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visioni / martin sorrell
Cinque principi per vincere la sfida digitale
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ANNO V | #125| VENERDI’ 24 OTTOBRE 2014
Qualcuno una volta ha detto che spostarsi da un modello di business tradizionale a uno adatto all’era digitale è come cambiare i motori mentre l’aereo sta ancora volando. E’ una metafora perfetta.
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Innovazione: in Italia c’è, ma tanto resta da fare
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L’amata Clio si lega a Pianeta Donna
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Cariparma e Fir ancora insieme
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Lanciata Sizmek Dynamic Creative
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Mercati Internet a 16 mld di euro
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Sui Social va di moda l’anonimato
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Le continue novità digitali rappresentano un’importante leva di crescita per il futuro
La fotografia dell’
innovazione: l’Italia c’è, ma tanto resta da fare I risultati dello studio realizzato da I-Com per conto di ING Bank tracciano il profilo di un Paese in evoluzione, malgrado reti fisse e mobili non sempre adeguate. L’88,4% degli italiani reputa importante, a livello personale e familiare, l’attenzione ai temi innovativi e il 91,1% lo pensa in relazione al progresso del Paese e al rilancio dell’occupazione. Servizi finanziari e assicurativi online: ecco il comparto con una spiccata propensione nell’ultimo anno, mentre l’home banking viene utilizzato con maggiore frequenza rispetto allo sportello fisico; il 22,6% rispetto al 9,4% lo fa su base settimanale
di Daniele Bologna
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apace di innovare nonostante un contesto non sempre favorevole: è l’Italia fotografata dalla ricerca realizzata da I-Com - l’Istituto per la Competitività guidato dall’economista Stefano da Empoli - per conto di ING Bank, uno dei principali gruppi bancari e assicurativi internazionali, in occasione dell’evento “Italia Think Forward! Innovazione digitale per la crescita del Paese” organizzato a Roma per celebrare i 35 anni di attività in Italia. L’evento ha visto la partecipazione di ospiti d’eccezione che si sono confrontati sulle potenzialità che l’innovazione digitale riveste in un’ottica di crescita del Paese: Alessandra Poggiani, direttore generale dell’Agenzia per l’Italia Digitale; Alessandro Fusacchia, Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Paolo Coppola,
Deputato e Consigliere per l’Agenda Digitale del Ministero per la Semplificazione e la P.A.; Don Koch, Country Manager e Ceo di ING Bank Italia; Massimiliano Magrini, Co-founder e Managing Partner di United Ventures; e Stefano da Empoli, Presidente I-Com. Quale ospite d’eccezione per ING Bank è intervenuto il Global Ceo di ING Group, Ralph Hamers. Condotto su un campione di 1.011 persone, rappresentativo della popolazione adulta nazionale, il sondaggio mette a fuoco l’idea che italiani hanno dell’innovazione. Questi i risultati più significativi: il 91,1% del campione di italiani adulti ritiene l’innovazione importante per la crescita economica del Paese e il rilancio dell’occupazione. Si tratta di una stragrande maggioranza che scende però in maniera significativa, pur rimanendo elevata, per le classi di età over 65 e per livelli di istruzione bassi (licenza media o
titolo inferiore); il 54,1% del campione ritiene che le Pmi siano i soggetti più innovativi. Il 36% indica le grandi aziende e solo il 7,9% le amministrazioni pubbliche. In assoluto, secondo gli intervistati, il soggetto pubblico dovrebbe essere il principale finanziatore dell’innovazione (42,6%). Non è così nel Nord Est, dove viene preferito il ricorso ai prestiti delle banche (42,8% vs 38,5%). Tra le forme di finanziamento privato all’innovazione, le banche (34,8%) superano i canali azionari e obbligazionari (21,3%). Inoltre, il 74% del campione pensa che nell’arco dei prossimi 35 anni il telelavoro sostituirà gli attuali modelli organizzativi. Il 65,3% ritiene che i robot prenderanno il posto degli esseri umani nella maggior parte delle occupazioni attuali. Il 61,9% crede nella realizzazione compiuta della sharing economy. Le percentuali relative alle prime due risposte salgo-
no in maniera significativa tra gli intervistati di genere femminile. Poi, il 48,9% del panel ritiene che l’istruzione sia il fattore cruciale e necessario per l’innovazione, nettamente davanti alla capacità di adeguarsi alle circostanze (23,2%), al talento (21,2%) e alla fortuna (6,3%). Il sondaggio approfondisce anche il tema dell’innovazione digitale in banca: tra chi effettua almeno un’operazione settimanale, l’home banking è più popolare dello sportello fisico (22,4% vs 9,4%); il 90,7% del campione controlla il conto online con cadenza mensile. Il 58,3% effettua bonifici almeno una volta al mese. Inoltre, per un terzo del campione entro i prossimi cinque anni il mobile banking sarà il canale prevalente per le operazioni bancarie. Per il 59,6% ciò accadrà entro i prossimi dieci anni; infine, la consulenza finanziaria del futuro sarà online: per il 29% degli
Chi c’è dietro l’indagine
I-Com, Istituto per la Competitività, promuove temi e analisi sui principali fattori di competitività dell’economia italiana in chiave innovativa, all’interno del quadro politico-economico europeo ed internazionale. Obiettivo di I-Com è la sensibilizzazione dei decisori e dell’opinione pubblica per orientare il dibattito verso l’innovazione e la competitività, grazie a una varietà di strumenti di analisi e divulgazione. Presidente e fondatore di I-Com è Stefano da Empoli. ING è uno dei principali gruppi bancari e assicurativi internazionali, oggi presente in più di 40 Paesi con 75.000 dipendenti e 48 milioni di clienti. In Italia ING Bank è presente dal 1979 con la Divisione Commercial Banking che offre servizi e finanziamenti a grandi imprese ed enti, e dal 2001 con la Divisione Retail ING Direct, la banca diretta leader in Italia per numero di clienti (circa un milione), la cui mission è quella di offrire a famiglie e risparmiatori prodotti semplici e trasparenti a condizioni economiche competitive. ING Direct propone oggi in Italia una gamma di prodotti mirata e completa: prodotti di pagamento, prodotti di risparmio, mutui, investimenti, assicurazione e prestiti personali.
