ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 87 • marzo 2014 • ANNO IX • COPIA OMAGGIO
NUMERO
87
la nuova opportunità per “fare rete”
Il futuro di ogni azienda passa dalla sua capacità di “fare rete”. ASSOIMPRESA ha come preciso intento quello di favorire nuove opportunità con servizi dedicati.
ASSOIMPRESA facilita nuove iniziative da sviluppare fra associati.
www.assoimpresaitaliana.it
direttore responsabile
Eleonora Lopes
redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Lorenzo Pierfelice, Alessio Pelusi, Barbara Gambacorta, piergiorgio greco, Andrea Bonanni Caione, Elena Prizzi, Elisa Antonioni, Dante Marianacci, Chiara Strozzieri, Anna Cutilli Di Silvestre, NICOLA BOSCHETTI, Pietro campanaro ufficio grafico
Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA
Vincenzo Sulpizio
ufficio fotografico
CLIZIA FORCELLA
Coordinatore web-TV
Gianluigi Tiberi
stampa
D’Auria printing SPA
editore
Fabio De Vincentiis
Abruzzo Impresa il mensile del manager
marzo 2014 n°87
anno IX
numero chiuso in redazione il 31 marzo 2014
in copertina Alfredo De Dominicis foto concessa da Alfredo De Dominicis
sito WEB
www.abruzzoimpresa.it
e-mail:
redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it
indirizzo
Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara
telefono e fax
t. 085 9508161 / f. 085 9508157
ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006, è edito da Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.
ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio abbonamenti Per informazioni scrivi a Abruzzo Impresa servizio abbonamenti SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a abbonamenti@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. L’abbonamento entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo dell’abbonamento per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 28,90 più 7,22 Euro Iva inclusa per spedizioni postali per la somma totale di Euro 36,12 per ricevere 12 numeri di Abruzo Impresa. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “ABBONAMENTO ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, l’editore garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara
MEETING
Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA.
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Capitani d’Impresa
Passioni Amo tutto ciò che è esteticamente bello. Sono un grande appassionato di architettura, soprattutto di interni, ma anche di grafica pubblicitaria. Le auto d’epoca sono il connubio perfetto tra questa passione e quella per le auto. E sono quelle degli anni ‘70 e ‘80 a trasmettermi maggiori emozioni, perché sono quelle che sognavo da piccolo prima di prendere la tanto desiderata patente.
Valori Aver perso mio padre per un male incurabile all’età di 17 anni ha condizionato tutta la mia esistenza. La salute e gli affetti sono certamente al centro delle mie attenzioni. Teramo mi sta molto “stretta” ma non rinuncerei mai ai miei cari e agli amici. Certo, i soldi sono importanti, ma sono solo strumenti, riconoscimenti di lavori ben fatti. Conseguenza non fine.
Rally Fare uno sport estremo certamente cozza con i miei valori, lo so. Ma il piacere che provo “volando” con un’auto da rally su fondi scivolosi mi fa sentire “padrone del mondo”. È una sensazione che non si riesce a descrivere.
Viaggi Adoro viaggiare. L’attività agonistica mi ha portato a visitare paesi meravigliosi come Nuova Zelanda, Australia, Nord America, Argentina, Cipro e molte nazioni soprattutto del Nord Europa. E farlo da pilota di rally ti permette di battere zone assolutamente non turistiche che hanno l’impareggiabile fascino di farti entrare in simbiosi con la gente “vera” dei luoghi visitati, ed i loro costumi.
ALFREDO DE DOMINICIS, IL PILOTA IMPRENDITORE Alfredo De Dominicis, per tutti Dedo, nasce a Teramo dove oggi vive con sua moglie Alessia e la figlia Alice di 4 anni. Dopo il diploma al Liceo Scientifico si laurea in Ingegneria Gestionale a Bologna. Dedo sin da piccolino ha una grande passione: le corse automobilistiche su strada, e decide così di far diventare il rally la sua prima occupazione. «Quando scelsi –racconta Alfredo- il rally come lavoro, ho capito che bisognava trasformarlo in una vera e propria attività imprenditoriale, curando appieno la mia immagine e quella dei vari sponsor e partner che mi affiancavano». Nel 2000, per conto di un suo storico sponsor, crea il Gioel Team, una squadra di corse automobilistiche che lo ha portato a disputare per 2 anni il Campionato del Mondo Rally. Sempre in quegli anni fonda un’agenzia pubblicitaria a servizio della sua attività agonistica e di quella dei suoi partner per ottimizzare la realizzazione di eventi promozionali e la creazione di campagne pubblicitarie sui campi di gara. Nel 2005 costituisce a Teramo lo Studio Rossi, un’agenzia di infortunistica stradale con la quale entra nel mondo di Confindustria a cui da sempre è legato. Nello stesso periodo nasce la Dedo Driving School che fino al 2010 lavorava solo occasionalmente per i clienti più affezionati. Negli ultimi anni invece questa nuova avventura imprenditoriale di Dedo cresce fortemente dando vita a 4 format di corsi di guida di grande successo per tutte le esigenze di privati ed aziende. Nel frattempo l’attività agonistica non si arresta e Dedo continua le sue gare. Partecipa per 2 anni consecutivi al Campionato del Mondo Rally Produzione, ed è stato più volte protagonista del Campionato Italiano. Nel 2005 dopo aver preso parte ad una gara in Michigan è ingaggiato da un team dell’Oregon per disputare l’intero Campionato Americano 2006. Un’avventura meravigliosa che lo porterà ad essere uno dei 4 assoluti protagonisti di una serie con regole completamente diverse da quelle europee e mondiali. Sia lui che il suo inseparabile navigatore Massimo Daddoveri però, si adattano presto conquistando il 2° posto assoluto al Rally del Missouri ed una fantastica vittoria al Rally del Maine. Successivamente Dedo tornerà a correre in Italia partecipando al difficile Campionato Rally su Terra. In questo periodo si avvicina alla PNL, diventandone un grande estimatore e raggiungendo un ottimo equilibrio personale, che si rifletterà nella vita privata, nelle relazioni e nello sport. Dopo una pausa di 2 anni, nel 2013 torna alle gare. E lo fa alla grandissima, dominando il Rally di Roma su Ford Focus Wrc. Una vittoria fortemente voluta dopo tanta inattività che si affianca alle altre 11 conquistate in carriera.
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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio
Abruzzo ImpresA il mensile del manager • numero 85 • gennaio 2014 • Anno VIII • CopIA omAggIo
ISSN 1973-5383
Abruzzo ImpresA il mensile del manager • Gennaio 2013 • numero 73 • anno Viii • www.AbruzzoImpresA.It • CopIA omAggIo
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numero
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85
numero
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3° MEETING
FARE IMPRESA GLI OPERATORI ECONOMICI ABRUZZESI SI INCONTRANO
Premio Aquila Reale
IL PREMIO PIÙ AMBITO DA CHI FA IMPRESA. Riconoscimento alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa
30 maggio 2014
Auditorium Petruzzi Pescara
con il patrocinio di
Meeting coordinato da COMUNE DI MONTESILVANO
La scorsa edizione è stata patrocinata da
INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ info@assoimpresaitaliana.it _ www.assoimpresaitaliana.it
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NINO GERMANO prima della consegna del PREMIO “AQUILA REALE” Riconoscimento alle ultime copertine del mensile Abruzzo Impresa
2 La TORTA del SECONDO MEETING “FARE IMPRESA” Gli IMPRENDITORI e MANAGER che hanno ricevuto
3 il PREMIO “AQUILA REALE”
GIGLI DELLA EDIMAC 4 ALEX INSIEME AI DIRIGENTI DELL’AQUILA CALCIO
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Il presidente della Regione Gianni Chiodi con il prof. Nicola Mattoscio e il presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci
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i tavoli della serata di gala del meeting “fare Impresa”
In primo piano Michele Amoroso amministratore delegato di Generazione Vincente SpA
L’editore Fabio De Vincentiis «Si avvicina la terza edizione del meeting FARE IMPRESA. Obiettivo di quest’anno affrontare insieme un futuro sempre più competitivo. Il meeting 2014 nasce con l’obiettivo di mettere insieme tutti gli attori del tessuto economico, politico e formativo regionale affinchè durante l’arco della serata possano conoscersi, confrontarsi e stringere relazioni proficue. Il meeting FARE IMPRESA è promosso e organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA. Come di consueto, nel corso dell’evento, sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento alle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA».
www.galenoweb.it
30 maggio 2014 Auditorium Petruzzi Pescara
INFO • tel. 085.9508161 _ fax 085 9508157 _ info@assoimpresaitaliana.it _ www.assoimpresaitaliana.it
Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215
Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853
Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748
Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456
Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273
Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825
Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818
Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200
Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824
Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374
sommario _ anno IX n°87 _ marzo 2014
opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s
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lavoro in corso messa in sicurezza
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Pendolari Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone Il contratto di lavoro a termine dopo il Jobs Act Docenti formatori, i loro requisiti
primo piano politica territorio
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economia storie
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Elezioni, i candidati presidenti a confronto Laurentiis: «L’Abruzzo vive una narcosi collettiva» Luigi Bettoni: «Non basta il credito, le aziende devono innovare» Salvatore Di Paolo, addio al manager gentiluomo
cover story Dedo Driving School
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Dedo Driving School una guida sicura per le aziende
incarichi&carriere UGL/Coldiretti Abruzzo/Fedagri
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Mancini / Bertinelli / Di Campli
CGIL Abruzzo/Sea River/FI
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Di Cesare / Di Cosmo / D’Alonzo
Bcc Abruzzese/Parco Abruzzo Sel
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Giacintucci / Carrara / Di Febo
Federchimica/Aci Abruzzo Confartigianato Imprese Ch
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Puccioni / D’Alessandro / Angelozzi
new generationstorie&persone Andrea Di Fabio
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Andrea Di Fabio
storie&persone
65
Adamo Di Natale
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Adamo Di Natale, il mercante di emozioni
tematiche d’impresa fisco norme&leggi
141 00 69
ict creatività
50 52 54 56
Fondo di garanzia,lo stato in aiuto alle imprese Jobs Act, tutte le novità Agenda Digitale: l’ennesimo fallimento! TUR.N 2.0: turismo e networking nel XXI secolo
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per il futuro del vostro business
Gli associati
Edimac srl Via Raiale, 289 65128 Pescara (PE) tel. 085.4462641 - fax 085.4460535 info@edimac.it www.edimac.it
CEIT srl via Custoza, 26/A 66100 Chieti Scalo (CH) tel. 0871.564947 - fax 0871.565034 ceit@ceit.it www.ceitsrl.it
Le dichiarazioni dell’associato ing. Luciano Ardingo
TORRICELLA ETTORINO srl Via S. Pertini Zona Comm. c/o Centro Lainet 66050 San Salvo (CH) tel. 0873.54154 - fax 0873.341887 info@torricellaettorino.it www.torricellaettorino.it
«L’impresa che non innova è un impresa che ha i giorni contati, perché di sicuro nel tempo non sarà più competitiva. Ci tengo ad evidenziare che l’innovazione non deve essere identificata solo con le nuove tecnologie ma è più un processo culturale, che ci permette di uscire indenni da una crisi di questa portata».
ASSOIMPRESA facilita nuove occasioni da sviluppare fra associati.
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sommario _ anno IX n°87 _ marzo 2014
credito&finanza Euro
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occupazione sicurezza startup web food aziende
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pari opportunità salute solidarietà
65 focus 67 69 71 74 76 78 81 82 84
Italia, Europa, Euro: quali prospettive?
Nelle imprese abruzzesi -1.270 lavoratori La sicurezza diventa self-service Il team italo-sloveno vince la prima edizione dello Startupweekend Pescara MiSiedo: il nuovo modo gratuito per prenotare un tavolo al ristorante ReD, l’alta cucina dimora a San Vito Chietino Wagen Lack: un mondo a colori Oltre la crisi... il ruolo delle donne (mamme) La Asl lancia il progetto “Fai il test anche tu” Osservatorio Mediterraneo, un aiuto concreto
seminari&convegni
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GI Confindustria Teramo
Internazionalizzazione e Start up al White Information 2014
eventi enologia food food
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web riconoscimenti formazione aziende segue a pagina
88 90 93 95 97 99 101
Citra: Petrini incontra due generazioni di viticoltori Foodex, l’Abruzzo protagonista a Tokyo Il Gulf Food 2014 di Dubai fa brillare le eccellenze enogastronomiche di Abruzzo e Marche Nasce wineOwine: l’enoteca online che sostiene i piccoli produttori Kathleen Kennedy: “La politica pensa al Pil, e dimentica la gente” AIDP e il sesto senso: il cambiamente 3DiTaly sbarca a Pescara
107 PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE
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a cura di Denia Di Giacomo
121 Dai libri di Vito Giovannelli
123 Mario Sironi, ricordi di guerra
Emanuela Tommolini: «Vi racconto la mia cucina naturale» 114
109 Papille
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111 Traparentesi 117 Un ragazzo sedentario? Sarà adulto malato 121 In ricordo di Gianni Masciarelli 125 La poesia ci salverà, l’impresa della generosità 128 Abruzzo Cool
126 La Regina dell’uncinetto
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MERAVIGLIE D’ABRUZZO
Don Bosco Montepulciano d’Abruzzo Il suo colore terrà in ostaggio i vostri occhi. Il suo profumo ed il suo corpo renderanno libere le vostre
emozioni.
Lasciate che vi conduca
sentiero dei sensi… lungo il
Don Nestore Bosco Ci sono vini nella storia vinicola delle Cantine Bosco che non temono il passare del tempo. Uno di questi è il Don Bosco Montepulciano d’Abruzzo, nato in onore del nonno Nestore e prodotto ancora secondo i suoi insegnamenti: botti grandi per 24 mesi e lungo affinamento in bottiglia.
www.nestorebosco.com
STORICHE CANTINE BOSCO Le storiche Cantine Bosco Nestore sono un posto magico da visitare. Una spettacolare veduta sui vigneti delle colline della provincia di Pescara, grandi botti, tunnel sotterranei dove riposano migliaia di bottiglie, un museo della storia del vino e della viticoltura. Un emozione da non perdere accompagnata dai profumi dei grandi vini prodotti dalla Famiglia Bosco.
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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice
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GOCCE D’INCHIOSTRO / editoriale
Eleonora Lopes, direttore
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uando scompare una persona si è soliti pronunciare parole belle nei suoi confronti anche se realmente non si pensano. Beh, Salvatore Di Paolo era realmente una persona per bene, un manager in gamba, un gentiluomo, un uomo leale ed onesto. E queste non sono parole di circostanza, e chi come me l’ha conosciuto, so che le condivide. Ci ha lasciati lo scorso 22 marzo e credo che il modo migliore per ricordarlo sia seguire gli insegnamenti di questo imprenditore che sapeva motivare e credeva nelle potenzialità delle persone, specie nei giovani e nella loro energia. Nella Gelco di cui era il dg, sono cresciute intere generazioni. Mi ricordo che quando lo intervistai per la copertina di Abruzzo Impresa mi disse orgoglioso che “In 33 anni alla guida della Gelco, i miei collaboratori non hanno mai fatto un minuto di cassa integrazione o uno sciopero”.
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arla chiaro la relazione dell’Istituto superiore della sanità, 70 pagine in cui per la prima volta i 25 ettari di terreno contaminati scoperti dalla Forestale nel 2007 e le acque contaminate dalla discarica di Bussi vengono messe in relazione con “la pericolosità per la salute umana”. Un macigno che pesa moltissimo sulle spalle degli abruzzesi. “Della discarica non sapevo nulla. Ho abitato a Bussi insieme a mia moglie e ai miei bambini, sono abruzzese e amo la mia terra, non avrei mai potuto concepire l’idea di una cosa del genere”. Queste le parole dell’ex direttore della Montedison Luigi Guarracino, imputato nel processo. I cittadini sono molto preoccupati, è allarmismo totale e il presidente Chiodi li ha assicurati dicendo che “Ora la necessità primaria è far capire che questa terra è integra, la sua acqua ottima e che a Bussi si è avviato un processo di messa in sicurezza e bonifica di tutte quelle aree interessate dall’inquinamento chimico”.
L
a crisi ingegna la mente, questo si sa, ma quello che si sono inventati questi ingegneri ha dell’incredibile. 419 (di cui 17 abruzzesi) ingegneri in esubero dello stabilimento Micron di Avezzano si sono messi in vendita su ebay annunci nella ricca provincia di MonzaBrianza. Così è iniziata la protesta, poi sfociata sui social tra gli hashtag su Twitter e i post su Facebook, dei 419 professionisti ritenuti non indispensabili dalla società americana. Una battaglia che i “licenziandi” prevedono lunga e dura, ma che vuol portare alla luce anche il contributo risalente agli scorsi anni di 150 milioni di euro ricevuti dallo stato per creare 1500 posti di lavoro. Posti che a quanto affermano i quasi ex dipendenti, saranno in parte bruciati per una decisione della società americana. Ci auguriamo che questa originale protesta trovi un riscontro positivo nelle future scelte aziendali.
direttore@abruzzoimpresa.it
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IL POLO AGIRE IN SLOVENIA PER PROMUOVERE I PRODOTTI AGROALIMENTARI ABRUZZESI
Il Polo Agire prosegue l’attività di promozione dell’agroalimentare d’Abruzzo all’estero e approda in Slove-
nia per partecipare al secondo meeting internazionale del progetto europeo “ELMA-TP” (Europe Local Manufacturers Training Platform). Il progetto, guidato dal governo turco di Bursa, mira a promuovere l’intera produzione tipica locale delle nazioni coinvolte e ad ampliare le vendite sui mercati internazionali. Il meeting ha avuto l’obiettivo di sviluppare attraverso una serie di incontri la presentazione delle produzionitipiche delle regioni partner (Italia, Turchia, Slovenia, Grecia, Lituania) e l’individuazione delle eccellenze da valorizzare attraverso concrete iniziative anche commerciali. Gli incontri programmati hanno affrontato anche il tema del controllo della qualità e degli standard ai quali tutti i produttori europei dovrebbero adeguarsi per migliorare l’offerta. «Entrano nel vivo le iniziative in favore dell’internazionalizzazione – ha spiegato l’amministratore delegato di Agire, Donato De Falcis - che, per le aziende agroalimentari aderenti al nostro Polo, significano visibilità e relazioni fondamentali per il commercio internazionale. Solo così si riesce ad ampliare la rete dei contatti all’estero. Farlo insieme ad altri partner significa moltiplicare le opportunità e gli scambi».
DONNE E AGRICOLTURA, UNA NUOVA GUIDA IN ROSA NELLE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
Donne e agricoltura è un binomio che funziona soprattutto in periodo di crisi: in Italia quasi
un’azienda su tre è guidata da una donna: sono 227.894 le imprese agricole al femminile, con una percentuale del 29.3 del totale. Questi i dati di un’analisi della Coldiretti pubblicata in occasione della festa della donna sulla base di dati Unioncamere relativi al 2013. Dopo il commercio è il settore agricolo quello in cui la presenza femminile è maggiore. In Abruzzo poi le donne sono anche ai vertici della associazioni di categoria, come Chiara Chiavolich, imprenditrice nel settore vitivinicolo, alla guida di Coldiretti di Pescara, e Federica Morricone, sempre nel medesimo settore, è alla presidenza di Confagricoltura Abruzzo. «L’ingresso progressivo delle donne nell’agricoltura italiana – sottolinea Coldiretti – ha dato un forte impulso all’innovazione che ha caratterizzato il settore, con l’ampliamento delle attività connesse alla trasformazione dei prodotti, alla nascita dell’agribenessere, al recupero di antiche varietà, le fattorie didattiche, gli agriasilo, la pet-therapy, l’adozione di piante e animali online». Tutte sfide legate al rispetto dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita a contatto con la natura. «Questa multifunzionalità, caratteristica principale delle aziende agricole condotte da donne, genera più occupazione perché sviluppa attività particolari che si affiancano a quella principale per fornire un prodotto o un servizio particolare», afferma Lorella Ansaloni, responsabile nazionale di Donne Impresa Coldiretti.
WALTER TOSTO IN NORD AMERICA SULLE TRACCE DELL’ELDORADO
Il Gruppo Walter Tosto, leader mondiale nei grandi impianti di caldareria per l’Oil & Gas (fatturato di
Gruppo 2013: 100 milioni di euro) conquista il Nord America, aggiudicandosi due prestigiose commesse. In Texas realizzerà il cuore tecnologico dell’impianto per la produzione di etilene di OxyChem e Mexichem, del valore di circa 1 miliardo di dollari; in Canada è stato scelto per la prima fase del progetto di North West Upgrading e Canadian Natural Resources Limited, impianto del valore di 6 miliardi di dollari. Battendo ancora una volta i principali player mondiali del settore, il Gruppo Walter Tosto ha nuovamente riconfermato la sua leadership tecnologica. L’amministratore Delegato, Luca Tosto, ha spiegato «Il knowhow di cui disponiamo ci ha consentito di aggiudicarci queste prestigiose commesse in Texas e Canada. Due successi resi possibili anche dai nostri costanti investimenti in Ricerca & Sviluppo e formazione, che ogni anno si attestano intorno ai 5 milioni di euro». Secondo le previsioni del management, il Gruppo (oltre 500 dipendenti), che nel luglio 2012 ha acquistato e rilanciato la FECNE di Bucarest, azienda specializzata in componentistica per il nucleare, dovrebbe chiudere il prossimo triennio con risultati economici e consolidati positivi sulla scorta di quelli sinora ottenuti.
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tendenze fatti persone
TALENTI CERCASI: “LABABRUZZO” IL PROGRAMMA PER IL FUTURO
LabAbruzzo è il network che selezionerà talenti sul territorio regionale per metterli in contatto e
sinergia con le imprese abruzzesi aggregate in reti e poli d’innovazione. Un programma che darà vita all’attività di ricerca e selezione di talenti sull’intero territorio regionale al fine di trasformare la capacità creativa abruzzese in nuove iniziative d’impresa o in nuove attività da parte di imprese esistenti. LabAbruzzo prevede attività di scouting di talenti in un tour per la regione, con momenti di incontro, formazione e assistenza, riservata ai giovani che spesso vivono nei piccoli e piccolissimi centri. «L’idea è nata a San Valentino in Abruzzo Citeriore con la creazione del Giardino dei Talenti ed è stata concretamente poi affidata a FIRA SpA in modo da rendersi complementare al progetto StartUp-StartHope» ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione. Il programma prevede una nuova edizione del “TRENO DELLE IDEE” con a bordo startupper e innovatori, il BARCAMPER in tour per i borghi e le principali città d’Abruzzo e infine un Business Speed Date che vedrà l’incontro tra i poli d’innovazione, le reti d’impresa e le proposte dei talenti che saranno selezionati nel tour. LabAbruzzo diventerà così un network di incontro, confronto e formazione, che utilizzerà le soluzioni ICT al fine di ridurre la mobilità e raggiungere il maggior numero di talenti nel più breve tempo possibile. Le attività vedranno la partecipazione attiva di Abruzzo Sviluppo e di Sviluppo Italia Abruzzo e saranno concentrate a Pescara, Avezzano, L’Aquila, Mosciano e, soprattutto, a Sulmona, che è già sede della piattaforma dei Poli d’Innovazione.
EATALY JAPAN SCEGLIE I VINI DELLE CANTINE BOSCO NESTORE
Il Montepulciano d’Abruzzo delle Cantine Bosco Nestore entra nei negozi EATALY di Tokyo.
Nato nel 2004 sotto l’egida dell’imprenditore Oscar Farinetti, il marchio EATALY a partire dalla sede originaria di Torino, si è diffuso in Italia e nel mondo con un duplice fine, quello di reperire le migliori materie prime sul territorio italiano nel rispetto della tradizione e di instillare nel consumatore una corretta percezione della qualità secondo la logica Slow Food dell’alimentarsi “sano, pulito e giusto”. I vini scelti dall’esperto sommelier Shigeru Hayashi, coautore con Farinetti del libro “Storie di Coraggio”, nonché presidente di Eataly Japan, sono i Montepulciano d’Abruzzo PAN e “R” dell’azienda Bosco. Vini che non hanno timore di sfidare lo scorrere del tempo, come dimostrato da una degustazione del Montepulciano d’Abruzzo vendemmia 1973 tenutasi nei sotterranei delle Cantine di Nocciano alla presenza dei giornalisti partecipanti al WineTour Abruzzo organizzato dal Consorzio Vini D’Abruzzo.
ABRUZZO PRIMA REGIONE DEL MEZZOGIORNO PER LA RACCOLTA PRO-CAPITE DI CARTA E CARTONE
A fare l’annuncio è stato l’assessore all’Energia e all’Ambiente, Mauro Di Dalmazio, in occasione della giornata inaugurale del PalaComieco a Pescara. Il dato emerge dal rapporto Comieco relativo alla raccolta pro-capite in Italia. In Abruzzo il dato annuale ammonta a 43,2 chilogrammi per abitante. Secondo il rapporto, il dato medio nazionale arriva a 49 Kg/ab, mentre la leadership è stata confermata dall’Emilia Romagna con l’81,5 kg/ab con a seguire il Trentino Alto Adige (80,2 kg/ab) e la Valle d’Aosta (75,9 kg/ab). Durante la giornata sono state premiate le sei scuole che hanno partecipato al progetto “Marchio di qualità”, dedicato alle migliori esperienze di sistemi di raccolta differenziata e riciclo valutate nell’ambito dell’accordo di programma quadro siglato da Comieco e Regione Abruzzo al fine di aumentare la quantità e qualità della raccolta differenziata di carta e cartone in tutto il territorio regionale. Un’iniziativa che permette ai ragazzi di capire il sistema del riciclo di carta e cartone e attraverso di loro entrare nelle famiglie e cambiare le loro abitudini. 19
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A RIVISONDOLI LA WINTER SCHOOL, SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE POLITICA
È partita da Rivisondoli la campagna elettorale del Nuovo Centrodestra che ha scelto la Winter
School, la scuola di alta formazione politica promossa dalla parlamentare europea Erminia Mazzoni, sotto l’egida del Partito popolare europeo e della Fondazione Magna Carta, che si è svolta il 14 e il 15 marzo, per promuovere e rafforzare l’immagine di partito nuovo e attento ai giovani. Per due giorni, nella località di montagna si sono dati appuntamento i big di Ncd, tra cui il leader e ministro dell’Interno Angelino Alfano e il coordinatore nazionale del partito il senatore Gaetano Quagliariello. «La 48 ore di scuola politica di Rivisondoli ha visto nascere una comunità di intelligenze, fondamentale per la ripresa del territorio - ha dichiarato l’onorevole Mazzoni - quello di Rivisondoli è stato un esperimento di successo, da ripetere nei prossimi anni». La Winter School ha coinvolto, oltre a parlamentari e amministratori locali e provenienti da tutta Italia, 15 docenti universitari e 130 studenti.
UNICREDIT E CENTRO ESTERO ABRUZZO: “INVESTIRE IN POLONIA”
Sono 40 le aziende abruzzesi che hanno preso parte al Forum Polonia, seminario di approfondimento or-
ganizzato a Pescara da UniCredit in collaborazione con il Centro Estero Abruzzo. La Polonia, infatti, è il sesto Paese cliente della regione. In particolare, nei primi tre trimestri del 2013, si è registrato un aumento dell’export abruzzese in Polonia in alcuni settori chiave come quello dei prodotti agroalimentari (+87%). Nel corso del momento di approfondimento sono state analizzate le opportunità commerciali e di investimento per le imprese abruzzesi in Polonia. «La nostra volontà - ha dichiarato Mario Fiumara, responsabile Public Sector and Territorial Development per il Centro di UniCredit - è quella di fornire alle aziende le competenze adeguate e le informazioni sugli aspetti giuridici fondamentali per svolgere le attività di export in Polonia. Il supporto all’internazionalizzazione è un lavoro che spetta non solo al mondo delle banche, è necessario fare sistema con l’amministrazione pubblica, le camere di commercio e con l’Agenzia per l’internazionalizzazione». «Con oltre 38 milioni di abitanti la Polonia è il più grande mercato dell’Europa centro-orientale – ha commentato Daniele Becci, presidente del Centro Estero Abruzzo-. Grazie alla crescita economica registrata negli ultimi anni, l’accresciuto potere d’acquisto, l’affermarsi dì nuovi modelli di consumo, il trend al rialzo dei salari reali, l’espansione della classe media e la presenza di una classe medio-alta, nonché una consistente domanda interna, oltre sostenere la performance economica del paese, formano uno scenario favorevole per il nostro export».
