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visioni / michael moritz

Anche chi inizia in Italia oggi può avere successo

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ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014

Web series pronte per la prima serata

È evidentemente più semplice fare una startup nella Silicon Valley rispetto alla Puglia, ma la novità è che oggi, grazie a internet e al declino dei costi di computing e software, gli individui...

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OVS, impegno tutto educational

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Coca-Cola light loves Moschino

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Gli utenti unici in giugno: 28 mln

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Video? Si grazie, ma personalizzati

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Evan, youtuber da 1,3 milioni

Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale. tg|adv - Via Ripamonti 101, 20141 MIlano - Tel. +39 0257313102 - tgadv@tgadv.it - www.tgadv.it



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COVER STORY

di Daniele Bologna

“Il cinema ai tempi del web”. È questo lo slogan del Roma Web Fest, il festival dedicato al mondo delle web series in Italia, in programma al Maxxi da venerdì 26 a domenica 28 settembre. Un week-end all’insegna delle nuove produzioni che nascono su internet, ultra moderne forme creative ormai in grado di influenzare l’evoluzione di televisione, radio e, appunto, cinema. Tra premiazioni e panel discussions, il festival vuole essere uno spunto di discussione su un fenomeno più che emergente, con un ricco parterre di ospiti italiani e internazionali. Una manifestazione che vanta già oltre 6 milioni di contatti, 14 partner istituzionali, 7 collaborazioni con i più importanti festival italiani - tra cui quello del Cinema e il Fiction Fest -, il gemellaggio con 8 manifestazioni, 6 accordi di collaborazione con università italiane e oltre 50 partner tra blog, webzine, webradio e media. Nell’edizione 2014 ci saranno oltre 150 web series e più di 60 fashion film in concorso, saranno proiettate 17 anteprime e si svolgeranno 8 panel di discussione, 2 tavole rotonde e 3 workshop. Un occhio sarà riservato anche al mercato, con la selezione di 10 prodotti pilota, altrettante produzioni tele-

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nella foto, un momento della presentazione della nuova edizione di roma web fest, la seconda nella storia dopo il debutto, di successo, dello scorso anno. e ora si replica da dopodomani, al museo maxxi della capitale

Web series, pronte per la prima serata

Inizia venerdì al Museo Maxxi l’edizione 2014 di Roma Web Fest, con cinquanta partner in campo

Un intenso week-end all’insegna delle nuove produzioni che nascono su internet, ultra moderne forme creative ormai in grado di influenzare l’evoluzione di televisione, radio e cinema. Una manifestazione che vanta già oltre 6 milioni di contatti e 14 partner

visive e cinematografiche e oltre 50 aziende nazionali attive nello scouting. «Siamo contenti di aver incontrato una realtà dinamica come questa - ha dichiarato ieri in sede di conferenza stampa di presentazione dell’evento il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti - e questo anche grazie al presidente della Commissione Cultura, Eugenio Patanè. Questo festival ha una particolarità: non nasce dall’iniziativa delle istituzioni, ma dalla vita. Dà un occhio al processo di cambiamento di cui non bisogna avere paura. Benissimo un festival che esalta questa potenzialità. Per molti ragazzi il web è un canale diretto che supera le barriere e porta, forse, anche un po’ di meritocrazia». L’incontro della Regione con il festival, per Zingaretti, «Non è una parentesi nel deserto. La prima legge approvata dal Consiglio è stata la nuova legge regionale sull’audiovisivo. Abbiamo rimesso a posto anche la Film Commission, che sarà sempre di più il luogo cabina di regia del settore. La Regione ha un compito per quanto riguarda la fruizione del web e su questo nel Lazio cambierà tutto: abbiamo messo come obiettivo principe l’Agenda Digitale e la banda larga per tutta la Regione. Nella nuova programmazione europea ci

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sono decine di milioni per le infrastrutture tecnologiche. Siamo molto indietro, ma abbiamo l’ambizione, in due o tre anni, di portare a compimento questo processo». «Abbiamo osservato il mondo a cui si rivolge questo festival e i linguaggi utilizzati ha detto invece Patanè -. C’è stata l”occasione della legge regionale e noi gli abbiamo voluto dare un contesto legislativo, inserendo le web series come linguaggio da sostenere e tutelare. È un lavoro che non si ferma qui: vogliamo utilizzare le web series per promuovere i territori del Lazio». Il Roma Web Fest si svolge con il patrocinio di Mibac, Regione Lazio, Roma Lazio Film Commission, Comune di Roma, Università La Sapienza, Centro Sperimentale di Cinematografia

e Rai Fiction, al Museo Maxxi di Roma. «È una manifestazione che sta benissimo da noi - ha detto la direttrice Giovanna Melandri -, dentro una cornice che vuole sempre più diventare piattaforma aperta a tutti i linguaggi della creatività». Per le web series, in effetti, è proprio l’anno del boom. Dove spicca il passaggio da intrattenimento di bassa lega a spettacolo da prima serata. Per un mondo che fino alla scorsa stagione viveva ancora di passaparola su YouTube, sembra arrivato il momento della riscossa. È cambiata l’aria, dicono gli addetti ai lavori; anzi, ha iniziato a spirare un vento

