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visioni / errico buonanno

Ma quanto erano belli, e stimolanti, gli anni ‘90

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ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015

Una prima parte del progetto “I ragazzi degli anni ‘90” è nata nel 1997, quando ero all’ultimo anno del liceo e decisi di rendere indelebili i miei ricordi girando un filmato non sulla mia vita privata...

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Las Vegas: tutte le novità del Consumer Electronic Show

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A Leo Burnett il budget Alitalia

L’organizzazione di Mindshare

i fatti del giorno

marketplace

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“Created in Italy” la sfida ai giganti

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I nuovi record di Discovery Italia

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Global media: il 2104 in 12 fatti


reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv


i fatti del giorno di Daniele Bologna

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ra le Top Social Campaigns su Twitter dello scorso mese di novembre se ne trovano due dedicate a personalità del mondo dello sport (Alessandro Del Piero) e dello spettacolo (Golden Lady con testimonial Miley Cyrus). Le altre, invece, spaziano tra vari settori: dall’editoria, al food, al sociale, per chiudere ancora con lo sport. L’Osservatorio di Blogmeter, “Top Social Campaigns”, ha l’obiettivo di analizzare e identificare quali, tra le campagne promosse su Twitter tramite l’utilizzo di un hashtag ufficiale da parte di un brand o di un’associazione, abbiano avuto maggior successo in Ita-

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lia. L’analisi, realizzata con il tool Social Listening by Blogmeter, si basa su un database, costruito nel corso degli ultimi mesi e in costante aggiornamento, di oltre 500 campagne social. Nella classifica di questo mese c’è una novità: ad ogni campagna è stato associato il Ritorno Economico stimato di Comunicazione (abbreviato, BREC), calcolato secondo una metodologia che indica quanto il soggetto promotore avrebbe dovuto investire per realizzare una campagna dal medesimo impatto (in termini di visibilità e di interazioni-engagement). Nel mese di novembre la campagna più partecipata su Twitter è stata quella dedicata ai 40 anni dell’ex numero 10 della Juventus, Alessandro Del Piero. La campagna #ADP10x4, creata da @SkySport in colla-

borazione con il team social di @DelPieroAle, ha registrato quasi 24mila tweet pubblicati da 11.600 autori unici. Nella giornata delle celebrazioni (il 9 novembre) si è registrato il picco più alto di messaggi, ben 15.500, molti dei quali retweet di un messaggio pubblicato dall’account di Juventus FC la sera dell’8 novembre. Questo messaggio è stato condiviso oltre 2 mila volte, rendendolo il secondo tweet più retwittato del panel. Facendo un’analisi dei risultati in termini di visibilità e interazioni emerge che per ottenere gli stessi risultati (tra cui il raggiungimento di 17,8 milioni di potenziali utenti), si sarebbero dovuti investire 37 mila euro. In seconda posizione troviamo la campagna #UnLibroèUnLibro con 14.800 tweet, pari a 13,2 milioni di unique impression grazie al coinvolgimento di oltre 5 mila autori unici. A sostegno di questa campagna si sono schierati gli autori più attivi di tutto il panel: libriditalia, con 3.500 tweet e retweet prodotti, librinregalo, con oltre 1.100 tra tweet e retweet pubblicati e @ unlibroeunlibro, l’account creato appositamente per sostenere la campagna, promossa dall’Associazione Italiana Editori per abbassare l’Iva sugli ebook al 4%, equiparandola a quella attualmente in vigore per i libri cartacei. Al terzo posto in classifica la campagna #RockYourLegs (abbreviata #RYL) con oltre 13 mila tweet pubblicati da 4.300 autori uni-

Arrivano i dati relativi a novembre 014

Top Social Campaigns su Twitter: spiccano Del Piero e Miley Cirus

ci. Lanciata la prima settimana di novembre da #GoldenLady per promuovere i nuovi collant senza cuciture (#Seamless), ha visto #MileyCyrus nei panni di testimonial del video promozionale con regia e fotografia curate da Terry Richardson. Il grande successo della cantante statunitense tra i giovani ha contribuito molto al successo della campagna, che ha visto i fan di Miley condividere il video e le foto dello shooting su Twitter. La messa in onda dello spot durante una delle ultime serate di “X Factor Italia” (#XF8), sostenuto da un’attività su Twitter da parte degli account ufficiali @GoldenLa-

dy_it e @GoldenPoint_it, ha generato un picco di messaggi. Al quarto posto la campagna #NutellaSeiTu con oltre 7 mila tweet, pari a un potenziale di 3,4 milioni di unique impressions grazie a 3.900 autori unici. Il 14 novembre la campagna ha registrato il secondo picco di buzz più alto del panel quando gli utenti, a seguito dell’invito di Nutella a inviare un tweet di 14 caratteri che poi sarebbe stato stampato sull’etichetta di un vasetto, hanno pubblicato circa 4.900 tweet. Un buon risultato per il brand promotore Nutella già in cima alla classifica di maggio con l’hashtag

#Nutella50BDay che aveva totalizzato quasi 13mila tweet. Tra gli hashtag più utilizzati, molti sono legati allo sport, ad esempio quelli relativi alle partite (#juveparma, #milaninter, #romainter, #sampdoriamilan) che sono stati associati alla campagna #TIMStadium o quelli, come #Juventus, #Juve, #SkySerieA, #SerieATIM, che si sono divisi tra le due campagne sportive, ovvero #TIMStadium e #ADP10x4.

L’Osservatorio di Blogmeter ha l’obiettivo di analizzare e identificare quali, tra le campagne promosse sul social network con l’utilizzo di un hashtag ufficiale da parte di un brand o un’associazione, abbiano avuto maggior successo in Italia

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i fatti del giorno Medio Oriente e Nord Africa: è il primo premium programmatic marketplace

MenaMarketPlace annuncia la partnership con PubMatic di Valentina Lunardi

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enaMarketPlace ha annunciato la sua partnership con PubMatic, piattaforma leader per il programmatic advertising, un rapporto esclusivo che gestirà la domanda di spazi pubblicitari digitali premium nella regione. Il nuovo accordo porta la tecnologia e i servizi della piattaforma sell-side (SSP) statunitense di PubMatic ai media buyer MENA (Medio Oriente e Nord Africa) per la prima volta. Secondo Vincent Pelillo, managing director di MenaMarketPlace l’accordo raggiunto «aiuterà i publisher a sfruttare i benefici dell’evoluzione del settore media, portando Roi reale alle loro inventory digitali». Inoltre, «Grazie all’interazione con PubMatic, piattaforma leader del settore, abbiamo creato il primo premium programmatic marketplace dell’area mediorientale e Nord Africa». La nuova partnership mira, infatti, a capitalizzare l’aumento della spesa pub-

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La piattaforma di programmatic advertising e la compagnia di Dubai lanciano la prima global sell-side platform indipendente che gestirà la domanda di spazi pubblicitari nella regione Rob Jonas, chief revenue officer di PubMatic

blicitaria previsto nella regione MENA, che salirà a 5,7 miliardi di dollari entro il 2017, con la previsione di una crescita annuale media dell’advertising digitale del 28% dal 2013 al 2017, secondo le proiezioni di Pricewaterhouse Coopers. Un risultato che sarà raggiunto attraverso la migrazione, guidata dai brand,

verso l’utilizzo della tecnologia programmatica, attraverso l’aumento della spesa media che vedrà il posizionamento di ragguardevoli porzioni del budget nelle aree del real-time e audience-based digital advertising. «Il catalizzatore della nostra espansione in Medio Oriente e Nord Africa è stata la crescente doman-

da dei publisher dei servizi di PubMatic. - ha affermato Rob Jonas, chief revenue officer di PubMatic. «MenaMarketPlace porta valore effettivo a quei publisher che vogliono ottenere un maggiore controllo della loro inventory pubblicitaria digitale. E network locali e globali, DSP, trading desk e agenzie potranno ora finalmente raggiungere l’audience di una nuova area premium online». La tecnologia della piattaforma di PubMatic include l’ottimizzazione dei rendimenti e la funzionalità leader basata sul Real Time Bidding, offrendo una soluzione automatizzata a editori e media buyer. Inoltre, l’innovazione della piattaforma di PubMatic include soluzioni che dovrebbero diventare sempre più rilevanti, man mano che il mercato pubblicitario programmatic maturerà nella regione MENA; tra queste, la capacità della piattaforma di gestione dell’audience e dei dati, così come le funzionalità Private Marketplace, che sono già in atto e facilmente accessibili.

la scelta di alitalia Leo Burnett vicina alla vittoria nella gara per la comunicazione della “nuova” compagnia aerea L’agenzia guidata da Giorgio Brenna si sarebbe imposta nel pitch cui hanno partecipato anche Young&Rubicam, TBWA\Italia, M&C Saatchi e Ogilvy, giunta in finale Giorgio Brenna

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a notizia è circolata già nel fine settimana e secondo quanto rilanciato stamattina dal quotidiano Daily Media sarebbe l’agenzia Leo Burnett ad aver vinto la gara indetta dalla “nuova” Alitalia per il piano di comunicazione con cui la compagnia inizierà a sostenere il suo nuovo posizionamento dopo la partnership con Etihad Airways. Ma ecco la ricostruzione fatta da Daily Media. L’agenzia guidata da Giorgio Brenna, dunque, avrebbe superato in finale Ogilvy, mentre le altre partecipanti sono state Young&Rubicam, TBWA\ Italia ed M&C Saatchi, queste ultime due subentrate nel secondo turno del pitch, partito a settembre. In particolare, M&C Saatchi è la struttura di riferimento inter-

nazionale della compagnia di Abu Dhabi. L’accordo tra i due vettori è stato salutato ieri sui principali quotidiani nazionali con una lettera aperta firmata da Silvano Cassano, a.d. di Alitalia, e da James Hogan, presidente e ceo di Etihad e v.p. della compagnia di cui è invece presidente Luca Cordero di Montezemolo. «La partnership è diventata realtà» e ora «comincia un nuovo viaggio». Recita così l’incipit dell’annuncio, che prosegue: «Insieme ad Etihad Airways, votata per sei anni consecutivi World’s Leading Airline, Alitalia è più forte e internazionale, sempre profondamente italiana ma pronta a portarvi più lontano. Più lontano grazie a un network integrato, più ampio e più efficiente: 168 destinazioni nei cinque continenti, nuovi voli diretti da Roma e Milano per la Cina, nuovi collegamenti con l’Asia, l’Australia, l’Africa e il Medio Oriente attraverso l’hub di Abu Dhabi e nuove destinazioni nelle Americhe. Più lontano con una flotta congiunta di 227 aeromobili e con nuovi servizi a cinque stelle. Più lontano per tutti i soci MilleMiglia che po-

tranno guadagnare e spendere miglia anche con Etihad Airways e i suoi partner. Più lontano, con l’impegno di trasformare Alitalia da compagnia di bandiera a bandiera dello stile italiano nel mondo». «Ed è solo l’inizio», assicurano, infine, Cassano e Hogan, suggerendo quello che potrebbe essere il tema portante della campagna integrata attesa a breve con planning a cura di Groupm e che, intuibilmente, sfrutterà anche l’occasione di Expo 2015 come trampolino di immagine, oltre che di business, non solo per Milano ma per tutto il Paese. Il budget, che ultimamente si aggirava intorno ai 5 milioni di euro, dovrebbe conseguentemente beneficiare di un sostanzioso incremento. Sulle strategie di marketing e sulla consultazione hanno lavorato per Alitalia il nuovo chief commercial officer Ariodante Valeri, operativo da ottobre e in precedenza general manager di Grandi Navi Veloci (da cui proviene anche Cassano) e, per Etihad, il vp marketing Andrew Ward (che vanta precedenti esperienze in BDDP, TBWA e McCann). db

