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visioni / Ernesto mauri

Mondadori: quella voglia di rimanere ancora leader

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ANNO V | #034| MARTEDI’ 06 MAGGIO 2014

L’amministratore delegato del gruppo, tra le figure manageriali piÚ influenti della industry italiana, traccia un ampio excursus sui programmi, i risultati, gli obiettivi di una big company del settore

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Focus sul Festival del Giornalismo di Perugia

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Discovery e Kia firmano “The Soul�

9 company

Campagna al via per Avon Cosmetics

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Analytics e Big Data al Sas Forum

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Echi dall’assemblea dei soci di Mediaset

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Tre miliardi online per la fine dell’anno

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COVER STORY

appunti e cronache dal Festival del giornalismo di perugia

Il ponte tra passato e presente

l’edizione 2014 dell’evento l’ha confermato: la tecnologia è il fulcro dell’evoluzione di tutto il sistema dei media. e può assicurare un futuro a chi rischia di perderlo di

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Daniele Bologna

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COVER STORY

Marco Pratellesi

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ra lo si può dire: l’edizione 2014 ha consacrato il Festival Internazionale del Giornalismo come uno tra i più importanti media event nel panorama europeo. “Il social network in carne e ossa del giornalismo”, una community internazionale - in crescita la partecipazione degli ospiti stranieri - che si incontra per confrontarsi e condividere idee, nuove proposte, metodi. Due importanti novità, quest’anno, sono state la formula di organizzazione, con il modello crowdfunding unito alla corporate sponsorship, e l’anteprima a Roma, lo scorso 28 aprile, con l’evento speciale “War on journalism. Lo scontro media e potere” con il direttore del quotidiano la Repubbli-

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i protagonisti

paolo mieli

ca, Ezio Mauro, e Alan Rusbridger, editor del quotidiano britannico The Guardian. L’ottava edizione ha registrato un notevole aumento di presenze rispetto allo scorso anno - tra 50 e 60 mila le cifre stimate - per più di trecento eventi tra incontri-dibattito, interviste, premiazioni, presentazioni di libri, case history, startup e nuove realtà e tendenze editoriali, con 544 relatori. Più di duemila i giornalisti accreditati, cinquanta i workshop, quattordici le presentazioni, oltre 140 mila le visite al sito internet, in aumento del 30% le visite sul sito inglese. E ancora, 20 mila gli accessi per i video della web tv, 230 mila minuti in una settimana, anche se questi dati risultano aggiornati solo fino a sabato 3 maggio, senza tenere conto, dunque, della giorna-

enrico mentana

ta conclusiva. Sono stati trasmessi in diretta streaming tutti gli eventi in tre diverse sale: Sala dei Notari, Teatro della Sapienza e Sala Raffello, Hotel Brufani. Con più di 50 mila tweet in cinque giorni - e oltre 10 mila account unici partecipanti -, 10 mila in più rispetto alla scorsa edizione, il Festival di Perugia ha dominato la conversazione online. E il quarto giorno, sabato 3 maggio, si è registrato un record assoluto con 13.286 tweet. Per quanto riguarda Facebook: 414mila sono state le visualizzazioni durante la settimana della manifestazione, 6000 tra “mi piace”, commenti e condivisioni. La campagna istituzionale del Festival Internazionale del Giornalismo per il #pressfreedom day “We stand for the messengers”, organizzata in tem-

pierfrancesco diliberto

po reale a partire da una frase del keynote di Margaret Sullivan, è stato il terzo contenuto più visto su Twitter con hashtag #ijf14. Il centro storico della città è stato popolato da turisti, visitatori e ospiti provenienti da ogni parte del mondo che hanno contribuito ad animare le vie e il corso, anche improvvisando incontri e dibattiti all’aperto, confermando il Festival un grande evento promozionale per la città sempre più a livello internazionale, una grande occasione di networking e un patrimonio culturale da tutelare con tutte le forze. Da non dimenticare, inoltre, i 300 volontari, giovani aspiranti giornalisti - e non solo - arrivati da ogni parte del mondo e impegnati a pieno e con entusiasmo nella macchina organizzativa. L’edizione 2015

Filippo Sensi

del Festival si svolgerà a Perugia dal 15 al 19 aprile 2015. Ed è già disponibile l’hashtag ufficiale: #ijf15. Come detto, i contenuti sono stati una vera e propria ondata interdisciplinare. Davvero tante storie hanno tenuto banco. Tanti personaggi hanno fatto breccia. Tra questi senz’altro Richard Gringras, da taxista a Washington passando per Apple, Nbc e la pubblica Pbs, fino a occupare la carica di senior director a Google; è così che Mario Calabresi, direttore de La Stampa, ha introdotto il keynote speech sull’evoluzione del “sistema media”. Come la radio ha soppiantato la stampa, oggi la televisione è stata surclassata dal web che ha profondamente mutato le modalità di distribuzione e fruizione dell’ecosistema mediale, attirando a sé anche tutti gli

