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Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono: siano essi notizie, informazioni, intrattenimento. Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, fonte editori


visioni / danae ringelmann

Entusiasmo e competenza nella ricetta di Indiegogo

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ANNO V | #145| VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014

I “custodi” esistono ancora, ma non è più necessario per gli individui o le imprese fare affidamento su di loro per stabilire se debbano ricevere finanziamenti. Invece, queste istituzioni finanziarie tradizionali...

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Natale: cinque content marketing insights

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Oggi è “World Television Day”

Drogba e Messi sui voli Turkish

Tutti i vantaggi di un “Made in”

marketplace

company

scenario

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La Radio Rai è su tutti i device

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La malattia da smartphone



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COVER STORY

La festa si avvicina e così l’esigenza per i marchi di comunicare attraverso contenuti che rispondano alle esigenze del proprio target

I cinque content marketing insight per il periodo natalizio Outbrain, piattaforma leader di content discovery, mette a disposizione di brand e marketers importanti key learning tratti da uno studio approfondito sul consumo di contenuti per i settori del largo consumo, retail e consumer electronics di Daniele Bologna

Natale si avvicina e così l’esigenza per i brand di comunicare attraverso contenuti che rispondano alle esigenze del proprio target, evitando non solo dispersione quanto il rischio che i contenuti non raggiungano mai gli utenti interessati. Per farlo in maniera efficace è essenziale, pertanto, conoscere come e quando gli utenti ricercano e consumano contenuti, in modo da essere il più rilevanti possibile e influenzarne l’intenzione d’acquisto. Outbrain, piattaforma leader di content discovery, mette a disposizione di brand e marke-

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ters alcuni importanti key learning tratti da uno studio sul consumo di contenuti relativi al periodo natalizio dello scorso anno per i settori del largo consumo, retail e consumer electronics. Lo studio evidenzia un picco di consumo di contenuti nella prima settimana di dicembre con circa il 26% di click in più rispetto ai giorni precedenti e il doppio rispetto a quelli successivi. Ciò che, tuttavia, è interessante notare è un disallineamento tra il comportamento degli utenti e le strategie attuate dai brand. I marketers offrono la maggior parte di propri contenuti nelle prime settimane di ANNO V | #145| VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014


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COVER STORY alberto mari

novembre, quindi, ben un mese prima che gli utenti mostrino un reale interesse nel consumare contenuti relativi alle festività. Aspetto evidenziato anche da Alberto Mari, Country Manager di Outbrain Italia: «Giocare d’anticipo come fanno alcuni brand non è una mossa sbagliata, perché permette di individuare da subito quali saranno i trend di vendita prima dell’inizio del periodo natalizio vero e proprio. Oggi, però, è possibile ottimizzare ancora di più questi investimenti pianificando una specifica attività di content marketing che permette di amplificare ulteriormente i contenuti nel momento in cui l’attenzio-

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ne degli utenti raggiunge il massimo livello e implementando un’attività di distribuzione che consente di massimizzare la reach sui consumatori realmente interessati o che hanno già mostrato interesse per il nostro brand e i nostri prodotti. Outbrain offre, attraverso le proprie tecnologie, dati quantitativi e qualitativi imprescindibili per una efficace attività di content marketing». Lo smartphone si dimostra ancora una volta il device privilegiato dagli utenti per il consumo di contenuti. In particolare, dallo studio di Outbrain emerge come gli utenti scelgano il mobile rispetto al computer nelle ultime tre settimane di no-

vembre così come durante i giorni vicini al Natale. Non solo gli utenti mobile consumano più contenuti, ma dimostrano avere anche un tasso di engagement maggiore con un CTR medio durante il periodo natalizio del 23% più alto rispetto agli utenti desktop. Il tablet, a sua volta, mostra il più alto tasso di coinvolgimento tra gli utenti, con un tasso di CTR medio 16 volte più alto degli smartphone e del 42% più alto degli utenti desktop. Dice ancora Alberto Mari: «E’ importante comprendere che una strategia di contenuti non può prescindere dalla pianificazione di smartphone e tablet soprattutto in un periodo così crucia-

le come quello natalizio. Il tablet permette, inoltre, di diffondere contenuti su questo importante device anche laddove i contenuti stessi non siano responsive, evitando di perdersi una fetta di target importantissimo e altamente coinvolto. Altro dato interessante è il trend di consumo che, come emerge dal nostro studio, raggiunge un picco durante i weekend, con il 12% di click in più che durante la settimana. Per i brand è fondamentale avere questo dato per essere presenti nel momento in cui gli utenti sono in modalità “content discovery” e quindi più disposti a relazionarsi con il brand». Ma quali sono i temi più ri-

