Marzo-Aprile 2016

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Prima pubblicazione è del mese di maggio 2006 • NUMERO 100 • marzo - aprile 2016 • ANNO XI • COPIA OMAGGIO


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W H E N

E V E R Y T H I N G

W O R K S



direttore responsabile

ELEONOR A LOPES

redattori

MARCELLA PACE, LAUR A TINARI, DENIA DI GIACOMO, PAOLA LOPES

hanno collaborato a questo numero LORENZO PIERFELICE, LUIGI CARUNCHIO, ANTONIO TETI, SIMONE D’ALESSANDRO, FILIPPO PAOLINI, ANDREA BONANNI CAIONE, EMANUELE LIDDO, PIERGIORGIO GRECO, ELISA ANTONIONI, LORELLA DI LORETO, MARIA ORLANDI, SIMONA ROMITI, GIANLUCA DI GIROLAMO, VALENTINA FARICELLI, NICOLA NEGRI, PIETRO CAMPANARO, NICOLA BOSCHETTI, DANTE D’ALFONSO uffi cio grafi co

VINCENZO SULPIZIO

uffi cio fotografi co

CLIZIA FORCELLA

coordinatore web-TV

GIANLUIGI TIBERI

stampa

SEVEN SEAS SRL

editore

FABIO DE VINCENTIIS

MAR.  APR. 2016

N°100 ANNO XI numero chiuso in redazione il 18 aprile 2016

in copertina Le 100 copertine di Abruzzo Impresa

sito WEB

WWW.ABRUZZOIMPRESA.IT

e-mail:

REDAZIONEABRUZZOIMPRESA.IT GR AFICAABRUZZOIMPRESA.IT INFOABRUZZOIMPRESA.IT

indirizzo

ABRUZZO IMPRESA SP. LUNGOFINO COMPLESSO IBISCO B5/6 65013 CITTÀ SANT’ANGELO  PESCAR A

telefono e fax

T. 085 9508161

F. 085 9508157

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

ABRUZZO IMPRESA è la rivista del manager, nata nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che off re uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. La rivista ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA A è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 a La 1 pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2016 tutti i diritti riservati ABRUZZO IMPRESA - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dalla rivista ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine della rivista ABRUZZO IMPRESA.

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sommario _ anno XI n° 100 _ marzo - aprile 2016

opinioni&rubriche

lavoro in corso

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fondi europei: l’opportunità per l’Abruzzo

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POR FESR Abruzzo 2014-2020

business&competitività

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Conoscenza organizzativa e competitività

finoaquituttobene editoriale ctrl s

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Prova costume Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone Esigenze aziendali e nuove forme contrattuali

primo piano

52

cultura

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“Pronti a seguire un mercato culturale che cambia”

cover story Abruzzo Impresa

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Abruzzo Impresa, 100 volte insieme

incarichi&carriere incarichi&carriere

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26

Nomine, incarichi e promozioni

grandi storie Giandomenico Di Sante

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Giandomenico Di Sante spegne 80 candeline

tematiche d’impresa fisco

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itc creatività norme&leggi

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Leverage buy out, un’operazione ardita Spid: identità digitale unica, in un paese di analfabeti digitali Comunicazione ambientale: seconda puntata Sistema penale tributario, cosa cambia

focus sicurezza

77

finanza internazionalizzazione Confindustria alimentazione pari opportunità

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architettura imprese

48 50 52 55 57 59 60 62

INAIL, incentivi economici alle imprese La dipendenza da derivati Internazionalizzazione: parte da Pescara LabLaw Emirates Confindustria L’Aquila diventa Abruzzo Interno Family Bag, contro lo spreco alimentare siamo tutti protagonisti Quando una Legge fa storia nell’Impresa Piazza San Vitale a San Salvo: tra passato e futuro

Cdo Sharing, parola d’ordine condividere!

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SOMMARIO _ anno XI n° 100 _ marzo - aprile 2016

FOCUS vino food

88

Tutto pronto per “Naturale” Cinzia Mancini, quando la cucina si fa eleganza

SEMINARI&CONVEGNI territorio internazionalizzazione internet occupazione

92

64 66

trasporti internet pari opportunità

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L’industria della ricostruzione Polonia, paese business friendly Lady Digital Day Il lavoro dopo il Jobs Act Trasporto, innovazione e turismo, questi i punti forti del progetto Europe-Adriatic Sea-Way Platform Economy e Industria 4.0: le grandi opportunità della quarta rivoluzione industriale Fondo Centrale di Garanzia, quali opportunità per l’impresa in rosa?

EVENTI vino

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imprese formazione sicurezza internet salute

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occupazione formazione food vino vino design

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L’Abruzzo conquista il Vinitaly Il brand della Parsek, Markbass compie 15 anni La scuola entra nelle imprese Con Torricella #lavorare alla moda si può www.ebay.it/laquila L’associazione Nonno Ascoltami dal Ministero della Salute per la Giornata Mondiale dell’Udito Formazione a “Agogo” Università di Teramo: “Una nuova primavera per l’Enasarco... con noi decidi tu” Parte da Pescara il primo sushi a miglio zero I Vini Fantini Farnese, sul palcoscenico della 66esima edizione del Festival di Sanremo Le Cantine Bosco Nestore presentano la nuova Linea Storica Rimadesio apre il suo showroom nel cuore di Pescara

BUONO E BELLO salus divino&nonsolo arte&co.

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tempo rubato traparentesi

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100, 1000 di queste primavere! La Majella “VIETATA” Biennale di Arte & Industria, la Croazia chiama l’Abruzzo Noi gli Uomini di Falcone di Angiolo Pellegrini News in pillole

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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes, direttore direttore@abruzzoimpresa.it

A

sette anni dal tragico 6 aprile del 2009, circa settemila persone hanno partecipato, in un clima composto e di commozione, alla fiaccolata per commemorare le 309 vittime del terremoto dell’Aquila. La fiaccolata è iniziata dopo le 22 da via XX settembre ed è proseguita fino a piazza Duomo, cuore del centro storico dove, dopo mezzanotte, sono risuonati 309 rintocchi di campana per ricordare le vittime del terremoto che nel 2009 sconvolse L’Aquila e alcuni paesi limitrofi. Nella notte del 6 aprile c’è spazio solo per i tristi ricordi e per il dolore, ma non possiamo non pensare che dopo sette anni, ci sono ancora tanti problemi e che la ricostruzione prosegue lenta. A tutto questo si aggiungono il crollo dell’ennesimo balcone del Progetto Case a Cese di Preturo, e un processo per le vittime che va avanti, lento come la ricostruzione.

L

o scorso 17 aprile si è tenuto il referendum per proporre l’abrogazione della norma che concede di protrarre le concessioni per estrarre idrocarburi entro 12 miglia dalla costa italiana. Non essendo stato raggiunto il quorum, ad oggi, le concessioni giungeranno alla scadenza prevista e verranno rinnovate ulteriormente. Ricordiamo che l’Italia importa ancora la maggior parte del petrolio e del gas che usa perché il nostro è poco e scadente. 13.334,764 di italiani, e tra questi 325.025 di abruzzesi, hanno chiesto al Governo col loro sì di rivedere la politica energetica e le scelte strategiche per il futuro. Non saranno le trivelle in mare a portare ricchezza agli abruzzesi, ma un ambiente sano, un turismo intelligente e moderno, la bellezza e la poesia del nostro paesaggio. Il futuro dell’economia di questa regione dipende dal turismo, dall’enogastronomia e della salute dei cittadini. È questo il Pil sul quale dobbiamo puntare!

E

se parliamo di turismo e della bellezza dei nostri paesaggi, è impossibile non tornare sulla vicenda Ryanair. Dall’ultimo incontro avvenuto a Roma qualche giorno fa, pare che il colosso irlandese stia pensando di recedere dalla decisione di chiudere le basi di Pescara e di Alghero. Presenti al vertice romano: il ministro dei Trasporti Delrio, per Ryanair, il Ceo Michael ÒLeary e il responsabile commerciale David ÒBrien, e i governatori di Abruzzo e Sardegna, D’Alfonso e Pigliaru. Tre sono le condizioni determinanti per la permanenza in Italia del low cost irlandese: la revisione delle linee guida nazionali sul trasporto aereo, la riduzione delle tasse addizionali aeroportuali e l’impegno per la strategicità degli aeroporti minori che puntano ad ottenere pari opportunità rispetto agli scali più importanti. Pare che il rischio di perdere questa Compagnia, al momento sia scampato.

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2015, UN’OTTIMA ANNATA PER L’INDUSTRIA MANIFATTURIERA ABRUZZESE

Il 2015 si chiude in maniera molto positiva per il manifatturiero abruzzese, a dirlo

è il CRESA. Nel quarto trimestre la produzione è aumentata in aggregato dell’8% circa, sospinta dalle grandi imprese attive nell’automotive e nell’elettro-meccanica. Sotto il profilo territoriale ne beneficiano le province di Chieti e L’Aquila senza ancora rifletterne, tuttavia, effetti positivi in termini di occupazione. Nel 2015 la produzione risulta cresciuta in media annua del 4,8%, risultato che, sommato a quello del 2014, consente di recuperare pressoché interamente le perdite subite nel biennio precedente. Dinamiche positive sono rintracciabili anche nei settori tradizionali e nell’edilizia, che registra incrementi medi della produzione, del fatturato e delle commesse migliori. Sono le piccole imprese a continuare anche nel 2015 ad affrontare le più pesanti difficoltà con risultati ancora in diminuzione e le aspettative per il prossimo semestre sono ostacolate dalle numerose cessazioni di imprese, che superano di molto le nuove aperture. Un aspetto da sottolineare è il tenore generale e complessivo delle opinioni degli imprenditori, orientato sempre più favorevolmente agli scenari che si apriranno nel prossimo futuro.

EDUCAZIONE ECONOMICA E FINANZIARIA, FIRMATA UN’INTESA TRA REGIONE, USR E FEDUF

Un protocollo d’intesa per promuovere e divulgare nelle scuole abruzzesi di ogni ordine e grado iniziative di informazione/formazione sui temi dell’economia, della finanza e del risparmio, finalizzate a fornire ai giovani specifiche competenze volte a favorire comportamenti attivi e consapevoli in relazione alle citate aree. A siglarlo la Regione Abruzzo, rappresentata dall’assessore all’Istruzione, Marinella Sclocco, l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo, con il Direttore Generale, Ernesto Pellecchia, e la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, rappresentata dal Direttore Generale, Giovanna Boggio Robutti. La scuola si fa così soggetto attivo nella diffusione di conoscenze anche sull’argomento dell’educazione finanziaria, nell’ambito delle tematiche di Cittadinanza e Costituzione. Nello specifico, l’Ufficio Scolastico Regionale, Fondazione e Regione sono chiamate a condividere l’impegno nella promozione di progetti che sviluppino negli studenti l’interesse per le tematiche dell’economia e della finanza e a porre le condizioni per sviluppare conoscenza e comprensione delle nozioni del ruolo del denaro e della necessità di gestirlo responsabilmente al fine di impostare in modo consapevole il proprio futuro economico.

CONFIDI ADRIATICO, NATO PER DARE VANTAGGI ALLE IMPRESE DELLA “MACRO-REGIONE ADRIATICA”

Nasce dalla fusione del Confidi Mutualcredito Pescara e Fidindustria Puglia Consorzio Fidi il

Confidi Adriatico scpa, operativo nella “macro-regione adriatica” Abruzzo-Molise-Puglia. La Direzione Generale ha sede a Pescara, mentre la sede legale è a Bari. Il presidente, l’ing. Andrea Leone, (imprenditore ed ex presidente di Fidindustria Puglia), e il direttore generale, Stefania Battaglini, (ex Mutualcredito), saranno affiancati da un Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale. Importanti i vantaggi per i soci imprenditori: maggiore possibilità di accesso al credito bancario e di prodotti e servizi finanziari a disposizione; condizioni economiche più convenienti nella relazione Banca-Impresa-Confidi. Tutto è stato possibile con l’ottenimento di una serie di risultati dovuti al processo di fusione: rafforzamento del patrimonio del Confidi Adriatico, nato dai patrimoni dei due ex confidi e da una ricapitalizzazione con il collocamento di 5 mln di euro di azioni di partecipazione cooperativa; efficientamento della nuova struttura con risparmio di importanti risorse economiche di gestione; gestione di nuove e più importanti risorse pubbliche regionali destinati ai soli confidi vigilati.

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tendenze fatti persone

“RISCHIO BANCHE”, IL NUOVO LIBRO DEL GIORNALISTA LEOPOLDO GASbARRO

Dopo aver raccontato la storia del cuoco tristellato Niko Romito in Apparentemente semplice, il giornalista

Leopoldo Gasbarro torna al suo pane quotidiano: l’economia. Ultimo suo lavoro è infatti “Rischio Banche”, prodotto dalla Sperling&Kupfer, si tratta di un volume per tutti che spiega in maniera lineare come mettere al sicuro i propri risparmi. Leopoldo Gasbarro nato a Napoli nel 1964 è cresciuto a Castel di Sangro e oggi vive tra Milano e l’Abruzzo. Cura e conduce su TgCom24 Mercati che fare, trasmissione che tratta il difficile mondo della gestione dei risparmi, e che ogni venerdì trova spazio nelle colonne de il Giornale. Collabora con Il Sole 24 ORE online per una rubrica che rilegge la gastronomia attraverso l’economia. L’autore di “Rischio Banche” ci guida a capire cosa è cambiato, decodifica in termini chiari i discorsi, spesso incomprensibili, del mondo del credito e ci dà consigli mirati per scegliere una banca solida ed efficiente, trovare il consulente giusto, tutelare il nostro conto corrente e investire dormendo sonni tranquilli (senza nascondere i soldi sotto il materasso).

TORNA L’APPUNTAMENTO CON L’OSCAR POMILIO BLUMM

Futuro e felicità. Questi i principali temi al centro dell’Oscar Pomilio Blumm Forum 2016, l’appuntamento annuale nato con lo scopo di riunire pensatori ed esponenti di diverse culture per rappresentare e interpretare gli scenari del cambiamento. Moderata da Luca De Biase, come sempre ospitata all’Aurum di Pescara, la nuova edizione del Forum, aperta dai saluti istituzionali del sindaco Marco Alessandrini e di Franco Pomilio, ha visto tra gli illustri ospiti Kristina Persson, ministro in Svezia per le strategie future e per la cooperazione nordica. «L’Italia è il mio Paese europeo preferito - ha dichiarato Persson - l’Abruzzo poi con le sue montagne ricoperte di neve mi ricorda la mia regione nel nord della Svezia. Per poter vivere felici e generare una crescita duratura è fondamentale generare una crescita equa e avere una buona governance. Ridurre la diseguaglianza è un obiettivo dell’agenda europea. Per costruire lo sviluppo serve una visione lungimirante: parità di genere, fiducia negli altri e nelle istituzioni e innovazione sono fattori che contribuiscono a costruire il futuro». L’intervento del ministro Persson è stato seguito dal sindaco dell’isola greca di Lesbo, Spyros Galinos, al centro di una campagna spontanea internazionale per la candidatura al Nobel per la pace per le attività umanitarie dell’isola in favore dei migranti sbarcati sulle proprie coste. Il forum si è concluso con gli interventi di Antonio Boschini, responsabile terapeutico della Comunità di San Patrignano e di Alessandra Mammì, storica dell’arte e giornalista del Gruppo L’Espresso, componente della giuria del Pomilio Blumm Prize, al centro di un docu-reality in programmazione su Sky Arte, che ha rimarcato l’importanza del ruolo sociale dell’arte.

“EMPLOYERS’ DAY”, I CENTRI PER L’IMPIEGO INCONTRANO LE AZIENDE

Si chiama “Employers’ Day” l’iniziativa che il 7 aprile ha animato i 14 Centri per l’impiego regionali impegnati ad informare le aziende sulle opportunità che forniscono i servizi pubblici per l’impiego. Realizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali in collaborazione con le Regioni, “Employers’ day” vuole essere soprattutto l’opportunità di creare un rapporto tra il pubblico, che offre servizi nel mercato del lavoro, e le Pmi e microimprese alla ricerca delle migliori professionalità per le proprie aziende. I Centri per l’impiego coinvolti nell’iniziativa hanno organizzato una serie di attività dai workshop ai recruitment day ai corner informativi e sono: Teramo, Nereto, Giulianova, Roseto, L’Aquila, Avezzano, Sulmona, Castel di Sangro, Vasto, Lanciano, Ortona, Pescara, Penne e Scafa. L’obiettivo dell’”Employers’ day” è stato mettere in rete pubblico e privato, creando un momento importante per un approfondimento e un confronto sulle riforme avviate e sugli strumenti utili a favorire l’occupazione e a migliorare il sistema dei servizi per il lavoro. 13


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NASCE IN ABRUZZO COCA-COLA LIFE, L’ULTIMA ARRIVATA IN CASA COCA-COLA È un prodotto ecosostenibile. Si chiama Coca Cola Life ed è prodotta in Italia, nello stabilimento abruzzese di Oricola della Coca-Cola HBC Italia. Coca-Cola Life, il più recente membro della famiglia Coca-Cola, ha catturato la dolcezza di origine naturale che si trova nella foglia di stevia (edulcorante glicosidi steviolici) e nello zucchero, unita ad altri ingredienti come gli aromi naturali, garantendo un gusto unico a ridotto contenuto calorico. Per valorizzare questa rivoluzionaria bevanda, Coca-Cola ha scelto di realizzare un distintivo packaging in verde. «Produciamo Coca-Cola Life in uno stabilimento all’avanguardia dal punto di vista ambientale – ha dichiarato Nicola Iadanza, direttore dell’impianto - basti pensare che l’energia necessaria per la produzione di un litro di bevanda è stata recentemente ridotta ulteriormente del 6,5%. La sostenibilità, alla base del nostro modo di fare business, è un requisito essenziale quando si opera in un territorio meraviglioso come l’Abruzzo». La fabbrica di Oricola, che produce annualmente più di 228.000.000 litri di soft drink tra cui la nuova arrivata nei formati PET 0,5L e 1L, è infatti vicina all’ambiente grazie alla presenza di pannelli fotovoltaici e di un impianto di cogenerazione.

LE IMPRESE INDIVIDUALI DI TITOLARI EXTRA UE REGGONO MEGLIO LA CRISI

7.781 in Abruzzo le imprese individuali con titolare proveniente dai Paesi extra Unione Europea, questo il dato a dicembre 2015 segna un aumento di 786 unità rispetto al 2011. La loro distribuzione premia le province di Teramo (2.670) e Pescara (2.362), poi Chieti (1.652) e L’Aquila (1.097). Questo emerge dalle elaborazioni che il CRESA ha effettuato sui dati Infocamere-Movimprese. «Le imprese individuali di titolari extra UE reggono meglio la crisi, aumentano sia in Abruzzo che in Italia al contrario del totale delle imprese individuali. Tra gli artigiani abruzzesi la situazione non è tanto rosea ma quelle immigrate, pur diminuendo, resistono più di quanto facciano le artigiane regionali in genere» afferma il direttore del CRESA, Francesco Prosperococco. Tali ditte individuali sono, infatti, arrivate a contare 2.397 unità, pari al 9,5% delle imprese artigiane individuali totali, quota inferiore a quella italiana (11,4%). In generale in Abruzzo operano nel commercio (3.754), nelle costruzioni (1.231) e nelle attività manifatturiere (899) e sono così distribuite: commercio a Pescara, edilizia a L’Aquila, manifatturiero a Teramo e agricoltura a Chieti.

NUOVO SUCCESSO PER ECOTUR

50 tour operator da 12 Paesi europei. Sono i numeri della 26esima edizione di Ecotur 2016, la Borsa inter-

nazionale del Turismo Natura, ospitata nel complesso turistico del Salinello a Tortoreto Lido, Teramo. Protagonisti dell’evento sono stati i professionisti del settore turistico, sia buyers che sellers, arrivati dall’Italia e dall’Europa. Presenze si sono registrate da Olanda, Germania, Inghilterra, Spagna, Ungheria, Norvegia, Belgio, Russia, Polonia e altre ancora, per il Nature Tourist Workshop che include la Borsa dei Parchi, in cui le richieste degli operatori internazionali della domanda turistica si sono incrociate con l’offerta di albergatori e consorzi. «C’è una sola manifestazione così in Italia, ed è Ecotur - ha detto Enzo Giammarino, fondatore e presidente di Ecotur -. Siamo consapevoli che il successo anche di questa 26esima edizione nasca dall’aver anticipato il futuro, puntando, da subito, su un prodotto turistico preciso, riconoscibile, con un suo mercato specifico: il Turismo Natura. E dall’aver saputo cogliere le novità adeguando l’offerta ai tempi. Perciò possiamo dire che Ecotur anche nel 2016 si conferma “hub” della conoscenza e del Turismo VerdeBlù». «L’Abruzzo è una regione che ha voglia di scoprirsi e farsi apprezzare - ha detto Camillo D’Alessandro, delegato al Turismo della Regione Abruzzo - grazie ad una presenza così massiccia di operatori che ci aiutano a raccontare il meglio di ciò che siamo. L’Abruzzo ha i numeri per essere una meta turistica ambita: 131 chilometri di costa; la più alta vetta degli Appennini; 700 mila ettari di parchi. Mi auguro che negli anni a venire, in tanti torneranno qui e saranno veicolo comunicativo».

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tendenze fatti persone

BCC E ANDOC UNITE DA UNA CONVENZIONE

Sostenere i giovani che vogliono intraprendere la carriera di commercialisti. Questo

l’obiettivo di una convenzione sottoscritta dalla Banca di credito cooperativo Abruzzese di Cappelle sul Tavo e Andoc, l’Associazione nazionale dottori commercialisti. La Bcc Abruzzese finanzierà i giovani commercialisti fino ad un massimo di 50 mila euro rimborsabili in 120 mesi. «Vogliamo dare una risposta concreta ad una categoria professionale - ha detto Michele Borgia, presidente della Bcc Abruzzese - facendo in modo che i giovani professionisti possano superare le barriere di entrata nel mondo del lavoro. Diamo sostegno anche finanziando i corsi di formazione e offrendo, a chi ha già un’esperienza professionale, un prodotto per la creazione di studi associati». «Questa iniziativa ha un altissimo valore - ha detto Venanzio Paciocco, presidente Andoc Pescara, Associazione nazionale dottori commercialisti - in quanto aiuta i giovani ad immettersi nel mondo del lavoro, finanziando e supportando il loro ingresso. È una cosa fondamentale, perché oggi la vera difficoltà si ha proprio nel momento di mettersi in proprio. Soddisfatto anche Pietro Paolo Ferrara, presidente Aiga Pescara, Associazione italiana giovani avvocati, con cui la Bcc Abruzzese già da qualche anno ha stretto un’analoga convenzione. La convenzione fisserà inoltre le linee per organizzare incontri funzionali a massimizzare le attitudini delle aziende che chiedono la copertura finanziaria dei propri fabbisogni.

“DeBraEEn” si aggiudica il “3DIdeaDesk contest”

Un concorso di idee per stimolare la creatività degli studenti e creare un primo contatto con il mondo del lavoro, sono queste le chiavi di lettura del progetto “3DIdeaDesk contest” nato dalla collaborazione tra l’azienda abruzzese Idea & Sviluppo srl – Gruppo Coesum e l’università d’Annunzio di Chieti-Pescara per mezzo del proprio Servizio centrale di Placement. Lo scorso 11 aprile si è svolta la cerimonia di premiazione, una giuria di professionisti ha valutato i progetti dando punteggi su originalità, utilità, funzionalità, vendibilità ed estetica. Il primo premio è andato a “DeBraEEn” un oggetto per contenere penne, post-it e con un sistema di regolazione che scandisce tempi di lavoro e riposo con suoni e led luminosi. Al vincitore è stato riconosciuto un premio in denaro e l’attivazione di un tirocinio curriculare per affiancare l’architetto Giovanni Annese nei progetti di design industriale.

BARBUSCIA AUTO INAUGURA IL NUOVO SHOWROOM Opel

Grande successo di pubblico all’inaugurazione del nuovo showroom di Barbuscia Auto Opel in via Tiburtina a Pescara. Lo scorso 15 aprile Opel e Barbuscia hanno aperto ufficialmente al pubblico la rinnovata sede in una manifestazione dall’altissimo grado di abruzzesità. Ad animare l’evento, infatti, è stata la travolgente simpatia del comico Marco Papa. Ad allietare i palati invece, i gusti orientali di Casa Maki, debitamente esaltati dai vini della cantina Sciarr. Il tutto è stato accompagnato dal sound di Roby Liza. L’evento è stato anche l’occasione per presentare in esclusiva la Astra Sport Tourer, decretata da 55 giornalisti di ben 22 Paesi, auto dell’anno 2016. La nuovissima station Wagon di casa Opel è caratterizzata da un design pratico e dalle ultimissime innovazioni tecnologiche. «Oggi è un giorno doppiamente importante – ha commentato Piero Barbuscia – per la presentazione della nuovissima auto, riconosciuta la vettura più innovativa del 2016, ma anche perché rappresenta il primo giorno per la nuova sede della Barbuscia Auto, dando di fatto il via alla nuova gestione dopo la scomparsa di mio fratello Graziano». Ricordando le origini dell’azienda che risalgono al 1920, Barbuscia ha sottolineato: «La nostra passione, sostenuta da una lunga tradizione che tra poco diventerà centenaria, è l’elemento fondamentale per stare al passo con i rinnovamenti necessari che si legano ai passaggi generazionali». 15


Un momento della presentazione del progetto “Borse Lavoro”, da sinistra il vice-presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, il presidente, Marco Fanfani, e il segretario generale, David Iagnemma

“PRONTI A SEGUIRE UN MERCATO CULTURALE CHE CAMBIA” Cultura e startup, editoria e musica, teatro e recupero di beni storico-artistici, il campo su cui una fondazione bancaria indirizza la propria attività è davvero ampio, soprattutto in un territorio come L’Aquila e in un Paese come l’Italia, ricchi di arte e cultura. A spiegarci come le scelte vengono effettuate è il presidente della Fondazione Carispaq, Marco Fanfani

D

» di Laura Tinari

a sempre molto legate alla produzione e al patrimonio culturale del

proprio territorio, quello delle fondazioni bancarie a sostegno della cultura è un ruolo ormai storicamente consolidato, «Un ruolo - spiega Marco Fanfani, presidente della Fondazione Carispaq - accentuato in un momento in cui il venir meno di un ente come la Provincia, i bilanci dei Comuni sempre più in difficoltà e la Regione con i suoi tagli stanno determinando una difficoltà crescente sia per le associazioni “minori” che le istituzioni più importanti». Dalla musica al teatro, dall’editoria alla cinematografia passando per il recupero del patrimonio storico-architettonico, insomma c’è un po’ di tutto nell’attività che

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la Fondazione Carispaq, così come le altre, svolge a sostegno della cultura locale. Un sostegno consistente, nel caso specifico, anche nel primo dopo sisma nei confronti delle istituzioni culturali riconosciute dal Fondo Unico dello Spettacolo. Con Fanfani abbiamo parlato anche di un mercato culturale che cambia sotto la spinta delle riforme, come quella del Ministero dei Beni Culturali, che ha riguardato soprattutto il meccanismo del sostegno allo spettacolo dal vivo, portando alla scomparsa di alcune istituzioni e altre a rivedere i propri caratteri; ma anche dietro lo stimolo di una rete internet sempre più presente nelle scelte culturali dei giovani «La rete - spiega - sta assorbendo totalmente l’attenzione e la capacità delle


Primo piano

giovani generazioni, i “nativi digitali”, facendo pagare un costo altissimo anche al momento della coesione. Sta diventando un fatto generazionale e non solo di genere», se mai si pensasse che la cultura sia una “cosa da

donne”. È necessario allora che le istituzioni invertano la tendenza: si riorganizzino, immaginino nuove iniziative, per tornare ad incentivare la fruizione dal vivo, ripartendo dai giovani e sollecitando il loro interesse.

a tu per tu con il presidente Fondazione Carispaq Marco Fanfani  Buona parte dei fondi stanziati dalla Fondazione Carispaq nel 2015 sono stati riservati al settore arte, attività e beni culturali. Di che genere di interventi si tratta? «Si spazia dal sostegno a manifestazioni consolidate come la Perdonanza o la Giostra cavalleresca, dove interveniamo con sollecitudine perché sempre in difficoltà sotto il profilo liquidità; ad iniziative convegnistiche di rilievo in campo della medicina; imprese editoriali importanti nella produzione dell’intelletto nella nostra provincia; al teatro, come nel caso dell’acquisto di biglietti per gli studenti delle scuole medie superiori; fino alle attività più varie che vanno dal Festival della Montagna a quello delle Pietre che cantano, manifestazioni che coniugano momenti ludicoricreativi con altri di approfondimento storico-culturale».  Piccole associazioni o istituzioni più “grandi”, quali è più importante sostenere? «Per le maggiori il nostro sostegno è importante, ma utile soltanto nel momento in cui queste ristrutturino se stesse, capendo come affrontare oggi una realtà fatta di una generale disaffezione alla fruizione dal vivo di spettacoli teatrali, musicali e cinematografici. Dall’altro lato c’è tutta una produzione

culturale “minore” e “dopolavoristica”, che ha una propria dignità, capace di coinvolgere e stimolare e all’interno della quale esiste anche un livello di professionalità che va sostenuta perché emergano sempre iniziative e forme culturali nuove».

