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visioni / steve wozniak

Apple sbaglia, è ora di aprire gli standard

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ANNO V | #128| MERCOLEDI’ 29 OTTOBRE 2014

Sembra arrivato il tempo di condividere le epserienze con gli utilizzatori di altre piattaforme. Perchè i prodotti migliori andrebbero resi accessibili a tutti, per poter costruire insieme qualcosa di buono...

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Dopo “Share a Coke”, aperta una nuova era

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Autentici lavoratori, grandi performance

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Sei puntate di aspra battaglia... in cucina

12 scenario

In 100.000 per la Milan Games Week

14 company

Max Information “firma” Clementoni

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Apple Pay funziona. E basta polemiche!

Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale. tg|adv - Via Ripamonti 101, 20141 MIlano - Tel. +39 0257313102 - tgadv@tgadv.it - www.tgadv.it


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COVER STORY

“Share a Coke”, ovvero come cambiare le regole della comunicazione pubblicitaria. Grazie ai social network

Il brand storytelling che si muove verso una nuova era In occasione di Ad Tech Londra Javier Sanchez, vice presidente marketing Europa di Coca Cola, ha indicato come tendenza emergente la crescente importanza della creatività nelle scelte di pianificazione media

parto tecnologico, Sanchez ha affermato che il brand storytelling si sta muovendo verso una nuova era. «I budget giocano ancora un ruolo importante, non solo per la produzione di contenuti, ma anche per trovare il modo di diffonderli. Eppure è lo storytelling che sta divenendo sempre più centrale. Il comparto media tradizionale resta ancora fondamentale, ma è avvenuto un sensibile spostamento di importanza verso la creatività», ha continuato Sanchez. Sono finiti i tempi in cui il marketing restava ingabbiato all’interno di quel rigido paradigma, definito significativamente, della «dittatura del marchio». Ora sembra tutto cambiato: «Siamo nel pie-

no dell’era del darwinismo del brand», nata con l’avvento dei social media e delle tecnologie mobile. La dittatura del brand è un termine che per il manager di Coca Cola riflette chiaramente la mentalità che alcuni team di marketing hanno avuto in passato, attenta al guadagno e insensibile ai contenuti: «In linea teorica è possibile produrre un progetto creativo di scarsa qualità, ottenere un ottimo ricavo e fare in modo che comunque sia visto da una larga audience». Ma oggi è fondamentale tener conto che quest’ultima è mutata sensibilmente: le persone non guardano più contenuti pubblicitari che non desiderano vedere, in particolare i web users. «Abbiamo dovuto adattarci a

L’omogeneità della comunicazione si adatta alle varie audience La campagna “share a coke”, realizzata in australia, è stata adattata a seconda della sensibilità culturale dei mercati dove è stata esportata

di Valentina Lunardi

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empo di cambiamenti per Coca Cola: secondo Javier Sanchez, vice presiden-

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te marketing Europa della società, è in atto una rivoluzione - “drammatica” la definisce il manager - nel mondo della comunicazione pubblicitaria, da cui ne uscirà vittorioso il

marketing della creatività. Durante Ad Tech London, uno dei più importanti eventi del Regno Unito nel settore marketing e media, che attira ogni anno la partecipazio-

ne di circa 7.000 tra brand, agenzie di comunicazione, centri media, investitori e professionisti del com-

nuovi fattori che sono arrivati alla velocità della luce. Solo i prodotti migliori e le soluzioni di marketing più adattabili potranno sopravvivere. Il marketing “cattivo” è ormai finito nel vento». In particolare, il fallimento, ne è certo Sanchez, è dietro l’angolo per tutti i marchi che non sapranno utilizzare i social network come uno strumento per valutare il proprio posizionamento e i propri livelli di engagement - anche l’era dei focus group sembra conclusa - e non saranno pronti a confezionare campagne ad hoc per la comunicazione social. Sanchez guarda in casa propria: questa è stata la caratteristica vincente della campagna “Share a Coke”. Realizzata in Australia, è stata poi esportata in tutto il mondo, adattata alle caratteristiche culturali delle diverse audience e con il massimo sfruttamento della capacità virale del web. «La parte più interessante del progetto è stata restituire il brand nelle mani dei consumatori», lasciando spazio, quindi, ai progetti di marketing di «mutare e adattarsi a livello locale». Una strategia che la multinazionale americana sta pensando di riproporre l’anno prossimo, visti i buoni risultati: la campagna ha contribuito a far aumentare le vendite di Coca Cola del 2%, invertendo una tendenza al ribasso che durava da nove anni. Ma in fondo, per Sanchez, ciò che sta avvenendo è la naturale

