ANNO IV | #13 | 18 APR 2013
360com | settimanale digitale della comunicazione
in questo numero
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visioni m. ventimiglia: di corsa verso il real time marketing 360.pro update tutti i cambi delle poltrone che contano marketplace fatti & Notizie dal pianeta comunicazione social snack da new myspace a flayvr: le scommesse 2013 company Bright.ly: un nuovo modello di comunicazione mobile action app: un affare da 25 miliardi di dollari scenario e-commerce e fmg: la spesa è sempre più online
Mercato internet
sentire
La industry si fa
Per Nielsen, internet resta l’unico mezzo in crescita. Però Iab Italia rivede le proprie stime di incremento 2013 dal 10 al 7/8%, e dai rappresentanti del comparto digitale, riuniti a Roma per Iab Events, si alza un deciso richiamo alla politica: “non abbassare la guardia sull’Agenda Digitale”
coverstory
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Report eCouponing per Marche e Distribuzione Vieni a scoprire le metriche e la forza dell’eCouponing di Kiwari per Marche e GDO su Facebook su www.buonmercato.com/report
Bentornata, Primavera. 14 primavere fa vedeva la luce il primo sistema di eMail Marketing professionale in Italia, Kiwari direct!. Da allora Kiwari mantiene il primato nella creazione delle soluzioni più geniali ed innovative nel Digital Direct Marketing: dall’eCouponing alle piattaforme di CoMarketing e di Process Intelligence. Non sarebbe il caso di conoscerci meglio?
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SPAZIO A... Purple Program
19 aprile, Milano @ hotel Nhow
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Media industry opportunità eSi intitola sfide secondo MindShare “La tv, il futuro di un’illusione. Fine della televisione
visioni
o espansione della televisione negli altri media?” il primo dei quattro incontri organizzati dalla centrale guidata da Roberto Binaghi per offrire uno sguardo realistico sul mercato
di Massimiliano Ventimiglia, ceo e fondatore di H-Art
Real time marketing, ovvero
il marketing alla velocità della... vita
P
artiamo da un fatto ormai noto, che sicuramente passerà alla storia come punto di non ritorno per il marketing contemporaneo. Lo scorso 4 febbraio durante il Super Bowl, ovvero l’evento mediatico per eccellenza, si è verificato un improvviso (e soprattutto imprevedibile) black out. Durante questi momenti di “buio” un brand, Oreo, dal suo account di Twitter ha twittato una frase “Power out? No problem” e un’immagine con il copy “You can still dunk in the dark”. L’effetto virale è stato dirompente con oltre 16.000 retweet e 8.000 nuovi follower. Bene, in quel momento il real time marketing ha dimostrato tutto il suo potenziale innovativo. La cosiddetta vita digitale oggi è ormai del tutto integrata con quella reale, grazie anche e soprattutto alla diffusione di dispositivi mobili avanzati come smartphone, tablet, e presto wearable device come i Google Glass. Basti pensare che alla domanda: quanto tempo puoi resistere senza controllare il tuo smartphone, la risposta in media è 1 ora. Per questo diventa sempre più importante, se non fondamentale, saper comunicare in modo autentico, al momento giusto, e con il giusto messaggio. Il marketing oggi
deve correre alla velocità della vita, ovvero deve avvenire in “tempo reale”. Per poterlo fare in modo corretto e profittevole naturalmente ci sono degli aspetti fondamentali da tenere in considerazione come l’ascolto, l’autenticità, la naturalezza dei toni, l’agilità, un approccio umano, un punto di vista vicino agli utenti. La personalità del brand deve essere ben chiara (soprattutto a chi ne cura la comunicazione) e non va mai tradita, per non rischiare la gaffe o l’intervento fuori luogo. I contenuti devono essere molto rilevanti, inseriti in un contesto di comunicazione e centrati su aspetti “umani”. Le persone conversano tra loro sui fatti che accadono. Lo stesso possono fare i brand. Se scelgono di farlo, ciò deve avvenire in real time, nel contesto in cui quelle conversazioni hanno senso. Spesso i marchi pensano e progettano la propria comunicazione con tempi troppo dilatati e attraverso procedure spesso troppo macchinose. Provino a guardare cosa succede intorno, nella vita reale, e a comportarsi e comunicare nel modo più naturale e spontaneo che si possa immaginare. In questo momento storico, i brand devono imparare a concepirsi come persone. Questo è il primo passo verso il real time marketing.
Massimiliano Ventimiglia Classe ‘76, Massimiliano Ventimiglia inizia a lavorare nel web, sua passione da sempre, nel 2001, come internet marketing and communication specialist per la web agency E-Tree. Tre anni dopo fonda, insieme a Riccardo Donadon, il venture incubator H-Farm, per poi dar vita nell’aprile 2005 a H-Art, di cui oggi è ceo, una delle più importanti agenzie digital del panorama italiano specializzata nello sviluppo di soluzioni ad alto impatto innovativo digitale e marketing multiscreen. Dal febbraio 2009 H-Art è parte di GroupM, holding delle attività media del gruppo Wpp
E’ dedicato alla tv il primo appuntamento di Purple Program, una serie di 4 incontri organizzati da MindShare e dedicati ai propri clienti per un confronto realistico e costruttivo su alcuni temi della media industry. «Negli ultimi 48 mesi il mercato ci ha resi spettatori di una storia alla quale 10 anni fa difficilmente avremmo creduto - spiega Roberto Binaghi, chairman e ceo di MindShare -. Dopo la crisi del ‘92 e quella delle Torri Gemelle pensavamo di aver visto tutto e di essere pronti ad affrontare ogni nuova sfida. La nostra industry è molto “mobile”: in una società che vede la parola ‘’mobilità’’ come una minaccia, noi invece - messi quotidianamente in discussione dai nostri clienti con un pitch o sfidati da un brief - viviamo questa situazione di incertezza come condizione ormai abituale. In questo scenario, che non ci piace definire “instabile” ma piuttosto in evoluzione, MindShare propone la sua chiave di lettura del mercato attraverso il Purple Program. L’obiettivo finale è - e sarà - comunque quello di creare uno spunto o una visione, non necessariamente positiva ma realistica e costruttiva». Dopo l’appuntamento dedicato al mezzo televisivo - “La tv, il futuro di un’illusione. Fine della televisione o espansione della televisione negli altri media?”, che si terrà il 19 aprile dalle 9:30 presso l’Hotel Nhow di via Tortona 35 a Milano - gli altri tre verteranno su potenzialità del mobile, seconda/terza/quarta giovinezza della radio, e infine creatività media di Cannes. Ogni incontro prevede l’intervento degli interlocutori più titolati nel settore, che per il primo appuntamento saranno Carlo Freccero, Giorgio Gori e Maurizio Carlotti. Roberto Binaghi
Paypal Luca Cassina diventa general manager Western Europe ANNO IV | #13 | 18 APR 2013
Luca Cassina, country manager Italia di Paypal, è stato promosso general manager Western Europe con la responsabilità su Francia, Italia, Spagna, Portogallo, Paesi Bassi e Belgio. Già responsabile della filiale italiana di Paypal e general manager dell’area Greater Europe, nella sua nuova veste Cassina avrà il compito di seguire le attività di gestione dei singoli mercati, la messa in opera delle strategie aziendali e l’espansione in nuovi settori di mercato.
Luca Cassina
Cdp
Casta Diva
manuela
micheli Manuela Micheli è stata nominata direttore clienti di Casta Diva Group. La manager conserva la responsabilità dei clienti di Egg Events, ma si assume anche quella dei prospect di Casta Diva Pictures e di Bin Jip, con il compito di accrescere il new business su progetti di comunicazione integrati. «Oggi i clienti chiedono progetti a 360 gradi, che il gruppo Casta Diva è perfettamente in grado di offrire - affermano Andrea De Micheli e Luca Oddo, rispettivamente ceo e presidente -. E’ quindi logico concentrare nelle mani di Manuela tutta l’offerta di servizi».
Aziende
Aziende
federico
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upm to u n o s t r u m eunn to s s vt irl u p aet on d a
sviluppato da
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Professionisti, carriere, incarichi
Marketing
Microsoft Italia Mattel Microsoft Italia ha annunciato il passaggio di Federico Enrico a sales manager della divisione Retail, Sales & Marketing, nel Consumer Channel Group di Microsoft Italia. Nel suo nuovo ruolo, Federico riporterà a Evita Barra e, alla guida di un team di account manager di grande esperienza, sarà responsabile delle strategie retail per le diverse famiglie di prodotto dell’azienda: Xbox, Hardware e Office per Mac, Windows, Office, Surface. Federico ha iniziato la propria carriera in Microsoft nel 2002, lavorando prima come account manager e successivamente come territory manager. In precedenza, ha maturato un’esperienza quadriennale in Praesidium.
360pro.update
Capitalclick
giuseppe
papa
Nuova responsabilità in Mattel per Giuseppe Papa. Il manager, già alla guida del customer marketing team, è stato infatti promosso al ruolo di senior manager customer marketing & brand communication del gruppo, incarico che comporta maggiori responsabilità all’interno della divisione marketing. Dopo la laurea alla Bocconi ed esperienze commerciali in società del largo consumo come Bolton Group, Giuseppe Papa ha iniziato la sua collaborazione in Mattel nel 2006. Tra il 2010 e il 2012 ha lavorato in Carrefour come marketing manager.
Nominato il nuovo amministratore delegato di Capitalclick, società leader nei servizi di marketing per il Centro-Sud Italia: è Valerio Ginnasi, che prende il posto del dimissionario Andrea Staderini. Ginnasi vanta un’esperienza trentennale nel settore della comunicazione con oltre 15 anni all’interno delle principali concessionarie televisive per poi focalizzarsi negli ultimi 14 anni principalmente nel settore internet e delle concessionarie digitali; attualmente, Ginnasi è anche partner e a.d. di Mailclick e presidente di Videoclick Advertising, entrambi i sevizi di quest’ultime presenti sul mercato con il brand commerciale di NetMediaClick.
valerio
ginnasi
Federico Rampolla
Mondadori
Affidata a Federico Rampolla la nuova area Digital Innovation
Nasce, in seno a Gruppo Mondadori, l’area Digital Innovation, dedicata allo sviluppo di attività in ambito digitale. Sarà affidata a Federico Rampolla, che avrà il ruolo di consulente strategico e riporterà direttamente all’amministratore delegato del Gruppo Mondadori Ernesto Mauri. Rampolla, 47 anni, proviene da ruoli di responsabilità in Matrix, FullSix, GroupM/Wpp e Accenture Interactive, oltre a essere stato presidente di Iab (Interactive advertising bureau) Italia. In Mondadori dovrà lavorare alla crescita della presenza dell’azienda nel mercato digitale, strutturare i processi di innovazione e identificare nuove opportunità per lo sviluppo del business. La nuova area affianca le attività digital legate ai business di periodici, libri e retail che sono integrate nelle rispettive direzioni dell’azienda, a conferma del fatto che la strategia digitale riguarda sia lo sviluppo di nuove iniziative sia la trasformazione dei prodotti e degli asset strategici del Gruppo.
