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ANNO IV | #30/31 | 1 OTT 2013

10 Company

Media

scenario

La vastità del database, la tecnologia innovativa e il know how maturato pongono la società tedesca ai vertici di questo settore Diego

Amedeo Guffanti di 77Agency spiega come combinare i nuovi protocolli di media buying e le specificità del social network Amedeo

Tramite l’esperienza di Readytec, scopriamo i vantaggi che la “nuvola” offre alle aziende di ogni dimensione

Egentic, per una lead generation da... leader 360com | settimanale digitale della comunicazione

3 marketplace fatti&notizie 6 dal pianeta comunicazione Excellence label progetti 12 speciali di alta gamma new entry docdata: servizi 14 avanzati per l’ecommerce mobile action news&views 22 per il mktg sui nuovi device formati adv con weborama, 24 il rich media è multi-screen visioni Paolo pascolo: le regole della natività

L’intervista: Alberto Dal Sasso

Tracce di fiducia

A luglio è arrivato qualche timido segnale di ripresa per il mercato pubblicitario. Ma è solo un fuoco di paglia? Ne parliamo con l’advertising information services business director di Nielsen

21

InternetDays

La

Facebook + search = Real time bidding 2.0

Cloud: prestazioni e risparmio per le Pmi

rete è rock Chiapella

in questo numero

26

all’interno 28

due giorni di conferenze plenarie in cui speaker di alto rilievo nazionale ed internazionale si alterneranno per tracciare visioni sul futuro e delineare le opportunità digitali per le imprese italiane; oltre 40 workshop verticali sui temi più disparati; migliaia di visitatori attesi. Il neonato evento dedicato all’online fa già il pieno di entusiasmo e offre un’altra vetrina alla industry

coverstory

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Guffanti


LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


ANNO IV | #30/31 | 1 OTT 2013

visioni

SPAZIO A...

Di Paolo Pascolo, direttore creativo di Imille

SMX Milan

Milano, 6-7-8 novembre @ MiCo

Prima italiana per un Format di successo 360com è una pubblicazione di Growing Consulting & Media srl Sede Legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede Operativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com La testata 360com settimanale è registrata al Tribunale di Milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing Consulting & Media Srl è iscritta al R.O.C. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 Milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Coordinamento redazionale Simone Freddi sfreddi@360com.it Redazione redazione@360com.it Lorenzo Mosciatti, Giacomo Broggi, Roberta Simeoni Progettazione grafica e realizzazione     RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Licia Guastelluccia traffico@360com.it - liciag@360com.it Diffusione e abbonamenti abbonamenti@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi vcamillozzi@360com.it tel. +39.02.53598326 mob. +39.3355653522

Le regole della Native ADV

T

empo fa un’amica di New York mi disse che il sistema degli inning nel baseball fu inventato per spezzare il gioco in pause da riempire con spazi pubblicitari radiofonici prima, televisivi poi. Non so se questa storia sia vera, tuttavia la cara vecchia pubblicità interrompeva un contenuto di valore per ricordarci di comprare saponette e automobili. Da un po’ di tempo interrompere un contenuto di valore sembra non funzionare più, e allora bisogna inventarsi nuove modalità per comunicare prodotti e servizi. La Native Advertising sembra uno di questi. Pubblicità travestita da contenuto che si intrufola principalmente fra le news dei portali e nei wall di Facebook in forma di Sponsored Ad, Promoted video, Sponsored stories, ecc. Pubblicità che sembrano contenuti giornalistici, posizionati in maniera “ambigua” con disclaimer minuscoli in alto a destra o in basso che ci avvertono della loro vera natura. Il tema più spinoso sembra legato alla Search, tanto che la Federal Trade Commission negli Usa ha organizzato un convegno per il prossimo dicembre a Washington DC intitolato “Giving Native Adv a closer look”

nel quale si discuterà soprattutto di regole. L’Ftc intende stabilire quali siano i requisiti per rendere evidente all’utente il genere di contenuto che sta visualizzando. L’Ftc vuole andare anche oltre e chiarire le regole di visualizzazione dei contenuti nella social listing di Facebook Graph Search e Google+ per evitare che i contenuti visualizzati siano in qualche modo influenzati da contenuti sponsorizzati. Per l’Ftc è importante che l’utente sia sempre in grado di distinguere un contenuto paid da uno unpaid soprattutto sui dispositivi mobile dove le ridotte dimensioni aumentano la possibilità di fraintendimento. Una distinzione che va non solo nella direzione dei consumatori ma anche in quella dei publisher. In un mondo dove pubblicità e contenuto sono messi sullo stesso piano, news e risultati nella search perdono valore perché potenzialmente poco attendibili. Le regole cercano di arginare un mondo nel quale i confini fra paid e unpaid si sono tuttavia sgretolati da tempo. Pensiamo all’universo dei Blogger e delle Tweet Star dove le regole sono affidate esclusivamente al buon senso e all’onestà dei singoli.

Paolo Pascolo Direttore creativo e socio fondatore di Imille. Si occupa di comunicazione digitale dalla fine degli anni 90.

Smx - Search & Social Media Marketing (www.smxmilan.it), evento internazionale di riferimento per chi opera nel settore del digital marketing, giunge finalmente a Milano dopo aver toccato metropoli internazionali come New York, Londra, Parigi, Monaco, Toronto e Sydney. Il capoluogo lombardo è l’unica tappa italiana dell’appuntamento, una tre giorni di workshop (il 6 novembre) e conferenze (il 7 e l’8 novembre). Il programma comprende oltre 30 sessioni con focus su search engine marketing, social media marketing, mobile e local search ed ecommerce. Eccellenza dei contenuti, taglio internazionale, alto livello dei relatori, numerosità e qualità della platea e una copertura media online ed offline senza precedenti rende Smx Milano un evento tra i più importanti nel suo genere. All’interno del Mico di Milano si riuniranno aziende di piccole, medie e grandi dimensioni, guru ed esperti italiani e internazionali per una opportunità unica ed esclusiva di aggiornamento, networking e confronto sui temi più attuali del digital marketing. Tra i partecipanti saranno presenti speaker di alto livello, come Sante J. Achille (Consultant Seo), Ale Agostini (Bruce Clay Europe), Richard Baxter (SEOgadget), Greg Boser (BlueGlass Interactive), Luca Bove (IM Evolution), Frieda Brioschi (Wikimedia Italia), Ruth Burr (Moz), Sean Carlos (Antezeta), Massimo Chieruzzi (AdEspresso), Federico Cominotto (H3G), Vincenzo Cosenza (BlogMeter), Justin Cutroni, Johannes Müller e Giacomo Gnecchi Ruscone (Google), Elisabetta de Grimani (FS Italiane), Riccardo Di Marcantoni (Extreme), Bill Dinan (Telmetrics), Ric Dragon (DragonSearch). E ancora: Domitilla Ferrari (Arnoldo Mondadori Editore), Sebastian Grebasch (Zalando), Loredana Grimaldi (Telecom Italia), Amedeo Guffanti (77Agency), Marco Loguercio (Find), Gianpaolo Lorusso (Sito-Perfetto.it), Matteo Monari (BizUp), Sara Rosso (Automattic), Marcus Tober (Searchmetrics), Paolo Zanzottera (ShinyStat) e tantissimi altri. L’appuntamento dunque è a Milano dal 6 all’8 novembre prossimi.


Zodiak Media Nicola Drago nominato ceo della divisione Active ANNO IV | #30/31 | 1 OTT 2013

360pro.update

Nicola Drago, attuale senior v.p. strategy & new business di Zodiak Active - la divisione globale dedicata alle attività digital e branded del Gruppo - assumerà la carica di ceo della sigla a partire da gennaio 2014. Tra gli obiettivi del nuovo ceo quello di consolidare «la nostra leadership in settori come produzione, digital, e branded content, nei quali tradizionalmente eccelliamo». Drago sostituisce Marco Ferrari.

Nicola Drago

Professionisti, carriere, incarichi Agenzie

Connexia

Mario

Corallo Mario Corallo è il nuovo head of social di Connexia. Mario Corallo si occupa di digitale dal 1999. Fondatore della web agency Karmasolution, è specializzato nell’ideazione e nello sviluppo di strategie di social media marketing ed è esperto di social analytics, Google analytics e social media management. La sua passione per la comunicazione digitale e per lo sviluppo dei new media lo porta fin da subito a collaborare con le maggiori agenzie italiane fino a diventare oggi il capo del team social dell’agenzia multicanale Connexia.

Associazioni

Iab Europe Il Presidente di Iab Italia, Simona Zanette ha assunto il ruolo di membro italiano nel board di Iab Europe. La Zanette rappresenterà inoltre l’Italia anche all’interno dell’Executive Committee. Nei giorni scorsi infatti, il Direttivo di Iab Europe e di Iab Italia hanno deciso all’unanimità di affidare al presidente di Iab Italia l’incarico prima ricoperto da Fabiano Lazzarini, con l’obiettivo di garantire continuità nella visione e nelle attività del board, scelta che conferma nuovamente il ruolo strategico dell’associazione italiana, punto di riferimento nello scenario europeo della comunicazione digitale, in termini di know-how, di dialogo con le istituzioni, oltre che di regole e best practice.

Simona 4

Zanette

Società

Nectar Italia

silvia

biego Già in Nectar dal 2009 con il ruolo di partner marketing director rivolto alle aziende co-promotori del programma, Silvia Biego subentra a Mathieu Escarpit nel ruolo di direttore marketing di Nectar Italia. Nel nuovo incarico gestirà, oltre alla divisione premi, la comunicazione diretta, atl, btl e le pr del programma, i partner online e le ricerche di mercato. Laureata alla Bocconi, vanta una lunga esperienza nel mktg strategico e nella gestione di key account e brand, consolidata in realtà quali Affinion International, Cims e Merser, e una particolare specializzazione nel crm e nel loyalty.

Advertising

MyThings Mario Fiasconaro è il nuovo managing director per l’Italia di myThings, azienda specializzata in programmatic advertising. Fondata nel 2005, myThings opera in 30 Paesi nel mondo ed è presente in Italia dal marzo 2011, dove conta tra i propri clienti società come Telecom Italia, Infostrada e Mediaset Premium. Fiasconaro ne assume la guida per il mercato italiano riportando direttamente a Benny Arbel, fondatore e ceo di myThings. Classe 1978, master in General Management, Mario Fiasconaro arriva in myThings dopo l’esperienza come sales manager in Zanox, , e una lunga parentesi in Google presso le sedi di Dublino e Milano, dove ha ricoperto ruoli di crescente importanza.

Mario

Fiasconaro

brand

Internet

marco Sarnè - iskra Naydenova, doppio ingresso in Webloyalty Webloyalty ha annunciato la nomina di Marco Sarnè a business development manager per l’Italia e di Iskra Naydenova a brand reputation manager per il nostro Paese. Dopo aver conseguito la laurea in Economia Aziendale all’Università Bocconi, Marco Sarnè ha intrapreso la propria carriera professionale nell’area vendite di Barilla, passando successivamente a Ecomarket quale key account manager, per poi proseguire il percorso professionale in Antal International, multinazionale inglese attiva nel settore della ricerca e selezione del personale, in qualità di consulente. Dal 2006 al 2013 è stato in Edenred, prima come trade manager, quindi come business development manager nella Direzione Incentive Rewards and Loyalty. Da maggio 2013 è in Webloyalty. Iskra Naydenova vanta una carriera universitaria (Master in Consigliere Editoriale Online presso l’Università Sorbona di Parigi) e un percorso professionale (Community manager Portale online del magazine francese Psychologies) dalla forte caratterizzazione internazionale. La sua conoscenza dei media digitali l’ha portata a una collaborazione pluriennale con Affari Italiani con particolare riferimento ai new media e, contestualmente, ad operare dal 2009 quale project manager web e digital communication Marco manager per Connexia. è in Webloyalty da luglio.

Sarnè

Aoc

sandra

trillo Aoc annuncia la nomina di Sandra Trillo a nuovo sales manager di Aoc in Italia. Nel suo ruolo, Sandra si occuperà di sviluppare le strategie per la crescita del brand e l’incremento dei volumi d’affari, del consolidamento e dello sviluppo del canale distributivo e del rafforzamento dei rapporti con i partner. Sandra Trillo vanta una forte esperienza nel settore commerciale: entra in Aoc dopo un’esperienza biennale in Hannspree. In precedenza ha ricoperto ruoli di business development managing in importanti realtà come Cdc Point, Ingram Micro, e LG Electronics.


Symantec Huw Owen nuovo vp sales and mktg Emea Symantec ha nominato Huw Owen vp of sales and marketing operations per l’area Emea. Il manager vanta oltre 12 anni di conoscenza del settore con esperienza nel campo delle vendite, del marketing e dei processi operativi per diverse multinazionali dei settori ICT e Servizi.

