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SCOP R I LE ESPLO S IVE P OTENZIALITÀ O GNI GIOR N O S FOGLIA IL NUO V O NANOPR E SS

Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale.

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VISIONI / chris gardner

Avere successo e mobilità sociale: si può fare (ancora)

20 COM

ANNO V | #130| VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014

Ma perché facciamo tutti questi selfie?

In una crisi economica così dura e globale si può ancora sognare una storia di successo e mobilità sociale. E quello che voglio fare per il resto della mia vita è aiutare le persone a realizzare i propri sogni...

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8 marketplace

“Shine on Stage” con Morellato

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Happy birthday, Oggi: ha 75 anni

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Con il video adv ritorna “a-day”

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Panini: pitch per il nuovo partner

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Il primo spot per Expo 2015

Oltre 3 milioni di contatti unici mensili, oltre 20 milioni di pagine viste, una redazione attiva 24/7, 300 contenuti video nuovi al mese. Nanopress.it è il sito all news nativo digitale benchmark dell’informazione italiana indipendente. Una risorsa d’aggiornamento e d’approfondimento riconosciuta, puntuale, dinamica, dalla parte del lettore, al servizio della notizia locale, nazionale ed internazionale. tg|adv - Via Ripamonti 101, 20141 MIlano - Tel. +39 0257313102 - tgadv@tgadv.it - www.tgadv.it



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italiani passionali anche con i mezzi tecnologici

In italia, contrariamente a quanto avviene in altri paesi, gli utenti tendono a sviluppare un rapporto per così dire affettivo con il mezzo tecnologico. Basta pensare al legame che tanti connazionali vivono con il proprio smartphone

Una ricerca dell’Università Cattolica di Milano e Fondazione Ibsa ne svela le motivazioni

Ma perché tutti questi selfie? Tutto molto semplice, in effetti, almeno valutando i risultati dell’indagine. Gli scopi riconosciuti sono, soprattutto, “far ridere e divertire gli altri” (39%), “vanità” (30%) e “raccontare un momento della propria vita” (21%). elementi, dunque, di tipo esteriore, per raccontare chi siamo, dove siamo e che cosa stiamo facendo 3

di Marianna Marcovich

La nostra vita è sempre più intrecciata con le tecnologie digitali. In modo particolare con l’utilizzo dei social media. Una persona su quattro nel mondo utilizza i social media ed

entro il 2017 gli utilizzatori mondiali sono calcolati oltre i due miliardi e mezzo. Facebook, Twitter, Whatsapp, Pinterest e altri social di recente generazione, in uso soprattutto tra i giovanissimi - i cosiddetti “nativi digitali” -, fan-

no ormai parte integrante del nostro vivere quotidiano. Non fosse altro per il tempo che ognuno di noi dedica a questi strumenti che non sono più solo mezzi di comunicazione, ma vere e proprie estensioni della nostra individualità,

nell’intessere e sviluppare relazioni con il prossimo. E, per la prima volta nella storia della cultura umana, i social media ci offrono la possibilità, non esente da rischi, di intrattenere contatti e rapporti con persone sconosciute, di qualsiasi parte del mondo. Ecco perché la Fondazione Ibsa per la ricerca scientifica si è fatta promotrice, insieme all’Università Cattolica di Milano, dell’organizzazione di un incontro tra studiosi ed esperti internazionali dei social media per discutere l’impatto di tali tecnologie nelle nostre vite e, soprattutto, affrontare il tema se esse abbiano un ruolo, o meno, nel modificare la nostra individualità. L’incontro, dal titolo “Mente e social media: come cambia l’individuo?”, si è

svolto presso l’ateneo milanese e ha visto la partecipazione di Silvia Misiti, direttore della Fondazione Ibsa, Gianni Riotta, Kate Davis e Giuseppe Riva, con la moderazione di Pierangelo Garzia. Un aspetto rilevante dei social media riguarda il tipo di vissuti emozionali ed aspettative che riponiamo in essi. Ma che tipo di emozioni nutriamo noi italiani verso i social media? «In Italia - dice Giuseppe Riva, docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, autore per Il Mulino di “Nativi Digitali” - abbiamo una relazione più affettiva con il mezzo tecnologico, pensiamo a quanto lo smartpho-