Francesca Barra

Mario calabresi

richard gingras

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SCOP R I LE ESPLO S IVE P OTENZIALITÀ O GNI GIOR N O S FOGLIA IL NUO V O NANOPR E SS

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COM

COVER STORY

nelle foto, da sinistra, beppe severgnini e diego piacentini, senior vp international di amazon; i due sono stati protagonisti di una “conversazione insolita e fluviale” sul ruolo di PLAYER COME AMAZON nella nuova società digitale. sopra, un immagine comune al festival: partecipanti giovani e digitalizzati

investimenti pubblicitari; basti pensare, che una ricerca della Motorola ha evidenziato che un utente guarda il proprio smartphone circa centocinquanta volte al giorno. Infatti, la fruizione passiva dei media si è progressivamente trasformata in un’attiva complicità: i media ormai dominano la nostra vita tant’è che Gringras li definisce «trama e tessuto dell’esistenza». Grazie a questa partecipazione e al facile accesso alla rete, oggi chiunque può improvvisarsi giornalista o pubblicista e proprio questo clima di libertà porta

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i governi di Paesi fragilmente democratici a restringere l’accesso al web, da ultimo il caso della Turchia. L’avvento di internet ha, inoltre, mutato «il nostro ruolo di persone». Citando Warhol: «ognuno nella sua vita ha i suoi quindici minuti di celebrità». È ciò che oggi avviene grazie a internet: minuti di glorificazione si alternano a minuti di diffamazione. Internet non è solo un’opportunità ma anche una responsabilità. Come ha dimostrato il caso di Justine Sacco che, dopo aver twittato una frase improntata al razzismo,

ha visto precipitare la propria immagine pubblica fino ad essere licenziata. Gringras ha illustrato tre fasi della storia di internet, con un primo periodo caratterizzato dal web searching, seguito dal momento di transizione della blogosfera per approdare infine all’era dei social network. In questo quadro Gringras intravede il futuro del giornalismo «da forgiare, occorre mettere entusiasmo nel raccogliere nuove sfide. La tecnologia è un ponte tra passato e presente, può avere un valore ma non intrinseco. Internet può avere va-

lore positivo o negativo». Di fronte a questi cambiamenti, Calabresi si chiede se il giornalismo sia costretto a inseguire il cammino dell’innovazione. Per Gringras esiste un’unica via: la cultura deve accettare queste trasformazioni tecnologiche e ciò potrà accadere solo grazie alla perspicacia dei nativi digitali. Dunque, le nuove tecnologie sopra tutto, il digitale protagonista di questa nuova era. Proprio questo aspetto e i moltissimi benefici portati dal progresso, ma allo stesso tempo i tanti punti di debolezza che lo caratterizzano,

hanno fatto da fulcro all’atteso workshop tenuto dal docente dell’Università degli Studi di Milano Giovanni Ziccardi. Il versatile giornalista ha affrontato con umorismo e arguzia argomenti di natura squisitamente giornalistica, raccogliendo l’entusiasmo del pubblico presente. Ziccardi esordisce elencando le maggiori problematiche che affliggono il giornalismo online e di come stiano cambiando le priorità dei giornalisti e degli editori. Il diffuso entusiasmo per le nuove tecnologie è assolutamente giustificato, poi-

ché hanno cambiato i modi e i mezzi per pubblicare, fruire e ricercare notizie, trasformando i vecchi modelli di comunicazione, hanno dato una voce a tutti coloro che non riuscivano ad averla, tuttavia questo progresso è andato a scapito della qualità del proprio lavoro e soprattutto della forma. L’antico dibattito sulla relativa importanza del contenuto rispetto alla forma di ciò che si scrive, nell’era digitale sembra aver dato man forte alla sostanza a scapito delle regole stilistiche che dovrebbero accompagnarla,

infatti è il contenuto ad essere diventato protagonista degli articoli a causa sopratutto dell’evoluzione dei linguaggi. Tuttavia questa qualità contenutistica non sempre è scontata come si tende a pensare: c’è una fiducia dilagante specie verso le grandi firme del giornalismo, l’abitudine a dare per certo che quanto viene raccontato da una “penna illustre” sia stato controllato e verificato. In realtà proprio questo progresso ha diffuso il fenomeno della verifica postuma o delegata (affidata a commenti altrui) del proprio operato.

