Consiglio Comunale 11 Febbraio 2016. Intervento sui gravi fatti del nido del CEP. Maria Luisa Chiofalo 1. Introduzione Quanto accaduto in questi mesi nel nido del CEP trafigge con innominabile violenza le bambine e i bambini, i loro genitori e famiglie allargate, generando una sofferenza che oggi appare implacabile. Ne sono trafitte anche tutte le persone che operano con professionalità, passione e rigore nel settore dell'educazione e dell'istruzione, e tutta la nostra Città, quella che sia per vicinanza e sensibilità verso di loro sia per la gravità del fatto in sè, e che sa guardare all'enormità accaduta attraverso i loro occhi, dalla loro parte. Un danno incalcolabile. Ad un patrimonio immateriale di valori e cultura, che determina la capacità di una comunità di evolversi e reinventarsi, di far crescere persone autonome riservando l'assistenza a chi ne ha davvero bisogno, dunque io patrimonio più duraturo e inestimabile. Il compito delicato e greve che noi oggi abbiamo è accogliere e sostenere tutta questa sofferenza, saperla curare e trasformare in una opportunità per capire perché nonostante il sistema strutturato di indirizzo e controllo non sia stato possibile prevenire quanto accaduto e per di più sia stato rilevato troppo, troppo tardi, quali azioni intraprendere per migliorare e innovare il sistema, per rafforzare la consapevolezza sui funzionamenti di servizi e processi educativi e l'importanza che essi siano agiti con la cooperazione e la coesione di tutta la comunità, a partire da quella educante. Su questa missione noi dobbiamo oggi focalizzare tutte le nostre energie, moltiplicarle convogliando coerentemente le migliori risorse e competenze della nostra comunità, preservarle da chi oggi si affanna a dissiparle e disperderle per scopi alieni dall'interesse collettivo, condividere e mettere a disposizione la nostra tragica esperienza per sollecitare la riflessione regionale e nazionale. La discussione di oggi in Consiglio Comunale è un'occasione per capire. Credo che questo sia il primo Consiglio dedicato in modo ampio ad un tema che riguarda l'infanzia: una opportunità che nasce dalla tragedia. 2. I fatti 2.1 Periodo 19/01/2016-04/02/2016 Per massima puntualità, si dà lettura della relazione, all'epoca riservata, che mi è stata resa dalla Dirigente dei Servizi Educativi del Comune di Pisa, Dr.ssa Laura Nassi. ------------------------------------Pisa, 24/01/2016 All’Assessora Chiofalo Oggetto: relazione nido CEP Facendo seguito alle comunicazioni verbali ( la prima il giorno 19/01/2016) invio relazione sulla cronologia del percorso seguito rispetto alla situazione del nido CEP. Nella mattina del 19/01/2016 tre educatrici del nido CEP sez. medi (Spalvieri Stefania, Cipriani Deborah, Pagnini Liviana) hanno chiesto di parlare con me; le ho ricevute dopo la chiusura del nido, nel pomeriggio alla presenza della Dr.Villani.
Le educatrici della sezione dei piccoli hanno raccontato che alla fine dell’anno scolastico passato avevano rilevato nelle colleghe della sezione dei grandi (Ori Sonia, Ricci Marcella, Castiglioni Donatella) nervosismo che si traduceva in comportamenti bruschi , sgarbati nei confronti dei/ delle bambini/e . In particolare veniva riportato un episodio in cui un bambino aveva spinto un altro bambino e poi si era adagiato su di lui che era caduto costringendolo e impedendogli di alzarsi , la Ori alzava il bambino con violenza, liberando quello sotto e quindi gli si adagiava sopra .La Spalvieri presente al fatto , dopo avere assistito ad altri comportamenti non idonei , come le colleghe della sua sezione, durante le attività comuni di tutti i/le bambini/e , chiese alla Ori di fare una riunione in cui chiarire certi comportamenti. In tale occasione la Ori riconobbe di avere ecceduto ,ma il chiarimento creò una barriera nei confronti delle colleghe della sezione dei medi e una situazione di tensione .Confidando comunque che il chiarimento avesse prodotto effetti positivi e che la vicinanza delle vacanze estive avrebbe permesso di interrompere eventuali situazioni di stress , le educatrici ( sez. medi ) sperarono che al ritorno il clima sarebbe stato più disteso e certi comportamenti, pedagogicamenti non corretti, non si sarebbero ripetuti. Così era sembrato nei mesi dall’inizio dell’anno scolastico , anche se le occasioni di lavoro comune delle sezioni era stato poco , in particolare nella sezione dei medi , per il grosso impegno necessario nell’inserimento. Per tale motivo non avevano informato la direzione. Finchè la ausiliaria Nencini Erika ( dipendente Elior S.p.a ) ha confidato alle educatrici della sez. medi il suo disagio a lavorare nella sezione dei grandi, dove assisteva a comportamenti bruschi e violenti nei confronti dei bambini/e , avendo visto la Ori obbligare con forza i bambini a mangiare , schiaffeggiare un bambino. Solo dopo le dichiarazioni della Nencini , avendo appreso dei comportamenti della Ori e delle sue colleghe della sez. dei grandi, le tre educ.Spalvieri, Pagnini e Cipriani hanno deciso di mettere al corrente della situazione la Direzione. Alle tre insegnanti ho contestato verbalmente il comportamento omissivo assai grave perchè non ha permesso di tutelare i /le bambini/e , utenza assolutamente priva di possibilità di difendersi . Non avendo saputo che c’era un