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ANNO IV | #32/33 | 16 OTT 2013

360com | settimanale digitale della comunicazione

in questo numero

3 360pro.update tutti i cambi 4 delle poltrone che contano marketplace fatti&notizie 10 dal pianeta comunicazione digitags il private market 11 è una grande opportunità sociomantic il programmatic 14 che ti fa vendere online revenue sharing così brand 36 e consumer fanno squadra

visioni Federico barilli: l’italia riparte dalle startup

media

Nuove frontiere per la Display La comunicazione “classica” del mondo digitale affronta sfide decisive per rincorrere un utente sempre più sfuggente e cross-mediale

20

16

all’interno 18

strategie

soluzioni

Crm: al cuore del social business I vantaggi derivanti da questa leva di marketing: meno concorrenza, più redditività, ottimizzazione delle campagne...

Web app, preziose alleate per le aziende italiane

Claudio agazzi

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focus

Search mktg: va’ dove ti porta l’utente

Immediate e compatibili con tutti i device, rappresentano uno strumento efficace per la rete commerciale. E non solo

Wolters Kluwer Italia

Progetti cuciti sui

Professionisti

La multinazionale leader nel campo dell’informazione professionale lancia il Wolters kluwer Professional Network e mette a disposizione tutto il proprio know how per la costruzione di campagne di tipo “sartoriale” sviluppate sulle esigenze dei clienti

coverstory coverstory

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SOLUZIONI PER AZIENDE COMMERCIALISTI CONSULENTI DEL LAVORO

Readytec è a Smau, 23-25 ottobre


SPAZIO A...

Sotto la lente le ultime frontiere digitali

visioni

Di Federico Barilli, segretario generale di Italia Startup

360com è una pubblicazione di Growing Consulting & Media srl Sede Legale piazza G. Grandi 24, 20135 - Milano Sede Operativa via Sardegna 32, 20146 - Milano tel.+39.02.53598301 fax +39.02.53598330 www.growingcm.com Abbonamento a 360com La testata 360com settimanale è registrata al Tribunale di Milano al 254 del 3 maggio 2010. Growing Consulting & Media Srl è iscritta al R.O.C. con il numero 16331. © tutti gli articoli hanno riproduzione riservata. Il responsabile del trattamento dei dati personali raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso la sede di piazza Giuseppe Grandi 24, 20135 Milano (tel.02.53598301), gli interessati potranno rivolgersi per esercitare i diritti previsti ai sensi dell’art. 7 DLGS 196/2003

Direttore responsabile Daniele Bologna dbologna@growingcm.com Coordinamento redazionale Simone Freddi sfreddi@360com.it Redazione redazione@360com.it Lorenzo Mosciatti, Giacomo Broggi, Roberta Simeoni Progettazione grafica e realizzazione     RubberDuck info@rubberducksrl.it Amministrazione amministrazione@growingcm.com Traffico Licia Guastelluccia traffico@360com.it - liciag@360com.it Diffusione e abbonamenti abbonamenti@360com.it Pubblicità e iniziative speciali Vania Camillozzi vcamillozzi@360com.it tel. +39.02.53598326 mob. +39.3355653522

SMau

23-24-25 ottobre @ Fieramilanocity

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Le nuove imprese innovative

per il business

come motore per il rilancio dell’economia

I

talia Startup (www.italiastartup.it) è l’associazione indipendente e no profit che rappresenta l’ecosistema italiano delle startup con l’obiettivo di riunire tutti i soggetti pubblici e privati che credono nel rilancio della nostra economia attraverso il sostegno delle nuove imprese innovative. Vogliamo valorizzare le giovani iniziative imprenditoriali, avvicinandole al consolidato mondo della grande impresa, oltre che agli investitori internazionali e nazionali, per rafforzare e rendere più competitivo l’intero ecosistema. Ci impegniamo a promuovere iniziative di comunicazione, scambio di esperienze, condivisione di modelli di business, per sostenere in modo concreto tutti i soggetti che popolano il panorama italiano delle startup. Quello dell’informazione e della formazione è un impegno che Italia Startup persegue con l’obiettivo di dare strumenti e aiuti concreti a quanti intendono creare una nuova impresa. Offriamo workshop e seminari tematici, in cui professionisti legali, fiscalisti, giuslavoristi, ma anche investitori, incubatori e startupper condividono esperienze e mettono a fattor comune competenze specifiche. Consentiamo inoltre alle startup di fare scambi di prodotti e servizi (marketplace), forniamo un servizio di rassegna stampa di settore e visibilità sul nostro sito per i comunicati stampa di tutti gli associati. Tra le attività che stiamo sviluppando, spiccano

tre progetti, tra loro strettamente connessi, che saranno presentati a Smau 2013. Il primo è “The Italian Startup Ecosystem: Who’s Who”, realizzato insieme agli Osservatori del Politecnico di Milano, in collaborazione con Smau e con il supporto istituzionale del Ministero dello Sviluppo Economico. Un’iniziativa di carattere permanente, che si pone l’obiettivo di presentare al sistema politico-economico nazionale e agli interlocutori internazionali una fotografia aggiornata dei principali attori dell’ecosistema italiano. Una mappatura del settore, prima nel suo genere in Italia, la cui pubblicazione cartacea sarà divulgata nel corso della manifestazione milanese e disponibile presso lo stand dell’associazione. Poi c’è il primo Osservatorio sul settore, promosso insieme agli Osservatori del Politecnico di Milano, che produrrà una fotografia quali-quantitativa sugli investimenti in startup nel nostro Paese e sul valore del comparto. Infine, la ristampa aggiornata di Restart Italia! a un anno dalla sua pubblicazione, documento al quale l’associazione aveva già contribuito per la prima stesura oltre ad aver partecipato alla task force per la successiva legge Crescita 2.0. Proprio per la sua natura super partes, Italia Startup si fa portavoce di un intero comparto, ponendosi nel ruolo d’interlocutore privilegiato verso le Istituzioni e capace di instaurare con esse un confronto costruttivo.

Federico Barilli Federico Barilli è Segretario Generale di Italia Startup. ha iniziato la sua carriera nelle agenzie internazionali di relazioni pubbliche per approdare nel 1993 in Assinform (l’Associazione italiana delle aziende di informatica) dove, come Direttore, ha contribuito alla sua crescita e alla sua rappresentatività. Nel 2011, al momento della costituzione, ha assunto l’incarico di Direttore di Confindustria Digitale, sostenendone il decollo

Si avvicina la cinquantesima edizione di Smau, l’evento che, dal 23 al 25 ottobre, animerà i padiglioni di Fieramilanocity esplorando le ultime frontiere digitali per il business insieme ai più grandi player del settore: Avaya, Aruba, Cisco, Dell, Fujitsu, Huawei, Ibm, Infor, Intel, Lenovo, Microsoft, NetApp, Salesforce, Sap, Teamsystem, Vodafone, Wacom e Zucchetti sono solo alcuni dei nomi presenti. Smart working, cloud computing, business intelligence, information security, app e mobility, soluzioni per il marketing digitale e il social commerce saranno i temi di maggiore attualità affrontati nell’arco dei tre giorni anche nell’ambito degli oltre 600 workshop a cura delle più prestigiose scuole di formazione manageriale italiane - come la School of Management del Politecnico di Milano e la Sda Bocconi School of Management - e di protagonisti del mondo della consulenza come Gartner. Tra le novità che verranno presentate quest’anno, spicca l’area Ibx Innovazione per il business expo, che raccoglierà l’ecosistema dell’innovazione nel nostro Paese: oltre 200 attori tra centri di ricerca, laboratori, incubatori, acceleratori di innovazione e startup, provenienti da tutto il territorio nazionale. Accanto alle imprese attive nel digital e alle startup, saranno presenti in fiera i diversi comuni e le autonomie locali della Regione grazie ad un progetto congiunto Smau - Anci Lombardia e Regione Lombardia. Protagonisti di Smau 2013 saranno però anche i molti riconoscimenti previsti: dal Premio Nazionale Innovazione Ict al Premio Cluster Best in Show, passando per il Premio Smart City e molti altri ancora. A dare il via alla manifestazione sarà il convegno “Startup, innovazione e imprese: le Regioni sono protagoniste”, in programma nella prima mattinata di Smau. Quindi Smau proseguirà il suo tour nello Stivale: a Napoli l’11 e 12 dicembre, Bari il 12 e 13 febbraio, Roma il 19 e 20 marzo, Padova il 16 e 17 aprile, Torino il 7 e 8 maggio e Bologna il 4 e 5 giugno.


publicis worldwide Arthur Sadoun assume l’incarico di chief executive officer ANNO IV | #32/33 | 16 OTT 2013

360pro.update

Arthur Sadoun ha assunto il ruolo di ceo di Publicis Worldwide. Il manager entra quindi nel P-12, il comitato esecutivo del Gruppo, e riporterà direttamente a Maurice Lévy. Dopo una carriera in Omnicom Group come presidente di Tbwa Parigi, è entrato in Publicis Conseil nel corso del 2006 come presidente e dg. Tre anni dopo è diventato presidente di Publicis Francia e nel 2011 dg di Publicis Worldwide.

arthur sadoun

Professionisti, carriere, incarichi Tlc

Vodafone Italia

aldo

bisio Sarà Aldo Bisio il nuovo a.d. di Vodafone Italia. Il manager dal 1 gennaio 2014 succederà a Paolo Bertoluzzo che dal 1 ottobre ha assunto il ruolo di chief commercial and operations officer del Gruppo Vodafone. Bertoluzzo manterrà anche il ruolo di ceo dell’Italia fino all’insediamento del nuovo a.d.. Aldo Bisio è dal 2010 a.d. del gruppo Ariston Thermo e in precedenza ha ricoperto il ruolo di direttore generale di Rcs Quotidiani, dopo una lunga esperienza in McKinsey dove si è occupato in particolare dell’industria delle telecomunicazioni.

Aziende

Hrs Italia Fulvio Origo, 42 anni, laureato in economia, è il nuovo direttore marketing e comunicazione di Hrs Italia, il portale leader in Europa per i viaggi d’affari con oltre 250.000 hotel partner in tutto il mondo. Origo, che risponderà direttamente al managing director di Hrs Italia Flavio Ghiringhelli, ha precedentemente ricoperto la carica di responsabile marketing e tecnologia di RE/ MAX Italia, colosso del Real Estate con sede a Denver (USA) e presente in 90 Paesi. Origo ha inoltre maturato importanti esperienze negli Stati Uniti e in Italia.

Fulvio 4

Origo

Società

Costa Crociere

Hansjoerg

Kunze

Dal 1 ottobre, Hansjoerg Kunze ha assunto l’incarico di vp communication & sustainability di Costa Crociere S.p.A., che include i brand Costa Crociere, Aida e Iberocruceros. Sostituirà Mina Piccinini che ha deciso di lasciare l’azienda per ragioni personali. Kunze, giornalista professionista, ha maturato un’esperienza di nove anni nell’industria delle crociere, essendo entrato nel 2004 in Aida Cruises, la compagnia di crociere leader in Germania. La nomina di Kunze riflette la strategia che vede una più stretta collaborazione fra i vari marchi del Gruppo Costa.

Editoria

Rcs Sport Raimondo Zanaboni, in seguito alle dimissioni di Flavio Biondi, è stato nominato presidente di Rcs Sport con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il legame strategico e le sinergie tra le attività di Rcs Sport e quelle delle altre Direzioni del Gruppo. Zanaboni, già membro del CdA di Rcs Sport, è dal 2008 a capo della Direzione Pubblicità del Gruppo Rcs. La Società ribadisce la ferma intenzione di perseguire il rafforzamento e lo sviluppo delle manifestazioni sportive e delle attività di Rcs Sport, inclusi i servizi di marketing sportivo e di advisoring.

raimondo

zanaboni

Ict

Huawei

enrica

banti Enrica Banti è la nuova head of external relations di Huawei. Nel nuovo ruolo avrà il compito di consolidare e sviluppare la comunicazione e la brand perception della multinazionale a livello corporate e per le tre divisioni Carrier, Enterprise e Device. Enrica Banti proviene da Sap Italia, dove ha ricoperto il ruolo di corporate communication manager. Precedentemente ha seguito, presso network internazionali di pr, la comunicazione di grandi multinazionali quali Ibm, Xerox, Philips e British Airways.

Compagnie

Amex

Marita Spera è stata nominata head of public affairs and external communication per l’Italia di American Express. Entra in azienda in qualità di senior manager, assumendo la responsabilità dell’intera area delle relazioni pubbliche, della comunicazione esterna e delle relazioni istituzionali. Proviene da Huawei, in cui ricopriva la carica di responsabile european pr e communications. Ha vissuto alcuni anni in Cina e in precedenza ha lavorato per Hong Kong Trade Development Council per Haier Group dove era responsabile delle digital communication, pr e branding campaign.

marita

spera

Automotive

Peugeot

aude

brille Aude Brille è dal 1 ottobre il nuovo direttore marketing di Peugeot Italia. Sostituisce Thierry Lonziano, che dopo oltre nove anni di presenza nel nostro Paese, torna a Parigi per assumere l’incarico di direttore marketing Peugeot Francia. Francese, 43 anni, la Brille è entrata in Peugeot nel 1996 con incarichi di crescente responsabilità dopo un’esperienza in L’Oréal. L’ultimo impegno di Aude Brille in Automobiles Peugeot, prima di arrivare in Italia, è stato alla direzione marketing comunication e sport.


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cover story

Progetti cuciti sui Wolters Kluwer Italia

Professionisti

La multinazionale leader nel campo dell’informazione professionale lancia il Wolters kluwer Professional Network, la più ampia e qualificata galassia di touch point su questo target prezioso, e mette a disposizione tutto il proprio know how per la costruzione di campagne di comunicazione di tipo “sartoriale” sviluppate sulle esigenze dei clienti di Simone Freddi

S

ono i migliori alleati dei professionisti, e praticamente lo sono da sempre: stiamo parlando di Wolters Kluwer, la multinazionale olandese leader nell’editoria e nei sistemi informativi per i mercati fiscale-aziendale, legale, scolastico, dei servizi finanziari e medico-scien-

