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“La Rai racconta l’Italia�, in rassegna alla Triennale

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Un’esposizione di grande intensità emotiva e carica di valore storico ospitata da uno dei luoghi piÚ suggestivi dell’offerta espositiva che caratterizza la città di Milano. Tutto fino al 15 giugno.

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Programmatic, in Italia una realtĂ in espansione

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Layla Pavone in Digital Magics

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Successo per il Kids Creative Lab

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L’Espresso: sul sito il paywall

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L’amato Ticket Restaurant

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Wikipedia, ora comanda Lila

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COVER STORY

Intervista a Pierre Naggar, al vertice del gruppo turn

Programmatic in Italia, una realtà in espansione Il mercato italiano e i suoi vantaggi. Le differenze che intercorrono tra il nostro Paese e il resto del mondo. L’importanza dei Data. I processi di educazione del cliente. Il video e la multimedialità ormai effettiva. Ecco i temi trattati dall’EU managing director del gruppo di Davide Sechi

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COVER STORY

P COM

ubblicità in calo? Respirazione ormai ridotta al lumicino? Ecco la soluzione: farsi un bel viaggio nei territori del programmatic advertising, nelle località votate alla targetizzazione del cliente, nei luoghi in cui gli agognati, ma anche temuti, Data sono utilizzati con la misura di chi la sa lunga. E lungo le infinite passeggiate ristoratrici non sarà difficile scorgere l’insegna di Turn, piattaforma di data driven adv, fornitrice di insight in tempo reale utili per trasformare e rendere più efficaci i processi decisionali delle agenzie e dei professionisti del settore. E 360com ha prenotato un posto in prima classe, cosa che gli ha permesso di intervistare Pierre Naggar, EU managing director,

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in trasferta milanese. Temi trattati: il mercato del programmatic in Italia e i suoi vantaggi, le differenze che intercorrono tra il nostro Paese e il resto del mondo, l’importanza dei Data, i processi di educazione del cliente, il video e la multimedialità ormai effettiva. Italia e mercato, qualsiasi esso sia: non si trova nessuno in giro che dichiari “In realtà stiamo andando bene”. Si suppone che anche voi non dipingiate scenari positivi? «Invece sì! La dimensione italiana è in crescita e, anzi, parliamo di un trend che va avanti dall’inizio del 2013. Abbiamo cominciato a lavorare con i primi clienti italiani nel 2011. Al principio, l’obiettivo era quello di sfruttare in qualche modo

il traffico invenduto. Dallo scorso anno abbiamo cominciato a confrontarci con clienti realmente interessati al programmatic, che significa targetizzazione e minori costi. Si tratta ovviamente di un percorso ricco di ostacoli, in cui occorre molto lavoro utile a far capire i vantaggi del sistema, a fugare i dubbi dovuti alla scarsa conoscenza. Un’opera affrontata anche da Iab, un processo di progressiva educazione del mercato, degli editori in particolare. Tutti passaggi che hanno dato grande fiducia all’ambiente, creando un circolo virtuoso. In Italia siamo partiti in ritardo, soprattutto se si fanno confronti con quello che accade negli Stati Uniti, ma anche in Uk o in Germania, ma stiamo recuperando posizioni. Il vero problema nazionale è la scarsa propensione

a vendersi bene, a organizzare una strategia di comunicazione in questo senso. Sia come sia, per quanto riguarda Turn, l’Italia è nella “top three” del mercato». E affinché le cose continuino a migliorare, su cosa bisognerebbe focalizzarsi? «Prima di tutto, l’educazione degli editori: far capire loro che il programmatic non è una moda passeggera o solo il trend del momento, ma una realtà in costante espansione; evidenziare vantaggi e benefici per gli inserzionisti; insistere sulla multicanalità, ovvero non paralare solo di search, display etc; sottolineare l’importanza dei Big Data». I Data rischiano di diventare il prossimo big business?

«La cosa più importante non sono i Data in se stessi ma i data giusti al momento giusto, quelli che noi chiamiamo Smart Data. E allora, prima occorre scovare i propri obiettivi, poi associare loro i dati opportuni. Ed è proprio quest’ultimo il problema con cui ci troviamo a combattere e che può esser risolto solo da opportune attività di consulenza, che diventano cruciali». E se ad essere programmatic fosse il video? «Lo è già e rientra nel discorso della multicanalità. E così si parla anche di digital radio con utenti targetizzati, di simbiosi sempre più profonde con la televisione che, soprattutto per i grandi gruppi, rimane sempre in pole position. La sfida è quella del One To One, ovvero raggiungere chiun-

que ovunque si trovi, senza violarne la privacy, con messaggi e canali scelti per l’occasione». Turn e il mercato: dove il programmatic sta attecchendo? «Abbiamo aperto in Brasi-

le e Messico. Ci sono delle situazioni molto complesse, come la Cina, oppure tradizionali e conservatrici, come il Giappone, cui bisogna porsi con approcci e strategie mirate. Intanto ci godiamo dati di crescita più che positivi».