denuncia ai carabinieri e quindi un’indagine in corso, ho deciso che avrei fatto verifiche anche sentendo le altre insegnanti e ausiliarie , assumendo più informazioni possibili. Le tre insegnanti avrebbero dovuto tenere riservato il colloquio. Avendo poco tempo perché alle 18.00 dovevo essere in comm.consiliare , decisi che la mattina seguente avrei consultato la Direzione del Personale per valutare i procedimenti disciplinari da adottare , anche e prima di tutto per tutelare i /le bambini/e. Il giorno successivo 20/ 01 alle ore 9.00 due direttrici della Elior S.p.a (Antoniello e Endrizzi) sono venute in ufficio per riferirmi che l’ausiliaria Nencini aveva fatto denuncia ai carabinieri dei comportamenti delle insegnanti della sez.dei grandi che aveva giudicato violenti. La Elior era stata informata solo la sera del giorno prima. Preso atto che c’era una denuncia, ho deciso di sentire parte del personale del nido in modo riservato , singolarmente verbalizzando le dichiarazioni. Non ho ovviamente sentito le tre educatrici i cui comportamenti sono stati oggetti di denuncia. Hanno assistito ai colloqui :Berti ( che ha verbalizzato), Villani e Dettori. In sintesi è emerso che le tre insegnanti Ori, Ricci e Castiglioni hanno avuto comportamenti bruschi nei confronti dei bambini/e , incompatibili con il ruolo che devono svolgere e la relazione che sono chiamate a realizzare con i bambini /e e i genitori. Nonostante siano tre insegnanti delle più vecchie e formate ,quindi con un buon bagaglio di esperienza , hanno tenuto comportamenti pedagogicamente non corretti. Quella più violenta sembra essere stata la Ori , leader del gruppo, seguita dalla Ricci che ,riportano le colleghe e le ausiliarie, abbia usato atteggiamenti bruschi, ma di minore intensità ,mentre la Castiglioni risulta avere modalità poco garbate nelle relazioni con i genitori e si è comunque allineata ai comportamenti delle colleghe. Di fatto nessuna delle due,
Ricci e Castiglioni, ha cercato mai di arginare i comportamenti della collega, anche discutendone in collettivo, né ha ritenuto di informarne la Direzione. Nessuna delle educatrici del Nido ha mai denunciato i comportamenti violenti delle colleghe alla Direzione, contribuendo in maniera diversa , alla continuazione di tali comportamenti . Le tre educatrici della sez dei medi hanno inoltrato denuncia dopo il colloquio verbalizzato presso la direzione. Nella medesima giornata ho avuto colloqui con le due ausiliarie Catorcioni Elisa, che ha confermato i comportamenti delle tre educatrici e quindi con Nencini Erika , la quale ha riferito che l’episodio a cui aveva assistito riguardante la Ori che dava uno schiaffo ad un bambino, sommato ad altri atteggiamenti che l’avevano sorpresa togliendole la capacità di reazione , l’avevano indotta a denunciare i fatti ai carabinieri. Le ho contestato che avrebbe dovuto informare il suo datore di lavoro che a sua volta aveva l’obbligo di comunicarmelo, in questo modo avrei potuto tutelare i bambini/e. Niente avrebbe potuto impedirle di fare denuncia e io stessa avrei potuto ,fin dall’inizio, collaborare alle indagini trovando modalità di tutela dei bambini/e . Ha riferito che i carabinieri le avevano imposto di non divulgare la denuncia, al fine di evitare di compromettere le indagini ancora in corso e aggiungeva che il carabiniere che sta seguendo le indagini (maresciallo Izzo) voleva parlarmi . L’ho quindi chiamato per capire la situazione; mi ha chiesto, per conto del Magistrato(Dr.Mantovani), di non iniziare procedimenti disciplinari che avrebbero compromesso le indagini , gli ho risposto che prima di tutto il mio compito è tutelare i/le bambini/e e quindi avrei anche dovuto , quanto prima, allontanare le tre insegnanti dal nido. Ha insistito sull’esigenza di non compromettere le indagini da cui sarebbero emersi elementi sicuri, fondamentali anche per i procedimenti disciplinari. Ho chiesto di parlare con il magistrato per capire: Quali rischi potessero correre i bambini/e Quali ripercussioni potessero derivare all’amministrazione dal non avere iniziato prontamente i procedimenti disciplinari e tutte quelle azioni atte a ricondurre la gestione del nido alla normalità. Mi ha fissato l’incontro per il giorno successivo ,mi avrebbe accompagnato dal Magistrato. Quindi il 21/01, con la dr. Berti ,ho incontrato il maresciallo Izzo che ha ribadito la necessità di tutelare coloro che denunciano, perché anche nei procedimenti disciplinari rischiano querele e spesso si trovano ad essere trattati quali unici responsabili di situazioni incresciose. Per questo è importante raccogliere tutte le prove e informazioni necessarie. Ho chiarito che ,pur comprendendo le ragioni di proseguire le indagini, per l’Amministrazione la cosa più importante era tutelare i/le bambini/e, sia fisicamente che psicologicamente. E’ a quel punto del colloquio che il maresciallo Izzo mi ha detto che “non si tratta di un nido degli orrori” riferendosi evidentemente alle immagini che abbiamo visto in televisione nell’occasione dei fatti del nido di Pistoia. Il maresciallo ci ha accompagnato dal Magistrato che ci ha ascoltato nell’ottica di collaborazione, confermando l’esigenza di non dare inizio alle procedure di contestazione che avrebbero compromesso le indagini, peraltro ormai alla fine. Ho chiesto se