cercati dagli utenti? Secondo lo studio di Outbrain, emergono come “hot topic” i contenuti relativi al mondo food&drink e fashion&beauty, con parole chiave quali “ricette”, “style” e “pelle” tra le più importanti. Commenta Alberto Mari: «Le keyword sono importanti, ma altrettanto il tone of voice scelto per comunicare questi contenuti. Dal nostro studio, ad esempio, emerge come gli utenti dimostrino maggiore interesse verso titoli che rimandano al mondo del beauty e della cura di sé, con in media un CTR più alto del 42%, del +21% per i titoli che rimandino a consigli su regali e acquisti nata-

lizi, mentre il video rimane ancora il formato preferito dagli utenti rispetto alle foto con il +27% di click. E’ importante utilizzare questi dati per suscitare interesse negli utenti quando questo non è ancora manifesto; e guidarli verso una consapevolezza che si possa concludere con un incremento e una predisposizione all’acquisto del prodotto del brand». Al contrario di quanto si possa pensare, durante il periodo natalizio gli utenti sono più propensi a consumare contenuti che facciano risparmiare tempo piuttosto che soldi, con keyword come “veloce” e “facile”, mentre “budget” e “soldi” si collocano al fondo della classi-

fica dello studio Outbrain. Conclude Alberto Mari: «Naturalmente i temi, così come le keyword, variano nel periodo parallelamente al mutare dei comportamenti e delle esigenze utenti. Outbrain è in grado di fornire questa consulenza ai propri advertiser per consigliare quando e quali contenuti amplificare per raggiungere sempre il target giusto, nel momento giusto e con i contenuti più rilevati in quel momento». Lo studio ha preso in considerazione il consumo di contenuti nel mercato statunitense nel periodo delle festività natalizie del 2013 relativi a brand di prodotti di largo consumo, Gdo ed elettronica.

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MARKET PLACE

Un brand internazionale di grande rilevanza e notorietà ha scelto di debuttare nel nostro paese

La prima volta in Italia di KFC Annunciata ieri l’apertura del primo ristorante italiano a Roma, presso il noto centro commerciale cittadino “RomaEst”. Un’apertura che segna l’esperienza iniziale del marchio internazionale alla scoperta delle squisite ricette che ormai da decenni deliziano milioni di consumatori in tutto il mondo di Luca Anelli

KFC ha annunciato ieri l’apertura del suo primo ristorante italiano a Roma, presso il noto centro commerciale cittadino RomaEst. L’apertura segna per l’Italia la prima esperienza alla scoperta delle squisite ricette che da decenni deliziano milioni di consumatori in tutto il mondo. Fondata da Harland Sanders nel 1955, Kentucky Fried Chicken vanta un’eredità culinaria che deve il suo successo a una miscela segreta di undici erbe e spezie usate ancora oggi a livello globale per creare la Ricetta Originale del pollo del celebre brand. «KFC è un brand iconico apprezzato in tutto il mondo, siamo felici di poter offrire

oggi questo interessante concept anche ai consumatori italiani - ha affermato Corrado Cagnola, amministratore delegato di KFC Italia -. Siamo certi che gli italiani apprezzeranno il gusto eccezionale, la qualità e la ge-

nuinità delle nostre ricette a base di pollo, nonché l’unicità dell’esperienza che offriamo ai nostri clienti. E siamo particolarmente orgogliosi di aprire il nostro primo ristorante KFC in franchising con il partner licenziatario Francesco Fuga, imprenditore di grande esperienza nel settore della ristorazione». «Sono entusiasta di poter inaugurare il primo ristorante KFC in Italia - ha dichiarato lo stesso Fuga -. Abbiamo creato più di 50 posti di lavoro ed è prevista una formazione specifica per imparare a realizzare le ricette nella tradizione KFC. Gli italiani potranno scoprire con piacere che i nostri prodotti sono impanati a mano e cucinati ogni giorno nella nostra cucina».

