A.D. MDLXII
U NIVERSITÀ DEGLI S TUDI DI S ASSARI F ACOLTÀ
DI
L ETTERE
E
F ILOSOFIA
___________________________
CORSO
DI
LAUREA
IN
S C I E N ZE
DEI
BENI CULTURALI
INDIRIZZO ARCHEOLOGICO
I RITROVAMENTI ARCHEOLOGICI A PORTO TORRES ATTRAVERSO I GIORNALI E LE PUBBLICAZIONI LOCALI 2000-2010
Relatore: PROF. GIAMPIERO PIANU
Tesi di Laurea di: GIAN GAVINO M UDADU
ANNO ACCADEMICO 2010/2011
A Caterina e Gabriele
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INDICE Introduzione
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Bibliografia ed elenco abbreviazioni
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Storia di Turris Libisonis
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- I sec. a.C. – I sec. d.C. - II sec. d.C. – VI sec. d.C.
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Catalogo
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- 2001 - 2002 - 2003 - 2004 - 2005 - 2006 - 2007 - 2008 - 2009 - 2010
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Problematiche - Ponte Romano - Antiquarium - Scoperte archeologiche - Terme Pallottino - Terme Maeztke - Via delle Terme - La Piccola - Scavi Porto Commerciale - Orfeo - Basilica san Gavino - Reperti recuperati - Parco Archeologico - Turismo-Archeologia - Paleontologia Fiume Santo - Varie
Statistiche
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Conclusioni
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- Notizie archeologiche apparse per anno - Articoli scritti dai giornalisti - Notizie per problematiche - Visite all’Antiquarium
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INTRODUZIONE Ho voluto realizzare questo lavoro per meglio comprendere come le notizie giornalistiche, in questo caso tutto ciò che riguarda l'archeologia di Porto Torres pubblicato sul quotidiano locale La Nuova Sardegna, edito in Sassari, vengano percepite dalle persone che le leggono, con quale frequenza appaiono e quanta attenzione ripone questa testata alle problematiche dell’archeologia di Porto Torres. Inoltre è interessante capire, attraverso gli articoli trattati, l’evolversi delle varie problematiche, legate all’area archeologica turritana, ma soprattutto alla gestione di questa da parte delle autorità preposte. La ricerca è stata svolta presso gli archivi della Nuova Sardegna di Sassari, nei quali ho individuato gli articoli di interesse sfogliando dei grossi volumi che racchiudevano i giornali di un intero mese per volta. Ho scelto La Nuova Sardegna perché la ritengo più completa delle altre e più vicina delle altre testate giornalistiche al territorio; in una prospettiva di laurea quinquennale, sarebbe utile allargare questa ricerca ad altre testate. Il periodo preso in considerazione è quello che và dal 2001 al 2010; ho tralasciato di analizzare l'anno 2000 perché povero di notizie d'interesse. La parte più corposa della tesi è il catalogo che comprende gli articoli, numerati cronologicamente da 1 a 181; di cui ho allegato per ciascuno un breve sunto, e salvati inoltre, in formato pdf, in un allegato CD-ROM. I miei ringraziamenti vanno al Direttore della Nuova Sardegna, Dott. Paolo Catella e al giornalista Gianni Bazzoni per avermi consentito l'accesso ai loro archivi, allo splendido personale che si è dimostrato disponibile e gentile oltremodo. Un particolare ringraziamento al giornalista Emanuele Fancellu e alla Dottoressa Nadia Canu per i suggerimenti e le informazioni che mi hanno dato. Ringrazio i colleghi del Nucleo Comando della Compagnia Carabinieri di Porto Torres, il Capitano Marco Iseglio, il Capitano Mario Colicchio ed il Luogotenente Giovanni Cherchi per la disponibilità datami. 4
Ringrazio infine la mia famiglia e tutti i miei familiari per il sostegno e l’incoraggiamento, che in questi tre anni non mi hanno fatto mai mancare.
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BIBLIOGRAFIA ED ELENCO ABBREVIAZIONI AA.VV. Porto Torres, la città romana, Regione Sardegna, s.d. BONINU 1984= BONINU A., Note sull’impianto urbanistico di Turris Libisonis. Le testimonianze monumentali, in AA.VV. 1984, pp.11-35 CAZZONA 1999= CAZZONA C., Nota sulla fondazione della colonia di Turris Libisonis: Iuli, Flavi, Aelii, Aurelii e Lurii nelle iscrizioni, SS XXXI, 1994-1998 (1999), pp. 253-277. DIDU 1980-81= DIDU I., I centri abitati della Sardegna Romana nell’Anonimo Ravennate e nella Tabula Peuntigeriana, AFCL III, XL, 1980-81, pp. 203-213 GRANT 1969= GRANT M. From Imperium to Auctoritas, Cambridge 1969 LNS= La Nuova Sardegna MASTINO 1992= A. MASTINO, Turris Libisonis in età romana. 1992, Sassari MASTINO 2005= A. MASTINO, Storia della Sardegna Antica. 2005, Nuoro MASTINO-VISMARA 1994= A. MASTINO C. VISMARA, Turris Libisonis, 1994, Sassari MANCONI 1999= F. MANCONI, L’Antiquarium Statale di Porto Torres. 2001, Sassari PAIS 1894= PAIS E., La formula Provinciae della Sardegna nel I secolo dell’Impero secondo Plinio, in AIIS III, 1894, pp.483-531 PANI ERMINI 1995= PANI ERMINI L., Le città sarde nell’alto medioevo: note preliminari per una ricerca, in Materiali per una topografia urbana: status quaestionis, e nuove acquisizioni, Atti del V Convegno sull’Archeologia tardo romana e medioevale in Sardegna (Cagliari – Cuglieri 2426 giugno 1988), Oristano 1995, pp. 55-67. ROWLAND 1978= ROWLAND R. J., Numismatics and the military history of roman Sardinia, in Akten des internationalen Limeskogresses, Budapest 1978, pp. 87-112 SATTA 2000= M.C. SATTA, L’acquedotto Romano della Colonia di Turris Libisonis, Sassari, 2000 SPANU 1998= SPANU P.G., La Sardegna bizantina tra VI e VII secolo, Mediterraneo tardo antico e medioevale. Scavi e ricerche, 12, Oristano, 1998. SPANU 2000= SPANU P.G., Corpora sanctorum Gavini, Proti et Ianuari in optimo loco condita, in SPANU P.G., Martyria Sardiniae: i santuari dei martiri sardi, Oristano, 2000, pp. 115-140 SPANU 2002= SPANU P.G., Le fonti sui martiti sardi, in SPANU P.G. (a cura di), Insulae Christi: Il cristianesimo primitivo in Sardegna, Corsica e Baleari, Oristano, 2002, pp. 177-196 VILLEDIEU 1984= Villedieu F., Turris Libisonis: fouille d’un site romain tardif a Porto Torres, Sardaigne, Bar International Series 224, Oxford 1984. 6
STORIA DI TURRIS LIBISONIS I sec. a.C. – I sec. d.C. La città di Porto Torres sorge sui resti romani della Colonia Iulia Turris Libisonis, fondata presumibilmente da Giulio Cesare nel 46 a.C., alla fine del Bellum Africum1, in occasione del temporaneo soggiorno del dittatore in Sardegna2 o da suo figlio adottivo Ottaviano tra il 423 ed il 40 a.C.4 o dopo la battaglia di Azio (31 a.C.)5. Inoltre il cognome Iulia6, attestato in Guidone7 e nell’Anonimo Ravennate 8, farebbe considerare la fondazione ad una data precedente al 27 a.C.9. Benché la questione sia ancora aperta, la maggior parte degli studiosi accredita la fondazione della colonia a Cesare piuttosto che ad Ottaviano. Il toponimo Turris Libisonis compare nella Naturalis Historia di Plinio il Vecchio, che lo cita quale unica colonia attestata10, nella descrizione della Provincia Sardiniae11, dove dice: “Celeberrimi in ea populorum Ilienses, Balari, Corsi oppidorum
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Bell. Afric. XVCII, 1-2; DIO. CASS., Hist. Rom., XLII, 14 MASTINO 1992, p 15 ROWLAND 1978, p. 90 GRANT 1969, P. 140 CAZZONA 1999, pp. 253-277 MASTINO 2005, p. 104 GUID., 64 Ravennatis Anonymi Cosmographia V, 35 DIDU 1980-81, p. 209 In Sardegna Tolomeo (PTOLEM. III, 3,2) ricorda anche un’altra colonia, Uselis. Alcuni studiosi hanno ipotizzato un errore da parte di Plinio, sulla base del testo di Tolomeo e della tabula sul patronato di Uselis (CIL X 7845 = ILS 6107) datata al 158 d.C., dove la città è attestata come colonia Iulia Augusta. In realtà è plausibile che l’inesattezza di Plinio sia da imputare alla deduzione della colonia di Uselis in un momento successivo alla redazione della Naturalis Historia. Polverini 1998, pp. 576-577 PAIS 1894
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XVIII Sulcitani, Valentini, Neapolitani, Vitenses, Caralitani civium R(omanorum) e Norenses, colonia autem una que vocatur ad Turrem Libisonis”12. Per ovviare all’eccessiva crescita demografica dell’Urbe, sarebbero stati inviati presso l’area turritana, varie tribù romane. Fra tutte, quella più numerosa sarebbe la tribù Collina: almeno in quattro casi13, infatti, viene attestata nelle iscrizioni di Porto Torres. A detta di Cicerone14, la tribù Collina era iscritta nelle circoscrizioni elettorali di Roma e risultava nei perditissimi cives, tra i più poveri della città. Altri studiosi15, ipotizzano che nell’area turritana fosse già presente una tribù locale sconosciuta, che fu poi sostituita da quella Collina. La posizione strategica del porto, facilitò le attività commerciali con gli altri scali dell'impero, Ostia in particolare16. A riprova dei traffici tra la colonia di Turris e la penisola, è il mosaico dei Naviculari Turritani17, situato ad Ostia, nel Piazzale delle Corporazioni, dove era ubicata la statio, dalla quale si organizzavano i traffici commerciali tra il porto romano e la Sardegna nel II sec. d.C.18. La presenza del riu Mannu agevolò il collegamento tra l’insediamento e l’entroterra, che era fertile e produttivo. Facilitato anche da questo aspetto, la colonia divenne in breve tempo centro di raccolta dei prodotti cerealicoli locali, ed esportati, attraverso il suo porto, fuori dall’isola19. E’ risaputo, infatti, che la Sardegna rientrava tra
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PLIN., N.H. III, 7, 85; MASTINO – VISMARA 1994, p. 5; CIL X 7953; CIL X 7967; CIL X 7952; ILSARD. L 56. CIC., Pro Mil. 9, 25. PANCIERA 1987, pp. 42-53 MASTINO – VISMARA 1994, p. 24. MASTINO 2005, p. 186; CIL. XIV 4549, 19; BECCATI 1961, N. 100, tav. CLXXVI: DE SALVO 1988, pp. 743-746. A poca distanza si trovava anche l’agenzia dei Navicul(arii) et Negotiantes Karalitani. CIL XIV 4549, 21; BECATTI, n. 102, tav. CLXXVIII MELONI 1990, p. 258.
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le tria frumentaria subsidia rei publicae20, per cui si può ipotizzare che, nelle campagne limitrofe della Nurra, si fosse sviluppata una economia di tipo latifondistica, basata essenzialmente da una monocoltura cerealicola . L'impianto urbanistico della colonia di Turris Libisonis era situato su un pianoro calcareo nell’attuale “collina del Faro”. Secondo Mastino, probabilmente, l’impianto originario occupava entrambi i lati del riu Mannu, ma già dal I sec. d.C., con la costruzione del ponte a sette arcate in funzione dello sfruttamento della Nurra, la colonia venne spostata sulla citata collina alla destra del fiume21. Ad oggi, l’estensione reale della città non è ancora conosciuta. Infatti la costruzione della città moderna su quella antica, e le poche aree indagabili, sono un ostacolo alla lettura degli originari confini. Solo grazie allo studio di elementi indiretti venuti alla luce, quali necropoli, strade, aree ed edifici pubblici, se ne può ipotizzare la collocazione.
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CIC., SCAUR., 43. Tra le altre fonti che ricordano la Sardegna come fornitore di grano annonario: LIV. 36, 21, 13, 37, 2, 12, 50,9,42,31,8; CIC. Leg. Man., 44; VARRO rust. 2 praef. 3; HOR. Carm. 1, 31 4; PLIN. n.h., 18, 66; PLUT. Pomp. 50; VAL. MAX. 7, 6, 1; FLOR., epit., 2, 13, 22. MASTINO 2005, p. 279.
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II sec. d.C. – VI sec. d.C. Nella parte occidentale della città vi sono numerose abitazioni riferibili a classi sociali di rango elevato, strade lastricate ed edifici pubblici. Risalente al I-III sec. d.C. sarebbe l’antico quartiere scoperto sotto le Terme Centrali; alcune di queste abitazioni hanno restituito pavimenti con importanti mosaici, tra cui quello della cosiddetta domus di Orfeo22. Tra gli edifici pubblici abbiamo le grandi Terme Centrali dette Palazzo di Re Barbaro, costruite tra la fine del III e l’inizio del IV secolo d.C., sono tra i monumenti termali più grandi della Sardegna, ma anche i meno conosciuti23. Secondo la tradizione popolare le Terme Centrali hanno preso il nome di Palazzo di Re Barbaro, perché era quella la sede del praeses (governatore) romano; infatti, proprio Barbaro, ai tempi Diocleziano, fu uno degli ultimi persecutori dei cristiani e sarebbe stato responsabile del martirio di Gavino, Proto e Gianuario nel tardo III sec. d.C.24. Successivamente, dal IV sec. d.C., si sviluppò il culto cristiano nell'area cimiteriale di Monte Angellu, legato alla sede vescovile e forse già al culto di San Gavino25. A partire dal V sec. d.C., in concomitanza con le invasioni vandaliche, la città avrebbe subito un tracollo economico e si trasferì nei pressi dello stesso colle di Monte Angellu26.
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MASTINO, 2005, p. 283; BONINU 1984, pp. 13-18. SPANU 2000, pp. 115-140; SPANU 2002, p. 179, 186-187; MASTINO, 2005, pp. 458-459; MASTINO – VISMARA 1994, p. 55. MASTINO – VISMARA 1994, p. 55. BONINU 1984, p. 34; MASTINO 1994, p. 71-72; MASTIONO-VISMARA 1994, p. 57.
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Tra il V e VI sec. d.C., all’epoca di Gregorio Magno, la città di Turris risulta essere sede vescovile27. Le cinte murarie scoperte in città, sarebbero databili tra la metà del V sec. d.C.28, in difesa dagli attacchi dei Vandali ed il VI sec. d.C.29, a seguito del programma difensivo portato avanti da Giustiniano. Proprio in epoca tardo antica, infatti, una volta sconfitti i Vandali, si è ipotizzato che le Terme Centrali sarebbero state fortificate e avessero rivestito la funzione di avancorpo alle truppe Bizantine30.
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NOTITIA PROVINCIARUM ET CIVITATUM AFRICAE,
in VICT VIT., Historia p. 71 ed. C. Halm.=p.133 ed. M. Petshing. VILLEDIEU 1984, pp. 16-53, 220-225. PANI ERMINI 1995, p. 57; SPANU 1998, pp. 107-109. SPANU 1998, pp. 105-109.
