visioni / Ferdinando torazzi
Tra passato, presente e futuro della cybersicurezza
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ANNO VI | #008|MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015
È ancora molto diffusa una notevole incertezza circa la natura, il valore e la modalità di utilizzo delle informazioni sulle minacce. L’intelligence globale delle minacce rimane un concetto molto generale...
i fatti del giorno
marketplace
media data
company
Segno positivo su tutti i fronti per la start up di travel experience
E ora il filmato sarà in onda sulle principali tv fino al 31 gennaio
E’ quanto emerge dai dati Audiweb relativi a novembre del 2014
Novità per l’agenzia internazionale di performance marketing
Pecora Verde continua a crescere e rafforza il suo team strategico
Fiat 500X: sono 10 mln le visualizzazioni raggiunte dallo spot
Oltre 21,7 milioni gli italiani online nel giorno medio
Quisma si trasforma in un osservatorio sulle nuove tendenze
media
Le strade digitali del New York Times
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coverstory
Marketers versus Agenzie: è impasse
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Si avvicina Cebit Hannover 2015: la “d!conomy” mette tutto sottosopra
Al centro della manifestazione, che si svolgerà nella città tedesca dal 16 al 20 marzo, il ribaltamento che la digitalizzazione impone alle imprese
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reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv
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i fatti del giorno
Entrano Enzo Porsenna, Product & Operation Director, e Paolo Ratto, Web & Digital Strategist
Pecora Verde continua a crescere e rafforza il suo team strategico
In ogni città, la cui storia si intreccia con quella degli artisti, si terranno due showcase e un main show, in cui i protagonisti di ”Jack on Tour” accoglieranno i loro tanti fan
Segno positivo su tutti i fronti per la startup digital che propone travel experience fuori dagli standard convenzionali per rinnovare l’offerta di Daniele Bologna
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n dato su tutti: 99% dei clienti entusiasti. Il 2014 di Pecora Verde si è realmente concluso col botto. Segno positivo su tutti i fronti per la startup digital che propone travel experience fuori dagli standard convenzionali, con l’obiettivo di rinnovare l’offerta turistica online. A pochi giorni dal comunicato stampa che annuncerà qual è stata la crescita del fatturato aziendale e gli importanti accordi internazionali finalizzati nell’ultimo quarter 2014, Francesco Errico, ceo e co-founder di Pecora Verde, annuncia che il team strategico si rafforza, grazie all’arrivo di Enzo Porsenna e Paolo Ratto. Due personalità, due storie professionali di grande spessore. Il primo vanta oltre quindici anni di esperienza nel settore turistico e sarà il nuovo Product & Operation Director dell’azienda; il secondo è uno dei più autorevoli media strategist e influencer del mercato digital italiano e da oggi formalizza ufficialmente il suo ruolo di Web & Digital
Chi è Paolo Ratto
Strategist in Pecora Verde. L’entusiasmo è alle stelle all’interno del team di Pecora Verde, come si evince dalle parole dello “shepherd” e ceo Francesco Errico: «Per le giovani aziende le risorse umane possono essere un problema: è il caso di molte start-up, che faticano a trovare le competenze giuste per supportare il loro business. Siamo felici che non sia il nostro caso: d’altra parte, è da quando siamo nati che abbiamo fatto delle risorse umane uno dei nostri asset principali. Quest’anno abbiamo degli obiettivi di crescita da rispettare e loro sono le persone giuste per garantire scalabilità al nostro business che è già focalizzato al 100% sul mercato internazionale». «Conosco da tempo la professionalità dell’azienda con la quale condivido filosofia e business model innovativo - commenta Enzo Porsenna in una nota - e sono veramente felice di iniziare la mia avventura in Pecora Verde». «Con Pecora Verde è stato davvero un colpo di fulmine – dichiarato, invece, Paolo Ratto -, fin dai primi giorni della nostra collaborazione ho capito che avevo davan-
Il nuovo Web & Digital Strategist di Pecoraverde.com è consulente e formatore nella comunicazione online con un’ottima reputazione e un blog fra i primi e più seguiti nel settore. Digital Strategist e formatore responsabile dello sviluppo digitale di molte aziende che guarda ai social media con un occhio al fatturato, è relatore presso congressi ed eventi di settore. Dopo mesi di collaborazione “dietro le quinte” alla strategia digital di Pecoraverde.com, grazie alla sua creatività e all’impeccabile long term vision Paolo contribuirà alla crescita della Brand Equity dell’azienda e al rafforzamento delle competenze.
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enzo porsenna ti agli occhi un’azienda diversa, un management con una marcia in più, un prodotto qualitativamente eccellente e una fortissima propensione alla comunicazione social. Per questo ho deciso di sposare incondizionatamente la causa, e oggi sono davvero felice di raccogliere, insieme a tutto il team, i primi successi del brand. E di poter contribuire in maniera ancora più importante nel costruire un futuro ancora più radioso. E #fuoridalgregge naturalmente”. Pecoraverde.com recupera e riprogetta il concetto di escursione
Chi è Enzo Porsenna
Enzo Porsenna si può considerare un “lupo di mare” con un’importante formazione internazionale nel settore Travel. Ha passato gli ultimi quindici anni lavorando per le più importanti compagnie di navigazione in qualità di On Board Revenues Director, Tour Manager, Quality Manager e Staff & Guides Trainer, contribuendo allo sviluppo di nuovi prodotti e itinerari. In qualità di Product & Operation Director di Pecoraverde.com, Porsenna porta in azienda il suo bagaglio di competenze, il network di contatti coltivato negli anni, la sensibilità verso i numeri e l’attenzione maniacale per il cliente. Sarà lui a prendere le redini delle operazioni, sviluppo prodotto e del customer care, con l’obiettivo di continuare ad alzare gli standard di qualità e aprirsi a nuovi mercati.
per offrire a tutti i viaggiatori attenti, curiosi e dinamici quell’esperienza che trasformerà il loro viaggio in un ricordo speciale. E c’è da sottolineare che la spesa degli italiani nel settore turistico digitale, nel 2014, si è attestata intorno ai 7 miliardi di euro, registrando una crescita del 10% rispetto al 2013 e rappresentando il 48% del totale transato online. Mentre per il 2015 è prevista un’ulteriore crescita del 18%. ANNO VI | #008|MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015
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i fatti del giorno
Investimenti
piattaforma attiva da ieri
Edicola Italiana porta l’editoria tradizionale sul web di Massimo Masi
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l giornale a colazione è un’istituzione antica. Bere il caffè con lo sguardo fisso nel vuoto spegne il fuoco della curiosità mattutina e, nel freddo dell’inverno, scendere a comprare i quotidiani può spezzare il ritmo del risveglio. La soluzione c’è e si chiama Edicola Italiana. Attiva da ieri, la piattaforma permette di comprare, leggere e abbonarsi a quotidiani e magazine su tablet, pc e smartphone. L’iniziativa vede collaborare i più importanti editori,
riuniti nel Consorzio Edicola Italiana, e la startup innovativa Premium Store, controllata dall’incubatore Digital Magics. Su www. edicolaitaliana.it sono in vendita oltre 60 fra i più importanti quotidiani (nazionali e locali) e periodici in versione digitale ed è possibile cercare negli archivi della carta stampata italiana più autorevole e
diffusa grazie a un motore di ricerca con una sola password: basterà aver inserito una volta i propri dati al primo accesso per sperimentare un nuovo modo di leggere, che rende fruibili i contenuti di più testate senza doversi collegare ai singoli siti. Il metodo di acquisto online è sicuro e facile, grazie all’integrazione con il sistema Gestpay del
Gruppo Banca Sella, che segue i massimi standard di sicurezza definiti dai circuiti internazionali. Edicola Italiana è in prova per 7 giorni: gli utenti possono sfogliare online la copia digitale del proprio quotidiano gratuitamente per una settimana e decidere allo scadere della promozione se continuare con l’abbonamento.
Dopo il via una prova per sette giorni. La soluzione permette di comperare, leggere e abbonarsi a quotidiani e magazine su tablet, pc e smartphone. Iniziativa realizzata in collaborazione con il Consorzio Edicola Italiana e la startup Premium Store
Amazon punta al grande schermo con una produzione di dodici film all’anno
woody allen Woody Allen ha già annunciato che girerà una serie tv per il colosso americano, dopo che una web serie del gruppo guidato da Jeff Bezos si è aggiudicata un Golden Globe di Vera Modesto
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mazon vuole allargare i propri confini, non è mai sazia e va sempre in cerca di sfide. D’ora in avanti il colosso americano guidato da Jeff
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Bezos non si “limiterà” esclusivamente all’ecommerce, ma ha come prossimo e imminente obiettivo quello di entrare nel mercato dei film e imporsi nel settore cinematografico. Dopo che Woody Allen ha già annunciato che girerà una serie tv per il gruppo di Jeff Bezos e alla luce della vittoria di Golden Globe da parte di una delle web serie del gruppo, la notizia giunge direttamente dagli Amazon Studios, la divisione dell’azienda che si occupa di film, show televisivi, serie tv che vengono
poi distribuiti da Amazon su Prime Instant Video, il servizio di video streaming digitale, attivo negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Germania. Più in dettaglio, l’azienda spiega che ha intenzione di produrre film per il grande schermo e di offrirli poi attraverso il suo servizio entro due mesi dal loro rilascio nelle sale: un tempo più breve delle tradizionali 39-52 settimane. «Il nostro obiettivo è creare 12 film all’anno, iniziando a produrli al più tardi entro il 2015», annuncia Roy Price, vicepresidente degli Amazon Studios.
