Oggi vogliamo divertirci di più
Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori
visioni /alberto mingardi
Dopo 7 anni di recessione, quando si tornerĂ a crescere?
20 COM
ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
La corsa in avanti dei tablet rallenta
Una domanda sulla quale i politici hanno le idee piÚ confuse di quanto sembra, altrimenti non saremmo al settimo anno di recessione. PiÚ facile dire come, sicuramente, non torneremo a crescere‌
3
8 marketplace
Unicredit promuove Subito Banca Store
10 media
Le novitĂ di Twitter non si fermano mai
12 scenario
Dalla conversazione continua all’ascolto
14 company
Per il gruppo Selex la festa dei 50 anni
18 link
Nuovi mezzi per vecchi paradigmi
'/- Ç– ($'$*)$ $ *)/ //$ 0)$ $ ( ).$'$Çź *'/- Ç•Ç“ ($'$*)$ $ + "$) 1$./ Çź 0) - 5$*) //$1 Ç•Ç—Č&#x;ǚǟ Ç–Ç“Ç“ *)/ )0/$ 1$ * )0*1$ ' ( . Çť )*+- ..Çť$/ Ä„ $' .$/* '' ) 2. ) /$1* $"$/ ' ) #( -& ''ȇ$)!*-( 5$*) $/ '$ ) $) $+ ) )/ Çť ) -$.*-. ȇ ""$*-) ( )/* ȇ ++-*!*) $( )/* -$ *)*. $0/ Çź +0)/0 ' Çź $) ($ Çź '' + -/ ' ' //*- Çź ' . -1$5$* '' )*/$5$ '* ' Çź ) 5$*) ' $)/ -) 5$*) ' Çť /"Č 1 Č? $ $+ (*)/$ ǔǓǔǟ ǕǓǔǗǔ ' )* Č? 'Çť ĘŤÇ–Çœ ǓǕǘǚǖǔǖǔǓǕ Č? /" 1Č/" 1Çť$/ Č? 222Çť/" 1Çť$/
COM
COVER STORY
Gli utenti si stanno rivolgendo a nuove soluzioni come i “2 in 1”, che riuniscono notebook e tablet, oppure estendono la performance dei disposItivi che già possiedono
Tablet,
3
la corsa rallenta ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
COM
COVER STORY
E’ quanto stimano gli analisti di Gartner: quest’anno verranno consegnati nel mondo 229 milioni di pezzi, +11% sul 2013, pari al 9,5% delle vendite totali di strumenti computerizzati. Nel 2013, invece, l’aumento era stato del 55% sull’anno precedente. La crescita dei tablet, comunque, dovrebbe continuare ancora per qualche tempo, ma a ritmi di gran lunga inferiori di
Daniele Bologna
Sta rallentando, nel 2014, la crescita delle vendite dei tablet, mentre gli utenti si rivolgono a dispositivi come i “2 in 1” (notebook-tablet) oppure estendono la vita dei dispostivi che possiedono. E’ quanto stimano gli analisti di Gartner, secondo cui quest’anno verranno consegnati nel mondo 229 milioni di tablet, +11% sul 2013, pari al 9,5% delle vendite totali di dispositivi computerizzati. Nel 2013, l’aumento era stato del 55% sull’anno precedente. Le consegne mondiali di pc, tablet e smartphone - secondo Gartner - nel 2014 raggiungeranno i 2,4 miliardi di unità (+3,2% sul 2013). «Il
4
mercato continua a evolvere, con nuove e sempre più complesse relazioni tra pc tradizionali e nuovi dispositivi ultramobili» spiega Ranjit Atwal, direttore ricerche di Gartner. Che aggiunge: «Parte degli utenti di tablet non sostituiranno i loro dispositivi vecchi con nuovi tablet, ma con soluzioni ibride e “2 in 1”, aumentando, così, la quota di mercato dei dispositivi ultramobili del 22% nel 2014 e del 32% entro il 2018». Nel segmento tablet, il trend di rallentamento continuerà, appunto, fino al 2018, a causa della contrazione delle vendite di iPad e tablet Android, con minori vendite di 90 milioni di nuovi tablet nei prossimi tre anni, ai quali si ag-
giungerà la mancata sostituzione dei vecchi tablet per 155 milioni di unità, a causa dell’estensione del periodo di utilizzo da parte degli utenti. Il segmento degli smartphone continuerà a crescere e raggiungerà il 71% del totale quest’anno (+17 punti percentuali sul 2013), con i sistemi Android che nei Paesi emergenti nel 2015 raggiungeranno un milione di dispositivi consegnati. Dunque, anche se Apple ha appena lanciato i suoi nuovi iPad, le notizie sulle vendite di tablet non sono buone. E nell’analisi di Gartner, in primo luogo, il calo è, come detto, imputato al fatto che gli utenti, più a lungo del previsto, mantengono i loro tablet esistenti. E questo fenomeno è chiamato “frequenza di aggiornamento”. Negli Stati Uniti le cose sono oltre tutto peggiori, perché più della metà delle famiglie possiede un tablet e non lo cambia prima di tre anni, un dato ben oltre le precedenti aspettative degli analisti. Gli esperti di Idc hanno illustrato, nel loro ultimo aggiornamento, che la crescita dei tablet negli Stati Uniti quest’anno sarà solo dell’1,5%; e rallenterà allo 0,4% nel 2015. Dopo tale data si prevede una crescita negativa fino al 2018. Proprio l’introduzione sul mercato di di-
