visioni / eugene kasperskY
State attenti all’hacker, parola di security guru
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ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
Servono tanti ingegneri. E servono in fretta. Sono gli ingegneri che si occupano di sicurezza informatica. Ce ne vogliono di più, perché i criminali cybernetici crescono a vista d’occhio...
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Webranking, un nuovo tipo di digital agency
14 marketplace
Grandi manovre intorno a Fiat 500X
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Pubmatic pronta per il nostro Paese
I plus del modello “Owned First”
media
company
22 scenario
Lo smartphone che fa vendere
24 link
La creatività sta in un algoritmo
Come si crea la pubblicità intelligente.
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REAL TIME BIDDING
Rocket Fuel in 4 passaggi.
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CROSS-CHANNEL
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REAL RESULTS
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Da sedici anni una realtà italiana di prim’ordine che si distingue per la capacità di adeguarsi efficacemente a un mondo che richiede soluzioni cariche di novità da comprendere e inglobare
Webranking sempre un passo avanti: una nuova formula di digital agency di Manuela Falchero
Rappresenta l’unione virtuosa di esperienze acquisite nella consulenza di marketing digitale e nella tecnologia al servizio di marketing e comunicazione. Webranking è infatti la dimostrazione tangibile che la coesistenza tra marketing e information technology non è impossibile bensì decisiva nell’internet odierna. Produce risultati eccellenti, dal momento che permette di convertire le idee in soluzioni concrete e mette l’informazione e i dati a disposizione delle scelte, in primis quelle di pianificazione. Webranking si distingue per questa capacità di adeguarsi efficacemente a un mondo che richiede soluzioni nuove da comprendere e integrare. Nei suoi sedici anni di vita - è nata nel 1998, proprio quando Google installava il primo server in un garage - questo approccio l’ha portata a essere premiata con riscontri tangibili. La
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company è infatti diventata una delle agenzie mondiali più certificate da Google nell’utilizzo dei suoi strumenti di advertising, analisi e miglioramento delle performance dei siti. Ma la società non ha guardato solo ad ovest: è l’unica italiana certificata da Yandex, il più diffuso motore di ricerca russo, per la pianificazione di campagne adv in questo importantissimo mercato, e ha una partnership attiva con l’unico centro media cinese attraverso il quale è possibile pianificare su Baidu. In Italia, poi, Webranking continua a recitare un ruolo di riferimento nel mercato nella consulenza di web e search marketing e nella pianificazione pubblicitaria online sui motori di ricerca e i social network, tanto da aver fatto parte del Consiglio Direttivo di Iab per ben sei anni. C’è insomma di che essere soddisfatti. Ma il suo co-fondatore nonché presidente, Nereo Sciutto, guarda già avanti, per affrontare le sfide imposte da
Da sempre la company coltiva la sinergia fra competenze di marketing e tecnologiche. Una doppia identità che, a dispetto della crisi, le ha consentito di mettere a segno nel 2014 una crescita di fatturato del 20%. E che le permette di essere già pronta per integrare con successo un approccio programmatico alla pubblicità online con idee e soluzioni innovative ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
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un mercato che non dorme mai. Forte però di una solidissima base di partenza. «Oggi ci troviamo nel mezzo di una rivoluzione che porta a un profondo cambiamento nell’approccio alla pubblicità online: finora è stato prevalente l’acquisto di spazi per canale o per strumento; oggi si sta facendo prepotentemente strada il bisogno di elaborare strategie e pianificazioni più vicine alle persone, che seguano la loro customer journey… e non solo online. C’è una svolta non di poco conto resa possibile dagli analytics e dai dati. E qui entra in gioco la nostra competenza tecnica. In questo contesto, è evidente che possedere la capacità di progettare soluzioni e allo stesso tempo padroneggiare in modo efficace i dati sia diventato un asset indispensabile. E noi abbiamo avuto la fortuna di presidiare queste sinergie fin dall’inizio, perché sono il nostro elemento differenziante, non limitandoci alla sola competenza di marketing, che rimane centrale ma che non basta più. Integrando le competenze di programmatic buying ai servizi core della nostra agenzia - sì, anche alla Seo - pensiamo di aver creato un nuovo tipo approccio, che va nella direzione di un centro media digitale, che però allo stesso tempo ne estende il fun-
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zionamento: qualcosa di più completo e attento alle performance che riusciamo a misurare e che vogliamo ricercare. Credo che i tempi siano maturi. Webranking potrà quindi capitalizzare il suo know-how, frutto di un efficace mix di creatività, competenze tecniche e analitiche in grado di assicurare ai propri clienti una rilevante ottimizzazione degli investimenti. E’ un tema, quest’ultimo, sul quale pensiamo sia possibile dare di più agli investitori pubblicitari, rispetto alla visione dei player che operano oggi sul mercato italiano. In Usa e Uk questo tipo di realtà già esistono. Noi vogliamo esserlo in Italia». A proposito di It, proprio grazie alla sue competenze tecniche Webranking ha dato vita a Greenbox. Di che cosa si tratta? In una parola, la potrei definire la migliore tecnologia a servizio del business. Si tratta di una piattaforma di Cms e eCommerce ottimizzata per il marketing, ad esempio è al 100% Seo compliant, integrata con analytics e strumenti di conversion rate optimization. A prima vista potrebbe sembrare curioso che un’agenzia dia vita a una piattaforma. In realtà, la questione è meno complessa di quanto sembri: anni fa
notammo che molti clienti erano frenati dal mettere in atto i nostri progetti di comunicazione da piattaforme che non li supportavano in termini operativi. Da qui, dunque, la decisione di sfruttare la nostra anima tech affidando agli ingegneri la progettazione di una soluzione come Greenbox, che - va detto - rappresenta soltanto un tassello all’interno della più ampia strategia di marketing proposta da Webranking. Oltre la tecnica, però, c’è molto di più… Certo. Per noi è centrale il fattore umano, sotto tutti i punti di vista. D’altronde sono le persone a fare anche la tecnologia. La nostra mission, la vision e i valori che abbiamo scelto sono incentrati sulle persone, perché pensiamo che siano il primo grande veicolo per fare grandi cose, fuori e dentro la nostra organizzazione. Facciamo il nostro lavoro con passione, impegno ed entusiasmo, costruendo relazioni, raggiungendo risultati e potenziando le competenze delle persone. Viviamo, insomma, il business con trasparenza: diciamo al cliente ciò che è giusto per lui, prima che per noi. E non è una frase fatta: per costruire rapporti di fiducia che abbiano l’ambizione di durare, è importante guar-