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MARKET PLACE

di Davide De Vecchi

Discovery Media e Kia Motors Company Italy presentano una nuova operazione di branded content: “The Soul”, l’adventure-reality in onda da giovedì 8 maggio, alle 22:50, su DMAX, visibile su Dtt al canale 52, su Sky ai canali 136 e 137, TivùSat al canale 28. Durante lo show, in sei puntate - cinque episodi + un “The Best of ” - da trenta minuti, nove concorrenti dovranno affrontare sfide adrenaliniche per vincere il titolo di Mr. Kia Soul e diventare Brand Ambassador Kia aggiudicandosi una splendida New Kia Soul. Per il lancio della nuova automobile, l’ultimo crossover della casa automobilistica, il broadcaster e il gruppo coreano hanno ideato un progetto inedito di branded entertainment che rappresenta l’evoluzione più completa del concetto di brand partnership. «“The Soul” è il risultato della proficua collaborazione con Kia con la quale abbiamo costruito un prodotto editoriale a quattro mani caratterizzato da innovazione e qualità - dichiara Giuliano Cipriani vice president e direttore generale di Discovery Media -. “The Soul è costruito sull’affinità di valori che lega il brand Kia e DMAX e testimonia il nostro posizionamento sempre in prima linea sul

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in arrivo una nuova operazione di branded content firmata congiuntamente da discovery media e kia motors

Scorre l’adrenalina nelle sei puntate dell’adventure reality “The Soul”

Nove concorrenti dovranno affrontare prove particolari e durissime. obiettivo: vincere il titolo di Mr. Kia Soul e diventare Brand Ambassador del marchio, chi primeggia si aggiudica una splendida New Kia Soul

le puntate del programma saranno disponibili anche sulle piattaforme digital di kia che lo promuoverà attraverso i propri canali social, in particolare su facebook

fronte del branded entertainment, grazie alla produzione di contenuti originali innovativi sviuppati ad hoc a partire dai temi e dai valori di comunicazione del brand». «L’iniziativa è nata dalla nostra mission di essere innovativi nel modo di comunicare i valori del brand Kia - sottolinea il pr & communication manager di Kia Motors Italia, Giuseppe Mazzara -. Un’iniziativa focalizza-

ta sul nostro target di riferimento che, oltre all’utilizzo sapiente ed efficace dei social media, ci ha portato ad identificare nel format reality messo in onda sul canale DMAX il veicolo ideale per mettere in risalto la personalità di nuova Soul, un modello che a sua volta è destinato a diventare un testimonial del nostro marchio e del modo Kia di interpretare il piacere della mobilità distin-

guendosi». Dal paintball a faticosi percorsi a ostacoli, da folli sfide di cibo piccante alle arti marziali passando per misteriose dark room, i concorrenti di “The Soul” dovranno dimostrare di possedere tutte le qualità per diventare brand ambassador: un mix di forza, tenacia, spirito di adattamento e, naturalmente, tanto coraggio. I nove protagonisti, selezionati attraverso un casting online dura-

to oltre due mesi, saranno giudicati dal commissario tecnico della Nazionale di pallavolo maschile, Mauro Berruto, e da Federica Lazzara, eletta Miss Kia Soul nel corso delle selezioni di Miss Italia. Secondo un meccanismo di prove ad eliminazione, puntata dopo puntata si potranno seguire le vicende dei concorrenti fino alla finale in cui verrà decretato il vincitore. Il programma sarà promosso

da sinistra, giuseppe mazzara, giuliano cipriani e giuseppe bitti, ad di kia motors

sinergicamente sulle piattaforme digitali di DMAX e Kia. In particolare, “The Soul” vedrà una promozione on air e sui sui canali Facebook e Twitter di DMAX con lo scopo di incuriosire e creare engagement fra i fan; il sito www.dmax.it accoglierà, inoltre, una sezione interamente dedicata al programma e sponsorizzata da Kia nella quale sarà possibile rivedere tutti gli episodi completi del-

la serie. Le puntate saranno inoltre disponibili anche sulle piattaforme digital di Kia che promuoverà il programma attraverso i propri canali social e, in particolare attraverso attività di posting di tune in sulla pagina Facebook e sull’account Twitter attraverso l’hashtag #The_Soul presente in tutte le puntate on air. “The Soul” è prodotto da Show Lab per Discovery Italia e Kia Motors Company Italy.