sempre più forte. Proprio il Roma Web Fest lo racconterà attraverso 99 serie in concorso tutte prodotte in Italia. «È incredibile. Lo scorso anno abbiamo organizzato la prima edizione del festival e nessuno ci credeva - racconta con un filo di emozione Janet De Nardis, ideatrice e direttrice artistica del festival -. Poi, le grandi produzioni televisive hanno iniziato ad accorgersi del fenomeno, mentre le serie del trio The Pils, ora messi sotto contratto da Mediaset, diventavano di massa. Senza dimenticare altri casi eclatanti, che vanno dai The Jackal, gli stessi che spopolano con le loro pa-

un’immagine scherzosa legata alla presentazione di ieri dell’edizione 2014 di roma wb fest, che mette in primo piano le web series

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rodie su “Gomorra”, a serie come “Forse sono io”, di Vincenzo Alfieri, poi trasmessa su Mtv». Merito anche di quel che succede oltreoceano, dove le fiction nate e cresciute sulla rete portano nomi importanti come quello di “House of Cards”. E dove, oltre a Netflix, che è appena sbarcata in Francia, anche Amazon si è messa a produrre contenuti video. Eppure, stavolta non sono gli Stati Uniti il Paese nel quale le serie web sono seguite maggiormente. E soprattutto l’Italia non è così indietro come si potrebbe pensare. L’Asia conduce le danze, grazie alla banda mobile ultra larga che permette di vedere ovunque qualsiasi contenuto su tablet e smartphone. E in Europa, dopo la Francia c’è l’Italia fra i luoghi più vivaci dal punto di vista produttivo. «Ma non si diventa ricchi con una serie web», ammette Ivan Silvestrini, trentenne regista romano, vincitore della scorsa edizione del Roma Web Fest e quest’anno in concorso con “Under”. «Però, dopo la prima ondata di due anni fa - aggiunge -, finalmente c’è l’attenzione giusta. Molte aziende hanno iniziato a capire che conviene produrre una serie per promuovere il proprio marchio invece di limitarsi a fare pubblicità». La qualità è ancora altalenate, le produzioni fatalmente low cost, ma i generi vanno

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il sito ufficiale della manifestazione romana, che vanta rapporti di partnership con i principali festival italiani, prestigiose università e numerosi media

differenziandosi e i progetti si fanno via via più raffinati. Lo stesso “Under” ad esempio, che conta fra gli altri sulla partecipazione di Giammarco Tognazzi, è tratto dal romanzo d’esordio di Giulia Gubellini, pubblicato da Rizzoli, ed è prodotto in parte dalla stessa casa editrice. Ma non ci sono solo la fantascienza cupa di “Under”, l’horror della cacciatrice di sogni “Vera Bes”, l’ironia amara di “Esami”, firmata da Edoardo Ferrario che tanto piace su internet, o la satira di “Il candidato”, con Filippo Timi, che Rai 3 trasmette da ieri sera al termine di “Ballarò”. Ci sono anche serie animate come “Preti”, di Astutillo Smeri-

glia, animatore satirico già premiato con un Nastro d’Argento per “Il pianeta perfetto” del 2011. Una collezione di pillole brevi che raccontano di un giovane prelato trasferitosi presso un parroco più anziano per uno stage. Irriverente ma delicata, è piena di dialoghi surreali che strappano più di un sorriso. «Per una volta la crisi ha avuto un effetto collaterale positivo - dice ancora conclude Janet De Nardis -. Fossimo stati in un periodo di vacche grasse, le grandi reti televisive non avrebbero minimamente badato a questo mondo. Lo stanno facendo ora per necessità, perché le serie web costano poco e hanno un effetto pro-

rompente. E il risultato, alla fine, è che a molti nuovi talenti viene dato finalmente spazio». Il Roma Web Fest è, dunque, il trampolino perfetto per garantire ancora più slancio alle web series. Un evento che promuove un nuovo modello di raccordo tra mercato cinematografico tradizionale, da un lato, nuovi autori e giovani produzioni che utilizzano il web come canale produttivo e distributivo, dall’altro. Un’idea centrata, sì, su un progetto di festival, ma che vuole contestualizzare il tutto nell’ambito di una filosofia complessa di piattaforma multimediale, in grado di rappresentare una vetrina permanente dei giovani talenti e delle produzioni indipendenti. In tale contesto, il Web Fest rappresenta l’evento mediatico di un’azione strutturata e continua operante sul web. Pertanto, il Roma Web Fest non vuole essere solo un evento, un

concorso, una festa delle nuove tendenze videodigitali, una vetrina patinata e mondana per contenuti indipendenti, ma vuole rappresentare il momento mediatico tradizionale di uno spazio mediatico permanente dove proporre idee, presentare progetti, ricercare controparti autoriali e produttive. Una fiera-mercato che, dal vivace e dispersivo mondo del web, si proietti verso l’industria cinematografica. L’evento festivaliero, costruito in modo tradizionale, attraverso un evento annuale, permette anche alle società di produzione non orientate alle innovazioni tecnologiche di conoscere e prendere contatti immediati con nuovi autori, registi e attori presenti nelle giornate del festival. Una passerella straordinaria, dunque, che deve portare a investire nelle promesse che popolano le web series in uno scenario cinematografico nuovo e aderente ai gusti del pubblico. <

