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visioni / maurizio zollo

Innovazione ed efficienza, difficile che stiano insieme

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ANNO V | #067| LUNEDI’ 23 GIUGNO 2014

Un accurato studio per cercare di capire a livello neuroscientifico se le due possibilitĂ possono scendere in campo insieme. Un po’ come tentare di dimostrare se si può essere imprenditori e anche manager

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Wacko’s parla lo stesso linguaggio dei giovani

6 marketplace

Sfida a cinque, oltre la ricetta

8 company

De Agostini Scuola sempre piĂš digitale

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Google frena a causa della crisi

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Cco, un ruolo che diventa strategico

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Lo storytelling entra in azienda

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COVER STORY

In collaborazione con H-ART, agenzia di marketing e comunicazione integrata del gruppo Wpp, in piazza Cadorna, a Milano, per l’intero fine settimana dal 20 al 22 giugno, il brand di snack ha consentito a bambini e genitori di entrare nel mondo del celebre e irriverente Wacko, interagendo con gli animatori e scatenandosi con le burle a lui ispirate

Con un mix di scherzi, videogiochi e merchandising il gruppo alimentare San Carlo ha inaugurato Casa Wacko’s

“Vorrei che, accendendo la tv, attivasse un virus che gli mostra sempre l’esatto contrario di quello che vuole vedere. Sarebbe uno scherzo grandioso, perché non guarderebbe più la tele e mi leggerebbe sempre i miei libri preferiti”.

di Vera Modesto

Con un mix di scherzi, videogiochi e merchandising il gruppo alimentare San Carlo ha inaugurato Casa Wacko’s. In collaborazione con H-ART, agenzia di marketing e comunicazione integrata del gruppo Wpp, in piazza Cadorna, a Milano, per l’intero fine settimana dal 20 al 22 giugno, il brand di snack ha consentito a bambini e genitori di entrare nel mondo del celebre e irriverente Wacko, interagendo con gli animatori e scatenandosi con le burle a lui ispirate. Concorso e Casa Wacko’s sono stati concepiti, a partire dallo sviluppo del mix strategico tra digitale e unconventional fino alla loro realizzazione e alla gestione dei premi, dall’agenzia H-ART. Il contest ha previsto sulle confezioni del-

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Gli “scherzetti” senza rivali

Wacko’s parla il linguaggio dei giovani. E vive come loro

la linea Wacko’s un’etichetta multi-pagina, con un codice per partecipare al “Concorso Mondiale”, con due meccaniche di gioco: Instant win e “Scherzo Wacko’s”. Inserendo il codice prodotto su www. concorsomondiale.wackos.it,

si poteva vincere ogni giorno un “Wacko’s Summer Kit”, con pallone, sacca mare e Tshirt. In occasione dell’evento di presentazione di Casa Wacko’s, 360com ha intervistato il direttore marketing di San Carlo, Fabio Bolsi.

A quale target volete indirizzarvi? E su quale concetto è fondato il brand? Wacko’s è un brand pensato per un pubblico di ragazzini di età compresa tra i 9-12 anni. Nasce nel 2001 dall’idea di ri-

evocare Mr Crocc, personaggio che campeggiava sui nostri pack negli anni ‘60, e oggi è il personaggio più divertente e irriverente di casa San Carlo. Oggi Wacko’s si basa sull’irriverenza e il mondo degli scherzi: nel suo claim “perfidamente

buono” si riassume tutta la sua essenza, il suo stile e modo di essere. Wacko’s è l’amico mattacchione con il quale vivere ogni momento della giornata, è il “consigliere” né angelo né diavolo, né buono né cattivo. Wacko’s parla il linguaggio

“Vorrei far assaggiare a mio papa delle patatine facendo credere che Wacko’s sta lanciando il nuovo gusto “peperonata”. Le patatine in realtà sono quelle classiche ma il papà non lo sa e crede veramente di assaggiare un gusto tutto nuovo. Vorrei vedere la faccia che fa... dirà che sono buonissime alla peperonata ma poi gli dico che non capisce niente... di gusti!!!” “Siccome il mio papà quando è seduto da qualche parte ha sempre il vizio di sfilarsi le ciabatte o le scarpe... Tanto non lo vede nessuno, vorrei rubargli le ciabatte o scarpe da sotto il tavolo e riempigliele di panna montata... Che a lui piace molto... Così almeno la prossima volta ci pensa due volte prima di sfilarsele... Hi hi hi... Sai che divertimento...” ANNO V | #067| LUNEDI’ 23 GIUGNO 2014


