{ STORIE, FOTOGRAFIE & ISPIRAZIONE }
Fonts utilizzati Canter - Raleway
La foto in copertina è di
Michel-Nguie
Contatti “Questo numero è dedicato ai coraggiosi, agli intrepidi. A tutte quelle persone che ogni giorno denunciano una realtà corrotta, che lottano contro il potere e che desiderano soltanto un mondo migliore. A chi noncurante delle sue azioni rende il mondo un posto migliore e non peggiore e a chi, nel bene e nel male, riesce ad ottenere giustizie. A tutti voi.”
www.3mezzi.com 3mezzi@gmail.com facebook.com/3mezzi twitter.com/tremezzi Gruppo Flickr
Numero Quattro
Se il numero TRE vi ha dato una lieve idea sul futuro di 3:mezzi, questo numero QUATTRO vi catapulterà nel vivo del nostro più presente “futuro” che abbiamo iniziato a vivere con il restyling del sito, del blog e di Diaframmi. Tutte le idee avute son state messe in pratica; il nuovo sito vi introdurrà nel nostro mondo, il blog vi manterrà aggiornati su tutti i lavori e i progetti presenti e futuri, infine Diaframmi vi proietterà in una nuova dimensione fotografica dove ognuno di voi sarà il protagonista. Siamo orgogliosi del lavoro svolto ed ora vi presentiamo quello che per noi è il “nostro” numero più bello mai creato; introducendovi nelle prossime pagine troverete contenuti scelti con molta cura.
Come preannunciato sul blog, non adotteremo più una tematica principale ma racconteremo semplicemente storie fotografiche. D’ora in poi troverete contenuti indipendenti, ognuno in grado di trasmettere ispirazione a modo suo. Ogni giorno selezioniamo fotografie, cerchiamo storie e vi chiediamo di ispirarci, voi non perdete occasione regalandoci stupori continui e quindi non possiamo fare altro che ringraziarvi per poi donarvi un mix di contenuti creati da noi. Voi siete la nostra anima, noi non facciamo altro che tirar fuori quello che di meglio condividete con le vostre storie. il team di 3:mezzi
Contenuto Hands over the city
Selezione Flickr
fotografie e testo di Maria Palmieri
a cura degli artisti Flickr
Barcellona
Linee : semplicemente
i viaggi di 3:mezzi - viaggio di Giulia Albertini
fotografie e testo di Angela Numis
Disappearing Act.
Visioni del Mare
testo di Matteo Marconi foto di nonplusultra22
foto di nonplusultra22
L’ospite di 3:mezzi
Closer
Intro di Francesco Mazzoli fotografie di Michel Nguie
fotografie di Vito Alagna
Pola Girl
Urban Country
fotografie e testo di Luna Simoncini
fotografie di Daniel Polacek
hands over the city testo e fotograďŹ e di Maria Palmieri
“Il più grande e moderno silos granario interno d’Europa, capace di 450.000 quintali, dotato di sei elevatori per le immissioni e della possibilità di evadere contemporaneamente le richieste di ben 28 depositanti, con le sue 28 tramogge di scarico, la sua grande selezionatrice per la scelta delle semenze elette e il suo sistema per la prepulitura, che assicura una miglior conservazione del grano, inaugurato da Sua Altezza Reale il Principe di Piemonte, a Foggia, centro del vasto e fertile tavoliere delle Puglie, dove tutta la fiorente agricoltura è indirizzata alla produzione del grano”. Dal Giornale Luce B1162 del 10/09/1937
Oggi, invece? Il cadavere scheletrico e abbandonato del gigante razionalista, colpevole solo di trovarsi in un “contesto urbano semi residenziale” - se residenze si possono definire anche i loculi del cimitero di fronte - va verso l’abbattimento definitivo. Altrove verrebbe ammirato sotto l’etichetta di archeologia industriale, meraviglia del funzionalismo. Qui è solo un’area da RIQUALIFICARE, RIVALUTARE, RICONVERTIRE, RIGENERARE, VALORIZZARE In altre parole, da distruggere e riedificare. Colate di civili abitazioni, ovunque, anche dove c’è la memoria storica, la cultura e la ricchezza di un Paese.
