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EMERGENTE Dopo Portogallo, Canada e Giappone, Beatrice Venezi ha toccato gli Usa dirigendo l’orchestra di Bocelli. Pubblica il primo cd My Journey, un viaggio con approccio sicuro nel sinfonismo di Puccini.

di Raffaello Carabini

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DA FESTEGGIARE Quasi a voler festeggiare gli 80 anni appena compiuti, esce il quindicesimo disco di Enrico Rava

OMAGGIO AD UN MAESTRO DEL JAZZ Il nostro jazzista più importante ha tagliato il traguardo delle 80 primavere il 20 agosto scorso. A dimostrazione di quanto la musica mantenga giovani e vitali esce oggi il suo nuovo lavoro, intitolato Roma. Registrato live un anno fa nella Capitale, documenta il suo rapporto con lo splendido sassofonista statunitense dalle origini siciliane Joe Lovano, in un susseguirsi di blues graffianti, costruzioni intricate, soluzioni luminose, concluse con un medley che vola da Over The Rainbowall’attualità.

Nuovo cd della band inglese fondamentale nella storia del rock, che ha venduto oltre 100 milioni di dischi

GLI WHO RITORNANO DOPO 13 ANNI

IL 19 MAGGIO 1965 IL CHITARRISTA DEGLI WHO DURANTE UN VIAGGIO IN TRENO COMPOSE UN INNO IMMORTALE: My Generation, che conteneva l’urlo celeberrimo «spero di morire prima di invecchiare». Oggi Pete Townshend ha 74 anni e ritorna con l’album eponimo Who. Dei quattro ragazzi di allora, il batterista Keith Moon è morto appena 32enne e il bassista John Entwhistle a 58 anni. Pete e il cantante Roger Daltrey, con i sostituti Zak Starkey, figlio di Ringo Starr, e Pino Palladino, stanno per ripartire per un tour inglese con un’orchestra di 40 elementi. A primavera proporranno, con l’ironia che ormai li caratterizza mentre lo eseguono, il vecchio anthem e brani di album-capolavoro come Who’s Next, Tommy e Quadrophenia, alternati ai nuovissimi All This Music Must Fade, Ball And Chain, Hero Ground Zero, She Rocked My World. «Non c’è nessun tema o concept - dice Pete -, solo brani scritti per dare a Roger la giusta ispirazione. Siamo entrambi vecchi ormai, quindi ho cercato di stare lontano dal romanticismo e dalla nostalgia: non volevo mettere a disagio nessuno. I ricordi vanno bene, ma alcune canzoni si riferiscono allo stato esplosivo delle cose oggi». E parlano dell’incendio alla Grenfell Tower, del plagio musicale, di spiritualità, reincarnazione, potere della memoria... «Pete è un cantautore favoloso, non ha perso il gusto e il tocco d’avanguardia dei tempi migliori», conclude Daltrey.

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