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visioni / claudio Giua

Per molti “over 65” internet resta un mistero assoluto

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ANNO VI | #032|MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015

Nel corso del 2015 il termine selfie esordisce sul vocabolario Zingarelli, ma ancora due anni fa pochi, in Italia, usavano questo neologismo globale che compatta in sei lettere la locuzione...

i fatti del giorno

marketplace

company

media

L’evento è organizzato da Hagakure e patrocinato dal Comune di Milano

Il punto di vista di Tradelab, trading desk indipendente francese

C’è la firma dell’agenzia Expansion Group dietro al progetto

Una pioggia di dati per ribadire la crescita esplosiva del fenomeno

Partita a Milano l’edizione 2015 della Social Media Week

Anatomia del comportamento “social” degli italiani

Attenti… Carte d’Or Professional Texture conquista le cucine!

Mobile Data Traffic, l’Italia al centro di un grande progresso

scenario

I nuovi pagamenti digitali in Italia

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coverstory

Affrontare l’Internet Disruptive Power

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Strategia “Glocal” per Subito.it, che punta a +50% nella raccolta

La piattaforma digitale italiana per la compravendita dell’usato opera su due macro aree di vendita, nazionale e locale, e vuole confermare i trend del 2014

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i fatti del giorno

Non ci si ferma a Milano: con il live streaming si copre tutta l’Italia, per un vero e proprio evento digital-physical

Partita a Milano la Social Media Week 2015: la cultura digitale ha il “must” di crescere

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a preso il via ieri la Social Media Week, organizzata anche quest’anno a Milano da Hagakure, agenzia di digital marketing del Gruppo Dnsee, con il patrocinio del Comune di Milano. Il tema di questa edizione è “La mobile class. Il digitale e la società che cambia”, con in programma cinquanta eventi in cinque giorni e più di cento relatori tra ospiti internazionali e nazionali. Situate nel cuore della città meneghina, Palazzo Reale e Mondadori Megastore, in Piazza Duomo, si confermano le location ufficiali della manifestazione, insieme a Sala Leonardo in Expo Gate. Ma la SMW non si ferma a Milano. Grazie alla copertura live streaming della maggior parte degli eventi, può essere seguita in tutta Italia, affermandosi come vero e proprio evento digital-physical. Hanno reso possibile la realizzazione di questa edizione: Banca Sella, Tim, Gruppo Mondadori, Ford, Autogrill, Accenture, Europ Assistance, Nescafé Dolce Gusto, RCS, TVN, Snam, Telesia - Gruppo Class Editori, R101, Ninja Academy, Talent Garden, Dalani, Comune di Milano ed Expo Milano 2015. «Anche quest’an no la Social Media Week torna a Milano, ricca di idee, ospiti internazionali e occasioni di confronto. Dopo tre anni siamo contenti di rinnovare la partnership con la città e il Comune di Milano, nell’anno in cui ospiteremo l’Expo - afferma Marco Massarotto, Partner Dnsee -. Un evento insieme digitale e globale come la Social Media Week è un interessante laboratorio di riflessione a pochi giorni dall’inizio del più grande evento mondiale dell’anno. Il tema di quest’ anno, poi, rappresenta la vera sfida della società moderna: il “mobile”. Uno strumento di educazione, lavoro, pagamento, relazione a partire dall’Expo, ma anche nella vita quotidiana e futura delle nostre città». Inoltre, «Obiettivo principale della Social Media Week è quello di accrescere

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Al via ieri la manifestazione organizzata anche quest’anno nel capoluogo lombardo da Hagakure, agenzia di digital marketing del Gruppo Dnsee, grazie anche al patrocinio del Comune di Milano di Daniele Bologna un lavoro di divulgazione e di supporto culturale

l’obiettivo essenziale della social media week è quello di contribuire alla crescita e alla sedimentazione della cultura digitale

la cultura digitale del Paese avvalendosi di keynote, workshop e panel ospitando come relatori personaggi di aziende, istituzioni e comunità che si distinguono per la forte componente innovativa della loro attività - spiega Gianfranco Chicco, direttore editoriale della Social Media Week -.Tra gli ospiti internazionali e locali di questa edizione spiccano: Pietro Sella, Ceo del Gruppo Banca Sella, intervenuto ieri; Harald Neidhardt, fondatore di MLOVE, anch’egli relatore ieri sul tema “Smart Citizens & Personal Mobility”; Erie Meyer, componente del digital team della Casa Bianca e

membro fondatore dello Digital Service, che parla oggi a Palazzo Reale su “The Impact of Open Data: Come cambia il modo in cui il Governo Usa lavora per i cittadini”; Romeo Durscher, Director of Education di DJI Drones ed ex Nasa, il cui intervento è atteso per domani, presso Palazzo Reale, in occasione della conference “2015 L’Anno dei Droni: opportunità e sfide per governi, aziende e individui”. “Mobile first” è, dunque, uno dei temi portanti di questa nuova edizione. In Italia, dove il dispositivo mobile è preferito al desktop per navigare in internet, sono 15 milioni gli italiani che

ogni giorno navigano da mobile per 90 minuti; e tre utenti su quattro lo usano all’interno del processo di acquisto. “Mobilità” intesa anche come luogo di creazione, fruizione e condivisione di contenuti video. In questo senso si assiste per esempio al consolidamento di Youtube, all’ascesa di Vine e alla nascita della nuova industria delle web series e delle sue web stars. Infine, un mondo digital e dei social media in cui l’improvvisazione lascia il terreno all’affermazione della Digital Reputation, non solo in ambito professionale o aziendale, ma anche in quello personale. Dieci i macro-temi dei cinquanta eventi in programma: dal Futuro del lavoro (come gli strumenti digitali cambiano il modo di lavorare e la nascita di nuove figure professionali) allo Storytelling, con focus sui video (YouTube, Snapchat, Vine, Instagram) e le leve psicologiche da usare e come le persone e le aziende possono creare video di successo. Da Startup e Innovazione (Wearable technology, Smart City e come le nuove tecnologie stanno innovando anche i settori finanza e sanità) all’Industria Creativa (focus su fotografia e musica, cambio del rapporto tra artisti e pubblico e la trasformazione delle industrie nel settore entertainment). Dai Media e Advertising (come le aziende comunicano con il proprio target di riferimento e quali strumenti hanno a disposizione per farlo) alla Politica e Leadership (digital reputation, il divario tra politica e innovazione digitale). E ancora dal Lifestyle e Wellness (retail e mobile payments, fashion, salute e sport) all’Education (Focus su educazione e tecnologia). Dalla Society (privacy, turismo, pari opportunità) al Far East / China guardando alle innovazioni che vengono da Est e come fare business con i mercati del Far East. ANNO VI | #032|MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015


reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv


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i fatti del giorno

NOMINE

CAMPAGNE

Armando Testa firma la nuova Pierpaolo De Vita è il nuovo morbidezza di Lines Seta Soft ingresso nella squadra di Teads Loon spotair dadidue30 secondi, giorni sulle principali Italia per dare ulteriore impulso tenti televisive,emitè stato realizzato con la regia di Pierluca De Carlo, alla tecnologia programmatic prodotto da Little Bull; head of programmatic sales

pierpaolo de vita avrà il prestigioso compito di lanciare la piattaforma proprietaria ssp, già inaugurata alla fine dello scorso anno in francia e uk

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ll’interno di Teads Italia si inizia il 2015 con il doppio botto. Dopo la notizia di qualche settimana fa con la quale si annunciava l’importante finanziamento ottenuto che ammonta a 24 milioni di euro, oggi Teads continua su questa linea dell’espansione del proprio team con l’intento di sostenere gli importanti obiettivi di crescita fissati per il prossimo biennio. È stato, infatti, nominato Pierpaolo De Vita in qualità di nuovo Head of Programmatic sales della sede ita-

Continua l’espansione dell’azienda che punta a un biennio di crescita e innovazione, sostenute dall’importante finanziamento di 24 milioni di euro annunciato proprio qualche settimana fa di Ottavia Quartieri liana dell’azienda e avrà il prestigioso compito di lanciare, nel nostro Paese, la piattaforma Ssp proprietaria, che è stata inaugurata in anteprima mondiale in Francia e Uk a fine 2014. Il nuovo ingresso che va ad allargare e soprattutto a migliorare l’organico di una delle più importanti aziende mondiali che si occupano di video advertising, risponde all’esigenza di completare un percorso di adattamento alle nuove esigenze del mercato in ambito video online. Sempre più budget di advertising viene gestito tramite piattaforme Dsp; inoltre, l’auto-

mated trading vive il suo momento di hype e Teads, con il lancio della nuova Ssp, raccoglie la sfida e si posiziona non più solo come adnetwork, ma anche come ad-tech provider. «Sono onorato di poter dare il benvenuto a Pierpaolo nel nostro team. Il programmatic è uno degli obiettivi principali dell’azienda e per questo abbiamo ritenuto necessario inserire un professionista del settore capace di guidare il progetto verso il successo che merita». Queste le prime parole con cui Giuseppe Bronzino, Md di Teads Italia, ha accolto De Vita.

e la pianificazione è a cura di Media Italia

di Marianna Marcovich

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n air da domenica sulle principali emittenti televisive la nuova campagna tv degli assorbenti Lines Seta Soft, firmata Armando Testa. Lo spot inizia con una breve fase di presentazione: sull’onda della morbida e coinvolgente canzone Sunny, cantata da Bobby Hebb, un filmatodi 30 secondi segue il risveglio di una giovane donna dalla bellezza naturale e spontanea colpita da un raggio di sole primaverile che fa capolino. E’ domenica mattina e la donna indugia nel godersi la sofficità della coperta sulla pelle. Poi si alza, vivace e positiva, continuando a gioire della grande morbidezza che la circonda. Solo alla fine, mentre la protagonista

continua a sentirsi sollevata nel sentire sulla pelle del viso e del corpo la sofficità del maglioncino che sta indossando, metafora di una nuova morbidezza negli assorbenti, si scopre la novità: Lines Seta Soft, la nuova frontiera della morbidezza. I filmati successivi da 30” spiegano il perché di questa nuova morbidezza attraverso una demo in 3D. Vediamo, infatti, descritta l’evoluta tecnologia a spirali morbidissime che dà vita a una vera e propria barriera soffice tra la pelle e l’umido. Chiude i vari filmati il richiamo ai due prodotti giorno e notte, quest’ultimo ideale per i momenti in cui serve un’extra protezione. Sotto la direzione creativa di Piero Reinerio, hanno lavorato al progetto l’art Monica Barbalonga e la copy Chiara Demichelis del grup-

po Armando Testa. Regia: Pierluca De Carlo. Casa di produzione: Little Bull. Pianifica Media Italia.

