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PERIODICO TRADE LEADER NEL SETTORE ELETTRONICA E INFORMATICA DI CONSUMO * ANNO 53 *
Electrolux: una crescita in chiave “Inspiration Range”
Dall’IFA di Berlino nuova linfa ai mercati eldom e consumer electronics
Los Angeles, Colonia e Tokyo accomunate dalla voglia di gaming
L’IT e il mobile ripartono dai banchi di scuola
Lista nozze: una tradizione che non passa di moda
Superate i limiti, scattate all'estremo
più capacità più performance
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editoriale
L’
Dall’IFA al Natale, una salita che può essere discesa
industria c’è. Ora tocca alla distribuzione. É questa forse la migliore “chiave di lettura” che si può ricavare dall’ultima edizione dell’IFA di Berlino. Se è vero infatti che non poche novità tecnologiche sono scaturite dai saloni di Messe Berlin, è altrettanto vero che la parola ora passa ai mercati di tutto il mondo, soprattutto quello dell’Europa Occidentale messo così a dura prova da crisi economica e riduzione dei consumi. Certo, forse dalla kermesse brandeburghese molti si aspettavano qualcosa in più, o, per lo meno, quella grande novità in grado di stravolgere i settori eldom e consumer electronics e dare una seppur minima scossa a un mercato stagnante da molti mesi e aggrappato alle sole offerte promozionali, peraltro clamorose e urlate. Qualcuno ci ha provato, lanciando innovazioni tecnologiche come smartwatch, tablet di grande formato e Tv ultra definiti e con schermi curvi, ma la risposta è stata decisamente sotto tono e, comunque, ben al di sotto delle aspettative. Meglio, tutto sommato, il settore del grande e del piccolo elettrodomestico con novità di prodotto davvero interessanti, non solo sotto i profili prettamente ingegneristico ed estetico, ma anche in ottica futuristica ed ecosostenibile. Adesso, come si diceva poc’anzi, la palla passa alla distribuzione che ha l’onore e l’onere di mettere in pratica ciò che di buono ha fatto l’industria in questi mesi, cercando di evitare gli errori del passato, banalizzazione dei contenuti tecnologici in primis. I mesi che ci separano dal Natale non saranno di certo facili, complice anche l’instabilità politica che sta attraversando il nostro Paese che, sommata alla profonda crisi economica, renderà il tutto ancora più complicato. Senza contare lo sciagurato aumento dell’IVA che, per forza di cose, non potrà far altro che aggrava-
re ancora di più la situazione e smorzare le speranze dei più ottimisti. Nonostante qualche voce fuori dal coro inizi a sussurrare di vedere la famosa “luce in fondo al tunnel”, la realtà dei fatti ci dice che la ripresa è ancora ben là da venire. Soprattutto se, per ripresa, si intende la reale ripartenza dei consumi e, soprattutto, la crescita del Sistema Italia. Ma, notizie negative e sconfortanti a parte, qualche segnale positivo c’è. É inutile negarlo o, peggio ancora, far finta di non vederlo. Stiamo parlando di nuove start-up nel mondo dell’industria, spesso guidate da giovani imprenditori per nulla intimoriti dal difficile momento e che, anzi, vivono la crisi come un’opportunità. O ancora, di retailer che inaugurano punti vendita di grandi dimensioni e dai connotati spiccatamente 3.0 o che non si tirano indietro ad acquisire rami di aziende altrui e rilanciare vecchi punti vendita e insegne storiche, salvaguardando, tra l’altro, preziosissimi posti di lavoro e rilanciando l’economia locale di importanti parti d’Italia. Senza parlare, poi, dell’evoluzione epocale che ha intrapreso il trade, sempre più multicanale e a misura del consumatore. Un consumatore che, ricordiamolo, è ora più informato, esigente e oculato nei suoi acquisti e che, pur dedicando al fattore prezzo la dovuta attenzione, vuole – e pretende – spendere al meglio i propri soldi. E, magari, in un luogo ospitale e accogliente, ma soprattutto popolato da addetti alla vendita cortesi, disponibili e preparati, in grado di fungere da veri e propri consulenti e non solo da semplici venditori. Se poi nel luogo dei propri acquisti riesce anche a divertirsi e a passare qualche ora piacevole in compagnia dei propri famigliari o dei propri amici, il gioco è fatto. In barba a crisi e a riduzione dei consumi. La Redazione
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19/07/2013
6:25 PM
Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni
anno LIII settembre 2013
in questo numero: 6 10 12
Cover Story Design e innovazione guidano la crescita di Electrolux
News Trade, Aziende
Eventi IFA 2013: tutto di nuovo sul fronte occidentale dai nostri inviati
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A Hong Kong va in onda il meglio dell’elettronica
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di Dott. Paolo Zucconi
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Videogame: dalle grandi fiere estive le nuove line-up per il Natale
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Focus IT Il mercato IT riparte dalla scuola
Social L’IFA fa tendenza anche sui social Social Media, il nuovo marketing passa da qui
Focus GED Il pranzo è servito di Silvia Castoldi
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di Roberto Zarriello
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Il negozio “verde” è veramente ecologico? di Arch. Olivia Carone
di Federico Cociancich
Gaming
a cura di The Fool
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In-store Eventi nel punto vendita e instore promotion: il potere dell’azione di Sara Romito
di Raffaele Gomiero
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Psicology Il desiderio
Aziende Nikon 1: il futuro passa da qui
Focus Lista Nozze Lista nozze, croce e delizia per la distribuzione di Daniela Compassi
Trade Marketing A “scuola” di promozioni di Massimo Bolchi
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Private Label Il telefonino? A qualcuno piace “private” di Pino Scabia
edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 Milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.
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cover story
Design e innovazione guidano la crescita di Electrolux La multinazionale svedese punta, come sempre, sulla qualità dei suoi prodotti e sulla stretta partnership col trade
“I
l mercato ci vede in un momento molto propositivo e dinamico della nostra storia”, così Manuela Soffientini, General Manager di Electrolux Major Appliances Italy, sottolinea lo stato attuale della sales division italiana del gigante svedese degli elettrodomestici. Il riferimento è al recente lancio della nuova gamma Inspiration Range e ai primi risultati ottenuti dalla riorganizzazione del marketing avvenuta nell’ottobre dello scorso anno. “Nel corso del 2013 abbiamo completato il lancio della nuova gamma di Electrolux Rex ed introdotto novità di assoluta eccellenza con AEG”, conferma infatti Manuela Soffientini. “Inspiration Range in particolare è una gamma di elettrodomestici da incasso e da libera installazione completamente rinnovata, sia da un punto di vista estetico che funzionale, con un forte contenuto di innovazione, capace di rappresentare una proposta di reale valore per il consumatore finale. Un gamma che presenta caratteristiche e funzionalità di derivazione ed ispirazione professionale. Electrolux infatti da oltre 90 anni è il partner previlegiato sia dei professionisti della ristorazione, i grandi chef di tutto il mondo, sia di quelli del trattamento del bucato.”
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“Nel lancio di Inspiration Range, oltre ad una forte accelerazione sul fronte del digital marketing e all’attivazione di importanti iniziative esperenziali, a partire dai Taste Festival di Milano e Roma di cui Electrolux è Title Sponsor, la nuova organizzazione di Marketing si è focalizzata principalmente sulle attività in-store, grazie ad una struttura dedicata di trade marketing che ha posto, in collaborazione con i nostri partner della distribuzione, una grande attenzione alla valorizzazione del prodotto all’interno del negozio ed alla formazione degli addetti alla vendita.” Proprio sull’importanza della relazione con il trade si è voluta soffermare Manuela Soffientini, aggiungendo: “La valorizzazione dello shopping experience del consumatore, sia nella sua prospettiva in-store che digital, rappresenta uno degli aspetti strategici da valorizzare. E questo è fattibile solo attraverso una stretta collaborazione con la distribuzione. La nuova organizzazione sta lavorando proprio in questa direzione, lavorando in partnership con la distribuzione per rendere le iniziative di trade marketing sempre più efficaci e rilevanti. Ed in tal senso abbiamo raggiunto obietti-
vi importanti nel corso dell’anno, con particolare riferimento sia alla qualità dell’esposizione del prodotto nel punto vendita sia al mantenimento del valore, in un momento storico di evidente difficoltà economica, in cui la difesa del valore è fortemente turbata da offerte particolarmente aggressive”.
Manuela Soffientini, General Manager di Electrolux Major Appliances
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na nuova gamma
prodotti in grado di rappresentare una proposta di valore particolarmente interessante per il consumatore finale
Una ventata di novità Molte sono le novità inserite recentemente a catalogo da Electrolux, tutte caratterizzate da “un elevato contenuto di innovazione sia estetica che tecnologica”, così come sottolineato dal General Manager Electrolux Major Appliances Italy Manuela Soffientini. “Una nuova gamma prodotti in grado di rappresentare una proposta di valore particolarmente interessante per il consumatore finale”, come da tradizione della multinazionale svedese. Tra le numerose innovazioni presentate, spicca, per innovazione e funzionalità, la nuova asciugabiancheria SteamSystem, un vero e proprio sistema asciugante, alternativo ai metodi di asciugatura tradizionali, basato sull’utilizzo del vapore. Grazie a questo sistema innovativo, non solo si evita il problema delle complicate operazioni di asciugatura (ingombranti stendibiancheria o vestiti sparsi per casa), ma si facilita notevolmente la fase di stiratura dei capi d’abbigliamento. Il sistema messo a punto da Electrolux Rex è infatti in grado di distendere i tessuti e ridurre le pieghe in modo da rendere più semplice e veloce la stiratura e, nel caso di indumenti sportivi e casual, renderli già pronti per essere indossati. Non solo. La nuova gamma di asciuga-
biancheria Electrolux Rex, di cui fa parte il nuovo asciugabiancheria SteamSystem, utilizza la tecnologia a pompa di calore, ispirata alle soluzioni professionali, capace di asciugare i vestiti risparmiando fino al 50% di energia rispetto alla classica energetica A (in pratica, asciugare un pieno carico costa la metà di un caffè al bar: 0,44 euro per 9 kg di bucato a 1.400 giri/min), e
senza alcun rischio di dispersione di umidità nella stanza in cui sono alloggiati (fino a 80 litri di acqua in meno nella stanza in un anno), con un notevole guadagno nel comfort domestico, nonché in fatto di benessere. Lo speciale programma Refresh, inoltre, è in grado di eliminare totalmente dai vestiti tutti i cattivi odori di cibo o di chiuso, evitando così di esporre i capi per mol-
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Inspiration Range che abbraccia tutte le categorie di prodotto della casa svedese e che, come sottolinea il Design Director di Electolux Thomas Johansson, nasce dalle “tre parole chiave che avevamo in mente: moderno, distintivo ed elegante. Un design unico che rende i nostri sistemi immediatamente riconoscibili”.
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Se Electrolux Rex è caratterizzata da una collezione di asciugabiancheria che tratta con la massima delicatezza ogni tipo di tessuto, grazie alla sua competenza nel settore professionale, AEG propone, invece, la gamma tecnologicamente più avanzata in termini di efficienza energetica. Con il modello T97689IH AEG ha infatti introdotto il primo asciugabiancheria sul mercato con prestazioni di classe A+++ di efficienza energetica e di classe A di efficienza di condensazione, abbattendo i consumi energetici e
l mercato ci vede in un
momento molto felice della nostra storia”
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te ore all’aria aperta, in particolar modo dei grandi centri urbani dove, a lungo andare, l’azione dei fumi e dello smog cittadino potrebbe danneggiarli anche irreparabilmente. Il modello SteamSystem RDH 3897 SDW è un asciugabiancheria da 9 kg in classe energetica A++ e classe di efficienza di condensazione A, dotata di sistema di auto-riduzione dei consumi in base al carico. Oltre a un oblò silver XXL a doppio vetro e al cestello in acciaio inox, l’apparecchio è inoltre dotato di un ampio display LCD con interfaccia touchcontrol e di una manopola bidirezionale, grazie ai quali rendere veramente semplice il suo funzionamento, anche alle mani meno esperte. A tutto questo, si aggiunge la certezza del trattamento delicato su ogni tipo di tessuto, avvalorata anche dalla certificazione WoolGold, impormark Apparel Care – Gold tante riconoscimento internaziona-
le che attesta la qualità di un trattamento delicato anche per i capi più preziosi. Qualità che è stata persino scelta dall’Opéra National de Paris, che da tempo affida i propri costumi di scena proprio alla tecnologia professionale Electrolux. Anche sul fronte del design, infine, l’asciugabiancheria SteamSystem si dimostra all’altezza delle sue dotazioni tecniche, con un profilo elegante e ricercato, caratterizzato da finiture e cornici cromate o silver, perfettamente in linea con il nuovo concept
raggiungendo livelli di asciugatura da primato. L’intera gamma degli asciugabiancheria AEG è caratterizzata inoltre dalla tecnologia Optisense, che rileva la quantità ed il tipo di bucato da asciugare ed adatta automaticamente il programma per garantire la massima cura dei capi e ridurre al minimo consumi e durata del ciclo, e dalla prestigiosa certificazione Woolmark Gold, che garantisce risultati perfetti di asciugatura anche con i tessuti più delicati, come la lana e la seta.
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SATURN ADOTTA IL “PICK AND PAY”
news trade
Mediamarket, società proprietaria delle insegne Media World e Saturn, ha adottato il nuovo servizio “Store Pick Up”, grazie al quale sarà possibile ordinare un prodotto sul web, anche da casa propria, pagarlo online e ritirarlo fisicamente nel punto vendita.
EXPERT INTERNATIONAL: MATHYS LANCIA LA STRATEGIA DELLE “3B”
In occasione dell’IFA, il General Manager di Expert International Dieter Mathys ha illustrato i principali risultati raggiunti dal Gruppo: l’anno fiscale 2012/2013 registra un fatturato pari a oltre 9 miliardi di euro. Mathys ha poi presentato la strategia per il 2014. Tre i concetti chiave, sintetizzati nell’acronimo 3B: “Buying, Branding, Basics”. “Buying” prevede la condivisione di una strategia commerciale comune, attraverso servizi centralizzati e collaborazioni strategiche con i fornitori a livello internazionale; in particolare l’omogeneità di assortimento, la reportistica centralizzata sulle vendite, gli acquisti e gli ordini e la fatturazione rendono il gruppo una realtà compatta. Expert ha poi come secondo pilastro della sua strategia il “Branding” che, dopo un percorso di anni, è stato assimilato dall’85% dei negozi. Infine, il concetto di “Basics” come fondamenta, in particolare nei negozi, che si uniformano a livello di dimensioni e presidio di zone ad alto traffico, di colori e atmosfera, e presentano un assortimento completo che comprende tutte le categorie di prodotto. In chiusura, inoltre, è stata annunciata una nuova importante acquisizione: l’insegna ungherese Bravotechgroup, con i suoi 185 punti vendita, si unirà a Expert da gennaio 2014.
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MERCATONE UNO RIAPRE GLI STORE DI TRECATE E PALERMO
E’ terminata la ristrutturazione del punto vendita a insegna Mercatone Uno di Trecate (Bergamo) che ha riaperto i battenti lo scorso sabato 14 settembre. Lo store di corso Roma 181, di 5.200 mq, si è presentato al pubblico con un nuovo layout in linea con le nuove strategie commerciale e di marketing del Gruppo, già applicate in altri punti vendite. Ha riaperto invece sabato 21 settembre il megastore Mercatone Uno di Palermo, di 4.500 mq, dopo la ristrutturazione avviata nei mesi scorsi. Il punto vendita. Dopo il punto vendita di Palermo, sarà poi la volta del punto vendita di Noventa Padovana (Padova) il 10 ottobre e, infine, quello di San Cesario (Lecce).
PANORAMA TRASFERISCE L’IPER DI VILLORBA A CASTRETTE
Ha chiuso il 6 ottobre scorso l’ipermercato Panorama di via Pacinotti in località Fontane di Villorba (Treviso) e riaprirà il 24 ottobre in via della Cartiera in località Castrette di Villorba, nelle immediate vicinanze degli stabilimenti Benetton. Il nuovo store occuperà i locali (circa 5.000 mq) precedentemente occupati dall’insegna Piùpermeno, anch’essa di proprietà di Panorama, situati all’interno di un’area commerciale di circa 20mila mq ribattezzata “Villorba 2” ed edificata tempo addietro da Unicomm, che, secondo indiscrezioni, ospiterà in galleria un totale di 27 negozi.
MARIO MAIOCCHI NUOVO AD DI MONDADORI DIRECT SPA UNIEURO APRE A VARESE E CONTINUA LA SUA ESPANSIONE
Ha aperto al pubblico lo scorso giovedì 19 settembre il nuovo punto vendita UniEuro di Varese, megastore acquisito nei mesi scorsi dalla precedente proprietà Bernasconi – Trony. Lo store, di 4.300 mq di area espositiva, contiene al suo interno 12.000 diverse referenze, ed è dotato di 2 barriere casse, 25 shop in shop e più di 50 aree emozionali. Al suo interno operano 40 addetti alla vendita coordinati dal direttore Davide Bennici. Su questo punto vendita le previsioni di fatturato sono di 20 milioni di euro all’anno e l’investimento operato dall’azienda per la sua ristrutturazione è stato pari a circa 2 milioni di euro. Le novità al suo interno sono molteplici, tra cui l’esposizione e la vendita assistita di cucine per mezzo di uno shop in shop di 150 mq, in collaborazione con LUBE, una nuova categoria di prodotti per gli sportivi, denominata “Sport e Tecnologia”, di cui buona parte è occupata dai prodotti a marchio Nilox, e la vendita di macchine per caffè a marchio “EspressItaliani”. L’espansione dell’insegna continuerà anche nel 2014, con tre nuovi store, di cui due in Veneto e uno in Emilia Romagna. Sempre nel 2014, inoltre, sono previste le relocation dei due punti vendita di Soglianico e Ferrara. Per la fine dell’anno in corso, infine, sono previste altre tre nuove aperture a Oristano (novembre) e a Mestre e nei pressi di Genova (dicembre).
