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marketplace / automotive

Jam session ft. MercedesBenz: alla consolle c’è Gla

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ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014

Nell’ambito delle attività di comunicazione a supporto del lancio della nuova vettura, il gruppo automobilistico ha scelto Access, società di GroupM specializzata in unconventional media & events

The first global out-of-home mobile interactive advertising platform

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Clear Channel, in marcia verso il digitale

06 comunicazione

Media World ha fatto cento!

08 ford

Mustang, sei ore per il paradiso

09 studi

Content Mktg di alta qualità

ALLARGHIAMO GLI ORIZZONTI DEL TUO BUSINESS Il nostro posizionamento si distingue da sempre per il carattere consulenziale e una forte attenzione all’innovazione. Realizziamo soluzioni ADV che mettono in contatto il Brand con utenti fidelizzati ad un’editoria digital di successo.

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News e Pr, l’effetto è doppio

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La differenza è il “tocco personale”


COM PANY

In marcia verso il COM

di Davide Sechi

digitale

The first global out-of-home mobile interactive advertising platform

Che succede dalle parti dell’Out Of Home? Un media che si sta senza dubbio reinventando, lavorando sempre più in sinergia con le nuove tecnologie che, se opportunamente sfruttate, possono creare opportunità veramente interessanti per il settore. Insomma, il digital non è solo un canale media, ma un nuovo modo di vivere l’esterna. e si pone come valido supporto per realizzare i progetti futuri. Come? Lo spiegano a 360com David Boyd, digital director di Clear Channel Outdoor, e Pierpaolo Nave, marketing & product director di Clear Channel Italia

C

he succede dalle parti dell’Out Of Home? Un media che si sta senza dubbio reinventando, lavorando sempre più in sinergia con le nuove tecnologie che, se opportunamente sfruttate, possono creare delle opportunità veramente interessanti per il settore. Che il digitale rappresenti un’opportunità per l’OOH è quasi eufemistico; di fatto possiede un potenziale tale da stravolgere le usanze degli advertiser, rendendo i consumatori più attivi e quindi le esperienze più coinvolgenti. Insomma, il digital non è solo un canale media, ma è un nuovo modo di vivere l’OOH e si pone come valido supporto per realizzare i progetti futuri. Come? Lo abbiamo chiesto a David Boyd, digital director di Clear Channel Outdoor, e a Pierpaolo Nave, marketing & product director di Clear

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Channel Italia. Proprio Clear Channel appare al centro dell’esperienza digitale, fornendo la piattaforma per fondere social, telefonia mobile e locale in campagne efficaci. In più l’innovazione tecnologica potrebbe portarla sui territori di una media company, con l’ambizione di poter rispondere alle esigenze comunicative su questo mezzo, anche in ottica sinergica e complementare con gli altri media. Cosa è cambiato sul fronte dell’innovazione tecnologica con l’acquisizione da parte di Clear Channel Outdoor della Business Unit italiana? Quali saranno le novità in termini di formati? E quali soluzioni possiamo aspettarci per il 2014? Pierpaolo Nave: «Negli ultimi dodici mesi, da quando CCO ha acquisito il

100% della BU italiana, uno dei driver strategici è stata l’innovazione in tutti gli ambiti della nostra azienda. Sul fronte dei prodotti nel 2014 ci sono moltissime novità: implementeremo anche in Italia “Connect”, la prima piattaforma a livello mondiale per accedere a contenuti digitali, avremo entro l’anno il primo network digitale aeroportuale, realizzeremo dei siti di realtà aumentata e andremo anche a implementare a Milano il primo sistema a livello mondiale di integrazione tra bike sharing normale ed elettrico, nella cornice dell’Expo».

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La recente acquisizione del contratto con gli Aeroporti di Roma vi porta a essere leader di mercato nel segmento aeroportuale romano. Come si svilupperà il vostro progetto digital? Pierpaolo Nave: «Con un cambio ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014


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COM PANY

dei pannelli che interesserà Fiumicino e Ciampino, cosa che trasformerà gli impianti in qualcosa di differente e davvero all’avanguardia in Europa. Tecnologicamente parlando, circa il 70% delle strutture subirà importanti modifiche». Pierpaolo Nave: «Il mercato in generale ha sofferto una flessione intorno al 12%, ma da parte nostra la flessione è stata decisamente più lieve rispetto a quel-

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lo che accadeva nel 2012, facendo registrare un -4% del totale OOH. Il nuovo anno mi pare abbia portato una maggiore attenzione, una qualità più alta investimenti, si sente un cambiamento, si respira. Obiettivo primario: interazione tra fisico e digitale. L’inizio dell’anno è stato difficile, tra gennaio e febbraio, le cose vanno meglio tra marzo e aprile, ma c’è ancora poca stabilità. E’ sicuro che l’outdoor stia

crescendo, molti clienti stanno performando a due cifre, qualcosa sta cambiando sul serio». Proiettandoci nel futuro prossimo, si possono fare delle previsioni su quali saranno i driver di crescita per il mezzo? David Boyd: «Mi rifaccio allo scrittore William Gibson, quando scriveva “Il futuro è già presente”, ed è vero, ma si tratta di qualcosa ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014

Keywords

Business

Business

Success

Awesome

High-five

Cannes

Lions

Winning

Festival

Inspired

Creativity

Office

15 - 21 June

Energised Pumped

#15-21/0 6/2014

By: Max Oppenheim Models: Benjamin Palmer, Chairman, The Barbarian Group, New York; Chloe Gottlieb, Executive Creative Director, R/GA, New York www.canneslions.com


