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visioni / cristina scocchia

Il ponte costruito da L’Oréal collega giovani e università

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ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014

Ogni anno inseriamo qualche decina di nuovi collaboratori, circa trentacinque soltanto nel corso del 2014. E una buona parte di loro sono giovani che prendiamo direttamente dalle università....

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Iab Forum, advertising digitale a 2 mld di euro

16 marketplace

La novità di DotAndMedia

CLicca qui per entrare nel mondo di teads

22 company

Ford, in arrivo una campagna

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Il Web Summit 2014 di Dublino

Programmatic by StickyAds.Tv

media

scenario

45 link

L’iWatch forse è sottovalutato



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editoriale

di

Valentina Lunardi

i punti caldi della rivoluzione Ospite d’eccezione dell’edizione 2014 di Iab Forum Milano, Bernardo Hernández è un personaggio di riferimento nel panorama di innovazione e nuove tecnologie. Dopo essere stato l’artefice di iniziative dall’anima assolutamente digital, come Idealista.com e FloresFrescas.com, oggi è ceo di Flickr e vice president of Product Management di Yahoo. Il suo intervento nel giorno d’apertura della kermesse milanese, “Nuovi modelli di business per il mondo dei Media”, ha toccato i punti più caldi della rivoluzione in atto nel mondo digitale, a partire da quello che potremmo definire il “mantra” che ognuno di noi deve memorizzare per capire la nuova era del web, ormai iniziata: «Le persone sono oggi al primo posto e i social network rappresentano un cambiamento epocale - ha affermato Hernández -. Siamo passati dall’Internet-links all’Internet-people, ma purtroppo in molti non hanno compreso questo cambiamento. Tutti abbiamo un’identità digitale con cui interagiamo e il concetto di “people first” è la spina dorsale del nuovo internet». Un cambiamento che è molto chiaro, invece, a Flickr, che ha mutato, con la velocità necessaria per adattarsi ai continui cambiamenti tecnologici e di mercato, il proprio business model, comprendendo un altro fattore fondamentale della “new internet era”: la fotografia rappresenta la nuova grande rivoluzione, dopo l’email, nella comunicazione, in particolare multi device. Ma secondo il ceo, non basta la consapevolezza di questo per fare del medium fotografico uno strumento di business; occorre capire in profondità le implicazioni tecnologiche e di comunicazione della parte “core” dei propri prodotti per sapersi poi adattare a un mercato e a delle audience in perenne evoluzione. La fotografia rappresenta, per il manager, un importante fattore strategico anche per Yahoo, in particolare per le possibilità che apre nel settore dell’advertising, dove video & picture sono diventati il binomio per una comunicazione pubblicitaria d’avanguardia e interattiva. A un anno dall’inizio del mutamento di Flickr, che dovrà essere, secondo il ceo, una grande biblioteca virtuale di immagini, non sono previste, per il momento, nuove soluzione nel campo dell’adv, ma lo sguardo è rivolto sempre all’Europa. Alla specifica questione del rapporto tra Flickr e l’Italia, Hernández ha raccontato come pur essendo l’azienda molto interessata al Belpaese, essendo una delle più grandi economie del mondo con un settore digitale in ascesa, rimane tra le meno forti nelle prospettive di crescita per la piattaforma. E spera che «Iab sia un’opportunità per creare più interazione tra Flickr e il mercato italiano». 3

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COVER STORY

Ieri a Milano la prima giornata di Iab Forum 2014: i fatti, la cronaca, i numeri nel racconto di 360com

Ci siamo, l’adv digitale vale due miliardi di euro

In un contesto macroeconomico critico, che vede un calo generale dei mezzi di comunicazione tradizionali, l’Italia afferma la sua competitività sul fronte internet

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OLTRE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI

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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View TDA 2014

OLTRE 300 MILIONI DI PAGINE VISTE


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COVER STORY plesso (che comprende le sottocategorie banner, video e social) registra nel 2014 un andamento positivo con un incremento anno su anno del 18,95%, con una crescita del Banner Advertising (a una cifra +8,2%) favorita dal buon andamento di mobile e programmatic advertising, che ne guidano lo sviluppo. Il segmento video cresce del 25% per un valore degli investimenti pari a 300 milioni di euro mentre il Social vanta un trend di crescita del 70% che porta il valore degli investimenti a 170 milioni. Relativamente alla pubblicità sui device mobile (smartphone e tablet) si registra una crescita del +50%, raggiungendo a fine anno i 290 milioni pari al 14,5% dell’Internet Advertising. Le nuove tecnologie di programmatic advertising, che già trainano i mercati più maturi e sono deputate a gestire in modali-

di

Daniele Bologna

In un contesto macroeconomico critico, che vede un calo generale dei mezzi di comunicazione tradizionali, l’Italia afferma la sua competitività sul fronte internet. Nel nostro Paese la pubblicità sui canali online cresce quest’anno del 12,7% rispetto al 2013. Una crescita a

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doppia cifra, che porta il valore degli investimenti a 2 miliardi di euro. E’ questo il primo positivo dato emerso in apertura di Iab Forum 2014, l’evento di riferimento della comunicazione digitale che si tiene fino a stasera al MiCo - Milano Congressi Ala Sud. Ad annunciare le stime, frutto di una rielaborazione Iab su dati Nielsen e

Osservatori Politecnico di Milano, è Michele Marzan, Vice Presidente di Iab Italia. Con lui sul palco Alberto Dal Sasso, Advertising Information Services Business Director Nielsen Italia e Marta Valsecchi, Responsabile della Ricerca dell’Osservatorio New Media & New Internet Politecnico di Milano, in un intervento volto a fare il pun-

tà innovativa il display advertising, si affermano anche in Italia con tassi di crescita ormai significativemente innescati: 110 milioni gli investimenti (con una crescita del 120%) che sono inclusi nel dispaly advertising per una quota pari al 10% dello stesso. Anche il Search continua nella sua corsa, mantenendo un ruolo di tipologia leader nel mercato con una crescita del 14% e un valore pari a 665 milioni di euro, mentre l’Email Advertising si assesta sul medesimo valore del 2013 (25 milioni di euro) e i Classified evidenziano un andamento negativo (-16,3%) più legato alle congiunture del sistema economico. «Internet è ormai il secondo media pubblicitario dopo la televisione, e agenzie e aziende si stanno sempre più strutturando per rispondere efficacemente alle nuove esigenze di fruizione

to sul mercato dell’online advertising per offrire alle aziende italiane, grandi e piccole, un’analisi esaustiva per investire con sempre maggiore efficacia nel digitale. A trainare la crescita principalmente i nuovi mezzi: video, social e mobile unitamente alle soluzioni di programmatic advertising. Il segmento Display nel comANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


DAILY BREAK

DAILY YOURS

METRONEWS.IT


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“multipla” dei contenuti, grazie alla combinazione di mezzi e risorse; la formazione e lo sviluppo delle competenze diventano oggi fondamentali per continuare a dare spazio alla crescita, data la componente tecnologica che già oggi sta alla base delle attività di pianificazione commenta Michele Marzan, vice presidente di Iab Italia -. Dal punto di vista degli investimenti bisogna considerare che, in un contesto di recessione come quello attuale, il digitale si dimostra il mezzo più dinamico capace di confermare la crescita sui nuovi pilastri del settore: video, social, mobile e programmatic. Inoltre, targetizzazioni specifiche sia dal punto di vista socio- demografico che della geolocalizzazione così come sula base delle preferenze dei consumatori offrono ambiti di azione ben mirati. Emergono elementi di complementarità con gli altri mezzi, in un’ottica di pianificazione cross-device: il video online rende fruibile ovunque il tradizionale attaccamento al mezzo televisivo senza per questo sostituirlo, gli smartphone e i tablet sono ormai il secondo schermo dopo la tv e addirittura davanti al pc, il social aiuta la condivisione real time dei contenuti. Nel panorama europeo l’Italia punta nel 2014 a posizionarsi al quarto posto dopo Uk, Germania e Franci».
Enrico

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Gasperini, presidente di Audiweb è intervenuto poi sul tema dell’evoluzione dell’audience online e il valore del mobile, attraverso una panoramica aggiornata sui principali trend sulla diffusione dell’online, un’analisi dell’audience e delle nuove modalità di fruizione di internet, in un confronto sul consumo dei mezzi - internet vs TV nel giorno medio.
L’incontro, inaugurato dal Presidente di Iab Italia, Carlo Noseda ha ospitato diversi esperti nazionali e internazionali, che si sono alternati sul palco per declinare il concept dell’evento, “Inspiring Digital Ideas”, condividendo il punto di vista della industry della comunicazione digitale e la prospettiva delle aziende investitrici, i casi di successo e le priorità del mondo dell’impresa, la vision dei guru internazionali e dei personaggi emergenti del web, le riflessioni sull’evoluzione dei linguaggi e della comunicazione nell’era contemporanea. Da Townsend Feehan, Ceo Iab Europe ai contributi dei manager Josh Partridge, Director EMEA & Canada, Shazam, Dan Wright, Director Amazon Media Group Europe e Bernardo Hernandez, Ceo Flickr, per concludere con un focus sull’entertainment online, un’altra anima del panorama digitale che oggi sta conquistando sempre più terreno, rispetto ai media ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014



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tradizionali, nel coinvolgimento di ampie audience: protagonisti Gabriele Immirzi, Coo Fremantlemedia Italia e la giovanissima web star Favij, la rivelazione italiana della rete che, a soli 19 anni, è seguito da oltre un milione di fan grazie ai video pubblicati su Youtube. Con loro Luca Casadei, Founder webstarschannel che ha supportato con la sua agenzia di Talent Managing la crescita di molti volti noti del web. A chiudere la prima giornata Roberto Saviano, ad oggi lo scrittore italiano più seguito sul web, che in collegamento dagli Stati Uniti ha affrontato, con Paola Marinone, CoFounder & Ceo BuzzMyVideos Network, il tema del video online come nuovo strumento e opportunità complementare al tradizionale contesto televisivo. L’appuntamento con i temi caldi della digital economy trova ancora spazio importante nella giornata di oggi, con un focus sul mondo imprenditoriale: l’innovazione come opportunità e le start up quali motore del possibile cambiamento, analizzato da esperti, principali venture capitalist italiani e imprenditori di internet.

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Il 67% di chi ha un’età fra i 18 e i 34 anni sceglie i device mobili per accedere alla rete nel giorno medio

Il mobile internet è dei Millennials

Nel 2014 si è affermato il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet, con 16,4 milioni di utenti online per 1 ora e 44 minuti. e il 59% del tempo totale che viene speso online è generato dalla fruizione di mobile applications

di Daniele Bologna

In occasione di Iab Forum 2014, Audiweb ha presentato i dati di scenario sull’audience online in Ita-

lia, con un focus sui trend degli ultimi anni, sulle abitudini di consumo degli utenti online e sul crescente valore dei device mobili. In base ai nuovi dati sul-

la diffusione dell’online in Italia, Audiweb Trends, emerge che la diffusione dell’online nel nostro Paese è ormai capillare. Sono, infatti, 40 milioni gli italia-

ni che possono accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento (l’84,4% degli 11-74 anni), con un trend di crescita del 6,8% negli ultimi due anni. I de-

vice mobili, smartphone e tablet, conquistano sempre più persone facendo da traino per l’ulteriore incremento della diffusione di internet in Italia: gli smar-

tphone connessi sono disponibili per il 56% della popolazione (26,5 milioni, + 69,5% in due anni) e i tablet per il 20% (9,5 milioni, + 310%). Nel 2014 si

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Sono ormai 40 milioni gli italiani che possono accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento

rileva il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet, un fenomeno già previsto negli anni scorsi - registrato a partire dall’estensione del sistema di rilevazione Audiweb anche ai dati mobile - e in controtendenza con il calo dell’audience da PC nel corso del 2013 (-3,4% nella fruizione mensile e -7,8 nella fruizione quotidiana. Oggi, in base ai nuovi dati Audiweb sull’uso di internet a settembre 2014, Audiweb Database, la total digital audience è rappresentata da 21 milioni di utenti unici (2+ anni) nel giorno medio, collegati per 2 ore per persona, e 28,6 milioni nel mese, online per 46 ore. La fruizione di internet in mobilità è rappresentata da 15 milioni di utenti unici (18-74 anni) che accedono a internet nel giorno medio tramite smartphone, online per 1 ora e 29 minuti a persona, e 5,2 milioni tramite tablet, per 1 ora e 12 minuti. Il mobile internet piace alle donne e “svecchia” l’audience interessando le fasce più giovani della po-

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56%

e’ la quota di popolazione italiana che possiede e utilizza uno smartphone connesso: 26,5 milioni

polazione. Infatti, nel giorno medio risultano online 7,6 milioni di donne, con 1 ora e 51 minuti di tempo speso nel giorno medio (contro 1 ora e 37 minuti degli uomini online) e il 68% del tempo totale dedicato alla fruizione di internet da mobile. Anche i giovani tra i 18 e i 34 anni, i Millannials, preferiscono accedere a internet da device mobili: i 18-24enni preferiscono navigare dai device mobili: 2,7 milioni nel giorno medio (il 64% della popolazione di questa fascia d’età) per 2 ore e 16 minuti e 3 milioni nel mese per oltre 60 ore. Solo il 27,3% dei 18-24enni sceglie l’accesso a internet da pc nel giorno medio. I valori di mobile reach per i Millennials sono pressoché simili sia nel giorno medio che nel mese, segno di un uso costante e quotidiano dei nuovi device. «Grazie all’estensione del sistema di rilevazione Audiweb ai device mobili, possiamo finalmente monitorare, in modo più completo per il mercato, i trend e le abitudini di consumo degli ita-

