Ottobre-Novembre 2014

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 92 • ottobre - novembre 2014 • anno IX • Copia Omaggio

numero

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direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace hanno collaborato a questo numero Lorenzo Pierfelice, Luigi Carunchio, Antonio Teti, Simone D’Alessandro, Filippo Paolini, Andrea Bonanni Caione, Chiara Valentini, Eliodoro D’Orazio, Piergiorgio Greco, Maria Orlandi, Salvatore Santangelo, Roberta D’Angelo, Nicola Boschetti, dante d’alfonso, Anna Cutilli, Pietro campanaro ufficio grafico

Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

CLIZIA FORCELLA

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

D’Auria printing SPA

editore

Fabio De Vincentiis

Abruzzo Impresa il mensile del manager

ott./novembre 2014 n°92

anno IX

numero chiuso in redazione il 4 novembre 2014

in copertina Giorgio D’Amario e Rosalba Iezzi foto di Vincenzo Sulpizio

sito WEB

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e-mail:

redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it

indirizzo

Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

telefono e fax

t. 085 9508161 / f. 085 9508157

ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.

ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara

MEETING

Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA.

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Capitani d’Impresa

Tempo libero Tutto il tempo libero che ci lascia l’azienda lo trascorriamo in famiglia con i nostri figli Edoardo ed Alberto, e con la nostra bassottina Lola che da poco ha partorito il piccolo Lapo

GIORGIO E ROSALBA: «LA NOSTRA VITA TRA L’AZIENDA E I FIGLI» Passione Amiamo molto viaggiare, mare, montagna o città, ogni occasione è buona per visitare nuovi posti. I viaggi con le moto sono stati i più belli

Calcio Accanto alla passione per la famiglia e i figli, per i due imprenditori c’è anche quella per il calcio. In particolare per il Francavilla Calcio settore giovanile di cui la ITS è main partner. “Da quest’anno abbiamo intrapreso quest’avventura trascinati dall’entusiasmo del presidente De Vincentiis”. Rosalba è una grande fan del figlio Alberto che gioca proprio in questa squadra

Questa è la storia di due giovani che inseguono due sogni: la famiglia e il lavoro, insieme li realizzano entrambi. Stiamo parlando di Giorgio D’Amario e Rosalba Iezzi, sposati da 18 anni ma anche titolari della ITS Italelettronica, azienda leader nel settore delle tecnologie. Classe 1967, Giorgio è nato a Francavilla al Mare, è perito elettronico con una forte passione per tutto ciò che è tecnologia, «All’età di 8 anni –ci racconta– ho costruito da solo il mio primo flipper elettronico, a 12 anni nel periodo delle prime tv private, installavo le antenne televisive ai miei vicini». A 20 anni inizia il suo percorso professionale con una attività di installazione di automazioni cancelli e sistemi elettronici di sicurezza. A 29 anni insieme alla sua socia e moglie Rosalba fonda la ITS Italelettronica. «Cerco di stare sempre al passo con il mercato -continua Giorgio- o addirittura ad anticiparlo. Nel 1995 abbiamo visitato un dealer negli USA una sorta di “supermercato della sicurezza” dove con il carrello, potevi acquistare apparecchiature. Ritornando in Italia, abbiamo voluto impostare i nostri punti vendita con la stessa idea, allora nel 1995 era una novità assoluta in Italia». Rosalba, 41 anni di Chieti, diplomata in Ragioneria è iscritta a Scienze Manageriali a Pescara. Da 19 anni si occupa della parte amministrativa e finanziaria dell’azienda. «Avevo solo 21 anni –ci dice– e inconsapevolmente mi innamorai di un giovane brillante imprenditore, gli dissi che insieme avremmo fatto grandi cose e così è stato. Da allora sono passati 20 anni, abbiamo 2 figli fantastici, Edoardo e Alberto, una cagnolina, un cucciolo, e una bellissima azienda in continua crescita». «È difficilissimo conciliare famiglia, -continua Rosalba- azienda e studio, ma quello di laurearmi è il mio sogno e prima o poi lo realizzerò. I miei genitori mi hanno insegnato ad essere onesta e sincera e questi valori li ho trasmessi ai miei figli ma anche ai miei collaboratori, mai dimenticare le radici!». E alla domanda, il segreto per andare d’accordo? Ci rispondono insieme: «Obiettivi condivisi, fiducia e personalità!».

