A.D. MDLXII
U NIVERSITÀ DEGLI S TUDI DI S ASSARI F ACOLTÀ
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___________________________
CORSO
DI
LAUREA
IN
M E D I A ZI ON E L I N G U I S T I C A PE R I L
E
CULTURALE
TURISMO
MOVIE TOURISM: IL CINETURISMO TRA REGNO UNITO E SARDEGNA
Relatore: PROF. ANTONIO PINNA
Correlatrice: PROF.SSA STEFANIA GANDIN
Tesi di Laurea di: ALESSANDRA NATALIA SANNAI
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
Alla mia famiglia
Sommario Introduzione .......................................................................................................... 3 Capitolo 1.............................................................................................................. 4 1.1 Il concetto di immagine e l’esperienza di viaggio ...................................... 4 1.2 Un flusso continuo di immagini: il film ..................................................... 7 1.3 Viaggio virtuale e viaggio reale .................................................................. 9 1.4 Cineturismo o Movie-Tourism .................................................................. 11 1.4.1 Definizione ........................................................................................ 12 1.4.2 Il cineturista ....................................................................................... 12 1.4.3 Un esempio di cineturismo: In the Middle Earth, Nuova Zelanda .... 14 1.4.4. The Lord of the Rings Tour .............................................................. 17 Capitolo 2............................................................................................................ 20 2.1 Le Film Commission ................................................................................ 20 2.2 Visit Britain ............................................................................................... 22 2.3 Le Movie Map ........................................................................................... 25 2.3.1 Harry Potter and the Magic of Britain ............................................... 27 2.3.2 Le Movie Map dopo Harry Potter: la struttura ricorrente.................. 33 2.4 L'evolversi della promozione: l'uso di nuove risorse tecnologiche .......... 35 Capitolo 3............................................................................................................ 38 3.1 Produzioni cinematografiche e territorio .................................................. 38 3.2 Possibile applicazione del modello promozionale anglosassone in Sardegna ..................................................................................................................... 39 3.2.1 Il turismo in Sardegna ........................................................................ 39 3.2.2 Sardegna, cinema e turismo ............................................................... 41 3.3 Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto ...................... 44 3.3.1 La trama ............................................................................................. 44 3.3.2 Le location ......................................................................................... 46 1
3.4 Costruzione di una Movie Map ................................................................ 48 3.4.1 La copertina ....................................................................................... 49 3.4.2 Presentazione del film e invito al lettore ........................................... 52 3.4.3 La mappa e le location ....................................................................... 56 3.4.4 Ulteriori suggerimenti ........................................................................ 57 3.4.5 Did you know? ................................................................................... 59 3.4.6 Le immagini ....................................................................................... 60 Conclusioni ......................................................................................................... 62 Bibliografia ......................................................................................................... 64 Sitografia............................................................................................................. 66 Materiale multimediale ....................................................................................... 68 Appendice 1 ........................................................................................................ 69 Appendice 2 ........................................................................................................ 70
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Introduzione Il cinema e il turismo hanno un elemento in comune: l'evasione dalla realtà, la ricerca di un'alternativa accattivante che conduca a un'avventura lontana dalla quotidianità, la ricerca di nuove emozioni che solo luoghi altri, reali e non, possono regalare. Questa nesso profondo rende i due fenomeni sociali associabili in un'unica esperienza, il cineturismo, che non poteva certo essere ignorata dall'industria turistica. Sono nate nel tempo quindi diverse proposte che mirano a espandere l'offerta turistica includendo tra le destinazioni anche quelle legate alle produzioni cinematografiche. Dal punto di vista della rappresentazione ai fini persuasivi e informativi, il genere delle Movie Map costituisce un'innovazione all'interno del macrogenere delle brochure turistiche. Uno degli obiettivi di questa tesi è quello di studiare la struttura e le scelte linguistico-comunicative adottate nella costruzione di questi testi in ambito anglofono al fine di poterne produrre una dedicata alla Sardegna. La tesi è quindi strutturata come segue. Nel capitolo 1 si analizzeranno le potenzialità delle immagini statiche e il ruolo che hanno avuto nella storia dell'uomo e, soprattutto, nello spingerlo al desiderio di conoscenza di ciò che, nei tempi andati, era conoscibile solo in effigie; si passerà quindi all'analizzare le potenzialità delle immagini dinamiche e, di conseguenza del cinema, dimostrando le grandi potenzialità di questo mezzo di comunicazione. Si proseguirà con un'analisi del fenomeno chiamato cineturismo, nuova realtà turistica in crescita che vede protagonisti il cinema e il territorio uniti da un forte legame. Nel secondo capitolo si analizzerà in particolare la situazione del cineturismo in Gran Bretagna, mettendo in luce come gli enti turistici abbiano messo in atto grandi novità nel settore e siano stati in grado di utilizzare il grande mezzo che è il cinema per avanzare nuove proposte turistiche che hanno condotto a enormi vantaggi economici e di notorietà per i luoghi della Gran Bretagna. Nel terzo ed ultimo capitolo si sintetizzeranno quali possono essere le conseguenze per un territorio che ospita produzioni filmiche e si proseguirà con l'analisi della situazione della Sardegna e, alla luce di ciò che si è potuto evincere dalle ricerche riguardanti i territori britannici, si proporrà un metodo e un prodotto promozionale ad esse ispirato.
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Capitolo 1 1.1 Il concetto di immagine e l’esperienza di viaggio Una prima approssimazione al concetto di immagine è presente nel dizionario Zingarelli che, alla voce corrispondente, così recita:
“1 Forma esteriore di un corpo percepita coi sensi, spec. con la vista […]. 4 Figura che evoca una data realtà | Rappresentazione simbolica […].7 Prodotto della fantasia […]. 8 In un sistema ottico, figura che si ottiene dall’incontro dei raggi che, partendo dall’oggetto reale, sono stati modificati dal sistema”.1
Varie discipline analizzano il concetto di immagine da vari punti di osservazione. In questa sezione si vogliono considerare soprattutto i punti 4 e 7 della definizione sopraccitata, ossia l’immagine come “figura che evoca una data realtà” e come “prodotto della fantasia”. La rappresentazione visiva delle cose è quella che si può definire il tramite diretto tra noi ed il mondo intorno a noi. La percezione dell’immagine non ha bisogno di mediazioni, oltre a descrivere un elemento della realtà è essa stessa un elemento reale, e inoltre è, agli occhi di chi la guarda, la rappresentazione di qualcosa di diverso. Le immagini comunicano, sempre e comunque. Sono in grado di stabilire un rapporto dialettico che produce varie interpretazioni, che suscita curiosità e stimola l’immaginazione. Il viaggio mentale attraverso le immagini è stato per molto tempo l’unico modo in cui fosse possibile un appagamento della conoscenza di luoghi altri e lontani e che, soprattutto, creasse e amplificasse il desiderio dell’altrove. Viaggiare è, in questa accezione, una sorta di sogno nel quale si entra spinti da motivazioni e se ne esce arricchiti da ciò che quel sogno ha prodotto. I primi viaggi, intrapresi grazie alla ricerca di un più completo appagamento rispetto a quello che si poteva ottenere solo attraverso arte e letteratura, furono quelli dei giovani aristocratici inglesi intorno al XVII secolo. Si trattava di un viaggio della durata di pochi mesi o di addirittura anni verso luoghi di grande importanza culturale, artistica e letteraria; un viaggio che percorreva le principali mete europee, tra cui in particolar 1
N. Zingarelli, Il Nuovo Zingarelli Minore, Milano, Mondolibri, 2001, p. 472
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modo l’Italia, per mezzo del quale ci si poteva mettere in contatto diretto con le arti e la filosofia greca e romana di cui si nutriva la civiltà occidentale. Era in un certo senso un viaggio nel tempo e nello spazio che si poteva fare, naturalmente, solo con mezzi finanziari e di trasporto ben lungi, allora, dell’essere alla portata della gran parte della popolazione. Compiere questo viaggio implicava già di per sé partecipare a un sogno: essere a metà strada tra immaginario e realtà. Ci si metteva di fronte alla concretezza dell’arte e della cultura fino a quel momento conosciute da lontano e attraverso canali letterari; col viaggio, invece, affreschi, quadri e rappresentazioni di monumenti divenivano tangibili. Si ebbe così la possibilità di “toccare con mano” quei paesaggi e quei luoghi solo descritti o immaginati: non si trattava più, quindi, di viaggiare per motivi politici o commerciali, bensì di viaggiare per il piacere della conoscenza e dell’esperienza diretta. Ciò avrebbe condotto i giovani viaggiatori nord-europei ad una nuova maturità che solo l’esperienza del viaggiare, e quindi lo sperimentare direttamente un’altra realtà, poteva donare a chi lo intraprendeva. Questo viaggio divenne presto una moda anche per giovani artisti e uomini di cultura e iniziò a essere intrapreso con regolarità assumendo il nome di Grand Tour2, ad indicare un giro, particolarmente lungo, con partenza e arrivo nello stesso luogo. A partire dal Grand Tour si diede inizio concretamente, in epoca moderna, alla ricerca diretta e tangibile di quelle emozioni positive che immagini e letteratura insieme erano in grado di trasmettere: un appagamento incompleto che rende l’esperienza un desiderio. E se fino ad ora le immagini erano solo quelle riportate dal pittore/artista secondo il suo personale punto di vista nell’opera d’arte, con l’invenzione della fotografia (per cui non possono essere stabiliti data e inventore certi poiché si tratta di un ampio sviluppo di studi nel campo dell’ottica e nel campo della chimica) c’è una vera e propria rivoluzione nel sistema di trasmissione delle immagini: all’uomo si sostituisce una macchina in grado di riprodurre immagini del mondo in modo oggettivo, senza la necessità che sia la mano dell’uomo a stendere i colori sulla tela in modo inevitabilmente soggettivo. Secondo Roland Barthes la fotografia è “una copia conforme che aderisce all’originale”3 che può suscitare in chi la guarda emozioni inattese e imprevedibili. Egli si dedicò, nel 1980, alla stesura del saggio La
2
P. Innocenti, Geografia del turismo, Roma, Carocci Editore, 2008 V. Giacci, Immagine immaginaria: analisi e interpretazione del segno filmico, Roma, Città Nuova Editrice, 2006, p. 38 3
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camerachiara, opera che contiene riflessioni sulla fotografia, affermando la forza e il potere che hanno le immagini. Se prima solo l’artista era in grado di simulare il vero nel modo più realistico possibile, con l’avvento della fotografia si può essere trasportati in altre realtà e in altri luoghi senza essere del tutto condizionati dal personale punto di vista di altri.
“con la fotografia, nel processo della riproduzione figurativa, la mano si vide per la prima volta scaricata delle più importanti incombenze artistiche che ormai venivano ad essere di spettanza dell’occhio che guardava dentro l’obiettivo.”4
Questo è ciò che afferma Walter Benjamin nel suo saggio pubblicato nel 1936 L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica: secondo il filosofo tedesco, che analizza la rivoluzione tecnica avvenuta con la fotografia (e successivamente con il cinema), l’opera d’arte, riprodotta con la fotografia, perde la sua esistenza unica e irripetibile, quello che l’autore chiama “l’hic et nunc”, essenza di cui si può godere pienamente solo se in contatto diretto con l’originale. Questo concetto è applicabile anche ad un luogo riprodotto con la fotografia: l’immagine di quel luogo è identica all’originale, ma è l’originale del momento in cui la foto è stata scattata, riporta un momento passato in cui quel dato luogo godeva di una determinata luce e in cui veniva visto da una certa angolazione: porsi di fronte alla fotografia non è paragonabile al recarsi in loco e godere, quindi, pienamente del suo hic et nunc, della sua aura.5 Vista
la
sua
grande
potenzialità
dimostrabile
anche
storicamente
e
filosoficamente, l’immagine diviene un momento chiave nella decisione di intraprendere un viaggio, stimolando in chi ha intenzione di compierlo desideri e aspettative; infinite sono le percezioni che possono essere maturate dando luogo a immagini profondamente diverse tra loro. La rappresentazione di un luogo diviene, quindi, uno degli elementi motivazionali principali, la base per la scelta di una meta poiché suscita le prime emozioni e sviluppa nel soggetto la coscienza di un non totale appagamento, la consapevolezza di una mancanza e quindi il bisogno di una conoscenza più contigua all’oggetto. Ovviamente, questo desiderio di verifica esperienziale diretta scatta non per tutti i luoghi visti in effige ma, al di là di quella che può essere la loro
4
W. Benjamin, L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, Torino, Einaudi, 1998,
p. 7 5
Ibidem
6
intrinseca bellezza, solo per quelli che risultano per misteriosamente interessanti e seduttivi.6
1.2 Un flusso continuo di immagini: il film Se una sola immagine può essere in grado di suscitare il tipo di emozioni e di curiosità delineate nella sezione precedente, con questo studio ci si vuole interrogare e cercare di analizzare come “ogni registrazione di flusso di immagini in movimento (eventualmente accompagnate da suoni) su qualsiasi supporto esistente (pellicola, videonastro, videodisco) o da inventare”7 possano stimolare ancora di più un desiderio di conoscenza. Il 28 dicembre 1895 è una data fondamentale per iniziare a capire come ciò possa avvenire: “per la prima volta un pubblico indifferenziato di persone era chiamato a assistere a un vero e proprio spettacolo che si componeva di immagini semoventi indubbiamente curiose e affascinanti, inconsuete e persino magiche e sorprendenti per il loro alto grado di realismo e di verosimiglianza”.8
Questo avvenne grazie ai fratelli Louis e Auguste Lumière che, in una sala appositamente attrezzata presso il Grand Café sul Boulevard de Capucines, proiettarono una dozzina di brevi film di tipo documentaristico realizzati nel corso di quell’anno. È questo l’avvenimento che designa la nascita del grande fenomeno culturale che prende il nome di cinema. Le prime sale proiezione venivano ricavate in teatri in cui, al posto del palco veniva installato uno schermo ed in cui, in fondo alla sala, veniva sistemato un proiettore. Con il passare del tempo questo fenomeno divenne un vero e proprio business e le sale solitamente improvvisate non furono più dei semplici teatri adattati all’occasione ma sale cinematografiche vere e proprie.9 A differenza della fotografia, quindi, nella cinematografia l’immagine non è più statica ma dinamica. La cinepresa fissa i processi e le immagini nel loro divenire e, di conseguenza, è il movimento a incrementare l’effetto di realtà. Lo spettatore subisce quest’effetto che il cinema è in grado di provocare con immagini filmiche girate prima e altrove e, per chi le guarda, come se per lui/lei queste proiezioni fossero in un certo 6
R. C. Provenzano, Al cinema con la valigia. I film di viaggio e il cineturismo, Milano, Franco Angeli, 2007 7 http://it.wikipedia.org/wiki/Film cit. http://www.fiafnet.org/uk/ Consultato luglio 2011. 8 G. Rondolino, Cinema, Milano, JakaBook, 1992, p. 17 9 Ibidem.
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senso attuali e presenti: è un’impressione della realtà senza mai esserlo. Nonostante lo spettatore sia cosciente della distanza che lo separa dall’oggetto proiettato, ne subisce ugualmente un profondo coinvolgimento: gli effetti sonori e i dialoghi, poi, contribuiscono ulteriormente a questo processo conferendo un senso di verità allo scorrere delle immagini. Lo spettatore viene in un certo senso proiettato al centro della pellicola partecipandovi attraverso l’immaginazione, proprio come quando, leggendo un libro, si è in grado di provare le sensazioni non scritte e, soprattutto, non scrivibili. Il cinema, fin dalla sua nascita, porta con sé la ricchezza e l’ambiguità di una “grande fucina di immagini e di rappresentazioni”10 capaci di trasformare l’esperienza che l’uomo ha di sé. Dalla sua nascita si ha l'occasione di vivere luoghi, personaggi e storie stando seduti su una semplice poltrona, di viaggiare con la fantasia contando solo su vista e udito. La particolarità di questo viaggio immaginario sta nel fatto che luoghi e persone, solo percepiti e non vissuti, si imprimono nella memoria dello spettatore quasi come se fossero reali: perché, infatti, esista memoria di un qualcosa, vi è la necessità che essa sia collegata a una sensazione, ossia che l’oggetto esterno di cui il corpo subisce l’impatto si leghi a un’emozione. Così, attraverso il cinema, ormai divenuto grandissimo strumento di diffusione di conoscenza, in grado soprattutto di catturare realtà, luoghi e trasmettere emozioni di ogni tipo, le immagini si depositano nella memoria dello spettatore che si proietta inconsciamente in ciò che vede.11 Proprio per tutti questi motivi il cinema, sin dalla sua nascita, è stato definito “finestra sul mondo”.12 Secondo i dati riportati da Francesco Cappa ed Emanuela Mancino si calcola che al cinema l'occhio capta circa 25 fotogrammi al secondo, dato decisamente enorme se si considera che nel medioevo l'uomo entrava in contatto con circa 40 immagini artificiali nel corso di una vita. Sono circa 600.000 le immagini artificiali che l'uomo moderno capta quotidianamente e la maggior parte di queste sono fotogrammi di cinema e televisione.13 Dati importanti, questi, tramite i quali è semplice comprendere quale 10
F. Cappa, E. Mancino, Il mondo, che sta nel cinema, che sta nel mondo. Il cinema come metafora e modello per la formazione, Milano, Mimesis Edizioni, 2005, p. 8 11 R. C. Provenzano, Al cinema con la valigia. I film di viaggio e il cineturismo, Milano, Franco Angeli, 2007. 12 Ibidem 13 F. Cappa, E. Mancino, Il mondo, che sta nel cinema, che sta nel mondo. Il cinema come metafora e modello per la formazione, Milano, Mimesis Edizioni, 2005, p. 38
8
grande influenza abbia il cinema nella vita dell'uomo moderno e quanto siano grandi le sue potenzialità.
