Prefettura di Pisa
Comune di Pisa
Regione Toscana
PATTO PER PISA SICURA Patto per la sicurezza urbana GENNAIO 2018
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PREMESSO che il Patto per la sicurezza tra il Ministero dell’Interno e l’ANCI sottoscritto il 20 marzo 2007 ha rappresentato una significativa
espressione
delle
politiche
integrate
sulla
sicurezza, attuate congiuntamente dallo Stato e dai diversi livelli delle autonomie territoriali, che ha dato vita a un efficace processo di partecipazione al governo della sicurezza; che, in adesione alle linee di indirizzo del Ministero dell’Interno dettate con circolare del 15 febbraio 2008, la Prefettura di Pisa, la Regione Toscana, la Provincia e il Comune di Pisa hanno firmato in data 9 giugno 2010 il PATTO PER PISA SICURA, poi regolarmente rinnovato, in ultimo il 15 aprile 2015; che, sulla base dell’esperienza maturata e dell’evoluzione dei fenomeni che riguardano la sicurezza dei cittadini, si rende opportuno aggiornare e rinnovare il PATTO PER PISA SICURA per un ulteriore biennio;
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VISTO l’art. 1, comma 439, della Legge 27 dicembre 2006, n. 296 che conferisce al Ministro dell’Interno e, per sua delega, ai Prefetti la facoltà di promuovere forme di collaborazione con gli Enti locali per la realizzazione degli obiettivi del Patto e di programmi straordinari di incremento dei servizi di polizia e per la sicurezza dei cittadini; la Legge della Regione Toscana 16 agosto 2001, n. 38, recante “Interventi regionali a favore delle politiche locali per la sicurezza della comunità toscana”; la Legge della Regione Toscana 3 aprile 2006, n. 12, in materia di polizia comunale e provinciale; la Legge 24 luglio 2008, n. 125 recante “Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica”; l’art. 5 del decreto legge 20 febbraio 2017, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 18 aprile 2017, n. 48 recante “Disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città” (di seguito Legge 18 aprile 2017, n. 48); il “Patto per la sicurezza tra il Ministero dell’Interno e l’ANCI”, sottoscritto il 20 marzo 2007;
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la Direttiva del Ministro dell’Interno 30 aprile 2015 recante “Nuove linee strategiche per il controllo coordinato del territorio”; il Decreto del Ministro dell’Interno 15 agosto 2017 con il quale è stata adottata la “Direttiva sui comparti di specialità delle Forze di polizia e sulla razionalizzazione dei presidi di Polizia”; la
circolare
del
Ministero
dell’Interno
prot.
n.
558/A/421.2/70/456 dell’8 febbraio 2005, recante “Sistemi di videosorveglianza. Definizione di linee guida in materia”; la
circolare
del
Ministero
dell’Interno
prot.
n.
558/A/421.2/70/195960 del 6 agosto 2010, recante “Sistemi di videosorveglianza”; la
circolare
del
Ministero
dell’Interno
prot.
n.
558/SICPART/421.2/70/224632 del 2 marzo 2012, recante “Sistemi di videosorveglianza in ambito comunale. Direttiva”; la
circolare
del
Ministero
dell’Interno
prot.
n.
558/A/421.2/70/253289 del 29 novembre 2013, recante “Sistemi di videosorveglianza. Trattamento dei dati personali”; la circolare del Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza n. 558/SICPART/422.2/47/316370 dell’8 giugno 2017 recante “Patti per l’attuazione della sicurezza urbana. Forza di intervento rapido”;
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CONSIDERATO CHE la città di Pisa costituisce un polo di attrazione crescente, che alla presenza dei residenti somma quella dei fruitori del territorio comunale (studenti, pendolari, turisti, viaggiatori in transito, utenti delle numerose strutture sanitarie considerate eccellenze nazionali, ecc.); negli ultimi anni tale tendenza è andata consolidandosi in considerazione della presenza di importanti snodi logistici, siti monumentali, centri culturali e di ricerca, tra i quali si elencano in breve: l’aeroporto civile “G. Galilei” con quasi cinque milioni di passeggeri; la stazione ferroviaria di Pisa Centrale con un transito annuale di oltre diciassette milioni di viaggiatori; i complessi monumentali di Piazza dei Miracoli (con circa dieci milioni di visitatori l’anno); gli importanti flussi turistici sul litorale; la presenza di tre prestigiosi Atenei universitari, l’Università Statale, la Scuola Normale Superiore, la Scuola Superiore Sant’Anna; il Consiglio Nazionale delle Ricerche Area di Ricerca di Pisa, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Centro di Ricerca ENEL di Pisa; le strutture sanitarie di fama nazionale
e
internazionale
5
quali
l’Azienda
Ospedaliera
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Universitaria Pisana a Cisanello e la Casa di Cura San Rossore; l’Aeroporto militare sede della 46^ Aerobrigata e le specialità delle
Forze
Armate
quali
il
Centro
Addestramento