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IL CONSORZIO DEL COMMERCIO ELETTRONICO ITALIANO


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COM PANY

Who’s who: Avon cosmetics

Avon Cosmetics, fondata nel 1886, è leader in tutto il mondo nel canale della vendita diretta di prodotti cosmetici. In Italia è presente dal 1966 e ha la sede commerciale a Olgiate Comasco. L’azienda è conosciuta per avere sviluppato il canale della vendita diretta, sistema che si avvale di una rete di Presentatrici che creano una relazione interpersonale con le Clienti per offrire loro una consulenza personalizzata di bellezza e benessere. Ad oggi, l’azienda si avvale di 6.000.000 di Presentatrici in oltre 100 Paesi. Ricerca e sviluppo sono alla base di tutti i prodotti cosmetici Avon. Lo storico laboratorio di Suffern, nei pressi di New York, è il fiore all’occhiello dell’azienda e uno dei più avanzati centri di ricerca e sviluppo del settore che ospita un team di ricercatori, cosmetologi, chimici, dermatologi e biologi professionisti impegnati nella creazione e nei test di più di 1000 prodotti ogni anno. Avon Cosmetics è l’azienda che meglio interpreta i bisogni delle donne in termini di prodotto, servizio e sviluppo delle loro potenzialità in tutto il mondo. È da sempre impegnata su molti fronti per garantire loro il diritto alla salute, sostenerle nella crescita economica ed incoraggiarle a sentirsi belle fuori e dentro.

Avon Cosmetics realizza un doppio commercial, alla ricerca di brillanti presentatrici

Un’occasione speciale per le donne che amano il make up

campagna di comunicazione 2014 per il leader nella vendita diretta di cosmetici di Massimo Masi

L’estate si avvicina, e al solo pensiero la nostra mente corre verso colori vivaci, viaggia verso cieli azzurri e mete incantate da visitare con gli amici per vivere delle esperienze indimenticabili. Ed è proprio da questa idea che Avon Cosmetics, azienda leader in tutto il mondo nella vendita diretta di prodotti cosmetici, che si avvale di 6 milioni di presentatrici in oltre cento Paesi, parte per ideare la nuova campagna di comunicazione 2014, realizzata per raccontare alle donne la grande opportunità che il mon-

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do Avon offre : diventare presentatrici. Un’occasione straordinaria per chi ama il make-up, i profumi e tutti i prodotti legati alla bellezza, per trasformare le proprie passioni in una attività di dinamica, per guadagnare divertendosi, decidendo in piena autonomia tempi e modalità di sviluppo. Il nuovo spot di trenta secondi, in onda fino al 10 maggio, è stato creato dalla casa di produzione On Air, a cui si affianca un messaggio promozionale di novanta secondi, visibile in esclusiva su Canale 5 dall’ 11 al 17 maggio, realizzato in collaborazione con le iniziati-

ve speciali di Publitalia. Il viaggio permette di esplorare nuovi spazi, di scoprire nuove opportunità e talenti. Proprio come Avon. Quale momento migliore, quindi, per diventare presentatrici, se non l’estate? Posti incantati e un animo allegro saranno i migliori alleati delle nuove presentatrici, che si troveranno a presentare i prodotti Avon in ogni posto in cui andranno e a tutte le persone che incontreranno. Elementi, questi ultimi, che ritroviamo sia nello spot da trenta secondi, focalizzato sul colore e sull’allegria legati alla vacanza, sia nel messaggio promozio-

nale da un minuto e mezzo. «Quest’anno abbiamo realizzato una strategia di comunicazione integrata con i nostri social media - racconta Gianluca Campagnani, Head of Marketing Avon Italia -, l’obiettivo dell’azienda è quello di offrire a tutte le donne la possibilità concreta di realizzare un’attività, di ottenere un’indipendenza economica, e abbiamo utilizzato un linguaggio fresco e moderno. Non raccontiamo solo i prodotti ma anche l’amore che le donne hanno per la bellezza e quindi per la cosmetica. Il video è visibile sui nostri canali social: pagina Facebook, YouTube e profilo Google+». Il regista degli spot è Naù Germoglio e l’autrice Cristina Maurelli. La pianificazione della campagna è stata affidata a Starcom e va in onda sui canali Mediaset.