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ne sia lo strumento principe per andare su internet e come diventi il centro della nostra vita affettiva/relazionale. Il social diventa l’equivalente virtuale dei luoghi di aggregazione del passato, facilitato dal fatto che ognuno può disporre di questo “luogo virtuale” a casa propria, o da qualsiasi parte si trovi. Facebook risponde alla natura degli italiani, in particolar modo per la sua funzione di connessione affettiva e rassicurante». Giuseppe Riva è anche autore, con il suo team di collaboratori, di una ricerca originale su un fenomeno diffuso ormai in modo virale, riguardante per l’appunto l’identità, che è la pratica dei “selfie”. «Un selfie - spiega Giuseppe Riva - è da considerarsi differente da un semplice “autoscatto”, il quale non prevede la componente social della condivisione, e anche da un self-shot, termine che nel contesto dei nuovi media è arrivato a identificare le fotografie di se stessi a tema erotico». Vista la diffusione dei selfie, e il grande interesse che essi suscitano presso l’opinione pubblica, la stampa specializzata internazionale ha cercato spesso di approfondire il fenomeno, cercando di comprendere la sua natura, il suo significato e le sue conseguenze. «La nostra ricerca, tutto-

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scienziosi si associa al non essere particolarmente interessati ai commenti degli altri ai propri selfie, positivi o negativi che siano. Da ultimo, il tratto del neuroticismo o instabilità emotiva, tipico di persone che tendono a provare emozioni negative come rabbia e tristezza, sovente diffidenti nei confronti degli altri, si associa significativamente all’essere particolarmente preoccupati dalla possibilità di ricevere commenti negativi».

ra in corso - prosegue Riva - ha tre obiettivi conoscitivi principali: comprendere perchè le persone si fanno i selfie e quali motivazioni le spingono; se ci sono differenze tra uomini e donne per quanto riguarda questa pratica; analizzare le possibili caratteristiche psicologiche, dal punto di vista della personalità, delle persone che si fanno selfie». La ricerca ha già mostrato dei risultati preliminari interessanti per quel che riguarda tutti e tre gli obiettivi (agosto-ottobre 2014). Sono 150 i partecipanti (35% maschi, 65% femmine), con età media di 32 anni: hanno completato un questionario sui dati ana-

grafici, uno sul loro utilizzo di social media, sull’attività del selfie e sulle motivazioni associate ad esso, e il questionario Big Five Inventory per la misurazione dei tratti di personalità. Raccontare un momento della propria esistenza Per quanto riguarda il primo obiettivo di ricerca, è emerso che gli scopi riconosciuti all’attività del selfie sono soprattutto “far ridere e divertire gli altri” (39%), “vanità” (30%) e “raccontare un momento della propria vita” (21%). Quanto ai motivi per cui le persone si fanno i selfie, emerge che se li fanno non tanto per esprimere

come sono o come si sentono (identità, aspetti interiori) bensì per raccontare agli altri con chi sono, dove sono e cosa stanno facendo (aspetti esteriori).
Per quanto riguarda il secondo obiettivo di ricerca, le donne si fanno notevolmente più selfie degli uomini e risultano più interessate alle motivazioni interiori (“mi faccio selfie per mostrare come sono e come mi sento”). Inoltre, affermano di sperare maggiormente di ricevere commenti positivi dagli amici sui social network, e anche di temere maggiormente di ricevere commenti negativi dagli altri.
«Per quanto riguarda l’ultima domanda di ri-

cerca - conclude Giuseppe Riva - sono tre gli aspetti della personalità che risultano associati all’attività del selfie. Le persone che si fanno selfie, rispetto a coloro che non se li fanno, appaiono significativamente più estroverse, ovvero più socievoli ed entusiaste, caratterizzate da elevate capacità sociali; e anche più coscienziose, vale a dire più caute e capaci di controllarsi, con la tendenza a pianificare le proprie azioni piuttosto che ad agire di impulso. Inoltre, essere molto estroversi si associa a un maggior utilizzo dei selfie per mostrare agli altri “come ci si sente”, mentre essere molto co-