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dei giovani e si comporta e vive come loro. È vicino alle loro esigenze, con le sue patatine dai gusti decisi, oltre che una gustosa linea dolci. Ma non solo. Wacko’s si rivolge anche a un target più allargato, divertendolo con iniziative particolari. Ne è un esempio l’ultimo concorso pensato per i Mondiali di calcio in Brasile. Casa Wacko’s, a questo proposito, non è altro che la conclusione di questo progetto, pensato per avvicinarci sempre più a un target in costante evoluzione nel panorama moderno e tecnologico. Inoltre, quest’anno abbiamo anche pensato a una linea di merchandising dedicata, che porta Wacko’s verso nuove frontiere di mercato. Sarà sicuramente un’avventura interessante. Perché una casa dedicata al personaggio Wacko’s? Casa Wacko’s è la tappa finale di un concorso pensato e realizzato in occasione dei Mondiali di calcio. Qui saranno ospitati i vincitori del concorso. Ma soprattutto i ragazzi potranno vivere un’esperienza insieme a Wacko’s. La casa, infatti, è un luogo in cui i ragazzini entreranno fisicamente in contatto con il mondo della patata più irriverente del mondo San Carlo, un universo fatto di divertimento, socializzazione, snacking, musica e shopping. E a proposito di shopping, nella casa Wacko’s, per la prima volta, vendere-

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mo il merchandising dedicato: felpe, magliette, cappellini, auricolari, teli mare, infradito, palloni, sacche portatutto. Il merchandising è, dunque, il canale attraverso cui Wacko’s entra, sempre di più, nella vita e negli interessi del proprio target. Wacko’s è un brand importante per San Carlo, soprattutto in Italia. All’estero in quali mercati è più conosciuto? Il mercato di riferimento per Wacko’s è quello italiano, a oggi il brand non è ancora esportato all’estero, ma sarà uno dei prossimi e importanti progetti per il 2015. Abbiamo già iniziato ad avere dei contatti con distributori e insegne europee e stiamo definendo la strategia da implementare per raggiungerei risultati ottenuti in Italia. Per il vostro target o meglio i vostri diversi target di riferimento, la comunicazione digitale riveste un ruolo sempre più fondamentale. Aumenterete le iniziative innovative? La presenza di Wacko’s nel digital/social è un must. Il nostro è un target “nativo digitale” e le iniziative di comunicazione on line e mobile, in particolare, sono fondamentali per instaurare un dialogo. Negli ultimi anni abbiamo progressivamente spo-

role, con Wackattack abbiamo creato il primo game-snack del mondo.

Il divertimento fa parte dell’approccio naturale di wacko’s

stato gli investimenti di comunicazione su questo fronte e oggi ne raccogliamo i risultati. La pagina Facebook di Wacko’s, giusto per citare un esempio, è prossima a raggiungere la soglia dei 90 mila fan (3% della numerica complessiva del target 9-13 anni), con una percentuale elevatissima di talking about. Il Concorso Mondiale si è appena concluso. Quali sono stati i suoi risultati? Il concorso è stato molto d’appeal per i nostri giovani consumatori. In un mese e mezzo abbiamo totalizzato più di 8.000 giocate e sono stati inseriti circa 3.000 scherzi. Un risultato che noi riteniamo importante visto il nostro target di riferimento. Abbiamo messo in palio tutti i giorni un kit summer con sacca porta tutto, pallone e maglietta della nuova linea merchandising di Wacko’s. Inoltre, domani sa-

ranno presenti in casa Wacko’s i tre ragazzini vincitori del super premio finale: in compagnia dei genitori guarderanno la partita Italia-Costarica e durante l’intervallo, aiutati dagli animatori, potranno realizzare gli scherzi pensati con i quali hanno vinto! Ci sarà da divertirsi! In generale quali saranno le vostre strategie di comunicazione per il secondo semestre di quest’anno? Le nuove iniziative su Wacko’s sono all’ordine del giorno. Questo perché il brand vive sulla novità continua. In un anno, nei nostri sacchetti, veicoliamo circa 36 differenti collezioni di gadget, per un totale di quasi 21 milioni di sorprese. Tuttavia l’innovazione tecnologica è così rapida e fertile che non possiamo non considerarne le eventuali applicazioni nel nostro business. A

settembre lanciamo, in anteprima mondiale, una nuova generazione di gadget. Il progetto è “Wackattack”: si tratta di 10 divertentissimi videogiochi basati sulla tecnologia della realtà aumentata. Questi videogiochi, di cui Wacko’s è lo scherzoso protagonista, si attivano inquadrando per mezzo di un qualsiasi device dotato di videocamera (smarthphone e tablet) e dell’app specifica (scaricabile gratuitamente) le carte presenti all’interno dei sacchetti. Le carte, inoltre, sono state congegnate per scatenare un vero e proprio effetto virale: tutti coloro che scaricano l’app possono essere attaccati da altri Wackos fan, e quindi vincere o perdere la sfida in funzione dei punteggi di attacco e di difesa che ciascuna carta offre. Ecco dunque definito il link fra virtuale e reale, fra videogame solitario e ricerca delle carte con i migliori punteggi per attaccare i propri amici. In altre pa-

Quanto investite in comunicazione? In particolare sul brand Wacko’s? Il nostro target segue un canale di comunicazione molto particolare. Sicuramente il web è il canale migliore per catturarlo e convincerlo. Dal 2012 il brand Wacko’s ha iniziato a seguire una strada mirata e specifica, utilizzando solo il web e in particolare tutto il mondo legato ai social media. Qual è il peso dei diversi canali di comunicazione? Wacko’s comunica e interagisce quotidianamente con il target attraverso il solo canale web. In particolare, la pagina Facebook dedicata conta su un piano editoriale coinvolgente e ricco di contenuti, che rende partecipe gli utenti. Sulla Fan Page non ci si annoia: si gioca, si ride e tutti possono esprime le proprie opinioni sui gusti e su tutte le iniziative. Pertanto tutto il nostro budget di comunicazione è riservato al web. Tra le vostre strategie di gruppo c’è l’abbinamento con chef famosi, qual è la risposta del mercato al binomio patatine industriali-alta cucina?