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CATALOGO
2001 1. Porto Torres,
“Il vecchio ponte romano sta cedendo” Preoccupano le condizione del ponte che, nell'ultimo sopralluogo, hanno evidenziato lesioni a una delle arcate, dovute presumibilmente ad una forte e continua spinta di una massa fangosa che batte sull'arcata stessa. La Soprintendenza si è già attivata per ottenere i finanziamenti necessari dal Ministero. (LNS 20 gennaio 2001)
2. Porto Torres,
“Finalmente si restaura il ponte romano” Finanziati dal Ministero 7 miliardi di lire per il recupero del vecchio ponte. I soldi verrebbero recuperati dalle scommesse del gioco del lotto. (LNS 13 aprile 2001)
3. Porto Torres,
“L'Antiquarium turritano si offre ai turisti” Con un biglietto di appena 2000 lire si potrà accedere all'interno del museo dove sono custodite le bellezze del patrimonio cittadino. L'orario continuato è dalle 08:30 alle ore 20:00, e si affianca al progetto nazionale di apertura straordinaria dei musei disposta dal Ministero dei Beni Culturali. (LNS 1° maggio 2001)
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4. Porto Torres,
“Dopo sei anni non è ancora visibile lo straordinario mosaico dell'Orfeo” Sono tra- scorsi ormai sei anni da quando nell’area del parco archeologico venne fatta la straordinaria scoperta del mosaico del I sec. d.C che raffigura l’Orfeo. Allora venne assunta la decisione — in attesa di rendere possibili gli interventi per consentirne la visione sul luogo — di proteggere il mosaico e di ricoprirlo con appositi materiali. Finora non sono state fornite indicazioni su come e quando l’Orfeo potrà essere visibile. (LNS 31 luglio 2001)
5. Porto Torres,
“Zona archeologica aperta ogni sabato fino alle 23” Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha inserito anche quest’anno l’Antiquarium Turritano e il parco archeologico di Re Barbaro nel programma nazionale, che prevede il prolungamento dell’orario di apertura al pubblico, grazie anche ai 7400 visitatori del 2000. (LNS 2 agosto 2001)
6. Porto Torres,
“Museo aperto a ferragosto” C’è anche l’Antiquarium Turritano fra i 100 musei nazionali aperti fino alle ore 20 nel giorno di Ferragosto. Un segnale che conferma l’attenzione con la quale anche il Ministero per i Beni e le Attività Culturali guarda al museo di Porto Torres. Tutti i sabati, fino al 15 settembre, inoltre, l’Antiquarium potrà essere visitato dalle 9 alle 23. (LNS 11 agosto 2001)
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7. Porto Torres,
“Museo numerosi visitatori” Sta dando buoni risultati la campagna di sensibilizzazione nei confronti dei luoghi d’arte e cultura e anche l’Antiquarium Turritano, pure quest’anno, ha fatto registrare un incremento di visitatori che hanno apprezzato la scelta dell’allungamento dell’orario del sabato. Si lamenta il fatto di non aver organizzato spettacoli estivi come negli altri anni. (LNS 22 agosto 2001)
8. Porto Torres,
“Pronto il progetto per San Gavino” A partire dal prossimo mese di settembre la Soprintendenza archeologica disporrà del progetto esecutivo relativo alla sistemazione dell’area del complesso di San Gavino e delle zone archeologiche, destinate a completare l’ormai più che ventennale cammino nella costituzione del parco archeologico della città romana di Turris Libisonis. (LNS 30 agosto 2001)
9. Porto Torres,
“Frammenti di ceramica trovati tra i rifiuti a Fornelli” Doveva essere il sabato della pulizia, della raccolta dei rifiuti in concomitanza con altre 1700 località italiane. Ma all’Asinara fra i rifiuti rimossi dai rastrelli, nella zona di Fornelli, sono stati individuati interessanti frammenti di ceramica romana databili al I e II secolo d.C. (LNS 3 ottobre 2001)
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2002 10. Porto Torres,
“Niente fondi per il ponte romano” Niente fondi per lo studio di fattibilità per il recupero del ponte romano. I finanziamenti a suo tempo concordati (che erano pari a circa 258 mila euro, mezzo miliardo di lire) sarebbero stati dirottati a sostegno di una iniziativa di archeologia subacquea. E, senza studio preliminare, è fin troppo chiaro, non è possibile neanche passare alla fase esecutiva per il recupero vero e proprio del ponte che versa in condizioni di grave degrado ormai da parecchi anni. (LNS 5 marzo 2002)
11. Porto Torres,
“Il mistero della Basilica” Una credenza popolare sostiene che il concio sovrastante un pilastro della basilica di San Gavino contenga un’urna funeraria con le spoglie di Comita di Torres ed Arborea. Una casuale scoperta di qualche mese fa ha riproposto il mistero. (LNS 6 marzo 2002)
12. Porto Torres,
“Esporre il mosaico dell'Orfeo” Il sindaco di Porto Torres ha chiesto al Soprintendente ai Beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro di prevedere — in occasione della settimana della cultura— l’esposizione di preziosi manufatti, tra i quali lo splendido mosaico dell’Orfeo scoperto anni fa nell’area del complesso termale di Re Barbaro. (LNS 14 marzo 2002)
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13. Porto Torres,
“Turris Libysonis e la basilica nello spazio dedicato a Perfugas” Errore in una pubblicazione del Ministero. I turisti che andranno a leggere la pagina 184, troveranno che Porto Torres ha solamente l’Antiquarium Turritano di via Ponte romano; infatti la città romana e il parco archeologico di Turris Libisonis, insieme al complesso monumentale della Basilica di San Gavino, sono riportati nello spazio riservato alla città di Perfugas. (LNS 26 aprile 2002)
14. Porto Torres,
“Scoperte archeologiche da nascondere?” Fra un paio di giorni ciò che è stato scavato, e quindi scoperto, ma anche tutto quello che è stato solamente individuato sarà coperto da un tappeto di terra e mimetizzato da un prato verde. Non si vedrà più niente, almeno per quanto riguarda atrio Comita. Dall’altra parte, in atrio Metropoli, il progetto prevede la copertura dell’area scavata con una volta che, però, stante le valutazioni esistenti, rischia di essere troppo bassa e di non consentire la fruizione. (LNS 11 giugno 2002)
15. Porto Torres,
“Scarpa, scavi eccezionali, non devono essere coperti” L’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Beniamino Scarpa, con delega anche per il patrimonio archeologico dell’isola, è intervenuto ieri sulla vicenda del ripristino delle piazze di atrio Comita e atrio Metropoli. Si dice infatti contrario al fatto che i ritrovamenti così importanti emersi nella campagna di scavo attorno alla Basilica vengano coperti. Serve una forma di conservazione che li renda visibili (LNS 12 giugno 2002)
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16. Porto Torres,
“Una conferenza per evitare la copertura degli scavi” Il vice presidente del Centro Studi Basilica di San Gavino, Giancarlo Pinna, nei giorni scorsi, si era incatenato al cancello del cantiere per impedire ai mezzi dell’impresa che si è aggiudicata l’appalto per il ripristino delle piazze negli atri di avviare le operazioni. Al gesto si stanno aggiungendo decine e decine di iniziative di solidarietà. (LNS 18 giugno 2002)
17. Porto Torres,
“Piano per il parco archeologico” La Soprintendenza ha presentato, ieri sera nei locali dell’Antiquarium Turritano, il progetto «Il domani dell’archeologia», che non riguarda solo l’area monumentale della Basilica di San Gavino ma anche tutta la zona del parco archeologico. Giancarlo Pinna — che ha sospeso la protesta contro la copertura degli atri Comita e Metropoli — è intervenuto alla riunione dove ha lanciato la proposta di costituire un gruppo di azione culturale che potrebbe chiamarsi «Comita di Torres», il grande re di Torres e di Arborea fondatore della Basilica di San Gavino, al quale fu intitolata la piazza oggetto della protesta. (LNS 22 giugno 2002)
18. Porto Torres,
“San Gavino, Via al recupero delle piazze” Sono cominciati nell’area monumentale di San Gavino i lavori per il ripristino delle piazze in atrio Metropoli e in atrio Comita. I progetti fanno parte del programma «Il domani dell’archeologia» e bloccarli significherebbe perdere i finanziamenti. (LNS 23 giugno 2002)
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19. Porto Torres,
“Un piano per il comparto archeologico” Poco più di un milione e mezzo di euro per il recupero e la valorizzazione del patrimonio archeologico. Il progetto, finanziato dalla Regione attraverso il Piano Integrato di Area (Pia), era stato predisposto nell’aprile del 1999 e ha dovuto seguire un lungo e impegnativo iter. (LNS 5 luglio 2002)
20. Porto Torres,
“Cadono altri massi, i vigili urbani chiudono il vecchio ponte romano” Continua a perdere pezzi il ponte romano. Ieri pomeriggio alcune persone che sostavano nella zona dell’importante monumento del I secolo d.C. hanno notato alcuni massi che si staccavano dalla struttura e cadevano nello spazio sottostante. Dopo le opportune verifiche, i vigili del fuoco hanno optato per la chiusura precauzionale del ponte anche al traffico pedonale. Purtroppo non è la prima volta che i vigili del fuoco intervengono sul ponte romano. Intanto gli anni passano e l’intervento di recupero non arriva. (LNS 14 luglio 2002)
21. Porto Torres,
“Un comitato per sensibilizzare la gente sullo stato del patrimonio archeologico” Creare un comitato cittadino che consenta una maggiore sensibilizzazione sulla condizione del patrimonio archeologico e architettonico: è questa la proposta avanzata da un gruppo di cittadini all’indomani della chiusura del ponte romano. (LNS 16 luglio 2002)
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22. Porto Torres,
“La vacanza è mare, sole e anche archeologia” L’estate non è solo mare, e a dirlo sono i dati forniti dai musei che in questi giorni hanno osservato l’orario continuato. L’Antiquarium Turritano conferma questo trend visto che nei primi quindici giorni di agosto sono passati circa 600 visitatori. L’iniziativa rientra in un progetto nazionale pensato per consentire ai turisti una più completa fruizione dei beni culturali. (LNS 18 agosto 2002)
23. Porto Torres,
“Anche Porto Torres sarà presente alla Borsa del turismo archeologico” La città di Porto Torres ha deciso di allestire un proprio stand per presentare le proprie risorse alla quinta Borsa mediterranea del turismo archeologico che si terrà dal 7 al 10 novembre 2002 a Paestum. L’appuntamento accoglierà operatori turistici provenienti da oltre 70 paesi e Porto Torres, grazie al suo patrimonio archeologico, potrebbe diventare il centro del turismo archeologico della Sardegna.
23bis. Porto Torres, “Splendide cattedrali di Sardegna” La giunta municipale ha approvato l’iniziativa regionale «Cattedrali di Sardegna», della quale entra a fare parte anche la città con un patrimonio di prim’ordine: la Basilica di San Gavino e i santuari di Balai vicino e Balai lontano. Gli interventi di restauro previsti ammontano complessivamente a 2.827.000 euro. In questo periodo l’area attorno alla Basilica di San Gavino è interessata da interventi per la sistemazione delle due piazze che serviranno a restituire funzionalità agli spazi esterni della cattedrale. (LNS 5 novembre 2002)
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2003 24. Porto Torres,
“Sarà presentato giovedì il Piano per il turismo” La bozza del Piano comunale per il turismo verrà illustrata giovedì 23 gennaio. All’appuntamento sono invitati tutti gli operatori turistici che svolgono attività nel territorio comunale. (LNS 18 gennaio 2003)
25. Porto Torres,
“Archeologia, serve un percorso per valorizzare le nuove scoperte” I componenti del Centro Studi Crisalide, a fronte delle ultime importanti scoperte nell'area delle terme Maetzke, si chiedono che destinazione avranno all'interno del futuro parco archeologico. (LNS 20 febbraio 2003)
26. Porto Torres,
“Puntare sui beni storici e culturali” Definire un programma urgente per la valorizzazione del patrimonio dei beni culturali, storici, archeologici del territorio e della città di Porto Torres. E’ questa l’esigenza che, ormai da tempo, viene manifestata da operatori culturali, turistici, politici e istituzionali, ma senza riuscire a trovare un momento di confronto qualificato. Ora ci riprova l’amministrazione comunale con un appuntamento fissato per il 25 marzo, alle ore 10, nella sala della giunta municipale. (LNS 13 marzo 2003)
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27. Porto Torres,
“Quei tesori archeologici nascosti” Piacevole sorpresa per il patrimonio archeologico e architettonico esistente, sconcerto per la sua scarsa valorizzazione. Queste le sensazioni esternate da una gruppo di 285 tour operator che domenica mattina si sono riuniti a bordo di una nave della Tirrenia e che poi hanno visitato l’Antiquarium, il parco archeologico e San Gavino. L’iniziativa era della stessa compagnia di navigazione, dell’assessorato comunale al Turismo e del Ministero dei Beni Artistici e Culturali. (LNS 1° aprile 2003)
28. Porto Torres,
“Visite archeologiche al prezzo di un euro” Oggi l’Antiquarium Turritano e gli scavi di Turris Libisonis potranno essere visitati, come altri 121 musei statali, pagando solo un euro. L’iniziativa, a carattere nazionale, è del Ministero dei Beni Culturali in vista del ponte del 1 maggio che, si prevede, affollato di turisti italiani e stranieri. (LNS 1° maggio 2003)
29. Porto Torres,
“La sinistra bellezza del Satiro” Esposti all'Antiqurium i reperti trovati a Turris Libisonis. Tra gli altri sarà presentata al grande pubblico la maschera marmorea di “Satiro”, recentemente portata alla luce dagli scavi archeologici ancora in corso di svolgimento nell’area delle terme Maetzke del Parco archeologico di Porto Torres. (LNS 24 maggio 2003)
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30. Porto Torres,
“Grande folla alla mostra del Satiro turritano” Alla fine la sala non è riuscita ad accogliere tutte le persone che si sono presentate alla cerimonia di inaugurazione della mostra dedicata al Satiro, allestita nei locali dell’Antiquarium Turritano. Tanti addetti ai lavori, tanti amministratori pubblici, ma soprattutto tanti giovani accorsi ad ammirare la bellezza della maschera scoperta durante la campagna di scavi ancora in corso alle terme Maetzke. (LNS 27 maggio 2003)
31. Porto Torres,
“Alla scoperta del porto di Turris Libisonis” Sono iniziati i primi lavori nell’area del ponte romano. Si è partiti con il ripristino della funzionalità idrica del Mannu, un piccolo intervento che però farà da apripista a un progetto ben più consistente, che dovrebbe trasformare tutta l’area della foce del fiume. Una zona che, inoltre, potrebbe riservare una sorpresa e cioé la scoperta dell’antico porto di Turris Libisonis. Secondo gli studiosi, gli indizi che portano a ipotizzare la scoperta del porto interno della colonia romana, sono tanti. (LNS 3 luglio 2003)
32. Porto Torres,
“I vecchi edifici fanno spazio al Parco Archeologico” Con un colpo di benna è iniziata ieri la demolizione dei vecchi edifici adiacenti l’area archeologica del Palazzo del Re Barbaro. E’ così iniziata ufficialmente la realizzazione del Parco archeologico urbano di Porto Torres, che rientra in un piano più ampio per la valorizzazione di tutta l’area. L'ambizioso progetto prevede, oltre al parco archeologico, il recupero dell’intera area della foce del rio Mannu. Adesso quell’area farà parte integrante della zona archeologica inserita in un percorso turistico voluto dall’amministrazione comunale per «un riequilibrio vocazionale di un territorio fortemente condizionato dall’industria petrolchimica». (LNS 28 novembre 2003)
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2004 33. Porto Torres,
“Si scava e appare la città romana” Quella collina appena accennata che incombe sul Riu Mannu nasconde un pezzo di storia. Nessuno lo dice apertamente, ma la nuova campagna di scavi, resa possibile grazie alla collaborazione fra comune di Porto Torres e Ministero dei Beni Culturali, potrebbe svelare diversi aspetti della storia di Turris Libisonis, sinora protetti da una montagna di terra. All’esterno di quei cantieri, qualcuno immagina o spera in qualcosa di simile a Pompei, almeno dal punto di vista del ritorno economico. (LNS 20 maggio 2004)
34. Porto Torres,
“In mostra il tesoro di Libisonis” Quello che si inaugura questo pomeriggio all’Antiquarium Turritano è un vero e proprio evento: le teche del museo ospiteranno infatti gli splendidi gioielli ritrovati nel corso di numerose campagne di scavo. Una raccolta della quale si è avuta una esclusiva anteprima durante la visita del presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, e che oggi sarà integrata da altri monili di squisita fattura, recuperati in varie zone di quella che era la colonia romana di Turris Libisonis. (LNS 29 maggio 2004)
35. Porto Torres,
“I tesori di Turris ritornino in città” Porto Torres potrebbe riavere i tesori ritrovati nel corso di numerose campagne di scavo e distribuite nei musei nazionali della Sardegna. Il ritorno di tutti i reperti trovati non solo a Porto Torres ma in tutto il territorio, da quelli eneolitici e neolitici a quelli nuragici, a quelli romani, a quelli medioevali, avrebbero come principale ostacolo gli spazi disponibili per accoglierli, che al momento mancherebbero. (LNS 6 giugno 2004)
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36. Porto Torres,
“Una necropoli romana nell'area di Ezzi Mannu� Nell'area di Ezzi Mannu sono stati ritrovati alcuni frammenti di ceramica appartenenti a un vaso ed apparterrebbero a delle coperture in terracotta delle sepolture di epoca romana, realizzate con tegole molto simili a quelle utilizzate per la costruzione dei tetti. (LNS 1° luglio 2004)
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2005 37. Porto Torres,
“Lo splendido Orfeo «tradito» nel giorno di San Valentino” Lo scorso anno il Soprintendente ai Beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro aveva assicurato che l’Orfeo scoperto nei pressi del palazzo del Re Barbaro sarebbe tornato alla luce, spiegando che «il 14 febbraio era la data più adatta per riscoprire» la rappresentazione di una delle più belle storie d’amore. La promessa, non mantenuta, del soprintendente, ha scatenato le ire di Giancarlo Pinna che in una lettera aperta che ripercorre la tappe della scoperta e della successiva copertura di quello che gli esperti ritengono il più bel mosaico al mondo che raffiguri Orfeo che suona la lira. A conclusione della lettera Pinna riporta: «Stiamo forse aspettando una nuova Euridice, sarebbe come leggere la favola all’incontrario, che riesca a riportare alla luce e a nuova vita Orfeo?». (LNS 15 febbraio 2005)
38. Porto Torres,
“Orfeo, il soprintendente spiega le ragioni del ritardo” La scoperta di alcune cavità naturali sotto le strutture portanti delle terme centrali (il palazzo del Re Barbaro) è una delle cause, ma non l’unica, che hanno impedito di riportare alla luce il mosaico di Orfeo entro il 14 febbraio, giorno di san Valentino. (LNS 20 febbraio 2005)
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39. Porto Torres,
“La vecchia stazione «La piccola» nasconde un tesoro archeologico” Il sottosuolo di Porto Torres continua a nascondere un enorme tesoro archeologico. E non può essere diversamente visto che la città, come Olbia e parte di Cagliari, sono state costruite «a strati». Di conseguenza, capita spesso che come si gratta la superficie per la costruzione di nuove abitazioni od opere pubbliche ci si imbatta nelle tracce del passato più o meno recente della città. L’ultimo ritrovamento è solo di avantieri mattina, durante i lavori per la costruzione del Museo del Mare che sarà ricavato dai locali della vecchia stazione “La Piccola”. Mentre si stavano rimuovendo gli strati di terra sulla quale erano stati posizionati i vecchi binari, sono venute alla luce tre colonne di epoca romana che le allora Ferrovie del regno avevano utilizzato come materiale da riporto. (LNS 28 aprile 2005)
40. Porto Torres,
“Un colpo di ruspa e riaffiorano 18 scheletri” I resti di diciotto scheletri sono stati rinvenuti ieri mattina, durante i lavori di scavo per la costruzione di una casa, in un camminamento del sistema di difesa aereo e costiero della seconda guerra mondiale. Solo che gli scheletri sono molto più antichi, forse di epoca romana. (LNS 25 maggio 2005)
41. Porto Torres,
“Parco archeologico dimenticato nessuno toglie erbacce e rifiuti” Crescono piante ed erbacce tra i mosaici e le antiche mura del palazzo de Re Barbaro. E lungo le sponde del riu Mannu, ai lati del ponte romano, spuntano canneti, rifiuti e vegetazione incolta. Il parco archeologico di Porto Torres sembra una struttura dimenticata: da quasi tre anni i lavori di manutenzione e valorizzazione attorno alle terme centrali sono bloccati e i visitatori non possono ancora accedere all’area archeologica. Una situazione di immobilismo e di abbandono che dura da troppo tempo e che ha prodotto un effetto negativo anche sull’economia turistica di Porto Torres. (LNS 28 maggio 2005)
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42. Porto Torres,
“Nel palazzo di Re Barbaro il teatro dei piccoli attori” «I segreti di Turris» è il titolo della rappresentazione che i ragazzi delle scuole elementari hanno portato in scena ieri mattina all’interno dell’antica Turris Libisonis, davanti alle maestose terme. La storia messa in scena era quella di una famiglia ai tempi dell’imperatore Augusto. (LNS 9 giugno 2005)
43. Porto Torres,
“Gli ominidi nove milioni d'anni fa” Quello che si conclude domani è solo un assaggio: pochi metri quadrati che però nascondono un tesoro con “solo” un centinaio di denti di uno scimmione lontano parente degli oranghi. Si tratta della famiglia di Proto, l’oreopiteco scoperto una decina di anni fa' nell’area di Fiume Santo. La prima campagna di scavi aveva portato alla luce di resti di quattro oreopitechi. In poco più di una settimana l’equipe diretta dal paleontologo fiorentino Lorenzo Rook ne ha scoperto alcune decine. (LNS 22 giugno 2005)
44. Porto Torres,
“L’agonia del ponte romano” Un gigante in agonia. È questo lo stato in cui versa il ponte romano. Per duemila anni ha sostenuto sulle proprie spalle il traffico tra il porto e il suo entroterra La novità, rispetto alla denuncia di alcuni anni fa caduta nel vuoto dopo l’iniziale clamore, è l’evidenziarsi di un probabile allargamento della frattura e l’estensione della stessa da un piedritto all’altro, in particolare a quello orientale, finora mai notate dagli esperti. (LNS 15 luglio 2005)
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45. Porto Torres,
“Un tesoro antico in casa di un «collezionista»” Un piccolo grande tesoro, quello recuperato dalla Guardia di Finanza in territorio di Porto Torres. Una settantina di reperti archeologici in parte prelevati dal sito originario, in parte trovati nell’abitazione di un «collezionista» che è stato denunciato. I reperti recuperati appartengono a diverse epoche, da quella nuragica a quella romana, a quella vandalica. Ma il pezzo più pregiato è una splendida testa di matrona romana risalente al periodo imperiale. (LNS 1° dicembre 2005)
46. Porto Torres,
“Musica e archeologia” È giunta al terzo e penultimo appuntamento la rassegna “Musicando all’Antiquarium” i “concerti-aperitivo” stanno riscuotendo notevole apprezzamento: un pubblico sempre più numeroso di appassionati e non, può coniugare il piacere per l’ascolto di musica suonata con grande qualità, con la riscoperta dei tesori custoditi nel museo grazie alle visite guidate curate dalle ragazze della cooperativa L’Ibis. (LNS 4 dicembre 2005)
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2006 47. Porto Torres,
“L’Antiquarium come un’agorà” Tutto è partito da una indicazione, da una direttiva del Ministero dei Beni Culturali e cioè dissolvere quell’aura di sacralità che avvolge i musei. E così, fin dallo scorso anno, l’Antiquarium è diventato anche un centro di aggregazione culturale, un luogo di antichità che può ospitare varie manifestazioni. (LNS 8 gennaio 2006)
48. Porto Torres,
“Decine di tombe sotto la rotatoria” Nuova eccezionale scoperta archeologica alla periferia della città. O meglio, alla periferia dell’antica cinta muraria di Turris Libisonis, oltre il Ponte Romano. Durante i lavori per la realizzazione della rotatoria che dovrà regolare il traffico all’ingresso della zona industriale, sono venute alla luce decine di tombe di epoca romana, databili fra il primo e il terzo secolo. Tombe “povere”, senza alcun corredo funerario o quasi, ma non per questo meno preziose. (LNS 17 gennaio 2006)
49. Porto Torres,
“Via al recupero di tutti i reperti” Mentre proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di Porto Torres e del Nucleo per la Tutela del Patrimonio sul ritrovamento (e sulla destinazione) del basamento di una colonna romana, si apprestano a entrare in campo gli esperti della Soprintendenza ai beni archeologici che dovranno recuperare i reperti sparsi su un’area vasta circa duecento metri quadrati. Reperti abbandonati fra il materiale di riempimento dell’antemurale di ponente, dalla parte della spiaggia della Marinella.