Ma il web ci rende veramente liberi? Secondo il giornalista e scrittore Gianni Riotta, grande utilizzatore del web e dei social media -, autore di “Il web ci rende liberi?”, per la casa editrice Einaudi, tra i relatori dell’incontro, già docente di comunicazione a Princeton e residente a New York -, «ci sono grandi differenze tra gli Usa e l’Unione Europea quando si parla di sviluppo

giannik riotta

e di tecnologia in generale. La cultura americana è in generale più aperta al cambiamento, fiduciosa verso la tecnologia, più modernizzante: pensiamo, ad esempio, all’irruzione dello shale gas nel mercato energetico o alla accettazione degli Ogm negli States. E pensiamo, invece, alle barriere e alle paure che molte innovazioni sollevano in Europa.
La società italiana sta rallentando - prosegue Riotta -, l’Italia ha paura dell’innovazione, va online ma non utilizza il web con lo stesso atteggiamento di ricerca che si riscontra all’estero. Le ricerche internazionali, ma anche nazionali, da anni mostrano una predilezione italiana per i social network e soprattutto per Facebook rispetto a Twitter ad esempio, fatta eccezione per i giovani che prediligono Twitter e Whatsapp. Se usiamo il web in modo intelligente abbiamo accesso a una tecnologia che apre pos-

giuseppe riva ANNO V | #130| VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014


Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori


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sibilità e per questo è affascinante. Dobbiamo ricordarci, però, che dietro alla tecnologia ci sono le persone: pensiamo al successo di alcuni personaggi, come lo stesso Papa Bergoglio, per la forza del loro messaggio e la capacità di fare engagement». Infine, con l’intervento di Kate Davis, professore associato all’University of Washington Information School, autrice con Howard Gardner di “Generazione App. La testa dei giovani e il nuovo mondo digitale”, pubblicato in Italia da Feltrinelli, si è entrati nel vivo di una domanda cruciale: quali sono le implicazioni nello sviluppare la propria mente e la propria identità in un mondo digitale? Nel suo intervento, Davis ha esplorato il ruolo dei media digitali in tre aree vitali della vita adolescenziale: l’identità, l’intimità e l’immaginazione. Basandosi su un ampio e vario programma di ricerca svolto con i colleghi della Harvard University, comprese interviste dirette con i giovani, focus group di coloro che lavorano con loro, nonché un raffronto originale e unico di produzioni artistiche giovanili, prima e dopo la rivoluzione digitale, Davis ha esplorato sia le potenzialità che gli svantaggi delle nuove tecnologie multimediali per i giovani di oggi. La metafora delle app La metafora della “app” servirà ad illuminare gli usi di una tecnologia che promuove un forte senso di identità, favorisce relazioni profonde, stimola la crea-

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tutti, personaggi pubblici o persone comuni, hanno usato il selfie come nuova modalità per comunicare

tività, e anche gli usi che pongono sfide per lo sviluppo dei giovani nelle tre aree vitali summenzionate. «Le app e le altre tecnologie multimediali - sottolinea Kate Davis - di per sé non inducono la gente a comportarsi in un certo modo; è l’interazione tra tecnologia e società che incoraggia certe forme di comportamento, auto-espressione e comunicazione, come allo stesso tempo ne scoraggiano altri». «La Fondazione Ibsa - afferma il direttore Silvia Misiti - ha voluto supportare l’organizzazione di questo workshop per allargare il suo perimetro d’attenzione da quelli che sono gli aspetti più

scientifici, trattati nei nostri forum e incontri, a una prospettiva culturale più ampia che parte più dall’individuo fino a coinvolgere la nostra società. Particolare interesse è stato posto, ancora una volta, sui giovani. Oltre alle nostre iniziative che hanno come scopo quello di sostenere i loro studi, in questa occasione abbiamo voluto proporre un momento di dibattito su quella che già costituisce, e sempre più costituirà, una delle maggiori sfide del nostro tempo: l’impatto che le nuove tecnologie hanno e avranno sulle individualità dei cosiddetti nativi digitali». ANNO V | #130| VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014



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MARKET PLACE

Coinvolto nell’operazione di carattere multimediale il brand Sector

Campagna “Shine on Stage” con Morellato

un originale progetto legato all’intensa attività crossmediale realizzata per i due marchi, che abbraccia il talent “X Factor” di Vera Modesto

L’agenzia ForTale si lega al Gruppo Morellato per l’inedita campagna di comunicazione digitale “Shine on Stage”, declinata sui brand Morellato e Sector. Il progetto è legato all’intensa attività crossmediale realizzata per i due brand su “X Factor”, con accento sull’attività di product placement e adv tabellare e sui punti vendita. “Shine on Stage” è un contest online caratterizzato da un accesso intuitivo e un contenuto coinvolgente. L’utente può partecipare registrandosi attraverso un facile percorso di navigazione caratterizzato dalle parole chiave “energia” e “cuore”, rispettivamente identificative dello spirito dei brand Sector e Morellato. Una volta iscritto, l’utente viene invitato a rispondere a un simpatico quiz legato

