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Video premium ad alta qualità

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ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014

La società guidata in Italia da Luca Di Cesare è ormai una realtà affermata e spicca per le soluzioni tecnologiche

Crosscanalità, mobile e video

I trend che la concessionaria guidata da Davide Mondo ha individuato per costruire un’offerta competitiva

Tecnologia e passione

La multinazionale del digital branding continua a ottenere successi sul mercato italiano, al servizio del video adv

a milano l’attesa edizione 2014 di iab forum, l’evento dedicato a digital marketing e pubblicità interattiva

Guardare lontano, trasportati da idee digitali


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editoriale

di

Daniele Bologna - dbologna@growingcm.com

dalla paura al coraggio Poteva essere migliore. L’anno che sta per entrare nel suo ultimo mese ci lascia un un po’ così, dall’incerto al preoccupato. Poteva andare meglio, l’economia. Perché le previsioni d’inizio anno erano certamente più rosee. Poi è stato quel che è stato. E la situazione è davanti agli occhi di tutti noi. Nel suo “Presente continuo”, Douglas Rushkoff insiste sull’argomento centrale: la Rete ha trasformato la nostra percezione del passato e persino quella del futuro, per farci vivere in un “present continuous” in cui non esiste più sequenza temporale. “Quando ogni cosa finisce per connettersi a tutto il resto, la realtà stessa raggiunge una singolarità, un momento di infinita complessità in cui tutto avviene nello stesso istante: è il momento del presente continuo assoluto, in cui storia, futuro e presente si ripiegano uno nell’altro, mettendo fine al tempo”. Se fosse così, speriamo che la cifra attuale possa comunque cambiare. Vivere in un presente continuo intriso di negatività è ciò che non si augura a nessuno. La trasformazione digitale della società non può che muoversi su terreni da cui sorge magma positivo. Quella del digitale è una corsa verso un domani sconosciuto, diverso, spesso migliore. E’ istinto, esasperato desiderio di novità e, forse, di verità. Stiamo vivendo una rivoluzione, lo si dice sempre. E l’universo digitale influenza tutti sia in maniera positiva che negativa. Ci vuole coraggio per fare il mestiere dell’innovatore, soprattutto perché si interagisce direttamente tra le persone, ci sono scelte scomode e ci si deve interrogare sui meccanismi che influenzano le vicende. Anche perché un domani che non si sa quanto lontano sia, potrebbe non esistere più il computer: al suo posto milioni di microchip diffusi nell’ambiente in cui vivremo, nelle auto e negli elettrodomestici, nei mobili di casa, nei vestiti, nel nostro corpo. Si potranno prevenire problemi di salute con dieci anni di anticipo. Internet lo vedremo proiettato sulle nostre lenti a contatto: un batter di ciglia e consulteremo il web. Avete più paura, indifferenza o coraggio? 3

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giovedì 27 novembre - santa maria di sala (ve)

360com è una pubblicazione di Growing C&M sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano sede oPerativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing consulting & media srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlGs 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera Modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano Moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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Riccardo Luna Giornalista, è stato capocronista e caporedattore di repubblica e vicedirettore del corriere dello sport. Quando dallo sport è passato alla tecnologia è diventato il primo direttore dell’edizione italiana di Wired e promotore della candidatura di Internet al Nobel per la Pace. appassionato di “storie, idee e persone che cambiano il mondo” e in particolare l’Italia. Dal settembre 2011 scrive di innovazione su La Repubblica. tiene rubriche anche su Wired, Vanity Fair e Traveller e un blog su Il Post. Dal gennaio 2012 è presidente di wikitalia, associazione che si propone di diffondere trasparenza, open data e partecipazione nella politica italiana usando la rete. è coordinatore dell’Innovation Advisory Board di Expo2015 e membro del board di Oxfam e di Building Green Futures. è direttore responsabile di CheFuturo! Il testo presentato qui a fianco e’ il suo messaggio ai primi 100 digital champions eletti venerdì scorso e da lui coordinati

la splendida villa farsetti ospita un evento di grande rilevanza per un settore che è sempre più in espansione

visioni

di matteo dedé

Campioni, Che farete adesso?

faremo Cose concrete Ho perso le parole. Nel senso che le ho dette tutte oggi. E per una volta non mi ero preparato nulla: mi ero detto, apri il tuo cuore, c’è un pezzo della tua vita lì dentro, le persone che stimi e che ammiri, quelle che ti hanno fatto innamorare della possibilità dell’innovazione di essere una cosa concreta che migliora la vita degli altri. Apri il tuo cuore e qualcosa di buono uscirà. Ci sono riuscito? Ho provato a rivedere il video dell’intervento ma ho smesso subito: ero troppo emozionato, mannaggia. Anzi, grazie a dio. Perché viviamo anche per giornate così, in cui tutti i fili della tua vita si sciolgono a vanno a comporre un quadro chiaro. Era il 20 novembre, come oggi, ma del 2009, quando in un teatro di Milano candidai Internet al premio Nobel della Pace. Ed era il 13 novembre 2011 quando in quello stesso Tempio di Adriano dove eravamo oggi invitai Tim Berners Lee a festeggiare i venti anni del web e iniziò la mia storia con Asset Camera da cui è nata la Maker Faire di Roma, ovvero la dimostrazione lampante che l’innovazione può essere popolare. Oggi a Roma, alla presenza del Presidente del Consiglio, è accaduta una cosa importante, che tutti noi che c’eravamo ci porteremo dentro a lungo. Ma dobbiamo essere chia-

ri: non eravamo lì a dirci quanto siamo bravi. Non eravamo lì a prendere un premio. Eravamo lì a prendere un impegno, solenne, davanti a tutti, di spingere ancora di più per cambiare questo paese con il digitale. “Come misureremo l’azione degli ottomila digital champions?” mi ha chiesto qualcuno. In un solo modo: dai risultati. Da quanti comuni avranno adottato una piattaforma open data. Da quanti coder dojo si saranno fatti in un anno. Da quante imprese avranno iniziato a fare ecommerce. Servono cose concrete. E proprio oggi è arrivata una cosa che era nell’aria da qualche giorno e per la quale con Massimo Banzi e Guido Scorza ci eravamo esposti lanciando una petizione. Il fatto è che per un oscuro regolamento quando nel mondo si fanno competizioni per innovatori l’Italia è sempre esclusa, al pari di Corea del Nord e Myanmar. Bene, non sarà più così. Ieri il Ministro dello Sviluppo Economico ha firmato una circolare che chiarisce la non applicabilità del regolamento sulle manifestazioni a premio in questi casi. La rivoluzione degli innovatori è appena iniziata (e intanto oggi su questo sito arrivavano una ventina di candidature all’ora. Domani le guardiamo tutte, obiettivo ottomila per fine gennaio).

FiloBlu quest’anno festeggia in grande. Villa Farsetti, dimora veneta situata nella Riviera del Brenta, a Santa Maria di Sala (Venezia), il prossimo giovedì sarà teatro dell’“Ecommerce People Summit”, in occasione del quinto compleanno della struttura e della chiusura di un anno di particolari soddisfazioni, con l’azienda che ha visto il fatturato quadruplicare rispetto allo stesso periodo del 2013. L’evento avrà come tema principale gli strumenti più innovativi, per aumentare le vendite online, che sfruttano la multicanalità e la profilazione capillare degli utenti grazie all’utilizzo dei big data e lo sfruttamento dei canali social. Tra i dati che verranno diffusi al summit, uno è particolarmente significativo: l’80% dei business online investirà sullo sviluppo di questi fattori per aumentare la conversione delle visite in una strategia a medio termine. FiloBlu crea e sviluppa canali di ecommerce con un approccio modulare e sartoriale per i comparti fashion, sportswear, design e food; con la mission di accompagnare i clienti a essere indipendenti nel gestire un e-store di successo a partire da una strategia condivisa, che pone il brand sempre al centro. A parlare dell’e-store del futuro i relatori dell’evento saranno, tra gli altri, Valerio Perego, Head of Agency Partnership di Facebook Italia, che affronterà le tematiche relative al social commerce, e Simone Zucca, Industry Head Retail di Google Italia. ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014



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Datemi un’idea e solleverò il digitale COM

Tutto pronto per il primo Iab Forum del nuovo consiglio direttivo. Ospiti d’eccezione e nuovi trend protagonisti della kermesse più attesa dell’anno. Programmatic in prima linea e tanta voglia di arrivare, finalmente, a misurare il mercato in modo chiaro. Il presidente di Iab Italia, Carlo Noseda, parla a tutto campo di quello che ha fatto quest’anno. E del 2015 che si avvicina

A

di Giacomo Broggi

ppuntamento a Milano il 25 e 26 novembre per riflettere sulle opportunità offerte dall’economia digitale e il futuro del settore. Il tema dell’edizione numero dodici di Iab Forum è, infatti, “Inspiring Digital Ideas”. Il padrone di casa Carlo Noseda, presidente di Iab Italia, apre le due giornate con un programma fitto di avvenimenti e di grandissimi ospiti. Incentrata sui temi delle opportunità e della comunicazione digitale, la prima giornata permetterà di scoprire gli ultimi trend

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e le prospettive delle grandi aziende e di guru internazionali sull’evoluzione di audience e dati di mercato. Tra gli ospiti del 25 novembre sono attesi Enrico Gasperini, Presidente di Audiweb, Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Unit Director The Nielsen Company, e Marta Valsecchi, responsabile della Ricerca dell’Osservatorio New Media & New Internet Politecnico di Milano. Ospiti d’eccezione saranno Josh Partridge, Director Emea Advertising Shazam, Dan Wright, Director Amazon Media Group Eu-

rope, e Bernardo Hernandez, Ceo di Flickr. Chiusura con i temi dell’entertainment con Gabriele Immirzi, Coo di Fremantlemedia Italia e Favij, Luca Casadei, fondatore di webstarschannel, Roberto Saviano e Paola Marinone, Co-Founder & Ceo BuzzMyVideos Network. Il programma del 26 novembre punterà, invece, sulle start up e l’innovazione. Presenti Andrea Rangone, responsabile scientifico Osservatorio Startup Hi-Tech, School of Management Politecnico di Milano e Italia Startup, Fausto Boni, Co-founder and General Partner of 360° Capital Partners, Massimiliano Magrini, Co-Founder Managing Partner United Ventures, Andrea Di Camillo, fondatore P101, Mauro Del Rio, Chairman & Founder Buongiorno, Alberto Genovese, fondatore Facile.it, e Carlo Giordano, amministratore delegato di Immobiliare.it. Ospite di questa sessione è Chris An-

derson, ex direttore di Wired e oggi co-founder e Ceo di 3D Robotics. Chiusura sulle prospettive dell’Internet of things nel confronto con Antonio Bosio, Head of Product & Solution Samsung, e Massimo Russo, direttore Wired Italia, prima del gran finale con Pif. Intanto, dopo nove mesi dall’elezione, il nuovo consiglio direttivo di Iab Italia affronta l’appuntamento più importante per se stesso e per l’intera industry digitale. La congiuntura economica non è delle migliori, con l’Italia che dovrebbe chiudere l’anno ancora in recessione e con il mercato pubblicitario che da gennaio a settembre ha perso per strada 142 milioni di euro. Ma il web, si sa, è l’unico mezzo che viaggia in controtendenza e, stando ad alcune stime, sarebbe pronto a superare i 2 miliardi di euro confermando il trend di crescita, seppur con ritmi più blandi, degli anni scorsi. Tuttavia, l’onli-

ne ha problemi di misurazione ed è proprio in questa direzione che si sta muovendo l’associazione, che al Forum presenta i dati del mercato digitale nel 2014, per la prima volta in collaborazione con Nielsen e Polimi. Insomma, l’impegno di Iab, che da quest’anno lavora secondo una logica orizzontale, è concreto ed è volto a fare chiarezza su un settore complesso che deve fare i conti con trend come programmatic advertsing, mobile, video. Su cui occorre fare chiarezza. «Stiamo pensando molto al futuro e uno dei temi che in questo senso ci sta più a cuore è il prog ram m at i c advertising: è attivo un tavolo di lavoro che redigerà un white paper. Non solo,

carlo

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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View TDA 2014

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vogliamo anche rafforzare il dialogo con le istituzioni», ha affermato Carlo Noseda, presidente di Iab Italia. E allora auguriamoci che questa dodicesima edizione del Forum riesca a sorprenderci e serva al comparto per migliorarsi e divenire più competitivo. A guardare l’agenda e a sentire Noseda le premesse ci sono tutte. Cosa vi aspettate dalla manifestazione di quest’anno e quali sono gli obiettivi? Iab Forum, che dal 2013 ha adottato la formula “Inspiring Digital Ideas”, ha come obiettivo quello di diventare sempre più un punto di riferimento per manager, imprenditori e startupper e di offrire loro gli strumenti per muoversi nel mondo degli investimenti online, grazie a un’analisi chiara ed esaustiva del mercato e dei trend di sviluppo e attraverso la condivisione di best practice, italiane e straniere. Speriamo, quindi, di aiutare i partecipanti a orientarsi, fornendo loro “una bussola” per muoversi in maniera sempre più competitiva. Perché avete scelto di parlare di start up? Crediamo che il nostro settore si presti particolarmente al segmento delle start up e abbiamo voluto

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mettere in risalto le numerose opportunità offerte dal digitale, a livello occupazionale e di sostegno per il Sistema Paese, analizzando alcuni casi di successo italiani e il punto di vista dei venture capitalist attraverso gli interventi di manager di spicco come Fausto Boni, co-founder and general partner of 360° Capital Partners, Massimiliano Magrini, co-founder e managing partner di United Ventures, Andrea Di Camillo, founder P101, Mauro Del Rio, chairman & founder Buongiorno, Alberto Genovese, founder Facile.it e Carlo Giordano, amministratore delegato di immobiliare.it. Il nuovo consiglio direttivo è operativo da quasi un anno: qual è il bilancio di questo periodo di attività? Subito dopo l’elezione di questo direttivo, abbiamo fissato i nostri obiettivi per promuovere e rappresentare il mercato digitale, rafforzare il forte dialogo con le istituzioni, lavorare per portare sempre più valore per gli associati e le imprese. In questi primi nove mesi abbiamo già ottenuto importanti risultati, e siamo certi che i prossimi due anni ci permetteranno di portare a termine il lavoro prefisso. Vorrei sottolineare che fin da subito abbiaANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014


Comunicate Responsivamente

Il nuovo Panorama.it è stato progettato in ottica responsive, capace di adattarsi a qualsiasi device. Ăˆ una filosofia che sta alla base del progetto di restyling. Allo stesso modo può essere pensata la comunicazione di oggi: nativamente capace di parlare la lingua di tutti i media.


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mo deciso, per valorizzare le competenze dei singoli componenti del Consiglio Direttivo eletto per questo triennio, arricchito dall’ingresso di nuovi soci provenienti sia dal mondo degli investitori sia dalla Industry digitale, di impostare il lavoro secondo una linea orizzontale, così da poter intervenire su più ambiti operativi e di ottimizzare e rendere più efficiente la gestione delle attività di un’associazione complessa come la nostra. Credo che questo sistema stia funzionando, come dimostrano anche i primi risultati raggiunti. Una delle priorità della nostra associazione, è proprio quella di poter creare occasioni di confronto e condivisione, e stiamo lavorando al momento per individuare degli standard unici di misurazione del mercato, grazie alla collaborazione di tutti i player. Come ogni anno, il Forum sarà l’occasione per presentare i dati aggiornati per il 2014 e di fornire le stime per il 2015. La novità è che il dato fornito sarà elaborato in collaborazione con il Politecnico di Milano e Nielsen, così che aziende investitrici e operatori abbiano a disposizione una guida completa ed univoca. State facendo anche un importante lavoro nel dialogo con le

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varie istituzioni? Al momento stiamo portando avanti il lavoro di accreditamento dell’associazione e della nostra Industry. Il nostro obiettivo è quello di essere sinergici con l’operato dei referenti istituzionali e favorire in questo modo lo sviluppo del settore, che vuole e deve essere sempre più di supporto alla competitività del Sistema Paese, da un punto di vista sia economico che occupazionale. Una valutazione del mercato digitale dal punto di vista del vostro osservatorio privilegiato? In Italia, sono tre gli elementi che stanno sostenendo una crescita del mercato dell’online advertising anno su anno, e che permettono di essere allineati agli altri paesi europei: mobile, video e ora anche il programmatic buying. I seminar dedicati ai temi Mobile e Video Advertising, organizzati dalla nostra associazione nel corso di quest’anno, hanno evidenziato molto bene come questi settori riescano ormai a raggiungere un pubblico sempre più vasto, soprattutto grazie a una fruizione più immediata da parte di tutti i target: il video online incontra i gusti del pubblico ed è vissuto come uno strumento conosciu-

to e associabile a ciò a cui si è abituati; il mobile, d’altro canto, è sempre più diffuso - come un prime time televisivo - e permette diversi livelli di interazione. I risultati di crescita rispecchiano, quindi, un merca-

to che ha ancora molte sfide da raccogliere. Su cosa si concentreranno i vostri sforzi l’anno prossimo? Sono molti gli ambiti su cui

ci muoveremo nel prossimo anno. Qui vorrei ricordare solo quanto stiamo facendo per il Programmatic Advertising: insieme agli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano abbiamo aperto un

tavolo di lavoro a cui partecipano quindici aziende socie di Iab Italia, attive nel settore in qualità di DSP, SSP e Trading Desk. Il Tavolo di Lavoro ha come obiettivo la produzione di un white paper, che vuo-

le essere una guida chiara e esaustiva per permettere ai player del mercato italiano di comprendere tutti gli aspetti analitici e le diverse declinazioni che il Programmatic può avere, a livello basic e specialist.

