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visioni / lawrence lessing

Aperta e competitiva, ma la rete non è senza regole

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ANNO VI | #009|GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015

Il movimento a difesa della conoscenza aperta è maturato molto, raggiungendo vittorie impensabili prima. Un esempio? Grazie ad Aaron Swartz siamo riusciti a fermare Sopa....

i fatti del giorno

marketplace

company

media

E-Straordinario e Festival della Cultura Creativa i progetti vincitori

Il ranking è stato realizzato attraverso le recensioni degli utenti

E’ stata annunciata la sponsorizzazione della Coppa del Mondo 2015

Le strategie video dei colossi, da Fb a Twitter, da Youtube a Teads

A Fondazione Casoli e ABI il Premio Cultura + Impresa

Ecco le migliori compagnie aeree secondo eDreams

Coca-Cola ha la febbre a novanta per il gioco del rugby

Quando i click si tramutano, come per magia, in fatturato

scenario

In arrivo Sitecore Commerce 8

23 link

Coverstory

Ma quanto vale davvero Facebook?

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Sorpresa, c’è liquidità in giro. Così il denaro perde “fisicità” La tecnologia per l’economia del futuro non è fantascienza, ma già in un oggetto che è nelle mani di tutti e in tutte le tasche: lo smartphone

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i fatti del giorno

Si è conclusa la fase finale che ha portato all’assegnazione dei prestigiosi riconoscimenti

alla Fondazione Ermanno Casoli e ad abi il Premio Cultura + Impresa

In ogni città, la cui storia si intreccia con quella degli artisti, si terranno due showcase e un main show, in cui i protagonisti di ”Jack on Tour” accoglieranno i loro tanti fan

Le due strutture si sono imposte con i progetti E-Straordinario e Festival della Cultura Creativa. E i vincitori riceveranno anche opportunità gratuite di formazione professionale rese disponibili da Upa, Fitzcarraldo e Lumsa di Pietro Castagna

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a Giuria del Premio Cultura + Impresa 2014 ha assegnato alla Fondazione Ermanno Casoli di Ancona e ai suoi partner (Acraf, Elica, Gruppo 24Ore) il primo premio nella categoria Sponsorizzazioni e Partnership per il progetto EStraordinario, che ha al centro la cooperazione tra artisti e impresa per la formazione aziendale. Ad Abi - Associazione Bancaria Italiana è invece andato il primo premio per le Produzioni Culturali d’Impresa con il Progetto Festival della Cultura Creativa. La Giuria ha espresso le proprie preferenze votando online una griglia di valutazione - suddivisa in otto parametri qualitativi - grazie alla piattaforma IdeaTRE60 della Fondazione Italiana Accenture che ha reso web 2.0 la seconda edizione del Premio. Per la sezione Sponsorizzazioni e Partner-

michele verna, direttore generale assolombarda 3

anna puccio, segretario generale fondazione accenture ship culturali, sono stati premiati anche: Kids Creative Lab - !Tessere! (Collezione Peggy Guggenheim di Venezia + Ovs); Il Teatro dei Luoghi Fest (Cooperativa Koreja di Lecce + Caripuglia, Teatro Pubblico Pugliese, Comune di Lecce); La Filarmonica della Scala incontra la Città (Filarmonica della Scala di Milano + UniCredit Foundation & Unicredit); The European Dream – Road to Bruxelles (Associazione culturale OnTheMove di Arezzo + Fai Service). Una menzione speciale è stata assegnata al Progetto Pacco d’Artista (Giubiliarte + Poste Italiane) grazie al punteggio più elevato nel parametro “Strategia e attivazione di un Piano di comunicazione integrata”. Per le Produzioni culturali d’Impresa oltre al Primo Premio assegnato ad Abi è stato premiato il Progetto Disegnami.it di Bracco Spa. «Questa seconda edizione del Premio

laura cantoni, fondatrice di astarea - ha detto Francesco Moneta, presidente del Comitato non profit Cultura + Impresa che promuove l’iniziativa – ha visto incrementare considerevolmente la quantità e la qualità media dei progetti iscritti, confermando come la cultura possa essere adottata come efficace leva strategica della comunicazione d’impresa. Si è evidenziata la necessità di dotare entrambi i “sistemi” degli operatori culturali e delle imprese di occasioni di formazione, informazione e confronto, in particolare su temi come la misurazione dell’efficacia delle partnership culturali, l’applicazione della cultura alle politiche di Csr, la gestione efficace delle risorse economiche disponibili. Per questo motivo contiamo di organizzare alcuni workshop Cultura + Impresa insieme alle Istituzioni territoriali che ne faranno richiesta». I progetti vincitori riceveranno anche

Nelle foto tre membri della Giuria che ha assegnato i riconoscimenti

opportunità gratuite di formazione professionale rese disponibili da Upa, Fondazione Fitzcarraldo e Lumsa. La Fondazione Italiana Accenture si è resa disponibile a organizzare un seminario di analisi dei progetti vincitori, alla presenza dei protagonisti, dedicato ai giovani professionisti dei settori della produzione e management culturale e della comunicazione d’impresa. ANNO VI | #009|GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015


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i fatti del giorno

editoria

ricerche La Top Social Campaigns di Blogmeter

a dicembre 2014, Su Twitter, domina il senso di solidarietà

di Marianna Marcovich

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l rapporto di Blogmeter, Top Social Campaigns, riferito all’ultimo mese del 2014 evidenzia il desiderio di solidarietà degli utenti di Twitter, tanto che la campagna #OgniGiorno di Telethon Italia è la prima in classifica per interazioni, con oltre 17.400 tweet pubblicati da 6.600 autori unici che hanno generato un potenziale di 35,2 milioni di unique impressions. Pensata per il 25° anniversario della maratona televisiva, quest’anno andata in onda tra l’8 e il 14 dicembre, la campagna su Twitter ha

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fatto parte di una più ampia campagna di raccolta fondi, promossa durante la maratona tv e riproposta sui social. Il picco massimo sul social è stato raggiunto venerdì 12 dicembre, giorno in cui si è svolto l’evento clou della maratona, ovvero la trasmissione “Io Esisto” andata in onda in prima serata e che ha generato oltre 4mila tweet. Alla buona riuscita ha contribuito anche l’intensa attività svolta dal profilo ufficiale @TelethonItalia, che si è rivelato essere il terzo autore più attivo di tutto il panel, con circa 1.800 tweet pubblicati. L’account è stato anche il profilo più retwit-

tato in assoluto, con oltre 5.800 retweet e quello più citato in assoluto, con 12.600 mentions, a sottolineare la consapevolezza degli utenti della paternità della campagna. Il secondo posto tra le migliori dieci campagne su Twitter è occupato da #VediamoPositivo, con cui Generali Italia ha invitato gli italiani a rivolgere lo sguardo alle bellezze del Paese. All’invito hanno risposto oltre 4.700 autori unici, generando in un giorno un picco di 1.400 messaggi, mentre la campagna ne ha totalizzati un totale di 11.900. Chiude il podio l’hashtag #ProgrammixNatale, l’iniziativa

di @SkyOnline per promuovere l’applicazione Sky Online Magic App, portata avanti con un tocco di ironia dall’account ufficiale che, in base ai programmi dichiarati dagli utenti, suggeriva loro film o serie. A seguire, l’hashtag #UnLibroèUnLibro, la campagna promossa dall’Associazione Editori Italiani che ha raggiunto l’obiettivo: dal 1 gennaio l’Iva sugli e-book sarà al 4% come quella dei libri cartacei. Il quinto posto invece è occupato dalle partite giocate e commentate con l’hashtag #TIMStadium, iniziativa di TIM_Official per promuovere il campionato di calcio di Serie A.

avviato Profondo Rinnovamento in chiave digitale per Style Piccoli Digital edition, canale televisivo su YouTube, pagina Facebook e nuove iniziative speciali per il magazine di Sfera diretto da Diamante d’Alessio, in edicola da oggi di Massimo Luiss

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uovo anno all’insegna delle novità per Style Piccoli, entrato a fine 2014 nel mondo di Sfera, il Gruppo editoriale di RCS leader nel settore infanzia, che si arricchisce della digital edition, del canale YouTube, Style Piccoli Channel, e della presenza nei principali social net-

work con la pagina Facebook, a cui seguiranno Twitter, Instagram e Pinterest. Il magazine, diretto da Diamante d’Alessio e dedicato al tempo libero, ai giochi e alle mode dei bambini fino ai 12 anni, diventa così un sistema multimediale fruibile anche in digital edition - inviata gratuitamente alle oltre 400.000 mamme presenti nel database di Sfera a partire dal numero in edi-

cola il 22 gennaio - e su Facebook. Video delle sfilate, backstage, interviste ai protagonisti, dirette tv, eventi, look book animati e tanto altro compongono invece il ricco palinsesto di Style Piccoli Channel che, all’interno del Family Network di YouTube, si affianca al già presente QuiMamme, storico brand del gruppo Sfera. Da oggi, contestualmente all’uscita del numero in edicola, Style Piccoli rinnova inoltre la sua presenza a Pitti Bimbo, con la mostra fotografica “Prenditi cura di me, sboccerò in primavera”: un wall, con le suggestive immagini moda del magazine dedicato al tema della crescita e della fioritura.

