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visioni / veronica diquattro

Spotify, un ecosistema evoluto attorno all’utente

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ANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015

Il declino del fisico si sta appiattendo. Mentre il download sta seguendo una sua evoluzione a prescindere dallo streaming e decresce anche in mercati in cui l’ultimo arrivato non c’è...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

Rcs Pubblicità ora è Rcs Communication Solutions

A dichiararlo è stato il suo Presidente, Lorenzo Sassoli

8 mila passeggeri e 400 mila euro il bilancio del primo anno

Online su YouTube, nasce dagli status di Celestina Pistillo

Gruppo Rcs, nuova offerta adv e dei servizi alle imprese

Upa confida: il 2015 può essere (di nuovo) l’anno della svolta

Pecora Verde chiude con dati mozzafiato l’esercizio 2014

Ecco la vera storia di #celeRentola, serie tratta da un profilo Fb

scenario

Eurispes: l’Italia non consuma più

25 link

coverstory

Le aziende vanno a caccia di selfie

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Microsoft Dynamics CRM: la user experience al centro La multinazionale statunitense presenta la nuova versione della soluzione di customer relationship management

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i fatti del giorno

MERCATO Dalla pubblicità per la notorietà di marca alla progettazione di contenuti, eventi e piattaforme digitali

Il Gruppo RCS rivoluziona l’offerta pubblicitaria: RCS Pubblicità diventa RCS Communication Solutions

La struttura sarà affiancata dalla nuova NuMix Agency, specializzata nell’offerta di dati, contenuti, eventi e platform innovative; e assorbirà unità di servizio con esperienza pluriennale di Vera Modesto

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I

l Gruppo RCS rivoluziona la sua offerta verso il mondo delle imprese, trasformandola da pubblicità sui media a soluzioni e progetti di comunicazione e marketing integrati per coprire molteplici bisogni dei brand: dalla pubblicità per la notorietà di marca alla progettazione di contenuti, eventi e piattaforme digitali per l’attivazione dei consumatori su canali fisici ed on-line. Mettendo a fattor comune le molteplici esperienze e professionalità presenti nel Gruppo e investendo in soluzioni e competenze innovative, RCS ha elaborato una nuova configurazione organizzativa: la Direzione Pubblicità del Gruppo diventa RCS Communication Solutions e sarà affiancata dalla neonata NuMix Agency. RCS Communication Solutions ha come primario obiettivo quello di ampliare la gamma di offerta, massimizzando i ricavi dall’advertising e offrendo nuovi servizi, anche attraverso partnership e nuove acquisizioni. “In particolare - spiega Raimondo Zanaboni, Direttore Generale Communication Solutions del Gruppo RCS la strategia di ampliamento della nostra offerta si sviluppa intorno a soluzioni di consumer engagement, che sono complementari alla pubblicità classica e che aumentano la propria efficacia proprio se potenziate con la forza di visibilità delle properties analogiche e digitali del nostro Gruppo. Le aziende infatti ci chiedono sempre più soluzioni di comunicazione integrate con iniziative below-the-line, che si estendono dagli eventi ai branded content, dal digital marketing agli affiliation programs, e nel contempo vogliono raggiungere target profilati e misurabilità dei risultati.” Quindi, proprio per rafforzare l’offerta nel vasto ed articolato mercato dei servizi below-the-line, RCS crea -

nell’ambito della nuova Direzione Marketing & New Business – l’agenzia NuMix. NuMix Agency sarà specializzata nell’offerta di dati, contenuti, eventi e piattaforme innovative e assorbirà unità di servizio con esperienza pluriennale: Connecto, primaria realtà nel direct marketing con un database di oltre 10 milioni di nominativi, RCS Live, focalizzata nell’ideazione e realizzazione di eventi corporate B2B e B2C in Italia e all’estero, tra cui i grandi eventi del Gruppo RCS, e InProject, unità dedicata a progetti multimediali su misura per le aziende. L’agenzia NuMix, operativa a partire da marzo e guidata da Alceo Rapagna, che assume la carica di Direttore Marketing & New Business del Gruppo RCS, articolerà le sue attività in cinque aree: Insights, Studio, Live, Connect e Labs. NuMix Insights sarà focalizzata sullo sviluppo della strategia di audience engagement e sulla misurazione dell’efficacia degli strumenti di marketing. NuMix Studio sarà invece di supporto alla content strategy delle aziende e sarà focalizzata sullo sviluppo di progetti di storytelling multipiattaforma. NuMix Live si occuperà di ogni fase di progettazione e gestione di eventi corporate e mass events. NuMix Connect offrirà servizi di Direct Marketing multicanale e piattaforme innovative per profilare, ingaggiare, generare lead e stimolare la fedeltà di target puntuali di consumo. Infine Numix Labs sperimenterà soluzioni digitali innovative di brand engagement.

massimizzare i ricavi dell’advertising

nella foto a sinistra, raimondo zanaboni, direttore generale communication solutions del gruppo rcs; in quella qui sopra. alceo rapagna, chief digital officer di rcs media group

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i fatti del giorno

Editoria

Accordi

Expo salpa con MSC Crociere, che diventa l’Official Cruise Carrier dell’evento milanese di Ottavia Quartieri

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sc Crociere è l’Official Cruise Carrier di Expo 2015. La compagnia di crociere italiana, leader nel settore a livello internazionale, sceglie dunque di farsi portavoce nel mondo dei valori di Expo, il cui logo comparirà sulla fiancata di MSC Fantasia, una delle ammiraglie di casa MSC, che navigherà nel Mediterraneo per tutto il 2015. In qualità di Official Cruise Carrier, MSC Crociere sarà Rivenditore Autorizzato Expo per offrire ai passeggeri la possibilità di acquistare i biglietti della manifestazione direttamente a bordo delle navi e, per chi lo desidera, partecipare all’evento scegliendo le escursioni dedicate nelle tappe di Genova e La Spezia. Da maggio a ottobre, infatti, la compagnia

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La collaborazione tra MSC Crociere ed Expo prevede diverse iniziative commerciali trasversali a tutti i canali di comunicazione, on e offline, attività multimediali e altre più tradizionali, sia a terra che a bordo. È previsto, inoltre, un bacino di utenza di circa 600 mila passeggeri, che potranno scegliere le escursioni dedicate scegliendo le destinazioni tra Genova e La Spezia MSC si fa portavoce dei valori di expo 2015 Nella foto a sinistra, la nave fantasia di msc, una delle ammiraglie dell’azienda italiana, che riporta sulla fiancata il logo dell’evento

prevede di movimentare solo in questi due porti quasi 600.000 croceristi. La collaborazione tra MSC Crociere ed Expo prevede diverse iniziative commerciali trasversali

a tutti i canali di comunicazione, on e offline, attività multimediali e quelle più tradizionali, sia a terra sia a bordo. Il via libera alla partnership si avrà con la BIT 2015 nel corso della quale MSC Crociere sarà ospite dello stand Expo con attività dedicate all’arte dell’ac-

coglienza e dell’intrattenimento. Per tutta la durata dell’esposizione universale, MSC Crociere sarà presente con uno spazio espositivo multimediale, focalizzato sulle rivoluzionarie “Navi del Futuro” che saranno presumibilmente pronte a partire dal 2017.

Da oggi Fanpage.it è ancora più vicina al proprio pubblico con l’estensione di Google Chrome Ciaopeople Media Group, editrice del portale leader sui social, presenta una novità che consente al lettore di seguire, in tempo reale, gli aggiornamenti della testata, avendo l’opportunità di scegliere tra gli argomenti ai quali è più interessato di Massimo Luiss

E’

p a s s a to un anno e mezzo dal lancio dell’app gratuita per iOS e Android, Fanpage.it continua nella sua personalizzazione del prodotto informativo. La società editrice Ciaopeople Media Group ha, infatti, lanciato l’estensione Chrome che permetterà al proprio pubblico di godere dei vantaggi dell’applicazione e una maggiore navigabilità del sito. E così, aggiungendo Fanpage alle proprie estensioni del browser, l’utente potrà decidere di essere informato a diversi gradi sulle sezioni e gli autori che preferisce. Gli saranno notificati in tempo reale gli aggiornamenti degli argomenti ai quali è maggiormente interessato, dalle news alla

situazione meteo nella propria città. «AbbiaScott mo fatto della portabilità Gnaunews il nostro tratdelle to distintivo - ha commentato Giorgio Mennella, director Ciaopeople Advertising, concessionaria di Ciaopeople Media Group -. L’estensione Fanpage di Chrome va in questa direzione, l’informazione e l’intrattenimento a misura del singolo lettore». Nato nel gennaio del 2010, Fanpage.it è diventato il primo giornale italiano a utilizzare le pagine Facebook per la distribuzione del contenuto, an-

ticipando quella che oggi è una realtà per chiunque voglia confrontarsi con il proprio pubblico. In breve tempo Fanpage. it ha aumentato il proprio seguito su Facebook, superando, a oggi, i 3,6 milioni di fan solo con la pagina principale, che è quella più seguita in Italia e una delle più seguite d’Europa, tra quelle dedicate all’informazione, toccando nel complesso circa i 10 milioni di fan e attestandosi sopra i 3 milioni di lettori al giorno. I dati proposti sono stati rilevati da Analytics.