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Intervista a Enrico Quaroni, country manager per l’Italia del gruppo che è platinum sponsor dell’edizione 2014 di Iab Forum

Le previsioni dicono che l’esplosione di questo mercato continuerà per i prossimi cinque anni

Rocket Fuel, platinum sponsor di Iab Forum 2014, dipinge i luminosi orizzonti del programmatic buying di

enrico quaroni

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Francesco Lattanzio

L’esplosione di questo mercato continuerà per i prossimi cinque anni, a cui seguirà un periodo di crescita meno imponente. Intanto, fioriranno molte realtà che andranno incontro a una “selezione naturale”. Solo i più esperti e i più attenti ai trend riusciranno a consolidarsi. Enrico Quaroni, country manager per l’Italia di Rocket Fuel, racconta a 360com la sua visione del digital advertising. Ormai è sulla bocca di tutti, tutti ne parlano, tutti lo studiano. Il programmatic buying è una tendenza consolidata, se così si può dire, della realtà del web advertising. Un mercato che sta scardinando quei freni inibitori dovuti a una lunga tradizione di trattative interpersonali e strategie affidate all’intuito e all’interpretazione soggettiva dei dati provenienti dai reparti marketing. Il mondo si sta avvicinando alla digitalizzazione della compravendita degli spazi e l’Italia non può

esimersi. Rocket Fuel scruta il programmatic tricolore e nota l’interesse, a volte ancora circospetto, a volte molto deciso, di SUL ANDE publisher e inserzionisti M O D 10 nell’investire seguendo le sue logiche. La Penistitori li inve i cui g sola è quindi un mercad o e t n s g ispo biso ...e le r itari hanno to interessante, con forti c pubbli potenzialità per l’avvenire. Allo Iab Forum si parlerà anche di questo: ecco il parere di Enrico Quaroni, country manager per l’Italia di Rocket Fuel, che è platinum sponsor della manifestazione meneghina.

ATIC

AMM R G O R P ING BUY

Che idea si è fatto del mercato programmatic italiano? Sicuramente il comparto sta prendendo forma e sta raccogliendo investimenti sempre più importanti, in maniera inesorabile. Nel futuro prossimo fioriranno diverse nuove realtà e si andrà incontro a un processo di “selezione naturale” che vedrà prevalere i player più solidi e quelli che meglio riescono a prevedere le pieghe

PALI PRINCI AUTORI ELINK D SIEB ROLAN ARKETING M ODUCT CKET FUEL ORE, PR DI RO DIRETT I BELAN ESHWAR UCTS & TE, PROD PMENT ESIDEN VICEPR NESS DEVELO FUEL ET BUSI DI ROCK

del mercato, che oggi però è ancora fresco e lontano dalla maturità. Nei prossimi cinque anni continueremo

è sulla bocca di tutti, tutti ne parlano, tutti lo studiano. Il programmatic buying è una tendenza consolidata dell’articolata realtà del web advertising

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ad assistere alla sua esplosione, a cui seguirà una fase di crescita e consolidamento. È un mercato che continuerà la sua ascesa anche sul medio periodo. In che modo è passato quest’ultimo anno per Rocket Fuel? È stato un anno stimolante e ricco di successi, sia sul mercato locale sia su quello internazionale. Abbiamo stretto e consolidato relazioni importanti lato clienti e lato agenzie e il settore ha risposto molto positivamente alle novità del programmatic buying. Non posso svelare alcun dato relativo al terzo trimestre, ma posso dire che è stato un anno molto positivo. Alla fine del Q3 abbiamo registrato, a

livello internazionale, un incremento dei ricavi del 63% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, i ricavi provenienti da mobile, social e video sono cresciuti del 177% anno su anno. Inoltre a livello globale sono stati assunti 1028 nuovi dipendenti, portando a un aumento del personale dell’86% rispetto al 2013. Quali sono i progetti su cui puntate di più? L’acquisizione del dmp [X+1] ci porterà a un ulteriore consolidamento nel campo dei big data. E ci consentirà anche di effettuare le scelte di acquisto dell’advertising con maggiore precisione, aiutando così i nostri clienti a ottimizzare l’investimento del loro

budget dedicato al marketing. Avete fatto un accordo di sponsorship con Iab. Come mai? Si, quest’anno saremo platinum sponsor. È il primo anno per Rocket Fuel nel mercato italiano e abbiamo ritenuto importante entrare a far parte del network di Iab. Lo riconosciamo, infatti, come un’istituzione che lavora molto bene all’interno del mondo dell’internet advertising ed è fondamentale che un partner in espansione, come lo siamo noi, si avvicini al bureau di riferimento. Da una parte, poi, è un evento di riferimento nel nostro Paese, dall’altra abbiamo intenzione di mettere a disposizione dei partecipanti il nostro know how. <

nella foto il team italiano di rocket fuel: È stato un anno stimolante e ricco di successi, sul mercato locale e internazionale

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di Marianna Marcovich

Durante lo Iab Forum dello scorso anno furono identificati come driver del 2014: video, mobile e programmatic. smartclip li ha implementati e integrati in tutte le sue combinazioni d’offerta ed è stata una mossa vincente. La società, da sempre impegnata nella distribuzione di video premium di alta qualità, si differenzia per le avanzate soluzioni tecnologiche capaci di distribuire campagne video su tutti i dispositivi mobili, garantendo la stessa qualità e user experience del web. I risultati della pubblicazione del nuovo report Audiweb confermano questa expertise, posizionando smartclip al secondo posto nella classifica delle custom property per quanto riguarda l’adv esclusivamente su mobile nel mese di agosto. Questo anche grazie alla piattaforma SmartX, ossia un sistema proprietario efficiente e trasparente per la pianificazione programmatica che permette di monetizzare, con rendimenti ottimizzati, i contenuti da connected tv, smart tv, tv lineare, device mobile e da web. 360com ha potuto intervistare Luca Di Cesare, managing director di smartclip Italia. Come chiuderete il 2014

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A disposizione della struttura la piattaforma SmartX, un sistema proprietario per la pianificazione programmatica

Video premium di elevata qualità: per smartclip è dominazione totale

La società, guidata in Italia da Luca Di Cesare, spicca per le soluzioni tecnologiche capaci di distribuire le campagne su tutti i dispositivi mobili, garantendo la stessa qualità e user experience del web

a livello di fatturato? Presentate dei verticali particolarmente positivi? «Prevediamo di poter chiudere l’anno intorno al +25% con una sempre maggiore importanza della parte mobile e programmatic. Il settore Automotive è quello che storicamente ha dato segni di maggiore velocità ed entusiasmo, ma oggi stiamo assistendo ad una forte accelerazione in particolare da parte del settore

pianificazione che offre un’esperienza di comunicazione multimediale e multidevice altamente impattante e coinvolgente per il lancio del nuovo Qashqai permettendo di raggiungere nel primo giorno di distribuzione tutta l’utenza del network smartclip in modalità non invasiva, grazie ad una frequency cap pari a 2 e con una reach di oltre 2,5 milioni di utenti. Abbiamo inoltre condotto diverse ricerche con Nielsen per verificare l’efficacia di pianificazioni video su mobile confrontandole con campagne televisive, da cui sono emerse eviden-

FMCG, e ci aspettiamo per il prossimo anno un deciso sorpasso». C’è un’operazione adv condotta con particolare successo? «L’impegno del team R&S di smartclip è stato sempre quello di introdurre nuove forme di distribuzione e nuovi formati per alimentare il processo di innovazione nel mercato dell’online video advertising. Per

luca di cesare

Nissan, che ha sempre creduto nelle potenzialità dei device mobili, abbiamo inaugurato sul mercato italiano la Total Domination, una

ze a favore della programmazione su device mobili decisamente incoraggianti: il dato più interessante riguarda l’analisi dell’effetto di una sola esposizione video su mobile, che risul-

ta generare spostamenti di brand awareness equivalenti a quelli che si ottengono con 3 esposizioni su televisione, giustificando, in questo modo, e per la prima volta in Italia, il costo per Grp che, su mobile, è sensibilmente più alto che non in tv». Avete ulteriori novità in programma per il 2015? «Nel 2015 continueremo a puntare sul Mobile e sul Programmatic Buying. Per il programmatic, introdurremo integrazioni dirette con i principali investitori del mercato. Per il mobile, siamo in procinto di annunciare nuove e importanti partnership. Riteniamo di poter offrire un prodotto maturo per il mobile che rappresenta una logica estensione delle strategie di comunicazione video di tutti i brand. La pubblicità video su mobile è il segmento con il tasso di crescita annuo più alto e costituisce una quota significativa dei budget che gestiamo. I dati di Audiweb relativi ai primi mesi del 2014 dimostrano come su base giornaliera siano molti di più gli utenti smartphone che quelli PC. Nel futuro, quindi, ci aspettiamo una sempre maggiore attenzione verso questi dispositivi anche per campagne di brand e per pianificazioni più strutturate».

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la ricca offerta targata Mediamond

davide mondo

Crosscanalità, mobile e video di

Antonella Rocca

Crosscanalità, come prerequisito sempre più importante nei piani dei clienti, e non solo per le operazioni speciali, ma anche per i piani tabellari. Questo è reso possibile in Mediamond dalla disponibilità di un’offerta ricchissima con pacchetti integrati che sono preconfezionati quindi facilmente commercializzabili, ma anche largamente customizzabili. «Li abbiamo pensati -spiega Davide Mondo, ad Mediamond Di-

Sono questi i trend che la concessionaria, guidata da Davide Mondo, ha individuato per costruire un’offerta di successo, dove i verticali sono valorizzati all’interno di un network di altri brand, vastissimo e sempre coerente per temi o audience gital - in funzione di un’audience specifica per target ID e content ID. Puntiamo moltissimo anche sul mobile, la cui crescita, in termini di consumo di contenuti, vediamo confermata sulle properties del nostro network, e che è sopra la media nazionale, probabilmente grazie al fatto che i

contenuti dei nostri editori sono a fruizione gratuita anche su mobile. Il terzo trend che osserviamo e al quale lavoriamo per sostenere e ottimizzare sempre più è naturalmente il video, inteso sia come formato usato dall’adv, sia come media editoriale che costituisce il contenuto di

la concessionaria è online in questi giorni con una nuova operazione di grazia. it, che ha pensato per estée lauder un progetto ampiamente basato sullo storytelling. Un approccio utilizzato da molti marchi del lusso un evento itinerante presso un pubblico verticale

Un progetto di comunicazione molto inreressante è quello realizzato per skuola.net con ford ka: un vero e proprio university tour che ha portato l’auto in cinque atenei

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maggior valore, privilegiato da parte dell’utente e dagli investitori. E’ un formato sempre più trasversale, che consente una pianificazione su tutte le piattaforme e i device». Ci sono dei verticali, nella vostra offerta, che vanno meglio? «I verticali, se hanno un progetto editoriale solido, funzionano bene perché valorizzano la specificità di internet, che è quella di raggiungere anche segmenti di audience e community molto coese e coinvolte. Nel suo network Mediamond ne ha moltissimi, grandi e piccoli, dai 20 milioni di pagine di Grazia, al milione e mezzo di Sale&Pepe per gli appassionati della cucina di classe, passando per i 10 milioni di Nostro Figlio.it, che tra l’altro va straordinariamente bene, fino a Skuola. net per il pubblico di giovani e giovanissimi, così difficilmente raggiungibile. Ciò che contraddistingue i vertical di Mediamond è che questi vivono all’interno di un network di altri brand, vastissimo e sempre coerente per temi o audience, per cui è possibile estrarre il valore intrinseco dei vertical e valorizzarlo riverberandolo all’interno del network. Potete farci un esempio di un’operazione ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014


Storytelling ed engagement

Per presentare al pubblico il siero RE-NUTRIV di Estée Lauder (www. renutriv.it), Grazia.it ha pensato, insieme a Mediamond Digital, a un progetto, online in questi giorni, che si sviluppa lungo due direttive precise: lo storytelling e l’engagement. Un’iniziativa speciale di largo respiro che crea engagement con le utenti più attente alla cosmetica di lusso coinvolte sul sito, sulle piattaforme social e attraverso i post delle IT Blogger di Grazia.it. Lo storytelling è declinato attraverso media diversi. La parola: con approfondimenti, online per tutta la durata dell’operazione e a pubblicazione cadenzata sul sito, dedicati alle origini di RE-NUTRIV, alla sua formulazione e a come il siero lavori sulle cellule, apportando i suoi straordinari benefici.La narrazione è accompagnata da immagini, sia del prodotto, sia del lussuoso flacone a doppia infusione che ne costituisce l’originale packaging, ma anche del prezioso tartufo Black Diamond, dal quale viene estratto, attraverso un procedimento molto complesso, l’ingrediente energizzante. L’applicazione del trattamento viene, invece, raccontata attraverso un video che ha per protagonista Maria Host-Ivessich, IT Girl di Grazia.it.Grazia.it sostiene, inoltre, il Programma Beauty Luxury Day di Estée Lauder, una fittissima agenda di circa seicento appuntamenti instore che si svolgono in tutta Italia nell’arco di tre settimane, dove è possibile provare il prodotto e l’esclusiva esperienza di un trattamento Re-Nutriv. Il 18 novembre, Grazia.it ha partecipato, insieme alle sue IT Blogger, alla tappa milanese del tour, presso Sephora in Corso Vittorio Emanuele, a Milano, per testare insieme alle sue utenti i trattamenti di bellezza RE-NUTRIV. Un piano tabellare e dem profilate sostengono l’intera operazione.

pubblicitaria di particolare successo? Siamo in questi giorni online con una nuova operazione di Grazia.it, brand che ha pensato per Estée Lauder un progetto ampiamente basato sullo storytelling. E’ un approccio che molti marchi del lusso stanno utilizzando con successo. Un’alta operazione, probabilmente ancora in corso, è quella di Kinder

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Bueno con le Iene. E’ un esempio di quello che dicevo prima, di crosscanalità “nativa”. L’intera operazione è stata infatti pensata fin dall’inizio come integrata sui mezzi. Il tema portante, legato alle “incursioni” delle due Iene, è stato interpretato in modo originale da ciascun mezzo coinvolto: web, tv e radio. Molto diverso, è il progetto di comunicazione di Skuola.net

con FordKa, da poco terminato. L’University Tour di Skuola ha portato l’auto in cinque università italiane con un progetto di scouting degli startupper. Quindi, un evento itinerante, presso un pubblico verticale, reso possibile grazie alla vicinanza dell’editore al mondo delle università e sempre seguito, sui canali web e mobile, con ricchezza di contributi originali. ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014


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Fra i primi a inserire il programmatic buying all’interno dell’offerta di pianificazione, la struttura ora Prevede anche una significativa diversificazione dell’offerta commerciale nel web advertising

Triboo Media: con filosofia e tecnologia sempre un passo avanti La company si sta lasciando alle spalle un 2014 davvero ricco di progetti, accordi e successi. Il racconto dell’amministratore delegato Alberto Zilli che promette un rafforzamento nel settore dell’editoria e del publishing

alberto zilli di Davide Sechi

Un cuore tecnologico che pulsa senza freni, che non arretra di un passo, che progetta, propone, disegna scenari futuri, editoriali, pubblicitari. Nel breve

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volgere di un anno la giovane storia di Triboo Media, media agency nata e cresciuta sotto l’egida del giovane sognatore Alberto Zilli, rinforzata dal legame con Giulio Corno, si è ritrovata sotto le luci di svariati riflettori: intuizioni, traguardi calpestati con svariati minuti di vantaggio sui competitor, lo sbarco in Borsa. E i brindisi? Possono aspettare, Alberto Zilli preferisce festeggiare facendo i conti, tra risultati e obiettivi.