pura Questione di principio I principi che ci hanno guidato, espressi dal fondatore, sono stati continua fonte di forza in tutta la storia di successo del gruppo Avon: “Se ci fermiamo e guardiamo al nostro passato e poi al nostro futuro, constatiamo che le possibilità di crescita sono ogni giorno più grandi; abbiamo appena iniziato ad ottenere i risultati che ci attendono”, è la massima ispiratrice del fondatore David H. McConnell, Una storia con radici lontane che ancora oggi producono frutti attualissimi e stimolanti. Infatti, i principi che guidano Avon sono rimasti intatti e sempre validi nel tempo: fornire ad ogni persona un’opportunità di guadagno per aumentarne benessere e felicità; servire le famiglie di tutto il mondo con prodotti di altissima qualità, con la garanzia soddisfatti o rimborsati; fornire un eccellente servizio al cliente, professionale e cortese. E ancora: riconoscere concretamente dipendenti e presentatrici il cui contributo è fondamentale per Avon; condividere con gli altri i frutti della crescita e del successo; rispondere in maniera adeguata ai doveri di un’azienda etica, contribuendo al benessere della società e dell’ambiente in cui opera. E infine, mantenere e diffondere lo spirito di amicizia di Avon. ANNO V | #034| MARTEDI’ 06 MAGGIO 2014


LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


SC N RIO

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dopo il 2013, anche il primo trimestre ha dato risultati positivi

Analytics e Big Data alla ribalta del Sas Forum Cresce la partecipazione all’evento annuale organizzato dalla società di Marianna Marcovich

L’interesse delle imprese verso analytics e big data è sempre più alto. E per Sas, la multinazionale che da sempre si occupa esclusivamente di questi temi, continua l’onda positiva, anche in Italia. «Il 2013 si è chiuso positivamente e nel primo trimestre siamo partiti molto bene», ha detto Marco Icardi, vice president See Region, nel discorso d’apertura del Sas Forum, evento che la società dedica ogni anno a clienti e partner, che continua ad espandersi: 1.460 i partecipanti di questa edizione. L’obiettivo, ha spiegato il manager, è quello di diffondere la cultura degli analytics e mostrare esperienze concrete che illuminano su come si stia progredendo in questo ambito. Esperienze che spaziano negli ambiti più disparati: dalla ricerca scientifica alla medicina, dal marketing al risk management. «Innovazione e conoscenza sono oggi le parole chiave. Grazie alla competenza che abbiamo costruito insieme ai partner, le realizzazioni che mettiamo in campo sono concrete», ha sottolineato Icardi. La concretezza si conferma anche attraverso i programmi di formazione dedicati ai giovani, che puntano a preparare i data scientist, nuova figura professionale spe-

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cializzata nell’analisi e interpretazione dei dati, sempre più ricercata: 140 i ragazzi invitati all’evento. «Continuiamo a investire sui giovani: ne abbiamo formati già mille e molti hanno trovato un’occupazione stabile. Investire su formazione e creazione di competenze è un passo necessario», ha detto ancora Icardi. Una testimonianza diretta di quali siano le potenzialità dell’analisi dei data è stata fornita da Alberto Di Meglio, cto di Cern Openlab, un tempio della scienza, che testimonia come oggi la ricerca possa essere fatta solo attraverso l’analisi dei dati. Al Cern lavorano più di 10 mila scienziati provenienti da 60 paesi diversi, impegnati in quattro differenti progetti di ricerca resi possibili dal

marco icardi

Large Hadron Collider, il più potente acceleratore di particelle mai costruito dall’uomo per rispondere alle domande fondamentali della natura e dell’universo. «Noi conosciamo solo una parte molto piccola dell’universo: il 95% è materia oscura e i ricercatori cercano di dare una risposta attraverso l’Lhc. Qui le particelle si scontrano per vedere come sono fatte all’interno: solo una collisione ogni milione è di interesse. Nell’anello ci sono quattro detectors, con quindici milioni di sensori che raccolgono le informazioni dalle collisioni, generando petabyte di dati ogni secondo. Una quantità che noi con sistemi sofisticati riduciamo ad alcuni gigabyte, che vengono analizzati e distribuiti anche in altri laboratori nel mondo». Appare chiara l’importanza degli strumenti che consentono di analizzare i dati: al Cern è aperta la ricerca di ingegneri, matematici, programmatori, statistici, fisici e altre figure con conoscenze multidisciplinari. Al Sas Forum, altre testimonianze sono state portate da Claudio Contini, presidente e amministratore delegato di Telecom Italia Digital Solutions; Fabio Sbianchi, amministratore delegato e fondatore di Octo Telematics; Daniele Tognaccini, direttore del centro di ricerca scientifica di MilanLab; Federico Capeci, fondatore e amministratore delegato di Duepuntozero Research; Odoardo Ambroso, managing director di DoxaCRM; Valerio Cencig, della direzione centrale pianificazione e controllo di Intesa Sanpaolo; Roberto Monachino, cfo head di UniCredit Group. ANNO V | #034| MARTEDI’ 06 MAGGIO 2014