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COM PANY

che non è ancora omogeneamente distribuito; la scommessa è individuare il fattore di cambiamento e solo allora si affermerà. Per fare un esempio: a Parigi hanno portato avanti una campagna per il marchio Golden Mustache; hanno iniziato un po’ in sordina, con due schermi piuttosto grandi, e subito sono arrivati 300.000 like su Facebook, dimostrando il potenziale alto dell’affare; il tutto è stato poi replicato su 7.000 postazioni e il risultato è stato di 7 milioni di like. E ancora, per il lancio dell’ultimo album di Lady Gaga è stata approntata una campagna globale; sette giorni prima è stato deciso che avremo realizzato un teaser su Twitter. E Lady Gaga ha promesso di far ascoltare una canzone nuova man mano che i tweet fossero aumentati; ne sono arrivati 772 milioni in soli 30 minuti. In conclusione, l’unione tra spazi pubblici e ambienti digital diventa sempre più determinante» Quale effetto sta sortendo l’avanzata del digitale nel comparto dell’outdoor? David Boyd: «Un progresso molto lento. Tra buyer e creativi esiste ancora una certa difficoltà nel capire le possibili commistioni. Nell’outdoor odierno ci sono soluzioni e network sviluppati. Quel qualcosa che è iniziato tre anni fa sta oggi viaggiando

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David boyd, digital director di clear channel outdoor

pierpaolo nave, marketing & product director di clear channel italia

a pieno regime. La differenza tra noi e la concorrenza è rappresentata da queste digital screen, presenti nelle pensiline da San Francisco a Helsinki, sino a Singapore. Per fare un esempio: una campagna che ha interessato Londra nel 2011 è stata portata avanti adoperando un sistema dotato di Gps che permetteva di rilevare la location, così da poter inviare soluzione creative differenti per ogni fermata del bus. Una cosa del genere è stata utilizzata per la prima volta da Google, ma ci sono voluti quasi tre anni per capire la

forza di quella campagna». Come il digital potrà cambiare la percezione dell’out-of-home? David Boyd: «Non sono rimasti molti broadcast media. Nell’out of home la cosa importante è comunicare a tutti non a pochi. Per far si che il tutto accada con la massima completezza, occorre un ponte tra on e offline. Un altro esempio: la British Airways ha lanciato la campagna “Look Up” caratterizzata da poster animati, digitali, raffiguranti un bambino che indicava e descriveva il volo ri-

ferendosi all’aereo che volava esattamente sopra di lui». Quali le peculiarità e vantaggi del digital? David Boyd: «Contenuti, immediatezza, coinvolgimento, a livello interattivo, ma anche sensoriale (immagine forte, a misura reale). Non stanno cambiando solo gli screen, ma l’interattività con i dispositivi mobili, cosa che nei prossimi due anni comporterà il maggior cambiamento. Viviamo in tempi rivoluzionari e dobbiamo imparare a coglierne le opportunità. Siamo solo all’ini-

zio del nostro viaggio digitale e continueremo a lavorare con gli advertiser e le agenzie per creare prodotti per il futuro che aiuteranno a far crescere i loro business; siamo fermamente convinti che innovazione e qualità possano scuotere il mercato pubblicitario e dirottarlo verso soluzioni più stimolanti e remunerative. Il nostro obiettivo è guidare il settore dell’OOH a un livello di innovazione e di professionalità tali da guadagnare quote sugli altri mezzi. E riuscire a ridurre il divario con altri mercati europei più avanzati». ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014


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MARKET PLACE Comunicazione Media World ha fatto cento!

la presentazione della gla, l’innovativo crossover della stella

Media World ha celebrato il suo centesimo megastore in Italia con l’agenzia Cayenne e attraverso l’iniziativa denominata “Hai Fatto 100!”, la prima di una serie di operazioni speciali che accompagneranno il brand per tutto il 2014. La campagna, dunque, è stata creata appositamente per sostenere la promozione studiata per festeggiare l’evento assieme ai clienti Media World, offrendo loro buoni acquisto da 100 fino a 1.000 euro. La comunicazione introduce un nuovo jingle musicale, che va a sostituire quello storico del brand. Una scelta mirata a veicolare la capacità del marchio di innovare, appunto, anche la propria comunicazione, con un tono sempre attuale. Lo stesso si può dire per il trattamento dello spot televisivo, realizzato in collaborazione con Bonsai Ninja, che garantisce continuità allo stile grafico 3D lanciato con la campagna dell’ultimo Natale e che già identifica la nuova immagine di Media World. Un mood fresco e coinvolgente, un’aria di festa che annuncia altre promozioni e altre sorprese. La campagna è on air già dal 26 marzo e oltre alla tv, alla radio e alla stampa, utilizzerà i canali classici di Media World, volantino e punto vendita. A supporto anche una campagna social e digital e attività di crm. Ecco i credits: direzione creativa di Federico Bonriposi e Matteo Airoldi; art Giovanna Cerizza; copy Alberto Pascazio; head of planning Davide Della Pedrina; casa di produzione Bonsai Ninja.

la manifestazione è stata stata trasmessa in tempo reale, in contemporanea, in 33 concessionarie della casa

Jam session ft. Mercedes-Benz

Ricorrenze Iri festeggia il

traguardo dei vent’anni

Nell’ambito delle attività di comunicazione a supporto del lancio della nuova GLA, il gruppo automobilistico ha scelto Access, società di GroupM specializzata in unconventional media & events, per dar vita a un evento unico e memorabile di Daniele Bologna