spositivi “2-in-1”, come ad esempio il Surface Pro con tastiera, migliora la situazione negli Usa, anche se la crescita globale sia per i tablet che per i “2-in-1” raggiungerà solo il 3,8% nel 2014, e soltanto lo 0,4% entro il 2018, secondo i dati in mano alla stessa Idc. «La penetrazione dei tablet è alta negli Stati Uniti, oltre la metà delle famiglie ne hanno almeno uno; e ciò porta a rallentare la crescita - sottolinea Mikako Kitagawa, un altro esperto analista di Gartner -. Uno smartphone è un “must-have”, ma un tablet non lo è. Si possono fare le stesse cose su un computer portatile anzichè su un tablet». «I tablet sono un “nice-to-have” e non un “must-have”, perché i telefoni e i pc sono sufficienti a far tutto» aggiunge Carolina Milanesi, direttore della ricerca presso Kantar Worldpanel. In un recente sondaggio, Kantar ha ascoltato 20.000 potenziali acquirenti di tablet: solo il 13% ha detto che sicuramente o probabilmente avrebbe acquistato un nuovo tablet nel prossimo anno, mentre il 54% ha detto che non lo farà. E fra coloro che non hanno intenzione di comprare un tablet, il 72% ha detto di stare bene con il pc attuale. L’analista Tom Mainelli, di Idc, ha riferito che il primo semestre del 2014 ha visto una crescita lenta dei ta-
carolina milanesi
mikako kitagawa
blet, al 5,8% da un tasso di crescita dell’88% nel primo semestre del 2013. Mainelli ha sottolineato che il ritmo degli anni passati è rallentato notevolmente a causa di lunghi cicli di aggiornamento dei dispositivi e delle vendite di grandi telefo-
ni, tra cui il nuovo iPhone 6 Plus. Un telefono che dispone di display a 5,5 pollici, che si trova vicino ad alcuni tablet con un display a 7 pollici. «Gli schermi dei telefoni si stanno facendo più grandi e ciò sta “mangiando” le vendite di tablet con
display a 7 pollici - ragiona Patrick Moorhead, analista di Moor Insights & Strategy -. Per chi vuole sia un telefono che un tablet, stiamo raggiungendo uno stato di saturazione. I fornitori, inoltre, non stanno aggiungendo funzionalità nuove ai tablet come una volta». Anche se la crescita di tablet ha subito un rallentamento, continuerà fino al 2018, almeno a livello globale. «Tutto sommato, ci aspettiamo che il mercato dei tablet continui a crescere, ma a un ritmo molto più lento di una volta - ha detto Mainelli -. La forte domanda per i nuovi iPhone 6 di dimensioni maggiori significa che la stragrande maggioranza dei soldi che i consumatori spenderanno in tecnologia nella seconda metà del 2014 andrà verso nuovi telefoni piuttosto che verso i tablet», ha commentato. Mainelli. E ha pure ricordato che Idc aveva immaginato tempo fa un ciclo di vita di tre anni per i tablet, quando vennero introdotti i primi iPad nel 2010: «Ma la realtà è chiaramente diversa. Tablet e altre apparecchiature elettroniche vengono tipicamente tramandate all’interno di una casa. Pochi tablet di alta qualità vengono ritirati, molti restano in servizio ben oltre i tre anni. Il risultato è una base installata che cresce e la mancanza di motivazione per acqui-
ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
COM
COVER STORY tom mainelli
ranjit atwal
stare nuovi prodotti». In altre parole, gli iPad essenzialmente durano troppo a lungo. «Quando i tablet da meno di 100 euro diventeranno decentemente usabili, - dice ancora Mainelli - vedremo i consumatori in mercati maturi con più tablet ciascuno». I tablet Android, con prezzo ben al di sotto dei 100 euro, rappresenteranno il 65,7% del mercato globale di quest’anno, ma tale quota scenderà anche se il volume totale di tablet Android cre-
rob enderle
6
scerà, prevede Idc. Per il 2014, gli iPad deterranno il 28,9% del mercato globale, scendendo al 26,6% entro il 2018, mentre Windows crescerà dal 4,9% all’11% entro il 2018, ha delineato Idc, che ha anche previsto 233 milioni di vendite di tablet e “2-in-1” nel 2014 a livello mondiale, in crescita a 303 milioni nel 2018. I risultati delle analisi di Gartner sono simili: ha infatti previsto vendite di tablet pari a 229 milioni quest’anno, salendo a 273 milioni nel 2015. Oltre alla frequenza di aggiornamento più lunga, i tablet rappresentano una transizione per passare dai computer ai dispositivi più recenti, anche gli smartwatches, dicono gli analisti. «I tablet non smetteranno di essere usati, ma l’ondata iniziale è in gran parte finita e ora essi si comportano molto più come computer tradizionali, che come nuovo dispositivo “musthave” - ha dichiarato Jack Gold, analista di J. Oro Associates -.