non riteneva di verbalizzare l’incontro, ma mi ha risposto che non lo riteneva necessario. Ho chiesto che ufficialmente per scritto , in modo da tutelare comunque la riservatezza, chiedesse all’Amministrazione di ritardare l’inizio delle attività inerenti i procedimenti disciplinari. Compredendo le ragioni della richiesta mi ha garantito che mi avrebbe fatto avere, tramite il maresciallo Izzo, comunicazione scritta riservata. Nell’ultima parte della mattina ho ricevuto telefonata del maresciallo Izzo che mi chiedeva di tornare dal magistrato la mattina seguente per verbalizzare le dichiarazioni fatte, procedura evidentemente scelta in sostituzione della richiesta di ritardare i procedimenti di contestazione, sensazione confermata dal magistrato il giorno dopo. La mattina del 22/01, mi sono di nuovo recata dal magistrato accompagnata dalla Dr.Berti e dr. Sardo che aveva il compito di chiarire le procedure di contestazione e i termini. Il magistrato, di fronte alle mie preoccupazione per i bambini/e, ha chiarito che non c’erano situazioni preoccupanti
per l’incolumità dei bambini/e , anche se i comportamenti delle educatrici non erano idonei al loro compito ,ma le indagini erano alla fine , nel nido c’era una situazione di tensione e attenzione da parte di tutti, quindi i comportamenti denunciati non si sarebbero ripetuti. Sono quindi rimasta nella stanza con il magistrato e il maresciallo Izzo che ha verbalizzato le risposte alle domande corrispondenti alle dichiarazioni del giorno prima; ho quindi precisato nuovamente che le educatrici del nido hanno grande esperienza che comunque il personale insegnante è fra il personale comunale più formato e da formatori altamente qualificati . Inoltre , proprio anche a tutela dei bambini/e, nei nidi, il personale assente viene prontamente sostituito. Il Magistrato mi ha congedato dicendo che saremmo rimasti in contatto per qualsiasi comunicazione si fosse resa necessaria. Venerdi 23 ho inoltrato alla direzione del personale il primo atto del procedimento disciplinare consistente in relazione attestante i fatti accaduti con allegati i verbali contenenti le dichiarazioni del personale del nido sentito in data 20/01, questo per rispettare il termine dei 5 gg dalla scoperta del fatto. In quell’occasione è stato convenuto che nella trattazione dei procedimenti disciplinari si sarebbe usata la massima riservatezza e la tempistica dei procedimenti stessi non avrebbe dovuto interferire con la conclusione, ormai prossima , delle attività di indagine. La dirigente Dr.ssa Laura Nassi
Pisa, Lunedì 25/1/2016
Riservata
Alla Dirigente della Direzione Servizi Educativi Dr.ssa Laura Nassi
Oggetto: RE: comunicazione a.n.CEP In riferimento al contenuto della lettera riservata di cui al 24/01/2016 di pari oggetto, sono a prendere atto con preoccupazione delle informazioni lì rese. Come già espresso a voce nell'interlocuzione avvenuta per le vie brevi nel corso della giornata del 20 Gennaio u.s., le informazioni che stanno emergendo destano preoccupazione per i rischi e la serenità delle bimbe e dei bimbi del nido coinvolto, per il comportamento individuale delle insegnanti coinvolte e che sono tra coloro, dell'organico del Comune, che hanno all'attivo il maggior numero di ore di formazione, e per una possibile - in attesa che i fatti siano chiariti sottovalutazione del problema da parte di alcune altre insegnanti. Si condivide dunque la definizione delle priorità che con immediatezza codesta Direzione ha adottato per assumere i primi provvedimenti, sia sul fronte interno attraverso l'approfondimento di informazioni, che sul fronte esterno nella collaborazione con l'Autorità Giudiziaria, di cui alla comunicazione riservata del 24/01/2016. Prendendo atto di quanto codesta Direzione ha già messo in essere, come già indicato per le vie brevi si raccomanda di proseguire in modo da:
- agire avendo come primario interesse la tutela delle bambine e dei bambini, sia direttamente che indirettamente attraverso una speciale cura nella gestione delle tensioni che in questa situazione potranno alterare le condizioni di serenità dell'ambiente del nido; - garantire, nella massima riservatezza, la massima collaborazione all'Autorità Giudiziaria al fine di favorire il più rapido e certo svolgimento e conclusione delle indagini e poter conoscere la reale entità dei fatti e delle responsabilità; - pianificare sin da ora, dentro i limiti delle indicazioni di riservatezza richieste dall'Autorità Giudiziaria, tutte le opportune azioni interne anche di carattere disciplinare, insieme ad eventuali misure organizzative e formative, da mettere in atto tempestivamente non appena ciò sarà consentito La presente è riservata e non inviata ad altri. Distinti saluti, Assessora Maria Luisa Chiofalo Va da sè che non appena venuta a conoscenza verbalmente della situazione dalla D.ssa Nassi ho informato il Sindaco. In seguito a questo scambio di riservate, la Dirigente ha agito come segue, nel più assoluto riserbo richiesto dall'Autorità Giudiziaria e nella massima collaborazione con la stessa: - Disposto misure di vigilanza sulla sezione cui fatti si riferivano, con strategie idonee a garantire il riserbo, in particolare avvalendosi della collaborazione del personale insegnante dell'altra sezione e di quello ausiliario che erano