1.3 Viaggio virtuale e viaggio reale Nel riflettere sull'importanza delle immagini – siano esse statiche o dinamiche – si è voluto sottolineare quanto e come possano stimolare la curiosità di un ulteriore approfondimento in quanto non sono in grado di soddisfare altro se non a livello iniziale l’immaginazione di chi le guarda. Si è voluto approfondire quanto un flusso di immagini accompagnato da suoni (film) abbia potenzialità ancora maggiori rispetto all’immagine statica: coinvolge lo spettatore quasi totalmente provocando in un certo senso una sua proiezione inconscia all’interno della pellicola. Il fatto che si tratti di un viaggio immaginario durante il quale lo spettatore non può godere con tutti e cinque i sensi di ciò che vede lo differenzia enormemente a confronto con il viaggio reale. I viaggi virtuali che mette in moto la cinematografia tramite i film hanno una loro storia, una loro geografia, una loro cultura e un loro ritmo evolutivo e temporale: sono vere e proprie simulazioni del reale a cui manca, però, la dimensione fisica e tangibile. I paesaggi che si vedono nei film hanno sempre un loro valore e, soprattutto, una loro incidenza: possono essere in relazione alla narrazione o possono farne parte. Alcuni film spingono a soffermarsi sui paesaggi proiettati sullo schermo e, a volte, lasciano lo spazio allo spettatore di vederli come se fosse egli stesso a esplorarne gli spazi: le varie panoramiche, le diverse prospettive e i diversi particolari hanno spesso un ruolo fondamentale, non certo solo subordinato alla narrazione, e lo spettatore è, di conseguenza, come spinto fuori dalla trama e proiettato in un luogo altro. In questo modo il paesaggio diventa un vero e proprio personaggio fondamentale della sequenza filmica: in alcune pellicole vengono offerti dei vuoti nella narrazione che sono, però, colmati dallo scorrere della cinepresa lungo panoramiche spettacolari, ricordando che esistono altre dimensioni importanti oltre la narrazione. Non si tratta in questi casi semplicemente della scenografia, bensì di un’ambientazione autentica: se si è di fronte a un luogo realmente esistente, con una sua storia, con un nome, di conseguenza identificabile, nello spettatore si mette in moto un complesso di associazioni che non possono essere ignorate. 9
Provenzano propone una griglia dei luoghi filmici che può aiutare in una migliore comprensione delle varie tipologie del paesaggio che il cinema propone continuamente e che possono diventare oggetto di culto, ossia: •
Paesaggio invisibile o immagine mentale: paesaggio stilizzato in ricostruzione da studio o puro immaginario del personaggio;
•
Paesaggio sfondo: paesaggio ricostruito o naturale che è solo sfondo inerte di un'azione diegetica nella quale non svolge alcuna funzione narrativa;
•
Paesaggio spazio: paesaggio naturalistico che è parte dell'azione narrante, che per qualche verso diviene personaggio della pellicola senza però assumere identità specifica;
•
Paesaggio luogo: paesaggio naturalistico che, indipendentemente dal ruolo che svolge nella narrazione, assume comunque identità specifica di luogo (riconoscibile e identificabile) e che quindi esprime potenziali possibilità miticoculturali;
•
Paesaggio simbolico/metaforico: paesaggio naturalistico che diviene riflesso della psicologia e dello stato d'animo del personaggio e che, in quanto tale, può aprire a una visione mito-poietica dello spettatore.14 Le tipologie di paesaggio sopraccitate possono essere – e molto spesso sono –
compresenti all'interno dello stesso film e aiutano a comprendere il tipo di rapporto che lo spettatore instaura con ciò che vede al cinema e come, inconsciamente, egli costruisca e organizzi il suo rapporto col film secondo una molteplicità di sguardi e codici interpretativi. In quest’ottica, quindi, il film è solo l’inizio di un viaggio; la proiezione dello sguardo si trasforma in voglia di partire, conoscere e ripercorrere le emozioni evocate dai luoghi proiettati. L’arrivo alla meta è, in questo caso, la parte più affascinante del viaggio, è la sua concretizzazione, l’ultima fase di un percorso che inizia molto prima con l’immaginazione, quando il potenziale viaggiatore è posto di fronte all’immagine che fa scaturire in lui/lei la consapevolezza di una mancanza e, di conseguenza, il desiderio di conoscenza. Intraprendendo un viaggio il turista non fa altro che andare alla ricerca della conferma di ciò che lo ha persuaso a compierlo:
14
R. C. Provenzano, Al cinema con la valigia. I film di viaggio e il cineturismo, Milano, Franco Angeli, 2007, p. 51,52
10
“…go to see what they know is there. The only thing to record, the only possible source of surprise is their own reaction. The foreign country, like the celebrity, is the confirmation of a pseudo-event. Much of our interest comes from our curiosity about whether our impression resembles the images found in newspapers, in movies and television…we go not to test the image by reality but to test reality by the image.”15
Nel proseguire in questa analisi è opportuno citare la definizione che l’Organizzazione Mondiale del Turismo (World Tourism Organization, organizzazione delle Nazioni Unite) dà di turista;
“Turista è chiunque viaggia in Paesi diversi da quello in cui ha la sua residenza abituale, al di fuori del proprio ambiente quotidiano, per un periodo di almeno una notte ma non superiore a un anno e il cui scopo principale della visita sia diverso dall’esercizio di ogni tipo di attività remunerata all’interno del Paese visitato. In questo termine sono inclusi coloro che viaggiano per: svago, riposo e vacanza; per visitare amici e parenti; per motivi di affari e professionali, per motivi di salute, religiosi/pellegrinaggio e altro.”16
Tramite questa definizione si può concludere che le tipologie di turista sono svariate, ma il tipo di turista che si vuole prendere in considerazione è colui che intraprende un viaggio con lo scopo di una ricerca ben precisa animato dall’interesse per l’autentico e l’originale, dal desiderio di una conversione delle immagini in realtà tangibile, e, in particolar modo, colui che è veicolato nelle sue scelte dalla visione di una pellicola cinematografica: non un semplice viaggiatore quindi, ma un individuo consapevole che persegue il proprio desiderio per poi tornare al proprio luogo abituale (l'idea di ritorno è intrinseca nel termine turismo, dal francese tour, che conferisce al termine un'idea di circolarità, implicando quindi il ritorno al punto di partenza).
1.4 Cineturismo o Movie-Tourism Il cinema è un grande strumento in grado di veicolare le immagini che, soggette al processo di personalizzazione cognitiva da parte dello spettatore, si convertono in immagini altre più o meno aderenti alla realtà. Lo spettatore conferisce credibilità alla rappresentazione filmica, trasporta la sua realtà su un piano secondario e alla fine del 15
G. Dann, The Language of Tourism: a sociolinguistic perspective, Wallingford, CAB International, 1996, cit. Boorstin, 1987: 117 16 P. Corvo, I mondi nella valigia. Introduzione alla sociologia del turismo, Vita e Pensiero, Milano, 2005, p. 41. La definizione è tratta da M. A. Villamira, Psicologia del viaggio e del turismo, Utet, Torino, 2001, p. 20
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film avrà maturato inconsciamente una sua idea dei luoghi. Le percezioni maturate in questo contesto possono, una volta recatisi sul posto, dare luogo a discrepanze in positivo o in negativo tra le aspettative e l'effettivo stato delle cose. La verifica esperienziale diretta dei luoghi visti nei film che hanno suscitato nel potenziale turista tutte le sensazioni sopra descritte è sicuramente un fenomeno sempre esistito ma che, negli ultimi anni, si sta espandendo: egli si reca sui luoghi della proiezione filmica sia per riviverne le emozioni sia per verificarne l'autenticità.
1.4.1 Definizione È opportuno, prima di proseguire nell'analisi, citare le varie definizioni che via via si sono sviluppate al concretizzarsi e diffondersi di questo particolare tipo di turismo per poterne comprendere meglio le caratteristiche. In Italia questo fenomeno prende il nome di cineturismo17: neologismo utilizzato per la prima volta all'Ischia Film Festival nel 2003 dal direttore Michelangelo Messina durante il primo convegno sull'argomento, è ispirato dal termine anglosassone movie-tourism. Con questo nuovo termine ci si riferisce a un viaggio alla scoperta di quei luoghi che hanno saputo affascinare e emozionare lo spettatore tanto da spingerlo a diventare turista, o, per meglio dire, cineturista: si vuole indicare, quindi, l'influenza che la visione di un film ha sul processo turistico in generale, il trasformarsi del viaggiatore virtuale in viaggiatore reale motivato da stimoli emozionali profondi che richiedono una verifica diretta. Si è in presenza di questo fenomeno non se lo spettatore è semplicemente attratto dal luogo in cui i film è stato prodotto, bensì quando il fascino indotto dalla pellicola si trasforma in desiderio concreto e cosciente di intraprendere il viaggio: questo è ciò che specificamente si intende con movie tourism.18
1.4.2 Il cineturista Chiarito il concetto che cinema e turismo sono profondamente connessi grazie, soprattutto, all'atteggiamento dello spettatore è opportuno chiarire quali siano le principali ragioni che trasformano lo spettatore in cineturista. Innanzitutto si può citare il successo di un film: più questo ha successo, più si crea un passaparola e maggiore è la
17 18
http://www.cineturismo.it/ Consultato luglio 2011 S. Beeton, Aspects of Tourism, Film-Induced Tourism, s. l., Channel View Publications, 2005
12
curiosità del pubblico; un secondo motivo è dato dal fascino della sceneggiatura: la bellezza dei luoghi, paradisiaci o irreali, conosciuti e non, unitamente alla particolarità che gli viene indotta dal plot, sono fattori fondamentali; un'ultima, ma non trascurabile, motivazione è l'immedesimarsi dello spettatore nei personaggi, il voler provare nuovamente le sensazioni vissute durante la proiezione sul grande schermo, il voler immedesimarsi in quelle avventure che tanto lo hanno affascinato e emozionato. Provenzano distingue tre tipi di spettatore che sono utili a identificare il tipo di cineturista in cui l'individuo si può trasformare a seconda di come si pone di fronte alla proiezione. Le tipologie individuate dal docente milanese sono: •
iconauta: spettatore che manifesta una vera e propria intenzionalità conoscitiva e che indirizza il suo sguardo oltre la narrazione, interessandosi allo sfondo in modo così profondo tanto da ricercare informazioni a riguardo dopo la visione del film;
•
cinenauta: spettatore che vede un film senza necessariamente spostare lo sguardo oltre la narrazione e i personaggi, la sua attenzione allo sfondo è occasionale; ne è attratto solo in casi particolari;
•
cinenauta per caso: è il tipo di spettatore attento solo alla narrazione, ai personaggi e al susseguirsi delle loro avventure. È annoiato se il procedere del plot è interrotto dall'inquadratura di panoramiche paesaggistiche. Da queste descrizioni si può dedurre che il primo tipo, l'iconauta, è colui che
può diventare un vero e proprio cineturista perché attratto, ma soprattutto coinvolto e emozionato, da tutte le caratteristiche del film; il cinenauta, invece, potrà trasformarsi in cineturista solo nei casi in cui il semplice guardare si trasformerà in vero e proprio desiderio di conoscenza; infine, il cinenauta per caso, non dimostra avere caratteristiche tali da potersi trasformare in questo particolare tipo di turista.19 Questi tre tipi di turista sono riconducibili a quelli che Macionis chiama specific, general e serendipitous film tourist20 con cui si vuole rispettivamente indicare: il turista che si reca appositamente sul luogo di un film grazie alle emozioni e curiosità che questo gli ha suscitato, ricercando specificamente attività riconducibili al film; il turista che intraprende il suo viaggio verso un determinato luogo indipendentemente dal fatto che vi sia stato girato un film ma che non disdegna di partecipare ad alcune attività ad esso collegate perché 19
R. C. Provenzano, Al cinema con la valigia. I film di viaggio e il cineturismo, Milano, Franco Angeli, 2007 20 S. Roesch, Aspects of Tourism. The experiences of film location tourists, Channel View Publications, 2009, p. 199
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ritenute comunque interessanti; infine, con serendipitous, si vuole indicare con lui che è successivamente consapevole che in quel luogo sia stata filmata una pellicola cinematografica e che ne rimane indifferente.21 Dopo aver analizzato le caratteristiche principali di questo particolare fenomeno è opportuno sottolineare che tutti gli studi svoltisi a riguardo si sono sviluppati in maniera notevole solo negli ultimi anni e questo è dato dal fatto che è un tipo di turismo diffusosi in modo tale da non essere più di nicchia e, quindi, degno dell'attenzione di discipline come la sociologia, la psicologia e l'economia che ne hanno analizzato – e ne analizzano – ogni aspetto. I casi eclatanti che cinema e televisione sono state capaci di far scaturire inconsapevolmente hanno messo in moto una serie di meccanismi che si vorranno qui considerare iniziando con l'esemplificare uno dei casi più importanti.
1.4.3 Un esempio di cineturismo: In the Middle Earth, Nuova Zelanda Caso importante e degno di attenzione riguardante il fenomeno cineturistico è quello riscontrabile in Nuova Zelanda: qui è stata girata la trilogia Il Signore degli Anelli (titolo originale The Lord of the Rings): saga fantasy del regista neozelandese Peter Jackson, distribuita dalla New Line Cinema, basata sull'omonimo romanzo scritto da John Ronald Reuel Tolkien, premiata con undici Oscar è celebre per l'estremo realismo degli effetti speciali ed è composta da tre film: •
Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello, Nuova Zelanda/USA, 2001 (titolo originale The Lord of the Rings - The Fellowship of the Ring);
•
Il Signore degli Anelli - Le Due Torri, Nuova Zelanda/USA, 2002 (titolo originale The Lord of the Rings - The Two Towers);
•
Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re, Nuova Zelanda/USA, 2003 (titolo originale The Lord of the Rings – The Return of the King).22 I tre episodi sono stati girati contemporaneamente in 274 giorni, utilizzando
circa 350 set cinematografici distribuiti in più di 150 località della Nuova Zelanda tra cui 30 protette dal Dipartimento di Conservazione (Department of Conservation – DOC).23 Questi paesaggi hanno rappresentato un set ideale per un susseguirsi di grandi
21
Ibidem. http://www.comingsoon.it/Film/Database/ Consultato luglio 2011 23 http://www.doc.govt.nz/about-doc/structure/ Il Dipartimento di Conservazione è l'Autorità Governativa della Nuova Zelanda responsabile della tutela del patrimonio storico e naturalistico. Consultato luglio 2011. 22
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avventure intraprese da creature fantastiche in affascinati e coinvolgenti luoghi di fantasia. A Matamata, piccola città del distretto di Matamata-Piako, alla base della piccola catena montuosa Kaimai Range, nell'isola del nord della Nuova Zelanda, è stata ricostruita Hobbiton, il villaggio degli hobbit, piccoli personaggi non chiaramente definibili che popolano la terra che Tolkien immaginò e che Jackson ha ricostruito nella Alexander's Farm, fattoria privata nella piccola cittadina sopracitata, in cui sono state costruite le trentadue casette del villaggio e in cui sono state girate le prime scene del film. Il Monte Fato, un altro paesaggio protagonista della narrazione, è stato realizzato modificando digitalmente il vulcano Ruhapeu (2.797m.). Il vulcano, che si trova nel Parco Nazionale Tongariro, una delle aree protette dal Dipartimento di Conservazione, è stato utilizzato da sfondo alle scene con tutti gli opportuni accorgimenti per non intaccare minimamente l'area. Inoltre, in quanto sacro ai Maori e non potendo per questa ragione essere fotografato, il regista ha potuto inserirlo nelle riprese solo perché sono stati effettuati grandi cambiamenti digitali che rendono il monte irriconoscibile. Questi sono solo due esempi, ma i luoghi in Nuova Zelanda divenuti paesaggi fondamentali per la realizzazione dell'opera di Jackson sono oltre centocinquanta.
