Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 90 • giugno 2014 • anno IX • Copia Omaggio
numero
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direttore responsabile
Eleonora Lopes
redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace hanno collaborato a questo numero alberto bertinelli, Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Lorenzo Pierfelice, piergiorgio greco, Andrea Bonanni Caione, nicola negri, lisa de leonardis, davide acerra, dante d’alfonso, NICOLA BOSCHETTI, Pietro campanaro ufficio grafico
Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA
Vincenzo Sulpizio
ufficio fotografico
CLIZIA FORCELLA
Coordinatore web-TV
Gianluigi Tiberi
stampa
D’Auria printing SPA
editore
Fabio De Vincentiis
Abruzzo Impresa il mensile del manager
giugno 2014 n°90
anno IX
numero chiuso in redazione il 2 luglio 2014
in copertina Oscar Farinetti foto di Vincenzo Sulpizio
sito WEB
www.abruzzoimpresa.it
e-mail:
redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it
indirizzo
Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara
telefono e fax
t. 085 9508161 / f. 085 9508157
ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono e Bello”, dove si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.
ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara
MEETING
Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA.
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CEIT srl via Custoza, 26/A 66100 Chieti Scalo (CH) tel. 0871.564947 - fax 0871.565034 ceit@ceit.it www.ceitsrl.it
Le dichiarazioni dell’associato ing. Luciano Ardingo
TORRICELLA ETTORINO srl Via S. Pertini Zona Comm. c/o Centro Lainet 66050 San Salvo (CH) tel. 0873.54154 - fax 0873.341887 info@torricellaettorino.it www.torricellaettorino.it
«L’impresa che non innova è un impresa che ha i giorni contati, perché di sicuro nel tempo non sarà più competitiva. Ci tengo ad evidenziare che l’innovazione non deve essere identificata solo con le nuove tecnologie ma è più un processo culturale, che ci permette di uscire indenni da una crisi di questa portata».
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sommario _ anno IX n°90 _ giugno 2014
opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s
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Abruzzo che produce lavoro in corso
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Tornare a casa Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone “L’Abruzzo che vogliamo” targato Coldiretti Riforma del lavoro e prospettive per il futuro: quale ruolo per la somministrazione di lavoro?
primo piano politica
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meeting
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Ecco la nuova Giunta di Luciano D’Alfonso Sapere fare impresa
cover story Made in Italy
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MR. Eataly incanta il pubblico abruzzese
incarichi&carriere
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Pescara/Teramo/Comuni
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Alessandrini / Brucchi / Sindaci
Fondazione Teramo/Corpo Forestale/Coop Adriatica /Lions
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Di Giosia / Lungo / Turrini / Laurini
Consorzio/Giochi Mediterraneo/ UIL/Consiglio Regionale
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Camerano / Petrosino / Angelini / Febbo
Comnsiglio Regionale/Api/ Banca d’Italia
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Di Pangrazio / Marcozzi / Di Lorenzo
storie&persone William Di Carlo
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William Di Carlo, il re dei confetti
newgenerationstorie&persone
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Antonio Marascia
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Antonio Marascia
tematiche d’impresa fisco ict
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creatività norme&leggi
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Il nuovo decreto Renzi Psicologia del Cyberspazio: lo studio delle emoticons per capire chi sei Il Premio Confindustria Abruzzo Green si avvia alla iii^ edizione Il rating della legalità
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sommario _ anno IX n°90 _ giugno 2014
credito&finanza BCC Sangro teatina
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BCC Sangro Teatina, stanziati 30 milioni di Euro per il territorio
Credem
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Credem prosegue lo sviluppo in Abruzzo
88 Inail formazione formazione design
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aziende agroalimentare formazione aziende wine
95 wine wine wine wine territorio cinema editoria
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Formapi: la ripresa passa dalla formazione Artigianservice e Sangritana insieme per la formazione Polycad, le infinite possibilità del polistirolo Food and design si intrecciano da Agapè Forniture Ursini, parola d’ordine: qualità e innovazione “Missione cuoco” Export, ancora di salvezza per molte aziende “Uva e basta” per il vino Lammidia
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Estate di star al Café Les Paillotes Marramiero inaugura Casale Milano Citra Vini: il medagliere si arricchisce di numerosi premi Sciarr, la natura festeggia Azienda Agraria Rabottini, il buono sostenibile Italia Autentica una rete di sviluppo reale della Valle Peligna Presentata la rassegna Cinema DiVino Marche, Abruzzo e Umbria Reputation first, come tutelare il valore più importante per un’azienda
buono e bello salus divino e non solo tempo rubato arte&co. in cornice
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Compensare i crediti commerciali vantati nei confronti delle P.A.
eventi food
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focus 62 65 69 70 72 74 78 80 82
arte&co. traparentesi
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Gli alimenti che aiutano l’attività sessuale Italia punto 0 Per fare un manager ci vuole un fiore Lupo, Asso, Ardo “Secoli Augustei, Messaggi da Amiternum e dall’Abruzzo antico” News in pillole
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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice
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gocce d’inchiostro editoriale
Eleonora Lopes, direttore
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ontinua l’epopea creditizia abruzzese. Dopo Banca Tercas, anche Banca Caripe di Pescara è stata commissariata. La decisione è stata annunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze su proposta di Bankitalia, che ha disposto l’amministrazione controllata dello storico istituto pescarese. Nominato commissario Riccardo Sora, a cui è già stata affidata la Tercas. Alla base della drastica decisione, il bilancio negativo del 2013, che ha registrato una perdita netta di 69 milioni di euro, l’ultima di una performance finanziaria con il segno negativo. I tentativi di risanamento e i tagli al personale fatti dal nuovo cda non sono stati sufficienti a salvare Banca Caripe. Della vecchia governance restano in carica: il direttore generale, Dario Pilla, il presidente Giuseppe Mauro e il vice Mauro Angelucci. Il neo sindaco del capoluogo adriatico Marco Alessandrini ha dichiarato che farà di tutto per sostenere un istituto che da sempre ha rappresentato la comunità pescarese.
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razie ai fondi strutturali Fse e Fesr 2014-2020, la nostra regione potrà disporre per i prossimi 7 anni di circa 2 miliardi di euro spendibili per le famiglie, le imprese e l’occupazione. Presentati un una conferenza stampa, i fondi Fse disponibili sono pari a 101,4 milioni di euro, mentre i fondi Fesr ammontano a 167,5 milioni di euro per un totale di 268,9 milioni di euro. Sette gli obiettivi della nuova giunta regionale: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione (16% delle risorse); diffusione dei servizi digitali (7%); competitività del sistema produttivo (33%); promozione di economia a bassa emissione di carbonio (5%); tutela e valorizzazione delle risorse naturali e culturali (11%); inclusione sociale e sviluppo urbano sostenibile (11%); assistenza tecnica (4%). Questi obiettivi concorrono a definire due strategie: aree interne e sviluppo urbano integrato. Per operare bene, sarà imprescindibile una programmazione unitaria regionale.
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ei prossimi 100 giorni, que sto governo dovrà dotarsi di nuovi strumenti e procedure autorizzatorie in favore delle imprese che garantiranno una accelerazione straordinaria a chi vorrà produrre investimenti, ricchezza e lavoro, in modo che ogni progetto di vita o di nuova vita delle imprese possa essere incoraggiato e autorizzato: dobbiamo essere più veloci e più bravi della Turchia e della Baviera nel dire di sì al mondo del lavoro e della produzione di ricchezza”. Queste le parole del presidente della Regione D’Alfonso durante un convegno all’Università di Pescara. Il Governatore ha evidenziato la necessità di costruire un processo di crescita dell’intero Abruzzo che dovrà avere ripercussioni positive che dureranno nel tempo. E questo processo passa inevitabilmente dall’aumento dell’export per le nostre aziende che devono entrare in una visione sempre più internazionale. Le premesse ci sono tutte, ma ad ognuno toccherà fare la propria parte.
direttore@abruzzoimpresa.it
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CTR RL
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IL COMUNE DELL’AQUILA SI CONFRONTA CON IL “GREEN”
“Energia senza petrolio. Un nuovo modello per lo sviluppo del territorio” è il titolo del
confronto promosso dall’amministrazione comunale dell’Aquila, che ha chiamato a raccolta sull’argomento esperti nazionali e internazionali. “Questa iniziativa - ha detto il sindaco Massimo Cialente - costituisce un’occasione importante ai fini di capire realmente se questo territorio può essere adatto a produrre energia in maniera sostenibile. Produrre reddito e occupazione promuovendo investimenti basati sulla produzione di energia pulita è possibile. La nostra è una città che, grazie al grande progetto legato alla ‘Smart City’, si propone di diventare, anche e soprattutto nella fase di ricostruzione, una città intelligente, quindi, tecnologica, connessa ed ecocompatibile”. Fotovoltaico, energie rinnovabili, eolico sono i temi con cui tutte le comunità stanno iniziando ormai a socializzare.
BALTOUR, NOVITA’ NEI COLLEGAMENTI NORD-SUD ITALIA
Nuovi collegamenti diretti e a basso costo per il nord Italia. Dal
1° giugno grazie a Baltour è infatti possibile viaggiare, senza cambi intermedi, da Pescara a Milano, da Reggio Calabria a Milano, da Macerata a Venezia e da Napoli a Torino. «Proseguiamo nel programma di ampliamento della rete – ha spiegato il presidente del Gruppo Baltour, Agostino Ballone - con ulteriori servizi dedicati alle esigenze di pendolari, studenti e famiglie. Collegare direttamente il sud al nord dell’Italia è oggi possibile anche con gli autobus e ad un costo a volte davvero impensabile. Più facile anche prenotare i nostri mezzi e scoprire le numerose offerte low cost grazie agli aggiornamenti effettuati sul sistema di prenotazione online». Con tariffe low cost a partire da 1 euro, sarà possibile viaggiare con la linea rapida giornaliera Napoli/Roma/Milano/ Torino. Sono stati aggiunti, inoltre, ulteriori quindici posti giornalieri low cost con tariffe che vanno da 1 euro a 25 euro, ovvero su oltre la metà dei posti disponibili vengono applicate tariffe inferiori alla metà della tariffa ordinaria. Nuove anche la linea diretta giornaliera Foggia/Vasto/Pescara/Bologna/Milano con proseguimento per Torino e la linea diretta giornaliera Macerata/Civitanova/Ancona/Bologna/Venezia con coordinamento a Bologna per l’intero nord Italia. Dal 1° luglio verrà, inoltre attivata la linea diretta destinata a collegare Reggio Calabria a Milano con fermate intermedie a Lamezia Terme/Rende/Firenze/Bologna, dove il servizio è coordinato per le destinazioni di tutto il nord Italia.
LA GUARDIA DI FINANZA DÀ I NUMERI SULL’EVASIONE FISCALE IN ABRUZZO
95 milioni di euro evasi ai fini delle imposte dirette e 27,4 milioni ai fini dell’Iva, con il contrasto alla
cosiddetta evasione fiscale internazionale recuperati circa 3,8 milioni di euro. Tira così le somme, facendo un bilancio della propria attività nei primi mesi del 2014, la Guardia di finanza abruzzese, durante la cerimonia di celebrazione del 240° anniversario dalla propria fondazione. “L’Abruzzo non è una regione di evasori, l’evasione è da considerare fisiologica. Ma ci sono sacche di evasione a qualsiasi livello, sia fiscale sia contributiva - ha spiegato il comandante regionale, generale Francesco Attardi - in un periodo di crisi economica chi evade e chi sperpera danaro pubblico viene mal tollerato dalla collettività onesta”. I dati proposti hanno riguardato anche gli interventi effettuati, il contrasto alla contraffazione, il riciclaggio e i “furbetti del terremoto”.
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tendenze fatti persone
AGRICOLTURA, SBLOCCATI I FONDI COMUNITARI
Possono tirare un sospiro di sollievo oltre mille aziende abruzzesi che hanno
presentato la Domanda Unica e per lo sviluppo rurale grazie allo sblocco dei fondi Comunitari. «Lo sblocco dei finanziamenti dovuti agli agricoltori rappresenta una risposta adeguata alle nostre continue sollecitazioni nei ripetuti incontri con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al quale va un sincero ringraziamento» ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’annuncio del completamento delle attività di controllo sulle domande grazie al quale Agea ha disposto il pagamento agli agricoltori di 81.5 milioni di euro di fondi della Politica agricola comune, dei quali 65 milioni andranno a 6.000 aziende per il pagamento della Domanda Unica 2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale. «Esprimiamo sincera soddisfazione - hanno commentato il presidente di Coldiretti Abruzzo Domenico Pasetti e il direttore regionale Alberto Bertinelli - per una notizia che certamente farà tirare un sospiro di sollievo a centinaia di nostri soci che attendevano da mesi lo sblocco dei pagamenti e che, oggi, grazie al costante pressing confederale vedono realizzate le loro attese». «A meno di una settimana dalla nomina - sottolinea ancora Moncalvo - si tratta di un ottimo inizio per il neo Commissario dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Stefano Antonio Sernia con il quale siamo pronti a collaborare anche in vista degli importanti appuntamenti che ci attendono con la riforma della Politica Agricola Comune (Pac)».
LE “SORELLE NURZIA” NEL CUORE DI MANHATTAN
Le “Sorelle Nurzia” volano al Summer Fancy Food di New York. L’azienda
dolciaria aquilana, nota soprattutto per il suo torrone, torna alla più importante fiera del cibo del Nord America, che si tiene nel cuore di Manhattan. Un mercato, quello statunitense, che a quanto dicono i numeri ha sempre dato prova di apprezzare i prodotti dell’azienda aquilana. “Siamo molto felici di partecipare di nuovo, – ha affermato Roberto Micco, responsabile dell’area vendite di Sorelle Nurzia - è un evento che consente di intessere importanti relazioni commerciali. Nel nostro spazio espositivo faremo conoscere tutta la gamma dei nostri prodotti, dal torrone al sapore di zafferano e ai frutti di bosco, fino alle nuove creazioni della pasticceria”.
L’Abruzzo Beer Festival, buona la prima Grande successo per l’Abruzzo Beer Festival, il primo appuntamento con le birre artigianali abruzzesi di qualità. Dal 4 al 6 luglio la Camera di Commercio di Chieti ha promosso un evento dedicato esclusivamente alla birra artigianale. L’evento ha ospitato: degustazioni, laboratori, corsi, Cooking show e musica dal vivo. L’inaugurazione al Centro espositivo della Cciaa di Chieti Scalo (ex Foro Boario) ha visto la presenza del presidente della Cciaa di Chieti, Silvio Di Lorenzo e di altre istituzioni. Durante l’apertura del Festival è stata presentata la Guida Slow Food 2015 che quest’anno ha assegnato alla birra artigianale abruzzese ben 13 premi ai quali si aggiungono i tre riconoscimenti ai birrifici. La presentazione è stata illustrata dal curatore della guida Eugenio Signoroni e dal responsabile della Guida per Abruzzo e Molise, Giovanni Angelucci.
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LA SCALATA A GOOGLE DI LISA DE LEONARDIS FINISCE SU NINJA MARKETING
La pescarese Lisa De Leonardis finisce tra le pagine virtuali di Ninja Marketing, il punto di riferimento per l’innovazione nel marketing e nella comunicazione. A suscitare l’interesse del sito italiano, fondato nel 2004 da Alex Giordano e Mirko Pallera, è stato il progetto “Wine Export Management”, un Master promosso da Orienta Formazione che oggi si ritrova ad avere richieste da tutta Italia che ha scalato in poco tempo le vette del principale motore di ricerca mondiale, Google. «La mia non è un’agenzia di comunicazione - specifica De Leonardis - ma è un vero network di professionisti che collaborano per la riuscita di progetti di qualità. Quello che facciamo è progettare, mettere in atto e seguire nel tempo azioni di marketing online, inbound marketing e content marketing. Queste strane parole, oscure ai più, si traducono in sostanza in articoli ottimizzati per il web e sapiente uso delle parole chiave nel rispetto delle regole che la rete stessa detta. Quello che con i miei collaboratori cerchiamo di fare è di costruire delle campagne di comunicazione innovative ed efficaci, che non vadano a cercare il cliente ma che dal cliente si facciano trovare. E’ un modo nuovo di fare comunicazione e marketing che prevede dialogo, empatia ed - oltre tutto - un investimento economico minimo rispetto alle “classiche” campagne di pubblicità». «Se Ninja Marketing oggi mi porta ad esempio (e ne sono fierissima) – prosegue Lisa De Leonardis - lo devo soprattutto alla capacità e alla lungimiranza del gruppo di persone che collabora con me ed in particolare agli amici di Argoserv, una delle aziende più innovative e vincenti del nostro Abruzzo che ha sede a Nereto».
BORGO DIVINO, TOSCANA E ABRUZZO A CONFRONTO NEL SEGNO DEL MONTEPULCIANO
Una sfida di colori, aromi e gusti. Sono dodici le etichette di Montepulciano, sei di Nobile e sei del Montepulciano e il Montepulciano d’Abruzzo che si confronteranno per la prima per la prima volta a Montepagano, dal 25 al 28 luglio nella più antica Mostra dei Vini d’Abruzzo, “Borgo Divino”, giunta quest’anno alla 43esima edizione. Sarà un’occasione di conoscenza, valorizzazione e condivisione di queste due eccellenze vitivinicole del made in Italy. Degustazioni, wine show ed altri momenti di dibattito con esperti e giornalisti di settore consentiranno ai due top wines di andare oltre il legame che li unisce, e di “raccontare”, attraverso la voce dei produttori, l’unicità e le diversità che li contraddistinguono, e che da sempre sono “marchio di garanzia” per entrambe le produzioni. Il confronto amichevole tra Abruzzo e Toscana avrà anche un altro testimonial d’eccezione. Il confronto interesserà anche l’olio extravergine di qualità, con tutto il patrimonio di tradizioni e sapori che vive tra le colline delle due terre. A dialogare saranno sei oleifici pregiati e certificati, tre abruzzesi e tre toscani, coinvolti in un accostamento tra assaggi ed esperienze sensoriali guidati da esperti del settore.
PRESENTATO il PIANO “GARANZIA GIOVANI”, 31 MILIONI AGLI UNDER 29
A nche i giovani abruzzesi potranno contare sul piano “Garanzia Giovani” in attuazione del Piano italiano. La pianificazione prevede uno stanziamento complessivo di 31 milioni di euro, da utilizzare in una serie di azioni che garantiscano agli under 29, non occupati e non impegnati in un percorso di istruzione e o formazione (Neet), di accedere ad un pacchetto di politiche per l’occupabilità che verranno erogati, nell’ambito delle rispettive competenze, dai Centri per l’impiego, le Agenzie per il lavoro accreditate, gli Organismi di formazione accreditati. I 15 Centri per l’impiego hanno i nominativi dei soggetti da trattare su base di appartenenza territoriale. Il Piano esecutivo “Garanzia giovani” declina tutte le modalità di erogazione delle politiche di occupabilità: tirocini, apprendistato, bonus assunzionali, autoimprenditorialità, servizio civile, formazione professionale. 16
tendenze fatti persone
ANCHE IN ABRUZZO UNICREDIT PER L’AGRICOLTURA
Si chiama “UniCredit per l’agricoltura” ed è il programma di Unicredit, lanciato anche in Abruzzo, finalizzato al supporto degli imprenditori dell’agroalimentare con nuove linee di credito per il biennio 2014-15 per un ammontare che potrà arrivare in tutta Italia a 1 miliardo di euro. L’iniziativa è stata presentata nel corso di una tavola rotonda presso la sala della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Luco dei Marsi, alla presenza di 80 imprese del territorio. «L’agricoltura – ha commentato Mario Fiumara, vice responsabile UniCredit Centro Italia - è uno dei settori caratterizzati dalle migliori prospettive per il futuro, grazie alla crescente domanda e alla relativa stabilità dei prezzi. Il “Made in Italy” viene inoltre percepito come fattore distintivo e sinonimo di qualità ma sono necessari investimenti a tutti i livelli (produzione, commercializzazione) per sfruttare appieno tale vantaggio. Gli imprenditori del settore hanno dunque davanti sfide impegnative che potranno affrontare mettendosi in gioco, ma anche con l’aiuto delle associazioni di categoria e naturalmente di una banca che li sostiene. Con UniCredit per l’Agricoltura intendiamo appunto fornire loro gli strumenti finanziari necessari perché possano cogliere appieno tutte le opportunità che i mercati, nazionali e internazionali, offriranno». L’evento è stato aperto da Riccardo Masoero, responsabile Analisi Settoriali e Territoriali UniCredit che ha presentato uno studio sull’andamento e sulle caratteristiche del settore nella regione. Il comparto agricolo abruzzese che si è delineato è caratterizzato da numerose produzioni di qualità (a denominazione d’origine DOP/IGP), da una buona integrazione con la filiera agroalimentare da una graduale ripresa dei flussi turistici negli agriturismi.
COLDIRETTI CHIETI, MENO BUROCRAZIA PER LE IMPRESE AGRICOLE Protagonista l’agricoltura provinciale nell’assemblea annuale della federazione provinciale di Coldiretti Chieti, che si è svolta a Lanciano alla presenza di oltre 40 presidenti di sezione. Un incontro per la consueta approvazione dei bilanci ma anche per fare il punto sull’importante azione sindacale che si sta svolgendo a livello territoriale. Presenti all’incontro oltre al presidente provinciale Sandro Polidoro e al direttore Giordano Nasini, il direttore regionale di Coldiretti Abruzzo Alberto Bertinelli. Il fulcro dell’incontro è stato sui temi sindacali, con particolare riferimento alla necessità della semplificazione di una burocrazia che ingessa e costringe le imprese a perdere tempo. Solo nel comparto vitivinicolo, settore di punta della provincia di Chieti, si stimano -ha evidenziato il direttore- più di 70 pratiche diverse dal vigneto alla bottiglia, con oltre 20 soggetti coinvolti, 4000 pagine di norme e ben 100 giornate all’anno perse per la produzione di “carte”. Altro tema è l’eccessiva presenza di animali selvatici sul nostro territorio, in particolare cinghiali, su cui Coldiretti sta portando avanti una battaglia per sensibilizzare le istituzioni.
GLI ATENEI ABRUZZESI SECONDO IL SOLE 24 ORE
Monitorare la posizione in classifica di ogni ateneo italiano in base a caratteristiche specifiche, è stato questo il lavoro condotto dal Sole 24 ore sulle 61 università statali. Per attrattività bene si posiziona l’ateneo aquilano, conquistando il terzo posto, settimo per Chieti-Pescara e 28esimo Teramo. Ma per la sostenibilità, L’Aquila è in fondo alla classifica nazionale, mentre Chieti-Pescara e Teramo sono rispettivamente al 13°e 14°. Non buono per nessuna delle università abruzzesi il dato relativo alla dispersione, relativo agli studenti che abbandonano al secondo anno: L’Aquila è al 59° posto, Chieti-Pescara al 52° e Teramo al 53°. Ultimo indicatore, la soddisfazione degli studenti: Teramo che conquista il terzo posto, mentre L’Aquila è al 17 e la D’Annunzio al 26°. 17
ABRUZZO CHE PRODUCE
Alberto Bertinelli, direttore di Coldiretti Abruzzo e Coldiretti Pescara
“L’Abruzzo che vogliamo” targato Coldiretti
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na regione che guardi al futuro e al benessere di imprese e cittadini. E che restituisca all’agricoltura l’importanza di un settore non trainato, ma trainante. Si chiama “L’Abruzzo che vogliamo” ed è il documento programmatico che Coldiretti ha consegnato al nuovo presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, per fornire il proprio contributo in termini di proposte a colui che condurrà l’Abruzzo per i prossimi 5 anni. Tre i grandi temi al centro del documento - il cibo, l’acqua e il suolo – uniti da un unico filo conduttore: l’esigenza di un Abruzzo che sappia alimentare la fiducia delle famiglie e delle imprese agricole serie e virtuose. Da qui, le proposte per il futuro e l’esigenza di porre maggiore attenzione sull’importanza del cibo: una priorità realizzabile attraverso l’incremento dell’utilizzo di prodotti agricoli nei servizi di ristorazione collettiva, il riconoscimento del valore dei mercati e dei punti di vendita diretta di Campagna Amica, il diritto allo spazio scaffale per i prodotti della filiera agricola italiana nella GDO. In proposito, il documento evidenzia il valore del Progetto di Coldiretti per la costruzione della filiera agricola italiana e conferma la ‘tolleranza zero’ verso la contraffazione a tutela del vero Made in Italy e dei posti di lavoro -migliaia- che la contraffazione ‘toglie’ all’Abruzzo, e
ovviamente all’Italia. Sono tante, a nostro avviso, le priorità di cui dovrà tener conto il nuovo governatore: il Piano di sviluppo rurale che dovrà essere uno strumento di ‘sviluppo’ e non di ‘sostegno’ delle imprese; la necessità del potenziamento dei meccanismi di integrazione tra i fondi comunitari per lo sviluppo delle imprese; la salvaguardia dell’ambiente in stretto collegamento con il territorio, produttore di cibo e tipicità; l’accesso al credito, problematica tanto sentita dalle giovani aziende agricole che decidono di scommettere su un settore tradizionale ma capace di generare innovazione; la necessità della semplificazione degli adempimenti amministrativi attraverso l’attuazione della normativa regionale che consente ai Centri di assistenza agricola (CAA) di presentare le istanze già istruite avvalendosi del silenzio-assenso. Oggi più che mai Coldiretti rilancia con forza la convinzione che il “bene dell’Abruzzo passa necessariamente attraverso l’agricoltura e le imprese sane”. Coldiretti non ha intenzione di cedere il passo. E, coerentemente con il suo progetto economico, lancia al nuovo governo regionale una traiettoria di futuro possibile, che deve passare inevitabilmente attraverso l’agricoltura, l’agroalimentare e il benessere di imprese e consumatori •
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IL PRIMO BIO-SPUMANTE
METODO CLASSICO D’ABRUZZO
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Primo piano
La Giunta Regionale insieme al governatore Luciano D’Alfonso
Ecco la nuova Giunta di Luciano D’Alfonso Sei gli assessori che comporranno l’esecutivo per i prossimi 5 anni, individuati dal neo governatore » a cura di Marcella Pace
«I
l miglior prodotto dell’Abruzzo». Ha definito così il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, la Giunta scelta per il suo governo regionale. Sei nomi, tutti del Pd, il partito del governatore, ad eccezione per un nome individuato tra le fila di Sel. Un solo esterno e una sola donna. Si tratta di Giovanni Lolli, Donato Di Matteo, Silvio Paolucci, Marinella Sclocco, Dino Pepe e Mario Mazzocca, quest’ultimo in quota Sel. Posto di rilievo per il consigliere Camillo D’Alessandro, che come spiegato dallo stesso D’Alfonso, «sarà il punto centrale del confronto politico e amministrativo tra la Giunta regionale e il Consiglio. Sarà il sottosegretario dell’Ufficio di presidenza, il più stretto collaboratore del presidente della Regione, ma
soprattutto l’elemento di raccordo politico e amministrativo sul quale convergeranno le istanze politiche non solo della maggioranza politica ma anche degli abruzzesi, a conferma di quanto per questo governo sia importante la fase di ascolto e vicinanza alla gente abruzzese». Deleghe importanti quelle che il presidente D’Alfonso ha conservato per sé. Il governatore si occuperà infatti di Infrastrutture e Trasporti; Piano regolatore del sottosuolo; Turismo; Cultura; Energia; Supporto di competenza per il coordinamento delle Università e della Ricerca; Coordinamento realizzativo della Programmazione Comunitaria e delle Risorse Strategiche dello Stato centrale; Polizia Locale. Conosciamo meglio i neo assessori e le deleghe a loro assegnate
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La nuova squadra del governo regionale abruzzese
Giovanni Lolli Unico assessore esterno nominato direttamente dal presidente, Lolli, 65 anni è aquilano. Militante storico del Pci di cui è stato segretario regionale, è stato poi due volte deputato, nella XIV Legislatura per i Democratici di Sinistra, e nella XVI per il Partito Democratico. Ha ricoperto la carica di sottosegretario di Stato alle Politiche giovanili e alle attività sportive nel secondo governo di Romano Prodi. Lolli è stato nominato da D’Alfonso anche vicepresidente della Giunta Regionale. A lui sono state conferite le funzioni: Attività Produttive; Crisi Industriali; Valorizzazione Beni Culturali; Politiche della Ricostruzione; Appennino Italico; Rapporti con le Commissioni Consiliari; Impulso e Monitoraggio per le Riforme Istituzionali.