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i fatti del giorno CAMPAGNE

Bologna

Con i treni è DB-ÖBB a unEuroCity “è questione di un soffio”: on air la creatività di Altavia da te. Italia

Federico Faccin, strategic digital manager di Cooee

STRATEGIE

Creative, digital e international: queste le tre parole d’ordine di Cooee per il futuro

In occasione del quinto anniversario italiano, per le ferrovie tedesche e austriache che operano nel nord del nostro Paese c’è stato un cambio di approccio nella comunicazione: linguaggio fresco e accattivante per un target più ampio Amburgo

di Vera Modesto

Francoforte

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Monaco

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è a un

Rosenheim

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Kufstein on air da oggi la nuoWörgl va campagna istituJenbach da te. zionale di DB Bahn e Innsbruck Salisburgo/ Vienna In aumento i clienti web dell’agenzia Brennero ÖBB, le ferrovie tedesche e auveronese, che sta rafforzando il proprio Fortezza striache, che dal 2009 operano Bressanone team online con alcuni nuovi ingressi sul territorio italiano. Il concept Bolzano “è a un soffio da te” è sviluppaTrento di Massimo Masi to con ritratti divertenti e rapRovereto Cooee ha avviato quattro anni fa una vera e propria presentativi dei diversi target Verona Padova Venezia ME rivoluzione attorno a tre macro-orientamenti: credi viaggiatori, catturati nel moCon i treni DB-ÖBB EuroCity, bastano 9 Euro per raggiungerla. ative, digital e international. L’intervento sulla cremento in cui stanno per soffiare Venezia SL Bologna atività ha significato un cambiamento nel team, con il caratteristico fischietto da cal’inserimento di giovani creativi, di talento e mulpotreno. L’headline mette insietidisciplinari. L’intervento sul digital è stato ancor me le principali mete raggiunun modo nuovo per rivolgersi più radicale: oltre ad aver comportato l’inserimente dai treni che, con una flotta ai diversi target coinvolti to, tutt’ora in corso, di risorse, primo fra tutti Fedi cinque treni giornalieri, collenell’immagine qui sopra, un derico Faccin, strategic digital manager, ha signigano le principali città del nord esempio del concept così come Euro è statoDa realizzato attraverso ficato inoltre spostare continuamente il baricentro Italia a Monaco di Baviera e Innla selezione e la scelta di dell’approccio creativo e strategico verso la mulsbruck, mentre il treno notturritratti divertenti ma, al tempo ticanalità, coinvolgendo sempre l’aspetto digitale. no City Night Line unisce Milano stesso, rappresentativi Con i treni DB-ÖBB EuroCity, Il primo premio Mediastars nella categoria “Siti Centrale a Monaco di Baviera. dei diversi target coinvolti * bastano per raggiungerla. Corporate”, recentemente*Tariffa assegnato a Cooee Italia L’agenzia creativa è Altavia Itaa posti limitati, a tratta, a persona. per il sito internazionale Salvagnini, segna un sallia. «Con questa campagna abPrenota su megliointreno.it to di qualità molto importante per l’agenzia fondabiamo voluto utilizzare un nuovo ta da Mauro Miglioranzi. Il progetto di international approccio nel tone of voice delè già nelle corde dell’agenzia, grazie ai suoi legami la comunicazione e abbandonacon le omonime agenzie creative dell’Oceania, ma re il focus dalle emozioni che in ogni caso rappresenta il vero futuro di Cooee. sono state centrali nelle preceAmburgo

Berlino

Francoforte

Monaco

Rosenheim Kufstein

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Innsbruck

Salisburgo/ Vienna

Brennero

Fortezza

Bressanone

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Trento

Rovereto

Verona

Padova Venezia ME

Venezia SL

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*Tariffa a posti limitati, a tratta, a persona.

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9 Euro

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SITI

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Euro

denti campagne – dichiara Kerstin Schönbohm, responsabile marketing e relazioni esterne DB Bahn Italia -. Abbiamo adoperato un linguaggio più fresco e accattivante per sottolineare come per noi viaggiare sia qualcosa alla porta di tutti grazie ai nostri prezzi competitivi, ai servizi offerti e alla comodità e modernità dei nostri treni. Un cambio di passo che coincide con il raggiungimento del traguardo dei cinque anni di attività in Italia e che ha spinto DB Bahn e ÖBB a sfruttare l’ormai consolidata brand awareness per rinfrescare lo stile della comunicazione e per raggiungere nuovi target di viaggiatori. La campagna è declinata su quotidiani e riviste, affissioni nelle stazioni ferroviarie e alle pensiline delle fermate dei mezzi di superficie e coinvolgerà altri media come la radio, attraverso due spot che saranno programmati nei prossimi mesi sulle radio locali delle regioni servite dalle ferrovie tedesche e austriache.

Birra Moretti si rinnova: prima nel pack poi sul web Il restyling per il portale della birra italiana più famosa è firmato dall’agenzia specializzata in social e branding Hub09 Brand People

di Ottavia Quartieri

Giovane, chiaro e verticale, ecco come si presenta il rinnovato sito internet di Birra Moretti: veste inedita e possibilità per l’utente di navigare all’interno di una delle storie italiane più celebri sono i cambiamenti più importanti. I codici comunicativi sono stati completamente rivisti, approdando a un tono caldo e informale, perfettamente in linea con il nuovo payoff: “Consumare preferibilmente in buona compagnia!”. Le sezioni sono state semplificate, nella forma e nei contenuti, per rendere il sito di più facile consultazione. Il sito, firmato da Hub09 Brand People, l’agenzia di comunicazione specializzata in social e branding che segue anche il posizionamento sui social di Birra Moretti, coinvolge l’utente in un percorso di storytelling che prende il via da un profondo cambiamento di immagine della birra italiana per eccellenza, partito, poche settimane fa, con il restyling del pack del prodotto icona della gamma: Birra Moretti Ricetta Originale, la cui identità è stata reinterpretata ed esaltata. ANNO VI | #032|MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015


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i fatti del giorno tech Sistemi sofisticati disponibili su qualsiasi device

fotografia

Il passaggio da desktop a mobile è sempre più frequente e veloce. E ora gli inserzionisti di Criteo possono perfezionare i loro piani di Marketing su Facebook Exchange

Con la collaborazione di Be Original, la nuova campagna P/E 2015 sarà presente anche sul web fino al 30 giugno

criteo e dynamic product ads di facebook verso un futuro mobile Spot

Adotta un ragazzo attraverso una ricerca per hashtag Realizzati cinque nuovi spot in slow motion a cura di Kanamè Onoyama. Propongono altrettanti tipi di ragazzi E’ on air da ieri la nuova campagna con cui AdottaUnRagazzo.it comunica il suo nuovo modo di ricerca, gli hashtag. Per andare di pari passo con le novità che il sito ha incluso nella sua tecnologia homemade, la geolocalizzazione e le ricerche per hashtag, una serie di 5 spot, ideati internamente e realizzati in slow motion da Kanamé Onoyama, presenta in modo innovativo altrettanti stili di ragazzi. Atmosfera in bianco e nero, musica romantica, lo spettatore scopre #bohemien, #badboy, #androgino, #cavaliere, #barbuto, invitando le ragazze a cercare gli uomini per hashtag sul sito e sull’app. I film enfatizzano il carattere provocatorio e alternativo della marca, recuperando il gusto estetico dei grandi editoriali delle marche di moda e di lusso, senza perdere il lato più underground che caratterizza la comunicazione della marca. La pianificazione, curata internamente, prevede l’on air su Canale 5, Italia 1, Rete 4, La 5, Extra e Italia 2.

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di Ottavia Quartieri

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riteo, azienda specializzata in performance advertising, ha annunciato ieri l’estensione delle funzionalità mobile in seguito all’implementazione di Dynamic Product Ads di Facebook. Dal momento che gli utenti stanno migrando dai dispositivi desktop a quelli mobili, gli inserzionisti di Criteo possono ora perfezionare i loro piani di marketing su Facebook Exchange, raggiungendo i consumatori che utilizzano il social sui propri smartphone e tablet.

«In qualità di partner strategico di Criteo, Menlook è stato uno degli inserzionisti selezionati per testare Dynamic Product Ads di Facebook - dichiara David Nedzela, ecommerce and Marketing Director di MenInvest -. Siamo entusiasti di aver dato il nostro contributo a una soluzione che ci offre l’accesso a una nuova fonte di inventory mobile, ottimizzata grazie alla tecnologia Criteo, su tutti i dispositivi». I risultati del programma pilota hanno rivelato che le vendite medie attribuite a Dynamic Product Ads hanno rappresentato il 6,2% delle vendite

globali. Rispetto ad altre campagne mobile combinate, il newsfeed dell’app di Facebook ha generato il 24,5% delle vendite. Il conversion rate è risultato in linea con altre campagne mobile. «Le persone passano più tempo sull’app mobile di Facebook che su ogni altra singola applicazione, il che la rende un luogo strategico per i retailer - commenta Jonathan Wolf, chief product officer di Criteo -. Dynamic Product Ads indirizza a questi utenti messaggi rilevanti e tempestivi, generando vendite post click e forte ritorno sugli investimenti».

accordi L’evento spicca tra quelli più frequenti a livello locale

Phd Italia gold sponsor di TEDx Verona 2015 La partnership ha l’obiettivo di trovare spunti interessanti per il settore strategico della comunicazione e accrescere le conoscenze Phd Italia, agenzia media di Omnicom Media Group, è sponsor di TEDx Verona 2015. Da sempre attenta ai temi dell’innovazione e della creatività, PHD quest’anno ha deciso di sposare TEDx Verona e di diven-

tarne sponsor gold, data la grande affinità di valori delle due realtà. TEDx è un evento che si pone l’obiettivo di stimolare il dialogo tra i partecipanti, generare networking e favorire la costruzione di nuove relazioni.