Una sede costruita per il benessere organizzativo «L’ambiente parla della nostra cultura aziendale e delle persone che lo abitano». E’ da questo assunto che ha preso corpo l’idea di costruire dalle fondamenta una nuova sede di Webranking. Una sede pensata e realizzata su misura per le esigenza della company, che è stata ufficialmente presentata alla stampa lo scorso 19 novembre. L’edificio, che rappresenta per l’azienda la voce di investimento più ingente insieme al personale, ha un’anima green, in linea con una sensibilità tipicamente 2.0 aperta alle tecnologie all’avanguardia: la costruzione è infatti stata creata in legno, cemento e vetro, ed è completamente antisismica. All’interno, gli spazi sono concepiti per facilitare il lavoro di squadra: sono infatti stati realizzati uffici operativi open space, cui però si affiancano anche salette di isolamento per singoli o per piccoli gruppi di lavoro, e sale riunioni di diversa dimensione per gli incontri ufficiali. Un forte focus è stato dato alle aree comuni; una grande cucina attrezzata proprio al centro del bulding e le zone relax. 4.000 metri quadrati di parco, una grande piscina e la palestra. A breve termineremo uno spazio library per lo studio in un ambiente silenzioso. I nuovi uffici si trovano, come i precedenti, a Correggio, al centro dell’Emilia Romagna, in provincia di Reggio Emilia. Una location che a prima vista potrebbe non rappresentare una scelta strategica per una realtà di respiro internazionale come Webranking. «Non è così - spiega il suo co-fondatore e presidente, Nereo Sciutto -. A Correggio abbiamo coltivato giorno dopo un giorno un nostro valore imprescindibile: il benessere organizzativo. Per questo motivo abbiamo scelto di costruire la nostra nuova sede in provincia. Qui siamo riusciti a realizzare un ambiente di lavoro estremamente produttivo anche grazie all’alta qualità della vita che questa terra può darci e alla bellezze dal poter lavorane nel verde. L’edificio è pensato e costruito per essere uno spazio vivace, favorire le relazioni e lo scambio di esperienza anche al di là del lavoro. Non è un caso che oltre all’ampio parco che circonda la sede, siano presenti anche una piscina e una palestra, entrambe a disposizione del team Webranking nelle ore extra lavorative. Da qui, grazie all’alta velocità, raggiungiamo Milano in 45 minuti e Roma in poco più di due ore… E con la rete i mercati di tutto il mondo per i nostri clienti».
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Comunicate Responsivamente
Il nuovo Panorama.it è stato progettato in ottica responsive, capace di adattarsi a qualsiasi device. Ăˆ una filosofia che sta alla base del progetto di restyling. Allo stesso modo può essere pensata la comunicazione di oggi: nativamente capace di parlare la lingua di tutti i media.
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dare a cosa davvero può funzionare, non a cosa interessa a noi nel breve periodo. Per questo, costruiamo ogni giorno relazioni basate sulla fiducia e sul reale supporto alle esigenze delle imprese. Più volte i nostri clienti ci hanno detto di non percepirci come fornitori, ma come un gruppo di colleghi che condividono gli stessi obiettivi con passione e competenza. In buona sostanza, quindi, vogliamo essere il punto di riferimento delle migliori aziende italiane. E questo non solo nel progettare e gestire efficaci strategie di marketing digitale. La massima qualità per noi è infatti un mix virtuoso fra l’imprescindibile alto livello del servizio fornito e un rapporto costruito con le persone con le quali ci troviamo a lavorare presso le aziende nostre clienti. E il bello, al di là delle parole, è che funziona. Che bilancio potete tracciare per questo 2014, un anno complicato sotto il profilo dell’economia globale? E quali le previsioni si possono fare per il 2015? Il 2014 è stato un’ottima stagione per Webranking: l’anno si chiuderà con un fatturato in crescita del 20% rispetto al 2013. Un risultato raggiunto grazie a una nutrita squadra di professionisti - siamo più di 50 - che segue circa 40 clienti, tutti brand ambiziosi e di grande dimensione organizzativa, tra cui Prada, Allianz, Vodafone, Benetton, Alpitour, Peugeot, Smeg, Intimissimi, Piaggio, Johnson&Johnson
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La case history Allianz Allianz ha scelto Webranking per il passaggio a Google Analytics Premium. La qualifica Authorized Reseller, infatti, abilita Webranking alla vendita e alla consulenza sulla versione Premium di Google Analytics e garantisce un supporto costante e personalizzato declinato in base alle esigenze di business di ogni brand. Grazie all’account Premium, Webranking fornisce ad Allianz un’analisi del traffico dati molto precisa, basata su dati non campionati e grazie a features di altissimo livello. Tra le più importanti, la possibilità di effettuare un’analisi dell’utente anche in fase di pre-acquisizione e l’opportunità di scoprire da subito quali sono le reali sorgenti di traffico che incidono maggiormente sulla conversione.
ed eBay. Quello che si sta concludendo è tuttavia solo il primo dei tre anni sui quali abbiamo costruito il nostro piano di sviluppo, un piano che dovrà portare Webranking a varcare i
confini nazionali. Lo stiamo facendo internazionalizzando il team interno perché solo così ci si prepara a uscire efficacemente verso l’estero. Nel 2015, quindi, contiamo di mettere a segno ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
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i numeri del 2014
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nuove assunzioni
fra dipendenti e collaboratori
del personale è donna
del tempo lavorativo viene dedicato alla formazione interna
Chi sono i soci di Webranking Nereo Sciutto
E’ co-fondatore e presidente dell’azienda nonché esempio vivente di come un ingegnere informatico possa essere anche un visionario e sognatore. Ha una cattedra alla Business School dell’Università di Bologna.
Stefano Caffagni
Co-fondatore di Webranking dove è responsabile della produzione, cioè del gruppo di consulenti che ogni giorno aiutano i clienti a raggiungere i loro obiettivi di business.
