visioni / fabio granata
Posizionamento organico, curarlo è fondamentale
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ANNO V | #043| LUNEDI’ 19 MAGGIO 2014
La differenziazione delle sorgenti di traffico per il proprio sito è oggi fondamentale per non essere vincolati commercialmente a un’altra azienda e a un solo mercato. I consigli di un vero esperto
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Domani l’edizione 2014 dell’Ecommerce Forum
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Galaxy 11: ancora una volta Samsung
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Quando un evento diventa notizia?
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Nestlé Fitness fa ballare la samba
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Ai fondi continua a piacere Pinterest
18 link
Euro-dibattito, vincono i piccoli
Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale. tg|adv - Via Ripamonti 101, 20141 MIlano - Tel. +39 0257313102 - tgadv@tgadv.it - www.tgadv.it
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Domani l’Ecommerce Forum 2014 Si svolge a Milano l’evento organizzato da NetComm, arrivato alla sua nona edizione
appuntamento presso il MiCo di Via Gattamelata. L’interesse verso la materia non accenna a diminuire. A testimoniarlo, una volta di più, proprio questo forum dedicato al settore di Daniele Bologna
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er intendere bene il fenomeno si può partire da una recente stima dell’autorevole istituto Forrester, secondo cui, negli Stati Uniti, le transazioni commerciali compiute da smartphone e tablet a fine 2014 raggiungeranno i 114 miliardi di dollari. In particolare, due terzi, ovvero circa 76 miliardi, avverranno tramite tablet, mentre il resto attraverso i cellulari. E per quanto riguarda i 114 miliardi totali, comprendono circa 28 miliardi di dollari di transazioni che i ricercatori della struttura statunitense non definiscono come ecommerce, tra cui viaggi e ordini di cibo. Sempre Forrester stima, inoltre, che quasi un terzo (il 29%) di tutte le transazioni di ecommerce del 2014 avverranno da tablet o telefono cellulare. Ed entro il 2018 questa percentuale salirà fino al 54% del totale, che sarà di 414 miliardi di dollari. Cifre enormi, testimonianza di una tendenza significativa e irreversibile. Tuttavia, nonostante questa grande attenzione data al commercio digitale, secondo Forrester gli acquisti di ecommerce compiuti su qualsiasi tipo di device digitale rappresentano solo il 9% del totale delle transazioni commerciali degli Stati Uniti. Entro il 2018 questa percentuale salirà solo fino all’11%. Non è poi molto. In questo scenario va an-
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roberto liscia
notato che il valore globale dei beni venduti su eBay nel quarto trimestre del 2013 è stato di 21 miliardi di dollari; al secondo posto, dietro all’elettronica, che vale 4,8 miliardi, c’è la categoria abbigliamento e accessori, con 4,4 miliardi, circa il 21% del totale. L’azienda non segmen-
ta geograficamente i dati sui ricavi, ma su 128 milioni di utenti attivi eBay a livello mondo, 3,5 milioni sono italiani, il 2,8% circa. Applicando le stesse percentuali al transato e convertendo i dollari in euro, potremmo dire che nel quarto trimestre il transato in Italia è stato di
Un contributo importante allo sviluppo del settore in italia è dato dall’ m-commerce, visto che nel nostro paese oltre 30 milioni di persone hanno uno smartphone
430 milioni di euro per tutte le categorie e di 86 milioni circa (il 20%) per la moda: per líintero anno si superano, quindi, i 300 milioni. Non male, come risultato, ma sicuramente migliorabile, in particolare puntando sul mobile commerce. «In Italia nel 2013 il canale, secondo i dati
dell’Osservatorio NetComm, è cresciuto del 255% - ricorda Lamberto Siega, responsabile per Italia, Francia e Spagna della gestione dei venditori e dell’innovazione -. L’Italia è un mercato molto interessante da questo punto di vista, perché più di 30 milioni di persone hanno uno smart-
phone, la penetrazione più alta d’Europa, e, sempre secondo i dati NetComm, 22 milioni lo usano per navigare». Per acquistare con comodità da uno smartphone servono le interfacce e app giuste e in questo eBay è all’avanguardia: «Le nostre applicazioni per iPhone, iPad, smartphone che usano Android, BlackBerry e Windows sono disponibili in oltre 190 Paesi, tradotte in otto lingue e sono già state scaricate 200 milioni di volte precisa Siega -. A livello mondiale, su 76,5 miliardi di transato, 22 miliardi sono passati dal mobile; per l’Italia non abbiamo dati disponibili, ma l’Osservatorio NetComm avrebbe indicato che l’m-commerce è il canale più promettente, non solo per effettuare l’acquisto, ma per fare ricerche, informarsi, magari mentre si aspetta l’auto-
bus». Tra i marchi che hanno già aperto negozi su eBay ci sono Braccialini, Gas Jeans, Merrel e Kappa (BasicNet), ma l’obiettivo è portare sul sito tutti i marchi della moda e magari anche del lusso italiani. Però, in un panorama fitto di speranze, ci sono parecchie nuvole di preoccupazione sulla strada del costante, ma comunque lento, sviluppo del commercio digitale. Per esempio, tra le piccole e medie imprese sono soprattutto le resistenze culturali a bloccare la “fioritura” nella parte digitale, come spiega Stefano Sordi, direttore marketing di Aruba, tra i leader in Italia nel web hosting: «Nonostante la continua crescita del comparto ecommerce in Italia, il nostro Paese si posiziona al 25° posto su 28 nella classifica relativa alla penetrazione del commercio elettronico in ANNO V | #043| LUNEDI’ 19 MAGGIO 2014
