IAB FORUM 2014 25-26 NOVEMBRE 2014 MICO - MILANO IABFORUM.IT
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visioni / alberto cairo
Creare infografiche, come un lavoro in un’officina
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Creare un’infografica o una visualizzazione di dati è come fare un lavoro in officina. Una strana idea? C’è chi lo pensa, quando dico questo ai miei studenti o in una conferenza. Ma vado preso alla lettera…
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Dal locale al globale, la strategia passa dal web
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Meetic si affida alle tre radio della Rai
media
In che direzione vanno le immagini?
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Sky ha scelto Turn per il programmatic
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I regali di Natale si comprano in rete
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E’ commovente il Natale di Sainsbury
Oggi vogliamo divertirci di più
Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori
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Si è chiusa ieri a Varese la terza edizione di Glocalnews, festival sull’informazione digitale
Dal locale al globale, la strategia passa sempre dalla frontiera web
A pochi mesi da Expo 2015, molte le novità e le riflessioni sul giornalismo e la comunicazione italiana scaturite dall’appuntamento nella città lombarda. Workshop, confronti, spettacoli e laboratori formativi aperti a tutti. Cultura digital, formazione giornalistica, universo social, argomenti di attualità, anniversari e ospiti di grande livello sono stati gli ingredienti salienti della manifestazione
elementi innovativi e originali che arricchisce l’offerta di contenuti
Tra le novità di questa edizione si segnalano le iniziative aperte a tutti, operatori del settore e non addetti ai lavori, e i workshop riconosciuti anche dall’ordine nazionale dei giornalisti
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di Daniele Bologna
Si è chiusa ieri, a Varese, la terza edizione di Glocalnews, il festival dedicato al giornalismo digitale organizzato da Varesenews. A pochi mesi da Expo 2015, molte le novità e le riflessioni suvl giornalismo e la comunicazione italiana scaturite dall’appuntamento nella città lombarda. Workshop, confronti, spettacoli e laboratori formativi aperti a tutti. Cultura digitale, formazione giornalistica, universo social, argomenti di attualità come Expo, anniversari come quello della Grande Guerra e ospiti di livello sono stati gli ingredienti salienti della terza edizione della kermesse. «Per ogni iniziativa la seconda edizione rappresenta una prova impegnativa quando l’esordio è stato un successo - dice Marco Giovannelli, il direttore di Varesenews.it, organizzatore del festival -, ma Glocalnews, nel 2013, ha registrato 6mila presenze ai cinquanta appuntamenti, il liveblogging è stato seguito da oltre 5mila utenti unici, la diretta è stata trasmessa da una quarantina di testate e l’hashtag è stato tra i più digitati su Twitter». E anche quest’anno è stata strutturata una terza edizione di grande interesse: «Abbiamo ospitato giornalisti e professionisti da ogni parte d’Italia – continua Giovannelli -. E’ stata un’occasione unica di incontro, ascolto
e confronto, ma soprattutto di condivisione di talenti e progetti per il futuro. Continuiamo, quindi, il nostro percorso nel mondo dell’informazione e della comunicazione sviluppando temi e dibattiti nel segno dell’apertura, con workshop e laboratori cui tutti hanno potuto iscriversi». Tra le novità di questa edizione, le iniziative aperte a tutti, operatori del settore e no, e i workshop riconosciuti dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti che offrivano crediti per assolvere all’obbligo formativo previsto dalla normativa. Gli incontri hanno approfondito contenuti specifici, ma anche strumenti di utilità e interesse generale: dall’etica all’uso dei social network. Inoltre, sono stati previsti percorsi formativi approfonditi e su misura: un laboratorio per acquisire competenze progettuali e operative per la realizzazione di un giornale locale e il corso di cultura digitale per fornire competenze avanzate grazie a esperti del settore. Nella sua quattro giorni il festival ha presentato un programma ricco di protagonisti di alto profilo del mondo del giornalismo, della comunicazione e cultura nazionale. Il focus su Expo, in Sala Campiotti, ha rappresentato un’occasione di confronto unica e irripetibile, con la partecipazione di Aldo Bonomi, direttore di Aaster, e Giacomo Bi-
