Ecosistema2016

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c-, . Otto Comuni del Settentrione nella top ten della sostenibilità ambientale

Le città più «verdi» sono piccole e al Nord Retro marci a comp lessiva d elle re t` metropolitan e A Macerata il p ri m o p osto i n b ase agl i ind icatori 2 0 1 5 Giacomo Bagnasco Niente da fare: per i12016 la pagella "verde" dei centri urbani è avara di soddisfazioni e offre più di una ragione per essere preoccupati. Sono aria e trasporto pubblico ainnescare laretromarcia, dopo che - sulla base di Ecosistema urbano 2015, rapporto annuale a firma Legambiente e Ambiente Italia - era emerso un tiepido ottimismo. In questa indagine, la numero 23, alivello di standard generali non mancano alcuni passi avanti - in particolare nella gestione dei rifiuti -, ma complessivamente si resta lontani dalla sufficienza. Un esempio significativo di quello che non va? Il modal sh are, cioè il confronto tra quanti usano mezzi a motore privati e quanti ricorrono al trasporto pubblico: soltanto in 16 città la soluzione pubblicariesce ad attirare almeno il 5o% di coloro

che si devono spostare. Né ci si può più consolare, anzi, con il riscontro dei risultati sulmedio periodo: sul sito del Sole 24 Ore viene pubblicata la serie delle classifiche dal 2011 al 2015 in riferimento a quattro parametri fondamentali e la "diagnosi" dei curatori non lascia spazio ai sorrisi, vistele criticità ribadite nei centri più grandi e considerato che alcuni progressi delle realtà medio-piccole non evitano un'impressione di staticitàladdove sarebbe stata necessaria una serie di passi avanti generalizzati. Come segnale di maggiore sensibilità si può invece citare lanetta diminuzione deicasiin cui le amministrazioni non sono nemmeno in grado di fornire i dati richiesti: conoscere le criticità potrebbe anche servire per impostare una programmazione e migliorare l'efficienza.

Non mancano salti "individuali", ma in classificagenerale sette capoluoghi si confermano tra i primi dieci, con le sole new entry diParma, Cuneo e Savona, mentre escono dall'eccellenza assoluta Sondrio, Veneziae Pordenone.IlNord conferma il proprio generale predominio, con otto città mediopiccole nelle prime dieci. La novità è l'affermazione di una città del Centro, che interrompe i primati del Nord. In base ai dati dell'indagine, quasi tutti riferiti al 2015, Macerata sale dal quinto al primo posto, grazie tra l'altro a cinque piazzamenti nelle "top ten" delle varie classifiche: è prima per la minore dispersione di acqua dalla rete, quarta e ottava per i bassi contenuti di polveri sottili e biossido di azoto nell'aria, sesta per l'uso di energie rinnovabili sugli edifici comunali (un parametro, questo, consultabile

online) e settima nella raccolta differenziata. Una soddisfazione chiaramente assai attenuata dal dramma del sisma che ha devastato il Centro Italia e vede in particolare la provincia maceratese tra quelle più colpite. Le grandi città, intanto, perdono colpi. L'eccezione è Napoli, che sale dal go° all'82° posto, scavalcando Torino, che era84° e oraè 93 a. Milano continua afare uopo' meglio delle altre, ma scende dal 51° al 73° gradino, Roma è 85a (83 á nel 2015) e Palermo resta sì stazionaria, ma al terzultimo posto. Sinota, infine, unacontrazione della forbice globale, con l'indice che a Macerata tocca il 76,48% (rispetto all'82,75% di Verbania, vincitrice l'anno scorso) e Vibo Valentia ultima a quota 29,16, mentre Messina, maglia nera 2015, si era fermata a 16,82. © RIPROOUZION E RISERVATA


La graduatoria finale

29

Udine

5W363

81

Modena

43,98

------------

------------Ecosistema urbano XXIII edizione -Punteggio riportato dalle città in base ai parametri monitorati da Lega mbiente e Ambiente Italia (dati 2015 in %) Pos. ' , Città 1

Macerata

i ndice

il i

2

76.98

56,48

84

56,399

85 ! Roma

33

Cosenza

55

Chieti

4

Trento

69,65

56

Bologna

5

Bolzano

69,55

57

Trapani

6

Parma

67,63 -------------

58

Novara

7

Belluno

67,69 -------------

59

Grosseto

60

Rovigo

62.39

63

Crotone

87

Potenza

41,22

55.62

88

Lecce

41.08

Aosta

55,50

89

Massa

40,68

38

Siena

55,03

90

Messina

-- -----------49,X7

39

Padova

55,4}63

91

Monza

-- ------------

40

Pesaro

54,95

92

Viterbo

64

Trieste

34

Nuoro

35

L'Aquila

36

Piacenza

37

1

1

19.86

-19.69 - -----------49,64 - ------------

41

Sondrio

42

Avellino

54,64

93 l Torino

54.56

94

43

Pavia

44

Reggio Emilia

45

Livorno

46

Enna

541,40 ------------54.36 - -----54,(15

Ravenna

61,x57

65

Lodi

14

Lecco

61,37

66

Imperia

15

Ascoli Piceno

ß1.3a-3

67 1 Firenze

16

Foggia

60,65

68

17

Perugia

60,59

69

18

Teramo

ñO.51

70 i Genova

50

Venezia

19

Isernia

60.15 --------------

71

Latina

48,614 - ------------

52,37 11 I --------------

51

Salerno

20

Cremona

60.00

72

Campobasso

47.-13 - ------------

52

Cagliari

21

La Spezia

59,70

73 1 Milano

22

Brindisi

49,09

-------------

- ------------

49,0] 1i

74

23

Treviso

24 Pisa --------- ------------------ --- -

75 !Verona

58,43 ------------58,38

76 !Pistoia

;7,55

77 1 Varese

25

Benevento

26

Ancona

57.73 -------------

78

27

Ferrara

79 ! ReggioCalabria

28

Biella

56,99 ------------56,92

80

Lucca

Vicenza

39,33

Matera

39,30 -------------

95 Pescara ---------------------------------

39.02

96 Catanzaro 97

37,53

Catania

48,68 - -----------48.67 - ------------

98 Agrigento

33,0]

53,86

99 i !Taranto

3192

53,03

100 Siracusa

53,96

-------------

-18.77

47

Prato

39,37

48,95

Forlì

48 Terni

1

1

31.34

--------------

101 Caserta

31,16

102 1 Palermo

30.86

51,52

103 Frosinone

30.55

51,25

104 ViboValentia

29,16

52.93

49 Asti

48,52

-1726

------------58,68

40,02 39.46

-------------

13

-------------

i!

- -------------

Gorizia

Caltanissetta

42,635

49.96

12

i Arezzo

1

117.1

------------

55,82

-- -----------49,99 -- ------------

-------------

62,00

-

43,09

86 1 Como

- ------------

Alessandria

-------------

1

50.20

-------------

62

Bari

56.10

-- -----------50.663

61 Vercelli

64.54

I

50,62

-------------

Pordenone

43.11

- -----------5].08

70,5]

11

83 1 Brescia

Rimini

Mantova 3 --------- ------------------- --- -

10 Savona -------- ---------------------- -

56,58

32

Rieti

66,82

43,56

53 ! Ragusa

54

1

82 1 Napoli

Sassari

76,38

Cuneo

56,86

31

-------------

67,3]

Bergamo

Indice - -----------51,19

Pos. Città

Verbania

Oristano

30

-46:18 -- ------------

45,97 -- -----------45,70 -- -----------45.53

45.41 -- -----------415,20 -- ----------44.38,

1


di Rossella Muroni è un'Italia delle città e un'Italia dei cittadini. La prima, che accomuna tanti Comuni capoluogo, fatica a liberarsi dal traffico, stenta a trovare soluzioni strutturali all'emergenza smog, alla gestione dei rifiuti e delle risorse idriche, non ha ancora messo tra le priorità efficienza energetica, rigenerazione urbana, qualità delle periferie, ridistribuzione dello spazio pubblico. La seconda, fatta di associazioni, volontari, comitati di quartiere, cooperative di comunità, è sempre più attiva, vitale, solidale, attenta e partecipe alla valorizzazione dei beni comuni e impegnata a produrre e a sollecitareconforzailcambiamento. Sono questi i due volti dei centri urbani monitorati da Ecosistema urbano che - accanto alla pigrizia con cui tante amministrazioni locali affrontano i terni della sostenibilità ambientale-mostra una serie di azioni e progetti virtuosi promossi direttamente daicittadini. Come a Napoli, dove gli abitanti hanno recuperato una chiesa abbandonata in pieno centro trasformandolainluogo di cultura e aggregazione: ora Sant'Aniello a Caponapoli è un monumento visitatissimo e ospita eventi culturali, dibattiti e mostre inpiena osmosi con la città. A Milano un servizio di accoglienza per persone in difficoltà socio-economiche si è aperto al quartiere con un'idea originale e molto contemporanea: gli ospiti della casa "Enzo Jannacci" di viale Ortles hanno aperto-in collaborazione con associazioni e cittadini - una ciclofficina. Si è creato così un circolo virtuoso che ha fatto diventare quello spazio un luogo d'incontro intergenerazionale. In qualche caso, peraltro, i senza fissa dimora, in seguito a corsi di formazione, sono riusciti a ottenere borse lavoro presso negozi di biciclette e altre ciclofficine.

