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Obiettivo: sviluppare concept editoriali creativi
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ANNO V | #015| GIOVEDI’ 3 APRILE 2014
Appuntamento sabato 12 e domenica 13 aprile a Milano, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia: invitati molto speciali saranno marketing specialist, designer e developer.
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PubMatic, il Rtb che piace agli editori
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Sky e Discovery, soci new entry
8 turner broadcasting
Il Gruppo sarĂ a Cartoon on the Bay
9 rapporto assinform
Mercato digitale italiano in calo
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10 company / Ford
La lunga strada che porta a Transit
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Nuovo look in salsa gotica per Spotify
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COVER STORY
intervista a Gareth Holmes, commercial director EMea di Pubmatic
Il programmatic adv che piace agli editori
La piattaforma dell’azienda statunitense aiuta i publisher a selezionare e riclassificare la propria audience residuale per trasformarla in premium di Aureliano Roio
«Oggi non siamo qui per vendere alcunché, siamo qui per far conoscere a tutti, in particolare agli editori, i vantaggi del programmatic advertising. Quest’anno, infatti, la nostra presenza in Italia non è legata ad obiettivi quantitativi. Vogliamo contribuire a far sviluppare il mercato e farlo crescere dal punto di vista della competenza. Per esempio, permettendo agli editori digitali di fare un importante passaggio culturale nella gestione del proprio “inventario” pubblicitario». Si presenta così all’Italia Gareth Holmes, direttore commerciale Emea di PubMatic, tra i principali player statunitensi attivi nello sviluppo di tecnologie innovative per il programmatic/data driven advertising. L’occasione è stata l’AdRev Forum, evento di formazione tenutosi ieri a Milano e organizzato proprio da PubMatic in collaborazione con ehi! partner italiano del solution pro-
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vider statunitense. Scopo dell’incontro è stato quello di aiutare gli operatori italiani a capire meglio un fenomeno globale con tassi di crescita a tripla cifra. Un boom globale ma l’Italia è indietro Se secondo le stime di Magna Global il mercato mondiale del programmatic advertising triplicherà le vendite entro il 2017, raggiungendo quasi 24 miliardi di Euro, Idc calcola che stiamo assistendo a una crescita del 100% nelle vendite di Rtb display adv nei tre maggiori mercati d’Europa. Il vecchio continente rappresenta la seconda più grande forza trainante per il settore dopo gli Stati Uniti, con una fetta di mercato globale che vale circa 2.3 miliardi di Euro, con percentuali di crescita nei suoi tre maggiori mercati (Uk, Germania, Francia) che sfiorano il 100% annuo e l’Rtb che pesa già per il 20% del to-
tale del display adv. In Italia l’ordine di grandezza è nettamente inferiore: le stime elaborate da Iab Italia a novembre 2013 ci dicono che il programmatic advertising si è attestato su un valore di circa 20 milioni di Euro, pari al 4% del totale del display. Una percentuale ancora risibile rispetto al totale degli investimenti sull’online (circa 1,5 miliardi), ma che sembra sia destinata a salire fino al 9-10% già entro la fine del 2014. Un mercato, il nostro, che cresce in fretta perché relativamente arretrato e perché contiene elementi di singolarità molto attrattivi come, ad esempio, un comparto mobile estremamente dinamico e che converge rapidamente verso la televisione. Tutto ciò ne fa un area di grande interesse per gli sviluppi del Rtb nell’immediato futuro, con il conseguente arrivo dei maggiori operatori internazionali del settore. Ma guardando alla situazio-
ne dall’interno non si può non constatare che ancora una volta l’Italia è il fanalino di coda tra i Paesi con mercati pubblicitari digitali maturi. C’è chi assegna la responsabilità del ritardo a una classe di editori ancora sostanzialmente timorosa nei confronti di un mezzo sul quale, invece altrove, non si discute più in termini di opportunità ma, semmai, di potenzialità e possibilità di ottimizzazione. «Il Real Time Bidding come è stato fino ad oggi, in Italia, non è lo stesso che c’è in altri Paesi - precisa Holmes -. Gli editori, anche quelli che lo hanno provato, conoscono il Rtb esclusivamente come uno strumento per cercare di massimizzare i ricavi pubblicitari attraverso la vendita degli spazi invenduti, che vengono affidati a un trading desk
NON SI TRATTA DI OTTIMIZZARE LA VENDITA DI AUDIENCE MARGINALE, MA DI TRASFORMARLA IN AUDIENCE “PREMIUM” ATTRAVERSO LA SELEZIONE E L’ANALISI DEI DATI DELL’EDITORE
Gareth HOlmes, direttore commerciale EMEA di Pubmatic, ieri a milano per spiegare i vanggi del programmatic adv per gli editori
presso cui i buyer possono acquistarli a prezzi stracciati. Questo processo, che per il compratore costituisce un indubbio vantaggio, per l’editore comporta invece numerose controindicazioni. Innan-
zitutto la cessione dei propri dati a un terzo, senza avere, peraltro, alcun controllo sull’operato del trading desk e di conseguenza, sui prezzi di vendita, che scendono. Tale ulteriore diminuzione del va-
lore delle impressions – e con esse del brand – rende il tutto ancor meno remunerativo». E’ evidente come, così configurato, il programmatic advetising non possa aver attratto più di tanto gli editori». ANNO V | #015| GIOVEDI’ 3 APRILE 2014
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COVER STORY