Nasce dallo spirito della missione TED (Technology Entertaiment Design), che da qualche anno si è ulteriormente arricchita grazie alla possibilità di realizzare versioni locali, come nel caso di Verona.

Ecco i nuovi scatti di Oliviero Toscani per Original Marines

Oliviero Toscani crea e firma, con Be Original, la nuova campagna pubblicitaria targata Original Marines e dedicata alla collezione Primavera/Estate 2015. Figli, i bambini provenienti da tutto il mondo e alcuni ospiti dei progetti di accoglienza dello Sprar, sono i protagonisti delle immagini della comunicazione del marchio. Albania, Siria, Nigeria, Afghanistan, Italia, Gambia, Senegal, Camerun, Egitto, Russia, Cecenia, Mali, Marocco. Sono solo alcuni dei Paesi rappresentati in una serie di fotografie che esprimono l’emozione dei bambini, le loro espressioni, senza discriminazioni e senza distinzioni. “Attraverso la nuova campagna desideriamo confermare l’approccio della nostra azienda che mette al primo posto il rapporto e il dialogo con il cliente - sottolinea Domenico Romano, direttore marketing di Original Marines -“. On air dal sino al 30 giugno, la campagna prevede anche una pianificazione web. ANNO VI | #032|MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015



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MARKET PLACE

Danone e Adverteam hano proposto il primo temporary shop del gruppo alimentare

L’originale esperienza di “Io Yogurt” Uno spazio esperienziale dotato di una duplice funzione: ospitare un ricco palinsesto di eventi e appuntamenti destinati ai consumatori a cui si affiancano riunioni e presentazioni dedicate al trade

un’immagine del temporary shop in via fiori chiari, a milano

A Milano rimarrà aperto fino a giovedì prossimo, proprio nel cuore di Brera, in via Fiori Chiari, Io Yogurt, il primo temporary shop di Danone. Uno spazio esperienziale con duplice funzione: ospitare un ricco palinsesto di eventi e appuntamenti destinati ai consumatori a cui si affiancano riunioni e presentazioni dedicate al trade. Per orchestrare la produzio-

lucia santangelo 10

di Luca Anelli

ne di questo articolato progetto category, Danone si è affidata al know how di Adverteam, con una consolidata expertise in attività di proximity marketing, flagship store e in store promotion. L’agenzia milanese ha, infatti, firmato progetti di particolare rilievo come il roadshow di ExpoExpress, il treno mostra di Expo 2015, gli Experience Store di Donna Moderna o gli eventi di rilancio del brand Voiello, solo per citarne alcuni tra i più recenti. «Per “Io Yogurt” abbiamo curato la produzione, l’organizzazione e l’allestimento dello shop, lavorando in stretto coordinamento con le agenzie istituzionali di Danone - spiega Lucia Santangelo, socio di Adverteam -. Per

l’arredamento della location abbiamo puntato, in particolare, su un design contemperano ed essenziale, caratterizzato da un’estrema leggerezza, materiale e visiva, con arredi forniti da Maxdesign. La stessa leggerezza che caratterizza lo yogurt e che rappresenta uno dei key message del ricco calendario di appuntamenti per i quali gestiamo la parte organizzativa e operativa». Una logistica raffinata per un evento dalle mille sfaccettature, ospitato in una location a due livelli: l’area attrezzata per gli incontri trade in chiave business e lo spazio progettato per accogliere il pubblico coinvolto in workshop, show cooking, degustazioni, laboratori per bambini secondo la formula dell’edutainment. Il team Adverteam impegnato nell’operazione è formato, oltre che da Lucia Santangelo, da Barbara Tajariol e Federica Uboldi. ANNO VI | #032|MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015

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LE SQUADRE ITALIANE SCENDONO IN CAMPO SULLE RETI MEDIASET.

INTER, ROMA, NAPOLI, FIORENTINA e TORINO tornano sul palcoscenico dell’Europa League per la fase a eliminazione. È il momento di raggiungere i loro milioni di tifosi pianificando sulle reti Mediaset che trasmettono in esclusiva tutti gli incontri.

Sul tetto d’Europa


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MARKET PLACE

Un racconto di marca per creare una nuova brand identity

The Story Group ridisegna in sinergia il futuro di Giotto Rinnovare a fondo l’identità visiva di un brand iconico, salvaguardandone la riconoscibilità: questa la sfida che Cabiria BrandUniverse ha affrontato insieme a Fila di Massimo Luiss

Rinnovare l’identità visiva di un brand iconico, salvaguardando la riconoscibilità che lo rende tanto familiare a un target cross-generazionale: questa la sfida che Cabiria BrandUniverse ha affrontato insieme a Fila, lavorando al rebranding dello storico marchio Giotto, leader in Italia nei prodotti per colorare, dipingere e disegnare per ragazzi di età scolare e pre-scolare. L’agenzia milanese, parte di The Story Group, ha così continuato il racconto di marca studiando in sinergia con il cliente la nuova brand identity di Giotto, attraverso un’attenta attività strategica indispensabile per determinare la direzione verso cui far evolvere il brand. «Dal lavoro strategico alla base del rebranding è emersa la di-

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rezione che Giotto avrebbe intrapreso in futuro, diventando un brand più coinvolgente e dinamico ma sempre vicino, grazie al nuovo look & feel contemporaneo ma “timeless” perché permeato sul colore e sulla creatività, fil rouge cross generazionale di marca», dice Valeria Raffa, Strategic&Creative Head di Cabiria BrandUniverse. Durante lo studio di rebranding si è deciso di mantenere il packaging bianco, metafora del foglio su cui liberare la creatività, facendo emergere gli asset visivi di Giotto quali il logo, il colore e la famosa vignetta, ridisegnati con l’obiettivo di non perderne la riconoscibilità e il legame affettivo che il brand ha da sempre con la sua audience. A ciò si è aggiunto un attento studio di eye tracking del packaging per garantire una corretta fruibili-

tà delle informazioni di prodotto e dei valori di marca. «Il logo, non più inclinato e spigoloso ma morbido e rassicurante con le “O” che riprendono il cerchio perfetto di Giotto, ha un design semplice. Il key visual materico fa leva sul colore e sul segno, con forme dinamiche che strizzano l’occhio al linguaggio digitale» aggiunge Melissa Omodei, Art Director. Conclude, infine, Orietta Casazza, Marketing Manager Group Italia: «Il rebranding di Giotto rispondeva all’esigenza di coinvolgere un target in continua evoluzione, sempre più abituato a codici di comunicazione digitali, senza però perdere il valore della creatività come esperienza gratificante, pratica e concreta». In CBU il progetto, che si sviluppa dal 2014 al 2016 e interessa l’intera lineup di prodotti a marchio, sotto la direzione strategica e creativa di Valeria Raffa, è stato realizzato con l’art direction di Melissa Omodei, il management di Luca Schivardi e la supervisione alla produzione di Isabella Bandiroli.

valeria raffa ANNO VI | #032|MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015



MARKET PLACE

Teatro alla Scala Domenica 1 marzo 2015

Tradelab, trading desk indipendente francese, sintetizza alcuni suggerimenti per sfruttare nella maniera più efficace i social media nel digital advertising

ore 19.30

Myung-Whun Chung

Direttore

Mendelssohn-Bartholdy Sinfonia n. 4 in la magg. op. 90, Italiana Brahms Sinfonia n. 1 in do min. op. 68

di Daniele Bologna

Tradelab, trading desk indipendente francese, analizza in un’infografica il comportamento “social” degli italiani e sintetizza alcuni suggerimenti per utilizzare al meglio i social media nel digital advertising. Gli utenti presenti sui social network stanno crescendo esponenzialmente sia a livello globale che nazionale. Gli italiani si confermano grandi amanti della social navigation e, in particolare, su Facebook si contano 13,6 milioni di utenti unici al mese, 8,7 milioni su YouTube, 6 milioni su Google+, 4 milioni su Instagram e 3,6 milioni su Twitter. Come evidenziato sia dai dati che dai trend di sviluppo di questo media, anche il social commerce e il social adv rappresentano due fattori chiave da prendere in considerazione quando si pianifica una strategia pubblicitaria. In Italia, infatti, il social adv è cresciuto nel 2014 del +70% e, entro il 2018, dovrebbe raggiungere un tasso di crescita del 38,5% per un valore di 558 milioni di euro, arrivando a rappresentare il 19,8% dell’intero mercato pubblicitario online. A livello globale, si registra un forte in-

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Gli utenti sui social network crescono in misura esponenziale

Anatomia del comportamento “social” degli italiani: come è possibile utilizzarlo al meglio cremento anche del social commerce che, tra il 2012 e 2013, è cresciuto del 60%. Oltre alle vendite dirette, i social generano “first click”, ossia la scoperta del prodotto, punto iniziale del percorso di conversione: il 32% degli utenti che si interessano a un prodotto su Facebook, lo acquistano via desktop nelle quattro settimane successive.