Publitalia ‘80 si unisce ai festeggiamenti per la giornata dall’Assemblea Generale dell’onu

Oggi “World Television Day”

a riconoscimento del ruolo chiave della televisione nella definizione della società moderna di Giulia Zuffi

Publitalia ‘80 si unisce ai festeggiamenti per il World Television Day, proclamato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a riconoscimento del ruolo chiave del mezzo nella definizione della società moderna e della vita sociale, civile ed economica di ogni paese. Broadcaster da Europa, Asia, Canada, Usa e Australia sono

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stati invitati a mostrare un video di 30 secondi sul riconoscimento del ruolo cruciale che la tv incarna per informare, educare e divertire. L’iniziativa di EGTA, l’associazione delle concessionarie di pubblicità radio e tv, EBU (European Broadcasting Union) e ACT (Association of Commercial TVs) vuole evidenziare il contributo cruciale che la tv apporta all’informazione, alla conoscenza e all’intrattenimento.

Il Presidente di EBU, Jean-Paul Philippot, ha affermato: «L’EBU ha 63 membri attivi in 55 paesi, che operano con 937 canali in 69 lingue per un pubblico potenziale di 1,02 miliardi di persone. La tv dà voce a chi altrimenti non potrebbe essere ascoltato e, servendo tutti i settori della società, promuove la tolleranza e la comprensione. Oltre a facilitare il dibattito intorno a questioni di interesse nazionale». ANNO V | #145| VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014


Immagina di unire l’agilità di una redazione giornalistica 100% web ai contributi esclusivi dei blogger più esperti di ogni settore. Questa è la nuova ricetta di Leonardo.it, il primo portale verticale nato per soddisfare ogni giorno qualunque sete di sapere: dalle news alla moda, dalla salute allo sport e molto altro ancora. Una realtà giovane e in continua crescita, che ti invitiamo a scoprire in un solo drink. O meglio, in un solo click.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


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MARKET PLACE

Chissà quante volte un rivenditore di automobili si è posto il quesito. e ora c’è una risposta

Domanda: gli annunci sul web servono davvero a qualcosa?

Secondo AutoScout24, il sito di motori leader in Italia e in Europa per la vendita di auto e moto, funzionano, eccome. Sulla base della ricerca dal titolo “European Walk in Study”, il 33% dei 1.431 italiani che hanno risposto a un apposito questionario, varca la soglia di un autosalone in cerca di un veicolo nuovo o usato solo dopo aver visto un annuncio online. dell’approfondito monitoraggio si è parlato molto anche durante il recente “internet motors” di Luca Anelli

VINCENZO bozzo

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Ma gli annunci sul web servono davvero a qualcosa? Chissà quante volte un rivenditore di automobili si è posto questa domanda. Secondo AutoScout24, il sito di motori leader in Italia e in Europa per la vendita di auto e moto, funzionano, eccome. Sulla base della ricerca dal titolo “European Walk in Study”, il 33% dei 1.431 italiani che hanno risposto a un apposito questionario, varca la soglia di un autosalone in cerca di un veicolo nuovo o usato solo dopo aver visto un annuncio online. Il 40% preferisce, invece, per un primo riscontro il telefono e il 27% invia un messaggio di posta elettronica. Riguardo alle potenzialità del web, i dati di AutoScout24 - che sono stati illustrati a Milano nel corso dell’Internet Motors 2014, l’evento interamente dedicato alle best practice internazionali sul marketing online - parlano chiaro. Il numero di contatti qualificati con inteANNO V | #145| VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014



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MARKET PLACE

resse reale (“lead” o “potenziale cliente”) generati da AutoScout24 ha fatto registrare un aumento del 50% in soli due anni, toccando la cifra record di 930.460 al mese. In altre parole, si tratta di oltre 10.000 persone al giorno che entrano direttamente in un rivenditore dopo aver visionato un veicolo sul sito, 12.400 che effettuano chiamate e oltre 8.000 che inviano un’email. Quando ci riferiamo esclusivamente alla ricerca di un veicolo nuovo, la percentuale di chi si reca fisicamente in una rivendita, dopo aver navigato sul web, sfiora la metà del campione, il 44% per essere esatti. Soltanto il 31% contatta il dealer al telefono e il 25%, invece, preferisce l’email. Sembra che a influenzare la decisione di recarsi di persona in un concessionario sia anche il prezzo dell’auto. Gli italiani che vogliono vedere con i propri occhi l’auto nuova salgono al 58% quando il modello al quale sono interessati ha un prezzo compreso fra 10 mila e 25 mila euro, per scendere al 34% per auto ancora più costose. Il potenziale compratore