L'Italia dei cittadini che sa rigenerare beni e spazi comuni Un'altra situazione da segnalare è a Potenza dove, grazie a ScamBioLoGiCo, nato nella riqualificata stazione ferroviaria (prima luogo abbandonato e per gran parte inutilizzato e ora recuperato grazie all'intesa tra Legambiente gruppo Ferrovie dello Stato e Fondazione per il Sud), oggi è già possibile trovare e acquistareprodottibiologici, a chilometro zero, sfuri, non imballati e del commercio equo e solidale, e fruire di spazi dedicati al baratto di beni in buono stato. Infine c'è l'idea del Grab, il grande raccordo anulare delle bici di Roma, un progetto che ci vede protagonisti e che non nasce negli uffici tecnici comunali, ma dalla voglia di associazioni nazionali e locali di promuovere una decisa trasformazione degli spazi urbani e azioni di rigenerazione urbana nelle periferie.

Nell'Italia dei cittadini tantissime buone pratiche spesso coinvolgono un condominio, una strada, un quartiere. Ma pur interessando uno spazio preciso, con evidenza si tratta di attività dietro le quali c'è unaprecisa idea di città e di un futuro che sappia coniugare giustizia sociale e vivibilità, cultura e socialità, puntando anche su un tipo di economia (e di impresa) in sintonia con l'ambiente e altempo stesso con la dignità della persona. E se all'estero ci stanno pensando le amministrazioni locali - pochi giorni fa, a Quito, in Ecuador, la Conferenza Habitat III ha messo a punto su questa base le New urban agenda -, in Italia salvo rare eccezioni sono le cittadine e i cittadini amettere in campo preziosi esperimenti di trasformazione urbana. L'auspicio, e il nostro impegno, è che queste iniziative facciano da sti-

BUONE TIHE «Dal basso» partono tante iniziative che possono spronare le amministrazioni a trovare soluzioni virtuose molo alle amministrazioni locali nella riflessione sulle opportunità che ne derivano: opportunità di "rammendare" il centro con le periferie con la mobilità dolce, di ritrovare forme sostenibili di economia locale in grado di portare benessere diffuso (con la riqualificazione energetica, l'adattamento ai cambiamenti climatici, la cultura), di restituire a chi attraversa la città una sicurezza fondata su una ritrovata socialità e su un senso di comunità che nasce dalla condivisione e dalla cura di uno spazio sano e vivibile. Sharing economy, economia circolare, chimica verde, mobilità nuova, economia civile.I pilastri della trasformazione urbana sono già eretti dalla moltitudine di iniziative dal basso. Ora la scelta sta agli amministratori locali: meglio sostenere e affiancare queste iniziative virtuose o continuare con il modello che ha tolto il respiro alle nostre città? Non c'è tempo da perdere: all'estero Barcellona, Valencia, Berlino, Parigi, Siviglia, Amsterdam e tante altre città hanno già scelto da che parte stare. Cari sindaci italiani, ora tocca a voi. Presidente nazionale Legambiente OR I I ROD'JZIONE RISERVATA


L'

. La nuova frontiera dello sviluppo sostenibile

Borghi «resilienti» alla prova terremoto di Mariano Maugeri 1 contesto, il tasso di civismo, le spinte che arrivano dal basso e soprattutto città né troppo grandi né troppo piccole immerse in un ecosistema dove l'ambiente per sua stessa natura assume una dimensione sia fisica che metafisica. Quando si parla di ecologia urbana e sviluppo sostenibile (dati 2015) ci si aspetterebbe che a primeggiare fossero le grandi metropoli del nord. Sorpresa: i Comuni (e non le province) bombardati dai terremoti di questo annus horribilis scalano le posizioni della classifica italiana. Macerata è sul gradino più alto, Ascoli e Perugia si piazzano al15° e al17°posto, Rieti resiste a metà classifica e l'Aquila riemerge al35° posto dopo gli anni bui seguiti al terremoto di magnitudo 6.3 del 6 aprile 2009. L'Italia degli ecosistemi urbani rimette sotto i riflettori quei borghi dell'Italia centrale che inglesi e tedeschi amano visceralmente forse più degli italiani. Col passare degli anni

l'epicentro di questa nuova pedagogia ambientale è emigrata lentamente dal Tirreno all'Adriatico, dal nord al centro, e ora innerva quella dorsale adriatica che gli studiosi dei distretti industriali cominciarono a celebrare sul finire degli anni 70. Mentre il resto del Paese attraversava una delle tante convulsioni della sua interminabile transizione, queste città sulla linea di demarcazione tra l'Italia francescana e i Balcani hanno avviato una metamorfosi innescata dalla crescita industriale c approdata alla responsabilità sociale tout court. Una la continuazione dell'altra, in un gioco di rimandi e intrecci che la classifica di Legambiente fotografa con il consueto nitore. La nuova frontiera dello sviluppo sostenibile è piantata proprio lì, in un territorio geograficamente ed economicamente alla periferia dell'impero che zitto zitto è riuscito a elaborare ecomodelli di sopravvivenza urbana. Le capitali della resilienza ambientale. È come se luoghi

periferici solo per i cartografi reclamassero un protagonismo arrivato nel modo peggiore possibile con il terremoto del 24 agosto, del 26 e del 30 ottobre, una sequenza di eventi funesti e una spirale di macerie e paura. Ma la rinascita era cominciata prima di queste catastrofi, e ora non potrà che riprendere il suo corso naturale. Vincono le medie città borghigiane e deperiscono le metropoli Roma e Milano in primis - da sempre in eterna contrapposizione. La capitale economica, ai primi posti su rifiuti e mobilità, viene surclassatadallavicinaLodi sui chilometri di piste ciclabili (ma le misure antitraffico dell'area C non dovevano finanziare la mobilità su due ruote con percorsi dedicati?), mentre Roma incassa una delle abituali batoste sulla raccolta differenziata. Il buon governo dell'Italia di mezzo annega quando ci si sposta nelle isole e nel Mezzogiorno, con Reggio Calabria (e una paradossale performance negativa di Milano) in fondo alla classifica

per consumo di acqua potabile. E solo un esempio di come le buone pratiche facciano fatica a contaminare un Paese frammentato e percorso da pulsioni contradditorie. Chi dovrebbe coordinare non coordina, e le Regioni, complice la riforma maldestra del Titolo V, alzano i ponti levatoi invece di condividere le policy innovative con le aree limitrofe "Quelle dei piccoli Comuni sono politiche fai date: l'Italia è uno dei pochissimi Paesi europei a non avere un ministero per le grandi città" spiega Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente. Che ne è delle città-Stato (vedi Berlino, Brema e Amburgo) preconizzate dai sostenitori di un federalismo compiuto sul modello tedesco o statunitense? Così ognuno si organizza come può e la mobilità e i rifiuti diventano la metafora perfetta di un Paese che, tranne lodevolissime eccezioni e l'exploit dei borghi umbri e marchigiani, rimane tagliato in due nella più classica esibizione del dualismo nord-sud di venti, trenta o quarant'anni fa. URI PRO DII ZIG NE RISE RVAfA


