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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


visioni / riccardo tozzi

Anche in Italia serve una rete come Channel Four

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ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014

Ma è poi così difficile coprodurre all’estero? Eppure, abbiamo registi e sceneggiatori di prim’ordine, risorse artistiche e produttive a disposizione. Ma bisogna pensare bene a quale pubblico rivolgersi....

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Serve anche la Nazionale per voltare davvero pagina

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Discovery Media si rafforza in Italia

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Uber è vicina a 10 miliardi di ricavi

Tdk abbandona Piccadilly Circus

Fare attenzione: Facebook at work

Google Glass non sorprendono più

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scenario

company

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L’intesa è di quelle che contano. Il Gruppo 24 Ore e Infront Sports & Media hanno siglato un contratto di Advisor Commerciali che legherà le due società alla Federazione Italiana Giuoco Calcio per il quadriennio 2015-2018

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Per voltare pagina serve anche la

Nazionale

Abbiamo vinto il Mondiale di calcio in Germania nel 2006, appena qualche anno prima dell’inizio della grande crisi: gli anni duri non sono ancora alle nostre spalle, ma abbiamo bisogno di coesione, di forte senso dell’interesse comune e anche di simboli amati. Come la maglia azzurra

ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014


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al top nei diritti di marketing e media

nella foto marco bogarelli, presidente di infront italy

antonio conte

L’

di Daniele Bologna

intesa è di quelle che contano. Il Gruppo 24 Ore - il principale gruppo editoriale multimediale attivo in Italia nel settore dell’informazione economica, finanziaria, professionale e culturale - e Infront Sports & Media, azienda leader al mondo nella gestione dei diritti marketing e media, hanno siglato il contratto di Advisor Commerciali che legherà le due società alla Federazione Italiana Giuoco Calcio per il quadriennio 2015-2018. Alla presenza dei media, il Presidente della Figc, Carlo Tavecchio, e il Direttore Generale Michele Uva - insieme al Presidente del Gruppo 24 Ore, Benito Benedini, e al Presidente di Infront Italy, Marco Bogarelli, hanno illustrato le caratteristiche dell’accordo che avrà valenza effettiva dal 1 gennaio 2015. La partnership formalizzata con la firma del contratto, dopo l’approvazione dell’offerta da parte del Consiglio di Presidenza della Figc, lo scorso 21 ottobre, si focalizza sulla valorizzazione

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del brand Nazionale Italiana nel mondo. Il Gruppo 24 Ore e Infront si concentreranno sulla ricerca di sponsor non solo per la Nazionale A, ma per tutte le compagini: quella Femminile, le Under, Beach soccer e Calcio a 5. La ricerca sponsor si concentrerà su marchi che non solo hanno una presenza nazionale, ma anche una ragione d’essere internazionale. Gruppo 24 Ore e Infront sosterranno, inoltre, la Federazione nello sviluppo della piattaforma media, offrendo consulenza sulle modalità di rafforzamento delle linee di business nell’area digital - dal web ai social media al mobile - con l’intento di allargare la fan base internazionale e costruire una piattaforma di comunicazione che consenta un’interazione continua con i tifosi delle Nazionali Italiane nel mondo. Il Gruppo 24 Ore e Infront collaboreranno, inoltre, con Rai. com per gli archivi e i progetti basati sugli sfruttamenti dei diritti tv. «L’accordo raggiunto con Infront e Gruppo 24 Ore si deve inquadrare come una valida operazione commerciale, ma non solo - ha affermato il Presidente della Figc,

Carlo Tavecchio -, l’ambizione che coltiviamo, come già dimostrato in occasione della trattativa che ha portato alla firma per il contratto di Antonio Conte alla guida della Nazionale, è di creare sempre nuove opportunità per la Figc attraverso forme innovative di sviluppo del nostro brand. L’internazionalizzazione della maglia azzurra, attraverso progetti mirati che mettano in risalto nel mondo tutto l’interesse che riesce a intercettare una Nazionale con 4 stelle, ora potrà diventare realtà». «Sono convinto ha aggiunto il Presidente del Gruppo 24 Ore, Benito Benedini -, che la nostra Nazionale, che storicamente è una delle più titolate del mondo, sia una delle eccellenze del Made in Italy e che sia il tempo di ritrovare anche attraverso di essa quell’Orgoglio Italia che può, e deve, portarci fuori dalle secche di questa crisi lunga e sfibrante. Non a caso, abbiamo vinto il Mondiale in Germania nel 2006, appena qualche anno prima dell’inizio della grande crisi: gli anni duri non sono ancora alle nostre spalle, ma abbiamo bisogno di coesione, di forte