Andrea Storchi
Co-fondatore di Webranking, è responsabile dell’area amministrazione, finanza e controllo e si è assunto il compito di “gettare le fondamenta” della nuova sede.
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dei costi complessivi del personale sono investiti in formazione esterna
un ulteriore, forte incremento. Le aziende disposte a investire sul web, del resto, non mancano e le agenzie digital che riescono a mantenere un posizionamento alto sono in realtà sempre meno. Lo spazio per proseguire la nostra crescita c’è e lo stiamo sfruttando. A patto, però, di essere flessibili rispetto alle esigenze del mercato e di mantenere la barra a dritta sull’innovazione. Due caratteristiche di cui Webranking, certamente, non difetta». ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
OLTRE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI
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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.
Fonte Dati Mensili: Audiweb View TDA 2014
OLTRE 300 MILIONI DI PAGINE VISTE
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La case history Smeg
Nella cornice di una ormai pluriennale collaborazione, Smeg, brand che da oltre 65 anni produce in Italia elettrodomestici d’arredo e design, ha affidato a Webranking sia l’iter di aggiornamento del proprio portale ufficiale che il lancio del nuovo sito dedicato alla linea 50s Style. Il portale ufficiale di Smeg, grazie al supporto di Webranking, è diventato completamente responsive e ottimizzato per il mobile. Con la tecnica del Responsive Web Design, i contenuti del sito sono oggi in grado di adattarsi graficamente a ogni dispositivo utilizzato. Questa soluzione permette infatti una fruizione ottimale di tutte le sezioni e funzioni anche in portabilità: a seconda del device di collegamento, il layout grafico si adatta per meglio rispondere alle modalità di navigazione e ai formati degli schermi, mentre i contenuti rimangono inalterati. Il sito è costruito con la tecnologia della piattaforma proprietaria CMS Greenbox, grazie alla quale Webranking ha gestito e aggiornato i design e i codici di tutti i siti del portale. La piattaforma ha consentito di lavorare da un unico backend su più pagine di frontend e ha permesso a Smeg di ottimizzare in tempi rapidi la transizione verso una piena compatibilità mobile. Un approccio che dà modo all’azienda di implementare funzionalità come la geolocalizzazione, così da agevolare gli utenti nella ricerca degli store a partire dalla loro posizione. Anche il nuovo sito dedicato alla linea 50s style è stato realizzato con la piattaforma Greenbox: il sito, infatti, è fully responsive e permette all’azienda di gestire autonomamente, con tempi e costi ridotti, voci e sezioni di menù. Il website della linea si pone l’obiettivo di rispecchiare la filosofia degli Anni ’50 interpretandone tecnica ed estetica, funzionalità e stile. La grafica è quella pulita e minimalista tipica dello stile comunicativo di Smeg, che mostra i prodotti nella loro nudità oggettuale per esprimere appieno la dimensione emozionale del brand. Il sito si pone quindi come entry point di una esperienza di marca coinvolgente. Per ogni prodotto, compresi quelli della nuova gamma dei Piccoli Elettormestici Smeg, sono presenti immagini dettagliate, schede tecniche e un elenco delle caratteristiche di design più significative.Uno spazio speciale è stato riservato allo SMEGazine, un appuntamento periodico in cui vengono inseriti contenuti speciali volti a fidelizzare gli utenti e a svelare curiosità provenienti dal mondo Smeg. Nell’ambito dell’iniziativa, Webranking si è occupata della creatività e dei contenuti.
www.melascrivi.com 10
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info@melascrivi.com
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800 561 748
youtube.com/melascrivi
MARKET PLACE
Concerto di Natale
Il grido d’allarme dell’associazione delle principali strutture che si occupano di ricerche
Il caso Assirm: «L’accordo collettivo nazionale è a rischio con il Jobs Act» Interviene il presidente Umberto Ripamonti: «Ci auguriamo che il Governo Renzi ascolti sia associazioni che sindacati» di Luca Anelli
Assirm, l’associazione degli istituti di ricerche di mercato, sondaggi di opinione e ricerca sociale presieduta da Umberto Ripamonti, esprime la sua preoccupazione per il ddl delega sul Jobs Act in approvazione alla Camera e, nello specifico, per le novità relative al contratto a progetto, una forma che, nel settore delle ricerche di mercato, riguarda circa 20 mila collaboratori tra intervistatori telefonici, intervistatori personali, rilevatori statistico-scientifici, codificatori e shoppers. Nel novembre 2013, Assirm ha siglato il primo accordo collettivo nazionale per la regolamentazione delle collaborazioni coordinate e continuative a progetto nel proprio settore con le organizzazioni sindacali FeLSA-CISL, Nidil-CGIL e Uiltemp. «L’accordo raggiunto esattamente un anno fa - dichiara il presidente Umberto Ripamonti - aveva trovato ampio sostegno tra le parti sociali, oltre ad essere stato approvato dalla quasi totalità dei collaboratori e delle categorie professionali rappresentate». Con il superamento del con-
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tratto a progetto, previsto dalla ddl delega, il lavoro fatto coi sindacati sarebbe, quindi, compromesso: una preoccupazione fortemente sentita dall’associazione che prevede serie difficoltà per tutte le aziende del settore, il cui fatturato si attesta intorno ai 600 milioni di euro l’anno, impossibilitate a identificare una forma contrattuale d’inquadramento, come i contratti a progetto, caratterizzati da flessibilità e modulabilità in relazione, soprattutto, alle variabili e imprevedibili esigenze della clientela. Per lo svolgimento delle proprie attività, gli istituti si avvalgono di personale addetto alla raccolta di dati e informazioni che opera in modo del tutto autonomo e secondo la propria disponibilità di tempo. Trattandosi di personale che si attiva ad hoc per ciascuna commessa, il loro costo rappresenta una voce variabile direttamente legata alla presenza di un’attività da svolgere. «Se si tornasse a parlare di contratto di lavoro subordinato - continua Ripamonti - si rischierebbe di generare costi insostenibili per il settore, a fronte di una tipologia contrattuale fin troppo vincolante per
Le musiche più amate da Rossini a Mozart in un concerto a sostegno dei più bisognosi.