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Un nuo vo mo n

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IL PRIMO BIO-SPUMANTE

METODO CLASSICO D’ABRUZZO

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sommario _ anno IX n°92 _ ottobre/novembre 2014

opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s

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Abruzzo che produce lavoro in corso comunicando

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11 settembre 2001/2014 Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone La ricetta anticrisi di Slow Food Gli ultimi baluardi della causalità: la somministrazione per ragioni sostitutive La progettazione di un evento

primo piano

28

turismo lavoro

22 28

Turismo, l’estate abruzzese tra crisi economica e maltempo Il dolore cronico è il nemico nascosto della produttività

cover story Its italelettronica

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ITS Italettronica, passione per la tecnologia

incarichi&carriere Asl Teramo/Asl Unione Comuni Val Vibrata

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Fagnano / Alessandrini / Pollastrelli

vignaioli d’Abruzzo/Carabinieri L’Aquila/Costa Trabocchix

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Bosco / Donnarumma / De Dominicis

Arpa/beni culturali/CSM

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D’Amico / Scoppola / Legnini

Agenzia delle Entrate/piccola industria Marche/INPS Abruzzo

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Monaco / Brandoni / Bafundi

newgenerationstorie&persone

68

Massimiliano D’Addario

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Massimiliano D’Addario

Daniela Di Cosmo

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Daniela Di Cosmo

tematiche d’impresa fisco ict

141 00 72

creatività norme&leggi

48 50 52 54

Tasse, cambia il modo di pagarle Monitoraggio delle email: Google ci ha già pensato Alcuni paradossi di una scrittura inevitabilmente creativa “Decreto crescita”, le nuove misure

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sommario _ anno IX n°92 _ ottobre/novembre 2014

tasse Regione professioni

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aziende aziende aziende aziende fisica

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lavoro ecologia

focus 61 62 64 66 68 70 72 75 79 83

Tasse a Pescara, la Cna lancia un Sos La velocità la vera sfida per la Regione Abruzzo Giancola Teti & Associati, una realtà innovativa nel panorama legale abruzzese 40 anni di storia per Santilli & Breda 25 anni a tavola con Madama Oliva ADI, miele di qualità da cinque generazioni Gli architetti della moda L’Aquila, nasce l’Istituto Italiano di Studi Storico Geografici sull’Appennino “Lavori da uomo” vs “Lavori da donna” Città Sant’Angelo: l’ecologia che fa risparmiare

seminari&convegni CDO università

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start-up

cinema cinema premi ricerca premi fiera sport

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Formazione, elemento indispensabile per gli agenti di commercio

90 92 95 97 99 101 103 105 107

Tutte le novità sul versante aquilano delle startup “Zero Glutine”, buona la prima Le Star del Festival del Cinema di Venezia brindano con i Vini Fantini Successo per la serata finale di Cinema Divino Pioggia di medaglie in Cina per Cantina Tollo e Feudo Antico Dalla Torre Vinaria di Cantina Frentana parte il progetto Paleovite d’Abruzzo Premio Aurum, cultura, ma anche gastronomia Alla Fiera del Levante di Bari anche 7 cantine abruzzesi Il Miglianico Golf presenta i grandi eventi

buono e bello salus divino&nonsolo arte&co. arte&co.

107

Più di 100 aziende alla nona edizione di “InOpera”

eventi

expò

99

87 89

tempo rubato traparentesi

109 111 113 115 119 121

“Acqua azzurra, acqua chiara” Piove governo ladro Fine del grande amore Itinerari - Frammenti di viaggio Per me… numero 1 News in pillole

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fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice

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gocce d’inchiostro editoriale

Eleonora Lopes, direttore

B

ankitalia commissaria anche Carichieti. Ed è subito allarmismo. Alla base del commissariamento ci sarebbero i crediti deteriorati accumulati negli ultimi anni. Dopo Tercas e Caripe, (la Carispaq è passata alla Bper) la nostra regione perde la sua ultima cassa di risparmio espressione del territorio. Commissario straordinario è Riccardo Sora, che sta portando avanti lo stesso lavoro alla Tercas. Confartigianato è intervenuta sul commissariamento nella speranza di frenare le preoccupazioni che si sono innescate nei correntisti e nelle imprese che hanno sempre visto in Carichieti un fedele alleato per superare questa difficile fase economica. La voce corale che si alza da tutte le associazioni è che l’Abruzzo non diventi terra di conquista di banche fuori dal territorio. A rimetterci sarebbero le famiglie e soprattutto e piccole e medie imprese, le più sofferenti per le restrizioni del credito.