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i fatti del giorno Partnership

di Vera Modesto

Le Goleador si gustano nella caverna di Fox Sports comunicazione

Cosa significa essere davvero una superstar L’iiziativa organizzata da adidas Originals si sviluppa attraverso un’esclusiva campagna global di Massimo Masi

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uando l’iconico modello di sneaker denominato Superstar fu lanciato da adidas nel 1969, il significato della parola Superstar era inequivocabile. Oggi, questa parola viene attribuita troppo facilmente a personaggi di ogni tipo. E’ proprio partendo da questo punto che adidas Originals attraverso un’esclusiva campagna globale vuole mettere in discussione quello che significa realmente essere una Superstar. Il film della campagna vede protagonisti quattro ambasciatori d’eccezione - Pharrell Williams, Rita Ora, David Beckham e Damian Lillard - che, attraverso un percorso visivo e personale, arrivano a eliminare i cliché e ridefinire il concetto di Superstar. Mentre queste Superstar hanno avuto diversi percorsi creativi, la loro originale motivazione da quando hanno iniziato è rimasta intatta. Per Pharrell creare musica era un bisogno impellente, Beckham voleva solo essere il migliore calciatore che poteva essere. Il film è diretto dal regista svizzero Karim Huu Do e la campagna è stata ideata dall’agenzia newyor-

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kese Johannes Leonardo. La campagna sarà on air per tutto il mese di gennaio, attraverso un’attività di marketing integrato che coinvolgerà i principali canali di comunicazione con una campagna digital, attività di trade marketing (saranno coinvolti i punti vendita monobrand adidas, selezionati fashion retailer nelle principali città italiane), pr, entertainment marketing e una speciale attivazione durante la Fashion Week maschile a Milano. Sono previsti investimenti dedicati nelle città più strategiche per il brand, come Parigi, Londra, BerRita Ora lino e New York.

Goleador, la famosa caramella in tanti gusti che ogni vero amante dello sport tiene sempre nascosta nel taschino della giacca, entra nella Fan Cave di Fox Sports (canale 382 e 383 di Mediaset Premium e, in HD, 206 e 213 di Sky) Questo appuntamento che coinvolge in prima persona i tifosi del grande calcio internazionale, proposto in diretta streaming su www.foxsports.it e sul canale ufficiale Youtube www. youtube.com/foxsportsitalia. Nel prossimo appuntamento previsto per sabato 17 gennaio (dopo il primo che è andato in onda nell’appena trascorso weekend), le caramelle gommose saranno parte integrante della “caverna dello sport”. All’interno

della caverna creata ad hoc, due tifosi resteranno chiusi in una stanza per dodici ore e dovranno seguire in diretta tutta la programmazione sportiva della giornata targata Fox Sports. Oltre alla diretta streaming sul sito del canale, sarà possibile seguire la Fan Cave attraverso i collegamenti in diretta con Giulia Mizzoni e Daniele Caiola dagli studi di Fox Sports. Gli ospiti della Fan Cave, così come tutti gli amanti delle Goleador, potranno inoltre partecipare al Goleador League, il nuovo trading card game disponibile su AppStore e Google Play che permette di collezionare “figurine” virtuali, schierare la propria formazione e sfidare gli altri utenti. Per par-

tecipare al campionato virtuale sponsored by Goleador è sufficiente scaricare gratuitamente l’App e si riceve subito un primo pacchetto di “figurine” virtuali per iniziare a giocare. I personaggi delle figurine sono più di 120, e per potenziare il team e collezionarli tutti basta scrivere il codice all’interno dei pacchetti delle caramelle gommose Goleador. E per ottenere ulteriori informazioni sia sulla Fan Cave che sulla Goleador League si può accedere al sito www.goleadorleague.com.

Display classica, formati impattanti, iniziative speciali

A Talks Media la gestione della raccolta su Twigis.it Da questo mese di gennaio Talks Media è la concessionaria esclusiva per il sito kids di Rcs Twigis.it. Con questo ingresso la struttura arricchisce il portafoglio di siti verticali a target kids. Twigis.it è il primo social network italiano dedicato interamente ai più piccoli. Con il patrocinio della Polizia Postale e del Moige, raccoglie ad oggi oltre 61.000 iscritti in età compresa tra i 6 ed i 13 anni (previa conferma di registrazione di uno dei genitori). Oltre 110.000 utenti mese e 1.2 milioni di pagine con una fascia di età

principale di 6-13 anni navigano il sito desktop e la versione mobile di Twigis.it. Tante le possibilità anche per i brand che vogliono comunicare sul target kids (e genitori), display classica, formati impattanti ma anche tante iniziative speciali, brandizzazioni dei mondi virtuali, contest ed attività ad alto engaging. Emiliano Messeni, direttore commerciale di Talks Media ha dichiarato: «Siamo soddisfatti di aver stretto un accordo con un partner come Twigis.it, community di grandissimo valore internazionale, con un focus preciso ed un prodotto editoriale estremamente controllato e certificatov». gf ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015


i fatti del giorno

il periodico inaugura il 2015 con una nuova idea

CasaFacile lancia un casting per trovare i blogger CF style

La ricerca riguarda dodici specialisti in ispirazione, progettazione, styling, trend spotting, craft, grafica e decorazione. Per partecipare occorre presentare il media kit del blog di Marianna Marcovich CasaFacile è anche aperta a tutti. Non si tratta di cortesia portata all’eccesso ma della nuova idea che il periodico inaugura per questo 2015: Blogger CF style. Tenendo conto di una dimensione sempre più votata al social e alla community, con 16.000 fan presenti su Facebook e cinque anni di presenza attiva sul web, il magazine ha dato vita a un team di blogger creative che ne condividono lo stile e che partecipano attivamente alle iniziative della rivista. Per ampliare la squadra, da questa settimana è stato lan-

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ciato un casting per la selezione di 12 blogger specializzati nei temi “interni” (ispirazione, progettazione, styling, trend spotting) e “creatività” (craft, grafica e decorazione). Per partecipare e diventare i nuovi ambassador del CF style, i blogger dovranno mettersi in gioco inviando alla redazione (blogger.casafacile@ mondadori.it) entro il 15 febbraio il media-kit completo del blog e una proposta di post originale sul tema “Perché amo CasaFacile…”, pubblicato sul proprio blog e condiviso sui principali social network con l’hashtag #mycasafacile. Tutti i dettagli sono dispo-

nibili sul numero di gennaio del giornale (in edicola) o sul sito casafacile.it. Per venire incontro a quanti vogliono aderire all’iniziativa, CasaFacile propone anche un vero e proprio corso di blogging gratuito. Le 8 lezioni saranno pubblicate su casafacile.it il mercoledì e il venerdì, ogni settimana del mese di gennaio: scritte in collaborazione con IlBlogLab.com, spiegheranno come migliorare l’immagine grafica del blog, come progettare un piano editoriale, come promuoverlo attraverso i social network, e tutto quanto indispensabile per diventare un blog CF Style.

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beverage

È tempo di brindisi per Birra Moretti: 1 milione di fan E per l’occasione Hub09 ha realizzato un video celebrativo con protagonisti i fan e la voce fuori campo del Baffo di Piero Castagna Nonostante le feste siano passate da poco è già tempo di brindare per Birra Moretti. Il brand, infatti, ha raggiunto 1 milione di fan su Facebook. È la prima birra italiana a segnare questo importante risultato. Un evento significativo per un marchio che ha saputo cementare una community attorno all’entusiasmo dei propri fan. Per raccontare questo momento speciale è stato realizzato un video che raccoglie alcune tra le foto più belle pubblicate dai fan negli ultimi anni. Il video si presenta come una grande bacheca piena di ricordi dei fan da rivivere e condividere. Mentre le immagini scorrono, la voce fuori campo del Baffo descrive con la consueta ironia questi anni passati insieme e ci guida alla scoperta di un mondo che da sempre interpreta la birra come occasione di condivisione per eccellenza. Il raggiungimento del milione di fan è allo stesso tempo un traguardo importante e una straordinaria opportunità per Birra Moretti, che apre nel migliore dei modi un 2015 ricco di iniziative social e di gustose novità. Firma il progetto Hub09 con la direzione creativa di Marco Faccio. Art director è Enrica Andreis, il copy Alessandro Romeo. Videomaking a cura di Andrea Vialardi.