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tifico. In 175 anni di storia aziendale, Wolters Kluwer ha formato e informato intere generazioni di professionisti di ogni tipo: avvocati, notai, commercialisti, ingegneri, architetti, geometri, chimici e così via. Dai primi anni Novanta la società opera anche in Italia attraverso una lunga serie di marchi, tutti di ri-


marcello

miradoli «Il nostro team creativo ha il compito di ascoltare le esigenze del cliente e realizzare progetti di comunicazione integrata, online e offline, da rivolgere a un target già abituato a conoscerci e con cui sappiamo dialogare al meglio»

ferimento nel proprio settore di competenza quali Ipsoa, Leggi d’Italia, Cedam, Osra, Utet Giuridica. «Con un’offerta specializzata, ampia e integrata, che spazia dall’informazione online alle soluzioni software fino ai corsi della Scuola di Formazione Ipsoa, Wolters Kluwer Italia rappresenta il punto di riferimento per le professioni economiche, giuridiche, tecniche, per le imprese e la Pubblica Amministrazione - spiega Anna Ponticiello, Communication & Customer Insight Director della società -. In un panorama globale e complesso come quello attuale, cerchiamo di offrire un valore aggiunto fornendo ai nostri clienti l’accesso a informazione affidabile, strumenti intelligenti di produttività e un servizio personalizzato, al fine di aiutarli a prendere decisioni in sicurezza». Un grande patrimonio a disposizione degli advertiser italiani La comprensione dei bisogni e dei trend di mercato è stata, fin dagli inizi, la chiave del successo del Gruppo, capace di proporsi da leader in ogni settore di mercato in cui opera. Ed è sempre questo l’obiettivo che Wolters Kluwer Italia si prefigge di raggiun-

gere rapidamente anche sul mercato pubblicitario verticale, valorizzando al meglio il proprio impareggiabile patrimonio di conoscenze su necessità e gusti, linguaggi e aspettative, di tutte le principali “famiglie” di professionisti, manager e imprenditori italiani, proponendosi quindi al mercato come partner ideale per studiare campagne di comunicazione ad hoc. «La nostra attività quotidiana per il mercato professionale ci permette di mettere a disposizione dei nostri clienti un target profilato e di valore, un messaggio personalizzato, un contesto favorevole e altamente ricettivo. Vale a dire, i migliori presupposti per una comunicazione mirata ed efficace», dichiara Ponticiello. Wolters Kluwer Professional Network: una ricca galassia di touch point L’approccio è di tipo “sartoriale”. Il tutto, ovviamente, si fonda su asset “pesanti”, che corrispondono alla più completa galassia di touch point oggi disponibile sul target dei professionals, il Wolters Kluwer Professional Network. Ne fanno parte ottantacinque testate specialistiche tra quotidiani on line e ma-

gazine, 12 newsletter, 350 ebook, 15 eventi annuali e ben ventuno importanti siti web. Proprio lo spostamento dell’accento sul mondo digitale è uno dei tratti caratteristici della strategia di Wolters Kluwer Italia. Nell’ultimo periodo la società si è infatti resa protagonista dell’acquisizione di alcuni tra i portali leader sui rispettivi segmenti di utenza professionale, come Altalex nel campo giuridico e il network Teknoring di Mediacap, punto di riferimento assoluto in Italia per quanto riguarda le professioni tecniche (sono nel network Ingegneri.info, Architetto.info, Tecnici.it, Edilone.it, Geometra.info, Geologi.info, Mixdesign. it, Periti.info, Chimici. info, Agrinews.info oltre al motore di ricerca specialistico Teknosearch.it). A tutto questo si aggiunge un prezioso database proprietario, composto da 750 mila nominativi certificati e profilati. «Si tratta di una vera e propria rete di profili professionali altamente qualificata, frutto di anni di acquisizione selezionata - sottolinea in proposito Marcello Miradoli, Digital Department Director di Wolters Kluwer Italia -. Il database

RIVOLGERSI A UN PROFESSIONISTA SIGNIFICA PARLARE nello stesso momento A:

UN IMPRENDITORE ALLA GUIDA DI UFFICI DI GRANDI E PICCOLE DIMENSIONI

UN CONSULENTE/ influencer DI altre AZIENDE O IMPRENDITORI

UN CONSUMATORE CON UN ELEVATO POTERE DI SPESA

I PROFESSIONISTI SONO DECISORI E INFLUENZATORI D’ACQUISTO NODALI: ECCO PERCHÉ COMUNICARE CON LORO È molto IMPORTANTE, COSÌ COME IL MODO IN CUI LO SI FA.

sono 750 mila

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cover story è stato costruito a partire da dati verificati e certificati dei nostri clienti ed è continuamente aggiornato e controllato. I nominativi che lo compongono sono di assoluta qualità, poiché provengono dalla registrazione ai nostri servizi pre-

mium e dall’utilizzo quotidiano dei prodotti da parte dei professionisti, e sono organizzati per famiglia professionale e area geografica». Una filosofia distintiva: non vendere spazi, ma raccogliere brief Tutto questo permette a Wolters Kluwer Italia di proporsi come partner ideale per la realizzazione di progetti di comunicazione su misura partendo da una gamma di prodotti, servi-

alcuni dei più prestigiosi siti del network di wolters kluwer

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zi ed eventi unica sul mercato, che spazia dall’online all’offline, dall’advertising al direct marketing e alla lead generation, fino alla realizzazione di branded content con il coinvolgimento dei maggiori autori nazionali di editoria specialistica. «Grazie ai forti investimenti nel mercato digitale, oggi ci troviamo nelle condizioni di avere un ambiente ideale per promuovere servizi e prodotti delle aziende nostre partner in un contesto fa-

vorevole e altamente ricettivo - spiega Marcello Miradoli -. Il Wolters Kluwer Professional Network offre la possibilità di calibrare attentamente il messaggio che si vuole veicolare: il nostro team creativo ha infatti il compito di ascoltare le esigenze del cliente e realizzare progetti di comunicazione integrata, online e offline, da rivolgere a un target già abituato a conoscerci e ad ascoltarci in virtù di un rapporto di fiducia reciproca costruito attraverso il dialogo quotidiano». La comunicazione così sviluppata si configura quindi come assolutamente unica, cucita su misura per gli obiettivi e le necessità specifiche di ogni azienda partner. «Il nostro approccio al cliente non è orientato a vendere spazi, ma a raccogliere un brief assicura Miradoli - Sarà la strategia di comunicazione del cliente ad indicarci quali siano i servizi più adatti alla causa». Quella di Wolters Kluwer Italia si configura dunque come una proposta pubblicitaria ben lontana da certe formule preconfezionate di advertising che non sempre dimostrano efficacia, specie oggi che l’interlocutore si aspetta una modalità di “ingaggio” personalizzata, interessante e ad alto valore aggiun-

I numeri del WK Professional Network

12newsletter 350ebook 15eventi 21siti 750mila profili

to. Ciò vale in misura ancora maggiore per un target peculiare ed “esigente” come quello dei professionisti, su cui vale la pena di esplicitare qualche riflessione in più. I professionisti: consumatori, decisori, potenti influencer Anche se, come abbiamo visto, l’attività di Wolters Kluwer è indirizzata a una pluralità di figure profes-

sionali, manageriali e imprenditoriali, spesso diverse tra loro, la “grande famiglia” dei professionisti è però accomunata da alcune caratteristiche non sempre sottolineate a sufficienza e che la rendono un target particolarmente pregiato sia in ambito B2B che B2C. «Rivolgersi a un professionista - osserva Miradoli -, significa in primo luogo parlare a un consumatore con po-

Riccardo

Arlati

tere di spesa generalmente elevato. Risulta chiaro dalle analisi di mercato come il reddito medio dei professionisti nostri utenti risulti dal 50% al 400% più elevato rispetto al reddito medio pro capite italiano. Ma significa anche rivolgersi al decisore degli acquisti per uffici di grandi o piccole dimensioni e a un individuo che certamente è in relazione, spesso in rapporto di consulenza, con altre aziende e imprenditori. Oltre che essere in prima persona il potenziale acquirente di una varietà di prodotti e servizi, un professionista è quindi un autorevole e decisivo influencer rispetto alla rete formata dagli altri professionisti con cui è in relazione. Ecco perché comunica-


Wolters Kluwer Una leadership lunga 175 anni

Wolters Kluwer nasce in Olanda nel 1836 ed è oggi leader nell’informazione per i mercati fiscale-aziendale, legale, scolastico, servizi finanziari e medico-scientifico. L’acquisizione di Ipsoa nei primi anni Novanta segna l’ingresso di Wolters Kluwer nel nostro Paese, dove la società opera con 1.000 dipendenti ed i marchi Ipsoa, Cedam, Utet Giuridica, Leggi d’Italia, Indicitalia, Il Fisco e i marchi software Osra, Artel, OA Sistemi, Sbg.

1836 19mila 3,6

L’anno in cui Abele Kluwer e Jan-Berend Wolters fondano Wolters Kluwer

re con lui è estremamente importante, così come il modo in cui lo si fa». Un ambiente ideale per una vasta gamma di prodotti e servizi Il Wolters Kluwer Profes-

Tanti sono i dipendenti con cui la società opera attualmente in tutto il mondo

sional Network può costituire quindi il canale di comunicazione declinabile su una gamma allargata di obiettivi. Si spazia dal mercato consumer di fascia medio-alta (dall’automotive alla tecnologia,

Lo “speciale ecoincentivi” realizzato da Wolters Kluwer con Peugeot sul sito ipsoa.it

Il fatturato aggregato in milioni di euro realizzato da Wolters Kluwer nel 2012

passando dal crescente mercato del lusso anche maschile), ai prodotti e servizi per l’ufficio (dalla telefonia e dall’arredamento fino ai servizi di manutenzione degli uffici e alla regalistica, solo per fare alcuni esempi) ai servizi assicurativi o finanziari. «Il tutto declinato in ottica di “customer centricity” - sottolinea Miradoli -, che può essere messa a frutto nei contesti più diversi. Per fare qualche esempio, negli ultimi mesi abbiamo realizzato con Peugeot uno speciale sul sito Ipsoa.it dedicato agli ecoincentivi auto: oltre a valorizzare la gamma “ecologica” della casa francese, lo

speciale costituisce un’autentica guida a questo tipo di incentivi e include anche un software per calcolare il contributo per l’acquisto, anche in leasing, di veicoli a basse emissioni inquinanti. Su un piano completamente diverso è invece, ad esempio, il lavoro che stiamo sviluppando in relazione all’entrata in vigore dell’assicurazione professionale obbligatoria, che ci vede impegnati con alcuni tra i principali broker per educare il professionista alla nuova polizza e promuovere la propria offerta». I valori di riferimento che hanno caratterizzato l’affermazione di Wolters Kluwer in tutto il mondo quali innovation e customer focus, vengono dunque declinati anche nell’approccio dell’azienda al mercato adv. Un tipo di approccio che nel contesto di oggi risulta premiante, come testimoniano i numeri positivi realizzati da Wolters Kluwer Italia anche in questi anni di crisi e la crescita del team sales dedicato all’offerta media, lanciato quest’anno sotto la responsabilità di Riccardo Arlati ed in costante sviluppo. Due canali dedicati per parlare con gli advertisers Wolters Kluwer propo-

ne sul mercato l’offerta di advertising attraverso due canali dedicati. WebAds rappresenta il Wolters Kluwer Professional Network presso i grandi centri media e le grandi agenzie, mentre dall’altra parte un team sales diretto si occupa dei rapporti con i clienti che gestiscono direttamente i propri budget, come in particolare avviene molto spesso nel settore dell’edilizia e delle costruzioni. «WebAds è il partner ideale per presentare il Wolters Kluwer Professional Network presso il mondo dei centri media e delle grandi agenzie», conferma Miradoli, ricordando come la relazione con la nota concessionaria online oramai prosegua da diversi anni con reciproca soddisfazione. «Per le aziende che hanno esigenze molto specifiche, soprattutto in chiave di progetti speciali, abbiamo creato una rete di consulenti sul territorio in grado di seguirle molto da vicino, comprenderne a fondo obiettivi e necessità. Questo ci consente di mettere a punto progetti speciali ad hoc progettati direttamente con il cliente» ci racconta Riccardo Arlati, responsabile commerciale della nuova rete dal 2013 e professionista con grande esperienza nell’ambito dell’advertising B2B. 9

Anna

Ponticiello «La nostra attività quotidiana per il mercato professionale ci permette di mettere a disposizione dei nostri clienti un target profilato e di valore, un messaggio personalizzato, un contesto favorevole e molto ricettivo»


il digital wall in corso garibaldi

Miss Italia ANNO IV | #32/33 | 16 OTT 2013

market place

Giusy buscemi

La finale va a La7, ma suscita qualche polemica

Dopo essere stata ripudiata dalla Rai e snobbata da Mediaset, la finale di Miss Italia finisce su La7 e andrà in onda il 27 ottobre alle 20:45, condotta dal trio Massimo Ghini, Francesca Chillemi (vincitrice del concorso nel 2003) e Cesare Bocci. Per il network televisivo di proprietà di Urbano Cairo, una scelta che fa discutere e che segna una netta inversione di tendenza rispetto alla caratteristica linea editoriale della rete.

Il brand di Ferrero rilancia l’idea dei packaging con dedica

Nutella sulla scia di Coca-Cola. Chi sarà il prossimo? è on air la campagna nutella

le somiglianze con la comunicazione di coca-cola ci sono, ma la personalizzazione dei packaging irrobustisce il legame tra consumatori e brand

sopra un frame dello spot tv di seat pg. in basso a sinistra il nuovo logo

Seat PG La nuova campagna

pubblicitaria di Y&R completa il processo di rinnovamento

Con il lancio della nuova campagna corporate firmata Y&R con direzione creativa esecutiva di Vicky Gitto, Seat PG chiude il cerchio nel percorso di profondo rinnovamento iniziato già da qualche anno. L’obiettivo, infatti, è proprio quello di comunicare il nuovo posizionamento aziendale e rafforzare la rilevanza di Seat PG Italia come “business partner” delle Pmi. Al centro dell’operazione, uno spot in onda sulle reti di Publitalia, Sky, La7 e sui principali canali dtt (planning di Media Italia) racconta in modo chiaro un’azienda leader in Italia che offre, insieme alle tradizionali PagineGialle, un sistema integrato di strumenti multimediali e servizi sviluppati per far crescere al meglio il business dei propri clienti. Il mutamento dell’azienda è ulteriormente rappresentata dal nuovo logo, che ne rappresenta l’evoluzione: più moderna, dinamica, flessibile e proiettata verso un futuro sempre più multimediale.

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S

iamo arrivati a ottobre, mese tradizionalmente denso di nuovi lanci e operazioni pubblicitarie in partenza. Finora ad aggiudicarsi la palma di campagna più in vista (e discussa) è senza dubbio quella di Nutella, di cui è impossibile non rilevare la macroscopica analogia con l’idea recentemente proposta da un altro global brand del largo consumo, Coca-Cola: ovvero, la personalizzazione del packaging. L’operazione, già sperimentata con successo da Ferrero in Spagna, Bel-

gio e Francia, in Italia è stata lanciata attraverso una campagna integrata firmata da Providence Milano e caratterizzata dal claim “Il buongiorno ha un nuovo nome, il tuo”. L’obiettivo è quello di rafforzare il legame con il consumatore dandogli la possibilità di personalizzare il barattolo con il proprio nome. Forti, naturalmente, i legami con il mondo digital: ci sono il sito dedicato www.nutellaseitu.it, il contest online “Colazione al buio” che regala una colazione con due Vip a sorpre-

sa (e a base di Nutella, ovviamente), attività social come l’app Facebook Youtella attraverso cui personalizzare la propria cover e molto altro. Dopo le lattine con dedica, arrivano quindi i vasetti personalizzati. E se un brand della portata di Nutella corre il rischio di passare da “copione”, evidentemente in casa Ferrero avranno fatto bene i conti, perché il giochino della personalizzazione - il cui potenziale di viralità ed emozionalità è intuitivo - funziona. Chi sarà il prossimo?

Milano Cbs Outdoor “accende” il

quartiere Brera con il Digital Wall

Cbs Outdoor Italia ha montato un Digital Wall in Corso Garibaldi, prima installazione di questo tipo in Italia. Una soluzione che offre opportunità creative sia statiche che full motion per comunicare in un ambiente unico, il quartiere di Brera, cuore “eccentrico” della metropoli meneghina.

prodotti Quisma e H-Art portano il Performance nel video

Quisma e H-Art, sigle della galassia GroupM, hanno annunciato la nascita di Quisma Performance Video, innovativa soluzione di video adv interamente basata sulla vendita a performance. La soluzione offre degli inediti formati video ideati per veicolare un deciso messaggio di call to action e dunque adatti a sollecitare l’interazione dell’utente ad esempio con test drive, instant poll, click to download, click to call. I video, che hanno l’abituale durata degli spot, offrono 5 soluzioni di lead generation e ben 36 variabili di personalizzazione del form, con feed automatico di passaggio dati. «Il video viene solitamente utilizzato sul mercato come strumento per raggiungere obiettivi di branding - dichiara Ilaria Zampori, managing director di Quisma Italia -. La sfida che ci poniamo con Quisma Performance Video è cercare di renderlo efficace anche per raggiungere scopi di performance, forti della nostra tecnologia proprietaria». Il nuovo formato è il primo risultato di una collaborazione continuativa tra le diverse anime di GroupM finalizzata allo sviluppo di nuovi prodotti nel campo del perforIlaria Zampori mance marketing.