“Se il vostro interesse per la Nuova Zelanda è nato dalle immagini che ne avete visto sul grande schermo, allora siete in buona compagnia. La trilogia neozelandese di Peter Jackson Il Signore degli Anelli (2001-3) è stato infatti il più efficace strumento di promozione turistica de paese.”24
Questi tre film hanno portato all'attenzione di un vasto pubblico la Nuova Zelanda come paese in cui il fantastico della finzione cinematografica trova perfetta corrispondenza nella realtà delle location e dei territori. Tra i fattori che hanno sostenuto il combinarsi della pellicola con le località sono di grande importanza: il fatto che si tratti di film pluripremiati; i media che hanno creato un collegamento diretto tra i film e il territorio e l'imponenza dell'homevideo largamente diffuso. Di decisivo rilievo, inoltre, per il raggiungimento dei risultati ottenuti, è stato l'accordo tra New Line Cinema, possessore dei diritti della saga cinematografica, e 24
C. Rawlings-way, B. Atkinson, S. Bennett, P. Dragicevich , S. Kennedy, Nuova Zelanda, Guide EDT/Lonely Planet, Sesta Edizione 2011, p. 45
15
Tourism New Zealand, ente turistico del paese, grazie al quale è stato possibile utilizzare le immagini legate al film come strumento di comunicazione e promozione. All'uscita del primo dei tre episodi, in questi luoghi, si poté registrare un massiccio aumento di presenze turistiche provenienti soprattutto dal Regno Unito (cfr. Tabella 1) e, all'uscita degli altri due episodi il fenomeno divenne di ancora più evidente rilevanza. Ciò, però, non avvenne casualmente: il governo neozelandese ha investito 18,6 milioni di dollari in progetti di promozione turistica collegati all'uscita dei film: il coinvolgimento del Governo neozelandese nella promozione del territorio come location del film unitamente alla collaborazione tra agenzie e enti specializzati nel settore come InvestmentNZ, TourismNZ, TradeNZ e FilmNZ, nel lavoro di pubbliche relazioni, conferenze, attività per la stampa, eventi e
proiezioni speciali (in
concomitanza con l'uscita di ognuno dei tre film) ha realizzato la connessione tra la fantastica “Terra di Mezzo” e la realtà del territorio. Il primo ministro all'epoca, Helen Clark, ha definito la trilogia “un'ottima opportunità per mettere in mostra le bellezze del territorio a tutto il mondo e ha istituito un apposito Ufficio per il coordinamento della promozione.”25 “La campagna promozionale, coordinata da Investment New Zealand, ha incluso un programma internazionale per i media e numerosi eventi collaterali al film riguardanti gli aspetti più differenti come l'arte, l'artigianato, la cucina e la moda. Già dai primi mesi della campagna più di 200 milioni di persone hanno richiesto informazioni sulla Nuova Zelanda negli uffici turistici esteri. Sono state prodotte anche mappe turistiche concernenti 35 location usate per le riprese del film.”26
Anno
Numero Visitatori UK
2000
97,63
2002
128,21
2003
143,24
2004
149,92
Tabella 1 Numero di presenze in Nuova Zelanda di turisti provenienti dal Regno Unito con motivazione vacanza.27 25 R. C. Provenzano, Al cinema con la valigia. I film di viaggio e il cineturismo, Milano, Franco Angeli, 2007, p. 284, cit. Grihault N., “Film Tourism – The Global Picture”, in Travel & Tourism Analyst, n. 5, ottobre 2003. 26 Ibidem. 27 http://www.tourismresearch.govt.nz/Data--Analysis/International-tourism/InternationalVisitor-Arrivals/IVA-Online-Databases/Dalle tabelle si son voluti prendere in considerazione i dati riguardati gli anni 2000, 2002, 2003, 2004, prestando attenzione agli arrivi dei turisti provenienti dalla Gran Bretagna con motivazione vacanza. I risultati numerici in Tabella1 sono i risultati delle somme delle entrate nei singoli mesi. Consultato luglio 2011.
16
I visitatori delle due isole sono aumentati notevolmente quando venne pubblicata la guida The Lord of the Rings Location Guidebook, di Ian Brodie, che vendette oltre 70.000 copie in circa due mesi. Secondo il tour operator Discover New Zealand sono i cineturisti inglesi a ricoprire il più vasto target, con un più o meno costante aumento annuale del 10%. Secondo le stime di questo specializzato tour operator dall'estate del 2002 a quella del 2003 sono 250.000 i turisti inglesi recatisi in Nuova Zelanda e che hanno richiesto espressamente di visitare i luoghi del film. Grande e prolungata è stata, quindi, l'attività promozionale messa in atto da tutti i più importanti enti locali: anche la compagnia aerea di bandiera, la Air New Zealand, ha partecipato a questo progetto di promozione definendosi “Airline to Middle-earth” , proiettando i trailer della trilogia e alcuni documentari sulle location utilizzate oltre che utilizzare i classici spazi sul sito ufficiale e poster pubblicitari.28
1.4.4. The Lord of the Rings Tour
1Cartina della Nuova Zelanda dedicata a Il Signore degli Anelli29
Tantissimi Tour Operator propongono servizi, pacchetti e itinerari che ripercorrono le ormai celebri locations de Il Signore degli Anelli. Le più svariate proposte si possono trovare nei siti Internet specializzati di tutto il mondo. Nel sito Internet ufficiale neozelandeseThe Lord of the Rings with...Southern 28
F. di Cesare, G. Rech, Le produzioni cinematografiche, il turismo, il territorio, Roma, Carocci Editore, 2007. 29 http://mappery.com/New-Zealand-Lord-ofRings-Tourist-map Consultato agosto 2011
17
Lakes Sightseen30 si trovano tutte le indicazioni per intraprendere questo viaggio e alcune opzioni per tour guidati con guide turistiche specializzate riguardo la trilogia e i territori: •
Trails of Middle Earth, un tour di una giornata in cui vengono ripercorse circa venti locations;
•
Half Day Tour, circa quattro ore per vedere e provare personalmente le armi utilizzate durante le riprese;
•
The Quest, tour per piccoli gruppi in cui è compresa mezza giornata in elicottero per sorvolare le Alpi neozelandesi protagoniste di varie scene in ognuno dei tre episodi;
•
Gondor, tour guidato nelle locations situate nella zona delle White Mountains, in cui Jackson filma la più grande battaglia della trilogia nell'ultimo dei tre episodi, mettendo in scena più di millecinquecento attori. Qui è possibile indossare i costumi delle scene e simulare le battaglia;
•
Edoras Tour, escursione nella zona di Mount Potts e Mount Sunday dove, con escursionisti specializzati, si possono vedere le stesse panoramiche messe in scena dal regista.
2Homepage The Lord of the Rings with... Southern Lakes Sightseen31
30 31
http://www.lordoftheringstours.co.nz/ Consultato luglio 2011 Ibidem.
18
Kiwitalk, agenzia di viaggi della Gran Bretagna specializzata in viaggi esclusivamente in Australia e in Nuova Zelanda, propone un The Lord of the Rings Tour di ben 24 giorni. Con questo tour si possono vedere tutte le locations del film e, inoltre, recarsi in molti particolari luoghi neozelandesi vicini a queste.32
32
http://www.oztalk.co.uk/kiwitalk/lotr/lord_of_the_rings.asp Consultato luglio 2011.
19
Capitolo 2 Il fenomeno del movie tourism ha un forte impatto nelle isole britanniche e in questa sezione se ne vogliono analizzare le caratteristiche. Una stretta collaborazione tra gli enti principali sia nel settore turistico sia in quello cinematografico rende possibile un continuo progredire del suddetto fenomeno che, ad oggi, contribuisce notevolmente all'economia turistica del Regno Unito.
“Film and television, of all media, has the greatest ability to touch upon so many cultural characteristics. Screen products can inform and excite audiences, in the same instance, about British language, history, literature, society, landscapes and personalities. This all happens in the form of a narrative framework which gives the audience an emotional, as well as intellectual, connection to the country. The longer term and wider-reaching impact of a film or television programme can outlast and spread far beyond the lifetime of the film itself, releasing messages which contribute to a broader consciousness of British culture among international audiences. This is a powerful combination, and one which draws substantial numbers of tourists to specific sites and destinations across the UK .”33
2.1 Le Film Commission Il proliferare delle produzioni cinematografiche negli anni '40 maturò negli Stati Uniti l'esigenza di una struttura pubblica che fosse in grado di porsi come interfaccia fra le imprese di produzione e le autorità locali e che si occupasse, quindi, delle pratiche amministrative legate alle riprese sul territorio: fu così che nacquero le prime Film Commission. Con il tempo, e soprattutto con l'esperienza, le Film Commission iniziarono a svolgere il ruolo di veri e propri promotori del territorio, intuendo i possibili vantaggi turistico-economici connessi alla loro attività. Da allora tutte le Film Commission si occupano di offrire servizi gratuiti a favore delle società di produzione cinematografica, con l'obiettivo di promuovere, sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista artistico (proponendo luoghi ideali dove filmare), il territorio di propria competenza come location cinematografica.
33
http://www.ukfilmcouncil.org.uk/publicationsStately Attraction: How Film and Television Programmes Promote Tourism in the UK, Final Report to: UK Film Council, Scottish Screen, EM Media, East Midlands Tourism, Screen East, Film London and Visit London, s. d. Consultatosettembre 2011.
20
I compiti delle Film Commission sono complessi, tuttavia l'obiettivo principale è molto chiaro: attirare le produzioni audiovisive sia nazionali che straniere, favorendo l'individuazione delle location sul proprio territorio e offrendo condizioni vantaggiose per la realizzazione delle riprese e per la permanenza della troupe sul luogo. Con lo svilupparsi di queste istituzioni, inizialmente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna e, successivamente, a livello mondiale, venne istituita, nel 1975 a Los Angeles, l'AFCI (Association of Film Commissioners International). Questa associazione internazionale a carattere formativo senza fini di lucro, è nata con l'intento di andare incontro alle crescenti esigenze dell'industria cinematografica sempre più propensa a effettuare riprese in loco. Inizialmente composta da un ristretto gruppo di film commissioner, si è oggi estesa fino a formare una rete mondiale di oltre trecento Film Commission in trenta paesi. L'AFCI svolge il ruolo di tramite diretto tra le Film Commission locali e le case di produzione. Nel 1976 l'associazione organizza il primo evento, “Cineposium”, basato su un programma di seminari concepiti per insegnare ai film commissioner le tecniche, le procedure e la gestione dei vari aspetti del mestiere. Solitamente le Film Commission sono fondate e amministrate da autorità locali – Comuni o Regioni, Camere di Commercio o Aziende di Promozione Turistica – con lo scopo di richiamare le produzioni cine-televisive ad aumentare le entrate locali mediante l'utilizzo dei servizi del luogo. Le attività di marketing svolte spaziano dalla pubblicità al marketing diretto: la fiera Global Locations Expo, per esempio, è un evento di grande importanza con cadenza annuale, nell'ambito della quale le Film Commission espongono le loro offerte direttamente ai produttori.34 Nel Regno Unito la struttura delle Film Commission è caratterizzata da una gerarchia istituzionale che gestisce i diversi livelli territoriali: il soggetto centrale, l'UK Film Council, costituito nel 2000 come agenzia unica che mira allo sviluppo e alla promozione dell'intera industria cinematografica britannica, finanzia le agenzie nazionali e le agenzie regionali che, a loro volta, hanno Film Office o Film Commission operanti al loro interno. La forza di quest'organo centrale è alla base dell'attivazione di campagne promozionali turistiche di rilievo in collaborazione con altri soggetti. Sono oltre trenta le Film Commission operanti in Gran Bretagna, tra le quali si può segnalare,
34
http://www.regione.emilia-romagna.it/affari_ist/supplemento_4_06/ghedini.pdf Supplemento n°4, Orsola Patrizia Ghedini, Le film Commission: esperienze e prospettive, 2006
21
visto il successo delle iniziative messe in atto nel settore cineturistico, Film London insieme alla sua suddivisione British Film Commission.35
“Today London is one of the world's most competitive and popular film, television and commercial production centres” Boris Johnson, Mayor of London.”36
Fondata dal sindaco di Londra, Film London si occupa di promuovere la capitale come città che offre un'ampia scelta riguardante le locations. La British Film Commission (BFC), fondata dal Dipartimento per la Cultura, Media e Spettacolo con la collaborazione di British Film Industry (BFI), è stata incorporata a Film London per avere una più stretta collaborazione e soprattutto per incoraggiare un lavoro di squadra che risulta produrre vantaggi maggiori. La British Film Commission si occupa di promuovere il territorio anglosassone, collaborando con il Governo e con gli enti turistici per quanto riguarda le pratiche amministrative.37
2.2 Visit Britain L'ente del turismo britannico (British Tourism Authority - BTA) è un'istituzione promossa dal Development of Tourism Act 1969 con la responsabilità di promuovere lo sviluppo del turismo da e in Gran Bretagna e che, nel 2003, venne rinominato Visit Britain. “Visit Britain is Britain's national tourism agency, responsible for marketing Britain worldwide and developing Britain visitor economy”38: ente governativo che collabora con un gran numero di enti locali e internazionali, Visit Britain si pone l'obiettivo di promuovere il territorio su scala nazionale, internazionale e mondiale. Nel portare avanti le proprie iniziative, l'ente, oltre ad altri partner, collabora e condivide informazioni con gli altri enti turistici nazionali e locali quali: •
VisitEngland: ente turistico nazionale dell'Inghilterra fondato nel 2009. Si tratta di un'organizzazione non governativa sostenuta da una sovvenzione da parte del Dipartimento per la Cultura, Media e Sport. È un'organizzazione relativamente 35
F. di Cesare, G. Rech, Le produzioni cinematografiche, il turismo, il territorio, Roma, Carocci Editore, 2007, p. 97 36 http://filmlondon.org.uk/about_us Consultato settembre 2011 37 http://www.ukfilmcouncil.org.uk/ Consultato settembre 2011 38 http://www.visitbritain.org/ Consultato agosto 2011
22
piccola rispetto a Visit Britain, ma condivide con essa molti servizi centrali tra cui risorse umane e finanza. Collaborando con partner di tutto il paese per raggiungere un ambizioso programma di marketing e sviluppo turistico, l'ente si è posto nel 2011 l'obiettivo di aumentare le entrate turistiche in Inghilterra di almeno il 5% all'anno nei prossimi dieci anni e ciò, a sua volta, dovrebbe fornire circa 250,000 nuovi posti di lavoro.39 •
Visit Scotland: ente turistico nazionale scozzese che opera accanto a Visit Britain, agli altri enti del turismo nazionali e locali e con imprese private. Uno dei principali obiettivi è quello di supportare gli obiettivi posti dalla strategia economica nel settore turistico dal governo scozzese, e, di conseguenza, massimizzare i benefici economici portati dal turismo nel territorio attraverso campagne promozionali. Lavora, inoltre, attraverso vari siti web che mostrano tutti i vari tipi di viaggio in Scozia, con il fine di fornire informazioni adeguate e ispirare i potenziali visitatori;40
•
Visit Wales: il primo ente ufficiale del turismo gallese Wales Tourist Board nasce – insieme a Visit Britain – dal Development of TourismAct 1969 con il ruolo di controllare e amministrare l'industria turistica. I ruoli vennero ulteriormente specificati con il Tourism Overseas Promotion of Wales Act 1992. Con un ordine di abolizione della National Assembly for Wales il 23 Novembre 2005 il Wales Tourist Board cessò di esistere e le sue funzioni vennero trasferite, il 1 Aprile 2006, all'attuale Visit Wales. Ente nazionale che opera su tutto il territorio, l'ente gallese lavora attraverso vari siti Internet e settantaquattro centri di informazioni distribuiti su tutto il territorio con il compito di accogliere i visitatori e fornire tutte le informazioni necessarie riguardo alloggi e tipi di viaggio.41
•
London & Partners: conosciuta inizialmente con il nome di Visit London, organizzazione no-profit lanciata il primo aprile 2011, finanziata dal sindaco di Londra, è stata creata con lo scopo di unire il lavoro delle principali agenzie di promozione turistica della capitale – Visit London, Think London e LondonStudio – creando un unico ente turistico. Lavora per mantenere la capitale tra le principali destinazioni a livello internazionale, con campagne 39
http://www.visitengland.org/about/what-is-visitengland/index.aspx Consultato agosto 2011 http://www.visitscotland.org/about_us.aspx Consultato agosto 2011 41 http://www.visitwales.org/ Consultato agosto 2011 40
23
indirizzate a studenti, imprese e singoli visitatori avvalendosi della collaborazione con organizzazioni di tutto il mondo per raggiungere gli obbiettivi prefissati.42
3Loghi ufficiali degli enti turistici anglosassoni43
L'ente britannico collabora da oltre dieci anni con industrie cinematografiche – come Universal Pictures, Warner Brothers e Sony Pictures – e con Film London nella messa in pratica di attività rivolte alla ricerca di nuovi trend per il mercato turistico. Sin dagli anni Novanta, infatti, uno degli obiettivi che si pone è quello di massimizzare gli impatti di cinema e televisione veicolando le immagini del paese da queste proposte presso il vasto pubblico, dichiarando che oltre una persona su cinque è ispirata a visitare una determinata destinazione dopo la visione di un film o di una fiction televisiva e che questo numero si moltiplica notevolmente dalla possibilità di replicarne la visione attraverso VHS o DVD. É la stessa SandieDawe, amministratrice delegata di Visit Britain da maggio 2009,
intervenendo al London International Film Tourism
Conference, ad affermare che il 40% dei turisti vuole visitare le località della Gran Bretagna viste nei film. La London International Film Tourism Conference si è svolta a Londra a marzo 2011 nel rinomato quartiere Piccadilly Circus presso il BAFTA (British Academy ofFilm and Television Arts): in tale occasione si è discusso di tutte le strategie di marketing per rilanciare il turismo a partire dal cinema alla luce di prestigiosi casi in tutto il mondo e qui sono intervenute importanti personalità sia nel campo dell'industria turistica sia nel campo di quella cinematografica. Lo scopo della conferenza, e di tutte le
42 43
http://www.londonandpartners.com/about-us/ Consultato ottobre 2011 Siti Internet ufficiali degli enti sopraccitati.