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i fatti del giorno

happening

Bagno di folla davanti al nuovo store di Camicissima in Piazza San Babila a Milano di Vera Modesto

Oltre ai fan del brand italiano, l’evento ha visto la partecipazione di ospiti illustri come Elisabetta Canalis e “La Iena” Matteo Viviani, per poi concludersi in serata con un party privato presso lo Swiss Milano, ore 18.00, il sole è da poco tramontato, via San Babila 1 zona centralissima del cuore della città che tra meno di cento giorni ospiterà l’Expo, una folla si sta accalcando da parecchie ore davanti a un negozio che sta per essere inaugurato, mentre la iena Matteo Viviani con la sua inconfondibile verve intrattiene il pubblico tra selfie e battute. Si tratta dello store Camicissima, il noto brand italiano di camiceria, che proprio ieri ha

di Ottavia Quartieri

C

ooee, impresa di comunicazione fondata da Mauro Miglioranzi e associata Asscom, a partire dal 2012 sta mettendo in campo un’operazione di self promotion incentrata su un concept semplice e chiaro, supportato comunque da un investimento rilevante: togliere, togliere e ancora togliere. Si tratta di togliere il superfluo per lavorare solo sulla sostanza creativa della proposta pubblicitaria e Cooee la sta proponendo a tutti i propri clienti, collaboratori, operatori e uomini della strada. Il progetto che sta portando avanti l’azienda veronese un po’ alla volta si sta dimostrando una vera e propria operazione di positioning, una modalità abbastanza insolita per il mondo della comunicazione. Il piano editoriale è distribuito su tutChiara ti i 12 mesi del 2015 e comInvidia prende pagine pubblicitarie,

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cONTEST inaugurato un nuovo punto vendita al numero uno della prestigiosa e centralissima Piazza San Babila. Proprio qui davanti i fan del marchio si sono raccolti già parecchie ore prima dell’inizio dell’evento per potersi aggiudicare una delle cento camicie in omaggio offerte ai primi che si sono presentati e per farsi consigliare nei propri acquisti da una consulente d’immagine d’eccezione: Elisabetta Canalis. L’evento nella serata milanese, oltre al bagno di folla e alle presenze illustri di Viviani e della Canalis, è poi proseguito con un party privato organizzato da Camicissima presso lo Swiss Corner, a pochi metri dal proprio Head Quarter. «Sono davvero emozionato per il calore dimostrato sia dai consumatori che dagli influencer nei confronti del nostro marchio. Lo store di San Babila è per me un risultato importantissimo, ancor di più oggi che siamo alle porte di EXPO 2015 e che quindi potrà essere la vetrina del brand per gli oltre 20.000.000 di persone attesi in questi sei mesi» ha commentato Fabio Candido, Presidente di Fenicia SpA, azienda a cui fa capo il marchio Camicissima.

AZIENDE

Togliere, togliere, togliere. È questo il mantra di Cooee L’impresa di comunicazione veronese dal 2012 sta portando avanti un progetto di self promotion che coinvolge tutti, dai clienti ai collaboratori. E si sta rivelando una vera e propria operazione di self positioning redazionali, estensioni multimediali, banner, comunicati stampa, e il tutto è gestito da Chiara Invidia, responsabile ufficio stampa e pr, e Alberto Butturini, direttore operativo. Da qualche tempo i veronesi hanno fatto l’occhio ai grandi cartelli stradali rossi del mantra Cooee, oggi può capitare di prendere un taxi con la stessa, strana pubblicità. Mentre per i tifosi della Tezenis Scaligera basket si prepara un evento “togliere, togliere, togliere” a sorpresa che trasformerà una delle ultime partire del campiona-

to in una kermesse memorabile, l’evento nell’evento. Ma è soprattutto sulle testate della comunicazione off e on-line che il concept di Cooee sta esprimendo il massimo del suo potenziale. «I clienti condividono il nostro progetto – dichiara Mauro Miglioranzi – perché capiscono che nella campagna “togliere, togliere, togliere” abbiamo osato, scommettendo su un’idea. Esattamente la stessa cosa che proponiamo loro di fare, con i loro brand».

Media World lancia la sfida più social di sempre: “Che vinca il Milione!” Per festeggiare il risultato di 1 milione di like sulla pagina Facebook, l’azienda lascia decidere i prodotti scontati ai consumatori di Massimo Luiss

Media World è una società che fa parte del Gruppo Mediamarket e rappresenta la prima realtà italiana nella distribuzione di elettronica con oltre 100 punti vendita nel nostro Paese. A partire dl mese di febbraio per Media World è arrivata una bella notizia anche per quanto riguarda l’ambito social network: infatti, la pagina Facebook dell’azienda ha raggiunto il milione di fan, dimostrandosi una delle realtà leader in questo settore. Per celebrare il raggiungimento di questo importante e prestigioso traguardo e per premiare la fedeltà dei suoi fan e consumatori, Media World ha deciso di lanciare l’iniziativa “Che vinca il Milione!”, una sfida che si propone di essere la più social di sempre. Al centro ci sono i consumatori, i quali avranno l’opportunità di definire la prossima grande promozione di Media World, un modo insolito e inedito per ringraziare il proprio pubblico. Fino al 14 febbraio, sulla pagina Facebook di Media World, verranno messe “in sfida” diverse coppie di prodotti ogni giorno, che verranno votate dai fan. ANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015


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i fatti del giorno

Francesco Errico

campagne

Una flotta di veicoli targati Europcar per le vie della Capitale Gli spot, sviluppati da Factory Prime e pianificati internamente, saranno in radio e in affissione nelle stazioni di Roma Europcar rilancia i furgoni a noleggio con la campagna pianificata su Radio Subasio, dove vanno in onda spot nelle fasce mattutine di maggiore ascolto, e da fine mese in affissione nelle stazioni ferroviarie di Roma. Pianificata internamente, la campagna è stata sviluppata da Factory Prime di Milano che ha declinato creativamente il messaggio mettendo in risalto tutti i plus del prodotto furgoni a noleggio. Con la tipica parlata romanesca i protagonisti dei tre soggetti della campagna valorizzano in modo divertente le qualità dell’offerta Europcar: un’ampia flotta di veicoli moderni, comodi e spaziosi secondo le necessità, con radio, climatizzatore e antifurto sempre di serie, e una varietà di modelli in grado di soddisfare qualunque esigenza di trasporto. L’attuale attività di comunicazione rappresenta un primo investimento focalizzato sull’area della Capitale, uno degli hub in cui si è deciso di puntare e che verrà presto affiancato da altre città strategiche sul territorio nazionale.

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network Un nuovo prodotto studiato per aziende B2C

sponsor

La soluzione nasce all’insegna della semplicità e della convenienza, grazie alla sua facile gestione ed ai costi contenuti di spedizione. Tanti servizi inclusi, tra cui spicca l’ sms di alert

L’azienda fornirà prodotti di varia natura e darà vita a una serie di attività per migliorare il legame con gli spettatori

alla Rugby arriva nexive, primo operatore privato Toshiba World Cup 2015 nel postale. e lancia il sistema economy per la terza volta di Ottavia Quartieri

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exive, primo operatore privato del mercato postale nazionale, allarga la gamma dei servizi dedicati all’ecommerce con il lancio di Sistema Economy, il nuovo prodotto studiato per le aziende B2C che necessitano di un servizio di delivery leggero ed a valore aggiunto. Una soluzione per la consegna di pacchetti fino a 2 chilogrammi che si avvale della capillarità e dell’affidabilità del network Nexive: più di 700 filiali su tutto il territorio nazionale. Sistema Economy nasce all’insegna della semplicità e della convenien-

za, grazie alla sua facile gestione ed ai costi contenuti di spedizione. Tanti i servizi inclusi, come l’ SMS di alert che viene inviato al destinatario prima della consegna, il track&trace su un portale dedicato e le flyer per le spedizioni. Posizionandosi in prima linea a sostegno della crescita del mercato eCommerce (+17% 2014) Nexive ha arricchito la gamma dei propri servizi per soddisfare le specifiche esigenze di questo segmento attraverso soluzioni differenziate in grado di consolidare la relazione sempre più strategica tra le aziende ed i consumatori. Sistema Economy è proprio il frutto di

una attenta analisi di questi bisogni del mercato: nel 2014, il peso delle spedizioni eCommerce è arrivato al 60%, come emerge da ricerche Nexive e dall’Osservatorio B2C del Politecnico di Milano. Sistema Economy integra l’offerta Parcel di Nexive, che include anche Sistema Completo, specifico per l’ecommerce, ricco di servizi a valore tutti inclusi nel prezzo e che garantisce la massima semplicità, consentendo di scegliere cinque taglie nell’opzione per volume o peso, e Sistema Espresso, che permette consegne rapide, tracciabili e convenienti in tutta Italia, ideale per le aziende B2C.

restyling Esperienza di shopping online disponibile su smartphone

Nuova release dell’applicazione di Poinx

Oltre al rinnovamento grafico, sono state introdotte ulteriori funzionalità, tra cui la geolocalizzazione per ottimizzare le ricerche

Poinx, tra le più importanti Società di social shopping in Italia, presenta la nuova veste della sua applicazione: l’interfaccia utente è stata completamente riprogettata per essere più chiara

e intuitiva, integrando inoltre la geolocalizzazione, così da ottimizzare le ricerche effettuate dall’utente. Grazie a questa nuova funzionalità Poinx è ora in grado di rispondere in modo più effi-

cace e tempestivo alle esigenze dei clienti, anche su mobile. In questo modo offre la possibilità di individuare tra oltre 5 mila offerte disponibili in 49 città italiane i deal di maggiore interesse.