DigiTags di Paolo Mardegan managing director @digitouch

Private Market la nuova opportunitĂ

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Avere insieme il vantaggio dell’essere su un sito premium e potere acquistare attraverso una piattaforma di programmatic buying: la risposta è Private Market. Capiamola meglio Si chiama Private market; in Italia è ancora un’opzione poco utilizzata da agenzie e brand; nelle altre nazioni si tratta di un elemento interessante e dagli aspetti potenzialmente innovativi per tutta la filiera. Ma adesso sembra che anche in Italia ci si stia muovendo. Facciamo un passo indietro: attualmente il programmatic buying sta acquistando sempre piĂš quote di mercato in Italia; brand e agenzie si stanno rendendo conto che il Real Time Bidding permette di ottimizzare i costi acquistando impressions coerenti con il proprio target da differenti fonti di traffico. Pur non raggiungendo, però, le quote di mercato di Uk, Germania e Nordics i termini Dsp e Rtb sono diventati sempre piĂš conosciuti e noti. Come spesso accade in Italia, il passaggio da un sistema “umanoâ€? ad un sistema “machine drivenâ€? è piĂš lento di quanto avviene nelle altre nazioni (per tanti motivi che qui sarebbe fuorviante raccontare); ma per quanto lento possa essere i processi irreversibili non si possono fermare. Uno dei freni all’utilizzo delle Dsp e dei sistemi di Real Time Bidding è dato dal fatto che l’inventory disponibile non è premium;

si tratta di siti e agglomerati di siti poco rilevanti per un brand. Sebbene anche questa affermazione sia discutibile, la soluzione è però il private market: per private market si intende infatti la possibilitĂ di acquistare impressions da concessionarie premium o siti premium attraverso la piattaforma Dsp e poi erogarle in logica di Real Time Bidding per i diversi clienti. L’acquisto può avvenire in modalitĂ â€œchiaraâ€? o “pacchettizzataâ€?: posso cioè scegliere le URL sapendo quindi fin da subito quale sito o sezione del sito sto acquistando oppure posso acquistare un pacchetto di siti a target esplicito (siti sportivi, target maschio) senza però avere la lista dei singoli siti. Quali sono i vantaggi di questa logica di acquisto premium e programmatic? 1. Si contempera insieme il tema del “voglio il brandingâ€? e “voglio un acquisto ottimizzatoâ€?. 2. Si evita di considerare l’acquisto programmatico come acquisto di inventory di serie B capendo che si tratta di una modalitĂ efficace e innovativa. 3. Si educa l’intera filiera ad entrare in un mondo audience targeting piuttosto che site targeting.

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Se volete rispondermi o condividere feedback e spunti mi trovate in rete o direttamente a paolo.mardegan@digitouch.it

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Startup Rcs e Digital Magics danno vita a Rcs Nest:

nasce un inedito modello di incubazione digitale

ANNO IV | #32/33 | 16 OTT 2013

market place mondadori pubblicità

L’a.d. Sajeva lascia. Al suo posto c’è Mauri

L’ipotesi era nell’aria. Il progetto di fusione tra Publitalia e Mondadori Pubblicità non poteva non produrre conseguenze. E infatti Angelo Sajeva, a.d. di Mondadori Pubblicità dal novembre 2007, esce di scena a causa del suo forte sostegno all’autonomia della concessionaria del gruppo di Segrate. Al suo posto Ernesto Mauri - già a.d. del gruppo Mondadori -, nominato nuovo presidente e amministratore di Mondadori Pubblicità. Infine Paolo Salvaderi assume il ruolo di d.g. di Mondadori Pubblicità.

Angelo Sajeva

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ADV

Havas Worldwide Milan firma la campagna globale di Peugeot

È

stata realizzata da Havas Worldwide Milan, con la direzione creativa di Francesca De Luca, la nuova campagna pubblicitaria globale di Peugeot, che nella sua declinazione italiana vede la presenza di Stefano Accorsi come testimonial. Al centro della nuova campagna c’è una domanda: qual è il senso del design di un’auto secondo Peugeot? Quello di dare sensazioni nuove, evolute, mai provate prima. Quello di ridisegnare l’espe-

repubblica.it

rienza di guida grazie a innovazioni assolute come il Peugeot i-Cockpit. Design & Driving è dunque il concept che Accorsi interpreta con la sua intensità, la sua sensibilità e il suo charme portandoci nel mondo Peugeot tra design, tecnologia, eleganza, innovazione ed emozione, un mondo in cui l’essere umano è sempre al centro dell’esperienza automobilistica. Una filosofia che si traduce concretamente negli ultimi modelli lanciati dalla casa d’auto

e che troverà la sua massima espressione nel prossimo grande lancio, la Nuova 308. L’intento della comunicazione di Peugeot, a tre anni di distanza dal suo 200esimo anniversario, è infatti quello di rilanciare la propria missione e identità con un focus nuovo e molto forte sul design. La campagna italiana “Design & Driving” da 45” è pianificata fino al 20 ottobre sulle tv generaliste e satellitari, internet e sui canali social di Peugeot Italia.

Restyling a “3 colonne”

è online da lunedì 14 ottobre la nuova versione di Repubblica.it. Il sito d’informazione adotta il formato a “3 colonne”, una soluzione che viene dalla Spagna, già impiegata da altri portali come Sportmediaset e Liberoquotidiano. La nuova veste grafica, più pulita e leggera, punta in particolare sui contenuti multimediali e sulla dimensione social.

il nuovo sito www.repubblica.it

al via il progetto rcs nest

nella foto enrico gasperini, founder e chairman di digital magics e l’a.d. di rcs mediagroup pietro scott jovane alla presentazione dell’iniziativa

Sono obiettivi importanti quelli di Rcs Nest, un inedito modello di incubazione digitale lanciato nei giorni scorsi da Rcs in collaborazione con Digital Magics. La nuova realtà, infatti, si propone di seguire tra le 15 e le 20 startup entro il 2015. Rcs Nest si pone l’obiettivo di mettere in

contatto diverse realtà digitali in un sistema di network all’avanguardia e integrato: grazie all’autorevolezza di Rcs e all’esperienza di Digital Magics, i giovani talenti e creativi italiani avranno l’opportunità di trasformare le proprie idee originali e innovative in business di successo, offrendo contenuti e servizi ad alto valore tecnologico. Il nuovo modello di incubazione digitale punterà su progetti legati all’editoria declinata in diversi ambiti come lo sport, le news, i servizi e la mobilità. L’impegno di Rcs si concretizza inoltre nella fornitura di servizi alle startup, inclusa la messa a disposizione di uno spazio dedicato nell’headquarter del Gruppo in Via Rizzoli, in modo da favorire il confronto e incentivare la crescita delle neoimprese. Digital Magics metterà a disposizione delle startup incubate all’interno di Rcs Nest i propri servizi di incubazione - investendo capitali propri per supportare la fase di avvio delle nuove iniziative imprenditoriali. Se le iniziative dovessero raggiungere gli obiettivi finali previsti nel business plan, Rcs garantirà a Digital Magics una exit alle condizioni stabilite di volta in volta.

Goal.com Il sito è pronto per i Mondiali di Brasile 2014 Con l’avvicinarsi dei Mondiali in Brasile, i siti calcistici si stanno preparando per dare una copertura a 360 gradi dell’evento sportivo più atteso del 2014. È il caso di Goal.com che, grazie a un recente restyling, vuole essere un punto di riferimento dei prossimi Mondiali di calcio. E i numeri per farlo ci sono tutti: 500 esperti locali e

la home page di www.goal.com/it/

internazionali e 36 redazioni producono contenuti giornalistici per le 17 edizioni in lingue diverse disponibili nei 5 continenti dove Goal.com è presen-

te. E anche la risposta del pubblico non può essere ignorata: il portale ha più di 1,35 milioni di browser e ha raggiunto i 2,9 milioni di visite solo in Italia (fonte Omniture, luglio 2013). Numeri in linea con le performance del sito nei Paesi all’estero. E che candidano Goal.com tra i protagonisti dei prossimi Mondiali.


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Italia Le Public Relations di Facebook affidate da settembre a Burson-Marsteller ANNO IV | #32/33 | 16 OTT 2013

company

Burson-Marsteller da settembre è il partner scelto da Facebook per la gestione delle relazioni esterne in Italia. Il nostro si conferma un mercato strategico per il social, che ha raggiunto 24 milioni di utenti attivi al mese in Italia (luglio 2013) e che sta crescendo presso le imprese come strumento di comunicazione. Il team Burson-Marsteller sarà guidato da Gianfranco Mazzone e coordinato da Cinzia Trezzi, Claudia Corradi e Marta Grassini. Burson-Marsteller oggi è una delle principali società di comunicazione e relazioni pubbliche al mondo, parte integrante del network Young & Rubicam Group e di Wpp, il più grande gruppo della comunicazione a livello internazionale.

la sigla è specializzata nel programmatic buying per l’ebiz

Sociomantic porta il suo know-how in Italia

È

greta

barsanti 16

una nuova realtà nel nostro mercato che viene dalla Germania con l’obiettivo di portare i benefici delle sue innovazioni anche nel nostro Paese. Si tratta di Sociomantic Labs, sigla nata nel 2009 a Berlino e oggi leader nelle soluzioni di display advertising per il programmatic buying destinato all’ecommerce. Sociomantic ha oggi 14 uffici nel mondo, tra cui da luglio anche l’Italia, e opera in oltre 60 Paesi. «Ci presentiamo al mercato annunciando la disponibilità di Sociomantic Streaming Crm per il Mobile - dichiara Greta Barsanti, managing director Italy di Sociomantic -, una soluzione personalizzata di display advertising per i dispositivi mobile che consente alle aziende di fare

mcommerce accedendo al 100% dell’inventory disponibile per le aste in real-time, con annunci display creati individualmente, in formato Html5 Flash-free, compatibili con qualsiasi dispositivo mobile». Con le campagne mobile di Sociomantic, che sfruttano una tecnologia proprietaria, «le aziende che fanno ecommerce possono utilizzare il real-time bidding per acquistare inventory per la display all’interno di tutti i browser per mobile, incluso Safari - continua Barsanti -. L’integrazione dello Streaming Crm, inoltre, consente ai clienti di Sociomantic di sincronizzare le campagne cross-device, unificando i percorsi e le attività di shopping online che i loro clienti, e i potenziali, compiono sui diversi dispositivi. Grazie a un approccio user centrico - conclude la manager -, siamo in grado di generare vendite incrementali per i player dell’ecommerce che si rivolgono a noi».

Scuolazoo Zoocom esce allo scoperto È stata presentata in occasione degli InternetDays ZooCom, l’agenzia di consulenza digitale frutto dell’esperienza maturata da ScuolaZoo lavorando nel campo del marpaolo keting digitale con alcuni dei de nadai brand più noti del mercato (Danone, Nokia, Mediaset e Heineken solo per citarne alcuni). «La nuova realtà è pronta a uscire allo scoperto tra i brand più noti del mercato dopo due anni di esperienza in vitro all’interno del Gruppo - spiega Paolo De Nadai, amministratore delegato di ScuolaZoo -. Creatività e spirito pionieristico sono i valori che contraddistinguono la nuova struttura che, sotto la guida di Dario Peccerillo, vuole interfacciarsi con tutti coloro che puntano a cogliere le potenzialità del mondo digitale lavorando in modo integrato». Il nuovo brand ha infatti sviluppato internamente applicativi di proprietà per la gestione del suo network da 16 milioni di fan, targettizzati secondo le aree Nielsen, e dei suoi contenuti editoriali sempre in linea con l’evoluzione delle tendenze online. «ZooCom - specifica De Nadai - si rivolge alle aziende, alle agenzie di social media marketing e di pubblicità che necessitano di un supporto strategico e operativo per implementare i propri piani di comunicazione colpendo i loro target di riferimento a 360 gradi».


Performachine

Una nuova realtà per un marketing‌ a performance

U

ltima nata del Gruppo Webbdone, Performachine opera già dal 2009 nello sfidante comparto del marketing a perfomance, avendo al suo attivo numerosi progetti di comunicazione integrata, incentrati su campagne online per clienti di tutti i mercati, e su cui ha operato con i suoi servizi piÚ innovativi come Retargeting via dem o display, Real Time Bidding, Seo/ Sem, Affiliation Marketing, Mail Marketing. Il Gruppo può vantare oggi assets proprietari come pochi altri player in Italia - afferma Serge Pastore, managing director del Gruppo, che ha raggiunto i due fondatori Davide Raimondi e Luca Sattin dopo diverse esperienze come ad o md in varie agenzie digitali, tra cui Fullsix -. Un Database di oltre 7 milioni di utenti, una piattaforma

ultima nata del gruppo webbdone, la sigla opera già dal 2009 nel comparto, avendo al suo attivo numerosi progetti di comunicazione integrata, incentrati su campagne online per clienti di tutti i mercati molto evoluta per l’invio di dem, e una piattaforma di tracciamento, sono gli assets tecnologici proprietari del Gruppo che ci permettono una totale autonomia sulla maggior parte delle campagne di marketing, prosegue Pastore. Il gruppo ha chiuso il 2012 con un fatturato di 3,9 milioni di euro, con indicatori finanziari tutti estremamente positivi, e un incremen-

to del 10% rispetto al 2011. Nonostante la situazione di generale difficoltà del mercato, prevediamo un incremento del 15% per il 2013. In questo momento di particolare difficoltà generale, i marketing manager sono sempre piÚ alla ricerca di servizi che, con maggiore immediatezza rispetto al passato, manifestino dei Roi evidenti per la propria azienda. In questo senso Performachine adotta un approccio assolutamente compatibile con i clienti che cercano un ritorno chiaro e misurabile dai loro investimenti sul web, conclude Pastore. Tecnologie proprietarie e una profonda conoscenza del web, hanno permesso al Gruppo di aprire 17 mercati esteri nell’area dell’email marketing, con volumi di picco massimo giornalieri che superano i 20 milioni di invii.

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ANNO IV | #32/33 | 16 OTT 2013

strategie

Alberto Di Nardo

«il crm ha un’utilità per tutte le tipologie di azienda ma è particolarmente importante per quelle imprese commerciali che operano con una rete di venditori sul territorio»

P

artire da una approfondita conoscenza dei bisogni, interessi ed esigenze del cliente, nonché delle sue molteplici interazioni con la struttura aziendale, per creare con lui un rapporto basato su una forte “empatia”. è questa la funzione principale del Crm. In poche parole, mettere davvero il cliente “al centro” dalla propria attività. Si tratta, come ci spiega Alberto di Nardo - responsabile assistenza e sviluppo di una tra le aziende leader dell’IT made in Italy, Readytec - di un concetto strettamente legato alla strategia aziendale, sia nel caso del business-to-business sia in quello del business-to-consumer. «Gli obiettivi - assicura Di Nardo - sono molti: essere meno esposti alla concorrenza, migliorare la redditività del cliente attraverso un aumento del cross-selling, ottimizzare il ritorno delle campagne di vendita. In generale, il Crm consente al cliente di avere un ruolo più attivo e, di conseguenza, ottenere dall’azienda servizi migliori». Come è cambiato il Crm nell’era digitale? Fino a pochi anni fa, le soluzioni Crm avevano come obiettivo sostanzialmente la gestione del front-office: si sono così affermati

16

Crm: al centro del social business Strumenti

Alberto di Nardo, responsabile assistenza e sviluppo di Readytec, parla dell’importanza del Crm all’interno di una moderna strategia aziendale sia in campo B2B che B2C. Gli obiettivi sono molti, e vanno da una minore esposizione alla concorrenza a una migliore redditività del cliente, fino all’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie e di direct marketing i call-center prima e i contact-center poi. Col tempo, la possibilità di integrare le funzioni di Crm con le varie applicazioni gestionali e i sistemi Erp ha permesso anche una visione globale del cliente e, soprattutto, di collegare fra loro processi prima separati: le campagne di marketing ai

risultati di vendita, i volumi distribuiti alla produzione. In questo contesto, le applicazioni Crm sono in continua evoluzione. è certo però che bisogna offrire nuove funzionalità che tengano conto dei nuovi modelli di integrazione tecnologica, dal cloud al mobile,

dai social media al video.