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COVER STORY

Cambio ai vertici del marketing: via Tripodi, ora tocca a De Quinto

javier sanchez

conseguenza della regola fondamentale del marketing «che è rimasta da sempre la stessa: ascoltare le persone». Passaparola evoluto Il motto, dunque, ormai è chiaro: “Share a Coke!“. Coca-Cola, decidendo di puntare fortemente sul social, ha via via proposto campagne sempre più orientate verso l’idea della condivisione. Tappi speciali, etichette personalizzabili, distributori impazziti e molti altri esempi sono la prova del posizionamento dell’azienda leader americana nella produzione di bevande. La strategia utilizzata, si sa, è quella del viral marketing, ovvero un “passaparola” evoluto per cui il messaggio si espande esponenzialmente, e soprattutto volontariamente, in modo virale. Una condivisione dopo l’altra, Coca-Cola porta sorrisi e complicità. Per molti os-

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servatori di cose pubblicitarie è stata una delle campagne più geniali degli ultimi anni. Il nome della persona con cui condividere la bevanda (“Share a Coke with Tommaso”, per esempio), scritto sull’etichetta, ha fatto sì che le vendite aumentassero. Il video, intitolato su Youtube “Thank You”, è sta-

In questa delicata fase economica anche i grandi marchi soffrono una crisi che sta stravolgendo i consumi in tutto il mondo. Le regole e i nuovi trend della globalizzazione si intrecciano con un calo generalizzato del potere d’acquisto. E l’innovazione, di prodotto ma anche di strategia commerciale, è l’unica reazione possibile di fronte ai conti in calo: dalla Coca-Cola a Procter & Gamble, da McDonald’s a Sony, fino a Ibm, anche i giganti dei prodotti di largo consumo, i simboli del capitalismo occidentale, si devono adeguare alla domanda che cambia. E arrivano le correzioni in corsa. Dal taglio dei costi alle svolte green o salutiste, all’apertura di nuovi mercati e al taglio dei prodotti meno redditizi. In particolare, la regina delle bibite gassate ha registrato un calo dell’utile del 14% nel terzo trimestre, nonostante i volumi di vendite più elevati di tutto il mondo. Un segnale di difficoltà che ad Atlan-

ta è stato accompagnato da una to, Joe ha condotdecisione immediata, il cambio al to con successo il vertice del marketing: Marcos De marketing e l’orgaQuinto è il nuovo chief marketing nizzazione commerofficer di Coca-Cola al posto di ciale della nostra Joe Tripodi, che ricopriva il ruolo società a livello gloda sette anni. La svolta riguarderà bale, e ha svolto un anche le campagne pubblicitarie, ruolo fondamentacon un incremento a un miliarle nella costruzione do di dollari della spesa dedicae nello sviluppo delta entro il 2016. In primo piano la le nostre capacità di marcos de quinto “svolta salutista” per rassicuramarketing in tutto il re i consumatori di bibite gassate, mondo - ha dichiaracon un taglio del 20% delle calorie del proprio to Muhtar Kent, presidente e ceo della multiprodotto. Contestualmente arriva un taglio dei nazionale -. Allo stesso modo, nel corso della costi, puntando a risparmi annuali per 3 mi- sua permanenza in Coca-Cola, Marcos è staliardi di dollari fino al 2019. De Quinto è attual- to riconosciuto per la sua passione per i nostri mente presidente della business unit Iberia e marchi, il nostro business e il nostro sistema, vice president del gruppo in Europa. Il cambio così come le sue capacità strategiche. Neldi poltrona avverrà nel corso del mese di gen- la sua carriera ha ricoperto una serie di ruonaio. Tripodi, nominato Lions Creative Marke- li di leadership e porterà una visione globale ter of the Year 2013 al Festival della Pubbli- e una forte esperienza operativa». De Quinto è cità di Cannes, è stata cmo di Coca-Cola per nel suo ruolo attuale dal 2000, prima aveva risette anni e sotto la sua guida la company ha coperto vari incarichi di marketing in tutta la lanciato l’indimenticabile campagna globa- Spagna, l’Asia e la Germania, nonché ruoli di le Open Happiness. «Durante il suo manda- gestione generale a Singapore e in Malesia.