Mario Maiocchi, ex AD di UniEuro, ha assunto la carica di amministratore delegato di Mondadori Direct S.p.A., società del Gruppo Mondadori attiva nel settore retail che opera sul territorio attraverso un network di oltre 550 negozi e online con il sito inMondadori. it, ha registrato nel 2012 un fatturato complessivo di 245 milioni di euro. Contestualmente alla nomina di Maiocchi, il CdA di Mondadori Direct S.p.A. ha attribuito a Mario Resca la carica di Presidente.
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SILVIA BIEGO DI COSTA BISSARA DIRETTORE MARKETING DI NECTAR ITALIA
JOINT VENTURE TRA HAIER E FAGOR
Haier e Fagor hanno annunciato un accordo di collaborazione per la creazione di una joint venture al fine di diventare un punto di riferimento nel settore. La joint venture, che vedrà Haier al 51% e Fagor al 49%, supervisionerà la costruzione e la crescita di un nuovo stabilimento di produzione di frigoriferi a Breslavia (Polonia). La capacità produttiva annua del nuovo sito che si trova presso il Fagor Group Polish Industrial Park, sarà di 500mila unità, per arrivare a 1 milione entro cinque anni. Con un coinvestimento di 56 milioni di euro, questo accordo permetterà a Haier di rafforzare considerevolmente la propria posizione in Europa, dove si propone di essere tra i primi 5 marchi freestanding entro il 2016. Questo obiettivo è anche parte del piano di crescita che la società spagnola Fagor ha stabilito per il 2013-2016.
Silvia Biego di Costa Bissara è stata nominata Direttore Marketing di Nectar Italia. Già in Nectar dal 2009 con il ruolo di Partner Marketing Director rivolto alle aziende copromotori del programma, Silvia Biego subentra a Mathieu Escarpit e gestirà, oltre alla divisione Premi, la Comunicazione Diretta, ATL, BTL e le PR del programma, i partner online e le ricerche di mercato. Laureata all’Università Bocconi, vanta una lunga esperienza nel Marketing Strategico e nella gestione di Key Account e Brand, consolidata in realtà quali Affinion International, Cims e Merser, e una particolare specializzazione nel CRM e nel Loyalty
SANDRA TRILLO NUOVO SALES MANAGER DI AOC ITALIA
Sandra Trillo è la nuova Sales Manager di AOC in Italia. Nel suo nuovo ruolo, Sandra si occuperà di sviluppare le strategie per la crescita del brand e l’incremento dei volumi d’affari, del consolidamento e dello sviluppo del canale distributivo e del afforzamento dei rapporti con i partner. Sandra Trillo riporterà direttamente a Berkay Dogan, Regional Sales Director di AOC. Toscana, 39 anni, Sandra Trillo vanta un grande esperienza nel settore commerciale: entra in AOC dopo un’esperienza biennale in Hannspree dove si è occupata delle relazioni con i distributori. In precedenza ha ricoperto ruoli di business development managing in realtà come CDC Point, Ingram Micro, e LG Electronics.
FABRICE DUPONT NUOVO DIRETTORE GENERALE DI LAGOSTINA
Lagostina ha affidato a Fabrice Dupont la carica di nuovo Direttore Generale della società di proprietà di Groupe Seb. Nel suo nuovo ruolo, Dupont sostituirà Eduard de Vulpian, nominato nuovo Managing Director di Groupe Seb Belgio. Laureato presso la business school HEC Paris, Dupont vanta un lungo percorso professionale, a partire dall’esperienza nella divisione marketing di Danone Francia, fino ad arrivare a quella nel settore export di BiC, dove ha ricoperto ruoli di sempre maggiore responsabilità. In Groupe Seb ha già ricoperto il ruolo di Product Director nella filiale francese e di Managing Director South East Asia nella sede di Singapore della multinazionale francese.
News sempre aggiornate su
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GIUSEPPE BRAMBILLA DI CIVESIO E MARCO PEDRONI VICE PRESIDENTI DI GS1 ITALY | INDICOD-ECR
Il Consiglio direttivo di GS1 Italy | Indicod-Ecr ha nominato Giuseppe Brambilla di Civesio, Presidente di Carrefour Italia, e Marco Pedroni, Presidente di Coop Italia, alla vice presidenza. Coadiuveranno nella sua attività il Presidente Valerio Di Natale (Presidente e Amministratore Delegato di Mondelez Italia) con l’attuale Vice Presidente Sami Kahale (Presidente e Amministratore Delegato di Procter & Gamble). I nuovi vice presidenti sostituiscono Riccardo Francioni (Selex Gruppo Commerciale) e Vincenzo Tassinari (Coop Italia). Entra nel Consiglio direttivo anche un nuovo membro: Maniele Tasca, Direttore Generale di Selex Gruppo Commerciale.
IL TRIBUNALE DI ANCONA BLOCCA LA CESSIONE DELL’ANTONIO MERLONI
Guai in vista per la cessione dell’Antonio Merloni alla J.P. Industries Spa-Qs Group. La seconda sezione del Tribunale di Ancona presieduta da Edi Ragaglia ha infatti annullato l’operazione, accogliendo il ricorso presentato il 20 febbraio 2012 dalle banche creditrici (Mps Gestione Crediti Banca spa, Unicredit Management Bank, Banca delle Marche, Banca Popolare di Ancona, Cassa di risparmio di Fabriano e Cupramontana, Banca Cr di Firenze e Banca dell’Adriatico). Sotto esame il prezzo di vendita di 12 milioni di euro, ritenuto dai giudici troppo inferiore rispetto al valore reale stimato attorno ai 54 milioni.
evento
Anche quest’anno non sono mancate le innovazioni al salone di Berlino sia nel settore bruno che bianco dai nostri inviati
IFA 2013
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tranne qualche piccola defezione, le grandi multinazionali dei settori bianco e bruno con la solita “gara” allo stand più grande e più appariscente
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n successo anche quest’anno. IFA non ha infatti deluso le sue migliaia di fan di tutto il mondo, attirati in terra tedesca più dal richiamo mediatico dell’evento che dalla presenza di eclatanti “chicche” tecnologiche. Se è infatti vero che la kermesse brandeburghese segna di fatto la ripresa dei lavori di industria e distribuzione dopo la pausa estiva, preparando il terreno al momento commercialmente più importante dell’anno, ossia il Natale, è altrettanto vero che a latitare tra i saloni di Messe Berlin sono state proprio le grandi innovazioni a cui ci aveva abituato negli anni scorsi. Tutte al completo, tranne qualche piccola defezione, le grandi multinazionali dei settori bianco e bruno con la solita “gara” allo stand più grande e più appariscente; gara in cui, molto onestamente, è difficile attribuire lo scettro del vincitore considerate le esposizioni davvero d’impatto realizzate dalle varie aziende. Basate su eleganza e raffinatezza le soluzioni espositive adottate da Sony, Bosch, AEG, Electrolux, Philips, Loewe e Grundig mentre to-
talmente votate all’entertainment e allo spettacolo quelle scelte da Panasonic, Samsung, Toshiba e TCL-Thomson. Più sobri, ma decisamente all’altezza della situazione, invece, gli stand di Haier, De’Longhi e HiSense. Di grande impatto scenico, infine, lo stand di LG Electronics, non tanto nella parte espositiva propriamente detta, ma soprattutto nella demo room dedicata al 3D: un mega schermo con effetto tridimensionale, degno del miglior parco dei divertimenti. Nutrita anche la presenza dei principali retailer internazionali, con i Gruppi Euronics, Expert, Mediamarket ed EP: a cercare in qualche modo di inserirsi anch’essi nella corsa allo stand migliore intrapresa dai marchi dell’industria. Sfarzo a parte, però, anche quest’anno a tener banco nei discorsi degli operatori del settore è stata purtroppo la crisi economica e la riduzione dei consumi che attanagliano ormai da qualche anno i mercati dell’Europa Occidentale. Confronto allo scorso anno, però, si è potuta percepire una certa dose di ottimismo circa la ripresa, e non solo da parte delle aziende più
grandi e più strutturate, ma anche dalle aziende di più piccole dimensioni. Grande entusiasmo, per non parlare di vera e propria euforia, si è potuta invece assaporare tra le aziende dell’estremo Oriente, soprattutto cinesi e taiwanesi, non più relegate al ruolo di sparring partner, accusate solo di copiare e riprodurre a costi inferiori, ma ormai promosse al rango di innovatrici sia sotto il profilo tecnologico che di design.
Soprattutto mobile Troppo facile. Se occorresse infatti individuare un settore merceologico che, più di tutti, ha brillato in questa edizione dell’IFA, non si potrebbe che riservare tutto il merito al settore mobile, smartphone e tablet in testa. D’altra parte le notizie che arrivano dai mercati di tutto il mondo non lasciano adito ad alcun tipo di malinteso, rimarcando il momento più che positivo della telefonia e del segmento tablet, capace, da solo, di tenere alto il buon nome dell’intero comparto dell’informatica. Naturalmente, buona parte dei riflettori è stata catturata dal lan-
e Occidentale cio dei due nuovi device di casa Samsung, soprattutto dall’attesissimo smartwatch Galaxy Gear, una sorta di orologio da polso multimediale con cui avere costantemente sott’occhio tutte le funzionalità del proprio smartphone, oltre a scattare foto con la sua fotocamera integrata da 1,9 Mpixel e, all’occorrenza, effettuare conversazioni in vivavoce. Un prodotto che ha avuto il merito di lanciare non solo una nuova moda e un nuovo segmento di mercato, ma anche un nuovo modo di vivere la tecnologia: una tecnologia non più solo da utilizzare, ma anche da indossare. Accanto allo smartwatch, l’azienda coreana ha poi lanciato la terza release del suo phablet Galaxy Note, un nuovo device caratterizzato dalla presenza di uno schermo AMOLED da 5,7” e della S Pen, un pennino tuttofare capace di semplificare al massimo tutte le normali operazioni sia di creazione e fruizione di contenuti sia di gestione dello stesso device. Sempre in tema di smartwatch sono poi arrivate anche le novità presentate da Sony e Qualcomm: la prima (peraltro la vera veterana del settore, con il lancio di un pri-
missimo modello qualche tempo addietro) con un orologio basato su tecnologia NFC e con un cinturino proposto sia in silicone che in acciaio, mentre la seconda con il modello Toq, più versatile dei precedenti, caratterizzato da un display da 1,5”. Per il resto, smartphone e tablet e, ancora, smartphone e tablet. Quasi tutte le principali aziende, piccole e grandi che dir si voglia, si sono cimentate nei due segmenti di mercato. La cinese Haier, ad
esempio, ha approfittato dell’evento berlinese per entrare ufficialmente nel mercato della telefonia, presentando la sua nuova gamma di smartphone, composta da sette terminali Android pensati per diverse tipologie di utenti; terminali a cui si sono affiancati altrettanti tablet Pc della neofamiglia HaierPad, proposti in tagli e design di particolare impatto. Tante sono state poi le sorprese in tema di mobile tra i saloni della fiera tedesca, come i nuovi smartphone targati Archos, la nuova linea di tablet Toshiba basati su Windows 8.1 e i nuovi device della collezione Xperia di Sony, avvalorati da gadget, tanto inaspettati quanto innovativi: la nuova gamma di ottiche QX Smart Lens, ossia lenti intercambiabili da 18 e 20 Mpixel, in grado di trasformare lo smartphone in una fotocamera reflex. Interessante novità, riguardo soprattutto alle sue caratteristiche tecniche di vero riguardo, il nuovo smartphone G2 di LG Electronics, un dispositivo Android equipaggiato con un display Full HD IPS da 5,2”, una fotocamera OIS da 13 Mpixel, un processore Quad-Core Snapdragon da 2.26 GHz e con tasti posti nella scocca posteriore. Sempre da LG, inoltre, arriva anche il G Pad 8.3, con display Full HD e basato su Windows 8.1. Grande rinnovo di gamma, inoltre, per la taiwanese Asus, con il lancio di nuovi tablet, phablet e notebook ibridi, molti dei quali basati sull’innovativa tecnologia Miracast, appartenenti alle famiglie MemoPad, Transformer Book e FonePad.
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Per il resto, Apple. Pur non essendo fisicamente presente, infatti, il gigante californiano ha, come di consueto, occupato i discorsi di tutti gli addetti del settore, e non solo per quanto riguarda il comparto accessori da abbinare ai suoi smartphone, tablet e notebook, ma per l’imminente lancio dei nuovi iPhone 5S e 5c: incubo o delizia per molti espositori presenti. Molto vivace, infine, anche il settore dell’informatica, con numerose line-up di prodotto riviste nell’equipaggiamento tecnico e nelle linee estetiche. Grande stupore per i tablet di grandi dimensioni, fino a 20 pollici di diagonale (proposti da Panasonic), destinati per lo più al mercato professionale.
Poco 3D e a tutto OLED e 4K C’era una volta il 3D. O per lo meno, così è stato nelle ultime due edizioni. Ma in quella di quest’anno, poco o niente: quasi come se nessuno dei player presenti a Berlino ne avesse quasi sentito parlare, visto e considerato gli scarsi risultati commerciali racimolati negli ultimi anni. A parte LG Electronics, che ha dedicato a questa tecnologia una buona parte del suo stand e con una soluzione espositiva decisamente d’impatto, tutte le aziende hanno infatti dedicato al 3D qualche piccolo e anonimo corner. Riflettori puntati invece sul 4K e sui nuovi display OLED presentati in una inusuale, quanto innovativa, forma ricurva. A darsi battaglia su
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nche quest’anno la “riscossa”
del settore bianco nei confronti del bruno è continuata e, anzi, ha forse segnato la sua supremazia, dimostrando che l’industria del GED e del PED è più viva che mai
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questo fronte, infatti, tutti giganti dell’hi-tech come Samsung, Sony, Panasonic, Loewe, LG Electronics, Sharp e Toshiba, affiancati dalle “Cenerentole” (si fa per dire) Haier, HiSense e TCL-Thomson. A sorpresa, infine, molto audio, quasi si preludesse a un ritorno dei bei tempi d’oro dell’alta fedeltà e dell’esoterismo: un padiglione intero pieno zeppo di sistemi stereo, di cui qualcuno dotato della vecchia cara tecnologia a valvole, ha accolto gli audiofili di tutto il mondo. Presenti tutti i più grandi marchi che hanno fatto la storia di questo settore, tra cui Pioneer, Yamaha, Sennheiser, Kenwood, Onkyo, Tivoli Audio, AKG, Sonos, Polk e Bose, con una simpatica incursione del leggendario marchio di chitarre Gibson. Per il resto, riflettori puntati su cuffie stereo e diffusori Bluetooth, tra gli oggetti più desiderati e ricercati del momento: settore di mercato, questo, veramente in esplosione e su cui si stanno affollando molti marchi di tendenza, come Nilox, House of Marley e JAM dell’italiana HoMedics, Pure e Monster Beats. Sempre nel segmento audio, molti anche gli esperimenti in chiave surround 7.1 delle grandi aziende della consumer electronics presenti a IFA, con nuovi ritrovati dalla resa acustica ed estetica davvero d’impatto.
Largo agli accessori Molto affollata, come da tradizione dell’IFA, la sezione dedicata all’accessoristica, settore quanto mai vivo e pulsante, e soprattutto foriero di novità, nonostante crisi economica e dei consumi. Molti difatti le aziende espositrici, molte delle quali provenienti dal Belpaese, come Tucano, Meliconi, Cellular Line, G&BL e SBS. Completamente rinnovata la linea di prodotti a marchio Tucano, con delle interessanti novità, alcune delle quali davvero sfiziose, come la custodia TucanoEyes, capace di mettere letteralmente gli occhi agli smartphone, e Ancilia, la cover anti-elettrosmog in grado di proteggere dalle esposizioni alle onde elettromagnetiche dei telefoni cellulari. Grandi novità anche per lo storico marchio italiano Meliconi, marchio
conosciuto in tutto il mondo per il suo famoso guscio proteggi-telecomando, che recentemente ha fatto il suo ingresso nel settore degli accessori per il mobile e del personal audio con una completa linea di cuffie e auricolari dal design davvero giovane e alla moda. Della nuova offerta fa parte anche il nuovo Circle Click System, un kit completo per supportare l’iPad in casa e in viaggio all’interno dell’auto. Caratterizzata da un ampio spazio espositivo, ricco di prodotti e interessanti novità, anche la partecipazione di One for All. In occasione dell’evento berlinese, infatti, l’azienda americana ha presentato le sue ultime novità in fatto di ricezione indoor e outdoor, già dotate di filtro per il segnale 4G, oltre ai più recenti modelli dei suoi telecomandi universali con cui l’hanno fatta conoscere in tutto il mondo. Tra le
novità più interessanti, il nuovo Remote Control, un dispositivo in grado di trasformare il proprio tablet Pc in un moderno telecomando per mezzo di un’app.
Sempre più bianco Il bianco sopra tutto. Già nell’edizione dello scorso anno gli elettrodomestici avevano mostrato di che “pasta” erano fatti, competendo ad armi pari con i prodotti dell’elettronica in fatto di innovazione tecnologia e di design. E anche quest’anno la “riscossa” del settore bianco nei confronti del bruno è continuata e, anzi, ha forse segnato la sua supremazia, dimostrando che l’industria del GED e del PED è più viva che mai. Presenti a IFA, infatti, tutti i principali leader del settore, come Electrolux, Bosch, Siemens, AEG, De’Longhi, Philips, Samsung, LG Electronics, Panasonic, Haier, HiSense, Polti, Smeg e Thomson; tutti con stand superaccessoriati e d’impatto, con soluzioni davvero all’avanguardia sia per funzionalità che per estetica. Continuando sulla tendenza dello scorso anno tutti i maggiori player si sono dati battaglia sul fronte dell’efficienza energetica e dell’ecosostenibilità, oltre che della creatività, intesa non tanto come originalità artistica, ma come vera e propria ingegnosità tecnologica finalizzata a migliorare e semplificare la vita del consumatore. Molte le novità fantascientifiche a iniziare dalla “solita” Haier che anche quest’anno ha stupito con delle vere “chicche”, come il frigorifero trasparente al contatto
con la mano e dotato di strumenti per monitorare la scadenza dei prodotti e la lavatrice in grado di segnalare autonomamente eventuali guasti al centro assistenza. Samsung, invece, ha continuato a cavalcare l’onda del wi-fi, grazie a lavatrici in grado di dialogare con lo smartphone, nuovo centro multimediale per il controllo della casa. Sempre Samsung ha poi riservato delle sorprese del tutto inaspettate, come i frigoriferi a doppio scomparto frontale o dotati di display touch in grado di tenere conto della dispensa e avvertire quando si avvicina il momento di effettuare la spesa. O ancora, i frigoriferi con gasatore Sodastream integrato. Altre “chicche” arrivano poi da Panasonic, Bosch e Siemens, che hanno presentato grandi novità nel comparto dei piani cottura a induzione, nonché una cappa a scomparsa, tanto funzionale quanto bella da vedere. Anche Philips, poi, ha voluto fare la sua parte, con un robot davvero tuttofare, talmente tuttofare che è praticamente in grado di cucinare da solo. Proprio come era successo nello scorso anno, il mondo dei piccoli elettrodomestici ha riservato grandi sorprese, soprattutto nei suoi segmenti più innovativi di mercato, come il personal care – luce pulsata, hair care e igiene orale in primis – e nell’home care; settori, questi dove tutti i maggiori player si sono davvero dati battaglia a suon di novità e soluzione tecnologica.
