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Marchi mondiali: Google resta sempre davanti a tutti
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ANNO V | #156| MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014
Teradata è al fianco di marketer e clienti
Il colosso di Mountain View continua0a guidare il ranking globale ridefinito per il 2014 da Reputation Institute. BigG è saldamente al comando davanti alla Microsoft di Bill Gates. Una sfida ormai classica.
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Il concept Beck’s ispirato all’arte
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DoveConviene va al raddoppio
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L’essenza del “Primo Taglio”
18 media
AppsBuilder: arriva Paperlit
20 scenario
BTO chiude con ampio successo
reinventing viDeO ADvertiSing www.teads.tv
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COVER STORY I dati rivelano che le aziende si affidano troppo, durante la fase decisionale di allocamento dei budget, alle sensazioni piuttosto che agli elementi concreti, frutto di specifici elementi di impatto reale e misurabile di Daniele Bologna
Teradata evidenzia lo sforzo dei marketer per individuare le tecnologie adatte a relazioni personalizzate
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Viaggio al centro della soddisfazione del cliente
Oggi le aziende hanno a disposizione di una vasta gamma di tecnologie di marketing e, di conseguenza, la gestione degli investimenti diventa sempre più complicata, soprattutto per quelle organizzazioni e reparti di marketing che ambiscono a diventare più customer-centric e orientati al digital. Per comprendere meglio la natura di questa sfida, Teradata, azienda fornitrice di soluzioni per l’analisi dei dati, di applicazioni di marketing e di servizi di consulenza alle aziende, ha realizzato uno studio coinvolgendo oltre 400 responsabili di marketing digitale di grandi aziende al fine di analizzare i trend di mercato e le priorità dal punto di vista degli investimenti tecnologici per il 2015. Lo studio di Teradata, “Enterprise Priorities in Digital Marketing,” si basa su una ricerca condotta a livello gloANNO V | #156| MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014
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COVER STORY
bale dall’istituto di ricerca statunitense Econsultancy. Nel quadro dei risultati desunti dal monitoraggio, si evince che il dibattito su come avvicinare il moderno consumatore è finito: le più grandi organizzazioni di marketing hanno dichiarato che migliorare i rapporti con i clienti, attraverso i vari canali social, aiuta la crescita sostenibile e la fidelizzazione al brand. L’interesse a conoscere, grazie ai dati, in maniera approfondita il cliente e utilizzare le sue opinioni per organizzare le interazioni è alla base di una richiesta tecnologica mai accaduta prima. Quasi due terzi (62%) degli intervistati sono convinti che il motivo principale che porta a investire in tecnologia è una customer satisfaction superiore. Diventare più customer-centric rappresenta per il 49% delle imprese intervistate una delle due principali priorità. I dati dei clienti forniscono informazioni significative sul comportamento e i gusti, ma l’integrazione dei dati e l’accesso rimangono una sfida. I marketer devono conoscere un’ampia gamma di funzionalità per acquisire e gestire i dati dei clienti. La sfida principale è fare in modo che la tecnologia e i dati lavorino su scala e in azienda. Quasi il 50% delle imprese dichiara una piena integrazione con
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le decisioni sugli investimenti di marketing dovrebbero essere più data driven, tuttavia molte aziende collocano i budget basandosi soprattutto su esperienze del passato
altre tecnologie come loro maggior criterio di adozione delle nuove tecnologie. Il bisogno estremo di personalizzazione e di porre al centro il cliente guideranno gli investimenti tecnologici. Il 32% delle aziende considera la personalizzazione una priorità assoluta, anche se solo quasi il 20% la sta realizzando in tempo reale nelle attività quotidiane. Il 47% riconosce, inoltre, che migliorare l’esperienza del cliente è senza alcun dubbio il maggior beneficio dei programmi di personalizzazione. Il marketing basato sui dati
Anche se le imprese stanno adottando un modello di marketing basato sui dati, l’allocazione dei budget è ancora pesantemente guidata da esperienze passate. Allo stesso modo che gli intervistati affermino come le prove e le testimonianze siano i più grandi fattori nel determinare la strategia di un’azienda, l’esperienza gioca un ruolo più incisivo dei dati quando si tratta di decisioni di bilancio. Questo solleva una domanda tra i dirigenti d’azienda: il tuo marketing si basa davvero sui dati? Le decisioni sugli investimenti di marketing dovrebbero essere più data-driven, tuttavia mol-
