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visioni / Massimo chiriatti

Italia: è il Paradiso oppure l’Inferno per le start up?

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ANNO V | #062| LUNEDI’ 16 GIUGNO 2014

Cannes Lions 014: la carica dei 37 mila

Il Paradiso non è un territorio delimitato geograficamente, come la California, è invece un luogo dove le persone lavorano con un metodo per favorire il fenomeno imprenditoriale: il dibattito è attuale

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8 marketplace

Lo streaming cresce e si evolve

10 scenario

CR7 numero uno anche sui social

12 company

Adesso si chiama Golin: “Go All In�

14 media

Sony nel Paese dei videogame

17 link

Cosa si è detto su #italiainghilterra

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SCOP R I LE ESPLO S IVE P OTENZIALITÀ O GNI GIOR N O S FOGLIA IL NUO V O NANOPR E SS

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COVER STORY

Si torna sulla Croisette. Sulla spinta di numeri positivi: le iscrizioni registrano un incremento del 4,6% rispetto ai 35.765 lavori presenti l’anno scorso. Produzioni presentate da ben 97 Paesi, tra cui molti concorrono per la prima volta, come Albania, Ghana e San Marino. Il primato per i progetti iscritti va agli Stati Uniti a quota 6.213, che staccano di gran lunga il Brasile, al secondo posto con 3.321 iscrizioni, e la Gran Bretagna che si attesta a 2.757. Seguono la Germania con 2.376, e la Francia a 1.838. E dalla Cina arrivano quasi mille campagne, mentre l’Italia si ferma a 493, che significa un punto percentuale in più del 2013. E ora, parola al Palais di Daniele Bologna

La carica dei 37mila

Cannes Lions 2014, si rinnova l’appuntamento con il Festival Internazionale della Creatività. La città francese invasa dalla industry della comunicazione

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umeri record per le iscrizioni al Festival Internazionale della Creatività, a Cannes dal 15 al 21 giugno. I lavori sono in totale 37.427. E’ il 4,6% in più rispetto ai 35.765 dell’anno scorso. Lavori presentati da ben 97 Paesi, tra cui molti concorrono per la prima volta, come Albania, Ghana e San Marino. Il primato per progetti iscritti va agli Stati Uniti (6.213), che staccano di gran lunga il Brasile - al secondo posto con 3.321 lavori iscritti -, e a seguire Regno Unito (2.757), Germania (2.376), Francia (1.838), Australia (1.543), Giappone (1.146), Canada (995), India (976) e Cina (952). Quanto alle 17 categorie di premi, il maggior numero di entries è per l’Outdoor (5.660), quin-

philip thomas

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di per le sezioni Press (5.007, sebbene in calo del 12% sul 2013), Cyber (3.660), Promo & Activation (3.241), Media (3.127), Film (2.838), Direct (2.676), Design (2.624), Film Craft (2.073), Pr (1.850), Radio (1.448), Mobile (1.187), Branded Content & Entertainment (1.178) e, a notevole distanza, Titanium & Integrated Lions (378), Innovation (206), Product Design (194) e Creative Effectiveness (80). Venendo all’Italia, i 493 lavori presentati sono in crescita dell’1,3% rispetto ai 487 dello scorso anno, mentre a livello di categorie quella che ha visto il maggior incremento di iscrizioni italiane è la Promo & Activation, dove i progetti in gara sono 59 contro i 42 del 2013. Tra le agenzie che hanno iscritto il maggior numero di lavori si distinguono Leo Burnett - peraltro unica italiana in shortlist nella sezione Innovation - e Publicis (61 creatività), seguite da DLV BBDO (con 43), Y&R (40), Saatchi & Saatchi (36) e New Verba (20). «In generale, le iscrizioni hanno registrato una crescita di quasi il 5% rispetto all’anno scorso - commenta Philip Thomas, ceo del Festival -. Da notare è, poi, l’incremento delle iscrizioni nei Cyber Lions (+39%), ora la terza categoria più rappresentata, che attribuiamo al rinnovamento del premio per portarlo in linea con le tendenze attuali digital con

caterina tonini

l’inserimento dei progetti social, Branded Technology and Branded Games. Anche i Pr Lions hanno visto aumentare notevolmente le entries (+43%), così come Branded Content & Entertainment (+22%), Design (+11%), Mobile (+12%) e Promo & Activation (+9%). Al contrario, le entries per alcune delle categorie tradizionali sono scese: Film (-9%), Press (-12%), Radio (-7%). Fa a eccezione

bruno bertelli

l’Outdoor. Le iscrizioni al Festival dimostrano quanto sia veloce e continua l’evoluzione nel nostro settore», sottolinea Thomas. La sua analisi però, al di là dei numeri, si amplia, andando a toccare alcuni punti nevralgici dell’evoluzione del sistema dei media: «A Cannes, da sempre, sono presenti un gran numero di proprietari di quotidiani, un sacco di broadcaster televisivi e

aziende prestigiose. Ma devo dire che i magazine hanno brillato per la loro assenza. Finalmente questa parte della industry dei media, sebbe-

ne un po’ in ritardo, si è svegliata e ha capito che Cannes è un’opportunità». Il ceo del Festival richiama le parole di Rémi Babinet, presidente

della giuria Press Lions e co - fondatore dell’agenzia pubblicitaria francese Betc: «In una email ai giudici della categoria aveva scritto “La gen-