Gli utenti potranno avere più scelte da fare e potranno scegliere un tablet basandosi sui loro effettivi bisogni e non soltanto perché è un accessorio di moda». Mentre Rob Enderle, analista di Enderle Group, ha spiegato che la vita utile del tablet dura probabilmente fino a cinque anni. E con l’emergere di smartwatch accanto a smartphone e computer portatili, sono i più esposti al declino che alla crescita, perché sono un prodotto ibrido. Enderle ha anche postulato un’altra teoria interessante, seppur discutibile, sul perché la crescita dei tablet è in declino: il decesso di Steve Jobs. «E’ stato il promotore principale della piattaforma tablet e nessuno ha ancora riempito il vuoto che ha lasciato dopo la sua scomparsa,- ha giudicato Enderle -. Senza promozione efficace e attiva nel segmento dei tablet, diventati popolari con Jobs, il segmento sembra tornare alle sue radici». ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI
COM
MARKET PLACE
Continua la saga del gruppo bancario “Quando cerchi qualcosa in più spariscono tutti?”
UniCredit promuove Subito Banca Store
Scattata una nuova campagna pubblicitaria, sempre ideata dall’agenzia JWT Italia, per presentare l’ultimo nato tra i servizi dell’istituto non tradizionalmente bancari di
Marianna Marcovich
Continua la saga UniCredit intitolata “Quando cerchi qualcosa in più spariscono tutti?”, con una nuova campagna pubblicitaria, sempre ideata da JWT Italia, per presentare “Subito Banca Store”, l’ultimo nato tra i servizi di UniCredit non tradizionalmente bancari. Giulio, protagonista anche
di quest’ultima avventura, si trova in una futuribile fiera dell’innovazione, dove viene catturato da un nuovo bellissimo Samsung. Parte la trafila delle sue richieste per poter accedere all’acquisto con serenità, ma anche questa volta il sorridente addetto alle vendite, un impassibile ed enigmatico giapponese, svanisce sorprendentemente sotto i suoi oc-
I credits della campagna JWT Sergio Rodriguez: ceo & cco Nicoletta Cernuto e Marco Santarelli: Direttori Creativi Associati Valentina Salice: Account Director Juna Cerri: Account Executive Andrea Boccazzi: Account Executive Alberto Carloni: Tv producer Andrea Cecchi: Regia NCN (Nuovo Cinema Navigli): Casa di produzione PostAtomic: Postproduzione
chi, lasciandolo nuovamente solo e sconcertato. Sarà in una filiale UniCredit, con Subito Banca Store, che scoprirà una calda accoglienza e la possibilità di scegliere e prenotare interessanti prodotti tra i partner selezionati a condizioni molto vantaggiose. La strategia di comunicazione prevede tre formati: una versione da 40 e da 30 secondi e una da 15 secondi che arricchisce ulteriormente la pianificazione, raccontando l’esperienza di acquisto di uno dei prodotti dei partner. La nuova campagna è pianificata su tutte le principali emittenti televisive generaliste, satellitari e digitali, oltre che sul web, dove è prevista una campagna pre-roll e banner.