Importanti interventi sono andati nel 2015 verso il recupero dell’imponente patrimonio artistico-culturale e storico del nostro territorio. «Annoveriamo una lunga lista di interventi fatti in questo senso, come da tradizione di questa e altre Fondazioni italiane. Il patrimonio architettonico del nostro territorio è immenso e noi stiamo investendo molto su di esso. Ogni volta che inauguriamo un monumento restaurato creiamo anche un momento di ritorno alla curiosità verso questo patrimonio. Gli esempi da fare sono tanti, da ultimo la riapertura della Chiesa di San Giuseppe ad Avezzano, luogo simbolo del post terremoto del 1915; i restauri del soffitto ligneo della Basilica di San Berardino e della chiesetta della Madonna Fore a L’Aquila; San Panfilo e l’ex Cinema Balilla a Sulmona, luogo che diventerà un centro culturale polivalente».  Il modo di operare della Fondazione Carispaq è simile a quello delle Fondazioni bancarie in generale, ma imma-

Marco Fanfani

gino che qui ci siano delle peculiarità da evidenziare? «Abbiamo analogie con altre fondazioni, ma molto è determinato dalle dimensioni di ognuna. La nostra scommessa è ora nel rapporto con il mondo del lavoro e l’imprenditorialità: siamo stati i primi in Italia a promuovere e attivare le borse lavoro, il cui 45% si sta trasformando in posti di lavoro; iniziamo a confrontarci anche con l’affollato mondo delle startup, cercando di capire quale possa essere il segmento che possiamo sostenere per differenziarci dagli altri attori che operano in questa direzione. Penso alle startup culturali, purché sia chiaro il quadro normativo che consente poi a queste iniziative di rimanere sulle loro gambe nel tempo»

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La redazione di Abruzzo Impresa (foto di Davis Medori)

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ABRUZZO IMPRESA, 100 VOLTE INSIEME La rivista del manager ideata da Fabio de Vincentiis è nata nel maggio 2006. Da allora tanta strada è stata fatta, ripercorriamo insieme questa splendida avventura » a cura di Eleonora Lopes

G

razie, è sicuramente la parola che ci sentiamo di dire a chi ci segue da 10 anni! Grazie ai nostri partner, grazie a tutti gli imprenditori che hanno creduto in noi, grazie alle nostre 100 copertine e grazie ai nostri affezionatissimi lettori! Ebbene sì, sono trascorsi 10 anni da quando il vulcanico imprenditore Fabio de Vincentiis ebbe l’idea di pubblicare il primo numero di Abruzzo Impresa. Da allora, la rivista del manager ha continuato la sua mission: raccontare gli attori economici che contribuiscono alla crescita di questo territorio. Oggi la rivista è distribuita tramite Posta Target su tutto il territorio regionale. Delle copie rimanenti, una parte è destinata alla redazione per poter distribuire la rivista durante gli eventi e i convegni del mondo dell’impresa, e il restante viene archiviato nella logistica per usufruire delle copie anche nei mesi e negli anni successivi alla pubblicazione. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, primi piani sulle tematiche d’attualità, reportage sulle azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria, sono i principali contenuti del magazine. Parlare di impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad Abruzzo Impresa in

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L’editore Fabio de Vincentiis durante un’intervista televisiva

De Vincentiis insieme al cav. Giandomenico Di Sante

tutti questi anni di aumentare i lettori. La rivista si apre con la satira della vignetta di Lorenzo Pierfelice. Nelle 128 pagine trovano spazio anche articoli dedicati a innovazione, marketing, lavoro, turismo, enogastronomia. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offrono uno spaccato delle iniziative organizzate nella nostra regione. Abruzzo Impresa tratta temi di strettissima attualità, incorniciandoli con una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design, senza rinunciare alla fruibilità dei contenuti. La grafica, passione del nostro editore, è curata direttamente da lui e dal nostro grafico Vincenzo Sulpizio che si occupa anche dei servizi fotografici. L’editore è da sempre anche l’anima commerciale di Abruzzo Impresa. Una redazione tutta al femminile che vede in prima linea accanto al direttore Eleonora Lopes, tre giovani giornaliste, entusiaste e appassionate del loro lavoro: Marcella Pace, Denia Di Giacomo e Laura Tinari che ringraziamo di cuore per l’energia

che mettono in questo progetto. E ancora Romina Silvino dell’amministrazione e Gianluigi Tiberi del web che lavorano dietro le quinte per gli aspetti più tecnici. Abruzzo Impresa è cresciuta grazie a questo splendido gruppo che anche nei momenti più difficili ha sempre creduto, in primis l’editore, in questo prodotto editoriale. Negli anni si sono alternati diversi direttori e redattori e approfittiamo di questo spazio per ringraziarli tutti, perché ognuno di loro ha contribuito alla crescita della rivista. Oltre al corpo redazionale, vogliamo ringraziare i nostri contributors, collaboratori di alto profilo, che curano le varie rubriche. Alla tradizionale versione cartacea si associa il sito internet www.abruzzoimpresa.it, che offre la possibilità di partecipare attivamente e di interagire con la redazione, attraverso proposte e suggerimenti. E in un’era dove i social hanno preso il sopravvento, non dimentichiamo anche la nostra pagina Facebook, che in soli 2 anni ha già raggiunto quasi 3000 fan.

Sergio Marchionne con una copia di Abruzzo Impresa e Ferruccio De Bortoli insieme a Eleonora Lopes

Farinetti brinda insieme ad alcuni imprenditori abruzzesi


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L’editore Fabio de Vincentiis assieme al direttore Eleonora Lopes

Alcuni numeri della rivista (foto di Davis Medori)

IL MEETING FARE IMPRESA E IL PREMIO AQUILA REALE 2016 Promosso e organizzato dalla redazione di Abruzzo Impresa il Meeting FARE IMPRESA è l’evento ideato per gli imprenditori, i manager e tutti i professionisti del mondo economico abruzzese. L’obiettivo del meeting è quello di riunire tutti gli operatori del nostro territorio affinchè durante la manifestazione possano conoscersi, confrontarsi e stringere relazioni proficue. Nell’arco della serata vengono premiate le ultime 20 copertine di Abruzzo Impresa con il riconoscimento Aquila Reale. Il premio Aquila Reale, che ha come mission quella di valorizzare gli imprenditori protagonisti dello sviluppo del nostro territorio, si avvia alla sua settima edizione. Un premio agli industriali, che rappresentano l’Abruzzo sano, produttivo, quello che nonostante il momento difficile non vuole mollare, ma anzi contribuisce alla ripresa del territorio con sacrificio e impegno. L’edizione 2016 si terrà a Pescara ad ottobre, tema del dibattito ancora top secret, ma siamo convinti che anche quest’anno sarà un’occasione di crescita imperdibile.

Le copertine di Abruzzo Impresa premiate con l’Aquila Reale nell’ultima edizione del meeting Fare Impresa

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FABIO DE VINCENTIIS FRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO Da un’intuizione di 10 anni fa ai primi 100 numeri, Abruzzo Impresa oggi è un valore aggiunto per l’intero tessuto imprenditoriale abruzzese «Ricordo come fosse ieri quando ho avuto l’intuizione di realizzare la rivista per gli imprenditori e i manager abruzzesi, ero in macchina (il mio vero ufficio visto che vivo tanto tempo in automobile) nella zona industriale di Casoli di Chieti nel primo pomeriggio verso la metà di settembre 2005. Telefono alla mia collaboratrice Romina Silvino e le chiedo se poteva registrare la testata Abruzzo Impresa, lei domanda: “Ma cosa ci dobbiamo fare?” ed io con tanta adrenalina addosso le rispondo: “Dobbiamo creare una rivista ad hoc per le aziende e le persone che credono nelle imprese abruzzesi”. Così dopo pochi mesi, a maggio del 2006 abbiamo pubblicato il primo numero di Abruzzo Impresa. Dopo dieci anni di grande impegno da parte mia e di tutta la redazione, Abruzzo Impresa oggi è diventato uno degli strumenti di lavoro per tutti i manager abruzzesi e non solo. Mi inorgoglisce il valore aggiunto che la rivista ha creato per l’intero tessuto imprenditoriale abruzzese.

Io amo quello che faccio e così ogni volta che arriva un nuovo numero, anche se ormai sono cento i numeri realizzati, è come se fosse un mio nuovo figlio, un’emozione unica e continua. Sono legato a tutte le pubblicazioni perchè in ognuna di loro abbiamo narrato le storie dell’Abruzzo che produce. Per il futuro ho ancora più voglia di impegnarmi ed elevare ulteriormente la qualità della rivista e di mettere a disposizione tutta la mia professionalità per valorizzare sempre più le aziende della nostra terra, in modo che Abruzzo Impresa possa essere un autentico biglietto da visita per tutti i capitani dell’imprenditoria abruzzese. È la prima volta che la redazione scrive di sè sulla rivista, ma dopo dieci anni l’emozione di poterci raccontare su Abruzzo Impresa è tanta e per questo mi sento di ringraziare tutti gli imprenditori e i manager che mi hanno sostenuto in tutti questi anni e che hanno creduto nella mia idea. Grazie, grazie, grazie».

www.fabiodevincentiis.it è il sito che illustra le sue attività

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LE PAROLE DELLA REDAZIONE La redazione di Abruzzo Impresa si presenta e racconta la propria esperienza trascorsa a scrivere per questa rivista “Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”. La oramai mitica frase dell’imprenditore Henry Ford esprime perfettamente quello che è il nostro gruppo dal 2006 ad oggi. Il successo di Abruzzo Impresa è merito di un gruppo di ragazzi che da 10 anni è diretto dall’editore Fabio de Vincentiis. “Collaborazione” è la nostra parola d’ordine. Una redazione che crede fortemente nel proprio lavoro e che nonostante le difficoltà, va avanti più unito e coeso che mai. Negli anni molte cose sono cambiate nel mondo dell’editoria, ma la voglia e l’energia nel raccontare le storie degli imprenditori abruzzesi è sempre la stessa. Ognuno di noi ha voluto raccontare in queste pagine la propria esperienza trascorsa a scrivere per questa rivista. Ascoltiamo le parole della redazione…

Eleonora Lopes, direttore. In tutti questi anni la domanda che mi hanno posto più frequentemente è se in ogni pubblicazione avessimo materiale sufficiente per riempire le pagine. Ogni volta rispondevo sorridendo: «È l’esatto contrario, abbiamo sempre materiale in eccesso!». La nostra regione è piena di realtà da raccontare, dalle più grandi alle più piccole, dalle più storiche alle start up, è questo il nostro compito, e lo spazio non ci basta mai! Nei prossimi anni, vorrei continuare a dare questa risposta, segno che il tessuto imprenditoriale della mia regione, nonostante le tante difficoltà, continua a crescere grazie ai veri capitani d’impresa! Da quasi 9 anni ho il privilegio di scrivere gli articoli delle copertine. Sono entrata dentro le aziende di questi imprenditori che è come entrare nelle loro case. Li ho conosciuti da vicino, con alcuni sono diventata amica, ricordo anche la commozione di quelli più anziani nel rievocare aneddoti passati. Sono cresciuta umanamente e professionalmente grazie ad Abruzzo Impresa, e di questo devo ringraziare l’editore e tutti i miei collaboratori per la fiducia dimostratami. L’auspicio è che questa regione possa fare un salto di qualità, ma per farlo occorre il contributo di tutti i cittadini che dovrebbero mettere da parte i campanilismi, sterili e inutili, e unirsi insieme per la crescita di questo territorio che merita molto di più di quello che ha.

Laura Tinari, redattore. Era da circa un anno che collaboravo con Abruzzo Impresa, quando “a causa” del terremoto del 2009, il mio semplice rapporto di collaborazione con la rivista è diventato qualcosa di più forte, più stretto. Avevo perso lo studio, dichiarato inagibile perché nel centro storico dell’Aquila, e avevo bisogno di una sistemazione stabile da dove poter lavorare. Così Fabio, l’editore, mi ha proposto di trasferirmi nella redazione di Città Sant’Angelo. Un gesto di grande amicizia e solidarietà, che andava oltre quella relazione lavorativa intrapresa soltanto pochi mesi prima. È stato l’inizio di un rapporto nuovo con la redazione, l’editore e l’intera struttura. Inizialmente non stando a Pescara mi ero inserita “da lontano” in un gruppo di lavoro che era già consolidato, e che seppur nel tempo abbia subito qualche variazione, di fatto ha permesso alla rivista di crescere e che insieme a lei è cresciuto!

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Denia Di Giacomo, redattore. Quando si vive un’azienda da dentro si rischia sempre di avere una visione parziale della propria realtà, si incorre nel pericolo di essere offuscati da quel fenomeno che gli esperti chiamano “miopia del marketing”, una sorta di cecità verso il cambiamento da parte delle imprese, troppo spesso erroneamente convinte che la strada intrapresa sia la migliore. Al contrario, vivere l’esperienza editoriale di Abruzzo Impresa significa assorbire molteplici visioni differenti, avere uno sguardo privilegiato sulla realtà economica abruzzese e in un certo senso avere la possibilità di analizzare ad ampio spettro cosa significa oggi fare impresa nella nostra regione. Scrivo ormai da molti anni per questa realtà editoriale e mi sento di poter affermare che Abruzzo Impresa rappresenta per me la possibilità di conoscere da dentro gli umori e le prospettive delle aziende, fatte di sacrifici, famiglie, passioni e difficoltà. Uno sfaccettato mondo che è lo specchio di quell’Italia che non molla, che lotta sempre e che sono davvero fiera di poter raccontare.

Marcella Pace, redattore. Sono trascorsi 4 intensi anni da quando sono entrata nell’affiatata squadra di Abruzzo Impresa. È dal numero 64 che ho la possibilità di scrivere alcune pagine della bella storia di questa rivista, grazie alla quale ho avuto l’opportunità di tracciare una piccola parte del racconto d’Abruzzo. Una regione fatta di creatività, di imprenditori coraggiosi, di giovani e meno giovani che tutti i giorni con le loro passioni, le loro idee e i loro grandi sacrifici conducono le imprese, divenendo esempi di eccellenza di una terra, naturalmente fortunata con il suo mare, i suoi monti, le sue colline e ancor di più i suoi abitanti. Far parte della redazione di Abruzzo Impresa mi ha permesso in questi anni di scoprire piccole e grandi realtà, vedere da vicino interi cicli di produzione, constatare, con i 5 sensi, le abilità degli abruzzesi e ancor di più essere completamente coinvolta da occhi e voci orgogliose di chi racconta la sua storia, di chi confessa progetti e personalissime ambizioni per rendere sempre più grande la propria azienda e con essa il nostro Abruzzo.

Vincenzo Sulpizio, grafico e fotografo. Sin da quando sono entrato nel team di Abruzzo Impresa ho avuto da subito sensazioni positive: il progetto era affascinante, ambizioso e in continua evoluzione. Con l’editore abbiamo rinnovato spesso la veste grafica senza paura di rimettere tutto in discussione perché troppo facilmente ci si adagia sui risultati ottenuti senza più sperimentare, osare, cercando qualcosa di nuovo, più accattivante e funzionale. Tutto può essere migliorato: anche quando sembra di aver raggiunto il massimo si può alzare ulteriormente l’asticella. Altro punto di forza di Abruzzo Impresa è indubbiamente l’affiatamento del gruppo, perché certi risultati si ottengono solo se si è uniti, senza pensare a se stessi come a un singolo ma come parte di una squadra desiderosa di dare sempre il massimo e di migliorarsi. Far parte di Abruzzo Impresa è un impegno notevole ma è anche bellissimo vedere il viso delle persone che fotografo per la rivista illuminarsi quando dico: «Lavoro per Abruzzo Impresa». In quei momenti capisco che facciamo un buon lavoro.

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Cesare Zippilli nuovo Presidente di Confindustria Teramo

L’

Assemblea Generale Ordinaria dei Soci, riunitasi nella sede dell’Associazione, su proposta del Consiglio direttivo ha eletto, all’unanimità e con votazione a scrutinio segreto, Cesare Zippilli presidente di Confindustria Teramo. Già Consigliere dell’Associazione, Zippilli subentra al Cav. Ercole Cordivari che, alla guida dell’Associazione dal 2014, continuerà ad operare in seno ai rinnovati organi sociali. Cesare Zippilli, atriano, 47 anni, è Amministratore Delegato e Direttore Commerciale dell’Azienda “TINN Srl” un’importante realtà nel settore dell’ICT, leadership nell’offerta di soluzioni software per la Pubblica Amministrazione. Il neo Presidente Zippilli, dopo l’elezione, ha ringraziato i colleghi Imprenditori per la fiducia manifestata con l’affidamento dell’importante incarico che lo riempie di responsabilità e di orgoglio, assicurando che farà di tutto per ricambiarla.

GIULIO FEDERICI È IL NUOVO DIRETTORE DI COLDIRETTI ABRUZZO E PESCARA

Giulio Federici è il nuovo direttore di Coldiretti Abruzzo e Coldiretti Pescara. Attenzione al

territorio, crescita delle imprese attraverso il piano di sviluppo rurale, potenziamento dei servizi per i soci, maggiore attenzione al progetto di Campagna Amica nell’interesse di imprese e consumatori. Questi i puntibase del suo mandato. «Viviamo un momento strategico e Coldiretti vuole essere pronta per accompagnare le imprese verso nuove opportunità di sviluppo e di crescita – ha dichiarato il nuovo direttore - sarà mio compito affrontare le problematiche più sentite dal territorio e favorire la crescita delle imprese agricole nostre socie». Il presidente regionale di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti e la presidente di Coldiretti Pescara Chiara Ciavolich hanno accolto il nuovo direttore a nome di tutto il consiglio ringraziando Alberto Bertinelli per il prezioso lavoro svolto durante la sua permanenza evidenziando l’impegno profuso e i risultati raggiunti.

LA GIORNALISTA JENNY VIANT GÓMEZ È LA NUOVA PRESIDENTE DE “LE DONNE DEL VINO”

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a giornalista Jenny Viant Gomez è la nuova presidente della delegazione abruzzese dell’associazione nazionale “Le Donne del Vino”, che riunisce produttrici, enotecarie, giornaliste enogastronomiche, sommelier e ristoratrici accomunate dall’interesse per la promozione della cultura enologica. Cubana dell’Avana, residente in Abruzzo da 20 anni, è comunicatrice enogastronomica freelance, membro dello staff dei coordinatori della guida Vinibuoni d’Italia-Touring Club Editore, degustatrice e sommelier. «Il programma per il prossimo triennio sarà all’insegna della continuità con le iniziative intraprese mirabilmente da Valentina Di Camillo - dichiara la neo presidente -. In aggiunta, intendiamo coinvolgere nuove socie e contiamo di rafforzare ulteriormente l’immagine dell’associazione fuori dai confini regionali. Altra mission, in sintonia con gli input della nuova presidente nazionale Donatella Cinelli Colombini, sarà quella di creare momenti di aggregazioni tra le associate».

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incarichi & carriere

LUCIO FUMO CONFERMATO PRESIDENTE DEL CIDIM

Lucio Fumo è stato riconfermato all’unanimità presidente del Comitato Nazionale Italiano di

Musica (CIDIM) per il triennio 2016 – 2019. Fumo, già ai vertici dell’Ente manifestazioni pescaresi e della Società del teatro e della musica Barbara di Pescara, è laureato in Scienze Politiche all’Università di Roma, dopo aver perfezionato la conoscenza delle lingue ad Oxford e a Parigi. Il presidente del CIDIM ha iniziato ad interessarsi all’organizzazione di spettacoli nel 1963, promuovendo il Festival Jazz a Pescara, primo in Italia. Dal 2002 al 2006 è stato anche componente del Comitato Nazionale per i problemi dello spettacolo e successivamente presidente dell’AIAM (Associazione Italiana Attività Musicali). Insieme al presidente sono stati nominati anche i componenti del Consiglio direttivo del CIDIM: Eleonora Contin, Vincenzo Del Signore, Filippo Juvarra e Francescantonio Pollice.

TORDERA È IL NUOVO DIRETTORE DELLA ASL AQUILANA

R inaldo Tordera è il nuovo direttore generale della Asl L’Aquila-Avezzano-Sulmona. Tordera,

lombardo di nascita, direttore generale della Carispaq dal 1999 al 2011, amministratore unico dell’Asm e presidente del conservatorio di musica Casella dell’Aquila, è stato nominato dalla Giunta regionale di Luciano D’Alfonso. «Con questa nomina è finalmente terminato il lungo e deprecabile tira e molla politico dal quale, ho scelto di stare fuori, convinto, come sono sempre stato, che quella del direttore generale debba essere una figura super partes scelta unicamente sulla base delle proprie competenze e professionalità» ha commentato il numero uno della Provincia dell’Aquila Antonio De Crescentiis. Soddisfazione dalla rettrice dell’Università degli Studi dell’Aquila, Paola Inverardi che auspica la rapida apertura di un tavolo di confronto sulle numerose problematiche che interessano la sanità regionale in questo momento di riorganizzazione dell’intero sistema.

L’AQUILANO GIZZI AL VERTICE DEL SISTEMA DELLE FARMACIE COMUNALI

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Aquilano Venanzio Gizzi è il nuovo presidente dell’Unione Europea delle Farmacie Sociali (Uefs). Per la prima volta nella storia delle farmacie comunali europee, la rappresentanza italiana ha ottenuto la prestigiosa carica. «Una vittoria tutta italiana, nata dall’impegno collettivo - ha affermato Gizzi - di oltre 6.500 farmacisti e manager che quotidianamente lavorano nelle strutture farmaceutiche comunali associate ad Assofarm». La Federazione ha ottenuto la guida della Uefs grazie ad un programma nato da esperienze di successo e sperimentazioni coraggiose compiute nel contesto italiano. Del programma di Gizzi, i membri della Uefs hanno particolarmente apprezzato la volontà di ampliare la base associativa, comprendendo altre organizzazioni impegnate nella mutualità sociale con particolare attenzione agli anziani.

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ENRICA COLAGRANDE PRESIDENTE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA DI ROSETO

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nrica Colagrande è il nuovo presidente del Comitato locale di Roseto della Croce Rossa Italiana. Nata ad Ortona e residente a Città Sant’Angelo, 38 anni, Colagrande che lavora come biologo responsabile in un laboratorio di analisi è in Croce Rossa dal 2007, ha ricoperto la carica di commissario e poi di referente dell’area I del gruppo di Silvi dal 2009 al 2013. È stata volontaria all’Aquila, nel 2009, per contribuire nella gestione dell’emergenza post terremoto. «Il nostro obiettivo - ha dichiarato - è quello di intensificare le attività della Croce Rossa Italiana sul territorio del Comitato locale, e cioè Roseto degli Abruzzi, Silvi, Atri e Val Fino, di incentivare le attività di formazione per i soci e di creare nuove opportunità per il gruppo. Contestualmente è stato eletto il Consiglio direttivo del Comitato, composto da Angelica Kloss, Camillo Pacchione e Guy Edward Thomas.

NUOVI INCARICHI ALL’ASSEMBLEA REGIONALE UNDER 30 GIOVANI DEMOCRATICI

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irko Frattarelli, 28 anni pescarese, già segretario cittadino della giovanile di Pescara è stato eletto segretario regionale dei Giovani Democratici. Frattarelli ha inoltre nominato una prima parte della sua squadra. Raffaella Nardi chietina di 23 anni sarà vicesegretaria, Luciana Celeste, 27enne aquilana, coordinatrice della segreteria e Mario Schettino, aquilano 24enne, responsabile dell’organizzazione. Nel toccare temi relativi all’università, alla scuola, all’ambiente, al lavoro e alla cultura Frattarelli ha affermato: «Abbiamo un compito e una responsabilità enorme, ovvero trovare la chiave per combattere l’indifferenza. L’ostacolo più grande è quello di riuscire ad avvicinare alla politica le nuove generazioni, sempre più lontane dalle istituzioni. Coltiviamo l’ambizione di diventare interlocutori con tutti i mondi che oggi sono distanti dalla politica».

PRESIDENTE DELLA SEZIONE TRASPORTI E LOGISTICA DI CONFINDUSTRIA GIUSEPPE RANALLI

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Assemblea della Sezione Trasporti e Logistica di Confindustria ha eletto presidente di Sezione Giuseppe Ranalli. Ad affiancare Ranalli, il vice presidente, Marco Trotta, direttore regionale di Trenitalia Spa e i consiglieri Marco Cianciosi, Fiorindo Di Lorenzo, Stefano Garraffo, Giuseppe Marino, Luca Mazzali, Enrico Perticone, Giacomo Pierfelice, Sergio Rattenni. Nelle linee guida del mandato del neo presidente la promozione dei porti regionali il trasporto pubblico locale, le separazioni di funzioni di regolamentazione da quelle di gestione del settore, l’integrazione ferro-gomma, la migliore qualità del servizio e l’eliminazione delle sovrapposizioni sia intramodali, gomma-gomma, che intermodali, la riduzione dei costi, le azioni di sistema per il comparto dell’autotrasporto al fine di ottimizzare i costi di esercizio delle imprese.

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incarichi & carriere

COSTITUITO IL GRUPPO GIOVANI IMPRENDITORI DELLA CONFCOMMERCIO PESCARA

È stato costituito il Gruppo Giovani Imprenditori Confcommercio di Pescara che ha nominato

Giampiero Di Biase alla carica di presidente. Di Biase sarà affiancato da imprenditori al di sotto dei quarant’anni: Daniela Renisi, Riccardo Savella, Carmine Iulianetti, Alessandro Di Pietro, Roberta Miccoli, Cristian Di Santo, Luca Monaco, Roman Chernyak, Giuseppe Carbone, Cecilia Rubaudo, Carmine Falcone, Christian Di Cosmo, Stefano Gagliardi, Valentina Gerardi. Il presidente della Confcommercio Pescara, Franco Danelli ha dichiarato di aver fortemente voluto la costituzione del Gruppo Giovani Imprenditori per il fondamentale contributo che le nuove generazioni possono fornire per la crescita della nostra associazione.

ALESSANDRO FELIZZI A CAPO DELLA FIRA

Si è insediato il neodesignato CdA di Fira, nominato dall’Assemblea dei Soci. Il presidente Alessan-

dro Felizzi guiderà la Finanziaria insieme con Concetta Di Luzio e Paolo Di Domizio, nominati dalla Regione Abruzzo, Raffaele Marola per banca Bper e Sergio Della Rocca, rappresentate del socio bancario Caripe. A quest’ultimo è stato affidato il ruolo di vice presidente. Alessandro Felizzi, 40 anni di Pescara, esercita la professione di commercialista e Revisore Legale dei Conti, prestando la propria consulenza a importanti gruppi commerciali e industriali. È inoltre esperto di finanza agevolata. A lui il compito di accompagnare la Finanziaria verso una rinnovata mission che, così come annunciato in sede di Assemblea dal governatore Luciano D’Alfonso, vedrà nei prossimi mesi la trasformazione in house di Fira e l’iscrizione alla Banca d’Italia come intermediario finanziario.

FONDO SVILUPPO E COEsIONE, D’ALFONSO NELLA CABINA DI REGIA NAZIONALE

La Conferenza delle Regioni ha eletto il Presidente della Giunta regionale d’Abruzzo, Luciano

D’Alfonso, quale componente effettivo nella Cabina di regia istituita dal Governo per la programmazione del Fondo sviluppo e coesione (FSC) 2014-2020, istituita con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Essa rappresenta, per la programmazione del Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, la sede di confronto tra lo Stato, le Regioni, le Province autonome e le Città metropolitane, per la definizione dei piani operativi per ciascuna area tematica con l’indicazione dei risultati attesi e delle azioni e dei singoli interventi necessari al loro conseguimento, la relativa stima finanziaria, i soggetti attuatori a livello nazionale e regionale, i tempi di attuazione e le modalità di monitoraggio, nonché l’articolazione annuale dei fabbisogni finanziari.

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MARZETTI ALLA GUIDA DELLA FONDAZIONE MUSEO DELLE GENTI D’ABRUZZO

È Roberto Marzetti il nuovo presidente della fondazione Museo delle Genti d’Abruzzo. Marzetti

sarà affiancato dal vice Alfredo Coppa. Il nuovo presidente ha ricoperto in passato la carica di consigliere comunale, poi presidente dell’Inps e, per alcuni anni, anche di direttore generale della Asl dell’Aquila. Del consiglio di amministrazione della fondazione fanno poi parte Vincenzo D’Aquino e Salvatore Di Pino.

BENIGNO D’ORAZIO PRESIDENTE DI AMBIENTE E/è VITA ONLUS

«H

o accettato con sincera partecipazione emotiva questo incarico. L’impegno che ho assunto, di cui sento una grande responsabilità, è di raccogliere la storica eredità di chi mi ha preceduto e di proseguire con rinnovato slancio nel solco della tradizione della tutela dell’ambiente dal punto di vista antropologico». Così Benigno D’Orazio, ex presidente dell’area marina protetta del Cerrano, ha commentato la nomina a presidente nazionale di Ambiente e/è Vita Onlus, associazione fondata dall’onorevole Nino Sospiri e riconosciuta dal ministero dell’Ambiente. D’Orazio è stato designato all’unanimità dal consiglio nazionale.

CAMBIO AL VERTICE NEL CDA DELLA CONFSERVIZI-CISPEL ABRUZZO

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gostino Del Re, con nomina all’unanimità, sostituisce Gizzi nel consiglio di amministrazione della Confservizi-Cispel Abruzzo. Del Re, 63 anni dell’Aquila, diventa presidente dell’Associazione che in Abruzzo rappresenta, organizza e assiste aziende, società ed enti di natura pubblica e mista pubblico-privata che gestiscono i servizi pubblici di interesse generale. La nomina del nuovo presidente della Confservizi-Cispel Abruzzo si è resa necessaria all’indomani dell’elezione dell’architetto Venanzio Gizzi alla presidenza della Federazione Europea della farmacie pubbliche, con sede a Bruxelles.

FABIO NIEDDU ELETTO NUOVO PRESIDENTE DELLA CRI PESCARA

Fabio Nieddu è il nuovo presidente della Croce Rossa Pescara. Con l’avvocato pescarese di 42 anni,

che in passato aveva ricoperto il mandato per 8 anni, entrano nel direttivo anche i tre consiglieri che si erano candidati nella sua lista, vale a dire Luca Rotolone, avvocato, Marcello Carfagna esperto di sicurezza sul lavoro e Morena Evangelista, infermiera professionale. «Sono contento per tutti i volontari, ringrazio tutti per il grande lavoro svolto», ha dichiarato Nieddu scelto con il 76% delle preferenze. Nel direttivo del comitato locale entra anche Alessio Coccone, unico candidato dei giovani.

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incarichi & carriere

ASSOVASTO, CONFERMATO DASSORI PRESIDENTE

Confermato Marcello Dassori alla presidenza di Assovasto. Per il prossimo triennio, Dassori verrà

affiancato dai vice Presidenti Nunzia Salvatorelli e Luigi Sabatini nonché dai componenti il nuovo Direttivo Annalisa Bolognese, Fabio Cordella, Giacomo Cucchia, Annamaria D’Adamo, Michele Di Lello, Esteno Donatello, Smeraldo Ferri Franchini, Simone Gizzarelli, Salvatore Motta, Nisticò Antonio, Emanuela Perrozzi, Alessio Sallese, Remo Salvatorelli, Beniamino Tambelli, Gabriele Tumini. Pur consapevole delle difficili sfide da affrontare il presidente si è dichiarato fiducioso per il futuro a condizione che si operi insieme e in collaborazione con le Istituzioni.

RINNOVI NELL’ADC DI PESCARA

L’Associazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Pescara ha rinnovato il

suo Consiglio direttivo. L’assemblea è presieduta da Andrea Sborgia, affiancato dal vicepresidente Cinzia De Santis, dal tesoriere Raffaella Carosella e dal segretario Giovanni Starinieri. Consiglieri: Emilio Della Cagna, Mariangela Angelini, Alessandro Cianfrone, Raffaele Anchini, Alessandra Moscone, Giovanni Castellano, Andrea Anchini, Marta Ficca, Michele Di Bartolomeo, Caterina Semola. Del Comitato scientifico fanno parte Chiara Rapino, Attilia Ciccotti, Alberto Cerretani, Vittorio Ciccone, Antonella Porretti, Caterina Semola. Revisori Debora Di Giovanni, Barbara Grugnale e Stefania Chiavarini. Rinnovati anche il collegio dei probiviri e la sezione Giovani, presieduta da Alessandro Paglione. «I neo eletti rappresentano un sostanziale rinnovamento ed una grande volontà di far crescere l’Associazione, spiega il Consigliere nazionale Alessandro Cianfrone-. Nei prossimi mesi sono in programma: l’apertura di nuove sezioni a livello regionale, l’organizzazione di eventi di formazione ed occasioni di incontro e confronto tra colleghi per uno scambio di esperienze e problematiche sulla professione».

CONFINDUSTRIA, OLIVASTRI ALLA GUIDA DEI SERVIZI INNOVATIVI

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ino Olivastri, amministratore unico di META srl, è il nuovo presidente dei Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo. All’atto della sua nomina, il neo presidente, che succede a Gennaro Tornincasa, ha tracciato le linee portanti che caratterizzeranno il suo mandato con riferimento al posizionamento della Consulta dei Servizi Innovativi sulle questioni che interessano le politiche di sviluppo regionale sottolineando la necessità di migliorare la rappresentanza e la visibilità delle imprese del settore nel contesto economico regionale. Tra i punti salienti del programma: il monitoraggio del comparto dei servizi innovativi (kibs), l’ottimizzazione del ruolo di snodo tra i produttori di conoscenza e utilizzatori, la promozione delle attività sul tema della Fabbrica intelligente e sulle Smart specialization, i programmi comunitari, gli investimenti infrastrutturali pubblici e privati ed i progetti delle aziende manifatturiere.