Sinora la risposta del mercato all’abbinamento RusticaCracco è in linea con le aspettative. L’iniziativa è partita da poco e, quindi, aspetteremo i prossimi mesi per raccogliere dati e avere dei risultati più definitivi. Dal punto di vista della produzione e della gamma, a breve avete in previsione lanci di nuovi prodotti/marchi? Anche sulla parte innovazione, Wacko’s è in continuo divenire: a settembre verrà lanciato un nuovo gusto di patatine, che nella fase di testing con il target ha registrato dei livelli di gradimento molto elevati. Per il 2015 abbiamo in cantiere diverse idee e progetti. Stupiremo tutti i nostri fan! Stay tuned! Quanto conta la comunicazione nel pdv per prodotti come i vostri? Per la filosofia di San Carlo il punto vendita è davvero una delle chiavi di successo dell’azienda. Essendo i nostri prodotti di impulso, la comunicazione sul punto vendita diventa fondamentale per la determinazione dell’acquisto del consumatore. Le leve che spingono al successo finale sono l’esposizione, una presenza a scaffale di un certo tipo, la famosa macchia bianca, e soprattiutto un rapporto concreto, costante e positivo con il cliente. ANNO V | #067| LUNEDI’ 23 GIUGNO 2014



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MARKET PLACE

Gli ingredienti del cooking talent online che Consorcio ha lanciato sulla propria pagina Facebook

Sfida a cinque, oltre la ricetta Le proposte saranno pubblicate ogni settimana nello spazio dedicato sul social network, che conta già quasi 9 mila fan a pochi mesi dallo sbarco in Italia, avvenuto in concomitanza con l’annuncio della distribuzione in esclusiva nel nostro Paese a cura di Nostromo, secondo player nazionale nel settore delle conserve ittiche, forte di un fatturato complessivo di 60 milioni di euro vanta oggi un fatturato di 60 milioni di euro, di cui il 60% proveniente dall’export. Con 300 dipendenti, di cui il 90% donne, il marchio è presente in 40 Paesi oltre all’Italia. Fra i prodotti più amati dai consumatori italiani spicca la versione classica di trancio di tonno in olio d’oliva nella

classica lattina rossa. Ma sono a scaffale anche i filetti di acciughe e la ventresca di tonno, eccellenze gustose e pregiate per chi ama i sapori autentici e naturali. Il cooking talent online è stato ideato dall’agenzia di comunicazione Homina Pdc e sarà presentato sui social dall’agenzia

di social media marketing Hub09 Brand People, che cura la pagina Facebook di Consorcio Italia, contestualizzata sull’hashtag #latuascelta e ricca di idee e spunti da portare in tavola pensati per chi sceglie il meglio.

Si sta delineando un grande successo per le attività che Figc e Tim stanno realizzando sui social network

Un Mondiale sempre più condiviso di Vera Modesto

Una materia prima di alta qualità e la creatività di cinque blogger “foodies”. Ecco gli ingredienti del cooking talent online che Consorcio ha lanciato sulla propria pagina Facebook. La sfida consiste nello scovare proposte gastronomiche coraggiose e gaudenti con tonno Consorcio. Andando oltre la mera descrizione della ricetta, ai blogger selezionati è stato chiesto di elaborare un piatto innovativo e originale. Il tutto

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all’insegna del piacere della buona tavola e dei piccoli lussi quotidiani che è ora di riconquistare, in puro stile “foodies”. Le proposte saranno pubblicate ogni settimana sulla pagina Facebook di Consorcio, che conta già quasi 9 mila fan a pochi mesi dallo sbarco social in Italia, avvenuto in concomitanza con l’annuncio della distribuzione in esclusiva nel nostro Paese a cura di Nostromo, secondo player nazionale nel settore delle conserve ittiche. Ma

ecco i protagonisti della sfida: Appesi a uno Spago, Architect of Taste, In Cucina da Eva, Menuetto e Scatti Golosi. Una volta postate tutte le ricette, che saranno sottoposte all’attenzione dei fan Consorcio su Facebook, la casa madre spagnola sceglierà la proposta più originale, che sarà pubblicata sul sito web www. consorcio.it. Parte, infatti, dalla Spagna la storia del brand, fondato nel 1950 da un gruppo di pescatori della costa cantabrica, che