UNICREDIT Francesca Dellegrazie: Head of Marketing & Communication Italy; Sara Pagliuca: Head of Advertising & Digital Communication; Tiziana Lo Presti: Advertising & Digital Communication; Denise Caspani: Advertising & Digital Communication
8
ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
SCOP R I LE ESPLO S IVE P OTENZIALITÀ O GNI GIOR N O S FOGLIA IL NUO V O NANOPR E SS
Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale.
tg|adv - Via Ripamonti 101, 20141 MIlano - Tel. +39 0257313102 - tgadv@tgadv.it - www.tgadv.it
COM
ME DIA
Il social network dei 140 caratteri aggredisce un altro mercato con un servizio rivoluzionario
Twitter prosegue nella sua corsa: ora tocca alla musica con le Audio Card
Intanto, il gruppo di San Francisco ha annunciato che riconfigurerà il flusso dei tweet in funzione della loro “pertinenza” e non più in base alla cronologia, diventando più simile a fb di
Vera Modesto
Twitter ha annunciato che riconfigurerà il flusso dei tweet in funzione della loro “pertinenza” e non più in base alla cronologia. Questo cambiamento lo avvicinerà al “rivale” Facebook, ma farà sicuramente storcere il naso ai propri utenti, che preferiscono le informazioni in tempo reale. Il flusso dei tweet consultati potrebbe, così, comprendere anche “cinguettii” di persone che gli utenti non avevano scelto di seguire. Inoltre, non sarà più possibile tornare al flusso cronologico. Per ora il progetto sarà solo sperimentale e non coinvolgerà il 100% degli utenti. E’ bastato, però, l’annuncio della partenza del test per far scatenare gli utenti, che hanno subissato la società di San Francisco di inviti a desistere. Intanto, arrivano anche le Twitter Audio Card. Da qualche giorno si può ascoltare la propria musica preferita direttamente nell’app Twitter. Quindi, dopo foto, video e molto altro ancora, la piattaforma implementa una nuova funzionalità dedicata ai contenuti audio. Oggi Twitter è molto di più di 140 caratteri: si posso-
10
no caricare fino a un massimo di quattro immagini per tweet e taggare fino a dieci persone senza che questo influisca nel conteggio dei 140 caratteri; si può arricchire un tweet con un’immagine animata o con un video-loop di 6 secondi. E ancora, si possono riprodurre i video con un solo tap e senza dover uscire dall’app di Twitter, grazie alle Twitter Video
Card. Inoltre, è stato introdotto un nuovo profilo personale che permette agli utenti di caricare foto profilo più grandi, personalizzare l’intestazione, mostrare i tweet migliori, fissare in cima alla timeline il tweet più rappresentativo e molto altro ancora. Ed è nata anche l’Activity Dashboard, lo strumento con cui tutti gli utenti possono monitorare la propria attività su Twitter e raccogliere statistiche sulle performance dei tweet organici Ora questa lunga lista si è ampliata con l’introduzione di un modo nuovo per ascoltare musica direttamente sulla piattaforma. Con un singolo tap, la Twitter Audio Card permette di scoprire e ascoltare prodotti audio direttamente dalla timeline. Attraverso la partnership con servizi di streaming di terze parti come @SoundCloud, è stato invitato un gruppo di artisti, autori e testate musicali a testare la nuova Audio Card sui dispositivi iOS e Android con diversi tipi di contenuti quali podcast, brani musicali e altri tipi di prodotti audio. Mentre il brano è in riproduzione, è possibile installare l’app nativa SoundCloud e scoprire ulteriori contenuti. ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
FIND SEARCH DRIVEN MARKETING
FIND WWW.FINDSDM.IT
Il quotidiano del
marketing in rete
TheExecutive Executive Network Network The
.
gli utenti fruiscono i contenuti dei media di oggi seguendo logiche sempre più in ottica multitasking
Si stanno consolidando alcuni trend nel comportamento dell’utenza
Conversazione continua e ascolto con le persone
La combinazione tra tv, device mobili e “second screen” ha tutte le potenzialità per consolidarsi come nuova forma di advertising di
Sebastiano Zeri
La conferma arriva dai numeri: sono sempre di più gli spettatori che assistono a un programma televisivo mentre consultano un notebook. Ma soprattutto sbirciano lo schermo televisivo mentre nelle mani hanno uno smartphone o magari un tablet, da usare per arricchire la propria esperienza di fruizione. Le ragioni di questo sempre più diffuso atteggiamento sono molteplici: condivisione e commento sui social newtwork, approfondimento delle tematiche trattate, utilizzo dei meccanismi di interazione che un numero crescente di trasmissioni mette a disposizione. «L’utilizzo di un second screen, inteso come schermo ag-
12