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reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv


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i fatti del giorno bilanci

Il brand invita le giovani donne ad amare i loro ricci, proseguendo L’ottimo risultato era stato preannunciato dall’ultima semestrale, +25% rispetto nel progetto di promozione della al 30 giugno 2013. Ora il focus si sposta in particolare sui mercati internazionali vera bellezza alle parti di MailUp S.p.A. società quotata sul mercato AIM di Borsa Italiana, detentrice della piattaforma per l’invio di delle donne

MailUp è in continua crescita: a dicembre +31% di fatturato

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Spot Un’operazione realizzata per il brand di Unilever

è di Ogilvy & Mather Paris la firma della campagna dove di Ottavia Quartieri

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dedicata alle donne con i capelli ricci l’ultima campagna di Dove, firmata da Ogilvy & Mather Paris, con cui il brand di Unilever dà continuità al progetto teso a valorizzare la bellezza che c’è in ogni donna. Basata su una ricerca secondo la quale solo 4 bambine su 10 apprezzano il fatto di avere i capelli ricci, lo spot si apre con l’affermazione “Dove Capelli ama i tuoi ricci” e prosegue con gli

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interventi di bambine che dichiarano che avere i capelli dritti è più bello. La scritta “Il modo migliore di cambiare come si sentono con i loro riccioli è mostrare come ti senti con i tuoi” compare sullo schermo, quindi lo spot continua con le bambine che camminano per la strada insieme a mamme, parenti e amiche con i capelli ricci e si conclude con una festa in cui tutti ballano e cantano “Tutti noi amiamo i nostri riccioli”. «Secondo una nostra ricerca, le ragazze con i capelli ric-

ci hanno sette volte più probabilità di amare i loro riccioli se quelli intorno a loro lo fanno e questo dimostra che dobbiamo incoraggiarle - ha detto Rob Candelino, vp Marketing Haircare di Unilever -. La bellezza, la fiducia e l’autostima sono argomenti di vasta portata. Dove crede che ogni donna, senza distinzione di razza o di origine etnica, ha la possibilità di fare la differenza nella vita di una bambina e di avere un impatto positivo sulla sua fiducia in se stessa».

email e sms, il classico spumante è stato servito con qualche settimana di ritardo, ma a ragione: il gruppo ha atteso, infatti, i dati di chiusura di fine anno per poi festeggiare. Così, oltre il classico inizio anno, ieri è stato festeggiato il fatturato fatto registrare a fine dicembre (738.000 euro), con un incremento del 31% rispetto al mese precedente. L’ultimo mese dell’anno ha inoltre segnato il record di ordinato mai registrato in un unico mese per MailUp. Il ceo Nazzareno Gorni, si è detto soddisfatto: «Il risultato, senz’altro favorito dalla quotazione in Borsa, conferma il buon andamento della società emerso sia nell’ultima semestrale, con il valore della produzione che era in crescita al 30 giugno 2014, +25% rispetto al 30 giugno 2013, sia nella comunicazione dell’andamento gestionale al 30 settembre. Il valore della produzione era in crescita, +27%, rispetto al 30 settembre 2013. La sfida è ora l’accelerazione della curva di crescita, con particolare attenzione ai mercati internazionali».

Nazzareno Gorni

Nomine Si muove il settore automobilistico

Valzer di poltrone nella filiale italiana di PSA Peugeot Citroen di Massimo Luiss E’ in corso un rinnovamento profondo ai vertici della filiale italiana di PSA Peugeot Italia, contestuale al varo della nuova struttura organizzativa dei marchi in Italia. Come annunciato ad aprile dello scorso anno, Psa Peugeot Citroen annuncia l’avvenuto completamento del piano. Olivier Mornet è nominato diret-

tore generale PSA, a cui riportano Vito Saponaro, nominato direttore marchio Peugeot, Angelo Simone, nuovo direttore marchio Citroen/DS, e Andrea Valente, nominato DS brand development director. Altre nomine riguardano Maurizio Bottari, nominato direttore vendite BtoB e usato, ed Eugenio Franzetti, nuovo direttore comunicazione e relazioni esterne, con il compito di co-

Eugenio Franzetti ordinare le attività dei tre marchi. A Franzetti fanno riferimento Carlo Leoni, responsabile comunicazione Peugeot, Marco Freschi, responsabile comunicazione Citroën, e Florian Martin, responsabile comunicazione DS. Fabrizio Piotti è nominato responsabile coordinamento media e corporate per i tre marchi. ANNO VI | #009|GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015


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i fatti del giorno

Team Young Ital

campagne

Henkel promuove il concorso “veloce” Pattex Millechiodi Sarà realizzato con l’agenzia The Ad Store che propone il concept “Scegli la forza, vinci la velocità” Prosegue la collaborazione tra Henkel e The Ad Store: l’agenzia è responsabile dell’ideazione e della realizzazione di un’attività promozionale per il brand Pattex. Il concept proposto dall’agenzia ruota intorno al tema della velocità, enfatizzando la feature della linea Pattex Millechiodi che si presenta sul mercato con performance eccellenti, attraverso un headline evocativa:“Scegli la forza, vinci la velocità”. Coerenti con il tema anche la semplice meccanica del concorso e i premi pensati per un target maschile: un solo gesto, veloce ed efficace, e c’è la possibilità di partecipare alle gare di F1 e Moto Gp del prossimo campionato o di ricevere, per i clienti più fedeli, buoni carburante IP. Il concorso sarà sponsorizzato nei punti vendita in tutta Italia, nello spot tv e nel sito web di Pattex. Art director: Giulio Nadotti; copywriter: Antonella De Gironimo; account director: Anna Lipinska.

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accordi

restyling

La super squadra delle giovani promesse dello sport azzurro, presentata a Roma nella Sala Giunta del Coni, sarà capitanata da Federica Pellegrini per il prossimo biennio 2015-2016

Restyling grafico e concettuale per la sezione donnevere.donnamoderna.com, dedicata ai casting online

UnipolSai e Coni insieme per sostenere il Team Young Italy di Massimo Masi

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l Presidente del Coni, Giovanni Malagò, e l’a.d. di UnipolSai, Carlo Cimbri, hanno presentato nella Sala Giunta del Comitato Olimpico Nazionale Italiao, la partnership che li legherà fino al 2017. Il Team Young Italy UnipolSai, riunisce i giovani atleti italiani più promettenti nelle varie discipline e saranno capitanati da Federica Pellegrini. Insieme saranno gli alfieri dell’eccellenza e dei valori distintivi dello sport italiano nel mondo: sacrifico,

passione, dedizione e ricerca costante di qualità e risultato nella performance, per dare un buon esempio a tutti i ragazzi che praticano sport e hanno il sogno di emulare le gesta dei propri idoli. Il progetto “Team Young Italy UnipolSai” è stato ideato e sostenuto da UnipolSai Assicurazioni e prevede un accordo con gli atleti per il biennio 2015-2016. Oltre alla madrina Federica Pellegrini, punta di diamante del nuoto italiano a livello internazionale, che farà da tutor ai giovanissimi componenti della squadra fanno

parte del Tsquadra anche Vincenzo Abbagnale (canottaggio), Eseosa Desalu (atletica leggera), Carlotta Ferlito (ginnastica artistica), Andrea Fondelli (pallanuoto), Gregorio Paltrinieri (nuoto), Alessia Trost (atletica leggera). «Sono orgoglioso e onorato di questo matrimonio, che mi auguro prosegua per sempre - ha detto il presidente del Coni Giovanni Malagò UnipolSai è un marchio italiano di successo e ha sempre dimostrato sensibilità nei confronti del nostro mondo, esaltandone l’importanza sociale».

motori

Partnership tra Motor Bike Expo e Subito.it

Al Motor Bike Expo di Verona sarà allestita un’area interamente dedicata all’emergente settore delle motociclette “second hand”

Motor Bike Expo, la rassegna dedicata al mondo delle moto che si tiene a Verona dal 23 al 25 gennaio, inaugura l’edizione 2015 con una novità realizzata con Subito.it. All’interno

della manifestazione, è stato organizzato 4 Sales - Usato in Fiera, un’area dedicata al mondo del second hand, all’interno della quale le persone potranno vendere la vecchia moto e ac-

quistare la due ruote dei sogni. L’idea nasce dalla volontà di Subito.it e Motor Bike Expo di dare a dealer e privati l’opportunità di portare in fiera le proprie moto usate per venderle.

