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visioni / chiara maci

Blog di qualità: se c’è un modo migliore, trovalo!

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ANNO VI | #014|GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015

Non mi stanco mai di cucinare. La mia famiglia ruota intorno alla cucina, ci sono cresciuta! Per me cucinare è una passione e un divertimento, altrimenti non potrei fare questo mestiere...

i fatti del giorno

marketplace

company

Media

Importante new business per la centrale guidata da Valentino Cagnetta

La pianificazione web avrà lo scopo di allargare il portfolio dei clienti

L’iniziativa è organizzata da Easy, società di formazione multimediale

Conferme da parte di Conad e Suzuki; Unicredit e Wind sono le novità

A Media Italia il budget Sea: sono 5 milioni di euro

Jusp si affida a Sembox per il planning digital

Un video-concorso per Wings4students e Gruppo Unipol

Tutto pronto per il Festival. Anche i media partner

scenario

Ricerche online? Con lo smartphone

25 link

coverstory

Misurare l’adv secondo Facebook

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Afflitti dal solito dilemma: siamo un Paese per vecchi? Malgrado una intrinseca spinta innovativa, le logiche e le dinamiche di funzionamento dei social media rischiano di diventare desuete in fretta

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i fatti del giorno

Importante operazione di new business per la centrale guidata da Valentino Cagnetta

Media Italia vince la gara per la gestione del budget Sea: sono cinque milioni di euro La creatività per le attività comunicative della società di gestione degli aeroporti di Milano, presieduta da Pietro Modiano, è seguita da Cernuto Pizzigoni & Partners di Daniele Bologna

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l termine di una gara, Sea, la società di gestione degli aeroporti di Milano, presieduta da Pietro Modiano, ha deciso di concentrare tutte le proprie attività media assegnando l’incarico a Media Italia con effetto immediato. Il valore del budget assegnato ammonta a circa 5 milioni di euro, anche in vista della partenza di un importante piano di comunicazione legato anche a Expo 2015, e sarà utilizzato sia sui media offline sia su quelli online. Il sistema aeroportuale gestito da Sea comprende: l’aeroporto di Milano Malpensa, l’aeroporto di Milano Linate, Milano Malpensa Cargo e Sea Energia. Malpensa opera attraverso due scali passeggeri e uno scalo merci: Milano Malpensa, dedicato a clientela business e leisure su

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rotte nazionali, internazionali e intercontinentali, con aree destinate a vettori di linea e charter e al traffico low-cost di alta fascia; Milano Malpensa Cargo, che conferma Malpensa quale primo aeroporto italiano per merce trasportata, e fra i principali scali cargo europei; Milano Linate, lo scalo europeo più vicino al centro della città di riferimento, cui è collegato dal sistema di trasporto urbano. Lo scalo è dedicato a una clientela frequent flyer su rotte nazionali e internazionali intra UE di particolare appeal. La creatività è invece seguita da Cernuto Pizzigoni & Partners: l’agenzia è stata confermata infatti alla fine dello scorso maggio al termine di una gara.

I protagonisti della

nuova compagine adv

Nelle foto, da sinistra, valentino cagnetta, a capo della centrale media italia; aldo cernuto e roberto pizzigoni, dell’agenzia pizzigoni & partners; pietro modiano, Presidente della società di gestione degli aeroporti di milano

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i fatti del giorno

PLANNING

La nuova campagna di Axa, firmata da Publicis, sarà in tv e sul web per tutto il 2015 di Ottavia Quartieri

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l Gruppo assicurativo AXA in questo 2015 ritorna a essere protagonista in tv e sul web con una nuova storia di protezione “Nati per proteggere” firmata da Publicis. Lo spot, on air sulle principali reti nazionali, rappresenta la seconda wave della stessa campagna lanciata da AXA lo scorso anno con grande successo e si arricchisce, inoltre, di un nuovo soggetto: Raúl, il protagonista di “Nati per Proteggere”, liquidatore grandi sinistri che, grazie al coordinamento di professionisti specializzati nell’assistenza, nel salvataggio e nella bonifica, garantisce al titolare di un’azienda distrutta da un incendio, la continuità delle proprie attività, la sopravvivenza del business e la conservazione del posto di lavoro dei dipendenti. I veri protagonisti della campagna sono

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Lo spot “Nati per Proteggere” è pianificato per la televisione dall’agenzia Havas Italia e si arricchisce con i protagonisti di storie vere, per raccontare la protezione riservata sia ai clienti sia alle piccole imprese del nostro Paese

le storie vere di persone di AXA, che con il loro lavoro, la loro passione, il loro impegno, dimostrano come la protezione, non solo del-

le persone ma anche delle imprese, sia una vera e propria vocazione. Il liquidatore Raùl, quindi, mette in evidenza come AXA, il

primo brand assicurativo al mondo secondo la classifica Interbrand 2014, continui a volersi differenziare sul mercato come brand vicino ai bisogni del cliente, considerando anche quei valori sociali che non sempre vengono messi al centro dell’attenzione dai gruppi assicurativi. L’intera campagna si basa su tre parole chiave: “prevenire” attraverso la ricerca, “sostenere” con assistenza e tempestività e infine “accompagnare” tramite consulenza e supporto, restando al fianco del cliente prima, durante e dopo le situazioni di difficoltà. Il planning della campagna televisiva è stato curato da Havas Italia e prevede, in televisione, flights regolari, presenza più massiccia e continua rispetto allo scorso anno. Infine, gli spot tv verranno integrati e sostenuti da una forte campagna web – display e video – che coprirà l’intero 2015.

ACQUISIZIONI

siglato l’accordo tra cairo network ed ei towers: dal 2017 urbano cairo sarà operatore di rete L’imprenditore piemontese potrebbe lanciare sul nuovo multiplex nazionale appena acquisito altri canali oltre a La7 e La7d, affidandoli a editori esterni già nel 2016: 11,5 milioni per il primo triennio e 16,3 a partire dal 2018 nelle casse di Ei Towers

di Vera Modesto

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rbano Cairo raddoppia e dopo essere diventato, grazie all’acquisto di La7, editore televisivo, entra ora nel mercato degli operatori di rete. Cairo Network, la controllata di Cairo Communication, ha infatti sottoscritto gli accordi con Ei Towers, la società del gruppo Mediaset, per la realizzazione e la successiva gestione tecnica pluriennale in modalità full service del nuovo multiplex nazionale in

digitale terrestre, operante sulla frequenza nazionale ottenuta da Cairo lo scorso luglio. Sul nuovo multiplex nazionale andranno in onda dal 1 luglio 2017 La7, La7d e i nuovi canali che l’editore potrebbe lanciare. Le frequenze potrebbero, inoltre, essere affittate già nel corso del 2016 ad altri editori. E’ prevista una fase transitoria, nel corso della quale avranno luogo la realizzazione, la messa in esercizio e il primo periodo di gestione (fino al 31 dicembre 2017) e una fase a regime della durata di 17

anni (dal 2018 al 2034). In questa seconda fase la copertura è stata stimata pari al 94% della popolazione, allineata ai Mux nazionali a maggior copertura. L’accordo attribuisce a Cairo la facoltà di recesso libero a partire dal 1 gennaio 2025. Ad Ei Towers Urbano Cairo verserà 11,5 milioni per il triennio fino al 2017 necessario per la realizzazione del Mux e 16,3 milioni annui a partire dal 2018. Le precedenti cifre stabilite nel termsheet firmato a giugno erano di 14 milioni complessivi per la fase transitoria e di 18,3 milioni annui dal 2018. La revisione, spiega Ei Towers, avrà un impatto non significativo sui target di piano 20152018 del gruppo.

breve storia di un’acquisizione

cairo communications ha comperato la7 a marzo 2013 per un milione di euro da telecom e ora si è aggiudicata in modalità full service il multiplex nazionale in digitale terrestre. nella foto sopra, urbano cairo

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i fatti del giorno

Mercato

Editoria

con “La parte più tenera” di Ruth Reichl prendono il via le storie di cucina del corriere

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sce oggi con il Corriere della Sera il primo volume della collana Storie di cucina, composta da romanzi, ma anche saggi, biografie e autobiografie accomunati dal filo rosso del cibo e della gastronomia. Apre la raccolta, curata dalla food editor di Corriere della Sera Angela Frenda, il libro “La parte più tenera” di Ruth Reichl, figura di primo piano della critica culinaria mondiale. Nel libro autobiografico scorrono con umorismo e leggerezza le descrizioni di piatti e sapori, i primi passi in cucina, l’incontro con l’alta arte culinaria, l’apertura di un originalissimo ristorante nel-

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la California degli anni ’70, il tutto scandito da una ricetta in ciascun capitolo. Le due uscite successive sono “Un filo d’olio” di Simonetta Agnello Hornby, scrittrice e avvocatessa trasferitasi da Palermo a Londra, il cui ricettario familiare diventa l’occasione per riportare in vita il mondo perduto di personaggi, atmosfere e sensazioni della sua giovinezza, e “Julie & Julia” di Julie Powell dal quale è stato tratto l’omonimo film di Nora Ephron con Meryl Streep e Amy Adams e racconta un’avventura vera alla ricerca di se stessi, tra panne impazzite e stragi di crostacei in una storia di educazione sentimentale ai fornelli autobiografica. Fanno parte dell’iniziativa vere chicche come i libri inediti in Italia tradotti appositamente per Storie di cucina, “Home coking” di “Laurie Colwin” e “Il pedante in cucina” di Julian Barnes. Nella collana molti altri titoli da “Il perfezionista” di Rudolph Chelminski ad “Afrodita” di Isabel Allende, da “Pomodori verdi fritti al caffè” di Whistle Stop di Fannie Flag a “In difesa

ruth reichl

Ogni settimana uscirà un nuovo libro della collana, composta da saggi, romanzi e biografie, tutte accomunate dal fil rouge del cibo di Massimo Masi del cibo” di Michael Pollan. E ancora “La casa nel bosco” dei fratelli Carofiglio, “I biscotti di Baudelaire” di Alice Toklas, Chocolat di Joanne Harris, Sale e zafferano di Kamila Shamsie, In punta di forchetta di Bee Wilson, “Kitchen” di Banana Yoshimoto, “Dolce come il cioccolato” di Laura Esquivel, “Biografia sentimentale dell’ostrica” di Mary K.Fisher, “Le relazioni culinarie” di Andreas Staikos e altri. Il primo titolo della collana è in edicola a 7,90 euro. Seguono le altre uscite con cadenza settimanale allo stesso prezzo.