Marketing digitale senza segreti: chi è Pierre Naggar Naggar porta a Turn oltre 17 anni di esperienza in pubblicità, 13 dei quali trascorsi in organizzazioni di marketing digitale. Ha un’ampia conoscenza del mercato data-driven, tra cui ad exchange, reti pubblicitarie online, la pubblicità basata sul rendimento e il mercato di publisher in Inghilterra e nel resto d’Europa. Prima del suo nuovo ruolo in Turn, Naggar è stato responsabile per lo sviluppo di Yahoo! Inoltre in Publisher Partner Network si è assicurato molti contratti di acquipierre naggar sto mediatico e di dati con i publisher leader in tutta Europa. Prima di quel ruolo, Naggar è stato responsabile dell’area “direct response” per Yahoo! in Inghilterra e Irlanda è stato responsabile per le offerte commerciali, il posizionamento del prodotto e la strategia go-to-market. Sotto la guida di Naggar, Yahoo! Direct Response ha conseguito una crescita incredibile in 3 anni e Yahoo! Network ora è una delle maggiori reti pubblicitarie in Inghilterra. Naggar si è laureato in statistica all’università di Roma. ANNO V | #033| LUNEDI’ 05 MAGGIO 2014


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MARKET PLACE

layla pavone

La manager ha scelto la nuova dimensione dopo l’addio a Isobar e Dentsu Aegis

Layla Pavone in Digital Magics Seguirà la selezione e lo sviluppo di nuovi investimenti in startup innovative di Luca Anelli

Digital Magics, incubatore certificato di startup innovative quotato sul mercato Aim Italia di Borsa Italiana, ha annunciato l’ingresso di Layla Pavone nel team. La riconosciuta manager è stata nominata membro del consiglio di amministrazione di Digital Magics nel corso dell’assemblea ordinaria degli azionisti. All’interno di Digital Magics, Layla Pavone seguirà come venture partner la selezione e lo sviluppo di nuovi investimenti in startup innovative, gestendone l’evoluzione, come mentore e supervisore, e le attività di fund raising, ricoprendo anche ruoli di

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manager ad interim per accelerare il processo di crescita delle neoimprese digitali. Layla Pavone si unisce, dunque, al team di Digital Magics composto da Enrico Gasperini, Alberto Fioravanti, Gabriele Ronchini, Alessandro Malacart, Luca Giacometti, Gabriele Gresta, Stefano Miari, Michele Novelli, Giandomenico Sica, Edmondo Sparano e Gennaro Tesone. Pavone ha una laurea in Scienze Politiche e ha conseguito il primo Master italiano in Comunicazione d’Impresa e Nuove Tecnologie. E stiamo parlando di una professionista che da oltre venticinque anni si occupa di advertising online, internet e

nuove tecnologie. Nel 1988 inizia il percorso professionale nella direzione marketing di SPI-Società per la Pubblicità in Italia del Gruppo Publicitas. Dal 1993 al 1994 ha lavorato in Polonia, alla startup della concessionaria di pubblicità del quotidiano Zycie Warszawy e al lancio della syndication televisiva Polonia 1, di proprietà dell’editore italiano Nicola Grauso. Nel 1995 ha contribuito alla startup di Video Online, il primo Isp in Italia, concentrandosi “pioneristicamente” nell’area del marketing e dell’advertising online. Nel 1997 entra in Publikompass, creando la prima concessionaria di pubblicità e rappresentando un network

