visioni / armando pachera
La capacitĂ di ascoltare del gruppo Subaru
20 COM
ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
Abbiamo raggiunto l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito per l’acquisto di una nuova Subaru, anche perchÊ il nostro brand gode di una clientela che non è abituato a seguire le mode del momento
3
Il New York Times cerca di recuperare nell’online
6 marketplace
Lucini & Lucini va in Russia e Polonia
8 company
Salewa, l’dentità che va oltre il logo
10 scenario
Neil Hunt, azzardo sul futuro della tv
12 media
Con 4Startup c’è spazio per le idee
18 link
Come proteggersi nell’era dei social
'/- Ç– ($'$*)$ $ *)/ //$ 0)$ $ ( ).$'$Çź *'/- Ç•Ç“ ($'$*)$ $ + "$) 1$./ Çź 0) - 5$*) //$1 Ç•Ç—Č&#x;ǚǟ Ç–Ç“Ç“ *)/ )0/$ 1$ * )0*1$ ' ( . Çť )*+- ..Çť$/ Ä„ $' .$/* '' ) 2. ) /$1* $"$/ ' ) #( -& ''ȇ$)!*-( 5$*) $/ '$ ) $) $+ ) )/ Çť ) -$.*-. ȇ ""$*-) ( )/* ȇ ++-*!*) $( )/* -$ *)*. $0/ Çź +0)/0 ' Çź $) ($ Çź '' + -/ ' ' //*- Çź ' . -1$5$* '' )*/$5$ '* ' Çź ) 5$*) ' $)/ -) 5$*) ' Çť /"Č 1 Č? $ $+ (*)/$ ǔǓǔǟ ǕǓǔǗǔ ' )* Č? 'Çť ĘŤÇ–Çœ ǓǕǘǚǖǔǖǔǓǕ Č? /" 1Č/" 1Çť$/ Č? 222Çť/" 1Çť$/
SCOP R I LE ESPLO S IVE P OTENZIALITÀ O GNI GIOR N O S FOGLIA IL NUO V O NANOPR E SS
'/- ǖ ($'$*)$ $ *)/ //$ 0)$ $ ( ).$'$Ǽ *'/- ǕǓ ($'$*)$ $ + "$) 1$./ Ǽ 0) - 5$*) //$1 ǕǗȟǚǼ ǖǓǓ *)/ )0/$ 1$ * )0*1$ ' ( . ǻ )*+- ..ǻ$/ Ą $' .$/* '' ) 2. ) /$1* $"$/ ' ) #( -& ''ȇ$)!*-( 5$*) $/ '$ ) $) $+ ) )/ ǻ ) -$.*-. ȇ ""$*-) ( )/* ȇ ++-*!*) $( )/* -$ *)*. $0/ Ǽ +0)/0 ' Ǽ $) ($ Ǽ '' + -/ ' ' //*- Ǽ ' . -1$5$* '' )*/$5$ '* ' Ǽ ) 5$*) ' $)/ -) 5$*) ' ǻ
/"Ƞ 1 Ȑ $ $+ (*)/$ ǔǓǔǼ ǕǓǔǗǔ ' )* Ȑ 'ǻ ʫǖǜ ǓǕǘǚǖǔǖǔǓǕ Ȑ /" 1ȭ/" 1ǻ$/ Ȑ 222ǻ/" 1ǻ$/
COVER STORY
L COM
a vicenda parte da lontano. Protagonista uno dei quotidiani d’opinione più famosi, e potenti, del mondo, il New York Times. Ad un certo punto la testata ha cominciato a perdere leadership nell’informazione online, superata da siti di informazione nuovi e più agili, come Huffington Post e BuzzFeed. E’ passato qualche tempo, non molto. La botta non assorbita del tutto. Ma ora il titolo che ha accompagnato la storia recente degli Stati Uniti, e l’evoluzione del giornalismo moderno, deve darsi molto da fare per recuperare il terreno perso. Questa dura presa di coscienza della realtà è, in pratica, l’estrema sintesi di quanto scritto in un recente documento realizzato da un gruppo di lavoro interno al giornale sotto la guida di Arthur Gregg Sulzberger - figlio di Arthur Sulzberger Jr., l’editore del giornale, e reporter della sezione “Metro” -, incaricato nel luglio dello scorso anno dall’allora direttore Jill Abramson di pensare e proporre nuovi modi per potenziare l’offerta dell’informazione digitale del quotidiano. Il rapporto è davvero interessante. Racconta una situazione preoccupante, che dimostra come il grande giornale fatichi a fare i conti con il mondo digitale, ostacolato dalla propria cultura. Ironia della sorte, il documento è
3
Nel documento “Innovation” il tentativo di recuperare terreno sul fronte digitale. Perché non c’è tempo da perdere
Questioni evolutive La vicenda parte da lontano. Protagonista uno dei quotidiani d’opinione più famosi, e potenti, del mondo: il New York Times. Ad un certo punto la testata ha cominciato a perdere leadership nell’online, superata da siti d’informazione nuovi e più agili, ad esempio huffington post e buzz feed. ma ora l’editore tenta di recuperare il terreno perduto di Daniele Bologna ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
COM
COVER STORY
diventato di pubblico dominio proprio dopo essere stato pubblicato da BuzzFeed: si concentra sul modo di lavorare della concorrenza rappresentata dalle nuove imprese giornalistiche digitali, tra cui First Look Media, Vox, il già citato Huffington Post, Business Insider e, appunto, lo stesso BuzzFeed; affronta l’andamento delle performance del Nyt in rapporto ai social network. E riporta molti esempi di pratiche positive e negative che vengono portate avanti nel lavoro online dalle varie redazioni. Si trova scritto: “Sono più avanti di noi nella costruzione di sistemi di supporto per i giornalisti digitali e hanno un vantaggio che crescerà. A meno che non riusciamo a migliorare rapidamente le nostre capacità. Noi non ci stiamo muovendo con abbastanza determinazione”. Sono solo alcune delle valutazioni. Tra gli elementi evidenziati dal rapporto, poi, spicca il fatto che gran parte dei responsbaili delle sezioni e dei reporter continuino ad essere estranei al digitale; e che la maggior parte delle notizie e servizi vengano messi online nel tardo pomeriggio. Resiste la convinzione che la home page del New York Times sia un luogo di destinazione, senza tenere abbastanza conto degli effetti e del ruolo dei social media, sempre di più punto di accesso all’informazione. Così, succede che il