Un momento della presentazione dell’intesa fra gruppo il sole 24 ore e infront sports & media, azienda leader nel settore della gestione dei diritti di marketing e media

fiore all’occhiello il ruolo di advisor della lega di serie a Infront Italy è la società leader in Italia nella gestione dei diritti sportivi - tv, media e pubblicitari - e uno dei più importanti operatori a livello mondiale del settore. É parte del gruppo internazionale Infront Sports & Media, con sede a Zug, in Svizzera, con 25 uffici nel mondo in dodici diversi paesi. Impegnata nella produzione, aggregazione e distribuzione di contenuti media, nei servizi tecnici legati alla distribuzione del segnale televisivo, nell’organizzazione di eventi sportivi, nello sponsoring e nella consulenza strategica di marketing, la società conta oltre 150 professionisti nelle sedi di Milano e Roma. Fiore all’occhiello delle sue attività sono il ruolo di Advisor della Lega Serie A per la commercializzazione dei diritti tv e media dei campionati di calcio di Serie A Tim, Tim Cup e Supercoppa Tim, nonché la gestione marketing e sponsoring di F.C. Internazionale, A.C. Milan, S.S. Lazio, U.S. Città di Palermo, Udinese Calcio, U.C. Sampdoria e Genoa Cfc. Inoltre, Infront gestisce a livello internazionale i diritti televisivi e pubblicitari della Coppa del Mondo di Sci Alpino e Nordico, Snowboard, Freestyle. Dal 1993 è partner Cev per l’offerta e la vendita dei diritti media legati ai Campionati Europei di pallavolo. ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014


Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori


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Un brand di altissimo profilo, capace di erogare un’offerta informativa da leader Il Gruppo 24 Ore è il principale gruppo editoriale multimediale attivo in Italia nel settore dell’informazione economica, finanziaria, professionale e culturale. Il Sole 24 Ore, quotidiano leader nell’informazione economica, finanziaria e normativa diretto da Roberto Napoletano - da cui deriva l’alto profilo del brand che caratterizza l’intera attività del Gruppo - è il secondo quotidiano nazionale per diffusione con 369,875 copie ed il primo quotidiano digitale italiano con oltre 194.000 copie digitali, inbase ai dati Ads di settembre 2014. L’offerta informativa a disposizione dei lettori è integrata con l’agenzia di stampa Radiocor (leader italiana nell’informazione finanziaria), il portale www.ilsole24ore.com e Radio 24, l’emittente radiofonica news&talk nata il 4 ottobre 1999, che ha raggiunto nel

senso dell’interesse comune e anche di simboli amati, qual è la Nazionale, per voltare pagina. Il Sole 24 Ore - ha proseguito Benedini oggi è il primo quotidiano digitale italiano e il secondo in assoluto come diffusione; per la sua storia e per la capacità di innovazione che lo contraddistingue è la voce dell’economia italiana. Il calcio, complessivamente inteso, è una delle prime industrie nazionali e sono tantissimi gli imprenditori che in tutte le categorie, dalla Serie A ai dilettanti, si occupano di dare sempre più una dimensione di impresa ad uno sport che coinvolge ogni domenica milioni di persone. Per questo - ha concluso il Presidente del Gruppo 24 Ore - siamo lieti che la Federa-

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primo semestre 2014 1.982.000 ascoltatori nel giorno medio posizionandosi al 9° posto delle radio più ascoltate, secondo Eurisko RadioMonitor. Anche Radiocor e Radio 24 sono dirette da Roberto Napoletano. Nei servizi ai professionisti e alle imprese il Gruppo occupa una posizione di mercato fortemente competitiva con le sue banche dati, servizi online e corsi di formazione. Il Gruppo 24 Ore, quotato presso la Borsa Italiana dal 6 dicembre 2007, vanta inoltre una presenza importante nell’organizzazione di mostre e appuntamenti culturali realizzata attraverso 24 Ore Cultura, uno dei principali player del mercato che, con vent’anni di esperienza e oltre 50 grandi mostre prodotte, può vantare una consolidata rete di relazioni con le principali istituzioni in Italia e nel mondo.