di 35 siti, fra cui Virgilio, Italia Online, Finanzaworld, Internet Bookshop, La Stampa. Dal 2000 ad aprile 2014 Layla Pavone ha ricoperto all’interno del Gruppo Dentsu Aegis Network il ruolo di managing director di Isobar Italia, contribuendo alla fondazione dell’omonimo network, leader nella consulenza e nei servizi di marketing, advertising digitale. Dal 2003 al 2010 è stata presidente di Iab Italia - charter dell’Interactive Advertising Bureau, associazione internazionale per lo sviluppo e la promozione della pubblicità interattiva e oggi ne è il presidente onorario. Dal 2006 al 2008 è stata presidente di Iab Europe. È presidente del Centro Studi AssoCom, ed è membro dell’International Academy of Digital Arts and Sciences; risiede nel consiglio di amministrazione di Audiweb e nel consiglio direttivo di Italia Startup. È docente e condirettrice del Master Almed/ Università Cattolica del Sacro Cuore Digital Communication Specialist. «Sono entusiasta di essere stata chiamata a ricoprire questo nuovo incarico che ritengo assolutamente confacente alle mie competenze e all’esperienza maturata nel corso della mia carriera professionale, tutta dedicata al digitale e all’innovazione», dichiara Layla Pavone, subito dopo la diramazione ufficiale della nota relativa al nuovo incarico.

sarà responsabile delle pr e dell’ufficio stampa

Barbara Minotti pr manager di Subito.it E’ leader in Italia per la compravendita dell’usato di Daniele Bologna

Barbara Minotti ha fatto ingresso in Subito.it con il ruolo di pr manager e con la responsabilità delle attività di ufficio stampa e relazioni pubbliche. Minotti è stata scelta per rafforzare, anche dal punto di vista della comunicazione e della brand awareness, la crescita di Subito.it, oggi il servizio numero uno in Italia per la compravendita dell’usato con oltre 6,3 milioni di utenti unici mensili secondo i dati Audiweb di marzo 2014. Nata a Verbania, nel 1977, con una laurea in Economia Politica presso l’Uni-

versità Luigi Bocconi di Milano e un Master Academy Wpp in collaborazione con Sda Bocconi, Minotti ha maturato un’esperienza decennale nell’ambito della comunicazione e dell’ufficio stampa, ricoprendo ruoli strategici in alcune importanti realtà a livello internazionale. Minotti, infatti, ha debuttato nel mondo delle pr in Burson-Marsteller Italia come associate account in ambito corporate per poi diventare press officer di Pirelli & C. Ambiente Spa e, successivamente, corporate pr manager di Microsoft Italia. «L’ingresso di Barbara Minotti nel

team di Subito.it - dichiara Daniele Contini, ceo di Subito.it - rappresenta un passo ulteriore nel nostro processo di crescita, anche in termini di competenze professionali, oltre a un chiaro segnale di quanto la comunicazione per noi sia davvero una leva strategica a supporto del business». «Sono entusiasta di intraprendere questa nuova sfida professionale - commenta, invece, Barbara Minotti - e di entrare a far parte di una realtà dinamica e di grande successo quale Subito. it, oggi il primo sito classified in Italia. Nel mio nuovo ruolo avrò la possibilità di contribuire a rafforzare il posizionamento e la reputation del brand, anche dal punto di vista corporate, facendo conoscere Subito.it non solo per il servizio efficiente che offre ma anche per la realtà aziendale di eccellenza che rappresenta».

barbara minotti ANNO V | #033| LUNEDI’ 05 MAGGIO 2014


Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


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COM PANY

di Massimo Masi

Kids Creative Lab è andato in scena: la casa di Peggy si è trasformata nell’originale palcoscenico di un’incredibile installazione collettiva realizzata grazie a migliaia di coloratissimi mosaici, creati con passione e fantasia dai 300 mila bambini di tutta Italia che hanno aderito all’iniziativa. Numeri da record che hanno confermato lo straordinario successo di questa seconda edizione del progetto nato nel 2012 dall’entusiasta collaborazione tra Ovs e Collezione Peggy Guggenheim e dedicato a tutte le scuole primarie d’Italia, che quest’anno sono state oltre 2 mila. Le adesioni sono raddoppia1te rispetto alla prima edizione, contando innumerevoli famiglie e tantissime nuove scuole, che si sono messe alla prova sperimentando la tecnica del mosaico. La conferenza stampa ufficiale della scorsa settimana è stata l’occasione per festeggiare insieme la scuola primaria “Dante Galiani” di San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, che ha partecipato al progetto con ben 677 alunni e che essendo risultata la scuola cha ha aderito al progetto con il gruppo più numeroso di partecipanti riceverà in premio materiali geocartografici offerti da De

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successo per la seconda edizione di Kids Creative Lab: 300 mila bambini coinvolti

La potenzialità creativa nata dal binomio arte & impresa

Un evento nato nel 2012 dalla collaborazione tra Ovs e Collezione Peggy Guggenheim

la prossima edizione della manifestazione sarà ispirata ai temi portanti di expo 2015, in sinergia con il padiglione italia