ANNO VI | #008|MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015
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i fatti del giorno
online retailing
“Compra il mondo in cui credi” ecco il nuovo progetto ideato e sostenuto da Greenpink.eu di Massimo Luiss
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i chiama “Compra il mondo in cui credi” ed è un progetto dalle valenze ecosostenibili ideato da Greenpink.eu, lo store online di prodotti naturali e green. Le associazioni, le organizzazioni e i progetti che condividono i valori del Gruppo potranno raccogliere fondi e finanziarsi diffondendo e condividendo l’iniziativa tra i propri soci e affiliati: per ogni acquisto effettuato sul sito, infatti, Greenpink donerà il 5% all’associazione o al progetto aderenti all’iniziativa. Lo store online propone 185 categorie di prodotti per 1.500 referenze destinate a diventare circa 5.000 nei prossimi
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Uno store online di prodotti ecosostenibili, green e naturali. Al via la campagna di lancio che prevede un’intensa attività sul web, in particolare sulle piattaforme Facebook e Twitter mesi. Greenpink comunica anche attraverso un blog (www.greenpink.org) dove si invi-
ta la community ecosostenibile a discutere e a confrontarsi su idee, best practice, suggeri-
menti. La campagna di lancio prevede in Italia il contatto con oltre 11.000 associazioni, attività di visibilità del marchio sul web, e in particolare su Facebook e Twitter. Nel secondo semestre 2015 partirà anche la campagna internazionale.
Partnership
Firmato accordo tra Reuters e Perform per un servizio sportivo di video news di Piero Castagna I filmati di Reuters saranno integrati in Omnisport Ready, opzione digitale di Perform,che renderà disponibile tutti i prodotti dello sport in diverse lingue Perform, leader nella produzione di contenuti sportivi digitali, e Reuters, agenzia di news inter-
nazionali, hanno annunciato una partnership strategica a livello globale, grazie alla quale le due aziende coopereranno per distribuire contenuti video attraverso le rispettive piattaforme. Questa alleanza prevede che i filmati sportivi Reuters siano integrati in Omnisport Ready, il servizio di video news sportive digitali di Perform. I giornalisti di Omnisport selezioneranno ogni giorno un consistente numero di filmati sportivi prodotti da Reuters e li renderanno disponibili in molte
lingue. I contenuti saranno fruibili anche attraverso ePlayer, la piattaforma video di Perform, che avrà dunque un nuovo canale di news non sportive di Reuters, arricchendo in questo modo i servizi messi a disposizione per gli editori. Oltre a ciò, il servizio di video news sportive 24/7 per i broadcaster di Perform, Omnisport Uncut, sarà disponibile anche per i nuovi clienti Reuters. Omnisport Uncut copre tutti i principali eventi sportivi producendo circa 10.000 clip ogni anno.
crowdfounding UnipolSai Future Lab: presentata
operazione che vuole sostenere le idee d’impresa Unipol, in collaborazione con Eppela, ha lanciato ieri uno strumento dedicato a quattro macro aree di Marianna Marcovich Luca Cordero di Montezemolo è uno dei fondatori di Ntv
Creare valore e sostenere l’innovazione in Italia, sono questi i due punti cardine del nuovo progetto UnipolSai Future Lab che è stato presentato ieri, presso l’Università la Sapienza, dal gruppo Unipol in collaborazione con la piattaforma di crowdfunding Eppela. Tutti i progetti che approderanno su UnipolSai Future Lab e riusciranno, attraverso il crowdfunding, a raggiungere il 50% del budget richiesto saranno cofinanziati da UnipolSai fino a un massimo di 5.000 euro. Comples-
sivamente UnipolSai ha stanziato 140.000 euro a sostegno del cofinanziamento dei progetti. Le iniziative che avranno la possibilità di essere cofinanziate rientrano in quattro macro aree: nei settori culturale e creativo per favorire l’innovazione e la coesione sociale; prodotti, servizi e soluzioni nell’ambito della Sharing Economy; prodotti e servizi che innovino e rendano più sostenibile la mobilità delle persone; progetti di recupero e riqualificazione di territori/patrimoni degradati del nostro Paese, da restituire alla fruizione dei cittadini, in collaborazione con Legambiente. ANNO VI | #008|MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015
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i fatti del giorno
Giorgio Brenna
accordi
Le “breaking news” di TgCom24 da oggi su 10 nuovi network Anche Radio Italia è arrivata a una intesa con Mediaset per usufruire dei suoi contenuti negli orari di punta Da qualche anno a questa parte la “fame” di notizie e informazioni degli italiani non cnosce freni: si sente l’esigenza di sapere sempre di più, qualsiasi cosa e in qualunque momento della giornata. Dunque, per soddisfare questa esigenza sono in aumentano le stazioni radio italiane che trasmettono in diretta le breaking news prodotteda TgCom24, il sito di all news di proprietà Mediaset. Ogni giorno alle ore 8.00, 9.00, 12.00, 18.00 e 19.00, orari di ascolto massimo delle varie emittenti 10 nuove stazioni radiofoniche si serviranno dei contenuti prodotti dall’emittante televisiva. A Radio 101, Radio Italia, Radio Sportiva, Radio Kiss Kiss, Radio Subasio, si aggiungono a partire dal nuovo anno anche Radio Italia Anni 60, Radio Number One, Radio Company, Radio Nostalgia Ligure e Piemonte, Radio Padova, Radio 80, Easy Net, Radio Studio Delta, Radio Bergamo e Radio Millenote.
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agenzie Cambio per la sigla guidata da Giorgio Brenna
acquisizioni
Abbondonati gli uffici di Via Fatebenefratelli, il nuovo building è a Milano in Viale Jenner 19. E punta a migliorare la qualità della vita e lavorativa dei dipendenti
L’azienda specializzata in mobile marketing dal 2010 ha costruito una piattaforma mobile interattiva
Twitter si espande Leo Burnett pronta a cambiare a est e si aggiudica sede in perfetto stile olivettiano l’indiana ZipDial di Massimo Masi
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a ieri Leo Burnett, l’agenzia guidata da Giorgio Brenna, lascia la sua sede storica a Milano in via Fatebenefratelli 14 per trasferirsi nel nuovo building in viale Edoardo Jenner 19, sempre a Milano. Il nuovo edificio è stato costruito con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita e del lavoro dei dipendenti. Sono state, infatti, previste delle aree che possano dare più spazio alle loro passioni, al gioco e
al divertimento. «Nella nuova sede sarà più facile scambiarsi idee, condividere progetti, rilassarsi con gli altri o da soli, dedicando momenti della giornata lavorativa a se stessi o alla propria famiglia. Sono molto orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto», afferma soddisfatto Giorgio Brenna. All’interno dell’edificio è stata creata un’area dedicata ai bambini con spazio interno e giardino, nell’ottica di andare incontro alle esigenze personali dei dipendenti. Il giardino interno di 4000 mq permet-
te diverse attività diverse, tra cui passeggiare, coltivare l’orto o fermarsi a leggere, a pensare e a far maturare idee, ospita anche un campo sportivo multifunzionale (calcetto, pallavolo e basket). L’edificio è dotato, inoltre, di dodici grandi sale riunioni che rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia, una sala videoconferenza e una sala cinema da 90 posti. La presenza di Leo Burnett nell’edificio è riconoscibile dalla sua facciata verde, da sempre il colore corporate dell’agenzia.
nomine E’ stato presentato il nuovo management dell’azienda
M&C Saatchi apre una nuova sede a Tel Aviv Alon Hochdorf
L’apertura arriva pochi mesi dopo quelle di New York e in India. Israele si è dimostrato un terreno fertile per l’high tech
M&C Saatchi ha aperto una sede in Israele, dopo l’acquisizione della quota di controllo dell’agenzia Ben-Natan Golan. Il nuovo management team include: Alon Hochdorf come chief executive; Tzur
Golan executive creative director, e Anat BenNatan, client services director. Moray MacLennan, worldwide chief executive di M&C Saatchi: «Abbiamo aperto una sede a Tel Aviv per due motivi: il primo
è che abbiamo trovato tre partner eccezionali che condividono il nostro spirito “nulla è impossibile”. Il secondo è la concentrazione di industrie dell’hi-tech, interessanti per investimenti futuri».