Da Roma a Milano, passando per Brescia: la notte del 27 marzo, una jam session senza precedenti, ha tenuto a battesimo il debutto della nuova GLA, il primo Crossover della Stella che rivoluziona le regole del segmento. L’ottava nota sul pentagramma di MercedesBenz è stata scritta da Giorgia, Saturnino, Giuliano Palma e i Motel Connection che hanno idealmente unito l’Italia con un evento live trasmesso in tempo reale, in contemporanea, in ben 33 Concessionarie Mercedes-

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Benz su tutto il territorio nazionale, trasformando i dealer della Stella in un unico, sconfinato palcoscenico. Nell’ambito delle attività di comunicazione a supporto del lancio della nuova GLA, Mercedes-Benz ha scelto Access, società di GroupM specializzata in unconventional media & events, per dar vita ad un evento unico e memorabile. L’ideazione, l’organizzazione e la realizzazione del progetto è nata a seguito di un advise strategico di Access finalizzato alla creazione di una vera brand experience, in gra-

do di comunicare in maniera innovativa i valori della nuova GLA. «Siamo molto felici e orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di questo grande evento - ha dichiarato Davide Bertagnon, Head of Access -. La nosra struttura è da sempre impegnata nell’individuazione e selezione dei touchpoint below the line in grado di arricchire il communication mix dei nostri clienti, grazie a una consulenza full service anche nell’area degli eventi che sappia enfatizzare i principi della brand e integrarsi

appieno nelle strategie media. Particolare attenzione è stata, inoltre, riservata alle opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche e dai nuovi media. Ad esempio, un’app appositamente creata per l’evento e disponibile su Apple Store, ha consentito a tutti i presenti di downlodare le performance musicali degli artisti. Oltre 5.000 invitati in tutta Italia, tra giornalisti delle principali testate, vip e opinion leader e appassionati della Stella, hanno animato e vissuto live il battito della nuova GLA.

Anniversario importante per Iri. La società specializzata nella fornitura di informazioni e analisi sui mercati del largo consumo festeggia i vent’anni di attività in Italia. «Sono davvero lieto di celebrare questo anniversario insieme a colleghi, clienti, partner ed amici - ha commentato Angelo Massaro, general manager di Iri in Italia e Grecia -. Senza tutti loro questa azienda non avrebbe raggiunto tanti traguardi durante questi vent’anni di presenza nel mercato italiano. Innovazione, collaborazione, creatività sono le parole chiave che hanno guidato il nostro operato fino ad oggi e continueranno a farlo negli anni a venire».

Campagne Le cose buone,

e vere, made in Napoli

Un messaggio diretto. La voglia di affermare una leadership territoriale, ma anche l’amore e la vicinanza a una città come Napoli, che per Meridiana è un autentico trampolino per il mondo. La campagna stampa uscita sul quotidiano Il Mattino di Napoli, nell’edizione nazionale, sfrutta tutta la forza del copy per veicolare un concept ironico e tagliente: le cose buone, e “vere”, di Napoli sono rosse. E non potrebbero mai avere altri colori. Proprio come la pummarola per fare la pizza: una tradizione che da secoli vola sulle tavole di tutto il mondo, una leggenda che lega a doppio filo la città e la sua storia. La line di testo “Il buono di Napoli è rosso, come Meridiana” - fa esplodere la creatività in tutta la sua forza. ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014


LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


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MARKET PLACE

l’appuntamento è fissato per il 16 aprile, all’86° piano di uno degli edifici più famosi di new york

Sei ore per il paradiso Una Ford Mustang finisce in cima all’Empire State Building. Succede per festeggiare i 50 anni trascorsi dalla nascita del primo modello, che era stato esposto proprio nello stesso luogo

di Davide De Vecchi

Una Ford Mustang finisce in cima all’Empire State Building. Succede per festeggiare i cinquant’anni trascorsi dalla nascita del primo modello, che era stato esposto esattamente nello stesso luogo. L’appuntamento è fissato per il 16 aprile, al piano numero 86 di uno dei grattacieli più famosi della Grande Mela. «New York è una delle città più straordinarie al mondo, ed è il luogo dove mezzo secolo fa è iniziata la storia della Mustang

- dichiara Mark Fields, Chief Operating Officer di Ford Motor Company -. Tornare sulla cima di un palazzo che da 83 anni caratterizza la skyline di Manhattan è davvero emozionante. Ci permette di guardare al futuro di un’auto che rappresenta la vera anima di Ford». Tecnicamente l’operazione non è affatto semplice: nessuna gru può raggiungere altezze così elevate e le antenne che sovrastano l’osservatorio dell’ultimo piano rendono impossibile il trasporto in elicottero. L’unica via percorribile è quella degli ascensori interni, un sistema già usato nel 1965 quando il prototipo della prima Mustang fu diviso in tre sezioni e trasportato all’ultimo piano, dove venne ricomposto e poi esposto al pubblico. Ma la nuova Mustang è quasi diciotto centimetri più lunga e dieci

centimetri più larga della prima serie; ovviamente, questo rende la sfida ancora più ardua. Così, l’impresa verrà ripetuta grazie a una simulazione computerizzata, dopodiché l’auto verrà scomposta, caricata negli ascensori e riassemblata in cima all’edificio in un tempo record di sei ore. Ma le celebrazioni per i cinquant’anni della sportiva americana proseguiranno con i Mustang Club di tutto il mondo, nei circuiti di Charlotte e Las Vegas. Gli eventi saranno coordinati dal Mustang Club of America il cui presidente Ronald D. Bramlett ha dichiarato: «Anche se la Mustang sarà venduta in tutto mondo solo a partire dalla nuova generazione, i suoi appassionati sono in tutto il mondo e certamente si incontreranno per condividere tante storie legate alla loro passione».

eventi / dma echo awards italia ricalca il modello dell’edizione americana sul direct response