Teatro Dal Verme, 10 dicembre 2014 ore 20.30 Via San Giovanni sul Muro 2, Milano
ORCHESTRA DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA Direttore Alvise Casellati | Pianoforte Andrea Bacchetti | Soprano Francesca Paola Geretto umberto ripamonti
il collaboratore. Lo scenario che potrebbe aprirsi qualora il ddl delega passi alla definitiva approvazione, restringendo di fatto la possibilità di utilizzare il contratto a progetto nel nostro settore, è quello della delocalizzazione all’estero di attività che generano ricchezza in Italia. Non possiamo permettercelo e vogliamo ricordare al Governo Renzi le migliaia di posti di lavoro di cui si sta parlando». Assirm fa sapere di avere attivato l’iter di comunicazione col Ministero del Lavoro per avviare un confronto costruttivo per la tutela di aziende e lavoratori. ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
Rosso Aragorn: C=0; M=100; Y=100; K=20
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Programma Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia Ouverture Il barbiere di Siviglia Cavatina di Rosina Wolfgang Amadeus Mozart Le nozze di Figaro Ouverture Aria Ch’io mi scordi di te K505 Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo
Biglietti da 11 a 60 € esclusa prevendita
INFORMAZIONI E PREVENDITA 02 465.467.467
Altre prevendite: www.ticketone.it www.vivaticket.it
(lunedì/venerdì, ore 10-13 e 14-17)
in collaborazione con
coordinamento generale Aragorn - www.aragorn.it
con il patrocinio di
grazie a
DAILY BREAK
DAILY YOURS
METRONEWS.IT
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MARKET PLACE
Greenhouse e Doner sfidano Leo Burnett, Armando Testa, Independent Ideas, Kube Libre e 515
Le grandi manovre intorno a 500X Le due sigle americane avrebbero completato la rosa delle strutture invitate al ricco pitch indetto da Fiat in vista dell’assegnazione dell’incarico creativo per l’atteso crossover-suv di David Lucchi
Ci sono anche The Greenhouse e Doner tra le sigle invitate alla gara avviata da Fiat per l’assegnazione dell’incarico relativo al lancio pubblicitario della 500X, atteso per febbraio. La fase di “confronto” tra le proposte di Leo Burnett, che è l’agency of record Europe del marchio, e The Richards Group, che ne è invece il principale referente negli Stati Uniti, si è evidentemente conclusa senza soddisfazione da parte del team di marketing del brand, che quindi, come prassi, ha avviato un pitch nel quale sono coinvolte le principali strutture con cui il gruppo opera in Italia e,
cioè, oltre alla stessa Leo Burnett, Armando Testa, Independent Ideas, Kube Libre e 515. Alle quali, appunto, si aggiungerebbero le due sigle americane, di cui la prima risulta, in realtà, essere più focalizzata sugli eventi, mentre la seconda, che già lavora per Fiat, ha una sede anche a Londra; ma la situazione, a quanto par di capire, è fluida: è girato, ad esempio, anche il nome di un creativo francese che, però, non farà parte della consultazione. Intanto, dopo il successo di “Blue Pill”, la strategia di pre-lancio oltreoceano dell’atteso crossover-suv, passa attraverso un altro video decisamente provo-
catorio, che scherza con il “Fix It Again, Tony” che per anni è stato acronimo storpiato e pesante fardello di scarsa affidabilità sulle spalle di Fiat negli Stati Uniti. L’ironica vendetta organizzata da Olivier François, head of Fiat Brand e chief marketing officer, si consuma nei confronti di una Honda Civic con lo specchietto rotto, e sull’equivoco che si ingenera quando il suo proprietario si reca da un meccanico di origine italiana (Tony, per l’appunto) chiedendo di poterla riparare (“fix it”). Una richiesta solo apparentemente elementare, perché non c’è accordo su cosa si intenda per “sistemare”
quell’auto: se l’automobilista si aspetta una semplice sostituzione dello specchio, i meccanici che lavorano con Tony (italoamericani anche loro) si concentrano su tutt’altro: la povera Civic, agli occhi dei due, appare del tutto priva di gusto e stile. E così, assentandosi per “ripararla”, si ripresentano con una nuova 500X. Intanto, tornando a quanto accade nel nostro Paese, durante il prossimo week-end toccherà Napoli il tour “The Power of X” di presentazione del nuovo modello.
il lancio della 500x è atteso per febbraio 2015
un’idea provocatoria “fix it again, tony” la strategia di pre lancio passa attraverso un video molto particolare
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olivier francois ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
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ME DIA
di Valentina Lunardi
Progammatic protagonista non solo di questo 2014, ma anche di Iab Forum Milano. E’ questo quanto è emerso nella due giorni meneghina dedicata alla comunicazione digitale in Italia, un trend confermato dalla prima partecipazione all’evento della piattaforma leader nel programmatic adv per premium publisher, PubMatic. L’azienda ha offerto al pubblico, nella prima giornata di Iab Forum, un workshop dal significativo titolo “Programmatic: the new normal”, con speaker Livia Busseni, product specialist, e Andrea Campana, da poco nominato country manager Italia e al quale abbiamo chiesto le sue impressioni sull’evento di quest’anno e sul mercato digitale italiano. «Il nostro intervento a Iab è stato fortemente preparato e sono soddisfatto dell’interesse e della partecipazione al nostro workshop ha affermato il manager -, e per l’anno prossimo vorremmo lavorare ulteriormente su questo format, magari proponendo una soluzione di maggiore dialogo come una tavola rotonda». In particolare, con il suo intervento, PubMatic ha mirato a descrivere più nel
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l’azienda ha partecipato a iab forum 2014 con un workshop dal titolo “programmatic the new normal”
PubMatic è pronta per l’Italia. Ma attende la rivoluzione degli editori Un dialogo approfondito mostra il rapporto tra programmatic e mercato italiano secondo la piattaforma leader di settore per premium publisher
andrea campana
dettaglio le metodologie e le dinamiche della tecnologia programmatica, partendo dallo spiegarne il suo punto di partenza, cioè l’esigenza degli editori di gestire l’invenduto. Da questa necessità si innestano, infatti, le due componenti base del