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gaming di Raffaele Gomiero
E3, Gamescom e Tokyo Game Show si danno battaglia a suon di visitatori ed espositori, anche se tutti accomunati da un unico nobile obiettivo: dare nuova linfa al settore videogiochi
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olonia batte Los Angeles di quasi sette volte. Nell’edizione 2013 del Gamescom (13-17 agosto) sono stati infatti staccati ben 340mila biglietti contro i 48.200 dell’E3 (11-13 giugno), evento che fino a quest’anno veniva considerato l’appuntamento più importante del settore. Dopo l’appuntamento dello scorso anno, tra gli addetti ai lavori si era sparsa la voce che sarebbe cominciata la lenta discesa dell’evento americano, ma più che discesa quest’anno si è trattata di un vero e proprio crollo, visto e considerato che è stato surclassato anche dal Tokyo Game Show (19-22 settembre) con i suoi 270.197 visitatori. 200 gli espositori per la kermesse statunitense, contro i 635 di quella tedesca per ben 140mila mq espositivi, e i 352 espositori di quella nipponica: nu-
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Videogame: dalle g le nuove line-up per meri che la dicono lunga sulle difficoltà dell’evento californiano di fronte alle ottime performance dei suoi “cugini” d’oltreoceano. In ogni caso, nelle tre fiere, tra giugno e settembre, sono stati annunciati numerosi titoli, sia per le consolidate piattaforme che per quelle della next generation in arrivo in questi mesi; console che, senza dubbio, non potranno che far sentire il loro reale peso sul sell out natalizio e sui conti economici di tutto il settore, messo anch’esso a dura prova da crisi e riduzione dei consumi. La line-up di Microsoft non poteva che essere più che ricca in vista del lancio dell’ Xbox One. La nuova console potrà contare su numerosi titoli by Microsoft nei prossimi mesi, primo tra tutti For-
za Motorsport 5, quinto episodio dell’acclamatissima serie di simulazione dei Turn10 che, in questa nuova release, tra le moltissime novità ha sostituito l’intelligenza artificiale dei piloti controllati dalla CPU con i tempi degli altri giocatori da tutto il mondo importati in tempo reale in ogni gara in single player. Ryse: Son of Rome sarà un avvincente gioco d’azione in terza persona che prende molto dal telefilm Spartacus, mentre il ritorno a sorpresa del picchiaduro Killer Instinct ha fatto urlare di gioia più di un appassionato al momento dell’annuncio. Grandi aspettative anche per Dead Rising 3, disponibile dal giorno del lancio ci porterà in mezzo a orde di zombie in un action-adventure dal ritmo frenetico che si preannuncia come il più difficile della serie. Molta curiosi-
tà c’è intorno a Sunset Overdrive, uno sparatutto in prima persona ambientato in un mondo dinamico in continuo cambiamento a secondo delle azioni della community collegata e verso Quantum Break, che permetterà al giocatore l’interazione in tempo reale con uno show televisivo virtuale. Un po’ fuori dagli schemi saranno Project Spark e Minecraft, due titoli basati su editor dove il primo permetterà ai giocatori di creare un’avventura dal niente utilizzando il Kinect e il secondo porterà tutta l’esperienza maturata nella sua vita su PC. Anche Halo è pronto a rifare la sua apparizione ma al momento sul progetto non è trapelato nulla. Naturalmente Microsoft non ha dimenticato la sorellina più piccola Xbox 360, per lei in arrivo ci sono Max: The Curse of Brotherhood,
e grandi fiere estive per il Natale un coloratissimo e violentissimo platform bidimensionale dove si dovrà far fuggire il protagonista da ambientazioni in preda ad un crollo continuo e World of Tanks riadattato per lo sbarco su console. All’Xbox 360 verrà rifatto anche il look e riproposta in una versione basata sul design della Xbox One che dopo lo sbarco negli Stati Uniti arriverà presto anche in Europa. Se la line-up di Microsoft per i prossimi mesi è invidiabile, quella di Sony non è certo da meno,e non poteva esserlo visto che più o meno nello stesso periodo del lancio dell’Xbox One arriverà anche la PS4 dando vita alla tanto attesa console war. Durante l’E3 il presidente di Sony Shu Yoshida ha rivelato che sono in fase di sviluppo circa 30 titoli per PS4, 20 dei qua-
li vedranno la luce entro il primo anno e ben 12 sono nuove ip. Per PS4 le più attese sono senza dubbio Gran Turismo 7 e Killzone: Shadow Fall, la simulazione per eccellenza per gli appassionati è già un motivo sufficiente per comprare la console anche se al momento non si sa quando sarà disponibile visto che è stato appena messo in cantiere, mentre Killzone dopo Call of Duty sarà il miglior FPS in circolazione. A ridosso con il lancio della PS4 usciranno anche Knack, un’action adventure con un protagonista in grado di incorporare gli oggetti e Little Big Planet HUB, dove l’azione si concentrerà prevalente online, mentre bisognerà aspettare nel 2014 Infamous: the second son, previsto per gennaio, e per le nuove ip tra cui sono presenti molti titoli decisamente
1886, promettenti come The Order 1886 Dark Sorcerer, Transistor e Secret Ponchos. Anche la PS3 verrà rinvigorita da linfa nuova come l’attesissimo Gran Turismo 6 previsto per dicembre 2013, Rain, un gioco che incorpora una regia formidabile, Beyond 2 Anime, un’avventura molto simile a Heavy Rain realizzata in stile film interattivo e Puppeteer, tutti titoli previsti tra ottobre e novembre 2013. Nintendo non ha fatto una vera e propria conferenza di presentazione ma piuttosto ha concentrato tutto su alcuni direct in streaming in contemporanea con le fiere di settore. Iniziamo subito con due pezzi “caldi”; Mario e Zelda. Il rappresentante della grande N sarà protagonista della sua nuova attesissima avventura Super Mario 3D World, ispirato a Super Mario 3D
Land per 3DS dove Mario dovrà come al solito salvare la principessa Peach. La ricetta è la solita, tante piattaforme, i nemici di sempre, i segreti da scoprire e qualche bella novità di contorno come la possibilità di trasformarsi in Mario Gatto. Solita ricetta si traduce anche in solito successo, per cui chi non è ancora possessore di un Wii U con Mario 3D World è molto probabile che lo diventerà. Remake di lusso per la saga di Zelda, riproponendo The Wind Waker in versione HD e migliorando alcuni aspetti che hanno avuto qualche lamentela quando uscì su GameCube. Nuova avventura per lo storico scimmione di Nintendo, in Donkey Kong Country: Tropical Freeze le parole d’ordine saranno azione, azione e ancora azione, contornata da salti millimetrici e piattaforme quasi irraggiungibili. Il velocissimo Super Mario Kart 8 arriverà nella primavera 2014, per lui nuovi bonus, il ritorno della moto e l’inserimento del cambio di gravità durante le gare. Nuova release e soprattutto nuovi personaggi per Super Smash Bros Wii U il picchiaduro Nintendo che tra i nuovi protagonisti vedrà Megaman, mentre per chi ama giocare in compagnia arriverà Party U. Altri titoli in arrivo saranno il velocissimo Sonic Lost World e l’inedito e originalissimo The Wonderful 101. Il 3DS aumenterà il suo catalogo giochi con Pokemon X e Y, The Legend of Zelda: Link Between Worlds e Azran LEgacy, la nuova avventura del Professor Leyton, tutti brand che risulteranno sicuramente campioni di vendita fin da subito. Finita l’attesa per chi usa la console per tenersi in forma, il Wii Fit U è in arrivo entro Natale. Call of Duty Ghost è sicuramente il titolo di punta di Activision, visto che sarà senza dubbio uno dei giochi della nuova generazione più venduti, soprattutto per la forte componente online di cui il brand CoD è ormai conosciuto. Arriverà a novembre per PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One e PC. Tanta attesa anche per Destiny, nuovo lavoro dei Bungie che dopo Halo hanno voluto buttarsi in un titolo completamente nuovo ma sempre rimanendo nello stile di un fps con
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un’ambientazione fantascientifica. Uscirà entro Natale per Xbox 360, Xbox One, PS3 e PS4. Uscirà per quasi tutte le piattaforme esistenti Skylanders Swap Force, uno dei titoli che inaspettatamente hanno registrato ottime vendite nella sua precedente incarnazione, merito soprattutto delle miniature collezionabili acquistabili che sono direttamente collegate al gioco. A ottobre per 3DS, PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One Wii, Wii U e iOS. Gli amanti di Angry Birds non dovranno più limitarsi a giocare su dispositivi portatili, gli uccellini suicidi arriveranno a novembre, si tratterà della bellissima versione Star Wars e sarà disponibile su PS3, 3DS, PS VITA, Wii, Wii U e Xbox 360. Pochi ma buoni i titoli EA in arrivo: a ottobre sarà la volta del quarto
episodio di quello che insieme a Call of Duty si contende il titolo di re degli FPS di guerra online, stiamo parlando naturalmente di Battlefield 4 che uscirà per PC, PS3, PS4, Xbox 360 e Xbox One. Per l’impressionante e promettente Titanfall bisognerà purtroppo aspettare fino alla primavera 2014, ma per quello che si prevede sarà uno dei giochi rivelazione della next generation ne vale la pena, peccato che solo gli utenti di Xbox 360, Xbox One e PC potranno beneficiare della sua grafica straordinaria. L’adrenalinico Need for Speed Rivals arriverà invece a novembre e sarà disponibile su PS3, PS4, Xbox One, Xbox 360 e PC, si tratta naturalmente del nuovo capitolo della serie di giochi di guida arcade di EA, gli ingredienti principali sono sempre due belle auto e tanta tanta velocità. Quarto episodio della saga di Assassin’s Creed in arrivo a novembre per Ubi Soft, ambientato ai Caraibi tra velieri e assassini e per la prima volta sfruttando una gigantesca mappa open world. Su PC, Wii U, PS4, Xbox One, Xbox 360, PS3 e PC. In esclusiva per Xbox One invece ci sarà, sempre a novembre, ma questa volta multipiattaforma sarà presente anche Watch Dog, titolo che ha inaspettatamente stupito gli addetti ai lavori di mezzo mondo è un mix di azione e stealth con grafica mozzafiato e grande libertà di scelta su come affrontare ogni
missione. Seguendo la scuola di Mass Effect arriverà nel 2014 anche Tom Clancy’s The Division, un misto tra sparatutto e rpg ambientato nell’universo del celebre scrittore esclusivamente per PS4, Xbox One e PC, mentre come gioco di corse un po’ differente dal solito ci sarà The Crew, un titolo arcade che fa dell’online il suo punto di forza, a disposizione avremo l’intera mappa degli Stati Uniti tutta da esplorare. Tanti titoli in cantiere per Namco Bandai, primo tra tutti Dark Souls 2 che vedrà la luce a marzo 2013 per PC, PS3 e Xbox 360. Si tratta del secondo capitolo di uno dei giochi di ruolo tra i più impegnativi degli ultimi anni e anche se in questo seguito ci saranno miglioramenti in alcuni aspetti è facile intuire che non sarà certo più facile del precedente. Sempre in ambito giochi di ruolo ma questa volta in stile giapponese arriverà nel 2014 anche Tales of Xillia 2, ambientato un anno dopo gli avvenimenti del primo episodio ne mantiene tutti gli elementi più importanti oltre ad una storia principale molto coinvolgente. Entro la fine del 2013 farà la sua comparsa anche Ace Combat Infinity, ennesimo titolo della serie si tratta dell’amato/odiato gioco di combattimenti aerei in stile arcade, anche se il team di sviluppo ha fatto intendere che in quest’ultima fatica integrerà tutto il know-how raccolto dagli
Ecco le novità in arrivo in questi giorni PES 2014 Improntato più sulla simulazione e sulla tattica di gioco più che sulla spettacolarità e sui giochi di prestigio del singolo giocatore, PES 2014 anche quest’anno è arrivato puntuale all’appuntamento con animazioni, contrasti e fisica evidentemente migliorati grazie all’utilizzo del Fox Engine. Le opzioni principali come al solito non mancano, single player in modalità campagna/Master League e uno-contro-uno in primis, inoltre è stata introdotta anche una nuova sezione dedicata all’allenamento differente dalle precedenti. Piattaforme: PS3, Xbox 360.
FIFA 14 Anche per FIFA le novità sono prevalentemente in termini di fisica e contrasti realistici, anche se si è tentato di introdurre un’azione più
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ragionata rispetto al titolo dell’anno scorso. Il motore è rimasto lo stesso è si vede, ma il fascino dell’Ultimate Team che ha preso sempre più spazio fino a diventare un vero e proprio gioco indipendente lo posizione, seppur di poco, sopra agli altri. Piattaforme: 3DS, APPLE, PC, PS3, PS4, PSVITA, Xbox 360, Xbox ONE.
F1 2013 La simulazione di guida di Codemaster stupisce anche quest’anno sfornando un titolo impegnativo e solido con tantissimi contenuti e mettendo in evidenza una realizzazione tecnica di prim’ordine. L’unica pecca è data dall’intelligenza artificiale ancora un po’ sottotono, ma è un difetto che gli appassionati del titolo conoscono bene e non per questo l’apprezzamento diminuirà Piattaforme: PC, PS3, Xbox 360
ultimi titoli. Non potevano mancare i titoli ispirati agli anime, brand su cui Namco Bandai ha costruito una fortuna visto che hanno sempre venduto non poco in Italia. Si parte con Dragon Ball Z: Battle of Z che comprenderà tutti i personaggi storici della serie con la possibilità di configurare ogni combattente in modo da creare un proprio stile personalizzato. Una corposa modalità co-op è stata introdotta allo scopo di dare un qualcosa in più del solito (ma apprezzato) picchiaduro con palle di energia e distruzione totale del campo di battaglia, inoltre i vari guerrieri sono stati divisi in quattro sotto-categorie da gestire sapientemente in alcune occasioni. In uscita nel 2014 per PS3, Xbox 360, PS VITA. Ritornano anche i Cavalieri dello Zodiaco in uscita a novembre per PS3. Saint Seiya: Brave Soldiers che ri-
spetto ai precedenti si concentra più sullo scontro uno-contro-uno dicendo addio ai vari scontri contro orde di nemici come accadeva nel precedente Battaglia del Santuario. Nel gioco si ripercorreranno tutte le fasi del cartone animato, dalla Saga del Grande Tempio passando per quella di Nettuno per arrivare infine a Hades, incontrando 50 personaggi che poi diverranno utilizzabili in modalità Versus tra giocatori . Tanti titoli in arrivo per Digital Bros, tra cui i più attesi saranno Metal Gear Solid V: The Phantom Pain e Metal Gear Solid: Ground Zeroes di cui ancora non si sa nulla della data di uscita. Due titoli che segneranno una cambio radicale
Zelda Wind Waker HD Versione riveduta e corretta del titolo uscito su GameCube nel 2003 corregge alcuni dei difetti del titolo riproponendolo in una più appagante versione in alta definizione con componenti di gameplay più giocabili. Imperdibile per chi non l’ha acquisto in precedenza ma anche per qualsiasi appassionato del genere. Piattaforma: Wii U
NBA 2K14 La lista dei giochi a sfondo sportive continua con l’unico titolo di basket ormai riconosciuto a livello mondiale come un must per tutti gli appassionati del canestro. Le stoppate e la fase difensiva sono state
di approccio portando il mondo di Metal Gear in un’ambientazione open world completamente esplorabile, naturalmente il tutto avverrà gradualmente con Ground Zeroes che farà lentamente passare il giocatore dai percorsi predefiniti ad un’ambientazione sempre più vasta a Phantom Pain, che proprio della grandezza del mondo di Metal Gear farà il suo punto di forza. Sempre di Konami è stato presentato Castlevania: Lords of Shadow 2 in arrivo per febbraio 2014 su Xbox 360, PS3 e PC. Il titolo proporrà le stesse linee guida che hanno fatto il successo del primo LoS con grandi varianti per quanto riguarda l’approccio nei combattimenti e chiuderà la saga iniziata con Mirror of Fate su 3DS, in arrivo a fine ottobre in versione HD su PS3 e Xbox 360. Grandi annunci anche per Square Enix a partire da King-
dom Hearts 3 che uscirà in esclusiva per PS4, del titolo se ne parla dal 2006 e finalmente siamo quasi al traguardo per l’arrivo del terzo rpg con protagonisti alcuni personaggi della banda Disney in quella che è considerata la più grande loro avventura. Sul colossale Final Fantasy XV tutt’ora la data di uscita è sconosciuta e dei contenuti non si sa molto, le uniche notizie trapelate sono un larghissimo uso di spettacolari sequenze pre-renderizzate e che il titolo sarà strutturato in maniera dinamica e senza interruzioni, per cui anche le scene di intermezzo saranno giocabili. A febbraio sarà la volta anche di Thief, reboot del titolo stealth per eccellenza presente su Xbox One, PS4, PS3, Xbox 360 e PC.
ampiamente migliorate e la risposta del giocatore alla direzione del pad resa ancora più precisa, il tutto con le solite gradite modalità della simulazione di basket per eccellenza. Piattaforme: PC, PS3, Xbox 360
Just Dance 2014 Ormai consolidato leader dei titoli di ballo, Just Dance sarà il primo titolo del genere a comparire sulle console next gen con la sua enorme lista di brani ballabili con tanto di coreografie di alto livello. Inutile dire che il meglio lo da giocato in compagnia ma anche in single player darà filo da torcere a più di un ballerino. Piattaforme: PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One, Wii U
Il Web ha cambiato il modo di comunicare, sia tra persone, sia tra aziende. Nel nuovo marketing comunicare non è più sufficiente, è necessario coinvolgere, creare un dialogo tra l’azienda e i suoi potenziali clienti. È ovvio che l’obiettivo primo di un’azienda che ha una presenza sul Web sia quello di aumentare il numero dei contatti, ma il marketing 2.0 non si esaurisce con questo, anzi questo è soltanto il primo passo. È necessario costruire azioni che coinvolgano il pubblico online, che mettano i visitatori virtuali in contatto tra di loro, che li faccia interagire e che li trasformi in tanti brand ambassador. Più la vostra presenza online è profilata e vicina al vostro mondo, più il Web e i suoi meccanismi virtuosi si metteranno al servizio della vostra azienda, a prescindere dal numero dei click.