Huw Owen

LE NOSTRE LEAD, I VOSTRI CLIENTI

JWT

Jane Reeve verso la Camera della Moda, Salinari nuovo direttore generale della sede romana La notizia non è ancora ufficiale, ma viene data praticamente per certa: Jane Reeve è stata selezionata per il ruolo di amministratore delegato della Camera Nazionale della Moda e a breve (probabilmente da ottobre) assumerà ufficialmente l’incarico. La scelta per il vertice dell’organismo è quindi ricaduta sul chairman & ceo di Jwt Italia, e il fatto che sia di nascita inglese ha suscitato non poche discussioni considerando che andrà a guidare un’organizzazione che rappresenta gran parte del Made in Italy. Ma è una notizia decisamente clamorosa anche per il mondo della pubblicità, perché Jane Reeve si è in questi ultimi anni messa in luce come una delle poche donne manager del settore, contribuendo

al rilancio dell’agenzia di Wpp dopo la sua nomina a inizio del 2010. In precedenza, per 8 anni, ha avuto lo stesso ruolo in Rmg Connect, mentre ancora prima ha avuto esperienze in Marketing Solutions, Amc Italia (Tbwa/ Group), Wunderman e Telefono Azzurro. Al momento non si conoscono quali saranno le decisioni che eventualmente verranno prese per i vertici JWT Italia, che Jane Reeve gestiva in team con i due chief creative officer ed executive v.p. Sergio Rodriguez ed Enrico Dorizza. Novità invece arrivano per la sede romana dell’agenzia, dove Giuseppe Salinari è stato infatti nominato nuovo direttore generale. Dal 2000 in Jwt, Salinari

ha lavorato per i maggiori clienti della sigla, nazionali e internazionali, con un’esperienza anche negli Stati Uniti. Dal 2008 è diventato responsabile del new business vincendo gare di grande importanza come Telethon, Honda Italia e Lottomatica. Nella nuova carica entrerà a far parte dell’Executive Board di Jwt Roma insieme con Flavio Mainoli (direttore creativo esecutivo).

Lead generation Telemarketing Survey

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La nostra esperienza internazionale per una customer acquisition efficace Coregistrazione E mail marketing Marketing postale

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Ascolti ANNO IV | #30/31 | 1 OTT 2013

market place

Il “restyling” sembra premiare Striscia la Notizia

È partita la 26esima edizione di Striscia la Notizia, con diverse novità che l’hanno portato a essere il programma più visto della giornata del 23 settembre con 6.324.000 spettatori (pari a una share del 23.11%). Lo studio rinnovato, la conduzione tutta al femminile con la debuttante Virginia Raffaele e la confermatissima Michelle Hunziker hanno contribuito a stimolare la curiosità degli spettatori. Anche i velini, che però non parlano, hanno contribuito a dare quel tocco d’innovazione, di cui forse il giornale satirico di Antonio Ricci, diventato ormai un cult televisivo, aveva bisogno.

Comunicazione

McDonald’s per

Per Uci Cinemas e Brand Portal la miglior difesa è l’attacco

La miglior difesa è l’attacco. Uci Cinemas risponde alla congiuntura negativa del mercato e del mezzo in particolare (-26,5% l’andamento nei primi 7 mesi dell’anno secondo Nielsen) attraverso il lancio di nuove iniziative di comunicazione e il coinvolgimento delle aziende e del pubblico. Per far fronte alle difficoltà del momento è previsto il lancio del nuovo piano di comunicazione dedicato ai servizi offerti al mondo delle aziende e dei distributori. La campagna, ideata e realizzata da Brand Portal, è presente in esclusiva con diversi format su stampa, web, indoor e outdoor tv del Gruppo Class e su tutte le multisale del circuito Uci. La comunicazione sottolinea come le multisale Uci siano luoghi ideali per eventi aziendali tramite l’affitto delle sale stesse, sponsorizzazioni e pubblicità on screen e btl. Anche per il mensile Cinemaniacs, Uci Cinemas ha lanciato una campagna utilizzando in modo integrato stampa, tv e radio tramite Best Movie, Iris, i canali outdoor tv Class di Milano e Roma presenti nelle stazioni della metropolitana e sugli autobus, Radio 105 e Virgin Radio.

un particolare del filmato pubblicitario

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la prima

lo spot della multinazionale food è andato in onda lunedì 23 settembre in contemporanea su 7 reti mediaset

Eventi La mascotte di Expo 2015

sarà disegnata da Disney Italia

Sarà Disney Italia a disegnare la mascotte di Expo Milano 2015. Lo ha annunciato il commissario unico del Governo per Expo, Giuseppe Sala. La major americana si è aggiudicata la gara per lo sviluppo, la promozione e la commercializzazione dell’”intellectual property” dell’esposizione universale. Il personaggio che la Walt Disney Company Italia ha ideato per Expo diventerà primo ambasciatore dell’appuntamento del 2015 nel mondo, sarà il volto allegro e divertente - in stile Disney - del tema scelto dall’esposizione, “Nutrire il pianeta. Energia per la vita”. La mascotte ufficiale sarà presentata nelle prossime settimane.

Un dettaglio del sito dove è possibile donare il proprio profilo social

Format adv

“All21” di Publitalia registra numeri da record al suo esordio

E

sordio da record per il nuovo format pubblicitario “All21” lanciato da Publitalia. Lunedì 23 settembre, infatti, lo spot inedito da 60” di McDonald’s andato in onda a reti unificate su 7 canali Mediaset (Canale 5, Italia 1, Retequattro, La5, Mediaset Extra, Iris e TopCrime) ha ottenuto 9.709.000 di spettatori con il 39,9% di share sul target commerciale 15-64 anni. All21 è un’im-

portante innovazione sia per il gruppo di Cologno sia nel panorama comunicativo italiano. Garantisce alle aziende 60” di pubblicità nel punto di massimo ascolto della fascia di prime time. Il format può ospitare fino a tre spot ma ogni inserzionista può decidere autonomamente come sfruttare il minuto pubblicitario. Tra i primi clienti che hanno scelto “All21”: Fiat, Kellogg’s, Lottomatica ed Edi-

son (oltre a McDonald’s naturalmente). Mediaset risponde così a “Carosello” e propone un format pubblicitario attraente che potrebbe fungere da stimolo per gli investimenti sul mezzo. Inoltre è un’ottima soluzione nei confronti della frammentazione dell’audience. Publitalia concede così gran parte dei suoi spazi pubblicitari per portare al massimo la visibilità degli spot sulla propria audience.

No profit 2.0 “Dona il tuo profilo” con ActionAid e Dlv Bbdo

Torna la campagna istituzionale di ActionAid “Il diritto di cambiare. Diamo voce a chi non ce l’ha”, già lanciata nel 2012 e quest’anno sbarca sui social network. Si chiama “Dona il tuo profilo” e coinvolge gli utenti di Facebook e Twitter. Collegandosi al sito actionaid.it/donailtuoprofilo, si potrà scegliere a chi donare il proprio profilo: tra le storie a cui offrire la propria voce, ci saranno quelle di Ajmira per sostenere i diritti delle donne indiane; Emelyne di 11 anni che abita in Burundi per il diritto all’istruzione di tutti i bambini; Abel un contadino brasiliano per il diritto alla terra; la Scuola G. Rodari per il diritto dei giovani de L’Aquila ad avere un futuro. La campagna, partita il 25 settembre e firmata da Dlv Bbdo, coinvolge tv, radio e web (con banner) e verrà sostenuta anche dai profili social di Radio 105, La Stampa, Rds e Real Time, oltre che da numerose celebrities.


il ritorno in comunicazione è in grande stile

pubblicità + contest

Con Havas e Fonzies è tutta una questione di... dimensioni

F

a già discutere lo spot lanciato da Mondelez per Fonzies. Il film gioca su un misunderstanding verbale che diventa un vero e proprio tormentone. Nella tipica cornice del paesino di provincia (lo spot è stato girato a Vasto), un ragazzino esultante dice a sua mamma: «Ma’! Oggi l’ho trovato due centimetri più lungo!». La madre, incredula e felice, lo comunica alla nonna, che a sua volta

lo ripete a un gruppo di amici. E così via, il passaparola si diffonde in tutto il paese, per svelare solamente alla fine che le dimensioni di cui tutti parlano sono quelle del Fonzies che il fortunato protagonista ha trovato nella confezione. La campagna sostiene il concorso Fonzies XXL “Trova il Fonzies più lungo e puoi vincere un weekend lungo”, a cui è stato dedicato un sito ad hoc. Può parteciparvi chi, dopo aver

iniziative Il Mise si attiva per la

mappatura delle startup italiane

Italia Startup e gli Osservatori del PoliMi, con Smau e con il supporto istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico, promuovono il progetto denominato “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”. Un’iniziativa di carattere permanente, che si pone l’obiettivo di presentare sia al sistema politico-economico nazionale sia agli interlocutori internazionali una fotografia continuamente aggiornata dei principali attori dell’ecosistema delle startup nel nostro Paese. Il progetto culminerà in una pubblicazione cartacea che sarà divulgata nel corso di Smau 2013 (Milano, 23-25 ottobre).

Nell’immagine a fianco, un frame dello spot, prima iniziativa pubblicitaria del marchio di mondelez nel corso del 2013

trovato il Fonzies più lungo della sua confezione, invierà al sito una sua foto in cui mostra lo snack che gli permetterà di prender parte alle estrazioni per vincere 10 weekend lunghi per due persone in una capitale europea. Lo spot segna il ritorno in comunicazione del prodotto dopo le campagne del 2012. La creatività, firmata da Havas Worldwide Milan e Havas Worldwide Digital con la direzione creativa di Selmi Barissever, Tommaso Mezzavilla e Lorenzo Crespi, è pianificata da Aegis Media su tv, online e su Facebook, mentre una versione 40” è disponibile sul canale YouTube del brand di snack.

panini In edicola il primo Topolino

Arriva in questi giorni in edicola il primo numero della nuova era di Topolino targato Panini. Un albo da collezione che avrà una copertina da consegnare alla storia del fumetto: Mickey Mouse interpreta la mitica “rovesciata Panini”, simbolo degli album di figurine “Calciatori”.

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Brand Integration

Fox International Channels Italy market e Banzai portano GialloZafferano in tv place di Sebastiano Zeri

alessandro

militi 8

P

arte il prossimo 4 novembre su FoxLife il nuovo programma “In cucina con Giallo Zafferano”, produzione originale di Fox International Channels Italy con la Banzai di Paolo Ainio attraverso la LabNext (capo progetto Alessio Olivieri, regia Gionata Agliati). Le 120 puntate previste vanno in onda alle 18:50 dal lunedì al venerdì. In studio Sonia Peronaci, fondatrice dell’omonimo sito GialloZafferano.it, nelle vesti di conduttrice e cuoca spiegherà ricette italiane e internazionali, legando i diversi piatti a storie, aneddoti

grazie a una partnership tra le due realtà della media industry, il programma debutta sul piccolo schermo. per alessandro militi, vp marketing & sales del network tv, è «un nuovo modo di fare produzione crossmediale e di rinnovare, dal profondo, le modalità di pianificazione». una strategia inedita che porta a superare il concetto stesso di break pubblicitario e suggerimenti che arrivano direttamente dalla community legata al sito. La partnership con Banzai si inquadra in quella strategia che Fox International Channels Italy ha già avviato con altri editori (Condé Nast) per la realizzazione di programmi tv dove marchi consolidati uniscono le forze. In questo caso il canale a target femminile e il sito Giallozafferano.it, leader in Italia nel settore culinario con oltre 25,3 milioni di pagine viste e 3,2 milioni di utenti unici al mese. Lo spiega Alessandro Militi, vice president marketing & sales di Fox International Channels Italy: «Stiamo parlando di un’alleanza con un partner nativo digitale, vero punto di riferimento per la cucina sul web, con un numero altissimo di utenti unici. Vogliamo portare ai telespettato-

ri il mondo della cucina per tutti. Un progetto, anche in questo caso, finanziato dai clienti. Un nuovo modo di fare produzione televisiva e di rinnovare, dal profondo, le modalità di pianificazione». Siete da sempre degli innovatori sul fronte produttivo. Siete soddisfatti dei risultati raggiunti fino a oggi? «Il tentativo è quello di produrre sempre cose nuove. L’ambito strategico prevede di riuscire a evadere dalla modalità di pianificazione del trenta secondi. Anzi, dirò di più: si cerca di superare proprio il concetto stesso di break pubblicitario. È un processo virtuoso che porta gli inserzionisti a entrare dalla porta principale della produzione. Certo, siamo ancora in una fase

embrionale, ma la tensione produttiva è altissima. Gli inserzionisti producono realmente i contenuti, con un approccio concreto, divulgativo e divertente insieme. Un tratto gradito dai telespettatori. Così, i brand diventano assoluti primattori e, diversamente dal product placement e dal branded content, diventano parte della storia. È una questione strategica rilevante». Nell’Italia televisiva

sonia peronaci

rappresentate una sorta di esclusiva in questa direzione… «Potrei azzardare che siamo gli unici a farlo. Dopo di che è fuor di dubbio che siamo considerati leader conclamati nella brand integration. Un ulteriore, e non meno importante, obiettivo che ci siamo posti è di risultare sempre più transmediali. Non ci devono essere più ostacoli da superare nel rapporto tra mezzo e investitore. Nessuno può essere considerato alla stregua di un concorrente. La necessità di media partnership sempre più profonde, prestigiose e autorevoli è diventata primaria. Anche la crisi economica generale e degli investimenti ha contribuito a produrre queste conseguenze. Che cerchiamo di tradurre in espressioni efficaci di intervento in campo produttivo. Ci sono ricadute riscontrabili anche in termini di pianificazione? «Non c’è dubbio che rispetto alla pianificazione classica le leve strate-

giche sono differenti. Entrare in uno storytelling finisce per minimizzare il costo del grp. Succede in termini concreti, a partire dalla considerazione che in un planning di questo tipo non si verifica la caduta d’ascolto nei break che spesso penalizza gli spot tradizionali. Chiaro che gli obiettivi di fondo si discostano. La brand integration è molto più stimolata, si arriva magari a poter spiegare fin nel dettaglio una promozione. Siamo stati i primi a entrare in questo campo, dove le esigenze di un broadcaster si affiancano a quelle di un editore classico e di un investitore pubblicitario. E gli sforzi, sia chiaro, sono ripagati dall’audience. Le precedenti esperienze sono andate molto bene, con piena soddisfazione di tutti gli attori in scena. Gli obiettivi di contatto sono stati raggiunti. E questo non può che alimentare l’entusiasmo con cui vogliamo proseguire per ottenere altri risultati eclatanti insieme ai partner che vorranno seguirci in questa dinamica evolutiva dell’offerta televisiva e di innovazione sul fronte del marketing».