Dalle centraline una bocciatura anche su ozono e biossido di azoto

Le polveri tornano a salire e le reti idriche peggiorano `

tato il trend positivo dell'anno precedente - Depuratori ok

Tira una brutta aria, nelle città italiane. Nel vero senso della parola: i timidi progressi dello scorso anno appaiono soffocati dalle statistiche attuali, riferite al 2015, con tutti i parametri che segnalano standard in peggioramento. In un comparto che è in assoluto il secondo per importanza tra quelli presi in considerazione dall'indagine annuale sull'Ecosistemaurbano (in quanto incide per il 23% sul totale della classifica, con le polveri sottili che da sole si "aggiudicano" l'll% e sono al secondo posto tra i17 indicatori considerati) il bilancio vira sul rosso e l'unica parziale giustificazione può essere fornita dalla totale assenza di pioggia, che l'anno scorso ha costituito un serio problema per settimane o per mesi interi, con ripercussioni non da poco - com'è ovvio - sulla qualità dell'aria. Fatto sta che andiamo male. In mediala concentrazione delle polveri sottili è tornata a peggiorare e, tra l'altro, salgono da quattro a otto i capoluoghi in cui almeno una centralina supera il valore medio annuo di4o microgrammi per metro cubo, considerato il limite per la protezione della salute umana, mentre a Milano e a Frosinone siva oltre quota4o anche come media di tutte le centraline urbane. In fondo alla classifica si trovano soprattutto centri della Pianura padana. Sono 15, all'estremo opposto, le città che hanno un valore medio inferiore a 20, con Pisa che capeggia la graduatoria a 14. Enna, che è seconda per scarsa concentrazione di polveri

Buone performance . I consumi idrici domestici sono in calo, e Macerata vanta il minore tasso di dispersione dalla rete sottili, fa registrare valori ancora miglioriperilbiossido di azoto, fermandosi a 3,5 mierogrammi per metro cubo e ottenendo il primato "di tappa". Grandi città come Milano, Torino, Bologna, Roma e Palermo chiudono una classifica a sua volta in peggioramento, visto che il dato medio nazionale è tornato ad aumentare, raggiungendo quota 31,2 contro il 29,3 dell'anno precedente. E non si sta meglio quanto a ozono, anzi: sale notevolmente, da28 a59, il numero dicittànelle qualiè stato superato inmediail valore di 25 giorni all'anno disuperamento della soglia di 120 microgrammi per metro cubo: se, nel corso de12o15, inillocali-

tà l'evento non si è mai verificato, cene sono più o meno altrettante dove il superamento è avvenuto in più di7o giorni (a Genova addirittura 88). Sul fronte dell'acqua il quadro è più variegato. Ai fini dell'indice generale le tre graduatorie di questo comparto contano per un complessivo 14 per cento. L'arretramento si registra sulla dispersione della rete idrica: tubature che già negli anni scorsi mostravano falle preoccupanti e che adesso risultano ancor più malandate, se si pensa che nel 2015 aumentano da 51 a 551e città con perdite oltre il 30% e che il valore medio nazionale sale dal 33 al 35 per cento. Macerata, regina

di questa edizione di Ecosistema urbano, coglie qui il suo unico primo posto per un parametro specifico, disperdendo solo l'8,6°A, delle risorse idriche immesse. Per contro, a Cosenza, Frosinone, Campobasso, Latina, Salerno e Vibo Valentia i valori si impennano oltre il 6o per cento. Situazione migliore per i consumi idrici domestici, con il consumo di acqua potabile pro capite che scende, come media nazionale, a 151,4 litri rispetto ai 154,4 dell'indagine precedente. In evidenza il Centro-Sud: Ascoli Piceno è l'unica a rimanere sotto il livello diloo (siferma a 99,6) e per contro una sola città del Nord (Parma, nona a quota 121,6) compare tra le prime dieci. In fondo alla graduatoria alcuni valori esorbitanti in particolare i 350,7 litri diReggio Calabria - sono, secondo i curatori della ricerca, probabilmente riconducibili a utenze non domestiche ma contabilizzate come tali. Infine, il tasso di depurazione, conlatabella di competenza che non è presente in pagina, ma si può consultare online. Un settore per cui si può parlare di complessivo miglioramento, con 53 capoluoghi che vedono più del 95% di abitanti allacciati allarete. Tra queste localitàvirtuose l'eccellenza è costituita da 17 città che vantano addirit-


tura il loo% e altre 14 lo sfiorano arrivando a 99. Le buone performance sono distribuite su tutto il territorio nazionale, mentre Catania, all'ultimo posto, non va oltre il 56 per cento. Gia. B. ORI PRO O OZIO NE RISERVATA

Le polveri sottili

Le emissioni pericolose

PM10: media dei valori medi annui registrati dalle centratine urbane-

Biossido di azoto N02: media dei valori medi annui registrati dalle centrali ne urbane - pg/mc (Comuni, dati2015)

pg/mc (Comuni, dati2015) Ptas. 'i Città i I Pisa 2 Enna

3

Campobasso

4

Macerata Grosseto Sassari

Verbania ß

9 10

14 15

Massa Messina

Belluno Isernia Nuoro Trapani Potenza

Bolzano 16 Aosta

17 18

19 21 22

23

Livorno Savona L'Aquila Siena Cosenza Ascoli Piceno Foggia Ragusa Rieti

Salerno 27 Reggio Calabria Brindisi 29 Vibo Valentia 30 Cuneo Oristano Pistoia Trieste 34 Teramo 35 Gorizia Trento 37 Lá_Speziä 38 Genova 39 Lecco 40 Firenze 41 Perugia 42 Catania

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Superamenti nocivi

Quanto si sciupa

Ozono: media numero giorni di superamento della media mobile di 120 pg/mc registrati da tutte le centratine (Comuni, dati2015)

Dispersione della rete: differenza tra acquai mmessa e acqua consumata per usi civili, industriali, agricoli -in %(Comuni, data 2015)

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0.0 (),() t)_O O,0

Reggio Calabria Salerno

0,0 0.0

61

Taranto Benevento Catanzaro

(), I.f)

3

Pisa Trapani

17

Brindisi Pesaro

19 20

Avellino Biella Campobasso

22 23

Catania Sassari Cagliari Bari La Spezia Ravenna Ancona Trieste Teramo L'Aquila Roma Crotone Savona Aosta

33

;35.5

Messina Nuoro Oristano Ragusa

15

27 28 29 30 31 32

:`r7,O 3

Lecce

(t,() t).O 0,d? 0,0

Palermo

25

Pos

città Bolzano Forlì Milano Monza Novara Lucca Cuneo Udine Padova Ferrara Alessandria Potenza Torino Verbania Asti Treviso Modena Piacenza Reggio Emilia Pordenone Trento Como Pavia Cremona Ascoli Piceno Varese Parma Vicenza Venezia Firenze Mantova Lecco Lodi Brescia Verona Bergamo Vercelli Genova Agrigento Caserta Chieti

----------

35 36 Sondrio 37 Frosinone Matera 39 Siracusa 40 Macerata 41 Perugia 42 Enna 43 Terni --------------4- 1 Napoli 1 45 Rieti Rimini 47 Rovigo 48 Arezzo Cosenza Grosseto 51 Belluno

52 1 Bologna

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3

59

1.5 1,5 2.() '.O 7_O 7.0

67 69 70

5,0 9.() `?,() 11,0 1I,3

11,3

74

76

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25,() 25.3 27,0 .'' 0 .?ii.n 74,() á.1_0 .51,Q1 :i3,O_ 35.0

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48,0 45.() 48.3 40,5 51,4) 52,(3 5_➢ .(_) 5a;t)53,5 5.3.5 55,0_ 55.()

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50.0) 51',0 55,0 59.() _C? 0 00.0 62,0 (2,0 () 4.() !,4,o) (3 6,5 ()'),O 7(),0 72.() 72,0 7aß,5 78,4 79, 5 81.() R1,0_ 52.0 82,t) 5-4,0_ 555.0 SS,0 12;1 iul _ nd

Pos. Città i i Macerata S'Oi 2 Pordenone 11.7 Monza 12.0 3 !4 Lodi 17,!_ Foggia 12,sì ¿5 V Ascoli Piceno 13,3 Trento 15,0 7 8 Mantova Bergamo 15,(r 9 10 Pavia 16,3 Ie?,`" .1 Milano 2 Piacenza l i--6ä3 Reggio Emilia —- 18 » 0 15,4 14 Sondrio 19,5 15 Siena 20.O 16 Reggio Calabria 2(3,1 17 Bolzano 18 Ravenna 21.-I Vicenza 21,-4 0 corno 2 i,(' y 21 Biella 27 . l 22 Brescia 2} 2 -3 Verbania ]L-2:'. 24 Cremona ?:3,3 25 Forlì 26 Vercelli _ 24.1 2-4.7 27 Livorno 2;s.(1 28 Udine 2:3 1 _ 9 Caltanissetta ?5,} 30 Rimini 25_x_ 31 Novara 2 Lecco 3 Savona --- Genova 35 Ancona 36 Arezzo 37 Bologna Brindisi Torino %o Asti 41 Varese Alessandria 43 Lucca 44 Pesaro 45 Teramo 6 Rovigo Venezia 7 --------------48 Catania Pistoia 33.-i Padova 33,4 51 Aosta 3:3.5 52 Pisa

Pos.