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dalla rassegna di roma web fest una rapida carrellata di web series che animeranno la kermesse capitolina tra le oltre cento produzioni presentate. un vero e proprio esercito di creazioni “cool”

Il new format che “buca” il video

Dopo anni di promesse non mantenute, il 2014 ha segnato una svolta clamorosa e irreversibile nei rapporti tra l’online video e l’intrattenimento mainstream. decine di stelle di YouTube superano per la prima volta nei sondaggi di popolarità persino i più celebri divi del grande schermo. e gli studios hanno iniziato a investire miliardi di dollari. e nulla potrà essere come prima TAROCCHI Autore: Leonardo Cinieri Lombroso Regia: Leonardo Cinieri Lombroso Sceneggiatura: Erika Manoni

LIFE IN MIND Autore: Renzo Cerbo Regia: Renzo Cerbo Sceneggiatura: Renzo Cerbo

IL BASTARDO INNOCENTE Autore: Alessandro Parrello Regia: Igor Maltagliati Fotografia: Francesco Ciccone

THE HAPPIEST PEOPLE IN NEW YORK Autore: Rebecca Steele Regia: Roisin Donnelly & Rebecca Steele Sceneggiatura: Rebecca Steele & Roisin Donnelly

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Il dramma degli sbarchi nella serie firmata Corsera Il Corriere della Sera presenta “La scelta di Catia. 80 miglia a sud di Lampedusa”, nuova serie prodotta da H24 in collaborazione con il quotidiano di Rcs MediaGroup, Marina Militare e Rai Fiction. Racconta la storia di Catia Pellegrino, prima donna al comando di una nave militare, e la sua esperienza di navigazione alla guida del pattugliatore Libra nelle difficili acque dello Stretto di Sicilia. Al centro della serie web, dunque, la figura di Catia Pellegrino e due elementi fondamentali: cosa significa essere una donna che ricopre un ruolo tradizionalmente maschile e le peculiarità con le quali esercita la sua carica; e attraverso di lei il microcosmo della nave, nella quale si mescolano linguaggi e abitudini diverse, il suo equipaggio, una squadra che si va creando giorno dopo giorno, il mare, l’incontro con i migranti e l’esperienza dei salvataggi: l’11 ottobre scorso il Libra ha salvato 212 migranti naufragati a 80 chilometri da Lampedusa. La serie web racconta in presa diretta e da un punto di vista inedito la realtà quotidiana dell’operazione Mare Nostrum, documentando la situazione degli sbarchi nello stretto di Sicilia. Proprio l’intensa esperienza della partecipazione in prima persona all’operazione fa di Catia Pellegrino una voce preziosa nel dibattito su un tema di grande attualità. Il Corriere della Sera proporrà la sua testimonianza anche al pubblico del Tempo delle Donne, sabato 27 settembre alla Triennale di Milano, nell’incontro “La tripla frontiera”, condotto da Giusi Fasano. La serie web, divisa in puntate di circa 5 minuti ciascuna, sarà online dal 29 settembre. La storia di Catia diventerà anche un lungometraggio di 100 minuti in onda su Rai Tre il 6 ottobre.

ORAL SEX Autore: Angelo Zabaglio Regia: Carlo Piscicelli e Angelo Zabaglio Sceneggiatura: Carlo Piscicelli e Angelo Zabaglio

QUELLA SPORCA SACCA NERA Autore: Mauro Aragoni Regia: Mauro Aragoni Sceneggiatura: Mauro Aragoni, Roberto Comida

WEB HORROR STORY Autore: Riccardo Cannella Regia: Riccardo Cannella Sceneggiatura: Riccardo Cannella & Ivan Olivieri

LE SETTE CHIAVI Autore: Marco Di Gerlando Regia: Marco Di Gerlando e Ludovica Gibelli Sceneggiatura: Allievi Scuola di cinema per ragazzi ZuccherArte ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014


SCOP R I LE ESPLO S IVE P OTENZIALITÀ O GNI GIOR N O S FOGLIA IL NUO V O NANOPR E SS

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MARKET PLACE

kids active camp: La cultura dello sport come elemento di benessere e divertimento

L’impegno educational di OVS

Ecco che cosa unisce uno dei principali brand leader in Italia nel settore dell’abbigliamento e fiona may, l’atleta italiana che è riuscita a salire più volte sul podio in ocassione dei Campionati del Mondo di atletica leggera A sinistra nella foto massimo mauro

di Marianna Marcovich

Cosa unisce il brand leader in Italia nel settore dell’abbigliamento OVS e l’atleta italiana che più volte è salita sul podio ai Campionati del Mondo di atletica leggera Fiona May? “OVS Kids Active Camp”, iniziativa formativa e di intrattenimento dedicata ai bambini con cui OVS prosegue il suo impegno educational. Nata per diffondere la cultura dello sport come elemento di benessere e divertimento, Kids Active Camp tocca quattro città italiane Milano, Napoli, Roma e Palermo - in cui vengono allestiti colorati e divertenti

