visioni / paolo bossi
Wind Style: siamo noi i primi clienti di noi stessi
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ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
Wind è sempre stato un operatore convergente dal punto di vista delle telecomunicazioni. Ha nel suo dna sia la componente della telefonia fissa sia quella relativa al mobile. Questo significa (...)
i fatti del giorno
marketplace
company
media
Cinque minuti firmati dal talentuoso regista Gabriele Surdo
La fotografia giunge dallo studio di IBM e Talent Garden
La ricetta per valorizzare i talenti e la nuova sede della cdp
Il giornale sarà nelle edicole da domani insieme al Sole 24 Ore
“Infierno Y Paraiso” nell’interpretazione di Imperial Fashion
Gli innovatori parlano soprattutto di Sharing Economy e Open Data
Giovanni Bedeschi si racconta, fra giovani e spirito innovativo
How to spend it presenta tre anteprime nel nuovo numero
SCENARIO
Il fenomeno Digital Insurance in Italia
25 link
coverstory
Tra gli stand di MWC 2015
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Ecco le sfide principali per i professionisti del mktg b2b
I risultati dalla quarta edizione dell’Osservatorio promosso da Cribis D&B e Aism, e presentato ieri al B2B Marketing Forum
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IL GRANDE CINEMA VI STA ASPETTANDO... NON PERDETE L’APPUNTAMENTO CON I FILM IN USCITA NELLE PROSSIME SETTIMANE!
KINGSMAN - SECRET SERVICE
SPONGEBOB - FUORI DALL’ACQUA
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NESSUNO SI SALVA DA SOLO
DAL 26 FEBBRAIO AL CINEMA
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DAL 5 MARZO AL CINEMA
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FOXCATCHER DAL 12 MARZO AL CINEMA GUARDA IL TRAILER
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MA CHE BELLA SORPRESA
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FOCUS DAL 5 MARZO AL CINEMA GUARDA IL TRAILER
LATIN LOVER DAL 19 MARZO AL CINEMA GUARDA IL TRAILER
MEDIA La pubblicità al cinema.
YOUNG
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i fatti del giorno Dal buio alla luce
cortometraggi
Una storia di amore assoluto: “Infierno y Paraiso” nell’interpretazione di Imperial Fashion Cinque minuti di corto firmati dal talentuoso regista Gabriele Surdo, noto film-maker e vincitore di numerosi contest, che trasformano in immagini toccanti e profonde anche un caos di emozioni di Daniele Bologna
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nfierno y Paraiso” di Luis Cernuda. Una storia d’amore assoluto, senza tempo, che il poeta spagnolo racconta nel secolo scorso, sfidando finti moralismi di un’epoca lontana. Attraverso i suoi versi, l’amore diventa messaggio universale senza distinzioni né di sesso né di razza, arrivando al cuore del lettore grazie alla pura forza che l’amore genera, sia essa estasi o sofferenza. Proprio da queste pagine, nasce l’ispirazione per la nuova campagna adv SS 2015 firmata Imperial Fashion che “sdoppia” la comunicazione relativa alla prossima stagione, proponendo, oltre agli scatti, uno short movie dal titolo Shou Out - Infierno y Paraiso. Cinque minuti di corto firmati dal talentuoso regista Gabriele Surdo, noto film-maker e vincitore di numerosi contest, che trasformano in immagini toccanti e profonde il caos di
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Gabriele Surdo
emozioni che l’amore e la passione creano. Con uno sguardo attento al valore etico della Nouvelle Vague, Shou Out - Infierno y Paraiso coglie la realtà nel suo svolgimento tranquillo ed imprevisto, triste e felice non facendo ricorso a nessuna sceneggiatura, attrezzatura o scenografia ricercata. Al posto di due attori professionisti, due ragazzi che interpretando loro
stessi, veri attori del loro vissuto. Per cogliere l’immediatezza del divenire, il risultato è pura improvvisazione e istinto. Così l’immagine in movimento “urla” per farsi sentire e allo stesso tempo “ringrazia” per essere stata ascoltata, regalandoci un diario intimo le cui sensazioni ci avvicinano a quello che Jean-Luc Godard amava chiamare “lo splendore del vero”. Verità e sovrastrutture, voglia di essere sé stessi contro una realtà che imprigiona: la declinazione in immagini della campagna adv SS 2015 gioca sui dualismi per dare ancora più enfasi alle proposte moda. Gli stessi protagonisti di Shou Out - Infierno y Paraiso sono ripresi in pose plastiche all’interno di uno spazio grafico che allude al reticolo della stampa o alle linee che disegnano la prospettiva. Il concept creativo, pulito e rigoroso, riflette ed esalta i temi degli abiti che spesso ripetono il tema del reticolo grafico e che sviluppano il senso della geometria attraverso linee rette o concentriche. I giovani interpreti ammiccano all’obbiettivo inseriti in un ambiente dove linee orizzontali e verticali creano un’impalcatura attorno ai loro corpi
Dal buio alla luce, il corpo di lui appare come il disvelarsi della verità. Lei in primo piano, scusandosi incerta, tra le parole dichiara la fine di una storia d’amore. Shout Out è il sentimento che nei due protagonisti lavora dentro e produce immagini interiori visibili allo spettatore. Il suono desolante e amplificato del flash su di lui abbandonato a se stesso; lei sicura e attraente di fronte la camera ride sulla voce di lui solo. Negli stessi luoghi, dall’esterno ad un set fotografico, dall’inferno al paradiso Neus e Marti percorrono un viaggio emotivo dove l’uno inconsapevole dell’altro agiscono in sincronia spinti dall’incertezza di ciò che verrà. Lui proiettato verso il futuro osserva attraverso i brandelli di un vetro che lei schiava del presente e delle sue convinzioni distruggerà. L’azione di rottura conduce il racconto in una dimensione diacronica dove lei romantica, stesa sul letto, alla fine di una lunga giornata sul set, pensa a lui e legge una poesia: Infierno y Paraiso di Luis Cernuda. E’ a questo punto che i due protagonisti incerti del futuro cercano il modo di uscire dalle emozioni del presente. Il grido di lui liberatorio si trasforma in un ringraziamento pubblico a lei che rimane schiava del presente e legata alle sue convinzioni. Così appare Neus: sola sul set con lo stesso suono amplificato e desolante del flash. che li accoglie e quasi li imprigiona. Predomina l’eleganza del black and white, perfetta traduzione visiva di questa realtà talvolta asettica che solo tocchi di colore molto netti e decisi, sia nella collezione maschile che in quella femminile, possono interrompere e dare emozione come in una storia d’amore. ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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i fatti del giorno
AZIENDE
ACCORDI
Tucano e ContactLab mettono insieme ecommerce e digital direct marketing
Sulla piattaforma ecommerce di Tucano Urbano è attivo il plugin ContactLab Connect for Magento che arricchisce le procedure di acquisto sull’online store con una comunicazione pertinente grazie alla sincronizzazione automatica dei dati di Ottavia Quartieri
È
attivo sulla piattaforma ecommerce di Tucano Urbano, brand di abbigliamento e accessori urban-contemporary, il plugin ContactLab Connect for Magento sviluppato da ContactLab, azienda leader da oltre 15 anni nel digital direct marketing, che arricchisce le procedure di acquisto sull’online store con una comunicazione pertinente grazie alla sincronizzazione automatica dei dati degli iscritti alla newsletter e degli acquirenti online. ContactLab Connect for Magento è il modulo di integrazione out-of-the-box che consente di gestire in modo facile ed efficace tutte le comunicazioni verso gli acquirenti online. Il plugin, scaricabile dal marketplace di Magento, integra la piattaforma di digital messaging di ContactLab e la piattaforma ecommerce Magento. Sono innumerevo-
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li i vantaggi a supporto delle strategie di contatto per l’ecommerce: pertinenza, facilità, personalizzazione, automatizzazione, velocità e configurabilità. In occasione della seconda edizione di Meet Magento, l’evento di cui ContactLab è sponsor per il secondo è presente oggi, 5 marzo 2015, presso l’Hotel Michelangelo a Milano con due appuntamenti per illustrare le caratteristiche e le potenzialità del suo plugin ContactLab Connect for Magento e per raccontare ai partecipanti l’importanza delle email one to one, troppo spesso sottovalutate e invece fondamentali per costruire una relazione di fiducia e di engagement con il consumatore. «Seguire l’utente in tutte le fasi del processo di acquisto, accompagnandolo con comunicazioni rilevanti e pertinenti per tutta la durata del customer journey, è un fattore chiave per le aziende che mettono al centro la relazione e l’ingaggio con
il cliente per avere successo sul mercato - spiega Stefano Lena, VP Sales & Marketing di ContactLab -. Con le email one to one si inizia un’importantissima relazione di fiducia con il consumatore, che si sente seguito in tutti i passaggi del processo di acquisto. Allo stesso tempo il brand, grazie alla capacità di ContactLab di integrare i dati di vendita con
il progetto di rebranding per Black+Decker prosegue: dal logo alla grafica interna
L’obiettivo dichiarato è quello di uniformare ogni gamma di prodotti, dagli elettroutensili a quelli per il giardino e i piccoli elettrodomestici, ai valori espressi dal nuovo logo e dalla ridefinita brand identity di Massimo Luiss
le comunicazioni marketing, ha la possibilità di alimentare questa fiducia attraverso un programma di digital direct marketing puntuale basato esclusivamente sugli interessi del consumatore». contactlab sponsor per il secondo anno
oggi, 5 marzo, all’hotel michelangelo di milano si svolge la seconda edizione dell’evento meet magento
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rosegue anche nel 2015 il rebranding di Black+Decker, percorso iniziato qualche tempo fa, perché l’aziende sente l’esigenza di rendere più evidenti gli elementi che esprimono i valori della marca mantenendone l’identità complessiva e la riconoscibilità dei prodotti. Si è puntato a far emergere aspetti che sot-
tolineano le caratteristiche distintive del brand: onestà, intuitività, coinvolgimento ed emozionalità. Si tratta di un processo graduale, che coinvolge nell’immediato già diverse categorie di prodotto Black+Decker e vedrà differenti fasi di attuazione. Durante questo percorso, l’attuale immagine di prodotto verrà sostituita da una più fresca e ac-
cattivante, grazie ad una rinnovata veste grafica. L’obiettivo dichiarato è quello di uniformare ogni gamma di prodotti, dagli elettroutensili ai prodotti per il giardino e i piccoli elettrodomestici, ai valori espressi dal nuovo logo e dalla nuova brand identity. Si è partiti dalla rivisitazione del logo che è stato rivisto per attualizzare e portare in primissimo piano gli elementi cardine della “brand essence”. Inoltre, la nuova grafica e il nuovo codice cromatico rendono chiaro e impattante il prodotto, sottolineando la vicinanza della marca al consumatore all’interno del suo universo domestico e in tutto quello che lo circonda, così da garantirgli prodotti innovativi e di qualità.