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Europa, riuscendo a scalzare esclusivamente Grecia, Bulgaria e Romania. Questo dato, sicuramente poco incoraggiante, è accompagnato da ulteriori numeri che non fanno presagire nulla di buono: in Italia solo il 6% delle imprese italiane vende online, a fronte di una media del 15% nel resto dell’Unione Europea. Viene, quindi, da chiedersi come siano giustificabili questi numeri - continua Sordi - perché le imprese italiane, e soprattutto le Pmi, non colgano i vantaggi che l’ecommerce potrebbe offrire loro. Di sicuro, il digital divide nel Paese pesa enormemente sullo sviluppo delle attività commerciali in rete delle piccole e medie imprese italiane. Ma spesso mancano, oltre alle comuni infrastrutture digitali, adeguate strate-
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gie di vendita e comunicazione nel mercato online. Da ciò si evince che le barriere per le Pmi sono più d’una, ma le più ostiche da battere sono quelle culturali. Le imprese non hanno una reale consapevolezza delle enormi opportunità del mondo dell’ecommerce». In effetti, le Pmi italiane, ovviamente, sono nate tutte offline e nessuno chiede di allontanarsi dallíuniverso fisico. La parola d’ordine è invece “multicanalità”, come sottolinea ancora Sordi: «La ragione principale per cui una piccola o media impresa dovrebbe essere visibile online è data proprio dalla possibilità di adottare una strategia multicanale. Di fatto, oggi i clienti utilizzano canali differenti nel corso del proprio processo di acquisto. Uno studio condotto da For-
rester Research mostra come in Italia il 37% dei possibili acquirenti applichi il cosiddetto effetto Ropo (Research Online Purchase Offline), evidenziando come si tenda a cercare informazioni online prima di acquistare in un luogo fisico. Già da questa tendenza si coglie come la presenza online sia essenziale per poter raggiungere il maggior numero di clienti possibile. E ciò anche a fronte del sempre crescente utilizzo di dispositivi mobili. Ricordo che in Italia ci sono circa 21 milioni di smartphone e oltre 1 milione di tablet». Ma, insomma, questo benedetto ecommerce ha attecchito o no nel Paese chiamato Italia? I dubbi permangono, ma líinteresse verso la materia non accenna a diminuire. A testimoniarlo, una
volta di più, il forum dedicato al settore organizzato da NetComm e giunto ormai alla sua nona edizione, che si prospetta come la più frequentata della storia: il numero delle adesioni era già arrivato oltre quota 1.600 prenotazioni a dieci giorni dall’evento in programma a Milano, cifra che fa il paio con quella che sottolinea le percentuali di crescita annuali del commercio elettronico lungo lo Stivale, isole comprese: un +20% solo durante l’ultima stagione. E in giro si mormora che il presidente del consorzio, Roberto Liscia, oltreché ovviamente soddisfatto, non sia neanche così sorpreso della progressiva affermazione del settore. Non potevamo, quindi, non farci spiegare le ragioni che hanno ormai poco a che fare con il mero ottimismo, ma sembrano fotografare una realtà ben definita. Perché si respira un palese entusiasmo: significa, forse, che i punti a favore hanno finalmente oscurato le criticità? «Non così in fretta - risponde Liscia -, ma la strada è quella giusta. I punti critici permangono e sono quelli ormai risaputi: una cultura imprenditoriale che ancora non è perfettamente educata al digitale, mentre il consumatore si trova ben più avanti; risorse e competenze che devono essere ancora sviluppate; una banda larga ancora insufficiente; una legislazione poco
appropriata che non elimina vincoli troppo opprimenti per l’offerta; la necessità di creare trustability. E a proposito di quest’ultimo punto, il sigillo Netcomm significa credibilità, qualità: circa 130 aziende ci hanno creduto e ora possono fregiarsene; in più, ne abbiamo creato uno equivalente anche a livello europeo. Così entriamo nel territorio dei punti da esaltare: il Made in Italy; il comportamento degli italiani riguardo il commercio elettronico, che sono passati da 9 milioni a 16 milioni di acquirenti online; il ruolo del mobile che cresce e può riservare ulteriori sorprese. Si tratta di fattori che creano conoscenza, partecipazione ed economie condivise». E se volessimo
coniugare l’ecommerce con i social media? «Allora dovremmo essere onesti - dice ancora Liscia - e dichiarare le difficoltà di valutazione ancor ben presenti sotto il profilo della perfomance. Oggi social non è più uno strumento, ma un ambiente che sostituisce la relazione fisica, fondamentale nella condivisione di un processo, nel momento della possibile titubanza o della conferma dell’esattezza di un’operazione d0’acquisto. Ma, oltre questo, deve essere ancora valutato come strumento adatto al settore». Un’ulteriore riflessione, il presidente di Netcomm la riserva proprio al Forum che si celebra a Milano. «La prima parte dellíincontro - af-
ferma ancora il presidente Liscia - prova a raccontare le esperienze globali di grandi gruppi, come Nestlé. Sfruttare in maniera adeguata le possibilità del progresso tecnologico sarà poi materia di discussione pomeridiana. E qui comeScore farà un quadro della valenza svolta dal mobile nello shopping quotidiano. Potremmo contare su due osservatori, il primo con un’analisi trimestrale del comportamento d’acquisto, il secondo redatto dal Politecnico di Milano. Durante la mattinata avremo le testimonianze di Marco Centauro, di Facebook, di Federico Gasparotto, per Accenture, e di Vincenzo Pompa, di Postecom.