si il 40 % della spesa totale di marketing delle aziende, rispetto al 25% di oggi. Nel 2015, si allocherà maggior budget di marketing digitale nelle aree mobile, content e display advertising. Il mobile continuerà ad attrarre le aziende: il 34% dei responsabili marketing dichiara che ci saranno significativi investimenti in quest’area. Lo stesso vale per il content marketing e il display advertising. All’altra estremità, invece, i budget continueranno a crescere ma in modo sequenziale, con il 37% degli intervistati che prevede qualche aumento, ma solo il 14% ne evidenzia uno. Le funzioni che otterranno più attenzio-
ne nei prossimi anni sono a livello di segmento e di personalizzazione in tempo reale. Entrambe sono priorità e i beneficiari immediati degli sforzi di integrazione tra dati e applicazioni che si stanno compiendo in molte aziende. Più della metà (51%) delle aziende si sta concentrando sulla personalizzazione del ciclo di vita del cliente (ad esempio, le fasi principali del processo di acquisto), mentre solo il 14% riferisce di non compiere alcuna attività di personalizzazione. Uno sguardo al futuro Secondo le aziende, entro il 2019, gli investimenti nel digital raggiunge-
te aziende allocano ancora i propri budget basandosi sulle esperienze passate, processo oggi non particolarmente brillante. Lo studio di Teradata ha anche analizzato il ruolo che le decisioni data-driven e gli investimenti nel marketing digitale giocano per migliorare il coinvolgimento dei clienti e costruire relazioni a lungo termine. Se si guarda al 2015, si registra un trend di crescita per quanto riguarda gli investimenti di marketing e pubblicità ma maggior attenzione sarà rivolta al digital e alla personalizzazione. Entro il 2019, l’investimento medio nel marketing digitale sarà quaANNO V | #156| MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014
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ranno circa il 40/50% del totale. La pubblicità digitale rappresenta il più grande canale dove si investe (17%), seguita da ricerca (16%) e content (15%). La pubblicità digitale registra inoltre la più grande variazione negli investimenti. «La strategia è potente quanto l’investimento che la sostiene - ha dichiarato Darryl McDonald, Presidente di Teradata Marketing Applications -. Abbiamo parlato di personalizzazione per anni. Oggi il marketing digitale, le analisi personalizzate e il marketing inteso come servizio sono fattori reali e la personalizzazione è il futuro. Solo una strategia focalizzata sul cliente che combina tecnologia e dati può offrire opportunità sostenibili alle aziende al fine di guidare la crescita attraverso strategie di marketing data-driven più personalizzate». Come leader globale nell’offerta di applicazioni di marketing integrato, Teradata si chiede sempre di cosa il marketing abbia bisogno per evolversi e attualmente il focus è rappresentato proprio dalla rapida adozione del marketing digitale o data-driven. Il marketing data-driven rappresenta la strategia che permette di collegare grandi quantità di dati online con quelli tradizionali offline, analizzarli e ottenere le opinioni dei clienti tramite tutti i canali. Grazie agli strumenti di comunicazione integrata, queste considerazioni giungono sul mercato tramite interazioni altamente personalizzate su misura per il cliente in caso di necessità e in
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tempo reale. Teradata ed Econsultancy hanno collaborato per evidenziare quali sono le sfide che i marketer di oggi devono affrontare nel prendere decisioni sugli investimenti in tecnologia al fine di adottare strategie di marketing data-driven e orientate al cliente. Lo studio “Enterprise Priorities In Digital Marketing: Exploring the investment in technology and marketing for a customer-centric future,” è stato realizzato coinvolgendo 402 responsabili marketing a livello globale. Le aziende che sono state intervistate hanno un fatturato di oltre 500 milioni di dollari, il 56% di loro addirittura conta un fatturato di oltre 3 miliardi di dollari. Attivi in molti paesi e settori, in particolare le aziende coinvolte operano nei settori automotive, beni di consumo, tecnologia di consumo, retail e travel.
digital business
A proposito di Econsultancy
La mission di Econsultancy è aiutare i clienti a raggiungere un livello di eccellenza nel digital business, nel marketing e nell’ecommerce attraverso la ricerca, la formazione e gli eventi. Fondata nel 1999, Econsultancy è utilizzata ogni mese da oltre 600 mila professionisti e conta uffici a New York, Londra e Singapore. Teradata, invece, aiuta le aziende a ottenere più valore dai loro dati. Grazie al portfolio aziendale di soluzioni di analisi dei big data, alle applicazioni di marketing integrato e al team di esperti, le aziende possono diventare più competitive aumentando il valore dei loro dati.