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i fatti del giorno Startup
Telecom stanzia un milione di euro per i talenti digital
Inizia oggi la Call for Ideas di Tim #Wcap Accellerator che selezionerà i quaranta migliori progetti e gli assegnerà un budget di circa 25 mila euro ciascuno, con l’opportunità di diventare fornitori diretti della business unit del gruppo di Pietro Castagna
Eventi
Pmi italiane pronte a confrontarsi con il “nuovo che avanza” “Pmi Evolution. Innovazione, slancio e rilancio per il futuro” è il convegno organizzato da Mooneye Advisors Srl in collaborazione con Unione Artigiani della Provincia di Milano e della Provincia di Monza e Brianza che si terrà mercoledì 18 e giovedì 19 marzo. Si tratta di un appuntamento molto importante che spinge le Pmi a misurarsi con il nuovo, inteso sia come tempo futuro che come potenziali prossimi interlocutori grazie ai quali poter crescere. Gli obiettivi che si propone di raggiungere questo incontro sono molteplici, tra i quali fornire nuovi approcci e strategie di business, favorire un confronto costruttivo, presentare case history di successo e dare voce ad ogni partecipante; sono stati chiamati, inoltre, relatori di prestigio. «Questo non è un evento celebrativo. Non sosterremo che le Pmi sono il sale della terra e non supporteremo la tesi secondo cui i leader delle Pmi sono tutti “capitani coraggiosi” o, addirittura, eroi. Affermeremo però con convinzione e con cognizione di causa che le Pmi hanno un’opportunità incredibiledi crescita, rilancio e differenziazione» ha dichiarato Claudio Giannesi, Managing Partner di Mooneye Advisors Srl.
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rende il via oggi la Call for Ideas 2015 di TIM #Wcap Accelerator, il programma di open innovation di Telecom Italia pioniere nel nostro Paese, che dal 2009 seleziona, finanzia e accelera le migliori startup in ambito digitale, sostenendo in modo diretto i più promettenti talenti dell’innovazione. Alle 40 migliori idee di business selezionate, il programma di open innovation di Telecom Italia assegnerà Grant d’impresa del valore di 25.000 euro ciascuno e percorsi di accelerazione che daranno la possibilità alle startup di diventare fornitori diret-
ti delle business unit del Gruppo. I 40 progetti sono relativi ai vari settori dell’economia digitale, tra cui mobile, smart cities, smart home, automotive, gaming e molti altri e a ciascuno dei selezionati sarà garantito l’accesso al programma di accelerazione della durata di 4 mesi in uno dei quattro acceleratori TIM #Wcap (Milano, Bologna, Roma, Catania), gra-
zie ai quali i team delle startup verranno guidati da tutor e mentor qualificati in un percorso finalizzato alla crescita del loro progetto, sia dal punto di vista tecnico sia di business. Dal 2009, TIM #Wcap ha esaminato circa 7.000 idee di business e supportato 220 progetti; piu di 20 startup accelerate sono diventate fornitori delle business unit Telecom Italia.
Video
Dieci anni di attività per ZimbrAVideo, riassunti in uno showreel ZimbrAVideo compie dieci anni di attività e festeggia attraverso la diffusione di uno showreel di impatto che racconta in immagini un decennio di impegno nell’ambito dei settori video, grafica, fotografia e marketing. L’azienda, punto di riferimento nell’ambito della comunicazione video e nella realizzazione di progetti di comunicazione multimediale integrata sin dal 2005, per questa occa-
sione ha realizzato lo showreel 2005 – 2015, un montaggio di circa due minuti in cui sono state raccolte le produzioni più interessanti dal 2005 ad oggi, privilegiando immagini girate in full Hd e superiori. Nel video, largo spazio è stato dedicato alle produzioni in motiongraphic, uno dei linguaggi più efficaci nella comunicazione video odierna, soprattutto quando arricchito di elementi in 3D
o con integrazione di immagini reali. L’obiettivo è quello di restituire un’esperienza visiva che possa riflettere la multicanalità della comunicazione che la società offre, grazie alle sue esperienze maturate nel corso degli anni con aziende estremamente diverse tra loro, dal settore biomedicale alla moda, dall’edilizia ai beni di consumo, dalla grande industria al design. ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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i fatti del giorno collaterali Nella prima uscita in esclusiva le foto di Max Majoli
aziende
A partire da oggi e per cinque settimane i due quotidiani distribuiranno altrettanti dossier per sensibilizzare gli italiani sul tema alimentare con reportage e foto esclusive
Il brand e Ad Mirabilia, puntano a rinnovare l’immagine in Italia e all’estero grazie a una comunicazione strategica
“le vie del cibo” introducono expo, a cura de la stampa e del secolo xix mercato
Rcs acquisisce i diritti per l’Italia di NuMix Agency La società ricompensa le azioni degli utenti con sconti progressivi, immediati e collettivi su qualsiasi tipo di prodotto o di servizio A poche settimane dall’annuncio della nascita dell’agenzia di consumer engagement NuMix Agency, Rcs MediaGroup acquisisce i diritti di esclusiva per il mercato italiano della piattaforma Madai. La società ha rapidamente conquistato clienti in Usa, Francia, Spagna, Sudafrica e Italia con il suo innovativo modello di crowdrebating. In Italia numerose aziende nei settori retail, servizi finanziari ed energia hanno già sperimentato con ottimi risultati questa innovativa forma di ingaggio per campagne digital marketing in ambito lead generation, traffic conversion, market research, in-store traffic, loyalty e price tuning. Alceo Rapagna, direttore marketing & new business del gruppo Rcs e general manager di NuMix Agency, dichiara: «L’operazione si inquadra nella più ampia strategia di innovazione della nostra offerta per cogliere bisogni emergenti di consumatori e aziende, ed è frutto dello scouting continuo della nostra area di New Business».