Agostini Libri. Atlanti geografici, libri, globi, carte murali e planisferi che andranno ad arricchire e approfondire la preparazione didattica degli studenti. Ritornando al progetto didattico, grazie a Trend azienda vicentina sponsor tecnico dell’iniziativa, che ha fornito gratuitamente le tessere prodotte con vetro riciclato -, tutti i partecipanti hanno realizzato un mosaico, che ora sarà espo-

sto alla Collezione Peggy Guggenheim. Ecologia e natura sono stati, quest’anno, i temi ispiratori. I colori delle tessere assegnate alle diverse regioni italiane rispecchiano gli elementi naturali e paesaggistici di ciascuna area geografica, e così questa grandiosa opera finale altro non sarà che un’ideale mappa del nostro paese, in cui ogni territorio rappresenta le tonalità che più lo iden-

tificano. Grazie al kit d’artista scuole e famiglie hanno applicato la creatività che caratterizza il mondo dell’arte e della moda. Ciascun bambino che ha preso parte all’iniziativa ha ricevuto una cartolina che gli permetterà, insieme a due adulti accompagnatori, di poter accedere al museo gratuitamente nei giorni della mostra. «Siamo felici di aver potuto confermare per questo secon-

do anno la nostra collaborazione con Ovs, marchio di GruppoCoin, leader nel fashion retail italiano, che rivolge, come del resto la Collezione, un’attenzione speciale verso i bambini: il progetto Kids Creative Lab

ha nuovamente mostrato la potenzialità creativa del binomio arte ‐impresa nel valorizzare la crescita culturale attraverso la bellezza dell’arte - sostiene Philip Rylands, direttore del museo -. È per noi fonda-

Philip rylands

mentale che la proposta formativa del museo affronti, spesso a partire dallo studio dell’arte, tematiche differenti come quelle legate ai nuovi». «La seconda edizione del progetto Kids Creative Lab, ideato da Ovs in collaborazione con Collezione Peggy Guggenheim, una delle più prestigiose istituzioni internazionali al mondo, ha avuto un’adesione straordinari - afferma Ste-

fano Beraldo, amministratore delegato di Gruppo Coin - ed è per noi motivo di grande soddisfazione. Siamo entrati in contatto con le scuole di tutta Italia, creando un connubio tra il nostro marchio, il più importante museo di arte moderna e contemporanea italiano, il territorio, le famiglie, i bambini. Quest’anno, per i loro lavori, i piccoli artisti hanno utilizzato tessere di vetro

riciclato, uno dei materiali della sapienza artigianale veneziana. La loro creatività e fantasia sì è espressa realizzando dei mosaici, e anche questa riteniamo sia una singolare opportunità di avvicinarsi al lavoro manuale in un’epoca in cui la loro propensione all’uso dei mezzi digitali è molto elevata». «Siamo molto orgogliosi di aver preso parte al progetto Kids Creative Lab che per noi rappresenta un’ulteriore conferma dello stretto rapporto che lega la nostra azienda alle iniziative educative - commenta Pino Bisazza, presidente di Trend Group - . Abbiamo sempre posto attenzione sulle scuole con progetti realizzati in collaborazione con l’Ufficio Servizi Educativi e Scolastici del Comune di Vicenza e con la stessa Collezione Peggy Guggenheim. I temi ispiratori di questa seconda edizione di Kids Creative Lab, inoltre, sono stati particolarmente in linea con la nostra filosofia: ecologia e natura, infatti, sono aspetti che stanno molto a cuore anche alla nostra azienda». E conclusa la seconda edizione, Kids Creative Lab sta già pensando al 2015. La prossima edizione sarà ispirata ai temi portanti di Expo 2015, in collaborazione con il Padiglione Italia. ANNO V | #033| LUNEDI’ 05 MAGGIO 2014


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ME DIA

IL CONSORZIO DEL COMMERCIO ELETTRONICO ITALIANO

per il sito del settimanale del gruppo c’è una grande novità

Esperimento Espresso: paywall da metà maggio Il primo è stato il Times, del Gruppo Murdoch, nel 2007. Poi, nel marzo del 2011, il New York Times introduce il metered-paywall, un sistema di pagamento “a punti”, sulla base di quanto già fatto un paio d’anni prima dal Financial Times. In Italia, tra i grandi editori, Rcs è stato il primo a testare il sistema sul sito Gazzetta.it, ma ad oggi non sembra che sia sopravvissuto alla nuova release lanciata a inizio anno. Ora è il turno del Gruppo Espresso: dalla metà di maggio, sulla versione online del settimanale diretto da Bruno Manfellotto, verrà introdotto il fatidico paywall, dietro al quale vi saranno un 20-30% di notizie extra che gli utenti dovranno pagare, se vorranno leggere. Quello sull’introduzione dei sistemi di pagamento è un argomento antico sul web e tutti gli editori, an-