Paracadutisti; i residenti del Comune di Pisa sono un numero assai inferiore rispetto alle presenze effettive e di conseguenza, per offrire una risposta adeguata in materia di sicurezza, occorre considerare che quotidianamente il territorio comunale accoglie circa 200.000 fruitori; la presenza di un consistente e crescente numero di cittadini stranieri, regolari e irregolari, ha determinato una progressiva trasformazione di alcune zone del tessuto urbano tale da richiedere azioni coordinate che favoriscano sia la sicurezza sia l’integrazione e la coesione sociale; la crescente e ininterrotta pressione del flusso di migranti richiedenti la protezione internazionale, determina non solo un aggravio sul sistema di accoglienza e assistenza, ma un maggior impegno da parte delle Forze di polizia e delle strutture deputate alla gestione del sociale; sul territorio comunale – malgrado gli interventi già effettuati che ne hanno comportato una consistente riduzione – permane il fenomeno della presenza di insediamenti abusivi;
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la movida notturna, con la presenza di migliaia di giovani che frequentano la città di Pisa, deve trovare forme valide per contemperare il diritto allo svago e la necessità di tutelare il territorio, il suo patrimonio artistico-culturale, nonché il diritto al riposo dei residenti, evitando fenomeni di “malamovida”; l’attività
dei
parcheggiatori
abusivi,
insieme
a
quella
dell’abusivismo commerciale, svolta in diverse piazze del centro storico e in aree site all’interno e all’esterno degli ospedali, è fonte di insicurezza soprattutto per le categorie più indifese (quali anziani o utenti, a vario titolo, delle strutture sanitarie), che devono sottostare al pagamento richiesto dal parcheggiatore o dal venditore abusivo nel timore di ritorsioni sulla propria persona o vettura; per effetto di tali fenomeni, si sono evidenziate criticità sotto il profilo della sicurezza in diverse zone sia del centro storico che della periferia urbana; la notorietà internazionale del complesso monumentale di Piazza dei Miracoli e soprattutto la Torre di Pisa, comparsa più volte in siti legati all’estremismo islamico quale simbolo dell’Occidente, e indicata dalla propaganda islamica quale possibile
bersaglio
da
colpire,
particolarmente sensibile;
7
ne
fanno
un
obiettivo
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RITENUTO CHE le istanze di sicurezza provenienti dalla collettività richiedono un alto livello di vigilanza sul piano strategico e operativo, e di conseguenza l’attuazione di sistemi integrati di controllo del territorio che coinvolgano tutti i livelli di governo; gli interventi da parte delle Forze di polizia debbano avvalersi della collaborazione della Polizia locale, la quale rappresenta un valore aggiunto sia per l’incisività e aderenza alla realtà locale sia per l’economia e l’efficacia dei dispositivi di prevenzione, per cui occorre incentivarne l’azione di controllo attraverso presidi fissi o mobili; l’attività delle Forze di polizia debba comunque essere affiancata da politiche sociali e da servizi rivolti all’alta marginalità, nonché da interventi per la riqualificazione degli spazi urbani; al fine di potenziare l’attività di prevenzione e contrasto dell’illegalità, sia necessario incrementare ulteriormente il sistema di videosorveglianza già in essere, anche in aree fuori dal centro storico; appare imprescindibile proseguire sulla strada avviata con il PATTO PER PISA SICURA, rafforzando il coordinamento delle
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Forze di polizia, adeguandone gli organici e le dotazioni strumentali,
utilizzando
le
risorse
delle
Forze
Armate
nell’ambito dell’ “Operazione Strade Sicure”; nelle more dell’emanazione delle Linee generali sulla sicurezza integrata, delle Linee guida sulla sicurezza urbana e degli ulteriori provvedimenti attuativi della Legge 18 aprile 2017, n. 48, sia comunque necessario attivare, con la massima urgenza, iniziative in materia di sicurezza urbana e, quindi, procedere alla stipula del PATTO, demandando a successivi addendum o integrazioni
l’adeguamento
dell’Intesa
provvedimenti di indirizzo e attuativi.
9
ai
suddetti
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LA PREFETTURA DI PISA IL COMUNE DI PISA LA REGIONE TOSCANA nella condivisione delle considerazioni espresse in premessa e nel rispetto della normativa citata e delle specifiche competenze e attribuzioni, si impegnano come segue: Art. 1 Finalità La Prefettura e il Comune di Pisa opereranno congiuntamente per contrastare le situazioni di illegalità al fine di: •
dare corso ad azioni sinergiche e progetti specifici in materia di sicurezza integrata, così come definita dall’art. 1 comma 2 della Legge 18 aprile 2017, n. 48, con particolare riguardo alla sicurezza urbana, definita dall’art. 4 della citata legge, in aree ritenute critiche per la sicurezza, la vivibilità e la coesione sociale, individuando e condividendo obiettivi, tempi di attuazione, risorse e priorità anche nel rispetto delle previsioni di cui alle Linee d’indirizzo in materia, di prossima emanazione;
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Prefettura di Pisa •
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attivare percorsi di ascolto e confronto sia con i Consigli Territoriali di Partecipazione (CTP) che con le diverse espressioni di rappresentanza del tessuto sociale ed economico, anche valutando la stesura di specifici progetti o protocolli di intesa tra Istituzioni, Associazioni di categoria e mondo del volontariato;
•
utilizzare la “Cabina di regia” costituita presso la Prefettura ai sensi
del
successivo
art.