Le “Donne vere” protagoniste del sito Donnamoderna.com dida

Per essere sempre più vicino alle proprie lettrici, Donna Moderna per i propri servizi si avvale di “donne vere” immortalate da fotografi di eccellenza. Il sito dedicato al casting online è stato completamente rinnovato per permettere ancor una maggiore interazione tra magazine e lettrici. E’ sufficiente collegarsi all’indirizzo web donnevere.donnamoderna.com,pubblicare la propria foto o il proprio video e condividerlo anche sui social network. Il restyling di donnevere.donnamoderna.com riguarda anche la grafica: accattivante, ma nello stesso tempo pulita e intuitiva, per aiutare le utenti a creare il proprio profilo con pochi passaggi, chiari e semplici. La sezione sarà ancora più fruibile, grazie all’ottimizzazione per tutti i device mobili e sarà interessante da consultare grazie alla nuova gallery fotografica con tutte le copertine di Donna Moderna e il profilo delle “donne vere”. ANNO VI | #009|GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015



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MARKET PLACE

di Luca Anelli

Uno spot di trenta secondi per annunciare il ritorno de “Il Mese del cucciolo”, l’iniziativa di successo di Purina che nel solo 2014 ha visto l’adesione di 38 nuovi nuovi proprietari di cuccioli. Il progetto, promosso per il quarto anno consecutivo in collaborazione con la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani e l’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, torna in tutta Italia fino al 15 febbraio 2015, con l’obiettivo di sensibilizzare i neoproprietari di cuccioli sull’importanza di due aspetti fondamentali per la crescita sana del nuovo arrivato in famiglia. Da un lato la scelta dell’alimentazione corretta, dall’altro il punto di riferimento per la sua salute, il medico veterinario di fiducia. Lo spot, realizzato da Linea ATC, sarà in onda fino al 31 gennaio in tutti i principali programmi televisivi dedicati al mondo degli animali. Protagonista dello spot è un cucciolo di Labrador, testimonial della campagna da ormai quattro anni, che su una divertente canzone fa il suo ingresso in scena con la tenerezza che contraddistingue i piccoli amici a quattro zampe. Uno spot che strappa un sorri-

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Realizzato da Linea ATC, sarà in onda in tv fino al 31 gennaio

Con Purina torna il “mese del cucciolo” Il web si conferma strumento fondamentale per conoscere i dettagli del progetto: anche grazie all’applicazione per smartphone, disponibile nelle due versioni per iOS e Android so, ma che ricorda anche quanto sia fondamentale la responsabilità del proprietario nel prendersi cura del nuovo arrivato: con “Il Mese del Cucciolo” ecco la possibilità di iniziare consapevolmente la nuova vita insieme al nuovo arrivato. Inoltre, anche quest’anno il web si conferma uno strumento fondamentale per conoscere i dettagli del progetto: grazie all’applicazione per smartphone “Il Mio Cuccio-

lo”, disponibile in versione iOS e Android, e scaricabile da iTunes Store e Google Play, è possibile accedere gratuitamente, sempre e ovunque, a tutte le informazioni utili, non solo sull’iniziativa, ma anche sul mondo del cucciolo con tante curiosità e servizi. Inoltre, per usufruire di tutte le opportunità e i vantaggi riservati ai partecipanti, questi ultimi potranno registrarsi sul sito dedicato, accedendo così a un percorso virtuale di cinque step, che li accompagnerà passo dopo passo durante tutti i trenta giorni fino alla consegna dell’attestato “Proprietario Certificato Purina Pro Plan”. Nello spot, in versione anche da dieci secondi, gli speaker sono Roberta Federici e Massi Rossi. ANNO VI | #009|GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015

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MARKET PLACE

La classifica delle top 24 in base alle recensioni degli utenti

Le migliori compagnie aeree secondo eDreams

Per quanto riguarda la qualità e i servizi Emirates è la numero uno nel mondo, Meridiana e Alitalia in cima al ranking in Italia di Davide De Vecchi

I dati arrivano da eDreams, il più grande rivenditore online di voli del mondo. Come ogni anno ha stilato la classifica delle migliori compagnie aeree a livello internazionale, grazie alle recensioni di oltre 90 mila utenti che hanno viaggiato nel 2014, ai quali ha chiesto di rispondere a un questionario per avere un’opinione su diversi aspetti del volo: pulizia e modernità dell’aereo, comfort e spazio tra i sedili, intrattenimento e servizio a bordo, gestione bagagli, viaggiare con i bambini e sale vip. Il gradimento poteva esse-

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re espresso su una scala da 1 a 5. Da questa analisi la migliore compagnia al mondo è Emirates (punteggio di 4,24), seguita da Swiss International (4,18) Airlines e Lufthansa (4,17). Emirates si aggiudica il titolo come miglior compagnia aerea anche nella categoria Pulizia e modernità dell’aereo, Intrattenimento e servizio a bordo, Gestione dei bagagli e Sala vip. Le migliori compagnie italiane sono risultate Meridiana (punteggio 3,88, posizione 16 in classifica), seguita da Alitalia (punteggio 3,84, posizione 17 in termini assoluti). «Ogni anno vendiamo milioni di biglietti aerei in

tutto il mondo, quindi sapere quali sono gli aspetti che i viaggiatori prendono maggiormente in considerazione e le loro prefenze ci aiuta a migliorare il servizio che offriamo ai nostri clienti, aiutandoli nel processo di selezione della miglior soluzione di viaggio - dichiara Angelo Ghigliano, Country Manager di eDreams Italia -. Il cliente che prenota online è diventato sempre più esigente e attraverso questi sondaggi scopriamo come soddisfarlo al meglio. Questa è la nostra mission». eDreams è l’agenzia di viaggi online leader in Italia e una delle principali in Europa. Offre i voli di oltre cento compagnie aeree su 60 mila tratte diverse e più di 240 mila hotel in 40 mila località di tutto il mondo, oltre a pacchetti vacanza e autonoleggio. Attualmente eDreams offre i propri servizi in 32 Paesi, compresa l’Italia.

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Come si crea la pubblicità intelligente.

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REAL RESULTS


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MARKET PLACE

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Vita da Turista

Volare a Copenaghen con un bacio. E raccontare con un fiore le emozioni

Gli innamorati celebrati da PaesiOnLine, Interflora Young e VisitDenmark. Fino al 13 febbraio è aperta la selezione della coppia che sarà ambasciatrice di viaggio nella capitale danese di Sebastiano Zeri

Iniziare il 2015 al bacio in una delle città più romantiche di tutta Europa. Fino al 13 febbraio è aperta la selezione di una coppia di innamorati che saranno ambasciatori di viaggio a Copenaghen per il primo viaggio di “Interflora Experience Tours: Destinazione Copenaghen”, iniziativa di Interflora Young in collaborazione con VisitDenmark, che si inserisce nell’ambito di Vita da Turista, il progetto di PaesiOnLine per la promozione non convenzionale di destinazioni, brand e servizi attraverso operazione di social product placament e l’utilizzo di linguaggi multime-

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diali. I protagonisti di “Interflora Experience Tours: Destinazione Copenaghen” voleranno nella capitale danese e per cunque giorni saranno “ambasciatori di viaggio”, raccontando la città in diretta web attraverso la condivisione di video, foto e post sulla pagina Facebook di Vita da Turista e su tutti gli

ambienti partner. Inoltre, da Copenaghen, i due innamorati sceglieranno un fiore che reputino rappresentativo del loro viaggio e lo spediranno in Italia ad una persona cara, attraverso il servizio di Interflora Young. I fiori saranno, inoltre, elementi centrali del viaggio. Per partecipare, basta andare sul sito dedicato, iscriversi o accedere con il proprio account Facebook o Google+, e caricare da una a dieci foto che ritraggano il “concorrente” mentre scambia un bacio romantico e suggestivo, accompagnando ogni immagine con una breve frase. La coppia vincitrice verrà selezionata tra le dieci le cui foto riceveranno il maggior numero di like a seguito di un colloquio conoscitivo con i partner promotori dell’iniziativa. I due fortunati, sottoscriveranno un contratto a progetto della durata di quindici giorni, 500 euro netti di rimborso spese, un soggiorno di quattro notti presso l’Hotel The Square, a Copenaghen, volo andata e ritorno da Milano o Roma per Copenaghen e dotazione di abiti Rum Jungle, partner tecnico del viaggio.