24
attività portate avanti dai partecipanti, è stato quello di indirizzare il cinema verso il turismo e di seguire, analizzare e cercare di sviluppare il fenomeno del cineturismo. Visit Britain porta avanti iniziative promozionali a livello globale, mettendo a disposizione tutte le informazioni sulla nuova piattaforma www.visitbritain.org, nella quale, in particolar modo nella sezione “movies” si trovano tutte le informazione relative a questo particolare tipo di turismo. In questa sezione, inoltre, si trovano sia una sezione per gli acquisti online, sia una particolare area dedicata alle manifestazioni relative al cineturismo come, ad esempio, la sopracitata “International Film Tourism Conference”. “L'ente britannico può essere considerato a tutti gli effetti come il pioniere nell'utilizzo di film e produzioni televisive come leve di marketing turistico”.44 Tutte le iniziative intraprese da Visit Britain per la promozione del territorio sono caratterizzate da una chiara e precisa pianificazione: la promozione inizia circa sei o nove mesi prima dell'uscita del film, le pubbliche relazioni con la stampa e con gli enti territoriali del luogo diventano di fondamentale importanza per il lancio delle location come destinazioni turistiche. Anticipare e, soprattutto, accompagnare il film con manifestazioni e pubblicazioni di vario genere per far sì che una location divenga destinazione non a breve ma a lunga durata: è questo lo scopo comune di tutte le iniziative proposte e messe in atto per stimolare e incentivare la curiosità del pubblico/spettatore.
2.3 Le Movie Map Uno dei principali strumenti utilizzati dalla BTA, e che trova continuità con la più recente Visit Britain, è quello delle Movie Map che, sviluppato sia in formato elettronico che cartaceo, presenta le location cinematografiche di uno o più film aggiungendo relative informazioni turistiche. Questo sistema nasce ancora prima dello svilupparsi degli studi specifici sul cineturismo. La prima Movie Map è stata un'innovazione nel campo della promozione turistica del territorio britannico. Sviluppata e promossa dalla BTA nel 1996, distribuita 44
F. di Cesare, G. Rech, Le produzioni cinematografiche, il turismo, il territorio, Roma, Carocci Editore,2007.
25
in oltre 350,000 copie, ha permesso una notevole crescita nelle entrate turistiche del paese. Sono più di centottanta i film elencati che ripercorrono i luoghi di Inghilterra, Galles e
Scozia osservati da prospettive diverse. Visto il gran numero di film e
produzioni televisive elencati, l'ente si è limitato a fornire solo delle brevi informazioni riguardo i film citati e le location senza fornire, però, particolari dettagli. Questa iniziativa messa in atto nel 1996 rappresenta il primo tentativo di un ente turistico di utilizzare il potere e il potenziale delle immagini cinematografiche sul mercato turistico internazionale indirizzandone la distribuzione soprattutto oltremare.
4Copertina della prima Movie Map, 1996.45
“The Movie Map, featuring 180 film and TV locations all over Britain, was distributed overseas in 1996 in 350,000 copies and there has already been a significant increase in visitor numbers to Scotland and Wales. BTA's Internet site was launched in May and hits for movie locations have already risen to over 15,000 a month.”46
La Movie Map è nata contemporaneamente come: •
strumento promozionale strategico in grado di creare nuove motivazioni specifiche di viaggio: i luoghi del cinema e della televisione vengono utilizzati come vetrina per comunicare la ricchezza e la diversità di un determinato luogo;
45
http://www.south-central-media.co.uk/report.htm Consultato agosto 2011 http://www.archive.official-documents.co.uk/document/caboff/pubbod97/bta.htm British Tourist Authority, Achievements in 1996/97, Consultato agosto 2011. 46
26
•
strumento integrativo di informazione per i turisti già sul territorio o che hanno deciso di intraprendere il viaggio in dati luoghi indipendentemente dal fatto che vi siano stati girati dei film: una sorta di guida da poter utilizzare per vedere sotto una diversa luce - quella del cinema - il paesaggio.47 Visto il grande successo raggiunto dalle prime Movie Map nate grazie alla BTA,
la nuova Visit Britain, con la stretta collaborazione di Film London e degli altri enti locali britannici, porta avanti questa iniziativa, sviluppando e diversificando quelle successivamente pubblicate. La scelta delle produzioni cinematografiche da utilizzare in questo senso è fortemente dettata dal grado di attinenza tra il tema che fa da sfondo alla narrazione e le caratteristiche storiche, culturali e geografiche del paese: l'ente ha qui il compito di selezionare i film più adatti alla promozione riferendosi ai temi trattati e al conseguente pubblico di riferimento. Le Movie Map promosse dall'ente nazionale nascono con l'intento di motivare gli spettatori a visitare le location facendo sì che il film sia l'unica, o perlomeno la principale, motivazione del viaggio da utilizzare soprattutto nei periodi in cui le percentuali delle entrate turistiche sono in calo.48
2.3.1 Harry Potter and the Magic of Britain Il primo caso di successo cinematografico che viene sfruttato da Visit Britain come mezzo promozionale per il marketing turistico è quello della serie cinematografica che narra le avventure del giovane mago inglese Harry Potter. Caso divenuto ormai di enorme successo a livello mondiale, ha inizio già nel 1997 grazie all'estro creativo di Joanne Rowling, scrittrice inglese che si firma con lo pseudonimo J. K. Rowling, che ne immagina e ne scrive le avventure in una serie di romanzi fantasy suddivisa in sette volumi. Pubblicati dalla casa editrice inglese Bloomsbury dal 1997 al 2008, i sette volumi narrano le avventure di Harry Potter, e, precisamente,ogni volume si riferisce a un anno della sua vita dagli undici ai diciassette anni.
47
F. di Cesare, G. Rech, Le produzioni cinematografiche, il turismo, il territorio, Roma, Carocci Editore,2007. 48 Ibidem.
27
Si calcola che siano oltre 450 milioni le copie totali vendute in tutto il mondo di quest'opera tradotta in oltre settanta lingue.49 Nel novembre 2001 il piccolo mago compare per la prima volta negli schermi cinematografici mondiali grazie alla casa di produzione cinematografica e televisiva statunitense Warner Brothers Entertainment Inc. che ne acquista i diritti cinematografici e, con la collaborazione dell'autrice per quanto riguarda le scenografie, riproduce i sette volumi in otto film: •
Harry Potter e la Pietra Filosofale (titolo originale: Harry Potter and the Sorcerer's Stone), diretto da Chris Columbus e per la sceneggiatura di Steven Kloves, viene trasmesso per la prima volta nelle sale cinematografiche di Gran Bretagna e Stati Uniti nel novembre 2001;
•
Harry Potter e la Camera dei Segreti (titolo originale:Harry Potter and the Chamber of Secrets), diretto ugualmente da Chris Columbus e per la sceneggiatura di Steven Kloves, viene trasmesso in anteprima nelle sale statunitensi il 15 novembre 2002;
•
Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban (titolo originale: Harry Potter and the Prisoner of Azkaban) viene distribuito in contemporanea mondiale il 4 giugno 2004, viene diretto dal regista Alfonso Cuaròn accompagnato dallo sceneggiatore dei due episodi precedenti;
•
Harry Potter e il Calice di Fuoco (titolo originale: Harry Potter and the Goblet offire), diretto da Mike Newell e sceneggiato da Steven Kloves, viene distribuito nelle sale di Gran Bretagna e Stati Uniti a partire dal 18 novembre 2005;
•
Harry Potter e l'Ordine della Fenice (titolo originale: Harry Potter and the Orderof the Phoenix): nel quinto episodio della saga regista e sceneggiatore cambiano e vengono sostituiti, rispettivamente, da David Yates e Michael Goldenberg. Il 13 luglio 2007 viene trasmesso in anteprima nei cinema di Londra e, successivamente, in contemporanea mondiale l'11 luglio 2007;
•
Harry Potter e il principe mezzo sangue (titolo originale: Harry Potter and theHalf Blood Prince): la sceneggiatura del sesto episodio è nuovamente di Steven Kloves, mentre la regia è di David Yates. Il 15 luglio 2009 è nei cinema di Stati Uniti, Regno Unito e Italia; 49
B. Barnes, Millions of Muggles Propel Potter Film at Box Office, in The New York Times, 18 luglio 2011,http://www.nytimes.com/2011/07/18/movies/harry-potters-opening-weekend-breaks-boxoffice-records.html?_r=2&scp=3&sq=harry%20potter&st=cse Consultato agosto 2011
28
•
Harry Potter e i Doni della Morte, Parte I (titolo originale: Harry Potter and theDeathlyHallows, Part I) è basato sulla prima parte dell'ultimo romanzo della Rowling, secondo la regia di David Yates e la sceneggiatura ancora una volta di Steven Kloves, viene trasmesso nelle sale di Gran Bretagna, Italia e Stati Uniti il 19 novembre 2010;
•
Harry Potter e I Doni della Morte, Parte II (titolo originale: Harry Potter and theDeathlyHallows, Part II): medesima regia e sceneggiatura della prima parte per la traduzione cinematografica della seconda parte dell'ultimo episodio prodotto dalla Warner Bros che viene distribuito nelle sale cinematografiche il 13 luglio 2011.50 Il primo episodio della serie ha suscitato un notevole aumento di interesse verso
i luoghi in cui è stato girato il film. Visit Britain decide di sfruttare questo grande successo cinematografico per attivare una campagna di promozione turistica verso i luoghi che fanno da sfondo a queste magiche avventure: grazie al permesso rilasciato dalla Warner Brothers per poter utilizzare le immagini e i loghi del film per un anno, viene prodotta la prima Movie Map intitolata Harry Potter and the Sorcerer's Stone: Discover the Magic of Britain.
5Copertina Movie Map Harry Potter: Discover the Magic of Britain.51
50
http://www.comingsoon.it/Film/Database/, http://it.wikipedia.org/wiki/Harry_Potter Consultato agosto 2011 51 http://www.rampantscotland.com/features/bldev_harrypotter.htmConsultato agosto 2011
29
É la prima movie map dedicata a una singola produzione cinematografica, suggerendo al turista un percorso per conoscere il paese attraverso luoghi e attrazioni che, grazie al film, sono legate a un mondo magico e misterioso. Il tema della magia è, infatti, quello che si vuole seguire ed è sottolineato già dal titolo che lega appositamente tre elementi fondamentali: •
il titolo del film Harry Potter and the Sorcerer's Stone con lo stesso font utilizzato per la pellicola;
•
la parola “Magic” a richiamarne la linea principale del mistico e misterioso;
•
le parole “Discover” e “Britain”, che suggeriscono che questo è l'unico luogo in cui sia possibile scoprire direttamente e tangibilmente la magia che il film ha suscitato nella mente del potenziale turista. Le immagini scelte per la copertina evocano anch'esse il tema del viaggio e della
magia insieme: nello sfondo è ben visibile un treno, che è lo stesso che condurrà il maghetto a Hogwarts, la scuola di magia, e, come immagine principale, viene utilizzata proprio la figura di Harry Potter con i suoi bagagli in primo piano. All'interno della mappa sono menzionate località che coprono parte dell'Inghilterra e della Scozia, ossia otto delle principali location in cui sono state girate le scene e ben altri trentadue luoghi a esse collegate poiché evocano quello che vuole essere il tema principale del viaggio: tra queste si può citare il London Zoo e, precisamente, la sua zona dedicata ai rettili (Reptile House). Il luogo è chiaramente identificabile nelle scene iniziali del film (si riprendono, infatti, l'ingresso e l'interno). Al London Zoo si è verificato un aumento delle entrate turistiche negli anni 2002 e 2003 e, nonostante sia già meta di successo soprattutto per le scolaresche, risulta chiaro che il film abbia incrementato, anche se non di molto, il numero delle entrate.52 Sempre restando a Londra, di cui sono ripresi alcuni tra i più famosi panorami in ognuno degli episodi, la Movie Map suggerisce King's Cross Station (stazione metropolitana e ferroviaria situata nel quartiere di Camden Town) che, secondo la fantasia della Rowling sarebbe il punto di connessione tra il modo degli umani e il mondo dei maghi, e in particolare, il fantomatico binario 9 e ¾ al quale si può accedere solo se si passa attraverso un muro e dal quale parte il piccolo treno rosso a vapore che conduce il maghetto e i suoi amici alla scuola di magia di Hogwarts. Anche King's Cross Station è facilmente identificabile dallo spettatore sia grazie alle riprese 52
R. C. Provenzano, Al cinema con la valigia. I film di viaggio e il cineturismo, Milano, Franco Angeli, 2007
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panoramiche all'interno e all'esterno, sia perché nominata più di una volta dai protagonisti. Gli effetti provocati dal film sulle entrate turistiche sono praticamente impossibili da definire visto il continuo via vai di pendolari ma, recandosi presso i binari della stazione ferroviaria 9 e 10, si può notare che sul muro è stata apposta una targa con la scritta “Platform 9 ¾” e, sotto di essa, è stato sistemato un carrello per i bagagli che sembra attraversare il muro, proprio come nel film, ed è diventato ormai un dovere per cineturisti scattare una fotografia tenendo il cartello e simulando l'attraversamento del muro per raggiungere la magica stazione. Le altre destinazioni proposte sono quelle legate alla famosa scuola di magia e alle ambientazioni a essa collegate. Non è possibile visitare la scuola in un'unica tappa poiché questa è stata creata unendo diversi luoghi reali di Scozia e Inghilterra insieme a modifiche e adattamenti digitali creati negli studi cinematografici; la Movie Map ne specifica i luoghi promuovendone un itinerario che attraversa le due regioni della Gran Bretagna. Tra i luoghi indicati si vogliono citare il Christ Church College a Oxford, uno dei college costituenti l'Università di Oxford, fondato nel 1546, che ospita al suo interno la cattedrale della diocesi della città la quale è, allo stesso tempo, anche la cappella del collegio. L'antica costruzione è stata utilizzata per le riprese della grande sala mensa della scuola, in cui si riuniscono alunni e professori, e di scene girate su enormi scalinate modificate poi digitalmente. L'aumento dei turisti registrato al Christ Church College è, rispetto agli anni precedenti l'uscita del film di Harry Potter, circa del 30% e continua a restare stabile grazie alla continua promozione sia sul sito Internet di Visit Britain, sia sul sito ufficiale del college (Appendice 2). Un'altra tappa indicata dalla Movie Map è quella del AlnwickCastle, situato nell'omonima città di Alnwick, nella regione inglese del Northumberland, al confine con la Scozia. La stessa struttura e le grandi verdi distese intorno a essa sono state rese famose grazie al Quidditch, fantomatico sport dei maghi. Nel sito ufficiale del castello (Appendice 2) sono tutt'ora indicati vari tipi di tour che propongono, inoltre, sia la possibilità di essere fotografati vestendo i panni dei protagonisti sia quella di partecipare a fantomatiche lezioni di magia. Le presenze turistiche al castello sono triplicate negli anni successivi all'uscita del primo film: se i visitatori annuali nel 2000 erano 52,208, nel 2002 sono decisamente aumentati, raggiungendo il numero di 139,428. Sono tanti altri i luoghi segnalati dalla mappa e, in generale, si può affermare che ognuno di essi ha subito, in un modo o nell'altro, un incremento delle entrate 31
turistiche. Purtroppo il raggiungimento del successo di questa Movie Map non è stato semplice e ciò è dovuto soprattutto ai limiti imposti dalla Warner Brothers riguardo l'utilizzo dei loghi e delle immagini (è stato concesso, si ricorda, un permesso di utilizzo valido solo per un anno) e riguardo la promozione in sé che doveva essere limitata ad una distribuzione verso il mercato estero: la mappa è stata, infatti, distribuita in soli 27 uffici internazionali del turismo britannico ed è stato possibile scaricarla dal sito ufficiale di Visit Britain solo per un breve periodo nel 2002.53 Il successo mediatico della saga di Harry Potter si è mantenuto per ben dieci anni con un susseguirsi di episodi di grande fama e l'ente turistico britannico ha sempre continuato a controllare e fare ricerche riguardo gli impatti turistici sulle zone di interesse e, visti i risultati positivi raggiunti e mantenutisi stabili – o in aumento – grazie alle campagne di promozione cineturistica, ha continuato a mantenere attiva, trascorso il decennio, una grande campagna promozionale a favore di tutte le location. Ad oggi, sul portale Internet ufficiale di Visit Britain vi è proprio una sezione speciale dedicata al fenomeno Harry Potter e, in occasione della proiezione nell'anno corrente dell'ultimo episodio della saga - Harry Potter and the Deathly Hallows, Part II - che ha stabilito il record di incassi già nella prima settimana, e, di conseguenza, del decimo anniversario, si propone: •
Top 10 Harry Potter Locations, in cui si elencano dieci location tra Scozia e Inghilterra con relativi cenni storici, geografici e culturali e con relative parti dei film in cui questi luoghi si possono vedere solo da lontano. Immediatamente prima di elencare le località il sito invita direttamente il potenziale turista
“To celebrate the UK release of Harry Potter and the Deathly Hallows we’ve put together 10 of our favourite Harry Potter filming locations. Everyone's favourite teen wizard has appeared at various places all over Britain so jump on your broomstick and discover the magic…”54
•
Harry Potter Walking Tour of London tramite cui è possibile visitare alcune delle location di Londra
con una guida esperta sia riguardo la saga
cinematografica sia riguardo la capitale. Il LondonWalk si trova come spazio pubblicitario nei portali internet più cliccati (Appendice 2). 53
S. Roesch, Aspects of Tourism. The experiences of film location tourists, Channel View Publications, 2009, p.34 54 http://www.visitbritain.com/en/Travel-tips/Britain-for-kids-and-families/Top-10-Harry-Potterlocations.htm Consultato agosto 2011
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“The tour is a great mix of actual locations in the films and sights that inspired the original Harry Potter books as well as plenty of other fascinating London trivia. But it’s the guide's bottomless knowledge and sense of fun that make the tour really worth doing.”55
•
Harry Potter Chauffeur Tour of London: tour di tre ore con guida e autista privati proposto da Visit Britain in collaborazione con Celebrity Planet è disponibile sia nella sezione shop sul sito internet dell'ente britannico sia sul sito ufficiale del Celebrity Planet. Su entrambi i siti si può prenotare direttamente la piccola escursione, si hanno a disposizione tutte le informazioni necessarie (inclusi i costi del biglietto per adulti e ragazzi) e i contatti del tour operator per ulteriori informazioni.56
2.3.2 Le Movie Map dopo Harry Potter: la struttura ricorrente Nonostante i limiti riscontrati nella distribuzione della prima movie map dedicata esclusivamente a un solo film, Visit Britain ha continuato a utilizzare le movie map come mezzo di promozione turistica principale nel settore cineturistico: le scelte compiute con il lancio della campagna focalizzata su Harry Potter con il tema della magia continuano oggi a fungere da binario guida per le iniziative messe in atto nel settore cineturistico. ElliotFrisby, addetto stampa dell'ente, ha affermato che il cineturismo è uno dei principali fattori ad aver aiutato la ripresa del turismo in Gran Bretagna.57 È chiaro, quindi, che il territorio che vive in prima persona la presenza più o meno intensa di produzioni filmiche tragga una serie di benefici, sia di tipo economico, ma anche e soprattutto di immagine e notorietà derivanti dal tipo di prodotto audiovisivo che il territorio stesso andrà a raccontare. Visit Britain, grazie anche ai dipartimenti dedicati esclusivamente al movietourism, utilizza una chiara strategia che consiste nel pianificare in anticipo – rispetto al lancio ufficiale di film girati in Gran Bretagna e con tematiche attinenti – azioni come il lancio di Movie Map o di siti Internet promozionali. L'acquisizione di procedure specifiche permette di velocizzare e, soprattutto, massimizzare i rapporti con 55
http://www.visitbritainsuperblog.com/2011/06/harry-potter-london-walk/ Consultato agosto
2011 56
http://www.visitbritainshop.com/world/tours/city-sightseeing-tours/product/harry-potterslondon.html Consultato agosto 2011 57 R. C. Provenzano, Al cinema con la valigia. I film di viaggio e il cineturismo, Milano, Franco Angeli, 2007.