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alcuni settori dell’ecommerce hanno avuto cali, ma altri hanno continuato a crescere
La corsa prosegue nel 2014
dopo anni di aumento frenetico, a un ritmo quasi vertiginoso, l’anno scorso ha visto alcune categorie merceologiche rallentare un po’. ma la tendenza viene giudicata solo fisiologica
Ottimizzazione delle campagne advertising su Facebook e Twitter.
di Pietro Castagna
Gli ultimi anni sono stati di crescita frenetica. Un progressoa vertiginoso in quasi tutti i settori. Poi, l’anno scorso, l’andamento del mercato e-commerce in Italia, ancora globalmente in crescita, in alcuni settori ha rallentato un po’ la corsa. Una condizione che non deve, comunque, preoccupare - hanno sottolineato la gran parte degli addetti ai lavori - perchè si tratterebbe di un calo “atteso”, dopo il boom iniziale. Due settori, in particolare, che hanno avuto una decrescita significativa: l’editoria avrebbe perso oltre il 20%, un calo assorbito in misura cospicua dal settore dei centri commerciali online; anche il settore salute e bellezza ha visto un
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calo intorno al 20%. Altri settori, invece, continuano a crescere: il turismo del 28%, il tempo libero accelera la corsa con un +46%. Intanto, nel prossimo anno l’e-commerce crescerà del 20% a livello mondiale. E il mobile è il fattore chiave. La diffusione di smartphone e tablet ha favorito e accelerato l’accesso al mercato online. Le aziende che non hanno affrontato questo cambiamento hanno avuto un calo delle conversioni sul proprio sito, mentre chi ha compreso le nuove opportunità è stato in grado di sviluppare l’offerta di prodotti e servizi aggiuntivi. Ciò che sta avvenendo in questo 2014 è una lenta ma comunque costante crescita delle vendite online: la diffusione del web e la fruizione in mobilità hanno
mantenuto vivo anche l’aumento degli acquisti che si possono realizzare ogni giorno, ovunque ci si trovi. I negozi fisici sempre più spesso attivano un loro canale di vendita online, innanzitutto per ampliare la base clienti e incrementare i fatturati. Anche i produttori saltano la catena distributiva e vendono i propri beni nel web. Questo implica l’attivazione di tutta una serie di strumenti e strategie di marketing. Ultimo elemento è la confluenza offline-online. Il punto fisico resta un riferimento per l’acquirente, ma in questo modo si vive un’esperienza totalizzante: la possibilità di poter scegliere la merce, non sempre tutta disponibile nel punto vendita, per poi acquistarla online e farsela inviare gratuitamente. ANNO V | #043| LUNEDI’ 19 MAGGIO 2014
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MARKET PLACE
di Daniele Bologna
Galaxy 11 arriva in Italia con un esclusivo appuntamento a Milano, il 23 maggio in piazzale Beccaria, con protagonista il calciatore Stephan El Sharaawy, un video che mostra futuristiche simulazioni degli allenamenti dei campioni del Team Galaxy 11 e divertenti videogiochi per mettere alla prova la propria passione calcistica. La campagna di marketing multi-piattaforma internazionale Galaxy 11 di Samsung, racconta la storia di tredici noti talenti calcistici che cercano di salvare il pianeta dal dominio alieno nel corso di un’avvincente partita virtuale che si svolgerà in vista dei prossimi mondiali. Attraverso iniziative interattive e coinvolgenti come il video “Galaxy 11 Training Team”, i videogiochi ispirati al progetto e un Tour che toccherà alcune importanti città in tutto il mondo, fan e appassionati di calcio potranno vivere un’esperienza di intrattenimento unica. I fan di tutto il mondo potranno vivere l’esperienza Galaxy 11 grazie all’esclusivo Tour Mondiale che coinvolgerà diversi paesi come Inghilterra, Emirati Arabi, Cina, Nigeria, Argentina e Brasile, e il 23 maggio toccherà l’Italia portando il Galaxy 11 a Milano in
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eurosport, ora c’è filiol
Gernis Géraldine Filiol è stata nominata deputy managing director del dipartimento comunicazione internazionale, marketing e relazioni esterne del Gruppo Eurosport. Filiol assume l’incarico dopo diciannove anni passati all’interno della società leader nell’intrattenimento sportivo, con sede a Parigi, dove, da ultimo, ha ricoperto il ruolo di deputy managing director per l’acquisizione dei diritti, parallelamente ad un periodo di tre anni come managing director della divisione Eurosport Events. Jean-Thierry Augustin, ceo del Gruppo Eurosport, ha incaricato Filiol della gestione dei team internazionale e francese che si occupano delle relazioni con la stampa, della promozione dei canali tv e servizi digitali, dell’on-site branding di eventi sportivi e istituzionali.