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villaggi sportivi, all’interno dei quali i bambini, accompagnati dalle famiglie, giocano e possono cimentarsi in alcune discipline, seguiti da istruttori qualificati e da campioni dello sport italiano, appunto come Fiona May, pronti a intrattenersi e divertirsi con loro. Ideato da OVS assieme ad ASI Associazioni Sportive e Sociali Italiane, ente di promozione sportiva da sempre impegnato nella promozione dello sport per tutti, il progetto Kids Active Camp è patrocinato da Coni, Ministero della Salute, Ministero dell’Ambiente e Ministero dell’Interno, oltre che

dall’Associazione Italiana Nutrizionisti. Ed è realizzato con la collaborazione tecnica di alcune Federazioni Sportive Nazionali: Figc (Federazione Italiana Gioco Calcio), Fipav (Federazione Italiana Pallavolo), Fgi (Federazione Ginnastica d’Italia) e Fitarco (Federazione Italiana di Tiro con l’Arco). Domenica scorsa il debutto a Milano, che ha ospitato la prima tappa della manifestazione: in Piazza Beccaria, dalle 11:30 fino alle 18:30, tutti hanno potuto accedere gratuitamente al villaggio sportivo allestito e sperimentato attività tra cui l’arrampicata sportiva, il calcio, il just dance, la pallavolo e il tiro con l’arco. A condividere questo momento ludico e a intrattenersi con i presenti c’erano l’Assessore allo Sport e Politiche per i giovani della Regione Lombardia Antonio Rossi e la famosa campionessa di atletica leggera Fiona May. «Eventi come questi sono importantissime occasioni per diffondere la consapevolezza di come lo sport contribuisca realmente a stare bene sin da piccoli ed aiuti nelle re-

lazioni umane - commenta Fiona May -. Sono sicura che incontrerò molte persone nel proseguimento di Kids Active Camp e mi auguro di riuscire a stimolare le adesioni a questa bellissima iniziativa». Fiona May è stata, dunque, presente nello store OVS Milano Buenos Aires - in Corso Buenos Aires 35 - dove ha illustrato l’iniziativa e raccolto le primele iscrizioni. Durante Kids Active Camp i partecipanti vengono, inoltre, guidati in un percorso di apprendimento che non si limita all’educazione sportiva, ma anche

a quella alimentare. Attraverso lo show cooking del famoso chef di Rai Gulp, Alessandro Circiello, i presenti possono scoprire sapori nuovi e sperimentare quelli noti sotto una diversa luce. «La mia è una cucina creativa, ma legata alle tradizioni, con un’attenzione particolare alle regole della sana alimentazione. Infatti, è possibile mangiare sano e con gusto, purché sin da piccoli si impari cosa fa bene e cosa evitare. Per questo a Kids Active Camp cucino con i presenti ricette sfiziose, come lo stecco di merluzzo croccante,

che ricordano spuntini popolari, come il gelato, con ingredienti diversi e proprietà nutritive importanti. Così facendo, vorrei incoraggiare i ragazzi ad accettare alimenti altrimenti rifiutati e accompagnarli, attraverso l’educazione al gusto, verso una dieta varia ed equilibrata». Per partecipare alle attività proposte da Kids Active Camp è, infatti, possibile andare sul sito www.kidsactivecamp. ovs.it e compilare i form di iscrizione, oppure recarsi presso i punti vendita OVS delle regioni coinvolte. Le iscrizioni per poter parteci-

pare alle tappe ulteriori del progetto itinerante firmato da OVS sono aperte in tutti i negozi del Lazio già a partire dallo scorso 19 settembre, mentre per quanto riguarda la Sicilia, le procedure saranno attive a partire dal prossimo 26 settembre. Questo e molto altro è, allora, Kids Active Camp, primo evento con cui OVS - come accade frequentemente in ambito internazionale - sceglie di investire nello sport come strumento di educazione ad un corretto stile di vita, in cui la componente ludica sia autentica protagonista.