Oggi cosa si aspetta il consumatore dall’azienda in ambito Crm? Con internet sono emerse una serie di interazioni nuove. Oltre al sito web di una società e la sua brochure di presentazione, per esempio, molti clienti ricercano informazioni su prodotti e servizi dei clienti da altre fonti, come social network, blog e valutazioni di utenti online. È necessario quindi un maggior sostegno in tempo reale a tutte le funzioni di Crm, indispensabili per tenere il passo con le aspettative e rispondere ad esse con una nuova linea tecnica. Un ruolo chiave è giocato dall’integrazione tra funzioni aziendali come il sistema Enterprise, rivolto verso l’interno dell’azienda, e il “Social Crm”, invece, focalizzato verso l’esterno. In questo modo è possibile dare vita a quell’ecosistema complesso che possiamo chiamare “social business”. Può presentare l’offerta di Readytec nell’ambito del Crm?

Readytec ha sviluppato la propria offerta in termini di Crm sulla base delle esperienze maturate nell’utilizzo interno della piattaforma Vte, un Crm integrato in tutti i processi aziendali, dalle campagne di vendita al telemarketing, dalla gestione customer care e reclami, al post vendita, passando per le opportunità e preventivi fino ad arrivare ad una archiviazione documentale e a tutte le attività di calendario condivise e non, che servono ad alimentare le informazioni sui clienti. Inoltre, il Crm Vte permette di gestire agevolmente le campagne di comunicazione, pubblicitarie e di direct marketing e il monitoraggio del feedback, consentendo la raccolta delle informazioni per la profilazione dei destinatari delle campagne (aziende clienti e lead) e un’agevole misurazione della redditività delle stesse. Il problema più difficile da affrontare per una azienda che vuole implementare una soluzione Crm è rivedere i processi interni. Per uno start up graduale, è di fondamentale importanza essere supportati e Readytec mette a disposizione l’esperienza di consulenti in grado di far fronte a tutte le esigenze di avviamento e setup secondo i bisogni aziendali. A che tipo di aziende

vi rivolgete con questo prodotto? Il Crm è utile a tutte le tipologia di azienda, in particolare imprese commerciali che lavorano con una rete di venditori sul territorio. Questo prodotto consente infatti il trasferimento delle informazioni da uno a tutti, in modo che in azienda le informazioni, che sono il patrimonio di un’impresa, possano essere salvate, memorizzate e condivise. I nostri clienti sono società italiane che operano in più settori. Farvima spa per esempio, distributore del farmaco a livello nazionale, utilizza il Vte per la propria rete di vendita, questo le consente di gestire le relazioni con le farmacie clienti individuando le caratteristiche del pre e post-vendita in modo da fidelizzare la clientela. L’adozione del Crm è stata avviata in parallelo all’investimento fatto sul sistema gestionale, con l’acquisto dell’Erp Gamma Enterprise. I sistemi di Crm precedentemente inseriti in azienda non avevano dato i risultati sperati ed erano stati abbandonati, ma restava forte l’esigenza di monitorare il mercato e fruire delle informazioni durante tutte le fasi di contatto. Il Crm Vte, integrato al gestionale è la soluzione che Farvima stava cercando per gestire al meglio e ampliare il proprio portfolio clienti.


LeonardoADV, come laboratorio di esperienze web di primo piano, è in grado di soddisfare tutte le esigenze di comunicazione attraverso una linea di prodotti completa e diversificata. Competenza, creatività e tecnologia avanzata danno vita a un’offerta di prodotti Video, Rich Media, Branded Content, Display, pianificabili su tutti i device e integrabili in maniera flessibile, con l’obiettivo finale di conferire efficienza qualitativa e quantitativa a tutti i progetti di comunicazione.

Fonte Dati Mensili: Audiweb View 2013

345 MILIONI DI PAGINE VISTE 12 MILIONI DI CONTATTI UNICI 15 VERTICAL TEMATICI


ANNO IV | #32/33 | 16 OTT 2013

strategie immediate, fruibili e compatibili con tutti i device (anche mobile), rappresentano uno strumento di lavoro utile per gestire la rete commerciale delle imprese

I

n una realtà che vede i servizi digitali confluire sempre più in rete, con programmi e software facilmente reperibili online che non necessitano più di essere scaricati ed installati sui singoli dispositivi, le web application possono rappresentare la risposta più semplice, immediata e fruibile per chi cerca strumenti di lavoro accessibili ed aggiornabili in ogni momento. Immediate, fruibili e compatibili con tutti i device (anche mobile), le web app rappresentano uno strumento di lavo-

soluzioni

Semplicità e accessibilità: ecco le web app, preziose alleate delle aziende ro prezioso per la gestione della rete commerciale delle aziende. La divisione software di Layoutweb progetta e sviluppa applicazioni web “personalizzate” sulle esigenze e le richieste dei clienti, come spiega il presidente e managing director Claudio Agazzi. Quali sono le peculiarità delle web app? I software di queste applicazioni, realizzate in linguaggio Html5, non ri-

siedono fisicamente nei singoli dispositivi - come succede per le app native ma si trovano al contrario su un server, che può essere dislocato in qualunque angolo del pianeta, e sono pertanto raggiungibili ed utilizzabili da diversi utenti in qualunque momento semplicemente attraverso un browser e un collegamento ad internet e tramite autenticazione. Quali sono gli

altri principali vantaggi derivanti dall’adozione delle web app rispetto ai software nativi? La differenza tra le web app e quelle native è sempre meno marcata, grazie al progressivo e continuo miglioramento delle prestazioni dell’Html5 che ora rende fruibili le web app anche offline, sfruttando per esempio l’application cache dei dispositivi e tutte le potenzialità del de-

vice che si ha a disposizione. Se a questo aggiungiamo che le web app hanno il vantaggio intrinseco di poter essere aggiornate in qualunque momento senza problemi di approvazione da parte degli stores, di essere compatibili con tutti i device che supportano l’Html5 e di avere costi di startup e mantenimento ridotti rispetto alle application native, possiamo considerarle uno strumento davvero essenziale per le aziende che devono gestire, per esempio, le loro reti commerciali. Perché Layoutweb punta su questo tipo di applicazioni? Layoutweb ha scelto la strada delle web app per fornire ai suoi clienti veri e propri strumenti di lavoro che age-

L’identikit Layoutweb: una struttura cresciuta

di pari passo con l’evoluzione del mezzo internet

Claudio

Agazzi 18

Layout Advertising Group nasce nel 1983 come agenzia di grafica pubblicitaria: col passare del tempo e l’avvento di internet, i suoi fondatori intuiscono le potenzialità del web e scelgono di investire su quello che da lì a poco tempo diventerà il contesto principale ed incontrastato delle nuove forme di comunicazione, dando vita nel 1997 a Layoutweb. Il ramo digitale dell’agenzia passa rapidamente da una fase iniziale di realizzazione di siti internet ad ampliare sempre di più la gamma dei propri servizi di pari passo con l’evolu-

zione della rete, fino a diventare un digital advisor per le aziende. Grazie a questa scelta coraggiosa, Layoutweb oggi è una realtà affermata nel mondo della comunicazione digitale, non solo a livello nazionale: oltre alle sedi italiane infatti, ha aperto un nuovo ufficio a Londra e avviato una partnership preziosa con le società Dolci Advertising e Natalini&Partners, che offre alle aziende un ventaglio completo di strumenti per presidiare in modo davvero competitivo e qualitativo i mercati di riferimento, senza limiti geografici.

volino e snelliscano tutti gli step dell’attività di professionisti e aziende. La gestione della rete vendite è solo un esempio. Internet, infatti, oggi offre alle aziende un ventaglio davvero ampio di strumenti per migliorare la gestione delle loro attività. Layoutweb le aiuta e le supporta nella scelta delle soluzioni più adatte alle loro esigenze e ha già realizzato diverse web app per altrettanti clienti. Quali sono le funzionalità di una web app che si rivelano più utili per le aziende? Consultazione rapida di schede tecniche, compilazione e invio in tempo reale di ordini, possibilità di consultare direttamente il company profile di un’azienda, le sue case history e di preparare l’invio di meeting report in tempo reale, sono solo alcune delle funzioni che può offrire l’utilizzo di una web app. Per gli operatori commerciali in continuo movimento, ad esempio, uno strumento estremamente intuitivo e semplice da usare - che offra in ogni momento schede e dettagli aggiornati - è davvero un plus per la qualità e la precisione del lavoro. L’accessibilità offline è inoltre ottimale per gli agenti che


devono mostrare prodotti e referenze aggiornate ai loro clienti anche senza connessione internet o redigere meeting report da inviare una volta online. Aggiornamenti sono inoltre disponibili in ogni momento e vengono segnalati agli agenti attraverso notifiche. Perché le aziende dovrebbero adottare tali soluzioni? Perché per un’azienda, fornire agli addetti una soluzione fruibile tramite un semplice link, che non comporti alti costi di mantenimento e aggiornamento e che consenta accessi personalizzati e diversificati a seconda dell’account connesso, significa riuscire a gestire al meglio la rete di vendita, con un controllo continuo 19

e diretto su tutte le attività ad essa correlate. Ci può citare qualche cliente che ha già potuto sperimentare le vostre web app personalizzate? Per MilkLine ed Scr (società che operano rispettivamente nella progettazione, produzione e fornitura di impianti per la mungitura e l’allevamento del latte e nei sistemi di monitoraggio della salute animale e di gestione della mandria), Layoutweb, con il progetto grafico di Barbablu di Piacenza, ha sviluppato una web app, richiesta appositamente per il mobile e in particolare per gli agenti commerciali di tutti i paesi che, spostandosi continuamente, hanno bisogno di una soluzione fruibile ed imme-

realizzazioni personalizzate sulle esigenze del cliente

In alto, un’immagine del configuratore e il logo della web app realizzati da Layoutweb per Sika, multinazionale svizzera leader nel campo dei prodotti chimici per l’edilizia e l’industria. Il sistema è fruibile anche offline da ogni dispositivo

diata per gestire gli ordini dei clienti. Per Sika, multinazionale svizzera leader nel campo dei prodotti chimici per l’edilizia e l’industria, Layoutweb ha ideato - insieme ad un configuratore che consente a progettisti e professionisti del settore di calcolare voci di capitolato ed elaborare preventivi - una web app completa, strumento prezioso per sfruttare tutte le proprietà del configuratore anche offline, da qualunque dispositivo e in ogni situazione.


-2,2%

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Il

media

giocattolo si è rotto a primavera. Dopo una partenza d’anno come di consueto brillante, i numeri del mercato pubblicitario sul web a marzo hanno iniziato a ingrigirsi, con confronti sul 2012 a segno meno. Per quattro mesi consecutivi. Solo a luglio è ricomparso il segno più, peraltro in corrispondenza dell’aggravarsi della crisi nel 2012 e quindi anche in ragione di un significativo “rimbalzo tecnico”. Resta il fatto che, arrivati con le rilevazioni al settimo su dodici mesi dell’anno, il valore assoluto degli investimenti su internet (senza la search) si è comunque ridotto di 2,2 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Le cause di questa cattiva performance sono difficili da isolare, tenendo conto che sui dati pesa - eccome - l’ulteriore peggioramento del contesto economico. In fondo, lasciare sul campo poco più del 2% quando il mercato pubblicitario italiano fa complessivamente segnare un ben più pesante -16% (Fonte: Nielsen) non pare un dramma. Eppu20

il calo dell’investimento sul mezzo internet nei primi sette mesi dell’anno

-16%

è la contrazione del mercato pubblicitario italiano nel perido gennaio-luglio 2013

Simona

Zanette il display advertising sarà il vero protagonista di iab seminar. all’evento il compito di analizzare una disciplina che è alle prese con alcune svolte epocali che richiedono continue correzioni, aggiustamenti e ridefinizioni nell’offerta

Advertising

50%

il dato della penetrazione dell’online nel nostro paese. una cifra che non cresce più

Le nuove frontiere della Display 26,7 è la comunicazione “classica” del mondo digitale. E anch’essa fa i conti con i grandi cambiamenti che impone la rincorsa a un utente sempre più sfuggente e cross-mediale di Simone Freddi

re, finora la forza propulsiva del web aveva consentito agli operatori del digitale di restare di fatto al riparo della crisi anche nei semestri più arcigni. Il fatto che quest’anno ciò non sia successo accende una spia su possibili cause “interne” di rallentamento, legate alla non totale capacità di attrarre attraverso l’innovazione e i numeri quell’aumento di investimenti

necessario alla piena maturazione del mezzo in chiave pubblicitaria, ancora di là da venire. Due aspetti ci sembrano significativi: innanzitutto, la penetrazione di internet in Italia si è fermata intorno al 50%, e non cresce più. Secondo le ultime rilevazioni di Audiweb, ad agosto gli utenti collegati almeno una volta da pc sono stati 26,7 milioni, circa 800 mila

in meno in un anno. Al netto della crescita del mobile, è comunque un dato negativo. In secondo luogo, la componente display della comunicazione, che poi è quella a cui si riferiscono le rilevazioni disponibili, è comunque alle prese con alcune svolte epocali che richiedono continue correzioni, aggiustamenti e ridefinizioni nell’offerta.

Il tutto ruota intorno alla natura stessa di internet, che si configura sempre più come media cross-mediale che si dipana attraverso tanti schermi diversi. Oltre a quello standard del pc, la rete si è miniaturizzata nel mobile ed espansa sulle smart tv. Al centro però, resta il target. E come in altri settori della pubblicità online, anche nel campo del display advertising appa-

i milioni di utenti che si sono collegati almeno una volta da pc nel mese di agosto (audiweb)

-800

la diminuzione, in migliaia, degli utenti connessi da pc ad agosto rispetto al 2012


re fondamentale abilitare strategie “user-centriche”, capaci di mostrare annunci rilevanti agli utenti qualunque sia il dispositivo che essi utilizzano o il momento in cui accedono ai loro presidi digitali preferiti. Il concetto di “campagna per canale” lascia spazio al concetto di spazio comprato su brand editoriale a prescindere dal fatto che il suo contenuto sia veicolato su pc, smart tv, tablet o smartphone -, e un passo avanti ancora, a impres-

sion acquistate sul singolo individuo, trasversalmente a dove si trovi nella rete attraverso il buying programmatico. Di tutto questo si parlerà domani (il 17 ottobre) al terzo appuntamento annuale con Iab Seminar, il ciclo di eventi organizzati dall’associazione presieduta da Simona Zanette per dare spazio all’approfondimento di tematiche specifiche, discipline “verticali” e “best practice” relative a internet e al mondo della comunicazione in-

terattiva, dedicato appunto al display advertising. In attesa di ascoltare i contributi portati dagli esperti che interverranno nella consueta cornice della Sala Collina presso la sede de “Il Sole 24 Ore” a Milano, diamo spazio alla voce di alcuni dei protagonisti del mercato, cha abbiamo interpellato proprio sulle nuove frontiere del display. E suggeriamo qualche keyword: tecnologia, big data, convergenza, targetizzazione. Ma anche un evergreen: creatività.

Iab Seminar, gli sponsor

Il video “liquido” di DG Mediamind

Iab Seminar, un format che piace. Nell’ultimo biennio, il ciclo di eventi “verticali” targato Iab Italia si è affermato come una delle case history di maggior successo nel panorama delle manfestazioni di settore, raccogliendo un pubblico sempre crescente e una conseguente risposta attenta sul fronte delle sponsorship. Anche per questo terzo Seminar del 2013, la rete delle strutture partner è di livello e annovera nomi come Audiweb, Comscore, Media Consultants, Nextplora, Nielsen, Nugg.ad, Weborama e DG Mediamind. Quest’ultima, in particolare, è una delle maggiori piattaforme di ad management e distribution a livello globale e contribuirà attivamente all’evento con un intervento dal titolo “Liquid Video: born to be responsive”. Liquid Video è un framework multicanale nato per ottimizzare e massimizzare l’utilizzo di contenuti video in un’ottica cross device a 360°. Una soluzione fortemente innovativa con cui DG Mediamind (che peraltro negli scorsi giorni ha annunciato l’acquisizione dell’ad platform specializzata in social e mobile Republic Project) si pone l’obiettivo sia di facilitare l’ingresso di nuovi attori nello scenario del web adv, sia di offrire ai big spender una soluzione del tutto innovativa per potenziare la brand identity.

