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visioni / Andrea de micheli

Michele Ferrero: l’innovazione è buona amica della tradizione

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ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015

Con Michele Ferrero è morto un mito dell’industria italiana, l’innovativo inventore della Nutella e degli Ovetti Kinder. Ma è morto anche uno straordinario comunicatore, che non ha forse mai...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

La posizione riporta al managing director Luca Di Cesare

La Mela Bianca insegue nuove strade, sfidando Google e Tesla

Debutta la nuova video series, più efficace di una campagna

Il social ha spento il 14 le sue prime, storiche dieci candeline

Eva Peroncini diventa network and platform director in smartclip

Apple: dietro al progetto “Titan” c’è un’auto elettrica

Con “Sport 15” adidas celebra i momenti top

Youtube: dieci anni di video, è il terzo sito più visitato al mondo

scenario

Luxury: previsto +7% nel 2015

25 link

coverstory

Tech Conference Goldman Sachs

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Il Festival di Sanremo torna con i conti in regola

L’edizione 2015 ha fatto registrare il record di audience degli ultimi dieci anni della sua storia. Bene anche gli introiti pubblicitari

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i fatti del giorno

La nuova posizione all’interno della struttura riporta direttamente al managing director Luca Di Cesare

nel gruppo smartclip arriva Eva Peroncini in qualità di Network and Platform Director

E’

la più avanzata società di tecnologia per il video advertising e annuncia l’ingresso nel team italiano di Eva Peroncini in qualità di Network and Platform Director. Questa nuova posizione all’interno di smartclip, che riporta direttamente al managing director Luca Di Cesare, affida ad Eva Peroncini il compito di gestire e coordinare i team di partner management e campaign management, nonché la responsabilità operativa di tutta l’offerta programmatic di smartclip. Peroncini, 32 anni, laurea in Organizzazione e Sistemi Informativi presso l’Università Luigi Bocconi di Milano, ha iniziato la sua carriera in Buongiorno nell’area Operations, occupandosi principalmente di project management per l’implementazione di servizi VAS e successivamente, come Junior Telco Account, supportando le Eva attività di account Peroncini management e

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mobile video project management di un importante operatore internazionale delle telecomunicazioni. Dopo l’esperienza londinese presso l’agenzia 77Agency come Account Manager con la responsabilità delle campagne digital nei settori luxury e gambling, è entrata in Zodiak Active (parte del gruppo Zodiak Media) da fine 2008, inizialmente come Senior Telco Account & Product Manager, in seguito ricoprendo il ruolo di Senior Marketing Manager - Online video e infine con la promozione a Head of Online video, con la responsabilità della gestione dell’intera business unit dedicata all’Online Video e allo sviluppo strategico del Multi Channel Network. Seppur molto giovane, Eva Peroncini ha maturato una profonda esperienza nel mercato digitale, gestendo e sperimentando in prima persona le dinamiche dell’online advertising. Luca Di Cesare, Managing Director Italia di smartclip, ha dichiarato: «Sono davvero entusiasta di poter dare il benvenuto ad Eva come Network and Platform Director. L’energia, l’entusiasmo e la dedizione che ha dimostrato nel prepararsi a questo passaggio mi danno l’assoluta certezza che Eva saprà guidare i team dedicati alla gestione dei partner e delle campagne verso nuovi e più ambiziosi traguardi, darà nuovo impulso alla rete degli editori per garantire sempre di più audience di qualità ai nostri inserzionisti e slancio alla nostra soluzione di programmatic buying, SmartX platform». Eva Peroncini vede la nuova sfida come un’opportunità entusiasmante e importante: «Essendo cresciuta professionalmente nel mondo digitale, ho potuto apprezzare dal di fuori il grande lavoro svolto

Alla new entry è affidato il compito di gestire e coordinare i team di partner management e campaign management di Daniele Bologna in questi anni da Luca Di Cesare e dal suo team, che insieme hanno guidato smartclip dalla fase di start-up a quello di punto di riferimento per il mercato del mobile advertising italiano, senza perdere la costante capacità innovativa e l’attitudine al cambiamento che sono ormai iscritte nel DNA di smartclip. E’ su queste solide fondamenta che lavoreremo insieme nel futuro prossimo». L’ingresso di Eva Peroncini si affianca al recente arrivo di nuovi professionisti nel team italiano di smartclip: da Gaetano Ruotolo, Sales Manager, a Luca Ricci e Valentina Roccato nel ruolo di Campaign Manager.

Luca Di Cesare

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i fatti del giorno

pOLTRONE

Accordi

Cartoon Network ha siglato una partnership mondiale con Spin Master per la Master Toy de Le Superchicche di Marianna Marcovich

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olly, Dolly e Molly si preparano a combattere di nuovo contro Mojo e Jojo, i cattivi che minacciano la città di Townsville. Le tre eroine del mondo dei cartoni animati ritorneranno sugli schermi con la volontà di salvare il mondo, animate dalla stessa carica di irriverente ed energica simpatia che le ha animate sin dal lontano 1993, anno del loro battesimo televisivo. Il grande ritorno mondiale delle Suuperchicche è previsto per il prossimo anno e lo si deve alla partnership siglata tra Cartoon Network e Spin Master Ltd. Le due società annunciano di aver siglato un accordo che permette a Spin Master Ltd di diventare il Master Toy partner mondiale per Le Superchicche dando il via, quindi, al programma licensing per l’atteso rilancio mondiale della franchise del

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2016. A seguito dell’accordo, che arricchisce la già stretta relazione tra le due aziende, Spin Master avrà i diritti per creare una linea completa di prodotti basati sul brand, inclusi peluche, statuine, bambole, giochi di ruolo, articoli elettronici e tanti altri, che inizieranno ad essere distribuiti

a livello mondiale a partire dal prossimo autunno. Le Superchicche sono uno dei franchise di mag-

Le tre eroine rappresentano da anni un vero e proprio cult nel mondo dei cartoons, ricevendo apprezzamenti da grandi e piccoli. Si preparano al grande ritorno mondiale nel 2016, grazie a un deal che rappresenta il primo Licensing Partner

gior successo di Cartoon Network, con più di 2.5 miliardi di dollari di vendite al dettaglio generati sin dal suo debutto, e continua a ispirare numerosi brand a livello mondiale. Inoltre la loro potenza a livello mediatico è testimoniata anche dal fatto che i 78 episodi della serie televisiva, creata da Craig McCracken, si è guadagnata 2 Emmy® Awards e 5 nomination, così come innumerevoli riconoscimenti. “Lavorando insieme, abbiamo avuto la possibilità di apprezzare il livello innovativo e l’entusiasmo che mettono nei loro prodotti, e siamo certi che attraverso i giocattoli dedicati alle Superchicche aumenterà il numero di fan di tutte le età e che, attraverso i giochi, potranno sognare, proprio come Lolly, Dolly e Molly, di salvare il mondo” ha dichiarato Pete Yoder, Vice President, Cartoon Network Enterprises, Nord America.

È Massimo Coppola il nuovo direttore editoriale scelto per il mensile Rolling Stone Italia Classe 1972 e laureato in filosofia, è un personaggio intraprendente, poliedrico e attento alle innovazioni. Proprietario della milanese Isbn Edizioni, ha ideato e scritto diversi programmi tv e lavorato in radio come speaker di Vera Modesto

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assimo Coppola assume la direzione editoriale del mensile Rolling Stone Italia. Ad annunciarlo è l’editore Luciano Bernardini de Pace. Massimo Coppola, classe 1972, è autore televisivo, editore e regista. Dopo essersi laureato con lode in Filosofia della scienza (1999), svolge un Dottorato di ricerca in Scienze cognitive, ma dopo due anni di attività presso le facoltà di Filosofia di Milano e di Scienze

Cognitive a Torino abbandona la carriera accademica. Coppola si è dimostrato nel corso della sua carriera un personaggio intraprendente, innovativo e da molti punti di vista poliedrico, in quanto si è impegnato su diversi settori della comunicazione: dalla radio alla tv, passando per libri ed editoria. È proprietario e direttore editoriale della casa editrice di Milano Isbn Edizioni, da lui fondata assieme a Luca Formenton e Giacomo Papi nel 2004. Fa parte di un gruppo di ricerca artistica con cui ha realizza-

to diverse installazioni audiovisive in presa diretta. Coppola ha ideato, scritto e condotto diversi programmi televisivi: per Mtv “Brand:New” (dal 2000 al 2003), “Pavlov” (2003 e 2004), “Avere Ventanni”, (dal 2004 al 2006), trasmesso successivamente da La7 (2007). Ha scritto e condotto “Cocktail d’amore”, in onda su Rai 2 dal 2001 al 2003)e per Rai Radio 2 “99 alle 9”, dal 1997 al 2000. Nel 2010 ha presentato alla 67ª edizione del Festival di Venezia il suo primo lungometraggio, “Hai paura del buio”.

una personalità multiforme

Coppola è proprietario e direttore editoriale di isbn edizioni di milano e ha ideato per mtv il programma “brand:new”

Massimo Coppola ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015



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i fatti del giorno ADVERTISING

CAMPAGNE

“Mettiamoci in moto”: Eicma esorta così gli appassionati delle due ruote

D CREATIVItà

Emiliano Negri prende di mira le grafiche Expo ZooCom, agenzia del Gruppo ScuolaZoo, ha visto nel talento dell’artista la quintessenza del proprio spirito nativo social di Pietro Castagna Dopo l’epic fail del caso #verybello il genio creativo di Emiliano Negri torna a far parlare di sè. Se il successo di VeryGeneretor, generatore automatico di nomi per portali, aveva portato in poche ore alla creazione di oltre 100.000 nomi da parte degli utenti, in questi giorni sul web non si parla d’altro che del “Generatore automatico di immagini per Expo 2015”. Negri ha offerto una risposta ironica e dissacrante sulla questione grafiche Expo che in poco tempo hanno fatto il giro del web con il loro mix di immagini compresse e in stile collage. Così la creatività di Negri è tornata in azione e si è tradotta in un’intuizione: realizzare un generatore automatico di rendering di Expo dando a ciascun utente la possibilità di parodiare le tristemente famose grafiche, inserendo nella propria composizione personaggi pop, da Magalli a David Hazelhoff, improbabilmente posizionati e mal scontornati.