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company

Diego Chiapella

«oggi la nostra esperienza, il nostro enorme database, la tecnologia innovativa e il know how fanno di noi i numeri uno al mondo del crescente mercato della lead generation»

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ondata nel 2001 a Francoforte da Albrecht Von Harnier come startup “home based”, oggi Egentic è un colosso di oltre 200 dipendenti che fornisce ad oltre mille aziende di tutto il mondo lead qualificate per l’acquisizione di nuovi clienti attraverso le proprie basi operative di Francoforte, Singapore, Miami e Belo Horizonte. Il cuore dell’attività di lead generation della società tedesca, che in Italia opera dal 2007, risiede nell’acquisire anagrafiche attraverso la creazione di concorsi online. Questa semplice - ma solo in apparenza - metodologia consente in effetti ad Egentic di generare, soddisfando tutti i requisiti della legge sulla privacy italiana, 150.000 lead ogni mese complete di nome, indirizzo, età, indirizzo postale, cap, email, telefono. Ogni anagrafica viene controllata e verificata attraverso un accurato sistema di filtri prima di essere messa a disposizione del mercato in modalità Cpl grazie a un ventaglio di prodotti che include cosponsoring, co-registrazione, email marketing e fornitura di dati per telemarketing. «Oggi la nostra esperienza, il nostro enorme data-

Egentic

Lead generation...

da leader

la realtà nata a francoforte nel 2001 è in grado di proporre un ricco database di anagrafiche, utilizzabili anche per campagne di direct email marketing. ne parliamo con diego chiapella, italy regional director della società

di Andrea Di Domenico

la sezione del sito di egentic dedicata al nostro paese

base, la tecnologia innovativa e il know how
 di cui disponiamo fanno di noi i numeri uno nel mondo del crescente mercato della Lead Generation - afferma Diego Chiapella, Italy regional director di Egentic -. Le nuove esigenze della comunicazione fanno sì che sempre più aziende si rivolgano al mondo del direct marketing online sia puntando ad aumentare

le proprie vendite, sia con obiettivi di awareness per allargare la base di prospect. In questo senso, la nostra offerta è completamente modulabile in base agli obiettivi e alla tipologia del cliente». Il co-sponsoring dei concorsi, per esempio, è una soluzione che si adatta benissimo alle esigenze di un’azienda con un’audience vasta che vuole acquisire gran-

di quantità di contatti a un prezzo contenuto. «Il sistema - spiega il manager consente infatti di ottenere volumi elevati e costanti di lead, fino a 150mila al mese, complete di anagrafica completa ed email attraverso la registrazione ai concorsi degli utenti. Il tutto con la garanzia della sicurezza legale in materia di acquisizione dati». Lo strumento della co-registrazione (che consiste nel proporre all’utente che si iscrive a un concorso di registrarsi anche a un sito o servizio proposto dal

2007 200

è l’anno in cui l’azienda, che ha basi operative a francoforte, singapore, miami e belo horizonte, è arrivata in italia

sono i dipendenti di egentic, colosso fondato nel 2001 a francoforte da von harnier come startup “home based”

150mila 2,1mln il numero di lead complete che egentic genera ogni mese, soddisfando i requisiti imposti dalla legge sulla privacy

le anagrafiche italiane presenti ad aprile nel database della società, di cui 1,7 mln sono utenti attivi

cliente) consente invece alle aziende di costruire un database profilato di utenti interessati ai propri servizi e prodotti, dal momento che gli utenti esprimono spontaneamente il proprio interesse verso le offerte del cliente. «In questo caso - specifica Chiapella - i dati disponibili vanno dal profilo standard a informazioni aggiuntive, ottenibili anche attraverso un optin dedicato che consente di verificare informazioni molto dettagliate come, per esempio, se l’utente ha intenzione di prendere la nave nei prossimi 6 mesi». L’attività di lead generation effettuata da Egentic è poi utilizzabile per strutturare

campagne di direct email marketing targettizzate su un database costantemente attualizzato e ampliato, che ad aprile contava 2.100.000 anagrafiche, di cui 1.700.000 sono utenti attivi. La gestione, il controllo e l’ottimizzazione delle campagne, la cui profilazione è effettuata sulla base di tutti i campi richiesti nella fase di registrazione, avviene tramite un adserver proprietario. «Nel caso del telemarketing - conclude Chiapella i clienti ricevono dati telefonici con forte potenziale di conversione, anche con possibilità di esclusiva, per il contatto diretto con futuri clienti».



Ambienti dedicati che

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avvicinano agli utenti

nelle immagini, alcuni progetti curati di recente da Excellence label: da sinistra le campagne Toni&guy, dondup, burberry

company Trilud lancia una nuova divisione specializzata nella comunicazione digitale per il settore moda e lusso, in grado di “mettere a sistema” contenuti e advertising per creare una relazione di qualità con il target altospendente

alberto

gugliada 12

di Giacomo Broggi

D

all’esperienza quindicennale di Trilud e tg|adv nel mondo dell’editoria online e del web marketing nasce Excellence Label, una nuova divisione di Trilud specializzata nella comunicazione digitale per il settore moda e lusso. Composta da un team di giornalisti e influencer esperti di stile&dintorni e da una squadra di professionisti della comunicazione in grado di valorizzare il brand nel contesto digitale, la struttura è in grado di “mettere a sistema” contenuti e advertising per dar vita a operazioni di marketing personalizzate e chiavi in mano, finalizzate a creare una relazione di qualità con il target altospendente. Con il contributo di Alberto Gugliada, ceo di tg|adv, conosciamo meglio le peculiarità e modus operandi di Excellence Label. Come possiamo definire Excellence Label e in che ambiti del digital marketing opera? Excellence Label è una so-

Excellence Label

Infatti interagiamo e partecipiamo attivamente alle discussioni online e sui social media.

analysis, utilizziamo strumenti di analisi delle campagne social e monitoriamo costantemente i comportamenti della concorrenza. Stiamo anche rilasciando, insieme ad un nostro partner, una soluzione mobile che permette ai brand della moda e del lusso che hanno una catena di negozi monomarca, di proprietà o meno, di realizzare innovative soluzioni di crm.

Cosa fate, in particolare, sui network 2.0? Sul fronte dei social media sviluppiamo strategie volte a massimizzare la loyalty e l’engagement delle persone, costruendo un rapporto continuativo con i consumatori del marchio-cliente. Oltre a curare attività 2.0 di tipo “classico”, come la progettazione, con studio editoriale e grafico, l’aggiornamento, la moderazione di una fan page Facebook, come pure la creazione e gestione di un profilo Twitter, Pinterest, Instagram, Chichissimo, Excellence Label punta al presidio di nuovi territori social. Con la trend

Ovviamente questi progetti fanno leva anche sulla veicolazione di campagne pubblicitarie. Ci può dire qualcosa in più su questo fronte? Excellence Label si occupa dell’ideazione e dello sviluppo di campagne pubblicitarie, sia desktop sia mobile. Il plus che questa divisione può offrire a chi la sceglie è sicuramente l’ampio network di siti su cui verrà veicolata la campagna. Infatti, oltre alla rete dei siti tg|adv a target, le comunicazioni possono far leva anche su AdforStyle, il network globale di af-

Progetti speciali

di alta gamma luzione a 360 gradi per chi vuole fare marketing nel settore moda e lusso. I servizi offerti dalla struttura spaziano dalla consulenza strategica al marketing digitale, dalla produzione di contenuti al presidio dei social media, dalla creazione di siti alla realizzazione e veicolazione di campagne pubblicitarie multi-screen, dalle digital pr alla web identity. Ogni progetto che creiamo mira a generare, sostenere e incrementare il valore del brand attraverso lo studio e la traduzione in soluzioni inedite delle tendenze che servono al prodotto dei nostri clienti per esaudire gli obiettivi commerciali e di marketing. La finalità è mostrare agli utenti la realtà in un’ottica aspirazionale ed appassionante, plasmata intorno agli obiettivi di comunicazione del marchio.

Quale importanza rivestono i contenuti all’interno della strategia di Excellence Label? I contenuti sono fondamentali. Per questo abbiamo un team di validi giornalisti che propone approfondimenti, anche fotografici e video, costruiti in base al target da colpire. Il lavoro di produzione di contenuti qualitativi e seo compliant può avvenire all’interno di un sito appositamente creato e, naturalmente, ottimizzato in ambito seo. Inoltre, per amplificare il messaggio dell’azienda/cliente, sviluppiamo strategie di digital pr, coinvolgendo i web influencer ma anche ascoltando la rete per conoscere qual è il suo sentiment in modo tale da governare adeguatamente la brand reputation.

filiazione che risponde alle esigenze del mondo della moda, del lusso e del brand lifestyle con lo scopo di incrementare le vendite online e la brand awarness a livello mondiale. La comunicazione può essere infatti veicolata, oltre che in Italia, anche in tutti i principali mercati del made in Italy come Germania, Francia, Spagna, Uk, Usa, Russia e Cina. E anche oltre, se il cliente lo desidera. Ci parla di qualche progetto già curato da Excellence Label? Nella sua ancora giovanissima vita, Excellence Label ha già avuto modo di lavorare a progetti innovativi per diversi brand prestigiosi come la griffe italiana Dondup, per cui la divisione ha elaborato una articolata operazione di marketing che ha incluso la costruzione del sito Dondup Event, ideato per ospitare gli “eventi Dondup”. Ognuno viene promosso attraverso il sito e con attività social, digital pr e campagne adv. Un’altra case history recente riguarda i profumi Iceberg: per raccontare il mondo delle fragranze della linea Eau de Iceberg dando vita a un ambiente affine al target con contenuti multimediali, è stato creato un minisito ad hoc dedicato a un contest integrato in un advergame, declinato su web e mobile.


BazarVoice

La parola al consumatore

Mauro Trione

A

iutare le aziende a portare la voce dei clienti al centro della strategia aziendale: è questa la mission di Bazaarvoice, colosso americano che sbarca in Italia con i suoi servizi di social commerce, in partnership con Kiver. «Nella nostra rete, oltre 400 milioni di persone visualizzano e condividono opinioni, domande ed esperienze su circa 20 milioni di prodotti - spiega Mauro Trione, vice president sales Italia e Spagna -. La piattaforma tecnologica dell’azienda convoglia queste “voci” nei luoghi dove si formano e si influenzano le decisioni di acquisto, consentendo alle aziende di accedere a un pubblico di acquirenti più vasto e a contenuti affidabili prodot-

ti dai consumatori. Questo processo permette alle imprese di migliorare le vendite, ma anche le proprie strategie di marketing». La suite di applicazioni Bazaarvoice si configura come un motore di social commerce cloud che consente di acquisire informazioni e rispondere ai clienti per favorire la crescita del business: «Tutto questo – precisa Trione - è reso possibile grazie ai 4 tool che compongono l’offerta: Bazaarvoice Conversation, Bazaarvoice Connections, Bazaarvoice Intelligence e Bazaarvoice Media. Attraverso questi strumenti forniamo soluzioni utili alle aziende per aumentare le vendite incoraggiando le persone a recensire prodotti, porre domande e

condividere storie. Inoltre, forniamo loro uno spazio accreditato attraverso cui interagire con i clienti e le aiutiamo a prendere decisioni più mirate attraverso un’analisi dei dati sociali in tempo reale. Infine, la nostra tecnologia permette di inserire contenuti multimediali di approfondimento sui siti dei rivenditori quando gli acquirenti sono in modalità di acquisto». Risulta quindi chiaro che Bazaarvoice può essere un alleato prezioso. Non a caso, la rete di Bazaarvoice conta più di 1.500 retailer e 1.100 marchi. «Raggiungiamo mezzo miliardo di consumatori e monitoriamo 185 milioni di prodotti ogni mese», specifica Trione. Numeri che pesano. TN

sul sito della società Un video spiega nel dettaglio il funzionamento della piattaforma di social commerce Bazaarvoice

13


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company Da luglio la società internazionale opera anche nel nostro Paese, portando i servizi più avanzati nell’ambito del commercio elettronico e dei pagamenti online di Lorenzo Mosciatti

Docdata

Spirito europeo nell’ecommerce Il

mercato del commercio online è in forte espansione, sempre all’avanguardia e alla ricerca di innovazioni e novità. A questo meccanismo estremamente dinamico e rapido si devono adattare anche le aziende che si occupano dei servizi per l’e-commerce. Proprio sull’innovazione punta Docdata, un’azienda di respiro internazionale che da più di 10 anni lavora ai massimi livelli in questo mercato. Docdata ha deciso di investire nel mercato italiano, ragion per cui a luglio del 2013 ha costituito la società Docdata Italy srl, che, sotto la direzione di Alessandro Azais, si occuperà di fornire i servizi di logistica e di fulfilment anche ai merchant del nostro Paese, come ci spiega lo stesso manager. Cos’è Docdata e di cosa si