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di Ottavia Quartieri
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utrire il pianeta, energia per la vita è il tema di Expo 2015 e per questo motivo La Stampa e Il Secolo XIX hanno scelto di offrire ai propri lettori 5 straordinari Dossier, che, da marzo a fine giugno, li condurranno attraverso un lungo viaggio nei 5 continenti per affrontare con reportage, approfondimenti e immagini esclusive tutti gli aspetti legati al tema della nutrizione. Oggi sarà in edicola il primo supplemento, “Le Vie del Cibo”, 16 pagine centra-
li ed estraibili, sarà in omaggio con ciascuno dei due giornali. Al suo interno i lettori potranno iniziare un percorso a 360 gradi su tutti gli aspetti, economici storici e sociali che caratterizzano oggi l’universo dell’alimentazione. Per i Dossier è stato adottato un approccio realmente multimediale, commissionando le immagini a 5 tra i migliori professionisti di Magnum, la prestigiosa agenzia di fotogiornalismo che ha coperto dal primo dopoguerra ad oggi i principali avvenimenti che hanno caratterizzato la nostra storia. In “Le Vie del Cibo” appariranno le
straordinarie fotografie che Max Majoli ha scattato nel Sud dell’India e a Hong Kong. Majoli, italiano ma residente a New York, si è distinto negli anni per i suoi servizi sulla guerra del Kosovo e sull’invasione dell’Iraq. I supplementi, che saranno distribuiti su tutto il territorio nazionale unitamente ai quotidiani raggiungendo oltre 1 milione e 800 mila lettori medi giorno, saranno anche disponibili, il giorno seguente all’uscita in edicola, sul sito de La Stampa (www.lastampa/expomilano2015) e richiamati su quello de Il Secolo XIX.
eventi/milano
Piazza Gae Aulenti ospita il flagship store illy La collaborazione con la Galleria d’arte Lia Rumma e un’offerta gastronomica ricercata per un caffè artistico contemporaneo
L’altro ieri illy ha inaugurato nel cuore pulsante di Milano il proprio flagship store, in Piazza Gae Aulenti, nel quartiere Porta Nuova. All’interno del flagship store, dove il caffè è il protagoni-
sta assoluto, appare evidente il legame di illy con l’arte contemporanea e la sua passione per l’eccellenza, rivelata dalla raffinatezza e dalla qualità delle preparazioni. Il nuovo illy Caffè si pre-
senta con un concept accattivante: un caffè artistico contemporaneo dove vivere il piacere dell’inconfondibile esperienza illy che è al tempo stesso sensoriale, intellettuale, estetica e gustativa.
Fulgar e Gastel uniti dallo stesso filo verso il futuro
Fulgar, eccellenza italiana nel panorama tessile internazionale, ha scelto di darsi una nuova immagine e di puntare sulla comunicazione per raccontare tutto il valore della sua proposta. “Il futuro è Fulgar” è il concept che sintetizza la filosofia dell’azienda e l’impegno costante per la ricerca e lo sviluppo di prodotti all’avanguardia, perfetto mix di tradizione e innovazione. Il visual, invece, prevede una donna vestita di fili elastici e riporta in primo piano il filo, vero core business di Fulgar ma non solo, elemento originario da cui tutto il mondo tessile prende vita. Una sfida importante per la quale si è affidata alla consulenza di Ad Mirabilia, agenzia di comunicazione e pubbliche relazioni, che ha elaborato le linee strategiche di comunicazione. «Per realizzare gli scatti della campagna Fulgar” – dichiara Lorenza Bassetti, Founder e Managing Director di Ad Mirabilia – abbiamo scelto di affidarci al talento di Giovanni Gastel, uno dei fotografi italiani più apprezzati e conosciuti a livello mondiale». ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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MARKET PLACE
Parlano i due co-fondatori dell’azienda nata nel 2000, Emanuele Putignano e Michela Barbieri
E d’incanto la scuola diventa digitale: bSmart A fine dicembre il gruppo Applix, azienda italiana che idea e progetta apps nonché leader nel digital publishing attraverso l’applicazione Viewer Plus, ha acquisito una quota di controllo della struttura di Massimo Luiss
A fine dicembre il gruppo Applix, azienda italiana che idea e progetta applicazioni nonché leader nel digital publishing attraverso l’applicazione Viewer Plus, ha acquisito una quota di controllo di bSmart. Al Mobile World Congress in corso di svolgimento a Barcellona, 360com ha potuto incontrare i due co-fondatori dell’azienda nata nel 2000, Emanuele Putignano e Michela Barbieri, che hanno raccontato di una realtà su cui il gruppo scommette forte, date le grandi potenzialità in seno alla “Digital Education”. Quali sono le prime sensazioni? Notiamo come l’interesse sul mondo dell’education stia aumentando: quando siamo arrivati alla fiera abbiamo visto un cartello su un incontro dedicato a questa tematica. Una piacevole sorpresa. Qual è la storia di bSmart? E quali sono i tratti distintivi
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del prodotto? L’azienda è nata nel 2000 da una nostra scommessa. Nel 2012 abbiamo lanciato sul mercato la piattaforma proprietaria, che comprende un sito più applicazioni per tutti i device. Siamo sempre stati percepiti come una realtà innovativa anche in virtù della nostra maniacale attenzione nei confronti degli utenti finali: studenti, professori e famiglie. Collaboriamo con diversi editori, con cui definiamo le strategie operative, con l’obiettivo di facilitare l’esperienza di chi vive il mondo scolastico. E la risposta è stata ottima: da agosto l’utenza di bSmart è cresciuta da 25 mila a 130 mila unità, un risultato che ci fa ben sperare per il futuro. A proposito di futuro, quali sono gli orizzonti di bSmart? Sicuramente è nostra volontà allargarci a livello globale e la partnership stretta con Hachette Education in Francia ne è una testimonianza. Continueremo poi
a estendere i nostri contenuti, che non sono solo libri scolastici ma anche materiali audio, video, documentari, etc. In cantiere abbiamo un marketplace dove comprare e attivare contenuti e servizi rivolti alla filiera dell’education. C’è qualche numero che possa descrivere bSmart? La piattaforma, cui ci si può iscrivere gratuitamente, può contare su 800 mila contenuti e oltre 1.000 libri digitali arricchiti, ovvero quei testi in cui si ha la possibilità di espandere i contenuti, con un etto miglioramento della user experience. Si tratta di un business molto importante: nel 2015 puntiamo a raggiungere il 50% di questo mercato in Italia. D’altra parte sempre più editori si stanno interessando alla nostra attività, che è già stata scelta da editori come Zanichelli, Loesche e diversi marchi del gruppo De Agostini Scuola. ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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DIREZIONE CREATIVA COORDINAMENTO IMMAGINE MEDIASET
LE SQUADRE ITALIANE SCENDONO IN CAMPO SULLE RETI MEDIASET
INTER, ROMA, NAPOLI, FIORENTINA e TORINO. Cinque italiane conquistano gli ottavi di finale dell’Europa League. È il momento di raggiungere i loro milioni di tifosi pianificando sulle reti Mediaset che trasmettono in esclusiva tutti gli incontri.
Sul tetto d’Europa
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MARKET PLACE
intervista all’executive managing director Emea di Criteo, Gregory Gazagne
Compagnia mobile a tutti gli effetti Un’azienda dalla spiccata natura internazionale, quotata negli Stati Uniti al Nasdaq, che nel 2014 ha generato 745 milioni di revenue, in forte ascesa rispetto ai 301 milioni dell’anno precedente
gregory gazagne
di Massimo Luiss
A Barcellona si svolge in questi giorni il Mobile World Congress, la manifestazione europea più importante per l’intera industry della mobilità. E tra gli stand francesi ci siamo imbattuti in quello di Criteo, azienda dalla spiccata natura internazionale - è quotata al Nasdaq - che nel 2014 ha generato 745 milioni di revenue, in forte ascesa rispetto ai 301 milioni dell’anno precedente. E sempre più attratta dal mobile, come ha affermato a 360com l’executive managing director Emea Gregory Gazagne. Qual è il rapporto tra Criteo e il mobile? Siamo una compagnia mobile a tutti gli effetti: il 30% delle nostre revenues proviene da questo business. In prospettiva prevediamo di sviluppare ulteriormente la parte mobile, in linea con il massiccio spostamento dell’audience verso smartphone e tablet. Il con-
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version rate di questi dispositivi , infatti, è lo stesso di quello desktop. I marketer devono capire che il mono sta cambiando e noi dobbiamo continuamente lavorare sulla nostra tecnologia. Ogni trimestre pubblicate lo “State of Mobile Commerce”; cosa indicano i dati più recenti? Ci dicono che il Giappone è il Paese dove il comparto è più sviluppato, con il 49% delle transazioni che avviene via smartphone e tablet. L’Italia è messa meglio della Francia (24% vs. 21%) mentre in Cina ci attendiamo l’esplosione di un settore ancora poco sviluppato. E poi va notato che in Usa
gli acquisti da telefono hanno sorpassato quelli da tablet.
