ASSOCIAZIONE CASA DELLA DONNA Via Galli Tassi 8, 56126 Pisa tel/fax 050 550627 e-mail: segreteria.casa@tiscali.it casadonna@comune.pisa.it; http://www.casadelladonna.pisa.it
COMUNICATO STAMPA In occasione del 25 novembre, Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne, l’Associazione Casa della Donna presenta i dati del Centro Antiviolenza: “Un anno di violenze in Provincia di Pisa: Novembre 2013- Ottobre 2014”. Partecipano alla Conferenza stampa Giuseppe Cecchi Direttore della Società della Salute della zona pisana, Marilù Chiofalo Assessora alle P.O. del Comune di Pisa, Le vice presidenti dell’associazione: Lorella Zanini Ciambotti e Carla Pochini, la coordinatrice del Centro antiviolenza Giovanna Zitiello, la coordinatrice del Telefono Donna Francesca Pidone, la psicologa-psicoterapeuta Daniela Lucatti, l’avvocata Cristina Agonigi. L’analisi dei dati ci permette di mettere in evidenza gli aspetti più rilevanti del fenomeno nel nostro territorio: quest’anno vogliamo sottolineare due aspetti che riteniamo preoccupanti. Percorsi più lunghi: se nel 2013 le donne già in carico dall’anno precedente erano 20 in questa rilevazione sono addirittura 56. Si rileva una certa stabilizzazione del numero delle donne che si sono rivolte al Telefono Donna (226), a fronte del notevole aumento dello scorso anno (268), però a questo non corrisponde, quindi, una diminuzione del lavoro del centro. Allora sono meno le donne che chiedono aiuto? I numeri subiscono variazioni ogni anno e i motivi possono essere tanti, questo trend è confermato anche dagli altri centri del coordinamento regionale Tosca, ed è il segno di una crescente influenza della crisi economica e del disagio sociale sulle decisioni delle donne. Sono aumentate le donne straniere (30%), e le donne disoccupate (30%) che si sono rivolte al Centro; solo il 16% ha un lavoro a tempo indeterminato, il 41% ha figli minorenni. Donne sempre più discriminate e con meno risorse economiche e di reti sociali, sempre più rassegnate e spaventate. Altro dato preoccupante infatti è la diminuzione delle denunce, dal 25 al 21%. Il rapporto Eures, pubblicato recentemente, denuncia che nel 2013 è stata uccisa una donna ogni due giorni, ma sottolinea anche "l'inefficacia e inadeguatezza della risposta istituzionale alla richiesta d'aiuto delle donne vittime di violenza all'interno della coppia, visto che nel 2013 ben il 51,9% delle future vittime di omicidio (17 in valori assoluti) aveva segnalato/denunciato alle Istituzioni le violenze subite". Si fa presto a dire denuncia, ma dopo aver presentato querela spesso non accade niente, nonostante la presentazione di referti del pronto soccorso e racconti che fanno rabbrividire per gli atti di violenza subita, in molti casi non vengono attivate le misure di protezione previste dalla legge (ad esempio ordine di allontanamento..), l’inizio del processo avviene dopo anni e dura molto tempo, nelle aule dei tribunali spesso le donne vengono sottoposte ad interrogatori estenuanti, nonostante esistano linee guida specifiche, spesso i mass media danno delle donne un’immagine stereotipata e giudicante. Si parla ancora di ‘amore’, per quanto ‘criminale’, e spesso il sensazionalismo fa premio sulla riflessione e il rispetto. Tutto questo provoca “vittimizzazione secondaria”, di fatto se una donna che racconta le violenze subite, ma anche i danni fisici e psicologici che ne conseguono, non viene creduta, lei si sentirà umiliata e nuovamente maltrattata. Ricordiamo che nella zona pisana è attiva da anni una Rete (Provincia di Pisa, Comune di Pisa, Sds zona pisana, Asl 5, AOP, Prefettura, Questura e terzo settore) che accoglie le donne e mira a ridurre le conseguenze negative della violenza vissuta, ma le sfide da fronteggiare sono ancora molte.
ASSOCIAZIONE CASA DELLA DONNA Via Galli Tassi 8, 56126 Pisa tel/fax 050 550627 e-mail: segreteria.casa@tiscali.it casadonna@comune.pisa.it; http://www.casadelladonna.pisa.it
La Convenzione di Istambul è diventata vincolante nel mese di agosto, ma per ora rimane sulla carta, le donne possono aspettare? Noi pensiamo di no, è urgente dire “basta”, e diffondere una cultura che rifiuti la violenza sulle donne e che sia solidale con le donne che vivono in una relazione violenta, affermando che è possibile costruire relazioni improntate alla parità di genere tra donne e uomini. Perciò le iniziative centrali di questo novembre sono il coinvolgimento degli uomini il 25 novembre nella campagna “He for she” (Lui per Lei) e la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi “Io sostengo la Casa della donna. Contro la violenza sulle donne” in collaborazione con Confcommercio”