20%

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il numero esprime la quota di popolazione italiana che possiede e utilizza un tablet: sono 9,5 milioni

ventuno milioni di utenti unici è la total digital audience italiana registrata a settembre di quest’anno

liani online. Il 2014 conferma il primato del mobile nella fruizione quotidiana di internet nel giorno medio, con una reach più alta rispetto al pc, 16,4 milioni contro 12 milioni sui 1874 anni, e il 65% del tempo trascorso online - dichiara Enrico Gasperini, presidente di Audiweb -. La rilevazione dell’audience totale di internet accende i riflettori sul digital divide generazionale, con solo il 22,3% degli over 55 online, principalmente online da pc, contro il 67% dei 18-34enni. Infine, risulta estremamente interessante l’uso esclusivo del mobile per accedere all’online per il 42% delle donne online, il 59% dei 18-24enni e il 51% dei 25-34enni». Per quanto riguarda la fruizione di internet dai diversi device, nel giorno medio domina l’uso esclusivo di smartphone per accedere a internet, con 11,2 milioni di italiani tra i 18 e i 74 anni che scelgono questo device, mentre sono 4 milioni gli utenti che preferiscono navigare solo da pc e 3,8 milioni gli uten-

ti multiscreen. La fruizione di internet da mobile (smartphone e tablet, al netto delle sovrapposizioni) ha generato il 65% del tempo totale speso online e, più in dettaglio, oltre la metà del tempo totale è generato dall’uso di applicazioni mobili (il 59% del tempo totale speso online). Diventa, inoltre, particolarmente rilevante il tempo dedicato all’online attraverso l’utilizzo di applicazioni mobili: l’84% del tempo totale speso sui device mobili è generato dalle applicazioni; la fruizione di mobile app è preferita dalle donne (57% del tempo online), dai 18-24 anni (68% del tempo online) e dai 2534 anni (62%). Si conferma ancora il valore del mobile nel confronto con la tv, soprattutto per alcuni segmenti di target più affezionati all’online. Infatti, analizzando i dati di audience nel giorno medio, distribuiti in fasce di tre ore, risulta che il mobile domina sulla tv fino alle ore 12:00, raggiungendo il 28% dei 18-74enni e, sul target dei 18-54 anni con studi supe-

riori e più, il mobile supera la tv per tutto il giorno, dalle ore 9 alle 24, raggiungendo il 58% di questo segmento. I dati di consumo dell’online in Italia a settembre, presentati in occasione di Iab Forum, sono riferiti ai dati di sintesi di Audiweb Database, il nastro di pianificazione con i dati di audience online da mobile (smartphone e tablet in forma aggregata) e dell’audience totale di internet (pc e mobile audience) del mese di settembre 2014. Per quanto riguarda, infine, la nota metodologica, la nuova ricerca Audiweb Mobile, completamente integrata alla rilevazione dell’audience da pc, è basa-

ta su un modello di rilevazione “user centric” che integra i dati di navigazione da device mobili (smartphone e tablet) con i dati della fruizione pc. L’estensione del sistema di rilevazione ha richiesto un importante ampliamento del panel e la conseguente evoluzione della metodologia alla base del sistema di rilevazione. In particolare, al panel pc già esistente, composto da oltre 40.000 panelisti, sono stati aggiunti un nuovo panel per la misurazione delle navigazioni e dell’utilizzo di applicazioni da smartphone, composto da circa 3.000 panelisti (1.500 per il sistema operativo Android e 1.500 per

iOS), e il panel per i tablet, composto da circa 1000 panelisti (Android e iOS). I due nuovi panel utilizzano meter-software per la rilevazione automatica delle navigazioni degli utenti. Il risultato finale è rappresentato dal nastro di pianificazione, Audiweb Database: un file respondent level, che contiene i dati elementari di navigazione e i profili socio demografici degli utenti online, con un dettaglio per giorni della settimana, fasce orarie di 3 ore, proponendo le metriche già usate per l’audience da pc: utenti unici, reach %, pagine viste e tempo speso.

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MARKET PLACE

l’evento si svolge nella cornice della dimora veneta situata nella Riviera del Brenta, a Santa Maria di Sala, vicino a venezia

FiloBlu organizza l’incontro “E-Commerce People Summit” in occasione del suo quinto compleanno

Christian nucibella

Facebook, Google, Microsoft e PayPal si danno appuntamento a Villa Farsetti per la conference dedicata all’innovazione digitale nel settore ment di PayPal Italia, che affronterà il tema della sharing economy e del consumer engagement volti alla semplificazione della user experience. «Sono orgoglioso di poter festeggiare il nostro quinto anno di attività con un evento così significativo – afferma Christian Nucibella, ad e fondatore di

di Giulia Zuffi

FiloBlu quest’anno festeggia in grande. Villa Farsetti, dimora veneta situata nella Riviera del Brenta, a Santa Maria di Sala (Venezia), domani sarà teatro del “E-Commerce People Summit”, in occasione del suo quinto compleanno e della chiusura di un anno di particolari soddisfazioni, dato che l’azienda ha visto il fatturato quadruplicato rispetto allo stesso periodo del 2013. L’evento avrà come tema principale gli strumenti più innovativi, per aumentate le vendite online, che sfruttano la multicanalità, la profilazione ca-

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pillare degli utenti grazie all’utilizzo dei big data e lo sfruttamento dei canali social. Tra i dati che verranno diffusi al summit, uno particolarmente significativo: l’80% dei business online investirà sullo sviluppo di questi fattori per aumentare la conversione delle visite in una strategia a medio termine. FiloBlu crea e sviluppa canali di e-commerce con un approccio modulare e sartoriale per il comparto fashion, sportswear, design e food; con la missione di accompagnare i clienti ad essere indipendenti nel gestire un e-store di successo a partire da una strategia condivisa, che pone il brand

FiloBlu - : in Italia il retail online vede coinvolti ben 16 milioni di consumatori per un valore di 6 miliardi di euro nel 2013, cifra che potrebbe raddoppiare nei prossimi 5 anni, e nel mondo registra una crescita del 20% sull’anno scorso. La maggior parte delle aziende – continua - ha appena

implementato o sta per implementare una strategia ecommerce ed è a loro, per

offrire strumenti adeguati di crescita stabile, che dedichiamo questo summit».

sempre al centro. A parlare dell’e-store del futuro i relatori dell’evento saranno: Valerio Perego, Head of Agency Partnership di Facebook italia, che affronterà le tematiche relative al social commerce; Simone Zucca, Industry Head Retail di Google Italia, che discuterà di espansione nei canali internazionali e di multicanalità tra CRM e profilazione; Christina Lundari, Country Manager della divisione Advertising & Online di Microsoft Italia che parlerà di strumenti per aumentare la brand awareness e il customer engagement; e Federico Zambelli Hosmer, Head of Market DevelopANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


Comunicate Responsivamente

Il nuovo Panorama.it è stato progettato in ottica responsive, capace di adattarsi a qualsiasi device. Ăˆ una filosofia che sta alla base del progetto di restyling. Allo stesso modo può essere pensata la comunicazione di oggi: nativamente capace di parlare la lingua di tutti i media.


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MARKET PLACE

L’intervento di Stefano Sordi, direttore marketing di Aruba: la competitività dei rivenditori attivi su più canali

Multicanalità, l’indispensabile processo d’interazione che lega imprese e clienti Ecco come una adeguata e attenta strategia multichannel potrebbe essere in grado di utilizzare in sinergia tutte le veicolazioni possibili, consentendo fra l’altro di far decollare in modo determinante l’ecommerce stefano sordi

di Daniele Bologna

Sempre più spesso si parla di multicanalità, per intendere l’indispensabile processo di interazione tra impresa e clienti attraverso molteplici canali. In un mondo 3.0, infatti, il cliente non è più soltanto in contatto con le imprese tramite i punti vendita fisici, ma anche attraverso quelli online, che a loro volta si differenziano e sono diversamente raggiungibili. Da una ricerca Ups e comScore è emersa la netta preferenza degli acquirenti europei per i rivenditori che offrono un’esperienza multicanale integrata tra ser-

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vizio online e in negozio. In Italia, il 51% dei consumatori compra più volentieri da un rivenditore che consente l’acquisto online ma offre la possibilità di ritirare la merce in negozio. Mentre il 59% vuole la possibilità di comprare online e riconsegnare nel punto vendita eventuali resi. Per raggiungere più clienti, coprire le richieste dei “consumatori migranti” e far crescere il proprio business, le aziende devono, dunque, adottare una strategia multicanale che consenta ai clienti di raggiungere loro e i propri prodotti da più dispositivi, più piattaforme e in

ogni momento della giornata. I consumatori multicanale in Italia rappresentano ormai il 50% della popolazione, per questo risulta essenziale prepararsi ad una strategia mirata che punti ad utilizzare in sinergia i differenti canali. Alcune linee guida emerse dall’Osservatorio Multicanalità 2013 aiutano a cogliere le opportunità di tale business. Innanzitutto, conoscere il consumatore e prendere in considerazione le sue abitudini d’acquisto, così come le routine giornaliere. Secondo il “Google’s Shopper Marketing council 2013” il 79% dei possessori di smartphone utilizza questo dispositivo in almeno una fase del processo di acquisto. I canali online, infatti, vengono sempre più spesso raggiunti da smartphone e tablet e non solo da pc, a seconda del tipo di consumatore e del momento della giornata. Per ampliare le proprie opportunità ed essere raggiunti da sempre più clienti, è necessario studiare i comportamenti

degli utenti legati ai diversi dispositivi e rendere l’accesso al proprio store facile ed immediato grazie all’ottimizzazione per dispositivi mobili. Poi, è necessario far interagire i propri clienti: questa interazione faciliterà la scelta della propria strategia multicanale e la renderà molto più efficiente. Le reti sociali, ad esempio, fungono da luoghi di raccolta di informazioni, in quanto permettono al consumatore di confrontarsi con altri utenti, condividerne le esperienze di acquisto e offrono la possibilità di recensire i prodotti, raccogliere le opinioni post-acquisto e non solo. Inoltre, è importante garantire la facile transizione da un canale all’altro. Per farlo è necessario, ad esempio, facilitare l’accesso al proprio negozio fisico dallo store online mostrando la propria posizione tramite Google Maps o vincolare il proprio numero di telefono a sistemi di chiamata. Ancora, permettere ai clienti che realizzano acquisti online di ritirare

la merce in maniera semplice e veloce nel proprio punto di vendita fisico creando spazi ad hoc o rendere rapidamente accessibile la propria presenza online grazie all’utilizzo, ad esempio, di codici QR nel negozio fisico. Infine, è essenziale utilizzare i diversi punti di contatto tra canali in maniera creativa. Ad esempio, è possibile integrare più canali online grazie a portali di prodotto, comparatori di prezzi e marketplace. I portali di prodotto e marketplace (come ad esempio, eBay o Amazon) permettono al cliente di avere una visione più ampia dell’offerta esistente, raccogliere più informazioni, e consentire al venditore di essere accostato alle grandi marche. I comparatori di prezzo, invece, consentono di rendere visibile il proprio store su un ulteriore canale molto utilizzato dai consumatori, soprattutto da quelli Hyper Reloaded (la punta massima del consumatore multicanale). Il 78% dei consumatori italiani ritiene internet la fonte principale per la ricerca di informazioni su prodotti e servizi. Ma a fronte di quasi otto utenti su dieci che si informano via web, è solo il 34% poi ad acquistare online. Essere presenti sui differenti canali online quanto su

quelli fisici può rappresentare la soluzione, aiutando ad abbattere le barriere esistenti tra clienti ed azienda. Grazie alla multicanalità, i consumatori sono in grado di accedere a prodotti di ogni parte del mondo e da qualunque piattaforma. Il compito del retailer è, allora, quello di conoscere a fondo il consumatore con cui si inter-

faccia e anche le sue abitudini, fornire una corretta informazione, essere sempre reperibile ed offrire ogni strumento possa aiutare l’utente nel suo processo d’acquisto: presidiare i canali giusti e far sì che interagiscano tra loro è oggi il primo step per mirare alla soddisfazione del cliente e alla sua successiva fidelizzazione.