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omenica sera, presso le Officine del Volo, a Milano, EICMA ha presentato il claim del nuovo spot “Mettiamoci in moto” e il visual che accompagneranno la 73ª edizione dell’Esposizione Mondiale del Motociclismo, che con i suoi 101 anni continua ad essere l’evento più importante e longevo al mondo dedicato alle due ruote. L’appuntamento come ogni anno si terrà dal 17 al 22 novembre sempre a Rho Fiera e la campagna pubblicitaria internazionale 2015 sarà affidata al Maestro Ugo Nespolo, già realizzatore di una delle opere celebrative dei 100 anni dell’Esposizione, per dare un segno di continuità con l’anno appena trascorso. Il visual di EICMA sarà declinato in diverse lingue e vivrà con un piano pubblicitario internazionale, costituito da visibilità su carta stampata, generalista e specializzata, web, tv e social. Non una semplice campagna adv quindi, ma un vero e proprio stile di vita che riesce a coniugare arte, design, movimento, divertimento e passione. L’headline di “Mettiamoci in moto” ha una duplice valenza: da una parte vuole essere un’esortazione al settore che ha stretto i denti ed è andato avanti, proponendo sempre importanti novità e tecnologie mirate alla

La nuova campagna di comunicazione per il 2015, svelata a Milano, avrà un piano pubblicitario internazionale, costituito da visibilità su carta stampata, generalista e specializzata, web, tv e social. Ugo Nespolo è l’ideatore, come in occasione del centenario di Ottavia Quartieri

eicma.it

Seguici su sicurezza, dall’altra invece ha un senso più ampio, e strizza l’occhio all’intero Paese augurandogli una rapida ripresa. La campagna si rivolge a tutto il mondo delle due ruote, dalle competizioni sportive ai viaggi su strada, dall’elettrico al cross, senza tralasciare temi come sicurezza e passione. «L’opera dona alla campagna un’impostazione istituzionale che al tempo stesso esprime creatività estro e tutta l’eccellenza di cui noi italiani siamo capaci – ha affermato An-

tonello Montante, Presidente di EICMA. – Nespolo bene interpreta il nuovo spirito di EICMA: un evento dal respiro internazionale, dove le nuove tendenze si saldano con la tradizione. Una realtà in crescita che bene rappresenta il nostro Paese, capace di innovare e innovarsi senza mai dimenticare le proprie origini, mantenendo saldamente il primato mondiale delle fiere di settore, punto di riferimento imprescindibile per istituzioni, industria e appassionati».

Silvian Heach torna on air: look street e trendy per un animo giovane e spensierato Per il brand del Gruppo Arav operazione in programma sulle maggiori testate nazionali; per il web previste azioni mirate

di Massimo Luiss Il Gruppo Arav, nato nel 2002 da un’idea imprenditoriale di Mena Marano e Giuseppe Ammaturo, oggi gestisce brand di successo come Silvian Heach, Silvian Heach Kids e Silvian Heach Eyewear. Ed è proprio il marchio SH, dedicato a un target di giovani donne, il protagonista della campagna pubblicitaria primavera estate 2015 che sarà programmata a breve su tutte le maggiori testate nazionali, mentre sul web sarà al centro di operazioni mirate. Il nuovo spot SS15 SH trasmette una ventata di freschezza per la prossima stagione e testimoni di questo clima spensierato sono tre amiche che insieme si divertono, ridono senza pensieri e condividono le stesse passioni: la musica, i party, i viaggi e naturalmente una sfrenata passione per lo shopping. Ogni momento legato alle passioni delle tre giovanissime viene immortalato da uno scatto.

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i fatti del giorno

Al centro, Darryl McDonald

incarichi

Patrizia Pepe insieme a InTarget per conquistare i mercati internazionali Le attività di digital marketing 2015 del brand di moda italiano mirano all’incremento di brand awarness e shop online Patrizia Pepe ha deciso di affidare la gestione del mercato digitale per tutto il 2015 a InTarget Group, l’agenzia guidata da Nicola Tanzini e leader da anni in questo settore. I principali obiettivi che si è posto il noto brand di moda, sinonimo di eleganza e Made in Italy, è duplice come spiega Marco Ruffa, Responsabile Comunicazione di Patrizia Pepe: «Da una parte puntiamo a sviluppare l’awareness sul canale online, dall’altra acquisire nuovi utenti implementando sia le leve seo che promozionali. La strategia di InTarget ha integrato questi due aspetti e per questo motivo l’ abbiamo scelta come partner di riferimento per le attività 2015». Nel campo del Search Marketing si punta a una focalizzazione tecnica e successivamente a una contenutistica, mentre nelle attività promozionali si costruiranno piani comunicativi per il mercato internazionale, volti a una maggiore brand awarness e un incremento dello shop online.

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Mercato Darryl McDonald sostiene il data-driven per crescere

agenzie

L’ultima edizione del report ribadisce il posizionamento di leadership della società, esaltandone nuovamente la solidità della visione e le abilità nell’esecuzione grazie alle tecnologie

Alessandro Cedrone è stato scelto in qualità di Managing Partner, espandendo l’expertise dell’azienda anche al Sud

Capitale ospita la Teradata si conferma per il 13° anno La terza sede italiana di fila nel Magic Quadrant di Gartner di ItaliaBrandGroup di Ottavia Quartieri

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eradata Corporation si dimostra ancora una volta una delle aziende leader nel settore marketing e svolge il suo lavoro con professionalità e qualità. A testimoniarlo sono le ricerche di Gartner, pubblicate lo scorso 2 febbraio da Kimberly Collins, vice presidente ricerca & CRM di Gartner, effettuate per il Marketing Resource Management che inseriscono Teradata, la nota azienda azienda fornitrice di soluzioni per l’analisi dei big data e di applicazioni di

marketing, all’interno del “Magic Quadrant” relativo all’MRM in qualità di società leader. Questo è il tredicesimo anno consecutivo che l’azienda si posiziona come leader nello studio, confermando dunque solidità di visione nel mercato e abilità nell’esecuzione delle tecnologie proposte, dando così concretezza a questa visione. «Teradata vanta una costante presenza come leader all’interno del “Magic Quadrant” di Gartner per il MRM. Il nostro obiettivo principale rimane quello di sostenere i marketer a far cre-

scere la propria azienda utilizzando l’approccio data-driven, con la creazione di campagne integrate basate sui dati personali del cliente» ha dichiarato Darryl McDonald, Presidente di Teradata Marketing Applications. «In qualità di leader da molto tempo nel Marketing Resource Management, Teradata ha sostenuto migliaia di aziende in tutto il mondo a ottenere di più dai propri dati così che questi ultimi possano portare maggiore valore alle interazioni con i clienti e guidare una crescita sostenibile del business».

campagne “L’acqua frizzante senza carico pesante” è il claim proposto

SodaStream a febbraio in tv con uno spot Un frame dello spot

La campagna dell’azienda coglie l’occasione per festeggiare il premio “Eletto Prodotto dell’Anno 2015”. Pianificazione affidata a Media Italia

SodaStream torna in tv con uno spot tutto nuovo in programma sulle emittenti televisive nazionali, che ribadisce il claim consolidato “L’acqua frizzante senza carico pesante - Non più

bottiglie da trasportare”. La scena clou del film mostra una donna alle prese con un pesantissimo carrello della spesa colmo di bottiglie e di bibite che a fatica spinge in sali-

ta. Lo spot è il frutto di un’operazione di crowdfunding: il brief della campagna è stato consegnato a Poptent, Greg Thanos è il produttore. La pianificazione media affidata a Media Italia.