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che potrebbe staccare un assegno per una quattro ruote fiammante, infine, tende a preferire i dealer ufficiali con il 10%, contro il 9% degli indipendenti. A ben guardare, anche sul fronte dell’usato la percentuale di chi vuole rendersi conto di persona dello stato della quattro ruote dopo aver navigato su internet rimane alta: sono il 31% del campione, preceduti da coloro i quali, invece, si limitano ad alzare la cornetta del telefono (il 42%). Anche in questo caso la percentuale più bassa, il 21%, si registra fra chi usa la posta elettronica per contattare i dealer. Ma c’è di più: dopo la prima visita di rito al concessionario, la ricerca sui siti continua con il 56% del campione che si riconnette per eventuali offerte last minute. Un approfondimento merita il mobile che non induce a spendere ma rafforza la decisione di acquisto. La connessione da dispositivi in piena mobilità rappresenta uno dei punti di forza di AutoScout24, tanto è vero che il 45% del traffico proviene proprio da questi device. Anzi, nel mobile le pagine di dettaglio sono aumen-

tate del 62% rispetto all’anno scorso e il 58% dei lead proviene proprio dal mobile con un aumento dell’83% nel 2014 rispetto al 2013. «La pubblicità su mobile - ha evidenziato Vincenzo Bozzo, amministratore delegato AutoScout24 Italia - funziona soprattutto per quei prodotti che richiedono un lungo processo decisionale perché costano molto o perché hanno un impatto importante nella vita quotidiana delle persone, come può essere l’auto di famiglia». AutoScout24 è la piattaforma di motori online leader in Italia e in Europa. Mette a disposizione dei suoi oltre 22 milioni di utenti (rilevati a settembre 2014) più di 2 milioni di offerte di veicoli su quattro diversi mercati online: auto nuove e usate, veicoli commerciali e motocicli. In Italia, AutoScout24 è utilizzato da oltre 7.000 rivenditori (più di 40.000 in tutta Europa). Il database di oltre 350.000 veicoli permette a oltre 6,2 milioni di utenti di scegliere facilmente la propria vettura con un semplice click. Per i privati l’inserimento dell’annuncio è gratuito. AutoScout24 ha una valutazione eccellente di 4,5 stelle su 5, espressa dagli utenti attraverso eKomi, una piattaforma indipendente che raccoglie, gestisce e pubblica opinioni autentiche di clienti che hanno già effettuato un acquisto. AutoScout24 fa parte del Gruppo Scout24, a cui appartengono i marchi FinanceScout24 e ImmobilienScout24. ANNO V | #145| VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014


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Concerto di Natale

E’ stata nominata “Migliore Compagnia d’Europa”. e succede per il quarto anno consecutivo

Che coppia per Turkish Airlines: Drogba e Messi giocano a fianco La nuova campagna multimediale, ideata dall’agenzia Crispin Porter & Bogusky, è programmata sulle principali reti televisive, nei cinema, sulla stampa e sui principali social media dei paesi dove viaggia la compagnia di bandiera turca. con due grandi stelle del calcio internazionale di Marianna Marcovich

Turkish Airlines, nominata per il quarto anno consecutivo “Migliore Compagnia d’Europa” dal Gruppo Skytrax, porta a bordo dei suoi aerei le stelle del calcio internazionale, Didier Drogba e Lionel Messi, per la sua nuova campagna globale “Widen your World”. La nuova campagna multimediale, ideata da Crispin Porter & Bogusky, è programmata sulle principali reti televisive, nei cinema, sulla stampa e sui principali social media dei paesi dove viaggia la compagnia di bandiera turca. La nuova campagna pubblicitaria di Turkish Airlines è incentrata sull’essere “culturalmente curiosi” e su quanto il cibo sia l’unico vero modo per fare esperienza delle diverse culture che popolano il nostro mondo. Lo spot, intitolato #Epicfood, vuole, inoltre, offrire una panoramica di tutte le 260 destinazioni collegate da Turkish Airlines e la qualità del servizio di catering offerto a bordo, per il quale la compagnia ha vinto il premio come “Miglior Business Class Catering” nel 2014. Nel film, i due protagonisti, Lionel Messi e Didier Drogba, sembrano rincorrersi in un entusia-

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smante viaggio intorno al mondo alla ricerca delle specialità gastronomiche. Ma, immancabilmente, appena Didier Drogba si accomoda per assaggiare i piatti che gli vengono serviti, si accorge che Lionel Messi lo ha preceduto. Allo spirito ironico e canzonatorio di Messi, che appare in movimento all’interno di alcune fotografie appese alle pareti dei ristoranti, Drogba risponde con una smorfia di stupore.