Editori alla riscossa Ma se, come propone PubMatic la tecnologia del programmatic adv dagli intermediari si sposta all’interno degli editori lo scenario può cambiare radicalmente: «Noi mettiamo la nostra piattaforma, le nostre competenze e la capacità di analisi a disposizione degli editori, non chiediamo loro i dati, che restano in loro possesso. In più, l’editore acquista trasparenza e controllo sulla propria audience, anche su quella di scarso valore e sull’invenduto e, allo stesso tempo, è in contatto diretto con il mercato, attraverso la piattaforma. A questo punto occorre ricordare che le agenzie media vogliono innanzitutto ottenere buone performance dal programmatic e non sono affatto focalizzate solo sul margine di risparmio o sulla reach. Il programmatic è una questione di performance e la performance è misurata in valore, non in prezzo/costo. Le agenzie sono cioè disposte a spendere un prezzo che remuneri adeguatamente l’audience “premium” che stanno cercando. E’ in questa fase che entra in gioco la piattaforma di PubMatic, che aiuta gli editori a selezionare e pacchettizzare in modo più efficiente le proprie audience “marginali”, per trasformarle in premium e
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tra i due interlocutori nel processo di vendita. «Ogni volta che una nuova tecnologia arriva in un mercato crea una serie di sconvolgimenti nei processi di una industry, ma questa, presto o tardi, reagisce e si “adatta” alla nuova situazione - spiega ancora Holmes -. Non abbiamo bisogno di cambiare le nostre abitudi-
ni: la relazione diretta conta ancora moltissimo. Nonostante la tecnologia, le persone vogliono ancora fare business tra loro. La nostra tecnologia favorisce questo aspetto e sappiamo che questa è una caratteristica del vostro Paese. Anche per questo ci interessa moltissimo presidiare il mercato in Italia»
Dall’America in Europa dalla parte degli editori cosa fa PubMatic
L’adrev forum è stato organizzato da pubmatic in collaborazione con ehi!, partner italiano dell’adv solution provider statunitense
rinegoziarle nuovamente attraverso la nostra piattaforma - a un valore nettamente superiore. Un “real time value” nascosto nella inventory dell’editore che può diventare un punto di forza. Per esempio, chi dice che un sito sul calcio non possa essere molto efficace
anche per targettizzare anche un numero limitato ma significativo di giocatori di golf? Il contesto in cui l’audience si trova in un determinato istante può essere al massimo un elemento che le fornisce il valore aggiunto, non è certo ciò che la definisce. PubMatic, quindi,
dà agli editori il controllo sulla propria audience e li mette in contatto con i compratori e le loro esigenze. Non si tratta semplicemente di vendere più inventario rimasto invenduto. Sono nuove opportunità di ricavi pubblicitari, soldi “nuovi”, provenienti dalle agen-
PubMatic è uno tra i principali player statunitensi attivi nello sviluppo di tecnologie innovative per aiutare gli editori ad automatizzare il processo di valutazione e la vendita degli spazi pubblicitari. Dal 2006 PubMatic offre agli editori una piattaforma di media-selling in tempo reale per la gestione delle revenue e della brand strategy, proponendo offerte in tempo reale (RTB), strumenti di protezione del brand, unified optimization e audience insights, così come un supporto pratico per aiutare gli editori nella gestione delle campagne. Nel corso dell’ultimo anno PubMatic ha accelerato la propria espansione in tutta Europa, arrivando a servire clienti in Spagna, Turchia, Polonia, Repubblica Ceca, Paesi Nordici ed Italia. Partner italiano di PubMatic e “distributore ufficiale” della sua piattaforma nel nostro Paese, da luglio 2013, è ehi!, agenzia milanese che annovera tra i propri clienti Simply, Leonardo Adv, Advit e Talksmedia.
zie, che possono finire nelle tasche degli editori. E senza ricorrere ad aste e scambi aperti, ma attraverso negoziazioni “private” tra l’editore e un’agenzia o un trading desk. Dunque, un programmatic adv dall’aspetto “umano”, che non dimentica il valore della relazione ANNO V | #015| GIOVEDI’ 3 APRILE 2014
LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI
di Daniele Bologna
BNL Gruppo BNP Paribas, confermando il proprio impegno, da ottant’anni, al fianco del mondo del cinema e la costante attenzione all’innovazione nelle sue diverse declinazioni, ha promosso, in collaborazione con Future Film Festival, un concorso, denominato “Hello! Series”, per l’ideazione e la realizzazione di una serie web di cinque puntate, che ha come soggetto la Digital Life. Il contest si sviluppa nell’ambito della 16ª edizione del Future Film Festival, di cui la banca è, per la prima volta, main partner. La rassegna è un importante evento cinematografico italiano ma di portata internazionale, dedicato all’animazione tradizionale e digitale e agli effetti speciali, in programma a Bologna dall’1 al 6 aprile. “Hello! Series” è organizzato dalla banca attraverso la propria piattaforma social We
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Love Cinema, dedicata agli appassionati del settore, con attualmente circa 70mila fan su Facebook e più di 27mila follower su Twitter. La scelta della Digital Life come tema centrale della web-serie nasce dalla consapevolezza che le nuove tecnologie rappresentino oggi un elemento centrale nella vita quotidiana, personale e professionale delle persone, modificando abitudini e stili di vita oltre che modelli di business e settori di attività. E la stessa BNL, proprio per rispondere al meglio a tali nuovi bisogni, ha lanciato in Italia, a fine 2013, “Hello bank!”, la prima banca europea 100% digitale del Gruppo BNP Paribas, attiva anche in Francia, Belgio, Germania. Ad oggi “Hello bank!” by BNL già conta circa 7mila nuovi clienti. Il concorso Hello! Series, nello specifico, si rivolge a giovani tra i 18 e i 35 anni: videomaker ma anche allievi di uni-