giuntivo a quello della tv, sia esso uno schermo di pc o un qualunque altro mobile device, prima, durante e dopo la visione di un programma - spiega Laura Carafoli, Senior Vice President Content & Programming di Discovery Italia - si è sviluppato insieme al fenomeno della social tv, per avere maggiori informazioni e interagire con altri utenti». Un’opportunità di continua conversazione e ascolto con le persone, fondamentale per comprendere al meglio cosa cercano e cosa vogliono vedere. Per questa ragione i canali di Discovery Italia sono nati e stanno crescendo insieme a questo nuovo modo di fruizione e interazione. «E per questo continua la manager - fin da subito, abbiamo sviluppato attività digita-
li sul web in grado di coinvolgere in prima persona i nostri telespettatori. In Discovery Italia siamo convinti che le dinamiche d’interazione con il pubblico siano oggi più che mai imprescindibili perché favoriscono l’affezione al brand dei nostri canali e, allo stesso tempo, costituiscono parte integrante delle campagne di comunicazione a tutto tondo, che coinvolgono tv, web e territorio, che mettiamo a punto per e con i nostri clienti nell’ambito dei numerosi progetti speciali che sviluppiamo”. Ma siamo solo all’inizio, come pensa Luca Di Cesare, Managing Director di Smartclip Italia: «Oggi la quasi totalità della comunicazione mobile è ancora a performance e gli investitori non includono specifiche strategie legate a questo fenomeno in modo sistematico». Però, i device mobili si stanno imponendo. I dati di Audiweb relativi ai primi mesi del 2014 dimostrano come su base giornaliera siano molti di più gli utenti smartphone che quelli pc. «Nel futuro, quindi - continua Di Cesare - ci aspettiamo una sempre maggiore attenzione verso questi dispositivi anche per comunicazione di brand e per pianificazioni più strutturate». Le ricerche danno man forte a queste aspettative. Da un’indagine condotta dalla stessa Smartclip con Nissan, presentata al recente Iab Seminar, sono emerse evidenze a favore della programmazione su device mobili molto incoraggianti. L’esposizione a video su smartphone e tablet ha generato una crescita della brand awareness sollecitata di tre punti percentuali a totale campagna con picchi per i target 18-34enni e 35-44enni. ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
Foto Francesco Allegretti
SC N RIO
COM
/ $FLGR IROLFR Ã XQ JHVWR VHPSOLFH FKH SX¼ FDPELDUH XQD YLWD (OOHQ +LGGLQJ Quando pensi a una gravidanza c’è un gesto semplice ma importantissimo da fare: assumere ogni giorno una compressa di acido folico, seguendo anche un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Ridurrai così il rischio che tuo figlio nasca con la Spina Bifida, una malformazione della colonna vertebrale che può renderlo disabile per tutta la vita. Scopri i consigli per la prevenzione sul sito dell’associazione ASBI Onlus che da 25 anni opera per prevenire la Spina Bifida nei neonati e garantire una qualità di vita migliore alle persone affette da questa grave patologia e ai loro familiari. Insieme ad ASBI puoi migliorare la vita delle persone con Spina Bifida. Fai una donazione all’IBAN IT12U0303212700010000004785 intestato ad ASBI Onlus oppure online tramite PayPal, un sistema sicuro, affidabile e di estrema facilità
sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica con la consulenza scientifica dell’Istituto Superiore di Sanità Network Italiano Acido Folico
Campagna per la prevenzione della Spina Bifida promossa da ASBI Onlus www.asbi.info
COM
di
COM PANY
Marianna Marcovich
“Una storia italiana”, questo il titolo della convention svoltasi di recente al Teatro degli Arcimboldi di Milano per festeggiare il 50° anniversario del gruppo distributivo Selex. La festa, con più di 700 invitati - rappresentanti dell’industria, della distribuzione, del mondo economico, accademico, della comunicazione - e il mondo Selex al completo, è stata anche l’occasione per rivivere, insieme ai suoi protagonisti, la storia di questo gruppo di imprenditori che, cinquant’anni fa, nell’Italia del boom economico, decise di abbracciare i principi dell’associazionismo e delle unioni volontarie. Una svolta allora controcorrente e coraggiosa, ma necessaria per inserirsi nell’evoluzione della moderna distribuzione e, nello stesso tempo, dare nuove opportunità ai dettaglianti alimentari che fin da subito aderirono numerosi al progetto. E che sia stata la scelta giusta, lo testimoniano i traguardi raggiunti in questo mezzo secolo, illustrati in una monografia celebrativa realizzata in occasione dell’evento e distribuita agli ospiti. Dagli anni Sessanta, che hanno visto la nascita e poi il rafforzamento dell’unione volontaria A&O, alla costi-
14
Negli ultimi dieci anni, dal 2005 a oggi, gli investimenti complessivi effettuati hanno superato i 2 miliardi di euro