Alessandro

Azais14

ese e a espandersi in Europa.

occupa? Docdata Italy si propone come fornitore specializzato, in grado di offire alla clientela e-commerce i servizi più avanzati. In Italia, dove l’azienda opera direttamente dallo scorso luglio, il punto nevralgico è il magazzino di Milano, che insieme agli altri magazzini presenti in Europa costituisce una rete di fulfilment forte e consolidata, perfetta per i merchant che vogliono espandersi nel Vecchio Continente. Il gruppo Docdata, infatti, ha la capacità di processare oltre 300.000 ordini al

per saperne di più One page checkout la nuova piattaforma che rende semplice il pagamento online www.docdatapayments.com/ it/italia

giorno nei propri magazzini in Olanda (Walwjik), Germania (Berlino, Monaco, Munster ed Egglham), Regno Unito (Oxford), Polonia (Swiebodzin) e attraverso i partner in Francia, Spagna e Austria. Anche un’altra divisione del gruppo, Docdata Payments, si è aperta al mercato italiano per aiutare i merchant italiani a crescere nel Bel Pa-

Qual è la mission di Docdata Payments? Docdata Payments dedica, come d’altronde tutto il gruppo, molta attenzione alla ricerca e all’innovazione nel settore dei pagamenti online. Infatti, per aiutare i merchant a ridurre al minimo il tasso di abbandono del carrello ha sviluppato una nuova piattaforma di pagamento online chiamata One Page Checkout. Con questo servizio il cliente può controllare l’ordine nel carrello, scegliere come pagare, digitare i dati della carta di credito o del conto corrente bancario e infine confermare, restando sempre nella stessa pagina di pagamento e all’interno dell’ambiente sicuro di Docdata Payments. In che modo One Page Checkout si differenzia dai sistemi di pagamento più diffusi? Pensiamo a un cliente che sta per finalizzare il pa-

gamento, ha compilato i form e ha scelto di pagare con carta di credito. Si tratta del metodo più comune in Italia. Dopo aver inserito i dati della carta gli viene chiesto il codice 3Dsecure, che magari il cliente non ha o non ricorda. A questo punto non può far altro che annullare il pagamento e aspettare di tornare nel web shop, dove probabilmente dovrà inserire nuovamente i dati. Con One Page Checkout invece il cliente può scegliere un altro metodo di pagamento restando sempre nella stessa pagina. Il checkout diventa così semplice e veloce: un checkout che aumenta le conversioni in tutta sicurezza. Siete presenti a InternetDays? Sì, partecipiamo all’evento con un nostro stand, in cui i nostri esperti sono pronti a presentare ai partecipanti queste e le altre novità introdotte dalle nostre due aziende, oltre a trasmettere lo spirito fortemente “europeo” che contraddistingue il gruppo Docdata.

Dal 1997 a fianco di chi vende online

www.docdatanv.com

Docdata NV è una società quotata al NYSE-Euronext dal 1997, conta oltre 3.500 dipendenti ed è presente con sedi operative in Benelux, Germania, UK, Polonia e Italia. Il gruppo è attivo nel settore dei servizi di logistica e fulfilment B2C e in quello dei servizi di pagamento online per l’e-commerce. Per avere ulteriori informazioni su Docdata Italy, è possibile visistare il sito www.docdatanv. com, oppure contattare l’ufficio di Milano al numero 02.905948 o all’indirizzo email info@docdata.it. Per Docdata Payments, invece, i punti di contatto sono il sito www.docdatapayments.com/it/ italia, oppure il referente italiano, Monica Cicognati, contattabile al numero +31 343530076 o all’indirizzo monica.cicognati@docdatapayments.com.


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cover story

L’

ora X è infine arrivata: alle 9:00 di mercoledì 2 ottobre i cancelli degli spazi dell’avveniristico polo congressuale del MiCo si aprono per InternetDays, la kermesse tutta nuova e tutta al digitale nata dalla spinta propulsiva di DigitalEvents, da anni “braccio operativo” delle principali associazioni italiane per l’organizzazione di eventi di riferimento per la industry come Iab Forum ed Ecommerce Forum. Competenza e spirito innovativo, quindi, si incontrano in una due giorni inedita e densa di spunti, pensata dare una spinta digitale all’Italia parlando soprattutto alle imprese, di ogni dimensione. «Internet è protagonista di una nuova Rivoluzione Industriale, lo dicono già molti da lungo tempo - afferma Roberto Silva Coronel, ceo di DigitalEvents e ideatore del format -, ma è davvero adesso che siamo arrivati all’Anno Zero per l’industria e le aziende italiane. In questo momento di dif16

rete è rock

InternetDays

La

di Lorenzo Mosciatti

due giorni di conferenze plenarie in cui speaker di alto rilievo nazionale ed internazionale si alterneranno per tracciare visioni sul futuro e delineare le opportunità digitali per le imprese italiane; oltre 40 workshop verticali sui temi più disparati; migliaia di visitatori attesi. Il nuovo evento dedicato all’online fa già il pieno di entusiasmo e offre un’altra vetrina alla industry


A tu per tu con Roberto Silva Coronel, ceo di DigitalEvents

Una festa per internet

P Un’immagine del nuovo polo congressuale del mico, che ospiterà l’evento

ficoltà, uguale per tutti a livello economico, internet è il motore della ripresa. Tutti noi dobbiamo incominciare a uscire da questo “mood autolesionista” e InternetDays offre a chi sta in azienda uno spirito propositivo: due giorni ricchi di contenuti». Ed è un programma suggestivo e intenso quello proposto sotto l’insegna di “Behaviour on the net” da questa prima edizione di InternetDays, il cui valore è ben sintetizzato nella campagna pubblicitaria ideata dall’agenzia The Industry e basata sul concept “Il cambiamento è davanti ai tuoi occhi”. L’Advisory Board di InternetDays - composto da esperti del settore e pionieri della rete - non ha lesinato sforzi per costruire una scaletta che mette davanti a tutto un chiaro obiettivo: aiu-

tare l’Italia ad utilizzare la rete come opportunità strategica per uscire da questa crisi strutturale. E il programma strutturato dall’equipe organizzativa è mirato proprio a raggiungere queste finalità. «InternetDays vuole essere l’appuntamento italiano annuale dedicato a tutti i professionisti, manager, imprenditori, artigiani, liberi professionisti, che ancora non hanno attuato scelte strategiche relativamente all’utilizzo delle opportunità che offre la rete ormai da molti anni - spiega Layla Pavone, managing director di Isobar e presidente dell’Advisory Board -. Abbiamo la consapevolezza che l’Italia per molti motivi, anche legati alla disattenzione delle istituzioni e della politica rispetto a questo tema centrale e che riassumo in “Agenda Digitale”

er DigitalEvents, dopo 20 anni a fianco di molte tra le principali organizzazioni nazionali come “braccio operativo” nell’organizzazione di eventi, InternetDays rappresenta il battesimo di una fase nuova, in cui la società parte del Gruppo Marketing Multimedia mette la firma (e la faccia) in prima persona su un evento nuovo, ambizioso e ad ampio respiro. «Il nostro “bambino” sta per nascere, e gli abbiamo dedicato tutte le cure possibili», assicura Roberto Silva Coronel, ideatore del format e ceo di DigitalEvents, a pochi giorni dall’apertura dei cancelli del MiCo per la due giorni in programma il 2 e 3 ottobre. «Devo dire che siamo molto soddisfatti - dichiara il manager -: aver già raggiunto risultati così importanti in termini di adesione, partecipazione e attenzione da parte di media e istituzioni alla prima edizione gratifica molto, e ripaga appieno l’impegno di questi lunghi mesi di organizzazione». Tra le tante scelte coraggiose alla base di InternetDays, c’è anche il posizionamen-

Roberto

silva coronel

Questo lo spirito che dovrà animare InternetDays secondo l’ideatore del format, che sottolinea i positivi riscontri raccolti in termini di adesioni e partecipazione dal mondo delle imprese to scelto per la kermesse, che rinuncia alla verticalità dell’evento specialistico per dar voce al mondo digitale nei suoi molteplici aspetti. «Speriamo di avere dato vita a un format davvero innovativo, che vuole rispondere all’esigenza di dare una descrizione ampia di ciò che rappresenta e può rappresentare la rete, attraverso una visione delle sue

componenti più innovative - conferma Silva Coronel -. Se questa scommessa sarà vinta, lo vedremo pienamente nei prossimi giorni e nelle reazioni dei partecipanti. Certo siamo pronti a ricevere qualche critica, intanto però ci godiamo i riscontri sul fronte delle adesioni: tra i partecipanti ci saranno tantissimi rappresentanti di aziende grandi,

medie e piccole. L’impressione è che l’imprenditoria italiana abbia risposto molto bene al nostro invito, che di certo non era rivolto solo agli addetti ai lavori. Evidentemente, il palinsesto di argomenti trattati e approfondimenti proposti ha convinto manager e imprenditori che potranno portarsi a casa qualcosa di davvero utile da InternetDays». Accanto alla qualità della partecipazione annunciata, Silva Coronel sottolinea anche l’attenzione riscossa da media (ci sono più di 80 giornalisti accreditati, e non

solo della stampa “tecnica”) e Istituzioni, le quali «hanno colto la nostra volontà di creare un evento dalla forte valenza “culturale”, che può essere d’aiuto a un ampio spettro di persone - asserisce il manager. Questa caratteristica è sottolineata dai patrocini di tutti gli ordini istituzionali, dal Ministero dello Sviluppo Economico al Comune di Milano, ottenuti in appena cinque mesi». Tutto questo dovrebbe favorire una buona risonanza all’evento nelle prossime settimane, e insieme, la costruzione di un’opinione pubblica più favorevole verso la rete, aspetto che Silva Coronel inserisce tra i key target di questa edizione. Di certo non sarà l’ultima: visti i risultati raccolti, DigitalEvents ha già impegnato al MiCo le date per la seconda edizione di InternetDays, che verranno annunciate nel corso dell’evento. «Vogliamo che sia una festa di internet, in controtendenza con l’informazione spesso negativa associata al digitale - afferma Silva Coronel -. è un obiettivo a cui teniamo molto, considerando anche che per la prima volta dopo anni la nostra industry deve far fronte a una leggera flessione del mezzo in chiave pubblicitaria». SF

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cover story per lo sviluppo del sistema Paese, sconti ancora oggi un livello di grave arretratezza in termini di conoscenza e conseguentemente di competitività rispetto al resto d’Europa e più in generale dei Paesi occidentali». Proprio Layla Pavone e Silvia Vianello, docente alla Sda Bocconi e fondatore di Reinventami, hanno il compito di condurre le fila degli interventi dei relatori messi in programma dagli organizzatori durante l’intensa due giorni milanese che riunisce migliaia di imprenditori, professionisti, ricercatori, giornalisti, esperti, uomini d’azienda e marketer italiani e stranieri. Mercoledì 2 ottobre “THE GLOBAL DIGITAL LANDSCAPE” Gli speaker presenti nella prima sessione del 2 ottobre descrivono scenari e illustrano le loro visioni internazionali sul nostro futuro. Ad Antonio Casilli, professore associato di Digital Humanities presso il Paris Institute of Tecnolo18

gy, è affidato il primo intervento, che affronta come e quanto le scienze sociali si stiano occupando di internet e delle sue conseguenze sul nostro “vivere insieme”. Tre grandi questioni si collocano al centro dell’attenzione degli attori industriali e della comunità scientifica: la riconfigurazione delle nostre reti di conoscenze personali (gestione di contatti sempre più numerosi e interconnessi), la costituzione di strutture sociali “glocal” (al tempo stesso locali e globali) e la transizione verso un modello di privacy basato soprattutto sulla negoziazione che intercorre tra individui e aziende. Lo “sneak peek” (breve occhiata) di Giorgio Sardo, direttore Evangelism at Microsoft C or p or at i on , è rivolto a quello che accadrà, analizzando le tendenze attuali della tecnologia, attraverso esempi di esperienze innovative in un mondo di device e servizi, connettività cloud, big data, machine learning e

«siamo consapevoli che l’italia, per molti motivi, anche legati alla disattenzione delle istituzioni e della politica nei confronti di un tema, che riassumo in “agenda digitale”, sconti un grave livello di arretratezza nei confronti del resto dei paesi occidentali»

natural users interface. James Quarles, regional director di Facebook Emea, apre una discussione su come i comportamenti dei consumatori e l’uso di internet mobile creino opportunità per i brand e per le organizzazioni di connettersi e di interagire in modo significativo con l’utenza. “Il sistema limbico della rete: corpo, mente e strategie promozionali” è il tema di Derrick de Kerkhove, professore alla University di Toronto e presso la Federico II di Napoli: partendo dalla constatazione che l’industria promozionale s’interessa alla mente per capire come aggiustare meglio le sue strategie di branding, pubblicità e oltre, la sua analisi si concentra sulla “biologia delle emozioni” applicata alla rete. L’intervento di Alceo Rapagna, chief digital officer di Rcs MediaGroup, è intitolato “Digital Hell… and Resurrection: spunti dall’industria dei media per una trasformazione radicale delle aziende”: il settore dei me-