4
New York Times, su Facebook, abbia meno “engaged fan” della Cnn, top leader, ma anche di Foxnews. Inoltre, trova troppo spazio il concetto della separatezza di responsabilità nel gestire il rapporto con i social media: Twitter è responsabilita della redazione, Facebook della parte commerciale della casa editrice, ad esempio. L’uscita del rapporto sullo stato del digitale del New York Times non avrebbe, comunque, niente a che fare, anche secondo le dichiarazioni della portavoce ufficiale del gruppo editoriale, con l’improvviso siluramento del direttore Jill Abramson, comunicato, un po’ a sorpresa, dall’editore Arthur Sulzberger Jr. lo scorso 13 maggio. Però, secondo altre ricostruzioni, un po’ di legami ci sarebbero. “Innovation”, così si intitola il documento, incaricato, dunque, di trovare nuovi strumenti e metodi innovativi per gestire la transizione al digi-
tale del giornale, non sembra tenere conto del ruolo del direttore e della sua possibile influenza sullo sviluppo del lavoro. In ogni caso, come già osservato, “Innovation” è pieno di spunti: critici, visionari, a volte elementari, altre complessi. Quasi sempre significativi. Ad esempio, il passaggio già citato sulla “morte” della homepage. L’attenzione data alla pagina principale del sito della testata va ridimensionata, è il suggerimento: è visitata, infatti, solo da un terzo dei lettori del New York Times. Ruolo cruciale, invece, quello assunto dai social network, sopra tutti Facebook e Twitter, che riescono a canalizzare fortemente l’attenzione degli utenti. Per questo motivo, afferma il documento, tutti i giornalisti dovrebbero essere coinvolti nella promozione di contenuti tramite i new media, mediante sperimentazione, promozione e coinvolgimento attivo dei lettori. L’attenzione
alla homepage resterebbe un retaggio del vecchio giornalismo, ormai surclassato dalla tecnologia. Destinare più fondi all’innovazione di piattaforme: il New York Times dovrebbe investire di più sull’innovazione della piattaforma con la quale crea contenuti. Solo il 10% del traffico del giornale proviene dalle piattaforme sociali, mentre sarebbe necessario fare come l’ultracitato BuzzFeed, Vox o anche il modernissimo Circa. Inoltre, il responsabile dei social media non deve limitarsi a promuovere il lavoro dei giornalisti, ma cercare anche informazioni e ascoltare i lettori. E’ ormai chiaro che i vecchi modelli non funzionano. Sul web la formula dell’editorialista di successo strategia principale finora adottata dal quotidiano - non basta. E’ necessario, dunque, elaborare strategie di fidelizzazione mirate, ad esempio tramite newsletter ad hoc e canali social dell’editorialista. Un altro passo importante, a riguardo, potrebbe essere la
arthur gregg sulzberger
valorizzazione dell’archivio, attraverso newsletter quotidiane. I lettori vanno conquistati, e la sopravvivenza si gioca anche sulla strategia social e sulla capacità di creare comunità. Poi, occorre migliorare il sistema di tag. Rimane uno dei problemi principali del giornale. Risulta ancora complicato, per i lettori, trovare gli articoli correlati o seguire l’evoluzione delle storie. Inoltre, in termini estetici, l’impatto delle immagini e della grafica in generale sono fondamentali. Ma non solo per la promozione della notizia: funzionano, soprattutto, per permettere a un vecchio articolo di riprendere vita. Infine, spiccano i temi della promozione e della condivisione. Secondo il documento, il New York Times dovrebbe promuovere gli articoli pubblicati - come, ad esempio, fa Reuters, che ha inserito due professionisti a rilanciare il contenuto degli articoli poco condivisi sui social network. Dal rapporto del New York Times risulta,
jill abramson
comunque, essere essenziale il ruolo dei social media nella condivisone e diffusione dell’informazione. E’ necessario che i giornalisti si adattino ai cambiamenti del web e alle nuove esigenze dei lettori. Certo, i principali incassi del giornale arrivano ancora dal cartaceo, ma questo, si legge, è un elemento destinato a erodersi. Sempre di più. La pubblicazione di “Innovation” non poteva che scatenare un enorme dibattito nel “gotha” dell’informazione statunitense. Hanno parlato dal New York Times, non poteva essere altrimenti. Adam Tinworth, apprezzato consulente di giornalismo digitale, ha pubblicato su Journalism. co.uk un articolo dove propone i tre passaggi per ottimizzare l’uso del digitale da parte di giornali e riviste. L’articolo nasce in risposta proprio al lavoro di ricerca interno al New York Times, Tinworth propone, dunque, tre fasi per raggiungere un uso ottimale del formato digitale. Parte da quella “aggiuntiva”: la più