programmatic: il private marktplace, che è stato il filo conduttore di tutto questo anno, consistendo in accordi a cpm fisso che i publisher possono fare direttamente con il centro media. Accordi molto vantaggiosi, secondo il parere di Cam-
pana, per i centri media che di fatto hanno la possibilità di aggiudicarsi un’impression attraverso la piattaforma, riducendo considerevolmente il workflow e potendo scegliere se quella particolare impression sono veramente intenzionati ad acquistarla o meno. Con la seconda componente si è entrati nel vivo delle innovazioni interessanti che sono apparse nel mercato quest’anno: «La novità del 2014, a livello internazionale, è l’automated
guaranteed, che sta fortemente contribuendo alla crescita di tutto il programmatic advertising, che in Italia è passato da 50 a 110 milioni - ha spiegato il manager -. Con tale soluzione le transazioni vengono svolte su piattaforma, ma la modalità commerciale rimane quella tradizionale». In che senso? «Il centro media si impegna a comprare una data impression e l’editore si impegna a distribuire la campagna. Realizzando, così, una vera propria automazione dei metodi consueti di vendita, apportando tutti i benefici storici correlati a essa, ma migliorati e semplificati dalla tecnologia». Riguardo all’Italia, secondo il manager, la crescita del programmatic nel
2014 è stata guidata dai centri media, parte più avanzata del nostro panorama digital e fattore fondamentale che ha convinto PubMatic ad entrare in maniera diretta nel mercato italiano. Ma, per il 2015, sarà fondamentale il ruolo degli editori, «che dovranno rimboccarsi le maniche e capire che ora spetta a loro decidere “cosa fare” del programmatic, adeguando così le proprie strategie di vendita e adottare delle piattaforme tecnologiche, che, naturalmente, dovranno poi essere in grado di utilizzare. E per fare questo avranno la necessità di trovare partner tecnologici adeguati: motivo per cui PubMatic, piattaforma che è sempre rimasta dalla parte dei publisher, si immette ora nel mercato italiano». Campana
ha poi sottolineato l’importante scelta dell’azienda di lavorare in maniera diretta in Italia, un Paese che a livello internazionale, soprattutto nell’area anglosassone, viene spesso associato alla Spagna. Ma il manager ha specificato che tale correlazione è sviante, poiché «la Spagna ha un mercato pubblicitario che è dimezzato rispetto a quello italiano. E anche a causa dell’idea diffusa, soprattutto negli Usa, che sia possibile far rientrare la Spagna nell’area Latam, si è formato una sorta di preconcetto sul mercato italiano, che è invece il terzo per importanza della zona euro e, per le caratteristiche del market, è anche più interessante della Germania, dove il ruolo di protagonisti è svolto da attori locali». <
Stampa: Newspaper ha scelto opq
Newspaper Milano, società editrice del gruppo Polo Grafico S.p.A., cambia concessionaria e sceglie di affidare la raccolta pubblicitaria delle sue testate a OPQ, Organizzazione Pubblicità Quotidiani, società partecipata da Editoriale Bresciana e Gruppo Sesaab, in accordo con Arcus Multimedia, la concessionaria che sino ad oggi si è occupata delle testate. Dal 1° dicembre OPQ si occuperà, dunque, della gestione commerciale dei mensili BancaFinanza, Giornale delle Assicurazioni ed Espansione, grazie a un contratto di durata triennale. Le testate di Newspaper si rivolgono ad un pubblico specializzato di alto profilo: imprenditori, manager, professionisti e operatori del mondo del credito e della finanza. ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
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Programmatic advertising per attivitĂ di prospecting, con siti in white list e publisher directory dettagliata.
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Intervista al managing director di ZenithOptimedia, Luca Cavalli: cosa sta accadendo sul fronte dell’online?
I vantaggi del modello Owned First Complice questo innovativo approccio, il digital viaggia a un tasso di crescita più che doppio rispetto alla media della centrale, già protagonista di incrementi a due cifre
luca cavalli
Sarà, ovviamente, internet a spingere gli investimenti pubblicitari mondiali nel corso del 2015. A dirlo è l’ultima edizione dell’Advertising Expenditure Forecasts di ZenithOptimedia. L’agenzia prevede, infatti, che l’investimento in adv online conoscerà il prossimo anno un aumento del 17,1% contro il +5,3% stimato per la spesa globale in pubblicità. A de-
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terminare la fase espansiva del web, sostiene sempre ZenithOptimedia, il miglioramento della tecnologia alla base dell’adv online che rende la comunicazione sul web più conveniente ed efficace. In questo scenario, l’Italia non fa eccezione: nel nostro mercato la rete dovrebbe oltrepassare nel 2014 la cifra di 1,4 miliardi di euro, per proseguire in crescita fino a 1,56
miliardi del 2015 e a 1,67 miliardi del 2016. Molto di nuovo potrebbe, quindi accadere sul fronte online anche nel nostro Paese, come spiega a 360com, Luca Cavalli, managing director di ZenithOptimedia in Italia. Quali sono oggi le performance della comunicazione su internet?
di Sebastiano zeri
Il mondo digitale è protagonista di una crescita diffusa. Tocca, infatti, tutti i comparti, ma non è omogenea. A determinare questa tendenza, sono sprattutto due motivi. Il primo è di carattere economico-finanziario: è chiaro che le categorie più rilevanti in valori assoluti registrano tassi di incremento più contenuti. Il secondo riguarda, invece, l’aspetto contenu-
Incarichi: coesia si affida a intesta A seguito di una consultazione, Coesia, il gruppo italiano di aziende e soluzioni industriali presieduto da Isabella Seragnoli, ha affidato all’agenzia inTesta il complesso progetto di rebranding e di definizione della nuova brand architecture internazionale. Coesia, negli ultimi anni, è stato impegnato in un processo di espansione internazionale, attraverso l’acquisizione di importanti realtà produttive presenti in quattro continenti. Oggi comprende 14 aziende leader nella produzione di macchinari industriali, progettazione e produzione di soluzioni per il processo industriale e realizzazione di ingranaggi di precisione.