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Formati innovativi

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media

ontenuti e dati: sono queste le fondamenta su cui tg|adv ha deciso di costruire il lancio di un‘inedita offerta che dà la possibilità di realizzare campagne display advertising con vari formati su screen differenti, sempre con grande efficacia in termini di comunicazione. «Una sorta di digital total audience che fornisce al cliente la possibilità di colpire gli utenti nello stesso contesto editoriale, ma attraverso l’uso di diversi schermi», anticipa Alberto Gugliada, chief executive

Alberto Gugliada 22

Nelle immagini, il display di tg|adv esemplificato attraverso tre delle più recenti campagne pianificate sul network: audi a3 sedan, kinder e “cattivissimo me2 ”

officer della concessionaria. Oggi per la pubblicità online appare fondamentale adottare strategie “usercentriche”, capaci di mostrare annunci rilevanti agli utenti, qualunque sia il dispositivo che essi utilizzano. Questo assunto vale anche nel campo del display adv? Sì certamente questa strategia è ricercata anche da parte nostra. Del resto, all’interno del nostro network abbiamo sempre lavorato con prodotti verticali che di per sé vanno ad identificare un utente in funzione dell’interesse nei confronti dell’argomento trattato. In questo senso i prodotti editoriali di alta qualità che fanno parte del nostro network vanno a definire non solo persone interessate ad un argomento, ma utenti qualitativi all’interno di un contesto altamente qualitativo. In sé per sé chiunque ha la possibilità, oggi, di realizzare campagne sul nostro network sia nell’ambito del desktop internet sia in quello del mobile.

Tg|adv

La creatività che conquista? D’impatto e multiscreen

le originali soluzioni display sviluppate dalla concessionaria guidata da alberto gugliada sono in grado di raggiungere l’utente su schermi diversi con messaggi sempre efficaci. Il segreto? Lavorare in parallelo su dati e contenuti Quali sono le “parole chiave” delle sfide che fronteggiano il display? Un approccio user-centrico si basa sia sui contenuti che sui dati. Noi stiamo raccogliendo dati costantemente sui nostri utenti perché stiamo facendo delle ricerche che permettano di analizzare sempre di più quello che è il loro comportamento. Non necessariamente nella navigazione, quanto invece i loro orientamento nell’ambito del consumo, dell’utilizzo e della valutazione dei settori merceologici e dei prodotti. Oggi come oggi si parla tantissimo di targettizzazione ma non si valuta fino in fondo il potere e la capacità di ogni nicchia

di consumatori per quanto riguarda la responsabilità di acquisto e lo spending. Quello che stiamo facendo sono delle valutazioni e analisi costanti al fine di identificare gli utenti più interessanti da un punto di vista di mercato per i nostri clienti. A fronte di tutte le nuove possibilità che la comunicazione internettiana offre alle aziende, perché il display advertising resta fondamentale all’interno di una moderna campagna? Il display advertising rientra e rimane un fattore importantissimo all’interno di una campagna di comunicazione perchè è in grado innan-

zitutto di generare un grande impatto, anche in una chiave meno invasiva rispetto ai formati in sovrapposizione alla pagina e addirittura di interruzione della navigazione. Il display advertising, nell’ambito soprattutto di quelle che sono le caratteristiche più legate alle skin o ai formati in pagina, permette di sedimentare all’interno della mente dell’utente la conoscenza del marchio. Inoltre portato ad un’interazione che riduce al massimo un’interazione erronea e non voluta. Parliamo infatti di formati creativi che hanno la possibilità di “fare brand” e la cui interazione è sempre, in alta percentuale, voluta e diretta verso l’inserzionista. C’è qualche progetto recente a cui avete lavorato, che volete citare come esempio di operazione capace

di sfruttare al meglio le attuali opportunità offerte dal display adv? Abbiamo appena avuto la campagna di Audi, che ha scelto il network tg|adv per presentare la nuova A3 Sedan, pianificando uno dei nostri format di punta: il Masthead Flash con animazione. Ci sono poi state campagne sponsor del film Cattivissimo Me 2 con skin e box su Docsity.com, e la comunicazione Ferrero Kinder Fetta al latte su Mammeonline.it. Per quanto riguarda la vostra struttura, quali sono le novità più rilevanti? La novità più grande riguarda il lancio di un’offerta che offre la possibilità di realizzare campagne display advertising con vari formati su screen differenti ma che siano paragonabili in termini di efficacia di comunicazione. Una sorta di digital total audience con di efficacia costante, che consente al cliente di raggiungere gli utenti nello stesso contesto editoriale, ma utilizzando schermi differenti. Lavorare all’interno di tg|adv significa, oggi, avere la garanzia di operare in un ambiente editoria-

le di altissima qualità, dove il cliente ha la possibilità di raggiungere lettori dei nostri prodotti editoriali che si muovono su screen differenti in funzione dei diversi momenti della giornata e dei contesti di attività. Quindi abbiamo utenti che navigano e leggono le news di Nanopress.it sull’app iPhone la mattina andando a lavoro, che controllano le news di Nanopress.it in ufficio sul proprio computer e la sera a casa di fronte alla tv magari mentre c’è uno spot durante il loro programma preferito leggono ancora le news di Nanopress.it sul proprio tablet e quindi sono esposti alla nostra pubblicità. Questo per esemplificare un’attività svolta dai nostri utenti e come i nostri prodotti editoriali riescano a raggiungere i lettori in contesti differenti, in tempi differenti su screen differenti. Come vi avviate a chiudere il 2013? Tg|adv è da sempre orientata al cambiamento: la nostra è una struttura che si è sempre dimostrata innovativa, updated e in grado, come successo in passato, di anticipare alcuni contesti di mercato. Forse proprio per questo, in una situazione economica non particolarmente favorevole, tg|adv si riesce a distinguere grazie ad una crescita ancora a due cifre che permetterà una chiusura d’anno decisamente positiva rispetto al mercato.


per saperne di più

77Agency

Il vero valore del display advertising Quanto “vale” un banner, un utente, un’impression? Secondo Amedeo Guffanti, partner & managing director della new media agency, è dalla capacità di dare risposte più pertinenti a questa domanda, con l’aiuto della tecnologia, che il mercato display deve ripartire. Ma editori e concessionarie sono davvero pronte a gestire il cambiamento?

Amedeo Guffanti

«uno spazio di crescita della display è nel video, che andrà a erodere quote alla televisiva. Ciò diventerà ancora più evidente dopo la sostituzione in massa dalle smart tv rispetto alle tv tradizionali. ci vorranno 4 o 5 anni»

A

l netto della spiacevole fase economica, il mercato pubblicitario affronta grandi trasformazioni “sistemiche”, i cui movimenti sono a volte imprevedibili. Gli ultimi mesi, per esempio, hanno visto un brusco rallentamento del trend di crescita dell’online, e un’inattesa “ripresina” della tv, tornata a rilevare qualche segno più negli investimenti. Politiche di prezzo più aggressive da parte del piccolo schermo? Senza dubbio, ma secondo il parere di Amedeo Guffanti, partner & managing director di 77Agency, queste oscillazioni dipendono anche del fatto che la pubblicità internettiana, in particolare la display, deve ancora fare qualche passo in avanti per essere valorizzata in tutto e per tutto.

Con il manager il discorso si concentra soprattutto su due temi: la crescita del video e la tecnologia.

adv è strettamente connesso a questo parametro. Già oggi comunque, ogni italiano “connesso” vede oltre un’ora e un quarto di video online al mese, e quella che era una promessa oggi è una già solida realtà: YouTube è uno dei primi quattro o cinque canali tv del Paese, con numeri che rivaleggiano con La7 o Rai 3.

Amedeo, quest’anno la pubblicità online sembra aver rallentato la propria crescita. Da dove si può ripartire? Sicuramente dal video: si tratta a tutti gli effetti di display e tenderà sempre di più a crescere. Il nodo è lo sviluppo delle infrastrutture di rete. Generalmente si prende in considerazione il numero di italiani “connessi” per valutare la diffusione del digitale in Italia, ma il grado con cui le famiglie includono internet come canale di entertainment è funzione anche e soprattutto della disponibilità di banda. Il mercato del video

Internet, quindi, deve “aggredire” la tv? Diciamo piuttosto che internet è sempre di più un canale cross-media. Pensiamo alle smart tv: su questi device, un format come “Clio Make Up” su YouTube fa più spettatori dei canali dedicati a Juve o Milan. E’ quindi naturale immaginare che uno spazio di crescita della display sia nel video, che andrà a erodere quote alla pianificazione televisiva. Ciò diventerà ancora più evidente nell’arco temporale necessario alla sostituzione di massa dalle smart tv rispetto alle tv tradizionali, ci vorranno 4 o 5 anni, e con la convergenza del-

77agency: new media marketing specialists 77Agency è un’agenzia indipendente specializzata nel new media mktg. ha sedi a Londra, Milano, Riga, Madrid e Amsterdam www.77agency.com/it/

le pianificazioni in chiave user-centrica attraverso le piattaforme tecnologiche di Rtb, che renderanno le logiche di planning ancora più competitive abbattendo la dispersione. Questo processo di “sostituzione” però sarà lento, perché impatta su rigidità del mercato difficili da superare. Qui si apre una grossa questione per il display, legata alla domanda “quanto vale un banner”? Ossia? Un’oggettiva difficoltà verso la piena crescita della pubblicità su internet, e la sua integrazione nel mercato, è stata la difficoltà a ricondurne il valore agli indicatori usati nel media classico, come il Grp. Questo ha anche consentito a certe componenti del mercato di “campare di rendita” per un po’, fino a quando internet, proprio con le sue logiche diverse fondate sulla tracciabilità e sui numeri, ha reso palesemente insostenibili certi “pre-

mium price” praticati dai grandi brand tradizionali, erodendone il valore. Il fatto è che su internet gli stessi premium price ora sono difficili da giustificare, e questo fa sì che per editori e concessionarie sia stato impossibile compensare i mancati introiti sui canali tradizionali con quelli ottenuti sul web, con un calo complessivo del mercato. Quello che servirebbe per arrivare a ripristinare il valore di cui l’editoria ha bisogno è una radicale business trasformation fondata sulla tecnologia. Le piattaforme tecnologiche rappresentano quindi il futuro? Sì, perché l’Rtb elimina

la dispersione. Con l’Rtb non servono più le stime sull’audience. E attraverso l’eliminazione delle dispersioni e la totale valorizzazione dell’audience dovrebbe essere possibile aumentare il valore della unit pubblicitaria. Ma questo solo se la transizione sarà ben gestita, ed è qui che editori e concessionarie dovranno saper gestire il cambiamento, trasformando i loro venditori in “trader” affiancati da analisti che sappiano segmentare l’audience in maniera interessante per gli inserzionisti. I futuro della display sarà quindi all’insegna del programmatic buying , magari integrato con delle aree di private deal.


medio del 6,7%, di veicolare ampio traffico qualificato sui contenuti di approfondimento realizzati per raccontare il mondo di C4 Picasso.

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l display adv è sempre più user-centrico, grazie anche ai benefici dati dalla capillare diffusione del responsive web design, una tecnologia che colloca l’utente, e la sua esperienza multi-screen, al centro della comunicazione. Lo sa bene Alberto Zilli, ceo di LeonardoADV, che ci parla degli ultimi trend del display e degli ottimi risultati raggiunti quest’anno dalla concessionaria.

Oggi la necessità di attuare strategie “usercentriche” vale anche nel campo del display adv? Le strategie “user-centriche” valgono per tutti i contenuti online, sia editoriali che pubblicitari, senza esclusione del display adv, che, grazie alla diffusione del responsive web design, pone l’esperienza multiscreen dell’utente maggiormente al centro della comunicazione. Oggi i nostri contenuti raggiungono finalmente i consumatori ovunque essi siano, su qualsiasi mezzo, auto-adattandosi al device utilizzato e assicurando un’esperienza di navigazione sempre ottimale. Leonardo.it ha infatti 24

leonardo adv

Il Responsive design raddoppia il Ctr grazie alla capacità di adattarsi a ogni dispositivo, il responsive design consegna ottime performance anche in chiave pubblicitaria

Alberto

Zilli

implementato la tecnologia responsive e questa rivoluzione sta avendo un diretto e positivo riscontro anche nei risultati dei formati display con un ctr medio più che raddoppiato rispetto alle campagne non responsive. Anche i dati ci rivelano come la tematica del multiscreen sia ormai centrale: da dicembre 2012 la disponibi-

lità di accesso a internet da cellulare e da tablet è cresciuta rispettivamente del 17,5% e dell’80%. Infine, di grande importanza nel campo del display adv, ci sono tutte quelle campagne display pianificate con obiettivi di performance, area ben presidiata dal nostro network proprietario Juice Adv DR, attraverso il quale eroghiamo campagne in modalità semantica e no blind su una lista di siti verticali suddivisi tematicamente. Questo ci permette di colpire le pagine più in linea con il prodotto o servizio da comunicare e ottimizzare i progetti sempre più in ottica performance.

Quali sono le “parole chiave” di questi cambiamenti? Dal lato utente, i principali driver sono l’attività (in opposizione alla passività), il coinvolgimento e la conversazione. Dal lato concessionaria-inserzionista a svolgere

un ruolo fondamentale sono l’analisi dei dati, le innovazioni tecnologiche e la creatività.

Nell’ambito di tutte le nuove modalità di contatto offerte dall’online, perché il display advertising resta fondamentale all’interno di una moderna campagna di comunicazione? Così come nell’approccio multimedia e multiscreen, anche nella scelta dei formati e delle modalità di pianificazione è importante saper scegliere e mixare gli strumenti per ottenere un piano di comunicazione efficiente ed efficace. In particolare l’attività display resta fondamentale per ottimizzare l’esposizione del target al proprio brand e regolare i livelli di awareness che sono propedeutici al raggiungimento di qualunque obiettivo di comunicazione, dall’equity alle lead. Riassumendo, quindi, l’attività di-

splay resta fondamentale e imprescindibile: la differenza si farà sulla capacità di integrarla in maniera efficiente con le altre leve di comunicazione a disposizione degli inserzionisti.

C’è qualche progetto recente che volete citare come esempio di operazione capace di sfruttare al meglio le attuali opportunità offerte dal display adv? Una recentissima case history di integrazione di formati display all’interno di un’operazione di più ampio respiro riguarda un progetto di branded content realizzato per Citroën. Le 3 info-grafiche realizzate da noi per approfondire le diverse caratteristiche del modello C4 Picasso sono infatti diventate le creatività di una campagna display che, pianificata sui canali a target Leonardo Hi-Tech, Motori e News, ci ha permesso, con un ctr

Per quanto riguarda LeonardoAdv, quali sono le novità più rilevanti? In primis, come anticipato, il restyling del portale realizzato contestualmente all’implementazione della tecnologia responsive, che ci ha permesso di ottimizzare il media mix, garantendo continuità al messaggio pubblicitario e un incremento delle conversioni. Il tema responsive ha contribuito inoltre a rafforzare la nostra offerta Mobile Premium di m-site, web app, app per iOS e Android, che offre la possibilità di pianificazione display, video e rich media su un bacino mobile di 6 milioni di utenti e 40 milioni di PV mensili sui target R.A.&Woman, Gi ovan i & C om mu n it y, News&Finance. Inoltre è sempre più centrale il tema dello sviluppo tecnologico per raggiungere livelli di targettizzazione sempre più raffinati. Tramite mappature behavioural e sociodemo riusciamo a incrementare esponenzialmente l’efficienza del display adv sul nostro network. A tal proposito, stiamo implementando sul network proprietario JuiceAdv DR, tecnologie innovative specifiche per pianificare

in base alla geolocalizzazione e alle fasce orarie, e colpire il target realmente desiderato in base al luogo-momento di interesse. Ancora in ottica di efficienza e di implementazione tecnologica ricordiamo di essere stati la prima concessionaria ad aver attivato il real time bidding e il programmatic buying in ottica di ottimizzazione dell’inventory display. Come vi avviate a chiudere il 2013? In un contesto sempre più competitivo e complicato per la pubblicità, e nonostante la crisi socio-economica in corso, prevediamo di chiudere questo 2013 con un tasso di crescita molto più alto del mercato e in linea con gli obiettivi prefissati. Potenziando la nostra offerta con il video, il mobile, l’Rtb e il sociodemo targeting, oltre alla crescita dell’offerta dedicata ai Progetti Speciali, siamo riusciti a confermare la nostra capacità di anticipare le richieste del mercato e degli inserzionisti, perseguendo il trend di crescita che ci contraddistingue da sempre. A conferma della nostra linea competitiva possiamo segnalare un riconoscimento da parte del mercato, in merito allo stato dell’arte delle concessionarie, della nostra capacità di creare progetti tailor made e di content integration.