Su Twitter, in un mese, #VivoAzzurro, l’hashtag ufficiale della Federazione, ha raggiunto oltre 60 milioni di persone nel mondo, dando vita a 277 milioni di impression; mentre Tim risulta essere l’account che ne ha generato il maggior numero - più di 55 milioni -, risultando il primo account tra quelli ufficiali di Pietro Castagna

I Mondiali 2014 hanno superato la prima settimana di partite e si sta delineando un grande successo per le attività che Figc e Tim stanno realizzando sui social network. Su Twitter, in un solo mese di attività, #VivoAzzurro, l’hashtag ufficiale della Figc, ha già raggiunto oltre 60 milioni di persone in tutto il mondo, dando vita a 277 milioni di impression; mentre Tim risulta essere l’account che ne ha generato il maggior numero - più di 55 milioni -, risultando il primo account ufficiale in una speciale “classifica” di vera passione per la maglia azzurra. Anche l’hashtag #TIMStadium, ha ottenuto buoni risultati, con oltre 3 milioni di utenti unici, generando 100 milioni di impression. Durante la prima gara vinta

con l’Inghilterra, infatti, sono stati generati 12 mila tweet al minuto, con picchi di 300 tweet al secondo. E ora si attendono i risultati in relazione al secondo match giocato con la Costarica venerdì scorso. Inoltre, il social wall di TIMStadium.it - che raccoglie tutte le conversazioni di Twitter e i post di Facebook sulla Nazionale, sui giocatori e sulle partite - fornisce ai tifosi un aggiornamento costante su tutto quello che succede e i vari rumors dell’evento, insieme alle statistiche aggiornate sulle partite in real time da tutto il mondo. Il concorso “Azzurro 2014”, realizzato su TIMStadium.it ha già regalato a due fortunati vincitori un fantastico viaggio in Brasile e l’opportunità di vivere Casa Azzurri a Recife, dove l’Italia si è spostata dopo l’apertura giocata a Manaus. ANNO V | #067| LUNEDI’ 23 GIUGNO 2014


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COM PANY

Arricchito nei contenuti e nella veste grafica, lo spazio web è un invito a vivere l’esperienza didattica in modo sempre più coinvolgente

who: De Agostini Scuola diventa sempre più digitale Who’s De Agostini Scuola S.p.A.

E soprattutto social. È online da qualche giorno il nuovo sito internet completamente ridisegnato e rinnovato, con un’interfaccia chiara e pulita per consentire una navigazione più rapida ed ergonomica, che con pochi click conduce per mano gli utenti ai contenuti desiderati di Marianna Marcovich

De Agostini Scuola diventa sempre più digitale. E soprattutto social. È online da qualche giorno, infatti, il nuovo sito internet www.deascuola.it, completamente ridisegnato e rinnovato, con un’interfaccia chiara e pulita per consentire una navigazione più rapida ed ergonomica che in pochi click porta ai contenuti desiderati. Arricchito nei contenuti e nella veste grafica, il sito è un invito a vivere l’esperienza didattica e scolastica in modo sempre più coinvolgente e al passo con l’innovazione. Infatti, è stato pensato e realizzato in modalità cross-platform, come punto di riferimento per attivare gli eBook e accedere a tutti i contenuti digitali e i servizi online, progettati e realizzati da De Agostini Scuola per garantire a docenti e studenti un’offerta digitale organica e integrata. Le aree e i servizi del nuovo sito sono: la Didattica per Competenze, affidata alla Direzione scientifica del professor Mario Castoldi; l’area dedicata alla formazione dei docenti, con

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una proposta completa ed esaustiva di seminari organizzati da De Agostini Scuola; i portali tematici disciplinari, per arricchire e innovare l’attività didattica da svolgere in classe; InClasse, la piattaforma di e-learning per personalizzare il percorso didattico e formativo. Da ricordare anche le importanti e prestigiose collaborazioni at-

tivate nei mesi scorsi con il quotidiano La Stampa per la messa online del nuovo portale tematico E20 che porta in classe l’attualità e la cronaca e con la Città della Scienza di Napoli e l’Ospedale Humanitas di Milano per ZonaScienze, il portale dedicato allo studio e all’informazione scientifica. Il nuovo canale e-commerce DeA Sto-

re è il luogo destinato agli acquisti online, dove si può scegliere tra la ricca proposta editoriale di De Agostini Scuola e i tanti prodotti Black Cat, Cideb e Garzanti Linguistica. Con l’ingresso sui social, De Agostini Scuola si apre, quindi, al dialogo con una pagina Facebook e un account Twitter, per raccontare i progetti, le opere realizzate, le collaborazioni, le sperimentazioni e le esperienze. Attraverso l’account Twitter - @DeAScuola - si attiva un filo diretto sempre accessibile fra De Agostini Scuola e i suoi follower. «De Agostini Scuola consolida la sua presenza on line con il nuovo sito, integralmente riprogettato per rispondere alle esigenze di

una scuola sempre più digitale, il canale e-commerce, DeA Store, dedicato all’offerta scolastica e una capillare presenza sui Social Network, per favorire un dialogo costante e diretto con docenti e studenti spiega Karen Nahum, Digital Director di De Agostini Libri -. Attraverso il nuovo sito e la presenza sui social vogliamo essere pronti per cogliere la sfida digitale che interessa l’editoria scolastica, cercando di coniugare al meglio la tradizione e l’esperienza della nostra casa editrice con l’innovazione e l’investimento in nuove tecnologie, arricchendo la nostra offerta per renderla “a misura di” una scuola in progressiva e profonda trasformazione».