a conoscenza dei fatti perché ascoltate dagli organi inquirenti - Attivato con l'Ufficio del Personale e la Segretaria Generale le interlocuzioni necessarie ad avviare i procedimenti disciplinari, sempre attraverso scambio di note riservate (nota n. 5675 del 22/01/2016) da adottare un attimo dopo che l'Autorità Giudiziaria ce ne avesse dato la possibilità - Pianificato le azioni possibili in quella fase, per attivare tutte le misure organizzative per garantire la continuità del servizio e i supporti psicologici e pedagogici per accompagnare la comunità del nido innanzitutto, e quella estesa poi, per attraversare questo stato di calamità ormai imminente 2.2 Periodo 04/02/2016 -11/02/2016 Provvedimenti disciplinari Ricevuta la copia dell'ordinanza di arresto per la maestra, sono state disposte immediatamente le prime sanzioni nelle competenze del Comune, in particolare: -- la sospensione delle tre maestre, quella raggiunta dall'ordinanza di custodia e, su iniziativa del Comune, le altre due della stessa sezione: all'atto di questa decisione, il 4 Febbraio 2016, non eravamo a conoscenza del fatto che fossero anch'esse indagate, circostanza resa nota solo successivamente e appresa a mezzo stampa. Le tre dipendenti sono state sospese con atti prot. 9253 del 4.02.2016, 9426 e 9429 del 5.02.2016. -- la Dirigente dei Servizi Educativi ha dunque chiesto - e ottenuto - al Consorzio CIP, che ha in appalto i nidi a gestione indiretta e il sostegno educativo alla diversabilità, la sostituzione dell'insegnante di sostegno in servizio presso quella sezione. -- a riguardo delle tre insegnanti dell'altra sezione, si è già resa informazione sulla contestazione elevata - nel primo grado previsto, ovvero quello verbale - dalla Dirigente per il grave
comportamento messo in atto per non aver riferito alla Direzione 09 (Servizi Educativi) gli episodi di fine anno scolastico scorso, e si è tenuto conto nella prima fase di quanto affermato dal Magistrato nel colloquio di cui alla relazione riservata della D.ssa Nassi e sopra riportata, di tutelare le persone che hanno denunciato (dunque anche le tre insegnanti della sezione dei piccoli). -- si è quindi deciso di valutare la situazione di tutte le persone adulte che hanno operato a vario titolo nella struttura - anche andando indietro nel tempo - sia per individuare falle materiali nel sistema di autovigilanza e controllo, che comportamenti omissivi. Attività questa attualmente in corso e di cui alla Direttiva del Sindaco da lui riportata nel suo intervento in questo ordine del giorno. Nello stesso giorno del 4/2/2016 abbiamo reso le informazioni appena esposte, oltre alla stampa, anche alla Conferenza dei Capigruppo e quindi in una comunicazione nel Consiglio Comunale del pomeriggio. Si è infine dato mandato all'Ufficio Legale di avviare le attività necessarie affinché il Comune si costituisca parte civile. Cura della comunità Contemporaneamente a questo lavoro politico e tecnico, massima parte del tempo - ogni giorno - è stato dedicato a ricostruire un pezzo dopo l'altro una comunità fatta a pezzi, incontrando più volte i genitori e le insegnanti, rispondendo a singole email con richieste di informazioni o con suggerimenti, con inviti ad andare avanti, con riflessioni - anche di bambini fattemi pervenire dai loro genitori. Genitori. Per quanto riguarda i genitori, si sono incontrati: - coloro ancora nella struttura la mattina del 4 Febbraio - tutti nell'assemblea che avevamo organizzato per il pomeriggio alle 16.30 richiedendo la presenza della Dir. UO Psicologia della ASL TOSC-NO D.ssa Smorto la D.ssa Padoan che sta attualmente curando formazione e supervisione in seguito alla morte del Coordinatore Pedagogico Dr. Paperini. Erano presenti anche Componenti e la Presidente del CTP del quartiere, in accordo con i genitori presenti - un gruppo di mamme e babbi la mattina di lunedì 8 Febbraio presso il nido dove con la dirigente mi ero recata per accoglierli (e così ha fatto la dirigente anche il giorno successivo 9 Febbraio) - genitori singolarmente nel corso di colloqui di persona e per telefono, mantenendo continuamente i contatti per raccogliere necessità e stati d'animo e restituire un aggiornamento costante sulle azioni adottate o in corso di valutazione da parte dell'Amministrazione Comunale - inoltre, martedì 9 Febbraio pomeriggio ha avuto luogo il primo degli incontri di supporto psicologico di gruppo e condotto dalla D.ssa Smorto, secondo quanto definito insieme ai genitori nell'assemblea del 4 Febbraio: abbiamo rimesso alla valutazione delle persone competenti la decisione del percorso da seguire, e al momento non prevede lavoro con le bambine e i bambini perché in questa fase è ritenuto prioritario anche cronologicamente il lavoro con gli adulti che stanno con bimbi e bimbe (entità del trauma) - nelle prossime settimane saranno organizzati incontri con tutti gli altri Comitati di Gestione e gruppi di genitori Insegnanti. Per quanto riguarda le insegnanti, oltre ai contatti singoli, le abbiamo incontrate tutte e circa 80 in una assemblea Sabato 6 Febbraio mattina. Con genitori e insegnanti abbiamo condiviso le lacrime, la rabbia, la paura, i sensi di colpa che ciascuno ha per non aver capito e non aver colto nonostante tutte le attenzioni; abbiamo condiviso le