Un mezzo strategico I social network sono, quindi, un mezzo strategico che può diventare ancora più performante grazie alle tecnologie dell’RTB: sistema di acquisto media display, mobile e video in tempo reale. Tradelab suggerisce quattro strategie per raggiungere tramite i social il target desiderato, anche se multitasking. In particolare, grazie alla Syncro TV, è possibile diffondere le campagne televisive contemporaneamente su web, mobile

e tablet, raddoppiando il CTR (+20% di video visti fino alla fine). Un’altra possibilità è il geotargeting, ossia indirizzare pubblicità personalizzate agli utenti che sono vicini al punto vendita. In aggiunta a quest’ultima, è possibile personalizzare le creatività con promozioni mirate in base agli interessi del target di riferimento. Il Meteo ad, infine, può essere un inaspettato alleato perché permette di sincronizzare gli annunci in tempo reale in base alla temperatura, al tasso di umidità e alle differenti condizioni metereologiche, ottenendo un CTR da 50 a 120 volte superiore. Il programmatic e il real time bidding, se sfruttati correttamente e pienamente, supportano e rendono ancora più performanti le campagne social, ottimizzando al massimo l’investimento degli advertiser. Perché accontentarsi? ANNO VI | #032|MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015

Introduzione a cura di Enrico Parola

Foto Silvia Lelli

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Durante la Prova Aperta i brani possono essere ripetuti, omessi o eseguiti in altro ordine.

LA FILARMONICA DELLA SCALA

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Prevendita tel. 02 465 467 467 (da lunedì a venerdì, ore 10 - 13 e 14 - 17) Altre prevendite

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Concessionarie

Strategia “glocal” per Subito.it

Grazie allo sviluppo delle due macro-aree di vendita nazionale e locale e al mantenimento dei trend di crescita del 2014, quest’anno la piattaforma digitale italiana per la compravendita dell’usato punta al +50% nella raccolta 16

di Marianna Marcovich

Tecnologia, consulenza, segmentazione. Sono le tre caratteristiche distintive dell’attività della concessionaria di Subito.it. La piattaforma digitale italiana per la compravendita dell’usato, parte della multinazionale norvegese Schibsted Media Group, ha incontrato la stampa di settore per illustrare la propria offerta di servizi innovativi e personalizzati a sostegno del business delle grandi aziende e delle piccole-medie imprese (PMI) italiane. Subito.it è il sesto brand online più visitato in Italia, con oltre 8 milioni di utenti unici mensili e il terzo per tempo speso con una media di 53 minuti mensili e 11 minuti al giorno per persona (fonte: Audiweb Total Digital Audience 2014). Ogni giorno Subito.it può contare su 1.300.000 utenti unici, 30 milioni di pagine viste e oltre 110.000 nuovi annunci pubblicati. Nel 2013 Subito.it ha fatturato complessivamente 14,9 milioni di euro e la sua concessionaria negli ultimi tre anni ha registrato una crescita costante in termini di fatturato, raggiungendo le due cifre e il +50% nel 2014, con clienti triplicati grazie al boom dell’adv locale (300 clienti nazionali attivi

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COVER STORY nel 2014 e 1/2 nuovi clienti attivati al giorno a livello locale). La mission di Subito.it consiste nell’offrire il servizio online di compravendita dell’usato più semplice, veloce e sicuro per realizzare ottimi affari grazie a efficacia del servizio, qualità e ampiezza dell’offerta. Due macro-aree Al passo con la digital transformation italiana, la concessionaria di Subito. it ha realizzato una struttura interna di professionisti snella e flessibile, che bene si adegua ai tempi del mercato, seguendo-

case history Native Advertising targato McDonald’s

McDonald’s è stato tra i primi brand a scegliere il formato native advertising di Subito.it sia su desktop sia su mobile per la campagna “La Sagra”, che ha portato il gusto tipico delle sagre di paese nei ristoranti del colosso americano. La campagna, che ha avuto al centro il nuovo panino con la salamella, è stata pianificata da Omd ed è stata presente sul sito mobile m.subito.it dal 13 al 26 ottobre 2014. Il formato utilizzato è lo sponsored ad o annuncio sponsorizzato, pianificato nelle categorie Veicoli e Elettronica, e ha avuto l’obiettivo di creare curiosità e spingere gli italiani a provare il nuovo panino. Il formato native advertising per desktop e mobile di Subito.it si presenta graficamente come un normale annuncio della piattaforma, anche se chiaramente sponsorizzato, e viene inserito in terza posizione nella pagina di elenco annunci, in primo scroll. Questa soluzione prevede che l’annuncio sponsorizzato compaia sempre nei risultati delle ricerche per determinate keyword, in modo che il messaggio pubblicitario dell’azienda sia coerente con quello sta cercando l’utente su Subito.it. Una volta cliccato rimanda a una pagina annuncio, anch’essa brandizzata, che punta alla landing page della campagna.

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claudio campagnoli

ne i ritmi e anticipandone i trend in modo rapido e immediato. L’obiettivo della concessionaria per quest’anno è di mantenere il trend di crescita dell’anno scorso e i primi mesi dell’anno stanno confermando tale ambizione. Il team, che è cresciuto del 60% nell’ultimo anno, è suddiviso in due macroaree per sviluppare al meglio un’offerta glocal della concessionaria di Subito. it: adv nazionale, guidata dall’advertising sales manager Giancarlo Mosconi, dove i key account manager gestiscono i clienti, i centri media e il programmatic. E adv locale, con a capo l’advertising sales manager Davide Castioni, che opera attraverso la forza vendita territoriale, il teleselling e il self-provisioning. Proprio per implementare quest’ultima modalità, Subito.it ha recentemente acquisito Dotadv, piattaforma di selfservice advertising che consente all’azienda di automatizzare la vendita di spazi pubblicitari ai piccoli inserzionisti e alle piccole-medie imprese (PMI) e di sviluppare la tecnologia autonomamente in base alle proprie esigenze. Nel 2014 il 20% degli investimenti di adv locale su Subito.it è passato attraverso Dotadv. La media d’inve-

who’s who

Utenti unici mensili oltre 1,5 milioni

artefice delle strategie di vendita

nella foto qui sopra giancarlo mosconi, advertising sales manager della concessionaria

stimento in quest’area è compresa tra i cinquecento e i mille euro. Progetti su misura «Subito.it esaudisce i desideri delle persone coltivandone le passioni. Perciò, anche la concessionaria di Subito.it vuole realizzare i desideri dei propri clienti, offrendo una serie di sevizi per mettere in comunicazione le persone con le aziende», spiega Claudio Campagnoli, Sales Manager di Subito.it. «Grazie a innovative tecnologie, una visione consulenziale all’avanguardia e alla

Con più 170 mila annunci e 1,5 milioni di utenti unici mensili, Subito.it avvicina chi sta cercando una nuova opportunità professionale e chi invece la offre. Distribuiti capillarmente sul territorio nazionale, gli utenti che navigano in questa categoria si concentrano soprattutto nella fascia d’età che va dai 25 ai 54 anni (oltre il 70%). Su Subito.it è possibile vendere e acquistare qualsiasi bene destinato a un impiego quotidiano pratico o ludico, al benessere e alla cura della persona, della casa o del proprio animale domestico. In questa macro categoria, che ospita complessivamente più di 2,6 milioni di annunci e la cui audience allargata conta oltre 3,3 milioni di utenti unici mensili, rientrano le sezioni beni per la casa e la persona, sport e hobby ed elettronica.

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COVER STORY a saldo presidio dell’adv locale

nella foto a sinistra, davide castioni, advertising sales manager, reponsabile dell’adv locale della concessionaria

possibilità di mettere a disposizione del cliente una segmentazione del mercato estremamente precisa, siamo in grado di realizzare dei progetti su misura per supportare il business di qualunque attività». Tra le soluzioni offerte dalla concessionaria non potevano mancare il native advertising e soluzioni di adv multipiattaforma. La media del ctr delle campagne pianificate su Subito.it è compresa tra lo 0,70% e l’1,20%,

mercato A febbraio l’acquisizione della startup Dotadv, prima

piattaforma dedicata all’universo di piccole e medie imprese Lo scorso 5 febbraio, Subito.it ha acquisito la startup Dotadv nell’ambito di una collaborazione con l’incubatore Digital Magics. Dotadv è la prima piattaforma italiana dedicata alle PMI per la gestione automatica della pubblicità online, che si integra perfettamente con i processi redazionali e gestionali dell’editore. Il rapporto fra Subito.it e Dotadv, per l’advertising locale e i piccoli inserzionisti, nasce nel 2014. Avendone riconosciuto le potenzialità e funzionalità, oltre al modello di business estremamente scalabile, Subito.it ha deciso di estendere e implementare la tecnologia e il software proprietari di Dotadv - sviluppati dai fondatori Fausto Preste, Lorenzo Marzullo, Davide Fiorentini, Arrigo Benedetti Ciampi - integrando la piattaforma e facendola diventare un asset aziendale proprio. Fondata nel 2012, Dotadv ha sviluppato una piattaforma di self-service advertising che consente di automatizzare la vendita di spazi pubblicitari sul web in pochi semplici click sia per gli editori che per gli inserzionisti. L’idea si basa sul self-provisioning: l’investitore accede all’offerta dell’editore, sceglie gli spazi, configura la campagna e realizza il banner durante il processo di acquisto. Ricevuto l’ordine, il publisher ne controlla la qualità, lo approva e la campagna ADV è subito pronta per essere online. Nei due anni di attività, importanti editori come Citynews (MilanoToday, RomaToday, NapoliToday), Gruppo Monrif (QN, Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno), Fanpage.it e anche Subito.it hanno scelto la tecnologia di Dotadv. «L’acquisizione di Dotadv mira a rafforzare il posizionamento e la leadership di Subito.it nel mercato dell’advertising locale e delle piccole-medie imprese - afferma Melany Libraro, general manager di Subito.it -. Grazie all’integrazione della piattaforma, la concessionaria di Subito. it potrà offrire a tutti i propri clienti soluzioni sempre più personalizzabili. Subito.it continuerà a collaborare con Digital Magics e con altri incubatori nell’ottica di trovare e sviluppare soluzioni innovative per la piattaforma digitale di Subito.it».