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le case di produzione cinematografiche detentrici dei diritti e di mantenere un canale di comunicazione sempre aperto con le Film Commission. Attraverso scelte indirizzate verso un tipo di produzioni che possano dare un contributo positivo all'immagine del territorio e che possano attrarre, di conseguenza, flussi turistici, le Movie Map che gli enti britannici sviluppano negli ultimi anni hanno caratteristiche chiare e ben definibili e la loro distribuzione non è limitata: essendo distribuite gratuitamente negli uffici turistici nazionali e internazionali ed essendo scaricabili online, sono alla portata di tutti. Analizzando un campione di movie maps prodotte da Visit Britain, Film London e dagli altri enti, si deduce che vi siano delle caratteristiche comuni: •
copertina o facciata principale: viene realizzata utilizzando come sfondo un fotogramma del film che riprende una scena madre o addirittura la stessa immagine del DVD; il titolo che si sceglie di dare alla Movie Map è esattamente lo stesso del film; nella copertina sono presenti, inoltre, i loghi delle agenzie/enti che hanno collaborato alla sua produzione;
•
interfaccia grafico che si adatta con colori e font che risaltano la linea che si vuole seguire nel proporre il viaggio, risaltando temi come, ad esempio, quello dell'avventura, del romanticismo, della magia;
•
auto-presentazione degli enti/agenzie che hanno prodotto la Movie Map: vengono fornite piccole informazioni generali e sito Internet di riferimento, citando – e allo stesso tempo promuovendo – altre Movie Map prodotte in precedenza o anticipando la produzione di nuove Movie Maps;
•
presentazione del film: si introduce il film attraverso una piccola trama – in cui vi sono riferimenti espliciti al luogo di produzione – e una piccola descrizione dei personaggi con forte utilizzo di aggettivi positivi, si elencano quindi attori protagonisti, regia e produzione;
•
Invito esplicito a visitare i luoghi del film attraverso l'utilizzo di imperativi (come, look, enjoy, discover, jump, visit, ecc.);
•
mappa: una vera e propria mappa i cui è indicato ogni luogo e in cui, nella legenda di riferimento sono indicati: piccoli cenni storici o culturali; informazioni pratiche perché lo si possa raggiungere facilmente; Sito Internet per ulteriori informazioni; suggerimenti riguardo i mezzi di trasporto in modo
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tale che il turista possa intraprendere il viaggio anche senza agenzie intermediarie e scegliere quindi da se le mete da visitare; •
le immagini inserite nella sezione interna sono fotogrammi della pellicola: si tratta di foto in cui sono compresenti personaggi e panorami, identificabili o no, che sono presenti nella mappa e quindi tutti raggiungibili dal turista;
•
“Did you know?”: sezione dedicata a curiosità sul film durante le riprese: in ogni curiosità citata si fa riferimento a un luogo, sottolineando il fatto che vi è stato girato anche qualche altro film e sponsorizzando, di conseguenza, la movie Map o il Sito Web di riferimento;
•
sponsorizzazione di ristoranti, pub, alberghi, taxi, ecc. che si trovano nelle vicinanze delle location proposte.58
2.4 L'evolversi della promozione: l'uso di nuove risorse tecnologiche Il lavoro di promozione nel settore del movie tourism non si limita alla sola produzione delle sopraccitate Movie Map – nonostante queste siano il mezzo principale avendo raggiunto un enorme successo incuriosendo e accompagnando turisti di tutte le età – ma si spinge ben oltre, utilizzando le nuove tecnologie e sfruttando ogni sito Internet possibile (Appendice 2). Nei portali che accompagnano le Movie Map, alla voce “mappa”, non si trova una semplice cartina come quella cartacea, bensì la mappa di Google Earth: software distribuito gratuitamente dalla società Google Inc., permette di visualizzare fotografie aeree e satellitari della terra con un dettaglio molto elevato59 e, in questo caso, offre indicazioni stradali aggiornate e suggerimenti pratici. Locandine digitali (tra le quali, per esempio, Harry Potter London Walk o Celebrity Tour of London) occupano gli spazi pubblicitari di siti Internet di grande importanza come You Tube: proprietà anch'esso della società Google Inc., consente la condivisione di video ed è, dopo il Social Network Facebook e dopo Google stesso, il
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Per la stesura di questo paragrafo sono state studiate le seguenti Movie Map: Movie Map King Arthur – Rule Your Destiny (http://www.enjoyengland.com/); Pride and Prejudice Movie Map (http://www.visitprideandprejudice.com/); Bridget Jones – the Edge of Reason Movie Map; Closer Movie Map; Match Point Movie Map; The Mother Movie Map; Love Actually Movie Map; Thunderbirds Movie Map (http://filmlondon.org.uk/). Siti consultati settembre 2011 59 http://it.wikipedia.org/wiki/Google_Earth Consultato settembre 2011
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terzo sito più visitato al mondo.60 Attraverso questo semplice spazio pubblicitario è possibile, con un solo click, essere trasferiti direttamente alla Web Page da cui prenotare il viaggio e ricevere direttamente a domicilio il voucher di conferma. Il già menzionato Social Network Facebook è ugualmente utilizzato in questa grande campagna: la stessa Visit Britain ha una pagina ufficiale dedicata esclusivamente al cineturismo chiamata Love UK Film and TV:
“A genius British comedian is on the hunt for a rare diamond. No, wait: a single girl who is constantly tallying her alcohol and chocolate units falls for her boss. Wait a second...a boy wizard graduates wizarding school. Maybe it's a suave secret agents fighting the bad guys. Or, the employees of Wernham Hogg (where "life is stationery") get caught up in daily intrigue around the office. […] If you love British movies and TV, this is the place to get the latest news and how to see the locations that characters like Bond and Harry Potter made famous.”61
La pagina è gestita dall'ente britannico ed è aggiornata giornalmente riguardo nuove produzioni cinematografiche, tour, congressi e manifestazioni ed è condivisa da 54.625 persone che utilizzano il Social Network.62 L'ultima trovata pubblicitaria di Visit Britain in questo settore raggiunge addirittura telefoni e palmari di ultima generazione proponendo un'applicazione chiamata “British Film Locations”.
“Visit the “Best of British” film locations! Find and photograph the most iconic British locations in cinematic history. This application will not only map out the most famous film scenes around your Google maps locations, it will allow you to search by film title so you can discover an entire Great British film tour whether you're looking for Harry Potter's Hogwarts or one of the Braveheart battlefields. Each film location is accompanied by a detailed synopsis and description of how to find it.”63
Sembra quasi che utilizzando questa tecnologia si sia riadattata e migliorata notevolmente la Movie Map pubblicata nel 1996 che tentava di dare un quadro generale del fenomeno ma che, per cause logistiche, non era in grado di descrivere un fenomeno di così ampia portata. L'applicazione è introdotta con il logo di Visit Britain e,
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http://it.wikipedia.org/wiki/YouTube Consultato settembre 2011 http://www.facebook.com/loveUKFilmandTV Consultato settembre 2011 62 Ibidem. 63 http://itunes.apple.com/us/app/british-film-locations/id341442910?mt=8 Consultato settembre 61
2011
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immediatamente, si apre la schermata principale dalla quale si può accedere a due categorie: quelle dedicata ad una “consultazione rapida” delle location (in Gran Bretagna) più vicine al luogo in cui ci si trova al momento della consultazione; all'elenco “A-Z List Movies”, lista di tutti i film girati nel Regno Unito con relativa breve trama, immagini e mappa di Google Earth per quanto riguarda le location.64
64
Ibidem.
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Capitolo 3 3.1 Produzioni cinematografiche e territorio Cinema e territorio sono legati da una componente turistica già prima della nascita del film, da quando, cioè, una casa di produzione sceglie di utilizzare paesaggi reali e significativi oltre alle riproduzioni negli studi cinematografici. Nel momento in cui si compie questa scelta si apre per il territorio di interesse un ampio ventaglio di opportunità: cast e troupe, avendo la necessità di stabilirsi nel luogo per un dato lasso di tempo per poter effettuare le riprese, avanzano una serie di richieste dovute a esigenze professionali che territorio e aziende locali devono essere in grado di soddisfare e, da questa capacità poi, si potrà determinare la portata delle ricadute che questo tipo di domanda può generare. I primi incrementi riscontrabili dal punto di vista turistico sono quelli dati dal fatto che cast e troupe utilizzano i principali servizi in loco quali, per esempio, alberghi, mezzi di trasporto privati e non, convenzioni con società di catering e ristoranti ecc., dando un primo contributo, quindi, all'economia locale. L'arrivo della produzione sul luogo può, inoltre, generare varie opportunità occupazionali, anche se a tempo determinato, per un certo numero di persone locali: si passa, infatti, dall'assunzione di personale sia per ruoli per i quali non sono necessari livelli di competenza elevati (quali, ad esempio, comparse), all'assunzione per ruoli più rilevanti come, per esempio, location manager, tecnici, autisti ecc. Un secondo tipo di vantaggio – analizzato nella prima sezione – è quello dato dalla stessa produzione filmica che, proiettando luoghi facenti parte di un plot su un grande schermo, ha la capacità di suscitare nello spettatore un certo grado di curiosità e di poter rendere – nel caso si tratti di un film di grande successo – famosi dei luoghi che prima non godevano dello stesso grado di notorietà. Un terzo tipo di vantaggio è quello successivo o contemporaneo all'uscita del film ed è dato da un'adeguata campagna che promuova i territori utilizzati durante le riprese e che renda possibile agli spettatori il trasformarsi in cineturisti, di poter, quindi, avere un riscontro tangibile dei luoghi visti sul grande schermo e di poter usufruire di servizi e informazioni adeguati una volta recatisi in loco. In questa fase, quindi, le
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aziende turistiche locali devono comprendere e analizzare se il film possa far scattare una molla nello spettatore che lo porti ad acquistare il prodotto-viaggio o se possa rafforzare una volontà manifestatasi a prescindere dalla visione della pellicola: in entrambi i casi è opportuno sfruttare la situazione affinché se ne possano acquisire i relativi benefici (sia in termini di notorietà dati dal passaparola, sia in termini di entrate turistiche). La produzione di un film in un determinato luogo può quindi arrecare dei vantaggi in tre fasi principali: durante la fase di produzione, durante la fase di proiezione e, infine, durante un'ultima fase che può protrarsi nel tempo. Nell'insieme si può affermare che per un territorio si tratta di una grande opportunità che, se sfruttata al meglio, può offrire un notevole contribuito da molteplici punti di vista. Il docente Di Cesare riassume così il ventaglio di vantaggi: •
impatti diretti, indiretti e indotti di tipo economico;
•
contributo all'occupazione;
•
spinta alla microimpresa (che rimanda e contribuisce ai primi due).65 In questa sezione si vuole analizzare il panorama cineturistico nella regione
Sardegna in particolare, proponendo un metodo di promozione ispirato a quello britannico.
3.2 Possibile applicazione del modello promozionale anglosassone in Sardegna 3.2.1 Il turismo in Sardegna Dal punto di vista istituzionale la Regione Autonoma della Sardegna, secondo quanto sancito dall'articolo 116 della Costituzione del 1948, è una regione italiana a Statuto speciale. Quest'ultimo, approvato con legge Costituzionale nel 26 febbraio 1948, prevede che la Regione Sardegna possa legiferare in maniera esclusiva su alcune materie, inclusa quella turistica, senza dover attendere la normativa di tipo statale.66
65
F. di Cesare, G. Rech, Le produzioni cinematografiche, il turismo, il territorio, Roma, Carocci Editore,2007. 66 M. Deiana, V. Corona – Università degli Studi di Cagliari, centro ricerche sul turismo, Manuale di Legislazione turistica della Sardegna, Edizioni AV di Antonio Valveri, Cagliari, 2006
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La posizione strategica al centro del Mediterraneo ha favorito, sin dall'antichità, l'interesse di grandi potenze coloniali cosicché l'isola vide il susseguirsi di diverse dominazioni: dai Punici ai Genovesi fino agli Spagnoli, tutti hanno lasciato le loro tracce culturali, tradizionali, architettoniche e ciò rende tuttora la Sardegna, unitamente al suo valore intrinseco, un'isola ricca di potenzialità. La Sardegna è una destinazione turistica nota, al giorno d'oggi, a livello internazionale soprattutto grazie alla zona della costa nord-orientale. Questo territorio, che era prevalentemente disabitato fino alla prima metà del XX secolo, con la creazione da parte del principe ismaelita Aga Khan IV – e soci – del Consorzio Costa Smeralda nel 1962, mirato alla creazione di insediamenti turistici, è oggi meta prediletta di magnati dell'industria e di celebrità del mondo dello spettacolo. Grazie alla nascita del consorzio è stata introdotta nella zona una cultura del lavoro prima sconosciuta67 e ignorata e si può oggi affermare che gli effetti siano stati prolungati nel tempo in un continuo crescendo, facendo sì che l'intera isola fosse conosciuta a livello mondiale. La Sardegna non è, però, solo quella resa celebre dalle immagini della Costa Smeralda, è molto di più: “il silenzio, gli spazi, il verde della campagna e della montagna, il senso di una vita naturale e umana semplice e a tratti anche severa”68, tutti aspetti che rendono l'isola colma di opportunità e, soprattutto, meritevole di essere conosciuta sotto ogni aspetto. Le autorità regionali si impegnano nel promuovere la Sardegna come destinazione turistica per tutte le stagioni. Nonostante siano le coste sopraccitate a richiamare il maggior numero di visitatori – motivati dalla classica vacanza estiva, l'isola offre altri tipi di vacanza che vanno dall'esplorazione delle zone interne ancora inviolate e ricche di storia, al silenzio di spiagge ancora incontaminate. In generale, la promozione turistica dell'isola è competenza dell'Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna che delega altre competenze nel settore, quali la classificazione di esercizi ricettivi, la gestione delle professioni turistiche e delle agenzie di viaggi, a Comuni e Province.69
67
D. Garwood, Sardegna, Torino, Guide ETD/Lonely Planet, 2009, p. 179 M. D'Innella, Sardegna: Cagliari e il golfo degli Angeli, le coste della Gallura, Barbagie e Gennargentu, Guide d'Italia – Touring Club Italiano, 2002, p. 17 69 M. Deiana, V. Corona – Università degli Studi di Cagliari, centro ricerche sul turismo, Manuale di Legislazione turistica della Sardegna, Edizioni AV di Antonio Valveri, Cagliari, 2006 68
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Con la legge regionale n. 4 dell'11 maggio 200670 si istituisce l'agenzia governativa regionale Sardegna Promozione avente l'obiettivo di favorire il turismo verso l'isola, di incrementare la quota di esportazione dei prodotti tipici sardi all'estero e, in collaborazione con altri soggetti e agenzie, di promuovere l'immagine unitaria della Sardegna coordinando programmi di marketing territoriale.