il soft drink per antonomasia che si promuove come veicolo di socializzazione grazie alla pubblicità

avendo deciso di puntare sui social, coca-cola ha proposto campagne con al centro l’idea della condivisione

to chiamato a ripercorre vari momenti della campagna, dal lancio agli eventi, dai milioni di tweet con commenti e foto alle file di persone che attendevano il loro turno per avere una Coca-Cola con stampato il nome (o qualsiasi altro pseudonimo) della persona con cui volevano condividerla. Un successo mediatico incredibile. E il progetto “Condividi una Coca-Cola” è sbarcato anche nel nostro paese dopo il successo iniziale ottenuto in Australia e Nuo-

va Zelanda. Lattine e bottiglie personalizzate con 150 nomi propri su tutti gli scaffali dei supermercati italiani. Dopo 127 anni la famosa scritta Coca-Cola ha lasciato il posto a nomi generici dei consumatori. Nomi di battesimo più diffusi tra i teenager italiani insieme a nomi generici come “amico”, “il prof ” “la squadra” e infine confezioni famiglia con ulteriori parole che hanno ancora più a che fare con il concetto di condivisione, ad esempio “mam-

ma” e “papà”. Una strategia di marketing chiara e precisa alla base della scelta: il marchio Coca-Cola, in effetti, ha da sempre cercato di proiettare un punto di vista ottimista e positivo verso i propri consumatori. In più, essendo il marchio stesso un’icona pop, ha voluto trasferire la sua influenza culturale sulla vita di ogni giorno. Si è voluto avvicinare il marchio a teenager e giovani e alla base del concetto di promozione, dove c’è la viralità.

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Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori


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MARKET PLACE

laboratori ageuta & dolci

Insieme per una nuova bellezza di Davide De Vecchi

Dolci Advertising firma il lancio di Equilibrio, la linea viso e corpo assolutamente innovativa dei Laboratori Ageuta. Creata da Ermanno Margaglia, noto chirurgo estetico di fama internazionale, la linea Equilibrio è stata pensata per garantire ogni giorno principi attivi freschi e vitali grazie all’utilizzo di particolari pack monodose e con tecnologia “airless”. «La strategia di comunicazione - afferma Marco David Benadì, Partner & ceo di Dolci Advertising - a sostegno del lancio, si avvale di web, social e ambassador. È un caso di marketing della rarità, dove l’esclusività del prodotto, si sposa con una distribuzione molto selettiva». Dolci Advertising ha sviluppato la brand identity, il packaging design e la progettazione dei materiali di lancio e del sito internet. La distribuzione è affidata esclusivamente al canale web e ad un numero ristretto di brand ambassador sul territorio. Hanno lavorato al progetto Ageuta gli art Michela Panizzera, Pietro Nalin e Carlotta Zaina, sotto la direzione creativa di Barbara Guenzati e con Luana Dimonte nel ruolo di account sul progetto.

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Una scelta di alto profilo per combattere una piaga sociale

Filmmaster Productions: campagna interattiva per salvare i bambini soldato l’intero progetto è stato autofinanziato dalla casa di produzione di Daniele Bologna

Filmmaster Productions ha scelto di combattere la piaga dei bambini soldato attraverso una campagna sociale per sensibilizzare l’opinione pubblica e invitarla a scendere in campo per un’emergenza che oggi colpisce 23 Paesi nel mondo e coinvolge oltre 250.000 bambini. La produzione racconta la storia di un bambino del Congo rapito dal suo villaggio e trasformato in un ragazzo soldato. Il suo nome è Amadi, che significa “uomo libero”. Filmmaster Productions ha scelto di realizzare questo progetto girato ad Haiti autofinanziando completamente la produzione. «Abbiamo preso contatto con il Ciné Institute haitiano proponendogli il progetto dei bambini soldato - spiega l’executive producer Fabrizio Razza -. È subito nata una sintonia perfetta tra loro e Filmmaster: le location proposte sembravano create

apposta per quello che volevamo realizzare. A questo punto, con l’umore alle stelle e l’entusiasmo di chi si sente coinvolto in qualcosa di importante e per una giusta causa, abbiamo intrapreso una difficile strada per la produzione del film». Lo spot, che si trova sul sito web www.lasceltadiamadi.it, promosso da Intersos è un film interattivo. Lo spettatore ha infatti la possibilità di scegliere quale finale dare alla storia di Amadi, un espediente vincente per sensibilizzare il pubblico sulla campagna ed invitarlo a donare per fermare l’emergenza e di fare quindi la sua scelta.