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la viewability dei formati dei due principali settori, automotive e immobiliare ha una media del 70%. Subito.it ha anche una forte presenza nel mondo mobile: oggi il 50% del traffico arriva proprio dagli utenti che si collegano via smartphone. Le app per tutte le piattaforme mobile hanno superato i 3,2 milioni di download. Dal punto di vista demografico, l’utenza di Subito.it è composta per il 56% da uomini e il 44% da donne che si concentrano nelle fasce di età 35/44 e 25/34, che costituiscono rispettivamente il 29% e il 23% dell’audience complessiva. Geograficamente gli utenti di Subito.it risiedono principalmente al Sud (31%), mentre nel Nord sono attivi soprattutto nel Nordovest (24%). Le categorie Subito.it offre ai propri utenti la possibilità di consultare e pubblicare annunci in 37 categorie, raggruppate in 6 macro aree merceologiche: Veicoli, Immobili, Lavoro e Servizi, Elettronica, Casa e Persona, Sport e Hobby. Attualmente sul sito sono presenti oltre 5 milioni di annunci. Attraverso il monitoraggio costante delle aree di maggior interesse degli utenti, Subito.it dispone di un osservatorio

progetti speciali Advertising Multipiattaforma per

la promozione del film “I pinguini di Madagascar”

Subito.it ha realizzato un progetto adv speciale per la promozione di “I Pinguini di Madagascar”, lo spin-off della fortunata serie di film d’animazione Madagascar, arrivato nelle sale italiane il 27 novembre 2014 e prodotto da Dreamworks Animation e distribuito da 20th Century Fox. L’innovativa campagna multipiattaforma ha fatto leva su formati ad alto impatto visivo mai realizzati in passato su Subito.it: Overlayer, che ha personalizzato completamente l’homepage “ghiacciando” la famosa cartina dell’Italia e facendo comparire i protagonisti del film a fianco del box, anch’esso sponsorizzato; Floor Ad, che ha animato con i simpatici pinguini la base delle pagine interne di elenco annunci espandendosi, al passaggio del mouse, per mostrare il trailer del film; Video pre-roll, presente sulla pagina di dettaglio annuncio con il trailer del film; Sponsored Ad sul sito mobile m.subito.it per rendere visibili i contenuti creativi della campagna attraverso un annuncio sponsorizzato in terza posizione nella pagina di elenco annunci.

privilegiato, a livello nazionale e locale, sui comportamenti e le abitudini di consumo degli italiani che sempre più sfruttano le potenzialità del web per vendere o acquistare beni usati. Subito.it ospita oltre 1,5 milioni di annunci nella sezione Veicoli e presenta la più vasta offerta di auto e veicoli su tut-

to il territorio nazionale, diventando, così, un punto di riferimento per tutti coloro che vogliono acquistare o vendere un’auto, una moto o un qualsiasi tipo di veicolo usato, siano essi privati o aziende. La categoria - che comprende anche la sezione nautica registra 2,6 milioni di

utenti unici mensili. Su Subito.it è possibile effettuare la compravendita di beni ad alto valore e a più limitata frequenza di acquisto come gli immobili. Con oltre 700 mila annunci e oltre 1,5 milioni di utenti unici mensili, questa categoria si conferma un’area di alto interesse.

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Come si crea la pubblicità intelligente.

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REAL TIME BIDDING

Rocket Fuel in 4 passaggi.

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CROSS-CHANNEL

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REAL RESULTS


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COM PANY

C’è la firma dell’agenzia Expansion Group dietro il progetto pilota adattabile a diversi mercati europei

Carte d’Or Professional Texture, la rivoluzione conquista le cucine Uno dei prodotti più innovativi di Unilever Food Solutions è stato affidato all’agenzia che ha messo a punto una strategia e una creatività originali e un complesso piano di azione, che va dall’adv al direct marketing fino all’organizzazione di workshop dedicati di Sebastiano Zeri

“Non limitarti ad immaginare. Ora puoi fare. Nasce Carte d’Or Professional Texture”. Il copy dal forte tono di announcement accompagna la sontuosa immagine di un castello fiabesco composto da torroni, pan di Spagna, meringhe, savoiardi e al quale conduce un pavè di colorati macaron. Il messaggio è chiaro: ciò che fino a ieri poteva solo essere sognato da oggi è alla portata di tutti quegli chef che, pur non essendo patissier, intendano ottenere dessert straordinari in modo più semplice e veloce. La nuova linea, infatti, è costituita da ingredienti diversi - pronti all’uso - che, impiegati in luogo dei prodotti tradizionali (come la colla di pesce, per esempio), permettono di realizzare qualsiasi tipo di texture, dalla spumosa alla gelatinosa, riducendo i

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tempi di lavorazione e garantendo risultati perfetti e stabili. «Una rivoluzione vera e propria - afferma Lorenzo Gardelli, Category Mix Director UFS responsabile del progetto - che porterà un enorme beneficio nelle cucine e nella vita di molti chef. La richiesta che abbiamo fatto all’agenzia è stata quella di una creatività in grado di trasferire il senso della novità già dal primo impatto. La soluzione propostaci è stata decisamente brillante». Il lancio - uno dei più importanti per il 2015 di Unilever Food Solutions è sostenuto mediante advertising su testate trade e attraverso numerose operazioni mirate. Tra queste, una mailing box indirizzata a un target selezionato contenente, oltre a un sampling, un folder-ricettario e una chiavetta Usb con videoricette dimostrative girate ad hoc. La linea

è stata presentata - insieme ad altre novità - durante un recente workshop in occasione dell’ultima edi-

zione dell’evento Identità Golose, a Milano. Expansion Group ha affiancato il cliente sia nella gestio-

Leader mondiale dei prodotti alimentari

Unilever Food Solutions è un leader mondiale dei prodotti alimentari dedicati ai professionisti della ristorazione. Opera in Italia e in altre 65 nazioni nei cique continenti secondo la medesima visione: “Essere il miglior fornitore di soluzioni per i professionisti della cucina”. Ovunque e coerentemente UFS pensa, produce e porta sul mercato prodotti a valore aggiunto e “soluzioni per i ristoratori”. Unilever Food Solutions è presente sul mercato internazionale con alcuni dei più importanti marchi in ambito alimentare: Knorr, Calvè, Lipton, Carte d’Or e Alsa - i grandi specialisti dei dessert per gli chef - che si aggiugono a Pfanni e Santa Rosa.

Dal 2007 nel network indipendente Image

Expansion Group è un’agenzia di comunicazione integrata con sede a San Marino e Milano. Giorgio Piccioni è il Direttore Generale e Maurizio Badiani il Direttore Creativo Esecutivo. L’agenzia si occupa di strategie di comunicazione e creatività per un variegato portfolio clienti che comprende, tra gli altri: Coop, De.Co. Industrie, Ente Nazionale Croato per il Turismo, Giuso, GVM Care & Research, In Liguria Agenzia Regionale per la Promozione Turistica, Italia Zuccheri, Kollant, Moccia, Nestlè, Pizzoli, Qui! Group, Scrigno, Trenta, TreValli Cooperlat, Ufficio del Turismo Sloveno e Unilever Food Solutions. Expansion Group fa parte di AssoCom e dal 2007 rappresenta l’Italia nel network internazionale di agenzie indipendenti Image.

ne della sua partecipazione all’evento che nella realizzazione dei relativi materiali di supporto. Sotto la direzione creativa di Maurizio Badiani hanno lavorato al complesso progetto gli art Pierluigi Barbieri, Serena Maggioni e la copy Antonella Meoli. Le fotografie sono di Roberto Sammartini. Le illustrazioni di Sandra Marziali. La casa di produzione è The Producers.

“Non limitarti ad immaginare” In questa foto il category mix director UFS e responsabile del progetto lorenzo gardelli

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ME DIA

Una pioggia di cifre per ribadire la crescita del segmento, anche nel nostro paese

Mobile Data Traffic, l’Italia è al centro di un progresso esplosivo

nel 2014, gli utenti mobile italiani erano ben 53,6 milioni

Lo studio “Cisco Visual Networking Index Global Mobile Data Traffic Forecast for 2014 to 2019” ha evidenziato come i dispositivi “intelligenti” siano l’area di crescita più “calda” sia per i consumatori sia per l’ecosistema B2B globale di David Lucchi

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Lo studio Cisco Visual Networking Index Global Mobile Data Traffic Forecast for 2014 to 2019 ha evidenziato come i dispositivi “intelligenti” siano l’area di crescita più calda sia per i consumatori sia per l’ecosistema mobile B2B globale. Ma cosa succede in Italia? Quasi ogni giorno arrivano sul mercato nuovi dispositivi mobili in grado di supportare un numero di applicazioni che cresce con lo stesso ritmo. Elementi che rendono disponibili servizi innova-

tivi che vanno dal gioco e intrattenimento ai servizi business e professionali, al bancario e shopping, fino alla domotica. Per collegare questi dispositivi a internet sono state sviluppate connessioni sempre più veloci che utilizzano le reti 4G/LTE o le tecnologie Wi-Fi e anche i fornitori di servizi mobili hanno già reso disponibili gli accessi di ultima generazione in alcune città e continueranno l’adeguamento delle loro reti anche nel nostro Paese. In Italia, il traffi-

co dati mobile crescerà di otto volte dal 2014 al 2019, con un tasso di crescita annuo del 50%, rispetto a una media europea una crescita di sette sette volte, con il 48% annuo. Nel 2019 oltre 55 milioni di utenti Nel 2014 gli utenti mobile in Italia erano 53,6 milioni (l’88% della popolazione complessiva), pari a una crescita dell1% dai 52,8 milioni (87% della popolazione complessiva) del 2013; e nel 2019 il numero salirà a 55 milioni (90% della popolazione complessiva), con un tasso di crescita medio annuo dell’1%. Dati in linea con la crescita europea che si prevede passare dai 367 milioni (88% della popolazione) del 2014 ai 382,6 milioni del 2019, con un CAGR dello 0,8%.