2,
ai
fini
dell’analisi
e
dell’approfondimento delle iniziative in tema di sicurezza urbana, anche a supporto del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica (C.P.O.S.P.). Art. 2 Cabina di regia Al fine di garantire l’attuazione di quanto previsto dal presente PATTO è costituita presso la Prefettura una “Cabina di regia”, coordinata dalla Prefettura e composta da: - un
rappresentante
della
Questura,
uno
dell’Arma
Carabinieri, uno della Guardia di Finanza; - il Comandante della Polizia locale di Pisa; - eventuali referenti espressamente indicati dal Sindaco.
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dei
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La “Cabina di regia” si riunisce periodicamente per lavorare nei seguenti ambiti di attività: individuazione delle emergenze, delle istanze del territorio e delle priorità degli interventi in materia di sicurezza urbana; aggiornamento delle aree di criticità, anche in base a segnalazioni ed esposti di istituzioni o cittadini; ottimizzazione del flusso informativo tra la Polizia locale e le Forze di polizia; analisi, anche sulla base dei dati messi a disposizione dalle Forze di polizia e dalla Polizia locale, dell’andamento dei reati nell’area pisana e delle strategie più idonee per la prevenzione e il contrasto degli stessi; istruttoria delle tematiche inerenti l’attuazione del PATTO da sottoporre all’esame del C.P.O.S.P.
Alle riunioni della “Cabina di regia” potranno essere chiamati a partecipare anche gli altri firmatari del presente PATTO ovvero, in caso di necessità, rappresentanti di altri enti o istituzioni.
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Art. 3 Strumenti operativi e nuove tecnologie Le finalità di cui all’art. 1 sono perseguite, oltre che avvalendosi del C.P.O.S.P. e della Cabina di Regia, anche attraverso i seguenti elementi: le Nuove linee operative di prevenzione, vigilanza e contrasto di cui al “Piano di controllo coordinato del territorio”, operativo dal 3 ottobre 2016, che ha recepito i nuovi indirizzi strategici contenuti nella Direttiva del Ministro dell’Interno del 30 aprile 2015 e che sarà applicato tenendo conto della Direttiva del 15 agosto 2017, che ha ulteriormente potenziato il coordinamento tra le Forze di polizia in materia. I servizi del controllo del territorio si avvarranno anche dell’apporto della Polizia locale, nell’ambito delle proprie competenze e responsabilità, alla luce della Direttiva del Ministro dell’Interno del 30 aprile 2015 e della Legge 18 aprile 2017, n. 48. Il nuovo “Piano” risponde all’esigenza di una razionalizzazione dei sistemi di controllo del territorio, all’utilizzo di nuove tecnologie, al contrasto dell’immigrazione irregolare, dello spaccio di sostanze stupefacenti, dei reati di furto e rapina e dell’abusivismo commerciale;
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l’Anagrafe informativa dei sistemi di videosorveglianza, pubblica e privata, realizzata a Pisa secondo un progetto pilota che garantisce la conoscenza dell’esatta ubicazione delle telecamere e delle loro caratteristiche tecniche. I dati raccolti sono costantemente elaborati e confluiscono in una mappa georeferenziata in formato interoperabile, fornita alle Forze di polizia quale ausilio alla loro attività. L’utilizzazione
in
comune
dei
sistemi
dovrà
avvenire
conformemente al principio del rispetto delle competenze di ciascuna
componente
istituzionale
nonché
a
quelli
di
“pertinenza e non eccedenza” dei trattamenti dei dati personali rispetto ai compiti istituzionali assegnati, come stabilito dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - “Codice della privacy”.