informazioni e accumulato indizi per capire perché dei tre sistemi di controllo - supervisione del Comune, vigilanza dei genitori, vigilanza del rimanente personale di struttura - solo l'ultimo abbia funzionato e troppo tardi; abbiamo condiviso la necessità di percorsi di supporto psicologico di gruppo e individuali in aggiunta a quelli previsti nel normale funzionamento e rimandando a gruppi tecnici la loro organizzazione; abbiamo condiviso idee e proposte per migliorare il funzionamento dei meccanismi attuali e pensarne di nuovi. Ad ogni passo razionale in avanti, è corrisposto un ripartire da capo con la disperazione e la rabbia e la paura, come si fosse in un vagone sulle montagne russe, alimentate dall'associare avvenimenti precedenti con la conoscenza attuale dei fatti. Da tutti questi incontri mai nessuna conflittualità è apparsa tra le persone presenti, genitori, insegnanti, amministrazione, mentre sempre presente è apparsa la capacità, esemplare da parte soprattutto dei genitori, di analizzare e ricostruire, pur nella soverchiante difficoltà, a partire dal clima di fiducia. Relazioni con l'esterno Stampa. In tutte queste occasioni, a partire dagli incontri con il gruppo dei genitori del 4 e 8 Febbraio e con quello delle insegnanti del 6 Febbraio, si è agito per fare da scudo alla comunità, chiedendo con garbo alla stampa di allontanarsi dal naturale assedio delle persone - genitori e personale - coinvolti e sofferenti, e garantendo alle persone della stampa impegnate nel loro lavoro la totale disponibilità - mai disattesa - a rispondere in altro momento, anche al termine degli incontri, a tutte le domande che venissero loro in mente. Consapevoli che sarebbe stato un rischio enorme, in quelle condizioni di pressione e nel frullatore mediatico, quello di poter sbagliare la comunicazione anche al netto delle trappole professioniste di certi programmi, ma decisa a correrlo per tutelare la mia comunità, quella di cui sono e siamo responsabili. Autorità Giudiziaria. Abbiamo continuato a collaborare al massimo grado con l'Autorità Giudiziaria. In particolare questa mattina 11 Febbraio alle 9.30, accompagnata dalla dirigente competente D.ssa Laura Nassi, ho incontrato il magistrato Dott. Aldo Mantovani, competente nell’indagine relativa all’asilo nido del Cep. L’incontro era stato da me richiesto lunedì scorso 8 Febbraio ed è stato finalizzato, nell’ambito della piena collaborazione tra Comune e autorità giudiziaria, a tre obiettivi: richiedere la possibilità di avere copia o visione di materiali, video e verbali, allo scopo di supportare i procedimenti disciplinari avviati dall’Amministrazione Comunale nei confronti delle educatrici coinvolte; condividere lo spazio di azione che è consentito all’Amministrazione Comunale in questa fase dell’indagine per poter proseguire con i procedimenti disciplinari; condividere informazioni utili nell’ambito della collaborazione sull’indagine. Condivisione con il sistema regionale e nazionale A seguito dell'interlocuzione tra il Sindaco di Pisa e il Presidente della Regione, ho preso contatti con l'Assessora regionale e Presidente della Commissione IX nella Conferenza Stato-Regioni Cristina Grieco, la quale mi ha comunicato che avrebbe convocato prossimamente un incontro di tutte le Conferenze Educative Zonali al fine di analizzare la situazione e condividere riflessioni e azioni utili ai fini del miglioramento del sistema, oltre a quelle previste dalla Legge Regionale 32 e suoi Regolamenti attuativi (quello per il funzionamento dei servizi zerosei di recente rafforzato alla fine della scorsa legislatura). Nella mattinata odierna, dopo il colloquio con il Magistrato, ho partecipato in videoconferenza a parte della riunione in corso a Roma della Commissione Istruzione ANCI, alla quale contribuisco, presieduta dalla collega di Firenze Cristina Giachi, e la Commissione ha accolto la proposta di avviare nella prossima riunione una analoga riflessione. Questa peraltro verrebbe fatta mentre la Commissione stessa ha istituito un gruppo di lavoro specifico sullo zerosei, di cui Pisa fa parte, che
sta lavorando per la consultazione richiesta dal Governo in merito alla definizione della Legge delega sullo Zerosei, ispirata al DDL 1260 Puglisi, contenuta nella Legge 107 "Buona Scuola", e da approvare entro 18 mesi da Luglio 2015, e mentre è in fase di approvazione il IV Piano Nazionale Predisposto dall'Osservatorio Nazionale Infanzia Adolescenza, al quale ANCI ha contribuito puntando tra le altre cose sulla necessità di risorse aggiuntive e stabili per assicurare qualità e controllo dei servizi per l'infanzia. Due contesti di riflessione nazionale, questi, nei quali trasformare in opportunità per tutti la tragica esperienza che sta vivendo la nostra Città. E che devono servire per migliorare nello specifico cultura e pratica dei sistemi di controllo, ma prima ancora di questo prendere consapevolezza di come gli stessi non possano essere agiti con efficacia ed efficienza nelle condizioni di continua precarietà e crescenti vincoli sull'uso di risorse finanziarie e umane nella quale operano i Comuni in particolare dal 2009 ad oggi e che grava - come molte volte detto negli anni - sulla funzionalità dei servizi a partire da quelli alla persona e per l'infanzia, soprattutto per i Comuni che vi hanno investito.