Cnn International affida la raccolta adv per l’Italia a System Advertising Dopo aver lasciato Cairo Communications, ora la piattaforma CNN punta a rafforzarsi nell’offerta, anche per stabilire una sinergia tra pubblico di fascia alta e audience globale di Ottavia Quartieri Dal 1 febbraio, Gruppo 24 ORE - System Advertising diverrà concessionario esclusivo per l’Italia di Cnn e proporrà piattaforme e brand solution di CNN International agli inserzionisti interessati a una forte presenza a livello mondiale. Con le sue piattaforme tv, digitali, mobile e social, Cnn International è il primo canale internazionale di informazione televisiva secondo tutti i maggiori sondaggi. Gli ultimi dati indipendenti Ipsos dimostrano che

ivan ranza

4 su 10 consumatori di fascia alta e decision maker in Europa, Medio Oriente, Africa, Asia e America Latina sono raggiunti dalle piattaforme di CNN. «La forte rilevanza di Gruppo 24 ORE - System Advertising nel panorama del mercato italiano sarà di grande stimolo per il rafforzamento dell’attuale offerta commerciale di CNN International. Si instaurerà un’evidente sinergia tra il pubblico di fascia alta, che è quello di riferimento dei media di proprietà del Gruppo 24 ORE, e la grande audience globale di CNN International», si legge in una nota. Ivan Ranza, direttore di System Advertising aggiunge inoltre che «Siamo molto felici di questa importante partnership. System Advertising ha una presenza molto forte del mercato pubblicitario internazionale (inbound e outbound) e CNN sarà parte integrante della nostra strategia di crescita».

partnership

Canon sarà Imaging Sponsor per Expo Milano 2015

di Massimo Luiss

Canon ha siglato un accordo di partnership con Expo Milano 2015, che la vedrà protagonista attiva della manifestazione con il ruolo di Imaging Sponsor. Con questa partnership, Canon ricon-

ferma la propria missione di affiancare utenti finali, professionisti e aziende che desiderano usare il potere delle immagini per condividere emozioni e lavorare meglio grazie a tecnologie e servizi innovativi. «Da oltre 70 anni la filosofia di Canon racchiusa nella parola Kyosei ci invita a contribuire al benessere della società e dell’ambiente», ha commentato Enrico Deluchi, amministratore delegato e presidente di Canon Italia. «Il pianeta si nutre anche mostrandolo e la nostra partecipazione a Expo 2015 vuole raccontare, con un linguaggio uni-

versale e utilizzando la forza delle immagini, i cluster tematici che formeranno il percorso di Expo. I visitatori saranno guidati attraverso 9 tappe visuali che identificano i temi e le filiere alimentari (riso, cacao, caffè, frutta e legumi, spezie, cereali e tuberi, biomediterraneo, isole mare e cibo e zone aride) rappresentative di tutti i Paesi partecipanti. Il nostro compito sarà di consentire a queste immagini, realizzate da alcuni tra i più importanti fotografi al mondo, di esprimere tutta la loro forza e potenza grazie alle nostre tecniche di stampa». ANNO VI | #014|GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015


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i fatti del giorno

Mark Godeux, di Monkees

mercato

Publicis Groupe ha acquisito la francese Monkees L’agenzia, specializzata in marketing digitale e social, si è imposta in Francia e verrà integrata con Publicis Activ Continua la politica di acquisizioni di Publicis Groupe, che ha annunciato proprio ieri di essersi assicurata il controllo di Monkees, sigla francese attiva nel marketing digital e social. Con più di 15 anni di attività e un ampio parco clienti, Monkees si è imposta nel mercato d’Oltralpe, in particolare nei comparti retail ed epublishing. L’agenzia verrà integrata con Publicis Activ, permettendo alla sigla di seguire i propri clienti nel percorso di trasformazione digitale. Attualmente Monkees conta circa 25 dipendenti. I team digitali di Publicis Activ e di Monkees saranno combinati, andando a formare una unit che rappresenta circa il 30% dei ricavi globali dell’agenzia. Tutti i dipendenti dell’agenzia francesa ora inglobata da Publicis, continueranno a lavorare all’interno del brand Monkees, che sarà guidato dai due fondatori della sigla Frédéric Caussin e Manuel Godeux. I termini finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.

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Bilanci Fatturato da record: sale a 74,6 miliardi con un +30%

tv Accordo siglato grazie a EBU

Il risultato inaspettato deriva principalmete dall’aumento delle vendite di Mac e iPhone, che raggiunge quota 74,5 milioni e dal successo dell’App Store. Gli Usa rappresentano il primo mercato

La corsa sarà disponibile su device mobili e connected tv con Eurosport Player, servizio di streaming online in abbonamento

rinnova apple chiude la trimestrale con un Eurosport il rapporto con la utile netto di 18 miliardi di dollari Vuelta fino al 2020 di Ottavia Quartieri

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rimo trimestre fiscale da incorniciare per Apple, che ha segnato un fatturato record di 74,6 miliardi di dollari e un utile netto da 18 miliardi, pari a 3,06 dollari per azione diluita. Nello stesso periodo dell’anno scorso l’azienda aveva registrato un fatturato di 57,6 miliardi di dollari e un utile netto trimestrale di 13,1, pari a 2,07 dollari per azione diluita. Il margine lordo è stato del 39,9%, rispetto al 37,9% registrato nello stesso trimestre di un anno fa. Le vendite internazionali hanno rappresentato il 65% del

fatturato trimestrale. Il fatturato più alto di tutti i tempi deriva dalle vendite di iPhone e Mac così come dalle prestazioni record dell’App Store. Le vendite iPhone di 74,5 milioni di unità hanno segnato un nuovo record. Le vendite di iPad sono state pari a 21,4 milioni e quelle dei Mac hanno raggiunto quota 5,5 milioni. Gli Stati Uniti restano il primo mercato per vendite di iPhone. Smentito così il sorpasso della Cina dove le vendite di iPhone, nel periodo che si è chiuso lo scorso 27 dicembre, sono comunque raddoppiate. «Vorremmo ringraziare i nostri clienti per un trimestre incredibile, che

ha visto la domanda per i prodotti Apple salire a livelli mai raggiunti prima - ha affermato Tim Cook, ceo di Apple -. Il nostro fatturato è cresciuto del 30% rispetto allo scorso anno, raggiungendo 74,6 miliardi dollari, e l’esecuzione dal nostro team per raggiungere questi risultati è stata semplicemente fenomenale». «I nostri risultati eccezionali hanno generato una crescita del 48% nell’utile per azione rispetto allo scorso anno, e 33,7 miliardi di dollari in flusso di cassa operativo nel corso del trimestre, record di sempre» ha dichiarato Luca Maestri, cfo di Apple.

incarichi La struttura fondata nel 1958 è oggi presente in 60 Paesi

Mark Read diventa global ceo di Wunderman Mark Read

Dal 1° febbraio succede a Daniel Morel, dopo 14 anni di successi che hanno portato l’agenzia britannica tra le migliori nel mondo

Wunderman, il network di agenzie digitali di Wpp, ha annunciato ieri la nomina di Mark Read, già ceo di Wpp Digital, come global ceo. Dall’1 febbraio, Read succederà a Daniel Morel, che diventa non-execu-

tive chairman di Wunderman. Read manterrà il ruolo di ceo di Wpp Digital ma si dimetterà dal board del colosso media britannico, in virtù dell’aumento delle sue responsabilità operative. Il ceo di Wpp

Martin Sorrell ha così commentato la nomina: «Morel ha deciso di passare il testimone a Read, che siamo sicuri metterà a disposizione la sua grande conoscenza della tecnologia digitale.

Eurosport rimane ancora in maglia rossa, pedalando al fianco degli appassionati di ciclismo, minuto per minuto per i prossimi cinque anni . Il gruppo proprietario del canale televisivo ha, infattti, annunciato l’estensione della sua partnership con la Vuelta a España, il terzo e ultimo dei grandi giri della stagione ciclistica europea, assicurandosi tutti i diritti televisivi e digitali dell’evento fino al prossimo 2020. L’accordo, rinnovato attraverso la EBU in seguito all’assegnazione di un bando di gara, include tutti e 54 i territori coperti da Eurosport in Europa e comprende i diritti in esclusiva in Italia e in altri mercati chiave come quello di Francia, Germania, Polonia e Regno Unito. La Vuelta spagnola continuerà a essere trasmessa in esclusiva e in diretta sui canali di Eurosport, ma la famosa corsa ciclistica sarà visibile anche su computer, smartphone, tablet e connected tv attraverso Eurosport Player, il servizio di streaming online in abbonamento di Eurosport. ANNO VI | #014|GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015


IL GRANDE CINEMA VI STA ASPETTANDO... NON PERDETE L’APPUNTAMENTO CON I FILM IN USCITA NELLE PROSSIME SETTIMANE!

UNA NOTTE AL MUSEO 3

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JUPITER - IL DESTINO DELL’UNIVERSO

NON SPOSATE LE MIE FIGLIE

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SELMA - LA STRADA PER LA LIBERTÀ

CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

DAL 5 FEBBRAIO AL CINEMA

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MEDIA La pubblicità al cinema.