INTERNAZIONALIZZAZIONE, BANCA DELL’ADRIATICO E CONFINDUSTRIA FIRMANO INTESA
Supportare i processi di internazionalizzazione per le imprese abruzzese. E’ questo l’obiettivo della collaborazione che Mauro Angelucci, presidente di Confindustria Abruzzo, e Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico, hanno rinnovato a Pescara alla luce dei positivi risultati conseguiti nel 2013, con 234 milioni di volumi export e 111 milioni di volumi import sviluppati dalle PMI nelle tre filiali dedicate alle imprese di Pescara, Chieti e Teramo. Le aziende potranno, grazie all’intesa, usufruire delle competenze di una struttura specializzata di Intesa Sanpaolo che opera sul territorio in stretta sinergia con i referenti per le imprese nelle filiali di Banca dell’Adriatico e accedere ai prodotti e ai servizi delle strutture internazionali del Gruppo, senza doversi recare all’estero. «Intendiamo proporci come banca di riferimento per accompagnare i processi di internazionalizzazione delle imprese, soprattutto quelle medio - piccole che rappresentano il tessuto connettivo e vitale dell’industria e del futuro dell’economia abruzzese – ha dichiarato Roberto Dal Mas, direttore generale di Banca dell’Adriatico –. La collaborazione con Confindustria Abruzzo è la risposta concreta alle difficoltà in cui versano le imprese ma è anche una manifestazione di fiducia nelle grandi opportunità che si presentano per coloro che affrontano seriamente le sfide dei mercati internazionali». «La collaborazione tra Confindustria Abruzzo e Banca dell’Adriatico – ha aggiunto Mauro Angelucci, presidente di Confindustria Abruzzo - si inquadra nell’attività di sostegno alla competitività delle imprese regionali portata avanti quotidianamente da Confindustria Abruzzo. Il programma degli interventi ricompreso nell’intesa è strategico in quanto mette a disposizione strumenti per assistere le imprese impegnate sempre più in quelle arene internazionali dove è oggi possibile intercettare una domanda, ferma da tempo nel mercato interno». 20
tendenze fatti persone
ACXELERA ITALIAN ENTRA NELL’OSSERVATORIO CONTRACT LOGISTICS
Acxelera Italia, giovane e dinamica società specializzata come 4PL “Fourth Party Logistic Service Provider”, entra nell’Osservatorio Contract Logistics, che nasce nel 2011 con l’intenzione di studiare l’evoluzione del mercato italiano dell’outsourcing delle attività logistiche, in tutte le sue declinazioni, analizzando ambiti di attività, relativi player e tecnologie utilizzate. L’Osservatorio si sviluppa dalla consolidata esperienza degli Osservatori ICT & Management della School of Management del Politecnico di Milano e, accanto alla misurazione quantitativa del fenomeno, vuole approfondire criticamente i principali fattori di evoluzione del settore e discutere sul ruolo di innovazione che l’ecosistema dei fornitori di Contract Logistics può rappresentare per la diffusione di pratiche di eccellenza nella gestione della logistica e della supply chain in Italia. Con la partecipazione all’Osservatorio, Acxelera Italia, che vanta un team caratterizzato da manager esperti capaci di assicurare la perfetta consegna di prodotti in oltre 600 destinazioni in tutto il mondo e realizza progetti per grandi aziende italiane ed internazionali proponendosi come partner professionale ed affidabile a cui esternalizzare le attività logistiche, entra a far parte di un network prestigioso ed esclusivo di imprese italiane interessate ad attivare un confronto serio sul mercato della contract logistics per esaminare le dinamiche della filiera, condividere strategie, anticipare i trend di settore ed analizzarne le potenzialità di crescita.
GRANT 2014, PREMIATI DUE TERAMANI
Ci sono anche due teramani tra i ricercatori che hanno ricevuto le borse di studio annuali del bando “Grant 2014”, indetto dalla Fondazione Umberto Veronesi. Si tratta di Filippo Lococo, medico chirurgo di 30 anni della S.C. di Chirurgia Toracica e di Daniela Di Giacomo, classe 1976. La Di Giacomo ha ottenuto un riconoscimento di 27 mila euro, finanziato dalla delegazione Umberto Veronesi di Teramo. «Assegnando una borsa di ricerca alla dottoressa Di Giacomo – dichiara Paolo Veronesi, presidente della Fondazione – abbiamo voluto valorizzare l’eccellenza di una formazione internazionale, vocata ad una ricerca scientifica innovativa e avanguardista come è nei nostri obiettivi». La giovane abruzzese svilupperà presso l’Università dell’Aquila un progetto volto identificare la predisposizione genetica al tumore del seno attraverso l’utilizzo di una piattaforma biotecnologica innovativa. Il progetto del dottor Lococo, vincitore di una delle 8 borse di ricerca “Giovani ricercatori in Oncologia”, riguarda lo screening per il tumore del polmone. Filippo Lococo, Daniela Di Giacomo e i colleghi vincitori della borsa di ricerca, hanno ricevuto il Grant, nel corso della Cerimonia Ufficiale in programma a Roma nella Sala della Protomoteca del Campidoglio.
La Tenuta Sant’Ilario presenta a Tokyo l’olio al wasabi
Grande successo al Foodex 2014 per la Tenuta Sant’Ilario, l’azienda pinetese nota sul mercato
nazionale ed estero per i suoi pregiati oli aromatizzati. Protagonista indiscusso della celebre fiera giapponese l’olio al Wasabi, con cui la Tenuta ha fatto ufficialmente il suo ingresso nel mercato nipponico. Già produttore di oli extravergini di qualità eccellente, il frantoio pinetese ha infatti sperimentato una originale strutturazione di olio d’oliva e di quello che è senza dubbio uno degli ingredienti più amati dalla cucina giapponese. La combinazione ha permesso la nascita di un olio estremamente piccante e unico, ideale per accompagnare e impreziosire soprattutto le pietanze di pesce. L’energia stuzzicante del wasabi si amalgama agli antichi sapori dell’olio di oliva, impossessandosi in questo modo di palato e gusto.
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In Abruzzo si voterà per il rinnovo del governo regionale
Elezioni, i candidati presidenti a confronto Abbiamo intervistato Sara Marcozzi e Luciano D’Alfonso, aspiranti governatori della Regione Abruzzo che sfideranno il prossimo 25 maggio il presidente uscente Gianni Chiodi » di Marcella Pace
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li abruzzesi sono chiamati alle urne. In occasione dell’election day del 25 maggio, gli elettori della nostra Regione sceglieranno il governatore. Due gli sfidanti del presidente uscente Gianni Chiodi, riconfermato candidato del centrodestra: Sara Marcozzi del
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Movimento 5 Stelle, scelta attraverso le “Regionalie”, le primarie del movimento di Beppe Grillo e Luciano D’Alfonso, candidato della coalizione del centrosinistra. È proprio su di loro che ci siamo concentrati, intervistandoli per conoscere nel dettaglio i programmi per la Regione.
Primo piano
A tu per tu con Sara Marcozzi, candidato Movimento 5 Stelle calcolo approssimativo, circa 10 mln di euro. Potremmo destinare questi fondi a progetti concreti, farli confluire in un fondo per lo sviluppo della piccola e media impresa. La politica deve tornare ad essere un servizio per il cittadino non un modo per arricchirsi personalmente».
Cosa invece non farebbe assoluta-
Quali sono i punti chiave del suo
programma? «Quello che vogliamo realizzare è una riprogrammazione della Regione. Ci siamo resi conto che in ogni suo ambito la Regione manca di una visione programmatica e complessiva, dunque manca di efficacia. Siamo stati abituati a subire provvedimenti “tampone” o di “emergenza”. I punti chiave sono certamente: tagli agli sprechi e alle spese inutili, riorganizzazione della Sanità, tutela dell’Ambiente, sviluppo del Turismo e Lavoro. Ho volutamente citato il Lavoro alla fine, non perché meno importante, ma perché crediamo che rivedendo, riprogrammando tutti gli altri punti, tra loro correlati, saranno numerose le possibilità di creare nuova occupazione non delocalizzabile. Ci criticano di parlare sempre di ambiente, ma le faccio un esempio: se portassimo in Abruzzo la raccolta differenziata al 90%, potremmo avere un incremento di 3.500 nuovi posti di lavoro. Lavoro che sia anche “sostenibile”. Senza parlare delle enormi potenzialità turistiche che ancora non sono ottimizzate, una pianificazione generale significa valorizzare le risorse culturali, artigianali, naturalistiche,
paesaggistiche ed enogastronomiche che il nostro territorio è in grado di proporre insieme a efficienti servizi al viaggiatore: implementazione di un servizio di mobilità in grado di collegare l’entroterra con i grandi centri e i principali snodi di arrivo dei visitatori. Vogliamo una regione fondata sulla piccola e media impresa che sia a portata di turista, che metta in evidenza le nostre peculiarità: “montagne a portata di mare”».
Nel caso divenisse governatore,
quale sarà il primo provvedimento che prenderebbe per la Regione? «Noi non prendiamo provvedimenti “spot”, il programma che intendiamo realizzare, come ho già detto, è una pianificazione a medio-lungo termine che raggiunga degli obiettivi duraturi e concreti. Di certo, comunque, la prima cosa che faremo sarà tagliare i costi della politica. Noi del Movimento già lo facciamo, senza attendere, strumentalmente, l’avvento di una famigerata modifica di legge, “costringeremo” anche gli altri partiti. Ha un’idea di quanto risparmierebbero gli abruzzesi in 5 anni se i soli consiglieri regionali si dimezzassero lo stipendio? Facendo un
mente? «Non mentirei ai cittadini. Negli ultimi giorni stiamo assistendo al risveglio delle coscienze della vecchia politica: sono tutti impegnati a dimostrare che non ci sono problemi e che quelli che c’erano sono in fase di risoluzione. Abbiamo di fronte un duro compito, risanare le casse della regione per offrire ai cittadini servizi efficienti e di qualità e per fare questo ci vorrà tempo. I risultati si vedranno e ne trarranno beneficio tutti i cittadini».
Lei ha detto che la sua vittoria alle “Regionalie” abruzzesi è la prova che le quote rosa non servono. In Emiciclo si è più volte dibattuto di questo argomento e il consiglio regionale ha bocciato nei mesi scorsi l’emendamento che introduceva nella legge elettorale regionale la doppia preferenza di genere. Alla luce delle sue affermazioni, pensa che con lei alla guida della Regione si possa rivedere questa misura o comunque mettere in campo nuovi strumenti di incentivo all’ingresso delle donne in politica? «Io mi sento offesa ogni volta che sento parlare di quote rosa, non vorrei mai ricoprire un ruolo perché “tocca metterci una donna”, vorrei farlo perché ne ho le capacità e competenze. La parità deve essere intesa come medesime possibilità di accesso sulla base della preparazione e delle qualità professionali e personali, non parità numerica di genere tout court. Questo è l’unico criterio efficace che conosco
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Primo piano
per restituire dignità alle donne. Ma sono fiduciosa, i cittadini, quando sono liberi di scegliere, si dimostrano più maturi dei loro amministratori: mentre questi ultimi si accapigliano per emanare leggi che preservino le
donne nelle amministrazioni come fa il WWF per i panda, i cittadini scelgono liberamente delle donne per essere rappresentati. Questo avviene da sempre nel M5S, io non sono l’eccezione, mi viene in mente l’esempio della
Sicilia: alle scorse elezioni politiche la circoscrizione Palermo 1 ha eletto 5 parlamentari di cui 4 donne e un uomo. Vogliamo più donne nelle amministrazioni? Restituiamo ai cittadini il diritto di scegliere».
A tu per tu con Luciano D’Alfonso, candidato del centrosinistra
Quali sono i punti chiave del suo
programma? «Innanzitutto il lavoro. In Abruzzo ci sono soltanto 498mila lavoratori attivi. Cinque anni fa erano 518mila, bisogna tornare ad essere un territorio in cui investire e velocizzare la burocrazia per portare il numero delle imprese da 129mila a 150mila. Per le infrastrutture vanno realizzate alleanze: per questo sto preparando un incontro con i presidenti di Marche, Umbria, Lazio e Molise. La prima opera da completare è la Fondovalle Sangro, ma penso anche all’Aeroporto d’Abruzzo – che va specializzato nelle rotte e nelle funzioni – e ai porti, per i quali va creata un’Autorità che garantisca la progettualità. Inoltre bisogna cucire i capoluoghi con le rispettive province e rifare
le strade interne, circa 2.400 km di mulattiere. Sul diritto alla salute, abbiamo da una parte la sanità di cui si vanta l’attuale governo regionale e dall’altra quella che ho incontrato nei miei spostamenti sul territorio abruzzese. Sono due realtà completamente differenti. Dobbiamo far sì che la bravura dei medici e la qualità dei macchinari siano cucite dall’organizzazione sanitaria, bisogna coniugare servizi sociali e sanitari per evitare un ricorso troppo frequente alle ospedalizzazioni. Inoltre occorre liberare la sanità dalla signoria della politica ed evitare la duplicazione delle specialistiche, organizzando il trasporto facile del cittadino. Poi c’è il mio grande sogno: togliere i fiumi dall’abbandono in cui sono stati gettati, facendo sì che chi inquina paghi e che non ci siano rischi per la salute delle popolazioni. Per quanto riguarda la cultura, preconizzo un Atlante del patrimonio pubblico per censire gli spazi da assegnare agli operatori del settore, premialità per gli imprenditori che finanziano progetti culturali e una legge quadro che garantisca un’equa ripartizione delle risorse regionali».
Nel caso divenisse governatore,
quale sarà il primo provvedimento che prenderebbe per la Regione? «Per prima cosa interpellerei i presidenti degli Ordini provinciali dei Commercialisti per certificare il bilancio della Regione. Una volta definito il quadro finanziario, entro
quattro mesi dalle elezioni mi doterei di un Menù Abruzzo con gli obiettivi da raggiungere, e alla fine di ogni anno emanerei una legge che indichi cosa fare, in quanto tempo e con quali risorse».
Cosa invece non farebbe assolu-
tamente? «Non mi sentirete mai rispondere “non mi compete” alle istanze degli abruzzesi. Voglio una Regione vicina ai suoi cittadini, una Regione Ovunque che renda la vita facile e veloce».
Quanto pensa influiscano nel
voto finale le vicende giudiziarie che in qualche modo l’hanno vista coinvolta? In che modo crede di poter recuperare quella fiducia che i cittadini potrebbero aver perso nei confronti della politica? «Sono sempre stato assolto in tutti i nove procedimenti che mi hanno riguardato e sono fiducioso anche per il futuro; tengo a sottolineare che ho sempre collaborato con la giustizia, mai nascondendomi dagli accertamenti fatti su di me. Mi farò carico che si evitino circostanze che possano opacizzare la lucentezza della politica attraverso una riduzione dei costi di funzionamento dell’amministrazione, sanzioni per i funzionari che non rispondono alle istanze dei cittadini entro certi termini ed esperimenti di democrazia partecipata. La vera questione morale per me è la coincidenza tra cose dette e cose fatte».
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De Laurentiis: «L’Abruzzo vive una narcosi collettiva» Ripartire dalla storia, la cultura, la bellezza della nostra terra e le peculiarità del popolo abruzzese per risvegliare la regione. All’alba della campagna elettorale per le regionali il commento di Rodolfo De Laurentiis sull’Abruzzo che va al voto » di Laura Tinari
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arte dal bisogno fondamentale di porre rimedio all’accerchiamento verso la comunità regionale creato dai partiti, oggi non più in grado di dare un’offerta valida e forte, l’intervista a Rodolfo De Laurentiis, consigliere di amministrazione Rai e presidente di Confindustria Radio Televisioni. Dal suo osservatorio particolare quale è Roma, De Laurentiis fa un’analisi dell’Abruzzo di oggi, di come è diventato negli anni, parlando di de-
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clino economico, di responsabilità della classe dirigente regionale, ma spendendo parole di affetto e stima nei confronti della popolazione abruzzese. E quando il discorso scivola sulla competizione elettorale ci dice «questo appuntamento si sta rivelando come l’occasione per conferire lo scettro del comando ad una persona sola, senza che i cittadini abruzzesi sappiano con chiarezza quale sia l’idea dell’Abruzzo di cui ciascuno dei candidati è portatore».
Primo piano
A tu per tu con Rodolfo De Laurentiis
Come definirebbe l’Abruzzo di
inizio 2014? «Il quadro dello stato di salute dell’Abruzzo è fornito dagli indicatori economici, che denotano sia in termini occupazionali sia di produzione della ricchezza che di dinamismo economico-imprenditoriale la situazione di una regione che ormai si confronta sempre più con quelle del sud, invece che con quelle più sviluppate e dinamiche del nord. A questo si aggiunge un declino inesorabile che invece di generare un senso di rivalsa nel contrastare questo cammino verso la marginalità trova una sorta di narcosi collettiva, generata da una parte dal sistema dei partiti e dall’altra da uno scarso vigore della classe dirigente regionale».
Cosa c’è da riformare nel sistema-
Abruzzo? «La nostra regione è segnata da una fase di declino economico derivante da una crisi più generale che investe l’intero Paese, ma anche da un’accentuata decadenza della politica, dall’assenza di forti spinte ideali e capacità progettuali, nonché da motivazioni etiche che avrebbero dovuto portare il sistema della governance regionale ad avere un orizzonte più ampio, che superasse le iniziative stesse dei partiti. Basta guardare la fase preliminare di questa campagna elettorale dove il confronto è concentrato solo sui nomi dei candidati alla presidenza e non sulla vision strategica legata all’Abruzzo dei prossimi anni».
Si continua a parlare di ricostruzione dell’Aquila e del cratere come priorità nazionale, ma lo è mai stata? «Nei mesi successivi il sisma la comunità nazionale e internazionale ha partecipato emotivamente al dramma dell’Aquila e dell’Abruzzo e in quella fase sicuramente L’Aquila rientrava negli obiettivi di interesse nazionale.
Ora la gestione della ricostruzione è segnata da continue polemiche sui giornali, contrapposizioni tra responsabilità istituzionali e questo ha rotto quel filo rosso della memoria, dell’emotività e della partecipazione affettiva. Ho l’impressione che oggi il vero dramma sia un sostanziale isolamento del tema ricostruzione all’interno di un Paese afflitto da una crisi economica generalizzata e che porta a sviluppare antichi egoismi. In questo a mancare è stata la capacità di mantenere costante tale legame emotivo tra L’Aquila e la comunità nazionale, pecca di chi ha responsabilità locali ma anche della classe dirigente regionale».
presenze, fuori da quel sistema asfittico dei partiti che ha condotto l’Abruzzo a questa narcosi collettiva».
Cosa salva di questa regione?
«Innanzitutto la capacità e l’indomita voglia degli abruzzesi di lavorare e crescere, il loro non rassegnarsi alla trascuratezza del sistema regione. Credo che questa sia una volontà antica scritta nel nostro dna. Gli abruzzesi hanno ricostruito la regione portandola dal disastro del dopoguerra ad essere una delle regioni che si confrontava con il centronord, ma da quegli anni abbiamo perso la capacità di afferrare il raggiungimento di quei territori più sviluppati. Salvo quindi i grandi asset strategici come la storia, la cultura, la straordinaria bellezza di questa terra e le peculiarità del popolo abruzzese, spesso non rappresentato nel miglior modo possibile»
Abruzzo Moderno nasce da una sua idea. Cosa si aspettava che questa nuova associazione culturale avrebbe portato in Abruzzo? «Abruzzo Moderno nasce come incubatore di risorse nuove, in grado di sviluppare capacità progettuale e di fornire alla regione una classe dirigente nuova. Non si può creare una regione diversa, nuovo dinamismo e nuova idea strategica per l’Abruzzo se non si pensa anche ad un rinnovamento complessivo della classe dirigente, che per me non è soltanto in termini anagrafici ma anche di competenze, esperienze, profilo morale e capacità di sentirsi parte si un destino comune. L’associazione deve essere quell’occasione per Rodolfo De Laurentiis ospite del Meeting FARE IMPRESA sviluppare risorse e
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Luigi Bettoni assieme al presidente della Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella Alfredo Savini
Luigi Bettoni: «Non basta il credito, le aziende devono innovare» L’Abruzzo, con la sua economia, società, prospettiva e voglia di innovare e crescere, visto dall’osservatorio privilegiato della Banca d’Italia » di Laura Tinari
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uigi Bettoni, direttore della Filiale di L’Aquila della Banca d’Italia, ha commentato con noi l’Abruzzo di oggi, quella regione di cerniera tra un nord e un sud Italia che continuano a mostrare differenze. Quella regione fatta di tante pmi che tentano di sopravvivere, di grandi
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che si aprono all’innovazione e all’internazionalizzazione. E poi L’Aquila, dove la diplomazia, porta a dire «la Banca ha fatto quanto poteva per accelerare i pagamenti e rendere immediati per le Amministrazioni i trasferimenti di importi, garantendo e mantenendo la sua presenza in città».
Primo piano
A tu per tu con Luigi Bettoni
Quanto trova cambiato l’Abruz-
zo da quando è arrivato nella nostra Regione? «Sono in Abruzzo da quattro anni, pochi per percepire cambiamenti strutturali: dal punto di vista economico la regione è tradizionalmente in coda rispetto al Centro Nord Italia, ma in posizione di testa nel Mezzogiorno. Ho avvertito che progressivamente l’economia regionale è andata peggiorando, pressoché in tutti i settori, anche dove sono presenti produzioni di eccellenza, ma in linea con l’andamento nazionale. Nel corso dell’ultimo anno il quadro sfavorevole è risultato in attenuazione, anche se è presto per poter dire che si è raggiunto un punto di svolta. Preoccupante è soprattutto la situazione dell’occupazione, dove il calo rischia di divenire strutturale, poiché tradizionalmente il suo miglioramento segue la ripresa di altri fattori».
Su quali aspetti le grandi aziende avrebbero dovuto o dovrebbero puntare? E le pmi? «Poiché l’andamento della domanda interna è negativo, le possibilità di ripresa sono molto legate alle esportazioni: non è un caso che nell’importante comparto dell’automotive queste siano ricominciate ad aumentare. Connessa alla capacità di penetrazione all’estero, ma anche fattore di spicco per la sopravvivenza stessa sul mercato, è la capacità di innovare prodotti e processi lavorativi. La nostra Filiale ha da poco presentato una ricerca in merito, illustrando la posizione della regione, vivace in alcuni aspetti, come le innovazioni di prodotto e processo genericamente introdotte sia da imprese di eccellenza che da quelle di dimensioni contenute. L’Abruzzo però è al di sotto della media nazionale nei processi innovativi più significativi (deposito di brevetti) e nella percentuale di inve-
stimenti destinati. In questa direzione (nuovi sbocchi commerciali, innovazione) le grandi, ma anche le pmi che lo possono fare, dovrebbero cimentarsi. Sotto questo aspetto, in una realtà connotata dalla presenza di numerose pmi, i Poli d’innovazione sono una risposta politica coerente per creare e stimolare network di imprese in grado di sviluppare progetti innovativi; del resto i POR abruzzesi si caratterizzano per il peso dato al tema della competitività delle imprese».
Quanto il sistema
bancario si sta avvicinando alle esigenze provenienti dal mondo delle imprese? «Premessa la strutturale carenza di capitali propri degli imprenditori italiani e il loro ricorso abnorme al sistema bancario, si ravvisa una richiesta in regione, come nel resto del Paese, di finanziamento del capitale circolante e di ristrutturazione dei debiti pregressi: le banche dicono che la richiesta di finanziare attività di investimento è pressoché assente. Ne consegue un’offerta di credito selettiva, che tiene conto del peggioramento progressivo della qualità dei crediti erogati (con un veloce incremento di sofferenze e incagli). In questa situazione di difficoltà sarebbe auspicabile da parte del sistema bancario un supporto più deciso al sistema produttivo, purché con un vaglio puntuale e costante sul merito creditizio delle imprese da sovvenzionare. In proposito, infatti, riporto
come emblematico proprio il commento di un imprenditore: “avere credito non risolve automaticamente i problemi delle imprese, magari è il problema contingente più pressante, ma non serve a rilanciare imprese senza sbocchi o con problemi di posizionamento sul mercato”. Le soluzioni vanno trovate altrove e qui mi riallaccio a quanto ho già detto».
L’Aquila, in cosa la governance della ricostruzione sta mancando? «É troppo facile criticare a posteriori
l’operato altrui: non vorrei cimentarmi in questo esercizio dicendo che era necessario un maggior coordinamento e così via. Mi limiterei a dire che la Banca ha fatto quanto poteva per accelerare i pagamenti e rendere immediati i trasferimenti di importi, anche molto rilevanti, di volta in volta messi a disposizione delle varie Amministrazioni e ha garantito e mantenuto la sua presenza in città»
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La copertina numero 60 di Abruzzo Impresa con Salvatore Di Paolo
Salvatore Di Paolo, addio al manager gentiluomo Direttore generale dell’azienda Gelco srl, presidente di Confindustria Teramo, del Polo Agrolimentare “Agire” e della Fondazione ITS. La scomparsa di Di Paolo lascia nel mondo economico e non solo un vuoto incolmabile » di Eleonora Lopes
«R
ingrazio il Signore per avermelo fatto conoscere», queste le parole pronunciate da Monsignor Michele Seccia che lo scorso 23 marzo ha celebrato a Pescara il funerale di Salvatore Di Paolo in una chiesa gremita all’inverosimile. E in questa frase si racchiude, a nostro avviso, il miglior modo per raccontare questa grande persona che anche noi abbiamo avuto “la fortuna di conoscere” diversi anni fa. Stroncato a 63 anni da un tumore che non è riuscito a sconfiggere, Salvatore di Paolo, lascia un grande vuoto in tutti coloro che hanno attinto dalla sua profonda in-
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tegrità e professionalità. Manager dell’azienda Gelco srl di Castelnuovo Vomano, nella quale dal 1984 era procuratore e direttore generale, da alcuni anni Di Paolo ricopriva anche le cariche di presidente di Confindustria Teramo, del Polo Agrolimentare “Agire” e dell’Istituto Tecnico Superiore Nuove tecnologie per il “Made in Italy” Sistema Agroalimentare Teramo Sistema Moda Pescara. Con le sue oltre 300 risorse umane e un fatturato sempre in crescita, ad oggi la Gelco è la più grande azienda italiana che produce caramelle gommose. Di Paolo è stato un grande manager che negli ultimi trent’anni ha
Primo piano
Salvatore Di Paolo nella sua azienda Gelco
fondamentali in favore dell’innovazione e dell’internacontribuito alla crescita economica di questa azienda, zionalizzazione delle imprese agroalimentari abruzzesi. ma anche a quella culturale della provincia di Teramo “Siamo profondamente colpiti da questa perdita – è il e dell’intera regione. Un amico di Abruzzo Impremessaggio del vice presidente del Polo Agire, William sa al quale tre anni fa abbiamo dedicato la copertina. Di Carlo -. Con SalvatoUn imprenditore umile e re Di Paolo se ne va un lungimirante, ma sopratamministratore capace di tutto un uomo generoso, Di Paolo è stato un grande manager organizzare e gestire prodistinto, gentile ed eleganche negli ultimi trent’anni alla guida grammi complessi di lavote nei modi e nell’aspetto. ro con la facilità propria Amava lo sport, il tennis della Gelco ha contribuito alla crescita solo dei grandi manager in particolare, e la camculturale ed economica della provincia pagna. Da qualche anno e, al contempo, un amico di Teramo e dell’intera regione delle imprese abruzzesi. infatti si rifugiava spesso La sua signorilità, il suo nella sua casa ad Ofena stile, i suoi modi pacati ed nella quale aveva avviato eleganti, creavano un clima unico all’interno delle nouna piccola azienda agricola. stre riunioni. Andare avanti con la stessa determinazio“Scompare una mente illuminata – è il messaggio dei ne sarà il modo migliore per onorare la sua memoria”. vice presidenti Agostino Ballone, Ercole Cordivari e Con la tempra e la determinazione che da sempre l’hanFabrizio Sorbi – a cui avevamo affidato la speranza di no contraddistinto, ha lottato fino all’ultimo contro il poter interpretare il cambiamento in questa congiuntumale incurabile che l’aveva colpito qualche anno fa. Para così difficile e piena di insidie per le imprese teramadre di due figlie, era nato a Napoli, ma viveva da più di ne ed abruzzesi. Di Paolo era una persona dalle grandi qualità umane e professionali e sapeva offrirci quella trent’anni a Pescara. Accanto alla compagna Daniela e fiducia che a volte è indispensabile per guardare con alle due figlie Valentina e Nicoletta, alla mamma, alle occhi diversi il futuro di una comunità”. tre sorelle e al fratello, a dargli l’ultimo saluto c’erano i Anche il Polo Agire ha voluto esprimere la sua vicivertici della Confindustria (e tutto il personale di quella nanza. Dalla nascita del consorzio, avvenuta tre anni teramana), delle Camere di Commercio, dell’industria fa sotto la sua guida, il Polo ha compiuto, soprattutto locale, sindaci e assessori, e molti dipendenti della Gelco grazie alla sua tenacia e ai suoi sforzi, passi in avanti
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Alfredo De Dominicis durante una fase in pista del Corso Guida Sicura
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cover story
Dedo Driving School una guida sicura per le aziende Nel 2010 il forte pilota di rally teramano Alfredo De Dominicis fonda la Dedo Driving School. La scuola organizza corsi di guida sicura per le aziende. I corsi che uniscono la teoria alla pratica ottemperano anche al D.Lgs 81/08 per dipendenti automuniti
» di Eleonora Lopes / foto concesse da Alfredo De Dominicis
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iamo abituati a vederlo correre con le sue mitiche auto. Ma da qualche anno, accanto alla sua attività di pilota di Rally, Alfredo De Dominicis, per tutti Dedo, affianca una scuola di corsi di guida sicura. Nel 2010 infatti, il campione di Rally teramano dopo anni di esperienza maturata tra teoria e pratica, decide di fondare la Dedo Driving School che prima lavorava solo occasionalmente per i clienti più affezionati che lo sostenevano nelle sue gare. In questi ultimi anni invece Alfredo decide di incrementare fortemente questa nuova attività creando 4 format per tutte le esigenze di privati ed aziende. Aspetto fondamentale della sua scuola è che i corsi ottemperano al D.Lgs.81/08 per dipendenti automuniti. «La chiave del successo della Dedo Driving School –spiega De Dominicis– è racchiusa nel fatto che è principalmente rivolta ai normali utenti della strada che vogliono usare l’auto in modo più consapevole. Ma ci tengo ad evidenziare che durante le lezioni si apprende, ma ci si diverte molto, specie nella parte pratica. E sono decisamente aggreganti». Un altro elemento importante di questi corsi è quello
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Il corso guida sicura nelle scuole
La lezione di guida con l’istruttore accanto
della riduzione dei costi di esercizio dei mezzi, in quanto gli insegnamenti sono volti ad un utilizzo più fluido dell’auto con sensibili risparmi in termini di usure e consumi di pneumatici e carburante. Oltre al corso di guida sicura ci sono poi gli altri 3 moduli più spiccatamente formativi che sono: “Supera i Tuoi limiti”, “La comunicazione efficace” e “La gestione positiva dello stress”. Si svolgono sempre in pista, ma non si danno nozioni di guida; le auto stavolta sono solo strumenti e lo sport è usato come metafora, per imparare. «Seguire i miei corsi - prosegue il pilota teramano - diventa l’occasione per apprendere tecniche e conoscenze proprie del mondo dello sport di alto livello, per poi portarle nella propria realtà aziendale. Questo è lo Sport Outdoor Training, una metodologia formativa totalmente innovativa che prende spunto dalle teorie di Kolb sul “learning by action”, ovvero “imparare facendo”. Permette di sperimentare sul campo con trainer e testimonial sportivi di alto livello e di riflettere, condividendo traslazioni e apprendimenti, con formatori di area psicologica-manageriale. «Anche per questo sono affiancato da un counselor specializzato in neuroscienze
e/o da un formatore PNL. I nostri 4 corsi outdoor –spiega Dedo– offrono l’opportunità di sperimentare concretamente situazioni nuove; fanno comprendere realmente cosa significhi uscire da una “zona protetta”, di comfort. Sono volti al raggiungimento di obiettivi specifici, quali team work, team building, gestione della leadership, capacità di valutazione e di anticipazione, presa di decisione in tempi rapidi, gestione dell’attenzione e della concentrazione, capacità di ottimizzare le proprie risorse emotivo-cognitive, valutazione del rischio». Poi ci sono gli incentive, giornate ludiche che lo staff di Dedo organizza e gestisce anche per gruppi molto numerosi, fino a 100/120 persone, come il 1° Gelco Grand Prix in cui 60 dipendenti aziendali, divisi in 10 squadre da 6 componenti, si sono sfidati in una endurance di kart da 3 ore, prima di trovarsi a cena anche con le famiglie. Come premio la squadra vincente ha ricevuto il grande regalo di fare 5 giri di pista al volante di una vera monoposto! I corsi della Dedo Driving School si svolgono in tutta Italia, accanto al pilota c’è un team di collaboratori competenti e affiatati. Per quanto riguarda il territorio abruzzese i corsi sono solitamente ospitati presso gli au-
Il dispositivo di simulazione sbandata
La vittoria la Rally di Roma 2013
cover story
todromi di Ortona e Sant’Egidio alla Vibrata. Ma le attività di questo dinamico ingegnere, pilota e imprenditore non sono finite qui. Nel 2013 fonda la Dedo Engineering srl con la quale ottiene un parziale finanziamento partecipando al bando regionale Fare Impresa 2. Il progetto è stato giudicato tra i migliori arrivando
19° su oltre 1800 domande. La società metterà a disposizione mezzi da competizione altamente elaborati utilizzando manodopera abruzzese specializzata grazie alla partnership con team italiani e stranieri di primo livello con i quali De Dominicis è da anni in contatto. Entro l’estate inizierà ad essere operativa.