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a pubblicità online sta evolvendo verso nuove forme forgiate intorno ai concetti di “convergenza”, “targetizzazzione” e “coinvolgimento”. Uno sviluppo che non può fare a meno di considerare lo scenario attuale, sempre pù multidevice, e la necessità di connettersi con il consumatore approcciandolo, come ci spiega Roberto Carnazza, country manager di Weborama, «Con lo scopo di fargli percepire la comunicazione come un valore aggiunto, attraverso messaggi ad hoc in real time, indipendentemente dal device utilizzato».

In un contesto come quello dell’online, che cresce e cambia in continuazione, per la pubblicità appare fondamentale adottare strategie “user-centriche”, capaci quindi di mostrare annunci rilevanti agli utenti, qualunque sia il dispositivo che essi 26

Weborama

Tre driver per il cambiamento Convergenza, targetizzazione e coinvolgimento: questi i principali fattori di trasformazione della display advertising individuati da Roberto Carnazza, country manager per l’Italia della struttura. Il tutto partendo dai dati utilizzano. Questo assunto vale anche nel campo del display advertising? Certamente, anche e soprattutto nel campo pubblicitario, è molto importante connettersi con il consumatore cercando di approcciarlo in modo da fargli percepire un valore aggiunto nella comunicazione, tramite messaggi personalizzati in tempo reale, indipendentemente dallo schermo che sta utilizzando. Sta infatti venendo meno il concetto di “campagna per canale”, per lasciare spazio al concetto di spazio comprato su brand editoriale, a prescindere dal fatto che il suo contenuto sia veicolato su pc, smart tv, tablet o smartphone. È una tendenza già in atto da tempo ed è animata dall’obiettivo di realizzare un vero e proprio targeting crossmediale: chi riesce a trasferire la conoscenza derivante dai

dati, coadiuvandola con la necessaria infrastruttura tecnologica, in un messaggio pubblicitario più coerente ed efficace sui diversi canali, potrà senz’altro beneficiare di performance migliori.

Quali sono le “parole chiave” di questi cambiamenti? Come accennato poco sopra, una è “convergenza” che porta con sé anche il concetto di trasversalità, intesa come la capacità delle soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato di adattarsi a uno scenario sempre più multidevice. “Targetizzazione” perché le metodologie di tracciamento e profilazione diventano ogni giorno più sofisticate, aprendo svariate opportunità: targeting comportamentale, geolocalizzazione, personalizzazione delle creatività e dei messaggi pubblicitari, targeting

crossmediale, real time bidding, solo per menzionarne alcune. Un’altra parola chiave è “coinvolgimento”, che, in particolare sui device mobili, passa anche attraverso un utilizzo sapiente delle funzionalità avanzate fornite dai dispositivi (click to call, click to sms, interazioni avanzate ottenute grazie all’utilizzo dell’accelerometro, ecc.).

C’è qualche progetto recente a cui avete lavorato, che volete citare come esempio di operazione capace di sfruttare al meglio le attuali opportunità offerte dal display? Ce ne sono diversi che meriterebbero di essere citati (si va da trasposizioni di formati Rich Media molto noti come il FloorAd anche su smartphone e tablet, a soluzioni “native” in Html5 in grado di essere veicolate contemporaneamen-

te su pc, tablet e smartphone) ma, in generale, tutti seguono il fil rouge di concepire il rich media in modo trasversale e strutturato, sfruttando sì le specificità di ogni canale ma con una concezione “organica”, per arrivare a una effettiva cross-medialità che non dimentica gli aspetti creativi ma, al contrario, li potenzia. In tutto ciò, abbiamo anche riscontrato e favorito nei nostri clienti una crescita costante della consapevolezza che un utilizzo efficace dei dati in loro possesso può veramente permettere, grazie alla migliore conoscenza e

Cross-medialità effettiva

le ultime frontiere della progettualità di casa weborama sono orientate a concepire il rich media in modo trasversale e strutturato, sfruttando le specificità di ogni canale ma con una concezione organica

segmentazione dell’audience, di ottimizzare la revenue.

Per quanto riguarda la vostra struttura, quali sono le novità più rilevanti? Quest’anno ci vede in prima linea come “audience-driven advertising platform”, coniugando sempre più la nostra pluriennale competenza ed esperienza in materia di dati con la tecnologia in grado di “farli parlare” e renderli rilevanti nei modi e nelle

forme più diverse, ivi inclusi i formati rich media più avanzati e innovativi, per poter raggiungere la migliore comprensione possibile dei consumatori e dell’orizzonte di riferimento. Siamo fermamente convinti che siano i dati il fulcro delle moderne trasformazioni della display advertising e che possano fornire informazioni di valore non solo nel campo pubblicitario, ma più in generale una reale conoscenza del consumatore utile a raggiungere obiettivi strategici per le aziende.


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Osservatorio FCP

stampa la crisi pare inarrestabile Confronto dei fatturati e degli spazi progressivi per tipologia fino a Luglio 2013 per l’anno in corso e per l’anno precedente

Fatturato Netto (in migliaia di euro)

Spazio 2012

2013

Diff. %

Quotidiani Commerciale nazionale 58.167 45.313 11.134 10.928 Di servizio 11.656 10.382 Rubricata 222.126 195.033 Commerciale locale Totale 303.083 261.656 Periodici Settimanali 39.380 32.141 Tabellare N/A N/A Speciale Totale Settimanali 39.380 32.141 Mensili 33.523 25.096 Tabellare Speciale N/A N/A Totale Mensili 33.523 25.096 Altre Periodicità 3.871 3.517 Tabellare N/A N/A Speciale Totale Altre periodicità 3.871 3.517 Periodici 76.774 60.754 Tabellare N/A N/A Speciale Totale Periodici 76.774 60.754 Fatturato Totale (Quotidiani e Periodici)

-22,1% -1,9% -10,9% -12,2% -13,7%

2012

2013

295.311 205.287 87.142 79.547 53.535 45.746 188.919 151.001 624.907 481.581

Diff. % -30,5% -8,7% -14,5% -20,1% -22,9%

-18,4% 169.774 124.932 -26,4% N/A 9.999 6.785 -32,1% -18,4% 179.773 131.717 -26,7% -25,1% 128.829 96.132 -25,4% N/A 13.841 10.596 -23,4% -25,1% 142.670 106.728 -25,2% -9,1% 10.490 9.663 -7,9% N/A 1.127 1.195 6,0% -9,1% 11.617 10.858 -6,5% -20,9% 309.093 230.727 -25,4% N/A 24.967 18.576 -25,6% -20,9% 334.060 249.303 -25,4% 958.967 730.884 -23,8%

Fonte: Osservatorio Stampa FCP

Il

fatturato pubblicitario del mezzo stampa in generale registra nei primi sette mesi dell’anno un calo del 23,8%. A comunicarlo è Osservatorio Stampa Fcp, che ha pubblicato i dati relativi a gennaio-luglio 2013 raffrontati allo stesso periodo del 2012. In particolare i quotidiani a pagamento nel loro complesso registrano -22,9% a fatturato e -13,7% a spazio. L’andamento è confermato dai dati relativi alle singole tipologie: la tipologia Commerciale nazionale ha evidenziato -30,5% a fatturato e -22,1% a spazio. La tipologia Di Servizio ha segnato -8,7% a fatturato e -1,9% a spazio. La tipologia Rubricata ha segnato un calo a fatturato del 14,5% e a spazio del 10,9%. La pubblicità

Commerciale locale ha ottenuto -20,1% a fatturato e -12,2% a spazio. I dati delle testate free press sono inseriti nelle tabelle insieme a quelli dei quotidiani a pagamento: infatti la chiusura della testata Dnews ha reso impossibile il mantenimento del gruppo free press che sarebbe costituito da sole due testate Leggo e Metro. I periodici segnano un calo a fatturato (-25,4%) e a spazio (-20,9%). I settimanali registrano un andamento negativo sia a fatturato (-26,7%) che a spazio (-18,4%). I mensili hanno percentuali negative sia a fatturato -25,2% che a spazio -25,1% Le Altre Periodicità registrano un calo a fatturato -6,5% e a spazio -9,1%. Il quadro resta quindi tutt’altro che rassicurante.

-23,8% -22,9% -30,5% -25,4% il calo del fatturato pubblicitario della stampa nei primi 7 mesi dell’anno

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i quotidiani a pagamento registrano complessivamente un -22,9% di fatturato

sui quotidiani soffre molto la commerciale nazionale, che arretra del 30,5%

periodici peggio dei quotidiani. i ricavi adv scendono del 25,4%

Alfemminile.com & eBay Il Natale è più digital

Cambia la stagione e il pensiero va immediatamente alle prossime vacanze di Natale e ai regali da fare ad amici e parenti. Secondo quanto rilevato da una recente indagina condotta da alfemminile.com ed eBay, saranno le donne, nel 56% dei casi, a occuparsi di questa incombenza. Ma la novità più interessante è che lo faranno online: a dirlo è una ricerca di ContactLab realizzata per il sito “rosa” dalla quale è emerso che 8 donne su 10 acquistano online (a fronte di una media nazionale di 1 su 3). Anche l’mcommerce è in crescita esponenziale. I regali prediletti sono quelli relativi alla categoria “Accessori e Abbigliamento”. Insomma da quest’anno il Natale italiano sarà ancora più digital.

Duepuntozero Doxa I “Baby Boomers”? Online è

un target che non può più essere trascurato

C’è una categoria molto attiva online che è anche un “target” che non può essere trascurato: sono i “Baby Boomers”, over 55, sicuri di sé, ambiziosi, sensibili al denaro e alla qualità della vita, ma soprattutto connessi. In rete cercano intrattenimento, informazione e shopping, sempre più legato a sconti e offerte. Il 54% va su Facebook, il 34% esplora YouTube, il 36% Wikipedia e il 28% acquista su Groupon, mentre solo l’1% è presente su Instagram. Un target che ha le idee chiare su cosa cercare in un’iniziativa digitale: usabilità, pubblicità non sfacciata, attenzione al prodotto e possibilità di porre lamentele. Questa nuova categoria è stata portata alla luce da una ricerca di Federico Capeci, managing director di Duepuntozero Doxa, con Guido Ghedin di Young Digital e presentata al Digital Marketing forum.


Blogmeter Nasce la classifica Twitter Top Brands: Radio Deejay leader per follower

B

logmeter da questo mese propone la prima classifica italiana dei migliori brand su Twitter che andrà ad affiancarsi alla consueta Facebook Top Brands. Durante il mese di settembre, grazie al tool di Social Analytics, la Twitter Top Brands ha analizzato più di 1.200 profili gestiti da aziende che scrivono prevalentemente in lingua italiana per un totale di oltre 14 milioni di interazioni. Per quanto riguarda i profili con più follower in Italia, nelle prime tre posizioni troviamo tre brand dell’universo media: al primo posto l’emittente radiofonica Radio Deejay, con oltre 1,2 milioni di follower, in seconda posizione il canale tv Sky TG24 e a seguire il quotidiano la Repubblica, entrambi poco sotto quota un milione. Il profilo più engaging in termini di citazioni spontanee, retweet e reply è invece della Juventus che supera quota 94 mila, seguito al secondo da la Repubblica che ne collezione 80 mila e a notevole distanza, dal Corriere della Sera con circa 49 mila interazioni. Tra i brand che durante il mese hanno utilizzato Twitter per rispondere ad almeno cento richieste degli utenti il più veloce è stato Rizzoli Libri che ha risposto a 107 citazioni con una media d’attesa di 7 minu-

altri risultati dell’indagine

La juve vince per engagement e top tweet mentre rizzoli libri è leader per response time

ti per ognuna. Al secondo posto troviamo InfoAtac, l’azienda del trasporto pubblico di Roma ha risposto a 596 tweet impiegando in media 11 minu-

ti; in terza posizione, prima tra le telco, il profilo dell’operatore telefonico Wind che ha risposto a 664 citazioni con un response time medio di 42 minuti. Vodafone IT, in quattordicesima posizione, è quella che ha risposto al maggior numero di tweet: ben 2.235 impiegando in media poco più di 4 ore.

Nielsen

Al via in Usa “Twitter Tv Rating”

Da pochi giorni Nielsen ha introdotto il “Twitter Tv Rating”, un servizio che promette di analizzare in modo analitico il fenomeno sempre più diffuso della social tv. Le rilevazioni sono partite il 7 ottobre scorso. Secondo l’istituto di ricerca, è provato che il traffico su Twitter veicoli maggiore audience, anche se non c’è una relazione diretta tra cinguettii e visione degli show. L’ambizione di Nielsen è riuscire a identificare con precisione chi legge i tweet. L’istituto di ricerca ha già dimostrato l’esistenza di una “convergenza strutturale” tra tv e social network e che c’è una al dicorrelazione diretta tra numero di cinguettii e crescita dell’audience. E Facebook non rimane a guardare. Il social starebbe siglando accordi con reti televisive fuori dagli Usa: Francia, Gb, Germania, Brasile e India.