2 • 3 • 4 ottobre 2014 Teatro Franco Parenti Milano ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014


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MARKET PLACE

Un’operazione dal taglio innovativo, con uno storytelling accattivante

Danone vara progetto di native adv con Agrodolce Il food magazine si è imposto per autorevolezza e originalità come uno dei principali punti di riferimento online su cibo e gastronomia. e ora si mette in gioco in qualità di media partner di Davide De Vecchi

In occasione della recente Festa della Rete, Agrodolce, il food magazine che per autorevolezza e originalità si è imposto come uno dei principali punti di riferimento online su cibo e gastronomia, ha lanciato in qualità di media partner di Danone un progetto di native advertising dedicato al mondo

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dello yogurt. Nato all’insegna del product awareness, il progetto si snoda attraverso uno storytelling accattivante e coinvolgente che tra anticipazioni, curiosità, reportage, consigli e suggerimenti, ha l’obiettivo di guidare il grande pubblico alla scoperta della qualità e delle caratteristiche distintive dei prodotti Danone. Un’iniziativa editoriale originale e coerente

con le peculiarità della testata che fin dal suo esordio ha fatto emergere i propri tratti distintivi di food magazine che va oltre le sole ricette, raccontando i prodotti e i luoghi del cibo. In collaborazione con la divisione specializzata in progetti speciali di TAG Advertisng, è nato un mini-sito ad hoc che, attraverso un percorso a step, ha accompagnato l’utente alla scoperta del mondo Danone e della sua partecipazione alla kermesse; in un crescendo continuo di curiosità, foto, articoli e ricette, il racconto culmina nel video-reportage dal taglio moderno e veloce che documenta e narra il corso di degustazione organizzato da Danone all’interno della Festa della Rete. Completano l’operazione una capillare e puntuale pianificazione di email marketing, una specifica strategia Seo e la condivisione social al fine di generare buzz e social engagement. «La media partnership tra Danone e Agrodolce all’interno di una manifestazione così importante e di forte richiamo - spiega Giusy Cappiello, Direttore Vendite di TAG advertising - è un ulteriore riconoscimento dell’autorevolezza editoriale conquistata dalla testata. Stiamo consolidando con successo la nostra presenza nel settore food mettendo a frutto i nostri punti di forza: competenza editoriale, progettualità e attenzione alle esigenze dei clienti che si traduce sempre in progetti innovativi e di forte impatto». ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014



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COM PANY search & socIal medIa marketIng

di Vera Modesto

In piena Milano Fashion Week è stata svelata la collaborazione tra il brand Coca-Cola light e la maison Moschino, che ha portato alla realizzazione di una nuova ed esclusiva collezione limited edition dal titolo “Coca-Cola light loves Moschino”. Fino a dicembre, le lattine e le bottiglie di Coca-Cola Light avranno un look glamour e ironico grazie a tre soggetti originali - Cow Print, Eye Chart ed Hearts - che traggono ispirazione da alcuni elementi iconici del brand Moschino. Il progetto “Coca-Cola light loves Moschino” viene amplificato da una campagna integrata di marketing e comunicazione con una pianificazione mirata sulle testate cartacee e online del Gruppo Mondadori. E’ stato, inoltre, lanciato uno speciale concorso dedi-

13-14 noveMbre 2014

MiCo – MIlAno CongreSSI

MIlAn Founding Editor

Founding Editor

Marketing Land

Search Engine Land

due grandi marchi insieme per una limited edition d’eccellenza

Coca-Cola Light, sboccia l’amore con Moschino

SPonSor

Tre creatività originali, un concorso e un Instagram Photo Challenge. Il tutto, supportato da una campagna integrata cato ai i consumatori: fino al 31 dicembre sarà possibile vincere una t-shirt firmata Moschino al giorno. Il meccanismo è semplice: per provare a vincere sarà sufficiente cercare il codice sotto al tappo delle bottiglie da 500 ml e 1,75 l in tutta Italia (1,5 l per la Sicilia) e tentare la fortuna entrando nel Cola-Cola light CLUB, registrandosi su www.coca-colalight.it. Sempre fino al 31 dicembre, sarà possibile partecipare all’estrazione di un viaggio a New York per due persone durante la Fashion Week e vivere, così, la settimana più cool dell’anno ospite di Coca-Cola light! Oltre al premio finale, verranno estratti anche dieci cofanetti Smartbox

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Danny Sullivan

Chris Sherman

“Rilassanti Evasioni”. Coca-Cola light ha, infine, stretto una collaborazione con la fashion blogger Irene Colzi che si farà portavoce dell’iniziativa sul proprio blog www.ireneccloset.com e sui profili social. Irene Colzi sarà l’ambassador di un Instagram Photo Challenge Coca-Cola light loves Moschino, invitando i suoi fan a inventare un outfit ispirato alle limited edition e realizzare un selfie da postare su Instagram con l’hashtag #DrinkMoschino; ogni settimana, l’immagine che meglio saprà interpretare lo spirito ironico e glam di Moschino e di Coca-Cola light, sarà protagonista di un post dedicato sul profilo Facebook di Coca-Cola. ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014

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Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


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ME DIA

Distribuito il nastro di pianificazione con i dati del traffico in rete

La total audience di giugno ha raggiunto 28 mln di utenti unici Secondo Audiweb gli unique users sono 20,5 mln nel giorno medio. in crescita la fruizione di internet da mobile, smartphone e tablet di Massimo Masi

Audiweb ha distribuito ieri il nastro di pianificazione, Audiweb Database, con i dati di audien-