Repubblica.it: la notizia corre su WhatsApp

E secondo una ricerca recente di Human Highway, nell’anno appena trascorso, la testata web si è confermata la più social d’Italia

Quando corri lungo i meandri della rete, il rischio è quello di apparire obsoleto in un attimo. Se poi il mestiere è quello di diffondere notizie e raccontare l’attualità, il rischio si trasforma spesso in certezza. Dalle parti di Repubblica.it non ama- no farsi trovare impreparati, un passo indietro ed ecco che sbarcano su WhatsApp. Per attivare le notifiche della testata su qualunque smartphone è sufficiente inviare un messaggio WhatsApp con testo News On al numero +393441469900. Niente spam e nessun costo aggiuntivo: le notifiche riguardano soltanto gli avvenimenti più importanti e sono totalmente gratuite. Le notifiche push sono già attive per gli utenti Android e iOS. I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun abbonato potrà vedere i contatti altrui. Repubblica.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro. Per disattivare le notifiche, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo News Off sempre allo stesso numero. Con oltre 700 milioni di utenti attivi, WhatsApp è il sistema di messaggistica più usato al mondo. Secondo una ricerca di febbraio, il 56% degli utenti mobile italiani usa questa app. E Repubblica.it è il primo sito di informazione nazionale, e tra i pochi al mondo, a sperimentare su WhatsApp, cosa già accaduta con le altre piattaforme di aggregazione. Secondo una ricerca appena pubblicata da Human Highway, anche nell’anno appena trascorso, Repubblica.it si è confermata la testata più social d’Italia. ml ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015


Comunicate Responsivamente

Il nuovo Panorama.it è stato progettato in ottica responsive, capace di adattarsi a qualsiasi device. Ăˆ una filosofia che sta alla base del progetto di restyling. Allo stesso modo può essere pensata la comunicazione di oggi: nativamente capace di parlare la lingua di tutti i media.


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MARKET PLACE

La campagna sfrutterà in particolare Facebook per creare sinergie con la community

Tennent’s Scotch Ale, tradizione e autenticità

L’obiettivo è portare visitatori al sito web e permettere agli utenti di scoprire anche tutti gli altri prodotti del noto brand di Glasgow di Daniele Bologna

Dal 5 gennaio, la rossa scozzese Tennent’s Authentic Export è la protagonista di una nuova campagna pubblicitaria in onda sui canali Sky Sport. 
Se è vero che birra e sport sono da sempre un’accoppiata vincente, adesso con la Tennent’s Scotch Ale si può affermare di aver trovato l’abbinamento definitivo, veicolando a un pubblico giovane e amante di sport e musica tutta la tradizio-

ne e l’autenticità della Tennent’s Scotch Ale. 
La campagna RTB posizionerà gli elementi creativi su siti e portali in linea con il target della birra e l’obiettivo sarà quello di portare visitatori al sito web e permettere agli utenti di scoprire non solo la Scotch Ale ma tutti i prodotti del brand di Glasgow.
 La campagna sfrutterà, in particolare, il social Facebook per creare sinergie con la community, che ha recentemente superato i 20.000 fan e conti-

nua ad avere un tasso di engagement medio superiore alla media nazionale. Attraverso l’utilizzo di formati coinvolgenti il video dello spot sarà diffuso al giusto target al fine di mostrare agli utenti il carattere della Scotch Ale e favorire di riflesso la crescita della community sul più importante social network del mondo.
 La Tennent’s Scotch Ale rappresenta tutta la storia e la qualità del marchio Tennent’s Authentic Export, ora anche sui canali Sky Sport.

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ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015

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MARKET PLACE

un film con veri imprenditori

Sorgenia comunica utilizzando la tv in modo innovativo

Come dare energia all’impresa italiana

L’obiettivo è raccontare il servizio di Energia Personalizzata proposto alle aziende: check-up energetico e studio di una soluzione ad hoc. Una dimostrazione del livello di concretezza e di partnership raggiunto a un anno dal lancio della nuova vision di Sebastiano Zeri

Sorgenia torna in comunicazione utilizzando la tv in modo molto innovativo. L’obiettivo è raccontare il servizio di Energia Personalizzata che Sorgenia propone alle aziende: check-up energetico e studio di una soluzione ad hoc. Una dimostrazione del livello di concretezza e di partnership raggiunto con le aziende a un anno dal lancio della nuova vision: “Ogni energia all’impresa Italiana”. Per fare questo Red Robiglio&Dematteis ha ideato una campagna che si com-

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pone di due generi di film per raccontare, appunto, il prima e il dopo la “cura”, programmandoli all’inizio e alla fine del break pubblicitario: i primi film, da 30 e 15 secondi, fanno vedere la richiesta di un vero, piccolo imprenditore, non ancora cliente, nei confronti di Sorgenia; mentre i seguenti, da 45 secondi, raccontano il lavoro e le risposte delle persone di Sorgenia e culminano con la firma del contratto. In altri termini, la campagna segue l’iter effettivo di acquisizione di un cliente: l’ascolto delle aspettative da parte di Sorgenia, lo

studio del modello di consumo, la creazione di una soluzione su misura e, infine, la stretta di mano. I protagonisti dei film - il proprietario di un pub, la titolare di un’azienda agricola e un produttore di arredi bagno - sono imprenditori veri e alla loro attività è data una visibilità particolare. Un altro modo, da parte di Sorgenia, di dare energia alle imprese italiane. Questa doppia programmazione è supportata da altri due film di sapore giornalistico che hanno per protagonisti altrettanti top manager di Sorgenia, i quali raccontano che cosa significa personalizzare l’energia e servire le aziende italiane in una fase difficile per il tessuto economico del Paese. Contemporaneamente la radio sostiene la tv con una nuova creatività che affronta il tema dei rincari e l’aiuto che Sorgenia ha dato a diversi imprenditori per assorbire l’imprevisto senza danni. Fornai, produttori d’olio e artigiani sono al centro della scena. ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015


Come si crea la pubblicità intelligente.

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REAL TIME BIDDING

Rocket Fuel in 4 passaggi.

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CROSS-CHANNEL

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REAL RESULTS


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MARKET PLACE

La centrale media apre il 2015 annunciando una serie importante di novità, soprattutto sul fronte manageriale

La nuova organizzazione di Mindshare Nascono due divisioni di business con missioni e competenze distinte e complementari di Sebastiano Zeri

Mindshare apre il nuovo anno annunciando una serie importante di novità. Si parte con la nomina a Coo Operations di Adriana Ripandelli, già Head of Digital dell’agenzia. Ripandelli si affianca così a Sergio Menga, Coo Finance e Legal, nel supportare il Ceo Roberto Binaghi nella conduzione dell’agenzia, in collaborazione con gli altri membri del board: Vittoria Signorini, Direttore Commerciale, Manuela Paoletti, Deputy General Manager, e Cinzia Desidera, Deputy General Manager and Head of Office, Roma. Altre nomine di rilievo sono quelle di Marco Brusa a capo del reparto di Business Planning, da sempre fiore all’occhiello dell’agenzia, articolato nelle due aree Strategie e Data Science; di Giovanni Fois a capo dell’area Marketing e

Comunicazione, responsabile tra l’altro degli eventi organizzati da Mindshare nell’ambito del “Purple Program” che nel 2015 sarà ulteriormente potenziato; e di Marzio Mazzara a capo del digital trading in coordinamento con il trading desk GroupM. Ma le novità più importanti riguardano l’organizzazione. Nascono infatti, in seno a Mindshare, due divisioni di business con missioni e competenze distinte e complementari. La prima divisione, denominata “Brands@Mindshare”, offre un approccio olistico orientato a contenuti e capacità di planning autenticamente crossmediale a tutte le aziende che mirano a rinforzare l’awareness e la reputazione dei propri brand per costruirne il successo commerciale. La seconda divisione, battezzata “Direct@Mindshare”, si propone invece a quelle

aziende che usano i media, e specialmente quelli digitali, per ottenere risultati diretti di vendita, e richiedono quindi strutture specializzate, capaci di lavorare in real time con processi agili e reattivi focalizzati al ROI. Entrambe le divisioni Mindshare fondano il proprio operato su un utilizzo estensivo dei dati che comprende la realizzazione di piattaforme integrate di data management per il programmatic buying. «In tempi di grandi trasformazioni - chiosa Roberto Binaghi - il nostro approccio adattivo alla comunicazione è la risposta ai bisogni del mercato: una risposta sempre adeguata, perché in continua evoluzione. La nuova organizzazione traduce il nostro posizionamento in un’offerta di servizi tagliati su misura

per esigenze diversificate. E la struttura manageriale, che promuove e conferma nei ruoli chiave i nostri migliori professionisti, è guidata da un’ambizione precisa: offrire ai clienti, attuali e futuri, il rinnovato valore aggiunto di Mindshare».

e Armando Testa portano sugli schermi la meraviglia del vino

di Davide De Vecchi Tavernello e Armando Testa portano sugli schermi la meraviglia del vino. On air dallo scorso 4 gennaio su tutte le principali emittenti nazionali e satellitari, la nuova campagna studiata dall’agenzia torinese racconta la magia e la poesia di una grande tradizione italiana, quella del vino, appunto, attraverso un interprete sempre più autorevole: Tavernello. Due i soggetti, declinati nei formati da 40, 30 e 15 secondi: il primo presenta lo Chardonnay e il Syrah- Cabernet, il secondo dedicato al Frizzante Bianco e Rosato. Nuovi vini in bottiglia che si affiancano allo storico brik, testimoniando l’evoluzione di un’azienda sempre più attenta ai gusti e alle esigenze dei suoi consumatori. Accompagnate dalle note di Mishaela, e dalla voce calda della cantate Noa, le immagini, che coniugano la meraviglia degli effetti speciali al realismo di istanti quotidiani quasi “rubati” dalla telecamera, portano la firma di Dario Piana alla regia e di Edi per la post produzione. Grappolo dopo grappolo, e foglia dopo foglia, è stata costruita in città la magia che anima lo spot. La casa di produzione è Little Bull. Direzione creativa di Piero Reinerio, Monica Pirocca e Michela Sartorio. Pianificazione affidata a Media Italia.

campagne Intensi, pieni, contrastanti:

i colori scelti per le borse Coccinelle

roberto binaghi 13

comunicazione Tavernello

Intensi, pieni, contrastanti. Coccinelle punta tutto sui colori per il lancio della sua linea icona B14 per la stagione Primavera/Estate 2015, con una campagna stampa che gioca con dei contrasti cromatici per esaltare il carattere di ogni borsa. A raccontare lo spirito della campagna è Billy Kidd, importante fotografo di moda newyorchese che ha realizzato gli scatti: «Ho deciso di riportare nelle immagini i colori audaci che predominano le B14 di questa stagione. Ogni volta abbiamo creato una tela di colore per far risaltare le borse». In questi giochi visivi in cui sfondi, abiti e dettagli si mescolano e si uniformano, le borse della linea B14 irrompono sulla scena, bucando l’immagine con i propri colori in netto contrasto con il mood circostante. Osare è un must e, scatto dopo scatto, contrasto su contrasto, queste borse non hanno bisogno di altre presentazioni se non della loro stessa immagine. Un total glam che non scende a compromessi e detta le regole di questa stagione. La modella è l’affascinante Devon Windsor, classe 1994. Nota al mondo della moda da quando aveva quindici anni, ha sfilato per i più importanti marchi della moda ed è anche uno dei volti di Victoria’s Secret. La campagna, pianificata a cura dell’azienda, sarà sui principali magazine di moda. ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015