intervistati si tratta di uno scenario che si realizzerà in cinque anni, mentre per il 56% in dieci anni.
ralph hamers
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stefano da empoli
massimiliano magrini
alessandra poggiani
Diffusione dei servizi digitali: Europa e Italia a confronto In Italia internet è lo strumento di interazione con la Pubblica Amministrazione nel 21% dei casi. Ben al di sotto del 41% della me-
dia europea e dei casi di eccellenza, rappresentati da Danimarca (85%) e Olanda (79%); in tema di e-commerce tra gli ultra-quattordicenni i servizi assicurativi, bancari e finanziari sono il comparto a maggiore crescita, passando dal 6% del 2012 al 13,7% del 2013. Segue l’acquisto di libri e riviste (dal 25,1% al 34,3%). In Italia il 68% delle abitazio-
ni sono connesse alla broadband. In Europa la media è del 76%. In Finlandia, UK e Olanda il dato supera l’87%, mentre in Romania e Grecia si aggira intorno al 55%; nel 2013 l’Italia ha fatto più progressi di tutti gli altri Paesi UE, passando dal 55% di case connesse nel 2012 al 68% del 2013. La velocità della connessione fissa lascia a desidera-
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Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI
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re: circa l’80% si attesta in Italia tra i 2 e i 10 Mbps. Solo lo 0,6% supera i 30 Mbps, mente in Europa ciò accade in media nel 21,2% dei casi. «Nonostante condizioni di contesto spesso sfavorevoli, i fatti dimostrano che l’Italia è un Paese che può e sa essere più innovativo di quanto si pensi. Lo conferma la crescita a due cifre nell’ultimo biennio di alcuni servizi digitali, come il mobile banking e l’e-commerce - rileva Stefano da Empoli, Presidente di I-Com -. Barriere tecnologiche, strutturali e culturali non ci
consentono, tuttavia, di tenere il passo rispetto al resto dell’Europa. Crediamo, dunque, sia urgente intervenire incrementando gli investimenti nelle reti fisse e mobili, digitalizzando i servizi pubblici e implementando programmi di alfabetizzazione digitale, a partire dalle scuole». «Mi fa particolarmente piacere scoprire che l’Italia crede in maniera così spiccata all’innovazione e al suo potere di migliorare la vita quotidiana delle persone - commenta Don Koch, Country Manager di ING Bank Italia -. ING è pre-
sente in Italia dal 1979 con le attività dedicate ai corporate client e dal 2001 come pionieri del digital banking; in questo arco temporale crediamo di avere dato un contributo importante allo sviluppo di progetti innovativi nel Paese. Alcuni esempi tra i più significativi: il sostegno a importanti progetti di energie rinnovabili, lo sviluppo del direct banking in Italia e, più recentemente, l’impegno a premiare giovani startup tecnologiche. Più che guardare al passato però, oggi ci piace continuare a pensare al futuro e agire concretamente per offrire ai nostri clienti gli strumenti necessari per essere un passo avanti nella vita e nel business, come indicato dalla strategia globale di ING - prosegue Koch -. Abbiamo progetti ambiziosi per l’Italia con l’obiettivo di raddoppiare i nostri asset al 2020, allargare la nostra offerta anche al segmento delle Pmi nei prossimi due anni e sostenere almeno altre 50 start-up nei prossimi cinque anni».