il marketing data-driven rappresenta la strategia che permette di collegare dati online e offline
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Da 65 anni è l’alleato in cucina per ottenere il meglio tutti i giorni. e adesso riparte a comunicare, anche online
L’ingrediente segreto dei piatti migliori: qualità e familiarità Dado Star ha fatto ritorno in tv con una nuova serie di tre spot che lo vedono come ingrediente immancabile di Matteo Dedè
Dado Star, da 65 anni l’alleato in cucina per ottenere il meglio dai piatti di tutti i giorni, ha fatto ritorno in tv con una nuova serie di tre spot che lo vedono come ingrediente immancabile de “I Migliori Piatti d’Italia”. Tiziana Stefanelli, vincitrice della seconda edizione di “Masterchef Italia”, entra nelle case di tre famiglie italiane, che svelano il segreto del loro “Miglior Piatto d’Italia”: da Milano a Firenze a Palermo, tre piatti diversi accomunati da Dado Star, l’ingrediente capace di arricchire il gusto delle ricette tradizionali, portando in tavola ogni giorno il piacere di Star in famiglia. Il primo film, già on air dal 9 novembre sui principali canali televisivi nei formati da 30’ e 15’’ secondi, vede protagonista la famiglia milanese Viganò, alle prese con la prepa-
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tiziana stefanelli
razione della propria versione di un piatto tipico della zona, il celebre risotto alla milanese: Dado Star non può mancare in questa preparazione perché rende speciale la ricetta tradizionale armonizzando ed esaltando il gusto degli ingredienti. Nel secondo spot, on air dal 23 novembre, Tiziana Stefanelli incontra a Firenze la famiglia Morlè, che racconta i segreti di un ottimo spezzatino. A partire da gennaio potremo in-
vece vedere Tiziana a Palermo presso la famiglia Farruggio, impegnata nella preparazione di una squisita caponata. Realizzato dall’agenzia Vinizius/Y&R Barcellona per la regia di Claudio Gallinella, lo spot esalta l’autenticità di una scena di vita quotidiana, ripresa all’interno di famiglie vere. La produzione è firmata Bedeschifilm. L’ambiente realistico permette di ottenere una straordinaria spontaneità da parte
di tutti i protagonisti. E’ lo scenario perfetto per sottolineare il valore di qualità e familiarità che contraddistingue il prodotto da generazioni. I nuovi film sono sostenuti da un piano di comunicazione a 360 gradi, che prevede in primo luogo il concorso online “I Migliori Piatti d’Italia”, partito il 17 novembre e attivo fino al 15 aprile 2015: gli utenti potranno caricare le loro ricette sul sito “Star.it” e votare le ricette tipiche regio-
nali caricate per ogni regione. In palio, per gli autori delle venti ricette più votate, un fantastico corso di cucina con Tiziana Stefanelli presso il nuovo Culinary Center di Star; tutti i votanti, inoltre, saranno premiati con un esclusivo ricettario in formato digitale. Altre iniziative previste sono attività social sulla pagina Facebook di Star, che prevede un piano editoriale dedicato al tema delle ricette regionali e un coinvolgimento diretto della testimonial Tiziana Stefanelli, che interagirà con gli utenti rendendosi disponibile nel rispondere alle loro domande; saranno inoltre previste attività sul punto vendita per dare ulteriore visibilità al contest. Grazie a ingredienti genuini, di alta qualità e naturali, a prodotti comodi e facili da usare, alla passione e dedizione di tutti, la grande famiglia Star entra ogni giorno nelle cucine degli italiani, contribuendo alla creazione di un momento speciale da condividere con i propri cari.
I credits della campagna Agenzia: Vinizius/Y&R Barcellona Direttori Creativi: Ignacio Diaz e Nicolas Alberte Account Director: Alessandro Venturelli Account Executive: Laura Scarano Producer Agenzia: Lidia Vilar Casa di produzione: Bedeschifilm Regia: Claudio Gallinella Executive Producer: Giovanni Bedeschi Producer: Nadia Macri Direttore Fotografia: Luca Robecchi Editor: Francesca Castellari
Una storica impresa fondata nel 1948 Star, fondata nel 1948, è una storica impresa dell’industria alimentare italiana. Star appartiene al Gruppo Gallina Blanca Star, con sede in Spagna, a Barcellona, e a sua volta controllato al 100% del Gruppo spagnolo Agrolimen. Con un fatturato, nel 2012, pari a 637 milioni di euro, è una delle maggiori realtà alimentari a livello internazionale, specializzata in soluzioni culinarie che comprendono le seguenti categorie, insaporitori, zuppe, sughi e piatti pronti. Con brand leader nei mercati in cui opera (Gallina Blanca, Star, Avecrem, Grand’Italia o Jumbo) l’azienda è presente in Spagna, Italia, Olanda, Russia, Africa e Medio Oriente. Il Gruppo punta sull’innovazione come proprio motore di crescita, su una cucina salutare e naturale, grazie all’utilizzo di materie prime di prima qualità e al costante aggiornamento di processi produttivi naturali, nel rispetto di una nutrizione quotidiana ideale e attraverso la diffusione di una dieta sana ed equilibrata. ANNO V | #156| MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014
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Un rapporto pubblicato qualche tempo fa dalla National Economic Research
Al primo posto della classifica dei marchi c’è sempre big g
Se si parla di reputazione allora si parla di Google Da anni la creatura di Larry Page e Sergej Brin lotta per la leadership con la Microsoft di bill gates, oggi seconda di Daniele Bologna
Quanto si parla di reputazione e business non c’è nulla da fare, al primo posto della classifica dei marchi mondiali c’è il big dei mo-
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tori di ricerca, Google. Da anni la creatura di Larry Page e Sergej Brin lotta per il primo posto con quella fondata da Bill Gates, Microsoft, che nell’elenco stilato da Reputation Institute arriva invece
alla seconda posizione. La classifica si basa, dunque, su parametri ben precisi come “stima, fiducia, ammirazione, rispetto”, quelli stessi che avrebbero portato in vetta Google. Al terzo gradino del podio si staglia Walt Disney, seguita da Bmw e dalla Apple di Steve Jobs, che arriva al quinto posto. Per quest’ultimo caso, l’analisi rivela come da solo Jobs conquistava il 60% della reputazione della Mela e solo ora, dal 2012, il marchio della mela morsicata è in ripresa per quel che concerne i parametri di Reputation Institute. I marchi italiani fanno capolino solo quando si arriva alla 34ª posizione, con Ferrero che ottiene un punteggio pari al 66,8. Il signore della moda Made in Italy, il marchio Armani, arriva alla 44ª con un punteggio pari al 66,3 e Pirelli alla 47ª con il 66,1. Sessantesima posizione per Lavazza che ottiene il 65,4 e Barilla è al 73° posto con il 64,6. Chiude la classifica italiana dei marchi mondiali Benetton, che raggiunge la 76ª posizione, con un punteggio del 54,4. ANNO V | #156| MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014
Comunicate Responsivamente
Il nuovo Panorama.it è stato progettato in ottica responsive, capace di adattarsi a qualsiasi device. Ăˆ una filosofia che sta alla base del progetto di restyling. Allo stesso modo può essere pensata la comunicazione di oggi: nativamente capace di parlare la lingua di tutti i media.