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Focus reportage Search marketing

sem/seo i confini sono Sempre più labili: sem e seo sono due discipline ormai quasi totalmente interdipendenti

sei qui geolocalizzazione: una dimensione di cui tenere conto per l’indicizzazione sui nuovi device

google Quella che resta di gran lunga la principale porta d’accesso al web è sempre più influenzata dal 2.0

a cura di Giacomo Broggi

Per essere in cima alla lista delle ricerche degli internauti, è necessario sviluppare piani per raggiungere il target laddove ama passare il suo tempo. Social media e mobile sono quindi centrali in una strategia seo e sem vincente. Ma il punto focale restano i contenuti

Va’ dove ti porta l’utente 30

Il

search è diventato negli anni un vero e proprio pilastro del web marketing: una strategia che non può essere trascurata e se ben attuata, non solo consente di acquisire visibilità sui motori di ricerca, ma ha anche importanti ricadute sulla brand awareness, agevolando il passaparola in rete, e sui ricavi. E che risulta essere veramente efficace quando è accompagnata da pianificazioni pubblicitarie che ne massimizzano il rendimento. Nel frattempo anche i confini tra le sue discipline principali, Sem e Seo, si sono ridotti tanto da non essere più nitidi. È quasi impensabile, infatti, fare una campagna di search marketing che trascuri o l’uno o l’altro. Nell’attuale contesto di mercato due importanti novità, che poi così nuove non sono, hanno fatto irruzione nel comparto del search: i social media e il mobile. I primi hanno rimodulato le modalità di indicizzazione di Google che si basano sempre più sulle azioni delle persone sui network 2.0. E allo stesso tempo hanno modificato anche le strategie delle aziende, che, se vogliono essere in cima alla lista delle ricerche degli utenti, devono sviluppare piani social per raggiungere il target laddove ama passare il

suo tempo. Questo processo sta portando a una vera e propria fusione tra Google e i social media, entrati in una logica di dipendenza sempre più forte. Sul versante del mobile occorre tenere ben presente la dimensione geolocal, caratteristica tipicamente associata ai dispositivi di ultima generazione e che è fondamentale nel caso dell’indicizzazione su questi device. Inoltre si presume che le stringhe di ricerca su smartphone e tablet siano più brevi di quelle desktop proprio per la natura “smart” di questi device. E questo è un fattore estremamente rilevante per chi si occupa di indicizzare i contenuti sul mobile. Se poi si considera l’altissimo tasso di penetrazione di smartphone e tablet nel nostro Paese, destinato ad aumentare fortemente in linea con le previsioni di PwC, si capisce che in futuro il search non potrà trascendere dal mobile. Alla luce di queste novità la pista da seguire rimane però sempre la stessa: produrre contenuti di qualità. Per farlo non è sufficiente curare un sito solo dal punto di vista tecnico, una dimensione che resta comunque centrale, ma è necessario costruire i contenuti modellandoli sul target che si vuole colpire. Senza dimenticarsi dei social media e del mobile.


dal search al web marketing a 360 gradi Sean Carlos

Smx nasce dall’intuizione di Danny Sullivan, noto giornalista della testata online Search Engine Watch, e Chris Elwell che, nel 1999 in California, hanno organizzato il primo convegno sul search marketing. Nel 2006 Danny e Chris lanciano la testata Search Engine Land, e decidono di preparare la prima edizione di Smx a Seattle. Nel tempo il programma dell’evento è diventato sempre più ampio andando ad includere anche il social media marketing e il rapporto sempre più articolato fra search e social media. La qualità dei contenuti e l’attenzione dedicata dalla industry e dai media a Smx ha creato un terreno fertile per la sua espansione che lo ha portato ad accreditarsi come uno degli eventi più importanti del settore andando oltre gli Stati Uniti, giungendo fino a Sydney, Parigi, Londra, Monaco di

Baveria, Stoccolma, Gerusalemme, Toronto e ora, il 7-8 novembre, a Milano. L’edizione italiana è curata da Business International, divisione di Fiera Milano Media e leader nell’ideazione e realizzazione di eventi istituzionali e di management, che ha lavorato con Third Door Media, l’azienda americana che sta dietro Smx, per portare questo grande evento anche in Italia. Un percorso iniziato dalle due realtà a maggio 2012 che porterà da quest’anno anno - con esclusiva sino al 2015 - alla co-produzione della 1° edizione in Italia di Smx con l’obiettivo di offrire ai professionisti del marketing e della comunicazione un appuntamento unico per originalità del format, qualità dei contenuti e opportunità di business e networking. «Il programma per l’edizione italiana affronta tutti gli aspetti più rilevanti oggi nel marketing digitale: dalla crescita nell’utilizzo di tablet e smartphone, alle novità nei risultati delle ricerche online che, oggi, affiancano ai tradizionali risultati (link) delle schede d’informazione su quanto cercato.

Dall’importanza indiscussa dei social media alla necessità, sempre più forte, di misurare i risultati del marketing. Alcune sessioni, inoltre, hanno un taglio molto strategico, pensate appositamente per i manager del marketing digitale. Il format di Smx, anche nell’edizione milanese, offrirà numerose opportunità di networking al fine di facilitare i contatti e la condivisione di esperienze fra i partecipanti, i relatori e gli sponsor», racconta Sean Carlos, chairman Smx Milan. «I relatori Smx sono selezionati per la loro esperienza e per assicurare diversi punti di vista - continua Sean Carlos -. Una forte presenza di ospiti stranieri porterà know-how da mercati più avanzati come Inghilterra e Usa mentre relatori nazionali condivideranno le loro esperienze sul mercato Italiano. A differenza di molti convegni in Italia e nel mondo, Smx vanta un programma di relatori e argomenti scelti indipendentemente dell’influenza degli sponsor al fine di avere una reale condivisione di informazioni pratiche e concrete».

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EDIZIONE

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ANNO IV | #32/33 | 16 OTT 2013

focus

Webranking Proiettati al futuro tanti progetti in partenza per la struttura guidata dal presidente Nereo Sciutto, sempre più votata a un approccio internazionale

D

opo un biennio di investimenti, Webranking è più che mai proiettata verso le sfide del futuro. Mentre lo staff ha raggiunto le 50 unità, la struttura specializzata in search e web marketing, che può vantare il possesso di tre certificazioni ricevute da Google, è in procinto di annunciare nuove partnership a livello internazionale, come anticipa il presidente Nereo

Sciutto: «Sposteremo la nostra attenzione su altri motori di ricerca, tra cui Baidu e Yandex, in linea con le richieste dei nostri clienti». Quali sono gli attuali trend del search marketing? Nell’ultimo periodo non ci sono state grandi evoluzioni. Sicuramente si può notare una crescita degli investimenti sul Seo, a discapito di quelli in Display che sono calati, e un comparto Sem che cresce, seppure non così marcatamente come il Seo. Questo trend

è dovuto al fatto che, come testimoniano gli ultimi dati relativi all’andamento della pubblicità online, anche sul mezzo digital gli investimenti stanno conoscendo per la prima volta il segno meno. La direttrice per fare una campagna search efficace resta però sempre la stessa: produrre contenuti di qualità e questo per chi opera nel settore è cosa nota. Un po’ meno per le aziende. In casa Google ci sono due importanti novità: il nuovo algoritmo

Hummingbird e la decisione del colosso di cifrare le keyword. Quale impatto possono avere sul search queste modifiche? Con l’introduzione dell’algoritmo Hummingbird, Google tenta di capire al meglio cosa cercano realmente le persone quando digitano una domanda sulla barra della ricerca. Questa modifica non cambia più di tanto le dinamiche di chi fa search: ce ne sono state in passato e ce ne saranno in futuro. Più interessante è il problema delle keyword, il cosiddetto “Not Provided”, che, quando è stato annunciato, ha gettato nel panico le agenzie. Sì, è vero, a un primo sguardo gli investitori hanno a disposizione meno informazioni ma queste restano comunque recuperabili semplicemente analizzando il traffico dati. Inoltre chi fa una campagna Seo

per saperne di più riconoscimenti

nereo

sciutto 32

www.webranking.it

la sigla è una delle poche al mondo ad aver ottenuto ben tre certificazioni da google

difficilmente ignora il Sem, che invece queste informazioni le mette a disposizione. Insomma l’inziale spavento si sta trasformando in nuove pratiche: le informazioni ci sono ancora, basta saperle trovare. Per chi fa search, social media e mobile sono sempre più centrali. Ci spiega perché? La risposta è semplice: perché Google ha bisogno dei dei social media e, all’inverso, i social media hanno bisogno di Google. Mi spiego meglio: in passato nelle indicizzazioni di Big G erano fondamentali gli user generated content, ovvero i link. Ora Mountain View ha catalizzato la propria attenzione sulle azioni social. Ad esempio, se si tratta di indicizzare un articolo di un fatto importante, il ranking sul motore di ricerca dipenderà dalla variabile delle condivisioni dello stesso sui social media. L’attenzione del colosso si è spostata sulle persone e sulle loro azioni online, e in questo i network 2.0 giocano un ruolo importante aiutando il motore di ricerca a comprendere cos’è utile e rilevante per le persone. Per quanto riguarda il mobile invece, non occorre solo produrre contenuti di qualità e ad hoc ma è ne-

cessario considerare la dimensione del “dove sei”, in altre parole la geolocalizzazione. Il mobile è un device di prossimità e il search deve assolutamente basarsi sulla dimensione geolocal se vuole essere pienamente fruttuoso. Avete novità da raccontare riguardo la vostra attività? Sì, abbiamo in serbo diverse sorprese per il 2014. Non le voglio anticipare tutte ma posso dire che muoveremo la nostra attenzione su altri mercati (Asia e Russia in particolare), e su altri motori di ricerca come Baidu e Yandex. Tra i nostri clienti, infatti, ci sono molti brand del made in Italy, in particolare del settore moda, che vogliono trarre profitti anche dei mercati emergenti. Il 2013 si sta avviando al termine. Com’è andato quest’anno? Molto bene. Il nostro staff ha raggiunto le 50 unità che seguono una quarantina di grossi progetti e siamo tra le più grandi agenzie italiane del settore. Ciò è il frutto di un biennio di importanti investimenti e ora ci stiamo consolidando in vista dei prossimi anni in cui gli investimenti sul comparto digital sono destinati ad aumentare. E noi ci faremo trovare pronti.



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focus

P

er rispondere efficacemente alle evoluzioni dei motori di ricerca, la ricetta di Mamadigital si chiama “Universal Optimization”: una strategia integrata e in continuo sviluppo che mira all’“integrazione”. La Seo rappresenta un insieme di interventi complementari su ogni aspetto che influisce sulla visibilità online: struttura tecnica del sito, contenuti, Social Media, Online Marketing e Popularity. Il ceo e co-founder Mamadigital, Andrea Rogani, ci spiega nel dettaglio i recenti cambiamenti della Seo e le risposte messe in atto dall’agenzia. Quali sono gli attuali trend del search marketing? Sicuramente i numerosi update di Panda e Penguin da parte di Google nel corso degli ultimi anni impongono particolare attenzione alla qualità e originalità dei contenuti, primi artefici della visibilità dei motori di ricerca oltre che fonte di condivisione sui social e, quindi, di incremento della popolarità dei brand. Detto ciò, anche se meno “pubblicizzata” e 34

Mamadigital Seo in evoluzione

andrea rogani

Competenze specialistiche, qualità tecnica e contenutistica, strategia integrata e un concetto inedito: la digital popularity. questa è la formula elaborata dalla struttura guidata dal ceo e co-founder andrea rogani per rispondere al meglio ai più recenti cambiamenti dei motori di ricerca spinta, la dimensione tecnica rimane e rappresenta un punto cruciale di ogni strategia di search marketing: per quanto un sito possa risultare interessante e ricco di utili informazioni per il target di riferimento, esso deve anche essere compatibile e comprensibile ai motori di ricerca che, in caso contrario, incontrerebbero difficoltà ad indicizzarne i contenuti. La gestione efficace di una strategia Seo necessita quindi di approfondite competenze tecniche ed editoriali oltre che di digital pr e online marketing. Per questo, fin dall’inizio, in Mamadigital abbiamo strutturato un team Seo altamente specializzato, composto da tecnici e copywriter che, coerentemente con il nostro approccio di Universal Optimization, si interfacciano costantemente con il reparto social. Cosa pensa del nuovo algoritmo di Google? E della scelta di Big G di non diffondere le keyword? Come cambia il search alla luce di queste modifiche? Il nuovo algoritmo di Google, Hummingbird, è orientato a

«l’universal optimization è la nostra risposta strategica ai cambiamenti di google»

fornire non più “risultati”, ma “risposte” in tempi molto più rapidi e le query degli utenti vengono interpretate da un vero e proprio motore semantico. Allo stesso tempo, la decisione di eliminare la possibilità di conoscere le keyword riferite ai risultati organici (not provided) rappresenta sicuramente un grosso cambiamento per agenzie e aziende. Vero è che Google ha iniziato da qualche anno a non mostrare le parole chiave delle ricerche effettuate dagli utenti loggati con un Google Account e, nel corso del tempo, la quota delle ricerche not provided è cresciuta notevolmente, perché adottata anche in altre condizioni e situazioni. Sicuramente questa

Bakker: la seo

che fa bene al business

Grazie a una serie di interventi tecnici seo, l’azienda ha beneficiato di un aumento di traffico (+43%) e ricavi

scelta di Google modificherà sostanzialmente il modo di analizzare le performance di un sito così come di pianificare strategie Seo adeguate e specifiche. D’altronde, ciò rappresenta anche l’opportunità di concentrare gli sforzi sugli obiettivi reali delle campagne e non solo sulle fonti di accesso. In altre parole, l’obiettivo di qualsivoglia strategia Seo è la generazione di traffico qualificato verso tutte le pagine di un sito, dove le keyword sono solo il mezzo utilizzato dagli utenti in-

ternet per raggiungerle. Sulla base della nostra esperienza, questa decisione sicuramente rappresenta un’evoluzione importante e un’opportunità di crescita per il settore. Avete novità da raccontare riguardo la vostra attività? Recentemente abbiamo ripensato e rinnovato il servizio Seo per offrire alle aziende la possibilità di consolidare e migliorare la propria popularity nei motori di ricerca. La chiamiamo Digital Popularity e integra alla strategia di link building le logiche della Digital Pr, veicolando contenuti ottimizzati di diverso tipo in diversi ambienti, anche Social, al fine di aumentare le

citazioni significativamente rilevanti per la misurazione della popularity da parte dei principali motori di ricerca. L’obiettivo è quello di attivare connessioni spontanee e ottimizzate da siti di news, blog e profili social fortemente in target con il sito da promuovere, quindi nel pieno rispetto delle guidelines dei motori di ricerca e degli updates degli algoritmi di Google. Ci può parlare di una campagna search di successo? Un caso esemplificativo di un nostro recente progetto search è Bakker Italia. La collaborazione con la nota azienda internazionale, specializzata nella vendita di prodotti per

il giardinaggio per corrispondenza e online, è iniziata a fine febbraio 2013. Insieme al team italiano e allo staff tecnico olandese di Bakker, abbiamo delineato una strategia che prevedesse una serie di interventi tecnici Seo. L’obiettivo era perfezionare l’infrastruttura del sito, migliorandone l’indicizzazione nei motori di ricerca, e ottimizzare i contenuti dell’ecommerce in modo da rispondere alle ricerche online degli utenti. I risultati sono stati immediati. Da febbraio ad agosto 2013 il traffico Seo sul sito di Bakker Italia è cresciuto del 43% rispetto al 2012, con un conseguente e testato riflesso positivo sul fatturato dell’azienda. Il 2013 si sta avviando al termine. Com’è andato quest’anno per Mamadigital? Il 2013 è stato un anno impegnativo e ricco di soddisfazioni. Al 30 settembre abbiamo raggiunto il fatturato 2012. L’obiettivo è quello di chiudere il 2013 con una crescita del 25%. Tanti clienti hanno rinnovato la collaborazione con Mamadigital, ampliando la strategia di visibilità online (Fabi Shoes, Kaspersky Lab, Meridiana per fare qualche nome). A questi si sono aggiunte nuove collaborazioni con aziende del calibro di Zoomarine, Bip Mobile e Jeckerson.