don koch
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MARKET PLACE
sinergia che rafforza il presidio del portale nel settore della cura di sè
L’amatissima Youtuber si lega a Pianeta Donna Da una parte Banzai, Dall’altro ClioMakeUp, al secolo Clio Zammatteo di Vera Modesto
Da una parte PianetaDonna, il sito di Banzai leader nel mondo femminile in Italia, con 8,5 milioni di utenti mensili secondo i dati Audiweb View, dall’altro ClioMakeUp, al secolo Clio Zammatteo, l’amatissima make-up artist e personaggio televisivo, il cui blog è un punto di riferimento immancabile per le beauty addict tricolori. Comunicatrice autoironica e genuina, forte di un seguito di oltre due milioni di fan sui principali social network e quasi un milione di iscritti nei suoi canali Youtube, Clio con i suoi video è diventata il punto di riferimento indiscusso online per la tematica make-up, offrendo apprezzati spunti quotidiani riguardo a bellezza e tecniche di maquillage. PianetaDonna, in virtù di questa partnership rafforza il suo presidio nel settore della cosme-
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si, bellezza e make-up, offrendo alle proprie utenti tutta la verve e la riconosciuta expertise di Clio, che condividerà con le lettrici del sito numero uno in Italia presso il pubblico femminile i suoi apprezzatissimi video-tutorial sul make-up e i suoi consigli di bellezza. Delle vere e proprie pillole di buonumore quotidiano in cui la bellezza è trattata con un mix di competenza ed ironia che il pubblico ha dimostrato di apprezzare. L’accordo di partnership prevede che Banzai gestirà in esclusiva la raccolta pubblicitaria di ClioMakeUp sviluppando insieme innovative iniziative speciali rivolte ai clienti pubblicitari. Per l’occasione il sito ClioMakeUp si rinnova il look. L’agenzia Mutado ha infatti progettato a stretto contatto con ClioMakeUp una nuova piattaforma digitale che rappresenta lo stato dell’arte tecnologico e di integrazione mobile, con
l’ambizione di creare un luogo virtuale inclusivo e altamente interattivo. Il nuovo sito, oltre a un nuovo layout, offre innovative funzionalità, ottimizzate per ogni tipo di fruizione, in particolare quella da mobile. Banzai e Clio hanno festeggiato insieme la loro partnership e presentato il nuovo sito, con un evento allo Spazio Anni Luce di Milano, a cui hanno partecipato oltre duecento fra i principali advertiser e agenzie di comunicazione. «Quella di Clio è una bella storia, la storia di una ragazza italiana che trova l’America in Italia, ma che per farlo… ha dovuto appunto emigrare in America. Clio ha cominciato a girare i sui primi video, quasi per gioco nel 2008, dalla sua cameretta a Brooklyn tramite webcam, mentre imparava il mestiere presso la scuola professionale per truccatori Make Up Designory di New York - commenta Andrea Santagata, Amministratore Delegato di Banzai Media -, ma non ha mai smesso di pensare che l’Italia potesse essere il suo mercato di riferimento, e gli oltre 160 milioni di video visti dal 2008 a oggi le hanno dato ragione. E’ una storia di talento e di tenacia che presenta tanti punti in comune con alcune delle storie di maggior successo di Banzai. Anche per questo siamo contenti di poter completare, grazie a Clio, la nostra offerta di contenuti rivolti all’utenza femminile, in particolare quella di contenuti video, campo nel quale Clio ha dimostrato originalità ed eccellenza». ANNO V | #125| VENERDI’ 24 OTTOBRE 2014
Oggi vogliamo divertirci di più
Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori
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COM PANY
prolungato il rapporto che lega l’istituto a uno sport apprezzato in italia
Per Cariparma e Fir altri tre anni insieme
La Federazione Italiana Rugby e il Gruppo Cariparma Crédit Agricole hanno annunciato di avere appena sottoscritto un accordo triennale di Sebastiano Zeri
La Federazione Italiana Rugby e Gruppo Cariparma Crédit Agricole hanno annunciato di aver sottoscritto, in occasione del lancio nazionale dei Cariparma Test Match 2014, un prolungamento dell’accordo di main sponsorship che lega il gruppo bancario alla Fir e alla Squadra Nazionale. L’accordo triennale è stato firmato presso la Sala delle Fiaccole di Palazzo H, sede romana del Coni, dal Presidente della Federazione Italiana Rugby, Alfredo Gavazzi, e dall’Amministratore Delegato del Gruppo Caripar-
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ma Crédit Agricole e Responsabile per l’Italia di Crédit Agricole, Giampiero Maioli. Main Sponsor della Federazione Italiana Rugby dal gennaio 2007, il marchio Cariparma Crédit Agricole continuerà ad accompagnare gli Azzurri di Jacques Brunel e tutte le Squadre Nazionali maschili sino al 31 dicembre 2016, con opzione per il 2017. «Insieme non per caso è da anni il messaggio che lega la Fir a Gruppo Cariparma Crédit Agricole e proprio la condivisione di tanti valori comuni e la voglia di continuare assieme un percorso iniziato alla vigilia dell’RBS 6 Nazioni 2007 han-