Finalmente, solo a bordo di un aereoplano di Turkish Airlines, Didier Drogba riesce a gustarsi un pranzo in tutta tranquillità in compagnia del Flying Chef di bordo, senza però accorgersi che Lionel Messi è ritratto all’esterno della fusioliera dell’aermobile su cui viaggia. «Sono molto affezionato a Turkish Airlines fin dal periodo in cui giocavo nel Galatasary e vivevo a Istanbul e sono onorato di rappresentare un marchio così rispettato e premiato» ha dichiarato Didier Drogba, nuovo brand ambassador di Turkish Airlines che donerà i proventi della sua adesione alla campagna alla Fondazione Didier Drogba, al momento impegnata nella costruzione di un

ospeale a Abidjan, in Costa d’Avorio. A seguito dell’annuncio della nuova campagna, Temel Kotil, ceo di Turkish Airlines, ha dichiarato: «Siamo molto felici di questa partnership strategica con Messi e Drogba, che da poco è entrato nella famiglia di Turkish Airlines”. Il film, al momento uno dei più visti su Youtube con oltre 11,7 milioni di visualizzazioni, desidera coinvolgere gli spettatori anche in un concorso fotografico intitolato “Epicfoodmap.com”, aperto fino al 18 dicembre. L’autore o l’autrice della fotografia che raccoglierà le migliori prelibatezze da tutto il mondo vincerà un viaggio in tutte le destinazioni riprese nel film (Turchia, Nepal, Giappone, Siberia, Sahara). L’obiettivo del concorso è quello di creare una mappa del cibo di tutto il mondo, che influenzi e ispiri le persone nella della destinazione del loro prossimo viaggio. Turkish Airlines collega 260 destinazioni nel mondo attraverso l’hub internazionale di Ataturk, in Turchia, e in Italia vola da nove città: Roma, Venezia, Bologna, Torino, Genova, Napoli, Catania e Pisa. E dal prossimo anno inaugurerà la decima destinazione, a Bari. ANNO V | #145| VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014

Le musiche più amate da Rossini a Mozart in un concerto a sostegno dei più bisognosi.

Teatro Dal Verme, 10 dicembre 2014 ore 20.30 Via San Giovanni sul Muro 2, Milano

ORCHESTRA DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA Direttore Alvise Casellati | Pianoforte Andrea Bacchetti | Soprano Francesca Paola Geretto Rosso Aragorn: C=0; M=100; Y=100; K=20

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Programma Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia Ouverture Il barbiere di Siviglia Cavatina di Rosina Wolfgang Amadeus Mozart Le nozze di Figaro Ouverture Aria Ch’io mi scordi di te K505 Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo

Biglietti da 11 a 60 € esclusa prevendita

INFORMAZIONI E PREVENDITA 02 465.467.467

Altre prevendite: www.ticketone.it www.vivaticket.it

(lunedì/venerdì, ore 10-13 e 14-17)

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Il “Made in Italy” è un driver della valutazione di mercato: focus sul fenomeno del “reshoring”, che appare sempre più in voga

Le nuove tendenze produttive che animano aziende della moda italiana e internazionale

Al recente convegno, dal titolo “Back to Italy”, organizzato dal gruppo Pambianco e da Deutsche Bank per analizzare la frontiera del fashion system, ha trovato spazio particolare l’intervento di Francesca Di Pasquantonio, head of global luxury dell’istituto bancario che ha messo la sua firma sull’appuntamento milanese. ecco come il mondo finanziario, il mercato e gli investitori valutano l’aspetto manifatturiero

di Daniele Bologna

Al recente convegno dal titolo “Back to Italy”, organizzato dal gruppo Pambianco e Deutsche Bank per analizzare la nuova frontiera della moda italiana e internazionale, ha trovato spazio particolare l’intervento di Francesca Di Pasquantonio, head of global luxury dell’istituto bancario, di cui riproponiamo una sintesi. “Il tema centrale del convegno di quest’anno - ha

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spiegato Di Pasquantonio - è il fenomeno del “reshoring”: le nuove tendenze produttive delle aziende della moda italiana e internazionale, volte alla valorizzazione del “Made in Italy” e delle sue competenze artigianali. Il focus è indirizzato a commentare i cambiamenti in atto, con particolare riferimento a come il mondo finanziario, il mercato e gli investitori, valutino l’aspetto manifatturiero all’interno della catena del valore

della moda e del lusso e se, al cosiddetto “Made in”, venga riconosciuto o meno un premio valutativo. Intanto, il “Made in” è un driver della valutazione di mercato. Per le aziende quotate, elevate competenze artigianali ed eccellenze produttive sono viste come importante complemento alla forza del marchio e alle capacità distributive: pertanto, viene di norma riconosciuto un premio valutativo importante. Il premio riconosciuto al