Quest’anno si è parlato tanto di mobile, social, programmatic, video. Tra tutti questi trend, su quale si sta concentrando maggiormente l’azione della vostra azienda? E perché? Siamo attualmente attivi su tutti questi fronti, in particolare stiamo proseguendo la strada degli investimenti sulla mobile e video advertising, collaborando regolarmente con i nostri editori e i fornitori di settore, seguendo parallelamente la crescita esponenziale di tablet e smartphone e l’incremento del consumo dei video online. Siamo stati tra i primi in Italia, nel 2012, ad

aver inserito il programmatic buying all’interno della nostra offerta di pianificazione. Nello specifico, riguardo al mobile, siamo stati il primo portale ad adottare la tecnologia responsive in Italia e, a livello di network, promuoviamo continuativamente lo sviluppo di nuovi prodotti per rendere sempre più ampia e qualitativa l’offerta editoriale, e, di conseguenza, quella commerciale: dagli msite ai siti responsive, fino alle app, con le quali copriamo a oggi i target donne, giovani e sport. Possiamo inoltre vantare la capacità di sfruttare le più importanti peculiarità del mezzo come la geolocalizzazione, la touch-screen experience, il QR-code e il couponing. Lato offerta siamo in grado di pianificare in modalità multi-screen, grazie all’utilizzo di formati adaptive HTML5 e crossdevice; ricordiamo infine la recente ideazione della skin mobile, un nuovo formato di domination pianificato in modalità sponsor, posizionato nella parte alta del sito che, insieme a quella desktop, diventa così un formato pianificabile in modalità cross-device, con la possibilità di ottimiz-

zare copertura e frequenza dell’audience multiscreen del network. In merito al video, abbiamo da poco istituito un canale dedicato sul portale Leonardo.it video.leonardo.it - che raccoglie numerosi contenuti video suddivisi nelle principali passioni del web, con una produzione targata 100% Leonardo. Lato commerciale la nostra offerta adv copre tutti i principali formati richiesti dal mercato, che ci permettono di raggiungere i KPI relativi a brand awareness, copertura e interazione, rispettivamente attraverso i formati preroll (con un bacino di oltre 50 milioni di video/ mese), espandibili e contextual, senza dimenticare i mobile surfer, con i quali comunichiamo tramite il formato intro video mobile, e i formati multi-screen, per colpire con la stessa creatività la crescente audience multi-device.

Quale uso state facendo dei social network? Possiamo vantare nella nostra offerta editoriale un forte network social - LeonardoADV Social - specializzato nella produzione di contenuti ad hoc, con risorse professionali dedicate e

un bacino di oltre 4 milioni tra fan e follower (considerate tutte le pagine social del network), che ci hanno permesso di raggiungere un engagement rate medio nei contenuti (PTA) pari al 19%, con picchi fino al 60%. Lato marketing, grazie a una solida presenza del network sulle principali piattaforme social, siamo in grado di offrire un forte valore aggiunto ai progetti di comunicazione: dall’amplificazione della reach alla viralità della campagna, creando engagement e interazione garantiti. Tutto questo grazie alla sviluppo di contenuti creativi ad hoc (post, meme, tweet, ecc.), attività 100% native e la collaborazione sinergica con i top influencer della rete (in particolare nelle aree fashion, food, lifestyle e motori).

Avete altre novità in programma per il prossimo futuro? Continueremo a investire in tecnologia, che è il cuore pulsante della nostra strategia e l’elemento che, insieme al know-how e alla capacità strategica del team di Triboo Media, permette di creare valore aggiunto per i clienti e di ottenere un

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Tutto d’un fiato

fino in borsa

Un cuore tecnologico che pulsa senza freni, che non arretra di un passo

elevato coinvolgimento del target di riferimento. Dopo l’acquisizione del Gruppo HTML, annunciata a soli tre mesi dalla quotazione in Borsa, e l’operazione MediaPrime, con l’acquisto degli asset editoriali di Wall Street Italia intendiamo dare seguito alla nostra strategia volta sia al rafforzamento del posizionamento competitivo nel settore editoria-publishing sia alla diversificazione dell’offerta commerciale nel web advertising. Nel 2015, per esempio, presenteremo una se-

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rie di progetti legati all’acquisizione della maggioranza di MediaPrime, con cui fin da subito si è istaurata una solida partnership e la piena condivisione di obiettivi strategici comuni. Basti pensare che abbiamo recentemente segnalato al mercato una crescita del 74% relativa agli accessi degli ultimi due mesi del social magazine Roba da Donne (dati Google Analytics), che inizia a trarre i primi benefici dall’inserimento nel network editoriale di Triboo Media. Inoltre, punteremo mol-

to sulla valorizzazione degli asset editoriali di Wall Street Italia, operazione grazie alla quale il gruppo Triboo Media figura oggi al secondo posto tra i player nel settore dell’editoria online di taglio business-finanza, in termini di audience raggiunta. Con Wall Street Italia presidieremo in modo pervasivo il target business, creando sinergie di comunicazione e raggiungendo un’audience di alto profilo, composta da imprenditori e professionisti che operano nei settori chiave dell’economia. ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014


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La concessionaria offre servizi di vendita di spazi online e di progetti comunicativi digitali e crossmediali

La strategia ad personam di tg|adv

Come spiega il ceo, Alberto Gugliada, la struttura, in questo 2014, ha deciso di perseguire un’attenta strategia di promozione, formazione e approfondimento, focalizzando l’attenzione sulla ideazione e sulla realizzazione di tavole rotonde, workshop e seminari, specificamente dedicati a target ristretti di Ottavia Quartieri

La dodicesima edizione milanese di Iab Forum, il più autorevole appuntamento dell’anno sulla comunicazione digitale e interattiva in Italia, vede la partecipazione di tg|adv, una delle principali concessionarie pubblicitarie che offre servizi di vendita di spazi online e di progetti comunicativi digitali e cross mediali. 360com ha parlato con il ceo di tg|adv, Alberto Gugliada, che afferma: «Quest’anno saremo attenti spettatori dell’evento oltre che, ovviamente, storici associati Iab - e ha proseguito specificando che - in questo 2014 tg|adv ha deciso di perseguire una strategia di promozione, formazione e approfondimento che potremmo definire ad personam, quindi focalizzando l’attenzione sull’ideazione e sulla realizzazione di tavole rotonde, workshop e seminari, specificatamente a target ristretto». Gugliada ha poi risposto alle nostre domande, facendo un resoconto dettagliato sull’an-

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no appena trascorso e sui nuovi progetti, proiettandosi, inoltre, sulla pianificazione futura che riguarda la concessionaria. Quali trend hanno caratterizzato nel 2014 il mercato? E quali pensate potranno avere un peso maggiore nel futuro? «L’andamento del mercato 2014, per quanto concerne gli investimenti, è stato realmente poco prevedibile, anzi ha rivelato un movimento che potremmo definire “isterico” creandoci non pochi problemi nell’analisi e nella previsione a lungo raggio. Questo trend ha generato nei player di settore un grado d’insicurezza per quanto concerne investimenti in nuove produzioni; tale insicurezza non ha però toccato l’operato di tg|adv poichè siamo stati capaci, in uno scenario così instabile, di perseguire un andamento in continua crescita, permettendoci di investire nello sviluppo di nuove soluzioni advertising.

Il 2014 ha sancito definitivamente due conferme: da un lato l’affrontare le campagne advertising online attraverso il “programmatic”, dall’altro l’importanza dell’adv online legata al video, perseguendo logiche che non sono necessariamente solo quelle dell’audience incrementale, ma soprattutto legate al concetto di “multiscreen”. Il 2015 sarà, ancora di più rispetto agli anni scorsi, nel nome del mobile: tablet e smartphone ci permettono sì un’audience incrementale, ma anche un’interazione ancora più netta e attiva rispetto a quella che si ottiene con il semplice desktop internet. Si pensi solo al concetto di “touch” in cui l’utente può toccare lo schermo, immergersi nell’esperienza e arrivare a farne parte, cosa che la televisione e il desktop non permettono. Il mobile è interessante, dunque, nella misura in cui riusciamo a garantire, con la medesima potenza d’ingaggio e su qualsiasi device, questo rapporto diretto e im-

mediato sulla punta delle dita». Come chiuderete l’anno a livello di fatturato? «L’anno è andato decisamente molto bene e chiudiamo il 2014 con una crescita a due cifre. Questo è un risultato che, alla luce di un mercato ancora con il freno a mano tirato, ci fa capire non solo di aver lavorato bene, ma anche di avere intuito e perseguito la giusta strategia per affiancare investitori sempre più spaventati dal perdurare di questa congiuntura che tarda a trovare fine». Può farci un esempio di un’operazione adv da voi condotta con particolare successo? «Tra i nostri progetti di successo in questo 2014 spicca certamente “Under The series”, prima webserie diffusa online contestualmente all’uscita nelle librerie dell’omonimo romanzo di Giulia Gubellini al quale si ispira. Questo progetto ambizioso rappresenta un vero e proprio inedito

orizzonte per l’editoria digitale italiana e non solo, e ha saputo riunire intorno a tale esperienza in veste di produttori Anele di Gloria Giorgianni, Rizzoli e Trilud. Le dieci puntate, online in esclusiva su under.nanopress.it, hanno avuto un enorme successo raggiungendo 6.500.000 visualizzazioni totali; questo dato, rilevato in meno di quattro mesi dal lancio della web serie, rappresenta il doppio rispetto alle stime iniziali. Under ha, inoltre, trionfato all’ultima edizione del Roma Web Fest aggiudicandosi sette premi tra i quali “Miglior regia”, “Miglior produttore” e “Premio Rai Fiction”». Ci saranno novità in programma per il 2015? «Abbiamo in cantiere di lavorare in maniera definitiva su tutto ciò che riguarda la produzione di branded content per i clienti con progettualità legata al native advertising, che unisca ancora di più le esigenze di comunicazione dei nostri clienti con la bravura e l’expertise dei partner editoriali. Progetti speciali in tal

senso sono stati sperimentati durante tutto l’anno, poichè fanno parte da sempre del nostro DNA, e pensiamo che nel 2015 questo ambito assumerà un ruolo significativo all’interno del nostro fatturato totale. Ci saranno delle novità specialmente di prodotto perché verrà portata a termine una revisione di quasi tutti i siti editi da Trilud, soprattutto Nanopress, che nel 2014 ha avuto un grande successo in termini di audience. Altro protagonista dell’anno prossimo sarà Excellence Label, business unit creata per incontrare, con un approccio specializzato, le richieste degli investitori legati al mondo della moda, del lusso, del design e dell’arredamento. Il 2014 l’ha vista nascere come startup interna a Trilud, mentre il 2015 la vedrà nella sua “piena fiori-

tura”. Sempre il prossimo anno tg|adv amplierà l’attività di digital Pr approfondendo e moltiplicando tutti i progetti speciali che vedono protagonisti influencers, youtubers, ambassadors, celebrities affiancati ai brand, seguendo il loro posizionamento, i desiderata e ovviamente le finalità di campagna».

alberto gugliada

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la struttura guidata in italia da alberto mari ha accolto nel proprio network editoriale molti soggetti premium

La piattaforma di content discovery che orienta la nostra sete d’informazione outbrain partecipa allo Iab Forum forte di numerose novità apprezzate dai propri partner, che la scelgono sempre più spesso per amplificare i contenuti. Nell’ambito della manifestazione porta all’attenzione degli operatori la propria esperienza sul tema del native advertising con un workshop il 25 novembre alle 16:30

alberto mari di Marianna Marcovich

Nell’immenso universo internet è sempre più difficile trovare contenuti di qualità e di reale interesse. Per ovviare a questo problema e facilitare la vita degli utenti online c’è Outbrain, la piat-

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taforma di content discovery più grande al mondo, guidata in Italia da Alberto Mari. E così la sete di informazione degli italiani unita alla qualità del prodotto ha permesso all’azienda di ingrandirsi e di accogliere nel proprio network edito-

ri premium come Italiaonline, Banzai, Tom’s Hardware, Citynews. Per spiegare la propria visione e i motivi del successo, Outbrain sarà presente allo Iab Forum con un workshop sul tema del native advertising, una tecnica pubblicitaria che si

sposa alla perfezione con l’attività della società e che «permette di ottimizzare i risultati dei propri investimenti in branded content», ha spiegato lo stesso Mari. E per l’anno prossimo sono in arrivo novità di prodotto, «con l’obiettivo di ren-

dere l’attività di amplificazione ancora più efficace». Non solo, ci sarà anche un grande lavoro «al fine di valorizzare l’esperienza utente», ha aggiunto il manager. E i clienti di Outbrain sono pronti ad aumentare gli investimenti in content marketing nel 2015. Di cosa parlerete allo Iab Forum? Iab Forum 2014 rappresenta per noi una tappa importante nel percorso che abbiamo compiuto durante tutto l’anno di education e awareness sul tema del native advertising. Infatti, il workshop che terremo si pone l’obiettivo di illustrare come il native advertising possa contribuire all’ottimizzazione dei risultati degli investimenti in branded content. Dall’individuazione degli utenti più interessati, alla massimizzazione delle performance post-click, il native advertising rappresenta oggi la modalità più innovativa a disposizione dei grandi brand per creare engagement attraverso contenuti e video. Com’è andato il 2014? Con un portafoglio clienti più ampio, l’organico potenziato e il poter annoverare nel nostro network degli editori come Italiaonline, Banzai, Tom’s Hardware, Citynews e molti altri,

possiamo dirci soddisfatti dell’anno che sta terminando. In termini di novità di prodotto, anche in Italia abbiamo introdotto da poco la nuova soluzione tecnologica Amplify Self-serve, per garantire maggiore autonomia ai marketer che possono gestire con la massima libertà le proprie campagne di content marketing e utilizzare la modalità payper-click per portare la giusta audience verso i propri contenuti. Inoltre molti clienti hanno condiviso con noi la loro intenzione di aumentare gli investimenti in content marketing per il 2015 in quanto convinti che questa rappresenti la strategia vincente per il futuro. Italiaonline è uno dei vostri nuovi partner premium. Quali sono i primi risultati della vostra collaborazione? La partnership con Italiaonline è stata siglata da pochi mesi e non abbiamo ancora risultati da divulgare, ma dai primi test realizzati abbiamo registrato risultati estremamente interessanti in termini di engagement degli utenti, segno che l’introduzione di raccomandazioni di contenuto personalizzate incontra una effettiva domanda del pubblico. Grazie alla soluzione Outbrain Amplify, infatti, l’utente di desktop e mobile

è guidato alla scoperta dei contenuti e video più interessanti grazie all’integrazione di link personalizzati e consigliati all’interno delle pagine editoriali nelle sezioni “Potrebbe interessarti anche”. Siamo dunque certi che, con una market reach del 56%, 15,3 milioni di utenti unici al mese, 2,5 miliardi di page view mensili e 11,2 milioni di account mail attivi, Italiaonline possa costituire una leva importante per divulgare contenuti di valore in grado di raggiungere un’audience interessata a scoprire le storie più interessanti, autentiche e degne di fiducia. Avete novità in serbo per l’anno prossimo? A livello di prodotto ci sono numerose novità in arrivo e andranno tutte nella direzione di rendere le attività di amplificazione dei contenuti ancora più efficaci. L’accesso agli insight di marketing sarà ancora più semplice e i nostri clienti avranno la possibilità di ottenere informazioni preziose riguardo al loro target di consumatori. Infine, continueremo nella direzione di valorizzare i contenuti in tutta l’esperienza utente, sia per generare awareness verso i brand, sia nelle campagne con obiettivi più propriamente performance (abbiamo già diverse case in questa direzione).