Recentemente avete stretto una partnership con Facebook. Quali ne sono le caratteristiche principali? L’implementazione dei Dynamic Facebook Ads ci permette di utilizzare il nostro algoritmo predittivo per realizzare annunci e campagne su tutti i dispositivi che i consumatori utilizzano per collegarsi al social, compresa l’applicazione. Essendo partner di Facebook possiamo sapere su quale dispositivo navigano gli utenti e colpirli attraverso azioni di retargeting. Quali saranno le vostre mosse nel 2015? Ci focalizzeremo sull’in-app performance advertising, andando a colpire col retargeting quegli utenti che hanno abbandonato un sito, attraverso messaggi rilevanti per i loro interessi di acquisto. E se diciamo programmatic? È un settore dove siamo leader: siamo dei veterani. E vogliamo sfruttare l’inventory in-app non ancora monetizzata per colpire gli utenti, al momento giusto e con un messaggio pubblicitario di loro interesse. ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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MARKET PLACE
E’ quanto emerge dalla fotografia scattata da Ibm Italia e Talent Garden che ha provato a capire chi sono, dove vivono e di cosa parlano i protagonisti della conversazione in rete
Gli startupper sono soprattutto uomini, sei su dieci vivono tra Milano e Roma
Di cosa parlano gli innovatori italiani? Per lo più sharing economy e open data
di Pietro Castagna
Sharing economy e open data. Parlano soprattutto di questo gli italiani che fanno innovazione tecnologica. E’ quanto emerge dalla fotografia scattata da Ibm Italia e Talent Garden che ha provato a capire chi sono, dove vivono e di cosa parlano i protagonisti della conversazione in rete. Gli startupper sono soprattutto uomini, sei su dieci vivono tra Milano e Roma, gli altri sono distribuiti tra il Piemonte e il Nord Est: gli uomini si concentrano più su temi legati ad aspetti tecnici e finanziari, le donne dimostrano maggiore propensione ad argomenti come la condivisione, la creatività e il design. Entrando nello specifico, sono tre i macrotemi cui è possibile ricondurre le centinaia di migliaia di tweet indagati. Il primo chiama in causa gli Open Data e, in ambito normativo e finanziario, il ruolo abilitante atteso dalle Istituzioni di cui si avvertono il distacco e i
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appuntamenti Bambini più vicini ai temi della scienza grazie a Polimi, IIT e Focus Junior Politecnico di Milano e IIT, Istituto Italiano di Tecnologia, in collaborazione con la rivista Focus Junior, dedicano sei giornate ai bambini fra i 7 e i 13 anni per avvicinarli ai temi della scienza e delle nuove tecnologie in modo divertente e coinvolgente. L’esperienza sarà vissuta dai ragazzi direttamente con i professori, i ricercatori e gli animatori degli enti coinvolti senza la presenza dei genitori che invece potranno “ingannare l’attesa” visitando alcuni laboratori.Gli appuntamenti, tutti gratuiti, si svolgeranno di sabato con inizio alle ore 10.30. Inizio il 7 marzo a Milano al Politecnico, Campus Bovisa via Durando 10, con “I segreti del volo: dagli aereoplani di plastica a quelli supersonici” di Lorenzo Trainelli che, con l’aiuto di origami di carta, svelerà i segreti del volo.
eventi Meet Magento
presenta 39 relatori e 36 interventi
Apre i battenti la seconda edizione di Meet Magento Italy 2015, la manifestazione interamente dedicata alla piattaforma di ecommerce più diffusa e apprezzata nel mondo, organizzata in Italia da Webformat. L’edizione del 2015, con i suoi 39 relatori e 36 interventi di carattere business e tech, si preannuncia veramente ricca di temi e di contenuti per gli operatori del settore.
comunicazione Debutta on air la campagna “Just Smile!” con Chiquita e l’agenzia Armando Testa in sinergia ritardi. Un secondo filone individua invece il mercato emergente della sharing economy che spinge alla rivisitazione del modo di lavorare e fare business - si pensi, appunto, a formule come il crowdfunding - mentre l’ultimo aggregato evidenzia il grado di attenzione alla digital economy da parte degli It player che scendono in campo con programmi e tecnologie specifiche.
Chiquita e Armando Testa tornano insieme in comunicazione con la nuova campagna “Just Smile!” pianificata da marzo nei paesi del Nord Europa. Incentrata sul carattere giocoso e positivo dello storico brand, la campagna invita a prendere la vita con un sorriso perché sorridere è naturale, proprio come una Chiquita! A raccontare lo spirito della campagna è Michele Mariani, direttore creativo esecutivo di Armando Testa, l’agenzia che da qualche anno si occupa della comunicazione del brand in Italia ed Europa: «Just Smile! è un invito semplice, un’esortazione a vivere con spensieratezza. Per questo vedremo una sequenza di sorrisi nello spot, sorrisi di grandi e piccoli che, interagendo con Chiquita, si lasciano contagiare dalla positività del brand. Gli ingredienti ci sono tutti: il giallo brillante, l’iconica Miss Chiquita, l’inconfondibile bollino blu e il memorabile jingle, rivisitato per l’occasione con nuove parole legate al messaggio della campagna» ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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COVER STORY
Riguardano sostanzialmente due aspetti: la crescita e la migliore gestione delle interazioni I risultati emersi dalla quarta edizione dell’apposito Osservatorio sul segmento di CRIBIS D&B e AISM, presentato ieri al BtoB Marketing Forum, il principale evento in Italia dedicato ai professionisti del mondo business to business promosso con Fiera Milano Media
Le sfide principali per i professionisti del marketing B2B
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di Daniele Bologna
Le principali sfide che i professionisti del marketing B2B stanno affrontando riguardano sostanzialmente due aspetti: la crescita e la migliore gestione delle interazioni. Per quanto riguarda la crescita, il 46% dichiara come primo obiettivo quello di migliorare i processi di lead management, il 41% la crescita e la penetrazione nel mercato, il 36% il lancio di nuovi prodotti. Sul secondo punto, invece, il 26% degli intervistati risponde di avere tra i principali goal un più attento allineamento tra forza vendita e marketing e, con la stessa percentuale, il customer relationship m an a ge m e nt . S on o alcuni dei risultati emersi dalla quarta edizione dell’Osservatorio sul Marketing B2B di CRIBIS D&B e AISM, presentato oggi al BtoB Marketing Forum, il principale evento in Italia dedicato ai professionisti del mondo B2B promosso da CRIBIS D&B e Fiera Milano Media Business International e patrocinato da AISM - Associazione Italiana Marketing e ANES. Sponsor dell’iniziativa sono stati MagNews ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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COVER STORY porta necessariamente delle innovazioni nei processi organizzativi. Come stanno affrontando queste nuove tematiche i professionisti del BtoB? Stando alla ricerca, se spostiamo lo sguardo dalle priorità correnti ai temi e agli skill percepiti come più importanti nel prossimo futuro, il lead management rimane in prima posizione con il 35%, seguito da reputation management, CRM e social
e Customer Experience Italia, media partner Business International Magazine, PMI. it e ZeroUno, mentre al dibattito hanno partecipato anche DHL Express Italy, Wika Italia, Yoomee Technologies e Gruppo Obiettivo Lavoro. La ricerca ha l’obiettivo di analizzare le tendenze in atto nelle strategie e negli strumenti di marketing rivolte ai mercati B2B, prendendo in esame diversi temi, come la struttura organizzativa e la composi17
zione staff marketing nelle aziende B2B; gli obiettivi e le metriche di valutazione; le voci del budget marketing e il ROI, gli strumenti utilizzati e le prospettive per il futuro. Infatti, dopo lo sviluppo della Lead Generation, nell’era dei Big Data, oggi le nuove sfide da affrontare sono i Marketing Analytics e la Customer Intelligence. Ma la capacità di analizzare le informazioni e di trasformarle in Smart Data per ridurne la complessità com-
media con il 25%. Le risposte dell’Osservatorio fanno emergere chiaramente una sempre maggiore importanza degli strumenti digitali nel canale B2B. L’utilizzo di questi strumenti è comunque allineato alle priorità espresse: infatti il 56% degli intervistati dichiara che la propria priorità in termini di digital marketing è la generazione di lead, seguita dal posizionamento sui motori di ricerca (49%) e dalla fi-
per quanto riguarda la crescita, il 46% dichiara come primo obiettivo quello di migliorare i processi di lead management, il 41% la crescita e la penetrazione nel mercato, il 36% il lancio di nuovi prodotti
delizzazione (36%). I social media sono utilizzati dal 74% degli intervistati, principalmente come canale di comunicazione (62%) e solo il 13% lo utilizza come strumento operativo commerciale o di customer service. Il lead management è dunque il tema chiave che emerge dall’Osservatorio. Quali sono però i canali più utilizzati per ottenere informazioni su clienti e prospect? Il 60% degli intervistati dichiara
professionisti al tavolo del business to business
Nelle foto, da sinistra in senso orario: daniele ottavi, marketing manager di gruppo obiettivo lavoro; elisa de portu, marketing operations manager di diennea-magnews; ferdinando miccoli, direttore marketing di Wika italia; fabio lazzarini, direttore marketing di cribis d&b; giulia zaia, segretario generale aism; phil taylor, manager di yoomee technologies
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COVER STORY