accompagnato da una campagna di marketing multipiattaforma internazionale arriva in italia il galaxy 11
Ancora una volta Samsung
L’appuntamento è per il 23 maggio, in piazzale beccaria a milano, con stephan el sharaawy e un video spettacolare piazzale Beccaria. Fino al 1° giugno, all’interno dello speciale corner interattivo dedicato al progetto, tutti gli appassionati di calcio potranno allenarsi con le ultime tecnologie Samsung di Galaxy S5, Gear 2 e Fit, proprio come il team Galaxy 11, nonchè sfidarsi con i nuovi videogiochi. I primi cento fan che si registreranno tramite l’apposito format dalla pagina Facebook di Samsung Mobile Italia, avranno inoltre la
possibilità di incontrare El Shaarawy nel pomeriggio del 23 maggio. Video Training Samsung mostra in un video di quattro minuti i protagonisti del Team Galaxy 11 alle prese con l’allenamento in vista della sfida virtuale contro gli alieni per la salvezza della Terra. I campioni di Galaxy 11, tra cui Lionel Messi, Cristiano Ronaldo e Wayne Rooney, si preparano sotto la
guida dell’allenatore Franz Beckenbauer. Ad aiutare la squadra a prepararsi all’epica sfida l’innovativa tecnologia di Samsung Galaxy S5, Gear2 e Fit. Funzionalità come il monitoraggio del battito cardiaco, la resistenza all’acqua, l’auto-focus velocizzato e i tanti strumenti dedicati al fitness, supportano i giocatori nell’allenamento e permettono loro di dare sempre il meglio. Il Video Training è visualizzabile al
sito www.thegalaxy11.com e sui canali social di Samsung Mobile. Videogiochi mobile I consumatori potranno testare le proprie abilità calcistiche con quattro nuovi videogicohi pensati per il mobile e ispirati a Galaxy 11. Con “The Match: Striker Soccer Galaxy 11”, disponibile su Galaxy S5 e su tutti i dispositvi Android, sarà possibile far parte del Team Galaxy 11 e sfidare gli alie-
ni, mentre con “Cannon Shooter” “Soccer Wars” e “Shooting Soccer”, disponibili per i soli utenti Galaxy, si potrà vivere un’esperienza calcistica indimenticabile. Infine, grazie alla speciale partnership con EA SPORTS, tutti i fan potranno giocare contro la squadra Galaxy 11 nel videogioco mobile “FIFA 14”. Il team Galaxy 11 è composto da Franz Beckenbauer (Germania; allenatore), Lionel
Messi (Argentina; Capitano), Mario Gotze (Germania), Oscar dos Santos (Brasile), Wu Lei (Cina), Stephan El Shaarawy (Italia), Victor Moses (Nigeria), Radamel Falcao (Colombia), Lee Chung-Yong (Sud Korea), Iker Casillas (Spagna), Wayne Rooney (Inghilterra), Landon Donovan (Stati Uniti), Aleksandr Kerzhakov (Russia) e il top player Cristiano Ronaldo (Portogallo).
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SC N RIO
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Bisogna tenere conto del meccanismo odierno di formazione dell’opinione pubblica
Quando un evento può diventare una notizia?
L’uscita dall’euro è un tema rilevante della campagna elettorale per le Elezioni Europee. Prima grazie all’uso dei social network e poi ai media tradizionali di Luca Anelli
Nel campo della scienza delle comunicazioni i mass media osservano - per conto di lettori e ascoltatori - ciò che accade nella foresta degli eventi. E decidono di scriverne o parlarne, se “c’è la notizia”. “Newsworthy” si dice in inglese. Temi economici come la disoccupazione e l’inflazione non necessitano dell’intervento dei media per entrare tra le priorità dei cittadini, che possono farsene un’idea attraverso la loro esperienza diretta. Un discorso diverso vale, invece, per i temi politici e di politica estera: banalmente, non tutti vivono accanto a Montecitorio o in un’ambasciata. Le discussioni teoriche intorno a temi economici si collocano, in effetti, in una posizione intermedia, in quanto si basano su eventi in parte conoscibili direttamente da parte del cittadino, ma anche su argomentazioni tecniche che non necessariamente entrano nella “top ten” dei discorsi da bar. Almeno per ora. La crescita dell’interesse dei cittadini a
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proposito dei meriti e delle colpe dell’euro va dunque inserita in questo ambito intermedio, tenendo però presente le caratteristiche odierne del meccanismo di formazione dell’opinione pubblica, cui contribuiscono in modo forte i social network. I discorsi pubblici lì sviluppati finiscono poi per approdare anche sui media tradizionali, coinvolgendo altri strati della popolazione che invece non usano - o usano poco - i social network. Dal lato di chi è favorevole all’uscita unilaterale dell’Italia dalla moneta unica, si contrappongono due posizioni diverse, inerenti il modo in cui arrivare alla decisione. Dopo alcuni tentennamenti iniziali, la piattaforma programmatica del Movimento 5 Stelle affida la scelta a un referendum consultivo, peraltro caratterizzato da contorni di legittimità costituzionale piuttosto vaghi. Dall’altro lato, la Lega Nord-Padania e Fratelli d’Italia sono favorevoli a un’uscita per decreto, da effettuarsi a mercati chiusi, con il fine evidente di minimizzare i rischi
di stabilità finanziaria per il sistema. Ebbene, mentre il Movimento 5 Stelle ruota attorno al blog di Beppe Grillo, utilizza in maniera ampia Facebook e conta sull’atteggiamento benevolo de Il Fatto Quotidiano, la posizione favorevole a un “eurexit a mercati chiusi” ha acquistato consensi crescenti grazie a un uso sapiente di Twitter come cassa di risonanza rispetto a contenuti mediatici che solo in piccola parte provengono dai media tradizionali. I responsabili del successo mediatico di questa posizione nell’ambito italiano sono principalmente due: Alberto Bagnai, professore associato di politica economica a Pescara, e Claudio Borghi, editorialista de Il Giornale, docente a contratto all’Università Cattolica, e oggi candidato alle elezioni europee per la Lega Nord. Borghi può contare sulla sua posizione di editorialista, ma a essa affianca un’attività intensa di discussione su Twitter. Tale attività trova anche supporto nell’utilizzo sistematico del sito Storify, il quale permet-