tistico-strategico: il mercato si sta, infatti, dirigendo in modo sempre più diretto verso soluzioni a performance e modalità di acquisto come l’Rtb che stanno, quindi, spostando l’ago della bilancia degli investimenti. E conseguentemente stanno anche incidendo sul complessivo sviluppo dell’ecosistema digitale. Dal vostro osservatorio, l’evoluzione tecnologica porterà novità capaci di modificare il già dinamico assetto del mondo dell’adv online? Va detto che nel corso degli ultimi quindici anni, il settore ha cambiato pelle più volte. All’inizio della sua storia, l’adv online è stato identificato con la tecnologia; in una seconda fase, poi, è stato vissuto e interpretato come una modalità di pianificazione in
grado di assicurare un’interconnessione con il target diversa da quella generata dai mezzi classici. Al web, insomma, è stato riconosciuto il grande pregio dell’interazione con l’utente. Oggi, invece, il comparto si sta dirigendo verso un terzo step, che consiste nell’industrializzazione del processo. Sta, insomma, ritornando in parte all’origine, grazie a una sintesi tra l’aspetto tecnologico e la capacità di interconnessione. E guardando avanti, penso che ci aspetti un quarto stadio, nel quale il digitale arriverà a coinvolgere anche il mondo al di fuori della rete, contaminando i mezzi che per loro natura possono dialogare con quest’ultima. Passando, invece, alla realtà specifica di ZenithOptimedia, qual è il bilancio di questo 2014 sul fronte web? Da anni stiamo vivendo una
stagione straordinaria, frutto di una sempre necessaria dose di fortuna unita a professionalità e impegno: stiamo, infatti, complessivamente registrando tassi di crescita a doppia cifra. Un ottimo risultato, quindi, che in un mercato in difficoltà, non certo in grado di essere di grande supporto, diventa ancora più significativo. Certo, non nascondo che si fatica a mantenere questi ritmi, anche perché i clienti, proprio alla luce della crisi complessiva, sono sempre più esigenti. Il bilancio resta comunque molto soddisfacente, anche grazie a un digitale che brilla, viaggiando a una velocità più che doppia rispetto alla media della centrale. Un successo cui contribuisce senz’altro il nostro approccio “Owned First”, che ripensa radicalmente il modo in cui i clienti distribuiscono le proprie risorse sui mezzi paid, owned e earned. Un approccio che ci porta a partire dai canali e dalle risorse già in possesso delle aziende, come per esempio video online, immagini, musica e contenuto scritto, per poi procedere lungo una precisa filiera di passaggi: analisi, quantificazione, ottimizzazione e sviluppo di nuovi contenuti e soprattutto distribuzione di questi ultimi. Un iter che, a mio parere, è destinato a svilupparsi anche oltre il settore digitale.
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Oggi vogliamo divertirci di più
Oggi siamo sempre più crosscanale. Anche i contenuti che cerchiamo lo sono:siano essi notizie, informazioni, intrattenimento.Vogliamo arricchire la nostra esperienza, avere la possibilità di approfondire, di partecipare, condividere, creare community. Per questo le applicazioni di second screen hanno tanto successo, perché offrono tutto questo. E con Connect, l'app di second screen di Mediaset, la pubblicità ha ora una sua possibilità di essere contemporaneamente sui due schermi. Un bel gioco di squadra! Totale download di Connect: 1,4 mio, 328.000 utenti unici/mese – Fonte Audiweb View, media ultimi 3 mesi
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SC N RIO
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di Marianna Marcovich
Privategriffe, il primo marketplace online dedicato al settore della moda, lancia la nuova app disponibile per iOS
Privategriffe, il primo marketplace online dedicato al settore della moda dove si possono vendere e acquistare capi e accessori griffati second hand, lancia la sua nuova app, disponibile per iOS, con cui si potrà vivere tutta l’esperienza dello shopping direttamente sul proprio device. L’app iOS, sviluppata da Cantiere Creativo, è l’ultimo step di una strategia iniziata con il refactoring del sito in ottica responsive, abbinato a una web app disponibile per gli utenti Android. Grazie a una navigazione semplice e intuitiva, la nuova app di Privategriffe consente di accedere comodamente e in ogni momento al proprio profilo, per vendere e acquistare abiti e accessori in tutta comodità, direttamente da mobile, e dare libero sfogo alla propria voglia di shopping, in maniera facile e veloce. Nella Home è possibile accedere a un’anteprima semplice e immediata dei prodotti in vendita, attraverso le diverse sezioni: Vetrina, dove è possibile scoprire la speciale selezione dei prodotti più cool del momento, selezionati da Privategriffe; New In, per essere sempre aggiornati sugli ultimi arrivi; e Saldi, per scoprire tutte le offerte più
re su device mobili - afferma Andrea Ferri, Head of Sales and Communication di Privategriffe.com -. Abbiamo realizzato l’app di Privategriffe proprio per offrire alle nostre clienti, appassionate di moda,
startup applicando standard di qualità e metodologie innovative. E proprio l’app che ne è scaturita è l’esempio concreto», afferma Matteo Papadoupulos, di Cantiere Creativo. Per accedere all’app basta cre-
imperdibili. Consultando il catalogo è invece possibile effettuare una ricerca tra tutti i prodotti, filtrandoli per tipologia, brand, prezzo e colore, rendendo l’esperienza utente ancora più smart. Per non perdere d’occhio le offerte più interessanti l’App offre
un’esperienza di shopping sempre più semplice e smart». «In Privategriffe abbiamo trovato la competenza e la disponibilità necessarie per affrontare una sfida non solo tecnologica. È stata, per noi, la dimostrazione che in Italia è possibile sviluppare
are un nuovo account oppure effettuare il login con il nome utente già presente su Privategriffe.com. E si è subito pronti a vendere e acquistare, direttamente dal proprio device, tantissimi prodotti delle migliori griffe a prezzi esclusivi.
Per dare libero sfogo alla voglia di shopping ovunque ci si trovi
anche la possibilità di aggiungere i prodotti preferiti alla propria Whishlist e concludere l’acquisto anche in un secondo momento, dando la possibilità di condividere i prodotti più interessanti con le amiche, attraverso l’integrazione con i social network.