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49bis. Porto Torres, “Musica all'Antiquarium, nuova serie di concerti” E' ripresa con l’esibizione del trio jazz guidato da Enzo Favata la rassegna «Musicando all’Antiquarium», organizzata dall’associazione «Musicando Insieme» in collaborazione con la cooperativa L’Ibis, l’assessorato comunale alla Cultura e la Soprintendenza ai Beni Archeologici. (LNS 18 gennaio 2006)
50. Porto Torres,
“Anche la rotatoria sarà salvata” Sopralluogo di Soprintendenza e Amministrazione Provinciale alla fine di via Ponte Romano, al confine con la zona industriale, dove i lavori per la realizzazione di una rotatoria hanno portato alla luce 87 tombe di epoca romana che secondo gli archeologi sono state utilizzate per un arco di tempo vastissimo che va dal I al VI secolo d.C. Dagli archeologi è arrivata l’assicurazione che entro fine mese i lavori di scavo saranno terminati. Una notizia che ha rasserenato il direttore dei lavori per la costruzione della rotatoria (LNS 19 gennaio 2006)
51. Porto Torres,
“Quei frammenti dell’antica Roma nascosti dai «ladri della storia»” Li avevano nascosti in attesa, probabilmente, di tempi migliori. Sette frammenti di marmo infilati dentro una busta di plastica. Erano stati messi da parte, pronti ad essere immessi sul mercato clandestino dei reperti archeologici. La Guardia di Finanza li ha trovati nei pressi della spiaggia della Marinella, fra la foce del rio Mannu e la radice dell’antemurale di ponente e li ha consegnati ai responsabili dell’Antiquarium Turritano. Si tratta di sette frammenti di marmo: alcuni sono una parte di un’iscrizione funeraria, altri porzioni di un bassorilievo e decorazioni architettoniche. Reperti di epoca romana, probabilmente imperiale. (LNS 10 febbraio 2006)
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52. Porto Torres,
“Scavando nel porto ecco un approdo antico” Si infrange contro una “vecchia” banchina il sogno di riuscire ad aprire il porto commerciale entro questa estate. Da tre settimane i lavori sono fermi poichè, dopo il ritrovamento della base della colonna romana all’interno del cantiere della Astaldi, Soprintendenza e Carabinieri avevano deciso di effettuare controlli più accurati nell’area di scavo. E sono bastate alcune verifiche per fare una scoperta decisamente interessante: sotto il vecchio molo del Faro si nascondeva un approdo più antico. Una struttura che certamente risale al periodo medioevale ma probabilmente ricostruito sulle tracce della banchina di epoca romana. Una scoperta che conferma l’importanza della colonia di Turris Libisonis (l’unica citata con Caralis fra i mosaici del porto antico di Ostia). (LNS 14 febbraio 2006)
53. Porto Torres,
“Nessuna decisione sul molo medievale” Cresce la preoccupazione, fra gli amministratori comunali, per il permanere del blocco ai lavori del porto dovuto alla scoperta di un antico molo di epoca medievale. Da un mese, infatti, il cantiere della Astaldi è operativo solo in una parte del porto civico mentre i lavori per la realizzazione della grande banchina Dogana-Segni ai piedi della Torre Aragonese segnano il passo. (LNS 3 marzo 2006)
54. Porto Torres,
“La Soprintendenza toglie il blocco nella zona dello scalo medievale” Schiarita sul futuro immediato del porto commerciale. Ieri il sindaco Luciano Mura ha incontrato il Soprintendente ai beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro Francesco Nicosia che ha assicurato, fin dall’inizio della prossima settimana, la ripresa dei lavori di riallineamento delle banchine Dogana-Segni. I lavori erano stati bloccati dopo la scoperta di una banchina di epoca medievale. (LNS 4 marzo 2006)
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55. Porto Torres,
“L’antico Ponte Romano sta rischiando il crollo” Da anni si parla del restauro e del consolidamento del Ponte Romano. Ma mentre si discute, la struttura rischia di collassare.(ho tolto la frase delle torri gemelle, era superflua). L’ultimo allarme è di questi giorni, dopo il sopralluogo di alcuni ingegneri e architetti che collaborano con l’amministrazione comunale a vari progetti. Dopo una serie di rilevamenti, neppure troppo sofisticati, è stata fatta una scoperta sconcertante: un tratto del ponte è “traslato” di 15 cm.. (LNS 15 marzo 2006)
56. Porto Torres,
“«Il ponte romano resisterà»” Interviene la Soprintendenza la quale riferisce che in queste condizioni il Ponte Romano è destinato a resistere nel tempo. Pioggia di precisazioni dopo la pubblicazione della notizia della «traslazione di 15 centimetri» di una parte dell’antica struttura di epoca romana che ne minerebbe la stabilità. Un problema conosciuto da anni da ingegneri e archeologici ma del quale, però, non si era mai parlato pubblicamente. (LNS 16 marzo 2006)
57. Porto Torres,
“In mostra le scoperte effettuate nella necropoli vicino al fiume” Quella che verrà inaugurata domani pomeriggio all’Antiquaruim Turritano è decisamente una mostra fuori dall’ordinario: prima di tutto perché raccoglie i reperti venuti alla luce meno di tre mesi fa durante gli scavi della necropoli occidentale di Porto Torres. E poi perché all’interno del museo sono stati parzialmente ricostruiti gli scavi di via Ponte Romano. (LNS 7 aprile 2006)
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58. Porto Torres,
“Gli esperti litigano sui reperti del molo” Scoppia il «caso molo del Faro» che vede la contrapposizione del sovrintendente dei beni archeologici Francesco Nicosia e il Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Sassari, il Capitano Gianfilippo Manconi. Un conflitto di competenze nato dopo l’avvio dell’inchiesta dei Carabinieri, in seguito al ritrovamento di alcuni reperti nel molo del Faro. (LNS 8 aprile 2006)
59. Porto Torres,
“Cancelli chiusi davanti ai monumenti archeologici” Se per visitare la Basilica e il Ponte a sette arcate non c’è stato alcun problema, altrettanto non si può dire per l’Antiquarium e le rovine di Turris. Ieri, infatti, il museo nazionale di Porto Torres, come altri del resto d'Italia, era chiuso. (LNS 18 aprile 2006)
60. Porto Torres,
“Una discarica sull’argine del fiume” Quando gli operai, inviati dalla Soprintendenza per meglio studiare gli interventi di restauro sul ponte romano, hanno incominciato a eliminare i cespugli addossati sul ponte romano si sono trovati di fronte a una vera e propria discarica, scaldabagni lavatrici, una bombola, metri e metri di recinzione metallica arrugginita. E ancora, cavi elettrici, scatole di metallo, lattine e immondizia di variegata origine. (LNS 11 maggio 2006)
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61. Porto Torres,
“«I fondi dei Pit non erano disponibili»” Ha atteso giusto il tempo di controllare i fascicoli e gli incartamenti. E subito è arrivata la risposta al consigliere Gilda Usai che chiedeva di sapere dal sindaco per quale motivo non fossero stati spesi i circa dieci milioni di euro dei fondi Pit assegnati a Porto Torres nel 2003 e destinati alla riqualificazione dell’area del rio Mannu. Una risposta caustica, quella di Luciano Mura, che rimanda al mittente l’accusa di non aver saputo gestire i fondi a disposizione. (LNS 21 maggio 2006)
62. Porto Torres,
“Sarà ricostruito il molo medievale” La Soprintendenza ha raccolto e catalogato tutti i reperti. Entro tre mesi sparirà quel che resta del molo del faro, sotto il quale sono stati scoperti i resti di un banchinamento medievale. Nel frattempo nei grandi capannoni della Soprintendenza, a fianco della spiaggia della Marinella, gli esperti procederanno alla ricostruzione virtuale sia del molo medievale sia di quello di epoca romana. (LNS 5 luglio 2006)
63. Porto Torres,
“Spuntano i resti di una fortificazione In piazza Colombo sospesi i lavori” Una ruspa gratta via un po’ di terra e saltano fuori reperti archeologici, esattamente quello accaduto in piazza Colombo, dove sotto il giardino della Torre Aragonese sono stati trovati i resti di quella che dovrebbe essere la fortificazione realizzato dagli spagnoli fra il XII e il XIII sec. (LNS 6 luglio 2006)
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64. Porto Torres,
“Scoperta banchina medievale ” Ieri mattina la ruspa ha ripreso a grattare via lo strato di terra sottostante il giardino di piazza Colombo e subito è apparsa una nuova struttura. Un muraglione in pietra squadrata lungo, per adesso, una quindicina di metri. Con il muraglione venuto alla luce per primo, forma una struttura ad angolo acuto che si presta a diverse interpretazioni. Gli esperti ipotizzano che possa trattarsi anche di una banchina (romana? medievale?) visto che i sondaggi sono arrivati a oltre tre metri e mezzo prima di trovare la roccia. (LNS 8 luglio 2006)
65. Porto Torres,
“Dagli scavi nasce un giardino archeologico” Le rovine dell’antico fortilizio aragonese e, forse, di un molo di epoca romana non saranno risepolte. Lo hanno deciso di concerto amministrazione comunale e Soprintendenza ai beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro. Sarà realizzata una sorta di giardino archeologico che lasci a cielo aperto la scoperta che potrebbe avere risvolti eccezionali. Lo studio delle strutture venute alla luce all’inizio della scorsa settimana potrebbe riscrivere una parte della storia di Turris Libisonis, gettando una nuova luce sull’importanza strategica della colonia romana. Un sito archeologico a vista che sarebbe un polo di attrazione per chi è diretto al porto. (LNS 11 luglio 2006)
66. Porto Torres,
“Un nuovo restauro per il Ponte Romano” Primo intervento di una certa consistenza sul Ponte Romano da parte dell’amministrazione comunale. La giunta comunale ha infatti approvato il progetto per il restauro non strutturale ma mirato alla conservazione del paramento murario del ponte, con una dotazione finanziaria di 738 mila euro, 232 mila dei quali saranno messi a disposizione dal comune. La delibera dovrà ora essere inviata alla Regione che dovrà a sua volta finanziare l’opera. (LNS 12 settembre 2006)
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67. Porto Torres,
“Quei resti dell’antica Turris Libisonis che fanno allontanare il nuovo porto” Ormai l’antica Colonia Iulia Turris Libisonis sta diventando un incubo per le imprese che stanno lavorando alle opere pubbliche. E, anche se nessuno lo ammette apertamente, anche qualche amministratore teme che queste continue e (per certi versi) benvenute scoperte, possano rallentare troppo l’andamento dei lavori. Anche l’ultima ordinanza della Capitaneria, che procrastina di un mese i lavori di scavo all’interno del porto commerciale, è quasi una presa d’atto di quanto accaduto quest’anno. (LNS 14 settembre 2006)
68. Porto Torres,
“Il sottosuolo regala nuove sorprese: riemergono undici tombe romane” Nel corso dei lavori per la realizzazione di un edificio all’angolo tra via Eleonora d’Arborea e via Sassari, a qualche metro dalla superficie e dopo la demolizione della vecchia costruzione, la benna ha riportato in vista un’antica sepoltura. Allertati, i tecnici della Soprintendenza hanno rinvenuto undici tombe risalenti probabilmente all’epoca romana. Si tratta di una decina di tombe, Sono state rinvenute tre tipologie differenti di sepolture: a incinerazione, con diversi tipi di urne; alla cappuccina, che potrebbe essere la più tarda; con inumazioni in anfora. (LNS 20 settembre 2006)
69. Porto Torres,
“La nave di epoca romana fa passi avanti” Il progetto della ricostruzione in città di un’antica nave di epoca romana ha fatto un altro importante passo in avanti. La domanda di finanziamento presentata dal comitato Naviculari Turritani (insieme all’ Università di Sassari e all’Istituto nautico di Porto Torres) ha superato la fase della verifica dell’ammissibilità ai progetti integrati di sviluppo territoriale. (LNS 21 settembre 2006)
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70. Porto Torres,
“A tavola cibi di epoca romana secondo il gusto di «Apicius»” Questa sera alle 21 una porzione dell’area archeologica di Turris Libisonis si trasformerà per alcune ore in una popina e in un thermopolium, tipiche trattoria e barbettola della Roma antica. (LNS 23 settembre 2006)
71. Porto Torres,
“I tesori della necropoli di via Arborea: trovati sarcofagi e monumenti funebri” Poche decine di metri quadrati in centro città. Sufficienti, però, per portare alla luce un piccolo tesoro storico. No, niente ori o pietre preziose, ma corredi funebri composti da oggetti di uso quotidiano, che confermano l’importanza di Turris Libisonis, al centro dei traffici del nord del Mediterraneo: una tappa obbligata per le navi che dalla Spagna dovevano raggiungere il porto di Ostia. Le tombe risalgono tra il primo e il terzo secolo d.C. (LNS 13 ottobre 2006)
72. Porto Torres,
“Il Ponte Romano ancora sotto cura: sensori elettronici sulla struttura” Un anno fa la società che si era aggiudicata l’appalto aveva cominciato l’analisi generale dello stato di salute del Ponte Romano. Ieri gli esperti hanno posizionato i primi sensori elettronici che dovranno evidenziare eventuali cedimenti o spostamenti delle strutture. (LNS 28 ottobre 2006)
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73. Porto Torres,
“Una «suburra» affiora dal mare” Gli archeologi sono molto prudenti anche perché gli accertamenti sono appena agli inizi, ma la scoperta fatta avantieri mattina a fianco alle terme Maetzke potrebbe essere di grande importanza. Una scoperta che è del tutto casuale e dovuta all’avvio di un cantiere edile. Stavolta, infatti, la benna della ruspa potrebbe aver portato alla luce il quartiere residenziale di Turris Libisonis.
73bis. Porto Torres, “I resti piemontesi del faro bloccano la banchina” Se da una parte la scoperta di antichi reperti è di grande importanza culturale ma anche economica, dall’altra manufatti che di storia ne hanno poca da raccontare rischiano di paralizzare non solo la normale attività ma mettono a rischio lo sviluppo di una città. E' il caso della nuova banchina Dogana-Segni, bloccata un mese fa dalla Soprintendenza ai beni archeologici. (LNS 10 novembre 2006)
74. Porto Torres,
“La Soprintendenza annuncia il via libera” Schiarita sul futuro del porto commerciale. Ieri pomeriggio il pool di esperti ha ritenuto il molo venuto alla luce in queste ultime settimane di scarso valore storico, e quindi non medioevale tantomeno romano. (LNS 6 dicembre 2006)
75. Porto Torres,
“Patrimonio culturale, il Comune investe” Saranno il comune di Porto Torres e i responsabili della Multiss a rappresentare la Sardegna al convegno organizzato a Bari dal ministero per i beni e le attività culturali su «Programma per la valorizzazione del patrimonio culturale nelle regioni del Mezzogiorno» e dedicato alla formulazione di «opportune valutazioni delle attività in corso» e all’esame di proposte progettuali per il prossimo anno, nell’ambito del quale il ministero ha avviato progetti relativi alla creazione e all’aggiornamento di servizi e attività di conservazione, fruizione e gestione del patrimonio culturale. (LNS 13 dicembre 2006)
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2007 76. Porto Torres,
“«Noi costruiremo su quei reperti»” I reperti portati alla luce due mesi fa nel cantiere a pochi passi dalle terme Maetzke, confermano ogni giorno di più l’importanza del ritrovamento. Ma l’acquisizione di quell’area potrebbe costare cara, in termini di denaro, al Ministero dei Beni Culturali. I titolari del cantiere sarebbero infatti in possesso di un nulla osta concesso dalla Soprintendenza ai Beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro e dalla Soprintendenza regionale che, di fatto, farebbero crescere il costo dell’area. (LNS 5 gennaio 2007)
77. Porto Torres,
“Molo del Faro, ripartono i lavori” Lunedì mattina ripartiranno i lavori per la demolizione del molo del Faro. Il via libera definitivo è arrivato ieri mattina al termine di una riunione tecnico-operativa che si è tenuta nella sede della Soprintendenza dei Beni Culturali per le province di Sassari e Nuoro. (LNS 20 gennaio 2007)
78. Porto Torres,
“La benna della ruspa riporta alla luce colonne romane” Durante i lavori per la demolizione del molo del Faro la benna della ruspa ha portato alla luce alcune colonne di epoca romana. I lavori sono stati quindi sospesi, ma solo per consentire la rimozione in sicurezza dei due reperti di particolare bellezza. (LNS 1° febbraio 2007)
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79. Porto Torres,
“Filo diretto cittadini-Soprintendenza” La Soprintendenza dei Beni Archeologici delle province di Sassari e Nuoro intende migliorare i rapporti con i cittadini, soprattutto con quelli di Porto Torres, e dal mese di marzo dovrebbero partire alcune iniziative con le quali far conoscere l’importanza delle ultime scoperte e soprattutto per sollecitare un minimo di tolleranza per gli eventuali disagi arrecati alla città. (LNS 13 febbraio 2007)
80. Porto Torres,
“Ancora niente barriere sul Ponte Romano” Basterebbe un investimento di una decina di euro per risistemare il cono di cemento in mezzo alla strada e impedire a qualche sciagurato, di fare ulteriori violenze ad un malato cronico, il Ponte Romano, che già da anni patisce per lo stato d’abbandono in cui lo hanno lasciato gli enti pubblici che ne avevano la responsabilità. (LNS 8 marzo 2007)
81. Porto Torres,
“Archeologia e Asinara per i primi turisti” Oggi e domani aperti Antiquarium, rovine di Turris e San Gavino. Una Pasqua nel segno della tradizione, con pochi portotorresi che hanno lasciato la città e con i primi gruppi di turisti alla ricerca dei siti storici e architettonici. (LNS 8 aprile 2007)
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82. Porto Torres,
“Il Lotto sostiene «Il futuro dell’archeologia»” Dal gioco del Lotto arrivano nuove risorse, linfa vitale per proseguire l’opera di recupero e valorizzazione dei beni archeologici e architettonici del territorio. Fondi che andranno ad alimentare il progetto «Il futuro dell’archeologia» che a Porto Torres ha prodotto più di un risultato interessante. In tre anni, la città riceverà oltre due milioni e 220 mila euro destinati al Parco archeologico cittadino e al recupero della Stazione sanitaria marittima di Cala Reale, all’Asinara. Interventi per i quali sono state già predisposte le progettazioni. (LNS 12 aprile 2007)
83. Porto Torres,
“Un mosaico romano nascosto in mare” Durante i lavori è stato scoperto dagli archeologi , sotto il livello dell’acqua, un mosaico. Il sito, tenuto rigorosamente top secret dei ricercatori della Soprintendenza ai Beni archeologici, si troverebbe ai margini del grande cantiere dell’area portuale, una presenza che non crea alcun intralcio ai lavori. Verrà rimosso ed esposto all’Antiquarium (LNS 17 aprile 2007)
84. Porto Torres,
“Nuovi ritrovamenti nel porto: resti di altari e sepolture” Il molo del Faro continua a riservare nuove sorprese e restituire agli studiosi reperti archeologici di inestimabile valore storico. Fortunatamente, comunque, nessun ritrovamento che possa impedire la prosecuzione dei lavori, come era accaduto lo scorso anno. Stavolta la ruspa che sta rimuovendo il materiale utilizzato dalle maestranze piemontesi come riempimento del vecchio banchinamento, ha portato alla luce i resti di quelli che potevano essere are votive erette in ricordo dei defunti e almeno tre sepolture cinerarie. Manufatti di una bellezza incredibile che fanno ipotizzare la presenza anche di un tempietto. Si tratta di almeno tre o quattro are (altarini), decorati con uno strato di intonaco e finemente dipinte. (LNS 26 aprile 2007)
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85. Porto Torres,
“Riportare il ponte all’antico splendore” Far scorrere l’acqua sotto le sette arcate oggi ingabbiate da cassoni Il progetto per il Parco fluviale, che dovrebbe modificare sensibilmente lo stato dei luoghi, soprattutto lungo i 600 metri di fiume a monte del Ponte Romano. si è arenato negli uffici dell’assessorato regionale all’Ambiente dove i tecnici stanno studiando la necessità, o meno, di una valutazione di impatto ambientale. (LNS 13 maggio 2007)