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» di Eleonora Lopes

Il presidente Di Sante durante l’incontro privato con Papa Francesco

GIANDOMENICO DI SANTE SPEGNE 80 CAnDELINE

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Compie 80 anni il Cav. Di Sante, imprenditore e uomo di associazionismo. Ripercorriamo la sua storia e le ultime novità nella sua carriera da banchiere

on si ferma mai, da vero combattente non conosce soste: il Cav. Giandomenico Di Sante ha compiuto 80 anni! Una vita frenetica la sua, segnata da successi importanti. Ripercorriamola insieme. Classe 1936, nato a San Nicolò a Tordino, Giandomenico di Sante proviene da una famiglia di falegnami, nonno Giandomenico era infatti un falegname. Dopo il diploma in ragioneria, interrompe gli studi per aiutare il padre Attilio, ebanista, nel commercio dei mobile. Decide così, affiancato dal fratello Tito, di dare una svolta imprenditoriale all’attività di famiglia che in pochi anni diventa il Gruppo Di Sante Mobili, ancora oggi, tra le più grandi realtà del Centro Italia. Da imprenditore

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si impegna subito nel mondo dell’associazionismo, e anche qui, con risultati eccellenti. Le sue cariche sono troppe per elencarle tutte, tra le più importanti ricordiamo: per 10 anni vicepresidente di Confindustria Teramo, nel 2002 diventa Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, dal 2006 è presidente della Banca dell’Adriatico, nel 2008 viene nominato Cavaliere del Lavoro; oggi è presidente di Confcommercio Abruzzo e della Camera di Commercio di Teramo. Nei primi anni della sua carriera, per lui anche una parentesi in politica con la Democrazia Cristiana. A proposito di banche, c’è una novità importante in atto: è stato appena approvato il progetto di fusione per l’incorporazione di Banca


Grandi storie

fiducia nei confronti dei giovani fuori dal comune, dell’Adriatico SpA in Intesa Sanpaolo SpA. Il un’attenzione scrupolosa nei riguardi della sua presidente Di Sante, che hanno annunciato Teramo e del suo Abruzzo, senza mai trascurare il da Torino, manterrà comunque un incarico sociale. di prestigio all’interno della Capogruppo, Accanto a lui, da sempre, la moglie Margherita ci tiene ad evidenziare: «Nonostante questa e i suoi tre figli Attilio, Marcello e Tiziana che incorporazione, con il nuovo incarico che lavorano attivamente nell’azienda di famiglia. «La mi affideranno, continuerò a sostenere il mia famiglia –ci dice Di Sante– e i miei collaboratori territorio e soprattutto sarò sempre vicino a sono il segreto dei successi che insieme abbiamo tutte le associazioni di categoria in particolare raggiunto in questi anni». agli artigiani, ai commercianti e agli Tempo di bilanci per il Presidente che dichiara: agricoltori». «Negli ultimi 50 anni nella «Insieme al mobilificio, nostra regione sono state - prosegue il Cavalierefatte grandi cose, ma il negli anni, sono nate altre mondo va avanti veloce e attività inclusa una piccola noi non possiamo stare a azienda agricola. Per questo guardare. È il momento di ho avuto modo di creare agire uniti verso un unico rapporti di collaborazione obiettivo: la crescita di e di viva cordialità con gli questo territorio». esponenti e i protagonisti Il Cav. Di Sante, per tutti delle varie associazioni, il Presidente, ha incontrato con gli imprenditori autorità e personaggi di presenti nei territori di calibro internazionale, ma riferimento dell’attuale ci tiene a ricordare quello Banca dell’Adriatico. La con Papa Francesco, mia presenza nelle banche il regalo più bello per il è iniziata, come noto a suo compleanno. «È stata molti, nel 1974 e nel 1977 un’emozione immensa mi fu affidata la prima incontrarlo, -ci racconta- è presidenza». diventato Papa in uno dei Ricordiamo che nel 1983 la momenti più difficili della Banca Popolare Abruzzese storia, mi è apparso stanco e Marchigiana acquistò e affaticato, ma sempre con la Banca Popolare di San Giandomenico Di Sante sulla copertina il sorriso pronto verso il Benedetto del Tronto e numero 29 di Abruzzo Impresa prossimo». realizzò il quadrilatero Numerose le personalità Teramo/Giulianova di spicco che hanno voluto inviargli gli auguri, tra Ascoli/San Benedetto, traguardo vagheggiato da queste: il vescovo di Teramo Mons. Seccia, il tanti e da molti anni. «Nel 1994 con il matrimonio prefetto di Teramo Valter Crudo, il sindaco di Pesaro/Teramo e –spiega Di Sante– con la nascita Teramo Brucchi, il presidente della Provincia di Banca dell’Adriatico, furono gettate le basi di Di Sabatino e il rettore dell’Università di spazi abbastanza grandi, sicuramente oggi molto Teramo D’Amico e tanti altri. Auguri affettuosi utili, per la nascita di una macro regione auspicata e sinceri che hanno evidenziato le grandi qualità da più personaggi di Abruzzo, Marche e Molise con umane e imprenditoriali del Presidente Di Sante. il sostegno convinto di un gran numero di cittadini Da tutta la redazione di Abruzzo Impresa, un facenti parte delle regioni coinvolte». affettuosissimo augurio di Buon Compleanno! Un rapporto con la sua terra molto forte, una

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» di Luigi Carunchio

Leverage buy out, un’operazione ardita La deducibilità degli interessi passivi nelle operazioni di acquisizione e di partecipazione

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L o strumento principale con la quale viene attuata l’operazione di LBO è la fusione, e a tal proposito il legislatore, in seguito alle modifiche introdotte nel

2003 al

codice civile, con l’articolo

2501 bis

è intervenuto in merito, disciplinando le fusioni a seguito di acquisizione con indebitamento

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on la circolare n° 6/E del 30.03.2016 l’Agenzia delle Entrate è intervenuta fornendo chiarimenti in merito al trattamento fiscale delle operazioni di acquisizioni con indebitamento, prevedendo la deducibilità degli interessi passivi pagati, nel limite di quanto previsto dall’articolo 96 del TUIR e secondo Le regole relative al transfer pricing. Per operazione di acquisizione con indebitamento si definisce l’acquisizione di un azienda o di una partecipazione finanziando l’operazione in parte con fondi propri – equity – e in parte ricorrendo al capitale di terzi utilizzando l’indebitamento come leva finanziaria, operazione conveniente fin tanto che il costo del debito è inferiore al rendimento del capitale di rischio. Il rimborso del debito così contratto è collegato alla generazione di flussi di cassa e/o alla cessione di attività del target, ovvero della società obiettivo oggetto di acquisizione. Tale operazione è definita anche come operazione di Leverage Buy Out. Il LBO solitamente prevede la creazione di una società-veicolo costituita ad hoc o anche Special Purpose Vehicle SPV, in cui gli sponsor dell’operazione e i diversi

finanziatori immettono il capitale di rischio e il capitale di debito necessario all’acquisizione. Non vi è dubbio che la nuova società avrà un indebitamento finanziario maggiore, quindi tale strumento si dovrebbe applicare con società target caratterizzate da un basso grado di leva finanziaria, e con un’alta capacità di produrre flusso di cassa, proprio perché la nuova società dovrà essere in grado di ripagare gli oneri finanziari aggiuntivi. Lo strumento principale con la quale viene attuata l’operazione di LBO è la fusione, e a tal proposito il legislatore, in seguito alle modifiche introdotte nel 2003 al codice civile, con l’articolo 2501 bis è intervenuto in merito, disciplinando le fusioni a seguito di acquisizione con indebitamento, dove “nel caso di fusione tra società, una delle quali abbia contratto debiti per acquisire il controllo dell’altra, quando per effetto della fusione il patrimonio di quest’ultima viene a costituire garanzia generica o fonte di rimborso di detti debiti si applica la disciplina del presente articolo” che prevede: • un progetto di fusione indicante le risorse finanziarie previste per il soddisfacimento delle obbligazioni della società risultante dalla fusione; • la relazione indicante le ragioni che giustifica-


fisco

Esistono forme più complesse di LBO dette anche istituzionali, in quanto vengono poste in essere da investitori istituzionali, Fondi di Private Equity specializzati nel Buy-Out

no l’operazione contenente un piano economico e finanziario con indicazione della fonte delle risorse finanziarie e la descrizione degli obiettivi che si intendono raggiungere; • la relazione degli esperti attestante la ragionevolezza delle indicazioni contenute nel progetto di fusione, con allegata una relazione del soggetto incaricato della revisione legale dei conti di una delle società partecipanti alla fusione; • l’obiettivo del legislatore è stato quello di portare all’attenzione dei soci di minoranza e dei creditori sociali, la sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione di LBO. Le fasi di un’operazione di LBO posso essere riassunte: nella negoziazione della stessa, tra i venditori della target, i finanziatori terzi dell’operazione e i promotori; la costituzione del veicolo SPV da parte dei promotori; la formalizzazione dei contratti e la definizione del finanziamento; l’assegnazione delle fonti (equity e debit) alla SPV; la compravendita e/o trasferimento della partecipazione in capo alla SPV e la fusione per incorporazione o fusione inversa in capo alla Target. Esistono forme più complesse di LBO dette anche istituzionali, in quanto vengono

poste in essere da investitori istituzionali, Fondi di Private Equity specializzati nel Buy-Out. In questo caso i fondi si specializzano in segmenti di mercato, operando principalmente con società non quotate, idonee a sviluppare un rendimento per il tramite della cessione. Il reperimento delle risorse finanziarie necessarie all’operazione di acquisizione assume un rilevo particolare in caso di finanziamenti da parte dei soci, shareholder loan. Spesso infatti accade che le risorse impiegate nel fondo dagli investitori vengano messe a disposizione della SPV. È necessario quindi che gli interessi passivi pattuiti tra il mutuante ed il mutuatario non eccedano quelli che sarebbero stati pattuiti tra parti indipendenti per operazioni analoghe o similari. A tal fine l’Agenzia si spinge ad affermare la possibilità di riqualificare, ai soli fini fiscali, i finanziamenti soci o shareholder loan, aventi determinate caratteristiche, in apporti di capitale, con conseguenze che possono essere dirompenti. Per questo motivo, gli operatori dovranno porre particolare cura e attenzione nella redazione delle clausole contrattuali e nella valutazione delle implicazioni fiscali

l’obiettivo del legislatore è stato quello di portare all’attenzione dei soci di minoranza e dei creditori sociali, la sostenibilità economica e finanziaria dell’operazione di

LBO.

luigicarunchio@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

Spid: identità digitale unica, in un paese di analfabeti digitali Dal 15 marzo è online Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che offre servizi a tutto campo nella

Pubblica A mministrazione. Ma sarebbe opportuno, prima di progettare delle auto da corsa, preparare i piloti…

A Le procedure di registrazione, non sono semplicissime per chi non ha dimestichezza con la gestione delle interfacce web.

Cliccando sul logo del gestore prescelto, si viene catapultati su un nuovo portale web

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tteso da tempo, da metà marzo è possibile effettuare le prime registrazioni e prenotare le proprie identità sul sistema pubblico di identità digitale promosso e pubblicizzato dal tempo dal governo italiano. Pensato anche per un utilizzo da piattaforme mobile, con una sola password sarà possibile, per tutti i cittadini che aderiranno, la fruizione dei servizi online della pubblica amministrazione. Prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, posizione retributiva e perfino le pratiche d’impresa potranno essere gestite tramite una semplice interfaccia web. Oltre 300 servizi (tra cui Inps, Inail, e regioni come il Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana, Marche e il Comune di Firenze) sono già online per garantire prestazioni al cittadino. Entro giugno, si aggiungeranno altri 600 servizi, primo tra tutti l’Agenzia delle Entrate. Per quanto concerne la tutela della privacy, dall’Agenzia per l’Italia Digitale assicurano la massima tranquillità della riservatezza dei dati trasmessi, dato che le richieste saranno gestite da tre strutture accreditate: Infocert, Poste e

Tim, che avranno medesime funzioni e compiti. Saranno loro che si occuperanno della verifica dell’identità e della fornitura delle credenziali di accesso al sistema. Dal sito Spid, cliccando sul logo di ciascun gestore, si accede automaticamente a un nuovo portale web, su cui si procede all’autentificazione dell’utente. Il servizio, a quanto è dato sapere, sarà gratuito per i primi due anni, per chi si iscrive entro fine 2016, poi si vedrà… Le procedure di registrazione, non sono semplicissime per chi non ha dimestichezza con la gestione delle interfacce web. Cliccando sul logo del gestore prescelto, si viene catapultati su un nuovo portale web. Con il gestore Tim, dopo aver fornito i propri dati generici (compreso il codice fiscale) si ordina la nuova ID (credenziali di accesso) su nuvolastore1, un’email avvisa dell’avvenuta prenotazione, ma per completare la registrazione bisogna disporre della Carta Nazionale dei Servizi, della Firma digitale o della Carta di Identità Elettronica. Con Infocert si è rimandati al sito identitadigitale2 e oltre ai canali già messi a disposizione dalla compagnia telefoni-


ICT

Dal sito Spid, cliccando sul logo di ciascun gestore, si accede automaticamente a un nuovo portale web, su cui si procede all’autentificazione dell’utente. Il servizio, a quanto è dato sapere, sarà gratuito per i primi due anni, per chi si iscrive entro fine 2016, poi si vedrà

ca, è possibile ottenere l’identità con il riconoscimento via webcam (al costo di 15 euro), oppure recandosi in un punto Infocert a Roma, Milano o Padova. Il sito di Poste2 offre maggiori opzioni per autentificarsi, ma anche in questo caso, dopo aver fornito le informazioni generali sulla propria persona, la pratica si completa con l’inserimento della documentazione digitale oppure in un ufficio postale (per il momento solo alcuni hanno attivato il servizio), in alternativa è possibile registrarsi come cliente Poste Italiane tramite lettore BancoPosta, numero di telefono certificato su carta Postepay o Libretto Smart e APP PosteID. Sono passati ben dieci anni dalla raccomandazione del Parlamento europeo sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente (2006/962/CE), che auspicava interventi e politiche per mettere i cittadini nelle condizioni di “saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie di informazione e comunicazione (TIC) per

il lavoro, il tempo libero e la comunicazione” e soprattutto di utilizzarle “per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet”, l’analfabetismo digitale italiano è ben lontano dall’essere superato. Circa il 47% della popolazione italiana ha competenze digitali di base, contro una media europea del 59%, e tra questi solo il 29,5% ha competenze superiori a quelle minime. Questo scenario non cambia molto all’interno delle imprese: sia per scelte aziendali sia per fattori strutturali legati soprattutto alle ridotte dimensioni d’impresa, circa il 68% dei lavoratori dichiara di avere competenze digitali di base o inferiori. Oltre al gap digitale, in Italia sussiste ancora una scarsa fiducia nei servizi online, aspetto che di certo non consentirà, come asserisce il premier Renzi, il tanto agognato “…inizio di una nuova possibilità per il nostro Paese. Quello del digitale”4. Per realizzare un progetto, di qualsiasi genere, si parte sempre da una base…

Sono passati ben dieci anni dalla raccomandazione del

Parlamento

europeo sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente

(2006/962/CE), che auspicava interventi e politiche per mettere i cittadini nelle condizioni di

“saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie di informazione e comunicazione

(TIC)

1. www.nuvolastore.it 2. identitadigitale.infocert.it 3. www.poste.it/landing/sistema-pubblico-identita-digitale/index.shtml?wt.ac=hp-SPID-070316 4. http://www.askanews.it/politica/renzi-il-29-aprile-internet-day-colmiamo-divario-digitale_711771695.htm

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» di Simone D’Alessandro

COMUNICAZIONE AMBIENTALE: SECONDA PUNTATA Apocalittici o integrati? Decrescita o sviluppo sostenibile?

Dagli inizi degli anni ‘70 agli inizi degli ‘80, governi e associazioni stimolano l’emotività dell’opinione pubblica. I n Italia P ubblicità Progresso, associazione no profit finanziata da agenzie pubblicitarie private, si sostituiscono alla mancanza di comunicazione ambientale pubblica, programmando le prime campagne generaliste e divulgative sul tema

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egli anni ‘70 l’ambientalismo è in cerca di leader autorevoli. Filosofi e sociologi diventano (a volte inconsapevolemente) guru di riferimento per movimenti e iniziative culturali o educative. André Gorz, fondatore dell’Ecologia Politica con il suo (Écologie et politique, 1975) e Ivan Illich, teorico della società conviviale, de-scolarizzata e de-specializzata (Tools for Conviviality,1973), sono esempi di intellettuali assurti a ruolo di icone comunicative del nuovo paradigma. In altri casi i movimenti nascono a seguito di atti creativi dalla pervasiva risonanza mediatica: il 15 settembre del 1971 Jim Bohlen, Irving Stowe e Paul Cote, noleggiano il peschereccio “Phyllis Cormack” e salpano alla volta di Amchitka, nel Pacifico settentrionale, per protestare contro un imminente test nucleare degli Stati Uniti. Nasce in questo modo rocambolesco Greenpeace. Tra i fondatori di questa associazione internazionale, figura anche Patrick Moore che nel 2011 prenderà le distanze, spiegando le ragioni del suo dissenso in un libro dal titolo significativo: L’ambientalista ragionevole. Confessioni di un fuoriuscito

da Greenpeace. Il ‘71 è un anno da ricordare anche per il lavoro svolto dall’economista romeno Nicholas Georgescu-Roegen che, in netto anticipo rispetto al più noto Latouche, introduce il concetto di decrescita, nel libro The Entropy Law and the Economic Process (tradotto in Francia con il titolo Demain la décroissance – Domani, la decrescita). Gli anni ’70 del XX secolo rappresentano, in altre parole, un laboratorio di idee che prelude alla “professionalizzazione” degli anni ’80, periodo nel quale le associazioni diventano interlocutrici imprescindibili; mentre le imprese comprendono l’importanza di una brand reputation derivante da azioni di responsabilità sociale e ambientale. Dagli inizi degli anni ‘70 agli inizi degli ‘80, governi e associazioni stimolano l’emotività dell’opinione pubblica. In Italia Pubblicità Progresso, associazione no-profit finanziata da agenzie pubblicitarie private, si sostituiscono alla mancanza di comunicazione ambientale pubblica, programmando le prime campagne generaliste e divulgative sul tema. Nel 1987, grazie al dibattito scatenato dagli intel-


creatività

Gli anni ’70 del XX secolo rappresentano un laboratorio di idee che prelude alla “professionalizzazione” degli anni ’80, periodo nel quale le associazioni diventano interlocutrici imprescindibili

lettuali, la commissione mondiale sull’ambiente e lo sviluppo (WCED), attraverso il rapporto della coordinatrice europea Gro Harlem Brundtland, introduce il concetto di sviluppo sostenibile: «uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni». In quell’occasione si assiste al primo scontro mediatico tra apocalittici e integrati. I primi condannano a priori qualsiasi percorso di crescita, inneggiando al ritorno nostalgico verso un passato mitizzato, auspicando un arresto globale del modello attuale (visione irrealizzabile in quanto presupporrebbe l’unanimità mondiale sulle scelte del futuro). I secondi confidano ciecamente in uno sviluppo tecnologico e culturale in grado di risolvere ogni problema (visione altrettanto semplicistica e utopica). Sul finire degli anni ‘90 il tema ambientale entra nell’agenda politica, economica e sociale. Sono gli anni dei summit mondiali sull’ambiente (Rio ’92 e Kyoto ’97). Aumenta anche la competenza sull’argomento, o forse la presunta percezione di tale competenza. Ci si rende conto che l’item

“ambiente” può essere speso a fini educativi, ma anche connotare il vantaggio competitivo di un prodotto commerciale. Nel corso degli anni ‘80 le pratiche si trasformano in regole professionali. Nel 1987 Barilla (grazie alla creatività di Gavino Sanna e alle sonorità di Vangelis), realizza uno spot che diviene subito cult: “La bambina con il gattino”. Pasta, valori famigliari (dove c’è Barilla c’è casa) e tutela degli animali indifesi, costituiscono gli ingredienti di successo. Pochi anni dopo la Perfetti, produttrice di caramelle oggi acquisita da Gelco, lancia la campagna di “Golia Bianca” co-sostenendo l’iniziativa del WWF “adotta l’Orso Polare”. In questi anni WWF e LEGAMBIENTE diventano popolari. In particolare, Legambiente consoliderà la sua presenza nelle regioni italiane, grazie alla vittoria contro il neucleare. Nel dibattito sulla comunicazione ambientale si aprono dei distinguo. C’è chi la utilizza solo per “Brand Reputation” e chi, invece, la sostiene per nascondere qualcos’altro: nel prossimo appuntamento tratteremo questa seconda strategia, definita greenwashing

Sul finire degli anni ‘90 il tema ambientale entra nell’agenda politica, economica e sociale. Sono gli anni dei summit mondiali sull’ambiente e

(R io ’92 Kyoto ’97). Aumenta

anche la competenza sull’argomento, o forse la presunta percezione di tale competenza

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norme & leggi » di Filippo Paolini

Sistema penale tributario, cosa cambia Analizziamo le disposizioni del titolo primo del D.Lgs. 158/2015 che introducono queste modifiche

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ome noto, lo scorso mese di ottobre sono entrate in vigore le disposizioni del titolo primo del D.Lgs. 158/2015 che introducono modifiche al sistema penale tributario, tra le quali assumono evidente rilevanza quelle che prevedono un innalzamento degli importi oltre i quali gli omessi versamenti di Iva e di ritenute configurano un reato penale. In particolare, è stato previsto che: – l’omesso versamento Iva costituisce reato, soltanto al superamento della soglia di euro 250.000,00 (prima il limite era di euro 50.000); – l’omesso versamento di ritenute certificate costituisce, invece, reato al superamento della soglia di euro 150.000 (anche qui, il vecchio limite era di euro 50.000). Ovviamente, applicandosi in materia penale il principio secondo il quale non si può essere puniti per un fatto che, secondo una legge posteriore, non costituisce reato, le suddette modifiche saranno a beneficio anche dei contribuenti condannati o semplicemente imputati in base alla vecchia normativa ed oggi, invece, da considerare “sotto soglia” e quindi non meritevoli della sezione penale. In base alla nuova normativa, peraltro, il reato di estinguerà laddove, prima dell’inizio del processo (apertura del dibattimento), i debiti tributari, comprese sanzioni amministrative e interessi, verranno estinti con integrale pagamento degli importi dovuti, anche mediante rateizzazione. In questo contesto, stanno maturando diversi orientamenti giurisprudenziali tra i quali merita notazione la recente sentenza n. 9936/2016 della

Corte di Cassazione penale, anche in ragione dell’enunciazione di princìpi garantisti suscettibili di applicazione a tutte le fattispecie criminose interessate dall‘innalzamento delle soglie di punibilità. Secondo i giudici di legittimità, infatti, il decreto attuativo della delega fiscale che ha riformato il sistema sanzionatorio tributario, incidendo sulla rilevanza penale del fatto, impone la rivalutazione della congruità complessiva del trattamento sanzionatorio comminato all’imputato. Pertanto, condotte precedenti che rimangono penalmente rilevanti anche secondo la nuova normativa devono essere rivalutate alla luce del “nuovo” disvalore penale che il D.Lgs. n. 158 del 2015 ha assegnato alle medesime condotte omissiva. In parole povere, le nuove norme hanno notevolmente inciso sulla fattispecie penale dell’omesso versamento IVA, elevando, come visto, la soglia di punibilità. Quest’ultima è elemento costitutivo del reato e, pur confermando la rilevanza penale del fatto, lo ha reso meno grave, imponendo, di conseguenza, una rivalutazione del trattamento sanzionatorio . La sentenza offre un interessante spunto interpretativo anche per la rilevante questione della configurabilità della causa di non punibilità in virtù della particolare tenuità del fatto. Secondo la Corte “quando si intende procedere per il reato di omesso versamento dell’IVA, la non punibilità per particolare tenuità del fatto è applicabile solo se l’ammontare dell’imposta non corrisposta è di pochissimo superiore a quello fissato dalla soglia di punibilità”, attualmente fissata, come detto, a 250.000,00 euro

Stanno maturando diversi orientamenti giurisprudenziali tra i quali merita notazione la recente sentenza n.

9936/2016 Corte di

della

Cassazione penale

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

Esigenze aziendali e nuove forme contrattuali La scelta del contratto di lavoro ai tempi del Jobs Act

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dati Inps di gennaio 2016, primo mese in cui gli incentivi alle assunzioni “stabili” sono ridotti del 60%, certificano una notevole riduzione dei contratti a tempo indeterminato, di misura inferiore addirittura a quelli di gennaio 2014 per cui la decontribuzione non era prevista. È certamente presto per tirare conclusioni definitive, ma il dato ci aiuta a comprendere quale direzione stiano assumendo le dinamiche del mercato del lavoro. La forte contrazione dello sgravio contributivo dovrebbe indurre le aziende a guardare alle regole della flessibilità con maggiore attenzione. I dati relativi al 2015 confermano infatti che, in massima parte, lo sgravio contributivo ed il contratto a tutele crescenti sono stati utilizzati per stabilizzare le risorse già utilizzate mediante forme contrattuali flessibili (somministrazione e contratto a termine in primis). Allo stesso modo, per via della decontribuzione, il contratto a tempo indeterminato ha fagocitato l’impiego dei contratti flessibili in sede di prima assunzione, in virtù del meccanismo a tutele crescenti che consente, in ogni caso, di autofinanziare il costo economico del licenziamento per il tramite del relativo risparmio contributivo. Queste leve sono sicuramente venute meno dal 01 gennaio 2016, sicché torna di stretta attualità il tema delle strutture negoziali disponibili per l’acquisizione di forza lavoro. Sotto tale profilo, il panorama normativo è assolutamente rivoluzionato rispetto al passato. Se, da un lato,

l’assunzione a tempo indeterminato non potrà che avvenire con le c.d. “tutele crescenti”, l’impiego di forme flessibili di lavoro, dall’altro, appare fortemente liberalizzato. Il contratto a termine non sconta più alcuna limitazione legata al tema delle causali, soggiacendo soltanto a limiti quantitativi (di durata e percentuali) previsti dal Legislatore. La Somministrazione di lavoro a tempo determinato, oltre a fruire anch’essa della liberazione dalla criticità “causali”, mantiene le proprie caratteristiche di maggior agilità, legata ad una disciplina più snella (assenza dello stop and go e di limiti temporali e percentuali normativi, maggior numero di proroghe etc.). La Somministrazione di lavoro a tempo indeterminato acquisisce un proprio autonomo spazio, legato ad una autonoma percentuale di impiego, e si candida ad essere una valida alternativa alle comuni e meno agevoli forme di esternalizzazione. Il contratto di collaborazione autonoma perde, definitivamente, tutte le criticità legate alla elaborazione del c.d. “progetto”, ed acquisisce un proprio ambito ben delineato. Occorre quindi tornare a ragionare sull’esigenza aziendale, perché è solo la corretta definizione del bisogno che può orientare la scelta della struttura contrattuale da utilizzare. La sfida per la competitività passa anche per la corretta definizione delle necessità del proprio ciclo produttivo e per la conseguente, corretta, acquisizione delle risorse umane necessarie a sostenere tale ciclo

L a forte contrazione dello sgravio contributivo dovrebbe indurre le aziende a guardare alle regole della flessibilità con maggiore attenzione.

I dati relativi al 2015 confermano infatti che, in massima parte, lo sgravio contributivo ed il contratto a tutele crescenti sono stati utilizzati per stabilizzare le risorse già utilizzate mediante forme contrattuali flessibili

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Fondi Europei: l’OPPORTUNITà PER L’ABRUZZO » di Simona Romiti

POR FESR Abruzzo 2014-2020 Impresa, Ricerca & Domini strategici

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arte la rubrica dedicata ai fondi europei, un’ indagine aperta sui finanziamenti destinati alle imprese. Numerose le risorse disponibili. Le modalità per afferrarle risiedono nel sapere, in una buona capacità progettuale e nella volontà di mettersi a confronto con altre realtà imprenditoriali in un gioco di alleanze sul tema. È così per l’azione 1.1.4, asse I, del POR FESR Abruzzo 2014-2020, dove la Strategia regionale di specializzazione intelligente ha individuato 5 domini strategici per l’economia regionale: Automotive/Meccatronica, Agrifood, Moda/Design, ICT/Aerospazio, Scienze della vita. I beneficiari saranno le Aggregazioni tra imprese, Università e centri di ricerca. Un finanziamento che stimola l’innovazione, le diverse forme della ricerca e il trasferimento tecnologico in una logica “consortile”. 32 milioni di euro il budget disponibile. A questa si aggiunge l’azione 1.1.1 che prevede un finanziamento alle imprese che assumono ricercatori (13 milioni di euro). Per tutte le imprese, anche quelle non appartenenti ai domini, l’attenzione va su l’azione 3.1.1 che finanzia l’acquisto di macchinari, impianti e asset immateriali (13 milioni di euro). Sempre per le imprese sono utili le azioni: 3.5.1 che favorisce la nascita di start-up con incentivi diretti e offerta di servizi (5,3 milioni di euro);. I bandi sono in preparazione. A livello europeo abbiamo 2 programmi di interesse ed uno schema di finanziamento: COSME, HORIZON 2020 e lo Strumento PMI. In ordine di complessità progettuale crescente, elenco: 1) Lo strumento PMI, 739 Mln di euro per il biennio 2016/2017, sostiene quelle PMI in grado di sviluppa-

re un progetto di eccellenza nel campo dell’innovazione, orientate all’internazionalizzazione e con un elevato impatto economico. Sono finanziate 3 fasi del progetto: studio di fattibilità, azione di ricerca e sviluppo, commercializzazione finale del prodotto/ servizio. In questo strumento l’azienda può candidarsi singolarmente. I prossimi bandi usciranno: 3 maggio 2016, 7 settembre 2016, 9 novembre 2016. 2) COSME, 2,3 Miliardi di euro, promuove l’Accesso delle PMI: aiuta le imprese ad accedere ai fondi diretti dalla Commissione europea, ad accedere a nuovi mercati ad altri strumenti finanziari, creare le condizioni favorevoli per la cultura imprenditoriale, aumentarne la competitività sostenibile e l’internazionalizzazione. 3) HORIZON 2020, 70 miliardi di euro, il programma madre per la Ricerca e l’Innovazione. Horizon si divide in 3 pilastri: Eccellenza scientifica (24,4 Mld), Leadership industriale (17,02 Mld), Sfide sociali (26,68 mld). All’interno dei pilastri troviamo i sub-programmi di attuazione, tra cui: Tecnologie future ed emergenti, Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali, Accesso al capitale di rischio, innovazione nelle PMI. Sfide della Società racchiude ulteriori 7 sub-programmi rispondenti alle priorità individuate dalla Strategia Europa 2020, tutti di interesse per le imprese e le industrie. Per la candidatura è richiesto il coinvolgimento di almeno 3 soggetti giuridici, appartenenti a 3 diversi Stati membri, o eleggibili. I progetti di ricerca di base, sviluppo tecnologico e integrazione hanno una percentuale di finanziamento per le imprese e le industrie del 100%, i progetti close-to market invece del 70%

Sempre per le imprese riportiamo

PON Imprese e Competitività, il PON R icerca e Innovazione il

Per maggiori info: simonaromiti@gmail.com

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business & Competitività » di Gianluca Di Girolamo, partner Pentadvisory

Conoscenza organizzativa e competitività Sono strumenti alla base del funzionamento dei processi di business

