visioni / carlo de benedetti
Il giornalismo che si fa oggi. E che faremo domani
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ANNO V | #061| VENERDI’ 13 GIUGNO 2014
Se leggono la realtà i giornali potranno ancora avere un futuro. L’imprenditore e editore preferisce, come spesso capita, non essere pessimista sulle prossime stagioni di un settore davvero in crisi
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Il futuro dei giornali: forse è ancora possibile
8 marketplace
A convegno per incontrare il lusso
10 company
L’adv digitale visto da Google
12 media
Rai Uno: le novità dell’autunno 2014
14 scenario
La fantascienza è realtà via mobile
17 link
WhatsApp, nuovo social media?
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COVER STORY
Eventi
Il futuro dei giornali esiste. Basta solo saperlo guardare dalla giusta prospettiva Dal 9 all’11 giugno si è tenuto al lingotto di Torino il 66° Congresso mondiale dei giornali, organizzato da Wan-Ifra, l’organizzazione di editori e gruppi leader nel settore dei media, per presentare i nuovi modelli di giornalismo e discutere sulle prospettive della stampa tradizionale nell’era del digitale di Marianna Marcovich
Dal 9 all’11 giugno si è tenuto a Torino il 66° Congresso mondiale dei giornali, organizzato da Wan-Ifra, l’organizzazione mondiale degli editori e dei gruppi leader nel settore dei media, per presentare nuovi modelli di giornalismo e discutere le prospettive del settore nell’era digitale. Nelle due giornate precedenti la World Association of Newspapers - associazione no-profit, non governativa, costituita da 76 associazioni nazionali di giornalismo, 12 agenzie di stampa, 10 organizzazioni regionali di media oltre a redattori e giornalisti attivi in cento paesi, ha organizzato una due giorni di brainstorming alla ricerca di nuovi modelli per la pubblicità digitale, basati sulla personalizzazione e la localizzazione degli annunci. Presso il Lingotto di
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Torino si sono dati appuntamento editori, sviluppatori, creativi e startup da tutta Europa per esplorare nuovi modelli di advertising per i media digitali, per fronteggiare la crisi degli investimenti pubblicitari che sta colpendo l’industria editoriale di tutto il mondo. I diversi team coinvolti hanno generato e sviluppato nel corso delle due giornate idee e progetti originali, partendo dal concetto di base della localizzazione degli annunci e dall’utilizzo di iBeacon, il nuovo sistema di interazione contestuale recentemente introdotto da Apple. I partecipanti, attraverso l’implementazione di tecniche di gamification, hanno definito una ventina di possibili progetti da finalizzare nelle due giornate di lavoro dai quali, attraverso una votazione, si è giunti a stabilire i quattro progetti sui quali operare. I
quattro gruppi di lavoro, con professional di competenze distinte e complementari, hanno operato su: “AdValidator”, sistema per tracciare il comportamento delle persone dall’esposizione ai messaggi pubblicitari sino all’ingresso in negozio così da accrescere il valore per gli investitori; “Crout”, che unisce la pratica dei “selfie” durante grandi eventi alla narrazione degli stessi coniugando giornalismo professionale e partecipativo; “iNeed”, sistema per promuovere su mobile attività commerciali locali; e “Beacon Hunt”, caccia al tesoro sponsorizzata che attraverso una app unisce gioco e storytelling giornalistico. Tutti e quattro i progetti sono stati concretamente finalizzati entro il limite temporale stabilito, con presentazione del concept dell’idea e realizzazione della demo grazie agli sviluppatori.
John Elkann
Un momento dei lavori che hanno caratterizzato la due giorni torinese, nel corso dei quali il tema attualissimo della crisi e delle prospettive della stampa è stato ampiamente dipanato
Vincitori sono risultati Olga Ivanova, deputy publisher di Russia Beyond the Headlines; Betto Liberati, presidente Anso e ceo di Astrelia; Kim Svendsen, marketing manager di Cci Newsgate. E poi Pier Luca
Santoro, digital marketing manager di Etalia e project manager di DataMediaHub, già temporary social media editor del quotidiano La Stampa, al successo con “AdValidator”, progetto che è stato
premiato per concretezza e innovazione al tempo stesso. AdHackathon, però, non finisce qui e continua su “Ideas”, mini-sito dove è possibile caricare proposte di innovazione per il futuro dell’editoria. Il futuro
dei giornali, allora, esiste, basta solo saperlo guardare dalla giusta prospettiva, integrando correttamente le competenze necessarie; anche senza grandi budget. Una lezione da tenere a mente. Il mercato glo-
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COVER STORY
Molto bene l’adv online, che negli ultimi cinque anni, nel mondo, ha guadagnato il 47%
Una bella prima pagina, ma la pubblicità su carta è scesa del 6% rispetto al 2012
bale dei giornali, intanto, si è mantenuto stabile nel 2013, con ricavi complessivi per 163 miliardi di dollari. Ma a frenare la caduta sono i mercati asiatici e il Medio Oriente, perché l’editoria, nel resto del mondo, continua invece la propria discesa. La circolazione dei quotidiani è cresciuta globalmente del 2% dal 2012, ma in cinque anni il calo complessivo è del 2%: nel mondo, 2,5 mi-
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liardi di persone leggono i giornali su carta e 800 milioni su piattaforme digitali. Sono alcuni dei dati del rapporto World Press Trends 2014, presentato a Torino durante il primo giorno di lavori del congresso. Un rapporto dal quale emerge un segnale d’allarme forte: il digitale è senz’altro il futuro, ma non è al momento in grado di garantire un serio modello di business. «Se non risolviamo la que-
stione dei ricavi e troviamo fondi sufficienti per garantire che i quotidiani ricoprano il loro ruolo nella società, la democrazia sarà inevitabilmente indebolita», ha detto Larry Kilman, segretario generale di WanIfra, nel presentare il rapporto. La diffusione dei giornali, secondo il rapporto, negli ultimi cinque anni ha fatto registrare un +6,6% in Asia, +6,2% in America Latina e +7,5% in Medio Oriente e Africa. Nello stesso tempo, è calata del 10,2% in America del Nord, 19,5% in Australia e addirittura 23% in Europa. La pubblicità su carta è scesa nel mondo del 6% rispetto al 2012, mentre quella digitale è salita dell’11%. E siamo al +47% in cinque anni. Ma resta sempre una fetta molto ridotta della torta: il 93% di tutti i ricavi complessivi dei giornali continua ad arrivare dalla carta. Il futuro però, al Congresso di Torino, ha avuto una declina-