dida
Twitter ha annunciato ieri l’acquisizione di ZipDial. L’operazione, di cui non sono stati rivelati ufficialmente i termini finanziari, avrebbe superato i 50 milioni di euro, e consente al social network americano di espandere le sue attività in mercati emergenti come India, Indonesia e Brasile, considerati fondamentali per attrarre nuovi utenti e nuova pubblicità. La piattaforma di ZipDial consente di seguire e coinvolgere le persone attraverso tutte le interfacce. La user experience combina sms, voce, mobile web e l’accesso alle app per accompagnare gli utenti dall’offline all’online. Per esempio è facile entrare in contatto con un editore o marchio facendo una “missed call” a un numero verde per ricevere subito contenuti inbound e un successivo contatto via telefono, sms o notifica app. Questo tipo di interazioni è particolarmente attraente in aree dove le persone non sono sempre connesse. ANNO ANNOVIV||#008|MERCOLEDÌ #004 | MERCOLEDI’ 2114 GENNAIO MARZO 2015 2014
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MARKET PLACE
Dopo il successo sul web il filmato in onda sulle reti televisive nazionali fino al 31 gennaio
Fiat 500X, sono 10 mln le visualizzazioni dello spot
Il nuovo crossover compatto della famiglia 500 segna l’evoluzione del brand e della tecnologia attraverso la maturità del suo Dna di Daniele Bologna
E’ appena iniziata in tv la trasmissione del video che pubblicizza le caratteristiche dell’originale crossover della casa torinese. Dopo il successo sul web l’originale filmato sarà in onda sulle principali reti televisive nazionali fino al prossimo 31 gennaio. “Grande, potente,
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pronta all’azione - sottolineano dal gruppo Fiat -. Questo il messaggio dello spot televisivo dedicato al lancio commerciale della 500X, il nuovo crossover compatto della famiglia 500 che segna l’evoluzione del brand e della tecnologia attraverso la maturità del suo Dna. Bella e con carattere, la nuova vettura esplora un’inedita dimensione dell’essere 500, dove stile, sostanza e Made in Italy caratterizzano un’auto confortevole, prestazionale e sempre connessa con il mondo: è questo il lato X della bellezza, è questa l’anima di Fiat 500X. Un’anima che emerge nel filmato “blue pill”,
in onda da domenica scorsa e in programmazione sulle principali tv e nelle sale cinematografiche italiane. Una storia che mette insieme simpatia, Made in Italy e sostanza. Caratteristiche che si ritrovano nel nuovo crossover Fiat disegnato, progettato e costruito in Italia”. Il video è stato presentato in anteprima al salone di Parigi e sul web, in breve tempo, ha raggiunto i 10 milioni di visualizzazioni; così, ora, gli strateghi del marketing del marchio torinese lo propongono in versione spot da 30 e 45 secondi per accompagnare il lancio commerciale del nuovo crossover del Lingotto. Lo spot è stato girato nell’incantevole borgo toscano di Pitigliano e narra “con ironia le disavventure di un uomo che si prepara a un appuntamento galante ma sul più bello l’“aiutino” lo abbandona. La miracolosa pillola blu gli scivola dalle mani, vola dalla finestra e attraverso una serie di balzi arriva nel serbatoio di una fiammante 500, facendola diventare in formato X: grande, potente, pronta all’azione. Il crossover Fiat disegnato, progettato e costruito in Italia”. Nel filmato si ritrovano, quindi, gli elementi di personalità e sex appeal introdotti dal primo modello della famiglia, la nuova 500, che prosegue nella sua espansione proponendo una nuova versione capace di distinguersi per look e contenuti. ANNO VI | #008|MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015
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MARKET PLACE
presentata la linea di abbigliamento firmata dall’ex calciatore
H&M prova a suggerire: “Vestitevi come Beckam!”
Lo spot che promuove l’operazione è firmato da Mark Forster, il regista dei film “Il cacciatore di aquiloni” e “World War Z” di Marianna Marcovich
Era solo questione di tempo: dopo la collezione Bodywear, H&M ha presentato la prima linea di abbigliamento firmata da David Beckham. Entrambe le linee saranno disponibili dal 5 marzo nei negozi di tutto il mondo e online L’idea è semplice: “Modern Essentials selected by David Beckham” consiste in una serie di capi scelti personalmente dall’ex calciatore. Il criterio usato per la selezione? La collezione, spiega il persoaggio inglese che ha giocato el Manchester United, nel Real Madrid, nel Milan e nel Paris Saint Germain, è composta da pezzi dall’eleganza senza tempo, in grado di dare forza e carattere al guardaroba. Il magazine D la Repubblica ha disvelato le nuovissime immagini della campagna pubblicitaria del-
un frame del video che racconta il dietro le quinte dello spot
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le linee firmate da Beckham, con un bonus: un video che racconta il dietro le quinte dello spot, firmato da Mark Forster, il regista de “Il cacciatore di aquiloni” e “World War Z”. Dunque, il popo-
david beckham lo maschile non solo potrà semplicemente trarre ispirazione dai suoi outfit, ma potrà vestire proprio come lui! «Sono entusiasta di ampliare la collaborazione con H&M, selezionando i miei pezzi preferiti della collezione “Modern Essentials” di questa primavera. Ogni capo è un nuovo classico che rinnoverà con stile il guardaroba maschile per la primavera. Marc Forster è uno dei miei registi preferiti: non vedo l’ora di vedere la nuova campagna girata insieme a H&M» ha dichiarato Beckham. «Conosciamo tutti l’innata eleganza di David e la sua sensibilità per la moda, ma ciò che mi ha colpito di più durante le riprese è stato il suo straordinario intuito cinematografico. Con David, i capi H&M non sono semplicemente belli, sono favolosi» ha detto dal canto suo Forster. La “Modern Essentials selected by David Beckham” punta soprattutto sui “must” di stagione: giubbetti in denim color gesso, bomberini di lino, blazer li lino dai tagli asciutti, polo dal gusto urban e camicia bianca in popeline. I colori? Blu navy, grigio mélange, panna e accenti di rosso. L’aria è classica, ma resa più dinamica dalle righe proposte sugli accessori. ANNO VI | #008|MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015
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REAL RESULTS
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MARKET PLACE
promossa da Marker, XYZ Architects e Accademia di Belle Arti Aldo Galli - Ied Como, in partnership con Intesa Sanpaolo
La piattaforma digitale che promuove le iniziative collegate all’Expo Milano Nel mirino azioni incentrate sul tema digital e rivolte ai giovani creativi di tutto il mondo, al fine di valorizzarne il talento artistico applicato alla grande sfida delle smart cities di Davide De Vecchi
Una piattaforma digitale per promuovere diverse iniziative nell’ambito di Expo Milano 2015, incentrate sul tema digital e rivolte ai giovani creativi di tutto il mondo, al fine di valorizzarne il talento artistico applicato alla grande sfida delle smart cities. E’ l’iniziativa Digital Solution for Smart Cities promossa da Marker, XYZ Architects e Accademia di Belle Arti Aldo Galli - Ied Como, in partnership con Intesa Sanpaolo Official Global Partner di Expo 2015. «Expo, giovani e respiro internazionale sono parole-chiave per il nostro gruppo - ha spiegato Fabrizio Paschina, responsabile pubblicità e web di
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maurizio cortese
fabrizio paschina
giuseppe sala, a.d. di Expo milano
Intesa Sanpaolo -. Aderiamo a questa nuova piattaforma digitale perché la consideriamo un’opportunità culturale per i giovani e crediamo nello sviluppo di nuove forme creative che sosteniamo in Italia e all’estero, con iniziative dedicate ma anche nel grande momento che sarà Expo dove avremo uno spazio nostro per incontri, eventi, spettacoli all’interno di un palinsesto dedicato al grande pubblico». Il format si articola in un primo step, un contest indirizzato a tutti i visual artist nazionali e internazionali sul tema delle soluzioni digitali per le Smart Cities e un secondo focus che confluirà in diversi eventi nella città di Como e in particolare nello Smart Digital Festival, l’evento in cui saranno messe on-stage le performance artistiche dei vincitori del contest. Intesa Sanpaolo, nell’ottica di
promuovere e sviluppare idee intorno alle questioni delle soluzioni digitali per le smart cities e valorizzare risorse professionali giovanili all’interno della cornice di Expo Milano 2015, offre l’opportunità ai migliori progetti di essere presentati all’interno del proprio spazio espositivo multifunzionale. Un luogo, nel cuore di Expo, di quasi 1.000 metri quadrati di grande impatto visivo ed emozionale che attrae il visitatore in un’esperienza coinvolgente anche grazie a installazioni artistiche interattive e alla presenza di importanti opere d’arte di proprietà della banca sui temi conduttori di Expo. L’area ospiterà inoltre una Filiale di Intesa Sanpaolo realizzata con criteri d’avanguardia sia nelle soluzioni tecnologiche, sia nella modalità di relazione con la clientela. Gli ospiti avranno la possibilità di sperimentare modi innovativi di accedere ai servizi della Banca e di fruire delle sinergie tra spazio fisico e spazio digitale. «Ied - ha dichiarato Maurizio Cortese, direttore generale del Gruppo Ied - è un sistema formativo in evoluzione; un laboratorio capace di pensare e ripensarsi con una mission chiara e condivisibile: offrire ai giovani creativi una formazio-
ne completa, una Cultura del Progetto che li accompagni per tutta la vita. Proprio per questo suo processo di creazione costante, Ied è molto più di una Scuola: è un centro in cui prendono forma professionalità di nuova generazione. Abbiamo su queste basi promosso insieme a Intesa Sanpaolo questo progetto per valorizzare il talento e offrire alla comunità creativa mondiale una piattaforma di visibilità straordinaria che Expo Milano 2015 saprà dare». «Con questo progetto l’Accademia Galli vuole riconfermare il suo impegno per sostenere i giovani creativi di tutto il mondo proponendo una piattaforma crossmediale come incubatore di innavazione e talento, che costituirà una novità di grande attrattiva per il territorio”, ha spiegato Salvatore Amura, presidente dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli - Ied Como». «Marker e XYZ Architects sono due realtà culturali composte interamente da giovani professionisti under 30 che interpretano Expo Milano 2015 come una straordinaria occasione di incontro tra le risorse creative del territorio e i giovani talenti internazionali» ha affermato Franco Passalacqua, Project Manager di Marker.
ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014
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COVER STORY
Eventi
Cebit Hannover 2015: la “d!conomy” mette tutto sottosopra
Sarà questo il tema dell’attesa manifestazione che si terrà nella città tedesca dal 16 al 20 marzo. Il punto esclamativo è una V rovesciata, a rappresentare il ribaltamento che la digitalizzazione sta imponendo alle imprese. Mentre i trend emergenti, dal cloud alla mobility, dalla social collaboration ai big data, si innestano l’uno sull’altro nel classico “Nexus of forces” codificato da Gartner di Matteo Dedè
Sarà “D!conomy” il tema del prossimo Cebit, che si terrà ad Hannover dal 16 al 20 marzo 2015. Come spiega Hartwig Von Safi, capo ufficio stampa della manifestazione, il punto esclamativo è una V rovesciata, a rappresentare il ribaltamento, il “sottosopra”, che la digitalizzazione sta imponendo alle imprese, e come i trend emergenti cloud, mobility, social collaboration, big data -, innestandosi l’uno sull’altro nel classico “Nexus of forces” codificato da Gartner. stiano trasformando i mo-
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ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014
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COVER STORY target elettivo della fiera è il mondo delle imprese
la manifestazione sarà dedicata esclusivamente al mondo delle imprese, con l’obiettivo di fornire una panoramica delle soluzioni e dei modelli aziendali così come si stanno evolvendo
delli di business esistenti e con questi l’organizzazione e il concetto stesso di azienda. La fiera sarà, dunque, dedicata, con riferimento specifico ed esclusivo, al mondo delle imprese, a dare una panoramica completa delle soluzioni e dei modelli aziendali così come si stanno evolvendo trainati da questi trend. Se ne stanno accorgendo anche i vendor di tecnologia, che, come specifica Andrea Ardizzone, segretario generale di Assintel, «ormai arrivati a un punto di
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non ritorno, sono obbligati a una mutazione genetica:
il mercato sta cambiando, crescono solo i settori più innovativi e connessi alla digital economy». Ardizzone, citando una ricerca dell’associazione, vede, allora, in forte ascesa - e non è una sorpresa - il cloud, per il quale la spesa è cresciuta in un anno di oltre il 20% in base alle previsioni finali sui dati consuntivi per il 2014. Paese partner del Cebit 2015 sarà la Cina, che dovrebbe partecipare con oltre 600 azien-
de: una scelta calzante, dal momento che si tratta di una delle nazioni a crescita più rapida del settore Ict. In effetti, secondo l’European Information Technology Observatory, per dare un metro di misura, il mercato cinese dell’It crescerà quest’anno dell’8,8%. Per quanto riguarda le Cebit Global Conferences, hanno già confermato la loro presenza una serie di “big” della industry internazionale: Lida Yan, Ceo di Huawei; Raimund Genes, Cto di Trend Micro; Jamie Shea, Vice Segretario Generale aggiunto della Nato per le sfide emergenti in ambito sicurezza. Ma l’elenco è davvero lungo e prestigioso: tra gli altri, ci saranno il noto sociologo e scenarista jeremy Rifkin; Bryan Lamkin, Senior Vice President, Technology and Corporate Development di Adobe Systems Incorpo-
glenn greenwald ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014
COM
COVER STORY
sicurezza, un tema da cui non è possibile prescindere
Nel corso dell’importante apppuntamento è stata ribadita la centralità dei temi legati alla sicurezza per tutto il settore informatico
voci autorevoli con visioni multidisciplinari
nelle foto, da sinistra a destra partendo dall’alto: neal schaffer, creatore del social media center of excellence; Bryan lamkin, senior vice president technology and corporate development di adobe systems incorporated; il sociologo e scenarista jeremy rifkin; olivier grèmillon, managing director europe di airbnb
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rated; Neal Schaffer, creatore del Social Media center of Excellence; Olivier Grèmillon, Managing Director Europe di Airbnb, una delle principali sigle nell’ambito della sarin economy; Glenn Greenwald, una delle firme più note del giornalismo internazionale. Sarà comunque la security uno dei temi portanti dell’evento, con un padiglione totalmente dedicato: «La sicurezza è oggi centra-
le per il settore informatico - dice Von Safi -. In Germania, ma non solo, le aziende si stanno concentrando moltissimo su questo tema; non solo i vendor di tecnologia, ma anche gli utenti stanno prendendo coscienza del problema, cruciale soprattutto in rapporto alla crescente diffusione del cloud». Di particolare interesse, ad Hannover, una nuova area, la Scale 11, dedicata all’ecosistema che
orbita attorno alle start up: l’intento non è solo quello di assicurare uno spazio espositivo a queste nuove imprese e alle loro idee, ma anche metterle in contatto con chi può, poi, svilupparle. «Vogliamo che le start up possano avere contatti con aziende e investitori, ma anche con enti pubblici o privati che offrono incentivi e finanziamenti», aggiunge Von Safi, che prosegue spiegando come l’area sarà completata dal Developer World, spazio dedicato ai programmatori, dove si discuteranno i temi più attuali del settore. Ad arricchire il progetto, il concorso Code_n, volto a promuovere le migliori idee e favorire il dialogo con potenziali investitori. Lo slogan del concorso è “Dentro l’Internet delle Cose”: il tema non poteva mancare in una fiera dedicata alla “D!conomy”, e sarà anch’es-
so trattato, come conferma Von Safi, con particolare riferimento alla serie di tecnologie che servono per abilitarlo. Poi, di particolare rilievo, all’interno del Padiglione 9, si segnala
il lavoro di numerose università e istituti di ricerca internazionali sui temi delle tecnologie 3D, dell’intelligenza ambientale e artificiale e dell’Industria 4.0 dove, ancora una volta,
sono soprattutto l’Internet delle Cose e il networking allargato a guidare i nuovi sviluppi.
ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014
MEDIA D ATA
69% 56%
INTERNET COM
Il dato si riferisce alla quota di giovani utenti fra 25 e 34 anni che risulta fruire di internet nel giorno medio
il dato si riferisce alla quota di utenti di età più elevata (35-54 anni) rilevata online nel giorno medio
la total digital audience è rappresentata dai 28,8 milioni di utenti che si sono collegati almeno una volta nell’arco dei trenta giorni monitorati
In 21,7 milioni gli italiani online nel giorno medio Disponibili i dati di audiweb dell’audience totale di internet (total digital audience) relativi al mese di novembre dello scorso anno di Sebastiano Zeri
Audiweb ha distribuito il nastro di pianificazione, Audiweb Database, con i dati dell’audience totale di internet (total digital audience) del mese di novembre 2014. Il monitoraggio consueto offre il dettaglio dei dati della navigazione quotidiana sui siti degli editori iscritti al servizio, organizzati per device, pc e mobile (smartphone e tablet, al netto delle sovrapposizioni). I nuovi dati sull’audience totale di internet e sulla fruizione di internet da desktop e da device mobili sono disponibi-
li anche sulla piattaforma Audiweb View per la consultazione dei dati mensili su tutto il mercato online. La total digital audience a novembre 2014 è rappresentata da 28,8 milioni di utenti collegati almeno una volta nel mese, il 53,4% degli italiani dai 2 anni in su. Nel giorno medio l’audience totale (da pc o device mobili) è di 21,7 milioni di utenti, online per 1 ora e 59 minuti. La mobile audience nel giorno medio raggiunge 17,4 milioni di utenti unici (di 18-74 anni), che trascorrono online in media
i dati sono consultabili anche sulla piattaforma audiweb view
i nuovi dati sull’audience totale di internet e sulla fruizione del mezzo da desktop e device mobili sono disponibili anche sulla piattaforma audiweb view per la consultazione dei dati mensili su tutto il mercato online
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1 ora e 38 minuti per persona. Risultano, inoltre, 9 milioni gli utenti che nel giorno medio hanno navigato su internet esclusivamente da device mobili. La fruizione di internet da pc nel giorno medio registra 12,8 milioni di utenti (dai 2 anni in su), collegati in media per 1 ora e 10 minuti. Nel giorno medio,a novembre, risultano online 11,5 milioni di uomini (il 42,7% degli uomini dai due anni in su) e 10,3 milioni di donne (il 38% delle donne). La fruizione di
internet nel giorno medio registra valori più elevati principalmente tra le fasce più giovani della popolazione, sia in termini di diffusione che di consumo. Più in dettaglio, risultano online il 69% dei 25-34enni (4,8 milioni), il 66% dei 18-24enni (2,8 milioni) e il 56% dei 3554enni (10,3 milioni). Nel giorno medio i più giovani restano online per più tempo rispetto alla media: 2 ore e 31 minuti per i 1824enni e 2 ore e 15 minuti per i 25-34enni, su una
quanto a lungo si resta online
nel giorno medio l’audience totale da pc e device mobili resta collegata per 1 ora e 59 minuti
media totale di 1 ora e 59 minuti. Infine, per quanto riguarda i dati di consumo, tra le categorie di siti e applicazioni più consultati nel mese, risultano i siti di ricerca e i portali generalisti (sotto-categoria “Search” e “General Interest Portals & Communities”, con circa il 92% degli utenti online), i social network (sottocategoria “Member Communities”, con l’88% de-
gli utenti online e 13 ore per persona) e, sulla sfera dell’intrattenimento e dell’informazione, i siti delle categorie “Videos e Movies” (l’81% degli utenti online) e di “News” (il 70% degli utenti online), con valori significativi per i siti dedicati al commercio elettronico (sotto-categoria “Mass Merchandiser”) che raccolgono circa il 73% degli utenti online.
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COM
COM PANY
di Daniele Bologna
Quisma, agenzia internazionale parte di GroupM, specializzata in performance marketing, si trasforma in un osservatorio sulle nuove tendenze del mercato per sviluppare un know how sempre più aggiornato e volto ad anticipare le esigenze dei clienti. Uno dei principali temi che Quisma ha approfondito nel corso del 2014 è l’esplosione del traffico mobile e la conseguente erosione della navigazione da desktop che, come spiega il neo Managing Director, Gianpaolo Vincenzi, è «un elemento interessante, ancora piuttosto poco considerato in Italia. In Quisma crediamo che l’integrazione del canale mobile e l’utilizzo del canale telefonico possa portare volumi significativi alle attività di lead generation e vendita online». Un comparto ancora di nicchia, nonostante in Italia, come certificano le rilevazioni Nielsen (dati settembre 2014), la penetrazione degli smartphone arrivi al 61% della popolazione. È innegabile, però, che la navigazione internet da dispositivi mobili (smartphone, tablet e phablet) sia sempre più in crescita, come confermano le analisi Audiweb (dati novembre 2014), che mostrano una total digital audience pari a 28,8 milio-
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Novità importanti per l’agenzia internazionale parte di GroupM, specializzata in performance marketing
Quisma si trasforma in un osservatorio sulle tendenze innovative del mercato Uno dei principali temi che Quisma ha approfondito nel corso del 2014 è l’esplosione del traffico mobile e la conseguente erosione della navigazione da desktop che, come spiega il neo Managing Director, Gianpaolo Vincenzi, è in realtà «un elemento interessante, ancora piuttosto poco considerato in Italia»
gianpaolo vincenzi ni di utenti collegati almeno una volta nel mese, il 53,4% degli italiani. Tuttavia, nel giorno medio l’audience totale (da pc e device mobili) è di 21,7 milioni di utenti, online per 1 ora e 59 minuti, mentre la sola mobile audience nel giorno medio raggiunge 17,4 milioni di utenti unici, che trascorrono online in media 1 ora e 38 minuti per persona. E
sono ben 9 milioni gli utenti che navigano su internet esclusivamente da device mobili. Numeri che dovrebbe generare molte domande sulle nuove e diverse modalità di fruizione, momenti e abitudini, soprattutto in chi lo strumento mobile lo deve e lo dovrà utilizzare massicciamente per generare le tipiche azioni di raccolta informazioni, contatti diretti
con i consumatori e finalizzazione della vendita. «È in aumento il numero degli utenti che utilizza gli smartphone per navigare in rete - continua il Managing Director di Quisma -, di conseguenza è necessario prevedere non sono contenuti ad hoc, ma anche sistemi di contatto immediati e veloci, pensiamo per esempio ai classici form con decine di campi da compilare che dovranno essere rivisti e adattati. I dispositivi mobile ci offrono la possibilità di integrare l’adv a formule di contatto diretto come clickto-call e call-to-action». Siamo in presenza di un feno-
meno incontrovertibile con un traffico in costante crescita, di conseguenza, il performance su mobile diventa determinante soprattutto per chi fa commercio elettronico. È opinione di Vincenzi che, oggi «in Italia siano pochissimi i player che sanno intercettare gli utenti e vendere in mobilità. Ma è un’evoluzione che deve essere cavalcata per raggiungere il consumatore in qualsiasi momento in cui vuole comprare un oggetto, anche quando è in mobilità. La maggior parte delle piattaforme di performance marketing è già predisposta per distinguere i momenti di fruizione, il tema reale riguarda il percorso di conversione, che non è più quello tipico del desktop, sul quale abbiamo una storia consolidata. È proprio per questo motivo che in Quisma abbiamo iniziato a lavorare e a sperimentare su questo tema, ottenendo ottimi risultati anche inserendo un servizio di call center tra attività di lead generation e conversione finale. Il nostro obiettivo è affinare sempre più la nostra expertise per massimizzare i contatti generati attraverso il
web e, di conseguenza, minimizzare i punti di dispersione, anche e soprattutto in mobilità». L’approccio degli specialisti di Quisma è concentrato sulle conversioni e sui risultati dei clienti, indipendentemente dal media utilizzato, un metodo estremamente analitico che consente di massimizzare tutte le opportunità che la rete mette a disposizione per convertire il traffico in clienti. «Internet con-
sente di trovare i potenziali consumatori, il canale telefonico permette di generare ulteriori conversioni - conclude Gianpaolo Vincenzi -: siamo in presenza di un’opportunità importante, si tratta di saperla sfruttare e leggere nella maniera più soddisfacente e sicura, affiancati da esperti che ogni giorno sperimentano per sviluppare modelli efficaci ed efficienti per i propri clienti».