Alessandro Cedrone

ItaliaBrandGroup, il Gruppo di comunicazione fondato e diretto da Mauro Di Rosa e Franco Di Rosa, ha deciso di aprire una sede anche nella Capitale, dopo essere già presente a Torino e Milano, e inoltre a Tel Aviv, New York e Instanbul a livello internazionale. Alessandro Cedrone è stato scelto come Managing Partner per far crescere ulteriormente il business del gruppo e sarà sostenuto dal Managing Director Camilla Costaguta, che già guida la sede di Milano. «Roma, pur essendo un mercato altamente presidiato, credo che possa accogliere in modo favorevole l’articolata offerta del nostro Gruppo, soprattutto per il nostro approccio tridimensionale: strategico, creativo e operativo» ha affermato Mauro Di Rosa, ItaliaBrandGroup President. L’ottimismo di ItaliaBrandGroup è suportato dal fatto che lo scorso anno è cresciuta del +10%, grazie a consulenze e attività in aree specifiche di competenza. ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015


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MARKET PLACE

la sublimazione di uno dei momenti familiari più cari agli italiani

Da domenica scorsa è in onda “Il pranzo della domenica” con il duo brignano-solenghi

Indovina chi viene a pranzo? c’è la firma di Armando Testa sul nuovo soggetto della campagna Lavazza “Paradiso” di Sebastiano Zeri

L’on air è scattato domenica scorsa per il nuovo soggetto della campagna Lavazza Paradiso dedicato al caffè Qualità Oro, realizzato dall’Armando Testa. Si vede recitare di nuovo insieme la coppia Enrico Brignano-Tullio Solenghi, questa volta alle prese con un appuntamento tradizionale non solo per chi sta in Paradiso ma per tutti gli italiani: il pranzo della domenica. Si parla, quindi, del classico momento di riunione dove al piacere di condividere le delizie della tavola si accompagna il desiderio di stare semplicemente tutti insieme. A fare gli onori di casa è Solenghi nelle vesti di San Pietro che, oltre a tutti gli abitanti del Paradiso, coinvolge a sorpresa anche gli abitanti della Terra... Perchè, come dice saggiamente San Pietro, “A noi il pranzo della domenica piace farlo con tutti!”. Per sottolinea-

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re il fatto che si tratta di un’occasione davvero importante e cara alla tradizione familiare di casa nostra, Brignano si presenta all’appuntamento non solo elegantissimo, ma anche in compagnia di un caffè all’altezza della situazione: Qualità Oro Lavazza. Infatti, quale occasione migliore potrebbe esserci per gustare una miscela preziosa e ricca di gusto come questa? Ma è un ulteriore colpo di scena a chiudere la storia in maniera diverten-

te e perché no, anche istruttiva, sul modo di intendere (e di ribaltare) i ruoli in Paradiso. Lo spot è firmato dall’agenzia Armando Testa come tutta la campagna Paradiso, vede la direzione creativa di Mauro Mortaroli, copy Leonardo Manzini ed è diretto da Alessandro D’Alatri, casa di produzione Filmmaster Productions. La pianificazione prevede la messa in onda su tutte le reti televisive principali e sul web.

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MARKET PLACE

Il gruppo Jafra si presenta finalmente con la nuova immagine

“Freedom to you” rimette al centro i desideri delle donne

who’s who

A proposito di Jafra Cosmetics

L’azienda internazionale si pone fra i leader nella vendita diretta dei prodotti per la cura della pelle e la bellezza

di Vera Modesto

Jafra Cosmetics International, azienda tra i principali leader nella vendita diretta di prodotti per la cura della pelle e la bellezza, si presenta con una nuova immagine dal titolo evocativo: “Freedom to be you”. Fondata più di cinquant’anni fa e dal 2004 parte del gruppo tedesco Vorwerk, Jafra è oggi presente in 25 Paesi in tutto il mondo, con una gamma di prodotti di bellezza sempre più evoluta, innovativa e specifica per la cura del viso e del corpo. Il nuovo claim “Freedom to be you” racchiude in sé tutta l’essenza del brand e della sua mission: l’opportunità di autorealizzazione personale, grazie alla possibilità

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di creare una propria rete vendita di consulenti di bellezza e la valorizzazione di ogni donna attraverso prodotti di qualità. Questa nuova immagine è comunicata alle proprie incaricate e alle clienti, offline con un rinnovato design dei cataloghi - veri e propri magazine di bellezza - e online tramite i canali social dell’azienda (sito web e pagina Facebook). «Con la nuova brand identity “Freedom to be you” vogliamo ripercorrere la nostra unicità e i nostri obiettivi. Con questo nuovo claim vogliamo continuare a offrire un’opportunità professionale che rispecchia le nuove esigenze dettate dalla tecnologia così che ogni donna possa raggiungere una maggiore libertà personale e, con l’utilizzo dei nostri prodotti sostenerle nella loro femminilità più autentica», ha dichiarato Luca Bianchi, General Manager di Jafra Cosmetics S.p.A., proprio di recente salito in vetta alla classifica Amazon con il libro “Vendita diretta e Multilevel marketing”.

Jafra Cosmetics International è leader nella vendita diretta di prodotti di cura della pelle. Fondata in California nel 1956 da Jan e Frank Day - dalle iniziali dei due nomi ha origine il marchio Jafra - ha ottenuto continue adesioni al suo innovativo programma di vendita crescendo in maniera esponenziale, tanto da vantare oggi una rete di ben 550 mila consulenti distribuiti in 25 paesi in tutto il mondo. Dal 2004, Jafra è entrata a far parte del gruppo Vorwerk, azienda di vendita diretta di elettrodomestici con oltre settant’anni di esperienza nel settore. In Italia, Jafra è presente con grande successo da oltre trent’anni, con sede commerciale a Castiglione Olona, in provincia di Varese, con oltre 800 consulenti di bellezza e circa 70 mila clienti. E’ membro di Univendita, la nuova associazione che riunisce l’eccellenza delle imprese di vendita diretta a domicilio. ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015

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REAL RESULTS


MARKET PLACE

Teatro alla Scala

nella foto in basso, a centro pagina, steve zadesky

Apple insegue strade nuove, sfidando Google e Tesla

Dietro al progetto “Titan” c’è un’automobile elettrica

A seguire l’operazione il Ceo Tim Cook ha destinato un centinaio di persone, guidate da Steve Zadesky, già ingegnere della Ford di Sebastiano Zeri

Nel futuro di Cupertino non ci sono solo iPhone e smartwatch. Apple sta lavorando, un po’ in segreto, a un’automobile elettrica. È questo, secondo la ricostruzione del quotidiano statunitense The Wall Street Journal, che si nasconde dietro al progetto “Titan”, al quale il Ceo Tim Cook ha destinato un centinaio di persone guidate da Steve Zadesky, già ingegnere della Ford e nel team che ha realizzato l’iPhone, e Johann Jungwirth, assunto dopo essere stato a capo della ricerca e sviluppo di Mercedes-Benz. Il sospetto che Apple stesse lavorando a un’automobile è stato alimentato in questi mesi da tante piccole rivelazioni e immagini di ipotetici esemplari di Apple Car, tra cui il video di un misterioso suv appartenente a Apple che si guida da solo

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per le strade di Concord, in California, con uno strano sistema di videocamere sul tettuccio. Ma anche dalle parole dello stesso Tim Cook, che l’anno scorso aveva confermato l’esistenza di progetti di cui nessuno sembra sapere niente al di fuori dell’azienda. Questo non significa

che presto guideremo un’auto con la Mela sul volante. Apple ha escluso, per ora, il lancio sul mercato di una propria automobile e si starebbe concentrando principalmente sulla produzione di componenti pensate per una vettura intelligente. Ma se oggi a Cupertino preferiscono sperimentare, è probabile che l’obiettivo a lungo termine sia una vera espansione nel settore automobilistico. Questo perché l’idea di produrre un’auto è già all’ordine del giorno di un grande concorrente di Apple come Google, mentre Tesla Motors negli ultimi tempi ha assunto circa 150 dipendenti della stessa Apple lasciando intendere che la battaglia per il mercato delle auto intelligenti si sta facendo sempre più dura. Ma soprattutto perché a Cupertino sanno di aver bisogno di spazi nuovi in cui inserirsi per poter crescere: attualmente la maggior parte dei ricavi dell’azienda arrivano dall’iPhone, ma il settore degli smartphone non continuerà a crescere sempre allo stesso ritmo e molti grandi nomi dell’hi tech stanno cercando alternative. Gli inizi con i primi desktop sembrano lontani, ma è dal lancio del Macintosh, nel 1984, che a Cupertino cercano un modo per trasformare ogni tecnologia d’avanguardia in un prodotto che sappia dettare la linea al mercato. E spesso ci sono riusciti: prima dell’iPod esistevano già i lettori mp3, così come prima dell’iPhone c’erano già gli smartphone. Ma dopo il lancio dei dispositivi Apple sono diventati gli altri a cambiare ruolo cercando di imitare la Mela. E c’è da chiedersi se presto non sarà così anche per le automobili. ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015

Domenica 1 marzo 2015 ore 19.30

Myung-Whun Chung

Direttore

Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90, Italiana Brahms Sinfonia n. 1 in do min. op. 68 Introduzione a cura di Enrico Parola

Foto Silvia Lelli

COM

Durante la Prova Aperta i brani possono essere ripetuti, omessi o eseguiti in altro ordine.

LA FILARMONICA DELLA SCALA

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coordinamento generale

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COVER STORY

Si è chiusa con ottimi risultati di audience e non solo la 65°ª edizione del Festival della Canzone Italiana

Sanremo torna con i conti in regola

Nell’altalena fra edizioni positive e deludenti che caratterizza la storia televisiva della kermesse, quella 2015 si è rivelata la migliore dell’ultimo decennio. Manca solo un reale attachment con il pubblico dei giovani e il mondo social di Pietro Castagna

Anche l’edizione 2015 del Festival di Sanremo non solo non sconfessa, ma addirittura esalta, la matrice nazional popolare che ha reso la kermesse canora ciò che effettivamente è, ovvero un evento-icona in grado di rappresentare, per certi versi, il nostro Paese nel mondo. Del resto “Sanremo è Sanre-

mo” recita il suo ritornello istituzionale diventato ormai un vero e proprio tormentone. Il Festival è un emblema dell’Italia, come l’Inno di Mameli, la mamma, il calcio, la pizza e la pasta al pomodoro. Nel corso di tutte le serate della manifestazione, ma in particolar modo in quella conclusiva, l’inossidabile, e abbronzatissimo come sempre, Carlo

carlo conti al timone, con tre presenze femminili al top

nella foto, da sinistra, rocio munoz morales, emma, carlo conti e arisa, conduttore e coconduttrici dell’edizione 2015 del festival di sanremo