“Made in” sarà tanto più elevato quanto più la produzione interna e/o l’artigianalità sono viste come un vantaggio competitivo, funzionale alla capacità di mantenere un pricing power elevato e di favorire la sostenibilità della crescita. L’importanza del “Made in” non è legata alla internalizzazione delle attività produttive, in quanto riconosce il valore della specializzazione dei distretti manifatturieri. E non esiste un modello unico di successo tra le società quotate. Ci sono contesti in cui il “Made in” fa parte dell’eredità aziendale e altri in cui non rappresenta un elemento indispensabile per il successo. La decisione di rimpatriare l’attività manifatturiera può non essere banale nell’esecuzione, pertanto si giustifica soprattutto in casi di posizionamento medio/alto o in un contesto di elevata specializzazione. Il “Made in” non è l’unica chiave della valorizzazione di un’azienda. Il mercato, a volte, premia altre caratteristiche, come la sostenibilità della crescita, la redditività, il ritorno

sul capitale investito o la generazione di cassa, che in alcuni casi sono massimizzati in contesti di delocalizzazione spinta. Quanto sopra descritto ci porta a una tanto semplice quanto ovvia considerazione: ciascuna azienda perseguirà le proprie scelte produttive in coerenza con le caratteristiche del prodotto, con il posizionamento del marchio e con la strategia distributiva. Il reshoring non può essere una ricetta valida per tutti, ma per i marchi per i quali il “Made in” si qualifica come un valore e un possibile pilastro del modello di business, si tratta sicuramente di una scelta che aiuta a massimizzare il valore di un’azienda. È inoltre evidente che il “Made in Italy” in particolare (per settori che comprendono il design, la pelletteria, le calzature, la gioielleria), ma anche il “Made in Switzerland” per l’orologeria, hanno rappresentato, e continuano a rappresentare, un territorio di conquista. Grossi gruppi industriali italiani e stranieri, o grandi fondi internazionali o domestici a ca-

pitale pubblico o privato, si sono concentrati nell’acquisizione di aziende italiane dotate sì di un marchio appetibile, ma anche di capacità produttive e di know-how creativo, artigianale e qualitativo. Infine, il “reshoring” rappresenta un’opportunità per il tessuto manifatturiero. La crescente attenzione all’aspetto qualitativo della produzione e il fenomeno della “premiumizzazione” del consumo di beni discrezionali e di lusso, portano alla ricerca di prodotti di elevata qualità ed esclusività. Il know-how creativo, artigianale e qualitativo dei tanti distretti manifatturieri italiani, che producono per proprio conto o come “faconisti” per parti terze, rappresenta in questo contesto un fattore differenziante. Tale fattore è di interesse non solo per gli operatori del lusso italiani, ma sempre di più anche per marchi stranieri, alla ricerca di questo tipo

di caratteristiche da sfruttare e valorizzare attraverso l’internalizzazione delle aziende produttive oppure attraverso rapporti di collaborazione - opportunistici o di lunga durata - che dovrebbero poter generare livelli di fatturato crescente e creare risorse da investire nel mantenimento di queste eccellenze: le scuole di artigianalità, impianti moderni, tecnologia, e manodopera specializzata. francesca di pasquantonio

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ME DIA

Un’importante novità lanciata da Viale Mazzini che riguarda l’intera offerta multimediale. con l’innovativa possibilità di interagire direttamente con i programmi e i conduttori

La radio di casa Rai che arriva su tutti i device

La radiofonia pubblica potenzia la sua offerta con una propria applicazione. La logica è quella di portare i canali e la loro qualità sempre più vicino al pubblico, grazie alla nuova incarnazione dell’app, in modalità crossmediale, sui cellulari e i tablet. perché internet è sempre più mobile

di

Daniele Bologna

Tutte le ricerche ci dicono la stessa cosa: internet è sempre più mobile. E di conseguenza, la fruizione di contenuti sarà sempre più legata a device che ci porteremo in tasca. E’ quindi naturale che un mezzo naturalmente ubiquo come la radio investa per essere ancora più nomade, affiancando alle onde radio il web in mobilità. Del resto, la radio è sempre stata vicina alle persone nel loro