Ma che importa? L’Italia è oblio di sé, è autodistruzione, è ferro e fuoco, è terra bruciata. La cultura ormai è amnesia indotta. A che serve, poi, il biondo grano? Vuole spacciarsi per oro solo in virtù del suo colore! Ma quanto vale? E così i soliti noti mettono le mani sulla città, indisturbati.
I FATTI QUI NARRATI NON SONO IMMAGINARI. E ’ AU T E N T I CA A N C H E L A R E A LTA’ S O C I A L E E AMBIENTALE CHE LI PRODUCE.
Il viaggio di 3:mezzi
Tulum
alla scoperta del Messico Disponibile nel numero CINQUE in uscita a Maggio
Il viaggio di 3:mezzi
Barcellona
fotograďŹ e di Giulia Albertini
Anno di Fondazione: III° secolo a.C Area: 101,4 km²
Popolazione: 1.619.337
L’EVENTO PIU’ ANALOGICO DI SEMPRE MARCHOFFILM.COM
La spiaggia spariva per egoismo lunare verso le tre di pomeriggio, perciò arrivammo la mattina, verso le 11.
Disappearing Act. testo di Matteo Marconi foto di nonplusultra22
Nella sacca Chandler con un titolo bellissimo, o "il falco maltese" o " il Lungo addio", comunque quello con un certo Lennox, l' ubriacone più simpatico su tutta Mulholland Drive. Lei stette per un tempo immemore sotto l'artiglio del sole ormai felpato nelle mani di un placido settembre. Eravamo soli. Rimasi sulla battigia a mollo e poi disegnai sulla rena un faccione con le dita, orecchie aperte a sventola, viso tondo, come una maschera mortuaria micenea. Perciò sotto scrissi "Agamennone". Dopo 10 minuti Agamennone era cancellato dalla risacca. Poi andai ad annoiarmi molto in acqua, ma fu una noia di stoffa non generica, quella che mi capita sempre al mare al momento del bagnetto. Lei invece pregava dio che la facesse tutta pesce, è un piacere vederla nuotare (feuer und wasser). Ora l'uomo sembra recitare il suo rosario di pensieri nello scandalo del sole, la donna dorme supina, sulla pelle della schiena la sabbia ha disegnato un pittogramma di grani dorati. Chi fosse sul promontorio prospiciente il mare vedrebbe l'acqua risalire lenta ma inflessibile, fino a lambire i teli dei due bagnanti solitari, anch'essi in dissolvenza sulla spiaggia assediata.
L’ospite di 3:mezzi
Michel-Nguie Quando ho visto le sue foto sono rimasto molto colpito dal suo stile. È raro rimanere affascinati da qualcosa quando questo viene proposto in continuazione in ogni angolo della quotidianità; ogni giorno veniamo bombardati da migliaia di fotografie online, personalmente ne vedo tante. Troppe. Eppure, nonostante questo continuo osservare, a volte si trova qualcosa in grado di farci fermare, scene che catturano i nostri pensieri e in un attimo ci catapultano in realtà totalmente diverse. Mi è capitato, sono rimasto letteralmente di stucco osservando le sue foto e non ho fatto altro che desiderare di condividerle con voi. Ho quindi contattato Michel e gli ho chiesto se era disposto a selezionare alcune foto per 3:mezzi, gli ho raccontato l’effetto che queste avevano suscitato in me e che ero disposto a mostrarvi il suo lavoro. Le sue foto raccontano attimi, persone, quotidianità ma lo fanno in modo diretto e spontaneo. Sono fotografie capaci di colpire immediatamente e di lasciarvi dentro un sacco di domande alle quali forse non troverete mai risposte. Sono fotografie in grado di ispirare.