In gestione spiccano due milioni di domini Aruba S.p.A., fondata nel 1994, è la prima società in Italia per i servizi di web hosting, e-mail, PEC e registrazione domini. La società gestisce oltre 2 milioni di domini, 6 milioni di caselle e-mail, 3,8 milioni di caselle PEC, 20.000 server ed un totale di oltre 2 milioni di clienti. La società è attiva sui principali mercati europei quali Francia, Inghilterra e Germania e vanta la leadership in Repubblica Ceca e Slovacca ed una presenza consolidata in Polonia ed Ungheria. In aggiunta ai servizi di web hosting, Aruba fornisce anche servizi di server dedicati, housing e colocation, servizi managed, firma digitale, conservazione sostitutiva e produzione di smartcard. Dal 2011 ha ampliato la sua offerta con servizi Cloud. Aruba ha una grande esperienza nella gestione dei data center disponendo di un network europeo in grado di ospitare circa 60.000 server. ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


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MARKET PLACE

uno strumento a servizio di editori e concessionarie per valorizzare l’inventory pubblicitaria

DotAndMedia lancia Dot&Insight

Il technology provider italiano ha presentato la DMP proprietaria di ultima generazione. Un’operazione di alto livello, nell’ambito di una base dati ricca, preziosa ed eterogenea andrea fiore

di Daniele Bologna

Un’operazione di alto livello, nell’ambito della base dati più ricca ed eterogenea sul mercato: uno strumento fondamentale a servizio di editori e concessionarie. DotAndMedia, technology provider italiano specializzato in tracciamento, erogazione e analisi della pubblicità online con clienti quali Mediamond, Veesible e Gold 5, lancia Dot&Insight, Data Management Platform, DMP proprietaria di ultima generazione sviluppata in collaborazione con un docente di Statistica del Dipartimento di Matematica dell’Università Statale di Milano. Dot&Insight - la prima DMP Italiana a integrare i dati Audiweb - offre a concessio-

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narie e network editoriali uno strumento fondamentale per valorizzare la propria inventory pubblicitaria attraverso la creazione di cluster di utenti modulabili in base a oltre 300 diversi parametri, grazie alla base dati più ricca ed eterogenea presente sul mercato italiano, che include: dati Audiweb, dati di semantica, First Party Data, survey proprietarie, behavioural targeting, affinità pubblicitaria e intenzioni d’acquisto. Grazie a Dot&Insight, network editoriali e concessionarie possono ottimizzare la propria inventory pubblicitaria, creando cluster di utenza definiti per genere, età, livello di istruzione, area geografica, professione, tipologia familiare, interessi e intenzioni di acquisto. «In una fase in cui è forte la domanda di soluzioni tecnologiche in grado di generare un reale valore aggiunto partendo da dati eterogenei, Dot&Insight si distingue sul mercato italiano per la quantità e la qualità dei dati processati - dichiara Andrea Fiore, managing director di DotAndMedia -. Grazie alla DMP proprietaria, i nostri clienti potranno ga-

rantire agli inserzionisti un abbattimento sostanziale della dispersione pubblicitaria, valorizzando così maggiormente la propria audience». Dot&Insight è frutto di un articolato lavoro di Ricerca e Sviluppo, condotto da un team dedicato coordinato da Mario Pedrazzini e che si è avvalso del fondamentale contributo del professor Giacomo Aletti, docente di Probabilità Statistica e Matematica dell’Università Statale di Milano, in qualità di Responsabile Scientifico. «Con il lancio di Dot&Insight, D o t A n d Me d i a conferma, in un mercato sempre più affollato di player esteri, la propria vocazione alla qualità ed eccellenza italiana, fatta di sviluppo di tecnologia digitale su misura del cliente», aggiunge Andrea Fiore. Con Dot&Insight, DotAndMedia completa la propria offerta, già forte della piattaforma adserving multicanale Dot&Ads (web, video, mobile, smart tv) e del sistema gestionale Dot&Sales, destinati principalmente a società commerciali che operano nei new media e online advertising. ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


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MARKET PLACE

La pellicola è in arrivo nelle sale italiane distribuita dalla 20th Century Fox

unicredit “protegge”

Subito.it firma advertising “I Pinguini di Madagascar” si tratta del progetto speciale legato alla promozione del film prodotto da Dreamworks Animation, per cui il portale ha utilizzato dei formati innovativi

Di Sebastiano Zeri

Subito.it ha realizzato un progetto advertising speciale per la promozione di “I Pinguini di Madagascar”, lo spin-off, dedicato agli agenti speciali più imbranati del mondo, della fortunata serie di film d’animazione “Madagascar”, prodotto da Dreamworks Animation e in arrivo nelle sale italiane domani, distribuito da 20th Century Fox. La campagna multipiattaforma fa leva su formati originali mai realizzati in passato su Subito. it: overlayer dell’homepage

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e floor ad. Il formato overlayer personalizza completamente l’homepage, con la cartina dell’Italia completamente ghiacciata e i pinguini che compaiono a fianco del box, anch’esso sponsorizzato. A questo formato si aggiunge anche l’inedito floor ad che anima con i simpatici pinguini anche la base delle pagine interne di elenco annunci e che si espande, al passaggio del mouse, per mostrare il trailer del film. Infine, sulla pagina di dettaglio annuncio è presente il Video preroll che mostra il trailer del nuovo film mentre sul sito

mobile, m.subito.it, è stato utilizzato l’innovativo formato di native advertising, lo sponsored ad, che rende visibili i contenuti creativi della campagna attraverso un annuncio sponsorizzato, sempre in terza posizione nella pagina di elenco annunci.

Un viaggio all’interno del quadrante fa scoprire l’affascinante tecnologia

Tissot a energia solare e via web Nuova campagna per il marchio e inaugurazione della piattaforma di vendita online Tissot presenta il primo orologio tattile a energia solare con una nuova campagna globale, nella quale un viaggio all’interno del quadrante fa scoprire da vicino l’affascinante tecnologia delle celle solari, che rice-

vendo luce permettono all’orologio di animarsi e dar vita alle sue venti funzioni, tra cui calendario perpetuo, meteo, altimetro con indicatore di dislivello e bussola, attivabili semplicemente toccando il vetro

tattile. Contemporaneamente, Tissot inaugura la sua nuova piattaforma di vendita online, tissotshop.com. L’azienda apre così le vendite dirette via web e moltiplica in questo modo i propri canali di distribuzione.

Continua la saga UniCredit legata a Guida Protetta, l’assicurazione sviluppata in collaborazione con il Gruppo Allianz, che “non lascia mai soli i clienti UniCredit”. L’idea di Jwt Italia mette in scena un “Giulio” sempre più solo, anche alle giostre, classico luogo sempre frequentato da una moltitudine di persone. Quando, infatti, il protagonista proverà a chiedere qualche garanzia in più prima di salire su un autoscontro, lui e il suo figlioletto resteranno soli in un luna park deserto. Con l’ingresso in UniCredit i due ritroveranno il sorriso e la risposta alle domande che cercavano. La strategia prevede anche un uso intensivo del web.

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MARKET PLACE

Quasi dieci milioni di persone pronte ad acquistare online rispetto ai sette dello scorso anno

Babbo Natale esiste e viene dal web Una ricerca di Netcomm segnala una crescita netta degli acquirenti di regali rispetto all’esito 2013

di Davide De Vecchi

Un Natale sempre più online: si conferma infatti in crescita il numero d’italiani che acquisteranno online almeno un regalo per amici e parenti. E’ quanto emerge dai dati di una ricerca condotta da Netcomm, Consorzio del Commercio Elettronico Italiano in collaborazione con Human Highway, che ha analizzato la propensione all’acquisto online su un campione formato da uomini e donne di età superiore ai 18 anni residenti su tutto il territorio nazionale e rappresentativi della popolazione italiana che si connette alla rete con regolarità almeno una volta alla settimana Un aumento che quest’anno arriva a sfiorare quota 10 milioni di individui. Tra i novelli Babbo Natale in versione digita-

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le si riscontra anche quest’anno un aumento di quelli considerati “Online first”: salgono infatti a quota 2 milioni coloro che compreranno i propri regali principalmente o esclusivamente su internet, registrando un aumento del +35% rispetto allo scorso anno. Un segmento che rappresenta circa il 20% di coloro che dichiarano di acquistare almeno un regalo nata-

lizio sul web e composto da persone che si rivolgono in prima istanza alla rete già per compiere buona parte dei loro acquisti abituali, dai libri all’elettronica, dai viaggi ai contenuti digitali. Il trend di crescita è confermato, inoltre, dall’analisi delle intenzioni di acquisto per questa stagione: il 35% degli acquirenti online dichiara infatti che quest’anno farà più acquisti online rispetto all’anno scorso. Per la stagione natalizia 2014 le stime sull’aumento della spesa online sono dunque ottimistiche e supportate dai 9,2 milioni di individui che si prevede acquisteranno almeno una parte dei propri regali via web, a fronte dei 7,2 milioni che hanno utilizzato il canale ecommerce nel periodo natalizio 2013, per un controvalore stimato in 2,5 miliardi di euro. ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


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MARKET PLACE settimana dedicata ai due importanti temi, impegnate soprattutto rai1 e rai3

Ricerca e Innovazione sono i protagonisti del palinsesto Rai

particolare attenzione alla salute e all’alimentazione sostenibile. sette giorni di impegno nell’informazione, nei talk, nei programmi sull’economia e non solo di Davide De Vecchi

La concessionaria rafforza il proprio network e si posiziona tra i top player dell’editoria online del settore

Triboo Media affida a TAG Advertising la raccolta dedicata a Wall Street Italia

Grazie all’efficace sinergia con le altre properties del gruppo, la nuova area Business & Finance registra oltre 1,2 milioni di utenti unici. una crescita esponenziale delle pagine viste che tocca addirittura il 368% di Luca Anelli

Dopo l’acquisizione degli asset editoriali di Wall Street Italia avvenuta attraverso la controllata HTML. it srl annunciata ad inizio mese, Triboo Media affida a TAG Advertising la raccolta pubblicitaria della testata editoriale. TAG Advertising rafforza il proprio network e si posiziona tra i top player dell’editoria online dal taglio business-finanza. Proprio grazie alla

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sinergia tra Wall Street Italia, il portale PMI.it e le altre properties del gruppo, come ManagerOnline e PubblicAmministrazione. net, la nuova area Business & Finance registra oltre 1,2 milioni di utenti unici (Audiweb View TDA di settembre 2014 ), una crescita delle pagine viste del 368% e si aggiudica la leadership per indici di concentrazione sul Top Management aziendale e professionisti che operano nei settori Finanza e As-

sicurazione e nel comparto delle Piccole Medie Imprese. «Con Wall Street Italia - spiega Giusy Cappiello, direttore vendite di TAG Advertising -rafforziamo il presidio del target Businnes & Finance con un incremento esponenziale di audience ad elevata capacità di spesa e offriamo ai Brand operanti nei settori Banking e Finance, ma anche a tutti quei clienti che vogliono colpire un target in prevalenza maschile alto spen-

Nel corso di questa settimana la programmazione televisiva Rai sta dedicando ampio spazio alle tematiche che legano indissolubilmente imprenditoria e investimenti in Ricerca e Innovazione, con particolare attenzione a quelli indirizzati alla salute e all’alimentazione sostenibile. Una settimana di impegno nell’informazione, nei talk, all’interno dei diversi programmi dedicati a economia e salute e non solo, che cul-

minerà nella XII Giornata della Ricerca e dell’Innovazione alla quale “Porta a Porta” dedicherà una puntata speciale, in onda domani sera, in seconda serata su Rai1. Bruno Vespa, dunque, ospiterà in studio il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, insieme a Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, Diana Bracco, Vice Presidente di Confindustria per la Ricerca e Innovazione e progetto Speciale Expo 2015, e Maria Caramelli, Direttore Isti-

tuto Zooprofilattico di Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Poi, su Rai3, sempre nella giornata di domani, la trasmissione di salute e benessere condotta da Michele Mirabella “Elisir” affronterà il tema della “Sicurezza e innovazione alimentare” con esperti in studio. Anche il programma di informazione “Agorà”, in onda alle 8:00 su Rai3, si occuperà di Ricerca e Innovazione, così come il programma di Rai1 “Unomattina”, in onda, invece, venerdì a partire dalle 6:45.

dente come automotive, lusso, servizi professionali e tech , servizi multimediali, campagne di comunicazioni digital 100% crossdevice , rich media impattanti, campagne di Direct Email Marketing e progetti native con approfondimenti editoriali ad hoc in linea con il posizionamento e il marketing di prodotto, grazie alla collaborazione sinergica con le redazioni del gruppo e all’innovazione tecnologica che da sempre ci contraddiANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014



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Un contest valido fino al 9 dicembre: porte aperte a chi ha una storia importante

Blogo ha compiuto dieci anni e seleziona i migliori reportage Il brand di news online festeggia in maniera del tutto operativa, finanziando e pubblicando le 5 proposte che riterrà più interessanti fra quelle pervenute

di Sebastiano Zeri

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Blogo, il terzo brand di news online in Italia, compie dieci anni e li festeggia apren-

do le porte a tutti coloro che pensano di avere una storia importante, un reportage,

un’inchiesta da raccontare. Blogo selezionerà, finanzierà e pubblicherà le cinque proposte che riterrà più interessanti fra tutte quelle che verranno inviate alla redazione. «In un momento difficile per l’editoria e per il giornalismo, ci piace celebrare il compleanno del primo editore indipendente online offrendo a giornalisti e blogger (giovani e non) l’opportunità di inviarci le proprie proposte e a chi saprà convincerci daremo la possibilità di realizzare e pubblicare il proprio reportage su Blogo», ha commentato Pino Barbiera, publisher & direttore marketing di Blogo. «Cerchiamo grandi contenuti giornalistici, inchieste e reportage. Credo che sia molto importante, in questo momento di grande incertezza del settore, che un editore come Blogo faccia scelte coraggiose», commenta Alberto Puliafito, direttore responsabile Blogo.it. Fino al 9 dicembre chiunque abbia una bella storia giornalistica da raccontare, una grande inchiesta o un reportage da proporre potrà scrivere alla redazione, all’indirizzo: blogoreporter@blogo.it. Una bella sfida digitale.