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A Hong Kong va in onda il meglio dell’elettronica È
tutto pronto per la prossima sessione autunnale dell’Hong Kong Electronics Fair, che si terrà al Convention and Exhibition Centre di Hong Kong da domenica 13 a mercoledì 16 ottobre. L’evento, giunto alla sua 33esima edizione e, come sempre, organizzato dell’Hong Kong Trade Development Council, rappresenta a tutti gli effetti la più grande fiera al mondo di elettronica, raggruppando a sé praticamente tutti i settori di mercato che compongono questo vasto e variegato mondo, dall’audio video agli elettrodomestici e dai videogiochi all’elettromedicale. Numeri davvero d’eccezione, infatti, quelli espressi dalla kermesse cinese: basti pensare che la scorsa edizione ha registrato
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qualcosa come 3.322 espositori provenienti da 28 diversi Paesi (2 dall’Italia), per una superficie complessiva di 79.910 mq, e un totale di 64.478 visitatori registrati, di cui 24.309 provenienti da Hong Kong e ben 40.169 stranieri (6.468 dall’Europa, il 16,1%). I primi dieci Paesi meglio rappresentati sono stati Cina, Taiwan, Stati Uniti, Corea, Giappone, Russia, Australia, Regno Unito, Germania e India, con oltre 100 missioni in rappresentanza di oltre 3.400 aziende, tra cui catene retailer di fama mondiale come Best Buy (Stati Uniti), Carrefour (Francia), Metro MGB (Germania) e Future Group (India). Come di consueto, a far compagnia all’Hong Kong Electronics Fair, ci sarà anche la sua “gemel-
Iniziato il countdown per l’inizio della 33esima edizione di Hong Kong Electronics Fair la” ElectronicAsia 2013, una delle fiere più importanti al mondo in fatto di ricerca tecnologica e componentistica, giunta alla sua 17esima edizione, con un bilancio – lo scorso anno - di 578 espositori provenienti da 13 diversi Paesi e 33.054 visitatori registrati provenienti da 115 Nazioni, per una superficie espositiva totale di 10.921 mq.
Un universo di novità Moltissime sono le novità attese tra gli stand dell’Hong Kong Electronics Fair ed ElectronicAsia 2013; novità che abbracceranno
un po’ tutti i segmenti di mercato dell’elettronica, siano essi appartenenti ai settori bruno e bianco, domotica ed elettromedicale. O ancora, dedicati appositamente all’industria, destinati all’assemblaggio e alla messa a punto dei prodotti che occuperanno nei prossimi mesi a venire gli scaffali dei più importanti store e le case dei consumatori finali di tutto il mondo. Si va da accessori per smartphone a docking station e diffusori audio di ultimissima generazione e da cover intelligenti che, oltre a proteggere lo smartphone, ag-
giungono qualche nuova e importante funzionalità al device. O ancora, ad apparecchi di nuova concezione, come stampanti 3D o piattaforme per la gestione da remoto della casa intelligente e di tutti i dispositivi elettronici in essa contenuti. “L’edizione autunnale di Hong Kong Electronics Fair presenterà le ultime tendenze del mercato, destinate a catturare il cuore dei retailer e dei consumatori nei prossimi mesi dell’anno. i-World, una delle nuove aree inaugurate quest’anno, presenterà oltre 160 espositori, impegnati con nuovissimi gadget e applicazioni. Grandi novità si potranno anche ammirare nell’altra nuova area Smart Home Appliances. All’interno degli spazi espositivi saranno inoltre disponibili anche i più recenti dispositivi per la gestione dell’energia e dei prodotti elettronici tra gli ambienti domestici”, ha sottolineato Benjamin Chau, Deputy Executive Director of Hong Kong Trade Development Council. Proprio nella nuova area ‘i-World’ troveranno infatti spazio i pro-
dotti più innovativi e trendy del momento, come gli smartphone, i tablet Pc e tutti gli accessori ad essi collegati. Al centro dell’attenzione dei
buyer di tutto il mondo sarà, come sempre la ‘Hall of Fame’, lo spazio tradizionalmente riservato ai brand più importanti, con la presenza di prodotti d’eccel-
Hong Kong e Italia Italia e Hong Kong, due Nazioni legate da una lunga tradizione di relazioni commerciali che abbracciano un po’ tutti i settori merceologici e non solo quelli strettamente appartenenti al mondo dell’elettronica. Nel 2012 le esportazioni da Hong Kong verso l’Italia hanno raggiunto un valore di 3,2 miliardi di dollari. Le maggiori categorie includono la valigeria e gli accessori da viaggio, che occupano il 10% del totale, e a seguire abbigliamento e tessile (9,5%), telecomunicazioni (7,3%), ottica (7,2%) e giocattoli e articoli sportivi (6,2%). Il valore delle esportazioni dall’Italia verso Hong Kong, invece, ha toccato i 6 miliardi di dollari, includendo settori come valigeria e oggetti da viaggio, con una quota del 10,8%, gioielleria (10,7%), pelletteria (9,7%), calzature (5,6%) e orologeria (5,3%). Ciò che rende appetibile Hong Kong per gli investitori di tutto il mondo è soprattutto la sua economia libera, così come l’ha definita la Heritage Foundation; aspetto che l’hanno posizionata al secondo posto tra i Paesi asiatici fonte e target di investimenti esteri diretti. A questo si aggiungono poi la terza posizione tra i mercati azionari asiatici, il primato tra tutti i centri asiatici in termini di venture capital, nonché la decima posizione tra le economie mondiali e la quarta posizione tra le potenze economiche presenti in Asia.
lenza sia in termini di contenuti tecnologici che di design, oltre che in termini di eco sostenibilità: Alcatel, Binatone, Fujikon, Goodway, Malata, Motorola, Nextbase, Philips, Pierre Cardin, Princess, Skyworth, VTech and Westinghouse, sono solo alcuni dei marchi presenti. Nella zona ‘Smart Home’, invece, i visitatori potranno trovare tutte le più moderne tecnologie in fatto di domotica e casa digitale; spazio a cui si affiancherà per innovazione e attrattiva dei device presentati, anche ‘Invention Zone’. Molto nutrito sarà anche il calendario di workshop e seminari in programma, a cui è abbinato un parterre d’eccezione di relatori provenienti da ogni angolo del mondo; incontri finalizzati non solo al lancio e alla spiegazione dei prodotti di nuova concezione, ma anche a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta e tra produttori e distributori, con particolare riguardo agli scambi internazionali.
La kermesse berlinese coinvolge anche il popolo di Twitter e conferma la sua nuova fama di evento 2.0
social
L’IFA fa tendenza anche sui social
di Barbara Bianchi
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Matteo Flora, CEO e fondatore di The Fool
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er questo mese abbiamo deciso di dedicare la nostra analisi all’evento internazionale più importante di questo periodo dell’anno dedicato interamente all’elettronica di consumo. Gli addetti ai lavori hanno già indovinato: si tratta di IFA2013 di Berlino. Il periodo preso in esame è stato dal giorno prima al giorno successivo la chiusura dell’evento di quest’anno. Ne sono scaturiti ben 5mila tweet, generati da quasi 2mila utenti unici attivi con un potenziale di visualizzazioni di oltre 31 milioni di Impression. La conversazione della rete si è svolta, in particolar modo, direttamente coinvolgendo gli account dei più popolari commentatori di tecnologia su Twitter: analizzando gli utenti coinvolti possiamo rilevare infatti come gli utenti più popolari (calcolati secondo il numero
di citazioni, siano esse mention o retweet) sono risultati capitanati da @hdblog che trova menzione in un totale di 172 tweet, subito seguito da @wireditalia con un totale di 145 tweet che lo menzionano e da @youtube con 134 menzioni e @pestoverde, uno degli inviati Wired, a quota 90 citazioni. Commenta Matteo Flora, CEO e fondatore di The Fool, una società di analisi delle conversazioni del-
la rete “Interessante come a farla da padroni non siano stati tanto gli account ufficiali dei player di settore, quanto quelli degli Influencer e delle comunità di appassionati che hanno commentato con enfasi i vari prodotti e l’evento stesso”; secondo Flora “questo dimostra ancora una volta quanto fondamentale sia nella comunicazione online anche di eventi conoscere precisamente i propri Influencer di settore per poterli coinvolgere attivamente e renderli parte stessa del racconto collettivo”. Anche per quanto riguarda gli utenti più attivi e prolifici nella creazione dei contenuti troviamo in prima fila commentatori di settore come @24h_tecnologia e @ hdblog in testa a cui seguono @ btouchit (altro blog specializzato) e @27mrblaze, studente di informatica e blogger, rispettivamente con 82 e 69 tweet inviati. “A volte è anche il singolo utente che fa la differenza” spiega Flora “come catalizzatore di consensi per capacità o sagacia. Conoscere i propri utenti e gli utenti potenziali che possono essere coinvolti nelle conversazioni diventa necessario per le PR di questo secolo”. Sul fronte dell’analisi della capacità dei singoli utenti Twitter di generare Impression potenziali (o OTS - Opportunities to See) troviamo in prima posizione per quantità @wireditalia con un totale di 6.785.453 Impression generate, @ portalr7 con 2.734.024, @hdblog e @androidworldit rispettivamente con 1.974.125 e 1.651.943 Impression. Interessante notare co-
Nei tre grafici, dall’alto in basso: il timeline degi orari, gli utenti attivi e quelli popolari.
me la somma delle Impression di questi primi 4 utenti assommi da sola al 41.5 dell’engagement totale, dato che dimostra un grande coinvolgimento dei singoli nella narrazione collettiva. Certo non mancano, comunque, i contributi delle “Superstar” di Twitter dal punto di vista del numero di follower posseduti: tra gli utenti che vantano il maggior seguito, oltre ad alcuni degli utenti già incontrati nelle precedenti classifiche, figurano il profilo di skytg24 con 980.818 follower e rainews24 con i suoi 447.846 seguaci che hanno tweettato dell’argomento. “E’ anche estremanente interessante vedere come la narrazione collettiva si orienti proprio all’evento in sé”, dice Flora. “Visto che l’analisi statistica delle parole (escluse quelle di utilizzo comune) più utilizzate nelle conversa-
zioni degli utenti di Twitter mette in evidenza come le più comuni siano quelle caratterizzanti il nome e l a città dell’evento: “ifa”, “2013” e “berlino””. Un evento che, però, non perde di vista i prodotti, tutt’altro che in secondo piano “subito dopo ai termini legati all’evento appaiono i prodotti e la conversazione si sposta sulle novità, dove a farla da padrona sono Sony e Samsung con le novità che tutti si aspettavano” dice Flora “un comportamento abituale che rimette la narrazione nei binari dei singoli prodotti, dove gli utenti si confrontano e scambiano aspettative e pareri”. Ed è proprio su queste conversazioni la nuova sfida del marketing, nel captare e recepire (anche in anticipo) la voce degli utenti della rete per comprendere gli indici di gradimento e le possibilità da sfruttare.
social
Come e quando utilizzare i new media per generare contatti e aumentare la brand awareness: una ricerca ne spiega i segreti
di Roberto Zarriello
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l quinto report annuale stilato da Social Media Examiner, che fa riferimento a dati mondiali, è stato ulteriormente lavorato da PMI Servizi che ha identificato i trend espressi tramite il sistema delle risposte multiple dai social media marketer italiani. I social media sono ormai uno strumento utilizzato in larga misura anche nel mondo del business, ritenuti da molti un modo veloce ed efficace per raggiungere una più vasta moltitudine di possibili acquirenti. Social Media Examiner ha rilasciato una nuova ricerca riguardo l’utilizzo che i marketer fanno dei social media. Dal report sono emersi alcuni dati interessanti che riguardano ad esempio i siti di social bookmarking. Dal 2011 ad oggi, l’utilizzo di questi siti, tra cui i più famosi De.licio.us, DIGG o Friendfeed è crollato dal 26% all’11%, in favore di siti di social network come Twitter e Pinterest. Stessa sorte anche per quanto riguarda i forum, che dal 26% del 2011, cadono al 16% quest’anno. Anche il tempo trascorso sui social media da parte dei marketer è aumentato e la ricerca mostra che chi tra questi spende più di 40 ore settimanali sui social, si concentra principalmente su piattaforme come Pinterest, Google+, Instagram e YouTube, rispetto a chi, invece, dedica solo 6 ore o meno a settimana ad attività di social media marketing. La piattaforma di social media maggiormente utilizzato per attività di business è ancora Facebook. Per quanto riguarda il B2C, i
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Social Media, il nuovo marketing passa da qui marketer adottano il social di Zuckerberg (67%) più di quanto non lo si faccia per le attività di B2B dove invece è maggiormente utilizzato LinkedIn. Il 67% dei rispondenti, invece, ha dichiarato di essere interessato ad incrementare le attività di business su Twitter, anche se, in confronto agli anni precedenti, questa tendenza sembra essere calata: nel 2012 era infatti il 69%, mentre nel 2011 il 73%. I marketer più giovani, infatti, hanno dichiarato di preferire piattaforme che consentano attività di photo sharing e per questo Instagram è uno dei social network presi maggiormente in considerazione. Uno dei dati più significatici emersi dalla ricerca è che ormai quasi nessuno, l’80%, è più interessato nel gestire piani di marketing che prevedano l’utilizzo di “dealy deal site” come Groupon o LinvingSocial. Al contrario, YouTube sembra essere la piattaforma sulla quale la maggioranza dei marketer punta per le attività di marketing future: il 69% dei rispondenti, infatti, ha dichiarato di essere interessato nello sviluppare piani e strategie che si basino sul sito di video streaming. Dati che trovano conferma anche in una ricerca made in Italy che conferma come i social network siano utilizzati dalle per incrementare il business, per gestire al meglio le risorse umane e per selezionare il personale. L’azienda di consulenze Mading di Varese ha infatti compiuto un’analisi, in collaborazione con Aidp e Universi-
tà Cattolica, per capire l’incidenza e l’efficacia dei social media e delle nuove tecnologie nelle imprese. I risultati sono stati presentati alla Fiera di Milano, all’interno del Sap Forum. Il questionario è stato inviato a 153 aziende tra cui alcune molto grandi come Vodafone, Adecco e Pirelli e altre come BTicino e Sanofi Aventis. Il social network per eccellenza è Linkedin, utilizzato dal 56% delle aziende, seguito da Intranet collaborativi con il 55%, da Skype e chat con il 46%, Facebook 24%, Twitter 18%, Youtube 17% e Blog 13%. Soltanto l’11% delle imprese intervistate dichiara di non utilizzare social network in azienda. Utilizzare i social media nelle imprese significa gestire meglio la conoscenza (49%), aumentare l’efficienza (33%), nel 28% dei casi innovare i prodotti, nel 22% migliorare il proprio fatturato e nel 21% per migliorare la formazione e la crescita del personale. “Quello della presenza dei social media nelle imprese è una realtà in continua evoluzione e con cui le aziende stanno facendo i conti - commenta Umberto Frigelli, presidente di Mading - se l’impresa ha una collocazione geografica dispersiva, può essere particolarmente utile affidarsi ai social media”. Il 43% delle aziende coinvolte nella ricerca utilizza i social network per assumere nuovo personale; è chiaro che il semplice sito web non è più sufficiente per un’impresa che vuole crescere.
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trade marketing
Torna il momento per gli scolari e studenti di tutta Italia di tornare sui banchi, e la distribuzione si attiva con promozioni e offerte
di Massimo Bolchi
A “scuola” di promozioni L
e ferie sono ormai lontane, la scuola è iniziata da poco e già si profila all’orizzonte della distribuzione il prossimo periodo di punta: quello dello shopping natalizio. Alt un momento! Lo sguardo si sta spostando troppo in avanti, trascurando di cogliere segnali che invece vanno evidenziandosi - dalle fonti più disparate - in maniera significativamente concorde. Tralasciando volutamente le vicissitudini politiche, impossibili da seguire in una testata con la periodicità di questa, va riscontrato un dato sorprendente, in quanto emerge alla fine si una delle estati più “agitate”, sul piano nazionale e internazionale, degli ultimi anni. La periodica rilevazione Istat, relativa al mese di settembre, mostra che l’indice di fiducia delle imprese aumenta, arrivando a 83,3 dall’82,0 di agosto, mettendo a segno la miglior performance da un anno a questa parte. ‘’L’andamento positivo dell’indice composito - sottolinea l’Istituto di statistica - rispecchia un miglioramento della fiducia diffuso in tutti i settori economici’’. In particolare, nel commercio
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al dettaglio, l’indice del clima di fiducia sale sia nella grande distribuzione (da 81,2 a 90,3) sia nella distribuzione tradizionale (da 93,2 a 94,9) Parallelamente, e l’andamento sincronico dei due indici non è scontato (basta guardare al recente passato) si rafforza anche la fiducia tra i consumatori. È sempre l’Istat, infatti, a informarci che a fine settembre il clima di fiducia dei consumatori aumenta a 101,1 da 98,4 del mese di agosto.