3. I sistemi di indirizzo, controllo e misura della qualità dei servizi (descrizione schematica): 3.1 Funzioni di Coordinamento pedagogico, che include: - formazione continua (40 ore obbligatorie per anno) - supervisione - controllo dei servizi, anche a titolarità privata - autorizzazione e accreditamento dei servizi, anche a titolarità privata: questa attività è messa a comune con l'Area Pisana 3.2 Vigilanza da parte dei genitori: - strumenti per la formazione alla genitorialità attraverso progetti specifici e le attività della Casa Bambini/e -Genitori si San Rossore - funzionamento dei Comitati di Gestione in contatto diretto con la Direzione dei Servizi Educativi e in contatto diretto con la Giunta: l'Assessorato organizza ogni anno incontri periodici con le rappresentanze dei genitori (anche delle Scuole Statali), come da Delibera di GM 3.3 Autocontrollo e autovigilanza del personale presente nella struttura, che può essere - come nel caso del nido del CEP - di datori di lavoro diversi: Comune (personale insegnante e/o ausiliario), Consorzio CIP (personale insegnante e insegnante di sostegno), Elior (personale di cucina e di reparto) 3.4 Misura annuale della qualità attraverso indagine qualitativa e soggettiva (in forma anonima) presso i genitori 3.5 Misura della qualità attraverso il sistema di indicatori quantitativi e più oggettivi della qualità educativa e gestionale dei servizi per l'infanzia, un'idea della Conferenza Educativa Zonale Pisana progettato, realizzato e utilizzato in modalità partecipativa con la supervisione scientifica dell'Istituto degl'Innocenti, di cui al report di seguito mostrato. A questo riguardo, l'Istituto degl'Innocenti (IdI) ha semplicemente chiarito - e bene ha fatto - la differenza tra i meccanismi di controllo e vigilanza, di cui è competente il Comune, dai progetti di misura della qualità: questo a seguito di una informazione apparsa su un quotidiano, in forma non corrispondente a quanto da me dichiarato, e che poteva dare adito a confondere le due competenze. Questa esperienza è selezionata tra le buone pratiche dell'ANCI sui servizi per l'infanzia, presentate nel Convegno nazionale organizzato a Pisa il 23 Novembre 2015. Entrambe le misure di cui ai punti 3.4 e 3.5 hanno dato esiti medio-alti per il sistema dei servizi.
Nota a riguardo del Coordinamento Pedagogico: a seguito della scomparsa del Dr. Paperini, l'Ufficio Personale ha reso noto alla Giunta dei vincoli assunzionali legati alla vicenda delle Province, e pertanto in questo periodo il Comune di Pisa si è avvalso del Coordinamento pedagogico zonale condiviso da tutti i Comuni dell'Area Pisana, e dal 2015, della professionalità della D.ssa Ivana Padoan, psicologa e formatrice esperta nei sistemi per l'infanzia, che ha costruito insieme a Tiziano Paperini il progetto psicosociopedagogico pisano. Di seguito i riferimenti agli atti. Si ricorda che nel corso del 2014 è stato condotto il processo di misura nido per nido supervisionato dall'Istituto degl'Innocenti. Elenco Atti relativi al Coordinamento Pedagogico trasmesso dall'Assessorato al Personale Nota del 19 settembre 2014 della Vicesegretaria verbalizzante al dirigente della DN 02 Personale organizzazione Dott. Francesco Sardo. Oggetto: comunicazione decisione Giunta Comunale del 17/09/2014. Con la presente informo che nel corso della riunione di Giunta del 17 settembre scorso, l’assessore Eligi ha comunicato che è pervenuta la richiesta dell’ ass. Chiofalo con la quale fa presente la necessità di procedere alla sostituzione del Funzionario dott. Tiziano Paperini, Esperto pedagogista assegnato alla direzione Servizi Educativi, collocato in quiescenza con decorrenza 10 settembre 2014. La giunta ha quindi assunto la seguente decisione: procedere alla verifica interna di presenza di personale in possesso dei requisiti per la copertura del posto. In caso di risultato negato, procedere all’attivazione di procedura per copertura del posto attraverso mobilità esterna. Trattandosi di modifica al piano del personale, si rende necessario altresì procedere all’adeguamento dei documenti già approvati. Si trasmette ai fini dell’attuazione di quanto deciso. Il Vicesegretario verbalizzante la seduta Laura Ballantini -----Argomento di GM del 2/12/2014 Individuazione dei fabbisogni del personale sulla base delle possibili assunzioni triennali incrociate con le proposte dei dirigenti. La giunta assunse la decisione di inserire come priorità la sostituzione del coordinatore pedagogico seguendo l’iter all’epoca possibile (mobilità interna poi mobilità esterna poi concorso). -----Delibera GM 10 del 9/2/2015 Per il personale non dirigente si esplicita che il piano del fabbisogno è stato redatto tenendo conto delle “esigenze di sostituzione nell’ambito dei servizi educativi e della cat. D”. Il riferimento è al coordinatore pedagogico, come da argomento di giunta del 2 dicembre. Si indicano in numero di 4 le assunzioni totali di categoria D nel 2015. -----Delibera GM 122 del 29/9/2015 Si confermava esplicitamente l’indicazione per la assunzione di un C/D per la direzione servizi educativi con funzioni relative all’amministrazione. -----Delibera GM 196 del 22/12/2015
Viene modificata la delibera precedente sulla base dei nuovi vincoli di legge, per cui tutte le possibili assunzioni sono percorribili solo attingendo dal personale delle province. Dati titoli e esperienza necessarie, viene sostanzialmente esclusa la possibilità di assumere il coordinatore pedagogico. -----Delibera GM 13 del 2/2/2016 Le norme introdotte dalla Legge 28 dicembre 2015, n. 208 “legge di stabilità 2016” sull’assunzione del personale a tempo indeterminato prevedono ulteriori rigidi limiti al turn over (sceso al 25%) ed alle facoltà assunzionali dei Comuni. Per questo motivo la giunta ha dovuto decidere di bloccare “tutte le azioni e procedure (mobilità esterne, concorsi pubblici ecc..), anche ove già attivate, derivanti dall’applicazione della deliberazione GC n. 196 del 22.12.2015 con eccezione della ricollocazione del personale sovrannumerario della Provincia di Pisa.” --------Elenco Atti relativi al Coordinamento Pedagogico trasmesso dalla Direzione Servizi Educativi ------DETERMINA DN-09 n. 384 del 10/04/2015 PROPONENTE Direzione Servizi educativi - Sociale OGGETTO: FO.SER -PIANO EDUCATIVO ZONALE (PEZ) A.S. 2014/15- AFFIDAMENTO A REFORM SRL DEL SERVIZIO DI FORMAZIONE PER EDUCATORI 0/3 ANNI E FORMAZIONE CONGIUNTA 0/6 ANNI -----N° atto DD-12/1159 del 30/11/2015: Formazione servizi educativi – Progetto psicopedagogico a base psicomotoria scienza e pedagogia di pari opportunità: Modulo 1: Costruzione reti di scambio e di progettazione, riformulazione degli obiettivi di progetto e di didattiche condivise, programmazione dei fabbisogni formativi del servizio, compiti e funzioni formative individuali.