39% 1,3% 61

e’ l’incremento percentuale delle campagne iscritte nella sezione cyber lions, la terza più rappresentata

E’ l’incremento percentuale del numero complessivo delle campagne italiane iscritte rispetto al 2013

il numero delle campagne iscritte da leo burnett e publicis, le agenzie che ne hanno presentate di più

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te dice che la stampa è morta. Che tutto si muove online. Ma la stampa è ancora il mezzo in cui possiamo esprimere le nostre idee più creative. E’ il nostro lavoro che sta contribuendo a mantenere viva la stampa. Le persone pensano di leggere la stampa per il contenuto naturalmente, ma è anche la nostra creatività a suscitare il loro interesse”. Ecco, ritengo la stampa parte vitale di qualsiasi campagna a 360 gradi». Lampi di gioventù A Cannes, a proposito di vecchio e nuovo, ci saranno anche i “Giovani Leoni” italiani, quelli usciti vincenti dall’edizione numero 17 del premio “I Giovani Leoni”, il premio promosso da Rai Pubblicità, Art Directors’ Club Italiano, AssoCom e Getty Images per i creativi italiani under 28. Le coppie che si sono imposte, nel corso di un weekend avevano ideato le proprie campagne partendo dai brief pubblicati sul sito www.giovanileoni. it. E anche quest’anno i hanno potuto utilizzare la banca immagini che Getty Images ha messo a loro disposizione a titolo gratuito. Ma ecco l’elenco delle coppie vincitrici, che sono state valutate dalle specifiche giurie selezionate dall’ADCI e che rappresentano, dunque, l’Italia alla Young Lions Competition del Festival. Nella categoria Film: campagna “La

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tegic planner di Omnicom Media Group, che ha selezionato i curricula e le presentazioni scegliendo di premiare Marco Quartucci e Sabina Marchetti. Come ogni anno, è stato infine selezionato uno studente delle scuole di specializzazione in pubblicità e comunicazione, che è stato iscritto alla Roger Hatchuel Academy, in programma sempre durante il Festival. Si tratta di Marica Crotti, della Fondazione Accademia di Comunicazione, che ha presentato il lavoro “The smoked lungs”.

la tecnologia ibeacons deriva da quella bluetooth. come questa è per definizione wireless e a basso consumo energetico

un frame dal popolare video “kobe vs. messi: the selfie”, campagna realizzata da turkish airline

piazza”, realizzata da Simone Di Laus (art) e Marcello Frisardi (copy). Categoria Cyber: campagna “Scommettochesmetto”, realizzata da Dario Marongiu (art) e

Luca Fulciniti (art). Categoria Print: campagna “School”, realizzata da Andrea Fumagalli (art) e Domenico Greco (copy). Categoria Design: campagna “Homus”,

realizzata da Luca Fontana (art) e Andrea Fagiolari (copy). La categoria Media Specialist è stata valutata dall’esperta media segnalata da AssoCom, Sara Bari, stra-

Giudicate gente, giudicate! Invece, sul fronte della giuria, l’ultimo giurato italiano escito dalla tornata finale di nomine è stata Caterina Tonini, councillor e membro del board di Havas PR Milan, che prende parte ai lavori della giuria PR presieduta da Renee Wilson, presidente di MSLGroup North America. Per quanto riguarda Branded Content & Entertainment, Creative Effectiveness, Innovation e Mobile, siamo rimasti a bocca asciutta e non abbiamo, dunque, rappresentanti nelle rispettive giurie, così come d’altronde nell’importante categoria dei Cyber, in quella del Design, in Titanium & Integrated, Press, Outdoor, Radio e Film Craft. Quindi, i giurati italiani che partecipano ai lavori delle giurie che si riu-

niscono sulla Croisette sono in tutto cinque. Oltre a Caterina Tonini nelle PR, Bruno Bertelli, ecd di Publicis, rappresenta l’Italia nella sezione Film, Guido Surci, chief strategy & innovation officer di Havas Media Group, nel Media; Luca Scotto di Carlo, creative partner di M&C Saatchi, nella categoria Promo&Activation, e infine Sergio Rodriguez, ceo e chief creative office di JWT Italy, nei Direct. L’innovazione è qui C’è il cartello stradale intelligente, gli annunci stampa interattivi, piattaforme e modelli di distribuzione, app e prodotti che spingono un po’ più in là il potenziale di servizio di una marca, ma anche idee capaci di cambiare realmente la vita della gente tipo le protesi stampate in 3d donate ai ragazzi sudanesi mutilati, powered by Intel, ma non solo. Sono trenta i progetti provenienti da sedici paesi promossi nella shortlist degli Innovation Lions, la sezione dell’imminente Festival della Creatività di Cannes che scatta una fotografia rappresentativa delle tecnologie oggi disponibili in grado di estendere i confini della comunicazione. Con una positiva sorpresa: in questa seconda edizione del premio è stato selezionato - tra 206 entries da 36 paesi - anche un progetto italiano: si tratta della smart bike ide-