Un miglioramento che si evidenzia sia guardando ai giudizi sulla situazione corrente della famiglia, sia alle attese in merito alla situazione economica in divenire Un miglioramento che “a livello territoriale - conclude l’istituto di ricerca - è presente in tutto il Paese”. Anche un altro comparto pesantemente colpito dalla crisi, quello della comunicazione commerciale, mostra timidi segnali di recupero. Pur presentando sempre un bilancio largamente negativo
rispetto all’anno scorso, gli ultimi mesi suggeriscono una certa correzione di rotta degli investimenti pubblicitari, che rallentano il loro calo e in qualche caso recuperano un poco del terreno perso. Segnali timidi, dicevamo, perché siamo lontani dall’uscire dalle difficoltà economiche, ma che non di meno meritano di essere oggetto di attenzione. Come sta facendo, ad esempio, il comparto delle TLC mobili, da anni uno dei maggiori spender in advertising, che proprio su una martellante comunicazione ha costruito la fortuna dei sui top brands. Che hanno scelto il mese di settembre per far partire i loro “tormentoni”: dalla cantante Chiara Galiazzo e le sue coinquiline per Tim alla “testimonial virtuale”, la Foca Monica con la voce di Luciana Littizzetto, per Vodafone. Né potevano mancare i commercial di Wind, con Giorgio Panariello e Vanessa Incontrada. Tre campagne che rappresentano un buon esempio del “comune sentire” che si vorrebbe prevalente: spot che vanno dal naive al surreale, e che - pur incentrati sulla riformulazione economica dell’of-
ferta - presentano il risparmio non come una scelta meramente utilitaristica, quasi forzata dal contesto economico, bensì come opportunità divertente, che libera risorse per consentire ai consumatori di spendere il proprio reddito anche su altri, egualmente gratificanti acquisti. Una strada aperta, qualche mese, da Lidl, con il suo claim “Non cambiare stile di vita. Cambia supermercato”, che ha dato il via alla presa di distanza dell’insegna tedesca dal posizionamento, un po’ tristarello, di hard discount, che pure aveva sostenuto la sua capillare diffusione in Italia negli anni scorsi. Un sentiment, quello del divertimento, delle opportunità, della giocosità e della leggerezza che sembra permeare molte delle iniziative di marketing communication di questo “back to school” allargato e vagamente fuori dagli schemi. Come quello di Nivea, che lancia il concorso nazionale “Con Nivea vinci la gita di classe”, on air dal 16 settembre. Quarto e ultima fase del progetto promozionale che ha accompagnato il brand Nivea nel corso del 2013. “Un’iniziativa
inserita nel più ampio progetto di affermazione del marchio verso lo statement di “lovebrand”, sottolineano in azienda. La meccanica del concorso è semplice: fino al 15 dicembre chi acquista due prodotti Nivea, di cui uno della linea viso, può vincere 1 buono al giorno del valore di 100 euro ciascuno per l’acquisto di materiale didattico. 63 buoni complessivi in palio da spendere presso la Feltrinelli o altra insegna della grande distribuzione partecipando inoltre all’estrazione finale di 3 buoni, ciascuno del valore di 9.000 euro, per l’organizzazione della gita di classe.
Anche il brand di abbigliamento Piazza Italia, Italia per il back to school 2013, ha abbandonato i canoni abituali. La nuova campagna pubblicitaria per il mondo kids si rivolge direttamente ai bambini, uscendo dai soliti cliché della moda che vedono i più piccoli solo in pose seriose da fotomodelli. Realizzata integrando in fotografia e oggetti in 3D, infatti, si ispira alle locandine dei vecchi film del terrore, ironizzando sulle paure che accompagnano il “back to school” di ogni bambino, la vecchia maestra, il registro di classe, gli zaini che diventano giganti, e le sedie dove difficilmente gli alunni rimango a sedere tutto il tempo delle lezioni, diventano protagonisti indiscussi degli incubi dei piccoli studenti. Punta sull’amore per la natura e la tenerezza ispirata dai cuccioli, invece, Franco Cosimo Panini per il lancio della nuova collezione back to school del WWF, che comprende un ampio assortimento di zaini, diari, quaderni, astucci e articoli per la scuola tutti caratterizzati da dolcissime immagini di cuccioli: un tenero leoncino fa capolino su zaini e accessori della linea unisex verde mentre, su quella destinata alle bambine, spunta un piccolo lupo.
Si torna su un terreno tecnologico con Faber Castell, che per i suoi tradizionali prodotti sceglie un diverso modo di comunicare, come i videowall nei punti vendita Mondadori di Milano o la app “Creative Kids”, presentata a livello mondiale e rivolta a un pubblico di bambini dai 6 anni in su, chiamati a interagire con i tablet di mamma e papà per far “prendere vita” ai propri disegni colorati con le matite digitali. Si torna infine su un terreno più tradizionale con la promozione “Svuotanegozio” di Euronics, che fino al 15 settembre ha coinvolto tutti i settori merceologici con offerte vantaggiose su centinaia di prodotti.
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li ultimi mesi suggeriscono
una certa correzione di rotta degli investimenti pubblicitari
psicology
Il desiderio Suscitare attenzione e interesse durante la vendita
Dr. Paolo Zucconi, specialista in Psicoterapia comportamentale e psicoterapia cognitiva contributor@eimag.it
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l desiderio è quel “motore” che spinge la persona all’azione. Infatti l’uomo senza desiderio non ha motivo per agire. Non a caso nella sequenza temporale da adottarsi nella trattativa di vendita il desiderio del cliente diventa fondamentale per raggiungere l’azione di vendita all’interno dell’acronimo AIDAC. La trattativa di vendita inizia infatti quando un potenziale cliente varca la soglia di un negozio e sta allora al commerciante suscitare in lui subito attenzione e successivamente interesse. Il desiderio rappresenta la terza fase della trattativa che continua con l’azione (l’atto stesso della vendita) e si conclude con le “congratulazioni”. Più forte sarà il desiderio del potenziale acquirente e più sicura sarà l’azione di vendita, la realizzazione del desiderio dell’acquirente. Pertanto un buon venditore deve scoprire il desiderio della persona che ha davanti e soddisfarlo. Per scoprire il desiderio recondito di una persona dobbiamo suscitarlo facendogli domande: incoraggiandola a parlare di sé stessa. Conviene quindi che il venditore, se vuole veramente vendere, parli il necessario per far parlare di più il cliente e sco-
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prire così il suo desiderio. Di solito le domande sono sempre personali e riguardano le cose che più sono amate dal cliente (il lavoro, gli hobbies, la famiglia, la casa). Ma il desiderio non va solo individuato: va anche alimentato fino a farli diventare ardente. Desiderio è anche, per il venditore, raggiungere uno scopo ambito da tutti i venditori: la vendita. Pertanto è bene vedere il desiderio, tanto amico della vendita, come un acronimo indispensabile per ogni venditore, un acronimo formato proprio con la parola “desiderio” dove la consonante iniziale, D, rappresenta la determinazione nel perseguire il proprio scopo (vendere, nient’altro che vendere). La E (seconda lettera di desiderio) sta per evitare gli errori (gli errori della vendita so-
no presenti quando non si riesce a vendere) e per questo bisogna assidua preparazione analizzando a tavolino, caso per caso, giorno dopo giorno, la trattativa perseguita, dopo che il cliente è uscito dal negozio. S, come terza lettera di “desiderio” fa riferimento a stabilire una data precisa in cui raggiungere il prossimo obiettivo personale (un certo budget, ad esempio). I sta per immagine mentale tramite la quale poter alimentare qualsiasi desiderio e farlo diventare ardente. D sta per dare sempre il meglio di sé stessi, ovviamente per ricevere dagli altri sempre il meglio. E è l’iniziale di entusiasmo, in ogni iniziativa di vendita. R sta per respingere la negatività, come le idee intrusive e spesso distorte che ci fanno
erroneamente presagire che tizio non comprerà o comprerà poco. Tanti sono purtroppo i venditori che credono nelle proprie intuizioni senza verificare se sono distorte o meno. Infine le lettere I e O fanno rispettivamente riferimento a interessarsi agli altri e a ciò che agli altri fa più piacere (sinceramente e non per sola convenienza) se si vuole che gli altri si interessino (sinceramente a noi) e: “onestà”. Tanti, erroneamente, pensano che la disonestà è direttamente proporzionale al guadagno. Che per vendere tanto è necessaria una dose di disonestà. A lungo andare si sbagliano: una persona che agisce onestamente è apprezzata e cercata: un venditore onesto è sempre preferito rispetto a tanti venditori disonesti.
Eventi nel punto vendita e instore promotion:
il potere dell’azione “N
ella vita come sul tram, quando ti siedi sei al capolinea”. La citazione del noto poeta e scrittore italiano Camillo Sbarbaro introduce un argomento di grande interesse per il mercato ICT: il potere dell’ azione. Negli ultimi mesi abbiamo spesso sentito gli operatori del settore, vendor e retailer, porsi domande in merito alle strategie che possono essere adottate per attirare sui punti vendita un numero maggiore di consumatori o a innovative modalità per recuperare la perdita di fatturato indotta dal rallentamento dei consumi. La risposta esiste e si concretizza in una nuova visione strategica che consente al punto vendita di trasformarsi in un “Community Focal Point” ad alta redditività, ovvero un centro di interesse cittadino in cui i consumatori non sono più considerati solo un target da colpire ma diventano una importante leva operativa con cui interagire in una logica “peer to peer”. Attraverso, cioè, uno scambio reciproco di informazioni, benefici e contenuti di utilità, l’ azione comunicativa mira a trovare nuove e più profittevoli opportunità di guadagno. L’organizzazioni di eventi e le attività di in-store promotion ne sono un valido esempio e se ben utilizzati, sono in grado di generare un aumento del fatturato che può variare dal 30 al 60 % su base mensile. Instore ha verificato infatti sul campo che creare giorna-
te dedicate ad argomenti specifici che educhino, stimolino e informino i consumatori rispetto a tematiche inerenti la tecnologia hanno numerosi risvolti positivi tra cui: • maggiore pedonabilità in quanto un evento è in grado di differenziare l’offerta del punto vendita e attirare un elevato numero di consumatori che altrimenti non entrerebbe in negozio • maggior fidelizzazione, poiché la dimostrazione di competenza e la volontà di rendere partecipi i consumatori, stimolano negli stessi
un senso di fiducia e vanto che li porteranno da una parte a considerare quel punto vendita come il “proprio punto vendita” e dall’altro ad aumentare la familiarità e l’affezione verso un particolare brand; • maggiore interesse da parte della clientela che, se soddisfatta di ciò che ha appreso durante le giornate a tema, non esiterà a ritornare per ottenere altri consigli ed acquistare; - maggiore fatturato poiché lo sco-
po ultimo è quello di riuscire a vendere i prodotti di cui si è parlato e quelli a marginalità più elevata che necessitano di contenuti e modalità differenti di comunicazione. Affinché tutti questi benefici vengano massimizzati durante gli eventi e le giornate di in-store promotion, è necessario affrontare con estrema accuratezza ogni dettaglio, e più nello specifico: • trovare un argomento interessante da proporre, ovvero la “reason why” , la profonda motivazione cioè per cui un consumatore possa pensare che la sua partecipazione sia indispensabile; esempi concreti possono essere tematiche inerenti il consumo energetico, di grande attualità, piuttosto che corsi gratuiti per l’utilizzo di pc, tablet ed elettrodomestici di ultima generazione, di particolare interesse per il pubblico più anziano, o giornate di approfondimento in merito a brand specifici e nuovi prodotti lanciati sul mercato in cui i dispositivi possano essere toccati, utilizzati e visti in funzione; • Utilizzare personale altamente qualificato che sia in grado di coinvolgere il consumatore, offrire un adeguato supporto sia tecnico che comunicativo e guidare il processo di acquisto con professionalità, simpatia e decisio-
OPERATORI DI RIFERIMENTO PER LE ATTIVITÀ DI FIELD MARKETING
in-store
Spettacolarizzare la vendita e l’approccio al cliente
di Sara Romito
ne. La figura del “Promoter Brand Specialist” opportunamente selezionato e formato in collaborazione con il vendor committente o il punto vendita, è in grado di fare la differenza e fornire un concreto sostegno alla forza vendita del negozio; • Diffondere la notizia dell’evento e/o delle giornate di in-store promotion utilizzando mezzi non convenzionali come internet (il sito istituzionale del vendor e/o del punto vendita, i social network e i forum di discussione) e azioni mirate di guerrilla marketing ( attività di volantinaggio e animazione da strada); • Curare in modo approfondito l’organizzazione dell’evento e delle in-store promotion scegliendo la giornata e gli orari ideali, che possono variare a seconda della tipologia di attività scelta e del contesto locale, la frequenza con cui organizzare le giornate dedicate, il materiale di supporto da consegnare ai consumatori a fine attività e gli strumenti giusti che possano verificare l’efficacia dell’operazione svolta. In conclusione, la nuova immagine del vendor e del punto vendita creata dall’utilizzo mirato di eventi e in-store promotion, ben si adatta a sfruttare le ultime tendenze relative al marketing dei servizi, sia per generare un maggior profitto sia per arricchire l’esperienza di acquisto del consumatore e quindi fidelizzarlo.
www.in-store.it
focus IT di Federico Cociancich
Il mercato IT riparte dalla scuola L
e vendite di computer e in particolare di notebook hanno un disperato bisogno di nuova linfa vitale. Il mercato IT continua a trovarsi in una situazione drammatica: secondo i dati raccolti dall’istituto di ricerca Digitimes, nei mesi di luglio e agosto le vendite sono crollate di circa il 20% a dispetto delle promozioni e dei tagli prezzo proposti da numerose insegne della distribuzione. Registrano un segno positivo solo smartphone e tablet, con questi ultimi che per la prima volta superano, come fatturato, i notebook. Le società propongono nuovi modelli di All-inOne e dispositivi trasformabili per venire incontro alle esigenze di tutti. Pur in un contesto economico come questo, le grandi aziende prestano comunque la massima attenzione al mondo Education,
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con vere e proprie divisioni dedicate e diverse iniziative.
Acer Acer è attiva già da tempo nel supportare il settore Education e nel realizzare iniziative atte a ripensare un modo nuovo di interazione tra studenti e docenti, che preveda l’utilizzo della tecnologia. Sul sito Acer and European Schoolnet (http://1to1. eun.org/web/acer) sono visibili diverse iniziative europee, che coinvolgono anche diversi istituti scolastici italiani, come la dotazione di tablet a classi e insegnanti. Recentemente Acer ha inoltre annunciato una nuova partnership con Intel Education Software. Questi software aiutano gli studenti a sviluppare la comunicazione, la collaborazio-
ne, il problem solving, il pensiero critico e la familiarità coi dispositivi digitali. Oltre ad agevolare il compito degli educatori, rendendo l’apprendimento più coinvolgente ed aiutandoli a gestire le loro classi, i programmi supportano il sistema informatico preesistente rendendone l’uso più sicuro, proteggendo i dati sensibili e agevolando la gestione delle infrastrutture. Sono diversi i produttori che propongono direttamente sul proprio sito offerte dedicate al Back to School; Sony ad esempio quest’anno raddoppiava gratuitamente la capacità dei dischi SSD, e persino Apple, solitamente restia a qualunque tipo di promozione basata sui prezzi, ha un’apposita pagina web con sconti per il settore Education.
Il back to school rappresenta da sempre un periodo importante per le vendite del settore IT e coincide con la ripartenza di tutte le attività produttive e professionali dopo la pausa estiva. I produttori puntano su nuove soluzioni, affiancando ai notebook dispositivi come tablet e trasformabili, ma la distribuzione, in reale difficoltà, fatica ad andare oltre a una logica di abbattimento dei prezzi che erode ulteriormente i margini
L
e grandi aziende prestano la
massima attenzione al mondo Education, con vere e proprie Alessandro Salsi, Asus
Massimo Buraschi, Toshiba
tivamente alti, ma c’è una barriera all’ingresso molto bassa: già con 150 euro si può portare a casa un dispositivo interessante. Tanti utenti che oggi hanno un notebook sono affascinati da questi nuovi device ma non è pensabile che possano avere solo un tablet come unico computer domestico.” Asus ha una divisione specifica che segue il mercato Educational.
Le azioni messe in atto da Toshiba per in questo particolare periodo si sono sviluppate su due fronti. Il primo, più strategico, direttamente per il mondo Scuola, con un’offerta dedicata e atta a promuovere la soluzione ScuolaTech con cui l’azienda offre a studenti e scuole una soluzione “chiavi in mano” completa di hardware, software, servizi ed assistenza fino al supporto per il finanziamento all’acquisto. Il secondo, più tattico, con azioni promozionali di prezzo per poter essere competitivi con le richieste del mercato. La crescita dei volumi di vendita dei tablet ha sicuramente un impatto parziale sulle vendite dei notebook ma, dopo un primo periodo in cui, per mancanza di storicità il mercato è rimasto spaziato dalle crescite a tre cifre, oggi sembra che i trend di entrambe le categorie di prodotto si stiano stabilizzando. I tablet continuano nel loro trend positivo ma mostrano ora di entrare in una fase di “comprensione” anche per i
divisioni dedicate e diverse iniziative
Asus Abbiamo avuto l’opportunità di scambiare quattro chiacchiere con Alessandro Salsi, Country Product Manager Mobility Department di Asus Italia, riguardo all’incredibile successo dei tablet. Per la prima volta, infatti, i dati di fatturato di questi dispositivi hanno superato quelli dei notebook. “Siamo fermamente convinti che per la produttività il notebook sia indispensabile: oggi come oggi non è ancora venuto il momento di rimpiazzarlo. Siamo convinti che i consumatori non siano disposti a rinunciare a due dispositivi: il notebook e il cellulare. Di tablet se ne stanno vendendo tanti, se ne venderanno sempre più, ma al momento rimane un gadget. È vero che i numeri di vendita sono significa-
Toshiba Più ampio il discorso di Massimo Buraschi, Product Marketing Coordinator di Toshiba Digital Products & Services. “Pur in un momento molto complesso per l’economia del Paese, il back to school anche quest’anno si conferma uno dei periodi più importanti delle vendite per il settore IT, segnando l’inizio della fase calda dell’anno e trainando le vendite fino a Natale. Il back to school fa registrare un trend di vendita in controtendenza rispetto ai mesi precedenti.
focus IT
consumatori del prodotto e delle potenzialità dello stesso; mentre i notebook, si assestano nei volumi restando in alcuni mercati, il prodotto assolutamente privilegiato. La scuola è tra questi”.