86. Porto Torres,
“Campagna di scavi per «riscoprire» Libisonis ” Una campagna di scavi nell’area archeologia di Porto Torres della durata di cinque anni che vedrebbe in prima fila le due università sarde. La proposta è dei docenti di Archeologia e storia dell’arte greca e romana delle Università di Sassari e Cagliari, Giampiero Pianu e Simonetta Angiolillo, proposta presentata alla Soprintendenza ai beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro e dall’amministrazione comunale. Il progetto è alle prime battute ma nel corso di alcuni incontri informali, l’amministrazione comunale ha manifestato un assenso di massima. (LNS 15 maggio 2007)
87. Porto Torres,
“La storia di Turris in mostra” Il legame fra la città e il mare è fortissimo. Lo è sempre stato. Da quando un generale romano, tal Giulio Cesare, fondò una colonia alla foce di un fiume alla quale diede il nome di Turris Libisonis. Un legame che dura da più duemila anni, testimoniato da importanti ritrovamenti, da vestigia che fanno solo intravedere la ricchezza di quella Colonia Iulia, una storia che oggi approda in un altro simbolo del mare, la Capitaneria di Porto. (LNS 20 maggio 2007)
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88. Porto Torres,
“L’area archeologica come occasione di sviluppo economico e culturale” La splendida cornice del porto illuminato dal sole e rinfrescato da una piacevole brezza primaverile è stata il teatro del convegno legato alla manifestazione «Mare, Città Porto» inserita all’interno della IX Settimana della cultura promossa dal Ministero per i Beni Culturali. In Capitaneria, una serie di pannelli esplicativi hanno creato un percorso informativo sulla vita di Turris Libisonis, in particolare quella legata all’economia del porto e agli scambi con Roma tramite lo scalo di Ostia. (LNS 23 maggio 2007)
89. Porto Torres,
“«Ci servono nuovi fondi per proseguire gli scavi all’interno del giacimento»” Continuano a emergere i resti della fauna del Miocene superiore dagli scavi del giacimento paleontologico di Fiume Santo. Un giacimento ricchissimo che in passato aveva portato alla luce i fossili di numerosi animali preistorici (bovidi, giraffe, coccodrilli e antilopi) insieme ai resti della scimmia antropomorfa Oreophiteco. Gli scavi sono durati una settimana, un lasso di tempo sicuramente breve, durante il quale i paleontologi sono riusciti a realizzare due nuove trincee dell’ampiezza di circa 10 metri quadrati. Gli scavi nell’area inoltre, proseguono soltanto grazie alla convenzione che è stata istituita tra la Soprintendenza di Sassari e l’Università di Firenze. Una convenzione che scadrà entro la fine del mese di dicembre ma che potrebbe essere prolungata visto il grande interesse che gli studiosi fiorentini nutrono nei confronti del sito sardo. (LNS 10 luglio 2007)
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90. Porto Torres,
“Il fascino della scultura contemporanea” C’è un lungo filo tracciato dalla storia che collega e avvicina le forme primordiali, schematiche, spigolose e geometriche degli scultori contemporanei alle armonie dell’arte classica. La mostra “Muse Mediterranee”, che raccoglie nella sala dell’Antiquarium Turritano le opere di dodici tra i più famosi scultori della Permanente di Milano, è ispirata proprio a questa idea. All’interno del museo turritano la plasticità delle opere in ferro, legno, pietra e bronzo degli artisti italiani, si fonde con l’eleganza delle sculture marmoree di epoca romana riportate alla luce dagli archeologi. (LNS 1° settembre 2007)
91. Porto Torres,
“Il parco archeologico si fa bello con i soldi stanziati dalla Regione” Nell’ultima delibera della giunta regionale c’è un finanziamento di 600mila euro a favore del comune turritano per la valorizzazione e la fruibilità del parco archeologico. Gli interventi da compiere saranno decisi dall’amministrazione comunale in collaborazione con la Soprintendenza archeologica. (LNS 8 settembre 2007)
92. Porto Torres,
“«Miracolo» in basilica: arrivano fondi europei bloccati da cinque anni” C’è voluto il lavoro congiunto di amministrazione comunale, arcidiocesi di Sassari e consulta regionale per i Beni culturali ecclesiastici, ma alla fine i fondi stanziati nel 2002 nell’ambito del progetto Cattedrali di Sardegna e bloccati per tutto questo tempo in Regione, potranno essere utilizzati per una serie di lavori nella basilica di San Gavino e nelle chiesette di Balai e Balai Lontano. Ieri, proprio all’interno della basilica, i lavori sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa. (LNS 13 settembre 2007)
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93. Porto Torres,
“Stagione record per il turismo culturale ” Il turismo culturale è un settore che nell’isola sta muovendo i primi passi. E questo nonostante l’immenso patrimonio storico, architettonico e archeologico che conta siti punici, romani, medievali ma soprattutto nuragici e pre nuragici. Siti sempre più conosciuti che, quest’estate, sono stati visitati da migliaia di turisti stanchi della sola ricetta mare-sole-natura. A Porto Torres l’area archeologica, Palazzo del Re Barbaro e Terme Maetzke, sono ancora inaccessibili al pubblico e tagliati fuori da un cantiere perenne. (LNS 7 ottobre 2007)
94. Porto Torres,
“Sepoltura con preziosi affreschi nascosta dall’asfalto di largo Sabelli” L’escavatore si è imbattuto in quella che sembra una tomba «estremamente interessante». In un primo momento erano state portate alla luce le solite terracotte ma subito dopo sono saltati fuori due scheletri. Ma il particolare più interessante è che la tomba non era la solita, con copertura cappuccina (tegole), ma una sepoltura più complessa, decisamente più ricca, con le pareti decorate con affreschi. (LNS 9 ottobre 2007)
95. Porto Torres,
“Il ponte romano usato come discarica” Cosa direbbe un turista portotorrese che recandosi a visitare il Louvre di Parigi incontrasse sulla sua strada carcasse di automobili, buste ricolme di immondizie, frigoriferi? Probabilmente, avrebbe qualcosa da ridire sul concetto di igiene dei francesi. Fortuna loro, ciò non accade perchè hanno ben presente cosa significhi il senso civico. Cosa dovrebbe invece dire un turista francese che si reca in visita archeologica a Porto Torres? Non può infatti sfuggire che nelle vicinanze del ponte giacciono la carcassa di una vecchia Fiat Panda, un cumulo di guaine, cartacce di confezioni di candele per auto, filtri usati, bottigliette spray, flaconi di liquido per cambio e una vecchia tuta da lavoro. E tante altre sporcizie. (LNS 10 ottobre 2007)
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96. Porto Torres,
“Lavori nell’area archeologica: Nando Nocco chiede spiegazioni” Dopo oltre cinque anni, sono ripresi i lavori nell’area archeologica previsti all’interno del progetto “Il domani dell’archeologia”. Il coordinatore cittadino di Sardigna Natzione Nando Nocco chiede notizie sul perché non siano state rese pubbliche le varianti apportate al progetto iniziale: «Perché vengono utilizzati blocchetti di cemento per la costruzione dei muretti nell’area adiacente le terme Maetzke? Quale utilità hanno le coperture in plastica che stanno sorgendo all’interno dell’area archeologica e che sempre più stanno dando l’impressione di trovarsi in una serra in cui si coltivano prodotti ortofrutticoli piuttosto che in un’area archeologica? È quello l’unico modo possibile per tutelare il bene storico?» (LNS 2 novembre 2007)
97. Porto Torres,
“La colonna miliaria d’epoca romana all’ingresso del porto” Dopo diversi mesi, i lavori per la realizzazione della viabilità del nuovo accesso portuale volgono al termine. Tra gli elementi interessati, anche la colonna miliaria che segnava in epoca romana, il punto di arrivo della Karalibus Turrem. (LNS 23 novembre 2007)
98. Porto Torres,
“Arcate del Ponte Romano, partono i lavori di restauro” L’amministrazione comunale ha affidato i lavori per il restauro conservativo delle arcate del Ponte Romano. Ora manca solo l’autorizzazione formale del soprintendente ai beni ambientali e architettonici della provincia di Sassari e Nuoro L’intervento di restauro, predisposto da uno staff formato da architetti e ingegneri, ha come linee guida il rispetto dei valori storici dell’opera e la finalità di mantenere sui «paramenti» del ponte i “segni del tempo”, considerato che rappresentano un valore storico ed estetico di straordinaria efficacia. (LNS 28 dicembre 2007)
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2008 99. Porto Torres,
“Rio Mannu, la foce verrà ripulita” Il fine è quello di restituire l’aspetto (quasi) originale almeno alla foce del rio Mannu, nel tratto compreso fra l’ultima ansa a monte del Ponte Romano e lo sbocco a mare. È infatti impossibile eliminare il ponte Vespucci, che collega il porto e la città alla zona industriale, ma occorre predisporre una serie di opere per impedire che un’eventuale piena del fiume possa danneggiare seriamente non solo l’antico monumento, ma le strutture che sorgono a poche decine di metri dal rio Mannu. (LNS 5 febbraio 2008)
100. Porto Torres,
“Scoperta la cinta muraria di Turris Libisonis” Nuova scoperta ritenuta di eccezionale importanza nel cuore di Porto Torres. Durante i lavori di sbancamento in via Mazzini, è venuta alla luce una struttura che potrebbe far parte della cinta muraria della Colonia Iulia Turris Libisonis. Le mura appaiono perfettamente conservate, con i massi tagliati e squadrati al millimetro. la nuova scoperta può servire a tracciare i confini di Turris. Le mura sembrano dirigersi verso la zona del fiume. (LNS 6 febbraio 2008)
101. Porto Torres,
“«Il Parco archeologico deve diventare una realtà»” Il consiglio comunale dovrebbe approvare una delibera per l’istituzione formale del Parco Archeologico che permetterebbe di poter accedere ai finanziamenti necessari per riportare alla luce, di concerto con la Soprintendenza, i resti dell’antica Turris Libisonis. (LNS 9 febbraio 2008)
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102. Porto Torres,
“Archeologia, il porto romano riportato alla luce dalle ruspe” In seguito alla rottura di una condotta tranciata da una ruspa, è venuta alla luce una porzione di quello che potrebbe essere il vecchio porto romano. (LNS 12 febbraio 2008)
103. Porto Torres,
“Reperti di epoca romana nello scavo per l’ascensore” Ancora una scoperta archeologica e ancora uno stop a un cantiere comunale. Stavolta sono stati bloccati i lavori per l’installazione dell’ascensore nella chiesetta di Balai, iniziati appena due giorni fa. La benna dell’escavatore, che doveva fare spazio alla tromba dell’ascensore, ha infatti portato alla luce un muraglione e forse i resti di una domus di epoca romana. Ora sarà necessario cambiare radicalmente il progetto poiché scavare in quell’area significa portare alla luce nuovi ritrovamenti. (LNS 20 febbraio 2008)
104. Porto Torres,
“«Bomba» nel giardino del Re Barbaro” Il pacchetto «bomba» rinvenuto nel giardino della Soprintendenza, la strada bloccata e gli inquirenti al lavoro dopo l’allarme. Uno scherzo di pessimo gusto che però ha costretto i Carabinieri a far intervenire il nucleo artificieri. Questa la tesi degli investigatori, dopo aver esaminato «l’ordigno» rinvenuto ieri mattina nel giardino della Soprintendenza ai beni archeologici. (LNS 28 febbraio 2008)
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105. Porto Torres,
“Spunta il lastricato del Ponte Romano” Non si può parlare di «scoperta» vera e propria, anche perché quel lastricato poteva essere solo in quel punto: lungo l’intera carreggiata del Ponte Romano, mezzo metro sotto il manto di asfalto. L’antico fondo stradale è venuto alla luce durante i lavori per il consolidamento dei parapetti. Strutture recenti, e questo gli esperti lo sapevano perfettamente, che niente avevano a che fare con il ponte a sette arcate sul rio Mannu costruito nel I sec. d.C.. (LNS 9 marzo 2008)
106. Porto Torres,
“Addio a Maetzke, scoprì le terme e fu il padre della Soprintendenza” È morto ieri mattina a Firenze Guglielmo Maetzke, etruscologo di fama internazionale che fu il primo Soprintendente archeologico delle province di Sassari e Nuoro. Aveva 93 anni. (LNS 21 marzo 2008)
107. Porto Torres,
“A luglio agibili le nuove banchine di ponente” Le scoperte fatte in questi mesi, durante lo svuotamento delle banchine, hanno portato alla luce una serie di reperti di grande importanza. È ormai accertato che in quell’area sorgeva una domus riccamente decorata con grandi mosaici. Gli archeologi hanno portato alla luce il basamento di tre o quattro ambienti, uno dei quali a semicerchio. Inoltre è stata individuata la banchina ottocentesca che si trova a una cinquantina di metri dal limite della nuova banchina. Ma fra le tante scoperte fatte (basamenti, buche rotonde, buche quadrate, pozzi e strade) ce n’è una che lascia perplessi gli esperti. Si tratta di un pozzo a scalini, con tanto di nicchie sulle pareti. Un pozzo che ricorda vagamente quelli nuragici per il culto delle acque, ma che potrebbe essere di epoca più recente, forse fenicio, forse punico. (LNS 4 aprile 2008)
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108. Porto Torres,
“Rinviata l’apertura del sito di Re Barbaro” L’intenzione era quella di riaprire almeno parzialmente l’area archeologica circostante il Palazzo del Re Barbaro, l’imponente impianto termale che si affaccia sul mare, in occasione della Festa Manna. Ma i tempi di lavorazione non consentono eccessive accelerazioni con il conseguente rinvio di almeno un mese. Visitabili gli scavi già conclusi nell’area che si affaccia sul rio Mannu. (LNS 13 aprile 2008)
109. Porto Torres,
“Musicando all’Antiquarium” Musica classica per pianoforte e flauto, in occasione del secondo appuntamento della rassegna dei “Concerti aperitivo” (LNS 20 aprile 2008)
110. Porto Torres,
“«Quattro passi nella storia» per scoprire l’archeologia” È stato presentato nell’auditorium della scuola, il progetto dei ragazzi del liceo scientifico che ha portato all’individuazione di tre sentieri archeologico-turisticoculturali. Il progetto «Quattro passi nella storia», finanziato dal Ministero per la Solidarietà Sociale e realizzato con la collaborazione del- l’ente di promozione sportiva Uisp-Sportpertutti, era stato varato per combattere l’abbandono sportivo tra gli adolescenti. (LNS 6 giugno 2008)
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111. Porto Torres,
“«Quattro passi nella storia» per scoprire l’archeologia” Il Rio Mannu ritornerà a essere navigabile. Come una volta. Quando saranno eseguiti i lavori di riconfigurazione ambientale dell’alveo del fiume e dell’ultimo tratto del corso fluviale. La modifica avvenuta in passato nell'estuario del fiume, ha creato l’insabbiamento dello stesso e impedendo che le acque potessero defluire sotto tutte le sei arcate dell’antico Ponte Romano, così come avveniva fino a circa quaranta anni fa. Oggi l’acqua scorre solo sotto due arcate e così la pila del Ponte è sottoposta a gravi spinte idrauliche che vanno a minare la staticità della più importante opera romana ancora esistente: sono infatti visibili profonde lesioni negli archi. (LNS 29 giugno 2008)
112. Porto Torres,
“Via libera al recupero del Ponte Romano” Arriverà in settimana il parere favorevole della Soprintendenza per i Beni archeologici sui lavori previsti nel Ponte Romano, dopo che si era resa necessaria la predisposizione di una perizia di variante in seguito al ritrovamento delle strutture originarie relative alla pavimentazione dell’importante struttura archeologica. E il documento (particolarmente atteso) sbloccherà le procedure necessarie per avviare il recupero del monumento. (LNS 1° luglio 2008)
113. Porto Torres,
“Ponte Romano, si avvia il restauro” Sono finalmente ripartiti i lavori che consentiranno di restituire almeno parzialmente l’antico aspetto al Ponte Romano. Soprattutto verrà portata alla luce la pavimentazione, scoperta a una settantina di centimetri al di sotto dell’attuale sede stradale. (LNS 22 luglio 2008)
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114. Porto Torres,
“Archeologia e torre: lavori per riqualificare l’area” La Soprintendenza per i beni archeologi per la Sardegna ha dato parere favorevole al progetto esecutivo di completamento degli interventi di riqualificazione urbana della viabilità. Si attende il parere della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per la Sardegna, che consentirebbe la realizzazione di un camminamento pedonale lungo il tracciato del vecchio molo, scoperto durante gli scavi di realizzazione di una vasca di prima pioggia, il completamento di un tratto di marciapiede di via Mare, la sistemazione a verde del giardino sotto la torre Aragonese e il riallineamento e restringimento dell’aiuola spartitraffico di via Mare. (LNS 30 luglio 2008)
115. Porto Torres,
“Il Ponte romano tornerà all’antico splendore” Poco per volta, il Ponte romano ritorna agli antichi splendori. Il progetto di ripristino e tutela sta entrando nel vivo e i benefici per l’unica grande opera pubblica romana iniziano a divenire consistenti. L’intervento è già a buon punto ed i lavori sono stati suddivisi in due lotti. (LNS 19 settembre 2008)
116. Porto Torres,
“Anche studenti nella nuova campagna di scavi” Dopo tanti annunci e tante attese questa dovrebbe essere la volta buona. Con due novità: a breve dovrebbe partire la campagna di scavi nell’area archeologica delle terme Pallottino grazie a un accordo stipulato fra la Soprintendenza e l’Università di Sassari. (LNS 28 settembre 2008)
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117. Porto Torres,
“Il varco portuale tra verde, antichità e belvedere” Via libera della Soprintendenza ai lavori che consentono l’allargamento della carreggiata. In attesa di altri finanziamenti è necessario ricoprire lo scavo archeologico del porto antico. (LNS 30 settembre 2008)
118. Porto Torres,
“Parte la campagna di scavi dedicata a Bubastis” Firmato l’accordo tra Comune Soprintendenza e Università sarde. Antonietta Boninu, direttore della sede operativa di Porto Torres, si dice orgogliosa di questo progetto perchè quello tra Soprintendenza ai beni archeologici, le due Università sarde e il Comune di Porto Torres, non è un accordo qualunque ma è un’ossatura robusta valida anche per il futuro. Il progetto denominato «Bubastis», dal nome della divinità egizia alla quale un naufrago - Capsius - dedicò un’ara votiva, ora esposta all’Antiquarium Turritano. Si tratta di una campagna di scavi nell’area archeologica di Turris - unico esempio di area archeologica di proprietà pubblica - che interesserà principalmente la zona delle Terme Pallottino, alla quale lavoreranno laureandi e dottorandi dei due atenei, con la supervisione degli archeologi della Soprintendenza. (LNS 16 ottobre 2008)
119. Porto Torres,
“Tre milioni per salvare il Ponte Romano” Mentre prosegue la spettacolare messa in luce della pavimentazione del Ponte Romano costruito nel primo secolo, la Soprintendenza ai beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro è al lavoro per reperire gli altri fondi necessari alla messa in sicurezza dell’antica struttura a sette arcate, una delle meglio conservate dell’area del Mediterraneo. (LNS 18 ottobre 2008)
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120. Porto Torres,
“Dalla preistoria all’epoca romana, i nuovi corsi museali per le scuole” I destinatari dei nuovi corsi museali saranno le scuole di ogni ordine e grado. Organizzati dalla cooperativa “L’Ibis”, durante la conferenza di presentazione, ha offerto altri spunti di riflessione: i dati sulle presenze turistiche nell’Antiquarium Turritano, in lievissima ripresa nel 2007 dopo anni di calo verticale dovuto soprattutto alla chiusura del parco archeologico, e si è discusso anche delle prospettive del parco una volta avviato il progetto di scavo “Bubastis”.