ata da Leo Burnett Milano per Samsung, che integra lo smartphone nella struttura della bici abilitando funzioni innovative. I trenta progetti verranno presentati pubblicamente alla giuria e ai delegati del Festival dagli stessi ideatori con uno speech di dieci minuti ciascuno e altri dieci minuti di domande da parte della giuria. Dopodichè i giurati, sotto la responsabilità di Tom Bedecarré, chairman di AKQA e president di Wpp Ventures, delibereranno e assegneranno i premi sabato 21 giugno. Tocca a iBeacons E come già avvenuto durante altri prestigiosi eventi, anche per il Cannes Lions Festival di questo 2014 verrà utilizzato iBeacons per offrire alcune funzionalità preziose agli utenti, tramite l’app ufficiale. Eventbase dovrà occuparsi dell’installazione, offrendo, così, alcune opportunità uniche a coloro che parteciperanno. Invece di velocizzare i check-in, la compagnia permetterà di utilizzare una feature “Around Me” che mostrerà altri partecipanti all’evento intorno a loro, utilizzando, appunto, iBeacons. La stessa funzionalità verrà integrata con i profili LinkedIn e consentirà di inviare messaggi e collegarsi istantaneamente qualora si sia acconsentito. L’applicazione invierà, inoltre, notifiche apposite sempre ANNO V | #062| LUNEDI’ 16 GIUGNO 2014


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utilizzando iBeacons. Il cofondatore di Eventbase Jeff Sinclair, afferma che l’app Cannes Lions combina la potenza della tecnologia iBeacons con un’integrazione di LinkedIn per consentire ai delegati di vedere chi hanno intorno, leggere i profili e immediatamente contattare altri tramite l’app. «Siamo davvero emozionati di essere tra i primi a utilizzare iBeacons per il networking tra partecipanti - ha dichiarato Sinclair -. La possibilità di scoprire di più sulle persone che hai intorno e collegarti istantaneamente ha il potenziale di trasformare l’esperienza dell’evento completamente». E proprio di recente la compagnia di Cupertino ha introdotto alcune nuove funzionalità che dovrebbero migliorare l’uso di iBeacons, inclusa la mappatura indoor, disponibile per gli sviluppatori su iOS 8. La classifica di YouTube Nel frattempo, proprio con l’avvicinarsi del Festival Internazionale della Creatività di Cannes, YouTube ha pubblicato la sua classifica “Cannes to Cannes YouTube Ads Leaderboard 2014”, per celebrare le pubblicità più amate a livello mondiale sul portale di video, a partire dal Festival dell’anno scorso. In particolare, si tratta del ranking che mette in fila i dieci video pubblicitari più apprezzati a livello mondiale nel periodo

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compreso fra marzo 2013 e aprile 2014; graduatoria che viene determinata utilizzando alcuni dei più forti segnali di scelta dell’utente di YouTube: numero di volte in cui il messaggio viene visualizzato e percentuale di visualizzazioni organiche rispetto alle visualizzazioni a pagamento. La top ten comprende pubblicità riguardanti gli ambiti più disparati: dallo sport alla beneficienza, dall’amore alla lotta alla misoginia, a dimostrazione del fatto che sono molte le passioni che accomunano gli utenti di YouTube. In testa alla classifica domina “Kobe vs Messi: The Selfie” di Turkish Airline, firmata da Crispin Porter+Bogusky, che ha conquistato la prima posizione nel 2014, dopo aver occupato il secondo nel 2013. Segue “YouTube Rewind: YouTube Rewind: What does 2013 say?”, la consueta clip con cui YouTube celebra i video più visitati nel corso dell’anno, ideata da Portal-A e Essence Digital. Sul podio al terzo posto ecco “First Kiss”, la campagna del brand americano Wren. Al quarto posto Volvo Trucks riporta in auge la celebre spaccata di Jean Claude Van Damme - “The Epic Split featuring Van Damme” -, ideata da Forsman & Bodenfors e pianificata da Vizeum. A metà classifica si piazza Budweiser con “Superbowl XLVIII commercial” mentre Nike Football è al se-

joe pytka

bono vox e, a destra, Jonathan Ive

sto posto con “Winner Stays” di Wieden+Kennedy e Mindshare Portland, seguita da Pantene con “Labels Against Women I #ShineStrong Pantene” di BBDO Guerrero Ortega e Mediacom Philippines. In ottava posizione c’è Google con “Google Zeitgeist I Here’s to 2013”, firmata Adam & Eve DDB e pianificata da PHD & Essence. Le

ultime posizioni sono di Save the Children e “Most shocking second a day video” e poi Cornetto con la campagna “Keyfi Yolunda, Aşkı Sonunda” firmata MOFILM e Mindshare. La durata media della visualizzazione delle dieci pubblicità è stata di 1 minuto e 29 secondi e le visualizzazioni totali sono state 620 milioni, per un totale

di 924 milioni di minuti. Pezzi rari in rassegna E se avete sempre sognato di avere un vostro “pezzo” esposto in una galleria, ma non avete nessun talento in particolare a parte uno smartphone, Instagram ha la soluzione per voi. E le vostre velleità artistiche. Infatti, proprio in occasione del Festival, il so-

cial vuole celebrare la bellezza che ogni giorno viene condivisa attraverso gli scatti della sua community, colmando il divario tra online e offline. Per realizzare questo nobile progetto è stato allestito uno spazio in Costa Azzura, per la precisione a Gare Maritime Promenade Pantiero 06400, dove saranno esposte alcune opere selezionate direttamente tra quelle pubblicate nel social network. E se vi state chiedendo il motivo di questa iniziativa ecco la risposta direttamente dalla “bocca” di Instagram, che in un suo post ha annunciato, testuale: “Both Instagram and Cannes Lions celebrate the world’s best visual imagery, so we’re planning to bring that connection to life at the festival with La Galerie d’Instagram, a gallery space showcasing a small collection of photos representing the stunning, original work we see in the Instagram community each and every day.” Ma cosa si doveva fare per candidare una propria opera? Molto semplice: ogni utente Instagram, compresi i brand, ha potuto utilizzare l’hashtag #InstagramCannes per candidare fino a tre foto. Instagram ha poi selezionato tre vincitori in base all’originalità, esecuzione tecnica, e soggetto. L’avviso di vittoria nel giorno dell’inaugurazione del Festival. C’è anche Bono