Silvio Paolucci Nato nel 1977 a Tollo in provincia di Chieti, è laureato in Economia della pubblica amministrazione alla Bocconi di Milano. È stato consigliere della provincia di Chieti e dal 2009 è segretario regionale del Partito democratico. È stato eletto consigliere con 7.900 preferenze nella circoscrizione di Chieti. A Silvio Paolucci, sono state conferite le funzioni: Programmazione Economica; Legge di Stabilità Finanziaria; Programmazione Sanitaria; Politiche del Benessere Sportivo e Alimentare; Rivoluzione della Pubblica Amministrazione; Digitalizzazione e Dematerializzazione del Sistema Amministrativo della Regione Abruzzo; Politiche per le Risorse Umane, Strumentali, Tecnologiche e Patrimoniali.
Marinella Sclocco 37 anni, psicologa esperta in relazioni familiari e di coppia è stata consigliera dell’Ordine degli psicologi dell’Abruzzo dal 1998 al 2004. Nel 2004 inizia la sua carriera politica. Prima consigliere provinciale di Pescara, poi nel 2008 è stata eletta in consiglio regionale con il Partito democratico nei banchi dell’opposizione. In questa tornata elettorale ha ottenuto 3.672 preferenze nella circoscrizione di Pescara. Per lei le funzioni: Politiche Sociali; Politiche Attive del Lavoro; Pari Opportunità; Politiche Giovanili; Diritto all’Istruzione; Associazionismo-Terzo Settore e Sussidiarietà Orizzontale; Piano Regolatore dei Tempi e Tempo Liberato.
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Primo piano
Dino Pepe Classe 1969, nato a Sant’Omero è laureato in Economia e commercio all’Università di Ancona. Iscritto dal 2000 all’Albo dei Giornalisti/Pubblicisti è sposato e padre di due bimbe. È stato eletto sindaco di Torano nel 2004 e poi anche nel 2009. E’ vice presidente dell’Unione dei comuni Città territorio della Val Vibrata. In questa tornata elettorale è stato votato da 7.678 nella circoscrizione di Teramo. Per lui le deleghe: Agricoltura; Caccia e Pesca; Economia del Mare; Demanio Marittimo; Cicloturismo; Contratti di fiume.
Donato Di Matteo Nato a Roccamorice classe 1958 è medico di base e di guardia medica presso il presidio ospedaliero di San Valentino. Dal 1990 al 1995 è stato sindaco di Roccamorice, dal 1995 al 2005 vicepresidente e poi presidente di Aca spa, l’azienda comprensoriale acquedottistica, gestore del Servizio Idrico Integrato dell’Ato 4. È stato assessore regionale ai trasporti del Giunta regionale di Ottaviano Del Turco. Nelle ultime regionali ha ottenuto 6.587 voti. A lui le funzioni: Lavori Pubblici riferiti ai territori comunali; Urbanistica; Parchi, Riserve e Montagna; Abruzzesi, Emigranti e Tradizioni Locali; Progetti Speciali Territoriali; Impiantistica Sportiva.
Mario Mazzocca Classe 1961, nato a Caramanico Terme, è architetto. Dal 2004 a giugno 2014 è stato sindaco di Caramanico Terme. Dal 2009 al 2013 ha ricoperto anche la carica di presidente della Comunità del Parco nazionale della Majella ed è coordinatore generale del Distretto abruzzese del benessere. È stato votato da 1.245 nella circoscrizione di Pescara. Per Mazzocca le deleghe: Enti Locali; Assistenza Tecnica ai piccoli Comuni; Associazionismo Territoriale; Protezione Civile; Servizio Idrico Integrato; Ambiente ed Ecologia; Cave e Torbiere; Termalismo.
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Un’immagine del convegno di Santa Margherita Ligure dei GI di Confindustria
Sapere fare impresa Uomo, impresa, intelligenze, coraggio, responsabilità sono solo alcune delle parole d’ordine che caratterizzano una nuova fase del capitalismo chiamata “Umanesimo industriale” » a cura di Laura Tinari
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more per il Paese. Perché di questo si tratta quando parliamo di essere esempio di etica, patriottismo e passione civile. Un patriottismo nuovo, fatto di voglia di costruire e indirizzato alla crescita delle nostre aziende ma anche della nostra Italia. Come giovani imprenditori abbiamo un obiettivo: vogliamo creare nuove opportunità di lavoro, ma soprattutto creare nuovi imprenditori e nuove imprenditrici, uomini e donne capaci, umili, pazienti, responsabili e che con consapevolezza “combattono” perché il proprio impegno possa contribuire alla ripresa e allo sviluppo dell’intero Paese. Insomma, come ha detto durante l’annuale Convegno di Santa Margherita Ligure, Marco Gay, neo pre-
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sidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, diamo inizio a «un giorno nuovo da costruire insieme» con passione, intelligenze, coraggio, emozione. Perché a contraddistinguere l’uomo, l’imprenditore, il lavoratore sono proprio queste caratteristiche. E allora rimettiamo l’uomo al centro dell’impresa e del sistema economico, apriamoci ad un nuovo “Umanesimo industriale”, che coinvolga sia il mondo della produzione di beni che di servizi, industria oggi sempre più presente nel contesto economico italiano. Puntare sulla capacità dell’uomo e dell’imprenditore di creare ricchezza, occupazione e benessere caratterizza e apre ad una nuova fase del capitalismo, capace di riconoscere nelle parole chiave del talento, della creatività e del saper innovare le peculiarità di
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polano le azienun passo in avanti de. Lavoratori e verso il futuro e la lavoratrici con crescita. Rimettele loro esigenze, re, dunque, l’essere che vanno ricoumano, con le sue nosciute e alle conoscenze e capaquali va data cità, nuovamente attenzione. Alal centro vuol dire lora ben vengaquesto: comprenMarco Gay presidente nazionale GI Confindustria no tutte quelle dere che l’indupolitiche aziendali indirizzate al welfare e alla salvastria del presente e quella del futuro non prevedono guardia del loro benessere, come appunto il “lavoro più una produzione in serie, modello fordista e tayloagile”, quello che permette flessibilità, la possibilità rista, ma una produzione fatta con la “testa”. Un’imdi lavorare da casa o da qualsiasi altro luogo, ma postazione che crea un modo di fare impresa nuovo e che non può prescindere dalla messa in opera delle innovativo, così come la cultura sulla quale si fonda, capacità, della professionalità e dell’intelligenza di basata su una concezione del lavoro non identificabile ciascuno. Concludo con le parole di Marco Gay «La più con il posto dove questo viene svolto ma con la pernostra impresa è quella di migliorare il presente per sona che lo compie. «Crediamo nel capitale umano», poter costruire il futuro: questo è il “Sapere. Fare. ha sottolineato il nostro presidente Gay, in quel patriImpresa” dei Giovani Imprenditori» monio costituito dagli uomini e dalle donne che po-
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L’imprenditore Giordano Riello
Il Ministro Maria Elena Boschi ospite al convegno
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Il fondatore di Eataly Oscar Farinetti durante il suo intervento
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MR. EATALY INCANTA IL PUBBLICO ABRUZZESE “Ben fatto, non contraffatto: dal Made in Italy all’’Italiansounding, come promuovere e difendere i nostri prodotti nel mondo”, questo il titolo del convegno che ha visto protagonista Oscar Farinetti, il fondatore del tempio delle tipicità italiane
» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio
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r. Eataly arriva a Pescara accolto da un bagno di folla. L’occasione è parlare di Made in Italy e contraffazione nel convegno dal titolo “Ben fatto, non contraffatto: dal Made in Italy all’’Italiansounding, come promuovere e difendere i nostri prodotti nel mondo”. L’evento promosso dal sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini è stato organizzato da Carsa e Abruzzo Impresa. Ai lavori, che hanno avuto luogo nel padiglione della Camera di Commercio al porto turistico, hanno partecipato: Oscar Farinetti, Giovanni Legnini, il dirigente generale dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi, il sindaco del capoluogo adriatico, Marco Alessandrini, il presidente della CCIAA di Pescara, Daniele Becci, il neo assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe, lo chef 3 stelle Michelin Niko Romito, il segretario Slow Food Abruzzo-Molise Raffaele Cavallo, e l’imprenditore Danilo Di Florio. A moderare gli interventi, il giornalista di Sky tg 24 Marco Di Fonzo. Seduti in prima fila c’erano tutti, ma proprio tutti gli imprenditori del mondo agroalimentare, da Valentini, a Ver-
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Un momento della tavola rotonda
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rigni, Ursini, Di Carlo, Pingue, Nurzia, Pepe, Cocco e tantissima gente comune che ha applaudito con entusiasmo alle parole del fondatore di Eataly, il tempio delle tipicità italiane con 11 filiali in Italia e 9 sparse per il mondo. Ma Farinetti, come è nel suo stile, diretto e risolutivo, non si è risparmiato a strigliare gli abruzzesi. «Sono felice di essere qui –ha esordito l’imprenditore piemontese– avevo una serie di obiettivi da realizzare venendo, il primo era andare a L’Aquila. Non ci ero mai stato dopo il terremoto e ho visto cose che mi hanno commosso tantissimo. Certo, fa rabbia che in un Paese dove il fatturato è di 2.000 miliardi, che spende 110 miliardi in scommesse, non si trovino 4 miliardi per ricostruire L’Aquila, ma oggi ho capito che saranno trovati e
che questa cosa si farà». Da qui la decisione di dedicare al capoluogo un angolo negli Eataly d’Italia e del mondo: si chiamerà “Eataly per L’Aquila” e venderà 40-50 prodotti tipici locali e abruzzesi. «Tutto il margine di guadagno –ha annunciato Farinetti- andrà all’Aquila per la ricostruzione. Partiremo da Roma, a settembre, ed entro fine anno saremo a New York, poi Chicago, Dubai e nelle nuove sedi in previsione a San Paolo e Mosca». Ma torniamo al Made in Italy. Per il signor Eataly il valore aggiunto della nostra regione è la “biodiversità”, ovvero la fortuna di avere il mare e la montagna, che permettono insieme di far nascere e coltivare prodotti unici. «Avete vini eccezionali, -ha continuato- un grande olio
Daniele Becci e Marco Alessandrini durante i loro saluti
La sala gremita di ospiti
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Il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini
Oscar Farinetti durante il suo intervento
sedere dalla sedia –ha continuato- e andate in giro per il extravergine di oliva, due formaggi pecorini da perdemondo a vendere questi prodotti. Io vendo, tra gli altri, re la testa, una pasta conosciuta in tutto il mondo, un anche l’olio Ursini perchè lui è venuto da me a trovarmi e ottimo pesce, carni squisite e lo zafferano migliore del a farmelo assaggiare, fatelo anche voi!». mondo, ma le Langhe da sole fatturano più dell’intero Poi l’imprenditore di Alba ha aggiunto: «Le cose che camAbruzzo». biano i destini dei territori sono le persone: cercate il Qual è allora la ricetta di Mr Eataly? Il retail, cioè la camiglior abruzzese che avete e mettetelo a raccontare le pacità di saper vendere i prodotti. «Le promozioni non meraviglie dell’Abruzservono –ha detto Farizo al mondo. Avete il netti- bisogna alzare il Farinetti: «Avete vini eccezionali, miglior cuoco d’Itasedere e andare ovunl i a ! » r i f e re ndo s i a que, come schegge, a un grande olio extravergine di oliva, Niko Romito. raccontare quello che due formaggi pecorini da perdere la Ma il patron di Eataly sappiamo fare. Il guatesta, una pasta conosciuta in tutto non si è risparmiato io è che siamo pigri e neppure sul turismo provinciali, passiamo il mondo, un ottimo pesce, carni facendo qualche apil tempo a lamentarci squisite e lo zafferano migliore punto al primo cittaperché imitano le nodel mondo, ma le Langhe da sole dino. «Il vostro sindastre tipicità, invece di co, dovrebbe andare a fare come i francesi, fatturano più dell’intero Abruzzo» scuola di turismo dal che con Carrefour e sua collega di Rimini Auchan hanno vetrine Gnassi, i romagnoli riescono a fare grandi numeri sul in tutto il mondo per vendere la loro merce. E poi se ci turismo avendo il mare più brutto d’Italia». Poi ha agimitano i prodotti vuol dire che suono buoni». giunto: «Venendo qui, ho visto la nuova caserma della Una lezione di marketing da 10&lode, quella che FarinetGuardia di Finanza, un edificio orribile che oscura la viti ha voluto elargire ai suoi colleghi abruzzesi. «Alzate il
Il dirigente generale dell’Agenzia delle Dogane, Giuseppe Peleggi
Un altro momento del convegno
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Lo chef 3 stelle Michelin Niko Romito
Il neo assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe
delle Dogane, Giuseppe Peleggi, ha proposto un patto sta del mare, il sindaco dovrebbe espropiarlo come fanno sociale. «Perché i controlli vanno fatti, -ha dichiaratoloro quando trovano qualcosa che non funziona». ma tutelando il sistema e i produttori. L’idea che decine E in tema di economia, rivolgendosi al sottosegretario Ledi enti possano entrare ogni giorno all’interno di una gnini ha detto: «Siediti con Padoan e poi andate da Matpiccola azienda richieteo (Renzi) per ridurre de di riaprire la quedal 10 al 20 per cento FARINETTI: BISOGNA ALZARE IL SEDERE E stione». le tasse alle imprese ANDARE OVUNQUE, COME SCHEGGE, Niko Romito, lo chef che incrementano le 3 stelle Michelin che proprie esportazioni. A RACCONTARE QUELLO CHE SAPPIAMO Farinetti ha osannato Dobbiamo diventare un FARE. IL GUAIO È CHE SIAMO PIGRI E pubblicamente ha inhub da cui le imprese PROVINCIALI, PASSIAMO IL TEMPO A tervallato il suo interitaliane partono e vanvento con un video di no come schegge». LAMENTARCI PERCHÉ IMITANO ricette che ha incan«È vero, non abbiamo LE NOSTRE TIPICITÀ, INVECE DI FARE tato la platea. «Per me più alibi –gli ha riCOME I FRANCESI, CHE CON CARREFOUR –ha detto lo chef- la sposto il sottosegretaformazione è fondario Legnini- il nostro E AUCHAN HANNO VETRINE IN TUTTO mentale, per questo futuro dipende dalla IL MONDO PER VENDERE LA LORO MERCE ho fondato una Scuocapacità che avremo la. Se vogliamo valodi sfruttare le nostre rizzare al massimo i nostri prodotti, dobbiamo essere noi risorse. La nostra è una regione piccola, ma ricca di eci primi a conoscerli e studiarli. Entrando nel merito del cellenze. Ce la dobbiamo fare». mio lavoro e della divulgazione della cucina italiana nel In merito ai controlli sull’export, il dirigente dell’Agenzia
Giovanni Lolli vicepresidente della Regione Abruzzo
Il segretario Slow Food Abruzzo-Molise Raffaele Cavallo
COVER STORY
Il titolare della Solis Spa Danilo Di Florio
Farinetti con il governatore Luciano D’Alfonso
mondo, ho lanciato da pochi mesi Unforketable, una enciclopedia video del gusto italiano con ricette rivisitate da me. L’idea è nata proprio per promuovere, raccontare e spiegare la vera cucina italiana soprattutto all’estero». Poi è stata la volta di Danilo Di Florio, insegnante e imprenditore del fotovoltaico che qualche mese fa ha inaugurato Solis Green Log, il primo Polo Logistico del Freddo italiano alimentato con fonti energetiche alternative. Un progetto unico in Italia e in Europa, quello della Solis spa, con brevetto internazionale e che ha già all’attivo diversi riconoscimenti importanti. A chiudere i lavori di un convegno così vivace, l’intervento breve e concreto di Raffaele Cavallo. «Il Trentino esporta –ha detto il segretario di Slow Food- 1 miliardo di euro di mele e allora sì, ha ragione Farinetti: loro sono stati più bravi a muovere il sedere. Qui, invece, non si vuole scommettere sull’agroalimentare e soprattutto siamo divisi e non riusciamo a fare squadra o comunque non riusciamo a perseguire con convinzione questa idea: troppe gelosie, troppe invidie, con fiere dell’agricoltura che si accavallano. Sarebbe bello se Eataly approdasse all’ex Cofa, ma credo comunque che una vetrina possa es-
sere di aiuto allo sviluppo per i contatti, per le relazioni, ma non risolvere la valorizzazione». A tal proposito, sulla questione se Farinetti aprirà o meno un punto Eataly presso l’ex Cofa a Pescara, lui ha risposto così: «Verremo di sicuro da voi, dal 2017 in poi inizieremo ad occuparci di questo ed apriremo in ogni regione d’Italia». Al termine del convegno al quale hanno partecipato circa 400 persone, l’associazione I vignaioli d’Abruzzo ha voluto offrire il vino agli ospiti presenti, accompagnato dalle gustose specialità dell’azienda Ursini. Presente anche l’azienda Cocco con il suo raffi nato caffè
Il giornalista di Sky tg 24 Marco Di Fonzo
Il brindisi di Farinetti con I Vignaioli d’Abruzzo
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fotogallery BENFATTO Non contraffatto
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fotogallery BENFATTO Non contraffatto
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incarichi & carriere
MARCO ALESSANDRINI È IL NUOVO SINDACO DI PESCARA
Marco Alessandrini è stato eletto sindaco di Pescara. Il neo primo cittadino, sconfitto nelle elezioni del
2009, si riprende la rivincita nei confronti del sindaco uscente Luigi Albore Mascia, battendolo, nel turno di ballottaggio, con il 66,34% dei voti contro il 33,66. 44 anni, avvocato, è figlio del giudice Emilio, assassinato a Milano nel 1979 da un commando di prima linea. L’insediamento ufficiale è avvenuto lo scorso 16 giugno con una breve cerimonia. Visibilmente commosso Alessandrini, che ha ricevuto la fascia tricolore dal sindaco uscente ha commentato: «Provo gioia e contentezza, ma ho anche la consapevolezza che questo ufficio dovrà essere presto assai movimentato in quanto la comunità pescarese è una comunità che ha bisogno di aiuto. Ci sono tante questioni aperte, vogliamo metterci all’opera il prima possibile».
MAURIZIO BRUCCHI CONFERMATO ALLA GUIDA DI TERAMO
C
on uno scarto di soli 800 voti, Maurizio Brucchi si è riconfermato sindaco di Teramo. Il primo cittadino di centrodestra ha riconquistato la poltrona con il 51,52% dei voti con il 48,82 dell’avversaria di centrosinistra Manola Di Pasquale. «È stata una battaglia uno contro tutti ma - ha detto il neosindaco, al secondo mandato - alla fine abbiamo vinto noi. Non abbiamo fatto la battaglia sulle poltrone e i teramani hanno capito che la proposta di Maurizio Brucchi era quella seria, senza che i presidenti di Regione suonassero ai campanelli delle zie. Alla fine - ha detto - sono stati premiati il lavoro, la presenza, la costanza, l’onestà, la serietà e anche le proposte». Medico chirurgo classe 1961, Brucchi non aveva raggiunto l’elezione al primo turno per soli 135 voti.
MONTESILVANO, GIULIANOVA E SILVI, ECCO I NUOVI SINDACI
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ue Comuni al centrosinistra e uno al centrodestra. Si sono concluse così le elezioni al ballottaggio di Montesilvano, Giulianova e Silvi. Francesco Maragno, candidato del centrodestra, è divenuto sindaco di Montesilvano con il 53,6% contro il 46,4% del candidato sindaco di centrosinistra Lino Ruggero, ex vicesindaco dell’amministrazione Di Mattia, caduta per le dimissioni, lo scorso 16 febbraio, di 13 consiglieri. Alla guida del Comune di Giulianova è stato riconfermato il sindaco uscente Francesco Mastromauro con il 62,77% contro il 37,23 dello sfidante di centrodestra Fabrizio Retko. E infine al Comune di Silvi è stato eletto Francesco Comignani totalizzando il 51.41% contro il 44,96 del suo avversario, l’ex vice sindaco, Enrico Marini.
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La soluzione al rebus del manager
numero
Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 88 • aprile 2014 • anno IX • Copia Omaggio
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La copertina numero 90 di ABRUZZO IMPRESA con Oscar Farinetti, fondatore di Eataly
La serata di gala di FARE IMPRESA e il matching durante il meeting di FARE IMPRESA.
Informazione • Comunicazione • Matching
ASSOIMPRESA propone una duplice soluzione alle realtà imprenditoriali che vogliono crescere e mettersi in gioco: ABRUZZO IMPRESA, il mensile dell’informazione dedicato alle realtà economiche regionali e il meeting “FARE IMPRESA” ideato per favorire nuove e proficue relazioni.
incarichi & carriere
FONDAZIONE ITS TERAMO, GIOVANNI DI GIOSIA NEO PRESIDENTE
«R ingrazio tutti per la fiducia che mi hanno voluto accordare che cercherò di ripagare con sensibilità,
impegno, rigore e concretezza. Nel contempo mi preme rivolgere un caro e affettuoso ringraziamento a chi mi ha preceduto che purtroppo non è più con noi e che ha tracciato la strada per questo percorso che continuerò a seguire e nel contempo ad innovare con forte senso di responsabilità verso i giovani ed il nostro territorio». Così Giovanni Di Giosia ha accolto la sua elezione alla presidenza della Fondazione Its di Teramo. Di Giosia, amministratore dell’azienda di famiglia Ali d’Oro, succede a Salvatore Di Paolo, prematuramente scomparso.
CORPO FORESTALE, CIRO LUNGO È IL NUOVO COMANDANTE REGIONALE
Ciro Lungo, 46 anni, nato a Torre del Greco e laureato in ingegneria civile presso l’Università Federico
II di Napoli, con specializzazione in ingegneria sanitaria e ambientale è il nuovo comandante regionale per l’Abruzzo del Corpo Forestale dello Stato. Il comandante Lungo assume l’incarico ricoperto dal 2009 da Giuseppe Paolella, promosso a capo del Servizio Centrale Ispettivo presso l’Ispettorato generale del Corpo forestale di Roma.
ADRIANO TURRINI CONFERMATO ALLA GUIDA DI COOP ADRIATICA
Adriano Turrini è stato confermato presidente per i prossimi 3 anni di Coop Adriatica. Al suo fianco
resta il vicepresidente Elio Gasperoni. Le nomine sono state effettuate durante la prima riunione del consiglio di amministrazione neoeletto, subito dopo il termine dell’assemblea generale di Bilancio. Con l’insediamento del Cda (25 membri) e della Commissione Etica (5 membri) si completa il percorso di democrazia per il rinnovo della governance di Coop Adriatica, iniziato due mesi fa con le elezioni dei rappresentanti dei soci. Con le votazioni nei negozi sono stati scelti 463 consiglieri di Zona, 26 presidenti di Zona e 12 presidenti di Distretto: fino al 2017 saranno loro a portare la voce dei soci nella vita della Cooperativa.
LIONS L’AQUILA, LAURINI ELETTO PRESIDENTE L’imprenditore Francesco Laurini è il nuovo presidente del Lions Club L’Aquila Host per l’anno sociale 2014-2015. Con Laurini si è insediato anche il nuovo Consiglio Direttivo che è formato dal past president Pierfranco Colangeli; primo vicepresidente, Mauro Zordan, secondo vicepresidente Francesca Ramicone, segretario Gian Paolo De Rubeis, tesoriere Monica Petrella, cerimoniere Alessandra Rossi, censore Teobaldo Cinque e dai consiglieri Angelo Cora, Luigi Daniele, Angelo De Nicola, Enrico Farina. Leo advisor Pierfranco Tantillo. Revisori dei conti Enrico Corsi (presidente), Maria Chiara Giadrossi e Alessandra Rossi; Comitato Soci Franco Dus (presidente), Sergio Placidi e Giancarlo Scoccia.
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incarichi & carriere
POMODORO A PERA, CAMERANO PRESIDENTE DEL CONSORZIO ROSSO ABRUZZO
Luciano Camerano è stato eletto presidente del neo costituito consorzio di produttori del pomodoro a
pera d’Abruzzo, denominato “Rosso Abruzzo”. I soci fondatori sono Rustichella d’Abruzzo spa di Pianella, Verde Abruzzo srl e Tenute Fragassi di Citta Sant’Angelo, azienda agricola Travaglini di Vasto e azienda agricola Cantoro di Morro d’Oro. Il consorzio promuoverà le coltivazioni e le produzioni del pomodoro a pera poiché le caratteristiche di questo prodotto sono uniche per la sua dolcezza e la sua qualità. Soprattutto in un mercato dove l’attenzione verso i prodotti tipici locali è maggiore e il consumatore è sempre alla ricerca di prodotti di filiera che garantiscono la provenienza e le lavorazioni.
GIOCHI MEDITERRANEO, PETROSINO DIRETTORE GENERALE DEL COMITATO
Guglielmo Petrosino, uomo di sport, già legato all’ambito delle attività sportive della città di Pescara, è
stato nominato direttore generale del comitato organizzatore dei Giochi del Mediterraneo. La nomina è avvenuta nel corso del consiglio di amministrazione del comitato al quale hanno preso parte Mario Mazzocca in rappresentanza della Regione Abruzzo; Enzo Imbastaro, presidente del comitato regionale Coni, in qualità di delegato del presidente nazionale Coni Giovanni Malagò; Enzo Del Vecchio, in qualità di delegato del sindaco Marco Alessandrini; Roberto Fabbricini, quale segretario generale del Coni; e il dirigente del gabinetto del sindaco di Pescara Marco Molisani.
UIL RUA, MARCO ANGELINI È SEGRETARIO REGIONALE
Marco Angelini, già segretario responsabile dell’Aquila, è il nuovo segretario generale regionale della
Uil Rua, il sindacato di categoria che si occupa di Ricerca, Università, Alta Formazione Artistica Musicale. L’elezione di Angelini, segue quella di Pino De Angelis avvenuta lo scorso 18 giugno come segretario regionale della Uil Fpl (Uil Federazione Poteri Locali) anch’egli, afferma il sindacato «sempre impegnato a tutelare i diritti dei lavoratori del comparto di riferimento con costante impegno e disponibilità verso tutti». Il congresso ha costituito l’occasione per approfondire il tema della centralità delle Istituzioni dedite alla formazione e alla ricerca scientifica come punto di riferimento di una possibile ripresa economica della Regione e dell’intero Paese.
CONSIGLIO REGIONALE, MAURO FEBBO È CAPOGRUPPO DI FORZA ITALIA
Il gruppo consiliare regionale di Forza Italia, su proposta del presidente Nazario Pagano e d’accordo con Gianni Chiodi, componente dell’Ufficio di presidenza nazionale del partito, ha eletto all’unanimità il consigliere Mauro Febbo, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale.