zione abbia ben valutato lo spirito della nostra proposta, che prevede un collegamento molto stretto tra i territori dove nasce il Made in Italy e i paesi del mondo dove esso viene apprezzato ed acquistato. Un collegamento che trova il suo punto centrale di snodo nelle imprese sponsor e nella nostra capacità di proposta progettuale, nell’approccio integrato di Sistema Italia e nelle idee che metteremo in campo per segnare il cambio di passo». Ultimo commento quello di Marco Bogarelli: «Il nostro obiettivo è posizionare l’Italia come un brand internazionale - ha dichiarato il Presidente di Infront Italy -. Vogliamo sviluppare strumenti e piattaforme di visibilità e accreditamento delle aziende

partner ovunque nel mondo, creando ad esempio Casa Azzurri, una realtà che ci permette di esportare il Made in Italy e di rafforzare la nostra presenza in mercati interessanti dal punto di vista del business e dell’attenzione al fenomeno sportivo. Non bisogna dimenticare – ha concluso - che l’Italia rappresenta una delle sette nazionali più amate e interessanti al mondo: il nostro compito è capitalizzare questo valore e renderlo più appetibile a livello internazionale. Supporteremo, infatti, la Federazione anche nello sviluppo di piattaforme di comunicazione digital, che al giorno d’oggi rappresentano il mezzo più immediato per raggiungere milioni di fan e appassionati in tutto il mondo». ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014



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MARKET PLACE

Una grande opportunità per gli investitori e un’importante leva per la crescita della divisione

Discovery Media si arricchisce con l’offerta di Eurosport in Italia

Il gruppo si occuperà della raccolta pubblicitaria dei due canali televisivi, in onda su Sky e Mediaset Premium, del sito web, oltre che dell’offerta per i dispositivi mobile, rafforzando la propria posizione di Massimo Masi

A partire da gennaio 2015 Discovery Media, la concessionaria di pubblicità di Discovery Italia, arricchirà la propria proposta commerciale con l’offerta di Eurosport in Italia, lavorando in partnership con il broadcaster sportivo. Discovery Media, insieme ad Eurosport, si occuperà della raccolta dei due canali televisivi - in onda su Sky e Mediaset Premium - del sito web, oltre che dell’offerta per i dispositivi mobile. DownloadADV, la concessionaria che già oggi segue la raccolta pubblicitaria a livello paneuropeo, continuerà ad occuparsi del mercato internazionale, affiancando così la nuova attività di Discovery Media per l’Italia. Grazie a questa importante novità - che arriva

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giulianoo cipriani

dopo l’acquisizione della quota di controllo di Eurosport da parte di Discovery Communications lo scorso maggio -, Discovery Media arricchisce il proprio portafoglio con l’offerta del più importante broadcaster europeo sportivo, forte di un palinsesto che spazia dal calcio al tennis, dai motori alla boxe, dagli sport invernali al ciclismo e molto altro. Una programmazione completa, ricca di contenuti di primo piano e in grado di appassionare milioni di telespettatori in tutto il mondo. Giuliano Cipriani, Diretto-

re Generale di Discovery Media, dichiara: «L’ingresso dell’offerta Eurosport nel portafoglio di Discovery Media rappresenta una grande opportunità per gli investitori e un’importante leva per la crescita della nostra divisione. Oggi siamo in grado di proporre al mercato un’offerta che si basa su contenuti di qualità, innovativi, appassionanti e con un linguaggio che si integra perfettamente con gli obiettivi di comunicazione dei nostri clienti. Il “sistema” Eurosport, dai canali tv al web e al mobile, permetterà a Discovery Media di ampliare ulteriormente l’offerta sui target maschili e di rafforzare il suo posizionamento nello scenario competitivo attuale». Discovery Media, nata nel 2012, ha accresciuto il proprio peso nel panorama italiano delle concessionarie grazie anche a un modello di comunicazione innovativo e a proposte commerciali studiate ad hoc con i clienti, basate su vicinanza di valori e di brand. Oggi Discovery Media raccoglie la pubbicità per i canali gratuiti Real Time, DMax, Giallo, Focus e per quelli a pagamento Discovery Channel, Discovery Science, Discovery Travel&Living, Animal Planet, Discovery World. ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014



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MARKET PLACE

On air su Radio Deejay e outdoor a Milano con manifesti impattanti. la strategia integra digital e social

“Da oggi io MiSiedo, gli altri telefonano!”. E basta un click

si tratta del claim scelto per la nuova campagna media, partita ieri, della start up che permette di verificare la disponibilità e riservare un tavolo al ristorante in tempo reale e gratuitamente di Daniele Bologna

“Da oggi io MiSiedo, gli altri telefonano!”. Questo il claim della nuova campagna media, partita ieri, di Misiedo, la start up che permette di verificare la disponibilità e riservare un tavolo al ristorante in tempo reale e gratuitamente. Perchè telefonare quando basta un click? È finito il tempo di snervanti attese al telefono, numeri occupati o staccati. Ora basta navigare nel sito misiedo.com o dallo smartphone nelle applicazioni per iOS e Android, scegliere il ristorante, verificare la disponibilità e la prenotazione è fatta in poche e semplici mosse. La campagna di comunicazione nazionale, on air su Radio