diffusa oggi. Il formato cartaceo non ha subito variazioni e gli viene affiancato una copia digitale, con una redazione a parte, che propone contenuti aggiuntivi. L’esperto nota come questo primo passaggio sia condizionato da un presupposto “viziato”: il pensiero iniziale prevedeva che i lettori convergessero dalla copia cartacea a quella digitale, ma i numeri dimostrano che le copie tradizionali sono più vendute di quelle digitali. E nel caso del New York Times, questo fattore avrebbe provocato costi operativi aggiuntivi che non si sarebbero tradotti in un rientro adeguato. Poi c’è il modello cosiddetto “replicativo”. Questa seconda fase è utilizzata da alcuni giornali locali americani e dalle riviste b2b. Consiste nel replicare sul formato digitale la copia cartacea. Quello che viene fatto è la stessa cosa che si faceva con la sola copia cartacea, ma questa viene pubblicata su più canali, migliorandone la visibilità e riducendo i costi. L’arrivo di strumenti come Adobe’s Digital Publishing System ha facilitato questo passaggio, consentendo di pubblicare online l’articolo stampato. L’ultimo passaggio, quello “trasformativo”, appare caratterizzato da una progressiva tematizzazione del formato digitale. Le aeree tematiche permettono di coinvolgere i lettori con una narrazione più profonda. E ottengono maggiore fedeltà.
ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
COM
MARKET PLACE
Il 4 e 5 giugno a Varsavia ci sarà Iab Forum Poland, l’occasione per confrontarsi con oltre sessanta relatori
Da San Pietroburgo alla Polonia, è il tour internazionale di Lucini & Lucini
Due appuntamenti di spicco nell’agenda del leader mondiale nell’e-mail mktg, proprietario di un database di oltre 76 milioni di utenti attivi worldwide, che rafforza la propria internazionalità con uno stand nei rispettivi eventi di Daniele Bologna
St. Petersburg Internet Conference e Iab Forum Poland. Sono questi gli appuntamenti di spicco nel panorama digitale presenti nell’agenda di Lucini & Lucini Communications, leader mondiale nell’email marketing, proprietario di un database di oltre 76 milioni di utenti attivi worldwide, che rafforza la propria internazionalità con uno stand nei rispettivi eventi. Si comincia con la nona edizione della San Pietroburgo Internet Conference, conosciuta come ACNP 2014; la manifestazione si conclude oggi nella metropoli russa. Ogni anno l’evento attira oltre 2.500 partecipanti tra i quali esperti e specialisti di web marketing e di internet technologies, oltre ad amministratori delegati e titolari di aziende, marketing operators, pr specialists e rappresentanti del settore dei media. I temi che sono stati affrontati nel corso di questa edizione spaziano dall’evoluzione e i
6
trend dell’e-commerce allo sviluppo delle applicazioni mobile, dall’approfondita analisi dei nuovi trend alla web analytics. In parallelo, al programma della conferenza è prevista un’importante area espositiva che permette agli operatori del settore di presentare le offerte digitali. E proprio in questo contesto si inserisce la presenza di Lucini & Lucini Communications, che solamente in Russia può contare su un prezioso database di oltre 2,2 milioni di utenti attivi e profilati. Un patrimonio che garantisce ai clienti del gruppo di pianificare campagne su un’audience, come
sabrina lucini
Una veduta suggestiva di varsavia, dove si tiene iab forum poland
quella russa, sempre più interessata e digitalizzata. Pochi giorni dopo la kermesse di san Pietroburgo sarà la volta di Iab Forum Poland, che si pone come la più grande e autorevole conferenza interamente dedicata al marketing digitale in questa parte d’Europa. L’evento si svolgerà il 4 e 5 giugno prossimi, a Varsavia, e sarà l’occasione giusta per poter discutere e confrontarsi con oltre sessanta relatori, scelti tra i più grandi esperti della comunicazione interattiva e provenienti dalle aziende più importanti del panorama digitale. Anche in questo caso, parallelamente al programma, Lucini & Lu-
cini ha voluto essere presente con uno stand dedicato all’interno dell’aera espositiva e avrà la possibilità di presentare la propria offerta che anche in Polonia è particolarmente significativa, potendo vantare oltre 1,5 milioni di active users i quali, considerando l’economia emergente di questa nazione, rappresentano sicuramente un’audience di grande appeal per la pianificazione di campagne pubblicitarie via e-mail. «La presenza a entrambi gli eventi afferma, ancora una volta, il nostro gruppo come principale interlocutore per le aziende che vogliono pianificare campagne mirate