Al via nel 2015 una piattaforma di prenotazione di alberghi vicini alle principali città usa

Hotel, è la nuova sfida di Jeff Bezos

Con Amazon Travel si aprirà la competzione nei confronti di realtà già affermate sul mercato come Booking ed Expedia. l’ultima mossa del colosso del retail online

il futuro si chiama diversificazione

la società guidata da jeff bezos è entrata in modo diretto nell’era della propria diversificazione

di Luca Anelli

Continua l’ampliamento del business di Amazon. La società guidata dall’eclettico Jeff Bezos, infatti, sarebbe pronta a lanciare una piattaforma di prenotazione di albergi, lanciando la sfida a realtà già affermate sul mercato come Booking ed Expedia. Lo sostengono indiscrezioni circolate

online nei giorni scorsi. Nel 2015, quindi, Amazon mette nel suo carnet hotel indipendenti e resort vicini alle principali metropoli americane, come New York, Los Angeles e Seattle. Strutture che consentono, insomma, una fuga dalla città. Amazon Travel, così dovrebbe chiamarsi il servizio, sarà inizialmente dedicato solo alla prenotazione degli al-

berghi e non ai viaggi in aereo. Oltre alle prenotazioni, ci dovrebbe essere la possibilità di leggere schede informative e indicazioni turistiche sui luoghi da visitare nelle vicinanze delle strutture scelte. Questo nuovo servizio offerto dal colosso dell’ecommerce è stato scoperto dopo che due alberghi indipendenti hanno svelato di essersi iscritti.

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di Davide Sechi

Quando innesta la quinta Ford è veramente imprendibile. Ma, conscia della propria superiorità, non eccede mai e anzi si rende disponibile per agevolare la propria utenza; la quale si è ormai attrezzata per seguire i passi del proprio marchio preferito anche in versione digitale. E a questo proposito chiariscono ancora di più le dichiarazioni del marketing services manager Rocco Cimino in relazioni agli investimenti adv presenti e prossimo venturi: «Il budget è ormai per un terzo appannaggio del digital, il che equivale a un 30% del totale investimenti speso nel 2014; il prossimo anno si potrebbe arrivare al 35-40%». In cosa è consistito il 2014 di Ford sul fronte digitale? «L’ultima stagione ci ha visto concentrati sul mobile. Ci siamo affacciati anche sul territorio del programmatic, inaugurato sempre durante il 2014. Stiamo pensando di costituire una struttura apposita per tutto quello che non fa parte della comunicazione classica, che comunque certo non tralasciamo. In secondo piano è invece passato l’ambito del video; ma anche in quest’ultimo caso non siamo stati realmen-

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la società è alla vigilia dell’imminente comunicazione. Ne parla il marketing services manager, Rocco Cimino

Una Ford che è sempre più lanciata: la nuova campagna online in arrivo

circa un terzo del budget dedicato alla comunicazione viene destinato ai canali digitali e la previsione è che questa percentuale salga al 35 o anche 40% nel 2015. e all’inizio dicembre il varo dell’operazione pubblicitaria

«Quando si respira aria di vacanza, sia essa estiva sia invernale il tempo per una campagna si trova sempre. La prossima partirà al principio dicembre, stiamo approntando gli ultimi dettagli. Un’iniziativa che sarà presumibilmente suddivisa in due tranche, con la se-

conda prevista per gennaio. Una campagna che sarà soprattutto digitale, ma non disdegnerà la radio e la stampa. Sarà una comunicazione generalista, nel senso che non punterà a promuovere un particolare modello, ma metterà in risalto l’intera flotta».

nel corso del 2014 ford si è anche affacciata al mondo del programmatic buying

te fermi e di certo sarà uno dei focus del 2015». Quanto è importante per Ford l’ambito riferito ai social? «Proprio quest’anno abbiamo scelto di utilizzare i social network per supportare una particolare offerta commerciale, ma non li utilizziamo quasi mai per la pubblicità. Ci piace, piuttosto, dialogare a fondo con il nostro fan base».

Quali formati adv utilizzate solitamente? «Un po’ tutti: banner, skin, video, pre-roll; dipende sempre dagli asset. Anche il native adv è divenuto fondamentale».

rocco cimino

Si dice che, con la vostra agenzia Blue Hive Roma, siate in rampa di lancio per lanciare una nuova campagna… ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014



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il gruppo svedese è pronto a esplorare il campo del programmatic. L’intervista a Valerio Di Bussolo

Ikea, una strategia cross device con ampliamento della reach tv

L’azienda utilizza le tre le tipologie di media digitali: owned, paid, earned. E le integra in base a mix molto ponderati

l’azienda mantiene alta l’attenzione sul mondo dell’online video e, dal mese di settembre, sta sperimentando l’ampliamento della reach tv con attività di second e multi screen vision di Davide Sechi

Più che una comune insegna, un vero e proprio focolare domestico di nuova Ed mod tetuerosIkea dolorcontinua ing generazione. eum zzriusto duisl a dipingere il suo quadro comunicativo, un capolavoro dalle tinte tenui, mai esagerate ma sempre coinvolgenti. Un dipinto infinito, sempre modificabile, che migliora come il vino invecchiato grazie soprattutto all’aggiornamento continuo degli strumenti digitali. Una

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strategia sempre più cross device, sovente aperta alle sperimentazioni. In occasione dello Iab Forum ci siamo fatti raccontare tutto da Valerio Di Bussolo, responsabile della comunicazione. Quest’anno si è parlato tanto di mobile, social, programmatic, video. Tra tutti questi trend su quale si sta concentrando maggiormente l’azione della vostra azienda?

E perché? Anche quest’anno Ikea ha confermato la stategia di investimento sui canali online, ponendo un occhio di riguardo alla pianificazione cross device, che ci permette di intercettare sempre di più e sempre meglio l’audience mobile che vediamo crescere su base mensile anche su Ikea.it. Mantenendo alta la nostra attenzione sul mondo online video, stiamo sperimentando dal mese di settembre l’ampliamento della

reach tv con attività di second screen e multi screen vision, con progetti sui big players: Mediaset, Sky e Rai. Questa nuova frontiera ci ha portato a una novità importante che riguarda lo sviluppo di content unici e dedicati all’adv mobile. Il focus sul social rimane da tempo, è la nostra piattaforma dove consolidare i valori e l’identità del brand, ma soprattutto dialogare con gli utenti e raccogliere inisight e suggerimenti. Il programmatic

rappresenta anche per Ikea un’opportunità decisamente interessante, ma al momento siamo ancora nella fase esplorativa del processo. Come si declinano le vostre attività di comunicazione sul web? Quale uso fate dei social? Ikea utilizza tutte e tre le tipologie di media digital: owned, paid e earned in un mix ponderato. Per quanto riguarda gli owned, con 75 milioni di visite e +25% rispetto all’anno precedente il sito corporate www.ikea.it è il nostro presidio principale della rete. Lo stesso vede ormai da due anni un investimento nell’implementazione e crescita dell’ecommerce in ottica di multicanalità e seamless experience per il consumatore, ma soprattutto di maggior accessibilità territoriale. Seguono gli earned con 950.000 fan su Facebook e 317.000 su Twitter. Risultati molto significativi a livello global. Ultimamente crescono Instagram e Pinterest: questi rappresentano per ora la frontiera da esplorare rispetto all’immagine. Il primo è focaliz-

zato sul ricevere le immagini dalle case degli italiani, il secondo più sul proporre inspirazione partendo dal nostro assortimento. Il social è centrale per Ikea perché ha la flessibilità sufficiente ad agire nel momento della considerazione iniziale verso la marca, ma anche lungo tutto il processo di acquisto e servizi post. I paid media lavorano in sinergia con la tv riproponendo i contenuti veicolati negli spot o creandone di specifici. Tutti gli appuntamenti del nostro calendario di comunicazione vengono supportati con display banner e, come citato, con un sempre maggior focus sui dispositivi mobile. Per l’anno prossimo ci sarà una variazione degli investimenti pubblicitari? E per quanto riguarda l’online, qual è la quota di budget che dedicate? Al momento non sono previste variazioni sostanziali negli investimenti pubblicitari previsti per il prossimo anno, ma sicuramente andremo ad integrare e rimo-

dulare il nostro media mix, all’interno del quale l’attuale quota dedicata all’online supera il 20%. Chi sono i vostri partner di comunicazione? Avete una struttura che vi segue esclusivamente sull’online? Prevedete dei cambiamenti in questo senso? I nostri partner sono Auge Headquarter per online e offline su paid media, mentre Kettydo + ci segue sugli earned media per lo stimolo e la valorizzazione della comunicazione social. Initiative è la nostra agenzia media. Non sono al momento previsti cambiamenti. Avete particolari novità in programma per il futuro? Il futuro Ikea è la loyalty dei clienti esistenti e l’aumento della considerazione verso chi ancora non ci visita. Implementeremo dunque azioni e progetti per valorizzare chi ha già ci ha scelto e per risultare sempre competitivi verso la maggioranza degli italiani, come da vocazione del brand e dei principi di design democratico.

valerio di bussolo ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


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Le piattaforme 2.0, sempre più rilevanti, sono diventati strumenti imprescindibili per il colosso energetico

Enel accende le luci sui social

Intervista al responsabile comunicazione, Andrea Falessi. che spiega come vengono sfruttati tutti i canali offerti dalla tecnologia. e Per l’azienda l’impegno diretto nelle attività online è una scelta importante

sta concentrando maggiormente l’attenzione della vostra azienda? Un’azienda come Enel, per sua natura, non può trascurare alcun canale. Per questo, siamo presenti su tutti i fronti. Scendendo più nello specifico, direi che i social rappresentano già uno strumento imprescindibile, della nostra comunicazione - su cui investiremo sempre più - in quanto canale capace di raggiungere un pubblico sempre più vasto attraverso modalità di engagement fortemente innovative. Non a caso, Enel è stata riconosciuta dall’Istituto per la competitività (Icom) la migliore utility per l’uso dei social network sia in Italia sia in Europa. Si tratta di un risultato di cui

raffaele cirullo di Giacomo Broggi

Enel accende le luci e aumenta gli investimenti sui social, strumenti diventati ormai imprescindibili per il colosso energetico quotato a Borsa Italiana, che può vantare un fatturato 2013 di 80,53 miliar-

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di di euro e un utile di 3,1 miliardi. E proprio questi strumenti hanno portato la società a essere riconosciuta dall’Istituto per la competitività (I-com) la migliore utility per l’uso dei social network sia in Italia sia in Europa. Un legame, quello con la comunica-

zione online, che per Enel non è un mero investimento pubblicitario ma rappresenta anche un impegno attivo: Raffaele Cirullo, responsabile new media del gruppo è, infatti, consigliere di Iab Italia. Per capire meglio quale sia la strategia di comunicazione del

gruppo, abbiamo intervistato Andrea Falessi, responsabile comunicazione Italia di Enel. Quest’anno si è parlato tanto di mobile, social, programmatic, video. Tra tutti questi trend su quale si

andrea falessi

siamo particolarmente fieri anche perché l’analisi ci metteva a confronto con i nostri grandi competitor. E come si declinano le diverse attività di comunicazione sul web? Possiamo dire che sul web Enel comunica a 360 gradi. Oltre ai siti corporate, alla intranet e al blog aziendale, svolgiamo un’attività di monitoraggio continuo per verificare il sentiment e analizzare la reputazione dell’azienda. Per quanto riguarda l’uso dei social, rappresentano ormai un canale di comunicazione privilegiato con i nostri clienti. I risultati fin qui ottenuti dimostrano che siamo stati capaci di cogliere molte delle opportunità offerte dal 2.0: nelle campagne pubblicitarie, usando lo storytelling come forma di brand-entertainment e il live twitting come forma di partecipazione on air. Vantiamo una presenza radicata che ci permette di condividere notizie, iniziative ma anche proposte commerciali, sfruttando tutti i canali che la tecnologia ci mette a disposizione. Chi sono i vostri partner di comunicazione? Avete una struttura che vi segue esclusivamente sull’online? E prevedete dei cambiamenti in

questo senso? La struttura della comunicazione è composta da professionisti che collaborano con diversi partner confrontandosi con approcci metodologici e “culturali” differenti; superando abitudini e pratiche tipiche del business in cui operiamo. La diversità rappresenta un valore irrinunciabile e, proprio per questo, ci proponiamo di proseguire lungo questa strada. Quali sono le novità già in programma per il futuro immediato? Enel, come è normale che faccia una grande azienda storicamente radicata nel territorio e nella vita delle persone, è da sempre attenta a tutto ciò che succede nel Paese e all’evoluzione della società e dei mezzi di comunicazione. Per questo continueremo a esplorare nuove forme di promozione del brand e ad allargare e rafforzare il legame con un pubblico sempre più vasto grazie all’utilizzo di contenuti e tecnologie ormai ampiamente diffusi, ricercando nuovi metodi e linguaggi. L’obiettivo, in ogni caso, è anticipare le novità senza perdere di vista gli obiettivi di business e i valori che il brand Enel rappresenta per gli italiani e per le comunità in cui operiamo all’estero. <

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di Giacomo Broggi

Da diciotto anni top sponsor della Serie A Tim, Telecom Italia è il colosso italiano delle tlc e la sua “grandezza” ha un importante riflesso anche sulle attività di comunicazione. Sempre on air in tv e forte di un testimonial molto amato dalle persone e dalla rete, Pif - che tra l’altro sarà presente proprio allo Iab Forum per chiudere la manifestazione e approfondire la sua esperienza professionale a cavallo tra internet e piccolo schermo -, Telecom Italia sta investendo molto sul web sia a livello consumer sia business. Perciò 360com ha sentito Andrea Brusa, responsabile advertising consumer di Telecom Italia, per capire come si muove l’azienda in questo ambito. Nessuna cifra sugli investimenti ma tanti elementi per approfondire come si stia muovendo online e sui social il top spender in Italia. Quest’anno si è parlato tanto di mobile, social, programmatic, video. Tra tutti questi trend su quale si sta concentrando maggiormente l’azione della vostra azienda? E perché? Tim, ovviamente, usa tutte queste leve. Per quan-