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MARKET PLACE

il fenomeno riguarda milioni di persone che vivono in luoghi distanti

Dall’America all’Italia, uniti da un cappuccino

immagini finali dello spot riprendono i due partner insieme nel momento di consumare un Nescafé Cappuccino divenuto l’icona di quell’incontro, nell’intimità di un’unica casa. Hanno collaborato i direttori creativi esecutivi Bruno Bertelli e Cristiana Boccassini, i creative supervisor Paolo Bartalucci e Alessandro Candito, i creative supervisor digital Martino Lapini e Azeglio Bozzardi, anche copy e art.

le “coppie a distanza” spiccano al centro della nuova campagna televisiva e anche della piattaforma web TheDistantHello.it, ideate da Publicis Italia per Nescafé di Daniele Bologna

Dall’America al Regno Unito all’Italia, quello delle coppie a distanza è un vero e proprio fenomeno che riguarda milioni di persone che, per scelta o per forza, vivono in luoghi distanti l’uno dall’altra. È questa particolare situazione al centro della nuova campagna tv e della piattaforma web TheDistantHello.it, ideate da Publicis Italia. Lanciato in contemporanea il 25 gennaio, il minisito, che si pone nel più ampio progetto internazionale RedVolution concentrato sulle relazioni reali, consente alle coppie di condividere i momenti della propria storia a distanza. Per sei settimane, infatti, le coppie distanti sparse per il mondo potranno registrarsi, raccontare con un video la loro relazione a distanza e promuoverla con

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sempre nuovi contenuti sempre nuovi. Attraverso la connessione con i social network, usando anche il trend #TheDistantHello, potranno coinvolgere i loro amici e chi è sensibile a un simile argomento, per farsi votare e ridurre sempre più la distanza virtuale che li separa. On air per cinque settimane il nuovo spot è invece costruito sulle immagini di una tazza di Nescafé Cappuccino che sta per essere preparata mentre la voce fuori campo della protagonista racconta la sua relazione a distanza, e quanto sia ogni volta speciale rivedere l’uomo che ama. Le il frutto dell’incontro azienda-agenzia

nelle foto, a partire dall’alto: bruno bertelli e cristiana boccassini, entrambi direttori creativi esecutivi dell’agenzia, e carlo oldani, marketing advisor di nestlé

www.melascrivi.com ANNO VI | #014|GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015

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MARKET PLACE

CAMPAGNe

Tanti consigli “felini” su come assicurarsi il meglio dalla vita

Gourmet, brand di Purina leader nel segmento superpremium monoporzione umido gatto, lancia una nuova campagna, firmata dall’agenzia Afg Europe e prodotta da Bare Films, che vede l’elegante gatto persiano bianco parlare, da vero intenditore di gusto, ai gatti esigenti come lui. In particolare, nei mesi di gennaio e febbraio è on air lo spot dedicato alle deliziose ed esclusive ricette di Gourmet Perle e Gourmet Mon Petit, in onda sulle principali emittenti nazionali e sui canali satellitari. In questa versione lo spot si apre con il gatto testimonial del brand che presenta le deliziose ricette delle due gamme Gourmet. Eccellenti prelibatezze per regalare un momento di vero piacere e un’esperienza di gusto unica e innovativa ai migliori intenditori. Gourmet è il brand Purina leader in Italia del segmento umido gatto mono-porzione che offre ogni giorno deliziose consistenze e sapori prelibati.

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La pianificazione web ha lo scopo di ampliare il portafoglio clienti

Jusp si affida a Sembox per il planning digital con target b2b La startup fondata nel 2011 propone soluzioni innovative, semplici e sicure per l’incasso con carta di credito e bancomat in mobilità

di Luca Anelli

Jusp, la startup fondata nel 2011 che propone soluzioni innovative, semplici e sicure per l’incasso con carta di credito e bancomat in mobilità, ha scelto Sembox per la pianificazione delle attività online. La pianificazione web avrà come finalità principale l’ampliamento del portafoglio clienti nel settore delle piccole e medie realtà che hanno quotidianamente necessità di gestire transazioni con carte di credito. il target di riferimento è quindi molto variegato, dal medico all’artigiano, dalla grande azienda al piccolo bed & breakfast. La pianificazione web, affidata a Sembox, è stata ideata secondo i criteri della massima efficienza nell’allocazione del budget, focalizzandosi su canali ed editori verticali capaci di dare visibilità e performance in linea con gli obiettivi. Il progetto prevede, oltre alla search, l’applicazione di logiche capa-

ci di mappare gli utenti in cluster (da raggiungere con comunicazioni one to one) mediante pianificazioni dem, display in programmatic buying e accordi con editori settoriali. «Siamo molto contenti di essere stati selezionati da una realtà importante e in rapida crescita come Jusp, - afferma Salvatore Cariello, ceo di Sembox -. Le pianificazioni web in ambito b2b rappresentano un’importante sfida. negli anni ci siamo costruiti un’importante expertise in merito: curando la pianificazione media per Sorgenia, che dal 2014 è attiva solo con offerte b2b, e avendo seguito la promozione delle offerte business di importanti operatori telefonici. Questo ci permette di partire da un know how molto solido sia sulle strategie da adottare sia sulle logiche di attribution modeling e sul processo di conversione che caratterizza questa tipologia di target (naturalmente con le dovute differenze dei diversi prodotti». ANNO VI | #014|GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015



MARKET PLACE

Teatro alla Scala

Pubblicato il report eCommerce Industry Outlook 2015 di Criteo

Più capacità cross-device: ecco l’obiettivo primario di Vera Modesto

Criteo, azienda tecnologica specializzata in performance advertising, ha pubblicato il report eCommerce Industry Outlook 2015, mettendo in evidenzia le tendenze che avranno un impatto significativo sul settore nel corso dell’anno. Lo studio offre importanti spunti di riflessione alle aziende inserzioniste, che possono così adattare le proprie strategie di marketing e gli investimenti, allineandoli ai mutevoli comportamenti di acquisto online dei consumatori. I risultati del report si basano sulle analisi realizzate da Criteo esaminando miliardi di transazioni online. I dati rivelano che il miglioramento delle capacità cross-device sarà un obiettivo primario dal momento che il 58%

Le tendenze che avranno un impatto significativo sul settore nel corso dell’anno

dei manager del settore retail e delle agenzie pubblicitarie indica la tecnologia come il più importante dei loro impegni di marketing mobile del 2015. La rapida crescita del native advertising sarà guidata dall’acquisto programmatico, mentre i venditori con punti vendita fisici saranno fortemente focalizzati sulle strategie online in quanto webrooming e showrooming avranno un impatto sempre maggiore sulle vendite. E poi, i retailer daranno grande importanza al reimpiego delle applicazioni poiché il 42% dei manager del settore retail e delle agenzie di pubblicità indica il coinvolgimento del

consumatore come obiettivo primario delle strategie di mobile app. «Il 2015 sarà un anno dinamico per il settore eCommerce dal momento che il comportamento di acquisto online del consumatore continua ad evolvere rapidamente. La crescita del tempo speso su dispositivi multipli obbliga i responsabili marketing a gestire le complessità legate alla targettizzazione dei consumatori - afferma Eric Eichmann, Presidente e Coo di Criteo -. Gli inserzionisti che avranno la lungimiranza di fare investimenti solidi in soluzioni come l’individuazione del target cross-device e lo sviluppo di siti e applicazioni ottimizzati per il mobile si troveranno nella posizione ideale per soddisfare le richieste dei clienti e generare vendite». Criteo realizza campagne personalizzate di performance advertising su scala globale. La società misura il ritorno sulle vendite post-clic, rendendo così il Roi trasparente e semplice da calcolare. Criteo impiega più di mille dipendenti in ventuno uffici in America, Europa e Asia Orientale e fornisce i suoi servizi a oltre seimila inserzionisti in tutto il mondo collaborando direttamente con più di ottomila editori.

Domenica 1 marzo 2015 ore 19.30

Myung-Whun Chung

Direttore

Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90, Italiana Brahms Sinfonia n. 1 in do min. op. 68 Introduzione a cura di Enrico Parola

Durante la Prova Aperta i brani possono essere ripetuti, omessi o eseguiti in altro ordine.

LA FILARMONICA DELLA SCALA

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ANNO VI | #014|GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015

INCONTRA LA CITTÀ a favore di

Prevendita tel. 02 465 467 467 (da lunedì a venerdì, ore 10 - 13 e 14 - 17) Altre prevendite

www.geticket.it - www.vivaticket.it Biglietti da 5 a 35 Euro (esclusa prevendita)

Lavoro importante per il settore

i risultati del report si basano sulle analisi realizzate da criteo esaminando miliardi di transazioni online e indicano le tendenze emergenti nel corso del 2015

Foto Silvia Lelli

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con il sostegno di

coordinamento generale

www.aragorn.it

in collaborazione con

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Come si crea la pubblicità intelligente.