U

n settembre da dimenticare per tutti coloro, e non solo, che amano gli animali. Iniziamo con il caso dei 7 capodogli che risalendo a galla troppo in fretta, forse spaventati da rumori molto forti sui fondali, avrebbero perso l’orientamento finendo in trappola sui bassi fondali delle costa di Vasto. Grazie all’aiuto di tanti volontari, 4 sono riusciti a riprendere il largo, 3 sono morti. Ancora da confermare il legame tra lo spiaggiamento dei 7 capodogli e i rilievi geofisici detti air gun. “Le ragioni perché si sono arenati i capodogli –ha dichiarato l’assessore regionale all’Ambiente Mazzocca– sono diverse. Di certo l’attività acustica attraverso i sonar delle varie trivelle che fronteggiano la nostra costa non aiutano la migrazione di questi cetacei. Bisogna procedere a una revisione sul problema delle perforazioni anche attraverso il governo per impedire di fare in Adriatico un distretto minerario”. Dalla politica ci aspettiamo una posizione netta e chiara.

E

ora veniamo ad un altro tragico fatto. Dopo l’uccisione di Daniza in Trentino, un altro orso è stato ritrovato morto nei pressi di Pettorano sul Gizio, vicino Sulmona. L’esame necroscopico ha evidenziato che ad uccidere l’animale è stata una fucilata e infatti dopo qualche giorno un uomo ha confessato. La morte dell’orso è solo l’ultimo episodio di una lunga serie. A lanciare l’ennesimo allarme è il Wwf, che chiede al ministero dell’Ambiente di potenziare la task-force esistente per scongiurare l’estinzione dell’orso bruno marsicano. Negli ultimi quattro anni, infatti, 13 esemplari di questa specie a rischio di estinzione sono morti nel centro Italia a causa di bocconi avvelenati, malattie trasmesse dal bestiame allevato, bracconaggio e di altre cause che ancora oggi restano sconosciute. La mancanza di una politica strategica, per la tutela di questi animali, da parte di una regione che si definisce il polmone verde d’Europa, appare piuttosto paradossale.

direttore@abruzzoimpresa.it

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BOCCATA DI OSSIGENO PER LE AZIENDE VITIVINICOLE

Con 3,9 milioni di euro, su una dotazione finanziaria prevista dall’Ocm Vino (Organizzazioni Comuni dei Mercati) pari a 5 milioni 728 mila 594 euro, la Regione corre in aiuto delle aziende vitivinicole abruzzesi, colpite soprattutto dagli effetti negativi degli eventi climatici dello scorso anno. I beneficiari della misura della “Ristrutturazione e Riconversioni Vigneti”, trasmessi ad Agea, Organismo pagatore per la Regione Abruzzo, sono 311. «La Direzione Agricoltura - si legge in una nota - ha aumentato la dotazione finanziaria della misura a 9 milioni 135 mila 539 euro. Oltre a favorire queste attività primarie, l’Amministrazione regionale sostiene i vitivinicoltori singoli e associati (Consorzi di Tutela) anche attraverso proprie politiche di promozione nell’ambito delle misure dell’Ocm Vino e del PSR Abruzzo». Le aziende vitivinicole abruzzesi, nonostante la crisi economica, stanno dimostrando una forte dinamicità e vitalità nella propensione al rinnovamento dei vigneti per essere competitive sui mercati nazionali, europei e internazionali e per rafforzare la propria presenza qualitativa (DOP e IGP). L’assessore all’Agricoltura Dino Pepe, ha sottolineato che «la Regione Abruzzo, essendo impegnata a soddisfare tutte le richieste pervenute dalla filiera vitivinicola, vuole concretamente sostenere la spinta delle aziende agricole abruzzesi a rinnovare e qualificare il proprio patrimonio produttivo per poter reggere in modo sempre più forte le sfide provenienti da tutti gli altri mercati internazionali». ALBERGO DIFFUSO, TEMPI SNELLI PER LE AUTORIZZAZIONI