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ME DIA nella foto, da sinistra, piersilvio berlusconi e fedele confalonieri

giuliano adreani

Il 2014? un anno difficile, ma potrebbe essere migliore del 2013

Fedele Confalonieri attacca: «O noi o loro» «O i nostri, ovvero italiani, autori, registi, produttori, o i loro». di Sebastiano Zeri

«O noi o loro. O i nostri, e per nostri intendo italiani, ovvero autori, registi, produttori, o i loro». Dal palco della recente assemblea dei soci Mediaset, è dunque partito l’attacco durissimo di Fedele Confalonieri contro il “neocolonialismo” dei colossi multimediali. Google, Facebook e Amazon, ha sentenziato Confalonieri, «generano ricavi e utili in Italia, ma non pagano qui le tasse»; e ancora: «fanno gli editori con i contenuti degli altri. Pensiamo - ha affermato il presidente di Mediaset - che non rispettino le leggi della proprietà intellettuale che, invece, a noi televisivi vengono, giustamente, applicate con rigore». E non finisce qui, perché Confalonieri era un fiume in piena: «Il mercato italiano è, per loro, una ricca miniera da sfruttare - ha aggiunto – e nel caso della sfortunata vicenda della web tax, l’obiettivo era giusto: colpire forme moderne, ma non per

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questo meno odiose, di evasione». Questo lo scenario in cui si sono inquadrati i risultati di Mediaset, tornata in attivo nel 2013 con circa 9 milioni di utile, e che si prepara a una stagione di investimenti. Nel core business, perché tutto parte dai contenuti, ma anche nel digitale a pagamento, dove si continua a lavorare alla newco basata sull’integrazione delle attività pay italiane e spagnole Premium e Digital Plus in un’unica struttura. Obiettivo, concludere l’operazione entro il primo semestre: «Dipende anche dagli altri soci ma spero di sì», ha affermato Pier Silvio Berlusconi. Che su Premium ha sferrato un calcio ai rumors: «Non è in vendita - ha assicurato il vicepresidente di Mediaset -. Noi vogliamo sviluppare il nostro progetto industriale, la partita è aperta». L’interesse da parte dei grandi gruppi internazionali, comunque, c’è: «Ma non abbiamo firmato alcun accordo vincolante». Un fatto è certo: «Chi vuol far crescere una pay tv deve

passare da noi, qui e in Spagna ha ribadito Pier Silvio Berlusconi -. Per noi il valore di Premium non solo è vicino, ma è superiore alle valutazioni più ampie fatte recentemente dagli analisti finanziari». A questo proposito, le stime più elevate raggiungevano gli 800 milioni di euro. Un altro mercato strategico è quello delle torri di comunicazione, dove Mediaset è presente con la controllata Ei Towers, ed è pronta a valutare operazioni di consolidamento e sinergie. Un oggetto di interesse potrebbero essere le torri di Telecom, che a breve saranno sul mercato: «L’attività di Ei Towers è molto solida e vogliamo svilupparla al meglio: le possibilità di sviluppo in Italia sono quelle», ha detto Pier Silvio Berlusconi -. Anche la recente cessione del 25% di Ei Towers va nella direzione dello sviluppo». Ciò che ancora stenta davvero a riprendersi è la raccolta pubblicitaria: «Noi ci stiamo avvicinando al pareggio nei primi quattro mesi dell’anno», ha spiegato Giuliano Adreani - Quanto alle stime sul futuro, «Il 2014 si presenta ancora come un anno difficile, ma la sensazione è che possa essere migliore del 2013», ha affermato l’amministratore delegato di Mediaset e numero uno di Publitalia. ANNO V | #034| MARTEDI’ 06 MAGGIO 2014

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COM

LINK

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La tv del futuro è S.M.A.R.T.

PRIMAONLINE.IT

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Secondo una ricerca di Viacom, gruppo televisivo a cui, in Italia, fanno capo canali come Mtv, Nickelodeon e Comedy Central, la tv deve essere s.m.a.r.t., ossia social, mobile, accessible, relevant e tailored.

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scenari/2

3 Miliardi online entro il 2014

ANSA.IT

Cresce il popolo di internet: entro la fine del 2014 in tre miliardi al mondo saranno connessi in rete, circa due terzi nei Paesi in via di sviluppo. A scattare la fotografia è l’ultimo rapporto dell’ITU, l’agenzia Onu per l’Ict.