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REAL RESULTS


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COVER STORY

Social Media

Afflitti dal solito dilemma: siamo un paese per vecchi? Facebook e Twitter devono fare i conti in tutto il mondo con il nuovo che avanza. La parola ai giovani che abbandonano queste forme di aggregazione sociale sul web a vantaggio delle app di instant messaging, per condividere foto e video in profili sempre più personali ma effimeri, dove le metriche dei click e dei like dovrebbero essere ripensate di Marianna Marcovich

“Non è un paese per vecchi”. Parafrasando il titolo di un noto film dei fratelli Cohen del 2007, possiamo affermare che i social media, in Italia, ma prima ancora negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, sono

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nati come via d’accesso alla navigazione su internet per i più giovani. Secondo una serie di ricerche pubblicate negli ultimi mesi, però, i le piattaforme social più note come Facebook e Twitter pare stiano

perdendo audience e reach. E devono fare i conti con l’inevitabile tempo che passa e con il nuovo che avanza, inesorabile. «Facebook, per noi ragazzi, è come se fosse morto. E’ quel servizio a cui tutti

ci siamo iscritti alle scuole medie perché era “figo”, ma ora sembra un’imbarazzante cena in famiglia da cui non te ne puoi andare». Lo afferma Andrew Watts, studente americano diciannovenne dell’Uni-

versità del Texas (Austin), che ha raccolto l’opinione, sua e dei suoi coetanei, sui principali social network in due post pubblicati su Medium, diventati virali nel giro di pochi giorni. Per il teenager medio,

dunque, l’account su Facebook serve per accedere alle funzioni meno social del servizio, gruppi e messaggi, peraltro, di recente scorporati in singole applicazioni separate dal resto della piattaforma. «Mol-

ti di noi - prosegue l’analisi di Watts - non capiscono la ragion d’essere di Twitter». La stragrande maggioranza dei teenager sembra ignorare questo social network, soprattutto per la sua natura monodire-

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I social media secondo DidIt

zionale nella comunicazione. Mentre a Google+, Watts non concede appello: «Personalmente non conosco nessuno che lo utilizzi». Il social network di Mountain View, per il teenager medio, è come se non esistesse. Ma quali sono, allora, i social media che Watts promuove nella sua personalissima, ma non per questo meno degna d’attenzione, disamina? Instagram e Snapchat, che non a caso sono due applicazioni di messaggistica istantanea. La famosa app di condivisione fotografica acquisita da Facebook nel 2012, è quella dove, secondo Watts, i giovani d’oggi hanno più interazioni: «Serve a raccontare la propria vita per immagini, scelte con cura e attenzione ai particolari». Il valore della chat fotografica instantanea risiede, al contrario, nel suo essere più effimera: qui si possono inviare messaggi e foto che si autodistruggono dopo la lettura da parte degli amici.

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Le app di instant messaging Ad avvalorare le tesi del giovane studente universitario del Texas, arrivano anche i dati di un recente studio condotto da Frank N. Magid Associates per conto di Kik Interactive, azienda canadese proprietaria dell’app Kik, che ha rivelato come per i giovani americani le app di messaggistica istantanea sono più coinvolgenti dei social network. I giovani trascorrono più tempo su Kik, Snapchat, e Facebook Messenger che su Facebook, Instagram e Twitter. La ricerca, condotta su un campione di 1.000 utenti americani di età compresa tra i 14 e i 25 anni, dimostra che i giovani frequentano sempre meno social network come Facebook e sono più coinvolti dalle app di instant messaging. La ricerca rileva che il tempo medio trascorso usando queste applicazioni è di mezz’ora. E proprio Kik risulta essere la più coinvolgente con 35 minuti medi di utilizzo per sessione; segue Facebook

Il 40% degli utenti accede ai social media via mobile. Durante il 2014, il 40% degli utenti ha utilizzato un dispositivo mobile per accedere al social network preferito. Facebook dichiara che il 30% dei suoi utenti accede esclusivamente da mobile. Tumblr e Pinterest sono i canali che crescono di più, rispettivamente del 120 e 110%. Dati che evidenziamo come il visual sia una componente sempre più importante nell’elaborazione dei contenuti. Tumblr e Pinterest vantano anche un’audience più giovane, il 70% dei loro utenti ha un’età compresa tra i 16 e i 34 anni. I più “anziani” sono quelli di Facebook, con un 25% di età superiore ai 45 anni. Snapchat, nel 2014, è cresciuto più rapidamente di tutti su mobile, con un +56%. E il 71% dei suoi utenti ha un’età inferiore ai 25 anni. Ogni mese le ore di video visualizzate sono 6 miliardi e ogni minuto vengono caricate sui vari canali 100 ore di video. L’85% degli utenti internet a livello globale visita ogni mese YouTube. Il video è stimato come uno dei trend in crescita nel 2015. Nel 2014 cresce anche il Multi-Networking. Il 19% degli utenti visita abitualmente ogni mese YouTube, Facebook, Twitter e Google+. Il 91% degli utenti di social media visita ogni mese almeno YouTube, Facebook, Twitter o Google+. Facebook resta ancora il social network più usato dagli utenti. Sono, infatti, 1,35 miliardi i suoi utenti attivi a livello globale, ma l’organic reach è scarsa. ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014


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Messenger con 27 minuti e poi Snapchat con 21 minuti. Per quanto riguarda i dati relativi ai social network, Facebook coinvolge mediamente per 37 minuti, Instagram per 27 minuti e poi Twitter per 25 minuti.

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La ricerca rileva anche che Kik risulta essere più coinvolgente nella fascia di età tra i 14 e i 20 anni, mentre Facebook risulta un po’ più “engaging” nella fascia di età tra 21 e 25 anni. La popolarità di Facebook è dun-

que in calo tra i giovani da 14 a 17 anni. E questi giovani utenti lo hanno usato sempre di meno negli ultimi dodici mesi perché: “è diventato per me sempre meno importante” (76%); “mi sono stancato di usarlo” (65%); “i miei amici lo usano sempre meno” (47%). Sempre secondo la

ricerca commissionata da Kik Interactive, il 90% degli utenti intervistati ha dichiarato di aver interagito con un brand sui social media o su un’app di messaggistica; le tre principali attività tra utenti e brand sono “following/liking un brand” (60%), “guardare un video del brand” (56%),

“leggere un post del brand” (56%); il 19% degli utenti ha chattato direttamente con un brand e da questo punto di vista Kik è risultata più coinvolgente (26%) di Snapchat (21%). Infine, gli utenti più ricettivi sono quelli di età compresa tra i 21 e i 25 anni, ritenendo le app come fonte impor-

tante per tenersi aggiornati sui brand (57%) e anche per poter interagire direttamente col brand piuttosto che limitarsi a un semplice follow o like (45%). I giovani statunitensi “Social Media Update 2014”, la ricerca condotta da Pew Research - In-

ternet Project negli Stati Uniti nel mese di settembre 2014 sulla base di oltre 2 mila interviste telefoniche, illustra in dettaglio quali social media sono più frequentati da un’utenza di giovani. Facebook, secondo l’indagine, ha perso appeal, e per la prima volta il 56% dei suoi utenti ha un’età superiore ai 65 anni. Instagram è invece il social network più popolare tra i giovani e in un anno è cresciuto del 9%, passando dal 17 al 26%. Circa la metà degli utenti internet americani, di età compresa tra i 18 e i 29 anni usa

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Instagram e il 49% di essi, lo utilizza tutti i giorni. La fascia di età in cui anche Twitter è molto popolare è quella compresa tra i 18 e i 29 anni (37%). Infine, una menzione speciale a Pinterest: in un anno la sua utenza complessiva è cresciuta dal 21 al 28%. Le donne continuano a preferirlo (42% contro il 13% degli uomini). Ma la fascia d’età in cui ha una maggiore penetrazione è quella dai 18 ai 29 anni (34%). Questi dati trovano conferma in un sondaggio della banca d’affari statunitense Piper Jaffray, che ha esaminato come sono cambiate le preferenze dei giovani nell’uso dei social negli ultimi sei mesi. Più di nove su dieci adolescenti americani utilizzano i social media e Instagram è di gran lunga più popolare. Il 76% dei ragazzi dichiara di usarlo abitualmente, con un aumento del 7% rispetto alla scorsa primavera. Segue Twitter, al secondo posto nelle preferenze dei giovani americani, con

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il 59%. Facebook è terzo, ma deve fare i conti con un significativo declino di popolarità. Solo il 45% degli intervistati ha, infatti, dichiarato di utilizzare il più grande social network del mondo: la sua popolarità, dalla scorsa primavera, è crollata del 27%. Pinterest e Tumblr rivendicano ciascuno poco più del 20% dell’utenza. Un altro 20% dei ragazzi ha dichiarato di utilizzare “altri” social network, non nominati nell’indagine. I teenager inglesi Una situazione simile viene registrata da eMarketer in Gran Bretagna, dove Facebook fra i giovani non è più un’abitudine infrangibile. Probabilmente quasi nessun nuovo utente di età compresa tra i 12 e i 24 anni si iscriverà da qui al 2017 al social network, che continuerà a perdere utenza nella preziosa fascia d’età dei 18 e i 24enni, ogni anno tra il 2016 e il 2018. In un sondaggio sugli utenti di social media

di età compresa tra i 12 e i 15 anni, Ofcom ha rilevato che l’uso di Instagram è più che raddoppiato tra il giugno 2013 e il giugno 2014 per il 36% degli intervistati. La percentuale di utilizzo di WhatsApp e Snapchat è rispettivamente di 20% e 26%. Secondo GlobalWebIndex, nel secondo trimestre del 2014, quasi la metà degli utenti internet mobile inglesi tra i 16 e i 19 anni ha usato Snapchat nel mese precedente, mentre il 16% di loro ha avuto accesso al social di video sharing Vine. Nell’agosto dello stesso anno, secondo una ricerca di ComRes per BBC Newsbeat, l’89% di utenti internet tra i 15 e i 18 anni ha dichiarato di essere iscritto a Facebook da lunga data, ma circa il 60% ha detto di avere un account su Twitter e Snapchat. Le conclusioni di Nathan Jurgenson E in Italia? WeAreSocial ha appena pubblicato l’aggiornamento a gennaio 2015 del suo report perio-