di direct marketing in contesti internazionali - spiega Sabrina Lucini, managing director di Lucini & Lucini Communications -. Da un lato la Russia, oltre a essere una delle nostre top country, è un mercato che attira sempre di più gli investitori sia italiani sia esteri, collocandosi al primo posto tra le nazioni europee con il più alto incremento di investimenti in media digitali, anche in base agli ultimi dati forniti da Iab Europe, soprattutto per quando riguarda l’e-commerce. Non è da meno la Polonia dice ancora Sabrina Lucini -, un’economia in forte crescita e sempre più attrattiva per le pianificazioni digitali, con un costante aumento a doppia cifra in termini di investimenti in online media. Siamo al +10,2% nel 2013 sul 2012 secondo Iab Poland». Un posizionamento strategico, quello di Lucini & Lucini, che si afferma ancora una volta come interlocutore privilegiato per la pianificazione di campagne dem ed e-mail marketing in tutto il mondo, non esclusi i vivaci mercati dell’est europa. Per quanto riguarda, invece, il mercato di casa nostra, il prossimo appuntamento italiano che spicca nell’agenda del gruppo Lucini & Lucini è Iab Forum Milano 2014, che si terrà a novembre.
Il calendario Pirelli arriva all’edizione numero 51
“The Call 2015”, tocca a Steven Meisel Il fotografo firma le copertine di Vogue Italia e lavora per altre edizioni del gruppo Condé Nast di Luca Anelli
Sarà il fotografo Steven Meisel a scattare l’anno numero 51 del calendario Pirelli, dunque il prossimo, quello del 2015. La notizia è stata confermata dalla società dopo che erano cominciate a circolare alcune voci. Nessuna smentita, ma solo ammissioni non ufficiali. Top secret la location dove The Call sarà ambientato e quali modelle saranno protagoniste. Ma sembra proprio che Meisel non andrà molto lontano dal suo Paese,
gli States. Meisel, classe 1954, americano di New York, è uno dei più grandi fotografi di moda. Da più di quindici anni firma le copertine di Vogue Italia e lavora per le altre edizioni del gruppo Condé Nast. Ha firmato alcune fra le più belle campagne pubblicitarie nel settore della moda, a partire da quelle per Versace, Valentino, Dolce & Gabbana, Calvin Klein, Prada, Louis Vuitton e Lanvin. Fra le sue modelle preferite spiccano Stella Tennant, Karen Elson e Lily Donaldson.
steven meisel ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
.
COM
COM PANY
Dalla fondazione, avvenuta nel 1935, ha fatto parte della storia e dell’evoluzione dell’alpinismo. E l’avventura continua
Salewa, l’identità va oltre il logo
Il rilancio globale del marchio vuole essere proprio come l’edificio futuristico che ospita la sede del gruppo, ovvero poter riflettere all’esterno i valori del brand: l’essenzialità delle linee, il design moderno e funzionale, la leggerezza e la tecnicità dei materiali, la forza e il rispetto dell’ambiente, l’accurata attenzione al particolare. naturalmente, con l’alto adige come elemento ispiratore di fondo di Massimo Masi
Un nuovo logo, un rilancio globale del marchio. Una tappa nella storia del brand Salewa. L’inaugurazione della nuova sede nel 2011 è stata un’importante anticipazione di questo cambiamento, coronato da un nuovo logo. E l’operazione di oggi vuole essere proprio come questo edificio futuristico, ovvero riflettere all’esterno i valori del brand: l’essenzialità delle linee, il design moderno e funzionale, la leggerezza e la tecnicità dei materiali, la forza e il rispetto dell’ambiente, l’accurata attenzione al particolare. «L’Alto Adige non è solo sede del nostro headquarter, ma è anche la casa del nostro brand. Qui si vive lo sport alpino in tutte le sue sfaccettature ed è quindi una location ideale per sviluppare il nostro brand», afferma il ceo Massimo Baratto. Dalla fondazione, nel 1935, Salewa ha fatto parte della storia e dell’evoluzione dell’alpinismo. Fin dagli inizi la passione per gli
8