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che molto prima della pluriennale crisi che ha colpito il settore, lamentavano come non possa esistere un’industria dell’informazione senza adeguata remunerazione economica. I rischi, ovviamente, sono che gli utenti, semplicemente, si rifiutino di pagare, abituati alla logica del “tutto gratis” che il web ha propagato fin dagli albori. Il più convinto sostenitore di questa tesi è sempre stato proprio Carlo De Benedetti, patron del Gruppo Espresso, che già lo scorso anno aveva annunciato per fine 2013 l’introduzione di un analogo sistema su Repubblica.it; ma evidentemente i tempi non erano ancora del tutto maturi, tanto meno per il maggiore sito di news italiano. In tal senso, non è difficile pensare come, ovviamente, l’operazione messa in atto da L’Espresso sia solamente una prova. Il vero

di Aureliano Roio

obiettivo, in senso strategico, è inserire una sezione premium in tutte le testate del Gruppo, in particolare su Repubblica.it. Ma prima, meglio aspettare e analizzare le reazioni degli utenti su piccola scala e poi allargare il perimetro dei servizi a pagamento. Una prudenza nell’agire che dal Gruppo confermano solo in parte, certi di aver preso la giusta decisione: «E’ un cambiamento, anche se piccolo. E come tutti i cambiamenti piacerà più a qualcuno, meno a qualcun altro - spiega Stefano Mignanego, Direttore Centrale Relazioni Esterne di Gruppo Espresso -. Siamo consapevoli del nostro ruolo di “pionieri” e che, in quanto nuova per l’Italia, l’iniziativa va considerata come un esperimento. Ma siamo convinti di aver preso la giusta decisione e speriamo che la gente la accolga positivamente. Ed è altrettanto chiaro che trarremo le decisioni solo dopo aver preso atto della reazione del pubblico». Una fiducia condizionata ai risultati dunque, come è giusto che sia, anche se, ancora una volta, sul tema, Mignanego getta acqua sul fuoco: «Sappiamo tutti che le aziende editoriali sono tenute e remunerare adeguatamente il proprio lavoro, per garantire una sufficiente qualità dell’informazione. Ma il dibattito su quali e quanti contenuti offrire a pagamento, e sull’efficacia delle formule adottate, è stato fino ad oggi un po’ fuorviante, perché ha quasi sempre riguardato quei medesimi contenuti che, magari fino al giorno prima, venivano offerti in forma gratuita». ANNO V | #033| LUNEDI’ 05 MAGGIO 2014


SC N RIO

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Partnership con Taste of Milano, edizione dell’esclusivo food festival più famoso del mondo

Il benefit sociale più amato dagli italiani Nel corso degli ultimi quarant’anni i buoni pasto Ticket Restaurant sono diventati parte integrante del patrimonio sociale della pausa pranzo e hanno acquisito valenza economica di Davide De Vecchi

John R. Hack, uomo d’affari inglese, si trovava in un ristorante con degli amici quando notò che alcuni clienti, a fronte della presentazione del conto, corrispondevano al cameriere biglietti di carta colorati. Era il 1954. Affascinato da questo innovativo meccanismo, un anno dopo Hack fondò la Luncheon Vouchers Ltd, oggi Edenred. Il servizio Ticket Restaurant venne importato in seguito in Francia e approdò in Italia a metà degli anni settanta, diventando un vero e proprio benefit sociale destinato ai lavoratori quale servizio sostitutivo di mensa reso tramite buoni a valore predefinito e spendibili

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in una rete di esercizi convenzionati. Nel corso degli ultimi quarant’anni i buoni pasto Ticket Restaurant sono diventati parte integrante del patrimonio sociale della pausa pranzo e hanno acquisito una forte valenza socio economica in grado di far evolvere gli stili alimentari e sostenere l’economia locale. Oggi, grazie alla partnership tra Edenred e Taste of Milano, l’edizione milanese dell’esclusivo food festival più famoso del mondo, Ticket Restaurant diventa protagonista di un nuovo paradigma e il benefit sociale più amato dagli italiani si trasforma in titolo di accesso preferenziale alle tentazioni dell’alta cucina. Dall’8 all’11 maggio 2014, la quinta edizio-