zione in gran parte digitale. E ancora più in particolare legata al consumo in mobilità, su smartphone e tablet. A sottolineare con forza questo punto, aprendo i lavori, è stato soprattutto il presidente dell’Editrice La Stampa, John Elkann. «Non c’è dubbio che se un terzo della popolazione mondiale si connette quotidianamente a internet attraverso smartphone e tablet, per gli editori diventi prioritario il tema della comunicazione attraverso la tecnologia mobile e di come si riesce a presidiarla. Dieci anni fa gli smartphone non esistevano - ha aggiunto -, oggi ne vengono venduti circa un miliardo l’anno, un numero quattro o cinque volte superiore a quello di tv o pc. E questo numero sta crescendo, tanto che c’è sempre meno gente che spende il proprio tempo guardando la tv, ascoltando la radio o usando il pc, mentre sempre più gente
parla, acquista, chatta attraverso gli smartphone. E ciò che è rilevante - ha proseguito il presidente de La Stampa - è che queste persone, attraverso dispositivi, leggono le notizie che noi diamo loro, le condividono, e loro stessi creano informazione». Citando il rapporto Rapporto Innovazione del New York Times, e in particolare l’ultimo capitolo, intitolato “Digital First”, su come il digitale stia trasformando, oggi, l’industria dei media, Elkann ha parlato di un mondo difficile, in cui, per affrontare cali di tiratura e di pubblicità, la sfida è saper interpretare la trasformazione in corso a livello mondiale. E declinarla in termini di sviluppo, tanto dal punto di vista industriale quanto dal punto di vista dei diritti di libertà di espressione. «Non abbiamo mai avuto così vicino il futuro - ha detto Elkann come da quando esistono i telefonini: ce lo abbiamo in tasca». In ogni caso, per Elkann,, anche il concetto di “Digital First” su cui insisteva il rapporto del New York Times non è abbastanza. «È l’ora del «mobile first», ha concluso, mentre alle sue spalle compariva una slide con la scritta “Keep Calm and Mobile First”. Si è chiuso ieri il sipario del Lingotto di Torino, teatro della kermes-
Il premio al coraggio di Eskinder Nega
il dissenso etiope La colpa di Eskinder Nega è stata quella di criticare il governo etiope. È stato arrestato il 14 settembre del 2011 dopo aver pubblicato un articolo in cui condannava l’uso delle leggi antiterrorismo per mettere a tacere il dissenso. Chiedeva il rispetto della libertà di espressione e la cessazione delle torture nelle prigioni del Paese. Per quell’articolo è stato condannato a diciotto anni di carcere per terrorismo. È lui il vincitore del premio “Golden Pen of Freedom”, che gli è stato simbolicamente consegnato durante la sessione di apertura del World Newspaper Congress, a Torino. Negli ultimi venti anni Eskinder è stato imprigionato otto volte. Le autorità etiopi gli hanno chiuso tredici giornali, gli hanno proibito di scrivere, hanno arrestato anche sua moglie. Suo figlio è nato in carcere. Non ha ucciso nessuno, non ha rubato, offeso o usato violenza. Ha scritto e raccontato. Eppure è rinchiuso nella terribile prigione di Kaliti, ad Addis Abeba. «Ci sarebbe piaciuto avere Eskinder qui a Torino, perchè potesse ricevere il premio personalmente – ha detto il president di Wan-Ifra, Erik Bjerager -. Ma nonostante i ripetuti sforzi, la risposta delle autorità etiopi ai nostri appelli per la sua liberazione è stato il silenzio. Malgrado ciò, continueremo a batterci fino al giorno in cui Eskinder sarà libero di riprendere il suo posto in mezzo a noi». Il “Golden Pen of Freedom”, allora, è stato ritirato da Martin Schibbye, giornalista freelance svedese, arrestato in Etiopia il 1° luglio 2011 con il fotografo Johan Persson. Entrambi condannati a undici anni di prigione per aver sostenuto il terrorismo. Dopo quattordici mesi dietro le sbarre sono stati graziati e rilasciati, il 10 settembre 2012. Schibbye ha condiviso la cella di Kaliti con Eskinder Nega ed è stato invitato dalla sua famiglia a ricevere il premio a suo nome: «So che questi riconoscimenti sono più importanti di cibo e acqua quando sei in prigione da giornalista. Sai che il mondo sta guardando. Che non sei stato dimenticato». Schibbye è stato accusato degli stessi reati. ANNO V | #061| VENERDI’ 13 GIUGNO 2014
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COVER STORY Direttori a confronto: un ruolo che si trasforma, incalzato dalla crisi economica
“Siamo noi i leader del cambiamento” nelle foto, da sinistra a destra, Larry Kilmann, segretario generale del wan-ifra, lo scrittore Eskinder nega, pier luca santoro di etalia
se che ha visto i maggiori player mondiali dell’editoria protagonisti del WanIfra 2014. E sul palco è riecheggiata spesso una parola in particolare, legata a un preciso obiettivo da raggiungere per risollevare la situazione critica in cui verte il settore e al percorso per raggiungerla. Questa parola è tra le più in voga del momento: “Mobile”. Bisogna, però, procedere attraverso scelte oculate e giustificate da una visione strategica che tenga conto di dati e prospettive future del digitale ma che, allo stesso tempo, tenga ben presente il punto di partenza e il senso di ogni canale da presidiare. Dire che il settore dell’editoria non possa prescindere dalla carta stampata sembra superfluo, ma va innanzitutto individuato quale sia il plus di questo mezzo per assegnargli un ruolo nel processo evolutivo del settore. La stampa, secondo Staffan Hultén, vice presidente e fondatore di Research and
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Analysis of Media Svezia, è un mezzo eccellente per creare familiarità tra il lettore e il brand. E la familiarità è un’arma importante per gli editori: un marchio molto conosciuto, infatti, ispira positività a priori. Ma l’advertising vive anche un periodo di “stanchezza” su tutti i media. Le persone stanno diventando insofferenti alle pubblicità, installano ad blocker per browser, mobile e tv. Ma si sentono meno minacciati dalle inserzioni sulla carta stampata, sentono di averne il controllo, di avere la possibilità di non guardarle e, paradossalmente, il fastidio dell’impotenza spinge gli utenti a bloccare gli annunci con dei tool, rivalutando l’efficacia della pubblicità su carta. Dunque, Hultèn continua a considerare l’advertising sui giornali “incredibilmente” potente. Alceo Rapagna, chief digital officer di Rcs MediaGroup, riporta, però, una proiezione per cui, in Europa e negli
Stati Uniti, i ricavi della stampa tradizionale continueranno il declino annuale del 3%, sebbene i guadagni derivanti dal digital cresceranno del 10% nei prossimi anni. La risposta di Rapagna a questa situazione è la correzione delle discrepanze createsi tra il business digitale e quello tradizionale. Sarà necessario riconsiderare aluni elementi: le relazioni b2c per quel che riguarda le notizie degli editori; il valore e la mole dei dati disponibili per advertising e innovazione; le relazioni b2b con advertiser e marketer e il metodo per collezionare dati sull’audience attraverso tutte le estensioni dell’editore. «La stampa è davanti a un bivio. Sta perdendo terreno perché la pressione dell’advertising sta cambiando. Il grosso del nostro potenziale è sul mobile, adesso», commenta Jérôme Colin, principal at Roland Berger Strategy Consultants in Francia.