dico sullo stato del digitale, dell’utilizzo di internet, dei social media e del mobile nel mondo. Questi i dati relativi al nostro Paese: 28 milioni gli utenti con almeno un account social, pari al 46% degli italiani, e di questi 22 milioni accedono da mobile. Facebook rimane il social network più utilizzato, ma Whatsapp lo ha superato in termini di utenti attivi. Twitter è il secondo social più utilizzato, seguito a brevissima distanza da Google+. «Facebook è un museo, i social media devono essere come la vita». Nathan Jurgenson, giovane sociologo e ricercatore a Snapchat, che sta scrivendo un libro sulla fotografia nei social media (in uscita per Penguin nel 2015), auspica un mondo social che non sia più scolpito nella pietra, ma fluido e dinamico. Il profilo su Facebook, secondo Jurgenson, è «lineare e statico come un curriculum». Il ricercatore ne comprende le ragioni, a livello commerciale: «E’ semplice e utile incasella-

re le persone in un database, accumulare dati e preferenze e usarli per obbiettivi di marketing. Ma la vita umana non può stare compressa dentro i big data. Né

il giovane sociologo e ricercatore nathan jurgenson (nella foto), sta scrivendo un libro sulla sua visione dei social media, proiettata nel futuro, che sarà pubblicato a breve dall’editore penguin

valere di più o di meno per il numero dei “like” ottenuti da un post. Le metriche che ci misurano sono totalmente fuori posto». Oggi Jurgenson rileva una ten-

denza a rallentare, a condividere meno cose e di maggiore qualità. «Penso a una piattaforma come This che permette di segnalare un solo link al giorno. Oppure all’emergere del “long form journalism”, come quello che vediamo su Medium. Ma finché i click e i like saranno l’unica valuta dei social media, un cambiamento radicale è difficile. Più traffico, più pubblicità. Ma nessun contenuto originale, solo un “taglia e cuci” di ciò che si trova online, impacchettato con titoli sensazionali. Spero che questo modello non durerà a lungo e che i contenuti di qualità torneranno a essere preminenti. Ormai “virale” non è più un aggettivo, è diventato un genere, ma ciò che è virale brucia rapidamente. In più, sappiamo tutti, ormai, che followers e like sono dati facilmente manipolabili e falsificabili. Bisogna cambiare il modo di valutare i contenuti e il peso online. E bisogna farlo presto», conclude Jurgenson.

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il dato si riferisce al calo degli introiti pubblicitari sul mezzo stampa nel corso dello scorso anno

La consueta valutazione di FCP sull’anno appena concluso ispira, con tutta la prudenza del caso, meno incertezza

Un altro anno difficile, ma non drammatico Il fatturato pubblicitario del mezzo stampa, in generale, registra un calo dell’8,6%. Non un crollo a due cifre, dunque, ma comunque una perdita ancora consistente

Fonte: Ads

di Daniele Bologna

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Un anno difficile. Per la stampa italiana il 2014 non è stata, come si sa, una stagione positiva. Non poteva essere altrimenti dopo la successione di dati in flessione registrata nel corso dei mesi per quanto riguarda l’andamento degli investimenti pubblicitari. E ora FCP mette a disposizione il monitoraggio conclusivo dell’intero anno. Ebbene, il fatturato pubblicitario del mezzo stampa, in generale, registra un calo dell’8,6%. Non un crollo a due cifre, dunque, ma comunque una perdita ancora consistente, che si allinea a una serie di annate tutte in declino. In particolare, i quotidiani nel loro complesso registrano -9,7% a fattu-

rato e -6,7% a spazio. Le singole tipologie si soo mosse così: la commerciale nazionale ha evidenziato -10,3% a fatturato e -6,4% a spazio; la pubblicità Commerciale locale ha chiuso a -10,7% nel fatturato e -6,8% per quanto attiene lo spazio; la tipologia Di Servizio ha segnato -4,5% a fatturato e parità assoluta con il 2013 a spazio, nemmeno un decimale di differenza in più o in meno. Infine, la tipologia Rubricata ha segnato -12,6% a fatturato e -13,4% a spazio. In questo quadro, i periodici segnano un calo a fatturato del 6,5% e a spazio del 7,6%. I Settimanali registrano un andamento negativo a fatturato del 6,9% e a spazio del 5%. I Mensili hanno percentuali negative a fatturato del 6,% e spazio dell’11,8%. Mentre le Altre Periodicità registrano -6,1% a fatturato e -1,5% a spazio. Segnali positivi per la stampa periodica nel 2014 Ecco il commento del presidente di FCP-Assoperiodi-

ci, Marco Cancelliere: «Malgrado il 2014 si sia chiuso con un risultato negativo i dati relativi alla Stampa Periodica meritano di essere approfonditi per alcuni segnali particolarmente interessanti. Innanzitutto gli ultimi mesi dell’anno hanno registrato andamenti positivi se visti nel confronto diretto con i corrispondenti mesi del 2013 (Settembre +1,9%, Ottobre +1,8% e Dicembre +4,9%). Segno che il mercato ha riconsiderato il ruolo della periodica per spingere i consumi proprio nel periodo più importante dell’anno. Oltre alla rinnovata fiducia di molti clienti, il segmento si è rivitalizzato grazie all’attività degli Editori che, in molti casi, hanno investito rilanciando e riposizionando i loro brand. Questo fenomeno è particolarmente evidente sui segmenti di mercato che contribuiscono maggiormente alla creazione di valore delle marche e dove la stampa periodica è in grado di esprimere la sua insostituibile forza. È altrettanto signifi-

cativo e meritevole di approfondimento il dato relativo alla Pubblicità Speciale. Se la perdita totale della Stampa Periodica supera di poco il 6%, tutta la Speciale cresce quasi del 10%, a fronte di un -7,8% della Tabellare. Editori e Concessionarie, che nel corso degli ultimi anni si sono organizzate sviluppando al loro interno strutture dedicate alle “Iniziative Speciali”, si sono proposte al mercato con nuove forme di comunicazione “native” che, in molti casi, hanno sfruttato la multimedialità e la multicanalità dei brand editoriali. Forte di una relazione unica ed esclusiva con i propri lettori la Stampa Periodica ha dunque dimostrato di saper sfruttare questa caratteristica distintiva mettendo a disposizione delle Aziende e dei loro marchi opportunità di comunicazione di elevatissimo engagement. Infine, ancora a voler dimostrare il buono stato di salute della Stampa Periodica, diversamente da quanto è avvenuto su altri mezzi, il 2014 si è chiuso con prezzi sostanzial-

mente stabili sul totale ed in significativa crescita su alcuniE’segmenti testate». l’aumentodi della media delle presenze per schermo

per quanto riguarda le Decisa frenata concessionarie audimovie del trend negativo Aggiuge il suo commento Domenico Ioppolo, presidente di FCP-Assoquotidiani: «Il 2014, seppur rimane ancora un anno con il segno meno, rappresenta una decisa frenata del trend negativo che ha caratterizzato gli ultimi anni della raccolta pubblicitaria dei quotidiani. Sono stati anni molto difficili, eppure questo è stato un periodo di grande innovazione e cambiamento per i quotidiani, non solo in termini di reingegnerizzazione dei processi interni, ma anche e soprattutto in termini di offerta ai lettori e al mercato degli investitori. In questi anni di crisi i quotidiani hanno mantenuto e se possibile accresciuto il loro ruolo istituzionale e la loro funzione di informazione dell’opinione pubblica, favorendo la creazione di un orientamento informato e plurale. I brand dei quotidiani sono cresciuti molto nella dieta mediatica degli italiani a dimostrazione di come forte e fiduciario sia il rapporto tra i lettori e il proprio giornale, non dimentichiamoci che ci sono circa 4,5 milioni di copie vendute. Notevole è stata l’attività di field; i quotidiani hanno accentuato la loro relazione con i propri pubblici

organizzando sul territorio incontri, dibatti, convegni, eventi. Il prodotto Quotidiano ha dimostrato una grande effervescenza non solo nell’hardware, penso a tutto lo sviluppo dell’offerta digitale, ma anche nel software con sviluppo di iniziative, arricchimento dei contenuti, approfondimenti, sviluppo di sezioni verticali. Questo spiega come mai i lettori ogni giorno esprimono concretamente, attraverso un atto di acquisto, la loro scelta verso i quotidiani. Si riflette poco sul fatto che il giornale sia uno dei pochissimi media pagati e che questo atto di volontà sia compiuto quotidianamente, soprattutto in Italia dove è meno diffusa la pratica dell’abbonamento. Pagamento della copia e fedeltà sono la cifra del forte commitment che il lettore ha con il suo giornale; una funzione di colle-

gamento tra beni e servizi e pubblico dei lettori che è il bene maggiore offerto dai quotidiani al mercato degli investitori. Un valore imprescindibile per chi vuole dialogare in maniera consapevole con la parte più dinamica e moderna della popolazione, composta da coloro che si informano, che decidono, che dirigono e orientano il Paese. Non è un caso che tutti i marchi di qualità utilizzano come mezzo elettivo il quotidiano e ne hanno dei risultati positivi. La sensazione è che questa convinzione non sia così diffusa e che i quotidiani non ricevano dal mercato l’attenzione che circa venti milioni di lettori, e che lettori, e 4,5 milioni di copie meriterebbero, per questo ci ripromettiamo di dare al mercato nuovi elementi di conoscenza e analisi».