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COVER STORY Conti, tra un pezzo e l’altro è riuscito a immettere nello scaffale televisivo un po’ di tutto: dalle promozioni per le trasmissioni Rai al messaggio in favore dei trasportatori dell’Ilva, dal ricordo di Michele Ferrero, “grande industriale che ha reso più dolce l’Italia”, ai signori Manenti, coppia sposata da 65 anni, fino ai vincitori dell’immortale concorso Telefortuna. Con la consueta professionalità, Conti ha saputo proporsi insieme agli ospiti internazionali, divisi tra musica e cinema, con Ed Sheeran, fenomeno da 10 milioni di copie vendute, e Will Smith, arrivato per lanciare il suo nuovo film “Focus”. Ma è proprio in questo essere sempreverde la cifra essenziale del

daniela biscarini 17

Per l’occasione la reunion

fra albano e romina power

fra gli ospiti, ha spiccato la reunion della coppia albanoromina power. LA coppia è tornata a sanremo dopo 24 anni dall’ultima esibizione e dopo 21 dall’ultimo concerto

Festival, con il suo alternarsi di tradizione e trasgressione, fra gaffes e polemiche. Sappiamo che la sua epoca d’oro va dagli albori della televisione agli anni Settanta, gli anni di

Nilla Pizzi, Mike Bongiorno, Mina, Luigi Tenco, Iva Zanicchi, Claudio Villa, Gigliola Cinquetti. L’offerta televisiva, da allora, si è enormemente allargata e, soprattutto tra i più giova-

il gruppo vocale “il volo”, vincitore del festival 2015 con la canzone “grande amore”

ni, il fascino della kermesse è andato appannandosi. Va però ricordato che, ciò nonostante, il Festival ha saputo ritrovare il successo, risalendo da alcuni pessimi dati di share cominciati con gli anni 2000, in particolare nel 2004 (Simona Ventura alla conduzione), 2006 (Giorgio Panariello) e 2008 (l’ultimo Pippo Baudo) in cui lo share scese sotto il 40%. E infatti, a seguito di ognuna di queste edizioni deludenti, seguì una risposta positiva, un guizzo di orgoglio e genialità se vogliamo, per esempio nel 2005 con Paolo Bonolis, ma anche nel 2007 con Baudo stesso. Dal 2009 in poi, lo share si è mantenuto su buone performance, sfiorando il 48%, fino al 2014, quando la crisi si è ripresentata,

con l’edizione presentata per la seconda volta da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto: share sotto il 40% e voci di declino. Come nella migliore delle proprie tradizioni, dunque, il Festival 2015 ha rappresentato il ritorno ai livelli degli ultimi anni, cancellando il flop della passata stagione con una media del 48,51%, miglior risultato dell’ultimo decennio. Ma l’edizione numero 65 del Festival non è andata bene solo dal punto di vista degli ascolti: a fronte di un costo complessivo di 15,7 milioni di euro, il palinsesto dell’evento ha incamerato ricavi pubblicitari netti pari a 21 milioni di euro, che si sommano ai 700 mila euro d’incasso per la vendita dei biglietti del Teatro Ariston. Vale a dire che il bilancio della manifestazione si è chiuso con un saldo attivo di 6 milioni di euro. Si tratta di risultati migliori rispetto a quelli previsti, visto che soltanto una settimana prima del via il risultato atteso, dopo il pareggio del 2013 e il saldo positivo di 2 milioni del 2014, era di un attivo di 4 milioni di euro. Nelle stime, invece, i costi sono calati di circa 2 milioni rispetto al 2014 e di ben 4 sul 2013. Un risparmio principalmente dovuto al taglio della convenzione con il Comune di San-

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COVER STORY

charlize theron remo, il cui costo è sceso da 7 a 5,5 milioni. Mentre il controvalore dei biglietti venduti è leggermente aumentato (da 6 a 700mila euro) e i ricavi pubblicitari netti sono cresciuti di 1 milione sul 2014. Il tutto ben equilibrato da un’audience che, secondo Auditel, nelle prime quattro serate, ha registrato, come si diceva, la media più alta degli ultimi dieci anni. Nella serata finale il dato è salito al 54,2%, pari a quasi 12 milioni di telespettatori; l’edizione 2014, invece, si era chiusa con una media di 8,75 milioni di spettatori, il 40,05% di share. Negli anni Ottanta, di fronte all’evento Festival, tutte le altre cinque

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il ct della nazionale italiana Antonio conte con carlo conti due tg maggiori che hanno perso un po’ di punti a favore dell’allora inesistente TgLa7, esso è rimasto sostanzialmente tale.

molto limitato il riflesso sui social network

su twitter, complessivamente, gli unique authors sono stati 182 mila e i tweet dal nostro paese hanno sfiorato i 2 milioni

gli spandau ballet reti (le due Rai e le tre Mediaset), ovvero tutto il sistema delle reti tv italiane, si trasformavano in apparato promozionale a beneficio di Rai Uno. Anche da questo elemento deriva la spiegazione dei livelli di ascolto della serata finale, parecchio al di sopra del

Da sinistra, carlo conti, l’attrice margot robbie e l’attore will smith

70%. In anni più recenti, invece, le altre reti, a partire da Rai Tre, cominciarono a non chiudere bottega e, automaticamente, la fetta di torta spettante a Sanremo cominciò a ridistribuirsi. Fino ad arrivare, oggi, sforare il 50%. Questa cifra - il “50%” -, alla

fine dei conti, costituisce la soglia magica della tv generalista e non per caso, visto che coincide con la somma degli ascolti dei telegiornali delle 20:00: il dato era al 51% nel 1992 e nel 2015, dopo che oceani d’acqua sono passati sotto i ponti, all’infuori dei

Socialmente “inutile” Tutt’altro discorso quello attinente al rapporto fra un evento televisivo così tradizionale e il mondo dei social network, spesso utilizzato, oggi come oggi, per misurare collateralmente l’impatto e il grado di engagement delle trasmissioni tv. Secondo l’Osservatorio Social Tv del Centro Interdipartimentale Digilab dell’Università “La Sapienza” di Roma, le socially engaged tv audience, che commentano e partecipano onli-

ne ai contenuti tv, mediamente sono circa il 15% degli internet user italiani attivi nel giorno medio - pari a 13,5 milioni di utenti secondo Audiweb -. Ebbene, su Twitter, complessivamente, gli unique author sono stati circa 182 mila e i tweet dal nostro Paese hanno sfiorato i 2 milioni La prima serata è stata, insieme alla finale, quella in cui sono stati condivisi il maggior numero di tweet. Per la serata inaugurale, Nielsen indica 84.700 unique authors con un’audience - ovvero il numero di persone esposte almeno a un tweet relativo ad un programma tv - di 365.300. Durante quella serata, nel momento di

picco, vi erano 15,6 milioni di telespettatori che stavano guardando il Festival. In pratica, poco più dello 0,5% di coloro che stavano guardando Sanremo ha twittato qualcosa al riguardo. Per le altre serate, compresa l’ultima, i numeri non si sono distaccati in maniera significativa. Non pare che la causa di questa tiepida accoglienza risieda neppure della composizione del pubblico televisivo del Festival visto che, secondo i dati disponibili, è cresciuto rispetto alla scorsa edizione proprio nella fascia d’età tra i 15 e i 34 anni, quella dei cosiddetti “digital natives”. Insomma, Sanremo non sfonda, ancora, su Twitter.

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COM PANY

Adidas riaccende con sagacia la sua passione sportiva con il lancio mondiale della nuova video series

Sport 15 celebra il momento top ed è efficace più di una campagna Tra i protagonisti spiccano le stelle dell’Nba Damian Lillard, Joakim Noah, Derrick Rose e John Wall, oltre al giocatore di football americano DeMarco Murray e le icone del calcio: Gareth Bale, Lionel Messi, James Rodriguez e Luis Suarez di Pietro Castagna

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Adidas riaccende la sua passione per lo sport con il lancio mondiale della video series “Sport 15”. Nel corso dell’anno “Sport 15” racconterà le storie del brand che hanno saputo motivare e ispirare i giovani atleti a fare del proprio meglio, a qualsiasi livello o in qualsiasi sport, in tutto il mondo. I primi video mostrano alcune icone adidas, di varie discipline sportive, come Lionel Messi, James Rodriguez e Derrick Rose. «“Sport 15” è più di una campagna. E’ un investimento a lungo termine nel nostro brand - dice Eric Liedtke, membro del board adidas e responsabile global brands -. Adidas ha una lunga tradizione sportiva, più di qualsiasi competitor. Pertanto, conosciamo lo sport e gli atleti meglio di chiunque altro». La campagna viene pianificata principalmente in televisione. Inoltre, ci sarà un roll-out strategico sui social media attraverso le esclusive global news room adidas situate a Herzogenaurach, Londra, Portland, Shanghai, Mosca e Rio de Janeiro. Con “Sport 15”, adidas porta la sua comunicazione a un livello superiore. A partire dai primi spot di 60 e 30 secondi, “Take it” e “Takers”, adidas

c e l e bre r à lo sport nel 2015 e oltre. Tutti i video si basano sulla consapevolezza che lo sport si sviluppa per momenti e adidas celebra il fatto che ogni momento nello sport è un’occasione per ridefinire se stessi e per creare qualcosa di nuovo per sé o per la propria squadra. Nello sport, nessuno è padrone dell’oggi e ciascun istante di ogni partita è a tua disposizione, sta a te afferrarlo. Protagonisti in questa prima parte di “Sport 15” sono le stelle adidas dell’Nba Damian Lillard (Portland Trail Bla-

zers), Joakim Noah, Derrick Rose (entrambi dei Chicago Bulls), John Wall (Washington Wizards), il giocatore di football americano DeMarco Murray (Dallas Cowboys) e le icone adidas del calcio Gareth Bale (Real Madrid), Lionel Messi (FC Barcelona), James Rodriguez (Real Madrid) e Luis Suarez (FC Barcelona). I video sono stati realizzati dall’agenzia 180 Los Angeles, partner adidas di lunga data. fare del proprio meglio in ogni sport, a qualsiasi livello

“Sport 15” racconta le storie del brand che hanno saputo motivare e ispirare i giovani atleti a fare del proprio meglio a qualsiasi livello, in qualsiasi disciplina sportiva

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ME DIA

YouTube ha festeggiato e spento le sue prime dieci candeline

Dieci anni di video per il terzo sito visitato al mondo E’ stato fondato il 14 febbraio del 2005 da tre ex dipendenti di PayPal: Chad Hurley, amministratore delegato, Steve Chen, direttore tecnico, e Jawed Karim, consigliere di Luca Anelli

YouTube ha festeggiato e spento le sue prime dieci candeline. Il terzo sito web più visitato al mondo - dopo Google e Facebook - è stato, infatti, fondato il 14 febbraio 2005 da tre

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ex dipendenti di PayPal: Chad Hurley (amministratore delegato), Steve Chen (direttore tecnico) e Jawed Karim (consigliere).