MARKET PLACE
Concerto di Natale
leader mondiale
Who’s who: Anheuser-Busch InBev Italia
Da sempre la birra incarna uno spirito urban e cosmopolita
Il concept Beck’s che si esprime con la street art
avviata un’originale Collaborazione con Airone, artista di spicco del panorama milanese: rappresentazioni originali ed esclusive di Sebastiano Zeri
Beck’s è da sempre la birra che incarna lo spirito urban e cosmopolita e da oggi ha deciso di esprimere questa affinità anche attraverso il legame con la street art. Beck’s lancia, infatti, una speciale iniziativa che permette di collezionare tre magliette in collaborazione con Airone, esponente dello street writing milanese: fino a dicembre, con l’acquisto di sei bottiglie da 33 cl di Beck’s Pils, Beck’s Next e Beck’s Green Lemon nei punti vendita della grande distribuzione che aderiscono all’iniziativa, si riceverà in regalo una t-shirt limited edition e si potranno collezionare i tre soggetti realizzati. Per l’iniziativa Beck’s ha stretto una collaborazione con Airone, artista di spicco del panorama della street art milanese che ha cominciato la sua carriera nel 1989 dipingendo graffiti in giro per la città, dando la sua visione originale del mon-
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do e della vita nella metropoli. Il concept delle magliette nasce dalla voglia dell’artista di reinterpretare per Beck’s i simboli dei luoghi metropolitani in chiave “street”: la Torre Velasca di Milano, la metropolitana londinese e uno skyline composto dai più simbolici edifici del mondo. Tutti soggetti che prendono vita sulle speciali magliette e che si trasformano in rappresentazioni originali create in esclusiva per Beck’s. Quest’ultima è oggi la birra tedesca numero uno al mondo, uno dei marchi globali di Anheuser-Busch InBev, insieme a Bud, Stella Artois e Leffe. Nata in Germania nel 1873, è prodotta ancora oggi secondo la Legge Tedesca della Purezza del 1516, con soli 4 ingredienti: orzo raccolto esclusivamente in Germania, luppolo selezionato a mano, acqua di ghiacciaio purissima di Brema e un esclusivo lievito prodotto da generazioni di mastri birrai tedeschi.
Anheuser-Busch InBev Italia vende e distribuisce un ampio portafoglio di marchi internazionali di birra premium in Italia, fra i quali Beck’s, Corona, Bud, Stella Artois, Leffe, Hoegaarden, Spaten and Franziskaner. È una filiale di Anheuser-Busch InBev, società quotata in Borsa con sede a Leuven, Belgio, con American Depositary Receipts presso il New York Stock Exchange. Anheuser-Busch InBev è la birreria leader a livello mondiale, una delle prime cinque aziende di beni di consumo al mondo e al primo posto nel settore delle bevande nella classifica “World’s Most Admired” della rivista Fortune. La birra, il primo social network, ha riunito le persone per migliaia di anni e il nostro portafoglio con oltre 200 marchi di birra continua a mantenere una forte connessione con i consumatori. La dedizione di Anheuser-Busch InBev a questo patrimonio culturale alla qualità nasce dalla birreria Den Hoorn di Leuven, in Belgio, fondata nel 1366 e allo spirito pionieristico della birreria Anheuser & Co, operativa a St. Louis, negli Usa, dal 1852. Geograficamente diversificata con un’esposizione equilibrata fra mercati sviluppati e in via di sviluppo, Anheuser Busch InBev fa leva sulla forza dei suoi circa 150.000 dipendenti basati in 24 paesi di tutto il mondo. ANNO V | #156| MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014
Le musiche più amate da Rossini a Mozart in un concerto a sostegno dei più bisognosi.