via ascoli piceno, 13. Roma Officinek.it Facebook.com/officinek
Pola Girl fotograďŹ e e testo di Luna Simoncini
Una gradinata semicircolare di cemento. Una fontana. Una casa di legno con le scritte sulle pareti. I rampicanti che invadono tutto. Una location dall’atmosfera surreale che si adatta bene a scatti su pellicola e su polaroid. Ho caricato la mia vecchia Nikkormat FTn con un Kodak Ektar scaduto nel 2010 e la Polaroid 636 Closeup con pellicola Polaroid scaduta nel 2006. La Kodak Ektar mi ha stupita molto: le immagini hanno delle tonalitĂ particolari che variano dal viola al rosso e la pellicola in alcuni scatti risulta graďŹƒata quasi a creare una texture sopra le foto.
Il tramonto è il momento migliore: la luce diventa magica e le ombre si allungano. L’interno della casetta di legno sembra essere il set ideale per la maggior parte degli scatti, così piena di zone in cui la luce crea dei tagli geometrici. Il verde dei rampicanti occupa gran parte della gradinata che doveva essere un teatro all’aperto. La modella indossa un abito a fiori e il suo viso è spesso coperto o riflesso in frammenti di specchi. Potrebbe essere ovunque e in qualsiasi epoca. Tutto intorno la periferia con quartieri nuovi e case appena costruite, voci di anziani che giocano a carte, la fontana ferma che ormai è solo uno specchio d’acqua.
UNSPLASH Free (do whatever you want) hi-resolution photos.
Selezione Flickr a cura degli artisti Flickr
Linee : Semplicemente Foto e testo di Angela Numis
Io credo che le città siano come degli enormi bazar, zeppi di qualsiasi cosa, pieni di armonie e contraddizioni, il tutto creato dalle linee delle architetture e dall’occhio dell’uomo, che decide di viaggiare per conoscerle, per scoprire cosa gli piace di più, da cosa si sente più attratto e da cosa si sente più spaventato. Tutto è architettura, essa è in ogni cosa che ci circonda, “dal cucchiaio alla città”, come diceva Ernesto Rogers… è un insieme di linee che si rincorrono, che si incrociano, che si curvano, che si inseguono, a volte, senza mai incontrarsi. Io adoro l’audacia di queste linee ed ammiro il risultato finale a cui riescono ad arrivare, essendo “semplicemente” linee.
La Bellezza che viene fuori da esse è dietro ogni angolo, è nella scala che non hai ancora percorso, è nel soffitto verso il quale non hai ancora rivolto lo sguardo, è nell’insenatura che non ha ancora catturato la tua curiosità, è nella scultura di un cortile nel quale non sei ancora entrato, è nella cattedrale che non hai ancora studiato, è nel corridoio di un museo che stai per scoprire, è nella facciata di una villa in cui non vedevi l’ora di entrare, è nel portone di un antico castello che non credevi di poter visitare, è nella strada che non hai ancora percorso, è tra le pagine di un libro su uno scaffale troppo in alto, in cui non sei ancora arrivato, è nella città che vuoi visitare da sempre e dove non sei ancora riuscito ad andare, ma un giorno ci arriverai. E quando succederà…beh… quando succederà…vorrai ancora cercare altra Bellezza…e la troverai, certo che la troverai…basterà solo girare il prossimo angolo o alzare di nuovo lo sguardo o…
ďŹ gosa.it
Visioni del Mare foto di nonplusultra
Closer fotografie di Vito Alagna
Questo progetto nasce da uno studio sul ritratto per il quale è stata utilizzata una fotocamera lomografica, una Holga modificata opportunamente per realizzare questa serie. Quindi niente apparecchiature sofisticate, niente sala posa, solo set improvvisati o il naturale buio della notte per trovare l'atmosfera desiderata. Anche l'approccio con i soggetti ripresi è stato molto informale. Quasi sempre il contatto con le persone ritratte ha portato ad una certa intimità che ho cercato di conservare negli scatti presi.
Create Beautiful Photo Narratives exposure.so
Urban Country fotograďŹ e di Daniel Polacek
≈ Collettivo ≈
fotografi che raccontano fotografie
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