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360pro.update Professionisti, carriere, incarichi
Imprese
Italia Independent
Editoriale Domus
Nuove nomine nell’area digital. Ad Andrea Tessera la direzione del marketing
Nuova organizzazione dell’area digital di Editoriale Domus: con l’obiettivo di rafforzare le attività di sviluppo dei prodotti digital e ampliare l’integrazione dei vari brand sui diversi media è stato affidato a Nicola Licci, già brand manager di Quattroruote e altre insegne del settore motori e cucina, l’incarico di digital business director per tutti i brand della casa editrice e Il Cucchiaio d’Argento. A Licci riporterà Andrea Tessera, che assume la carica di digital marketing director. Tessera mantiene la carica di business director di Auto4you (Automobili.com) alle dirette dipendenze del presidente di Editoriale Domus, Maria Giovanna Mazzocchi. La Direzione delle digital operations, che riporta al direttore delle operations Cesare Rotondo, fa capo a Luigi Conti, mentre Tino Cennamo, che dal 2011 ricoriva la carica di chief digital officer ha lasciato la casa editrice ed è passato al gruppo editoriale inglese Future Publishing come managing director dei mercati internazionali con il compito di sviluppare soprattutto il business digitale dalla sede centrale di Londra. Future pubblica circa 200 testate, presenti in 90 Paesi, specializzate in diversi settori, di cui già più di cento anche su una piattaforma digitale. andrea tessera
marco
tolentino Marco Tolentino è il nuovo head of marketing and communication di Italia Independent Group, azienda che opera in diversi settori, dall’ottica all’abbigliamento. Forte della sua ultima esperienza come direttore commerciale e marketing della Reggina Calcio, il manager gestirà a livello nazione e internazionale le attività di comunicazione e marketing, corporate e di prodotto. Oltre al proncipale team calcistico di Reggio Calabria, nel curriculum di Tolentino figurano importanti esperienze in prestigiose realtà come Fiat, Pininfarina, Juventus.
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ANNO IV | #13 | 18 APR 2013
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E’
una collaborazione solida quella che unisce Pepsi e Beyoncé, coinvolta nello sviluppo creativo della nuova campagna globale 2013 del famoso marchio beverage, e nello stesso tempo protagonista dello spot. Nel filmato, che ha fatto il suo debutto in una speciale anteprima digitale su www.youtube.com/ pepsi e ha coinvolto più di 70 Paesi, la cantante ripercorre i momenti salienti della sua carriera: un viaggio nel passato per vivere intensamente le emozioni del presente, messaggio che riflette il nuovo posizionamento globale di Pepsi “Live For Now”, declinato in Italia come “Tutta l’emozione di un attimo”. Nello spot “Mirrors”, infatti, la cantante cammina in una stanza piena di specchi dove si confronta con gli alter ego ispirati a tre suoi grandi successi per poi riprodurre i passi di danza più memorabili dei suoi videoclip, dando vita a una sequenza mai vista prima. Contribuisce a fornire una chiave di lettura del nuovo spot Pepsi anche il nuovo singolo dell’artista, “Grown Woman”. «Beyoncé 6
di Maurizio Mazzanti direttore creativo esecutivo di E3
I nuovi 7 social network del 2013
Brand
Tutta l’emozione in… 60 secondi Un’anteprima digitale planetaria per “Life For Now”, il nuovo posizionamento di Pepsi affidato a uno spot nato dalla collaborazione con Beyoncé è una rappresentante eccellente dell’attuale cultura pop, e non potevamo chiedere un testimonial più adatto come portavoce della nostra vision. Lo spot rappresenta il primo tassello della vasta
collaborazione con l’artista. Stiamo infatti sviluppando una serie di attività per coinvolgere i fan durante il “The Mrs. Carter Show World Tour” e numerose interessanti iniziative per in-
trattenere i nostri consumatori, creando così momenti indelebili in grado di scrivere una parte di storia della cultura pop» ha commentato Brad Jakeman, presidente del PepsiCo Global Beverages Group. Firmato da 180 LA, lo spot “Mirrors” è stato girato in New Jersey con la regia di Jake Nava, che ha collaborato con Beyoncé in numerosi progetti, e con la partecipazione del cameraman premio oscar Claudio Miranda.
Idee Tre chef stellati fanno sognare con Lavazza I grandi chef sono il fenomeno mediatico del momento: le trasmissioni che li vedono protagonisti si moltiplicano, contribuendo ad accrescere il loro prestigio e trasformandoli in testimonial ideali per brand che vogliono comunicare gusto, raffinatezza e qualità. Come Lavazza, che ha ingaggiato tre chef “stellati” - Davide Oldani, Antonino Cannavacciuolo e Massimo Bottura (nella foto) - per presentare in formato video le 10 miscele in cialda A Modo Mio in un’innovativa campagna realizzata da Zodiak Active con la direzione creativa esecutiva di Filippo Fiocchi. Su www.lavazzamodomio.it e sul canale YouTube dell’azienda, le 10 clip con le suggestioni suggerite agli chef dall’assaggio delle varie miscele.
Quando un brand crea la propria presenza su piattaforme social, a fare la differenza è l’utilizzo innovativo degli strumenti a disposizione. Ecco i social network che secondo Mashable stanno guadagnando popolarità nel 2013: da metà gennaio è disponibile il New MySpace, con una nuova grafica interattiva in cui la musica è protagonista. Da un lato l’utente può connettersi con artisti e brand piuttosto che condividere musica, foto e video; dall’altro, il New MySpace offre alle aziende l’opportunità arrivare agli utenti in modo più diretto. Sotto i riflettori è poi Pheed. Lanciato il 12 ottobre 2012, conta già più di un milione di utenti, ai quali consente di creare il proprio canale per condividere - sia gratuitamente che a pagamento - ogni forma di contenuto digitale. In pratica, l’utente viene incoraggiato a caricare contenuti originali mediante lo slogan stesso di Pheed “ Express yourself”. Celebrità come Miley Cyrus sono già a bordo, ma alcune compagnie sono ancora titubanti. Anche Snapchat, creato nel 2011 ma esploso solamente agli inizi di quest’anno, sta ottenendo un grande successo: questa applicazione per smartphone deve la sua fortuna alla possibilità di inviare foto che si autodistruggono dopo alcuni secondi. Tuttavia non sembra essere di alcuna utilità per le aziende. Con Thumb invece, gli utenti semplicemente caricano foto e chiedono ai propri follower opinioni riguardo a uno specifico topic. Se da un lato questa mobile app sta generando molto engagement tra i fruitori, dall’altro offre l’opportunità per le aziende di guadagnarsi i feedback dei consumatori ponendo loro delle domande. Tra i nuovi social media in evidenza meritano attenzione Chirpify, che permette di fare acquisti cliccando su un tweet, Flayvr - particolarmente indicato per gli amanti della fotografia - e Medium, social che ha reinventato il blogging, poiché permette agli utenti di scegliere, commentare, condividere e lasciare feedback su post, organizzando gli articoli secondo un ordine meritocratico. Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a: mazzanti@e3online.it!
È il sito italiano di news con la brand identity più radicata. TGCOM24 è un vero sistema multimediale e multipiattaforma, che si avvale di una redazione di 130 giornalisti che coprono l’informazione 24/7, ed è contemporaneamente in TV, sul canale digitale dedicato, sul web, tablet, smartphone e cellulari. Terza testata editoriale di news in Italia, è la prima app mobile di news per il numero di download.
Campagne “Segui la tua bussola” con Beck’s ANNO IV | #13 | 18 APR 2013
market place
E’ dedicato a tutti coloro che inseguono i propri obiettivi e le proprie passioni - assaporando ogni singolo istante come unico, e magari gustandosi una Beck’s -, il nuovo spot “Segui la tua bussola” con cui il noto brand di birra conferma il proprio posizionamento. Il messaggio è veicolato in tv e sul web, sia attraverso la partnership esclusiva con Spotify, il servizio di musica in streaming on demand, sia coinvolgendo i propri consumatori e fan con un programma di social engagement su Facebook.
Assocom
Il dopo-Costa si apre tra mille incertezze Rai Dal 6 maggio torna “Carosello”
Ora è ufficiale. Dal 6 maggio torna su RaiUno Carosello, lo storico format dell’emittente pubblica che per vent’anni è stato sinonimo di pubblicità, allora detta “réclame”: la sfida è quella di combattere la crisi anche sul fronte della creatività. Come nella versione originale, i “caroselli” dovranno essere, in particolare, frutto della contaminazione tra advertising e intrattenimento. «Carosello Reloaded - ha spiegato Lorenza Lei, a.d. Sipra (che presto dovrebbe prendere al denominazione di Rai Pubblicità) ed ex d.g. di Rai - vuole rappresentare per il mercato pubblicitario una nuova e più evoluta forma di comunicazione nell’era del digitale multischermo: il branded entertainment». La nuova versione della trasmissione andrà in onda tutti i giorni alle 21:10 su RaiUno e su altre piattaforme (smartphone, tablet, web, cinema e radio). La sigla sarà la stessa del Carosello originale, rivisitata in chiave moderna e rinnovata nella grafica. Lo spazio di 210 secondi vedrà alternarsi tre spot di 70”, creazioni originali di 12 grandi aziende. Finora hanno già aderito in 7 e tra queste Ferrero che rilancerà il Jo Condor di Nutella. Altri clienti sicuri, ma ancora non ufficializzati, vengono, oltre che dagli alimentari, dai settori dell’energia (si parla di Eni) e della telefonia. Gli inserzionisti riceveranno uno sconto fino a 70 mila euro in spot da collocare in altri spazi.
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N
ubi dense persistono sui cieli di Assocom, dopo la tempesta scatenata dalle dimissioni del presidente Massimo Costa e le evidenti difficoltà a mantenere compatto il fronte delle agenzie a fronte dell’aggravarsi della crisi economica. Proprio ieri è giunta la notizia di un’altra importante defezione: quella di Leo Burnett, che ha comunicato la sua uscita, con effetto immediato, dall’associazione. La stessa decisione sarebbe peraltro stata presa anche, secondo DailyMedia, da Stv DDB. Dalla riunione del Consiglio Direttivo del principale organo rappresentativo delle agenzie pubblicitarie, tenutasi due giorni fa, è comunque emersa la volontà di operare per un rilancio dell’attività associativa, nel segno
della continuità con la strada tracciata a suo tempo dal dimissionario Costa. L’incontro ha offerto l’occasione per affidare ufficialmente la rappresentanza legale e operativa dell’associazione ai vice presidenti Enrico Gasperini e Peter Grosser. E’ quindi sfumata l’idea di un rinnovamento a breve delle cariche elettive, rimandato invece al termine delle “necessarie riforme” come si legge nella nota di chiusura - che riguarderanno, oltre alla governance, “il patto associativo, la rappresentanza, i servizi e la presenza territoriale”. Intanto, tra le tante opinioni diverse sul presente e so-
Massimo Costa
prattutto sul futuro di Assocom, che indubbiamente si legano anche alle decisioni, che verranno ufficializzate a settembre, che prenderanno Wpp e magari anche altri gruppi internazionali in merito alla loro permanenza o meno nell’organismo, si è levata negli scorsi giorni la voce del presidente di Upa Lorenzo Sassoli de Bianchi: «È fondamentale avere una Assocom forte al nostra fianco - ha detto -. Quando si attraversa una crisi, è umano essere tentati di concentrarsi solo sul proprio business, ma rappresenta un errore. Proprio questi momenti, infatti, sono quelli in cui la presenza di un’associazione davvero rappresentativa può fare la differenza».
Concorsi online
Perrier Secret Place mette in gioco la trasgressione
Se l’obiettivo è il coinvolgimento, “Perrier Secret Place” è destinato a fare storia. Per i propri 150 anni, la nota marca francese di acqua minerale ha infatti lanciato un progetto ad alto tasso di innovazione che è un mix tra gioco di ruolo e film. Su www.perriersecretplace.com l’utente non solo può vivere le esperienze “trasgressive” degli attori (ben 60), ma è contemporaneamente regista e giocatore, guidando la storia dei personaggi. E mentre crea la trama del “suo” film ha la possibilità di muoversi all’interno dell’appartamento per andare alla ricerca della bottiglia segreta nascosta in una delle stanze e aggiudicarsi il premio finale. Perrier Secret Place è un film interattivo ed esperienziale che reinterpreta in chiave digital l’atmosfera degli Speakeasy (letteralmente “parlar piano”), feste esclusive all’insegna della trasgressione, avvolte dal mistero e dalla segretezza. L’originale concorso prevede 2 premi alla settimana per chi riuscirà a trovare la bottiglia Perrier nascosta in una delle sale dell’appartamento sulla base di 5 indizi, che però aumentano per coloro che diventano fan sulla pagina Facebook del marchio. I vincitori delle varie settimane parteciperanno a uno tra gli appuntamenti più trasgressivi al mondo: dai party tipici di Saint Tropez al Capodanno di Sydney, dall’Art Basel di Miami al Carnevale di Rio o alla serata di chiusura della stagione di Ibiza. L’iniziativa è supportata da una strategia digital integrata.