Toshiba Corporation è diventato lo sponsor ufficiale della Rugby World Cup 2015, rinnovando per la terza volta consecutiva il proprio supporto al più grande torneo di rugby. Rugby World Cup 2015 vedrà 48 partite, che si svolgeranno in Inghilterra e Galles dal 18 settembre al 31 ottobre di quest’anno. L’azienda giapponese fornirà prodotti di varie aree di business, tra cui social infrastructure, aria condizionata, stampanti multi-funzione, prodotti digitali e dispositivi di medical imaging. Inoltre, offrirà il proprio supporto al torneo con prodotti che dovranno garantire lo svolgimento della manifestazione nel modo migliore possibile. Nella build up e durante il torneo, il brand inizierà una serie di attività per migliorare il proprio legame e coinvolgere gli spettatori. Inoltre, saranno previsti dei pannelli perimetrali Toshiba all’interno di match del torneo. ANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015


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MARKET PLACE

Dichiarazioni a margine della presentazione dei dati Nielsen

Upa confida: il 2015 può essere l’anno della svolta Il presidente di Upa, Lorenzo Sassoli, spiega perché si potrebbe essere di fronte a un punto di svolta dopo sei anni di continua perdita sul fronte delle spese in pubblicità. Probabile, a fine anno, una crescita di uno o due punti percentuali di Luca Anelli

«E’ l’anno della svolta: il 2015 parte con i migliori auspici per il mercato pubblicitario, ci sono segnali incoraggianti di ritrovata fiducia nella ripresa economica italiana» ha dichiarato il Presidente dell’Upa, Lorenzo Sassoli, a margine della presentazione dei dati Nielsen. «Prevediamo un aumento degli investimenti nel 2015 fra il +1% e +2%, con una conferma del trend di ripresa degli investimenti registrato lo scorso anno. Segno che le imprese che investono in comunicazione credono in un Pil

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pareggio virtuale a fine 2014

il mercato pubblicitario italiano ha chiuso il 2014 con un pareggio, visto che il dato consuntivo si è attestato a -0,4%, esattamente come previsto a giugno dello scorso anno e come ha sottolineato lorenzo sassoli (nella foto)

italiano giunto ad un punto di svolta positiva, tanto da posizionare le previsioni ad un valore più che doppio rispetto alle sue dinamiche attuali. L’apertura a metà anno dell’Expo, insieme ad altri segnali macroeconomici, dalla migliore competitività dell’euro, alla diminuzione del

prezzo del petrolio fino alla ripartenza del settore automotive, lasciano ben sperare. Il mercato pubblicitario italiano - continua Sassoli - ha chiuso il 2014 con un pareggio, visto che la chiusura si attestata a -0,4%, esattamente come avevamo previsto a metà anno in occasione dell’assemblea degli investitori. Se si pensa al calo a due cifre con cui si è chiuso il 2013, e a tutto il pessimo quinquennio precedente dall’autunno del 2008, si tratta di una performance considerevole. In linea, del resto, con altri segnali ancorché embrionali di crescita, dall’occupazione alla produzione industriale fino ai consumi, che stanno caratterizzando questi primi mesi del 2015. E’ interessante notare - conclude Sassoli - non soltanto il significativo incremento degli investimenti sul web, finalmente stimati su tutte le piattaforme (video, social, search, classified -, la ripresa dell’outdoor e la tenuta della televisione e della radio, ma anche il fatto che per la prima volta dopo anni anche tutto il settore della stampa, quotidiani e periodici, fa registrare un rallentamento della contrazione degli investimenti».

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MARKET PLACE

eric schmidt, ceo di google

Il motore di ricerca più potente propone importanti variazioni

Cambio della strategia: più risposte e meno link da qualche mese si è cominciato con l’Introduzione di un box informativo, nella parte destra della pagina per le query di Matteo Dedè

Il cambio di strategia si era iniziato a vedere nei mesi scorsi, ora arriva la conferma: Google nei risultati del-

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le ricerche online oltre ai link darà sempre più risposte dirette agli internauti, che così avranno sempre meno bisogno di cliccare sui link ai siti per trovare quello che cer-

cano. La nuova rotta è stata messa nero su bianco dalla compagnia nel documento annuale inviato alla Securities and Exchange Commission Usa e, secondo il quotidiano The Wall Street Journal, sta cambiando il tipo di inserzioni pubblicitarie. Da alcuni mesi Google ha introdotto un box informativo nella parte destra della sua pagina per le ricerche. Se si cerca un cantante, ad esempio, viene visualizzata Wikipedia, foto, video e discografia e i link per comprare brani. Negli Stati Uniti, ad esempio, gli utenti che vogliono leggere il testo di una canzone lo vedono comparire come primo risultato della ricerca. Come risultati delle ricerche, “eravamo soliti dare dei link che richiedevano all’utente di navigare nei siti web per trovare quello che stavano cercando, un’operazione che richiede tempo. Ora siamo sempre più in grado di fornire risposte dirette”, scrive Google. La novità è utile per chi si collega dal piccolo schermo dello smartphone e può evitare di navigare su siti web non ottimizzati così come di digitare nella barra di ricerca, potendo porre la domanda a voce. A cambiare, di conseguenza, sono anche le inserzioni pubblicitarie, non più dei semplici testi. Se si cerca un hotel in una città si vede una lista di alberghi con relativi prezzi. Stessa cosa per un prodotto da comprare. ANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015

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Come si crea la pubblicità intelligente.

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REAL RESULTS


MARKET PLACE

Teatro alla Scala Domenica 1 marzo 2015

Superata un’incredibile soglia alla Borsa di New York

Apple è oltre i 700 miliardi di dollari, è un record storico di Sebastiano Zeri

Giornata storica, quella di martedì scorso, per la Borsa di New York grazie a Apple che al termine delle contrattazioni odierne è la prima società nella storia americana a chiudere con una capitalizzazione di mercato superiore ai 700 miliardi di dollari, quasi quanto il pil dell’Olanda e sopra quello del Belgio. Nel dettaglio, il valore della casa di Cupertino è salito a 710.70 miliardi di dollari, dopo che il suo numero uno, Tim Cook, ha annunciato l’alleanza con First Solar, azienda nel settore dell’ energia rinno-

Martedì scorso Wall Street ha vissuto una giornata che resterà negli annali: grazie a Apple, che al termine delle contrattazioni è risultata la prima società nella storia americana a chiudere con un valore di capitalizzazione quasi pari al Pil dell’Olanda e superiore a quello del Belgio vabile. Cook ha definito l’accordo “il più grande e coraggioso progetto di sempre”: un investimento di 850 milioni di dollari per costruire un impianto

dallo sbarco in borsa, avvenuto nel 1980, la capitalizzazione di apple è cresciiuta del 50.600%

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ore 19.30

Myung-Whun Chung

tim cook per la produzione di energia solare a Monterey, in California. Adesso il valore di Apple è quasi il doppio rispetto a quello delle altre tre più grandi società al mondo: Exxon Mobile (385 miliardi di dollari), Berkshire Hathaway ((370 miliardi) e Microsoft (349 miliardi). Da quando Cook è diventato il numero uno il valore del colosso californiano è più che raddoppiato. E dallo sbarco in Borsa, nel lontano dicembre 1980, la capitalizzazione di mercato di Apple è cresciuta del 50.600%. Alla chiusura delle contrattazioni di martedì il titolo dell’azienda che produce iPhone e iPad valeva 122,02 dollari, per un valore di mercato pari a 710,70 miliardi di dollari. Mai nessuno così al mondo. E un balzo in avanti notevole rispetto agli oltre 647 mila dollari con cui Apple aveva chiuso il terzo trimestre del 2014. E la corsa di Apple, secondo molti analisti, non è finita qui, con le azioni del gigante hi-tech che potrebbero presto raggiungere i 150 dollari. E dire che quando Steve Jobs presentò il primo iPhone, il valore di Apple si attestava sui 76 miliardi di dollari. ANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015

Direttore

Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90, Italiana Brahms Sinfonia n. 1 in do min. op. 68 Introduzione a cura di Enrico Parola

Foto Silvia Lelli

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Durante la Prova Aperta i brani possono essere ripetuti, omessi o eseguiti in altro ordine.

LA FILARMONICA DELLA SCALA

INCONTRA LA CITTÀ a favore di

Prevendita tel. 02 465 467 467 (da lunedì a venerdì, ore 10 - 13 e 14 - 17) Altre prevendite

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coordinamento generale

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COVER STORY

La multinazionale statunitense presenta una nuova versione della soluzione di Customer Relationship Management

Microsoft Dynamics CRM: maggiore collaborazione interna, esperienze su misura per i clienti

Nelle foto di questa pagina: a sinistra, Daniele Gulino, Business Development Manager di Leasys; a destra, Giovanni Stifano, Direttore della Divisione Dynamics di Microsoft Italia

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La company vuole offrire ancora più valore e usabilità. e punta sull’interfaccia utente naturale. Prevista l’integrazione con Cortana, l’assistente personale “intelligente” del colosso internazionale di Daniele Bologna

La nuova versione della soluzione di Customer Relationship Management, Microsoft Dynamics CRM 2015, è stata sviluppata per consentire alle aziende di ottimizzare la collaborazione interna e offrire ai clienti esperienze sempre più su misura per ciascun ruolo aziendale coinvolto. Per offrire ancora più valore e usabilità, Microsoft punta sull’interfaccia utente naturale e prevede l’integrazione con Cortana, l’assistente personale intelligente di Microsoft, grazie a cui gli utenti potranno impostare meeting e promemoria, ricercare contatti e attività, visualizzare elenchi di clienti e creare nuovi record usando semplicemente i comandi vocali. Non solo, la nuova piattaforma Dynamics CRM consente alle aziende di creare processi predefiniti e configurabili anche per scenari complessi, abilita resoconti aziendali e calcoli in tempo quasi rea-

le, e migliora le Api per garantire automazione e coerenza su dispositivi diversi. Inoltre, sono stati introdotti 27 nuovi Industry Template per settori specifici, come i servizi finanziari, il retail, il settore pubblico, la produzione e i servizi professionali. Sul fronte Crm, negli scorsi mesi Microsoft ha presentato anche la soluzione Sales Productivity, che integra Dynamics CRM Online Professional con Office 365 e Power BI per offrire ai professionisti delle vendite strumenti di produttività perfettamente integrabili con le applicazioni aziendali e favorire la collaborazione non solo tra dipendenti, ma anche con partner e clienti. Per facilitare l’acquisto integrato delle diverse soluzioni cloud di Microsoft, dal 1° febbraio Dynamics CRM Online è disponibile nella modalità Volume Licensing Open Program, tramite i distributori Microsoft e i rispettivi canali di rivendita per le Pmi già impegnate nella ven-