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Da diciotto anni top sponsor della Serie A Tim, Telecom Italia è stabilmente on air in tv con pif come testimonial

Come riuscire a raggiungere una target audience allargata Lo spiega Andrea Brusa, responsabile advertising consumer di Telecom Italia, per capire come si muove l’azienda in un ambito sempre più delicato e competitivo

Pierfrancesco diliberto, al secolo pif

to ci riguarda l’obiettivo principale è quello di raggiungere una target audience allargata con contenuti di approfondimento sulle passioni degli italiani, grazie anche al buon feeling tra la rete e Pif. Le leve principali sono state: il video, con contenuti inedi-

attività legate alla comunicazione per quanto riguarda l’universo web? Le nostre attività sono diversificate tra campagne display adv classiche e un presidio ormai sistematico e strategico dei canali social. Per quanto riguarda più specificamente le attività social, queste sono sempre inbound/outbound a 360 gradi: pubblichiamo contenuti sul sito ufficiale della campagna, “ascoltiamo” il parere degli utenti sui social ed

emettiamo nuovi contenuti. Da sito a social e ritorno, l’attività è una circolazione di contenuti e informazioni che da comunicazione di brand si trasformano in cura del cliente. I principali social che utilizziamo sono: Facebook, Twitter, YouTube e Google+. I vostri partner di comunicazione? I partner con i quali stiamo lavorando anche ai progetti web e social sono Leagas Delaney e Havas.

andrea brusa

ti. Pillole, integrative alla campagna atl, realizzate con l’obiettivo di allargare l’audience e costruire contenuti di approfondimento sulle passioni degli italiani grazie a un viral di Pif che ha nella rete il suo pubblico più affezionato. Al video, inteso come extra content

alla campagna, abbiamo aggiunto anche contenuti partecipativi come gli hangout di Google+ per far “toccare con mano” le passioni degli italiani. E poi i media sociali come strumento di “diffusione naturale” di immagini, video, commenti, interviste pia-

nificati sui canali ufficiali Telecom Italia/Tim che vantano un grande seguito, anche per l’ottimo lavoro fatto negli anni (su Facebook e Twitter oltre 2 milioni e 500 mila followers) Come si declinano attualmente le varie ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


Oggi vogliamo divertirci di più

Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono:siano essi notizie, informazioni, intrattenimento.Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, 328.000 utenti unici/mese – Fonte Audiweb View, media ultimi 3 mesi


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Seat PG si è presentata all’appuntamento di Iab Forum 2014 confermandosi come una delle più importanti media agency italiane

Essere un punto di riferimento per la pubblicità nazionale e locale

Un’ampia offerta di prodotti e servizi per tutte le piccole-medie imprese, per la pubblica amministrazione, per i professionisti e per i grandi clienti. questo il biglietto da visita del rinnovamento portato avanti dall’azienda

paolo portioli

di Daniele Bologna

Seat PG si è presentata all’appuntamento di Iab Forum 2014 confermandosi come una delle più grandi media agency italiane, punto di riferimento per la pubblicità a livello sia nazionale sia locale, con un’ ampia offerta di prodotti e servizi per tutte le piccole medie imprese, per la pubblica amministrazione, per i professionisti e per i grandi clienti. È questo il biglietto da visita con cui una Seat PG profondamente rinnova-

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ta si presenta all’appuntamento annuale dello IAB Forum Milano, con uno stand incentrato sul suo ruolo di Media Agency – dotata di una rete capillare oltre 100 agenzie in tutto il territorio nazionale - con focus sui due macro obiettivi proposti alle aziende per raggiungere sempre meglio i loro obiettivi di business: “farsi conoscere sul web”, attraverso gli avanzatissimi SmartSite, le Mobile App sia per le Pmi sia per la pubblica amministrazione, i siti e-commerce, le

attività di seo professionale e le offerte GoogleBusinessView; “amplificare la visibilità e promuovere le attività” attraverso le offerte di keyword advertising - Seat PG è Google Premium Partner - di display, sulla tv attraverso la collaborazione con importanti player nazionali come Sky, e locali come Telelombardia e Telenorba, sul cinema, sulle radio, negli stadi e sulla stampa grazie ad accordi con importanti gruppi editoriali. Inoltre, è stato siglato un accordo con Rai Pubblicità per al-

cuni media. Nell’ambito dei Social Network, nuova frontiera dell’advertising, è “adv on facebook”, uno strumento rivoluzionario che cambia le logiche dell’adv online e permette agli esercenti, alle Piccole e Medie Imprese e a tutti gli operatori economici di utilizzare al meglio le potenzialità del più grande social network mondiale, dando loro garanzia del numero di contatti raggiunti, della loro identificazione per genere e fascia d’età, della frequenza di contatto e della loro ge-

olocalizzazione grazie alla mappatura di 8 mila comuni. Da oggi è anche online il nuovo sito istituzionale www.seat.it che offre la panoramica completa delle proposte commerciali, della vision aziendale, delle partnership con grandi player di mercato, della presenza delle Media Agency dislocate su tutto il territorio nazionale, fino agli aspetti societari e finanziari. È inoltre on air sulle reti generaliste di Rai e Mediaset e sulle principali reti digitali, free e pay, la campagna

istituzionale con i nuovi soggetti, che raggiungerà oltre 47 milioni di individui. Fino al 14 dicembre la campagna sarà veicolata anche dai canali Digital (web e Facebook) e Radio sui principali network nazionali, con soggetti più specifici di prodotto, incentrati sulle nuove offerte pubblicitarie di Seat PG. Un messaggio strategico innovativo sostenuto da importanti investimenti in comunicazione, che complessivamente raggiungono gli oltre 15 milioni di euro. Ma qual è il focus della nuova Seat PG? Aiutare le oltre 3,5 milioni di piccole e medie imprese che costituiscono la spina dorsale dell’economia italiana a superare il digital divide e ad approdare sul web. Far comprendere ai piccoli imprenditori le potenzialità della rete e mettere a loro disposizione strumenti digitali facilmente accessibili per sviluppare il business, capaci di portare i loro prodotti e servizi ben oltre i confini del proprio territorio, con investimenti limitati e di rapido ritorno. Rendere disponibili alle Pmi strumenti pubblicitari fino a ora appannaggio esclusivo delle grandi aziende, come l’advertising sulle reti tv e radiofoniche nazionali e negli stadi di calcio. Contribuire così a far aumen-

tare il numero di piccole e medie aziende che esportano, ed esportando crescono e si sviluppano, in controtendenza con la crisi attuale e in contrapposizione a quelle che si chiudono nel proprio ambiente e vedono ridurre il proprio volume di affari, come dimostrato da diversi studi di Istituti nazionali e internazionali. Questo è il focus attuale di Seat PG, che ad oggi ha portato sul web oltre 100 mila aziende italiane, ed è anche il tema scelto dalla Società torinese per la sua presenza allo Iab Forum Milano 2014. «Siamo tra le più grandi media agency d’ Italia, con un’ampia offerta di prodotti e di comunicazione, una capillarità sul territorio e vicinanza al cliente assolutamente uniche - afferma Paolo Portioli, Direttore Marketing Seat PG e Consigliere di Iab Italia -. La nostra mission è aiutare le eccellenze italiane a farsi conoscere sul web e amplificarne la visibilità e promuovere le attività: questa è, a nostro avviso, la ricetta efficace per affrontare con successo questi anni di profonda trasformazione. Non dobbiamo scordare - conclude Portioli - anche il nostro impegno verso le grandi aziende, per le quali sviluppiamo progetti ad hoc, di varia complessità».

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ME DIA

Oltre ventimila partecipanti sono arrivati nella capitale irlandese, il doppio rispetto allo scorso anno

La gente di Dublino è fatta soprattutto di innovatori

Bono, voce e leader degli u2

presenti alla manifestazione oltre 2.000 startupper

anche la musica è stata protagonista dell’evento irlandese

di Daniele Bologna

La più importante conferenza tecnologica d’Europa. Mille investitori, le grandi multinazionali high tech e oltre duemila startupper 30

La città era tappezzata di cartelli, le indicazioni iniziavano a fare capolino già dall’aeroporto: “Per il Web Summit si va di là”. Ma per i 20 mila partecipanti arrivati a Dublino, il doppio rispetto allo scorso anno, si tratta semplicemente “del Summit”, la più im-

portante conferenza tecnologica d’Europa. Mille investitori, le grandi multinazionali high tech e oltre 2 mila startupper, tra cui pure una settantina di giovani imprenditori italiani. Venuti ad ascoltare alcuni dei guru mondiali dell’innovazione, da

Tony Fadell, l’ingegnere che ha progettato l’iPod e più di recente i termostati intelligenti di Nest, al fondatore di Dropbox, Drew Houston. Ma soprattutto a cogliere le opportunità che si aprono sotto e attorno al palco: farsi conoscere, scambiare idee, trova-

re finanziatori. In quella che è stata ribattezzata “la Davos dei geek”. Perché al Summit i pesci grossi, almeno quelli del digitale, ci sono tutti. Del resto, molti di loro, a Dublino, sono di casa. Oltre 50 multinazionali high tech hanno il loro quartier generale eu-

ropeo nello Stato del trifoglio. Silicon Docks: è stata ribattezzata così la zona del vecchio porto. Fino a venti anni fa distesa di depositi in mattoni rossi, suggestivi ma cadenti, ora ospita, concentrate in poche centinaia di metri, le sedi di giganti come Go-

ogle, con 2.500 dipendenti, Linkedin, 600, Twitter, 200, e Airbnb, 120. Calamitate qui dai generosi vantaggi fiscali offerti dal governo irlandese. Nei corridoi del Web Summit, sebbene non previsto, sarà proprio questo uno dei grandi temi di discussio-

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ne. Perché l’esecutivo del Paese, anche su pressione dell’Unione Europea, ha annunciato un parziale cambio di rotta che comincerà dal primo gennaio 2015 con l’abolizione del tanto criticato “Double Irish”, il doppio irlandese, l’architettura societaria che permette alle imprese stabilite sull’isola di abbattere il loro imponibile. Senza questi vantaggi i grandi leveranno gli ormeggi? Difficile dirlo prima di conoscere l’intero pacchetto di aggiustamenti fiscali. Intanto, però, la presenza di Google, Facebook, Microsoft, Ibm e degli altri big ha fatto esplodere l’imprenditoria high tech a Dublino. Nel corso del 2013 le startup irlandesi hanIn questa foto eva longoria, in quella a destra l’imprenditore tecnologico e fondatore del summit, paddy cosgrave

no raccolto 100 milioni di euro di investimenti, quasi quanto quelle italiane, ma con una popolazione e un Pil di molto inferiori. E alcune di loro, a cominciare dalla società di pagamenti online Stripe, sono diventati degli “unicorns”, come vengono chiamate le giovani aziende che superano il miliardo di dollari di valutazione. Un tetto che nessuno in Italia è ancora riuscito a sfondare. Ma il Summit, lanciato dal 30enne imprenditore tecnologico Paddy Cosgrave, non celebra solo le glorie nazionali. O non sarebbe cresciuto, in appena quattro anni, da 400 a 20 mila partecipanti. Sul palco hanno parlato diversi grandi nomi della tecnologia mondiale. Da

Peter Thiel, cofondatore di PayPal e primo investitore ad aver scommesso su Facebook, a Brendan Iribe, creatore di Oculus, gli occhiali per la realtà virtuale appena acquisiti da Facebook. Da Gavin Andresen, lo scienziato chiamato a promuovere l’utilizzo dei Bitcoin, a Padmasree Warrior, capo della tecnologia di Cisco, una delle donne più influenti del digitale. Un solo italiano ha avuto l’onore del microfono: Massimo Banzi, il fondatore di Arduino, la scheda hardware riferimento del movimento maker. E insieme a lui anche alcuni personaggi dello spettacolo, creativi se non proprio innovatori, come Bono e Eva Longoria. Negli spazi della Royal Dublin So-

ciety erano presenti delle aree dedicate all’impatto del tech su alcuni settori tradizionali. Al “Food summit” si è parlato delle startup che cercano di rivoluzionarie il modo in cui mangiamo, un mercato che nel corso del 2013 ha attirato in Silicon Valley 350 milioni di dollari di investimenti. Hampton Creek per esempio, tra i cui azionisti figura anche Bill Gates, vuole eliminare dalla nostra dieta le uova, sostituendole con prodotti di origine vegetale. Mentre negli altri padiglioni si è discusso di come le tecnologie stanno mettendo sottosopra il mondo della musica, quello del marketing e quello degli oggetti di casa, sempre di più connessi e intelligenti. Per

un momento dei lavori svoltisi durante l’incontro: bono, cantante e filantropo, al centro della foto e della scena

le oltre 70 startup italiane presenti a Dublino, però, il grosso del lavoro è stato per lo più oscuro, fatto di contatti e strette di mano. Molte di loro hanno appena lanciato il loro prodotto. Pedius ha creato una app che permette an-

che ai non udenti di usare il telefono, traducendo le parole dell’interlocutore in testo scritto. Memeoirs trasforma le chat, su Facebook e WhatsApp, in veri e propri libri stampati, da conservare come ricordo. Insieme alle al-

tre sono andate alla ricerca di partner o investitori. Sia nei corridoi della conferenza, sia durante gli affollati tour che portano i partecipanti negli storici pub del centro. Gli organizzatori avevano consigliato di prepararsi due pitch, due presentazioni della propria idea, uno da trenta secondi e uno dai sei. Mai come durante il Summit le opportunità ti passano davanti. E mai come al Summit sono in tanti a volerle afferrare. Chissà chi ha staccato il biglietto vincente per il viaggio nella realtà digitale del business online.