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ANNO IV | #13 | 18 APR 2013
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La struttura fondata da Francesco Giromini potenzia la propria presenza sul mercato con due nuove società il provider tecnologico H725 Lab e la cpd Take Away Production - che vanno ad affiancare Bright.ly per proporre al mercato una ricetta anti-crisi innovativa e sostenibile
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Bright.ly: il cambiamento parte dal digitale
E ora?
Rilancio!
i comincia con una citazione: “Siamo all’alba della rivoluzione”, recuperando Kevin Roberts, il ceo del network Saatchi & Saatchi che di parole orientate al futuro della comunicazione ne ha spese molte. E parecchio pesanti. Nel quartier geneale milanese di Bright.ly, il fondatore Francesco Giromini parte dall’assunto del profetico manager inglese per fornire la propria visione di un mercato che, dominato dall’incertezza e dalle conseguenze di una crisi economica perdurante, sembra procedere su un terreno scivoloso. «Nella comunicazione - spiega il ceo & president del gruppo - nessuno sembra aver capito davvero che il cambiamento in atto si sta producendo come paradigma culturale. Si rimane agganciati a una logica dominata dall’integrazione dei media, dove le idee e i progetti vengono declinati per canale. Anche il digitale non riesce a sfuggire a questi
schemi e a distanza di quindici anni si continua a considerarlo, appunto, come un canale, da integrare con gli altri. Si insiste a parlare di above the line e below the line, con una domanda irrisolta: dove mettiamo il digitale?». Ma come si manifesta, allora, questa “rivoluzione culturale”? Partendo proprio dal digitale. Non si tratta più di avere a disposizione un nuovo canale, ma una piattaforma orizzontale che sta pervadendo tutti i modelli di business. Dalla televisione al web, passando per il mobile, oggi tutto viaggia su una grande piattaforma digitale. E’ in atto un’immensa convergenza tecnologica dove gli standard andranno via via integrandosi. E il mondo della comunicazione? Come sta reagendo a questa profonda
trasformazione? E’ al palo. Segue a stento il cambiamento, senza riuscire a disegnarne le prospettive, le traiettorie, le opportunità. Manca una visione d’insieme che permetta di gestire la conversione dal vecchio al nuovo modello di comunicazione. La cosa bizzarra è che ancora pochissimi hanno capito l’evoluzione. L’impatto maggiore è nella velocità evolutiva del mercato: negli ultimi due anni c’è stato uno shifting strategico dal vecchio modello Atl al digitale. E anche in Italia le aziende si stanno velocemente allineando alla media dei mercati più evoluti come Uk e Usa. Penso sia il momento di fare un passo in avanti. Non serve indietreggiare. Abbiamo scommesso, per primi, sul concetto di convergenza affermando una modalità di operare che ci ha portato a realizzare da zero oltre tre milioni di euro di fatturato in un tempo gravemente contrassegnato dalla crisi, come gli ultimi quattro anni. Oggi, sul consolidato della nostra esperienza abbiamo trovato una “ricetta” per affrontare la parte più conclamata di questa crisi. Avete intenzione di riaffermare la vostra specificità all’interno di questa ridefinizione del mercato? Non è soltanto questo. Mentre tutti si preoccupano
la musica è cambiata.
strumenti per comunicare
Fonte: Nielsen SiteCensus gennaio 2012
30 milioni di contatti unici, 498 milioni di pagine viste, 15 vertical tematici
www.leonardoadv.it
A sinistra, un’immagine del progetto mini crazy grandpa, la piattaforma di consumer engagement ideata da Bright.ly in occasione dei “John cooper works Days”. Per coinvolgere gli appassionati di motorsport, l’agenzia ha messo in pista una strategia che ha unito la potenza dell’ATL con le opportunità di lead e conversione del digital. testimonial d’eccezione Rauno Aaltonen, ex campione di rally degli anni sessanta
ANNO IV | #13 | 18 APR 2013
company di tagliare, disinvestire, ridurre, fare efficienza…, noi abbiamo scelto di quadruplicare. Stiamo gestendo il cambiamento del mercato, e lo faremo in cinque step. Primo: diventiamo un gruppo, con una holding e tre società. Secondo: Brigh.ly evolverà la convergenza puntando all’ultimo miglio: la tv. Terzo passaggio è la creazione di H725 Lab: un nuovo modello di sviluppo It low budget. Quarto step sarà l’apertura di Take Away Production: la migliore struttura italiana di ideazione e produzione di contenuti video digitali low budget in italia. Quinto: portare la tecnologia negli eventi e nelle attività sul punto vendita. Ho creato la mia holding, la Fgmc, che avrà il controllo di quattro strutture specializzate. La prima non può che essere proprio Bright.ly, il primo gruppo indipendente specializzato nella comunicazione digitale convergente e nei modelli partecipativi sociali su tv, web e mobile. La mission, di Bright.ly, da ribadire con forza e ancora più entusiasmo e convinzione, è quella di realizzare brand experience uni12
che e coinvolgenti attraverso progetti di brand entertainment e consumer engagement. Lo facciamo da sempre, ma a differenza di tutti gli altri noi siamo nativi digitali. Di fronte a uno scenario che vede sgretolarsi i modelli consueti sotto l’attacco delle nuove tecnologie noi possiamo considerare e offrire al mercato la nostra esperienza consolidata su questi temi. Dopo quattro anni il nostro modello di business è affermato. Siamo la sigla più premiata in ambito internazionale. E siamo cresciuti senza sosta, proprio sviluppando una soluzione, questa sì, capace di integrare tutte le possibilità espressive, di contatto, di linguaggio dei diversi canali verticali. E le altre tre strutture pronte ad affiancarsi a Bright.ly? Le possiamo descrivere? Certamente. La prima si chiamerà H725 Lab e il suo compito sarà quello di presidiare lo sviluppo tecnologico. Lo farà in modo innovativo: sarà il primo broker It
specializzato sui servizi per il mercato della comunicazione. La struttura coordinerà quattro hub di sviluppo, specializzate in tutte le ultime tecnologie, dal web alle app. Abbiamo un team in Italia, Polonia, Uk e India, per poter gestire progetti complessi anche con timing di produzione di ventiquattr’ore. Una rivoluzione nella gestione dello sviluppo It, ormai commodity in questo mercato. E’ quindi fondamentale poter sviluppare al minor costo mantenendo la qualità al’interno di determinati standard. Poi c’è Take Away Production, e qui parliamo di produzione video digitale. I contenuti sono ormai il driver di ogni attività di comunicazione on-offline. Non solo shooting, ma anche ideazione di contenuti autoriali. Oggi sul mercato c’è una crescente richiesta di contenuti video veloci, flessibili ed economici. Tkp sarà la migliore struttura per l’ideazione e la realizzazione di produzioni che vanno da uno a centomila euro di valore. Siamo all’avanguardia
nella scelta di giovani talenti, nella selezione dei registi, nella concezione di traguardi creativi in grado di affermarsi in logica convergente su tutti i device a disposizione. Infine, l’ultima società in fase di costituzione sarà impegnata in un campo particolarmente innovativo, per legare l’esperienza tecnologica a quella sul punto vendita. E qui si parla di applicazioni creative per aumentare l’esperienza del consumatore nel luogo dove si svolgono gli acquisti. Tutto quello che la tecnologia può mettere in campo per arricchire questa fase tanto importante sarà oggetto del nostro presidio. In una logica organizzata, con feedback puntuali e relazioni aggiornate, nell’ottica di una severa attenzione al ritorno sull’investimento. In questo vi aiuta certo l’esperienza accumulata da Brigth.ly, ma c’è anche bisogno di ulteriore investimento. Abbiamo capito come state procedendo. E i tempi? Siamo già pronti. Del tutto
operativi. Abbiamo realizzato, e lo confermo qui, che l’unico modello possibile da sostenere è basato sull’esperienza del consumatore. Più di quattro anni fa lo abbiamo detto e ci siamo presi anche la nostra dose di critiche. Adesso lo dicono tutti che il modello è cambiato. Che l’esordio del fenomeno social ha scardinato il sistema, che la tecnologia entra, ora, trasversalmente in tutti gli strati del discorso di comunicazione. Ecco, in tutto questo tempo molti hanno sprecato inutilmente risorse, altri si sono limitati ad osservare. Noi abbiamo investito e abbiamo fatto scuola. E ora? Cosa manca? Ora siamo pronti all’ultimo miglio. Iniziamo a fare contenuti per la tv. Il progetto è quello di completare l’ingegnerizzazione del modello creativo, mettendolo a si-
stema con quello televisivo. L’idea è quella di cambiare le regole del modello, uscendo dalla logica dei trenta secondi per costruire nuove opportunità commerciali che tengano conto della fruizione multi screen. Una rivoluzione tanto semplice - per noi che la stiamo costruendo da quattro anni - quanto incisiva ed efficiente. Perché, oltre tutto, noi siamo ben attenti alle esigenze di risparmio che in questa lunga fase recessiva si evidenziano da ogni parte. Viene in mente che il primato dell’idea resiste anche di fronte all’avanzare impetuoso di una rivoluzione culturale senza precedenti, come lei l’ha definita… Penso che l’idea giusta permetta di rompere gli schemi. Oggi siamo di fronte alla nuova analfebetizzazione: si tende a diventare sempre più
Nell’immagine sopra, la piattaforma realizzata da Bright.ly per Azimut, che oltre ad abilitare un dialogo aperto con gli utenti è anche un potente strumento di business per l’azienda. A destra, un’immagine dell’app realizzata dall’agenzia per promuovere il concorso “eroi del rock” Powered by ceres
iperspecializzati e si perde la visione d’insieme. Purtroppo, la tecnologia è nel pieno di questa deriva, ha provocato una sorta di “polverizzazione” che sta interessando soprattuto il comparto digitale, facendo sorgere un’autentica galassia di servizi e sofisticazioni che in realtà, spesso, non servono. Il nostro modello di business mette in discussione tutto questo. Noi non viviamo di immagine istituzionale. Veniamo dalla strada, dove stanno le persone che sono adesso al centro del sistema. Usando un paradosso stiamo “uscendo” dal digitale per diventare un nuovo modello di agenzia. Non siamo un tool, ma un modello di lettura. Questo significherà, per Bright.ly, andare a rompere gli equilibri del mercato, a minare dal basso le ormai logore caviglie dei grandi gruppi, che continuano a “vivacchiare” grazie alle logiche dei grandi contratti internazionali. La sfida vera, dopo quattro anni, riparte da qui.
Exponential fornisce ai propri clienti brand advertising intelligence e soluzioni media digitali attraverso display, video e mobile su scala globale
+39 02 430 019 301 I www.exponential.com I itsales@exponential.com Š 2012 Exponential, Spa. Tutti i dirtti riservati. Expolential, il logotipo Exponential e altri prodotti e servizi di Exponential. Spa sono marchi registrati o marchi di prodotti proprietà di Exponential, Spa.