sport alpini è stata la molla per lo sviluppo di prodotti innovativi che potessero aiutare gli alpinisti a raggiungere i loro obbiettivi con maggiore sicurezza e facilità. «La nostra forte eredità alpina è una solida base, guardiamo verso un futuro entusiasmante. Il nostro obiettivo è trasformare questa forza ed esperienza in prodotti innovativi per gli appassionati della montagna di tutto mondo. Per questo motivo è importante scegliere partner che condividano i nostri valori. Ciò che Salewa affronta oggi è una sfida globale e il rilancio del brand ne rappresenta una tappa fondamentale». Il successo di Salewa ha il volto di un team internazionale, unito dalla passione per gli sport di montagna. «Desideriamo condividere le nostre esperienze e la felicità che proviamo in montagna, ispirando, così, le persone a fare lo stesso ed arricchire la loro quotidianità. In questo, le esigenze dei nostri clienti sono al centro del nostro agire. Non vo-
ciò che salewa affronta oggi è una sorta di sfida globale, nell’ambito della quale il rilancio del brand rappresenta solo una tappa
gliamo solo fornire la giusta attrezzatura, ma permettere loro di scoprire i nostri prodotti e i nostri servizi in modo semplice e coinvolgente» spiega Massimo Baratto. 2014: un nuovo logo per lo specialista degli sport alpini Un simbolo distintivo nel mercato dello sport è l’orgogliosa e maestosa aquila, accompagnata dalla
scritta Salewa marcata in grassetto. Da anni un marchio riconoscibile e riconosciuto, tuttavia ora, nel 2014, i tempi sono maturi per un’evoluzione. Salewa compie un passo essenziale e rinnova il famoso logo. Quello che era iniziato quattro anni e mezzo fa come una semplice idea, è oggi un moderno e attraente logo frutto del lavoro e della collaborazione fra designer internaziona-
li. Il marchio è stato registrato nel dicembre 2012, ma la presentazione ufficiale ha avuto luogo domenica 25 maggio 2014, con un evento di lancio presso il Wolfgangsee, in Austria. Il logo verrà poi presentato al settore in occasione delle fiere OutDoor a Friedrichshafen e Outdoor Retailer negli Usa. L’esperienza si fonde nello stile moderno
Il nuovo marchio è un tributo al cambiamento globale della società: complessità, realtà digitale, spirito globale, e il desiderio di valori genuini che ne deriva. Tutto questo riflette la nuova identità del marchio: il linguaggio del nuovo logo dovrà essere puro, minimalista. Angolare, tagliente e multiforme, ma in apparenza ridotto al minimo, nell’ottica di un brand globale di sport di montagna. «Con il design del nostro logo e con la nuova Corporate Identity vogliamo veicolare i valori del nostro marchio. Abbiamo riflettuto intensamente su cosa poter tralasciare e su come essere all’altezza della semplicità elementare che ritroviamo in montagna. In questo, il design si orienta anche alla funzionalità di cui ha bisogno lo sportivo in montagna, con un occhio costante al dettaglio che ci contraddistingue e differenzia come brand», così Reiner Gerstner, group brand & marketing director, descrive il progetto visivo. La passione per la montagna e l’alpinismo rappresentano, al tempo stesso, le fondamenta e le profonde radici del brand. Per il presidente Heiner Oberrauch, la tradizione e la capacità di evolversi sono fortemente legate: «Salewa è da ottant’ anni un brand verticale, un marchio nato dall’amore
per lo sport alpino. Alpinisti come Hermann Huber hanno sviluppato l’attrezzatura che serviva per le loro spedizioni. E le generazioni seguenti hanno portato avanti quanto iniziato dai predecessori. Anche oggi si avvertono questa passione e questa determinazione. Sentiamo che offrire ai dipendenti lo spazio per vivere il proprio entusiasmo per lo sport alpino è una nostra responsabilità. Un nuovo logo è soltanto una rappresentazione esteriore, molto più importante è la cultura che vi sta dietro. La nuova identità del nostro brand va ben oltre un nuovo logo», afferma Maurizio Priano, marketing director di Salewa. Spronare i consumatori a uscire dalle comodità: un altro linguaggio La campagna che ha il compito di introdurre il nuovo logo sul mercato, insieme con la collezione dedicata all’Estate 2015, ruota attorno al claim “Get vertical”. «La campagna deve saper spronare i nostri consumatori ad uscire dalle proprie “comodità”, alla ricerca di nuove sfide e di una vita più ricca e consapevole. Si tratta di un nuovo modo di comunicare, di elaborareun nuovo linguaggio formale che veicolerà la nuova personalità di Salewa», conclude Massimo Priano.
ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI
SC N RIO
COM
Un clamoroso intervento di Neil Hunt, creatore di netflix all’ultima Internet Week di New York
La televisione saprà già cosa ci piace guardare. E ce lo dirà Il fondatore di Netflix ha cercato di spiegare cosa succederà al mezzo televisivo da qui al 2025. Con una previsione sconvolgente. La piattaforma saprà esattamente che cosa uno spettatore vuole vedere, addirittura prima dello spettatore stesso. addio alle ricerche?