Un’altra “chicca” festivaliera riguarda un meeting d’eccezione: Jonathan Ive e Bono, leader degli U2, si incontreranno al Lions Festival per parlare dell’organizzazione (RED) e della partnership con Apple. Il popolare cantante e il senior vice president del settore design della “Mela” saranno intervistati da Shane Smith, ceo e fondatore di Vice Media. Il tutto avverrà il 21 giugno: un seminario esclusivo introdotto da Anne Fnucane, global strategy and marketing officer del partner di (RED), Bank of America. Bono e Jonathan Ive discuteranno del successo della sigla e della sua collaborazione unica con partner globali - tra cui, appunto, Apple, il più grande contribuente alla lotta contro l’Aids - e dell’asta record (RED) Design Auction curata da Ive insieme a Marc Newson Quest’anno onore a Pytka E per chiudere in bellezza, gli organizzatori del 61° Cannes Lions International Festival of Creativity hanno deciso di assegnare quest’anno il Lion of St. Mark al regista Joe Pytka, in onore della sua carriera e del contributo che ha dato negli anni alla creatività e alla comunicazione in senso lato. Prima di lui lo avevano ricevuto Lee Clow (2013), Dan Wieden (2012) e Sir John Hegarty (2011). ANNO V | #062| LUNEDI’ 16 GIUGNO 2014



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MARKET PLACE

Arrivano i numeri a certificare l’evidenza di un fenomeno ampio e in evoluzione

Questione di streaming Un recente studio di PricewaterhouseCoopers annuncia notevoli sviluppi per il 2017

La proposta si chiama UpCommerce e porta la firma di BookingShow e di BizUp

di Daniele Bologna

Arrivano i numeri a certificare l’evidenza di un fenomeno sempre più ampio. E in costante evoluzione. Un recente studio condotto dall’autorevole PricewaterhouseCoopers annuncia che nel 2017 lo streaming supererà gli introiti generati dalle sale cinematografiche. L’analisi riguarda i servizi a pagamento come Netflix e Hulu, e non tiene, quindi, conto dell’universo sommerso dei cosiddetti “peers”: i video on demand, dunque, riusciranno a generare una cifra d’affari di oltre 14 miliardi di dollari, superando di ben 1,6 miliardi i numeri raggiunti dai cinema. Nei prossimi cinque anni le entrate dello

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streaming aumenteranno di 10 miliardi di dollari, accelerando il divario tra salotto e sala cinematografica e andando a impattare negativamente anche sull’economia delle televisioni a pagamento. Nel 2013 lo streaming ha realizzato negli Stati Uniti una cifra d’affari davvero considerevole, di almeno 7,3 miliardi di dollari che diventeranno secondo le previsioni - non meno di 11,4 miliardi nel 2016, per lievitare, poi, a più di 17 miliardi nel 2018. Una condizione già nota ai principali network televisivi americani che stanno progressivamente stringendo collaborazioni con i big dello streaming al fine di monetizzare al meglio i diritti di riproduzione. Nel

contempo, il noleggio di supporti fisici (soprattutto dvd e Blu-Ray) ha subito un vero e proprio collasso, perdendo tre miliardi di dollari di fatturato nel lustro 2009-2013; e ne perderà altri quattro entro il 2018. Alla luce di ciò non deve sorprendere il crollo, ad esempio, di un grande gruppo come Blockbuster, un superbrand che dopo un periodo di stallo ha cominciato la propria discesa in picchiata, nonostante il tentativo di salvataggio ad opera di Dish Network, impero della televisioni a pagamento, che pure sganciando la zavorra dei mercati meno redditizi - quello canadese su tutti - non ha potuto evitare, a fine 2013, il declino definitivo.

Solito e-commerce? No, è in full-outsourcing multilingua

Le due aziende intendono semplificare i complessi processi delle vendite online di Sebastiano Zeri