Proprio quest’ultimo caricò, alle 20:27 del 23 aprile 2005, il primo breve quanto storico video intitolato “Me at the zoo”, 19 secondi girati davanti alla gabbia degli elefanti dello zoo di San Diego. Da quel momento è stata un’escalation. A ottobre del 2006, YouTube è stata rilevata da Google per una ci-

fra allora “monstre” di 1,65 miliardi di dollari. Adesso la piattaforma video conta oltre un miliardo di utenti. La crescita di popolarità del sito, che è disponibile in 61 lingue e 75 paesi e su cui ogni minuto vengono caricate 300 ore di video, va di pari passo con le innovazioni che nel corso degli anni sono state introdotte. La più recente, di alcuni giorni fa, sono i filmati multi angolazione, che consentono allo spettatore di interagire cambiando inquadratura. L’utente può, cioè, scegliere di guardare il filmato da angolazioni diverse passando dall’una all’altra senza soluzione di continuità. YouTube negli anni ha cambiato la rete, a fatto nascere nuove professioni legate alla rete, fenomeni e personaggi diventati virali. Ha documentato fatti di cronaca in Italia e all’estero ed è diventato un mezzo per diffondere idee, sempre più spesso nel mirino di governi restrittivi. A far moltiplicare i video su YouTube sono i contributi degli utenti - lo slo-

gan del sito è, infatti, “Broadcast Yourself ” - che sono aumentati esponenzialmente da quando la piattaforma è accessibile anche dagli smartphone.

“Gangnam Style”, la hit che fa saltare i contatori Novità a getto continuo, dunque. La più clamorosa risale, però, al novembre scorso ed è l’ingresso del-

la compagnia nel settore della musica a pagamento con “Music Key”, un servizio che mette a disposizione milioni di canzoni e video senza pubblicità, ma

Da “Me at the zoo” a “Gangnam style” nella foto in alto, a sinistra, i tre fondatori di youtube; in quelle a destra, dall’alto, uno dei tre, jawed karim, nello storico primo video caricato sul social; sotto, il sudcoreano psy nel video “gangnam style”, che è il più visto di sempre ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015


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ME DIA piattaforma di comunicazione

nelle foto, da sinistra in senso orario, la regina elisabetta ii; rania di giordania; verity harding, public policy manager di google; katy perry, eminem con la popstar rihanna; justin bieber

dietro pagamento di 7,99 euro al mese. In futuro, il servizio potrebbe anche essere esteso ad altri settori come il cinema o i programmi tv, completando, così, la trasformazione da piattaforma “user generated content”, cioè con contenuti creati e pubblicati dagli utenti, a media globale. Per ora, però, è la musica il core business di YouTube, come dimostra la hit “Gangnam Style” del coreano Psy, che a dicembre ha sbancato i contatori, con oltre 2 miliardi di visualizzazioni. In futuro, il servizio potrebbe anche essere esteso ad altri settori come il cinema o i programmi tv, completando così la trasformazione da piattaforma “user generated content”, cioè con

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contenuti creati e pubblicati dagli utenti, a media globale. La piattaforma è stata scelta anche come veicolo di comunicazione diretta da numerose istituzioni e personaggi di spicco come la Regina Elisabetta II, Rania di Giordania, il Vaticano, la Casa Bianca. E purtroppo anche dalla propaganda jihadista, che usa la rete e i social network per diffondere orrore. Ma la mole di video caricata ogni giorno non consente una eventuale censura di questi contenuti. «Sarebbe come filtrare una telefonata prima che sia fatta», ha spiegato Verity Harding, public policy manager di Google, che qualche settimana fa, a Bruxelles, ha lanciato l’allarme.

La classifica dei più visti Ma qual è la classifica dei video più visti di sempre su YouTube? A guidarla è il video del sudcoreano Psy, “Gangnam Style”, con oltre 2 miliardi e 241 milioni di visualizzazioni, seguito da “Baby” di Justin Bieber, con un miliardo e 137 milioni, da “Dark Horse di Katy Perry, con oltre 818 milioni,

e da “Party Rock Anthem” del duo elettrorap statunitense lmfao, anche questo con oltre 818 milioni. Al quinto posto figura Eminem con “Love the way you lie” insieme a Rihanna (810 milioni), tallonato da “Charlie bit my finger - again!”, il video virale diffuso nel 2007 in cui un ragazzino mette il dito in bocca al fratello più pic-

colo e viene morso. Settimo posto per Jennifer Lopez con “On the floor” (808 milioni) e ottavo per il video della canzone dei Mondiali di calcio 2010 “Waka Waka” di Shakira (806 milioni). Al nono e al decimo posto, con poco meno di 800 milioni di visualizzazioni, figurano ancora Katy Perry (“Roar”) e Psy (“Gentleman”).

cassa di risonanza per le azioni di terroristi

oltre che da importanti istituzioni, come la corona del regno unito, youtube è stato purtroppo scelto anche dalla propaganda jihadista come veicolo di comunicazione per dare audience ad azioni orribili e, il più delle volte, omicide ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015



SC N RIO

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russia, mercato top per il lusso

nella foto in basso isabelle harviewatt, global ceo di luxhub; in quella a sinistra uno scorcio di pietroburgo, città della russia, dove la spesa pro capite in beni di lusso supera notevolmente la media dei paesi presi in considerazione dall’indagine

L’analisi ha l’obiettivo di comprendere i percorsi d’acquisto e le aspettative future dei customer sondando questi temi nei settori retail, viaggi, arredo per la casa, auto, gioielli, arte di Matteo Dedè

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sempre crescenti, sia perché il ventaglio di prodotti e brand di lusso desiderati diventa sempre più ampio. Oltre la metà dei beni di lusso vengono acquistati a prezzi scontati. Solo poco più della metà degli intervistati (57%), si aspetta che i brand del lusso intraprendano una relazione con i propri clienti sui social media; mentre tra i Millennials, il 72% è convinto che i social network rappresentino ormai un canale di comunicazione imprescindibile. I “super brand” restano in vantaggio I marchi internazio-

LuxHub, recente sigla di consulenza lanciata da Havas Media Group, ha svolto una ricerca globale

La spesa netta dedicata ai beni di lusso crescerà di sette punti entro fine 2015 LuxHub, la recente sigla di consulenza sul lusso lanciata da Havas Media Group, ha recentemente svolto una ricerca globale intervistando il primo 10% delle persone con il più alto reddito in Usa, Uk, Cina, Russia, Francia,

Italia, Germania, Spagna ed Emirati Arabi Uniti. L’analisi ha l’obiettivo di comprendere il percorso d’acquisto dei beni di lusso e le aspettative future dei customer sondando questi temi nei settori retail, viaggi, arredo per la

casa, auto, gioielli, arte ed in particolare su quaranta top brand globali. In chiave di cronaca, gli highlights dicono che la spesa media pro-capite dei beni di lusso è stata, per il 2014, di quasi 27.000 euro, equivalente

al 21% del reddito famigliare, anche se sono state rilevate sostanziali differenze tra i diversi paesi. La spesa netta per i beni di lusso crescerà del 7% nel 2015, sia grazie al fatto che aumenta la fiducia sulle risorse personali ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015


SC N RIO

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nali del lusso in top of mind, vengono preferiti ai marchi di nicchia dal 64% degli intervistati. In particolare, in Cina l’83% preferisce i super brand (in primis Louis Vuitton e Chanel), questa percentuale scende in Usa al 73%, mentre la Spagna emerge come paese più attratto dai brand di lusso di nicchia, con il 43% di preferenze per i brand più noti. In questa classifica l’Italia si posiziona al 6° posto con il 64%. Nei diversi paesi in cui è stata svolta l’indagine emergono differenze culturali sulla percezione e le caratteristiche del lusso. In generale la percezione del lusso è guidata da qualità, esclusività e desiderio di esprimere gusto