Pumped
www.canneslions.com
#15-21/0 6/2014 Business
Energised
15 - 21 June
Office Inspired
Creativity Festival
Winning Awesome
Lions Cannes
Success
BNL Gruppo BNP Paribas, impegnato da decenni al fianco del cinema, ha promosso il concorso denominato “Hello! Series”
Paper Toss
Digital Life? Una web serie
Business
Il contest si sviluppa alla 16ª edizione del Future Film Festival
versità, istituti e scuole di cinematografia di ogni nazionalità. Ai concorrenti è richiesto l’invio del primo episodio della serie e la sceneggiatura delle altre quattro puntate. L’upload, dal 1° aprile al 20 maggio, si può effettuare sul sito www.welovecinema. it. La web-serie vincitrice sarà prodotta da BNL entro la fine dell’anno, sulla base di quanto previsto nel regolamento pubblicato sul sito di We Love Cinema e su bnl.it e pubblicizzato sui diversi canali di promozione del Festival. La giuria sarà composta da rappresentanti dello stesso Festival e da un esponente di BNL. Il Concorso è lanciato da un “padrino d’eccezione”: lo sceneggiatore Ivan Cotroneo, che dedicherà domani una sua speciale lezione sulle web series, nell’ambito del programma del Future Film Festival. BNL è la banca di riferimento del cinema e - sia con fondi statali sia con fondi propri e attraverso strumenti agevolati come il tax credit - sostiene tutta la filiera, dall’ideazione dei film alle fasi di realizzazione, distribuzione e consumo, comprese le innovazioni tecnologiche e le ristrutturazioni delle sale. La politica della banca privilegia la diversificazione degli interventi su più produzioni, al fine di favorire la diffusione del cinema italiano in tutti i mercati. La banca celebra il cinema in tutte le sue forme, ponendo in primo piano i protagonisti che contribuiscono alla realizzazione delle produzioni: dagli attori alle maestranze, al pubblico.
By: Max Oppenheim Model: Cindy Gallop, Founder & CEO, If We Ran The World/Make Love Not Porn, New York
MARKET PLACE
Keywords
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lifestyle / g-shock
L’orologio tough ed estremo nel temporary store
Dopo un intero anno dedicato ai festeggiamenti per il 30° anniversario del brand di orologi più estremo e tough che ci sia, riapre i battenti il temporary store G-Shock di Milano. “Un orologio che non si rompe quando cade”: questa la missione portata a termine con successo da Kikuo Ibe, l’inventore di G- Shock che, dopo duecento prototipi, ha saputo realizzare un orologio 100% shock resistant ,impermeabile fino a 200 metri sott’acqua e con una durata della batteria garantita dieci anni. Una passione per la vita, gli sport estremi, le tendenze hanno fatto di GShock un orologio unico, in grado di interpretare la quintessenza della robustezza e dell’innovazione che solo l’avanguardia di Casio è stata in grado di infondere in un segnatempo digitale. In occasione della Milano Design Week, per celebrare la presenza del proprio stile inconfondibile nel tessuto urbano milanese in uno dei momenti in cui la città diventa più cool, G- Shock presenta la nuova collezione primavera/estate nell’originale temporary store di Corso di Porta Ticinese 77.
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Carlo NOSEDA
ALDO AGOSTINELLi
LUCA POGGI
I commenti del presidente Carlo Noseda e del management
Discovery e Sky soci new entry per Iab Italia
La scelta dei due big player del mercato televisivo di aderire a una delle principali associazioni del mercato digitale italiano di Sebastiano Zeri
Iab Italia ha annunciato l’ingresso di Sky Italia e Discovery Italia in qualità di soci. La scelta dei due big player del mercato televisivo italiano di aderire a una delle principali associazioni di riferimento nell’ecosistema digitale si inserisce nel quadro dello scenario evolutivo dei media. Carlo Noseda, presidente di Iab Italia, commenta: «La convergenza tra i media? E’ legata al comportamento delle persone, che interagiscono sempre più direttamente con i contenuti, nelle modalità, nei tempi, nei luoghi e dai device che preferiscono, condividendoli e commentandoli in tempo reale. In questo scenario, - prosegue Noseda -, l’adesione di Sky Italia e Discovery Italia rappresenta non solo un significativo riconoscimento delle potenzialità del web da parte di due importanti player che si rivolgono al grande pubblico in modo inno-
vativo, ma anche una conferma del ruolo sempre più centrale di Iab quale portavoce degli interessi di tutti coloro che operano a diverso livello nell’universo digitale». «La nostra adesione a Iab Italia è un passo naturale che rispecchia il nostro modello di business. Un modello che vede il digital e la convergenza come elementi portanti della nostra strategia sia editoriale sia commerciale», dichiara Luca Poggi, brand partnership director di Discovery Italia. «Viviamo in un mercato in continua evoluzione, in cui gli operatori competono in un contesto sempre più omogeneo e con sempre meno distinzioni tra media “tradizionali”, broadcaster e universo di internet - ha invece detto Aldo Agostinelli, head of digital marketing & sales di Sky Italia -. L’apertura di Iab Italia a questo scenario nuovo è un segnale perché rappresenta un passo avanti verso il riconoscimento del cambiamento in atto». ANNO V | #015| GIOVEDI’ 3 APRILE 2014
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ME DIA
Una presenza ormai classica all’appuntamento. E arrivano nuove serie e produzioni originali