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marketing in rete

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Scenari/3

Twitter, un elogio (funebre)

THEATLANTIC.COM

Un articolo a metà tra l’analisi e la provocazione, prova a immaginare il giorno in cui Twitter “passerà” in ciui, notoriamente, si analizzano le grandi gesta e gli errori che hanno caratterizzato l’esistenza dello “scomparso”.

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The Executive Network

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COM

LINK normative

Nuove tecnologie

Ancora una volta uno Stato mette fuorilegge gli effetti di un cambiamento che non riesce a comprenderle. Dal 2016 il regolamento comunale di Berlino considererà illegali i siti per lo scambio di case come Airbnb o Wimdu.

Niente da fare. Non sarà a giugno, né sarà durante la conferenza mondiale degli sviluppatori, la presentazione della nuova Apple Tv e dell’iWatch. Gi appassionati della mela in tutte le salse dovranno attendere ancora un po’...

Berlino, Airbnb sarà “fuori legge”

WIRED.IT

Niente Apple tv e niente iWatch

RECODE.NET

MARKETING MIX

mobile commerce

Hanno ancora senso i cataloghi cartacei? Se il capo del retail di Neiman Marcus dice che le vendite online si impennano all’indomani della pubblicazione del catalogo cartaceo, evidentemente qualche senso l’hanno ancora...

Secondo l’istituto di ricerca nel 2014 più del 70% dei coupon acquistati sono stati “scaricati” sugli smartphone e riscattati attraverso essi, sia per acquisti online sia per acquisti effettuati offline, dove ormai basta esibire il codice.

L’efficacia del catalogo (di carta)

ONLINE.WSJ.COM

Coupon, il codice è sul telefonino

EMARKETER.COM

social commerce

curiosità

Il nuovo servizio #AmazonCart permette agli utenti Amazon di effettuare acquisti direttamente da Twitter semplicemente rispondendo ai tweet di Amazon e inserendo nel messagio l’hashtag #AmazonCart.

Della parola storytelling ci riempiamo ormai la bocca tutti quotidianamente. Ecco allora una simpatica ricostruzione del famigerato storytelling, dalla preistoria fino ad oggi, realizzata dall’illustatore Claudio Rodriguez-Valdez.

Amazon, compri con un Tweet

WEBNEWS.IT

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L’Evoluzione dello storytelling

VISUAL.LY

ANNO V | #034| MARTEDI’ 06 MAGGIO 2014


AUTOREGOLA ROMA

MENTAZIONE

15 MAGGIO 2014

SALA DELLE CONFERENZE

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LO STRUMENTO DELL’AUTOREGOLAMENTAZIONE PER UNA RETE LEGALE E SICURA LA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO È SU INVITO. PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONTATTARE IAB ITALIA ALL’INDIRIZZO INFO@IAB.IT

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LINK nuove tecnologie

nuove tendenze

Alcuni ricercatori stanno cercando di analizzare se le tecnologie indossabili potranno contribuire a incrementare la produttività lavorativa e la soddisfazione personale. L’indagine è su 300 It decision maker in Usa e Uk.

Cercate immagini originali e coinvolgenti per farne pubblicità? Date un’occhiata su Instagram, vi conviene. Al punto che oggi si comincia a parlare di un proprio “stile” per il social, molto più fresco di quello degli archivi fotografici.

La weareable job satisfaction

THEDRUM.COM

Ora c’è anche L’Instagram style

ADAGE.COM

digital divide

NOrmativa

L’anno scorso un gruppo di ingegneri ha scelto la Nigeria per sperimentare in loco se, utilizzando smartphone Android acquistati localmente con annesse Sim card, l’App di Facebook funzionasse adeguatamente...

Era, per molti ed immaginabili motivi, un rapporto molto atteso quello della Casa Bianca. Ora, dal documento di 85 pagine si evince che i Big Data costituiscono una minaccia per la privacy dei cittadini. Da quale pulpito...

Ma Fb funziona in tutto il mondo?

MASHABLE.COM

Big Data: servono più leggi di tutela

ILSOLE24ORE.COM

MObile war

STRATEGIE DIGITALI

E’ stata introdotta da meno di una settimana ma la novità della videochat su una piattaforma come Snapchat ha destato l’attenzione, oltre che di Mark Zuckerberg (che voleva comprarla). anche degli investitori pubblicitari.

Finita la storia di Nokia cellulari, diventata Microsoft Mobile, comincia quella di Nokia Automotive. Quel che resta dell’azienda finlandese ha deciso di investire 100 milioni di dollari nelle smartcar, le auto connesse.

Piace la videochat di Snapchat

ADWEEK.COM

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Nokia passa alle automobili

GIGAOM.COM

ANNO V | #034| MARTEDI’ 06 MAGGIO 2014



SPAZIO A...