La partnership tra Dedo e Barbuscia spa Dallo scorso novembre Dedo e la concessionaria Mercedes e Subaru Barbuscia spa di Pescara hanno siglato un importante accordo di partnership. La nota azienda, da sempre molto attenta ai temi legati alla sicurezza stradale e alla cura dei suoi clienti, ha voluto pianificare insieme al pilota teramano una serie di eventi, didattici ma anche ludici. Primo appuntamento quello presso il Circuito di Ortona dove alcuni clienti affezionati hanno avuto modo di provare il modello A45 AMG con Dedo che dava istruzioni per farne apprezzare al meglio le doti dinamiche. Poi c’è stato lo Snow Tour su neve con i modelli Subaru al quale hanno partecipato quasi 200 ospiti in località Prati di Tivo. Ma siamo solo agli inizi. Già nel mese di aprile sono in programma vari appuntamenti sempre in pista e con i nuovi modelli. I corsi della Dedo Driving School possono anche essere prenotati presso la Concessionaria dove sono disponibili tutte le informazioni sulle prossime date.
Corso per agenti e rappresentanti
Il Corso di guida sicura per gli autisti del 118 di Teramo Tra i corsi di guida sicura della Dedo Driving School, anche quello organizzato per 40 operatori del 118 di Teramo. Il corso, svoltosi presso il kartodromo di Sant’Egidio alla Vibrata, aveva la finalità di migliorare le competenze alla guida di autisti che devono intervenire, su strade spesso trafficate, in modo rapido e tempestivo con mezzi speciali, quali ambulanze ed automediche. Gli insegnamenti principali sono stati focalizzati innanzitutto sul corretto modo di dirigere lo sguardo sulla strada durante la guida, aspetto considerato primario da Alfredo De Dominicis. Poi si è proceduto a spiegare come impuIl corso di guida per gli autisti del 118 gnare e muovere il volante e come impostare correttamente curve e sequenze di curve al fine di rendere la guida più fluida e quindi mettere meno in crisi la stabilità dei pesanti mezzi. A queste lezioni di tecnica di guida è stata poi affiancata una parte tenuta dall’ing. Ferretti, esperto di risorse umane della Dedo Driving School, centrata sull’analisi, da recenti fonti statunitensi, dei fattori chiave che contribuiscono all’occorrenza di incidenti con ambulanze e sull’analisi di alcuni software per autisti. Infine è stato fatto un lavoro a gruppi focalizzato sull’importanza della definizione dei ruoli e dei compiti nel lavoro di squadra e più in generale sulla consapevolezza del proprio limite come premessa per aumentare l’efficacia sul lavoro. Per info: www.dedods.com
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a tu per tu con Alfredo De Dominicis Come nasce la Dedo Driving School?
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ià diversi anni fa, per fidelizzarle, proponevo degli incentivi alle aziende che sponsorizzavano la mia attività sportiva. Poi è accaduto che tanti normali utenti della strada mi chiedevano informazioni su aspetti della guida che a me sembravano scontati ma evidentemente non lo erano. Così ho scritto una dispensa che contiene tutte le mie conoscenze venute fuori da tanti anni di pratica e studio per migliorarmi. Da quella dispensa è nato un corso base di 8 ore composto di una parte teorica iniziale e una serie di prove pratiche in pista. Da allora abbiamo percorso tanta strada e oggi dispongo di una decina di istruttori e assistenti che collaborano con me per rendere i corsi più organizzati e dinamici».
Quanto è importante per un’azienda seguire i suoi corsi? E quali sono i vantaggi che ottengono?
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ltre che fortemente aggreganti e ludici, i miei corsi ottemperano al D.Lgs 81/08. Se una azienda fornisce ad un dipendente uno strumento di lavoro deve formarlo al suo corretto utilizzo. Da qui la svolta, per molte categorie l’auto è uno strumento di lavoro e fare un corso di guida sicura è perfettamente in linea con la filosofia del decreto legge. Il grande vantaggio è che le aziende hanno la possibilità di retribuirmi con i fondi destinati alla formazione! E inoltre, entrando nella sfera della sicurezza, per le aziende un dipendente che guida in modo fluido, come noi insegniamo, oltre ad essere meno stanco e più sicuro avrà una sensibile riduzione di consumo di carburante, pneumatici e freni, riducendo i costi generali di esercizio dei mezzi».
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La Legge 81/2008 Molti pensano che guidare un veicolo aziendale, non rientri nel campo di applicazione del D. Lgs 81/08. In realtà, il datore di lavoro ha l’obbligo di valutare tutti i rischi legati alle attività lavorative e alle attrezzature di lavoro (art.I. 17, 28). La strada è un luogo di lavoro ed il veicolo aziendale è un’attrezzatura. Tutti i lavoratori che utilizzano delle attrezzature, devono essere informati, formati ed addestrati relativamente alle condizioni di impiego (art. 73). I corsi di guida sicura sono lo strumento del datore di lavoro per formare e addestrare chiunque utilizzi un veicolo aziendale. Il D.Lgs 81/2008, ovvero Testo Unico in materia di Salute e Sicurezza nel mondo del lavoro (TUSL), in attuazione dell’articolo 1 della legge 3 agosto 2007 n. 123, ha riformato, riunito ed armonizzato abrogandole, le disposizioni dettate da numerose precedenti normative in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro al fine di adeguare il corpus normativo all’evolversi della tecnica e del sistema di organizzazione lavorativa. Di grande rilevanza è il tema degli infortuni “in itinere”, ad esempio durante il percorso di andata e ritorno dall’abitazione al luogo di lavoro. Dei 496.079 infortuni riconosciuti dall’Inail nel 2012, una cifra come 67.119 sono da considerare “in itinere”. Infine la circolare Inail n. 52 del 23 ottobre 2013 “Criteri per la trattazione dei casi di infortunio avvenuti in missione e in trasferta”, specifica sul tema in oggetto che: “La missione è caratterizzata da modalità di svolgimento imposte dal datore di lavoro con la conseguenza che tutto ciò che accade nel corso della stessa deve essere considerato come verificatosi in attualità di lavoro, in quanto accessorio all’attività lavorativa e alla stessa funzionalmente connesso, e ciò dal momento in cui la missione ha inizio e fino al momento della sua conclusione”.
Chi sono i suoi corsisti ideali?
«Agenti di commercio e rappresentanti. Ma il corso è perfetto anche per i neopatentati ai quali è molto facile insegnare non avendo abitudini scorrette consolidate. E comunque più in generale tutti coloro che guidano auto o mezzi sotto i 35 quintali».
Tre aspetti che ritiene
fondamentali per una guida corretta...
«Innanzitutto dove e come guardare la strada, vero cardine dei miei insegnamenti. Poi posizione di guida e movimento corretto delle mani anche per preservare la schiena da fastidiosi, quanto facili da eliminare, dolori. E infine dove, quando e perché iniziare a sterzare nell’affrontare una o più curve».
Oltre al corso di guida, ci
sono altri moduli formativi espressamente studiati per le aziende?
«Si, la mia scuola organizza corsi di formazione aziendale su tre argomenti principali: Come superare i propri limiti, Come comunicare, Come gestire lo stress. Non sono argomenti nuovi, ma è assolutamente innovativo il si-
stema con i quali li trasmettiamo. I tre moduli si fanno sempre in pista con le auto per entrare appieno nel tema protagonista del corso. Ad esempio quello sulla comunicazione fa sperimentare ai partecipanti il codice cifrato usato nei rally. Io, il mio navigatore ed un formatore PNL abbiamo messo a punto un sistema nuovo che riduce drasticamente il linguaggio verbale, dando più spazio a quello non verbale, che è dimostrato essere più valido. Partiamo da questo concetto per far vivere un’esperienza unica e molto coinvolgente ai partecipanti, riportando poi questa esperienza alla comunicazione di tutti i giorni sia in azienda che nella vita privata».
Non possiamo non farle una domanda sulla sua carriera da pilota, cosa si prova durante una gara?
«Chiuda gli occhi. Pensi di essere
legata stretta al sedile di una rumorosa e potentissima auto da corsa. Ha il casco in testa con un sottocasco e la tuta con tre strati di lana ignifuga. Fa molto caldo ma non può aprire i finestrini. Così suda, suda tantissimo! Accanto passano alberi, burroni e muretti. Ovunque c’è tantissima gente che inneggia per lei. Questo accade. Però
io non lo vedo. Dalle cuffie del mio casco sento l’informazione del mio navigatore che mi descrive la strada con strani termini. Dalle gambe alle spalle attraverso il sedile sento le sensazioni che le ruote dell’auto mi sostengono toccando il terreno, proprio come se fossero i miei piedi nudi. Infine vedo la strada come una stretta e lunga linea curva che mi danza davanti agli occhi; faccio strane manovre per seguirla. È bellissimo! È una atmosfera magica dove il tempo è fermo».
La soddisfazione più grande «I
nella sua carriera agonistica?
l trionfo più prestigioso è stato quello al Rally del Maine nel 2006 in Usa da privato contro lo squadrone ufficiale Subaru. Ma la vittoria al Rally di Roma dello scorso novembre la considero “la mia gara perfetta”. Rappresenta la maturazione di un percorso da sportivo e da uomo. Non mi riferisco alla sola parte agonistica, ma a tutto il contesto fatto di chiarezza di obiettivi e strategia per raggiungerli. Scegliere una gara prestigiosa per tornare alle corse dopo due anni, trovare i necessari finanziamenti, scegliere auto, gomme e team da usare per vincere... e tanto tanto altro che confluisce anche nella mia sfera privata»
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La soluzione al rebus del manager
NUMERO
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 87 • marzo 2014 • ANNO IX • COPIA OMAGGIO
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La copertina numero 87 di ABRUZZO IMPRESA con Alfredo De Dominicis
La serata di gala di FARE IMPRESA e il matching durante il meeting di FARE IMPRESA.
INFORMAZIONE • COMUNICAZIONE • MATCHING
ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco: ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting “FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.
incarichi & carriere
UGL, GEREMIA MANCINI ancora SEGRETARIO
Il pescarese Geremia Mancini resta segretario confederale della Ugl. Si tratta di una delle poche conferme rispetto alla precedente segreteria, in un’ottica di rinnovamento promosso dal segretario generale Giovanni Centrella. «Esserci ancora – ha commentato Mancini- è per me motivo d’orgoglio. Come sempre - conclude Mancini - intendo condividere e dedicare il tutto ai lavoratori abruzzesi e alla mia terra».
COLDIRETTI ABRUZZO E PESCARA, ALBERTO BERTINELLI E’ IL NUOVO DIRETTORE
Alberto Bertinelli è il nuovo direttore delle Federazioni Regionale Abruzzo e Provinciale Pescara, di Coldiretti, subentrando a Simone Ciampoli. «Tra i primi impegni da portare a termine – ha commentato il neo direttore - l’ulteriore potenziamento del progetto confederale per la costruzione della filiera agricola italiana, l’implementazione della rete di aziende, botteghe e ristoranti aderenti a Campagna amica, oltre naturalmente ad una nuova progettualità per garantire e implementare il reddito delle imprese agricole in un contesto in continua evoluzione come l’attuale». A questo si affianca il nuovo Piano di sviluppo rurale, che dovrà essere predisposto dalla Regione, così da tracciare «un itinerario di sviluppo collegato alle aspettative del mercato e dei consumatori e alla valorizzazione del territorio nel rispetto dell’ambiente. Un piano, strumento fondamentale per il futuro dell’agricoltura, che dovrà necessariamente, e in tempi brevissimi, puntare a favorire l’insediamento delle giovani imprese, la qualità territoriale e la competitività aziendale; promuovere strumenti di integrazione di filiera e la creazione di reti di impresa; sostenere – ha concluso Bertinelli- la multifunzionalità e l’internazionalizzazione oltre naturalmente a nuove forme di commercializzazione dei prodotti».
DI CAMPLI CONFERMATO PRESIDENTE FEDAGRI CONFCOOPERATIVE ABRUZZO
Valentino Di Campli, presidente del Consorzio vitivinicolo Citra, è stato riconfermato presidente della FedagriConfcooperative Abruzzo al termine dell’Assemblea regionale, alla quale hanno preso parte anche il presidente di Fedagri Giorgio Mercuri e l’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo. Di Campli ha espresso un «sentito ringraziamento» per Giorgio Mercuri, che aveva guidato per oltre un anno da Commissario la Fedagri Abruzzo, che associa 55 cooperative agricole, attive prevalentemente nel settore vitivinicolo e ortofrutticolo, per un fatturato complessivo che supera i 400 milioni di euro, «seguendo con impegno e dedizione le cooperative e cercando di dare sempre risposte ai loro problemi». «L’Abruzzo ha bisogno di agricoltura – ha dichiarato il presidente Mercuri – e l’agricoltura, non solo in questo territorio ma in tutto il Paese, ha a sua volta bisogno di cooperazione, perché non abbiamo intenzione di rassegnarci ad un’agricoltura limitata a poche migliaia di aziende, accarezzando la suggestione di visioni bucoliche oggi tanto di moda».
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incarichi & carriere
CGIL ABRUZZO, GIANNI DI CESARE CONFERMATO ALLA SEGRETERIA
Gianni Di Cesare è stato confermato segretario generale della Cgil Abruzzo, con 67 voti a favore su 82 votanti. Di Cesare è in carica da sei anni, ma per statuto l’incarico non può durare più di otto. Ad eleggerlo è stato il nuovo direttivo, al termine del XVII Congresso del sindacato tenutosi a L’Aquila. «Le organizzazioni sindacali devono contribuire al progetto degli “Stati Uniti d’Europa” e tra aprile e maggio ci si offre la possibilità di riprendere il cammino verso un’Europa sociale a partire dalla richiesta di esigibilità all’Unione Europea della Carta dei diritti fondamentali (Carta di Nizza)».
SEA RIVER, ALDO DI COSMO ELETTO PRESIDENTE
Vertici rinnovati al Sea River di Pescara. Nel corso dell’assemblea soci di uno dei club più storici della città, Aldo Di Cosmo è stato eletto all’unanimità nuovo presidente. Di Cosmo che ha espresso soddisfazione per l’incarico che lo vedrà sino al 2016, alla guida del club che riunisce imprenditori e professionisti del capoluogo adriatico, verrà affiancato dal vicepresidente Giuseppe Capone, il tesoriere Giuseppe Pace, i consiglieri Dante Ambrosini, Marino D’Amico, Vanda Speziale e dal past president Luigi Santarelli. Nel ringraziare per l’elezione, il neo presidente Aldo Di Cosmo ha dichiarato: «Il mio impegno primario sarà cercare di ridare nuovo impulso al club, tentando di incrementare il numero dei soci e incentivare gli iscritti a partecipare più attivamente».
FORZA ITALIA: D’ALONZO COORDINATORE GIOVANI GRANDE CITTA’ DI PESCARA
«Alessandro D’Alonzo è un giovane attivo sia nel mondo del volontariato locale che nell’ambiente sportivo della città di Pescara a cui affianca la sua grande passione per la politica. In questa fase, il nostro obiettivo principale è incentivare la massima adesione a Forza Italia e ai Club. Sono strumenti fra loro complementari per chiamare a raccolta tutti i moderati in vista delle sfide decisive per il futuro del nostro Movimento ma soprattutto della nostra regione». Così la coordinatrice provinciale Giovani Forza Italia di Pescara, Stella Cantelli ha reso noto la nomina di Alessandro D’Alonzo, imprenditore di 28 anni a coordinatore giovani di Forza Italia della “Grande Città di Pescara”.
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Redazionale
Lei ha iniziato ad avvicinarsi in politica da giovanissimo, cosa l’ha spinto a seguire questo mondo? «Sono sempre stato attratto da questo mondo, è un qualcosa che probabilmente appartiene al mio Dna, la mia prima campagna elettorale risale a 34 anni fa nella pancia di mia madre, lei è stata un importante amministratore negli anni ‘80 e ‘90 nelle le della DC. Ho sempre respirato questo mondo, ho imparato cos’è lo spirito di servizio alla comunità e cosa signica mettersi al servizio della stessa, essere presente sul proprio territorio, ascoltare i problemi della gente e cercare di risolverli. Fin da giovanissimo ho militato nei movimenti giovanili no a diventare coordinatore provinciale della Giovane Italia e da lì la mia prima candidatura e elezione nel mio Comune a Chieti all’età di 28 anni. Credo che i giovani che vogliano impegnarsi in politica debbano essere preparati per amministrare la cosa pubblica e soprattutto debbano avere una propria professionalità». L’Abruzzo negli ultimi anni è stato travolto da varie bufere giudiziarie che hanno visto coinvolti diversi politici. In quale modo, a suo avviso, è possibile recuperare ducia nei cittadini? «La ducia nei cittadini si recupera soltanto con i fatti, dimostrando no in fondo che il mandato che gli elettori ci afdano deve essere svolto nel solo interesse della cosa
il commercio mercantile. E ancora, potenziando la rete ferroviaria. Come seconda azione, introdurrei una tassazione agevolata sia per le nuove attività in apertura, sia creando un menu Abruzzo da proporre alle aziende che voglio investire in questa regione. Terza azione, valorizzare la bellezza del nostro territorio incrementando il marketing turistico dei nostri luoghi dal mare alla montagna così da rivitalizzare l’economia turistica. E inne, quarta azione, potenziare i nostri centri di cultura, le nostre università, i nostri centri di formazione e soprattutto i nostri prodotti dall’agroalimentare all’artigianato tipico valorizzando le nostre eccellenze e facendole conoscere all’estero».
Alessandro Carbone:
«La politica per amore del mio territorio» pubblica e della comunità che rappresentiamo all’interno delle istituzioni. In questo momento è vero che i cittadini sono sduciati, ma la sducia e la protesta, spesso legittima, non devono prendere il sopravvento nei confronti della razionalità e del buon senso». Mi indichi quattro azioni che vorrebbe realizzare per la sua
regione... «Penso che sia necessario intervenire creando posti di lavoro con quattro azioni fondamentali: la prima creando infrastrutture che colleghino la nostra regione al resto del paese, all’ Europa e agli altri continenti in maniera veloce, facendo interventi sul nostro aeroporto d’Abruzzo, sul porto di Ortona nodo importantissimo per
Quale sarà il suo impegno nelle prossime elezioni?E quale apporto intende dare in prima persona? «Il mio impegno sarà quello di dare un contributo instancabile alla rinascita di questa regione pensando soprattutto alla mia generazione con uno sguardo in prospettiva alle generazioni future. Immagino un Abruzzo nel 2024 diverso, nei prossimi dieci anni questa regione dovrà affrontare un cambiamento globale aprirsi all’Europa e al mondo, l’impegno più grande sarà quello di dimostrare ai nostri gli che questa sarà la regione su cui puntare, nella quale studiare, in cui trovare lavoro, nella quale investire. Penso davvero che questa sia la sda più grande che dobbiamo assolutamente vincere».
IL MIO MOTTO “Tra vent’anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto, ma da quelle che non avete mai fatto. Allora levate l’ancora, abbandonate porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite.” ( Mark Twain )
Alessandro Carbone - telefono: (+39) 392.7960983 - email: mail@alessandrocarbone.it - web: www.alessandrocarbone.it - Chieti
incarichi & carriere
Adriano GIACINTUCCI, DIRETTORE GENERALE BCC ABRUZZESE
Adriano Giacintucci è il nuovo direttore generale della Bcc Abruzzese. «Con nove filiali siamo presenti in maniera capillare sul territorio - ha affermato in occasione dell’apertura della nuova filiale inaugurata a Santa Teresa di Spoltorecresciamo, e lo facciamo con scelte mirate come questa, che ci permette di servire un bacino di utenza di oltre settemila persone. Vogliamo sostenere il territorio e le iniziative che qui nascono e crescono».
ANTONIO CARRARA GUIDERA’ IL PARCO D’ABRUZZO
Antonio Carrara è il nuovo presidente del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. «Auguri di buon lavoro» sono arrivati dal presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza. «Occorre ripartire di gran lena per rilanciare l’azione del Parco per la tutela della biodiversità e della fauna selvatica e mettere in sicurezza la precaria popolazione di orso bruno marsicano, che oltre al bracconaggio, rischia di essere decimata da altre cause tra cui epidemie e rischi sanitari. Il Parco deve riprendere una forte azione politica verso le Regioni interessate per risolvere anche le annose questioni legate all’approvazione del Piano del Parco, la definizione dell’area contigua, l’efficace controllo del territorio e del bracconaggio e la tutela sanitaria della fauna selvatica».
SEL, TOMMASO DI FEBO ELETTO COORDINATORE REGIONALE
“L’assemblea regionale abruzzese di Sinistra Ecologia Libertà ha eletto Tommaso Di Febo come nuovo coordinatore regionale del partito. 39 anni, di Silvi, coordinatore provinciale Sel a Teramo e componente dell’Assemblea Nazionale, Di Febo ha confermato le linee guida che indirizzeranno il partito: maggior radicamento territoriale e rilancio della capacità politica di incidere e condizionare a livello programmatico la coalizione di centrosinistra sui temi cardine indicati dai congressi locali, da quello regionale e da quello nazionale come la lotta alla disoccupazione e al precariato, la questione morale, la salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni a partire dall’Acqua. «Una scelta – spiega una nota del partito- all’insegna del rinnovamento, del cambiamento e della volontà di dare maggior peso a SEL nella coalizione di centrosinistra “Insieme il nuovo Abruzzo” in vista delle prossime elezioni regionali di Maggio».
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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti
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ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro
del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.
incarichi & carriere
CESARE PUCCIONI CONFERMATO ALLA GUIDA DI FEDERCHIMICA
Cesare Puccioni è stato confermato con l’unanimità alla presidenza di Federchimica anche per il triennio 20142017. Sotto la guida di Puccioni, la Federazione nazionale dell’industria chimica, articolata in 17 Associazioni di settore e 41 gruppi merceologici, ha registrato un incremento del numero delle imprese associate, che oggi sono circa 1370 per quasi 90.000 addetti. Cesare Puccioni è presidente della Puccioni Spa di Vasto.
GIUSEPPE D’ALESSANDRO NUOVO SEGRETAIO ACI ABRUZZO
Nuovo incarico per il presidente di Confcooperative Pescara e vicepresidente della confederazione regionale delle cooperative. Giuseppe D’Alessandro è il nuovo segretario regionale dell’Alleanza delle Cooperative Italiane Abruzzo. «Con grande senso di responsabilità - afferma il neo segretario - assumo questo impegno nei confronti delle imprese cooperative abruzzesi quale forza economica imprescindibile del sistema imprenditoriale della regione. Ringrazio l’Agci, la Confcooperative e la Legacoop Abruzzo - sottolinea Giuseppe D’Alessandro - per la fiducia dimostrata nei miei confronti e per la condivisione di un nuovo modello di rappresentanza che in questo momento storico vuole essere anche di stimolo verso le istituzioni sui principi della semplificazione e dell’efficienza». «Con la nomina di D’Alessandro a segretario - commentano il presidente dell’Aci Abruzzo, Fernando Di Fabrizio (Legacoop), ed i co-presidenti Franco Ricci (Confcooperative) e Antonio Lucidi (Agci) - le tre Centrali Cooperative Agci, Confcooperative e Legacoop rilanciano la strada del cambiamento e dell’innovazione nella rappresentanza dell’economia cooperativa in Abruzzo».
RINNOVATI I VERTICI DI CONFARTIGIANATO IMPRESE CHIETI
Confartigianato Imprese Chieti ha un nuovo presidente. Francesco Angelozzi, imprenditore nel settore dei ricambi di autobus e di veicoli industriali, che succede a Roberto Mancini, rimarrà in carica per il prossimo quadriennio 2014-2018. Angelozzi sarà affiancato da Claudio Di Marzio vice presidente vicario mentre Mario Gasbarri ha ricevuto la carica di vice presidente. Il nuovo consiglio direttivo di Confartigianato Imprese Chieti, invece, sarà composto da Alfonso Bucci, Tito Di Pillo, Maurizio Federico, Emanuele Trasmondi, Simona Budassi (presidente Donne Impresa), Gabriele Zuccarini (presidente Giovani Imprenditori) e Vincenzo Venditti (presidente Anap-Pensionati). L’assemblea di Confartigianato ha provveduto ad eleggere anche i presidenti delle varie categorie professionali che sono: Bruno Liberati (Impianti), Alfiero Vecchiotti (Meccanica), Maurizio Antonioli (Benessere e Odontotecnici), Alfonso Bucci (Acconciatori), Tiziana Amicucci (Estetica), Mario Gasbarri (Edilizia), Domenico Ottaviani (Moda), Massimo Tenisi (Alimentazione), Felice Casciato (Trasporti), Luigi Colalongo (Tassisti), Francesco Angelozzi (Servizi e Terziario), Rocco Marcucci (Agenti di Commercio), Nicola Rapino (Turismo), Simona Budassi ( Donne Impresa), Gabriele Zuccarini (Giovani Imprenditori), Piero Di Pillo (Autoriparatori), Viviana Ricca (Comunicazione), Amato Bontempo (Artistico) e Roberto Canalini (Legno e Arredo). Questi, invece, i neo presidenti cittadini: Claudio Di Marzio (Chieti), Denis Iezzi (Francavilla al Mare), Marco Stella (Lanciano), Tiziana Amicucci (Vasto).
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» di Eleonora Lopes / foto concessa da Andrea Di Fabio
Le parole di Andrea Di Fabio
«Per conoscere il vino bisogna berne tanto»
«Le opportunità che la vita ci offre vanno colte al volo»
«Nel mondo del vino comunicare vuol dire sussurrare»
«Voltati indietro solo una volta per ricordare velocemente ciò che è passato e per non diventarne vittima: il futuro ti aspetta»
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sempre in giro per l’Europa, beccarlo non è stato facile ma questa d’altronde è la vita di chi oggi ha scelto di lavorare nel mondo del vino e di percorre chilometri e chilometri per promuoverlo al meglio. Determinato, intraprendente e sempre con il sorriso sulle labbra, Andrea Di Fabio è un ragazzo che ama le sfide. Ha da poco compiuto 40 anni, ma ha già alle spalle un bagaglio di esperienze professionali rilevanti. Al momento Di Fabio è direttore generale di Feudo Antico, giovane azienda di Tollo nata nel 2009 che punta tutto sul mix tra tradizione, innovazione e rispetto per l’ambiente. «Tullum è la prima dop territoriale abruzzese –spiega Andrea- Noi abbiamo scommesso tutto su questo territorio. Per i nostri vini l’intero processo produttivo si svolge rigorosamente nel Comune di Tollo, dalla conduzione dei vigneti alla vinificazione, fino all’imbottigliamento». Da questo modello sono partiti diversi progetti, in primis quello che intende convertire tutta la linea in biologico (hanno appena ottenuto la certificazione di viticoltura sostenibile Magis). E ultimo, in ordine di tempo l’impianto sperimentale del vitigno autoctono di Pecorino a Castel Di Sangro, a quasi 1000 metri, presso la tenuta Casadonna del pluristellato chef Niko Romito. Ma siamo convinti che per questo giovane manager le sfide sono solo all’inizio. Infatti, accanto alla direzione di Feudo Antico, si è aggiunta anche la direzione commerciale e marketing di Cantina Tollo. Un impegno nei confronti di questo territorio che continua a crescere.