C’è ancora del tempo per l’Echo

Sarà possibile iscrivere le campagne di marketing per partecipare fino al prossimo 11 aprile Sarà possibile iscriversi fino all’11 aprile all’edizione 2014 dei DMA ECHO Awards Italia. Lo ha fatto sapere l’organizzazione: ricalcando il modello inventato dalla DMA americana,

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gli ECHO Awards sono l’unica competizione che guarda alla disciplina del direct response marketing nella sua totalità. La formula è semplice: 30% strategia, 30% creatività, 30% risul-

ta. Possono partecipare tutte le campagne marketing realizzate, completate e misurate nel periodo che va dal 1 ottobre 2012 al 31 marzo 2014. Si concorre in 15 diverse categorie. ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014


SC N RIO

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ama la tv e la guarda quando vuole

Un rapporto ad hoc fa emergere una scala gerarchica di obiettivi aziendali

Content marketing di qualità identificare le priorità per le aziende che investono è fondamentale. un tema a cui cerca di dare un contributo lo studio della società Curata, prestigiosa struttura americana. Il documento finale del dettagliato monitoraggio si chiama “Content Marketing Tactics Planner 2014” ed è l’atto conclusivo di un lungo lavoro che ha reso necessario contattare e intervistare cinquecento uomini e donne di marketing di Luca Anelli

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Quali sono le priorità per le aziende che investono in content marketing? A questa domanda ha cercato di dare risposta lo studio annuale della società Curata, prestigiosa struttura americana, con sede a Cambridge, in Massachusetts. Il rapporto conclusivo dell’approfondito monitoraggio si chiama

“Content Marketing Tactics Planner 2014”, atto finale di un lungo lavoro che ha richiesto di intervistare circa cinquecento marketers, chiedendo loro di assegnare una priorità ad alcuni obiettivi proposti. Al primo posto viene fuori, senza molto sorprendere, la volontà di aumentare le vendite. Priorità giustificata anche dal fatto che dallo stesso studio emerge che oltre il 60% degli intervistati ha visto un au-

mento di qualità e quantità dei leads acquisiti da attività di content marketing. Questo perché se un’azienda è in grado di produrre contenuti informativi e che rispondono in modo soddisfacente a specifici bisogni informativi dell’utente, si innesta un percorso di conversione in un funnel che, a partire dal consumo, apprezzamento e condivisione (nei social) del contenuto, porta al miglioramento della brand awareness. Quindi, il brand emerge tra i competitor, fino ad arrivare all’acquisizione di nuovi leads. Tutto questo avviene da un punto di vista di marketing. Mentre sul lato tecnico si traduce con nuovo traffico referente al sito web, acquisizione di nuovi followers, lead generation da altri canali come l’email e miglioramento dei ranking grazie all’acquisizione di nuovi links in entrata. Secondo obiettivo, in termini di priorità, è quello di aumentare l’engagement del cliente. Per fare ciò i marketers stanno iniziando a comprendere l’importanza di interagire sempre più con influencers settoriali (pensiamo ai blogger) perché sono anch’essi produttori di contenuti informativi e nel momento in cui si riesce a ottenere il coinvolgimento di un potenziale cliente e anche più natuANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014

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Quello che stavi cercando lo trovi nel mondo di Video Mediaset. E’ il sito dove le persone incontrano più da vicino la televisione: gli utenti vedono e rivedono i loro programmi preferiti, scegliendo tra i contenuti editoriali di oltre 100 tra i più popolari brand televisivi, dalle puntate delle Iene alle fiction più seguite in tv. Un patrimonio straordinario, che attira mediamente 653mila utenti unici giornalieri, ora raggiungibili con una pianificazione verticale su 6 tipi di pian audience.


SC N RIO

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genitori che non vogliono la pappa pronta

Una pratica visione dell’operatività Pawan deshpande (nella foto), founder e ceo della società americana curata, con sede a cambridge, in massachussets, autrice dello studio “content marketing tactics 2014”

rale, poi, che questo si trasformi in lead. Il 76% dei marketers ha notato un aumento del coinvolgimento degli acquirenti in seguito ad attività legate, appunto, al content marketing. Un contenuto di valore, in effetti, permette di coinvolgere potenziali acquirenti e di impegnarli in conversazioni in qualche modo connesse alle tematiche/bisogni che i prodotti e servizi dell’azienda - che ha ideato e veicolato il contenuto - può soddisfare. Stupisce vedere che l’obiettivo di “migliorare Seo e traffico al sito web” non sia la priorità numero uno dei marketers, ma anzi una delle meno importanti. Le tante aziende

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italiane che investono nelle digital strategy, ma che lo fanno seguendo spesso delle “mode”, dovrebbero, infatti, avere ben presente che il content marketing non deve essere sposato come “tattica” per fare “link building” e migliorare i posizionamenti delle keywords, ma piuttostocome approccio strategico integrato che, tra le altre cose, migliora il posizionamento dei motori di ricerca. Ma quali, allora, le sfide e le strategie per il content marketing in questo 2014? Innanzitutto, la capacità di realizzare contenuti freschi e rilevanti in contenitori differenti. La parola d’ordine di chi fa content marketing è prima di tutto quella

di informare. Non importa in che modo, ma se il contenuto risponde a un bisogno informativo questo ha successo. E tutto ciò si potrà misurare da diverse metriche. Dopo la capacità di informare c’è, ovviamente, la capacità di farlo in modo innovativo e sempre più originale. Queste sono le vere sfide di chi fa content marketing. Il contenuto di successo è spesso qualcosa che prima non era mai stato fatto e che rompe, in qualche modo, col passato: e introduce elementi distintivi che lo fanno apprezzare. L’elemento di innovazione può essere ricercato, spesso, nella tipologia di contenitore attraverso il quale il mes-