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incarichi & carriere
GIUSEPPE DI PANGRAZIO È IL NUOVO PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE
L’architetto Giuseppe Di Pangrazio, 55 anni di Avezzano, consigliere comunale di Avezzano, capogrup-
po del PD al Comune di Avezzano e membro dell’Esecutivo regionale PD Abruzzo, è il nuovo presidente del X Consiglio regionale dell’Abruzzo. E’ stato eletto al primo scrutinio con 25 voti favorevoli su 31. Di Pangrazio è alla seconda legislatura. Nella precedente era stato vice presidente della Commissione LL.PP. «Saremo interlocutori attenti di quanti vorranno contribuire a costruire il nuovo Abruzzo che tutti sogniamo, anche con l’apporto propositivo dei tantissimi abruzzesi nel mondo, verso i quali questo Consiglio regionale guarda con attenzione e profondo rispetto - ha dichiarato Di Pangrazio-. Il contributo delle forze sociali, culturali, del mondo del lavoro, della produzione, dell’Università saranno di estrema utilità e potranno contare su un Consiglio regionale pronto a dialogare. C’è la necessità di riorganizzare il territorio regionale per renderlo più coeso e competitivo, più attento - ha concluso - per affrontare le sfide nazionali ed europee che impongono la valorizzazione territoriale e opportuni cambiamenti.
RINNOVATE LE CARICHE SOCIALI DELL’API DI TERAMO, Marcozzi al vertice
L’Associazione delle Piccole e Medie Industrie della Provincia di Teramo ha eletto il nuovo Comitato
Esecutivo. A presiedere il comitato per il triennio 2014-2017 sarà Alfonso Marcozzi, titolare dell’azienda Digitecno con sede in Teramo. Il nuovo presidente, nel ringraziare per la fiducia espressa, ha brevemente tracciato il suo programma di lavoro fortemente legato alle necessità di trovare strumenti e strategie per l’urgente uscita dalla crisi economica ed occupazionale. «Le parole d’ordine sono: fare rete,sburocratizzazione, fiscalità, flessibilità, rilancio delle relazioni industriali – ha spiegato -. Attenzione particolare all’ascolto degli imprenditori ed al loro coinvolgimento nelle azioni da portare avanti per fare arrivare la loro voce a istituzioni, governo locale, sindacati, altre associazioni di categoria e a tutti coloro che hanno a cuore la piccola e media industria». Marcozzi sarà affiancato dal vice presidente Tesoriere Primo Pompilii – Penta Group; dai vicepresidenti Enea Lesti – Lesti Pallets, Lorella Pedicone – Metalway, Fiorenzo Polisini – Edilizia Polisini e dai consiglieri Carlo Di Camillo – Di Camillo Serbatoi, Vincenzo Di Diodoro – DI Remigio Di Diodoro, Andrè Ibba – Pandrol Italia e Giuseppe Ponzio – Ponzio.
BANCA D’ITALIA, DI LORENZO NOMINATO CONSIGLIERE A L’AQUILA
Il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, è stato nominato consigliere
presso la Banca d’Italia all’Aquila. La nomina, con scadenza al 2020, su proposta del Governatore della Banca d’Italia, è stata deliberata dal Consiglio superiore della Banca d’Italia il 30 aprile 2014 e comunicata dal direttore generale, Salvatore Rossi. «La giunta, il Consiglio camerale e il Segretario generale formulano a Silvio Di Lorenzo - si legge in una nota dell’Ente camerale - l’augurio di poter concorrere, con la sua esperienza, al buon andamento della sede abruzzese della Banca d’Italia nei vari compiti di servizio di tesoreria, vigilanza e di informazione economica cui è demandata».
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» di Eleonora Lopes - foto concesse da William Di Carlo
L «Il segreto dei nostri confetti è dato dagli ingredienti di altissima qualità e dalla tecnica di lavorazione»
L’antica fabbrica dolciaria di William Di Carlo
L’azienda Willam Di Carlo di Sulmona
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a William Di Carlo srl è il frutto dell’unione di due stirpi di famiglie di confettieri e pasticceri, quella della famiglia Marcone e quella dei La Civita-DiCarlo, che con il matrimonio di Clotilde Marcone e William Di Carlo hanno dato vita a un’unica azienda frutto della fusione delle due. Tutto iniziò in quel lontano 1833 a Sulmona quando le mani sapienti del maestro confettiere Francesco Marcone lavoravano zucchero, mandorle, cacao, nocciole e tanti altri ingredienti naturali trasformandoli in raffinati confetti. Negli anni, la pasticceria artigianale dei Marcone divenne sempre più famosa, fino ad annoverare tra i suoi clienti il re Umberto I di Savoia che rimase talmente colpito dalle bontà degustate da voler donare una spilla la cui immagine è ancora oggi il simbolo dell’azienda. Sono i primi anni del novecento quando William Di Carlo continua la tradizione ampliando l’azienda e facendola conoscere in tutta Italia. Dal 1995 alla guida c’è William Di Carlo, affiancato dai suoi genitori, sua zia e i suoi cugini. I tempi sono cambiati, sono susseguite diverse generazioni, ma la fedeltà agli antichi valori della lavorazione artigianale resta un punto fermo per questa famiglia. Ma qual è il segreto di questi confetti dal gusto inimitabile? «Gli ingredienti di altissima qualità –ci spiega William Di Carlo- acqua, zucchero e le pregiate mandorle d’Avola e la lavorazione; oggi come allora vengono lavorati nelle bassine, le larghe e basse pentole di rame. Un altro aspetto fondamentale per la riuscita del prodotto, è la manualità dei nostri maestri confettieri». Dalla fine del ‘800 la famiglia cura le storiche confezioni degli originalissimi bouquet di fiori di confetti, che sono diventate negli anni testimonianze eleganti per le cerimonie. Ma l’ingresso di William, ha portato un’aria nuova nel settore del marketing. «Noi compriamo anche con gli occhi –dice William Di Carlo- ed è per questo che ho voluto rivoluzionare il packaging. Alle eleganti e storiche scatole di latta che impreziosiscono il contenuto, ho affiancato confezioni più giovani e in linea con il mercato. E poi essendo un appassionato di grafica, mi diverto a ideare nuove confezioni. Attualmente disponiamo di due cataloghi, uno per l’inverno con prodotti più adatti a questa stagione e uno per l’estate con prodotti caratterizzati da ingredienti più
storie & persone
Williamo Di Carlo
William Di Carlo, il re dei confetti I confetti e le delicate prelibatezze targate William Di Carlo raccontano dal 1883, attraverso il loro gusto inconfondibile, una storia di bontà che non si ascolta, ma si assapora freschi». Tradizione sì, ma anche continua ricerca, innovazione e rapporti con l’Università. Così William Di Carlo ha deciso di far crescere la sua azienda. «Nonostante il difficile momento economico, siamo riusciti a svilupparci, ci siamo strutturati, e vogliamo affrontare la crisi mantenendo saldi i nostri obiettivi aziendali. Ci tengo a dire che il nostro confettificio è promotore per l’ottenimento del marchio di qualità IGP per il confetto di Sulmona, per il quale è stata istruita la pratica presso la CEE». «Ad oggi –continua il titolare- produciamo circa 110 prodotti, tra confetti, fiori in confetti, prodotti al cioccolato, torroni. E tra quelli creati di recente, il Cubano, rum, cannella e mandorle, credo sia quello che mi ha dato più soddisfazioni. Nasce dalla tostatura della mandorla, poi rivestita di finissimo cioccolato bianco e racchiusa in un sottilissimo strato di zucchero insieme a rum e cannella. Un prodotto che ha un’identità molto forte». I confetti William Di Carlo sono presenti sull’intero territorio nazionale, e l’azienda esporta circa il 50% della produzione attraverso una rete di concessionari o clienti diretti in quasi tutti i Paesi Europei: Belgio, Francia, Inghilterra, Germania, Austria. Fuori
dell’Unione Europea è presente negli USA, Canada, Australia, Brasile, Russia, Emirati Arabi, Qatar, Kwait, Cina. Considerata l’alta qualità, i prodotti William Di Carlo sono da sempre destinati ad un tipo di clientela medio-alta, per questo nella scelta dei canali distributivi finora sono stati privilegiati i negozi specializzati come La Rinascente, Eataly e Eat’s e, in qualche caso, in linea con la tendenza del mercato, alcuni selezionati centri di grande distribuzione con accordi per specifiche linee di prodotto come Carrefour tramite il brand Terre D’Italia. Ma l’impegno e i principi di questo intraprendente imprenditore non si fermano alla sua azienda, William è anche presidente del Polo Agire, Polo di Innovazione Agroalimentare per la Regione Abruzzo, composto da 120 aziende. «Il Polo –conclude il presidente- è uno strumento fondamentale per le aziende del comparto agroalimentare nato per affrontare le sfide che l’attuale scenario economico pone alle piccole e medie imprese. Il sostegno della Regione è importante, ma la burocrazia spesso rallenta i processi, allora i soci devono fare sinergia e portare avanti i progetti con le proprie forze» •
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» di Marcella Pace
V Le parole di Antonio Marascia
iaggiano in parallelo le due grandi passioni di Antonio Marascia. Ottenuta la laurea in Giurisprudenza nel 2005, proprio in quell’anno entra nel consiglio di Amministrazione di Cantina Miglianico, società cooperativa nata 53 anni fa, nella quale già nel 2002 aveva ottenuto un incarico come revisore dei conti e che nel 2010 lo investe della carica di presidente. Il mondo del vino lo ha sempre appassionato, complice l’azienda agricola di famiglia dedicata alla coltivazione di uve. Ma l’aspetto che lo attrae di più è quello commerciale che si cela dietro un’azienda vitivinicola. «Assodato che abbiamo un prodotto di altissima qualità grazie alla materia prima che ci viene conferita dai soci della cooperativa – spiega Marascia – è importante individuare la strategia giusta per aggredire mercati sempre nuovi. In questi ultimi anni abbiamo arricchito la varietà di etichette con l’introduzione di bollicine, ottenute dalla spumantizzazione di Passerina e Pecorino e intendiamo ampliare i quantitativi di produzione. Vogliamo anche avviare un processo di acquisizione di nuovi soci. Per quanto riguarda l’aspetto commerciale, proseguiamo nel nostro percorso rivolto verso l’estero».
«Memento audere semper»
Cantina Miglianico
«Per aspera ad astra»
«Finché vita avrai tu non mollare mai»
«Bisogna porsi delle mete per avere il coraggio di raggiungerle»
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antina Miglianico nasce nel 1961. A fondarla fu don Vincenzo Pizzica, il prete del paese, radunando i contadini della zona che iniziarono dapprima solo con la trasformazione delle uve, per poi dedicarsi anche alla fase di imbottigliamento. Oggi la cantina, presieduta da Antonio Marascia, conta su 250 soci provenienti dall’A bruzzo ma anche dalla Puglia. L’azienda è dotata di un’ampia bottaia con circa 200 barrique e 60 botti in legno di varie essenze. Il reparto imbottigliamento è attrezzato con due linee completamente automatiche per la produzione di bottiglie e dame. Nella costante ricerca della qualità sotto ogni punto di vista, Cantina Miglianico negli ultimi anni ha affrontato investimenti molto elevati per l’ammodernamento degli impianti produttivi ed è impegnata in un progetto di riconversione e ristrutturazione
dei propri vigneti puntando essenzialmente sulla produzione di uve di qualità. Ogni anno Cantina Miglianico produce 70 mila quintali di uve, dando vita a 18 varietà di vini Dop e Igp. Un vino di alta qualità che proprio negli ultimi anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Ultimi ma solo in ordine cronologico, la Medaglia d’Oro al concorso internazionale di Bruxelles per il Montepulciano Pietra Maiella Mellanium 2009 e il premio speciale “Denominazione d’origine 2014” al Vinitaly di Verona. Riconoscimenti che hanno aperto le porte del mercato estero alla Cantina Miglianico, che, oltre nella grande distribuzione e nel settore Horeca italiani, è presente in Canada, Paesi Nordici, Stai Uniti, Cina e Giappone. Fiore all’occhiello dell’ampia produzione della società cooperativa il vino “Il Fondatore” dedicato a don Vincenzo, prodotto in numero limitato.
New Generation storie&persone
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lasse 1979, appassionato di viaggi, motori e vino, Antonio Marascia è riuscito a tramutare l’amore per il nettare di Bacco in un secondo mestiere. Avvocato di professione, Antonio Marascia oltre ad avere uno studio legale tutto suo, inaugurato ad aprile dello scorso anno e specializzato in diritto societario e contrattualistica, è infatti presidente, dall’8 marzo 2013, della Cantina Miglianico, pronto al rinnovo del suo mandato. «Circa 9 anni fa – ricorda il giovane legale – sono entrato nel CdA della Cantina come consigliere. Conferisco in Cantina, da circa 10 anni, le uve prodotte nell’azienda di famiglia, voluta e realizzata da mio padre. Nello specifico conferisco Montepulciano, Trebbiano, Chardonnay e Pecorino. Fin da quando ero piccolo ho sempre avuto a che fare con il mondo del vino. Nel 2010 sono stato nominato vicepresidente della Cantina. Da quel momento io e il mio predecessore, affiancati dal direttore generale Danilo Mattone abbiamo preso le redini della Cantina, dedicandoci con passione ad un percorso di rinnovamento e di implementazione della qualità». Sin dal primo momento Antonio ha riportato la sua esperienza lavorativa proprio in Cantina, curando in particolar modo l’aspetto della commercializzazione, soprattutto con l’estero, anche grazie al nuovo direttore commerciale della Cantina, Marco Laghi, che ha individuato nuovi partner commerciali di fascia medio alta. «Negli ultimi anni – prosegue Marascia – abbiamo valorizzato moltissimo la qualità del prodotto, grazie all’instancabile opera del nuovo enologo Carmine De Iure, e i riconoscimenti ottenuti sono la conferma che i nostri prodotti possono di buon grado essere annoverati tra quelli a maggiore respiro internazionale. Un plauso particolare va a tutti i nostri soci che ci conferiscono uve di ottima qualità, da cui riusciamo a trarre i vini che sono apprezzati in tutto il mondo. Ed è altrettanto importante la collaborazione e la sinergia che si è instaurata all’interno del CdA. La dedizione e la passione mostrata da tutti i consiglieri e dal vicepresidente sono il cuore dei successi ottenuti da Cantina Miglianico».
Antonio Marascia 47
» di Luigi Carunchio
IL NUOVO DECRETO RENZI Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n° 144 del 24 giugno 2016 entra in vigore il Decreto Legge n° 91/2014 in tema di disposizione urgenti per il rilancio e lo sviluppo delle imprese
I L’articolo 19 prevede che l’Aiuto per la Crescita Economica varato dai precedenti governi, al fine di incentivare la patrimonializzazione delle imprese, abbia un applicazione più estensiva
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l DL 91/2014, approvato lo scorso 13 giugno, affiancando il DL 90/2014 in tema di riforma del pubblico impiego, contiene al suo interno una serie di misure per lo sviluppo della crescita e della competitività delle imprese, riassumiamo quelle più significative. • Recupero del Made in Italy del settore agricolo: L’art 3 prevede per le imprese che producono prodotti agricoli o per le piccole e medie imprese che producono prodotti agroalimentari, un credito di imposta pari al 40% della spesa sostenuta per nuovi investimenti. Il massimo del credito utilizzabile è pari ad Euro 50.000,00, da utilizzare entro il 31.12.2014 o se l’investimento riguarda lo sviluppo del commercio elettronico, entro i due successivi esercizi. Il credito spetta anche per lo sviluppo di nuovi prodotti mediante reti di impresa. • Incentivi per l’assunzione di giovani lavoratori agricoli: L’art 5 prevede incentivi per l’assunzione di giovani lavoratori nel settore agricolo compresi tra i 18 e i 35 anni, nel periodo che va dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015. L’assunzione deve comportare un incremento occupazionale. L’incentivo è pari ad 1/3 della retribuzione lorda imponibile ai fini previdenziali, ed è concessa per un periodo di 18 mesi, esclusivamente mediante
la compensazione dei contributi dovuti. • Credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi: L’art 18 prevede un credito di imposta per investimenti in beni strumentali nuovi effettuati fino al 30 giugno 2015. Il credito è calcolato nel 15% dell’eccedenza della spesa sostenuta per l’investimento, rispetto alla media di settore degli investimenti effettuati nel quinquennio, escludendo l’anno con maggiori investimenti. Il credito non spetta per investimenti inferiori a Euro 10.000,00, ed è ripartito in tre quote annuali di pari importo. La prima quota annuale è utilizzabile a decorrere dal 1° gennaio del secondo periodo di imposta successivo a quello in cui si è effettuato l’investimento. • Modifiche all’Aiuto della Crescita Economica ACE: L’articolo 19 prevede che l’Aiuto per la Crescita Economica varato dai precedenti governi, al fine di incentivare la patrimonializzazione delle imprese, abbia un applicazione più estensiva. A partire dal periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2014 i soggetti IRPEF e IRES potranno utilizzare un credito di imposta commisurato all’eccedenza del rendimento nazionale non utilizzato nel periodo d’imposta per incapienza del reddito complessivo netto, e nel caso di soggetti incapienti IRES, l’aiuto potrà essere trasformato
fisco
Si segnala la possibilità anche per le assicurazioni e altri operatori creditizi, con l’abbattimento del monopolio bancario, di erogare credito esclusivamente alle imprese, secondo regole che il governo dovrà stabilire in accordo con le autorità di vigilanza bancarie
in un credito d’imposta da utilizzare in 5 anni ai fini IRAP; Inoltre per le aziende che decidono di quotarsi in borsa si prevede per tre periodi d’imposta una maggiorazione del 40% della variazione in aumento del capitale per le società ammesse alla quotazione. • Misure di semplificazione alle imprese: L’articolo 20 contiene oltre alle misure rivolte a incentivare la costituzione di società per azioni e facilitare il reperimento del capitale di terzi, diverse misure atte ad incentivare gli investimenti produttivi. Con la modifica all’articolo 2327 del codice civile della parola centoventimila con la parola cinquantamila si riduce il capitale minimo previsto per la costituzione di società per azioni al fine di incentivarne la nascita. Vengono apportate sostanziali modifiche alla normativa che impone l’organo di controllo o del revisore legale alle società che hanno un capitale superiore a quello minimo di legge. Infatti con l’abbassamento del capitale minimo di legge da 120.000 a 50.000 si sarebbero aumentati i casi in cui risultava obbligatoria la nomina dell’organo di controllo. Nell’ottica di contenere i costi delle piccole e medie imprese viene abrogato il secondo comma dell’articolo 2477 del codice civile, lasciando in vigore l’obbligo dell’organo di controllo solo per le società che: sono tenute alla redazione del
bilancio consolidato, per le società che controllano una società obbligata alla revisione legale dei conti e alle società che per due esercizi successivi superano due dei limiti previsti dal primo comma dell’articolo 2435 bis del Codice Civile in tema di bilancio abbreviato. Con l’abrogazione del secondo comma dell’articolo 2477 del codice civile si pone il problema se il suddetto organo di controllo decada o se resti in carica fino alla naturale scadenza. Se si considera la ratio della norma e quindi la diminuzione dei costi aziendali la decadenza ex lege dovrebbe prevalere. Sempre in tema di semplificazioni dal 2015 vengono ridotti del 50% i diritti annuali da pagare alle Camere di Commercio. • Modifiche relative alla decorrenza delle valute e il calcolo degli interessi bancari: L’articolo 31 prevede la sostituzione del comma 2 dell’articolo 120 del decreto legislativo 1 settembre 1993 n° 385 che regola e stabilisce le modalità e i criteri per la produzione, con periodicità non inferiore ad un anno, di interessi maturati nelle operazioni bancarie, assicurando nei confronti della clientela la stessa periodicità nel conteggio degli interessi sia debitori che creditori e garantendo che gli interessi periodicamente capitalizzati non possano produrre interessi ulteriori
Con l’abbassamento del capitale minimo di legge da 120.000 a 50.000 si sarebbero aumentati i casi in cui risultava obbligatoria la nomina dell’organo di controllo
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luigicarunchio@valoreassociati.it
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» di Antonio Teti
Psicologia del Cyberspazio: lo studio delle emoticons per capire chi sei Se a Freud fosse stato concesso di osservare i progressi conseguiti nel settore scientifico della psicologia, sarebbe rimasto sicuramente molto impressionato. Forse però avrebbe avuto reazioni diverse nell’apprendere questa notizia…
S Chissà come avrebbe reagito il grande Sigmund Freud nell’apprendere dell’interesse delle persone sulla possibilità di condurre delle sedute di psicoanalisi virtuali basate sull’analisi di piccole immagini inserite in messaggi ipertestuali
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tiamo parlando delle emoticons, o meglio le smiley o “faccine” che tanto appassionano molti cyber-navigatori. Sono delle riproduzioni stilizzate delle maggiori espressioni facciali umane, a cui abbiamo affidato il compito di esprimere l’emozione provata nel momento in cui viene generato un messaggio. Le utilizziamo negli SMS e in Internet per rafforzare alcuni aspetti della comunicazione scritta, poiché il significato stesso del termine nasce dall’accoppiamento dei termini emotion e icon. In funzione dell’utilizzo continuo e ininterrotto che facciamo della Rete, al punto tale da identificare l’uomo contemporaneo con il termine di “individuo digitale”, è nato un nuovo filone scientifico che studia l‘aspetto della psicologia umana nel Cyberspazio, noto proprio con il termine di psicologia del Cyberspazio. Da molteplici studi condotti sull’impatto delle tecnologie digitali sull’esistenza dell’individuo, appare ormai incontestabile la tesi dell’inesistenza di una linea di confine tra il mondo reale e quello virtuale: non esiste più una divisione tra mondo reale e mondo virtuale. Questo nuovo scenario, produce un condizionamento psicologico sull’essere umano, che si traduce in una miscellanea di pulsioni, comportamenti ed azioni che vengono disseminate sia nella vita reale che in quella vissuta nel
Cyberspazio. Sarà anche per questo motivo che un noto microblogger come Tumblr, ha deciso di studiare l’aspetto dell’emotività legata proprio all’utilizzo delle cosiddette “faccine”. Lo studio in questione è stato affidato a Dan Brill, uno dei più noti esperti di promotion di New York, nonché leader del gruppo pubblicitario Droga5, che per l’occasione ha attivato su Tumblr una sezione chiamata Emojinalysis, che ha il compito di esaminare le emoticons utilizzate dai suoi utenti allo scopo di decifrare gli eventuali disturbi psichici degli utilizzatori. È sufficiente mandare a Brill la schermata delle faccine più utilizzate, per ricevere una sorta di consulenza psicologica in cui vi sarà indicato come non va nella vostra vita. Chissà come avrebbe reagito il grande Sigmund Freud nell’apprendere dell’interesse delle persone sulla possibilità di condurre delle sedute di psicoanalisi virtuali basate sull’analisi di piccole immagini inserite in messaggi ipertestuali… Ciononostante, l’idea sembra aver riscosso un notevole successo in rete. Sono già decine di migliaia le persone che hanno inviato degli screenshot delle emoticons usate principalmente nelle chat su Messenger e Whatsapp. Anche se quest’annuncio può suscitare ironia nel pubblico, al punto tale da considerarla l’ennesima baggianata del web, ancora una volta
ICT
In funzione dell’utilizzo continuo e ininterrotto che facciamo della Rete è nato un nuovo filone scientifico che studia l‘aspetto della psicologia umana nel Cyberspazio
non bisogna commettere l’errore di sottovalutare la rilevanza dell’utilizzo dei social network, soprattutto da un punto di vista psicologico. Forse sarà anche per questo motivo che il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha deciso anch’egli di occupare uno spazio all’interno di Tumblr. Nelle settimane scorse, ha pubblicato un primo messaggio sulla piattaforma di microblogging, per parlare della concessione di prestiti agli studenti che frequentano i college statunitensi. Anche se Tumblr non può certamente contare sulla notorietà e la capillarità di altri social, come Facebook o Twitter, è altresì vero che il suo utilizzo è largamente diffuso tra i giovanissimi, aspetto che non è sicuramente sfuggito al Presidente americano, sempre in continuo affanno per i deludenti indici di gradimento riscossi nel Paese. Infatti, da un recentissimo sondaggio condotto da CBS News, solo il 36% degli americani approva ciò che Obama sta facendo in politica
estera, contro un 49% che giudica negativamente il suo operato. Non bisogna dimenticare che soprattutto negli USA, Internet è diventato lo strumento di maggior rilievo per quanto concerne le consultazioni elettorali, anche se va ricordato che il livello di diffusione della Rete nel paese è pari al 74%, percentuale di certo molto elevata, ma non più di altri paesi al mondo. Per certo il Cyberspazio, sta esercitando un condizionamento sempre più importante nella vita dell’individuo, costantemente interconnesso e avido di informazioni aggiornate in tempo reale. Possiamo quindi tranquillizzarci anche per quanto concerne l’aspetto psicologico: in futuro, le nostre metodologie comportamentali adottate in Rete, saranno sempre più analizzate e valutate per costruire delle basi di conoscenza utili per applicazioni diverse, e forse anche per stabilire il livello di felicità di ognuno di noi. Magari sarà sufficiente installare una singola app sul nostro smartphone!