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Feudo Antico
eudo Antico si trova a Tollo, cittadina conosciuta sin da epoca romana per la qualità dei propri vini e che ospita dal 2009 una delle più piccole dop d’Italia, Tullum, la dop nata per valorizzare le specificità di un territorio da sempre vocato, i cui rigidi parametri produttivi sono l’elemento caratterizzante. Feudo Antico ha attualmente in produzione 15 ettari di terreno, rigorosamente composti da varietà locali. Un ruolo di particolare importanza è dato a Pecorino e Passerina, autoctoni considerati fino a ieri “minori”, oggi ritenuti a tutti gli effetti preziose risorse del territorio. La regia di Feudo Antico è affidata ad un pool di giovani talenti: alla guida dell’azienda,
come dicevamo, c’è Andrea Di Fabio, in vigneto è l’agronomo Antonio Sitti a seguire ogni fase, dalla potatura alla vendemmia, in cantina è Riccardo Brighigna a interpretare le uve e vinificare separatamente le masse per ottenere i migliori blend. Feudo Antico unisce rispetto dell’ambiente e ricerca della qualità lavorando solo terreni vocati e vitigni autoctoni. Nei vigneti si applica una rigida disciplina, ottenendo rese limitate e mettendo in atto tecniche di viticoltura a basso impatto ambientale. L’obiettivo di Feudo Antico è rendere la viticoltura un’attività perfettamente in linea con le esigenze del XXI secolo, capace di proteggere ambienti fragili e offrire alla comunità locale un forte orgoglio di appartenenza.
New Generation storie&persone
N
ato a Chieti quarant’anni fa, da mamma insegnante e papà preside, Andrea ha una sorella Lorenza. Dopo la maturità scientifica e qualche indecisione iniziale, decide di iscriversi alla facoltà di Economia e Commercio alla Bocconi di Milano. Durante l’Università inizia a lavorare presso una società che opera nel credito agevolato e qui per circa un anno si occupa di redigere business plan e proporre alle aziende strumenti di facilitazione per le loro attività. Ragazzo motivato e concreto, a 23 anni e mezzo consegue la laurea. «Davanti a me –racconta il dg di Feudo Antico- si sono subito aperte diverse opportunità, ma la grigia vita milanese non faceva per me e così decisi di tornare nel mio amato Abruzzo dove, dopo qualche mese, mi sono trovato di fronte ad un bivio: lavorare in banca (aveva appena vinto il concorso) oppure per la società multinazionale di revisione Ernst&Young che dopo sei interminabili colloqui mi aveva selezionato». Lo sportello bancario non lo attira, Andrea è uno che ama mettersi in gioco e così inizia questa faticosa, ma splendida esperienza formativa in revisione dove spazia in vari settori approdando anche a quello del vino. Qui tra i vari clienti, Di Fabio conosce Cantina Tollo, una delle realtà vitivinicole più grandi d’A bruzzo, che gli propone di diventare responsabile amministrativo. Sedotto da questo mondo, non se lo fa ripetere due volte e accetta. Comincia così la sua nuova avventura professionale. Nel 2009 approda a Feudo Antico dove attualmente ricopre il ruolo di direttore generale. «Il mio lavoro –dice Di Fabio- è entusiasmante, travolgente, ma mi porta a stare spesso fuori casa e tutto il tempo libero che mi resta cerco di trascorrerlo in famiglia». Andrea è sposato con Patrizia e hanno due figli, Marco di 9 anni e Stefano di 5. «La famiglia rappresenta –conclude il giovane manager- uno dei valori essenziali della mia vita e trovo in essa larga parte delle mie motivazioni professionali».
Andrea Di Fabio 47
di Denia Di Giacomo / foto concesse da Adamo Di Natale
«Io mi sento un artista, ogni mattina vado sul palcoscenico, se lavoro bene prendo gli applausi altrimenti la gente mi fischia»
Adamo Di Natale titolare di Mas Grandi Eventi
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gocentrico, generoso, sincero... e anche un po’ farfallone, ma non nel senso classico del termine, ma in un’accezione molto più fantasiosa, farfallone inteso come quello che ama fare solo ciò che gli piace davvero, che vola di sogno in sogno, di progetto in progetto, sempre alla ricerca di emozioni, non solo per me stesso ma soprattutto per gli altri». È così che si definisce Adamo Di Natale, imprenditore pescarese di 64 anni che a guardarlo negli occhi sembra quasi un ventenne. Proprietario della MAS Grandi Eventi, Adamo Di Natale è sempre stato impegnato nel mondo della movida, nel 1978 fu lui infatti ad aprire il Lenny’s Club a Montesilvano, «Al Lenny è passata tutta la città - ricorda Adamo Di Natale - all’epoca era una novità assoluta. La serata pomeridiana cominciava alle 16.30 con i ragazzini, poi si passava alla serata per adulti che andava avanti fino a notte fonda» Ma nel 1984, Adamo Di Natale chiude la stagione della vita notturna e si dedica al mondo dei grandi eventi, in particolare dei matrimoni, oggi si potrebbe quasi definire “il signore dei matrimoni”, ma lui preferisce parlare di spettacolo, e menzionare il palcoscenico, «Io mi sento un artista, ogni mattina vado sul palcoscenico, se lavoro bene prendo gli applausi altrimenti la gente mi fischia, questa è la cruda verità. Fino ad oggi penso di aver lavorato bene, i numeri lo confermano. Ho un bellissimo rapporto con la gente, mi capita spesso di salutare i miei ospiti durante le loro cerimonie e vengo sempre accolto con grande rispetto e piacere, poi però lascio a loro il palcoscenico, perché durante le loro feste il protagonista non devo essere io». Di Natale appartiene a quella fascia di persone che nascono imprenditori per natura, non lo diventano per casi fortuiti, è per lui una sorta di missione, mai e poi mai sarebbe in grado di svolgere un altro lavoro: «Fai il proprietario, anche se muori di fame! Questo mi diceva mio padre ed è un po’ questo che consiglio ai giovani: studiate, impegnatevi e poi credete nei vostri sogni mettendovi in proprio». Felicemente sposato con Anna Paola Cavaliere, impegnata nel settore bancario, e padre di due figli, Adamo Di Natale è davvero il re dei grandi numeri nel settore delle cerimonie, partiamo dai locali che di cui è proprietario: Parco dei Principi in zona San Silvestro a Pescara, Sayonara a Tortoreto, Bar Berardo a Pescara centro, il ristorante Regina Elena sempre a Pescara centro e poi, rientrano nella gestione della MAS Grandi Eventi anche Tenuta Querce Grosse a Francavilla al Mare, Tenuta Di Sipio a Ripa Teatina e Vitaria a Morro d’Oro. Locali di grande notorietà, curatissimi e accoglienti, che secondo un rapido calcolo producono un giro di circa 100 mila coperti all’anno,
storie&persone
Adamo Di Natale nel suo studio
ADAMO DI NATALE, IL MERCANTE DI EMOZIONI Titolare della MAS Grandi Eventi, l’imprenditore Di Natale da oltre 30 anni è l’artefice della più vitale società di locali dedicati alle grandi cerimonie. Conosciamo da vicino questo signore dei matrimoni con uno staff a pieno regime di circa 380 persone. Ma come si gestiscono numeri così grandi? «Con tanta professionalità – ci rivela Adamo – Ogni locale è sotto la responsabilità di un direttore e di uno chef che dispongono di uno staff accuratamente selezionato. Quando faccio i colloqui di lavoro chiedo sempre: ti piace lavorare? Questo è uno dei requisiti principali. Il nostro lavoro è strano, capitano lunghi periodi in cui non si fa quasi nulla e poi, arrivati alla stagione delle cerimonie, il lavoro è tantissimo e i livelli di stress si alzano vertiginosamente». E come si fa a gestire lo stress e a fare in modo che la cerimonia sia
un vero successo? «Appunto con la professionalità, la serietà, la competenza e tanta voglia di lavorare. Spesso per formare il mio staff prediligo le donne, perché le ritengo più serie sul lavoro, più concrete, se ti danno la loro parola la mantengono sempre». Obiettivi per il futuro? «Continuare a fare del mio meglio per regalare emozioni, oggi la gente non vuole mangiare o semplicemente stare bene, oggi vuole emozionarsi, divertirsi, vivere sensazioni nuove. Questo è il mio lavoro, creare momenti unici, indimenticabili, che faranno ricordare per sempre quella giornata vissuta insieme»
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» di Luigi Carunchio
Fondo di garanzia, lo stato in aiuto alle imprese Le modifiche al fondo di garanzia per le pmi che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario
I Il Fondo garantisce a ciascuna impresa un importo massimo di 2,5 milioni di euro per una o più operazioni. Il limite si riferisce all’importo garantito, mentre per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto massimo
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l Fondo di garanzia è lo strumento con il quale lo Stato affianca le pmi che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario. Mediante il fondo il MiSE si sostituisce alle difficili e costose garanzie necessarie per ottenere un finanziamento. Non interviene direttamente nel rapporto tra banca e impresa ma funge da garante al pari di un cofidi. Per accedere al fondo, l’impresa è valutata in base a specifici indici. Deve essere perciò considerata economicamente e finanziariamente sana sulla base dei dati di bilancio. In caso di start up sono invece valutate sulla base di piani previsionali. Le imprese devono essere delle PMI o, in alternativa un totale di bilancio inferiore a 43 mln di euro. Sono escluse le imprese che operano in alcuni settori: industria automobilistica, costruzione navale, fibre sintetiche, industria carboniera, siderurgia e attività finanziarie. La domanda non può essere inoltrata direttamente al Fondo. Deve rivolgersi a una banca per richiedere il finanziamento e richiedere che sul finanziamento sia acquisita la garanzia. Sarà la banca stessa ad occuparsi della domanda. In alternativa, l’impresa si può rivolgere a un Confidi che garantisce l’operazione in prima istanza e richiede la controgaranzia al Fondo.
L’intervento è concesso, fino ad un massimo dell’80% del finanziamento, su tutti i tipi di operazioni sia a breve sia a medio-lungo termine, tanto per liquidità che per investimenti. Il Fondo garantisce a ciascuna impresa un importo massimo di 2,5 milioni di euro per una o più operazioni. Il limite si riferisce all’importo garantito, mentre per il finanziamento nel suo complesso non è previsto un tetto massimo. Le procedure sono snelle e veloci: in tempi rapidi vengono verificati i requisiti di accesso e adottata la delibera. Le procedure sono state snellite grazie a quanto previsto dal Decreto del 27.12.2013 a firma congiunta del MiSE e Ministero dell’Economia. Le nuove regole introdotte dal Decreto del Fare, sono applicabili dal 10 marzo 2014 attraverso l’utilizzo di una nuova piattaforma telematica che consente la dematerializzazione dei documenti ed un monitoraggio in tempo reale sia dello stato della pratica. Diverse sono le novità introdotte, e riguardano principalmente: rimodulazione dei criteri di valutazione economicofinanziaria; modifica delle percentuali massime di copertura con la garanzia innalzata al 80%; limitazione della garanzia alle sole operazioni di nuova concessione ed erogazione, a meno che non siano condizionate all’acquisizione della garanzia
fisco
Per accedere al fondo, l’impresa è valutata in base a specifici indici. Deve essere perciò considerata economicamente e finanziariamente sana sulla base dei dati di bilancio
del Fondo; criteri di valutazione per l’ammissione di imprese e cooperative sociali; nuove misure per garantire l’effettivo trasferimento dei vantaggi della garanzia ai beneficiari; modifica dei termini per l’avvio delle procedure di recupero relative alle operazioni di durata pari o inferiore a 18 mesi senza piano di ammortamento e infine l’estensione delle garanzie ai professionisti; In quest’ultimo caso è riservata una quota del fondo non superiore al 5% delle risorse stanziate. Per valutare le domande dei professionisti sono previsti specifici criteri, utilizzati anche per le imprese in contabilità semplificata o forfetaria, non valutabili sulla base dei bilanci. I professionisti richiedenti devono documentare l’avvenuto versamento dei mezzi propri e inviare il business plan (per le operazione sotto i 25mila euro, basta il conto economico), completo di bilancio previsionale almeno triennale. Nel caso di cooperative il MOL (Margine Operativo
Lordo) è calcolato al lordo dei “ristorni” e del “vantaggio cooperativo”, desunto dalla relazione sulla gestione e dalla Nota integrativa. Il cash flow è calcolato tenendo conto anche dei “ristorni” e del “vantaggio cooperativo”. Se le operazioni sono inferiori ai 20mila euro, sono ulteriormente semplificate le condizioni per poter autocertificare il merito di credito: almeno uno degli ultimi due bilanci in utile, eventuale perdita dell’ultimo bilancio non superiore al 10% del fatturato. Questa procedura a importo ridotto può essere incrementata fino a operazione da 100mila euro in particolari condizioni, specificate dal decreto (relative ad esempio a dimensioni dell’impresa, numero dipendenti). Per operazioni sotto i 10mila euro, sempre non assistite da altre garanzie, l’autocertificazione è prevista per finanziamenti fra 18 mesi e 3 anni, piano di rimborso a rate mensili e preammortamento massimo di sei mesi, finanziamento concesso a fronte di investimenti
Per valutare le domande dei professionisti sono previsti specifici criteri, utilizzati anche per le imprese in contabilità semplificata o forfetaria, non valutabili sulla base dei bilanci.
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e-mail: info@valoreassociati.it
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» di Filippo Paolini
Jobs Act, tutte le novità Il famoso piano del lavoro proposto dal premier Matteo Renzi che fa discutere
S Balza immediatamente agli occhi che non è più necessario giustificare il ricorso al contratto a tempo determinato con l’indicazione delle “ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo, anche se riferibili alla ordinaria attività del datore di lavoro”
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i chiama Jobs Act ed è il nuovo piano per l’occupazione varato dal Governo con il Decreto Legge n. 34 del 20 marzo 2014, dove, tra le diverse misure, spicca sicuramente per rilevanza quella che da molti è stata battezzata la “liberalizzazione” della stipula dei contratti a termine. La nuova norma ha modificato l’art. 1 del D. Lgs. n. 368/2001 – che, come noto, era stato recentemente già modificato dalla Riforma Fornero – e, così facendo, ha reso il contratto a termine molto più “accessibile”: “È consentita l’apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro subordinato di durata non superiore a trentasei mesi, comprensiva di eventuali proroghe, concluso fra un datore di lavoro o utilizzatore e un lavoratore per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, sia nella forma del contratto a tempo determinato, sia nell’ambito di un contratto di somministrazione a tempo determinato ai sensi del comma 4 dell’articolo 20 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276”. Balza immediatamente agli occhi che non è più necessario giustificare il ricorso al contratto a tempo determinato con l’indicazione delle “ragioni di carattere tecnico, produttivo, organizzativo
o sostitutivo, anche se riferibili alla ordinaria attività del datore di lavoro”. In pratica, il cosi detto contratto a termine “acausale” è divenuto la regola, mentre prima era l’eccezione che veniva ammessa solo per il primo contratto di lavoro tra le parti e per una durata non superiore ai dodici mesi comprensivi di eventuali proroghe. Quello che non cambia, invece, è il limite massimo che resta appunto fissato in trentasei mesi, comprensivi di eventuali proroghe, mentre viene introdotto un nuovo importante limite: il numero complessivo di rapporti di lavoro costituiti da ciascun datore di lavoro non potrà eccedere il 20% dell’organico complessivo. Attenzione, però, perché detta ultima regola soffre due consistenti eccezioni e cioè: a) non se ne tiene conto per le imprese che occupano fino a cinque dipendenti; b) non se ne tiene ugualmente conto laddove la contrattazione collettiva nazionale individui diversi limiti quantitativi di utilizzazione dell’istituto del contratto a tempo determinato ed, in ogni caso, nelle seguenti ipotesi: • nella fase di avvio di nuove attività per i periodi che saranno definiti dai contratti collettivi nazionali di lavoro;
norme & leggi
La novità sostanziale è che da oggi in poi, è possibile, più semplicemente, stipulare un contratto a termine e prorogarlo al massimo otto volte ed, al più, stipularne un secondo, senza giustificazioni ma sempre nel limite di trentasei mesi
• per ragioni di carattere sostitutivo o di stagionalità; • per specifici spettacoli ovvero specifici programmi radiofonici o televisivi; • con lavoratori di età superiore a 55 anni. Fermo restando la necessità che l’apposizione del termine risulti da atto scritto è ovvio che non andrà più specificata per iscritto alcuna ragione, mentre rimane invariato l’obbligo di consegna di copia dell’atto al lavoratore entro cinque giorni lavorativi dall’inizio della prestazione. Passando alle possibilità di proroga del contratto a termine, vale a dire alla possibilità di allungare la durata di un contratto alla scadenza, va osservato come la disciplina sia stata profondamente innovata. Infatti, se il termine iniziale del contratto è inferiore a tre anni, le parti potranno
concordare proroghe fino ad un massimo di otto volte, a due condizioni e cioè: che le proroghe si riferiscano alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto a tempo determinato è stato stipulato; e che la durata complessiva del rapporto a termine non superi i tre anni. Di fatto, dunque, la novità sostanziale è questa: fino ad oggi un datore di lavoro poteva stipulare con un prestatore un contratto a tempo determinato, poteva prorogarlo ed, al più, poteva poi stipularne un secondo, ed il tutto con precise ragioni giustificative e nel limite massimo di 36 mesi; da oggi in poi, è possibile, più semplicemente, stipulare un contratto a termine e prorogarlo al massimo otto volte ed, al più, stipularne un secondo, senza giustificazioni ma sempre nel limite di trentasei mesi
rimane invariato l’obbligo di consegna di copia dell’atto al lavoratore entro cinque giorni lavorativi dall’inizio della prestazione
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» di Antonio Teti
Agenda Digitale: l’ennesimo fallimento! A due anni dalla sua nascita, l’Agenzia italiana per il Digitale si dimostra quasi un esempio di tradizionale italica inefficienza. Affidamenti dubbi, incarichi diretti e scarsa produttività sono le cause della debacle dell’Agenzia italiana per il Digitale. Ma Renzi promette una svolta. Staremo a vedere…
L’ Tra i provvedimenti di particolare interesse sono stati ignorati proprio quelli che avrebbero effettivamente reso migliore la vita degli italiani: ad esempio l’invio dei certificati medici e delle ricette mediche in formato elettronico
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avevano descritta come il motore della ripartenza dell’innovazione in Italia. A due anni dalla sua nascita si dimostra come un campione di inefficienza. Ed è la Camera dei Deputati a certificarlo. Il 5 marzo scorso, nella relazione sul monitoraggio dell’attuazione dell’Agenda digitale, preparata dal servizio studi del Dipartimento dei Trasporti e pubblicato dalla Camera dei Deputati, viene certificato che dei 55 adempimenti previsti, ne sono stati assolti solo 17, in sostanza meno di un terzo. Dei 38 non realizzati, il 55% aveva una scadenza precisa (45 o 60 giorni), ma che non è stata minimante rispettata. L’aspetto più grottesco risiede nel fatto che il 2013 è stato l’anno di maggiore produttività dell’Agenzia, se consideriamo che nel 2012, dei 47 adempimenti ne aveva visti realizzati appena quattro. Un vero e proprio “tonfo” per l’Agid, l’Agenzia italiana per i Digitale, diretta da Agostino Ragosa e presieduta fino a qualche settimana prima da Francesco Caio, il cui compito è proprio quello di attuare l’Agenda Digitale. Anche se tra i provvedimenti assunti ve ne sono alcuni di particolare interesse, come l’anagrafe nazionale, per contro sono stati ignorati proprio quelli che avrebbero effettivamente reso migliore la vita degli italiani: ad esempio l’invio
dei certificati medici e delle ricette mediche in formato elettronico, le regole e le metodologie di pagamento elettronico, la semplificazione delle norme che regolamentano la registrazione delle sim dei cellulari, oltre all’importantissima norma che riguarda la misurazione dei campi magnetici, dannosissimi per la salute umana. Senza contare tutte le norme riconducibili all’economia e alla trasparenza, quest’ultima riferibile proprio alle attività dei parlamentari. Alcuni sostengono che non tutte le colpe sono da addossare all’Agenzia. Infatti va sottolineato che per la conduzione delle attività era indispensabile il coinvolgimento dei rispettivi ministeri di competenza, anche se, come giustamente qualcuno ha riportato nel documento del monitoraggio, “non si è mai fatto ricorso alla procedure di legge in base alle quali per l’adozione dei provvedimenti attuativi previsti” è possibile semplicemente “su proposta del Presidente del consiglio dei ministri anche senza il concerto coi ministri competenti”. Insomma una situazione di inefficienza certificata dell’Agid, come si evince dalla lettura dei verbali dei Revisori dei Conti della stessa Agenzia, inviati alla Procura Regionale della Corte dei Conti del Lazio. Oltre alla mancanza della definizione dei decreti attuativi, altri aspetti “anoma-
ICT
Il premier Renzi ha sottolineato che l’importanza di “investire in innovazione tecnologica” è fondamentale per la ripresa delle imprese
li” si abbattono sulla struttura. Alcuni di questi sarebbero riconducibili alla governance dell’agenzia, come ad esempio l’inquadramento delle risorse umane, ad oggi ancora in corso, o come l’assegnazione di alcuni incarichi diretti, con funzione di dirigente, pare avvenuti in maniera irregolare. Altri dubbi deriverebbero dall’affidamento diretto di servizi senza l’espletamento di apposita gara e quindi non gestiti in ossequio alle leggi della Pubblica Amministrazione. Sempre secondo i revisori, sarebbe illegale anche la convenzione con Consip per le “attività di supporto in tema di acquisizione di beni e servizi informatici e telematici”, il cui valore ammonterebbe a ben un milione e mezzo di euro. Ora toccherà al nuovo premier Matteo Renzi, sbrogliare la matassa della “questione digitale”, che, secondo i rumors, sembra stare particolarmente a cuore all’ex sindaco di Firenze.
“Proveremo a fare la digitalizzazione. Il semestre europeo è secondo noi un’occasione per rimetterci in regola con l’agenda digitale”, questo è quanto ha dichiarato Renzi durante una recente puntata della trasmissione televisiva Porta a porta. Egli ha inoltre sottolineato che l’importanza di “investire in innovazione tecnologica” è fondamentale per la ripresa delle imprese. Sembra che il neopremier intenda controllare direttamente le politiche per l’innovazione, mantenendo uno stretto controllo sulla governance e l’attuazione. E secondo alcuni, starebbe già preparando una squadra di esperti fidati a cui affidare la gestione delle attività. Per il momento il dossier “Agenda digitale” è sul tavolo del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Derlio, che intende spingere l’acceleratore proprio sulla digitalizzazione estrema della PA. Staremo a vedere…
Sembra che il neopremier intenda controllare direttamente le politiche per l’innovazione, mantenendo uno stretto controllo sulla governance e l’attuazione
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» di Simone D’Alessandro
TUR.N 2.0: TURISMO E NETWORKING NEL XXI SECOLO Comprendere le evoluzioni della catena relazionale tra chi offre e chi domanda turismo, per guidare le decisioni d’acquisto
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La ricerca è iniziata circa 18 mesi fa, partendo dal presupposto che il social networking sta rivoluzionando la catena relazionale del mercato turistico
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uesto articolo si prefigge l’obiettivo di divulgare e descrivere gli obiettivi e le attività, tutt’ora in corso di svolgimento, del programma di ricerca sperimentale denominato Tur.N. 2.0 (acronimo che sta per Turismo e Networking) portato avanti da un’aggregazione di imprese che aderiscono al Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati, in collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria e Scienze dell’Informazione e Matematica dell’Università degli Studi dell’Aquila e il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università di Teramo. La ricerca è iniziata circa 18 mesi fa, partendo dal presupposto che il social networking sta rivoluzionando la catena relazionale del mercato turistico. Networking e passaparola sul web in alcuni casi “sostituiscono” l’intermediazione classica, in
altri casi agiscono in qualità di strumento di marketing d’area, stabilendo una nuova offerta territoriale precedentemente esclusa dai Tour Operator, perché sottovalutata o non percepita. Nella nuova catena relazionale i turisti, intervenendo ex ante nel processo decisionale ed ex post nella valutazione del servizio, si rivelano preziosi suggeritori strategici, nuovi ideatori d’offerta ovvero suggeritori per: a. l’analisi e il confronto delle offerte trovate; b. l’acquisto del pacchetto; c. il viaggio e soggiorno; d. le attività da svolgere nei luoghi di vacanza. Partendo da queste considerazioni il progetto di ricerca Tur.N. 2.0 ha sinora realizzato numerose survey di carattere quanti-qualitativo per comprendere meglio lo scenario a livello internazionale, nazionale e locale, analizzando tipologie di turisti/utenti
creatività
L’equipe di ricerca si sta ponendo l’obiettivo ambizioso di elaborare un modello che sia di fondamento alla realizzazione di un software-prototipo in grado di porre domande pertinenti al turista 2.0, per indirizzarlo meglio nel reperimento delle informazioni all’interno del sito in cui tale prototipo viene applicato
del web, ma anche schedando portali e sistemi social sulla base dei loro contenuti, delle tecnologie presenti e delle modalità di incentivo elaborate per convincere gli utenti a registrarsi. Sulla base dei risultati sinora raggiunti l’equipe di ricerca si sta ponendo l’obiettivo ambizioso di elaborare un modello che sia di fondamento alla realizzazione di un software-prototipo in grado di porre domande pertinenti al turista 2.0, per indirizzarlo meglio nel reperimento delle informazioni all’interno del sito in cui tale prototipo viene applicato. Il software permetterebbe all’utente di pianificare con semplicità le diverse fasi di un viaggio in Abruzzo, rispondendo a poche domande, suggerendo informazioni
difficilmente reperibili attraverso altri sistemi; dall’altra parte il software sarebbe in grado di “pescare” in modo intelligente le informazioni dai siti in cui viene implementato. Il dispositivo da un lato profilerebbe gli utenti per le offerte, dall’altro promuoverebbe in modo mirato e incentivante la domanda. Non appena sarà ultimato il prototipo si avvierà una fase di sperimentazione finalizzata a convincere operatori turistici a mettere a disposizione i loro portali in modo che essi fungano da siti-ospitanti/tester. Nei prossimi mesi, all’interno di questa rubrica, seguiranno altri aggiornamenti sullo stato di avanzamento dei lavori di ricerca e della fase di sperimentazione
Il dispositivo da un lato profilerebbe gli utenti per le offerte, dall’altro promuoverebbe in modo mirato e incentivante la domanda
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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.
Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it
Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it
Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it
LAVORO IN CORSO » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)
IL CONTRATTO DI LAVORO A TERMINE DOPO IL JOBS ACT È il primo provvedimento in materia di lavoro del Governo Renzi
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on il primo provvedimento in materia di lavoro il Governo Renzi dimostra la propria volontà e capacità di rompere schemi consolidati. In estrema sintesi, dallo scorso 21 marzo, è possibile sottoscrivere un contratto di lavoro a termine, sia direttamente che in somministrazione, senza dover apporre alcuna causale, a condizione che non abbia una durata superiore a 36 mesi (comprensiva di eventuali proroghe che sono ora 8) e che il numero di lavoratori così assunti non superi il 20% dell’organico aziendale. Il provvedimento, seppur con numerose incongruenze che rendono poco chiara l’applicazione pratica, merita un plauso. Ciò che però piace meno è che, ancora una volta, a far le spese dell’animo innovatore del Legislatore sia il sistema del diritto del lavoro, che si trova a dover favorire il trapianto di una norma del tutto avulsa dalle regole generali, tentando di scongiurare crisi di rigetto (che come noto si trasformano in ingestibili contenziosi dinanzi ai Giudici del Lavoro). In un quadro normativo, quale quello italiano, in cui per poter licenziare un lavoratore è necessario, sotto il profilo oggettivo, che vi sia una motivazione inerente l’attività produttiva e l’organizzazione del lavoro (art. 3, Legge n. 604/1966), è oggi improvvisamente possibile inserire un termine finale al contratto di lavoro (di fatto legittimandone la cessazione), in assenza del benché minimo riferimento ad una ragione attinente l’economia dell’azienda datrice di lavoro. È evidente come
l’originaria previsione della necessaria apposizione di una causale a giustificazione della stipula di un contratto di lavoro a termine, fosse speculare all’altra che consentiva di risolvere un rapporto a tempo indeterminato solo in presenza di particolari motivazioni. Perché, tanto la causale quanto la motivazione di licenziamento, in un sistema che afferma (tuttora) la primazia del contratto di lavoro a tempo indeterminato, rimandavano alla necessità di ascrivere la risoluzione del rapporto di lavoro – fosse questa statuita in fase genetica o legata ad eventi successivi – ad una motivazione attinente il ciclo produttivo e la sua organizzazione. Questa evidente discrasia impone l’immediato recupero del primo percorso tracciato dallo stesso Renzi, quello relativo al c.d. contratto unico a tutele crescenti. Si tratta, in definitiva, di dar seguito al tentativo, promosso da autorevolissima dottrina, di ridurre l’attuale sistema ad una unica tipologia contrattuale, a presidio della quale si prevede una dilatazione nel tempo delle tutele che oggi assistono il lavoratore assunto con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato. Un percorso verso il quale anche forze inizialmente ostili, forse sulla spinta emozionale del recente intervento riformatore, dimostrano oggi maggiore interesse e che, se coltivato con la dovuta attenzione, consente di perseguire il duplice scopo di fornire alle aziende strumenti di flessibilità, la cui implementazione non implichi la crisi del superiore bene della unitarietà del sistema
dallo scorso 21 marzo, è possibile sottoscrivere un contratto di lavoro a termine, sia direttamente che in somministrazione, senza dover apporre alcuna causale, a condizione che non abbia una durata superiore a 36 mesi
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MESSA IN SICUREZZA » di Alessio Pelusi
DOCENTI FORMATORI, I LORO REQUISITi Entrati in vigore i nuovi requisiti obbligatori del docente formatore, scopriamoli
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el mese di marzo 2014 è entrato in vigore il Decreto interministeriale del 6 marzo 2013 “Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro (articolo 6, comma 8, lett. m-bis), del Decreto Legislativo n. 81/2008 e s.m.i.” Vediamo nel dettaglio questi nuovi requisiti. Un prerequisito fondamentale è possedere il diploma di scuola secondaria di secondo grado. Gli unici a poter fare a meno del diploma sono i datori di lavoro che effettuano direttamente la formazione ed i formatori che possano dimostrare che alla data del 18 marzo 2013 possedevano già almeno uno dei criteri previsti dal decreto. Per tutti gli altri valgono le regole Decreto interministeriale in oggetto, vale a dire il possesso sia del prerequisito, sia di uno dei 6 criteri indicati dal decreto. Il 1° criterio prevede una precedente esperienza come docente esterno di almeno 90 ore di docenza negli ultimi 3 anni, nell’area tematica oggetto della docenza. La qualificazione, infatti, è riconosciuta con riferimento alle aree tematiche per le quali si possa dimostrare di aver maturato conoscenza/esperienza. Le tre aree sono: area normativa/giuridica/organizzativa; area rischi tecnici/igienico-sanitaria (nel caso di rischi che interessino materie sia tecniche sia igienico-sanitarie, gli argomenti dovranno essere trattati sotto il duplice aspetto); area relazioni/comunicazione. Il secondo criterio precede, invece, il possesso di due qualifiche: a)Uno specifico titolo di studio (laurea coerente con le materie oggetto della docenza, ovvero master, dottorati di ricerca, specializzazioni); b) almeno un requisito tra: un percorso formativo in didattica, o l’abilitazione all’insegnamento, o
il diploma triennale, o un master in scienze della comunicazione. In alterativa si possono far valere esperienze precedenti: come docente per almeno 32 ore negli ultimi 3 anni in materia di salute e sicurezza sul lavoro; per almeno 40 ore negli ultimi 3 anni, ma in qualunque materia; infine corso formativo in affiancamento a docente per almeno 48 ore, negli ultimi 3 anni in qualunque materia. Il 3° criterio vuole un attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento a corsi di formazione della durata di almeno 64 ore in materia di salute e sicurezza sul lavoro, con almeno 12 mesi di esperienza lavorativa o professionale con l’area tematica oggetto della docenza ed inoltre prevede che questi due requisiti siano integrati da almeno uno dei punti di cui alla sezione B del secondo criterio. Il 4° criterio prevede un attestato di frequenza con verifica dell’apprendimento a corsi di formazione della durata di almeno 40 ore in materia di salute e sicurezza sul lavoro, più almeno 18 mesi di esperienza lavorativa o professionale nell’area tematica oggetto della docenza, anch’esso integrato da almeno uno dei punti di cui alla sezione B. Per il 5° criterio si parla di un’esperienza lavorativa o professionale almeno triennale nel campo della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, coerente con l’area tematica oggetto della docenza, Tale esperienza, così come per i tre criteri precedenti deve essere integrata con almeno uno dei requisiti della sezione B. Concludendo, il 6° criterio premia un’esperienza di almeno 6 mesi nel ruolo di RSPP o 12 come ASPP (la docenza viene limitata al solo macrosettore ATECO di riferimento), integrata da almeno uno dei requisiti della sezione B di cui sopra
Gli unici a poter fare a meno del diploma sono i datori di lavoro che effettuano direttamente la formazione ed i formatori che possano dimostrare che alla data del 18 marzo 2013 possedevano già almeno uno dei criteri previsti dal decreto
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A B C D E F G
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credito & finanza » di Marcella Pace
Il professor Mauro durante il convegno
Italia, Europa, Euro: quali prospettive? Nel corso di un convengo da lui organizzato, il professor Giuseppe Mauro ha illustrato gli svantaggi di un eventuale uscita dall’euro dell’Italia
«U
«L’euro – ha spiegato- ha prodotto una serie di vantaggi, scire dall’euro rappresenterebbe un tra i quali l’eliminazione dei costi di conversione delle vero isolamento dell’Italia rispetto monete, una maggiore competitività del mercato e una ad un mondo sempre più globale. La più evidente stabilità e trasparenza dei prezzi. La bassa vera battaglia si vince sulle riforme crescita dell’economia italiana non è un problema di ora, e sulla competitività del Paese». È questa la tesi illustrama ben più antico rispetto all’introta dal professor Giuseppe Mauro, duzione dell’euro». Uscire dall’euro ordinario di Politica Economica oggi, produrrebbe una svalutazione all’Università d’Annunzio di Pescara della moneta, una fuga dei capitali, nel convegno “Italia, Europa, Euro: una maggiore inflazione, una perquali prospettive?” che si è svolto dita di credibilità di fronte agli altri nella sala del Teatro dei Gesuiti a Paesi, una significativa dipendenza Pescara. economica dagli Stati Uniti e un Di fronte ad una sala gremita, il proconseguente incremento di attacchi fessore ha illustrato una ricca serie speculativi e tassi di interesse. «Una di dati ponendo a confronto la salute Il pubblico intervenuto al convegno ipotetica nostra uscita dall’euro poeconomica dell’Italia prima e dopo trebbe causare un effetto domino sul l’introduzione della moneta unica. resto dell’Europa – ha concluso Mauro –. L’Euro non è Secondo l’analisi di Mauro, prima del 2002, il nostro una minaccia. La crisi economica che stiamo vivendo ha Paese aveva un inflazione del 5,3% «la stessa di ora» ha messo senz’altro in evidenza dei limiti che vanno corretti specificato il docente, il tasso di interesse era al 13%, il con delle riforme mirate» deficit del PIL al 12 e infine il debito pubblico al 128, 5%.
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focus » a cura della redazione
Il presidente del Cresa, Lorenzo Santilli
Nelle imprese abruzzesi -1.270 lavoratori
Secondo il CRESA Informa per il primo trimestre 2014 le imprese abruzzesi prevedono 1.270 lavoratori in meno, saldo tra 3.400 assunzioni programmate e 4.670 “uscite”
P
iù dei due terzi delle assunzioni avverrà sulla base di contratti di lavoro dipendente e la parte rimanente con contratti di somministrazione (i cosiddetti “interinali”), di collaborazione a progetto e con altre modalità di lavoro indipendente. Questi i dati poco incoraggianti riportati nel CRESA Informa n. 2/2014, che analizza i risultati delle rilevazioni del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro. «Situazione particolarmente preoccupante considerando che le 3.400 “entrate” di lavoratori non riescono a compensare le 4.670 “uscite”, dovute alla scadenza di contratti, ai pensionamenti e ad altri motivi, per cui ne deriva un saldo occupazionale negativo di 1.270 unità, valore che è risultato triplo di quello pur sempre negativo riscontrato nel primo trimestre del 2013» evidenzia il presidente del Cresa, Lorenzo Santilli. Risulta particolarmente penalizzato il lavoro dipendente (-2.010 unità), mentre i saldi sono positivi per le diverse forme di lavoro autonomo. A livello territoriale si nota che il maggior numero di entrate totali riguarda la provincia di Chieti (960), dove si verificherà anche il maggior numero di assunzioni di personale dipendente. In nessuna provincia si prevede un saldo positivo. Per le imprese abruzzesi le difficoltà di reperimento dei profili desiderati rimangono costanti, considerando che la quota di figure professionali difficili da trovare è pari all’11% del totale. A questo proposito è particolarmente difficile la situazione a L’Aquila (20%). La richiesta di esperienza specifica è diminu-
ita e viene richiesta più spesso a Chieti. Tra i settori economici l’esperienza costituisce un requisito particolarmente importante nelle costruzioni e nei servizi avanzati alle imprese (83%). Tra le figure professionali più richieste nelle previsioni a livello regionale si rilevano cuochi, camerieri (340 assunzioni programmate), seguiti da operai metalmeccanici ed elettromeccanici (290), commessi e altro personale qualificato nelle attività commerciali (220), e operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione di edifici (210). Tenendo conto delle assunzioni per le quali l’età è ritenuta indifferente e ripartendole proporzionalmente tra “under 30” e “over 30”, le assunzioni di giovani sotto i 30 anni costituiranno il 55% del totale. Il settore maggiormente disponibile all’inserimento di giovani è il commercio (dove il 47% delle assunzioni riguarderà esplicitamente i giovani con meno di 30 anni), seguito dall’industria metalmeccanica (43%). Considerando le assunzioni per le quali il genere è indifferente e ripartendole tra maschi e femmine, la quota di assunzioni che riguarderà le donne sarà del 45%, in aumento di 13 punti percentuali rispetto al I trimestre 2013. Il dettaglio provinciale mostra maggiori opportunità di assunzione per le donne a L’Aquila (64%). Relativamente al livello di istruzione le 2.330 assunzioni di lavoratori dipendenti programmate per il I trimestre 2014 riguarderanno circa 220 laureati e 1.190 diplomati. Tra le province spiccano Chieti e Teramo dove la quota di laureati e diplomati è superiore alla media regionale (rispettivamente 66% e 63%)
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focus » di Denia Di Giacomo / foto concesse da Torricella Ettorino srl
Due distributori già installati da Torricella Ettorino srl
La sicurezza diventa self-service
Da oggi i distributori automatici non serviranno solo per la pausa caffè, ma conterranno anche i tanto preziosi Dispositivi di Protezione Individuale, un’innovazione estremamente importante che la Torricella Ettorino srl non si è lasciata scappare
L
a Legge 81/08 ha introdotto molte novità in In Abruzzo sono ancora pochi i fornitori in grado di relazione alla Gestione della Sicurezza in fornire alle aziende questo servizio, soprattutto a causa Ambiente di Lavoro, tra le più interessanti vi è della scarsa propensione al cambiamento, ma tra i la gestione della consegna dei Dispositivi di Protefuturisti, tra coloro che hanno dato già fiducia a questo zione Individuale (DPI), attraverso l’introduzione di servizio c’è la Torricella Ettorino Srl, l’azienda che è distributori automatici nelle aziende, che indubbiariduttivo definire ferramenta e la cui sede operativa mente rappresenta una vera rivoluzione nel campo si trova presso il Centro Polifunzionale Lianet di San della prevenzione. Salvo. Questa dinamica realtà non poteva non essere al I distributori automatici di DPI, molto simili estetipasso coi tempi e ha subito investito nel progetto crecamente e funzionalmente ai conosciuti distributori dendo fortemente che un’azienda sana e lungimirante di bevande e snack, permettono in egual modo di debba sempre investire nel futuro e nelle sue novità, prelevare in qualsiasi momento della giornata ciò di cui ecco dunque nascere una prima campagna promosi necessita, da un paio di guanti ad una mascherina, zionale, iniziata meno di un anno fa, che ad oggi vede dalle scarpe antinfortunistiche ad un caschetto, tutto è già installate ad oltre 10 sue aziende clienti, presenti pronto all’uso, secondo la propria esigenze e il proprio sull’intero territorio nazionale, tali distributori di DPI. lavoro. Queste macchine permettono ai lavoratori di Oltre a fornire i distributori automatici configurati ottenere i DPI in modo semplice, veloce e continuo, 24 secondo le specifiche esigenze di ciascun cliente, la ore su 24 infatti, grazie all’utilizzo di un badge persoTorricella Ettorino offre anche un servizio di ricarica nalizzato, il lavoratore potrà usufruire di e un’assistenza tecnica, con la massima ogni tipologia di dispositivo presente. serietà ed efficienza. Insomma, un’innoI distributori automatici di DPI apvazione davvero rivoluzionaria per l’otportano notevoli vantaggi al processo timizzazione dei processi lavorativi, ma lavorativo, infatti, non solo garantiscoanche e soprattutto una maggior garanzia no una gestione ottimale della sicurezza di sicurezza e tutela per l’incolumità dei negli ambienti di lavoro, ma aiutano le dipendenti. Installando un distributore aziende a limitare gli sprechi, a ridurre automatico di DPI nella propria azienda i costi di giacenza e i tempi di attesa e si valorizza la cultura della sicurezza consegna, permettono un monitoragsul lavoro e si trasferisce la salvaguardia gio dettagliato dei prelievi effettuati, della propria vita nelle mani stesse dei riducono le eventuali responsabilità lavoratori che dovranno responsabilizdell’RSPP e del rappresentante legale zarsi e dotarsi da soli dei dispositivi utili a Un badge dell’azienda. prevenire qualsiasi infortunio per il prelievo prodotti
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» a cura della redazione
Il team vincitore di RevalueBox
Il team italo-sloveno vince la prima edizione dello Startupweekend Pescara “Il tuo passato ha ancora molto valore”: vince la maratona di 54 ore per creare startup, la piattaforma social per condividere e vendere gli oggetti del passato
È
RevalueBox l’idea innovativa d’impresa che si aggiudica il primo premio dello StartupWeekend Pescara, la maratona di 54 ore per creare startup che si è conclusa all’Aurum di Pescara. RevalueBox è una piattaforma social attraverso la quale ciascuno può condividere con altri appassionati gli oggetti del proprio passato attraverso la propria virtual box, ovvero scatola virtuale, con lo scopo di riceverne una valutazione economica o un’offerta di acquisto. “Il tuo passato ha ancora molto valore” questo lo slogan del team che ha lavorato all’idea vincitrice proposta inizialmente da Danjiel Volcic, 33 anni, giovane imprenditore sloveno e poi elaborata dal resto del team composto da Marco Ambrogio, Matteo Canzari, Jacopo Di Florio e Marco Scancella. La squadra vincitrice, premiata dall’assessore all’Innovazione tecnologica del
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Comune di Pescara Eugenio Seccia, si è aggiudicata come premio 3 mesi di incubazione nel coworking Digital Borgo a Pescara, l’iscrizione alla piattaforma SiamoSoci e al portale BlinkLink e una stampante multifunzione messa a disposizione da Sisofo. Al secondo posto si è classificato il team di TrackMaster, app con jukebook virtuale che permette di scegliere la musica da ascoltare nei locali attraverso georeferenziazione e realtime per votare i brani, premiato con sei mesi di iscrizione al portale Blinklink, iscrizione alla piattaforma SiamoSoci e una stampante multifunzione messa a disposizione da Sisofo. Al terzo posto la squadra del progetto Kairos, ambiente per la fruizione e l’approccio innovativo di monumenti e musei online che ha vinto l’iscrizione alla piattaforma SiamoSoci e al portale BlinkLink. Menzione speciale è stata assegnata
focus
La presentazione delle idee
I team al lavoro
invece al progetto Birdie, drone super leggero collegato a software con sistema aereo che acquisisce ed elabora dati di tipo ambientale e geografico localizzandoli sulla mappa. Premi fuori giuria sono stati assegnati anche al team di 4Cujun (app con gioco che integra la pubblicità al suo interno con prove di interazione grafica e testuale) che ha ricevuto il premio speciale Blackberry aggiudicandosi il l’ultimo modello di Smartphone Z10 limited edition e alla squadra di SelfieMark (social che utilizza autoscatti, selfie, rendendo taggabili indumenti ed accessori indossati con possibilità di riconoscere stile e risalire a negozio o produttore) che ha vinto la visita ed un colloquio in Accenture Customer Innovation Network. Tre sono stati i minuti a disposizione di ciascuna
delle 15 squadre in competizione per poter esporre la propria idea davanti alla giuria: in totale i partecipanti sono stati 120 al lavoro per 54 ore anche grazie al supporto di esperti e tecnici. A giudicare le idee sono stati Emil Abirascid, giornalista e fondatore di Startupbusiness, Franco Bucciarelli, presidente Giovani Confindustria Ascoli Piceno, Gianmarco Carnovale di Working Capital Roma, Stefano Galassi, Accenture Fashion Innovation Center Lead, Filippo Moroni di Fonderie Digitali, Rocco Micucci, presidente Fira, Federica Chiavaroli, imprenditrice, Amedeo Polidoro, Production Manager Las Mobili, Renato Piccioni, vicepresidente Confindustria Giovani Teramo, Eugenio Amoroso dell’associazione Alumni Bocconi, Edoardo Venturini di Luiss Enlabs e Luca Filigheddu, Head of developer Evangeli-
La giuria dello Startupweekend
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focus
sm EMEA at Blackberry. La manifestazione è stata organizzata dalla rete di imprese Digital Borgo, dal Polo ICT Abruzzo, da Spqwork coworking e dalla Bocconi Alumni Association con il patrocinio del Comune di Pescara, dell’assessorato all’Innovazione tecnologica, dell’università “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara, dell’Aurum –La fabbrica delle idee, del Dipartimento di economia aziendale dell’università “D’Annun-
zio” di Chieti-Pescara e dell’Europe direct Pescara. L’evento è realizzato grazie agli sponsor Las Mobili, Accenture Customer Innovation Network, Sisofo, Blackberry, Startupct, Istituto paritario Mecenate, Almond22, WineoWine, Campi Valerio, Torre Zambra, TreValli, Latte Cigno. A capo dell’organizzazione di Startup Weekend Pescara ci sono Andrea Risa, Mario Massarotti, Tommaso Spagnoli, Francesco Marisei e Fabrizio Di Fulvio
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Come nasce un team? La storia di Selfiemark, raccontata da uno dei protagonisti, premiata durante la startup Weekend di Pescara di Stefania Di Mecola Avete mai provato a mettere insieme, come in una trama, gli elementi di un pensiero ricorrente? Scaturito da lavoro e passione o semplicemente frutto di un’intuizione che in un momento sembra quasi geniale, ti accompagna nella mente per poi venire a galla in un’occasione reale, quella in cui è possibile mettersi in gioco, quella in cui la trama all’improvviso si costruisce da sola. Ecco cosa è accaduto a Pescara, in occasione della Startup Weekend: Selfiemark ha preso vita, nelle parole del mio primo pitch, nell’attenzione degli spettatori, nei pensieri e nelle azioni di tutti coloro che hanno fatto parte del mio team. Conoscevo già Simona e Marika e capitava di fantasticare sulle logiche dei social network e sulle dinamiche dei modelli relazionali in cui il cliente ed il brand instaurano una conversazione come durante un caffè in un bar. Ognuna di noi ha portato una sua idea pensando che, se fosse passata una sola delle nostre, saremmo state tutte felici ugualmente. E così, tra le 55 idee candidate, è Selfiemark quella che va avanti. Probabilmente per il fascino della parola “selfie”, perché parla di moda o perché vuole “risolvere” un semplicissimo interrogativo molto diffuso soprattutto tra le donne: “Dove l’hai comprato?” I post-it sul cartellone su cui “volteggiava” il nome del progetto – primo passo per dare il via alla maratona – sono stati tanti proprio come le adesioni per la formazione del team. Un ragazzo già pieno di entusiasmo, Carlo, si avvicina esordendo: “ho un’idea, posso parlartene?” Due ragazzi all’inizio dubbiosi, Davide e Raffaele, mi chiedono di provare a convincerli spiegando brevemente le opportunità di Selfiemark. “Apollo”, alias Andrea, si incuriosisce solo perché il progetto si presenta “semplice e leggero”, talmente da poter funzionare. E incredibilmente ci troviamo già in corsa verso lo stesso obiettivo: recuperare le ultime risorse del team. Si fanno avanti anche Andrea, Alessandra ed infine Francesco: si parte! Ogni giornata è stata densa di discussioni e non senza difficoltà siamo arrivati alla fine: scomponendo e ricostruendo ogni aspetto dell’idea secondo i suggerimenti dei coach che, di tavolo in tavolo, provavano a tenerci con i piedi saldi a terra, a volte stravolgendo ogni asse portante. Fino a giungere ad una visione comune, sottostando ai ritmi serrati delle 54 ore di maratona, riuscendo anche a trovare degli escamotage per alleggerire la tensione: il gioco dei Selfie scattati con gli organizzatori, le parrucche colorate indossate durante la piccola gag sull’utilizzo di Selfiemark, la gara di Selfie Extreme con tutti i partecipanti della manifestazione twittata in tempo reale. L’intrattenimento, parte fondamentale dell’idea, è diventato così anche il perno della nostra presentazione finale, fino alla conquista del pubblico e a quella del premio speciale “Accenture Innovation”. E allora eccoci più carichi che mai in una nuova fase: la costruzione di un roseo avvenire. Quello di Selfiemark e quello di tutti noi.
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» a cura della redazione / Foto concesse da MiSiedo
Lo staff di MiSiedo
MiSiedo: il nuovo modo gratuito per prenotare un tavolo al ristorante
Nato da un’idea di 2night e H-Farm, misiedo.com cerca il locale, verifica la disponibilità, prenota il tavolo con conferma immediata e speciali offerte dedicate per un conto light, tutto via web o applicazione per smartphone
H
a già colonizzato l’Italia diventando il nuovo modo di prenotare gratuitamente un tavolo al ristorante, risparmiando anche sul conto. Con MiSiedo, nato da un’idea di 2night e H-Farm, si prenota anche all’ultimo minuto verificando la disponibilità del locale in tempo reale attraverso un semplice click attraverso Internet o smartphone anche quando il locale è chiuso. misiedo.com è attualmente disponibile a Milano, Monza-Brianza, Como-Lecco, Varese, Roma, Firenze, Venezia-Jesolo, Padova, Treviso, Vicenza, Verona, Rimini, Pescara, Chieti, Bologna, Bari e Bat, con oltre 1500 ristoranti che spaziano dalla cucina tipica, al pesce, alla pizzeria,
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alla paninoteca. Con MiSiedo, poi, il conto diventa light: è possibile usufruire di offerte dedicate con sconti fino al 30 per cento e ad ogni prenotazione andata a buon fine si accumulano punti per ottenere cene gratuite nei locali convenzionati. Il funzionamento è semplicissimo. Basta collegarsi a misiedo.com o scaricare l’app gratuita per iPhone o per Android. Indicando giorno, ora e numero di persone si ottiene subito una panoramica sui locali che hanno posti disponibili; per prenotare basta scegliere il ristorante registrarsi e, senza alcuna ulteriore conferma da parte del ristoratore, il tavolo risulterà riservato, anche se la richiesta viene fatta in orario di chiusura. MiSiedo combina un servizio
focus
di prenotazione on line tramite web o applicazione per iPhone e Android con un app iPad per i gestori di ristorante: al ristoratore viene notificato quando una nuova prenotazione viene effettuata attraverso MiSiedo e la disponibilità del locale aggiornata automaticamente. Inoltre, su MiSiedo è possibile consultare le schede con tutte le informazioni degli oltre 300 ristoranti convenzionati arricchite da schede, foto e menu, consultare la recensione della redazione, e leggere il parere di chi ha realmente mangiato nel locale, gestire le prenotazioni, comunicare esigenze particolari al ristoratore e creare un elenco di ristoranti preferiti. Veloce, sicuro, divertente ma soprattutto utile, MiSiedo applica alla ristorazione il concetto che da tempo regola realtà come le prenotazioni alberghiere o aeree. MiSiedo nasce dall’esperienza di 2night spa, società leader in Italia nell’informazione e comunicazione multicanale sul mondo dell’entertainment ed H-Farm, incubatore di start-up di successo e centro per la ricerca e l’innovazione tecnologica, che hanno unito le forze per dare vita a quello che è diventato un sistema che rivoluziona il modo di uscire a cena. 2night è la società leader in Italia nell’informazione e comunicazione multicanale sul mondo dell’enter-
tainment e del tempo libero. Ogni giorno, attraverso tutti i suoi canali: Internet (www.2night.it) anche in versione mobile, cartaceo (2night magazine, 2venice), mobile (wap, sms, mms, applicazione per iPhone, iPad e iPod touch), e radio (partnership con importanti emittenti locali) consiglia a 500mila persone “cosa fare” e “dove andare” la sera. 2night è il partner ufficiale per la comunicazione di SILB (Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo). H-FARM è un progetto nato con l’obiettivo di aiutare giovani imprenditori nel lancio delle loro iniziative basate su modelli di business innovativi nel settore internet e supportare la trasformazione delle aziende italiane in un’ottica digitale. Il modello di accelerazione delle imprese dura in media 36 mesi, durante i quali H-FARM investe e supporta il percorso di crescita della startup. H-FARM ha sede nella tenuta agricola di Ca’ Tron (di fronte alla laguna di Venezia), Seattle (USA), Mumbai (India) e Londra (UK). Nei primi 8 anni, H-FARM ha investito circa € 14,5 milioni in 48 startup, creando oltre 350 nuovi posti di lavoro. Il fatturato aggregato delle aziende supera i 30 milioni di euro. Tra il 2013-2018 sono previsti investimenti per ulteriori 10 milioni di euro
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Due locali che hanno aderito a “MiSiedo.com. Da sinistra il ristorante Plinius e il Glam Lounge
I vantaggi di MiSiedo • È completamente gratuito. • Non dovrai più telefonare al locale per prenotare • Puoi prenotare da qualsiasi computer o smartphone, o attraverso l’applicazione per iPhone e Android, anche quando il locale è chiuso • La prenotazione non ha bisogno di conferma, il tuo tavolo è sempre garantito • Puoi trovare il locale che preferisci attraverso un’ampia scelta di parametri • Nella scheda del locale trovi tutte le informazioni su prezzi medi, orari di apertura e chiusura, tipo di cucina e la recensione curata dalla redazione • Puoi leggere le valutazioni degli altri utenti e scrivere la tua: accumuli punti e vai a cena gratis
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» di Marcella Pace foto concesse da ReD, Research and Development
La sede di ReD, Research and Development a San Vito Chietino
ReD, l’alta cucina dimora a San Vito Chietino
I
Nato tre anni fa da un’idea di Luigia Bucci, Research and Development è un centro di eccellenza nel campo alimentare
l bianco candido della modernissima struttura che la ospita si contrappone al rosso acceso dell’insegna che ben distingue ReD, la scuola di alta cucina con sede a San Vito Chietino. ReD, Research and Development, nasce tre anni fa come “spin-off” della D’Orsogna Dolciaria, leader europeo, dall’esperienza ultra cinquantennale, nella produzione di semilavorati per l’industria alimentare, con la quale condivide lo stabilimento. A creare questa scuola di alta cucina che è anche punto di riferimento per la ricerca e lo sviluppo nel campo alimentare è stata Luigia Bucci. «ReD si è proposta al mercato come punto di riferimento nella diffusione della cultura gastronomica – racconta Gianfranco Nocilla, direttore della scuola, nonché corporate coach certificato ICF (International Coach Federation)-. La sua mission si articola su due grandi filoni. Quello della ricerca per le aziende alimentari e quello dell’attività formativa che si sviluppa su tre
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distinti livelli. I corsi amatoriali composti di monografie sulle ultime tendenze o lezioni su specifici ingredienti, quelli di avviamento professionale nel campo del food e infine l’alta formazione. A prescindere dal livello dei corsi i docenti che collaborano con ReD sono tutti altamente qualificati». E infatti è un corpo docenti più che specializzato, in taluni casi anche stellato, quello di cui si avvale Red Academy che ad oggi è centro di eccellenza per il centro sud Italia, ma che aspira a divenire punto di riferimento nazionale ed internazionale. «Possiamo vantare pluricampioni italiani di pasticceria o di pizza free style – rimarca Nocilla nel suo ufficio dove il rosso ReD è il colore dominante – ma anche chef che hanno ottenuto una o più stelle Michelin». Le attività didattiche proposte da ReD, grazie alla collaborazione attiva di un team affiatato composto dalla giornalista enogastronomica Gabriella Mincarelli, e dai due resident chef Giampiero Di Vincenzo
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e Francesco Giordano, pagniamo gli iscritti dalle si sviluppa in 300 metri lezioni di microbiologia a quadrati di laboratorio quelle di merceologia, sino all’avanguardia con 9 alle tecniche di cottura postazioni autonome, delle e alla costruzione di un quali una per il docente. menù completo. I nostri I corsi professionali per sono corsi che creano chef, pasticceri, pizzaioli una base corposa per il e barman sono indirizzati mestiere». a chi desidera diventare C’è poi il secondo filone professionista del settore che caratterizza l’attività Il modernissimo laboratorio, dotato di 9 postazioni enogastronomico, mentre di ReD. Quello della riautonome, dove venvono svolti i corsi della ReD Academy i master sono rivolti a procerca e dello sviluppo, che fessionisti che intendono mette a disposizione il caapprofondire le tecniche acquisite e specializzarsi pitale di esperienza e il know-how di alti professioin una tematica specifica. Al termine di ogni corso nisti dell’industria alimentare alle aziende del food viene rilasciato un attestato riconosciuto dall’Enuip, che intendono sperimentare e innovare. Research Ente nazionale Istruzione Professionale, accrediand Development offre alle imprese del settore food tato presso il progetti in grado Miur. «In questo di fare innovaDopo gli esami nella nostra accademia momento di zione, sviluppare crisi economica – nuove gamme sono tantissimi i corsisti che vanno spiega Nocilla – il di prodotti, breall’estero per aprire un’attività, mercato ricerca vettare soluzioni mestieri molto innovative, otma molti altri sono quelli che qualificati e legati timizzare i cicli trovano un lavoro qui in Italia all’artigianalità. di produzione, Ecco perché c’è e risolvere prouna grandissima blemi specifici. richiesta di corsi professionalizzanti e altamente «Il grosso dei progetti di ricerca – racconta Nocilla pratici. I nostri corsi vengono frequentati per un – viene fatto con partenariati con il Ministero allo buon 70% da persone che vogliono ricollocarsi nel Sviluppo Economico o con la Regione. In questo mondo del lavoro, perché ne sono appena usciti o momento stiamo sviluppando delle iniziative per perché stanno per farlo e dunque vogliono qualificreare delle sinergie con la Costa dei Trabocchi». carsi. Dopo gli esami nella nostra accademia sono ReD, infine, propone esperienze di Team Building tantissimi i corsisti che vanno all’estero per aprire che traggono spunto dal duro lavoro della brigata un’attività, ma molti altri sono quelli che trovano in cucina e sotto la guida di un Personal Chef e di un lavoro qui in Italia. Nei nostri corsi – specifica il Gianfranco Nocilla, corporate coach, rafforzano direttore – non diamo nulla per scontato. Accomgruppi di lavoro aziendali
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Una delle lezioni della scuola
Alcuni corsisti si confrontano
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» di Denia Di Giacomo
La sede della Wagen Lack a Lanciano
Wagen Lack: un mondo a colori
Conosciamo il colorificio Wagen Lack di Lanciano, una longeva azienda che da quasi mezzo secolo unisce la creatività tutta italiana alla grande professionalità tedesca
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he mondo sarebbe senza colori? Triste, famiglia Memmo ed è cresciuto professionalmente privo di stimoli, innaturale… E poi sotto l’ala della tedesca Herberts, azienda produtquante emozioni perderemmo nella trice di vernici speciali per il settore dell’automonostra vita senza l’azzurro del cielo, il tive. Wagen Lack oggi conta ben 50 dipendenti e verde di un prato o il giallo acceso di un fiore in nonostante il periodo di recessione che ha purprimavera? I colori sono fondamentali nella nostra troppo ha segnato una brusca frenata nella crescita vita, stimolano e influenzano le nostre percezioni di quasi tutti i settori economici, Wagen Lack in modo davvero inaspetha continuato a crescere, tato. segnando, solo negli ultimi E conosce molto bene l’imdue anni un più 12 e un portanza dei colori l’azienda più 17 per cento rispetto al Wagen Lack, il colorifi2011. cio che da oltre 40 porta Il suo segreto? Un mix di avanti una vincente fi losofi a due ingredienti fondamenaziendale che lo ha portato tali: creatività italiana e a diventare un vero punto professionalità tedesca. di riferimento per privati a Abbiamo intervistato Ezio aziende. Memmo, direttore geneIl colorificio Wagen Lack si rale dell’azienda, che ci ha trova nella zona industriale spiegato come è possibile di Lanciano, è nato negli crescere in un periodo così Una parte del vasto assortimento di colori anni ’70 su iniziativa della difficile.