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dita di Office 365 e Azure. Inoltre, Dynamics CRM beneficia della tecnologia di knowledge management e customer self-service di Parature che, a un anno dall’acquisizione, è stato reso disponibile nelle scorse settimane anche in Italia. Il nuovo servizio di customer service migliora la proattività degli agenti, consentendo loro di interagire con i clienti attraverso diversi canali, applicazioni e dispositivi in modo personalizzato. Anche i sistemi gestionali di Microsoft hanno introdotto innovazioni significative. La nuova versione di Microsoft Dynamics NAV 2015 punta su cloud e mobility. Offre una nuova esperienza touch ottimizzata, consentendo, così, alle Pmi di accedere a dati e processi ovunque e in qualunque momento, indipendentemente dal dispositivo utilizzato. Abilita, inoltre, un accesso rapido alle informazioni più importanti

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tramite home page personalizzate, in grado di visualizzare in primo piano i dati più rilevanti e i key performance indicator in funzione del ruolo dell’utente. Tra le nuove funzionalità è interessante la semplificazione della stesura e dell’emissione delle fatture grazie a un nuovo livello di interoperabilità con Microsoft Word. Ma più in generale, l’integrazione è completa con Office 365 e Azure, con una serie di benefici in termini di riduzione dei costi, aumento della flessibilità e miglioramento della produttività dei dipendenti. L’offerta rinnovata di Microsoft Dynamics NAV beneficia, quindi, degli updates di Office 365, che offre ora anche possibilità illimitate di archiviazione con OneDrive. Integrazione con Azure Anche il nuovo aggiornamento Microsoft Dynamics AX 2012 R3 - dispo-

nibile a livello globale già da dicembre 2014 - punta sulla Cloud con l’integrazione con Microsoft Azure. Le grandi aziende possono così fare affidamento su una soluzione cloud “end-to-end”, che consente anche di gestire ambienti ibridi con una combinazione ottimale tra sviluppo, test e istanze di produzione. Inoltre, l’ERP fa leva anche sulla mobility con un nuovo e moderno client per il POS (point of sales) per tablet e telefoni Windows, permettendo agli assistenti alle vendite di accedere rapidamente a informazioni su clienti e prodotti per offrire esperienze d'acquisto più coinvolgenti. Le nuove funzionalità di machine learning consentono, inoltre, di trasformare processi automatizzati in processi intelligenti per offrire un’esperienza sempre più personalizzata. Grazie al cloud, Microsoft Dynamics Lifecycle Services, il servizio di gestio-

ne del ciclo di vita delle applicazioni basato su Azure, offre nuove metodologie di implementazione, basate su best practice di settore, per supportare al meglio le organizzazioni nel proprio processo d’innovazione. Offrendo la possibilità di progettare, sviluppare, testare e implementare progetti nell'ambiente cloud di Microsoft, migliaia di clienti e partner possono beneficiare di maggiore agilità: le aziende che attualmente usano il servizio registrano una diminuzione del 60% dei giorni necessari per la risoluzione di problemi applicativi. Produttivi a 360 gradi «L’offerta Dynamics è in costante evoluzione, in linea con la strategia “Mobile-First, Cloud-First”, per consentire alle aziende di competere con successo nell’attuale scenario di business, cogliendo le opportunità offerte dai nuovi trend tecnologici. L’impe-

gno di Microsoft per ripensare la produttività a 360 gradi si riflette, infatti, anche sulle nostre soluzioni di business che intendono proprio semplificare e ottimizzare i processi aziendali. Puntando sul cloud e su esperienze mobili con una profonda integrazione con la business intelligence, ci proponiamo di accompagnare anche le aziende italiane nel proprio percorso di crescita, trasformando il loro business e aiutandole a raggiungere così un vantaggio competitivo», commenta Giovanni Stifano, Direttore della Divisione Dynamics di Microsoft Italia. L’esperienza di alcu-

ne aziende - come Leasys, CNH Industrial, Gruppo Arena e Rulli Rulmeca -, dimostra la capacità delle soluzioni di CRM e ERP Microsoft Dynamics di rispondere in modo efficace alle esigenze di business di realtà attive in diversi settori e aree geografiche. Leasys, azienda italiana controllata da FCA Bank e attiva nel mercato del noleggio a lungo termine e dei servizi automotive, è stata in grado di ottimizzare i processi di vendita e migliorare le attività di marketing puntando su Microsoft Dynamics CRM Online. Gestendo una flotta di circa 100 mila veicoli, Leasys propone a piccole, medie e grandi aziende, alla pubblica amministrazione, a liberi professionisti e privati, nuove soluzioni di mobilità. Con l’obiettivo di offrire sempre più valore ai propri Clienti, Leasys ha scelto di affidarsi alla soluzione CRM cloud di Microsoft per sviluppare una piattaforma ad hoc, ForceToSales, attra-

verso cui gestisce il contatto della forza commerciale con i clienti durante l’intera vita contrattuale, con un focus particolare sulla fase di scadenza del contratto di noleggio, nella quale insieme al cliente si delineano tutte le opportunità di sostituzione del veicolo. Vengono, inoltre, gestiti tutti i Lead derivanti da diverse fonti, che per Leasys rappresentano un’opportunità di conversione da Prospect in Clienti: un workflow organizzato in grado di monitorare la corretta evasione dei Lead e la loro composizione qualitativa. Grazie a questa innovazione, è possibile segmentare in modo più efficace i target verso cui sviluppare azioni di contatto. Inoltre, la forza vendita ha la possibilità di monitorare costantemente il parco veicoli della clientela della propria area di riferimento e di accedere in qualsiasi momento a strumenti di feedback che consento di condividere le esigenze del cliente. Tali informazioni vengono veicolate ad altri enti aziendali in grado di trasformare le necessità del cliente in azioni formali. Più valore al servizio «Abbiamo scelto Dynamics CRM Online per dare ancora più valore al servizio offerto ai nostri clienti. Una promessa di “Care”

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vincenzo

Gamberale che va mantenuta sino alla fine del contratto e che può rappresentare un nuovo punto di inizio per un’esperienza di rinnovo: il cliente deve trovare risposte e processi snelli, potendo fare affidamento su un canale di comunicazione chiaro e su punti di riferimento certi. Grazie alla soluzione Microsoft e a ForceToSales siamo riusciti a ottimizzare due processi fondamentali per la crescita della nostra azienda in un mercato dove l’offerta di mobilità guarda necessariamente alla semplificazione e alla qualità. Force to Sales restituisce, attraverso dashboard personalizzabili e aggiornati in tempo reale, la fotografia perfetta di ogni segmento del

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processo e permette di applicare azioni correttive in funzione dei fenomeni evidenziati. La possibilità di fruire dei dati sul cloud ovunque, e in qualunque momento, ha permesso di migliorare la pianificazione e il processo decisionale con un’overview dinamica sulle performance delle nostre azioni commerciali. La sua interfaccia chiara e fruibile, ci ha consentito di lavorare trasversalmente su più aree aziendali. Con Microsoft Dynamics è stato, quindi, possibile fare sharing dei bisogni del cliente. Una formula di successo che trova ancora una volta nella condivisione un valore fondante» dichiara Daniele Gulino, Business Development Manager di Leasys.

Standard, ma flessibile Significativi anche i benefici ottenuti grazie alla versione on premise di Microsoft Dynamics CRM da CNH Industrial, società leader in ambito capital goods e attivo a livello globale con una serie di brand tra cui Iveco e molti altri specializzati in segmenti quali l’agricoltura, la movimentazione terra, i bus, i cantieri e la protezione civile. È proprio per indirizzare in modo sinergico un mercato così eterogeneo che si è reso necessario adottare una piattaforma di CRM standard ma flessibile per sviluppare nel tempo progetti globali adatti alle specificità di ciascuna delle dodici brand parte della società. Perciò, nel 2010 Microsoft Dynamics CRM è stato selezionato per la semplicità di sviluppo e implementazione di soluzioni personalizzate per le diverse aree funzionali. Collaborando con Microsoft e con il partner Cluster Reply, CNH Industrial ha definito una roadmap di sviluppo di cinque anni, puntando su soluzioni standard condivise fra brand e regioni per ottimizzare le best practice e beneficiare di economie di scala. Nel 2012 è iniziata l’implementazione del Customer Database e dei componenti applica-

tivi Lead Capture mobile, a cui è seguito il roll-out in Nord America e America Latina. Nel 2014 la piattaforma CRM è stata integrata con altri processi, come il servizio di Assistenza Non Stop e il Configuratore di Prodotto. La tecnologia Dynamics CRM è stata nel tempo messa alla prova in numerosi progetti nelle aree Sales, Marketing e After-Sales e la roadmap prevede investimenti significativi per una continua evoluzione delle applicazioni, con un aumento del numero di utenti pari al 50% in cinque anni, per un totale stimabile attorno a 5 mila utenti in tutto il mondo. «CNH Industrial ha scelto Microsoft Dynamics CRM per lo sviluppo e l’implementazione di soluzioni CRM in relazione alle esigenze che rileviamo nei diversi mercati in cui operiamo. L’elevato li-

vello di integrabilità e flessibilità di questa tecnologia ci consente di essere rapidi nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni specifiche nell’ambito di una piattaforma integrata e coerente - afferma Stefano Firenze, Cio di CNH Industrial -. L’adozione di una piattaforma CRM comune ci permette di sviluppare le nostre competenze interne per la gestione e l’evoluzione del sistema per diffonderle progressivamente su tutte le realtà industriali del gruppo. In questo modo riusciamo ad abilitare processi efficienti e standardizzati su tutti i settori». Sul fronte ERP, interessante il caso di Gruppo Arena, leader nella produzione di costumi da competizione, da allenamento e da tempo libero, presente in circa cento mercati nel mondo e attiva con consociate interamente controllate in