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l’impegno sul versante digitale del quotidiano internazionale più letto, forte di 89 edizioni in 200 città nel mondo

Restyling grafico e concettuale per l’edizione italiana di Metronews, che punta sulla qualità dell’informazione

Marco Farina, dg di Metro Italia, punta su news di qualità, video e geolocalizzazione. Per un’audience sempre più trasversale

marco farina

di Ottavia Quartieri

Alla dodicesima edizione dello Iab Forum parteciperà anche Metro, il quotidiano internazionale più letto in assoluto, grazie alle sue 89 edizioni distribuite ogni giorno in oltre 200 tra le più importanti città del mondo. Sono più di 24 milioni i lettori che si informano quotidianamen-

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te grazie a Metro, in ben 18 lingue diverse, tra cui anche l’italiano: ed è con Marco Farina, direttore generale di Metro, che ha parlato 360com per capire l’impostazione del quotidiano online e le sue strategie future. Il tema centrale della conversazione è stato il restyling del sito dell’edizione

italiana di Metronews, curato dalla società “Ndesign” di Rieti e lanciato online lo scorso tre novembre, che si presenta agli internauti con una ricca offerta dal punto di vista contenutistico e, contemporaneamente, in una rinnovata veste grafica. «Il rilancio del sito, che è avvenuto sia dal pun-

to di vista grafico che concettuale, ha il preciso scopo di rendere più facile la consultazione, più semplice l’uso e maggiormente fruibile dagli utenti – ha spiegato Marco Farina – mantenendo comunque intatti i principi e i valori fondanti sui quali è nato il nostro giornale, quali continui aggiornamenti dall’Italia e dal mondo, preferendo un’informazione di qualità piuttosto che di breaking news». La commistione di questi elementi permette al giornale italiano di intercettare un’audience ampia e trasversale, catturando l’attenzione di un pubblico metropolitano, giovane, attivo e di elevato livello socio - culturale, ampliando in questo modo la platea di possibili lettori. Marco Farina ha poi raccontato dettagliatamente le novità re-

lative a Metronews, dando di fatto avvio, con il rilancio del sito, a una nuova era digitale di Metro Italia che si pone come uno dei modelli per l’informazione online italiana. «La nuova edizione di Metro si compone di 15 diverse categorie, dalla cronaca allo sport, dal lavoro ai libri, mostrando una declinazione tematica delle notizie che sono continuamente aggiornate e verificate – spiega il dg di Metro, specificando inoltre che – Nella parte centrale della home page compaiono le notizie calde della giornata, arricchite da articoli e foto, mentre sul lato destro scorrono “Le ultime ore”, notizie flash date in tempo reale grazie alla collaborazione con le agenzie di stampa. Una novità significativa la ritroviamo nel week end: infatti sabato e domenica, in aggiunta al tradizionale sfondo verde, viene aggiunto il colore arancio e vengono riassunti i principali temi della settimana, senza però far mancare ai lettori continui

aggiornamenti». Molto importanti sono anche le sezioni “Articoli piu letti” e “Metro blog”, aree che da un lato offrono il meglio del giornale e misurano il sentiment dei lettori, dall’altro invece danno spazio direttamente alle opinioni di alcuni autorevoli personaggi. Oltre all’aspetto testuale, il website di Metro punta molto sul concetto di geolocalizzazione: «Metro propone, infatti, oltre all’edizione nazionale, anche edizioni locali delle sei città italiane più importanti quali Bologna, Milano, Roma, Torino, Genova e Firenze. Inoltre è stata creata un’area dedicata agli “Speciali” in cui le news hanno una declinazione tematica e più specifica». Allo stesso modo, il format dei video è ormai imprescindibile nell’ambito dell’informazione online per la sua trasparenza e immediatezza, e a questo proposito Farina dichiara che «Metro offre una ricca gallery di video grazie a una sezione interamente dedicata, ma che la

loro centralità si può notare fin dal primo scroll della home». Sul fronte social network Metro è presente su Facebook, Twitter e Google+ e offre la possibilità di condividere qualunque articolo, foto o video direttamente dal sito, dimostrandosi dunque molto sensibile alle nuove proposte del digitale. Il direttore generale di Metro ci fornisce, infine, un esempio recente che testimonia l’impegno nel mondo social del quotidiano: «L’intervista a De Gregori, nella quale il cantautore romano invita Ligabue a salire sul palco insieme a lui, ha raggiunto in meno di 24 ore oltre 1300 Like su Facebook, facendo registrare un feedback molto positivo dei lettori». Stilare un bilancio per il nuovo Metro è evidentemente ancora troppo presto, ma parlando con Stefano Piccirilli, direttore commerciale di Metro, è emerso che nel 2014 è stato dedicato un budget importante per pubblicizzarsi su internet e in tv.

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di Francesco Lattanzio

Lo Iab Forum sarà un’occasione di ritrovi ma anche di presentazioni e benvenuti. Per Adtz, in Italia da aprile, sarà una prima volta. Certo, l’esperienza internazionale in cui affonda le radici e le spiccate competenze sul social, da cui deriva il loro successo, saranno gli ingredienti giusti per incontrare i potenziali clienti e presentare le soluzioni di social advertising di cui dispongono. In particolare l’evento sarà anche l’occasione per presentare la “Social Media Crew”, un team di specialisti in social media di cui Adtz fa parte con Blogmeter e Social Bullguard. 360com ha parlato con Maurizio Boneschi, sales director di Adtz Italia, per conoscere da vicino questa nuova quanto importante realtà del panorama del social advertising italiano. Lo Iab Forum è alle porte. Come vi siete preparati all’evento? Parteciperemo all’evento con Blogmeter e Social Bullguard, insieme ci presentiamo come la “Social Media Crew”, ovvero un team di specialisti in grado di offrire una consulenza integrata in ambito social. Si tratta di un approccio innovativo al social media

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si presenta all’evento con blogmeter e social bullguard per illustrare il team “social media crew”

Adtz debutta positivamente sul mercato italiano e porta la sua esperienza internazionale nel campo della social adv

I driver di crescita su cui punta in Italia e che hanno fatto registrare ottimi risultati sono video e mobile. senza dimenticare il lavoro di consulenza svolto per tanti player attivi nel mondo dell’ecommerce marketing e advertising, che prevede l’offerta di una soluzione di consulenza integrata e completa in grado di guidare e supportare le aziende e le agenzie nel percorso di comprensione ed utilizzo dei social media. Le aziende che si affidano alla “Social Media Crew” possono disporre di strumenti tecnologici e di esperti nell’ascolto e nell’analisi dei social network, nel social customer service e nell’ottimizzazio-

maurizio boneschi

ne delle campagne di social advertising con l’obiettivo di massimizzare il ROI. Vi aspettiamo numerosi al nostro stand #G3 http://www.blogmeter.it/ social-media-crew-iab-forum-2014/ Dato il vostro recente ingresso nel mercato italiano e la vostra grande esperienza internazionale, avete riscontrato delle particolari tendenze

in Italia? E, per contro, ci sono trend che state ignorando? Adtz è nata in Spagna nel 2008, ha sedi in Sud America e negli Stati Uniti, ed è un leader internazionale nel social advertising. La decisione di approdare anche in Italia è basata sul fatto che il nostro paese rappresenta uno dei mercati a più alto potenziale di sviluppo in ambito social. ADTZ è la 1° azienda con sede in Italia ad es-

sere sia PMD di Facebook (Preferred Marketing Developer) che MPP di Twitter (Marketing Platform Partner) ovvero specializzata nell’ottimizzazione delle campagne di social advertising. In particolare in Italia due sembrano essere i trend più significativi: il video e il mobile advertising. Registriamo solitamente sulle numerose campagne video e mobile che stiamo gestendo risultati di performance

significativamente superiori rispetto a quelle solo su desktop o senza un video. Pertanto riteniamo che la combinazione delle due soluzioni pubblicitarie sarà sempre più determinante nella crescita del social advertising. Un altro trend molto interessante per l’Italia è rappresentato dall’ecommerce, un settore in costante crescita, ma che ad oggi non sta ancora sfruttando tutte le potenzialità offerte da soluzioni di ottimizzazione dell’attività di social advertising. ADTZ su tutti i mercati in cui è presente collabora con aziende appartenenti al mondo del retail e dell’ecommerce: è nel nostro DNA fornire a queste tipologie di clienti soluzioni e servizi in grado di massimizzare il ritorno dell’investimento delle campagne social. E com’è andato questo primo periodo in Italia? Il debutto è stato sicuramente positivo. Stiamo consolidando la nostra posizione sul mercato e collaboriamo già con diversi clienti e agenzie media che ci affidano la gestione delle campagne social. I social network sono ormai media in grado di generare una vasta audience ogni giorno, soprattutto su mobile, e di attirare in-

vestimenti in advertising sempre più significativi. Pertanto la nostra consolidata esperienza maturata dalla gestione di oltre 20 mila campagne su molteplici mercati, unita al nostro approccio consulenziale, sono le ragioni degli ottimi risultati raggiunti fino ad oggi e i fattori determinanti della nostra futura crescita. Avete in serbo nuove proposte per il 2015? In nostro team di sviluppatori lavora quotidianamente ad un aggiornamento continuo della nostra piattaforma tecnologia ADAM con le ultime novità delle soluzioni advertising di Facebook e Twitter. Quindi il prossimo anno procederemo sempre più spediti nella evoluzione della nostra tecnologia, integrando funzionalità inedite che consentiranno di continuare ad offrire la soluzione più performante del mercato. Sempre più nel corso dei prossimi mesi la crescita delle sinergie all’interno della “Social Media Crew” arricchirà la proposta di ADTZ: vogliamo offrire ai nostri clienti reali opportunità di business all’interno dei social network attraverso un’attività integrata di marketing intelligence e advertising, al momento unica e innovativa sul mercato.

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i plus di una soluzione resa possibile da una tecnologia che permette ogni singolo device connesso alla rete

Adform rottama i cookies Il player paneuropeo specializzato in soluzioni di digital advertising introduce, grazie a una partnership con Adtruth, la Device Recognition per tracciare tutti i dispositivi, in forma omogenea, senza raccogliere alcun dato dell’utente

di Aureliano Roio

Chiunque lavori nell’online advertising sa quanto siano importanti i cookies per l’intera industria della pub-

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blicità digitale. Oggi, infatti, la maggior parte delle attività legate alla pubblicità online si basa sui cosiddetti cookies di terze parti. Questi permettono di ri-

conoscere e profilare uno specifico browser di navigazione (e quindi un utente) ogni volta che si ritorna su un determinato sito, fare retargeting, controlla-

re la frequenza di esposizione dei banner, misurare gli utenti unici, attribuire correttamente le conversioni in acquisto a una determinata campagna e

così via. Ma i cookies sono una tecnologia controversa. Depositati sui computer degli utenti quasi sempre a loro insaputa ed in grado di “carpire” praticamente ogni informazione legata alla loro navigazione, hanno sollevato fin dai loro primi utilizzi non pochi problemi di privacy. Per tale motivo la legislazione europea, che già impone agli operatori di richiedere un consenso preventivo dell’utente per poter raccogliere informazioni a scopi pubblicitari, sembra orientata a limitare ancor più fortemente l’utilizzo dei cookies di terze parti, costituendo così una vera e propria minaccia nei confronti dell’intero settore dell’adv online. Oltre a questo aspetto, va sottolineato come quella dei cookies sia una tecnologia imperfetta, che presenta alcuni seri inconvenienti anche dal punto di vista degli inserzionisti. Le nuove versioni di alcuni browser, infatti, sono impostati di default per bloccare i cookies di terze parti e tutti offrono all’utente la possibilità di cancellarli piuttosto facilmente. Tanto che, secondo una ricerca svolta da comScore in Australia, il 28% degli utenti elimina tutti i cookies dal proprio pc in media ogni mese. Questo significa, in termini di profilazione e tracciamento,

ripartire da zero ogni volta. Inoltre, in alcuni canali, come ad esempio quello mobile, sono praticamente inesistenti. La soluzione nel device Un problema annoso che oggi ha trovato una soluzione definitiva grazie a Adform. L’azienda paneuropea ad alto tasso di tecnologia specializzata in soluzioni per il digital advertising ha infatti siglato una partnership con Adtruth e oggi presenta al mercato la Device Recognition, l’alternativa più efficace all’utilizzo dei cookies in pubblicità. «Si tratta di una tecnologia in grado di tracciare il singolo dispositivo connesso in rete, sia esso pc, tablet o smartphone, identificandolo attraverso le sue caratteristiche intrinseche e i settaggi impostati dall’utente – spiega Alfonso Mariniello, commercial director di Adform. Le variabili interessate sono oltre 200 (font installati, colori dello schermo, sistema operativo, APP installate, plugin presenti e loro versioni e così via) che rendono ogni device unico e riconoscibile e quindi tracciabile per fini pubblicitari». Il sistema di Device Recognition può essere utilizzato come alternativa ai cookies ma anche in modo complementare per ottene-

re una profilazione ancora più accurata. La tecnologia sviluppata da Adtruth presenta infatti una serie di indubbi vantaggi rispetto ai cookies, come spiega Mariniello: «Innanzitutto, i dati per il retargeting diventano più persistenti, perché legati al ciclo di vita del dispositivo e non più ai tempi di cookie delection che vanno dalle due settimane ai due mesi. Inoltre, il numero degli utenti unici viene calcolato con maggiore precisione, soprattutto in ambito mobile, dove diventa finalmente possibile tracciare tutto correttamente sia sul canale degli msite sia nell’adv in-app. Peraltro, il tracciamento puntuale del canale mobile offre agli utenti della piattaforma di Adform un altro notevole vantaggio indiretto: la possibilità di pianificare campagne adv su tutti i canali in maniera semplice e omogenea, con la totale integrazione tra gli schermi degli smartphone o dei tablet e quelli del pc e televisivi e, in alcuni Paesi, persino l’outdoor (ledwall)». Oltre ai vantaggi per agenzie e clienti, la Device Recognition, porta con sè un altro importante elemento che per gli utenti ha il sapore di una vera a propria rivoluzione: nessun dato personale dei navigatori viene analizzato e tantomeno conservato.

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massimo de magistris

Il termine programmatic è la keyword del momento

Il primo anno di StickyAds.tv Ed è subito festa L’azienda, guidata da Massimo De Magistris, si è imposta velocemente all’attenzione del mercato Un evento pre-Iab - il Masterclass Programmatic Buying per educare su quelle che sono le potenzialità del programmatic, vero e proprio trend del momento. È quanto ha ideato StickyAds.tv che, in collaborazione con Microsoft, ha voluto fare formazione su una tematica che è sì complessa, ma anche sempre più dibattuta. E in grande cresci-

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ta. Insomma StickyAds.tv, a un anno dallo sbarco in Italia «può ritenersi soddisfatta per i risultati raggiunti - ha dichiarato il country manager Massimo De Magistris -. E per l’anno prossimo abbiamo in cantiere diverse novità, un elemento che fa parte del Dna di StickyAds.tv, l’azienda che crea legami, connettendo demand e supply».