C’è Carton on the Bay… e c’è Turner
Il gruppo televisivoeditore dei canali Cartoon Network e Boomerang, ci sarà anche quest’anno di Luca Anelli
Turner Broadcasting System Italia, parte del gruppo Time Warner, editore dei canali Cartoon Network - visibile al canale 607 Sky e 353 di Mediaset Premium - e Boomerang, al canale 609 di Sky, anche quest’anno sarà presente al Cartoons on the Bay, il Festival Internazionale dedicato all’animazione televisiva, con il meglio delle sue produzioni originali e con imperdibili appuntamenti legati al tema della “Paura”, scelto quest’anno come filo conduttore dal Festival. Venerdì 11 aprile, alle 11:00, al Cinema Rossini, proiezione del film targato Warner Bros. International Television “Scooby-Doo e il mistero del circo”, in cui l’amato Alano e la sua gang, in vacanza ad Atlantic City, resteranno coinvolti in un mistero “circense” da risolvere, tra i soliti inevitabili pasticci, grazie all’abilità del clown Daphne, del trapezista Fred, del proiettile umano Velma, del presentatore Shaggy e del sorprendente cane prestigiatore Scooby-Doo. Grazie alla collaborazione con Warner Bros. Consumer Products, i bambini delle scuole elementari saranno accolti al cinema dal costume character Scooby Doo che omagerrà i piccoli fan con divertenti gadget. Mentre a Palazza Labia, sempre venerdì 11 ma alle 12:45, sarà la volta di un panel targato Turner tenuto da Cecilia Padula, content director, riservato a giornalisti e specialisti del settore, dal titolo:
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“L’evoluzione della comicità nei cartoon: dai grandi classici di Hanna & Barbera alle nuove comedy”. Infatti, i cartoon comedy sono da sempre uno dei principali contenuti a veicolare la comicità in televisione. Una delle fucine creative più importanti nel genere è stata senza dubbio la Hanna-Barbera Productions, che fin
dagli anni quaranta ha regalato personaggi inossidabili come i Flinstones, i Pronipoti, Scooby-Doo e Tom & Jerry, che ad aprile sono presenti con una nuova serie inedita proprio su Boomerang, il canale della visione condivisa per tutta la famiglia. Ma il comedy è anche un genere molto dinamico e in continua evoluzione, così nuove produzioni come “Uncle Grandpa”, in onda su Cartoon Network dopo i fenomeni “Adventure Time” e “Regular Show”, sono una nuova frontiera del genere, capace di fondere stilemi e narrazione fuori dagli schemi, gettando così le basi per lo sviluppo di produzioni sempre più uniche e audaci.
Cartoon Network, un sintetico profilo Cartoon Network è il canale di Turner Broadcasting System presente in 194 paesi nel mondo e in oltre 376 milioni di case, in 26 lingue. Nel nostro paese raggiunge 2,9 milioni di famiglie abbonate a Sky (canale 607). Cartoon Network+1 (canale 608 della piattaforma satellitare) presenta la stessa programmazione in differita di un’ora. Inoltre, il canale è disponibile anche su Sky go e Sky On Demand, i servizi riservati agli abbonati Sky. Ma Cartoon Network è presente anche sulla tv digitale terrestre all’interno del pacchetto “Kids” di Mediaset Premium. Il canale offre al suo pubblico entertainment di qualità: dai Cartoon Network Originals come “Uncle Grandpa”, “Steven Universe”, “Ben 10”, “Lo Straordinario Mondo di Gumball”, “Adventure Time”, “Regular Show”, “Leone il Cane Fifone”, fino a prestigiose acquisizioni internazionali. Dall’ottobre del 2012 è disponibile sulla piattaforma Cubovision con il canale Cartoon Network On Demand. Inoltre, su CartoonNetwork.it, più di cento 100 giochi brandizzati, downloadables, video, concorsi.
SC N RIO
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La fotografia che emerge dalle prime anticipazioni del Rapporto Assinform 2014, illustrate ieri a Milano
Calo netto del mercato digitale in Italia Il 2013 si è chiuso con una perdita del 4,4% rispetto al 2012, scendendo a quota 65,2 miliardi di euro. Si accentua, così, la tendenza negativa che il settore Ict sta registrando nel Paese ormai da diversi anni
Elio catania, presidente di assinform di Daniele Bologna
Calo netto del mercato digitale in Italia nel 2013, che ha chiuso l’anno con una perdita del 4,4% rispetto al 2012, scendendo a quota 65,2 miliardi di euro. Si accentua, così, la tendenza negativa che il settore Ict registra nel nostro Paese ormai da diversi anni - nel perio-
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do 2009/2012 il calo medio annuo è stato dell’1,8% -, mentre aumenta il distacco con i trend internazionali. Nello stesso periodo, infatti, l’Ict mondiale ha continuato a crescere alla media annua del 3,8%, spinto dalla ripresa degli investimenti nell’area nordamericana (+ 3,5%), Asia Pacifico (+6,6%) e America Latina
(+ 5,8%). Il mercato digitale italiano appare, purtroppo, in affanno anche rispetto a quello europeo, che pure ha registrato una decrescita dello 0,9% di media. Ma il dato più significativo lo offre il peso raggiunto dagli investimenti Ict sul Pil, che nel nostro Paese si attesta al 4,8% a fronte di una media Ue28 già al 6,5%. Peso
che per la Germania sale al 6,8%, per la Francia al 7%, mentre per il Regno Unito vola al 9,6. Stiamo parlando di un gap di 25 miliardi di euro all’anno di investimenti per essere in linea con la media europea. E’ questa, in sintesi, la fotografia che emerge dalle anticipazioni del Rapporto Assinform 2014, illustrate ieri matti-
