Letture in hospice testimonianza

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LETTURE IN HOSPICE 2014-15, UNA TESTIMONIANZA RICCA DI SIGNIFICATO È stata la moglie ad accendere il pulsante dell’impianto e la stanza si è riempita delle voci della classe di turno, la 3AT dell’istituto Pacinotti, capitanata dal professore Simone Pecori. In quel letto dell’Hospice c’era Marco Della Pina, professore di Scienza della Pace all’Università di Pisa. Il professore ascoltando quelle giovani voci che leggevano brani tratti da “Il gabbiano di Jonathan Livingstone” si è svegliato dal torpore in cui era assopito. Dopo la lettura, ha chiesto di conoscere gli studenti. Una richiesta che non era stata messa in conto e mai espressa da alcun malato nei vari appuntamenti. Era la prima volta che un malato esprimeva il desiderio di scoprire i volti e non solo le voce dei ragazzi. Quando la professoressa Prato si è vista rivolgere la domanda da quella signora che portava un desiderio espresso dal marito, è stata per lei una forte emozione. Ha compreso che sarebbe stato un giorno particolare sia per gli studenti che per la persona che aveva rivolto la richiesta. La professoressa si è fatta semplicemente portavoce nei confronti dei ragazzi. Quattro giovani hanno accettato di varcare la soglia che li avrebbe messi di fronte alla profonda sofferenza di una persona giunta agli ultimi giorni della sua vita. Dietro quella soglia non c’era soltanto un malato, ma una persona ancora curiosa di conoscere il mondo e parlare con i giovani. Il professore ha chiesto ai ragazzi quali erano i loro sogni e i loro progetti. Una sorta di gioco degli specchi dove chi sapeva che ormai la sua vita si stava spegnendo si rifletteva su quei volti dove il futuro era un’incognita. “Avete letto Robinson Crusoe?” ha chiesto il professore. Nessuno dei ragazzi conosceva il romanzo di Daniel Defoe. Della Pina ha invitato i quattro studenti a leggere il libro e tornare per discuterne insieme. «I fini di “Letture in Hospice” sono due: onorare la vita nel suo momento conclusivo e fare comprendere ai giovani quanto grande sia nella vita degli uomini l’importanza della lettura - afferma la professoressa Rosanna Prato -. E questi ragazzi sono stati gli ultimi studenti di Marco Della Pina che, fino all’ultimo, ha fatto ciò che amava: il professore». È stato un regalo straordinario sia per gli studenti che per il professore il quale amava il suo mestiere di docente. […]

dall’articolo di Giovanni Parlato (Il Tirreno 15 maggio 2015)


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