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ompetitività per il business, ampliamento degli orizzonti di mercato, strategie lungimiranti per uscire dalla crisi e invertire la rotta. Ma quali sono gli strumenti a disposizione? Una splendida occasione di riflessione è quella che oggi viene fornita dalla nuova edizione della norma internazionale ISO 9001: 2015 sulla qualità e l’eccellenza dei sistemi di gestione organizzativa. Tra le tante novità che questa norma ha portato, c’è quella della necessità di dotare l’impresa di una capacità di determinazione della conoscenza organizzativa che è alla base del funzionamento dei processi di business. Quest’ultima rappresenta quel mondo di conoscenze specifiche, maturate generalmente attraverso l’esperienza, utilizzate e condivise al fine di conseguire gli obiettivi di una organizzazione. La conoscenza organizzativa va identificata, trasmessa e messa a disposizione oltre che mantenuta nella misura necessaria a supportare le azioni strategiche e operative d’impresa. Ma cerchiamo di capire meglio, cosa si intende per conoscenza organizzativa? Può essere basata sia su risorse interne, come la proprietà intellettuale, le conoscenze maturate con l’esperienza, le lezioni apprese da insuccessi o da progetti di successo, che su risorse esterne, come norme, fonti accademiche, conferenze, raccolta di conoscenze da clienti o fornitori. Si apre così la strada all’introduzione dei sistemi

di knowledge management, focalizzati sulla condivisione e sulla patrimonializzazione della conoscenza esplicita, che può essere consolidata in documentazione aziendale, progettualità nota e condivisa oppure della conoscenza tacita, parte intrinseca del know-how aziendale e della cultura inespressa delle risorse. Ma come possiamo rendere questo patrimonio fruibile? Tutto ciò si può tradurre in un percorso sistematico per organizzare e rendere disponibile il capitale intellettuale di un’impresa e alimentare una cultura di apprendimento continuo come valore aggiunto per il business. I vantaggi sono lampanti e vanno dal governo completo delle fonti di conoscenza per impostare la crescita professionale, tecnologica e organizzativa del futuro, al miglioramento dei processi supportati da efficaci meccanismi cognitivi, alla maggior fidelizzazione delle risorse umane, grazie alla condivisione di valori e informazioni, fino al miglioramento di parametri importanti quali il time to market o il livello di relazione con il cliente. Oggi conoscere significa competere e per competere occorre conoscere. Il metodo è delineato dalla ISO 9001 che rappresenta quindi un primo passo per creare le giuste prospettive affinché la nostra organizzazione possa trasformarsi in un’entità che apprende e che sviluppa il proprio potenziale cognitivo. Tutto per essere sempre più competitivi

L a conoscenza organizzativa va identificata, trasmessa e messa a disposizione oltre che mantenuta nella misura necessaria a supportare le azioni strategiche e operative d’impresa

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» di Nicola Negri, direttore INAIL Abruzzo

INAIL, incentivi economici alle imprese I progetti per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro

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Inail riconferma nel 2016 il suo ruolo di attore primario della salute del lavoratore infortunato e di volano della cultura della prevenzione attraverso finanziamenti di sostegno alla competitività delle imprese che investono in sicurezza. Come noto l’Inail, ormai a partire dall’anno 2010, nell’ambito delle attività promozionali della cultura e delle azioni di prevenzione, di cui all’art. 11, comma 5 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i, finanzia progetti per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro (ristrutturazione o modifica degli ambienti di lavoro; sostituzione di macchinari obsoleti e acquisto di macchine marcate CE; acquisto di dispositivi per lo svolgimento di attività in ambienti confinati; installazione, modifica o adeguamento di impianti elettrici, antincendio, di aspirazione e ventilazione; adozione di Sistemi di Gestione di Sicurezza SGLS. L’Avviso pubblico 2015, per il quale è in corso la fase di presentazione delle domande, prevede l’ero-

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gazione di un contributo pari al 65% delle spese ammesse per un limite massimo di 130.000 euro e un limite minimo di 5.000 euro. Per poter concorrere all’inoltro della domanda viene individuato un punteggio soglia, in 120 punti; i parametri che determinano il predetto punteggio sono: • Dimensioni aziendali: punteggio attribuito in misura inversamente proporzionale alla dimensione aziendale privilegiando quindi i progetti presentati da micro, piccole e medie imprese; • Tasso di tariffa medio nazionale della voce relativa alla lavorazione aziendale interessata dall’intervento o all’appartenenza ad una categoria speciale: punteggio direttamente proporzionale alla rischiosità della lavorazione sulla quale agisce il progetto presentato; • Bonus per i progetti condivisi con le Parti Sociali o oggetto di informativa RLS o RLST: punteggio attribuito in presenza di una condivisione del progetto da parte delle rappresentanze delle Parti Sociali o


focus

di informativa nei confronti del RLS o RLST; • Bonus per i settori produttivi individuati in ambito regionale. Per la Regione Abruzzo 5 punti di bonus alle imprese attive nei settori ATECO C25 (FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO, ESCLUSI MACCHINARI E ATTREZZATURE) e F41 (COSTRUZIONE DI EDIFICI). La novità più rilevante del Bando ISI 2015 è rappresentata dalla previsione di un budget specifico destinato ai progetti di bonifica da materiali contenenti amianto; un’attenzione volta a rafforzare l’impegno dell’Inail in relazione al fenomeno delle malattie professionali legate alle polveri sottili. Le risorse finanziarie stanziate per l’Abruzzo ammontano ad euro 6.116.454 così distribuite: € 4.281.518 per i progetti di investimento ed i progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; € 1.834.936 per i progetti di bonifica da materiali contenenti amianto. Dal 1° marzo 2016, fino alle ore 18.00 del 5 maggio 2016, nella sezione “accedi ai servizi online” del sito Inail, le imprese registrate hanno a disposizione un’applicazione informatica per la compilazione della domanda, che consente di effettuare simulazioni relative al progetto da presentare. I 276.269.986 euro stanziati a livello nazionale per il Bando ISI 2015 rappresentano la sesta tranche di un ammontare complessivo di oltre 1.2 miliardi di euro stanziato dall’Istituto a partire dal 2010. Le ricadute sul territorio abruzzese sono confortanti. Tramite questi bandi dal 2010 al 2015 ammonta a 29 milioni di euro la cifra messa a disposizione dall’Inail alle aziende abruzzesi per finanziare interventi

finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, e circa 400 sono state le aziende abruzzesi che hanno beneficiato di tali finanziamenti. Il bando ISI del 2014 è ancora in fase istruttoria perché solo di recente si è conclusa, con la pubblicazione della graduatoria definitiva, la prima fase di sperimentazione denominata Bando FIPIT. Il bando FIPIT pubblicato nel 2014 ha interessato l’agricoltura, l’edilizia e il settore lapideo per uno stanziamento complessivo riservato all’Abruzzo pari a € 853.680. Dato molto rilevante che l’Abruzzo da sola ha ricevuto circa il 20% delle 5.000 domande pervenute a livello nazionale. Grazie al Bando Fipit sono stati ammessi al finanziamento per l’adeguamento a norma circa 350 trattori. Altre 403 sono state le domande non finanziabili per esaurimento di risorse, ma nel bilancio Inail 2016 sono previsti 115 milioni di euro per il triennio 2016/2018 per finanziare progetti di innovazione tecnologica orientata alla salute e sicurezza in agricoltura e ciò permetterà in concreto, in un settore come l’agricoltura dove in Abruzzo registriamo tanti infortuni mortali e gravi, di rottamare tanti trattori ormai obsoleti. L’Inail è anche volano di sostegno per la formazione delle piccole imprese. Con il Bando pubblicato in data 19 gennaio 2016 di 14 milioni di euro ha promosso percorsi formativi per RSPP (responsabile servizio prevenzione e protezione) e RLS (rappresentante dei lavoratori per la sicurezza). Altri 10 milioni di euro saranno dedicati a progetti cofinanziati per la diffusione dell’informazione in ambito di prevenzione

Nicola Negri presidente di INAIL Abruzzo

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» a cura dell’avvocato Emanuele Liddo

La dipendenza da derivati Al centro delle riflessioni, il contenzioso Terza e ultima parte

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a clientela, sbollita, ben presto, l’euforia dei primi – parchi – accrediti, al susseguirsi implacabile di addebiti viepiù consistenti, tentasse la via giudiziale con risultati, però, altalenanti. Sul dover la Banca svolgere accertamenti sulla conformità tra il dichiararsi e l’esser realmente operatore qualificato, c’è voluta la Cass. Civ., Sez. III 26/05/2009, n. 12138, per rimarcare che con essa il dichiarante si presume essere operatore qualificato salvo prova contraria a suo carico. Sulle informazioni da fornirsi dall’intermediario sulle qualità del prodotto finanziario proposto e su quelle a chiedere al cliente sulle sue conoscenze

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in materia; propensione al rischio e disponibilità patrimoniali, ritenute da una parte della giurisprudenza di merito essenziali al punto da creare una forma di nullità addirittura virtuale, la Cass. Civ. Sez. Un., 2007, n. 26724/5 ne ha escluso la configurabilità, potendo far sorgere una responsabilità precontrattuale ovvero contrattuale da risoluzione del contratto, mentre la nullità era unicamente quella dell’art. 23 del TUF sulla forma scritta dell’apposito contratto quadro. L’attenzione si è spostata sull’aleatorietà del contratto sbilanciata a favore della sola Banca con una finalità che, propagandata come di copertura dai rischi, era, invece, speculativa, con costi che, occul-


focus

ti per il cliente, erano impliciti per la Banca che si riservava la rilevazione e determinazione dei valori costituenti i punti fondanti delle sorti del contratto. I Giudici di merito hanno approfondito la portata dell’art. 21 del TUF che, accollando sugli intermediari l’obbligo di “comportarsi con diligenza correttezza e trasparenza per servire al meglio l’interesse dei clienti” e “per l’integrità dei mercati”, l’ha reso cogente in favore, anche, di quelli che s’erano dichiarati essere degli operatore qualificati. È stato evidenziato essere obbligo di buona fede che la Banca costruisca il derivato perché sia realmente di copertura quando sia il motivo fondante della richiesta rivoltale dal cliente. La valorizzazione dell’art. 21 TUF è dal 2013 che ha trovato una spinta da Milano con l’evidenziare che, se la componente aleatoria è, intrinseca alla natura del derivato e può essere distribuita in misura diseguale tra parti che ne siano consapevoli, per esser legalmente autorizzata deve essere altrettanto consapevole e razionale creazione con delle alee, tanto reciproche quanto bilaterali. Uno scambio, dunque, di differenziali a determinate scadenze nella logica d’una scommessa che ambo le parti assumono in maniera razionale per entrambi gli

scommettitori sia per il caso di mera copertura, che di natura speculativa del contratto costruito. È nella logica della razionalità che devono essere esplicitati nel contratto il valore del derivato, gli eventuali costi impliciti, i criteri con cui determinare le penalità in caso di recesso, a nulla valendo il richiamo ad asseriti costi di mercato in violazione dell’art. 23 TUF per essere vietato ad un concorrente determinare unilateralmente, ed in base a criteri non trasparenti e controllabili, elementi del contenuto del contratto. La mancanza dell’indicazione del mark to market al momento della conclusione del contratto che aveva consentito all’intermediario di occultare fino ad allora il suo compenso, essendo indeterminabile per mancanza di criterio (modello matematico di pricing) che sia condiviso ex ante tra le parti, è nullo. L’entrata in vigore in Italia il 01/11/2007 della direttiva MIFID, sostituendo le famigerate dichiarazioni autoreferenziali del passato, con dei criteri predefiniti per la classificazione della clientela, ha introdotto delle cautele a favore del cliente che si spera abbiano ad eliminare le passate storture per le quali la parola è più che mai lasciata ai posteri perché abbiano a pronunciare la loro ardua sentenza!

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» a cura della redazione

L’avvocato Sandro Lamparelli

Internazionalizzazione: parte da Pescara LabLaw Emirates Il nuovo progetto dello studio legale, già leader nel campo del Diritto del Lavoro, ha l’obiettivo di seguire le aziende che intendono operare nei mercati del Medio Oriente. Di “LabLaw Emirates” si occupa direttamente l’avvocato pescarese, partner dello studio, Sandro Lamparelli

S

i chiama “LabLaw Emirates” ed ha l’obiettivo di affiancare le aziende che vogliono internazionalizzare. E’ questo il nuovo progetto dello studio legale LabLaw, fondato da Luca Failla e Francesco Rotondi. LabLaw (che ha le sedi italiane a Milano, Pescara, Genova, Padova, Bari e Napoli), è presente in quattro continenti grazie alla sua affiliazione alla L&E Global Alliance, alleanza alla quale partecipano i migliori studi del mondo. “LabLaw Emirates”, partendo dalle basi operative di Dubai e di Abu Dhabi, nasce per assistere le imprese che intendono operare nei mercati degli Emirati Arabi e, in genere, di tutti i paesi del Middle East.

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Di “LabLaw Emirates” si occupa direttamente l’avvocato pescarese, partner dello studio, Sandro Lamparelli, presenza costante nell’area. «Sono davvero orgoglioso che un progetto di così tanta rilevanza internazionale – dichiara l’avvocato Lamparelli - parta proprio dalla sede di LabLaw Pescara. Gli imprenditori che desiderano approcciare questi mercati, hanno la necessità di avvalersi da subito di un’assistenza integrata, principalmente legale e fiscale». Ed è proprio da questa necessità che nasce il progetto cui fa da capofila LabLaw, che ha scelto di operare in partnership con società e professionisti altamente qualificati, che agiscono da molto tempo in quest’area: Sdac Consulting -società


focus

tantissime sfide di consulenza legale che gli imprendie fiscale con base a tori, anche i picDubai e Londra- e coli, non possono Profile Middle East lasciarsi sfuggire: -società specializzata il prossimo Expò nei servizi di supporto 2020 a Dubai ed i alle imprese con base mondiali di calcio ad Abu Dhabi. Gli avvocati Francesco Rotondi e Luca Failla, fondatori di LabLaw 2022 in Qatar». LabLaw è, inoltre, il Dal punto di vista economico-geografico, gli partner ideale anche per gli imprenditori arabi che Emirati si trovano al crocevia tra Europa, Africa ed intendano ampliare il proprio business in Italia e Asia. Dubai ed Abu Dhabi rappresentano, difatti, il nel mondo. centro nevralgico di una serie enorme di interessi «Ogni progetto imprenditoriale – spiegano i internazionali sempre più svincolati dal business partner di LabLaw - viene seguito in tutte le fasi, petrolifero. Con l’unione delle professionalità dall’analisi del marcato fino alla negoziazione ficoinvolte nel progetto, le aziende possono, altresì, nale, dalla creazione dell’impresa alla sua gestione, contare su una rete di relazioni cui appartengono i attraverso l’affiancamento di esperti e l’offerta di principali protagonisti delle istituzioni italiane e louna gamma completa di servizi». cali. Per le aziende interessate al mercato mondiale, Altro aspetto fondamentale di “LabLaw Emirates” un aspetto rilevante è rappresentato dalle Free è il supporto alle aziende anche nel reperimento di Zone, aree territoriali a fiscalità agevolata, create eventuali finanziamenti, pubblici o privati, nell’otallo scopo di attrarre gli investimenti stranieri. tica di razionalizzare i costi dell’internazionalizzaPer concludere, mission di “LabLaw Emirates” è zione. sensibilizzare le aziende italiane ad abbracciare la «I Paesi del Golfo, -continua l’avvocato Lamparellicultura dell’internazionalizzazione, pensando al stanno diventando protagonisti del cambiamento Golfo come una base di lancio dei propri prodotti economico delle aziende occidentali e sono per loro e servizi. dei partner commerciali strategici. Si pensi a quanPer info www.lablawemirates.com to business si sta sviluppando attorno a due impor-

About LabLaw

Fondato nel gennaio 2006 lo Studio legale LABLAW, che ha sedi a Milano, Napoli, Padova, Pescara, Genova e Bari è divenuto in pochi anni uno tra i più importanti studi italiani specializzato in diritto del lavoro e relazioni industriali. Guidato dai Fondatori Luca Failla e Francesco Rotondi lo Studio svolge attività di advisory per importanti aziende italiane ed estere nelle aree del diritto del lavoro oltre a seguire top manager in trattative complesse inerenti sia alle formalizzazioni che alle cessazioni dei rapporti di lavoro. Lablaw è la più grande realtà italiana del diritto del lavoro per diffusione territoriale con oltre 50 avvocati di cui 10 Soci. Nel corso del 2011 Lablaw ha anche consolidato il proprio riconoscimento a livello internazionale, costituendo a inizio anno unitamente a cinque dei più importanti studi legali nel mondo specializzati nel settore del diritto del lavoro, la Global Employment and Labor Law Alliance. Per ulteriori informazioni potete visitare il sito www.lablaw.com – http://leglobal.org

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FOCUS » a cura della redazione

Il presidente Marco Fracassi

CONFINDUSTRIA L’AQUILA DIVENTA ABRUZZO INTERNO Aggiungere un pezzettino al proprio nome per raggiungere un obiettivo importante: rappresentare al meglio le istanze dell’“Abruzzo Interno” salvaguardando le specificità di un territorio molto esteso e disomogeneo in termini imprenditoriali ed economici

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er la provincia con l’estensione territoriale maggiore e l’unica non bagnata dal mare, è una sorta di “obbligo” parlare di “Abruzzo Interno”, «Lo è sia per un discorso orografico e geografico che per la specificità dei temi da affrontare su questo territorio. - Spiega Marco Fracassi, presidente degli Industriali aquilani - Parlare di “Abruzzo Interno” ci porta a rivedere la nostra identità come sistema: sulla costa hanno il tema di Ombrina mare, noi il terremoto e le dorsali di comunicazione stradale». La nuova denominazione “Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno” ha un significato profondo poiché va a delineare la nuova azione politica dell’Associazione, «orientata - continua Francassi - verso un’interlocuzione diretta con enti e istituzioni abruzzesi. In un’ottica di riorganizzazione regionale, la questione è stata condivisa con Confindustria Abruzzo, che ha ritenuto legittima la nostra posizione. Un’operazione di congiunzione e non di rottura con gli altri territori». Un ”nulla osta” ricevuto

anche dal Nazionale. I cardini del progetto “Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno”, il cui obiettivo generale resta erogare servizi di prossimità, garantendo qualità, professionalità e vicinanza agli associati, sono l’apertura di una sede ad Avezzano (avvenuta a dicembre durante l’Assemblea dell’Associazione) e un sistema di deleghe su temi prioritari, che dia la possibilità di rispondere in modo più completo alle esigenze delle imprese e dell’economia di una provincia grande e caratterizzata da una disomogenea vivacità imprenditoriale. «Con la sede nella Marsica - continua il Presidente - si vuole coprire il territorio in maniera più capillare, per essere più vicini ad una porzione di provincia dalle grandi potenzialità imprenditoriali. Un’operazione a costo zero, in uno spazio messo a disposizione da Sviluppo Italia. Il tema delle deleghe invece è legato alla volontà di essere presenti sulle maggiori tematiche care agli imprenditori aquilani: energia e sanità, ambiente e rapporti PA, fisco e finanza, startup e nuova imprenditorialità»

LE NUOVE DELEGHE

Ambiente e Rapporti PA - Francesca Siciliani (Gea Srl); Startup - Laura Tinari (Elle); Energia e Utilities - Stefano Maccallini (Unica Energia Scarl); Sanità - Pierluigi Marinelli (San Raffaele Spa); Fisco e Finanza - Ernani Ornello (Raymat Srl)

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focus » di Denia Di Giacomo

Da sinistra: il presidente della CCIAA di Pescara Daniele Becci, alcuni prototipi di family bag e di doggy bag

FAMILY BAG, CONTRO LO SPRECO ALIMENTARE SIAMO TUTTI PROTAGONISTI Il progetto pilota Family Bag è promosso dal Ministero dell’Ambiente in collaborazione con Unioncamere Veneto e CONAI

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liminare la fame per tutti. Per sempre, perché compromette il nostro futuro .assistiamo a talmente tanti sprechi di cibo, le nostre risorse sono un valore e noi le sprechiamo, bisogna vergognarsi». Questa è solo una piccolissima parte del discorso tenuto da Ban Ki-Moon, segretario generale dell’ONU, in visita all’Expo di Milano in occasione della giornata mondiale dell’agricoltura. Certamente l’Expo di Milano ha lasciato un grande segno nelle nostre coscienze, soprattutto relativamente ai temi dell’alimentazione, dell’agricoltura e purtroppo anche della fame e tanti sono stati anche i momenti in cui il Ministero dell’Ambiente ha fatto opera di sensibilizzazione sul tema dello spreco alimentare. Certo è che, continuare a parlare di fame nella nostra epoca è davvero vergognoso, ma la dura realtà ci mette dinnanzi a dati sconcertanti costringendo ognuno di noi a fare i conti con la propria coscienza civile. Ecco perché nasce il progetto Family Bag, proprio per sensibilizzare verso l’argomento dello spreco alimentare e tornare un po’ ai valori di un tempo, quando buttare via del cibo era inconcepibile per tutti. Family Bags è un progetto pilota che nasce

su iniziativa del nostro Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con il consorzio CONAI per fare in modo che a circa 100 ristoranti veneti, individuati grazie a Unioncamere Veneto che partecipa al progetto, vengano distribuiti dei simpatici contenitori in materiale riciclato per fare in modo che gli ospiti del ristorante possano riportare a casa il cibo non consumato. Ci siamo chiesti se anche la nostra regione potrebbe essere interessata a questo argomento e abbiamo rivolto questa domanda a Daniele Becci, presidente CCIAA di Pescara, che ci ha risposto così:«Certo, anche la Camera di Commercio che rappresento potrebbe farsi portavoce di questo importante messaggio in Abruzzo, un argomento che coinvolge sia la tematica dello spreco alimentare che l’attuale questione ambientale del riciclaggio dei materiali. Una iniziativa senza dubbio condivisibile che ci auguriamo il Ministero possa ampliare anche ad altre regioni come la nostra dandoci la possibilità di collaborare con dei comuni virtuosi con i quali cominciare un discorso di questo genere. Ovviamente c’è bisogno dell’impegno di tutti, anche dei ristoratori, che devono in un certo senso farsi portavoce di questa bella abitudine»

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focus » di Laura Tinari

Lo strumento delle quote incoraggia le giovani generazioni alla partecipazione

Quando una Legge fa storia nell’Impresa Ottimi risultati numerici e di performance sono l’esito di una legge basata sull’avversato meccanismo delle quote

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uale è il senso di una legge? Se il suo essere “strumento correttivo” porta a risultati è giusto continuare ad avversarla? La L.120/2011 Golfo-Mosca si proponeva di riequilibrare le rappresentanze di genere negli organi di governo e di controllo – CdA e collegi sindacali – delle società quotate in borsa e delle controllate dalla PA. A darne evidenza sono i numeri della Consob sulle quotate: da 173 nel 2009, quando parte l’iter legislativo, a 494 nel 2014, quando la legge entra a regime. Numeri che crescono ad ogni rinnovo. Numeri ma non solo. Tale strumento ha saputo allargare la platea di talenti a disposizione del nostro sistema economico, introducendo un’innovazione importante nelle compagini societarie e scardinando la vecchia cooptazione. Le donne, portatrici di un nuovo modo di fare impresa, con il loro pensare, operare e comportarsi dimostrano di essere volano per le performance aziendali e possono creare una nuova cultura d’impresa, che preveda una revisione dei ruoli affinché essere una donna imprenditrice e manager sia più facile. È chiaro che non sarà una norma a risolvere il problema del soffitto di cristallo, tanto che la stessa

L.120 ha un termine: il 2022. Dieci anni per rimuovere quegli ostacoli che hanno limitato l’accesso delle donne ai posti decisionali nell’impresa, permettendo di intraprendere una “rivoluzione” culturale che produca un cambio di mentalità verso un Paese più meritocratico. Si spera che quando l’obbligatorietà della Legge cesserà, il processo di individuazione delle professionalità da inserire nei board si baserà di default sulla valorizzazione dei talenti, indipendentemente dal genere. Ed è qui che si inseriscono le aziende e i loro meccanismi di nomina. Questo “genere” di rinnovamento degli organi sociali delle aziende mette in discussione uno status quo ben consolidato, tanto che negli ultimi mesi c’è stato chi ha provato ad eliminarla. È per questo che voglio considerare le norme legate al meccanismo delle quote un mezzo e non un fine: nate per correggere un difetto o per rispondere ad un bisogno. Lo strumento delle quote ha anche un’altra finalità più tacita: incoraggiare le giovani generazioni alla partecipazione, spetterà poi a loro mantenere con l’impegno le posizioni raggiunte. L’obiettivo è rendere l’Italia un Paese più moderno, operativo, attento alle reali esigenze dei cittadini e delle cittadine

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» a cura della redazione

Due immagini dell’isola archeologica del mosaico romano in piazza San Vitale a San Salvo (foto di Sergio Camplone)

PIAZZA SAN VITALE A SAN SALVO: TRA PASSATO E FUTURO Il progetto è risultato Best project 2015 sul sito di architettura Archilovers.com ed è stato presente al Salone di Ferrara nell’ambito del Premio Internazionale di Restauro Architettonico

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cciaio e vetro, solidità e trasparenza: è questa la linea seguita nel progetto destinato a riqualificare l’isola archeologica del mosaico romano, in piazza San Vitale a San Salvo, nel Parco Archeologico del Quadrilatero. Da una parte, era necessario proteggere e rafforzare (anche visivamente) il legame con il passato della città, che poggia su origini antiche, offrendo un patrimonio artistico fondamentale nella storia della regione e del Paese; dall’altro, diventava sempre più urgente valorizzare questo patrimonio, renderlo pienamente fruibile, integrarlo nel tessuto urbano. Da queste premesse nasce la nuova struttura del mosaico romano, esito di un intervento impostato su pochi elementi: una copertura in acciaio CORTEN e un volume trasparente che permette di guardare al suo interno e garantisce una profondità a tutto lo spazio intorno. Si delimita così un percorso

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coperto che consente di osservare il pavimento musivo e raggiungere la piazza. Ancora una volta, sin dall’approccio formale, a essere privilegiata è la perfetta fusione di antico e moderno, grazie alla scelta di due materiali come l’acciaio e il vetro, capaci di creare un involucro protettivo ma non coprente, che rende accessibili allo sguardo i resti archeologici con una costruzione vicina alla storicità del luogo e, insieme, tipica del nostro tempo. Best project 2015 sul sito di architettura Archilovers.com e presente dal 6 all’8 aprile 2016 al Salone del Restauro di Ferrara nell’ambito del Premio Internazionale di Restauro Architettonico, il progetto di Lucia Secondo, Stefania Giardinelli e Alessandro Vitale è stato individuato attraverso un concorso di idee, valutato da una commissione nominata dall’Ordine degli Architetti e degli Ingegneri della provincia di Chieti e coordinata dal dirigente comunale Franco Masciulli. La struttura


focus

Da sinistra, gli architetti che hanno curato il progetto: Stefania Giardinelli, Lucia Secondo e Alessandro Vitale

finale, inoltre, agevola la completa fruizione/conservazione del mosaico, grazie all’illuminazione e all’impianto di climatizzazione, indispensabile per preservare il sito da luce e sbalzi di calore. Si tratta di un’operazione che di certo non trascura l’effetto sociale, in grado di restituire uno spazio rinnovato ai cittadini ed eliminare quella barriera che impediva di apprezzare la piazza. Un’area che mantiene ancora oggi una funzione simbolica indiscutibile, dove i resti di alcune tecniche edilizie romane, i pozzi, le cisterne e l’acquedotto ipogeo nell’isola archeologica affiancano il celebre mosaico policromo, realizzato con pietre di otto colori diversi e materiali trasportati dall’Oriente fino al porto di San Salvo. Ritorna sempre, dunque, il rapporto tra antico e moderno nell’evoluzione storica della città, nel suo codice genetico, nelle architetture del Quadrilatero come nei vari interventi di recupero e restauro degli edifici che occupano la piazza. Fra archeologia e città si crea un rapporto spesso conflittuale che deve diventare sinergico. Il momento conoscitivo dello scavo non può non essere un’occasione di valorizzazione della città (sia per i suoi abitanti sia

per i visitatori). L’attenzione ai beni archeologici è parte di un sistema più ampio orientato a salvaguardare la qualità del vivere, gli interessi generali della collettività: miglioramento e tutela del Parco Archeologico del Quadrilatero si inseriscono in questa direzione. Perciò, testimoniato dai materiali adoperati durante la fase di riqualificazione, il dialogo tra passato e futuro si fonda su un processo di consapevolezza storica da parte della cittadinanza, sulla percezione del resto archeologico come immagine del quotidiano e non solo delle origini, con inevitabili conseguenze positive in settori diversi, compresi quelli legati all’uso degli spazi pubblici e alla divulgazione turistica. Ed è per questo che la domus romana e il suo mosaico sono protetti da un vero e proprio scrigno di cristallo trasparente. Nella sua “permeabilità” (il mosaico è visibile da tutti i lati), l’involucro non separa l’esistenza archeologica dal luogo circostante, ma ne sottolinea la preziosità del contenuto e ne protegge il valore. Il patrimonio artistico-culturale come cerniera esplicita tra antico e moderno, come elemento essenziale, opportunamente ottimizzato, della collettività e della vita cittadina

I protagonisti del progetto Progettisti: Alessandro Vitale, Lucia Secondo e Stefania Giardinelli Consulenti: Ing. Roberto Ciardulli, Ing. Augusto Panaccio Committente: Comune di San Salvo (CH)

Vetreria: Pilkington; Union Glass – Motta di Livenza (TV) Impresa di costruzioni: F.A.C.O. Srl ACciaio corten: Copperture snc Foto: Sergio Camplone ©

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» di Piergiorgio Greco - foto concesse da Cdo Sharing

Un’immagine dell’evento svoltosi a Milano

Cdo Sharing, parola d’ordine condividere! Grande partecipazione delle imprese all’evento promosso dalla Compagnia delle Opere, un’occasione di conoscenza per capire “dove sta andando il mondo”

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e salto una giornata di lavoro, quella successiva devo chiedermi: come è cambiato ieri il mondo? Afferrare il cambiamento è l’esercizio quotidiano di un imprenditore, e occasioni come Sharing sono utili per non rimanere fermi”. Paolo Colecchia è uno dei trenta abruzzesi e molisani che l’11 e il 12 marzo scorsi erano a Milano per Cdo Sharing, l’evento per le imprese promosso dalla Compagnia delle Opere: un’occasione di conoscenza per capire “dove sta andando il mondo”, grazie a dodici incontri strategici con speaker qualificati - analisti e capitani d’impresa, tra cui anche Giuseppe Ranalli, titolare di Tecnomatic di Corropoli, presidente di Cdo Abruzzo Molise e del Polo d’Innovazione Automotive -, oltre cento laboratori su temi specifici e un’assemblea finale. In

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totale, oltre 1700 tra imprenditori e professionisti da tutta Italia e anche dall’estero hanno animato i due giorni per condividere esperienze e conoscenze. “Sharing” appunto: «Un evento davvero utile - racconta Colecchia, commerciale della Novatec di Termoli, che stampa articoli tecnici in gomma - per conoscere e approfondire “in diretta” con gli altri imprenditori gli argomenti discussi negli incontri. Anche se nessuno aveva la formula magica, ognuno ha raccontato quello che fa e come lo fa: così mi si sono aperti nuovi orizzonti. A Sharing sono stati ridefiniti i confini dell’azienda con nuovi percorsi. Da soli non si va da nessuna parte». Gli fa eco Fabio Colanzi, di Immobiliare Colanzi, ditta di costruzioni di San Giovanni Teatino: «Il confronto con altri imprenditori è indispensabile per rendersi conto di difficoltà e prospettive comu-


focus

ni. A Sharing, così, ho ricevuto molti stimoli che mi hanno ricaricato, invitandomi ad innovare e a vedere le cose in modo nuovo: dall’efficientamento energetico degli edifici alla promozione dell’invenduto, ho capito che ci sono tante opportunità in un mercato che sta ripartendo lentamente. È necessario però un salto di qualità, sia per quanto riguarda il prodotto, sia la sua promozione. È stato interessante - conclude - vedere che esigenze, problemi e idee spesso sono le stesse: ora è importante capire chi si farà carico per intervenire anche a livello legislativo e rendere questo settore al passo con i tempi». Non diverso il racconto di Lorenzo Di Pasquo, titolare della nota azienda di latticini ad Agnone: «Abbiamo approfondito tematiche ma anche condiviso esperienze, parlando molto con gli altri partecipanti. Una formula davvero vincente. Il rischio, per chi fa impresa, è di chiudersi, pensando di sapere già tutto: eventi come Sharing, invece, servono a farti rendere conto dei cambiamenti, e di come sfruttarli al meglio per rimanere in mercati sempre più competitivi». Platinum Corporate è un’azienda di Manoppello che si occupa di ricerca e sviluppo di dispositivi in campo sanitario. A Milano c’era il titolare Alfredo Ricci: «Sono imprenditore e voglio stare al passo con i tempi. Il mondo va avanti e non voglio rimanere indietro: voglio capire in tutti i settori cosa sta accadendo, perché chi deve dare una direzione all’azienda sono io. Da Sharing ho riportato diversi spunti interessanti, dalla digitalizzazione alla finanza. È stata un’occasione speciale per guardarsi intorno con curiosità e voglia di crescere, a livello personale e aziendale». Aggiunge Rino Muccino, titolare di Emmepi, azienda di meccanica di precisione con sede a Termoli: «Ottimi incontri per conoscere argomenti con basi scientifiche ma anche per porsi domande

che normalmente tentiamo di accantonare, come “chi me lo fa fare”? La formula della relazione rimane oggi vincente. Anche se ero andato a Milano principalmente per partecipare agli incontri, ci sono stati partner che mi hanno cercato per parlare di lavoro: conoscenza, condivisione e rete, un’esperienza unica». Da Abruzzo e Molise hanno partecipato Biblos Coop. Universitaria, Immobiliare Colanzi, Contasta Componenti, Studio Di Michele Dottori Commercialisti, Panificio Giglio, Eucora Soc. Coop. Sociale, Fars Leo, Piergiorgio Greco Giornalismo & Comunicazione, Interzen, Leonardo Di Giuseppe, Platinum, Edata, Pubbliposter, Tecnomatic Group e Teodoro Impianti, Bruno & Associati Studio Legale, Caseificio Di Pasquo, Emmepi Meccanica di Precisione, Montesanto, Novatec, Meca Service. «Il metodo di Sharing - conoscenza, condivisione, rete - continua in Abruzzo: il prossimo 8 luglio al centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti si terrà l’undicesima edizione di InOpera, evento promosso da Cdo Abruzzo Molise, che avrà per tema “La ricchezza della condivisione” –Spiega Antonio Dionisio, direttore di Cdo Abruzzo Molise– L’anno scorso da InOpera è nato il format InMec, con i tavoli di lavoro rivolti alle imprese della meccanica, oggi diventato itinerante a livello nazionale grazie alle tappe di Modena il prossimo 19 maggio e Ascoli il 25 novembre. InOpera 2016, dunque, conterrà la nuova tappa abruzzese di InMec, che sarà affiancata da altri due debutti: InSan per il mondo della sanità e InTech per quello della tecnologia. Al centro di tutto rimane la relazione: far incontrare gli imprenditori e conoscere le prospettive rimane la sola strada percorribile per fare bene impresa». Info su www.cdoabruzzomolise.it

L’incontro tra gli imprenditori

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»di Paola Lopes - foto concesse da Naturale

Da sinistra: Benedetta Mastri, Paolo Quaglia e Luca Paolo Virgilio ideatori di “Naturale, salone del vino naturale”

TUTTO PRONTO PER “NATURALE” Il Salone del vino naturale alla quinta edizione si svolgerà a Navelli dal 7 al 9 maggio. Conosciamo i tre ideatori

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aolo Quaglia, Luca Paolo Virgilio e Benedetta Mastri, sono tre trentenni che, dopo aver intrapreso i differenti percorsi universitari, sono rientrati in Abruzzo per investire le proprie competenze ed esperienze sul

territorio e insieme dar vita ad una manifestazione di interesse internazionale: Naturale: Salone del vino naturale, che dal 7 al 9 maggio si svolgerà per la quinta edizione a Navelli. Ne parliamo con i suoi ideatori.

a tu per tu con gli ideatori di Naturale

Che cosa è Naturale?