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raghi, coordinatore dei tavoli tematici in vista dell’evento. Fra gli altri appuntamenti in calendario, i temi più caldi dell’attualità e della professione: dall’Internet delle Cose al cinema e turismo, dai social media al focus sulle eccellenze d’impresa locali e nazionali. Ed erano previste anche serate speciali, nei giorni immediatamente precedenti il festival: l’11 novembre, alle 21:00, al teatrino Santuccio, con Daria Bignardi che ha presentato “L’amore che ti meriti”; sempre al Santuccio, alle 21:00 di mercoledì 12, l’incontro con Marco Malvaldi. Molti i nomi di spicco presenti a Varese, dai direttori dei periodici Donna Moderna, La Cucina Italiana e Wired, a scrittori come Roberto Cotroneo, a esperti di internet e social media, come Michele Vianello, Rudy Bandiera e Domitilla Ferrari, al presidente del Consiglio Regionale della Lombardia, Raffaele Cattaneo, a quelli dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Gabriele Dossena, e della Toscana, Carlo Bartoli. Ma il festival ha dato anche spazio ad altri linguaggi: il teatro, con Mario Perrotta in “A 100 anni dalla Grande Guerra i diari raccontano”, e Isabella Ragonese in “African Requiem”, a vent’anni dalla morte di Ilaria Alpi, e poi Miran Hrovatin. Per il cinema, ha trovato posto la proiezione di “Italy in a day” di Ga-
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voci autorevoli a tutto tondo
Nelle foto, da sinistra a destra, lo scrittore Roberto cotroneo,il giornalista della rai michele mezza, il co-fondatore di “Gli stati generali jacopo tondelli
Gli incontri attinenti la professione giornalistica hanno approfondito contenuti specifici, ma anche strumenti d’utilità e d’interesse generale, che spaziano dall’etica all’uso dei social network, oltre a temi pensati su misura
briele Salvatores. Il festival ha avuto, inoltre, dei momenti dedicati ai più giovani, come la terza edizione di BlogLab, laboratorio di giornalismo digitale, una gara a squadre tra blogger alla caccia di scoop, che negli anni precedenti aveva riscosso grande entusiasmo e partecipazione da parte di ragazzi e insegnanti. La manifestazione varesina, poi, è stata anche l’occasione per l’assemblea annuale dell’Anso, l’Associazione Nazionale della Stampa Onli-
ne, e per l’incontro dei giornalisti di Ona Italia (Online News Association), in programma ieri nel salotto rosso di Villa Panza. La location Glocalnews è stato ambientato nel centro cittadino varesino, tra Camera di Commercio, Teatrino Santuccio, Sala Varese Vive e la storica location di Villa Panza, patrimonio del Fondo Ambiente Italiano. Per la sua terza edizione, Glocal14 ha visto cre-
scre il numero degli eventi, dei relatori e delle testate coinvolte. Ma, soprattutto, è cresciuto l’entusiasmo: sono arrivati relatori da ogni parte d’Italia, ma anche giovanissimi volontari per far parte del social team da Torino e Trieste. Erano presenti, con la loro carica energetica unica, i ragazzi di Radio Ca’ Foscari di Venezia, che hanno realizzato un programma speciale per l’evento. E si sono distinte originali esperienze dalla Sardegna, dalle Cinque
Terre, dal Parco Appennino, per raccontare come i territori vivono e cavalcano la rivoluzione digitale. Le testate glocal, locali ma con uno sguardo al mondo, che hanno partecipato ai barcamp di incontro e confronto provenivano - oltre che, naturalmente, dalla Lombardia -, dalla Calabria, dalla Campania con la penisola sorrentina, da Roma e dal Lazio, dalla Toscana, dalla Puglia, dalle Marche. E nel mazzo delle testate che si sono presentate ce n’era una, dalla Toscana, che si è sviluppata proprio da un’intuizione nata a Glocal13. Anche gli speaker sono arrivati da ogni parte d’Italia, da Emilia Romagna e Abruzzo, con una forte prevalenza di liguri, toscani e piemontesi, insieme a esperti, influencer, opinionisti, ricercatori, politici, imprenditori, top user, artisti e semplici appassionati, da tutto il mondo. Marco Bardazzi, del quotidiano La Stampa, Roberto Bernabò de Il Tirreno e Diana Letizia de Il Secolo XIX sono stati i protagonisti del dibattitp sul giornalismo locale che vive nel web: «A un anno di distanza dall’esperimento di pubblicare online Il Tirreno di Prato sin dal mattino, possiamo dire di aver superato la paura della digitalizzazione». Così Roberto Bernabò, direttore dei quotidiani del gruppo Finegil ed ex direttore del Tirreno. Ma in termini di digitalizzazione
è La Stampa a dettare legge. La disposizione fisica della redazione è già un annuncio di ciò che accade lì dentro: un grandissimo open space, dove redazione cartacea e digitale sono unificate, così da creare una vera sinergia tra le parti. «Siamo nella fase post integrazione. Nell’ultimo anno abbiamo assistito a una sempre maggiore contaminazione della redazione», ha raccontato Bardazzi. Non solo. Nell’ultimo anno sono state inserite una nuova serie di professionalità diverse da quelle redazionali, oltre ad una Accademy creata insieme a Google che ha partorito duecento talenti del giornalismo e dato vita a un team multi competente. Inoltre, a La Stampa, sempre nell’ultimo anno, il ruolo del socia media editor è stato affidato a rotazione a persone diverse, così da portare in redazione suggestioni sempre nuove. “Avete le chiavi dei nostri social, fateci vedere come dovremmo usarli per essere più efficienti”: questo l’imperativo affidato ai nuovi social media editor. «E avere in casa questo tipo di figure provoca e stimola pure i giornalisti più scettici rispetto al web», ha assicurato Bardazzi. Inutile, però, volere una rivoluzione a tutti i costi, avverte Diana Letizia: «Sarebbe come chiedere a Quirico di twittare dalla Sierra Leone mentre cerca di capire come si diffon-