3.6 Esempi di funzionamento - Revoca accreditamento Mondo di Rudy det.995 del 5/11/2012 a seguito di sopralluoghi del coordinatore pedagogico e successivo mio e del coordinatore pedagogico -Risoluzione rapporto di lavoro a tempo determinato pieno. Una insegnante di scuola di infanzia era stata assunta a tempo determinato per l’intero anno dalla graduatoria dell’ultimo concorso, in un percorso fatto anche con la collaborazione di insegnanti e genitori si è capito che la stessa si era dimostrata inadeguata e quindi nel periodo di prova è stato risolto il contratto. N° atto di licenziamento: DD-12/1041 del 29/09/2015: Risoluzione Rapporto di Lavoro a Tempo determinato pieno. L’atto lè di competenza della Direzione del Personale, che ha agito a seguito della nota della Dirigente della Direzione Servizi Educativi n. 67719 del 29/09/2015;
3.7 Il caso del Nido del CEP
Una prima analisi del caso del Nido del CEP, dei tre meccanismi di vigilanza - funzioni del Comune, partecipazione dei genitori, autovigilanza del personale di struttura, solo il terzo abbia funzionato, ed anche con troppo, troppo ritardo. L'insegnante arrestata, e con lei la seconda presente da più pungo tempo nella struttura, aveva alle spalle una lunga carriera e dunque molta formazione, alla quale contribuiva attivamente offrendo molte opportunità di confronto e osservazione, ha passato le visite mediche - l'ultima in data 16/6/2015 - con giudizio di idoneità e valutazione come per tutte le insegnanti del Comune di Pisa di rischio di stress lavoro-correlato medio, era un riferimento per i genitori che a lei si rivolgevano anche per consigli educativi, era riconosciuta dalle colleghe. Le tre insegnanti dell'altra sezione, come da loro ammesso con la Dirigente e con le colleghe nel corso dell'assemblea con le insegnanti del 6 Febbraio, hanno compiuto un grave errore di sottovalutazione in occasione dell'episodio riportato di maggio-giugno e del quale non hanno ritenuto di dover informare la Direzione dei Servizi Educativi, se non il 19 Gennaio 2016, dopo aver raccolto le informazioni dell'ausiliaria che ha sporto denuncia. È inevitabile chiedersi se altre sottovalutazioni siano state fatte, e anche su questo si sta lavorando. Mentre gli atti osservati nel video diffuso su internet e commessi dalla maestra arrestata ed eventuali altri di cui si potrebbe venire a conoscenza - rappresentano una responsabilità individuale, l'omissione (intenzionale) o la sottovalutazione (anche solo per errore materiale) rappresentano una falla del microsistema di quella struttura. 4. Prime Azioni di miglioramento. Altre da valutare Si indicano qui di seguito le azioni di miglioramento in corrispondenza di ciascuno dei punti esposti su nella sezione 3. (3.1-3.5). Le azioni prendono spunto anche dagli incontri di partecipazione con genitori e insegnanti avuti fin qui (di cui al punto 2.2) e saranno, nell'attuale situazione di urgenza, definite dalla Direzione dei Servizi Educativi e approvate possibile dalla Giunta Municipale. In seguito, si aprirà un percorso di partecipazione con tutto il sistema nidi e scuole d'infanzia sia a titolarità pubblica che privata, allo scopo di analizzare la situazione e condividere ulteriori e/o diverse azioni di miglioramento, rafforzando così la consapevolezza collettiva. 4.1 Coordinamento Pedagogico: - l'Ufficio Personale deve dare con immediatezza stabilizzazione e continuità a questa funzione, individuando forme che superino i vincoli su riportati - Incrementare comunque la quantità di eventi di formazione e supervisione - Mettere a disposizione un servizio periodico di accompagnamento psicologico del gruppo insegnante - attestato che quello individuale obbligatorio non è consentito dalla normativa esistente come e per lo stesso motivo per le telecamere - Il supporto per gruppi si aggiunge al servizio di ascolto psicologico individuale che è già attivo per tutti i dipendenti e le dipendenti del Comune di Pisa nell'ambito del percorso sul benessere organizzativo attivato di concerto con il Comitato Unico di Garanzia del Comune, e che va mantenuto e potenziato - Rafforzare l'integrazione tra il coordinamento pedagogico del Comune e: quello di area pisana, quelli dei servizi a titolarità pubblica e gestione privata e quelli dei servizi a titolarità privata 4.2 Consapevolezza e vigilanza da parte dei genitori - Incrementare la diffusione di informazione sulle attività della Casa Bambini/e-Genitori dedicata allo sviluppo delle competenze genitoriali singolarmente e insieme alla comunità educante - Potenziare i progetti specifici per il rafforzamento delle competenze genitoriali, in modo da renderle quanto più possibile autonome - Incrementare il numero di occasioni di partecipazione e contatto diretto tra i Comitati di Gestione e l'Amministrazione