55

-7 59

62 63

67 68 69 70 71 72 73 74 i 78 7° Li 81 82 83

Città 33,5 I Benevento Firenze 33,8 Messina 135,0 Modena X5.0) Verona .35,8 La Spezia 35 $) Cuneo Chieti 3o,l) Gorizia 36.0 Enna 37A Belluno 1 :, 7, o Trapani 37.o Potenza 35,0 Ferrara 38,9 Ragusa Lecce Perugia 40,0 Imperia 140»7_ Treviso 1 -31.0 Napoli 42,2 Parma 43.0 Trieste 44,1 Taranto 44.1 Roma 44,4 44_1 Prato L'Aquila 45,1 Terni 45.o Siracusa 47,4 49,2 Catanzaro Massa 51,3 SUS Agrigento Bari 52,3 57.7_ Matera 53,S Rieti Palermo 54.4 55,0 Oristano 55,2 Nuoro Grosseto .55,') 15(5,3 Sassari Cagliari i_59).t"6 61.2 Vibo Valentia 60.4 Salerno 67,0) Latina Campobasso ________ ' é?5.0 75.4 Frosinone Cosenza 77.3 _____ Avellino atti Caserta nd

Crotone

nd

Isernia Pescara Viterbo

nd elci nd


Quanto scorre dai rubinetti Consumi pro capite giornalieri di acqua potabile per uso domestico - litri/abitante/giorno (Comuni, dati2015) Pos. Città

P€os, città 1

Ascoli Piceno

2

Agrigento

3

Cosenza

4

Salerno

5

Foggia

6

Nuoro Caltanissetta

Pos

Città i

--

27

Grosseto

111,1

28

Campobasso

133,2

Padova

133,2

55

116,-1

30 Varese

133,4

56 Ancona

151.1

Brescia

1737

119,1

"

Pistoia

1i"i5

Ferrara

1 51,1

Pisa

174,2

121),(,

32

Firenze

134.1

58 Lecce

151 , 0

84 Piacenza

17S , 4

1120,41

33

Benevento

13 4,6

59 Alessandria

1.1

152.')

137,11

60 Trento

114,0

Arezzo

121,(1

-4 Catania

Parma

121.6

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Palermo

10

Enna

122.1

6

Matera

8

P(35 , il Città

1)96

11

Prato

124,6

12

Frosinone

124,7

38

13

Brindisi

125.4_

14

Macerata Monza

16

Livorno

17

Vibo Valentia

18

132 , (3

Cremona

137,9

Massa

150 , 9

! 152.3 152,5

Bologna

152.5

62

Ravenna

1 l52.O

Bari

13 7.9

63

Cuneo

15 4,2

Potenza

135.[3

64 Rimini

1a 4.5

39 L'Aquila

1-11)31

65 Napoli

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1-11,3

66 Rieti

126,3

41 Biella

142(1

67

12(3,4

42 Rovigo

142.4

127.4

3 Savona

143,2

Oristano

127,6

44 Vicenza

19

Ragusa

124,4

20

Reggio Emilia

21

1672 161{,1

-

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Lecco

1—149»9_

Bergamo 1 '

Udine

86 Novara 1

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147.1

Lodi

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Catanzaro Torino

155_0

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Aosta

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193,2 195.9 19,1)

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Pavia

1 206,7

68 Trieste

156,1

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Chieti

1 210,7

69 Bolzano

15(1,3

144,1

70 Teramo

156.9

95 Milano 96 Reggio Calabria

45 Vercelli

144.9

71

Cagliari

157.7

129.')

46 La Spezia

1-15.3

Modena

130.1

47

22

Latina

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23

Terni

1:11.0

24

Forlì

131.1

25

Taranto

131,3

26

Perugia

131.6

Messina

145,6

73

Imperia

Pesaro

14(1,3

74

Verona

161,6

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75

Verbania

163.á3 1ói,t_i

49 Asti 0 I Trapani 52

Gorizia

154.6

147,5

76

Pordenone

Siena

149,,,

77

Roma

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Mantova

149,9

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Treviso

166 ..9

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297,4 3507

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Caserta Crotone Genova Isernia Pescara Sassari Viterbo

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. Alcune novità per gli indicatori, ciascuno dei quali «vale» traila e i113% del punteggio totale

Una competizione in diciassette tappe li indicatori della 23a edizione del rapporto Ecosistema urbano sono 17, uno inmenodelloscorso anno.Ladivisione in tre gruppi omogenei, per dimensione demografica, delle 1o4 cittàprese in considerazione è applicata solo ai dati del trasporto pubblico. Ci sono alcuni cambiamenti: non sono più considerati H tasso di motorizzazione a due ruote e i consumi elettrici domestici complessivi; è stato invece inserito l'indicatore dei consumi domestici coperti con energie rinnovabili. Inoltre, il parametro sugli incidenti stradali, già presente, è ora riferito nonsoloalnumerodi morti, ma anche a quello dei feriti. L'insieme degli indicatori copreicinque principali componenti ambientali (aria, acqua, rifiuti, mobilità ed energia), consentendo diva] utareifattori dipressione, la qualità delle componenti ambientali,la capacità di risposta c di gestione ambientale. Gliindicato-

ri sono normalizzati impiegando funzioni di utilità costruite sulla base di alcuni obiettivi di sostenibilità. Così i punteggi assegnati identificano il tasso di sostenibilità della città reale rispetto a una città ideale (non troppo utopica, visto che in tutti gli indici esiste almeno una città che raggiunge il massimo dei punti assegnabili). Per ogni indicatore c'è una scala di riferimento da una soglia minima (che può esserepiùbassaopiùalta delpeggiorvaloreregistrato), al di sotto della quale non si ha diritto ad alcun punto, fino a un valore obiettivo (che può essere invece più alto o più basso del miglior valore registrato) che rappresenta il livello da raggiungere per ottenere il punteggio massimo. L'obiettivo di sostenibiità è basato in alcuni casi su target nazionali o internazionali, in altri è frutto di scelte discrezionalibasate su target di miglioramento rispetto alla situazione attuale, in altre ancora sui migliori valori ottenuti.

Il convegno di presentazione ■ Ecosistema urbano 2016sarà presentato oggi a partire dalle 10, a t Teatro Petruzzelli di Bari, nel corso del convegno "Il cambiamento in Comune". Parteciperà fra gli altri Antonio Decaro, sindaco di Bari e neopresidente dell'Anci

Iltestointegrale Il rapporto completo Ecosistema urbano sarà disponibile online sul sito www.Iegambiente.ita partire dalle 10.30 di oggi, lunedì 14 novembre. In versione cartacea è acquistabile nellesedi di Legambiente Gli autori Il rapporto è stato curato da Alberto Fiorillo, Mirko Laurenti (Legambiente) e da Lorenzo Bono, Alessia Albini, Mario Miglio e Teresa FreixoSantos(Ambiente Italia)

Per ciascuno deiu7 indicatori, ogni città ottiene un punteggio normalizzato variabile da zero a ioo. Il punteggio finale è poi assegnato definendo un peso per indicatore che oscill afra3 e 13 punti, peruntotale di uoo. La mobilità pesa conplessivamenteil33%deltotale, seguita dall'aria al 23, dai rifiuti al 18, dall'acqua al 14 e dall'energia al 12. I cinque indicatori con il maggior peso per area tematica (raccolta differenziata, Pmio, passeggeri del trasporto pubblico, depurazione, consumi domestici coperti con energie rinnovabili) valgono complessivamentei144% del totale dei punteggi assegnabili. E stata confermatala scelta di privilegiare gli indicatori di risposta (che misurano le politiche intraprese dagli entilocali), i quali infatti pesano per oltre lametà deltotale (55 per cento), mentre gli indicatori di stato valgono il 26% e gli indicatori di pressione ili 9 per cento. ACURADI Ambiente Italia


,Per l'uso delle rinnovabili un nuovo parametro sui consumi domestici: al top (con il 100%) ci sono 23 Comuni, in prevalenza del Meridione