Dall’Italia agli Stati Uniti, dal Kenya alla Gran Bretagna: insieme con il giornalismo cambia anche il ruolo del direttore, incalzato dalla crisi economica in cui versano i grandi gruppi, dalla rapidità dei social network, dalle resistenze di un settore che fatica più di altri a cavalcare le novità. Eppure i partecipanti al panel “Editor’s evolution”, all’interno dei lavori sul summit mondiale di WanIfra, a Torino, sono concordi: l’editor in chief non è una specie in via d’estinzione, a patto che sappia guidare i giornali sul sentiero dell’innovazione. Un’innovazione che, secondo il direttore del quotidiano La Stampa, Mario Calabresi, è simile a quella vissuta dalla musica. «Ognuno di noi ricorda ancora la sequenza esatta delle canzoni dei dischi che ha amato. Ecco, lo stesso vale per i quotidiani. Chi abbia frequentato i giornali per tutta la vita conosce la sequenza delle sezioni a memoria, se vuole andare allo sport, alla pagina delle opinioni o alle previsioni del tempo, lo ha sempre potuto fare ad occhi chiusi». Nell’era del digitale non è più così. «Sempre più persone cercano una notizia o una storia e non una gerarchia di notizie». Poi, le mischiano come succede con le playlist musicali. La ricetta? «Dobbiamo essere capaci di trasformare il contenuto per adattarlo ad ogni piattaforma».
mario calabresi
Carta stampata, piattaforme digitali, video, infografiche. Senza dimenticare le risorse: «Gli archivi, da questo punto di vista, possono diventare risorse preziosissime». Nessuna paura di contaminarsi. «Anche la carta può essere usata come laboratorio di innovazione, per dare vita a idee capaci di farsi notare e di catturare un lettore sempre più distratto e distante», ha sottolineato Calabresi. L’importante è che in redazione si faccia ricorso alle potenzialità digital di rielaborare analisi e dati. Un tentativo di andare oltre il quotidiano tradizionale è l’ideazione di numeri speciali. E proprio La Stampa, ha ricordato Calabresi, ha iniziato nel 2009, con un numero dedicato all’Africa. «Da quel momento abbiamo cominciato a fare numeri speciali ogni due mesi: dalla libertà di stampa all’ambiente. La nostra ultima edizione, con interviste a Bill Gates e Michelle Obama, è uscita giovedì scorso». In mezzo, il progetto Europa, in collaborazione con grandi quotidiani
europei. «L’idea che sta alla base di questo lavoro è quella di creare un evento. Il nostro concerto». Il grande mix di alto e basso, che affianca cultura e gossip, non basta più, conferma Thomas Patterson, docente all’università di Harvard. «Aver scommesso sulle soft news, quelle troppo leggere, è stata una scelta miope. I lettori forti nel corso degli anni se ne sono andati, e quelli marginali non sono stati assorbiti. Il pubblico si sta segmentando, ci sono sempre più persone che vogliono un’informazione capace di soddisfare, davvero, i loro interessi». La rincorsa a Buzzfeed, il portale “re” dei contenuti bizzarri che rimbalzano tra le pagine dei social network, rischia di essere controproducente, spiega Jason Seiken del quotidiano Telegraph, che chiede una scossa: «Nelle redazioni tradizionali c’è un deficit di conoscenza, troppi giornalisti hanno un’ignoranza digitale inaccettabile a livello tecnico». Dunque, il cambiamento deve interessare anche loro. Joseph Olindo, kenyano, direttore di Nation Media Group, l’ha capito. «In trent’anni ho visto cambiare il nostro ruolo, da controllori onnipotenti a negoziatori tattici», spiega. Nell’Africa che corre, gli editori puri praticamente non esistono. «Siamo sotto pressione: dobbiamo essere manager, proteggere quello che abbiamo». ANNO V | #061| VENERDI’ 13 GIUGNO 2014
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MARKET PLACE
Do you think that hosting the World Cup will result in the Brazillian economy growing faster? (% yes)
ricerche Ma i Mondiali sono un 600,000 12affare?