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COVER STORY E’ stato veramente difficile orientarsi nel gran mare delle novità che sono state presentate la scorsa settimana nella capitale del Nevada. La più grande fiera dell’elettronica di consumo statunitense ha visto in scena poco meno di quattromila aziende, ognuna con nuovi prodotti, gadget, idee, prototipi e invenzioni destinate, nelle loro intenzioni, a entrare nelle nostre case e nelle nostre vite di Daniele Bologna

L’evento 15

Tutte le novità del Consumer Electronic Show di Las Vegas

E’ stato veramente difficile orientarsi nel gran mare delle novità che sono state presentate al CES di Las Vegas, che si è svolto la scorsa settimana nella capitale del Nevada. La più grande fiera dell’elettronica di consumo statunitense ha visto in scena poco meno di quattromila aziende, ognuna con nuovi prodotti, gadget, idee, prototipi e invenzioni destinate, nelle loro intenzioni, ad entrare nelle nostre case e nelle nostre vite. Non è così per tutti, ovviamente, e la maggior parte dei prodotti presentati non conoscerà il successo, ma molte delle proposte del CES ogni anno non solo

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diventano realtà commerciali di grande impatto, ma segnano cambiamenti importanti nelle nostre abitudini. Certo, alcune big della industry, come Apple, non erano presenti, mentre altri hanno scelto un profilo più basso, come Microsoft, ma anche stavolta oltre 160.000 persone hanno affollato i molti chilometri quadrati della fiera. Perché nonostante il crescente successo del Mobile World Congress di Barcellona, che ha ovviamente catturato molti interessi, vista la crescita del mercato mobile, il CES resta il principale appuntamento per il mercato dell’elettronica di consumo. Dunque, anche se molte delle novità più rilevanti le grandi aziende le conservano per l’appuntamento spagnolo di febbraio, parecchie novità interessanti spiccavano anche a Las Vegas. A partire da quelle di Samsung, che ha offerto un “first look” al Galaxy S6, attesissimo modello di rilancio dell’azienda coreana dopo un 2014 piuttosto tranquillo. Cosa accaduta con il keynote speech del ceo Boo-Keun Yoon. Molta attesa c’era anche per la presenza del più grande produttore di smartphone cinese, Xiaomi, che ha presentato i primi modelli per il mercato occidentale. E molta curiosità ha destato l’entrata nel mercato di Kodak, con un device

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Sono, però, le categorie più “trendy” quelle da cui il mercato si aspetta maggiori percentuali di crescita e il CES ha dedicato addirittura un area, “Unmmaned systems” al settore. Parrot, l’azienda che ha maggior-

mente puntato sui droni e che è riuscita a farli diventare mainstream, anche con device piccoli e divertenti che non hanno altro scopo che l’intrattenimento, è arrivata in forze al CES, guidata dal ceo Hen-

ry Seydoux, per proporre le sue nuove macchine, sempre più orientate al mercato familiare, così come i droni professionali più avanzati. La concorrenza, però, non è stata ferma e così, nel Nevada, è spuntato Zano, un

L’Italia sul tetto dell’innovazione

che offre possibilità inedite nel campo della stampa e della condivisione di contenuti. Ma non sono tanto gli smartphone a creare curiosità quanto gli smartwatch, visto l’ormai prossimo arrivo dell’atteso prodotto di Apple. Molte aziende hanno scelto il palcoscenico del CES per anticipare la presentazione di Cupertino. Così è stato possibile vedere lo smartwatch firma-

alcune big della industry, come apple, non erano presenti alla manifestazione, mentre altre, come microsoft, hanno scelto un profilo più basso

to Goldkey, che funziona in maniera completamente autonoma dallo smartphone, e soprattutto si è visto cosa ha in serbo Intel. Il produttore di chip sta lavorando da tempo con Fossil e Tag Heuer per produrre orologi intelligenti che, quindi, potranno avvantaggiarsi del know how delle due aziende. Le categorie più trendy

Un prodotto italiano dell’azienda lombarda Easydom ha vinto uno dei più ambiti premi per la tecnologia, il CES Innovation Awards Honoree nella categoria Software e Mobile Apps, nel più grande show internazionale sull’elettronica che si è tenuto a Las Vegas dal 6 al 9 gennaio. Il premio è stato assegnato nella categoria Software e Mobile Apps per il software Easydom Next, studiato per la domotica. I prodotti che rientrano in questo programma rappresentano prodotti tecnologici all’avanguardia nel design e nel campo della tecnologia tra 28 categorie e sono giudicati da una giuria di designer, ingegneri internazionali. Easydom Next è un software ideato per la domotica che permette di gestire i sistemi di automazione casalinga e smart home da un’unica e intuitiva interfaccia. Easydom Next è disponibile su ogni piattaforma, dagli smartphone (iPhone, Windows Phone e Android) alle smart tv. «La decisione di creare il progetto Easydom e di portare avanti questa ambiziosa idea - spiega Sergio Tucci, presidente di Easydom - nasce dalla voglia di realizzare un sogno, quello di animare la casa con una tecnologia semplice e accessibile a tutti, che possa migliorare la vita di tutti noi. Portare la tecnologia italiana negli Stati Uniti ed ottenere questo premio è una grande soddisfazione e dimostra come l’imprenditoria italiana è sempre un passo avanti ed apprezzata in tutto il mondo». Il progetto Easydom nasce nel 2003 e nel 2005 il marchio diventa partner Microsoft per la Home Automation. Grazie a questa collaborazione e all’utilizzo delle migliori tecnologie e piattaforme Microsoft, Easydom punta a realizzare soluzioni di domotica e smart home estremamente flessibili, di facile utilizzo e capaci di creare il miglior comfort abitativo, con particolare attenzione al risparmio energetico, alla sicurezza e alla sostenibilità ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015


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quadricottero prodotto in Inghilterra, nato da un progetto Kickstarter, che promette di essere il più piccolo, con dimensioni tali da stare in una mano, e il più versatile, in grado di videoregistrare in alta definizione. GoPro, uno dei leader nel settore delle videocamere action, ha sviluppato una presentazione molto particolare in collaborazione con altre aziende, come il drone Air Dog, dotato appunto di una GoPro. E poi c’erano i robot: molti quelli casalinghi che svolgono compiti limitati ma precisi, come quelli da pulizia o quelli da cucina, nicchie di mercato dove gli assistenti robotici si sono in parte affermati, e alcuni sorprendenti, come il francese Keeker, che si trasforma in un proiettore per film, o il giapponese Doog, che serve come assistente durante le visite ai centri commerciali. Tutte le cose connesse Si parla sempre di più, intanto, di “Internet of things” e anche questo è risaltato fra i temi dominanti al CES. Che il mercato sia maturo per un’invasione di massa delle nostre case è tutto da verificare, certo è che le novità proposte a Las Vegas sono tante. Alcune davvero molto curiose, come Blossom, un sistema di irrigazione del giardino che decide autonomamente quando accender-

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alcune delle novità proposte a las vegas risultano molto curiose, come blossom, un sistema di irrigazione del giardino che può decidere autonomamente quando accelerarsi a seconda delle previsioni del tempo

si a seconda delle previsioni del tempo, altre più semplici, come le lampade in grado di aumentare la loro luminosità a seconda delle ore del giorno, o con funzioni ulteriori, come quelle della linea Hue di Philips o quelle create da Stack. Il termostato intelligente Nest ha avuto un buon successo negli scorsi anni - e dovrebbe arrivare in Italia nei prossimi mesi e molte sono le aziende che hanno presentato prodotti legati a questo ecosistema casalingo, come Whirl-

pool con il suo Smart Front Load Washer and Dryer, lavatrice e asciugatrice di punta dell’azienda americana, compatibile con Nest. Ma grande attesa c’era anche per i primi prodotti pensati per l’Home Kit di Apple. In funzione di miglioramento delle fruibilità casalinghe ecco, poi, una nuova ondata di televisori, mercato che avrebbe bisogno di un vero e proprio scossone per ripartire ma che, per adesso, non essendoci una programmazione sufficiente in altissima

definizione, si deve accontentare di miglioramenti marginali. Come i televisori Quantum Dot, che offrono colori maggiormente accurati, proposti da LG e Sony. Molto più interessante il terreno dell’interattività. La novità più clamorosa è arrivata ancora da Samsung, con un modello di tv che può far girare videogame della Playstation3 senza bisogno di console, attraverso un accordo con il servizio streaming di Sony “Ps Now”. E sempre Samsung ha presentato i nuovi smart tv con il sistema operativo Tizen, basato su Linux, per aprire maggiormente allo sviluppo di nuove app. LG e Sony, dunque, hanno disvelato le loro prime tv 8K, ennesima accelerazione sul fronte televisivo. Ovviamente, non è chiaro a cosa potrà davvero servire ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015



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COVER STORY so pannello Lcd vanta una zona posteriore che è, a tutti gli effetti, retro del televisore. Questa piccola rivoluzione si deve a una nuova progettazione, costruzione e materiali compositi in alluminio. La disponibilità della linea è prevista inizialmente in Cina, poi, entro fine anno, sarà ampliata al resto del mondo con televisori da 49 a 65 pollici. Dentro il futuro, ma con gli occhiali A Las Vegas, anche gli occhiali per la realtà aumen-

l’8K (4320p), dato che latitano persino i contenuti 4K (2160p), ma in ogni caso la corsa all’altissima risoluzione è un ottimo strumento marketing, ben più potente del 3D che si è dimostrato poco efficace come volano per le vendite. L’unica certezza è che il 2015 sarà l’anno delle grandi dimensioni: le stime indicano un 55% di vendite legato a modelli 40 pollici o superiori. Proseguendo con le novità, hanno trovato spazio a Las Vegas i nuovi LG Art Slim da 55 e 65 pollici, rispettivamente con 7,5 e 8,2 millimetri di spessore. Notevole anche la riduzione di peso rispetto ai prodotti convenzionali: circa il 25% in meno considerati i 10,4 chilogrammi del più piccolo e i 16,2 del più grande. In pratica, lo stes-