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A tu per tu con Ezio Memmo Come è avvenuta la crescita della Wagen Lack nel corso dei suoi 40 anni di storia? «La capacità imprenditoriale e la crescita delle competenze specifiche hanno permesso al colorificio Wagen Lack di lavorare in autonomia, affermandosi in pochi anni nel panorama italiano con un’ampia gamma di vernici e colori per i più diversi usi, distinguendosi per la qualità dei propri processi produttivi e per la professionalità del proprio personale. Attualmente, insieme alla consociata Eurocolor (distributore esclusivista per la regione Abruzzo), facente capo comunque alla famiglia Memmo, Wagen Lack, forte di un’esperienza quarantennale e di un bacino clienti diff uso su tutto il territorio nazionale, si presenta come un’azienda in continua crescita, con un ciclo produttivo completamente automatizzato in grado di off rire la massima disponibilità per venire incontro alle esigenze della sua ampia clientela». Com’è possibile crescere in un momento così delicato? «I fattori sono numerosi, ma certamente tra i più importanti c’è quello del rafforzamento della rete commerciale, soprattutto in momenti difficili infatti, biso-
gna continuare a investire e non fermarsi e poi, grazie ad un nuovo approccio orientato pienamente al cliente, il nostro obiettivo primario è quello di fidelizzare e rendere il cliente sempre più autonomo nella personalizzazione colorimetrica dei nostri prodotti».
Quanto conta la ricerca nel vostro settore? «Moltissimo, infatti il laboratorio interno della Wagen Lack, costantemente al lavoro per migliorare il rendimento dei prodotti, collabora con i più importanti istituti di ricerca e con alcune Università per
Una delle campagne marketing di Wagen Lack
la messa a punto di vernici a basso impatto ambientale, consapevole che una strategia economica basata sull’ecosostenibilità sia essenziale per il proprio successo e per la soddisfazione dei propri clienti».
Qual è la vostra mission? «La nostra azienda trova da sempre le motivazioni della propria attività nel soddisfare a pieno le richieste dei suoi clienti, consolidare e migliorare la propria posizione di mercato e rinnovare e migliorare la gamma dei prodotti offerti. Siamo consapevoli che solo la prestazione di un servizio sempre più affidabile, puntuale ed efficiente, può portare al conseguimento degli obiettivi prefissati». Cos’altro contraddistingue la vostra filosofia aziendale? «Oltre al rinnovamento e completamento della gamma prodotti, troviamo forti motivazioni nello sviluppare e realizzare prodotti a basso impatto ambientale e nell’adattarli al sistema tintometrico “Il Colorista’’, siamo fortemente convinti che gli obiettivi prefissati possono raggiungersi solo attraverso la prestazione di un servizio sempre più affidabile, puntuale ed efficiente»
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focus » di Laura Tinari
Le donne sempre più divise tra lavoro e famiglia
Oltre la crisi... il ruolo delle donne (mamme)
La risposta alle difficoltà che la crisi ha creato investendo l’economia globale arriva dalle mumpreneurs così come da tutte quelle giovani donne che con l’impegno scalfiscono ogni giorno il soffitto di cristallo
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n Italia il lavoro femminile è ormai fortemente caratterizzato da forme atipiche, flessibili e precarie, poco remunerato (il gender paygap è ancora troppo diffuso) e spesso porta le donne a svolgere mansioni più basse rispetto alla loro preparazione e alla loro formazione. Tali forme di lavoro non stabile si trasformano facilmente in forme di segregazione professionale sia orizzontale che verticale, questo secondo caso è stato facilmente dimostrato finora dalla scarsa presenza femminile nelle posizioni apicali e di vertice o semplicemente nelle progressioni di carriera. Come sopravvivere dunque a tali ostacoli? Sicuramente il mettersi in proprio rappresenta sempre più spesso una buona, se non unica, soluzione per inseguire le proprie ambizioni professionali e soddisfare contemporaneamente il legittimo desiderio di maternità. E già, perché uno degli aspetti maggiormente collegati alle difficoltà che le donne incontrano, da un lato nell’ingresso nel mondo del lavoro e dall’altro nell’avanzamento di carriera, è rappresentato proprio dalla maternità. Così sempre più mamme, dopo la nascita già del primo figlio, entrano nella schiera delle mumpreneurs, ossia quelle mamme che decidono di prendere o di riprendere il proprio percorso di vita lavorativa e professionale mettendosi in proprio. Questo sta portando al consolidarsi di una più attiva imprenditorialità femminile dinamica e positiva, che può permettere al nostro Paese di andare oltre la crisi.
Le donne che entrano, infatti nel mondo produttivo, ma anche dei servizi, sviluppano o tirano fuori una forte capacità di resistenza e difesa, capace di rilanciare e innovare anche laddove sono loro ad aver ereditato l’azienda di famiglia. Ma la crisi sta aiutando anche un bel gruppo di donne giovani e determinate che sta iniziando a scalfire il soffitto di cristallo del proprio ente o azienda. Una recente indagine dell’Osservatorio sul cambiamento delle amministrazioni pubbliche della Sda Bocconi ha stimato che negli ultimi sei anni c’è stato un aumento di +14% sul totale dei dirigenti donna: nella Pubblica amministrazione i dati confermano un trend alto +24% nei ministeri, +20% nelle regioni (escluse quelle a statuto speciale), +17,5% nelle province e +11,9%; mentre nel settore privato le donne dirigenti sono ad un +16%. La crisi ha accelerato anche il ricambio generazione anche se più nei servizi che nell’industria. È aumentata la presenza delle giovani donne nelle posizioni di staff (amministrazione, marketing, finanza e controllo e gestione del personale), ma diminuita nelle posizioni di linea (funzioni legate alla produzione e direzione commerciale). Ad ogni modo una volta alla guida di un’organizzazione una donna riesce a mettere in campo qualità di leadership funzionali ad una gestione che si rivela efficace, creativa e innovativa. Tutte qualità che le permettono di svolgere al meglio il ruolo della manager nel privato e nel pubblico anche in termini sociali
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» di Piergiorgio Greco
Un’immagine del sito (foto di Stefano Schirato)
La Asl lancia il progetto “Fai il test anche tu” L’idea nata dalla sinergia tra Asl Pescara, Regione Abruzzo, Federfarma e Fondazione Camillo De Lellis, serve per diffondere l’utilizzo del test per l’Hiv
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n’occasione imperdibile”. Il dottor Giustino Parruti, primario di Malattie Infettive dell’ospedale di Pescara, definisce così il progetto “Fai il test anche tu”, promosso da una rete di realtà impegnate nel mondo della medicina e della ricerca scientifica, e sostenuto dalla Regione Abruzzo. Un esempio di buona sanità, oltre che di passione per il proprio lavoro che meritano di essere raccontati. Tutto parte da una constatazione importante: scoprire precocemente di essere infetti dal virus Hiv è decisivo per la propria sopravvivenza, e per evitare di contagiare altre persone con il replicare i comportamenti a rischio. Quando preso per tempo, infatti, il virus si può curare con ottimi risultati, mentre si riduce
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efficacemente la sua diffusione, più aggressiva quando l’infezione è in fase avanzata. Ma oggi fare il test - un semplicissimo prelievo di sangue - non solo non è sentito come esigenza, vista la mancanza di sintomi della malattia, ma genera ancora molta paura ed inevitabile ritrosia, al punto che la scoperta dell’infezione di frequente avviene quasi casualmente, in occasione di altri esami, e quando il contagio è purtroppo in fase molto avanzata, con l’inevitabile riduzione delle aspettative di vita e la probabile moltiplicazione della diffusione. Il progetto “Fai il test anche tu” è stato pensato proprio per allargare sensibilmente la base delle persone che scelgono di fare il test consapevolmente e senza rinunciare alla necessaria privacy, evitando
focus
la dannosa scoperta del contagio in fase avanzata, quando spesso è troppo tardi. L’idea, nata dalla sinergia tra Asl Pescara, Regione Abruzzo, Federfarma e Fondazione Camillo De Lellis per l’innovazione e la ricerca in medicina, è semplice: utilizzare uno strumento tecnologico come un sito Internet - www. failtestanchetu.it - per superare la barriera apparentemente invalicabile del timore (personale e del proprio ambiente di vita), puntando su una ricca informazione sulla malattia e i rischi connessi, e la necessaria riservatezza. Tutti possono accedere al sito e fare una prima, indispensabile verifica: calcolare quanto si è esposti al rischio di aver contratto il virus. Rispondendo ad un questionario completamente anonimo, chiamato Risk Calculator, si valuta quanto potrebbe essere necessario ricorrere al test: a seconda della luce del semaforo finale l’interessato capirà se è urgente farlo (rosso), se può prenderlo in considerazione anche se il rischio è basso (giallo) o se può farne a meno (verde). In caso di dubbio, chi ha calcolato il rischio può comunque richiedere ulteriori informazioni tramite il form di contatto. «Chi decide di fare il test, quindi, può scegliere direttamente tramite sito - e anche con uno pseudonimo, quindi senza dichiarare le proprie generalità - uno dei centri specializzati che in Abruzzo aderiscono al progetto: Pescara, Teramo, L’Aquila, Chieti, Avezzano e Vasto, dove sono a disposizione équipe preparate che forniranno anche un consulto preliminare per chiarire ogni dubbio. Il tutto rigorosamente in forma gratuita. Oltre all’Hiv ognuno potrà essere gratuitamente testato anche per il virus dell’Epatite C, dell’Epatite B e per la Sifilide. Il sito, inoltre, è ricco di informazioni per saperne di più sul mondo di queste malattie infettive». Spiega Giustino Parruti, da anni in prima
Il dottor Giustino Parruti
linea nella lotta all’hiv, membro della Fondazione Camillo De Lellis e tra gli ideatori del progetto “Fai il test anche tu”: L’individuazione precoce permette di avviare la terapia contro il virus prima della comparsa dei sintomi. In questo caso, abbiamo la ragionevole certezza di aver restituito all’infetto un’attesa di vita normale rispetto ai non infetti. Inoltre, se tutti gli infetti residenti in una zona scoprissero precocemente la propria condizione, lì non potrebbe più esserci trasmissione di hiv. Il test è una procedura molto semplice e sicura ma per tanti è inaccessibile per invisibili ma fortissime barriere psicologiche. Ecco allora che questo progetto rappresenta un’occasione da non perdere, che nasce dalla sinergia di persone ed enti appassionati al proprio lavoro, da tempo in prima linea contro un problema, quello dell’Aids, che anche a livello internazionale è stato capaci di catalizzare l’attenzione del mondo scientifico, i cui risultati oggi sono davvero sotto gli occhi di tutti. Ma si può, e si deve fare ancora di più: questo progetto va proprio in questa direzione
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La conferenza stampa di presentazione Fai il test anche tu
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» di Denia Di Giacomo - foto concesse dall’Associazione
Bambini vicino ai pozzi di villaggio Jardins Timia - Niger
Osservatorio Mediterraneo, un aiuto concreto
Quando si parla di migliorare il mondo tutti possiamo fare la nostra parte e non c’è aiuto che sia meno importante di un altro. Presentiamo quindi un’associazione che regala tanto, soprattutto in termini di progetti concreti, l’Associazione Osservatorio Mediterraneo
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Associazione Osservatorio Mediterraneo è un’organizzazione umanitaria, senza scopo di lucro, di utilità sociale (ONLUS), mettendo alla base della sua attività la cooperazione internazionale allo sviluppo nell’area del Mediterraneo, dei Balcani, dell’Africa e del Medio Oriente, come strumento per la costruzione di un’area di pace, prosperità e giustizia. Il Mediterraneo che questa associazione immagina è uno spazio aperto e comunicativo dove ogni cittadino abbia la possibilità di ricostruire una rete di progetti che si occupano di mantenere alto il profilo e l’attenzione su temi focali come le migrazioni, l’integrazione e l’amicizia tra popoli, la cooperazione allo sviluppo e i progetti culturali, al fine di sollecitare le autorità e le amministrazioni a
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sostenere una politica di cooperazione concreta e che muova i passi verso una vera integrazione economica, politica e sociale dello spazio Mediterraneo. L’associazione, che sta per avviare il procedimento per il riconoscimento di O.n.G. presso il Ministero degli Affari Esteri, conta circa 60 associati in Italia e nel mondo. Tra i suoi principali progetti l’Osservatorio Mediterraneo ha quello della lotta alla desertificazione in Marocco e quello del restauro di pozzi d’acqua in Niger, ma come riesce ad essere presente in luoghi così impegnativi? «Grazie alla grande opera, non retribuita, di volontari regolarmente presenti sul territorio di intervento. L’associazione è aperta a tutti coloro, siano essi soggetti impegnati nel no-profit ma anche nel
focus
profit come le imprese, questa fase sarebbe che vogliono realizzare impossibile citarli tutti, un’esperienza di volontama tra i più importanti riato nelle aree in via di da menzionare ci sono sviluppo in cui operiamo, ad esempio i progetti nella condivisione dei a sostegno delle popovalori di pace, solidarietà lazioni in Marocco e e giustizia sociale con Niger, orientati alla lotta i popoli beneficiari dei contro la desertificazione nostri progetti», questo e allo sviluppo agricolo ci racconta Giovanni attraverso il restauro di Marchionna, presidente pozzi, la salvaguardia dei dell’associazione. palmeti e lo sviluppo di E com’è possibile sosteun’irrigazione sostenibile, La scuola elementare “Cristiano Nervegna” nervi? Ci risponde sempre o anche nella promozione di Teguert - Niger il presidente Marchionna: dei diritti umani e tutela «Oltre che collaborando fattivamente è possibile dedel diritto all’istruzione primaria universale come nel stinare il 5x1000 dell’IRPEF all’Osservatorio Mediprogetto “Scuola sicura per i bambini di Teguert” terraneo Onlus. Sono sufficienti la firma e il numero in Niger, o la cooperazione culturale che vede in del Codice fiscale dell’associazione: 91009420695 corso un importante progetto in collaborazione con nell’apposito riquadro che si trova su tutti i modelli l’Associazione AFAM (Association des Festivals des per la dichiarazione dei redditi (Modello Unico, 730, Arts des Montagnes) e solidi partenariati con alcuni CUD ecc.) dedicato al “Sostegno delle organizzazioEnti Parco (PNALM) e Comuni Montani dell’Alto ni non lucrative di utilità sociale” e la quota della Sangro (Scontrone e Pescasseroli), in vista della loro vostra imposta sul reddito sarà devoluta a sostenere partecipazione alla 2a Edizione del Festival Internai nostri progetti. È inoltre possibile sostenerci con zionale delle Arti di Montagna, previsto dal 10 al 13 donazioni a favore della nostra ONLUS sul seguente Settembre a Sidi Khyar, nella Provincia di Sefrou, in CODICE IBAN: IT11F0832740520000000012838 Marocco. intestato a: Osservatorio Mediterraneo onlus, C.so G. L’Associazione sarà infine presente al concerto orMatteotti, 38 - 66026 Ortona (CH) - Causale: EROganizzato dalla Cappella musicale San Francesco di GAZIONE LIBERALE» Ortona, che si terrà al Teatro F. P. Tosti il prossimo 11 maggio 2014; concerto dedicato al ricordo dell’amico e socio fondatore dell’Associazione, Cristiano NerveL’IMPEGNO gna, ed il cui ricavato verrà devoluto in beneficienza DI OSSERVATORIO MEDITERRANEO alla nostra Onlus L’Associazione è impegnata su diversi fronti e in
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Un pozzo a pompa solare a Timia - Niger
Khettara Hassi Labiad - Marocco
Contatti: info@osservatoriomediterraneo.org - www.osservatoriomediterraneo.org Tel: +39 3284915759
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» di Marcella Pace - foto concesse da Confindustria Teramo
Matteo Canzari primo classificato con Vincenzo Di Nicola alla sua sinistra e il Gruppo dei Giovani Imprenditori di Teramo
Internazionalizzazione e Start up al White Information 2014 Tre gli aspiranti imprenditori premiati alla tradizionale convention dei Giovani Imprenditori di Confindustria Teramo
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n minuto di silenzio per ricordare Salvatore Di Paolo, presidente di Confindustria Teramo, scomparso prematuramente. Così Giammaria de Paulis, il presidente dei Giovani Imprenditori degli industriali di Teramo ha aperto “White Information 2014”, la convention svoltasi al museo archeologico della città. “Disegniamo un nuovo futuro”. È questo lo slogan scelto per la tradizionale convention che il Gruppo Giovani Imprenditori ha dedicato
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quest’anno al tema dell’internazionalizzazione e agli strumenti e agli scenari che un’impresa che guarda all’estero ha oggi davanti. La convention ha preso il via con “Il Meeting delle Idee” dedicato alla memoria dell’imprenditore Bruno Ballone e la presentazione delle dieci migliori idee innovative partecipanti alla competizione organizzata in seno all’evento. Una giuria di esperti ha dato un giudizio sui candidati che hanno risposto al bando promosso dai G.I. Primo classificato del con-
corso di idee è stato il progetto “RevalueBox” di Matteo Canzari di Pescara per il riutilizzo e la rivalutazione di oggetti. Secondo posto per l’impianto di cracking di Antonio Albano Di Loreto di Avezzano per la produzione di energia rinnovabile tramite trasformazione e recupero di materiali organici urbani o industriali. Infine al terzo posto si è classificato il progetto “A tutti birra” di Alessandro Delle Coste di Pescina, per la realizzazione di un impianto automatizzato per la produzione di birra. Le
seminari & convegni
Marco Gay (a sinistra) con Giordano Riello
prime due idee beneficeranno di un contributo di circa diecimila euro ciascuna, messo a disposizione dalla Camera di commercio di Teramo per promuovere le start up innovative, nell’ambito del bando “Teramo Innova”. Il primo classificato, oltre al contributo, potrà usufruire di un voucher offerto dai Giovani Imprenditori di Teramo per un percorso formativo targato “Il Sole 24 Ore”. Protagoniste della convention le idee innovative e ovviamente l’internazionalizzazione, fil rouge degli incontri “Sportelli Worldpass”, tra imprenditori e operatori attivi in vari Paesi e aree geografiche (Camere di commercio di Africa centrale, Bielorussia, Bosnia, Iran, Mongolia, Senegal, Ucraina, Vietnam, agenzie doganali, società di consulenza e associazioni di categoria aventi rapporti con l’estero, istituti bancari e organismi di mediazione creditizia). Ampio spazio anche alla riflessione. “Imprese e internazionalizzazione” è stata la prima tavola rotonda organizzata dai giovani imprenditori. Dopo i saluti istituzionali di Giammaria de Paulis, del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi, di Riccardo D’Alessandro
Alessandro Delle Coste e Stefano Rosati, terzi classificati
presidente del Comitato regionale d’Abruzzo dei G.I. di Confindustria, del governatore Gianni Chiodi, di Simone Mariani vice presidente nazionale dei G.I., hanno preso la parola i grandi ospiti del dibattito: Vincenzo Di Nicola, imprenditore e creatore di GoPago, una start up impegnata nel settore dei pagamenti in mobilità, acquisita recentemente da Amazon; Marco Simoni, capo della segreteria tecnica del vice ministro allo Sviluppo economico; Rodolfo D’Angelantonio, presidente del coordinamento internazionalizzazione di Confindustria Abruzzo; Amedeo Figliolini, presidente del Polo per l’internazionalizzazione delle imprese abruzzesi; Licia Rastelli, responsabile strategia di Aran World srl. È stata poi la volta di una serie
di dibattiti a tempo sul tema “La riforma elettorale del paese secondo i G.I. di Confindustria” con l’intervento di Giordano Riello, imprenditore del Gruppo Aermec e componente della Giunta nazionale di Confindustria, e sul tema “Movimento 3.0: giovani, imprese e futuro”, con la partecipazione di Marco Gay, presidente del Gruppo G.I. di Confindustria Piemonte e attualmente candidato unico alla presidenza nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria. Il principe libico Idris Al Senussi, uno dei Paesi con i quali l’Italia si confronta nel campo dell’internazionalizzazione, ha concluso la serie dei dibattiti, portando alla conclusione della convention con la premiazione dei vincitori de “Il Meeting delle idee - Premio Bruno Ballone” •
Antonio Albano Di Loreto, secondo classificato
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eventi » di Eleonora Lopes / foto di Alessandro Lanci
Da sinistra: Tommaso Di Salvatore, 79 anni; Nicola Di Paolo, 89 anni, Lucilla Andreoli, 29 anni; Carlo Petrini; Valentino Di Campli, presidente Citra; Nicola Caravaggio, 27 anni e Carmine Di Camillo, 27 anni
Citra: Petrini incontra due generazioni di viticoltori La libertà al centro dell’evento che ha visto scrivere la prima pagina del Codice Citra del Vino. Ospite d’onore il fondatore di Slow Food Carlo Petrini
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l giorno in cui questo paese perderà contadini e artigiani non avrà più storia”. Cita Pasolini Carlo Petrini, lo cita durante un bel dibattito organizzato dal consorzio Citra. Bello e commuovente, eh sì perchè a qualcuno è pure scappata la lacrimuccia tanta era l’emozione per quello che di cui si parlava: l’amore per la terra. L’evento che ha visto protagonista il fondatore di Slow Food, personalità della cultura e opinion leader internazionale si è aperto nella bottaia di Citra con un dibattito che ha portato alla stesura della prima pagina del Codice Citra del Vino. A discutere i valori della tradizione del vino, dalla vigna all’elaborazione, sono stati Valentino Di Campli, presidente di Citra, Carlo Petrini, e due generazioni a confronto che sono state simbolicamente rappresentate da due dei soci più anziani e da tre soci giovani del più grande Consorzio abruzzese: Tommaso Di Salvatore, 79 anni; Nicola Di Paolo, 89 anni, Lucilla Andreoli, 29 anni; Nicola Caravaggio, 27
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anni e Carmine Di Camillo, 27 anni. Così lontani per l’età, ma così vicini e uniti dall’amore per la propria terra. Nella suggestiva cornice della bottaia più grande del centrosud d’Italia, si è ritornati alle origini di quel patto che unì i primi soci nel 1973 per ribadire gli elementi fondanti che rendono unica questa esperienza di cooperazione e trasferirli alle future generazioni attraverso un Codice. Il Codice Citra del vino raccoglierà di anno in anno contributi e testimonianze sul mondo della cultura del vino e del suo territorio. In esposizione anche la mostra fotografica con i migliori scatti selezionati dal concorso fotografico “Paesaggi d’Abruzzo” organizzato da AMA, Anteprima Montepulciano d’Abruzzo. «Abbiamo scelto di scrivere la prima pagina del Codice Citra insieme a Carlo Petrini, -ha spiegato il presidente Di Campli- perché la sua filosofia coincide con i valori su cui noi e i nostri soci fondiamo il nostro lavoro. Nel suo ultimo libro Petrini esprime il concetto di cibo come strumento di liberazione prendendo le mosse proprio dal rispetto della cul-
eventi
La platea presente all’evento
tura del vino. Citra vuole che questo codice del vino diventi lo strumento per rinnovare anno dopo anno la promessa di fedeltà ai suoi valori fondanti». La parola poi è passata a Petrini, per tutti Carlin che nel suo intervento ha invitato a tornare alle origini, a riscoprire la dedizione e il rispetto che i piccoli produttori di una volta infondevano nel proprio lavoro. «Sono convinto che ci sono buone speranze per il futuro –ha dichiarato Petrini -da soli non si va da nessuna parte, ma assieme si può conquistare il mondo. La fraternità è e sarà sempre la base della cultura contadina. La cooperazione intesa come socialità, difesa del bene comune, è l’elemento distintivo di una politica diversa. Il 2014 è l’anno dell’agricoltura famigliare grazie alla presenza femminile, da sempre perno nel lavoro della terra oltre che nella famiglia. Propongo più quote rosa nella vostra cooperativa a partire dall’inserimento nel cda della saggia Lucilla». Molto intenso il suo tour abruzzese, Petrini infatti ha anche incontrato gli studenti degli istituti superiori di Lanciano e gli allievi dell’istituto alberghiero di Villa Santa Maria che hanno potuto intervistarlo sulle molteplici attività dell’associazione in Italia e nel mondo. Al termine del dibattito è seguito un incontro aperto al pubblico nel Teatro Tosti di Ortona in cui il
L’incontro di Petrini con le scuole
Un momento del dibattito
fondatore di Slow Food ha presentato il proprio libro “Cibo e Libertà”, un viaggio verso l’interpretazione del cibo come chiave per la liberazione, che parte dalla consapevolezza dell’importanza del legame con il territorio e della passione di chi lo produce. «In questo libro –ha raccontato l’autore davanti a una folla di persone accorse ad ascoltarlo- ho cercato di ripercorrere le esperienze fatte e gli incontri avvenuti nella mia splendida avventura di Slow Food. Un viaggio che parte dai miei luoghi e dagli anni ‘80 per portarci infine ad intuire prospettive future ad ampio raggio, che guardano addirittura al mondo intero. La meta comune è la liberazione dai gioghi, l’uscita dalle gabbie più scandalose: le disuguaglianze, le oppressioni, gli scempi che si perpetrano sull’ambiente e sulle persone, lo scandalo della fame e della malnutrizione». Non dimentichiamo che nel 2008 il quotidiano inglese Guardian lo ha posizionato tra le 50 persone che potrebbero salvare il pianeta. Nella sua tappa abruzzese, Petrini è stato accompagnato da Raffaele Cavallo, presidente di Slow Food Abruzzo-Molise che ha dichiarato: «È stato un momento importante che abbiamo condiviso con il consorzio Citra e le scuole proponendo un dibattito sulle tematiche, non più rinviabili, legate al diritto al cibo, alla tutela del paesaggio e alla salvaguardia della biodiversità»
L’omaggio del pittore Antonio Matarazzo a Carlo Petrini
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eventi » di Marcella Pace
Il padiglione Italia
Foodex, l’Abruzzo protagonista a Tokyo 22 aziende della nostra regione hanno partecipato alla maggiore manifestazione fieristica per il settore “Food&Beverage” di tutta l’Asia
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in costante crescita la partecipazione delle aziende abruzzesi a Foodex di Tokyo, la maggiore manifestazione fieristica per il settore “Food&Beverage” di tutta l’Asia, giunta alla sua 39esima edizione, che si è svolta dal 4 al 7 marzo. Dal 1991 ad oggi con la ventitreesima partecipazione regionale, con l’organizzazione ed il finanziamento a cura del Centro Estero delle 4 Camere di Commercio d’Abruzzo e dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione, le aziende abruzzesi volate in Giappone sono salite a 22, delle quali 16 del settore vinicolo. In particolare dal 2006, in cui furono presenti solo 9 aziende, è più che raddoppiata. «La presenza costante negli ultimi 28 anni della collettiva regionale continua a suscitare grande interesse da parte del Giappone – ha commentato Marco Pesce, funzionario del Centro Estero presente a Tokyo in supporto delle aziende – e d’altronde gli ultimi dati aggiornati al III trimestre 2013 ne danno conferma. Nel mercato di interscambio Abruzzo-Giappone l’agroalimentare rappresenta la prima voce nelle esportazioni nel Paese asiatico con un valore di 15.617.778,00 Euro». Quello giapponese, ha spiegato il presidente del Centro
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Estero, Daniele Becci, è «il principale mercato asiatico a cui rivolgiamo l’attenzione e quindi rappresenta un punto fermo della nostra programmazione annuale, che rispecchia l’interesse costante che le imprese abruzzesi hanno per questo mercato». «Foodex è una fiera che riscuote sempre un grande successo – ha commentato Fabrizio Galasso, titolare di San Lorenzo Vini, una delle aziende abruzzesi che ha preso parte alla fiera di Tokyo-. Per noi di San Lorenzo, già presenti con due importatori nel mercato giapponese, era la quarta partecipazione. Il Made in Italy è un settore che tira molto in Asia. È un mercato stabile ed affidabile. Coniugando il food e il beverage, questa manifestazione fieristica è molto produttiva, soprattutto per le cantine vinicole, poiché attira in maniera mirata i ristoratori. Questa fiera, l’unica del genere in tutto il Giappone, rappresenta un’occasione concreta di avviare delle nuove trattative». Le aziende abruzzesi hanno occupato un’area totale di 204 metri quadrati, risultando la 1° collettiva regionale italiana per numero di aziende, nell’ambito del Padiglione Italia, organizzato dall’Ufficio di Tokyo dell’Agenzia ICE, dove hanno
eventi
Incoronata D’Amico, titolare del caseificio Reginella d’Abruzzo
esposto 160 aziende dello stivale. Proprio all’Abruzzo è stato riservato un occhio di riguardo. Il 5 marzo, infatti, si è svolto un seminario sui prodotti tipici abruzzesi dedicato ad importatori ed operatori di settore con distribuzione di materiale informativo e blind tasting di 4 vini tipici del territorio, Montepulciano D’Abruzzo, Trebbiano D’Abruzzo, Cerasuolo D’Abruzzo e Pecorino. «Sono molto contento che di anno in anno – ha commentato Marco Scarinci, export manager di Farnese Vini – la presenza abruzzese diventi sempre più significativa. Il comparto vinicolo è stato il primo settore
L’export manager di San Lorenzo Vini, Anso Centorame, con un cliente
Lo stand di Tenuta I Fauri all’interno del padiglione Abruzzo
I responsabili estero di Citra
merceologico a prendere parte a queste manifestazioni che oggi attraggono il settore food in modo più ampio. Il mercato giapponese resta per noi della Farnese Vini strategico, poiché si tratta di un mercato che ha una grande capacità di assorbimento. Tuttavia abbiamo notato una flessione dell’interesse di clienti ed operatori provenienti dal Giappone stesso e dalle aree limitrofe. L’anno prossimo continueremo a partecipare a Foodex, che resta un appuntamento fieristico di rilievo per il food and beverage, ma lo faremo con altre aziende del nostro gruppo, per consolidarci in un mercato che resta prioritario»
Lo stand della Tenuta Sant’Ilario
Marco Scarinci export manager di Farnese
Le aziende abruzzesi presenti al Foodex Cantine Galasso, Srl. - Loreto Aprutino (PE) Aureli Mario S.S. - Ortucchio (AQ) Cantina Tollo Soc. Coop. Arl. - Tollo (CH) Casal Thaulero, Srl. - Ortona (CH) Cons.Coop.Riunite D’Abruzzo S.C. - Ortona (CH) Industrie Rolli Alimentari SPA - Roseto Degli Abruzzi (TE) Reginella D’Abruzzo Srl - Sulmona (AQ) Caldora Vini, S.r.l. - Ortona (CH) Farnese Vini, Srl. - Ortona (CH) Pan Ducale di D’Amario Danilo & C. sas - Atri (TE) Cantine Dragani Srl - ORTONA (CH)
Cantina Colonnella Soc. Coop. Agr. - Colonnella (TE) Tenuta i Fauri di Luigi Di Camillo Az. Agr - Chieti Az. Agr. Fattoria Teatina di De Lutiis P. - Chieti (CH) Az. Agr. Colancecco Laila - Pineto (TE) Terre di Poggio Srl - Poggiofiorito (CH) Nicola Di Sipio Az. Agr. - Ripa Teatina (CH) Madonna Dei Miracoli Soc. Coop. Agr. - Casalbordino (CH) San Lorenzo Vini Azienda Agricola - Castilenti (TE) Pescaradolc - Moscufo (PE) Casa Vinicola Rocca dei Bottari Srl - Notaresco (TE) Cantine Mucci S.r.l. - Torino di Sangro (CH)
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eventi » a cura della redazione
Lo stand di Believenstart a Gulfood a Dubai
Il Gulf Food 2014 di Dubai fa brillare le eccellenze enogastronomiche di Abruzzo e Marche Nell’ambito delle attività promozionali estere finalizzate all’internazionalizzazione, Believenstart torna negli Emirati Arabi promuovendo il Made in Italy
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l Dubai World Trade Center è stato di nuovo, con i suoi 110 padiglioni internazionali, “vetrina” globale del settore alimentare, coinvolgendo 4500 espositori e oltre 20.000 brands, per un valore accreditato di circa 5,5 miliardi di dollari per il 2015. Un successo, che verrà consacrato nel Forum Mondiale sulla Cucina Italiana che si terrà sempre a Dubai nel prossimo novembre. «L’Italian Summit è una vetrina d’eccellenza per il food abruzzese e marchigiano, e l’accordo di sponsorship con Rosario Scarpato lo ritengo strategico per continuare il percorso intrapreso da più di un anno nei paesi del Golfo» ha dichiarato Alessandro Cianfrone chiarman della società Believenstart. BelieveNstart è una new-company nata dall’unione di professionisti operanti nei settori finanziari, industriali e di internazionalizzazione d’impresa. Mission della società è affiancare le aziende operanti nei settori tipici del made in Italy per penetrare nei mercati esteri specialmente quelli in forte espansione.