no fatto sì che il nostro legame trovasse naturale prosecuzione anche negli anni a venire. Siamo felici di poter continuare a portare sul petto il marchio Cariparma e ci auguriamo di poter condividere con il Gruppo, nelle stagioni che ci aspettano, un numero sempre crescente di successi. Voglio ringraziare il Presidente Ariberto Fassati, l’Amministratore Delegato Maioli e il Condirettore Generale Hughes Brasseur per l’affetto e la fiducia che hanno riposto, e continuano a riporre, nel rugby italiano», ha dichiarato il Presidente della Federazione Italiana Rugby, Alfredo Gavazzi. «Siamo molto contenti di proseguire un sodalizio che nel tempo si è rivelato vincente sia per il nostro Gruppo che per la Nazionale. Da quando, nel 2007, il marchio Cariparma Crédit Agricole ha debuttato sulle maglie azzurre, tutto il movimento ha progressivamente acquisito, trainato dalle gesta della squadra e dall’entusiasmo da essa suscitato, una straordinaria visibilità in campo nazionale e internazionale, contribuendo inoltre ad accrescere la popolarità del rugby in Italia. E, cosa ancora più importante, il successo di pubblico che tutti gli anni riscuotono appuntamenti come i Cariparma Test Match confermano l’apprezzamento dei tifosi, che si stringono sempre più numerosi attorno ai valori veicolati dal rugby», ha dichiarato Hughes Brasseur, Condirettore Generale di Cariparma Crédit Agricole. ANNO V | #125| VENERDI’ 24 OTTOBRE 2014
search & socIal medIa marketIng
13-14 noveMbre 2014
MiCo – MIlAno CongreSSI
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Chris Sherman
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ME DIA
Una novità lanciata dalla società internazionale leader per la gestione dell’advertising
Arriva Sizmek Dynamic Creative con la soluzione Omnichannel
I marketer possono incrementare la rilevanza di un annuncio online, migliorando le sue performance e servire automaticamente le versioni di una pubblicità più adatta per l’utente di Matteo Dedè
Sizmek, società internazionale leader per la gestione dell’advertising, ha annunciato il lancio di Sizmek Dynamic Creative con la nuova soluzione Omnichannel. Sizmek, ora, supporta campagne creative dinamiche e altamente scalabili su ogni canale pubblicitario digitale, compreso il mobile, il video, i social e il display adv. Ciò significa che i marketer possono incrementare la rilevanza di un annuncio nei confronti del target e migliorare le performance delle campagne online servendo automatica-
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mente le versioni di una pubblicità più adatta per l’utente basandosi su numerosi fattori di targeting: Dynamic Creative per HTML5 consente agli inserzionisti di pianificare campagne personalizzate, sempre aggiornate e ottimizzate su tablet e smartphone; Dynamic Creative per Video rende facile personalizzare, modificare e ottimizzare gli elementi interattivi all’interno di annunci video (preroll), quali overlay o companion banner, personalizzare elementi non interattivi e i componenti di un singolo fotogramma del video; Dynamic Creative con Sizmek Social
consente la personalizzazione dinamica degli annunci su tutti i principali social network, tra cui Facebook, Twitter, Pinterest, Tumblr e Google+; Dynamic Creative con Sizmek Workshop consente di assemblare migliaia di versioni dinamiche di un’unica creatività di essere facilmente gestiti con gli strumenti di mass versioning messi a disposizione dalla piattaforma Sizmek MDX. «Il nuovo corso del marketing digitale richiede sempre maggiore impegno e attenzione sulle competenze necessarie e sui canali di distribuzione: individuare soluzioni in grado di ridur-
re l’impiego di tutte le risorse coinvolte è una priorità assoluta. Sarebbe molto meglio riassegnare tali risorse per la pianificazione strategica. La possibilità di automatizzare in maniera semplice gli aggiornamenti, di personalizzare in modo intelligente l’esperienza del consumatore utilizzando dati significativi e di ottimizzare le prestazioni cross-platform costiuisce un enorme vantaggio per chi si occupa di media buying», afferma Mike McLaughlin, vice president Digital Media di Palisades Media Group -. La gestione dinamica delle singole componenti creative è particolarmente importante in ambito social perché ci si aspetta che tutto avvenga in tempo reale. Sapere che il messaggio del nostro cliente è coerente e istantaneamente aggiornato su tutti i principali canali sociali è un prezioso miglioramento rispetto a quanto avviene adesso». Secondo i dati di benchmark di Sizmek, Dynamic Creative aumenta la performance degli annunci in media del 47% (69% per le conversioni post-clic) su banner standard. La soluzione ottimizza il time to market e migliora la rilevanza di una campagna. Spiega Brian Weiner, ceo di The Illusion Factory: «Apprezziamo molto la straordinaria suite di strumenti che Sizmek mette a disposizione della nostra produzione. Nel produrre le campagne The