na a Milano dal presidente Elio Catania, coadiuvato da Giancarlo Capitani, presidente di NetConsulting. «La progressiva e continua riduzione degli investimenti in Ict è un fenomeno tutto italiano, fortemente preoccupante» ha affermato Catania, che ha parlato come presidente uscente di Assinform, ma fresco di nomina, avvenuta da parte dell’assemblea federale, alla presidenza di Confindustria Digitale, dove succede a Stefano Parisi, giunto alla fine del suo mandato. «Se le cause sono da ricercarsi, certo, anche nella recessione economica che investe da anni il Paese, ciò non ci solleva dalla responsabilità di reagire usando proprio la leva tecnologica per invertire i trend negativi. Come conferma l’andamento delle principali economie nel mondo - ha detto Catania -, vi è legame sempre più stretto tra investimenti in tecnologie digitali, produttività, competitività e crescita per le imprese e per i sistemi-paese. Anche in Italia l’affermarsi di questa dinamica nel tessuto produttivo, in particolare delle piccole e medie imprese, del manifatturiero e delle pubbliche amministrazioni, è un fattore strutturale imprescindibile per cambiare il Paese e ritrovare la via della crescita e delle nuove opportunità occupazio-
nali. Ma questa condizione, da noi, stenta ancora molto a essere compresa e a tradursi in azioni concrete, su base sistemica. Per questo, il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale costituisce oggi un imperativo per il Paese - ha sottolineato il neo presidente di Confindustria Digitale -. Dopo due esperienze governative che hanno lavorato per creare il contesto normativo e di governance, è necessario che l’attuale Governo, che ha giustamente assunto la crescita come obiettivo prioritario, promuova con estrema urgenza il passaggio alla fase esecutiva dell’Agenda Digitale». Catania ha poi concluso: «Certo non sottovalutiamo la complessità dei temi in gioco, la portata degli interventi da affrontare, le molte resistenze e i vincoli da superare. Qui è in gioco la trasformazione delle imprese e del Paese. Le nuove tecnologie offrono un’opportunità unica di sviluppo. Gli esempi di eccellenze, sia nel pubblico sia nel privato, ci confermano che è alla nostra portata. Ma pro-
prio per questo è necessario che oggi si manifesti una forte e autorevole leadership. Occorre dar vita a una vera e propria mobilitazione, in cui ogni attore deve fare la sua parte, dal Parlamento alla Pubblica Amministrazione, dagli enti locali alla scuola, dai sindacati alle aziende. Come imprese dell’Ict, abbiamo proposto, con un recente documento presentato al Governo, di considerare che gli investimenti necessari possano essere sostenuti con un contributo più ampio dei fondi strutturali e con i risparmi ottenibili da business plan pluriennali in una logica di partenariato pubblico. Attraverso forme di “project financing” e di “performance contracting”, il privato potrebbe concorrere all’investimento, venendo poi remunerato sulla base dei risparmi ottenuti. E’ questa una strada per rendere fattibile la realizzazione di grandi progetti sistemici di innovazione in settori cruciali quali la sanità, giustizia, turismo, infomobilità, smart grids e smart cities».
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COM PANY
ama la tv e la guarda quando vuole
Un format nato per esaltare le caratteristiche della gamma di quattro furgoni
La strada che porta a Transit
Filmmaster Events diventa partner di Ford e realizza uno dei momenti più straordinari mai concepiti dalla casa automobilistica per i suoi famosi veicoli di Daniele Bologna
La firma è di Filmmaster Events, che diventa partner di Ford Transit e realizza uno degli eventi più straordinari mai realizzati dalla casa automobilistica per la sua famosa gamma di veicoli è stato creato un format originale, nato per esaltare al meglio le caratteristiche della nuova
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gamma Tranist, composta da quattro furgoni, ognuno con una caratteristica diversa. L’evento si è svolto a Barcellona, dal 3 febbraio al 21 marzo. Un evento diviso in tre momenti principali - Discover, Experience e Drive -, indirizzato ai dealer e ai fleet di tutti i mercati europei per un totale di 2.600 ospiti. E la presentazione ai dealer era stata anticipata dalla
presentazione in esclusiva a settecento media continentali che hanno potuto vivere in anteprima l’evento dedicato ai mercati. Presso El Prat de Llobregat, in un hangar commerciale alle porte di Barcellona, è stata ricreata una vera e propria strada: la Tranist Road, popolata di gente e negozi. Il concept si basava sulla possibilità
di far vedere la nuova linea di veicoli commerciali nel proprio habitat naturale, in una strada dove erano stati riprodotti negozi e situazioni tipiche di un ambiente cittadino e dove i quattro modelli della nuova Transit Range potevano svelare i propri plus. La dinamica dell’evento puntava sull’effetto sorpresa: gli ospiti sono stati invitati a entrare nell’hangar completamente customizzato all’interno di un’area allestita come un vero e proprio Transit Centre. Qui, gli ospiti hanno partecipato alla presentazione “live” dei nuovi prodotti della gamma con l’intervento da parte del management dei vari mercati Ford. Alla fine della presentazione ecco il reveal: dopo la convention, infatti, gli ospiti sono stati accompagnati davanti ad un sipario che, aprendosi, svela la sorpresa: benvenuti in Transit Road! Un imponente allestimento, una ricostruzione vera e propria di una strada cittadina con tanto di incrocio, veicoli, negozi, giardino e piazzetta. Una strada, per di più, popolata da “abitanti”: comparse con il ruolo di negozianti, lavoratori, turisti. Lungo la strada otto negozi, ognuno dei quali mostra e mette in luce una delle caratteristiche e delle innovazioni dei quattro mezzi della gam-