3.2.2 Sardegna, cinema e turismo Il rapporto tra la Sardegna e il cinema inizia già poco dopo la nascita del cinema stesso: nel 1899 furono gli stessi fratelli Lumière, attraverso il regista Francesco Felicetti, a girare cinque cineattualità (intitolate Voyage du Roi Humbert Ier en Sardaigne) che raccontano il viaggio in Sardegna del sovrano Umberto I e della Regina Margherita.71 Da quell'anno in poi iniziarono ad aprirsi le porte del cinema per l'isola per arrivare, al giorno d'oggi, a un'ampia gamma di produzioni televisive, pubblicitarie e cinematografiche. Numerose pellicole e documentari consolidano l'immagine del paradiso vacanziero della Costa Smeralda, mentre altri prodotti cinematografici raccontano la natura selvaggia dell'interno: tutti in un modo o nell'altro narrano il piccolo mondo-isola in tutte le sue sfaccettature. Già dagli anni sessanta vengono filmate due tipologie di film, in particolare i cosiddetti “film da spiaggia”72, che raccontano il cambiamento dell'isola come meta turistica universalmente apprezzata, e i film di denuncia, che raccontano la mentalità del tempo, il banditismo e i rapimenti; due generi opposti che si mescolano per anni. Un esempio appartenente alla prima categoria è quello di Vacanze sulla Costa Smeralda (1968), diretto da Ruggero Deodato, che racconta un'accanita concorrenza tra due proprietari alberghieri, per arrivare, nel 1998, al film Paparazzi (per la regia di Neri Parenti) che racconta la Costa Smeralda come “teatro consacrato dei riti vacanzieri dei vip veri e, soprattutto, aspiranti tali”73. Ancora nelle coste presso Porto Cervo vengono girate alcune scene di James Bond, La Spia che amava (1977) e, sempre intorno a quegli anni, un grande nome come quello di Alberto Sordi, nel film a episodi Le Coppie (1970), racconta a suo modo il lusso della vita nella zona.
70
Ibidem. http://www.sardegnacultura.it/argomenti/cinema/ Consultato ottobre 2011 72 G. Martini, T. Kezich, I luoghi del cinema, Guide Cultura – Touring Club Italiano in collaborazione con Cinecittà Holding, 2006, p. 286 73 Ibidem p. 287 71
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Appartenenti alla categoria opposta sono esempi come Banditi a Orgosolo (1961) per la regia di Cesare De Seta: gli attori sono non professionisti, addirittura pastori e abitanti del luogo, e il film racconta la storia di uno di essi che, ricercato dalla polizia perché costretto a ospitare tre banditi, diventa egli stesso un fuorilegge. Un altro esempio che racconta la mentalità e la Sardegna dei tempi andati è dato da Padre Padrone (1977), per la regia di Paolo e Vittorio Taviani, tratto dall'omonimo romanzo autobiografico di Gavino Ledda. Il film, vincitore della Palma d'Oro a Cannes con una giuria presieduta da Roberto Rossellini, racconta la Sardegna degli anni quaranta in cui un ragazzino, obbligato da suo padre, è costretto ad abbandonare la scuola per occuparsi del gregge nei pascoli; solo con il reclutamento nell'esercito, una volta cresciuto, riuscirà a liberarsi da questa oppressione. Tra gli esempi più moderni si può citare Questo Piccolo Grande Amore (1993) che, raccontando la classica storia d'amore giovanile, denuncia – anche se in maniera “leggera” – l'aspetto dei sequestri. Una terza categoria è quella invece che racconta i luoghi incontaminati dell'isola, liberandola dalla criminalità ma anche dalla frivolezza, inscenando naufragi come su un'isola deserta. La regista Lina Wertmüller, con Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974), racconta amori, passioni e differenze sociali con spiagge e luoghi ancora selvaggi che fanno da sfondo alla narrazione. Nel 2002 il regista americano Guy Ritchie, con la collaborazione della cantante Madonna e di Adriano Giannini quali attori protagonisti, produce, negli stessi luoghi, il remake della pellicola della Wertmüller, intitolandolo Swept Away: Travolti dal Destino, che si rivelò, però, un completo fallimento. Un altro esempio è Black Stallion (1979): finanziato da Francis Ford Coppola, racconta la storia, colma di buoni sentimenti, di un ragazzino dodicenne che si salva da un naufragio aggrappandosi al dorso di uno stallone purosangue; nasce così e si sviluppa un rapporto di una grande amicizia colma di avventure.74 “Che si tratti di spiagge o delle zone interne, la Sardegna offre set e ambientazioni naturali ideali per qualsiasi tipo di produzione. Il clima, mite e temperato tutto l'anno, fa dell'isola un luogo ideale dove girare in tutte le stagioni.”75
74
L. Caravano, Le spiagge della Sardegna: Ciak, si gira!, 2006, http://www.sardegnaturismo.it/documenti/1_39_20060829104822.pdf Consultato ottobre 2011 75 http://filmcommission.regione.sardegna.it/produzioni/ Consultato ottobre 2011
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“La Regione Autonoma della Sardegna riconosce il cinema quale mezzo fondamentale di espressione artistica, di formazione culturale, di comunicazione e rilevante strumento di crescita sociale ed economica e ne promuove lo sviluppo e le attività connesse.”76
Le politiche regionali della Sardegna prevedono strumenti per la promozione e lo sviluppo delle attività cinematografiche regolandoli con la legge regionale del 20 settembre 2006 n. 15 la quale istituisce due importanti strutture: •
la Cineteca Regionale Sarda, centro di documentazione audiovisiva, con il compito di conservare e diffondere la memoria audiovisiva della Sardegna, rendendo tutto liberamente consultabile;
•
la Sardegna Film Commission, gestita da un'associazione senza scopo di lucro cui fanno parte la Regione (come socio di maggioranza), enti locali e soggetti pubblici e privati, che ha lo scopo di attrarre produzioni cinematografiche verso l'isola, mettendo a disposizione assistenza gratuita in tutte le fasi di sviluppo del progetto. Collaborando con i Comuni, la Sardegna Film Commission offre una serie di
servizi, specificati all'art. 2 della legge sopraccitata, tra cui: •
fornire informazioni e facilitazioni logistiche e organizzative alle produzioni; promozione di opere cinematografiche che valorizzino l'immagine e la
conoscenza della Sardegna; •
collegamento tra la produzione e le professionalità locali;
•
supporto per le pratiche relative alla realizzazione delle riprese e in particolare il disbrigo di pratiche inerenti a permessi per l'utilizzo di aree, edifici pubblici, ambienti di pregio paesaggistico-culturale.77 La Film Commission ha inoltre istituito una banca dati che raccoglie le
informazioni relative a tutti i servizi offerti dalla Regione, in modo da poter fornire un servizio di consulenza adeguato e veloce alle produzioni nazionali e internazionali perché queste non abbiano difficoltà nel reperimento delle informazioni necessarie. L'agenzia mette inoltre a disposizione un database online, sul Sito Internet ufficiale, in cui sono disponibili tutte le location ideali, tutte accompagnate da una scheda descrittiva che contiene tutte le informazioni principali. Il database è aggiornato continuamente e si
76
http://www.regione.sardegna.it/j/v/80?v=2&t=1&c=2133&s=29288Legge regionale 20 settembre 2006, n. 15, art.1 comma 1. Consultato settembre 2011 77 Ibidem.
43
può usufruire di una consultazione libera e del permesso di poter scaricare le immagini relative ai luoghi.78
3.3 Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto In questa sezione si illustreranno gli aspetti salienti del film Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto di L. Wertmüller. Il film è stato scelto come esempio utilizzabile per la produzione di una Movie Map perché narra luoghi dell'isola senza stereotiparli, mostrandone la vera essenza a oggi ancora incontaminata.
3.3.1 La trama Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto è un film del 1974 scritto e diretto dalla regista italiana Arcangela Felice Assunta Job Wertmüller von Elgg Español von Brauchich, nota semplicemente come Lina Wertmüller.
6Copertina del DVD Travolti da un Insolito Destino nell'Azzurro Mare d'Agosto.79
“Raffaella Pavoni Lanzetti, moglie di un ricchissimo industriale milanese, con alcuni amici si sta godendo una crociera al largo della Sardegna su di una lussuosa barca. Prepotente, snob, piena di sé, non s'avvede quanto il suo atteggiamento e le sue conversazioni contengano d'offensivo nei riguardi della proletaria ciurma in cui a schiumare di rabbia repressa c'è un certo Gennarino Carunchio, siciliano, comunista, 78
http://filmcommission.regione.sardegna.it/servizi/ , Consultato settembre 2011 dal DVD Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, Copyright: Medusa Distribuzione s. r. l. , distribuito da MEDUSA VIDEO S. p. A 79
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caratteraccio. Usciti soli su di un gommone, Raffaella e Gennarino finiscono su di un'isola deserta. La disperata situazione offre al maschio proletario il destro per capovolgere la situazione e vendicare secoli di angherie schiavizzando l'altezzosa industriale, che, passando dalla rabbia alla paura e all'incanto, cade persino nell'amore. Il ritorno al continente ristabilisce le distanze: Raffaella viene fagocitata (con qualche sterile rimpianto) dal sistema; Gennarino tornerà a portare la valigia alla corpulenta madre dei suoi figli.”80
La regista mette in scena la netta opposizione tra due classi sociali ben distinte: da una parte i ricchi borghesi che, discutendo tutto il tempo della loro fede politica (per la maggior parte di essi, ironicamente, quella comunista), esigono di essere serviti e riveriti dai marinai; dall'altra parte l'equipaggio dello yacht che, nella sua condizione di schiavitù, cova profondi desideri di rivalsa ma è costretto, allo stesso tempo, a subire angherie e capricci dei ricchi affittuari. Questa opposizione/rivalità è focalizzata nei due protagonisti, Gennarino Carunchio (Giancarlo Giannini) e Raffaella Pavoni Lanzetti (Mariangela Melato): il marinaio, continuamente denigrato dalla donna che nonostante ciò ne pretende i servigi, è costretto a inghiottire l'amaro boccone continuando a compiere il suo lavoro. Queste differenze di status sociale sono messe in evidenza anche dalle inquadrature: Gennarino, dal basso delle cucine, sfoga, di nascosto ma con un linguaggio colorito, la sua repressione; dall'altro lato Raffaella, dai piani alti della barca sdraiata a prendere il sole, a discutere con il suo atteggiamento da snob. Dopo il naufragio, trovandosi in un luogo deserto in cui la società e le sue implicazioni del tempo vengono a mancare, le differenze sociali tra i due non contano più: il marinaio e la borghese sono privati del loro status, diventando semplicemente un uomo e una donna. In questo contesto, che pare essere, inizialmente, paritario, Gennarino mette in atto la sua vendetta ribaltando la situazione: ricorrendo addirittura a metodi e linguaggi brutali e violenti, il marinaio esige una totale sottomissione della donna, pretendendo persino che si innamori di lui. Il titolo stesso, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto indica che passione e, poi, amore siano reciproci e siano indotti da quel piccolo paradiso terrestre. Sarà il ritorno alla civiltà, però, a mettere alla prova questo amore: nonostante i due protagonisti si siano promessi di continuare il loro sogno romantico, sono le barriere che li separavano all'inizio del film a separarli definitivamente, anche se con qualche cenno di rimpianto. 80
http://www.comingsoon.it/Film/Scheda/Trama/?key=15565&film=Travolti-da-un-insolitodestino-nell-azzurro-mare-d-agosto Consultato novembre 2011
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3.3.2 Le location “...cercare, trovare posti, lasciarsi abbracciare, andarci dentro. […] abbiamo girato un po' tutte le isole del Mediterraneo e poi l'abbiamo trovato nella magica Sardegna […] tutta un'avventura meravigliosa!”81 “[...] molti hanno girato in quell'isola, ma non è mai stata così bella!”82
Le scene sono state filmate in più spiagge del Golfo di Orosei, lungo le coste orientali dell'isola: nonostante possa sembrare che la trama si svolga in un unico luogo, sono le spiagge di Cala Luna, Cala Fuili e Capo Comino, unite nel montaggio, a creare un unico scenario. La scena finale è stata invece filmata nel porto di Arbatax.83 Situata nel comune di Dorgali, in provincia di Nuoro, la spiaggia di Cala Luna (il cui nome deriva dalla sua forma a spicchio di luna) è un arenile di sabbia e ciottoli di un colore chiarissimo con alle spalle un boschetto di oleandri rosa e un piccolo corso d'acqua dolce. La spiaggia è lunga circa settecento metri e larga duecento ed è come abbracciata da un maestoso roccione, Su Masongiu, spettacolare sia per l'altezza sia per gli enormi blocchi che, precipitando sul mare, hanno dato vita alla Punta Lastroni.84 Il verde della vegetazione e la sabbia chiarissima, insieme alle ombre create dallo strapiombo, fanno sì che, con i raggi del sole, si creino nell'acqua splendidi giochi cromatici che vanno dal verde smeraldo all'azzurro cristallino. Nella parete rocciosa sono presenti sei grottoni che si aprono sulla spiaggia e, raggiungibili solo via mare a circa sei chilometri di distanza, si trovano le Grotte del Bue Marino. Cala Luna è raggiungibile via mare sia tramite imbarcazioni da diporto sia tramite battelli che partono dal piccolo porto di Cala Gonone o dalla spiaggia della Marina di Orosei; via terra, invece, è raggiungibile tramite piccoli sentieri di percorribilità un po' complicata, come, per esempio, quelli che partono da Cala Fuili o da Baunei. Nonostante ormai sia divenuta meta turistica di pregio, dotata anche di un piccolo punto di ristoro e 81 Intervista a Lina Wertmüller di Marco Spagnoli dal DVD Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, Copyright: Medusa Distribuzione s. r. l. , distribuito da MEDUSA VIDEO S. p. A. 82 Intervista a Mariangela Melato di Marco Spagnoli dal DVD Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, Copyright: Medusa Distribuzione s. r. l. , distribuito da MEDUSA VIDEO S. p. A 83 L. Caravano, Le spiagge della Sardegna: Ciak, si gira!, 2006,http://www.sardegnaturismo.it/documenti/1_39_20060829104822.pdf Consultato ottobre 2011 84 http://www.dorgali.it/turismo.php?op=calaluna&id=29 Consultato novembre 2011
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dell'opportunità di effettuare immersioni subacquee, Cala Luna mantiene la sua bellezza naturale e incontaminata.85 Distante solo pochi chilometri dal centro abitato di Cala Gonone, si trova il piccolo arenile Cala Fuili. Circondata da una foresta di oleandri e lentischi e di semplice accesso grazie a una scalinata ricavata nella parete rocciosa, la piccola spiaggia è composta da un fondo di ghiaia chiara e grossa e sabbia bianchissima. Cala Fuili è facilmente raggiungibile sia in barca o gommone sia a piedi o in auto e, nonostante la presenza di un piccolo parcheggio nelle vicinanze, non sono presenti servizi e infrastrutture di nessun tipo, restando, quindi, un angolo ancora selvaggio reso splendido dai colori delle acque e della natura. Le spiagge di Capo Comino, situate nel comune di Siniscola, in provincia di Nuoro, si estendono per diversi chilometri e sono caratterizzate da acque limpide e sabbie bianche e finissime con scogli sparsi tra i quali, raggiungibile a nuoto o a piedi, Isola Ruja, di colore rosso, che crea ulteriori giochi di colore insieme all'azzurro del mare e al verde della natura. Alle spalle della spiaggia vi sono un piccolo stagno caratterizzato dalla presenza stagionale di fenicotteri rosa e aironi e l'unico sistema dunale della costa, le dune di Capo Comino, caratterizzate da sabbie bianche finissime e da bassi cespugli di ginepro. La spiaggia, facilmente raggiungibile seguendo le indicazioni stradali presenti nella zona, è inoltre dotata di un ampio parcheggio, di servizio bar e ristoro e nello specchio d'acqua antistante è possibile praticare immersioni subacquee e surf. Le spiagge si intrecciano continuamente durante la narrazione, apparendo come un unico paesaggio e rendendo, quindi, difficile comprendere che si tratta di luoghi distanti chilometri. Nel porto di Arbatax, frazione del comune di Tortolì nella provincia dell'Ogliastra, si filmarono le scene finali della pellicola. La piccola frazione marina è caratterizzata per la presenza di rocce di colore rosso nella zona del porto. Il piccolo borgo sorge ai piedi di un promontorio, noto come Capo Bellavista, sulla cui cima vi è un faro da cui è possibile ammirare uno spettacolare panorama. Sede di uno dei più importanti porti dell'isola, la prima nave arrivò ad Arbatax da Genova nel 1969 creando, da lì in poi, un'importante rete di collegamenti e diventando sede di porto e
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http://www.sardegnaturismo.it/index.php?xsl=5&s=319&v=2&c=45&t=1 Consultato novembre 2011
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aeroporto.86Nonostante l'aspetto del porto sia sensibilmente cambiato in seguito a lavori di adeguamento del sito, è ancora riconoscibile la banchina che fa da sfondo all'addio dei due protagonisti.