il prossimo 19 giugno si svolgerà il sesto luxury summit del sole 24 ore nella sede milanese del giornale
Do you think that hosting the World Cup will result Infrastructure in the Brazillian investment economy growing faster? (% yes)
A convegno per analizzare i trend che emergono in uno dei mercati più preziosi
Visitors Ieri a San Paolo è stato fischiato il calcio d’inizio dei Mon-cities Better 42% broadband diali di calcio. Ma come vivono questa manifestazione in600,000 26% ternazionale le aziende locali? Grant Thornton, azienmatches Visitors teams cities 100 10% da che opera nell’ambito dell’International Business 90 6% Reporting, ha condotto una ricerca su un campione di 50% 80 600,000 matches teams nel corso dell’incontro saranno trattati i temi più caldi che caratterizzano il momento attuale del settore Yes No 675 imprese brasiliane quotate e change non, intervistate dal cities Visitors 70 We have been asking businesses in Brazil about their hopes and expectations for the 2014 FIFA World Cup 2012 ad oggi: le aziende sembrano molto meno entu60 through the Grant Thornton International Business Report (IBR) since the beginning of 2012. Dalle strategie di investi- tecipanti in sede, diretta della Moda Italiana, e An- tivo di Vicini, e Brunello 600,000 siaste di ospitare l’evento rispetto a due anni fa. Infrastructure investment c Visitors mento per la crescita agli webstreaming e interviste drea Illy, presidente della Cucinelli, presidente50einvestment a.d. Do you think that hosting the World Cup will result matches teams L’indagine faster? (% yes) rivela che la percentuale di imprese in the Brazillian economy growing 40 42% of tourists 40% approfondimenti sui temi su stream24, il canale di- Fondazione Altagamma, di Brunello Cucinelli, spieof tourists 40% brasiliane che ritiene che ospitare i Mondiali si Better you think that hosting the World Cup will result 30 Do42% football Better 26% finanziari tra quotazione, gitale del Sole 24 Ore, per sulle ricette per la cresci- gheranno quali sono, sein the Brazillian economy faster? (% the stadium being built in your city tradurrà inyes) una crescita economica più rapida è Will 26%growing teams Better be well used after the World Cup? (% yes) 20 10% 10% 42% 6% private equity e acquisizio- l’evento che il 19 giugno ta delle aziende del settore. condo il loro punto di vista scesa dall’80% del primo trimestre 2012 alfootball 33% 26% 10 6% ni; dalle soluzioni innova- coinvolgerà i principali at- Mentre Antonio Achille, imprenditoriale, 10% 100 le strade di quest’anno. Allo stesso modo, solo l’11% delle tive nelle politiche di retail tori e protagonisti del set- partner & managing di- per competere 90tra indipenimprese ora pensa di effettuare investimenti extra Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 6% 80 50% 2012 2012 2012 2012 2013 2013 2013 2013 2014 Un ulal confronto su scouting di tore moda, lusso e lifest- rector di The Boston Con- denza, quotazione e privadell’evento, 70 Yes No change 52 in vista20 10contro il 23% 5 nel 2012. 3 60 Do you expect your teriore 19% di imprese prevede un incremento dei imprese e potenzialità del- yle. I lavori si apriranno sulting Group, interverrà te equity. Interverranno, profits to rise due to Brazil 50 Will you watch the matches being hosting the World Cup? held in your city, regardless profitti, e il 52% ritiene che sarà il turismo il settole aziende italiane: di que- con un confronto tra Clau- sulle strategie per vincere inoltre, Lapo Elkann, pre40 Has stadium construction of Brazil’s performance? investment daily life? (% Yes) investment 30 Indepenre ad avere ildisrupted maggior incremento dell’attività. Masto si parlerà al 6° Luxury dio Marenzi, presidente di nel più importante merca- sidente di Italia Does your company plan to increase investment 23% 42% How has it of tourists 20 of tourists created di Grant Thornton BraBetter What sector of the economy will benefit most Summit del Sole 24 Ore, in Sistema Moda Italia, Ma- to del Made in Italy, quello dent Group, e,10 sulla because que-of the15%World Cup? (% yes)deleine Blankenstein, partner disruption? 42% football from hosting the World Cup? (%) Better 26% 26% sile, ha commentato: «L’entusiasmo delle imprese per i Mondiali 29% calendario mercoledì pros- rio Boselli e Jane Reeve, ri- americano. Ancora, Remo stione e-commerceQ1 versus 10% 10% 6% Q2 Q3 Q4 Q1 Q2 Q3 Q4 Q1 23% fo 2012 2012 2012 2012 2013è sicuramente 2013 2013 2013 diminuito 2014 man economica brasiliana è anda31%mano che la situazione simo nella sede del giorna- spettivamente presidente Ruffini, presidente e a.d. di retail, si confronteranno What sector of the economy will benefit most 2% 3% 4% 15% ta peggiorando negli ultimi ventiquattro mesi. Inizialmente from hosting the World Cup? (%) tra3 11% 52 20 c’era 10molta speranza 5 le, a Milano,, in via Monte e amministratore delega- Moncler, Giuseppe Zanotti, Alberto Baldan, a.d. La Rile imprese che gli investimenti in infrastrutture necessari per preparare il Paese ad Rosa 91. Oltre 1.300 par- to della Camera Nazionale presidente e direttore crea- nascente, Massimo Fubini, accogliere 600 mila turisti quest’estate avrebbero dato impulso alle prospettive di FOREIGN 2012 2013 2014 a.d. ContactLab, Guglielmo INFRASTRUCTURE TOURISM CONSTRUCTION INVESTMENT 23% crescita dell’economia a lungo termine. Avrebbe dovuto essere un’opportunità per Miani, a.d. di Larusmiani 15%e 11% mettere il Brasile nella vetrina globale». Ma forse non è stato proprio 29% così. Greater influx
of tourists
32
sponsorship of
sports other than football
12
64
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How will the World Cup affect Brazil? 19%
Infrastructure
Greater influx
Sponsorship
32
Greater influx
of sports
Infrastructure
other than
broadband
90
What sector of the economy will benefit most from hosting the World Cup? (%)
80
investment
broadband
Sponsorship Greater influx
of sports of tourists
other than
70 60
What sector of the economy will benefit most from hosting the World Cup? (%)
50
broadband
sponsorship of
Q4- 2012
What will be the most enduring sports legacyother than football of hosting the World Cup in your city?
40 30 20
TOURISM
10
Q1 2012
Q2 2012
Q3 2012
Q4 2012
Q1 2013
CONSTRUCTION
Q2 2013
Q3 2013
Q4 2013
Q1 2014
INFRASTRUCTURE
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Do you think that hosting the World Cup will result in the Brazillian economy growing faster? (% yes)
Do you think that hosting the World Cup will result in the Brazillian economy growing faster? (% yes)
100
1264
FOREIGN INVESTMENT
37%
Q1- 2013
44%
Q2- 2013
JOBS
Q3- 2013
37% 35%
Q1- 2013
Q4- 2013
36%
Q2- 2013
What will be the most enduring legacy of hosting the World Cup in your city?