ma. Dalla driving school dedicata ai sistemi di sicurezza alla fuel station che spiega la convenienza dei consumi e le emissioni di CO2, dall’art gallery che colleziona testimonianze artistiche dell’eleganza delle linee e dei numerosi premi vinti al negozio d’arredamento per raccontare il comfort degli interni di Transit. E ancora una mediateque, un garage, un cantiere e un Transit Cafè. I messaggi chiave all’interno dei diversi negozi raggiungono gli ospiti attraverso diverse tipologie di esperienze interattive: video editati e creati ad hoc, pannelli informativi, materiale cartaceo e audio guide; il tutto sviluppato nelle diverse lingue di appartenenza dei paesi ospiti. Un mondo customizzato Transit, dunque, dove oltre agli shop, la strada vive attraverso billboard animati in cui i contenuti sono proiettati in loop. I van, vere celebrità dell’evento, sono parcheggiati sulla strada per essere visionati dagli ospiti e prendono vita a turno, con quattro perfomance ballate, anch’esse studiate per mettere in luce le caratteristiche in un modo del tutto originale. I performer, diretti dal famoso coreografo Laccio, raccontano spezzoni di vita lavorativa “reale” e interagiscono
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Quello che stavi cercando lo trovi nel mondo di Video Mediaset. E’ il sito dove le persone incontrano più da vicino la televisione: gli utenti vedono e rivedono i loro programmi preferiti, scegliendo tra i contenuti editoriali di oltre 100 tra i più popolari brand televisivi, dalle puntate delle Iene alle fiction più seguite in tv. Un patrimonio straordinario, che attira mediamente 653mila utenti unici giornalieri, ora raggiungibili con una pianificazione verticale su 6 tipi di pian audience.
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genitori che non vogliono la pappa pronta
Un evento diviso in 3 segmenti - discover, experience e drive - rivolto ai dealer e ai fleet dei mercati europei, pari a circa 2.600 ospiti
con i mezzi per metterne in luce tecnologie, funzionalità e dettagli. Raggiunto il climax delle sorprese, l’Experience si chiude in modo spettacolare: inaspettatamente, un blackout interrompe la tranquillità della strada e crea l’atmosfera per la performance finale. Tutti i ballerini e le comparse della città, dopo un buio totale creato con effetti speciali, si ritrovano al centro della scena per salutare gli ospiti con un’esibizione corale conclusiva “illuminata” dai Transit stessi. E al termine dell’Experience gli ospiti sono accompagnati a fare il Test Drive nelle vicinanze di Barcellona. Un evento, quindi, in
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cui il contenuto del brand e del prodotto hanno regnato sovrani e dove ogni
particolare è stato studiato e calibrato per dare voce ad un grande raccon-
to collettivo. Un evento in cui la creatività ha lavorato a stretto contatto con la produzione e la logistica per dare vita a un progetto straordinario e mai realizzato prima. Filmmaster Events ha curato l’intero evento, dall’ideazione al coordinamento di creatività, dalla regia alla produzione video, dalla realizzazione grafica agli effetti audio/luci, dagli allestimenti scenici alla dinamica e al palinsesto. Filmmaster Events si è occupata di gestire anche tutta la movimentazione degli ospiti: dagli spostamenti aerei ai pernottamenti in loco quando necessari. Una produzione che dimostra la grande
precisione e l’altissimo livello di delivery dell’agenzia che continua a posizionarsi come partner internazionale di eventi corporate, oltre a essere riconosciuta come una delle pochissime aziende mondiali capaci di produrre cerimonie e grandi eventi. Ma ecco i credits: creative director Andrea Baccuini e creative coordinator Federica Goffy. Art director Marco Morelli, business manager Andrea Francisi; project leader Anna Montorsi, project manager Flavia Muratori. Logistic manager Federica Pastore, logistic coordinator Laura Imberti. Director è Romain Sabella, set design di Giòforma.
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Nostrofiglio.it festeggia i suoi 5 anni con un importante traguardo: 1,8 mln di browser unici mese. Questi numeri premiano la qualità dei contenuti, su cui questo target è molto attento, e il sistema editoriale originale, che unisce tre piattaforme: il magazine on line, la WebTV, con oltre 200 video editoriali e i blog multi mu autore di Mammenellarete. E’ così che Nostrofiglio.it parla alle mamme e i papà e consolida la fiducia che nasce dalla relazione quotidiana con loro. Per questo Nostrofiglio.it è il luogo dove comunicare verticalmente ai genitori, con display ma anche con progetti nativi.
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U/D, si informa sempre sul tempo spot
musica in streaming
Centinaia di milioni di visualizzazioni per milioni di azioni, segno che il racconto pubblicitario ha colpito il bersaglio. Sono il pedigree degli spot che Advertising Age ha premiato in occasione della quinta edizione del Viral Video Awards, svoltosi a New York City. Vincitore, per la seconda volta consecutiva, uno spot di Samsung, anche se molti altri avrebbero meritato la visibilità attribuita all’eccellenza. Per vederli, si può cliccare sul link….
Spotify ha scelto di presentarsi con un nuovo look, caratterizzato da un tono scuro, quasi gotico - per creare un effetto analogo a quello delle sale cinematografiche nel momento in cui si abbassano le luci -: a partire da una grafica profondamente rinfrescata, e da un’usabilità accentuata, che permette agli utenti di organizzare bene i contenuti. La nuova collezione Your Music consentirà, infatti, di salvare gli album e sfogliarli dalla copertina.