Un ricco programma di workshop

Ne saranno proposti oltre 40, distribuiti in 7 sale, per permettere ai partecipanti di comprendere e scoprire tutte le potenzialità della rete per le aziende, gli imprenditori e i suoi professionisti. Lo spettro di argomenti toccati è davvero vasto: Yahoo! indagherà le nuove abitudini dei consumatori, mentre Ibm parlerà di interazioni di nuova generazione tra persone, cose e città. Boraso.com illustrerà la propria vision sulla rivoluzione nel mondo dei media, della comunicazione e del marketing, mentre Michael Page spiegherà come individuare i talenti del “Mondo Internet”. ContactLab e MagNews metteranno la posta elettronica al centro dei rispettivi workshop, mentre ActValue tratterà di marketing, logistica e customer service. E questo solo nella prima giornata, che include tra gli altri anche gli interventi di Assorel, Anes, Camera di Commercio, Mimesi, Page Personnel, Doxa Digital, Gestpay, Pointstic ed E3. Giovedì 3 invece ad aprire il programma pomeridiano sarà Netcomm, con un workshop dedicato alla filiera dell’e-commerce. Seguiranno gli spazi dedicati da PayPal Italia alla multicanalità e dall’Adci allo storytelling digitale. Nuovamente protagonista Boraso, con “Seo: quello che piace agli Utenti piace anche ai Motori di ricerca”, mentre Engitel illustrerà l’importanza di un buon Cms nella comunicazione multicanale. Saranno presenti anche Editori Digitali, Digital Natives, Fimi, Ied e Outbrain.

dia e quello dell’editoria in particolare sono tra i più esposti al cambiamento. La forza di questa trasformazione - che abbraccia abitudini di consumo, prodotti, prezzi e canali distributivi - rappresenta una vera e propria “distruzione” che scuote alle radici i modelli di business e un po’ tutte le organizzazioni. Mentre Robbie Douek, head of mobile solutions Google for Seemea, parla di come l’elemento di differenziazione sia rappresentato dal “mobile” (titolo: “Mobile Makes a Difference”), Luca Cassina, general manager Northern, Central, Eastern Europe and

Turkey di PayPal, fornisce una fotografia dell’attuale mercato online transfrontaliero e delle abitudini dei consumatori in sei Paesi chiave (titolo: “L’evoluzione dei processi d’acquisto: dal cross border alla multicanalità”). La prima mattinata si chiude con una case history, quella di Uber, raccontata da Benedetta Arnese Lucini, general manager di Uber Italia e regional co-manager Europe. Giovedì 3 ottobre “ENERGIA DIGITALE” La seconda sessione consiste in una carrellata di nuove prospettive offerte dai relatori sul palco per com-

prendere le opportunità e gli strumenti di crescita per le imprese italiane. “Cavalcare l’energia digitale per un nuovo modo di fare impresa” è infatti il primo intervento di Giuliano Noci, ordinario di Marketing e prorettore del Politecnico di Milano. Lo segue Roberto Liscia, presidente di Netcomm, che interviene sul tema “E-commerce e multicanalità come opportunità di sviluppo per le imprese e il Paese”: l’economia in Italia cresce in modo lento ed è necessario trovare una via efficace per lo sviluppo del digitale al fine di accelerare il processo di trasformazione, sfruttando soprattut-


to le opportunità offerte dal “Made in Italy” e dal turismo. Riccardo Donadon, ceo di H-Farm Ventures, racconta la sua esperienza con Italia Startup, la piattaforma lanciata nell’aprile del 2011: le nuove imprese innovative rappresentano un’opportunità imperdibile per la crescita del sistema economico e industriale del nostro Paese. Di web e comunicazione e dei suoi sviluppi si parla, poi, con Roberto Binaghi, chairmain and ceo di Mindshare Italy e presidente del Centro Studi AssoCom, mentre il cambiamento in atto nella relazione cliente/ banca viene analizzato da Gianluca Finistauri, global head of Multichannel & Crm di Unicredit Group. Si chiude la sessione con due case history: la prima è quella di Humanitas, esposta da Karen Nahum, chief digital officer della nota struttura. Il tema della “sanità digitale” include anche il comportamento degli utenti online rispetto ai temi legati alla salute: Humanitas illustra la sua strategia digitale basata su strumenti nuovi di comunicazione (dal web ai social network attraverso le piattaforme mobile, pc e tablet), mettendo sempre il “paziente al centro” e sviluppando notevolmente l’interazione e i servizi. La

FROM DATA TO VALUE

La campagna: un messaggio positivo che guarda al futuro In alto, due soggetti della campagna pubblicitaria di internetdays, ideata e realizzata dall’agenzia creativa The Industry e basata sull’efficace concept “il cambiamento è davanti ai tuoi occhi”

seconda case history viene raccontata da Max Ciociola, president & ceo di MusiXMatch, che porta la platea nel mondo del più grande catalogo al mondo di “lyrics”, testi di canzoni con più di venti milioni di utenti al mondo che lo usano. La prima edizione di Internet Days si è, dunque, conformata, nelle intenzioni dei promotori, come un appuntamento unico nel suo genere, soprattutto per la volontà di promuovere e di presentare l’utilizzo più evoluto delle nuove tecnologie, mettendone in risalto il loro valore strategico. L’ampia rosa di sponsorship, capeggiata da un quartetto formato da Unicredit, Fastweb, Mimesi, e Asus, è impreziosita dalle main partership con quat-

tro autentici big del digitale: Google, Microsoft, Facebook e Paypal. E uno spazio particolare all’interno della due giorni è stato ritagliato per illustrare i corsi disponibili per tutti coloro che vogliono una formazione di alto livello nel settore digitale: Ied (Istituto Europeo del Design), Domus Academy, la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’Università Bocconi, lo Iulm (Libera Università di Lingue e Comunicazione), Almed (Alta Scuola in Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica) e Naba (Nuova Accademia di Belle Arti) spiegano i temi e i programmi dei master e dei corsi di specializzazione per chi vuole aumentare il livello della propria preparazione professionale. Chi non ne ha bisogno? 19

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media data

Audipress

trend Stabili i lettori di quotidiani La Gazzetta dello Sport si conferma il quotidiano più letto in Italia, davanti a La Repubblica e al Corriere della Sera. A sostenerlo sono i dati emersi dal secondo ciclo dell’indagine Audipress 2013 sui lettori medi dei quotidiani sul periodo 2 aprile - 7 luglio. Rispetto al primo ciclo dell’anno, il numero totale dei lettori di quotidiani scende di circa l’1%, da 21 milioni a 20.790.000. I quotidiani però resistono meglio dei periodici, che registrano percentuali di calo più marcate. Sul fronte dei settimanali, in-

eurosport

fatti, i lettori sono stati 19.709.000, in discesa del 6,4%. In questa categoria le testate leader sono quelle di entertainment e di gossip con Tv Sorrisi e Canzoni in prima posizione. Il calo generale tocca anche i mensili, che perdono il 4,7% dei lettori rispetto alla rilevazione del ciclo precedente. Focus è il mensile più letto seguito da Quattroruote e Al Volante. Per quanto riguarda la free press, ai vertici della classifica troviamo Metro, seguito da Leggo e DNews (107 mila lettori, in discesa del 10,3%).

Un’estate da incorniciare

Eurosport ha messo a segno una delle migliori estati di sempre sul fronte degli ascolti, con oltre 50 milioni di spettatori unici in Europa per ognuno dei principali eventi in onda sui suoi canali. Grazie all’ampia copertura in diretta e alla qualità del commento, l’offerta di ciclismo, tennis, calcio e discipline olimpiche è stata premiata da una crescita degli ascolti. Gli eventi che hanno superato i 50 mln di spettatori unici sono stati il Tour de France, i mondiali Under 20 Fifa, l’Euro femminile Uefa, i campionati Mondiali di Nuoto a Barcellona e quelli di atletica a Mosca e gli Us Open. Intanto Eurosport ha fatto il suo debutto anche in America con il programma “Eurosport on Velocity”, in onda sul canale Discovery Velocity.

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le readership (in migliaia) delle testate italiane Lettori stampa POPOLAZIONE QUOTIDIANI TOTALE LETTORI QUOTIDIANI LA GAZZETTA DELLO SPORT LA REPUBBLICA CORRIERE DELLA SERA CORRIERE DELLO SPORT - STADIO LA STAMPA QN IL RESTO DEL CARLINO METRO IL MESSAGGERO LEGGO IL SOLE 24 ORE SETTIMANALI TOTALE LETTORI SETTIMANALI SORRISI E CANZONI TV CHI OGGI SETTIMANALE DIPIÙ DIPIÙ TV GENTE DONNA MODERNA L'ESPRESSO FAMIGLIA CRISTIANA PANORAMA mensili TOTALE LETTORI MENSILI FOCUS QUATTRORUOTE AL VOLANTE COSE DI CASA STARBENE NATIONAL GEOGRAPHIC ITALIA CUCINA MODERNA IN SELLA MESSAGGERO DI SANT'ANTONIO GLAMOUR Fonte: Audipress

Visitatori sito 2013/II web testata 2013/I corrispondente %

51.623 20.790 3.678 2.835 2.709 1.626 1.378 1.280 1.228 1.205 1.044 963

3.533 607 1.070 748 214 214 65 6 154 19 329

-1,0% -1,7% 0,0% -2,0% -5,0% -0,4% 3,1% 1,8% -2,0% -2,3% 6,2%

19.709 3.350 2.889 2.643 2.527 2.227 2.153 2.098 2.077 1.942 1.708

477 19 21 36 168 20 73

-6,1% -4,0% -4,1% -5,6% -6,4% -5,8% -4,5% -6,0% -6,7% -4,2% -8,8%

18.813 5.531 3.349 2.033 1.305 1.298 1.291 1.256 1.204 1.066 956

1.399 407 397 191 28 124 55 97 63

-4,7% -1,4% -6,5% -2,9% -7,0% -4,8% -3,4% -7,8% -2,4% 0,5% -2,5%

45%

sono i “giovanissimi” che a luglio si sono connessi a internet, sul totale della popolazione di teenager

5,42% 108%

i 6-14enni che hanno visualizzato clip in rete, sull’audience totale di video online in italia

oltre 10 mln i possessori di smartphone che hanno visto filmati sul web, il doppio dell’anno scorso

comScore Online 2,3 milioni di Under 14 A luglio 27,5 milioni di italiani hanno visto oltre 5 miliardi di video online e sono più di 10 milioni - ovvero più che raddoppiati rispetto allo scorso anno - coloro che lo hanno fatto attraverso lo smartphone. È quanto rivela un’indagine di comScore, che ha esteso l’analisi sull’utilizzo di internet alla fascia di età 6-14 anni. A luglio 2013 gli utenti unici nella fascia di età 6-14 anni sono 2,3 milioni pari a circa il 45% del totale della popolazione 6-14 anni di riferimento (dati Istat). L’analisi rileva che in media oltre mezzo milione di giovanissimi si collega ogni giorno per una durata media di connessione di 1 ora e 12 minuti. YouTube e Facebook sono i siti più cliccati dal segmento, rispettivamente con 826.000 e 793.000 visitatori unici. «L’attrazione dei giovanissimi per internet è sotto gli occhi di tutti e ci ha spinto a inserire stabilmente la misurazione di questo fenomeno nelle nostre rilevazioni», ha commentato Fabrizio Angelini, ceo di Sensemakers che rappresenta in esclusiva comScore in Italia. Dalle rilevazioni comScore

Video Metrix, lo scorso mese di luglio 27,5 milioni di italiani hanno visto oltre 5 miliardi di video online attraverso il pc, passando in media 16 ore ciascuno in tale attività. La fascia di età 6-14, anche’essa recentemente inserita nel sistema comScore Video Metrix, registra 1,5 milioni di spettatori unici e rappresenta il 5,42% di tutta la audience di video online in Italia. I siti Google, trascinati da YouTube, guidano la classifica dei brand di video online con 23,5 milioni di spettatori. Il primo sito italiano è il Gruppo Mediaset che a luglio 2013 registra 5,3 milioni di spettatori. Analizzando l’utilizzo degli smartphone a luglio, si evidenzia che la visualizzazione di video è una delle attività più diffuse: sono stati oltre 10 milioni i possessori di smartphone a guardare almeno un video online con una crescita del 108% rispetto allo stesso mese del 2012. Analizzando le piattaforme utilizzate, emerge che ha svolto tale attività il 52,3% di chi possiede un terminale Apple e il 40,8% di chi possiede un terminale Android.


alberto dal sasso adv. information services business director di nielsen

Tracce di fiducia

C

om’era da molti atteso, a luglio è arrivato qualche timido, ma confortante, segnale di ripresa per il mercato pubblicitario. La tv, pur in assenza di eventi sportivi di assoluto richiamo, è tornata a vedere il segno più, così come internet che ha ripreso a marciare a ritmi più consoni ai soliti trend dopo la brusca frenata del trimestre precedente. Per capire meglio la fase in cui ci troviamo abbiamo interpellato Alberto Dal Sasso, advertising information services business director di Nielsen.