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movimento; basta pensare alla tipica famiglia di qualche anno fa - in passeggiata domenicale. Con il padre, radiolina all’orecchio, intento a seguire con gusto le dirette sportive di “Tutto il calcio minuto per minuto”. E proprio in questo che è l’anno della radio (140 anni dalla nascita di Guglielmo Marconi, 90° della radiofonia Italiana, 40° compleanno delle radio private) Radio Rai potenzia la sua offerta con la propria app. La logica è quella di portare

la radio di qualità sempre più vicina al suo pubblico, anche grazie alla nuova incarnazione dell’app, che ci porta la Radio Rai, in modalità crossmediale, sui cellulari e i tablet. Aggiungendo ai contenuti “naturali” un valore aggiunto non banale. Oggi è possibile ascoltare in mobilità, in diretta, anche quei canali di Radio Rai che non erano disponibili in radio. L’app ci permette di accedere a una serie di contenuti multimediali che arricchiscono la

fruizione dei programmi, dandoci l’accesso all’intera offerta multimediale disponibile per ogni canale di Radio Rai: Radio 1, Radio 2, Radio 3, Fd4, Fd5, Isoradio, GR Parlamento e i tre canali di webradio Rai, Wr6, Wr7 e Wr8. Una particolare attenzione è stata dedicata all’informazione, con nuove sezioni del Giornale Radio Rai in cui sarà possibile riascoltare e scaricare le ultime edizioni di Gr1, Gr2 e Gr3 e consultare gli archivi delle edi-

zioni dei giorni precedenti. L’app ci mette a disposizione la Guida Programmi dei prossimi sette giorni, aprendoci tutto il mondo dei contenuti on demand disponibili per ogni programma (audio delle puntate, video e foto) e l’elenco dei programmi on demand disponibili per ogni canale (sia in onda sia web only). Ovviamente, potremo riascoltare in podcast tutta una serie di contenuti che ci siamo persi “in diretta”. Con l’app Radio Rai pos-

siamo addormentarci con il nostro programma preferito, e lo smartphone si spegnerà da solo; o usare il nostro device come una vera e propria radiosveglia, che ci farà iniziare giornata svegliandoci con il programma di Radio Rai che preferiamo. L’app ci permette di interagire direttamente con i programmi, inviando messaggi ai conduttori utilizzando il proprio smartphone e ascoltare in anteprima la playlist musicale dei tre canali radio della

Rai. Se vogliamo ascoltare Radio Rai in auto, specialmente quei canali che non sono disponibili sulle onde hertziane, l’app propone una Modalità Car, un’interfaccia semplificata per cambiare diretta con un semplice tocco, utile nelle situazioni in cui possiamo (e dobbiamo) prestare poca attenzione alla navigazione dell’app. L’app è completamente gratuita ed è disponibile per iOS, smartphone e tablet Android, Kindle Fire e Blackberry

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LINK travel

strategia

Secondo un’indagine europea promossa da Holiday Inn Express, il wi-fi incluso è il fattore chiave che determina la scelta di un hotel, soprattutto quando si viaggia per lavoro. L’86% degli italiani la pensa così.

Ok, abbiamo finalmente compreso la necessità di aprire un canale ecommerce per la nostra attività. E ora? Da dove partire? Come si organizza il team di ecommerce? Provate con i consigli di un esperto.

Hotel? Solo se il wi-fi è incluso

Come organizzare il team ecommerce

GASPAROTTO.BIZ

FRANZRUSSO.IT

digital diseases

social media

Si chiama Text neck e può mettere a rischio la nostra spina dorsale. La nuova patologia sarebbe causata dalla scrittura su smartphone e tablet che impone al collo una flessione continua verso il basso.

In Europa è praticamente inesistente (3% di penetrazione del mercato). Ed è un peccato, perché Pinterest negli Usa si sta dimostrando uno dei social media con il miglior potenziale pubblicitario.

Lo smartphone nuoce alla colonna

LETTERA43.IT

Pinterest, la miniera d’oro

MARKETINGLAND.COM

content world

curiosità

Essere sempre aggiornati sul marketing è un’impresa quasi impossibile. Ma se qualcuno volesse provarci, queste sono le fonti che deve assolutamente seguire. Senza dimenticare 360com, naturalmente.

Può sembrare banale, ma uno dei crucci di chi è iin procinto di avviare una start up è la scelta del nome. Non è certo una soluzione originale, ma un buon generatore di nomi può far comodo. Eccone uno.

53 marketing blog da non perdere

INFLUENCEANDCO.COM

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Come chiamo la mia start up?

THENEXTWEB.COM ANNO V | #145| VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014



SPAZIO A...