Flash e Jane The Virgin per i nostri clienti sul Network di The CW Television, abbiamo lavorato a stretto contatto con Sizmek per razionalizzare alcuni piccoli dettagli delle diverse versioni degli annunci con una messa a punto dinamica degli elementi creativi», ha concluso il manager. Oltre alla personalizzazione e al retargeting, Dynamic Creative semplifica notevolmente il processo di offerta di immagini e messaggi sempre nuovi, consentendo ai marketer dei maggiori mercati a livello globale di mostrare continuamente offerte aggiornate e messaggi rilevanti senza la necessità di ritrafficare le creatività e quindi riducendo significativamente i tempi di refresh. Su tutti i canali l’ottimizzazione automatizzata assicura che gli annunci che garantiscono le migliori performance vengano privilegiati nella distribuzione, in base alle metriche del target dell’inserzionista, su tutti i dispositivi e i canali di acquisto. «Gli inserzionisti devono essere in grado di condividere e adattare la storia che vogliono raccontare su ogni dispositivo e canale con soluzione di continuità” dichiara Ricky Liversidge, CMO e Head of Product di Sizmek -. Attraverso Dynamic Creative, la soluzione cross-channel più scalabile attualmente esistente, Sizmek offre al mercato una flessibilità senza precedenti». La piattaforma
Sizmek MDX consente agli inserzionisti di creare versioni di annunci in varie modalità in base agli obiettivi della campagna. Per le campagne con un minor numero di versioni si possono utilizzare strumenti basati su fogli di calcolo, mentre gli strumenti unici di Sizmek di mass versioning o feed XML, possono essere utilizzati per creare e gestire facilmente migliaia di versioni di ogni singo-
lo annuncio. «Dagli annunci per i diversi prodotti da catalogo personalizzati a quelli targettizzati per le condizioni meteo, i clienti di Sizmek stanno sperimentando sempre nuove modalità d’uso di Dynamic Creative - continua Liversidge -. Ora, rendendo scalabile Dynamic Creative e disponibile per desktop, mobile, social, video, siamo in grado di offrire sempre più calzanti opportunità».
Tecnologie all’avanguardia Sizmek gestisce campagne pubblicitarie digitali per inserzionisti e agenzie in tutto il mondo attraverso una tecnologia all’avanguardia in grado di coinvolgere l’audience attraverso qualsiasi schermo. Negli ultimi quindici anni, il business digitale che adesso rappresenta Sizmek ha orgogliosamente aperto la strada al mercato digitale dei rich media, dei video e dell’advertising online targettizzato su tutti i canali. Il sistema aperto di gestione pubblicitaria, Sizmek MDX, distribuisce le più creative e impattanti campagne digitali multiscreen attraverso mobile, display, rich media, video e social, potenziate da un’insuperabile piattaforma dati. Con sede principale a New York, Sizmek connette oltre 13.000 inserzionisti e 5.000 agenzie alle audience di riferimento, gestendo oltre 1.500 miliardi di impression all’anno. Sizmek opera localmente in 48 paesi con un team di 850 dipendenti.
ANNO V | #125| VENERDI’ 24 OTTOBRE 2014
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di Davide De Vecchi
In occasione di Smau Milano 2014, l’Osservatorio sulla manifestazione della School of Management Politecnico di Milano ha presentato i risultati della ricerca sui “Mercati Internet Consumer”. Cresce Ed mod tetueros dolor ing deleum 15% rispetto zzriusto duislal 2013 il valore complessivo dei mercati internet consumer in Italia intesi come tutti quei mercati rivolti al consumatore finale, abilitati dalla piattaforma internet, ovvero fruiti tramite pc/tablet, smartphone e internet tv. In valore assoluto si sfiorano i 16 miliardi di euro, per l’esattezza 15,7 miliardi. La stragrande maggioranza (88%) del valore dei mercati internet consumer è ancora legata a pc e tablet (in crescita del 10% nel 2014), ma è la componente smartphone a registrare i tassi di crescita più elevati (+73%), grazie in particolare al raddoppio del-
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L’Osservatorio Smau ha presentato i risultati della ricerca sui settori Internet Consumer
I mercati internet non si fermano: nel 2014 sfiorano i 16 miliardi di euro
in crescita del 15% rispetto al 2013 il valore complessivo, nelle aree dedicate al consumatore finale e fruite tramite pc/tablet, smartphone e internet television le vendite di prodotti e servizi non digitali (mobile commerce). Il peso dei mercati internet su smartphone, che in valore assoluto complessivamente arrivano a superare i 2 miliardi di euro, passa così dal 9% del 2013 al 12% del 2014. Ancora irrilevante, invece, il ruolo delle Internet Tv, nonostante la sempre maggiore diffusione di schermi che portano Internet sul televisore di casa. La dinamica dei mercati internet consumer è legata a tutti i comparti di riferimento, che continuano a crescere a due cifre: ecommerce (+16%), pubblicità su internet (+14%) e contenuti/
servizi internet (+11%) - afferma Andrea Rangone, Coordinatore degli Osservatori della School of Management del Politecnico di Milano. E in particolare, a trainare la crescita sono le componenti più innovative della rete, quali i nuovi device, le applicazioni, i social network e i video. L’ecommerce b2c,inteso come il valore degli acquisti online di prodotti e servizi non digitali da parte dei consumatori italiani, nel 2014 arriva a 11,7 miliardi di euro, in crescita del 16% rispetto ai valori del 2013. Sul totale mercati internet, il peso dell’ecommerce b2c è pari al 75%. Oltre il 90%