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e stile. Italia, Germania e Spagna sono gli unici tre paesi sui 9 analizzati che definiscono il lusso come qualcosa di esclusivo, più che di qualità. In Cina il 52% attribuisce ai beni di lusso il ruolo di abilitatore sociale mentre in Uk il 78% definisce il lusso in termini di qualità ed il 44% come gratificazione personale. Nel 2014, la spesa pro-capite di beni di lusso è stata di 27.000 euro. La più alta è quella Russa con 45.513 euro, segue Uk con 35.629 euro e Francia al terzo posto con una spesa media di 34.569 euro all’anno. Mentre l’Italia si posiziona al sesto posto con una spesa media all’anno di 23.532 euro. Sul totale degli intervistati, l’abbigliamento e gli accessori

al timone dello studio

nella foto qui a destra, tammy smulders, global executive director di luxhub, che ha condotto la ricerca

sono in cima alla classifica, acquistati dall’89%; segue la categoria viaggi, acquistati dall’87%. Sette punti di aumento Il tasso di crescita previsto per i beni di lusso è del 7% (il 33% degli acquirenti si aspetta di spendere il 28% in più rispetto al 2014, l’8% si aspetta di spendere il 36% in meno e il 59% si aspetta di spendere la stessa cifra dello scorso anno). Questa crescita del settore è in linea con la previsione di crescita del Pil della Cina (7%) e la crescita dei non-oil Pil in Arabia Saudita (5-6%), ma considerevolmente più alta delle previsioni di crescita ad una cifra in Europa e in Italia. Gli intervista-

ti che dichiarano di volere spendere di più nel corso del 2015, per il 49% hanno un’aspettativa di aumento del reddito disponibile, e per il 44% ritengono che investiranno più risorse poiché ci sono sempre più prodotti di lusso che incontrano i loro gusti e i loro desideri. Il negozio fisico rimane per il 50% degli acquirenti il punto di vendita privilegiato per i beni di lusso, anche se il 24% acquista principalmente online. Tuttavia, lo spostamento degli acquirenti dal punto di vendita fisico all’ecommerce non è sostenuto da una reale focalizzazione dei brand del lusso su una strategia di customer experience digitale. Infatti, il 54% degli intervistati ritiene che

i brand del lusso dovrebbero migliorare e rendere più attraente l’esperienza online dei propri consumatori. I Millennials sono più portati all’acquisto dei beni di lusso attraverso i canali digitali, il 29% acquista prodotti luxury online, verso il 19% di acquirenti digitali tra gli adulti 35-54enni. Usa, Germania e Arabia Saudita: piacciono gli sconti Più della metà degli acquisti di beni di lusso avviene a prezzi scontati, tra saldi e outlet. In cima alla classifica dei paesi che acquistano in saldo ci sono gli Stati Uniti con il 67%, mentre in Italia la percentuale scende al 49%. La Gran Bretagna è, invece, il paese con la più alta percentuale (55%) di beni di lusso acquistati a prezzo pieno. Tammy Smulders, Global Executive Director di LuxHub, che ha condotto la ricerca, commenta: «Questa cultura dell’acquisto a prezzi scontati che emerge dalla ricerca è uno dei punti che tocca molti dei nostri clienti. Il fatto è che ci sono semplicemente sempre più prodotti di lusso disponibili sul mercato al giorno d’oggi. A seguito dell’attuale contesto economico, ab-

biamo visto come molti brand del lusso abbiano introdotto linee accessibili per pubblici diversi, creando prodotti per tutti i gusti. Prevediamo che la cultura dell’acquisto a prezzi scontati sia un fenomeno destinato a caratterizzare il mercato ancora per molto tempo. Nonostante questo fenomeno, la ricerca mostra che la spesa nei beni di lusso aumenterà del 7%. Il nostro punto di vista è che questa cultura d’acquisto, insieme ad una targhetizzazione più sofisticata, un gestione dei dati attraverso il Crm e lo storytelling del brand, stimoli l’acquisto su fasce di popolazione sempre più ampie e offra grandi opportunità per quei brand di lusso che sapranno coglierle». E Isabelle Harvie-Watt,

Global Ceo LuxHub, commenta: «Da questa ricerca globale emergono differenze culturali importanti, che spiegano l’importanza di personalizzare l’esperienza d’acquisto per i diversi target nei rispettivi paesi. Ma ancora più importante sarà implementare una strategia culturalmente rilevante non solo nei paesi di appartenenza, ma anche in ogni altro luogo dove i consumatori interagiscono con il brand. Ad esempio, oggi più della metà degli acquisti di beni di lusso fatti dai consumatori cinesi avviene fuori dalla Cina, tra Europa e Usa. Questo impone ai brand del lusso di creare contenuti, servizi ed esperienze profilati per una specifica cultura, ma disponibili ovunque».

La metodologia della ricerca

La ricerca è stata condotta da LuxHub, Havas Media Group, su 928 intervistati in 9 paesi. Equamente distribuiti tra genere e con un’età compresa tra i 20 e i 64 anni. Tutti gli intervistati rappresentano il primo 10% delle persone con il più alto reddito nei rispettivi paesi. ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015


INTERACTION DESIGNER - REF:1909802 Laurea in Informatica Esperto di User Experience; Occupato presso una primaria Web Agency; = Insegnante Universitario di Design Multipiattaforma (Web, Mobile, Pad); = Background maturato in primaria banca internazionale; = Inglese fluente.

in collaborazione con

SENIOR TRAFFICKER - REF:1535753 Laurea in Informatica Ottima conoscenza dei principali Ad Server; Consolidata esperienza di gestione e controllo delle campagne pubblicitarie online; xxxx = Consulenza e supporto tecnico a clienti xxxxxxx multinazionali; = Esperienza all’interno di una prestigiosa concessionaria; = Inglese fluente.

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RAL 35.000€

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Web developer - REF:1927960 Laurea in Informatica 15 anni di esperienza nel Web; Piattaforma LAMP, PHP5, MYSQL, Zend Framework; = Semantic web e web standards, accessibilità WAI; = Sviluppo Front-End XHTML e CSS. = =

RAL 44.000€

Senior Ios/Android DevelopeR - REF:2020605 Laurea in Informatica Comprovata esperienza con la progettazione, la realizzazione, l’installazione, la configurazione di applicazioni iPhone/iPad, Android e versioni differenti dei vari dispositivi; = Conoscenza approfondita del linguaggio JavaScript e framework comuni (Sencha, jQuery): capacità di analisi, scrittura (anche ad oggetti) e debugging; = Inglese fluente. =

RAL 58.000€

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Foto Francesco Allegretti

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L’Acido folico è un gesto semplice che può cambiare una vita Ellen Hidding Quando pensi a una gravidanza c’è un gesto semplice ma importantissimo da fare: assumere ogni giorno una compressa di acido folico, seguendo anche un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Ridurrai così il rischio che tuo figlio nasca con la Spina Bifida, una malformazione della colonna vertebrale che può renderlo disabile per tutta la vita. Scopri i consigli per la prevenzione sul sito dell’associazione ASBI Onlus che da 25 anni opera per prevenire la Spina Bifida nei neonati e garantire una qualità di vita migliore alle persone affette da questa grave patologia e ai loro familiari. Insieme ad ASBI puoi migliorare la vita delle persone con Spina Bifida. Fai una donazione all’IBAN IT12U0303212700010000004785 intestato ad ASBI Onlus oppure online tramite PayPal, un sistema sicuro, affidabile e di estrema facilità

sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con la consulenza scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità Network Italiano Acido Folico

Campagna per la prevenzione della Spina Bifida promossa da ASBI Onlus www.asbi.info


COGLI L’ATTIMO

ROMA, NAPOLI, INTER, FIORENTINA, TORINO alla conquista d’Europa

Inizia la fase a eliminazione dell'Europa League 2014/2015 per le 5 squadre italiane in corsa verso la finale di Varsavia del 27 maggio 2015.

TUTTE LE PARTITE IN DIRETTA E IN ESCLUSIVA MEDIASET IN ONDA SU

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COM

LINK sicurezza

scenari

Si chiama “Agente Lisa“ ed è l’account Facebook attraverso il quale la Polizia informa ed emette avvisi per la sicurezza informatica. Come nel caso attuale di un malware legato ai tag sui social. Da farsi “amica”.

Secondo il Cisco Visual Networking Index Mobile, nel 2014 gli utenti mobile in Italia erano 53,6 milioni (l’88% della popolazione complessiva), pari a una crescita dell’1% dai 52,8 milioni (87% della popolazione complessiva) del 2013; e nel 2019 il numero salirà a 55 milioni (90% della popolazione complessiva), con un tasso di crescita medio annuo (CAGR, Compound Annual Growth Rate) dell’1%. Anche il traffico dati mobile crescerà di otto volte dal 2014 al 2019, con un tasso di crescita annuo intorno al 50%, rispetto alla media europea si tratta di una crescita di sette volte superiore.

Attenti ai consigli dell’Agente Lisa

Entro il 2019 tre smartphone a testa

FRANZRUSSO.IT

advertising

Ecco gli spot più visti su YouTube Ha appena compiuto dieci anni, ma già da tempo ha trasformato i nostri modelli di fruizione di contenuti video. Pubblicità compresa. E allora diventa determinante conoscere anche la classifica dei dieci spot “televisivi” più visti dagli utenti italiani nel corso del 2014. Una top ten, per la verità, che oltre a essere sostanzialmente poco divertente, appare appannaggio pressoché esclusivo dell’universo maschile. A dominare sono, infatti, i settori dell’automotive e del calcio, comparti tradizionalmente abituati a lanciare i propri messaggi all’indirizzo degli uomini.

ADCI.IT

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LASTAMPA.IT

video war

BitTorrent, arriva la prima fiction tv La prima serie tv, “Children of the Machine”, doveva debuttare lo scorso dicembre e proseguire con altri sette episodi se almeno 250 mila utenti avessero pagato un abbonamento flat di quasi 10 dollari. Ora sarà gratis...