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Art. 4 Integrazione informativa e operativa ai fini del controllo coordinato del territorio La Prefettura e il Comune si impegnano, nell’ambito delle rispettive competenze, a favorire la circolarità di dati e informazioni al fine di implementare la “sicurezza diffusa”. In particolare il Comune si impegna a: rafforzare, previo parere favorevole del C.P.O.S.P., il sistema di videosorveglianza cittadina, garantendone l’efficienza, la diffusione sull’intero territoriale comunale e l’utilizzo da parte della Polizia locale e delle Forze di polizia statali; migliorare i sistemi di interscambio di informazioni a beneficio delle sale operative delle diverse Forze di polizia nel rispetto dei criteri generali che saranno determinati dal Ministro dell’Interno in attuazione di quanto previsto nell’art. 10, comma 6, della Legge 18 aprile 2017, n. 48 per garantire comunicazioni in tempo reale, a vantaggio dei servizi di vigilanza e controllo del territorio; trasmettere alla Prefettura il report quotidiano degli interventi della Polizia locale e le notizie sulle attività svolte, qualora di
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rilievo, nonché le pianificazioni, su base settimanale, dei servizi che
verranno
disposti,
anche
a
fini
di
raccordo
e
coordinamento, a livello tecnico, con le pianificazioni delle Forze di polizia; partecipare ai servizi coordinati con la messa a disposizione dell’autorità di P.S., ove richiesto e concordato, di idonee aliquote di personale della Polizia locale; garantire un significativo apporto della Polizia locale in materia di viabilità urbana, anche con riferimento ai sinistri stradali, con il concorso, ove necessario, delle competenti Forze di polizia, in coerenza con la Direttiva del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017; promuovere iniziative in tema di aggiornamento professionale integrato per gli operatori della Polizia locale e delle Forze di polizia, così come previsto dalla Legge 18 aprile 2017, n. 48; valutare in sede di C.P.O.S.P. l’opportunità di avvalersi delle associazioni di “osservatori volontari” attraverso convenzioni stipulate ai sensi dell’art. 7 della Legge Regione Toscana 3 aprile 2006 n. 12 e previo parere del Ministero dell’Interno.
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Art. 5 Sicurezza urbana La Prefettura e il Comune di Pisa intendono garantire con modalità condivise, nel rispetto delle reciproche competenze, il bene pubblico della sicurezza urbana, intendendo per esso quanto afferisce alla vivibilità e al decoro della città, da perseguire anche attraverso interventi di riqualificazione urbanistica, sociale e culturale, e recupero delle aree o dei siti degradati, l’eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale, la prevenzione della criminalità, in particolare di tipo predatorio, la promozione della cultura della legalità e l’affermazione di più elevati livelli di coesione sociale e convivenza civile. La Prefettura e il Comune di Pisa, tenuto conto delle analisi e delle indicazioni del C.P.O.S.P., nonché delle eventuali proposte della Cabina di regia, promuoveranno ulteriori e mirati interventi e progetti di riqualificazione cittadina per favorire il decoro urbano, migliorare il controllo del territorio e combattere il degrado e l’illegalità diffusa. In particolare il Sindaco di Pisa, proseguendo nell’azione di contrasto al degrado urbano, si impegna:
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ad emanare, anche sulla base delle valutazioni espresse in sede C.P.O.S.P., i provvedimenti, le ordinanze previste dagli artt. 50 e 54 del T.U.E.L., nel rispetto della recente evoluzione normativa in materia; a dotarsi di strumenti regolamentari che garantiscano la fruibilità degli spazi pubblici e dei beni comuni, il diritto alla quiete ed al riposo, all’esercizio del commercio, secondo regole certe ed esigibili di rispetto del decoro e della vita civile, con l’osservanza delle disposizioni di cui all’art. 9, comma 3 della Legge 18 aprile 2017, n. 48, e delle Linee guida emanate in materia; ad avvalersi dei finanziamenti europei, nazionali e regionali, per redigere progetti preliminari relativi ad importanti interventi di riqualificazione urbana; a favorire lo sviluppo di “eventi di qualità” finalizzati all’uso civile degli spazi urbani e dei beni comuni.
La Prefettura si impegna: a coordinare, attraverso il C.P.O.S.P., le attività delle Forze di polizia per garantire un più efficiente contrasto ai vari fenomeni di illegalità;
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ad adottare i necessari provvedimenti per la tutela dell'ordine pubblico e della sicurezza pubblica, anche attraverso il ricorso alle ordinanze ai sensi dell’art. 2 TULPS; a fornire eventuali elementi informativi utili alla redazione dei provvedimenti e delle ordinanze sindacali ex artt. 50 e 54 del TUEL come modificati dalla Legge 18 aprile 2017, n. 48; a farsi portavoce, presso le Amministrazioni Centrali, delle istanze del territorio in tema di sicurezza, nell’ambito di una collaborazione leale e proficua fra Stato e Autonomie locali; a fornire periodicamente i dati, aggregati e articolati per tipologia di reato, relativi alla delittuosità sul territorio comunale; a consolidare il rapporto di collaborazione tra i vari attori della sicurezza, migliorare il confronto dialettico e favorire l’approfondimento e la condivisione delle linee strategiche per contrastare l’insorgere o l’acuirsi di fenomeni criminali aggressivi che richiedono urgenti e straordinarie azioni di contenimento e di prevenzione. Al fine di favorire le migliori condizioni di vivibilità del territorio da parte dei cittadini, sentito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, sarà richiesto il concorso della Forza di Intervento Rapido (F.I.R.) per la concreta attuazione di
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iniziative di repressione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti, l’abusivismo commerciale e i reati predatori, con particolare riferimento ai borseggi. Ogni esigenza relativa a richieste di ausilio della Forza di Intervento Rapido sarà rappresentata con congruo anticipo alla “Cabina di regia” costituita presso la Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, specificando la finalità della richiesta con riferimento allo specifico obiettivo individuato dal presente PATTO, nonché le iniziative già assunte allo scopo, i risultati conseguiti, le criticità di contesto, le modalità e il periodo di tempo per il quale si ritiene necessario l’impiego.