Grazie ad un innovativo sistema, le imprese che esercitano l’attività ricettiva di “al-

bergo diffuso”, potranno ottenere l’autorizzazione all’apertura, al trasferimento e alla modifica del loro esercizio, secondo un iter che si conclude all’atto della pubblicazione dei documenti sullo sportello on-line della Regione Abruzzo. La delibera che consente questa rivoluzione, a firma del presidente Luciano D’Alfonso, è stata approvata dalla Giunta regionale. Basterà una semplice segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) o la volontà di avviare, modificare o trasferire la propria impresa,da parte del legale rappresentante dell’esercizio, agli uffici turistici regionali per essere legittimati a farlo. Compito della Regione sarà quello di verificare la rispondenza dei requisiti di legge ed eventualmente chiedere al titolare di adeguarli alla normativa. La modulistica sarà a breve disponibile sullo sportello unico per le attività produttive (SUAP). La misura fa parte di quei «nuovi strumenti e procedure autorizzatorie in favore delle imprese a garanzia di un’accelerazione straordinaria a chi vorrà produrre investimenti, ricchezza e lavoro, in modo che ogni progetto di vita o di nuova vita delle imprese possa essere incoraggiato e autorizzato» che D’Alfonso aveva annunciato. «È una struttura di semplificazione con la quale è possibile avviare velocemente un’attività di albergo diffuso», ha commentato l’assessore Donato Di Matteo, che ha assicurato che con questo “progetto pilota” vengono gettate le basi per allargare tale opportunità anche ad altri settori produttivi.

MECCATRONICA, NUOVI CORSI ALL’ITS DI LANCIANO

È nato un nuovo corso di Tecnico superiore per l’Automazione ed i sistemi meccatronici con profilo territoriale su ICT – MECCATRONICA all’ITS di Lanciano. Il tecnico meccatronico è un profilo estremamente particolare di recente affermazione nel campo dell’ingegneria meccanica che si dedica allo studio e all’applicazione di sistemi meccanici “intelligenti”. Il campo della meccatronica si estende oggi anche a molti prodotti tradizionali che cambiano radicalmente funzionalità attraverso l’uso di nuove tecnologie, di materiali innovativi, dell’automazione di sistemi di produzione, gestione e controllo. Il corso, completamente gratuito e della durata di due anni, per 1.800 ore, di cui 1.000 ore di attività didattiche e 800 ore di attività di project work/stage in azienda, è destinato a candidati occupati, inoccupati o disoccupati, in età lavorativa, in possesso di diploma di scuola media superiore quinquennale rilasciato dal Ministero della Pubblica Istruzione e i possessori di titolo di studio straniero equipollente. L’Its con l’avvio del corso “Ict e Meccatronica”, intende formare una figura altamente qualificata capace di dialogare con le differenti aree e tecnologiche in una visione sistemica del processo produttivo. 16


tendenze fatti persone

FLOROVIVAISMO, 10 AZIENDE ABRUZZESI A PADOVA

A ssoflora, l’Associazione regionale dei produttori Florovivaisti Abruzzesi e 10 aziende

abruzzesi operanti nel settore florovivaistico, Apice Piante di Ripa Teatina, Della Fazia Vito di Rocca San Giovanni, La Felce di Chieti, Oasi Vivai Piante di Ripa Teatina, SpeedPlants di Casoli, Vivai de Laurentiis di Casoli, Vivai Profeta di Atessa, Agricola Raulli di Tocco da Casauria, Tibiplant di Cepagatti, Vivai del Ponte Cepagatti hanno partecipato al Flormart - Salone Internazionale del Florovivaismo e Giardinaggio - tenutosi a settembre a Padova. La partecipazione è stata promossa dal Centro Regionale Commercio Interno delle Camere di Commercio d’Abruzzo in collaborazione con l’Assoflora (Associazione dei Produttori Florovivaisti Abruzzesi). «Le Camere di Commercio abruzzesi hanno rinnovato il sostegno alle imprese florovivaistiche con l’organizzazione di una collettiva al FLORMART» ha dichiarato Silvio Di Lorenzo, presidente del Centro Regionale. La manifestazione dedicata al settore del Florovivaismo e Giardinaggio, è stato l’evento che ha richiamato aziende, operatori, istituzioni e stampa, provenienti da tutta l’Europa e dall’estero. Le aziende abruzzesi, coordinate dalla responsabile promozione del Centro Regionale Commercio Interno delle C.C.I.A.A. D’Abruzzo Marcella Lalli, hanno esposto su un’area di 250 mq le loro produzioni di piante e fiori e hanno partecipato ad incontri commerciali con operatori italiani ed esteri, a momenti di formazione ed informazione attraverso un programma di convegni specialistici di taglio tecnico – commerciale e scientifico.