Quest’anno siete stati tra gli organizzatori di un evento preIab Forum, la prima Masterclass Programmatic Buying. Ci può spiegare meglio questa vostra scelta? È stata una decisione in linea con la strategia di marketing adottata dalla nostra azienda quest’anno. A maggio, infatti, abbiamo organizzato, insieme ad altri partner, la prima edizione della Masterclass Programmatic Buying a Parigi: anche in quell’occasione si era trattato del pre-evento dell’Interact, importante manifestazione dello Iab francese. Il motivo è molto semplice: fare education sul tema programmatico coinvolgendo tutti i più importanti attori della nostra industry digitale. La specificità della Masterclass è stata quella di rivolgersi esclusivamente a una audience fatta di inserzionisti, cercando di fornire loro strumenti utili per navigare informati nel mondo del media programmatic. Ci sarebbe piaciuto molto farlo anche all’interno dello Iab Forum, ma la formula non è compatibile con le esigenze dei diversi operatori, ognuno di loro ha un’agenda molto fitta nei due giorni della manifestazione e quindi non avremmo raccolto tutte le adesioni che invece abbiamo avuto nella sua versione di pre-evento. Ma a che punto è oggi il programmatic

advertising in Italia? Direi che il termine programmatic è la keyword del momento, ma questo non vuol dire che tutti conoscano e utilizzino il programmatic media. Recentemente mi ha sorpreso molto leggere un articolo di AdWeek nel quale si diceva che meno di un quarto degli advertiser americani utilizza il media programmatico perché la restante parte non lo conosce a sufficienza. Se riflettiamo sul fatto che questo è un dato riferito al mercato americano, comprendiamo allora quali possano essere le potenzialità di questo nuovo modo di fare trading media. In Italia credo la situazione non sia molto differente, il che da un certo punto di vista è positivo, dall’altro servono proprio eventi come la Masterclass per fare crescere la conoscenza e la consapevolezza di ciò che l’utilizzo del programmatic media può apportare al sistema digitale, in termini di miglioramento dell’efficienza e della trasparenza. Abbiamo spesso parlato di video programmatic. Qual è il bilancio che fa di questo comparto, anche in confronto al resto del mondo? La componente video sta andando molto bene, sta crescendo tantissimo mese su mese. Ma non è una sorpresa, l’Italia è un paese dove questo formato ha un ruolo centrale nelle pianificazioni media, e la

sua versione digitale si presta molto bene alla modalità programmatica. Quindi le nostre previsioni sono di una crescita a due cifre nel 2015, ma due cifre collocate decisamente nella parte superiore della scala, quelle che guarda con ottimismo al 100%. A supporto di queste previsioni ci sono almeno tre fattori: crescita del numero degli advertiser, aumento della percentuale di transato in modalità programmatica e incremento del formato video sul mobile.

chiere mezzo pieno. Bene, con assoluta onestà, devo dire che noi di Sticky.Ads.tv il bicchiere lo vediamo bello pieno, quindi non facciamo misteri nel dire che a un anno esatto dal lancio in Italia siamo molto soddisfatti. Abbiamo convinto dell’efficacia delle nostre soluzioni moltissimi publisher, tutti di grande rilievo, e quindi stiamo mettendo fiato sul collo ai nostri colleghi francesi, che rappresentano il mercato di riferimento europeo del video programmatic.

Lato StickyAds.tv, com’è andato il 2014? Generalmente nel rispondere a queste domande si preferisce guardare sempre al bic-

Quali sono le novità che la vostra azienda metterà in campo nel 2015? Il nostro mestiere è quello di creare legami, connettendo de-

mand con supply. E la nostra strategia 2015 va proprio in questa direzione. Abbiamo costruito un team internazionale importante, con uffici a Londra e Parigi, per raccogliere le richieste che vengono dai trading desk internazionali e convogliarle sui nostri publisher. Stiamo lavorando su moltissime integrazioni con nuovi Dsp dei mercati emergenti, anche i più piccoli, proprio nell’ottica di non tralasciare nessuna opportunità lato demand. Per non parlare della piattaforma. Dal gennaio di quest’anno abbiamo introdotto oltre 300 nuove features o miglioramenti, e altrettanto faremo il prossimo anno. Insomma, la novità fa parte del DNA di Sticky.Ads.tv.

Una sfida sempre più stimolante, attraverso un percorso personalizzato e flessibile Melascrivi supera i confini italiani Attiva dal 2010 sul territorio italiano, Melascrivi si rivolge ora anche ai mercati esteri, arrivando a gestire sette lingue straniere: inglese, francese, tedesco, spagnolo, portoghese, russo e polacco. «Abbiamo iniziato a esplorare i mercati esteri realizzando un portale dedicato alla lingua inglese e uno per la lingua portoghese. Pian piano il numero di autori madrelingua è andato crescendo, spingendoci a lavorare anche su altre lingue». Queste le parole di Chiara Como, responsabile del progetto Melascrivi, emozionata all’idea di portare la piattaforma all’estero e renderla internazionale. «L’esigenza di tradurre i contenuti dei propri siti in più lingue è sempre più concreta e noi rispondiamo con una piattaforma in grado di fornire l’intero processo di creazione del testo in ben sette lingue. La sfida è a dir poco stimolante». L’obiettivo, ora, è replicare la Melascrivi italiana, dando al cliente la possibilità di entrare in contatto con un numero significativo di traduttori e copywriter madrelingua o bilingue e consentendo di esternalizzare interamente o solo in parte la produzione dei contenuti. Anche sulle lingue straniere sono disponibili, infatti, i servizi (automatici o gestiti dagli autori) che consentono di definire insieme al cliente un percorso personalizzato e flessibile, in grado di rispondere ad esigenze specifiche. L’esclusione delle stopwords garantisce costi estremanente contenuti e competitivi anche nel settore delle traduzioni. ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014


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Lucini&Lucini è un’azienda leader per email marketing, lead generation e servizi di invio email, da sempre focalizzata sulla soddisfazione delle esigenze dei clienti

Alla scoperta del video advertising che non c’era: arriva ADSender

Intervista a Sabrina Lucini, managing director del gruppo, che ha parlato delle tendenze del settore e dell’innovativa infrastruttura tecnologica cloud-based. Una piattaforma d’avanguardia per soddisfare i clienti, incrementare le vendite e aumentare il Roi

Sabrina Lucini

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di Valentina Lunardi

Lucini & Lucini è un’azienda leader del settore dell’email marketing, in lead generation e servizi di invio email per agenzie, aziende, associazioni ed editori, da sempre focalizzata sulla soddisfazione delle esigenze dei clienti e sui cambiamenti tecnologici. Il gruppo dispone di una struttura proprietaria attraverso la quale invia in media oltre 100 milioni di email al giorno, per un totale di 40 miliardi per l’anno 2013, e una serie di portali web pubblicati in undici lingue, specializzati in servizi gratuiti via email. La sua importante posizione di prim’attore del mercato dell’email marketing ha posto Lucini & Lucini nella posizione di essere sempre all’avanguardia nel settore pubblicitario, in particolare focalizzandosi su una tendenza di cui si è parlato molto nel corso di quest’anno: il video advertising. Le campagne marketing video offrono, difatti, potenzialità di engagement uniche, che si uniscono a numeri importanti, come dimostrano le stime for-

nite dall’Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano, secondo le quali la pubblicità video assorbe, oggi, il 14% dell’adv totale sul web. E si pensa che entro il 2018 dovrebbe raggiungere quota 25%. Lucini & Lucini declina, quindi, la video strategy nel suo canale core, lanciando il nuovo servizio Video ADSender, la piattaforma di spedizione proprietaria, progettata appositamente per l’email marketing. L’architettura della nuova piattaforma, basata principalmente su tre data center di top livello distribuiti tra Silicon Valley, Dublino e Milano, è stata pensata specificamente per soddisfare le esigenze di agenzie e advertiser, così da gestire grandi database e arrivare ad ottimizzare l’impatto di ogni campagna di email marketing. Risultato ottenibile attraverso la rilevazione in real-time dell’apertura dei messaggi su qualsiasi tipo di device, client e sistema operativo, in modo da garantire sempre la corretta visualizzazione dei contenuti video e una user experience di alto livello. In

vista di tale importante novità e dell’impegno nel digitale e nelle nuove tecnologie dimostrato dal gruppo, abbiamo chiesto a Sabrina Lucini, managing director di Lucini & Lucini Communications, di raccontarci meglio le tendenze del settore dell’email marketing e le peculiarità della nuova piattaforma.

E’ stata confermata la vostra partecipazione a Iab Forum. Quali aspettattive rispetto a questa edizione 2014? Nell’edizione 2014 ci presentiamo come il riferimento assoluto a livello mondiale per l’email marketing e le tecnologie associate: a dimostrazione della vertiginosa crescita di tutte le società del gruppo abbiamo allestito lo stand più grande tra tutti quelli presenti allo Iab Forum 2014! Quest’anno si è parlato molto di video adv che, secondo i dati dell’Osservatorio New Media & New Internet del Politecnico di Milano, copre il 14% sul totale pubblicitario. Confermate tale trend anche nel settore dell’email marketing?

Lucini&Lucini è l’unica società che è in grado di proporre una tecnologia realmente efficace nel settore del video e-mail marketing. Con una serie di soluzioni tecniche proprietarie siamo in grado di rappresentare contenuti in video streaming nella grande maggioranza dei client di posta elettronica, trasmettendo flussi video differenti a seconda del dispositivo coinvolto. Esistono differenti tendenze che hanno caratterizzato il mercato? E quali prevedete siano le più importanti per il futuro? Oltre al contenuto video gli advertiser sono anche interessati a raggiungere i consumatori che sono maggiormente sensibili alla loro proposta, per cui la tecnologia del behavioral targeting, che Lucini&Lucini ha sviluppato nel corso di dieci anni, è oggi una delle più richieste. Stimiamo che nel corso del 2015 il behavioral targeting nel settore dell’email marketing sarà il vero valore aggiunto e che solo poche aziende al mondo saranno in grado di fornire un servizio adeguato.

Come chiuderete l’anno a livello di fatturato? Ci sono dei verticali, all’interno della vostra offerta, che vorreste segnalare per i positivi risultati raggiunti? Il gruppo complessivamente chiuderà l’anno con revenue oltre i 10 milioni di dollari e una stabile crescita che non vede verticali diversi da quelli di riferimento: il miglior servizio di email marketing su scala globale.

Una campagna adv, condotta da Lucini & Lucini con particolare successo? Direi che tra le più recenti case history possiamo citare la campagna per il cliente Dior, seguito direttamente dal team Lucini & Lucini Mexico, per il quale è stata inviata una campagna video email sul nostro database di lingua spagnola. Avete delle novità in serbo per il 2015? Certo che si. La commercializzazione al pubblico del più potente motore per l’invio e l’analisi di campagne email mai realizzato per il settore del marketing digitale: l’AdSender.

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Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono:siano essi notizie, informazioni, intrattenimento.Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, 328.000 utenti unici/mese – Fonte Audiweb View, media ultimi 3 mesi


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per il 2015 la società punta molto sulla piattaforma proprietaria “all in 1 social”

«Offriamo ai clienti servizi digital a 360 gradi», il calore dell’abbraccio di 77Agency Risorse esperte, dalle qualità certificate, unite a tool di social media advertising e management. Amedeo Guffanti, gm della struttura, svela i segreti dell’agenzia, che sarà presente a Iab con totem per il social sharing di immagini e commenti

di Francesco Lattanzio

La sabbia nella clessidra è caduta quasi per intero nella metà inferiore. Le forbici che taglieranno il nastro di inaugurazione dello Iab Forum 2014 sono già riposte all’ingresso del MiCo. Amedeo Guffanti, general manager di 77Agency, raggiungerà il suo seggiolino con la consapevolezza di attra-

versare un’annata positiva e con una certa dose di curiosità verso i temi di cui si occuperanno i relatori durante plenarie e workshop. Un occhio di riguardo verrà riservato ai video, il trend che, secondo lo stesso Guffanti, è il più profittevole sotto diversi punti di vista. Lo Iab Forum si avvicina. Cosa vi aspettate da

questa edizione? E come parteciperete? Lo Iab di quest’anno è la prima edizione organizzata dal nuovo direttivo, che sta svolgendo un buon lavoro a livello di comunicazione. Per quanto riguarda 77Agency, non presenteremo stand ma aiuteremo lo Iab nella generazione di interazioni social, istallando dei totem attraverso cui i partecipanti possono scattarsi fotografie e condividerle attraverso i profili ufficiali di Iab. Con quale occhio vi avvicinate a questa manifestazione? Quali sono i trend da cavalcare in questo

momento? Parlando del mercato in generale, la raccolta pubblicitaria è in leggera flessione anche sul digitale, mentre la diffusione di device e accessibilità alla rete prosegue la propria crescita, anche se meno velocemente di prima. Nei social network, in particolare, vediamo una certezza più che un trend. Una tendenza da cavalcare è il video, inteso sia a livello di advertising sia di produzioni originali. Incominciano a spuntare dei canali online che raccolgono utenti, e quindi spettatori, fissi. Questa polarizzazione di audience su canali identificabili, in fin dei conti, segue una logica televisiva. In

questo momento, ci troviamo davanti a un’inversione di tendenze. Pare, infatti, che sia proprio il piccolo schermo a rincorrere la rete, e non viceversa. Questo avviene perché la generazione dei 14/20enni è digital native. Ciò significa che questo target reputa la tv uno dei media, non più l’unico media, come invece era considerata prima dell’exploit amedeo guffanti di internet. E que-

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sta è la riprova che la rete sta continuando ad acquisire importanza e contingenza con la tv. Tanto che i due media stanno iniziando ad amalgamarsi tra loro. Alla fine, un contenuto è un contenuto. La differenza sta, però, nel fatto che, se la fruizione di questi contenuti avviene attraverso il web, è più facile tracciare l’audience in modo preciso. Un bel vantaggio per gli investitori. Insomma un vero e proprio abbattimento delle barriere che apre uno spazio vergine ai brand. Noi come agenzia abbiamo rapporti con società di management e stiamo lavorando con diversi youtuber per progetti legati a prodotti.

Parliamo un po’ di voi. Come si è mossa 77Agency nel 2014? Per quanto riguarda il bilancio, manteniamo l’andamento positivo anno su anno. In queste considerazioni non prendiamo come riferimento solo l’Italia, quindi siamo meno ciclici riguardo la crisi del Paese. Noi offriamo servizi digital a 360 gradi perché, se proponi al cliente che insegue i suoi obiettivi una soluzione completa, garantendo un servizio di qualità in tutte le aree, sostenuto anche dalla nostra esperienza ultradecennale, questo rimarrà soddisfatto. Abbiamo risorse esperte, la cui preparazione è certificata dai più grandi canali del mondo, come ad esempio Google. E quali sono i vostri cavalli di battaglia per il 2015? Puntiamo molto su “All in 1 Social”, la nostra piattaforma tecnologica di gestione dei social network. Permette di amministrare, attraverso un’unica interfaccia, analisi, reportistica e schedule dei contenuti da pubblicare sulle maggiori piattaforme social. Un altro strumento in cui crediamo particolarmente è “Social Ads Tool”, una piattaforma di pianificazione per le campagne adv su Facebook, capace di gestire inserzioni in tutti i formati.

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25 Martedì

NOVEMBRE 16.30

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CONVERSION BOOSTER IN THE MARKETING FUNNEL

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intervista di 360com a francesco barbarani, che illustra le novità in arrivo che caratterizzano rai pubblicità

Allo Iab Forum per raccontare la propria offerta multimediale Tante le novità per la concessionaria in vista della prossima stagione. Ma prima c’è la manifestazione, dove è presente con stand e workshop

francesco barbarani

di Giacomo Broggi

Sarà un inverno caldissimo quello di Rai Pubblicità, tra sbarco nel mondo programmatic, Festival di Sanremo, un team in crescita e l’obiettivo di consolidare la propria offerta web nel corso del 2015. Ma prima c’è Iab Forum, dove la concessionaria sarà presente con uno stand, un workshop e «tanta voglia di raccontarci e di raccontare la nostra offerta, sempre più incentrata su contenuti di qualità e multimedialità - spiega Francesco Barbarani, direttore area Radio e Web di Rai Pubblicità -. Adesso però manca solo un mese alla fine del 2014 e vogliamo concentrarci per mantenere il trend di crescita dei primi mesi dell’anno, che ha visto internet incrementare a due cifre».

Come si sostanzia la vostra presenza allo Iab Forum? Siamo presenti allo Iab Forum sia con uno stand sia con un workshop. Credo che momenti come questo siano molto importanti per favorire il dialogo tra i vari operatori del mercato e noi aspettiamo al nostro stand chiunque abbia voglia di conoscerci e approfondire i nostri prodotti. Stiamo lavorando molto per promuovere la nostra offerta e lo Iab è sicuramente il luogo giusto per portarla all’attenzione degli investitori. Inoltre, ci sono tante novità in cantiere per il 2015 e le vogliamo raccontare direttamente alle persone. Non solo. Lo Iab Forum sarà anche l’occasione giusta per presentare la no-

stra squadra: accogliamo, infatti, nuove risorse per essere ancor più presenti sul territorio, in particolare su Milano e Roma. Ci racconta qualcosa in più sul workshop? Durante il workshop, intitolato “Dal video al social passando per Pechino” (in programma alle 16:30 del 25 novembre e tenuto dallo stesso Barbarani, ndr), affronteremo i temi del video e dei contenuti di qualità, temi che mi stanno particolarmente a cuore. Il video sta conoscendo una crescita vertiginosa su tutte le piattaforme, dal pc alle smart tv e ai device mobili. E con i contenuti che stanno diventando sempre più “meta-contenuti”, in un continuo viaggio tra diversi schermi e media. Ma questi devono essere di qualità e fungere da facilitatori per l’interazione tra brand e target, specialmente nel panorama online. Parleremo di social e di Pechino Express: il pro-

gramma appena concluso è stato spinto da una costante attività social, particolarmente apprezzata dagli utenti. E devo dire che anche gli investitori sono rimasti soddisfatti.

tutto il nostro bacino.