del mercato ecommerce è ancora rappresentato dall’acquisto su pc/tablet, ma la componente smartphone è passata in un anno dal 5% al 9%. Non si registrano, invece, attività degne di nota di T-commerce (ecommerce su tv). Il mercato ecommerce su pc/tablet vale nel 2014 quasi 11 miliardi di euro, in crescita di circa il 10%. L’acquisto di servizi rimane la componente predominante del mercato (61%), anche se la quota di mercato dei prodotti cresce passando dal 34% al 39%. Il solo settore del turismo continua a generare quasi il 50% degli acquisti ecommerce su pc/tablet
nel nostro Paese. Nel 2014 il valore si attesta intorno al miliardo di euro. La pubblicità su internet raggiunge per la prima volta la soglia dei 2 miliardi di euro, pari al 13% del totale mercati internet, in crescita del 14% rispetto ai valori del 2013. È un segnale fortemente positivo, alla luce dell’andamento ancora difficoltoso del mercato pubblicitario sui canali tradizionali: la televisione e la radio chiuderanno l’anno stabili o in leggera perdita, mentre la stampa cala ancora di oltre il 10%. Il mercato dell’internet advertising rimane prevalentemente concentrato nelle mani di pc/tablet (86%), ma cresce velocemente la componente legata agli smartphone (passata dall’11% del 2013 al 14% del 2014); ancora non rilevante, seppur in crescita, la pubblicità su internet tv. La pubblicità su pc/tablet vale intorno ai 1,7 miliardi di euro, in crescita del 9% rispetto al 2013. La crescita del mercato è dovuta principalmente alla raccolta pubblicitaria sui social network e ai formati video, ma anche la componente legata alle applicazioni per tablet sta iniziando ad acquisire una certa rilevanza. Il mobile advertising cresce ancora di quasi il 50%, dopo essere più che raddoppiato nel corso del 2013, e nel 2014 si prevede arrivi a sfiorare quota 300 milioni di euro. Il 12% del valore dei mercati internet – pari quasi 2 miliardi di euro – è rappresentato
dalla spesa dei consumatori per acquistare contenuti e servizi internet a pagamento, complessivamente in crescita dell’11% rispetto al 2013. Anche in questo caso la crescita è ancora più significativa se letta nello scenario complessivo del mercato dell’informazione e intrattenimento, dove, ad esempio, i ricavi pay del mondo della Stampa subiscono ancora un calo superiore al 5% e anche la pay tv rallenta (-2% circa). Due terzi del mercato dei contenuti e servizi internet fanno riferimento ai canali pc/tablet; poco meno di un terzo allo smartphone; ancora poco significativo (2% circa) il peso delle internet tv, anche se c’è forte attesa per la crescita dell’offerta e il possibile ingresso dei grandi player Over the Top
internazionali, che sono già arrivati in alcuni paesi europei con i propri servizi video. I contenuti e servizi Internet fruiti su pc/tablet crescono del 7%, per un valore complessivo di circa 1,3 miliardi di euro. A trainare in valore assoluto il comparto sono igiochi e le scommesse, anche se questi segmenti non sono più in crescita come negli anni passati. Crescite particolarmente interessanti si registrano invece nell’ambito delle applicazioni per tablet, dei contenuti video in pay-per-view e dello streaming musicale, anche se, in valore assoluto, questi segmenti sono ancora limitati. I contenuti internet su mobile crescono, invece, di circa il 20%, arrivando così nell’intorno dei 630 milioni di euro in valore assoluto.
andrea rangone ANNO V | #125| VENERDI’ 24 OTTOBRE 2014
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LINK DIGITAL MARKETING
Social trends
Anche il marketing b2b si fa online e come per tutto il resto della disciplina, necessita di un’adeguata programmazione. Un’utile infografica per tenere a mente le sei fasi essenziali del marketing online b2b.
Una delle caratteristiche del successo planetario di Facebook è stata la richiesta di iscrizione col proprio nome e cognome veri, al posto del nickname. Ma ora, a quanto pare, è in vista un cambio di rotta.
La “scienza” del marketing b2b
MARKETINGPROFS.COM
Sui social va di moda l’anonimato
CHEFUTURO.IT
social working
analytics
La questione sta diventando sempre più importante, così come sono sempre di più gli addetti licenziati per via di qualche post. Che impostazione devono avere le aziende con i propri impiegati, rispetto ai social?
Ok, abbiamo un sacco di dati sul consumatore. E ora? Susan Etlinger ci spiega perché con tanti dati a disposizione abbiamo bisogno di approfondire le nostre capacità di pensiero critico. Perché contare non è capire.
Le aziende, gli addetti e i social
WSJ.COM
Cosa fare con tutti questi dati?
TED.COM
Utilities
sharing economy
Nasce un nuovo client email che potrebbe rivoluzionare la posta elettronica: Inbox by Gmail, nato dalla “fusione” di Gmail e Google Now. Ma niente addio a Gmail. Sarà un’applicazione separata.