40%
Q4- 2012
Q1- 2014
27%
40%
Q3- 2013
35%
Q4- 2013
36%
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44%
19%
27%
Economic optimism
Infrastructure
Infrastructure
What sector of the economy will benefit most from hosting the World Cup? (%)
Greater influx
2012
2013
2014
of sports
than will benefit most What sector of theother economy broadband from hosting the World Cup? (%)
Increase in traffic
TOURISM
© 2014 Grant Thornton International Ltd.
presidente dell’Associazione Montenapoleone, 2012 e An2013 dreas Schmeidler, country manager Italia di venteprivee.com. Eraldo Poletto, a.d. di Furla, parlerà, invece, delle prospettive locali di un settore globale tra vecchi e nuovi mercati; mentre delle potenzialità delle aziende italiane si occuperà Francesco Trapani, vice-presidente esecutivo del Fondo Clessidra.
Greater influx
Sponsorship
11%
52
20
Less business
CONSTRUCTION
More crime
INFRASTRUCTURE
10
broadband
More noise pollution FOREIGN
INVESTMENT
5
Spo
of
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JOBS
‘Grant Thornton’ refers to the brand under which the Grant Thornton member firms provide assurance, tax and advisory services to their clients and/or refers to one or more member firms, as the context requires. Grant Thornton International Ltd (GTIL) and the member firms are not a worldwide partnership. GTIL and each member firm is a separate legal entity. Services are delivered by the member firms. GTIL does not provide services to clients. GTIL and its member firms are not agents of, and do not obligate, one another and are not liable for one another’s acts or omissions.
www.gti.org
Curious Agency 1403-06a
in queste foto, dall’alto, a sinistra, in senso orario: mario boselli, claudio marenzi, alberto baldan e jane reeve, tutti protagonisti, il 19 giugno, della sesta edizione del luxury summit organizzato da il sole 24 ore
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Increase in traffic
31%
2014
cross creativity Tutto pronto per l’Expo delle Startup
che si svolgerà a Milano: l’evento il 19 e 20 giugno
29%
Startupper e curiosi non prendano appuntamenti per il 19 e il 20 giugno prosIncrease in traffic simi. L’edizione 2014 dell’Expo delle Startup è destinata a migliorare il suc31% La cesso di quella del 2013, animata da 500 imprenditori e 2.500 visitatori. community degli startupper vuole dare risalto alla cultura dell’innovazione nell’evento Cross Creativity, con il patrocinio, tra gli altri, dalla Regione Lombardia. Saranno selezionate - in base ai video di presentazione inviati - startup che già commercializzano prodotti o servizi - oppure che sono in procinto di farlo - negli ambiti advertising, publishing, gaming, music, design/architecture, food, fashion, turismo, sport, social, wellness, Ict, cultura e digital. Grazie all’organizzazione approntata da Francesco Mantegazzini e Giuseppe Ciuni con il supporto di StartupBusiness e StartuppaMi, sono tanti gli attori di rilievo che saranno presenti alla due giorni milanese: tra questi TTVenture, Innogest, 360 Capital Partners, l’associazione dei Business Angel Italiani, Italian Angels for Growth, Unicredit, Intesa, società di tlc, incubatori e acceleratori. ANNO V | #061| VENERDI’ 13 GIUGNO 2014
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COM
COM PANY
ben 150 aziende si sono riunite di recente al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano per Google Think Performance, momento di confronto sull’adv online e sul suo sapiente utilizzo
Come sfruttare le piattaforme digitali nel modo più efficace L’indagine “Google Global Connected Consumer Study”, condotta per “BigG” da Tns, ha evidenziato la crescita del numero di italiani che si connettono alla rete (72%), ma anche quella del numero di dispositivi collegati a internet per persona: da 1,5 nel 2012 a 2 nel 2014
di Daniele Bologna
Nell’oceano delle possibilità offerte ai brand per supportare il proprio business non è facile trovare la direzione giusta. E allora ben 150 aziende si sono riunite di recente al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano per Google Think Performance, un momento di confronto sulle novità nel campo dell’advertising e sulle maniere più efficaci per
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sfruttare le piattaforme digitali, diventate, ormai, un vero e proprio fattore critico di successo. Tra i temi sviscerati durante il meeting, l’indagine “Google Global Connected Consumer Study”, condotta per “BigG” da Tns, ha evidenziato la crescita del numero di italiani che si connettono alla rete quotidianamente (72%), ma anche quella del numero medio di dispositivi collegati a
internet per persona (da 1,5 nel 2012 a 2 nel 2014). Lo smartphone, infatti, è diventato il dispositivo più utilizzato dagli italiani (53%), seguito da pc (37%) e tablet (21%). La penetrazione dei device mobili favorisce il multiscreen: il 48% degli italiani utilizza i propri device mobile simultaneamente. ultimo dato, particolarmente significativo per gli advertiser, riguarda la funzione che l’utenza assegna a device diversi. Gli italiani delegano allo smartphone la funzione principale di riproduttore di video online (80% nel 2014 contro il 54% nel 2013) e al tablet la navigazione in rete (dal 69% ha raggiunto il 76%). Durante l’evento è stata rimarcata anche l’importanza dell’approccio dinamico, di un’offerta digitale che possa coprire tutti i device grazie a siti ottimizzati per supporti fissi e mobili e applicazioni. E’ il caso di Msc Crociere, che nel corso dell’ultimo anno ha implementato diverse campagne di advertising online con obiettivi di performance anche in paesi diversi dall’Italia e su dispositivi mobili, raggiungendo risultati interessanti: «In un mondo liquido, in cui è essenziale la capaci-
tà di adattarsi a una realtà e a un consumatore sempre più in continuo cambiamento - ha dichiarato Luca Catzola, chief marketing officer di Msc Crociere - Google è il partner ideale. La sua articolata offerta, da adWords al remarketing, ma anche Google Now o Chromecast, è oggi quella che meglio può incontrare le esigenze esplicite e implicite dei clienti e intercettare i loro bisogni. Il continuo focus sullo sviluppo, gli permette di rispondere al meglio non solo alle esigenze di oggi di consumatori e aziende, ma anche a quelle di domani». Si è parlato anche di Doubleclick, una piattaforma tecnologica in grado di restituire una visione olistica dell’utente attraverso i diversi canali, generando efficienza e semplificando il processo di media buying, complicato dall’aumento dei punti di contatto con i potenziali clienti. Il futuro della pianificazione media, non solo online, sarà in larga parte automatizzato e datadriven. E in quest’ottica, Doubleclick Bid Manager, la soluzione di buying programmatico di Doubleclick, consente di ottimizzare i propri investimenti digitali, accedendo in trasparenza a
luca catzola
un’inventory vasta e di qualità, e raggiungendo un target preciso ma su vasta scala. Non solo player del mondo online ma anche advertiser “tradizionali” trovano nelle soluzioni tecnologiche doubleclick un modo efficace ed efficiente per raggiungere i propri obiettivi di marke-
andrea volpe
ting. Andrea Volpe, responsabile brand managment and marketing operations di Allianz, ha raccontato l’esperienza di un advertiser “tradizionale” ma di frontiera, che non finalizza la vendita online, ma utilizza il canale digitale per ingaggiare il cliente e portarlo all’acquisto
sul canale tradizionale delle agenzie: «Insieme al nostro centro media, abbiamo optato per una soluzione integrata, che monitori il consumatore, potenziale o reale, in tutti gli step delle sue attività online, e utilizzi i dati per ottimizzare gli acquisti media, massimizzando il Roi».