In futuro, le nostre metodologie comportamentali adottate in Rete, saranno sempre più analizzate e valutate per costruire delle basi di conoscenza utili per applicazioni diverse
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creatività » di Simone D’Alessandro
IL PREMIO CONFINDUSTRIA ABRUZZO GREEN SI AVVIA ALLA III^ EDIZIONE Quest’anno possono partecipare gratuitamente imprese, enti, scuole, associazioni e ricercatori
La partecipazione è gratuita, le schede di partecipazione possono essere inviate fino al 10 Ottobre 2014
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onfindustria Abruzzo - in collaborazione con Legambiente Abruzzo, Arta Abruzzo, Futuris Aquilana, Parco Nazionale della Majella, Camera di Commercio dell’Aquila, DMC Cuore dell’Appennino, SNAM e Fabbrica della Conoscenza - indice la III^ edizione del Premio Confindustria Abruzzo Green 2014. Un riconoscimento importante, ma soprattutto un’occasione di incontro e confronto per costruire una mentalità green condivisa. Imprese, enti, scuole, università, associazioni, ricercatori: partecipate! Possono partecipare tutte le realtà imprenditoriali di piccole, medie e grandi dimensioni, che operano in tutti i settori, purché presenti in Abruzzo con una sede operativa o legale. Possono, inoltre, partecipare tutte le amministrazioni pubbliche abruzzesi che praticano acquisti verdi, gestiscono appalti verdi e/o introducono pratiche virtuose finalizzate a ridurre/risparmiare carta, acqua, energia elettrica. Da quest’anno, la giuria del premio apre le sue valutazioni anche a scuole, università, associazioni, ricercatori e inventori. La partecipazione è gratuita, le schede di partecipazione possono essere inviate fino al
10 Ottobre 2014. Partecipare è semplice, basta andare su http://www.confindustria.abruzzo.it/premioGREEN/home.html, cliccare sulla voce “come partecipare” e poi su scheda imprese oppure su scheda enti/associazioni/scuole/altro e compilare il formulario che apparirà. In alternativa, è possibile scaricare le schede in pdf o in word. Saranno premiati i primi classificati per le 3 categorie: prodotto - processo - servizio. Il Premio dà diritto all’uso del logo Premio Confindustria Abruzzo Green 2014. Le schede delle organizzazioni ritenute più virtuose dalla giuria, saranno pubblicate sul sito di Confindustria Abruzzo e raccolte in un volume dal titolo “Green Community Abruzzo: buone prassi ed eco-innovazioni del territorio”. Menzioni Speciali e un premio in denaro per i ricercatori. La giuria si riserva la facoltà di assegnare delle menzioni speciali a quelle realtà particolarmente innovative, ma non classificabili all’interno delle categorie specificate all’articolo 3 del regolamento. La giuria, inoltre, si riserva di assegnare la somma di Euro 1.000,00 in denaro come premio per un’innovazione ideata da ricercatori universitari
Saranno premiati i primi classificati per le 3 categorie: prodotto, processo, servizio
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» di Filippo Paolini
Il rating della legalità In sintesi concede vantaggi per la concessione di finanziamenti pubblici e per l’accesso al credito bancario
I Con tali presupposti si ottiene la prima “stelletta” del rating, dopo di chè si può arrivare ad un massimo di tre “stellette” sulla base di ulteriori caratteristiche
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l mondo imprenditoriale conosce molto bene il concetto di “rating” nel campo del sistema bancario, inteso dunque come indicatore sintetico del grado di solvibilità di un’impresa, ma ha ancora poca dimestichezza con il così detto rating della legalità, introdotto dall’art. 5-ter D.L. n.1/12. A che cosa serve? Ebbene, ponendosi di fatto come diga rispetto ai comportamenti illeciti nelle imprese, concede vantaggi per la concessione di finanziamenti pubblici e per l’accesso al credito bancario. Il provvedimento riguarda le imprese che raggiungano un fatturato minimo di due milioni di euro risultate dall’ultimo esercizio chiuso nell’anno precedente a quello in cui viene richiesto il rating, che abbiano almeno una sede operativa nel territorio nazionale e che siano iscritte da almeno due anni nel Registro delle Imprese. Per ottenere il rating della legalità, che viene rappresentato con delle “stellettte”, costituiscono condizione imprescindibile i seguenti requisiti: a) assenza di condanne penali a carico dell’imprenditore e dei vertici aziendali;
b) assenza di condanne a carico dell’impresa ex D.Lgs. n.231/01; c) assenza di condanne definitive per gravi illeciti in materia antitrust; d) assenza di accertamenti definitivi di maggior reddito; e) assenza di accertamenti definitivi per violazioni in tema di salute e di diritti dei lavoratori; f) effettuazione di pagamenti e transazioni finanziarie di ammontare superiore alla soglia di Euro 1.000 esclusivamente tramite strumenti di pagamento tracciabili; g) assenza di provvedimenti di revoca di finanziamenti pubblici di cui il soggetto richiedente è o è stato beneficiario e per i quali non siano stati assolti gli obblighi di restituzione, diventati inoppugnabili o confermati con una sentenza passata in giudicato nel biennio precedente la richiesta di rating; h) assenza di comunicazioni o informazioni antimafia interdittive in corso di validità. Con tali presupposti si ottiene la prima “stelletta” del rating, dopo di chè si può arrivare ad un massimo di tre “stellette” sulla base di ulteriori
norme & leggi
Una vota assegnato, il rating di legalità dura per due anni prorogabili, ma può essere sospeso in caso di rinvio a giudizio, adozione di una delle misure cautelari personali o patrimoniali ostative o, comunque, per l’adozione di provvedimenti che sanciscono la violazione dei requisiti
caratteristiche quali il rispetto del protocollo di legalità di Confindustria, tracciabilità dei pagamenti anche per importi inferiori ai 1.000 Euro, sistemi di compliance aziendale, processi di Corporate Social Responsability, iscrizione in uno degli elenchi di fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa, adesione a un codice di autodisciplina. La procedura per ottenere l’accreditamento deve essere attivata dall’impresa con una istanza su modulo predefinito, da inoltrare all’Autorità Garante per le comunicazioni ed il Mercato esclusivamente per via telematica. Una vota assegnato, il rating di legalità dura per due anni prorogabili, ma può essere sospeso in caso di rinvio a giudizio, adozione di una delle
misure cautelari personali o patrimoniali ostative o, comunque, per l’adozione di provvedimenti che sanciscono la violazione dei requisiti. In un’apposita sezione del sito web dell’Autorità Garante per le comunicazioni ed il Mercato, viene pubblicato l’elenco dei rating, con tutti i relativi provvedimenti, che è liberamente accessibile ed assicura in tal modo una totale trasparenza. Lo scorso 8 aprile è stato emanato il decreto ministeriale attuativo che dovrà trovare attuazione entro centoventi giorni. Si tratta, all’evidenza, di una sicura opportunità per le imprese che, da un lato, potranno godere di benefici diretti, come detto, nel campo dei finanziamenti e, dall’altro, beneficeranno di un sicuro ritorno di immagine, dato l’impatto che sarà generato dalla pubblicazione on line
La procedura per ottenere l’accreditamento deve essere attivata dall’impresa con una istanza su modulo predefinito, da inoltrare all’Autorità Garante per le comunicazioni ed il Mercato esclusivamente per via telematica
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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.
Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it
Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it
Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it
lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)
Riforma del lavoro e prospettive per il futuro: quale ruolo per la somministrazione di lavoro? Le novità in attesa della complessiva ridefinizione del quadro normativo
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a recente rivisitazione degli istituti del contratto a termine e della somministrazione a tempo determinato, in attesa della complessiva ridefinizione del quadro normativo di riferimento che si avrà all’esito dell’esercizio da parte dell’esecutivo dei poteri concessi dalla legge delega di riordino della materia, impone un generale riesame della tematica della gestione flessibile delle risorse umane. I primi sondaggi effettuati su oltre 300 aziende mostrano un Paese ancorato ai timori della crisi ed ai gravosi effetti economici ad essa conseguenti. Se, da una parte, per motivi di natura economica e commerciale, non si assiste ad importanti mutamenti nei piani di assunzione delle imprese, dall’altra chi pensa di cambiare la propria pianta organica, ha dichiarato che lo farà ricorrendo ai contratti a termine (44,4%) all’apprendistato (29,3%), ai tirocini (26,6%) e alla somministrazione a tempo determinato (24,2%). Si è altresì evidenziata la diminuzione dell’intenzione di utilizzare le altre forme contrattuali flessibili, quali il contratto a progetto e le partite IVA, ovvero il contratto a tempo indeterminato. Con riferimento quest’ultima tipologia contrattuale, il mondo aziendale attende che si vada in direzione del percorso di incentivazione e facilitazione della flessibilità garantita contenuto nella Legge Delega mediante l’introduzione del contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti. Nell’ottica di un complessivo riordino delle numerose tipolo-
gie contrattuali esistenti, il contratto a tutele crescenti dovrebbe debuttare nel nostro ordinamento entro il prossimo gennaio 2015, garantendo un maggior vantaggio delle assunzioni in termini di oneri sociali, nonché un periodo di inapplicabilità al rapporto di alcune garanzie tipiche, quali quelle apprestate a tutela della eventuale illegittimità dei licenziamenti. In questo quadro il contratto di somministrazione di lavoro, coerentemente con la funzione che gli è propria, è destinato ad assumere un ruolo sempre più centrale a discapito sia del contratto a termine che delle altre forme di flessibilità, quali collaborazioni professionali, contratti a progetto, partite iva, associazioni in partecipazione. Forme contrattuali che, ove gestite al di là delle loro funzioni tipiche, rappresentano un potenziale rischio per le aziende in ipotesi di contenzioso. Sia il Legislatore comunitario che, finalmente, quello italiano hanno mostrato di aver compreso le vere potenzialità del lavoro tramite Agenzia quale motore di incremento occupazionale, sia in favore dei giovani che di coloro che, nel recente passato, siano forzatamente fuoriusciti dal mondo del lavoro. In un’ottica di gestione garantita delle esigenze di flessibilità delle aziende, sii auspica che tale maturata convinzione spinga ad una efficace promozione dell’impiego di questo istituto, magari liberalizzando anche la somministrazione di lavoro a tempo indeterminato, curiosamente rimasta legata al precedente schema causale
I primi sondaggi effettuati su oltre 300 aziende mostrano un Paese ancorato ai timori della crisi ed ai gravosi effetti economici ad essa conseguenti
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» a cura di Piergiorgio Greco
Il presidente Pier Giorgio Di Giacomo durante il suo intervento all’assemblea dei soci
BCC Sangro Teatina, stanziati 30 milioni di Euro per il territorio L’assemblea dei soci ha approvato il consuntivo 2013 che parla di una banca in salute
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n utile di 377 mila euro, e ricavi in crescita del 7,8 per cento rispetto all’anno precedente. Numeri importanti, all’origine di un importante stanziamento di 30 milioni di euro per prestiti a tassi agevolati per imprese, famiglie e privati. Sono positivi i dati di bilancio 2013 presentati dalla governance della Banca di Credito Cooperativo Sangro Teatina all’assemblea dei soci, ad Atessa nella splendida cornice del teatro “Antonio Di Jorio”. Il consuntivo numero 111 della più antica banca di credito cooperativo di Abruzzo e Molise è stato approvato all’unanimità dai presenti, che hanno dato via libera anche agli altri dati che parlano di una banca in salute: la raccolta diretta è stata di 323.000.000 euro, cresciuta del 4 per cento, mentre gli impieghi, anche a causa della crisi economica che ha scoraggiato gli investimenti, sono pressoché rimasti stabili a 188.000.000 euro. Inoltre, a fronte di una dotazione patrimoniale di 27.841.000 euro,
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stabile rispetto all’esercizio precedente, si è rafforzato notevolmente il coefficiente di patrimonializzazione Tier1, che è passato dal 14,32% al 15,93 del 2014. «Per effetto dell’applicazione della nuova regolamentazione Basilea 3 - ha preannunciato Pier Giorgio Di Giacomo, presidente di Bcc Sangro Teatina - si prevede un ulteriore, lieve rafforzamento di questo importante indicatore. Alla forza patrimoniale, inoltre, si accompagna un’ottima situazione della liquidità. La nostra banca, quindi, potrà supportare la ripresa economica che interesserà in corso assistendo soci e clienti per il rilancio del territorio». «La banca - gli ha fatto eco Fabrizio Di Marco, direttore generale di Bcc Sangro Teatina - ha continuato con una politica di prudente valutazione dei crediti aumentando sensibilmente le coperture tramite i relativi fondi rettificativi. La redditività è stata sostenuta anche dall’apporto positivo dei proventi da operazioni finanziarie». Nel corso del 2013,
credito & finanza
infine, sono stati erogati competenza della banca, ben 161 mila euro per iniin Abruzzo e Molise, sui ziative di carattere cultutemi del lavoro, della culrale, sociale, solidaristico tura e dell’ambiente. e ricreativo, realizzate da Infine, come tradizione, realtà presenti sul territol’assemblea si è conclusa rio. con alcuni riconoscimenA beneficiare di questo ti. Sono stati premiati i risultato sarà soprattutto soci con quarant’anni di il territorio dove è presenfedeltà e appartenenza: te Bcc Sangro Teatina: Donato Cirigliano, Pasedici filiali in Abruzzo squale Giuliani, Rodole Molise, sette aree Verfo Pellicciotta, Dantino I soci durante l’assemblea della Bcc Sangro Teatina de Blu, competenza su Flacco, Luigi Di Lello, novantuno comuni disloGabriele Faiulli, Umbercati in quattro province (Chieti, Pescara, Campobasso e to Cinalli, Nicola tartaglia, Beniamimo Ricciuti, Nicola Isernia), per un totale di circa 400 mila abitanti. Stefano, Vincenzo Spinelli e Sergio Castronovo. AttribuTante le iniziative presentate nel corso dell’assemblea, a iti, poi, i Premi allo Studio Bcc a Pasquale Natelli (diplopartire dall’importante stanziamento di 30 milioni per fama di Ragioniere con votazione 100), Valentina D’Alonzo miglie, privati e imprese del territorio, per sostenere l’ac(laurea in Economia aziendale, 110), Pietro Colantonio quisto della prima casa, la ristrutturazione o manutenzio(laurea in Nuove tecnologie per l’Arte, 110), Martin Di ne di abitazioni e il finanziamento della piccola e media Biase (laurea in Medicina e Chirurgia, 110), Morena De impresa. Il plafond è articolato in tre parti da 10 milioni Marco (diploma Liceo scientifico, 100), Ilaria Cinalli (diciascuna, che saranno erogati nelle forme di mutui e fiploma Liceo scientifico, 100), Maria Liberatore (laurea in nanziamenti a tassi particolarmente agevolati. Un’iniziaArchitettura, 110), Federico Pachioli (laurea in Economia tiva denominata “Una mano alla ripresa”, a testimoniare e Commercio, 110), Ermanno Venditti (laurea in Ingegnel’impegno di Bcc Sangro Teatina per il territorio, su cui ria elettronica, 110), Francesca Iacobitti (diploma in Rainveste il 95 per cento dei risparmi. gioneria, 100). A loro è andato un buono da utilizzare in Inoltre, è stata presentata anche la neonata Associazione tecnologia o in viaggi da spendere presso soci della banca, Giovani Soci Bcc Sangro Teatina, composta da soci under l’apertura di un conto corrente gratuito e l’associazione 40: sul palco è intervenuto Andrea Di Risio, presidente del alla Bcc Sangro Teatina. Infine, è stato dato un riconosodalizio che nelle prossime settimane intraprenderà una scimento anche al socio Mario Rossi che quest’anno ha serie di iniziative a vantaggio dei giovani dei territori di compiuto 100 anni di età
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» a cura della redazione
Il team della Credem di Pescara
Credem prosegue lo sviluppo in Abruzzo L’obiettivo è continuare a sostenere famiglie e imprese
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redem (Credito Emiliano), una delle più solide banche private italiane e con una storia centenaria prosegue il suo sviluppo in Abruzzo dove opera con tre filiali, una Pescara, una a L’Aquila e una ad Avezzano, oltre alla rete di promozione finanziaria, di sub agenti Creacasa (gruppo Credem) e agenti specializzati nella cessione del quinto. Nello specifico, la banca continua a sostenere famiglie e imprese e, in linea con il piano di sviluppo in ambito nazionale, intende incrementare la base clientela, le masse e le quote di mercato anche in Abruzzo, regione caratterizzata da un tessuto economico interessante in cui primeggiano i settori manifatturiero, turistico e agroalimentare oltre al terziario. Nel dettaglio la banca nel proseguire il sostegno alle piccole e medie imprese mette a loro disposizione prestiti per sostenerle nella gestione dell’attività.
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In particolare si tratta di un plafond di finanziamenti rivolto principalmente ad artigiani, agricoltori, liberi professionisti e piccole imprese, interessate a gestire esigenze di liquidità, generalmente accentuate in corrispondenza delle scadenze fiscali di giugno e luglio ed altre necessità finanziarie quali il finanziamento del magazzino o il pagamento anticipato dei fornitori. I finanziamenti chirografari saranno erogati alle aziende selezionate che lo richiederanno, senza particolari formalità e senza ulteriori garanzie, mediante procedure snelle ed in tempi ristretti. A questa disponibilità di prestiti si aggiungono anche finanziamenti disponibili per le imprese che hanno progetti di innovazione le cui caratteristiche consentono di accedere ai finanziamenti previsti dall’accordo siglato nei mesi scorsi dal Gruppo Credem con il Fondo Europeo per gli investimenti (FEI). Per le aziende che invece hanno
credito & finanza
Il team della Credem della filiale de L’Aquila
Il team della Credem della filiale di Avezzano
obiettivi di internazionalizzazione Credem mette a disposizione una rete di specialisti per analizzare progetti ed opportunità e per affiancare gli imprenditori a scegliere le forme tecniche di investimento più efficaci per competere nel contesto internazionale. Per le famiglie la banca ha messo a disposizione, da fine febbraio a livello nazionale, 750 milioni di mutui per aiutarle a comprare e ristrutturare casa. Sono disponibili diverse tipologie di mutui, tra cui un ventennale, in promozione sino a fine agosto 2014, a tasso variabile con spread 2,10% su euribor a tre mesi. La distribuzione avviene attraverso la rete di filiali di promozione finanziaria, dei sub agenti Creacasa, società del
Gruppo specializzata in mutui, finanziamenti alle famiglie e prodotti assicurativi collegati al mutuo e degli agenti specializzati nella cessione del quinto. «Credem sta fortemente investendo sul territorio abruzzese ritenuto di grande interesse.» -ha commentato Michele Vocale area manager Credem per Abruzzo ed Umbria«Queste sono solo alcune iniziative messe in campo per assistere e supportare i clienti che la banca intende incrementare. Il nostro obiettivo è quello di essere vicini a famiglie e imprese mettendo loro a disposizione i nostri specialisti per capire le reali esigenze ed accompagnarle al raggiungimento dei loro progetti»
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Il Gruppo CREDEM Il Gruppo Credem è presente su tutto il territorio nazionale con 637 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari, 5.684 dipendenti, 792 promotori finanziari, 266 agenti finanziari di Creacasa e 106 agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto dello stipendio (dati al 31/03/2014).
La filiale della Credem di Pescara e Michele Vocale Area Manager Credem per Abruzzo ed Umbria
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» di Nicola Negri
Il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia
Compensare i crediti commerciali vantati nei confronti delle P.A. Sarà possibile con le somme dovute all’Erario per il perfezionamento degli istituti definitori della pretesa tributaria
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l legislatore con l’art. 28-quinquies del DPR 602/1973 introdotto dall’art.9, co.1 del D.L: 35/2013 (convertito con l.64/2013) ha previsto l’ipotesi di estinzione tramite compensazione dei debiti tributari. Tale possibilità si aggiunge a quella di compensazione già esistente e prevista dall’art.28-quater del medesimo DPR che disciplina la compensazione dei crediti commerciali nei confronti della P.A. con somme dovute a seguito di iscrizioni a ruolo. Nello specifico l’art.28-quinquies prevede la possibilità di compensare i crediti commerciali vantati nei confronti delle P.A. con le somme dovute all’Erario per il perfezionamento degli istituti definitori della pretesa tributaria. Si tratta dunque dei debiti tributari dovuti a se-
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guito delle forme di adesione totale o parziale alle pretese dell’Amministrazione Finanziaria che il contribuente può decidere di “attivare” in fase di contenzioso. Al fine di essere ammessi alla compensazione i crediti commerciali devono essere vantati nei confronti dello Stato, Enti pubblici nazionali (es. Inps, Inail) Regioni, Province autonome di Trento e Bolzano, Enti locali e Enti del SSN. Altro requisito richiesto è quello di essere maturati entro il 31/12/2012 e per somministrazioni, forniture, appalti e prestazioni professionali, inoltre i crediti devono avere le caratteristiche di certezza, liquidità, esigibilità e non devono essere prescritti. In ultima analisi i crediti devono essere oggetto di certificazione da parte dell’Ente debitore.
focus
Finalmente è possibile compensare le somme dovute all’Erario con i crediti vantati nei confronti delle PA
I debiti verso l’Erario compensabili sono quelli che Il debito del quale si chiede la compensazione derivano dall’accertamento con adesione (art. 8 D. andrà riportato con l’indicazione del codice trilgs. 218 del 19.06.1997), oppure dalla definizione buto reperibile nel D.M. del 14.01.2014 o nel sito degli inviti a comparire (art. 5, co. 1-bis e art 11, dell’Agenzia delle Entrate. Eventuali importi che co. 1-bis del D.lgs n. 218 del 19.06.1997), o dalla effettuata la compensazione dovessero risultare definizione dei processi verbali di constatazione ancora dovuti possono essere comunque versati (art.5-bis D.lgs. 218 del 19.06.1997), o dall’acquicon lo stesso modello “F24 Crediti PPAA”. Affinché scenza/omessa impugnazione dell’avviso di acceril debito possa considerarsi estinto ed il pagatamento (art.15 D.lgs. 218 del 19.06.1997), o dalla mento perfezionato dovranno essere verificate definizione agevolata delle sanzioni (art. 16 e 17 le seguenti condizioni: i crediti compensati non n. 472 D.lgs. 18.12.1997), o dalla conciliazione devono essere già stati pagati dalla PA o impiegati giudiziale (art. 48 D.lgs. 546 del 31.12.1992), o per altre finalità, la certificazione deve riportare infine dal reclamo e mediazione (art.17-bis D.lgs. la data prevista per il pagamento del credito, il 546 del 31.12.1992). titolare del debito deve coincidere con il titolare Il D.M. del 14 gennaio 2014 ha definito le modadel credito certificato, il modulo F24 non deve lità attuative dell’istituto della compensazione e riportare pagamenti diversi da quelli identificati lo specifico modello di versamento “F24 Crediti dai codici tributo di cui al D.M. del 14.01.2014 ed PPAA” è stato emanato con provvedimento del infine l’eventuale addebito della differenza dovuta Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 31.01.2014 a saldo del modulo “F24 Crediti PPAA” deve essere (Prot. n. 2014/13917) Il modulo in questione deve andata a buon fine. Il compito di verificare le essere presentato obbligatoriamente in via telemacondizioni sopra riportate spetta alla Piattafortica a mezzo Entratel o Fisconline. Successivamenma elettronica di certificazione e la medesima al te con la Risoluzione n.16/E termine del controllo: in caso del 4 febbraio 2014 l’Agenzia di esito positivo registra l’avdelle Entrate ha istituito lo venuto utilizzo dei crediti per specifico codice tributo. Con l’importo riportato nel moduriferimento alla certificazione lo “F24 Crediti PPAA”, mentre questa deve essere rilasciata sarà l’ Agenzia delle Entrate con l’indicazione della data ad informare l’interessato cirprevista per il pagamento in ca l’esito della compensazione formato elettronico mediane in caso di esito negativo te la Piattaforma elettronica indica i motivi che hanno di certificazione dei crediti impedito la compensazione predisposta dal Ministero mentre sarà sempre l’Agenzia dell’Economia e Finanze didelle Entrate ad informare sponibile all’indirizzo: http:// l’interessato circa la mancata certificazionecrediti.mef.gov. compensazione Nicola Negri, direttore vicario INAIL Abruzzo it.