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iniziativa organizzata da Easy, società leader in formazione linguistica multimediale

Wings4students e Gruppo Unipol lanciano un video-concorso dedicato ai giovani videomakers I partecipanti dovranno mettere alla prova la creatività e la fantasia, toccando gli aspetti più svariati come le passioni, la salute e lo sport di Sebastiano Zeri

Wings4students e il Gruppo Unipol lanciano un videoconcorso rivolto a giovani videomakers. Obiettivo è creare un video in lingua inglese della durata massima di tre minuti sul tema: “Pensare al futuro delle persone per te significa pensare prima di tutto a….?”. I partecipanti dovranno mettere alla prova la propria creatività e fantasia toccando gli

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aspetti più svariati come le passioni, la salute, lo sport, la cultura, il lavoro, la famiglia ma anche il sistema dei valori, le attese dei giovani, senza porre limiti all’originalità. L’iniziativa è un “concorso nel concorso”: per partecipare, infatti, è necessario essere iscritti a Wing4students, contest a premi sull’apprendimento della lingua inglese dedicato a tutti gli studenti di università, Its e business school italiane di età compresa tra i 18 e i 28 anni. I giovani interessati ad aderire sono inviati a farlo entro l’8 febbraio, presentando squadre da tre elementi. L’iniziativa è organizzata da Easy, società leader nella formazione linguistica multimediale in collaborazione con il Gruppo Unipol, utilizzando il software DynEd che consente uno studio della lingua inglese personalizzato, basato su un’alta interazione nel percorso di apprendimento con una forte prevalenza di pratica orale, valutazione costante e sessioni di studio online con tutor specializzati. Il meccanismo di Wing4students prevede una prima fase di un mese di studio terminata la quale le migliori 250 squadre accederanno tramite apposito test alla fase successiva e via via fino alla finale. Quest’ultima si svolgerà il 23 maggio. I premi finali consistono in nove

viaggi studio all’estero, venti premi in denaro e cinquanta corsi DynEd per un affinamento ulteriore delle competenze. Chi potrà vincere? Il video contest Unipol rappresenta un’ulteriore possibilità di vincere per le squadre partecipanti a Wing4students. La premiazione avverrà anch’essa in occasione dell’evento del 23 maggio e interesserà i cinque video che avranno raggiunto il maggior numero di visualizzazioni online. La vicinanza alle persone, l’attenzione per ciò che le circonda e il futuro che le attende sono al centro della missione di Unipol e il Gruppo vuole, appunto, dare ai ragazzi la possibilità di mettersi in gioco e comunicare i proprio desideri e interessi attraverso un mezzo ad essi congeniale, il web. I lavori verranno, infatti, caricati sulla piattaforma YouTube e a quel punto i concorrenti dovranno utilizzare tutti i mezzi online a loro disposizione per poter incrementare il posizionamento del video all’interno della “classifica dei più visualizzati”. È possibile, quindi, diffondere il proprio contributo attraverso mail, forum, social network, ecc. Potranno partecipare, come già detto, gli studenti iscritti a Wing4students o con la propria squadra oppure in-

sieme ad un altro team facente però parte dello stesso ateneo. All’interno del modulo d’iscrizione a Wing4students basta esprimere la volontà di concorrere nel video contest e il gioco è fatto, la procedura è quindi molto semplice. Una volta formatesi le squadre, al loro interno verrà scelto un “regista”, vale a dire un referente che si farà carico di inviare il lavoro una volta completato all’indirizzo info@wing4students.com attraverso il servizio gratuito per l’invio di file Wetransfer o attraverso uno strumento analogo a scelta, purchè garantisca la prova di invio e di consegna, entro il 31 marzo 2015. Tra i primi dieci in tutta Europa Il Gruppo Unipol è il secondo gruppo assicurativo nel mercato italiano e il primo nel Ramo Danni, tra i primi dieci in Europa. A livello consolidato, al 30 settembre 2014 il Gruppo conta su una raccolta diretta assicurativa pari a oltre 13 miliardi di euro, di cui 6,4

miliardi nei Rami Danni e 6,8 miliardi nei Rami Vita. Unipol adotta una strategia di offerta integrata a copertura della intera gamma dei prodotti assicurativi e finanziari, ed è particolarmente attiva nei settori della previdenza integrativa e della salute. Al core business si affiancano la presenza nel settore bancario, nel settore immobiliare e le attività diversificate che estendono il perimetro del Gruppo ai comparti alberghiero, sanitario e agricolo. Il Gruppo conta oltre 14.000 dipendenti, suddivisi tra le sedi principali di Bologna, Milano, Torino e Firenze, le strutture locali e le filiali bancarie diffuse sul territorio. Serve oltre 16 milioni di clienti, grazie alla capillare rete agenziale composta da circa 3.800 agenzie e 7.300 subagenzie, oltre a quasi 300 filiali bancarie. Unipol opera con l’obiettivo di assicurare una crescita sostenibile e di lungo periodo, accompagnata da un’adeguata redditività, a vantaggio di tutti gli stakeholder: azionisti, clienti, agenti, dipendenti, fornitori e comunità. La società capogruppo, Unipol Gruppo Finanziario S.p.a., è una holding di partecipazioni e servizi le cui azioni ordinarie e privilegiate sono quotate alla Borsa Italiana, rispettivamente, dal 1990 e dal 1986.

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ME DIA

al centro carlo conti, che condurrà la prossima edizione della kermesse

Il conto alla rovescia ormai è iniziato e la kermesse si avvicina. Sono stati anche definiti i media partner del prossimo Festival di Sanremo, con due conferme e altrettante new entry. La concessionaria guidata da Fabrizio Piscopo ha chiuso il 2014 in linea con il 2013, grazie alla tv a +1% circa e il web a +10%, che compensano i cali di radio e cinema. Dunque, due conferme e due novità sul fronte degli sponsor dell’edizione 2015 del Festival, che si terrà dal 10 al 14 febbraio. Le prime sono quelle di Conad e Suzuki, che fanno quindi il bis dopo l’esordio avvenuto nel 2014; le seconde sono quelle di UniCredit e Wind che, per la loro prima volta in

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Al fianco della kermesse si confermano Conad e Suzuki, UniCredit e Wind le novità

E’ tutto pronto per il Festival di Sanremo, anche i media partner di Matteo Dedè

questa veste, subentrano a Procter&Gamble e Findus. In particolare, l’insegna della grande distribuzione tornerà a coprire gli spazi privilegiati riservati ogni anno a quattro selezionati inserzionisti presentando l’annunciato nuovo spot istituzionale che allarga il consolidato format di Aldo Biasi Comunicazione “Persone oltre le cose” a una serie di soci che, in varie location, mostrano come l’insegna sia omoge-

neamente radicata su tutto il territorio nazionale, uscendo da casa per recarsi al loro punto vendita, sempre con la preoccupazione di offrire ai consumatori “la qualità da leader a un prezzo più conveniente”. Regia di Marcello Lucini e produzione di New Avana anche per i billboard dedicati a “Sapori&Dintorni”. Quanto ai nuovi media partner, UniCredit e Wind, la prima dovrebbe utilizzare questo palcoscenico per lanciare pubblicitariamente il suo nuovo conto My Genius,

mentre la compagnia di tlc sta studiando nuovi spot appositamente per l’evento. Come già anticipato dal quotidiano DailyMedia dello scorso 10 dicembre, gli spazi dedicati agli sponsor sono due, prima e dopo il terzo break. A loro è dedicata un’offerta del valore complessivo a listino di 4,8 milioni circa, che prevede: uno spot da 45 secondi una volta al giorno per cinque giorni, al costo di 2,22 milioni di euro; un billboard da 4 secondi in apertura/chiusura anteprima e in

apertura/chiusura Festival da 600 mila euro, per venti passaggi totali nei cinque giorni dell’evento; un promoTail da 7 secondi della campagna di lancio dell’evento, in onda fino al 14 febbraio per un totale di cento passaggi al costo di 1,2 milioni di euro; cartellonistica in sala stampa da 60 mila euro, product placement da 250 mila euro nell’apertura dell’anteprima (diario) e un quarto del traffico web disponibile (443 mila euro). I listini approntati da Rai Pubblicità sono in linea con quelli della scorsa edizione, con l’obiettivo, però, di realizzare una raccolta di oltre 20 milioni di euro, in crescita tra il 4 e il 5% su quella del 2014, che già rappresentò un ulteriore aumento rispetto a quella del 2013, anno record per la pubblicità generata dal Festival in tutta la sua storia. Le stime degli ascolti sono state

tenute infatti in linea con quelle iniziali dello scorso anno, nella convinzione che Carlo Conti farà meglio di Fabio Fazio. Intanto, la concessionaria guidata da Fabrizio Piscopo - che presenterà tutte le sue novità in una convention che si terrà subito dopo Sanremo - conferma di aver chiuso il 2014 in pari per quanto riguarda la raccolta complessiva, con un incremento tra lo 0,7 e il +1% per la televisione e del 10% per internet, che compensano le perdite sui fronti della radio (-7\8%) e del cinema (-28\30%). Per entrambi, però, le prospettive per questi dodici mesi sono migliorative: per la prima, grazie a nuovi prodotti commerciali, per il secondo con l’avvio, già nelle prossime settimane, della prima joint - che sarà con Uci - del costituendo Consorzio per rilanciare il mezzo al quale,

un supermercato conad, tra gli sponsor della manifestazione canora di casa rai

almeno inizialmente, erano interessate anche The Space e Moviemedia, con ripartizione delle raccolta in base ai biglietti venduti nei rispettivi circuiti. Per il web ci sono ottime prospettive anche quest’anno, grazie all’aumento delle visite ai siti Rai nell’ordine del +40\50% dopo il blocco dei passaggi su YouTube dei contenuti dei canali pubblici, con un obiettivo per questi 12 mesi di un ulteriore +15% della raccolta, già volata al +20% nel secondo semestre del 2014 proprio grazie all’impennata del numero delle pagine viste. «Complessivamente - ha anticipato Piscopo, sempre a DailyMedia -, per quest’anno abbiamo un obiettivo di leggera crescita, in un mercato, però, che, al massimo prevediamo flat o peggio ancora in contrazione di uno o due punti, e con un gennaio che si sta concludendo ancora con segno negativo». A marzo, infine, ci sarà la nuova formula di Carosello Reloaded, con un’altrettanto nuova sit-com che, con tutta probabilità, questa volta, sarà messa a punto internamente.