ANNO V | #061| VENERDI’ 13 GIUGNO 2014
Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.
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ME DIA
Ecco le prime indicazioni per il nuovo palinsesto della principale emittente del servizio pubblico. a fornirle è il direttore della rete giancarlo leone, in vista della presentazione agli sponsor
L’autunno di RaiUno porta in dote tante conferme Da “Tale e quale show” a “Ballando con le stelle”, con la novità dell’arte in prima serata affidata ad Alberto Angela. E aspettando il Natale con Roberto Benigni, spuntano il grande ritorno di Raffaella Carrà, da gennaio, e una serata evento con Claudio Baglioni in primavera. Ma rimane sul tavolo il nodo, per ora irrisolto, dei contratti di Massimo Masi
Sono stati presentati i palinsesti di Rai1 nel consiglio di amministrazione che si è tenuto di recente a Viale Mazzini. Un autunno di grandi conferme, da “Tale e quale show” a “Ballando con le stelle”, con la novità dell’arte in prima serata affidata ad Alberto Angela. E aspettando il Natale con Roberto Benigni, spunta il grande ritorno di Raffaella Carrà, da gennaio, e una serata evento con Claudio Baglioni in primavera. Ecco, dunque, i punti forti dell’offerta della prima rete Rai, da settembre a maggio, illustrata dal direttore Giancarlo Leone (vedere altro articolo in questo giornale, a pagina 10, ndr), in vista della presentazione agli sponsor del 25 e 26 giugno. In autunno l’intrattenimento punta sul sicuro: tornano, allora, “Tale e quale show” con Carlo Conti e “Ballando con le stelle” con Milly Carlucci il sabato, il tutto preceduto, a settembre,
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da un nuovo show con Massimo Ranieri. Dopo l’attesa serata evento con Benigni a Natale sui dieci comandamenti, per il nuovo anno la rete “ammiraglia” si affida a tre nuovi show: “Forte forte forte” con la Carrà, un talent a tutto campo dedicato ai talenti emergenti in tutti i settori dello spettacolo; “Senza parole” con Antonella Clerici, un nuovo emotainment spettacolare; “Dive o primedonne”, sulle protagoniste di ieri e di oggi del mondo della musica e della comicità, tra repertori, amori, gelosie, successi. Da gennaio, poi, Alberto Angela testerà “Una notte al museo”: nei grandi luoghi d’arte, come gli Uffizi o i Musei Vaticani, mostrerà in modo non convenzionale le meraviglie del nostro patrimonio. In primavera - dopo le fatiche del Festival di Sanremo - Conti tornerà in pista anche con “Si può fare”. E sempre nel 2015 anche Baglioni sarà protagonista assoluto di una se-
per gennaio sono programmati quattro nuovi episodi della fiction “braccialetti rossi”
alberto angela
raffaella carrà
claudio baglioni
roberto benigni
veronica maya
paola perego
rata evento. Tornerà anche la grande fiction: tra i primi titoli, la nuova stagione di “Che Dio ci aiuti”, “Il restauratore” e in gennaio quattro nuovi episodi di “Braccialetti rossi”. In seconda sera-
ta quattro serate per “Porta a porta”, che però ne cederà alcune in autunno e in primavera ad altri progetti, come le inchieste di “Petrolio”, curate da Duilio Giammaria. Novità anche nel
day time della rete: a “Unomattina” torna Franco Di Mare, affiancato da Veronica Maya, mentre il segmento “Storie” viene affidato ad Eleonora Daniele e lo spazio “Consumi” ad Elisa Iso-
ardi. Antonella Clerici, invece, raddoppia: l’inossidabile “Prova del cuoco” avrà una sorta di spin off dopo il tg, “I dolci di Antonella”, un talent sul cake design che dovrà rilanciare il pomeriggio
di Rai1 dopo i risultati non brillanti dell’ultima stagione. E al posto di “Verdetto finale” spazio a un nuovo court show, in via di definizione; poi, una versione più breve della “Vita in diretta”, con Marco Liorni e Cristina Parodi. Confermatissimi “L’Eredità” - con la staffetta tra Conti e Fabrizio Frizzi - e “Affari tuoi”, con Flavio Insinna. La domenica spazio a una versione allungata dell’”Arena” di Massimo Giletti, con la linea che passerebbe, poi, a “Domenica in” dove potrebbe approdare Paola Perego. Intanto, è in corso la trattativa con Giovanni Floris, che ha il contratto in scadenza, e che vorrebbe fare qualcosa in più rispetto al solo “Ballarò”, come ad esempio delle pillole informative quotidiane. Il direttore generale Luigi Gubitosi ha confermato che l’accordo non è stato ancora raggiunto. Secondo quanto indicato in commissione di Vigilanza dal presidente Anna Maria Tarantola, i contratti in scadenza dovrebbero essere tagliati del 10-20%, come avvenuto nel recente passato. Oltre a Floris sono vicini al termine gli accordi con Bruno Vespa, Antonella Clerici e Carlo Conti.