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cover story
Mercato internet
La industry si fa
sentire
Per Nielsen, internet resta l’unico mezzo in crescita. Però Iab Italia rivede le proprie stime di incremento 2013 al 7/8% e dai rappresentanti del comparto digitale, riuniti a Roma per Iab Events, si alza un richiamo alla politica: “non abbassare la guardia sull’Agenda Digitale” di Simone Freddi
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uò un dato a segno più suonare come un campanello d’allarme? Sì, se stiamo parlando di advertising online. I dati Nielsen di febbraio fissano a +1,5% l’incremento degli investimenti in pubblicità interattiva rispetto allo stesso mese del 2012. Certo: internet rimane l’unico mezzo a delta positivo ma si tratta di un dato deludente, se pa-
ragonato al trend a doppia cifra a cui questo mercato ci ha abituati negli ultimi anni, crisi o non crisi. Difficile non trovare un collegamento con il prolungato stallo politico determinato dalle dimissioni di Monti e dall’esito delle successive elezioni politiche. «E’ una legge fondamentale del nostro mercato: l’assenza di un quadro politico chiaro e stabile si riflette in una riduzione degli investimenti pubblicitari», conferma la presidente di Iab Italia Simona Zanette, ieri a Roma per Iab Events, meeting organizzato dall’associazione nella Capitale per favorire appunto il confronto tra industry e istituzioni. Andato in scena a Montecitorio proprio alla vigilia dell’inzio delle votazioni per il nuovo Capo dello Stato - considerate il tassello fondamentale da cui dovrebbe partire la ricomposizione dell’assetto politico italiano -, l’incontro, che ha peraltro visto la partecipazione del Ministro Francesco Profumo, ha fornito l’occasione per ribadire l’importanza del comparto digitale per la ripresa del Paese in chiave economica e occupazionale, con il forte richiamo rivolto alle istituzioni a non abbassare la guardia sugli obiettivi fissati un anno fa dall’Agenda Digitale. «L’Agenda
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cover story Digitale - ha affermato in particolare Simona Zanette -, è alla base di un processo che deve essere rapido, per evitare che le aziende del nostro Paese perdano la scia dei competitor internazionali. Per questo confidiamo che il tema resti tra le priorità del nuovo Governo». Tra le 6 aree strategiche di intervento individuate dalla Cabina di Regia dell’Agenda Digitale (infrastrutture; e-commerce; e-government; alfabetizzazione informatica; ricerca e innovazione; smart cities) Zanette ha richiamato in particolare «La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, specie per i riflessi che questo processo potrebbe avere nel portare online parte di quella ancora troppo grande fetta di italiani che non accedono alla rete; lo sviluppo infrastrutturale, perché senza hardware qualsiasi discorso di “software” è inutile; la promozione dell’e-commerce, che vede l’Italia in ritardo sui propri partner europei e che invece potrebbe dare una forte spin15
ta alle aziende del nostro Paese proprio in chiave di internazionalizzazione». Altro punto delicato, su cui Iab Italia è fortemente impegnata e che il suo presidente ha voluto ricordare è quello della privacy, perché «Una legge troppo restrittiva, sul modello di quella adottata in Olanda, potrebbe inficiare le prospettive del comparto». I lavori di Iab Events 2013 si sono molto focalizzati su-
gli aspetti legati all’impatto economico del digital, con la lente di ingrandimento puntata sull’occupazione. I dati presentati dal general manager di Iab Italia, Fabiano Lazzarini, hanno evidenziato che in Europa si potrebbero creare 1,5 milioni di posti di lavoro in più dalla digital economy. In Italia sono circa 100.000 i professionisti impiegati “direttamente” nel settore internet. «Se il nostro
Paese, che si posiziona ancora dietro la Spagna, puntasse maggiormente sulla Digital Economy, potrebbe creare una crescita occupazionale pari a quella di Paesi come il Regno Unito, al primo posto della classifica con circa 300.000 occupati nel settore, passando da un livello di remunerazione totale di 4 miliardi di euro a circa 10 miliardi - ha spiegato Lazzarini, aggiungendo che - se guadia-
mo guarda al solo comparto dell’advertising online, l’Italia si posiziona ancora al settimo posto per numero di occupati, ma si stima che, qualora venissero fatte scelte fortemente orientate verso la digitalizzazione, il livello potrebbe raddoppiare raggiungendo la Francia, o addirittura quintuplicare, arrivando ai livelli attuali del Regno Unito». E’ toccato invece a Marc Vos, partner & managing direc-
Luisa Piazza, head of public affairs di Seat PG Italia
«Ora non dimentichiamoci delle imprese» Tra i protagonisti attivi della digitalizzazione del tessuto imprenditoriale italiano c’è Seat PG Italia, tra i principali fornitori di soluzioni e tecnologia per l’e-business e il marketing online, rivolti soprattutto alle Pmi. Un compito non facile, come spiega Luisa Piazza, head of public affairs della società, intervenuta a Iab Events proprio per stimolare l’attenzione su un tema forse non affrontato finora con la necessaria attenzione da parte delle Isituzioni. «Scontiamo ancora una grossa barriera culturale - afferma la manager -. La situazione in Italia è caratterizzata da un bassissimo utilizzo della rete da parte delle imprese. Un dato su tutti: solo il 41% di esse ha un sito internet. Abbiamo accolto con molta soddisfazione il “salto di qualità” nel dibattito sulla digitalizzazione del Paese introdotto dall’attuale Governo, che ha portato all’approvazione di un dispositivo fondamentale quale l’Agenda Digitale. Ben venga quindi l’odierno quadro normativo, in particolare per aver individuato nell’e-commerce uno degli obiettivi prioritari dell’Agenda; tuttavia si è parlato poco del mondo delle aziende, che forse non ha ricevuto la necessaria attenzione specifica». Tre gli impegni “a costo zero” che Luisa Piazza si augura possano essere assunti dal prossimo Governo. «Aiutare le imprese, di concerto con le Regioni, ad accedere effettivamente ai fondi europei, sia a quelli ancora disponibili per il 2013 sia soprattutto a quelli previsti dal piano 2014-2020, evitando quindi che queste fondamentali risorse vengano sprecate; uno sforzo concreto in sede comunitaria per il superamento delle diverse barriere normative che penalizzano l’economia digitale, a partire dal tema dell’Iva agevolata non applicabile online, come avviene per gli ebook; Avviare o favorire, di concerto con le associazioni di categoria, percorsi e attività di evangelizzazione e formazione sui vantaggi concreti offerti alle aziende dalla rete in termini di business».
tor di The Boston Consulting Group, ricordare cosa significhi “rivoluzione digitale”. Nel 2016, metà della popolazione mondiale sarà connessa alla rete, per un valore complessivo dell’economia digitale - che già oggi contribuisce per il 4% al Pil mondiale - pari a oltre 4.000 miliardi di dollari. Un trend in crescita che già nel 2015 porterà al sorpasso da parte dei Paesi emergenti per quanto riguarda il numero di internauti: 1,4 miliardi contro i “soli” 700 milioni dei Paesi sviluppati. Un ecosistema, quello digitale, che va dai servizi di messaggistica all’e-commerce BtoB fino all’m-commerce, per un valore complessivo di quasi 950 miliardi di dollari. Un’opportunità che molte nazioni stanno già cogliendo, come il Regno Unito (leader mondiale dell’online advertising e dell’ecommerce), ma anche l’Egitto (turismo) e la Danimarca (e-government), a conferma che puntare sulle potenzialità legate a internet è una scelta obbligata che nessun Governo può astenersi dal percorrere, promuovendo gli investimenti nelle infrastrutture, favorendo
allo “switch-off ” della Pubblica Amministrazione, investendo nell’istruzione e nella creazione delle competenze digitali, stimolando l’e-commerce, l’innovazione e l’imprenditorialità digitale. «Ma soprattutto avverte Vos - rispettando le regole del mercato, che nel caso del digitale sono regole globali. Il rischio di voler trovare a tutti i costi “mediazioni” dettate dal timore di incrinare equilibri locali è quello di penalizzare l’imprenditoria del Paese a favore di player esteri. E occorre essere rapidi. La velocità è connaturata al mondo digitale. Come ha detto il ceo di Cisco, John Chambers, “Se non facciamo errori, vuol dire che non siamo abbastanza veloci”.
Simona Zanette
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cover story Fare presto, quindi è la parola d’ordine. Anche perché i ritardi si pagano: Iab Italia ha già rivisto le stime sull’andamento della pubblicità interattiva nell’anno in corso da +10 a +7/8%.
Un dato che conferma comunque il digitale come unico comparto positivo in un mercato destinato a subire, anche quest’anno, un forte ridimensionamento. Dal colloquio con Simona Zanette, così come dal giro di microfoni con alcune tra le principali concessionarie della rete che ospitiamo nelle pagine a seguire, si conferma inoltre il video come formato assolutamente trainante, anche per
la capacità di attrarre verso il web settori di investimento finora poco avvezzi al mezzo (significativo il +51,8% fatto segnare dal settore alimentare a febbraio). Allo stesso tempo, le incertezze del clima economico sfidano le principali concessionarie a sforzi straordinari in chiave di innovazione per stimolare gli inserzionisti. Parole chiave: engagement, mobile, progetti speciali.
Stefano Masiero, amministratore delegato di E-Business Consulting
diffondere la cultura digitale nelle aziende per stimolarle a investire «Abbiamo scelto di suggellare con la nostra presenza a Iab Events un rapporto con la piazza romana che per E-Business Consulting si fa sempre più intenso», spiega Stefano Masiero, a.d. della società, leader nei servizi di email e mobile email marketing. Basata a Padova, E-Business Consulting offre i propri servizi in tutta Italia e anche oltre. Sulle potenzialità di crescita del mercato, Masiero afferma che l’Agenda Digitale è un importante punto di partenza, poi sono gli operatori che devono giocare un ruolo da protagonisti con un apporto in termini di case history, innovazione, cultura, in grado di stimolare gli investimenti da parte delle aziende. Al di là della disponibilità di un quadro normativo favorevole, è sul fronte culturale che occorre agire. «Perché spesso tra i manager - avverte Masiero - c’è ancora scarsa conoscenza del mezzo, e questo porta a diffidenza. Fortunatamente il digitale, essendo totalmente misurabile, incorpora in sé tutti gli strumenti adatti a provare che l’investimento ha ritorni concreti». Per questo, l’auspicio di Masiero rispetto alle istituzioni e in particolare al prossimo Governo è quello di una «defiscalizzazione degli investimenti sugli strumenti digitali. Un provvedimento che fungerebbe da formidabile stimolo a quell’accelerazione digitale da cui ci aspettiamo una ricaduta fondamentale in termini di Pil e di uscita dalla recessione».
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ItaliaOnline Adv
L’unione fa la forza Dalla fusione tra Libero e Matrix è nato un gigante del web da 20 milioni di utenti unici mensili unduplicated. Numeri unici nel panorama italiano, che consentono alla concessionaria guidata da Salvatore Ippolito di proporsi come interlocutore in grado di coprire qualsiasi esigenza di comunicazione online
Con 20 milioni di utenti unici mensili unduplicated, ItaliaOnline è un vero gigante del web made in Italy. Il 60% di market reach pone la società nata a febbraio dalla fusione di Libero e Matrix al terzo posto in termini di penetrazione sull’utenza internet del nostro Paese dopo Google e Facebook. Sul fronte dell’advertising nazionale, la raccolta è gestita da ItaliaOnline Adv, apposita struttura nata dall’unione delle due concessionarie Libero Advertising (Libero) e Niumidia (Matrix), forte di 60 professionisti e guidata dal direttore vendite Salvatore Ippolito, a cui è stato affidato un obiettivo ambizioso: 100 milioni di euro di fatturato nel 2013. Le armi sono numeri che consentono a ItaliaOnline Adv di proporsi come punto di riferimento assoluto per il display, oltre a un approccio che, come spiega Ippolito, permette alla concessionaria di coprire tutte le esigenze di marketing in termini creativi, progettuali, contenutistici.