neil hunt
Tempo fa ci si chiedeva se i pc sarebbero diventate le tv del futuro. Oppure, se le tv si sarebbero trasformate in pc. Nell’era di internet cambiano rapidamente anche le domande sul futuro. Per molti il medium televisivo sarebbe “deceduto” di lì a poco. Ora, la discussione pare spazzata via dai nuovi dispositivi - soprattutto smartphone e tablet - e dal fenomeno della “Internet Tv”, che mette la rete al centro e poco si cura del mezzo che la intercetta. Alla Internet Week che si è svolta New York, qualche osservatore si è spinto, però, a prevedere la televisione del 2025. L’azzardo si deve a Neil Hunt, l’imprenditore che ha creato Netflix e rivoluzionato, in pochi anni, il consumo di contenuti video delle famiglie americane. Ora sta progressiva-
10
mente attaccando l’Europa, con l’eccezione dell’Italia su cui ancora non si intravede la possibilità di importare il servizio. Ha iniziato recapitando dvd per posta, ora è un distributore - e anche produttore - di format e serial di successo. E’ un canale di diffusione da cui i network tradizionali non possono prescindere. Il principio è quello dei contenuti on demand: si cerca quello che si vuole vedere, si noleggia e si guarda in streaming, ma il futuro, assicura Hunt, sarà molto più di questo. Netflix saprà esattamente cosa uno spettatore vuole guardare, addirittura prima dello spettatore stesso. Si potrà dire addio alle lunghe ricerche in un quadro d’offerta che si è moltiplicato a dismisura. Oggi i canali televisivi si sono specializzati e il pubblico orienta il telecomando dove pensa di poter trovare prodotti di suo gusto. Ma la “Internet Tv” progettata da Netflix consente di individuare contenuti a prescindere dal contenitore. Il servizio online sta mettendo a punto i sistemi di ricerca e raccomandazione, al punto che gli utenti si trove-
ranno di fronte, secondo Hunt, a uno oppure due suggerimenti che si adattano perfettamente a ciò che vogliono vedere in quel momento. Anche Google tenta di prevenire i desideri di chi fa ricerche. E tutti aspirano a un web su misura. La pretesa può sembrare eccessiva, poiché ognuno di noi può aver voglia di guardare un programma comico perché è triste, o un documentario su un argomento preciso perché ha letto un articolo o ha parlato con un amico. Ma Hunt sembra impermeabile a simili obiezioni. «Abbiamo percorso un lungo cammino verso la tv personalizzata e abbiamo molta strada da fare ancora», ammette, ma ha pochi dubbi sull’approdo. Un approdo che cambierà il consumo, ma anche la produzione. «Non ci sono cattivi show - ha spiegato - ma ci sono molti spettacoli con un piccolo, ma devoto pubblico. Quando il “motore di personalizzazione di Netflix sarà più intelligente, sarà anche più facile per i piccoli gruppi di spettatori la scoperta di nuovi contenuti, che altrimenti non sarebbero stati in grado di trovare». ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
Da oltre 10 anni la soluzione ideale per l’email marketing senza limiti di banda ATTIVA GRATIS IL PIANO FREEMIUM Invia 15.000 email al mese fino a 2.499 iscritti Questo QR CODE è stato creato con la funzione SMART COUPON disponibile gratuitamente in 4Dem.
COM
ME DIA
Per avere successo bisogna superare i propri limiti. Da questo concetto nasce un’opportunità
4Startup, spazio alle idee
4marketing.it promuove un progetto dedicato alle startup innovative e digitali: 4Dem, la soluzione di email mktg senza limiti di banda, sarà gratis per un anno E’ noto che, spesso, per avere successo occorre superare i propri limiti. Un concetto solitamente dedicato alle persone ma che ha animato anche l’ultima (in ordine di tempo) iniziativa di 4marketing.it, azienda torinese attiva nel settore web ed email marketing che ha appena lanciato 4Startup a sostegno delle nuove imprese. Cos’è 4Startup? Il progetto 4Startup (4startup. it) punta ad amplificare la visibilità di tutte le startup innovative e digitali d’Italia, e non solo, attraverso l’email marketing. 4Startup non è un incubatore, ma un’ iniziativa che fornisce il servizio di email marketing grazie all’impiego
12
di 4Dem. La provincia di Torino copre la più alta concentrazione di startup ad alto valore tecnologico in ambito nazionale. È quindi il territorio giusto in cui far partire un progetto che si basa su una caratteristica principale comune a tutte le startup: la voglia e la capacità di mettersi in gioco. Perché 4Dem? 4Dem (4dem.it) è la piattaforma professionale di email marketing senza limiti di banda. Si sa che per una startup il momento più difficile è quello di comunicare l’idea che il proprio team ha sviluppato e trovare nuovi potenziali clienti e investitori. Le startup emergenti che aderiscono
all’iniziativa 4Startup ricevono gratis per un anno un account 4Dem, giusto il tempo di crescere. Ad oggi l’email è il più potente strumento di marketing diretto ed è praticamente indispensabile per una nuova azienda che voglia raggiungere luoghi di visibilità che la comunicazione tradizionale e i social non raggiungono. Chi utilizza 4Dem invia email illimitate con efficacia e alla massima velocità. Le campagne inviate arrivano a destinazione e in tempo, se ne possono inviare diverse contemporaneamente e il supporto tecnico è gratuito, competente e rapido. Chi ha già scelto di aderire a 4Startup? Tante realtà giovani e in ascesa hanno creduto in 4Startup. Si tratta in prevalenza di imprese che hanno analizzato un bisogno della collettività reale e l’hanno realizzato. Tra queste citiamo: Materest (www.materest.com), il portale per la ricerca del coinquilino giusto, Mister Mario (www.mistermario.it), l’angelo del focolare dai folti baffi neri e Scloby (www.scloby.com), il servizio cassa per attività commerciali a portata di smartphone. ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
COM
LINK scenari
Poco social per i direttori mktg
TECHECONOMY.IT
I direttori marketing in Italia sono ancorati a strumenti informativi e tecnologici tradizionali. Ma chi fa leva sui marketing analytics e utilizza i social media ottiene risultati migliori. A dirlo è la Bocconi di Milano.