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L’82% degli italiani usa i motori di ricerca dal proprio smartphone almeno una volta a settimana, definendo così nuove abitudini di consumo e nuove sfide per le aziende. È questo il dato al centro della nuova white paper “Search in Italy 2014 - Gli italiani e i motori di ricerca”, realizzata da Marco Loguercio, ceo di Find, in collaborazione con Duepuntozero Research. Lo studio, arrivato alla sua decima edizione e disponibile gratuitamente sul sito di Find, monitora l’evoluzione del rapporto che gli italiani hanno con i motori di ricerca, concentrandosi in particolare su quanto Google&co. incidano sui processi di decisione e di acquisto dei consumatori online, fornendo spunti e considerazioni utili a quanti utilizzino il web e i search engines con obiettivi di business. Smartphone pigliatutto Il vero protagonista del panorama search italiano del 2014 è stato lo smartphone. Secondo la ricerca, infatti, le connessioni quotidiane da device mobili hanno superato quelle da pc fisso (77% contro 60%, in proporzione alla diffusione dei device). Il 46% di chi usa uno smartphone effettua almeno una ricerca al giorno in una search property, contro il 43% da computer

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tutto la pubblicità (77%) o il passaparola (47%) spingono i consumatori ad effettuare una ricerca online, ma sono le informazioni reperite tramite i motori di ricerca a orientare i consumatori nella scelta all’acquisto, soprattutto grazie alla maggiore disponibilità di valutazione e confronto offerte.

L’esito dell’approfondita indagine “Search in Italy 2014”, curata dal gruppo Find

Le ricerche online ormai si fanno con lo smartphone

L’obiettivo è svelare come e cosa cercano gli italiani online. E come sta cambiando il nostro modo di fare shopping. L’anno scorso oltre otto utenti su dieci hanno cercato informazioni su Google prima di un acquisto di Massimo Masi

e il 37% da tablet. In totale, oltre 8 italiani su 10 effettuano una ricerca tramite Google col proprio cellulare almeno una volta a settimana. Mobile & divano: l’accoppiata che non ti aspetti Search in Italy 2014 sfata

anche un luogo comune: mobile non sempre equivale a mobilità. Il 70% degli utenti usa, infatti, lo smartphone per cercare informazioni quando è a casa, complici la velocità e la leggerezza del dispositivo (anche se ovviamente restano alte le percentuali di chi ne fa uso in ogni

momento utile, ad esempio per strada o in attesa di un mezzo di trasporto). Consumatori più attenti Per due italiani su tre (67% del campione) la ricerca di informazioni sui motori di ricerca è utile all’acquisto di un prodotto. Dallo studio emerge infatti che soprat-

Cosa compriamo online Abbigliamento (32%), libri (32%), viaggi (31%) e prodotti legati alla telefonia (29%) sono le categorie di prodotto acquistate più di frequente online dopo aver reperito informazioni sui motori. Per le donne peraltro più risolute degli uomini nel passaggio dalla ricerca all’acquisto - l’interesse verte soprattutto su abbigliamento, libri e prodotti per la cura della persona; mentre gli uomini usano i motori per saperne di più prima di comprare prodotti di elettronica e telefonia, articoli per hobby e fai da te, assicurazioni per auto, casa e salute.

di Google, ma farlo soddisfacendo necessità e aspettative di consumatori sempre più attenti ed esigenti, che passano con disinvoltura dallo smartphone allo showroom, e non necessariamente poi comprano online». Probabilmente a causa della predilezione per i pagamenti cash, infatti, dalla ricerca emerge che i consumatori italiani comprano online generalmente se trovano uno sconto almeno pari o superiore al 20-25% rispetto al prezzo in negozio, altrimenti preferiscono comunque recarsi nel punto vendita. Qui lo smartphone «continua ad essere un compagno fidato, che fornisce in tempo reale informazioni e verifiche rispetto a quanto manca o viene parzialmente fornito dal personale nello showroom. Un motivo in più per le aziende per non trascurare forma e sostanza mobile», conclude Loguercio. Fondata a Milano da Marco Loguercio, ritenuto dagli addetti ai lavori uno dei

più autorevoli esperti italiani in search marketing, Find è l’agenzia indipendente di search marketing che aiuta le aziende a sfruttare al meglio le opportunità offerte dalle ricerche degli utenti, per incrementare il business e fare azioni di intelligence sui consumatori e sui mercati. uno dei massimi esperti italiani di search marketing

Nelle foto qui sotto marco loguercio, fondatore di find e uno dei massimi esperti italiani in search marketing, e l’homepage del sito www.find.it

Monito per le aziende investite sul mobile «Oggi per le aziende è di vitale importanza essere presenti in maniera fruibile sugli smartphone dei consumatori - afferma Marco Loguercio -. Questo non vuol dire solo apparire ai primi posti fra i risultati ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014


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LINK AUTOMOTIVE

APPLE

È l’auto più venduta al mondo con oltre 1,2 milioni di esemplari secondo i dati della società d’analisi Focus2move che prendono in esame 140 mercati: al top spicca la Toyota Corolla.

L’Apple Watch lo aspettano un po’ tutti. I concorrenti di Cupertino, come Samsung, Sony o Lg, attivi sul fronte degli orologi intelligenti da mesi. I produttori tradizionali di orologi, a partire da Swatch e dal suo nervosismo delle ultime settimane che ha trovato piena giustificazione in una flessione delle azioni di quasi il 2%. E i consumatori, in attesa di un oggetto da polso non solo tecnologicamente avanzato ma anche gradevole esteticamente e facile da utilizzare. E l’a.d. di Apple, Tim Cook, avrebbe finalmente svelato la data dell’uscita.

Ecco le auto più vendute al mondo

Svelata la data: ad aprile Watch

CORRIERE.IT

confindustria

Nel 2015 ripresa oltre le attese? “Per l’economia italiana il 2015 si sta sempre più annunciando come l’anno spartiacque, perché termina la lunga e profonda recessione iniziata nel 2008 e tornano le variazioni positive per Pil e occupazione. Che probabilmente si riveleranno molto superiori alle previsioni correnti, anche a quelle più recenti”. E’ il Centro Studi Confindustria, nel rapporto Congiuntura flash, a fotografare le aspettative degli imprenditori sull’evoluzione dell’economia italiana. Gli analisti di viale dell’Astronomia elencano i motivi di questa spinta alla ripresa.

IT.REUTERS.COM

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ENGADGET.COM

festival di sanremo

Chi ha più fan su Fb tra i cantanti?

REPUBBLICA.IT

A pochi giorni dall’inizio del Festival di Sanremo 2015, le notizie sugli artisti che parteciperanno viaggiano soprattutto su Twitter e Facebook. Ed è proprio sul web che si gioca la prima gara.

ANNO ANNO V VI | #004 | #014|GIOVEDÌ | MERCOLEDI’ 2914 GENNAIO MARZO 2015 2014


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LINK di Valentina Lunardi

siamo alla nascita di Un nuovo standard per l’analisi dei contenuti adv?

Conversion Lift Measurement: la misurazione dell’advertising nella logica di Facebook Il social network debutta con un tool per il rilevamento delle inserzioni pubblicitarie, che dovrebbe consentire ai marketer di monitorare vendite online e offline. ecco come funzionerà

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La misurazione delle performance dei contenuti adv è una delle grandi sfide che gli inserzionisti si ritrovano a dover affrontare ogni giorno. E quando di parla di social network sembra diventare ancora più complicato per gli advertiser fare un quadro delle performance degli investimenti pubblicitari, con la complicazione di dover ormai inquadrare l’andamento del business tra vari device, piattaforme e canali. Con la crescente importanza di valore che Facebook sta assumendo agli occhi dei marketer (all’ultima rilevazione nel quarto trimestre del 2014, il social network è risultato guidare il 25% del traffico web) è diventato essenziale per il mercato poter avere comprensione del ROI generato dai suoi contenuti pubblicitari, e sembra finalmente arrivato un tool capace di rispondere a questa essenziale esigenza. Il Conversion Lift Measurement, annunciato lo scorso martedì, sembra la realizzazione di quella necessità di monitorare le conversioni, e non soltanto i click, di cui avevano spesso discusso in vari interventi degli ultimi tem-

pi il coo Sheryl Sandberg e altre figure del gruppo executive di Menlo Park.

Come funziona Conversion Lift Measurement consentirà ai marketer di monitorare le vendite online e, più significativamente, le vendite offline guidate dall’advertising della piattaforma social. La nuova funzionalità sarà disponibile a livello globale, ma solo per gli inserzionisti che hanno un rappresentante delle vendite per Facebook e, al momento la compagnia ha intenzione di limitare il servizio agli account più grandi. Come riportato nel blog post ufficiale del social network, il nuovo servizio coglie con precisione l’impatto che i contenuti pubblicitari hanno nel guidare il business per i marketer, attraverso quattro azioni essenziali. aQuando si crea una campagna su Facebook vengono creati un test group selezionato in maniera casuale (che visualizza i contenuti adv) e un gruppo di controllo (che non visualizza i contenuti adv). aL’inserzionista condivide, attraverso un metodo sicuro, i dati di conversione della campagna

con Facebook. In genere, questi dati provengono da fonti come il Facebook Custom Audiences pixel, conversion pixel o i dati del secure poin-of-sale (POS) per quanto riguarda il tracking online e relativo all’ecommerce; per quanto riguarda le vendite offline, gli stessi advertiser dovranno uploadare i dati di vendita. aFacebook determina la crescita supplementare generata dalla campagna confrontando le conversioni dei gruppi sperimentali e di controllo I risultati dello studio, determinati dall’analisi delle vendite per entrambi i gruppi e dal rilevamento di qualsiasi differenziazione nei risultati, sono disponibili in Ads Manager.