Deejay e outdoor a Milano con manifesti impattanti, è integrata con un potenziamento della strategia digital e social. Lo sviluppo dell’attività di comunicazione è stato curato da RED Robiglio&Dematteis. L’immagine della campagna, una donna in stile post-decò disegnata nell’atto di mangiare una cornetta del telefono, è stata realizzata dall’artista Susanna Spelta. I radiocomunicati sono prodotti da Peperoncino e racconta-

no il tentativo di prenotare un tavolo al ristorante al telefono, per proporre, alla fine, la soluzione della prenotazione semplice e immediata con MiSiedo. MiSiedo, dunque, è un servizio real time di prenotazione tavoli per i migliori ristoranti in Italia. Semplice, veloce e soprattutto gratuito, MiSiedo permette di verificare in tempo reale, ad ogni ora del giorno e della notte, se ci sono posti disponibili presso un ristorante e ricevere immediatamente la conferma della prenotazione senza dover chiamare il ristorante e attendere in linea o rischiare di presentarsi e non trovare posto. Il tutto in un click: basta collegarsi a misiedo.com o scaricare l’app gratuita per iPhone o per Android.

Continua la strategia televisiva del brand, presente nell’autunno del Gruppo Mediaset

Cucine Lube: per tutte le ragioni del mondo

I passaggi durante i break nel day time e in apertura delle prime serate di Canale 5 e Retequattro di Pietro Castagna

Continua la strategia televisiva impostata da Cucine Lube, che sarà presente nell’autunno del Gruppo Mediaset fino al prossimo 22 novembre con lo spot da quindici secondi “Cucine Lube. Per tutte le ragioni del mondo”, on air nella rete “ammiraglia” Canale 5 e su Retequattro. Lo spot s’inserisce in una posizione privilegiata che garantisce un’altissima visibilità con una modalità flessibile nella grafica e nella pianificazione

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all’interno del palinsesto. I passaggi vengono, infatti, distribuiti durante i break pubblicitari delle principali trasmissioni del day time e in apertura delle prime serate delle due emittenti. Dunque, una campagna televisiva con la quale il brand Lube punta a parlare al cuore dei propri clienti, confermando la continua crescita del gruppo marchigiano, che con il nuovo claim “Tutte le ragioni del mondo” intende sottolinea con enfasi e soddisfazione gli infinti pregi e vantaggi nel poter scegliere una cucina a marchio Lube. ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014



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ME DIA

Concerto di Natale Le musiche più amate da Rossini a Mozart in un concerto a sostegno dei più bisognosi.

Teatro Dal Verme, 10 dicembre 2014 ore 20.30 Via San Giovanni sul Muro 2, Milano

Uber corre e si avvicina a dieci miliardi di ricavi

la clamorosa svolta Potrebbe avvenire già nel corso dell’anno prossimo: l’app che fornisce il servizio di auto con conducente, dopo soli cinque anni dal lancio, potrebbe sfondare una simbolica barriera di fatturato di Matteo Dedè

Uber da record. La compagnia si avvia a eguagliare Facebook, ma nella metà del tempo. L’app che fornisce il servizio di auto con conducente, a soli cinque anni dal lancio potrebbe sfondare la soglia dei 10 miliardi di ricavi entro il 2015. Un tetto che dovrebbe raggiungere anche Facebook, che però si prepara a compiere dieci anni. Certo, il modello di business è completamente diverso: i ricavi del social network più famoso del mondo dipendono dalla pubblicità, quelli di Uber dalla vendita di servizi. Nulla toglie,

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però, che si tratta di cifre da capogiro. Al punto che la start up potrebbe sbarcare in Borsa entro un paio d’anni, con una valutazione di oltre 50 miliardi di dollari. Non male per un’applicazione che dal giorno del lancio ha attirato le ire dei tassisti di tutto il mondo. La crescita di Uber, comunque, pare destinata a non fermarsi: a breve dovrebbe essere annunciato un accordo con Spotify, che porterà la musica in streaming nelle auto a disposizione dei passeggeri che le hanno prenotate. Già nel 2011, poi, Spotify si era alleata con Facebook, mentre Uber ha stretto una serie di partner-

ORCHESTRA DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA ship, da Starbucks alla National Football League, per raggiungere la più ampia fetta di pubblico possibile. Il modello di business di Uber prevede che la società trattenga il 20% di ogni transazione attraverso la propria app: quindi, se i ricavi annuali arrivassero davvero a 10 miliardi, per il gruppo i margini sarebbero di 2 miliardi. Una cifra che, però, potrebbe non bastare a portare in utile l’ormai ex start up: Uber, infatti, spende parecchio e investe decine di milioni in marketing per attrarre nuovi clienti e nuovi autisti. Da un lato offrendo corse gratuite ai nuovi clienti, dall’altro garantendo assistenza e rimborsi agli autisti che subiscono contravvenzioni: soprattutto nei paesi come l’Italia, dove la normativa non è chiara. In ogni caso, la sua crescita nei prossimi due anni sembra incontrastata, con ricavi che dovrebbero salire del 300% sia quest’anno sia nel 2015. ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014