ANNO VI | #009|GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015

I bambini malnutriti del Mali crescono con gravi handicap fisici e mentali. Quando crescono. Perché la malnutrizione è una malattia che uccide. La loro speranza si chiama COOPI. Con te, può salvarne cinquemila. Subito.



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COVER STORY

Una volta, non molto tempo fa, c’era il disco in vinile. Ad un certo punto dovette lasciare spazio al compact disc, a sua volta estinto dalla musica “liquida” in formato mp3. Qualcosa di simile sta succedendo al denaro. O meglio, alla sua fisicità. C’erano due termini che lo definivano bene, in qualche modo rifacendosi a una sorta di suono. Si diceva, quando c’era il disco in vinile, ma anche dopo, che le banconote, tra le nostre mani, erano fruscianti e le monete tintinnanti. Caratteristiche un po’ romantiche, ritenute intramontabili, ma che il digitale sta mandando in pensione, trasformandole in reperti archeologici. Il denaro sta perdendo la sua fisicità. Si sta smaterializzando in bit che viaggiano sul web. Non abbiamo, però, molto tempo per abituarci, la trasformazione è in atto e procede velocissima. La tecnologia per l’economia del futuro non è fantascienza, ma è pronta, disponibile e si trova in un oggetto che tutti hanno già in tasca: lo smartphone. Oltre a tutte le cose che sa fare, il telefono touch sta diventando il borsellino elettronico di tutti noi. In un solo colpo banconote, monete e carte di credito si trasformano in icone sugli schermi. E pagare diventa facile come scrivere un messaggio su WhatsApp.

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Analisi di un fenomeno che sta correndo veloce, intaccando le economie di tutto il mondo. E anche il comparto della comunicazione e del marketing

Sorpresa, c’è liquidità in giro Il denaro sta perdendo la sua fisicità. Si sta smaterializzando in bit che viaggiano sul web. Non abbiamo, però, molto tempo per abituarci, la trasformazione è in atto e procede velocissima. La tecnologia per l’economia del futuro non è fantascienza, ma è pronta, disponibile. E si trova in un oggetto che tutti hanno già in mano o in tasca: lo smartphone di Daniele Bologna ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014


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COVER STORY

In America è già così. Adesso. Il Vecchio Continente (Italia inclusa) nel 2015 avrà lo stesso destino. Anche il concetto stesso di banca non sarà più lo stesso. La digitalizzazione delle transazioni economiche e degli acquisti, infatti, fa gola ai big dell’hi-tech che in questo campo sono molto più pronti e performanti dei tradizionali istituti bancari a cui nei prossimi anni potrebbero addirittura fare lo sgambetto. Apple, Samsung, Google, Amazon, Facebook, Twitter seguite da altre aziende della Silicon Valley come Square, Snapchat e Venmo, stanno facendo di tutto per diventare il nostro referente unico nell’economia digitale e hanno già pronte soluzioni di pagamento che funzionano. Il loro obiettivo? Non è solo quello di semplificarci la vita, ma anche fare un sacco di soldi. In verità, vogliono inserirsi tra acquirenti e venditori, diventare gestori dei pagamenti e del relativo flusso di denaro per guadagnare milioni di dollari trattenendo una piccola percentuale da ogni singola compravendita. Regina in questo settore è Apple. Con le funzioni “Pay” e di riconoscimento biometrico dei nuovi iPhone 6, si sta trasformando nel più grande circuito bancario mondiale. Basti pensare che le persone che han-

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Cambia volto anche il

modo di pagare la spesa

nelle transazioni di denaro non ci saranno più scontrini da firmare o carte da strisciare, ma solo scambi fra microchip

no affidato la loro carta di credito all’azienda fondata da Steve Jobs sono già oltre 885 milioni che, fino a ieri, potevano acquistare musica, film, libri, giochi e giornali, con un semplice colpo di polpastrello sullo schermo di iPhone e iPad su iTunes, il negozio digitale Apple. Un bacino di utenti immenso che se utilizzerà l’iPhone 6 (e tra qualche mese l’Apple Watch), potrà pagare alla cassa di qualsiasi negozio semplicemen-

Le banche accerchiate dai big dell’hi-techn rapporto Nella nuova economia digitale le banche cesseranno di essere i nostri referenti principali, a favore dei big tecnologici, già in competizione su questo terreno

te avvicinando al Pos il telefono (o l’orologio). Niente scontrini da firmare, carte da strisciare, la transazione avviene elettronicamente tra il microchip del telefono in cui sono salvati i dati bancari delle carte di credito e il registratore di cas-

sa. Per rendere più sicura la transazione, c’è il riconoscitore di impronte digitali, di serie su tutti i nuovi smartphone e tablet con la Mela. In questo modo Apple non guadagna più solo dai prodotti digitali in vetrina sul suo negozio online, ma da

quelli tangibili venduti da tutti. Praticamente tutte le catene sul suolo americano hanno già abilitato i propri registratori di cassa a ricevere pagamenti con Apple Pay: da McDonald’s agli store Bloomingdale’s, dai Disney Store alle farmacie Duane Reade e ai negozi di scarpe Foot Lockere Nike, sono migliaia le vetrine che accettano i pagamenti in questo modo. Su ogni transazione Apple, secondo quanto rivelato dal quotidiano The New York Times, trattiene una percentuale (15 centesimi ogni 100 dollari). Un business miliardario. Anche Samsung vuole seguire Apple sui pagamenti mobili, per non perdere terreno. Stando alle indiscrezioni del sito Recode. net, la compagnia coreana starebbe trattando con una start-up chiamata LoopPay per introdurre un sistema di pagamento simile all’Apple Pay. La novità potrebbe essere integrata sugli smartphone di fascia alta a partire dal prossimo Galaxy S6, rivale dell’iPhone6 che, ipotesi già entrata nella cronaca del settore dopo le anteprime del recente Consumer Electronic Show di Las Vegas. Google ha un sistema analogo ad Apple Pay per i pagamenti digitali che, va riconosciuto, è stato lanciato nel 2011, ben tre anni prima rispetto al rivale. Si chiama Google Wallet

e permette, a chi ha un telefono Android con tecnologia Nfc di pagare alla cassa avvicinando lo smartphone ai Pos abilitati. Probabil-

mente la soluzione escogitata da Google era arrivata troppo presto. Il mercato non era ancora pronto. Ma ora è una seria alternati-

Trovare il posto giusto nell’opulenta filiera Un

inserirsi fra acquirenti e venditori, diventando gestori dei pagamenti, significa guadagnare montagne di denaro semplicemente trattenendo una piccola percentuale di ogni singola compravendita

l’ingente business dei pagamenti elettronici I big dell’hi-tech, da Apple a Google, con Square, Amazon e PayPal, hanno lanciato sistemi di pagamento elettronici su ogni transazione, trattengono una percentuale: Apple trattiene 15 centesimi ogni 100 dollari spesi con Apple Pay che finiscono nelle casse della Mela. Google Wallet fa così: il 2,9% trattenuto su ogni transazione. Square stessa cosa: 2,75% su ogni transazione. PayPal un po’ meno, il 2,70% su ogni transazione. Per Amazon l’1,75% trattenuto su ogni transazione fino al 1° gennaio 2016. Poi salirà al 2,50%. E ciascuna società ha poi accordi differenti coni circuiti delle carte di credito a cui girano, a loro volta, una percentuale su ogni acquisto. ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014


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COVER STORY te di credito allo smartphone, digitare l’importo, strisciare e l’operazione si conclude in pochi gesti. Secondo il magazine americano Fast Company, la sola

Square, nel 2014, ha gestito circa 30 miliardi di dollari in pagamenti di questo tipo: il triplo rispetto a tre anni fa. Ecco come funziona il modello di business.