Le aule attirano anche il trade
Samsung pensa ai giovani A ulteriore dimostrazione di quanto le aziende pensino sempre di più al mondo della scuola, il tema del Samsung Young Design Award 2013, giunto alla settima edizione, era “Una lezione per il Domani. Tecnologia per l’Educazione del Futuro”. Rivolto ai designer, a tutti gli studenti universitari e ai giovani professionisti con un’età non superiore ai 30 anni, è diventato un appuntamento consolidato all’interno del panorama del design italiano, offrendo ai giovani l’opportunità di mettersi in mostra sfidandosi a colpi di creatività. Non è sicuramente la prima volta che la multinazionale coreana prende a cuore l’aspetto della formazione e nei mesi scorsi si è infatti resa protagonista del grande progetto internazionale Smart Future, nato appunto per favorire la digitalizzazione dell’istruzione a partire da un processo di formazione indirizzato in prima battuta agli insegnanti e, di conseguenza, agli studenti e alle loro famiglie. Articolato in tre distinte fasi Smart Future, a partire da questo anno scolastico, realizzerà classi digitali in circa 300 scuole italiane nel triennio 2013–2015 dotandole di tecnologie digitali interattive e corsi di formazione rivolti ai docenti.
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Per il back to school i volantini promozionali si riempiono di offerte riguardanti notebook e ultrabook. Sfogliando quelli delle principali insegne – sia specializzate che despecializzate - ci si rende immediatamente conto che quest’anno si è puntato fortemente sul prezzo per cercare di rivitalizzare un mercato in evidente sofferenza. Proprio il back to school di quest’anno ha dato sfogo a tutta la creatività e ingegnosità dei retailer, con flyer e promozioni davvero “d’autore”: “Sconti studiati per te!”, “Tutti a scuola!”, “Tecnologia a prezzi promossi”, “Le abbiamo davvero studiate tutte”, “I primi della classe in tecnologia e risparmio”, “Convenienza da primi della classe”, tanto per citare qualche roboante slogan utilizzato nei volantini. Le offerte tendono probabilmente anche a minimizzare le scorte in attesa dei nuovi modelli con gli ultimi processori Intel Core di 4° generazione e Windows 8.1. Queste due soluzioni non sembrano però avere abbastanza appeal, nei confronti dei consumato-
Daniele Vacca, GRE Spa
ri, per generare grandi volumi di vendita. I notebook con schermi sensibile al tocco stentano a decollare e i cosiddetti trasformabili (ultrabook che in pochi secondi diventano tablet, con sistemi più o meno efficaci) si mantengono su prezzi ancora piuttosto alti. Daniele Vacca, Responsabile Commerciale IT, Telefonia e Navigazione di GRE S.p.A., società proprietaria del marchio Trony, ha cercato di far chiarezza circa l’attuale situazione di mercato: “Lavoro, studio e svago costituiscono le tre principali motivazioni per acquistare un PC. Il Back to
Tre diversi prodotti per ogni esigenza All-in-One: Acer Aspire serie U I computer All-in-One sono ottime soluzioni per la produttività casalinga (ad esempio per chiudere un lavoro da casa) e ottimi dispositivi multimediali per tutta la famiglia. Lo schermo sensibile al tocco li rende immediati e semplici da usare, e possono anche essere comodamente sfruttati per l’ascolto di musica o la visione di un film in alta definizione. Il design moderno li rende posizionabili in camera come in salotto e persino in cucina possono aiutare nella ricerca di un’estemporanea ricetta in caso di ospiti a cena.
Notebook/Ultrabook: Toshiba Satellite U
School rappresenta senza dubbio un importante volano sul versante commerciale ma sempre meno una reale deadline nell’acquisto di un computer, strumento ormai destagionalizzato che si vende bene durante tutto il corso dell’anno. Come rivenditori cerchiamo di venire incontro alle famiglie con offerte e sconti su prodotti di qualità: computer ma anche periferiche e tutto quanto possa supportare i ragazzi nello studio. Le promozioni vengono inoltre comunicate sul punto vendita, sull’e-commerce e anche in ma-
niera mirata a tutti coloro che sono iscritti al Programma di Carta Fan. Il mercato è notevolmente cambiato con un sorpasso da tempo atteso: i PC tradizionali hanno infatti perso quote a favore dei più moderni device touchscreen. Laptop e desktop continuano tuttavia a generare numeri importanti ma si rivolgono oggi sempre più a una clientela evoluta: studenti universitari, soprattutto in campo scientifico e professionisti. I convertibili nei prossimi anni saranno la vera alternativa se non i sostituti dei notebook tradizionali”.
La linea Satellite U rappresenta il primo ultrabook di Toshiba con schermo da 39,6 cm (15,6”), sensibile al tocco a dieci punti per una navigazione più semplice attraverso l’interfaccia di Windows 8. Un notebook dalle elevate prestazioni ma a prezzi competitivi, che offre un display dai colori vividi e una lunga durata della batteria che consente una visione piacevole dei contenuti anche durante spostamenti e i viaggi. Tutti i modelli della serie ospitano porte full-size per rendere la connettività più comoda ovunque ci si trovi, in questo modo gli utenti hanno tutto ciò che serve per sincronizzare, condividere e visualizzare. Anche in assenza di una connessione di rete, le tecnologie Intel WiDi e Wi-Fi certified Miracast garantiscono lo streaming tra dispositivi compatibili, mente i contenuti multimediali 3D possono essere semplicemente visualizzati in alta qualità su una TV 3D ready, utilizzando la porta HDMI. Inoltre, ogni nuovo notebook Satellite è dotato di connessione Bluetooth 4.0, slot SD card, più una webcam HD con microfono stereo con attenuazione del rumore.
Trasformabili: Sony Vaio Fit È dotato di un esclusivo design “multi-flip” per un utilizzo come portatile, come tablet o visualizzatore. Dall’uso come normale notebook, si trasforma in un istante in un tablet veloce e reattivo: per prendere appunti ed elaborare idee, utilizzare applicazioni e navigare in Internet in Full HD, con tutta la libertà e la fluidità di Windows 8. In alcuni modelli, la risoluzione può arrivare fino al formato Over Full HD (2880 x 1620), per una qualità davvero straordinaria. È un dispositivo particolarmente adatto per la mobilità grazie ad un peso contenuto ed è disponibile, con schermi da 13,3”, 14” e 15,5”.
L
avoro, studio e svago
costituiscono le tre principali motivazioni per acquistare un PC
focus GED di Silvia Castoldi
Cucine, forni e piani cottura sono elettrodomestici di cui difficilmente si può fare a meno. E si tratta di un mercato con caratteristiche peculiari
quest’anno è inferiore rispetto al passato, anche perché negli anni precedenti la contrazione, sia per l’incasso che per i sistemi free-standing, era stata già tale da rendere difficile un calo ulteriore” ci ha spiegato Antonio Bernini direttore di Lofra per il mercato italiano. Della stessa idea anche Lamberto Passante, direttore commerciale retail per Glem Gas: “Dopo due anni di grande sofferenza, nel mercato dell’elettrodomestico bianco, canale consumer, si cominciano a intravedere i primi timidi segnali positivi da parte dei segmenti driver, come lavatrici e frigoriferi. Per quanto riguarda il comparto cottura, l’andamento è duplice: nel campo dell’incasso, si registrano andamenti positivi, anche a doppia cifra, per forni, piani cottura ecc.; le cucine a gas hanno invece andamento negativo, anche se vicino alla stabilizzazione e in linea con quanto avviene nei restanti settori.
Il pranzo è servito I
dati di vendita forniti da GfK per il mercato di cucine, forni e piani cottura, sia free-standing che da incasso, ci dicono sostanzialmente due cose. La prima è che le vendite nel 2013 hanno presentato un lieve calo (-2,3% a volume, -3,6% a valore), da considerarsi fisiologico data la situazione di crisi, e quindi non preoccupante. La seconda è una discreta impennata dei piani cottura a induzione, con un aumento delle vendite pari a ben l’88,2% a volume, un quasi raddoppio che parte però da un volume molto basso (si passa 3% al 5,1% del totale), dovuto con tutta probabilità alla diminuzione dei prezzi (-14,6%, a fronte però di una diminuzione quasi pari del prezzo dei comuni piani cottura radianti, -13,2%, che nonostante questo sono invece in forte calo).
Un calo fisiologico, e il problema del mercato del mobile Le opinioni degli operatori confermano questa analisi. “Il calo
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In definitiva, nel retail cominciamo a intravedere per finalmente un po’ di stabilità”. Non è così però per il mercato del mobile, ha proseguito Passante, da molti anni pesantemente in negativo, perché i consumatori italiani sono diventati più attenti alla spesa e difficilmente rifanno un’intera cucina. Gli fa eco Roberto Grazioli, senior category manager built-in South Europe di Whirlpool: “I consumatori sono molto più attenti agli acquisti e alle loro spese ed è per questo che ricercano prodotti duraturi nel tempo con performance elevate e consumi ridotti”. Per Alessandra Maccari, brand manager di Hotpoint-Ariston per il mercato italiano, “gli elettrodomestici da incasso risentono sia di difficoltà nella rete distributiva (caratterizzata spesso da aziende di dimensione medio-piccola, con alcune significative eccezioni), sia dell’andamento del mercato immobiliare che si sta attestando su livelli bassi mai raggiunti in questi anni.
o
Antonio Bernini direttore di Lofra per il mercato italiano
Roberto Grazioli, senior category manager built-in South Europe di Whirlpool
Lamberto Passante, direttore commerciale retail di Glem Gas
Questo vale soprattutto per la fascia bassa del mercato, mentre gli elettrodomestici ad alto valore aggiunto continuano a “tirare”, tanto che, per esempio, per Antonio Bernini “per la fascia alta riusciamo a intravedere un mantenimento o addirittura una crescita delle quote di mercato e dei volumi assoluti nel prossimo futuro”.
quasi insormontabile ostacolo alla loro diffusione sono però le tariffe elettriche italiane, dai costi troppo elevati. Ce lo spiega Lamberto Passante: “Il rendimento energetico di un piano cottura a induzione è quasi doppio rispetto a uno a metano: il 90%, contro il 55% dell’impianto a gas. Questo vantaggio viene però annullato dalle tariffe, dato che il costo dell’energia elettrica per i comuni impianti con tariffa B2 e limitatore a 3 kW è all’incirca doppio rispetto a quello del metano. In pratica, dal punto dei vista dei costi di esercizio i due sistemi oggi risultano all’incirca pari, ma il costo dell’impianto continua a essere superiore rispetto al gas. Uno stimolo è stato dato dagli incentivi sulle energie rinnovabili, che hanno permesso a molti di autoprodursi l’energia elettrica. Oggi però il mercato delle rinnovabili è fermo, e questo potrebbe ripercuotersi anche sulle vendite dei piani a induzione”. Alcuni, ci spie-
ga Grazioli, offrono una parziale soluzione a questo problema: “Noi offriamo modelli in grado di essere regolati per non superare il consumo di 2,5, 4 o 6 kW, in modo che siano compatibili con i contratti di fornitura elettrica di cui si dispone. Tale regolazione è effettuabile direttamente dal consumatore, e permette di limitare l’assorbimento massimo senza che la potenza venga ripartita nelle zone di cottura già attive”. Il problema dei costi energetici colpisce anche l’uso di altre tecnologie innovative come la pirolisi, che permette di pulire il forno carbonizzando le incrostazioni, ma richiede altissime temperature con elevati picchi di consumo.
In Italia l’elettricità costa troppo L’eccezione, come abbiamo visto, sono i piani cottura a induzione, che per la loro comodità (facilissimi da pulire, rapidi nel far raggiungere alle pentole la temperatura necessaria) sono le “star” del mercato. Per Antonella Maccari, “La comunicazione dedicata che molti produttori hanno utilizzato in questi mesi ha avuto successo, riuscendo a far comprendere ai consumatori i vantaggi della cottura ad induzione rispetto a tipologie di cottura più “tradizionali”. Il
Alessandra Maccari, brand manager di Hotpoint-Ariston per il mercato italiano
I
piani cottura a induzione sono
le “star” del mercato
Categorie obsolete A margine di questa questione, tutti i produttori fanno notare come nel mercato cottura non sia ancora in vigore una classificazione energetica. Per il gas non esistono ca-
Vendite a volume
Vendite a valore
Gen/Lug Gen/Lug 2012 2013
Gen/Lug 2013
Gen/Lug Gen/Lug 2012 2013
P eso Segmenti
Trend Gen- Lug 2013 vs Gen- Lug 2012
Peso Segmenti
Prezzo EUR
Gen/Lug 2013
Gen/Lug Gen/Lug 2012 2013
Trend Gen- Lug 2013 vs Prezzo € Gen- Lug 2012
Gen/Lug 2013
Trend Prezzo € Gen- Lug 2013 vs Gen- Lug 2012
Totale piani cottura
100,0
100,0
-2,3
100,0
100,0
-3,6
329
325
-1,3
Elettrici - induzione
3,0
5,7
88,2
6,6
11,0
60,8
737
630
-14,6
Elettrici - radianti
3,2
3,1
-5,1
3,1
2,6
-17,6
320
278
-13,2
Gas
93,4
90,7
-5,1
89,7
85,8
-7,8
316
307
-2,9
dati: GfK
focus GED tegorie, mentre per i forni elettrici quelle esistenti non sono più utili, in quanto la quasi totalità dei modelli in commercio ricade nella categoria A. Per spiegare ai consumatori le virtù energetiche dei prodotti è necessario perciò servirsi di categorie commerciali non regolamentate. Una nuova classificazione è attesa per il 2014.
Italiani tradizionalisti in cucina Quello italiano è un mercato particolarmente difficile anche per la coesistenza di tante tradizioni culinarie che lo frammentano. Secondo Antonio Bernini “In Toscana la cottura in forno è al 99% elettrica, in Veneto al 99% a gas, a Roma i due metodi si equivalgono. L’approccio quindi è molto diversificato a seconda delle modalità di cucina regionale. I nostri specialisti della cottura hanno perciò cercato di trovare soluzioni in qualche modo intermedie, che potessero accontentare tutti, come il forno a gas ventilato”. Se non altro rimaniamo un popolo che ama cucinare. “Uno de-
gli aspetti positivi della crisi”, aggiunge Passante, e che la gente ha riscoperto il piacere di cucinare e preparare la pizza in casa. Un cambiamento evidenziato anche dal boom dei programmi televisivi incentrati sulla preparazione del cibo”.
Bosch: massima sicurezza I piani cottura Bosch sono dotati di tecnologie che li rendono particolarmente sicuri. Per esempio, il tasto Custode, esclusivo di Bosch, permette di spegnere all’istante tutti i fuochi accesi, utile quando ci si deve assentare improvviso dalla cucina. Tutti i fuochi sono inoltre dotati di una termocoppia, che chiude l’erogazione del gas in un solo secondo in caso di spegnimento del fuoco. Il piano cottura a gas
Il nodo degli incentivi Il decreto cosiddetto “Ecobonus” del governo letta ha concesso fino alla fine del 2013 la possibilità di detrarre dall’IRPEF parte della spesa per l’acquisto di elettrodomestici. Si può detrarre una spesa massima di 10.000 euro, ma attenzione: la dterazione è solo al 50%, e va spalmata sui prossimi 10 anni. Quindi chi spende 10.000 euro potrà detrarre 500 euro all’anno per 10 anni. Sulla bontà di questo provvedimenti i produttori sembrano dividersi. Se per Maccari “Misure statali quali i contributi posti in essere a favore delle ristrutturazioni possono sicuramente aiutare ad accelerare la ripresa”, secondo Bernini “difficilmente un incentivo spalmato su dieci anni spingerà qualcuno a compiere un acquisto non programmato in precedenza”.
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da 75 cm in cristallo PPQ816B21E, in particolare, è dotato di cinque fuochi (tra cui il FastWok da 4 kW). Le griglie in ghisa sono lavabili anche in lavastoviglie. Citiamo inoltre il piano cottura a induzione Flexinduction, con cinque aree cottura di cui due flessibili e divisibili, tutte regolabili elettronicamente a 17 livelli, con timer per ogni singola zona.
Electrolux Rex: il controllo sulla punta delle dita Il fiore all’occhiello di Rex sono i piani cottura a induzione: con 14 livelli di potenza selezionabili col metodo Direct Access, in cui basta la punta delle dita per selezionale il livello voluto, in modo più preciso rispetto ai touch control tradizionali. La funziona Bridge permette di unire tra loro zone di cottura, consentendo il
perfetto riscaldamento anche di recipienti ovali come le pesciere. L’assorbimento elettrico è regolabile da 1,5 a 7,2 kW, in modo da ottenere il massimo senza rischiare di far saltare l’impianto. Il modello di punta è il KTI 8402 XE, con quattro zone di cottura.
Glem Gas: a tutto gas Ci dice Lamberto Passante: “Noi di GlemGas abbiamo, come dice il nome, una grande tradizione nel campo del gas, e vorremmo far riscoprire al consumatore i pregi di questo tipo di cottura, superando i timori per la sicurezza, che con le tecnologie di oggi sono ingiustificati. Confidiamo che le nuove normative ci permetteranno di evidenziare al consumatore che per quanto riguarda i forni (dove non c’è dispersione del gas nell’aria) è possibile ottenere rendimenti
mi di cottura, più dieci interamente personalizzabili per cuochi esperti. Citiamo infine il piano cottura in vetroceramica PVB175CB, derivato da quello vincitore del premio “Good Design 2012”. Un piano a gas che rivaleggia in comodità con quelli a induzione, totalmente in vetroceramica.
Whirlpool: induzione anche nel forno
energetici che sono paragonabili a quelli dei modelli elettrici. Noi abbiamo uno dei pochi laboratori del mondo autorizzati a certificare forni a gas ventilato multifunzione, una categoria di prodotto che fino a poco tempo fa era limitata al mercato professionale e che noi abbiamo introdotto nel mercato domestico.