Meno ri ^uu* e sempre piu «dí*fferenz'aii» Segnali incoraggianti anche perché consolidano una tendenza - In testa si piazzano Nuoro e Verbania Vengono dalla gestione dei rifiuti e dall'uso delle energie rinnovabili le notizie migliori in materia di Ecosistema nelle città italiane. Risultati incoraggianti sia quando c'è da esaminare un trend, sia quando si deve valutare un parametro all'esordio quest'anno. Il capitolo rifiuti incide per il 18% sulla classifica finale dell'indagine e il parametro della raccolta differenziata è il più importante fra i 17 presi in considerazione, con un peso "individuale" del 13 per cento. È lenta, ma costante, la crescita della quantità di immondizia che si riesce a separare: il dato medio nazionale del 2015 arriva al 45,15% sul totale deirifiutiurbani, contro il 43,90% del 2014 e il 41,15% dei 2013. Certo, c'è ancora molto cammino da fare: sono 17 (contro le io dell'anno precedente) le città che hanno raggiunto l'obiettivo di legge del 65%, che era stato fissato per il 2012, mentre 32 capoluoghi restano sotto la soglia del 35%, che era stata prevista come traguardo nel "lontano" 2006. Ma il fatto che, passo dopo passo, si continui ad andare nella direzione giusta è indubbiamente importante. Molto bene il profondo Nord - con Verbania, Pordenone, Treviso e Trento oltre quota 8o-% -, mentre sul fondo della classifica arrancano 13 realtà del Sud, tuttora sotto il15 per cento. Il Meridione va decisamente meglio alla voce "rifiutiprodotti". Su quattro città che non raggiungono la soglia dei 400 chilogrammiper abitante all'anno, tre appartengono al Mezzogiorno: sitratta diNuoro (lamigliore con 364 chilogrammi), Isernia e Benevento. All'estremo opposto si trova Pisa, l'unica con oltre 8oo chilogrammi, preceduta da località dell'Emilia Romagna e della Toscana,

che in diversi casi "scontano" una forte vocazione turistica. Lo standard nazionale è comunque in calo, da 540 a53o chilogrammi, e rispetto al 2010 la quantità complessiva si è abbassata dello per cento. Una novità dell'edizione numero 23 diEcosistemaurbano è stata introdotta nel "comparto" delle energie rinnovabili, che vale in tutto i112%: ebbene, il 9% è assegnato alla copertura dei fabbisogni elettrici domestici, un parametro nuovo che calcola il rapporto tra le fonti rinnovabili installate e i consumi delle famiglie residenti, per laparte elettrica e per quellatermica. Ci sono ben 23 capoluoghi che risultano completamente coperti. In questo caso è il Sud a prevalere, con li rappresentanti a condividere il primo posto, contro gli otto del Nord e i quattro del Centro. Dieci città rimangono sotto illo% e le ultime tre sono aree metropolitane: con i12% Firenze è maglianerae subito sopra si trovano Milano e Napoli con il 4 per cento. Infine, l'indice che riguarda la diffusione del solare termico e fotovolta ico su edificipubblici (non si trova in questa pagina, ma è pubblicato online e ha un suo peso sulla classifica finale). Anche in questo caso si impone per distacco Salerno, con 188 chiloWatt installati ogni mille abitanti. Se si considera che la seconda, Padova, si attesta a 30,11 kW, si può capire quanto la città campana sia "avanti" su questo versante. Il dato medio italiano sale leggermente, da 6,28 a 6,40, ma non aumenta - anzi diminuisce di una unità - il numero di capoluoghi che arrivano a quota dieci (orasonol6), e unadecina di centri - tra cui Roma - sono tuttora fermi a zero. Gia. B. 0 RIPP.oolJZION E RISERVATA


Quanto si butta via...

...e quanto sì recupera

Produzione annua di rifiuti urbani - kg/abitante/anno (Comuni, dati2015)

Raccolta differenziata - % Rd su totale rifiuti prodotti (Comuni, dati 2015)

Pos. '' Città -1 I Nuoro* 2 Isernia

Pos. Città -----1 Verbania 2 Pordenone Treviso 4 Trento Belluno 5 6 Mantova Macerata 7 8 Cuneo 9 Parma 10 Novara - ----11 Lucca 12 Vercelli

3

Belluno

4 5

Benevento** Vibo Valentia Viterbo Cosenza Potenza Novara Monza Campobasso Matera Catanzaro Foggia Reggio Calabria Treviso M acera t a Teramo Verbania Trento Trieste Enna Salerno** Como Gorizia Oristano Ragusa Asti Caltanissetta Aosta Sondrio

6 7 8

9 10 11 12

13 14 15

16 17 18

19 20 21 22

23 24 25

26 27 28

29

30 31 32 Avellino** 33 Lecco 34 L'Aquila 35 Rieti

36

37

39 40 41 42

43 44

45 46 47 48

Sassari* Crotone Lodi Torino Messina Cuneo Cremona Varese Ancona Bolzano La Spezia Pordenone

Palermo 49 Brindisi 50 51 52

53

Chieti Imperia Milano Savona

I

--' --364.0 366,1 39-I,5

-----415,1_ 4163 419.5 _419,7_ 420.9 42 3. -425,1 430,3 -----------434,5 438,0 -438,6 439 7 _ 439,4 442,1) 44 -5 , 3 1 -------I _4 42,9_ 444,4 448.1 - ------------4,3.2_ -41_ -15{1,{) -----------459,4 462 , 2_ 463.1) 466 , 6 -467,4 -474,.4 $' , S

47(1,0 44)«),1 -- 450 . 1) -----------441±5.5 485,5_ 486 , 5 489.7 491,6 191,7 93, 4 495, 6 49t,2 497 . 4 49S 6 501.6 SO2.6 50-4,-3 _ 510 ,6 511.1 515,0

Pos. Città

4 1 Parma Mantova Napoli** 57 58

59

13 64 65 7

68 69 ) 71

73 74 75 77 78

79 80 L

83 4

89

Biella Verona Genova

-----515,9 516.7 1 _ 517,7 519,7 r .520,2 ,20.3

Vercelli

525.1)

Siracusa Ascoli Piceno Caserta** Bergamo Latina Alessandria Agrigento Terni Livorno Arezzo Perugia Bologna Pescara Udine Grosseto Cagliari * Bari Frosinone Padova Vicenza Trapani Roma Rovigo Lecce Pistoia Pavia Venezia Firenze Lucca Pesaro Catania Siena Ferrara Brescia

527,(4 531.6 532,0 5:34,9 536.8 539.0 540?, 1 543 . 4 5-47.0 ,59 . 2 561,4 51,1,9 565,6 566.9 571.6

1

1

---------- --5749 575,5 580,0 5(-4 , 7 591,0_ 593 . 7 604,0_ 609,9 610,0 614.4 623 , 0 - -----------62,,1 627.0

13 14

16 17 18 19 20

Bolzano Udine Vicenza Bergamo Benevento**

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22

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23

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24 25

26 28

29 30 31

32

33 34 36 37

Modena Rimini Oristano* Cremona Perugia

Chieti Reggio Emilia Asti Ravenna Nuoro* Monza Aosta Varese Piacenza Pesaro Ferrara Ancona

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38

671),1 693,8 696,14 69(,,-3

40 41 42

Modena

7{{),_

43

96 Reggio Emilia

703,9 708,7 7 21,5 730,1) 745.7 758 o 76 , )411,7

44 45

Rovigo Isernia Venezia

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L

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Massa Prato Piacenza Rimini Forlì Ravenna Pisa

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(*) Dati Arpa Sardegna 2014; (**) dati 0ssevatorioregionale rifìutiCampania 2015

ncl

39

$0,4 77.8 - 7 3,5 73,2 23

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67,7 67.5 ---66,9 ( 6,9 66,0

65,2 - 64.3 z -3, 1 +3= ,_ 63 8 j-----= 62.7 62,6 gí?,5 (,1,5 61,2 61 . 2 -----60,=3 fill, 4 1-

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49

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50 51 52

Verona Firenze Caserta**

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51.5_ 5(),2 - -- 49,7 _4t;,' 48.5 - -3 , cï 4,

Pos. '' Città ------------- -------Prato 46,1 4421) a.+ Sassari* 41,9 55 Bologna

Alessandria Livorno Torino Ascoli Piceno 60 Roma Terni 62 Pisa 63 La S ezia 6. Trieste 65 Siena Pistoia 67 Imperia 68 Brescia Genova 70 Pavia Arezzo ! Grosseto Avellino** 74 Viterbo 75 L'Aq uila 76 Pescara 77 Savona 3 Latina !' ) Ca g liari* 80 Bari 1 - Massa -------82 Brindisi 83 Napoli** 8" Potenza 85 Ri e ti 86 Crotone 87 Frosinone 88 Reggio Calabria 89 _ Ragusa--Lecce Matera 92 Agrigento 93 Campobasso Messina Trapani 96 Catania 7 Catanzaro 98 Foggia Enna