fabrizio razza ANNO V | #128| MERCOLEDI’ 29 OTTOBRE 2014



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MARKET PLACE

una Scelta importante per il primo retailer di gioielleria Made in Italy

Stroili affida i suoi gioielli alle cure di Media Italia

eugenio bona, presidente di media italia

Assegnato l’incarico per le attività di pianificazione media. Uno degli obiettivi di punta per il 2014 è l’espansione del brand in nuovi mercati internazionali, come Stati Uniti e Russia. E la crescita in quelli internazionali già acquisiti di Daniele Bologna

Stroili, primo retailer della gioielleria Made in Italy, ha affidato la gestione della pianificazione media a Media Italia. L’incarico è stato conferito alla centrale media con assegnazione diretta. Stroili ha reso accessibili i propri gioielli a un pubblico trasversale, mantenendo le caratteristiche chiave di lusso, bellezza e preziosità del suo prodotto. Oggi vanta 370 punti

vendita diretti che rappresentano un format unico nel mondo della gioielleria, grazie a un mix di eleganza e stile italiano, alta qualità e glamour, e interpretano perfettamente un modo di essere e di vivere la contemporaneità. E’ presente, inoltre, in 1.000 doors e a livello internazionale in 24 paesi, tra cui Emirati Arabi Uniti, Cina, Spagna e Germania. Ricerca, design, attenzione al cliente e capacità di anticipare i trend, sono il valore

aggiunto che permette a Stroili di crescere sul mercato e vincere la competizione con gli altri player. Il 2013 si è chiuso con un trend positivo: Stroili ha registrato un fatturato di 210 milioni di euro, con una crescita del 5% rispetto all’anno precedente. Uno degli obiettivi di punta per il 2014 è l’espansione del brand in nuovi importanti mercati, come Stati Uniti e Russia, e la crescita nei mercati internazionali già acquisiti.

Il lancio del Compact Wheel Loader, veicolo progettato da Case, brand usa con oltre 170 anni di storia

Veri lavoratori, grandi performance Bitmama sceglie di raccontare la vera eccellenza del marchio realizzando un web commercial e un video di prodotto dedicato alle semplici e pure prestazioni di Marianna Marcovich

Veri lavoratori, grandi performance; e poi multi-funzionalità: questi sono gli ingredienti di comunicazione nel lancio del nuovo Compact Wheel Loader, veicolo progettato da Case, brand americano con oltre 170 anni di

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storia. Le nuove pale gommate F-Series arrivano sul mercato europeo puntando sulla qualità, la tecnologia e la versatilità. Bitmama sceglie di raccontare queste eccellenze realizzando un web commercial e un video di prodotto dedicato alle pure prestazioni, reperibili sul portale online di Case (www.casece. com) e sul suo canale ufficiale di YouTube (Caseatwork). Protagonisti dei video sono tre veri operatori professionisti, che mettono alla prova le qualità del

prodotto in una normale giornata di lavoro in diversi cantieri della Germania, mostrando quante differenti missioni possa portare a termine con successo lo stesso mezzo. Le medesime atmosfere, autentiche ed epiche, si trovano anche negli altri materiali realizzati da Bitmama per l’adv online, il catalogo e la stampa. Ma l’avventura tra i più duri cantieri d’Europa non finisce qui: Case ha incaricato l’agenzia di occuparsi dei prossimi due lanci di prodotto.

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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


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ME DIA

Partito il cooking di Discovery in onda il lunedì sera su Dmax

In cucina sei puntate di battaglia infuocata

Nove personalità combattive e pronte alla sfida per vincere il titolo di “re della griglia”. a giudicarli una giuria d’eccezione di Vera Modesto

Saranno sei puntate di battaglia infuocata quelle che si possono vedere - a partire dall’esordio avvenuto lunedì sera, alle 21:10 - in prima tv su DMax, su Dtt al canale 52 e su Sky ai canali 136 e 137 oltre che su Tivùsat al canale 28. Nove concorrenti si sfideranno con tutti i mezzi per meritare il titolo di “Re della griglia” e andare in Svezia ai mondiali di barbecue 2015, oltre a pubblicare un libro di ricette. Sono i barbecue, dunque, i protagonisti del primo cooking targato Discovery in onda per sei settimane su DMax. Barbecue a carbone, che non possono che essere Weber, leader mondiale e fornitore ufficiale del programma. Motivatissi-