Teatro Dal Verme, 10 dicembre 2014 ore 20.30 Via San Giovanni sul Muro 2, Milano
ORCHESTRA DEL TEATRO CARLO FELICE DI GENOVA Direttore Alvise Casellati | Pianoforte Andrea Bacchetti | Soprano Francesca Paola Geretto Rosso Aragorn: C=0; M=100; Y=100; K=20
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Programma Gioachino Rossini Il barbiere di Siviglia Ouverture Il barbiere di Siviglia Cavatina di Rosina Wolfgang Amadeus Mozart Le nozze di Figaro Ouverture Aria Ch’io mi scordi di te K505 Antonín Dvořák Sinfonia n. 9 Dal nuovo mondo
Biglietti da 11 a 60 € esclusa prevendita
INFORMAZIONI E PREVENDITA 02 465.467.467
Altre prevendite: www.ticketone.it www.vivaticket.it
(lunedì/venerdì, ore 10-13 e 14-17)
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LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.
Fonte Dati Mensili: Audiweb View TDA 2014
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MARKET PLACE
Chiuso un B round di investimento da 5,2 milioni di euro con i venture capital 360 Capital Partners e Merifin
Dove Conviene raddoppia e continua: oltre dieci milioni di euro per crescere Un’operazione finalizzata soprattutto ad accelerare l’espansione internazionale della piattaforma digitale che ha saputo convincere cinque milioni di italiani che si preparano a fare shopping nei negozi vicino a casa
stefano portu e alessandro palmieri
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di Vera Modesto
DoveConviene, la piattaforma digitale dove 5 milioni di italiani si preparano a fare shopping nei negozi vicino casa, chiude un B round di investimento da 5,2 milioni di euro con i venture capital 360 Capital Partners e Merifin Capital, finalizzato ad accelerare l’espansione internazionale, portando a oltre 10 milioni di euro il totale dei finanziamenti raccolti. La società - con sede a Cagliari e uffici a Milano e Bologna, già partecipata da Principia SGR tramite il fondo di venture capital Principia II che per primo ha creduto nell’iniziativa e nel suo management investendo 3,5 milioni di euro nel 2013 - infatti realizzerà, grazie a queste risorse, un piano quadriennale di espansione che prevede un’accelerazione delle attività già avviate in Spagna, Messico, Brasile e Usa. Già annoverata tra le (ex) start up che impiegano più dipendenti, per realizzare questo piano DoveConviene ha in programma di estendere il team fino a 200 professionisti, con particolare focus sulle aree tech, marketing e sales. Il board della società si rinnova aggiungendo ad Alessandro Palmieri e Stefano Portu, entrambi Ceo e Founder di Doveconviene, e a Pietro De Nardis, già board director, anche Alessandro Damiano, Responsabi-
le Investimenti di Principia SGR e Cesare Maifredi, General Partner di 360 Capital Partners. “L’esplosione del mobile internet sta spostando il pubblico mass market rendendo gli smartphone il più importante strumento di “drive to store” per i retailer. I 7 milioni di utenti che ci utilizzano, di cui 5 in Italia e 2 all’estero, hanno semplicemente spostato su digitale l’abitudine già consolidata di consultare volantini promozionali e offerte prima di andare in negozio” dichiara Alessandro Palmieri, Ceo e Founder di DoveConviene. “DoveConviene opera in un mercato, quello che guida il consumatore in negozio attraverso il volantino, che vale a livello mondiale circa 30 miliardi di euro; solo in Italia il valore del business dei volantini cartacei é di oltre a 1 miliardo di euro l’anno e DoveConviene, lavorando con oltre 100 top retailer e brand, ha già migrato su digitale una quota rilevante di questa fondamentale abitudine” afferma Stefano Portu, Ceo e Founder di DoveConviene “Per vincere la sfida internazionale e accelerare in Italia, sarà fondamentale arricchire ancora il team di DoveConviene lato tech, marketing e sales con altri
professionisti ambiziosi che vogliano condividere con noi la straordinaria opportunità creata dalla trasformazione del retail”. “I trend di crescita di DoveConviene e la scalabilità dell’iniziativa sono le caratteristiche che ricerchiamo nei nostri progetti. Inoltre DoveConviene opera nel settore retail che, oltre a generare volumi elevati, sta vivendo un profondo cambiamento accelerato dalla diffusione di smartphone e tablet. Per questi motivi crediamo che DoveConviene abbia tutte le carte in regola per diventare un player importante su scala internazionale” commenta Cesare Maifredi, General Partner di 360 Capital Partners”. “Il cuore tecnologico della piattaforma di DoveConviene è sviluppato nella sede di Cagliari, polo di eccellenza per lo sviluppo software. E’ una dimostrazione che è possibile investire nel sud del nostro paese creando valore e occupazione” aggiunge infine Antonio Falcone, Amministratore delegato di Principia SGR. L’operazione è stata seguita dagli studi legali Pedersoli e Associati per 360 Capital Partners e Bonelli Erede Pappalardo per i fondatori e Principia SGR.