44.5 43,2 42,8 41,3 41.2 ---41,1) 40,5 40,-4

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Caltanissetta 101 Palermo 102 Vibo Valentia J 3 Siracusa Nd Taranto

37.$

37,3 32,3 36,9 36 . 7 36,4 ;35 . 6 35 . 5 34,0 3-4 , 1) 33,6 3 32.6 32 , -4 31 , 6 30 . ts -----= 30,0 29 , 7 27,9 25 . 0 2:3,1 21 , 1 18 . 6 18.1 17 . 8 - -----------17 , 3 17 . 0 14 , -4 13 . 7 13 , 3 12 , 9 13 , 7 ------ 1o.ß 10,0 9.O_ 8,7

-------- t;.5

(*) Dati Arpa Sardegna 2014;("") dati 0ssevatorioregionalerifiutiCampania 2015

7,0 5,9 -,8

ncl


Consumi domestici : it ricorso alle «rinnovabili» Fabbisogni domestici: uti lizzo fonti ri nnovabi li, in %(Legambiente, dati2015) Pos. Città - ----------------- I-----Agrigento 101) 1 100 Alessandria 100 Ascoli Piceno 100 Brindisi 1 Caltanissetta 1(1) 11)1) Crotone 100 Cuneo Enna 101) Ferrara 100 Foggia 10t) -1 1 1(10 Gorizia 16.){) Isernia Latina 16.)11 Lecce 100 100 Mantova 100 Matera Parma 100 Pavia

Ragusa Ravenna Terni Trapani Viterbo 24 Macerata 25 Bergamo 26 ',Padova 7 Biella Vercelli Perugia 29 30 1 Grosseto Avellino 31 32 Treviso

33

- ----------101)

11)t) 100 t 1(1(1 1(1(1 141() Oti `)4 S' -----85 ti°?

i;-4 is3 42

Sassari

Aosta ____71 Piacenza 71 36 Rovigo °t) 6.4 37 Oristano ----------------38 Taranto 55 ,Savona 55 40 11 Cremona 54 5-3 41 1 Benevento -------- Trento 'Trento 53 53 Lecco 51 44 Teramo ---- 48 45 C hieti 46 Verbania i 47 46 47 Pordenone 44 48 Arezzo Cagliari 44 50 Bolzano -------- 40 3') 51 !Ancona 3') L'Aquila 34

Pos. Città ---- ----mini 5,4 56

Pesaro

35

Brescia

34 34 3-4

62 Vibo Valentia 63 Vicenza

69

35

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65 66

1-----------3t r-- -

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Lucca Novara Frosinone Asti Siracusa Torino

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Pistoia 80 Caserta Rieti 82 Livorno 83 Belluno Forlì Palermo 86 La Spezia Sondrio 88 Bologna Genova 90 Roma 91 Trieste Venezia Campobasso 94 Re io Calabria 95 Pescara 96 Monza 97 Varese Cosenza 99 Siena 100 Como Messina 102 Milano Napoli 104 Firenze

-3

30

24 23 23 1

22 21 21 20 17

16 le, 14 14 13 12 12 12 11 4)

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Mobilità. Scende l'offerta per chi si muove in bicicletta in ambito urbano, mentre cresce l'estensione delle isole pedonali

Trasporti pubblici in retromarcia S olo in 12 città non ci s i affida prevalenteme nte ad auto e moto private - In cidenti in calo Giacomo Bagnasco Mobilità: parola chiave per qualsiasi ragionamento in tema di ecosostenibilità urbana, nonché architrave dell'indagine di Legambiente e Ambiente Italia, che assegna a questo settore il 33% del valore dell'intero studio. Sette indicatori (i cinque rappresentati nelle tabelle qui sotto, più quelli che riguardano il tasso di auto circolanti e l'offerta di trasporto pubblico, che si possono consultare online) per arrivare a una conclusione: stiamo purtroppo andando in retromarcia, con qualche aspetto positivo - per esempio, la riduzione di incidenti con danni alle persone - e più di una regressione. Rapporto privato- pubblico Non si possono certo trarre indicazioni positive dal parametro del modal share, relativo allapercentuale dipersone che si muovono nelle città usando mezzi a motore privati. Auto e moto che, per quanto riguarda il traffico cittadino, dovrebbero riposare il più possibile in garage e invece vengono adoperate in larga misura, evidentemente per carenza di alternative pubbliche appetibili e anche per una certa resistenza mentale al cambiamento da

parte di chi vive e/o lavora nei capoluoghi. Balzano agli occhi due elementi negativi. Il più significativo è dato dal fatto che solamente in 12 città c'è una prevalenza dipersone che si affidano integralmente a bus e metro, oppure riescono - grazie alle distanze ridotte - a muoversi a piedi o in bicicletta. Il secondo "buco" è costituito dall'altissimo numero di Comuni (36, oltre un terzo del totale) che non hanno dato risposte sull'argomento: si può capire che la novità della richiesta abbia comportato qualche difficoltà in più, ma su un tema così importante si poteva forse sperare in riscontri più rapidi. Ad ogni modo, è Bolzano ad affermarsi, con il solo 3o% di cittadini che viaggiano a motore "in proprio", mentre la top ten è formata soprattutto da grandi città (Genova seconda, Milano terza, Napoli sesta, Torino settima e Bologna ottava) dove si cerca di alleggerire il traffico e, probabilmente, si trovano anche soluzioni abbastanza adeguate. Per contro esistono cinque capoluoghi (Aosta, Bergamo, Monza, Ragusa e Siracusa) nei quali auto e moto private prevalgono con percentuali superiori all'8o per cento.

Le auto, alla fine, la fanno sempre più da padrone. Il tasso medio di motorizzazione dei Comuni italiani, da un lato, è praticamente doppio rispetto a quello di capitali europee come Londra, Parigi e Berlino, e dall'altro torna a crescere (65,7 auto ogniloo abitanti, controle 64,9 dell'edizione precedente). Venezia - un caso a parte, dove la pressione automobilistica interessa solo la terraferma, e dunque aree come Mestre e Marghera - compone con Genova e La Spezia il terzetto di località dove le auto circolanti non sono più di 50 ogni cento abitanti.

Venezia, Roma e Milano, sempre in quest'ordine, continuano a condividere il podio. Il dato è influenzato anche da due diversi tipi di "pressioni": quella dei turisti (e in questo modo si può spiegare almeno in parte anche il consueto exploit di Siena fra i piccoli centri) e quella dei pendolari. Mentre a livello di città medie prevalgono Brescia, Trento e Rimini, un'ulteriore occhiata a quelle grandi consente di notare le performance negative di un blocco costituito dalle meridionaliTaranto, Messina, Palermo, Catania e Bari.

Passando ai trasporti con mezzi pubblici, la tabella che riguarda la "domanda" (vale a dire il rapporto annuo tra i passeggeri trasportati e il numero di abitanti) conferma l'esistenza di andamenti diversi secondo le tipologie di città: in quelle piccole (sotto gli 8omila abitanti) il valore si contrae ulteriormente, passando dai 38 viaggi della passata edizione ai 35 di quella attuale, mentre i centri medi (tra gli 8omila e i 20onlila) rimangono stabili attorno ai 70 viaggi e quelli grandi (da 2oomila residenti in su) fanno registrare un aumento da 201 a 211.