Da sinistra, Cristiano Tomei Paolo Parisi e Chef Rubio

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mi i candidati, due donne e sette uomini, provenienti da tutta Italia e tutti caratterizzati da distinte motivazioni, da storie familiari, da passioni folgoranti per la brace, la cucina, la convivialità e la natura. Nove personalità combattive e pronte alla sfida, sotto lo sguardo vigile ed esigente di una giuria d’eccezione: i giudici Chef Rubio, Paolo Parisi e Cristiano Tomei. Paolo Parisi saprà regalare al programma freschezza e originalità. Noto per il suo uovo alla mandorla ottenuto nutrendo con latte di capra le galline ruspanti della sua cascina in Toscana e favorito da Gualtiero Marchesi, che qui manda gli studenti dell’ultimo anno della sua Alma per capirne i processi produttivi, Parisi ama l’essenzialità

delle materie prime, la luce naturale e la vita all’aria aperta. Parisi è un allevatore-creativo, che a bordo del suo camper gira l’Italia per trasmettere il potere dei prodotti naturali, semplici, allevati e coltivati con suoi metodi e dunque garantiti. Parisi adora la cottura alla griglia ottenuta sul barbecue Weber che porta sempre con sé. Cerca la genuinità. Come Cristiano Tomei. Secondo giudice de “I Re della Griglia”, Tomei è uno spirito curioso e allegro, cultore delle materie prime e degli elementi primordiali della natura. Proprietario del famoso ristorante “L’Imbuto” di Lucca, ama sperimentare e utilizzare una cottura non artefatta e primitiva come il fuoco e la griglia, con cui ha creato la sua “bistecca primitiva”, delizia pura. Innovatore esigente, artista selvaggio, Tomei porterà al talent semplicità e rigore insieme. L’esuberanza sarà invece di Chef Rubio, già noto in tv per la partecipazione ad alcuni tra i programmi più amati di DMax, tra cui il fenomeno sullo street food “Unti e Bisunti”. Tra le sue passioni i tatuaggi, il rugby, i viaggi e la cucina. Chef diplomato all’Alma di Gualtiero Marchesi, Rubio si muove con disinvoltura tra mercati rionali e venditori di street food, parla delle tradizioni, dei luoghi di provenienza, di sapori e saperi. Rubio animerà la competizione con la sua competenza e simpatia. Con questi giudici decisi ad alzar battaglia, sui carboni dei barbecue Weber, oltre ai cibi, ci saranno gli agguerriti concorrenti. In una lotta decisamente appetitosa. ANNO V | #128| MERCOLEDI’ 29 OTTOBRE 2014

search & socIal medIa marketIng

13-14 noveMbre 2014

MiCo – MIlAno CongreSSI

MIlAn Danny Sullivan

Chris Sherman

Founding Editor

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SPonSor

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Foto Francesco Allegretti

SC N RIO

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ha registrato il Record di presenze la manifestazione dedicata al mondo dei videogiochi

Milan Games Week funziona e vola a quota centomila visitatori

L’incremento di pubblico è stato superiore del 50% rispetto al 2013. A farla da padrone, in questa quarta edizione, sono stati i contenuti e le iniziative speciali che hanno animato l’evento meneghino di Pietro Castagna

Milan Games Week 2014, l’evento di riferimento del settore dei videogiochi in Italia, andato in scena dal 24 al 26 ottobre a Fieramilanocity, ha chiuso il bilancio con quasi 100.000 visitatori e un incremento di pubblico di oltre il 50% rispetto al 2013. A farla da padrone in questa quarta edizione appena conclusa sono stati i contenuti e le numerose iniziative speciali che hanno animato l’evento meneghino. Dall’anteprima nazionale di oltre 40 titoli di videogiochi attesi nei negozi tra la fine del 2014 e il 2015, all’omaggio ai titoli del passato di Milan Games Week Retro; dalle finali mondiali della Faceit Counter-Strike Global Offensive League, agli oltre 1.700 posti per i tornei; dal cosplay contest, che ha animato il palco centrale nel

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pomeriggio di domenica, all’area Milan Games Week Junior che ha accolto i piccoli videogiocatori in erba. Per arrivare alle attività dedicate agli sviluppatori di videogiochi Made in Italy con Milan Games Week Indie, un’area che ha ospitato una collettiva italiana di diciotto titoli, e la tre giorni di conferenze e workshop dell’Italian Game Developers Summit. Grandi protagonisti della kermesse di quest’anno sono stati, poi, due partner strategici: Unieuro e Radio Deejay. Il primo ha attirato migliaia di consumatori nel suo temporary shop con imperdibili offerte; la seconda ha trasmesso in diretta dalla Milan Games Week Arena nei pomeriggi di venerdì, sabato e domenica con alcuni dei suoi più noti speaker. Ma il fiore all’occhiello di questa edizione sono state le serate del Fuori Mi-