espansione totale crescita lampo Nel giro di soli quattro anni il summit è passato da 400 a 20.000 partecipanti

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un anno eccezionale grazie al new business e al posizionamento

Havas Media Group: il billing del 2014 aumenta del 43%

L’executive president di Havas Media Italy, Isabelle HarvieWatt, ha preannunciato i risultati del gruppo che si candida ad essere sempre più partner strategico per i suoi clienti di Pietro Castagna

Più 43% a livello di billing, +30% per ricavi e +70% per l’ebitda: sono queste le percentuali di crescita con cui Havas Media Group sta per chiudere il 2014, anno che l’executive president di Havas Media Italy, Isabelle Harvie-Watt, ha definito, in un incontro con la stampa, «eccezionale grazie al new business e al lavoro di posizionamento della struttura avviato negli ultimi tre anni e mezzo, soprattutto in area digitale, dove la nostra sigla dovrebbe collocarsi in quarta posizione nella classifica Recma». Havas Media Group - cui fanno capo Havas Media e Arena Italy oltre ad Havas Sports & Entertainment - dovrebbe, inoltre, crescere, grazie ai suoi 347 milioni di euro di amministrato annunciati sempre dalla manager, anche nel ranking generale di quest’ultimo istituto che, per altro, sarà pronto per la metà del prossimo anno. Questo, grazie anche alle acquisizioni di Showroomprivee, Findus, Disney, Heineken per Affligem e Compass (Gruppo Mediobanca), alle quali si è ag-

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isabelle harvie-watt

giunta da poco anche Star, affidato ad Arena Italy al termine di un pitch. Quest’ultima azienda lavora a livello di network per Gallina Blanca, cui ora fa capo la storica industria alimentare, che investe una cifra intorno ai 10 milioni di euro, precedentemente gestiti da Mec. E prossimamente dovrebbero concludersi altre gare in cui Havas Media è coinvolta, tra cui quella per Kiko Milano cui risultano partecipare anche ZenithOptimedia, Mindshare e una quarta sigla. «Come dimostra anche la nostra organizzazione per divisioni che supportano i brand media, con Artemis (rete di gestione

dei dati globali del gruppo), Mobext (rete mobile), Socialyse (social media), Ecselis (trading desk globale di Havas), Data Insight e LuxHub, specializzata in tutti i settori del marketing e della comunicazione per i marchi della moda e del lusso - spiega Isabelle Harvie-Watt - i buoni risultati che stiamo ottenendo, con ricavi già al +15% nel 2012 e al +13% nel 2013, sono frutto del lavoro integrato che facciamo a livello di centri di eccellenza per fornire valore aggiunto per i clienti ed essere sempre più loro partner a partire dagli insight strategici che determinano poi tutta la filiera del processo di comunicazione. Per questo stiamo investendo in particolare sull’interpretazione e gestione dei dati, reperendo nuovi profili professionali come data strategist e data analyst. Credo che sia giunto il momento di cambiare nome alle centrali, perché il nostro ruolo, pur non togliendo nulla alla creatività, che resta decisiva per l’immagine dei prodotti, è ormai quello di guida dei processi che determinano una relazione forte e continuativa tra le marche e i consumatori, al di là dei modi ottimali di pianificare le campagne. Del resto, non è un caso che le gare sul planning siano sempre di più soltanto al ribasso, quasi che questa funzione si stia riducendo sempre più a una commodity. Non a caso, i client service director verranno ridenominati connection manager, e ugualmente faremo partire dei progetti di performance content creati ad hoc per ottimizzare i risultati sul web e i social». ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


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di Giacomo Broggi

Nasce con un business diversificato volto a sfruttare tutte le possibilità del mercato aiutando diversi soggetti: aziende, industria pubblicitaria (agenzie e centri media), ed editori. È The Outplay, il nuovo progetto imprenditoriale di Andrea Pezzi, presentato ufficialmente alla stampa all’Hotel Boscolo a Milano, ma attivo già dal 2012. Non solo, The Outplay, che fonda la sua filosofia sulla liquidità dei contenuti in un perpetuo viaggio tra i luoghi fisici del web, è anche produttrice di video. L’azienda, con uffici a Londra e Milano e una presenza davvero globale, punta a chiudere quest’anno con un fatturato di 8 milioni, in aumento del 300% anno su anno, ebitda tra i 3 e i 3,5 milioni e con la raccolta adv che vale il 60% dei ricavi. Ma partiamo dal principio: The Outplay è organizzata in tre aree, The Content, The Platform e The Solutions. The Content può contare su una library proprietaria di oltre 1.400 video provenienti dalla precedente esperienza di Ovo.com e da accordi stretti con i più importanti archivi del mondo. A supporto, vi è l’attività di produzione di circa 450 filmati di qualità ogni mese generata da Gagoo, piattaforma a cui aderiscono centinaia di creativi. Il sito ha come scopo quello di stimolare la socialità dei contenuti e si propone

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l’azienda Punta a realizzare un fatturato di 8 milioni per quest’anno e si caratterizza per la grande innovatività

Andrea Pezzi rilancia e presenta il suo nuovo progetto: The Outplay

Spiccano inedite possibilità di monetizzazione per gli editori e un tesoro di dati a completa disposizione delle varie strutture

come una vera e propria enciclopedia. «Ma il vero core business di The Outplay prosegue Pezzi - è rappresentato dalle restanti due aree: The Platform, infatti, rappresenta il primo content & audience Exchange al mondo, che permette la distribuzione e lo scambio di video tra edi-

tori e produttori di contenuti. Lo facciamo aggregando i filmati dei nostri partner, che possono così veicolare i propri contenuti anche al di fuori della propria area editoriale». Con benefici economici anche per i publisher che ospitano questi video, che possono così monetizzare i propri

spazi con contenuti esterni. Interessante, in questo caso, è la value proposition di The Platform, che offre agli editori contenuti in forma completamente gratuita e, in più, la possiblità di monetizzarli. Senza dimenticare la dimensione internazionale di quest’attività. «La ripartizio-

andrea pezzi

ne dei guadagni - spiega ancora Pezzi - accontenta tutti: la concessionaria si prende il 35, il produttore del contenuto il 15, l’editore il 20 mentre alla nostra piattaforma va il 30%». Attualmente The Platform è in grado di raccogliere e distribuire contenuti e audience attraverso 5mila siti nazionali e internazionali, con una capacità complessiva di 160 mln di videostream al mese, 60 milioni di video adv preroll e 45 milioni di utenti unici. «Numeri di tutto rispetto - aggiunge il chief product officer Carlo De Matteo,

prima di introdurre la terza area di business di The Outplay -. The Solutions offre ad aziende, agenzie e centrali media, vari strumenti di video adv: content channel, preroll, display e personal branding. Ma l’attività di The Solutions non si limita a questo: attraverso una data manager platform siamo in grado di fornire importanti dati alle aziende, che poi sono le informazioni che producono proprio le stesse. La particolarità di questa piattaforma dati è che la tecnologia non si basa sui cookie ma sul tracciamento dei device. Questo ha importanti ricadute sulla durata di analisi dei dati, che si allunga da circa due settimane del delation cookie alla vita del dispositivo tracciato (circa due anni, ndr). E che permette di utilizzare i dati in tempo reale per gli acquisti pubblicitari. Le aziende ottimizzano in tal modo la spesa adv, perché collezionano dati, che normalmente vanno in mano a terzi». The Outplay opera anche in rtb, attraverso partnership strette con i principali player del settore. «Il data intelligence è il futuro del mondo digitale. In questo senso, lavoriamo a stretto contatto con le aziende per ridargli in mano il dato che hanno generato», conclude Pezzi, auspicandosi che il mercato sappia interpretare la sua idea. Che, effettivamente, ha davvero grandi potenzialità. <

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L’autore di “Gomorra” e “ZeroZeroZero” commenta con un taglio innovativo i più importanti fatti di attualità

E’ record di visualizzazioni per Saviano su Yahoo Screen

Il popolare scrittore, polemista e giornalista di rango internazionale, si lega al portale per realizzare in esclusiva una serie di video-editoriali. i primo quattro hanno fatto già registrare numeri da capogiro

Lo scrittore roberto saviano

di Daniele Bologna

Un ospite d’eccezione: Yahoo ha deciso di impreziosire la propria offerta video con il contributo di Roberto Saviano, ospite in questi giorni di Iab Forum, a Milano. Lo scrittore, polemista e giornalista di rango internazio-

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nale si lega al portale per realizzare in esclusiva su Yahoo Screen una serie di video-editoriali per commentare i più importanti fatti di attualità, cronaca e politica. Ed è già record di visualizzazioni per i primi quattro editoriali, nei quali Saviano ha toccato diversi argomen-

ti: le adozioni per le coppie omosessuali, la classifica delle città criminali in Italia fino a un video di taglio più personale in cui lo scrittore elenca i libri preferiti sulla scia del popolare trend di Facebook. Nell’ultimo video, Saviano parla di emigrazione e di quanto la politica sotto-

valuti il fenomeno.«Il web non è il futuro, il web è già il presente e comprenderne le dinamiche, la grammatica, è fondamentale. Il sogno è raggiungere quegli utenti che i media tradizionali ignorano, che non leggono i quotidiani e non guardano la televisione non perché non sono

interessati a ciò che accade, ma perché non si riconoscono in quei contenitori e, soprattutto perché hanno piattaforme più veloci da consultare, più immediate. Piattaforme dove non sono solo fruitori, ma anche produttori di contenuti, dove la possibilità di interazione è massima. I video presenti sulla piattaforma Yahoo Screen sono girati in studio oppure “on the go” - commenta Roberto Saviano perché la loro caratteristica è l’immediatezza, la possibilità di commenta-

re a caldo una notizia o di fermare attraverso un video delle sensazioni che vivo, ad esempio, mentre sono in viaggio in treno, per la prima volta dopo anni». Sottolinea Matteo Failla, head of media: «Non servono parole per descrivere il grande valore di Roberto Saviano nel panorama italiano e internazionale. Ogni giorno, sul web o sui media tradizionali, scorrono migliaia di notizie, un flusso infinito di immagini e parole. Con Roberto Saviano facciamo un fer-

mo immagine, prendiamo un avvenimento e lo analizziamo, perché diventi spunto di riflessione per tutti gli utenti». E con la collaborazione di Saviano, Yahoo Screen ha aperto la strada a contenuti di impegno civile. Da diversi anni Yahoo investe in produzioni di contenuti premium con grandi personaggi dello spettacolo, come le interviste irriverenti di “Piove” con Matteo Branciamore e i divertenti video di #triopuntozero con il Trio Medusa. <

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Nel 2014 ha potenziato il proprio ecommerce su tre mercati: italiano, russo e anglosassone, grazie a un’attenta strategia di marketing

Exploit di Fabi Shoes aumenta le vendite online con Mamadigital: +46% nel 2014 netta Crescita del fatturato sui mercati internazionali, in particolare in quello russo, aumento della visibilità in rete e incremento del numero dei clienti fidelizzati di Daniele Bologna

Fabi Shoes, noto brand italiano di calzature di classe per uomo e donna, nel 2014 ha potenziato il proprio ecommerce su tre mercati: italiano, russo e anglosassone, aumentando le vendite del +46% grazie al lavoro congiunto dei team Fabi e Mamadigital sulla strategia di marketing e comunicazione digitale pensata per

raggiungere gli obiettivi di crescita. «Dopo gli ottimi risultati registrati nei due anni precedenti, nel 2014 insieme a Fabi Shoes abbiamo raggiunto nuovi obiettivi sfidanti che ci rendono particolarmente orgogliosi - commenta Andrea Rogani, Ceo & CoFounder di Mamadigital -. In poco meno di un anno di attività abbiamo regi-

strato: la crescita del fatturato sui mercati internazionali, in particolare in quello russo, l’aumento della visibilità di Fabi in rete e l’incremento del numero dei clienti fidelizzati con il brand». «La partnership con Mamadigital ci rende particolarmente soddisfatti oltre che per i risultati concreti ottenuti nel corso di questi anni -

andrea rogani afferma Francesco Pagliaricci, ecommerce Manager di Fabi Shoes - anche e soprattutto per la qualità della relazione instaurata con il team dell’agenzia, sempre disponibile e attento alle nostre esigenze, capace di anticipare le richieste e di proporre strategie creative ed efficaci». Partendo da un’analisi accurata del rendimento dell’ecommerce e dei mercati di riferimento, Mamadigital ha studiato e avviato una strategia di Universal Optimization volta all’internazionalizzazione dell’ecommerce dei brand Fabi attraver-

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so un piano di interventi integrati seo e seo content per i siti Fabi Shoes e Barracuda Style, supportati da azioni di Digital Popularity e da campagne Paid Search finalizzate all’acquisto sia su Google che su Yandex. A Yandex, primo motore di ricerca in Russia e utilizzato dal 75% degli utenti, è stata riservata una particolare attenzione tanto nel cor-

so dell’attività di advertising quando relativamente alle ottimizzazioni seo per massimizzare l’acquisizione delle audience dal motore russo. Nell’ultimo anno, l’ecommerce di Fabi registra, così, un ulteriore e importante incremento di vendite e fatturato: le vendite sono cresciute del +46%, con conseguente aumento di fatturato pari al +35%. <

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L’ 87% DEI PREMIUM PEOPLE HA UN TELEVISORE HD Premium People, la community degli abbonati Mediaset Premium, è l’audience di alto profilo che sceglie la qualità della pay-tv digitale. Per i possessori di Tv di nuova generazione ecco la magia dell’alta definizione.