Da aprile il mercato pubblicitario ha iniziato a evidenziare qualche timido segnale di recupero, con cali più contenuti e sporadici segni più. I dati di luglio come si inseriscono in questo trend? è vero in parte. Il primo semestre 2013 si è rivelato negativo, segnando un -17,4% (-706 milioni), in confronto a un periodo omologo 2012 che aveva visto un calo del -9,6% (pari a 408 milioni di

euro “bruciati”). La seconda parte del 2012 si era rivelata assai peggiore, perdendo oltre il 20% rispetto alla seconda metà del 2011. Questo significa che sicuramente si prevedeva un rimbalzo tecnico nella seconda metà del 2013 che al momento si sta verificando nel mese di luglio, che è il primo mese in cui la riduzione ha una dimensione più contenuta (-5,4%). A ciò si aggiungono piccoli segnali positivi con l’aumento dell’investimento in alcuni settori.

La tv, sempre a luglio, ha rivisto dopo mesi il “segno +”, anche senza grandi eventi sportivi. Come va letta questa evidenza? La tv vede dopo 21 mesi consecutivi di calo un primo mese in positivo a +1,6% (+3 milioni di euro circa) ciò è dovuto in parte al ritorno all’investimento di alcune aziende top (che sono storicamente orientate alla televisione). In particolare in luglio sulla televisione si registra una crescita del settore tlc del 34% (+6 milioni), delle bevande +14% (+2

milioni), della cura persona +10% (+0,8 milioni), del turismo e viaggi +23% (+1,3 milioni) e dell’abbigliamento +51% (+0,6 milioni). Va anche detto che automobili e alimentari sono ancora in calo, rispettivamente a -17,6% e -13,3%, per un totale di 7 milioni circa persi.

A differenza di quanto è avvenuto negli ultimi anni, anche il web nel 2013 ha mostrato qualche sofferenza. Che significa questo dato? La crisi attuale è la più difficile attraversata dal nostro Paese in termini economici e soprattutto dal mercato della comunicazione. è una crisi legata alla capacità di spesa delle aziende in generale che si confrontano con un problema legato ai consumi pressoché in tutti i comparti (fatta eccezione per poche nicchie). Questo per dire che per la prima volta anche internet si confronta con segnali negativi dovuti al decremento generalizzato dei budget di comunicazione. Va anche sottolineato che il web

Alberto Dal Sasso

Cali di investimento più contenuti, e perfino qualche segno più: luglio per la pubblicità potrebbe essere stato il mese che segna l’inversione di tendenza. Ma, come spiega l’esperto, solo l’autunno chiarirà se si tratta davvero di nuova fede verso la comunicazione o se è solo un “fuoco di paglia”

nella sua globalità ha assunto una quota di mercato che comincia a essere assai significativa: a fine 2012 ha superato il 17% stimato, ed è quindi entrato in pianta stabile nelle strategie di scelta del mix di comunicazione delle aziende.

L’intervista di Simone Freddi

Dai dati disponibili, nel mercato adv si trova traccia di quei segnali di “fine della crisi” più volte richiamati dal Governo? è presto per dirlo, d’altra parte luglio e agosto pesano tra il 3 e il 4% dell’intero investimento annuo. Per questo motivo i piccoli segnali sono appunto “tracce”. Bisognerà aspettare la chiusura del mese di settembre per capire se si tratta davvero di nuova fiducia verso la comunicazione o è solo un “fuoco di paglia”. Le decisioni che la politica sta prendendo in questi giorni potranno influire in maniera importante sul dato di fine anno del mercato adv.

Quali settori economici stanno manifestando un ritorno alla fiducia nella leva pubblicitaria? Unico settore a crescere nella prima metà dell’anno in pianta stabile è stato il settore dell’informatica, grazie al boom della “mobile era” legata a tablet e smartphone. Nei primi sette mesi dell’anno sono stati investiti 11 milioni di euro in più rispetto al periodo omo-

La stima del mercato pubblicitario in Italia In migliaia di euro; dati netti

TOTALE PUBBLICITà QUOTIDIANI PERIODICI

Gen./Lug. 2012

Gen./Lug. 2013

Var.%

4,193,910

3,521,721

-16.0

503,191

381.677

-24.1

376,558

285,677

-24.1

2,453,408

2,084,976

-15.0

RADIO

230,443

201,185

-12.7

INTERNET

256,516

250,762

-2.2

OUTDOOR (Fonte: AudiOutdoor)

56,638

55,005

-2.9

TRANSIT

52,365

46,756

-10.7

TV

(Fonte: Fcp-Assointernet)

OUT OF HOME TV

5,712

4,655

-18.5

CINEMA

16,901

12,426

-26.5

DIRECT MAIL

242,178

198,603

-18.0

Fonte: Nielsen

logo 2012 (+44%). Tutti gli altri settori sono e rimangono in negativo anche sediverse categorie hanno ripreso a crescere dopo molti mesi. Mi riferisco a tlc, media, distribuzione, bevande, cura persona.

In merito ai cambiamenti “strutturali” del settore media, cosa può dirci? La stampa è in difficoltà, anche se va detto che si inserisce in un trend di lungo periodo di erosione di quota, cominciata con l’avvento di internet, laddove la tv, gra-

zie alla pay tv prima e ai canali verticali o specialistici poi, ha mantenuto la quota anche nei momenti di maggiore crisi. Oggi la sfida è quanto mai data dalla mobilità della comunicazione, anche se non è una novità il fatto che la tecnologia abbia modificato il modo di fruire dei mezzi e quindi anche dell’approccio degli stessi al consumatore. Oggi, quindi, mobilità e “social” sono l’ultima sfida alla creatività, sia di chi fa marketing di prodotto che di chi fa marketing editoriale.

21


Understanding the behaviours, motivations and priorities of 38.000 mobile users in 43 countries. ANNO IV | #30/31 | 1 OTT 2013

TNS Mobile Life 2013 Mobile strategies for business growth

mobile

L

e tecnologie “mobile” (smartphone e tablet) fanno ormai parte della nostra quotidianità, sono diventate compagne delle nostre giornate in modo naturale, con una presenza sempre più impattante in termini di vissuto. In Italia, ormai il 60% degli utenti di telefono cellulare ha uno smartphone, un cellulare “connesso” alla rete in 3G, con punte del 74% fra i 22-30 enni. Se valutiamo poi la possibilità di avere una connessione wifi, allora il dato sale ancora, con una media italiana che registra un 62% di utenti che si possono connettere e punte del 79% fra i 16-21enni, che evidentemente dispongono di device low-end e di segmento inferiore o con piani tariffari non ancora bundle. Abbiamo poi la possibilità di essere connessi in mobilità attraverso i tablet, oggetto di forte appeal, a livello globale e ancor più in Italia (il 26% degli italiani ha intenzione di acquistarne uno nei prossimi 6 mesi). Interessante notare che le percentuali di intenzione d’acquisto non sono particolarmente in riduzione per i target “più adulti”, evidenziando quindi un 22

Internet on the go: comportamenti e attitudini dell’utente in mobilità diGabriella Bergaglio

TNS Digital Practice Lead

alto interesse alla connettività mobile anche da parte dei 5060enni. E quali sono le attività svolte quando siamo connessi in mobilità? L’evoluzione dei cellulari, un tempo focalizzati sulla connettività voce, ora si centra sulla comunicazione in senso più ampio, comprendendo Autore / soggetto che ha realizzato il sondaggio: TNS Committente: TNS Estensione territoriale: Nazionale - 43 Paesi Consistenza numerica del campione: Campione rappresentativo della popolazione adulta compresa tra i 16-60 anni per quote di età, sesso, area geografica, titolo di studio, estratto casualmente da access panel online. N. 996 interviste in Italia Metodo di raccolta delle informazioni: In Italia, indagine online su panel. Date di realizzazione sondaggio: Dicembre 2012 – Gennaio 2013

la diffusione e la condivisione dell’esperienza stessa anche con sharing di foto/video/ post/instant messaging. Ma come entrano queste funzionalità nella nostra vita quotidiana? Quali sono le dimensioni dei trend di utilizzo? Quale l’interesse per nuove modalità di comunicazione? Voglia di entertainment Per quanto riguarda email e sms, sappiamo ormai che hanno raggiunto livelli di pe-

netrazione totale. I social network hanno alta attrattività: la metà degli italiani con smartphone accede quotidianamente e il 60% lo fa attraverso l’app. L’uso di funzionalità di entertainment è come abbiamo visto in crescita: foto/ video, browsing ed ascolto della musica sono sicuramente le funzionalità maggiormente usate nel cellulare. Per quanto riguarda i giochi, una metà degli italiani li utilizza, ma l’interesse per chi ancora

non lo fa è limitato (la penetrazione sul target interessato è ormai pressoché raggiunta). In crescita per il futuro invece, le funzionalità di lettura (eBook, magazines, newspapers) e streaming video, come quelle di utilizzo dei servizi di geolocalizzazione. Per questi ultimi: il 26% degli italiani li usa già almeno una volta a settimana e un 42% di coloro che attualmente non lo fa, sarebbe interessato ad usarli in futuro. Per cosa? Per trovare la strada,

Evoluzione della tecnologia mobile e internet cellulari La nascita del cellulare: Si può telefonare in mobilità L’era dei PDAs: Lo sviluppo Funzionalità dei tool di produttività come calendario, blocco note, ecc... L’era dell’augmented reality: I cellulari come device personali Experience che migliorano aspetti della vita quotidiana Connettività

Fonte: Fonte: TNS/Mobilizing market research - 2013

internet L’era di internet: Email e semplici pagine di testo L’era del search: Permette agli utenti di trovare e catalogare informazioni online L’era del social networking: L’esperienza online è focalizzata sulla condivisione (opinioni, emozioni, contenuti, ecc...)

per tragitti di trasporto/orari, per essere informato su promozioni e offerte speciali. In quest’area gli utenti si dichiarano aperti e interessati: il mobile recupera infatti una funzione di connessione fra il pc e l’acquisto effettivo offline, fra il mondo digitale ed il mondo reale. Se analizziamo il processo d’acquisto, oggi, vediamo come si sia ormai dilatato nel tempo: include infatti, per molte categorie, una ricerca pre-acquisto svolta spesso online. Le (alte) aspettative dell’utente L’utente in mobilità si aspetta di avere la possibilità di vedere/trovare informazioni magari già consultate più comodamente da casa/ufficio, via pc. In questo caso, magari per trovare il prodotto a prezzi inferiori altrove, o per vedere commenti e recensioni di terzi presenti in rete, utilizza lo smartphone anche sul punto vendita. Già oggi, in Italia, un utente mobile su 3 ha usato il suo device instore per attività di browsing online e uno su 10 ha già effettuato acquisti via mobile (online o instore via phone

touch, …). Un dato interessante è poi quello sull’apertura ad attività di comunicazione innovative tipo “ricevere coupon ed offerte da un negozio” (basate sui propri interessi/acquisti precedenti 32%), “ricevere mobile coupons mentre si passa vicino ad un determinato prodotto, sul punto vendita” (26%), “ricevere ricette specifiche attraverso un’app mentre si acquistano prodotti alimentari sul pv” (18%). L’importanza del contesto, per l’attività di connettività mobile è cruciale: l’utente ha aspettative elevate ed è aperto all’innovazione in quel momento specifico del suo shopper journey. L’esperienza di fruizione dei contenuti online attraverso il mobile diventa perciò individuale (customizzata e scelta secondo le proprie esigenze personali), multipiattaforma (e pertanto con aspettative di unicità pur su device differenti - e deve quindi essere ottimizzata per fruizioni in mobilità), sequenziale (inizia su una piattaforma e attraverso touchpoint diversi, termina quasi sempre offline, pur essendo transitata attraverso il digital).


ericsson Raddoppia in un anno il volume del traffico dati

Cresce in modo vertiginoso il volume del traffico dati su mobile. Secondo l’aggiornamento del “Mobility Report” di Ericsson, infatti, il traffico dati in mobilità è raddoppiato tra il secondo trimestre 2012 e il secondo trimestre 2013 ed è cresciuto del 14% rispetto al primo trimestre 2013. Questo trend mostra l’evoluzione nei comportamenti delle persone in tutto il mondo, sempre più abituate alle funzioni degli smartphone, device che ormai ci accompagnano nella quotidianità, spesso migliorandocela.

strumenti nuove frontiere per l’email mktg

Nel 2013 i consumatori “mobili” di posta elettronica sono più della metà del totale (55%). Uno scenario inedito che impone un’assoluta padronanza della tecnologia, competenze specializzate e il contributo di partner di qualità L’email è il canale preferito dagli utenti per ricevere comunicazioni come pubblicità (58%), conferma di ordini (77%), avvisi bancari (70%) e notizie (61%). Questi sono solo alcuni dei dati (Nielsen, ricerca Email Marketing & Co. 2013) che confermano la continua crescita di efficacia e diffusione dell’email marketing come mezzo di comunicazione e promozione di prodotti e servizi. Il tutto con un’importantissima novità. Nel 2011 i consumatori “mobili” di email erano il 29%, nel 2012 il 40%. Nel 2013 sono diventati il 55%, ovvero più della metà degli utenti di email. Tale evoluzione rappresenta un chiaro segnale per brand, aziende e marketer, e richiede una sempre maggiore padronanza del-

la tecnologia, competenze specializzate e il contributo di partner di qualità. «L’email marketing è oggi il key driver che spinge l’utente a cercare ulteriori informazioni su un prodotto, un brand, un servizio», conferma Roberto Siano, fondatore di Clickpoint. La struttura da anni offre ai propri clienti un servizio di email marketing basato su un innovativo sistema proprietario ottimizzato anche per mobile, con campagne ad hoc realizzate grazie al supporto di professionisti esperti. Il sistema garantisce interattività, personalizzazione del messaggio e massimizzazione della call to action, una precisa targettizzazione, ottimizzazione del contatto e riduzione del-

le dispersioni. Il tutto con costi per contatto sensibilmente inferiori rispetto ai mezzi di comunicazione tradizionali. «Considerando inoltre che il 38% degli utenti che ricevono offerte e promozioni via email le condivide abitualmente sui social network, capiamo come l’email marketing rappresenti anche il cardine di una comunicazione multicanale, in grado di far percepire il brand come affidabile, credibile e sempre presente», aggiunge Siano.