who’s who Un’agenzia internazionale all’avanguardia nel performance marketing online nata in Germania
Quisma è un’agenzia internazionale all’avanguardia nel performance marketing online. E’ stata fondata nel 2001 a Monaco, dove attualmente ha il proprio quartiere generale. Quisma ha registrato negli ultimi dieci anni una crescita straordinaria: sono state inaugurate sedi in Germania (Francoforte, Düsseldorf), a Vienna, Zurigo, Amsterdam, Varsavia, Parigi, Londra, Madrid, Istanbul, Dubai, Mosca, Bruxelles, Praga, Bratislava, Stoccolma e Milano. La sede italiana è stata aperta nel 2011. Nel 2013 entrano in Quisma H1 e Outrider, tra le più grandi agenzie di marketing online, rispettivamente, dell’Est e del Nord Europa, rafforzando la presenza di Quisma che conta ora 18 uffici in 16 paesi. Il gruppo offre servizi e consulenza a 360 gradi per campagne di performance marketing online focalizzandosi sull’analisi del customer journey degli utenti e adottando un approccio multicanale volto all’ottimizzazione costante degli strumenti pubblicitari impiegati, permesso dall’utilizzo di una tecnologia proprietaria all’avanguardia. Dal 2007 Quisma è parte di GroupM, la più grande società di gestione dei servizi media e di comunicazione. ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014
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ME DIA lista passato a Espn, capace di attirare il 20% del traffico verso il portale del New York Times nei momenti topici come le elezioni presidenziali, non ha lo stesso richiamo del predecessore, ma quattro delle sue storie sono arrivate nella “top venti” degli articoli più popolari del giornale nel 2014. E i suoi lettori sono mediamente più
Gi abbonati non crescono più e il quotidiano studia strategie differenti. Ovviamente online
Le nuove strade del New York Times L’obiettivo dei vertici editoriali è sempre il solito: attirare più lettori e realizzare più fatturato. In quest’ottica spiccano Upshot, per la pubblicità nativa, e Nyt Now, applicazione a pagamento dedicata al lettorato più giovane e ai contenuti video di Sebastiano Zeri
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Succede da un po’: gli abbonati del New York Times non crescono più. E allora il quotidiano studia nuove strade, ovviamente online, per attirare più lettori e realizzare più fatturato. Tra i progetti allo studio dei vertici della nobile testata statunitense spiccano Upshot, per la pubblicità nativa, e Nyt Now applicazione a pagamento dedicata ai lettori più giovani e ai contenuti video. Il quotidiano statunitense ha potuto contare negli anni più forti della crisi sugli investimenti del miliardario messicano Car-
los Slim, diventato primo azionista del gruppo, grazie ai quali ha iniziato il risanamento dei conti, lanciato un modello di news online a pagamento e iniziato, appunto, a sviluppare nuovi prodotti digitali. Proprio i nuovi servizi offerti ai lettori sono quelli da cui stanno giungendo le risposte più significative in termini di traffico e ricavi pubblicitari, dal momento che il numero degli abbonati digitali ha cominciato a stabilizzarsi intorno a quota 875 mila, che poi è il dato del terzo trimestre 2014. Il fatturato
derivante da abbonamenti si aggira sui 43 milioni di dollari (pari a 37 milioni di euro), ma la cifra non basta. Per questo, fra le novità introdotte lo scorso anno, ad aprile è apparsa Upshot, una sezion eche il New York Times dedica alla spiegazione dell’attualità, della politica e di altri ambiti come il benessere e l’economia, attraverso contributi giornalistici interattivi, analisi e infografiche. Upshot, che vuole colmare il vuoto lasciato dal blog di Nate Silver, l’ana-
giovani. C’è, dunque, un potenziale da valorizzare, specialmente dal punto di vista della raccolta pubblicitaria. Come osservato da Adage.com, il principale sito specializzato in media e pubblicità americano, i banner che appaiono su Upshot sono ancora molto a buon mercato, mentre non sono stati ancora introdotti i post a pagamento, vale a dire quella “pubblicità nativa” che tato somiglia ai vecchi publiredazionali. Il posizionamento di Upshot, con
la sua vocazione divulgativa e spesso divertente, appare compatibile con questa forma di comunicazione commerciale e potrebbe cavalcare la novità del native advertising. Intanto, mentre la pubblicità su carta è scesa ancora del 5,3% nel terzo trimestre dell’anno, quella digitale è in forte rialzo, in particolare grazie alla pubblicità nativa, tanto da pareggiare quasi del tutto il calo sul fronte cartaceo: un minuscolo -0,1% è, infatti, il dato della raccolta complessiva. E come sottolineato già in precedenza, il pubblico digitale, inoltre, è più giovane e iniziative come Upshot o Nty Now possono servire da rampa di lancio per futuri abbonamenti all’edizione integrale del giornale. Parallelamente, i contenuti video e i prodotti grafici accresceranno il loro peso nell’economia del quotidiano newyorkese. Le infografiche, in particolare, sono funzionali alla spiegazione delle storie e non di rado gli articoli nascono attorno a mappe e dati statistici spiegati ai lettori. «C’è evidentemente una larga audience per il giornalismo calato nella realtà - ha dichiarato proprio ad Adage.com David Leonhardt, responsabile editoriale di Upshot -. Si può scrivere di povertà, di-
carlos slim, primo azionista del quotidiano newyorkese
nella foto qui sopra carlos slim, il miliardario messicano che ha sostenuto finanziariamente il new york times negli anni della crisi
seguaglianza così come di dieta e salute e attrarre molti lettori. Ma siamo contenti di aver realizzato anche pezzi che volevano essere apertamente divertenti». Ed è successo incontrando il favore del pubblico, abituato a leggere online selezioni di notizie molto eterogenee, oppure incuriositi da nuove forme di narrazione. Va in questa direzione anche l’impiego dei droni, in base al recente accordo che lega, fra gli altri, lo stesso New York Times, la Associated Press e altre testate a Virginia Tech.
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L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.
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Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012
SC N RIO
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di Massimo Masi
In un Paese come l’Italia afflitto da un tasso di disocuppazione in costante crescita - a novembre ha toccato quota 13,4%, con picco del 43,9% tra i giovani - il web rappresenta sempre di più uno strumento essenziale per trovare un posto di lavoro. E’ sotto gli occhi di tutti il cambiamento apportato dal web 2.0 al modo di cercare il lavoro: è aumentata la collaborazione tra i soggetti e sono aumentati i canali di diffusione delle informazioni. Dall’altro lato sono subentrati anche social network come LinkedIn che hanno creato delle vere e proprie “bacheche” di offerta/domanda di lavoro alternative rispetto a quelle tradizionali. Ma quali sono le professioni più cercate su internet? Lo spiega un dettagliato rapporto della Fondazione Obiettivo Lavoro presieduta da Giorgio Vittadini che, dopo un lavoro di monitoraggio effettuato da marzo 2013 a settembre 2014 delle offerte di lavoro presenti sui siti di testate giornalistiche, agenzie per il lavoro e sui motori specialistici dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro, ha tracciato un quadro molto interessante che vede prevalere i lavori in ambito commerciale, con
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quanto emerge da Un dettagliato rapporto curato dalla Fondazione Obiettivo Lavoro, presieduta da Giorgio Vittadini
I mestieri più cercati sulla rete
Al primo posto, con 31.551 annunci, i “tecnici della vendita e della distribuzione”
giorgio vittadini
una marcata differenza tra il Nord, dove sono presenti la maggior parte delle offerte, e il Sud della penisola: al primo posto, con 31.551 annunci, si piazzano i “tecnici della vendita e della distribuzione”, mentre al secondo posto i “commessi” con 23.246 annunci. La posizione di “tecnico della vendita e della distribuzione” (coloro che, secondo la definizione Istat, “assistono gli specialisti nella imple-
mentazione delle strategie di vendita delle imprese, nel controllo della efficienza della rete distributiva e commerciale e nel monitoraggio delle vendite”) è più ricercata in Valle d’Aosta, Veneto e Lombardia, mentre la regione in cui è meno richiesta è la Sicilia. Questo dato è stato ottenuto rapportando gli annunci di lavoro pubblicati con la popolazione attiva (tra 15 e 64 anni) per singola Regione. Un posto
da commesso (che secondo la definizione Istat è colui che “assiste, consiglia e informa i clienti sugli acquisti di prodotti e la fornitura di beni, inclusa la fornitura di energia e i servizi di telefonia e assimilati”) è ricercato soprattutto in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Al terzo posto si piazzano i “disegnatori tecnici”con 20618 annunci e anche questa è una professione che piace molto al nord (forse
anche perché c’è più offerta): sono infatti i senza lavoro dell’Emilia Romagna a guardare di più a questo profilo, seguono Veneto, Lombardia e Piemonte. Al quarto posto ci sono i “conduttori di macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali” con 19.718 annunci. Un lavoro, quest’ultimo, che viene svolto quasi esclusivamente in ambito industriale e che vede primeggiare come numero di
offerte Veneto ed Emilia Romagna. Le professioni informatiche Le professioni informatiche fanno la loro comparsa in questa “speciale” classifica al quinto posto con i 17378 annunci degli analisti e progettisti di software, coloro che “sviluppano, creano, modificano o ottimizzano software applicativi analizzando le esigenze degli utilizzatori” secondo la definizione Istat. Lombardia e Lazio sono le regioni nelle quali l’analista e progettista di software viene maggiormente ricercato, rispettivamente con 6.811 annunci e 3.352 annunci. Gli agenti di commercio si piazzano al sesto posto con 15.263 annunci, poi tecnici programmatori (14.739 annunci), contabili (13300 annunci), addetti agli affari generali (12.480 annunci). Al decimo posto gli specialisti nella commercializzazione di beni e servizi (escluso il settore Ict) con 10.501 annunci. L’indagine sulle professioni più cercate sul web fa parte del III° Rapporto sul Mercato del Lavoro presentato alla Camera dei Deputati alla presenza del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e del professor Giorgio Vittadini.
il monitoraggio
Valutati 360mila annunci legati a posizioni aperte
Il rapporto dal titolo “Le imprese e il lavoro. Cambiamenti strutturali ed economici, le esigenze di professionalità, la domanda di servizi e di semplificazione normativa” è stato realizzato dalla Fondazione Obiettivo Lavoro in collaborazione con il Crisp (Centro di ricerca interuniversitario per i servizi di pubblica utilità dell’Università di Milano Bicocca) e con la Fondazione per la Sussidiarietà. Nel volume si presenta un’analisi dell’andamento del mercato del lavoro italiano sul web prendendo come oggetto di analisi più di 360 mila annunci di posizioni lavorative aperte (job vacancies). Le opportunità di lavoro offerte si concentrano prevalentemente nel nord del Paese (78%). Il rapporto mette in evidenza le forti differenze esistenti nel territorio, sia in termini di mercato del lavoro sia di digital divide. Il volume tocca inoltre vari aspetti del mercato del lavoro italiano provando a offrire delle risposte alla questione occupazionale che il nostro Paese è chiamato a vincere.