saggio informativo viene veicolato. Se, ad esempio, per comunicare lo stato annuale della spesa pubblica in Italia fossero prodotte ogni anno infografiche tutte uguali, seppur con informazioni differenti, alla lunga stancherebbero. L’elemento novità può essere dato dal fatto di rappresentare quelle informazioni in modi sempre diversi, in funzione anche dell’evoluzione dei tempi di consumo medio di un contenuto. Poi, spicca l’affidabilità delle fonti. Quando viene creato un contenuto lo step più lungo e laborioso è quello della ricerca delle informazioni. L’utente apprezza il contenuto se soddisfa il suo bisogno in-

formativo. Le aziende che investono in content marketing devono, quindi, essere in grado di garantire la completezza delle informazioni che verranno attinte da fonti di qualità. Produrre contenuti di qualità con budget e personale limitato è un’altra priorità. Fare content marketing costa, soprattutto quando bisogna innovare e distinguersi, produrre contenuti memorabili. Costa, ma non più di quanto le aziende stanno investendo in altri canali; e non è detto che sia necessario investire per forza nel tentativo di realizzare video virali. Anche la creazione di un blog informativo di qualità interno all’azienda è content marketing, che darà dei ritorni diretti e indiretti al brand. Infine, è essenziale poter misurare i risultati del content marketing. Pensiamo ai social e a come sia praticamente impossibile misurare il ritorno dell’investimento. Ma non di azioni di lead generation, quanto della content strategy e del community management attivato su quei canali. Se fatto bene, sappiamo che andiamo a migliorare concetti di marketing quali brand identity e awareness, ma non riusciremo a sapere quando quegli utenti iscritti ai nostri canali social si trasformeranno in leads. ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014

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Nostrofiglio.it festeggia i suoi 5 anni con un importante traguardo: 1,8 mln di browser unici mese. Questi numeri premiano la qualità dei contenuti, su cui questo target è molto attento, e il sistema editoriale originale, che unisce tre piattaforme: il magazine on line, la WebTV, con oltre 200 video editoriali e i blog multi mu autore di Mammenellarete. E’ così che Nostrofiglio.it parla alle mamme e i papà e consolida la fiducia che nasce dalla relazione quotidiana con loro. Per questo Nostrofiglio.it è il luogo dove comunicare verticalmente ai genitori, con display ma anche con progetti nativi.


COM

ME DIA

U/D, si informa sempre sul tempo

la professione giornalistica sta cambiando profondamente. uno spaccato di cosa sta accadendo nel mercato digitale degli stati uniti

News & Pr, effetto doppio

il rapporto “State of the New Media” evidenzia un altro importante fenomeno nel campo dell’informazione digitale: se già l’anno scorso era emersa una notevole sovrapposizione fra le azioni di pr e la loro “notiziabilità”, questo dato di fatto è stato ancora più marcato nel 2013. il nocciolo della questione: Uno degli ambiti in cui si sperimentano nuove modalità di guadagno è quello dei contenuti online pagati dagli inserzionisti - ma molto spesso scritti da giornalisti -, pubblicati in modo poco distinguibile dai contenuti redazionali di Aureliano Roio

Nell’ambito dell’informazione digitale il rapporto “State of the New Media” evidenzia un’altra importante fenomenologia, la sovrapposizione tra pubbliche relazioni e notizie, rilevata già l’anno scorso è diventata ancora più pronunciata nel 2013. Uno degli ambiti in cui si sperimentano nuove modalità di guadagno è infatti quello dei contenuti online pagati dagli inserzionisti – ma spesso scritti da giornalisti - pubblicati talvolta in modo poco distinguibile dalle notizie giornalistiche. Addirittura sempre più giornalisti, negli Stati Uniti, vengono retribuiti in base al traffico e alle pagine viste che producono. E’ un meccanismo molto semplice, benché perverso: maggiore è il traffico creato da un pezzo, maggiori saranno i ricavi pubblicitari, e quindi maggiore sarà il compenso per chi l’ha scritto. Ad esempio, il sito di notizie finan-

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joel johnson, direttore editoriale di gawker media negli usa c’è chi paga i pezzi giornalistici a seconda di quante volte sono visualizzati

ziarie TheStreet.com ha annunciato di voler ampliare la sua piattaforma online, pagando i propri collaboratori in base al ‘numero di click’ prodotti dai loro articoli. Così, un giornalista che otterrà 60 mila pagine viste in una settimana, verrà pagato 50 dollari. Analogamente, il sito di politica diretto da Tucker Carlson ha dichiarato di voler sperimentare un modello ibrido di pagamento, mediante il quale i collaboratori saranno retribuiti con un salario fisso al mese, con l’ag-

giunta di incentivi calcolati sulla base del traffico generato dagli articoli pubblicati. Anche Joel Johnson, direttore editoriale di Gawker Media, ha annunciato “Recruits”, un nuovo programma in base al quale i nuovi collaboratori verranno pagati un fisso di 1.500 dollari al mese fino a 300 mila visitatori e poi, superato questo numero, saranno pagati cinque dollari per mille visitatori unici, fino a un massimo di 6 mila dollari. Dopo novanta giorni, saranno scelti i collaborato-

ri più promettenti, ai quali verrà offerta una collaborazione a lungo termine. «Il meccanismo del pagamento in base ai clic è solo all’inizio - ha detto Minda Zetlin, presidente dell’American Society of Journalist -, ma c’è un valore positivo nell’imparare alcune buone pratiche e capire da dove arriva il traffico». Ma c’è anche chi come David Carr, del New York Times, sostiene che «Non sempre tutto quello che è popolare è anche rilevante». In ogni caso, sulla scia dell’Atlantic