TRASPORTI, LA TERAMANA ENTRUST SI AGGIUDICA APPALTO DELL’ATAC DI ROMA

La Entrust Srl, società del gruppo Ettorre che ha fondatori, governance e sede operativa a

Notaresco, si è aggiudicata, per un importo di 20 milioni di euro, un appalto dell’Atac SpA, società del trasporto pubblico di Roma. L’Atac, prima in Europa nel proprio settore in quanto a numero di dipendenti e km percorsi annualmente, prevede una struttura operativa già costituita di 130 unità lavoro, da dedicare ai servizi di pronto intervento e manovre degli autobus. Il Gruppo Ettore, già operante nell’ambito della fornitura, della gestione e della manutenzione degli pneumatici, da un anno stava lavorando all’inserimento nella propria gamma di know how dei servizi di meccanica, carrozzeria ed elettronica. Da tale progetto di global service è nata la Entrust, un’organizzazione in grado di offrire un completo servizio di manutenzione dell’autobus alle aziende di trasporto pubblico in Italia, ma anche in Europa.

INSTARAIL, GLI INSTAGRAMERS ARRIVANO IN ABRUZZO

Il 21 settembre la Regione Abruzzo e il Parco Nazionale della Majella hanno organizzato l’evento

denominato “ABRUZZO INSTARAIL – Road to Expo 2015” con la collaborazione ed il patrocinio di Instagram Italia. L’evento, realizzato nell’ambito della programmazione POR FESR 20072013, ha riunito alcuni tra i più importanti Instagramers, Bloggers e Social Influencers italiani ed europei per un viaggio unico lungo un’antica tratta ferroviaria che attraversa il cuore dell’Abruzzo. Un tour su un treno storico che ha sostato in alcune incantevoli località abruzzesi lungo la tratta che passa per la medievale Sulmona per giungere all’alta quota di Pescocostanzo. Il viaggio ha contribuito a proiettare l’Abruzzo verso Expo 2015, l’attesa manifestazione internazionale dedicata al cibo, all’energia e alla sostenibilità. Ad ogni stazione infatti, il treno si è fermato per permettere ai viaggiatori di assaporare le tradizioni culturali ed enogastronomiche dell’Abruzzo, attraverso attività a contatto con la natura e con le usanze agricole e contadine: degustazioni di prodotti tipici che saranno i protagonisti di Expo 2015, oltre ai piatti più genuini della cucina locale. Gli Instagramers hanno preso parte a escursioni nella natura sullo sfondo suggestivo del massiccio della Majella, curiosato tra le preziose lavorazioni dei maestri abruzzesi in ferro battuto, ceramica e merletto, e ancora percorso le viuzze degli antichi borghi. Il viaggio ha permesso l’incontro tra tradizioni millenarie con il mondo delle nuove tecnologie e dei social network in un evento innovativo e di ampio respiro internazionale.

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PRESENTATO IL MASTER IN GESTIONE E INTERNAZIONALIZZAZIONE DEI SISTEMI AGGREGATIVI DELLE IMPRESE

«Si tratta di un’iniziativa di alta formazione resa possibile dal dispiegamento delle bravure delle nostre Università e di Abruzzo Sviluppo». Così il governatore Luciano D’Alfonso ha presentato a Pescara il master di II Livello in “Gestione e internazionalizzazione dei sistemi aggregativi di imprese”, promosso da Abruzzo Sviluppo e istituito dalla Giunta regionale nell’ambito del Piano delle Attività di “Abruzzo 2015”, l’Accordo di Programma siglato da Regione Abruzzo e Ministero dello Sviluppo Economico con l’obiettivo generale di caratterizzare il sistema economico regionale nell’ottica dell’innovazione. Alla conferenza stampa erano presenti il presidente di Abruzzo Sviluppo, Soggetto gestore di “Abruzzo 2015”, nonché promotore del Master, Giuseppe Cetrullo, il rettore dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, Carmine Di Ilio, la prorettrice dell’Università di L’Aquila, Anna Tozzi e Dino Mastrocola, prorettore dell’Ateneo teramano. Il Master è attivato in partenariato e grazie alla sinergia con i tre Atenei abruzzesi, ed è conforme all’interesse della Regione Abruzzo di accrescere l’offerta formativa post-lauream, al fine di elevare la competitività del sistema economico regionale, migliorando le competenze, la professionalità e la capacità di conduzione imprenditoriale nei settori strategici, incrementandone il sapere organizzativo in una prospettiva europea ed internazionale, in particolare con riferimento alla gestione e alla internazionalizzazione dei sistemi aggregativi di imprese.