Il network di ItaliaOnline raggiunge nel nostro Paese 6 utenti su 10 ogni mese. Una così grande penetrazione che riflessi
ha sulla vostra proposizione sul mercato? Senza dubbio sono numeri che ci consentono di orientarci verso logiche di vendita più televisive, potendoci posizionare come il player migliore per attività di awareness o brand building sull’area internet, specie rivolgendoci a settori, come il largo consumo, che vedono nel web grandi potenzialità di contatto con i consumatori. D’altra parte non mancano le possibilità di segmentazione, non solo attraverso soluzioni di behavioural targeting ma anche al profiling diretto, grazie alla disponibilità di ben 14 milioni di account email. Ma l’aspetto più interessante credo sia nel mettere la nostra audience a disposizione degli investitori per progetti di comunicazione integrata, che possono includere, accanto all’adv classico, soluzioni creative customizzate dalla nostra agenzia interna, iniziative editoriali ad hoc, branded contents, progetti di acquisition e così via, coprendo tutta la filiera dei processi di marketing. Salvatore IPPOLITO
Oltre all’integrazione di Libero e Virgilio, lungo quali altre direzioni strategiche state procedendo per espandere il network editoriale? Con il lancio, a febbraio, del femminile DiLei (www.dilei.it), e con il canale video Vitv.it abbiamo avviato una strategia che vede Virgilio e Libero fare da piattaforma di promozione per nuove iniziative editoriali e di e-commerce verticali, autonome e specializzate. Nei prossimi 15 giorni ne andranno online altre due, dedicate rispettivamente al mondo della tecnologia e dell’alimentazione. Inoltre, nell’ottica di essere sempre più percepiti come punto di riferimento dell’Italia in rete, stiamo valutando acquisizioni di siti terzi.
In sede di presentazione, si era parlato di 100 milioni di euro come obiettivo di raccolta 2013. Conferma questa previsione, anche alla luce della difficile situazione di mercato? Il periodo iniziale della nostra attività è coerente con le nostre previsioni, ma ora bisognerà considerare l’andamento complessivo del mercato. Anche il digitale risente dell’incerto scenario generale: i dati Nielsen segnalano quanto siamo lontani da quella crescita a due cifre a cui aspiriamo di tornare presto. L’augurio è che anche dalle istituzioni arrivi l’attenzione necessaria a stimolare un settore che può far bene a tutto il sistema Italia.
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Mediamond
Video adv online: serve un cambio di strategia
Per rendere ancora più efficace e “rotonda” la comunicazione le aziende devono imparare dagli utenti, che consumano contenuti video in tutte le forme, su tutti i mezzi e in tutti i modi e tempi possibili. Questa la raccomandazione dell’a.d. Davide Mondo
C
Davide
mondo
on Davide Mondo, amministratore delegato di Mediamond, partiamo dal tema più “caldo” per chi si occupa di comunicazione online. L’esplosione del video adv, autentico traino per tutto il comparto e potentissima leva di attrazione per comparti di investimento finora poco avvezzi al web, a partire dal largo consumo. «I tempi richiedono una presa di coscienza riguardo la necessità di compiere il passaggio da quella che è una pianificazione video a una vera e propria strategia video osserva il numero uno della struttura nata come joint venture di Publita-
progetti di comunicazione complessi, capaci di andare oltre la “classica” tabellare...
lia e Mondadori Pubblicità, cui oggi fa capo la raccolta di un network di 30 siti verticali con 12 milioni di utenti unici mensili -. E’ qui che “avere i numeri” unito ad “avere i mezzi” fa la differenza. Gli utenti hanno già una propria “videostrategy”: consumano contenuti video in tutte le forme, su tutti i mezzi e in tutti i modi e tempi possibili. Perché la comunicazione non risulti frammentata, incompleta, è dunque necessario che i brand adottino la stessa strategia, così da non disperdere gli sforzi comunicativi ma al contrario rendere ancora più efficace e “rotonda” la comunicazione stessa».
Sui progetti speciali c’è una fortissima attenzione, e le possibilità di coinvolgere attivamente gli utenti è straordinaria. E’ una strada che richiede competenza sui contenuti, qualità che i nostri editori hanno, e una visione strategica sulle possibilità del loro utilizzo in comunicazione, dote che Mediamond ha dimostrato di possedere. Abbiamo già numerosi case study all’attivo, e quella dei progetti speciali è una strada che Mediamond intende continuare a percorrere con sempre maggior enfasi.
A proposito di comunicazione “rotonda”; un’altro tema centrale nell’online adv è la possibilità di costruire
A tal proposito, vuole raccontarmi una case history che particolarmente significativa?
Posso citare il progetto costruito insieme a Sportmediaset per Mercedes: una dinamica concorsuale dedicata agli appassionati delle auto sportive, con un evento sulle piste di Vairano, ripreso come contenuto anche televisivo. Oppure l’operazione costruita insieme a DonnaModerna per Guaber Coloreria, dove al concorso è stato affiancato un interessante canale di video-tutorial, tutti realizzati da noi: video che sono ora parte integrante del contenuto editoriale di DonnaModerna, proprio perché nati con il preciso intento di essere di valore per l’utente finale, e non comunicazione fine a se stessa.
In un contesto generale del mercato che rimane purtroppo negativo, gli investori sembrano mostrare una propensione alla spesa maggiore per i progetti che abbiano all’interno una rilevante componente digitale. Che idea avete rispetto al ruolo che la comunicazione interattiva riveste rispetto allo scenario complessivo del mercato? Sempre più frequentemente, anche fuori dal perimetro di Mediamond, i progetti di comunicazione di successo presentano una componente digitale sempre più centrale; questo si spiega con la
it.eonline.com
flessibilità di un mezzo che in qualche modo racchiude tutti gli altri: può essere “letto” come la stampa, “visto” come la tv, “ascoltato” come la radio. A questo si aggiunge la straordinaria possibilità che offre di far parlare le persone. In quest’ottica non si contrappone agli altri mezzi, ma anzi li rende più attuali e potenti come media in sé.
Le due società di cui Mediamond è espressione hanno evidenziato una marcata sofferenza sul fronte dei ricavi sui mezzi classici. Come gestite questo apparente “conflitto di interesse”? La parola che guida il cambiamento è integrazione, non conflitto. E non un’integrazione passiva, ma anzi generativa, proattiva, piena di un potenziale ancora tutto da esprimere. E’ un potenziale che stiamo già iniziando ad esprimere, sia con i progetti multicanale ma anche e soprattutto con i pacchettisistema già disponibili, che permettono pianificazioni co-
erenti su più mezzi. Si tratta di venti pacchetti, modulabili e verticali, vale a dire costruiti pensando a target specifici: dalle mamme al fitness alla cucina; sono facilmente pianificabili e piacciono perché rispondono, già allo stato attuale, alle esigenze di un grande numero di pianificazioni standard.
Da circa un mese avete acquisito la raccolta di Eonline Italia, versione web del canale E! di NBC Universal. In chiave strategica, quale significato ha questa operazione? Eonline si inserisce in modo armonico nel nostro portfolio in quanto rispecchia i caratteri fondamentali delle nostre testate: è un brand editoriale di grande valore, è popolare, verticale e multicanale. Con l’entrata di Eonline il network Mediamond si arricchisce di uno spazio interamente dedicato all’intrattenimento di alta qualità, curato da un editore di primissimo rilievo internazionale e con contenuti esclusivi.
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on un bacino di utenza che si attesta sui 30 milioni di contatti unici al mese (fonte Nielsen SiteCensus - marzo 2013), LeonardoAdv si caratterizza come concessionaria dal forte carattere “verticale”. Grazie alla leadership su tematiche come salute, musica, hi-tech, economia, la struttura è in grado di proporre ai propri clienti offerte dedicate, garantendo nel contempo engagement e copertura su target specifici e fidelizzati. Ad Alberto Zilli, ceo di LeonardoAdv, il compito di descrivere l’attuale situazione di mercato partendo dai traguardi raggiunti e dalle prossime sfide che vedranno protagonista la struttura, che fa di qualità e innovazione i propri must.
Qual è oggi il carattere distintivo di LeonardoAdv? E su quali linee strategiche state lavorando per ampliare il perimetro della concessionaria? Il profilo di LeonardoAdv si caratterizza principalmente per la verticalità dei
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LeonardoAdv
Verticalità e innovazione per essere al top
Grazie alla leadership su tematiche specifiche e alla continua ricerca di soluzioni dal forte impatto per clienti e utenti, la concessionaria ha chiuso un primo trimestre 2013 a +30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato enorme, considerata l’attuale situazione economica e di mercato che, a quanto pare, premia solo quelle strutture dal carattere dinamico che sanno investire nel nuovo contenuti - offerti attraverso 16 canali tematici - e la numerosità nonché qualità dell’audience. Obiettivo del costante sviluppo di LeonardoAdv è individuare quelle valide realtà digitali in grado di conferire un valore aggiunto alla struttura e consolidare le sue politiche di business offrendo agli inserzionisti opportunità di comunicazione sempre più qualitative. Le ultime sigle editoriali che hanno affidato la raccolta pubblicitaria a LeonardoAdv vanno ad arricchire ulteriormente l’offerta in particolare sul target femminile: Robadadonna. it, la più grande community di donne con oltre 1 milione di fan fidelizzate e alti tassi di interazione; Freaky Friday, Momastyle, Give me fashion, Moda a Colazione, Cheap and Glamour,
firmati dalle più brillanti e originali fashion blogger del momento. Abbiamo poi arricchito anche la nostra area motori con Motorpad - il magazine online specializzato in auto motive - e l’area social grazie all’arrivo di FidelityHouse.
I dati Nielsen relativi al primo bimestre 2013 indicano un inizio d’anno abbastanza vivace per la comunicazione interattiva. Confermate questa tendenza per quanto riguarda la vostra raccolta? In uno scenario connotato da numeri positivi, ma sempre più competitivo e selettivo, LeonardoAdv ha chiuso un primo trimestre 2013 a +30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, registrando quindi una notevole overperfor-
Alberto zilli
mance rispetto al mercato e in continuità con la chiusura del 2012. Un traguardo ottenuto grazie al continuo sviluppo della nostra proposta editoriale e pubblicitaria, che nel corso dell’anno verrà ulteriormente implementata con il lancio di una nuovi prodotti. Tra i principali driver di crescita di LeonardoAdv, oltre al forte sviluppo del portale verticale Leonardo.it, al rinnovo di tutti i contratti di concessione con i nostri top partner e al costante allargamento del network attraverso l’ingresso di nuovi importanti editori, è risultato pre-
miante il costante impegno profuso nel corso del 2012 nell’elaborazione di formati originali e altamente performanti, e nella continua ricerca e sviluppo di prodotti e servizi.
Restando in argomento, quali sono le ultime novità in termini di formati e prodotti? Come anticipato ci siamo concentrati sullo sviluppo di prodotti e servizi a valore aggiunto in tutte le nostre linee di business. Sul fronte Response abbiamo lanciato il Premium Performance Network che, integrando diverse leve di
comunicazione, garantisce alti livelli di qualità e ottimizzazione. All’interno della nostra offerta Brand, abbiamo proseguito lo sviluppo dell’area Video raggiungendo un bacino di 40 milioni di preroll/mese su target verticali e incrementato il nostro bouquet di formati rich media con nuove e impattanti soluzioni di comunicazione; inoltre abbiamo notevolmente potenziato il nostro team interno per offrire progetti sempre più articolati e integrati, focalizzandoci su attività di Branded Content strategiche, efficaci e ad alto valore.
Audience verticali e ricerca dell’engagement sono due tratti salienti della vostra offerta. A tale proposito, qual è un progetto che ritenete esemplificativo? Stiamo partendo proprio in questo momento con un progetto che ben riassume la nostra filosofia di comunicazione integrata: abbiamo infatti realizzato per Pantene un percorso che coinvolge attività di
Guerrilla Marketing, Online Contest, Test Interattivi, Rich Media, Branded Content, Video, e viralizzazione sui Social Media, tutte sinergicamente articolate all’interno di una strategia di comunicazione potenziata dalla garanzia di ampia copertura sull’audience femminile di LeonardoAdv.