e di Mashable, la pubblicità nativa ha preso piede rapidamente nel 2013. Il New York Times, il Washington Post e più di recente il Wall Street Journal hanno cominciato o annunciato l’intenzione di attivare parte del personale su questo fronte, in genere all’interno di una nuova ‘divisione di contenuti personalizzati’. EMarketer prevede che la spesa per il native advertising raggiungerà i 2,85 miliardi di dollari entro il 2014. Tuttavia, sul native adv molte case editrici hanno inizialmente proceduto con molta cautela e tuttora non mancano pareri contrastanti. Gerard Baker di The Wall Street Journal, ad esempio, l’ha descritto come una sorta di “Faustian pact”. Alla fine, però, sono arrivate quasi tutte alla stessa conclusione, dichiarandosi fiduciose sul fatto che i lettori apprezzeranno allo stesso modo sia i contenuti sponsorizzati che le notizie prodotte dai giornalisti. ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014

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EpsonMeteo è il brand noto per la sua ventennale presenza televisiva sulle reti Mediaset, dove cura le news di meteorologia. Oggi, come Meteo.it, è il newsbrand di meteorologia più popolare e crossmediale in Italia. Produce infatti ben 30 edizioni video giornaliere, trasmesse in TV, ma anche su web e mobile, mobi dove raggiunge ogni mese 8.6 mio di browser unici. Collabora inoltre con numerose emittenti radiofoniche nazionali, alle quali fornisce quotidianamente le rubriche meteo. Grazie alla sua autorevolezza scientifica, sono numerose le operazioni di branded content già realizzate.


COM

COM PANY

Prénatal corre nel performance accessi in costante crescita e migliaia di clienti raggiunti in diversi mercati tra cui spiccano l’Italia, la Spagna e il Portogallo. aumentano traffico online e vendite

grazie alla collaborazione messa a punto con zanox, il network leader europeo nel performance marketing, è riuscita a far crescere il proprio business online del 20 per cento di Davide De Vecchi

Il reparto ecommerce dello storico marchio per l’infanzia è una realtà giovane all’interno dell’azienda. Nato nel 2011, sta vivendo un periodo di forte crescita, sia a livello nazionale che internazionale

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Un dato che ha senz’altro del clamoroso: Prénatal, grazie alla collaborazione con zanox, il network leader europeo nel performance marketing, è riuscita a far crescere il proprio business online del 20%. Il reparto ecommerce dello storico marchio per l’infanzia - oggi parte di un importante gruppo internazionale che conta 330 negozi in 18 paesi, tra cui spiccano l’Italia, dove ha sede l’headquarter, Spagna, Olanda, Portogallo e Grecia -, è una realtà giovane all’interno dell’azienda. Nato nel 2011, sta vivendo un periodo di forte crescita, sia a livello nazionale che internazionale, con accessi in costante crescita e migliaia di clienti

raggiunti in diversi mercati quali l’Italia, la Spagna, il Portogallo. L’obiettivo principale è quello di garantire un livello qualitativo del servizio pari a quello riscontrato nei punti vendita. Attualmente gran parte delle attività di marketing online si basano sul performance advertising e sono gestite al fine di comunicare le promozioni con lo scopo di incrementare il conversion rate quanto più possibile. L’azienda punta con decisione sui canali in grado di garantire un Roi interessante, sostenibili nel lungo periodo con risultati misurabili. Da questi presupposti è nata, nel tempo, l’esigenza di attivare un programma di affilia-

zione, in modo da far conoscere innanzitutto il canale, dal momento che Prénatal si configurava prevalentemente come un negozio fisico, ma anche per incrementare il traffico online e le vendite.

Expertise completa Dovendo sviluppare il proprio canale ecommerce da zero, Prénatal aveva bisogno di un partner in grado di fornire non solo la piattaforma tecnologica, ma anche la consulenza e gli strumenti necessari a gestire al meglio un insieme di canali di marketing orientati alla generazione di risultati misurabili, in primis di sales generation. Prénatal si è

quindi affidata a zanox per la sua leadership in Italia e in Europa nel mercato di riferimento, la completa expertise nel settore - l’azienda, infatti, è attiva dal 2000 -, e la capacità di operare con un unico punto di contatto in tutti i paesi europei. Attraverso un rapporto che si sviluppa su base quotidiana, il reparto ecommerce di Prénatal si interfaccia con un unico account manager in Italia che gestisce i programmi di affiliazione e le iniziative speciali, dalle promozioni dedicate alle campagne di lancio dei nuovi prodotti, offrendo soluzioni e strategie sia in ambito marketing sia in ambito tecnologico. Gli obiettivi principali di Prénatal nei confronti delle attività di performance marketing sono legati principalmente alla crescita delle vendite e all’ottimizzazione dei costi di acquisizione. Grazie alla possibilità offerta da zanox di avere dei livelli remunerativi diversi in base al publisher e relative performance, il reparto ecommerce di Prénatal riesce di volta in volta a investire e ad adeguare la propria of-