«Naturale è il primo salone del vino artigianale che si svolge in Abruzzo, nato ormai 5 anni fa. È un evento che non si conclude nel portare importanti realtà vinicole italiane e straniere in un territorio spesso trascurato dalle rotte mediatiche e del mercato, né con l’offrire occasioni di approfondimento culturale e tecnico di alto livello in campo

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enologico, agronomico, storico. Naturale è un grande momento di condivisione e di convivialità, è un luogo in cui si incontrano piacere e conoscenza, passione e curiosità, agricoltura vera e filosofia. Mettendo al centro il vino, Naturale è il simbolo, in una terra segnata ancora oggi da forti radici rurali, di come il lavoro umano, quando ispirato da una sensibilità autentica e profonda nei confronti della natura, possa

nutrire emozionando. Location della manifestazione è il Palazzo Santucci, che domina elegantemente il borgo e la piana dall’alto della sua posizione sul culmine del colle. Le sue sale, il chiostro, la scala a due rampe che conduce all’elegante loggiato risultano oramai iconici in riferimento all’esposizione di vini naturali nonché, crediamo, al borgo stesso».


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Come sarà Naturale 2016? Novità rispetto alle scorse edizioni? «Naturale è una manifestazione che ormai possiamo considerare rodata nei suoi fondamentali. Ospitiamo ogni anno poco più di 50 aziende vinicole provenienti da tutta Italia e alcuni banchi di selezioni di vini soprattutto esteri e abbiamo un afflusso che raggiunge le 1400 unità. Ciò non toglie che i nostri sforzi siano sempre orientati a migliorare e diversificare la selezione di vini e cibi proposta ai visitatori e offrire sempre nuovi spunti di approfondimento tecnico e culturale, tanto agli appassionati quanto ai professionisti e agli stessi produttori. Quest’anno avremo diverse nuove aziende che rappresenteranno territori finora assenti, si ripeterà la collaborazione iniziata lo scorso anno con Sandro Sangiorgi di Porthos, uno dei protagonisti della divulgazione di cultura del vino in Italia. Ci sarà un interessante approfondimento sui vini rosati e sulle loro capacità evolutive e un focus storiografico legato a un vitigno autoctono abruzzese in via di riscoperta. Avremo poi un seminario su un metodo non convenzionale, assolutamente affascinante,

di valutare la qualità intrinseca dei vini, intesa come vitalità e ricchezza trasferiti dall’uva al bicchiere».   Cosa vi aspettate da una manifestazione del genere? «Ci auguriamo di poter continuare ad aggregare vignaioli ed aziende, con libertà ed indipendenza di giudizio. Desideriamo un luogo per i rapporti umani, di incontro diretto con il pubblico di visitatori e spazio culturale sempre di maggior pregio per incontri, conferenze e seminari tenuti da voci e penne tra le più autorevoli nell’ambito nazionale ed europeo. Ci auguriamo in sintesi che la manifestazione di Navelli possa farsi sempre più volano di un posizionamento di valore della nostra realtà, che aspiri a creare legami durevoli oltre confine e una rete di collegamenti quanto più ampia e ricca».   La vostra concezione del vino (naturale)? «Dare una definizione del vino naturale è compito arduo, tale è la diversità di vedute tra gli stessi produttori. Lasciando da parte i protocolli di produzione, comunque importanti, possiamo rispondere

che il vino naturale è per noi il vino come dovrebbe essere, ovvero innanzitutto il risultato di un’interazione sapiente e rispettosa tra l’uomo (l’artigiano, il vignaiolo), le piante che egli cura e il territorio in cui questo rapporto si esplica. Il vino naturale è quel vino in cui il legame tra la pianta da cui origina il frutto, il suolo in cui affondano le radici e tutti gli altri fattori ambientali, raggiunge la piena espressione della sua unicità. Tradotto in termini pratici, questo implica una gestione agricola conservativa e un ridottissimo interventismo nelle operazioni di vinificazione. Non ci piace l’idea che l’uomo si ponga al di sopra della natura né al di fuori di essa allo scopo di controllare ogni minima divergenza dal tracciato stabilito, manipolando la materia secondo ricettari standardizzati. Variabilità e un certo grado di imprevedibilità sono fattori legati indissolubilmente alla condizione di ogni essere vivente, e come tali non andrebbero visti come errori da correggere ma come caratteristiche da valorizzare. Dentro ogni bottiglia dovrebbe potersi leggere la storia di un’annata, l’unicità di un territorio e il lavoro che c’è dietro»

Due immagini dell’edizione dello scorso anno

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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Bottega Culinaria Biologica

La chef Cinzia Mancini

CINZIA MANCINI, QUANDO LA CUCINA SI FA ELEGANZA A tu per tu con Cinzia Mancini, chef e titolare della Bottega Culinaria Biologica a San Vito Chietino. Una cucina, semplice, diretta e libera come chi la crea

«L

a soddisfazione più grande del nostro lavoro è quando il cliente contento viene a complimentarsi con noi». Parla sempre al plurale Cinzia Mancini, chef e titolare della Bottega Culinaria Biologica, piccolo ristorante nascosto tra le campagne di San Vito Chietino, in direzione Sant’Apollinare. Un luogo in cui la natura e il silenzio avvolgono una cucina semplice e incentrata sulla qualità delle materie prime. In una piacevole e lunga chiacchierata, Cinzia ci ha raccontato la sua storia. La Mancini proviene da una famiglia in cui tutti sono bravi in cucina, dove il cibo ha un valore rilevante ma nessuno è ristoratore. Tra gli studi superiori e un corso allo IED per stilista, Cinzia inizia a lavorare nelle cucine come espediente per rendersi autonoma. Un lavoro che la porta da subito a viaggiare: va in Alto Adige, a Rimini, Londra, Parigi, poi torna in Abruzzo e a 32 anni, spinta da

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una forte passione, decide di aprire un ristorante tutto suo che, come cita il nome, voleva essere una bottega dove si mangia e si acquistano prodotti di grande qualità: nasce così la Bottega Culinaria Biologica. «Fummo tra i primi –ci racconta– in Abruzzo ad avere un ristorante che usava solo prodotti biologici». Da questo momento Cinzia inizia a frequentare diversi corsi da chef stellati: Alajmo, Perdomo e tanti altri. «L’esperienza più importante l’ho fatta al ristorante Caino (2 stelle Michelin), –continua la chef– Valeria Piccini è una chef straordinaria. E di questo devo ringraziare Niko Romito, fu attraverso lui che ebbi questa possibilità. Da Caino ho capito cos’era la cucina fatta di ricerca e studio e così tornando a San Vito, ho voltato pagina e ho avviato un nuovo percorso alla ricerca della mia nuova identità». «Quando ho cambiato il menu -prosegue la Mancini- dando spazio alla mia espressione creativa, all’inizio ho perso diversi clienti, piatti troppo


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«L

a soddisfazione più grande del nostro lavoro è quando il cliente contento viene a complimentarsi con noi». Parla sempre al plurale Cinzia Mancini, chef e titolare della Bottega Culinaria Biologica, piccolo ristorante nascosto tra le campagne di San Vito Chietino, in direzione Sant’Apollinare. Un luogo in cui la natura e il silenzio avvolgono una cucina semplice e incentrata sulla qualità delle materie prime. In una piacevole e lunga chiacchierata, Cinzia ci ha raccontato la sua storia. La Mancini proviene da una famiglia in cui tutti sono bravi in cucina, dove il cibo ha un valore rilevante ma nessuno è ristoratore. Tra gli studi superiori e un corso allo IED per stilista, Cinzia inizia a lavorare nelle cucine come espediente per rendersi autonoma. Un lavoro che la porta da subito a viaggiare: va in Alto Adige, a Rimini, Londra, Parigi, poi torna in Abruzzo e a 32 anni, spinta da una forte passione, decide di aprire un ristorante tutto suo che, come cita il nome, voleva essere una bottega dove si mangia e si acquistano prodotti di grande qualità: nasce così la Bottega Culinaria Biologica. «Fummo tra i primi –ci racconta– in Abruzzo ad avere un ristorante che usava solo prodotti biologici». Da questo momento Cinzia inizia a frequentare diversi corsi da chef stellati: Alajmo, Perdomo e tanti altri. «L’esperienza più importante l’ho fatta al ristorante Caino (2 stelle Michelin), –continua la chef– Valeria Piccini è una chef straordinaria. E di questo devo ringraziare Niko Romito, fu attraverso

lui che ebbi questa possibilità. Da Caino ho capito cos’era la cucina fatta di ricerca e studio e così tornando a San Vito, ho voltato pagina e ho avviato un nuovo percorso alla ricerca della mia nuova identità». «Quando ho cambiato il menu -prosegue la Mancini- dando spazio alla mia espressione creativa, all’inizio ho perso diversi clienti, piatti troppo azzardati per molti! Sono seguiti anni difficili, fare ricerca e sperimentazione in cucina, implica dei costi elevati, ma le soddisfazioni pian piano stanno arrivando. Stiamo entrando nelle migliori guide nazionali». «Sono la maggiore di 4 sorelle, –continua Cinzia– siamo molto unite, sono le mie più grandi fan, ma nessuna di loro ha scelto di intraprendere la mia strada». Prima era il papà a curare l’orto che è alle spalle del ristorante, ma oggi che è venuto a mancare, la chef sta pensando di affidarlo a qualcun altro. La sua proposta gastronomica propone piatti dai sapori netti e decisi, ma anche belli esteticamente. «Uovo, Scampo e Radicchio è il piatto che più mi rappresenta. –prosegue la chef– Dentro c’è il ricordo, la tradizione e la ricerca. È un piatto legato alla mia infanzia che ripropone il profumo e il sapore dell’uovo cotto da mia nonna sotto la cenere. L’uovo, rigorosamente biologico, che proviene dall’allevamento di galline Ancona, allevate con cura da Kristian Olivieri, un mio amico ex impiegato di banca, viene sovrastato dallo scampo appena scottato, a chiudere, una foglia di radicchio arrosto croccante». La foto di questo piatto ha anche vinto il Premio Kitchen Art del concorso fotografico promosso da Biffi Arte. La foto fu poi

Uovo, scampo e radicchio

L’esterno de “La Bottega Culinaria Biologica”

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» redazionale in collaborazione con Dada srl

Noleggio a lungo termine con DA.DA Srl Tutti i vantaggi dei servizi offerti dall’agenzia nata da esperti nel settore della locazione finanziaria

“U

n’auto e non i pensieri”. È questo il cavallo di battaglia della DA.DA giovane e dinamica agenzia in attività finanziaria, che con il “noleggio a lungo termine” vuole completare la gamma di servizi proposti alle aziende del nostro territorio. «La volontà di fornire sempre i migliori servizi a misura d’impresa -spiegano- ci ha portato a riflettere sull’elemento essenziale della vita aziendale, l’ottimizzazione del tempo e dei costi. Questi due aspetti, infatti, non sono solamente delle mission aziendali ma il presupposto fondamentale per rispondere alle esigenze di mercato sempre più selettivo. Il noleggio a lungo termine permette di scegliere il veicolo più adatto alle diverse esigenze, non avendo costi imprevisti, gestendo al meglio i tempi per la manutenzione». Nel contratto di noleggio, caratterizzato da una durata che varia dai 12 ai 60 mesi , vengono incluse tutte le incombenze amministrative, burocratiche ed eventuali costi imprevisti. «Grazie al noleggio a lungo termine proposto dalla DA.DA. -dicono ancora- ogni cliente beneficia di una serie di vantaggi finanziari, gestionali, amministrativi ed economici. Finanziari, poiché assolvendo in un unico canone al pagamento

della tassa di proprietà e dell’assicurazione e manutenzioni crea il minimo immobilizzo di capitali per l’utilizzo del veicolo; gestionali dal momento che un pacchetto di servizi “all inclusive” ed un canone fisso mensile, eliminano il rischio di dover sostenere spese non programmate, facilitando la pianificazione dei costi legati alla gestione del veicolo». Infatti nel servizio del noleggio a lungo termine, sono previsti anche il cambio pneumatici estivi ed invernali (a seconda delle caratteristiche del contratto), gli interventi sul veicolo di ordinaria e straordinaria manutenzione e la fornitura di un veicolo sostitutivo e fuel card. Qualora ci fosse la necessità di rinnovare il parco auto e quindi l’esigenza di gestire l’usato, con il prodotto “PERMUTA” è possibile utilizzare il valore del veicolo usato,come anticipo sul nuovo contratto di noleggio. Al servizio del noleggio a lungo termine, DA.DA offre da sempre quello della locazione finanziaria, articolato in leasing targato leggero e veicoli commerciali; leasing targato Truck (camion) e leasing strumentale. Altra soluzione proposta dai consulenti DA.DA è la locazione operativa dedicata ai beni strumentali, che permette un continuo rinnovo tecnologico della fornitura, mettendo al riparo il cliente dal rischio di obsolescenza dei beni aziendali.

DA.DA s.r.l - Agenzia in Attività Finanziaria, N. Iscr. OAM A7885, N. Iscr. IVASS E000250304 tel. 085 387152 mail: info@dadasrl.com sito:www.dadasrl.com.

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Edmond Shaqiri

Pietra Tomor, dai monti albanesi ai borghi italiani

I

Con sede a Francavilla al Mare, la ditta di Edmond Shaqiri commercializza la pregiata pietra calcarea estratta manualmente nella zona di Skrapar in Albania

nteri centri storici restaurati, abitazioni private di lusso e ancora agriturismi. Le applicazioni per Pietra Tomor sono variegate ed adatte a molteplici esigenze. La storia di quest’azienda che ha sede legale a Francavilla al Mare inizia nel 2003. A scrivere pagina dopo pagina il successo di questa impresa è Edmond Shaqiri. Nato a Tirana, in Albania nel 1963, Shaqiri, sposato con due figlie, dopo alcune vacanze in giro per l’Italia, si trasferisce stabilmente nel Belpaese nel 1993. «Dal mio arrivo in Italia ho fatto i lavori più diversi – ricorda Shaqiri - . Per circa 10 anni ho lavorato nell’ambito dei distributori di carburanti. Nel

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2003 ho voluto cogliere una vera sfida, nata un po’ per gioco. I miei genitori sono originari di una cittadina posta ai piedi del Monte Tomor. Qui, dove tornavo da bambino a trovare i nonni, sorge una particolare pietra calcarea, che ne prende il nome. Questa pietra viene estratta a circa 1300 - 1600 metri di altitudine. Tra le sue caratteristiche più rilevanti c’è la notevole resistenza ai cicli di gelo e disgelo e l’impermeabilità ad oli e bitumi. Nel 2003 ho portato questo materiale in Italia, proponendolo al settore edile». Ed è così che bussando porta dopo porta, la sfida di Shaqiri diventa un’impresa a tutti gli effetti. Oggi la ditta individuale Pietra Tomor dà lavoro


» redazionale in collaborazione con Pietra Tomor

La cava in Albania dove viene estratta la pietra

a circa 40 dipendenti in Albania che si occupano delle fasi di estrazione e lavorazione della pietra mentre qui in Italia Shaqiri ha una piccola rete commerciale che gli ha consentito di proporre questa speciale pietra in tutto il centro Italia. Oltre l’Abruzzo, anche la Puglia, il Molise, le Marche, l’Umbria e la bassa Toscana conoscono perfettamente questa particolarissima e pregiata pietra. «Sono riuscito a portare questa pietra anche in alcune regioni del nord Italia dice ancora Shaqiri – e all’estero come in Grecia, in Svizzera, Francia e anche Germania». Questo tipo di pietra si presenta sotto forma di lastre di calcare a spacco cava, con tonalità di colore delle terre Senesi. La sua resistenza ai cambiamenti climatici e le sfumature del colore, la rendono perfetta per qualsiasi tipo di pavimentazione, a partire da percorsi carrabili e pedonali, piazze, lastricati in genere, sistemazione delle aree verdi, piscine, fino a rivestimenti per muri di sostegno, colonne, facciate libere e muratura tradizionale. «Con Pietra Tomor – spiega – abbiamo restaurato completamente interi centri storici, recuperando le antiche pietre della pavimentazione e affiancandole alla nostra pietra. Le sue particolarità la rendono perfetta per il restauro di chiese del XII – XIII secolo rendendo assolutamente impercettibili le differenze con i materiali originari. Altro punto di forza di questo materiale è il suo prezzo. A seconda del tipo di lavorazione a cui viene sottoposta in-

fatti è possibile coprire ampissime fasce di mercato». Oltre a questo materiale, Shaqiri ha di recente avviato la commercializzazione anche della Pietra Albanera, una pietra arenaria anch’essa albanese, utilizzata sin dall’antichità in costruzioni importanti come teatri, in abitazioni civili ed agricole. La sua resistenza la rende adatta per la costruzione di villaggi, borghi e complessi residenziali. Si tratta di una pietra arenaria proveniente da rocce compatte che si sono formate per consolidamento di sabbie e detriti con la quale sta avendo successo nella ricostruzione dei centri storici e borghi nel centro Italia. La sua struttura geologica garantisce qualità tecniche e al tempo stesso uniformità di struttura e di colore. «La ditta sta crescendo – confessa l’imprenditore – sia da un punto di vista dell’offerta dei materiali che da quello dei clienti acquisiti. Nel 2014 e nel 2015 abbiamo registrato un incremento del 25-30% sul fatturato. Lo scopo principale è quello di consolidare la nostra presenza sul mercato, migliorando il servizio giorno dopo giorno ed ampliando le tipologie di pietre commercializzate. Seppure la grossa fetta della rete vendita è costituita da punti vendita di materiali per l’edilizia, piastrelle, pavimenti e rivestimenti, spesso seguiamo direttamente dai clienti finali anche la fase della posa in opera delle due pietre. Ogni lavoro lascia il suo segno e le sue grandi soddisfazioni che ci riempiono di orgoglio».

Uno dei lavori realizzati con la Pietra Tomor

L’esposizione dei rivestimenti all’Expo di Milano

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Lo staff dello Studio Scannella

Studio Scannella al servizio delle imprese Franco Scannella racconta la storia del suo studio dedicato alla consulenza in materia di lavoro

È

il giorno del suo compleanno, quando nel 1995, Franco Scannella da Civitella Casanova si iscrive ufficialmente nell’Ordine dei Consulenti  del lavoro,  dopo aver superato al primo tentativo  l’esame di abilitazione a L’Aquila. Alle sue spalle un’esperienza iniziata nel 1981 e durata per oltre 10 anni come dipendente di un’azienda della Val Pescara di circa 200 dipendenti, nell’ufficio personale. «Mi occupavo della parte amministrativa, contabile e di tutte le buste paga dei dipendenti – racconta il professionista,

seduto alla sua ampia scrivania nel grande studio nel centro Dama di Chieti scalo-. Nel frattempo sostenevo il praticantato, necessario per accedere all’esame di abilitazione come consulente del lavoro e iniziavo la collaborazione, durata per circa 25 anni, con il professionista Ettore Rossi». Una volta acquisito ufficialmente il titolo, Scannella crea il suo personalissimo studio, insieme a Stefania Mammarella, collega e moglie. «La primissima sede - spiega Scannella – era nel centro di Chieti Scalo. Circa 10 anni fa, abbiamo avuto l’opportunità di ampliare il nostro studio, collocandolo in questo complesso

Franco Scannella alla sua scrivania

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» redazionale in collaborazione con Studio Scannella

I collaboratori di Studio Scannella a lavoro

nella zona industriale di Chieti. In concomitanza con questo spostamento abbiamo registrato il vero grande salto di qualità. Oggi il nostro studio segue circa 150 piccole e medie imprese per lo più abruzzesi, dalle varie dimensioni e dai settori più variegati». Scannella e sua moglie hanno scelto di unire la loro professionalità a quella di un avvocato, Roberta Frittella, facendosi affiancare da 7 dipendenti tutte donne. «Sono stati molti i collaboratori che si sono avvicendati in questi anni – dichiara Scannella, che ha due figli di 13 e 16 anni, la cui fotografia campeggia alle sue spalle – ma ho notato una maggiore predisposizione da parte delle donne, naturalmente più organizzate, precise e puntuali nello svolgimento del lavoro». Lo studio Scannella affianca e supporta le imprese nell’elaborazione delle buste paga, e fornisce consulenza nella costituzione dei rapporti di lavoro e della loro gestione. «Al momento dell’assunzione di un nuovo lavoratore –specifica– è molto importante per un’azienda inquadrare il dipendente nel modo migliore, sia da un punto di vista previdenziale che assicurativo. Il nostro ruolo, dunque, è proprio quello di affiancare le ditte e di individuare l’esatto metodo di assunzione, facilitando quindi l’acquisizione di agevolazioni per un’impresa. Le continue riforme del mondo del lavoro ci impongono un’attività di aggiornamento costante, che cerchiamo di trasmettere a nostra volta ai clienti». Rigore ed etica personale. Sono questi i grandi valori che caratterizzano Franco Scannella e il suo team tutto al femminile. «Ho sempre consigliato alle aziende il massimo rispetto delle normative e della dignità dei lavoratori. Nei casi in cui le aziende sceglievano direzioni differenti non ho esitato a rifiutare l’incarico». L’attività dello studio di consulenza si

estende anche alla fase di gestione del rapporto di lavoro e a quella di interruzione. «Fase particolarmente delicata specifica Scannella - è quella relativa all’interruzione di un rapporto di lavoro. Chiaramente privilegiamo le conciliazioni tra dipendenti e datori di lavoro, ecco perché ho scelto di farmi affiancare da un legale, l’avvocato Frittella. In questi ultimi anni, caratterizzati da una dura crisi economica, abbiamo dovuto supportare diverse realtà alle prese con fallimenti o concordati. Nonostante la difficile congiuntura economica, sono comunque molte le aziende, che seguiamo anche in materia fiscale, che hanno registrato una rilevante crescita». E mentre ricorda i momenti migliori della sua carriera, tra quelli la consulenza nella fase di acquisizione di un’impresa abruzzese da parte di una grande azienda di livello nazionale, Scannella annuncia i suoi progetti: «Mi piacerebbe ampliare il mio studio ad altre professionalità, specialisti del campo della finanza agevolata. In questo modo potremo ampliare anche la gamma dei servizi offerti ai clienti, che sempre più spesso privilegiano realtà capaci di supportarli sotto diversi punti di vista. Siamo in trattativa con alcuni professionisti per dare concretezza a quello che fino ad ora era solo un sogno in un cassetto».

Il team dello studio Scannella Franco Scannella Stefania Mammarella Roberta Frittella Loredana Catabbi Lina Di Cola

Paola Di Cola Maruska Gentile Silvia Giardinelli Sara Mammarella Manuela Maurizio

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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

N

ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.


seminari & convegni » a cura della redazione

Giovanni Lolli, vice-presidente Regione Abruzzo con delega alla Ricostruzione

L’industria della ricostruzione Presentati i dieci progetti votati all’innovazione e alla tecnologia che rivitalizzeranno l’industria a L’Aquila e nel suo comprensorio. Se ne è parlato durante l’incontro “L’industria della ricostruzione”

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ieci progetti industriali, circa 270 milioni di euro, con una partecipazione pubblica intorno al 30% per 500 nuovi posti di lavoro, è con questi numeri che il vice presidente della Giunta regionale con delega anche alla Ricostruzione, Giovanni Lolli, si è presentato in un pienissimo Auditorium del Parco a L’Aquila per parlare dell’ ”Industria della ricostruzione”, la “nuova stagione industriale” che la città e il suo territorio vivranno. Una nuova fase economica post-terremoto che si apre «grazie ai fondi che lo Stato ha riservato all’Aquila per la ricostruzione industriale e che ora trova compimento di fronte alla volontà di grandi imprese che intendono investire sul territorio. Certamente è necessaria la condivisione di tutti i soggetti, pubblici e privati, che sul territorio aquilano del cratere vivono e producono».