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al mondo della musica per vincere biglietti per assistere alle puntate del talent show “X Factor”, oltre che premi targati Sector e Morellato. Per aggiudicarsi una seconda chance di vincita gli utenti che hanno partecipato al quiz dovranno pubblicare sulla propria pagina Facebook la cover di un magazine immaginario generato dinamicamente attraverso la combinazione di frasi ironiche collegate all’esito del test e ai profili dei propri amici. La meccanica proposta amplifica la visibilità dell’operazione e genera condivisione sui social network. A supportare il web contest, un’efficace e articolata campagna media online, declinata sui due soggetti Morellato e Sector, e un piano media segmentato sui due diversi target. La campagna di comunicazione online prevede l’inte-

grazione sinergica di attività di display advertising con formati impattanti come skin e video preroll sui principali siti femminili, tra cui AlFemminile.com, D-Repubblica, Donna Moderna e Bigodino.it, su siti dedicati a sport e motori tra cui Repubblica Sport e Motori.it, e su siti dedicati a musica, entertainment e lifestyle. Sono previsti, inoltre, video preroll su YouTube e sul network music, lifestyle e sport di Smartclip; social ads su Facebook e Twitter inseriti sulle pagine di utenti in target e real time bidding su network di siti in target (female, musica, sport). Il piano prevede, infine, direct e-mailing su liste di utenti interessati a moda e musica. Un progetto completo, dunque, che coinvolge tutte le aree di lavoro di ForTale: concept creativo, sviluppo tecnico, gestione amministrativa del concorso e pianificazione della campagna media digital sono, infatti, le aree della web & media agency milanese attive nella nuova proposta comunicativa.

motori e piloti: un contest appropriato per il brand secotr ANNO V | #130| VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014


LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


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ME DIA

un cambio di look che ha portato una nuova grafica e nuovi contenuti

Oggi, il newsmagazine delle famiglie italiane, ha 75 anni La testata di Rcs Media Group si evolve: più risalto e spazio alle notizie di servizio, più argomenti d’interesse femminile di Sebastiano Zeri

La ricorrenza è davvero storica: Oggi compie 75 anni e si concede in regalo un nuovo look che ha portato una nuova grafica e un ripensamento dei contenuti in edicola. Più risalto e spazio alle notizie di servizio, più contenuti d’interesse femminile e maggiore integrazione col web. Va invece soprattutto al sito www.oggi. it, fresco di restyling, il compito di coinvolgere sempre maggiormente i giovani. «Non stravolgiamo i nostri contenuti che, così come sono, vanno bene - spiega il direttore Umberto Brindani -, ma ci aggiorniamo arginando la percezione esterna che Oggi sia il settimanale letto dalle nostre mamme. La crisi di pubblico dei newsmagazine non c’è solo in Ita-

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lia. È una crisi che riguarda tutto il mondo, ma il nostro settimanale non ne è toccato. Probabilmente, l’errore di molti newsmagazine è stato prestare maggiore attenzione a certi temi piuttosto che alle persone che interessano i lettori. Da tre anni il nostro settimanale si auto-definisce il newmagazine delle famiglie italiane, al plurale perché racconta tutta la gamma di famiglie presenti nel Paese». Quindi, Oggi va avanti lanciando il nuovo corso cartaceo con quadranti e tasselli colorati che evidenziano la successione dei contenuti: rosso per l’attualità, azzurro per l’intrattenimento e verde per la parte di servizio che, con il nome “In famiglia”, occuperà più pagine e sarà maggiormente incentrata sul mondo femminile. In eviden-