3.4 Costruzione di una Movie Map In questa sezione si vogliono illustrare una serie di considerazioni e scelte sul piano verbale e visivo effettuate al momento della stesura della Movie Map in Appendice 1, ispirata alla pellicola della Wertmüller discussa nella Sezione 3.3. Ci si vuole rifare alle Movie Map anglosassoni che, come analizzato nel Capitolo 2, presentano caratteristiche ricorrenti e ben definite, utilizzando il linguaggio tipico – verbale e non – della promozione turistica. La Movie Map (Appendice 1) è suddivisa in cinque sezioni principali: la copertina, la trama del film seguita da un invito esplicito al lettore, la presentazione delle location con la mappa corrispondente, il suggerimento di luoghi di interesse vicini con il sito Internet di riferimento per ulteriori informazioni e, infine, una sezione dedicata alle curiosità sul film. Per quanto riguarda il layout e la scelta dei colori, si è voluto utilizzare, come sfondo principale, un colore che riprenda quello della sabbia e, per i riquadri contenenti la trama e le informazioni sulle location, un celeste molto tenue che intende evocare quello del mare. Per quanto concerne, invece, il riquadro contenente informazioni riguardo i luoghi vicini alle location che potrebbero interessare il potenziale turista, si è scelto di adottare una tonalità di verde chiaro sia per evidenziare informazioni non propriamente attinenti alla pellicola, in quanto aggiuntive, sia perché le informazioni qui inserite sono prevalentemente a carattere naturalistico. È stata usata un'ampia gamma di immagini – la cui scelta si esplicherà in seguito – le cui cornici sono dello stesso colore del font del titolo del film nella locandina. Nella costruzione della comunicazione sono state attribuite alla Movie Map due funzioni principali, tipiche delle brochures turistiche, ossia:
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http://www.sardegnaturismo.it/offerta/ Consultato ottobre 2011
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•
quella conativa (conative function) avente il solo scopo di indirizzare il comportamento del destinatario verso il prodotto-viaggio che gli viene proposto, con l'intento principale di spingerlo a acquistarlo;
•
quella informativa (referential function) avente il compito di fornire informazioni nuove al potenziale cliente che, se arrivato a sfogliare la brochure, è già stato almeno incuriosito dalla copertina.
3.4.1 La copertina Il ruolo della copertina è quello di catturare l'attenzione e di persuadere il potenziale turista a sfogliare il depliant, invitandolo a leggere i contenuti interni, fornendo informazioni base senza entrare, però, in dettagli specifici. La copertina di una Movie Map, come specificato nel capitolo precedente, è caratterizzata dall'immagine del film utilizzata come locandina e/o copertina del DVD e dalla presenza dei loghi delle agenzie che la propongono. Nella costruzione della copertina della Movie Map dedicata a Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto si è scelto, seguendo questo modello, di adottare l'immagine della locandina ufficiale del film utilizzata sia per VHS che per DVD. L'immagine presenta i due protagonisti nelle loro espressioni più tipiche in primo piano, con lo sfondo dato unicamente dalla distesa del mare e con titolo, nomi dei due interpreti principali e della regista in un font color arancione che risalta sia sul nero degli abiti della protagonista sia sull'azzurro dell'acqua. Si è scelto di utilizzare l'immagine della locandina italiana nonostante questo lavoro proponga una Movie Map in lingua inglese perché si tratta di un celebre film di culto italiano che è però conosciuto in tutto il mondo come afferma la stessa Wertmüller e come dimostrato dal fatto che sia stato prodotto un remake americano.
“ […] mi è successo a Tokio, a San Francisco, dappertutto, di trovare addirittura tassisti che sapevano a memoria le battute del film... eccezionale!”87
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Intervista a Lina Wertmüller di Marco Spagnoli dal DVD Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto, Copyright: Medusa Distribuzione s. r. l. , distribuito da MEDUSA VIDEO S. p. A.
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Trattandosi di una Movie Map a scopo didattico e non con altre funzioni, si è scelto di non usare loghi di agenzie realmente esistenti a scopo puramente dimostrativo; di queste se ne vuole ugualmente evidenziare la presenza con una piccola sezione a loro dedicata. Nel tipico modello anglosassone l'inserimento sulla copertina del logo ufficiale segnala che si tratta di una Movie Map; in questo studio ci si limita a proporre la scritta “MOVIE MAP” proprio sotto l'immagine e, come per alcune di quelle prodotte da London Film, si è scelto di inserire già un piccolo invito al lettore: “Let yourself be swept away!” che non specifica nulla riguardo a ciò che poi troverà all'interno ma che intende coinvolgere il destinatario esortandolo a indulgere in una fantasia di fuga dalla realtà quotidiana per esperire emozioni simili a quelle provate nel film dai protagonisti o, per chi non l'avesse visto, evocate dall'osservazione delle immagini in copertina. Questo trasferimento simbolico delle esperienze vissute dai protagonisti ai lettori/turisti è suggerito dall'uso dello stesso verbo del titolo del film (in lingua inglese Swept away by an unusual destiny in the blue sea of August) nell'enunciato esortativo. Nell'esortazione, che chiaramente esplicita la funzione conativa, si utilizza la tecnica dell'ego-targeting descritta da Dann88 in quanto ci si rivolge al lettore/potenziale turista personalmente, individualmente, mediante il pronome riflessivo yourself e l'uso della costruzione imperativa della proposizione, la quale ha per sua natura come destinatario implicito l'interlocutore diretto, grammaticalmente reso dalla seconda persona. Ciò enfatizza l'unicità di chi legge: il messaggio è rivolto al lettore come se fosse l'unico destinatario, perciò la valenza persuasiva della comunicazione ne risulterebbe potenziata in quanto intenderebbe appellarsi proprio ai desideri e alle necessità più specifiche e persino intime dell'interlocutore. In questo senso il potenziale persuasivo del testo sta, da un lato, nell'indicare una via di appagamento al desiderio di allontanamento dalle responsabilità legate alla vita quotidiana e, dall'altro, in una carica coinvolgente legata alla dimensione intertestuale tipica del genere cineturistico. In effetti, il tour dei luoghi in cui è stato girato un film diventa un pellegrinaggio che ripercorre in maniera ideale e forse incompleta le vicende dei protagonisti del film. La Movie Map capitalizza sull'impulso a conoscere meglio questi luoghi anche nel tentativo di appagare il desiderio di rivivere il tipo di emozioni provate durante la visione. In questo senso la dimensione intertestuale (cioè il costante riferimento a luoghi, personaggi, costumi e 88
G. Dann, The Language of Tourism: a sociolinguistic perspective, Wallingford, CAB International, 1996
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espressioni del film nella brochure) ha un potente effetto persuasivo a cui si aggiunge il fascino legato alla natura dei luoghi da visitare.
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3.4.2 Presentazione del film e invito al lettore Nella prima sezione della Movie Map – quella che si trova all'interno subito dopo la copertina – si introduce la pellicola a prescindere da quella che sarà la proposta di viaggio.
Travolti da un insolito destino dell’azzurro mare d’agosto Swept Away by an Unusual Destiny in the Blue Sea of August Raffaella Pavone Lanzetti is a beautiful, acid-tongued, capitalist woman from Milan with nothing to do except sunbathe claiming services from the crew of the yacht she and her husband have rented. Gennarino Carunchio is a rough, verbally-abused, communist sailor from Sicily who toils all day suffering the woman’s oppression. They can’t stand each other, but when an unusual event at sea leaves them on a deserted, wild and unspoilt island surrounded by the sparkling blue sea and brilliant white sand, the tables are turned: the sailor subjugates her till they fall passionately in love. A Lina Wertmüller 1974 evergreen movie starring Giancarlo Giannini and Mariangela Melato, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto is set in some of the most beautiful Sardinian beaches. Back to paradise on this breathtaking island! Il titolo viene presentato sia in italiano sia con la corrispondente traduzione in inglese, con un font chiaro e di semplice lettura ma reso particolare dal colore: lo stesso arancione tenue del titolo della copertina. Si vuole iniziare presentando direttamente la personalità dei due protagonisti attraverso l'uso di pochi aggettivi che rendano un quadro completo del loro carattere. Si è voluto procedere in questo modo proprio perché le personalità dei due personaggi principali sono esse stesse protagoniste della storia ed è il loro opporsi a renderla affascinante. Si introduce la protagonista femminile, Raffaella Pavone Lanzetti, con l'uso di tre aggettivi: beautiful, acid-tongued, capitalist. Tre aggettivi attraverso i quali si descrive la fisicità della donna e il suo modo di rapportarsi sul piano verbale agli altri che, insieme al terzo e ultimo aggettivo che ne indica lo status sociale dal quale è ancora
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possibile evincerne l'orientamento politico, fa intuire il suo carattere prepotente in rapporto alla descrizione data dell'altro protagonista. Il quarto aggettivo della lista indica che la donna è di Milano, quasi ad indicare che quelle siano le caratteristiche principali che la regista, enfatizzando e ironizzando, attribuisce ai settentrionali. Il ritratto della protagonista è completato dalla descrizione del suo atteggiamento all'inizio della pellicola dando, insieme, una piccola spiegazione riguardante il plot: […] with nothing to do except claiming services from the crew of the yacht she and her husband have rented. Con questa breve proposizione si enfatizza la natura autoritaria del suo rapporto con i sottoposti e si delinea l'antefatto da cui parte la narrazione della vicenda oggetto del film. Nella seconda proposizione, strutturata allo stesso modo ma con l'uso di aggettivi totalmente opposti, si descrive Gennarino, il protagonista maschile. Gli aggettivi utilizzati per presentare l'uomo sono: rough, verbally-abused, communist. Mentre il primo e il terzo aggettivo costituiscono un contrasto diretto con la descrizione della protagonista sul piano estetico e socio-politico, il secondo è una diretta conseguenza di acid-tongued e intende evidenziarne la natura passiva e subalterna, almeno all'inizio della storia, nel microcosmo dello yacht. Proseguendo, anche qui con un unico blocco proposizionale, si rende noto che Gennarino viene dalla Sicilia e si mette quindi in evidenza – anche questa volta – la scelta della regista che ne fa una sorta di stereotipo dei caratteri meridionali. Nel proseguire si indicano le azioni principali che sono, oltre che in opposizione con quelle di Raffaella, anche una diretta conseguenza delle sue pretese, ossia: […] who toils all day suffering the woman's oppression. Attraverso questa costruzione si deduce un altro tratto principale della trama: Gennarino assurge a simbolo degli sfruttati, egli è il marinaio che risalta rispetto agli altri oppressi dalla Lanzetti, a sua volta incarnazione del potere capitalistico e della natura incostante e volitiva tipicamente attribuita dagli uomini alle donne. Da ciò si assume, così come pare fare la regista del film, un punto di vista maschile nell'interpretazione della storia che vede in Gennarino l'oppresso che potrà riscattarsi solo opprimendo a sua volta l'oppressore quando la ruota della fortuna girerà a suo favore. Nella terza proposizione si presenta una prima deduzione (they can't stand each other), conseguenza delle opposizioni esplicitate precedentemente. Ciò che segue è introdotto
dalla
congiunzione
avversativa
but
a
suggerire
che,
nonostante
l'incompatibilità precedentemente delineata, ci sarà qualcosa che cambierà la situazione 53
delineata all'inizio. Subito dopo la congiunzione si sostiene che un evento non meglio precisato (an unusual sea event) sarà il punto di partenza degli importanti cambiamenti narrati nel film che hanno l'isola deserta come contesto significativo per comprendere la trasformazione che avviene nella microsocietà composta dai due protagonisti L'isola deserta è infatti il terzo protagonista della storia e per questo motivo viene descritta, come gli altri due, con un ampio uso di aggettivi qualificativi con l'intento di evidenziarne i tratti principali. Questo tipo di descrizione è giustificato, inoltre, dal fatto che sarà proprio questo il luogo proposto al potenziale turista e si vuole, perciò, iniziare a metterlo in evidenza: se ne parla per la prima volta puramente a scopo descrittivo e in rapporto al contesto del film e non con una funzione esplicitamente informativa riguardo la potenziale meta turistica, tant'è che non si rende noto – ancora – di quale isola si tratti. Vengono usati aggettivi positivi con lo scopo di esaltarne le caratteristiche: il primo, unspoiled, che delinea un tratto generale del territorio e i seguenti, dedicati al mare e alle spiagge, che evocano soprattutto i colori e le loro tonalità (sparkling, brilliant). Può sembrare ovvio, ma sarebbe bene spiegare perché si tratta di tre aggettivi che danno una valutazione positiva del luogo descritto e che hanno un notevole potere evocativo: il primo (unspoiled) perché presume che la natura intatta sia di maggior pregio rispetto a un territorio antropizzato. A questo proposito si devono citare le dicotomie naturalità v. artificialità e purezza v. contaminazione che rimandano alle origini dell'appeal romantico alla fuga dalla città e dalla civiltà che corrompe per trovare rifugio nella natura con i suoi valori e le sue esperienze più autentiche. Gli altri due aggettivi hanno ugualmente un potenziale evocativo: sparkling ricorda la celebrazione e la festa, la dinamicità dell'esperienza a contatto con la natura rispetto alla monotonia della routine quotidiana: nell'ideologia tipica delle rappresentazioni turistiche sulla base della tecnica dell'opposizione binaria si sfrutta l'idea implicita del quotidiano come immobilità e noia; infine, brilliant rimanda al valore simbolico della luce e al contrasto con lo stereotipico grigiore della quotidianità, così che all'opacità della vita urbana si contrappone la pienezza dei colori e, quindi, delle esperienze più autentiche a contatto con la natura. Si prosegue, poi, con la rapida delineazione della trama del film – il capovolgimento della situazione – e, quindi, con la conclusione. Nel piccolo blocco successivo si forniscono brevi informazioni riguardo la pellicola: regista, anno di uscita del film e attori principali. Qui, finalmente, si esplicita che le spiagge della Sardegna sono le location del film e, con “the most beautiful 54
beaches”, si vuole riutilizzare la funzione espressiva del linguaggio turistico (già usata nell'invito esplicito nella copertina) enfatizzando il termine “beaches” con l'uso dell'aggettivo superlativo “most beautiful”. In questa fase si inizia ad attribuire al tono utilizzato, in maniera più vistosa, una funzione persuasiva in modo tale che il lettore possa essere attratto da questi luoghi. Con la proposizione “Back to paradise on this breathtaking island!” si vuole invitare direttamente il destinatario a conoscere e scoprire i luoghi precedentemente descritti. Con il termine back si invita al ritorno in quei luoghi proprio perché si suggerisce che, già attraverso la visione del film o con l'immaginazione guardando le immagini nella map, il lettore vi sia stato e, attraverso questo mezzo promozionale, gli si offre la possibilità di poter rivivere quella avventura e quelle emozioni. Anche questa volta si è ricorsi alla scelta dell'imperativo, stereotipando il luoghi con il termine paradise: una similitudine tra il paradiso e la Sardegna ad indicare che, come il paradiso, anche questi luoghi sono unici e meravigliosi. Anche l'uso dell'aggettivo seguente (breathtaking) ha il solo scopo di attirare il lettore creando, nel complesso, un'accezione positiva e, soprattutto, attraente.
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3.4.3 La mappa e le location In questa sezione della Movie Map è stata inserita una piccola mappa della Sardegna e l'ingrandimento corrispondente al Golfo di Orosei in cui si trovano le location del film. La cartina ha caratteri chiari e i luoghi che si vogliono proporre sono stati contrassegnati da un pallino rosso numerato che rimanda a una piccola descrizione. Non trattandosi di una brochure, in cui nella parte riguardante le destinazioni si forniscono tutte le informazioni rispetto a ricettività, costi, ecc., in questo progetto non ci si è voluti soffermare nel fornire informazioni pratiche e logistiche (per le quali si rimanda al sito Internet ufficiale della Regione dedicato al turismo) ma si forniscono le principali caratteristiche dei luoghi proposti e le principali attività possibili proprio come negli esempi anglosassoni ai quali ci si vuole ispirare.
Capo Comino
Cala Fuili
Cala Luna
Arbatax
The beach offers facilities like ample car park and café. It is the right place for surfers and scuba fishers.