analisi
Traffico fasullo, non solo i robot
PRIMAONLINE.IT
L’eccessiva semplicità delle metriche applicate oggi alla valutazione dell’efficacia della pubblicità (view, click, user) è la causa principale del traffico robotico che a fine 2013 è arrivato al 51% negli Usa, al 53% nel mondo.
cyber crimes
Martin Grunin, il volto della frode
ADWEEK.COM
Il ventiduenne newyorkese Martin Grunin è accusato di essere il fautore di un sofisticato modello pubblicitario online che gli avrebbe fruttato milioni di dollari. Fb gli ha fatto causa per oltre 340 mila dollari di fatture non pagate.
Keywords
Business
Business
Success
Psyched
Cannes
Air punch Lions
Results
Festival
Inspired
Creativity
Office 15 - 21 June
Exhilarating Pumped
#15-21/0 6/2014
By: Max Oppenheim Models: James Hilton, Co-founder, CCO, AKQA; Laura Gregory, CEO, Founder, Great Guns, London www.canneslions.com
14
ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
AUTOREGOLA ROMA
MENTAZIONE
12 GIUGNO 2014
SALA CAPRANICHETTA PIAZZA MONTECITORIO WWW.IABEVENTS.IT
LO STRUMENTO DELL’AUTOREGOLAMENTAZIONE PER UNA RETE LEGALE E SICURA LA PARTECIPAZIONE ALL’EVENTO È SU INVITO. PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONTATTARE IAB ITALIA ALL’INDIRIZZO INFO@IAB.IT
Sponsor
Media partners COM
DailyNet
COM
LINK
scenari
Il mondo digitale è dei giovani
THEDRUM.COM
Sempre più persone sotto i 30 anni gestiscono propri canali su Youtube, blog o siti web legati alle più svariate tematiche. Molti lo fanno da anni e nel tempo hanno creato uno stile e una grafica che stanno influenzando il web.
anticipazioni
Il keynote di Apple sarà in streaming
MASHABLE.COM
Ci siamo. Apple ha annunciato ieri che il prossimo keynote della Worldwide Developers Conference sarà in diretta streaming. Questo vuol dire, di solito, che ci sarà da presentare al pubblico qualcosa di grosso. Che sarà?
Il quotidiano del
marketing in rete
social media
Sono single, perciò Tinder
TECHCRUNCH.COM
Conosciamo meglio cos’è e come funziona l’ultima frontiera del dating online, che si avvicina più a un gioco (gratis) in cui, con molta fortuna, si può “vincere” un date romantico, che a una vera e propria piattaforma per incontri.
The Executive Network
16
ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
COM
LINK tecnologie
curiosità
Sono ormai due decadi che si discute ancora su quale architettura sia la migliore. Ciascuno dei due “contendenti” vanta numerosi illustri supporter. Tom Rodden, esperto di computer science, prova a mettere fine alla querelle.
Avete presente quelle suggestive ma statiche infografiche del tipo: “Cosa succede su internet in un minuto”? Eccone una versione interattiva, facile da consultare, che ci dice cosa accade a ognuno dei grandi operatori della rete.
La differenza tra pc e Mac
GIZMODO.COM
Tutta internet in real time
DONTWASTEYOURTIME.CO.UK
scenari
analisi
Il web designer canadese David Hariri consegna alla nuova creatura di Evan Williams, il fondatore di Twitter, la propria predizione sul futuro delle app. E a quanto pare, questo sarà all’insegna dei sistemi aperti, in barba all’iOS....
Gli internauti preferiscono i contenuti web brevi, che necessitano di concentrazione per brevi momenti. Ma sopratutto, chi naviga in rete ha bisogno di non perdere tempo e di trovare subito ciò che sta cercando.
Il futuro delle applicazioni
MEDIUM.COM
La concentrazione degli utenti web
COMUNICARESULWEB.COM
social privacy
social media
Il Garante per la privacy ha realizzato e diffuso un’interessante guida dal titolo: “Social Privacy - Come tutelarsi nell’era dei social networks” con consigli destinati alla Generazione 2.0 e a tutti coloro che sono alle prime armi.
Tutti ormai sanno che Facebook ha introdotto recentemente la funzione “Ask”. In meno immaginano cosa può accadere se si abusa di quella che è già stata definita, a ragione, la funzione più sfacciatamente “impicciona” di Fb.
Come proteggersi nell’era dei social
GARANTEPRIVACY.IT
18
Non assillate gli amici su Fb!