za anche i collegamenti tra l’edizione cartacea e oggi.it, che sta crescendo dagli oltre 66 milioni di pagine viste a settembre verso quota 70 milioni a ottobre, mentre i browser unici sono 4 milioni, secondo i dati censuari Omniture di settembre. L’audience misurata da Audiweb, invece, registra 16 milioni di pagine viste e circa 2 milioni di utenti unici. In particolare, il 30% del traffico arriva da mobile e un 5% dai social media, di cui il 90% è coperto da Facebook. A livello di raccolta pubblicitaria, è un terzo la quota che proviene dal digitale. Tra edizione cartacea e quella digitale, la diffusione Ads è sulle 340 mila copie, con un lettorato complessivo di 2,2 milioni, secondo Audipress. E il compleanno di Oggi è partito con un volume speciale brossurato in edicola e in formato digitale. «Non è un esercizio di memoria - conclude Brindani -, ma uno sguardo al futuro con l’attualità, le classifiche sui personaggi più o meno amati dagli italiani, elaborate in esclusiva per Oggi dall’istituto Ipsos, e le interviste a personaggi ed esperti che, ognuno per il proprio campo, raccontano la propria visione di futuro. La seconda parte del numero speciale è invece riservata alla rievocazione della storia della testata e dell’Italia». Dal 12 novembre, nelle librerie, ci sarà pure “Oggi. La nostra storia attraverso 75 anni di copertine”, volume edito da Rizzoli con una foliazione di 288 pagine e le copertine più significative e curiose del settimanale dal 1939 ai giorni nostri. ANNO V | #130| VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014

search & socIal medIa marketIng

13-14 noveMbre 2014

MiCo – MIlAno CongreSSI

MIlAn Danny Sullivan

Chris Sherman

Founding Editor

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Foto Francesco Allegretti

SC N RIO

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di Daniele Bologna

Torna a Firenze, il prossimo venerdì 14 novembre, la terza edizione di a-day, che quest’anno sarà focalizzato sul video advertising, argomento di gran moda e rilevanza e recente protagonista dell’ultimo Iab Seminar di Milano. L’evento, organizzato da Simply, piattaforma di comunicazione digitale del Gruppo Dada, è promosso dall’Associazione Editori Digitali. In particolare, si discuterà di video advertsing: modi, mezzi, opportunità e possibili evoluzioni, con una particolare attenzione al mondo della piccola e media impresa italiana, che proprio grazie al video advertising può pianificare le proprie campagne online in modo ancora più efficace e ottenere ritorni offrendo spazi pubblicitari sul proprio sito. Il video advertising si dimostra leader indiscusso dei ricavi derivanti dalla distribuzione di pubblicità digitale: per questo a-day intende essere un momento di approfondimento e confronto su questo format e, attraverso il contributo dei principali partner e player della pubblicità digitale in Italia, verranno analizzate tutte le peculiarità di questa metodologia di comunicazione. Nello specifico, il programma di questa edizione prevede momenti di contenuto e di networking per esplorare insieme le potenzialità e le sinergie offerte da questo strumento. Punto di partenza di aday sarà l’intervento di comScore, che offrirà una fotografia

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Aziende e operatori sono stati chiamati a raccolta da Simply

A Firenze torna a-day, protagonista il video adv

L’evento è organizzato dalla piattaforma di comunicazione web del Gruppo Dada e promosso dall’Associazione Editori Digitali

del mercato, illustrando trend e proiezioni sul futuro grazie a strumenti di analisi concreti. A seguire si svilupperà una tavola rotonda dal titolo: “L’orizzonte del video adv: sinergie, congiunzioni, opportunità”, a cui parteciperanno esponenti dei centri media, investitori e responsabili di piattaforme tecnologiche. Obiettivo del dibattito sarà far luce sulle effettive esigenze della domanda, dalle richieste dei clienti attraverso le centrali, alle possibili convergenze con la televisione in tutte le sue forme come le outdoor tv o le tv digitali, dalla misurazione dei risultati alle strategie per una possibile evoluzione. E naturalmente sarà un’occasione per analizzare come l’offerta degli editori si stia preparando ad affrontare questa serie di richieste e per discutere delle nuove opportunità che si affacciano

sul mercato e dei nuovi strumenti tecnologici per sfruttarle appieno. Dopo la prima tavola rotonda, se ne terrà una seconda dal titolo “Online video adv, democrazia digitale”, proprio per riflettere insieme sui motivi del ritardo delle Pmi ad adottare uno strumento così vincente. Durante la discussione il confronto serrato per approfondire come le piccole e medie imprese possano sfruttare le nuove tecnologie per espandere e innovare il proprio business. Si parlerà di Rtb, come strumento “democratico” di pubblicità digitale, si analizzerà l’uso dei social e si cercherà di capire come le associazioni, le agenzie o i vari attori del settore dell’adv digitale, a cui le Pmi si rivolgono, possano diventare veri e propri centri di competenza per garantire agli imprenditori un accesso più facile alle nuove tecnologie. ANNO V | #130| VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014