Il 2015 si avvicina. Come vi state preparando? Per l’anno prossimo ci aspettiamo grandi cose sia dal Festival di Sanremo sia da “The Voice”, che ha un format, quello del talent, che si presta molto bene all’ambiente della rete e del 2.0. Così come il Festival potrà sfruttare la musica come driver di discussione e quindi godere di un’alta interazione su internet.

Qual è il piatto forte della vostra offerta? Oltre alla qualità dei contenuti, sono convinto che la nostra offerta si caratterizzi per una spiccata multimedialità. Possiamo vantare ottimi risultati sul mobile: 6 milioni di download per l’app Rai.tv, 1 milione per l’app RadioRai e 80 milioni di podcast. Sono numeri di tutto rispetto e stiamo incontrando sempre più inserzionisti che vogliono essere presenti su mobile. Insomma, il presidio di questo mezzo è senz’altro imprescindibile e le aziende lo stanno, finalmente, apprezzando.

C’è qualcos’altro? Sì, con l’anno nuovo introdurremo la vendita automatizzata dei nostri spazi pubblicitari, stiamo ultimando la scelta del partner tecnologico e poi saremo pronti per entrare nel mondo programmatic, sfruttando così a pieno regime

Come è andato il vostro 2014? Nei primi mesi dell’anno internet è cresciuto a doppia cifra e l’obiettivo per la chiusura è mantenere questo trend. E se dicembre dovesse mantenere le aspettative è un risultato alla nostra portata.

le attese per il 2015 focus sui primi appuntamenti la concessionaria pensa già alle sfide della prossima stagione

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a milano c’è stato anche un super party d’eccezione per celebrare il compimento di un importante percorso strategico. ma è già tempo di altre sfide appassionanti

Teads: tecnologia e passione sono al servizio del video adv

LA MULTINAZIONALE del digital branding, che chiuderà il 2014 a quota 100 milioni di dollari, progetta la quotazione al Nasdaq, mentre conquista i mercati mondiali forte dei suoi formati ad alto tasso di innovazione. e non ci si ferma certo qui: A trainare la crescita saranno le tante novità che l’azienda sta per introdurre 32

Fusione, rebranding e nuove strategie commerciali. E’ un “filotto” di tutto rispetto quello messo a segno da Teads nel 2014. Il percorso di cambiamento iniziata a marzo di quest’anno con l’unione tra Ebuzzing e Teads, e culminato il 6 ottobre scorso con il rebranding totale, ha lo scopo di competere con molta più forza in un mercato come quello del Video Adv, che sta sperimentando una crescita tra le più frenetiche di tutto il comparto digitale (50% la media nell’ultimo triennio) che porterà il settore a fine 2014 a valere circa 275 milioni di euro in Italia. Una competizione che sarà, per quanto riguarda Teads, soprattutto tecnologica, come conferma il managing director di Teads Italia, Giuseppe Bronzino: «La scelta di mantenere solo il nome Teads (anziché Ebuzzing e Teads come deciso inizialmente dopo la fusione delle due aziende, ndr) è stata presa per comunicare meglio il forte profilo tecnologico che l’azienda ha acquisito, e supportare il lancio dei nuovi formati adv e della nostra supply side platform per il programmatic». Un cambiamento, quindi, dietro al quale vi sono prevalentemente ragioni strategi-

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UN super PARTY PER IL REBRANDING Non è stato un semplice party quello organizzato da Teads al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci di Milano. L’evento, infatti, oltre a quello di divertire clienti e partner italiani della multinazionale, aveva l’obiettivo di celebrare il compimento di un importante percorso strategico che ha visto prima la fusione tra due differenti (e complementari) realtà del setore del video adv, Ebuzzing e Teads, e poi il processo di rebranding totale e l’accorpamento delle attività delle due aziende sotto un unico brand. Così, nella suggestiva cornice di uno tra i più coinvolgenti e “tecnologici” musei italiani, è andato in scena un vero e proprio happening dedicato alla musica elettronica. Ad animare la serata è stata, infatti, una crew d’eccezione, degna dei migliori eventi musicali. Special Guest è stato il dj producer austriaco e Guru del Trip hop Style mondiale Richard Dorfmeister, coautore dei progetti Kruder&Dorfmeister (insieme a Peter Kruder) e Tosca, “assistito” da alcuni tra i più importanti nomi della scena elettronica italiana: Mr Q, Elisa Bee, Dario Piana, Stefano Polli (Visual Performer). La consulenza artistica è stata, invece, di Oliver Marco Dawson. Un simile evento si deve all’entusiasmo e alla passione per la musica di Antonella La Carpia, vulcanica Marketing & Communications Director di Teads, a sua volta dj, musicista e producer. «Quello che volevamo realizzare era un evento che riuscisse a comunicare l’entusiasmo con cui unire la coinvolgente passione con cui questa azienda sta tentando di costruire qualcosa di importante, e la passione delle persone che vi lavorano - ha spiegato La Carpia -. Entrare in contatto con il nostro ecosistema attraverso eventi di festa ci sembra un modo efficace e coerente con cui trasferire l’identità di Teads, che è questa».

che, anche se Teads ha intenzione di quotarsi al Nasdaq a fine 2015 e per farlo ha bisogno di raggiungere un maggiore giro d’affari. Con l’operazione di merger, infatti, il fatturato si attesterà a fine 2014 intorno ai 100 milioni di dollari, ma il dato più interessante è sicuramente la previsione per il 2015 che parla di una crescita del 15-20%. A

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trainare la crescita saranno le tante novità che l’azienda sta introducendo nel mercato tutte estremamente innovative: «Teads è “famosa” soprattutto per aver introdotto il concetto di Outstream - spiega Francesca Lerario, sales director Italia di Teads -. I nostri formati InRead e InWord, per esempio, non si basano sul preroll, ma vengono inseriti nel cuo-

re di un contenuto editoriale, come ad esempio articoli, presentazioni e news feed. Gli annunci stanno all’interno del flusso di testo, in maniera contestuale. Ecco perché possiamo garantire l’effettiva viewability di ogni video distribuito e le nostre campagne vengono vendute a costo per visualizzazione». Ma i frutti della fusione non si fermano soltanto ai nuovi formati. Teads, infatti, dispone di uno tra i maggiori premium publishing network mondiali, fiore all’occhiello della sua offerta che si presta soprattutto a soddisfare le esigenze dei marchi del lusso. E c’è, poi, l’Ssp, la piattaforma che permette ai publisher di ottimizzare le revenue provenienti da investimenti tradizionali o programmatici, sia su formati instream che outstream. «La nostra nuova strategia commerciale si delinea principalmente in tre linee - specifica Lucio Mormile, director of business operations di Teads -: i managed services, il nostro ad serving, che permette ai publisher di utilizzare e vendere pubblicità attraverso i nostri formati, e ovviamente la piattaforma Ssp, che ci permetterà di crescere anche nel comparto programmatico. In quest’area di business, come nel mobile, siamo già il mercato nazionale più importante per Teads e dettiamo i tempi delle politiche commerciali anche nei confronti del resto del mondo». ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014


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WebSystem sta affrontando una profonda trasformazione e, a breve, annuncerà intese con nuovi partner

Un’offerta di qualità e sempre più orientata al programmatic

Sempre più focalizzata sul programmatic, l’offerta di Websystem sta subendo una trasformazione rilevante in questa direzione. Non solo la concessionaria digitale del Gruppo 24 Ore ha stretto diverse partnership con l’obiettivo di adeguare e valorizzare la propria offerta. Stando a quanto dichiara il direttore della struttura Luca Paglicci, verranno annunciati a breve nuovi partner, attirati dalla proposta della WebSystem, che si propone sempre di più come quality ad-network leader del mercato italiano.

peremo a questo appuntamento cercando di trarre utili spunti di riflessione dalle sessioni plenarie e dai workshop oltreché avere l’occasione per fare il punto della situazione con tutti i colleghi del mercato. Quest’anno in particolare ascolteremo con interesse e curiosità ciò che verrà presentato nel corso della plenaria in termini di volumi d’affari del mercato. È purtroppo sempre molto complesso avere un quadro esaustivo e il più verosimile possibile circa gli investimenti pubblicitari indirizzati in rete. Lo Iab Forum dovrebbe in questo senso ottenere massima collaborazione da tutti i principali attori di mercato anche al di fuori del perimetro Fcp/ Assointernet che, dal canto suo, fornisce al mercato un supporto costante, metodico e dettagliato dei fatturati netti grazie all’attività dei suoi 35 dichiaranti.

Parteciperete a Iab? E come? Cosa vi aspettate dalla manifestazione quest’anno? Come ogni anno parteci-

Qual è stato il trend di quest’anno? Questo è stato l’anno del definitivo rodaggio della nuova filiera costituita dall’automated buying. Ne-

In arrivo nuovi clienti per la concessionaria diretta da Luca Paglicci, che chiuderà l’anno in crescita, proponendosi sempre di più come un quality ad-network leader di Giacomo Broggi

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gli ultimi mesi, attraverso la nostra piattaforma Premio lanciata in collaborazione con Zodiak, stiamo assistendo a un progressivo aumento dei volumi trattati, sia in ambito di private deal che in open market. È stupefacente la rapidità con cui si possano aprire opportunità di business. Esiste però ancora il rischio di non saper cogliere appieno le potenzialità tecnologiche di queste piattaforme e restringere il suo utilizzo a una sorta di semplice alternativa elettronica di ciò che fino ad oggi viene trattato da professionisti della compravendita. Chi gestisce importanti sistemi d’informazione, capaci di aggregare audience profilate all’interno di un ecosistema safe, non può sentirsi parte di un processo in cui la pubblicità tende a svolgere solo un ruolo di monetizzazione. Siamo disposti invece a intrattenere rapporti virtuosi capaci di tradurre la tecnologia in puro valore aggiunto. Mi riferisco alle Dmp, così come ai nuovi ulteriori sistemi di misurazione tra cui la viewability. Tutto deve però

indirizzarsi a un maggiore valore nei confronti dell’offerta e a una sempre maggiore efficacia ed efficienza per la domanda.

Come chiuderà l’anno WebSystem a livello di fatturato? Con una crescita, single digit, di grande soddisfazione rispetto al mercato di riferimento. Abbiamo dedicato poi grandi sforzi all’adeguamento della struttura per le nuove future sfide digitali e alla costituzione di nuovi gruppi operativi, tra cui il già citato Premio, che vedrà impegnate da qui in avanti persone dedicate alla gestione operativa e commerciale del sistema. Abbiamo inoltre avviato importanti partnership per garantire continue soluzioni innovative in termini di rich media e idee creative. Abbiamo previsto su tutto il nostro network i formati Inboard e InRead gestiti dalla piattaforma tecnologica Teads, abbiamo creato soluzioni ad alto impatto ed engagement come RedCarpet e OpenDoor insieme ad Adform e, al fine di migliorare l’efficacia pubblicitaria degli m-si-

te per device mobili, abbiamo lanciato nuove soluzioni rich media in collaborazione con la piattaforma Widespace. Tutti questi prodotti fanno parte del portafoglio in dotazione alla rete di vendita di WebSystem. Avete novità in programma per l’anno prossimo? Sì, innanzitutto in termini di allargamento dei partner rappresentati dal net-

work Websystem. Il nostro obiettivo è quello di continuare a crescere e rappresentare il quality ad-network leader in Italia. Siamo in procinto quindi, entro fine anno, di annunciare i primi effetti di questo ulteriore rafforzamento dell’offerta. Contestualmente, grazie alla consolidata e felicissima partnership con Zodiak-Gruppo De Agostini, continueremo lo sviluppo e il perfezionamento

della piattaforma Premio che, a distanza di un anno, è, e rimane, il primo e unico exclusive private marketplace. Ci piace ricordare come due grandi aziende italiane stiano collaborando già da tempo con l’intento di dare vita nel nostro paese a ciò che in altri paesi europei si è compreso essere una delle poche strade per poter competere con le enormi potenze multinazionali.

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una stagione tutta giocata all’attacco

4w MarketPlace prosegue la sua crescita tra mobile, native e programmatic

Un anno da ricordare per la società, che ha visto allargare anche sul fronte degli m-site il proprio rapporto esclusivo con Ppn. La parola all’head of sales, Paola Sersale di Giacomo Broggi

paola sersale

Sta per chiudersi il 2014, un anno che dalle parti di 4w MarketPlace verrà ricordato per le numerose novità e per l’espansione del raggio d’azione delle attività dell’advertising network. Insomma un 2014 giocato all’attacco: apertura di una nuova sede a Roma,

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ampliamento dell’organico con la nomina a febbraio di Laura Pagani in qualità di sales manager, nuove soluzioni come 4w Advisor (pensata per il native advertising) e più in generale un rafforzamento del network, reso possibile anche dall’accordo con

il Consorzio Ppn sul fronte degli m-site. E proprio il mobile sarà uno dei cavalli di battaglia per l’anno a venire, come racconta Paola Sersale, head of sales di 4w MarketPlace, che sottolinea come il lancio di nuovi prodotti abbia giovato al fatturato: «Rispetto allo stesso periodo registriamo un incremento di circa il 15% per la parte media». Ma 4w Marketplace non è solo mobile: l’azienda, di cui è ceo Gabriele Ronchini, ha infatti sviluppato soluzioni ad hoc per il programmatic e per il native, ambiti in cui vuol far valere il proprio know how. Quali sono i trend che hanno caratterizzato il mercato del digital advertising nel 2014? Il 2014 è stato un anno particolarmente ricco di novità e di iniziative commerciali per il mercato italiano. Nello spazio di pochi mesi è andato affermandosi anche nel nostro Paese un business come quello del programmatic buying che mira a sfruttare tutte le possibilità di remunerazione degli spazi pubblicitari degli editori e propone agli investitori una tecnologia di acquisto orientata alla massima efficienza sia in termini di ottimizzazione dei costi, sia di coinvolgimento del target. Si è sviluppata l’offerta di na-

tive advertising, interpretata nei suoi diversi e numerosi aspetti e formati. E naturalmente il mobile advertising, che ha finalmente cominciato a mostrare risultati interessanti, laddove publisher e aziende si sono strutturati con siti responsive creando terreno fertile per lo sviluppo di soluzioni di comunicazione efficaci anche su tablet e smartphone. Qual è il vostro rapporto con Iab? E in particolare con Iab Forum? Ritengo che lo Iab Forum rappresenti un importante momento di incontro e di business per gli operatori del settore e, con i suoi numerosi workshop, anche un’occasione di informazione e confronto professionale sui temi dell’attualità e del prossimo futuro. Incontrare personaggi di spicco del comparto aiuta sicuramente a comprendere meglio i trend di un mercato che diventa sempre più complesso. Quest’anno 4w MarketPlace ha partecipato a un altro appuntamento importante proposto da Iab, il Seminar dedicato al Mobile Marketing & Advertising dello scorso luglio, che ci ha visti protagonisti su un tema per noi cruciale in quel momento, in quanto coincideva con il lancio della nostra nuova proposta di advertising

per mobile con l’ingresso nel network degli m-site del Consorzio Ppn. Com’è andato quest’anno? Nel corso del 2014 abbiamo impiegato notevoli energie per l’ampliamento del nostro business verso una direzione multi-screen, lavorando al rafforzamento del network sia su canali web sia mobile e alla proposizione di nuovi formati mirati a obiettivi di performance, engagement e brand. Abbiamo quindi destinato investimenti importanti allo sviluppo tecnologico necessario all’implementazione di tutto questo. Il lancio di nuovi prodotti e la soddisfazione dei nostri clienti hanno fatto bene al nostro fatturato: attualmente, rispetto allo stesso periodo del 2013, siamo a circa il 15% di incremento sulla parte media. La chiusura 2014 dovrebbe attestarsi in linea con questi risultati. Obiettivi per il 2015? Per il 2015 intendiamo concentrarci sullo sviluppo dell’offer-

ta mobile, in particolare su formati sempre più nativi e integrati al contenuto della pagina, oltre che sull’ulteriore ampliamento dell’inventory. Le novità si concretizzeranno nei primi mesi dell’anno. Quali sono i punti principali attorno a cui si struttura la vostra offerta? In particolare sui fronti mobile, programmatic e native. 4w MarketPlace è l’advertising network leader indiscusso nel mercato digitale italiano, per qualità delle audience ed estensione dell’inventory. Da anni affermata nell’advertising a performance con il formato textual link, cerca di essere sempre innovativa nella sua value

proposition, monitorando le evoluzioni del mercato e sviluppando nuove soluzioni tecnologiche e di formato. La nostra offerta oggi consiste nella possibilità di una pianificazione di campagne multi-screen, quindi su pc, tablet e smartphone, che consente di sfruttare le peculiarità di ciascun device utilizzando i formati più adatti attraverso la gestione integrata delle migliori tecnologie di ottimizzazione. Gli ultimi dodici mesi sono stati particolarmente ricchi di novità: abbiamo presentato al mercato 4w Matic, la nostra offerta per il programmatic buying e la soluzione per il native advertising 4w Advisor, un formato recommendation widget pianificabile su un network di oltre 200 website di editori premium. Nello scorso luglio, infine, l’ingresso nel nostro network degli msite del Consorzio Ppn, ci ha consentito di lanciare nuovi formati della soluzione 4w Mobile su un’inventory composta da contenuti d’eccellenza.