Perché misurare la conversion lift Nell’intenzione di Facebook il nuovo tool non vuole essere soltanto un prezioso supporto per gli inserzionisti che utilizzano la sua piattaforma, ma un nuovo strumento per il marketing digitale in generale. Attraverso Conversion Lift Measure, la compagnia ha voluto trovare una risposta ad alcune delle problematiche legate alla misura-

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LINK

zione e analisi dell’advertising più attuali. aEccessivo affidamento sui clic. Mentre la lastclick attribution ha senso per il search marketing, è meno utile per gli altri ambienti digitali o display. Il conteggio dei clic non tiene conto del valore creato semplicemente vedendo un annuncio. Consentendo agli inserzionisti di misurare l’impatto di esposizione ad un annuncio - con coerenza, tra i dispositivi il nuovo tool offre, allora, una visione più olistica delle performance di un

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annuncio pubblicitario. aIl rapido passaggio al mobile. La tecnologia che supporta i sistemi di misurazione attuali (basata su cookie per monitorare l’esposizione e tie per controllare i comportamenti, e su click come proxy per le vendite), non è sufficiente in un mondo in cui le persone utilizzano più dispositivi durante il giorno e la maggior parte degli acquisti avviene ancora in negozi fisici. aMetodi di controllo inefficaci. Ad oggi, non vi è stato uno standard ampiamente adottato per determinare l’impatto diret-

to della pubblicità digitale. Il test sulla conversion lift si basa sui principi di misurazione della portata dell’adv, un approccio scientifico utilizzato in un certo numero di settori – per esempio nel direct mail marketing - per determinare il nesso di causalità.

Un nuovo standard di misurazione? Il post pubblicato da Facebook riporta anche i primi risultati di realtà che hanno utilizzato studi basati sul conversation lift. Open Colleges, provider australiano di apprendimento online, è stato tra i primi a concludere un’analisi di questo tipo. I risultati dello studio hanno rivelato un lift positivo del 95% del tasso di conversione per le richieste sul website e un aumento del 12% delle iscrizioni offlien. Lo studio ha anche mostrato che il costo per acquisizione è stato inferiore del 23% rispetto a quello dello modello precedentemen-

un nuovo strumento per il marketing digitale nelle intenzioni espresse da facebook il nuovo tool non vuole essere solo un prezioso supporto per gli inserzionisti che utilizzano la sua piattaforma, ma un nuovo strumento per il marketing digitale in generale. Attraverso Conversion lift measure la compagnia ha infatti voluto trovare una risposta ad alcune delle problematiche legate alla misurazione e all’ analisi dell’advertising più attuali

te utilizzato. Il Conversion Lift è stato utilizzato anche dal retailer di arredamento per bambini The Land of Nod per capire meglio il ruolo che Facebook svolge nel guidare l’acquisizione di nuovi clienti. Prendendo in considerazione la pubblicità durante il periodo dei saldi estivi e il periodo di riapertura delle scuole a settembre, lo studio ha dimostrato che the Land of Nod aveva realizzato un acquisition lift del 12% attraverso Facebook, dimostrando l’efficacia delle sue campagne più recenti e avendo la possibilità di stabilire i punti di riferimento per la sua strategia legata a Facebook del 2015. L’anali-

sta di eMarketer Lauren Fisher, ha commentato positivamente il nuovo tool in una email inviata al Social Times: «Offrendo ai propri inserzionisti un metodo di misurazione di questo tipo, Facebook si sta proponendo in maniera smart come una piattaforma perfetta per gli inserzionisti che vogliono capire come investimenti pubblicitari guidano non sono solo i clic, ma le vendite effettive. E’ anche un grande esempio di come Facebook continui a lavorare su nuovi e diversi standard di misura». Facendo un passo indietro nel tempo, infatti, Facebook e pochi altri (ad esempio, Google con il suo Store Visits) stanno guidando il

mercato verso la fine dei “secoli bui delle misurazioni digitali” con nuove metriche più concrete che sono più vicine agli obiettivi che i marketer si pongono nel mondo reale/offline. Mentre clic e impression non necessariamente scompariranno, certamente perderanno la loro importanza in un futuro relativamente prossimo. Il target di audience di Facebook e le vendite offline sono le prime voci prese in considerazione dai nuovi approcci per l’acquisto e la misurazione dell’efficacia degli annunci digitali. Con l’annuncio del Conversion Lift Measurement Facebook sta sfidando il resto del settore di adottare questo metodo come standard di misura. Anche se non tutte le reti pubblicitarie e gli editori sono ugualmente in grado di applicare questo tipo di studio (e non tutte le campagne di generare vendite immediate), l’approccio proposto dal social network sembra molto più efficace e su misura per risolvere i problemi di attribuzione e spostare più investimenti dei brand verso la pubblicità online. ANNO V | #004 | MERCOLEDI’ 14 MARZO 2014


SPAZIO A...

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7/8 febbraio - avanzi barra a, via ampere @ milano

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una possibilità preziosa per migliorare le conoscenze, la rete di contatti e anche il business, tutto in una volta Chiara Maci Timida, simpatica, buffa. Furba, sensuale, emotiva. È con questi aggettivi che la food blogger più famosa d’Italia si descrive. Nata nel 1983 ad Agropoli, in provincia di Salerno, è emigrata con la famiglia a Bologna quando aveva dieci anni. Si è laureata a Bologna in Giurispurdenza e ha conseguito un master in Media Relations a Milano, ma presto ha abbandonato tutto per seguire la sua vera passione, la sua vera vocazione: la cucina. dice di aver “scelto la felicità. la Vita. quando scegli di svegliarti la mattina, metterti un grembiule infarinato e con gli occhi ancora assonnati iniziare a sporcarti le mani di burro, latte, zucchero, cioccolato, uova per creare giorno dopo giorno un qualcosa, un grosso impasto a cui dare forma, un’enorme torta costruita sfoglia dopo sfoglia”. Il blog a cui ha dato vita con la sorella Angela si chiamava “Sorelle in pentola”, ma la celebrità la food blogger l’ha raggiunta quando è entrata a far parte della giuria del programma di cucina di La7d “Cuochi e fiamme”, condotto dallo chef del Gambero Rosso, Simone Rugiati

visioni

di

Matteo Dedè

blog di qualità: se c’è un modo

migliore, trovalo! Non mi stanco mai di cucinare. La mia famiglia ruota intorno alla cucina, ci sono cresciuta! Per me cucinare è una passione e un divertimento, altrimenti non potrei fare questo mestiere. E continuo ogni giorno a sorprendermi dell’affetto che le persone mi dimostrano. Ricevo quotidianamente dimostrazioni di stima da parte loro e tutto questo mi commuove. Quando ho aperto il blog sognavo esattamente questo, ma non pensi mai che possa accadere realmente! E’meraviglioso! Io ho un motto, che mi ha accompagnato per anni e che tuttora seguo con fermezza: “Se c’è un modo migliore per farlo, trovalo”. Il mio consiglio è di non accontentarsi e di avere sempre lo stimolo per la novità, la curiosità di imparare e l’umiltà per tenere i pieni ben piantati per terra. Sempre. Ricevo centinaia di mail di ragazze pronte a mollare tutto per ricominciare, ma leggo nelle loro parole la voglia di cambiare vita, senza aver prima la-

vorato su se stesse e sul proprio obiettivo. Non si cambia lavoro perché ci si è stancati dell’attuale occupazione. Si cambia lavoro perché si ha bisogno di stimoli nuovi e si ha voglia di fare e di dare di più, in modo diverso. Con queste premesse, tutti possiamo trasformare le passioni in professioni. Per dare vita a un blog di qualità e che venga apprezzato dal pubblico sono, poi, fondamentali passione e costanza. Le mie lezioni non sono tanto incentrate sulla tecnica, quanto più sul contenuto. Oggi le piattaforme online ti permettono di creare un ottimo blog senza bisogno di particolari abilità informatiche. Quello che però queste piattaforme non fanno, è dirti come sviluppare contenuti per costruire la tua community. E La televisione ha purtroppo la “brutta abitudine” di inflazionare spesso i prodotti. Quando parliamo di cucina però parliamo di una passione che accomuna molti. Le passioni non si cambiano come le mode!

lo spazio di co-working avanzi barra a di milano dove si svolge l’iniziativa

Da ieri, sul sito lumia.ms/makemilano, sono aperte le iscrizioni per MakeMilano. E’ l’esclusivo workshop a partecipazione gratuita - che si terrà il 7 e l’8 febbraio, presso lo spazio di co-working Avanzi Barra A, in via Ampère 61/A Milano - dedicato ad appassionati imprenditori, designer, tecnici e liberi professionisti. Durante il laboratorio, un gruppo selezionato di 25 inventori, artigiani, startupper, artisti, designer, imprenditori e tecnici, lavoreranno insieme per trovare soluzioni innovative e utili a realizzare un’idea di business. Sarà proprio il team di MakeMilano a scegliere l’idea. Negli ultimi anni molto è stato detto sulle opportunità di lavoro offerte dalle nuove tecnologie, ma è solo la punta dell’iceberg. La tecnologia può offrire reali opportunità per sviluppare le proprie idee e le proprie attività e il potenziale da imparare tutti i giorni, dalla tecnologia che ci circonda è enorme. In un mondo in cui il lavoro siamo sempre più chiamati a “crearlo” anziché “trovarlo”, Microsoft supporta le persone con un’ampia gamma di prodotti e servizi che aiutano le persone a fare di più. Partecipare è semplice. Basta compilare, fino al primo di febbraio, il modulo di domanda a lumia.ms/makemilano, raccontando la propria professione, l’organizzazione e la sfida da affrontare nel proprio lavoro. Il primo di febbraio, il team MakeMilano sceglierà i 25 candidati più interessanti da coinvolgere durante il workshop gratuito. ANNO VI | #014|GIOVEDÌ 29 GENNAIO 2015


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