L’Acido folico è un gesto semplice che può cambiare una vita Ellen Hidding Quando pensi a una gravidanza c’è un gesto semplice ma importantissimo da fare: assumere ogni giorno una compressa di acido folico, seguendo anche un’alimentazione ricca di frutta e verdura. Ridurrai così il rischio che tuo figlio nasca con la Spina Bifida, una malformazione della colonna vertebrale che può renderlo disabile per tutta la vita. Scopri i consigli per la prevenzione sul sito dell’associazione ASBI Onlus che da 25 anni opera per prevenire la Spina Bifida nei neonati e garantire una qualità di vita migliore alle persone affette da questa grave patologia e ai loro familiari. Insieme ad ASBI puoi migliorare la vita delle persone con Spina Bifida. Fai una donazione all’IBAN IT12U0303212700010000004785 intestato ad ASBI Onlus oppure online tramite PayPal, un sistema sicuro, affidabile e di estrema facilità

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COM PANY

avviato Un pitch per selezionare l’agenzia che si occuperà della comunicazione

Panini lancia Adrenalyn XL. E si cerca un partner A sostegno della collezione ha già preso il via una campagna multicanale che coinvolge tv, stampa e web, accompagnata da molti eventi sul territorio di Marianna Marcovich

Un pitch per selezionare il partner che si occuperà della comunicazione della nuova edizione della storica collezione di figurine. In concomitanza con la campagna di lancio, è stata presentata a Milano, presso la sede della Lega Calcio, la collezione Calciatori Adrenalyn XL 2014-2015, serie di card Panini dedicata ai grandi campioni del football tricolore. Si tratta di una raccolta da 370 trading card, in cui sono rappresentate tutte le squadre della Serie A Tim. Giunta alla sesta edizione, Calciatori Adrenalyn XL è anche un gioco ispirato alle dinamiche delle partite in cui i due sfidanti possono affrontarsi schierando la propria formazione preferita. Fra le tante novità di quest’anno l’estensione dell’esperienza al mondo digitale. Basterà accedere dal sito della Lega Serie A e registrando le card, dotate di codice univoco, si potrà avere accesso a un ambiente esclusivo dove iniziare sfi-

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antonio allegra

de con migliaia di altri tifosi. «La collezione Calciatori Adrenalyn XL è ormai un a p p u n t a m e n t o imperdibile per gli appassionati Panini - ha dichiarato Antonio Allegra , direttore Mercato Italia del gruppo -. Una collezione che negli anni, grazie al sempre crescente apprezzamento, ha continuato ad arricchirsi fino all’edizione attuale, che può vantare l’inserimento dei mister e l’allargamento dell’esperienza di gioco alla modalità online». Una bustina contenente sei card è in vendita a 1,50 euro, mentre il Mega Starter Pack (con raccoglitore, campo da gioco, quattro bustine, regolamento, una card limited edition e guida ufficiale) è in vendita

a 8,90 euro. Sul sito ufficiale www.paniniadrenalyn. com, si potranno trovare suggerimenti, news, curiosità e tutte le informazioni necessarie per partecipare ai tornei ufficiali. A sostegno della collezione ha preso il via una campagna multicanale che coinvolge tv, stampa, web e sarà accompagnata da eventi sul territorio. «Questa settimana ha precisato Allegra - siamo presenti al Lucca Comics and Games, con una distribuzione di card speciali». La pianificazione, curata da Havas Media, ha preso il via su stampa. «Coinvolge, in particolare, i quotidiani sportivi e i magazine kid ha spiegato Alessandro Folloni, product manager Pa-

nini Stickers & Cards -. Dal prossimo weekend saremo in tv con lo spot che resterà on air due settimane. In particolare, ci focalizzeremo su canali kids a target maschile 6-11 anni. La creatività è dell’agenzia Soolid di Reggio Emilia, selezionata a seguito di una gara. Saremo anche online con adv display. Puntiamo sui social network, in particolare sulla pagina Facebook “Calciatori Panini” che ha ormai superato i 400 mila fan». Un ruolo importante lo avrà la partnership con Edizioni San Paolo e, in particolare, con Il Giornalino che promuoverà il prodotto anche all’interno degli oratori». Adrenalyn XL fa da antipasto al grande lancio del prodotto di punta della Panini: l’intramontabile album Calciatori, con le tradizionali figurine. Il prodotto, abitualmente in distribuzione alla fine di dicembre, sarà presentato alla stampa il prossimo 8 gennaio. L’album Calciatori rappresenta storicamente il principale lancio di Panini. «La campagna è ancora in fase di definizione - ha detto Folloni -. Solitamente ci avvaliamo della collaborazione dell’agenzia Industree, ma in questo caso abbiamo deciso di avviare una gara per selezionare il partner che si occuperà della comunicazione», ha concluso. ANNO V | #130| VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014


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LINK televisione

linguaggi digitali

Il progetto si inserisce in un accordo più ampio, stipulato dal produttore Bruckheimer e Paramount Television, che prevede l’adattamento di vari successi cinematografici del passato.