Competenze interne

per la gestione e l’evoluzione del sistema

L’elevato livello di integrabilità e di flessibilità della tecnologia di microsoft consente di essere rapidi nello sviluppo e nell’implementazione di soluzioni specifiche nell’ambito di una piattaforma integrata e coerente. qui sopra, Stefano Firenze, Cio di CNH Industrial

Italia, Francia, Germania, Austria e Stati Uniti. Proprio per rispondere alle sfide della globalizzazione, Arena ha puntato su un sistema gestionale semplice e completo in grado di ottimizzare i processi di business attraverso soluzioni verticali specifiche e di accompagnare l’evoluzione del brand in ogni country. Arena France è stata la prima società del gruppo ad avviare il progetto di innovazione tecnologica con l’implementazione di Microsoft Dynamics NAV assieme al verticale Pebblestone Fashion. Grazie alla consulenza del partner Alterna, sono state definite customizzazioni valide anche per le altre business unit del gruppo e sulla base della soluzione adottata da Arena France, è stata, infatti, guidata anche l’implementazione in Arena Deutschland, Are-

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na North America e Arena Italia. Il nuovo ERP consente di monitorare in real time tutti i processi di lancio e gestione della collezione stagionale. L’adozione della stessa piattaforma in tutto il gruppo ha inoltre consentito di uniformare la condivisione delle informazioni e la gestione dei processi di business. Affidabilità e competenza «L’affidabilità e la competenza glocal di Alterna, unite alla grande sempli-

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cità e flessibilità di Dynamics NAV e Pebblestone Fashion, ci hanno consentito di centrare i nostri obiettivi di business, rispettando tempi e costi di implementazione preventivati. Il sistema gestionale Pebblestone Fashion, basato sulla piattaforma di Microsoft, garantisce al gruppo il livello di flessibilità ricercato, offrendo al contempo una robusta dorsale tecnologica e applicativa, di facile manutenzione, governo e sviluppo, con un TCO ottimizzato. Il nostro

percorso di innovazione insieme ad Alterna è ancora in piena corsa. Nel 2013 abbiamo migrato Microsoft Dynamics NAV dalla business unit statunitense nel Cloud Azure, ma la road map di progetto prevede la migrazione in Cloud anche delle altre country. Una road map molto ambiziosa che include anche Office 365, Lync e Microsoft SharePoint per guidare Arena Group verso una vera e propria trasformazione digitale basata su tecnologie e piattaforme Microsoft»,

dichiara Vincenzo Gamberale, Global IT Coordinator di Arena Group. L’esperienza di un’altra azienda del manufacturing, Rulli Rulmeca, attiva nella progettazione, produzione e

commercializzazione di rulli/stazioni, mototamburi, tamburi e altri componenti per il trasporto a nastro, si colloca nel quadro delle realtà italiane in grado di innovare e assumere posizioni di leadership in un mercato globale. La holding, che conta 1.200 dipendenti in oltre veti società di produzione e vendita in tutto il mondo, ha deciso di puntare su Microsoft Dynamics AX per formare un gruppo unitario con un unico modello organizzativo

e comuni metodiche gestionali. Grazie al supporto del partner EOS Solutions è stato completato un intervento di Business Process Reengineering attraverso un modello comune di pianificazione e controllo. Per ottimizzare la gestione di una gamma di prodotti eterogenea, sono state progettate procedure di normalizzazione delle codifiche d’acquisto delle materie prime e della configurazione commerciale dei prodotti. Attraverso il Sales Configurator basato su Dynamics AX, è stato possibile digitalizzare il processo di vendita, integrandolo con i processi produttivi, e ridurre il time-to-market. Maggiore uniformità «Grazie a Microsoft Dynamics AX, Rulli Rulmeca ha raggiunto una maggiore uniformità e integrazione tra le realtà del gruppo

e beneficia ora di una visione di business globale che abilita un processo decisionale più efficace. Attraverso una gestione centralizzata è stato possibile ottimizzare le dinamiche gestionali e fiscali e migliorare la capacità di controllo dei costi e analisi della profittabilità, pur mantenendo le specificità locali. In particolare, a partire dall’esigenza di uniformare il processo di vendita delle società commerciali e integrarlo con i processi in capo alle società produttive in tutto il mondo, è stato creato un unico sistema di configurazione di prodotto, che ha consentito di ridurre il ciclo di vendita fino al 50%, migliorando l’efficacia commerciale. Grazie alla completa digitalizzazione dei processi e alla misurazione dei KPI siamo in grado di portare continui miglioramenti ai processi interessati. Per facilitare la collaborazione tra i diversi team, lo scorso anno è stato anche introdotto Office 365 a livello di gruppo e con Lync è più facile condividere informazioni durante i meeting, anche in remoto. Con la stessa logica, per il futuro, puntiamo a introdurre il business social network Yammer» sottolinea Andrea Brignoli, Corporate IT Manager del gruppo Rulli Rulmeca.

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I dati della NewCo dedicata alla Travel Innovation Experience annunciati dal Ceo e Co-founder Francesco Errico

Pecora Verde dirama dati mozzafiato per il 2014, chiuso a +30% sugli obiettivi

Numeri impressionanti dopo una sola stagione: fatturato di 400 mila euro; 8 mila passeggeri in escursione; tasso di customer satisfaction al 99%; 15 mila “like” su Facebook; mille follower su Twitter

di Daniele Bologna

Un fatturato di 400 mila euro, quasi +30% su gli obiettivi; 8 mila passeggeri in escursione; tasso di customer satisfaction al 99%; 15 mila “like” su Facebook, mille follower su Twitter. Questi sono i numeri mozzafiato del 2014 di Pecora Verde, la NewCo dedi-

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cata alla Travel Innovation Experience, che vengono annunciati dal Ceo e Cofounder Francesco Errico. “A questo si aggiungono ha dichiarato Errico - gli accordi commerciali stretti con quasi 1.700 agenzie di viaggio tradizionali e importanti OTA italiane

e straniere del settore. Da Giugno, inoltre, abbiamo cominciato a lavorare con il mercato francese e tedesco, nel 2015 allargheremo le nostre opportunità di business alla Spagna e ad altri mercati esteri. Questo testimonia la versatilità e la scalabilità del business

sui mercati internazionali. Sono soddisfatto del grande lavoro svolto dal team e dalla passione con cui ogni giorno rinnovano la loro voglia di credere in questo progetto. Aspetto che ha sicuramente portato un altro segno positivo sul mese di gennaio. Posso vantare

di aver inaugurato il 2015 con le migliori prospettive. Nei primi trenta giorni del nuovo anno, il target di fatturato ha superato di 8 punti percentuali quello di agosto, periodo di alta stagione per il comparto del travel”. Sacha Panarello, Sales Director di Pecora Verde, con il suo team di cinque commerciali, da marzo 2014 diffonde la filosofia #fuoridalgregge tra gli addetti ai lavori, e tirando le somme dichiara: “Le richieste di agenzie di viaggio che vogliono proporre ai loro clienti un’esperienza #fuoridalgregge aumentano di giorno in giorno, così come quelle di grossi gruppi che ci richiedono servizi speciali. Il passaparola generato da chi ha provato i nostri servizi molto spesso ci precede, c’è fame di novità di prodotto da proporre e siamo sicuri che possiamo dire la nostra.” Nel prossimo half 2015 Pecora Verde sarà fortemente concentrata a innovare l’esperienza di viaggio. Una missione che parte prima di tutto dalla tecnologia che sottende ai singoli prodotti e alle escursioni che vengono erogate sul sito www. pecoraverde.com. Il web e la scena digital sono i primi ambienti in cui cambiamo i modelli di acquisto dei consumatori e l’offerta #fuoridalgregge mira a reinventare un importan-

te segmento Pecoraverde. com recupera e riprogetta il concetto di escursione per offrire a tutti i viaggiatori attenti, curiosi e dinamici quell’esperienza che trasformerà il loro viaggio in un ricordo speciale.

business scalabile anche a livello internazionale

nella foto qui sotto, francesco errico, ceo e cofounder di pecora verde, la newco dedicata alla travel innovation experience

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un sottodominio del programma di messaggistica fa accedere al servizio tramite il proprio account sul social

Muove i primi passi la futura integrazione fra gli ecosistemi Facebook e WhattsApp

il lancio di una versione desktop di whatsapp, inoltre legittima l’ipotesi che il servizio di messaggistica possa sfruttare questo primo livello di integrazione con facebook per diventare sempre più un programma ibrido di Sebastiano Zeri

Chi ne aveva parlato immediatamente, di una progressiva e probabile integrazione dei due pachidermici ecosistemi, era stato accusato di correre troppo. E invece l’integrazione fra Facebook (quasi un miliar-

do e mezzo di utenti attivi) e WhatsApp (700 milioni certificati poche settimane fa) muove ora il primo passo. Lo fa ancora sulla base di un meccanismo in fondo elementare - quello del login - ma mica tanto. Da qualche giorno sta infatti circolando in rete un sot-

todominio del sito ufficiale del programma di messaggistica, alpha.whatsapp. com, dove spunta un link che consente l’accesso al servizio utilizzando - come fanno migliaia di portali e siti di ogni genere in tutto il mondo - il proprio account sul social network.