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de l’ebola - ha puntualizzato ironicamente Bardazzi -. Alla Stampa vogliamo andare avanti, senza perdere le nostre radici. E mentre sviluppiamo nuove realtà abbiamo bisogno di cambiare metabolismo». Infatti, con il digitale si è notato che il massimo del traffico avviene la mattina ed è quindi necessaria una rivoluzione delle redazioni. Al Secolo XIX, per esempio, il desk del web viene chiamato “radar” perché segnala le notizie e fornisce un vivaio da cui i giornalisti del cartaceo possono attingere durante il corso della giornata. Ma nonostante il discorso tra web e digitale rimanga molto vivo, non bisogna dimenticare che il terreno da cui si prende il materiale è sempre lo stesso, il mondo. «Il web è solo lo specchio del reale», parola di Diana Letizia. Il lavoro? E’ social A Varese si è parlato molto anche di come il lavoro possa essere “social”, specialmente da quando esiste LinkedIn. Il network ha fatto fortuna grazie allo speciale servizio che permette ai propri utenti (circa 330 milioni distribuiti in oltre 200 Paesi del mondo) di sviluppare contatti professionali. L’Italia è oggi il terzo Stato per numero di iscritti (più di 7 milioni), con un grande “boom” negli ultimi tre anni. L’obiettivo, si sa, è quello di collegare i professionisti in modo da aumentare produttività e successo. Un social network utile anche per le testate giornalistiche? Secondo Alessandro Gini, la verità sta nel mezzo. Nel corso dell’incontro “LinkedIn e le notizie”, presso il Teatrino Santuccio,
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il relatore ha analizzato gli utenti più attivi del social network. Chi lo usa abitualmente sfrutta poco Facebook e Twitter per la ricerca di notizie perché soddisfatta dall’immediatezza dei contenuti di LinkedIn. Inoltre, prima di fare networking, gli iscritti utilizzano la rete professionale per cercare news e idee valide. Ma per diffondere le notizie, allora, cosa serve? In primis, una pagina aziendale attiva in costante aggiornamento. Dopo aver selezionato il contenuto da condividere, basta cliccare il tasto “InShare” ed è fatta. È possibile anche servirsi dei gruppi presenti in rete per integrare i propri post. Alcune funzionalità di LinkedIn, però, lasciano anche ora un po’ perplessi. Per esempio, per quanto riguarda il nostro Paese, non esistono ancora pagine aziendali di testate giornalistiche in italiano. Non solo. A livello globale, i numeri del social sono ancora contenuti. In media, un post pubblicato su un altro social network porta molti più lettori rispetto a LinkedIn. E il giornalista in persona che opportunità ha? Per cominciare può raccogliere idee e spunti, verificare fonti e rumors, ma soprattutto promuovere il proprio lavoro e trovare nuove opportunità. Per mettere in pratica l’ultimo punto, Gini ha offerto tre consigli. Si parte dal sommario personale (la descrizione della propria professione in poche righe), da sviluppare nel modo più chiaro ed esauriente possibile. Poi, bisogna inserire pubblicazioni, progetti e contenuti multimediali che rendano più completo il proprio profilo. Infine, è impor-
tante studiare le proprie statistiche, in modo da capire come migliorare la propria rintracciabilità su LinkedIn. La potenza dell’algoritmo Ma nel momento in cui la potenza dell’algoritmo e i social network hanno un ruolo centrale, c’è da chiedersi anche come è cambiato il giornalismo e quali sono le prospettive per il futuro. Di questo si è parlato all’incontro “Giornalisti nella rete: professioni e competenze nelle redazioni digitali”. A discuterne Michele Mezza, giornalista Rai, e Jacopo Tondelli, cofondatore di Gli Stati Generali, un nuovo giornale online che ha visto la luce soltanto poche settimane fa e che si propone di venire incontro alle nuove esigenze dell’informazione. In un mondo in cui si moltiplicano le fonti, Mezza, così come ha già fatto nel suo libro “Giornalisti nella rete”, riportando casi concreti, come quello di Edward Snowden, ha esposto la sua tesi su quello che è il nuovo ruolo del giornalismo. «Il giornalismo sopravvive se sfrutta la sua capacità di autonomia – ha spiegato - e la sua autorità rispetto alla sovranità dell’algoritmo esterno». Tesi condivisa anche da Tondelli che ha illustrato quale sia l’obiettivo del nuovo progetto, fondato insieme a Lorenzo Dilena. Fare un giornalismo essenziale, non competendo sulla massa quantitativa, e dare accesso diretto a chi ha competenze specifiche, creando delle community. Sono queste le caratteristiche su cui vuole puntare Gli Stati Generali». ANNO V | #141| LUNEDÌ 17 NOVEMBRE 2014
Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.
Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013
345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI
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MARKET PLACE
Il planning è curato dalla centrale Havas Media Group Italia
Meetic promuove gli Eventi sulle tre principali radio Rai
E’ la più grande community di single italiani, con oltre sette milioni di utenti nel nostro paese. E ha scelto il media radiofonico per supportare l’innovativa estensione del suo business online che offre rinnovate modalità per poter conoscere nuove persone di Massimo Masi
Meetic, la più grande community di single con oltre sette milioni di utenti in Italia, ha scelto la radio per promuovere gli Eventi, l’innovativa estensione del suo business online che offre ai single italiani altre modalità per conoscere persone nuove. Lo spot è pianificato da Havas Media Group Italia e coinvolge le tre principali radio del Gruppo Rai e prevede un 15’ secondi che si configura come un libero invito a scoprire tutti gli Eventi sul territorio che il sito ha creato per la sua variegata community. L’annuncio, ribadendo l’impegno che da sempre l’azienda mette nel garantire ai single italiani una gamma completa di
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modalità di fare nuovi incontri, mette in luce come questo ulteriore servizio voglia far vivere loro un’esperienza divertente e coinvolgente, in un clima di totale tranquillità. «Gli Eventi costituiscono una naturale evoluzione dei nostri servizi online e un ulteriore passo in avanti nella strategia aziendale, pensata per raggiungere un ampio target di single dando ascolto a passioni e predisposizioni individuali. Con questa nuova pianificazione, vogliamo raggiungere attraverso canali prestigiosi nuovi utenti mai avvicinatisi prima al dating online, ampliando così la nostra community», ha commentato Maurizio Zorzetto, country manager Meetic Italia.
in Un’area ricca di foto e video
Giallo Zafferano offre più spazio alla frutta Sul portale un assortimento di gusti completo, combinato alla fantasia di Sonia Peronaci di Pietro Castagna
E’ online su Giallo Zafferano.it diamo più spazio alla frutta, un’area editoriale dedicata alle confetture Zuegg, ricca di contenuti speciali, foto e video di ricette inedite realizzate da GialloZafferano, il primo sito di cucina in Italia. L’iniziativa, che ha l’obiettivo di raccontare il mondo Zuegg attraverso le confetture della linea 100% da frutta Zuegg, avrà la durata di 8 settimane e offrirà a tutti gli appassionati di cucina numerosi spunti e idee originali per preparare tante ricette dolci e salate con le 100% da frutta Zuegg. Dalla pizza dolce, ai Gamberi in pasta kataifi, fino al sushi dolce, tante portate originali e innovative per soddisfare anche i palati più ricercati che amano sperimentare nuovi abbinamenti.Le confetture Zuegg “100% da frutta” nel formato da 250g contengono materie prime selezionate che provengono unicamente dalla frutta e ne racchiudono tutto il gusto intenso: tanta bontà con solo la dolcezza naturale della frutta. Un assortimento di gusti completo (fragole, pesche, ciliegie, frutti di bosco, arance, mirtilli, albicocche) che combinato con la fantasia in cucina di Sonia Peronaci permette di spaziare dai dolci più golosi ai piatti salati più sfiziosi. ANNO V | #141| LUNEDÌ 17 NOVEMBRE 2014
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MARKET PLACE
Soprattutto negli Stati Uniti si vanno ripetendo casi di successo
La newsletter non tramonta mai. Se arriva con l’e-mail Molti editori stanno reinvestendo sulla posta elettronica per cercare di tenersi ben stretti i lettori. Potrebbe non essere il modo più sexy per raggiungere un pubblico, ma funziona ancora di Matteo Dedè
Newsletter via email: il vecchio ritorna nuovo. Alcuni editori stanno reinvestendo sulla posta elettronica per cercare di tenersi ben stretti i lettori. L’ e-mail potrebbe non essere il modo più sexy per raggiungere un pubblico, ma funziona ancora.Lo segnala Digiday.com, descrivendo il modo in cui quattro testate americane - Quartz, Vox, First FT e Time - stanno affrontando questa sfida. «C’è ancora una forte propensione per la posta elettronica», sostiene, ad esempio, Andrew Jack, responsabile del settore aggregazione e content curation per il Financial Times, che la settimana scorsa ha lanciato la sua
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ultima newsletter, FirstFT. «La gente - dice - vuole qualcosa che è sempre lì e che sia di facile accesso. E questo strumento ci dà anche un modo per spingere notizie e commenti verso i lettori in una forma nuova». Ma mentre vari editori stanno reinvestendo nelle newsletter, non tutti lo fanno allo stesso modo. Alcuni pensano che la newsletter sia soprattutto un luogo di aggregazione, mentre altri la vedono più come una “casa’’ per i propri contenuti. E i punti di vista cambiano anche in relazione a quando inviare le newsletter; e a come “lavorare’’ i materiali. Spiegano da Quartz: «Volevamo che la newsletter sembrasse una e-mail personale, inviata da una per-
sona di buon senso, intelligente, ben connessa, capace di far scoprire all’interlocutore delle cose importanti che stanno avvenendo nel mondo». Dice il senior editor di Quartz, Gideon Lichfeld: «I contenuti includono link ad articoli non solo di Quartz ma anche di altri editori». Lichfeld sostiene che l’ obiettivo è di fornire la newsletter come un servizio per i lettori, non solo come un modo per accompagnarli dentro la testata stessa. Questo è un atteggiamento sempre più in voga. Lanciato nel settembre 2012, il Daily Brief di Quartz ha 95.000 abbonati, con un tasso di apertura del 41% per l’edizione nordamericana. Poi c’è il discorso legato alla monetizzazione: le newsletter sono sponsorizzate e includono pubblicità nativa. Primi inserzionisti: Comcast, Lincoln e Siemens. «Non produciamo grandi fatturati, ma ci si autosostiene», dice Lichfeld. E riguardo alle tattiche di ottimizzazione, tutti ricevono gli stessi contenuti: la newsletter viene inviata alle 6 del mattino (ora locale) di ogni giorno.