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il principale evento europeo di digital marketing per il settore automobilistico

Accelerazione per Internet Motors, spazio di confronto e informazione

scenari Durante il terzo trimestre del 2014 le aspettative economiche sono

cadute in tutti i Paesi europei. Atmosfera cupa nel sentiment dei consumatori

il consueto Appuntamento di milano ha approfondito i principali temi attinenti a digital marketing e auto motive. tutto con la meticolosa organizzazione di drivek

un momento dei lavori durante internet motors di Daniele Bologna

Si è svolta la sesta edizione di Internet Motors, il principale evento europeo di digital marketing per il settore Automotive, che ha avuto luogo il 18 novembre a Milano nella prestigiosa cornice del Teatro Nazionale. Ideato da DriveK, Internet Motors è oggi il più autorevole spazio di confronto e aggiornamento sulle best practice internazionali per il settore. Forte di un’esperienza di cinque edizioni in tre anni, l’evento ha raccolto 2.500 partecipanti, 80 speech, con il contributo di ospiti e partner d’eccezione come Google, Facebook, AutoScout24, Automobile.it. Questa edizione ha approfondito il tema del digital retailing,

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studiando l’evoluzione delle moderne reti di vendita e servizi verso la multicanalità, con un approccio sempre più attento alle necessità del digital customer. Andrea Crespi, managing director di Hyundai Motor Italia, e Marco Losito, marketing manager Owned Dealer Europe - FCA - Fiat Chrysler Automobiles, hanno illustrato la loro prospettiva privilegiata sull’impatto del digital nel processo di acquisto di un’auto. Poi, spazio a tanti prestigiosi interventi: Salvatore Ippolito, country manager Italia di Twitter; Gianluca Camplone, direttore del Mediterranean Complex di McKinsey; Dominic Kurtaz, director sales worldWide di 3DXCITE; Marcus

Hodgkinson, co-founder di sophus3; Fabio Galetto, direttore settore Auto e Luxury di Google; Jerry Thibeau, presidente e fondatore di Phone Ninjas; Vincenzo Bozzo, ceo Italy di Autoscout24; Andrea Baroni e Enrico Cerri, rispettivamente Coordinatore Team Italia Vendite e Key Account Manager del sito automobile. it; Andrea Boscaro, fondatore del think tank dedicato al marketing digitale The Vortex; Paolo Gorla, Trainer e Business Coach Managing; Luca Andreose, responsabile del business development a livello internazionale di DriveK; Davide Corcione, head of agency and account management di Yahoo Italia; Daniela De Pasquale, co-fondatrice dello studio legale D&P, Legal Support for Ideas; Tommaso Parisi, ceo e fondatore di Essetech; Edmondo Lucchi, department manager di GfKEurisko; Marco Marlia, ceo e co-fondatore di DriveK. Hanno analizzato a fondo gli ultimi trend emergenti all’interno dello scenario digital globale. <

Nel terzo trimestre sono cupe le prospettive per l’economia europea. E i consumatori non sono più ottimisti per il futuro come lo erano a giugno. Negli ultimi tre mesi, le aspettative economiche sono cadute in quasi tutti i Paesi raggiunti dall’indagine, con flessioni abbastanza sostanziali registrate in alcune zone. La tendenza al rialzo per le aspettative sul reddito e per la volontà di acquistare appare azzerata in molti Paesi. L’indice del clima dei consumatori GfK per l’Europa a 28 è ora a 4,2 punti (era a 9,1 punti nel trimestre precedente). Lo sviluppo economico in quasi tutti i Paesi dell’Unione Europea è stato significativamente inferiore rispetto alle previsioni di primavera di istituti economici e governi. In alcuni Paesi, le prospettive economiche hanno cominciato a scendere, per una serie di ragioni molto diverse. La Germania non è più la “sala motori” della crescita economica in Europa, visto che la sua economia in realtà è diminuita

dello 0,2 per cento nel secondo trimestre. Secondo gli esperti, nel terzo trimestre dovrebbe tornare nuovamente la crescita, pur rimanendo un po’ debole. Mentre i consumatori tedeschi continuano a fare shopping, il settore dell’economia dell’import-export è stato gravato da una debole domanda estera. Cosa che sta accadendo anche in nazioni emergenti come Brasile, Cina e Russia. Le economie di queste regioni hanno visto una crescita molto forte, in alcune zone, negli ultimi anni. Tuttavia, i tassi di crescita ora stanno rallentando e sono tornati a una sola cifra. I consumatori sono in larga misura soddisfatti nel loro bisogno di cose materiali e non consumano tanto quanto accadeva in passato. Due delle economie più grandi in Europa, Francia e Italia, continuano ad avere gravi problemi strutturali. Finora ci sono indicazioni che questo cambierà nei prossimi mesi o che i governi stanno cominciando a intraprendere e soprattutto attuare pienamente importanti riforme. I maggiori conflitti che recentemente hanno dominato la scena mondiale meritano un’ulteriore considerazione. Questi includono

le tensioni e le sanzioni economiche tra Russia e Unione europea, la guerra in Medio Oriente, la minaccia rappresentata dalla stato islamico e la transizione politica in Turchia. Questi eventi stanno tutti contribuendo a dare maggiore incertezza ai consumatori. Aziende e banche sono a loro volta trattenute dal fare investimenti e concedere prestiti. Questo sta avendo un impatto diretto sulle prestazioni economiche dei singoli Paesi. Il basso livello di inflazione è un altro fattore. Nel mese di settembre, l’inflazione era dello 0,3 per cento in tutta Europa. Questo è il valore più basso in quasi cinque anni. Un certo numero di Paesi stanno già combattendo contro la deflazione, che significa che i prezzi al consumo sono in calo. Questa difficile situazione si riflette anche nell’indice Ifo Business clima. In settembre, in Germania, è sceso al valore più basso dall’aprile 2013. In molti Paesi dell’Europa orientale il clima aziendale è ora in condizioni peggiori rispetto a un decennio fa. Oltre alle sanzioni economiche, anche le dichiarazioni del Presidente russo Vladimir

Putin stanno influenzando l’economia dell’Europa orientale. E i consumatori europei condividono la visione delle imprese secondo cui l’economia non è più stabile come appariva all’inizio dell’estate. Nel mese di giugno, l’indicatore del clima dei consumatori GfK per tutti i 28 paesi dell’Ue era salito alla 9,1 punti, raggiungendo il valore più alto dall’aprile 2008. Da allora è caduto di quasi cinque punti. Nel mese di settembre, l’indicatore è stato solo di 4,2 punti. Per quanto riguarda più specificatamente l’Italia, il nostro Paese è ancora considerato in crisi: le aspettative economiche sono diminuite rapidamente, e l’indicatore è sceso a -28.7 punti in settembre. Una differenza di 15,7 punti rispetto a giugno. Gli italiani, secondo la ricerca GfK, hanno abbandonato ancora una volta la speranza che i redditi possano aumentare. L’indicatore è oggi praticamente alla pari con il valore registrato nel mese di febbraio. Solo la propensione agli acquisti è migliorata leggermente. L’indicatore è ancora negativo, ma è chiaramente aumentato rispetto a giugno. Ora è il valore più alto registrato dal maggio del 2011.

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Come si crea la pubblicità intelligente.

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REAL RESULTS


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in che direzione sta EVOLVENDO l’ecosistema del digital advertising? Il parere di esperti e operatori

Corsa folle: la tecnologia programmatica in crescita esponenziale, +130% in Italia

Microsoft Italia e StickyAds.tv hanno organizzato in stretta collaborazione la “Programmatic Buying Master Class”. per capire le criticità e prospettive del comparto. E soprattutto perché sta crescendo sempre di più

un momento di pausa durante i lavori di “programmatic buying master class” di Giacomoo Broggi

Come sta cambiando l’ecosistema del digital advertising? Si è risposto a questo interrogativo - e da svariati punti di vista - a Peschiera Borromeo, Milano, nel corso di “Programmatic Buying Master Class”, evento organizzato da Microsoft e StickyAds. tv per fare il punto su un comparto che quest’anno cresce-

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rà del 130%. A fare gli onori di casa è stata Christina Lundari, country manager Italia di Microsoft Adv, che ha posto l’accento su quanto la vendita automatizzata degli spazi pubblicitari abbia importanti ripercussioni sull’efficienza pubblicitaria. E su quanto oggi sia necessario fare educazione su un settore che è sì tecnologicamente complesso ma che è anche un elemento in grado di semplificare la compravendita

adv. Dopo Lundari è stato Michele Marzan a salire sul palco, in veste di vicepresidente Iab Italia, per snocciolare i numeri del settore. «Il programmatic crescerà quest’anno del 130% dai 43 milioni rilevati l’anno scorso, pari a circa il 9-10% del totale dispaly», ha evidenziato Marzan. «Chiariamo - ha precisato il manager -: il programmatic non è un media, un device, un format, ma un un’applicazione di proces-

si automatizzati che concerne la display». Ma qual è il suo valore aggiunto? «Il programmatic permette di deliverare il giusto ad, alla giusta persona, nel momento giusto». E il programmatic può fare tesoro di un elemento di cui si sente parlare da tanto tempo: il dato. Ed è proprio una provocazione a chiudere l’intervento di Marzan: «I publisher hanno compreso l’importanza del dato, le agenzie e i clienti un po’

christina lundari

meno». “The flip side of programamtic is manual, not premium”. Con questa citazione si è proseguito con l’intervento di Riccardo Brambilla, targeting & programmatic lead di Microsoft Advertising, che ha scelto queste parole per cercare di mettere ordine tra le preoccupazioni e le previsioni legate alla tecnologia programmatica. Passando poi a esaminare quelle che sono le tre macroaree del programmatic. Prima di tutto l’Open Exchange via real-time bidding, primo canale ed essersi sviluppato e che oggi conta open real time auction in 35 Paesi tra America, Europa e Asia; con campagne che hanno dimostrato livelli di performance che, grazie al programmatic, hanno potuto realizzare dalle tre alle quattro volte il kpi raggiungibile con metodi tradizionali. Segue poi il Private Marketplace, ma soprattutto il Programmatic Direct che consente di portare «all’ennesima potenza il fattore dell’automatizzazione dei processi; anche per campagne adv, che vedono così il traslare della tecnologia in tipologie di vendita tradizionale», ha sottolineato Brambil-

massimo de magistris

michele marzan

la. Ma perché il programmatic sta assistendo a un crescere sia dell’attenzione nei suoi confronti sia della sua adozione? Per il manager di Microsoft sono tre i fattori fondamentali: in primis la scalabilità permessa da questa tecnologia, secondariamente l’importanza sempre maggiore di un buon targeting dell’audience e, infine, il sensibile incremento in termini di efficienza, con il risultato di gestire le campagne adv in meno tempo, con un minor uso di mail e comunicazioni interne e il vantaggio di controllare la frequenza media dei progetti pubblicitari. Ma esistono anche dei fattori di rallentamento della scalata del programmatic. Il primo scoglio è rappresentato dalle metodologie e dalle possibilità di lettura legate alla misurazione dei risultati, una problematica che si collega al secondo fattore citato, che è come l’enorme mole di dati a disposizione possa poi essere integrata, provenendo da risorse diverse. Elementi che, insieme al promuovere una maggiore trasparenza e disponibilità di informazioni sul programmatic, rappre-

sentano il lavoro ancora da sviluppare su questa tecnologia. Di particolare interesse l’intervento di Massimo De Magistris, country manager Italia di StickyAds.tv, il cui scopo annunciato per il suo intervento è stato «chiarire il ruolo della tecnologia nel programmatic». Esso rappresenta, infatti, secondo il manager, una metodologia per gestire la complessità, composta da big data, target sempre più complicati, l’opportunità di selezionare inventory molteplici, lavorare sul multi device, il tutto sempre in una logica real time. Per comprendere meglio i programamtic buying ecosystems è necessario assimilare la relazione esistente tra cinque keywords: trading desk, Dsp, Ad Exchange, Ssp e Dmp. Il programmatic rende più semplici i meccanismi che uniscono tutti gli attori dell’ecosistema, rendendo possibile a ogni publisher di realizzare i progetti adv a partire dalle caratteristiche degli user, a una velocità maggiore e aumentando la capacità di reach dell’audience e, quindi, l’efficienza.

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impennata: nel 2013 il social di Zuckerberg era irrinunciabile per il 45,4% e WhatsApp per il 36,8%. Ma cosa rende un social tanto appetibile per i teenagers? Le chat private e la gestione della privacy: WhatsApp raggiunge il 50% di gradimento per le chat di gruppo, quasi 4 utenti su 10 sono iscritti da 1 a 3 gruppi attivi, mentre 1 su 3 arriva fino a 6 gruppi. E non solo: al 35% pia-

ce maggiormente il profilo povero di contenuti personali e quasi uno su due apprezza la la possibilità di bloccare contatti e rendersi invisibile.