E sempre in Italia, le persone avranno una media di tre dispositivi mobile entro il 2019, uno in più rispetto ai due posseduti nel 2014, mentre il traffico dati mobile raggiungerà i 358,7 petabyte al mese entro il 2019 (pari a 90 milioni di dvd ciascun mese). Oltre a questo, gran parte dello sviluppo tecnologico e della necessità di connessione sarà dovuto alle connessioni M2M mobile e ai dispositivi indossabili, in uno scenario che sta sempre più concretizzando l’Internet of Everything (IoE). In particolare, il numero delle connessioni di moduli M2M crescerà di sei volte tra il 2014 e il 2019, raggiungendo i 94 milioni nel 2019, partendo dai 16 milioni e mezzo del 2014, con una crescita del 50%, rispetto a un totale europeo di 612 mi-

lioni di dispositivi previsti nel 2019 partendo dai 91 milioni del 2014. Inoltre, il numero dei dispositivi indossabili raggiungerà i 13 milioni e mezzo nel 2019, con una crescita media annua del 39% a partire dai 2 milioni 641 mila posseduti nel 2014. In Europa tali dispositivi passeranno da 19,5 milioni a 106,7 milioni con una crescita annua del 40%. 4G e Wi-Fi, meglio insieme In Italia, il traffico 4G crescerà di 44 volte tra il 2014 e il 2019, con un tasso di crescita annuo medio del 113%, rispetto a una crescita europea di diciannove volte con un tasso medio dell’80% l’anno. Le connessioni 4G erano in Italia il 2% del totale delle connessioni mobile nel 2014 e costituivano il 14% del traffico dati con un notevole distacco rispetto alla media europea del 10% che costituisce il 31,3% delle connessioni totali; e arriveranno al 32% del totale delle connessioni mobili, ovvero al 77% del traffico mobile complessivo e al 38,2% in Europa. In Italia, la media delle connessioni 4G ha generato 3088 MB al mese nel 2014, un valore di sette volte più alto della media dei 418 MB al mese delle connessioni non 4G, e di cinque volte più alta

della media di 613 MB per mese della media delle connessioni 3G. In Italia, il 45% del traffico dati mobile è stato offload e nel 2019 si prevede che sarà offload il 62% del traffico dati mobile. Di tutto il traffico IP (fisso e mobile) del 2014, il 56% è stato Wi-Fi, il 37% wired, e il 7% mobile; nel 2019, il 69% sarà Wi-Fi, il 15% wired e il 16% mobile, in questo caso superando la media europea del 2014, dove il 48% è stato Wi-Fi, il 48% wired e il 4% mobile. Dunque, nel 2019 si prevede che il 59% sarà Wi-Fi, il 31% wired e il 11% mobile. Sempre più cloud mobile Gli utenti che si affidano ai servizi cloud per superare le limitazioni dei dispositivi mobile, in termini di capacità di memoria e di potenza di elaborazione, faranno crescere il traffico cloud mobile in Italia di nove volte dal 2014 al 2019, con un tasso di crescita media l’anno del 54%. Le applicazioni cloud nel nostro paese rappresenteranno il 90% del traffico dati mobile nel 2019, rispetto all’81% alla fine del 2014, in linea con i valori europei che indicano le applicazioni cloud al 91% nel 2019 del traffico dati mobile complessivo, partendo dall’82% del 2014.

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SC N RIO

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I risultati scaturiti dall’ultima indagine condotta sul tema dall’Osservatorio del Politecnico di Milano

New Digital Payment: registrato in Italia un progresso del 20% nel 2014 Gli italiani non hanno ancora rinunciato al contante, ma i pagamenti digitali innovativi li stanno progressivamente abituando a utilizzare la carta di credito con maggiore frequenza e per beni di piccolo importo. soprattutto tramite acquisti e pagamenti via cellulare

di Sebastiano Zeri

«Gli italiani non hanno ancora rinunciato al contante, ma i pagamenti digitali innovativi li stanno progressivamente abituando a utilizzare la carta di credito con maggiore frequenza e per beni di piccolo importo, soprattutto tramite acquisti e pagamenti via cellulare», afferma Alessandro Perego, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce. Infatti, mentre i pagamenti elettronici

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con carta di credito crescono nel 2014 solo dell’1,6% passando da 126 a 128 miliardi di euro, i New Digital Payment ottengono un incremento del 20%: passano da 15 a 18 miliardi di euro e conquistano il 12% dell’intero mercato dei pagamenti digitali, che può così registrare un incremento complessivo del 3,6% e arrivare a quota 146 miliardi di euro. «Tuttavia è possibile fare qualcosa in più e ci attendiamo una crescita media, tra il 2015 e il 2017, pari al 7% annuo, che por-

terà questo mercato a raggiungere i 176 miliardi di euro. Per agevolare questa crescita occorrono sia un intervento normativo che proponga incentivi e diffonda conoscenza, sia l’impegno, da parte del mondo dell’offerta, a puntare sui New Digital Payment», aggiunge Alessandro Perego. Queste sono alcune delle evidenze emerse dall’Osservatorio Mobile Payment & Commerce della School of Management del Politecnico di Milano, presentato in occasio-

ne dell’evento “Non manca più nessuno”, nel quale è stato approfondito il ruolo giocato dal comparto mobile nella diffusione dei pagamenti elettronici. Il mobile gioca un ruolo fondamentale nei New Digital Payment che comprendono: ecommerce; ePayment, ovvero il pagamento da pc di ricariche e bollette; Mobile Commerce, acquisto di beni e servizi o contenuti cellulare via smartphone tramite app o mobile site; Mobile Payment (Remote e Pro-

ximity), ovvero i pagamenti di ricariche telefoniche, parcheggi, mezzi pubblici, multe via smartphone; Mobile POS e Contactless Payment, che rappresentano i pagamenti mediante carta contactless. Uno strumento comodo anche per gli acquisti L’ecommerce di prodotti, servizi e contenuti digitali e l’ePayment detengono la quota principale: assieme valgono l’86% dei pagamenti digitali innovativi. E mentre l’ecommerce registra una crescita del 18% toccando i 12,8 miliardi di euro, l’ePayment vale quasi 2,5 miliardi di euro, in gran parte transati per il pagamento di ricariche e bollette. Ma la componente più dinamica del nuovi pagamenti è rappresentata dal Mobile Payment & Commerce di beni e servizi: nel 2014 cresce del 55% e supera i 2 miliardi di euro. Alla base di questa crescita complessiva, c’è la componente del Mobile (Remote) Commerce di beni e servizi che continua nella sua crescita e raddoppia, passando da 610 milioni di euro nel 2013 a 1,2 miliardi di euro nel 2014, pari al 9% del totale transato via ecommerce (nel 2013 rappresentava il 4,5%). Questa dinamica è spiegata, da un

alessandro perego

giovanni miragliotta

lato, dal crescente numero di esercenti che stanno attivando iniziative di vendita anche tramite app o mobile site (circa 110 esercenti tra i primi 200 nell’ecommerce offrono una soluzione di Mobile Commerce, erano 75 nel 2013), dall’altro, da un cambio evidente di predisposizione da parte degli utenti. Gli italiani, infatti, non vedono più il mobile solo come un canale per gli acquisti in mobilità, ma sempre più come uno strumento comodo anche per gli acquisti e i pagamenti più tradizionali», afferma Valeria Portale, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce. Il Mobile Remote Payment di beni e servizi, ovvero il pagamento dei biglietti di trasporto pubblico locale, parcheggi, ricariche telefoniche e bollettini, cresce e raggiunge i 160 milioni di euro. Le ricariche telefoniche continuano a rappresentare il 70% del mercato (+22% rispetto al 2013). Crescono anche i pagamenti di bollette e bolletti-

valeria portale ni (+37% rispetto al 2013). Ma il vero protagonista è il trasporto pubblico: quadruplica, infatti, il transato per servizi legati al mondo del trasporto (biglietti dei bus, pagamenti delle soste e car sharing) anche se in valore assoluto rimane ancora marginale. Nel 2014 sono stati acquistati più di 3 milioni di biglietti, pagati oltre 2 milioni di servizi di car sharing e pagate 1 milione di soste attraverso il telefono cellulare. In Italia, dei 235 servizi di Mobile Remote Payment (erano 135 nel 2013), il 77% è legato al trasporto pubblico. Il Mobile Remote Payment & Commerce di contenuti digitali cresce di circa il 20% nel 2014, sorpassando i 760 milioni di euro, spinto dal mondo delle applica-

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MARKET PLACE lioni entro la fine del 2015. «Grandi aspettative ricadono su questo segmento di mercato - afferma Valeria Portale -. Prevediamo che nel 2017 si possano raggiungere 4,8 milioni di utenti attivi per un transato di oltre 6 miliardi di euro, nel caso in cui alcuni fattori abilitanti venissero messi in atto: l’avvio delle iniziative di tutte le banche e degli operatori telefonici, la distribuzione massiva delle Sim NFC, il raggiungimento di accordi da parte di Apple con almeno le tre principali banche italiane, l’arrivo delle soluzioni HCE sul mercato italiano e una forte azione promozionale».

carte e mobile pos entrano in negozio

la possibilità di pagare in negozio con carte contactless e mobile pos si sta allargando, fino a raggiungere un valore delle transazioni pari a 300 milioni di euro

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zioni che rappresenta oltre il 38% di questo mercato. «La maggior propensione degli italiani a utilizzare lo smartphone per fare acquisti e l’aumento dell’offerta di prodotti acquistabili via mobile da parte degli esercenti, fa prevedere una crescita del Mobile (Remote) Commerce di beni e servizi di quasi il 40% annuo, arrivando tra i 3 e i 3,4 miliardi di euro a fine 2017. I contenuti digitali, il primo servizio acquistato via cel-

lulare dagli italiani, proseguirà con un tasso di crescita compreso tra il 10 e il 20% annuo - afferma Giovanni Miragliotta, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio Mobile Payment & Commerce -. In totale, stimiamo quindi che il Mobile Remote Payment & Commerce varrà tra i 4 e i 5 miliardi di euro nel 2017, spinto dal Mobile Commerce di beni e servizi». Il Mobile Proximity Payment & Commerce, ovve-

ro gli acquisti e pagamenti “in prossimità” e agevolati dalla tecnologia NFC, non è ancora decollato, ma gli italiani sono pronti a utilizzarlo. Sono circa 12 milioni gli utenti con in mano un telefono cellulare NFC e oltre 250 mila i POS contactless attivi. Ancora poche le Sim NFC (si stimano circa 800 mila Sim già in mano ai consumatori), ma con la promessa da parte degli operatori telefonici di raggiungere quota 5 mi-