De Agostini Scuola S.p.A., società controllata al 100% da De Agostini Libri S.p.A., è uno dei principali operatori di editoria scolastica con una produzione rivolta a scuole e istituti di ogni ordine e grado, fino all’Università. Nel marzo 2002, con l’acquisizione del gruppo Utet, alla produzione scolastica De Agostini si sono aggiunti marchi di lunga tradizione quali Petrini, Garzanti Scuola, Garzanti Linguistica, Marietti Scuola, Valmartina, Theorema Libri e Liviana. Le successive acquisizioni, avvenute tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007, dei marchi Ghisetti&Corvi, Cedam Scuola e Cideb hanno ulteriormente rafforzato la presenza di De Agostini Scuola nelle materie scientifiche, tecniche, letterarie e linguistiche per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Completano l’offerta i portali www.deascuola.it e www.garzantilinguistica.it, il canale e-commerce DeAStore e una capillare presenza sui social network per un dialogo diretto e costante con docenti e studenti.

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Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


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ME DIA

Uno sguardo al conto economico della multinazionale rispetto alle attività svolte in Italia

La crisi continua a “mordere”, e anche Google è costretta a rallentare il passo

Certo, le difficoltà di tanti mostri sacri dell’editoria tradizionale sono una cosa lontanissima, ma il motore di ricerca ha chiuso il bilancio delle attività nel nostro Paese in frenata sul 2012

fabio vaccarono, country manager di google italia di Sebastiano Zeri

Il Sembra impossibile, ma anche un colosso come Google sembra risentire della crisi economica internazionale, e italiana in particolare. Certo, le difficoltà di tanti mostri sacri dell’editoria tradizionale sono una cosa lontanissima, ma il motore di ricerca americano ha chiuso, infatti, il bilancio delle attività nel nostro Paese in declino rispetto all’anno scorso. Non in perdita, chiaramente, ma in frenata rispetto ai conti della stagione precedente. Ed è la prima volta che accade negli ultimi anni. Il fatturato dell’anno scorso, dunque, è calato a 49,1 milioni di euro dai 52,2 milioni di fine 2012, con un regresso del 6,1%. Si abbassa anche l’ebit, a quasi 3,7 milioni di euro, in caduta, anche non consistente, dai precedenti 3,9 milioni di euro; mentre il risultato netto sfiora 1,9 milioni di euro, sempre in dimi-

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nuzione rispetto ai 2,6 milioni di utile registrato a fine 2012. Dunque, i numeri sono sempre importanti e certamente non mettono in dubbio il business complessivo di Mountain View nel nostro Paese. E in ogni caso, il gruppo guidato in Italia dal country managing director Fabio Vaccarono rimane protagonista assoluto del business digitale, sempre ai vertici della raccolta nel comparto. Però, è la prima volta che il fatturato ha il segno negativo davanti: dal 2003, anno a cui corrisponde il primo bilancio di Google Italia disponibile per tutti i mesi dell’anno, i ricavi sono sempre cresciuti. Nel corso dell’ultimo anno, invece, “la società ha registrato una diminuzione della propria attività” - precisa la relazione di Google Italia sulla gestione al bilancio chiuso il 31 dicembre 2013 -. I minori investimenti in attività di marketing hanno portato a un decremento del fatturato dell’esercizio. Inoltre, i costi del personale sono aumentati in relazione alla crescita dell’organico”. La traduzione dal gergo amministrativo è banale: le imprese hanno investito meno in operazioni di marketing e in comunicazione, proprio a causa della crisi persistente. Ma per l’anno in corso, la filiale italiana della multinazionale si aspetta, comunque, “un

incremento nell’attività di marketing”, ma ad oggi non è ipotizzabile valutare quale sarà la misura dell’eventuale crescita, in relazione a un mercato che resta molto volatile nella sua espressione. Intanto, la contrazione del fatturato 2013 spiega la relazione della società - è dovuta ai minori costi della produzione e, in particolare, di quelli per servizi, diminuiti di circa il 26,2%. Invece, sul fronte dei costi, incidono quelli del personale: +13,3% per 26,9 milioni di euro. In particolare, l’organico è cresciuto fino a ricomprendere 157 lavoratori dai precedenti 144. Un’ultima riflessione, però, è più inerente le prospettive che non i puri conti economici: forse, a impensierire un po’ Google sono più che altro prossime sfide globali. E il problema scottante è la continua e costante pressione degli editori, soprattutto europei, per ottenere un riconoscimento concreto rispetto al tema dei diritti d’autore degli articoli indicizzati dal motore di ricerca. E inoltre, in molte nazioni è aperto il dibattito sulla possibilità di costringere il motore di ricerca a pagare le tasse sul territorio dove svolge attivitò, impedendo, di fatto, la possibilità di adempre all’obbligo fiscale negli stati dove la normativa, appunto, fiscale risulta più vantaggiosa. ANNO V | #067| LUNEDI’ 23 GIUGNO 2014