- Incrementare ulteriormente il livello di coinvolgimento dei genitori nella vita del nido, definendo giornate di periodica apertura del nido al coinvolgimento dei genitori nella normale attività in aggiunta alla partecipazione - già sostanziale - prevista ed esistente (come da proposta del corpo docente nell'Assemblea del 6 Febbraio u.s.) - Rafforzare la consapevolezza d'uso dello strumento dei Comitati di Gestione, che rappresentano un filo diretto con la Direzione dei Servizi Educativi, e introducendo strumenti che favoriscano tale contatto diretto - Incrementare il livello di consapevolezza dei servizi per l'infanzia, anche cogliendo l'occasione della prossima pubblicazione della Carta dei Servizi realizzata lo scorso anno dalla Direzione dei Servizi Educativi su mandato della Giunta (obiettivo di PEG) e approvata dalla Giunta con la Delibera GC 191 del 22/12/2015, anche elaborando con maggiore chiarezza la sezione suo sistemi di vigilanza e controllo 4.3 Autovigilanza e controllo del personale di struttura Operare in modo da aprire ogni funzionamento per gruppi chiusi come per esempio: --- Incrementare rispetto al livello attuale la rotazione del personale tra le strutture, superando le resistenze spesso operate da genitori e lavoratori --- Lavorare in inter-sezione o per sezioni aperte (come da proposta del corpo docente nell'Assemblea del 6 Febbraio u.s.) --- Incrementare il livello di diversificazione delle gestioni all'interno della stessa struttura (più datori di lavoro diversi) --- Proseguire e portare a conclusione il progetto di sperimentazione del Centro Zerosei previsto nell'ambito della riorganizzazione dei servizi operata nel 2014, e localizzato nella struttura Montessori al CEP (nido e scuola d'infanzia) 4.4 Misura qualitativa con indagine presso i genitori - Rinnovare lo strumento anche attraverso l'uso di tecnologie che consentano l'immissione diretta della rilevazione da parte dei genitori online mediante survey da condurre in forma anonima, con analisi e pubblicazione automatica dei risultati 4.5 Misura quantitativa con lo strumento IdI indagine - Ripetere nel 2016, come già previsto negli obiettivi di Piano Esecutivo di Gestione in corso di definizione, il processo di misura della qualità con lo strumento realizzato con l'Istituto degl'Innocenti, analizzando la possibilità di introdurre modifiche anche alla luce di quanto accaduto, e implementandole -------------5. Conclusioni Da questa storia avremo ancora tanto da imparare in tutta Italia sui limiti dei sistemi di controllo nei sistemi complessi come questi, e il fatto che questo sia accaduto proprio da noi nonostante il sistema strutturato di qualità come nel resto della Toscana, ci motiva e ci carica della responsabilità di sollecitare la riflessione nazionale, mettendoci a disposizione per sperimentare soluzioni nuove utili per tutti. Sin dall'inizio di questa vicenda due questioni culturali si sono comunque rivelate palesemente chiare. La prima, che nei servizi per l'infanzia la relazione tra le persone è il motore potentissimo del funzionamento, nel bene che porta alla crescita delle persone piccole e grandi, ma anche nel
male: e che, dunque, è curando e sviluppando le competenze nelle relazioni che si sviluppano in un colpo solo qualità e controlli. La seconda è una triste e antica verità: la disumanità genera disumanità, la violenza genera violenza, fino a quando persone coraggiose non decidano, per carità e senso di giustizia, di rompere il circolo mostruoso. In questa orribile catena, la disumanità inizia con i maltrattamenti della maestra, iniziati a loro volta in tempi e per cause tutte da scoprire, prosegue con l'adeguamento e l'omertà delle colleghe, si alimenta e si compiace del linciaggio e dello sciacallaggio mediatico nei loro confronti, nei confronti dei genitori - vittime due volte con i loro bambini e le loro bambine - che vedono mandare in onda a ciclo continuo quegli atti osceni che hanno visto per la prima volta su internet, nei confronti della Città che si vede sottrarre risorse ed energie da focalizzare nell'analisi e soluzione del problema a vantaggio di personali piccole e grandi convenienze, e infine nei confronti di chiunque possa comodamente fare da capro espiatorio. Comodo perché dà il permesso di voltare lo sguardo altrove rispetto alla verità, sollevarsi da ogni responsabilità, disimpegnarsi dalla fatica di pensare e dal peso di soffrire, frullare un minestrone in cui - anche in futuro - in assenza di cultura rimanga a pensarci solo la magistratura.
MATERIALE ONLINE Nei video, gli interventi integrali, dei proponenti degli argomenti relativi alla vicenda: "Asilo Nido comunale Montessori Cep di Pisa", Raffaele Latrofa (NCD) e Ferdinando De Negri (PD, del Sindaco di Pisa, Marco Filippeschi e dell'Assessora alle Politiche Socio-Educative e Scolastiche, del Comun e di Pisa, Marilù Chiofalo. http://www.comune.pisa.it/it/default/18618/Seduta-Consiliare-dell-11-febbraio-2016.html Vedi anche l’intervista dell’Assessora Chiofalo rilasciata all’ufficio comunicazione del consiglio, nella seduta del 4 febbraio u.s. http://www.comune.pisa.it/it/default/18533/Seduta-Consiliare-del-4-febbraio-2016.html
-Maria Luisa Chiofalo