Square trattiene il 2,75 per cento su ogni strisciata di carta di credito. Su 30 miliardi di dollari sono circa 825 milioni. Tolta la percentuale che Square paga

Amazon non lascia spazi agli avversari

La strategia del colosso

del retailing onlinen rappo r

COme fanno già i suoi concorrenti, anche amazon, negli stati uniti offre un lettore per i pagamenti effettuati con carte di credito

va ad Apple Pay. Una curiosità: secondo quanto ha riportato il sito ArsTechnica, da quando Apple è entrato nel mondo delle transazioni digitali con le funzioni Pay, i pagamenti tramite Google Wallet sono cresciuti del 50 per cento negli ultimi mesi, raddoppiando i

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nuovi utenti. Ci sono poi tre aziende del calibro di Square (fondata nel 2009 da Jack Dorsey, l’inventore di Twitter), PayPal e Amazon che, per ora solo negli Stati Uniti, hanno messo in circolazione un accessorio per trasformare lo smartphone in registratore di cassa mobile in grado di permettere a tutti di accettare pagamenti con carta di credito e di diventare commerciante o di trasferire denaro. Basta collegare il lettore di car-

Amazon ha fiutato il business dei pagamenti digitali e non vuole lasciare campo aperto a Apple, PayPal e Square. Come i rivali, da poche settimane offre (negli Usa) un lettore per pagamenti con carte di credito. Come i concorrenti trattiene una percentuale su ogni transazione. Twitter: il social dei “cinguettii” sta sperimentando il nuovo pulsante “Buy now”, acquista subito. Per ora attivo solo negli Stati Uniti, permette di comprare oggetti pubblicizzati su Twitter con un clic. Gesto che trasformerà il social dell’uccellino in un sito di ecommerce. Apple Pay, già in funzione negli Stati Uniti, permette di pagare avvicinando l’iPhone6 oppure, dall’anno prossimo, l’Apple Watch al pos della cassa. I dati delle carte sono criptati e al sicuro dentro smartphonee orologio. E perché la transazione sia ancora più sicura l’iPhone riconosce l’impronta digitale. Square è stato il primo ad arrivare sul mercato nel 2009 (per ora solo negli Usa). Prodotto dall’inventore di Twitter, Jack Dorsey, è un accessorio (e una app) che trasforma qualsiasi smartphone in un registratore di cassa. Nel 2014 sono stati spesi con Square oltre 30 miliardi di dollari. SnapChat è il social network famoso per i messaggi che si autodistruggono dopo essere stati letti e per aver detto no a un’offerta di acquisto da parte di Facebook per 3 miliardi di dollari, permette di scambiarsi denaro tra tutti gli iscritti (per ora solo negli Usa) con un semplice messaggio di testo. PayPass è un ervizio già in funzione in tutto il mondo (Italia compresa): permette di pagare alla cassa senza contanti semplicemente avvicinando carta di credito o smartphone al Pos. Niente firme su scontrini, niente pin da digitare. La carta di credito deve avere il logo PayPass (ci sono di tutti i circuiti) e i telefoni devono avere tecnologia Nfc. PayPal, invece, è il sistema di pagamento più utilizzato per acquisti sicuri online (è una società controllata dal sito di aste eBay), come Square ha lanciato uno speciale lettore per trasformare lo smartphone in strumento per accettare pagamenti con carte di credito. Facebook: il social network lo ha annunciato sul suo blog: presto nelle inserzioni pubblicitarie sulle pagine degli utenti comparirà il tasto “Buy” ossia compra. Per fare acquisti senza uscire dal sito social. Una miniera per il fondatore Mark Zuckerberg che intascherà una percentuale su ogni spesa. Google Wallet Servizio analogo a quello lanciato da Apple. Si basa sullo stesso concetto del PayPass. Lo smartphone diventa borsellino elettronico che tiene al sicuro i dati delle carte di credito. Basta avvicinarlo al Pos per pagare senza estrarre carte di credito.

agli intermediari (circuiti delle carte di credito), sempre secondo Fast Company, quest’anno nelle tasche di Jack Dorsey sono entrati circa 280 milioni di dollari. Tutto senza fare nulla. E il mercato è destinato a crescere. Per questo PayPal e Amazon offrono servizi analoghi. A piombare sul mercato delle transazioni digitali (da cui tratterranno una percentuale) ci sono poi i social network che nel 2015 si trasformeranno in siti di ecommerce. Vedremo comparire il tasto “compra” sia su Twitter (in America già funziona) sia su Facebook. Ma quelli che sembravano essere simbolo della modernità (Facebook e Twitter) potrebbero già essere anziani. Infatti, c’è una app che, secondo quanto ha scritto il settimanale Bloomberg Businessweek, rischia di soffiare a tutti il mercato. Si chiama Venmo e da settimane è la più sca-

ricata negli Stati Uniti. Permette di scambiarsi soldi inviandosi messaggi in stile WhatsApp. E trasforma gli acquisti in argomenti di cui chattare in stile social network. È così semplice che ha già stregato milioni di persone. Si crea un account su Venmo a cui si collega il proprio conto in banca e le carte di credito o debito (non servono accessori come con Amazon o altri competitor). Basta digitare un importo sulla tastiera e digitare invio per trasferirli da un conto Venmo ad un altro. E vederli comparire, il giorno dopo, direttamente sul proprio conto in banca. Andando avanti di questo passo, da qui a pochi mesi, le monete verranno utilizzate solamente dagli arbitri per far scegliere “palla o campo” ai giocatori prima del fischio d’inizio di un match. Una nuova partita è appena cominciata.

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COM PANY

Annunciata la sponsorizzazione della Coppa del Mondo 2015, a seguito dell’accordo con Rugby World Cup Limited

Coca-Cola ha la febbre del rugby

una partnership solida

nelle foto, da sinistra, la leggenda del rugby brian o’driscoll, il presidente di Rugby World cup limited, bernard lapasset e paul dwan, di coca-cola

The Coca-Cola Company ha annunciato la sponsorizzazione della Coppa del Mondo di Rugby 2015, a seguito dell’accordo con Rugby World Cup Limited con cui la società diventa fornitore ufficiale di soft drink, sport drink e acqua del torneo del prossimo anno. Questa entusiasmante, nuova partnership arricchisce la presenza di Coca-Cola nel mondo dello sport internazionale e segna quasi due decenni di partnership con l’evento di rugby più importante del mondo. Mentre la febbre del

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rugby comincia a diffondersi nelle nazioni partecipanti, Coca-Cola si prepara a celebrare la passione, l’emozione e la gioia della Coppa del Mondo di Rugby 2015 con tutti i fan della palla ovale. Paul Dwan, General Manager del team Coca-Cola per la Coppa del Mondo di Rugby 2015, afferma: «La Coppa del Mondo di Rugby 2015 si preannuncia come la più grande della storia; siamo felici di farne parte per celebrare l’emozione che il torneo porterà con sé. Questo sport gode già di un

grandissimo seguito e speriamo che la nostra sponsorizzazione possa portare il rugby a un pubblico ancora più vasto». E il Presidente di Rugby World Cup Limited, Bernard Lapasset, commenta: «Ci fa molto piacere prolungare la nostra lunga e fortunata partnership con Coca-Cola come soft drink ufficiale. Con il rugby che attraversa un periodo di crescita senza precedenti in tutto il mondo, e la Coppa del Mondo che svolge un ruolo centrale nell’ispirare i futuri fan e giocatori,

La multinazionale diventa fornitore ufficiale di soft drink, sport drink e acqua del torneo del prossimo anno. Questa entusiasmante, nuova partnership arricchisce la ricca presenza della società nel mondo dello sport internazionale e segna quasi due decenni di relazione con l’evento più importante del mondo dedicato alla palla ovale di Pietro Castagna

siamo felici di collaborare con un brand che condivide la nostra passione per lo sport e per i suoi valori costruttivi». Mentre Murray Barnett, World Rugby Head of Commercial, Broadcast and Marketing, aggiunge: «The Coca-Cola Company è per World Rugby un partner di lungo termine. Il fatto che Coca-Cola continui a sostenere il torneo nel 2015 è testimonianza della forza della Coppa del Mondo di Rugby, e del rugby come sport». A ulteriore supporto della campagna Coca-Co-

la, il brand ha unito le forze con la famosa leggenda del rugby internazionale Brian O’Driscoll. «Sono veramente contento di lavorare con Coca-Cola per la Coppa del Mondo di Rugby 2015 e la considero un’occasione per far conoscere questo sport a un pubblico più vasto. Come ex sportivo professionista, credo fermamente nell’importanza di condurre una vita attiva e sana. Penso che possiamo veramente trarre frutto dalla passione per il rugby nel 2015 per stimolare la gente a muoversi di più», afferma O’Driscoll. Coca-Cola è da tempo legata al rugby a livello internazionale e nazionale. Da quando ha sponsorizzato la Coppa del Mondo di Rugby in Sud Africa nel 1995, è stata presente in ogni torneo come Worldwide Partner o come Fornitore Ufficiale. Per la Coppa del Mondo di Rugby 2015, Coca-Cola offrirà momenti di ristoro e idratazione a fan, giocatori, squadre e funzionari del torneo, ed entusiasmanti opportunità per celebrare la passione, l’emozione e il movimento del rugby in tutto il mondo. The Coca-Cola Company sarà il fornitore ufficiale di soft drink per la Coppa del Mondo, Powerade il fornitore ufficiale di sport drink e Glaceau Smart Water diventerà il fornitore ufficiale di acqua.