Qual è la vostra opinione sulle prospettive del mercato adv? Che obiettivi di crescita avete per il 2013? Anche nel 2013 stiamo conseguendo risultati incoraggianti che seguono il trend positivo dello scorso anno: la nostra struttura si è infatti riorganizzata internamente dedicando nuove risorse allo sviluppo e implementazione dei prodotti per supportare al meglio i clienti nelle loro strategie digitali con un’offerta completa, diversificata e innovativa. Nonostante il periodo economico sfavorevole, sono convinto che il digitale sia destinato a crescere, e a premiare in misura sempre maggiore le realtà più innovative e dinamiche.
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E’
iniziata una nuova fase per Microsoft Advertising, la concessionaria del gruppo Microsoft. Con il lancio del sistema operativo Windows 8 si presentano interessanti opportunità per i brand per raccontare la propria storia, non solo con la promessa di rivoluzionare il modo di concepire la tecnologia, le abitudini e le esperienze di fruizione da parte degli utenti, ma di cambiare radicalmente anche le modalità con cui i marchi comunicano. Lo hanno spiegato con chiarezza Giorgio Gabrielli, direttore della divisione Advertising e Online di Microsoft Italia, e Paolo Andreotti, executive producer di Microsoft Online Media & Publishing Southern Europe.
Soluzioni e formati unici La novità è grande, si entra in una “new era” dove l’accoppiata “devices + services” è protagonista. Grazie a Bing Apps, Xbox Apps e 3rd parties Apps gli utenti possono realmente interagire con i contenuti pubblicitari e con i brand in maniera coin-
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Microsoft Advertising
La “new era” di Windows 8
Giorgio gabrielli
Paolo andreotti
Una nuova fase si è aperta per la concessionaria del gruppo di Redmond con il lancio dell’ultimo sistema operativo: si tratta infatti di un vero e proprio media attraverso cui è possibile dar vita a forme di advertising creative, immersive, che rendono il consumatore protagonista
volgente e totalmente integrata con l’applicazione. Al tempo stesso, gli inserzionisti possono raggiungere il target di riferimento con soluzioni e formati unici sul mercato, che garantiscono un alto livello di engagement, non interrompono la navigazione dell’utente e arricchiscono il valore percepito dell’app, grazie alla forte contestualizzazione tra contenuto proposto e advertising. «Da sempre pioniere nella ricerca di soluzioni e formati innovativi capaci di abbracciare e soddisfare al meglio le esigenze degli utenti e degli inserzionisti, Microsoft Advertising
sta rivoluzionando il proprio approccio alle modalità con cui sviluppa esperienze pubblicitarie su Windows 8 commenta Giorgio Gabrielli -. Stiamo ricevendo dai nostri partner, sia centri media sia top brand, feedback molto positivi, che riconoscono l’aspetto innovativo e il valore aggiunto che il sistema Ads in Apps è in grado di offrire».
Dall’awareness al dialogo... via App Windows 8, che nei primi due mesi di distribuzione ha visto oltre 60 milioni di installazioni, si conferma, così, una soluzione
all’avanguardia ideale per combinare business e intrattenimento. L’esperienza e il know-how di Microsoft Advertising consentono ai brand di creare awareness e stabilire un dialogo continuo e costruttivo con gli utenti, autentico valore per le aziende. In particolare, come spiega Paolo Andreotti, 4 delle 6 Bing Apps disponibili - Finanza, Notizie, Sport e Viaggi - si distinguono per la forte connotazione editoriale, grazie alla collaborazione con alcuni dei maggiori editori italiani e alla gestione diretta da parte del team di Msn Italia. Le altre due Bing Apps sono dedicate al Meteo e alle Mappe. Le Xbox Apps, invece, sono fortemente legate all’entertainment e includono Xbox Gaming, Xbox Video e Xbox Music. Mentre le 3rd parties Apps includono tutte le applicazioni presenti sul Microsoft Store che hanno scelto la concessionaria come partner per l’advertising, mettendo a disposizione degli inserzionisti i formati innovativi, impattanti e creativi che caratterizzano l’offerta.
Un’operazione globale A livello globale, sono un centinaio i brand partner coinvolti al lancio di Windows 8, tra cui Nissan, pronta a declinare la campagna di comunicazione nei
principali Paesi europei. Per l’Italia i marchi presenti con le loro campagne sulle Bing Apps sono Alfa Romeo, Barilla, Media World, Samsung e Wind mentre Telecom Italia, con Cubomusica, presidia le Xbox Apps. Il risultato su questo fronte è stato ottenuto in partnership con le agenzie media Maxus, Omnicom Media Group, ZenithOptimedia, Starcom e Media Insight. E da mesi Microsoft Advertising collabora a livello internazionale con cinque agenzie creative partner per la realizzazione dei primi annunci pubblicitari all’interno delle applicazioni di Windows 8: Big Spaceship, Razorfish, Team Detroit, Um e Y&R per garantire ai brand un’esperienza unica all’interno del nuovo sistema operativo. «Windows 8, cuore del nostro business, è diventato anche un media - sintetizza Gabrielli -. L’obiettivo è quello di offrire, allora, un sistema che funzioni perfettamente e che unisca servizi a 360 gradi per ampliare la user experience. Tutto disponibile con la stessa interfaccia, modulabile a seconda delle preferenze dell’utente su cinque device: pc, tablet, mobile, app e tv». E qui l’advertising diventa protagonista, a stretto contatto con le scelte di business e la componente editoriale.
Solo smartclip può: raggiungere l’85% del mercato italiano delle Smart TV erogare oltre 20 milioni di impression al mese pianificare in modo mirato e ottimizzato il target di riferimento sulle Smart TV
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uasi 4 milioni di utenti unici mensili certificati da Nielsen, 4,5 milioni di email profilate, 6 milioni di euro raccolti sui diversi mezzi in concessione. Sono questi numeri a collocare TAG Advertising, specializzata su tematiche verticali e profili di utenza qualificata, tra le concessionarie “digital native” più dinamiche del panorama italiano, come si evince dalle parole del suo sales director, Giusy Cappiello.
TAG Advertising
Un dinamismo testimoniato dai risultati
Focus sul rafforzamento dei settori di riferimento nella prima parte dell’anno, per poi riprendere la politica espansiva delle concessioni. Una strategia che la struttura mette in atto anche alla luce delle positive performance registrate nel primo trimestre
I dati Nielsen relativi al primo bimestre 2013, nonostanto lo stallo di cui è vittima il Paese, sottolineano ancora il dinamismo della comunicazione interattiva. Confermate questa tendenza?
Su quali linee strategiche state lavorando per ampliare il perimetro della concessionaria? Il primo semestre 2013 ci vede impegnati, insieme al contributo determinante dei publisher che rappresentiamo, nel rafforzamento nei nostri settori di riferimento: Motori.it, fresco di restyling, è oggi la testata più letta specializzata sui temi dell’auto; HTML.it, rinnovato pochi mesi fa, si conferma primo e più autorevole sito italiano sulla tecnologia e PMI.it, uno dei principali protagonisti dell’informazione aziendale online. Inoltre,
siamo impegnati nel posizionamento di Webnews, come punto di riferimento digitale dell’innovazione a 360 gradi. Nel secondo semestre, riprenderemo la politica espansiva delle concessioni, finalizzata da una parte a rafforzare le attuali verticalità, dall’altra a presidiare nuovi settori vicini alla nostra identità.
giusy
cappiello
Il nostro primo trimestre si chiude, a parità di perimetro, in crescita del 15% rispetto allo scorso anno. Performance molto positive vengono dalla raccolta automotive, grazie al lancio, lo scorso febbraio, del nuovo Motori.it, così come da quella legata al mercato della tecnologia e al settore dei servizi professionali alle imprese.
invece, quali sono le ultime novità in termini di formati e prodotti?
Stanno registrando un’importante crescita il video e i formati fuori pagina, in particolare la Wide skin, formato dal forte impatto visivo e di appeal per il cliente. In aumento anche i progetti speciali grazie al team dedicato e alla possibilità di sviluppare soluzioni editoriali ad hoc su temi condivisi con il cliente e le redazioni dei publisher. Buona anche la raccolta registrata da TAG Direct, divisione specializzata in email marketing della nostra concessionaria, che forte della gestione in esclusiva dei database dell’editore Gruppo HTML si consolida come uno dei principali player della pubblicità online veicolata attraverso Dem e newsletter.
Audience verticali e “pregiate” sono da sempre tratti salienti della vostra offerta, da valorizzare anche in termini di progetti speciali. A tal proposito, vuole descrivere una o più case history che ritenete significative?
Credo siano particolarmente significativi due progetti. Il primo è quello nato dalla partnership tra HTML.it e Microsoft, che ha identificato nel sito il partner ideale con il quale sviluppare un’attività destinata a coinvolgere le figure IT delle aziende, sfruttando il potenziale di interazione e la forte fidelizzazione che la community del portale è in grado di esprimere. La soluzione adottata in collaborazione con la nostra concessionaria è un corso di e-learning
Dal punto di vista dell’offerta pubblicitaria, www.html.it
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in 5 lezioni interamente video based e realizzato completamente dalla redazione di HTML.it. Il secondo riguarda il lancio della prima Private Cloud University online, dove proponiamo un percorso formativo strutturato in “learning object” della durata di 6 mesi, con risultati che hanno pienamente soddisfatto le aspettative del cliente.
Qual è la vostra opinione sulle prospettive del mercato adv? Le nostre previsioni di budget sono caute nella prima parte dell’anno, vista la difficile congiuntura economica nazionale, mentre sono più ottimistiche per l’ultimo quadrimestre, quando ci attendiamo un allentamento della crisi dei consumi. A queste dinamiche si aggiungono i movimenti che avvengono nello specifico mercato di internet: da un lato la disintermediazione automatizzata di una parte dei budget adv, che si indirizza verso la tecnologia real time bidding, dall’altra la forte competizione scatenata con l’ingresso strutturato di player provenienti dai media tradizionali. Come concessionaria specializzata in ambito digital, vediamo con favore quest’ultimo aspetto, perché nuovi competitor stimolano a migliorare la nostra offerta.
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N
ata a novembre 2011, Populis Engage è la concessionaria di digital advertising del Gruppo Populis, una delle media company a maggior crescita a livello internazionale, di cui gestisce in esclusiva la raccolta. La struttura opera in Italia, Germania e Brasile, ovvero i Paesi in cui risiedono le principali web properties dell’editore, tra cui Blogo, Excite Europe, Cidade Internet, Populis (ex mokono). Una sigla quindi giovane, ma impegnata in una decisa scalata al mercato anche attraverso investimenti importanti: in Italia, dalla fine del 2012 Engage ha acquisito la gestione della raccolta de Ilfattoquotidiano.it, per poi entrare a marzo anche sul mercato mobile attraverso un accordo esclusivo con l’adnetwork NeoPowerAd. «In termini di audience - sottolinea Walter Bonanno, già ai vertici delle strutture commerciali di Wind e Publikompass e oggi director Italy di Populis Engage possiamo vantare oltre 10 milioni di utenti unici mensili raggiunti da web (certi-
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Populis Engage
Il nome nuovo tra i protagonisti
ficati da Audiweb, febbraio 2013, ndr) e più di 200 mln di impression realizzate da mobile su oltre 100 m-site e app». Completa l’offerta il direct mailing, forte di un database di 4 milioni di contatti B2C e un milione B2B grazie alla partnership con Novadv. Con Bonanno facciamo luce su strategie e obiettivi 2013 della struttura, il cui approccio ritrova nell’adozione di soluzioni pubblicitarie proprietarie, nel valore dell’informazione editoriale di qualità e nell’orientamento al mondo social i propri punti di forza ed elementi caratteristici.
Soluzioni proprietarie, editoria di qualità e orientamento social sono i punti di forza della concessionaria di Gruppo Populis, che in poco più di un anno si è già ritagliata un ruolo di primo piano nel mercato. Per il 2013, la strategia punta su mobile e video
Partiamo da un bilancio del primo anno di attività per Populis Engage. Quali sono i risultati già raggiunti?