Tutte eccellenze dell’innovazione e della tecnologia che arriveranno qui grazie all’opportunità data da quel 4% che la legge Barca riserva alla ricostruzione industriale. «In termini assoluti, - sottolinea Lolli - possiamo dire che nei prossimi anni si concentreranno nell’area del cratere risorse per 263 milioni di euro, più del doppio di quelle che l’Europa ha riservato all’Abruzzo con i fondi strutturali Por-Fesr 2014-2020». Risorse su cui lo Stato intende porre il proprio controllo attraverso una cabina di regia che vede la partecipazione del Ministero dello Sviluppo economico, delle Strutture di missione della ricostruzione e di Palazzo Chigi, del Comune dell’Aquila e della Regione Abruzzo. A detta del vicepresidente una simile operazione avverrà anche nei settori della cultura e del turismo, a tal fine ha citato l’iniziativa della realizzazio-

ne a L’Aquila di una sede distaccata del Maxxi di Roma, ipotesi lanciata mesi fa dal ministro per i Beni culturali, Dario Franceschini, che ha proposto come sede Palazzo Ardinghelli, adottato dalla Russia. Ma Lolli ha lanciato anche una stoccata alla classe dirigente aquilana, alla quale non dimentichiamo che anche lui appartiene, «è necessario che questa città si metta d’accordo sul tipo di sviluppo che vuole perseguire - ha avvertito se pensa ancora a una ricchezza fondata su rendita fondiaria e lavoro pubblico, siamo sulla strada sbagliata». Accanto a Lolli erano presenti il sindaco, Massimo Cialente, Giampiero Marchesi, coordinatore Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri, e Bernardo Mattarella di Invitalia e a seguire coloro che hanno presentato i progetti •

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seminari & convegni » Marcella Pace - foto concesse da Confindustria Chieti – Pescara

Da sinistra Rodolfo D’Angelantonio, Ottorino La Rocca e gli avvocati Giovanni ed Angelo Ferretti

Polonia, paese business friendly Gli avvocati Giovanni ed Angelo Ferretti hanno illustrato in un seminario nella sede di Confindustria Chieti Pescara le possibilità di internazionalizzazione offerte dallo Studio Ferretti & Bebenek

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ar conoscere la realtà polacca agli imprenditori italiani interessati. Questo l’obiettivo illustrato da Ottorino La Rocca, vice presidente Confindustria Chieti Pescara per introdurre la conferenza “United locally & abroad: Polonia sostegno alle PMI locali nel processo di internazionalizzazione”. Confindustria ha ospitato un seminario incentrato sulle potenzialità della Polonia, nel processo dell’internazionalizzazione. Dopo la presentazione del consigliere Rodolfo D’Angelantonio, la parola è passata agli organizzatori dell’evento: i fratelli Giovanni ed Angelo Ferretti. I due avvocati originari della provincia di Teramo vivono da tempo a Varsavia in Polonia. Il primo, Giovanni 34 enne, ha fondato nel 2012, insieme a Paweł Bębenek, 39

anni, lo studio associato Ferretti & Bebenek, che vanta circa 20 collaboratori tra avvocati, commercialisti e consulenti fiscali e che ha recentemente aperto un ufficio vetrina ad Alba Adriatica, «al fine di intercettare le esigenze locali delle PMI Abruzzesi e Marchigiane che lavorano o vorrebbero lavorare all’estero». Molti i servizi offerti dai professionisti soprattutto nell’ambito della consulenza ed assistenza integrata. «La Polonia –ha spiegato Ferretti– può essere un trampolino di lancio per l’internazionalizzazione delle aziende italiane. L’obiettivo è quello di generare ricchezza, per esempio delocalizzando solo alcuni processi di produzione per poi creare dei veri e propri tesoretti, da reinvestire nel paese di origine». La Polonia

conta circa 38 mln di abitanti. Nonostante la crisi economica mondiale, ha un PIL in costante crescita ed una forza lavoro giovanile qualificata. Angelo Ferretti ha illustrato alla platea una comparazione tra Polonia ed Italia in ambito giuridico e fiscale, con un focus sulle ZES «le zone economiche speciali, aree con trattamenti fiscali agevolati dove l’imprenditore, garantendo certe condizioni di investimento, può avviare un’attività avvalendosi dell’appoggio delle autorità amministrative locali, senza pagare temporaneamente l’imposta sul reddito». Il seminario si è concluso con il caso della Futura Cargo Italia, da 14 anni con una filiale a Varsavia, seguita dallo studio Ferretti & Bebenek •

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seminari & convegni » a cura della redazione

Vincenzo Caputo e Laura Tinari

Le studentesse durante un laboratorio

Stefano Panella

LADY DIGITAL DAY

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I Giovani Imprenditori Confindustria L’Aquila portano le studentesse a scuola di digitale per “celebrare” la Festa della donna

ssere “native digitali” ma non conoscere ancora bene le opportunità che l’innovazione e la tecnologia offrono, è per questo che quest’anno il Movimento nazionale Giovani Imprenditori Confindustria ha dedicato la Festa della donna al tema donne e digitale. Aderendo all’iniziativa “La Settimana del RosaDigitale”, i GI hanno inteso leggere un digital divide, in generale ancora alto nel nostro Paese, in ottica di genere con l’obiettivo di avvicinare le studentesse alla tecnologia e all’informatica, in un momento in cui la forbice uomo-donna resta nel 2016 ancora troppo ampia in questo ambito. Il Movimento GI ha reinterpretato questo tema secondo quelle che sono le attitudini e i progetti su cui sta già lavoran-

do, inserendo le proprie iniziative nell’ambito del programma di “Alternanza scuola-lavoro”. Il Gruppo dell’Aquila ha così partecipato a questa iniziativa, realizzata in tutta Italia nella mattina del 9 marzo, ideando “LADY DIGITAL DAY”, evento portato avanti con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Amedeo d’Aosta”. L’obiettivo è stato da un lato valorizzare il proprio impegno nel progetto di Alternanza e dall’altro mostrare alle ragazze che il digitale non è soltanto gioco, ma un nuovo modo di lavorare, un fare impresa basato su idee creative e nuove professioni in un mondo in cui l’innovazione crea nuova imprenditorialità, crescita economica e occupazione. Il programma prevedeva la realizzazione di tre

laboratori: creazione e gestione di un blog con Maria Cattini, founder laquilablog.it; essere grafic designer con Francesca Ciccone, grafica pubblicitaria; gestione dei profili social con Marianna Gianforte, giornalista. A seguire si è tenuto un momento di confronto con Maria Chiara Marola, dirigente scolastico I.S.S. “Amedeo D’Aosta”, Stefano Panella, GI Confindustria L’Aquila, Vincenzo Caputo, vicepresidente nazionale GI Confindustria con delega all’Education e Capitale umano, Laura Tinari, responsabile Comitato nazionale Responsabilità sociale d’impresa e Politiche di Genere GI Confindustria, Antinisca Di Marco, founder startup Smartly, Marta D’Angelo, sottoranda Gran Sasso Science Institute •

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seminari & convegni » a cura della redazione

Un momento del primo seminario tenutosi il 2 marzo in Confindustria L’Aquila

IL LAVORO DOPO IL JOBS ACT

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L’Aquila laboratorio nazionale per parlare delle novità introdotte dalla nuova legge sul lavoro

ome è e come sarà il “Il lavoro dopo il Jobs act” nel rapporto tra Impresa, Sindacato e Politica? Questo il focus di un ciclo di seminari ideato da Confindustria L’Aquila in collaborazione con l’Universitas Mercatorum – Università telematica delle Camere di Commercio Italiane. Un progetto di respiro nazionale, che diventerà oggetto di un percorso di studio proprio all’interno della stessa Universitas Mercatorum. Un programma che nasce dalla volontà di aiutare le imprese e le organizzazioni sindacali nel riflettere sugli aspetti concreti e applicativi della nuova legge che sta rivoluzionando sia il diritto del lavoro che le relazioni industriali. Un progetto articolato in tre

sessioni tecniche e una istituzionale che, come sottolinea il direttore generale di Confindustria L’Aquila-Abruzzo Interno , Carlo Imperatore, «ha l’obiettivo di offrire alle imprese una valutazione politica della nuova legislazione giuslavorista». Il percorso, che si svolge in Confindustria L’Aquila, è iniziato il 2 marzo e si concluderà il 3 maggio proprio con questa sessione più politica. Si tratta di

Carlo Imperatore, direttore generale Confindustria L’Aquila

lezioni gratuite e fruibili dalle imprese abruzzesi e dai professionisti interessati, che previa registrazione hanno occupato tutti i posti disponibili. Quattro i temi al centro dei seminari: il mercato del lavoro, la flessibilità, gli ammortizzatori sociali, le istituzioni e l’autonomia collettiva. Un’organizzazione “tempestiva” e particolarmente importante per le aziende, in un momento in cui opportunità e investimenti importanti si stanno concretizzando e diverse aziende si stanno insediando a L’Aquila, «Da qui continua Imperatore - si apre una fase di vivacità imprenditoriale e industriale per il nostro territorio, che creerà occupazione e ricollocazione di lavoratori ad ora fuoriusciti dal mercato del lavoro» •

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» a cura della redazione

I relatori intervenuti al convegno

TRASPORTO, INNOVAZIONE E TURISMO, QUESTI I PUNTI FORTI DEL PROGETTO EUROPE-ADRIATIC SEA-WAY Durante i lavori sono state illustrate le politiche per il miglioramento dell’accessibilità e della mobilità dei passeggeri nel bacino adriatico ionico

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rasporto sostenibile, innovazione e turismo, questi i temi al centro del dibattito durante l’Open Day organizzato dalla Regione Abruzzo che si è svolto all’Aurum a Pescara. L’evento si inserisce nell’ambito del Progetto strategico EA SEA-WAY Europe-Adriatic Sea-Way co-finanziato dal programma transfrontaliero IPA-Adriatico 2007 – 2013. EA SEA-WAY, acronimo di Europe-Adriatic Sea-Way, nasce dalla necessità sempre crescente di affrontare i temi della multimodalità transfrontaliera del passeggero e sviluppare servizi di trasporto integrato e sostenibile. L’evento, curato dal Dipartimento

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Infrastrutture,Trasporti, Mobilità, Reti e Logistica della Regione Abruzzo, struttura responsabile dell’attuazione del progetto per la parte di competenza della Regione Abruzzo, si è svolto in due sessioni coordinate dal Direttore del Dipartimento Maria Antonietta Picardi, responsabile del progetto. Nella prima parte della mattinata, è stata fatta un’analisi sulla progettualità futura sul tema della mobilità delle persone nella Macro Regione Adriatico Ionica. Dopo i saluti del sindaco di Pescara Marco Alessandrini, sono intervenuti: Massimo Luciani, Direttore regionale ANCI Abruzzo e Massimiliano Angelotti, responsabile della

Direzione centrale Infrastrutture e Territorio della Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia, Lead Partner del progetto Ea Sea-Way, il quale ha presentato le azioni pilota e i risultati ottenuti. «La Regione Friuli Venezia Giulia –ha dichiarato Angelotti- sta investendo e intende continuare ad investire sulla multimodalità sostenibile e proseguirà con i progetti europei ad attrarre finanziamenti per sostenere ulteriormente lo sviluppo di servizi di trasporto. La partnership con l’Abruzzo è di grande rilevanza per lo sviluppo della Macro Regione Ionica e sono convinto che insieme stiamo raggiungendo ottimi risultati».


seminari & convegni

La seconda parte della mattinata nominata “Easy Passenger – un sistema di infomobilità volto a promuovere la condivisione del dato per la costruzione di trip planner da e verso l’Abruzzo nel bacino Adriatico Ionico” è stata dedicata alla presentazione degli output di Progetto, e in generale agli approfondimenti degli studi previsti dallo stesso. Hanno preso la parola: Maria Antonietta Picardi, Enrico Moretti, Comandante della Capitaneria di Porto di Pescara, Antonio Montanaro, Direttore di TUA – Trasporti Unica Abruzzese, l’ing. Luciano Cera, coordinatore del progetto per la Regione Abruzzo e Michele Flammini, Professore dell’Università degli Studi di L’Aquila, Dipartimento di Ingegneria, Informatica e Matematica. I relatori hanno illustrato il lavoro

svolto per lo sviluppo della sostenibilità delle azioni pilota del progetto attraverso la promozione degli strumenti innovativi, l’attivazione di nuovi collegamenti e il miglioramento di quelli già esistenti, hanno raccomandato la costruzione di luoghi comuni della governance transfrontaliera di settore, così come gli interventi infrastrutturali sui porti a vocazione turistica. «Il miglioramento dei trasporti –ha spiegato la Picardi al pubblico presente- è uno degli obiettivi

più alti promossi dal Progetto. A questa finalità si aggiunge il rafforzamento del dialogo transfrontaliero e transnazionale tra le Istituzioni che contribuiscono in maniera strategica alla sostenibilità del trasporto dei passeggeri. Ci tengo ad evidenziare dell’importanza del sistema di infomobilità in collaborazione con l’Università degli Studi di L’Aquila per le reti di interconnessione dei trasporti e per la consequenziale crescita del settore turistico» •

Un’altra immagine del convegno

Il progetto Easea Way

Il progetto Easea Way coinvolge 20 partner beneficiari e 16 partner associati provenienti da 8 paesi diversi della costa adriatica. Il progetto, capitanato dalla Direzione Centrale infrastrutture, mobilità, pianificazione territoriale, lavori pubblici, edilizia della Regione Friuli Venezia Giulia, ha la durata complessiva di 28 mesi ed è stato approvato dal Programma di Cooperazione Transfrontaliera IPA ADRIATIC CBC 20072013, con un finanziamento complessivo di 6,6 milioni di euro. L’obiettivo principale del progetto è quello di migliorare l’accessibilità e la mobilità dei passeggeri in tutta l’area Adriatica e il suo entroterra attraverso lo sviluppo di nuovi accordi transfrontalieri, nuovi servizi di trasporto integrati e sostenibili e il miglioramento delle infrastrutture fisiche legate a questi nuovi servizi. Gli obiettivi specifici del progetto sono: 1. Integrare e aggiornare servizi di trasporto nuovi ed esistenti (turisti e residenti) per migliorare l’accessibilità attraverso il bacino Adriatico e diminuire le emissioni di CO2. 2. Consentire una migliore integrazione dei collegamenti urbani e regionali tra porti, aeroporti e destinazioni turistiche principali/aree urbane. 3. Sviluppare nuove infrastrutture e/o ristrutturare quelle esistenti nel sistema portuale adriatico, al fine di creare una infrastrutturazione di servizi tesa a favorire lo sviluppo di un trasporto più sostenibile ed efficiente per i passeggeri. 4. Favorire il trasporto marittimo di passeggeri e di altri mezzi di trasporto collettivo collegati al sistema portuale. 5. Testare nuovi modelli di governance nell’ottica della Macroregione Adriatico-Ionica.

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Il prossimo 20 maggio a Pescara un convegno sulla “Prevenzione e gestione dei rischi emergenti per le imprese”

AGENZIA di PESCARA CENTRO PRESENTA

PREVENZIONE E GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI PER LE IMPRESE Tavola rotonda sulla sicurezza sul lavoro, D.lgs 231/2001 e tutela legale e assicurativa del rischio

Pescara 20 Maggio 2016 ore17:30

INTERVENTI: Dott. RAFFAELE GUARINIELLO già Procuratore della Repubblica di Torino Dott. PAOLO NOVATI Direttore Centrale Tecnico Rami Danni Vittoria Assicurazioni S.p.a. Dott. MARCO ROSSI Direttore Commerciale D.A.S. Difesa Automobilistica Sinistri S.p.a. Dott. MARCO SCIARRA Presidente ANCE Pescara Dott. FRANCO DANELLI Presidente Confcommercio Pescara Avv. FRANCO PEROLINO Partner Studio Legale Syn.pro Avvocati d’impresa PRESENTA IL CONVEGNO: PIERO SIDERI Agente Generale Vittoria Assicurazioni e Das Agenzia di Pescara Centro MODERATORE: Dott. MAURO TEDESCHINI Direttore de “IL CENTRO” CHIUDE I LAVORI Dott. PAOLO TESTA Responsabile Commerciale e Procuratore d’agenzia Vittoria Assicurazioni e Das Agenzia di Pescara Centro CONVEGNO PRESSO: HOTEL ESPLANADE Piazza Primo Maggio 46 Pescara a seguire Aperitivo a Buffet per gli Ospiti CONFERMARE PRESENZA

Partners

Le info del convegno Il Convegno, organizzato dall’Agenzia Generale di Pescara Centro Vittoria Assicurazioni e DAS Assicurazioni, è dedicato a i titolari di aziende, amministratori delegati, direttori generali, dirigenti e professionisti. L’evento del 20 maggio p.v. affronterà il tema della responsabilità amministrativa (penale) delle imprese alla luce del D. Lgs 231/2001 e della necessità per gli amministratori di riorganizzare, in via preventiva, anche l’assetto assicurativo per la copertura dei rischi da reato colposo. Infatti, l’estensione dei reati contemplati dalla predetta norma ad ipotesi delittuose di natura colposa e non necessariamente dolosa può provocare la responsabilità penale di società ed Enti e la comminazione di pesanti sanzioni, anche di natura cautelare, con possibili gravi ripercussioni sulla vita stessa della società. In tale ottica, si parlerà anche della particolare copertura assicurativa avente ad oggetto le spese legali di difesa penale ed i costi posti a carico delle aziende per difendere i propri amministratori. Illustreranno invece la parte normativa e sanzionatoria il dott. Raffaele Guariniello, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torino, e l’avv. Franco Perolino, partner dello Studio Legale Associato Synpro- avvocati d’impresa (www.synproavvocati.it). Per confermare la partecipazione al Convegno e per eventuali informazioni, scrivere all’indirizzo e-mail: pescara@synpro-avvocati.it


seminari & convegni » a cura della redazione - foto concesse da Fondazione Aria

Al centro: Il giornalista Marco Panara con il direttore artistico Fondazione Aria, Cecilia Casorati e l’imprenditore Enrico Marramiero

Platform Economy e Industria 4.0: le grandi opportunità della quarta rivoluzione industriale Il giornalista Marco Panara ne ha parlato a Pescara ospite della Fondazione Aria

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he fosse l’inizio di una nuova epoca l’avevamo capito, che si trattasse della quarta rivoluzione industriale ce l’ha confermato il giornalista, di origini abruzzesi, Marco Panara chiamato da Fondazione Aria a parlare dei rapidi e costanti mutamenti della società e del mondo del lavoro travolto dall’innovazione digitale. «Il lavoro è indubbiamente il modo per sostenersi -ha affermato il giornalista- ma anche la parte più sociale di noi, intercettando e riconoscendo i segnali di cambiamento è ora possibile convertire una passione in impresa». Segnali positivi a seguito del cambiamento rapidissimo, e a tratti inconsapevole, che sta investendo la società attuale. Società liquida, tecnologia e digitalizzazione sono

stati i temi trattati dal giornalista di Repubblica che ha lanciato sfide per il futuro: la cosiddetta Platform economy, che monetizza e “disintermedia” arriverà in tutte le nicchie possibili dal cibo al vestiario e in questo processo di destrutturazione si creeranno nuove possibilità: artigianalità e manualità sono la risposta per il domani, mentre scendono commercio e lavori amministrativi ci sarà il boom dei settori di trasporto e logistica, business legale e finanza, green economy e informatica. Nella circolazione enorme di informazioni (industria 4.0, Internet of things IOT, Big data ) forse un po’ di privacy è a rischio a favore di progresso scientifico. È solo l’inizio di una quarta rivoluzione industriale nella quale, dopo aver spostato il limite delle potenzialità

biologiche, si punta a modificare la biologia dell’uomo addentrandosi fino al territorio incognito del DNA, un processo inarrestabile nel quale inevitabilmente si dovrà fare appello all’etica e al mantenimento dell’identità per non rischiare di eliminare la diversità. Ma quali sono gli strumenti per non farsi travolgere da questo processo? Sicuramente la formazione, il superamento di una società troppo ancorata a un modello conservativo e nuove iniziative del sistema istituzionale. Un incontro ricco di stimoli e attualità, nel quale il giornalista ha affrontato meccanismi complessi appassionando il pubblico che è rimasto colpito dalla sua estrema chiarezza e dall’ottimismo di chi ha più volte ribadito che “un’altra economia è possibile” •

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» di Marcella Pace - foto concesse dalla CCIAA di Pescara

Il comitato per l’imprenditoria femminile della CCIAA di Pescara

Fondo Centrale di Garanzia, quali opportunità per l’impresa in rosa?

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Lo scorso 15 marzo, il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio ha organizzato una tavola rotonda per analizzare le possibilità dell’accesso al credito per le aziende amministrate da donne

vantaggi per le imprese in rosa. Le modalità di accesso ai finanziamenti, nello specifico le opportunità derivanti dal Fondo Centrale di Garanzia. Questo il tema al centro di una tavola rotonda promossa dal Cif, il Comitato per l’imprenditoria femminile della Camera di Commercio di Pescara. Protagonisti dell’incontro al quale hanno preso parte numerosi imprenditori, il presidente della CCIAA, Daniele Becci, Sonia Di Naccio, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile, Cristina D’Aprile, componente del Cif, Carmine Salce vice presidente vicario

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della CCIAA Pescara e direttore della CNA Pescara, Tiziana La Monaca componente della Commissione Abi, Sandro Di Cicco esperto del Fondo di Garanzia e Gemma Andreini, presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo. Istituito con Legge n. 662/96 e operativo dal 2000, il Fondo di Garanzia consente di favorire l’accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica che si affianca e spesso si sostituisce alle garanzie reali portate dalle imprese. In sostanza rivolgendosi al Fondo,

l’impresa non ha un contributo in denaro, ma ha la concreta possibilità di ottenere finanziamenti senza garanzie aggiuntive. «Il mondo impresa è ancora in sofferenza – ha dichiarato il presidente Daniele Becci aprendo i lavori, nella sala Camplone della sede pescarese – ed il tema dell’accesso al credito è sempre più vitale per consentire una vera ripartenza. Si potrà tornare a parlare di crescita solo se si mettono le imprese nella condizione di operare con serenità. Da qui la necessità di questo incontro». «Dal confronto con i Confidi e con le banche – ha specificato la presi-


seminari & convegni

dente del Cif Di Naccio - abbiamo constatato una carenza informativa in merito all’accesso al credito, soprattutto per le imprese guidate da donne. Abbiamo quindi promosso una serie di confronti culminati con questa giornata. Il Fondo di garanzia mette a disposizione somme interessanti su cui è fondamentale informare le nostre imprenditrici ed aspiranti tali. Siamo già a lavoro, affinché tali finanziamenti si utilizzino il più possibile». Secondo le ultime rilevazioni, oltre il 99% delle imprese ha avuto accesso al finanziamento con la copertura del Fondo in assenza della presentazione di garanzie reali. Il 60% sono micro imprese appartenenti prevalentemente ai settori industria, commercio e servizi. Al Fondo di Garanzia per le PMI, recentemente aperto anche a nuovi intermediari diversi dagli istituti di

credito ed i Confidi come assicurazioni e fondi di credito, possono fare accesso sia le piccole e medie imprese che i professionisti. Esso viene concesso grazie alla garanzia fino all’80% di qualsiasi operazione finanziaria finalizzata all’attività di impresa, entro i 2,5 milioni per singola azienda. Il fondo consente investimenti materiali o immateriali; può servire al consolidamento di passività; come liquidità aziendale per il personale, i fornitori o l’acquisto di scorte; ma anche per la rinegoziazione di debiti a medio

e lungo termine. Una riserva ad hoc del Fondo di garanzia è per le imprese del Sud. La novità è contenuta nella legge di Stabilità 2016, che stanzia, per l’anno in corso, a favore dello strumento oltre 700 milioni di euro. La quota garantita non sarà inferiore al 20% delle risorse disponibili e sarà assegnata alle imprese localizzate nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Agevolazioni particolari sono rivolte anche per le start up innovative.

Un’altra immagine del convegno

a tu per tu con la presidente del Cif Sonia di Naccio   Presidente Di Naccio, quali

sono le principali linee di azione che sta seguendo in questo momento il Cif?  «Stiamo lavorando sui temi della conciliazione tra la vita professionale e quella familiare e sul tema del credito alle imprese femminili, sia dal punto di vista dei fondi appositi che finanziano le imprese femminili, che provengono dalla Comunità europea, che su quello del credito bancario. Negli anni abbiamo rilevato una grande difficoltà da parte

dell’imprenditoria femminile ad accedere a tali finanziamenti. Questo perché tradizionalmente l’impresa più affidabile è considerata quella maschile. La sezione speciale del fondo di garanzia va a contro garantire un prestito in favore delle imprese amministrate da donne».   Com’è nato l’incontro di oggi?

 «Nella Provincia di Pescara

esistono circa 1200 aziende che potrebbero accedere a questi fondi, ma purtroppo non ne sono

a conoscenza. Il nostro obiettivo è quello di divulgare il più possibile queste informazioni. Ottenere un incentivo economico, per un’azienda significa investire sulla propria impresa e al tempo stesso su tutto il territorio. Durante questi mesi, da una serie di incontri con banche e Confidi abbiamo colto una mancanza di concertazione, tra i soggetti coinvolti. Il summit sul Fondo Centrale di Garanzia è la dimostrazione dell’impegno messo in campo per colmare questo vuoto» •

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» di Marcella Pace - foto tratte dalle pagine FB delle aziende

L’assessore Pepe e il sottosegretario alla Regione D’Alessandro, insieme ad alcuni vignaioli abruzzesi

L’Abruzzo conquista il Vinitaly Successo per la regione presente alla fiera internazionale del vino con un padiglione di 400 metri quadri

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uattro giornate, 130 mila operatori provenienti da 140 nazioni. 100 mila metri quadrati netti espositivi, occupati da 4100 espositori da più di 30 Paesi. Quasi 50 mila le presenze straniere, con 28mila buyer accreditati dai mercati internazionali in aumento del 23% rispetto al 2015. Sono i numeri della cinquantesima edizione di Vinitaly che si è svolta nella splendida Verona dal 10 al 13 aprile. Una rassegna che anche nel 2016 ha confermato il suo successo, continuando, come ha sottolineato all’inaugurazione il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella «ad accompagnare, interpretare, favorire la crescita di un grande prodotto italiano, divenuto sempre più vettore e simbolo della nostra qualità, apprezzata nel mondo». Numeri significativi anche quelli del fuori salone “Vinitaly and the City” che ha registrato 29 mila presenze, combinando l’offerta per gli operatori professionali a Vinitaly, con quella rivolta agli appassio-

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nati e ai giovani con degustazioni, spettacoli ed eventi culturali nelle piazze del centro storico di Verona. In contemporanea a Vinitaly, si sono svolte come ogni anno, Sol&Agrifood, la manifestazione di Veronafiere sull’agroalimentare di qualità ed Enolitech, rassegna su accessori e tecnologie per la filiera oleicola e vitivinicola a cui hanno preso parte 2.357 i giornalisti accrediti da 47 nazioni. Bilancio più che positivo anche per l’Abruzzo che quest’anno ha allestito un padiglione di 400 mq, ospitando 90 cantine regionali. Le degustazioni organizzate hanno coinvolto soprattutto buyers stranieri. «Per le cantine abruzzesi il Vinitaly rappresenta una grande opportunità, - ha dichiarato l’assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe - è stata l’occasione per illustrare al mercato internazionale i nostri vitigni e le loro peculiarità. Il percorso è ancora lungo ma sono convinto che la strada intrapresa è quella giusta».


eventi

Da sinistra: l’enologo Riccardo Brighigna e Andrea Di Fabio, DG Feudo Antico L’ultima novità in casa Abruzzo riguarda le bollicine. Il Consorzio per la tutela dei vini d’Abruzzo ha ufficialmente presentato gli spumanti, ben 28 etichette di vitigni tipici. Anche in questa cinquantesima edizione la nostra regione ha fatto incetta di premi, attestandosi al 4° posto nella classifica nazionale per le imprese cooperative che hanno ottenuto il “5 Star Wines”, il nuovo

Alcune rappresentanti dell’associazione “Le Donne del Vino” premio internazionale. Su un totale di 21 premi ricevuti, 10 sono quelli relativi ai vini prodotti da cantine cooperative. A conquistare il podio la Cantina Frentana con il suo Abruzzo Doc Pecorino “Costa Del Mulino” 2015. Record anche per Codice Citra che ha conquistato il maggior numero di premi. Otto riconoscimenti in totale al Montepulciano d’Abruzzo. Cinque premi al Pecori-

L’AZIENDA VALENTINI PREMIATA DAL PRESIDENTE MATTARELLA Abruzzo sotto i riflettori nel corso della cinquantesima edizione del Vinitaly. Nel primo giorno di fiera, infatti, nello spazio espositivo della Regione Abruzzo, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha consegnato il “Cangrande Benemerito della vitivinicoltura italiana” a Francesco Paolo Valentini. Il prestigioso premio è stato assegnato dal Ministero delle Politiche Agricole e da Veronafiere, in coincidenza con il decimo anniversario della scomparsa di Edoardo Valentini, padre di Francesco Paolo. «Edoardo Valentini è stato un vero interprete dell’enologia regionale, - ha ricordato l’assessore Dino Pepe - ha saputo rispettare la terra e i consumatori, ma soprattutto ha condotto battaglie importanti come quella per la pergola abruzzese o per le Doc, come il Montepulciano. Valentini, produttore artigiano, è un uomo che ha lanciato una sfida importante per i nostri vini regionali». L’azienda Valentini, le cui origini risalgono al 1650, oggi coltiva 70 ettari di vigneto con il sistema tradizionale della pergola abruzzese dai quali ottiene, a seconda delle annate, circa 50 mila bottiglie dei tre vini Doc/Dop Trebbiano d’Abruzzo, Cerasuolo d’Abruzzo e Montepulciano d’Abruzzo, risultato evidente di rigorose selezioni nella gestione del vigneto e in cantina. All’incontro dedicato al pioniere del vino hanno partecipato anche il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, oltre a molti ospiti e amici di Edoardo Valentini fra i quali Daniele Cernilli già direttore del Gambero Rosso e fondatore di Doctor Wine, Antonio Paolini neoresponsabile della guida Vini de L’Espresso, Mauro Defendente Febbrari endocrinologo e collaboratore delle guide del gruppo Espresso.

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Lo stand abruzzese al Vinitaly 2016 no. Seguono la classifica il Cerasuolo d’Abruzzo, con 4 riconoscimenti, il Trebbiano d’Abruzzo con due e uno per la Passerina. «Siamo estremamente soddisfatti dei premi ricevuti - ha commentato Massimiliano Monetti neopresidente Confcooperative Abruzzo –. Questo simboleggia la qualità dei vini prodotti dalle cooperative vitivinicole abruzzesi, che ricordiamo rappresenta oltre l’80% della produzione regionale e conta 15.000 addetti». «Il Vinitaly ha cambiato rotta andando incontro alle esigenze delle imprese vinicole: apertura a nuovi mercati, Asia e Cina in primo piano - ha commentato Roberto Di Vincenzo, presidente del Centro Regionale

Il vice presidente del Csm Giovanni Legnini per il Commercio Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo e della Camera di Commercio di Chieti -. La fiera ha avuto meno visitatori occasionali ed offerto maggiori opportunità per la commercializzazione del vino, come l’accordo con la piattaforma cinese di e-commerce Alibabà, con un fatturato di 560 miliardi di euro e che ha margini di crescita ampi per l’agroalimentare Made in Italy, e per il vino in particolare. A questo si aggiunge l’ottimo lavoro svolto da Regione Abruzzo e Consorzi di Tutela con eventi significativi a supporto della presenza delle imprese vitivinicole abruzzesi in fiera, segno di una rinnovata sinergia tra istituzioni e mondo imprenditoriale»

LA GRAFICA DI SPAZIO DI PAOLO CONQUISTA IL VINITALY con l’azienda francesco d’alessandro «Esperienza, ricerca, passione e duro lavoro». Sono gli ingredienti perfettamente dosati ed equilibrati da Mario Di Paolo e dal suo staff che quest’anno al Vinitaly sono stati premiati, portandoli «al settimo cielo». Sono, infatti, sette i premi conquistati per sei categorie partecipanti al 20° Concorso internazionale packaging della cinquantesima edizione del Vinitaly, dallo Spazio Di Paolo. Risultati più che soddisfacenti per l’agenzia di comunicazione e marketing con la sua ariosa sede a Spoltore. A conquistare la giuria del concorso sono state sette etichette di vini, distillati e anche liquori. Nella categoria dei vini bianchi tranquilli, l’etichetta d’Argento è stata assegnata all’Abruzzo Dop Pecorino Superiore 2014 dell’azienda Francesco D’Alessandro di Ortona; per i vini dolci naturali argento per Terre di Chieti Igp Bianco Passito 2011 della Cantina Tollo; ancora un argento per la categoria dei vini rossi tranquilli con l’etichetta del Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva 2010, dell’azienda Francesco D’Alessandro; etichetta d’Oro, nei vini rosati tranquilli, per il cerasuolo d’Abruzzo Dop Superiore 2015 sempre della D’Alessandro. Nella categoria delle confezioni di distillati, etichetta d’Argento per la grappa di Pecorino di Cantina Tollo, stessa azienda premiata con etichetta d’oro nella categoria dei liquori per l’amaro “Tredici Erbe”. Ciliegina sulla torta per Spazio Di Paolo che ha ottenuto anche il premio speciale “Immagine coordinata 2016” sviluppata per l’azienda agricola Francesco D’Alessandro.

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eventi

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» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio

Al centro: Marco de Virgiliis in uno dei momenti salienti del meeting

IL BRAND DELLA PARSEK, MARKBASS COMPIE 15 ANNI L’azienda di San Giovanni Teatino, leader nella produzione di sistemi di amplificazione e diffusori acustici, ha organizzato un meeting con i suoi distributori provenienti da tutto il mondo per presentare le ultime novità aziendali e non solo...

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to 15 anni, è alta tecnologia, qualità assoluta e affidabinnovazione, tecnologia e ricerca sono le 3 parole lità. Oltre a Markbass, l’azienda teatina racchiude nel d’ordine della Parsek che in 20 anni è cresciuta a proprio Markworld anche altri brand: DVmark (prodotti livello internazionale nel settore degli strumenti di amplificazione per chitarra), Mark audio (sistemi musicali. Una splendida realtà di cui la nostra regione audio), Mark drum (batteria elettronica). va fiera. A capo dell’azienda c’è Marco De Virgiliis, Per festeggiare alla grande questo importante compleanimprenditore capace e lungimirante, self made man a no, Marco De Virgiliis, ha voluto organizzare un meetutti gli effetti, ma soprattutto innamorato della musica ting con i suoi distributori internazionali. e quindi del suo lavoro. Più di 40 persone (i distributori ad oggi La Parsek srl nasce nel 1996 nel campo sono 61) provenienti da tutto il mondo, della fabbricazione di strumenti musicali, hanno invaso la Parsek per una giornata in particolare in quello della progettazione nella quale sono stati presentati gli ultimi di sistemi per basso con caratteristiche prodotti e il nuovo catalogo 2017. fortemente innovative, avvalendosi di «L’obiettivo di questo meeting- ci spiega musicisti e fonici dalla professionalità De Virgiliis- non è solo presentare ai diriconosciuta a livello internazionale. La stributori le ultima novità da noi prodotParsek, con sede a San Giovani Teatino, te, ma quello a cui tengo particolarmente impiega ad oggi 35 dipendenti e un fattuè trasmettere loro la nostra filosofia e la rato che cresce di anno in anno. Il segreto nostra strategia aziendale. I marchi Mardel prodotto targato Markbass, brand Marco de Virgiliis presenta i kbass e DVmark, stanno crescendo in dell’azienda che in questo 2016 ha compiusuoi prodotti

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eventi

Gli amplificatori Limited Edition per il 15° Anniversario di Markbass

Foto di gruppo a fine meeting con tutti i distributori internazionali presenti

maniera esponenziale, è questo è merito del mio team». C’è un’altra novità, l’azienda Suzuki per la pubblicità che presenta la sua ultima moto, ha scelto di inserire il marchio Markbass. «Siamo stati onorati –racconta Marco- che un colosso come la Suzuki ci abbia scelto per questa loro importante operazione marketing. È stata una gran bella sorpresa» Presenti all’evento anche diversi rappresentanti degli Istituti di credito con i quali l’azienda collabora da anni. «Abbiamo voluto invitare anche le Banche –spiega il fondatore della Parsek- affinchè si rendano conto che questa è una realtà sì seria, corretta e operosa ma non solo. Per loro spesso siamo dei numeri, ma dietro ad un fatturato c’è il lavoro, la fatica e la passione dei miei collaboratori che io considero come una famiglia». Entrando in Parsek infatti, sembra di stare ovunque fuorchè in un’azienda. C’è un angolo bar, una cucina, un bigliardino, macchinari da palestra e naturalmente strumenti ovunque per suonare e rilassarsi. Conclusi i lavori del meeting, gli ospiti internazionali

(Giappone, Canada, Singapore, Germania, Spagna, Inghilterra ecc ecc) hanno potuto cenare in uno dei posti più suggestivi e incantevoli della nostra regione: il Trabocco. «Ho scelto di portare i nostri distributoricontinua Marco- nel trabocco di Pesce Palombo, sono rimasti letteralmente incantanti dalla bellezza di questo luogo. Ogni volta che organizzo questo meeting cerco di portarli a visitare i nostri splendidi paesaggi, un modo per promuovere il territorio che amo e in cui ho scelto di vivere e lavorare». Al termine della cena, Parsek ha anche organizzato un concerto proprio sul Trabocco, tra l’entusiasmo e la meraviglia di tutti i presenti. Oggi la Parsek opera in oltre 60 paesi in tutto il mondo, il 90% del fatturato è realizzato all’estero, il resto in Italia. Non dimentichiamo che il marchio Markbass rappresenta attualmente un punto di riferimento per il mercato mondiale del basso e il marchio DV Mark sta crescendo ogni giorno di più, tra qualche tempo… vedremo!