Gli incidenti Cambiano i criteri in base ai quali si calcola l'incidentalità, nel senso che - rispetto al passato -si considerano tutti gliincidenti stradali che hanno provocato danni alle persone, e non solo quelli mortali. Bari, con 0,53 persone che hanno riportato lesioni ogni mille abitanti, e Como, con un valore di 0,74, risultano sotto questo punto divistai centri meno pericolosi d'Italia e sono anche gli unici a rimanere sotto quota uno. In una graduatoria che, soprattutto nelle località meno grandi, può anche essere influenzata dal concentrarsi in


un annodi alcuni incidenti particolarmente gravi, si segnalano all'estremo opposto ivalori di 57,07 per Biella e di 48,43 per Avellino. Nei grandi centri, dopo Bari, è Bologna a distinguersi con un tasso di 1,73 feriti o deceduti ogni mille abitanti che la colloca al quarto posto, davanti aNapoli (11a), Palermo (29a), Torino (43a), Roma (57a), Firenze (87a), Milano e Genova, che chiudono la fila delle aree metropolitane al1'89° e 90° posto. Il fattore positivo da sottolineare è che questi dati, tratti dall'Istat e riferiti al 2014, fanno segnare un miglioramento del 4% circa rispetto al 2012. In bici e a piedi LaPianurapadana si conferma paradiso delle due ruote (non a motore) e ripropone lo stesso poker di realtà eccellenti: un trenino in cui cambia solo la posizione dei vagoni, dato che l'anno scorso l'ordine d'arrivo era Mantova-Reggio EmiliaCremona-Lodi, e stavolta è Reggio Emilia-Mantova-LodiCremona. Siparla di infrastrutture per la ciclabilità, con un indice che segnala i "metri equivalenti"ogni mmo abitanti. Reggio Emila può vantarne addirittu-

ra 41,06, con quasi 15 lunghezze di distacco sulla seconda. Salgono da 3o a 33 le città con valori superiori a 1o, ma aumentano anche, da 19 a 23, quelle attestate sotto quota uno, con n località completamente sprovviste di strutture dedicate a chi va in bici. Nel complesso, comunque, si deve fare i conti con un passo indietro, dai 7,95 dell'edizione numero 22 di Ecosistema urbano ai 7,17 dell'attuale. Siapure di pochissimo, invece, cresce l'estensione media delle isole pedonali, passando dao,4oao,4lmetriquadratiper abitante (e due annifa eravamo a 0,36). Salgono di uno, da sette a otto, i Comuni che superano la soglia del metro quadrato per abitante: Venezia, a 5,02, gode di una configurazione tutta sua e non è confrontabile nemmeno con la seconda e la terza (Verbania e Terni, rispettivamente a 2,10 e 1,68). Cinque città non comunicano il dato e altre quattro non hanno superfici stradali pedonalizzate: si tratta di Monza, Agrigento, Trapani e L'Aquila, ma per quest'ultima bisogna tenere conto che il centro è ancora off limits dopo il terremoto dell'aprile 2009. 0 RiPRODIMONE RISERVATA

Eccellenza altoatesina . A Bolzano solo il30%degli spostamenti dei cittadini avviene con mezzi motorizzati privati


It moda[ share

I viaggi cottettivi

Cittadini che si spostano in ambito urbano con mezzi a motore privati -in % (Comuni, dati2015)

Trasporto pubblico, domanda passeggeri trasportati/ anno/abitante (Comuni, da62015)

Pos. Città

% Pos. Città

i

Bolzano

30

2

Genova

36

Biella

3

Milano

37

Grosseto

4 5

Pisa

6

Napoli

42

Nuoro

7

Torino

43

Potenza

8

iCt 11

12 13

_ __

Ferrara

44

Bologna

44

Venezia Treviso

Palermo Pesaro Brindisi Oristano

17

41

45 46 49

Bari Salerno Modena

63 64

50

50

67

74

2

Roma

514

3

Milano

472 300

Bologna

254

41 Alessandria

75

6

Genova

238

42 1 Latina

76

7

Torino

206

1 76

8

Firenze

169

78

9

Napoli

151

Siena Belluno

70

143

81

127

3

Chieti

67

55

4 5

Pavia

63

81

E 87

Aosta

94

Savona

51

no Alessandria

d

Bergamo

12 13 14

95

Ancona Arezzo

,d nd

Avellino

52

Ascoli Piceno

id

La Spezia

53

Asti

nd

Roma

53

Belluno

d

Siena

55

Cagliari

nd

Sondrio

55

25

Novara

56

26

Parma

58

nd __ Ifi Campobasso ._.

nd nd

Caserta

( Catanzaro

1

2 3 4 5 6 7 8 9

R. Emilia

58

Chieti

nd

Lodi

59

Cosenza

nd

Padova

59

Crotone

nd

59

Enna

nd

Bari Catania

42

Messina

1 20

Taranto

1

Brescia Trento Rimini Bergamo Cagliari La Spezia Parma Bolzano Ancona

10 Udine

12 13 Gorizia

nd

Firenze

59

Isernia

nd

Benevento

60

L'Aquila

nd

Catania Trieste

36 Cuneo Piacenza

60 60

Latina

nd

Lecco

nd

61

Lucca

nd

61

Macerata

nd

Piacenza Perugia

14 Como 15

44

Palermo

Treviso

33

Sassari

7

57

Mantova

57

Verbania

55

Campobasso'

54

L'Aquila

143

i

52

Rieti

52

Pordenone

52

Avellino

49

14 Asti

134

36

Macerata

36

Cosenza

36

133 17 Enna

34

i8 Teramo

33

120

108

Biella

33

103

20 Cremona 103 21

Viterbo

29

Benevento

26

Isernia

26

24 Ascoli Piceno

25

25 Cuneo

22

26 Trapani

21

80 76

75

16 Modena

74

17

Pisa

73

18

R. Emilia

72

30

22

85

Gorizia

21

28 Imperia

16

19 Varese

65

29 Lodi

15

20 Ferrara

63

30 Aosta

14

Frosinone 32 Agrigento

14

Mantova

nd

21

Livorno

61

64

Matera

nd

22

Novara

59

Verona

64

Pescara

nd

23

Forlì

57

41

Pordenone

65

Pistoia

24

Ravenna

56

42

Caltanissetta

67

R.Calabria

nd

25 Vicenza

68 43 Imperia ---------

Rovigo

nd

26

Udine

68

Sassari

nd

27

47

61

Savona

9

144

142 2

Lecco

8

167

64

. nd

6

196

Rimini

38 Agrigento

162

P a d ova

68

59

8 nd

Siracusa

Verona

50

Pavia

15 14

11

Ravenna

Cremona

18

Trieste

52

28

18

Brindisi

5

52

23

19

38 Grosseto

4

Prato

21

26

Lucca

75

Trento

18

Foggia

10

Ragusa 66 Siracusa -

640

4 79

Monza

50

1 ( Venezia

75

j

60 Vicenza

62

Pffs. I Cittä

40 Lecce

Massa

57

Pos. Citi,

74 1 74

Perugia

38

Foggia

%

1 74

Messina

53

Vercelli 34

12 12

Rovigo

11

46

Massa

11

Pistoia

45

36 Caltanissetta

57

Terni

42

37

Oristano

Livorno

68

Taranto

nd

28 Catanzaro

39

38 Sondrio

4

Vercelli

68

Teramo

nd

29 Arezzo

38

39

Ragusa

2

Rieti

70

Terni

30 Salerno

37

Frosinone

70

Trapani

Forlï

-1 nd

d

Vibo Valentia

Prato

36

41 Caserta 42 Crotone

2

nd nd

70

Varese

nd

Monza

36

50

Brescia

71

Verbania

nd

R. Calabria

36

43

51

Como

72

Vibo Valentia

nd

34 Pescara

33

44 Nuoro

nd

52 ( Lecce

73

Viterbo

nd

35

29

45 ( Potenza

nd

Pesaro

Matera

nd


Sinistri stradali

Indice di ciclabilità

Solo per chi cammina

Incidentalità stradale: persone che hanno riportato lesioni ogni mille abitanti (Istat, dati2014)

Livello di infrastrutturazioneperlaciclabilità - metri equivalenti/100 abitanti (Comuni, doti2015)

Superficie stradale pedonalizzata - metriquadratiper abitante (Comuni, dati2015)