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annual economia&finanza

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26 novembre - viale monterosa 91 @ milano

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il classico evento ospita dibattiti e tavole rotonde per analizzare a fondo politiche nazionali e internazionali Danae Ringelmann ha fondato la piattaforma di crowdfunding indiegogo, nata nel 2008 per aiutare creativi, innovatori e inventori a raccogliere finanziamenti per realizzare le proprie idee. la fondatrice definisce così l’innovazione: l’intersezione di pensiero non lineare, punti deboli e realizzazione. Non è possibile portare nulla di nuovo a meno che non pensi criticamente fuori dagli schemi su ciò che non funziona nel mondo di oggi e si inventi una soluzione per risolvere il problema. Lo vedo ogni giorno su Indiegogo, dove le persone di tutto il mondo riconoscono qualcosa che vogliono cambiare, sviluppano un obiettivo e prendono il controllo, finanziando ciò che conta per loro. La creatività è la chiave delle grandi campagne. Il team che sta dietro Geek Pulse, per esempio, ha raccolto più di 1 milione di dollari per la produzione di DAC ad alta definizione e amplificatori per cuffie. Hanno utilizzato fantastici livelli di coinvolgimento degli utenti nel corso della loro campagna

visioni

di

Matteo Dedè

entusiasmo e competenza, la

ricetta di indiegogo I “custodi” esistono ancora, ma non è più necessario per gli individui o le imprese fare affidamento su di loro per stabilire se debbano ricevere finanziamenti. Invece, queste istituzioni finanziarie tradizionali ora possono beneficiare delle opportunità che Indiegogo offre loro, come ad esempio la convalida sul mercato, che servono per ridurre al minimo i rischi. Oggi queste istituzioni stanno, in realtà, cercando sulla piattaforma il prossimo progetto su cui investire. Le tre categorie di campagne su Indiegogo - imprenditoriale, causa e creativa - costituiscono, ognuna, circa un terzo dei progetti sulla piattaforma. Detto questo, stiamo sicuramente vedendo alcune categorie prendere slancio, come il cinema e l’hardware, che entrambi attirano forti community. Infatti, i fondi raccolti in film su Indiegogo sono cresciuti di quasi il 50% nel corso dell’ultimo anno. Mentre continuiamo a innovare, Indiegogo benefi-

cerà di un gruppo diversificato e con esperienza di investitori. Siamo entusiasti perché queste persone sono consiglieri che hanno esperienza come Richard Branson e Megan Smith, quindi saranno grandi coach nell’aiutarci a continuare a cambiare il mondo della finanza. Abbiamo fondato Indiegogo per democratizzare l’accesso al capitale per tutti, e queste persone si uniranno a noi in questa missione. Vogliamo amplificare il successo di finanziamento dei nostri campaigner e vogliamo fornire collaboratori con un’esperienza che permette di modellare il mondo che li circonda. Per continuare a mantenere questa promessa, abbiamo lanciato la nostra applicazione mobile per iPhone e siamo stati scelti come l’unica piattaforma di crowdfunding per partecipare al lancio di Apple Pay. Sono entusiasta che le persone potranno gestire campagne, condividerle e finanziarle più semplicemente e in movimento.

Torna il consueto appuntamento del Sole 24 Ore che raccoglierà a Milano, presso la sede del quotidiano nella mattinata di mercoledì 26 novembre, i protagonisti del mondo economico e finanziario nell’undicesima edizione dell’Annual Economia & Finanza. L’evento ospiterà dibattiti e tavole rotonde per analizzare le politiche nazionali ed internazionali per il rilancio della competitività delle imprese. Gli ospiti presenti discuteranno di imprese e mercato dei capitali nella prima parte della mattinata. Insieme al moderatore Morya Longo, giornalista del Sole 24 ore Finanza, saliranno sul palco Giuseppe Latorre, Partner Responsabile Corporate Finance di KPMG; Giuseppe Castagna, Consigliere Delegato e Direttore Generale BPM; Francesco Favotto, Presidente Veneto Banca; Paolo Federici, Managing Director Southern Europe and Latin America di Fidelity Worldwide Investment; Gianluca Venturini Guerrini, Executive Chairman AON Benfield; Ian McLelland, President & Ceo DTCC Derivatives Repository Ltd; e Alessandra Perrazzelli, Country Manager Barclays Italy, intervistata dal vicedirettore del Sole 24 Ore, Alessandro Plateroti. La firma del Sole 24 Ore intervisterà sul tema della risk economy e del ruolo dell’Italia all’estero anche Alessandro Castellano, amministratore delegato di SACE, e Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. ANNO V | #145| VENERDÌ 21 NOVEMBRE 2014


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