di affidarsi alla forza vendita per raccogliere informazioni, seguita dalle banche dati esterne con il 57% e i motori di ricerca con il 41%. Per quanto riguarda la capacità di gestire, integrare e distribuire le informazioni su lead e clienti all’interno dell’organizzazione, i rispondenti si dividono quasi equamente tra chi dà risposta positiva (51%) e chi negativa (49%). I principali problemi evidenziati nella gestione delle informazioni riguardano l’aggiornamento e il monitoraggio nel tempo (67%) e la mancanza di informazioni per una corretta qualificazione (48%). Il tema degli strumenti di marketing analytics sembra essere non prioritario nel breve,
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ma sicuramente latente e in crescita. Infatti solo il 13% lo indica tra le principali priorità, ma l’87% dichiara che nel prossimo futuro la sua importanza aumenterà. Solo il 19% degli intervistati dice di non utilizzare alcuno strumento di
analisi; tra gli utilizzatori, chi si dichiara ampiamente soddisfatto dell’uso di questi strumenti nell’organizzazione è il 18%, contro un 38% che esprime un giudizio più basso, ma comunque positivo, e un 25% che li utilizza in maniera insufficiente. La funzione marketing è coinvolta principalmente in attività di comunicazione e pubblicità (il 63% dei rispondenti ha dichiarato un alto coinvolgimento), seguita dalla strategia aziendale. Rispetto alla scorsa edizione si evidenzia un notevole incremento (48% rispetto ad un 37%) degli intervistati che hanno afferma-
to di essere coinvolti, in quanto funzione marketing, nei processi strategici dell’azienda. «Nonostante il fatto che nel segmento B2B il marketing abbia ancora principalmente una funzione legata alle attività di comunicazione - afferma Fabio Lazzarini, direttore marketing di CRIBIS D&B - è confermata la tendenza a essere valutati e a valutarsi utilizzando metriche “commerciali». Infatti, le metriche principali attraverso le quali i professionisti del marketing B2B vengono tipicamente valutati sono l’acquisizione di nuovi clienti (59%) e la crescita dei
ricavi (54%), al terzo posto la fidelizzazione con il 31%. La metrica ritenuta invece più importante per essere valutati risulta l’acquisizione di nuovi clienti (67%), seguita da fidelizzazione (53%) e da ROI e crescita dei ricavi (entrambi superiori al 40%). «Confermiamo che le aziende hanno iniziato ad esprimere interesse, seppur lentamente, verso gli strumenti di marketing analitics - aggiunge Giulia Zaia, Segretario Generale AISM -. Sentono la necessità di misurare e quantificare le azioni messe in campo al fine di conoscere meglio il proprio cliente o target di
riferimento, i canali di comunicazione utilizzati, i competitor e l’evoluzione del mercato in cui si inseriscono. Questo approccio consente al marketing di integrarsi in maniera sinergica con il settore commerciale e assumere un ruolo centrale nello sviluppo strategico dell’azienda». Questa edizione dell’Osservatorio ribadisce dunque i risultati delle precedenti in termini di disaffezione da parte dei marketer B2B riguardo alla pubblicità tradizionale, pur rimanendone alto l’uso. Si evidenzia l’importanza sia in termini di utilizzo che di ROI percepi-
to di tutti gli strumenti digitali, ma anche degli strumenti analitici quali CRM e Marketing Analytics (per entrambi nel 49% è indicato un ROI buono o molto buono). Fiere, convegni e workshop rimangono strumenti utilizzati ed apprezzati nel canale B2B. In generale ciò che emerge dall’osservatorio è la necessità di avere un approccio basato su tutti gli strumenti a disposizione e finalizzato alla massimizzazione della qualità del contatto con il cliente. Gli intervistati si confermano abbastanza neutrali sulle prospettive per il prossimo futuro: il 55% dichiara che le condizioni rimarranno invariate, il 29% afferma che miglioreranno mentre solo l’8% crede che peggioreranno. Le voci di budget che si prevede aumenteranno sembrano, sostanzialmente, tutte quelle afferenti all’area del digitale (social media, online advertising, email marketing…) e quelle legate al mondo del CRM e degli analytics. L’unica voce dove si prevede un calo significativo è, come avvenuto nelle ultime edizioni, la pubblicità tradizionale. < ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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COM PANY
nuova sede, dominata da ampi open space e ambienti stimolanti, nel centro di milano per la casa di produzione
Giovanni Bedeschi si racconta: giovani, spirito internazionale e innovazione
“Pane dal Cielo”
Il fondatore della Bedeschifilm ha spiegato come la ricetta per la valorizzazione del talento sia legata a passione, curiosità e competenza; è stata, inoltre, annunciata la produzione di un lungometraggio intitolato “Pane dal Cielo” che punta i riflettori sull’impegno sociale dell’autore mensione, veloce nel capire le esigenze del cliente e trovare le soluzioni.
Giovanni Bedeschi
di
Ottavia Quartieri
Siamo nel cuore di Milano, precisamente in via Medici 13, in una stradina stretta con i ciottoli, affiancata da palazzi storici che sembrano quasi sovrastarla. Una fotografia del capoluogo lombardo che si distacca dall’immagine moderna che solitamente mostra di sè, ossia la culla della modernità e della tecnologia, soprattutto oggi che si presenta come un cantiere a cielo aperto in vista di Expo che si aprirà tra due mesi. È proprio in questo scenario, quasi surreale, che si trova la nuova sede di Bedeschifilm, la casa di produzione fondata e gestita dal regista Giovanni Bedeschi
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dal 2002, e come ha affermato lo stesso regista «Tornare a lavorare nel centro di Milano, dopo parecchi anni, mi sembra quasi di essere di nuovo a casa, ripartendo da dove avevo iniziato». La nuova sede è dominata da ampi open space, nei quali è incentivata la collaborazione tra registi e creativi, e la condivisione di insight ed esperienze. Questo tipo di organizzazione spaziale è funzionale a una migliore comunicazione per valorizzare al massimo i progetti in ogni fase; tutti elementi che sono in grande sintonia con la cultura e l’esperienza - di forte stampo anglosassone del fondatore, il quale ha saputo trovare una giusta di-
Una passione per il talento Nella cultura di Bedeschi un ruolo fondamentale lo ricoprono i giovani, ragazzi di talento con voglia di imparare, spinti da una continua curiosità e animati da una forte passione per questo mestiere, capaci di porsi allo stesso tempo con umiltà e determinatezza nei confronti delle sfide che questo mondo gli mette davanti. A questo proposito nasce la Palestra Bedeschifilm, uno spazio di cultura, ricerca e sviluppo di progetti innovativi legati al mondo dell’audiovisivo che coinvolge i nativi digitali under 30, i quali vengono formati e valorizzati per poter essere successivamente inseriti nel mondo del lavoro. Questa Palestra non è solo funzionale al talent scouting e alla loro formazione, ma la si può interpretare come un vero e proprio luogo di scambio e condivisione: da un lato i giovani portano entusia-
smo e competenze tecnico – digitali, dall’altro i registi esperti e affermati che fanno già parte del team Bedeschi insegnano i trucchi del mestiere. In questo modo, fondendo innovazione ed esperienza, la cultura dell’audiovisivo è vissuta in modo totale, c’è una conoscenza reciproca che è la vera risorsa qualitativa della casa di produzione, tanto che i registi emergenti che dimostrano talento e attitudine sono premiati con l’inserimento nel roster e un’esperienza diretta sul campo. «Una gestione del talento che ti arricchisce professionalmente e dal punto di vista personale, ti dà soddisfazioni, seppur richieda maggior fatica» commenta Giovanni Bedeschi. Osservando il team di Bedeschifilm, oltre alla gioventù, l’altro elemento che salta all’occhio è sicuramente l’anima internazionale dei singoli collaboratori: c’è chi si è formato in Italia integrando esperienze all’estero e viceversa. In entrambi i casi, comunque, è evidente la cultura internaziona-
Giovanni Bedeschi è impegnato nella realizzazione del suo primo lungometraggio sugli homeless milanesi intitolato “Pane dal Cielo”, frutto di un’esperienza di vita, che dimostra l’impegno sociale del regista e la sua attenzione nei confronti dei meno fortunati
le dell’azienda, confermata dalle continue collaborazioni con case di produzioni estere, da una clientela che opera a livello globale e dai numerosi premi di settore ricevuti a livello internazionale. Infine, uno degli elementi distintivi della Bedeschifilm risiede nel nuovo approccio digitale adottato: «la crisi che ha vissuto il settore, ha generato molti cambiamenti e spinto gli operatori a puntare forte sulle nuove tecnologie e su internet - spiega Bedeschi - come se fossero una sorta di “laboratorio di sperimentazione” per risollevare il mondo delle case di produzione». E allora spazio a nuovi linguaggi più realistici e meno visionari, tecniche innovative, la capacità
di gestire budget più limitati e offrire un prodotto di qualità al cliente. Elementi che, insieme a una buona regia, passione, curiosità e competenza sono gli elementi per un successo garantito anche con i nuovi mezzi digitali. «Fare con meno, ma fare meglio», riassumendo il concetto in una battuta. Cambiano i mezzi, dunque, ma la qualità rimane. «La nuova tendenza digitale è sinonimo di un mercato in cambiamento, che muta continuamente i punti di riferimento ma che ha sempre come obiettivo principale la qualità del prodotto per soddisfare il cliente» conferma Bedeschi. Perché è ancora questa, la cura del cliente, la mission principale di