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SC N RIO
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presto potremo comunicare parlando con avatar proiettati dal telefonino
La novità forse più grande è un cellulare che proietta ologrammi, proprio come quelli del film “Guerre Stellari”. E’ il progetto della startup californiana Ostendo Technologies, che promette di portare a livello dello smartphone la versione più avanzata della visione 3D. Invece di parlare con gli amici al telefono, magari potremo presto comunicare con “avatar” proiettati dal telefonino. Una prospettiva clamorosa e avvincente che Ostendo Technologies, dopo una ricerca decennale finanziata anche da agenzie del governo americano, intende realizzare grazie a una nuova tecnologia di chip integrabili nei dispositivi mobili, in grado di mostrare immagini
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Il display è una nuova frontiera, decine di compagnie al lavoro sulle possibili applicazioni
Deve passare attraverso il cellulare l’integrazione fra uomo e macchina
Ostendo Technologies sta sviluppando una tecnologia innovativa di chip integrabili nei dispositivi mobili, in grado di mostrare immagini olografiche tridimensionali di Marianna Marcovich
olografiche tridimensionali ed estremamente realistiche. «Il display rappresenta una nuova frontiera», afferma Hussein S. El-Ghoroury, fondatore e amministratore delegato dell’azienda con sede a Carlsbad, in California, che annuncia la commercializzazione di un primo modello a supporto 2D a partire dal 2015. «Durante gli anni – ha spiegato in una
intervista concessa al quotidiano statunitense The Wall Street Journal - la potenza di elaborazione è aumentata, così come le reti hanno incrementato la banda ma l’innovazione degli schermi non è riuscita ad avanzare di pari passo». Per generare immagini olografiche in movimento e in 3D è necessaria una grande quantità di informazioni che richiede network e capacità di calcolo adeguati. L’aspetto chiave
della tecnologia di Ostendo - come sottolinea, Ramesh Raskar, docente del Massachusetts Institute of Technology -, risiede, però, nella qualità elevata della risoluzione, che può raggiungere 5000 dpi. E basti pensare che il display Retina dell’iPhone sta intorno ai 300 dpi. Ma la corsa per creazione di nuove soluzioni di interfaccia dirompenti, in grado di cambiare il modo in cui si interagisce con lo smartphone,
è solo agli inizi. Anche Leia, una piccola società spin out di HP, sta lavorando da tempo a un sistema di ologrammi per cellulare. Amazon, invece, si appresta a far uscire sul mercato il suo smartphone dotato di interfaccia 3D con la possibilità di adattare la visione al movimento dello sguardo grazie a videocamere a infrarossi integrate nell’apparecchio. Un’altra opzione, capace di modificare radicalmente il rapporto tra uomo e telefonino, è quella del controllo gestuale. Spencer Kelly, nella trasmissione “Click” in onda sulla Bbc, ha mostrato il video di un prototipo di smartphone comandato da “gesture control”. Nel corso del 2014, d’altra parte, è atteso il telefonino touchless con tecnologia Leap Motion che permette di interagire a distanza muovendo dita e mani. Con The Ring, invece, l’interfaccia con il cellulare diventa indossabile, mentre Imaginary Phone, sviluppato da Sean Gustafson, Christian Holz e Patrick Baudisch, di Hasso Plattner Institut, sfrutta il corpo per comunicare con il dispositivo mobile, trasformando il palmo di una mano in una tastiera. In futuro, potremmo persino telefonare attraverso il potere della mente. Il colosso sudcoreano Samsung ha avviato una ricerca in collaborazione con la Universi-
per generare immagini olografiche in movimento sono necessarie soprattutto tante informazioni. in questa foto Hussein S. El-Ghoroury, fondatore e amministratore delegato di ostendo technologies
ty of Texas per sperimentare la possibilità di abilitare il controllo tramite attività cerebrale di uno smartphone Galaxy che un individuo, indossando una speciale cuffia, potrebbe accendere o spegnere e azionare per selezionare una canzone o un contatto. Ma la sfida dell’interfaccia cellulare/cervello, che Ibm considera obiettivo praticabile nel giro di pochi
anni, è stata lanciata anche da Vois, società controllata da Mind Solution. Il suo caschetto di brain computer interface con funzionalità simili al gadget di Neurosky potrebbe essere un’evoluzione della cuffia proposta dalla Emotiv System, basata sulla lettura dell’elettroencefalogramma e delle espressioni facciali per migliorare l’esperienza del gioco.
nella foto una veduta della university of texas
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LINK social advertising
Facebook spinge sul mobile adv
THENEXTWEB.COM
Il gigante di Menlo Park ha annunciato che a partire dal 6 agosto l’adv sulla sua app comprenderà link alla pagina Fb dell’inserzionista, la possibilità di condivisione e altri servizi che la renderanno analoga a quella desktop.
normativa
Multa da 1 mld per Intel in Ue
ANSA.IT
Il Tribunale Ue ha inflitto un’ammenda di 1,06 miliardi di euro a Intel per aver abusato della sua posizione dominante sul mercato dei processori x86 tra il 2002 e il 2007. E’ la più grande multa mai comminata dall’Ue.
analisi
Mondiali e fans sui social media
WEARESOCIAL.NET
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Già quattro anni fa i Mondiali erano stati definiti “The social World cup”. Che dire, alllora, di quella brasiliana, ora che i social sono divenuti uno strumento fondamentale per tutti i fan del calcio, tanto che solo su Fb sono 500 milioni?
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LINK social marketing
WhatsApp, l’ultima frontiera
SKANDE.COM
Buzz Feed ha stupito tutti, qualche settimana fa, quando ha inserito il pulsante di condivisione su WhatsApp a far compagnia ai tradizionali Facebook e Twitter. La notizia arriva ai contatti direttamente con uno squillo.
streaming war
Amazon lancia Prime Music
WEBNEWS.IT
Confermati i rumors di fine febbraio: il gigante dell’ecommerce ha lanciato il servizio Amazon Prime Music, che rappresenta la sfida agli altri protagonisti del settore dello streaming, primo fra tutti Spotify.
cybercrimes
I Mondiali del Phishing
ADNKRONOS.COM
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Tra i tanti “effetti collaterali” dei Mondiali partiti ieri in Brasile ci sarà, secondo Kaspersky, l’intensificarsi delle campagne fraudolente dei cyber truffatori che sfrutteranno domini di federazioni dei partner e degli sponsor.