Hotpoint-Ariston: massima flessibilità I piani della linea Luce di Hotpoint, grazie alla tecnologia Flexy zone, permettono di migliorare tempi e performance di cottura. Alle due zone circolari, Hotpoint-Ariston ha aggiunto una zona delimitata da un rettangolo che consente l’utilizzo dell’intera superficie di cottura quando si tratta di tipologie di pentole di grandi dimensioni, come pesciere o teglie, oppure l’utilizzo delle due aree di cottura separate regolabili in maniera indipendente, adatte a pentole più piccole. La tecnologia Energy Saver Management segnala con un LED quando è possibile utilizzare altri elettrodomestici di casa, funzione particolarmente utile in Italia con il limite dei 3 kW. Il sistema di comandi Slider gestisce e regola velocemente ben 16 livelli di potenza e 3 livelli di cottura presettati.
Lofra: il feeling della campagna Con la nuova gamma di prodotti Dolcevita, Lofra intende rispondere alle esigenze di chi desidera co-
struire un angolo cottura ispirato alle tendenze ed ai motivi di arredo country-rustici. In queste cucine, forni e piani built-in, Lofra ha voluto sposare qualità e “solidità” dei materiali usati, con il gusto di una estetica decisa e personale, ben riconoscibile e sinonimo di “Made in Italy”. Tra gli esempi, la cucina 90x60 nero matt con doppio forno (principale elettrico 9 funzioni da 66 litri, e secondario elettrico statico da 30 l). Smaltatura interna dei forni “easy to clean” per facilitare la pulizia. I forni della cucina sono classe A-15%. Il piano di lavoro della cucina ha cinque fuochi di cui un tripla corona. Citiamo anche il piano cottura “semifilo” con quattro fuochi, di cui un tripla corona con accensione elettronica integrata alla manopola, e griglie in ghisa.
Nardi: cucinare in rete Nella produzione di Nardi Elettrodomestici abbiamo scelto i piani cottura Semiflush, dotati di una struttura ribassata di soli 4 mm che si integra alla perfezione con il top della cucina. Le griglie in ghisa sono più alte di 35 mm rispetto al piano della cucina per favorire la ventilazione e la corretta trasmissione del calore. Si va dal modello SCG40AVX (60 cm con 4 fuochi a gas) al SGG63AVX (90 cm con 5 fuochi a gas di cui uno a tripla corona). Citiamo anche il futuribile forno FEX47T70, senza manopole e maniglia: si apre da solo con una leg-
gera pressione, grazie a cerniere ammortizzate, e si programma grazie a un touchescreen. Dispone di svariato programmi, di cui uno esclusivo per la fermentazione dello yogurt. Prossimamente in arrivo anche un forno Wi-Fi, che potrà essere controllato a distanza attraverso Internet.
Smeg: innovazione e tradizione Gli elettrodomestici Smeg sono la soddisfazione di chi ama coniugare il look dei bei tempi passati con la sicurezza della tecnologia odierna. Ne è un esempio la classica estetica anni ’50 della cucina Victoria TR4110, disponibile nei colori panna, nero lucido, argento, vino, rosa e azzurro pastello. È larga 110 cm e dispone di due forni multifunzione da 68 litri e con quattro posizioni di cottura, più un terzo forno per grigliare, un cassetto scaldavivande, e sette fuochi con in dotazione una piastra in ghisa per la cottura teppanyaki. Per gli amanti della tecnologia, invece, il forno SFP140, con 40 diversi program-
Novità assoluta ed esclusiva Whirlpool è il forno 6° Senso Induction, modello AKZM 8910/IXL, dove la tecnologia a induzione è portata all’interno della cavità del forno offrendo un innovativo sistema di cottura, performance eccellenti ed un risparmio fino al 50 % di tempo ed energia elettrica. Il sistema fa parte del sistema Green Kitchen, un gruppo di elettrodomestici integrati per la condivisione delle risorse in funzione del risparmio energetico. Ne fa parte anche il Piano Cottura 6° Senso a Induzione, modello ACM814/BA, che grazie a speciali sensori rileva la temperatura dell’acqua e adatta il livello di potenza per raggiungere rapidamente il punto di ebollizione, con un risparmio energetico fino al 20%.
aziende
Nikon 1: il futuro passa da qui
Un vero e proprio sistema fotografico universale
A
ognuno la sua fotocamera. È questo da sempre lo spirito di Nikon che mette al centro della sua offerta il consumatore, sia esso fotografo esperto o principiante alle prime armi. E con scopi ben precisi: semplicità d’uso, velocità d’esecuzione e, soprattutto, garanzia di qualità dei risultati. Proprio su questi principi nasce infatti la gamma Nikon 1, un vero e proprio sistema fotografico universale, composto dai modelli J1, J2, J3, V1, V2, S1 e dalla nuova 1 AW1, la prima fotocamera compatta a obiettivi intercambiabili impermeabile e antiurto, resistente al gelo, all’acqua, alla polvere e alle cadute da da 2 metri di altezza. Basata su precisi criteri di comodità e praticità, Nikon 1 è difatti rappresentata da fotocamere compatte che uniscono a un design maneggevole ed ergonomico, ma al tempo stesso ricercato ed elegante, dotazioni tecniche
all’avanguardia, come velocità di scatto in sequenza fino a 60 fps, processore d’immagine EXPEED 3 e sensore di immagine CMOS in formato CX con vetro protettivo antipolvere. Tutte caratteristiche, queste, che unite a un utilizzo davvero semplice e intuitivo dell’apparecchio, testimoniato dalla presenza limitata di tasti esterni, da un menu di navigazione con icone grandi e
di immediata comprensione e da una ghiera, posizionata sapientemente nella parte posteriore della scocca, subito di fianco al monitor LCD, assicurano risultati sempre al top, indipendentemente dalla natura e stato del soggetto ripreso e dall’esperienza e preparazione del fotografo. Il tutto, senza tralasciare naturalmente la creatività e il proprio gusto, cosa che non può – e non
deve - assolutamente mancare durante la creazione dei propri lavori o la cattura dei migliori momenti o dei ricordi speciali. Creatività che è assicurata dalla presenza di un’ampia serie di filtri ed effetti da applicare alle foto prima del click, assaporandone addirittura i risultati in fase di inquadratura e non, come normalmente accade, a foto già scattata. Non solo. Le Nikon 1 sono tra le prime fotocamere con obiettivi intercambiabili che iniziano a registrare immagini prima che venga premuto completamente il pulsante di scatto e che continuano a farlo anche dopo che ciò è avvenuto: in pratica, è come se l’immagine apparisse animata a comporre una sorta di fotografia dinamica, composta, in realtà, da due filmati rallentati pre e post-scatto, e una fotografia vera e propria (modalità “Motion SnapShot”). E se poi il rischio è quello di poter perdere l’istante migliore all’interno di una scena movimentata, niente paura: grazie alla funzione “Smart Photo Selector”, è possibile registrare 20 immagini ad alta risoluzione alla velocità di 30 fps, selezionando automaticamente i cinque migliori scatti in base a una serie di parametri predefiniti. Anche sul fronte registrazione video, inoltre, Nikon 1 ha veramente di che far parlare di sé, e non solo per la realizzazione di filmati in Full HD, ma anche per la possibilità di continuare a fotografare ad alta risoluzione durante la ripresa di un filmato, senza interromperne la registrazione o di dar vita a filmati rallentati.
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focus lista nozze di Daniela Compassi
Nonostante il difficile momento di mercato e le profonde trasformazioni socio-demografiche in atto nel nostro Paese, la lista nozze continua a essere un settore su cui puntare
Lista nozze
croce e delizia per la distribuzione I
n Italia si celebrano sempre meno matrimoni. A rivelarlo è il bilancio demografico nazionale dell’Istat relativo all’anno 2012 . Anche se mancano relazioni dirette di causa-effetto, la crisi economica sembra aver avuto pesanti ripercussioni sia sul numero dei nuovi nati che, soprattutto, sul numero dei matrimoni in Italia, portando con sé conseguenze negative per tutti quei comparti produttivi e per i fornitori di servizi che ruotano attorno all’industria del matrimonio, in primis il settore delle liste noz-
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ze che, inevitabilmente, subisce il repentino cambiamento socio-culturale di un Paese in profonda trasformazione. Secondo l’Istat la diminuzione dei matrimoni in Italia è in atto dal 1972, ma negli ultimi quattro anni si è particolarmente accentuata: infatti, la variazione media annua è stata del -4,5% tra il 2007 e il 2011, a fronte di un valore del -1,2% rilevato negli ultimi 20 anni. A diminuire sono soprattutto le prime nozze tra sposi entrambi di cittadinanza italiana: 155.395 celebrazioni nel
2011, circa 37mila in meno negli ultimi quattro anni. Questa differenza spiega da sola l’82% della diminuzione osservata per il totale dei matrimoni nel quadriennio 2008-2011. Le nozze sono inoltre sempre più tardive. L’età media al primo matrimonio degli uomini è di 34 anni mentre quella delle donne è di 31 anni. A subire la flessione maggiore sono i matrimoni celebrati con rito religioso, mentre quelli celebrati con rito civile subiscono una riduzione più contenuta. Nelle re-
gioni del Nord Italia il rito civile nel 2011 ha compiuto il sorpasso e prevale con il 51,7% rispetto al 48,3% di quello celebrato in luoghi sacri. Nelle regioni meridionali prevale il modello tradizionale, con il 76,3% dei matrimoni celebrati con rito religioso, che restano ancora in leggero vantaggio anche al Centro Italia con il 50,1%. Contrariamente a quanto si è portati a pensare, ci si sposa di più al Nord: le regioni infatti che subiscono la flessione maggiore sono Sardegna (-7,7%); Campania assieme a Marche (-6,9%) e Abruzzo (-6,6%). Quello che cambia da Nord a Sud del Paese sono le modalità con cui viene vissuto e organizzato un matrimonio. Spesso infatti il matrimonio segue a una convivenza: sono quasi 6 milioni le persone che in Italia hanno sperimentato nel corso della loro vita questo tipo di unione, considerando sia quelle che continuano a convivere sia quelle che si sono sposate con il partner con cui convivevano, che quelle che hanno concluso definitivamente l’unione. La convivenza prematrimoniale è diventata sempre più negli ultimi anni un momento di passaggio prima del matrimonio soprattutto al Centro-Nord. L’esperienza di libera unione avviene in modo differente nelle varie zone del Paese. I livelli maggiori sono raggiunti al Nord, soprattutto nelle aree metropolitane e sono sperimentate da persone con un livello di studio medio-alto. Al Centro-Nord il fenomeno delle convivenze prematrimoniali risulta essere più diffuso nel complesso; mentre nel Mezzogiorno il fenomeno riguarda più le Isole (6,7%).
Cosa è cambiato Secondo quanto emerso dalla ricerca Istat in Italia le coppie di sposano sempre meno e quando lo fanno spesso hanno alle spalle, soprattutto al Nord, anni di convivenza o hanno sperimentato, prima del grande passo, la vita da single. Tutto questo si traduce in termini di consumo in una riduzione della necessità di affrontare la spesa per l’acquisto di casalinghi che a sua volta porta la tradizionale lista nozze ad essere considerata acces-
I
l settore delle liste nozze
subisce il repentino cambiamento socio-culturale di un Paese in profonda Simona Ferrari, buyer Casa&Regalo di UniEuro
Enrico Somma, Presidente di Cedex Spa Expert, col suo staff
Gianrio Falivene, direttore generale di Euronics-Andreoli
soria, se non addirittura superflua, all’interno dell’organizzazione di un matrimonio. A subire passivamente questo andamento negativo del “mercato” dei matrimoni sono, tra gli altri, i produttori e i distributori di casalinghi e piccoli elettrodomestici, oggetti indispensabili nelle case di ogni nuova famiglia ma che sempre più spesso vengono considerati di “secondo ordine” o acquistabili separatamente in un secondo momento. Ed ecco scomparire dalle liste nozze i cosiddetti “servizi buoni” fatti di piatti in porcellana, posate d’argento e calici di cristallo sostituiti da servizi meno costosi, spesso eredità di momenti di vita passata ma anche servizi di pentole, frullatori, macchine per il caffè espresso e televisori. Al loro posto sempre più spesso vengono aperte presso le agenzie le cosiddette “liste viaggio” dove è possibile contribuire con una quota al viaggio di nozze o vengono creati dagli sposi
conti correnti ad hoc dove gli invitati al matrimonio possono partecipare con somme di denaro dirette.
Gianrio Falivene, direttore generale di Euronics-Andreoli ed Enrico Somma, Presidente di Cedex Spa Expert. “Presso i punti vendita Unieuro la lista nozze viene gestita nel reparto denominato ‘Casa&Regalo’ nel quale si combinano la parte dei brand di lista nozze e la parte dedicata ai prodotti casalinghi di uso quotidiano” racconta Simona Ferrari, buyer Casa&Regalo di UniEuro. “In tutti i punti vendita Unieuro è possibile attivare una lista nozze, anche se un negozio a causa delle dimensioni ridotte non tratta tutti i brand. La peculiarità delle liste nozze in Unieuro è quella di essere non un prodotto ma un servizio che garantisce ai clienti la comodità di acquistare presso un unico distributore prodotti casalinghi ma anche elettrodomestici e prodotti di elettronica, usufruendo della possibilità di essere sempre aggiornati in tempo reale sull’andamento della propria lista nozze grazie alla visualizzazione online della stessa”. “Per rappresentare al meglio un settore delicato come quello delle liste nozze è molto importante investire in comunicazione” continua Ferrari. “Per questo motivo oltre alla comunicazione in store realizzata con cartellonistica dedicata, leaflet promozionali e brochure istituzionali UniEuro ha deciso di comunicare il settore realizzando eventi in store e partecipando ad alcune fiere di settore. Per comunicare efficacemente è stato inoltre necessario avvalersi del supporto
Parla il trade Si sa, arredare una casa è un passo che, prima o poi e con tempi e modalità diverse, ogni coppia deve affrontare; ma arredare una casa è soprattutto un investimento sia di tempo che economico. Per ovviare almeno in parte a questa piacevole incombenza, alcuni punti vendita specializzati nella vendita di piccoli e grandi elettrodomestici, pentolame e casalinghi hanno dedicato al settore lista nozze appositi spazi all’interno dei propri store; spesso mettendo a disposizione del personale qualificato incaricato di accompagnare gli sposi nel lungo percorso di scelta dei prodotti più consoni alle loro esigenze. A raccontare a Elettroradio Informazioni l’esperienza del proprio punto vendita sono Simona Ferrari, buyer Casa&Regalo di UniEuro,
MATRIMONI TOTALI E PRIMI MATRIMONI 330.000
Matrimoni
310.000 290.000 270.000 250.000
Primi matrimoni
230.000 210.000 190.000 170.000
91 92 93 94 95 96 97 98 9 0 01 02 03 04 05 06 07 08 9 10 11 19 19 19 19 19 19 19 19 199 200 20 20 20 20 20 20 20 20 200 20 20
trasformazione
di alcune attività di marketing capaci di coinvolgere tutti i canali di comunicazione dal web alla stampa specializzata alla stampa locale fino alla radio”. Ogni punto vendita UniEuro pone particolare attenzione allo shop in shop e alle aree emozionali le quali sono considerate parte integrante della politica commerciale del brand che punta sulla creazione di spazi personalizzati, impattanti e capaci di emozionare i clienti. In UniEuro il settore lista nozze pesa circa il 20% del fatturato della categoria Casa&Regalo; solo qualche anno fa era circa del 30% ma nonostante questa riduzione il mercato delle liste nozze rimane comunque importante sia per il valore ma soprattutto per i margini; la peculiarità delle liste nozze è infatti quella di offrire un’alta redditività per metro lineare. “Negli ultimi anni l’approccio del cliente alle liste nozze è sicuramente cambiato” conclude il buyer di UniEuro. “Soprattutto perché oggi è più comune che in passato che ad avvicinarsi al mondo della lista nozze siano persone che già convivono; ciò che non è cambiato nel tempo è che a fare la differenza è la capacità dell’addetto vendita: anticipare le esigenze offrendo un utile servizio farà felici gli sposi che saranno poi contenti di essere stati consigliati e seguiti da personale qualificato. E’ importante soddisfare i clienti proponendo prodotti utili e di qualità, anche perchè
focus lista nozze
I
l passaparola che deriva
da un buon servizio fornito agli sposi è rimasta, nonostante il passare del tempo, la nostra migliore pubblicità
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il passaparola che deriva da un buon servizio fornito agli sposi è rimasta, nonostante il passare del tempo, la nostra migliore pubblicità. Unieuro, puntando anche sulla propria storicità in materia, ha deciso di continuare a presidiare il settore delle lista nozze. Si tratta di un mercato maturo che sta vivendo una certa contrazione; è vero che il numero delle liste nozze in Italia è diminuito ma sono diminuiti anche gli operatori capaci di offrire una lista nozze che sappia soddisfare le esigenze dei clienti. Negli ultimi tempi la politica commerciale di Unieuro ha deciso sia di continuare ad investire in lista nozze sui punti vendita sia di iniziare ad offrire un servizio web capace di soddisfare le nuove esigenze del cliente”. Dello spesso parere anche Gianrio Falivene, direttore generale di Euronics-Andreoli. “Geograficamente parlando credo fortemente che
valga ancora la pena investire nel settore lista nozze” afferma il manager. “Nonostante l’andamento non sempre brillante del mercato e i mutamenti della società inducano a pensare il contrario noi crediamo ancora molto nel settore delle liste nozze e puntiamo soprattutto su piccoli elettrodomestici selezionati e di qualità per accontentare la clientela, sempre più esigente e preparata, che si rivolge a noi per arredare la propria casa”. “Riceviamo in media 200-300 richieste di apertura di lista nozze all’anno e per svolgere al meglio questo compito e soddisfare a pieno tutte le richieste mettiamo a disposizione degli sposi un personale adeguatamente formato incaricato di assistere la coppia nel percorso e nella ricerca dell’articolo più adatto a loro all’interno dello store; un personali responsabile e qualificato che segue gli sposi in tutte le fasi: dalla scelta del prodotto alla compilazione della modulistica fino alla consegna” continua Falivene. “All’interno del punto vendita non esiste una vera e propria area dedicata al settore lista nozze, tutto lo store è a disposizione della coppia che affiancata alla nostra assistente viene accompagnata lungo il percorso che porta alla scelta dei prodotti da inserire nella propria lista nozze ma, sia all’interno che all’ingresso del negozio, comunichiamo le nostre attività con materiale pop, cartellonistica e volantini che ricordano alla coppia che da noi è possibile realizzare la propria lista nozze usufruendo, oltre che di un personale qualificato anche di sconti, promozioni riservate e consegna gratuita della merce”.