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ce online da mobile (smartphone e tablet) e dell’audience totale di internet (total digital audience) del mese di giugno 2014. Il nastro, distribuito alle softwa-

re house e fruibile attraverso i tool di pianificazione, offre il dettaglio dei dati della navigazione quotidiana sui siti degli editori iscritti al servizio, organizzati per device (pc e mobile). I nuovi dati sull’audience totale di internet e sulla fruizione d da device mobili sono disponibili anche sulla piattaforma Audiweb View per la consultazione dei dati mensili su tutto il mercato online. La total digital audience a giugno è rappresentata da 28 milioni gli utenti unici (2+ anni) nel mese e 20,5 milioni nel giorno medio. La fruizione di internet da mobile (smartphone e tablet) ha generato il 58,5% del tempo totale speso online e, più in dettaglio, con 15 milioni di utenti unici (18-74 anni) nel giorno medio e 1 ora e 34 minuti di tempo speso per persona, l’accesso alla rete da device mobili supera l‘accesso da PC (12,9 milioni di utenti unici dai 2 anni in su, collegati in media per 1 ora e 17 minuti). Nel giorno medio risultano online 11,3 milioni di uomini (il 55% degli utenti online nel giorno medio) e 9,3 milioni di donne (il 45% degli utenti online). E anche a giugno il tempo dedicato dalle donne alla fruizione di internet da device mobili supera il consumo registrato degli uomini, con 44 ore spese nel mese (38 ore per gli uomini) e 1 ora e 41 minuti nel giorno medio (1 ora e 29 minuti per gli uomini). Più in generale, i 1824enni dedicano molto più tempo all’uso dei device mobili per accedere alla rete, con 54 ore nel mese e 2 ore nel giorno medio. ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014

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carlo croci

Il concept alla base della già premiata piattaforma è cristallino

I video piacciono, meglio ancora se personalizzati

già Numerose aziende leader in 24 paesi hanno integrato nella loro strategia le proposte di Idomoo come strumento one-to-one di Crm di Pietro Castagna

Numerose aziende leader di mercato in ventiquattro Paesi hanno già integrato nella loro strategia i video personalizzati di Idomoo come strumento chiave one-toone di Crm. «La fiducia è l’essenza del rapporto con i clienti. Questa è, a mio parere, la ragione principale del successo dei video personalizzati tra aziende customercentric come Vodafone, Generali, Tesco e Barclays, solo per citarne alcune», sostiene Carlo Croci, Direttore Generale di Net Ten, che aggiunge: «Il concept alla base della già premiata piattaforma è cristallino: per coinvolgere realmente il cliente finale, le aziende devono considerarlo come individuo e riconoscerne le specificità per comunicare con lui singolarmente. Un principio che rivolu-

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ziona il vecchio sistema della comunicazione di massa uno-a-tanti o delle email uno-a-uno». Sempre secondo Croci, «I video personalizzati, grazie al loro forte impatto emotivo, permettono di raggiungere il target in modo più efficace, stabilendo una dimensione nuova nel marketing one-to-one. La personalizzazione attraverso il video, infatti, ispira sicurezza e costruisce la fiducia che è essenziale per rendere felici i clienti e assicurare acquisti ripetuti. In effetti, molte case histories di Idomoo mostrano proprio un forte aumento dei tassi di conversione, soddisfazione e fedeltà dei clienti». «A livello internazionale, Idomoo ha già ottenuto grandi riscontri nel servizio di società leader mondiali negli Stati Uniti, Sud America, Emea, in particolare nei settori telecom, utilities e finanza - afferma Micha-

el Elias, Vice President Marketing and Sales della società di base in Israele -. Attraverso la partnership con Net Ten, la società che condivide con noi la volontà di creare progetti digitali originali, ci prefiggiamo di consolidare la nostra presenza nei settori retail e automotive, due campi chiave in cui l’Italia gioca un ruolo strategico, anche a livello internazionale, nel determinare le abitudini d’acquisto dei consumatori. Grazie alla collaborazione con Net Ten avremo una spinta qualitativa nell’individuare e creare progetti che diano grosso valore aggiunto alla nostra piattaforma». La sfida è eccitante: la tecnologia Idomoo consente un coinvolgimento e una valorizzazione unica dell’utente con possibilità, rispetto alle campagne tradizionali, di Roi eccezionale. «Nei settori di riferimento su cui si concentra il nostro lavoro, retail e automotive, ci sono, infatti, sterminate opportunità per l’ideazione di azioni d’ingaggio premium a livello contenutistico che premieranno il brand innovatore con risultati di conversione mai raggiunti - commenta Croci -. Siamo una digital agency in forte crescita, offriamo ai nostri clienti soluzioni multicanale personalizzate frutto di ricerca e d’ideazione spinta al limite: dallo sviluppo di codice a progetti integrati, da campagne marketing innovative a Seo all’avanguardia. I nostri key success factors sono l’abilità di ideare soluzioni fuori dagli schemi che rispondono al meglio alle esigenze dei nostri clienti. Siamo convinti che i video personalizzati siano una vera soluzione fuori dalla scatola». ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014

“Lara è nata sana. Poi ha perso tutto. Ma non i suoi occhi meravigliosi, che oggi ti chiedono aiuto.”