una realtà come Bedeschifilm. Un’approccio condito negli anni da un pensiero di respiro internazionale che il suo titolare deve alla lunga esperienza maturata nel corso della carriera. Ma non c’è solo il lavoro. Attualmente Bedeschi è impegnato nella realizzazione del suo primo lungometraggio sugli homeless milanesi intitolato “Pane dal Cielo” che dimostra l’impegno sociale del regista e la sua attenzione nei confronti dei meno fortunati; ha, inoltre, sottolineato come questo nuovo progetto sia il frutto di un’esperienza di vita reale maturata negli anni: ogni sabato, da oltre dieci anni, è in prima linea per dare un aiuto ai meno fortunati di Milano. ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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ME DIA
Il giornale in edicola domani con il quotidiano Il Sole 24 Ore, sui mezzi del gruppo pianificata la campagna di supporto
How to Spend It presenta tre anteprime da non perdere Dal Mudec al Labirinto di Ricci fino alle novità di Baselworld: sono prossime le date di apertura al pubblico, ma l’anteprima è sulle pagine del magazine del Gruppo Il Sole 24 Ore di Marianna Marcovich
A partire dalle immagini esclusive del nuovissimo Mudec, il Museo delle Culture di Milano che aprirà al pubblico il prossimo 27 marzo, le sale total white firmate dall’archistar David Chipperfield diventano, infatti, location “da anteprima” per il servizio di moda di questo mese del magazine del lusso e lifestyle del Sole 24 Ore, che già nella copertina lascia pregustare il fascino di questo nuovo tempio dell’arte e del design, dove le vetrate paraboliche e le trasparenze dell’architettura di Chipperfield valorizzano le nuove tendenze della moda primamera-estate, presentate nelle pagine del magazine, valorizzate dall’obiettivo di Giovan-
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ni Gastel. Si prosegue con le immagini in anteprima delle prossime limited edition nel campo dell’orologeria di lusso che verranno presentate dal 19 marzo al salone mondiale di Basilea, Baselworld, l’appuntamento più importante nel mondo dei meccanismi di precisione. How to Spend It li anticipa ai suoi lettori nelle pagine del servizio “La scadenza perfetta”, a firma di Matteo Zaccagnino. Un’altra anteprima, il consiglio di How to Spend It per un weekend perfetto: il Labirinto vegetale, creato da Franco Maria Ricci nella sua tenuta di Fontanellato: 150 mila alberi di bambù, arrivati direttamente dalla Cina per costruire un percorso artistico unico al mon-
do. Sarà aperto al pubblico a partire da maggio 2015 ma How to Spend it lo fa scoprire ai suoi lettori in anteprima, con una guida d’eccezione: il suo stesso creatore. Il Labirinto copre 7 ettari di terreno e il complesso ospiterà spazi culturali per più di 5000 metri quadrati, destinati alla collezione d’arte di Franco Maria Ricci (circa 500 opere dal Cinquecento al Novecento) e a una biblioteca dedicata ai più illustri esempi di tipografia e grafica, tra cui molte opere di Giambattista Bodoni e l’intera produzione di Alberto Tallone. Ma, quando si parla di How to Spend it, anteprima significa anche avere sempre “un posto in prima fila”, essere i primi a vedere, gustare, conoscere il meglio nel mondo del lusso e del leisure. In tutte le sue declinazioni. Può essere una cena-spettacolo, talmente esclusiva da essere apparecchiata solo per due, in mezzo al deserto rosa di Sossusvlei o su una zattera ai piedi delle Cascate Vittoria,
con i camerieri che arrivano in canoa a servire la cena. Può essere la sicurezza di “partire sempre in pole position” e conoscere la velocità in sicurezza dei nuovi 35 metri, i superyacht compatti o di un’auto-mito, da collezione, la V8 Vangate, sperimentata nelle sue performance di “bestia in giacca e cravatta”. Si può essere primi anche anticipando le tendenze e investendo nel mercato immobiliare griffato e sicuro (appartamenti firmati da archistar e stilisti, che offrono servizi da hotel, con autisti, concierge e chef e che hanno un valore in crescita esponenziale) o sperimentando il design d’avanguardia con le pareti “emergenti”, rivestimenti su misura in 3D o puntando sull’arte. In epoca di selfie, gli specchi diventano i nuovi, ironici protagonisti dell’arte. Vale la pena di investire in “autoritratti” d’autore. Per scoprire quali, basta essere i primi a leggere e seguire i consigli di Francesca Gavin su How to Spend it e del suo articolo “Qualcosa su cui riflettere”. La campagna stampa del nuovo numero di How To Spend It è stata pianificata sui mezzi del Gruppo 24 Ore. How To Spend It sarà in edicola da domani insieme al Sole 24 Ore e disponibile su tablet e pc. ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
Come si crea la pubblicità intelligente.
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uno studio approfondito, realizzato in collaborazione con google, è stato presentato ieri a milano
Digital Insurance in Italia, oltre 36 miliardi di euro passano dalla rete
Sempre più influente il fenomeno sui premi assicurativi per un valore che continua ad aumentare. Migliorare l’esperienza cliente, i processi interni e la gestione dei dati è vitale per rimanere competitivi. Ecco i numeri e le tendenze evidenziati nella ricerca di The Boston Consulting Group
di David Lucchi
L’innovazione tecnologica e l’uso di nuovi strumenti di connessione nelle mani dei consumatori stanno riscrivendo le dinamiche di sviluppo e sostenibilità del settore assicurativo. Lo studio Digital Insurance In Italy, The Time To Act Is Now realizzato da The Boston Consulting Group, in collaborazione con Google, offre un’inedita fotografia del fenomeno e illustra le opportunità che si aprono per il settore. Secondo i dati Google Trends, le ricerche degli italiani sul motore di ricerca legate al tema assicurativo sono cresciute del 128% nel quinquennio 2008-
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2013 e addirittura del 185% se si osservano solo quelle relative all’assicurazione auto. Le ricerche sono effettuate sempre più per decidere quale assicurazione acquistare e dunque hanno un impatto diretto sul business anche in quei casi in cui l’acquisto finale è fatto offline (ROPO, Research online, purchase offline). Il risultato? I premi assicurativi influenzati dalla ricerca in Rete valgono oggi 36 miliardi di euro, con un trend in costante crescita. In questo contesto un ruolo sempre più importante è svolto dai dispositivi mobili: già oggi 24 milioni di italiani utilizzano uno smartphone ed entro il 2018 saranno 37 milioni. Le
ricerche di assicurazioni effettuate da smartphone (su auto, vita, salute, casa) sono cresciute in media del 155% all’anno negli ultimi sei anni. Digitale, leva strategica per orientare il business Tuttavia, guardando al mondo delle imprese assicurative, sono poche quelle che già utilizzano il digitale come leva strategica di business, per cogliere nuove opportunità di crescita e avere un reale impatto sugli economics. Ancora oggi, ad esempio, alcuni dei principali gruppi assicurativi in Italia non hanno un sito pensato e sviluppato in maniera specifica per i device mobi-
li. Solo sul fronte della prevenzione danni, stima il report, per le assicurazioni ci sarebbe la possibilità di aumentare i margini operativi fino al 2% dei premi sfruttando il digitale. Quello che vogliono e di cui sono alla ricerca i clienti assicurativi è un modello di relazione differente con la compagnia, plasmato su nuove aspettative e nuovi strumenti. Più della metà di chi in Italia possiede un’assicurazione danni dichiara di desiderare un’interazione con la propria compagnia sia di persona (attraverso un agente, un broker o una banca) sia tramite canale digitale. Non solo: il 15% è già pronto per un rapporto intera-
who’s who
ugo cotroneo mente attraverso canali remoti. Come nota Giovanni Ciarlariello, Business Unit Director di Google, «Viviamo in un’epoca in cui gli utenti finali hanno una maturità di utilizzo degli strumenti oggi resi disponibili dalla tecnologia mediamente superiore a quella di molte aziende. In particolare, gli italiani dimostrano una particolare affezione per la fruizione di contenuti digitali attraverso smartphone, con intensità di utilizzo comparabili con quelle di paesi del nord Europa che siamo soliti definire “maggiormente evoluti”. Purtroppo, a questa domanda in evoluzione esponenziale non corrisponde un’offerta di prodotti e servizi adeguati da parte della maggioranza delle compagnie assicurative. È arrivato il tempo di osare e abbandonare vecchi paradigmi per costruire un rapporto diretto con i propri consumatori con risultati misurabili sulle performance del proprio business». I clienti cambiano Per Ugo Cotroneo, Partner e Managing Director di BCG, «I clienti sono già cambiati, cercano esperienze d’acquisto ibride (digitali-fisiche) in tutti i settori, e l’assicurativo non può essere da meno. Per cogliere la rivoluzione digitale
Giovanni ciarlariello è quindi fondamentale partire dalla nuova esperienza che si vuole dare al cliente e integrarla con l’attività degli agenti tradizionali, prima ancora di spendere ingenti quantità di denaro in investimenti tecnologici. E i clienti chiedono semplicità, trasparenza e personalizzazione, cose che in passato potevano sembrare in contraddizione ma che oggi si possono ottenere contemporaneamente grazie alle nuove tecnologie. Per gli assicuratori diventerà quindi fondamentale raccogliere, analizzare e gestire i dati dei propri clienti come il vero asset strategico». Emanuele Costa, Principal di The Boston Consulting Group, osserva: «Considerando il punto di partenza delle assicurazioni in Italia, un percorso di trasformazione digitale deve innanzitutto partire da alcuni semplici elementi di base - essere presenti dove il cliente cerca informazioni, avere interfacce molto chiare di comunicazione, gestire in maniera efficace il percorso di navigazione e conversione. Inoltre, sarebbe sbagliato ricondurre il tutto a un problema tecnologico; osserviamo che fattori culturali, organizzativi e di cooperazione con i canali di vendita sono i veri freni al cambiamento».