Continua Falivene, che ci racconta di come con il passare degli anni siano cambiate le richieste delle giovani coppie e di come siano mutate le liste nozze: “L’articolo più richiesto rimane ancora il televisione top di gamma o l’ultimo modello proposto dal mercato ma anche le macchine impastatrici di design reggono bene il confronto; entrano invece a pieno titolo tra gli oggetti del desiderio delle giovani coppie strumenti elettronici quali telefonini tablet o Pc, che fino a un decennio fa nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di inserire in una lista nozze”. Condivide l’importanza di affiancare agli sposi un personale qualificato capace di soddisfare ogni richiesta e ogni delicata esigenza in termini di scelta della lista nozze anche Enrico Somma, Presidente di Cedex Spa Expert: “Il nostro primo punto vendita era specializzato negli articoli da regalo e casalinghi, abbiamo dunque un’approfondita conoscenza e una storia di oltre 40 anni nel settore. Quando abbiamo aperto il primo megastore Expert in Campania, a Castellammare Di Stabia, abbiamo previsto l’area ‘Expert-Casa’, un ampio reparto dedicato alle liste nozze con personale specializzato che si occupa di seguire passo dopo passo i futuri sposi nella compilazione della lista e di aiutarli nella scelta dei prodotti più adatti alle loro esigenze” spiega Somma. “E’ stato scelto di adibire all’interno del punto vendita uno spazio dedica-
to al settore. Il reparto è stato allestito con corner specifici dedicati ai vari settori, con illuminazione e sistemi espositivi che esaltino le principali caratteristiche dei prodotti e mettano in evidenza le linee e il design degli oggetti. Il reparto comprende tutte le categorie merceologiche del settore casa: dalla preparazione della tavola alla cucina, dalla cristalleria alla porcellana e all’oggettistica delle migliori marche”. “Le varie aziende produttrici ci aiutano e ci sostengono nella realizzazione di eventi in store dedicati agli sposi con allestimenti curati nei minimi dettagli che variano a seconda della stagionalità; queste iniziative permettono ai fornitori di presentare al meglio la propria gamma di prodotti e allo stesso tempo fa-
cilitano le coppie nella scelta della lista nozze perfetta” continua il manager. “Le nuove generazioni hanno abitudini e stili di vita differenti rispetto a qualche anno fa. Le case in cui vanno ad abitare sono più piccole ed è diminuito il tempo che vi si trascorre. Questo comporta la nascita di esigenze diverse, per esempio viene data priorità alla praticità e all’essenzialità degli articoli scelti. Vengono quindi esclusi quei prodotti che verrebbero utilizzati raramente nell’arco della vita matrimoniale, come ad esempio servizi di piatti di finissima porcellana, bicchieri di cristallo o posate d’argento. I giovani di oggi sono più orientati verso cose utili come l’arredo per la casa e l’elettronica”. Il settore lista nozze rappresenta per Expert un importante percentuale del mix del fatturato anche se non tutti i punti vendita dispongono dell’apposito reparto, all’interno dei centri commerciali per esempio l’attenzione per questo settore è sicuramente inferiore che nel megastore. Nonostante tutto Somma ribadisce l’importanza del settore confidando ancora nei buoni risultati e nelle risposte positive da parte della clientela ma spiega anche come sia necessario prevedere schemi completamente diversi da quelli attuali che concentrino l’attenzione su prodotti e attività che abbiano un’attrattiva per i giovani non solo in occasione della scelta della lista nozze ma anche nella quotidianità.
private label
Il telefonino? A qualcuno piace
“private” N
ove milioni di iPhone 5S venduti nelle prime 72 ore di commercializzazione; Microsoft che acquista Nokia ed entra così da protagonista nel mondo degli smartphone, lanciando, quasi in contemporanea, la seconda versione del proprio tablet Surface; Samsung che, siamo sempre a fine settembre, propone il rinnovo dell’intera gamma Galaxy, con due uscite che più delle altre richiamano l’occhio degli appassionati, cioè Note 3 e S4. I prodotti sono sempre migliori e anche le tecnologie, e dunque il consumatore è ben disposto verso prezzi che, almeno in valore unitario, non sono certo indifferenti.
Quando il commercio firma il prodotto Ma fino a quando? Perché qualcosa sta scricchiolando in questo segmento del lusso di massa che sembra, almeno per ora, al riparo dalla crisi. Pochi si sono accorti che stanno arrivando le private label, le mar-
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che del distributore, le marche bianche, gli in-house brand, comunque le si voglia chiamare. Sono quei prodotti il cui marchio corrisponde all’insegna della catena distributiva, oppure è inventato di sana pianta dalla grande distribuzione stessa (in questo caso si parla di marchi di fantasia). La realizzazione pratica è affidata a terze parti, a industrie che spesso sono persino i leader di mercato, ma che devono saturare la paurosa capacità produttiva installata. Oppure si tratta di aziende che praticano quasi esclusivamente questo business. Qualche nome eclatante dal mondo del food: Mantua Surgelati, La Doria (conserve di pomodoro), Pasta Zara. Dei veri colossi - 580 milioni di euro di fatturato per La Doria e 215 milioni per Zara – contornati da una galassia di concorrenti più piccoli. Le Pl per lungo tempo sono state considerate prodotti di serie “B”, sostitutivi imperfetti e maldestri dei brand. Ma oggi, grazie
al continuo sforzo di marketing e alla recessione che ha spinto tutti a comprare beni di consumo più convenienti, si stanno strutturando come vere marche e presentano quote di mercato che in parecchi casi superano quelle del leader, toccando il 25% (l’incidenza media è del 20 secondo Nielsen). Un dato, quello italiano, che comunque scompare di fronte alle cifre totalizzate in Svizzera (53%, Spagna (51%) e Regno Unito (45%). Ma un conto è proporre un banale pacco di pasta, una merendina, un detersivo, e un conto è cimentarsi con le alte tecnologie. E invece… invece non è vero.
Sette pollici per Gruppo Tesco Tre casi, tanto recenti quanto significativi, dimostrano che la private label sta attaccando, senza tanti complimenti, i grandi hardware vendor del mobile, né più né meno come ha fatto con le multinazionali dell’alimentare e
Nessuno finora aveva osato tanto: affacciarsi su un mercato mobile presidiato da major del calibro di Samsung, Apple, Microsoft-Nokia, e candidarsi come possibile leader. Eppure, lentamente, le private label si stanno facendo strada anche nel mondo delle tecnologie, cariche di convenienza e di contenuti di marketing. Ecco cosa sono e qual è la loro strategia di penetrazione. di Pino Scabia
L
a private label sta attaccando,
senza tanti complimenti, i grandi hardware vendor
della chimica di consumo per la casa e la persona. In Gran Bretagna Tesco ha appena sfoderato Hudle, un tablet da 7 pollici, lanciato il 30 settembre. E Tesco è un gigante da 86 miliardi di euro di fatturato, 6.500 negozi nel mondo - fra supermercati, ipermercati, convience store, catene più o meno specializzate -, con oltre mezzo milione di addetti, una presenza capillare nel mondo, dall’Europa all’Asia. E il gruppo non vuole dire solo grocery, ma anche pompe di benzina, telecomunicazioni, information technology e persino una banca, la Tesco Bank. Hudl, prodotto da una terza parte il cui nome è top secret, viene offerto a 141 euro. Messo in vendita, tanto per iniziare, in 1.000 punti di vendita della catena, può essere acquistato esclusivamente dai titolari di Clubcard, a fronte di 60 punti spesa. Tecnicamente Hudl è, a dir poco, interessante: basato su Android 4.2.2 Jelly Bean, ha una risoluzione di 1.440 x 900, un processore quad-core da 1.5 GHz, 16 GB di storage interno, espandibili grazie a uno slot microSD. Nel sistema operativo Tesco ha fatto inserire una serie di app e di link che puntano ad altri articoli, tecnologici e non, e ad altri canali del gruppo: da Blinkbox (film on demand), alle emittenti, gratuite o a pagamento, che offrono spettacoli e musica in streaming. Inutile dire che per avere accesso a questi contenuti e per fruirne, anche in modo gratuito, non bisogna solo avere un account gmail, come avviene per qualsiasi prodotto basato su Android, ma anche la carta privativa del gruppo.
Quante nuove Clubcard verranno create anche solo per potere acquistare e usare Hudl? E quanti videonoleggi potranno diventare un dono promozionale? Ma le sinergie possibili non finiscono qui. Perché un utente di Hudl - che si ritrova l’ecommerce Tesco già configurato sul proprio tablet, che avrà sicuramente sconti personalizzati e mirati in funzione del proprio profilo e dello storico della propria card - non dovrebbe fare la spesa da Tesco On line o aprire un conto corrente da Tesco Bank? O anche accettare di ricevere, a fronte di alcuni piccoli benefici, una serie di alert che, grazie al Gps, lo informeranno sulle offerte in corso nel punto di vendita a lui più vicino? A questo punto il cliente sarà praticamente obbligato ad avere Hudl, per non perdere una serie di vantaggi esclusivi.
E siamo sicuri che, avendo in mano Hudl, questo stesso consumatore voglia compare anche un secondo tablet, certo di grande marca, ma sicuramente più costoso?
del mobile
Decathlon lancia Quechua Phone Il secondo caso ha come teatro la Francia e interessa Decathlon, insegna di articoli sportivi del gruppo Oxylane che, con i suoi 7 miliardi di euro di fatturato è un vero leader, ma ha pur sempre una potenza di fuoco pari ad appena un decimo di quella di Tesco. Soprattutto Oxylane non ha interessi tanto ramificati da diventare praticamente fornitore, distributore e provider di se stesso. Tuttavia sta per uscire il Quechua Phone 5.0, oggi in fase di test molto avanzato. Quechua, sia detto per inciso, è la maggiore della “marche pas-
Quote da leader I marchi del distributore rappresentano la maggioranza dei prodotti venduti in due Paesi: Svizzera (53%) e Spagna (51%). I livelli della quota di mercato hanno superato il 40% in quattro Paesi: Regno Unito (45%), Germania (42%), Belgio (41%) e Portogallo (44%). In Francia, il marchio del distributore ha rappresentato di nuovo oltre un prodotto venduto su tre. Questo emerge dagli ultimi dati Nielsen per Plma, la rassegna internazionale delle private label che si svolge ad Amsterdam alla fine di maggio e che è anche l’occasione per la pubblicazione del più importante Annuario sul settore. Il maggiore aumento singolo per il marchio del distributore è stato ottenuto in Polonia, dove la quota di mercato è aumentata di oltre 3 punti percentuali, raggiungendo il 28%. Ungheria e Slovacchia hanno superato il livello del 30%, mentre la Repubblica Ceca è rimasta al 27%. Al Nord, i Paesi Bassi, la Svezia e la Danimarca hanno registrato aumenti superiori a un punto percentuale, mentre la quota in Finlandia è salita oltre il 29%. Al Sud, Italia e Turchia hanno guadagnato ciascuna più di un punto percentuale, raggiungendo il livello del 20%. La quota di mercato in Grecia è aumentata di quasi un punto, toccando il 24%. Le ultime statistiche Nielsen confermano il successo a lungo termine del marchio del distributore in Europa. Dal 2000 il peso della private label in Spagna è cresciuta dal 22% al 51%, in Francia è passata dal 24% al 36%, mentre in Germania è aumentata dal 29% al 42% e nei Paesi Bassi dal 21% al 29%.
private label
F
nac, che da poco tempo ha
finalmente riaperto i propri 5 maggiori punti di vendita italiani grazie al
sione” (marche private) di Decathlon, insieme a Tribord, Kipsta, Domyos, Kalenji ecc. Il marchio è venduto in tutta la rete Decathlon - circa 700 punti di vendita nel mondo, di cui 85 in Italia - e nel network dei 50 negozi Koodza (5 in Italia, con la prossima apertura presso il centro commerciale Parma Retail). Gli store Koodza sono specializzati nelle “marche passione” e da pochissimo sono stati ribattezzati Decathlon Simply, come i supermercati di prossimità di gruppo Auchan. E questo perché Oxylane è controllata, in parte, dalla famiglia Mulliez, che di Auchan è proprietaria. Ma veniamo al telefonino, ricordandoci che anche qui valgono i contenuti di marketing presenti in Hudle, anzi valgono ancora di più, dato che molti escono senza tablet, ma praticamente nessuno senza cellulare. I primi esemplari del Quechua Phone, una quindicina in tutto, sono stati provati in Savoia, dove i tester li hanno acquisiti per 229,90 euro. Lo smartphone, che assomiglia parecchio a un Galaxy Note, ha uno schermo da 5 pollici, sistema operativo Android e fotocamera da 8 Mpixel. E’ particolarmente protetto da umidità e urti. E’ stato creato da Geonaute, dello stesso gruppo Oxylane e affidato, per la fabbricazione, ad Archos, specialista delle private label tecno, ma anche titolare del marchio omonimo, che viene oggi distribuito – anche in Italia - dai maggiori siti della grande distribuzione. Nella telefonia attualmente il prodotto di punta di questo vendor è l’Archos 50 Platinum da 4 Gb, con
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cpu Quad Core da 1,2 GHz, schermo da 5 pollici, dual sim, fotocamera da 8 Mpixel, slot per microSD fino a 64 GB, certificazione Google, sistema operativo Android Jelly Bean. Il tutto per un prezzo di 249,99 euro, Iva inclusa. Assomiglia o non assomiglia al Quechua Phone 5? E non è tutto. Fnac, che da poco tempo ha finalmente riaperto i propri 5 maggiori punti di vendita italiani grazie al salvataggio da parte di Dps Trony, ha già lan-
ciato in Spagna un suo telefonino. Certo la notizia è meno eclatante, in quanto in questo caso si tratta di un’azienda già molto attiva nel mondo delle tecnologie. Tuttavia Fnac 3.5, questo il nome del prodotto, si pone come un interessante competitor di fascia mediobassa. Sistema operativo Android Jelly Bean, dual Sim, dual core Cortex A7, schermo da 3,5 pollici. Per ora è venduto solo dai 25 negozi spagnoli della catena e da Fnac.es a poco meno di 100 euro.
salvataggio da parte di Dps Trony, ha già lanciato in Spagna un suo telefonino
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er affrontare il tema del negozio ecologico abbiamo visto sinora gli obblighi normativi vigenti e in preparazione dall’Unione Europea e l’importanza della coerenza tra le caratteristiche fisiche del locale e della merce contenuta. Ora, visto che, per fortuna, gli argomenti legati all’ecologia stanno avendo ampia diffusione, anche se in modo piuttosto superficiale, il cliente è già a conoscenza dell’esistenza di prodotti ecologici e certificati come tali. Ne consegue che il negoziante sensibile all’argomento dovrebbe utilizzare per la realizzazione del locale la più ampia gamma di materiali certificati possibile e poiché la sostenibilità è definibile non da un parametro fisso ma co-
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Il negozio “verde” è veramente ecologico? me un livello di qualità in costante miglioramento, per mantenere questo stato è necessario una continua applicazione. Dunque, occorrerebbe aver cura di utilizzare materiali eco e bio compatibili dandone opportuna informazione. L’ecologia si occupa del rapporto con l’ambiente e i viventi, perciò si tratta di scegliere consapevolmente prodotti che non influiscono sull’ecosistema nel suo complesso né con i viventi: animali, piante o uomini che siano. Pertanto si tratta di scegliere materiali a ridotto inquinamento, a basso consumo di energia, o con pochi componenti non rinnovabili e con una valutazione positiva di LCA, (Life Cycle Assessment o ‘ciclo di vita’), in sostanza mate-
riali con assenza di sostanze inquinanti. Poiché vi sono pochi dati ufficiali internazionali sull’argomento e non tutti i materiali o prodotti vengono certificati dai produttori, si possono utilizzare oltre ai tradizionali prodotti certificati anche delle linee guida degli stessi produttori o associazioni di categoria per una valutazione degli elementi contenuti nel prodotto o nel materiale, ovvero se possieda altre certificazioni o standard. Vanno considerati oggetto di questa attenzione sia i cosiddetti “materiali da costruzione” che costituiscono la struttura contenente l’attività commerciale, sia gli arredi quindi mobili, tessuti, rivestimenti, piastrelle, pitture, etc., realizzati ecologicamente.
La valutazione dell´impatto ecologico dei materiali dovrebbe considerare un bilancio d’impatto ambientale in cui sono valutati: – Energia primaria non rinnovabile (PEI) – Potenziale di acidificazione (AP) – Potenziale di effetto serra (GWP100) – Durabilità dei materiali (tempo di utilizzo T.U.) Per esempio non bisognerebbe usare prodotti contenenti clorofluoro-carburi CFC, idro-bromofluoro-carburi HBFC, idro-clorofluoro-carburi HCFC, idro-fluorocarburi HFC, molto dannosi per lo strato dell’ozono, né prodotti che contengono esafluoruro di zolfo (SF6), né utilizzare legname tropicale o non proveniente da foreste certificate. Fortemente consigliabili anche tutte le tecniche e applicazioni per il risparmio dell’acqua dolce hanno importanza, al pari d’interventi per l’utilizzo di tetti verdi o pareti verdi. In un contesto con queste caratteristiche anche i prodotti posti in vendita assumono importanza donando una sensazione di continuità e coerenza se appartengono alla categoria di prodotti che possono essere dichiarati ecologici, per esempio se sono composti da materie prime riciclabili o destinate per la massima parte alla riciclabilità, o direttamente provenienti da riciclaggio, o di materiali naturali, o con la possibilità di un servizio di ritiro dell’usato per evitarne la dispersione in ambiente o ai fini del riciclaggio della componentistica.
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