Pus. Città i 1 Bari

Pos. Città 10,53

1 Pescara

---15,78

Pos.', città 1

R. Emilia 141,06 Mantova

2

Como

0,74

54 Sassari

5,83

2

3

Catania

1,03

55 Udine

5,93

4

Bologna

1,73

26,61 3 Lodi --- ------4 Cremona 26,31

5

Cagliari

1,75

6

Asti

2,13

56 La Spezia 6,02 -------- -- - - - - - ------ --------6,21 57 Roma 58 Verbania

5

26,66

Verbania

24,02

6,27

6 Sondrio 120,16 7

7

Caltanissetta

2,18

59 Rieti

6,31

8

Bergamo

2,32

60 Parma

6,39

9

Catanzaro

2,75

61 Lecco 6,50 --- --------- --62 Frosinone 6,69

Ferrara

19,97

8 Oristano 18,78 --- ------ -----18,76 9 Padova

Città -Pos. --------------------53 Biella 54 Terni 55

Milano

Pos.', Città

Par. città Venezia

4,73

1 5,02

3,66

3

Terni

1,68 1142

56 Siena --- -----57 Perugia

3,18

4

Lucca

3,16

5

58 !Monza

2,83

6

1,24 Cagliari -------- ---1,23 Oristano

2,79

7

Cremona

1,16

8 Firenze -- --- ----9 Mantova

1,13

59 Como 60 Livorno ---- ------61 La Spezia

1Treviso

4,05Verbania 2,10

2,70 ---2,36

Pistoia 0,22 --------Frosinone ----- 1_0,22_ -----Lodi 0,22 58

Forlî

1 0,21

Alessandria 1 0,21 60 Modena 0,20 ------ ----Vicenza 0,20 -----------0,20 Arezzo

0,91

10 1 Brescia

2,76

18,38

62 Varese

11

3,06

63 1 Varese

1 6,73

11

Ravenna

1 17,67

63 ! Cagliari

2,35

11 !Padova

Nuoro

1 0,19

3,15

64 1 Verona

1 6,75

12 1 Modena

1 17,03

64 ! Latina

2,25

12 il Benevento 1 0,83

Savona

1 0,19

13 ViboValentia 3,25

65 1 Pesaro

1 6,77

13 1 Bolzano

116,80

65 ! Catanzaro

2,23

13 ! Parma

1 0,80

Foggia

0,19

14 (Venezia

3,42

66 1 Pistoia

16,80

14 1 Alessandria 116,40

66 ! Lecco

108

14 ! Chieti

1 0,71

66 Sassari

0,18

15 Isernia

3,59

67 1 Siena

16,82

15 1Cuneo

16 (Arezzo

3,72

68 Massa

6,89 6,95

Napoli

12 1 Cremona

17 1 Nuoro

3,83

69 R. Emilia

18 (Cuneo

3,90

70 1 Grosseto 1 7,01

19 1Potenza

3,91

71 1 Forlì

10 Pesaro

10 Siena

10,22

Macerata 1 0,22

0,88 1 0,85

115,84

!Brindisi

2,08

15 ! Pisa

1 0,61

Genova

0,18

15,82

68 lSavona

2,07

16 Piacenza 10,60

Ancona

0,18

15,45

Brescia

0,18

16 Piacenza

1 0,58

1,68

17

1 15,12

70 Trieste

1,66

18 Pesaro

1 7,03

19 1 Forlì

1 14,93

Teramo

1,66

19

Latina

0,55

Cosenza

1 14,61

72 ! Bari

1,48

20 !Torino

1 0,53

Catania

0,16

73 ! Catania

1,36

21 !Ragusa

1 0,52

Verona

1 0,16

74 !Macerata

1,28

22 Trieste

0,47

Massa

0,16

1,28

23

Napoli

0.46

Crotone

0,14

1,24

24 ' Milano

1,19

Bari --- --26 Palermo

17

Vercelli

Biella

69 !Imperia

18 1 Lecce

20 1 Gorizia

3,93

72 1 Lodi

17,04

20 1 Rimini

21

R. Calabria

4,02

73 1 Foggia

17,06

21 1 Pordenone 114,43

Sondrio

4,02

74 1 Pavia

1 7,10

22 1Treviso

1 13,77

1 7,24

23 1 Brescia

1 13,14 12,82

23 Ragusa

4,08

75 i Lecce

24 Teramo

4,20

76 Alessandria 7,26

24 Venezia

25 Perugia

4,23

77 Piacenza

7,35

26 Trieste

4,27

78 Viterbo

7,52

12,79 25 Vicenza ----------------- ------- - 26 Verona 12,05

! Ragusa 76 Palermo 77 Roma - ----- ----------------Campobasso

1,19

Q56

4,33

79 i Ravenna

1 7,57

27 1 Parma

1 11,72

79 ! Crotone

1,17

!Cuneo

4,34

80 1 Cosenza

1 7,77

28 1 Pisa

1 11, 67

80 ! Trapani

1,16

28 La Spezia

29 1 Palermo

4,52

81 Ancona

7,78

29 Rieti

11,44

81 Agrigento

1,01

29 Ascoli Piceno 0,40

30 1 Macerata

4,56

82 AscoliPiceno 7,94

30 Udine

Oristano

4,70

83 Monza

31 Bologna

32 (Taranto

4,76

84 1 Padova

1 8,03

33 (Salerno

4,79

85 Lucca

34 1 Rovigo

4,83

86 1 Mantova

Campobasso 4,83 --- 36 Novara 4,91

0,40

1 0,12 1 0,12

82 Caserta

0,11

0,91 0,76

31 li, Salerno

0,39

32 1 Benevento 1 10,29

84 ! Messina

0,74

32 ! Pescara

0,37

84

1 8,14

33 1Pavia

1 10,10

85 !Siracusa

0,62

33 iRimini

0,35

85 Trento

1 8,43

34 1 Bergamo

1

86 ! Sassari

0,45

Avellino

0,35

86 Imperia

-

1 0,12

Potenza

83 Ancona

9,78

0,16

Grosseto

82 Cosenza

Enna

0,11

Novara

0,10 0,08 10,06

87 Firenze

8,62

35 Rovigo

9,34

87 Nuoro

0,37

Brindisi

0,35

Aosta 0,06 ------ - - - - - - ---------

88 Modena

8,66

36 Asti

9,05

88 Viterbo

0,34

36 Belluno

0,32

88 Campobasso 0,05

7,54

89 Napoli

0,33

iSondrio

0,32

7,43

90 ! Avellino

0,29

! Lecce

0,32

39 1 Belluno

1 7,20

91 ! Salerno

0,24

18,90

40 1 Pistoia

1 6,54

92 ! Genova

0,08

1 8,93

41 1 Foggia

1 6,34

93 ! R.Calabria

0,06

5,99

Ascoli Piceno

0,00

89 Milano

8,77

37 Prato

5,06

90 Genova

8,80

38 1 Firenze

1

39 1 Pordenone

5,09

91 1 Rimini

18,90

40 1 L'Aquila

5,14

41 (Treviso

5,15

93 1 Enna

42 Agrigento

1 Livorno

5,18

94 Pisa

9,01

42 Massa

43 Torino

5,33

95 Savona

9,10

43 Frosinone

44 Vicenza

5,34

96 Brindisi

9,89

44 Aosta

1 5,80

9

5,89

Caltanissetta

0,00

5,85

Caserta

0,00

Pavia 0,32 ---- -------- ---40 Ravenna 0,30 41 1, Bologna Como 43 Bolzano ! Ferrara

1 0,28

97 1 Bolzano

111,46

45 i Lucca

Chieti

0,00

98 1 Chieti

111,52

46 1 Trento

5,55

Enna

0,00

47 1 Belluno

5,55

991Trapani

112,91

471Grosseto

5,13

Isernia

0,00

Ferrara

5,55

1001 Benevento 115,35

48 1 Gorizia

5,11

L'Aquila

0,00

48 Messina

0,25

Vercelli

5,55

1011 Aosta

119,73

49 1 Arezzo

1 4,90

Matera

0,00

49 Perugia

0,24

50 l Terni

5,56

1021 Caserta

122,49

501Torino

1 4,88

!Potenza

0,00

Varese

51 Latina

5,64

1031 Avellino

148.43

511 Pescara

1 4,85

Taranto

0,00

Livorno

5,64

1041 Biella

157,07

52 1 Novara

1 4,82

ViboValentia

0,00

52 I Isernia

96

0,03 0,03

Rovigo

10,02

R.Calabria

10,28

0,05 10,04

Teramo

94 Bergamo

5,51

Gorizia

Prato

0,29

5,43

Caltanissetta

91 93

45 1 Prato

46 Vercelli

Siracusa 90 Rieti

0,29

46 1 Imperia

Crotone

79 Asti

0,41

11,12

4,96

Matera

1 0,43

10,76

7,95

38 l Siracusa

37

75

Pordenone 1 0,16

Roma_______ 0,14 -----0,45 0,13 77 Lecco ----- --- ---------- ----0,43 Udine 0,13

27 1 Messina

R . Emilia

70

0,45

28 (Trento

31

63

Monza

0,01 0,01 10,00

0,28

Agrigento 10,00

0,27

L'Aquila

10,00

Trapani

10,00

0,27

10,24 0,24 0,23

nd Catanzaro

nd

Matera

nd

Taranto

nd

Vibo Valentia nd -------- -Viterbo nd


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