RISCHIO IDROGEOLOGICO, CREATA UNA STRUTTURA A SUPPORTO

Prima riunione all’Aquila dei membri della Struttura di Supporto del Presidente della Regione Abruzzo - Commissario straordinario delegato alla mitigazione del rischio sismico. Fanno parte della Struttura, nata per attuare le procedure necessarie alla realizzazione di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico, individuati negli accordi di programma sottoscritti tra il Ministero dell’Ambiente e le Regioni italiane, i referenti della Regione Abruzzo, del Servizio Genio Civile regionale di Pescara e dell’Aquila. Tra gli impegni più importanti che la neo struttura è chiamata a svolgere, c’è la realizzazione di una dettagliata mappa del rischio idrogeologico dalla quale sia possibile individuare i livelli di pericolosità dei diversi territori provinciali, in modo da definire rapidamente modalità e tempi di intervento.

CRISI RUSSIA-UCRAINA, AIUTI UE ALLE IMPRESE AGRICOLE ABRUZZESI

Il pacchetto di sanzioni economiche nei confronti della Russia da parte della UE, come

risposta alle azioni illegali in Ucraina sta creando preoccupazione e apprensione tra gli operatori del settore agricolo, anche in Abruzzo. Così la Commissione “Politiche europee” del Consiglio regionale, presieduta da Luciano Monticelli, ha presentato alla Commissione europea una proposta di Regolamento con la quale si istituiscono misure economiche eccezionali, per un importo di 125 milioni di euro, a sostegno dei produttori per il ritiro della produzione rimasta invenduta. La produzione di carote proveniente dalla Marsica rappresenta il 40% dell’intera produzione nazionale e questo è uno dei prodotti inseriti nella lista di quelli sottoposti ad embargo.

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tendenze fatti persone

RISERVE NATURALI, NUOVe REGOLE PER UNA MIGLIORE OFFERTA

“Il nostro impegno è riuscire a collocare sul mercato turistico meglio la nostra offerta di prodotti

ambientalistici, nella certezza che stiamo puntando su una risorsa inesauribile che deve essere concepita come elemento di crescita e di sviluppo”. Così l’assessore con delega ai Parchi e Riserve Naturali, Donato Di Matteo, ha aperto la riunione alla quale ha convocato tutti i rappresentati delle riserve regionali e dei parchi territoriali, nonché i sindaci dei comuni interessati. L’incontro aveva l’intento di mettere in evidenza luci ed ombre del mondo di protezione della natura e correggere insieme ciò che non funziona. Infine, un accenno è stato fatto ai finanziamenti “sempre più ridotti e la cui carenza può essere superata ricorrendo al principio della meritocrazia che premia chi lavora con passione e contribuisce a rendere più belli e più fruibili questi tesori della natura”. La Rete delle Riserve Naturali d’Abruzzo comprende 25 Riserve regionali e 5 Parchi territoriali.

“PARTITA NEL CUORE”, NAZIONALE ATTORI VS RAPPRESENTATIVA CITTÀ DI L’AQUILA. A VINCERE È STATA LA SOLIDARIETÀ

Si è conclusa con un pareggio di 5 a 5 la “Partita nel cuore” giocata allo stadio Tommaso Fattori dell’Aquila il 19 settembre, organizzata dall’associazione “Aquila eventi” in ricordo del giovane Giovanni Compagni, deceduto a causa del sisma del 2009. In campo sotto una pioggia battente la Nazionale attori e la Rappresentativa Città di L’Aquila, che ha schierato una rosa composta da rappresentanti delle maggiori istituzioni cittadine, delle forze dell’ordine (Carabinieri, Polizia, Corpo Forestale, Esercito) e giocatori dell’Aquila calcio e del Moro Paganica. L’iniziativa, alla prima edizione, è stato l’ultimo degli eventi legati alla terza edizione del “Premio città di L’Aquila”. RAPPORTI IMPRESE-REGIONE, PARTE L’ITER DI SEMPLIFICAZIONE

Parte il processo di semplificazione amministrativa per facilitare il dialogo tra le imprese e la Regione.

Il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha individuato un gruppo di lavoro tecnico, composto da dirigenti e funzionari della Giunta e del Consiglio regionale, per “un primo approccio multidisciplinare” in grado di avviare “un’attività dell’ambito di intervento”. Sul fronte politico, invece, il Presidente ha coinvolto il vicepresidente Giovanni Lolli e gli assessori Silvio Paolucci e Marinella Sclocco “per un necessario raccordo politico strategico”. L’obiettivo è una semplificazione amministrativa per favorire quegli imprenditori che hanno intenzione di investire sul territorio. Il primo tassello di “una nuova impostazione culturale” che, nelle intenzioni del Presidente, “vuole aprire la Regione alle imprese per agevolare il processo di sviluppo economico e occupazionale del territorio”.