WASHINGTONPOST.COM
ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014
L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.
Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione
PREMIUM PEOPLE I HIGH PROFILE AUDIENCE
Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012
SPAZIO A...
COM
music awards 2014
COM
3 giugno - foro italico @ roma
360com è una pubblicazione di Growing C&M sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPeRatiVa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003
Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611
20
si avvicina l’atteso appuntamento musicale 2014 che andrà in onda in diretta sulla prima rete della rai Armando Pachera ricopre le funizioni di direttore commerciale all’interno del gruppo subaru in italia. e a lui fa capo anche la supervisione delle attività di marketing. ha fatto ingresso nella realtà automobilistica che lo vede impegnato attualmente nel 2099, con un passaggio diretto da Honda Italia, dove ha sviluppato una pluriennale esperienza, ricoprendo come ultima posizione il ruolo di Direttore Vendite. il marchio subaru fa capo a Fuji Heavy Industries Ltd., che l’anno scorso ha festeggiato i suoi 60 anni. Il produttore giapponese delle auto Subaru ha celebrato l’anniversario della nascita della società che trae le sue origini, nel 1917, dall’“Aircraft Research Laboratory”. La società divenne poi “Nakajima Aircraft e dopo la seconda guerra mondiale avvenne la riorganizzazione in Fuji Sangyo, divisa nel 1950 in dodici società distinte. Dalla fusione di cinque di queste società nacque la Fuji Heavy Industries, il 15 luglio del 1953, la “mamma” della Subaru auto, che vide la realizzazione del suo primo modello nel 1958 con la mini car Subaru 360
visioni
di
Matteo Dedè
la capacità di ascoltare
del gruppo subaru Abbiamo raggiunto l’obiettivo di facilitare l’accesso al credito per l’acquisto di una nuova Subaru, anche perché il nostro brand gode di una clientela particolare che non segue le mode del momento. Questo ci permette di avere un cliente che, dal punto di vista creditizio, non crea nessuna difficoltà. In questo modo otteniamo risultati interessanti in termini di penetrazione finanziaria anche in quelle zone che fino a oggi privilegiavano il pagamento in contanti. Sicuramente disponiamo di una rete vendita appassionata e sempre più formata per rispondere a tutte le esigenze sia di prodotto auto sia finanziarie. Più che persone esperte di vendita di prodotti innovativi, sono dei veri e propri consulenti a 360 gradi che sanno ascoltare e interpretare le reali esigenze della clientela, proponendo una vettura e una modalità di acquisto in linea con il mercato e con le aspettative del cliente. Poi, abbiamo sempre pensato che
le green car possano soddisfare sia le esigenze ambientali che quelle economiche. Siamo stati i primi con vetture premium a credere nell’alimentazione ibrida benzinaGpl, ottenendo importanti risultati di vendita in un momento in cui sia il Gpl che il metano erano una prerogativa delle vetture di piccola cilindrata e dei segmenti inferiori. Oggi, nella nostra line up, tutti i modelli a benzina hanno la corrispettiva versione bifuel. Nonostante la nostra casa madre, dal 2008, abbia introdotto sul mercato la motorizzazione diesel, abbiamo ancora oggi una buona percentuale di clienti che sceglie la versione bi-fuel, confermando che le limitazioni e i disagi causati da alcune istituzioni possono essere risolti con l’adozione a doppia alimentazione. Altre soluzioni come per esempio la propulsione elettrica, avranno bisogno di più tempo perché ai costi elevati si aggiunge la mancanza d’infrastrutture nel nostro Paese.
Grande attesa, come ogni anno, per Music Awards, la manifestazione che premia la musica italiana, che si svolgerà il 3 giugno presso “Il Centrale Live”, al Foro Italico di Roma; e sarà in onda in prima serata su Rai1 alle 20:30, oltre che su Radio2. La manifestazione musicale, giunta alla sua ottava edizione, sarà condotta, anche quest’anno, da Vanessa Incontrada e Carlo Conti. Gli artisti premiati saranno coloro che tra maggio 2013 e maggio 2014, hanno raggiunto con i loro album i traguardi “oro”, “platino”, “multi platino”, e con i loro singoli “platino” e “multi platino”, secondo le certificazioni Fimi/Gfk Retail and Technology Italia. Tra i premiati spiccano Alessandra Amoroso, Biagio Antonacci, Arisa, Mario Biondi, Luca Carboni, Elisa, Fedez, Marco Mengoni e molte altre star. Tra gli ospiti internazionali debutta in Italia la giovanissima cantante neozelandese Lorde, che si esibirà per la prima volta con il brano, già platino in Italia, “Royals”, che ha venduto 8 milioni di tracce in tutto il mondo e vinto due Grammy Awards. Sulla piattaforma www. musicawardscontest.it è possibile votare - ma soltanto fino a oggi - per il contest online denominato “Music Awards - Next Generation 2.0”, e solamente tre artisti su dieci potranno avere la grande occasione e salire sul grande palco. Il vincitore sarà decretato in diretta il 3 giugno sul palco del Foro Italico. ANNO V | #050| MERCOLEDI’ 28 MAGGIO 2014