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L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.

Anticipi e posticipi della Serie A nello splendore dell’alta definizione

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Questo contenuto è disponibile anche su Fonte: Gnresearch S.p.a., “Customer Satisfaction Famiglie Mediaset Premium” (CATI 1900 casi) Dato Novembre 2012


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di Francesco Lattanzio

Microsoft racconterà di un anno d’oro alla platea dello Iab Forum. Gli argomenti dell’intervento saranno search e il futuro di Bing, ma da dire ce ne sarebbero di cose... La nuova versione di MSN ha attirato il pieno apprezzamento da parte degli inserzionisti, grazie a una serie di canali verticali che permettono pianificazioni in logiche di contestualizzazione e di affinity Microsoft racconterà di un anno d’oro alla platea dello Iab Forum. Gli argomenti dell’intervento saranno search e il futuro di Bing, ma da dire ce ne sarebbero di cose. La nuova versione di MSN ha attirato il pieno apprezzamento da parte degli inserzionisti, grazie a una serie di canali verticali che permettono pianificazioni in logiche di contestualizzazione e affinity. Il prossimo passo è una maggiore integrazione di tutti i canali di Microsoft all’insegna del cloud, per consegnare ad un già forte ecosistema ulteriori possibilità di offerta. Christina Lundari, Country Manager della divisione Advertising & Online

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Microsoft Advertising da anni vanta trend positivi sia in italia sia a livello internazionale

Oltre la media del mercato

di Microsoft Italia, ha raccontato il 2014 della sua struttura e i suoi progetti futuri. Cosa vi aspettate dallo Iab Forum di quest’anno? E che temi tratterete durante il vostro intervento? Iab Forum rappresenta da sempre un momento di confronto molto importante per il mercato dell’advertising e della comunicazione digitale, un’occasione per fare il punto sul presente e per guardare al futuro di questo settore. In particolare, nell’edizione di quest’anno, ci aspettiamo

grande attenzione sul tema del programmatic buying, anche alla luce della partecipazione alla manifestazione di aziende di piccole e medie dimensioni che si stanno avvicinando a questo metodo di acquisto degli spazi pubblicitari. L’intervento di Microsoft a Iab Forum 2014 – in programma il 25 novembre alle 15:00 – verterà sul tema del search e sul futuro di Bing, strumento che riteniamo possa realmente aumentare la produttività sia dei consumatori, essendo integrato in tutte le nostre piat-

taforme, sia delle aziende, che lo utilizzano per promuovere il proprio business. Quali sono i principali trend che hanno caratterizzato il mercato durante quest’anno? E quali prevedete possano avere un peso sempre maggiore nel futuro?

Sono due i principali trend che hanno guidato quest’anno il mercato: il video advertising e il mobile advertising. Il primo rappresenta un fenomeno ormai consolidato: basti pensare che gli investimenti in video advertising sono cresciuti in media del 50% negli ultimi tre anni, trainati dalle potenzialità offerte dai principali strumenti in termini di engagement, creatività e misurabilità e dall’incremento dell’offerta e della fruizione di contenuti video su Internet. Questo trend è globale, ma essendo l’Italia un Paese fortemente orientato alla fruizione del mezzo televisivo, l’adozione del video online è stata immediata. Per quanto riguarda il secondo, la situazione è diversa. Sebbene le previsioni di investimento pubblicitario su smart phone per il 2014 si attestino a circa 300 milioni di euro (dati dell’Osservatorio Mobile del Politecnico di Milano), il mobile advertising rappresenta ancora un fenomeno le cui potenzialità non sono ancora state comprese e abbracciate appieno dalle aziende: infatti, non tutte hanno un sito ottimizzato per la fruizione da mobile e spesso, pur aggiungendo que-

sto schermo alla propria pianificazione multi-screen, gli inserzionisti non affidano a questo mezzo un ruolo specifico, in virtù delle dinamiche distintive di fruizione che lo caratterizzano rispetto al pc o al tablet. Come chiuderete l’anno a livello di fatturato? Ci sono dei verticali, all’interno della vostra offerta, che vanno meglio di altri? Negli ultimi mesi stiamo registrando un trend molto positivo sia a livello mondiale, sia in Italia, dove cresciamo più della media del mercato digitale. In particolare, le aziende confermano di apprezzare la capacità di Microsoft Advertising di realizzare soluzioni di comunicazione altamente personalizzate e integrate su molteplici piattaforme e schermi, soprattutto in un momento in cui è sempre più difficile trovare risorse per sviluppare progetti capaci di sfruttare al massimo le potenzialità del mezzo digitale. Il recente lancio della nuova versione di MSN con una serie di canali verticali che mirano ad offrire agli utenti una porta di accesso privilegiata alle proprie passioni - digitali e non - sta riscontrando il pieno ap-

prezzamento del mercato, in quanto offre ai brand un posizionamento altamente qualificato e in grado di favorire una pianificazione che può sfruttare la logica di contestualizzazione e target affinity, rendendo le campagne più efficaci in termini di raggiungimento del proprio target di riferimento. Questa piattaforma si sta dimostrando in grado di attrarre quelle aziende che sono altamente selettive nel posizionare il proprio brand accanto a contenuti di qualità.

christina lundari

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«La decisione di aprire una filiale italiana l’abbiamo presa nella primavera del 2013. Sono venuto a Milano per incontrare alcuni premium publisher e raccontare loro quello che facciamo, e quello che avremmo potuto fare per loro. La risposta è stata talmente positiva da convincerci a tornare al più presto. Così in autunno abbiamo iniziato le attività. E a giudicare da come è andata, non ci sbagliavamo: l’Italia si sta dimostrando un mercato di enormi potenzialità per Ligatus». E’ questa in estrema sintesi, la storia dello sbarco in Italia del più grande network europeo di performance marketing, capace di erogare più di 24 miliardi di impressions al mese su oltre 1.100 siti partner Premium. A raccontarla, con tono perentorio e ovviamente piuttosto soddisfatto è Julien Mosse, managing director Sud Europa di Ligatus, uno dei protagonisti del successo dell’azienda. Gli altri sono un giovane e dinamico team italiano, guidato dal sales director Italia Sebastiano Cappa e, naturalmente, la qualità dell’offerta di Ligatus, in grado di competere brillantemente in un settore dove il leader è un certo Google. Ma, benché ufficialmente entrambe le aziende offrano

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Il Premium Network paneuropeo di performance marketing ha concluso da poco il suo anno d’esordio nel nostro mercato con risultati oltre ogni aspettativa ed è pronto per doppiare i successi del 2014 grazie alle nuove soluzioni per il native advertising. Abbiamo incontrato il managing director Sud europa Julien Mosse per farci raccontare come è andata e come ritiene che proseguirà la storia italiana di Ligatus

julien mosse

sebastiano cappa

l’italia per il network si sta dimostrando un mercato dalle enormi potenzialità

Ligatus, atto secondo di Aureliano Roio

soluzioni di direct response, la distanza tra le due è notevole e Mosse ci tiene a sottolinearla: «Google è il leader mondiale del performance marketing quindi non possiamo certo dire che quello che fanno, e

come lo fanno, sia sbagliato. Ma Adsense è per sua natura programmatico, su questo aspetto si fonda uno dei suoi punti di forza. Permette a chiunque di incollare una stringa di codice sul proprio sito ed entrare nel suo network in pochi minuti e se tutto va

bene, di ricevere un assegno a fine mese. Ma il rapporto con l’azienda finisce lì. Noi vogliamo sperimentare una nuova modalità di proporre agli editori e al mercato questo business. Non a caso offriamo ai nostri publisher un servizio di assistenza continuati-

vo e un livello di personalizzazione degli annunci che loro non contemplano neppure. Inoltre, il nostro network è completamente trasparente e composto esclusivamente da editori premium, perché uno dei nostri obiettivi è offrire all’inserzionista la protezione del brand». Il fattore competitivo di Ligatus, infatti, è proprio la qualità del servizio offerto che si concretizza, per l’investitore pubblicitario, in un traffico di qualità di utenti veramente interessati. Un risultato che è il frutto del mix tra il posizionamento esclusivo e nativo nella pagina dell’editore, ai piedi del contenuto, un algoritmo costantemente ottimizzato da un team di 80 persone all’interno del quartier generale di Colonia, ed un network di editori premium. «Noi non cerchiamo la “long tail”, né ci interessano i volumi. Questo ci assicura che l’utente che arriva sulla landing page dell’inserzionista lo fa in maniera volontaria e non accidentale. Gli inserzionisti, che misurano costantemente la

qualità dei contatti acquisiti, ci riconoscono questo maggior valore. Così come si accorgono della nostra capacità di metterli in contatto con clienti “nuovi”, ossia mai esposti prima al loro messaggio (attraverso motori di ricerca, display, social)». Altri che riconoscono il maggior valore generato dalle soluzioni di Ligatus, sono gli editori. Al punto che la lista dei publisher italiani del network è, per così dire, a “numero chiuso”. «L’ecosistema della performance funziona se interagiscono un numero congruo di campagne e publisher. Per aumentare le prime occorre necessariamente incrementare il numero dei secondi. Ma come già detto, non vogliamo penalizzare la qualità per ottenere semplicemente più volumi. Per questo scegliamo soltanto publisher con buona rilevanza e ottimi tassi di fidelizzazione e interazione dei propri lettori. Non è un caso che in questo primo anno non abbiamo perso un solo publisher e la maggior parte degli inserzionisti sono ancora con noi e conti-

nuano ad aumentare i loro budget di spesa sul nostro network». La seconda stagione italiana di Ligatus comincia all’insegna del native advertising. Grazie all’acquisizione dell’azienda tedesca veeseo, Ligatus è ora in grado di offrire, anche sul nostro mercato, una serie di nuove soluzioni specifiche per il content marketing, che Sebastiano Cappa presenterà nel corso di Iab Forum in un workshop dal titolo: “From audience engagement, to customers acquisition and activation, how advertisers work with the European leader in native advertising”. «La vetrina di Iab Forum ci è sembrata ancora una volta perfetta per presentare per la prima volta le peculiarità della nostra offerta tecnologica per il native – spiega Cappa -. Nel 2015 i nostri obiettivi sono quelli di incrementare il numero di publisher e stringere ancora di più il legame con le agenzie e gli inserzionisti. Puntiamo almeno a raddoppiare il risultato del 2014. Per farlo, investiremo ancora in Italia. Nelle persone, naturalmente».

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da undici anni il network è attivo nel Performance Marketing: parte del gruppo springer, è presente all’evento

Conversion Booster e Programmatic: i temi affontati da zanox a Iab Forum L’azienda, di cui è Regional Director Southern Europe Michele Marzan, racconterà l’evoluzione della sua offerta alla luce dei mutamenti del mercato digitale di Giulia Zuffi

È un rapporto saldo quello che lega zanox allo Iab Forum. Sono undici anni che il network, parte del gruppo Axel Springer, attivo nel marketing a performance è presente all’evento. Non solo, oggi il suo Regional Director Southern Europe Michele Marzan è anche vice presidente dell’associazione e parteciperà a una tavola rotonda con Alberto Dal Sasso di Nielsen e Marta Valsecchi del Politecnico di Milano il primo giorno della manifestazione durante la sessione plenaria mattutina. Tornando a zanox, la società sta trasformando la sua offerta adattandola a quelle che sono le richieste del mercato pubblicitario, in particolare lato mobile e program-

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matic. «Secondo lo zanox mobile barometer quasi il 10% delle transazioni avviene tramite smartphone e tablet. Una tendenza confermata forse ancor più robustamente anche dalle ultime rilevazioni del Polimi sull’ecommerce b2c, che vedono il mobile in forte crescita. È un dato che è ancora certamente al di sotto della media europea, in ogni caso non di molto considerando che lo share medio mobile in zanox Europe è del 13%, ma che è più che incoraggiante perché testimonia la reattività del nostro mercato. Come zanox abbiamo sviluppato delle soluzioni volte a ottimizzare gli aspetti base per facilitare e ottimizzare il mobile commerce, quali l’msite e l’App tracking», ha dichiarato Marzan. Un’altra direttrice lungo cui si sta muovendo zanox è il programmatic: «Abbiamo esteso il nostro raggio d’azione lungo il marketing funnel, per stimolare ulteriormente l’intention to buy. Operiamo ponendoci come trading desk e facendo uso di varie de-

mand side platform, anche se quella principale rimane metrigo (di cui zanox ha annunciato l’acquisizione della maggioranza a novembre 2013, ndr), player di rilievo nelle tecnologie di performance display e di demand side platform. Ci serviamo poi di una data manager platform interna che lavora sulla profilazione degli utenti intercettati dalle attività zanox, ovviamente nel rispetto della privacy europea ed italiana. Insomma il programmatic ci permette di allargare il n o st ro posi-

zionamento: d’altra parte quest’area rappresenta il 15% del nostro fatturato sul mercato italiano, da cui non è più possibile rimanere esclusi. Proprio su questo argomento presenteremo un liftleft, proprio allo Iab, sui dieci segreti del programmatic secondo zanox che abbiamo sintetizzato grazie all’esperienza con oltre 30 clienti. Un’altra grossa novità, di cui parleremo allo Iab, è una soluzione creata per accellerare il processo di conversione, Conversion Booster, che ha l’obiettivo di cattu-

rare l’utente durante la parte finale del processo di acquisto. Non si tratta di retargeting puro quanto piuttosto di un’attività che alterna email marketing alla customizzazione dei messaggi promozionali sul sito del merchant. Il tutto viene condotto con la massima attenzione nei confronti della profilazione e quindi dei risultati». «Lo strumento - continua Marzan - funziona tramite incentivi, normalmente promozioni, che sono appunto portati all’attenzione e offerti agli utenti tramite le due modalità già citate. Ecco a Iab parliamo di Conversion Booster con il workshop “Conversion booster in the marketing funnel”, che terrò insieme al country manager di Remintrex, Amedeo Fanelli, e all’head of operations Latam ed Eu di Fanplayr, Mariano Tripiciano, entrambi publisher di zanox. L’evento è in programma alle 16 e 30 del 25 novembre e poi siamo presenti anche con uno stand». Ma quali sono le

aspettative attorno a Iab Forum? «Sicuramente positive. Zanox prende parte allo Iab con il solito spirito positivo, che ci contraddistingue anche a livello relazionale con publisher e clienti. Si sa, Iab è molto utile per fare new business e networking e poi quest’anno mi aspetto un ulteriore crescita nel livello dei contenuti». I clienti totali stabili attivi (affiliate marketing), in Italia sono oltre 300, di cui 66 nuovi da gennaio a oggi. La distribuzione percentuale dei clienti italiani sulle quattro industry è la seguente: ret ai l&shopping 63%, Travel 16%, Te l c o & s e r v i c e s 15% e financial services 7%. Zanox, che ha oltre 30 clienti programmatic, ha accolto quest’anno: Boohoo, Diffusione Tessile, Eataly, Emozione3, Kiehls, Lovli, SmartBox, TIM, Tripadvisor, Trivago e Venchi.