lan Games Week: un ricco palinsesto di eventi gratuiti che hanno fatto conoscere ai milanesi gli aspetti artistico-culturali dei videogiochi attraverso le oltre venti iniziative che hanno invaso la città. Dalle serate al cinema con proiezioni di pellicole originali di titoli cult e serie tv in anteprima, alle mostre di game art; dalle serate di retrogaming alla musica a 8bit, dalle tavole rotonde ai tour negli studi di sviluppo di videogiochi. Per arrivare poi alla grande festa che ha inaugurato l’edizione 2014 dell’evento: il Milan Games Week Party realizzato nella suggestiva cornice dell’HangarBicocca. Milan Games Week si conferma, quindi, come la kermesse di riferimento del settore dei videogiochi in Italia e rinnova l’appuntamento al prossimo anno con numerose sorprese per i suoi visitatori. ANNO V | #128| MERCOLEDI’ 29 OTTOBRE 2014

L’Acido folico è un gesto semplice che può cambiare una vita Ellen Hidding Quando pensi a una gravidanza c’è un gesto semplice ma importantissimo da fare: assumere ogni giorno una compressa di acido folico, seguendo anche un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Ridurrai così il rischio che tuo figlio nasca con la Spina Bifida, una malformazione della colonna vertebrale che può renderlo disabile per tutta la vita. Scopri i consigli per la prevenzione sul sito dell’associazione ASBI Onlus che da 25 anni opera per prevenire la Spina Bifida nei neonati e garantire una qualità di vita migliore alle persone affette da questa grave patologia e ai loro familiari. Insieme ad ASBI puoi migliorare la vita delle persone con Spina Bifida. Fai una donazione all’IBAN IT12U0303212700010000004785 intestato ad ASBI Onlus oppure online tramite PayPal, un sistema sicuro, affidabile e di estrema facilità

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COM PANY

Il gruppo conferma la propria volontà di essere protagonista nel panorama della comunicazione natalizia

Giovanni Clementoni

Natale Clementoni pronto all’on air in tutta Europa con Max Information La campagna, pianificata da Media Italia, coprirà i mesi di novembre e dicembre sulle reti Mediaset e sulle principali reti digitali a target bambini. Il primo soggetto viene dedicato alla linea di giochi scientifici Scienza&Gioco, in perfetta continuità con il format creativo lanciato la scorsa primavera

e giocare con app, video, foto, musica. Uno spot ricco di dinamismo e divertimento sarà dedicato alla novità assoluta Sarà vero?, il primo gioco di società che unisce quiz e azione, realizzato in collaborazione con Focus Junior. Per quanto riguarda l’investimento, Clementoni conferma la propria volontà di essere protagonista nel panorama della comunicazione natalizia e di sup-

di Marianna Marcovich

Porta la firma Max Information la nuova campagna di Natale Clementoni, on air dallo scorso 26 ottobre. La campagna, pianificata da Media Italia, coprirà i mesi di novembre e dicembre sulle reti Mediaset e sulle principali reti digitali a target bambini. Il

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primo soggetto on air è dedicato alla linea di giochi scientifici Scienza&Gioco e continua il format creativo lanciato nella primavera presentando, grazie ad effetti ottici speciali che sanno stupire, il grande spettacolo della scienza finalmente oggi alla portata dei bambini. Nelle prossime settimane saranno pia-

nificati altri sedici spot che porteranno in comunicazione tutte le principali linee aziendali, dal marchio Baby Clementoni dedicato alla prima infanzia ai top di gamma Sapientino, fino a giochi creativi a marchio Crazy Chic. Un focus particolare è dedicato ai prodotti della gamma tecnologica Clementoni, sempre

portare con forza tutte le novità e i prodotti di punta del Natale con un budget media sui livelli di quello 2013 e un’ampia presenza in prime time. L’impegno dell’Azienda non è però limitato ai confini nazionali e, quest’anno più che mai, assume una vera e propria portata europea. Da fine ottobre a metà dicembre Clementoni sarà infatti on air anche in altri sei paesi europei (Germania, Fran-

cia, Polonia, Grecia, Portogallo, Spagna) e in Turchia, supportando le linee e le novità dei diversi mercati. Anche per la campagna europea, Clementoni si avvale della creatività e del coordinamento internazionale di Max Information e della casa di produzione MarkTv. La regia è stata affidata a Nicola Zanobi, Fulvio Riccardi e Paolo Marescotti. Direttore della fotografia è Fabrizio Berti.