ne di Taste of Milano sarà ospitata da Superstudio Più, in Via Tortona a Milano, aprendo ufficialmente la stagione italiana dei Taste Festivals che a livello internazionale tocca ormai ben ventuno città e raggiunge oltre 400 mila persone in tutto il mondo. Gli appuntamenti, imperdibili, quest’anno in Italia saranno tre: dopo Taste of Milano, Taste of Roma dal 18 al 21 settembre 2014 e una tappa nuova, dal 28 al 30 novembre 2014, per un inedito Taste of Christmas a Verona. L’eccellenza del gusto presente a Taste of Milano entra così a far parte del network dei buoni pasto più famosi al mondo e diventa accessibile agli oltre 1,5 milioni di utilizzatori che potranno deANNO V | #033| LUNEDI’ 05 MAGGIO 2014


SC N RIO

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gustare, proprio grazie ai loro Ticket Restaurant, i menu delle stelle della ristorazione italiana. «In Italia la nostra soluzione Ticket Restaurant nasce come uno strumento di uguaglianza sociale a favore del commercio di prossimità. Mentre poche aziende dispongono di spazi da adibire a locale mensa, il buono pasto garantisce il diritto alla pausa pranzo per tutte le categorie di lavoratori - ha dichiarato Andrea Keller, amministratore delegato e direttore generale di Edenred Italia -. Da 40 anni ci impegniamo per garantire agli Italiani una pausa pranzo di qualità, durante la quale riscoprire il piacere della convivialità e del benessere. La rete Ticket Restaurant®, che già comprende gli esercenti con-

venzionati di miglior qualità, si arricchisce grazie alla partnership con Taste of Milano, offrendo una nuova occasione di incontro con la cucina d’autore». Sono tante le novità che esordiranno a Taste of Milano 2014. “Grazie alla partnership con Edenred, a Taste of Milano i buoni pasto Ticket Restaurant® possono essere utilizzati per le consumazioni all’interno della manifestazione grazie alla Card Ducati, nel pieno rispetto della normativa vigente. L’alta cucina, quindi, diventa finalmente a portata di tutti“, spiega Silvia Dorigo, Amministratore Delegato di Brand Events Italy. “Inoltre, abbiamo ideato attrazioni sempre più interattive, esclusive e da condividere. Il filo conduttore dell’evento sarà

“Aspettando Expo 2015”: Taste of Milano sarà, infatti, una delle prime grandi occasioni in cui la città approccerà concretamente i temi di Expo legati all’alimentazione e alla sostenibilità ambientale. Per questo motivo, abbiamo chiesto ai nostri chef di proporre piatti sostenibili che i visitatori potranno divertirsi a gustare». Le materie prime non utilizzate durante la manifestazione verranno ridistribuite gratuitamente a strutture caritative, grazie alla collaborazione tra Taste of Milano e il programma Siticibo di Banco Alimentare, a cui Edenred partecipa dallo scorso febbraio promuovendo la lotta allo spreco alimentare presso la rete degli oltre 120.000 ristoranti e bar affiliati al proprio network.

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Who’s who: Edenred

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Edenred, inventore del Ticket Restaurant e leader mondiale nei buoni e carte di servizio prepagati per le imprese, crea e gestisce soluzioni destinate a ottimizzare l’efficienza di ogni tipo di organizzazione e il potere di acquisto dei singoli utilizzatori. Le soluzioni proposte da Edenred garantiscono che le risorse stanziate dalle imprese verranno destinate ad un’utilizzazione specifica e permettono di gestire: i vantaggi per i lavoratori dipendenti; le spese professionali; gli incentivi e i bonus. Il Gruppo assiste inoltre la Pubblica Amministrazione e le istituzioni private nella gestione dei loro programmi di interesse sociale. Quotata alla Borsa di Parigi, Edenred è presente in 40 paesi con più di 6.000 collaboratori, al servizio di 640.000 imprese ed enti pubblici, con 1,4 milioni di esercizi affiliati e 40 milioni di utilizzatori. Nel 2013, Edenred ha emesso buoni e carte di servizio per 17,1 miliardi di euro, di cui quasi il 60% nei paesi emergenti. Ticket Restaurant® e gli altri nomi di prodotti e servizi proposti da Edenred sono marchi depositati di proprietà del gruppo Edenred.

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LINK scanari

Tutto sul digitale Made in China

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L’ecosistema sociale, digitale e mobile cinese è differente da qualsiasi altro al mondo. La Cina presenta, infatti, una frammentazione degli elementi di domanda e offerta che la rendono un mercato difficile. Ecco un aiuto.