MEET IN CUCINA IL PRIMO CONGRESSO DEDICATO AI CUOCHI D’ABRUZZO Incontrarsi per mettere in comune “buone idee e buone pratiche” con l’obiettivo di stimolare il confronto e la crescita professionale dei cuochi abruzzesi. E’ stato questo l’obiettivo di Meet in Cucina, l’evento ideato dal giornalista Massimo Di Cintio con Andrea De Felice dell’Unione Cuochi Abruzzesi e Lorenzo Pace dell’Associazioni cuochi Pescara, in programma lunedì 1 dicembre negli spazi della Camera di Commercio di Chieti, principale sponsor dell’iniziativa. Organizzato con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Padiglione Italia di Expo 2015 e con il contributo di numerosi partner regionali e nazionali, vedrà salire sul palco i nostri sei cuochi “stellati”, da Nicola Fossaceca (Al Metrò) a Matteo Iannaccone (Cafè Les Paillotes), da Niko Romito (Reale Casadonna) alla famiglia Spadone (La Bandiera), dalla famiglia Tinari (Villa Maiella) a William Zonfa (Magione Papale), insieme all’ospite d’onore Pino Cuttaia de La Madia di Licata.

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abruzzo che produce

Eliodoro D’Orazio - Presidente Slow Food Abruzzo-Molise

La ricetta anticrisi di Slow Food

L

a politica del cibo come nuovo paradigma della politica ufficiale: questa la ricetta anticrisi di Slow Food che mette al centro la figura del contadinoagricoltore, soggetto che partecipa alla vita della natura, ne asseconda le regole, contribuisce alla produzione del cibo in termini di qualità, anche ambientale ed economica, secondo principi sintetizzati nello slogan Buono, Pulito e Giusto. Ridurre lo spreco di cibo, il consumo eccessivo di energie della terra e l’eccesso di consumi energetici nella produzione di cibo: la perdita di un corretto rapporto tra produttori agricoli e territorio determina la perdita dell’equilibrio esistente tra le diverse componenti ambientali. Gli effetti non sono solo economici per quanto riguarda i produttori o i consumatori, ma anche ambientali, perché la mancanza dei custodi del territorio, quali sono i contadini, che nelle aree marginali svolgevano un’opera quotidiana di manutenzione del territorio, dei boschi e dei corsi d’acqua, porta alla sua debolezza con conseguenti danni, basti pensare alle recenti alluvioni. Inoltre, soprattutto nella Regione Verde d’Europa che ha fatto del paesaggio e delle sue componenti uno dei fattori di forza per la sua immagine nel mondo, la perdita di elementi centrali legati all’agricoltura (vigneti, oliveti, terrazzamenti, boschi) determina un danno enorme in termini socio-economici. Slow Food svolge attività per dare spazio a un nuovo paradigma che sviluppi l’educazione alimentare, tuteli il no-

stro territorio, promuova la diffusione di orti urbani, e ridia valore e dignità al lavoro dei contadini e degli artigiani del cibo. Carlin Petrini (citando P.P. Pasolini “il giorno in cui l’Italia, non avrà più contadini e artigiani, non avrà più storia”) ripete sempre: “Il cibo non può essere una merce. Il cibo è la nostra vita, la nostra essenza. I cittadini devono diventare contadini e smettere di sprecare nelle loro case, cominciare a sostenere la loro agricoltura locale. Non devono più essere consumatori passivi ma trasformarsi in coproduttori coscienti di ciò che acquistano ed educati al cambiamento”. In occasione delle elezioni regionali abbiamo chiesto ai candidati quali fossero le loro posizioni su questi temi: 1. Recupero ambientale aree degradate. 2. Rete produttori agricoli. 3. Sviluppo della produzione agricola. 4. Occupazione dei giovani in agricoltura. 5. Educazione. 6. Tutela e difesa delle filiere fragili. 7. Sviluppo dei mercati contadini e della filiera corta. 8. Salvaguardia delle varietà e delle razze a rischio di estinzione. 9. Rapporto tra aree protette e valorizzazione dell’agricoltura e pastorizia di montagna 10. Limitazione del consumo del suolo agricolo Sugli stessi chiederemo un impegno specifico al Presidente D’Alfonso e all’Assessore all’Agricoltura Pepe •

www.slowfoodabruzzo.it

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La spiaggia di Vasto devastata dal maltempo

Turismo, l’estate abruzzese tra crisi economica e maltempo Continua la serie di interviste per analizzare il settore turistico regionale » di Marcella Pace

P

rosegue la nostra analisi sulla situazione del comparto turistico regionale. Nello scorso numero abbiamo intervistato l’assessore regionale all’Agricoltura Dino Pepe per comprendere meglio l’integrazione con enogastronomia e cicloturismo e abbiamo ascoltato le richieste da parte degli operatori di settore, sentendo le voci del presidente di Confcommercio Abruzzo cav. Giandomenico Di Sante e di Giammarco Giovannelli, presidente di Federalberghi Abruzzo.