WIRED.IT ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015


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LINK

i punti salienti dell’evento di san francisco

goldman sachs ospita i big della tech industry

L’esclusiva cornice della “technology and internet conference” ha visto la partecipazione del gotha del mondo tecnologico e finanziario di Valentina Lunardi

L’appuntamento è di quelli che sanno riunire il “gotha” del panorama tecnologico ed economico mondiale. E delineare quali saranno le novità e i trend emergenti dell’anno: la scorsa settimana si è tenuta l’importante (e molto esclusiva)

Tim Cook

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“Technology and Internet Conference” organizzata da Golman Sachs nell’elegante cornice del Palace Hotel, nella downtown di San Francisco. Il programma dell’evento ha riunito alcuni tra i più importanti attori globali delle principali compagnie tecnologiche, tra cui Marissa Mayer

di Yahoo, Sheryl Sandberg e David Ebersman di Facebook, Dick Costolo di Twitter e il ceo di Apple, Tim Cook. Importanti spazi di intervento sono stati dedicati al lato venture capital, mentre un corollario di compagnie ha presentato keynote riservati alle prospettive future del social

Sheryl Sandberg

networking, dei sistemi di pagamento (con lo sguardo tutto teso al digitale), di ecommerce, music industry digitale e dell’Internet of Things. Elemento interessante è stata anche la partecipazione di diverse startup, alcune delle quali non solo hanno beneficiato del ritorno di immagine fornito dalla conferenza, ma, secondo i dati forniti da CrunchBase, hanno ricevuto negli ultimi anni il supporto finanziario di Goldman Sachs. Tra queste, si segnalano nomi noti come

Dropbox, FireEye, Flipboard, LifeLock, Nutanix e Spotify, anche se le notizie riguardanti le operazioni di investimento dell’importante firma di consulenza sono sempre di difficile conferma, dato il carattere di segretezza ed esclusività che circonda le attività della società. Stesso discorso vale per gli incontri e conferenze a firma di Goldman, tradizionalmente riservati a un pubblico “scelto” di addetti ai lavori, con, però, alcuni degli interventi principali disponibili in streaming

sul web: proprio grazie alle risorse messe a disposizione della rete e alla presenza di un esiguo numero di giornalisti ad alcune presentazioni, è stato possibile ricostruire i punti focali degli interventi di alcuni dei protagonisti della “Technology and Internet Conference” 2015.

Un Tim Cook visionario: la “product company” alla conquista della Cina Il ceo di Apple è stato uno degli speaker più attesi della conferenza, in partico-

lare in relazione ai numeri da record registrati dalla compagnia in chiusura del primo trimestre. Una crescita sostenuta dalle ottime performance di iPhone 6 e iPhone 6 Plus, ma non solo. Come ha spiegato in apertura del suo intervento lo stesso Cook, la forza mostrata da Apple deriva in questo momento dall’aver abbracciato una filosofia che di potrebbe definire di “product company”, una azienda, cioè, focalizzata sulla qualità e innovatività dei propri prodotti: da iOS ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015


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David Ebersman

Marissa Mayer

8 a Yosemite, dalle nuove versioni dell’iPhone all’introduzione della tecnologia Touch ID per iPad, pasasndo per l’Apple Watch.

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Ma la lista delle ultime novità di Apple non si conclude qui: «Abbiamo sviluppato il nostro linguaggio di programmazione, chiama-

to Swift - ha spiegato il ceo -. E quello che essenzialmente Swift fa è di rendere il nostro ecosistema più forte, perché chiunque può creare app in maniera veloce». Parallelamente alla linea di sviluppo del mondo delle applicazioni Apple (che si arricchisce di estensioni e tool come HealthKit, HomeKit e CarPlay, dedicate alla gestione di elementi della vita quotidiana di ognuno come la salute, la gestione della casa e dell’automobile), la compagnia ha avuto una seconda linea di sviluppo nel rafforzamento della propria presenza globale, un aspetto sui cui Cook si è soffermato particolarmente: «Abbiamo aperto più negozi e reti distributive in Cina che in qualsiasi altro Paese; a livello globale, abbiamo aperto quasi 20.000 nuovi punti vendita e 27 nuovi negozi Apple, un numero consistente per i monomarca. Abbiamo esteso il nostro online store in nuove aree del mondo. E così, nei mercati emergenti, abbiamo assistito a una crescita fenomenale, di oltre il 50%. Questi sono numeri enormi e molto positivi: abbiamo superato i 50 miliardi di dollari di fatturato nei mercati emergenti, tra cui 38 miliardi in Cina per

l’anno solare. Un risultato sicuramente importante». Riguardo al stupefacente successo di Apple in Cina, secondo Cook sono diverse le ragioni che si celano dietro a questo risultato: prima di tutto gli importanti investimenti affrontati in risorse umane e punti vendita, che dai 19 di oggi dovrebbero raggiungere il numero di 40 entro la metà del 2016. A seguire, le partnership strategiche realizzate con China Mobile, China Unicom e China Telecom, come anche con compagnie di servizi come Baidu, Tencent e Youku. Ma sicuramente la ragione più profonda del successo è da ritrovarsi, secondo Cook, nell’energia con cui si è cercato di comprendere a fondo il potente mercato asiatico per interagirvi nel miglior modo possibile. Un metodo rigoroso che il ceo spera nel futuro di poter estendere a un altro gigante asiatico: l’India.

Marissa Mayer: tra Tumblr e Alibaba A distanza di due settimane dall’annuncio di voler scorporare la massiccia quota di Alibaba detenuta da Yahoo, Marissa Mayer, durante il suo intervento, ha focalizzato l’attenzione su un’altra delle ac-

quisizione concluse dalla società durante la sua gestione. Tumblr, il network di blogging acquistato dalla compagnia nel 2013 per 990 milioni di dollari, avrebbe raggiunto la quota di 460 milioni di user, diventando il focus del futuro sviluppo mobile e social della società, e, soprattutto, come ha annunciato il ceo «ha superato Instagram (acquistata da Facebook, ndr) nel ruolo di social network con la più alta velocità di crescita». E per convincere gli analisti e finanzieri presenti tra il pubblico (i membri della stampa sono stati esclusi dalla sala conferenze), Mayer ha citato i risultati della ricerca effettuata dal Global Web Index, una società di ricerca che ha riportato come gli utenti attivi di Tumblr fossero cresciuti del 120% negli sei mesi precedenti novembre. Ha poi completato la presentazione di questo incredibile scenario di crescita con i propri numeri, notando che i membri di Tumblr, sono aumentate da 420 a 460 milioni tra il terzo e il quarto trimestre dello scorso anno. Mayer ha inoltre confermato le precedenti dichiarazioni riguardanti i pianni della società per la ripro-

gettazione della piattaforma, con l’obiettivo di raggiungere circa 100 milioni di dollari di fatturato nel 2015, in gran parte generati da blog post sponsorizzati e account gestiti da brand. La top manager ha utilizzato i suoi trenta minuti di fronte al pubblico della Goldman Conference anche per discutere lo spin off delle azioni di Alibaba detenute da Yahoo in un’entità esentasse entro il quarto trimestre di quest’anno. La società sta “eseguendo modifiche strutturali” al fine di garantire che l’operazione si svolga senza problemi. Parallelamente, Mayer ha risposto alle domande riguardanti le intenzioni dell’azienda circa la sua quota in Yahoo Japan, che

ha un valore di oltre 7 miliardi di dollari. Mayer non ha escluso azioni in questo senso, ma ha affermato che la società è concentrata in questa fase su come affrontare l’affare Alibaba prima di cercare la prossima mossa. «Valutiamo la nostra quota di Alibaba tra 40 e 45 miliardi di dollari - ha detto -. Utilizzando una tax rate tra il 38 e il 40%, le imposte sulla sola Alibaba superano il valore della nostra partecipazione in Yahoo Japan». Ultima conferma data dalla ceo alla conferenza è che è in programma per questa settimana la prima “Mobile Developer Conference” di Yahoo, nella stessa San Francisco, dove saranno presentati nuovi prodotti.

Dick Costolo

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Sheryl Sandberg e David Ebersman: equilibrare advertising ed emozioni A giudicare dai recenti rapporti sugli utili, la strategia pubblicitaria mobile di Facebook sta ripagando gli investimenti effettuati, ma la società non pensa a un aumento dei contenuti adv nella News Feed degli utenti. Nel keynote riservato a Facebook, infatti, il cfo David Ebersman, insieme alla coo Sheryl Sandberg, ha affrontato il tema della strategia adv dell’azienda, spiegando che non soltanto il mobile advertising sta «continuando a mostrare performance positive secondo i marketer», ma ha anche «un impatto limitato o trascurabile sui livelli di engagement» come mostrato in parte da indagini presso gli utenti. Allo stesso tempo, il cfo ha assicurato che Facebook non aumenterà la quantità di annunci su mobile, come era avvenuto nel 2013. Anche se «il numero di annunci in News Feed è una variabile importante, non è la voce principale su cui si sta concentrando la strategia della società». Facebook ha in cantiere l’idea di sperimentare su fattori come le dimensioni e la posizione degli annunci: «Tutte queste azioni sono tese al trovare il giusto equili-

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una panoramica della sala del palace hotel di san francisco, nel giorno d’apertura della conferenza organizzata da goldman sachs

brio». Più in generale, Sandberg ha spiegato che Facebook è «di gran lunga il miglior prodotto di annunci mobile che esiste oggi nel mercato», perché consente agli inserzionisti di raggiungere un vasto pubblico, contemporaneamente mantenendo alti livelli di targetizzazione; e il fattorechiave, secondo Sandberg, per far crescere questo business, in particolare rispetto agli inserzionisti di grandi brand, sarà migliorare i servizi di misurazione e analytics. «Non siamo la televisione e non stiamo cercando di diventarlo. Vogliamo mettere in chiaro questo messaggio», ha affermato Sandberg. Altro tema affrontato dalla coo è stato il successo virale di

“Look back”, un video della durata di un minuto che racchiude contenuti derivati da post e foto più popolari degli utenti, lanciato in occasione del decimo compleanno del social network. «Circa 200 milioni di persone hanno visualizzato uno di questi video e il 50% degli utenti ha poi condiviso il contenuto - ha affermato Sandberg -. E’ stata un’esperienza molto interessante e personale e credo che abbiamo veramente toccato il lato emotivo degli utenti. Non so se nella nostra storia siamo mai riusciti a fare qualcosa del genere, ma siamo focalizzati su questo tema e faremo altre cose del genere in futuro». I due chief executive

hanno infine parlato degli obiettivi di Facebook per i prossimi dieci anni. Per Ebersman, gli obiettivi più immediati comprendono il miglioramento di Graph Search, così le persone potranno utilizzare dati social per trovare le informazioni di cui hanno bisogno. La grande sfida del decennio, d’altra parte, sarà “far collegare” i miliardi di individui nel mondo che non sono ancora connessi a internet.