In fila i migliori, Samsung è al top
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Un look gotico “riveste” Spotify
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mobile
Acquisizioni
Secondo i nuovi dati forniti da Flurry, puntuale servizio di analisi delle performance mobile delle application, l’utente medio americano ha passato una media di 2 ore e 42 minuti al giorno su dispositivi mobili nel corso dei primi tre mesi di quest’anno, con Facebook e Instagram, acquisito proprio dal social network di Mark Zuckerberg nel corso del 2012, che ne rappresentano il 17 per cento, un punto in meno rispetto alle cifre di un anno fa.
Secondo la ricostruzione fornita dalla pubblicazione giapponese Nikkei, il produttore Apple starebbe valutando l’acquisizione di una unit di Reneseas Electronics, portandosi così in casa la preziosa e tanto ricercata tecnologia necessaria per migliorare la nitidezza delle immagini sui display e la durata della batteria. La unit è una joint venture costituita da Reneseas, dalla multinazionale Sharp e dall’azienda taiwanese Powerchip.
Facebook davanti a iOS e Android
MASHABLE.COM
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Apple punta alla unit di Reneseas
ZDNET.COM
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8.6
EpsonMeteo è il brand noto per la sua ventennale presenza televisiva sulle reti Mediaset, dove cura le news di meteorologia. Oggi, come Meteo.it, è il newsbrand di meteorologia più popolare e crossmediale in Italia. Produce infatti ben 30 edizioni video giornaliere, trasmesse in TV, ma anche su web e mobile, mobi dove raggiunge ogni mese 8.6 mio di browser unici. Collabora inoltre con numerose emittenti radiofoniche nazionali, alle quali fornisce quotidianamente le rubriche meteo. Grazie alla sua autorevolezza scientifica, sono numerose le operazioni di branded content già realizzate.
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LINK estate romana
PESCI D’APRILE
Una grande opportunità per i giovani professionisti delle agenzie che potranno acquisire competenze qualificate. L’Eaca Summer School si terrà in Italia, a Roma, da lunedì 7 a venerdì 11 luglio. Ma correte: le iscrizioni chiudono domani.
L’immagine di una bottiglia di autentica Ceres Strong Ale che prende all’amo un pesce ha finalmente tranquillizzato i fan del marchio: nessuna birra rosa al gusto zenzero e lampone in commercio. Era tutto un pesce d’aprile. Il fantomatico lancio pubblicitario con tanto di minisito e film - di una birra “rosa antico”, al chiaro gusto di lampone e zenzero e con una gradazione del 3,7% messo a punto dal produttore insieme all’agenzia Bcube è stata senz’altro una bella trovata per ribadire il posizionamento “strong” che da sempre caratterizza Ceres. E anche utile per celebrare in modo originale il forte legame che si è instaurato con gli appassionati.
Giovani creativi: Summer School
ASSOCOM.ORG
Nessuna Ceres sa di rosa antico
ANTICIPAZIONI
Diari dei Vampiri senza più segreti
TELEVISIONANDO.IT
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Per gli amanti del genere ogni settimana viene aggiornato un post con le anticipazioni e i promo di “The Vampire Diaries”, quinta stagione. E sotto esame ci sono la programmazione e la messa in onda americana della serie tv. Dunque, se siete ansiosi di scoprire cosa succede durante ai protagonisti, questo è il luogo che fa per voi. Alla fine della quarta stagione abbiamo lasciato Damon ed Elena innamorati e finalmente liberi di vivere la loro storia. Stefan si è scoperto essere il doppelganger di Silas, che l’ha messo fuori gioco rinchiudendolo in una cassa e gettandolo in fondo a un lago. Jeremy è tornato in vita grazie a Bonnie, che si è sacrificata per lui.
BRAND-NEWS.IT
loghi
E alle Europee Silvio non manca
ILGIORNALE.IT
Ecco il logo di Forza Italia, presentato sul sito del partito, per le Elezioni Europee del 25 maggio, composto da un cerchio azzurro con al centro il tradizionale simbolo tricolore, sotto al quale compare in azzurro un nome: “Berlusconi”.
© ALL2013 RIG Carn HT ival S R Film ESE & RVE The D. atre Lim ited .
IL 90% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN PC E L’83% UNA CONNESSIONE IN BANDA L ARGA Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per chi ha la banda larga ecco più di 3.000 contenuti pronti per lo streaming o il download.
DOWNLOAD & PLAY Oltre 3.000 film e serie Tv da scaricare e vedere dove si vuole anche quando non si è connessi. DRACULA Disponibile a marzo la serie evento con l’affascinante Jonathan Rhys-Meyers. Con Play puoi guardare il pilot una settimana prima del debutto su Premium Mya e riguardarlo quando vuoi.
In Tv, su PC e Tablet
PREMIUM PEOPLE I HIGH PROFILE AUDIENCE Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012
COM
LINK ricorrenze
il caso
Stranamente non c’è un “doodle” celebrativo, un logo creato apposta per la ricorrenza, come Google fa solitamente per gli eventi importanti. Forse a Mountain View non reputano i primi dieci anni di Gmail così importanti…
Perché su Facebook, per molto tempo, è stato possibile raggiungere le proprie community senza servirsi di social ads? Il tema è attualissimo e in giro circolano tante teorie. Ma quella giusta quale sarà? Qui c’è una delle varie ipotesi.
No doodle per i dieci di Gmail
REPUBBLICA.IT
Facebook e la reach organica
MEDIUM.COM
startup
APPLICAZIONI
La missione aziendale è sviluppare soluzioni avanzate per la gestione e l’analisi semantica dei Big Data. Per SpazioDati, startup nata nel 2012 e oggi operativa dalle sedi di Trento e Pisa, arriva ora una nuova iniezione di liquidità.