evento globale La Coppa, il motore

che alimenta gli investimenti

La Coppa del Mondo di Rugby è il motore che alimenta gli investimenti e una crescita senza precedenti del rugby in tutto il mondo. L’avanzo netto della Coppa del Mondo di Rugby dopo il successo commerciale di Francia 2007 e Nuova Zelanda 2011 ha permesso a World Rugby di investire nello sport oltre 150 milioni di sterline tra il 2009 e il 2012 e di destinare un previsto apporto di oltre 180 milioni di sterline tra il 2013 e il 2016 alla sottoscrizione di un’ampia serie di iniziative di finanziamento, tra cui sovvenzioni annuali delle federazioni nazionali e investimenti strategici volti ad accrescere la partecipazione ed aumentare la competizione in tutte le 121 federazioni nazionali affiliate a World Rugby. La Coppa del Mondo di Rugby 2015 si svolgerà in Inghilterra tra il 18 settembre e il 31 ottobre, e sarà una celebrazione del rugby e dei suoi valori nella formazione del carattere, emozionerà e ispirerà la nazione e il mondo a giocare e a sostenere questo sport.

who’s who Il produttore di bevande

più grande di tutto il mondo

The Coca-Cola Company è il produttore di bevande più grande al mondo e rinfresca i propri consumatori con oltre 500 marchi di bevande gassate e non gassate. Oltre a Coca-Cola, l’azienda vanta altri marchi nel proprio portafoglio prodotti per un valore di oltre 17 miliardi di dollari, fra cui Coca-Cola light, Fanta, Sprite, Coca-Cola Zero, vitaminwater, Powerade, Minute Maid, Simply, Georgia e Del Valle. A livello mondiale, The CocaCola Company è al primo posto nell’offerta di bevande gassate, caffè pronti da bere, succhi e bevande a base succo, Grazie al sistema di distribuzione di bevande più vasto nel mondo, i consumatori di oltre 200 paesi scelgono le bevande di The Coca-Cola Company a un ritmo di 1,9 miliardi di consumazioni servite ogni giorno in tutto il mondo. Con un impegno continuo nel costruire un sistema sostenibile, l’azienda è concentrata su iniziative volte alla tutela dell’ambiente, alla promozione di stili di vita sani e attivi, alla creazione di un ambiente di lavoro sicuro per i dipendenti e al miglioramento dello sviluppo economico delle comunità nelle quali opera. Insieme ai partner imbottigliatori, spicca tra le prime dieci aziende al mondo con più di 700 mila dipendenti. ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014



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ME DIA

Le strategie di comunicazione digitale sono sempre più legate ai video: il futuro dell’advertising è tracciato

Click che si tramutano in fatturato

Ecco le mosse dei colossi del settore, da Facebook a Twitter, da You Tube a Teads. Tutti contro tutti per accaparrarsi la fetta privilegiata e destinata a crescere di un mercato in fortissima evoluzione

Ed mod tetueros dolor ing eum zzriusto duisl

di Sebastiano Zeri

Sempre più mobile, sempre più video. Il futuro dell’advertising è tracciato. Basta comprendere come si sta muovendo un colosso come Facebook, che solo qualche mese fa ha deciso di investire più di mez-

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zo miliardo di dollari per assicurarsi LiveRail, piattaforma di video advertising che genera qualcosa come 7 milioni di video pubblicitari al mese. Oppure basta guardare in casa Twitter, social network sempre più influente che nei mesi scorsi ha fatto incetta di star-

tup del macrocosmo video, portandosi a casa MoPub, Namo Media e TapCommerce; e ora è pronta a lanciare la sua piattaforma, con una versione beta che è già disponibile per i profili verificati. La sfida dei video può ragionevolmente segnare il futuro anche

del social network fondato da Jack Dorsey. A San Francisco sono abituati a fare le cose in grande e dalle prime, seppur poche, indiscrezioni che trapelano dagli uffici di Market Street, si apprende che il video player di Twitter consentirà agli utenti di caricare video

due ingressi principali per entrare nel mercato

nelle foto, da sinistra, jack dorsey, fondatore di twitter, e mark zuckerberg, creatore di facebook, i due social che hanno aperto le porte di un mondo nuovo

di una durata massima di 10 minuti, mentre i formati supportati saranno mp4 e mov. E non ci saranno limiti per la dimensione del file. Inoltre, l’immagine di anteprima, che spesso decreta il successo di un video, sarà selezionabile dall’utente. Il lancio? Ancora qualche settimana. Poi, chiunque abbia un account Twitter potrà postare video, senza ricorrere a piattaforme terze come Vine e YouTube. La mossa di Twitter, e prima ancora quella di Facebook, sono probabilmente i segnali più chiari di come l’evoluzione dell’advertising online stia virando in modo deciso verso i video. Pre-roll, mid-roll e post-roll sono vocaboli stiamo già facendo l’abitudine. Prestissimo saranno all’ordine del giorno, anche perché le previsioni lasciano poco spazio ai dubbi. Secondo un’infografica presentata da Iab Italia, il mercato del video advertising è in costante crescita negli ultimi due anni. E dovrebbe toccare quota 11,4 miliardi di dollari nel 2016.

Un piatto ricco sul quale i colossi del web hanno posato gli occhi in largo anticipo. È notizia di qualche giorno fa, ad esempio, il nuovo finanziamento ottenuto da Teads, una delle piattaforme internazionali più popolari nel campo del video advertising. Ben 24 milioni di euro per un’operazione finanziaria che la dice lunga sulla fiducia degli investitori nel settore e che vede coinvolte banche del calibro di Bank of China, Hsbc, Bnpp e Bpi. Ora però, è già scattata la guerra ai click. E in questo senso la mossa più astuta, senza ombra di dubbio, pare essere stata quella di Mark Zuckerberg. Già da qualche mese Facebook sta abituando gli utenti ai suoi video in auto-play, cioè quelli che partono da soli scorrendo la time line, oltre tutto in modalità silenziosa. E proprio “abituati”, in effetti, sembra il termine più adatto per descrivere la capacità pervasiva del social di Palo Alto. Ora, non appena i filmati pubblicitari sbarcheranno su Fa-

cebook, il business esploderà con forza devastante. Se la logica rimarrà quella attuale, basterà scrollare la time line per far partire un pre-roll correlato a un video. Quindi, basterà uno scroll per innescare il business. Anche per questo Twitter s’è mossa sui video. Rimanere indietro oggi potrebbe compromettere il futuro. I “cinguettii” potrebbero non bastare più, fra qualche mese. La vera battaglia, dunque, sarà sulle visualizzazioni dei video. Una battaglia che, in realtà, è cominciata già da qualche mese e vede due protagonisti indiscussi: Facebook e YouTube. Il primo, da quando ha introdotto il proprio player, sta insidiando i vari primati che lo storico “tubo” ancora detiene. Le statistiche si sprecano e sembra l’ennesima guerra senza esclusioni di colpi fra Google e il social network da oltre un miliardo di utenti. Perché i numeri, in questo caso, non rimangono solo numeri. Ma si tramutano in danaro.