La nostra vita digitale comporta un’accelerazione del linguaggio che non ammette ignoranza. Quante volte, infatti, tra un tweet e un videotutorial, è capitato di leggere hashtag impronunciabili oppure di restare circondati da foto di Instagram dalle descrizioni oscure? Per fare luce sul “misterioso vocabolario” della rete, ecco qualcosa di più rispetto ai trend, ai modi di dire e ai vocaboli più in voga online durante questo 2014. Diggit, il laboratorio di Fractals dedicato all’analisi del digital environment, ha dato uno sguardo approfondito alla questione.

American Gigolò diventa una serie

Ecco lo slang che si utilizza in rete

FILM.IT

ricerche

Musica online, che passione! Sono sempre di più gli italiani che ascoltano musica dal web e lo studio Samsung Techonomic Index, condotto sulla base di 5.000 questionari sottoposti a utenti tra i 18 e i 65 anni in Italia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Spagna, conferma questo trend: un italiano su tre sceglie contenuti in streaming oppure effettua il download dei brani preferiti settimanalmente. Dall’approndita ricerca emerge, inoltre, che, rispetto al resto d’Europa, destiniamo circa 5 euro in più del nostro budget mensile per assecondare questa passione.

LASTAMPA.IT

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D-REPUBBLICA.IT

digital life

Sono in arrivo gli “anziani digitali”

ANSA.IT

E’ in arrivo la prima generazione di “anziani digitali”. Ultracinquantenni che ogni giorno utilizzano smartphone, vanno sui social network, consultano siti di news e fanno acquisti online.

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LINK social tv

whatsapp

Grazie alla possibilità di commentare in diretta e interagire sempre di più con i social network si aprono nuove prospettive per le emittenti tradizionali. Le analizza una ricerca firmata OssCom.

WhatsApp permetterà di fare chiamate vocali dal primo trimestre 2015. L’azienda, acquisita da Facebook per 21,8 miliardi di dollari, ha forzato i tempi e ormai è solo questione di pochi mesi.

Tra smartphone e telecomando

LASTAMPA.IT

Via alle chiamate da inizio del 2015

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telefonia

halloween

Lenovo è diventata proprietaria a tutti gli effetti di Motorola: da ieri tutti i prodotti a marchio, dal Moto X al Moto G, passando per la serie Moto E e Droid, fanno capo al colosso cinese.

E’ Halloween e si moltiplicano le possibilità “tech” per la festa della zucca e del “dolcetto o scherzetto”. Curiosa e divertente iniziativa dell’app WeChat. Ma ce ne sono davvero tante.

Ufficiale: Lenovo fa sua Motorola

TOMSHV.IT

Sul web girano tante… zucche

ANSA.IT

wearable technologies

COMUNICAZIONE

Si chiama “Band” il primo dispositivo indossabile di Microsoft. Uno smartwatch, più simile a un bracciale che a un orologio, come ha scelto Apple, più sulla scia della proposta di Samsung.

Ieri c’è stata la conferenza stampa di presentazione, a Milano. Ed è stata disvelata parte dell’attività di comunicazione che sostiene l’Expo 2015. E c’è anche il primo spot pubblicitario.

Microsoft batte tutti sul tempo

NEWS.MICROSOFT.COM

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Cibo è vita: primo spot per l’Expo

EUROPAQUOTIDIANO.IT

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L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.

Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione

PREMIUM PEOPLE I HIGH PROFILE AUDIENCE

Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012


SPAZIO A...