Walter
Bonanno
Il 2012 ha superato le nostre aspettative: abbiamo fatturato più di 5,5 milioni di euro, andando oltre gli obiettivi che ci eravamo posti e per il 2013 puntia-
mo ad oltrepassare gli 11,5 milioni. Possiamo stilare un bilancio decisamente positivo che ci incoraggia a proseguire su questa strada: nonostante il nostro recente arrivo su un mercato abbastanza affollato, i clienti dopo pochi mesi ci riconoscono già un’identità forte e apprezzano il nostro approccio verticale e votato all’engagement del pubblico.
E ora? Lungo quali linee d’azione state impostando il vostro percorso di crescita? La nostra strategia di crescita per il 2013 punta prevalentemente in due direzioni: oltre all’acquisizione della raccolta di NeoPowerAd, che ci permette di presidiare il mercato mobile, la novità di punta nel nostro modello di business quest’anno sarà il video. Grazie ad importanti investimenti a livello di offerta editoriale - primo fra tut-
ti Blogo in Diretta, il primo web talk show live quotidiano - saremo in grado di offrire alle aziende incredibili opportunità di dialogo con un pubblico sempre più profilato e coinvolto.
Un cenno in particolare alla recente acquisizione de Ilfattoquotidiano. it. Che riflesso ha, in termini strategici, questa operazione? L’acquisizione è frutto di una strategia ben precisa, che ci ha permesso di espandere notevolmente il nostro pubblico, grazie ad una nuova audience di lettori attenti, critici, acculturati, dal profilo elevato, che presenta notevoli analogie con l’utenza più trasversale e già consolidata di Blogo.it. Si tratta di un target complementare che si rafforza, spostando il focus principale sul cluster 25-55 anni, rappresentato da decision maker e responsabili di acquisto con alta capacità di spesa,
ben posizionati a livello sociale. In termini di opportunità per gli inserzionisti ciò si traduce nella possibilità di poter raggiungere un pubblico ancora più vasto attraverso un solo punto di accesso. Inoltre grazie al potenziamento dell’offerta video-on-demand su entrambe le testate registriamo una media di oltre 30 milioni di views al mese, che si traducono in un valore aggiunto incredibile per i video in pre-roll.
I dati disponibili indicano un inizio d’anno abbastanza vivace per la comunicazione interattiva. Confermate questa tendenza? Nonostante un inizio d’anno positivo, febbraio e marzo non sono stati altrettanto brillanti per il mercato. Ciò detto, possiamo affermare di trovarci in controtendenza rispetto all’intero comparto, sia grazie alle acquisizioni di NeoAdNetwork e Ilfattoquotidiano.it, che in questo stesso periodo nel 2012 non avevamo, sia grazie alla percezione positiva che le aziende hanno ormai sviluppato nei confronti del nostro lavoro e della nostra offerta.
Passiamo al video adv, che come da lei anticipato è al centro della strategia 2013. Quali sono le
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cover story caratteristiche della vostra offerta in questo campo? Ciò che contraddistingue il nostro approccio consiste nella scelta di produrre internamente contenuti esclusivi, dal web talk Blogo in Diretta condotto da Antonello Piroso, ad altre trasmissioni che sono in fase di definizione. A breve lanceremo un vero e proprio palinsesto di web show verticali dedicati al mondo della moda, dell’automotive, del design, ecc. che moltiplicheranno le opportunità per gli inserzionisti. La produzione originale di contenuti ci permetterà di affiancare ai formati più classici in pre-roll, forme di adv ancora più impattanti, dal product placement ad altre modalità di comunicazione che coinvolgeranno in prima persona i conduttori.
Antonello Piroso intervista FAbio Volo a blogo in diretta
Altra parola chiave nell’ambito degli sforzi di innovazione a cui le concessionarie sono chiamate è “progetti speciali”. Engage che opportunità offre alle aziende in questo senso? Quella dei progetti speciali è un’area in cui ci distinguiamo in modo unico sul mercato: il nostro punto di forza è la convergenza che siamo riusciti a creare con la redazione. Sfruttando il nostro ruolo di editore, con un posizionamento unico orientato al social, diamo la possibilità al brand di entrare nel mondo dei contenuti: tra gli editori di una certa rilevanza siamo infatti gli unici ad offrire in Italia soluzioni di native advertising. Con il supporto dei nostri
autori, veri e propri esperti nelle proprie aree tematiche di riferimento, stiamo realizzando progetti inediti con le più grandi aziende in tutti i settori merceologici: per Windows 8 ad esempio è stato creato un formato ad hoc che ne riprende il layout, con l’obiettivo di avvicinare gli utenti alle loro passioni. Dallo spazio dedicato, accessibile da canali selezionati su Blogo, è possibile accedere a video, photogallery, commenti dei blogger e tweet prodotti durante alcuni seguitissimi eventi: il Salone dell’Auto di Ginevra, il Salone del Mobile, il Festival del Cinema di Cannes. Un approccio gradito ai lettori, che interagiscono con la campagna e ne apprezzano i valori.
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Advertising zanox porta il performance marketing su iOS e Android
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mobile
E’
sempre più dorato il mercato legato alle app, che rendono i dispositivi mobili davvero tuttofare: quest’anno, le applicazioni genereranno a livello globale ricavi per 25 miliardi di dollari, il 35% dei quali generati via tablet. E’ quanto emerge dall’ultima stima degli esperti di Abi Research, per i quali fra cinque anni le app scaricate su tablet supereranno quelle su smartphone. Già quest’anno, secondo l’istituto, le app per tablet produrranno ricavi per quasi 9 miliardi di dollari, mentre quelle su telefoni “intelligenti” raggiungeranno quota 16,4 miliardi. Complessivamente più della metà del giro d’affari (65%) sarà appannaggio delle applicazioni per iOS, sistema operativo dei dispositivi Apple, mentre circa un terzo (27%) arriverà dalle applicazioni sviluppate per Android, di Google. Il restante 8% da altre piattaforme mobili. Nei prossimi anni, contestualmente con l’aumento
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Portare il performance marketing anche sul mobile. E’ con questo obiettivo che zanox, il network europeo attivo nel performance advertising, ha annunciato l’arrivo del nuovo software development kit (SDK) per iOS e Android, che consentirà agli oltre 4 mila advertiser del proprio circuito di commercializzare in maniera più efficace le proprie applicazioni per queste piattaforme. Grazie al network di publisher zanox, il nuovo SDK estenderà la grande qualità dei processi di tracciamento dell’azienda da ecommerce e web mobile al mondo delle applicazioni per smartphone e tablet. Grazie all’utilizzo di una tecnologia leader nel settore, infatti, l’intero processo può essere misurato con assoluta precisione e i publisher possono essere premiati in virtù dell’effettivo ruolo d’intermediazione svolto.
App: un affare da 25 miliardi di dollari
sarà questo il valore totale dei ricavi generati dal mercato delle applicazioni nel 2013 secondo i ricercatori Abi research, che per il futuro scommettono sui tablet: il sorpasso avverrà tra 5 anni
dei tablet in circolazione e con l’arrivo di prodotti low cost, crescerà an-
9mld
Secondo Abi research, le app per tablet produrranno quest’anno ricavi per circa 9 miliardi di dollari
che la quota di app per l’iPad e i suoi “cugini” e fra cinque anni questa su-
65%
più della metà del giro d’affari del mercato nel 2013 sarà appannaggio delle app sviluppate per ios
pererà il numero di programmi scaricati sui telefonini. Anche perché, sottolinea l’analista Aapo Markkanen, «Gli schermi più grandi rendono le app più performanti». Per il 2018 si stimano complessivamente ricavi per 92 miliardi di dollari. Intanto l’International Data Corp (Idc) ha rivisto al rialzo le
stime sulle vendite globali di tablet per quest’anno: è previsto un boom pari a quasi 191 milioni di unità vendute, contro i 172,4 milioni precedentemente stimati. E per la prima volta, secondo la società, Google supererà Apple, conquistando il 49% del mercato contro il 46% di Cupertino.
Agos Ducato Il credito è a portata di mano con Modomodo Offrire i propri servizi ai clienti in modo semplice, diretto ed efficace. E’ da questo assunto - quasi un paradigma per ogni iniziativa mobile efficace - che parte la nuova App Agos Ducato realizzata da Modomodo, società leader nel life process marketing, che permette di accedere con un semplice tap a informazioni e servizi legati ai prodotti della società finanziaria leader nel settore del credito alle famiglie. La nuova applicazione, disponibile per iPhone e Android, nasce per facilitare il reperimento di informazioni sui prodotti finanziari di Agos Ducato e per rendere più immediata la richiesta dei servizi finanziari, sfruttando al meglio tutte le funzionalità offerte oggi dagli smartphone. L’applicazione è suddivisa in due categorie: Area Pubblica (maggiormente votata alla promozione) e Area Privata, dove i clienti di Agos Dugato possono accedere a una serie di servizi dedicati.
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mobile
V
ino, che passione. Anche per gli sviluppatori: quello enologico è uno dei segmenti in cui il mobile pare esprimersi al meglio in quanto a fantasia e creatività hitech. E’ il caso di “L’AbbinaVino”, innovativa app progettata e realizzata da Goodwill Social Mobile, agenzia pubblicitaria basata a Verona e specializzata in social media e mobile marketing, e disponibile su Google Play Store. Lo strumento è ricco di informazioni tecniche sulle varie etichette e deliziosi accostamenti con i piatti. Ma siamo solo all’assaggio: L’AbbinaVino propone infatti anche il vino giusto per ogni ricorrenza speciale o regalo, in base alle relazioni e alle particolari comunicazioni da dare ad amici e parenti, ma anche secondo i segni zodiacali, i diversi lifestyle o il tempo che fa, lo stato d’animo, i colori, musica, arte e sport preferiti. Navigando tra le varie categorie, è semplice trovare la chiave per scegliere fra le tante etichette dell’eno-
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Food & Beverage Rosso, bianco o rosato? Il vino giusto si sceglie via app
Da L’AbbinaVino a Drink Test: il meglio della creatività mobile applicata all’enologia
L’abbinavino, app di goodwill social mobile, è disponibile su google play store
Negli screenshot, le schermate dell’application “Drink test” targata Federvini
teca e scoprire un vino per fare bella figura in ogni occasione importante. E se la festa va per il verso giusto, ma si è alzato un po’ il gomito, per chi giuda è un must “Drink Test”, l’app svelata al Vinitaly da Federvini, Fondazione Umberto Veronesi e 3 Italia. Disponibile gratuitamente
per iPhone, smartphone Android e WindowsPhone, “Drink Test” permette di stimare in tempo reale attraverso il telefonino il tasso alcolemico incrociando i dati di ciò che si è bevuto con peso, altezza e sesso. E, se necessario, capire se è il caso di chiamare un taxi.