È evidentemente troppo presto per perdersi nelle più fantasiose speculazioni. Magari, come spesso abbiamo raccontato, l’obiettivo potrebbe essere un sodalizio forzato con Messenger, l’app stand alone che gestisce la messaggistica interna del social network sia

su smartphone sia su tablet. Ma certo ogni ipotesi, a questo punto, ha il diritto di essere messa sul tavolo. Anche perché supportata dall’altra recente novità: il lancio di una versione desktop di WhatsApp. Certo ancora intrecciata all’applicazione installata sul proprio smartphone ma comunque travasata sul grande schermo del pc. Secondo molti osservatori l’ipotesi più probabile è

invece che WhatsApp possa sfruttare questo primissimo livello di integrazione con Facebook per diventare sempre più un programma ibrido: dando cioè la possibilità di loggarsi senza aver bisogno di un numero telefonico. Mossa che farebbe esplodere, più di quanto non sia già ac-

caduto, il numero di utenti dell’app aprendo la strada a una successiva e più lenta fusione con Messenger. E chissà, magari con Rooms. Nel primo caso, c’è da ricordarlo, è già possibile telefonarsi gratuitamente in VoIP, proprio come dovrebbe presto essere possibile su WhatsApp.

un’altra idea geniale?

Nella foto a sinistra, mark zuckerberg, il giovane imprenditore statunitense noto per essere uno dei cinque fondatori del social network facebook

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ME DIA

Nata dagli status pubblicati da Celestina Pistillo è prodotta e girata dalla PennyLane Production di Duccio Forzano

La storia di #celeRentola, la prima serie tratta da un profilo Facebook Distribuita integralmente su YouTube, racconta la vita di una normale 23enne, laureata in agraria, che si mantiene a Roma con lavori saltuari. Ma si ritrova presto catapultata nel mondo della televisione

celestina pistillo

di Marianna Marcovich

La storia di #celeRentola sembra cominciare davvero come una moderna fiaba degli anni Duemila. E lo si capisce subito: «Ma sei tu che ogni volta che scrivi su Facebook mi fai ridere così tanto?». In realtà, però, al di là dell’icipit, la prima serie tratta da un profilo Facebook ha ben poco di fantastico. E al posto di orchi e fate, può vantare al massimo ex studentesse e coniugi su di giri. Nata dagli status pubblicati da Celestina Pistillo, #celeRentola è prodotta e girata dalla PennyLane Production di Duccio Forzano, già regista delle

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al centro, nella foto, l’attrice beatrice arnera

in questa foto il regista duccio forzano

filippa lagerback

trasmissioni televisive “Che Tempo Che Fa” e “diMartedì” oltre che di alcune edizioni del Festival di Sanremo. Distribuita integralmente su YouTube, racconta la vita di

Celestina, 23enne laureata in agraria che si mantiene a Roma con lavori saltuari, ma si ritrova presto catapultata nel mondo della televisione. Il racconto è ovviamente intriso di day by day, con litigate memorabili sugli autobus, code spassose al supermercato e piccole-grandi disavventure quotidiane. Tutto quanto finito per mesi tra gli status pubblicati da Celestina sul suo profilo personale. E dopo valanghe di like e “inattesi apprezzamenti per strada”, ecco arrivare la proposta. «Tutto è nato davvero per caso - ha raccotato di recente in un’intervista al Corriere della Sera l’autrice dei post -. Scrivevo raccontando quello che mi succedeva durante la giornata, non pensavo che ciò potesse diventare qualcos’altro. Ma la verità è che abbiamo perso il valore aggiunto della quotidianità, e pensiamo sempre a ciò che riteniamo debba essere guardato. Invece è interes-

sante raccontare quello che succede tutti i giorni, indipendentemente dalla nostra volontà». Celestina non ci sarà La non serie non vedrà, comunque, Celestina sul set: «Amo raccontare gli altri e non sono assolutamente adatta a recitare. La scrittura mi piace di più e poi un conto è comunicare quello che sta succedendo, un altro è riuscire a riportarlo sul set in maniera meno naturale. Interpretare se stessi è difficilissimo. Qualora avessi saputo di dovermi mettere anche di fronte alla telecamera, sicuramente mi sarei limitata nella scrittura», ha spiegato l’autrice. E’ l’attrice Beatrice Arnera che interpreta, dunque, #celeRentola: alla fermata dell’autobus, spettinata o con gli anfibi, ma di certo senza le scarpette di cristallo delle vere principesse. Il cast, invece, è composto da una decina di nomi interessanti,

a èpartire da Filippa Lagerback - impegnata con Fabio Fazio in “Che Tempo Che Fa” -, il duo degli Zero Assoluto e Ernesto Mahieux, David Di Donatello nel 2003 come miglior attore non protagonista per “L’Imbalsamatore”. La serie è scritta da Celestina Pistillo e dalla coppia formata da Duccio Forzano e Valentina Stangherlin. Girata interamente a Roma, in tre mesi e all’interno del quartiere Tiburtina, #celeRentola è divisa in dieci episodi da uno a tre minuti ciascuno. Il lancio inizialmente era previsto per marzo, ma poi tutto è stato aticipato e la serie ha preso il via. La prima volta sul web «Per me è la prima volta sul web - dice il regista Duccio Forzano -, ma imparare è il cibo del mio mestiere. Il rischio del flop lo corri anche quando fai tv. D’ora in poi le persone vedranno il mio lavoro anche da questo punto di vista, non più solo per Sanremo e “Che Tempo Che Fa”, perciò da #celeRentola mi aspetto più opportunità che rischi. La realtà supera sempre la fantasia - continua Forzano -, e in fondo anche le commedie cinematografiche raccontano spesso la vita di una persona comune. Poi, nonostante il web non sia un terreno facile, il prodotto si avvicina sicuramente più al cinema che non alla tv», conclude il regista.

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di Daniele Bologna

La fotografia del Rapporto 2015 Eurispes è impietosa: la situazione economica 2014 è peggiorata per 8 italiani su 10

L’Italia è malata: affetta dalla sindrome del “day by day”. Ovvero un paese che si barcamena alla giornata, incatenato a un eterno presente da una lunghissima crisi economica che preclude ogni slancio nel futuro. La fotografia in bianco e nero, scattata dal Rapporto 2015 di Eurispes, racconta che otto italiani su dieci (81,8%) ritengono che la situazione economica del Paese sia peggiorata nel corso dell’ultimo anno. E più della metà vede ancora nero per i prossimi anni. Non si tratta di puro pessimismo filosofico che ammorba i connazionali, ma di conti che non tornano. Il 47% delle famiglie, infatti, dichiara di non riuscire ad arrivare a fine mese con le proprie entrate. E se il reddito si dimostra insufficiente, giocoforza, si mette mano ai risparmi di una vita. Quella ricchezza privata, che nelle statistiche di Banca d’Italia risulta ancora tra le più imponenti d’Europa, lentamente si sta esaurendo a causa dei redditi più bassi del continente. Infatti, il 62,8% del campione intervista dall’Eurispes afferma di utilizzare i propri risparmi per far quadrare il bilancio. Il 73,1% di chi ha contratto un mutuo per l’acquisto della casa ha difficoltà a pagare le rate. Così come il 69% di chi è in af-

fitto non riesce a pagare regolarmente il canone. E con la disoccupazione giovanile alle stelle, finisce che a fare da Welfare sono gli anziani pensionati, sempre più numerosi, circa il 24% della popolazione, ma gravati dalle tasse più onerose d’Europa. In questo scenario di impoverimento non stupisce che per il 70% dei cittadini il livello di fiducia nei confronti delle istituzioni è calato ulteriormente nell’ultimo anno. Quasi la metà degli italiani vedrebbe bene l’uscita dall’euro, e a fronte di opportunità, il 45% farebbe le valigie pur di vivere migliori condizioni in un altro paese. «Mentre l’economia va a rotoli e la società vive un pericoloso processo di disarticolazione - ha detto il presidente dell’Eurispes, Gian Maria Fara - assistiamo al trionfo di un apparato burocratico onnipotente e pervasivo in grado di controllare ogni momento e ogni passaggio della nostra vita». Fisco e burocrazia, “il grande fardello” dell’Italia secondo Gian Maria Fara, che appesantiscono la società anche nei settori più vitali e nei suoi scatti di rilancio.

L’Italia dei consumi ancora “malata”, si diffonde la sindrome del “day by day” La crisi economica ha anche portato alla crescita della cosiddetta “economia di seconda mano” che ormai coinvolge il 44% degli italiani e vale, stando ai dati dell’istituto Doxa, qualcosa come 18 miliardi di euro

Nel Rapporto Italia 2014 Eurispes registrava che il 24% degli italiani aveva perso (e di molto) potere d’acquisto nell’ultimo anno. Oggi quella percentuale è salita al 32%. Come si traduce questo trend al rialzo nelle attitudini di spesa dei consumatori? Le indagini di Unioncamere ci raccontano di consumi alimentari al palo, ritornati - per livello di spesa - agli anni sessanta. E per il 2015, salvo gli attesi effetti benefici del petrolio low cost e del mini euro, che potrebbero stimolare produzione e occupazione, le intenzioni di spesa sono ancora al ribasso. Oltre alla necessità di tirare la cinghia, c’è in atto un cambiamento nel modo di fare acquisti che fa di necessità virtù. Il