Cinquant’anni di distribuzione: Selex, una storia tutta italiana
per il 2015 il gruppo ha in cantiere l’apertura di 46 nuovi punti di vendita, 46 ristrutturazioni e l’assunzione di 800 addetti
tuzione di Selex che segnerà, dal 1979, il passaggio a un gruppo aperto, non più ancorato a territori esclusivi legati a un’insegna, caratteristici delle unioni volontarie del passato. Fino all’tetueros espansione dei deEd mod dolor ing eum zzriusto duisl e alle sficenni successivi de dei prossimi anni, che Selex, terzo operatore della distribuzione moderna, si prepara ad affrontare con la determinazione delle sue diciotto imprese associate. «Dall’inizio del nostro cammino - ha spiegato Dario Brendolan, Presidente del Gruppo Selex - ci siamo posti come obiettivo
un salto di qualità del commercio associato, sia nella professionalità delle imprese e degli uomini, sia nei rapporti di collaborazione con il settore industriale. E passo dopo passo, il nostro Gruppo è diventato uno dei principali protagonisti della distribuzione nazionale. Un gruppo formato da imprese familiari italiane, leader sul territorio, in grado di competere proficuamente con le multinazionali della distribuzione». In un contesto economico critico come quello attuale, Selex è una delle poche realtà che continua
a investire, crescere e creare occupazione. Negli ultimi dieci anni, dal 2005 a oggi, gli investimenti complessivi effettuati dalle imprese Selex per sviluppare e ammodernare le loro reti di vendita hanno superato, infatti, 2 miliardi di euro. La quota di mercato è cresciuta dal 7,6% al 10,7%. Per il 2015 sono previsti 47 nuovi punti di vendita e 46 ristrutturazioni, con l’assunzione di 800 nuovi addetti, per investimenti nell’ordine di 135 milioni di euro. La capacità di formulare un’offerta conveniente e di qualità, foca-
Una festa a Milano, con più di 700 invitati: rappresentanti dell’industria, della distribuzione, del mondo economico, accademico, della comunicazione. E il mondo Selex al completo: è stata anche l’occasione per rivivere, insieme ai suoi protagonisti, la storia di questo gruppo di imprenditori lizzata sulle esigenze locali, e di presidiare le regioni con un ventaglio di soluzioni diverse - dai piccoli supermercati di paese e di quartiere ai superstore e agli ipermercati dei grandi centri - sono i fattori di successo delle Imprese associate a Selex, profondamente radicate nei territori in cui operano, ma forti di una visione nazionale grazie all’appartenenza alla Centrale Selex. «Un punto fondamentale che ha sempre contraddistinto l’attività della nostra Centrale - ha sottolineato Riccardo Francioni, procuratore ge-
nerale di Selex - è quello di una gestione partecipativa con le Imprese, con gli imprenditori e i loro collaboratori. Un modello organizzativo che coinvolge i Soci in tutti i processi decisionali ed è alla base dell’alto livello di coesione e della crescita costante del nostro gruppo». Anche per i prossimi anni, le strategie di Selex sono concentrate sul consolidamento e sulla capacità di instaurare una forte relazione di fiducia con i clienti. «Sono convinto che ci sia molto futuro per aziende imprenditoriali di qualità come le nostre - ha osservato Maniele Tasca, direttore generale di Selex - che coniugano l’attenzione alle realtà locali con i vantaggi di una Centrale che favorisce le sinergie commerciali e lo scambio di know-how tra i soci. Ed è proprio avviando ulteriori percorsi di collaborazione che si potranno raggiungere nuovi traguardi». La competitivà e la forza commerciale di Selex traggono ulteriori vantaggi dall’adesione a ESD Italia, seconda centrale d’acqui-
dario brendolan
sto italiana, che raggruppa quattro tra i più importanti gruppi associativi del Paese: Selex, Agorà, Acqua & Sapone e Sun. E dalla partecipazione alla centrale internazionale EMD, la più grande organizzazione europea della moderna distribuzione, presente in 16 Paesi e con una quota di mercato stimata nell’ordine del 12% della distribuzione europea del largo consumo. La grande festa agli Arcimboldi è stata animata dalla verve trascinante di Fiorello, che ha ripercorso, tra canzoni, ricordi e gustosi aneddoti, gli ultimi cinquant’anni della storia del nostro Paese. Ma non sono mancati i momenti di riflessione sulle condizioni di difficoltà in cui versano oggi tante famiglie a causa della crisi. Per questo il Gruppo Selex, in occasione del 50° anniversario, ha dato vita, con il contributo organizzativo di Croce Rossa Italiana, al progetto “Metti in tavola la solidarietà”, con l’obiettivo di donare, grazie anche alla partecipazione della clientela, oltre 500 mila euro in prodotti alimentari a favore di chi ha più bisogno.
ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
IAB FORUM 2014 25-26 NOVEMBRE 2014 MICO - MILANO
IABFORUM.IT PLATINUM SPONSOR CONTATTACI PER AVERE INFORMAZIONI SEGRETERIA ORGANIZZATIVA IAB FORUM 2014 - WOBI ITALIA TEL. +39. 02 36 52 94 17 - EMAIL: IABFORUM.IT@WOBI.COM
Powered by:
COM
LINK Economics
pagamenti digitali
Neppure Google va in soccorso dei seguaci speculatori del turbocapitalismo: dopo aver annunciato 13,17 miliardi di dollari di utili nel solo terzo trimestre, il titolo ha perso il 3% del valore.
C’è chi la descrive con una certa enfasi la “fine dell’era del portafoglio”. Anche se non così radicale, Apple Pay sarà di certo l’inizio dell’ennesima “disruption tecnologica”. Gli utenti saranno in grado di usare il Touch ID per completare l’acquisto di un prodotto o di un servizio, vale a dire appoggiare un dito sul sensore per autorizzare qualsiasi (nel lungo periodo) transazione. In America è sbarcata l’altro ieri. In Italia arriverà solo l’anno prossimo, ma nel frattempo chi volesse capire meglio come funziona e in cosa è differente dai suoi competitor è accontentato.
La trimestrale di Google delude?
Come funziona Apple Pay?
TECHCRUNCH.COM
Psicologia
5 “buoni” modi per ingannarsi da soli I bias cognitivi sono automatismi mentali che ci portano a prendere decisioni in fretta e senza fatica, per motivi di “economia mentale”. Peccato che si tratti quasi sempre di decisioni sbagliate perché fondate su percezioni errate o deformate, su pregiudizi, su ideologie. Sono le “scorciatoie sbagliate” che il nostro cervello prende tentando di ragionare più in fretta ed efficacemente. Vicoli ciechi che ci portano spesso a non essere logici. Annamaria Testa ne racconta cinque tra le più diffuse e insidiose, quelle in cui è più facile cadere. Da consigliare al proprio superiore...
NUOVOEUTILE.IT
16
MASHABLE.COM
tecnologie
Come funziona internet (e perché) Siamo ormai abituati a considerare la banda larga wifi come una commodity, disponibile (possibimente) ovunque. Ma corriamo il rischio di dimenticare che dietro c’è ancora una tecnologia. Meglio ripassare.
HUBSPOT.COM ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
COM
LINK STRATEGIE DI MARKETING
riflessioni
Il digitale va a trovarle in televisione. O almeno è quello che sta tentando di fare Weebly, internet service provider Usa che ha pianificato una campagna televisiva da 5 milioni di dollari diretta agli imprenditori.
Ultimamente, l’ormai famigerata “sharing economy” è balzata agli onori della cronaca, talvolta per gli effetti apparentemente distruttivi che porta con se in alcuni settori produttivi. A spingerla sotto i riflettori, però, è stato soprattutto il presagio-auspicio di un’economia più sostenibile e di una società post capitalistica che essa porta con se, al grido di “Sharing is the New Owning”. Che sia o meno tutte queste cose, la “sharing economy” è stata di sicuro in grado di generare alcune tra le imprese più dirompenti e redditizie degli ultimi anni come Airbnb, Uber o TaskRabbit. Meglio conoscerla meglio, no?
Se le aziende non vanno al digitale...
Temere o no la sharing economy?
ADAGE.COM
analisi
Digitale, storia di una sfida mancata Le agenzie di marketing digitale sono o dovrebbero essere la punta di diamante, nel senso dell’innovazione, dell’intero mondo della comunicazione. Dovrebbero aver sfruttato il vantaggio competitivo dato loro dalla comprensione delle nuove tecnologie per creare nuovi standard. Ciò che spesso è accaduto, in realta, è che l’immensa potenza di cambiamento del digitale è stata adattata ai mezzi, ai canali e ai linguaggi di comuincazione già in nostro possesso. Chi vende media, lo fa in modo quasi identico al passato, nei confronti degli stessi interlocutori e con gli stessi linguaggi.
THEGUARDIAN.COM
18
NETWORKCULTURE.ORG
legalità digitale
Uk, fino a due anni ai Trolls
TOMSHW.IT
E’ guerra aperta in Gran Bretagna per i molestatori di internet. Il Governo sta varando un disegno di legge che inasprisce le pene di quattro volte; con condanne fino a due anni di reclusione per chi offende online.
ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014
L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.
Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione
PREMIUM PEOPLE I HIGH PROFILE AUDIENCE
Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012
SPAZIO A...