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scenario
C
ontinua a volare l’ecommerce. Nell’ultimo anno, le vendite online sono cresciute in Italia del 18%. Gli acquirenti online sono ormai ben 12 milioni, per un totale ordini pari a 35 milioni che corrispondono a 10 miliardi di fatturato (sviluppati negli ultimi 5 anni). Con questi dati, il presidente di Upa Lorenzo Sassoli de Bianchi ha introdotto l’incontro di presentazione della ricerca “E-Commerce in Italia: Focus sul largo consumo” organizzato in collaborazione con Google, a inaugurazione di una serie di attività che le due strutture avvieranno insieme nei prossimi mesi. «Nel prossimo quinquennio - ha precisato Sassoli de Bianchi prevediamo che questa cifra raggiunga i 50 miliardi con una ricaduta sulla comunicazione online e offline di almeno un miliardo in più. Ma questo si verificherà solo se riusciremo a superare le arretratezze del sistema nel nostro Paese, come limitatezza di banda, digital divide, pochi accessi da smartphone e tablet, scarsità di prodotti e servizi offerti, diffidenza ver28
e-commerce
La spesa è sempre più
400MILA 22%
online Le aziende devono comunicare agli ebuyer utilizzando sia i media online sia quelli tradizionali. Nei prossimi 5 anni IL COMMERCIO ELETTRONICO varrà 50 miliardi di euro con la ricaduta di un miliardo in advertising, secondo quanto DICHIARATO DA LORENZO Sassoli de Bianchi presentando la ricerca “E-Commerce in Italia: Focus sul largo consumo” di Andrea di Domenico
so carte di credito prepagate e ricaricabili e difficoltà logistiche». La ricerca, commissionata a Gfk Eurisko e condotta su 1.000 responsabili degli acquisti online di largo consumo in Italia, rivela che oggi circa 400 mila persone sono
solite acquistare prodotti di largo consumo online e più di un quarto dei responsabili acquisti che utilizzano internet è interessato a comprare beni di largo consumo sul web, pari a circa 2,7 milioni di persone. Dall’analisi emerge, inoltre, che l’“ope-
SECONDO L’INDAGINE, CONDOTTA DA GFK EURISKO, è IL NUMERO DI PERSONE CHE OGGI è SOLITO ACQUISTARE PRODOTTI DI LARGO CONSUMO ONLINE
ratore” preferito dagli ebuyer di prodotti di largo consumo è sia la catena di supermercati/negozi (75%) sia la grande azienda/marca (69%). «Se vogliamo far crescere il commercio elettronico dobbiamo attrarre le persone sulle piattaforme digitali investendo anche nei mezzi tradizionali» - ha commentato Sassoli, che ha tenuto a sottolineare come «La ricerca conferma l’importanza della marca anche nel commercio digitale». La conoscenza delle piattaforme digitali per l’acquisto di beni proviene nel 60% dei casi dal passaparola di amici, parenti, colleghi; nel 49% dei casi dalla stessa navigazione, infine per il 40% dei casi dai media tradizionali (tv, giornali, riviste e radio). Ciononostante la maggior parte dei responsabili acquisti non ritiene di avere sviluppato particolari competenze per navigare e acquistare online: il 37% si percepisce solo parzialmente esperto, il 27% si definisce “abbastanza esperto” e solo il 4% si ritiene “molto esperto”. È evidente quale sarebbe il potenzia-
E’ LA quota degli intervistati che ancora guarda alla sicurezza dei pagamenti come a una barriera per GLI E-ACQUISTI
le, se un numero maggiore di persone fosse pienamente informato della possibilità di fare acquisti online di prodotti di largo consumo. Tutti i responsabili acquisti intervistati riconoscono vantaggi di non poco conto nell’acquistare online prodotti di largo consumo: più del 40% apprezza molto il risparmio di tempo e la facilità organizzativa (niente code, o parcheggi, niente pesi da portare, niente vincoli di orario); oltre uno su tre riconosce la possibilità di risparmiare e di accedere a promozioni vantaggiose (37%); e una quota considerevole apprezza anche la possibilità di accedere ad assortimenti più ampi online (32%). Ma c’è di più: il 60% dei responsabili acquisti che utilizzano internet si attende un rilevante ampliamento dei processi di acquisto online nel largo consumo nei prossimi dieci anni: il 50% del campione crede che si acquisteranno sul web diverse categorie di prodotto mentre il 10% è convinto che si arriverà a
SEARCH & SOCIAL MEDIA MARKETING ANNO IV | #13 | 18 APR 2013
6-7-8 NOVEMBRE 2013
MiCo – MILANO CONGRESSI
scenario fare tutta la spesa online. Allora cosa frena i responsabili acquisti rispetto alla possibilità di fare la propria spesa online? Innanzitutto un certo “disagio della smaterializzazione” degli acquisti (82%), in particolare per quel tipo di spesa alimentare per cui si preferisce scegliere personalmente e toccare con mano o avere la possibilità di confrontarsi con gli addetti alla vendita (72%). Per altri, fare la spesa online comporta un cambiamento nell’abituale processo decisionale necessità di decidere prima cosa comprare - (70%). Infine, la logistica della consegna della spesa, con la necessità della presenza in casa (63%) o della disponibilità di portieri, o il dover sopportare un costo aggiuntivo (67%). Rispetto a quanto ci potrebbe aspettare, oggi grazie anche al maggiore utilizzo di carte pre-pagate o carte di debito si riduce sensibilmente la percentuale di persone che percepisce la sicurezza dei processi di pagamento come una barriera verso l’e-commerce: solo il 22% degli intervistati si dice molto preoccupato da questo aspetto. Quali sono le 29
M I L A N LORENZO SASSOLI DE BIANCHI
attese rispetto all’e-commerce nella spesa di tutti i giorni? Le prime tre appaiono molto chiare: la metà circa degli intervistati si augura che vi possano essere prezzi inferiori a quelli nei supermercati (48%); la consegna gratuita dei prodotti acquistati (47%); l’addebito del pagamento solo dopo il ricevimento della spesa (34%). La ricerca si conclude evidenziando che per cogliere la sfida e le opportunità offerte dall’e-commerce nel settore del largo consumo, le aziende devono essere in grado di spiegare ai consumatori i vantaggi logistici, organizzativi ed economici legati a questa modalità di acquisto, comunicandoli in modo chiaro ed efficace sia sui media online sia su quelli tradizionali. «L’ecommerce - ha aggiunto Carlo D’Asaro Biondo, presidente South East Europe, Middle East and Africa di Google - è fondamentale per i marchi: perché permette di portare
Carlo D’Asaro Biondo
online gli asset dei brand, di fidelizzare l’utente/consumatore e di vendere concludendo la transazione. Se guardiamo all’Europa, i volumi raggiunti dell’e-commerce sono decisamente maggiori rispetto al nostro Paese (tre volte e mezzo in Francia e sei in Inghilterra); il che mostra il potenziale ancora disponibile per aziende italiane. L’ecommerce apre prospettive interessanti anche sul fronte dell’export. Le Pmi Italiane hanno incrementato gli investimenti su Google (Google AdWords) finalizzati all’export passando dal 10 al 25% negli ultimi 3 anni». D’Asaro Biondo ha concluso abbattendo la contrapposizione tra off e online: «Gli utenti fruiscono i contenuti in modo liquido, pertanto è opportuno che le aziende utilizzino le diverse piattaforme di comunicazione sinergicamente al fine di massimizzare gli obiettivi di ciascuna campagna e ciascun brand».
Danny Sullivan
Editor in Chief searchengineland.com SMX Co-chair
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Chris Sherman
Executive Editor searchengineland.com SMX Co-chair
Sean Carlos
MEDIA PARTNER
President Antezeta Web Marketing Conference Chair
Organizzato da SUPPORTING MEDIA The Executive Network
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ultima
Mentre in Italia sembra che per il nuovo Capo dello Stato la scelta sia tra ottuagenari, l’America accoglie l’ingesso in politica di Mark Zuckerberg con il suo movimento pro-immigrazione Fwd.us. Con lui ci sono altri guru del web, tra cui il ceo di LinkedIn Reid Hoffman.
Nubi dense sul futuro di Assocom. Nonostante la volontà di rilancio espressa dal Direttivo dopo le dimissioni del presidente Massimo Costa, l’organismo che rappresenta le agenzie pubblicitarie perde pezzi pregiati. Ultima big a salutare è Leo Burnett. Come finirà?
up&DOWN
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Chissà se anche ai nostri bambini insegneremo ad andare “tutti a letto dopo Carosello”. Quel che è certo, è che dal 6 maggio torna in prime time il format pubblicitario più famoso della nostra tv, seppure in versione “reloaded”. Riuscirà Sipra a riaccendere i fasti della “réclame”? Jo Condor c’è.
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più hi-tech Meno cibo e degli italiani nei consumi
Ecco chi c’è davanti al grande schermo
Concept store “pop in the city”
editoria / se i lettori
in questo numero
erno 19 all’int
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5/6
dettano l’agenda ai
giornali
morto. Il web è(anche no)
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Modelle come “schizzi” per dire no all’anoressia In alcune occasioni è vero: un’immagine può fare più di mille parole. Come nel caso della campagna realizzata per Star Models dall’agenzia Revolution. Con il claim “You are not a sketch. Say NO to anorexia”, la creatività invita le giovani modelle a non lasciarsi ispirare da uno schizzo, qualcosa di inanimato. I tre soggetti dell’amara adv, però, sembrano bacchettare anche gli stilisti: è proprio necessario immaginare una donna con queste fattezze? Agenzia: Revolution Brasil Direttori creativi: Emerson Braga, Edson Rosa Art Director: Edson Rosa Copywriter: Emerson Braga Fotografia: Diego Freire Illustratori: Edson Rosa, Samuel Marinho
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Art Directors Club Italiano
L’austerità creativa della comunicazione di oggi La pubblicità fornisce indizi sullo stato d’animo prevalente nel luogo e nel momento in cui compare. Se poi si è nel mezzo di trasformazioni e cambiamenti epocali, la pubblicità diventa un efficace osservatorio capace di dirci dove siamo e dove stiamo andando. Questo libro raccoglie una ricca serie di documenti scelti dall’Art Directors Club Italiano non solo per la ricchezza di immaginazione che vi è profusa, ma anche per la loro capacità di radiografare il presente. Se a una crisi economica deve fatalmente corrispondere un periodo di austerità, la speranza è che si tratti di un’austerità “creativa”. Questo il tema affidato ai 18 autori del libro, che analizzano e commentano tendenze, linguaggi, novità e manierismi per indagare le relazioni tra l’austerità economica e i media, le arti, la moda, la tecnologia, l’ambiente, l’impegno sociale, il futuro.
< Skira < 328 pagine; 65,00 euro
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agendaitalia
redazione@360com.it
19 aprile, Torino @ Lingotto Fiere
B com: domani spazio a web marketing e multicanalità
Dopo una prima giornata dedicata all’e-commerce, che ha visto grandi aziende come Alitalia, Venere.com, TNT, Paypal e molti altri protagonisti del settore confrontarsi allo stesso tavolo, domani a B com, il primo e unico evento b2b in Italia dedicato ai protagonisti del web marketing e dell’e-commerce promosso da Lingotto Fiere, si parla di web marketing e multicanalità. Sarà Andrea Boaretto, responsabile dell’Osservatorio Multicanalità, School of Management del Politecnico di Milano, ad aprire la conferenza plenaria con una presentazione di scenario dedicata al marketing multicanale. A questa presentazione di scenario, seguirà l’intervento di Christina Lundari, sector leader transaction: Retail, Tech, Telco & Travel Google, che darà evidenza di come il web sia oggi uno strumento strategico nel processo d’acquisto del consumatore. Paolo d’Ammassa, ceo & founder di Connexia, esplorerà il tema dello storytelling e dei social media nel funnel di web marketing. Seguirà una tavola rotonda con la partecipazione di Roberta Barba, responsabile digital marketing fga Fiat Group Automobiles; Sara Pupin, web marketing manager Bricocenter; Alessandro Vriale, web marketing specialist Panasonic; Claudio Gagliardini, web marketing specialist Boraso.com e Diego Rosso, consulente per la comunicazione esterna DMA Italia. Dopo la conferenza plenaria, un ricco programma di workshop farà una fotografia dei principali macrotrend del mercato, con uno sguardo al futuro: i workshop previsti nella giornata di domani affronteranno i temi del Mobile e della Seo. Un focus specifico sarà dedicato al social media marketing. Attenzione verrà posta poi anche al mondo del web a misura delle Pmi, con l’obiettivo di fornire indicazioni utili ed efficaci per fare business in sicurezza. Altri approfondimenti riguardano l’E-mail marketing, l’utilità di un Corporate Blog per la Seo e la brand reputation, il crowdfounding, la lead generation, ovvero come reclutare nuovi clienti dal web, l’online personal branding, grazie agli strumenti a disposizione di un individuo o di un’azienda per gestire la propria reputazione. Per info: www.bcomexpo.com