I distributori durante il meeting

L’incantevole location per la cena con gli ospiti internationali

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» a cura della prof. Lorella Di Loreto

Seminario di presentazione del progetto “Alternanza Scuola Lavoro” a.s. 2015/2016

LA SCUOLA ENTRA NELLE IMPRESE Stage aziendali per gli alunni degli Istituti Tecnici del Fermi di Sulmona. La prima azienda che ha aderito al progetto è stata la Pavind srl che opera nel settore ambientale

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ono circa 150 gli studenti delle classi terze degli Istituti Tecnici di Pratola P. (ITC “De Nino” – ITG “Morandi” – ITI “Da Vinci”- Corsi serali) afferenti al Polo Scientifico-Tecnologico “E. Fermi” di Sulmona, inseriti in Aziende ed Enti del territorio, per lo svolgimento degli stage formativi in Alternanza Scuola-Lavoro. La collaborazione didattico-educativa tra scuola e mondo del lavoro ha evidenziato importanti innovazioni con la legge n. 107/2015, che prevede percorsi obbligatori di esperienze in Alternanza Scuola Lavoro per tutti i ragazzi del secondo biennio e dell’ultimo anno di scuola degli Istituti tecnici, per un monte ore pari a 400, a partire dalle classi terze per l’a.s. 2015/2016. Lo stage costituisce una vera e propria combinazione di preparazione tecnico-scientifica, fornita dalla scuola, e di esperienze assistite sul posto di lavoro che rende flessibili i percorsi formativi ed è capace di accostare lo studio teorico e l’attività laboratoriale scolastica con for-

me di apprendimento in contesti reali svolte in azienda. Le attività sono state progettate ed attuate sotto la piena responsabilità dell’I.I.S. Fermi, sulla base di apposite convenzioni stipulate con Imprese, Associazioni di rappresentanza, Enti pubblici e privati disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di apprendimento in situazione lavorativa, che non costituisce rapporto individuale di lavoro e pertanto a costo zero per l’Ente ospitante. Gli alunni sono stati inseriti in azienda sulla base dello specifico indirizzo di studio (Commerciale, Geometri ed Industriale), dopo una fase di preliminare ed adeguata formazione sulle norme generali in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Preziosi gli incontri seminariali con Professionisti ed Enti, come la PAVIND srl di Sulmona, che si sono resi disponibili ad incontrare gli studenti per illustrare le attività aziendali specifiche. La PAVIND srl è stata la prima impresa ad ospitare nel corrente anno scolastico gli studenti del Polo Tecnologi-


eventi

Pratola Peligna (AQ) - Istituti Tecnici Commerciale, Industriale e Geometri

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Scuola-Lavoro. La collaborazione didattico-educativa tra scuola e mondo del lavoro ha evidenziato importanti innovazioni con la legge n. 107/2015, che prevede percorsi obbligatori di esperienze in Alternanza Scuola Lavoro per tutti i ragazzi del secondo biennio e dell’ultimo anno di scuola

ono circa 150 gli studenti delle classi terze degli Istituti Tecnici di Pratola P. (ITC “De Nino” – ITG “Morandi” – ITI “Da Vinci”- Corsi serali) afferenti al Polo Scientifico-Tecnologico “E. Fermi” di Sulmona, inseriti in Aziende ed Enti del territorio, per lo svolgimento degli stage formativi in Alternanza

Pavind srl La Pavind srl opera nel settore ambientale dal 1987. In questi anni ha sviluppato una sensibilità importante nel fornire un servizio globale, su misura del cliente ed al passo con tutte le dinamiche normative del settore. La Pavind ha approfondito tutte le normative vigenti acquisendo le seguenti certificazioni: UNI EN ISO 9001 – che definisce i requisiti per la realizzazione di un sistema di gestione della qualità; UNI EN ISO 14001 – che indica la capacità di un’organizzazione di adempiere la propria politica ambientale e di rispettare le leggi applicabili per limitare l’inquinamento e per migliorare costantemente la propria prestazione; OHSAS 18001 – che identifica uno standard internazionale per un sistema di gestione della Sicurezza e della Salute dei Lavoratori. Gli operatori vengono continuamente aggiornati con formazione specifica sia in materia ambientale che in materia di Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Formati da docenti qualificati e addestrati all’uso di tutte le attrezzature particolari in possesso dell’azienda, sono in grado di saperle usare a beneficio del cliente per un risultato ottimale delle lavorazioni richieste. La Pavind opera, su tutto il territorio nazionale, nei seguenti

settori: Bonifica e Lavori in Ambienti Confinati Bonifica e Risanamento Ambientale Bonifica Amianto Bonifica Serbatoi Grandi Aspirazioni Noleggio Cassoni Riduzione volumetrica del legno Selezione Multimateriale Servizi Espurgo e Videoispezioni Trattamento Macerie www.pavind.it

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eventi » di Eleonora Lopes

L’immagine della campagna #lavoroallamoda

CON TORRICELLA #LAVORARE ALLA MODA SI PUò L’azienda di San Salvo ha lanciato una campagna promozionale attraverso i social nel settore antinfortunistico che mostra che a lavoro oltre che sicuri si può essere anche alla moda

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na campagna promozionale che racconta che lavorare in sicurezza e alla moda è possibile. Questa l’ultima idea della dinamica azienda di San Salvo Torricella Ettorino Srl. La campagna promozionale #lavoroallamoda è stata ideata per sottolineare l’evoluzione avvenuta nel settore antinfortunistico e il bisogno dei lavoratori di indossare indumenti e calzature che rispondano in primis alla necessità di proteggere dagli infortuni, ma che siano anche comodi e fashion. Quindici scatti per rappresentare quindici mestieri. Quindici messaggi talvolta ironici per sottolineare che nel mondo del lavoro la bellezza del capo indossato è data anche dalla comodità e dalla protezione che ci garantisce, oltre che dal fatto di far sentire il lavoratore a proprio agio. Quindici immagini e quindici messaggi per evidenziare che l’abito fa il mestiere, l’abito dona professionalità a chi lo indossa, è immagine aziendale, decoro e igiene. Dato che la bellezza e il benessere del lavoratore sono i punti cardini, quale modo migliore di dire al mondo “sono qui e sto facendo questo”, “sono un idraulico, e sul lavoro amo vestire comodo e fashion proprio così”, se non quello di unire social e selfie? Questo il motivo per cui il claim della campagna si è trasformato in hashtag con il compito di accompagnare gli scatti che immortalano momenti di quotidianità, con

l’omaggio di ricevere un buono sconto del valore di 15 euro per ogni selfie condiviso, e per la foto che ottiene più “Like” in regalo un completo d’abbigliamento. «L’obiettivo, -spiegano gli ideatori- è quello di trasmettere al cliente che oggi è possibile sentirsi belli anche a lavoro e che la bellezza in questo ambito deriva soprattutto dal sentirsi bene, dallo scegliere accuratamente ciò che si indosserà per la maggior parte del proprio tempo». Una campagna realizzata anche grazie al prezioso contributo dei clienti di Torricella e seguita dal portale di Cittanet e sulla pagina facebook con grande successo. «La sicurezza sul lavoro –spiega Carmine Torricella, titolare dell’azienda- è un tema sul quale ancora si può e si deve fare tanto. Questa campagna ne è un esempio, come facciamo da anni, vogliamo assistere tutti i lavoratori autonomi che investono sulla loro salute con indumenti da lavoro corretti, comodi e perché no, fashion!» Torricella Ettorino srl nasce nel cuore di San Salvo nel 1957 ad opera del suo capostipite Ettorino Torricella. L’azienda è una delle realtà più innovative d’Abruzzo impegnata nella distribuzione all’ingrosso e al dettaglio di oltre 30 categorie merceologiche, che spaziano dalla ferramenta all’antinfortunistica. Oggi a capo dell’azienda ci sono Carmine e Luciano Torricella, la moglie di Carmine Giuseppina, e il loro figlio Ettorino

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eventi » a cura della redazione

Alcuni momenti della presentazione del progetto “eBay adotta L’Aquila” avvenuto a Palazzo Fibbioni

www.ebay.it/laquila Sul più grande mercato elettronico nasce uno spazio dedicato alla città dell’Aquila: “eBay adotta L’Aquila”

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pportunità e vetrina con visibilità nazionale e internazionale per le Pmi aquilane, è questa l’iniziativa che eBay e Confcommercio hanno dedicato alla piccola imprenditoria aquilana per il settimo anniversario del sisma. La chiusura, solo nell’ultimo anno, di 236 imprese del commercio, restituisce la dimensione di un mercato ancora in difficoltà. Un aiuto dunque può arrivare dall’e-commerce, oggi opportunità imperdibile per rilanciare l’economia. Lo dimostrano anche i dati interni di eBay secondo i quali nei sei anni dopo il terremoto, il fatturato delle Pmi aquilane su eBay è cresciuto del +435% rispetto ai precedenti sei. Moda, casa, arredamento, ricambi e accessori sono i settori andati meglio: solo nel 2015 +464% rispetto al 2014. A confermarlo anche chi già lavora con eBay o chi ha appena iniziato dopo aver seguito il percorso di formazione messo a disposizione da eBay e Confcommercio sulle tecniche e strategie di vendita online, per integrare il mercato offline e superare le oggettive difficoltà dello spazio fisico. Affac-

ciarsi ad un nuovo modo di vendere, un’opportunità da non mancare, un’esperienza di crescita professionale, il completamento della propria attività, questi i commenti dei commercianti aquilani intervenuti al momento della presentazione dell’iniziativa. «Attraverso il progetto “eBay adotta L’Aquila” abbiamo messo a disposizione di Pmi e acquirenti una piattaforma in grado di ricostruire il commercio locale e offrire opportunità di crescita a livello globale - ha affermato Claudio Raimondi, general manager di eBay in Italia - L’online non sostituisce, ma affianca il commercio tradizionale, liberando il potenziale delle Pmi e offrendo loro un mercato più ampio». «L’Aquila - ha sottolineato Alessandro Micheli, presidente nazionale Giovani Imprenditori Confcommercio - è simbolo della volontà di rinascita, della vitalità pulsante di questo territorio, di come oggi, un uso consapevole e professionale delle nuove tecnologie e del web possa realmente fare la differenza, sia in termini di competitività che di business»

Foto di gruppo per i partecipanti al progetto “eBay adotta L’Aquila”

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eventi » di Valentina Faricelli

Alcune immagini del primo meeting “Nonno Ascoltami!” presentato al Ministero della Salute

L’associazione Nonno Ascoltami dal Ministero della Salute per la Giornata Mondiale dell’Udito Nel corso del primo meeting nazionale Nonno Ascoltami è stata presentata la campagna #dica33 a sostegno dell’OMS

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gni giorno in Italia 30 persone scoprono di avere un disturbo uditivo, un problema che coinvolge due persone su tre oltre i 65 anni. Tradotta in cifre, l’ipoacusia colpisce circa 360 milioni di persone nel mondo, 8 solo in Italia. E se la perdita riguarda soprattutto le persone anziane, anche i più giovani non devono sottovalutare il rischio. Dati allarmanti, che però vengono ancora incredibilmente sottovalutati. Non a caso da tempo l’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, è impegnata in una azione di sensibilizzazione che culmina ogni anno - siamo alla decima edizione - nella Giornata Mondiale dell’Udito, celebrata il 3 marzo. Ed è proprio questo l’impegno dell’Associazione Nonno Ascoltami, che ogni anno organizza il più grande evento di screening dell’udito su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo 7 regioni per più di 20 piazze italiane. Quest’anno, in occasione della Giornata Mondiale dell’Udito, Nonno Ascoltami ha lanciato la sua campagna - #dica33 - ideata a sostegno dell’iniziativa dell’Oms. E per farlo ha varcato le porte del Ministero della Salute, dove ha organizzato il suo Primo Meeting nazionale. L’evento si è svolto presso l’Auditorium Cosimo Piccinno (Lungotevere Ripa). Una giornata ricca di riflessioni, con numerosi ospiti ed esperti del settore. E soprattutto un’azione di comunicazione, per sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica. Al meeting, moderato dal fondatore della campagna Nonno Ascoltami, Mauro Menzietti, sono intervenuti Pietro Malara e Serena Battilomo della Direzione generale prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Federica

Chiavaroli, sottosegretario al ministero della Giustizia, Vittoria D’Incecco, componente della Commissione Affari sociali e diritti dell’infanzia della Camera dei Deputati; Gianni Gruppioni, presidente dell’Anap, Associazione nazionale audioprotesisti professionali e i medici del comitato scientifico di Nonno Ascoltami. In collegamento dal Parlamento Europeo di Bruxelles, la responsabile del programma di prevenzione dell’Oms, Shelly Chadha, ha illustrato la campagna mondiale e i numeri relativi alle ipoacusie infantili nel mondo. Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, assente per impegni istituzionali, ha inviato una lettera di saluto, in cui ha incoraggiato Nonno Ascoltami a “promuovere le istanze di sensibilizzazione sui problemi dell’udito”, specificando che “il ministero della Salute attribuisce una notevole importanza alla prevenzione”. «Il disturbo uditivo – ha spiegato Mauro Menzietti, ideatore dell’iniziativa e fondatore di Nonno Ascoltami – ha assunto le proporzioni di una vera e propria piaga sociale contro cui l’arma più efficace è la prevenzione: un gesto semplicissimo, un veloce controllo, per scoprire precocemente una patologia nella maggior parte dei casi risolvibile. Quest’anno abbiamo voluto rafforzare il messaggio in occasione della Giornata Mondiale della Sanità, essendo tra l’altro gli unici accreditati dall’Oms per la traduzione e diffusione del suo materiale in Italia. Abbiamo così pensato alla campagna #dica33, simboleggiata da un uovo che rappresenta la fragilità del corpo umano e l’importanza della prevenzione»

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eventi » a cura di Elisa Antonioni, direttore Sinergie Education

Due immagini dell’Open Day organizzato da AGOGO

FORMAZIONE A “AGOGO” L’associazione di 7 imprese ha organizzato a Pescara un Open Day per presentare tutti i servizi di Garanzia Giovani

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GOGO è un’associazione di 7 imprese che si sono unite oltre un anno fa con lo scopo di offrire nella regione Abruzzo tutti i servizi di Garanzia Giovani. E grazie alla proficua collaborazione tra un’Agenzia per il lavoro, Quanta, e sei Organismi Formativi, Sinergie Education, Istituto Mecenate, Formapi, Human Factory, Politecnica e il Cescot con le sue 5 sedi, AGOGO è presente a Pescara, Chieti, L’Aquila, Lanciano, Sulmona e Tortoreto. Prima e unica esperienza di ATS in Abruzzo, ha rappresentato sin da subito un punto di riferimento per aziende e Neet, potendo assicurare radicamento su tutto il territorio regionale e pluralità di servizi erogati. Alla presenza di numerosi imprenditori, NEET e dell’assessore regionale Marinella Sclocco, si è svolto l’Open Day dal titolo: “PRENDI IL VOLO CON AGOGO” tenutosi al Padiglione del Porto Turistico di Pescara lo scorso 19 febbraio. Ecco alcuni numeri: 570 NEET che hanno scelto AGOGO per la formazione obbligatoria oltre 40 corsi erogati, circa 290 tirocini attivati, oltre il 35% dei NEET stanno continuando l’esperienza lavorativa nell’azienda ospitante, anche con assunzione a tempo determinato o indeterminato o con contratto di apprendistato, e oltre 50 corsi proposti per il bando ancora attivo per la Formazione 2A su numerose aree di competenza. Marinella Sclocco, assessore alle Politiche Giovanili e

Garanzia Giovani, ha apprezzato e sottolineato l’importanza di questa ATS: «È l’unica in Abruzzo, -ha dettonata per aiutare i ragazzi ad intraprendere percorsi di occupabilità, ad oggi si sono iscritti a Garanzia Giovani 24.000 NEET, è un programma importante grazie al quale i ragazzi si sono messi alla prova, e che continuerà anche nel 2017. Un’altra importantissima novità è che adesso anche i disabili possono accedere alla misura del tirocinio e dunque anche a tutte le misure previste dal programma garanzia giovani». E uno dei NEET presenti all’evento con entusiasmo ci ha detto: «Con Garanzia Giovani per me si è aperto un mondo, comunque andranno le cose, ho acquisito competenze che potrò inserire nel curriculum e spendere anche altrove». «Sono convinta che sarà un’occasione unica per formarmi e di questi tempi competenze e formazione sono fondamentali», ha affermato una giovane in attesa di cominciare i sei mesi in azienda. Le conclusioni sono presto fatte. Garanzia Giovani è per i ragazzi una vetrina che offre l’opportunità di mostrare le loro competenze e le loro capacità, a volte brillanti, magari innovative, anche se ancora aspre o da plasmare vanno benissimo... Purchè ci mettano del loro e non si tirino mai indietro, per gli imprenditori è una buona occasione per fare selezione, valutare un nuovo ingresso in azienda, magari un nuovo talento che porti nuova freschezza di idee

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eventi » di Maria Orlandi

Due immagini del convegno svoltosi all’Università di Teramo

Università di Teramo: “Una nuova primavera per l’Enasarco... con noi decidi tu” Il convegno è stato organizzato dall’Associazione Agenti Teramo Senza Confini

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na nuova primavera per l’Enasarco... Cisrem, ha poi illustrato nel dettaglio il Bilancio Etico con noi decidi tu”, questo il titolo del Sociale di ATSC, in cui sono descritti i motivi per cui convegno svoltosi nella Sala Tesi della l’Associazione ha sostenuto determinati investimenti e Facoltà di Scienze della Comunicazione, organizzato vengono illustrati gli esiti del processo che l’organizzadall’associazione Agenti Teramo Senza Confini. zione ha stabilito di adottare per crescere e migliorarsi. I lavori sono stati aperti da Franco Damiani, presidenIl presidente ENASARCO, Brunetto Boco, ha racconte ATSC e a capo della lista n. 2 “Per Enasarco il tuo tato i suoi anni di presidenza: la difficile eredità di un welfare. Con noi decidi tu” , che ha presentato il terzo ente con problemi di solidità e molti sprechi, che con bilancio etico sociale dell’associazione, ad opera del pazienza e forza è stato trasformato in una realtà solida coordinatore scientifico prof. Christian Corsi. e orientata al futuro e al welfare della categoria. «La «ATSC è una organizzazione che segue la sua misFondazione ENASARCO deve cambiare - ha detto il sion, ovvero la qualificazione e la tutela della figura Presidente Boco -. Bisogna sostenere la formazione dei dell’agente e di commercio – ha sottolineato Franco giovani agenti, ma anche l’aggiornamento dei colleghi Damiani. Dunque non un obiettivo che riguarda il più anziani. Dobbiamo fornire assistenza sanitaria singolo, ma un obiettivo collettivo, perché integrativa, che possibilmente evolva verso per essere efficaci ed efficienti dobbiamo le famiglie. Dobbiamo avere un welfare imparare a collaborare. Dal 1 al 14 aprile ci a 360° che sappia parlare al femminile e saranno per la prima volta le elezioni ENAdefinire una Carta dell’agente. Insomma, SARCO per l’assemblea dei delegati e io ho il lavoro da fare è tanto per una ENASARaccolto con gioia la candidatura nella lista CO che, oltre a garantire la solidità nel “Per ENASARCO - il tuo welfare - con noi tempo, sappia anche guardare al welfare. decidi tu”, perché è in linea con la mission Per questo è stata presentata la lista n 2 di ATSC». “Per ENASARCO - il tuo welfare - con Il professor Christian Corsi, docente di noi dedici tu”, di cui Franco Damiani è caEconomia Aziendale dell’Università degli polista. L’unica lista che rappresenta tutte Studi di Teramo e Presidente Spin-off le categorie iscritte all’ENASARCO» Franco Damiani

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EVENTI » a cura della redazione

Un’immagine di gruppo

PARTE DA PESCARA IL PRIMO SUSHI A MIGLIO ZERO L’iniziativa che vede l’uso del riso italiano e del pesce crudo rigorosamente dell’Adriatico, è stata promossa da Campagna Amica, Coldiretti e del ristorante Casamaki di Pescara

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iso italiano e pesce crudo rigorosamente composta da peperone d’altino, zucchina, cipolla rossa dell’Adriatico. Altro che global, il sushi diventa e crauto. Soddisfatti anche i titolari di Casamaki Sergio local. Anzi, “made in Italy”. Una novità che Desprini e lo chef Gianluca Cruciani, che hanno dipiacerà a tutti, soprattutto ai consumatori più attenti chiarato: «Per noi questo è un percorso naturale poiché alla qualità e agli appassionati della filiera corta che, poniamo già molta attenzione per le materie prime, pur strizzando l’occhio all’Oriente, potranno gustare un quindi abbiamo aderito da subito con entusiasmo al prelibato sushi a miglio zero grazie ad una iniziativa di progetto inserendo i piatti a miglio zero nella carta del Campagna Amica Abruzzo in collaborazione con la feristorante. I prodotti utilizzati per questi piatti sono derazione provinciale di Coldiretti Pescara e il Coldiretacquistati direttamente dalla aziende agricole locali che ti Giovani Impresa Pescara. La novità è stata presentata aderiscono a campagna amica». nel ristorante Casamaki, situato nel cuore di Pescara, «Coldiretti ancora una volta attraverso la rete di Camalla presenza del direttore di Coldiretti Abruzzo Alpagna Amica è riuscita a soddisfare le esigenze più berto Bertinelli, della presidente di Coldiretti Pescara particolari garantendo l’origine e il made in Italy anche Chiara Ciavolich, del vicepresidente Giovanni D’Alesio in un piatto come il sushi che non è tradizionalmente ideatore dell’iniziativa, del coordinatore di Campagna legato alla nostra cucina – ha spiegato la presidente Amica Mauro del Ponte e di Giuseppe Scorrano delegaCiavolich –. Una novità che, nel suo piccolo, conferma to di Coldiretti Giovani Impresa Pescara. anche il trend che ha visto ultimamente Un menu dunque completamente made una ripresa dei consumi ittici, sia in in Italy, realizzato con prodotti escluvalore che in quantità». sivamente italiani che, sulla carta del Queste le aziende accreditate per il ristorante pescarese accreditato alla rete primo sushi a miglio zero: Impresa a marchio di Coldiretti, si articola in ben pesca Squilla di Palestini fabio e remo; tre “proposte”: Tartare di gambero rosa, azienda agricola Nicolò Fabio, Azienda triglia e merluzzo battuti al coltello, un agricola Scorrano Giuseppe, azienda roll dell’adriatico con triglia in tempura, agricola la regina di Di Lallo Franco, crema di zucchine, purea di crauto rosso azienda agricola Apostolo Franco, e tartare di gambero, sgombro e merluzazienda agricola D’Alesio Sciarr, azienLa presidente di Coldiretti Pescara zo e per finire una campagna in tempura da agricola Pasetti vini Chiara Ciavolich

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Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215

Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853

Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748

Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456

Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273

Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825

Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818

Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200

Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824

Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374


eventi » a cura della redazione - foto concesse da Vini Fantini

La squadra ciclistica Fantini Nippo De Rosa

I Vini Fantini Farnese, sul palcoscenico della 66esima edizione del Festival di Sanremo Gli Stadio, vincitori della kermesse canora più famosa d’Italia, hanno brindato al successo con l’Opi Montepulciano d’A bruzzo docg Colline Teramane Bio Fantini

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nche quest’anno i cantanti della 66esima edizione del Festival di Sanremo hanno brindato rigorosamente con i vini Fantini by Farnese. Tanti i big del Festival di Sanremo sedotti dai vini abruzzesi: da Noemi ad Enrico Ruggieri, dagli Zero Assoluto a Irene Fornaciari, Lorenzo Fragola, Ildo Damiano, fashion editor e protagonista del Dopo Festival, Francesco Gabbani, vincitore tra le nuove proposte, Giovanni Caccamo e l’immensa Valeria Marini. Il Montepulciano d’Abruzzo Docg Colline Teramane Riserva Bio non è stato l’unico vino del gruppo Fantini by Farnese apprezzato dai numerosi ospiti del Festival di Sanremo. Hanno, infatti, spopolato anche la Gran Cuvée Rosè Swarovski, la Gran Cuvée Bianca Swarovski, medaglia d’oro 2016 alla Sidney International

Wine Competition, e il rosso rubino dell’Edizione Cinque Autoctoni, pluripremiato vino di punta del Gruppo Farnese di Ortona, che proprio durante i giorni del Festival di Sanremo ha ricevuto, per il settimo anno consecutivo, il riconoscimento di Miglior Vino Rosso d’Italia per la Guida “I Migliori Vini d’Italia” di Luca Maroni e qualche settimana fa i Cinque Grappoli di Bibenda e le Super Tre Stelle di Veronelli. Riconoscimenti importanti per l’Abruzzo del vino e per la Fantini by Farnese, che, oltre a salire sul palcoscenico del Festival di Sanremo, ha anche raggiunto un altro traguardo: la partecipazione al Giro d’Italia con la squadra ciclistica Fantini Nippo De Rosa. Squadra che ha portato una propria testimonianza anche al Festival di Sanremo e dietro le quinte del Dopo Festival, conquistando il protagonista Ildo Damiano

Gli Stadio, vincitori della 66ma edizione del Festival di Sanremo

Francesco Gabbani vincitore dei Giovani

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eventi » a cura della redazione

Da sinistra: la linea storica Bosco e la famiglia Bosco

Le Cantine Bosco Nestore presentano la nuova LINEA STORICA I Fratelli Nestore e Stefania Bosco eredi delle Storiche Cantine Bosco, che nel prossimo anno festeggeranno i loro 120 anni di attività, sono in procinto di presentare sul mercato una nuova linea di prodotto che punta esclusivamente ai suoi vitigni autoctoni

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l legame con la terra e la tradizione degli avi è stato sempre il perno su cui le Cantine Bosco hanno ruotato durante tutta la loro storia vitivinicola. Il ritorno ad una immagine che richiama la tradizione è stata una scelta molto sentita e quasi dovuta. I Fratelli Nestore e Stefania Bosco eredi delle Storiche Cantine Bosco, che nel prossimo anno festeggeranno i loro 120 anni di attività, hanno presentato sul mercato Nazionale ed Internazionale, nelle fiere ProWine (Dusseldorf- Germania) e Vinitaly (Verona), la loro nuova Linea Storica. Questa nuova linea di prodotto, legata principalmente al territorio di appartenenza delle Colline Pescaresi, punta esclusivamente ai suoi vitigni autoctoni. Ad entrare a far parte della Linea Storica sono infatti i vitigni tipici dell’Abruzzo. Un Montepulciano d’Abruzzo dallo stile classico della maturazione in grandi botti di rovere e dal lungo affinamento in bottiglia. Speciale cura si è voluta dare ai due “Superiori” Trebbiano d’Abruzzo e Cerasuolo d’Abruzzo, che escono in commercio solo dopo il 1 Marzo dell’anno successivo alla vendemmia: una selezione dei grappoli migliori grazie ad una minor resa per ettaro, massimo 130q/Ha per le uve Trebbiano e 120 q/Ha per le uve Montepulciano destinate a produrre il Cerasuolo Superiore, e una gradazione alcolica più

elevata fanno si che il Trebbiano d’Abruzzo Superiore regali un bouquet complesso ed ammaliante, mentre il Cerasuolo d’Abruzzo Superiore spicchi per il colore rosato intenso e brillante. E per finire un vino dal carattere più giovanile ma comunque importante come un Pecorino IGP Colline Pescaresi. Vini che affinano tutti in bottiglia, seppur alcuni per breve tempo, nei corridoi sotterrai di affinamento, accatastati accuratamente nelle apposite nicchie, al buio, in silenzio e a temperatura e umidità controllata. Una linea dal taglio classico che mette d’accordo anche i palati più esigenti: il frutto, nota predominante in tutti e quattro i vini della Linea Storica, è accompagnato a sentori molto più complessi che daranno soddisfazioni agli olfatti più raffinati. La Linea Storica, forte del legame con la storia di famiglia e con la tradizione vinicola della cantina stessa, riprende la grafica della prima etichetta messa in commercio nel 1968, anno di nascita del Montepulciano d’Abruzzo DOC, che venne realizzata dal fu Cav. Nestore Bosco, di cui ne porta ancora la firma. La Linea Storica sarà in distribuzione esclusiva presso Ristoranti ed Enoteche, oltre ad essere naturalmente disponibile presso le Cantine di Nocciano, dove la famiglia Bosco invita a venirla a degustare

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» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio

Il nuovo showroom Rimadesio nel cuore di Pescara

RIMADESIO APRE IL SUO SHOWROOM NEL CUORE DI PESCARA L’operazione è a cura di MPIM design e del suo fondatore, l’imprenditore Mario Paparella

«L

o scorso anno andai al Salone del Mobile di Milano con il mio architetto Alessandro Musa. Visitando lo stand Rimadesio, abbiamo avuto il piacere di conoscere il titolare Davide Malberti. Fu proprio Alessandro a convincermi a rilanciare a Pescara il settore del mobile di alta qualità con uno showroom monomarca Rimadesio così come avevo fatto per Kartell». Inizia così la nuova avventura imprenditoriale di Mario Paparella, fondatore di Mpim Design. E lo scorso 25 febbraio, a meno di un anno dall’incontro milanese, apre lo showroom Rimadesio, in Viale Regina Margherita, nel cuore di Pescara, proprio di fronte quello Kartell. «Abbiamo iniziato questa bella avventura con l’obiettivo di diventare il punto di riferimento a Pescara e in Abruzzo per chi

desidera la qualità unita al design. I clienti che scelgono Rimadesio sono persone sensibili a questo tipo di prodotto». Lo spazio espositivo è di 160 metri quadrati su un unico livello, e gli articoli esposti esprimono: qualità, tecnologia e design. All’inaugurazione era presente tutta la famiglia Paparella, la moglie, Irene Mardegan e i figli Luca e Debora, tutti impegnati nell’azienda di famiglia. La Mpim design nasce infatti dalla passione dell’imprenditore Mario Paparella per questo mondo ed è un ramo della Mpim Group, che fondata a Pescara nel 1986, opera con successo nel settore del laboratorio e dell’industria. Ma torniamo a Rimadesio dove oggi lavorano due architetti a disposizione del cliente per qualsiasi esigenza, dalla progettazione all’in-

L’interno dello showroom Rimadesio

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eventi

Al centro Mario Paparella con Davide Malberti titolare di Rimadesio e Alessandro Musa

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La famiglia Paparella al completo

o scorso anno andai al Salone del Mobile di Milano con il mio architetto Alessandro Musa. Visitando lo stand Rimadesio, abbiamo avuto il piacere di conoscere il titolare Davide Malberti. Fu proprio Alessandro a convincermi a rilanciare a Pescara il settore del mobile di alta qualità con uno showroom monomarca Rimadesio così come avevo fatto per Kartell». Inizia così la nuova avventura imprenditoriale di Mario Paparella, fondatore di Mpim Design. E lo scorso 25 febbraio, a meno di un anno dall’incontro milanese, apre lo showroom Rimadesio, in Viale Regina Margherita, nel cuore di Pescara, proprio di fronte quello Kartell. «Abbiamo iniziato questa bella avventura con l’obiet-

tivo di diventare il punto di riferimento a Pescara e in Abruzzo per chi desidera la qualità unita al design. I clienti che scelgono Rimadesio sono persone sensibili a questo tipo di prodotto». Lo spazio espositivo è di 160 metri quadrati su un unico livello, e gli articoli esposti esprimono: qualità, tecnologia e design. All’inaugurazione era presente tutta la famiglia Paparella, la moglie, Irene Mardegan e i figli Luca e Debora, tutti impegnati nell’azienda di famiglia. La Mpim design nasce infatti dalla passione dell’imprenditore Mario Paparella per questo mondo ed è un ramo della Mpim Group, che fondata a Pescara nel 1986, opera con successo nel settore del laboratorio e dell’industria. Ma torniamo a Rimadesio dove oggi lavorano due ar-

Rimadesio Rimadesio viene fondata nel 1956, per iniziativa di Francesco Malberti e Luigi Riboldi. L’azienda esordisce sotto il nome di Rima Vetraria e la sede è a Desio, in provincia di Monza e Brianza, al centro della Brianza. Il binomio Rimadesio-vetro è presente fin dall’inizio: nei primi anni l’attività dell’azienda è infatti dedicata alla lavorazione del vetro piano, al servizio delle aziende d’arredamento. La struttura produttiva è caratterizzata da una grande manualità, con le incisioni, le applicazioni foglia oro e le colorazioni fatte a mano, individualmente. Sono anni in cui l’azienda forma il proprio know-how tecnologico, ampliando la gamma dei materiali fino ad includere il legno curvato e il plexiglass. Rimadesio produce sistemi per la suddivisione degli ambienti e la definizione architettonica degli interni. Porte, porte scorrevoli, librerie e sistemi componibili per la zona giorno, cabine armadio e una collezione di complementi: un’offerta in continuo ampliamento e costante evoluzione stilistica. Progetti contraddistinti dalla concretezza, dove la semplicità del concetto viene elaborata attraverso un’eccezionale competenza tecnica. Il vetro e l’alluminio, materiali ecologicamente sostenibili, rappresentano le materie prime della collezione. I cicli di produzione si svolgono completamente all’interno dell’azienda, alimentati da un impianto fotovoltaico che garantisce il fabbisogno energetico totale. L’obiettivo di Rimadesio è continuare a sviluppare la propria cultura progettuale e tecnologia produttiva, per offrire proposte funzionalmente innovative, esteticamente esclusive e in grado di assicurare la massima affidabilità nel tempo.