120bis. Porto Torres, “I resti del porto medievale verranno ricoperti di terra” Da ieri è iniziato il traffico dei grossi camion che stanno portando il materiale per la copertura dello scavo che ha portato alla luce diverse strutture portuali, alcune delle quali risalenti all’epoca medievale. (LNS 15 novembre 2008)
121. Porto Torres,
“Un tesoro di monete e ceramiche” Entro la fine del mese di dicembre sarà restituita alla città l’area de “La Piccola" con l’esecuzione del progetto terminata e destinata all’utilizzo previsto: verde pubblico e parcheggi». contemporaneamente, verrà chiusa anche la ricerca archeologica sul campo che permetterà di avere nuove rilevanti acquisizioni riguardanti questo settore dell’antica città romana destinato ad area cimiteriale e prima ancora importante crocevia tra i vari assi di percorrenza urbana ed extraurbana. (LNS 3 dicembre 2008)
122. Porto Torres,
“Un vecchio tubo di Eternit blocca i lavori nel ponte” La prima tranche di lavori di restauro del Ponte Romano è giunta alla fase finale, ma ora una nuova fonte di preoccupazione emerge, è il caso di dirlo, dalle sue moderne viscere. Si tratta di un vecchio tubo della rete idrica che lo attraversa longitudinalmente, tubo che impedisce il completamento dei lavori per la messa in luce della strada romana. (LNS 4 dicembre 2008)
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123. Porto Torres,
“Restauro del ponte romano, quasi finita la prima fase” Si è entrati nella fase finale del restauro del ponte romano, la ditta specializzata sta operando sulle ultime arcate nelle quali, oltre alla stuccatura, si sta provvedendo all’integrazione di alcuni conci che vengono rifatti con materiale di epoca quasi certamente romana, blocchi ritrovati insieme a frammenti fittili. È stato ultimato il restauro dei parapetti e la loro copertura superficiale». (LNS 5 dicembre 2008 )
124. Porto Torres,
“Scoperti i tesori dell’antica Turris” L’area di scavi archeologici nei pressi della vecchia stazione «La Piccola» continua a rivelarsi un autentico scrigno ricco di tesori. Niente ori o gioielli, ma tantissimi ritrovamenti che permetteranno di avere nuove rilevanti acquisizioni riguardanti questo settore dell’antica città romana destinato ad area cimiteriale e prima ancora importante crocevia tra i vari assi di percorrenza urbana ed extraurbana. (LNS 16 dicembre 2008)
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2009 125. Porto Torres,
“Riaprono i cantieri archeologici” Nel corso del mese di gennaio riapriranno tutti i cantieri relativi ad opere pubbliche che interessano situazioni urbanistiche in cui sono presenti emergenze archeologiche (LNS 13 gennaio 2009)
126. Porto Torres,
“Area archeologica dimenticata e parcheggi ancora inutilizzati” L’area archeologica vicina ai parcheggi della “Piccola” da tempo è stata trasformata in discarica a cielo aperto, ma nessuno se ne preoccupa. Non solo: l’area è lasciata alla mercè di chiunque voglia entrarci e, specie di notte, è terra di nessuno. Intanto, vittima dell’oblio e della noncuranza, è quell’area archeologica lasciata appositamente “a vista”, si va trasformando nell’ennesima discarica abusiva. Ma c’è di più: l’arteria viaria romana è invasa dalle erbacce, le lastre di pietra più piccole saltano per la presenza di radici insinuatesi nei loro interstizi, una serie di blocchi in trachite è buttata proprio davanti a quel che resta della strada, ed inoltre transenne, tubi rugginosi, cespugli... sembra quasi che oggi i parcheggi non siano più urgentissimi dopo essersi assicurati d’aver sepolto, stavolta forse per sempre, quell’impenitente Colonia Iulia Turris Libisonis. (LNS 14 gennaio 2009)
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127. Porto Torres,
“Per l’area archeologica pulizie a tempo di record” Intervento a tempo di record, da parte dell’Ufficio ambiente del comune, che dopo il servizio pubblicato dalla Nuova di ieri sul degrado della zona archeologica lasciata “a vista” all’interno del nuovo parcheggio della Piccola, ha ripulito l’area dall’immondizia e rimosso la carcassa del ciclomotore. La constatazione è stata fatta anche da una pattuglia dei Carabinieri che avrebbe dovuto mettere l’area sotto sequestro. Grande soddisfazione per la rapida soluzione del problema anche se i Carabinieri proseguiranno nella loro opera di controllo specifico, contando molto anche nella collaborazione dei cittadini. (LNS 15 gennaio 2009)
128. Porto Torres,
“I lavori sul Ponte Romano riservano importanti scoperte” I lavori per riportare alla luce la massicciata originale del Ponte Romano procedono rapidamente, ma lo smantellamento della copertura moderna ha portato novità decisamente interessanti: nella parte bassa, la massicciata stessa, si trova a una profondità di circa mezzo metro, sotto il livello di asfalto. Poi, però, si abbassa rispetto alla linea di asfalto ma anche rispetto alle spallette del ponte. Quel punto di attacco è più basso di oltre un metro rispetto alla sede stradale che passa attorno alla zona archeologica e siccome gli architetti romani che realizzavano opere pubbliche così importanti non lasciavano niente al caso, tutto fa pensare che per arrivare alla radice del ponte sia necessario scendere di almeno un metro. (LNS 29 gennaio 2009)
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129. Porto Torres,
“Entro l’estate si aprirà il parco archeologico” Ci sono importanti novità nel settore archeologico turritano dopo l’approvazione del progetto di variante relativo ai lavori del palazzo di Re Barbaro, che con la ripresa degli interventi permetteranno (a lavori conclusi) di mettere perfettamente in luce il mosaico dell’Orfeo e rendere fruibile tutta l’area archeologica demaniale. Anche nel Ponte Romano sono praticamente conclusi il primo lotto dei lavori di restauro e integrazione, da rendere visibile metà dell’antica pavimentazione romana che lastricava tutto il ponte. A breve partirà la fase finale, con l’installazione di una passerella che percorrerà la parte scoperta del ponte rendendolo fruibile al pubblico. La valorizzazione dei diciotto ettari del parco archeologico, il più grande dell’isola, e degli altri monumenti cittadini, sono la scommessa vincente da presentare ai turisti e visitatori. (LNS 8 febbraio 2009)
130. Porto Torres,
“Nella casa di un muratore un «tesoretto» archeologico” Il tesoretto che aveva messo da parte un muratore che vive nelle campagne fra Sassari e Porto Torres era di tutto rispetto. Un tesoro che adesso dovrà essere valutato dagli esperti della Soprintendenza ai quali è stato consegnato dai Carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Porto Torres. Nell’abitazione dell’uomo sono stati trovati reperti di epoca preistorica come macine di epoca nuragica e pre nuragica, ma anche anfore e frammenti di terracotta probabilmente di epoca romana. (LNS 19 febbraio 2009)
131. Porto Torres,
“Area archeologica, riprendono i lavori” Da ieri sono iniziati i lavori di scavo dell’area archeologica individuata anni fa nei pressi dell’ingresso delle banchine ricavate all’interno dell’antemurale di ponente. In quel sito, infatti, era stata individuata una casa romana, una domus appartenente a un nobile o molto probabilmente a un ricco mercante. Una casa pregevolmente decorata e arricchita da un bellissimo mosaico. (LNS 3 marzo 2009)
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132. Porto Torres,
“Per la città un futuro ecocompatibile” Il Comune ha fatto la scelta di non applicare la tassa Irpef, ma gli investimenti sono limitati. Le aree verdi e archeologiche saranno valorizzate senza sacrificare l’attività imprenditoriale (LNS 21 marzo 2009)
133. Porto Torres,
“Turris Libisonis, la storia si completa con altri dati” Il forziere di Colonia Iulia Turris Libisonis continua a regalare preziosi frammenti del suo glorioso passato. Stavolta è l’indagine di scavo archeologico preventivo alla realizzazione della viabilità di collegamento dell’antemurale di ponente con la città a regalare nuovi dati utili alla ricostruzione della storia e dei confini della colonia romana. Due i siti indagati - uno più prossimo alla spiaggia della Marinella, l’altro interno all’area dei capannoni della Soprintendenza - entrambi parte del settore occidentale della città romana che dal Faro diradava al mare seguendo la sponda orientale del Rio Mannu (LNS 8 aprile 2009)
134. Porto Torres,
“Molti visitatori ma rovine chiuse” I siti archeologici rappresentano una grande attrattiva per i turisti che non vanno a caccia solo di mare e spiagge. E la conferma, l’ennesima, è arrivata il 25 aprile quando un paio di comitive si sono recate all’Antiquarium Turritano, il museo archeologico nazionale di Porto Torres che si affaccia sulle rovine dell’antica Colonia Iulia Turris Libisonis. L’Antiquarium è aperto, ma il resto è ancora un cantiere: si attende l’apertura. (LNS 28 aprile 2009)
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135. Porto Torres,
“Marinella, nuove importanti scoperte archeologiche” Si avvia a conclusione l’indagine archeologica condotta nel settore della Marinella che, da metà della prossima settimana, sarà interessato dai lavori di completamento della viabilità di accesso all’antemurale di ponente. In particolare, nel settore est dell’area di scavo, si ha ormai la certezza che il contesto archeologico sia riconducibile ad un complesso di edifici con scopo abitativo o adibiti a magazzini, realizzati in opera muraria complementare al banco di roccia naturale lavorato per ottenere vasche e canalizzazioni pertinenti ad una fase precoce della città romana. (LNS 10 maggio 2009)
136. Porto Torres,
“I «nuovi» tesori delle terme romane” Lo scavo di via delle Terme continua a regalare ogni giorno nuove sorprese, nuove scoperte sulla storia di Turris Libisonis. Nel 2006 spuntarono fuori un incredibile mosaico con una formula di saluto e i resti di una imponente struttura con un grande arco: oggi quella costruzione è stata in gran parte liberata e, nel corso degli scavi sono stati rinvenuti reperti di ottima fattura, frammenti scultorei di tutti i tipi. Si tratta di un edificio pubblico di importanza notevole. Il materiale rinvenuto con tutte le fasi di abbandono e riutilizzazione vanno dal I al III secolo d.C.. (LNS 19 maggio 2009)
137. Porto Torres,
“Marmo bianco, pelle di leone, Ercole ritorna dopo 2000 anni” Quando dalla terra è spuntato fuori un frammento di una gamba di marmo bianco, archeologi e operai hanno strabuzzato (!!!)gli occhi. Le scoperte si susseguono con ritmo incessante, ma quella di ieri è stata davvero straordinaria. Un busto di Ercole. La statua prodotta da artisti di altissimo livello, è databile al I secolo d.C.. Sono ben leggibili gli elementi ricorrenti in tutta la statuaria che caratterizza questa figura mitologica con le zampe della leontè, il manto che ricopre le spalle della statua ricavato dal leone che il figlio di Giove uccise in una delle sue dodici fatiche. (LNS 21 maggio 2009)
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138. Porto Torres,
“«Per i Martiri esponiamo la statua di Ercole»” Il sindaco Luciano Mura ha inviato alla Soprintendenza ai beni archeologici una richiesta per avere a Porto Torres, nei giorni della Festha Manna, la statua di Ercole ritrovata nei giorni scorsi nel corso degli scavi di via delle Terme. (LNS 29 maggio 2009)
139. Porto Torres,
“La statua di Ercole esposta da domenica all’Antiquarium” Il sindaco l’aveva chiesto in occasione della Festha Manna ma già sapeva che sarebbe stato impossibile riavere in città la statua di Ercole appena scoperta negli scavi di via delle Terme. Il “sogno” si è però avverato grazie alla disponibilità della Soprintendenza ai beni culturali delle provincie di Sassari e Nuoro, e già da oggi la statua di Ercole arriverà all’Antiquarium Turritano. (LNS 17 giugno 2009)
140. Porto Torres,
“Ercole, stasera la presentazione ufficiale della statua scoperta in via delle Terme” Verrà presentata stasera alle 20 nel suggestivo scenario dell’Antiquarium Turritano la statua di Ercole recentemente rinvenuta durante le attività di scavo nella zona di via delle Terme. L’occasione è offerta dalla “Giornata Europea della musica”. (LNS 21 giugno 2009)
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141. Porto Torres,
“Aspiranti archeologi al lavoro, partito il Progetto «Bubastis»” Dopo una lunga gestazione, ha finalmente visto la luce il Progetto Bubastis, l’indagine di scavo archeologico nell’area delle terme Pallottino, all’interno del parco archeologico e condotto da studenti universitari, aspiranti archeologi. Il tutto verrà svolto sotto la guida esperta dell’archeologo e professore universitario Gian Piero Pianu e di Emanuela Cicu e dalla direttrice scientifica degli scavi Antonietta Boninu. (LNS 7 luglio 2009)
142. Porto Torres,
“Un magico scrigno ricco di tesori” L’area archeologica di via delle Terme si conferma uno scrigno ricco di tesori. Stavolta, a saltare fuori dalla terra, è stato un frammento che potrebbe appartenere alla statua di Ercole. (LNS 11 luglio 2009)
143. Porto Torres,
“Dopo la statua di Ercole a Porto Torres riappare un altro busto romano” Nell’area di via delle Terme, giacimento ricchissimo, l’effigie di un alto dignitario imperiale scolpita nel marmo a grandezza superiore al naturale Un busto in marmo bianco di un metro e quaranta privo del capo; ma la ricchezza delle decorazioni — un’aquila all’altezza dell’addome, due grifoni affrontati sul petto, le borchie dei terminali inferiori — e le straordinarie dimensioni, rendono il nuovo ritrovamento di eccezionale valore. (LNS 14 luglio 2009)
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144. Porto Torres,
“«Forse la sala capitolare faceva parte della reggia»” Gian Carlo Pinna, grande conoscitore della storia cittadina, ipotizza che la cosiddetta Sala Capitolare facesse parte di un edificio alquanto prestigioso. Tra l'altro ricorda la battaglia contro la “sepoltura” dei reperti venuti alla luce durante gli scavi in Atrio Comita, battaglia che si concluse con un vertice con la Soprintendenza che annunciava la copertura degli scavi in attesa di nuove risorse. «E allora — si chiede polemicamente — siamo finalmente arrivati al momento di disseppellire Atrio Comita e attuare quel progetto di area archeologica già redatto dalla Direzione Generale dei Beni culturali?». (LNS 21 luglio 2009)
145. Porto Torres,
“Via delle Terme, grande giacimento” Scoperte straordinarie nell’area di scavo dove lavorano i tecnici della Soprintendenza. Le ultime perle restituite dalla terra sono due mani di straordinaria fattura, in marmo bianco, appartenenti a due statue differenti. La più grande, una sinistra, è mutilata di quasi tutte le dita tranne dell’anulare la cui perfezione stilistica è impressionante, con l’unghia ben definita e le varie pieghe tipiche delle dita umane. (LNS 22 luglio 2009)
146. Porto Torres,
“Gli occhi del mondo studiano Turris” Grande interesse e migliaia di visitatori stranieri nelle aree di scavo delle Terme Pallottino: prende piede il turismo archeologico. Arrivano in particolare da nord Europa e nord Italia, ma non mancano americani e australiani — rivela Emanuela Cicu responsabile degli scavi per parte universitaria insieme ai dott. Cruccas e Carboni —. Le visite guidate dagli studenti sono oltre duecento; spesso i turisti lasciano messaggi e lodano la possibilità di poter vedere gli archeologi all’opera. (LNS 31 luglio 2009)
63
147. Porto Torres,
“«Dall’arte il riscatto turistico»” Un consigliere del comune di Porto Torres ha presentato una mozione con la quale chiede che l’assemblea municipale elabori una serie di indirizzi per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico della città, così che possa nascere una pianificazione che ponga le basi per un futuro legato al turismo. (LNS 1° agosto 2009)
148. Porto Torres,
“Nuovi importanti frammenti emergono dallo scavo delle terme” Prima della pausa ferragostana, l’indagine condotta in via delle Terme regala un’ulteriore gradita sorpresa. Proprio nelle ultime ore di lavoro, dai più antichi strati di terra all’interno del vano ipogeico, è infatti emerso un altro frammento scultoreo, una mano, la terza rinvenuta durante la campagna, anch’essa in marmo bianco e, come le altre, di pregevolissima fattura. (LNS 14 agosto 2009)
149. Porto Torres,
“Dagli scavi spuntano terme e archi” Il progetto Bubastis, si «riscrive» la storia. Non solo didattica e visite guidate, l’indagine archeologica avviata alle Terme Pallottino nell’ambito del progetto Bubastis regala nuovi dati per lo studio di Turris Libisonis. Certi di scavare in un impianto termale si accompagna la necessità di scoprire se l’edificio fosse una domus privata, «e sarebbe importante capire a chi appartenesse, magari un politico dell’epoca o un proprietario facoltoso» dice Gian Piero Pianu, oppure se si è di fronte ad un complesso pubblico, “e questo ci creerebbe problemi identificativi perchè storicamente le terme pubbliche sono quelle Centrali. Ci potrebbero essere per due impianti termali, uno più grande ed uno più piccolo”. Dalla terra è emerso inoltre un arco che poi è stato chiuso e di cui non si sa se fosse legato ad abitazioni private oppure no, cosa da capire nel corso degli scavi superando le difficoltà create dalla sovrapposizione di strutture. Tra le scoperte spiccano alcuni frammenti di mosaico. (LNS 18 agosto 2009)
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150. Porto Torres,
“Cancellata una strada romana” Alla fine ce l’hanno fatta. Sfruttando l’indifferenza di gran parte della popolazione ed una miopia che continua a prevalere sulla capacità di valorizzare quanto Turris prova a regalare alla città, il piano di occultamento dei tesori archeologici che l’area de “La Piccola” aveva restituito, ha finalmente raggiunto l’obbiettivo prefissato. L’ultimo passo, compiuto nel silenzio più totale, è stato la realizzazione di un’aiuola al centro del parcheggio. (LNS 22 agosto 2009)
151. Porto Torres,
“Gli scavi archeologici e le ultime scoperte in una serata-evento” L’amministrazione comunale e Soprintendenza ai beni archeologici delle province di Sassari e Nuoro formuleranno un invito ufficiale all’assessore regionale alla Cultura per un sovraluogo nell’area archeologica. Un’area che, negli ultimi mesi, ha riservato nuove e importanti scoperte, e che attende solo di essere valorizzata. Le ultime campagne di scavi (quella di via delle Terme e quella nei pressi delle Terme Pallottino) stanno evidenziando la centralità del ruolo ricoperto dall’antica Turris Libisonis nel panorama logistico, strategico e commerciale dell’impero romano. In particolare l’area di via delle Terme si sta rilevando di una incredibile ed inattesa ricchezza, con le tre splendide statue estratte dal sottosuolo, ma soprattutto grazie al complesso edilizio venuto alla luce. (LNS 26 agosto 2009)
152. Porto Torres,
“Ponte Romano, poco rispetto” A rovinare l’aspetto generale del sito archeologico, la presenza di uno “shelter” rosso, un prefabbricato metallico utilizzato per riporvi gli attrezzi, proprio all’imboccatura del ponte, ma non va scordata la carcassa della Panda bianca abbandonata che ormai è entrata a far parte del paesaggio. (LNS 27 agosto 2009)
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153. Porto Torres,
“Una discarica abusiva vicino al Ponte Romano: pensionato a giudizio” l pubblico ministero Maria Grazia Genoese ha rinviato a giudizio un pensionato di 73 anni di Porto Torres, con l’accusa di aver realizzato una discarica abusiva di rifiuti pericolosi e non, nei pressi del Ponte Romano. (LNS 2 settembre 2009)
154. Porto Torres,
“Pronto il giardino sotto la torre” I giardini sotto la Torre Aragonese, realizzati nell’ambito della riconfigurazione del water-front e degli spazi di relazione con la città, sono stati consegnati ieri alla presenza del sindaco della città. Gli interventi realizzati hanno riguardato l’allargamento della carreggiata e la sistemazione a verde di tutta l’area davanti alla Torre Aragonese: un camminamento pedonale lungo il tracciato del vecchio molo, scoperto durante gli scavi di realizzazione di una vasca di prima pioggia, e la sistemazione dell’area archeologica rinvenuta durante gli scavi effettuati in vicinanza della Torre.