Foto: Jacqueline Roberts

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Aiuta le bambine affette dalla Sindrome di Rett dona al Con una piccola donazione, puoi fare molto.

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Per più di un anno, Lara è stata pura gioia di vivere, come ogni bambino. Poi, quando tutto sembrava perfetto, ha cominciato lentamente a perdere ogni giorno qualcosa: la parola, l’uso delle mani, delle gambe. Aiutami a far qualcosa contro questa sindrome odiosa. Con solo 2 € per ogni SMS o 2 o 5 € per ogni chiamata da rete fissa aiuti la ricerca di una cura che non c’è ancora, sostieni un’assistenza quotidiana che è www.airett.it fondamentale. Grazie, da Nicola Savino.

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o g e n d i i V Vertis d A Ategy r t s oltre 23 mio di italiani fruiscono di contenuti video online per quasi due ore al mese, da pc e da mobile * ecco perché oggi è indispensabile fare il punto sulla video advertising strategy. iab ne approfondisce le logiche di ideazione e realizzazione focalizzandosi sulle opportunità per l’offerta e la domanda. *fonte: audiweb powered by nielsen – marzo 2014

save the date giovedì 16 ottobre sala collina il sole 24 ore via monte rosa 91 milano

media partners


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LINK sharing economy

dati personali

Dopo le barricate, finalmente una risposta costruttiva alla spietata concorrenza di Uber: è stata lanciata (su iOS e Android) dopo due anni di beta l’app gratuita che connette 10 mila taxi in 40 città.

Apple ha cominciato a usare la privacy come argomento di marketing, a favore dei propri iPhone e contro Google. Ma a un’analisi più approfondita di policy e pratiche, i due giganti mostrano parecchie analogie. Soprattutto per quanto riguarda le tecniche per tenere ingabbiato l’utente all’interno dei propri ecosistemi, scoraggiando il passaggio alla piattaforma rivale. La fase storica spinge i diritti degli utenti di piattaforme mobili al centro della sfida tra colossi. E’ conseguenza di questa fase storica, post-Snowden; ma forse Apple è stata spinta ad accelerare anche per via dello scandalo “Fappening”, le foto di celebrità rubate dal cloud.

I tassisti si sono fatti l’applicazione

La privacy per Apple e Google

WEBNEWS.IT

video & social media

Evan, youtuber da 1,3 milioni l’anno Di cosiddette “youtube star” su internet ce ne sono in grande quantità. Ma lui è in assoluto il bimbo più popolare, e forse in realtà non ne avete mai sentito parlare. Evan, 8 anni, alias “EvanTubeHD”. Il piccolo guadagna poco più di un milione di euro commentando giochi e videogiochi, facendo “unboxing” di giocattoli o solo postando brevi sketch. Un numero? In tre anni, il suo canale ha totalizzato 745 milioni di visualizzazioni, il doppio del canale sportivo Espn, tanto per capirci. E come sempre accade in questi casi, tutto è nato per gioco. Ma ora il gioco si è fatto dannatamente serio.

CORRIERE.IT

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ILSOLE24ORE.COM

social media analytics

Il marketing e i nuovi dati

ADWEEK.COM

Non è passato molto tempo da quando i social media analytics non erano altro che l’analisi una tantum di una variabile (fans, followers o likes). Quella era la prima generazione. Ora siamo alla terza...

ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014


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LINK digital music

mobile internet

La notizia secondo cui Apple starebbe per chiudere Beats Music è stata smentita dall’azienda (anche perché l’ha pagata 3 miliardi di dollari). Beats Music si trasformerà entrando nell’ecosistema iTunes.

Secondo un ultimo rapporto di StatCounter Global Stats, l’accesso a internet da mobile, a livello globale, è cresciuto nell’ultimo anno del 67%. In Italia, secondo gli stessi dati, addirittura del 118%.

Apple non chiude Beats Music

DDAY.IT

L’accesso da mobile a +67%

GS.STATCOUNTER.COM

tecnologie

grande distribuzione

Si chiama “Strati” e ha fatto l’esordio ufficiale all’International Manufacturing Technology Show (IMTS) di Chicago. L’ha disegnata l’italiano Michele Anoé. Per stamparla, ci sono volute “ben” 44 ore.

La Gdo è un settore importante anche nella nostra economia, ma storicamente poco attento ai social media. Il brand migiliore è Carrefour, seguito da Lidl. La piattaforma più utilizzata, ovviamente, Facebook.

Stampata la prima auto 3D

ANSA.IT

I social nel largo consumo

FRANZRUSSO.IT

online marketing

social adv

I blog sono uno dei primi social media e ancora tra i più efficaci strumenti di comunicazione conosciuti. Ma non è detto che sia sempre opportuno aprirne uno. Ecco cinque buoni motivi per non farlo.

E’ un copione già visto con Facebook e poi Twitter: il social nasce, cresce (in perdita per molti milioni di dollari) e poi, a un certo punto, arriva il modo di guadagnare soldi. Stavolta è il turno di Instagram.