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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

100, 1000 di queste primavere!

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Riattiviamo il metabolismo e festeggiamo al meglio le 100 primavere di Abruzzo Impresa…

iamo al numero 100 della nostra amata rivista che da abbastanza tempo mi accoglie tra le sue pagine per dare il mio piccolo contributo parlando di nutrizione e tutto questo succede nella stagione più significativa dell’anno, quella del risveglio e del rinnovamento e allora anche io mi sento di festeggiare augurando ancora 100, 1000 primavere ad Abruzzo Impresa e a tutta la redazione continuando a dare il mio apporto con alcuni consigli per riattivare il nostro metabolismo in primavera. Le giornate si allungano, si torna a percepire quel teporino piacevole, l’aria è frizzante e da stimoli particolari, la natura si riattiva e anche il nostro corpo si adatta alla nuova stagione per cui la parola d’ordine è “rivitalizzare” e questo lo possiamo ottenere introducendo alimenti che aiutano l’organismo a detossicarsi e minerali e vitamine che lo vivacizzano facendo attenzione a non caricare troppo con proteine e grassi che lo rallenterebbero notevolmente. Cominciare la giornata con una buona colazione a base di latte, yogurt o succo, pane, fette biscottate o fiocchi di cereali inserendo della frutta fresca, magari un kiwi molto ricco di minerali e vitamine, sono già una marcia in più per iniziare il nuovo giorno. Spuntini e merende con yogurt e frutta fresca o cereali sono ottimi e per quanto riguarda il pranzo incrementare la frequenza dei condimenti vegetali della pasta, utilizzare di più i legumi, i mi-

nestroni e le zuppe di cereali e legumi. I secondi a pranzo conviene che siano scarsi o che non ci siano affatto, meglio una bella insalata mista con finocchi, carote, rucola e puntarelle di cicoria e per avere il massimo della mineralizzazione e delle vitamine si possono aggiungere delle arance o kiwi a tocchetti e delle olive e magari condire il tutto con il gomasio (semi di sesamo tostati con un po’ di sale), che in quanto a mineralizzazione è imbattibile. Per chi li gradisce molto utili in questo periodo sono i germogli, di grano, soia, miglio, ceci, fagioli, riso, avena o girasole che siano sono ricchissimi di vitamine A, C ed E ad effetto antiossidante e di vitamina B12 ad effetto rigenerante. In primavera il corpo ha bisogno di ripulirsi dagli accumuli invernali per cui conviene non abbondare con i secondi, più ricchi di grassi e proteine (in particolare formaggi e salumi), e consumarli preferibilmente a cena. Meglio utilizzare carni più digeribili (pollo, manzo), incrementare il consumo di pesce specie quello azzurro, tra i salumi preferire la bresaola, il prosciutto crudo magro o la fesa di tacchino e tra i formaggi la ricotta e far seguire al secondo un buon contorno di verdure scegliendo tra quelle che hanno un buon effetto detossicante come carciofi, cicoria, tarassaco, indivia, finocchi cotti, asparagi, cipolle, ecc. E ancora un bel bicchiere al giorno di centrifugato o estratto di frutta e verdura di stagione per fare il “pieno” di vitalità!

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermo info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro

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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

La Maiella “VIETATA” Viviamo in un territorio immerso nella natura, storia, tradizioni, gastronomia e mestieri, a mezz’ora dal mare e a mezz’ora dalle alte cime della Maiella madre, meta da sempre di escursionisti, sciatori, amanti della natura e tanti ciclisti…

uesta pagina è dedicata proprio agli amanti delle due ruote che ogni giorno, soprattutto nei weekend e nella bella stagione riempiono le strade che salgono in alto con l’arduo desiderio di conquistare le alte vette. Perché faccio questo discorso ? Perché notizia di poche settimane fa, un funzionario ha avuto la malsana idea di vietare l’accesso verso passo lanciano e dunque verso il successivo blokhaus ai temerari ciclisti, con la più stupida delle motivazioni : visto il disastroso manto stradale ed onde evitare spiacevoli incidenti agli atleti, per questioni di sicurezza propria ed altrui l’ufficio competente della provincia di Chieti ha decretato la chiusura verso la maestosa Maiella a tutti i mezzi a pedali con due ruote. Spaventoso è disgustoso allo stesso tempo, pochi anni fa si vedevano sulle strade cartelli che dicevano: Attenzione, lavori in corso. Adesso la frase più ricorrente recita: strada dissestata, divieto di accesso, e così loro risparmiano i soldi (nostri) per rifare il manto d’asfalto e i ciclisti sono al sicuro da probabili incidenti. A parte il fatto che le nostre strade sono pericolose sempre, sia che si vada in bici sia che si viaggi in autobus, ma la cosa più triste sta nel fatto che la strada che sale verso la Maiella è famosa in tutta Europa, attraversata molte volte dal giro d’Italia che ha dato a molti appassionati la fortuna di poter ammirare campioni storici, come Gimondi, Moser, Cipollini , Di Luca, Contador e molti altri. Una meta che viene conquistata ogni anno da oltre 10,000 bici, portando nell’economia ricettiva bei soldini. Vorrei invitare quel politico che ha firmato l’ordinanza a visitare lo Stelvio, Il Gavia o il Mortirolo, e come loro tutti quei luoghi che ogni anno da oltre 50 anni sono tappa del giro d’Italia con una cassa di risonanza a livello mondiale che riporta su quei passi migliaia di appassionati che sognano di emulare l’impresa dei grandi campioni, con relativi ritorni economici sia per gli operatori che per le istituzioni che rinvestono i soldi dei cittadini in servizi per il cittadino stesso, non come spesso avviene in Abruzzo, si pretendono tasse e in cambio si mettono cartelli di divieto. Siamo proprio caduti in basso, hai voluto la bicicletta ? Bene, pedala, ma lontano dalla Maiella però

Scelto per voi L’oro di Danzica Un liquore veramente speciale, sarà per le scaglie d’oro contenute all’interno (22 k) , sarà per le oltre 500 erbe contenute nella ricetta, sta di fatto che questo elisir sta conquistando da diversi anni i palati più esigenti. Con una storia che supera i 500 anni, Goldwasser, acqua d’oro appunto, nasce in un’antica fabbrica di Danziga, da una famiglia di origini ebree, che nella seconda guerra mondiale ha visto l’azienda più volte perseguitata dai tedeschi. Il colore è brillantemente oro, un naso esplosivo di fiori e frutta in cui spicca l’anice e il fiore di sambuco. In bocca è sublime, un connubio di intensità e freschezza, con un finale che avvolge tutto il nostro palato e ci istiga a scolarne una bottiglia. Da bere rigorosamente ghiacciato, ottimo da solo, nei cocktail a base frutta, sul gelato, sulle fragole e perché no? In un bel calice di Franciacorta. Gradi 30, bottiglia da 70 cl. Prezzo indicativo 35 Euro Info e vendita : Al Saten Enotavola Guardiagrele (348 3107727)

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Arte & Co. » a cura della redazione

» La foto di Giorgio Liddo

Biennale di Arte & Industria, la Croazia chiama l’Abruzzo Inaugurata lo scorso 1° febbraio in Croazia la prima Biennale di Arte e Industria, un’occasione per fare un bel week-end nella vicina Labin all’insegna dell’arte

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urerà fino a settembre 2016 la prima biennale di Labin – in Croazia, dal nome: Biennale di Arte e Industria. Promossa dall’Associazione Labin Art Express XXI e dal Centro culturale Lamparna e supportato dal Ministero della Cultura croato e della Regione Istriana, questa prima edizione ha come tema “Utopia=Realtà” e come focus la figura del maestro tedesco Joseph Beuys che proprio in Abruzzo ha lavorato negli ultimi 15 anni della sua vita. Ma d’Abruzzo c’è anche molto altro, a partire dalla sua curatrice Lucrezia De Domizio, la baronessa Durini che, da Pescara prima e da Bolognano poi, ha dato un contributo fondamentale alla storia dell’arte contemporanea dagli anni ‘70 fino ad oggi. Idea della De Domizio Durini quella di affidare la curatela della sezione speciale Fotografia al curatore Giorgio D’Orazio, e di invitare tra gli

artisti internazionali presenti diversi nomi legati alla nostra regione. «Il filo conduttore che percorre l’intera Biennale è il tentativo di portare alla luce i principi fondamentali dei valori umani che toccano la libera creatività e il confronto tra le diversità», spiega De Domizio Durini. Labin, o Albona, è una città dell’Istria immersa nella natura, famosa nei primi del ‘900 per le sue miniere di carbone, un luogo in cui l’arte vive di differenti istanze culturali, tutte premesse che hanno reso possibile la IAB e portato alla decisione di chiamare una curatrice italiana per questo progetto, che contempla comunque una sezione croata curata dal critico Branko Franceschi. Nella lista di artisti provenienti da oltre 20 Paesi del mondo, compaiono i tre abruzzesi Marco Appicciafuoco, Ettore Le Donne e Maurizio Ruzzi, mentre tra i 25 autori italiani e stranieri selezionati nella mostra “Oltre

l’Immagine” in omaggio a Buby Durini, figurano i fotografi abruzzesi Gino Di Paolo, Stefano Schirato, Dino Viani, Helenio Barbetta, Giorgio Liddo e Alessandro Falco. «L’Abruzzo è sempre stato sordo rispetto al mio operato culturale in questi 40 anni», racconta De Domizio, «ho proposto la realizzazione di un Museo d’Arte Contemporanea nel dismesso Municipio di Bolognano con importanti artisti internazionali, ma non ho mai ottenuto risposta e con le mie uniche possibilità economiche ho rivalutato Bolognano. Ho creato per esempio il “Luogo della Natura”. La Piantagione Paradise, lo Studio di Beuys, l’Ipogeo, il museo fotografico, -continua- mai nessuno dalle istituzioni abruzzesi è venuto a visitarlo, contrariamente a delegati esteri. Però sarei disponibile anche oggi, con una mia partecipazione, a farne donazione alla regione Abruzzo»

INFO: www.industrialartbiennale.eu - Fonte: quotidiano Il Centro del 26 febbraio 2016

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TEMPO RUBATO » a cura di Dante D’Alfonso

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Noi gli Uomini di Falcone di Angiolo Pellegrini

oglio iniziare questo mio commento al libro con una trascrizione dell’intervista che il Gen.Pellegrini ha rilasciato in occasione di una presentazione del libro: Giornalista: “Generale, perché l’esigenza di scrivere il libro adesso, dopo tanti anni?” Gen.Pellegrini: “Perché mi sono accorto che i giovani non conoscono la storia d’Italia, e quel periodo che va dal 1980-1985 è un periodo importante per la Storia d’Italia. Quando abbiamo visto le organizzazioni mafiose tentare la scalata allo Stato…” La prima volta che la “mafia” è entrata nella mia vita ero un ventenne che viveva in una regione tranquilla, l’Abruzzo, lontana dalle dinamiche mafiose che con il tempo avrei imparato a conoscere attraverso libri e media. Era il 23 maggio 1992 e “Cosa Nostra” aveva messo

in atto un attentato che avrebbe scosso per decenni le coscienze dell’opinione pubblica facendo esplodere un pezzo di autostrada a Capaci (Palermo) e provocando la morte del magistrato Giovanni Falcone. Le immagini di quel tratto di strada squarciato sono ancora vive nei nostri occhi e nei nostri cuori. Così come sono nei nostri cuori le immagini di un altro attentato, quello del 19 luglio 1992 dove un altro magistrato Paolo Borsellino, viene ucciso con la stessa ferocia e barbaria. Di loro, all’epoca, sapevo che facevano parte di un “pool di magistrati” che hanno combattuto “Cosa Nostra”, la mafia. Ma quando è iniziata questa “guerra”? Chi sono stati i protagonisti? Quanti e quali morti ci sono stati in questi anni?... (continua la lettura su: dantedalfonso. blogspot.it)

La scheda Noi gli Uomini di Falcone (La guerra che ci impedirono di vincere) - S&K: Palermo, gennaio 1981. Il capitano Angiolo Pellegrini assume il comando della sezione Anticrimine dell’Arma dei carabinieri. Un ruolo scomodo: la mafia in Sicilia ha seminato una lunga scia di cadaveri eccellenti e tiene l’isola sotto scacco. Molto più di quanto si voglia ammettere. Unica speranza, un giudice palermitano che con alcuni colleghi ha fatto della lotta alle cosche la sua missione: Giovanni Falcone. Ha bisogno però di uomini fidati che portino avanti le indagini a modo suo. E Pellegrini non si tira indietro: mette insieme una squadra di fedelissimi – la banda del «capitano Billy The Kid» – e va a infilare il naso dove nessuno ha mai osato, guadagnandosi l’amicizia e la stima del magistrato. Mentre i viddani di Totò Riina e Binnu Provenzano falcidiano a colpi di kalashnikov le vecchie famiglie, carabinieri, polizia e magistrati si alleano in un’azione congiunta che culmina nel rapporto dei 162 e nell’estradizione di Tommaso Buscetta. Il maxiprocesso potrebbe essere il colpo decisivo, e invece… Questo libro ricostruisce dall’interno, a ritmo serrato, il periodo più drammatico ed eroico della guerra a Cosa Nostra: quello che vide uno sparuto gruppo di uomini coraggiosi combattere davvero e dare nuova speranza alla Sicilia; ma anche quello che vide cadere Dalla Chiesa, D’Aleo, Chinnici, Cassarà, Montana. Forse inutilmente, perché il vero nemico rimase senza volto: un oscuro, ambiguo potere politico che prima negò mezzi, risorse e possibilità, e poi smantellò la squadra. In fondo, a voler vincere quella guerra, erano davvero in pochi.

L’autore Angiolo Pellegrini – (Roma 1942), generale dell’Arma dei Carabinieri, è stato comandante della sezione antimafia di Palermo dal 1981 al 1985. Come uomo di fiducia del pool, ha portato a compimento le più importanti indagini nei confronti di Cosa Nostra, che racconta qui per la prima volta.

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TRAPARENTESI

Riconoscimenti

Laurea honoris causa a Jonathan Tabacchiera

Laurea honoris causa in Scienze dello Spettacolo al ballerino e coreografo Jonathan Tabacchiera da parte dell’Università Ruggero II della Florida. La notizia è stata ufficializzata nel Comune di Pescara dallo stesso neo dottore alla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli e dell’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo. «Siamo felici come Amministrazione di accogliere questo figlio della città di Pescara premiato ancora una volta – così il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli – In Jonathan abbiamo creduto da subito, quando abbiamo visto materializzarsi la sua solidarietà con lo spettacolo per Federico Cetrullo, il ragazzo rimasto paralizzato dopo un incidente due estati fa e oggi in Svizzera, dove lo stanno seguendo affinché torni a camminare. In quell’occasione la Sala Consiliare si è trasformata in un palcoscenico grazie ad una coreografia di Jonathan, di cui abbiamo scoperto la sensibilità e il talento, siamo contenti di non essere stati i soli, anzi, di essere in buona compagnia e ci auguriamo che il suo nome si affermi ancora di più a livello internazionale dove è già noto per la sua arte».

Eventi

LU CARRATURE D’ORE ALLA 26ESIMA EDIZIONE

Ventiseiesima edizione per il famosissimo e antico concorso gastronomico abruzzese “Lu Carrature d’Ore”, organizzato dall’Associazione Provinciale Cuochi Pescara, che ha assegnato gli otto premi previsti dalla competizione. La gara, che ha visto la collaborazione di Provincia di Pescara, Camera di Commercio di Pescara, Fondazione PescarAbruzzo, IPSSAR “De Cecco” di Pescara, con il patrocinio di Slow Food Abruzzo e della Confederazione italiana agricoltori, si è svolta il 21 e 22 marzo nelle sale dell’Istituto alberghiero “De Cecco” e ha visto in gara ventuno cuochi abruzzesi che avevano già superato una preselezione di circa trenta richieste provenienti dalle quattro province ma anche da cuochi abruzzesi che operano in altre regioni e all’estero. A vincere l’edizione 2016, lo chef Mattia Blasioli del ristorane PaneOlio di Pescara con il piatto: baccalà arrosto su crema di peperone di Altino, con spugna di cime di rape, chips di patate Turchesa con maionese al sedano rapa e grattachecca all’acqua di baccalà e lime.

Solidarietà

UNO/PARI. FAI VINCERE LA SOLIDARIETÀ

Si chiama “Uno/pari. Fai vincere la solidarietà”, il progetto di CSR (Corporate social responsibility) della Ursini di Fossacesia, che corrisponderà ben il 20%, in beni in natura, del fatturato proveniente dagli acquisti sul sito e-commerce aziendale all’Opera Cardinal Ferrari, donando alimenti all’ente morale milanese che dal 1921 si occupa dei più bisognosi (“Carissimi”, come vengono chiamati all’interno della struttura che li ospita) e che serve più di 83.000 pasti all’anno, oltre che fornire pacchi viveri ed offrire ospitalità, assistenza sanitaria, docce, indumenti puliti e molto altro ancora. Basterà acquistare sul sito e-commerce www.ursini.com/shop uno o più prodotti dell’azienda abruzzese Ursini, leader nella produzione di oli e specialità alimentari, scegliendo fra le oltre 150 referenze disponibili sullo shop on line, per attivare una catena virtuosa che consentirà di donare all’Opera Cardinal Ferrari di Milano alimenti base come olio, sughi e altro per la mensa dei più poveri. Il progetto è stato presentatolo scorso 21 marzo, nella sede di Opera Cardinal Ferrari a Milano da Giuseppe Ursini, fondatore dell’omonima azienda abruzzese.

Arte

ATRI SI VESTE DI ARTE

Si è conclusa lo scorso 3 aprile ad Atri l’evento dedicato alle icone del complesso monumentale della Cattedrale e del Museo Capitolare. AD ICONA, questo il nome, è stata molto più di una mostra e di un prezioso volume edito da Delloiacono Edizioni, è stato un progetto di valorizzazione del patrimonio artistico e culturale di un Abruzzo da scoprire e che ha davvero tanto da offrire. Due le location coinvolte, in primis il Museo Capitolare all’interno del complesso monumentale della Cattedrale di Atri dove è stato possibile visitare le icone originali che hanno ispirato il curatore del progetto di ricerca visiva Paolo Dell’Elce che ha guidato il gruppo dei sei giovani fotografi - Sergio Camplone, Giada Ciarcelluti, Pierluigi Fabrizio, Luca Marianaccio, Iacopo Pasqui e Evgenia Tolstykh - tra reliquiari, oggetti sacri, manufatti e reperti storici di uno dei più importanti musei ecclesiastici italiani; seconda location le cisterne romane di Palazzo Ducale sede del Comune di Atri dove sono stati in mostra una selezione di fotografie incluse in un volume di 132 pagine. Info: www.delloiaconocomunica.com

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Eventi Br1: Applausi per lo chef Paolo Griffa e il fotografo Klim Kutsevskyy Grande successo per il secondo appuntamento della rassegna “Da Nord a Fud” di Montesilvano Colle. L’erotismo e l’appagamento dei sensi hanno rappresentato il fil rouge dell’evento andato in scena lo scorso 11 marzo al Br1 di Montesilvano nell’ambito della rassegna “Da Nord a Fud”, la kermesse enogastronomica e artistica promossa dall’associazione “Fud – Espressioni di gusto” e dallo Spazio culturale di Montesilvano Colle. Il secondo appuntamento della rassegna ha visto i riflettori accendersi su due giovani e talentuosi artisti: lo chef piemontese Paolo Griffa e il fotografo di origine ucraina Klim Kutsevskyy. Ventiquattro anni il primo, 22 il secondo, estremamente diversi tra loro e appartamenti a due settori artistici molto distanti, i due talenti sono riusciti comunque a “contaminarsi”, offrendo al pubblico la possibilità di poter cogliere le similitudini tra piatti e opere esposte.

Enologia

FEUDO ANTICO E I VINI DELLA DOP TULLUM PROTAGONISTI A IDENTITÀ GOLOSE

L’Azienda vinicola Feudo Antico è stata protagonista a Milano, nel corso di Identità Golose, congresso internazionale di cucina svoltosi a Milano dal 6 all’8 marzo, per raccontare attraverso i propri vini la storia della Dop Tullum, la prima Dop territoriale d’Abruzzo, tra le meno territorialmente estese in Italia. Qualità, storia, ricerca. Questi i pilastri della produzione dell’azienda vinicola Feudo Antico, un progetto sperimentale di archeo-enologia nato nel 2004 nel cuore dell’Abruzzo per rivitalizzare le produzioni autoctone, che ieri è approdata a Identità Golose ha accolto con grande interesse. Attualmente Feudo Antico produce circa 125.000 bottiglie di cui il 35% vendute all’estero, prevalentemente in Europa.

Territorio

Nel borgo di Corvara le riprese del film “Hard Winter”

Si chiama “Hard Winter” ed è un film italiano interamente girato tra i boschi e le montagne abruzzesi e più precisamente nel comune di Corvara (Pe), dove da novembre 2016 partiranno le riprese del lungometraggio diretto dal regista romano Emanuele Cerman. I lavori del film sono stati anticipati dal promo, girato proprio in questi giorni. L’idea della location nasce dopo l’incontro tra il regista e Francesca Ferretti, organizzatrice del film, di origini abruzzesi. Il lungometraggio racconta la storia di Laura, veterinaria che dopo l’arresto del marito, si ritrova da sola a interagire con gli abitanti di una comunità ruvida e rude come le montagne che la circondano. Tutto ciò che le resta della sfera affettiva è il suo fedele dobermann. Ma con l’arrivo dell’inverno, la sua vita sarà messa in pericolo. «Per la nostra piccola comunità- ha commentato Guido Di Persio Marganella, sindaco di Corvara - un’occasione unica per promuovere e rivalutare le bellezze del territorio attraverso il cinema. Un ringraziamento particolare all’organizzazione, alla regia e a tutta la troupe che ha acceso i riflettori sul paese e sui nostri concittadini».

Eventi

“Street Food Time” va in tour

Dopo il grande successo della scorsa edizione, il festival Street Food Time si fa itinerante. Date non solo in Abruzzo, ma anche nelle Marche e in Puglia. Un vero e proprio tour che mette insieme la passione per il buon cibo, l’amore per la tradizione, l’arte del comunicare e le peculiarità del territorio, dal gusto alla tradizione. Si partirà con l’anteprima di “Street Food Time” che si terrà a Pescara, presso il Porto Turistico, dal 23 al 25 aprile in occasione della Mostra del Fiore. Alla “data zero” seguiranno l’appuntamento dal 27 al 29 maggio in piazza Duomo all’Aquila e quello dal 17 al 19 giugno in piazza Martiri della Libertà a Teramo. Poi l’evento tornerà di nuovo a Pescara, dal 30 giugno al 3 luglio, con “Street Food Summer Edition”, mentre dal 1^ al 4 settembre sarà la volta di Bari. Il tour enogastronomico, organizzato da Blunel, vede come partner la Confartigianato Pescara, la Confartigianato Chieti, la Confartigianato L’Aquila, la Camera di Commercio di Pescara, la Provincia di Pescara, il Comune di Teramo, il Comune dell’Aquila e il Comune di Bari.

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TRAPARENTESI

Eventi CODICE CITRA: NASCE FERZO LA LINEA DESTINATA ALL’HORECA DEI VITIGNI AUTOCTONI ABRUZZESI L’unione dei territori vitivinicoli abruzzesi più vocati dà vita a un’unica grande etichetta che racchiude il meglio dei vitigni autoctoni della regione. Codice Citra, la principale realtà vinicola d’Abruzzo, lancia Ferzo, la nuova linea destinata al canale Horeca che raggruppa Montepulciano d’Abruzzo DOP, Cerasuolo d’Abruzzo DOP, Cococciola Abruzzo Superiore DOP, Pecorino Abruzzo Superiore DOP e Passerina Abruzzo Superiore DOP. L’obiettivo della nuova linea è chiara già dal nome: il Ferzo è infatti un pezzo di una stoffa che cucito insieme ad altri pezzi forma una grande vela. Codice Citra ha scelto questa metafora per raccontare quella che da oltre quarant’anni è la sua mission, ovvero di unire la produzione regionale per rappresentare l’Abruzzo del vino.

Eventi

PROGETTO SUD FESTIVAL, GRANDE ATTESA A SAN SALVO

Il 6 e 7 agosto prossimi il lungomare di San Salvo sarà il grande protagonista di uno degli eventi più attesi dell’estate abruzzese con la terza edizione di ‘Progetto Sud Festival’. Contenitore di musica, intrattenimento e gastronomia organizzato dall’associazione culturale Progetto Sud e dalla Events Service, con il patrocinio del Comune di San Salvo e della Regione Abruzzo, per diffondere la cultura del Sud con le sue tradizioni, le musiche e i prodotti tipici. Ricchissimo il programma musicale che vedrà la partecipazione di due band di livello nazionale: gli Apres la Classe e la Bandabardò. Grande novità di quest’anno lo ‘Street Food d’aMare’, per degustare l’originale cibo da strada che vedrà coinvolti oltre trenta food truck con il debutto del Keporc, la versione abruzzese del kebab, ma a base di maiale, ‘Le Fregne’ di Elena Iannone e le Sfogliatelle made in Abruzzo.

Eventi

FUORI USO

Torna a Pescara, la prossima estate, ‘Fuori Uso’, appuntamento dedicato all’arte prodotto da Cesare Manzo, storico gallerista pescarese che negli anni, per le altre edizioni organizzate, ha coinvolto per Fuori Uso artisti quali Michelangelo Pistoletto, Getulio Alviani, Ettore Spalletti, Mario Airò, Maurizio Cattelan, Vanessa Beecroft, Enzo Cucchi, Mario Schifano, Mimmo Paladino, nonché critici e curatori come Achille Bonito Oliva, Luca Beatrice, Nicolas Bourriaud e Giacinto Di Pietrantonio. Sarà proprio Di Pietrantonio a curare questa edizione. Collaboreranno Simone Ciglia e un gruppo di lavoro formato da Laura Barone, Giorgio D’Orazio, Marco Leonzio, Danilo Tracanna, Anja Verrigni, Cesare Volpe e Antonio Zappone. Fuori Uso 2016 è organizzato dall’Associazione Culturale Arte Nova presieduta da Cesare Manzo. Sede dell’evento, una realtà del tessuto urbano pescarese recuperata nel segno della cultura: gli spazi dell’ex Tribunale di Pescara, in Piazza Alessandrini.

Teatro e solidarietà

IL TEATRO INCONTRA LA SOLIDARIETà

Il teatro entra nelle scuole e incontra la solidarietà, con uno spettacolo che rappresenta un percorso da Shakespeare a Pirandello, passando per Gabriel Garcia Marquez, Dunia Khalil e Stefano Benni. Protagonista Giorgio Pasotti, con la voce fuori campo di Edoardo Siravo. A Pescara giovedì 14 aprile la prima nazionale di ‘Da Shakespeare a Pirandello’, oltre a una serie di matinée per gli studenti. Parte del ricavato andrà a 4 associazioni attive in progetti per la disabilità. Il progetto sarà replicato in altre regioni. Spettacolo di Alvearte Produzioni, iniziativa promossa in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e Agiscuola Abruzzo, che si occupa di rapporti tra scuola e mondo dello spettacolo, con il patrocinio della Regione. Alla conferenza stampa erano presenti: Davide Cavuti, responsabile progetto, il presidente regionale di Agiscuola, Stefano Francioni, e l’assessore regionale a Politiche sociali e Istruzione, Marinella Sclocco.

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Contributors

Simone D’Alessandro creatività

Antonio Teti ict

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso

È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo.it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

È Responsabile del Settore Applicativi per le Risorse Umane, Carriere, Personale, Stipendi e Contabilità dell’Ateneo dell’Area Servizi Informatici dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. È stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani e riviste del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

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Filippo Paolini norme&leggi Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti,Guardiagrele, Master Sommelier 4 livello. Da oltre 30 anni nel campo dell’enogastronomia. Giornalista pubblicista, dopo 28 anni trascorsi come maître sommelier nello stellato ristorante villa Maiella , da circa 3 anni e proprietario di un Enotavola a Guardiagrele (www.alsaten.com). Un luogo di intrattenimento e formazione del pianeta vino e di tutte le sue sfaccettature, ove oltre a degustare ed acquistare bottiglie e food, si creano a cadenza settimanale serate a tema , incontro con i produttori, corsi di formazione su vino, olio, birra, distillati e tant’altro. È consulente, formatore di molte cantine e ristoranti, collabora con molte riviste del settore, è organizzatore di eventi sportivi, culturali sul territorio.


Prima pubblicazione è del mese di maggio 2006 • numero 100 • marzo - aprile 2016 • anno XI • Copia Omaggio

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 L’inaugurazione dello showroom Rimadesio nel centro di Pescara 

 L’evento organizzato dalla Parsek per i suoi distributori internazionali  128




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