Oltre a rendere ancora più facile l’esperienza di shopping online, l’app di Privategriffe permette di mettere in vendita i propri capi moda second hand in maniera immediata. Infatti, in poche e semplici mosse, è possibile scattare le foto dei prodotti che si in-
tende mettere in vendita, utilizzando direttamente la fotocamera del proprio iPhone e scrivere una breve descrizione dell’oggetto per essere pronte ad essere online. «Oggi la maggior parte degli acquisti non solo viene effettuata online, ma in particola-
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la crescente diffusione del mobile commerce è alimentata anche dall’alto livello di penetrazione dei device
Vendite via smartphone a +100%, superata quota 1,2 miliardi di euro Terzo appuntamento di NetcommConnect, il ciclo di incontri focalizzati su alcuni dei temi più rilevanti dell’ecommerce organizzato dal Consorzio Netcomm con il supporto di Showroomprive.com di Daniele Bologna
Il mobile-commerce è stato l’argomento cardine del terzo appuntamento di NetcommConnect, il ciclo di incontri focalizzati su alcuni dei temi più rilevanti dell’eommerce organizzato dal Consorzio Netcomm con il supporto di Showroomprive.com. Il successo degli acquisti da piattaforme mobili in Italia è confermato dagli ultimi dati dell’Osservatorio eCommerce B2C del Politecnico di Milano e Netcomm: le vendite via smartphone registrano un incremento del 100% nel 2014, superando 1,2 miliardi di euro, pari al 9% dell’ecommerce complessivo. Se si aggiungono quelle via tablet, l’incidenza
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Roberto Liscia
delle vendite da dispositivi mobili raggiunge il 20% del totale ecommerce. Tra i fattori che determinano la crescente diffusione del mobile commerce gioca sicuramente un ruolo chiave l’alto livello di penetrazione degli smartphone nel nostro Paese. «Gli acquirenti online in Italia nell’ultimo anno hanno superato i 16 milioni, di cui 10 milioni sono consumatori abituali, cioè quelli che effettuano almeno un acquisto al mese, mentre 6 milioni sono acquirenti sporadici - afferma Roberto Liscia, presidente di Netcomm -.
Durante gli ultimi tre mesi il 18% di questi 16 milioni di acquirenti online, ha fatto almeno un’esperienza d’acquisto utilizzando un’app su smartphone e l’11% almeno un acquisto utilizzando un’app su tablet. E il 6% lo ha fatto su entrambi i dispositivi. La quota di acquirenti da app sul totale degli acquirenti online è passata dal 20 al 23% nel giro di tre mesi. Si tratta di un segmento di consumatori molto interessanti, in quanto acquistano con importi medi più elevati. La spesa media annua degli acquirenti
online italiani è, infatti, di 1.000 euro, per uno scontrino medio compreso tra 80 e 100 euro. E anche la frequenza è maggiore della media - dice ancora Liscia -. Lo smartphone si presenta, quindi, come una cerniera di connessione tra i due mondi ed è a tutti gli effetti il vero nuovo luogo di acquisto, indipendentemente dalla compresenza o meno di acquirente e merchant». Durante l’evento si è discusso dell’impatto del mobile nel commercio elettronico stimolando il dialogo e il confronto tra i partecipanti rispetto alle
proprie esperienze dirette. In questa occasione, a guidare la discussione riguardo all’impatto del mobile sulle vendite online sono stati Maurizio Ganzerli, Country Manager Italy at Vouchercloud di Vodafone Italy, Daniele Albanese, Amministratore Delegato di JustBit, e Virginia Hernandez, International Pr Manager and Business Development di Showroomprive.com. E proprio Hernandez ha sintetizzato così: «Lo sviluppo del mobile è per noi molto importante. Per quanto riguarda il target femminile, a cui principalmente si rivolge la nostra offerta, una nostra recente indagine ha messo in luce le caratteristiche della Digital Woman: una donna che deve ottimizzare il tempo al massimo e cerca convenienza, velocità, sicurezza ed efficienza quando acquista un bene o un servizio. Gli acquisti online e il mobile commerce soddisfano proprio queste necessità. Dalla nostra indagine emerge che Il 33,1% delle donne è sempre connessa a Internet via smartphone e lo consulta ogni volta che riceve una notifica mentre Il 23,50% delle donne italiane usa telefoni cellulari o tablet per fare acquisti e poter comprare ciò di cui ha bisogno da qualsiasi luogo, risparmiando tempo». Dalla
stessa indagine emerge, inoltre, che le italiane utilizzano i propri dispositivi mobili in contemporanea ad altre attività: il 39,5% delle intervistate afferma di usare lo smartphone o il tablet mentre guarda la televisione, il 32% li usa mentre si trova su un mezzo di trasporto (metro, bus, auto), l’8,5% mentre fa shopping in un negozio fisico, l’8,2% mentre aspetta i figli all’uscita da scuola, il 7,2% al lavoro e il 4,5% in ascensore. Maurizio Ganzerli, invece, ha insistito sulla soluzione My Shopping: «E’ una funzionalità, semplice e facile da usare, che propone una selezione di contenuti e offerte dedicate agli utenti Vodafone YOU e fruibili in mobilità. L’app è gratuita ed attiva su tutto il territorio nazionale e propone una selezione di oltre 500 offerte e sconti. Inoltre, My Shopping ha selezionato sconti esclusivi su venti città con una selezione speciale di ristoranti ed eventi esperienziali. Le offerte in vetrina, possono essere utilizzate online o anche direttamente in negozio, presentando il telefono all’esercente. Si tratta di una vetrina di offerte
molto ampia e semplice da usare. L’80% di chi ha effettuato il download della App (60mila) usa in media due o tre coupon a settimana». «In Italia la fruizione di internet da mobile nel giorno medio supera quella da pc: 14,5 milioni contro 12,5 milioni di utenti, secondo dati Audiweb - ha commentato Daniele Albanese -. Tra i fattori che motivano all’acquisto online assume grande rilevanza la presenza di offerte e sconti, questo vale infatti per il 48% delle persone, il 35% è mosso invece da recensioni e feedback mentre un altro 31% dalla presenza di una carta fedeltà, secondo i dati Global Web Index Q1 2014. Il mobile è diventato, ormai, una marcia in più nel business, noi forniamo un supporto completo ai clienti nella creazione e realizzazione di applicazioni mobile. Il nostro reparto R&D ha sviluppato una tecnologia di proximity marketing per punti vendita, inoltre la nostra app MR. Spaghetti è stata top-app nella sezione lifestyele di Google ed è un esempio di app ludica che è in grado di generare business».