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ME DIA
le frontiere artistiche viste da cellulari, tablet, smartphone
Che direzione stanno prendendo le immagini?
“Mobile Art, l’arte è mobile” è il nome del progetto su cui è focalizzata l’attenzione della prima edizione del laboratorio “Futuro Presente” di Sebastiano Zeri
Che direzione stanno prendendo le immagini? Archiviati i tempi di tavolozza e pennello, ora a ridisegnare le frontiere artistiche ci pensano i dispositivi elettronici che noi tutti conosciamo, quelli che, volenti o nolenti, hanno invaso la nostra vita: cellulari, tablet, smartphone. “Mobile Art, l’arte è mobile” è il nome del progetto su cui è focalizzata l’attenzione della prima edizione di “Futuro Presente”, il laboratorio permanente sui linguaggi contemporanei attorno al tema “Oltre il conflitto”. Per dieci giorni, dal 14 al 23 novembre, si susseguiranno contest e workshop, in una serie di appuntamenti a cura degli Incontri Internazionali di Rovereto, in collaborazione con il Mart (il Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto) e l’Isma (International Salon of Mobile Art). Si tratta del primo salone in Europa sul tema “mobile art”: tutto è iniziato venerdì 14 con un interessante focus su “Il fotogiornalismo oggi”: ad approfondire l’argomento il fotoreporter Marco Longari (Agence France Presse), esperto del Medio Oriente, che ha illustrato il suo mestiere, soprattutto agli studenti. Nel pomeriggio della stessa giornata ha inaugurato ufficialmente “Futuro Presente” con una
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tavola rotonda (moderata da Raffaele Crocco) tra giornalisti ed esperti della comunicazione, sul tema “Comunicare il futuro già presente”, con Luca De Biase, Gianni Del Vecchio, Alessandra Mammì, Cristiana Collu. Quest’ultima, direttrice di un museo come il Mart di Rovereto, testimonia come un luogo espositivo possa coinvolgere, in maniera esemplare, community virtuali e sviluppare progetti di web communication. All’interno del Mart, infatti, trovano spazio in questa occasione le esposizioni “interferenze digitali” con artisti che, da tutto il mondo, hanno partecipato al contest sul tema “oltre il conflitto”. Alle foto selezionate dal concorso si aggiungono le immagini dei visit-attori, ossia quelle di chiunque voglia “postare” il proprio contributo sul tema “oltre il conflitto”. La serata del primo giorno si è conclusa con proiezioni di cortometraggi “99 secondi”. Nel week end, poi, si sono alternate visioni di film: sabato la versione originale di “Life in a day” di Kevin Macdonald, domenica “Vedozero” di Andrea Caccia. Molti i dibattiti: su come la tecnologia mobile possa favorire una migliore fruizione culturale e su come i social fracciano bene al cinema. Michele Smargiassi e Gianluigi Colin si sono interrogati sull’essenza della mobile art: “Nuova frontiera del-
Concerto di Natale
la fotografia o moda passeggera?”. E ancora, Marco Longari ha portato la sua testimonianza di fotoreporter internazionale. Nel 2012 è stato premiato dalla rivista statunitense Time come “Best photographer wires”. E raccontato come sia cambiata la professione di fotogiornalista. Si continua. Fino al 23 novembre.
Le musiche più amate da Rossini a Mozart in un concerto a sostegno dei più bisognosi.