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focus » di Mauro Di Cola
Il corso Formapi per il reinserimento o l’inserimento al lavoro di inoccupati o disoccupati
Formapi: la ripresa passa dalla formazione Nuovi “percorsi” formativi per la riqualificazione e la riconversione degli inoccupati e disoccupati, per il reinserimento al lavoro
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ontinua, con risultati davvero importanti, il percorso intrapreso dalla Formapi srl, ente accreditato alla Regione Abruzzo per la formazione continua e superiore, a sostegno di nuove strategie “formative” mirate a favorire processi di riqualificazione e riconversione per inoccupati o disoccupati in funzione dell’inserimento o del reinserimento al lavoro. Ben 15 persone, tra inoccupati e disoccupati, infatti sono stati protagonisti di un progetto formativo, grazie all’Avviso Pubblico per il “finanziamento di iniziative di formazione e aggiornamento” posto in essere dalla Provincia di Pescara, nel solco delle iniziative rientranti nel PO FSE Abruzzo 2007-2013. «Gli interventi hanno preso spunto dalle indicazioni relative all’ASSE 2 – OCCUPABILITA’ e all’ASSE 3 – INCLUSIONE SOCIALE, -ha sottolineato l’ing. Giacomo Colabattista, direttore della Formapi srl. In particolare, - continua ancora l’Ing. Colabattista - con il progetto “Gestione di magazzino con utilizzo di software applicativo”, (finanziato appunto dalla Provincia di Pescara, con i fondi comunitari del FSE), si è posto l’accento sulla esigenza di mettere in campo strategie volte ad attuare politiche del lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione dei cosiddetti “migranti” nel mercato del lavoro, ad implementare azioni a sostegno dell’invecchiamento “attivo”, al lavo-
ro autonomo e all’avvio di imprese; inoltre, si è cercato di sviluppare percorsi d’integrazione e migliorare altresì il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati, per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro». Il progetto si è sviluppato in un totale di 110 ore, suddivise in 9 moduli formativi, che hanno previsto ore formative in aula e ore formative con attività pratiche. In pratica si è trattato di porre in essere due tipi di metodologie didattiche. La prima è consistita nella cosiddetta Didattica laboratoriale, attraverso la simulazione di una realtà operativa concreta (con ditte e dipendenti di prova da gestire su software applicativo), e l’individuazione degli strumenti formativi per l’analisi e la sistemazione dei dati (come avverrebbe in un magazzino reale). La seconda metodologia posta in essere è stata il metodo Learning by doing, ovvero l’apprendimento attraverso il fare, l’operare, l’espletazione di azioni. La finalità è stata quella di consentire un apprendimento improntato al “saper fare”, piuttosto che al solo “sapere”. In questo modo i discenti hanno acquisito consapevolezza del perché è necessario conoscere e padroneggiare determinati argomenti, e di come tale conoscenza possa essere utilizzata ed applicata concretamente ai casi operativi specifici che si verificano nella realtà lavorativa
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focus » a cura delle redazione
Artigianservice e Sangritana insieme per la formazione Concluso il corso In-Comunicazione organizzato dalla Artigianservice per Ferrovia Adriatico Sangritana
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i è concluso il corso che la Artigianservirestrizione delle risorse economiche e finanziarie, pur ce Chieti ha organizzato per la Ferrovia nel mantenimento degli obiettivi di servizio richiesti Adriatico Sangritana Spa. Il corso si è svolto dal contesto sociale di riferimento. all’interno del Piano Operativo FSE ABRUZ“Tecniche di implementazione dei sistemi informatici ZO 2007-2013, Obiettivo Competitività Regionale e e gestionali” Occupazione. Il corso “IN-COMUNICAZIONE” (CUP: Questo modulo ha avuto lo scopo di rinforzare le C76G12000190005 Determinazione di approvaziocompetenze del personale sulla gestione del sistema ne graduatorie n. 41/ informatico aziendaDL30 del 25/07/2013), le, sia riguardo alle studiato ad hoc per la metodiche di impostaSangritana si è svolto a zione, sia nella maniLanciano presso la sede polazione e gestione dell’azienda ed ha visto dei dati. Questa azione la partecipazione di 85 avrà come ricaduta una iscritti. La formazione è migliore professionalità iniziata il 14 novembre degli operatori e una 2013 per concludersi il maggiore efficienza 17 marzo scorso. dell’apparato informaTre i moduli formativi tico in uso nell’azienda seguiti dai dipendenti a cui è deputata la della Ferrovia Adriatico gestione di tutti i dati Sangritana erogati ciaeconomici e gestionali scuno in due edizioni interni, seguito da 42 al fine di massimizallievi addetti alla gezare l’opportunità di stione, amministrazione frequenza: “Tecniche e settore informatico. Avanzate di Change “Tecniche di Job EvaManagement e Controlluation e di Spending lo di Gestione”; “TecniReview” che di implementazione Il terzo modulo, della dei sistemi informatici e durata di 15 ore, ha gestionali” e “Tecniche coinvolto 43 allievi con di Job Evaluation e di la qualifica di quadri, Spending Review”. coordinatori e respon“Tecniche Avanzate di sabili d’ufficio con Change Management e l’obiettivo di compleControllo di Gestione” tare e rinforzare le La locandina del corso Il modulo, seguito da competenze nei settori 42 lavoratori con la qualifica di quadri, coordinachiave della gestione efficace delle risorse umane tori e responsabili d’ufficio, è nato con lo scopo di per la massima valorizzazione dei profili e per la completare e rinforzare le competenze nei settori valutazione omogenea e oggettiva delle prestazioni. strategici del management, sostenere l’azienda nella “Tecniche di Job Evaluation e di Spending Review” ha transizione imposta dalla crisi congiunturale globaindividuato le tecniche di riconoscimento delle sacche le, favorire un riassetto gestionale e organizzativo di improduttività per consentire, a parità di servizio, congruente con le nuove problematiche imposte dalla una contrazione dei costi
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focus » » di Salvatore Santangelo
Una delle iniziative nate dal comitato “L’Aquila che Rinasce”
L’Aquila e la sua vivacità sociale Nel capoluogo sono sorte tante realtà pur con le loro differenze stanno cercando di creare un’inedita sinergia
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el corso della sua ultima incursione a Firenze il premier Matteo Renzi ha parlato dell’esigenza di uno storytelling positivo che accompagni la nuova stagione riformista e sostenga - anche psicologicamente - la ripresa economica del nostro Paese. Se l’Italia, alle prese con storie grandi e piccole di corruzione ha certamente bisogno di sottolineare e valorizzare esempi positivi, lo stesso vale per una realtà come L’Aquila. Da tempo meditavo un articolo sull’incredibile vivacità sociale e culturale della mia città e di quanti si stanno quotidianamente impegnando per immettere energia positiva in questo sistema entropico. Ho deciso di farlo adesso per creare, per quanto possibile, un controcanto rispetto al desolante quadro di miseria umana che alcune recenti inchieste ci stanno restituendo. Ecco alcuni esempi: Viviamolaq è un progetto ideato da studenti ed ex studenti che si sono posti l’intento di ridefinire con i cittadini e per i cittadini spazi aggregativi e di crescita sociale attraverso l’organizzazione di laboratori territoriali di architettura partecipata. Il loro primo progetto è stato “Parcobaleno”. Un’iniziativa innovativa che ha portato a questi ragazzi grande visibilità anche a livello internazionale. Policentrica come dice il nome stesso ha sposato un modello policentrico di ricostruzione che riesca a unire la città “vecchia” ai nuovi poli costituiti dalle new town. Policentrica è anche il principale animatore del percorso che sta portando anche L’Aquila a dotarsi
di un Urban Center. Museion mira a valore l’arte e la cultura attraverso programmi di riqualificazione urbana e sociale. L’Aquila che rinasce ha sinora portato avanti iniziative e progetti vicini al mondo dei giovani e delle startup. Eventi caratterizzati dall’amore verso la Città ferita e tutti legati da uno stesso simbolico titolo a tracciare un unico filo conduttore: “L’Aquila rinasce da…”. Un gruppo di professioniste coordinate da Laura Tinari (della squadra nazionale di Presidenza del Gruppo Giovani di Confindustria) ha sviluppato la sua azione dal presupposto che la ricostruzione dell’Aquila non poteva non mettere al centro le donne. È nato così nel 2012 il progetto “L’Aquila, città per le donne” che intende proporle come protagoniste di una ricostruzione pensata e strutturata a loro misura. Le sfide tecnologiche della ricostruzione hanno portato alla nascita di un FabLab, un laboratorio che ha come mission la fabbricazione digitale attraverso stampanti 3D in grado di creare oggetti e sviluppare progetti che possano avere una ricaduta sociale e trasformarsi in iniziative imprenditoriali innovative. Infine Socioplan nata dal desiderio di contribuire alla promozione sociale e allo sviluppo locale. Oggi tutte queste realtà pur con le loro differenze stanno cercando di creare un’inedita sinergia che possa rendere il loro impatto sulla città ancora più incisivo. Donne e uomini che si uniscono alla “massa critica del volontariato” che rende speciale il nostro Paese. Come si dice fa più clamore un albero che cade che una foresta che cresce…
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» di Marcella Pace - foto concesse da Polycad Srl
Cristiana Calista e alcuni arredi da esterno realizzati in polistirolo per una casa privata a Roma
Polycad, le infinite possibilità del polistirolo Cristiana Calista ha creato un’azienda che lavora questo materiale poliedrico modellandolo in oggetti di design e di arredo
L’
infinito. È il simbolo scelto come brand, perché infinite solo le possibilità di modellare questo materiale. Parliamo della Polycad, una giovane azienda con sede a Marina di Città Sant’Angelo a pochi passi dall’ingresso autostradale, nata per la passione e il coraggio di Cristiana Calista. 41 anni di Piccianello, Cristiana, laureata all’Università Europea del Design, dopo una miriade di lavori, dalla cameriera alla baby sitter all’operaia in un’azienda che produceva buste per la spazzatura, decide di trarre spunto dal suo ultimo impiego. «Ho lavorato per alcuni anni in un’azienda che lavorava il polistirolo per il settore edile. Ero una macchina. Dovevo lavorare e basta e nel frattempo mi piangeva il cuore nel vedere quanto polistirolo veniva sprecato e che invece avrebbe potuto essere reimpiegato in altri numerosissimi modi. Ho deciso di lasciare tutto e con il sostegno del mio compagno
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e ora anche socio, Daniele Marzi, nel 2011 abbiamo creato Polycad». In quest’azienda il polistirolo si trasforma negli oggetti più impensabili. Basi per torte nel cake design, insegne, scenografie per spettacoli teatrali, interi salotti e perfino moto a grandezza reale. «Un mio fornitore – racconta la modellatrice di polistirolo – dice che questo materiale è come il maiale. Non si butta via nulla. È questo quello che amo di più del mio lavoro». E quell’amore trasuda da ogni parola che utilizza per raccontare di sé e della sua azienda. «Ogni giorno imparo qualcosa – spiega-. Molti oggetti sono venuti fuori grazie ad esperimenti che facevo per me stessa. Il polistirolo è un materiale poliedrico che può diventare qualunque cosa. Il suo primo impiego è senza dubbio nel settore edile, ma possono venir fuori degli oggetti di design particolarissimi e dai costi contenuti». In pochi anni Cristiana Calista è riuscita ad ottenere im-
focus
portanti commesse in Abruzzo lo intaglia. Ovviamente se si e anche fuori. È stata lei a reatratta di arredi o oggetti che lizzare il rivestimento circolare devono sopportare pesi impordei pilastri sui quali è stato tanti mescolo il polistirolo con poi montato il mosaico e delle cemento o resine di plastica. A sedute delle piscine sugli attici quel punto passo al decoro con delle Torri Camuzzi. Sempre a vernici senza solventi per poliPescara ha prodotto oggetti di stirolo puro o classiche vernici arredo per alcuni locali. A Bonegli altri casi». Ed è così che logna ha prodotto delle vasche questi oggetti, che difficilmente da bagno in un centro benessesembrano realizzati con questo re e da Rovigo le hanno chiesto materiale, prendono vita. «Ho di partecipare alla realizzaziosempre creato oggetti per gli ne di vasche contenenti petrolio altri. Un giorno ho deciso di la cui anima sarà di polistirolo, realizzare qualcosa solo per materiale eutoestinguente. Ma me stessa. Sono una grande fan è l’aspetto creativo quello che dei Simpson e così ho creato un ha privilegiato maggiormente Homer – il capofamiglia della Lampada da terra progettata da questa designer abruzzese. Una popolare sitcom animata – a Microstudiodesign e realizzata da Polycad delle sue lampade, realizzata grandezza naturale. È il mio per il ristorante Reale di Casadonna di Niko con lo studio Microdesign di portafortuna». Nonostante la Romito (Castel di Sangro) nell’anno 2012 Pescara, è esposta nel ristocrisi di settore e momenti talrante Reale|Casadonna di Niko Romito a Castel volta di sconforto, Cristiana Calista sta portando di Sangro. «L’ispirazione è dentro di me. Non so avanti il suo progetto. «Le difficoltà ci sono state da dove arriva – dice la Calista, il cui sogno nel – confessa con commozione – ma il mio sogno è cassetto è quello di realizzare la scenografia per troppo grande e il mio unico desiderio è quello di uno spettacolo di Renato Zero, il suo cantante precontinuare a fare ciò che amo. Mi piacerebbe molferito –. Penso ad un oggetto, disegno il progetto tissimo creare un’officina creativa dove insegnare al computer, o mi avvalgo delle consulenze di anche ai ragazzi. Ho proposto la mia azienda architetti e designer e poi inizia la fase di produall’Università Europea del design per ospitare zione. Prendo il polistirolo in blocchi da due metri alcuni stagisti. Amo tantissimo quello che faccio e con densità media per oggetti di piccole dimenmi piacerebbe trasmettere questa passione ai più sioni e alta per l’arredamento. Una macchina poi giovani e non deludere nessuno»
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Lampada a sospensione commissionata da Di Rango Comunicazione per il lido balneare 4 Vele Pescara, anno 2013
La Moto Goldwin, commissionata dall’organizzatore Gianni Aprea, di un moto raduno nazionale previsto a Pescara
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» di Marcella Pace - foto concesse da Agapè Forniture
Il team di Agapè Forniture
Food and design si intrecciano da Agapè Forniture Vincenzo Cicchillitti ripercorre l’evoluzione dell’azienda di Miglianico che dall’arredamento per negozi di abbigliamento ha ampliato i suoi orizzonti al settore delle forniture per il canale Ho.re.ca
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00 luminosi metri quadri ospitano porcellane, posate, vetri, cristalli e poi sedie, tavolini e camere da letto. Un piccolo spazio è dedicato al Cash & Carry per la ristorazione, all’ingrosso o al dettaglio, dove trovare tanti articoli da cucina soprattutto per il finger food. Agapè Forniture si trova nella zona industriale di Miglianico, a pochi passi dal golf club. Nata circa 20 anni fa grazie ad Antonio Cicchillitti come azienda dedicata all’arredamento di franchising di abbigliamento, negli anni quest’impresa coinvolge anche i fratelli minori di Antonio, Vincenzo, ora general manager e Gabriele che si occupa delle squadre di montaggio. Nel 2009 quest’azienda vive un intenso restyling che la porta verso un altro settore. «La crisi ci ha imposto di guardare verso altri orizzonti – spiega Vincenzo-. Nel 2005-2006 erava-
mo a pieno regime. Abbiamo arredato importanti catene di abbigliamento su territorio nazionale, ma poi abbiamo deciso di imprimere una svolta». È così che Agapè Forniture, il cui nome deriva da “Agape” che per i cristiani delle origini era una pratica caritatevole consistente in un banchetto comunitario, espressione più in generale del legame di una comunità riunita dall’amore fraterno, abbraccia il settore delle forniture per il canale Ho.re.ca. Questa impresa è in grado di arredare interamente alberghi, ristoranti e bar o rifornirli di tutti gli utensili tecnici necessari. L’azienda si è divisa in due brand. Agapè Forniture è più concentrata sulla commercializzazione di minuteria. Distributore esclusivo delle posate Sant’Andrea, prima azienda in Italia a produrre questi utensili, l’impresa di Miglianico commercializza piatti, porcellane di
Una tavola con i prodotti di Agapè Forniture
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grande pregio, utensili fatto che trattando una da cucina e per il finger grande varietà di profood, oltre ad attrezdotti, possiamo fornire zature per il catering. ai nostri clienti molteA questo si affianca il plici soluzioni». brand Iar Design, che Numerosi i progetti per prende il nome dalAgapè Forniture che ha le figlie di Antonio e idee sempre nuove in che si sta maggiorcantiere. Negli ultimi Dettaglio della minuteria disponibile in azienda mente specializzando mesi, infatti, l’aziennel settore design ed arredamento. «Con questo da di Miglianico ha ospitato dei veri e proprio marchio – spiega Vincenzo – vogliamo realizzare cooking show aperti a professionisti ed amatori. una nostra linea di prodotti di fascia medio-alta «L’anno scorso abbiamo partecipato a moltissimi da esportare all’estero. Per questo ci avvaliamo di eventi fieristici in tutta la regione e da questa una falegnameria interna e di strette collaboraesperienza abbiamo deciso di aprire le porte zioni con aziende dell’azienda a ridel territorio. storatori, appasCi piacerebbe potenziare la vendita Per gli imbottiti, sionati e amanti ad esempio, ci dei fornelli ospiall’estero. Per farlo dobbiamo appoggiamo a dei tando mini corsi puntare su un brand estremamente fasonisti che sono del lunedì nei in Abruzzo. Il quali, grazie alla valido e che conti sul made in Italy nostro obiettivo è disponibilità di quello di realizzaprofessionisti del re un catalogo da presentare nel 2015 alla Fiera di settore, i partecipanti hanno potuto imparare, osLione. Attualmente gran parte del fatturato della servare e, soprattutto, fare pratica “sporcandosi le nostra azienda - prosegue Cicchillitti - è riconmani” insieme allo chef». È cosi che per due mesi, ducibile all’Italia. Abbiamo realizzato forniture l’ampia cucina a vista dello showroom di Migliaanche in Giappone, Germania, ma ci piacerebbe nico ha ospitato Nicola Salvatore, Santino Strizzi potenziare la vendita all’estero. Per farlo dobbiae poi ancora Nicola Rapino, Federico Anzellotti, mo puntare su un brand estremamente valido e Francesco Cinapri e tanti altri. Dalla pizza ai dolche conti sul made in Italy. Ecco perché ci stiamo ci, dal brodetto alla vastese, agli intagli di frutta, concentrando molto su Iar Design». i grandi chef hanno svelato i segreti di alcune Intanto le grandi soddisfazioni per questa impresa ricette in modo semplice così da permettere ai arrivano proprio dall’Italia. In Sicilia, hanno esepartecipanti di rifare quelle stesse prelibatezze guito forniture di altissimo livello per importanti nelle loro case. strutture di catering. In Abruzzo oltre a nume«È stata una bella occasione di incontro tra noi, rosi hotel in tutta la Regione, a loro si deve anche gli chef e le aziende del territorio. Agli eventi l’arredamento di abbiamo sempre bar e ristorante abbinato delle del Volto Santo degustazioni di di Manoppello. vini, birre artiLavoro al quale gianali o liquori sono particolarabruzzesi. mente legati. «Il In futuro lascevalore aggiunremo aperta la to della nostra porta di queimpresa – racsto format che conta ancora potremmo anche – è costituito dal esportare»
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L’ampio showroom a Miglianico
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» di Eleonora Lopes - foto concesse da Ursini
Peppe Ursini con i figli Martina e Pierpaolo
Ursini, parola d’ordine: qualità e innovazione Dal 1988 la famiglia Ursini produce grandi oli e prelibate specialità. Accanto al fondatore Peppe, oggi ci sono i figli Martina e Pierpaolo
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n Ursini si fa davvero ricerca e innovazione e Olife l’ultimo prodotto nato, ce lo testimonia. Ma procediamo con ordine e partiamo dall’inizio per raccontare questa splendida realtà aziendale che si trova a Fossacesia. Amore per la terra e rispetto per il lavoro, sono i valori ai quali la famiglia Ursini è fedele fin dall’800, quando era conosciuta con il soprannome “Putì”, che in dialetto frentano significa “potatore eccellente”. Una filosofia ancora oggi tenuta ben salda da Giuseppe Ursini, per tutti Peppe, Mastro Oleario la cui capacità nel coniugare tradizione e innovazione ha dato vita a un olio di altissima qualità. Nato a Fossacesia, geometra mai professato, dopo
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alcuni anni trascorsi nel mondo della ristorazione a Lanciano, dove ha studiato attentamente l’olio d’oliva in tutte le sue forme, Peppe nel 1988 fonda il brand Ursini. Nel ’94 decide di lasciare il ristorante e dedicarsi totalmente alla produzione di olio. Negli anni la Ursini srl cresce fino a diventare tra le aziende leader in Italia nella produzione di grandi oli e di specialità gastronomiche. Oggi accanto al papà ci sono i figli Martina e Pierpaolo, Martina, 26 anni, brand manager, dopo qualche esperienza fuori della società di famiglia, è tornata per contribuire alla crescita della Ursini. Specializzata in marketing è impegnata a sviluppare il brand di Olife, ultima novità dell’azienda.
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Pierpaolo, 22 anni, fa il giocatore professionista nell’Aquila Calcio, ma sta muovendo i suoi primi passi in azienda. Il papà dice di lui: «E’ molto portato per le relazioni, ci sa fare con i clienti e penso che sia predisposto per il ramo commerciale». Ma come nascono questi grandi oli? «Il nostro metodo –spiega Peppe- prevede la lavorazione individuale delle olive per singole varietà: si parte da olive sane, raccolte al momento della giusta maturazione, in modo da esaltare la ricchezza dei singoli sapori». Il frantoio dell’azienda, costruito su misura, permette la produzione di un olio extravergine armonico ed equilibrato, caratterizzato da una minore acidità, una maggiore stabilità, un profumo più intenso e un colore verde smeraldo invidiato da tutti. La voglia di sperimentare e innovare insite nel dna di Peppe ha portato l’azienda alla produzione, oltre che dell’extra vergine in tutte le sue espressioni, di tante specialità dai sapori nuovi e sorprendenti. «Un’offerta di qualità assoluta -ci dice Ursini- che non ammette compromessi e permette di gustare tutto l’anno la freschezza delle migliori materie prime».
Grazie a innovazione, ricerca, originalità e qualità attualmente l’azienda si posiziona sul mercato nazionale dell’alto di gamma alimentare tra le prime 15 per l’olio e tra le prime 3 per la produzione di specialità. Nel 2013 hanno prodotto 440 mila barattoli e 120 mila bottiglie di olio. Da un pò di anni l’azienda ha deciso di concentrarsi sulla produzione, avvalendosi di circa 80 fornitori della zona selezionatissimi per le piante di ulivo e di varie aziende agricole per le verdure che rispettano in maniera maniacale la stagionalità. Perchè non si tratta dei classici sott’olio o creme, le specialità targate Ursini sono innovative, golose con ricette che parlano un linguaggio nuovo, fresco, senza sotterfugi. Il tutto corredato da un packaging minimal ed elegante, ma allo stesso tempo dotato di tutte le informazioni utili per il miglior uso. Tutto è fatto con la massima trasparenza, e non è un caso che la cucina, in cui vengono lavorate tutte le specialità, sia posta al centro della struttura in modo da essere osservata a vista da ogni parte, dagli uffici e dagli ospiti. La Ursini impiega circa 20 risorse tra dipendenti e
La preparazione di uno dei pestati Ursini
Una collaboratrice a lavoro
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collaboratori esterni, molti dei quali, chef compreso (Ermanno Di Paolo), lavoravano con Peppe ai tempi del ristorante. Il 60% del fatturato viene sviluppato da Europa e il resto del mondo ed essendo rivolti ad una clientela medio-alta, è possibile trovarli a: tutti gli Eataly, Eat’s, Grangusto Napoli, Coin e nel menu del treno Italo. «All’estero, -ci racconta Peppe con un pizzico di orgoglio-, con il nostro marchio Ursini, siamo addirittura presenti a Fauchon a Parigi in Place de la Madeleine, il tempio mondiale della gastronomia». Allo scorso Vinitaly la Ursini ha presentato una linea di sughi con 25 proposte diverse e le nuove creazioni dello staff di Niko Romito Formazione: oli speziati capaci di esaltare piatti e sapori. Una collaborazione tra Peppe e lo chef Romito che va avanti da anni avendo entrambi il pallino per la
qualità e la ricerca. Progetti per il futuro nonostante il periodo non sia dei migliori? «Onestamente devo dire –conclude Ursini- che la crisi non ci ha ridotto il fatturato che per fortuna è in crescita, grazie ai canali esteri il nostro prodotto è ben posizionato sul mercato, ma ovviamente in Italia ci ha rallentato il sistema dei pagamenti e la crisi di identità di molti negozi specializzati. Tra i prossimi obiettivi, ci sono la vendita on line di tutti i nostri prodotti, l’apertura di un innovativo negozio a Pescara del quale si occuperà Pierpaolo, dove acquistare le eccellenze italiane, non solo Ursini, con un originale punto di ristorazione di qualità e servizio eccellenti. E ovviamente lo sviluppo commerciale di Olife»
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Un momento della lavorazione artigianale
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Ursini presenta Olife, il primo olio nutraceutico in Italia
Ultimo nato in casa Ursini è Olife, l’olio nutraceutico. «È un prodotto naturalmente nutraceutico, -spiega Martina Ursini, responsabile del progettogourmet e per trarre benefici sono sufficienti 20 grammi al giorno. L’abbiamo lanciato ufficialmente al Cosmofarma a Bologna, ha suscitato tanta curiosità e interesse, onestamente non ce lo aspettavamo, siamo molto soddisfatti». Olife è il primo di una linea di prodotti che la Ursini sta studiando con il contributo del partner scientifico Fondazione Mario Negri Sud. La visione che ispira “Care with Taste” è commercializzare “il buono che fa bene”. L’attenzione alla domanda del mercato e ai bisogni che si generano, hanno portato la Ursini a guardare con sempre più interesse alla nutrizione e ai suoi benefici sulle persone. Da qui è nata l’idea del vulcanico Peppe Ursini di ideare un olio nutraceutico. Eh sì, perchè Peppe, «è instancabile, è un vulcano di idee, -ci dice la figlia Martina sorridendo durante l’intervista- alcune volte ci tocca frenarlo». Il canale distributivo scelto è quello farmaceutico e salutistico in quanto l’azienda ha scelto di evidenziare agli occhi del consumatore la differenza tra un extravergine e un extravergine nutraceutico. «Deve essere chiara –continua Martina- la presenza di
un vantaggio salutistico. Per questa ragione in ogni confezione di Olife è presente il certificato di analisi dell’olio e un bugiardino come per le medicine, dove sono riportate le indicazioni d’uso, gli effetti benefici e la tabella nutrizionale. Non è riportata invece la voce sulle controindicazioni perchè si tratta pur sempre di un alimento naturale, non prodotto in laboratorio». «La politica prezzo di Olife – sottolinea la brand manager- è un tema che ci sta a cuore. Abbiamo deciso di fare un prezzo corretto senza speculazioni perchè crediamo che si debba dare la possibilità a tutti di prendersi cura di sè.È stato fatto un confronto prezzo con altri olii extravergini con le stesse caratteristiche organolettiche di Olife e nonostante sul nostro prodotto ricadano i costi di Ricerca e Sviluppo necessari, il prezzo scelto di 14.50 euro, riesce ad essere in linea con il mercato». «Questo è un settore nel quale dobbiamo e vogliamo –ci dicono papà e figlia– essere leader. Oltre a lavorare sullo sviluppo di Olife e a valutarne la vendita on line, stiamo pensando di creare un ramo aziendale a parte volto alla produzione di una serie originale di prodotti alimentari che riguardano il benessere della persona. Verranno presentati prodotti molto innovativi, vedrete».
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» a cura della redazione - foto concesse da Niko Romito Formazione
Gli allievi della Scuola in laboratorio
“Missione cuoco” Tutto pronto per il Corso di cucina italiana professionale della Niko Romito Formazione. La Scuola dello chef 3 stelle Michelin, metterà a disposizione 5 Borse di Studio e diverse opportunità di lavoro
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aranno massimo 15 i ragazzi che avranno la possibilità di frequentare il Corso di cucina italiana professionale targato Niko Romito. Il corso ha l’obiettivo di formare nuovi professionisti nel mondo della ristorazione ed è rivolto a chiunque voglia apprendere le conoscenze e le tecniche fondamentali di questo settore. Il percorso formativo si svolgerà presso la Niko Romito Formazione, situata all’interno della struttura Reale|Casadonna, 3 stelle Michelin, a Castel di Sangro e presso i laboratori lavorativi di Spazio. Una Scuola fatta di tanta tecnica, ma anche di teoria e cultura. La parte teorica infatti, è curata, sin dal primo anno, direttamente dai docenti dell’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Slow Food Italia, Università degli Studi di Chieti e Pescara e dell’Aquila. Grazie all’interazione diretta con il ristorante Reale, ai workshop continui con i migliori esperti del settore, alla partnership didattica instaura-
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ta con le Università, la Niko Romito Formazione ad oggi si configura a livello nazionale come un centro culturale e formativo di assoluta eccellenza, ambasciatore dell’alta cucina italiana nel mondo. «Per garantire un altissimo livello di preparazione –spiega lo chef Romito- e acquisizione di competenze abbiamo deciso di far iscrivere al massimo 15 allievi. Tra le novità di quest’anno ci sono le 5 Borse di Studio che la Scuola metterà a disposizione per i 5 migliori corsiti e la possibilità per il migliore di loro di cucinare insieme alla brigata del Reale». Per l’ammissione al corso gli aspiranti candidati verranno sottoposti ad una prova scritta e successivamente ad un colloquio orale di fronte ad una commissione composta dalla psicologa Monica Mazza e dallo chef Romito. L’obiettivo è quello di accertarsi della motivazione dei candidati a portare a termine un percorso formativo di grande impegno. Per partecipare alle selezioni è necessario inviare il Curriculum Vitae con foto a info@niko-
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romitoformale cucine dei zione.it entro e progetti della non oltre il 19 Niko Romito Luglio 2014.I Formazione, e test d’ingresso avranno 100 obbligatori per giorni retril’accesso sono buiti presso previsti per Spazio. il 24 e il 25 E ancora in luglio. questi mesi Un aspetto avranno la fondamentale possibilità di della Scuola partecipare in dello chef di maniera attiva L’inaugurazione di Spazio a Rivisondoli lo scorso luglio 2013 Castel di Sanai più imporgro, accreditata tanti eventi gadalla Regione Abruzzo, è che a fine corso gli alliestronomici quali Identità Golose, Salone del Gusto, vi saranno affiancati nell’inserimento in strutture Tavole Accademiche, Expò 2015 e tanti altri. In ristorative di livello nazionale ed internazionale. questo corso insegniamo agli allievi ad essere cre«Il valore aggiunto della nostra Scuola –concluativi nel rispetto dell’essenza degli alimenti, la vita de Romito- è che gli studenti mettono davvero in cucina e in brigata, il duro lavoro di squadra: le mani in pasta, dopo i primi 60 giorni infatti, questo per me significa essere un cuoco» avranno la possibilità di fare esperienza presso
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Due ex allievi del corso del 2013 aprono un ristorante tutto loro ad Atri È il lieto fine più bello che oggi si possa raccontare, due ex allievi del Corso di cucina italiana professionale della Niko Romito Formazione, un mese fa, hanno aperto un ristorante tutto loro. Giovanni Dezio, per tutti Gianni, proviene da una famiglia di ristoratori originari di Atri che attualmente vive in Venezuela. Ama la cucina e decide di tornare in Abruzzo per frequentare il prestigioso corso di cucina professionale diretto dallo chef Niko Romito. Terminato il corso, Gianni a soli 28 anni, decide di aprirsi un ristorante tutto suo insieme a sua moglie Daniela, ma ha bisogno di un aiuto in cucina e decide di coinvolgere la sua compagna di corso Chiara Sarra, 33 anni di Roma, grafica con la passione per la cucina. E così nasce “Tosto” nel centro storico di Atri. «Il corso è stata molto utile -raccontano i due cuochi- sia la parte teorica che quella pratica,
siamo cresciuti molto e poi il valore aggiunto è sicuramente vivere la struttura di un ristorante 3 stelle Michelin attorno al quale ruotano tanti progetti di formazione. A chi ama la cucina e sceglie di fare la professione del cuoco lo consigliamo fortemente». «Nell’offerta gastronomica –ci spiega Gianni- di Atri mancava un bistrot, quindi abbiamo deciso di offrire un’alternativa ai nostri clienti con prodotti del territorio e materie prime di grande qualità. Ci tengo a ringraziare lo chef Romito e tutta la sua squadra, sono loro che ci hanno dato la spinta e l’energia per iniziare questa nuova avventura». Tra gli allievi del 2013 c’è anche Caterina Ceraudo che oggi è chef nel ristorante di famiglia, a Strongoli, in provincia di Crotone. È lei che gestiste la cucina. Un grande in bocca al lupo a questi giovanissimi ragazzi!