ferta in maniera proporzionale ai risultati derivanti dal canale. Gli stessi risultati sono monitorabili in maniera ottimale attraverso la piattaforma offerta da zanox, che permette di adeguare le commissioni e controllare gli investimenti, in modo da rendere realmente profittevole il canale, sia per l’azienda sia per l’affiliato. E ancora grazie al contributo di zanox, il reparto ecommerce di Prénatal è stato in grado di incrementare il proprio business di circa il 20%, cifra destinata a crescere ulteriormente con l’espansione delle attività di performance marketing nei prossimi anni, periodo nel quale l’azienda ha tra i suoi obiettivi principali l’apertura di eshops in altre nazioni. «Prénatal, a pochi mesi dal lancio del primo eShop, ha avvertito la necessità di apportare una forte spinta in termini di volumi sia di traffico sia di fatturato. L’esigenza ha trovato un riscontro positivo nella collaborazione con zanox, che ha compreso fin dal principio quale dovesse essere la strategia di partnership online migliore per andare nella di-

rezione sperata. Attraverso l’implementazione di un programma di affiliazione eterogeneo ma allo stesso tempo ben strutturato, zanox ha dimostrato la propria efficienza e affidabilità in questo senso, accompagnando Prénatal nella sua strategia di vendite online anche su mercati quali Spagna e Portogallo», spiega Francesca Alberti, Web Marketing Specialist di Prénatal. «E’ importante per un player di riferimento come Prénatal poter contare su soluzioni flessibili e sicure; zanox marketplace offre la necessaria trasparenza rispetto ai risultati ed alla qualità di base: ogni publisher - aggiunge Michele Marzan, Regional Director Southern Europe di zanox - deve, infatti, sottostare alla verifica degli spazi pubblicitari, inoltre sono a disposizione schede descrittive dei publisher ed i loro contatti diretti; il vasto catalogo prodotti di Prenatal è gestito in modo da sincronizzare le disponibilità dei prodotti e la loro visualizzazione agli utenti interessati. Le commissioni dinamiche, legate ai volumi, permettono di creare un effetto leva positivo laddove si renda opportuno incentivare, a vantaggio dei volumi, specifici canali di marketing». ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014



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LINK informazione

Le news sotto attacco hacker

THEGUARDIAN.COM

Ventuno su venticinque delle maggiori organizzazioni di news del mondo sono state oggetto, negli ultimi anni, di attacchi hacker sponsorizzati da governi o da organizzazioni di attivisti online, secondo due analisti di Google.

Ricerche

I professionisti italiani dei media

INSIDEMARKETING.EU

Secondo il Festival of Media, il “tocco personale” è ancora di primaria importanza in Italia e in Europa. In Usa i modelli di relazione rispecchiano una maggiore cultura online, sia per i consumatori sia per i professionisti.

grafica sostenibile

Il Garamond per risparmiare

CORRIERE.IT

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Uno studente di 14 anni della Pennsylvania ha fatto notare che se gli Usa stampassero tutti i documenti in “Garamond” (al posto del “Times New Roman”), risparmierebbero 400 milioni di dollari, all’anno.

ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014


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LINK eventi

marketing

Non puoi partecipare all’Advertising Week Europe, che si svolge a Londra in questi giorni, e non ti accontenti di Twitter ma hoail’esigenza di assistere alla versione integrale degli speech? Basta andare dove ti porta questo link…

Le cose che diciamo al telefono potrebbero presto essere utilizzate come dati di marketing aggiuntivi per strutturare in modo sempre più personale le offerte. Gli annunci pubblicitari abilitati tramite riconoscimento vocale stanno, infatti, per diventare uno strumento, molto prezioso, a disposizione degli inserzionisti di mobile advertising, che appaiono sempre più invogliati dalla necessità di sperimentare modalità di contatto che siano in grado di far decollare i tassi di risposta, che spesso cadono ben al di sotto dell’1 per cento, in questo settore. E alcuni, come JetBlue e Toys “R” Us, per esempio, hanno già deciso di cominciare a impiegarli…

Adv Week Londra alla scrivania…

THEDRUM.COM

Attenti a quel che dite al telefono…

tecno-contenuti

Infinity a bordo di Chromecast

ILSOLE24ORE.IT

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Infinity, il servizio di film in streaming e noleggio di Mediaset, è pronto a salire a bordo di Chromecast. La chiavetta di Google è stata lanciata in Italia pochi giorni fa: consente di connettere a internet ogni tv dotata di porta Hdmi. Costa 35 euro e per lanciare un video dal cellulare alla tv dalle app compatibili basta schiacciare sull’icona di trasmissione e il link viene inviato in wifi. A quel punto lo smartphone diventa il telecomando, mentre la riproduzione può continuare. «In breve tempo lanceremo la nostra app per smartphone. Contiamo che sia compatibile con Chromecast già entro l’estate», spiega Chiara Tosato, responsabile di Infinity.

ADWEEK.COM

software

Nei paesi africani trionfa l’illegalità

ZDNET.COM

Nei Paesi africani il tasso di penetrazione dei software illegali è pari all’80%, quasi il doppio rispetto al 42% della media mondiale. Acquistando copie con licenza si favorirebbe il mercato del lavoro, per intermediare tra domanda e offerta. ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014


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LINK second screen

software

Quattordici milioni di conversazioni raccolte in rete da ottobre 2013 a febbraio 2014. Per analizzare i dieci programmi televisivi più discussi sui social. E’ questo l’obiettivo dell’osservatorio “Social Tv” di Blogmeter.

Il Content Marketing Score è una nuova risorsa di analisi che permette di avere maggiori informazioni sull’impatto registrato dai propri contenuti, organici o a pagamento, su un social network come LinkedIn.

Dieci programmi tv più sociali

CHEFUTURO.IT

Linkedin misura il content mktg

DATAMANAGER.IT

Editoria tradizionale / 1

mobile payment

Le strategie anticrisi messe in atto da una delle più autorevoli testate giornalistiche mondiali, tra applicazioni per mobile che dispensano un “digest” a dollari fino al “Times Premier”, la formula “all inclusive” del giornale.