Direttore Alvise Casellati | Pianoforte Andrea Bacchetti | Soprano Francesca Paola Geretto Rosso Aragorn: C=0; M=100; Y=100; K=20

La società si avvia a eguagliare Facebook, ma nella metà del tempo

Programma Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia Ouverture Il barbiere di Siviglia Cavatina di Rosina Wolfgang Amadeus Mozart Le nozze di Figaro Ouverture Aria Ch’io mi scordi di te K505 Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo

Biglietti da 11 a 60 € esclusa prevendita

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SC N RIO

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Scelta clamorosa della multinazionale giapponese che dice addio a Piccadilly Circus

Sei rettangoli da 40 milioni di sterline all’anno. E Tdk li lascia

La platea di consumatori che passa dalla piazza londinese è immensa: 100 milioni di persone all’anno, di cui 71 milioni a piedi, il resto in autobus o in taxi. Ma chissà quanti conoscono la storia e il valore di quell’enorme tesoro di pubblicità che incombe sopra la loro testa? di Sebastiano Zeri

La platea di consumatori che passa da Piccadilly Circus è immensa: 100 milioni di persone all’anno, 71 milioni a piedi, il resto in autobus o in taxi. Ma chissà quanti conoscono la storia e il valore di quel tesoro di pubblicità che incombe sopra la loro testa, all’angolo fra Shaftesbury Avenue e la stretta Glasshouse Street? Sei rettangoli d’oro. E sono d’oro perché tutti as-

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sieme regalano 40 milioni di sterline all’anno (circa 50 milioni di euro) al loro proprietario, la Land Securities, un gigante del business immobiliare commerciale con un patrimonio di 9,7 miliardi di sterline (non meno di 12 milioni di euro). Settecentosessantasette metri quadrati divisi per sei, sei spot di luci e bagliori che accompagnano da un secolo la tradizione e il costume di Londra. E l’addio di uno dei brand che

occupa uno dei sei rettangoli d’oro diventa per forza evento. Evento pubblicitario. Evento metropolitano. Evento mondiale visto che Piccadilly Circus, con Times Square a New York e l’area di Ginza 4-chrome a Tokio, è il tempio dell’advertising luminoso, l’incrocio di una moltitudine di consumatori. Da Piccadilly Circus si apre il West End, dove, nel 2013, si sono spesi 7,6 miliardi di sterline (qualcosa come 9,5 miliardi

di euro) in regali, souvenir, teatri, cinema, ristoranti. Cambia, dunque, la mappa dei brand che dominano nel cuore di Londra. La Tdk giapponese (dvd, cd, nastri magnetici) ha deciso di abbandonare nelle prossime settimane i suoi 101 metri quadrati dopo 24 anni di ininterrotto bombardamento sulla testa del povero Eros, la statua della fontana in mezzo alla piazza, che fu lavorata a fine Ottocento dallo scultore Alfred Gilbert prendendo come modello un garzone di bottega italiano, Angelo Colarossi di Frosinone. Tdk aveva conquistato il suo rettango-

lo d’oro (21,1 metri per 4,8) per 4 milioni di sterline all’anno (5 milioni di euro), subentrando a marchi storici come Schweppes, Cinzano, Bp, Kodak. Affiancando Coca Cola - che è lì dal 1955, coi suoi 204 metri quadrati -, Hyundai, arrivata nel 2011, Samsung, McDonald’s e Piccadilly One, l’ultimo degli schermi installati, nell’inverno del 2013, gestito direttamente da Piccadilly Lights, la società che lo affitta per conto di Land Securities. Un bando è stato già aperto per coprire il “buco” della Tdk nei 767 metri quadrati di Piccadilly Circus. La Wildsto-

ne, specializzata in intermediazioni, è a caccia del brand globale. Non può essere altrimenti, per spesa richiesta e per ciò che significa essere a Piccadilly Circus. Le luci della pubblicità che domina la fontana con Eros hanno segnato momenti importanti e simbolici per Londra, per il Regno Unito, per il mondo. Ad accendersi per prime, nel 1908, furono le lampadine di Perrier. E si sono spente solo quattro volte: durante la guerra mondiale, nel 1965 per il funerale di Winston Churchill, nel 1997 per il funerale di Lady Diana e nel 2013, un’ora

per la campagna del Wwf “Earth Hour”. Nel 2002 Yoko Ono pagò l’equivalente di 200 mila euro per farvi scorrere (per tre mesi) la scritta “Imagine all the people living life in peace”, il testo di John Lennon. I 767 metri quadrati di Piccadilly, con le sei finestre d’oro, sono l’icona del capitalismo consumistico. Ci sono passati 50 brand dall’inizio del Novecento. Ne arriverà uno nuovo. Ma forse, come si sussurra, in un futuro non molto lontano i rettangoli d’oro da sei si ridurranno a due. Meno marchi ma maggiore spazio per i due fortunati.