Pagare in negozio con carte contactless La possibilità di pagare in negozio con carte contactless e Mobile POS si sta invece allargando: le transazioni hanno raggiunto i 300 milioni di euro nel 2014. L’infrastruttura con-

tactless è, infatti, cresciuta nel 2014: una carta su otto è contactless (si stimano 12 milioni di carte a fine 2014, raddoppiate rispetto al 2013) e 1,2 milioni (pari al 10% del totale) sono le carte attive (hanno effettuato almeno una transazione in modalità senza contatto); un POS su sei è attivo in modalità contactless (250 mila a fine 2014, +67% rispetto al 2013). Tuttavia, solo una transazione su trecento di quelle con carta è contactless, per un transato complessivo pari a circa 200 milioni di euro. È un risultato ancora limitato, ma in forte crescita rispetto al 2013 (cinque volte in più), grazie anche agli sforzi messi in atto dagli esercenti che, con l’aiuto dei circuiti e degli acquirer, hanno fatto alcune azioni per abituare il cliente a questo tipo di pagamenti (ad esempio, girando il POS verso il cliente ed invi-

tandolo a svolgere il pagamento in autonomia). «Il futuro dei pagamenti digitali è legato alla sfida della diffusione del Mobile Payment & Commerce “di prossimità” e il 2015 è un anno cruciale per il comparto: si aprirà la competizione delle diverse filiere dell’offerta - afferma Alessandro Perego -. Da una parte, la filiera cosiddetta “Simbased” che vede coinvolti operatori telefonici e banche in una configurazione collaborativa, nelle infrastrutture abilitanti. Dall’altra, filiere basate sulle più recenti tecnologie HCE (Host Card Emulation) che potranno consentire ad alcune banche di offrire soluzioni di pagamento su cellulare direttamente senza utilizzare la Sim. E infine Apple Pay. Si accettano scommesse su chi vincerà la partita, conquistando le quote maggiori di mercato. Certo, dipenderà molto anhe dalla strategia commerciale degli attori che hanno già investito molto. Quello che più importa, dal lato dei consumatori, è che le regole del gioco sono ormai per buona parte definite e che qualsiasi soluzione non potrà che arrivare rapidamente ed essere estremamente sicura e facile da usare».

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Nel libro di Alessandro Gilioli e Guido Scorza il caos normativo in un Paese in cui chi fa informazione online è ancora soggetto alla legge sulla stampa del 1948. E dove il digital divide incombe.

Apple sceglie di portare una parte del suo cloud in Europa: l’azienda californiana ha appena annunciato un piano di investimenti da 1,7 miliardi di euro per costruire due nuovi data center. Uno sorgerà in Irlanda, nella contea di Galway. L’altro in Danimarca, nello Jutland Center. I due centri di elaborazioni dati forniranno i servizi online per i clienti europei: fra due anni, quando scaricheremo una canzone da iTunes oppure un’applicazione da App Store, il nostro dispositivo Apple andrà a prelevarli sui server situati in Irlanda o in Danimarca.

Il futuro digitale che guarda al... ‘48!

Un pezzo di cloud viaggia in Europa

ILFATTOQUOTIDIANO.IT

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Un bentornato a Charlie Hebdo! Torna in edicola Charlie Hebdo, il settimanale satirico francese che il 7 gennaio è stato colpito da un drammatico attentato che ha decimato la redazione e che, con uno sforzo senza precedenti, aveva pubblicato un numero straordinario il 21 gennaio (numero che ha venduto 7 milioni di copie in tutto il mondo) per poi sospendere le pubblicazioni per circa un mese. Un incendio doloso, nel novembre 2011, aveva già colpito il giornale dopo la pubblicazione delle prime vignette sul profeta Maometto ritenute blasfeme dai terroristi islamici.

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Terza edizione di “The Voice of Italy”

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Con parecchie novità e anche molti punti fermi parte la nuova stagione di “The Voice of Italy”, che da domani ritorna in prima serata sugli schermi di RaiDue. Siamo alla terza edizione.

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come Affrontare le sfide del futuro facendo tesoro delle lezioni del passato

1979-2015: come affrontare l’internet disruptive power

Andrea Ovans, senior director dell’Harvard Business Review, firma un’esauriente analisi su oltre trent’anni di articoli, previsioni e strategie sulla “digital era”

a cura di Valentina Lunardi

Nel 1979, prima che il personal computer IBM facesse il suo ingresso nel mercato, che il primo network di telefoni cellulari fosse creato o fosse concepita l’idea della televisione in alta definizione, Daniel Bell, sociologo della Harvard University, non ebbe dubbi nel formulare la preveggente idea che computer, televisori e telefoni avrebbero formato nel futuro un unico sistema che avrebbe permesso la trasmissione di dati e l’interazione tra persone e macchine in tempo reale. In un articolo per l’Harvard Business Review comparso quell’anno, dal titolo “Communication Technology - For Better or for Worse”, Bell presentò la prospettiva di un mondo in cui le persone avrebbero acquistato online le automobili o le avrebbero utilizzate in condivisione piuttosto che possederne una propria; si sarebbero informate, avrebbero controllato le previsioni del tempo, messo annunci, consultato cataloghi e le proprie informazioni finanziarie attraverso schermi televisivi; avrebbero lavorato in maniera collaborativa da luoghi remoti attraverso connessioni digitali. Pensatore visionario, Bell aveva già introdotto la definizione di “società post-industriale” con dodici anni di anticipo nel suo famoso libro “The Coming of PostIndustrial Society: a Venture in Social Forecasting”, in cui predisse correttamente come il mutamento immaginato avrebbe portato le economie in via di sviluppo a focalizzarsi dal settore manifatturiero ai servizi e avrebbe creato élite tecniche al servizio della nuova industria scientifica. Questo nuovo panorama non era surreale come sembrava ai più, aveva argomentato il sociologo nell’articolo del 1979, dal momento che alcune delle tecnologie necessarie al cambiamento esistevano già in una qualche forma; la questione non era come esse avrebbero potuto interagire, ma in che ordine, a quale livello e a quale scala di espansione.

Dalle previsioni alla realtà: strategie per la new economy

Con l’esplosiva comparsa dei siti web nei primi anni ’90, un certo numero di pensatori rivolse la propria attenzione allo sviluppo di strutture capaci di aiutare i manager a rispondere a questi quesiti attraverso

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contributi presentati nell’Harvard Business Review, e il loro lavoro costituisce una solida base per affrontare quella trasformazione digitale che è tuttora in atto. Tra i pionieri di questo campo vi furono i dirigenti di The Boston Consulting Group, Philip Evans e Thomas Wurster, autori di un fondamentale articolo dal titolo “Strategy and the New Economics of Information”, apparso circa diciotto anni dopo quello di Bell. Cosa fosse importante da un punto di vista strategico di internet, i due manager lo avevano già compreso nel 1997, quando il web aveva appena tre anni: esso elimina il trade-off esistente tra la quantità di informazione che può essere condivisa (la sua ricchezza) e il numero delle persone che possono fruirla (la sua ricettività), un meccanismo che aveva stabilito il vantaggio competitivo per molte aziende. Le implicazioni di questo processo stavano diventando ovvie per le compagnie che vendono informazione, come quotidiani e enciclopedie, ma, come sottolinearono i due manager, ogni business è in realtà un “information business”. Relazioni con i fornitori, identità di brand, coordinamento dei processi, fidelizzazione dei clienti e altre voci dei processi aziendali erano tutte forme di informazione. Più il vantaggio competitivo sarebbe dipeso dal mantenimento dell’equilibrio tra ricchezza d’informazione e ricettività, maggiore sarebbe stato il livello di vulnerabilità. Quindi, se in passato una compagnia poteva ottenere un vantaggio competitivo dalla creazione di una forte relazione con un esiguo gruppo di fornitori selezionati, fattore che era la base dell’industria manifatturiera degli anni ’80, oppure sviluppando esili connessioni con un vasto gruppo di persone, come fece Citibank con i suoi commercianti di valuta, ora era possibile, per tutti, fare entrambe le cose contemporaneamente. Non era più necessaria una dispendiosa forza lavoro dedicata alle vendite dirette per scegliere il giusto tipo di assicurazione auto per un dato cliente, quando era possibile raggiungere i consumatori attraverso annunci di vendita customizzati online; né sarebbe stato necessario creare una numerosa flotta di taxi, dal momento che sarebbe stato possibile gestire, controllare, coordinare e compensare un gruppo di automobilisti disposti a condividere i propri viaggi attraverso il telefono. Per stabilire

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Una preveggente analisi della cosiddetta “digital era” già nel 1979 un sociologo dell’harvard university, daniel bell, formulò una profonda analisi riguardante i meccanismi fondamentali della società postindustriale e i cambiamenti epocali derivanti dalla “rivoluzione dell’online”

quanto fosse vulnerabile il vantaggio competitivo di una compagnia, Evans e Worster stilarono una lista di quesiti tuttora assolutamente validi, che partono dall’identificazione dell’informazione che tiene insieme la catena del valore e in che punto di essa si sta dando applicazione al trade-off tra ricchezza e ricettività.