più ampia, con spot che esaltano l’unicità della linea Clempad, veri tablet educativi progettati per le esigenze e la sicurezza dei bambini, e di Clemstation 2.0, la stazione di gioco interattiva di Sapientino che unisce contenuti educativi sempre aggiornabili con strumenti multimediali avanzati per divertirsi ANNO V | #128| MERCOLEDI’ 29 OTTOBRE 2014



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LINK salute

twitter

Tre studentesse hanno lanciato una petizione contro Victoria’s Secret. Obiettivo dell’iniziativa? Che il brand chieda scusa a tutte le donne e cambi il messaggio pubblicitario che inciterebbe all’anoressia.

Troppo grande per un management così snello e poco strutturato. E troppo piccola per essere acquistata da altri gruppi. Gli analisti di Borsa spiegano così il tracollo di Twitter a Wall Street, che il giorno dopo la presentazione dei conti affonda: -13,3 per cento. Almeno tre banche d’affari hanno tagliato il rating sul titolo, e adesso scrive il Financial Times - sono quindici gli istituti che davanti alla società dell’uccellino hanno messo la raccomandazione “buy”: il minimo da luglio. Eppure, i ricavi di Twitter stanno crescendo. Turbocapitalismo...

Petizione contro Victoria’s Secret

CORRIERE.IT

Male in Borsa dopo i conti

online payment

Apple Pay piace, no alle polemiche Apple Pay piace. E piacerà sempre di più. Parola di Tim Cook, che nel corso di un intervento a Laguna Beach, in California, ha spiegato i successi già ottenuti dal sistema di pagamento. Il chief executive officer del gruppo ha detto che oltre un milione di carte di credito sono già state connesse e il dato è destinato a crescere notevolmente. E non ha mostrato preoccupazione sul fatto che alcune grandi catene di distribuzione stiano in qualche modo rifiutando di aderire al servizio. Ma è solo questione di tempo, ha sentenziato Cook.

BITS..BLOGS.NYTIMES.COM

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FT.COM

strategie

YouTube sarà a pagamento?

ONLINE.WSJ.COM

La news è clamorosa: YouTube starebbe lavorando a un modello di abbonamento a pagamento per i suoi video, un forte cambiamento rispetto all’approccio solo pubblicità usato finora.

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LINK televisione

aggregatori

Oltre 22 milioni di spettatori per la prima puntata della quinta stagione di “The Walking Dead” e più di 15 milioni per il secondo episodio . Che domenica scorsa ha battuto eventi sportivi attesissimi.

Dai bandi dell’Ue agli incentivi per le rinnovabili, fino ai concorsi destinati ai giovani talenti. Tutte queste informazioni si possono trovare in un unico aggregatore, Finanziamenti News.

Per gli “zombie” trionfo negli Usa

REPUBBLICA.IT

Soldi per startup? Puoi trovarli qui

FINANZIAMENTINEWS.IT

brand

turismo

È il primo museo nel tempio di Bulgari. Al marchio commerciale si aggiunge anche l’aspetto museale. Dopo aver accumulato 130 anni di storia, una chiave di lettura diversa per il brand.

Il portale Italia.it va male sul web ma recupera sui social network. A dirlo una ricerca che ne analizza le performance. Il sito non esce tra i risultati di Google, va meglio con Facebook e Twitter.

Bulgari, 130 anni dentro un museo

LASTAMPA.IT

Italia.it, ogni volta è mistero…

ANSA.IT

ARGENTINA

microsoft

Per la prima volta nella storia argentina, i vescovi chiedono pubblicamente notizie sui bambini sottratti ai desaparecidos durante la dittatura. E lo fanno con uno spot in onda su tv e radio.

Microsoft potrebbe essere pronta a lanciare le sue tanto attese versioni complete e touchscreen dei rispettivi client Office per dispositivi Android. E novembre potrebbe essere il mese giusto.

La prima volta dei vescovi in tv

FIDES .ORG

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E’ pronto Office per Android

ZDNET.COM ANNO V | #128| MERCOLEDI’ 29 OTTOBRE 2014


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Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012


SPAZIO A...