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COM PANY

Discutere con i colleghi, entrare in contatto con professionisti, collaborare su documenti: dietro l’angolo compare una svolta storica

Fare attenzione… Facebook at work Un altro passo verso il mondo del lavoro: il social network sta preparando una nuova versione “professionale”, per competere con siti come LinkedIn e Yammer. sembra che la società sia già all’opera su un portale dedicato proprio a questa ipotesi di diversificazione di Daniele Bologna

Un passo verso il mondo del lavoro: il social network Facebook sta preparando una nuova versione “professionale” del sito, per competere con siti come LinkedIn e Yammer. Come scrive il quotidiano britannico Financial Times, citando fonti vicine alla vicenda, Facebook starebbe segretamente lavorando su un nuovo sito web chiamato “Facebook at work”, che consentirebbe agli utenti di discutere con i colleghi, entrare in contatto con professionisti e collaborare su documenti. Il mese scorso, Facebook ha annunciato una forte crescita nel terzo trimestre, con un utile netto quasi raddoppiato a 802 milioni di dollari e un incremento dei ricavi del 59%. «Continueremo a preparare il futuro, investendo in modo aggressivo. Abbiamo una lunga strada davanti a noi», ha commentato l’amministratore delegato Mark Zuckerberg. Facebook, che ha 1,35 miliardi di utenti mensili attivi in tutto il mondo, è

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stata fondata nel 2004 dallo stesso Zuckerberg e altri studenti della Harvard University. Tra le altre novità in arrivola company ha presentato un programma che permette agli utenti di chattare anonimamente in “stanze”, come nelle “chat room” virtuali degli albori di internet. Il social sta anche testando una funzionalità che consente agli utenti di effettuare acquisti online semplicemente premendo un tasto “buy”. Inoltre, il mese scorso, Facebook ha completato l’acquisto di WhatsApp per quasi 22 miliardi dollari. Tutto questo mentre nell’ambito di un sondaggio in corso, Facebook ha chiesto a centinaia di migliaia di persone cosa pensasero dei contenuti che vedono nel proprio News Feed. E le persone hanno risposto che desiderano vedere più notizie degli amici, delle pagine che reputano interessanti e meno contenuti promozionali. Dunque, il team di Facebook ha analizzato a fondo i dati per capire meglio il significato dei commenti, scopren-

do che molti contenuti che le persone ritengono essere troppo promozionali sono, in realtà, post relativi a pagine a cui avevano messo “Mi piace”, non inserzioni. Ciò può sembrare illogico, ma è invece comprensibile: la sezione Notizie dispone di controlli relativi al numero di inserzioni che una persona vede e alla loro qualità (in base al coinvolgimento, alle inserzioni nascoste, ecc.), ma gli stessi controlli non sono stati monitorati in modo così capillare per i post promozionali delle pagine. Conseguenza diretta: Facebook ha deciso di mettere a disposizione delle persone nuovi controlli relativi al numero e ai contenuti dei post promozionali in modo che possano vedere le notizie delle pagine che preferiscono. Quindi, dal sondaggio è emerso che le persone usano Facebook principalmente per vedere quello che succede nella sezione Notizie, creata, in effetti, per mostrare alle persone i contenuti che desiderano vedere. Quando vedono contenuti di in-

teresse, le persone tendono a essere più incuriosite dalla sezione e anche dai contenuti delle aziende. In più, secondo le persone intervistate, ci sono caratteristiche ricorrenti che rendono i post organici troppo promozionali ai loro occhi: post che mirano solo a persuadere le persone a comprare un prodotto o a installare un’applicazione; post che invogliano le persone a partecipare a promozioni e a concorsi a premi senza un contesto reale; post che riportano gli stessi contenuti delle inserzioni. A partire da gennaio 2015, allora, le persone visualizzeranno meno contenuti di questo tipo nella sezione Notizie, che notoriamente è già un luogo competitivo: sempre più persone e pagine pubblicano contenuti, e questa competizione sembra crescere nella sezione Notizie. Ciò significa che le pagine che pubblicano contenuti creativi promozionali dovrebbero aspettarsi, nel tempo, una riduzione consistente della distribuzione organica. Inoltre, per rivolgersi a