SC N RIO

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I risultati desunti dall’approfondita indagine rappresentano un importante stimolo per i cco e soprattutto per l’attività intraprenditoriale che potrebbero svolgere all’interno delle imprese

Chief communication officer sempre più strategico Lo rileva l’Osservatorio messo a punto dall’università Iulm e Ketchum sulla comunicazione 2013. La ricerca è stata condotta su trecento tra le più importanti aziende operanti in Italia, con il coordinamento di un gruppo di studio guidato da Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti dell’ateneo milanese, in stretta collaborazione con la società internazionale di consulenza in relazioni pubbliche. e i budget destinati alle rp sono stati “tagliati” di Sebastiano Zeri

Il ruolo del chief communication officer all’interno del processo decisionale delle aziende è sempre più strategico. Lo rileva l’Osservatorio Iulm-Ketchum sulla comunicazione strategica 2013. La ricerca è stata condotta su 300 tra le più importanti azien-

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de operanti in Italia da un gruppo di studio coordinato da Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti dell’Università Iulm, in collaborazione con società internazionale di con-

sulenza in relazioni pubbliche Ketchum. Che il processo di istituzionalizzazione dell’attività di comunicazione si sia affermato nelle organizzazioni complesse in Italia non è una scoperta di oggi. La novità che

i risultati di questa indagine evidenziano è piuttosto rappresentata dai margini di sviluppo che il ruolo strategico della comunicazione ha raggiunto e ancora presenta. Accanto, infatti, a una presenza massiccia della direzione comunicazione nelle grandi imprese, che ne definisce il suo grado di istituzionalizzazione, emerge il supporto crescente che il chief communication officer e la sua struttura sono in grado di fornire alle altre direzioni aziendali e al ceo nei loro processi decisionali. Il fatto che proprio nelle imprese di maggior successo, in termini di livello di innovatività e di performance, si riscontri una relazione e una collaborazione particolarmente elevata

tra direzione comunicazione e le altre più importanti funzioni come produzione, marketing e risorse umane testimonia il ruolo strategico che la comunicazione è in grado di esercitare sui processi e sui risultati dell’impresa. Così come lo testimonia l’aumento dell’importanza attribuita alle proposte del chief communication officer, e della considerazione in cui vengono tenuti i suoi suggerimenti, al crescere del livello di innovatività e di performance delle imprese. Questi risultati rappresentano un importante stimolo per i cco e per l’attività intraprenditoriale che essi potrebbero svolgere all’interno delle imprese per sviluppare il ruolo strategico della comunicazione. Oltre alla dimensione più ovvia di supporto tecnico-comunicazionale, può essere sviluppata infatti quella di supporto strategico ai processi decisionali, sia a livello di funzione sia di comitato direttivo, che sta nella capacità dei cco di proporre nuove iniziative. Altri risultati interessanti della ricerca riguardano diverse componenti specifiche del ruo-

lo e dell’attività di comunicazione, tra le quali la misurazione e i social media, oltre agli investimenti in comunicazione delle imprese. L’importanza della misurazione dei risultati come leva di legittimazione del ruolo della funzione è crescente. E’ infatti elevato il numero di imprese che dichiara di misurare non solo l’efficacia e l’efficienza dei processi di comunicazione in sé, ma addirittura il loro impatto sulle diverse aree della performance aziendale, in primis quella competitiva (72%) come i miglioramenti che la comunicazione può aver generato nella brand image e nella brand equity. La pervasività dei digital media nell’ambito delle attività di comunicazione d’impresa non tende alla stabilità ma continua con tassi di sviluppo a due cifre. Tra gli strumenti a supporto del social networking i più impiegati rimangono i soliti noti come Facebook, LinkedIn e Youtube. Nei prossimi tre anni, oltre il 78% delle imprese prevedono che vi sarà un’esplosione nell’impiego di Twitter. E’ importante rilevare che

aumenta in modo molto accentuato rispetto al 2011 anche l’impiego degli strumenti a supporto del social working, quindi dei processi di lavoro collaborativi, come Delicious (+31,7%), Slideshare (+35,8%) e le applicazioni Wiki (+ 48,8%). In futuro nuove aree di attività della comunicazione d’impresa utilizzeranno i digital media rispetto al passato. Oltre che per il lancio di nuovi prodotti/servizi e per le relazioni con i media, l’impiego dei mezzi digitali sarà più ampio nell’ambito della comunicazione corporate e di quella ambientale e della Csr. Infine, per quanto riguarda gli investimenti in comunicazione, il budget destinato alle relazioni pubbliche è stato ridotto nel 2013 a seguito della crisi economica in modo piuttosto accentuato rispetto agli investimenti pubblicitari (74,8% contro 71,7%). Le previsioni a tre anni indicano un’inversione di tendenza, dal momento che le imprese che prevedono stabilità o aumento per le relazioni pubbliche raggiungono il 63%, mentre per la pubblicità si fermano al 59%.