Roberto

Siano

23

www.tiwi.it


ANNO IV | #30/31 | 1 OTT 2013

mobile

Tecnologia&Adv con i formati weborama l’impatto del rich media è cross-device

di Giacomo Broggi

A fianco il formato floorad per tablet realizzato per “monsters university”. sotto l’adv per “The lost dinosaurs” sul sito mobile di leonardo.it

Il

mercato dell’advertising online, dopo qualche mese di blackout, sembra dare segnali di ripresa, anche grazie all’apporto del segmento mobile. Come confermato dall’ultima previsione di PwC, nel 2017 la penetrazione di smartphone e tablet sarà dell’85% sul totale della popolazione italiana, mentre oltre 10 milioni di persone hanno visualizzato almeno un video a luglio utilizzando un telefono di ultima generazione, una cifra in crescita del 108% rispetto all’analogo periodo del 2012 (dati comScore). Per presidiare al meglio un mercato dalle così grandi potenzialità, occorre presentare soluzioni pubblicitarie in grado di colpire in modo impattante il target che si vuole raggiungere. Weborama, società all’avanguardia nel settore della pubblicità e del marketing online in Europa, ha già proposto - e continua a farlo - agli operatori del mercato vari

24

strumenti che si servono della tecnologia rich media per ottimizzare al meglio le campagne sui device mobili. A testimonianza della validità delle offerte di Weborama c’è il rafforzamento della collaborazione con la concessionaria LeonardoAdv, che ha scelto la tecnologia di Weborama anche per la gestione dei formati rich media sull’audience mobile, con la volontà di coniugare la massima visibilità con il rispetto per la user experience e la navigabilità dei contenuti. Un esempio della collabora-

zione è rappresentato dal FloorAd Video Expandable Mobile che Eagle Pictures ha scelto per lanciare il film “The Lost Dinosaurs”. Tra le caratteristiche che hanno reso il formato scelto da Eagle particolarmente efficace, si possono menzionare l’espansione automatica e il riposizionamento degli elementi grafici in base alla modalità (landscape o portrait) del device, in modo da rendere sempre visibili i loghi e i messaggi del cliente. E’ da citare anche la collaborazione con SportNetwork. Ad agosto, infatti, sono andate online sul

network della concessionaria le prime due campagne sviluppate con il FloorAd per tablet, un formato estremamente flessibile e, grazie allo sviluppo in Html5, adatto a replicare con successo tutte le caratteristiche tipiche del suo omologo web come ad esempio l’integrazione con qualsiasi tipo di contenuto multimediale e l’adattamento automatico alle dimensioni dello schermo. La diversità tra gli inserzionisti coinvolti (Walt Disney per la campagna Monsters University, Ford per la campagna Ford Fiesta) dimostra ulteriormente come il FloorAd sia un formato trasversale e adatto a svariate tipologie di investitori e obiettivi ci comu-

nicazione. Queste campagne hanno registrato alti livelli di interazione e coinvolgimento degli utenti. Weborama ha poi sorpreso tutti con la campagna per il lancio del film “Wolverine L’Immortale”, sviluppata in collaborazione con ClickArt e andata online su Multiplayer.it. Per la prima volta in Italia una creatività ad alto impatto ha superato i limiti del flash abbattendo le barriere di visualizzazione legate ai nuovi device. La società fondata in Francia nel 1998 ha realizzato il primo rich media visibile in forma responsive in tutte le risoluzioni su desktop e su tutti i device mobile operativi sia in ambiente iOS sia in ambiente Android, a riprova della sua grande capacità di innovazione. L’offerta di Weborama Advanced Rich Media spazia dall’ideazione di nuovi formati fino alla gestione di tutti gli aspetti operativi, con particolare riguardo al supporto costante a tutti gli attori coinvolti prima, durante e dopo la campagna.

Microsoft surface: in arrivo la seconda generazione Microsoft ha annunciato i nuovi prodotti della famiglia di tablet Microsoft Surface. I due nuovi modelli Surface (Surface 2 e Surface Pro 2) insieme a una serie ancora più ampia di nuovi accessori saranno disponibili presso i rivenditori Microsoft e sul sito Microsoftstore.com a partire dal 22 ottobre, anche in Italia. Surface 2 e Surface Pro 2 presentano entrambi aggiornamenti significativi, miglioramenti in termini di potenza di elaborazione, durata della batteria, visualizzazione e risoluzione della fotocamera, nonché un supporto integrato ottimizzato con doppia angolazione per un utilizzo più confortevole, sia alla scrivania che senza appoggio. Intanto in Italia si è conclusa l’esperienza del Surface Summer Tour: dodici tappe nei luoghi estivi di villeggiatura per scoprire la passione degli italiani per l’hi-tech.

SaldiPrivati la calda estate degli acquisti in mobilità È stata un’estate da record per Saldiprivati, l’operatore di ecommerce del gruppo Banzai. Rispetto al 2012 gli acquisti da smartphone, ha fatto sapere la società, sono infatti cresciuti del 74%. La possibilità di partecipare a vendite fortemente scontate accedendo ovunque con il proprio smartphone ha dato un forte impulso all’acquisto. Dai dati raccolti da SaldiPrivati emerge che il trend dello shopping in mobilità si rafforza durante i mesi estivi raggiungendo il picco in agosto: gli acquisti da smartphone e tablet hanno costituito nel periodo estivo tra il 33% e il 40% delle revenues totali del sito. Va segnalata la migliore performance degli smartphone rispetto ai tablet, dovuta al fatto che il telefono è lo strumento per eccellenza che ci segue ovunque, anche in vacanza.


SEARCh & SOCIAL MEDIA MARkETInG

Concessionarie NetMediaClick sui nuovi device con Hic mobile NetMediaClick fa il suo debutto sul mobile. La concessionaria è stata scelta in esclusiva nazionale da Hic Mobile, il primo network adv mobile costituito esclusivamente dall’inventory geolocalizzata brand safe di ben 15 partner nazionali ed internazionali. Tale posizionamento permette a Hic Mobile di essere in costante evoluzione per quanto riguarda le proposte innovative di formati, strumenti e metodologie di elaborazione delle campagne per poter accrescere sempre più l’efficacia e il valore commerciale delle

simona perolari

campagne. L’offerta derivante da questa partnership sarà caratterizzata da 5 miliardi di impression (40 milioni di click mensili geolocalizzati in Italia), un’offerta brand safe sulle migliori app e msite, campagne pianifi-

cabili per canali tematici e a Cpc, Cpm, Cpl e Cpd, e da diversi formati: display, rich media, video e, infine, sviluppo banner e landing page. «La stretta collaborazione con Hic Mobile ci permette di offrire un servizio a 360 gradi ai nostri clienti, a completamento della nostra già consolidata offerta di dem, video, display e progetti speciali. Questo sempre nell’ottica della verticalità e nel conseguente raggiungimento del target, riducendo al minimo le dispersioni», è il commento di Simona Perolari di NetMediaClick.

6-7-8 novemBre 2013

mico – miLano congressi

m i L a n

speakers incLude richard Baxter, SEOgadget | greg Boser, BlueGlass Interactive | Luca Bove, im evolution | Frieda Brioschi, Wikimedia Italia | vincenzo cosenza, BlogMeter | Justin cutroni, Google | domitiLLa Ferrari, Arnoldo Mondadori Editore | ric dragon, DragonSearchMarketing | Brad geddes, Market Motive | andrew goodman, Page Zero Media | seBastian greBasch, Zalando | motoko hunt, AJPR LLC | Johannes müLLer, Google | david nayLor, Bronco | sara rosso, Automattic | Justin sanger, Support Local | samueL scott, The Cline Group | Jim sterne, Digital Analytics Association...

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Application BuonenotiziEplus approda su android Voglia di guardare al mondo con il bicchiere mezzo pieno? Da oggi è possibile anche su tutti gli smartphone più diffusi grazie alla nuova release di BuoneNotiziePlus, l’aggregatore di notizie che, dopo la versione per iOS, è ora disponibile anche per Android. Nata come sito web e magazine digitale, BuoneNotizie è una piattoforma editoriale che accompagna le persone emozionandole attraverso messaggi positivi. Il progetto, ideato da Silvio Malvolti, ha anche un interessante risvolto pubblicitario, permettendo ai brand di associarsi a contenuti ottimistici con interessanti ricadute di immagine.

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Per informazioni: Barbara Vassallo - 06.84541.206 - smx@businessinternational.it


ANNO IV | #30/31 | 1 OTT 2013

media

Planning

Rtb 2.0 = Facebook + Search Amedeo Guffanti, partner & managing director di 77Agency, illustra la sua visione su come è possibile combinare al meglio i nuovi protocolli di media buying e le specificità del social network più grande del mondo

di Simone Freddi

Amedeo

Guffanti 26

M

olti pensano che dopo l’arrivo del real time bidding il mercato pubblicitario non sarà più lo stesso. Per ora questo nuovo protocollo che permette di scambiare singole impression in tempo reale è in rapida crescita: secondo i dati a nostra disposizione la quantità di spazi adv messi “all’asta” in Italia nel primo quarter del 2012 sarebbe cresciuta del 264% rispetto al Q1 2011, per un totale che attualmente si aggira attorno ai 600 milioni al giorno. Una cifra imponente e destinata a crescere ancora, a mano a mano che gli editori apriranno sempre maggiori quote della propria inventory agli ad exchange e che operatori e centri media metteranno a fuoco tutte le opportunità messe a disposizione da questa tecnologia. Con Amedeo Guffanti, partner & managing director di 77Agency, approfondiamo ad esempio i risvolti fer-

tili che Rtb e programmatic buying trovano nell’ambiente social. «Parlando di real time bidding, certamente in prima battuta a colpire è la tecnologia che rende possibile comprare e vendere impression in pochi millisecondi, ma l’aspetto più deflagrante è l’impatto che tutto questo ha sul funzionamento del mercato adv, ovvero sul rapporto tra chi compra e chi vende pubblicità – osserva il manager -. Quella portata dal “programmatic buying” è una svolta epocale, se consideriamo che ancora oggi gran parte delle pianificazioni in internet si definiscono con logiche televisive, basandosi su mappature in fogli Excel». Ora, grazie alla tecnologia, i siti hanno associato parte del loro traffico agli ad exchange. «Ogni spazio non venduto è disponibile nell’exchange e viene allocato alla migliore offerta, rigorosamente in real-time. Ogni singola impression (ogni singolo utente) ha un prezzo, definito dal mercato in base al valore che ogni pretendente decide di attribuirgli in base a dati proprietari o acquisiti da terze parti». Un cambiamento radicale, paradigmatico. E che of-

fre opportunità del tutto inedite. Prendiamo ad esempio il re dei social, Facebook. Si tratta di una vera miniera di dati, come ben sa chiunque lavori nell’ambito della comunicazione, e che sono a disposizione da ben prima dell’arrivo del real time bidding. Sfortunatamente però, Facebook per policy non permette di incrociare i propri dati con quelli degli adserver. «Tuttavia - spiega Guffanti - Facebook ha deciso di aprire parte della propria inventory all’Rtb attraverso Facebook Exchange, e permette di associare dei cookie alla navigazione, quindi in pratica è possibile intercettare un utente che è passato sul nostro sito, se va su Facebook». E qui viene il bello, come ci dimostra il manager: «Consideriamo i numeri del sito: in Italia Facebook conta oltre 24 milioni di utenti attivi in Italia su una popolazione online di 28 milioni. In pratica, poco meno di 9 utenti italiani su 10 hanno un profilo sul social network e lo visitano tutti i mesi. Addirittura gli utenti mobile, che sono circa 16 milioni al mese (di cui 12 milioni ogni giorno), vi accedono 14 volte al giorno in media. In so-

stanza, possiamo scegliere di comprare l’exchange del traffico generale, oppure possiamo rivolgerci al Facebook Exchange, essendo comunque abbastanza sicuri che quasi tutta l’audience che stiamo cercando passerà sul social network in tempi brevi. Inoltre, a differenza di quanto avviene su altri siti, su Facebook sai cosa compri. Infatti, la maggior parte dei siti ha tantissimi formati e posizioni pubblicitarie, ma difficilmente è l’inventory premium a essere venduta sugli ad exchange. Su Facebook invece gli spazi sono standard». Concretamente, tutto questo fa di Facebook una piattaforma formidabile di retargeting. «Il passo successivo - afferma Guffanti - che noi tra i primi stiamo iniziando a provare sul mercato, con una tecnologia proprietaria SAT, è incrociare il search con il retargeting su Facebook. Il punto è: tutti utilizzano Google, perché parte imprescindibile della pianificazione media online. Pagando a Cpc, si comprano - e si pagano - 100 clik diretti al proprio sito. A questo punto, solo in pochi casi si arriva alla conversione. Molti atterrano sul sito

ma se ne vanno subito (è il cosiddetto “Bounce Rate”), altri vi indugiano, lo navigano, ma non compiono alcuna azione. Si tratta di un traffico già pagato, che ha mostrato interesse ma che che rischia di essere disperso. Invece, applicando un cookie e ritargettizzandolo con moduli di Rtb su Facebook, si può essere abbastanza sicuri di ritrovarlo». Eccola qua, dunque, la nuova frontiera dell’adv tecnologico. Perché, anche se come avverte lo stesso Guffanti, la componente creativa resta fondamentale per convincere il consumatore, le potenzialità del valore portato dall’irrompere della tecnologia sulla compravendita di spazi pubblicitari è indubbia. E siamo solo all’inizio della trasformazione: «Credo che il mercato pubblicitario online finirà per trasformarsi in qualcosa di simile alla Borsa. Un mercato liquido e aperto 24/7, dominato dai capitali, in cui il traffico sono le azioni, facilmente scambiabili. Non mi stupirei immagina Guffanti - se a governarlo fossero prima o poi le banche. E neppure che presto ci compaiano dei “derivati” sul costo del traffico web»