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» di Lisa De Leonardis
Le aziende italiane si stanno dunque accorgendo dell’importanza assoluta di lavorare oltreconfine, mantenendo l’autenticità e la qualità del Made-in-Italy
Export, ancora di salvezza per molte aziende Le nostre imprese si stanno accorgendo dell’importanza assoluta di lavorare oltreconfine, mantenendo l’autenticità e la qualità del Made-in-Italy. In Abruzzo in arrivo il primo Master in Wine Export Management del centro Italia
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l mondo dell’enologia è diventato un business tra i più interessanti per il nostro Paese e sempre più categorie di professionalità si stanno interessando all’area wine&food. L’attenzione però non è rivolta al mercato interno dove, peraltro, si consuma sempre meno, ma a quello estero dove invece i numeri crescono costantemente. Lavorare nell’export oggi è diventata una necessità ed è anche il settore che attualmente offre le maggiori opportunità di impiego: secondo quanto rivela il Rapporto 2013 dell’Istat sulla competitività delle imprese italiane, il profilo di un valido export manager è pressoché impossibile da scovare all’interno del mercato italiano, mentre il 20% delle imprese non riesce a esportare a causa delle limitate capacità dei propri manager. Lavorare nel mercato internazionale è una sfida esal-
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tante e per molti professionisti e giovani in ingresso nel mondo del lavoro potrebbe rappresentare un campo di intervento stimolante e soprattutto, la soluzione per il futuro. Lo ha ricordato qualche tempo fa anche Marcella Panucci, direttore generale di Confindustria, nel suo intervento nella XLV Giornata del Credito Internazionalizzazione dei servizi bancari a sostegno delle imprese all’estero: «Per le imprese italiane l’export è stata la salvezza quando ha cominciato a mordere la caduta della domanda interna – ha detto Panucci all’inizio del suo intervento – Le imprese che hanno esportato sono quelle che hanno retto meglio in questa fase lunghissima di crisi, anzi addirittura sono riuscite a crescere. C’è un’indagine molto interessante di Banca d’Italia che dimostra come tra il 2010 e il 2012 la crescita del fatturato delle imprese che hanno
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L’indagine realizzata da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro, conferma: chi investe in ricerca, innovazione ed export cresce
esportato è stata del 2,4% superiore rispetto alle altre». E se questo è vero per ogni settore, lo è ancor di più per l’area Wine&Food dove le economie verso l’estero sono in crescita esponenziale. Per conquistare il mercato estero c’è bisogno di export manager in gamba. Giovani imprese e storiche aziende si confrontano in un ambito – l’enogastronomia – che fino a qualche decennio fa non era considerato affatto un vincente ambito di business internazionale né di placement ad alti livelli. Ma oggi le cose girano diversamente, basti pensare all’enorme successo delle fiere di settore o di sofisticati progetti che esaltano le nostre autoctone specialità com’è Eataly. Le aziende italiane si stanno dunque accorgendo dell’importanza assoluta di lavorare oltreconfine, mantenendo l’autenticità e la qualità del Made-inItaly. L’indagine nazionale Excelsior, realizzata da Unioncamere e dal Ministero del Lavoro, conferma: chi investe in ricerca, innovazione ed export cresce; chi invece si focalizza solo sulla domanda interna rischia di uscire definitivamente dalla competizione del mercato. Secondo Andrea Pecchioni, direttore di WineJob, agenzia specializzata nella ricerca, selezione e formazione di personale per le imprese del vino, «quello di cui le aziende continuano ad vere biso-
gno – racconta a WineNews – è ancora di export manager in gamba. […] L’estero, invece, è sempre più ricco di possibilità, ma per sfruttarle c’è bisogno di figure preparate, capaci, a seconda della grandezza dell’azienda, di occuparsi anche di ogni mercato mondiale. Magari – conclude Pecchioni – affiancati da un enologo che non si limiti al lavoro tecnico in cantina, ma che sappia reinventarsi divulgatore». Non sorprende dunque – alla luce di ciò – che il primo Master in Wine Export Management del centro Italia, che partirà proprio in Abruzzo il prossimo settembre, abbia già fatto il pieno di iscrizioni: «La nostra idea è partita proprio da un’analisi della domanda – dichiara Diego Di Girolamo, amministratore di Orienta Formazione, l’Ente che promuove il Master – e dalla voglia delle cantine d’Abruzzo di guardare oltreconfine. Esportare vino non è come esportare un pezzo di meccanica – continua – perché dentro una bottiglia si nasconde un territorio, la sua cultura, i suoi profumi e la sua gente. Un bravo export manager deve conoscere anche tutto questo e dovrebbe farsi narratore, affabulatore, comunicatore di un intero universo fatto di profumi, storia, passione e colori». Le iscrizioni al Master sono ancora aperte. Per informazioni www.vinoexport.it
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Il Master in Wine Export Management del centro Italia partirà proprio in Abruzzo il prossimo settembre
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» di Marcella Pace
Uno dei vini Lammidia, il bianco Anfora 2012 (foto di Zerostile Factory)
“Uva e basta” per il vino Lammidia
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La passione per il vino naturale dei trentenni pescaresi, Marco e Davide, si sta trasformando in un lavoro tra esperimenti e progetti futuri
ra riti scaramantici e weekend in campagna trascorsi con parenti ed amici. L’avventura di Marco Giuliani e Davide Gentile inizia così. Amici sin dal tempo dell’asilo, appassionati di vino dai 18 anni in poi, Marco e Davide fanno spesso viaggi enoturistici. Frequentano il Vinitaly e altre fiere dedicate al nettare di Bacco e si rendono conto che l’unico vino che davvero apprezzano è quello naturale. Studiano molto. Viaggiano altrettanto, soprattutto in Francia dove trascorrono settimane in alcune cantine del posto, collaborando alla vendemmia con produttori stranieri. Decidono di produrre il loro vino. Senza compromessi. Fatto di “uva e basta” come recita anche la loro etichetta sulla quale appare l’impronta delle loro mani, e nel 2010 danno vita a Lammidia, che in dialetto abruzzese indica l’invidia. In quella che era una vecchia casa colonica di Villa Celiera nasce la loro cantina, oggi nel pieno di una fase di riammodernamento. Utilizzano le uve acquistate da coltivatori biologici in giro per l’Abruzzo, da Villa Celiera stessa a San Vito a Musellaro, una frazione del comune di Bolognano. «È davvero impossibile produrre un vino senza lieviti, solfiti e sostanze chimiche? Siamo partiti da questa domanda – raccontano nella nostra chiacchierata di fronte ad un bicchiere di “Bianchetto” una
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delle 20 varietà di vini prodotti da questi due trentenni pescaresi – e abbiamo deciso di provare a produrre il nostro vino. Nella nostra prima vinificazione di bianco non partiva la fermentazione. Abbiamo chiesto consigli in giro, ci dicevano di aggiungere i lieviti. Ma noi abbiamo voluto aspettare che la natura facesse il suo corso. Nel frattempo la nonna di Davide – spiega Marco - ha detto che qualcuno ci aveva fatto il malocchio e così, usando acqua, olio e qualche preghiera recitata a mezza bocca, come da tradizione ci ha tolto “lammidia”. A quel punto è partita la fermentazione e il rito ora lo ripetiamo ogni anno – ridono, ndr-. I primi vini sono stati un rosso, un bianco e un rosso in carbonica, cioè con il grappolo intero». Gli esperimenti ritagliati nel tempo libero di Marco, agente di commercio nel settore edile e Davide, professione consulente, continuano e di anno in anno le tipologie di vino, imbottigliate rigorosamente in confezioni trasparenti, «perché il consumatore deve vedere cosa sta bevendo» aumentano esponenzialmente. «Pause pranzo, interi weekend. Ogni momento è quello giusto per andare a Villa Celiera e dedicarci alla produzione – racconta Davide, che dopo alcuni anni trascorsi a Milano in una multinazionale americana della consulenza, ha scelto di tornare a Pescara per seguire più
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Bucce del rosso Anfora 2012 ancora in fermentazione
La vigna sperimentale di Trebbiano di Villa Celiera
da vicino il suo vino-. Il vino naturale è imprevedibile. Non aggiungendo nulla di chimico ogni bottiglia è diversa dall’altra e ogni momento della produzione va seguito con attenzione altrimenti si butta via tutto, come ci è capitato. L’idea è sempre quella – prosegue Marco – di capire quale può essere il problema riscontrato e non intervenire chimicamente, ma trovare la soluzione più naturale possibile che preservi la genuinità e l’identità del vino». Scardinati tutti i principi tradizionali della produzione, Davide e Marco hanno provato le vinificazioni più varie. In acciaio, in barrique «l’unica che proprio non ci è piaciuta, con tutti quei sentori di legno che si trasmettevano sul vino», in vetroresina, in anfora e in cemento. «Stiamo rammodernando completamente la cantina su misura delle nostre esigenze produttive, come difficilmente si può vedere in altre realtà – dice Davide-. Stiamo costruendo delle botti in cemento armato, con un sistema di chiusura adatto sia alla fermentazione che all’invecchiamento». «Inoltre abbiamo acquistato alcu-
ne vigne – prosegue Marco che nel frattempo stappa uno degli spumanti naturali della loro cantina, lo “Sciambagn”-. Una si trova a Montesilvano Colle dove abbiamo recuperato una vecchia pergola. L’altra a Villa Celiera: abbiamo piantato 600 piante di trebbiano e 600 di pinot nero, con un sistema di allevamento ad alberello, a 1,20 metri di distanza l’una dall’altra così da impedire il passaggio del trattore. Noi siamo grandi sostenitori dell’agrologia come la intende Claude Bourguignon secondo il quale “il suolo è un patrimonio da salvare”. Per avere un vino naturale la terra va capita, non sfruttata e lavorata con il massimo rispetto e nel modo più genuino possibile. Il nostro intento è quello di riuscire a rendere questa passione un lavoro a tutti gli effetti, producendo un vino di facile beva che non lasci postumi il giorno successivo e che favorisca la convivialità. Il vino deve essere un momento di condivisione tra amici, parenti, conoscenti e appassionati e quindi ci piace aprire la nostra cantina a tutti, anche a semplici curiosi»
Da sinistra Marco Giuliani e Davide Gentile
La vigna di Montesilvano Colle dopo la potatura invernale
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Denis Sambenedetto amministratore e co-fondatore della DS SERVICE
DS SERVICE, I TUOI CREDITI SONO SALVI! Conosciamo da vicino un’azienda cresciuta in maniera esponenziale, grazie alla professionalità, alla competenza e agli ottimi risultati dimostrati sul campo: la Ds Service di Spoltore, impegnata nel difficile settore del recupero crediti
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l periodo storico in cui viviamo non è certamente dei migliori dal punto di vista economico, soprattutto se consideriamo le numerose difficoltà nel recuperare i crediti vantati per lavori o prestazioni già svolti. Molto spesso, in Italia forse troppo, la via legale è la più seguita ma non sempre è l’unica soluzione. E’ per questo che nasce un nuovo punto di riferimento, la DS SERVICE SAS di Spoltore. Questa dinamica azienda nasce ufficialmente nel 2010 dall’esigenza di far confluire in una unica entità la grande esperienza sul campo da parte dei fratelli Denis e Nestore
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Sanbenedetto, amministratori e fondatori della società, entrambi già da tempo impegnati nel settore del recupero crediti. Come ogni azienda in crescita che si rispetti, anche la DS SERVICE è riuscita a diventare col tempo una realtà molto strutturata, un vero punto di riferimento, che oggi vanta un eccellente numero di collaborazioni e soprattutto un portfolio clienti di grande merito, comprensivo di alcuni tra i più importanti gruppi bancari del territorio, note società finanziarie nel settore dell’automotive, numerose aziende impegnate nel ramo assicurativo e tanti altri ancora, che per ragioni legate alla privacy non è possibile menzionare.
» redazionale in collaborazione con DS Service
Intervista a Denis Sambenedetto, amministratore della DS SERVICE Come nasce la vostra azienda? «L’attività di recupero crediti inizia circa 18 anni fa in un periodo lontano anni luce dall’era del digitale e di internet, questa è stata per me, e successivamente per mio fratello, la palestra in cui iniziare a fare esperienza nel settore, conoscendo direttamente le varie realtà territoriali ed economiche del centro Italia ed i molteplici aspetti legati al mondo del credito».
una conoscenza più approfondita dei vari aspetti giuridici legati al mondo del credito, delle normative che regolano la sfera della privacy, ed a quelle legate all’antiriciclaggio, di ciò che sta alla base della conciliazione stragiudiziale, e per finire ad una conoscenza di tutti quei gestionali che ogni giorno utilizziamo in reti locali e intranet che ci permettono di lavorare ed evadere le circa 15.000/20.000 posizioni annue».
Qual è la vostra filosofia aziendale? «È sempre rimasta quella che mi fu trasmessa tanto tempo fa da chi mi insegnò questo lavoro: “Saper ascoltare le esigenze del debitore e da li cercare una strada che possa congiungere in modo pratico le necessità di chi deve fare cassa con chi per una serie di motivi non sta pagando”. Creare empatia con l’interlocutore, essere professionali, rispettosi di un codice etico e deontologico che impedisce di far scivolare il rapporto in situazioni spiacevoli. Queste semplici regole ci hanno permesso e ci permettono tutt’ora di ottenere buoni risultati nell’attività che ogni giorno svolgiamo e soddisfazione da parte di tutti i soggetti interessati».
Quali sono i vostri punti di forza? «Sicuramente una rete agenti che giornalmente si interfaccia con la nostra struttura in un andirivieni di informazioni che ci permetto di avvicinarci considerevolmente all’incasso delle creditorie. Ma anche una forte conoscenza del territorio su cui operiamo oramai da anni, che ci permette un contatto veloce e reale con il soggetto debitore, e per contatto reale si intende diretto, in cui ci si incontra e si intavola una trattativa conciliativa. E poi elasticità di tutta la struttura, alta professionalità maturata sul campo e nei molteplici corsi di formazione a cui abbiamo partecipato, senza considerare che il costo del nostro servizio è nettamente inferiore a quello che si sostiene rivolgendosi ad un legale anche se, va evidenziato, in talune occasioni non si può prescindere dal supporto dei legali. La nostra azione può essere considerata alternativa, parallela o anticipatoria a quella legale. Per questi motivi e per dare ai nostri clienti un servizio a 360 gradi collaboriamo con un pool di legali a cui vengono affidate le singole posizioni (su espressa richiesta delle committenti) per l’avvio delle varie procedure di rito».
Com’è cambiato negli ultimi anni il vostro mercato? «Negli ultimi 15 anni molte cose sono cambiate, ad iniziare dalle esigenze di chi ci affida i propri crediti, la velocità con cui va eseguito il lavoro è decuplicata, e con i mezzi tecnologici di cui si dispone ci è richiesta una elevata efficacia ed elasticità nella gestione dei mandati. Questo per forza di cose ha comportato una professionalizzazione dell’attività,
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E-Health Technology”, avviato nell’ambito del POR FESR 2007-2013, che anche in Abruzzo porterà l’utilizzo della Tele-assistenza medica
LA NOSTRA SALUTE IN UN’APP E-HEALTH TECHNOLOGY L’ASSISTENZA SANITARIA 3.0 ARRIVA IN ABRUZZO
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a nostra salute sarà racchiusa in un’App: rapporto diretto con i medici, diario farmacologico e delle terapie, automonitoraggio. Questa grande innovazione è frutto del progetto di ricerca “E-Health Technology”, avviato nell’ambito del POR FESR 2007-2013, che anche in Abruzzo porterà l’utilizzo della Teleassistenza medica: un sistema rivoluzionario già in uso nelle strutture sanitarie di Canada, USA, Francia, Norvegia. La teleassistenza consente l’auto-monitoraggio per i pazienti affetti da patologie croniche, e rappresenta un canale di comunicazione diretta con il personale medico di riferimento, un diario della terapia e un collegamento diretto con i familiari in caso di emergenza. “E-Health Technology” rivoluzio-
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nerà il sistema sanitario, migliorando il servizio di assistenza offerto dalle strutture sanitarie, e le abitudini dei pazienti. La profonda innovazione sarà tutta racchiusa in un’App, nella logica del “Software as a Service”. Il prototipo è stato sviluppato, nell’ambito del progetto di ricerca, dalla Deltasystem Srl di Spoltore, capofila del Raggruppamento Temporaneo di Imprese facenti parte del Polo di Innovazione SA: il Polo conta ottanta aziende aggregate che, stimolando l’innovazione e incoraggiando lo scambio di conoscenze, creano valore e crescita economica per l’Abruzzo. La Deltasystem è una realtà dell’Information Technology, specializzata nella progettazione e realizzazione di software; alla sua guida c’è il responsabile del progetto, il dott. Roberto Di Salvatore.
» redazionale in collaborazione con Deltasystem srl
Intervista a Roberto Di Salvatore, responsabile di progetto E-Health Technology
Perché E-Health è considerato una rivoluzione per i cittadini? «Quante volte dal medico abbiamo fatto interminabili file d’attesa? In quante occasioni, abbiamo dovuto attraversare lunghe distanze per eseguire una visita? Quanto è importante per un malato cronico monitorare i suoi parametri? La soluzione è racchiusa in un’App: questa è la rivoluzione. Il progetto non intende cambiare l’attuale sistema sanitario nazionale, ma generare per esso vantaggi economici, apportando miglioramenti informatici, e garantendo l’assistenza ai pazienti. E-Health vuole migliorare l’interazione tra il medico e il paziente, attraverso un supporto semplice da gestire, ma con una tecnologia del tutto nuova basata sui sistemi mobili (tablet, smartphone, etc)». Come nasce E-Health? «Stiamo attraversando una profonda crisi economica e sociale, e l’innovazione è uno strumento a servizio della società, che può migliorare la qualità della vita. Abbiamo deciso di dedicarci allo studio delle principali problematiche legate al settore socio-sanitario, individuando i benefici che possono derivare dall’adozione, da parte di strutture sanitarie, di sistemi software di ultima generazione. Il progetto “E-Health Technology” ha individuato nella teleassistenza, una strada per il miglioramento dell’assistenza sanitaria». Come è stato sviluppato? «La fase di ricerca è stata avviata attraverso un’indagine critica, che ci ha consentito di verificare lo stato
dell’arte e le criticità delle strutture socio-sanitarie. Gli output ottenuti da questa prima fase hanno permesso di individuare le due grandi soluzioni innovative, che applicate, rinnoveranno il sistema sanitario: la Teleassistenza e l’ICT». Chi sono i vostri partner? «La società “Tinn” di Teramo, leader nell’ICT, è stato il nostro partner principale insieme alle altre società del raggruppamento temporaneo di Impresa: “Fregoli”, società di servizi specializzata nel settore del Marketing, editoria e comunicazione di Montesilvano; “Grapho” società di marketing e comunicazione di Roma; “Health 3D” società di gestione dei centri di assistenza medica di Scafa; “Espansione” provider nazionale ECM di Avellino; “I Portici” poliambulatorio di Giulianova; le cooperative sociali “Novacoop” e “Frammenti” esperte nel settore socio-sanitario di Orsogna. Tra i nostri interlocutori di riferimento, un ruolo fondamentale è stato ricoperto dell’Università dell’Informazione dell’Aquila, dal Dipartimento di Scienze Giuridiche e dal Centro di Ricerca S.C.U.T. dell’Università D’Annunzio di Pescara. Attraverso queste sinergie abbiamo messo a punto un progetto che cambierà le abitudini dei pazienti abruzzesi». Quali sono i prossimi appuntamenti? «Il 18 luglio alle 15.30 all’”Auditorium Petruzzi” di Pescara, presenteremo i principali risultati della nostra ricerca, alla presenza di una platea di medici accreditati, che così avranno la possibilità di conoscere in anteprima l’innovazione sanitaria che l’Abruzzo si appresta a vivere».
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» di Marcella Pace
Il cav. Antonio De Cecco, lo chef Heinz Beck e il resident chef Matteo Iannaccone durante la conferenza stampa
Estate di star al Café Les Paillotes Il ristorante stellato festeggia i suoi 10 anni di attività. Tra chef internazionali e gare di cucina lo fa in grande stile
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0 anni di attività. Una stella Michelin nel 2009. 2,2 milioni di fatturato nel 2013 e 2,6 quelli previsti per quest’anno. Sono alcuni dei numeri snocciolati con orgoglio dal cavalier Filippo Antonio De Cecco, presidente dell’omonimo pastificio, in occasione della presentazione della stagione estiva del Cafè Les Paillotes, il ristorante Gourmet nato nel 2004 sul lungomare sud di Pescara. Alla conferenza stampa, dedicata ai dieci anni di attività, hanno preso parte anche lo chef di fama internazionale Heinz Beck, del ristorante La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri di Roma che da anni supervisiona
il Café Les Paillotes, il direttore Andrea La Caita, il resident chef Matteo Iannaccone e il giornalista enogastronomico Luigi Cremona. La conferenza è stata l’occasione per presentare la ricchissima estate del ristorante stellato di Pescara. L’alta cucina italiana torna ad essere protagonista anche quest’anno per la terza edizione di “A cena con una star”, la serie di appuntamenti dedicati agli appassionati della cucina d’autore. Fino al 5 settembre si susseguiranno, grazie alla collaborazione con Cremona e Lorenza Vitali di Witaly, famosi chef stellati. Dopo l’esordio il 16 giugno, con la cena di Heinz
Heinz Beck nella cucina di Les Paillotes prepara un carpaccio di capesante su amaranto al mais nero con olio allo zenzero
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eventi
Il tavolo della giuria della gara culinaria
Beck, la rassegna vedrà per tutta l’estate avvicendarsi chef come Moreno Cedroni, Mauro Uliassi, Gianfranco Vissani, le donne chef dell’associazione Jeunes Restaurateurs d’Europe per una serata gourmet a sfondo sociale, dal titolo “Tacco 12 e Bollicine”, Giancarlo Perbellini, lo chef volto noto del piccolo schermo Simone Rugiati, Matias Perdomo e Chicco Cerea. E poi ancora, dopo una pausa con il resident chef Matteo Iannaccone, sarà la volta di Igles Corelli, Gennaro Esposito e infine venerdì 5 settembre la serata conclusiva con Yoji Tokuyoshi, giovane promessa della gastronomia mondiale, già sous chef di Massimo Bottura all’Osteria Francescana, il ristorante italiano più famoso al mondo. Ad ogni appuntamento gli appassionati potranno seguire un corso di cucina esclusivo, mettere alla prova le proprie abilità imparando dai più grandi maestri del settore tutti i trucchi del mestiere, per poi gustare un light lunch suggestivo preparato dallo chef ospite nella splendida cornice del Granchio Royal. E sempre grazie alla collaborazione del giornalista Luigi Cremona, insieme a Witaly, le cucine di Les Paillotes hanno visto esibirsi in una vera competizione gastronomica gli chef under 30 più promettenti del territorio. Dietro i fornelli della cucina a vista del locale di Piazza Le Laudi di Pescara si sono sfidati in una ricetta libera e in una a tema pasta De Cecco, Simone Calabrese, ristorante Cipria Di Mare, Daniele D’Alberto ristorante Il Salotto di Vinè, Antonello De Maria ristorante La Reserve, Angelo Lanaro ristorante La Zattera, Sabatino Lattanzi ristorante Zunica 1880, Mario Martino ristorante Reale e Gianluca Tarquini ristorante Beccaceci. Vincitore della prelibatissima competizione Daniele D’Alberto con i suoi mezzi rigatoni “Profumo, colore, sapore” per la ricetta a tema
e “La triglia e la mandorla” per quella libera. La manifestazione si è poi conclusa con la “Cena Chef Stellati dell’Abruzzo” che ha visto una cena a 12 mani preparata da sei chef stellati provenienti da tutta la regione: Valerio Centofanti L’angolo d’Abruzzo, Nicola Fossaceca Al Metrò, Matteo Iannaccone Cafè Les Paillottes, Nadia Moscardi Elodia, Mattia Spadone La Bandiera e Arcangelo Tinari Villa Maiella. Inoltre per tutta l’estate ogni giovedì si terrà una gara di cucina in spiaggia. Ogni batteria sarà formata da quattro cuochi non professionisti, e a passare il turno saranno in due. Regina assoluta di qualificazioni e semifinali sarà la pasta, declinata in mille ricette. In finale, gli aspiranti chef si sfideranno invece con un menù completo. La giuria sarà formata di volta in volta da due giornalisti o personaggi pubblici e da due giudici estratti a sorte tra il pubblico. Mentre il venerdì protagonista indiscussa della mattinata sarà la scuola di cucina al Granchio Royal, e la sera lo chef-insegnante preparerà aperitivo e cena in spiaggia. Ogni sera, verranno selezionate aziende vinicole italiane, abruzzesi in particolare e straniere, i cui vini accompagneranno le prelibatezze preparate dalle sapienti mani degli chef star di caratura nazionale e internazionale. Il Sabato, infine, è sea dinner. A completare la ricca programmazione estiva del Café Les Paillotes, alcuni eventi speciali come le cene concerto in riva al mare: l’8 luglio sarà la volta di Adolfo De Cecco, cantautore pescarese che ha appena pubblicato l’album Metromoralità, prodotto da Vince Tempera e Guido Guglielminetti, e distribuito da Universal. Il 24 luglio, cena spettacolo con il grande Peppino di Capri, incontrastato interprete della canzone italiana
Il giornalista Luigi Cremona insieme al vincitore della competizione chef emergente Daniele D’Alberto
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» di Marcella Pace
L’antica casa colonica, in contrada Milano a Rosciano restaurata da Enrico Marramiero
Marramiero inaugura Casale Milano Dal recupero di un’antica casa colonica, in contrada Milano a Rosciano, Enrico Marramiero ha creato un luogo per veri amanti del vino
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5 ettari di Montepulciano, 6 di Pecorino. Al centro un’antica casa colonica, oggi restaurata e aperta ai veri amanti di vino. L’inaugurazione dell’incantevole Casale Milano, dal nome della contrada che la ospita, di proprietà di Marramiero, azienda vinicola di Rosciano, è avvenuta ufficialmente lo scorso 27 giugno. «Circa 10 anni fa – ha raccontato Enrico Marramiero – abbiamo acquistato questo terreno. Al suo centro vi era quest’antica casa colonica, un vero gioiello della tradizione abruzzese. Abbiamo deciso, così, di recuperare l’intera struttura. Abbiamo fatto delle analisi sui terreni, constatandone la vocazione alla coltivazione della vite. Abbiamo quindi preparato, per i primi
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tre anni, il terreno alla piantumazione di Montepulciano e Pecorino». Un progetto ambizioso, derivante dal grande amore e dalla passione che la famiglia Marramiero nutre nei confronti della terra e dal desiderio di valorizzarla. «E’ doveroso recuperare queste perle d’Abruzzo. La nostra regione è piena di queste strutture, che spesso hanno bisogno di un restauro davvero minimo». Ora il casale recuperato dall’imprenditore, grazie al progetto di due architetti, è divenuto un luogo per accogliere pochi intimi, accomunati dall’amore e dalla passione per il nettare di Bacco. «L’antica casa colonica può accogliere un numero ristretto di persone – spiega ancora Marramiero-. L’idea di fondo è stata
eventi
Il saluto di Enrico Marramiero
Un’immagine della vigna
quella di creare una sede dove far incontrare amici, giornalisti, e appassionati. Quindici, venti persone al massimo e trasmettere loro quell’amore per la natura e per il vino che contraddistingue l’azienda Marramiero». L’inaugurazione è stata anche l’occasione per una esclusiva degustazione. Le etichette proposte sono state le prime annate di Altare e Inferi. Il primo, 1994, è un Trebbiano d’Abruzzo Doc vinificato in barriques di rovere francese e di Slavonia. Un vino elegante e armonico, dalla squisita beva. Inferi, del 1993, è un Montepul-
ciano d’Abruzzo Doc, maturato per 16/18 mesi in barriques nuove di rovere francese. Si tratta di un vino dal sapore caldo e corposo. La degustazione si è poi soffermata su una verticale di Dante Marramiero, Montepulciano d’Abruzzo Doc, di cui si sono assaporate le annate 1998-1999 e 2001. Il vino, intitolato al padre di Enrico Marramiero, nonché fondatore dell’attuale cantina, è complesso e allo stesso tempo morbido. È stato infine presentato l’ultimo nato in casa Marramiero, Livia, un vino cotto legato alla tradizione abruzzese, prodotto di dieci annate
Un momento della degustazione
L’azienda Fin dal secolo scorso, la famiglia Marramiero si dedica alla coltivazione di vitigni autoctoni. Le prime piante di Montepulciano e Trebbiano vengono seminate nella Masseria Sant’Andrea a 270 metri sul livello del mare, che oggi si estende su 50 ettari, di cui 30 vitati a rotazione. A questo sito si affianca la masseria Tratturo, a 200 metri sul livello del mare, dove sono stati impiantati 3 ettari di vite Trebbiano e 700 alberi di olivo. Ad Ofena, dove sorge la Masseria Amerello, sono stati impiantati 6 ettari a Montepulciano, Trebbiano, Pecorino e Pinot Nero. E infine la Masseria Milano accoglie il casale appena inaugurato e ospita oltre ai 27 ettari coltivati a vite un oliveto con le varietà Maurino, Frantoio, Itrana e Leccio del Corno. L’Azienda nutre le sue piante solo con prodotti naturali, tramite la coltivazione sotto il vigneto e il sovescio di piante leguminose ricche di sostanze nutritive. In questo modo le viti trovano un naturale equilibrio con l’ambiente circostante, riducendo al minimo l’aggiunta di trattamenti. Massima attenzione viene riservata a tutte le fasi della lavorazione, dalla raccolta fino all’imbottigliamento per preservare tutta la freschezza e la genuinità delle uve, ed esaltare le caratteristiche di ciascun prodotto. Anche in cantina quella stessa cura per i dettagli riesce a far coniugare perfettamente il rispetto della tradizione con le più moderne tecniche enologiche. Ma sono il grande amore per la terra, unito alla lealtà, alla correttezza e al profondo rispetto per il lavoro che hanno contraddistinto Dante Marramiero prima e oggi lasciati in eredità al figlio Enrico, i veri motori di quest’azienda di successo.