te di creare “storie” costruite attorno ai tweet prescelti dall’autore dello storify stesso. Si tratta di un modo intelligente di creare contenuti permanenti a basso costo, in quanto si utilizzano i tweet già mandati da se stessi e dai propri interlocutori. Non solo: il contenuto dello storify, che chiaramente riflette la posizione di chi lo ha preparato, può essere utilizzato e riutilizzato in conversazioni successive sui social network, aumentando la forza delle proprie argomentazioni. Gli strumenti utilizzati da Bagnai sono diversi, e certamente funzione del suo maggior peso accademico rispetto a Borghi: Bagnai ha scritto un libro sull’opportunità di uscire dall’euro intitolato “”Il tramonto dell’euro e cura il blog di economia “Goofynomics”, incentrato sullo stesso tema. L’utilizzo sapiente dei social network da parte di Borghi e Bagnai, finalizzato a interagire con altri utenti e a diffondere contenuti esterni, fa leva in maniera particola-
alberto bagnai
re sulla presenza sistematica di giornalisti e politici su Twitter, “i compagni di scuola che avresti voluto avere”. Il punto di partenza è che giornalisti e politici con competenze economiche non sono la maggioranza, ed è ancora più piccolo il sottogruppo di chi conosce l’economia monetaria internazionale e la teoria delle aree valutarie ottimali: Borghi e Bagnai hanno dunque saputo ricavarsi spazi sempre maggiori sui media tradizionali, sfruttando la fame di contenuti giornalistici nuovi, la forza di un messaggio mediaticamente facile, che prende l’euro a capro espiatorio di tutti i mali italici, e una certa credulità di politici e giornalisti, per cui un grafico è spesso sufficiente per dimostrare l’esistenza di un nesso causale tra il fenomeno X e il fenomeno Y. In questi ultimi mesi Borghi e Bagnai sono dunque riusciti a diffondere il loro pensiero sui quotidiani, sui settimanali e nei talk show politici. L’effetto persuasivo tocca anche la
sfera politica vera e propria: nella fattispecie il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, è stato convinto da Borghi ad abbracciare una piattaforma politica totalmente incentrata sulla necessità per l’Italia di uscire dall’euro. E come si pongono nel dibattito mediatico i cosiddetti “pro euro”, cioè coloro che sono favorevoli alla permanenza dell’Italia nella moneta unica? Per fornire un giudizio, bisogna partire dal realistico presupposto che un’idea relativamente nuova nel dibattito politico-economico - come eurexit - se ben supportata da strategie comunicative sensate beneficia del vantaggio della novità: ciò implica che i critici dell’opzione eurexit e dei cosiddetti “no euro” debbano agire di rimessa, in quanto reagiscono alla crescente popolarità dell’idea politica nuova - e consolante - di eurexit. A parte ciò, un problema strutturale della posizione pro euro è che ogni spiegazione della crisi italiana che faccia riferimento a
una molteplicità di cause è più difficile da raccontare rispetto a una spiegazione monotematica. Se da una parte è cosa buona e giusta controbattere alle argomentazioni talora ragionevoli, molte altre volte semplicistiche - di chi è a favore di eurexit, dall’altro lato la scelta di controbattere implica che l’argomento di discussione è stato in fin dei conti scelto dall’interlocutore che ha iniziato il discorso: l’agenda, nel senso dell’insieme dei temi che sono o diventano salienti, è appannaggio di costui, il quale può spostare il dibattito su temi a priori più favorevoli alla sua posizione. Il discorso è particolarmente rilevante durante una campagna elettorale: chi è favore della moneta unica dovrebbe compiere lo sforzo di spostare il dibattito su altri temi, ad esempio sull’opportunità di accelerare il processo di unificazione politica dell’Europa stessa e di trasformazione dell’Unione Europea da confederazione a federazione.
il comico beppe grillo ANNO V | #043| LUNEDI’ 19 MAGGIO 2014
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Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
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COM PANY
allestita Un’operazione multimediale dedicata alla prossima competizione brasiliana
Nestlé Fitness balla la samba Si avvicinano i Mondiali di calcio e il brand si rende protagonista di un’azione pubblicitaria originale e votata all’integrazione fra i mezzi. C’è anche uno spot tv da 30 secondi, già on air
di Pietro Castagna
Ci saranno, ormai fra meno di un mese, i Mondiali di calcio e la “voglia” di Brasile sta accompagnando l’ingresso nell’estate alle porte. Nestlé Fitness non vuole stare fuori dalla partita e propone la samba come ballo della prossima stagione calda. Proprio in vista di questa, dunque, cereali e barrette aprono le porte alla patria di uno dei balli più festosi del mondo e al benessere personale. Proprio la samba, infatti, fa da leit motive alla promozione pre-summer che vede protagonista la linea Nestlé Fitness, che in questo modo sceglie di estendere a tutti il proprio invito a prepararsi alla prova costume divertendosi e gustando un alimento leggero. Giocata
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tra online e tv, la comunicazione dell’attività messa in campo da Nestlé Fitness, che vede coinvolto il coreografo Nuno, si sta articolando in modo multimediale: uno spot tv da 30 secondi già on air dallo scorso 11 maggio e in programma fino al 28 giugno, per cinque settimane sulle principali emittenti televisive nazionali, satellitari e del digitale terrestre -, video tutorial sul proprio sito e attività social a sostegno. Con la creatività di McCann Worldgroup e la pianificazione a cura di Maxus, lo spot, così come gli annunci sponsorizzati e le attività sulla fanpage ufficiale del brand su Facebook, rimandano al sito dedicato in cui la scena è dominata proprio dai video tutorial per imparare a ballare la samba, in solitudine o
in compagnia, magari in occasione di un happy hour tra amiche e come alternativa a uno dei match della Coppa del Mondo, una pausa completata dalla possibilità di gustare i croccanti petali di cereali e prendersi cura di se. Spazio anche agli uomini: per loro la samba è proposta come ballo propiziatorio da sfoggiare durante le partite, un po’ come i calciatori che si esibiscono in opportune coreografie dopo un goal. Realizzato anche un video viral che vede Nuno sorprendere per strada alcune passanti invitandole a ballare. Insomma, la nuova promozione Nestlé per l’estate ha in sé tutto quello che il brand ha da sempre voluto rappresentare: un modo per prepararsi all’estate con entusiasmo, senza rinunciare al gusto. ANNO V | #043| LUNEDI’ 19 MAGGIO 2014