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scenario

tendenze

Revenue sharing: ecco come brand e utenti collaborano per fare squadra di Giacomo Broggi

Il Luigi Maisto: «grazie alla viralità dei messaggi, il costo della pubblicità viene azzerato, mentre si moltiplica l’efficacia dei contenuti così veicolati»

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mercato pubblicitario fatica a ripartire, così come i consumi, e gli advertiser sono alla costante ricerca di nuove soluzioni in grado di diffondere efficacemente il proprio messaggio pubblicitario, premiando contemporaneamente l’utente. È il caso di diversi sistemi che ricompensano chi li usa pagandoli quando cliccano su un banner, visualizzano uno spot o diffondono contenuti (e la pubblicità ad essi legata) sul web e sulle piattaforme social, aumentandone naturalmente la visibilità. È il revenue sharing, un modello di business in cui i ricavi adv vengono divisi tra più soggetti. L’esempio più noto è quello di Google Adsense, piattaforma che ripartisce i guadagni pubblicitari tra chi gestisce un sito e chi pubblica articoli all’interno dello stesso. Ma non c’è limite alla fantasia, se si parte dall’assunto che l’utente, tra le molteplici cose che può fare in rete, tenderà a preferi-

Chad2Win, G21, Share your Passion, Etalia: stanno proliferando le idee imprenditoriali fondate sull’idea di dividere i propri ricavi con il popolo del web. Un concetto applicabile con molto profitto anche all’advertising re quelle in cui potrà avere qualcosa di “tangibile” in cambio della propria attività (o semplicemente attenzione). Ecco quindi che idee di business fondate sul revenue sharing stanno proliferando: le ultime arrivate nel nostro Paese sono Chad2Win, G21, Share your Passion, ed Etalia (vedi box). La prima è stata presentata in Italia a inizio ottobre ed è un’applicazione di messaggistica instantanea con cui è possibile guadagnare fino a 25 euro al

mese (circa il 30% degli investimenti pubblicitari vengono redistribuiti tra gli utenti) cliccando un banner sulla schermata del software e visualizzando gli spot che si aprono. La sfida di Chad2Win I creatori di Chad2Win sanno che il comparto dell’instang messagging è affollato (WhatsApp, WeChat, Line, Indoona, Viber, Messenger) e che per imporsi è necessario attrarre il maggior numero di utenti. Ma il lato user non è l’unico considerato: Chad2Win, infatti, pensa an-

che ai brand, coniugando la necessità di questi di connettersi con il proprio pubblico in modo non intrusivo, tramite smartphone, e la volontà degli utenti di accettare pubblicità in cambio di qualche beneficio. Vedremo se questo software riuscirà a mettere in pericolo la leadership di WhatsApp riuscendo a collezionare velocemente numerosi utenti. Intanto i numeri dell’app in Spagna sono più che soddisfacenti: a circa 9 mesi dal lancio presenta già oltre 300.000 utenti ed è stata adottata come forma di promozione da grandi marchi come Ferrero, Freixenet, Henkel, Lidl, Mango, Nutrexpa, Panasonic, Schweppes, Unilever, Volkswagen, Zurich Insurance. In Italia, invece, è stata già scelta da Che Banca!, Emp Italia, Solvay e Tenderly. Inizialmente disponibile per iPhone e dispositivi Android, è scaricabile gratuitamente e incorpora i tratti caratteristici di questo tipo di applicazioni: calendario, segnalibri, contatti di rubrica, configurazione, lista

di controllo, la possibilità di invitare altri contatti, le opzioni per la condivisione social e per allegare immagini e video. Su questa base, è stata implementata una piattaforma che supporta l’intero sistema di inserzioni pubblicitarie e la remunerazione su cui è basata. G21, la social business community G21, social business community lanciata da Venture Group, si propone invece di fare della condivisione un’opportunità di risparmio e anche di guadagno, sfruttando le potenzialità dei social network. G21 dà la possibilità ai suoi utenti di risparmiare su beni e servizi di largo consumo ed utilities, con l’obiettivo di redistribuire una parte del risparmio ottenuto a tutti i consumatori. Lo stimolo alla condivisione viene, infatti, proprio dal risparmio: in G21 l’utente non solo può risparmiare, ma anche avere gratis i prodotti e i servizi da lui liberamente “condivisi” con i Family and Friends della sua community. In questo modo lo user ha la possibilità di avanzare di status nell’ambito della community e di accumulare Gpoints ogni giorno, convertibili in denaro cash da incassare e

da utilizzare come e quando preferisce, senza vincolo né scadenza. «I vantaggi non riguardano solo i consumatori finali, ma anche le aziende e le attività commerciali che decideranno di offrire i propri servizi e prodotti sulla nostra piattaforma - dichiara Luigi Maisto, vice presidente di Ventuno Group e prossimo presidente di G21, “newco” del gruppo -. G21 permetterà di avere una piattaforma di “social business sharing” già pronta e operativa, con accesso a milioni di utenti e possibilità di fare campagne di “buzz marketing” targetizzate. Grazie alla viralità dei messaggi, il costo della pubblicità viene azzerato, mentre si moltiplica l’efficacia dei contenuti così veicolati». Share Your Passion: l’ingaggio parte da Twitter Peculiare è anche la mission di Share Your Passion, una piattaforma editoriale che si fonda sull’ingaggio di migliaia di twitters, molto seguiti sulla rete, che veicolano i propri messaggi attraverso adMingle, un’applicazione che li mette in contatto diretto con gli advertiser e che consente ai twitters stessi di guadagnare dalla propria attività sui social.


I messaggi degli advertiser saranno più diretti, più veloci e per gli utenti del sito ci sarà la possibilità di entrare nel business della comunicazione, ricavando beneficio dalla propria notorietà 2.0. La piattaforma, creata da Zeno Casti, 20 anni, studente di lingue orientali e figlio d’arte (suo padre è Paolo Casti, manager pubblicitario di lungo corso, attualmente cso di Clear Channel, ndr) è un’ulteriore conferma di come le possibilità di intercettare utenti ricompensandoli siano infinite, e gli scopi i più disparati. Una ghiotta occasione per i brand che vogliono acquisire visibilità e per gli utenti, che, hanno la possibilità di monetizzare facendo ciò che li piace.

per saperne di più il web anticrisi sotto, uno screenshot del sito di g21, la nuova business community 2.0 www.myg21.it

aldo daghetta (a sinistra) e nicola alex tateo

scrivi, condividi, guadagna! questa la filosofia di etalia

Da qualche giorno è attiva Etalia (www.etalia.net), una nuova piattaforma - nata da un’idea di due giovani imprenditori, Nicola Alex Tateo e Aldo Daghetta - per la pubblicazione, la condivisione e la diffusione di contenuti informativi web-based. L’innovativo modello di business su cui si basa il progetto, permette a tutti gli utenti di vedere remunerata la propria attività online e incentiva al tempo stesso la diffusione e la circolazione delle informazioni. Ogni utente di Etalia ha la possibilità di creare giornali personalizzati (detti Journal) includendo i contenuti provenienti dalle principali fonti editoriali e non, accanto a quelli pubblicati dall’utente stesso o da altri utenti di Etalia. I giornali creati possono essere a loro volta condivisi con gli altri utenti della piattaforma, gratuitamente o a pagamento, valorizzando così l’attività di curation delle notizie svolta dal singolo. Come anticipato, il modello di business è una delle peculiarità di Etalia: tutti i ricavi generati dalla pubblicità associata ai contenuti e ai Journal pubblicati sulla piattaforma vengono redistribuiti tra gli utenti coinvolti nel processo di valorizzazione dell’informazione, riservando una quota maggioritaria agli autori, ma remunerando anche chi ha contribuito a diffondere i contenuti con la propria attività di curation. Tutte le transazioni sulla piattaforma avvengono in crediti Etalia, una moneta virtuale che può essere acquistata direttamente online. La pubblicazione degli annunci pubblicitari Etalia, invece, avverrà attraverso l’innovativa piattaforma di real time bidding Adalia, integrata con il sistema. Etalia è disponibile per tutti i device anche in inglese. (T.N.)

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Open bar + buffet aperitivo Appuntamento esclusivo per i soci di IAB Italia

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ultima

Il Grande Fratello avrà la sua13esima edizione. Dopo l’interruzione dell’anno scorso, uno dei programmi simbolo di Canale 5 è pronto a ripartire: sul sito ufficiale del reality sono presenti tutte le informazioni relative ai casting. Una novità che promette di animare l’eterna competizione con la Rai

Dopo la buona partenza, Striscia la Notizia segna un’inversione di tendenza palesatasi nel calo degli ascolti. La nuova formula voluta da Ricci non paga. A farne le spese sono Virginia Raffaele e i “velini”. Al loro posto Piero Chiambretti e le veline dell’ultima stagione. Quando il cambiamento non piace

up&DOWN

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Alla fine, l’elezione di Miss Italia sarà trasmessa in televisione. Sì, è vero, la scelta di La7 di coprire l’ultimo atto del concorso di bellezza ha scatenato numerose polemiche. Tuttavia il programma è stato protagonista della storia del piccolo schermo italiano. Una rivincita per i nostalgici

abbonati a

più hi-tech Meno cibo e degli italiani nei consumi

Ecco chi c’è davanti al grande schermo

Concept store “pop in the city”

EDITORIA / SE I LETTORI

IN QUESTO NUMERO

ERNO 19 ALL’INT

17

5/6

DETTANO L’AGENDA AI

GIORNALI

morto. Il web è(anche no)

4 4 LA CREATIVITÀ IMILLE REGALA PIÙ LUCE A BILUMEN 6 CONCEPT NUMERO DELLA IN QUESTO USA LA SETTIMANA E: L’AGENDA OTIZIE IL MAGAZI COMUNICAZION 7 NEEVENTI CON UNA E PLACE FATTI&N NTE WIRED ESCE ELOQUE ALL’INTERNO DI VENEZIA COMUNICAZION COVERSTORY COPERTINAAGORÀ GIODAL FESTIVAL DAL PIANETA DEL SISTEMA ” 4 MARKET CARTEG E UN8 20 ALLE DEBOLEZZE TRA SHAKIRA “MUEVE 9/13 PROVOCATORIO CAMPAGNEMARKETING DI SEAT RE CHRISGOVERNMENT 2.0: IL DIRETTO SCENARIO PIANO E ILUSA ILL PRIMO BILANCIO 4 ILCONCEP HEMMA, por8 te dellom RUBRICHE ANDERSON DAGLI 18 T IKEA LANCIA IST MICHAE ITALIANO COLUMNPER DAL CUORE 6/7 Alle CAPIRE ITY WOLFF: 6 COMMUN T IL BACK TO SCHOOL LA RETE DOVE ANDRÀ Luca MICHAELshowrnalis ADV CONCEP INAZIONI IN STORYColombo WOLFF CONTAM LE COVER E 7 RÀ LATINS DO IT BETTER: COVERSTORY 9/12 IN SUD AMERICA CHRIS ON 18 10/15 TWITTER VOLA 9 360AGO PIÙ 14/15 ANDERS I CENTO NOMI 16 O NUMER20/22 ION AGE O SCENARIO IN QUEST 17 COOL DELL’INFORMAT 5 O FATTI&NOTIZIEE MARKETPLACECOMUNICAZION 17 ALL’INTERN DAL PIANETA 14 3 5/6 E T ESTATE, SCATTA O COMUNICAZION ’INTERN LA SETE DI 5 CONCEP ALL DING 8 REBRAN IL RÀ MEDIA DEI SOCIAL NELL’ERA 18 9 360AGO FRASI CHE BOTTARISPOSTA INOSSERVATE PASSANO vero 17 NONdav BUONI, 8 sta POCHI MA IN QUESTO NUMERO SCENARIO DI ADCI AWARDS Ma comemal SCELTE FATTI&NOTIZIE 20 LEato? dieta E I-LA, SE R SHANGRUNO DI NOI DAL PIANETA COMUNICAZION 3 MARKETPLACE bia laita ERO È il grande 22 SCANNE LO STRANI UMA THURMAN, eilecamde i liani om MOLTO PIÙ CHE TESTIMONIAL 4 MARKETPLACE C ob ick PRIVACY e m iaatica gl Derr QUALE Kerc EROkhov Così edbr DeNUM NELL’EPOCA DI INTERNET? 8 360AGORÀ mse STO m IN QUE BROADCASTER &NOTIZIE CE FATTINICAZIONE CON LE DONNE NEL MIRINO 18cheafferrabile 18 TELEVISIONE MARKETPLATA COMU future DAL PIANE LICITÀ 3 7 DOWNLOAD MP3 I CELLULARI in PUBB ITUNES RY EPT LA E MONDIALE 19 PROVANO A SFIDARELUOGHI COVERSTO NSION RE IN DIME BAYER, 5 CONC TO AL OPPU 10/14 A L’ABI EPT CASU COMUNI A IMPATTO CREATIVO 21 SCANNER TO, CONT O DOPPIOPET AMERICANN COVERSTORY 7 CONC RUBRICHE SB NATIO GORÀ BOOM E Paul Steiger NETWORK ORT IA 9/12 RUBRICH 9 360APER IL ARIO PER EDISP A STOR SCEN A VIENE DALL INVITA 17 LASCANFORZNER AMNERESTYLE SPAL LE 16 VOLTA NON 21 A Bud MARKETPLACE FATTI&NOTIZIEE DAL PIANETA COMUNICAZION IL LOGO MARKETPLACE SU ZOOPA DEL BICENTENARIO BERETTA

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CARTELLONI CON I RISULTATI USA CAMPEGGIANO SUL WEB. IL PUBBLICO SI STA IN ALCUNE REDAZIONI PER IL MERCATO? NOTIZIE PUBBLICATE TICI IONE? QUALI RIFLESSI DEL TRAFFICO DELLE IVI, FUTURIS IMPADRONENDO DELL’INFORMAZ, MOBILI, INNOVAT E DI VISTA CIÒ

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Messaggio banale Concept geniale Il significato della pubblicità di Steinlager Beer non è poi così originale: “bevi con moderazione”. Un leitmotiv trito e ritrito nelle campagne degli alcolici. Ma la creatività di DDB trasforma questo banale messaggio in un imperativo, se non ci si vuole ritrovare ubriachi il giorno dopo con strani segni sul corpo. “Sii l’artista, non la tela”: un valido consiglio per le serate con gli amici. Agenzia creativa: DDB, Auckland, New Zealand Executive Creative Director: Andy Fackrell Creative Director: Chris Schofield Art Director: Gavin Siakimotu Copywriter: Natalie Knight Account Director: Susie Darling Photographer: Troy Goodall Account manager: Jonathan Rea Photographer Producer: Michele Richards

libri

&Creatività

Iab Lounge

Il prossimo 24 ottobre Iab Lounge arriverà a Padova. Obiettivo del format è offrire alle realtà associate presenti sul territorio un momento di confronto diretto con i decision maker e ampliare il proprio network. L’evento si terrà presso lo storico Caffè Pedrocchi alle 18:30. Tra i relatori Stefano Masiero, amministratore delegato E-Business Consulting. Info: www.iab.it 17-18 ottobre, Milano

ExpoTraining

Appuntamento a Fiera Milano City per ExpoTraining, “La fiera nazionale della formazione”, con un ricco palinsesto di convegni sui principali temi legati alle risorse umane, oltre a un’area espositiva di 14.000 mq che dà l’opportunità agli operatori professionali del settore risorse umane di acquisire nuovi contatti con aziende ed enti pubblici che intendono valutare l’acquisto dei servizi inerenti le risorse umane. Info: www.expotraining.it 23-25 ottobre, Milano

Smau

Annamaria Testa

Minuti scritti Ritorno in libreria per l’influente pubblicitaria Annamaria Testa, che con “Minuti scritti - 12 esercizi di pensiero e scrittura” concentra la propria attenzione sulla pratica della scrittura creativa. Il saggio propone infatti un percorso che comincia prima dell’atto di scrivere e, attraverso una progressione di dodici esercizi, aiuta a sviluppare le capacità necessarie alla redazione di un testo creativo (inteso in senso ampio, in effetti non si parla solo di scrittura). Le note di Annamaria Testa commentano ogni prova intrecciando osservazioni di metodo, storie curiose e suggerimenti utili a scrivere meglio e a governare i processi mentali propri dello scrivere, senza mai pretendere di insegnare la scrittura creativa ma invitando a sperimentarla, scoprendo risorse di osservazione, creatività e invenzione che, forse, non si sapeva di avere.

<Rizzoli Etas <Pp. 240 – 16,00 euro

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24 ottobre, Padova

Torna l’appuntamento con Smau, la principale fiera italiana dedicata all’Ict, che festeggia quest’anno la sua 50esima edizione e si ripropone quale luogo privilegiato di incontro tra fornitori di innovazione e soluzioni digital da un lato e imprese e Pa che le utilizzano dall’altro: la piattaforma ideale dove approfondire i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie. Con un focus particolare su startup, laboratori e centri di ricerca. L’appuntamento è a Fiera Milano City dal 23 al 25 ottobre. Info: www.smau.it/milano13 24-25 ottobre, Milano

Frontiers Of Interaction

Frontiers Of Interaction. Ovvero, il meeting point internazionale in Italia del design, della tecnologia e di tutto ciò che è interactive. I temi dell’edizione 2013 della conferenza, in programma a Fiera Milano City, saranno i media, il mobile e l’automotive. Tra gli speaker l’evento annovera nomi prestigiosi come Richard Saul Wurman (creatore della Ted Conference),
 Matt Cottam (ceo&founder, Tellart),
Vincent Sider (vp social media, Bbc Worldwide),
 Ben Hammersley (editor at large di Wired Uk),
 Dave Gray (founder di Limnl),
 Mark Rigley (Creative concept leader Qnx/Blackberry) e molti altri ancora. Info: http://frontiersofinteraction.com


Readytec è a Smau, 23-25 ottobre



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