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» a cura della redazione
Il direttore di Citra Filippo D’Alleva e il presidente Valentino Di Campli
Citra Vini: il medagliere si arricchisce di numerosi premi Medaglia d’oro in Canada per il Caroso Montepulciano d’Abruzzo 2009 e altri 14 i riconoscimenti ottenuti dalla prima realtà vitivinicola abruzzese al Decanter World Wine Awards, all’International Wine Challenge e a Vitignoitalia
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ioggia di premi in Canada e Regno Unito per i vini abruzzesi, che ottengono prestigiosi riconoscimenti anche in Italia. Quattro celebri concorsi enologici come il Sélection Mondiales des Vins Canada, l’International Wine Challenge 2014, il Decanter World Wine Awards 2014 e Vitignoitalia 2014 hanno infatti premiato 15 etichette di Citra Vini con altrettanti importanti premi. Grande protagonista il Caroso Montepulciano d’Abruzzo 2009 che ha ottenuto in Canada la Medaglia d’Oro. Particolarmente apprezzati in Inghilterra dalle giurie internazionali gli emergenti Pecorino e Passerina, segno di un interesse in costante crescita verso i vitigni autoctoni prodotti dall’azienda abruzzese. Ottimi risultati sono stati conseguiti anche dai classici Montepulciano e Trebbiano d’Abruzzo. A Vitignoitalia invece brillano il Montepulciano d’Abruzzo Laus Vitae 2006 e Palio Montepulciano Cerasuolo 2013 che hanno ottenuto la medaglia d’argento nelle loro categorie, rispettivamente per i vini rossi e per i rosati. «I premi conquistati dai nostri vini ci inorgogliscono particolarmente, -ha commentato Valentino Di Campli, presidente di Citra Vini-. Il Canada è da sempre uno dei mercati più rappresentativi e storici per Citra Vini e ci tenevamo particolarmente a vedere trionfare il Montepulciano d’Abruzzo nel Nord-America, un’area dove esportiamo il 41% della nostra produzione. Non meno importanti i risultati ottenuti in due sto-
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rici e prestigiosi concorsi del Regno Unito, che non fanno altro che confermare la qualità delle nostre etichette e in particolare premiano la scelta di aver scommesso sui nostri straordinari vitigni autoctoni che rischiavano di essere dimenticati». Il Sélections Mondiales des Vins Canada è uno dei concorsi vinicoli più importanti in Nord-America. Nato nel 1983 ha luogo ogni anno a Quebec City ed è organizzato dall’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino (OIV), l’Unione internazionale degli enologi (UIOE) e la Federazione mondiale dei grandi concorsi internazionali di vini (VINOFED). Il Decanter World Wine Awards, curato dalla rivista Decanter, è nato nel 2004 e rappresenta uno dei concorsi enologici più prestigiosi al mondo. La cerimonia di premiazione del concorso, a cui ogni anno partecipano quasi 15mila vini giudicati da oltre 200 operatori del settore di tutto il mondo, avverrà a Londra il prossimo 25 giugno. Giunto alla trentunesima edizione, l’International Wine Challenge è organizzato da William Reed Business Media e prevede per ogni vino giudicato tre sessioni di degustazione alla cieca eseguita da dieci critici di fama internazionale. Giunto alla decima edizione, Vitignoitalia assegna 39 per decretare le migliori produzioni enologiche nazionali scelte tra le oltre 200 aziende vitivinicole e 300 vini esaminati presenti al Salone di Napoli
eventi
Citra Vini sposa il grande cinema alla 41° edizione del Flaiano Film Festival Citra Vini è anche per quest’anno partner ufficiale dell’edizione 2014 del Flaiano Film Festival, uno degli appuntamenti più attesi dei Premi Internazionali Ennio Flaiano dedicati a letteratura, cinema, teatro e televisione, giunti alla quarantunesima edizione. Nel corso della kermesse che si svolgerà a Pescara dal 27 giugno al 20 luglio sarà inaugurata una speciale rassegna cinematografica dedicata a Citra dal titolo “Vini, Volti e Valori”. Il claim dell’azienda abruzzese darà il nome anche al premio che il presidente Valentino Di Campli consegnerà sabato 5 luglio a un personaggio abruzzese che si è particolarmente distinto nell’ambito del cinema. La rassegna cinematografica “Vini, Volti e Valori” sarà dunque la grande novità della quarantunesima edizione del Flaiano Film Festival e coinvolgerà il pubblico della manifestazione in tre tappe. Le prime due serate si svolgeranno presso il Multiplex Arca di Spoltore domenica 29 giugno e sabato 5 luglio e saranno dedicate rispettivamente a “Volti” e “Valori”. La prima serata vedrà la proiezione del film Grace di Monaco (regia di Olivier Dahan), mentre la seconda sarà dedicata al film Smetto Quando Voglio (regia di Sydney Sibilia). La terza serata invece avrà i “Vini” come attori principali e si terrà il 15 luglio al
Parco Florida di Pescara con la proiezione del documentario Rupi del Vino (regia di Ermanno Olmi). In ognuna delle tre serate di proiezione, l’enologo Lino Olivastri presenterà e farà degustare agli ospiti un vino appositamente selezionato. Gli appuntamenti cinematografici targati Citra continuano per tutto il mese di luglio con il primo cineforum “Vini, Volti e Valori”, che si terrà presso l’azienda di Ortona. La prima serata, in programma giovedì 17 luglio, sarà dedicata a Julie & Julia (regia di Nora Ephron). Giovedì 24 luglio, sarà la volta di Baaria (regia di Giuseppe Tornatore) e nel corso della serata sarà inaugurata una mostra fotografica allestita nella bottaia di Citra. Infine, giovedì 7 agosto il cineforum si concluderà con la proiezione di Un’ottima annata (regia di Ridley Scott). Fondati nel 1973 per onorare Ennio Flaiano e riproporre costantemente lo studio della sua opera, i Premi Internazionali Flaiano costituiscono una struttura articolata in tutta una serie di manifestazioni, rassegne, convegni, spettacoli nei quali confluiscono motivi concreti di cultura: nel senso specifico di produzione di “fatti” letterari, teatrali, cinematografici, televisivi che culminano nelle giornate estive e autunnali della consegna dei premi.
Due immagini della Festa del Socio 2013
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eventi » a cura di Denia Di Giacomo - foto di Stefano Pollio e Stefano Calanca
La famiglia D’Alesio al completo
Sciarr, la natura festeggia Nata nei primi del ‘900 l’azienda Sciarr di Città Sant’Angelo ha festeggiato l’arrivo di molte eccellenti novità, all’insegna del rinnovamento e di una crescita sostenibile. Un evento tutto da gustare!
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n evento in grande stile, quello organizzato dall’azienda Agricola Sciarr della famiglia D’Alesio a Città Sant’Angelo. Tantissimi gli ospiti presenti, tra amici, personalità, giornalisti ed esperti del mondo enologico. L’evento è stato ispirato in primo luogo dal rinnovamento della cantina, più ampia, accogliente e inserita in un contesto naturale particolarmente suggestivo, ovvero quello delle floride campagne angolane, racchiuse tra mare e
calanchi, e poi, evento nell’evento, è avvenuta la presentazione di cinque nuovi vini Sciarr. Oltre 80 ristoratori, nonché operatori del settore, della stampa ed esperti, a partire dal pomeriggio hanno avuto modo di degustare e scoprire i piaceri di queste nuove creature: Trebbiano, Cerasuolo e Montepulciano della nuova linea “Sciarr M”, nonché SciarrOsè, spumante rosè nato da uve Montepulciano d’Abruzzo e SciarrMant, spumante brut da
La nuovissima sede dell’azienda
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NUOVA PASQUARELLI
eventi
Lanfranco, Giovanni e Mario D’Alesio con il giovane enologo Davide Soverchia
uve di Trebbiano. L’evento si è poi protratto fino a tarda serata con l’arrivo di molti ospiti, accolti in un contesto genuino, amichevole ma non per questo privo di buon gusto e soprattutto accompagnato da numerosi prodotti tipici e naturalmente dai vini della famiglia D’Alesio. La storia di questa azienda comincia nel primo ventennio del ‘900 con Mario D’Alesio, professore di agraria, ancora presente con i suoi splendidi 92 anni, un quadro famigliare indissolubilmente legato all’amore per la terra e per i suoi frutti e giunto oggi alla sua terza generazione grazie alla quale l’esperienza può coniugarsi alla novità e alla ricerca. Una passione, quella per la terra che ha trasmesso ai figli Lanfranco ed Emiliano e che da loro è passata netta ai figli: Mario, Giovanni, Serena e Delia, che oggi sono presente e futuro di Sciarr. Giovani e determinati questi cugini che insieme lavorano per lo sviluppo dell’azienda. A presentare la nuova cantina e il processo produttivo è Lanfranco D’Alesio. «La vendemmia delle uve» ha spiegato ai presenti- è
Un momento della festa d’inaugurazione
fatta rigorosamente a mano, ogni grappolo è deposto delicatamente nelle cassette e portato in cantina dove segue un ulteriore controllo sul nastro trasportatore. Nuove e ancora lucenti le cisterne per la fermentazione, all’interno delle quali pale speciali accarezzano il mosto, permettendo il miglior trattamento possibile del nettare degli dei. Ancora poche e in via di trasferimento dalla vecchia sede le botti di rovere in cui il rosso continua il suo affinamento». Il nome Sciarr deriva dal soprannome del mezzadro che si occupava delle tenute di famiglia, come ad evocare quel remoto passato nel quale risiedono le radici dell’azienda, un’azienda oggi ben presente nel mercato e che sta crescendo in maniera esponenziale. Sciarr produce oli, vini, cereali e anche alcuni particolari prodotti derivati, come gli squisiti cioccolatini all’olio d’oliva. I riconoscimenti sono numerosi, proporzionali alla loro attenzione per un’agricoltura sostenibile che sappia coniugare l’esigenza di crescere con la grande voglia di rispettare la natura e i suoi preziosi frutti
Un’immagine della degustazione
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eventi » a cura di Denia Di Giacomo
Un momento dell’inaugurazione della nuova cantina
Azienda Agraria Rabottini, il buono sostenibile Evento per pochi intimi presso l’Azienda Agraria di Carlo Massimo Rabottini di Chieti. Una realtà sostenibile, attenta alla ricerca del nuovo e accogliente, guidata con passione dai fratelli Rabottini
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i certo Massimo Rabottini è ben noto per la sua attività di agronomo, per la sua preparazione tecnica e la sua passione, ma forse in pochi si aspettavano che riuscisse così bene nella produzione di olio e di vino di qualità. Pochi ettari di terreno, nel 1940, ai tempi di suo nonno, erano solo 5 e oggi 15, in una delle migliori posizioni possibili, ovvero sui dolci declivi delle colline teatine, che si affacciano su tutta la Val Pescara e sono incorniciate dalla vista del Gran Sasso. Un piccolo bosco, ulivi, vigneti e piante da frutto, un’azienda agricola a misura d’uomo, comprensiva anche di un impianto di fitodepurazione, ovvero un sistema di depurazione naturale delle acque reflue grazie all’utilizzo delle piante, in perfetto stile ecologico dunque. Parliamo dell’Azienda Agraria di
Carlo Massimo Rabottini, di cui oggi Massimo e suo fratello Luca, sostenuti dalle loro famiglie, sono l’anima e il motore, e hanno creato una realtà nuova, ben organizzata e soprattutto incentrata sulla ricerca di qualità e sostenibilità. Si sono conclusi da poco i lavori nella nuova cantina, il giardino pensile è all’apice della sua bellezza e soprattutto i vini – Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano e Cerasuolo – meritano di essere assaporati, ecco il perché di un evento, per festeggiare questa bella e rinnovata realtà. In perfetto stile Rabottini, la serata è stata un vero tripudio di sapori, ottimi prodotti culinari, dai formaggi locali, ai salumi, a semplici pietanze estive, accostati ai vini Rabottini, in un ambiente accogliente dall’atmosfera particolarmente amichevole. La bontà dei prodotti, l’accoglien-
L’interno della cantina
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eventi
Lo splendido panorama dalla cantina di Rabottini
za della famiglia Rabottini e la vista mozzafiato hanno fatto di questo evento un momento magico, durante il quale, alle squisite degustazioni, si sono accostate le necessarie spiegazioni di un sommelier professionista, perché alla passione va sempre accostata una grande professionalità. L’Azienda Agraria Rabottini, nonostante la sua lunga tradizione famigliare, nasce ufficialmente nel 2009 e sin dal suo esordio spinta dalla sensibilità ecologica di Massimo e dalla sua attenzione per le tematiche legate all’ambiente e alla genuinità dei prodotti, si è fatta conoscere per la cura che impiega nella creazione e lavorazione di vini e oli di grande qualità. Sono numerose infatti le certificazioni che l’azienda sta ottenendo grazie ai suoi molteplici accorgimenti dedicati alla sostenibilità ambientale, alla sicurezza e alla tracciabilità dei prodotti, una strada intrapresa per poter presto ottenere il marchio Triple A, dedicato ai vini biologici, che sono anche sinonimo di artigiana-
Massimo Rabottini
lità, unicità e rispetto dei processi naturali. Testimonianza di questa filosofia è anche il livello produttivo dell’azienda, che per quanto concerne il vino si attesta su circa 8 mila bottiglie l’anno, una produzione che permette un maggiore controllo dei processi e la possibilità di rispettare appieno le potenzialità naturali dell’azienda e la sua vocazione artigianale, senza forzature e impiego di artifizi. «Ringrazio tutti di vero cuore – ha dichiarato Massimo Rabottini nel corso dell’evento – in particolare l’associazione Eno pro club che mi è stata di grande aiuto per organizzare questo splendido incontro. La strada da percorrere per realizzare ciò che abbiamo in mente è ancora lunga e sarà senza dubbio faticosa, ma noi ce la metteremo tutta, cercando di portare avanti una filosofia corretta e coerente con i nostri valori». Nel prossimo autunno l’Azienda Agricola Rabottini sarà presente tramite il Vinitaly International nelle esposizioni di Mosca di Shanghai
Alcune bottiglie prodotte dalla cantina
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eventi » di Davide Acerra
Un’immagine della conferenza stampa di presentazione
Italia Autentica una rete di sviluppo reale della Valle Peligna L’obiettivo è aiutare gli imprenditori sia dal punto di vista della sostenibilità economica che nella visibilità e nello sbocco commerciale in Italia e all’estero
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alorizzare la Valle Peligna e le sue eccellenze agroalimentari. E’ questo l’obiettivo primario di «Valle Peligna. Italia Autentica», la rete di sviluppo reale presentata a Sulmona da quattro manager di aziende private, legate fortemente, per origini, al territorio peligno. Un gruppo di volontariato economico, senza fini di lucro, che ha deciso di mettersi insieme un anno fa. Si tratta di Mauro Cianti (Ceo Don The Fuller Jeans), Maximo Ibarra (Ceo Wind Telecomunicazioni Spa), Silvio Lancione (D.G. Banca Credito Cooperativo) e Roberto Marincci (Ceo Fater Spa). Il gruppo promotore, dopo aver individuato nelle aree food e turismo i settori su cui scommettere, ha valutato il potenziale delle proposte presentate dagli imprenditori e ha contribuito, attraverso una tutorship manageriale, alla più adeguata finalizzazione sotto il profilo marketing e commerciale dei singoli progetti. L’elemento chiave di novità che ha caratterizzato l’intervento del gruppo di Italia Autentica, tuttavia, è l’unitarietà della visione strategica: i progetti imprenditoriali, infatti, sono stati valutati e indirizzati a costituire un paniere di beni che potesse generare sinergie. L’idea di fondo è di aiutare gli imprenditori sia dal punto di vista della sostenibilità economica che nella visibilità e nello sbocco commerciale in Italia e all’estero. Italia Autentica intende sviluppare un supporto
gratuito a business plan che vogliono valorizzare le potenzialità del territorio in un’originale visione di “massa critica” ignota a produzioni di nicchia. Otto, al momento, i progetti imprenditoriali abruzzesi presentati: l’aglio rosso di Sulmona D’Alessandro di Maria Assunta Palombizo; l’arte pastaia di Masciarelli; il vino di Carlo Maria Margiotta; l’ortofrutta M.a.d.e di Angela Colaiacovo; l’olio della Cooperativa Albanuova; i dolci e sapori d’Abruzzo di Antonio Gentile; le produzioni lattiero-caseari Ansape di Fausto Ruscitti e, infine, lo start up di Matteo Salce che valorizzerà i prodotti attraverso la creazione di una rete di imprese. Per questa molteplicità di beni, che raccontano la storia e la cultura della Valle Peligna, i manager di Italia Autentica prospettano potenziali sbocchi internazionali che gli imprenditori potranno cogliere. Durante la presentazione del progetto, attivati i collegamenti con potenziali buyer internazionali (Cina, Giappone e Sud Africa), oltre a rappresentanti di catene distributive italiane come Eataly e Auchan. Grosse catene che hanno voluto sottolineare l’interesse crescente per proposte food caratterizzate da ricercatezza e tradizioni. I quattro manager hanno voluto creare un marchio di qualità che viene attribuito ai progetti selezionati e che richiama il più caratteristico dei gioielli abruzzesi, la Presentosa.
Il logo Valle Peligna - Italia Autentica
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eventi » a cura della redazione
Un momento della conferenza stampa. Il dg Dal Mas ritratto mentre ripone un calice di bianco in un forziere d’epoca della banca
Presentata la rassegna Cinema DiVino Marche, Abruzzo e Umbria Diciannove proiezioni d’autore, dal 23 giugno al 31 agosto, ed altrettante esperienze in cantine sempre diverse, con degustazioni di vino e prodotti tipici
È
stata presentata presso il BIM Tronto di Ascoli Piceno la rassegna Cinemadivino 2014 Marche Abruzzo e Umbria. Presenti il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, il direttore generale della Banca dell’Adriatico Roberto Dal Mas, Simone Mariani presidente di Experience Srl che da tre anni organizza la rassegna e Luigi Contisciani, presidente dell’ente BIM Tronto. Durante l’incontro sono state presentate le più importanti novità dell’edizione 2014. L’allargamento dell’iniziativa alla Regione Umbria che ha affiancato Marche e Abruzzo; gli abbonamenti speciali per la visione dei film (tre biglietti al costo di due) e la divisa “Cinemadivino” per i collaboratori che permetterà di riconoscere il personale presente in cantina durante le proiezioni; infine, la nuova collaborazione - che rafforza le sinergie tra pubblico e privato - tra Experience Srl società guidata da Simone Mariani e l’associazione BIM Tronto il cui presidente, Luigi Contisciani, ha accolto con entusiamo il coinvolgimento all’iniziativa. «Siamo davvero molto fieri di aver dato seguito ad una apprezzabile iniziativa dove vino, gastronomia e i migliori film d’autore dialogano meravigliosamente – ha commentato Simone Mariani. – Ogni serata è una storia unica e diversa ogni volta,
un’esperienza da vivere. I produttori locali, ‘gli artisti del vino’, trasmettono amore per il territorio e passione profonda per l’ambiente, valori da non dimenticare mai». «Vengo da una terra di grandi tradizioni enogastronomiche, come il Veneto ed il Friuli – ha aggiunto Roberto Dal Mas, direttore generale della Banca dell’Adriatico – ho conosciuto in profondità territori a grande vocazione come la Toscana e l’Umbria, ma da diversi anni ho imparato ad apprezzare i vini abruzzesi e marchigiani autentiche eccellenze del territorio, non a caso anche in un periodo economico complicato hanno segnato un costante trend positivo di crescita anche nel mercato interno». Le degustazioni inizieranno alle 19:30, a cui seguirà la visita in cantina alle 20:00 e la cena alle 20:45, per chi lo desidera. L’inizio delle proiezioni è previsto per le 21.30, anticipato da un cortometraggio alle 21:15. Il costo del biglietto d’ingresso è di 12 Euro (ridotto 10 euro) e comprende la visione del film, la visita guidata alla cantina e l’assaggio di 3 calici di vino in degustazione. La sola visione del film ha un costo di 8 euro e può essere richiesto un abbonamento 3 film al costo di 2. Per informazioni e prenotazioni il numero è 342 56 87 122. Il calendario completo della rassegna si trova su http://www.cinemadivino.net/marche-abruzzo-umbria
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eventi » di Eleonora Lopes - foto di Domenico Gualtieri
La presentazione del libro è avvenuta a Milano, nella Sala del Consiglio della Bosch
Reputation first, come tutelare il valore più importante per un’azienda Pubblicato da Maggioli, è stato presentato a Milano e Roma il libro del giornalista Stefano Cianciotta, che illustra le strategie di comunicazione e management per tutelare e salvaguardare la reputazione aziendale
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onsapevoli dell’aumento della competitività e della minore efficacia della pubblicità tradizionale, le aziende stanno comprendendo sempre di più l’importanza della gestione e della salvaguardia della propria reputazione, costruita anche attraverso asset intangibili quali la fedeltà e la motivazione dei propri dipendenti, e la fiducia di clienti e consumatori. Possedere una buona reputazione, quindi, per un individuo così come per un’azienda, costituisce un fattore di successo sul quale si misura l’indice di gradimento dei potenziali clienti e di riconoscibilità all’interno di un contesto in continua evoluzione, nel quale, comunque, i media tradizionali – la televisione soprattutto – continuano ad esercitare una sfera di influenza significativa. Delle strategie e delle azioni di comunica-
zione e management per salvaguardare e tutelare la reputazione aziendale si parla nel libro scritto da Stefano Cianciotta per Maggioli Editore, dal titolo “Comunicare e gestire la crisi”, che è stato presentato a Milano il 25 giugno e a Roma il 2 luglio. La pubblicazione del libro, infatti, costituisce l’occasione proprio per analizzare in che modo le corrette strategie di comunicazione e di management possono influire positivamente non solo sulla risoluzione di una crisi aziendale ma soprattutto sulla salvaguardia del suo valore più importante: la reputazione. Quali sono le dinamiche che si sviluppano quando deve essere gestita un’emergenza; qual è l’impatto che la crisi può avere sull’organizzazione; in che modo gestire le relazioni con i media e perché nella gestione positiva di una crisi è fondamentale che l’azienda non perda mai il controllo delle informazioni,
La copertina del libro
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eventi
sono alcune delle domande alle schini, sono intervenuti oltre a quali prova a dare una risposta Roberto Zecchino e Fiorenzo concreta il volume, la cui prefaTagliabue, anche Antonio Mazzione e postfazione sono state za, direttore generale Aareal scritte da Fiorenzo Tagliabue, Bank Italia, Giuditta Piedilato, presidente della Sec Relazioni responsabile Relazioni Esterne Pubbliche e Istituzionali e RoBosch Italia, Gabriele Fava, berto Zecchino, direttore Risorse giuslavorista, e la consigliera di Umane Bosch Sud Europa. Pubblicità Progresso e docente L’intervento di Rossella Sobrero, consigliera Diverse le case histories presendi Comunicazione Pubblica, della Fondazione Pubblicità Progresso tate nel volume: dalla gestione Rossella Sobrero. della crisi che ha fatto seguito all’incidente del Giglio di Costa Di livello anche il panel romano perché dopo l’introduzione Concordia agli errori commessi dalla ThyssenKrupp nella gedi Pietro Paganini, presidente del Think Tank Competere, stione dell’incidente nel sito di Torino, che costò la vita a sette hanno discusso delle strategie di salvaguardia della reputazione operai, fino all’analisi del deficit di comunicazione che ha influito aziendale, Roberto Zecchino, Francesco Barontini, docente di sulla condanna in primo grado della Commissione Grandi Rischi Comunicazione di Crisi, Università Statale di Milano, già viceinflitta dal Tribunale de L’Aquila, le strategie delle mutlinazionali direttore della Comunicazione di Finmeccanica, Renato Vichi, Nestlè e Cocacola per arginare le conseguenze causate dalla head delle Media Relations in Unicredit, Filippo Delle Piane, alterazione de propri prodotti. presidente nazionale Ance Giovani, Christian Corsi, docente Per discutere con Cianciotta del tema del libro hanno partecipadi Comunicazione d’impresa all’Università di Teramo, e Nino to alle presentazioni di Milano e Roma manager di multinazionaSantomartino, creativo della società idea Comunicazione. Le li e affermati professionisti del settore. A Milano, coordinati dal conclusioni sono state affidate a Giovanni Legnini, Sottosegregiornalista economico e direttore de Il Centro Mauro Tedetario di Stato al Ministero dell’Economia
Stefano Cianciotta autore del libro “Comunicare e gestire la crisi”
L’intervento di Roberto Zecchino, Direttore Risorse Umane Bosch
Il profilo dell’autore Giornalista economico, dottore di ricerca in Comunicazione e Pensiero politico, Stefano Cianciotta è attualmente docente di Comunicazione di crisi aziendale e Media Relation alla facoltà di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo. Consulente aziendale in Relazioni Pubbliche, svolge corsi e seminari sulla Gestione del consenso e sulla Comunicazione di emergenza. È fellow del Think Tank Competere proprio sul tema della Comunicazione di Crisi.