In un contesto in cui crescono costantemente gli acquisti online e l’esigenza per le imprese italiane di promuovere e vendere i propri prodotti anche all’estero, nasce UpCommerce, l’e-commerce in full outsourcing realizzato dalla joint venture tra BookingShow e BizUp. Le due aziende, leader rispettivamente negli e-commerce per il settore del merchandising e nelle soluzioni di digital marketing multilingua orientate al risultato, intendono, così, rispondere al bisogno di semplificazione dei complessi processi di

vendita online, consentendo alle aziende di aprire rapidamente un nuovo canale con una formula innovativa “tutto compreso”. Logistica, sistemi di pagamento, spedizione, marketing online e customer care multicanale sono gestiti totalmente da UpCommerce, restituendo al brand solo il risultato finale: la vendita dei suoi prodotti in tutto il mondo. Grazie, infatti, all’esperienza pluriennale nell’e-commerce, nell’e-ticketing e nella vendita di articoli on demand, BookingShow ha sviluppato una piattaforma tecnologica proprietaria completa e flessibile e ha stipulato accordi con part-

ner internazionali che consentono ad UpCommerce di accompagnare il cliente durante tutto il processo di realizzazione del negozio online, prendendo in carico la gestione delle procedure amministrative, di magazzino e logistica, dei pagamenti, delle spedizio-

ni worldwide. Il tutto con un approccio multilingua e multidevice, compresa la gestione dei rapporti con i fornitori, la vendita del prodotto e il customer care. Per garantire, poi, la massima capillarità e visibilità online si avvale, inoltre, dell’integrazione con i principali marketplace, quali eBay, Amazon, Rakuten. Tutti gli aspetti legati all’acquisizione di clienti per lo store - spesso trascurati o messi in secondo piano - sono gestiti, invece, attraverso la solida esperienza di BizUp, che cura la promozione online dell’e-commerce in tutti i mercati: ottimizzazione per i motori di ricerca, integrazione avanzata con Facebook e gli altri social network, email marketing, campagne digital advertising multicanale e, ovviamente, multilingua. Le esperienze complementari e ispecializzate delle due aziende costituiscono il valore aggiunto e il motore di crescita internazionale per i brand italiani che sceglieranno UpCommerce come partner.

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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


SC N RIO

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di Daniele Bologna

Come si fa a fare una rovesciata su Twitter? E un colpo di tacco su Facebook? Lo racconta la World Social Cup Analysis, un attento studio avviato da Softec, digital company internazionale specializzata in marketing online, in collaborazione con Social-

bakers, e che misura le attività dei campioni internazionali sui social media durante tutta la durata della Fifa World Cup in Brasile. CR7, al secolo Cristiano Ronaldo, sembra poter vincere facilmente, avendo sin qui dimostrato di saper scrivere Tweet o interagire su Facebook con la stessa facilità con la quale se-

tizia del campione della Nazionale ha registrato livelli di interazione molto alti su tutti i suoi presidi social: ben 47 mila “like” per la foto su Instagram e oltre 5 mila messaggi sotto forma di tweet e retweet al suo profilo Twitter. Anche la pagina Facebook del numero nove azzurro, riattivata da pochi giorni, ha vissuto una crescita esponenziale, registrando più di 18 mila nuovi fan e oltre 600 tra “Like-Commenti-Condivisioni” alla solo foto che testimoniava il lieto evento. Questa spe-

L’analisi curata dalla digital company Softec in collaborazione con Socialbakers

Una finta, un dribbling, un tiro… un Like. E un Tweet!

L’attento studio World Social Cup Analysis misura le attività dei campioni internazionali sui social media durante tutta la durata della Fifa World Cup gna gol. Quasi 23 milioni le sue interazioni dell’ultimo mese su Facebook, con 7,5 milioni di persone che parlano di lui per un totale di 30,4 milioni. Su Twitter, invece, la star portoghese ha registrato oltre 665 mila menzioni, realizzato quasi 294 mila retweet e altrettante risposte a tweet, per un totale di 1,2 milioni. Su Facebook, il Pallone d’oro in carica è seguito a distanza dal te-

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desco Mesut Ozil (4,9 milioni interazioni+persone che ne parlano) e Wayne Rooney (4,7 milioni), con Gigi Buffon che fa guadagnare all’Italia una posizione rispetto al ranking Fifa. Suo l’ottavo posto, con 769 mila interazioni. Su Twitter invece, dietro al campione del Real Madrid ci sono il brasiliano Neymar con 337 mila (interazioni + retweet + risposte a retweet) e ancora

Ozil 217 mila. Tra gli italiani il migliore è Mario Balotelli, che fino a pochi giorni fa si attestava all’ottavo posto con 48,6 mila menzioni, 16 mila retweet e 8,3 mila risposte a retweet. Ma grazie al Tweet con la proposta di matrimonio a Fanny, le cose sono cambiate: l’account Twitter del centravanti del Milan ha guadagnato 7.239 nuovi follower nel solo giorno dell’annuncio. La no-

ciale classifica è soltanto la base di partenza che Softec ha considerato utilizzando i tool messi a disposizione da Socialbakers, leader mondiale nell’ambito del social media management. I calciatori selezionati tra quelli più rappresentativi per ognuna delle prime dieci squadre Nazionali del ranking Fifa verranno monitorati durante tutta la competizione mondiale, sino alla fatidica finale del 13 luglio, per analizzare la loro performance sulle principali piattaforme social.

social best practice

La rete è un immenso ambiente di conversazione in cui gli utenti si riuniscono in community. Social network, forum e blog: si sviluppano relazioni dinamiche in cui si parla di tutto. Senz’altro anche di brand e prodotti. L’offerta Social di Softec permette, allora, di capire chi, dove, come e quanto si parla di un’azienda. Inoltre, si può monitorare la reputazione online e agire per promuovere un brand e generare contatti utili allo sviluppo del business. E in particolare, Social Audit è un’accurata analisi comparativa di presenza social, identificazione del target di riferimento e best practice.