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all’evento non poteva certo mancare un’azienda come sony, che quest’anno ha svelato un dispositivo che si monta alla bisogna su un paio di occhiali del tutto normali, arricchendoli con un display multimediale oled a colori

tata, sono stati uno degli argomenti principali. La fiera dell’elettronica di consumo ha messo in mostra alcuni rivali dei Google Glass, il dispositivo dell’azienda di Mountain View la cui vendita non è ancora stata aperta al grande pubblico. Tra questi, gli SmartEyeglass Attach! di Sony, una nuova proposta di Vuzik e il debutto nel mercato consumer del californiano Osterhout Design Group, finora specializzato in occhialini per il settore militare. In particolare, il

prodotto di Odg si presenta con un processore Qualcomm Snapdragon 805 - lo stesso del Galaxy Note 4 di Samsung -, wifi, bluetooth, sistema di navigazione satellitare e sensori per capire dove l’utente sta guardando. Il sistema operativo è una versione modificata di Android. Contrariamente ai Google Glass, hanno un aspetto simmetrico e quindi riescono a passare più inosservati. Inoltre, avranno un listino sotto i mille dollari, a fronte dei 1.500 necessari per i Google Glass. A Las Vegas era presente anche l’azienda Vuzik, che ha promesso un nuovo paio di smart glass più leggero e confortevole, mentre Epson, che ha realizzato gli occhialini Moverio, destinati al mercato professionale, ha mostrato nuove applicazioni consumer, in primis giochi, per il suo prodotto. Infine, non poteva mancare Sony, quest’anno ha svelato un dispositivo che si monta al bisogno su un paio di normalissimi occhiali arricchendoli con uno schermo. Il sistema funziona con un display Oled a colori in grado di mostrare informazioni e immagini a chi lo indossa, ma abbastanza piccolo da lasciare libero il campo visivo. Il resto, dalla batteria al processore ai sensori, è alloggiato sulle stanghette.

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Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono:siano essi notizie, informazioni, intrattenimento.Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, 328.000 utenti unici/mese – Fonte Audiweb View, media ultimi 3 mesi


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COM PANY

La piattaforma si rivolge ai consumatori e agli operatori professionali e sarà lanciata a marzo

Si chiama “Created in Italy”, sfida diretta di Intesa San Paolo ai giganti ecommerce

di Matteo Dedè

La denominazione risuona senz’altro suggestiva: Created in Italia. Si tratta dell’ampio progetto di ecommerce allo studio di Intesa Sanpaolo che porterà il gruppo a competere sul terreno di giganti delle vendite online come Amazon ed eBay. La piattaforma, che si rivolge tanto ai consumatori quanto agli operatori professionali, sarà presentata a breve e lanciata a marzo e nasce allo scopo di agevolare le piccole e grandi aziende italiane del cibo, della moda, del turismo e del design a vendere prodotti e servizi online, tanto nel mercato domestico quanto in quello europeo e asiatico (anche in vista dell’Expo). Il fenomeno è stato ampiamente affrontato nel corso del convegno “Dall’ECommerce all’E-Business: prospettive, possibilità e piattaforme delle nuove frontiere nel business”, organizzato da Class Editori lo scorso 16 dicembre a Milano presso l’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia. Stefano Barrese, direttore sales and marketing

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Nasce allo scopo di agevolare le piccole e grandi aziende italiane del cibo, della moda, del turismo e del design a vendere prodotti e servizi online nel mercato domestico, in quello europeo e asiatico. anche in vista dell’Expo

della Banca dei Territori, spiega come sta cambiando l’approccio al cliente e quali saranno le prossime mosse della banca in merito alla multicanalità e al lancio di Banca 5, la divisione, appena riorganizzata, cui fanno capo i bisogni essenziali della clientela retail, dalle carte ai mutui e ai prestiti. «Dal nostro punto di vista - esordisce - l’ecommerce è una via per attrarre nuovi clienti, ma soprattutto per servire in modo più completo le imprese già clienti di Intesa Sanpaolo offrendo loro nuovi servizi e prodotti in una logica di cross-selling. Dal punto di vista delle imprese, invece, il portale rappresenta un motore propulsivo per far crescere i ricavi: in Italia soltanto il 10% delle pmi vende online, numero decisamente troppo basso. Inoltre la quota di fatturato delle nostre imprese derivante dalle vendite in rete è appena del 6%, mentre in Europa la media si attesta al 15%». Ma quali sono gli obiettivi numerici di Created in Italia e a quanti clienti si rivolge? «Contiamo circa un milione di aziende clienti - dice ancora Barrese -, comprese quelle dello small business, 120 mila gruppi soltanto nella Banca dei Territori, quelli con un fatturato fino a 350 milioni. Sono convinto che una buona fetta di questi clienti

aderirà al portale. I consumatori potranno ottenere informazioni sulle imprese in vetrina e acquistarne prodotti e servizi. Un’opportunità di visibilità diretta dell’azienda e non solo della sua offerta. E stiamo mettendo a punto anche un sistema di consegna del cibo fresco, operazione delicata per temi connessi soprattutto alla logistica e alla rapidità di delivery. Amazon, per esempio, sta tentando soltanto oggi di fare il suo ingresso in questo segmento. Ecco, noi dobbiamo cercare di prendere spunto da big della tecnologia, come Google e Amazon, perché sono stati in grado di mettere a punto un ottimo sistema di servizio alla clientela e un’invidiabile user experience. La principale preoccupazione di una banca oggi dev’essere la relazione con la clientela e perciò dobbiamo ispirarci a chi ha fatto della relazione un’arma vincente. Detto questo, c’è differenza tra una banca e un supermercato. In ogni caso, io credo che sia molto più semplice per una banca fare ecommerce che per un colosso tecnologico fare banca, vi-

sto che il mercato bancario è estremamente regolamentato. Ed è anche vero che noi prenderemo numerosi spunti dagli esperti del mestiere, ma non diventeremo mai un supermercato». Nel frattempo, l’istituto guarda anche in altre direzioni: «Siamo entrati con forza nel mondo dell’auto, anche grazie all’accordo recentemente siglato con Fca, del turismo, del tempo libero, e ora pensiamo anche alla moda - ricorda Barrese -. L’ultimo progetto realizzato in ordine di tempo è la virata all’interno del mercato immobiliare. Per completare il ciclo dei bisogni dei clienti relativi alla casa abbiamo creato una società che gestirà direttamente, attraverso le fliali, le compravendite di immobili. Ma continueremo a cercare opportunità di business in altri ambiti. Sul fronte commerciale abbiamo completato il piano multicanalità integrando le piattaforme mobile e di internet banking con quelle delle filiali. E sta per partire il nuovo modello di servizio che prevede 3.700 filiali, organizzate per aree: retail, personal e imprese».

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ME DIA

Oggi è il terzo editore televisivo con il 6% di share nel 2014 e l’8% in più sull’anno prima

Discovery Italia: tanti nuovi record e un portfolio sempre più completo

Real Time si conferma ottavo canale nazionale con l’1,6% di share, DMax cresce ancora di otto punti percentuali sul 2013 e con l’1,4% di share è ora al nono posto tra i canali nazionali, mentre Giallo va sempre più su: +5% e quinto in graduatoria per il tempo medio di permanenza Crescita costante, nuovi record d’ascolto, allargamento a nuove aree tematiche e sempre più produzioni originali: è il 2014 di Discovery Italia che nell’anno appena trascorso si conferma terzo editore nazionale per share con un dato complessivo del 6% in crescita dell’8% rispetto al 2013 - che sale al 7,8% sul target commerciale 15-

54 anni (+7% vs 2013). Un portfolio sempre più completo, arricchito di recente con il prestigioso brand Eurosport, che genera ogni giorno un ascolto di oltre 612 mila spettatori e raggiunge più di 44 milioni di contatti complessivi al mese. Una crescita sostenuta dalle straordinarie performance di ogni area tematica - con la confer-

ma di Real Time e DMax, rispettivamente come ottavo e nono e canale nazionale per share - e da tutti i canali distribuiti sulle diverse piattaforme: digitale terrestre free (Real Time, DMax, Giallo, Focus, K2 e Frisbee), pay tv su Sky (Discovery Channel/+1 e in HD, Discovery Science, Discovery Travel&Living, Animal Planet, Eurosport,

al centro cristina parodi, mattatrice del food talent “bake off italia”

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Eurosport2) e digitale terrestre pay su Mediaset Premium (Discovery World, Eurosport, Eurosport2). Un portfolio che durante le recenti feste natalizie (dal 22 dicembre al 4 gennaio) ha registrato un vero e proprio “boom” con una media di 746 mila spettatori e il 6,7% share, in crescita del +12% rispetto allo stesso periodo dello scor-

so anno. Un 2014 da ricordare anche per l’impegno sempre crescente nelle produzioni locali (+40% rispetto all’anno precedente), l’arrivo del day time di “Amici di Maria De Filippi” su Real Time, il debutto nello sport su DMax con il prestigioso RBS 6 Nazioni di rugby e la consacrazione dell’Italia all’interno del gruppo, con la creazione della regione Discovery Networks Southern Europe e la scelta di Milano come quartier generale. E per una tv che colleziona successi, c’è un’area digital e social che raggiunge performance straordina-

rie: quasi 2 milioni di fan su Facebook per Real Time e oltre 214.000 follower su Twitter (+37% vs 2013), oltre un milione di fan per la pagina Facebook di DMax e oltre 115.000 follower (+28% vs 2013). In più, cinque web series prodotte nel 2014, in esclusiva per i visitatori di Realtimetv.it e Dmax.it. Dunque, per il terzo anno di seguito, Real Time si aggiudica la leadership dei canali nativi digitali e con l’1,6% di share nelle 24 ore si attesta ottavo canale nazionale. Con una share che sale al 3,3% sulle donne tra 15 e 54 anni diventa settimo

la conduttrice maria de filippi

sul target. Tra i programmi più visti del prime time spicca la seconda edizione di “Bake Off Italia”: media di 917 mila telespettatori e il 3,5% di share, che supera il 6% sul target donne 15-54 anni. L’ultima puntata ha appassionato 1,5 milioni di telespettatori con il 5,6% di share, risultando il programma più visto di sempre, ad oggi, sul digitale terrestre. Inoltre, la sesta stagione di “Il nostro piccolo grande amore” ha avuto una media di 858 mila telespettatori con il 5,04% di share (9,5% sul target donne tra 20 e 49 anni). E tra i programmi più visti del day time c’è senz’altro “Amici di Maria De Filippi”, programma più visto del day time: media di 615 mila telespettatori e il 3,6% di share (5,9% sul target donne 2049 anni). DMax, intanto, scala velocemente la classifica dei canali più visti e con l’1,4% di share sulle 24 ore si assicura la nona posizione tra i canali nazionali (solo dopo Real Time), con una crescita dell’8% rispetto al 2013. Sul suo target di riferimento (uomini tra 20 e 49 anni) sale al 3,4% di share con una crescita del 10% rispetto al 2013 e attestandosi come sesto canale nazionale sul target. Tra i programmi più visti del prime time ecco la terza stagione

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L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.

Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione

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Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012


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ME DIA nel 2014 il rugby ha debuttato su dmax con il rbs 6 nazioni; nella foto sotto, l’illusionista dynamo, giunto alla terza stagione di successo con il suo “dynamo: magie impossibili”

Gxt, fine delle trasmissioni

Fine delle trasmissioni per Gxt, il canale satellitare acquisito nel 2012 da Discovery Italia insieme a Giallo, Focus, K2 e Frisbee, rilevati da Switchover Media per 105,6 milioni di euro. Il 31 dicembre 2014 è scaduto il contratto di distribuzione con Sky e a Discovery hanno deciso di non proseguire nemmeno sul digitale terrestre, dove il gruppo ha sullo stesso target un canale fortissimo come DMax. Non sembra escluso - come descrivono le cronache già diffuse - che alcuni contenuti vengano riversati nei palinsesti di altri canali del gruppo guidato da Marinella Soldi, presidente e amministratore delegato di Discovery Networks Southern Europe. Gruppo che, in ogni caso, nel 2014 si è confermato terzo editore nazionale per share con un dato complessivo del 6%, in crescita dell’8% rispetto al 2013 - che sale al 7,8% sul target commerciale 15-54 anni (+7% sul 2013). Un portfolio arricchito di recente con il prestigioso brand Eurosport, che genera ogni giorno un ascolto di oltre 612.000 spettatori e raggiunge più di 44 milioni di contatti complessivi al mese.

di “Dynamo: magie impossibili”, con una media di 693 mila telespettatori e il 2,3% di share (4,2% target uomini 20-49 anni), e “I re della griglia”, primo talent del canale con Chef Rubio nei panni di giudice: media di 401 mila telespettatori e l’1,4% di share (3,1% target uomini 20-49 anni). Tra i programmi più visti del day-time c’è “Il banco dei pugni”, che registra una media di 518 mila telespettatori con l’1,9% di share (3,9% target uomini 20-49 anni). Da segnalare anche il successo del primo evento live trasmesso dal canale, l’RBS 6 Nazioni. I match della Nazionale di rugby sono stati seguiti da un ascolto medio pari a 565 mila telespettatori con

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il 3,5% di share. Ma anche Giallo regala soddisfazioni e chiude il 2014 con segno positivo: 87 mila telespettatori nel minuto medio

e lo 0,8% di share, assicurando una crescita del 5% rispetto al 2013. Giallo è il quinto canale nazionale per tempo medio

di permanenza (57 minuti in media al giorno) e in day time, la serie “Bones” è il titolo più gettonato, con una media di 253 mila spettatori e l’1,07% di share. In prime time, ottimo risultato per la prima stagione della serie in esclusi-

va “Broadchurch” con una media di 345 mila telespettatori e l’1,2% di share. Per quanto riguarda Focus, con una media di 76 mila telespettatori e lo 0,74% di share, registra una crescita del 40%, ottimizzando sul target uomini 25-54 anni

con una share pari all’1,4% e risultando come undicesimo canale nazionale più visto da questo target. In prime time, tra i titoli più visti c’è “Alieni: Incontri Ravvicinati” con 265 mila ascoltatori e con un picco di ben 401 mila spetta-

ecco una delle clamorose performance che hanno dato fama all’illusionista dynamo

tori (miglior risultato per Focus). E ancora, nel 2014 Discovery Italia, ha confermato la terza posizione nella classifica degli editori kids con il 7,1% di share sul target bambini 4-14 anni. Ascolti trainati da K2 che ha chiuso il 2014 con una media di 41 mila telespettatori (4,5% di share sui bambini tra 4 e 14 anni, +1% rispetto al 2013), stabile in quinta posizione nella classifica dei kids. K2 si conferma il secondo canale kids più visto dal proprio target di riferimento (maschi 6-12 anni) con il 7,5% di share. Record d’ascolto per il cortometraggio “Le follie di Madagascar” che il 23 dicembre scorso ha totalizzato 473 mila telespettatori sul totale individui (miglior risultato di sempre). Infine, i Canali Discovery dell’Area 400 hanno totalizzato una share dell’1,4% sul pubblico degli abbonati Sky (+1% rispetto al 2013). Il flagship Discovery Channel (con il +1 e in HD) chiude il 2014 con una media dello 0,9% di share sul pubblico pay, confermandosi ancora una volta leader dell’aria Doc & Lifestyle di Sky. Il canale ha capitalizzato, ottenendo una crescita di due punti percentuali anno su anno. E tra i titoli di maggiore successo spicca la quarta stagione di “La febbre dell’oro”.

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SC N RIO

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Secondo le rilevazioni dell’Istat, a dicembre l’indice è calato, passando dai 100,2 punti di novembre a quota 99,7

Natale non è bastato: resta bassa la fiducia dei consumatori italiani

Il peggioramento riguarda sia la componente economica sia quella personale. c’è però anche qualche nota positiva da segnalare per l’anno appena iniziato e forse si incomincia a intravedere una pallida luce in fondo al tunnel della recessione di David Lucchi

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Il periodo natalizio non rinfranca l’umore dei consumatori italiani: secondo le rilevazioni dell’Istat, infatti, a dicembre l’indice che misura la fiducia dei consumatori è calato passando dai 100,2 punti di novembre a quota 99,7. La “quota 100” fa riferimento alla situazione del 2005. L’Istituto di Statistica segnala che il peggioramento riguarda sia la componente economica sia

quella personale, i cui indici diminuiscono rispettivamente a 103,2 da 103,9 e a 98,0 da 99,1. L’indice riferito al clima corrente si riduce a 97,2 da 99,0, quello relativo al clima futuro aumenta lievemente passando a 101,8 da 101,7. Posti di fronte alle domande su quale sia e cosa ci si possa attendere riguardo alla situazione economica italiana, le risposte dei cittadini indicano un peggioramen-

to: per i giudizi correnti si passa a -108 da -105, per le attese a -15 da -13. Quanto alla tendenza della disoccupazione, il saldo diminuisce a 48 da 53. I giudizi sulla situazione economica della famiglia migliorano (a -56 da -57, il saldo); per le attese, invece, il saldo scende a -19 da

-16. I giudizi sul bilancio familiare migliorano (a -17 da -18). Gli italiani vedono più scuro anche sulla opportunità attuale di risparmio che diminuisce a 114 da 115, mentre per il futuro i consumatori si attendono miglioramenti (a -53 da -55 il saldo). Le valutazioni sull’opportunità di acquisto di beni durevoli mostrano un peggioramento: il saldo passa a -89 da -79. Infine, i saldi che esprimono i giudizi e le attese circa la dinamica dei prezzi al consumo passano a -5 da -8 e a -18 da -19. A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-Ovest, diminuisce nel Nord-Est e al Centro, è stazionario nel Mezzogiorno. Intanto, c’è anche qualche segnale positivo da segnalare per l’anno appena iniziato e si incomincia a intravedere una pallida luce in fondo al tunnel della recessione. I redditi delle famiglie sono in leggero aumento e così pure i consumi. Il calo dell’inflazione e del prezzo dei p e t ro l i o danno

più potere d’acquisto. Certo, non son tutte rose e fiori: la disoccupazione salirà, una piena ripresa non c’è stata e non ci sarà nemmeno nel 2015. Ma ci sono buone probabilità che la tendenza verso la crescita, iniziata timidamente nel 2014, si rafforzi nel corso del nuovo anno. A fare queste previsioni è la Coop, la più grande catena di distribuzione italiana, che all’indomani delle festività ha desunto i dati sul 2015 dal “Rapporto Consumi e distribuzione”, redatto in collaborazione con Ref Ricerche e Nielsen, ora in versione completa e in volume cartaceo dopo l’anteprima digitale dello scorso settembre. Consumi con il segno “più”: sara davvero così? Il 2015 è l’ottavo anno dall’inizio della crisi e presenta più opportunità che rischi; se il 2014 si chiude con una flessione del Pil

quantificabile in un -0,4%, l’anno alle porte si apre su uno scenario di cauto ottimismo. Secondo il rapporto Coop, la variazione positiva del Pil (+0,5%), spinta anche dalle esportazioni, risulta ancora frenata dal contributo pressoché nullo degli investimenti e dalla spesa pubblica tuttora in contrazione. Giocano a favore di questa possibile inversione di tendenza una politica del bilancio pubblico dopo anni un po’ meno restrittiva e soprattutto la discesa dell’inflazione e il conseguente incremento del potere d’acquisto delle famiglie, dovuto soprattutto alla recente contrazione del prezzo del petrolio. La cinghia tenuta stretta a lungo inizia, dunque, ad allentarsi, seppur di poco e, trainati da una lieve ripresa dei redditi delle famiglie nel 2015, secondo le previsioni di Coop dovrebbero tornare finalmente positivi anche i consumi, che con una minima variazione positiva stimabile in un +0,7%, farebbero comunque segnare il miglior risultato degli ultimi cinque anni. Che sollievo... beni durevoli in live crescita «Non c’è da gridare al miracolo - spiega Albino Russo, responsabile dell’Uf-

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SC N RIO

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ficio Studi Economici di Ancc-Coop che cura il rapporto annuale “Consumi e distribuzione” - perché continuano a gravare sulle famiglie preoccupazioni di non poco conto, a partire dal dramma disoccupazione (reale o temuta), che ferisce le propensioni agli acquisti». E’ anche vero che alcune spese sono giudicate non più procrastinabili: spicca perciò il recupero dei beni durevoli rimandati sine die e il cui rinnovo è diventato impellente (è il caso dei grandi elettrodomestici +1,2%, ma anche l’auto +2,5%). Prosegue, inoltre, il trend favorevole dei prodotti legati alla connettività mobile (smartphone, tablet ed altri wearable device), anche se il vero vincitore sarà, ancora nel 2015 e negli anni a venire, il mondo dell’online: l’ecommerce ha fatto segnare nella stagione natalizia una crescita stimabile in quasi il 30% e dai 14 miliardi del 2014 è atteso triplicare nel prossimo quinquennio oltre quota 40 miliardi annui. Alimentare in calo In fondo alla classifica dei consumi restano i carburanti (ancora in contrazione nel 2015 del -2,0%), l’abbigliamento e l’alimentare. La spesa degli italiani per il cibo tra il 2006 e il 2014 è purtroppo arretrata