COM
future forum
COM
fino al 15 novembre - udine & napoli
360com è una pubblicazione di Growing C&M sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di Milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & Media Srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 Milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DlgS 196/2003
Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611
20
due città italiane coinvolte nella seconda edizione dell’evento dedicato alla cultura e all’innovazione Alberto Mingardi Dopo il dottorato in Scienza della Politica all’Università di Pavia ha dato vita, con Carlo Lottieri e Carlo Stagnaro, all’Istituto Bruno Leoni, centro studi con sedi a Torino e Milano, di cui ora è Direttore Generale. È Adjunct Scholar del Cato Institute di Washington DC. Si occupa attivamente di questioni legate alle politiche pubbliche, soprattutto rispetto ai temi della teoria del monopolio e della sanità. gli interessi scientifici sono legati, però, alla storia delle dottrine politiche e in particolar modo a due autori quali Herbert Spencer e Antonio Rosmini: sul primo ha scritto una monografia, del secondo ha tradotto in inglese un testo politico, “La Costituzione secondo la giustizia sociale”. Scrive per The Wall Street Journal e Ha collaborato con The Washington Post, International Herald Tribune, Financial Times, Agefi. In Italia ha commentato per Libero, Il Riformista, il Sole 24 Ore; Interviene a TG1 Economia per la rubrica “Il Punto”. Il suo ultimo libro è “L’intelligenza del denaro. Perché il mercato ha ragione anche quando ha torto”, per Marsilio Editori
visioni
di
Matteo Dedè
sette anni in recessione, come
tornare a crescere? “Come tornare a crescere?“. Ecco una domanda sulla quale i politici hanno le idee più confuse di quanto sembra, altrimenti non saremmo al settimo anno di recessione. Più facile dire come, sicuramente, non torneremo a crescere. Per esempio, limitando le occasioni di scambio fra persone. Se ci pensate, il genio dei “giganti” del web è stato proprio questo: fare “mercato”, rendere possibili transazioni e compravendite che altrimenti non sarebbero avvenute. Ha cominciato eBay, con il suo sistema di feedback su venditori e acquirenti, che riesce a ricreare fra estranei quella fiducia reciproca tipica delle relazioni “faccia a faccia”. Poi è venuto Google, formidabile pubblicitario alla portata di aziende che, con internet, hanno scoperto di poter raggiungere consumatori in tutto il mondo. Il fatto che Amazon sia la più grande libreria del pianeta
non le impedisce di offrirsi come intermediario a negozi infinitamente più piccoli, ma il cui apporto è fondamentale, perché davvero non ci sia libro, anche esaurito da anni, a cui i suoi utenti non possano arrivare. E in Italia, che facciamo? Una nuova legge, che ha consenso bipartisan, vorrebbe obbligare i negozi a dodici giorni di chiusura l’anno: incluso l’8 dicembre, quando tutti andiamo a comprare i regali di Natale. L’idea è salvare il piccolo commercio “proteggendolo” dalla grande distribuzione, adesso che il web è diventato un emporio aperto ventiquattro ore su ventiquattro. Serve impedire agli italiani di andare all’Ikea nei giorni di festa per salvare i mobilifici tricolori? Sicuramente renderà un po’ più complicato comperare un divano: obiettivo alla portata del legislatore, diversamente dal farci uscire dalla crisi.
La seconda edizione di Future Forum, rassegna internazionale dedicata alla cultura dell’innovazione e alla pre-visione di scenari futuri nell’economia, nella società e negli stili di vita, si svolge in due città italiane: Udine (21 ottobre-15 novembre) e Napoli (22-28 ottobre). Il Future Forum è un progetto della Camera di Commercio di Udine con il Forum Universale delle Culture di Napoli, ideato e diretto da Renato Quaglia. Il cuore del nord-est produttivo e la capitale del Mezzogiorno creano un ponte ideale e si uniscono sotto l’insegna della riflessione sul futuro. I modelli a cui ci siamo abituati si stanno evolvendo ed è imperativo ripensarli, ragionando oggi sui cambiamenti che avverranno nel prossimo ventennio per non arrivare impreparati all’appuntamento con il domani. Futurologi, economisti, sociologi, scienziati e autorevoli studiosi di tutto il mondo sono chiamati dalle due città a presentare i risultati delle loro ricerche, invitando al confronto e alla riflessione collettiva sulle scoperte, le esperienze e i mutamenti che si prevede interverranno nelle nostre vite. Come cambieranno lavoro, economia, saperi ed etica, tecnologia e trasferimento tecnologico, sanità e salute, gusti e alimentazione, città, turismo? Come si formerà la classe dirigente multirazziale del futuro? Siamo dentro una crisi o siamo entrati nella quarta rivoluzione industriale? ANNO V | #122| MARTEDI’ 21 OTTOBRE 2014