Solo per il più fortunato

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di Demetrio Moreni

Solo per il più fortunato Si chiama Aventador J, il nuovo gioiello one-off della Lamborghini destinato a un esclusivo appassionato di opere d’arte su quattro ruote: l’unico esemplare realizzato vale 2,1 milioni di euro e può raggiungere velocità superiori ai 300 km/h

La nuova Lamborghini è rigorosamente “aperta”, con l’esterno e l’interno che si fondono in un tutto unico, rinunciando al tetto e al classico parabrezza. Il pilota e il passeggero dell’Aventador J dovranno munirsi di caschi e abbigliamento appropriato per godere appieno del potenziale dell’auto, molto vicina ai modella da corsa.

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Il presidente della Lamborghini, Stephan Winkelmann, non si aspettava di certo una simile reazione di mass media, addetti ai lavori e curiosi di tutto il mondo per la Aventador J, la nuova supercar che la Casa del Toro ha svelato durante l’ultimo Salone di Ginevra. Soprattutto in virtù del fatto che il modello non è in vendita, poiché è stato realizzato in un unico esemplare, già venduto ad un misterioso e fortunatissimo cliente, capace di sborsare la cifra faraonica di 2,1 milioni di euro (tasse escluse) per poter guidare in esclusiva questo portento tecnologico. La Lamborghini Aventador J (con la lettera che completa la denominazione da leggersi non come “gei” ma come “jota”, perché si ispira ad una specie di tori andalusi, proprio come, negli anni ’70 era capitato per la mitica Miura J) è un’automobile sportiva “aperta”: niente tetto né parabrezza, ma linee esterne e interni che si uniscono senza soluzione di continuità. Due soli posti a disposizione nell’abitacolo che presenta due piccoli deflettori aerodinamici: i passeggeri sono quindi esposti all’aria, anche quando questo bolide tocca gli oltre 300 km/h di velocità, per vivere un’esperienza veramente al limite. Dal punto di vista tecnico la nuova vettura deriva dal modello Lamborghini Aventador LP 700-4 e ne mantiene le caratteristiche principali: monoscocca d’avanguardia leggera e sicura in fibra di carbonio; motore 12 cilindri di 6,5 litri di cilindrata da 700 CV (515 kw) di potenza, abbinato al cambio robotizzato Lamborghini ISR, alla trazione integrale permanente e alle sospensioni pushrod. Modello radicale dalla gamma dell’azienda di Sant’Agata Bolognese, l’Aventador J ha lineamenti estremi, frutto di una riprogettazione estetica dalla quale scaturiscono vesti molto aerodinamiche. Inoltre, non solo la struttura portante a monoscocca è ereditata dall’Aventador, ma anche i rollbar dietro i sedili, il rivestimento della


For magazine Stephan Winkelmann, presidente e amministratore delegato di Automobili Lamborghini, ha detto: «L’Aventador J è la vettura aperta più radicale nella nostra storia. L’auto unisce un design non convenzionale all’innovazione tecnologica ed è la prova che, nonostante tutte le regole, Lamborghini farà sognare anche in futuro».

Gli interni sono in “CarbonSkin”, un nuovo tessuto in fibra di carbonio. L’Aventador J è dotata di sedili realizzati in Forged Composite, che presentano inserti in materiale flessibile, brevettato dai ricercatori della Lamborghini. Invece, le linee esterne sono state disegnate per confluire all’interno della vettura in un passaggio fluido.

selleria e di parte della plancia sono realizzati in un materiale innovativo, in fibre di carbonio intrecciate e di colore nero opaco, che poi viene imbevuto di una resina speciale, facendo ottenere una struttura tessile stabile e morbida che si adatta perfettamente a qualsiasi sagoma. Applicato per la prima volta in campo automobilistico, questo materiale, definito “CarbonSkin”, è stato brevettato recentemente e per il futuro fa intravedere numerose possibilità d’impiego. Su quest’auto, dalla silhouette straordinaria esaltata dalla colorazione rossa effetto cromo e dal retrovisore a periscopio, tale tessuto è impiegato in maniera massiccia per ottimizzare ulteriormente il rapporto peso/potenza. Un risultato a cui concorrono anche l’assenza del climatizzatore e dell’impianto infotainment-navigazione, inopportuni per una vettura di simili caratteristiche. Sono invece

presenti due display TFT programmabili, posti dietro al volante Ovviamente anche il design è altrettanto specifico, caratterizzato da uno stile particolare che mette in risalto la potenza e la forte personalità di questa supercar dalle superfici scolpite, precise e spesso discontinue, che mirano ad essere al contempo esteticamente raffinate e pragmaticamente funzionali, garantendo dinamismo eccezionale, esperienza di guida esaltante, emozioni fortissime. Rispetto al modello Aventador, la parte frontale della nuova Lamborghini è leggermente più stretta e dominata dal voluminoso spoiler anteriore in fibra di carbonio a vista, dotato di braccetti di supporto centrali e di “winglets” laterali. Visto dal lato, il frontale del veicolo appare simile a quello di una monoposto di Formula 1. Gli esterni denotano una sostanziosa presenza del colore nero dei

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I cerchi in lega d’alluminio con disegno a cinque razze sono dotati di monodado e di un inserto in fibra di carbonio, che assicura una ventilazione ottimale dei freni. Il cofano del motore è in realtà un’incorniciatura che attraverso due grandi aperture mette in bella vista le due bancate del possente V12 di 6,5 litri.

L’Aventador J esprime tutto lo spirito Lamborghini in forma pura e concentrata, pur derivando da un progetto completamente nuovo, a iniziare dalle proporzioni del corpo vettura: la lunghezza di 4890 millimetri e la larghezza di 2030 millimetri (specchietti esclusi) si confrontano con un’altezza di appena 1110 millimetri.

componenti in fibra di carbonio (specie del grande diffusore posteriore), che contrastano alla perfezione con il rosso fiammante del resto della carrozzeria. Le portiere dell’Aventador J si aprono verso l’alto, sono decisamente più piatte rispetto a quelle del precedente modello e sono dotate di un piccolo vetro laterale fisso, mentre le ampie fiancate posteriori omaggiano la tradizione Lamborghini. Nel complesso il retrotreno si compone di tre elementi: il diffusore posteriore in fibra di carbonio, i quattro imponenti terminali di scarico e i gruppi ottici posteriori con lamp styling a Y, marchio di fabbrica del Toro. Tutto il resto della superficie è coperto da una griglia in metallo nera, che agisce da presa d’aria per smaltire il calore del propulsore. La parte posteriore è completata da un grande spoiler fisso ancorato a due bracci di supporto, coerente con il principio

di “form follows function” e chiaramente ispirato al settore delle corse. Sebbene la Lamborghini Aventador J sia destinata a realizzare il sogno di un unico possessore, in quanto non è prevista la costruzione di altri modelli, ciò non vuol dire che i numerosi appassionati delle dream car costruite a Sant’Agata Bolognese debbano rassegnarsi, perché l’ascesa dell’Aventador è appena cominciata. Del resto, come ha dichiarato lo stesso Stephan Winkelmann a Ginevra: «Abbiamo esaltato il Dna del nostro marchio nella sua forma più coerente. Questa automobile è senza compromessi, come solo una Lamborghini può essere».

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