Si chiama Eye Examination Kit, applicazione a dir poco rivoluzionaria, in grado di permettere esami della vista utilizzando esclusivamente lo smartphone sul quale è installata, che potrebbe contribuire al trattamento di milioni di persone.
SpazioDati, arriva un po’ di ossigeno
ILSOLE24ORE.IT
Curare la vista via smartphone
MOBILE.FANPAGE.IT
diritto d’autore
cellularmania
La Siae definisce “storica” la vittoria ottenuta nella causa sull’equo compenso per gli autori cinema promossa da Sky. L’emittente satellitare aveva eccepito l’incostituzionalità dell’articolo 46 bis della legge sul diritto d’autore.
Ecco una delle tante indiscrezioni - testi, foto e video - sull’ultima creazione di casa Apple sul fronte mobile: protagonista il nuovo iPhone, quello con il numero 6. E sul web, in tutte le forme possibili, si è già scatenato l’intenso dibattito.
Siae batte Sky nel caso cinema
PRIMAONLINE.IT
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Ma come sarà davvero iPhone6?
CORRIERE.IT
SPAZIO A...
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HACKATON D-SHARE
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12-13 aprile / museo della scienza @ milano
360com è una pubblicazione di Growing C&M Sede legAle piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede oPerAtiVA via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di Milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & Media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 Milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003
Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611
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obiettivo: sviluppare idee e concept editoriali sulla base di un brief che verrà presentato ai partecipanti Andrea Rangone è professore ordinario di Business Strategy ed E-business presso il Politecnico di Milano. E’ Direttore di diversi Corsi Executive presso il MIP (EMBA ICT, Gestione Strategica dell’ICT, Master CIO Campus, Master Media & Telco, Corsi brevi ICT & Management, Start-up Program. ha fondato e dirige gli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano. Coordina il progetto Start-up Boosting. E’ autore di numerose pubblicazioni nazionali e internazionali nelle aree strategia, digital economy, mobile business e gestione strategica dell’ICT. Ha fondato diverse imprese in ambito digitale e ICT
visioni
di
Matteo Dedè
mobile: l’evoluzione rapida
di un “ecosistema” Lo sviluppo di un ecosistema mobile e la conseguente ampia diffusione dell’accesso a internet da smartphone e tablet tra gli utenti hanno generato effetti rilevanti in chiave economica. Questa domanda ha abilitato opportunità innumerevoli per le imprese, per gestire via mobile la relazione con i propri consumatori e per automatizzare e rendere più efficienti i propri processi aziendali. Sta sviluppandosi, quindi, una nuova porzione di economia che chiamiamo Mobile & App Economy e che nel 2013 vale già 25,4 miliardi di euro, pari all’1,6% del prodotto interno lordo. Questo mercato è destinato a crescere significativamente nei prossimi anni, arrivando a raggiungere i 40 miliardi di euro, pari al 2,5% del Pil, grazie soprattutto alla spinta generata dall’utilizzo crescente di soluzioni di mobile commerce e mobile payment. Oltre l’80% della Mobile & App Economy proviene dai consumi diretti di consumatori e imprese, che complessivamente hanno speso oltre 20 miliardi
di euro; la restante parte fa riferimento agli investimenti delle imprese in reti mobili, nello sviluppo di soluzioni software mobile rivolte ai consumatori o ai dipendenti, in soluzioni che sfruttano gli “oggetti intelligenti” per migliorare i processi aziendali o offrire nuovi prodotti e servizi e in attività di marketing tramite device mobili. E continuerà la fortissima crescita del mercato del mobile commerce: si stima che dagli attuali 1,2 miliardi si arriverà, nel 2016, a oltre 7 miliardi di euro, con un peso relativo sull’ecommerce che, se oggi è pari al 12%, tra tre anni potrebbe superare il 40%. Non sarà da meno la spesa delle imprese in attività di mobile marketing tramite i nuovi device, smartphone e tablet, trainati in particolare dalla pubblicità, ma anche dalla nascita dei servizi di mobile couponing. E molta attenzione sarà dedicata allo sviluppo di soluzioni software mobile volte, da un lato, a gestire la relazione con i consumatori e, dall’altro, a migliorare la produttività.
uno spazio del museo della scienza e della tecnica di milano, dove si svolge l’hackaton
Appuntamento sabato 12 e domenica 13 aprile a Milano, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia: per marketing specialist, designer e developer svilupperanno nuove idee e concept editoriali. Da guardare? Da leggere? Da ascoltare? Da scorrere su un touch screen oppure “wearable”, da consultare al polso come un orologio? Come sarà il giornale del futuro? Con quali argomenti, forme e interazioni? E soprattutto, come lo vorrebbero i nativi digitali? Saranno proprio loro a dirlo, grazie a un “hackathon” - curato da D-Share in collaborazione con Wired - in cui marketing specialist, designer e developer verranno chiamati a sviluppare nuove idee e concept editoriali sulla base di un brief che verrà presentato ai partecipanti da Alessandro Vento, fondatore e amministratore delegato di D-Share. Le attività dei team di lavoro saranno inserite nel contesto di “Smart People & Smart Cities”, l’evento organizzato dal magazine Wired e dedicato al futuro delle città. L’hackathon durerà, dunque, tutto il weekend (notte compresa) e terminerà nel pomeriggio della domenica con l’assegnazione di un premio al team che sarà riuscito a esprimere il concept più interessante e innovativo. Insieme ad Alessandro Vento, ad affiancare i team di lavoro ci saranno alcuni “mentor” di eccellenza che porteranno l’esperienza dell’industria dei media.