The Boston Consulting Group
The Boston Consulting Group (BCG) è una multinazionale di consulenza di management e leader mondiale nella consulenza strategica di business. Dal 1963, anno della fondazione, BCG aiuta i clienti a realizzare un vantaggio competitivo, nella convinzione che best practice e benchmark non sono di norma sufficienti per creare valore duraturo. Con i suoi 81 uffici in 45 paesi, BCG collabora con clienti in vari settori e diverse geografie per identificare insieme le opportunità a maggior valore aggiunto, affrontare le sfide più critiche e trasformare il business. Presente nel nostro Paese da oltre 25 anni (1986), BCG Italia opera attraverso i due uffici di Milano e Roma ed è a guida dell’IGT System che comprende le sedi di Atene (Grecia) ed Istanbul (Turchia), per un totale di oltre 230 consulenti. E per maggiori informazioni: www.bcg.it Twitter: @BCGinItaly
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LINK devices
digital audience
Nel 2014 le vendite di smartphone hanno toccato quota 1,2 miliardi (+28% sul 2013), ossia i due terzi del mercato dei telefonini. Inoltre, per la prima volta dal 2011, Apple ha superato Samsung per pezzi venduti.
Il binomio tecnologia e studio è ormai diventato talmente stretto che per gli studenti le nuove tecnologie sono oggi strumenti fondamentali per le loro attività. E gli studenti rappresentano un audience sempre più importante per le aziende. Docsity, il social network con finalità didattiche, ha realizzato uno studio per tentare di tracciare con esattezza il profilo digitale dello studente italiano. Risultato? Il 56% di essi è donna, studia prevalentemente a metà mattina (11.00) o metà pomeriggio (17.00) e in rete cerca informazioni su Diritto, Storia, Economia, Psicologia, Legge e, infine, Sociologia.
Smartphone: Apple (ri)passa Samsung
Il profilo dello studente italiano
ILSOLE24ORE.COM
analisi
Italiani tra i più vecchi sul porno Il portale di pornographic video sharing più famoso al mondo, Pornhub ha condotto una ricerca sui propri utenti allo scopo di studiarne l’eta media. Ebbene, questa è 36 anni per il pubblico maschile e 34 per quello femminile (media 35,3). Quest’ultimo, complice il successo planetario delle “sfumature”, è in netta crescita e oggi raggiunge il 23% dell’audience totale. Ma il dato più curioso è forse quello che vede il pubblico italiano del portale come uno dei più “anziani” in assoluto con un’età media di 37,8 anni; subito dopo il Giappone (41,1) e il Belgio (38,1).
PRIMAONLINE.IT
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FRANZRUSSO.IT
scenari
Il futuro del mobile secondo Facebook A Barcellona è in corso il Mwc 2015 e il mobile è al centro di ogni attenzione. Così Jane Schachtel, global head of technology e mobile strategy di Fb, ha pensato bene di affidare al blog aziendale le sue previsioni...
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LINK AMBIENTE
strategie
Secondo una ricerca realizzata da Ademe, l’Agenzia francese per l’ambiente, una e-mail da 1 Mb emette circa 19 grammi di Co2, tenendo conto del consumo energetico del pc e dei server coinvolti nel traffico.
Contrariamente a quanto si pensa, una parte considerevole delle entrate di Alibaba (più della metà dei 68,2 miliardi di Yuan di ricavi) proviene dalla pubblicità. Queste revenue, che nel 2014 sono cresciute del 32%, provengono in gran parte dagli inserzionisti dell’enorme mall online. Per i milioni di venditori di Taobao e Tmall, infatti, dare visibilità ai propri prodotti è uno degli aspetti più importanti, e difficili, nella gestione del negozio online. E ovviamente, fare pubblicità è uno dei sistemi per attrarre l’attenzione dei clienti, anche se il processo è piuttosto complesso...
Otto mail valgono come 1km in auto
Il senso di Alibaba per l’advertising
ANSA.IT
scenari
L’innovazione devastante Il processo con cui le innovazioni tecnologiche modificano forma e sostanza dell’economia, rendendo obsoleti interi settori produttivi una volta ritenuti indispensabili, è antico quanto l’industrializzazione: già l’avvento del telaio meccanico mise in crisi intere categorie di lavoratori divenuti improvvisamente “inutili”. Questo cambiamento delle regole di mercato è stato definito “big bang disruption” ossia devastazione o disgregazione esplosiva, da Larry Downes e Paul Nunes. Il libro esce ora per i tipi di Egea. Chi volesse “assaggiarlo” può leggere questa lunga intervista a Nunes.
LINDRO.IT
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WSJ.COM
motori
Google penalizzerà le bufale e le falsità Tempi duri in arrivo per i “millantatori” digitali: a breve Google sarà in grado di individuare e penalizzare le bufale e gli articoli con falsità. Il nuovo indice si chiama Knowledge-Based Trust. E funziona.
NEWSCIENTIST.COM ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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Ogni giorno dalle 7 del mattino 12 appuntamenti di informazione sportiva, approfondimenti, rubriche.
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il mondo del mobile ha potuto scoprire tantissime novità
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si chiude oggi la mega manifestazione di barcellona di Massimo Luiss
nelle immagini due scatti in esterna a barcellona, nei giorni del mobile world congress, ospitato nei padiglioni fieristici della capitale della catalogna. l’evento spagnolo ha richiamato ancora una volta un’enorme massa di visitatori e di professionisti
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Oggi si chiudono i battenti. Termina a Barcellona l’evento clou di respiro europeo per tutta la industry legata alla mobilità. DailyNet ha potuto seguire da vicino, sul campo, l’evolversi dell’edizione 2015 del Mobile World Congress che oggi mette in scena l’ultima performance. La fiera catalana è stata ancora una volta un punto di riferimento per tanti annunci, a partire dai nuovi smartphone e tablet pronti ad assaltare il mercato. Ieri parecchia gente affollava lo stand di Fujitsu, anche perché il brand giapponese, che non fa spesso parlare di sé, almeno nel campo della telefonia mobile, ha decisamente sorpreso gli addetti ai lavori durante la fiera tecnologica spagnola rivelando un prototipo di smartphone dotato di scanner oculare. Come si è capito nel corso delle varie presentazioni al MWC, entro la fine dell’anno potremo avere tra le mani uno smartphone sicuro al 100% grazie a una tecnologia ad infrarossi in grado di leggere la nostra iride e riconoscerci all’istante. E proprio in tema di smartphone del futuro, proprio all’evento catalano sono stati finalmente presentati i primi modelli esplorativi. E se in molti erano convinti che sarebbero stati i grandi e potenti brand a mostrare per primi i prototipi modulari degli smartphone “leggeri”, è stato invece l’agile marchio Yezz a farlo. Il partner di Project Ara ha mostrato anche solo dei prototipi, ma ha dato modo di capire come funzioneranno questi componenti hardware, che si agganciano e sganciano facendoli scorrere lateralmente, e quali funzioni offriranno. Tra i moduli più interessanti anche una cover “intelligente” che ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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permette allo smartphone di ricaricarsi tramite pannello solare, poi un modulo con doppia fotocamera capace di catturare il panorama a 360 gradi e un gamepad. Un’altra sorpresa notata ieri nel consueto tour tra gli stand barcellonesi, l’ha riservata un altro nome non sempre ricorrente nelle cronache di settore, Alcatel. Il brand francese si è detto pronto a lanciare sul mercato il suo primo smartwatch compatibile con dispositivi Android. Il cinturino in plastica offre una “chicca” non indifferente: l’uscita USB per ricaricare il OneTouch Watch in qualsiasi momento, senza dock di ricarica. Intanto, dopo aver rassicurato i suoi utenti più tradizionalisti con il quadratoso smartphone Passport e con il più vintage Classic, BlackBerry si è presentata al Mobile World Congress tornando ad abbracciare il mondo dei dispositivi full touch. Alla fiera, la compagnia canadese ha mostrato un gadget già pronto per l’uscita e uno in arrivo probabilmente entro la fine dell’anno. Il primo si chiama Leap, è uno smartphone 4G di fascia medio bassa, con schermo HD da 5” e una durata della batteria promessa di venticinque ore. Come i predecessori, sarà in grado di eseguire l’ultima versione del sistema operativo BlackBerry Os e ospiterà sia l’app store ufficiale della compagnia sia quello di proprietà di Amazon. Il prezzo annunciato è di 275 dollari, mentre per quel che riguarda la messa in commercio in Italia ancora non si hanno notizie precise. Un’ulteriore nota ribadita ieri dal palcoscenico del Mobile World Congress 2015 di Barcellona, riguarda Microsoft, che ha annunciato i nuovi Lumia 640 e Lumia 640 XL, due nuovi compo-
