Il Tirreno

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150% m piu dì pioggia .arme per il clim bacini del Magra, Albegna e Carrione in un anno hanno accumulato più acqua che nella media del trentennio. Dal 2007 si sono intensificatele "bombe d'acqua" dl Ilaria Bonuccelli Il record spetta al bacino del Magra, nella provincia di Massa. Nel 2014 ha accumulato il 148% di pioggia in più della media annua dell'ultimo trentennio. Nel bacino dell'Albegna, in Maremma, non siamo lontani: + 117%. A ottobre, questa percentuale ha significato un'alluvione - la seconda in due anni e due vittime, due donne travolte da una piena. A novembre il Carrione, a Carrara, si è accontentato dei danni. Forse perché nel 2014 il suo bacino ha accumulato solo il 78% di pioggia in più rispetto alla media degli ultimi trenta anni. Eppure non sembra neppure questa l'origine del dissesto idrogeologico che sta devastando la Toscana. Il vero problema - spiega il Servizio idrologico regionale - non è che piove tanto. E l'intensità delle precipitazioni che ha subito un'accelerazione improvvisa dal 2007 in avanti. Come mai nell'ultimo secolo. E ha reso i bacini incapaci di assorbire l'acqua che ricevono.

Dal 2007, aumentate le bombe d'acqua. A sintetizzare il fenomeno è la mappa dei giorni piovosi che il Servizio idrologico-centro funzionale regionale ha realizzato prendendo in considerazione

le precipitazioni dal 1916 al 2013 in Toscana. In un secolo, le 14 stazioni di rilevazione su scala regionale hanno registrato per 40 volte (cioè 40 anni) giornate di pioggia intensa (con precipitazioni superiori a 50 millimetri al giorno). I picchi straordinari, però, sono stati solo nove. E queste misurazioni eccezionali - escludendo il 1966, che è stato l'anno dell'alluvione di Firenze e il 1999 - sono per lo più concentrati a partire dal 2007. Per la precisione fra il 2007 e il 2013, in cinque anni su sette sono stati registrati valori straordinari per numero di giorni di piogge intense. Ma non sempre sono stati anni di alluvioni. L'anno più anomalo è il 2008, seguito da 2007 e 2009, quando esondò il Serchio allagando lucchesia e la campagna pisana. Ma, ad esempio, il 2011, l'anno della devastazione di Aulla, è uno di quelli che nel secondo ha avuto il minor numero di giorni di piogge intense nel secolo, a proposito di accumuli di precipitazioni nei bacini. Proprio il contrario del 2012 - alluvione di Carrara e dell'Elba che di nuovo viene registrato come una delle anomalie del secolo per l'intensità delle piogge. Aumenta l'intensità più che la quantità.


«Se sviluppiamo un'analisi temporale su un periodo medio lungo come un secolo - osserva Alessandro Santucci, responsabile del settore pluviometria del Servizio idrologico-Centro funzionale regionale di Pisa - ci rendiamo conto che i quantitativi caduti in Toscana pressappoco restano gli stessi. Quello che è variato, piuttosto, è il modo di piovere. L'intensità: piove lo stesso quantitativo di pioggia ma in meno tempo, in poche ore. E questo fenomeno si è accentuato negli ultimi anni». A renderlo visibile è il raffronto fra l'andamento delle precipitazioni negli ultimi due anni e la media dell'ultimo trentennio. A massa pioggia aumenta del 118%, a Lucca del 110%. Il colpo d'occhio è immediato:

sia nei primi dieci mesi del 2013 che del 2014 in tutte le province toscane è piovuto, mediamente, più che nello stesso periodo degli ultimi 30 anni. Non c'è zona che faccia eccezione a questa regola. In alcune aree, però, la differenza è accentuata. E sono proprio le province che, negli ultimi anni, sono state più soggette ad alluvioni. Considerando la media annuale del trentennio 1984-2013 tracciata dal servizio idrologico toscano, la media delle precipitazioni registrate nel 2014 nella provincia di Massa è superiore del 118%: parlando in cifre assolute, siamo a 1819 millimetri di cumulato contro 834. In termini assoluti (millimetri di cumulato), la provincia di Lucca sembrerebbe messa ancora peggio: 1750

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- ---------------------- - ----- - -------------- - ------------- --- - ----------- PER PROVINCE

differenze 2013 su media 30 anni

di media annua nel2014 contro gli 833 della media trentennale, anche se poi la variazione in percentuale si ferma a un aumento di solo il110%. E al109% è anche la differenza (per il 2014) pure per la provincia di Prato. L'andamento, comunque, è simile - anche se in proporzioni diverse - per tutte le aree della Toscana e anche per il 2013- «Tuttavia - fa presente Santucci - prendendo un anno singolo o due per un confronto, le differenze con le medie sono più accentuate. Ribadisco che nell'arco di un secolo, lo scarto quantitativo tende ad alleggerirsi, pur rimanendo. Quello che davvero segna il cambiamento di clima è l'intensità dell'evento. Non a caso, il 2012 nei primi mesi, anzi fino ad aprile e mag-

1 differenze 2014 su media 30 anni

PER

+78,2%

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Grosseto Livorno

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I I consumo di SU01% Ora tocca aMiaurizio lupi, il ministro del Ie Infrastrutture. In piena crisi da dissestro idrogeologico, via Twitter

il presidente della Regione, Enrico Rossi attacca il suo

disegno di legge «perché non blocca il consumo di suolo». Di per sé - precisa Rossi - lo sblocca Italia è« positivo nella parte in cui sburocratizza e velocizza l'apertura dei

cantieri. Ma ha un difetto: non parla di stop al consumo di suolo». Anzi. Con questa norma - denuncia Rossi - si stabilisce «che i cittadini possano partecipare con le proprie proposte d'e edificazione alla pianificazione territoriale, mettendo sullo stesso piano sia le istituzioni pubbliche che i privati. Mia si deve distinguere la proprietà suolo dal diritto d'e edificazione». La prima evidenzia Rossi -appartiene Manche al privato, il secondo è un'esclusiva del pubblico che lo esercita in base agli interessi collettivi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

. COf m differenze 2014 su media 30 anni

CARRION E

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Firenze

gio è stato caratterizzato da siccitosi, da scarsità di piogge. Eppure, oggi lo ricordiamo tutti per l'alluvione di Carrara. Ma nonostante quell'evento eccezionale, dal punto di visto della piovosità non è stato un anno particolare». Lo è stato, invece, dal punto di vista del dissesto.

fonte: Servizio Idrologico-Centro Funzionale Regionale di F

+78,6% ------------------------------

II centro idrologico regionale avverte: «Preoccupa la variazione sull'intensità delle precipitazioni più di quella sulla quantità». A Massa differenze dei 118%

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MAGRA

ALBEGNA


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