Prossimo obiettivo della Believenstart è il Thaifex di Bangkok che si terrà nel prossimo mese di maggio. Il “salone” internazionale è dedicato al settore del food & beverage, che si svolgerà a Bangkok dal 21 al 25 maggio 2014, evento completo e interamente dedicato agli alimentari, alle bevande, ai servizi legati al catering, alla ospitalità, alla tecnologia alimentare, senza tralasciare i retail e i franchising. «L’interesse per i mercati emergenti –ha proseguito Cianfrone- non è casuale: la presenza del food italiano in Asia è ancora limitata sia per limiti strutturali delle nostre Pmi sia per una cultura alimentare diversa. Tuttavia il lavoro avviato dalla Francia è esemplare: nel vino in Cina controlla il 52% del mercato e l’Italia appena il 6 per cento, questo dato ci fa capire il potenziale margine di crescita per il food italiano». La BNS intende costituire un progetto forte per le aziende abruzzesi e marchigiane che vogliono affrontare con successo il cammino dell’internazionalizzazione in un punto di riferimento strategico del mondo agroalimentare
Il logo di Abruzzo Food&Luxury
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Perso in un labirinto di offerte?
Dagli inizi degli anni 2000 è iniziato un processo, tuttora in corso di liberalizzazioni nel settore delle pubbliche utilità. Le nuove aziende che si sono affacciate su questo mercato per proporre i loro servizi hanno reti di agenti ed agenzie che si occupano della promulgazione del loro marchio e della stipula contrattuale. Ma quali di loro offrono le condizioni più vantaggiose? Come capire quali sono i fornitori di servizi più adatti alle proprie esigenze? Capirlo è come trovare la via di uscita da un labirinto. Noi di Prince Group possiamo rispondere a queste domande per te, siamo in grado, grazie alla nostra esperienza, di studiare la soluzione ottimale per il risparmio di tutte quelle imprese che per mancanza di tempo o per paura di affrontare il cambiamento delle forniture non sanno quanto potrebbero risparmiare su energia, telefonia… con garanzia di assistenza post-vendita. Dalle fatture delle utenze noi possiamo trovare la strada giusta per uscire dal labitinto di offerte e far risparmiare davvero la tua impresa.
Prince Group Srl via Ciancetta 25 66020 - San Giovanni Teatino (CH) Tel. 085.4463325 Fax 085.4461770 e-mail: info@princegroup.it
eventi » a cura della redazione
Il portale wineOwine.com
Nasce wineOwine: l’enoteca online che sostiene i piccoli produttori Sul portale, ideato dai giovanissimi Federico De Cerchio ed Eros Durante, ogni utente avrà la possibilità di acquistare vini di nicchia al miglior prezzo
È
stato lanciato sul mercato wineOwine, il portale di vendita di vini online che propone etichette di alta qualità selezionate fra piccole cantine. Lo scenario vinicolo in Italia è caratterizzato da moltissimi produttori, denominazioni e aree geografiche. Questo ha causato una frammentazione dell’offerta tale che soltanto pochi marchi blasonati riescono ad emergere e raggiungere l’intero mercato nazionale. Migliaia di piccoli produttori hanno difficoltà a far conoscere le proprie eccellenze al grande pubblico e i consumatori non hanno la possibilità di scoprire prodotti originali e di alta qualità perché difficilmente reperibili fra gli scaffali della grande distribuzione o nell’enoteca tradizionale. Per risolvere questo problema e avvicinare gli amanti del vino agli artigiani dell’uva è nata wineOwine, che sceglie e propone etichette di alta qualità, dando risalto ai piccoli produttori. Sul portale ogni utente avrà la possibilità di acquistare vini di nicchia al miglior prezzo. Ogni due settimane saranno proposte nuove etichette, stimolando la curiosità del consumatore e promuovendo produttori sempre diversi. L’obiettivo è di offrire visibilità alle cantine di ridotte dimensio-
ni, raccontando le loro storie e accompagnando il consumatore in un viaggio emozionale alla scoperta di nuovi prodotti e aree geografiche sconosciute. wineOwine propone poche etichette accuratamente selezionate, rendendo l’acquisto del vino di qualità facile e alla portata di tutti e aiutando l’utente nella decisione fra le migliaia di etichette presenti sul mercato. Il portale si rivolge così ad una nuova fascia di consumatori, composta non soltanto da appassionati, ma anche da curiosi e semplici amanti del vino: un mercato di grandi dimensioni, che solo in Europa vale oltre 150 miliardi di euro (Fonte:businesswire. com) e che, a dispetto della crisi, continua a crescere. L’idea di wineOwine è nata da due ragazzi abruzzesi, Federico De Cerchio ed Eros Durante, rispettivamente CEO e CTO della startup, amici d’infanzia e con la passione per il vino tramandata dalle famiglie. Lo scorso dicembre la startup è stata selezionata da LUISS ENLABS per il programma di accelerazione riservato alle imprese innovative e recentemente ha ricevuto un finanziamento micro-seed da parte di LVenture Group, holding di venture capital quotata alla Borsa Italiana
Da sinistra: Eros Durante e Federico De Cerchio
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eventi » a cura della redazione / foto concesse da Pomilio Blumm
L’intervento di K athleen Kennedy, ospite d’onore della serata
Il palco con i relatori intervenuti
Kathleen Kennedy: “La politica pensa al Pil, e dimentica la gente” La nipote di Jfk e figlia di Robert nella sua lectio magistralis all’Oscar Pomilio Forum di Pescara ha parlato di diritti civili e della lotta alla corruzione di suo padre
«I
l Pil misura tutto tranne quello per cui la vita vale la pena di essere vissuta. La sfida di questo millennio è combattere questo capitalismo senza freni che è come un’infezione che continua a diffondersi. Abbiamo consentito alla nostra politica di pensare al Pil e non alla felicità della gente». È una lectio magistralis che muove i passi dalla sua prima infanzia quella tenuta da Kathleen Kennedy Towsend nel corso dell’Oscar Pomilio Forum svoltosi presso l’Aurum di Pescara. È stata lei l’ospite d’onore della terza edizione dell’evento moderato da Marco Carminati, del Sole 24 ore. In un momento di crisi non solo economica, ma anche sociale, l’agenzia Pomilio Blumm ha scelto di puntare sul bisogno di recuperare valori che aprano il futuro ad una nuova “era della fiducia”. «Alla base di questa – ha detto il presidente Franco Pomilio – ci sono le idee. Le idee e la capacità di realizzarle sono ciò che è necessario per uscire dalla crisi più difficile: quella dell’incompetenza. Abbiamo portato oggi – ha aggiunto – le competenze di chi ha idee, lavora con le idee e custodisce delle idee». Etica e merito che, come sottolineato nel corso dell’incontro da Franco Pomilio, passa per molti ambiti ed è per questo che l’Ethic Award di quest’anno oltre che alla Kennedy, impegnata con
la sua fondazione nella lotta per i diritti civili, è andato a Benedetto Falsini, ricercatore presso il National Health Institute di Washington e responsabile del centro di Degenerazioni retiniche del Policlinico Gemelli di Roma che da anni porta avanti uno studio sperimentale, che ha già dato grandi risultati, sulla cura delle retinopatie a base dei principi dello zafferano di Navelli. Le idee spaziano in tutti i campi e quella dell’Oscar Pomilio Forum è stata anche l’occasione per comprendere come il merito conti in ogni ambito, anche quello della cucina, rappresentato dallo chef Davide Oldani che per l’occasione ha presentato il suo nuovo cioccolatino, dedicato alla Pomilio Blumm, a base di cioccolato fondente, fichi e olio di oliva. Dopo di lui il dibattito ha affrontato uno dei temi più caldi del momento: la libertà di stampa e il precariato nel giornalismo. A parlarne sono stati la corrispondente di Die Welt, segretario nazionale dell’Associazione Stampa Estera Constanze Reuscher e il congliere d’Amministrazione Rai Rodolfo De Laurentiis. La giornata si è conclusa proprio con i giovani: gli artisti Under 20 del Blumm Prize Art Award premiati dal direttore di Sky Arte Roberto Pisoni. Vincitore assoluto, tra tutti i ragazzi dei licei europei e del bacino mediterraneo partecipanti, è stato Edoardo Serra, di Livorno, con la sua opera di street art “The Wall”
La platea presente all’evento
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eventi » a cura di Elena Prizzi ed Elisa Antonioni
Raffaele Credidio e Sergio Galbiati durante il loro intervento
AIDP e il sesto senso: il cambiamente La capacità di cambiare la propria visione della realtà, sapendola reinterpretare e reinventare seguendo ciò che è etico, che è vincente al di là delle paure e delle difficoltà. Questo è il messaggio lasciato alla conviviale di AIDP Abruzzo e Molise che si è tenuta presso il “Caffè Letterario” di Pescara
L’
affascinante teoria del cambiamento è però solo una proposta da HR o può essere la realtà di chi con coraggio vuole cambiare lo status delle cose? Di chi per cambiare lo status delle cose non chiede agli altri di fare ciò che egli stesso non è disposto a fare? Ascoltando l’intervista del presidente AIDP A&M, Raffaele Credidio, a Sergio Galbiati, presidente di LFoundry Marsica, sembra proprio che la vera tempra di un uomo si colga nella sua capacità di decidere e di assumersi le responsabilità che ne conseguono. Il senso morale dell’eredità professionale ed umana da lasciare a chi ha lavorato con te, il valore del vantaggio collettivo che viene prima dell’interesse economico e del privilegio privato, sono i forti valori che portano Sergio Galbiati a ribadire l’importanza del senso etico del lavoro. La sofferenza che deriva spesso dal dover “fare la cosa giusta”, la consapevolezza del sacrificio, il saper andare controcorrente, quando è necessario, per fare ciò che va fatto, credendo nella bontà e necessità del cambiamento e del risultato da raggiungere, sono alla base delle difficili scelte lavorative dei dirigenti d’impresa di ieri e di oggi, a prescindere che ne siano coscienti o meno. La necessità di scommettere sulle persone, dovunque esse si trovino nel mondo, e qualunque sia la cultura che le anima, di credere nella ricchezza delle
qualità umane, nella pulsione naturale ad aggiungere valore con il proprio lavoro, rimangono gli ingredienti fondamentali per affrontare tutte le vicissitudini sociali ed a maggior ragione quelle aziendali. Saper scommettere su se stessi e sugli altri è proprio degli esseri umani che generano e guidano i cambiamenti ed è antitetico a chi pensa di appartenere ad una società e ad un’impresa dove si hanno solo diritti, specialmente se ereditati, senza percepire sulla propria epidermide lo stimolo irrefrenabile a partecipare al miglioramento collettivo. Spesso si pretende senza meritare, si dà solo se c’è qualcosa da prendere. La sensibilità per cambiare al momento giusto, sapendo riconoscere gli inflection points, i punti di flesso della curva della storia, sfruttando le diverse propensioni ed intelligenze di un’equipe di lavoro, in una visione generosa del proprio agire individuale: questo è già ora ma ancora di più sarà il DNA dominante nell’ecosistema che sopravviverà. Obiettivi professionali vincenti, quindi, si raggiungono con uomini di valori che con generosità sappiano cambiare mente: adattandosi, leggendo la ciclicità degli eventi storici ed aziendali con lungimiranza, intravedendone le grandi opportunità. Per il futuro, pertanto, sentiamoci protagonisti nella collettività, nel nostro mondo lavorativo, credendo nella possibilità di contribuire al cambiamento grazie alle nostre qualità
Tutti i partecipanti al conviviale organizzato da AIDP
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eventi » di Martina Luciani
La copia stampata in 3D dell’Elefante Michetti
3DiTaly sbarca a Pescara Il mondo del 3D printing è sbarcato a Pescara in piazza San Camillo De Lellis
U
n nuovo modello di distribuzione, fabbricazione e produzione in cui tutti potranno trasformare le proprie idee in realtà. È da questa aspirazione che muove la nuova esperienza 3DiTaly sbarcata a Pescara, in piazza San Camillo De Lellis. 3DiTaly è il primo franchising del 3D printing in Italia. E dopo essere stato il primo 3D printing store concept in Italia, con il punto pilota di Roma, con la sede di Pescara, vuole diventare il primo social franchising europeo della stampa 3D. Il progetto è sì ambizioso, ma nasce dalla spinta di nuovi giovani imprenditori, nel caso di Pescara i fratelli Mirko e Matteo Battistella e Marco De Petris, che credono in un nuovo modo di produrre e che soprattutto sono pronti a mettersi in gioco creando nuove start up dislocate su tutto il territorio nazionale. Il nuovo store 3DiTaly di Pescara offrirà stampa di modelli in 3D, modellazione, scansione e stampa per busti personali in 3D, workshop, vendita e assistenza per stampanti 3D, vendita scanner, droni volanti, schede Arduino e materiali di consumo. Questa nuova location sarà, quindi, soprattutto la casa di nuovi progetti che nascono dal mondo dei maker, dei nuovi artigiani digitali e dai designer che credono in un modo
alternativo di produrre i propri prodotti. E quella di Pescara è stata un’inaugurazione in grande stile, come si conviene ad un evento simile. Tutto è iniziato alle 4 di pomeriggio, in piazza Salotto, con l’istallazione street-art di una stampa 3D gigante e con l’esposizione di una copia stampata in 3D dell’Elefante Michetti, con tanto di stampanti 3D a fare da cornice. Il tutto si è poi concluso nella sede dello store, in piazza San Camillo De Lellis, con musica ed esposizione di pezzi di design 3D, fino a tarda serata. Ma come funzione questo processo? Le stampanti 3D lavorano su un principio “additivo”, modellazione a deposizione fusa), rilasciando il materiale su strati. Viene utilizzato il filamento PLA (Poli Acido Lattico) come materiale per creare oggetti. Il PLA è una bioplastica biodegradabile e riutilizzabile praticamente all’infinito, ottenuta dall’amido.Da sabato 22 marzo, quindi, Pescara è diventata sede di quella che chiamano “la terza rivoluzione industriale”, in cui ognuno potrà trasformare le proprie idee in realtà concrete, creando perciò un prodotto davvero unico, con la possibilità di rimodellarlo senza spreco di risorse economiche. Siamo pronti ad entrare nel futuro?
Una stampante 3D
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Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 ,50 (o omaggio)
Anno 2° n. 5 _ maggio 2007
(copia omaggio)
- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 2 - giugn no 2006 - (copia om m aggio)
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Anno 1¡ n. 3 - luglio/a agosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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Anno 1¡ n. 4 - settemb bre 2006 - (copia oma aggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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Anno 1¡ n. 5 - ottobre e 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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Anno 1¡ n. 6 - novembr re 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 7 - dicembre 2006 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 1 - gennaio 2007 - (copia omagg gio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 2 - febbraio o 2007 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 3 - marzo 2007 - (copia omaggio o) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO
NUMERO
73
ISSN 1973-5383
numero
86
Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio
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da maggio 2006 per 87 volte
Anno 2° n. 4 _ aprile 2007
(copia omaggio)
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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numero
Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio
86
Il primo e unico mensile dedicato Al Manager Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità, quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevanti organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono&Bello”, dove si parla di enogastronomia, turismo, territorio, cultura, tradizioni, arte, musica e moda.
Diventa artefice della tua crescita insieme ad ABRUZZO IMPRESA
Contributors
Antonio Teti ict
Simone D’Alessandro creatività
Filippo Paolini norme&leggi
È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di ChietiPescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.
È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente. Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo. it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.
Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.
Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.
Andrea Bonanni Caione lavoro in corso
Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “CarboniPaolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.
Alessio Pelusi messa in sicurezza Il dott. Alessio Pelusi si occupa di sicurezza sul lavoro e gestione della qualità da 8 anni. Ha un Master in Safety Management presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha conseguito le qualifiche di RSPP per i macrosettori B4-B5-B6-B7-B9. Ha un Master in giornalismo, presso la Eidos Communications di Roma; la qualifica di Valutatore di sistemi di gestione della qualità del RINA training factory ed una Laurea quinquennale in Scienze della comunicazione, presa all’Università “La Sapienza” di Roma. È autore del romanzo “La moleskine nera” (Tracce 2009).
Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti Maitresommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.
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PERCORSI DI GUSTO, CULTURA, TURISMO E TRADIZIONE
a cura di Denia Di Giacomo
121 Dai libri di Vito Giovannelli
123 Mario Sironi, ricordi di guerra
Emanuela Tommolini: «Vi racconto la mia cucina naturale» 114
109 Papille 111 Traparentesi 117 Un ragazzo sedentario? Sarà adulto malato 121 In ricordo di Gianni Masciarelli 125 La poesia ci salverà, l’impresa della generosità 128 Abruzzo Cool
126 La Regina dell’uncinetto
PAPILLE
» di Denia Di Giacomo
P
Tra impresa e poesia
ra”, organizzata grazie al contributo naro è un approfondimento dedicato arlare di cucina significa indella Fondazione Carichieti, non ai danni causati dalla vita sedentatraprendere un discorso molto senza leggera prima l’articolo della ria, che soprattutto se “praticata”(un vasto, fatto di tradizioni, nostra Anna Cutilli Di Silvestre verbo poco adatto all’occasione, ma innovazioni, esperimenti, tendenze, che ci racconta la mostra in modo ironicamente utilizzato) sin dalla più imprenditorialità e anche formaineccepibile. zione. L’enogastronomia Tra arte e impresa abbiamo coinvolge molti ambiti della «La poesia non è di chi la scrive, invece una giovane artinostra società, dai microma di chi se ne serve» giana di Pescara, Serena aspetti come quelli legati al nostro gusto, ai macro(Massimo Troisi, dal film Il Postino) Pagliuca, che un po’ per gioco e un po’ per necessità aspetti come quelli che ha intrapreso la strada dell’uncigiovane età può portare in età adulta riguardano la genuinità dei prodotti, netto e oggi si ritrova ad essere una a seri danni e patologie. Passiamo i risvolti economici e molto altro anoriginale professionista che vende i all’arte con il critico Chiara Strozcora. Ecco perché è sempre molto insuoi prodotti in numerosi “mercati”, zieri, che in questo numero ci regala teressante parlare di enogastronomia primo tra tutti quello più vasto al un prezioso approfondimento su uno e soprattutto raccontare la storia di mondo:internet. dei più importanti exlibristi viventi, giovani imprenditori che decidono di Rimanendo a Pescara parliamo definito il “Madonnaro di Capurso”, investirvi, come Emanuela Tommoinfine della manifestazione “La così è conosciuto Vito Giovannelli. lini, che insieme al suo compagno poesia ci salverà”, organizzata dalla La sua è un’arte minuziosa e prezioFabio De Cristofaro, dopo un lungo Fondazione Edoardo Tiboni per la sa che è stata raccolta in un volume periodo formativo ha deciso di seCultura e dalle Edizioni Tracce, con dedicato al tema del sacro, Immaguire la strada della ristorazione, ma il patrocinio dell’Unesco. L’evento, gini devozionali, che custodisce uno in modo “naturale”, scopriamo in che ha coinvolto ben 15 scuole di studio inedito sull’iconografia di San che senso… Sempre di imprenditori Pescara e provincia, ha visto la parCetteo. si parla ma questa volta di una vera tecipazione di un centinaio di poeti e Se invece preferite approfondire le pietra miliare della nostra enologia, più di 2000 studenti, che hanno letto tematiche storiche nella straordiin un articolo di Nicola Boschetti i loro testi o poesie scritte da altri naria chiave dell’arte, allora non vi dedicato a ricordare Gianni Mascianelle scuole stesse e al Mediamuseum resta che recarvi a Palazzo De Mayo, relli, a sei anni dalla sua prematura di Pescara. a Chieti, che fino a maggio ospiterà scomparsa. Quello che invece ci La poesia ci salverà? Ce lo auguriamo! la mostra “Sironi e la grande guerregala il nutrizionista Pietro Campa-
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TRAPARENTESI
Enologia
Vinitaly approda in Cina
Dopo aver inaugurato le attività del 2014 a New York per la sua 48° edizione il Vinitaly di Verona volge lo sguardo a Oriente, dove per Vinitaly International approderà in Cina per il FuoriSalone di Chengdu, in occasione della 90esima edizione del più importante evento B2B : la China Food & Drinks Fair, che si terrà dal 25 al 28 marzo. Il presidio della manifestazione, considerata il cuore del mercato cinese del wine&spirtits, rappresenta un nuovo e importante tassello nell’ambito delle attività di Veronafiere volte a supportare la produzione vitivinicola italiana favorendo le attività di export così come quelle di incoming degli operatori stranieri nel nostro Paese. Chengdu, capitale della regione del Sichuan, è il terzo più importante centro economico dell’intera Repubblica Popolare, che, nonostante la crisi mondiale, ha visto costantemente incrementare il volume di scambi con l’estero raggiungendo un picco del 25.5% nel 2012. Un trend di crescita che si riflette anche nel mercato dell’esportazione vitivinicola italiana verso la Cina.
EVENTI
Prowein 2014: l’Abruzzo protagonista!
A Düsseldorf 23 al 25 Marzo 2014 si è tenuta il ProWein 2014, una delle più importanti manifestazioni europee dedicate al vino, con circa 4.800 espositori provenienti da 50 Nazioni e 45.000 visitatori specializzati. Anche quest’anno i vini abruzzesi sono stati protagonisti e un posto in primo piano ha avuto il Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, presente con un proprio stand e con 35 tra i propri associati. Nell’ambito del salone la prestigiosa rivista VINUM, punto di riferimento per il mondo del vino tedesco, austriaco e svizzero, ha assegnato il riconoscimento Vinum al Consorzio Tutela vini d’Abruzzo “per le azioni di promozione nel mercato tedesco”, come recita la motivazione. Si tratta di un doppio successo per la nostra regione, sia per le attività di comunicazione portate avanti dal Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo, insieme al Consorzio di Tutela Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane, Consorzio di Tutela DOC Tullum e al Consorzio di Tutela Ortona DOC, che per l’agenzia che ha ideato la creatività, la abruzzese Pomilio Blumm.
GASTRONOMIA
Lu carrature d’Ore vince ancora
Conclusa con successo la 24esima edizione del concorso gastronomico “Lu Carrature d’Ore” organizzato dall’Associazione provinciale cuochi Pescara in collaborazione con l’Unione Cuochi Abruzzesi, con la partecipazione della Camera di Commercio di Pescara e con il supporto tecnico dell’Istituto “De Cecco” di Pescara. Dopo il confronto tra 10 allievi partecipanti al progetto di formazione “Terramè” finanziato dalla Regione Abruzzo e 21 professionisti provenienti dalle quattro province abruzzesi, la giuria presieduta dal giornalista Massimo Di Cintio – e composta dagli chef Andrea Di Felice presidente dell’Unione Cuochi Abruzzesi, Domenica Vagnarelli, Giuseppe Tinari, Marcello Spadone, Gianluca Sergiacomo, Michele Ottalevi e Fabrizio Camplone – ha assegnato i suoi punteggi. “Lu Carrature d’Ore” è andato ad Andrea Marchetti, del ristorante “Il Salotto di Vinè” di Pescara, primo classificato; “Lu Carrature d’Argente” a Nick Biasella del ristorante “La Fenice” di Castel Di Sangro e “Lu Carrature de Bronze”, ad Ayoub Talji del Ristorante Degusto di Pescara. A questi si sono aggiunti, come da tradizione, numerosi altri premi, tra i quali quelli dedicati ai giovani.
sport
A Campo Imperatore lo scialpinismo per salvare il Leopardo delle nevi
La solidarietà si sposa allo sport, grazie al’azienda Giornate di solidarietà alpina e animale: per ogni metro di dislivello compiuto l’azienda DYNAFIT del gruppo Salewa/Oberailp, verserà un centesimo di Euro allo Snow Leopard Trust. Un progetto internazionale con tre tappe italiane, tra queste anche Campo Imperatore dove domenica 16 marzo è andata in scena una scialpinistica per la salvaguardia di una specie in via di estinzione. Per maggiori informazioni: www.dynafit.it
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ENOLOGIA
Nuovo look per il sito di Cantina Tollo Tradizione e innovazione vanno di pari passo in Cantina Tollo, per dar vita a vini di qualità. Da questa stessa filosofia nasce il restyling del sito web aziendale: www.cantinatollo.it. Una vetrina rinnovata nella grafica, che risulta elegante e raffinata e dà ampio risalto alle immagini. Foto che raccontano una grande storia così come il forte legame che da sempre unisce l’azienda al proprio territorio, ricco di sfaccettature e da sempre vocato alla viticoltura.
SOLIDARIETA’
Unicredit e Anffas per la solidarietà
Lo scorso 28 marzo, in occasione della Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale UniCredit è stata accanto ad Anffas. Da quest’anno la banca supporta l’Associazione nella sua attività appoggiando una campagna di solidarietà cui tutti possono aderire, perché “per una persona con disabilità una famiglia sola non basta”. È infatti possibile effettuare donazioni a favore della Onlus senza alcuna commissione tramite gli Atm della banca in Italia (è attivo un bottone apposito a nome “Anffas” nello spazio riservato alle “Donazioni”), presso tutte le agenzie UniCredit con il seguente iban: IT 44L 02008 03284 000102973743 e on-line al link www.ilmiodono.it/org/anffas
ARTIGIANATO
Cento gioielli abruzzesi a Padova L’artigianato orafo abruzzese è stato l’ospite d’onore nell’evento “Uccideteci ma di baci”, che si è svolto l’8 marzo nella cornice maestosa di Palazzo Zacco a Padova. Le modelle che hanno sfilato per presentare la collezione primavera estate “Golden Heart 2014 – Caftani d’autore” della Maison veneziana di moda Luisa Fortuny, infatti, indossavano le creazioni orafe dei fratelli pescaresi Fabio e Giampiero Verna. Sono stati cento i gioielli Verna indossati dalle modelle. Alcuni di loro, tra spille, orecchini e ciondoli hanno visto la luce per l’occasione e quindi erano al loro debutto in passerella. Tra questi ultimi spicca il prezioso e raffinato ciondolo intitolato L’Albero della Vita, da oggi finalmente esposto al pubblico presso l’atelier Verna in via Chieti a Pescara. Ha partecipato alla sfilata anche il ciondolo “Araba Fenice”, con cui i fratelli Verna hanno vinto il premio Iacopo Trezzo a Milano nel 2011.