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Sitecore, azienda leader nei software di gestione della customer experience, ha annunciato alla recente National Retail Federation’s Annual Convention la disponibilità di Sitecore Commerce 8 con tecnologia Microsoft Dynamics. Integrando la capacità di gestione dell’esperienza online (experience management) di Sitecore Experience Platform con le funzionalità multicanale di Microsoft Dynamics for Retail, la soluzione permette finalmente alle aziende di colmare lo spazio tra esperienza in-store e digitale. Oltre un anno fa, Sitecore e Microsoft avevano annunciato di voler collaborare su un’offerta che avrebbe unito il meglio dell’esperienza di vendita e marketing. Oggi questa visione è stata realizzata grazie all’arrivo di Sitecore Commerce 8 con tecnologia Microsoft Dynamics. Negli ultimi dodici mesi, Sitecore e Microsoft hanno sviluppato insieme il prodotto e disegnato la sua architettura per capitalizzare sui punti di forza sia di Sitecore sia di Microsoft Dynamics. La soluzione combinata permette ora alle aziende di dare vita ad una customer experience omogenea, ottimizzata per i comportamenti digitali, i device e le prefe-

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Novità significativa per l’azienda leader nei software di gestione della customer experience

E’ l’ora di Sitecore Commerce 8: tra gestione dell’esperienza online e funzionalità multicanale La soluzione creata in stretta collaborazione con Microsoft Dynamics for Retail permette finalmente alle aziende di colmare lo spazio tra esperienza in-store e digitale di Matteo Dedè

alla costruzione di connessioni copmplesse

nelle foto, da sinistra, ashvin mathew, general manager, commerce & retail solutions di microsoft, e darren guarnaccia, chief strategy officer di sitecore

renze dei visitatori online, completa della gestione degli ordini in real-time attraverso tutti i canali. «Siamo stati molto soddisfatti dalla forte esperienza di Sitecore nell’experience management - ha dichiarato Robert White, chef information officer di Ashley Furniture -. Non vediamo l’ora di implementare le sofisticate funzionalità integrate per le vendite online e offli-

Leader mondiale nel software di gestione della customer experience Sitecore è leader mondiale nel software di gestione della customer experience. Offriamo contenuti altamente rilevanti ed esperienze digitali personalizzate che gratificano il pubblico, aumentano la fedeltà e incrementano le entrate. Con Sitecore Experience Platform, i venditori possono mantenere il controllo sull’esperienza di ciascun cliente che entra in contatto con il loro marchio attraverso tutti i canali. Oltre 4.000 marchi leader a livello mondiale - tra cui American Express, Carnival Cruise Lines, easyJet, Heineken e L’Oréal - si affidano a Sitecore per ottenere interazioni significative che conquistino i clienti per tutta la vita.

ne offerte da questa nuova soluzione per colmare il gap tra le transazioni online e in-store». «Fino ad ora, le aziende non hanno avuto a disposizione un modo unico per connettere la customer experience tra il mondo online e i negozi fisici - ha dichiarato Darren Guarnaccia, chief strategy officer di Sitecore -. Questa partnership soddisfa un bisogno reale dei clienti sposando l’esperienza e la tecnologia di due soluzioni consolidate a livello globale. Si sentirà senz’altro parlare a breve del successo della soluzione nei prossimi mesi». La nuova soluzione diversifica ulteriormente l’offerta commerciale di Sitecore. Il prodotto offre notevoli opportunità per i clienti con una presenza retail di aggregare i loro contenuti attraverso tutti i canali di vendita, in particolare per quelli che già utilizzano - o stanno valutando di adottare - Microsoft Dynamics for Retail. «I retailer vogliono creare un’esperienza connessa cercando di allargare il coinvolgimento oltre il semplice punto vendita - ha confermato Ashvin Mathew, general manager, commerce & retail solutions di Microsoft -. La nuova soluzione combina le ricche funzionalità di Dynamics con la piatta-

Le caratteristiche principali Servizi condivisi tra sito online e punto vendita: tutti gli aspetti dell’ordine (per esempio il prezzo, le tasse, lo sconto etc.) sono interscambiati tra il canale digitale e quello fisico, supportando in questo modo un’esperienza coerente, indipendentemente dal canale. Capacità multicanale addizionali: le funzioni di Microsoft Dynamics nelle aree di loyalty program, di localizzazione dei punti vendita con inventario in tempo reale, di acquisto online e ritiro in-store, di gestione degli ordini, inclusi i resi, di customer service e call center sono tutte abilitate anche nell’esperienza online attraverso Sitecore Sincronizzazione e pubblicazione: servizio di sincronizzazione per aggregare i dati di catalogo da Dynamics e Sitecore Commerce Catalog per facilitare esperienze digitali a elevato traffico. Soluzioni per i negozi: supporto per i negozi che rappresentano diversi paesi e entità legali nello stesso punto. Viene fornito un negozio di riferimento per accelerare la distribuzione.

forma Sitecore e rappresenta un passo decisivo nell’ambito della nostra partnership e dell’impe-

gno di fornire soluzioni innovative e personalizzate ai nostri clienti comuni».

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LINK premi

NORMATIVE

A Berlino premiati i digital fashion influencer di tutto il mondo. Tra i vincitori due italiani: Mariano Di Vaio, blogger di “MDV Style”, e Riccardo Pozzoli, co-fondatore del blog “The Blonde Salad”.

Il commissario europeo al mercato unico digitale, Gunther Oettinger, torna a ipotizzare una web tax per Google e i liberali europei (Alde) insorgono: “Ci sono già procedimenti in corso per affrontare timori su comportamenti anticoncorrenziali, è importante che siano portati a termine senza interferenze politiche”, ha detto Dita Charanzova, esponente dell’Alde, coordinatore della commissione mercato interno del Parlamento Ue. Oettinger è tornato alla carica sull’idea di tassare alcuni servizi essenziali come Google News.

Due italiani tra i fashion influencer

E si riparla di web tax per Google

AFFARITALIANI.IT

linkedin

Le parole più cliccate nel 2014 Il social per professionisti, che conta più di 332 milioni di iscritti, ha reso note le Buzzword per il quinto anno consecutivo. Le parole più cliccate dagli iscritti al network riflettono lo stato d’animo dei lavoratori di tutto il mondo. Negli Stati Uniti, che registrano dati in crescita per Pil e occupazione, infatti, le parole più usate hanno a che fare spesso con la creatività. Nell’Europa ancora nel mezzo della crisi, invece, le espressioni degli iscritti a LinkedIn risentono del diverso momento storico, segnato da una crisi profonda e davvero lunga.

CORRIERE.IT

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PRIMAONLINE.IT

new journalism

Gli YouTubers alla Casa Bianca

WASHINGTONPOST.COM

Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, subito dopo il sesto discorso sullo stato dell’Unione, ieri si è fatto intervistare alla Casa Bianca da personaggi resi famosi da YouTube.

ANNO ANNO V VI | #004 | #009|GIOVEDÌ | MERCOLEDI’ 2214 GENNAIO MARZO 2015 2014


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Lo studio quantifica quanto una tech company influenzi l’economia

Quanto vale veramente Facebook?

Il social network ha commissionato a Deloitte uno studio sul suo impatto economico globale. Il risultato sono numeri importanti che però non convincono tutti di Valentina Lunardi

I dati ufficiali sono quelli che conoscono tutti: Facebook ha ormai superato abbondantemente il miliardo di utenti connessi e per il 2014 ha generato una revenue stimata a 12 miliardi di dollari. Ma secondo il social network il suo valore economico globale supera largamente questi dati. E per dimostrare tale tesi, la compagnia fondata da Mark Zuckerberg ha commissionato alla firma di consulenza Deloitte uno studio che quantifichi l’impatto economico globale della piattaforma social. Il report parte dal presupposto che Facebook, offrendo importanti tool per i marketer, funzionando da piattaforma per gli sviluppatori di app e rispondendo alle esigenze di connessione di singoli utenti e brand, stimoli l’economia globale; e che ciò non avvenga attraverso le attività economiche proprie della compagnia, ma attivando la formazione di “revenue parallele” e creando, con un effetto a catena, posti di lavoro nelle singole economie locali. Da segnalare come dato interessante, che Deloitte stima l’impatto economico per l’Italia a 6 miliardi di dollari per l’anno 2014, con la creazione di 70 mila nuovi posti di lavoro. L’analisi si basa su tre assi portanti dell’azione del social network sull’economia: • Impatto del marketing - ovvero le conseguenze economiche che avvengono nelle aziende o altre realtà di business che utilizzano Facebook come piattaforma

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LINK Impatto Economico globale di facebook

Impatto marketing

aConnectivity Effects

L’acquisto di nuovi dispositivi mobile e la necessità di maggiori connessioni web stanno facendo crescere la domanda di utilizzo di dati, tutti fattori che sono influenzati dalla necessità di gestire e interagire con la propria pagina Facebook. I miglioramenti nelle connessioni riversano effetti benefici sul resto dell’economia e stimolano la crescita economica. L’impatto di Facebook sulla connettività globale è stimato dalla forma di consulenza a 50 miliardi di dollari per il 2014, con un effetto parallelo di creazione di 1,6 milioni di posti di lavoro.