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IL CONSORZIO DEL COMMERCIO ELETTRONICO ITALIANO
Il social network continua a convincere. E a raccogliere consensi nel mondo della finanza
Ai fondi piace Pinterest Chiuso un altro giro di finanziamenti da 200 milioni di dollari, che porta il totale a quota 750 milioni di dollari. Raddoppiata, così, la valutazione arrivata a 5 miliardi, in poco più di un anno di Daniele Bologna
I fondi di venture capital scommettono ancora su Pinterest, che chiude un altro giro di finanziamenti da 200 milioni di dollari (portando il totale a quota 750 milioni di dollari) e raddoppia, così, la sua valutazione a quota 5 miliardi, in poco più di un anno. Lo scrive il quotidiano Financial Times, che racconta come il social network basato sulle immagini abbia raccolto un successo enorme: quelle caricate sono cresciute del 50% nel corso degli ultimi sei mesi e superano ormai i trenta miliardi. Solo in tempi recenti la compagnia ha deciso di dedicarsi alla spinta dei ricavi, aprendo a un numero selezionato di inserzionisti
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di pubblicità. Nonostante questa iniziale ritrosia verso il business, Pinterest riesce a incassare il dividendo dell’interesse crescente che gli investitori mostrano verso i social network basati sulle fotografie, come Snapchat e Instagram. Secondo eMarketer, Pinterest è particolarmente diffuso tra le donne, che compongono l’85% dell’utenza degli Stati Uniti. Secondo la stessa società sono ben 100 mila i retailers che usano la piattaforma per condividere le proprie immagini, mentre colossi come Kraft, Nestlé o Gap sono stati tra i primi advertiser a utilizzare “promoted pins”. L’anno scorso, gli utenti mensili negli Stati Uniti erano almeno 35 milioni, proiettati verso un traguardo di 40 milioni per quest’an-
no. E la quota di utenti esterni agli States raggiunge il 30% circa del totale: Pinterest ha aperto uffici in Gran Bretagna, Francia e Giappone. Secondo una ricerca di PrivCo, Pinterest è stata la società tech a raccogliere il maggior numero di capitali nel solo 2013, ben 425 milioni di dollari in due round di raccolta. La sua ultima valutazione circolata, risalente al settembre scorso, era di 3,8 miliardi di dollari. La crescita di valore è avvenuta nonostante la grande correzione dei titoli tecnologici, che negli ultimi mesi ha messo molta pressione sul Nasdaq. Tra i fondi che si sono fatti avanti verso il social delle foto ci sono SV Angel, Bessemer Venture Partners, Fidelity e Andreessen Horowitz. ANNO V | #043| LUNEDI’ 19 MAGGIO 2014
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ME DIA
Si agita il mercato della tv pay. in campo tante big company
Mr. Murdoch si muove? E tutti stanno a guardare
Il magnate vorrebbe utilizzare la sua quota nella BSkyB per raggruppare le emittenti in una piattaforma paneuropea pay di Vera Modesto
Rupert Murdoch starebbe pensando ad una nuova iniziativa. Secondo indiscrezioni sempre più pressanti il magnate australiano starebbe “esplorando” la possibilità di utilizzare la sua quota di maggioranza nella BSkyB per raggruppare le sue emittenti Sky in Italia, Regno Unito e Germania in una piattaforma paneuropea a pagamento. Secondo quanto riportato lo scorso 10 maggio dal Financial Times - che ha citato fonti a conoscenza del progetto -, si tratta di un’operazione ancora nelle “fasi iniziali di valutazione” che vedrebbe l’acquisto di Sky Italia e Sky Deutschland, controllate da Murdoch attraverso la 21st Century Fox, da parte del gruppo satellitare britannico da 14 miliardi di sterline. Una delle fonti ha comunque sottolineato che al momento non ci sono colloqui in corso tra BSkyB e Fox e che un’operazione non è “imminente”. Un’altra fonte ha spiegato però che la Fox è interessata a esplorare la possibilità di un raggruppamento paneuropeo per creare maggior valore da queste attività attualmente frammentate. L’operazione avrebbe un valore di 10 miliardi di euro, avrebbe riferito Bloomberg citando fon-
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ti vicine al dossier. Le compagnie sono in contatto da mesi e l’intesa potrebbe essere annunciata in estate. La quota di Fox nel network 2tedesco è valutato in 3 miliardi di euro mentre Sky Italia è valutata circa 5 miliardi. Ad avvalorare le voci è arrivato anche il comunicato di BskyB, che conferma di aver avviato “discussioni preliminari con 21st Century Fox per valutare la potenziale acquisizione dei suoi asset pay Tv in Germania e Italia”. BSkyB ritiene che, “al giusto valore questa operazione avrebbe il potenziale di creare un gruppo multinazionale di pay tv di livello mondiale”. Le discussioni, si legge ancora nel comunicato, “non sono andate oltre lo stadio preliminare, non è stato raggiunto un accordo sui termini, il valore, o la struttura della transazione e non c’è certezza che ci sarà una transazione”. Le discussioni, continua la nota, sono portate avanti unicamente in un comitato del cda di BSkyB del quale non fanno parte i consiglieri espressi dalla 21st Century Fox, anch’essa controllata da Murdoch. Per quanto riguarda Sky Deutschland che dopo l’annuncio sta salendo di oltre il 6% alla Borsa di Francoforte, BSkyB acquisirebbe la quota di controllo di 21st Century Fox (57%) e a
quel punto, in base alla legislazione tedesca, dovrebbe procedere con un’offerta pubblica di acquisto (Ppa) per la quota pubblica di minoranza. BSkyB si augura di fare questa offerta “senza premio” rispetto al valore delle azioni. L’operazione, precisa BSkyB, rientra in una più ampia strategia del Gruppo, che “ha una chiara serie di piani per aumentare le proprie attività in Gran Bretagna e Irlanda, li sta portando avanti bene e prevede di continuare ad ottenere una eccellente crescita e ritorni per gli azionisti. Allo stesso tempo il Gruppo esplora continuamente strade per creare ulteriore valore per gli azionisti”. Sull’argomento è intervenuto anche il garante della concorrenza e del mercato, Giovanni Pitruzzella: «Il dossier non è ancora alla nostra attenzione - ha dichiarato il grarante all’Adnkronos - anche perché per ora ci sono solo indiscrezioni sui media. Ma probabilmente la valutazione sarà a livello europeo. Non c’è ancora alcuna valutazione, per ora ci sono ci sono solo notizie sui media», ribadisce Pitruzzella.