ANNO VI | #008|MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015
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LINK stampa/1
cyberspazio
Dopo ben 44 anni il tabloid inglese Sun fa la rivoluzione e rinuncia alla terza pagina. Che non è, come avviene da noi, quella dedicata agli approfondimenti culturali o sociali, ma ai topless.
Google interessata a investire un miliardo di dollari in SpaceX, la società di Elon Musk che si occupa di trasporti spaziali, per la diffusione di internet dallo spazio attraverso un sistema di satelliti. Il progetto era stato anticipato a novembre dal vulcanico miliardario presidente anche di Tesla non nuovo a imprese stravaganti. Obiettivo a lungo termine, sarebbe anche la futura connessione al web di Marte. L’impresa costerebbe 10 miliardi di dollari per lanciare centinaia di satelliti in un’orbita di circa 1.200 chilometri dalla Terra.
Sun: dopo 44 anni lo stop ai topless
Google pronta per… Marte
ILMESSAGGERO.IT
mobile
Il roaming Ue slitterà al 2018? Ricordate quel bel sogno, sancito dal Parlamento Europeo, che da Natale di quest’anno avremmo tutti smesso di pagare il roaming nei Paesi dell’Unione? Ebbene, il sogno rischia di svanire. Per tre anni, fino al 2018. È questa la proposta presentata dalla presidenza europea della Lettonia al Consiglio Ue. La proposta è per ora una bozza ma avrebbe ottenuto un certo consenso all’interno del Consiglio Ue, come non capitava da tempo. Proprio l’opposto della proposta italiana, accolta invece con molta freddezza in sede europea.
REPUBBLICA.IT
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ANSA.IT
stampa/2
Fotogiornalismo, Me-Mo al debutto
LASTAMPA.IT
Me-Mo è un nuovo magazine digitale che punta a raccontare in profondità grandi temi sociali, conflitti e crisi umanitarie. E punta in primo luogo sulla potenza narrativa della fotografia.
ANNO ANNOVIV||#008|MERCOLEDÌ #004 | MERCOLEDI’ 2114 GENNAIO MARZO 2015 2014
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LINK sharing economy
scenari
Cambio di strategia per Uber. Accortosi che il principale ostacolo alla diffusione della sua app sono le autorità locali, il ceo Travis Kalanik punta sull’Europa e, come un politico, annuncia 50 mila posti di lavoro...
Un recente studio condotto da Frank N. Magid Associates per conto di Kik Interactive, azienda canadese proprietaria dell’app Kik, ha rivelato che i giovani americani frequentano sempre meno social network come Facebook, Instagram o Twitter preferendo, invece, le app di messaggistica istantanea come Kik, Snapchat, e Facebook Messenger. Fb resta ancora il social più frequentato quanto a tempo speso online, ma tra i giovani l’inversione di tendenza è ormai netta, sopratutto per quanto riguarda la capacità di engagement. I brand in cerca di nuovi clienti sono avvertiti...
Uber ora ci riprova con la diplomazia
Giovani, meglio le app dei social
WIRED.IT
digital money
Bitcoin, cronaca dell’ennesima fine
E’ vero, la più famosa tra le monete digitali sta effettivamente attraversando un brutto periodo. Tra attacchi hacker, siti bloccati dai tribunali e ingenti perdite di valore, infatti, il 2015 si sta mostrando ancora più oscuro del 2014 e il valore attuale di circa 200 dollari è lontano dai massimi (1.150) raggiunti nel 2013. Ma la “morte del bitcoin” annunciata da molti analisti sarebbe almeno la 23ª, dopo il primo “decesso” già annunciato da Forbes il 20 giugno del 2011, quando la moneta era crollata da 17 dollari a qualche centesimo di valore. Forse è il caso, allora, di aspettare almeno un po’...
STARTUPITALIA.EU
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FRANZRUSSO.IT
social network
MySpace a quota 50 milioni di utenti
FANPAGE.IT
Gli iscritti sono ancora circa un miliardo, ma la maggior parte, ovviamente, non è più attiva da molto tempo. Però gli utenti attivi sono cresciuti del 575% in due anni. Una piccola “rinascita”, tutto sommato.
ANNO ANNOVIV||#008|MERCOLEDÌ #004 | MERCOLEDI’ 2114 GENNAIO MARZO 2015 2014
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LINK
analytics, social, tecnologie e investimenti i temi più contesi
Marketers vs. agenzie:
un’empasse senza uscita? RSW/US ha promosso una survey per mettere a confronto diretto cosa pensano le due parti. E capire le ragioni di una tensione che sembra aumentare di Valentina Lunardi
Che l’atmosfera si stia facendo sempre più pesante tra marketers e agenzie non è la notizia del giorno. Dal lato delle firme creative, si lamenta spesso come i brand siano sempre meno disposti a stanziare seri investimenti, costringendo le agenzie a continue negoziazioni al ribasso e, contemporaneamente, creando una sempre più agguerrita competizione sul lato delle performance. Insomma, le agenzie sentono di dover essere “tech savvy, smart e innovative”, ma a prezzi stracciati. E si sa, per comprendere un problema a fondo non basta
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osservarlo da un’unica prospettiva. RSW/US, firma nata nel 2005 e attiva nell’outsourced lead generation, attraverso un survey che ha coinvolto 123 senior level marketer, provenienti da realtà come Unilever, JVC, Choice Hotels, Costco e Kao, e 158 agenzie di marketing durante il mese di dicembre 2014, ha messo le due parti in diretto confronto. Con risultati interessanti. Obiettivo della ricerca è stato quello di funzionare come un raccoglitore di idee rispetto alla relazione tra i due fronti in prospettiva del 2015, affrontando tematiche come le “tendenze preoccupanti” emergenti nel settore, le aspettative di investimento e il possibi-
le valore che possono apportare i consulenti di ricerca nell’aiutare a gestire la creazione di report e consolidare i verticali delle agenzie. In una fase in cui il mondo del marketing e della pubblicità sta cambiando enormemente e velocemente, punto particolarmente importante (e dolente) dell’analisi, è stato quello di capire quali fossero per ognuno dei due fronti i lati deboli dell’altro. Il risultato è che i “trouble trend” espressi dai marketer sono in diretto conflitto con quelli indicati dalle agenzie: i marketer esigono agenzie meglio equipaggiate, in particolare sul fronte dei data analytics, dell’aggiornamento tecnologico e sulla gestione dei social media, mentre dall’altro lato resta ferma l’accusa di volere grandi idee e “creative thin-
investimenti, digitale e trend preoccupanti Per il 2015 i marketer mostrano buona predisposizione a spendere di più, ma investendo su agenzie più trasversali. e Alla ricerca di chi sappia coniugare innovazione, data analytics e multipiattaforma
king” a prezzi da discount, mantenendo posizioni piuttosto conservative a livello operativo. Come superare, quindi, quella che sembra un’empasse senza vie di uscita? Gli analisti di RSW/US propongono alcuni suggerimenti, basati sul concetto che un’agenzia può rispondere meglio ai numerosi fattori critici se impara a focalizzarsi su pochi, ma importanti, punti chiave, lavorando con l’obiettivo di mutare il comportamento dei marketer con cui collaborano. Riguardo l’accusa delle agenzie sulla mancanza di investimenti, l’analisi è un po’ più complessa. Dal 2013 la fiducia dei marketer è cresciuta costantemente e circa l’89% degli intervistati della categoria si sono detti pronti per il 2015 a investire maggiormente; un dato non sorprendente, considerato che è il secondo anno consecutivo che la tendenza si mostra in crescita (nel 2014 la percentuale si era attestata al 75%, mentre nel 2013 era stata del 57%). Risultati di questo tipo dovrebbero immettere una maggiore fiducia nelle agenzie, suggerendo la fine di quella tendenza al congelamento delle spese che aveva caratterizzato i marketer fino a quattro anni fa. E si combinano in modo interessante con il fatto che né un gruppo né l’altro pensa che il cambiamento politico a Washington in senso repubblicano posANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014
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meno agenzie, più competizione Secondo Mark Sneider, presidente rsw/us (foto a destra), il problema fondamentale è che né i marketer né le agenzie abbiano al momento le idee chiare su come affrontare i cambiamenti del settore. E intanto ben il 79% delle agenzie è convinto che le aspetterà un 2015 all’insegna di una aumentata competitività
sa apportare vantaggi al settore “marketing e pubblicità”, ma che in generale si possa essere maggiormente positivi riguardo le performance economiche. Se le tendenze affermate dai marketer si rivelassero reali, il 2015 dovrebbe essere un anno ricco di opportunità per le agenzie; ma c’è una caratteristica del mercato che frena gli entusiasmi e che potrebbe limitare il numero di agenzie che potranno beneficiare di un potenziale aumento degli investimenti nel settore. I marketer mostrano segni di un consolidamento della tendenza a operare con maggiore continuità con singole agenzie, invertendo quel trend, che si era stabilizzato negli ultimi anni, dove si preferiva investire in agenzie separate, puntando sui singoli asset in cui eccellevano. Naturalmente, continueranno le collaborazioni multi-agenzia, ma in maniera più limitata, fatto che potrebbe portare a una diminuzione del numero totale delle agenzie di marketing attive, che necessariamente dovranno non solo consolidare la propria offerta, ma ampliarla. In linea con questa tendenza è il fatto che ben l’84% dei marketer pensi che sia importante per le firme specializzate nel digi-