Curiosità

Ma quanto vale davvero un Like?

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La domanda ce la siamo fatta tutti più di una volta. Tanti hanno provato a rispondere. La società americana ShareThis, con lo studio “Return of a share Report” rischia di rivoluzionare per l’ennesima volta le nostre convinzioni.

Istruzioni per l’uso

Twitta solo ciò che è rilevante

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Utilizzare Twitter in maniera proficua per il marketing è tutt’altro che semplice, nonostante le apparenze. Un’infografica “finale” di MarketMeSuite.com peraiutarci a fare le giuste scelte partendo da elementi oggettivi.

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AUTOREGOLA

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Pavel Durov, la Russia, internet...

REPUBBLICA.IT

l creatore ed ex Ceo di VKontakte, il social network russo, parla in esclusiva a Repubblica.it. Ammette le pressioni governative, contesta l’acquisizione del 48% della compagnia avvvenuto alle sue spalle e a sue spese.

personaggi/2

De Benedetti: ho paura di Google

HUFFINGTONPOST.IT

In una lunga lettera pubblicata sul sito italiano frutto della partnership tra arianna huffington e il suo gruppo editoriale, L’ing. Carlo De Benedetti spiega perché bisogna temere quelli che lui chiama gli “oligarchi digitali”.

LO LOSTRUMENTO STRUMENTO DELL’ DELL’AAUTOREGOLAMENTAZIONE UTOREGOLAMENTAZIONE PER PERUNA UNARETE RETELEGALE LEGALEEESICURA SICURA

ROMA

15 MAGGIO 2014

SALA DELLE CONFERENZE

PIAZZA MONTECITORIO

WWW.IABEVENTS.IT

Internet law

Apple vince (male) contro Samsung

ILSOLE24ORE.COM

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Una vittoria di misura che non convince, tanto da sembrare una sconfitta. Apple si vede riconoscere 120 milioni di dollari di danni da Samsung, colpevole di violazione di due brevetti, fra i quali il popolare “slide to unlock”.

LA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO È SU INVITO. PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONTATTARE IAB ITALIA ALL’INDIRIZZO INFO@IAB.IT

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ANNO V | #033| LUNEDI’ 05 MAGGIO 2014

DailyNet


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LINK Antitrust

RICERCHE

BigG finisce davanti a un tribunale californiano. L’accusa è di aver monopolizzato il mercato imponendo ai produttori di impostare il suo motore di ricerca con un’app predefinita sui dispositivi Android.

Il mondo è sempre più mobile ma secondo una ricerca di AddThis il desktop resta ancora saldamente al comando per quanto riguarda la capacità di coinvolgere gli utenti sul contenuto. La ricerca non dice, però, fino a quando...

Usa, class action contro Google

CORRIERECOMUNICAZIONI.IT

Il desktop fa più engagement

MARKETINGLAND.COM

open source

CURIOSITà

Uno tra i siti più popolari e importanti al mondo ha un nuovo capo: si tratta di Lila Tretikov, americana di origini russe, che ha vissuto la sua adolescenza sotto il regime sovietico. Forse per questo ha scelto l’enciclopedia libera...

Bill Gates ha venduto le sue azioni di Microsoft. Non tutte, ovviamente, ma solo 4,6 milioni. Tanto gli è bastato per non essere più l’azionista privato detentore della maggiore quota in azienda. Chi potra mai essere il primo?

Lila Tretikov a capo di Wikipedia

RECODE.NET

Microsoft, Bill Gates è secondo

MASHABLE.COM

mobile devices

analisi e strategie

Il protagonista, sgargiante come il suo telefono, si aggira in un mondo grigio, provocando stupore e attrazione intorno a sé. Non c’è niente di strano nel nuovo spot Microsoft Mobile, tranne una cosa: il telefono è un Nokia Lumia

Alcune serie riflessioni sui principali aspetti che negano ancora al native advertising di avere l’efficacia sperata. Il segreto, secondo l’autore, sta nell’utilizzare metriche che sappiano distinguere ciò che è buono da ciò che non lo è.

Il primo spot Microsoft Mobile

ILMESSAGGERO.IT

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Il buono, il brutto e il cattivo del native

ADWEEK.COM

ANNO V | #033| LUNEDI’ 05 MAGGIO 2014



SPAZIO A...