L’economia della condivisione è ormai in molti settori: dalla mobilità alla finanza, dai contenuti creativi al food e al crowdfunding. Moda passeggera o vera rivoluzione? Nel frattempo, le idee che funzionano.
Google presenta InBox by Gmail
WIRED.IT
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Ecco dieci idee che funzionano
ECONOMYUP.IT
ANNO V | #125| VENERDI’ 24 OTTOBRE 2014
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DIGITAL STRATEGIC DIRECTOR Ben tornati all’appuntamento job della settimana. Oggi trattiamo un profilo molto ricercato nello scenario attuale, ossia quello del ”Digital Marketing Manager”. La ricerca nello specifico ci è stata commissionata da una realtà prestigiosa del settore travel online. Nel panorama attuale del mondo professionale, la figura del Marketing Manager o del Brand Manager è sempre più permeata da logiche del mondo internet: prevediamo un processo di digitalizzazione di tale figura professionale , in modo trasversale ai diversi settori. La figura che abbiamo selezionato si occuperà di tutta la strategia di comunicazione digital per l’azienda, con pianificazioni della attività di pubblicità online, di social media, di affiliation marketing. Inoltre il Digital Marketing Manager dovrà assicurare il posizionamento a livello di indicizzazione organica del sito e attività di ottimizzazione del traffico, con obiettivi di conversion rate. Il profilo ideale è un professionista delle dinamiche e degli strumenti di web marketing e di comunicazione digitale, con forte focus sui numeri e sugli obiettivi di traffico e ritorno d’investimento, preferibilmente con background dal settore travel o da online retailers, con padronanza della lingua inglese e capacità di analisi e reportistica approfondita. Come si affronta il colloquio di questo tipo? In fase di colloquio, è fondamentale approfondire il livello di competenza tecnica delle attività di web marketing gestite. L’interlocutore dovrà dimostrare di avere piena padronanza degli strumenti tecnici, delle piattaforme di SEM e Affiliation, dei KPIs fondamentali, come conversion rate, bounce rate, percentuale di traffico al sito generata per canale, obiettivi ROI per canale, il page rank per il SEO; nonché delle strategie di ottimizzazione implementate e dei risultati apportati. E’ fondamentale, dunque, capire il livello di operatività gestito dal Digital Marketing Manager, che dovrà essere in grado di avere sia una vision top-line con obiettivi e gestione del budget, sia una strategia top-down per mantenere il polso operativo delle attività declinate sui vari canali.
Interaction Designer Dottorato in Biofisica = Esperto di User Experience; = Occupato presso una primaria Web Agency; = Insegnante Universitario di Design Multipiattaforma (Web, Mobile, Pad); = Background maturato in primaria banca internazionale; = Inglese Fluente. RAL 35.000€
Master in Economia = Reclutamento nuovi Publisher e negoziazione accordi commerciali con i pricipali player del mercato; = Acquisizione di spazi display, video, preroll, richmedia sia CPM sia performance; = Monitoraggio delivery, ottimizzazione, sales support nella definizione delle proposte commerciali; = Pregressa esperienza all’estero in prestigiosa concessionaria. RAL 45.000€
Ecommerce Manager Laurea in Economia = Definizione attività di lead generation tramite concorsi, retargeting, RTB, SEM, CPC su comparatori prezzo e classified ads, affiliazione e direct email marketing, SEO e Social; = Obiettivi di fatturato, acquisizione nuovi clienti, fedeltà cliente (retention), Gestione budget 3.5Mio€; = Responsabilità su Interfacce Utente e User Experience finalizzate all’aumento della conversion; definizione delle analisi funzionali per nuove implementazioni tecnologiche..
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Publisher Manager
Front End Developer Laurea in Informatica = Ottima conoscenza dei linguaggi HTML5, CSS, AJAX JQUERY; = Capacità di customizzazione del CMS Magento e implementazione del CMS WordPress; = Maturata esperienza nello sviluppo di siti ad alta complessità; = Inglese Fluente. RAL: 35.000€
RAL 50.000€
ANNO V | #125| VENERDI’ 24 OTTOBRE 2014
L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.
Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione
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Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012
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Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611
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SPAZIO A...
visioni
di
Matteo Dedè
Cinque principi per vincere
Martin Sorrell Nato a Londra da una famiglia ebrea. I suoi antenati sono russi polacchi e rumeni. Ha studiato al CHrist’s College di Cambridge e conseguito un Mba all’Università di Harvard. Inizialmente, ha lavorato per il gigante dello sport Mark McCormack. Debutto in pubblicità con saatchi & saatchi nel 1975, dove è stato diretore finanziario di Gruppo dal 1977 al 1984. Nel 1985 la svolta che ha determinato il successo della sua carriera: investe in Wire & plastic Products, azienda di manifatture plastiche britannica. Ne diventa Ceo l’anno successivo. Da lì inizia l’espansione nel settore pubblicitario a colpi di continue acquisizioni. e non ha più smesso. Oggi Wpp è la più grande multinazionale pubblicitaria del mondo, con una capitalizzazione di borsa superiore ai 5 miliardi di sterline. Gestisce ogni anno budget pubblicitari per un valore superiore a 37 miliardi di sterline. opera in 107 nazioni, con 2.400 sedi e oltre 140.000 dipendenti. Sorrell è ancora oggi ceo.