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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro
Gli alimenti che aiutano l’attività sessuale
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Altro che ostriche, caviale e cibi costosi, anche il merluzzo può essere un ottimo aiuto nella vita di coppia, oltre che tanti semplici cibi che magari non ci aspettiamo
apita non di rado che mi venga chiesto se c’è qualche alimento per avere un “aiutino” in quella particolare attività di cui si parla poco ma sta a cuore a molti, (ma qualche alimento serio, non i soliti caviale, ostriche e champagne!). Ebbene una moltitudine di ricercatori scientifici hanno indagato su questo tema e hanno dimostrato come diversi alimenti possano favorire o al contrario limitare l’attività sessuale. Tra gli alimenti più attivi troviamo il peperoncino, che contiene la capsaicina con azione vasodilatatrice e lo zafferano che praticamente ha lo stesso effetto, anche il formaggio stagionato (il famoso pecorino) che è ricco di feniletilamina ovvero la stessa sostanza che il cervello produce quando è nella fase di innamoramento o di eccitazione, ma attenzione a non esagerare con il quantitativo altrimenti si appesantisce notevolmente la digestione col rischio di addormentarsi. Il ginseng contiene sostanze eccitanti per il sistema nervoso centrale e favorisce la fase di attivazione dell’attività sessuale ma consumarne molto rende troppo eccitato lo stesso sistema nervoso avendo come conseguenza un effetto inverso, anche piccole dosi di alcol aiutano a disinibire mentre consumarne molto “offusca” la mente e i riflessi.
In uno studio condotto da un ricercatore del Texas è stato messo in evidenza che uno dei cibi più efficaci per migliorare l’attività sessuale è (pensate un po’!) il merluzzo che contiene sostanze che favoriscono l’erezione, altro che aragoste o le sopra citate ostriche, il nostro mare abbonda di merluzzo e sicuramente lo si può reperire più a buon mercato di altri pesci costosi e “raffinati”! Sempre nello stesso studio ampio spazio anche a cacao e cioccolato fondente che ricchi di polifenoli favoriscono la circolazione sanguigna e ad alcune spezie come i chiodi di garofano, il coriandolo con effetto disinibente ed euforizzante specie nelle donne, lo zenzero potente eccitante naturale e la vaniglia che con il suo profumo è un ottimo stimolante sessuale. In un altro studio tutto italiano, grande protagonista è il vino rosso che con il suo ricco contenuto di resveratrolo riesce a dare maggior piacere sessuale. In conclusione tra alimenti, spezie e bevande ci sono tutti gli ingredienti per preparare degli ottimi piatti per “accendere” il fuoco della passione ma attenzione sempre a non esagerare sia con il mangiare che col bere, rimanere piuttosto leggeri è un altro trucco per avere buone prestazioni
Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermo info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro
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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food
Scelto per voi
Italia punto 0 Dalla politica all’enogastronomia, un paese in crisi di valori
finito tutto, politica, turismo sicurezza posti di lavoro e tant’altro. E come per presa in giro verso gli italiani stremati dalla corruzione e politica, ci si è messa anche la nostra gloriosa nazionale di calcio, che ogni 4 anni riuniva tutti nelle piazze a farci sognare, sia se vincevamo sia se perdevamo, e nel secondo caso almeno lo facevamo con onore oppure avevamo di che criticare, l’arbitro, la superiorità degli avversari, ma in ogni caso eravamo felici perché il sogno continuava e ad ogni mondiale una generazione si univa nel tifo. Tutto ci hanno tolto, anche l’orgoglio di tifare la nazionale, giocatori stanchi e svogliati che pensavano solo a gossip estivi, un allenatore che soffrendo di sudditanza verso la federazione e gli sponsor non ha fatto altro che mettere uomini solo per pubblicità piuttosto che per abilità. Pochi si sono salvati da questa disfatta mondiale e nonostante le dimissioni in gruppo chi ripagherà tutti quegli esercenti che hanno investito in maxi schermi e tv a 50 pollici con relativi diritti SIAE (esorbitanti) con la speranza di vendere qualche panino e qualche birra in più per cercare di salvare almeno in parte un settore che vede abbassare oltre 50 serrande al giorno per non riaprire mai più.? L’italiano medio e come i giocatori dell’Uruguay o del Cile, combattivi e leali verso una bandiera, ma adesso tutto e finito, grazie Stato che dopo averci spremuto e ridotto in mutande ci hai tolto pure la gioia di sognare almeno ogni 4 anni: sarà perché sui sogni non ancora viene messa una tassa?
Trimbach Sembra facile parlare divini Alsaziani, pinot grida, gewurztraminer, riesling e altro, tutto ci fa pensare a vini dolci e fruttati, i cosiddetti “ruffiani” ma Trimbach non è così, anzi potrebbe essere deludente per un palato abituato a gusti modaioli e standardizzati. Grandi vini minerali che solo grazie ad un attenta selezione della famiglia che da 12 generazioni cura tutto dalla pianta alla cantina, dando importanza alle uve migliori e le annate eccelse. Dopo anni di
riposo nelle proprie cantine vengono immesse sul mercato queste chicche fatte da vitigni vecchi e metodi tradizionali. Vini puliti e brillanti dai profumi fini e nitidi di frutta fresca (non matura) e di fiori verdi. Dal gusto sapido e minerale con lunga e persistente eleganza, che consigliano un abbinamento vario, dal pesce, ai formaggi e tante zuppe sia di terra che di mare. Da bere sui 10 gradi e da lungo invecchiamento. Prezzo indicativo sui 20/25 Euro in enoteca.
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TEMPO RUBATO » a cura di Dante D’Alfonso
Per fare un manager ci vuole un fiore
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editazione e Impresa, due “mondi” così distanti fra loro, così come ci viene tramandato da errati luoghi comuni legati al “mondo del business”. Ma è proprio così? A mettere in discussione il sistema è Niccolò Branca, presidente e ad della Branca International SpA, autore del libro “Per fare un manager ci vuole un fiore”. Branca però, non si limita ad enunciare teorie, no va dritto al cuore del problema (e del lettore) grazie alla sua esperienza ed alla sua volontà di migliorare la sua azienda, donandole una nuova “anima”, forse per un periodo smarrita; riscoprendo e valorizzando quei valori che l’hanno resa famosa ed apprezzata in tutto il mondo. “La crisi esterna che stiamo vivendo: economica, sociale, ecologica, culturale non è altro che la proiezione della crisi che è dentro di noi… Cambiando noi stessi cambieremo il mondo”.
Branca ne è convinto: inizialmente attraverso la meditazione olistica ha scavato dentro di sé per ritrovare il “Suo Essere”, poi ha trasferito il suo modo di essere e vivere alla sua azienda; dapprima nella filiale Argentina e successivamente, una volta rientrato in Italia, a tutto il Gruppo. Certo, chiamarsi Branca ed essendo ad del gruppo lo ha aiutato, ma sicuramente non facilitato: molte persone erano ancora legate ai classici stereotipi economici, alle regole del “si è sempre fatto così”. Branca è riuscito a smantellare dalla sua azienda il dogma del “profitto infinito” giusto in tempo, infatti la sua azienda non è stata colpita (se non in parte) dalla grande crisi che sta colpendo in questi anni il mondo occidentale. Una bella storia che ci può dare lo spunto per cambiare noi stessi, il nostro posto di lavoro ed il mondo che ci circonda
La scheda del libro Per fare un manager ci vuole un fiore (ed Mondadori) – Come è possibile dedicarsi seriamente alla ricerca spirituale continuando a vivere una vita attiva? Come si può conciliare il silenzio dell’interiorità con il frastuono dell’azione? Dove è l’equilibrio tra l’anelito della semplificazione e l’imperiosa richiesta di creare del reddito? Qual è la strada per rinunciare all’ego, senza per questo rinunciare all’Essere? Decidere di assumere la direzione di un’azienda è una scelta compatibile con la pratica della meditazione? Niccolò Branca sostiene che queste domande hanno una risposta concreta e a portata di mano: la soluzione è paradossale, fondere gli opposti dell’equazione mediante lo sviluppo della coscienza e dell’autoconsapevolezza. Un libro che ha il coraggio di essere dissonante e al tempo stesso coinvolgente. Un libro pieno di passione e di conoscenza, capace di fare credere che un mondo migliore sia possibile a partire dalle nostre scelte quotidiane.
L’autore del libro Niccolò Branca Niccolò Branca è presidente e amministratore delegato della holding del Gruppo Branca International S.p.A. dal 1999. A partire dai primi anni novanta si dedica alla pratica meditativa che lo porta a integrare dimensioni umanistiche all’interno di una leadership imprenditoriale.
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Arte & Co. In cornice » di Chiara Strozzieri / foto concesse dall’artista
Lupo, Asso, Ardo Tre artisti a confronto in un trionfo di creatività
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rometeo e il fuoco è il titolo dell’ultima mostra dedicata all’artista Luciano Lupoletti presso il Museo Michetti di Francavilla e realizzata in collaborazione con lo scultore Ivo Galassi e il grafico Alfonso Di Berardo, entrambi alle loro prime uscite in pubblico. Un titolo emblematico, che racconta molto dell’uomo Lupoletti, innamorato come il titano dell’umanità e della sua imperfezione, tanto da insegnarle la sopravvivenza e risparmiarle tutti i mali del mondo. Allo stesso modo l’artista abruzzese (detto Lupo) ha insegnato a Galassi e Di Berardo, come dire Asso e Ardo, a sopravvivere al mondo dell’arte e a credere tanto nelle proprie capacità espressive e abilità tecniche da mettersi in gioco e affrontare la critica. Il risultato è una mostra davvero interessante, che non solo mette a confronto tre linguaggi artistici completamente diversi, ma li mescola in opere realizzate a quattro e sei mani. Laddove i tre operano sullo stesso progetto, a Lupoletti è affidata l’ideazione, sempre molto estrosa e fantasiosa, mentre Galassi realizza sculture che raggiungono i sei metri d’altezza, che infine Di Berardo arricchisce di un motivo geometrico che richiama strettamente la simbologia del tatuaggio maori.
» Era un gomito
» Medusa
» Fucilato
Le tematiche spaziano dalla mitologia alla storia (notevole il ciclo sull’olocausto rosso del periodo stalinista) con lunghe digressioni su cinematografia e letteratura. E come un Prometeo moderno Luciano Lupoletti è attratto da temi forti, quali la morte e la violenza, e desidera racchiudere insieme tutte le brutture umane per offrire una via salvifica allo spettatore, l’unica via possibile, che è quella dell’arte. Il godimento estetico è una catarsi per il pubblico che è costretto a mettersi di fronte a orrori indicibili, ma non impossibili da immaginare, riconoscendo pellicole famose come Uccelli di Hitchcock e Shining di Kubrik oppure libri horror come It di Stephen King. Questo effetto liberatorio è sortito da una padronanza totale del tempo e dello spazio: l’opera evolve costantemente per salti, per cui alcuni flash che ripercorrono il passato, cristallizzano poi il presente e predicono persino il futuro, mentre i piani si intersecano fra loro e vengono esplorati con zoomate morbose. Tanta creatività, anche dal punto di vista stilistico, convince che talvolta sia importante osare delle collaborazioni tra personaggi anche molto distanti tra loro, perché le implicazioni possono essere positivamente imprevedibili
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Arte & Co. » a cura della redazione - foto concessa da Culturalia
“Secoli Augustei, Messaggi da Amiternum e dall’Abruzzo antico” A Chieti in programma due mostre che verranno allestite presso le prestigiose sedi museali di Villa Frigerj, storica sede del Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo e di Palazzo de’ Mayo
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naugura l’11 luglio a Chieti “Secoli Augustei. Messaggi da Amiternum e dall’Abruzzo antico”, programma di mostre che verrà allestito presso le prestigiose sedi museali di Villa Frigerj, storica sede del Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo e di Palazzo de’ Mayo. Il progetto nasce da una proficua e sinergica collaborazione del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, attraverso la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Chieti che, in occasione del bimillenario della morte di Augusto (63 a.C. – 14 d.C.), hanno concepito un ricco e suggestivo percorso espositivo che si snoderà, in maniera quasi complementare, nelle due sedi museali. Entrambe le mostre, tramite il linguaggio comune di quelle immagini e simboli, tipiche del potere fondato da Augusto, che hanno inciso il paesaggio abruzzese fino a trapelare nel moderno assetto territoriale, presentano al pubblico un cospicuo numero di opere e reperti che provengono per la quasi totalità, e ap-
» Busto di un personaggio maschile
» Statua virile ritratto da Foruli I sec. d.C
positamente per questa occasione, dalla città di Amiternum in epoca imperiale. La mostra a Palazzo de Mayo’ vedrà esposte, per la prima volta dopo il recente restauro, due opere emblematiche dell’assetto culturale e sociale dell’epoca, relative alla celebrazione di due personalità eminenti nella città di Amiternum. Un monumento funerario a esedra di un triumviro augustale, dall’architettura molto complessa, e la statua virile in nudità eroica di un ignoto proprietario di una imponente domus, tra le più grandi finora documentate nell’Italia romana, rispettivamente databili alla prima epoca imperiale e al II secolo. Entrambe le opere sono significative in quanto testimonianza del programma pubblico di autocelebrazione nella società augustea. All’interno di Villa Frigerj il nuovo allestimento appositamente realizzato al piano terra, integrato alle opere già in esposizione Augusto è rappresentato in mostra da due teste ritratto: l’una in basalto, rinvenuta a Pescina, frammentaria e bellissima, e l’altra, in pietra, proveniente da Amiternum
Info Villa Frigerj – Museo Archeologico Nazionale d’Abruzzo - 11 luglio / 30 settembre 2014 Palazzo de’ Mayo - S.E.T. Spazio Esposizioni Temporanee - 11 luglio 2014 / 11 gennaio 2015
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TRAPARENTESI
EVENTI
Pasta Delverde partner dei Solisti dell’Opera Italiana nel tour internazionale “Con Verdi nel mondo”
Il pastificio Delverde affianca l’Orchestra dell’Opera Italiana nelle due tappe brasiliane del tour internazionale di concerti in programma fino al prossimo anno in tutto il mondo. Dopo un primo concerto al São Pedro Theatre di San Paolo, si è svolto anche il secondo appuntamento alla Escola de Musica dell’Università Federale di Rio de Janeiro, concluso con assaggi di pasta Delverde. I due eventi sono inseriti in “Italia Na Copa”, un progetto dell’Ambasciata d’Italia volto a promuovere il meglio dell’eccellenza Italiana in occasione dei Mondiali di Calcio con il coinvolgimento della Farnesina e dell’Istituto italiano di cultura. Sono previsti numerosi altri appuntamenti in tutto il mondo. ATTUALITA’
A.I.D.A.: La crisi? Si batte con la felicità in azienda
Dal 27 al 29 giugno un convegno internazionale organizzato da A.I.D.A., (Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti di Azienda), dal titolo “La voce delle emozioni”, ha posto in evidenza che per avere successo aziendale è necessario rendere felici le persone. Proprio così, in tempi di crisi la produttività in azienda è direttamente proporzionale alla soddisfazione e serenità dei dipendenti, questo, secondo un sondaggio di IMR Ricerche, realizzato su un campione di 100 persone con metodo cawi - (computer-assisted web interviewing), per il 93% degli intervistati lo stipendio e la stabilità vengono dopo la realizzazione professionale sul lavoro, mentre solo il 15% si dichiara davvero coinvolto e soddisfatto della propria attività lavorativa. EVENTI
Concerto sull’Acqua
L’Associazione di Promozione Sociale Novecento,in collaborazione con lo Stabilimento Balneare “ESPERIA”, Via Lungomare di Gualdo – San Vito Marina, nelle vicinanze del porto turistico di San Vito Chietino, luogo dove si svolgerà l’evento, presenta “Il concerto sull’acqua”. Si tratta di un appuntamento musicale che si terrà in due date, l’8 e il 15 agosto,alle ore 22.00. Il fascino della canzone d’autore, l’armonia della musica classica, le suadenti forme della danza e le mescolanze di luci ed ombre si fonderanno con il lento incedere delle onde del mare. Il quintetto acustico Friotto e Bandautore di Luigi Friotto ed il gruppo corale Cromaticoro si esibiranno su un palco acquatico galleggiante collocato in mezzo al mare, mentre coloreranno alcuni frammenti dello spettacolo le coreografie del corpo di ballo di Cristina Nudi, che invece si muoverà a ridosso del bagnasciuga. INFO: https://www.facebook.com/pages/Concerto-sullAcqua/665783780156430?fref=ts https://www.youtube.com/watch?v=giuWikNKE3g RICONOSCIMENTI
La Tenuta Sant’Ilario di Pineto conquista l’Aipo d’Argento 2014
Nuovo successo per l’azienda olearia Tenuta Sant’Ilario di Pineto che, reduce dai più che positivi risultati ottenuti al Sol di Verona, si conferma nel panorama degli oli di eccellenza con il concorso oleario ‘Aipo d’Argento’. Il frantoio pinetese ha infatti ottenuto il Diploma di Gran Menzione nella categoria Olio Extra Vergine di Oliva 100% Italiano, fruttato medio, con il suo ‘Elio Gran Cru’, già premiato nel corso della prestigiosa kermesse veronese. Un riconoscimento che certifica la qualità dell’olio di Roberto Cerquitelli, titolare dell’azienda: «Si tratta di un premio – commenta Cerquitelli – che ci fa onore, soprattutto se si pensa all’importanza raggiunta dalla manifestazione». Ben 220, infatti, i campioni analizzati dai due panel professionali coinvolti nelle attività di selezione dell’edizione 2014 che, dopo oltre 3mila ore di analisi sensoriali, hanno consentito l’accesso alla finalissima a soli 89 campioni, ovvero poco più del 40 per cento di quelli iscritti.
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SAGRE
Ceci e zafferano in festa a Navelli
Il 23 e il 24 agosto, uno dei Borghi più Belli di’Italia, Navelli, in provincia dell’Aquila, si animerà per ospitare la trentottesima edizione della sagra dei ceci e dello zafferano. Due tra i prodotti tipici più rinomati e importanti dell’area sapranno senza dubbio catturare l’attenzione di moltissimi visitatori, che di certo non rimarranno delusi sia per la bontà delle proposte culinarie sia per la bellezza dei luoghi. Negli stessi giorni della sagra si svolgerà anche la settima edizione della mostra mercato di arte artigianato e gastronomia, e la trentaquattresima edizione del palio degli Asini un motivo in più per rimanere in questi splendidi luoghi.
NOVITÀ
#PescaraSummerTips, l’estate attraverso le foto
Con l’ingresso ufficiale dell’estate, Pescara.Tips, il portale che racconta le attività che compongono il tessuto commerciale della città, spalanca le sue porte. Il team del progetto, ideato e realizzato da Operaviva, studio creativo di Cristina Napoleone, Alessandro Leardi e Giuseppe Di Lalla, in collaborazione con Giulio Tolli di IgersPescara, la community di Instagramers nata per raccontare le bellezze del territorio attraverso gli scatti della popolare social app Instagram ha una nuova proposta. «Questi mesi vogliamo trasformare i pescaresi nei nostri tippers – spiega il dinamico team-. Invitiamo tutti a raccontarci la loro estate a Pescara attraverso le immagini. Gli scatti dovranno essere caricati sugli account Instagram e Facebook utilizzando gli hashtag #pescaratips, #pescarasummertips e #igers_pescara. A settembre avremo un reportage fatto dai nostri speciali tippers sull’estate pescarese. Inoltre le foto più belle che raccontano meglio l’estate vinceranno dei premi a sorpresa».
GASTRONOMIA
Nasce in Abruzzo la Scuola del Gusto
“Scuola del Gusto”, è un’iniziativa dei Gal abruzzesi rivolta alla promozione dell’identità e del patrimonio enogastronomico dei nostri territori, ispirata dal successo dell’esperienza della Galleria del Gusto della Provincia di Chieti. La Scuola del Gusto coordinerà un programma di servizi formativi ed iniziative di promozione e divulgazione nell’area enogastronomica e del turismo del cibo locale. Tra questi, tra giugno e luglio, prende il via lo speciale accreditamento “Guide del Gusto Estate 2014”, un programma formativo organizzato in più step e orientato all’accreditamento delle Guide del Gusto, professionisti capaci di guidare gruppi di persone nella scoperta/degustazione delle eccellenze alimentari del territorio. INFO: www.scuoladelgustoabruzzo.it.
EVENTI
CinemaDivino...un sogno da gustare
Tre Regioni - Marche, Abruzzo e Umbria - diciannove proiezioni d’autore, dal 23 giugno al 31 agosto, ed altrettante esperienze in cantine e aziende agricole che proporranno degustazioni sotto le stelle di ottimi vini e prodotti tipici del territorio. Questi i dati fondamentali dell’iniziativa CinemaDivino 2014, una vera e propria rassegna che unisce l’arte cinematografica con quella enogastronomica. Si è partiti da Ascoli Piceno lo scorso 27 giugno, poi a Controguerra, presso l’Azienda Camillo Montori, il 30 giugno e così via fino a toccare le nostre migliori realtà. Ogni serata di Cinemadivino è l’occasione per vivere un’esperienza sensoriale unica dove si uniscono la visione del film all’aperto sotto le stelle, le degustazioni di vini e prelibatezze gastronomiche e l’armonia di paesaggi di insospettabile bellezza.
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TRAPARENTESI
ATTUALITA’
La riscossa dell’e-commerce
Già da anni ampiamente diffuso in molti Stati europei e americani, il commercio online ha faticato ad affermarsi nel nostro Paese. Complice la diffusione sempre maggiore di smartphone e tablet, che ha contribuito ad aumentare la familiarità degli italiani con la tecnologia, e-commerce e mobile commerce sono oggi in continua crescita e hanno fatto registrare dall’inizio del 2014 un incremento del 17%, per un fatturato stimato intorno ai 13,2 miliardi di euro. Di particolare interesse è lo sviluppo del commercio su dispositivi mobili, in aumento del 289% rispetto al 2013, con introiti stimati per 1 miliardo di euro. Pur restando ancora al di sotto della media europea, le vendite in rete stano progressivamente aumentando nel nostro paese. Nel 2014 la penetrazione dell’e-commerce sul totale del mercato è passata dal 3% al 3,6%, una variazione che può sembrare insignificante, ma che assume un grande valore se inserita in un contesto che potremmo definire di stallo dei consumi, se non addirittura di contrazione.
RICONOSCIMENTI
Tenuta i Fauri, “Ottobre Rosso Montepulciano d’Abruzzo: Gran Medaglia d’Oro”
Solo 12 le Grande Médaille d’Or assegnate per l’Italia quest’anno dal prestigioso Concours Mondial de Bruxelles, il più antico e importante concorso enologico internazionale. Neanche l’1% dei vini sottoposti in assaggio alla giuria internazionale composta di 310 tra sommelier, responsabili acquisti, importatori, giornalisti ed enoscrittori, accedono all’importante premio, ma la Tenuta i Fauri se ne aggiudica una con il suo Ottobre Rosso, portando il Montepulciano d’Abruzzo DOC tra le eccellenze italiane. Un grande onore che premia il lavoro importante di rinnovamento nel solco della tradizione della cantina teatina, ma soprattutto un grande riconoscimento per l’Abruzzo e il suo Montepulciano, senza la cui unicità l’Ottobre Rosso non sarebbe stato possibile.
EVENTI
Eat Parade, la musica si fa mangiando!
L’Associazione culturale O.R.A. nella splendida cornice del centro storico di Città Sant’Angelo, dal 31 luglio al 3 agosto, organizza un evento davvero unico nel suo genere, dove la musica e i suoi differenti stili, si intrecciano perfettamente con le migliori proposte enogastronomiche locali. Tutto il centro storico della cittadina angolana verrà infatti coinvolta in svariati punti da stili musicali completamente differenti tra loro, dal rockabilly al jazz alla leggera italiana etc…e così avverrà per il percorso enogastronomico, che vedrà snodarsi differenti proposte all’insegna della varietà ma soprattutto della tipicità, il tutto arricchito da un dj set e da scuole di ballo. Serate da non mancare!
SOCIETA’
Allarme merenda, per 6 esperti su 10 è il pasto più a rischio per i bambini
I Masterchef lanciano l’allarme dedicato alla merenda dei bambini. Sembra infatti che il tanto amato spuntino del pomeriggio rappresenti anche il più pericoloso per la loro salute a causa degli errori alimentari che ne derivano. Ecco allora che 1 chef su 2 suggerisce di preparare dei piatti misti che contengano sia il salato che il dolce, utilizzando alimenti come verdure e insalata (61%), seguiti da tramezzini con conserve vegetali (59%) per il salato, o yogurt (59%) e frullato di frutta (42%) per il dolce. L’obiettivo? Proporre al bambino dei cibi facili da mangiare mentre si va in giro per casa (23%) o si guarda la tv seduti sul divano (34%), creando dei piatti coreografici per divertire il bambino (34%).
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Contributors
Antonio Teti ict
Alberto Bertinelli Abruzzo che Prouce
È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. D’Annunzio” di ChietiPescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.
Alberto Bertinelli è il direttore di Coldiretti Abruzzo e Coldiretti Pescara. Classe 1951, originario di Gubbio, è sposato e ha tre figli. Laureato in scienze agrarie, nel corso della sua carriera professionale ha ricoperto numerosi incarichi. E’ stato presidente del Consorzio Agrario Provinciale di Perugia, Presidente Fazi (filiera agricola zootecnica italiana) nonché componente di giunta delle Camere di Commercio di Macerata, Ascoli Piceno e Ancona, oltre ad aver ricoperto l’incarico di direttore delle Federazioni provinciali Coldiretti di Macerata, Pesaro, Ascoli Piceno, Marche, Ancona, Perugia e delle Federazioni regionali di Umbria e Marche.
Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.
Simone D’Alessandro creatività È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente. Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo. it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.
Filippo Paolini norme&leggi Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.
Andrea Bonanni Caione lavoro in corso
Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “CarboniPaolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.
Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti Maitresommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.
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Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 ,50 (o omaggio)
Anno 2° n. 5 _ maggio 2007
(copia omaggio)
- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 2 - giugn no 2006 - (copia om m aggio)
- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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Anno 1¡ n. 3 - luglio/a agosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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Anno 1¡ n. 4 - settemb bre 2006 - (copia oma aggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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Anno 1¡ n. 5 - ottobre e 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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Anno 1¡ n. 6 - novembr re 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 7 - dicembre 2006 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 1 - gennaio 2007 - (copia omagg gio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 2 - febbraio o 2007 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 3 - marzo 2007 - (copia omaggio o) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2° n. 4 _ aprile 2007
(copia omaggio)
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO
NUMERO
73
ISSN 1973-5383
numero
numero
da maggio 2006 per 90 volte
88
Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio
87
Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio
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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 90 • giugno 2014 • anno IX • Copia Omaggio
90
Il primo e unico mensile dedicato Al Manager Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità, quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevanti organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano la sezione “Buono&Bello”, dove si parla di enogastronomia, turismo, territorio, cultura, tradizioni, arte, musica e moda.
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Alcune immagini della competizione che si è svolta a Les Paillotes 128