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COM PANY

la struttura è imperniata su quattro comunità di specialisti di comunicazione

Adesso è solo Golin

nicola rovetta, direttore creativo di golin italia

E’ Una tra le più importanti aziende globali della industry. e si evolve ancora. Il cambio di nome arriva esattamente dopo tre anni dal lancio del modello g4 di Daniele Bologna

GolinHarris, tra le più importanti aziende globali della comunicazione, si evolve ancora. Adesso è soltanto Golin. Il cambio di nome arriva esattamente dopo tre anni dal lancio del modello g4, che ha trasformato la struttura dell’agenzia da una gerarchia di generalisti a quattro comunità di specialisti per affrontare il cambiamento nel mondo della comunicazione. «Il nostro modello g4 ha cambiato il modo in cui pensiamo e lavoriamo - ha detto Fred Cook, chief executive officer di Golin -. Non siamo la stessa azienda che eravamo tre anni fa. E non siamo certamente la stessa azienda che eravamo 58 anni fa. È ora che la nostra marca rifletta quello che siamo, e che la nostra vision rappresenti chi vogliamo essere». Per rinforzare il Dna della marca, Golin sta adottando un nuovo grido di battaglia: “Go All In”. «Stiamo raddoppiando la posta in termini di coraggio - ha aggiunto Cook -. Per noi, “Go All In” signi-

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al golin, fondatore e partner dell’agenzia

fica che siamo totalmente impegnati a dare ai nostri clienti gli insight più profondi e le idee più co-

raggiose. E alle nostre persone le migliori opportunità». Come primo impegno pubblico in nome del nuo-

vo motto “Go All In”, la stessa Golin sta per annunciare la sua ultima ricerca sulla “Brand Relevance”, e ha deciso di farlo al Festival della Creatività Cannes Lions, sul palcoscenico principale del Palais con la celebrità internazionale David Hasselhoff. È la prima volta per l’agenzia. «Uno dei principali attributi delle aziende di successo, che resistono alla prova del tempo, è la capacità di adattarsi al cambiamento - ha detto Al Golin, founder e chairman dell’agenzia -. Per restare rilevanti, dobbiamo adottare nuove tecnologie e spingere i confini della creatività per aiutare noi stessi e i nostril clienti ad adattarsi e vincere in un mondo che cambia costantemente». Negli ultimi mesi, Golin ha assunto Caroline Dettman per guidare le comunità g4; Pamela Culpepper per sviluppare il proprio patrimonio umano; Chuck Hemann per evolvere i propri analytics; e Neil Kleiner per guidare l’expertise digitale. Queste persone chiave sono parte della strategia “Go All In” di

Chi è Golin

Siamo di fronte a un’azienda globale di comunicazione con cinquanta sedi in tutto il mondo. Golin ha, dunque, recentemente cambiato nome da GolinHarris per riflettere l’evoluzione del marchio e il suo impegno “Go All In” per i clienti e i dipendenti. Per quasi sessant’anni, è stata impegnata a generare gli insight più profondi, le idee più coraggiose e il coinvolgimento più ampio per marche leader nel mondo, comunicando in modo integrato. McDonald’s, Unilever, Toyota e Nintendo of America sono solo alcune delle marche che l’agenzia rappresenta. All’interno del rivoluzionario modello g4, comunità di specialisti usano strumenti proprietari per pianificare e eseguire campagne progettate per generare cambiamento positivo per i clienti. Golin è membro della holding Interpublic Group.

Golin che si svilupperà nei prossimi dodici mesi. «Siamo a quasi un anno dal lancio dell’ufficio itaiiano è abbiamo avuto già numerosi riscontri positivi. La strategia che ci sta portando a costruire un modello di agenzia nuovo sempre più “competence driven” paga davvero. Questo è un altro importante passo verso un futuro che non possiamo che vedere raggiante», commenta Diego Ricchiuti, managing director di Golin Italia. «Il cambiamento di nome è accompagnato da una revisione radicale dell’immagine - fa presente Nicola Rovetta, direttore creativo di Golin Italia -. Una nuova maglia rafforza l’impegno già costante a mettersi in gioco per le marche, per conquistare quelle posizioni nel mercato che solo i passi più coraggiosi e inaspettati possono permettere di raggiungere»

diego ricchiuti, managing director di golin Italia ANNO V | #062| LUNEDI’ 16 GIUGNO 2014


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Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012


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andrew house

e3: Tutte le novità illustrate all’evento californiano da Andrew House

Sony nel Paese dei videogame

La multinazionale giapponese sembra aver “staccato” Microsoft di Massimo Masi

Poche idee nuove, ma chiare e coerenti. La multinazionale Sony, malgrado le difficoltà finanziare che sta attraversando, all’ultimo E3 di Los Angeles, e per il secondo anno consecutivo, sembra aver “staccato” Microsoft. Tanti videogame mostrati, molti servizi e alcune promesse interessanti su quel che sarà il futuro. Andrew House, a capo della divisione Computer Entertainment di Sony, ha incantatot tutti, con novità clamorose e accattivanti. A partire dal fantascientifico “Destiny”, il nuovo videogame di Bungie - la software house di Halo -, che uscirà sul mercato a settembre. Costato mezzo miliardo di dollari,