70% degli italiani cerca punti vendita sempre più economici, l’81% cambia marca di prodotto seguendo la convenienza, il 71% riduce le spese per il tempo libero, l’82,1% dei cittadini ha ridotto le risorse per i regali e l’80,8% ha tagliato sui i pasti fuori casa, e ancora più preoccupante il 32% dichiara di aver ridotto le spese mediche. Il risparmio si fa su tutto: le spese per la benzina, con un maggiore utilizzo dei mezzi pubblici (41,6%), quelle dedicate agli animali domestici (49,5%), le spese per la baby sitter (53,5%) e quelle per i collaboratori domestici (60,8%). Dietro queste tendenze crescono modelli alternativi di fare acquisti. Su tutti c’è la crescita dell’ecommerce laddo-

ve è a basso costo; l’indagine mette in luce che il 48,8% degli intervistati, nel 2014, ha acquistato prodotti online per ottenere sconti ed aderire ad offerte speciali, con un aumento di 4,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Tra i prodotti acquistati online, rientrano innanzitutto i biglietti ferroviari e aerei (81,6%), i viaggi (69,4%), le apparecchiature tecnologiche (55,5%) e l’abbigliamento (52,7%). La crisi economica ha anche portato alla crescita della cosiddetta “Economia di seconda mano” che ormai coinvolge il 44% degli italiani e vale, stando a dati Doxa, 18 miliardi di euro. Il sondaggio sui consumi realizzato dall’Eurispes nelle prime settimane del 2015 met-

te in evidenza che, nel corso dell’ultimo anno, il 44,2% degli intervistati fa sempre più riferimento al mercato dell’usato per i propri acquisti, contro il 25,9% della rilevazione precedente. I dati della Camera di Commercio di Milano mettono in luce anche lo sviluppo delle attività del settore: sono 3.385 imprese dell’usato in Italia attive nel 2014, il 3,1% in più rispetto al 2013. Al primo posto si colloca Roma con 382 imprese (+2,7% rispetto al 2013), seguita da Milano (261 imprese, +8,7% rispetto al 2013) e Torino (216 imprese, +13,7% rispetto al 2013). Consumatore riflessivo ma infedele A causa delle ristrettezze economiche con cui si trova a fare i conti, il consumatore moderno è diventato un vero “working shopper”. I consumi emozionali e di impulso sembrano ridotti al lumicino e destinati solo a poche categorie di prodotti. Per il resto la politica di acquisti è diventata molto riflessiva: si attende fino all’ultimo momento, magari seguendo le promozioni dei punti vendita, e si pianifica con attenzione, documentandosi, magari online, sul rapporto qualità/prezzo tra le alternative di acquisto. Secondo lo studio “Connected Commerce: A Snapshot of the Modern Shopper” realizzato

da DigitasLBi, si sta diffondendo tra i consumatori la pratica del “Research Online Purchase Offline”, che consiste nella ricerca di informazioni online sui prodotti di interesse, finalizzata a realizzare l’acquisto offline. È pari all’87,1% la percentuale degli intervistati da Euripses, che dichiara di avere l’abitudine di documentarsi online prima di concludere un acquisto in negozio. Per approfittare di sconti e promozioni il consumatore è disposto a cambiare anche frequentemente insegna, investendo tempo ed energia nella ricerca del miglior prezzo. Gli italiani, in particolare, risparmiano sull’abbigliamento rivolgendosi a punti vendita come grandi magazzini, mercatini, outlet (lo fa l’84,5% contro il 75,3% dello scorso anno) e rimandando gli acquisti ai saldi (l’88,2% degli intervistati contro l’82,9%). Il 44,2% dei consumatori fa sempre più riferimento al mercato dell’usato per i propri acquisti (+18,3%), e il 48,8% ha dichiarato di aver effettuato acquisti online per ottenere sconti e offerte speciali. La Rete è anche una risorsa per far quadrare i conti. Si cerca infatti di arrotondare anche vendendo beni/oggetti su canali online di compravendita (23,1%; + 7,3%) e non manca chi (20,2%; +5,7%) ha svolto servizi e piccoli lavori presso conoscenti.

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L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.

Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione

PREMIUM PEOPLE I HIGH PROFILE AUDIENCE

Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012


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LINK tecnologie per l’adv

tendenze

Non bastavano le polemiche innescate dalle nuove Smart tv Samsung. Pare che, oltre a poterci spiare (anche da spente), le tv coreane “inseriscano” propri spot nella normale programmazione.

In un autoscatto, come in una semplice fotografia postata sui social network, possono nascondersi informazioni preziosissime per grandi e piccoli marchi. Indicazioni sotto traccia che raccontano il comportamento dei consumatori e che, una volta ripescate attraverso l’analisi delle immagini, possono dettare nuove strategie aziendali o indirizzare le major su specifiche campagne pubblicitarie. Per tale motivo, sempre più le aziende si rivolgono a società che si occupano di analizzare i profili social pubblici attraverso la “image recognition” per carpire informazioni e profilare gli utenti.

Smart tv? Spione e prepotenti

Ora il marketing va a caccia di selfie

CNET.COM

strategie

Google: meno links, più risposte Il cambio di strategia si era iniziato a vedere nei mesi scorsi, ora la conferma, inviata direttamente alla Securities and Exchange Commission Usa: Google nei risultati delle ricerche online oltre ai link darà sempre più risposte dirette agli internauti, che così avranno sempre meno bisogno di cliccare sui link ai siti per trovare quello che cercano. A cambiare, di conseguenza, saranno anche le inserzioni pubblicitarie, non più dei semplici testi. Se si cerca un hotel in una città si vede una lista di alberghi con relativi prezzi. Stessa cosa per un prodotto da comprare.

WSJ.COM

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REPUBBLICA.IT

normative

La “battaglia” per il copyright Due giovani europarlamentari, l’inglese Julia Reda e l’italiana Isabella Adinolfi, sono le relatrici di due distinte proposte di riforma del diritto d’autore per armonizzarlo col digital single market europeo.

WIRED.IT ANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015


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i cambiamenti del panorama digitale e le difficoltà degli editori

i publisher: dove sono le revenue del mobile adv?

La crescita travolgente della fruizione di contenuti attraverso device mobili ha portato nuovi lettori sui siti delle media company. ma nessuna idea efficace su come monetizzare questa digital audience 28

di Valentina Lunardi

Se chiedessimo agli editori che reputiamo più progressisti qual è la loro maggiore preoccupazione rispetto agli sviluppi futuri del settore, probabilmente vi stupirà sapere che la risposta non riguarderà il declino della carta stampata. A ricercare la vera preoccupazione degli editori ci ha pensato AdAge e in sintesi la notizia è che ciò

che più spaventa il settore dei publisher è la sfrenata crescita del mobile. Ma andiamo con ordine e partiamo da qualche dato per comprendere cosa sta succedendo tra il mondo degli editori e l’imporsi del mobile come “key device” del pubblico, non solo statunitense. Durante lo scorso anno il 60% del tempo trascorso nella fruizione di contenuti digitali ha riguardato il mezzo mobile, un dato in crescita rispetto al 53% rilevato nel 2013 da ComScore. Naturalmente l’esplosione dell’utilizzo di questo tipo di device ha portato a una forte crescita del traffico sui siti media, i quali, però, non hanno visto come conseguenza un aumento della loro monetizzazione, un fatto che ha portato alla creazione di un profondo divario tra la quantità di “lettori mobile” e le revenue registrate. Un esempio di questa situazione sono le performance registrate dal The New York Times: più della metà della sua audience digitale proviene da quei lettori che accedono ai contenuti attraverso i loro smartphone, ma solamente il 10% della revenue relativa al digital advertising è attribuibile

a questo tipo di device. “Sapevamo 18 mesi fa, come già molti altri avevano previsto, che il nostro futuro dipenderà sempre di più dalla nostra capacità di risolvere questo gap nella monetizzazione” ha affermato chiaramente Meredith Kopit Levien, executive vice president advertising del Times in un recente intervento. Ancora più diretto è stato il commento di un alto responsabile del settore digital media, che ha preferito restare anonimo, contattato da AdAge per fare il punto sugli sviluppi del rapporto tra editori, crescita dei lettori su mobile e revenue della pubblicità online: “Sostanzialmente siamo in attesa dell’arrivo del cosidetto Oh shit moment”. I problemi di performance riguardanti la monetizzazione dell’adv digitale non sono, però, da imputare a una mancanza di investimenti; nel 2015 gli analisti prevedono che i marketer spenderanno la bellezza di 28,5 miliardi di dollari in pubblicità dedicata a smartphone e tablet nei soli Sta-

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ti Uniti, con un incremento di spesa del 50% rispetto al passato 2014 secondo quanto ha riportato eMarketer. Entro il 2018 è previsto che gli investimenti pubblicitari per questo segmento del mercato raggiungeranno i 58 miliardi di dollari, arrivando a rappresentare un quarto del totale della spesa in advertising americana. “Stiamo assistendo a un incremento più che significativo tra il 2014 e il 2015”, ha confermato per il lato media agency Rachel Pasqua, re-

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sponsabile dell’area mobile practice North America di Mec. Nonostante l’incremento appaia come una buona notizia per tutto il settore pubblicitario, è necessario chiarire che la maggior parte di questi soldi finiranno nelle tasche di giganti del settore digitale come Facebook, per il quale il 69% dei 3,6 miliardi di dollari di ricavi dal settore della pubblicità digitale sono derivati, per l’ultimo trimestre del 2014, da contenuti adv comparsi su mobile.