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a sinistra Steve Wozniak, giovanissimo, a fianco dell’amico e socio steve jobs

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ecommerce expo&barcamp 12 novembre - mi.co. @ milano

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una giornata con key notes, analisi, scenari di mercato, case studies italiani, approfondimento delle strategie Steve Wozniak Sala piena e applausi. Il vecchio “woz” ha 64 anni. funziona ancora, anche alle 9:00 del mattino. Ad ascoltare il cofondatore di Apple, ieri c’erano 2.500 manager al World Business Forum milanese. La formula, d’altra parte, non cambia. Woz sembra sempre un po’ naif, genuino, anche se ricco. E l’amarcord su quando “io, almeno, avevo un lavoro alla Hp, mentre Steve Jobs non aveva un soldo”, concetto ripetuto più volte, è inevitabile. È conosciuto come uno dei padri del personal computer, e quindi come uno dei fautori della rivoluzione tecnologica che ne derivò. Sebbene il suo contributo sia stato principalmente rivolto verso la realizzazione di tecnologie e la risoluzione di problemi tecnici, la sua naturale dimestichezza con l’informatica e l’elettronica e la sua propensione a focalizzare l’attenzione sulla riduzione della complessità, e conseguentemente dei costi, delle componenti elettroniche lo hanno reso una delle figure più note nel mondo dell’informatica

visioni

di

Matteo Dedè

apple sbaglia, ora dovrebbe

aprire gli standard Sono passati quarant’anni, un’infinità di tempo. Prima della Apple, la rivoluzione dei computer era vissuta in maniera noiosa. Le macchine erano un insieme di input e output e nessuno si aspettava i colori dal pc. Io pensavo a come migliorare l’Apple, Iui (Steve Jobs, ndr) pensava a come fare utili da reinvestire nell’azienda per poter migliorare quello che facevamo. Eravamo molto amici, molto diversi, ma molto amici. Io volevo essere un ingegnere puro, lui voleva gestire la società, insomma ci servivamo a vicenda. Io sarò un ingegnere a vita. Io da Apple non me ne sono mai andato! Lui lesse un articolo sul Wall Street Journal e pensò che io me ne stessi andando da Apple perché non condividevo le sue idee. Certo sono convinto che non facessimo le cose giuste, ma io rimasi un dipendente Apple, solo lasciai il mio ruolo operativo perché amo le start up e i telecomandi erano una nuova idea. Ad esempio, penso

che oggi Apple stia sbagliando, fossi ancora in società insisterei per aprire molti degli standard di proprietà: sarebbe utile e bello condividere le esperienze con gli utilizzatori di altri piattaforme. Si potrebbe costruire qualcosa di buono. Vorrei che si potessero condividere più esperienze con utenti di altre piattaforme. Abbiamo aperto iTunes a Windows, ma io lo aprirei anche ad Android. Aprirei iMessage e condividerei con il mondo intero le migliori cose per usarle e costruire su di loro. Pensi a Facetime: non è giusto che gli altri smartphone non possano averlo. Non va bene, non aiuta lo sviluppo che Apple provi a fare solo quello che gli altri non possono. Oggi è tutto disponibile. Si trova ogni cosa, ai nostri tempi bisognava costruirsi tutto, ma Apple è l’esempio sbagliato perché è stata una cosa estrema, troppo rara. Ma tutti, purtroppo, guardano sempre e solo alle grandi compagnie: Apple, Google e Facebook.

Il 12 novembre, presso il Mi.Co, Business International organizza l’eCommerce Expo & Barcamp, una giornata con key notes, analisi e scenari di mercato, case studies italiani ed esteri, approfondimento delle strategie di ecommerce di successo e opportunità di business e di networking. I partecipanti saranno i decision makers di grandi, medie e piccole realtà aziendali italiane ed estere, appartenenti a tutte le categorie merceologiche. L’evento prevederà piena interazione e dialogo tra keynotes, speakers e platea secondo il format del barcamp. Il target partecipanti sarà costituito non solo dai responsabili ecommerce, ma anche da ceo, cmo, cio, cpo di aziende di ogni dimensione e provenienti da diverse industries. Le opportunità di incontro e di business saranno agevolate da ampi spazi espositivi e sessioni di networking. Tra gli speaker, Fabrizio Barbarossa, esperto in e-business, consulente specializzato in seo e sea optimization, Google e Facebook marketing ed ecommerce strategy. Come ceo di Enterprise Consulting, azienda leader in creazione, consulenza e sviluppo di e-business, collabora con clienti di alto profilo; e Andrea Boscaro, fondatore del think tank dedicato al marketing digitale The Vortex, ha lavorato in Vodafone, Lycos ed è stato per sei anni amministratore delegato di Pangora, poi entrata nel gruppo americano Become. ANNO V | #128| MERCOLEDI’ 29 OTTOBRE 2014


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