La fine del business “dot-com” e la sopravvivenza digitale

Dopo il crollo rovinoso del mondo degli affari “dot-com” nel 2001, Michael Porter focalizzò la questione su come fosse possibile definire quali business “attivi su inter-

net”, come li definì lui stesso, fossero reali e quali destinati a scomparire come Pets.com, nel momento in cui si fossero prosciugati i finanziamenti a disposizione. L’unica misurazione valida per determinare il valore di una compagnia, spiegò nel suo “Strategy and the Internet”, non è la misura della sua user base, il valore delle azioni o la mole dei suoi utili, ma la sostenibilità dei suoi valori di redditività. Le prospettive per la redditività variano sensibilmente da settore a settore, in base alla forza degli elementi che formano la struttura specifica di ciascuna industry. Inoltre, Porter si è avventurato anche nel formulare delle conclusioni generali riguardo la portata dell’“effetto Internet” in un grafico di grande utilità dal titolo “How the Internet Influences Industry Structure”, nel quale è mappata l’influenza delle tecnologie web rispetto alle cinque forze in campo, da lui teorizzate. In linea generale, il lavoro di Porter ha confermato quello che la maggior parte dei top manager aveva compreso intuitivamente, cioè che mentre alcune tendenze potevano sostenere o anche incrementare i livelli di profittabilità (facendo aumentare la grandezza del mercato, migliorando i livelli di efficienza e restringendo il potere di fornitori e intermediari grazie alla creazione di contatti diretti tra compagnie e consumatori), nella maggior

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parte dei casi internet intensificava la competizione e segnava una diminuzione dei margini di profitto. Andando velocemente avanti nel tempo di una decina di anni, il potere di internet di assottigliare gli utili è diventata una sorta di leggenda dell’era digitale: Napster, Amazon e l’Apple Store hanno determinato la scomparsa di Tower Records e Musicland; le telecamere digitali hanno rimpiazzato la pellicola e, infine, gli smartphone hanno sostituito le macchine fotografiche. Ma le problematiche della sequenza temporale e della portata del fenomeno sono ancora materia di discussione per Clay Christensen e Maxwell Wessel nel 2012. In “Surviving Disruption”, gli autori dell’articolo hanno affermato che la “disruption”, sia digitale che no, non è tanto un singolo evento, quanto un processo che si svolge nel tempo, “a volte rapidamente e in maniera completa, altre volte lentamente e in modo frammentario. Più di un secolo dopo l’invenzione del trasporto aereo, le navi mercantili solcano ancora ogni mare del globo; una generazione dopo l’introduzione del videoregistratore, gli incassi al botteghino sono ancora una parte fondamentale degli utili del settore cinematografico”. In altre parole, quando una tipologia di business subisce un processo di disruption sarà fondamentale capire in che modo, e con il loro articolo gli autori hanno cercato di offrire una serie di strumenti per comprendere i livelli di vulnerabilità e identificare le barriere difensive del proprio modello aziendale. Lo scorso anno Michael Porter è tornato ad utilizzare il modello di schematizzazione delle cinque forze alla nuova fase della digital economy, l’Internet of Things. A differenza della prima fase analizzata, ha notato Porter, che non ha creato veramente delle nuove industrie, ma piuttosto versioni digitali di quelle esistenti, questa volta l’hardware, il software e i network che connettono oggetti precedentemente isolati l’uno dall’altro, stanno creando prodotti che oltrepassano i tradi-

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zionali confini dei settori e aprendo vie completamente inedite di creare valore sostenibile. E così la risposta alla domanda di “How Smart, Connected Products are Transforming Competition”, non può essere facilmente contenuta in un grafico: in questo caso Porter apre lo sguardo del lettore verso un enorme insieme di possibili combinazioni che possono far incrementare o decrescere i livelli di profitto, entro le quali è necessario mappare la posizione del proprio business.

Un finale tutto da scrivere: capitalizzare la “disruption”

Nel 1979, Daniel Bell non provava molta simpatia per le persone che si sentivano impotenti di fronte all’innovazione tecnologica. “Negli ultimi dieci anni o poco più abbiamo sentito molto parlare dell’accelerazione dei processi di cambiamento - scrisse Bell trentasei anni fa -. E’ un concetto affascinante, ma allo stesso tempo privo di reale significato, se non a livello metaforico. Dovrebbe sorgere spontaneo chiedersi “Cosa è cambiato?”

e “Come si può misurare la velocità del cambiamento?”. Dopo tutto, faceva notare l’autore, un uomo nato nel 1800 e morto nel 1860 avrebbe assistito, durante la sua vita, all’avvento della ferrovia, del piroscafo e del telegrafo; mentre un’altra persona nata nel 1860 e morta nel 1920 avrebbe visto la comparsa del telefono, della luce elettrica, dell’automobile e delle prime immagini in movimento. Quando ci preoccupiamo del ritmo del cambiamento, Bell suggerisce, ci stiamo concentrando sulla variabile sbagliata. Ciò che è importante non è se la velocità dei mutamenti stia aumentando, ma che “la scala su cui essi si sono verificati si sia ampliata, e le variazioni di scala, come i fisici e teorici delle organizzazioni sanno da tempo, richiede essenzialmente un cambiamento di forma”. La domanda fondamentale che dovremmo porci, allora, non è tanto relativa a quali imprevedibili novità potranno annientare le nostre imprese, ma piuttosto quale forma di organizzazione è la più appropriata per poterle capitalizzare. Una domanda sicuramente complessa, ma non impossibile. <

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cybersec 2015

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6 marzo - corso venezia 47 @ milano

360com è una pubblicazione di Growing C&M sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Gustavo Fara 25, 20124 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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intenso Il programma della giornata, ricco di relatori di prim’ordine e parterre di alto profilo professionale Claudio Giua è direttore dello sviluppo e innovazione del Gruppo Editoriale L’Espresso dal 2009. Ha iniziato a lavorare per il Gruppo Espresso nel 1978, come giornalista al mattino di Padova, e poi al quotidiano la Repubblica, ricoprendo negli anni diversi incarichi, tra cui general manager della divisione digitale. È presidente della Fondazione Sistema Toscana e direttore dell’Internet Festival. come scritto, ha lavorato per molti quotidiani e periodici. Ha guidato la cronaca milanese, la redazione fiorentina e il servizio politico di la Repubblica, ha condiretto e diretto il Tirreno, la tribuna di Treviso, la Nuova Venezia. Ha ideato e realizzato i primi siti dei giornali locali del Gruppo. Nel ’99 è stato tra i fondatori di Kataweb, divisione digitale del gruppo Espresso, di cui è stato direttore dei contenuti e per sette anni direttore generale Rappresenta il Gruppo Espresso in organismi associativi e organizzazioni internazionali e nazionali, tra cui Online Publishers Association-Europe, European Publishers Council, European Magazines and Media Association, Federazione Italiana Editori giornali

visioni

di

Matteo Dedè

per molti over 65 internet è

un mistero assoluto Nel 2015 il termine selfie esordisce sul vocabolario Zingarelli, ma ancora due anni fa pochi, in Italia, usavano questo neologismo globale che compatta in sei lettere la locuzione “autoritratto fotografico digitale”. Pare assodato che la parola fu coniata nel 2002 da tale Nathan Hope, che raccontò su un forum online australiano d’essere ruzzolato ubriaco dalla scale maciullandosi il labbro “come testimonia l’allegato selfie”, appunto. E attenzione, i forum sono i progenitori dei social network… Grazie al “boom” degli smartphone con retrocamera la popolarità dei selfie è diventata planetaria. Il Censis definisce i selfier “narcisisti” che si mandano l’un l’altro le foto digitali via mail, Facebook o Instagram. Scatti, ti rimiri, condividi. I selfie, una volta postati in rete, contribuiscono però all’alimentazione degli incommensurabili archivi di dati personali di Google, Facebook e altri operatori globali. Che tengono traccia di dove e con chi siamo in ogni momento della giornata così come sanno cosa cerchiamo sui motori di ricerca, scandagliano le mail che mandiamo, analizzano come rispondiamo alle sollecitazioni degli ar-

ticoli, dei video, delle pubblicità. In buona sostanza, compilano il diario digitale della vita di ciascuno di noi e l’utilizzano per operazioni commerciali di cui non abbiamo alcuna consapevolezza. Ogni volta che il nostro selfie va su Facebook o aggiorniamo i nostri dati su un social infiliamo qualche centesimo nelle tasche di miliardari che si chiamano Page, Zuckerberg e Williams. Che in cambio ci danno ottimi servizi, per carità: la nostra vita per un motore di ricerca più accurato o per un messenger più veloce. Non è consolante rilevare che solo sei italiani su dieci hanno già inconsapevolmente firmato questo moderno patto faustiano. Secondo l’Istat, infatti, quasi il 40% dei nostri connazionali non utilizza internet. Mai. Dei più giovani, quelli tra i 6 e i 10 anni, ben il 52% non accede alla rete con regolarità; tra gli 11 e i 14 anni gli analfabeti digitali totali sono pari al 14%; tra i 16 e i 24 la quota dei renitenti alla leva internettiana scende parecchio, ma senza azzerarsi come avviene nei principali paesi dell’Unione Europea; il mondo digitale resta un mistero assoluto per i tre quarti dei nostri concittadini oltre i 65 anni.

A seguito del grande successo di Cybersec2014, il convegno sulla sicurezza cibernetica svoltosi lo scorso ottobre a Roma con la partecipazione dell’Ambasciata degli Stati Uniti, Intel Security annuncia l’edizione milanese dell’evento dedicata quest’anno a infrastrutture critiche e grandi eventi, che si terrà venerdì 6 marzo, nella Sala d’Onore Giuseppe Orlando a Palazzo Castiglioni, in Corso Venezia 47. Organizzato da Intel Security, in collaborazione con Scuola Etica e Sicurezza, Galdus e S News, Cybersec2015 vede il patrocinio di Aipsa, Asis, BCManager e Themis, EXPO2015 e della Commissione Europea. «Si tratta di un tema di grande attualità - ha dichiarato Ferdinando Torazzi, regional director enterprise endpoint & Italy & Greece Intel Security - in vista di Expo Milano 2015, la grande exhibition ormai alle porte durante la quale Milano stessa, e in particolare il sito dell’evento, si trasformeranno in un’infrastruttura critica a cielo aperto in cui le tecnologie per la sicurezza contribuiranno non solo alla gestione del flusso degli accessi, ma anche alla sicurezza e alla business continuity, costituendo certamente una grande sfida ma anche un’opportunità per l’economia dell’intero comparto». Il programma della giornata, ricco di relatori di prim’ordine e di un parterre di alto profilo, vede due momenti distinti e complementari: una prima parte di taglio convegnistico seguita da una tavola rotonda con confronto tra istituzioni, associazioni e manager esperti di sicurezza. ANNO VI | #032|MARTEDÌ 24 FEBBRAIO 2015


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