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LINK data tech
social commerce
Se anche la creatività o, meglio, l’identificazione di cosa sia percepito creativo e cosa non lo sia finisce in un algoritmo, allora siamo proprio nell’era dei dati. Eppure è quello che ha fatto Yahoo con i filmati Vine.
Secondo ShortStack, negli ultimi dodici mesi il 30% dei consumatori ha fatto acquisti sulla base dell’engagement sui social network. E nele prossime festività natalizie spenderà una media di 804 dollari.
La creatività sta in un algoritmo
TECHNOLOGYREVIEW.COM
I social giovano all’ecommerce
WIRED.IT
digital television
campagne sociali
Secondo alcune indiscrezioni sia Sky sia Mediaset avevano un’accordo di esclusiva con Samsung che impediva loro di pubblicare i contenuti su altri device. Che ora sembra sia prossimo a scadere.
Il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale ha lanciato una campagna per sensibilizzare i giovani contro episodi d’intolleranza ed espressioni violente nei confronti dei “diversi” di ogni natura.
Sky e Mediaset liberi sul mobile
DDAY.IT
Lottare contro l’hate speech
TIRAGRAFFI.IT
content marketing
digital books
Tra le varie (e apparentemente semplici) fasi di una corretta pianificazione del piano di content marketing c’è un’attività che non tutti conoscono: il keyword mapping. Ecco una guida per capirne di più.
Nonostante il mondo dell’editoria sia in profonda crisi, i libri sono sempre più abbondanti. La vera sfida diventa allora il “matchmaking”: l’arte difar incontrare al lettore il libro che può piacergli.
Come fare (bene) keyword mapping
FABIOPICCIGALLO.COM
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Ecco le prossime sfide dell’editoria
LASTAMPA.IT ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014
SPAZIO A...
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mobility hackaton
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12,13,14 dicembre - luiss enlabs @ roma
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nella capitale il più grande concorso a premi dedicato all’individuazione di soluzioni sul tema della mobilità Eugene Kaspersky security guru, e fondatore dell’omonima società: Kaspersky Lab, creata nel 1997 insieme a un gruppo di colleghi con i quali, fin dagli anni ottanta, si era occupato dello sviluppo delle tecnologie antivirus. Kaspersky Lab è presente attualmente in più di 200 paesi, con oltre 30 uffici sparsi nel mondo. Il magnate e informatico russo è intervenuto di recente a Barcellona, durante la conferenza stampa europea dedicata alla presentazione del suo ultimo sistema, che punta tutto sulla protezione dei più piccoli. ha appena siglata una partnership con la European Schoolnet, la rete che ingloba 31 ministeri dell’educazione europei. Grazie a questo accordo, per ogni kit Kaspersky comprato dall’ 1 al 31 dicembre, un euro sarà devoluto all’Insafe Helpline Fund
visioni
di
Matteo Dedè
attenti all’hacker, parola di
Eugene Kaspersky Servono tanti ingegneri. E servono in fretta. Sono gli ingegneri che si occupano di sicurezza informatica. Ce ne vogliono di più, perché i criminali cybernetici crescono a vista d’occhio, si perfezionano e si organizzano. Manca, però, chi sia in grado di fermarli. In un anno contiamo dieci milioni di attacchi unici. I numeri sono grandissimi e aumentano continuamente. Gli hacker agiscono su tre livelli: rubano i tuoi dati personali; fanno spam; prendono di mira grosse organizzazioni. La maggior parte parla cinese. Ma, in questo caso, la qualità degli attacchi non è molto elevata. Poi ci sono spagnoli, portoghesi, latino americani. Infine i russi. Che hanno i malware migliori. I prossimi obiettivi saranno smart tv, smart watch, frigoriferi intelligenti. Insomma, tutta la cosiddetta Internet of things. Che io ho soprannominato Internet delle vulnerabilità. Attualmente, la polizia cibernetica sta lavorando du-
ramente, ma è impossibile investigare su tutti i crimini. Un paio d’anni fa ho detto per scherzo: se continua così, gli ingegneri It saranno pagati come le star del pallone in Europa. O gli avvocati in America. Avevo ragione. Non c’è alcun Paese al mondo che ne abbia abbastanza. Certo, ce ne sono alcuni in condizioni migliori. Per esempio, Stati Uniti e Israele. Ma si tratta anche di zone che subiscono più attacchi. Questa è una buona notizia per i giovani che vogliono trovare un posto di lavoro. Vogliamo rendere i giovani più sicuri e più smart. Gli hacker e gli ingegneri di software russi sono i migliori del mondo. Anche Condoleezza Rice l’ha detto. Volete sapere qual è il segreto? A scuola insegnano non solo semplice informatica, ma anche i linguaggi di programmazione. E prima di andare all’università, i ragazzi sono già in grado di costruire software di medio livello. Dopo, purtroppo, è già troppo tardi.
Si terrà a Roma il 12, 13 e 14 dicembre, presso gli spazi di Luiss Enlabs, uno dei maggiori acceleratori d’impresa presenti in Italia, con sede presso la stazione Roma Termini, il “Mobility Hackathon”: il più grande concorso a premi dedicato all’individuazione di soluzioni sul tema della mobilità. Mobility Hackathon è una delle maggiori conferenze europee per programmatori. Consiste in una maratona di programmazione ed è rivolto a sviluppatori, designer, startupper, studenti, maker e a chi lavora nel mondo della comunicazione o nel settore della mobilità. E’ prevista la partecipazione di circa 200 ragazzi provenienti da tutta Italia. L’obiettivo del concorso a premi è la realizzazione di applicazioni utili per migliorare la qualità del trasporto pubblico e privato sul territorio della città e della regione: 36 ore non stop di creatività, tecnologie e condivisione per migliorare la città. La mobilità è uno dei temi centrali per il nostro Paese: l’Italia è il Paese europeo con il maggior numero di veicoli privati per abitante e fra gli ultimi per utilizzo dei mezzi pubblici e del trasporto ferroviario. Il trasporto, da solo, produce un quarto delle emissioni totali di CO2. L’espansione delle città non accompagnata da una parallela crescita dei servizi di mobilità ha inoltre via via determinato, all’interno dei principali capoluoghi, un aggravarsi della congestione e una diminuzione della velocità media che oggi si attesta intorno ai 15 chilometri orari. ANNO V | #150| VENERDÌ 28 NOVEMBRE 2014