50%

sorpresa: oltre la metà degli intervistati dichiara che WhattsApp è il social più usato nella giornata

Facebook

quasi doppiato

whattsapp ha distanziato ampiamente facebook, al secondo posto con il 23,5% di partecipazione

Più che raddoppiate le preferenze in un solo anno. La chat di WhatsApp si avvia a chiudere il 2014 con un’impennata di gradimento che, solo negli ultimi dodici mesi, ha superato e distanziato lo strapotere di Facebook. Secondo un’indagine del portale per studenti Skuola.net, effettuato su un campione attuale di 3.000 studenti paragonando i dati con i risultati ottenuti un anno fa, WhatsApp diventa il social più utilizzato nel corso della gior-

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l’app di instant messaging Diventa il social network più usato nel corso della giornata da un target prezioso

WhatsApp sorpassa Facebook: in soli dodici mesi è il social più usato dai teen I dati sono stati desunti da un’indagine svolta da Skuola.net su un campione di 3.000 studenti in età tra 11 e 19 anni e sono stati confrontati con gli esiti di un analogo sondaggio svolto dodici mesi fa di Matteo Dedè

nata per il 50,7% degli intervistati contro il 23,5% di Facebook; seguono Instagram al 4,7% e Twitter al 2,2%. Schiacciante il con-

fronto con i dati rilevati dodici mesi fa, quando la vetta era a totale appannaggio di Facebook con il 43,6% di voti, praticamente dimezzati in un solo anno e dirottati su WhatsApp che

un anno fa si fermava al 22,2%. Cresce anche Instagram, che dodici mesi fa otteneva solo il 2,5%, mentre perde quota Twitter che nel 2013 aveva il 4%. Il fenomeno WhatsApp sem-

bra in costante ascesa ed è irrinunciabile per quasi 7 ragazzi su 10 contro il 18,3% di quanti non potrebbero fare a meno di Facebook, registrando anche in questo caso un’evidente ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014



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Il mercato della pubblicità esterna risponde alla crisi del mezzo implementando sensibilmente la ricerca AudiOutdoor in un’ottica di total audience. Dalla prossima primavera ai tradizionali dati su poster e arredo urbano si aggiungono quattro nuovi ambienti: aeroporti, metropolitane, dinamica e autostrade. Complessivamente, la ricerca raggiunge una copertura di 100 mila impianti, per un costo complessivo di 2,5 milioni di euro. Questa implementazione costa

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una ricerca che copre 100.000 impianti per un costo complessivo di 2,5 milioni di euro

Il mercato della pubblicità esterna cerca una risposta contro la crisi

Dalla primavera 2015 un’indagine presieduta da Giovanna Maggioni fornirà i dati puntuali anche su autostrade, aeroporti, dinamica e metropolitane di Daniele Bologna

alle aziende che aderiscono - IGPDecaux, Clear Channel e Ipas - un milione di euro, che si aggiunge al milione e mezzo della parte tradizionale. La presidente di Au-

diOutdoor, Giovanna Maggioni, commenta: «Le tre aziende che sostengono la ricerca rappresentano il 70% del mercato e sono presenti su tutto il territorio nazionale. Nel ruolo di direttore generale di Upa sottolineo la

necessità nel mercato attuale di fare scelte di pianificazione basate sui dati e ormai non c’è più nessun mezzo che ne sia privo». Maggioni pone l’accento sul tema della total audience e dell’integrazione tra la parte tradizionale di

AudiOutdoor e quella nuova. E naturalmente all’ingresso nella ricerca anche delle altre concessionarie che operano nel mercato specifico. Secondo i dati Nielsen, il valore progressivo degli investimenti allo scorso settembre si aggira intorno ai 115 milioni di euro, tra la voce transit (mezzi di trasporto) e quella outdoor (arredi urbani e poster). Nei primi nove mesi, queste due voci, insieme, hanno registrato un calo complessivo del 2,6% (dato Nielsen), soprattutto per una riduzione sensibile della voce transit (-6%) contro una lieve ripresa dell’outdoor (+1,4%). Secondo gli operatori del settore, invece, il valore del mercato di riferimento si aggira intorno ai 400 milioni di euro. Chiaramente l’operazione nasce dalla necessità di far uscire la pubblicità esterna dal cono d’ombra che rischia di relegarla a un ruolo marginale nelle pianificazioni. Gli operatori sostengono l’importanza di questo mezzo e sottolineano lo sforzo affrontato per renderlo sempre più moderno, anche con questa nuova ricerca. I nuovi dati dovrebbero offrire agli investitori una panoramica molto puntuale delle audience reali nei quattro ambienti indagati. Dati reali sui frequentatori delle metropolitane, o degli aeroporti, che sono misurati all’unità, vengono trasferiti agli istituti di ricerca

che collaborano alla realizzazione del progetto. Gli aeroporti monitorati sono otto per un totale di 90 milioni di passeggeri all’anno (63% del traffico italiano) di cui 40% stranieri. Almeno 10 milioni di italiani prendono l’aereo almeno una volta all’anno, mentre sempre con la stessa frequenza le metropolitane ne intercettano otto. Le reti prese in considerazione sono quattro: Milano, Roma, Torino e Brescia, per un totale di 600 milioni di passeggeri all’anno, vale a dire oltre il 90% del traffico italiano in metropolitana. Per quanto riguarda le autostrade, la ricerca ne osserva il 75%, per complessivi 800 milioni di frequentatori, 40 migiovanna maggioni

lioni almeno una volta l’anno. Per quanto riguarda la dinamica, sono entrati nella ricerca gli automezzi di 95 comuni per 24 milioni di individui e 40 mila impianti. Gli istituti coinvolti sono la Tandem, che si occupa della raccolta delle audience dei nuovi ambienti e della misurazione relativa al giorno medio; GfkEurisko, che gestisce l’integrazione tra ambienti diversi e la proiezione sui 365 giorni; e MCS che sviluppa il software di accesso ai dati e di pianificazione. Una delle principali caratteristiche del progetto è la flessibilità, non solo nel considerare le peculiarità di ogni ambiente o i cambiamenti che intervengono al suo interno, ma anche nel valutare la durata effettiva di una campagna e non solo il periodo standard di 14 giorni. Grazie a questa nuova, più ricca AudiOutdoor il mercato si attende un miglioramento del servizio offerto al cliente grazie a una migliore qualità delle pianificazioni, e naturalmente la possibilità di valorizzare opportunamente le offerte commerciali.

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Gli investitori di Wall Street stanno sottovalutando il potenziale di crescita dell’iWatch della Apple. Ne sono convinti gli analisti di Morgan Stanley: stimano che le vendite dell’orologio della Mela si attesteranno tra 10 e 30 milioni di unità nel 2015. E dati di questa dimensione potrebbero favorire un’ascesa del titolo.

Dato per spacciato solamente un anno fa, il Motor Show di Bologna ritorna puntuale ai primi di dicembre, dal 6 al 14. Riempiendo quel buco che un anno fa aveva fatto pensare alla sua definitiva scomparsa, complice la crisi del settore. Buco che il preannunciato Salone di Milano di Alfredo Cazzola non ha potuto o saputo riempire.

Sottovalutato il valore di iWatch

WALLSTREETITALIA.COM

Torna a Bologna il Motor Show

CORRIERE.IT

web star

ranking

Ha 19 anni, un diploma da perito informatico, cuffie in testa e webcam sempre accesa: è Favij, nuova star tra gli youtuber e primo italiano ad aver vinto il Golden Play Button Award, assegnato proprio da Youtube ai canali che superano il milione di iscritti. Il suo, FavijTv, ne conta 1.328.775, con 314 milioni di visualizzazioni.

La Danimarca è il Paese più connesso del mondo, mentre l’Italia rimane stabile al 36° posto, ampiamente preceduta da Gran Bretagna, Germania e Francia. E’ quanto emerge dal rapporto dell’International Telecommunications Union. Sul podio, dopo la Danimarca, spiccano la Corea del Sud, seconda, e Svezia al terzo posto.

Favij si paga gli studi con i video

REPUBBLICA.IT

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La Danimarca è iperconnessa

ITU.INT

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ORCHESTRA DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA Rosso Aragorn: C=0; M=100; Y=100; K=20

Direttore Alvise Casellati | Pianoforte Andrea Bacchetti | Soprano Francesca Paola Geretto Programma Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia Ouverture Il barbiere di Siviglia Cavatina di Rosina Wolfgang Amadeus Mozart Le nozze di Figaro - Ouverture Aria Ch’io mi scordi di te K505 Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo

Concerto di Natale

Teatro Dal Verme, 10 dicembre 2014 ore 20.30 Via San Giovanni sul Muro 2, Milano

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Le musiche più amate da Rossini a Mozart in un concerto a sostegno dei più bisognosi. coordinamento generale Aragorn - www.aragorn.it

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26/29 novembre - politecnico di milano

360com è una pubblicazione di Growing C&m Sede legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede oPeratiVa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com la testata 360com è registrata al tribunale di milano al 254 del 3 maggio 2010. growing consulting & media Srl è iscritta al r.o.c. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza giuseppe grandi 24, 20135 milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 dlgS 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Content Manager Aureliano Roio aroio@360com.it Redazione redazione@360com.it Sebastiano Zeri, Giacomo Broggi, Vera modesto, Davide De Vecchi Progettazione grafica e realizzazione RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Caterina D’Amico traffico@growingcm.com Diffusione e abbonamenti diffusione@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Ivano moro ivano.moro@growingcm.com tel. +39.02.53598207 mob. +39.3393970611

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tecnologia e innovazione: a quste due grandi aree di interesse è dedicata la manifestazione: 100 talk tecnici Cristina Scocchia e’ l’amministratore delegato del gruppo l’oréal in italia, subentrata in tale carica a Giorgina Gallo. Quaranta anni, ligure di Sanremo con una laurea conseguita a pieni voti in economia e commercio alla Bocconi di milano, Scocchia ha lavorato a lungo in Svizzera e, a giudicare dal suo curriculum, ha alle spalle un ampio ventaglio di esperienze professionali di alto profilo, maturate in aziende del settore beauty come Procter&Gamble. Qui, dal 1997, ha sviluppato una competenza trasversale con ruoli di crescente responsabilità nei settori concernenti la detergenza per la casa oltre a igiene e bellezza. vanta, infine, notevoli esperienze su mercati maturi e emergenti

visioni

di

Matteo Dedè

il ponte di l’oréal che collega

giovani e università Ogni anno inseriamo qualche decina di nuovi collaboratori, circa trentacinque soltanto nel 2014. Buona parte di loro sono giovani che prendiamo direttamente dalle università, alcuni attraverso percorsi di stage. Oltre a queste figure, recentemente abbiamo però deciso di assumere anche persone più senior che lavoravano in contesti internazionali, magari in altre aziende, da lungo tempo. Se vogliamo possiamo definire anche il mio caso come un rientro di cervelli. Ma non è il solo: anche Andrea Guaraldo, attuale direttore delle Risorse umane, prima di arrivare in L’Oréal, lavorava in Luxottica come responsabile HR Usa. In ogni caso, cerchiamo collaboratori aperti e innovativi, che abbiamo voglia e capacità di lavorare in team, che abbiamo una leadership forte ma condivisa e che abbiamo passione, resilienza, coraggio e ambizione, bilanciata da una sana dose di umiltà e voglia di imparare. Dalle no-

stre ricerche emerge, infatti, la necessità di costruire un rapporto organico di collaborazione tra imprese e università per aiutare i giovani a trovare il primo impiego. Il 33% degli studenti all’estero ha potuto inviare un curriculum a potenziali datori di lavoro attraverso un servizio di placement dell’università, percentuale che si dimezza per i loro colleghi italiani. L’Oréal crede molto nel rapporto tra scuola e impresa. Non a caso, abbiamo messo in campo molti progetti di partnership per “sperimentare” da vicino i talenti. Di recente, abbiamo lanciato un progetto specifico in campo commerciale che si chiama “Commercial Excellence”. Un programma che mira a illustrare i percorsi di carriera in ambito commerciale e creare un’esperienza diretta per gli studenti tramite lo svolgimento di un business case. Ma abbiamo anche creato progetti mirati per mettere alla prova i talenti nell’area marketing.

Due giorni di workshop e due giorni di conferenza: oltre cento talk tecnici, su big data, cloud, Internet of Things, mobile, Bitcoin e molto altro. E poi aree dedicate a startup, gamedev, maker, Codemotion Kids. E ancora, un’imperdibile occasione di recruiting. Codemotion, il più grande appuntamento in Italia dedicato alla tecnologia e all’innovazione, torna a Milano da oggi fino al 29 novembre. Due giorni di workshop e due giorni di conferenza, in cui si trattano i temi più scottanti per companies e developers. Quelle citate in precedenza sono soltanto alcune delle track nelle quali si articolerà la conferenza che, come sempre, avrà uno spiccato taglio internazionale. Infatti, Codemotion Milano si presenta come un evento con oltre cento talk tecnici, arricchito da speaker internazionali, da uno spazio Startup, dallo showcase di Gamedev, dall’area Maker. Dunque, dopo il grande successo alla Maker Faire di Roma, Codemotion ripropone, inoltre, anche a Milano i laboratori Codemotion Kids per insegnare programmazione, robotica e creatività digitale ai più piccoli. Ma Codemotion è anche una grande occasione di recruiting: da sempre sensibile alle questioni inerenti il lavoro, Codemotion dedica uno spazio consistente a far incontrare le aziende e gli operatori del mondo sempre più variegato e competitivo dell’Information Technology. ANNO V | #148| MERCOLEDÌ 26 NOVEMBRE 2014


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