Impatto Piattaforma

di marketing, per connettersi con i consumatori e costruire brand value. • Impatto della piattaforma - gli effetti sull’economia del settore degli sviluppatori di app. • Impatto della connessione - come il fattore della connettività ha influenza sulla vendita di device mobili e sull’internet connectivity.

a Marketing Effects

Impatto Economico per effetto

Le pagine Facebook di realtà di business e le attività di “targeted advertising” sostengono la crescita delle vendite a livello locale, nazionale e globale, riducendo le esistenti barriere geoeconomiche del marketing e sostenendo l’imprenditorialità. Secondo Deloitte, si stima che l’impatto marketing di Facebook nel 2014 ha generato 148 miliardi di dollari e creato 2,3 milioni di posti di lavoro a livello globale.

Impatto connettivitA’

aPlatform Effects

Gli strumenti di sviluppo offerti da Facebook incoraggiano la creazione di nuovi funzionalità, servizi e applicazioni, che possono facilitare la distribuzione dei contenuti e stimolare innovazione e, quindi, la creazione di nuovi “smart jobs”. Secondo il report queste caratteristiche della piattaforma hanno generato 29 miliardi di dollari a livello globale e 660 mila nuovi posti di lavoro.

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LINK Rappresentazione veritiera? I dubbi degli economisti Se il risultato di un report sul valore dell’impatto economico di un social network arriva a stabilire che esso tocchi cifre pari a quelle del prodotto interno lordo di una nazione come il Portogallo, è facile immaginare che catturi l’attenzione, ma anche critiche. Diversi economisti indipendenti hanno già fatto sentire la propria voce, affermando che gli assunti su cui è stata costruita la ricerca di Deloitte siano piuttosto discutibili, in particolare assegnando un valore economico per ogni singolo Like e collegando a Facebook circa un sesto delle vendite di smartphone a livello globale. «I risultati sono senza senso - ha affermato in una email, divenuta pubblica, l’economista Roger Noll -. Facebook è un effetto, non una causa della crescita dell’accesso e utilizzo di internet». Sheryl Sandberg, chief operating officer di Facebook, ha già risposto a tali osservazioni, affermando: «Sappiamo che Facebook è uno dei principali fattori per cui le persone acquistano cellulari, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Le persone entrano nei negozi di telefonia e dicono “Vorrei Facebook”. Spesso la gente confonde Facebook con internet». Sandberg, che discuterà i risultati del report al World Economic Forum di Davos, in corso in Svizzera, ha affermato, inoltre, che Facebook intende dimostrare che non solo le compagnie tecnologiche svolgono il ruolo di disruptor rispetto ai meccanismi industriali del passato, ma che esse stanno creando nuovi posti di lavoro e positivi effetti economici anche al di fuori del settore tech. La scelta di assegnare un valore economico a ciascun Like è stato sostenuta da Deloitte attraverso l’argomentazione che ogni Mi Piace ha un effetto amplificatore per le pagine aziendali. Inoltre, si è scelto di assegnare un impatto economico alle persone che che hanno usato Facebook per organizzare un evento: esaminando le partecipazioni confermate sulla piattaforma e moltiplicando il numero dei partecipanti per il costo medio di un’uscita serale, ha poi aggiunto una stima dei benefici economici accessori dei raduni. Per quanto riguarda la relazione tra Facebook e la vendita di smartphone, Ana Aguilar, direttore di Deloitte che ha curato lo studio, ha citato un sondaggio europeo nel quale il 16% dei partecipanti affermava di non poter vivere senza i social media. Ma tali spiegazioni non hanno convinto la comunità economica, per il momento, e sebbene Tyler Cowen, professore di economia alla George Mason University, riconosca che Facebook ha sicuramente un significativo impatto economico (anche se minore, secondo la sua prospettiva, a quello dichiarato dal report), riguardo al cosiddetto “connectivity effect” dello studio ha commentato: «Il valore di uno smartphone è che ti permette di accedere a Facebook, oltre a presentare altri vantaggi, non viceversa. I calcoli contenuti nello studio peccano di “cattivo ragionamento”».

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SPAZIO A...

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il professor lawrence lessig durante una lectio

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riminiwellness 28/31 maggio - @ fiera rimini

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decima edizione della manifestazione dedicata allo sport, al benessere e alla salute in tutte le diverse diramazioni Lawrence Lessig Accademico di spicco, insegnante di legge all’università di Harvard, nell’ateneo statunitense dirige l’Edmond J. Safra Center for Ethics, mentre a Stanford ha creato il Center for Internet and Society. Ma, per il mondo, è innanzitutto il fondatore delle licenze Creative Commons, l’intellettuale della “Free culture”, da cui il titolo di uno dei suoi libri più famosi. si è speso perché la Rete realizzasse un’opportunità di democratizzazione della conoscenza e di produzione creativa. Anche Aaron Swartz, il “genio” della Rete, l’attivista per la conoscenza libera, morto suicida due anni fa, l’11 gennaio 2013, Collaborò con lui ai Creative Commons quando era appena adolescente. è anche per la combattività che gli ha trasmesso quel ragazzo che lui, a cinquantatré anni, con un passato da giovane repubblicano alle spalle, si è messo in testa che il mondo bisogna provare a cambiarlo alla radice. Gli ha dedicato la sua “marcia ribelle” contro la corruzione, la “NHRebellion”. negli ultimi anni sta concentrando la sua battaglia soprattutto contro il sistema dei “Pac”, i finanziamenti privati che condizionano la politica

visioni

di

Matteo Dedè

aperta e competitiva, ma la rete

non è senza regole Il movimento a difesa della conoscenza aperta è maturato molto, raggiungendo vittorie impensabili prima. Un esempio? Grazie ad Aaron Swartz siamo riusciti a fermare Sopa (Stop Online Piracy Act: la proposta di legge per irrigidire la normativa sul copyright, ndr). Ma la politica subisce ancora troppe pressioni, ed è per questo motivo che vedo come prioritaria, in questo momento, la lotta contro la corruzione. Semmai, la cultura politica, quella sì, è sicuramente cambiata e i progressi nella direzione di una cultura più libera sono evidenti. I giovani hanno raccolto l’opportunità dirompente che la tecnologia offriva loro. Opportunità di creare, di essere coinvolti, di partecipare. La sfida è trasformare un mondo con regole folli in uno con leggi ragionevoli. Perché la soluzione non è certo una rete sregolata, ma piuttosto regolata da leggi che tengano conto dell’impatto di una tecnologia in conti-

nua evoluzione sulla società. Il mercato va mantenuto aperto e competitivo. Solo così possiamo assicurarci che la tecnologia non diventi uno strumento per mettere a rischio e minare i fondamenti sociali e democratici che le leggi stesse dovrebbero tutelare.La Silicon Valley di Google e di Facebook, finché cerca di garantire ampio accesso alla conoscenza, possiamo anche definirla amica. Ma Google e Facebook sono pur sempre aziende. Se fare soldi li porterà altrove, non avranno alcun interesse a garantire la cultura libera. Per tutelare la libertà dobbiamo rimanere vigili. L’ombra del monopolio c’è ed è significativa, in termini economici ma anche politici: i monopoli influenzano le decisioni politiche. Un mercato competitivo è fondamentale. Certo, la “libertà selvaggia” è un’illusione. Perché internet rimanga davvero aperto e consenta la concorrenza è necessaria, allora, un’azione di governo.

RiminiWellness compie dieci anni e invita a festeggiare questo importante traguardo dal 28 al 31 maggio negli spazi di Rimini Fiera. Sembra ieri, invece sono già trascorsi 3.650 giorni dall’esordio della kermesse più attesa dagli amanti del fitness di tutta Europa. L’energia che RiminiWellness ha saputo sprigionare sin dalla prima edizione è cresciuta, anno dopo anno, “contagiando” tantissimi appassionati e neofiti che grazie a questo evento e alle sue due anime (Wfun e Wpro) hanno conosciuto nuove, entusiasmanti, discipline e hanno scelto di fare del wellness il loro stile di vita. RiminiWellness è il primo salone dedicato a fitness, benessere e sport e da sempre è in grado di rivolgersi tanto all’operatore specializzato quanto al consumatore finale con un’ottica nuova e professionalmente caratterizzata. E la manifestazione riminese conferma anche l’evoluzione di un settore merceologico che attinge le sue radici in un crescente bisogno di armonia e benessere, di interesse per l’esercizio dello sport e per le dinamiche dello “star bene”; una ricerca di equilibrio fisico e mentale, che travalica i vecchi steccati della cultura fisica e si rivolge, quindi, a tutte le fasce d’età. Target della manifestazione tutti coloro che prestano attenzione al proprio corpo e alla propria salute; basti pensare che solo i frequentatori di palestre e gli appassionati dello sport formano una tribù di quasi cinque milioni di individui. ANNO VI | #009|GIOVEDÌ 22 GENNAIO 2015


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