Gli interventi della Prefettura e del Comune si svolgeranno secondo le seguenti direttrici in relazione alle rispettive competenze: contrasto del fenomeno degli accampamenti e degli insediamenti abusivi; adozione dei provvedimenti di legge per la repressione degli abusi edilizi in terreni agricoli e non, con demolizione delle strutture illegittimamente realizzate;
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manutenzione e potenziamento della rete di illuminazione pubblica specie nelle aree in cui tali interventi siano ritenuti utili a prevenire o scongiurare il verificarsi di fatti illeciti o fenomeni di degrado urbano; rimozione delle cause di degrado e riqualificazione delle aree dalle medesime interessate; azioni di decoro urbano contro gli atti di vandalismo attraverso progetti di pulizia di spazi ed arredi urbani, rimozione
di
affissioni
e
scritte
abusive,
anche
in
collaborazione con le associazioni di volontariato e la cittadinanza attiva; adozione
di
iniziative
contro
la
“malamovida”
con
provvedimenti ed ordinanze mirati a contenere gli effetti di degrado costituiti dall’abuso di alcolici e di sostanze stupefacenti, dall’abbandono al suolo
dei rifiuti (in
particolare quelli di vetro), dai fenomeni di inciviltà; limitazione – nell’ambito della normativa esistente dell’eccessiva proliferazione di alcune tipologie di negozi in aree critiche e/o di particolare interesse storico-artisticomonumentale; lotta all’abusivismo commerciale;
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manutenzione e fruibilità delle aree ad uso pubblico, ivi comprese quelle a verde pubblico, con particolare riguardo a quelle adiacenti ai plessi scolastici ed alle strutture ricreative e sportive. In tale attività potrà essere previsto il coinvolgimento degli studenti e dei genitori e/o volontari in genere; contrasto all’accesso in città dei bus turistici in forme non consentite, nonché al fenomeno della “sosta selvaggia”; rafforzamento dei controlli contro il fenomeno delle discariche abusive, attivando numero/i verde/i e social network per le segnalazioni dei cittadini, e adeguando la collocazione della videosorveglianza sulla base delle segnalazioni pervenute; incremento
qualitativo
e
quantitativo
della
raccolta
differenziata dei rifiuti e della lotta alle discariche abusive nell’ambito delle norme in materia ambientale e di igiene pubblica; verificare, in caso di pubbliche manifestazioni, nell’ambito delle rispettive competenze, la sussistenza degli aspetti di safety e di security, tenuto conto della circolare del Capo della Polizia-Direttore Generale della Pubblica Sicurezza del 7 giugno 2017 e delle successive linee di indirizzo e circolari
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emanate in materia.
Per gli interventi di eliminazione dei fattori di marginalità e di esclusione sociale (con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora ed alle vittime di violenza), l’Amministrazione comunale si avvarrà della collaborazione della Società della Salute Zona Pisana e/o di altre associazioni di volontariato. Art. 6 Minaccia terroristica Al fine di supportare l’azione di prevenzione contro la minaccia terroristica, le Parti, nel rispetto delle reciproche competenze, si impegnano a: - promuovere la progettazione a la realizzazione di sistemi atti ad un maggior controllo degli accessi alla Piazza del Duomo; - definire gli interventi volti ad una ottimizzazione del sistema di videosorveglianza urbana.