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le vendite complessive, nei negozi al dettaglio della moderna distribuzione, quest’anno hanno fatto segnare una battuta d’arresto dell’1% rispetto ai risultati conseguiti durante le festività dello scorso anno

di ben 12 punti percentuali e proiettandosi verso il 2016 le cose non sembrano affatto migliorare: i consumi risultano in termini reali ancora inferiori di quasi 20 miliardi rispetto ai livelli di dieci anni prima. Nel 2015 si rafforzeranno gli stili alimentari emergenti: le diete bio, veg, gluten free e per le intolleranze alimentari faranno comunque segnare incrementi a due cifre. Nell’alimentare gli italiani in questo clima di austerità hanno maturato una eccezionale capacità di innovazione che con-

sente loro di rivoluzionare il carrello della spesa e di difendere il proprio livello di consumi pur continunando a risparmiare. Essi si giovano di un mercato retail sempre più ricco di opportunità dove al fianco della Gdo si riqualificano gli operatori tradizionali, si affermano soprattutto i nuovi specializzati (chimico, bio, surgelati, specialties alimentari) e crescono le nuove forme di approvvigionamento no-store (autoproduzione, gruppi d’acquisto, vendita diretta, ecommerce, ecc.).

Male le vendite della Gdo a Natale Anche per queste ragioni le vendite della Gdo (Grande distribuzione organizzata) hanno fatto segnare a Natale un’ulteriore battuta d’arresto (riduzione superiore ai 2 punti percentuali in dicembre) e chiudono l’anno con una variazione negativa intorno all’1%. Per la Gdo si chiude uno degli anni peggiori in termini di fatturato ma le previsioni 2015 sembrano segnare una lieve inversione di tendenza (+0,4%) che privilegerà sopratut-

to i freschi, i punti vendita di dimensioni mediograndi e ancora una volta i discount. «Il recupero del reddito disponibile reale a disposizione delle famiglie è il dato significativo su cui si chiude il 2014 e si apre il 2015 - conclude Russo - ed è frutto di diverse azioni: sicuramente la politica fiscale meno restrittiva varata dal governo (il bonus fiscale, la possibilità di trattenere in busta paga l’accantonamento di fine rapporto), ma anche gli effetti della minore inflazione e il crollo del prez-

zo del petrolio. E’ altrettanto significativo, però, che a fronte di un aumento dei redditi reali non si registri un più robusto aumento dei consumi. L’Italia è un paese vecchio e immobile, che potrà tornare a guardare con fiducia al futuro solamente quando i redditi e la ricchezza smetteranno di essere ostaggio di quanti non trovano motivo di spenderli e potranno invece essere utili ai progetti di vita delle nuove generazioni, fin qui frustrate da questa lunghissima e paurosa recessione».

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Dall’Ice Bucket Challenge alla fallita fusione Publicis-Omnicom, ecco le notizie da ricordare

Global media: 12 fatti memorabili del 2014 È stato un anno pieno di eventi importanti nel mondo di media e marketing e, come da tradizione, è arrivato il momento di fare una lista dei “momenti indimenticabili”. E poi, via a un’altra stagione È stato un anno ricco di eventi per l’industria dei media e del marketing: abbiamo seguito, e magari partecipato, alle frenetiche discussioni su Twitter riguardanti l’epocale e drammatica semifinale tra Brasile e Germania durante la Coppa del Mondo Fifa; assistito con curiosità alla versione di Mark Zuckerberg dell’Ice Bucket Challenge, eventi entrambi che mettono in luce l’importanza del ruolo dei social media nel 2014. Mentre sul lato delle aziende, la nostra attenzione è stata catturata dall’emergere sempre più forte del programmatic in tutto il mercato occidentale e da alcuni eventi eclatanti, su tutti la fallita fusione tra i giganti Publicis e Omnicom. Quando un anno si conclude e ci si affaccia verso la nuova dozzina di mesi di quello nuovo è tradizione, e forse necessità intrinseca della nostra costruzione della memoria, cercare di fare un po’ d’ordine e stabilire con liste e classifiche quali sono stati i “momenti indimenticabili”. E secondo l’autorevole M&M Global sono esattamente dodici gli eventi successi nel 2014 che hanno “sconvolto” il mondo dei media. Una sequenza che qui vi ripresentiamo dato che, seppure fornisca naturalmente uno sguardo più focalizzato sui Big del settore e su ciò che accade oltreoceano, riassume in maniera efficace un anno ricco di cambiamenti e avvenimenti.

Il cambio ai vertici in casa Microsoft Nel mese di febbraio il gigante tecnologico annunciò, inaspettatamente, che il suo chief executive Steve Ballmer sarebbe stato sostituito dal meno quotato head of cloud and enterprise, Satya Nadella. Il manager era entrato a

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far parte della famiglia di Microsoft nel 1992, ricoprendo durante la sua carriera ruoli di leadership in varie aree, come i servizi di cloud, server software, internet research e business application. Nei trentanove anni di vita dell’azienda, Nadella è soltanto la terza persona che ricopre il ruolo di ceo, una scelta che, sebbene abbia avuto alcune critiche, era stata così commentata da Bill Gates a pochi giorni dall’annuncio: «In questa fase di importanti cambiamenti, non c’è persona migliore che Satya Nadella per guidare Microsoft». D’altra parte, secondo lo stesso Ballmer, parte integrante del suo piano di pensionamento è concentrarsi a tempo pieno sulla sua squadra di basket, i Los Angeles Clippers.

di Valentina Lunardi

Un 2014 da ricordare per il mondo delle telecomunicazioni: in luglio Netflix ha sottoscritto un accordo che lo collega in maniera diretta al network di AT&T per migliorare le performance di streaming, mentre Telefonica, come si vedrà in un altro momento “shock”, ha sorpreso tutti in ottobre con una mossa a sorpresa a favore di Havas. Ma non è finita qui: in aprile Mec, agenzia media di GroupM, è divenuta partner media globale di Vodafone, aggiudicandosi la gestione di un budget pari a circa un miliardo di dollari.

La fallita fusione tra Publicis e Omnicom Rivedendo ciò che è accaduto, tutto sembra appartenere al mondo delle possibilità irrealizzabili o delle ipotesi non avverabili. John Wren e Maurice Levy, ceo rispettivamente dei giganti dell’advertising Omnicom e Publicis Groupe, erano rimasti di stucco a maggio, quando emerse che il previsto piano di fusione, del valore di 35 miliardi di dollari, non avrebbe potuto realizzarsi a causa di una serie di dispute finanziarie. Il progetto di fusione risaliva all’anno precedente e aveva il chiaro obiettivo di detronizzare Wpp dal ruolo di più vasto network pubblicitario del mondo. Al contrario, invece, entrambi i gruppi hanno perso miliardi di sterline, oltre che importanti clienti: come è già stato ricordato, Vodafone ha preferito chiudere il proprio contratto globale di pubblicità e media buying con una controllata proprio del gruppo Wpp, mentre si annoverano tra le importanti società trasferite Marks&Spencer e GSK. Solo in novembre Publicis ha presentato un nuovo piano strategico quadriennale, mirato a superare i deludenti risultati di crescita del 2014.

Le spese folli di Facebook È stato sicuramente un anno intenso per il social network di Menlo Park, che sembra fortemente intenzionato a rivoluzionare la propria offerta, al di là del suo core business. Agli inizi del mese di marzo risale l’acquisizione della piattaforma di advertising measurement Atlas, precedentemente di Microsoft, a cui è seguito, nel corso dello stesso mese, l’acquisto per due miliardi di dollari della società di realtà virtuale di gioco Oculus VR. Quest’ultima, che dovrebbe diventare disponibile al pubblico proprio nel corso di quest’anno, «offre la possibilità di creare la piattaforma più social di sempre, cambiando per sempre il modo in cui lavoriamo, giochiamo e comunichiamo», aveva commentato entusiasticamente Mark Zuckerberg, che in ottobre ha messo a segno un altro importante acquisto: WhatsApp, la famosa applicazione di messaggistica, per ben 22 miliardi di dollari. E intanto, a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno, è già arrivata una nuova acquisizione: questa volta entra a far parte della “famiglia” Facebook Wit. ai, piattaforma creata soltanto un anno e mezzo prima e dedicata soprattutto alla lavorazione di un sistema di riconoscimento del linguaggio naturale.

Un’acquisizione d’oro: un miliardo di dollari di account Vodafone nelle mani della cetrale media GroupM

Google e il “diritto all’oblio”

Nadella? Nessuno meglio di lui. Parola di bill gates nella foto a sinistra satya nadella, che a febbraio 2014 ha sostituito del tutto inaspettatamente il ceo di microsoft steve ballmer. NAdella, prima della nomina, era head of cloud and enterprise della’azienda

La privacy è stata uno dei temi più caldi dell’anno. Una questione che, naturalmente, non potevano esimersi dall’affrontare i big del settore. A maggio il gigante Usa dei motori di ricerca, che processa, nella sola Europa, il 90% di tutte le ricerche sul web, ha lanciato una webpage che permetterebbe ai cittadini europei di ricercare alcuni collegamenti a informazioni personali e di poterne chiedere la rimozione. La mossa di Google è avvenuta a seguito di una sentenza della corte europea che ha stabilito il cosiddetto “diritto all’oblio”. Il dibattito resta aperto, a fine dicembre nel suo Transparency Report l’azienda di Mountain View ha reso noti i risultati dell’attività da maggio scorso: in sette mesi Google ha accolto positivamente le richieste nel 40% dei casi. ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015


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LINK te l’azienda fondata da Jack Ma è stata una delle protagoniste dell’anno. Nel mese di settembre il sito cinese di ecommerce aveva stabilito a 68 dollari ciascuna il prezzo delle proprie azioni per l’apertura della sua offerta pubblica. Ma nel giorno del debutto a Wall Street la richiesta di titoli da parte dei risparmiatori ha superato ogni previsione, permettendo ad Alibaba di raccogliere, tramite l’offerta iniziale, 21,77 miliardi di dollari. Che sono saliti a 25 miliardi di dollari, includendo il possibile esercizio delle opzioni, cifra che ha fatto stabilire il record dell’Ipo più alto della storia. In novembre, la compagnia cinese ha confermato il proprio trend positivo, affermando di aver raggiunto la quota di 9 miliardi di dollari di vendite nel “Single’s Day”.