Dick Costolo: una strategia che parte dal team building Dal contenuto del suo intervento, sembra che la maggiore preoccupazione del ceo di Twitter sia riuscire ad instillare pra-

tiche gestionali corrette nel suo gruppo dirigente. Una delle prime affermazioni di Costolo ha riguardato, infatti, il problema di avere team operativi con ben pochi capelli bianchi, sulla cui visione strategica è fondamentale lavorare: «E’ particolarmente importante, perché molti dei nostri dipendenti sono giovani, e hanno avuto solo un altro lavoro. A volte pensano che solo perché qualcosa ha funzionato bene nella compagnia in cui operavano precedentemente, allora quella cosa funzionerà bene anche in Twitter». Altro fattore fondamentale del management “secondo Costolo” è che suoi manager debbano capire l’importanza della correttezza:

«Io dico sempre ai manager che in quanto leader di un’azienda, si è totalmente trasparenti. Si può pensare di poter ingannare le persone, ma in realtà non ci si riesce mai». Ma il lavoro sul team building del ceo sta anche ottenendo dei risultati positivi, che Costolo riconosce in particolare nell’aver costruito un ambiente di confronto reale e in cui vi è una vera, condivisa filosofia aziendale. Naturalmente, essendo una conferenza dedicata agli investitori, Costolo ha anche parlato di business, ma non sembra che tra le sue affermazioni vi sia stato qualcosa di particolarmente nuovo dall’ultimo report sul fatturato della società e dalla giornata dedicata agli investitori dello scorso anno. Più interessanti sono state, invece, tre temi su cui il ceo ha focalizzando la sua esposizione dell’andamento strategico di Twitter. In primis, l’importanza crescente del video mobile: «Nell’immediato futuro, avverrà un importante spostamento dell’equilibrio dell’adv verso il video mobile native, video realizzati principalmente per il consumo su mobile, e persino prodotti principalmente su questo device». Twitter sta approfittando di questo con prodotti come Amplify,

che aiuta i marketer a diffondere contenuti televisivi su Twitter, e l’acquisizione di Niche, che aiuterà a collegare i creatori dei video di Vine con gli inserzionisti. Altra tematica è l’idea che il messaging stia colmando il divario tra sfera pubblica e privata. Costolo ha spiegato che il “group private messaging” recentemente lanciato dal social è stato «importante perché veramente prezioso in molte situazioni aziendali e divertente nel contesto di situazioni sociali, per sviluppare discussioni private su conversazioni pubbliche». Forse è stato l’argomento che più ha acuito l’attenzione della platea: Costolo ha parlato, infine, delle strategie di ecommerce della piattaforma social, focalizzate su una tipologia di acquisto in tempo reale e legata all’istante temporale. Il ceo ha fatto l’esempio dell’utente che voglia comprare dei biglietti per un evento ad alta richiesta, che normalmente vedono raddoppiare il proprio prezzo dopo pochi minuti dall’apertura delle vendite. Ma il cui valore di mercato scende vertiginosamente non appena l’evento ha avuto inizio. «C’è una ragione precisa se abbiamo assunto Nathan Hubbard, ceo di Ticketmaster, per occuparsi di questo comparto». ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015


SPAZIO A...

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franchise expo paris

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22/25 marzo - port de versailles @ parigi

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Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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informazioni, laboratori, networking, aggiornamento: la industry pronta a riunirsi nella capitale francese

visioni

di

Andrea De Micheli co-fondatore, partner e chief executive officer della casa di produzione casta diva pictures, cui fanno capo anche casta diva cubed, egg events e bin jip. è stato co-fondatore, partner e ceo di microweb, dove è rimasto dal gennaio del 2002 al dicembre del 2004. ma la sua carriera nel campo della produzione pubblicitaria è di lunga data e di grande esperienza. come partner e general manager di motion picture house, ad esempio, dove è rimasto impegnato per lungo tempo, oltre quattro anni tra il 1997 e il 2001, prima di intraprendere l’avventura di microweb. e prima ancora spicca la creazione di harbinger sas, dove rimane per quattro anni, dal 1993 al 1997. da ricordare, poi, la sua più lunga parentesi professionale, quella in mercurio cinematografica, dal 1977 al 1993

Matteo Dedè

Michele ferrero: l’innovazione

amica della tradizione Con Michele Ferrero è morto un mito dell’industria italiana, l’innovativo inventore della Nutella e degli Ovetti Kinder. Ma è morto anche uno straordinario comunicatore, che non ha forse mai rilasciato un’intervista in vita sua e ha fatto della riservatezza la sua cifra esistenziale, ma che ha parlato in modo forte, chiaro e convincente a milioni di persone in più di 50 Paesi. Vent’anni fa frequentavo Pino Torinese perché producevo almeno dieci spot all’anno per loro, nonostante fossi uno dei più giovani produttori italiani. In quella loro scelta coraggiosa - affidare a me poco più che ventenne forse il 50% della loro produzione televisiva - vedo oggi un segno dell’innovazione che ha sempre caratterizzato la ditta. “Innovare significa fare diverso da tutti gli altri” diceva Michele Ferrero, e faceva seguire gli atti alle parole. Lassù a Pino venivi costantemente spiazzato dalle contraddizioni. L’atmosfera paternalistica, apparentemente arretrata e tradizionale, cozzava con le innovazioni di prodotto e di marketing, esplorate con determinazione e coraggio da manager con i baffi a manubrio. Le segretarie, sempre over 50, sia d’età che di taglia, con rapidi passettini ti portavano una chicchera di caffè, tintinnante, su un vassoietto in finto argento - ma una sola a testa, per la nota parsimonia piemontese,

che anche nelle riunioni che duravano otto o dieci ore, e proseguivano durante l’ora di pranzo, ti liquidava senza un panino, con al massimo qualche nuovo prodotto da assaggiare in più varianti: “Com’è?” - e avevi la sensazione che stessero risparmiando anche sui test. Ma in quelle riunioni si decidevano strategie davvero innovative, ad esempio produrre spot che non sarebbero mai andati in onda, solo per essere pronti al lancio di nuovi prodotti che magari non si sarebbero mai lanciati, o a reagire a eventuali mosse della concorrenza, che si sarebbero potute contrastare in tempo reale. Perché Ferrero doveva mantenersi un passo avanti. E non temeva di investire cifre ingenti per farlo. “Essere una famiglia e non essere quotati in Borsa ci ha permesso di crescere con serenità, di avere piani di lungo periodo” è un’altra frase di Ferrero che mi ha colpito. Ecco una contraddizione che dovremmo imparare a non considerare più tale. Ferrero è la più grande industria dolciaria del mondo dopo Nestlé. Ed è una società familiare non quotata, come il 99,9% delle manifatture italiane, nerbo della nostra economia. È cresciuta fino a più di 8 miliardi di fatturato “parlando in dialetto”. Dobbiamo capire che non è una contraddizione. Si può essere innovativi pur restando fedeli alla tradizione familiare italiana.

Un evento essenziale per poter incontrare e confrontarsi con oltre 450 opportunità di business attive in 87 settori e provenienti da 22 paesi. Un’opportunità unica, in chiave non solo europea, per scoprire 110 nuovi concept innovativi, appartenenti a tutti i settori, dai più tradizionali come la moda e il catering, ai nuovi trend come il fitness coaching, il water biking, il nail bars e lo street food. Una manifestazione fondamentale, dunque, per l’aggiornamento, che garantisce la possibilità di entrare in contatto con i migliori professionisti impegnati nel segmento, pronti a supportare, consigliare e informare gli imprenditori in erba, condividendo conoscenze ed expertise sul franchising e su come avviare un business. L’evento francese mette in grado gli operatori di connettersi direttamente presso gli stand e di partecipare agli appuntamenti dell’Experts Village e della Master Franchise School. Particolarmente fitta anche l’agenda dei lavori del Franchise Expo Paris per quanto riguarda il ciclo delle conferenze che animerano i quattro giorni della kermesse, che si aprirà ufficialmente domenica 22 marzo per chiudersi mercoledì 25 marzo. Il salone dedicato al franchising è ormai un punto fisso, da oltre trent’anni, per tutta la industry internazionale. Organizzato, come di consueto, da Reed Expositions, troverà spazio presso i Padiglioni 2 e 3 di Port de Versailles, a Parigi. ANNO VI | #027|MARTEDÌ 17 FEBBRAIO 2015


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