Le Parti danno atto del significativo contributo fornito al perseguimento degli obiettivi di controllo e vigilanza dei siti sensibili dai militari delle Forze Armate impiegati nell’ambito dell’
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“Operazione Strade Sicure”, auspicando, compatibilmente con le esigenze degli altri territori, un incremento del relativo contingente. Art. 7 Reati predatori In sede di C.P.O.S.P., anche sulla base delle proposte della Cabina di Regia di cui all’art. 2 del presente PATTO, verranno stabiliti gli interventi volti a prevenire, con sempre maggiore efficacia, furti, rapine e borseggi a danno di cittadini, turisti ed esercizi commerciali e finanziari. Tra gli interventi che potranno costituire oggetto di proposta, si segnalano: l’implementazione, a cura della Questura e in concorso con il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, di un progetto finanziato dal CNR - denominato Predator - teso a realizzare un software previsionale per la prevenzione e il contrasto dei reati in argomento; la mappatura dei reati predatori in modo da poter adottare iniziative
più
efficienti
vigilanza/prevenzione/repressione;
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e
funzionali
di
Comune di Pisa
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ferma restando la richiesta all’azienda di trasporto pubblico di misure volte a scoraggiare la presenza di viaggiatori non paganti
sui
bus
urbani,
la
possibilità
di
effettuare
periodicamente, sulle linee di trasporto pubblico a maggior rischio, servizi di pattugliamento in borghese; mirati servizi antiborseggio e antirapina nelle aree più frequentate dai turisti (particolarmente Piazza Duomo e Piazza della Stazione), organizzati in base agli elementi informativi preventivamente acquisiti; il ricorso a specifici Protocolli d’Intesa, attuativi del presente Patto. Art. 8 Contrasto ai fenomeni di degrado e insicurezza collegati alla movida La Prefettura e il Comune di Pisa convengono, anche sulla base delle esperienze già maturate negli anni passati, di adottare le seguenti linee di intervento: collaborazione
con
le
Amministrazioni
Universitarie
(Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore, Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario) nell’attuazione di azioni anti-degrado,
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anche nell’ottica del coinvolgimento degli studenti e delle loro associazioni; condivisione con le associazioni di categoria delle azioni volte a contenere i fenomeni di degrado e inciviltà; ottimizzazione della presenza delle Forze di polizia e della Polizia locale, per prevenire e reprimere reati e illeciti amministrativi; prosecuzione e rafforzamento della presenza in orario notturno di volontari, per sensibilizzare i giovani nei confronti del corretto conferimento dei rifiuti, dei rischi collegati all’abuso di alcolici ed altre sostanze, del rispetto sia per il patrimonio artistico che per la tranquillità e il riposo dei residenti; contrasto alla vendita abusiva ed alla vendita fuori dagli orari previsti di alcolici e superalcolici; verifica del rispetto della normativa circa le emissioni sonore da parte degli organi preposti; promozione, d’intesa con le altre Istituzioni, con i Consigli Territoriali di Partecipazione, con le associazioni di categoria, con i Comitati Cittadini, di un nuovo patto per la vivibilità
notturna
della
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città,
anche
attraverso
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l’organizzazione di eventi culturali e ricreativi, che dovranno svolgersi nell’ambito delle disposizioni di cui alla circolare ministeriale datata 7 giugno 2017, già citata all’art. 6 e delle eventuali linee di indirizzo e circolari emanate in materia. Art. 9 Esercizi commerciali, locali pubblici e contrasto all’abuso di bevande alcoliche Sulla tematica, le parti si impegnano, nell’ambito delle rispettive competenze, ad attuare le seguenti azioni: potenziare i controlli amministrativi presso gli esercizi commerciali, con il coinvolgimento dei titolari di specifiche competenze settoriali (Polizia del Commercio, A.S.L., Nas, Arpat, Direzione Territoriale del Lavoro, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco), anche per verificare il corretto uso degli spazi esterni e delle emissioni sonore; rafforzare i servizi di vigilanza nei locali, nelle aree circostanti e lungo le direttrici di afflusso e di deflusso dei frequentatori,
intensificando
l'attività
di
all’organizzazione non autorizzata di spettacoli;
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contrasto
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rivolgere una particolare attenzione a tutti gli esercizi commerciali dove sono soliti rifornirsi delle merci più varie i venditori abusivi di strada o dove vengono vendute bevande
alcoliche
e
superalcoliche,
con
particolare
attenzione al contrasto del fenomeno del “binge drinking”; sensibilizzare gli esercenti, tramite le associazioni di categoria, ad una responsabile somministrazione di bevande alcoliche con l’eventuale utilizzo anche di addetti ai servizi di controllo esterno, nonché ad aderire a campagne informative rivolte alla clientela soprattutto giovanile; valutare l’adozione di provvedimenti volti a limitare l’orario di vendita degli esercizi pubblici, in particolare di quelli autorizzati alla vendita e alla somministrazione di alimenti e di bevande alcoliche, nei termini consentiti dalle leggi nazionali e regionali; secondo quanto stabilito nell’Accordo Quadro sottoscritto il 21 giugno 2016 tra il Ministro dell'Interno e i rappresentanti delle organizzazioni dei gestori di discoteche e dei servizi di controllo delle attività di intrattenimento - recepito a livello provinciale con Protocollo del 21 settembre 2016, saranno perseguiti i seguenti obiettivi: 1) favorire la diffusione della cultura della legalità nei giovani che frequentano le