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maker faire

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3-5 ottobre 2014 @ roma

360com è una pubblicazione di Growing C&M sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media Srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgS 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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la capitale ospiterà l’edizione europea della grande fiera dedicata a tutti i temi connessi all’innovazione Ernesto Mauri lombardo, nato a Vimercate, il 2 dicembre del 1946, Sposato, ha una figlia. è uno dei più affermati dirigenti d’azienda italiani nel campo del’editoria. Laureato in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Milano, ha ricoperto nel corso degli anni incarichi di rilievo nelle più importanti case editrici e media company italiane e internazionali. La sua carriera, dopo una parentesi nella società di revisione Ernst & Ernst, inizia nel 1975 nella Rusconi Editore, dove rimane fino al 1991. Il 9 novembre 2011 è stato nominato Chevalier dans l’ordre des Arts et des lettres dal ministro francese della Cultura, Frédéric Mitterrand. È attualmente amministratore delegato del Gruppo Mondadori e anche presidente di Mondadori France

visioni

di

Matteo Dedè

mondadori, quella voglia

di rimanere leader Gli editori guadagneranno sempre meno con la raccolta. Per noi è una voce minima del fatturato: noi vogliamo continuare a essere leader nei periodici, nei libri, e nel retail; crescere nella radio. Il futuro è capitalizzare la diversificazione dei nostri business, accelerando sull’editoria digitale. Nel 2013 abbiamo, come tutti, sofferto la recessione. Abbiamo anche compiuto una riorganizzazione significativa. E perciò gli oneri di ristrutturazione peseranno molto. Il mio impegno col mercato e con l’azionista, che ci supporta, è il traguardo del 2016 con tutte le divisioni profittevoli. Grazie anche al digitale: l’obiettivo è arrivare al 13-15% dei ricavi totali. Per farlo, potremmo valutare anche qualche acquisizione mirata. Una società quotata in Borsa deve pagare un dividendo. Altrimenti ha poco senso rimanerci. Nessuna cessione, poi, nel nostro core business. Abbiamo lavorato su tutte le linee di costo per trova-

re risorse da investire nel digitale. Il piano di taglio dei costi da 100 milioni è già stato tutto pianificato. Siamo a quota 70 milioni per quest’anno, e 30 il prossimo. Sì, invece, a vendita di asset non strategici: gli immobili, per esempio. Siamo editori, non immobiliaristi. Sappiamo comunque tutti che sui magazine, in tutto il mondo, si è abbattuto uno tsunami. Abbiamo dovuto rivedere il nostro portafoglio: meno testate, più focus nei settori leader e con prospettive digitali. Non ci interessa il numero di periodici, ma la loro forza. E il 2014 è l’anno di Panorama. È la nostra bandiera: meno pagine di politica e più spazio alle passioni maschili. Mondadori France, invece, non è in vendita. Ma siamo disponibili a ipotesi di alleanze o condivisione di servizi e contenuti editoriali. Mentre sul fronte radiofonico, R101 rimane complementare ai nostri piani. E nei libri, con una quota del 28%, siamo i primi, nel trade, in Italia.

L’edizione europea della Maker Faire è ideata e organizzata da Asset Camera, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio di Roma, nata con il compito di organizzare e gestire servizi per favorire l’innovazione e lo sviluppo del sistema imprenditoriale. Per rappresentare il concetto d’innovazione applicato alla vita di tutti i giorni e per essere d’ispirazione alle nuove generazioni è nato un apposito Progetto Innovazione e proprio all’interno di questo progetto si è collocata, come parte di un percorso pluriennale, la volontà di realizzare la Maker Faire. I promotori credono fortemente che il movimento dei Makers possa essere in grado d’ispirare un nuovo modo di fare impresa. L’industria italiana, infatti, nasce non solo dagli impianti di ricerca e sviluppo, ma da un tessuto costruito sulla cultura del “saper fare” in modo unico e spettacolare. Torna, dunque, a Roma il più grande evento dedicato all’innovazione in chiave europea. Una manifestazione curata da Massimo Banzi, cofondatore di Arduino insieme a Riccardo Luna. I 250 progetti presenti nel 2013, insieme alle 200 performance live, hanno incantato una folla di ben 35 mila visitatori per uno dei più interessanti eventi dello scorso anno. Intel è il primo main sponsor a confermare la sua presenza anche per il 2014 ed è aperta una call for sponsor sul sito www.makerfairerome.eu/diventa-sponsor. ANNO V | #034| MARTEDI’ 06 MAGGIO 2014


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