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«Interpretare il cambiamento. E’ sempre stato questo il paradigma strategico che ci ha guidato fin dal 1880, ossia da quando i miei avi aprirono la prima “bottega alimentare”. Oggi, con Primotaglio.it, ci proponiamo ancora una volta di innovare seguendo, anzi anticipando, le tendenze del momento. E’ queste ci dicono che il momento è propizio per investire nel settore del food ecommerce». La presenta così la sua ultima fatica imprenditoriale Francesco Amodio, amministratore delegato di Gruppo Amodio. Certo, per un’azienda attiva da cinque generazioni che oggi rappresenta il terzo player del settore lattiero caseario in Italia, con oltre 600 addetti e 188 milioni di euro di fatturato e
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Il marchio si candida come startup di riferimento nel commercio elettronico
Triboo Digitale porta online l’essenza del “Primo Taglio”
L’ecommerce company integrata è il partner tecnologico e strategico della startup e-food che vuole portare sulle tavole degli italiani le migliori eccellenze alimentari prodotte e consegnate a domicilio entro quarantotto ore. l’avventura, ora, comincia di Aureliano Roio
una presenza consolidata sia nella vendita al dettaglio sia nel canale HO.RE. CA. in italia e all’estero aprire un ecommerce appare una scelta quasi obbligata, se non addirittura banale. Ma Primotaglio. it non nasce come semplice progetto di ecommerce. «Abbiamo creato uno scrigno in grado di integrare i valori del tradizionale modello della “bottega
di fiducia” ossia la certezza della qualità e la relazione con il cliente, con il linguaggio moderno del web, proponendosi come un modo tutto nuovo di fare una spesa di qualità, comodamente da casa propria» – ha spiegato Antonio Romano, chief operating officer di Gruppo Amodio e Project leader di Primo Taglio. La maggiore peculiarità del progetto, che infatti è attuato attraverso una start up (E-
food srl) e non un semplice canale digitale, è legata alla sua value proposition, che integra oltre ai classici vantaggi dell’ecommerce, un servizio di consegna che non avviene attraverso semplici “corrieri” ma è effettuato attraverso una rete di “messaggeri del gusto”, personale altamente qualificato in grado di supportare e consigliare il cliente nella scelta e persino negli impieghi (ricette) degli alimenti acquistati.
Piattaforma tecnologica, quindi, ma servizio di impronta tradizionale. Primo Taglio nasce grazie a un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro e impiega oggi 15 persone. Ma l’obiettivo del Gruppo è arrivare a 80 addetti e 15 milioni di uero di fatturato nei prossimi 24-36 mesi. «Attualmente abbiamo oltre 300 referenze prodotte o selezionate direttamente da noi - conferma Romano -. Ma la nostra vision è quella di porci come un hub di riferimento delle eccellenze artigianali del Made in Italy sperse su tutto il territorio italiano. Gli obiettivi di crescita a medio termine comprendono l’espansione dell’offerta, l’estensione del servizio in altre città italiane, a partire da Torino e Roma, e la sfida dell’internazionalizzazione, con la prospettiva di esportare il concept del servizio nelle principali country europee». Partner tecnologico e per molti versi anche strategico del progetto è Triboo Digitale, e-commerce company che costituisce da tempo un’eccellenza nella progettazione, realizzazione e gestione di progetti complessi di commercio elettronico. «Grazie a un approccio strategico unico nel suo genere per il nostro Paese, Primo Taglio si candida ad essere la startup di ri-
ferimento nell’ecommerce food in Italia - ha spiegato Marco Realfonzo, chief digital officer di tribbo Digitale -. Ci sono tutti gli ingredienti per fare bene: un approccio multicanale integrato, un solido gruppo industriale alle spalle, una strategia di comunicazione aggressiva, una logistica integrata fino all’ultimo miglio che consente di consegnare prodotti freschissimi a casa del consumatore, e una piattaforma tecnologica avanzata, con particolare attenzione al mobile». La medesima attenzione al mobile, attraverso i social oltre che ai media digitali nel complesso sarà riservata anche in fase di pianificazione media che prevede, infatti, display in Real
Time Bidding fortemente geotargetizzata, social adv e ovviamente le immancabili attività di SEM, contributo essenziale per ogni ecommerce. «I canali social saranno inoltre utilizzati per attività di engagement e per la gestione del customer service - precisa Realfonzo – che poi confessa che l’investimento in comunicazione per la promozione iniziale del progetto ammonta a svariate centinaia di migliaia di euro, benché la parte principale del budget, il 70/80%, sia stata dedicata all’organizzazione di speciali tour sul territorio denominati “Primo Assaggio”. «Ma non si esclude che l’impegno sui media digitali possa aumentare» ha concluso il manager.