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Marketing & Digital optimization: il Roi del Marketing e del Web Milano 26-27 giugno 2014
digital illness
Le sette nevrosi da internet
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Vivere sui social network è sempre più assimilabile alla vita vera, e la prova sta nelle nevrosi, nelle strane sindromi che il mezzo procura agli utenti. Vivere connessi produce precisi effetti sulla nostra testa e sulla nostra vita.
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Keynote Speakers Neil Patel
Co-founder Crazy Egg
Julius van de Laar
Campaigns Consultant & Digital Media Strategist
scenari
Il social network della diplomazia
DIGDIPBLOG.COM
James G. Robinson
Director, News Analytics The New York Times
I ministri degli Esteri mondiali si seguono l’un l’altro via Twitter? Per la maggior parte si, ma come è facile immaginare, non tutti hanno la medesima rete ci contatti. Una inedita mappa delle connessioni diplomatiche mondiali.
Jim Sterne
Founder eMetrics Summit
Organizzato da
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Lo spot che parla (male) ai giovani
VICE.COM
In Danimarca, l’affluenza alle urne in occasione delle elezioni europee del 2009 è stata del 60%. Non contento, il governo ha pensato di migliorare il dato con uno spot contro l’apatia politica giovanile. Ma forse hanno esagerato...
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ANNO V | #043| LUNEDI’ 19 MAGGIO 2014
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LINK social media
medical tech
I fondi di venture capital scommettono ancora su Pinterest, che chiude un altro giro di finanziamenti da 200 milioni di dollari e raddoppia la valutazione a 5 miliardi, in poco più di un anno (altro articolo in questo giornale a pagina 14).
Un’opportunità per tutte le start up e le piccole imprese italiane specializzate nel settore medico di trascorrere sette giorni in Silicon Valley e toccare con mano l’ecosistema californiano dell’innovazione (il più evoluto al mondo) e partecipare a un entrepreneurial training. “Start Innovation” è un premio nazionale, alla sua prima edizione, organizzato da Assobiomedica (assobiomedica.it), Federazione nazionale per le tecnologie biomediche, diagnostiche, e M31Usa (m31usa.com), società con sede in Silicon Valley e in Veneto, che sostiene start up e piccole-medie imprese hig-tech nel processo di internazionalizzazione.
Pinterest vale già 5 miliardi
REPUBBLICA.IT
Un concorso per la Silicon Valley
mobile gaming
I “free to play” che non sono free
VITADIGITALE.CORRIERE.IT
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Circa la metà delle applicazioni di gioco presenti negli app store è scaricabile gratuitamente, in modalità cosiddetta “free”. Il problema però è che molti di questi giochi non sono propriamente gratis. Sono i titoli “free-to-play”, definizione nel mirino della Commissione Ue perché ritenuta “ingannevole”: scaricare il gioco è gratuito, affrontarlo in tutte le sue parti ha dei costi, gli «in-app purchase», acquisti interni all’applicazione. Secondo la Ue, gli utenti che già hanno registrato la propria carta di credito, devono essere ben consapevoli della possibilità che l’app in questione può attingere fondi dalla carta.
ILSOLE24ORE.COM
riflessioni
La marca è morta. Viva la marca!
ROBERTOVENTURINI.BLOGSPOT.IT
Da più fonti, e ripetutamente, si parla sui media del nostro settore di una crescente disaffezione verso il sistema delle marche, da parte delle persone abitanti nel mondo occidentale sviluppato. La riflessione di un esperto del settore.
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LINK mobile messaging
curiosità
Il più famoso cacciatore di bufale digitali italiano ci svela che la Federal Trade Commission ha pubblicato un dettagliato resoconto d’accusa nei confronti di Snapchat, ponendola sotto osservazione speciale per i prossimi vent’anni.
Una originale infografica che mette a confronto elementi socio demografici appartenenti al mondo del calcio con la realtà di ciascun Paese partecipante alla prossima Coppa del Mondo di calcio in programma a giugno in Brasile.
Snapchat, le foto si possono salvare
ATTIVISSIMO.BLOGSPOT.CH
I Mondiali di calcio ... e la vita vera
MASHABLE.COM
personaggi
applicazioni
Gli occhiali sono finiti e lui forse si stava annoiando. Il capo ingegnere elettronico del progetto, Adrian Wong è passato a Oculus VR, azienda attiva nel campo della augmented reality che recentemente è stata acquisita da Facebook.
Se siete tra quelli che, non si sa perché, non sopportate WhatsApp, probabilmente conoscerete già Telegram Messenger, app alternativa che possiede anche funzioni come la chat segreta che, attenzione, in realtà non è segreta.