ANNO V | #067| LUNEDI’ 23 GIUGNO 2014


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Stressati? Sotto pressione? Una vitaccia, c’è poco da aggiungere. La sempre più ampia offerta di tecnologie indossabili propone anche un misuratore del nostro respiro e, quindi, del livello di stress?

È inutile nasconderlo: se gli smartphone hanno cambiato le nostre vite, le applicazioni relative alle mappe satellitari hanno contribuito largamente a questo processo. Quelle di Google in modo particolare. Chi la compra più una cartina? Big G le fornisce gratis, su ogni device e a prescindere dal sistema operativo. E se proprio si vuole, o meglio, se fino a ieri si voleva trovare un limite, ci si attaccava alla solita scusa: «Già, ma senza una connessione sei spacciato». Bene, non è più così. Con l’ultimo aggiornamento le mappe sono disponibili anche in modalità offline.

Misurare lo stress con un device

MASHABLE.COM

Google Maps anche offline

videogames

La principessa non è nel castello

LINKIESTA.IT

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Secondo i dati della Entertainment Software Association, l’associazione dell’industria del videogioco statunitense, il 55% dei videogiocatori sono maschi e il 45% sono femmine. Le donne di più di 18 anni rappresentano una porzione dei videogiocatori molto più significativa rispetto ai ragazzi di meno di 17 anni. Anche tra i giocatori accaniti, quelli che comprano spesso videogiochi, le percentuali non variano molto: il 54% sono maschi, il 46% sono femmine. Eppure, all’interno dei videogiochi le donne sono ancora, decisamente, una minoranza. Anzi, spesso, non ci sono affatto.

ILSOLE24ORE.COM

mondiali di calcio

I 10 tipi da evitare durante i match

DAILYBEST.IT

Se siete tra coloro che amano seguire le partite dell’Italia (o della vostra squadra del cuore) tra amici, state attenti a non farlo in compagnia di qualcuno tra questi dieci caratteri “particolari”...

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CURIOSITà

L’FBI indaga sullo slang, LOL!

WIRED.IT

83 pagine di serissima documentazione dell’FBI sul significato, tra gli altri, dell’acronimo LOL. Nel loro impegno quotidiano per difendere l’umanità gli agenti non lasciano nulla al caso. Nemmeno lo slang giovanile.

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SOCIAL NETWORK

Come trattare i social influencer

THENEXTWEB.COM

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L’avvento dei social networking ha creato una nuova figura, il social influencer. Un vip della rete, opinionista del web, una figura professionale, uno strumento fondamentale per il social media marketing.

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CONDIVISIONI

Quando fare pin, post o tweet?

HUBSPOT.COM

Condividere status sui social network è diventata routine. Ma come sapere qual è il momento migliore per farlo? Da che cosa dipende la scelta? Quale social? Quale scopo? L’importante è non diventare stolker.

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The Executive Network

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Il quotidiano del

marketing in rete

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LINK Tecnologie

SOCIAL MARKETING

Il punto sulle tecnologie indossabili. Potremmo definire così questa collection di servizi sull’argomento, che si è imposto come uno dei trend tecnologici nascenti a più elevato tasso di crescita.

La campagna Sweetie, realizzata da Terre des Hommes Olanda con l’agenzia Lemz di Amsterdam per la lotta al turismo sessuale minorile via webcam, ha vinto uno dei Gold Cannes Lions della pubblicità nella categoria Promo & Activation e ottenuto oltre un miliardo di views in otto mesi. Ma sopratutto, grazie a questa simulazione di una bambina virtuale di 10 anni filippina, di nome Sweetie, accessibile nelle chat online pubbliche, nel 2013 in meno di due mesi e mezzo sono stati identificati oltre mille adulti pronti a pagare bambini nei paesi in via di sviluppo per prestazioni sessuali via webcam.

Tutto sulle wearable

ZDNET.COM

Sweetie, l’adv sociale vincente

personaggi

Marissa Mayer, donna, anzi Ceo

SEIGRADI.CORRIERE.IT

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Che Marissa non sia una donna tenera era già chiaro a tutti quando licenziò il suo braccio destro e amico, Henrique De Castro, portato da Google a Yahoo! per incrementare gli introiti pubblicitari. Ma ora la numero uno di Sunnyvale mostra al mondo i suoi volti. E cioè quello di un amministratore delegato che deve fare cassa e quello di una donna che va dritta per la sua strada anche a costo di apparire “bossy”. In una lunga intervista, la prima “italiana”, il ceo di Yahoo! parla di se, del suo lavoro, del futuro dell’azienda che guida e, non ultimo, del ruolo delle donne nelle aziende tecnologiche.