Twitter sarebbe pronta a un accordo con la startup Stripe per permettere agli utenti del social network di acquistare beni e servizi direttamente dalla piattaforma, tra un cinguettio di news e un aggiornamento di stato.

Tutti i guai del New York Times

NYTIMES.COM

Stripe, si paga con un tweet

SMARTMONEY.STARTUPITALIA.IT

Editoria tradizionale / 2

applicazioni

Da ieri non è più nelle edicole, e neppure in rete, il Corriere del Giorno, storico quotidiano pugliese - attualmente in liquidazione coatta a causa di una pesante situazione debitoria -, fondato a Taranto nel 1947.

E’ stato lanciato da poco shortlister.com, un sito internet che offre un servizio per le aziende che devono effettuare attività di selezione del personale, permettendo loro di risparmiare tempo e anche denaro.

Il Corriere del Giorno chiude

BARI.REPUBBLICA.IT

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Il colloquio di lavoro del futuro

DIGITAL-COACH.IT

ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014


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IL 90% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN PC E L’83% UNA CONNESSIONE IN BANDA L ARGA Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per chi ha la banda larga ecco più di 3.000 contenuti pronti per lo streaming o il download.

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SPAZIO A...

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omat

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1-2 aprile / atahotel executive @ milano

360com è una pubblicazione di Growing C&M Sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Dottor Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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in scena oggi la principale mostra/convegno dedicata al delicato tema della gestione delle informazioni digitali Giuseppe Zuliani Dal 2004 è il Direttore Marketing e Private Label CONAD del gruppo conad. In precedenza ha maturato esperienze lavorative nel mondo dell’Industria di Largo Consumo con tre aziende: Barilla, Reckitt Benckiser e Kellogg’s, dove ha avuto anche l’opportunità di lavorare nell’Head Quarter Europeo quale Coordinatore Innovazione per l’Europa. svolge attività di docente presso l’Università di Parma e collabora attivamente con l’Istituto di Marketing, con particolare focalizzazione all’insegnamento del Branding Distributivo

visioni

di

Matteo Dedè

saper leggere e soddisfare

i bisogni dei clienti Abbiamo sempre agito cercando di leggere e soddisfare i bisogni dei clienti, comunicando la nostra marca e la nostra insegna in modo innovativo e concreto. Abbiamo cercato di perseguire due obiettivi: rafforzare la marca, puntando a sviluppare la sua notorietà e incrementando il parco clienti e fedeltà; creare valore attraverso l’aumento delle vendite e della marginalità. Un bisogno primario di questo tempo è la ricerca di convenienza sui prodotti che sono veramente importanti nella spesa degli italiani. Allora abbiamo preso le trenta categorie più importanti del largo consumo confezionato sulle quali abbiamo effettuato offerte su 106 prodotti fisici a nostra marca commerciale. E abbiamo ridotto i prezzi mediamente del 34% per gran parte dell’anno scorso. Nel contempo, abbiamo rilanciato l’immagine di Conad attraverso un nuovo posizionamento che possiamo riassumere nel pay-off “Persone oltre alle cose”. Al centro c’è il socio

imprenditore e si è cercato di sviluppare una forte percezione di valore e convenienza per i nostri clienti attraverso diverse linee di comunicazione. Bisogna anche ricordare che in un momento di crisi dei consumi la strategia di acquisto degli italiani è improntata a una riduzione dello spreco attraverso la spaccatura della spesa in atti di acquisto più piccoli ma più frequenti, nei quali il prodotto fresco è fondamentale. Per queste ragioni il canale è strategico per rispondere ai bisogni del momento. Dunque, la nostra Conad City non è un re-branding, ma un passo in avanti per soddisfare una domanda che sta crescendo. Del resto, siamo una cooperativa di imprenditori e se uscissimo dall’Italia dovremmo trovare degli imprenditori stranieri che siano in grado di seguirci. Oggi esportare un modello italiano è molto difficile, viviamo una situazione ambientale che non ci permette di pensare in grande, purtroppo non ci è concesso.

Dal 1990, Omat è riconosciuta dal mercato come la principale mostra/convegno italiana dedicata alla gestione delle informazioni digitali e dei processi aziendali. Area expo, conference e laboratori studiati per mettere in contatto organizzazioni pubbliche e private con gli esperti e i fornitori più innovativi. E ora prosegue nei suoi obiettivi di istruire una sempre più grande fetta del mercato, avvicinando il maggior numero possibile di persone con poteri decisionali alle soluzioni di information management. In questo processo, comunicazione e interazione sono due elementi fondamentali. La linea convegnistica viene impostata tengono a sottolineare gli organizzatori - come la trama e l’ordito di un tessuto, tenendo presente diverse esigenze: livello di conoscenza di chi ascolta (tecnico o no), tipo di qualifica (top manager o esecutore), vivacità e coinvolgimento attraverso dibattiti. Non più, quindi, solo relatori e ascoltatori, ma discussione aperta tra chi propone e chi richiede. Infine, spazio particolare a focus su settori d’industria, con l’analisi delle esigenze diverse per i differenti ambiti. L’appuntamento per l’edizione 2014 di Omat è fissato a Milano oggi e domani, presso Atahotel Executive, in Via Don Luigi Sturzo. Titolo scelto: “Dai Big Data alla firma grafometrica, dalla fatturazione elettronica alla gestione delle informazioni per gli studi professionali, dall’agenda digitale italiana al cloud”: quest’anno più che mai, l’offerta culturale di Omat punta sull’innovazione. ANNO V | #013 | MARTEDI’ 1 APRILE 2014


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