Teatro Dal Verme, 10 dicembre 2014 ore 20.30 Via San Giovanni sul Muro 2, Milano
ORCHESTRA DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA Direttore Alvise Casellati | Pianoforte Andrea Bacchetti | Soprano Francesca Paola Geretto Rosso Aragorn: C=0; M=100; Y=100; K=20
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Programma Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia Ouverture Il barbiere di Siviglia Cavatina di Rosina Wolfgang Amadeus Mozart Le nozze di Figaro Ouverture Aria Ch’io mi scordi di te K505 Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo
)
Biglietti da 11 a 60 € esclusa prevendita
INFORMAZIONI E PREVENDITA 02 465.467.467
Altre prevendite: www.ticketone.it www.vivaticket.it
(lunedì/venerdì, ore 10-13 e 14-17)
in collaborazione con
tre immagini della mostra ANNO V | #141| LUNEDÌ 17 NOVEMBRE 2014
coordinamento generale Aragorn - www.aragorn.it
con il patrocinio di
grazie a
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COM PANY
Sono stati sviluppati più di venti profili di consumatori specifici su cui fare leva
Sempre più programmatic: per la sua pubblicità Sky ha scelto Turn Una scelta orientata a fornire efficaci esperienze di advertising maggiormente personalizzate ai propri clienti, con l’obiettivo di rispondere a una vasta gamma di esigenze legate al digital marketing, incluso il real time bidding di Marianna Marcovich
Sky Italia ha selezionato Turn come propria piattaforma di gestione dei dati per fornire esperienze di advertising maggiormente personalizzate ai propri clienti e rispondere a una serie di esigenze di digital marketing, incluso il realtime bidding. Sky si sta fortemente orientando verso il programmatic advertising e la collaborazione con Turn è parte integrante di questa strategia che vede ben il 70% delle campagne dell’azienda implementate su base programmatica attraverso la piattaforma Turn. Per rispondere alle specifiche esigenze dell’emittente, Turn ha sviluppato ventidue profili di consumatori specifici, su cui fare leva per offrire contenuti ed esperienze personalizzate. A supportare la partnership, un ruolo chiave è stato ricoperto da Simple Agency, l’agenzia di Sky Italia. La piattaforma Turn permette a Sky Italia di costruire la propria architettura per targetizzare i consumatori, con-
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sentendo all’emittente di offrire contenuti creativi diversi e rispondere alle esigenze e preferenze individuali della propria base utenza. Solo un’offerta personalizzata, infatti, può garantire a Sky di fidelizzare un pubblico così variegato ed eterogeneo. Sky Italia ha identificato nella piattaforma Turn diverse funzionalità particolarmente in linea con le proprie esigenze. Tra queste spicca la capacità di analizzare e intervenire sui big data in millisecondi: l’attività di marketing ruota sempre più attorno alle interazioni e alle reazioni in tempo reale, perciò apparire con il messaggio giusto nel momento giusto per un determinato tipo di audience è fondamentale. Poi, la possibilità di targetizzare il pubblico in modo anonimo in base alle attività, preferenze e abitudini d’acquisto dei consumatori: attraverso l’implementazione della piattaforma Turn e del suo modello di profilazione anonima - che utilizza informazioni esclusivamente non riconducibili a singoli indi-
vidui - i consumatori ricevono comunicazioni rilevanti in linea con il proprio profilo, senza fornire dettagli personali. Sky Italia ha utilizzato anche il concetto di personalizzazione per ottimizzare il contenuto del sito web con esperienze creative basate sui dati demografici e gli interessi degli utenti. «La grande quantità di dati a disposizione dell’industria televisiva ha reso il digital marketing sempre più complesso. I nostri utenti richiedono esperienze di visualizzazione più personalizzate e questo vale per tutti i canali e le modalità che utilizziamo per raggiungerli e coinvolgerli nelle nostre campagne di marketing - ha affermato Aldo Agostinelli, Digital Marketing e Sales Director di Sky Italia -. Avevamo bisogno di un sistema in grado di combinare i dati con la narrazione e la creatività per fornire le esperienze di visualizzazione premium per le quali Sky è famosa. Stiamo già riscontrando ottimi risultati da questo approccio; il tasso di click-through sul-
le inserzioni pubblicitarie è raddoppiato e il bounce rate dal nostro sito è diminuito del 40%. Oggi sono svariate le tecnologie a disposizione dei professionisti di marketing - prosegue Agostinelli -, ma la piattaforma di Turn ci garantisce uno strumento estremamente efficace per rispondere a quelle che possono essere le richieste dei nostri utenti, sia attuali che future. Lavorando sia sul fronte marketing che su quello tecnologico, ora Sky Italia può realmente crescere grazie a un approccio “audience first” basato su insight reali sul quale costruire la nostra strategia».
«Turn ha fornito a Sky Italia una piattaforma di gestione dei dati su misura per le sue esigenze di business ha affermato Pierre Naggar, Managing Director Emea di Turn -. In un panorama mediatico altamente competi-
tivo, in cui il pubblico fruisce di contenuti su canali diversi, è fondamentale che i professionisti del marketing si affidino a partner tecnologici in grado di facilitare l’analisi dei big data. Gli strumenti digitali sono i ca-
aldo agostinelli
talizzatori per fornire esperienze pubblicitarie maggiormente personalizzate e rilevanti. Mettendo in atto la giusta strategia, ogni singolo byte di comunicazione aziendale può portare a grandi risultati».