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non è una esclusiva per la console giapponese, ma su PlayStation 4 si può iniziare a giocare da oggi in versione beta. Poi è toccato a “The Order”, stavolta sviluppato solo per Ps4, un viaggio horror in una Londra ottocentesca graficamente di alto se non di altissimo livello. Altra musica quella di “LittleBigPlanet 3”, sempre in esclusiva per la quarta PlayStation, seguito di uno dei videogame più belli e divertenti degli ultimi anni, imperniato sulle avventure di quattro piccoli protagonisti di pezza in un universo fatto di cartone, tessuti e materiali riciclati. Ha fatto anche la sua comparsa un filmato di “The Rise of Tomb Raider”, con Lara Croft, e un breve spazio è stato dedicato a “Uncharted

4”, che uscirà solo nel 2015. House ha poi annunciato che “Grand Theft Auto V”, entro fine anno, sarà disponibile per Ps4 e presumibilmente per Xbox One. Sempre nel corso di E3 si sono imposti anche alcuni interessanti progetti indipendenti, come la riedizione in hd di una vecchia gloria del passato come “Grim Fandango. In realtà, le cose migliori si sono viste grazie allo sforzo degli editori, Electronic Arts e Ubisoft su tutti. La prima, ad esempio, ha svelato “Mass Effect 4”, sviluppato da Bioware, fra le case maggiore talento in circolazione, che ha firmato anche l’ultimo “Dragon Age”. Dalla svedese Dice, invece, arriveranno un secondo “Mirror Edge”, che ai suoi tempi si era fatto notare per uno stile grafico fuori dal comune, e “Star Wars Battlefront”, traduzione per console molto accurata dei primi film di “Guerre Stellari”. E’ stata, però, Ubisoft ad emozionare. “Assassin’s Creed Unity”, “The Division”, “Far Cry 4” e il gioco di corse “The Crew” sono sembrati i titoli di maggior spessore, anche dal punto di vista narrativo. Ma Andrew House ha tenuto qualche asso nella manica per la fine della conferenza di Sony. Il primo: l’annuncio che con PlayStation 4 sarà possibile, entro fine anno, pubblicare le proprie esperienze nei videogame direttamente su YouTube. Il secondo: si chiama “PlayStation Now” ed è l’erede di quella Gaikai che la Sony ha acquisito nel 2012. Si tratta di un servizio che permette di giocare in streaming con oltre cento titoli usciti per PlayStation 3. ANNO V | #062| LUNEDI’ 16 GIUGNO 2014


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scenario

La net neutrality che divide l’Africa

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In Africa iniziative come Facebook Zero e Google Free Zone garantiscono l’accesso ai siti senza consumo di dati della rete mobile. Ma c’è chi pensa che anziché aiutare la popolazione locale, questo aumenti il divario digitale.

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Qual’è il mestiere più antico della storia? Il cantastorie, of course. Tham Khai Meng, direttore creativo worldwide di Ogylvy & Mather, racconta di come lo storytelling riesca ancora ad “abbattere le difese” del consumatore.

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Il mestiere più antico del mondo

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Mamme e papà non fungono soltanto da “guardiani” dell’intrattenimento dei figli, ma sono, come è ovvio, consumatori a loro volta. Nielsen analizza come consumano giochi, libri e musica. Con qualche sorpresa.

Cannes

I genitori e l’entertainment

Paper Toss

analisi

By: Max Oppenheim Model: Cindy Gallop, Founder & CEO, If We Ran The World/Make Love Not Porn, New York

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Un (altro) minuto su internet

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Versione aggiornata della celeberrima infografica che descrive con efficacia quanto sia pervasiva la rete nel mondo e quanto i grandi social media e operatori di ecommerce siano parte della quotidianità di milioni di persone

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brand strategy

Il nuovo corso della Mela

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Dopo le sorprese presentate da Apple nel corso dell’ultima Developer Conference, sono in molti gli analisti a notare come nell’azienda di Cupertino sia davvero cambiato qualcosa. L’era di Tim Cook è davvero cominciata.

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tecnologie

L’auto elettrica è open source

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Elon Musk, il fondatore di Paypal, è un visionario che guarda al futuro. Per questo ha deciso di “aprire” al mondo i segreti della sua auto elettrica Tesla, mettendo a disposizione i suoi brevetti a chiunque voglia migliorarla.

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The Executive Network

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LINK new business

social media analysis

Garrett Camp, il fondatore di Uber, ha annunciato su Twitter e Fb la sua prossima azienda: si chiamerà Reserve e farà concorrenza a OpenTable, da poco venduta per 2,6 miliardi di dollari. E buon appetito.

La partita di esordio della Nazionale italiana al Mondiale ha fatto registrare circa 7,2 milioni di tweet. Parterre, piattaforma second screen di interazione con la tv basata sull’utilizzo dello smartphone ha analizzato qualitativamente l’enorme flusso di dati. Durante la partita, 5 su 10 trend topic di Twitter riguardavano proprio questo evento, a testimonianza che il second screen, cioè l’attività di commentare un evento, trasmesso in tv, via smartphone o tablet, sia ormai un elemento sempre più presente nelle conversazioni sociali.