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“rai racconta l’italia”

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fino al 15 giugno - triennale @ milano

360com è una pubblicazione di Growing C&M Sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing Consulting & media srl è iscritta al r.o.C. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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inaugurata la mostra voluta dalla rai, sessant’anni di televisione e novanta di radiofonia sono in rassegna Gianluigi Zarantonello E’ il responsabile delle strategie di digital marketing del Gruppo Coin, il più grande retailer di abbigliamento italiano, con una quota di mercato superiore al 7,4%. il gruppo È presente sul mercato con i marchi OVS, Coin, Upim, IANA, Bernardi ed Excelsior Milano. Conta 1.100 negozi in Italia e 162 all’estero, con una superficie totale di vendita di 840 mila metri quadrati È uno dei gruppi retail che più ha puntato sull’ambito multicanale, maturando anche alcune best practice nel corso degli anni. Zarantonello vanta una lunga e articolata esperienza nell’ambito della digital communication, è blogger tra i più accreditati, ha lavorato presso connecting managers, ha sviluppato iniziative proprie, ha collaborato con l’agenzia giornalistica europa, con comunitazione. it, è internet consultant. si e’ laureato all’università degli studi di padova

visioni

di

Matteo Dedè

accesso multipiattaforma,

la strategia di coin L’obiettivo della nostra strategia è arricchire con il digitale l’esperienza nel negozio in modo coerente. Il cliente può conoscere, così, non solo il prodotto, ma anche il contenuto e l’esperienza di shopping del negozio stesso, prima ancora di entrarci fisicamente. Per prima cosa, presentiamo il nostro negozio sul web rendendolo interessante con contenuti di qualità, suggerimenti, idee dal mondo. Diamo, così, al cliente il modo di orientarsi all’interno di un contenitore così vasto con una selezione piacevole e mirata di temi. L’altro pilastro è l’accesso ottimale ai siti su tutte le diverse piattaforme, anche tablet e cellulare. Senza che l’esperienza si interrompa o abbia intoppi. E con diverse applicazioni. Lo scopo è dare sempre un beneficio reale al cliente, non tecnologie che siano innovazioni fini a sé stesse. Per esempio, consentiamo da tempo di dematerializzare la carta fedeltà. L’utente deve solo fotografarne il bar code, con una nostra app, o sot-

toscriverne una “ex novo” all’interno dello smartphone. Poi si ritrova caricata sull’app la carta fedeltà e la può utilizzare in negozio come se fosse fisica. Non vediamo, allora, il digitale come qualcosa di separato dai negozi fisici. Tutto quello che il cliente acquista sull’ecommerce con la propria fidelity card fa guadagnare punti glam, come se fosse nel negozio fisico. Idem quando si spendono i punti: online o in store, la scelta è assolutamente neutrale rispetto allo strumento e genera lo stesso effetto nel sistema di crm. Questa fusione tra i due mondi viene poi facilitata e seguita dalle scelte tecnologiche. Prima le diverse divisioni agivano in modo verticale, adesso usiamo sempre più strumenti comuni, adottati a livello corporate. Così risparmiamo e guadagniamo in efficienza. Una volta che un marchio matura una best practice, poi diventa più veloce ed economica anche l’adozione in altri negozi del gruppo.

Negli spazi prestigiosi della Triennale di Milano la mostra “Rai racconta l’Italia” - con ingresso gratuito - celebra una delle più importanti istituzioni culturali del Paese attraverso i sessanta anni della sua televisione e i novanta anni della sua radio. La Rai ha portato il mondo in casa degli italiani, facendoli entrare in un’idea di futuro inimmaginabile prima, divenendo specchio delle loro vicende, narrandone la vita quotidiana e costituendo non solo un servizio pubblico ma un vero e proprio patrimonio nazionale. Attraverso la televisione e la radio, ha veicolato informazione, cultura e svago nelle case, esprimendo anche i sentimenti unitari della nazione e identificandosi con la sua crescita culturale e civile. Essere un servizio pubblico non significa “solo” custodire i documenti più rappresentativi della storia di un paese ma farli diventare memoria viva. Questo è l’obiettivo che si propone la mostra: raccontare la storia di un’istituzione e contemporaneamente la storia del nostro immaginario collettivo, attraverso i simboli che tutti riconosciamo, i programmi che abbiamo seguito, i volti che ci hanno tenuto compagnia e le pagine di storia che abbiamo condiviso con trepidazione, gioia, dolore, curiosità. I grandi cambiamenti sociali, culturali, scientifici dei quali l’Italia e il mondo sono stati protagonisti rivivono nelle sezioni di questa esposizione. ANNO V | #033| LUNEDI’ 05 MAGGIO 2014


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