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tale, presentare servizi e competenze anche nel settore dei media tradizionali per sopravvivere a lungo termine; un risultato che potrebbe spingere molte agenzie ad avviare partnership strategiche per coprire un più ambio spettro di attività, confermando la tendenza a una diminuzione del numero di player. E aumentando le preoccupazioni delle agenzie, che per un totale del 79% delle partecipanti al survey, pensano che il 2015 vedrà un inasprimento della competitività. L’impressione che deriva dal report è quella di un mercato in generale caratterizzato da instabilità, che probabilmente dovrà affrontare, nonostante alcuni aspetti positivi, una serie di cambiamenti che porteranno a maggiori frizioni tra gli attori coinvolti. Secondo Mark Sneider, presidente di RSW/
US, il contrasto tra agenzie e marketer «è sempre più estremizzato dal fatto che in generale nessuno sa esattamente in che modo operare per affrontare al meglio i grandi cambiamenti che avverranno». Inoltre, «La tensione è aumentata dal fatto che i marketer dovranno imparare a richiedere un po’ di meno e offrire un po’ di più. In questo senso penso che entrambi si sentano sotto pressione in egual misura». Ma intanto i cambiamenti sono già in movimento. Diversi operatori stanno spostando gli investimenti dai media tradizionali verso il marketing digitale, beneficiando alcune agenzie a discapito di altre. Inoltre, big player come Kraft stanno diminuendo la lista delle agenzie con cui collaborano, dopo anni di diversificazione delle partnership;
mentre Apple, Marriott e Red Bull stanno lavorando per creare team di advertising in-house. Così, il previsto aumento della spesa da parte dei brand rappresenta un classico caso di buone notizie/cattive notizie, anche per le agenzie che ne beneficieranno. Il trend di consolidamento rappresenta, comunque, un’importante opportunità per le realtà in grado di fornire la maggior parte dei servizi sotto un unica agenzia. Perché? Secondo Sneider perché i marketer «sentono che stanno perdendo un po’ di controllo sulla brand equity, dato che c’è troppa lotta intestina e poca comunicazione e collaborazione tra le agenzie. Significativamente il ceo della digital brand agency Figliulo & Partners, Mark Figliulo, commentando i risultati, conferma questo inasprimento dei rapporti tra agenzie e concorda che i marketers in generale stanno cercando di lavorare con un minor numero di partner, ma di maggiore qualità. Affermando nei confronti del mondo delle agenzie un messaggio semplice, ma molto diretto: “Non abbiamo bisogno di un esercito, abbiamo bisogno di poche persone intelligenti”. < ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014
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SPAZIO A...
visioni
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di Ferdinando Torazzi,
Regional director enterprise & endpoint Italy & Greece di Intel Security
Matteo Dedè
passato, presente e futuro
della cybersicurezza
È ancora molto diffusa una notevole incertezza circa la natura, il valore e la modalità di utilizzo delle informazioni sulle minacce. L’intelligence globale delle minacce rimane un concetto molto generale, cui si affiancano l’intelligence delle minacce relativa a un settore verticale, o sulle minacce locali, all’interno di un’azienda specifica. Sfruttare una di tali fonti di intelligence comporta una grande sfida, figuriamoci tutte. Ma oggi sono indirizzabili con la combinazione di piattaforme di prevenzione delle minacce innovative e SIEM (Security Information and Event Management). La maggior parte delle aziende si sta attrezzando con strategie rivolte alla raccolta delle informazioni sulle minacce e all’analisi del loro impatto sugli endpoint tradizionali. Ma quando entreremo nel vivo dell’Internet of Things (IoT) bisognerà trovare il modo di non essere sommersi dai dati, arginandoli e incanalandoli verso una corretta direzione. Secondo una recente ricerca di Forrester, un americano su dieci sta già utilizzando un fitness tracker o un contapassi connesso a internet, e secondo il 68% dei decisori aziendali i dispositivi indossabili sono una priorità per la loro azienda, con il 51% che li considera una priorità moderata, elevata o critica. Oltre a questo tipo di dispositivi per il monitoraggio della propria salute e dell’attività fisica, l’IoT include termostati, rilevatori di fumo e mo-
nitor video posizionati all’interno delle abitazioni, ma anche dispositivi aziendali, come i sistemi di riscaldamento e condizionamento, illuminazione, segnaletica interna ed esterna e sensori di trasporto, ma si stanno affacciando all’IoT anche terminali POS (point-ofsale) e controllori di produzione. Inoltre, sono sempre più numerose le società che stanno facendo a gara per la creazione delle applicazioni più innovative per i dispositivi come gli smartwatch e i sensori, sia come servizi da commercializzare, sia per aumentare la produttività, l’efficienza o la sicurezza del personale. Si tratta di dispositivi che trasmettono e memorizzano dati che possono essere non rilevanti ma anche molto personali, ma che soprattutto sono estremamente vulnerabili, non solo in quanto potenziali obiettivi di attacco, ma anche come potenziali vettori di accesso ai sistemi connessi. Con la crescita esponenziale della quantità di dispositivi connessi, prevediamo che gli attacchi mirati saranno sempre più indirizzati a tali dispositivi e allo sfruttamento delle loro vulnerabilità per riuscire a entrare nelle reti aziendali. Un numero di potenziali backdoor quasi incommensurabile. Abbiamo già visto reti compromesse a partire dai sistemi HVAC, dalle telecamere di sorveglianza o dai contatori intelligenti. Perché non attraverso una pompa d’acqua, una lampadina o una serratura?
I vendor stanno lavorando attivamente per proteggere l’IoT, introducendo la sicurezza a livello di chip, firewall, gateway, funzioni di boot sicure, controlli di autenticazione e di accesso e vincoli all’esecuzione delle applicazioni. L’intelligence da questo fronte sarà fondamentale per ridurre i tempi di rilevamento e contenimento delle minacce. La sfida è dare un senso a questa intelligenza, date la varietà e la vastità della serie di dati. Pensando al numero di dispositivi su una rete elettrica, in un sito di produzione o in un quartiere della città, ci sono molti più zeri in quel numero che in una tipica rete aziendale. Ogni dispositivo, firewall e gateway, pubblicherà informazioni sul comportamento di ogni singolo dispositivo connesso. Bus di messaggistica Security possono portare rapidamente queste informazioni ai sistemi interessati, rendendole disponibili al team competente del SOC o dell’incident response. E poi? Questa nuova ondata di dati si aggiunge al problema già attuale dei big data della security, dal momento che gli analisti di sicurezza sono già sommersi da eventi e avvisi, cercando di sfruttare analytics ad elevate prestazioni, come Hadoop, per trovare un significato nella mole delle informazioni disponibili. Il SIEM log management- oriented sta già cedendo il passo a sistemi avanzati molto abili nel filtraggio, elaborazione e valutazione di questi dati.
digital media europe 20/22 aprile - aldersgate 200 @ città
macchina organizzativa che gira a pieno ritmo per l’edizione 2015 del prestigioso evento internazionale
gli spazi del conference center di londra dove si svolgerà digital media europe 2015
Partito il conto alla rovescia: l’edizione 2015 di Digital Media Europe si terrà a Londra dal 20 al 22 aprile, presso il conference center Etc Venues St.Paul’s 200 Aldersgate, con la consueta organizzazione di Wan Ifra. Risalta fra gli eventi più importanti in chiave europea per la industry editoriale e vedrà fra i protagonisti alcuni fra i massimi esperti e operatori del settore. Ad esempio, ha già assicurato la sua presenza Greg Dybec, managing editore dello statunitense Elite Daily, che parlerà a Londra della sua esperienza a capo del fenomeno editoriale noto come la voce ufficiale della cosiddetta Geerazione Y. E poi, fra gli ospiti più illustri ci sarà anche Ryan Skinner, vera “guest star” della kermesse londinese, soprattutto per la sua riservatezza: avere a un convegno il senior analyst Uk del prestigioso Forrester Research non è affatto scontato. Dalla Danimarca giungerà, invece, lo speech di Poul Madsen, executive editor in chief della testata Ekstra Bladet, mentre dagli Stati Uniti proviene Annika Jimenez, vice president di Pivotal Data Labs. Ma l’elenco degli interventi previsti dalla ricca scaletta di Digital Media Europe è davvero lungo. Spicca, ad esempio, la presenza alla tre giorni londinese di Marten Blankesteijn, olandese, fondatore della start up Blendle. E ancora sarà a Londra Pablo Fourcat, strategic data & crm del gruppo francese Amaury. ANNO VI | #008|MERCOLEDÌ 21 GENNAIO 2015