Wong “aumenta” dai Google Glass
TECHCRUNCH.COM
Il ritorno del telegramma
TOMSHW.IT
social tv
ecommerce
Il dibattito europeo andato in onda giovedi sera in tutti e 28 i paesi membri tra i cinque candidati alla Commissione Europea è stato seguito a colpi di post (su Twitter e non solo) in tutta Europa, come in una sorta di sfera pubblica virtuale.
La crescita dell’eCommerce dipende, tra l’altro, anche dalla presenza di servizi adeguati alle esigenze dei consumatori. Per questo InPost, in collaborazione con Banzai, installerà 400 punti di ritiro automatici nelle maggiori città.
Euro-dibattito, vincono i piccoli
VOICESFROMTHEBLOG.COM
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Arrivano in Italia i locker automatici
BTBORESETTE.COM
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L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.
Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione
PREMIUM PEOPLE I HIGH PROFILE AUDIENCE
Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012
SPAZIO A...
COM
la partita del cuore
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19 maggio - stadio “artemio franchi” @ firenze
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l’evento è in programma stasera, dedicato ai venti anni di emergency: sponsor ufficiale è smemoranda Fabio Granata da poco più di tre mesi è il seo manager di nomesia, brillante agenzia di milano impegnata nel campo della consulenza e dei servizi nel settore del posizionamento dei siti web. è stato seo, sem e social media coordinator di optimized group e in precedenza, sempre per nomesia, account manager e web marketing specialist. in chiave seo ha prestato la sua esperienza e il suo talento anche a urlaaa. it, comunicare insieme e webinitaly.net. prima ancora, dal luglio del 2008 al febbraio dell’anno successivo, ha svolto funzioni di web account all’interno del gruppo seat pagine gialle. e come riporta nel profilo linkedin, dedica ampio tempo alla riflessione e all’accrescimento della cultura personale. Appassionato di storia, cultura e folklore europeo, coglie occasione per viaggiare il più possibile, per scoprire, ammirare e raccontare gli usi e costumi europei che resistono alla globalizzazione
visioni
di
Matteo Dedè
il posizionamento organico
oggi è fondamentale La differenziazione delle sorgenti di traffico per il proprio sito è fondamentale per non essere vincolati commercialmente a un’altra azienda e a un solo mercato. Chi si è sempre affidato solo ed esclusivamente al pay per click di Google, ad esempio, ha dovuto fare i conti con un incremento notevole dei costi e con una nuova piattaforma di gestione delle inserzioni che ha radicalmente cambiato il modo con cui un singolo imprenditore o una società si mostravano al grande pubblico online. Curare il posizionamento organico del proprio sito significa garantirsi le visite di potenziali clienti in maniera gratuita e non vincolata ad aste, bensì alla concorrenza naturale attuata da aziende simili presenti nello stesso settore. I motori di ricerca continuano ad affinare il proprio algoritmo al fine di fornire risultati sempre più pertinenti e in linea con le reali intenzioni di ricerca degli utenti. Un sito ben ottimizzato permette di essere trovati da un
pubblico realmente interessato al proprio prodotto/servizio, a differenza delle campagne pay per click dove le visite indesiderate (e costose) sono all’ordine del giorno qualora la campagna sia mal gestita o costruita senza tenere conto delle parole chiave inverse e obiettivi di conversione chiari. Le attività social, poi, sono importantissime per garantirsi un posizionamento organico qualitativamente idoneo alle proprie aspettative, soprattutto in contesti estremamente competitivi. Non sono i singoli “mi piace” ottenuti a fare la differenza, piuttosto la qualità del contenuto stesso. Una pagina ben scritta e interessante ha ottime possibilità di essere condivisa da un pubblico davvero interessato all’argomento. Per questo motivo, un alto numero di condivisioni credibili di una determinata pagina fornisce un’indicazione chiara ai motori di ricerca sulla sua qualità elevata, fino a quel momento soltanto presunta dal proprio algoritmo.
Ci siamo: stasera, allo Stadio “Artemio Franchi” di Firenze, la Nazionale Cantanti si scontra con una squadra davvero tosta: la 23ª edizione della Partita del Cuore, infatti, è dedicata ai vent’anni di Emergency, per festeggiare gli oltre 6 milioni di persone che dal 1994 a oggi la Ong di Gino Strada ha curato in sedici paesi del mondo, Italia compresa. L’impegno è sempre lo stesso: praticare i diritti umani, per tutti. E Smemoranda, durante la partita, sarà al fianco di Emergency in veste di sponsor ufficiale per arrivare “Diritto al cuore” in nome di una buonissima causa: raccogliere fondi da destinare al Centro Salam di cardiochirurgia in Sudan e al Programma Italia, il progetto di Emergency nato nel 2006 e cofinanziato da Fondazione Smemoranda per aiutare chi, nel nostro paese, non ha accesso al Sistema sanitario nazionale. Smemo, che da sempre sostiene Emergency, fin dalla sua prima edizione promuove tra i ragazzi una cultura di pace, solidarietà e difesa dei diritti umani. Non a caso, il tema scelto per il 2015 è un invito da cogliere al volo e regalare agli altri in una comune ricerca della felicità: Vivi. Ama. Ridi! Un vero e proprio mantra da condividere con ottimismo, raccontato da testi e disegni degli oltre cento collaboratori di Smemoranda, uno su tutti proprio Gino Strada. In occasione della Partita del Cuore, il condirettore Smemoranda Nico Colonna sarà il direttore sportivo del team di Emergency. ANNO V | #043| LUNEDI’ 19 MAGGIO 2014