A.A.A. CERCASI soluzioni di monetizzazione mobile I publisher appaiono convinti del fatto che il loro futuro dipenda dalla capacità di risolvere il gap strategico rispetto al supporto mobile. e di come sceglieranno di gestire questa importante partita. sopra, meredith kopit levien, executive vp advertising del nyt, e andrew morse, head of digital per la cnn

“Quello che salta subito all’occhio è che nemmeno uno (degli annunci pubblicitari ndr.) proviene da una media com-

pany -, ha commentato Ryan McConville, chief operating officer di Kargo, realtà che si occupa della vendita di spazi adv relativamente ai

siti mobile di premium publisher.- Sono tutte piattaforme tecnologiche. E non creano i loro propri contenuti”. Quali sono, quindi, le ragioni per cui le compagnie media si trovano in difficoltà nel mone-

tizzare il proprio traffico mobile? Come spesso succede nelle analisi riguardanti il complesso panorama del digitale, le ragioni sono molteplici. In primis, la misura degli schermi permette su mobile una minore quantità di spazi pubblicitari per pagine rispetto al formato desktop: “Prendendo in considerazione pagina per pagina, se si mantengono fissi i tassi pubblicitari e si sposta uno user da desktop a mobile, il risultato è l’ottenere letteralmente una revenue

quattro volte minore solamente a causa della grandezza degli schermi”, afferma McConville. Altro fattore in gioco è che il valore delle pubblicità su mobile è minore: il costo per mille impression, o cpm, varia tra pochi centesimi, nel caso in cui il contenuto pubblicitario sia venduto attraverso tecnologie di automatizzazione dell’adv, e valori come 20 dollari per una copertura su un sito web premium. Ma il medesimo contenuto adv può raggiungere i 35 dollaANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015


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ri o di più su desktop. Sicuramente gli spazi pubblicitari sono meno costosi a causa della minore grandezza degli schermi, ma anche perché le agenzie di media buying e i marketer non hanno ancora veramente messo le mani sul questione mobile. “Moltissimi brand e agenzie non possiedono le risorse interne per gestire questo comparto -, osserva Rachel Pasqua. – Sarà necessario ancora del tempo affinché l’intera industry cominci a gestire consapevolmente dove e come investe. (Il mobile) è ancora un territorio in larga parte inesplorato, e quando si è davanti a un panorama

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di questo tipo la mossa più diffusa, e più stupida, è quella di avanzare nella direzione in cui si è mosso il big player verso cui tutti hanno fiducia”. Dopo un lento avanzamento nel settore mobile, gli editori stanno cercando di appropriarsi gradualmente di piccole parti del budget mobile degli annunci di Facebook. Yahoo, per esempio, ha provveduto a un redesign delle sue app e piattaforme per il mobile e ha automatizzato la vendita sia delle suoi search ads sia dei contenuti native Stream Ads, rendendo più semplice il raggiungimento da parte dei contenuti adv da parte dei mobile user. Il

risultato è che ora il 20% delle entrate pubblicitarie di Yahoo proviene da mobile. La strategia del Times, invece, verte principalmente sul native adv: la società ha infatti venduto mobile first native advertising a Google, Emirates e Chobani, che ha sponsorizzato il lancio dell’applicazione Times Cooking. “Nel mobile esiste un solo contenitore -, spiega Kopit Levien - le notizie sono presentate in un formato “ a elenco” e non esiste nessuna altra leva di engagement se non mettere i contenuti di marketing all’interno di quella struttura”. Ma inserire contenuti adv native all’interno

del sistema di pensiero fondamentalmente “da editore” del Times sembra sia più complicato del previsto. “Sapevamo che avremmo dovuto entrare a far parte di un mondo sempre più mobile e la nostra teoria è che in un mondo mobile il marketing sarebbe entrato a far parte di questo cambiamento -, ha aggiunto l’executive vice president advertising.- Naturalmente, il Times genera ricavi significativi dai suoi lettori. Le sottoscrizioni sono aumentate grazie all’introduzione di modalità di abbonamento esclusivamente digitali, in particolare con l’applicazione per cellulare NYT Now”. Altri editori, soprattutto quelli che si ritrovano a dover affrontare la mancanza di revenue generate dai lettori, stanno sperimentando altri modi per monetizzare i loro contenuti sulle piattaforme mobili. Il mese scorso, dieci compagnie media tra cui Vice, Cosmopolitan e CNN hanno avviato una collaborazione con Snapchat attraverso la mobile messaging app Discover, una funzionalità in app attraver-

so cui gli utenti possono visualizzare storie, video e contenuti pubblicitari. “La partita sul mobile si sta muovendo molto velocemente in questo momento -, ha detto Andrew Morse, head of digital della CNN. - Abbiamo assolutamente necessità di farne parte”.

Problemi di viewability e ricerca di misurazioni

A prescindere da qualsiasi considerazione, formato adv e caratteristiche peculiari dei singoli user, una cosa è certa: gli annunci per cellulari sono più difficili da vedere. Solo il 44% degli annunci pubblicitari apparsi sul web mobile nel corso del quarto trimestre ha soddisfatto gli standard di visibilità del Media Rating Council, secondo un’analisi pubblicata dalla società di misurazioni digitali Moat, che esamina dati riguardanti più di 10.000 siti. “La visibilità del supporto mobile è effettivamente peggiore di quella del desktop -, ha

confermato il ceo di Moat Jonah Goodhart -. Quasi il 51% degli annunci adv display che è apparso sui siti desktop durante il medesimo periodo era visibile”. La capacità effettiva di rendere visibili gli annunci digitali, a cui il settore dei media e del marketing si riferisce come “viewability”, è diventato un argomento particolarmente importante lo scorso anno. E tutto ha avuto inizio proprio con la pubblicazione da parte di MRC, in collaborazione con l’Interactive Advertising Bureau, di standard che prevedono in particolare che un annuncio possa considerarsi “viewable” se almeno il 50% di esso si presenta nella parte visibile di un

browser per almeno un secondo. Detto questo, per il prossimo futuro è meglio non aspettare il rilascio di nuove informazioni e standard sull’argomento: “Non abbiamo in programma nessun tipo di workshop relativo alla mobile viewability”, ha affermato un portavoce di MRC. Buone notizie per i marketer delle compagnie media provengono, invece, da Iab, un cui portavoce ha confermato ad AdAge che l’organizzazione si sta muovendo nel senso di organizzare un momento di incontro tra i manager di importanti realtà attive nella compravendita media per discutere della possibilità di introdurre misurazioni riconosciute per il mobile. Cercando di trovare una risposta perlomeno effettiva e misurabile alle preoccupazioni dei publisher, le cui sfide rispetto alla travolgente crescita del mobile come device prediletto degli user non sembrano che essere appena iniziate. ANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015


SPAZIO A...

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social media week

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23/27 febbraio - milano

360com è una pubblicazione di Growing C&M Sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede oPerativa via Gustavo Fara 25, 20124 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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nel capoluogo lombardo il tradizionale appuntamento dedicato al digitale, a soli 78 giorni dall’inizio dell’Expo Veronica Diquattro Ha trentuno anni ed è nata a Bologna. è il responsabile del mercato italiano di Spotify, uno dei principali servizi di musica on demand in streaming a livello mondiale. La sua missione è stata quella di lanciare il servizio in Italia, dove la sigla è arrivata più tardi rispetto ad altre nazioni. si è laureata in Economia all’Università di Bologna e vanta un master all’Università luigi Bocconi di milano. ha iniziato la carriera come marketing manager nel settore alberghiero, in Perù. Decisiva è stata l’esperienza in Google, dove ha lavorato nella sede di Dublino. Nel suo curriculum ci sono anche diversi ruoli nel lancio del mercato Android e di Google Play in Italia. e ora l’esperienza ai vertici di Uno dei principali servizi di musica online

visioni

di

Matteo Dedè

spotify, ecosistema evoluto

attorno all’utente Il declino del fisico si sta appiattendo. Mentre il download sta seguendo una sua evoluzione a prescindere dallo streaming e decresce anche in mercati in cui l’ultimo arrivato non c’è, nel futuro queste diverse forme di utilizzo coesisteranno e si polarizzeranno in base a quelle che sono le preferenze degli utenti. L’importante è che producano valore, come accade con Spotify. Il grande risultato sarà vedere in quanti saranno passati dal consumo di musica illegale a quello legale. Più giocatori importanti entrano in campo in un settore ancora relativamente giovane e fresco come questo, più il nostro operato viene legittimato; e più questa fetta di mercato cresce. Uno dei nostri obiettivi principali, nel lungo periodo, è quello di integrare la musica con tutti i dispositivi che l’utente utilizza nel corso della giornata. La funzione “connect” va in questa direzione. Immaginiamo un ecosistema attorno all’utente, che in futuro potrà ascol-

tare la sua playlist in mobilità, con zero interruzioni. Intanto, siamo il principale servizio di streaming e cresciamo rapidamente, ma rappresentiamo ancora una realtà minore rispetto a YouTube e altri. Nonostante ciò, paghiamo molti più diritti di qualsiasi servizio di video streaming. Spotify rappresenta, inoltre, un importante strumento per la promozione: potenzialmente non ci sono limiti ai guadagni realizzabili, considerando che ogni volta che una canzone viene ascoltata genera guadagni provenienti dai diritti. Molti artisti indie sono diventati famosi grazie a questo servizio. Due nomi su tutti: Lorde e Haim. Non solo i big possono farcela su Spotify. Crediamo, allora, fortemente che Spotify possa dare un grande contributo al mercato musicale, aiutando a combattere la pirateria e avvicinando sempre più utenti allo streaming e al consumo digitale di musica. I dati mostrano chiaramente che in Italia siamo sulla strada giusta.

Torna a Milano la Social Media Week, tradizionale appuntamento dedicato al digitale che a 78 giorni dall’inizio dell’Expo assume un significato particolare: sarà molto verticale su un tema centrale per i milioni di visitatori attesi a Milano per la fiera. All’insegna de “La mobile class. Il digitale e la società che cambia”, la manifestazione avrà luogo dal 23 al 27 febbraio con il patrocinio del Comune di Milano nelle zona centrale del capoluogo lombardo. Il 90% delle sessioni si potrà seguire in streaming. L’accesso mobile ai contenuti, come la definizione di questa edizione suggerisce, sarà la colonna portante dei cinquanta eventi in programma, durante i quali interverranno più di 130 relatori. Ci si soffermerà sulla musica digitale, settore che ha appena visto crescere il suo contributo alla causa del mercato discografico di sei punti percentuali (dal 32% del 2013 al 38% del 2014, fonte Deloitte), con la country manager di Spotify Italia Veronica Diquattro, il numero uno di Fimi, Enzo Mazza, la fondatrice di Big Picture, Paola Zukar, e Luca De Gennaro, vice presidente di Talent & Music di Mtv. Spazio a uno dei temi più caldi del momento: i droni e le relative opportunità e sfide per governi, aziende e individui. Ne parlerà Romeo Durscher, ex Nasa, che oggi veste i panni di director of education di Dji, società di aeromobili a pilotaggio remoto. ANNO VI | #024|GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO 2015


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