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SC N RIO
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sizione un budget inferiore all’anno scorso, secondo l’indagine dei francesi, che ha preso a campione oltre 6 mila persone in tutta Europa. Anche se più poveri di altri paesi, restiamo i più legati alle festività natalizie. E malgrado tutto, il 68% degli intervistati ha affermato che quest’anno comprerà i regali tanto in negozio quanto su internet. E il 72% parteciperà alle cosiddette “vendite evento” online, dove po-
di Davide De Vecchi
Sotto l’albero, quest’anno, ci saranno giocattoli, ma anche vini e leccornie. Manca poco più di un mese a Natale, ed è proprio in questo periodo che sette italiani su dieci, secondo un’indagine realizzata dal sito di vendite online vente-privee, iniziano a comprare i regali per i propri cari. Sulla rete si acquistano soprattutto peluches, puzzle e supereroi. Il 64% delle persone compra prosecco e spumante. Il 34%, ormai, ordina il panettone solo su web. E i genitori si barcamenano come possono per far vivere la magia delle feste ai propri figli. Questo, malgrado la disoccupazione a livelli altissimi e la produzione industriale in calo anche tra luglio e settembre. Non c’è da stupirsi, quindi, se i doni di questo fine 2014 saranno all’insegna del risparmio. I consumi delle famiglie, in generale, sono scesi del 10,7% nell’ultimo triennio. E Adusbef e Federconsumatori parlano di una minore spesa intorno ai 78 miliardi di euro. Le tasche degli italiani sono minacciate, poi, dal rischio di incremento dell’Iva e delle accise sui carburanti previsto nella clausola di salvaguardia della legge di stabilità. “A regime tutto ciò costerebbe 842
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ter trovare buoni prodotti, magari rimanenze di magazzino, a prezzi scontati. «L’Italia si sta rivelando terreno fertile per l’ecommerce - spiega il country manager Italia, Andreas Schmeidler -. Il nostro sito continua a registrare un aumento di ordini: a ottobre abbiamo avuto una crescita del 55% sullo stesso periodo dell’anno precedente, con picchi che sono arrivati al 65% nel mese di novembre».
gli acquisti che faremo per il prossimo natale secondo un’indagine del sito di vendite online vente-privee
Il web come canale di vendita per i regali che andranno sotto l’Albero Sulla rete si ritiene che si compreranno soprattutto giocattoli, come peluches, puzzle e supereroi. Ma anche generi food: il 64% delle persone si rifornirà di prosecco e spumante, il 34% ordinerà il panettone solo sul web euro annui a famiglia”, assicurano i presidenti delle due associazioni dei consumatori, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. “Scovare l’occasione” continua, così, a essere il motto anche in questo scampolo di fine anno. Gli italiani hanno maturato ormai una certa esperienza. Lo rivelano i dati sulla crescita del mercato dell’usato, che
ha raggiunto un giro d’affari di 18 miliardi di euro, secondo un’indagine Doxa per Subito.it. Molti cittadini, inoltre, hanno imparato ad acquistare su internet abiti e accessori nuovi di zecca, pur di riuscire a pagare uno stesso prodotto a un minor prezzo. Gli acquisti dei clienti italiani da siti nazionali e stranieri, secondo dati del Po-
litecnico di Milano, sono aumentati del 16%, raggiungendo i 14,6 miliardi di euro, di cui 13 solo da siti italiani. E il fenomeno è stato avvertito in maniera pesante dai commercianti. Tanto che la stessa Confcommercio, molto preoccupata per questa tendenza, ha pubblicato di recente una sorta di guida - “I negozi all’era di
Internet” - per dispensare consigli agli associati. I siti dedicati all’ecommerce come vente-privee - che ha un fatturato globale di 1,6 miliardi nel 2013 e 2 milioni di clienti nel Bel Paese -, non a caso prevedono vendite in crescita anche in questo periodo che precede il Natale. Tutto ciò nonostante il 23% degli intervistati abbia a dispoANNO V | #141| LUNEDÌ 17 NOVEMBRE 2014
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Forse il miglior film del Natale 2014 è il video pubblicitario di un supermercato. Se poi il commercial della britannica Sainsbury servisse anche a condividere qualcosa, una cioccolata o altro, tanto meglio
Il Mediterraneo è un’area strategica che sarà guidata dall’innovazione e dalla sostenibilità socio-economica, un’area ancora “verde”, dove sarà possibile investire risorse per creare cultura, iniziative, valore.
Commovente il Natale Sainsbury
TELEGRAPH.CO.UK
L’innovazione è nel Mediterraneo
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servizi digitali
In un incontro con gli studenti della Singularity University il padre dell’intelliganze artificiale, Ray Kurweil, spiega come lo sviluppo tecnologico sovverte il concetto di mortalità, e la natura stessa di noi umani.
La catena di pizza da asporto Usa Domino’s ha reso disponibile per i clienti che posseggono uno smartwatch Pebble il servizio “Pizza Tracker”, che permette loro di seguire lo stato degli ordini passo dopo passo.
In tanti vivranno … per sempre
CORRIERE.IT
Ma dov’è adesso la mia pizza?
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Dai video più lunghi alle timeline istantanee, il ceo Dick Costolo ha annunciato le nuove funzioni che aiutaranno il social network da 140 caratteri a crescere, diffondersi ancora di più. E fare concorrenza a Fb.
Qui Internet è un diritto, il 100% delle scuole e degli uffici pubblici ha un computer, l’80% delle famiglie è connesso e gli affari si fanno solo online Una rivoluzione nata anche da uno shock: la prima cyberwar globale.