DIS.AMB.IGUANDO

strategie

Lo storyletting entra in azienda

NINJAMARKETING.IT

Ma chi l’ha detto che il lavoro dev’essere per forza noioso? Dove sta scritto che riunioni e meeting non possano sfruttare i nuovi modi di comunicazione per rendersi più appetibili per chi vi lavora e per chi li osserva?

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emetrics summit

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25/26 giugno - melià hotel @ milano

360com è una pubblicazione di Growing C&M sede LegaLe piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPeratiVa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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mercoledì si apre l’attesa rassegna internazionale. speaker di elevato livello tra cui Julius van de Laar Maurizio Zollo Professore Associato di Strategia e Titolare della Cattedra nominativa del Rettore in Strategia e Responsabilità Sociale. Direttore del Center for Research in Organization and Management, Centro di interesse strategico dell’Università Bocconi. Presidente Eletto della European Academy of Management. è stato editore dell’European Management Review, giornale ufficiale di EURAM. titolare di cattedra Part-time presso WU Vienna School of Economics and Business, Dipartimento di Strategia e Innovazione. è stato anche Visiting PRofessor in International Management alla Wharton School della Pennsylvania e Visiting PRofessor in Corporate Strategy and Sustainability nel programma PhD della Sloan School del M.I.T. di boston. Membro del Management Committee e stato anche co-fondatore dell’European Academy of Business in Society. Membro dell’Executive Committee, dal 2001 fino al 2003, e del Research Committee, dal 1999 fino al 2001, della Business Policy and Strategy division dell’Academy of Management

visioni

di

Matteo Dedè

innovazione ed efficienza:

ma insieme si può? Il nostro cervello non ci permette di essere le due cose: innovazione ed efficienza sono due sistemi neurali completamente diversi. Esiste un cambio, come fosse il cambio di un’auto: o sei in prima oppure in seconda. L’importante è che questo cambio funzioni bene, che ci sia, cioè, una certa capacità di adeguamento e una scioltezza nel passare da un modo esplorativo a uno votato all’efficienza, a seconda delle necessità: E gli imprenditori lo sanno fare in maniera più fluida e veloce. Non è vero, secondo le nostre ricerche, che l’imprenditore sia più innovatore del manager, ma la differenza sta proprio nei circuiti neuronali coinvolti. L’imprenditore, in effetti, riesce ad esplorare utilizzando la completezza delle aree cerebrali, sia i lobi frontali di destra sia quelli di sinistra. Per il manager sembra non esere così, usa soltanto quelli di sinistra, vale a dire le aree più votate alla razionalita e

alla pianificazione. Questo vuol dire che gli imprenditori sono in grado di utilizzare tutti i livelli delle funzioni esecutive, da quelle razionali e cognitive a quelle emotive, fino a quelle di pensiero di alto livello; mentre i manager sembrerebbero più focalizzati sul pensiero di carattere logico Abbiamo potuto registrare, infatti, un aumento della sostanza grigia nella zona della corteccia cingolata anteriore e poi nel giro frontale inferiore, che è un risultato davvero notevole. Ma anche dal punto di vista comportamentale, abbiamo potuto registrare un miglioramento del benessere generale, unito a un calo della stanchezza e dei livelli di nervosismo. Tutto questo insieme a un aumento della soddisfazione personale e della sicurezza di sé. E appare notevole anche l’accresciuto autocontrollo, che per un manager significa, per esempio, la capacità di saper dominare i conflitti.

nelle sale di prestigio dell’hotel melià di milano si svolgerà emetrics summit

Dopodomani il via: il 26 e 27 giugno, a Milano, si svolge “eMetrics Summit”, tra gli eventi più importanti a livello mondiale in tema di marketing optimization e digital analytics. Un appuntamento organizzato da Business International - divisione di Fiera Milano Media - in collaborazione con Rising Media, che vedrà la partecipazione esclusiva di alcuni dei più importanti esperti di marketing a livello mondiale. Tra loro spicca senz’altro Julius van de Laar: è l’uomo dietro le quinte della vincente campagna elettorale di Barack Obama alle Elezioni Presidenziali Usa. Ha lavorato nello staff dell’attuale Presidente degli Stati Uniti d’America dal 2007 fino al 2012, anni in cui è stato sempre protagonista al fianco di Obama, fino alla battaglia decisiva per lo Stato dell’Ohio. Oggi van de Laar è uno dei political e digital media strategist più richiesti al mondo, non solo da politici, organizzazioni governative e Ngo, ma dalle aziende che vogliono, attraverso i new media, sviluppare strategie per raggiungere i propri obiettivi e i propri clienti. Ma a Milano ci sarà anche Jim Sterne: dal 1993 fa il consulente internazionale, specializzato nella misurazione delle attività dell’online marketing utilizzate per creare e rafforzare le relazioni con i clienti. Sterne, in carriera, ha scritto ben sette libri tra i più letti al mondo sull’utilizzo di internet per le operazioni di marketing. ANNO V | #067| LUNEDI’ 23 GIUGNO 2014


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