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ME DIA
E’ il servizio per l’editoria digitale multi-piattaforma utilizzato da alcune tra le più grandi realtà dell’editoria
AppsBuilder cresce e annuncia un’acquisizione: arriva Paperlit Con l’operazione viene lanciato anche un nuovo brand, AB engine, che unisce le competenze tecniche di Luca Anelli
AppsBuilder annuncia l’acquisizione di Paperlit, servizio per l’editoria digitale multi-piattaforma utilizzato da alcune tra le più grandi realtà dell’editoria mondiale. Questa operazione consente ad AppsBuilder di consolidare la propria posizione quale fornitore di soluzioni mobile di nuova generazione per organizzazioni di ogni dimensione e tipologia. Paperlit è stata fondata nel 2009 a Menlo Park per sviluppare una soluzione per la fruizione di contenuti editoriali su dispositivi mobili, per poi espandersi fino a diventare una piattaforma per la pubblicazione digitale a 360 gradi. In appena quattro anni, Paperlit ha dato vita a centinaia di app per smartphone, tablet e web e offerto servizi agli editori di oltre venti paesi e per clienti come Disney, Ferra-
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daniele
pelleri
mario
mariani ri, Hearst Magazines, Rcs e Condé Nast. Con l’acquisizione, AppsBuilder lancia anche un nuovo brand - AB engine - che unisce le competenze tecniche delle due aziende e l’esperienza nel campo dell’app publishing per formare una mobile automation company che consente a imprese di tutti i livelli l’ingresso nel mon-
do mobile, senza necessità di conoscenze di programmazione. L’acquisizione dà inoltre vita al nuovo brand AB connect, che offre specificatamente alla imprese di grandi dimensioni una soluzione API per la realizzazione di un vasto numero di app native basate sullo stesso sistema sottostante ad AppsBuilder e Paperlit. «Siamo entusiasti di poter unire le eccellenti competenze editoriali di Paperlit e il know-how innovativo della piattaforma di AppsBuilder - afferma Daniele Pelleri, Co-founder e Ceo di AppsBuilder -. L’acquisizione ci permetterà di fondere tecnologie e competenze dove è più opportuno, mantenendo però una distinzione tra i due brand sul mercato. Crediamo che questa acquisizione possa creare potenti sinergie in termini di apertura a nuovi segmenti di mercato e prodotti da offrire ai clienti sia
di Paperlit sia di AppsBuilder». AB engine è una mobile automation company che arricchisce il mondo dello sviluppo di app della nuova generazione con potenti mezzi e senza il bisogno di elevate competenze di programmazione.
creatività per... inventare
integrare per... evolversi
AppsBuilder è un innovativo strumento per la creazione di app che consente lo sviluppo incrociato di App Native e HTML5, senza alcuna competenza tecnica. Fondata nel 2011 da Luigi Giglio e Daniele Pelleri, l’idea di AppsBuilder è quella di semplificare l’app design riducendo i tempi e i costi di sviluppo e offrendo gli strumenti di marketing necessari per innestare una relazione duratura con gli utenti. La compagnia ha attualmente più di 1 milione di clienti in 70 paesi e offre un servizio personalizzato in sei lingue diverse: inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano e portoghese.
Paperlit è uno strumento editoriale di eccellenza per la creazione di app che offre un servizio multi-piattaforma agli editori portando quotidiani e riviste sui dispositivi mobile. Fondata da Gionata Mettifogo e Mario Mariani nel 2009, Paperlit semplifica la pubblicazione digitale offrendo gli strumenti necessari per promuovere i propri contenuti editoriali e monetizzarli, e fornisce anche strumenti di analitica avanzata, social media marketing, abbonamento e gestione dei pagamenti. AB connect è un potente mezzo che aiuta le imprese e le compagnie con grandi database a realizzare velocemente un vasto numero di App Native con una semplice integrazione API; la stessa che opera alle spalle di AppsBuilder e Paperlit.
Strumento innovativo per creare application
Multipiattaforma ideale per editori dell’era mobile
marketing services Kiver entra nella grande casa digitale di Mondadori
Il Gruppo Mondadori ha siglato un accordo per l’acquisizione del 75% del capitale sociale di Kiver, agenzia di marketing specializzata nello sviluppo di iniziative digitali di promozione, branding e pubblicità interattiva. Con questa operazione Mondadori rafforza la propria presenza nel settore dei marketing services digitali, ampliando la propria gamma di prodotti e soluzioni in un sistema di offerta integrato con i contenuti e gli asset del Gruppo e in piena sinergia con le attività di direct marketing di Cemit e la rete della concessionaria Mediamond. «L’ingresso nel nostro gruppo di una realtà digitale ad alto potenziale di sviluppo come Kiver ci consentirà di proporre set di soluzioni sempre più complete e ricche per presidiare al meglio il mondo del digital marketing, in particolare nel below the line - ha dichiarato Federico Rampolla, responsabile Digital Innovation del Gruppo Mondadori -. Disporremo in modo immediato di ulteriori competenze specifiche e di un know-how altamente qualificato per operare sul mercato con nuova modalità commerciale e rispondere alle esigenze dei clienti», ha concluso Rampolla. Kiver, guidata da Gianluca Perrelli, amministratore delegato e co-founder della società, è specializzata in servizi di: performance marketing, volti all’ideazione di campagne di marketing pay per click e attività di display e mobile advertising; touchpoint management, per la gestione dei diversi punti di contatto digitale tra aziende Gianluca e clienti; branded entertainment, per l’utilizzo di contenuti federico rampolla Perrelli gratuiti come strumenti promozionali. ANNO V | #156| MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014