This little and quiet beach offers a car park only and is loved by those who love the silent contemplation of nature.
Accessible by boat or through a trek, it is a big beach which offers the possibility of scuba fishing and facilities like a restaurant.
Dominated by the Capo Bellavista lighthouse, it is one of the most important ports of Sardinia and it is famous for its beautiful red rocks.
Nonostante in questa parte, che risulta essere quella centrale, ci si limiti a dare informazioni puramente oggettive, si è deciso di continuare a mantenere, però, un tono persuasivo: nel proporre ognuno dei luoghi, infatti, vengono evidenziate le diverse caratteristiche di modo che possa essere coinvolto un più ampio raggio di destinatari. Nel descrivere Capo Comino ci si rivolge in qualche modo a chi è interessato a pratiche sportive come surf e pesca subacquea (it is the right place for […]) mentre, proponendo la piccola spiaggia di Cala Fuili, si evidenzia il fatto che sia poco affollata e silenziosa e ci si rivolge quindi, in special modo, agli amanti della quiete (those who love the silent contemplation of nature). Per quanto riguarda Cala Luna si è voluto sottolineare che si tratta di un'enorme spiaggia che offre qualche servizio in più e che,
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essendo raggiungibile solo per mare o attraverso stradine difficilmente percorribili, è l'ideale per coloro che desidererebbero effettuare una gita in barca o per coloro che amano pratiche sportive come il trekking. Nel descrivere Arbatax, infine, si mette in risalto sia l'aspetto naturalistico di gradevole pregio estetico, evidenziando la presenza delle particolari rocce rosse (it is famous for), sia il fatto che, trattandosi di un porto importante per l'isola (one of the most important port of Sardinia), possa, di conseguenza, essere piÚ affollato e fornire servizi vari a differenza delle sole spiagge, nonchÊ costituire il punto di partenza per l'esplorazione dei luoghi descritti.
3.4.4 Ulteriori suggerimenti La sezione è disposta accanto a quella precedentemente descritta e presenta in alto, come esempio, il logo (indicativo, in questo caso di una film commission fittizia e non reale) di chi propone la Movie Map e, immediatamente sotto, come se fosse proprio l'ente a farlo, si vogliono suggerire luoghi vicini che potrebbero interessare il lettore rendendoli accattivanti con l'utilizzo di un linguaggio ricco di aggettivi e termini che propongono una valutazione positiva.
Clear blue water, fresh mountain air, arts and traditions... Discover the other little and quiet beaches along the wildest coast of Sardinia. The Golf of Orosei and Gennargentu National Park with its quaint little towns, the Gennargentu massif and the Grotta del Bue Marino in Dorgali are among the most important attractions. This is also the right place for those who love mountain biking or trekking. Dorgali: the Cannonau wine and the little handicrafts shops are the one of the main reasons to stop here. Nuoro, the capital city of the province, is the home of important artists and poets and the birthplace of Nobel prize winner Grazia Deledda. For more information about transport, places and facilities please visit www.sardegnaturismo.it
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Il riquadro, di un colore verde chiaro, è introdotto tramite una costruzione di tipo nominale fortemente aggettivata, con una funzione assolutamente persuasiva per far sì che non ci si soffermi solo sull'itinerario proposto, ma che si possano prendere in considerazione anche i suggerimenti non collegati direttamente al film e si vuole, perciò, dare al lettore un'idea complessiva della ricchezza di ciò che può trovare senza specificare, ancora una volta, di quali luoghi si tratti: •
clear blue water: questo sintagma nominale consta di due aggettivi che premodificano il sostantivo testa; il sintagma intende descrivere in termini positivi il mare della Sardegna in generale, rendendo disponibile al lettore l'inferenza che vi sono sull'isola anche altri luoghi con le peculiarità appartenenti alle spiagge precedentemente presentate;
•
fresh mountain air: con questo sintagma nominale, caratterizzato dalla testa air premodificata da un altro sostantivo, mountain, e da un aggettivo, fresh, si introduce la presenza nel territorio di un paesaggio diverso da quello finora proposto e quindi un'alternativa alle spiagge ma che è egualmente in grado di rendere possibile il contatto con la natura, della quiete e dell'aria incontaminata;
•
arts and tradition: con i due sintagmi nominali coordinati si abbandonano le descrizioni dedicate al paesaggio per introdurre altre particolarità della zona non menzionate nella pellicola e, di conseguenza, nell'itinerario. Con l'uso del sintagma clear blue water si inizia con il suggerire non un luogo
specifico ma con l'invitare il turista a scoprire le altre spiagge della zona altrettanto belle e interessanti simili a quelle utilizzate come location. La frase è introdotta dall'imperativo discover che, secondo gli studi sul linguaggio promozionale del turismo89, è una delle key words: un solo verbo capace di invitare e insieme coinvolgere il lettore, offrendogli la possibilità dell'avventura e della conoscenza di luoghi diversi da quelli quotidiani, con il quale chi propone il viaggio fa una sorta di promessa garantendo che potrà vivere un'esperienza di scoperta in un luogo raggiungibile. Poiché molte spiagge dell'isola sono caratterizzate da alte presenze turistiche in alta stagione, con l'uso dei due aggettivi qualificativi seguenti, little e quiet, si sottolinea ancora una volta l'esistenza di luoghi differenti capaci di offrire un'alternativa valida in cui si possa godere dello stesso ambiente naturale lontano dalla ressa e dal chiasso legato alla folla estiva.
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Ibidem.
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Il sintagma fresh mountain air serve a introdurre la proposta di una visita al Parco Nazionale del Golfo di Orosei e del Gennargentu. Descrivendolo in modo generale, si nominano i due luoghi ritenuti più accattivanti: le Grotte del Bue Marino e il Gennargentu. Nel proseguire ci si rivolge direttamente ai lettori con un interesse specifico verso pratiche sportive quali mountain bike e trekking. Come alternativa alle esperienze di interesse naturalistico si consigliano, poi, in riferimento a arts and traditions, luoghi altrettanto caratteristici della zona che non hanno a che fare con la poesia della natura e del mare ma con le arti e le tradizioni della regione. Si indica Dorgali senza dare informazioni precise, data la natura del genere Movie Map, ma segnalandola semplicemente sulla base di un prodotto tipico, un vino specifico, il Cannonau, e i piccoli negozi caratteristici che vendono ancora prodotti artigianali unici. Questi due tratti vengono indicati come ragioni principali per visitare il paese: principali, appunto, e non uniche, lasciando a intendere che c'è altro da scoprire, con l'intento di incuriosire ulteriormente il turista omettendo appositamente ciò di cui si tratta. Si consiglia, infine Nuoro, capoluogo di provincia ricco di arte, letteratura e poesia ma anche città con le sue peculiarità. Anche questa volta si decide appositamente di non fornire dettagli ma di mettere in evidenza solo il fatto che sia il luogo di nascita del Premio Nobel per la letteratura Grazia Deledda, lasciando alla curiosità e alla volontà di scoperta del visitatore tutto il resto. Immediatamente sotto si lascia come punto di riferimento in grado di fornire ogni informazione logistica il sito Internet dedicato al turismo della Regione Sardegna. A differenza delle brochure, in cui si esplicitano dettagli riguardanti strutture ricettive, ristoranti e luoghi pubblici o privati che offrono servizi, nella Movie Map sono queste stesse strutture che costituiscono gli sponsor in quanto vicine ai luoghi proposti. Essendo, come già detto, un progetto con uno scopo esclusivamente didattico, è stato deciso di inserire loghi puramente esemplificativi e non appartenenti a attività commerciali realmente esistenti per poter rendere il più completa e chiara possibile, nonostante i limiti, la Movie Map.
3.4.5 Did you know? Questa sezione è posizionata sul retro della Movie Map e costituisce una caratteristica tipica del genere. Nonostante negli studi sul linguaggio turistico non ci 59
siano analisi di testi di questo tipo, si può affermare che questa sezione contribuisca a coinvolgere il destinatario mettendolo a conoscenza della realtà dei luoghi sfruttando la naturale curiosità umana verso quei particolari che rivelano dettagli ignoti dietro produzioni di successo. Nelle Movie Map anglosassoni analizzate, questa sezione, nel raccontare aneddoti riguardanti attori e/o produzione, introduce altre pellicole filmate negli stessi luoghi pubblicizzando, allo stesso tempo, le corrispettive Movie Map già in distribuzione o che saranno pubblicate successivamente. In questo studio non è stato possibile mettere in atto questa tecnica perché si tratta della prima volta in cui si applica questo metodo e non ci sono altre Movie Map riguardanti questi luoghi; ci si è quindi limitati a riportare aneddoti riguardanti le riprese – tratti da interviste agli attori e alla regista – con l'intenzione di dare strumenti in più al lettore, di stimolare ulteriormente la sua curiosità e, di conseguenza, la sua propensione/intenzione a compiere il viaggio suggerito. Per come è strutturata la Movie Map, è possibile che questa sezione possa essere letta immediatamente dopo la copertina: anche in questo caso, però, la funzione rimane la stessa.
3.4.6 Le immagini Le immagini, nel linguaggio turistico, hanno la stessa importanza del linguaggio verbale: anche le immagini parlano e spesso dicono molto più delle parole. Nel procedere in questo studio è stato deciso di non utilizzare le classiche immagini iconografiche dei luoghi che si vogliono proporre. Non trattandosi di una tipica brochure, anche in questo caso, è stata fatta una scelta differente, discostandosi dalla classica scelta di immagini stereotipate da cartolina, con un intento ben preciso: si vuole fare in modo di rendere consapevole colui che è nella fase di passaggio da spettatore a turista che i luoghi che ha conosciuto parzialmente nella visione della pellicola possono diventare tangibili e sono reali, che può rivivere, diversamente, quei panorami senza immedesimarsi nei protagonisti ma godendoli di persona. Per questa regione è stato scelto di scattare dei fotogrammi direttamente dal film e di utilizzare quelli ritenuti più significativi che, insieme alle parole, potessero parlare al destinatario. Nessuna delle immagini è stata modificata digitalmente proprio per riprendere
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effettivamente lo schermo, le luci e il movimento che può renderle magari un po' sfocate. I due fotogrammi posizionati immediatamente sotto la descrizione della trama rappresentano i due protagonisti e, più precisamente, nel primo, che li raffigura sul gommone nell'esatto momento in cui i due si rendono conto di essere persi, si è cercato di immortalare le due espressioni più tipiche completando, quindi, la prima parte della trama: Raffaella è in una posizione alta rispetto a Gennarino che appare accasciato, stanco non fisicamente ma dell'atteggiamento della donna con cui, al momento, si trova completamente solo; la seconda immagine riprende l'amore che scaturisce tra i due, immortalando uno dei momenti più romantici del film. Le immagini inserite nelle parti inerenti alle location e ai suggerimenti sono quelle che riprendono proprio le location in cui sono presenti (anche se in miniatura) i protagonisti. Un fotogramma in particolare inserito in questa sezione, invece, è stato scelto non per il panorama in sé o per la presenza dei due personaggi, ma perché è ripreso dal punto di vista del marinaio stesso che si guarda intorno e, quindi, si dà al destinatario l'opportunità di vedere con i suoi occhi quello stesso panorama che aveva già visto attraverso lo sguardo del protagonista. Posizionando le immagini immediatamente sotto la mappa e sotto le descrizioni dei luoghi si vuole attribuire concretezza a ciò che si dice, dando alle parole una conferma e facendo sì che ci possa essere un'associazione immediata tra la realtà e quella che era solo fantasia, accorciando la distanza che vi era inizialmente tra lo spettatore e il film. È stato deciso di posizionare le immagini in un'unica fascia orizzontale, non in un ordine cronologico, accompagnate da una cornice che, come già accennato precedentemente, ha lo stesso colore dei caratteri della locandina. Le immagini scelte per la sezione “Did you know?” sono quelle raffiguranti i momenti più ironici del film ma che, allo stesso tempo, mostrano il panorama che, come si può evincere, è davvero un protagonista della narrazione. Le immagini sono sistemate verticalmente e una di esse, in cui si vede una delle scene più comiche, è posizionata proprio al centro della casella di testo, con una cornice ovale, con il solo obiettivo di dare completezza all'ironia della parte verbale.
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Conclusioni In questa tesi si è voluto sottolineare come un'adeguata e precisa campagna promozionale nell'ambito cineturistico sia di fondamentale importanza per lo svilupparsi del fenomeno e dei conseguenti vantaggi che un territorio può ricavare da diversi punti di vista. A questo proposito si è partiti dall'analisi del fenomeno cineturistico in Gran Bretagna dove, grazie a una compatta collaborazione degli enti turistici con grandi industrie cinematografiche di rilievo come Warner Brothers, è stato introdotto un nuovo mezzo promozionale – la Movie Map – in grado di ampliare e diversificare l'offerta turistica del paese. Con la nascita delle Movie Map si vede crescere ampiamente un nuovo modo di promuovere il territorio. A partire da una scelta mirata e studiata della pellicola per poi giungere al particolare utilizzo delle immagini, che sono differenti dalla tipica iconografia turistica, unitamente al linguaggio turistico particolarizzato dai riferimenti al film, l'ente turistico britannico introduce un'innovazione nell'offerta turistica che riscuote un grande successo. La Movie Map costituisce un genere testuale di recente introduzione che si è affermata negli ultimi annie, nelle modalità introdotte da Visit Britain, rappresenta un prodotto culturale che ha dettato le linea guida per la messa in atto di campagne cineturistiche al fine di promuovere i territori che hanno fatto da sfondo a produzioni filmiche. I dati analizzati dimostrano come il metodo britannico sia stato – e sia tutt'ora – di grande rilevanza per la crescita turistica nel paese soprattutto nei periodi in cui le entrate turistiche sono in calo. Il fatto che una novità di questo tipo sia in grado di dare una nuova luce ad un territorio ha ispirato la proposta di una Movie Map dedicata ad alcuni luoghi della Sardegna. Alla luce dell'analisi delle Movie Map inglesi si è quindi voluto procedere con il crearne una che possa promuovere territori della Sardegna meritevoli di essere analizzati e proposti dal punto di vista turistico/cinematografico. In Sardegna si hanno un'organizzazione turistica e una serie di produzioni cinematografiche tali da poter introdurre questo mezzo promozionale. Nonostante non ci siano stati fenomeni della portata di Harry Potter, la Movie Map potrebbe essere un nuovo modo di far conoscere l'isola che fa da scenario a grandi produzioni. Questo potrebbe quindi essere un nuovo modo per mettere l'isola in risalto come destinazione: una modalità promozionale di 62
facile distribuzione sia dal punto di vista multimediale sia dal punto di vista cartaceo in grado di raggiungere un ampio raggio di potenziali turisti, con il vantaggio di essere di facile consultazione e, soprattutto, di essere una novità nel settore turistico in grado di sedurre e incuriosire appassionati del cinema e non. Per la costruzione di una movie map dedicata alla Sardegna, si è scelto di utilizzare la pellicola della Wertmüller, Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d’agosto (1974), in quanto questa è un cult movie italiano conosciuto in tutto il mondo90; inoltre, dal punto di vista promozionale, non è di secondaria importanza il fatto che sia in programma la produzione di un sequel. Infine, il paesaggio rappresentato nel film, per quanto ambientato in un'isola immaginaria, sfrutta località sarde, e gioca il ruolo di vero e proprio protagonista meritevole di essere conosciuto non solo dagli spettatori, che probabilmente non sono a conoscenza dei luoghi dove le scene sono state filmate, ma anche da coloro che, scegliendo l'isola come destinazione, potrebbero essere incuriositi da una nuova proposta. La Movie Map costruita e analizzata in questa tesi pertanto ha avuto l'obiettivo di proporre un metodo aggiuntivo di promozione turistica all'interno del macrogenere della brochure, proponendo la sua applicazione a territori diversi da quelli anglosassoni che ugualmente possono godere degli stessi benefici e, soprattutto, di essere proposti in un modo diverso, nuovo e accattivante.
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A tal proposito si ricorda il recente remake SweptAway(2002) interpretato dalla star internazionale Madonna, che ha contribuito a riportare al successo la versione originale della Wertmüller.
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Materiale multimediale DVD Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto (1974), Copyright: Medusa Distribuzione s. r. l. , distribuito da MEDUSA VIDEO S. p. A.
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Appendice 1
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Appendice 2
7Homepage del Sito Ufficile dell'Alnwick Castle91
8Sezione Visitor Infomation sul Sito Internet Ufficiale del Christ Church College92
9Homepage del Sito Internet Ufficiale di King’s Cross Station93
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70
10Le dieci migliori location della Gran Bretagna Proposte da Visit Britain sul Sito Internet Ufficiale94
11Pagina Ufficiale di Visit Britain dedicata al movie tourism sul Social Network Facebook95
94
http://www.visitbritain.com/it/Things-to-do/Leisure-and-Entertainment/Top-British-FilmLocations.htm, Consultato ottobre 2011 95 http://www.facebook.com/loveUKFilmandTV Consultato settembre 2011
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12Spazio pubblicitario dedicato a Harry Potter London Walk su Youtube96
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http://www.youtube.com/ Consultato ottobre 2011
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centodiecielode.com