LA sfida del digitale Qualcuno una volta ha detto che spostarsi da un modello di business tradizionale a uno adatto all’era digitale è come cambiare i motori mentre l’aereo sta ancora volando. E’ una metafora perfetta. Il cambiamento tecnologico non è soltanto costante, ma sta accelerando. La tecnologia non cambierà mai più così lentamente come lo sta facendo oggi. Aziende e amministrazioni hanno bisogno di organizzazioni costruite per evolversi mentre si muovono, e in questo contesto i principi contano più dei singoli progetti. Ecco i cinque principi guida che possono essere applicati allo stesso modo al business e all’amministrazione: 1. Non aspettare che “succeda“: il cambiamento tecnologico è inevitabile, ma la nostra risposta non lo è. Le organizzazioni che hanno successo sono quelle che prendono il controllo del proprio destino. Le istituzioni devono guardare al digitale come a un “enabler”, e non come a una minaccia o a un inconveniente da ignorare finché sarà possibile. 2. Ascoltare (e rispondere): le tecnologie digitali creano nuovi modi per ascoltare e capire i consumatori e i cittadini, spianando la strada per servizi pubblici più personalizzati. Le aziende hanno utilizzato il digitale per creare esperienze più personali, più coinvolgenti e più efficaci. I device indossabili e connessi creeranno nuovi modi per le persone per comunicare i loro bisogni e i dati in possesso delle aziende saranno sempre di più. 3. Provare il sapore del rischio: uno dei grandi luoghi comuni del business moderno, importato dalla Silicon Valley, è il mantra del succes-
so attraverso il fallimento. Detto questo, il successo nell’era digitale ha bisogno del giusto atteggiamento verso il fallimento e l’assunzione di un rischio, e vale anche per le istituzioni. Non tutto funzionerà la prima volta. Per questo c’è bisogno di una cultura dell’organizzazione che abbia la giusta considerazione del rischio controllato, che sappia accettare una ragionevole probabilità di fallimento e sia preparata a fermare l’attività che non funziona e a impararne la lezione. 4. Focalizzarsi sui tubi, non sull’acqua: nel mondo digitale le piattaforme sono fondamentali. I business digitali che hanno ottenuto più successo sono quelli che mettono a disposizione una piattaforma per altri operatori. I social media come Facebook e Twitter consentono alle persone di entrare in contatto e comunicare. eBay consente alle persone di vendere e comprare. Deezer e Spotify consentono alle persone di scoprire e ascoltare la propria musica preferita. Nessuno di questi produce beni o contenuti, ma hanno un grande valore dal momento che mettono a disposizione l’ambiente giusto utile agli altri per emergere. 5. Portare il coding nelle classi: le aziende, i governi e le popolazioni in generale hanno bisogno di migliori capacità di programmazione informatica. Il dipartimento del lavoro Usa stima che dal 2020 ci saranno 1,4 milioni di posti di lavoro collegati ai computer, ma soltanto 400mila persone in grado di occuparli. Altre parti del mondo potranno leggere in questi numeri un’opportunità, ma soltanto se avranno attivato i giusti programmi educativi.
parmigiano reggiano night 25 ottobre @ online
terza edizione della cena 2.0 promossa dal Consorzio del Parmigiano per salvare il gusto di stare insieme
Dopo il successo delle scorse edizioni anche per il 2014 il Consorzio del Parmigiano Reggiano si affida nuovamente alla strategia di Tribe Communication e allo sviluppo tecnologico di Shaman per l’organizzazione della Parmigiano Reggiano Night. Quest’anno l’operazione consiste in una campagna sociale ironica, ma al tempo stesso molto concreta, con la richiesta agli utenti di impegnarsi per salvare il gusto di stare insieme, al grido di #bastaunacena. Con questa operazione, il Parmigiano Reggiano riconferma il suo intento di promozione della condivisione e della convivialità con una grande novità: l’utente potrà partecipare alla PR Night, aderendo ad una delle quattro attualissime cause, che rappresenteranno anche il tema delle cene che è chiamato ad organizzare. Chi partecipa, infatti, deciderà se dire basta alla noia, alle brutte notizie, alla fretta o alle chiusure e invitare i propri amici a fare altrettanto. La seconda grande novità della Parmigiano Reggiano Night di quest’anno è l’apertura al mondo della ristorazione. Gli utenti, infatti, potranno organizzare la propria cena a casa o in uno dei 188 ristoranti italiani aderenti. I ristoratori sono stati invitati a partecipare attraverso l’invio di una dem che metteva in luce i benefit che avrebbero ricevuto con la loro adesione: un kit per personalizzare il proprio ristorante durante l’evento, i gadget per i loro ospiti, la comunicazione della loro adesione su testate locali e sul sito della PR Night. ANNO V | #125| VENERDI’ 24 OTTOBRE 2014