2,6 mld di dollari per prenotare

BUSINESSINSIDER.COM

Che si è detto su #italiainghilterra

società digitale

Fans 2.0: selfies, non autografi

LINKIESTA.IT

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Un foglio sgualcito e una biro. Magari un libro o una fotografia. E l’emozione di guardare negli occhi il proprio idolo in quell’attimo che dura un’eternità. Con un sorriso elettrizzato e un timore reverenziale misto alla speranza, per i più audaci e spigliati. Per anni l’unica testimonianza dell’incontro tra una personalità e i propri ammiratori è stato l’autografo. Non lo è più. Armato di smartphone o tablet, sorriso sicuro e sguardo dritto in camera, il fan ai tempi del Web 2.0 mette da parte goffaggine, carta, inchiostro e punta alla condivisione social di istantanee, pixel e ricordi. Da comparse, diventano protagonisti.

FRANZRUSSO.IT

digital health

Il benessere passa da un’applicazione

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Cosa accade se si uniscono la competenza digitale con la convinzione che la tecnologia possa aiutare a “rivalutare” il proprio organismo nella sua totalità? Accade che nasce un app come Yukendu.

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SPAZIO A...

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marketing week live

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25/26 giugno - olympia grand @ londra

360com è una pubblicazione di Growing C&M Sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede oPeratiVa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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la capitale britannica ospita la due giorni organizzata dal gruppo centaur. migliaia di operatori sono attesi Massimo Chiriatti E’ laureato in Scienze Politiche, con specializzazione in economia internazionale all’Università degli Studi di Bari ed ha poi conseguito un Master in Governo dei Sistemi Informativi all’Università degli Studi di Roma Tre. E’ entrato in IBM Italia nel 1986, dal 2009 è Client Technical Manager e si occupa dell’intersezione tra le tecnologie digitali e l’economia con particolare attenzione alle piattaforme clou. partecipa attivamente a conferenze e forum sulle questioni economiche (soprattutto cloudonomics). Ha pubblicato diversi articoli su testate come Il Sole 24 Ore in merito agli effetti della banda larga, al cloud computing, alle possibili conseguenze a livello sociale ed economico

visioni

di

Matteo Dedè

l’italia, paradiso o inferno

per le start up? Nell’attuale dibattito italiano sull’opportunità o meno di fare impresa vi sono sostanzialmente due posizioni, che si possono così riassumere: provateci, anche se pochissimi ci sono riusciti; non ci provate in Italia, è una guerra persa. Entrambe le prospettive hanno un senso, ma sono incentrate solo sul terreno dell’economia, cioè sugli investimenti dei venture capital. Probabilmente i ritorni - non economici - sono molto più grandi, soprattutto in sviluppo personale e professionale. Questo è il capitale che prima di tutto deve crescere. Se ci limitiamo a parteggiare per uno dei due approcci restiamo fermi. Tra l’illudere i ragazzi e il timore di deprimerli c’è solo la strada dei sacrifici. Dobbiamo spingerli a sperimentare, in ogni caso ci si porta avanti perché li forgia per le scelte successive. Chi avvia un’iniziativa imprenditoriale, oltre a lavorare ogni giorno per fatturare, impara a prendere decisioni difficili e a decidere tra alternative. Inizia a

parlare con i clienti, capisce i rischi del mercato e le opportunità da cogliere, i più bravi prima degli altri. Più importante di tutto, entra in contatto con una rete di persone. Proprio la supposta presenza (o assenza) di un ecosistema che propizia l’imprenditorialità è il punto che necessita due parole. Per farci comunicare sono nati i miti di Facebook e Twitter, e hanno davvero cambiato il mondo; così come Airbnb e Uber per fornirci servizi di ospitalità e spostamenti. Sono multinazionali ma decentralizzate, non hanno molti dipendenti, ma ret di collaboratori. Sono micro-multinazionali. Ma come sono cresciute? Per fattori esterni: il pubblico ha adottato l’idea; e per fattori interni, incontrando le giuste persone, istituzioni e capitali. Quindi la conclusione è che il Paradiso non è un territorio delimitato geograficamente, come la California, è invece un luogo dove le persone lavorano con un metodo per favorire il fenomeno imprenditoriale.

london olympia, si svolge qui marketing week live 014

Tutto pronto a Londra per l’edizione 2014 di uno dei principali eventi del Regno Unito, ma di profilo internazionale, dedicati all’ampio e variegato panorama delle attività di marketing. Si tratta di Marketing Week Live, la due giorni organizzata dal gruppo specializzato Centaur, che riunirà nella capitale britannica migliaia di operatori inglesi ma provenienti anche dal resto dell’Europa e da numerose altre nazioni. Particolarmente ricco il parterre degli speaker che hanno assicurato la loro presenza all’appuntamento con Marketing Week Live, tra cui spicca senz’altro Sonia Carter, head of digital and social media for Europe at Mondelez International. E poi Colin Lewis, director del marketing di BMI regional, oltre a Simon Nicholson, di Adobe, dove esercita le funzioni di EMEA social media manager. “Creativity in the digital today - the art and science of brand engagement” è, invece, il titolo della conferenza scelto dai vertici del quotidiano The Guardian per aprire il ciclo di conferenze della prima giornata, affidata a David Presmel, deputy chief executive di Guardian News & Media. Ma nell’elenco degli interventi spiccano anche quelli di Sanjeevan Bala, attuale head of data planning and analytics dell’emittente televisiva Channel 4; Kristof Fahy, chief marketing officer di William Hill; Craig Hepburn, global head of digital and social communications di Microsoft Mobile Oy. ANNO V | #062| LUNEDI’ 16 GIUGNO 2014


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