l’azienda si pone come trading desk, fa uso di demand side platform e ha sviluppato varie soluzioni volte a ottimizzare aspetti base inerenti il mobile commerce quali l’msite e l’app tracking

per saperne di più new business la struttura continua nell’espansione: i clienti totali stabili di zanox nel nostRO PAESE SONO ormai OLTRE 300, di cui ben 66 nuovi acquisti a partire da gennaio di quest’anno

michele marzan ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014


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di Emilia Bandini

Fondata nel 1998, AutoScout24 in questo 2014 ha tagliato in Italia un traguardo di tutto rispetto, superando di gran lunga i 22 milioni di visite al mese. Un dato che da solo rappresenta la cartina di tornasole della notorietà ormai acquisita dal brand presso la vastissima platea di italiani che oggi desidera cambiare vettura, senza però spendere troppo. La formula messa a punto da AutoScout24 risponde del resto proprio a questa esigenza: la maschera di ricerca consente la selezione dei veicoli dall’ampio database (oltre 2,1 milioni di auto e oltre 106.000 moto) attraverso numerosi e differenti criteri, tra cui appunto il budget di spesa. Il tutto gratuitamente e in assoluta sicurezza. In linea con i trend evolutivi nel mondo digitale, AutoScout24 ha inoltre voluto rafforzare quello che si sta

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con 22 milioni di visite al mese, autoscout24 è un punto di riferimento imprescindibile

L’accelerazione non si ferma Il portale, che ha appena presentato la versione aggiornata del suo msite, punta a confermare anche nel 2015 una crescita a due cifre della raccolta pubblicitaria rivelando un canale imprescindibile per chi opera nel web: il mobile. A raccontare a 360Com, le strategie di sviluppo dell’azienda è Vincenzo Bozzo, ad di AutoScout24. Lo scorso settembre AutoScout24 ha aggiornato la versione mobile. Ci può dire qualcosa in più? Dal 2011 AutoScout24 è presente anche su mobile, con la propria applicazione disponibile per tutti i principali sistemi operativi mobili, da iOS ad Android, che dal suo lancio ha superato 2.000.000 di download in Italia. Con l’app di AutoScout24 l’utente può accede-

re direttamente al database di auto e moto, visualizzare su mappa la posizione dei veicoli e mettersi in diretto contatto con i venditori. A settembre abbiamo rinnovato il mobile site (m.autoscout24.it) che, grazie a un’interfaccia semplice e intuitiva e alla piena compatibilità con tutti i sistemi operativi (iOS Apple, Android, Windows Phone e BlackBerry), regala un’esperienza di navigazione più fluida. Ma la novità più importante di quest’ultimo aggiornamento è la funzione di inserimento degli annunci, ora possibile da qualsiasi tipo di device. Oltre a una gestione degli annunci preferiti ancora più efficiente, la versione mobile

offre la possibilità di salvare le ricerche, di ordinarle secondo i propri desideri e di consultarle quando fa più comodo, anche offline. Particolarmente utile, grazie alla funzione di geolocalizzazione delle offerte, la possibilità di accedere agli annunci più interessanti pubblicati nelle immediate vicinanze. Ora è disponibile anche la pratica funzione di search alert che consente di essere sempre informati sulle ultime novità che corrispondono ai requisiti di ricerca impostati. Questo nuovo sito risponde alla crescente esigenza di rimanere connessi anche in mobilità, chiaramente dimostrata dagli italiani che sembrano non riu-

scire più a fare a meno dei loro device. La versione mobile ha fatto registrare oltre 10 milioni di accessi nel solo mese di settembre. Una tendenza che trova conferma anche nel boom estivo della nostra App, che nel periodo giugno-agosto ha più che raddoppiato il numero di accessi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, balzando da 4 a 8 milioni. A beneficiare di tutti questi miglioramenti non è soltanto l’utente finale, ma anche il dealer. Il 45% del traffico di AutoScout24 proviene da mobile, ma il dato più interessante riguarda i lead: il 58% dei lead generati da AutoScout24 proviene da mobile, aumentanti dell’83% rispetto all’anno scorso. AutoScout24 si conferma una piattaforma efficace di promozione per le case automobilistiche. Quali formati mettete a disposizione? In ambito advertising, AutoScout24 ha un portafoglio completo di prodotti in continua evoluzione e customizzabili, offerto ai clienti del settore automotive come case automobilistiche, finanziarie, assicurazioni, pneumatici e accessori. Le case automobilistiche in particolare si affidano ad AutoScout24, per la commercializzazione dei propri veicoli, tramite l’utilizzo di servizi integrati classified e advertising. Il 2014 ha visto la conferma di importanti partnership come quelle con Mer-

cedes First Hand, Volkswagen Das WeltAuto, Citroën Select, Peugeot, Audi, Maserati, Ferrari, Renault e Hyundai, e la stretta di nuovi accordi con Jaguar, Land Rover e Volvo. Questi progetti seguono da un lato una strategia di tipo push per le vendite di auto delle reti ufficiali, e dall’altro hanno lo scopo di incrementare la brand awareness. I prodotti advertising creati ad hoc per tali collaborazioni sono di molteplici tipologie: si va dalla personalizzazione dell’homepage, alla sponsorizzazione delle newsletter, per arrivare a prodotti quali quality seal e minisi-

vincenzo bozzo

to, che mettono in evidenza le auto garantite ufficialmente dalle case e incrementano la visibilità del marchio. Inoltre, AutoScout24 crea campagne personalizzate di mobile advertising di grande successo dato l’utilizzo sempre più diffuso del mezzo, confermato dai dati discussi sopra. Nel 2014 tutte le principali case automobilistiche ci hanno scelto per la comunicazione istituzionale e il lancio di nuovi prodotti, utilizzando formati molto impattanti e campagne targettizzate. Tra queste Fiat, Toyota, Opel, Renault, Audi, Volkswagen, Peugeot e Ford. Qual è il bilancio di questo 2014 sotto il profilo della raccolta? Il 2014 è stato un anno di riconferme da parte di tutti quei clienti che, con soddisfazione, collaborano con noi da anni. Nonostante la crisi le case automobilistiche, ma anche tutte le aziende che operano nel settore automotive, hanno deciso di continuare ad investire su di noi e nella maggior parte dei casi di incrementare i loro investimenti. È stato un anno importante anche per la partenza di alcune nuove belle collaborazioni come quella con Volvo e con Jaguar Land Rover. Collaborazioni che speriamo possano diventare “storiche” come le altre. L’anno però non è ancora finito, grazie anche all’ottimo lavoro della nostra concessionaria.

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digital society

social network

Secondo eMarketer, il web raggiungerà 2,89 miliardi di utenti nel 2015, ossia circa il 42% della popolazione mondiale. Il 6% in più dell’anno scorso. E per i prossimi quattro anni, l’aspettativa è di una crescita ancora più travolgente: nel 2018 saranno circa 3,6 miliardi le persone connesse. A trainare la crescita, saranno India e Indonesia.

Twitter ha introdotto una nuova funzionalità che permette agli utenti di poter condividere privatamente un tweet. Questa nuova opzione è disponibile sia per tutti coloro che utilizzano l’app del social network per iOS e Android che per gli utenti web. E per i primi, condividere un tweet privatamente è davvero molto semplice.

2018, metà del mondo online

Tweet condivisi, ma in privato

MASHABLE.COM

TECHCRUNCH.COM

marketer of the year

ecommerce

Il Festival Internazionale della Pubblicità di Cannes si terrà soltanto nel mese di giugno del prossimo anno, ma il comitato organizzatore, presieduto dal ceo Philip Thomas, ha già provveduto, con largo anticipo, a compiere una delle scelte più significative: il titolo ambito di “Marketer of The Year” sarà assegnato ad Heineken.

Adesso ci sarebbe da preoccuparsi. O almeno dovrebbero farlo i grandi e piccoli operatori dell’ecommerce occidentale. Perche Alibaba, la creatura cinese di Jack Ma, sarebbe pronta a realizzare una versione internazionale del portale. La società ha incassato oltre 22 miliardi di dollari con la recente quotazione a New York.

Cannes ha già scelto: Heineken

ADAGE.COM

Attenti che arriva Alibaba inglese!

ADWEEK.COM CONSULTA LA VERSIONE DIGITALE DI 360COM PER LEGGERE I LINK IN VERSIONE INTERATTIVA

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analisi

digital marketing

Per i contenuti online di ogni tipo, ormai, l’elemento più importante è diventato di gran lunga il numero di condivisioni che un articolo riceve. Eppure, nonostante il fiorire di bottoni, widget e link, non sempre per la condivisione è scontata. Come fare, allora, per renderla certa? E quali sono gli editori che sanno utilizzare meglio lo strumento social?

Secondo tutti i rumors di mercato il 2015 sarà l’anno nel content marketing, soprattutto nel b2b. Ma se la stragrande maggioranza degli operatori dichiara che aumenterà la propria produzione di contenuti, pochissimi di essi si dicono in grado di misurare il risultato delle proprie attività di content marketing. Ovvero, non conoscono la content performance.

Ma chi vince tra i social media?

Ecco la content performance

MARKETINGLAND.COM

CONTENTLY.COM

opinioni

ADVERTISING

Il Digital Champion è una carica istituita dall’UE nel 2012. È un ambasciatore dell’innovazione. Ogni Paese ne ha uno. L’Italia, tanto per essere sicura di ottenere qualche risultato, ha deciso di nominarne poco più di 8.000, uno per ogni comune italiano. La domanda in questo caso è scontata: servono davvero? Il parere, diretto e sincero, di uno dei primi 100.

McDonald’s serve 47 milioni di clienti al giorno nei suoi oltre 31.000 ristoranti in tutto il mondo. Ora, se sulla qualità e il gusto della sua cucina si potrebbe discutere all’infinito, sulla qualità del suo marketing non c’è alcun dubbio. E neppure sulla quantità: i bambini americani sono esposti a circa 253 annunci all’anno. Qui ce ne sono 28...

Luci e ombre dei digital champions

RUDYBANDIERA.COM

McDonald’s, l’adv meglio del panino

CREATIVEGUERRILLAMARKETING.COM CONSULTA LA VERSIONE DIGITALE DI 360COM PER LEGGERE I LINK IN VERSIONE INTERATTIVA

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TERZA PAGINA Tutti ne parlano. Tutti le cercano. Tutti vorrebbero farne una. E pochi, per ora, guadagnano davvero. Certo, l’importante è crescere. E avere fortuna. Ma per tutte queste startup sarà poi veramente gloria?

scanner creatività ai raggi x

libri

&bio(grafie)

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Prima il vice president Emil Michael “buzzato” mentre tenta di realizzare un dossier che scavasse nella vita di giornalisti avversi; poi la notizia che Uber, a quanto pare, si diverte a spiare anche i propri clienti. Guardone

up&DOWN

Purtroppo chi sale di più a ridosso di iab Forum 2014 non è una personalità del mondo occidentale. E’ un cinese, invece, che sta per aggredire i mercati con la versione inglese di Alibaba. L’ecommerce è Jack Ma

Brasile 2014 La La La Sarà perché il calcio è sempre il calcio (sopratutto in occasione dei Mondiali), sarà per la partecipazione di tanti campioni (Cesc Fabregas, Lionel Messi, Gerard Piquè, Abidal, Falcao, Aguero e Neymar). Fatto sta che nonostante la canzone non sia certo indimenticabile, il video della “sigla” dei Mondiali di calcio 2014 è risultato essere il più condiviso del 2014 secondo Unruly Media, con ben 5,82 milioni di condivisioni. Un risultato, peraltro, maturato nel solo periodo estivo. Che dire...Goal!

Steve Wozniak

iWoz

Walter Isaacson

The Innovators

Un libro che si prospetta, con tutta probabilità, essere il più vicino alla realtà autentica dei primi anni del fenomeno Apple, descritti da uno dei due protagonisti che l’hanno fondata.

Viene definito come il biografo “ufficiale” di Steve Jobs e racconta la storia della rivoluzione digitale realizzata da hacker, geni e geek grazie a talento e lavoro di gruppo.

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EpicaEticaEtnicaPathos di Daniele Bologna

diritto... e castigo Internet rappresenta la dimensione immateriale dell’esistenza, che si pone in continuità e complementarità, non in alternativa, alla dimensione materiale. Le relazioni immateriali sono mediate dalle piattaforme online, che si sono sviluppate con grande rapidità e con pochi vincoli, in particolare grazie alla “Direttiva Europea eCommerce” del 2000 (recepita in Italia nel 2003), che ha introdotto per i gestori l’esonero di responsabilità sui contenuti. Le piattaforme online sono oggi determinanti per l’utilizzo di internet e rappresentano non solo il sistema principale per interagire nella dimensione immateriale, ma anche le più importanti interfacce per la dimensione materiale. Tuttavia, non si tratta di strumenti neutri: i modi di concepirle e di declinare la user experience sono in grado di orientare e modificare fortemente i comportamenti degli utenti. Non solo: le piattaforme mirano a produrre ef-

fetti di lockin (rendere a un utente molto difficile l’abbandono di un servizio adottato) e di assenza di interoperabilità. Le norme sulla proprietà intellettuale vengono utilizzate per assicurarne, in vari modi, la chiusura. E’ quindi, ormai, il momento di riesaminaare se la regola dell’esenzione di responsabilità dei gestori non si stia dimostrando inadeguata, se e come sia opportuna una sua riconsiderazione. Nella dimensione immateriale, ampiamente deregolamentata e veloce, caratterizzata da ritorni crescenti, che tende a monopoli o oligopoli globali, in pochi anni si sono infatti create, e si stanno creando, posizioni di dominanza nella intermediazione di servizi della dimensione materiale, senza le garanzie e i vincoli previsti per gli analoghi intermediari “precedenti”. Si sta, inoltre, producendo la sostituzione di intermediari locali operanti nella dimensione materiale con intermediari multinazionali

operanti nella dimensione immateriale: in altri termini, consentire la presenza di gatekeeper nella dimensione immateriale sta producendo la perdita di governo di larga parte della dimensione materiale. Per difendere il mercato, e con esso i diritti dei cittadini, bisognerebbe intervenire per ridurre il numero di gatekeeper e non consentirne di nuovi, come invece vorrebbe chi desidera eliminare la neutralità della rete. Sarebbero, quindi auspicabili provvedimenti ex ante che sanciscano i diritti dei consumatori e degli operatori economici, oggi tutelati solo ex post. Questo approfondito intervento, in sintesi, si deve al parlamentare Stefano Quintarelli: nel 1989, ancora studente, ha fondato Milano Network Researchers and Students, prima associazione telematica studentesca italiana. È stato uno dei fondatori di I.NET nel 1994, il primo Internet Service Provider commerciale in Italia.

ANNO V | #147| MARTEDÌ 25 NOVEMBRE 2014


ORCHESTRA DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA Rosso Aragorn: C=0; M=100; Y=100; K=20

Direttore Alvise Casellati | Pianoforte Andrea Bacchetti | Soprano Francesca Paola Geretto Programma Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia Ouverture Il barbiere di Siviglia Cavatina di Rosina Wolfgang Amadeus Mozart Le nozze di Figaro - Ouverture Aria Ch’io mi scordi di te K505 Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo

Concerto di Natale

Teatro Dal Verme, 10 dicembre 2014 ore 20.30 Via San Giovanni sul Muro 2, Milano

in collaborazione con

con il patrocinio di

grazie a

Le musiche più amate da Rossini a Mozart in un concerto a sostegno dei più bisognosi. coordinamento generale Aragorn - www.aragorn.it

Biglietti da 11 a 60 € esclusa prevendita

INFORMAZIONI E PREVENDITA 02 465.467.467 (lunedì/venerdì, ore 10-13 e 14-17)

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