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REAL RESULTS
SC N RIO
COM
La manifestazione internazionale dedicata al travel 2.0 si è svolta nella cornice di Fortezza da Basso, a Firenze
BTO 2014 chiude alla grande: i visitatori superano quota 8.000, oltre 50 gli stand della kermesse
Tra i numeri più significativi di un’edizione da ricordare spicca l’aumento del 15 per cento di biglietti venduti, oltre all’aumento degli espositori che da 43 del 2013 sono ora 53, con il conseguente ricavo del 26 per cento
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di Davide De Vecchi
Sono stati 8.000 i partecipanti alla settima edizione di BTO - Buy Tourism Online (1.000 in più rispetto
20
lo scorso anno), la manifestazione internazionale dedicata al travel 2.0 che si è svolta alla Fortezza da Basso di Firenze il 2 e 3 dicembre, promossa da Re-
gione Toscana, Toscana Promozione e Camera di Commercio di Firenze, organizzata da Fondazione Sistema Toscana e PromoFirenze - Azienda Speciale
della Camera di Commercio di Firenze. Programma scientifico e concept creativo BTO Educational. Tra i numeri dell’edizione 2014 spicca il + 15% di bi-
glietti venduti, oltre all’aumento degli stand che da 43 del 2013 sono passati a 53 con un conseguente ricavo del +26%. Oltre 6.000 sono stati gli utenti unici che hanno seguito in diretta lo streaming dei principali eventi in programma. 124 tra incontri e dibattiti a cui hanno partecipato 230 relatori provenienti da tutto il mondo, 350 i giornalisti e blogger accreditati. Fra i Paesi presenti, oltre all’Italia: Irlanda, Spagna, Germania, Inghilterra, Svizzera, Usa, Francia, Brasile, Regno Unito, Francia, Olanda, Spagna, Irlanda, Turchia, Portogallo. Anche quest’anno tante le regioni italiane che hanno scelto di essere a BTO. Oltre alla Toscana: Lazio, Liguria, Sicilia, Puglia, Umbria, Abruzzo ed Emilia Romagna. Tra i temi principali di questa settima edizione: Web Marketing, Big Data e turismo, sharing economy, storytravelling, turismo sostenibile, l’evoluzione del Mobile, Reputation e Relevance, Mega Metasearch, Hospitality Internet of Things e Wearable technologies. Tra le curiosità presentate a BTO, e per la prima volta in Italia, l’applicazione “Immersive Shopping” di Amadeus che offre al viaggiatore di vedere in anticipo la camera di
albergo del suo prossimo viaggio in tecnologia tridimensionale, attraverso l’innovativo schermo da indossare sul viso, per la realtà aumentata Oculus Rift. Tante le start up presenti in Fortezza da Basso grazie anche alla partecipazione dell’Associazione start up turismo e dell’Associazione italiana turismo responsabile. BTO è stata l’occasione di conoscere in anteprima alcune tra le più interessanti ricerche del settore. Quella dedicata alle abitudini di viaggio degli under 30 in Italia - “Travel young travel different” - che segnala come i giovani si preoccupino poco se le recensioni online siano vere o false e, infatti, il 92% di loro non prenota senza aver letto le recensioni di altri viaggiatori. Altra ricerca presentata in anteprima quella di Future Brand, con un approfondimento specifico sull’Italia. Dallo studio emerge che sono cultura, bellezza e gastronomia le tre keyword che vengono attribuite all’Italia e che la contraddistinguono dal resto dei Paesi presi in esame. Tutto esaurito per l’apertura con Beppe Severgnini, editorialista del Corriere della Sera, e per la tavola rotonda che ha visto confrontarsi Brett Halford, Head of CPC Sales South Emea Tripadvisor,
Sydney Burdick, Global Communication Trivago; Gurhan Karaagac, Country manager Italia Kayak; Filippo De Matteis, Marketing manager Italia Skyscanner. Tra i personaggi chiave di questa edizione Tomaso Rodriguez, Operations & Logistics Manager Uber; Daniel Edward Craig, Founder Reknown; Walter Lo Faro, Sr. Director e Market Management Southern Europe & European Regional Territories Expedia; Serena Riglietti, illustratrice della versione italiana di Harry Potter; Des O’Mahony, Chief Executive Officer e Co-founder Bookassist; Fabio Lazzerini, Country Manager Italia Emirates; Paolo Barberis, Consigliere per l’Innovazione del Presidente del Consiglio; Alex Bellini, avventuriero famoso per le traversate oceaniche in solitaria; Massimiliano Ventimiglia, Founder H-Art e Andrea D’Amico, Regional Director Italia Booking.com. Tra gli eventi clou della due giorni l’incontro con Dario Franceschini, Ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo e Sara Nocentini, assessore al Turismo, Cultura e Commercio della Regione Toscana, intervistati dal direttore di BTO Giancarlo Carniani e da Philip Wolf, Founder di PhoCusWright.
ANNO V | #156| MARTEDÌ 9 DICEMBRE 2014