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2020 l’infrastruttura di rete capace di connettere ogni cosa, sulla base di una molteplicità di requisiti specifici per ogni applicazione». Già nel corso delle prime due giornate del Mobile World Congress, Ericsson ha mostrato tecnologie all’avanguardia, servizi e innovazioni. La Networked Society sta trasformando intere industrie. Gli strumenti Ict sono diventati risorse quotidiane fondamentali per il business, le persone e la società. Ericsson è un pioniere con il software, i servizi e le soluzioni hardware che guidano lo sviluppo della mobilità, del cloud e della banda larga, creando le basi per nuovi ecosistemi e per la trasformazione delle industrie. Il cambiamento generato da questa trasformazione è nelle mani di tutti. Per questo motivo al Mobile World Congress Ericsson ha parlato di come sta abilitando i change-maker della Networked Society a migliorare le esperienze digitali. <
una visione degli spazi interni della fiera di barcellona che ha ospitato l’edizione 2015 del mobile world congress. la manifestazione chiude oggi i battenti con un grande successo di pubblico
nenti della famiglia degli smartphone Lumia, dotati nativamente di Windows Phone 8.1 e già pronti a ricevere l’upgrade a Windows 10 per smartphone non appena sarà rilasciato ufficialmente. Il nuovo Microsoft Lumia 640 è uno smartphone di fascia media caratterizzato da una elegante scocca disponibile nei colori bianco, nero, blu e arancio. Un altro protagonista che ha animato la giornata di ieri è Ericsson, che ha annunciato l’avvio di “5G for Sweden”, programma di ricerca in collaborazione con i maggiori protagonisti dell’industria, importanti università e istituti di ricerca con l’obiettivo di guidare l’evoluzione digitale. Guidato dalla stessa Ericsson, il programma punta a rafforzare la competività dei settori verticali, sviluppando
e integrando realmente e in modo efficiente soluzioni Ict basate sugli standard 5G nei prodotti e nei servizi. La ricerca sarà applicata all’industria e ha l’obiettivo di creare nuovi progetti nelle università e negli istituti di ricerca così come molteplici progetti pilota nel settore, nell’ambito delle soluzioni 5G. Sara Mazur, Head of Ericsson Research, ha affermato: «Mettendo insieme aziende forti, università prestigiose e istituti di ricerca, otterremo informazioni e innovazioni di valore che permetteranno la digitalizzazione del’industria, attraverso il 5G. Fonderemo una comunità di ricerca nel campo ICT che saròà perfettamente integrata all’interno dei processi industriali, dei prodotti e dei servizi. La nostra aspettativa è quella di rendere nel
sulle strade catalane si muove myford mobile
La profonda integrazione tra i dispositivi mobile e le auto elettriche è per Ford di cruciale importanza nel percorso di evoluzione del settore automotive. Nasce così MyFord Mobile, un’interfaccia accessibile sia da web che da smartphone e tablet (al momento Android e iOS) per l’interazione con le vetture. Le funzionalità offerte vanno dal monitoraggio della ricarica all’impostazione della temperatura nell’abitacolo, così da garantire il massimo comfort fin dal momento in cui si sale a bordo. Non mancano poi statistiche dettagliate in merito al risparmio energetico, alla quantità di CO2 non emessa grazie alla motorizzazione eco-friendly e la possibilità di impostare da remoto una destinazione, scegliendo tappe intermedie anche in base all’autonomia del veicolo. La tecnologia alla base di MyFord Mobile è studiata in modo da fornire feedback continui all’automobilista, ad esempio con suggerimenti utili per aumentare la distanza percorribile con una sola ricarica della batteria, tenendo conto delle sue abitudini per regolare in modo intelligente il riscaldamento o il condizionamento dell’abitacolo. Il debutto avviene in contemporanea con la nuova versione della Focus Electric.
ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015
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si svolge il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca dell’Osservatorio Internet of Things Paolo Bossi Si è laureato in ingegneria nucleare al politecnico di milano. attualmente, all’interno del gruppo Wind, ricopre l’incarico di Large Business Marketing Manager, funzione che gli è stata assegnata già dal settembre dello scorso anno. sempre in wind, dal gennaio del 2012 all’agosto del 2014, è stato Enterprise Sales Manager e prima ancora, per la compagnia di tlc, aveva svolto l’ulteriore ruolo di Enterprise Marketing Director, a partire dal settembre del 2007. ma la carriera in wind era iniziata con un altro impegno professionale: quello di Enterprise Marketing Manager for Data Services, esperienza avviata nel giugno del 2001 dopo quasi quattro anni trascorsi dentro infostrada come Data and Internet Network Planning Manager, da agosto 1997 a giugno 2001, e un periodo analogo come Data Network Product Specialist di siemens telecomunicazioni. ma la prima esperienza riguarda Digicom, per altri quattro anni, in qualità di marketing and Presales support for data network, nell’arco temporale che va da settembre 1989 al settembre 1993
visioni
di
Matteo Dedè
wind style: siamo noi i primi
clienti di noi stessi Wind è sempre stato un operatore convergente dal punto di vista delle telecomunicazioni. Ha nel suo dna sia la componente della telefonia fissa sia quella relativa al mobile. Questo significa avere una soluzione tecnologica e un approccio alla clientela già pensati per affrontare al meglio la complessità della convergenza. A ciò si aggiunge il paradigma dell’integrazione con i servizi Ict, che nel nostro modello si appoggiano su soluzioni cloud based e che sono completi di applicativi ottimizzati per la fruizione in mobilità. Il valore è quello di un operatore intrinsecamente integrato, dove gli elementi nuovi si fondono all’interno dei servizi tlc, delle proprie server farm e delle soluzioni cloud. L’integrazione tra i paradigmi di mobilità e di cloud permette alle aziende di usufruire di tutte le applicazioni messe a disposizione dalla cloud mobility. In aggiunta, Wind ha la capacità di fornire un servizio end to end poiché il percorso dalla conver-
genza delle tlc all’integrazione dei servizi è stato del tutto naturale. Quello che abbiamo costruito è l’infrastruttura abilitante, dove poi siamo andati a definire un ecosistema di partner, con player di eccellenza sulle soluzioni Ict che possono arontare in maniera ottimale l’integrazione tra mobilità e soluzioni più tradizionali. Noi non facciamo direttamente Ict, ma creiamo le condizioni affinché il cliente possa sfruttare in maniera end to end le potenzialità di questo nuovo paradigma. Per i clienti Large Business Wind a fianco delle soluzioni tradizionali di tlc, dal fisso al mobile, fino ai dati, spiccano applicazioni Ict “as a service”, già stabilmente presenti nella nostra server farm. L’aspetto a mio avviso interessante è che in Wind utilizziamo questi servizi, ad esempio il Work Force Management, nelle nostre strutture operative. Questo vuol dire che i nostri applicativi non sono pensati soltanto per i clienti, ma siamo noi i primi clienti di noi stessi.
Il 2014 ha rappresentato un anno di svolta per l’Internet of Things. Si colgono segnali concreti e incoraggianti dal mercato in termini di diffusione, fatturato e ampiezza dell’offerta. Arrivano forti spinte all’innovazione da startup e “nuovi” grandi player, che stanno entrando con sempre maggiore decisione in alcuni settori (Smart Home in primis), rompendo gli schemi tradizionali. L’Italia non sta a guardare, forte di un mercato IoT in continua crescita, delle opportunità offerte dallo Smart Metering del gas “riletto” in chiave Smart City e dei riflettori puntati su Expo 2015, con una rinnovata attenzione sul ruolo dell’IoT nella filiera agroalimentare oltre che per la gestione del sito espositivo. Il Convegno di presentazione dei risultati della Ricerca 2014-15 dell’Osservatorio Internet of Things, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano, sarà l’occasione per affrontare varie tematiche: il valore della diffusione e del mercato dell’Internet of Things in Italia; l’evoluzione dello scenario applicativo e il ruolo giocato dalle startup nel processo di innovazione; l’evoluzione dello scenario competitivo in ambito Smart Home e la propensione all’acquisto da parte dei consumatori italiani verso soluzioni IoT per la casa connessa; il valore dei progetti Smart City per il Sistema Paese e le opportunità offerte dallo Smart Metering “multi-servizio” nello sviluppo delle Smart City. ANNO VI | #039|GIOVEDÌ 05 MARZO 2015