Google e Facebook. A novembre è stato invece il programmatic video space a vedere in azione gli interessi dell’azienda, che ha acquisito per 640 milioni di dollari BrightRoll, un acquisto che ha reso Yahoo la piattaforma di video advertising più vasta degli Stati Uniti.

La sfida social alla Sla

Il match sportivo più discusso di tutti i tempi (su Twitter) Alla fine tanto rumore per nulla: il tentativo di Kim Kardashian di “break the internet”, attuato dalle pagine del Paper Magazine era già stato superato dalla FIFA World Cup brasiliana. E non grazie all’attesissima partita conclusiva, ma alla semifinale che ha visto un inaspettato 7-1 messo a segno da una travolgente Germania ai danni di un Brasile pallida ombra di se stesso. Una partita che resterà negli annali sportivi, ma anche dei social media: al match sono stati dedicati 35,6 milioni di tweet, un numero da record che ne fa l’evento sportivo più discusso di sempre.

Yahoo e la rincorsa alle acquisizioni Il ceo di Yahoo Marissa Mayer ha a disposizione un budget per gli acquisti di tutto rispetto - grazie anche alla liquidità ottenuta dalla vendita della propria partecipazione nella firma cinese di ecommerce Alibaba e ha mostrato di avere le idee ben chiare su come metterlo a frutto. Nel mese di luglio l’azienda ha acquisito Flurry, una app di analytics con sedi dislocate tra Stati Uniti, Gran Bretagna e India; una mossa che ha mostrato con chiarezza l’obiettivo di Yahoo di far crescere il proprio mobile business, per avvicinarsi a competitor come

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È stato il fenomeno social per antonomasia dell’anno. L’Als Ice Bucket Challenge, sfida che comporta il rovesciarsi sulla testa un secchio di acqua ghiacciata per promuovere la consapevolezza sulla sclerosi laterale amiotrofica e incoraggiare le donazioni per la ricerca, ha invaso i canali social media nei mesi di luglio e agosto. Celebrità più o meno note, ma anche sportivi, politici e l’immancabile Mark Zuckerberg hanno preso parte all’iniziativa, che è arrivata a generale oltre 100 milioni di dollari di donazioni.

Colpo di scena Telefonica: accordo con Havas

Arriva lo smart watch di Apple Il momento tanto atteso da analisti e appassionati di tecnologia è arrivato lo scorso settembre: dopo innumerevoli fughe di notizie e speculazioni, Apple ha annunciato il lancio della sua versione dello smart watch, il primo, nuovo device dopo che nel 2010 Steve Jobs aveva presentato al mondo l’arrivo dell’iPad. Grazie a un memo diventato di pubblico dominio, si è scoperto che l’atteso smart watch dovrebbe fare la sua comparsa sul mercato nella primavera del 2015. E nel frattempo la battaglia per la supremazia nel campo delle tecnologie wearable vedrà sicuramente un’accelerazione.

Alibaba, l’ecommerce dei record Spetta alla piattaforma cinese il titolo di media business del 2014? La domanda è ancora aperta, ma sicuramen-

il progetto impossibile per detronizzare wpp

nella foto a sinistra Maurice henry Levy e John wren, rispettivamente ceo di publicis groupe e omnicom. i due giganti della comunicazione non sono riusciti a risolvere le dispute finanziarie che hanno impedito di realizzare la loro fusione

Telefonica ha causato un certo scalpore lo scorso ottobre con quello che si potrebbe definire un approccio poco ortodosso alle relazioni d’agenzia. Pochi mesi dopo che il gruppo spagnolo, proprietario del mobile brand O2, aveva siglato un accordo quinquennale con ZenithOptimedia, parte di Publicis Groupe, per la gestione del media business paneuropeo di O2, del valore di 300 milioni di dollari, Telefonica annunciò il proprio retro-front. L’accordo, che avrebbe dovuto attivarsi nel gennaio 2014, sembra sia stato annullato a causa di un intervento diretto dell’azionista di maggioranza di Havas, Vincent Bolloré, in seguito al quale Telefonica ha portato a termine la discussa partnership da 600 miliardi di dollari proprio con il gruppo pubblicitario francese.

Dopo la fusione fallita il momento di Publicis.Sapient Con un 2014 vicino alla chiusura e segnato dall’affossarsi del piano di fusione con Omnicom, il ceo di Publicis Groupe Maurice Levy ha puntato sulle acquisizioni per risollevare una situazione altrimenti poco brillante. Risale al mese di novembre, così, l’annuncio dell’acquisto, per 3,7 miliardi di dollari, della società di servizi di consulenza digitale statunitense Sapient. Segno che la società punta ad accelerare la propria crescita nei ricavi digitali, e velocemente. Nel 2013, Sapient, che possiede SapientNitro, i cui clienti includono Fiat, Unilever e CocaCola, ha generato 1,36 miliardi di dollari di ricavi, realizzando un profitto di 85,9 milioni di dollari. Che possa essere un 2015 in salita per il colosso francese? ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015


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18/22 maggio - fortezza da basso @ firenze

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un evento di portata mondiale: si svolge quest’anno in italia l’International World Wide Web Conference una veduta della fortezza da basso, a firenze, dove si svolge il grande evento dedicato a internet

Errico Buonano il suo primo romanzo è stato “Piccola Serenata Notturna”, nel 2003, vincitore dei premi Calvino e Kihlgren. inizia a collaborare con il quotidiano il manifesto, poi passa a Il Riformista e al Corriere della Sera. Dal 2004 al 2010 lavora come editor di narrativa italiana presso Marsilio Editori di Venezia. Ha tradotto le opere “Può la barca affondare l’acqua? Vita dei contadini cinesi Chen Guidi e Wu Chuntao”, del 2007, “Una bambina soldato”, di China Keitetsi, nel 2008, e “Le donne e l’Olocausto. Ricordi dall’inferno dei Lager” di Lucille Eichengreen. Dal 2010 al 2012 collabora con Chiara Gamberale alle tre stagioni della trasmissione “Io, Chiara e l’Oscuro”, in onda su rai Radio 2. Nel 2013, ancora per rai Radio 2, collabora come autore al programma di Flavio Insinna “Per favore parlate al conducente” e ha rivestito il ruolo di insegnante di letteratura italiana nel programma “La Scimmia”, su Italia 1 nell’ottobre 2012 e poi all’interno di “Amici di Maria De Filippi” su Canale 5. Nel 2014, per il Corriere della Sera, ha realizzato la web-serie “I ragazzi degli anni ‘90”, di cui parla nell’intervento a fianco

visioni

di

Matteo Dedè

com’erano belli, e stimolanti,

quegli anni novanta Una prima parte del progetto “I ragazzi degli anni ‘90” è nata nel 1997, quando ero all’ultimo anno del liceo e decisi di rendere indelebili i miei ricordi girando un filmato non sulla mia vita privata, ma sul mio mondo, sulle mode e sui costumi e su tutto quello che sarebbe accaduto durante l’ultimo anno di liceo. La seconda parte, invece, è stata montata e post-prodotta in pillole brevi per essere trasmessa su internet ben diciassette anni dopo. Il mio non è un documentario nostalgico su come si stava bene negli anni novanta, ma una testimonianza di un mondo con tutte le sue contraddizioni e in relazione con un determinato ambiente. Essendo video reali, non potevo che raccontare i miei anni novanta. Se avessi voluto parlare degli anni novanta in generale, sarei dovuto ricorrere a macchiette e stereotipi. Gli anni novanta erano un’epoca in cui stavano cambiando tante cose, partivamo da una crisi generale, stava nascendo l’Italia di oggi e avevamo tutti la

necessità di capire cosa stesse accadendo. Dopo che ebbi finito la prima parte, misi tutto in una busta in fondo a un armadio. E banalmente, mi è tornata in mente quella vecchia busta la scorsa estate mentre stavo ascoltando i Blur e mi sono reso conto che ormai quei filmini non erano più dei ricordi, ma erano diventati una testimonianza storica. Oggi ci portiamo appresso gli anni novata per farci i conti e proprio per questo motivo mi è venuto in mente di riprendere quel progetto, che non poteva essere un grande documentario o un colossal come speravo nella mia follia di adolescente. Paradossalmente, con quel mondo sono rimasto in contatto solo tramite internet, la nostalgia ha viaggiato spesso sui social network in cui ci scambiavamo reperti dell’epoca, fotografie e mantenevamo i contatti con i vecchi compagni di scuola; quindi, ho pensato che il modo più giusto per condividere le immagini dell’epoca sarebbe stato utilizzare questo mezzo.

La super conferenza sul web si svolgerà a Firenze. Dopo Lione e Seoul, le rive dell’Arno e la Fortezza da Basso. Dal 18 al 22 maggio, Firenze diventerà a capitale mondiale della rete. L’International World Wide Web Conference, cioè il più importante forum di dibattito scientifico e accademico sulle future evoluzioni di internet richiamerà una cifra stimata fra i mille e i millecinquecento fra docenti e ricercatori, di centri privatie di industrie hi tech. La www2015.it sarà il luogo in cui confrontarsi su temi che vanno dalla sicurezza ai protocolli, dagli algoritmi alle reti fino a molti altri aspetti che riguardano la navigazione, gli utenti e i contenuti. «È sempre molto complicato organizzare eventi di portata mondiale in Italia - spiega Alessandro Panconesi, docente di Informatica all’università La Sapienza di Roma e, assieme a Stefano Leonardi anche lui docente alla Sapienza, e a Aldo Gangemi, del Cnr a Parigi, nel comitato organizzatore -. Le istituzioni in generale e le aziende non sono molto sensibili e sembra impossibile trovare sponsor, eppure vorrei dire a tutti che questa è un’occasione straordinaria per mettersi in contatto con il gotha della ricerca tecnologica, con la stanza dei bottoni, con i cervelli che programmano la rete di domani e che hanno programmato la rete come la usiamo oggi, con le aziende che vivono sulla frontiera dell’innovazione e i venture capital che la finanziano. ANNO VI | #001|LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015


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