Tutte le novità in arrivo per Twitter
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Estonia, la vera “digital nation”
REPUBBLICA.IT
ANNO V | #141| LUNEDÌ 17 NOVEMBRE 2014
L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.
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Esposte 200 fotografie: raccontano la seduzione, incarnata dalle top più belle, con le immagini dei più grandi fotografi Alberto Cairo docente di infografica e visualizzazione alla School of Communication della University of Miami e autore di “L’arte funzionale” (Pearson). è anche direttore del programma di visualizzazione presso il Centre for Computational Science dello stesso ateneo della florida. in precedenza, è stato editor di infografica in diversi giornali spagnoli, dal 1997 al 2000; direttore dell’infografica online al quotidiano spagnolo El Mundo; Assistant Professor presso la University of North Carolina, Chapel Hill, dal 2005 al 2008; direttore delle attività di infografica multimediale presso l’editore brasiliano Globo, dal 2010 al 2011. ha scritto anche “Infografia 2.0”, pubblicato solo in spagnolo, nel 2008. ha registrato un video tutorial di dodici ore dal titolo “Creazione di mappe, grafici e Infographics con Adobe Illustrator” (Peachpit Press, 2013). Attualmente sta lavorando al suo prossimo libro, provvisoriamente intitolato “The Art Ipocrisia: Comunicare con dati, grafici e mappe”, che sarà pubblicato alla fine del 2015 o all’inizio del 2016
visioni
di
Matteo Dedè
creare infografiche, come il
lavoro in officina Creare un’infografica o una visualizzazione di dati è come fare un lavoro in officina. Vi sembra una strana idea? C’è chi lo pensa, quando dico questo ai miei studenti o in una conferenza. Immaginano che mi piaccia usare un linguaggio metaforico, ma non è così. Vado preso alla lettera. Credo che un’infografica sia uno strumento come lo sono martelli, seghe e cacciaviti: attrezzi di cui ci dotiamo per estendere le nostre capacità oltre i loro limiti naturali, per svolgere compiti che sarebbero estremamente difficili - se non impossibili - senza il loro aiuto. Noi esseri umani siamo naturalmente portati a dotarci di estensioni artificiali. Siamo abituati a prendere materie prime dall’ambiente (ferro e legno, ma anche informazioni e dati) e foggiarle in modo che servano a raggiungere determinati obiettivi o a eseguire dei compiti specifici. Pensateci: gli strumenti non sono sempre oggetti progettati per aiutarci in un’attività fisica. Un taccuino,
un’agenda Moleskine o un documento digitale Evernote sono strumento che ci servono per ampliare la memoria. Una calcolatrice elettronica - che sia una di quelle che si acquistano per pochi soldi o un’app scaricata sull’iPhone - ci libera dal peso di dover ricordare ed eseguire molti algoritmi matematici complessi. Gli strumenti non fisici (o una serie di strumenti e attività), come la statistica e il metodo scientifico, sono stati perfezionati per consentirci di guardare oltre quel che normalmente vediamo, di superare i nostri pregiudizi più profondi e la pigrizia mentale. Lo stesso vale per le buone visualizzazioni di informazioni. Il principio che l’infografica e le visualizzazioni debbano essere considerate degli strumenti può essere utile, ma ha anche conseguenze che alcuni dei loro autori ignorano. La più importante è che li costringe a smettere di pensare che siano solo degli artisti, e li induce a comportarsi da artigiani.
Da più di cinquant’anni il calendario Pirelli è “il” calendario per eccellenza. Con il tempo è diventato oggetto di culto, status symbol e opera d’arte, laboratorio di idee, tecniche e tendenze della fotografia per tutto il mondo; una vetrina ambitissima per fotografi e modelle. Palazzo Reale, a Milano, ospita dal 21 novembre al 22 febbraio 2015 una mostra con gli scatti più belli che ne hanno fatto la storia. Si intitola “Forma e Desiderio. The Cal - Collezione Pirelli”. Duecento immagini dei più famosi fotografi contemporanei: da Herbs Ritts a Richard Avedon, da Peter Lindbergh a Bruce Weber, da Peter Beard a Steve McCurry, da Patrick Demarchelier a Steven Meisel. Scatti che hanno fissato per l’eternità, a dispetto del carattere transitorio del calendario stesso, il fascino delle top più belle al mondo, da Monica Bellucci a Adriana Lima, da Alek Wek a Naomi Campbell. E poi Mariacarla Boscono, Karolina Kurkova, Kate Moss, Lara Stone, Gisele Bündchen, Helena Christensen, Miranda Kerr, Eva Herzigova, Laetitia Casta, Sophie Dahl, Alessandra Ambrosio. Immagini firmate da grandissimi artisti che, partecipando alla straordinaria avventura fotografica di The Cal, si sono confrontati con la storia, con le simbologie e le mitologie, con la ricerca esplicita della seduzione, sia del luogo sia del corpo. ANNO V | #141| LUNEDÌ 17 NOVEMBRE 2014