un pubblico specifico con copertura prevedibile, la pubblicità su Facebook offre strategie per raggiungere obiettivi aziendali specifici, come incrementare le vendite in negozio o i download delle applicazioni. “Questo aggiornamento - ricordano da Facebook - fa parte di un più ampio impegno costante. Rendendo la sezione Notizie più coinvolgente per le persone, con contenuti creativi dei post della pagina che possono trovare più interessanti, stiamo creando una piattaforma migliore per aiutare le aziende a raggiungere i loro clienti e a trovarne di nuovi. Le pagine sono una parte importante della strategia Facebook di un’azienda. Sappiamo che questo cambiamento potrebbe sollevare qualche domanda relativa alle Pagine e al loro ruolo. Lo diciamo subito: le Pagine sono ancora importanti, molto importanti. Offrono una presenza online libera e facile da gestire per far scoprire e conoscere un’azienda alle persone. Funzionano su computer,

dispositivi mobili e tablet senza la necessità di un’ulteriore configurazione e contengono informazioni complete su un’azienda. Inoltre, offrono strumenti per creare video, foto ed eventi che danno vita alla storia di un’azienda”. Molte aziende potrebbero non rendersi conto che le pagine sono una destinazione importante per i loro clienti attuali e potenziali. A ottobre, per esempio, le Pagine Facebook sono state visitate da circa un miliardo di persone. Più di 750 milioni di queste visite sono avvenute tramite dispositivi mobili. Molte aziende utilizzano le pagine anche come canale di assistenza clienti e dovrebbero anche pensare alla pagina come a un pilastro della loro identità online, non solo come a un servizio editoriale. Quelle che lo stanno già facendo bene comprendono il senso di scoperta e il ca-

nale di comunicazione che si creano quando le persone visitano le loro pagine. E’ poi importante tenere presente che Facebook sta aumentando i suoi investimenti nelle pagine. “Dato il traffico considerevole stiamo cercando nuovi modi per inserirvi più funzioni - spiegano dal social network -. Gran parte di quello che facciamo vuole rispondere all’interazione che osserviamo tra persone e pagine aziendali. Alcune di queste interazioni includono l’uso di messaggi per comunicare direttamente con un’azienda o la visualizzazione di contenuti foto e video. Stiamo cercando nuovi modi per personalizzare meglio le pagine a seconda del settore al quale appartiene l’azienda, come è avvenuto per le sezioni menu delle pagine dei ristoranti. Introdurremo il cambiamento a gennaio”, concludono.

ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014


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Tra le tante rivoluzioni “internettiane”, c’è anche quella sull’uso delle immagini che è divenuto quasi completamente indiscriminato. Ma attenzione, perché le leggi che tutelano i diritti ci sono ancora. Una guida.

Steve Wozniak, con la sua solita bonaria espressione, ha detto quello che tutti pensano: “bellissimi, ma sostanzialmente inutili”. Ma ora sembra che anche investitori e sviluppatori la pensino così...

Quali diritti sulle immagini online

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I Google Glass non sorprendono più

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Sul fatto che sia opportuno, ove non necessario per molte attività, avere un ecommerce, ormai concordano tutti. Ma pochi conoscono bene gli aspetti e i costi connessi alla realizzazione di un negozio online.

In attesa di sapere se si quoterà, se sarà legale in tutti i Paesi in cui è già presente o se si tratta solo di una nuova “bolla tecnologica”, ecco qualche indiscrezione sulle revenue del nuovo fenomeno mondiale.

Quanto costa un ecommerce

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Quanto guadagna davvero Uber?

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curiosità

Internet spaziale

Il data mining è sempre più importante per l’industria. Anche troppo. Un esempio? Alibaba ha individuato che le donne con taglia di reggiseno più grande hanno maggiore capacità di spesa rispetto alle “piatte”.

Probabilmente Google e Facebook sono sembrati due competitor abbordabili a Elon Musk, il fondatore di Tesla. Così ha deciso di lanciare il progetto di una nuova rete globale per connettere il mondo dallo spazio.