EVENTI
La cultura del “Fai”
Si è conclusa con un grande successo di pubblico la ventiduesima edizione delle Giornate FAI di Primavera: dalle prime stime circa 600 mila italiani hanno sfidato in alcuni casi anche la pioggia e si sono messi in coda per in coda per visitare circa 750 siti aperti in Italia. Le Giornate FAI di Primavera si confermano dunque, ancora una volta, come l’unica manifestazione capace di coinvolgere un numero così grande di persone interessate al patrimonio artistico e naturalistico italiano. In Abruzzo sono state oltre 15 mila le presenze registrate nei 34 beni, con circa 1600 presenze a L’Aquila, quasi 1000 a Sulmona, 1800 tra Chieti, Casacanditella e Ortona, quasi 600 tra Juvanum di Montenerodomo e Lanciano (dove una delle due aperture era riservata solo ai soci FAI), 2000 a Vasto, 600 tra le vie di Penne, 5000 nei cortili dei palazzi di Teramo.
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TRAPARENTESI
Jung Italian Style 2014
CULTURA
Lo scorso 24 marzo sono ufficialmente partiti i Workshop universitari gratuiti per docenti referenti e studenti iscritti al Premio Jung Italian Style 2014 a cui hanno aderito 10 Istituti Superiori d’Italia e 10 d’Abruzzo, questo presso la sede del Rettorato dell’Università G. D’Annunzio di Chieti. Il Premio Jung Italian Style è un premio di fotografia che prevede l’analisi e il racconto del territorio Abruzzo, e delle Regioni che interverranno, interpretato dagli studenti delle scuole superiori. Premio Jung Italian Style è la seconda edizione del Premio Fondazione ARIA che cambia nome proprio nell’intento di allargare la partecipazione a tutti i Giovani d’Italia per valorizzarne le migliori forze creative. Il tema del 2014 è “Architetture del Lavoro”. Analisi e racconto dell’industrializzazione dei territori attraverso gli stage realizzati in collaborazione diretta tra Scuola, Azienda e Parallelo42 con produzione finale delle immagini di ARCHITETTURE DEL LAVORO che saranno strumento di promozione e divulgazione del progetto e dei partner che lo hanno realizzato.
ENOGASTRONOMIA
Abruzzo Tour Gourmet a Leeds
Oltre cento persone hanno gustato i prodotti abruzzesi che Abruzzo Tour Gourmet, una realtà nostrana che promuove tour enogastronomici nella regione, ha portato a Leeds, in Inghilterra, per una speciale Tasting Night dedicata alla nostra regione. La degustazione è stata organizzata all’interno dei uno dei ristoranti italiani più antichi e noti della zona, Salvo’s, che dal 1976 offre agli inglesi uno spaccato enogastronomico della migliore Italia. La Abruzzo Tasting Night è nata da un’idea di collaborazione con il ristorante Salvo’s e non sarà una iniziativa isolata: «Abbiamo già avviato rapporti con una scuola alberghiera inglese – dice Stefano Merlocchi di ritorno da Leeds – che presto verrà in visita in Abruzzo...»
RICONOSCIMENTI
Giovane azienda teatina conquista la Germania
Pier Carmine Tilli, 28 anni, titolare dell’Aziende agricola Tilli di Casoli, ha ottenuto due importanti premi nell’ambito del Prowein di Dusseldorf, l’importante rassegna enologica che si è appena conclusa in Germania coinvolgendo oltre 4.700 espositore provenienti da oltre 50 Paesi. L’azienda casolana, fondata dal giovane titolare nel 2009, si è imposta nella categoria “Beste qualitat, bester preis” (miglior rapporto qualità prezzo) con il Lupus Montepulciano d’Abruzzo Doc e il Concetto Merlot Igt 2011, entrambi ottenuti con metodi biologici. Grande la soddisfazione del giovane Pier Carmine, laureando in scienze agrarie e recentemente eletto delegato regionale di Giovani impresa Coldiretti Abruzzo, e della sorella gemella Sara, ingegnere gestionale che lo aiuta nella gestione aziendale.
EVENTI
A Cepagatti una colorata mostra mercato Il 9, 10 e 11 maggio presso l’Istituto Professionale Settore Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale in Via E. Morante a Villareia di Cepagatti, si terrà la sesta edizione della Mostra Mercato del Fiore e dei Sapori d’Abruzzo. Un evento organizzato dall’Ente Manifestazioni Cepagatti in collaborazione con l’Istituto Professionale Settore Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, al quale ormai da tempo partecipano in numerosissimi in un clima di festa e di forte interesse per le nostre tipicità. Programma e modulo di adesione visibile sui siti: www.comunedicepagatti.pe.it e www. iisscuppari.it
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» di Eleonora Lopes / foto concesse da Esprì
» Emanuela Tommolini e Fabio De Cristofaro
Emanuela Tommolini: «Vi racconto la mia cucina naturale»
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La giovane cuoca gestisce insieme al suo compagno Fabio De Cristofaro l’osteria Esprì al centro di Colonnella. La sua è una cucina viva che nutre l’anima e il corpo
ià la scelta del nome del ristorante la dice lunga. “Esprì” deriva dal francese esprit, spirito, termine che applicato al cibo sta a significare la volontà di proporre una cucina viva, che nutra l’anima e il corpo. Ed è proprio in questo significato che si racchiude perfettamente la filosofia della giovane cuoca Emanuela Tommolini che gestisce insieme al suo compagno Fabio De Cristofaro l’osteria Esprì al centro di Colonnella, entrambi da sempre sono attenti ad uno stile di vita sano, al rispetto per l’ambiente e ad un’alimentazione consapevole. È reduce dal successo di Identità Golose, dove la Tommolini ha ricevuto il premio Identità Donna per “L’originale percorso professionale, che convince con una cucina naturale a 360 gradi nella quale coabitano i tre percorsi classici: carne, pesce e verdure, esaltate queste ultime in importanti commozioni vegane”. Ma facciamo un passo indietro. Nata 34 anni fa a San Benedetto del Tronto, dopo il diploma al Liceo Linguistico, si trasferisce a Bologna dove si laurea in Scienze della Comunicazione. Seguono i viaggi di studio a Parigi, la specializzazione in cultural management, e il
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lavoro come organizzatrice teatrale in giro per l’Italia, sua grande passione. Ma accanto al teatro c’è un’altra passione, quella per il cibo naturale, a 20 anni Emanuela era già vegetariana. «Lavorare nel mondo teatrale non era facile, -spiega- avevo intenzione di tornare a vivere in Abruzzo e insieme a Fabio abbiamo deciso di intraprendere questa avventura imprenditoriale nel mondo della cucina». Emanuela proviene da una famiglia di ristoratori e Fabio, laureato in Psicologia, è un sommelier e ha il papà medico nutrizionista, (dr. Paolo De Cristofaro) ma non bastava. La sfida che li attendeva non era semplice: aprire un ristorante nel quale fare una cucina con delle chiare influenze vegetariane, naturali e salutiste, pur mantenendo un forte legame con il territorio. E così i due ragazzi decidono di prepararsi al meglio. L’Istituto Etoile e lo stage al Joia di Milano (uno dei migliori ristoranti vegetariani d’Europa) per lei e l’esperienza in sala a Casadonna di Niko Romito per lui. E poi tanto studio e ricerca per i piatti, e soprattutto dei migliori produttori della regione. Grazie al bando di sostegno di microimpresa giovanile, nel 2010 nasce Esprì, vineria,
STORIE & SAPORI
diventare un grande chef, risponde osteria, cucina naturale. convinta: «Sicuramente l’umiltà. Curata nei minimi particolari, eleNon basta la tecnica per diventare gante, ma senza esagerazioni, questa grandi». osteria ha un sorta di decalogo Perchè siete ancora poche donne a che si racchiude in 7 punti che la scegliere questo lavoro? «Il nostro è giovane cuoca ci tiene ad elencare: un mestiere estremamente faticoso, 1. filiera corta, 2. tracciabilità, 3. -ci racconta- dagli orari impossibili stagionalità, 4. alimenti freschi e e fisicamente logorante. Ti porta a vivi, 5. cotture e trasformazioni non sacrificare la vita privata e a fare invasive, 6. cultura degli equilibri grandi rinunce, per questo è molto e delle combinazioni alimentari, 7. maschile. Però credo che il nostro riscoperta di piatti della tradiziovalore aggiunto rispetto ai colleghi ne. «Amo riscoprire i piatti della uomini sia la precisione e l’orgatradizione –racconta la cuoca- e nizzazione. Ed è importante che rivisitarli a modo mio, ma tra le le donne capiscano che non serve nostre proposte ci sono anche piatti imitarli, ma dobbiamo emergere con pensati espressamente in chiave » Mele, caramello, nocciole le qualità che ci distinguono». vegana accanto a proposte di pesce e Tre cose che non mancano nella di carne. Tra quelli che mi rapprecucina di casa tua? «Frutta e verdura, olio extraversentano di più c’è il piatto “Crudo su tela” ispirato ai 5 gine d’oliva e le farine». Prossimi obiettivi? Alla tanto colori della salute». ambita stella michelin ci pensate? «Oggi, a distanza A questo punto la domanda sui maestri sorge spondi 4 anni, -conclude la giovane cuoca- dopo le grandi tanea. «Non avendo intrapreso il classico percorso da difficoltà iniziali, io e Fabio siamo molto orgogliosi che cuoco –ci risponde- non ho dei maestri, di sicuro mi Esprì stia diventando una realtà con una grande persoispiro alla cucina degli chef Pietro Leemann e Simone nalità. Il coraggio, la determinazione e le scelte fatte ci Salvini, mi piace molto Pier Giorgio Parini e ho granstanno dando ragione. La stampa ci segue e siamo sedissima stima per il percorso grandioso che sta comgnalati nelle più importanti guide. Certo non nego che piendo Niko, ma il mio è un cammino tutto personale». in un futuro, che vedo ancora molto lontano, sarebbe Non chiamatela chef, preferisce cuoca. Emanuela è un grande onore ottenere una stella michelin, ma per una ragazza semplice, riservata e dai modi delicati, ora, rimaniamo con i piedi per terra e continuiamo a non ama apparire, ma mentre parla dei suoi piatti, crescere, a formarci e a valorizzare al meglio la cucina dell’amore che gli infonde, le si illuminano gli occhi. E naturale con prodotti genuini e piatti sinceri» quando le chiediamo qual è l’ingrediente segreto per
» Tuilles ai lamponi e crema leggera alla vaniglia
» Crudo su tela
» Composizione di semi, radici, foglie, fiori, frutta e germogli
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Cuore nobile.
A CAMPAIGN FINANCED ACCORDING TO EC REGULATION N.1234/07
EUROPEAN UNION
www.casalthaulero.it
In ogni bottiglia di vino è racchiuso il cuore più nobile della terra d’Abruzzo, che le sapienti mani dei nostri viticoltori hanno saputo coltivare con tradizione e passione, per arrivare a produrre “Orsetto Oro” una linea di vini dal gusto moderno ed elegante, riconosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.
Casal Thaulero | Ortona (Abruzzo) Italy
salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro
Un ragazzo sedentario? Sarà adulto malato
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Parliamo di un male moderno: la sedentarietà. Scopriamo quali problemi può causare se diviene una cattiva abitudine sin dalla giovane età
nternet, smartphone, videogiochi, tv e quant’altro i ragazzi di oggi sicuramente sono iperconnessi ma molto più sedentari. Spesso gli impegni scolastici sono maggiori di un tempo, ci sono i rientri, si devono impegnare più ore nelle studio e la TV trasmette a tutte le ore e, pur essendo vero che spesso molti ragazzi praticano degli sport, il tempo dedicato all’attività fisica è di due o tre ore settimanali al massimo. A tutto questo si aggiunge che anche la qualità dell’alimentazione è peggiorata con una drastica riduzione del consumo di frutta e verdura a favore di cibi preconfezionati, ad alto indice glicemico e grassi. Attualmente una moderata attività fisica si consiglia in ogni programma di prevenzione, in particolare nell’infanzia e nell’adolescenza. Al contrario, la sedentarietà è un fattore di rischio non solo per adulti e anziani, ma anche per i giovani e ciò è confermato da uno studio prospettico della durata di ben 27 anni, condotto su oltre 1.000 adolescenti a partire dal 1981 che ha associato il tempo trascorso a guardare la Tv e la sedentarietà, da un lato, e il rischio di sviluppare la sindrome metabolica
nell’adulto, dall’altro. Gli allora adolescenti del 1981 più sedentari e più dipendenti dallo schermo della TV, giunti all’età attuale di 43 anni, hanno mostrato la tendenza a sviluppare maggiormente la sindrome metabolica (SM) rispetto a chi non seguiva più di un programma Tv al giorno e svolgeva quotidianamente attività fisica e questo significa maggiore possibilità di ammalarsi di diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari. Alla luce di questi dati è assolutamente importante motivare gli adolescenti ad attuare stili di vita e alimentari corretti per contribuire alla prevenzione del rischio di obesità e sindrome metabolica e meglio ancora concentrare tali interventi educativi nella prima età scolare dove si acquisiscono la maggior parte dei comportamenti alimentari sia giusti che sbagliati. Abituare i ragazzi a fare colazione e spuntini con alimenti genuini con un alto valore nutrizionale, stimolare il consumo di frutta e verdura, ridurre gli zuccheri semplici, le bevande gassate e i condimenti molto calorici sono alcuni semplici consigli molto utili a far si che non si sviluppi una predisposizione alla sindrome metabolica
Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com - canale Youtube: Pietro Campanaro
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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food
In ricordo di Gianni Masciarelli Quasi 6 anni fa la prematura scomparsa di Gianni Masciarelli, che ha lasciato un incolmabile vuoto nel mondo del vino e delle grandi personalità abruzzesi. Ricordiamolo insieme
ncora oggi non riesco a capacitarmi che il grande Gianni non ci sia più. Mi sembra ieri che con il suo fare (a volte borioso e arrogante) solcava la porta del Villa Maiella, per tanti motivi sia di lavoro o solo per assaggiare un dolce, di cui era molto goloso. Con lui non esistevano compromessi, o con lui o contro di lui. Dotato di grande conoscenza enologica, era il primo venditore di se stesso, numerose sono state le occasioni in cui ha messo in forte difficoltà anche il più preparato dei giornalisti: sì, proprio quei giornalisti che lo osannavano senza conoscere nulla di lui, gli stessi giornalisti che lui guidava e pilotava a piacere suo, perché come dissi io stesso una volta: “Gianni era una barrique sopra Dio”. Certo i suoi vini erano e sono strepitosi, fatti di conoscenza ed estrema qualità, e lui odiava molto gli “imprenditori” del vino, ovvero tutte quelle persone che in giacca e cravatta parlavano in maniera copia e incolla del grande mondo dell’uva. Anche in smoking, Gianni aveva sempre le scarpe sporche di terra, perché lui era un uomo prima di vigna e poi di cantina. Proprio quella cantina che con tanti sacrifici aveva costruito, con le più moderne tecnologie, senza snaturare il capitale principale, ovvero l’uva. Infatti durante le vinificazioni autunnali era facile vederlo entrare al ristorante, verso mezzanotte, in cerca di un panino o un caffè, era appena stato a controllare le fermentazioni dei suoi vini, proprio quei vini che grazie a lui parlano d’Abruzzo su tutte le tavole del mondo. Una vigilia di Natale offrì una cena rustica a tutti i suoi contadini, normale direste voi, ma la cosa stupefacente e che con piatti poveri aprì le bottiglie più costose e blasonate al mondo: margaux, lafitte, yquem, Petrus, Gaja ecc. Lui sosteneva che per arrivare in alto bisognava conoscerla l’eccellenza, e che gli uomini di vigna valevano più del più grande enologo di grido. Potrei raccontarne tante di curiosità su questo amico/maestro, ma dico solo che se non lo avessi incontrato, avrei perso molto nella mia vita, sia professionale che umana. Ciao Gianni
Scelto per voi Proprio in questi giorni stanno uscendo sul mercato una linea vini dedicata a Gianni Masciarelli, Trebbiano, Montepulciano e Cerasuolo. Un nuovo vestito, un nuovo concetto di vendita (solo winebar e ristoranti), vini giovani,eleganti e buoni, che vogliono dare al consumatore finale un ottimo rapporto qualità/prezzo. Tutti e tre si evolvono solo in
acciaio, freschi, profumati e piacevoli, puliti e limpidi, da bere sia con pasti veloci o sbicchierati in maniera conviviale. Verranno presentati al prossimo Vinitaly, e sicuramente incontreranno i gusti dei nuovi consumatori. Linea vini Gianni Masciarelli Prezzo medio 11 Euro Ottimi come aperitivi, pizze, da pasto con cibi leggeri e pesci in genere.
Info Lunga vita, da bere ben fresco. Prezzo in enoteca 15 Euro Azienda Nicola Minnucci , Bucchianico (Ch) - minnuccivini.com
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Arte & Co. In cornice » di Chiara Strozzieri / foto concesse dall’artista
Dai libri di Vito Giovannelli Il maestro dell’incisione dedica un volume a San Cetteo e alle immagini devozionali
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l “Madonnaro di Capurso”, così è conosciuto Vito Giovannelli, uno dei più importanti exlibristi viventi, come vuole la citazione nel Catalogo Gutenberg, originario della provincia di Bari e particolarmente affezionato all’iconografia mariana. Egli ha messo la sua vita a servizio della cultura, eseguendo centinaia di ex libris per conto di personaggi illustri desiderosi di rivendicare l’appartenenza di volumi pregiati alla loro personale biblioteca. Oggi Giovannelli vuole rendere omaggio all’Abruzzo, sua terra di adozione da oltre cinquant’anni, e in particolar modo alla città di Pescara, attraverso la figura del suo santo patrono. Così nasce Immagini devozionali, una raccolta di lavori dell’artista dedicati al tema sacro, che custodisce uno studio attento e inedito sull’iconografia di San Cetteo. Se in un primo momento Giovannelli tramanda le più antiche immagini del santo mai conosciute, dall’incisione dello stampatore regio Serafino Portile, ritrovata su una carta d’imbarco, alla targa votiva di fine ‘700 del maestro Nicola Antici, in seguito egli elabora una personale ricostruzione iconografica, ricca di tutta la simbologia presente nei rari documenti rinvenuti: la palma del
» Delia Franceschini Di Blasio
» Franco Napoleone
» Augusto Ferrara
martirio, la croce della sopportazione offerta dall’angelo e il pellegrino che attraversa la porta dell’antica fortezza di Pescara, in quanto “pellegrino” è il nome che i pescatori diedero a Cetteo, ritrovato nel fiume con una pietra appesa al collo. Immagini devozionali è stato presentato in Cattedrale da Mons. Tommaso Valentinetti e salutato come un volume che va ad arricchire la storia del territorio di Annarita Della Penna, direttore dell’Aurum e rappresentante del Comitato Festeggiamenti per i 150 anni dalla nascita di Gabriele d’Annunzio. Il legame con il Vate è evidente, non solo perché, come devoto di San Cetteo, egli aiutò concretamente la costruzione dell’attuale chiesa e volle che sua madre, Luisa De Benedictis, trovasse sepoltura al suo interno, ma anche in quanto d’Annunzio, da grande uomo di cultura quale era, si dimostrò un appassionato di ex libris. Visto in quest’ottica il volume di Vito Giovannelli, disponibile in esclusiva presso la libreria Libernauta di Pescara, si inserisce tra le pubblicazioni incoraggiate dall’anno dannunziano appena concluso, i cui frutti invece continuano ad alimentare sul territorio un importante fermento culturale
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Arte & Co. » di Anna Cutilli Di Silvestre / foto concesse da Carichieti
Mario Sironi, ricordi di guerra A Palazzo De Mayo una mostra a commemorazione della Prima Guerra Mondiale
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a CARICHIETI, oltre alla promozione dello sviluppo economico, per statuto si pone il compito dell’elevazione culturale dei cittadini. Per la ricorrenza dei cento anni dalla prima guerra mondiale 1914- 1918) ha organizzato la mostra SIRONI E LA GRANDE GUERRA, dal 22/02, al 25/05/2014. La sede è lo splendido Palazzo de’ Mayo, un esempio di equilibrato barocco la cui sola ricercata imponenza varrebbe una visita. Mario Sironi a 28 anni, nel 1913 aderisce al Futurismo e si infervora alle idee di dinamismo, rinnovamento ed entusiasmo per la guerra, caratteristici di tale movimento sorto da poco in Italia. Si appassiona anche lui all’avversione alla “tedescheria” caratteristica di quegli anni, da parte di intellettuali ed artisti che odiavano più la Germania che l’Austria. Le opere di Sironi relative a quel periodo, sono disegni o schizzi satirici in uno stile scarno e categorico. Le figure sono sagome squadrate e ricche di dinamismo plastico. Ad esempio l’immagine scelta come logo della mostra I nuovi volumi della Kultur tedesca, 1915, china e tempera su carta, sono ironicamente immaginati da Sironi, costituiti non da poderosi libri bensì da pezzi del corpo del soldato ucciso dal militare tedesco. Ironia burlesca invece nel Chiaro di luna, 1915, tempera su carta in cui Sironi immagina l’imperatore d’Austria, Francesco Giuseppe vestito da signora con tacchi a spillo, e Guglielmo II di
» Spada Insanguinata
» Vittoria Alata
» Chiaro di Luna
Prussia che, come due innamorati, si esaltano al chiaro di luna che in realtà è una grossa falce da fieno con cui la morte li minaccia. Se le opere realizzate da Sironi quando era soldato, sono satiriche e disegnate su carta, quelle successive alla guerra sono celebrative e di grande formato come la Vittoria alata,1935, 180x187 cm; I due soldati, 1936, olio su tela, 180x187cm; Città + aereo, 1921, tempera, 87x63 cm. Tali opere rivelano le caratteristiche del suo stile: forme sempre semplificate e geometriche, plastiche e vigorose. Sironi che aveva aderito al fascismo nel 1919, gli rimase sempre fedele. Partecipò alla Repubblica di Salò, fu catturato dai partigiani e il 25 aprile stava per essere fucilato ma, riconosciuto da Gianni Rodari, partigiano ma suo estimatore, fu salvato. Tra le opere di altri artisti esposte in mostra, 1917, del 1924, china e matita su carta, di George Grosz, contrario al militarismo della “sua” Germania prenazista, che in stile cubo futurista, ritrae un soldato che era riuscito a spezzare le catene ed a liberarsi. E, tra gli altri, Gaetano Previati che con la tecnica divisionista fatta di filamenti lunghi e luminosi, rappresenta il cielo torvo e minaccioso sopra la folla che deve evacuare, in Gli errori della guerra, 1917, olio su tela. Come dice Elena Pontiggia che è stata la curatrice della mostra e del catalogo Allemamdi e C., si tratta di una mostra da vedere e che, soprattutto fa pensare… alla guerra e ai suoi orrori
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Arte & Co. » di Dante Marianacci
La poesia ci salverà, l’impresa della generosità La manifestazione di beneficenza “La poesia ci salverà” organizzata dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la Cultura e dalle Edizioni Tracce, con il patrocinio dell’Unesco, ha visto coinvolte 15 scuole di Pescara e provincia
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l connubio tra economia e cultura è stato sempre difficile, pur riconoscendo dalle due parti una reciproca utilità, aldilà di certi atteggiamenti di sufficienza e di diffidenza. Sicuramente entrambe avrebbero molto da guadagnare da una illuminata collaborazione. Certo, sembra incamminarsi sul viale del tramonto l’epoca in cui la cultura faceva soprattutto affidamento sul mecenatismo pubblico e privato per sopravvivere e l’economia, le imprese, le aziende, si servivano di certi “eventi culturali” come fiore all’occhiello per promuovere la propria immagine. Non ci si rende conto che oggi più che mai la cultura, di qualunque tipo essa sia, e in Italia più che altrove, potrebbe rappresentare un fondamentale strumento di traino dell’economia, affermando essa stessa un valore economico importante da mettere in gioco. Non esiste una Europa della cultura, ma una Europa delle culture ed è questa Europa che va preservata ed incoraggiata. L’esempio dell’Italia è molto efficace in questo senso. La forza preminente della sua straordinaria tradizione artistica e culturale, che il mondo le invidia, è anche dovuta alla molteplicità delle tradizioni locali. Che cosa c’entra, mi si obietterà, tutto questo con la giornata mondiale della poesia dell’Unesco e con la bella ma-
» Qui sopra due momenti dell’evento
» La folta platea
» Alcuni ragazzi leggono le loro poesie
nifestazione di beneficenza “La poesia ci salverà” che si è tenuta a Pescara organizzata dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la Cultura e dalle Edizioni Tracce, con il patrocinio dell’Unesco? Gli organizzatori dell’evento, che ha coinvolto 15 scuole di Pescara e provincia, con la partecipazione di un centinaio di poeti e più di 2000 studenti, che hanno letto i loro testi o poesie scritte da altri nelle scuole stesse e al Mediamuseum di Pescara, volevano dimostrare che la poesia e i poeti non sono affatto avulsi dalla società in cui vivono, e che la poesia, oltre che essere un formidabile strumento di conoscenza e di riscoperta della interiorità, può aiutare anche nel sociale. Lo scopo infatti è stato anche quello di raccogliere fondi, con piccole donazioni da parte di tutti i partecipanti all’evento, per contribuire ad acquistare caschi neonatali indispensabili al Reparto di Neonatologia dell’Ospedale Civile di Pescara, diretto dal dottor Carmine D’Incecco, per aiutare i bimbi nati prematuri a sopravvivere e a crescere meglio. Scopo pienamente raggiunto e per questo gli organizzatori dell’evento ringraziano per la loro generosità tutti i donatori, poeti, studenti, docenti, comuni cittadini, il conservatorio Luisa d’Annunzio, tutte le scuole e le istituzioni che hanno partecipato, gli sponsor
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» di Denia Di Giacomo / foto concesse da Serena Pagliuca
» Serena Pagliuca
La Regina dell’uncinetto
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Nel pieno della globalizzazione, che spesso ci rende tutti omologati, una giovane pescarese decide di “uncinettare” per creare qualcosa di unico. Serena Pagliuca, questo il suo nome, conosciamo da vicino chi decide di combattere il mercato con dei piccoli fili colorati
me non ha insegnato la nonna ad “uncinettare”, ho appreso qualcosa da mia madre ma il resto è tutto frutto del mio impegno, anzi, oggi mia madre vedendomi così impegnata ha deciso di riprendere in mano i ferri». Così esordisce la nuova regina dell’uncinetto, Serena Pagliuca di Pescara, per raccontarci la sua storia tra i fili colorati dell’uncinetto e per trasmetterci quanto oggi sia diventato importante ciò che fino a pochissimo tempo fa rappresentava solo un passatempo. Giovanissima, laurenda in Chimica e Tecnologia Farmaceutica, Serena Pagliuca comincia per gioco a prendere in mano il filato per l’uncinetto e con tanta pazienza – è proprio questa la dote più importante che
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bisogna possedere – comincia ad avventurarsi nella creazione artigianale di piccoli manufatti colorati, tutti estremamente originali e provenienti dalla sua straordinaria fantasia. E così anelli, spille braccialetti presine da cucina, orecchini, collane, piccoli accessori moda e molto altro ancora, hanno preso vita dalle sue abili mani e oggi la portano a “sbarcare il lunario” dice lei, a “intraprendere una nuova attività” diciamo noi, grazie alla partecipazione a numerosi mercatini, alla vendita dei suoi manufatti presso il negozio Milonga Village di Via Ravenna a Pescara e alla sua presenza sul sito di vendite on line come alittlemarket.it tutto a marchio “La zia Inuccia”.
Arte & Co.
» Serena Pagliuca a lavoro «Devo ringraziare le mie amiche Babbionz, anche loro impegnate tra fili e ricami, e gli insegnamenti della stilista Annalisa Teseo, alla quale devo molto. Ero stufa di regalare sempre le stesse cose alle mie amiche, di vedere sempre gli stessi oggetti, ormai i gusti sembrano quasi tutti omologati, non c’è più spazio per la fantasia, viviamo in un mondo che ci propina gli stessi oggetti in tutte le latitudini», ecco il perché è cominciata la sua avventura nel mondo dell’uncinetto, in effetti non possiamo darle torto, che ci si trovi a New York o a Roma ci ritroviamo spesso a fare i conti con “manufatti” che non hanno niente di realizzato a mano e che sono praticamente identici, frutto di una cultura massificata dalla quale spesso non troviamo
» Alcuni lavori di Serena scampo. Allora forse è arrivato il momento di tornare al duro lavoro realizzato veramente a mano, per riprenderci quella creatività e quell’unicità che ci contraddistingue come essere umani. Questo è stato il motore di Serena e questa la sua missione, ovvero realizzare qualcosa di unico. «Uncinettare è un vero piacere – che verbo particolare in un periodo in cui tutti i neologismi riguardano la tecnologia! – è come se fosse una sorta di Yoga per me, ma la cosa che mi rende più felice è creare qualcosa di particolare, dal quale possa trasparire la passione che ho impiegato nella sua realizzazione». Ecco trovato il rimedio contro il logorio della vita moderna allora, l’uncinetto, l’arma per del terzo millennio!
» Altri simpatici articoli realizzati all’uncinetto da Serena Pagliuca
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abruzzo cool
Il Foodex 2014 di Tokyo
La visita di Carlo Petrini a Citra 128