154bis. Porto Torres, “Una vetrina europea per gli scavi archeologici” La campagna di scavi archeologici condotta nell’area delle Terme Pallottino, nell’ambito del progetto “Bubastis” proseguirà fino al 26 settembre e presenterà i suoi risultati scientifici nel corso delle “Giornate europee del patrimonio”, evento che a Porto Torres si terrà il giorno successivo, domenica 27. Intanto, continuano ad alternarsi sullo scavo gli aspiranti archeologi che, guidati dall’equipe dei responsabili universitari diretta da Gian Piero Pianu e Simonetta Angiolillo, apprendono i primi rudimenti riportando in luce frammenti del passato della vecchia Turris sepolti dal trascorrere del tempo. Una esperienza straordinaria che permette ai giovani di vivere sul campo la ricerca storica su una realtà che conserva un patrimonio di inestimabile valore. (LNS 5 settembre 2009)
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155. Porto Torres,
“In mostra i «nuovi» tesori scoperti dagli archeologi” Verranno presentati domani, all’Antiquarium Turritano, nell’ambito delle Giornate Europee del Patrimonio, i risultati degli scavi condotti nei cantieri aperti nell’area archeologica. Aprirà i lavori Antonietta Boninu che, con l’ausilio di diapositive, insieme ad Antonella Pandolfi illustrerà i ritrovamenti del cantiere di via delle Terme mentre i responsabili dei due atenei isolani, Gian Piero Pianu e Simonetta Angiolillo, parleranno del Progetto “Bubastis”. (LNS 26 settembre 2009)
156. Porto Torres,
“In mostra i tesori dell’Antiquarium Turritano” C’era il pubblico delle grandi occasioni alla presentazione dei risultati degli scavi condotti nell’antica Turris, all’Antiquarium Turritano, nell’ambito delle Giornate Europee del patrimonio. Antonietta Boninu si è soffermata sulle differenze tra i due scavi: «Il Progetto Bubastis è modello per tutta Italia avendo messo d’accordo Soprintendenza, Comune e due Università; via delle Terme è un intervento non programmato ma nato da esigenze di tutela». Gian Piero Pianu, responsabile del Progetto Bubastis per l’ateneo sassarese, ha parlato dell’aspetto didattico - «abbiamo portato sullo scavo 80 studenti che hanno appreso i rudimenti del lavoro» - e dei tanti visitatori alle Terme Pallottino. Dell’aspetto scientifico si è invece occupata Emanuela Cicu: «Le principali scoperte appartengono a epoche relativamente tarde, come la scala costruita coi lastroni asportati dalla strada. Probabilmente, abbiamo trovato il limite orientale delle terme, oltre il quale si estendeva l’abitato di Turris». (LNS 1° ottobre 2009)
157. Porto Torres,
“Archeologia tra tutela e gestione” Oggi un incontro con Soprintendenza e Comune. Si affrontano i problemi di tutela e gestione di una città pluristratificata come Porto Torres, che insiste in parte sull’area della vecchia colonia romana di Turris Libisonis. (LNS 16 ottobre 2009)
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158. Porto Torres,
“Scavi archeologici a Monte Agellu: se ne parla in una conferenza” Organizzata dalla cooperativa Turris Bisleonis, domani si terrà la conferenza-dibattito «I beni culturali materiali e immateriali di Monte Agellu, e le attività culturali del territorio». Gli interventi saranno accompagnati da numerose immagini che riguarderanno non solo la parte di Monte Agellu visibile, ma anche quella che, dopo venti anni di scavi archeologici, è stata sepolta e quindi, incapace di dare risposte alla domanda di fruizione dal punto di vista culturale e turistico. (LNS 27 dicembre 2009)
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2010 159. Porto Torres,
“I «Percorsi del territorio»” Nel suo piccolo (vista la vastità dell’argomento), il comune ha deciso di stanziare per ora 115mila euro per il progetto di valorizzazione archeologica «Percorsi del territorio», risorse inserite nel bilancio di previsione per il 2010. (LNS 7 gennaio 2010)
160. Porto Torres,
“Una baracca per proteggere le tombe” In via Mare c'è una costruzione in legno, vecchia e fatiscente, non è stata messo a caso ma serve a proteggere uno complesso sepolcrale tra i più originali fra quelli scoperti a Porto Torres. Una tomba “a colombario” datata fra i I e il IV secolo divenuta ora rifugio per i gatti del quartiere. Eppure da anni si fa un gran parlare della valorizzazione dei beni archeologici. Ma finora si è fatto ben poco. Carenza di fondi per sorveglianza e manutenzione, si giustificano le soprintendenze. (LNS 13 gennaio 2010)
161. Porto Torres,
“Scavi nell’antica Turris” Dopo le scoperte fatte la scorsa estate sotto lo strato di terra e detriti che ricopriva l’area delle terme Pallottino, l’equipe di archeologi dell’Università di Sassari e di Cagliari ha deciso di rimettersi al lavoro per proseguire gli scavi e portare alla luce una nuova parte dell’antica Turris. Il responsabile del progetto “Bubastis”, Giampiero Pianu, riferisce che lo scavo dello scorso anno, ha permesso di capire le Terme Pallottino erano probabilmente terme pubbliche, risalenti al II-III sec. d.C., abbandonate a seguito della creazione delle Terme di Diocleziano. (LNS 25 aprile 2010)
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162. Porto Torres,
“L’Antiquarium ha bisogno di nuovi spazi espositivi” L’Antiquarium Turritano è ormai inadatto ad ospitare tutte le meraviglie archeologiche di Turris Libisons. Urge perciò un intervento che trasformi la struttura e consenta di esporre le nuove acquisizioni. Tra le varie opere da esporre una delle più importanti è sicuramente la statua di Ercole che, dopo attenti studi, si può affermare con certezza che il marmo è quello greco e venne importata a Turris già terminata. Risale alla prima metà del I secolo d.C. ed è preziosa perché è la prima scultura romana documentata a Porto Torres. (LNS 4 maggio 2010)
163. Porto Torres,
“Riprende la campagna di scavi” Riprende a giugno la campagna di scavi relativa al “Progetto “Bubastis”, una proposta di lavoro che comprende l’indagine archeologica, la tutela e la valorizzazione del sito archeologico di Turris Libisonis, sotto la responsabilità del prof. Gian Piero Pianu che avrà quale coordinatrice del progetto la dott. Emanuela Cicu. (LNS 4 maggio 2010)
164. Porto Torres,
“L’area archeologica chiusa ai visitatori” Sabato notte l’Antiquarium Turritano si animerà per ospitare i Madrigalisti Turritani. Il museo statale portotorrese aderisce infatti alla Notte dei musei, manifestazione promossa dal Ministero dei Beni culturali e che coinvolge buona parte degli spazi espositivi italiani. Ma questa è l’unica novità positiva che riguarda l’area archeologico-museale. Molto difficilmente, infatti, il parco archeologico potrà essere messo a disposizione di turisti e visitatori prima della fine dell’estate. (LNS 13 maggio 2010)
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165. Porto Torres,
“Rendiamo fruibili i monumenti” Lettera aperta di Giancarlo Pinna al sindaco Beniamino Scarpa per chiedere che la nuova amministrazione comunale si impegni affinchè sia resa possibile la fruizione al pubblico dell’area archeologica scoperta (e ricoperta) di Atrio Metropoli. Le scoperte hanno consentito di riscrivere parzialmente la storia del complesso sacro-monumentale di Monte Agellu e le numerose sepolture di fornire particolari sulla vita quotidiana dell’antica Turris Libisonis e dei suoi abitanti. (LNS 22 giugno 2010)
166. Porto Torres,
“Le tre statue dell’antica Roma torneranno all’Antiquarium” L’area individuata per l’eventuale sistemazione delle statue all'interno del museo, sarebbe quella a fianco delle scale che conducono al piano superiore, l’unico spazio che consentirebbe la collocazione delle statue, in particolare della loricata imperiale che pur priva della testa, sfiora i tre metri d’altezza. (LNS 25 giugno 2010)
167. Porto Torres,
“Il Ponte Romano nascosto da erbacce e immondizie” L’area del ponte è lasciata all’incuria più totale. Erbacce secche che sembrano attendere solo il primo fiammifero per prendere fuoco, buste di immondizia sparpagliate e sventrate dagli animali, la solita carcassa di Panda a far bella mostra di se in un terreno privato recintato con mezzi di fortuna. (LNS 1° luglio 2010)
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168. Porto Torres,
“Mille tesori archeologici” La cooperativa L’Ibis ha progettato una serie di percorsi storici, naturali e culturali, che si propone di far conoscere e promuovere le immense ricchezze presenti nel suolo turritano. (LNS 3 luglio 2010)
169. Porto Torres,
“Archeologia e turismo” L’assessore Porcu, al quale è stata assegnata la delega all’Archeologia, nei giorni scorsi ha incontrato i rappresentanti dell’associazione Giudicato di Torres, della cooperativa l’Ibis, del Centro Studi Basilica di San Gavino di Torres, della cooperativa Turris Bisleonis e degli operatori culturali e turistici portotorresi. L’incontro è servito per fare il punto sulla fruibilità dei beni archeologici, storici e architettonici, e un po’ tutti gli operatori hanno lamentato una serie di difficoltà legate soprattutto all’impraticabilità dei siti archeologici. (LNS 18 luglio 2010)
170. Porto Torres,
“Riprendono gli scavi nelle terme e subito arrivano anche i turisti” I turisti, attratti dal tipico brusio degli scavi e da quel muoversi delicato pur in mezzo alla polvere, si avvicinano numerosi, incuriositi dagli archeologi intenti ad asportare la terra accumulata nei secoli sulle strutture della vecchia colonia romana di Turris Libisonis. È il segno della ripresa, seppur con un forte ritardo rispetto al previsto, dello scavo alle Terme Pallottino oggetto del «Progetto Bubastis». Da come afferma il responsabile degli scavi, prof. Giampiero Pianu, i ritardi sarebbero da addebitare al cambio della giunta comunale, nel quale l'ex sindaco non avrebbe lasciato la disponibilità economica prevista e, mentre la nuova amministrazione si sta attivando per trovare i fondi necessari, pur di aprire lo scavo, questi sono stati anticipati dagli stessi organizzatori. (LNS 11 agosto 2010)
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171. Porto Torres,
“Quando Torres era la capitale” Un tuffo nel medioevo, quando Torres era il capoluogo dell’omonimo Giudicato. Domenica, dalle 10 alle 23, l’area della Basilica, cuore dell’antica capitale, farà da sfondo a «Mercantes ad Turrem 2010», evento organizzato dall’Associazione «Giudicato di Torres».
171bis Porto Torres, “Valorizzare il parco archeologico, vera risorsa turistica del territorio” L’amministrazione comunale ha ribadito, durante l’incontro con il soprintendente archeologico delle province di Sassari e Nuoro Bruno Massabò e Antonietta Boninu, di aver messo al centro del suo programma la valorizzazione della Colonia Iulia Turris Libisonis. (LNS 18 agosto 2010)
172. Porto Torres,
“Ripartono gli scavi del «Bubastis»” Lunedì prossimo ripartiranno gli scavi del progetto «Bubastis», indagine archeologica eseguita dagli studenti dell’ateneo sassarese sotto la guida del responsabile Gian Piero Pianu. Ma purtroppo c'è da registrare l'ingresso alla zona archeologica abbandonato ed i turisti verranno accolti da sterpaglie e abbondanti rifiuti in via Ponte Romano. (LNS 21 agosto 2010)
173. Porto Torres,
“«I reperti devono restare in città»” I reperti archeologici venuti alla luce durante gli scavi di Turris Libisonis devono essere esposti a Porto Torres. Lo chiede, ancora una volta, l’associazione Sasdhigna Libara. che già in passato aveva chiesto al sindaco che venisse allestito uno spazio adatto, magari all’interno del restaurato Palazzo del Marchese, in grado di accogliere i tesori restituiti dagli scavi portati avanti negli anni nell’area archeologica più vasta della Sardegna. (LNS 26 agosto 2010)
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174. Porto Torres,
“Visita del sindaco Beniamino Scarpa agli scavi archeologici del «Bubastis»” In campagna elettorale l’allora candidato sindaco Beniamino Scarpa diceva di puntare molto sulla valorizzazione dell’area archeologica di Turris Libisonis. Vinte le elezioni e diventato primo cittadino Scarpa, si è recato in quella che al momento è l’unica campagna di scavi in atto a Porto Torres, il Progetto Bubastis alle Terme Pallottino. Il responsabile dello scavo Gian Piero Pianu ha illustrato lo stato di avanzamento e le finalità del Progetto Bubastis, mostrando gli ultimi tesori scoperti dai ragazzi, un sesterzio di Gordiano III ed un anello recante una decorazione con un candelabro a sette bracci tipico del mondo ebraico. (LNS 28 agosto 2010)
175. Porto Torres,
“Al porto riemergono altri resti dell’antica Turris” Gli scavi effettuati sotto la stazione marittima per consentire la realizzazione della tensostruttura, com’era prevedibile hanno portato alla luce i resti dell’antica città di Turris ma anche il fronte del molo di probabile fattura sabauda. (LNS 22 settembre 2010)
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176. Porto Torres,
“Chiuso il cantiere del «Bubastis»” Dopo quasi due mesi, si è chiuso il cantiere del progetto Bubastis, lo scavo archeologico nelle Terme Pallottino, frutto della collaborazione tra amministrazione comunale, Università di Sassari e Soprintendenza ai Beni Archeologici. Gli studenti guidati da Gian Piero Pianu hanno appreso le tecniche di scavo sul campo, restituendo un’altra porzione di conoscenza sul passato della colonia romana di Turris Libisonis. Tra le scoperte più interessanti vi è quella di una soglia integra con tre fori di cui due col perno in situ inserita all’interno di una porzione di mura la cui funzione è ancora ignota. Tracce di intonaco colorato, un enorme quantitativo di tegulae, quasi duemila frammenti, alcune di importazione ed altre con bollo che attesta una produzione locale. E' emerso un profondo strato di terra bruciata a testimonianza di uno spaventoso incendio avvenuto quando l’area aveva già mutato utilizzo rispetto a quello iniziale. Monete, in particolare un sesterzio di Gordiano III e manufatti quali anelli uno con l’inequivocabile candelabro a sette braccia della tradizione ebraica - ed un altro a verga schiacciata, con tracce di decorazione nell’anulare sinistro del defunto su cui è stato rinvenuto. (LNS 29 settembre 2010)
177. Porto Torres,
“Il parco archeologico mostra le sue bellezze” Il patrimonio storico-archeologico deve essere un bene da tutelare ma soprattutto da mettere a disposizione della città. Una ricchezza da far conoscere ed è per questo che domani pomeriggio il parco archeologico si aprirà ai cittadini con «Racconti da Turris» una passeggiata nella storia che parte dall’Antiquarium. Ad accompagnare i visitatori tra miti e leggende il cantastorie Rambaldo di Torres. (LNS 8 ottobre 2010)
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178. Porto Torres,
“Tra gli scavi col cantastorie” Chi dubitava dell’interesse dei portotorresi per l’archeologia e la storia dell’antica Turris è servito. Sono infatti oltre 600 le persone che sabato hanno partecipato alla passeggiata nel parco archeologico. (LNS 12 ottobre 2010)
179. Porto Torres,
“Siti archeologici in abbandono” Dopo il crollo della Casa dei Gladiatori, a Pompei, sono scoppiate le polemiche sullo stato di conservazione dei beni archeologici, storici e architettonici italiani. Un tema che interessa tutti i siti archeologici di grande importanza, compreso quello di Porto Torres. In via delle Terme, dopo le importantissime scoperte dell’estate del 2009, i lavori hanno segnato il passo. Da mesi il cantiere è inattivo e immediatamente si sono scatenati i maleducati che hanno pensato bene di utilizzare l’area degli scavi come cestino della spazzatura. Il patrimonio culturale è anche un volano economico, in grado di produrre ricchezza e occupazione, con risorse da reinvestire nella valorizzazione e conservazione dei siti archeologici. (LNS 23 novembre 2010)
180. Porto Torres,
“Fondi per salvare le antiche sepolture di Turris Libisonis” L’investimento è per adesso limitato a poche centinaia di euro ed è servito a sostituire la vecchia baracca in legno che proteggeva le tombe a colombario venute alla luce durante la costruzione del condominio che si affaccia sul lungomare, di fronte alla Renaredda. Eppure quel sepolcro è tra i più interessanti fra i tanti venuti alla luce in quella che doveva essere la periferia orientale dell’antica Colonia Iulia Turris Libisonis. Per l'immediato futuro il Comune, di concerto con la Soprintendenza ai Beni archeologici, sostituirà le strutture di protezione delle tombe magari attraverso un concorso di idee, e sempre con la collaborazione della Soprintendenza verranno installati cartelli esplicativi. (LNS 27 novembre 2010)
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181. Porto Torres,
“Guide per «Monumenti aperti» un corso dedicato agli studenti” La prossima edizione della manifestazione «Monumenti aperti» vedrà fra i protagonisti anche la città di Porto Torres. La giunta comunale ha infatti deciso di attivare particolarissimi corsi di formazione riservati agli studenti che durante «Monumenti aperti» accompagneranno i visitatori sui siti archeologici, storici e architettonici di maggior importanza. (LNS 16 dicembre 2010)
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PROBLEMATICHE
PONTE ROMANO NN.:
1 – 2 – 10 – 20 – 21 – 31 – 44 – 55 – 56 – 60 -61 – 66 – 72 – 80 – 85 – 95 – 98 – 105 – 111 – 112 – 113 – 115 - 119 – 122 – 123 – 128 – 129 – 152 – 153 - 167
Hanno sempre preoccupato le condizioni del ponte romano, ma mai come nell'ultimo decennio31. Oltre all'incuria, allo stato d'abbandono e alla maleducazione di molte persone, che prendono il sito come discarica per ogni qualsivoglia rifiuto (dalla lattina di pelati alla fiat panda, ormai anch'essa posta sotto tutela...), c'è da registrare un lieve cedimento strutturale che ha messo subito in allarme gli organi competenti32. Le cause sarebbero da addebitare alla continua spinta di una massa fangosa che batte inesorabile sulle arcate centrali del vecchio ponte. Infatti, il riu Mannu, invece di scorrere attraverso tutta la lunghezza del ponte, così com'è avvenuto durante la sua millenaria vita, negli ultimi decenni, è stato fatto deviare verso la parte centrale, provocando il predetto cedimento33. A causa della mancanza di fondi, o meglio al dirottamento degli stessi ad altre opere34, gli interventi sono stati del tutto assenti,e quando ormai alcuni pezzi di struttura si staccavano, si preferiva chiuderlo e vietarlo al transito pedonale35. Le segnaletiche esplicative tra l'altro erano vecchie e fatiscenti, e i turisti barcollavano nel buio in attesa di avere notizie storiche sul ponte romano più grande
31
SCHEDA 1 SCHEDE 10 - 20 33 SCHEDA 1 34 SCHEDA 10 35 SCHEDA 20 32
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della Sardegna ed uno dei pochi, in Europa, ad essere ancora in piedi, che, sino agli anni '60, reggeva il traffico industriale dell'area petrolchimica. Dal 2001, anno in cui veniva segnalata la gravità sulle condizioni strutturali, bisogna attendere il 2003 solo per un breve e timido intervento36; nel 2005 e 2006 venivano pubblicate notizie preoccupanti sullo stato del ponte, definito “un gigante in agonia”37, e si evidenziava inoltre una “traslazione” (spostamento) di 15 cm. in una delle arcate, facendone aumentare il rischio di cedimento strutturale38. I tecnici della Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro, intervenuti sul posto, assicuravano di essere a conoscenza della problematica e garantivano che il ponte non rischiava crolli, ma che comunque necessitava di urgenti lavori manutentivi39; allo stesso tempo evidenziavano lo stato di degrado in cui versava tutta la zona, questa volta i pezzi pregiati sono le lavatrici e gli scaldabagni40, con la sempre onnipresente fiat panda a fare da regina al suo “impero”, che ormai di anno in anno diventa sempre più grande. Sempre nel 2006, dopo un battibecco tra il sindaco uscente Gilda Usai e il subentrante Luciano Mura, sul perché i fondi del Pit, 10 milioni di euro, non erano stati spesi per la riqualificazione dell’area del riu Mannu41, a settembre dello stesso anno venivano stanziati 738 mila euro per la conservazione del paramento murario del ponte , ma non un intervento strutturale vero e proprio42. Nel 2007 il progetto del parco fluviale, discusso anni prima con l'obiettivo di modificare sensibilmente il deflusso della parte finale del fiume, al fine di poterne trarre giovamento il ponte stesso, veniva arenato in qualche ufficio regionale dell'assessorato all'ambiente, in attesa di trovare una soluzione al rischio di impatto ambientale43, e intanto il ponte perde pezzi e le immondizie abbondano sempre44.
36
SCHEDA 31 SCHEDA 44 38 SCHEDA 55 39 SCHEDA 56 40 SCHEDA 60 41 SCHEDA 61 42 SCHEDA 66 43 SCHEDA 85 44 SCHEDA 95 37
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Alla fine del 2007 il Comune affidava i lavori per il restauro a ditta specializzata45. Il ponte veniva alleggerito con la rimozione parziale dell'asfalto, riportando alla luce il vecchio lastricato46. A metà del 2008 si riparla di Parco fluviale, rendere navigabile il tratto finale del riu Mannu e la necessità di alleggerire il carico di pressione che insiste nella sola arcata liberando tutte le altre sei da sabbia e terra, che si sono accumulati negli ultimi 40 anni47. Tolto parte dell'asfalto, si scopre che la parte finale, verso levante, è più bassa di quasi un metro rispetto alla sede stradale, facendo pensare che tanto bisognerebbe scendere per trovare la vecchia strada romana48. Nel frattempo proseguono i lavori di restauro riportano all'antico splendore il vecchio ponte49. L’intervento veniva suddiviso in due lotti e la soprintendenza lavorava al fine di reperire i fondi necessari per la messa in sicurezza del ponte, uno dei meglio conservati del mediterraneo50. Gli interventi di restauro riguardanti il 1° lotto, anche se con qualche inconveniente51, terminavano nei primi del 2009, che oltre a riportare alla luce il vecchio lastricato, lo si rendeva percorribile grazie all'installazione di una passerella che l'attraversa per metà52. Ad oggi purtroppo, l'altra metà del ponte è ancora ricoperta dall'asfalto e l'incuria dell'area circostante è sempre presente53. A questo positivo intervento infatti, rimane, purtroppo, il degrado dei luoghi, con sempre la solita fiat panda a far bella mostra di sé54, ma almeno con una persona rinviata a giudizio per aver realizzato una discarica abusiva nei pressi del
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SCHEDA 98 SCHEDA 105 47 SCHEDA 111 48 SCHEDA 113 49 SCHEDA 115 50 SCHEDA 119 51 SCHEDA 122 52 SCHEDE 128-129 53 SCHEDA 152-153 54 SCHEDA 167 46
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ponte stesso55, nella speranza che sia da monito, per il futuro, a quanti vogliano continuare a questo scempio.