P i r t e s d i m l l i s f k d c r i a k I r Smartclip porta sul mobilebo T e I e V I d d i R l c s S l I e i i plus di “mvideo” di GroupM n b hdow aPerl a nn s a u b P eskyscrla n i y G A g N I n p i S P S I s I s i T i wid D t R d a r E e V a D P d A f l n P a o u t h P t o u P rstitial triPPo b e s t S m i n i l l i s f k d c r i a k o e b d P i l r s l i e b hdown scraP f 1 s y u k P wides itialh270a/113l0 t s r e t n i Partnership

ar.it n i m e abs www.i

martclip, la piattaforma globale per brand e video advertising multiscreen, per prima in Italia rende accessibile in mobilità l’esclusivo formato “mvideo” di GroupM. Il sistema mvideo

è l’insieme di prodotti di digital video advertising che, integrato alle pianificazioni televisive, aiuta a massimizzare l’efficacia delle campagne di videostrategy. Forte impatto visivo, utilizzo dell’alta definizione, espansione in automatico con audio on in mouseover, fuzionalità social & sharing, possibilità di inserire store locator, di raccogliere i dati dell’utente e di interagire con gli smartphone, hanno fatto di mvideo la piattaforma di riferimento per i brand che vogliono comunicare e creare engagement con il consumatore in rete. Se fino ad oggi questa straordinaria soluzione ha procurato benefici prevalentemente per le pianificazioni video su pc, con smartclip ora i vantaggi di mvideo possono essere sfruttati anche in mobilità.

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Restyling Bing migliora la funzione di ricerca video Dopo aver lanciato un nuovo logo, Bing modifica anche la ricerca video sul motore di ricerca. Totalmente ripensata, la nuova esperienza di navigazione consente di avere un’anteprima di maggiori dimensioni e una migliore risoluzione, in modo da poter scoprire e visualizzare velocemente tutti i video più interessanti della rete. I principali cambiamenti comprendono l’anteprima pop-out, il miglioramento filtri, vi-

uno screenshot della sezione ricerca video di bing, totalmente rinnovata

deo overlay e una migliore navigazione. Con Bing adesso la ricerca non si fermerà ai migliori risultati di YouTube, Hulu e Vi-

meo, ma sarà trovare anche provenienti da tion, Vevo, Mtv, e molto altro.

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ANNO IV | #30/31 | 1 OTT 2013

scenario

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ggi il settore cloud rappresenta il 2,5% del mercato IT complessivo italiano, con una crescita del 25% l’anno. Sono dati del tutto in linea con gli standard europei. Tuttavia, a differenza dei principali mercati del Vecchio Continente, il settore dell’information technology in Italia è complessivamente in calo (-4,1% nel 2011). Il cloud, quindi, non ha pienamente svolto quella funzione di rilancio e di traino che molti si aspettavano. Particolarmente preoccupante è la sua scarsa penetrazione nel mondo delle Pmi. Il 95% della spesa cloud italiana proviene, infatti, dalle grandi aziende, che nel 67% dei casi utilizzano in qualche modo “la nuvola”. Al contrario, solo il 22% delle Pmi ha adottato questa tecnologia e un sorprendente 10% delle aziende di minori dimensioni fatica a comprendere di cosa si tratta. Per farci illustrare i principali vantaggi offerti dalla tecnologia cloud rispetto ad altri sistemi informatici abbiamo interpellato Alberto Di Nardo, responsabile assistenza e sviluppo di 28

Con Alberto Di Nardo, responsabile assistenza e sviluppo di Readytec, scopriamo i vantaggi che “la nuvola” è in grado di offrire alle aziende di ogni dimensione: spiccano la maggiore sicurezza e i costi minori che permettono di concentrare gli investimenti sul proprio core business

aiutano la Pmi a competere con le sfide del mercato.

Alberto Di Nardo

di Lorenzo Mosciatti

Prestazioni e risparmio a misura di Pmi Cloud Computing

Readytec, tra le aziende leader dell’IT italiano con oltre 30 anni di esperienza nella progettazione di soluzioni d’avanguardia nelle aree ebusiness, software gestionale, hardware e sistemi.

Quali sono i principali vantaggi offerti dal cloud? Come primo punto vorrei citare la possibilità di avere più servizi a costi minori. Il cloud computing, infatti, permette alle aziende di ridurre il numero di server nella loro infrastruttura. In questo modo vengono contemporaneamente eliminati i costi per la manu-

tenzione delle apparecchiature e l’aggiornamento del software, oltre alle spese relative a misure di sicurezza ed energia. Ne deriva che la riduzione dell’hardware offerta dal cloud computing permette, da un lato la riduzione dei costi IT e dall’altro libera risorse che possono essere investite in attività rilevanti per la competitività dell’azienda stessa. Un’altra caratteristica a vantaggio del cloud è la sua sicurezza e affidabilità. Un datacenter con un alto livello di affidabilità richiede ingenti investimenti, elevati per le dimensioni della piccolamedia impresa.

Mentre con il cloud è possibile ottenere gli stessi standard a costi minori? Sì, perché i gestori di servizi di cloud computing possono ripartire i costi su un vasto bacino di utenti e in questo modo possono investire su misure di sicurezza ed affidabilità molto elevate. Un ulteriore beneficio del cloud è la flessibilità: il costo dei servizi erogati attraverso il cloud computing è calcolato sul consumo. Tanto più alta è la variabilità della produzione nel tempo, tanto più i sistemi in cloud possono far risparmiare sul consumo delle risorse. L’azienda può

costantemente dimensionare l’infrastruttura, quindi il costo, in base alle reali esigenze. I sistemi tradizionali invece vanno dimensionati tenendo conto della situazione peggiore ovvero calcolando il picco di carico, in questo modo però l’investimento iniziale richiesto è molto più alto se comparato alle reali esigenze. Inoltre le competenze necessarie per gestire il sistema informatico attraverso il cloud sono minori rispetto a quelle richieste da altre infrastrutture IT. Così si liberano risorse che possono essere investite per la specializzazione del personale in ambi-

ti prettamente legati al core business dell’azienda. Infine è necessario puntare verso strumenti tecnologici che aumentino l’efficienza e l’efficacia dell’azienda. Il cloud computing assolve questo compito? Pienamente, perché rivoluziona il concetto di ambiente di lavoro che viene slegato da un luogo geografico come ad esempio l’ufficio. L’utenza acquisisce flessibilità attraverso una struttura Ict che risponde velocemente alle esigenze. Avere la possibilità di poter accedere ai dati aziendali in modo sicuro e ovunque, tramite una connessione a internet (anche mobile), poter condividere dati con i propri partner senza dover affrontare investimenti ingenti sono sicuramente caratteristiche che

La vostra azienda ha sviluppato un’offerta sul cloud? Quali sono le sue principali caratteristiche? Readytec ha realizzato dei servizi basati sul cloud per le Pmi e i Professionisti, con particolare attenzione alla sicurezza e al monitoraggio delle risorse utilizzate attraverso piattaforme semplici da usare. In questo modo il cliente utilizza il software fruendo gli applicativi in cloud da qualsiasi dispositivo e in qualsiasi luogo risieda, senza preoccuparsi della gestione dell’infrastruttura informatica. Il costo del servizio è particolarmente flessibile e viene misurato in funzione delle risorse richieste dal cliente. Gli stessi risultati ottenibili con il cloud non si possono raggiungere attraverso investimenti Ict “in house”? Sicuramente è possibile, ma i costi d’investimento sarebbero molto più alti. La gestione di una infrastruttura informatica in house richiede competenze e investimenti per ottenere un alto livello di affidabilità e sicurezza. Ci sono o ci possono


essere problematiche attinenti alla sicurezza dei dati aziendali? La sicurezza dei dati è la principale preoccupazione delle aziende. Le imprese hanno ambienti sempre più aperti, che interagiscono con accessi da mobile, sistemi di partner e clienti, e appunto servizi cloud: la sicurezza è comunque un aspetto estremamente importante da presidiare. Per quanto possa investire un cloud provider, anche un gigante come Google o Amazon, quando i dati sono esposti alla rete internet, il problema di chi può accedervi si pone. È semplicemente una questione economica: per fare attacchi e violazioni occorre investire, e se l’investimento può avere un buon ritorno il rischio c’è sempre. Anche quando si arrivasse a un’infrastruttura tecnicamente inattaccabile, c’è sempre il pericolo di un attacco dall’interno, ma tutto ciò non significa che occorre rinunciare al cloud, che comunque resta estremamen-

te conveniente per molti aspetti. Il cloud è progettato per mettere al sicuro i dati in esso contenuti molto più efficacemente che all’interno di una infrastruttura IT aziendale, poiché è costruito seguendo gli standard minimi e i requisiti più consoni al monitoraggio e conservazione dei dati. Per questo oggi possiamo considerare il cloud come “La banca dei nostri dati”: così come non ci sogneremmo mai di lasciare i nostri introiti o i nostri risparmi in casa, perché non la riteniamo abbastanza sicura, e ci rivolgiamo alla banca di fiducia affinché ce li custodisca nel migliore dei modi, allo stesso modo dovremmo preoccuparci dei nostri dati affidandoli a chi fa della sicurezza la propria attività. Alla luce di tutte queste considerazioni, perché “la nuvola” tarda a decollare? Il pricipale motivo è culturale: le Pmi ed i Professionisti non conoscono ancora

a fondo i benefici dei servizi fruibili attraverso il cloud, il cambiamento nell’utilizzare nuove tecnologie risulta difficoltoso e si fa fatica a capirne i reali vantaggi. Inoltre si ha il timore di perdere il controllo sui propri dati e sulla privacy. Può citare qualche cliente che utilizza già la vostra tecnologia cloud, ed eventualmente parlare dei risultati ottenuti? Attualmente 84 clienti tra Professionisti e Pmi utilizzano MyCloud di Readytec. A conferma di come la “nuvola” offra vantaggi reali a tutte le categorie e dimensioni d’impresa, cito uno studio professionale: quello del commercialista Alessandro Carlotti, a Grosseto. è stato uno dei primi ad usufruire dei nostri servizi cloud, ed è rimasto così soddisfatto che ha deciso di indirizzare anche i suoi clienti, si tratta soprattutto di Pmi, verso MyCloud.

per saperne di più MyCloud: una nuvola per il tuo business Sul sito di readytec, una sezione specifica illustra i servizi cloud www.readytec.it/prodotti/ soluzioni-in-cloud

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La lotta all’elusione fiscale dei colossi del web è un tema da sempre dibattuto. Ora, due emendamenti approvati dalla commissione finanza della Camera aprono la strada all’introduzione anche in Italia di sistemi di tassazione delle multinazionali del web. Le acque si muovono.

In casa Rcs MediaGroup l’aspra polemica interna scoppiata intorno al caso della vendita della sede storica di via Solferino non è l’unica grana. La raccolta del trimestre estivo ha registrato ancora un segno meno. E per settembre e ottobre sarà lo stesso. Parola dell’a.d. Scott Jovane.

up&DOWN

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Lo scorso 27 settembre Google ha compiuto 15 anni. Una ricorrenza festeggiata con un doodle ad hoc e lanciando Hummingbird, l’aggiornamento dell’algoritmo che velocizza e ottimizza la ricerca. Manca solo il restyling della home page per un gigante che non si ferma mai.

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Un ricco palinsesto di iniziative gratuite e aperte alla città: questo è “La Settimana della Comunicazione” evento collettivo che per il quarto anno consecutivo anima Milano favorendo, attraverso lo scambio di conoscenze ed esperienze, l’incontro tra comunicazione, creatività, tecnologie, editoria, arte e design. Info: www.lasettimanadellacomunicazione.org Agenzia creativa: Miami Ad School, San Francisco, USA Art Director / Copywriter: Hazar Aki Fotografia: Clint Blowers

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Viscom

Il polo fieristico di Rho-Fieramilano ospita Viscom, storica mostra-convegno dedicata alla comunicazione visiva. Giunta quest’anno alla sua 25esima edizione, Viscom è una esperienza fieristica in continua trasformazione per rappresentare l’intera filiera del settore, alle prese con radicali trasformazioni. info: http://www.visualcommunication.it/

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Non è più possibile rinunciare a porre il proprio brand al centro della strategia di comunicazione sui social media. Nel libro concetti e case histories (italiane e internazionali) per trasformare un piano di social media marketing in una vera e propria attività di social media relations.

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