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discoteche e i locali di pubblico intrattenimento; 2) coinvolgere gli imprenditori del settore del trattenimento danzante, promuovendo e sviluppando forme avanzate di collaborazione tra le imprese e le Forze di polizia; 3) individuare e definire schemi di prassi e comportamenti virtuosi da proporre agli operatori del settore. Art. 10 Lotta all’abusivismo commerciale, alla contraffazione ed al fenomeno dei parcheggiatori abusivi Nell’ambito del C.P.O.S.P. potranno essere disposti, in aggiunta all’attività di monitoraggio e controllo ordinariamente svolta, servizi straordinari in forma coordinata per contrastare i fenomeni dell’abusivismo commerciale e la vendita di merci contraffatte, anche con l’impiego specifico di unità specializzate della Guardia di Finanza e, per le zone balneari, della Capitaneria di Porto, nel rispetto delle circolari e delle direttive emanate in materia dal Ministero dell’Interno e delle linee guida diramate dallo stesso Dicastero d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico. In relazione alle attività di Polizia da svolgersi presso le zone balneari, i Piani di controllo coordinato del territorio – in attuazione
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della Direttiva del Ministro dell’Interno del 15 agosto 2017 – assicureranno il massimo raccordo tra la Guardia di Finanza, competente in via esclusiva in materia di sicurezza del mare, e le altre Forze di polizia impegnate nelle zone antistanti le aree marittime, così da garantire le imprescindibili sinergie operative a presidio della continuità e coerenza dell’azione complessiva di prevenzione e repressione dei reati. Particolare attenzione sarà dedicata nella stagione estiva ai controlli negli scali ferroviari diretti a contrastare la presenza a bordo dei treni di persone prive dei titoli di viaggio e il flusso di venditori abusivi che utilizzano la linea ferroviaria per raggiungere le località turistiche. Per il contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi, anche in applicazione della Legge 18 aprile 2017, n. 48, in sede di CPOSP potrà essere valutata l’attivazione di controlli straordinari da svolgere, con il concorso della Polizia locale, in forma coordinata. Il monitoraggio dei parcheggi ove si verifica il fenomeno potrà essere effettuato anche col concorso degli Ausiliari del Traffico e del personale comunque preposto alla vigilanza sulle stesse aree di parcheggio. L’Azienda Ospedaliera, per le aree di sua competenza, procederà alla realizzazione
del
controllo
degli
accessi
al
parcheggio,
al
rafforzamento della videosorveglianza e alla stipula di convenzioni
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con istituti di vigilanza. Art. 11 Insediamenti e occupazioni abusive La Prefettura e il Comune si impegnano a proseguire l’azione di contrasto ai fenomeni degli insediamenti non autorizzati e delle occupazioni illegittime, che ha consentito negli ultimi anni di ridimensionare il fenomeno e di rimuovere le conseguenti condizioni di degrado urbano. La prosecuzione di tale azione riguarderà terreni, aree ed immobili sia pubblici che privati, con l’utilizzo di tutti gli strumenti legislativi messi a disposizione anche dalla Legge 18 aprile 2017, n. 48.
Particolare riguardo sarà dedicato: alla mappatura dei siti degradati, possibili sedi di attività illecite, dei terreni con insediamenti abusivi, di edifici industriali dismessi, di locali non più utilizzati da vari Enti con adozione di misure passive anti occupazione a carico degli aventi titolo; al contrasto del fenomeno degli accampamenti e degli insediamenti abusivi attraverso il continuo monitoraggio dei
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territori sensibili e l’attuazione di immediati interventi che prevengano gli insediamenti non autorizzati in terreni od immobili di proprietà pubblica o privata; al definitivo superamento dell’insediamento di via Maggiore di Oratoio, già avviato con una consistente riduzione della popolazione presente in virtù degli interventi sociali operati; allo
stazionamento
illecito
di
roulotte
e
camper,
con
permanenza abitativa, in aree non autorizzate.
Nell’ambito delle azioni di dissuasione di ogni forma d’insediamento abusivo ed occupazione arbitraria saranno coinvolti, in presenza di legittime esigenze di tutela di minori e/o di altri soggetti deboli, Società della salute e Servizi comunali per le politiche abitative. Art. 12 Prostituzione Prefettura e Comune, tenuto conto delle nuove competenze attribuite al Sindaco dalla Legge 18 aprile 2017, n. 48 si impegnano a sviluppare iniziative volte ad evitare i fenomeni di degrado e di minaccia
alla
sicurezza
urbana
prostituzione:
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connessi
all’esercizio
della
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sulla base delle determinazioni in sede di C.P.O.S.P., l’organizzazione di servizi coordinati di controllo da parte delle Forze di polizia e Polizia locale dove il fenomeno è maggiormente diffuso, ai fini dell’accertamento dei reati connessi allo sfruttamento della prostituzione e di eventuali situazioni di irregolarità della presenza di cittadini stranieri sul territorio; l’eventuale adozione di provvedimenti e ordinanze sindacali finalizzate a tutelare la sicurezza urbana ai sensi del novellato comma 4-bis dell’art. 54 TUEL; il sostegno e il rafforzamento dei programmi di assistenza, recupero e integrazione sociale a favore delle persone vittime di violenza e sfruttamento, col supporto della Società della salute Zona Pisana. Art. 13 Truffe agli anziani, dipendenze, bullismo, vigilanza presso gli istituti scolastici, fenomeno delle stragi del “sabato sera” In materia, i sottoscrittori del PATTO si impegnano a realizzare sia iniziative di prevenzione e contrasto che percorsi di educazione alla