5 motivi per non aprire un blog

WEEVO.IT

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Su Instagram arriva l’adv

TECHCRUNCH.COM ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014


SPAZIO A...

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italia, stivale da corsa

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30 settembre - assolombarda @ milano

360com è una pubblicazione di Growing C&M sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing Consulting & media srl è iscritta al r.o.C. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlGs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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convegno di alto profilo promosso da confindustria intellect. focus sui motori d’europa e il ruolo dei kibs Michael Moritz Nato a Cardiff, nel Galles, 60 anni fa, studi di storia a Oxford, un master in business administration alla Wharton School dell’università di Pennsylvania. ha cominciato a lavorare come giornalista. Negli anni ‘80 era capo dell’ufficio di San Francisco del settimanale Time e in quel periodo scrisse un libro sulla Apple, intitolato “The Little Kingdom” (Il piccolo regno). Poi creò la sua società, la Technological Partners, una società per la pubblicazione di newsletters e l’organizzazione di convegni. Incrociò Donald Valentie, che era stato uno dei primi finanziatori di Steve Jobs, e nel 1986 passò a Sequoia, diventandone da quel momento il leader indiscusso. ieri era a Milano, ospite dell’Università Bocconi, per la Lectio Inauguralis della Rodolfo Debenedetti Chair in Entrepreneurship, Cattedra finanziata dai proventi di un fondo di dotazione costituito con una donazione personale di Carlo De Benedetti per studiare il tema dell’imprenditorialità e affidata al professor Fabiano Schivardi

visioni

di

Matteo Dedè

anche chi inizia in italia oggi

può avere successo

È evidentemente più semplice fare una startup nella Silicon Valley rispetto alla Puglia, ma la novità è che oggi, grazie a internet e al declino dei costi di computing e software, gli individui hanno la possibilità di accesso ai medesimi strumenti. Quello che non hanno è l’accesso ravvicinato a chi ha molte esperienze e che lavora in tecnologie di successo, cose che possiedono solo le grandi società che risiedono nella Silicon Valley. Oggi tutti hanno gli strumenti, ma non tutti hanno le connessioni profonde che si hanno quando hai già avuto successo. Resta importante essere nella Silicon Valley ma ci sono esempi all’estero che ci dicono che questo non è essenziale. In Europa ci sono società lontane dalla Silicon Valley come Spotify, Klarna, il provider di pagamenti con sede in Svezia, Skyscanner in Scozia, Rocket internet in Germania o Skype. E poi non sono sicuro di aver avuto un tocco speciale perché sono rimasto coinvolto in terribili errori e ho anche

il vantaggio di aver vissuto in un posto, la Silicon Valley, dove anche una scimmia avrebbe avuto successo negli ultimi trent’anni. Una delle cose che ho appreso a quei tempi era assimilare informazioni molto velocemente su questioni che non conoscevo molto e formarmi un’opinione; e questo è un processo che si usa quando devi decidere un nuovo investimento. Non ho mai avuto problemi a gestire informazioni incomplete o imperfette, che è normalmente lo stato in cui sei prima di decidere un investimento. La cosa più importante per una startup italiana è circondarsi di talenti estremamente validi. Non serve essere in tanti, bastano pochi ingegneri o programmatori di talento con un prodotto vincente. Instagram, come Facebook, aveva quindici persone all’inizio e WhatsApp aveva quaranta persone. Non ci sono ragioni per cui persone talentuose non possono fare prodotti di successo mondiale anche se iniziano in Italia.

La maggior concentrazione di Knowledge Intensive Business Services si riscontra nelle aree dove il Pil è più alto. L’indice di correlazione più elevato corrisponde ad un Pil pro capite di poco meno di 40.000 euro/ anno. A livello europeo, le zone a più alta frequenza di kibs sono l’area di Londra e poi quella di Bruxelles; a seguire Barcellona, Francoforte, Monaco di Baviera e la Lombardia. E’ uno dei dati più interessanti contenuti nella ricerca predisposta da Assirm che sarà presentata martedì prossimo, 30 settembre, nell’ambito del convegno “Italia, stivale da corsa”, promosso da Confindustria Intellect. L’evento si svolgerà presso la sede di Assolombarda, a Milano, con un ricco programma di interventi e si rivolge sia agli imprenditori sia alle imprese di servizi ad alto contenuto di conoscenza. L’evento sarà aperto dal Presidente della Piccola Industria di Confindustria, Alberto Baban, e dal Presidente del Gruppo Giovani di Assolombarda, Emiliano Novelli. A seguire la presentazione dei dati da parte di Maurizio Pessato, Vice Presidente Assirm, l’intervento di Elio Carmi, Delegato dell’associazione Unicom, sul ruolo del brand Italia; successivamente una tavola rotonda con alcune case history di successo coordinata dal giornalista Giovanni Iozzia, direttore di Economy Up. Al termine le considerazioni di Ezio Lattanzio, Presidente di Confindustria Intellect. ANNO V | #103| MERCOLEDI’ 24 SETTEMBRE 2014


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