Alibaba, il data mining taglia forte

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Sul satellite arriva anche Elon Musk

PAGINA99.IT ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014


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“il commissario montalbano” è una delle serie più note in italia e di grande successo anche all’estero

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SPAZIO A...

world news media congress 1/3 giugno 2015 - washington d.c.

presso il washington hotel si svolge l’evento che riunisce negli stati uniti gli editori di tutto il mondo Riccardo Tozzi produttore tra i più affermati, è presidente dell’Anica, l’associazione delle industrie cinematografiche. con la sua società, Cattleya, è riuscito nell’impresa impossibile: coprodurre “Zero zero zero” dal libro di Roberto Saviano con i francesi di Canal Plus. da tempo insiste sul fatto che Occorrerebbe avere in Rai almeno una rete in più per cui produrre, ma con un profilo diverso dalle altre due. Inoltre, è convinto che se si riducesse il numero complessivo delle reti si avrebbero più risorse. L’industria audiovisiva potrebbe produrre più fiction. Laureato in Economia, ha fondato Cattleya, casa di produzione tra le più fertili e innovative oggi in Italia, a cui si deve una gran fetta del meglio del nostro cinema recente. Oltre ai film della moglie Cristina Comencini - da “Matrimoni”, del 1998, fino al più recente “Quando la notte” -, figurano nell’elenco dei suoi successi “Io non ho paura” di gabriele Salvatores, “Caterina va in città” di paolo Virzì, “Romanzo criminale” di michele Placido, “Mio fratello è figlio unico” di daniele Luchetti

visioni

di

Matteo Dedè

anche in italia serve una rete

come channel four Ma è così difficile coprodurre all’estero? Eppure, abbiamo registi e sceneggiatori di prim’ordine, risorse artistiche e produttive. Ma bisogna pensare a quale pubblico rivolgersi. Oggi i pubblici televisivi sono di due tipi: uno è il pubblico più largo, che ha caratteristiche “domestiche” locali, e un secondo è più esigente. Quando il mio amico Jeff Saganski era presidente di Cbs ripeteva: “I have to mind the man in Peoria”, l’equivalente della “casalinga di Voghera”, ed è un compito che si assumono le reti generaliste. Si è formato, però, in ogni paese, un pubblico significativo, di ceto medio, più internazionale, uguale ovunque. Ha gli stessi gusti ed è consumatore di serialità. E’ quello raggiunto dalle reti a pagamento, ma ci sono anche alcune reti televisive free che lavorano su quel pubblico. Penso a Channel Four, inglese, che è una tv pubblica. Ecco, chi produce per quelle reti fa un prodotto internazionale. Facendo un prodotto per il “tuo pubblico” fai un pro-

dotto per tutti. Se produci per una generalista larga fai un prodotto per un pubblico tuo, “local”. Se lo fai un po’ “fico” realizzi “Montalbano” e lo vendi. Ma queste sono eccezioni. Ma se, invece, punti ad un pubblico sempre di casa tua ma più “alto”, più globale, allora coproduci “Gomorra” e raggiungi mezzo mondo. Le storie, allora, le trovi; il problema non dipende dai produttori, ma dalle reti. Se, in Italia, questo tipo di seriale lo fa solo Sky, avremo due serie internazionali l’anno. Se la Rai avesse una rete come Channel Four noi ne potremmo produrre dieci l’anno. Il punto è l’eccessiva uniformità delle reti tv generaliste, ne abbiamo troppe: nessuno al mondo ne ha sette, solo noi. In più, le due aziende maggiori hanno assieme quasi una trentina di canali. Per alimentare questa massa senza uguali di reti occorre comprare tanto prodotto straniero, e quindi le risorse per la produzione sono concentrate dalle due reti maggiori su un pubblico soltanto.

Quest’anno la manifestazione si è svolta in Italia, a Torino, come di consueto con l’organizzazione di Wan-Ifra. Ora si torna negli Stati Uniti, dove l’autorevole location del Washington Hotel di Washington D.C. è pronta ad ospitare il prossimo anno, dall’1 al 3 di giugno, la sessantasettesima edizione del World News Media Congress, ovvero l’assise di tutti i principali editori di tutto il mondo. In concomitanza con questo evento anche altre due kermesse di grande interesse: l’edizione numero 22 del World Editors Forum e l’edizione numero 25 dell’Advertising Forum. Tre eventi, dunque, riuniti in un solo meeting point, di straordinaria qualità, dedicato a publishers, ceo, top manager, professionisti del media, managing editors, manager pubblicitari e media executives, solo per citare alcune delle figure professionali più prestigiose coinvolte nella manifestazione. Presso il sito www.wan-ifra.org/dc2015 è già possibile concludere l’iscrizione alla tre giorni, con i primi cento iscritti che potranno beneficiare di due notti di ospitalità offerte in forma gratuita dall’organizzazione. Sono attese migliaia di figure professionali di spicco, in rappresentanza di oltre ottanta nazioni, così come era avvenuto qualche mese fa a Torino. Il Gala Dinner, uno degli appuntamenti di spicco della conference internazionale, si terrà la sera del 2 giugno. ANNO V | #142| MARTEDÌ 18 NOVEMBRE 2014


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