55
SCHEDA 159
81
ANTIQUARIUM TURRITANO (Manifestazioni Culturali – Palazzo Re Barbaro) NN.:
3 – 5 – 6 – 7 – 22 – 28 – 29 (Satiro) – 30 – 34 – 35 – 42 – 46 – 47 – 49b – 57 – 59 – 70 – 81 – 87 – 90 108 – 109 - 120a – 129 – 134 – 138, 139, 140 (Ercole) – 155, 156 (Via delle Terme – Terme Pallottino) – 162 – 164 – 166 – 173 – 177 - 178 – 181 (monumenti aperti)
L'Antiquarium turritano, che aveva chiuso il 2000 con un afflusso di pubblico di quasi 10.000 persone56, iniziava il decennio offrendosi ai turisti con prezzi popolari57, e si affiancava a quella che era ormai la linea generale dei musei nazionali, cioè orari più lunghi, prezzi modesti e manifestazioni in loco sempre maggiori. Durante il 2001 i visitatori erano numerosi, ma lamentavano le poche manifestazioni estive, numerose invece nell'anno precedente58. Nel 2002, l'orario continuato del periodo estivo, favoriva una maggiore affluenza di turisti che, peraltro nel mese di agosto, erano di circa 600 unità59. Nel 2003 si registrava un flusso maggiore di visitatori, grazie anche all'esposizione della maschera del “satiro”, scoperta di recente nello scavo delle Terme Maetzke60. Nel 2004 il museo metteva in mostra tutte le sue opere ed a metà dello stesso anno, aveva l'onore di ospitare tra i visitatori, il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi61. Nel 2005 si intensificavano le manifestazioni culturali, musicali in particolar modo, con il coinvolgimento delle scuole di ogni livello che, davanti al Palazzo di Re Barbaro, mettevano in scena operette teatrali, rappresentando soprattutto personaggi dell'antica Roma Imperiale62.
56
SCHEDA 5 SCHEDA 3 58 SCHEDA 7 59 SCHEDA 22 60 SCHEDE 29-30 61 SCHEDA 34 62 SCHEDA 42 57
82
Il 2006 partiva con una parola che ha tutto un significato: “agorà”63. Ed infatti la piazza portotorrese si trasferiva nell'Antiquarium dove le manifestazioni musicali allietavano le serate con concerti di musica classica e jazz64. Venivano esposte, inoltre, le ultime scoperte archeologiche65, ma la popolazione iniziava a manifestare il proprio disappunto per il protrarsi della chiusura delle terme centrali66. Il 2007 ha avuto il pregio di ospitare le opere di dodici tra i più famosi scultori della mostra “Muse Mediterranee” della Permanente di Milano, dove la plasticità delle opere in ferro, legno, pietra e bronzo degli artisti italiani, si fondeva con l’eleganza delle sculture marmoree di epoca romana riportate alla luce dagli archeologi67. Il 2008 proseguiva con manifestazioni musicali68, mentre si intravedeva uno spiraglio per l'apertura delle Terme Centrali69. Nel 2009 veniva approvato il progetto di variante relativo ai lavori sul palazzo di Re Barbaro, che avrebbero permesso (a lavori conclusi) di mettere in luce il mosaico dell’Orfeo e rendere fruibile tutta l’area archeologica70. A metà dello stesso anno venivano fatte scoperte importanti per l'archeologia in Sardegna: dalla statua di Ercole71, che verrà successivamente esposta al museo72, al busto di un imperatore romano73 e ad altri reperti di pregevole valore scientifico che il museo avrà l'onore di mettere in mostra, ottenendo una partecipazione di pubblico straordinario. A fine settembre venivano mostrati i reperti rinvenuti nello scavo delle terme Pallottino (progetto “Bubastis”) e i risultati di via delle Terme74.
63
SCHEDA SCHEDA 65 SCHEDA 66 SCHEDA 67 SCHEDA 68 SCHEDA 69 SCHEDA 70 SCHEDA 71 SCHEDA 72 SCHEDA 73 SCHEDA 74 SCHEDE 64
47 49bis 57 59 90 109 108 129 137 140 143 155-156
83
Il 2010 si apriva con la necessità di più spazi museali75 e con la richiesta, da parte della cittadinanza, del rientro di tutti i reperti scoperti in Porto Torres, ma sparsi in tutta la Sardegna76. Con la riuscita manifestazione “Racconti da Turris”, i visitatori attraversavano il parco archeologico, dove venivano accompagnati tra miti e leggende dai cantastorie. 600 i visitatori partecipanti in una sola giornata77. L'anno si chiudeva con la manifestazione “Monumenti Aperti”, dove veniva messo in mostra tutto il patrimonio culturale turritano, con i ragazzi delle scuole a fare da guida ai visitatori78.
75
SCHEDE SCHEDA 77 SCHEDE 78 SCHEDA 76
162-166 173 177-178 181
84
SCOPERTE ARCHEOLOGICHE NN.: RIU MANNU: 33 – 57 – 99 – 108 - 111 TERME MAEZTKE: 29, 30 (SATIRO) VIA DELLE TERME: 73a (suburra) - 136 (mosaico) – 137 (Ercole) – 142 – 143 (busto loricato) – 145 (2 mani) – 148 (una mano) EZZI MANNU NECROPOLI 36 – LA PICCOLA 39 – 121 – 124 – ROTATOIA VIA PONTE ROMANO 48 – 50 - 57 SCAVI PORTO: 52 – 53 – 54 – 62 – 63 – 64 – 65 – 67 - 107 MOLO DEL FARO: 58 – 77 – 78 (colonne romane) – 84 (sepolture) VIA ARBOREA: 68 – 71 VIA SABELLI: 94 (tomba con affreschi colorati) VIA MAZZINI: 100 (cinta muraria) LUNGOMARE BALAI: 40 (18 scheletri romani) ASCENSORE CHIESETTA BALAI: 103 (muraglione domus) SPIAGGIA DELLA MARINELLA: 133 – 135 (abitazioni) SCAVI PORTO COMMERCIALE: 83 (mosaico romano in mare)
E' proprio vera la frase che dovunque scavi a Porto Torres trovi qualcosa. Dalla semplice monetina, al sarcofago, alla statua di Ercole. I dieci anni appena trascorsi sono tra i più prolifici per l'archeologia turritana e anche per quella sarda in generale, grazie ai numerosi interventi di privati per costruire abitazioni o pubblici per la realizzazione del porto commerciale Nel particolare, il 2009 è stato l'anno che più di tutti gli altri in questione, ha reso in scoperte. Lo scavo di via delle Terme ha riportato alla luce oltre alla statua del citato Ercole79, che ha riproposto il problema della presenza o meno in Sardegna del culto dell'eroe, anche il busto di un imperatore o suo dignitario80, ricchissimo di decorazioni e di grandi dimensioni che lo rendono di eccezionale valore, oltre a tre mani in marmo bianco di straordinaria fattura81. Importanti anche le scoperte nell'antimurale di ponente, nella spiaggia di Marinella82, dove venivano alla luce abitazioni realizzati in opera muraria complementare al banco di roccia naturale. Le prolifiche terme Maeztke ci regalavano, nel 2003, la bellissima maschera del “satiro”83 e, dalla vicina via delle Terme, nel 2006, compariva un'imponente struttura, risultata poi un edificio pubblico con all'interno un finissimo mosaico con formula di saluto84. 79
SCHEDA SCHEDA 81 SCHEDE 82 SCHEDE 83 SCHEDE 84 SCHEDA 80
137 143 145-148 133-135 29-30 136
85
Numerose le necropoli scoperte in città, come la necropoli di Ezzi Mannu85, quella vicino al riu Mannu86 e quelle della rotatoria di via ponte romano87, oppure le singole tombe scoperte, quali quella di Via Sabelli88, con affreschi colorati all'interno, quella di Via a Mare detta “a colombario”89, risultata in completo stato d'abbandono, e quella più numerosa di Via Arborea90, con tombe “a cappuccina”, a incinerazione e con inumazioni in anfora. Nei lavori del Molo del Faro, inoltre, venivano scoperte are votive erette in ricordo dei defunti e tre sepolture cinerarie91, facendo supporre la presenza di un tempietto. Di epoca romana anche i 18 scheletri scoperti nella parte costiera della città durante i lavori di scavo per la costruzione di una casa92. Numerose anche le scoperte casuali durante i lavori per la costruzione del nuovo porto commerciale, moli e banchine di epoca medioevale e romana; interessante la cinta muraria di Via Mazzini93 e quella rinvenuta nei pressi della chiesetta di Balai, dove si stavano effettuando i lavori per la costruzione di un ascensore94.
85
SCHEDA SCHEDE 87 SCHEDA 88 SCHEDA 89 SCHEDA 90 SCHEDE 91 SCHEDA 92 SCHEDA 93 SCHEDA 94 SCHEDA 86
36 33-57 48 94 160 68-71 84 40 100 103
86
TERME PALLOTINO (Progetto Bubastis) NN.: 86 - 116 – 118 – 141 – 146 – 149 – 151 – 154bis – 161 – 163 – 170 – 172 – 174 – 176
Nel 2007 si dà inizio al progetto denominato Bubastis, uno storico accordo di enti pubblici, Soprintendenza, Università e Comune95, solitamente non in sintonia, e nel quale si prevede la realizzazione di uno scavo archeologico interno al Parco, presso l'area delle Terme Pallottino, dove vedranno all'opera i futuri archeologi, gli studenti delle università di Sassari e Cagliari96. Nel mese di ottobre 2008 viene firmato l'accordo e ufficializzato il progetto “Bubastis”97. Nel luglio dell'anno successivo98 e dopo una lunga gestazione, si dà inizio a tre mesi di scavi che sono poi ripresi nel 201099 per concludersi nel settembre dello stesso anno100. Interessanti le scoperte, tracce di intonaco colorato, 2000 frammenti di tegole, alcune bollate, monete, anelli e uno strato di terra bruciata, situazioni di crollo, avvenute successivamente quando le terme erano state già abbandonate a favore di quelle Centrali. Ancora più interessante è stata l'esperienza dei singoli studenti che, grazie a questo progetto, hanno avuto la possibilità di cimentarsi personalmente sul campo, imparare le tecniche dello scavo stratigrafico e provare l'ebbrezza della scoperta, che solo chi la vive veramente può capire.
95
SCHEDA 86 SCHEDA 116 97 SCHEDA 118 98 SCHEDA 141 99 SCHEDE 161-163-170-172 100 SCHEDA 176 96
87
TERME MAEZTKE NN.: 29 - 30
Dalle scoperte delle terme Maeztke ne trae giovamento soprattutto l'Antiquarium, che nel maggio del 2003101, con l'esposizione della maschera del “satiro”, fa il boom di visite102. L’evento ha rivestito grande importanza sia dal punto di vista scientifico, sia perché, rispetto alle precedenti manifestazioni, per la prima volta a Porto Torres si espone ad un ampio pubblico un reperto restituito da scavi archeologici ancora in corso di svolgimento in un’area che fa parte del Parco archeologico turritano.
101 102
SCHEDA 29 SCHEDA 30
88
VIA DELLE TERME NN.: 73 - 76 – 96 – 136 – 137 – 138 – 151 – 179 (stato di abbandono)
Questo sito, come abbiamo visto, ci regalerà notevoli sorprese, in primis il ritrovamento del busto acefalo di Ercole103, riconoscibile dalla pelle di leone sulla spalla. Nel 2007 sorge un problema per l'acquisizione dell'area interessata agli scavi, in quanto i titolari del cantiere a cui erano stati bloccati i lavori104, sarebbero in possesso di un nulla osta concesso dalla Soprintendenza di Sassari-Nuoro e da quella di Cagliari, che di fatto farebbero crescere il costo dell'area ai danni del Ministero dei Beni Culturali105. Le scoperte di via delle Terme riceveranno il plauso di tutto il mondo scientifico e il consenso, oltre che della cittadinanza locale, anche di tutte quelle persone che amano e che hanno a cuore il patrimonio culturale italiano. Purtroppo, come spesso accade, quando si spengono i riflettori, tutto viene trascurato e lasciato nel dimenticatoio. Il 2010 infatti si chiude con una grave denuncia di abbandono totale dell’area degli scavi di Via delle Terme e con i soliti maleducati che utilizzano il sito come la discarica di turno106.
103
SCHEDA SCHEDA 105 SCHEDA 106 SCHEDA 104
137 73 76 179
89
LA PICCOLA NN.: 39 – 121 – 124 – 126 – 127 – 150 (copertura strada romana)
Nel 2005, durante i lavori per la costruzione del Museo del Mare, ricavato dalla vecchia stazione “La Piccola”, la solita ruspa cozza contro un altro pezzo di storia portotorrese, tre colonne romane, posizionate dal regno Sabaudo quale materiale di riporto ai vecchi binari107. L'indagine archeologica che n’é seguita, ha portato importanti informazioni riguardo alla vecchia città romana. Infatti la destinazione dell'area in epoca imperiale era quella cimiteriale e prima ancora importante crocevia tra i vari assi di percorrenza urbana ed extraurbana108. I lavori di scavo venivano terminati alla fine del 2008109 e, ai primi del 2009110, si notava la solita incuria e i soliti maleducati. Questa volta a farla da padrone non era la solita fiat panda, ma un motorino che primeggiava tra i rifiuti più disparati. Vuoi perchè l'area era a vista, vuoi perchè intervenivano sul posto i Carabinieri, ma già l'indomani della notizia sui giornali, a tempo di record, l'area veniva ripulita da personale dell'Ufficio Ambiente comunale. Nel mese di agosto 2009, “la Piccola” chiudeva il sipario con la creazione di un'aiuola sopra quella che era un tempo il crocevia stradale dell'antica Turris Libisonis111.
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SCHEDA SCHEDE 109 SCHEDA 110 SCHEDA 111 SCHEDA 108
39 121 124 127 150
90
SCAVI PORTO COMMERCIALE NN.: 52 – 53 – 54 – 62 – 63 – 64 – 65 – 67 – 73bis – 74 – 102 -114 – 117 – 120bis – 131 (domus) – 154 (torre aragonese) - 175
I lavori per la realizzazione del porto commerciale, iniziati ai primi del 2006112, hanno avuto diverse interruzioni a causa di numerose scoperte archeologiche. Nel febbraio dello stesso anno, all'interno del cantiere Astaldi, sotto il vecchio molo del Faro, veniva scoperto un antico approdo medioevale, probabilmente costruito sopra uno romano113. L'area veniva posta sotto sequestro da Carabinieri e Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro e i lavori bloccati114. Nel mese di luglio 2006 la Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro dava l'avvio alla demolizione del molo del Faro e alla riproduzione telematica di quella che doveva essere una banchina medioevale e romana, situata sotto il molo stesso115. Nello stesso mese, in Piazza Colombo, veniva scoperta un'altra antica banchina di fronte alla torre aragonese116. Si decide di non richiudere il sito, ma crearvi sopra un giardino con le rovine in vista per essere un polo d'attrazione per i turisti in transito117. Dopo un altro stop imposto nel mese di ottobre118, a fine anno veniva dato il via libera dalla Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro, considerando le opere venute alla luce, di scarso valore storico119. Durante ulteriori scavi nel febbraio del 2008, veniva individuato un porto romano120. Nel frattempo la Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro si 112
SCHEDA SCHEDA 114 SCHEDA 115 SCHEDA 116 SCHEDA 117 SCHEDA 118 SCHEDA 119 SCHEDA 120 SCHEDA 113
52 52 54 62 64 65 67-73bis 74 102
91
adoperava a reperire finanziamenti per la messa in sicurezza delle scoperte pi첫 interessanti del porto commerciale. Nel novembre dello stesso anno, intanto, in attesa di ulteriori finanziamenti, il porto romano veniva ricoperto di terra121. A marzo del 2009, nell'ingresso delle banchine dell'antimurale di ponente, venivano ripresi i lavori di scavo in una domus romana, appartenuta probabilmente ad un ricco mercante, pregevolmente decorata e arricchita da un bellissimo mosaico122. Nel settembre 2009 venivano consegnati i giardini realizzati sotto la Torre Aragonese123 e, nel settembre successivo, negli scavi effettuati sotto la Stazione Marittima per la realizzazione di una tensostruttura, venivano scoperti resti di epoca romana ed un molo, probabilmente di epoca sabauda124.
121
SCHEDA SCHEDA 123 SCHEDA 124 SCHEDA 122
117-120bis 131 154 175
92
ORFEO NN.: 4 – 12 – 37 – 38 - 129
A metà del 2001, i cittadini turritani lamentavano il ritardo nell'esposizione dello straordinario mosaico dell'Orfeo, scoperto 6 anni prima all'interno del parco archeologico125. Nel 2002 saranno le maggiori autorità politiche locali a richiedere alla Soprintendenza, l'esposizione dell'Orfeo126. Nel 2005, la mancata promessa del soprintendente di esporre il mosaico nel giorno di San Valentino mandava su tutte le furie le maggiori organizzazioni locali, che già si preparavano all'evento127. Il giorno successivo, la Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro si giustificava poichè la mancata esposizione era dovuta ad alcune cavità scoperte sotto la struttura portante delle Terme Centrali, che ne minava la sicurezza128. Nel 2009, la Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro annunciava di avere reperito i finanziamenti per mettere in sicurezza l'area delle terme e di riuscire, entro fine anno, a rendere fruibile, e quindi visitabile, tutta l'area, compreso il mosaico dell'Orfeo129. Il mosaico è stato per breve tempo visibile nel 2011.
125
SCHEDA SCHEDA 127 SCHEDA 128 SCHEDA 129 SCHEDA 126
4 12 37 38 129
93
BASILICA SAN GAVINO (Piazzali Comita e Metropoli) NN.: 8 – 11 – 14 – 15 – 16 – 17 - 18 – 23bis – 92 – 144 - 165
Nel 2001 la Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro comunicava di avere il progetto esecutivo relativo alla sistemazione dell'area del complesso di San Gavino, che rientrava, a pieno titolo, a far parte del futuro parco archeologico130. L'anno successivo, all'interno della Basilica, veniva scoperta un'urna funeraria con all'interno le probabili spoglie di Comita di Torres d'Arborea, re di Torres e Arborea e fondatore della Basilica di San Gavino131. Nello stesso anno la popolazione polemizzava contro l'intenzione della Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro di coprire gli atri “Comita” e “Metropoli”, attigui alla Basilica132. In segno di protesta nascevano comitati e alcuni cittadini s'incatena platealmente all'ingresso degli scavi, prima dell'inizio dei lavori, che vennero interrotti133. Interveniva l’allora l'Assessore Regionale Beniamino Scarpa riferendo che gli scavi avrebbero dovuto restare visibili e quindi appoggiando il pensiero della cittadinanza134. A giugno del 2002, malgrado tutto, iniziavano i lavori e le piazze venivano coperte; bloccare i lavori avrebbe significato la perdita dei finanziamenti che erano già stati stanziati135, ma veniva promesso che, appena ricevuti nuovi finanziamenti gli scavi sarebbero stati riaperti e resi disponibili alla cittadinanza136. A fine anno la Regione dava la disponibilità di tre milioni di euro circa per il restauro della Basilica più le chiesette di Balai vicino e lontano137, che venivano utilizzati solo alla fine del 2007, perchè bloccati negli uffici della Regione stessa138. 130
SCHEDA SCHEDA 132 SCHEDA 133 SCHEDE 134 SCHEDA 135 SCHEDA 136 SCHEDA 137 SCHEDA 131
8 11 14 16-17 15 18 144 23bis
94
A metà del 2009, i comitati cittadini, costituitisi all'indomani della copertura dei piazzali antistanti la Basilica, interpellavano le autorità competenti sul motivo del perchè le piazze fossero ancora in quello stato, malgrado le promesse di riaprirle a breve, all’arrivo di nuove risorse139. Stessa richiesta veniva formulata l'anno successivo alla nuova giunta comunale guidata da Beniamino Scarpa, divenuto nel frattempo Sindaco di Porto Torres140.