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legalità, anche in collaborazione con le Istituzioni scolastiche e il mondo dell’Associazionismo. Linee di intervento: truffe agli anziani: il “Comitato di coordinamento per prevenire le truffe finanziarie”, costituito dal Prefetto, ha pubblicato sul sito della Prefettura un breve vademecum a cura di Abi per fornire consigli utili sui comportamenti e le precauzioni da osservare nell’utilizzo dei servizi bancari o finanziari. Sarà attuata una campagna informativa presso la cittadinanza, con incontri sul tema che saranno organizzati d’intesa con i Sindaci e vedranno la partecipazione delle Forze di polizia, di esponenti del mondo bancario e dei gestori dei servizi essenziali, che effettueranno anch’essi una campagna informativa utilizzando i mezzi di comunicazione ritenuti più efficaci; bullismo, cyberbullismo e dipendenze: con il concorso delle Forze di polizia, saranno attivate iniziative a supporto delle Istituzioni scolastiche per la prevenzione e la repressione del fenomeno; vigilanza esterna degli Istituti scolastici: in tale servizio sarà coinvolto il personale delle Associazioni della Polizia di Stato e dell’Arma Carabinieri;
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stragi del sabato sera: secondo le indicazioni assunte in sede di C.P.O.S.P., le Forze di polizia (in particolare la specialità della Polizia stradale) e le Polizie locali attueranno servizi mirati, specie nei fine-settimana (c.d. “stragi del sabato sera”). Art. 14 Organici L’andamento degli indici di delittuosità e ogni altro motivo di particolare esposizione a rischio per l’ordinata convivenza civile della comunità pisana, avuto riguardo in particolare alla presenza nella città di Pisa di grandi “attrattori” culturali e turistici, saranno presi in considerazione dalla Prefettura al fine della formulazione di richieste di potenziamento degli organici delle Forze di polizia in coerenza con le pianificazioni generali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, da adottarsi anche in linea con quanto disposto dalla Direttiva del 15 agosto 2017 in materia di rimodulazione e funzionalizzazione dei presidi di Polizia. Nella consapevolezza dei limiti delle risorse umane disponibili, attraverso il coordinamento tecnico-operativo del Questore, dovrà essere valutata la possibilità di valorizzare al massimo sul territorio
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comunale l’impiego dei reparti Prevenzione Crimine tenendo conto delle disposizioni contenute nel Piano di controllo coordinato del territorio, ai sensi dell’art. 17 della Legge 26 marzo 2001, n. 128 recante “Interventi legislativi in materia di tutela della sicurezza dei cittadini”. Parimenti dovrà essere valorizzato l’impiego delle Forze di polizia nelle aree e negli orari più funzionali alle esigenze di contrasto dei reati e della tutela dell’ordine e sicurezza pubblica. Il Comune, nei limiti della legislazione vigente sulle assunzioni nel pubblico impiego, s’impegna ad adeguare gli organici della Polizia locale ed a valutarne l’estensione del servizio a tutto l’arco orario notturno, al fine di integrare e coadiuvare l’opera delle Forze di polizia. Art. 15 Regione In relazione alle priorità condivise e per un’efficace traduzione operativa delle risultanze del C.P.O.S.P., nella consolidata sinergia interistituzionale tra Stato ed enti territoriali, la Regione Toscana concorre all’attuazione degli obiettivi individuati dal presente PATTO, garantendo, in conformità alle Linee generali sulla sicurezza
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Prefettura di Pisa integrata,
forme
dell’adeguamento
di dei
Regione Toscana
collaborazione propri
progetti
e
nella
valutazione
azioni
istituzionali,
individuati nel programma regionale di sviluppo, alle esigenze riferibili ai contenuti della “sicurezza urbana” per migliorare il controllo del territorio e il contrasto all’illegalità diffusa. Fermi restando i provvedimenti di competenza, la Regione Toscana s’impegna
a
migliorare
e
integrare
il
circuito
informativo
interistituzionale favorendo la massima condivisione di dati, analisi e conoscenze relative alla sicurezza del territorio con implementazione e il progressivo utilizzo della rete telematica regionale per un efficace scambio di informazioni e di analisi dei fenomeni di interesse locale. Art. 16 Durata e verifiche Il presente PATTO ha durata biennale ed è rinnovabile. Oltre alle verifiche di volta in volta ritenute necessarie, con cadenza semestrale si procederà comunque ad una verifica generale congiunta sullo stato di attuazione del presente PATTO, anche ai fini degli aggiornamenti e delle modifiche che si rendessero necessarie per il miglior conseguimento dei risultati programmati.
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Eventuali apporti finanziari da parte degli enti locali in favore del Ministero dell’Interno dovranno comunque essere regolati, per gli aspetti amministrativi e contabili, da un’apposita convenzione da stipulare tenendo conto dello schema-tipo e delle indicazioni fornite dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza con la circolare n. 750.A.0010.3.250/2934 del 19 novembre 2007.
Pisa, 11 gennaio 2018
Il Prefetto di Pisa Angela Pagliuca
Il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi
Per il Presidente della Regione Toscana La Vicepresidente Monica Barni Alla presenza del Ministro dell’Interno Marco Minniti
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