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un frame tratto dal film, “la ricerca della felicità”

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european hr director summit 5/6 novembre - hotel melià @ milano

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si avvicina la conference che ha per sottotitolo “Hr Strategies for supporting and creating business” Chris Gardner è l’imprenditore, miliardario e broker, ex senzatetto, che ha ispirato “La ricerca della felicità”, film di Gabriele Muccino, nato a Milwaukee, il 9 febbraio del 1954, l’uomo d’affari statunitense è stato ospite nei giorni scorsi del world business forum di milano. oggi è il presidente e proprietario della Christopher Gardner International Holdings. Durante gli anni ottanta viveva in povertà e per un certo periodo si è ritrovato senza casa insieme al figlio piccolo Christopher. Il suo libro di memorie, “La ricerca della felicità”, è stato pubblicato nel maggio del 2006 e da questo testo è stato tratto il film di successo con Will Smith nei panni del protagonista. Nel 1987 Gardner riuscì ad aprire la sua azienda di brokeraggio, con sede a Chicago; la sede legale si trovava nel suo stesso appartamento e l’unico pezzo di arredamento era una scrivania che fungeva anche da tavola da pranzo.Nel 2006 Gardner vendette per diversi milioni di dollari le sue quote dell’azienda e fondò la Christopher Gardner International Holdings, con sedi in diverse città degli stati uniti

visioni

di

Matteo Dedè

successo e mobilità sociale:

e’ ancora possibile In una crisi economica così dura e globale si può ancora sognare una storia di successo e mobilità sociale. E quello che voglio fare per il resto della mia vita è aiutare le persone a realizzare i sogni e superare le difficoltà. Attenzione, non parlo solo di giovani, ma anche, soprattutto, di persone di mezza età che hanno perso il lavoro e rischiano di non ritrovarlo. Oggi non esiste più la classe media e temo non tornerà. Ci sono i ricchi, gli ereditieri, i proprietari di aziende, quelli che dirigono il business; e poi ci sono i poveri: quelli che hanno un lavoro umile e quelli che nemmeno ne hanno più uno. Io mi impegno ogni giorno perché questa divisione sia meno netta, perché tutti sappiano di avere le stesse opportunità. Vorrei che la gente si realizzasse attraverso la sua passione, attraverso quello che ama. Credetemi, è possibile. Non è solo una questione di quello che puoi fare perché ne hai i titoli o le possibilità. È una

questione di quello che davvero vuoi. La responsabilità di creare la vita che desideri è solo tua. Non esistono più i sussidi, gli aiuti. È tutto nelle tue mani. Poi, il baricentro delle terre dell’opportunità sembra essersi spostato a Est: Emirati Arabi, India e soprattutto Cina. E allora, esiste ancora il sogno americano? Certo, ma non è più solo negli Stati Uniti. Il sogno americano per gli americani ha perso di senso, oggi è qualche cosa di globale, senza confini. Bisogna avere una nuova visione. Per anni si è diffuso il mito che per avere successo in America bastava la speranza. Beh, non basta. Ci vuole anche un piano. È vero che l’avidità delle banche non ha reso la società migliore, ma non c’è solo questo. Ho incontrato ragazzi che si riempivano la bocca con il movimento Occupy Wall Street senza nemmeno conoscerne i meccanismi. Devono capire che in questo mondo non c’è solo l’1% che hanno in mente loro.

L’edizione 2014 dello European HR Director Summit, mediante il contributo di direttori HR del panorama italiano ed europeo, porterà in Italia le maggiori best practice e testimonianze sul ruolo strategico delle human resources a supporto del business, con un focus particolare su change management, diversity, smart working e welfare aziendale. Saranno presenti e disponibili per interviste alcuni dei maggiori esperti del settore a livello nazionale - tra gli altri, il giuslavorista Michele Tiraboschi e il Commissario Straordinario Inps Tiziano Treu -, oltre ad alcuni professionisti tra i più innovativi del panorama europeo, eccezionalmente in Italia. Tra questi, a titolo di esempio, spiccano: Haitham Samman, Global HR Director for Vertical Markets di Alcatel Lucent; Nimalan Nadesalingam, Associate Director & Senior Consultant Global Change Management di Deutsche Post Dhl; e Jesus Vega, autore del libro “La Empresa Sensual”. L’incontro milanese, che si terrà il 5 e 6 novembre a Milano, in Via Masaccio, presso gli spazi del prestigioso Hotel Melià, sarà anche un’occasione preziosa per riuscire a identificare le ultime e più innovative soluzioni nel campo dell’information technology e di consulenza a supporto alla funzione HR. Ampie sessioni interattive faranno, poi, da ulteriore supporto all’iniziativa organizzata da Business International - Divisione di Fiera Milano Media. ANNO V | #130| VENERDÌ 31 OTTOBRE 2014


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