138
SCHEDA 92 SCHEDA 144 140 SCHEDA 165 139
95
REPERTI RECUPERATI NN.: 9 – 45 – 49a – 51 – 130
A riguardo dei reperti trafugati nei siti archeologici, durante l'ultimo decennio, veniva scoperta solo la punta dell'iceberg, molto più grande e vasta di quella realmente apparsa. Nel 2001, all'Asinara, durante la raccolta dei rifiuti, in concomitanza con altre 1700 località italiane, venivano scoperti frammenti di ceramica romana, databile al I-II sec. d.C.141. A fine 2005, la Guardia di Finanza dei Porto Torres recuperava, a casa di un “collezionista”, una settantina di reperti archeologici appartenenti sia all'epoca nuragica che a quella romana. La persona veniva denunciata e la refurtiva sequestrata142. A gennaio 2006, i Carabinieri di Porto Torres recuperavano, in porto, una base di colonna romana, presumibilmente trafugata dagli scavi dell'antemurale di ponente, già imballata e pronta per essere trasportata via. Furono avviate indagini per scoprire i responsabili143. A febbraio dello stesso anno, la locale Guardia di Finanza, recuperavano presso la spiaggia “Marinella”, una busta contenente sette frammenti in marmo, con iscrizione funeraria e decorazioni architettoniche, risalenti probabilmente ad epoca romana. I reperti venivano sequestrati ed affidati all'Antiquarium turritano144. Nel febbraio 2009, i Carabinieri della Compagnia di Porto Torres e del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale di Sassari, recuperavano, a casa di un muratore, in un'abitazione dell'agro turritano, reperti di pregevole fattura, come
141
SCHEDA SCHEDA 143 SCHEDA 144 SCHEDA 142
9 45 49 51
96
macine di epoca nuragica e pre-nuragica, ma anche anfore e frammenti in terracotta di epoca romana145.
145
SCHEDA 130
97
PARCO ARCHEOLOGICO NN.: 17 – 19 – 25 – 32 – 41 – 82 – 91 – 101 – 125 - 129 – 157 – 158 - 171bis - 177
Nel 2002 la Soprintendenza presentava un progetto che riguardava il parco archeologico di Porto Torres, nel quale rientrava, non solo la Basilica di San Gavino, ma anche tutta l'area archeologica146. La Regione finanziava con un milione e mezzo di euro il recupero e la valorizzazione del patrimonio archeologico turritano, attraverso un Piano Integrato di Area (PIA) e predisposto già dal 1999147. Nel 2003, a seguito delle nuove ed importanti scoperte dell'area delle Terme Maeztke, ci s'interrogava su che destinazione doveva avere il nuovo sito all'interno del Parco Archeologico e sulla necessità di predisporre un percorso per valorizzare le nuove scoperte148. Alla fine dello stesso anno, iniziava la demolizione dei vecchi edifici adiacenti l’area archeologica del Palazzo di Re Barbaro, dando il via così alla realizzazione del Parco archeologico urbano di Porto Torres, che rientra in un piano più ampio per la valorizzazione di tutta l’area149. L'ambizioso progetto prevede, oltre al parco archeologico, il recupero dell’intera area della foce del rio Mannu. Quell’area farà parte integrante della zona archeologica inserita in un percorso turistico voluto dall’amministrazione comunale per «un riequilibrio vocazionale di un territorio fortemente condizionato dall’industria petrolchimica» Nel 2005, si registrava un immobilismo, nonché abbandono, di tutta l'area archeologica, con i lavori bloccati da diverso tempo, quindi l'area ancora non visitabile, e le erbacce che imperversano dal ponte romano, alle terme centrali, che produceva un effetto negativo sull'economia turistica di Porto Torres150.
146
SCHEDA SCHEDA 148 SCHEDA 149 SCHEDA 150 SCHEDA 147
17 19 25 32 41
98
Nel 2007, attraverso il gioco del lotto, il Governo stanziava per l'area archeologica due milioni e duecentomila euro, dando nuova linfa vitale all'economia locale151. A fine anno venivano dati altri seicento mila euro152. A febbraio 2008, il consiglio comunale di Porto Torres, approvava una delibera per l'istituzione del Parco Archeologico, così da accedere ai finanziamenti per riportare alla luce, di concerto con la Soprintendenza, i resti dell'antica Turris Libisonis153. Nell’anno successivo, riaprivano tutti i cantieri che interessavano situazioni urbanistiche in cui sono presenti emergenze archeologiche154. A febbraio si registravano importanti novità nel prosieguo dei lavori in tutta l'area archeologica, dal ponte romano al palazzo del re Barbaro, da dove poi sarà visitabile, a lavori conclusi, il famoso mosaico dell'Orfeo155. Ad agosto 2010, l'amministrazione comunale ribadiva alla Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro tutto l'interesse per la valorizzazione dell'area archeologica156. L'anno si concludeva con la manifestazione “Racconti di Turris”, dove i visitatori, accompagnati da un cantastorie, potevano avere la possibilità di accedere all'interno dell'area archeologica157.
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SCHEDA SCHEDA 153 SCHEDA 154 SCHEDA 155 SCHEDA 156 SCHEDE 157 SCHEDA 152
82 91 101 125 129 157-171bis 177
99
TURISMO-ARCHEOLOGIA NN.: 23 – 24 – 26 – 27 – 75 - 88 – 93 – 110 – 147 – 157 – 159 – 168 - 169
Fare di Porto Torres il centro del turismo archeologico in Sardegna, questo è l'obiettivo delle amministrazioni locali. In tal senso, nel mese di novembre 2002, si decideva di partecipare con un suo stand, alla quinta Borsa Mediterranea del turismo archeologico che si sarebbe svolto a Paestum, nei primi del mese successivo158. A gennaio 2003, l'amministrazione comunale presentava a tutti gli operatori turistici locali, una bozza di quello che sarà il piano per il turismo di Porto Torres159. A marzo organizzava un incontro con gli stessi operatori turistici, al fine di definire un programma condiviso per la valorizzazione del patrimonio dei beni culturali, archeologici del territorio160. Ad aprile, un gruppo di 285 tour operator, mostravano tutto il loro sconcerto per la scarsa valorizzazione del Patrimonio Archeologico e Architettonico cittadino161. Alla fine del 2007, a fronte di un'annata favorevole in tutta la Sardegna per il turismo culturale-archeologico, si lamentava del fatto che a Porto Torres tutta l'area archeologica era perennemente un cantiere aperto e quindi ancora inaccessibile al pubblico162. Nell'estate del 2009, dal consiglio comunale nasce la proposta di creare un'assemblea municipale che elabori una serie di indirizzi per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico-archeologico della città, così che possa nascere una pianificazione che ponga le basi per un futuro legato al turismo163.
158
SCHEDA SCHEDA 160 SCHEDA 161 SCHEDA 162 SCHEDA 163 SCHEDA 159
23 24 26 27 93 147
100
Iniziava positivamente il 2010, in quanto il Comune stanziava 115mila euro per il progetto di valorizzazione archeologica “percorsi del territorio”164. Nel mese di luglio, a seguito di un incontro con il Comune circa la valorizzazione e fruibilità del patrimonio culturale, le associazioni culturali e turistiche locali hanno lamentato una serie di difficoltà legate soprattutto all'impraticabilità dei siti archeologici165.
164 165
SCHEDE 157-159 SCHEDE 168-169
101
PALEONTOLOGIA FIUME SANTO NN.: 43 - 89
Nel 2005, presso l'area di Fiume Santo, a seguito di una scoperta effettuata una decina d'anni prima, si dava inizio alla campagna di scavi condotta dal paleontologo fiorentino Lorenzo Rook e che avrebbe portato alla luce, nel giro di una settimana, i resti fossili di dieci oreopitechi, lontani parenti degli oranghi166. Nell'estate del 2007, dopo una settimana di scavi e dopo la scoperta di altri animali fossili, quali giraffe, antilopi, coccodrilli ecc., i paleontologi, che avevano a suo tempo firmato una convenzione con la soprintendenza di Sassari, lamentavano giĂ la mancanza di fondi e l'impossibilitĂ di proseguire senza ulteriori disponibilitĂ economiche167.
166 167
SCHEDA 43 SCHEDA 89
102
VARIE NN.: 13 – 69 – 79 – 97 (colonna miliaria) – 104 – 106 (+ Maeztke) – 132 – 160, 180 (tomba a colombario) – 171 (Giudicato Torres)
In questo argomento sono inserite notizie che riguardano l'archeologia, o comunque fatti connessi ad essa, ma che risultano isolate e/o di minore interesse per il tema della tesi.
103
STATISTICHE
Notizie archeologiche apparse per anno
ANNO
%*
Nr.
2009
18,7
34
2006
16
29
2008
14,3
26
2007
12,7
23
2010
12,7
23
2002
7,7
14
2005
5,5
10
2001
4,9
9
2003
4,9
9
2004
2,2
4
*SU 181 SCHEDE
Come abbiamo modo di evidenziare, la maggiore percentuale delle notizie si ha in concomitanza con le importanti scoperte archeologiche avvenute nel 2009. In quest'anno, infatti, abbiamo le scoperte di via delle Terme, dal busto di Ercole168 a quello dell'imperatore romano169 alle tre mani di pregevole fattura, con tutto quello che ne consegue, dall'esposizione alla tutela. Ma anche le notizie che riguardano il ponte romano, dove, nei lavori di ristrutturazione e smantellamento dell'asfalto, si nota che il vecchio lastricato si
168 169
SCHEDA 137 SCHEDA 143
104
inabissa nella parte bassa di quasi un metro, facendo scoprire che quello era il livello dell'antica strada romana170. Si parla dell'importante complesso abitativo romano scoperto nella spiaggia della “Marinella”171 e, in via delle Terme, dell'individuazione di un grande edificio pubblico172 da dove, nel 2006, venne alla luce un bellissimo mosaico con la formula del saluto. Partono gli scavi del Progetto Bubastis nell’area delle Terme Pallottino173. Compaiono le notizie relative alla cancellazione del vecchio crocevia romano (La Piccola) con la realizzazione di un aiola sopra lo stesso tratto viario174 e dell'abbandono del ponte romano all'incuria e alla sporcizia. Il 2006 è quello che segue con le maggiori notizie riguardanti gli scavi per la costruzione del porto commerciale, con le numerose scoperte ed altrettante interruzioni. Il sempre onnipresente Ponte Romano, dove in quest’anno si parla di rischio di crollo175, ma che poi successivamente viene dato inizio al lavoro di restauro176. Nel 2008 proseguono le scoperte del porto commerciale e le notizie sul prosieguo dei lavori nel ponte romano con la scoperta del vecchio lastricato177. Viene dato risalto alle manifestazioni svoltesi nell'Antiquarium, e dell'importante scoperta nell'area della vecchia stazione ferroviaria “La Piccola”178. Contendono il quarto posto il 2007 ed il 2010. Nel primo abbiamo le scoperte del Molo del Faro179 e numerosi articoli che parlano sulla necessità di finanziamenti per il prosieguo dei lavori. Viene esaltato il turismo culturale e segnalata nuovamente l'incuria e lo stato in cui versa il ponte romano180.
170
SCHEDA 113 SCHEDA 133-135 172 SCHEDA 136 173 SCHEDA 141 174 SCHEDA 150 175 SCHEDA 55 176 SCHEDA 66 177 SCHEDA 112-113 178 SCHEDA 121 179 SCHEDA 78 180 SCHEDA 80 171
105
Il 2010 spicca la ripresa dei lavori del Progetto “Bubastisâ€? con ben sei articoli e sulla difficoltĂ di esporre i principali reperti rinvenuti al museo turritano. Si chiude l'anno con le notizie del completo abbandono dei siti protagonisti nel 2009 delle importanti scoperte181.
181
SCHEDA 179
106
Articoli scritti dai giornalisti
GIORNALISTI
%*
PINUCCIO SABA
57
EMANUELE FANCELLU
17
GAVINO BAZZONI
14
GAVINO MASIA
6
FEDERICA CUBEDDU
3
AULIO BADUENA
0,5
ANTONIO MELONI
0,5
ANGELA RECINO
0,5
* SUGLI ARTICOLI PUBBLICATI
In quest'analisi si è ho voluto evidenziare i giornalisti che, chi più chi meno, ha seguito con interesse, ma anche con senso critico, tutte le fasi salienti dell'archeologia turritana, dalle scoperte, alle denunce, alle semplici manifestazioni. Vigili e attenti, hanno tenuto il lettore costantemente aggiornato su ogni problematica, senza tralasciare fatti e/o avvenimenti che per altri potevano sembrare scomodi. Fra tutti emergono, per analisi e competenza degli articoli trattati, i giornalisti Pinuccio Saba, attivo in quasi tutto il decennio, Gianni Bazzoni, molto presente nei primi anni in questione e il giornalista Emanuele Fancellu, emerso soprattutto dalla metà degli anni trattati in poi, trattando le importanti scoperte dell’Ercole e dell’imperatore romano. Si nota inoltre come il giornalista Gavino Masia prediliga riportare notizie vicine al Comune di Porto Torres
107
Notizie per problematiche
PROBLEMATICA
%*
SCOPERTE ARCHEOLOGICHE
20
ANTIQUARIUM
17
PONTE ROMANO
14
SCAVI PORTO COMMERCIALE
8
PARCO ARCHEOLOGICO
6
TERME PALLOTTINO
6
TURISMO-ARCHEOLOGIA
6
SAN GAVINO
5
VIA DELLE TERME
5
LA PICCOLA
3
ORFEO
2
REPERTI RECUPERATI
2
TERME MAETZKE
1
PELEONTOLOGIA FIUME SANTO
1
VARIE
5
In ordine di percentuale, dal più alto al più piccolo, viene evidenziato il dato delle notizie maggiormente trattate. Più di tutte risultano le “scoperte archeologiche”, maggiori dopo il 2005 e agevolate soprattutto dagli scavi per la costruzione del Porto Commerciale e da quelli di Via delle Terme. Seguono l'Antiquarium con le numerose e partecipate iniziative. Il ponte romano, anche a seguito della sua precaria condizione, viene seguito costantemente per tutto il decennio.
108
Visite all’Antiquarium
ANNO Nr. visite*
*
2001
8698
2002
9965
2003
10181
2004
8946
2005
7568
2006
6678
2007
6945
2008
6320
2009
7280
2010
6341
2011
8736**
I dati fino al 2009 provengono dal SISTAN; 2010 e 2011 direttamente dal Museo.
** al 27 ottobre 2011.
Da questo specchio si denota l’andamento altalenante delle visite durante il decennio trattato. Dal boom dei primi anni, si evidenzia una flessione che tocca i punti più bassi, fino al 2010. Considerando che l’anno non è ancora terminato, i dati del 2011 sono più che positivi, a dimostrazione del massimo impegno profuso da tutti gli addetti al lavoro.
109
CONCLUSIONI
Dalla lettura di questi articoli, in riferimento ai Beni Culturali, si deducono una serie di problematiche che rispecchiano quello che è l’andamento nazionale sull’archeologia, vedasi in primis i crolli di Pompei di questi ultimi anni. Nello specifico, abbiamo notato come i beni archeologici di Porto Torres non vengano sfruttati appieno; infatti, seppur si denoti un impegno continuo e costante da parte degli organi competenti, alcuni aspetti sulla valorizzazione e la tutela lasciano a desiderare. Solo per citarne alcuni, di cui è stato già ampiamente trattato nei capitoli precedenti, è stato visto come spesso il bene venga trascurato o addirittura abbandonato all’incuria e sporcizia più totale. Ne sono un esempio gli scavi di via delle Terme182, la Tomba a Colombario183, l’area della Piccola184 ed il Ponte romano185. Inoltre, non si sfruttano interamente le potenzialità che un bene potrebbe dare in termini di visite turistiche. L’esempio del mosaico dell’Orfeo, nelle Terme Centrali, che in pochissimi giorni di mostra ha ottenuto un enorme successo, deve far riflettere. Tra l’altro si tratta della prima mostra da quando, nel lontano 1995, venne scoperto. Ed è proprio la tempistica l’altra problematica dei Beni Culturali. Com’è stato ampiamente evidenziato, l’Orfeo rappresenta un esempio emblematico sotto questo punto di vista186, e le motivazioni sono legate alla sicurezza187. Sembrano inoltre prolungarsi i tempi di esposizione delle scoperte di via delle Terme del 2009188. Infatti, dopo la breve mostra dell’Ercole a giugno dello 182
SCHEDA 179 SCHEDA 160 184 SCHEDE 126-127 185 SCHEDE 60-167 186 SCHEDE 4-37 187 SCHEDA 38 183
110
stesso anno189, le statue sono ancora al Centro di Restauro della Soprintendenza delle Province di Sassari e Nuoro, in attesa che, nell’Antiquarium turritano, vengano allestiti idonei spazi per poterli ospitare. Sempre la sicurezza blocca allo stato attuale, la fruibilità totale del Parco Archeologico: infatti sono tuttora esclusi dal percorso guidato, il Palazzo di Re Barbaro ed il citato mosaico dell’Orfeo. Tempi lunghi anche per ciò che riguarda i finanziamenti e l’inizio dei lavori. Abbiamo nel monumento più antico della città, il Ponte romano, uno degli esempi più lampanti. Sono trascorsi infatti quasi 10 anni dalla segnalazione del problema190 alla fine del restauro, tra l’altro del solo primo lotto191. Per la realizzazione del Porto Commerciale, un’opera di estrema importanza per l’economia locale, si nota come spesso i rinvenimenti abbiano paralizzato i lavori, con danno delle imprese, ma anche della cittadinanza. Infatti, alcune scoperte definite più tardi di scarso valore storico192, bloccarono per alcuni mesi il prosieguo delle attività, facendo procrastinare la fine dei cantieri e quindi l’inizio di un maggiore sfruttamento delle risorse economiche. Porto Torres, che grazie al suo patrimonio culturale potrebbe diventare il centro del turismo archeologico della Sardegna, dovrebbe partecipare sempre più spesso a manifestazioni come la Borsa Mediterranea193, dove avendo la possibilità di confrontarsi con altre simili realtà, potrebbe crescere a vantaggio delle imprese e della collettività. A fronte del grande Patrimonio Archeologico, deve far riflettere lo sconcerto per la scarsa valorizzazione, avuto nel 2003 da professionisti del settore turistico194. Non sfruttare uno scalo portuale come quello turritano, dal quale transitano ogni anno migliaia di persone, significa un grave danno per l’economia cittadina. 188
SCHEDA 137-143-145-148 SCHEDA 139-140 190 SCHEDE 1-66 191 SCHEDA 129 192 SCHEDA 73bis-74-67 193 SCHEDA 23 194 SCHEDA 27 189
111
Purtroppo, in alcuni casi, si è visto come certi siti, si preferisca chiuderli piuttosto che renderli fruibili195. Dai dati raccolti di questi ultimi 10 anni, sembrerebbe che non si voglia valorizzare appieno i diciotto ettari di parco, il più grande dell’isola, e gli altri monumenti cittadini, non comprendendo che sono la più importante scommessa vincente di Porto Torres e di tutta l’area turritana. Gli articoli che denunciavano lo stato di degrado sono comunque serviti per far intervenire chi di quell’area era responsabile. Senza di essi, l’opinione pubblica, che ha un forte peso su tutto il Patrimonio Culturale, non ne sarebbe venuta a conoscenza. E’ proprio la conoscenza che ne ha la città la prima tutela del Bene Culturale. La sicurezza di un Bene è legata alla fruizione dei cittadini. Il problema sicurezza non si risolve con la chiusura dell’area, ma va dato uno spiraglio alla fruibilità. Un cenno meritano le Forze dell’Ordine, in questo caso Carabinieri e Guardia di Finanza di Porto Torres, più il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Sassari, con competenza in tutta la Sardegna. In quattro distinte operazioni sono riusciti a recuperare importanti reperti archeologici, principalmente di epoca nuragica e romana196. Purtroppo è solo la punta dell’iceberg che, senza la collaborazione dei cittadini, difficilmente si riuscirà a scalfire.
195 196
SCHEDA 18-150 SCHEDE 45-49-51-130
112