Business
Keywords Business
Success
Air-Punch
Cannes
Awesome Lions
Winning
Festival
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Creativity
Office 15 - 21 June
Energised Pumped
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By: Max Oppenheim Model: Amir Kassaei Global Chief Creative Officer, DDB www.canneslions.com
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CURIOSITà
Dieci cose da non fare (mai) più
BLOG.BUFFERAPP.COM
Sono tante le scelte e le azioni della nostra quotidianità che ci impediscono di vivere serenamente e in buona salute. Ecco una lista dei dieci più “pericolosi” errori da non fare, secondo la scienza. Primo fra tutti: sposarsi!
online marketing
Il “ritorno” dei Forum
SOCIALMEDIATODAY.COM
I forum sono stati a lungo un elemento fondamentale della rete e le loro origini risalgono alle prime mailing list. Ma nonostante possano sembrare uno strumento obsoleto, per molte aziende possono ancora essere strategici.
messaging
Snapchat, gli 11 tipi di utenti
MASHABLE.COM
I messaggi mandati attraverso Snapchat, si sa, spariscono entro dieci secondi dalla lettura. Ma certe abitudini dei loro mittenti, invece, tendono a permanere. Uno sguardo ironico sugli utenti tipici della app del momento.
The Executive Network
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360com è una pubblicazione di Growing C&M sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing Consulting & media srl è iscritta al r.o.C. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003
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titolo scelto dagli organizzatori per l’edizione 2014 è “Looking forward-meet the change in a global world” Carlo De Benedetti nato a Torino, il 14 novembre del 1934. imprenditore, editore. italiano naturalizzato svizzero. Nominato Cavaliere del Lavoro e Ufficiale della Légion d’Honneur. ha ricevuto la laurea honoris causa in Legge della Wesleyan University, Middletown, Connecticut. È soprannominato l’Ingegnere, per il suo titolo di studio. Dal 2008 è membro del consiglio di sorveglianza della Compagnie financière Edmond de Rothschild banque di Parigi. Nel 1976 ha dato vita a COFIDE (Compagnia Finanziaria De Benedetti). Vice Presidente e Amministratore Delegato di Olivetti dal 1978 al 1983, è stato poi Presidente e Amministratore Delegato della stessa azienda dal 1983 al 1996, e infine Presidente Onorario dal 1996 al giugno 1999
visioni
di
Matteo Dedè
i giornali hanno futuro se
leggono la realtà Capita che esattamente 350 anni orsono, proprio nel mese di giugno, sia stato pubblicato il primo numero della Gazzetta di Mantova. E il Gruppo Editoriale L’Espresso è l’editore che attualmente, con orgoglio, pubblica quello che riteniamo essere il più antico giornale ancora stampato.Il 350° anniversario di una testata ancora viva e brillante è una buona occasione per riflettere sul giornalismo che abbiamo fatto, sul giornalismo che facciamo e sul giornalismo che pensiamo di fare. Nell’ultimo decennio lo abbiamo sentito ripetere con parole diverse, ma adattate, di solito, allo stesso motivo di tristezza e disperazione: che il nostro settore sta finendo. E che il giornalismo diventerà un elemento marginale di giorni più confusi e meno democratici. Fatemelo dire: io non ci credo. Io credo che possiamo avere davanti a noi un futuro brillante, anche se differente... purché leggiamo il presente quale esso è, senza indulgere in negazioni della realtà. Alcune caratteristiche del-
la situazione attuale, paradossalmente, non sono tanto differenti dall’esperienza dell’antico passato della stampa, quando i giornali non erano mezzi di massa e quando le informazioni erano distribuite e commentate dai clienti dei caffè tanto quanto dai giornali stessi. I social network oggi non sono poi così diversi. L’antico passato dei giornali ci può anche aiutare a pensare il futuro delle informazioni giornalistiche. L’universo digitale tende ad atomizzare l’informazione. I contenitori chiusi vengono sconvolti in favore dei singoli elementi di contenuto. Che siano analogici o digitali, i contenitori e la loro confezione saranno sempre meno importanti. Se guardiamo ai vecchi giornali, a quelli molto vecchi come la Gazzetta di Mantova del XVII secolo, vediamo solo un flusso di notizie, una sopra all’altra. Sembrano un feed RSS. E’ esattamente così: era contenuto puro, senza alcun confezionamento, ma con i metadati, come il luogo e la data della notizia originale.
una delle sale del centro congressi salerno incontra
Ha preso il via oggi la ventitreesima edizione della Convention Nazionale di MPI Italia, dal titolo “Looking forward - meet the change in a global world”, che si tiene fino a domenica 15 giugno presso il Centro Congressi Salerno Incontra della città campana. Oltre a essere aperta a tutte le categorie professionali, l’edizione di quest’anno si arricchisce di presenze internazionali e di numerosissimi spunti di autentico interesse. Si basa, in particolare, sullo scambio di best practice interculturali tra Paesi e professionisti di diverse categorie, mettendo in risalto modelli trasversali di business tra settori eterogenei dell’economia. E un’altra peculiarità della manifestazione riguarda i seminari, che vengono erogati in modalità ibrida attraverso una piattaforma innovativa. Inoltre, sempre in questa sede vengono anche annunciati l’avvio del programma e le date dei test relativi alle certificazioni nazionali di filiera, essendo MPI Italia Chapter, a tutt’oggi, l’unica associazione italiana di professionisti della meeting & event industry, del turismo iscritta nell’elenco ufficiale del Ministero dello Sviluppo Economico, ai sensi della Legge numero 4 del 14 gennaio 2013, che disciplina le professioni non regolamentate, autorizzata, dunque, a certificare i professionisti di filiera e a rilasciare ai soci gli attestati di qualità aventi valore legale. ANNO V | #061| VENERDI’ 13 GIUGNO 2014