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Continuiamo in questo numero con i programmi del governatore Luciano D’Alfonso per il rilancio del settore e con bilanci e previsioni tracciati dai presidenti di altre due grandi associazioni di categoria: Dario Colecchi per Federturismo e Daniele Zunica per Assoturismo. Infine una parentesi doverosa è quella che abbiamo aperto sul maltempo che, costantemente presente nel corso di tutta la stagione estiva, ha danneggiato fortemente il settore abruzzese.


Primo piano

a tu per tu con Luciano D’Alfonso  Presidente D’Alfonso, lei ha parlato più volte, anche durante la sua campagna elettorale di Valore Abruzzo. Come pensa di creare questo Valore? «Se l’economia delle Regioni deve ripartire singolarmente per rendere il proprio contributo al paese, il turismo può esserne il volano. Vogliamo rilanciare la Regione Abruzzo e il suo territorio attraverso il concetto di Valore Abruzzo, dove in realtà ciascun micro-territorio ne è lo stesso valore aggiunto, da riconoscere come tale distinguendolo dal contesto e da promuovere come parte di un’offerta turistica più generale che fa la forza e la preferibilità di questa regione. I piccoli comuni potranno essere per primi i protagonisti di questa ripresa turistico-economica, in quanto custodi, in maniera eterogenea, di un patrimonio straordinario comprendente beni culturali e ambientali da sponsorizzare e rilanciare per creare un’offerta turistica appetibile e competitiva».  Mare, montagna. L’Abruzzo può contare su numerose risorse. Ma in che modo questa dote naturale della nostra Regione può divenire risorsa economica? «Le iniziative che intendiamo realizzare per rilanciare la vocazione turistica del mare abruzzese sono suddivisibili in due macro-temi: sviluppo della costa abruzzese e creazione dei bacini fluviali. Per il primo aspetto, occorre mettere in rete tutti i porti della costa regionale con battelli che realizzino, da giugno a settembre, delle mini-crociere (anche con degustazioni a bordo). Ad esso va collegata l’implementazione del progetto di pista ciclabile regionale lungo i 133 km della costa abruzzese. Con la realizzazione di questi due progetti, messi in rete fra loro, sarà possibile per i turisti fruire in modo piacevole e assolutamente innovativo degli spostamenti lungo la costa muovendosi per esempio in bicicletta e poi tornando in

Luciano D’Alfonso presidente Regione Abruzzo

battello o viceversa. Per quanto riguarda il secondo aspetto, bisogna promuovere il piano regionale sulla fruibilità turistica dei bacini fluviali. Si intenderà progettare un’armatura di piste ciclabili che dalla costa possano dirigersi sulle aste fluviali. Per ciò che riguarda la montagna occorrerà rivedere il Testo Unico in materia d’impianti e piste da sci, in relazione agli strumenti urbanistici vigenti, pianificare con un apposito strumento urbanistico i

bacini sciistici esistenti per razionalizzare l’offerta e potenziare la domanda, prolungare in termini turistici la stagione invernale, potenziare e migliorare l’utilizzo degli impianti di risalita nel periodo estivo attraverso nuove forme di godimento della montagna sia in termini ricreativi che naturalistici in senso stretto, incentivare con una legge regionale lo skipass unico per tutte le località sciistiche regionali, infine promuovere in modo integrato e coordinato

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tutti i sentieri per trekking e passeggiate e pensare ad un sistema di cura e manutenzione degli stessi».

In che modo la Sua amministrazione proseguirà nel progetto della Via Verde della Costa dei Trabocchi? «La Via verde della Costa dei Trabocchi è una realtà che affonda le sue radici nel 2005, anno in cui le Ferrovie dello Stato dismisero il tratto rotabile a ridosso del litorale che va da San Salvo a Ortona creando una linea parallela ma più interna. Le comunità locali si sono

appropriate di questo sedime e ne hanno fatto un tratto distintivo della costa che noi intendiamo valorizzare con il progetto della “ciclovia adriatica” in modo da aumentare la capacità di attrazione del territorio e l’affidabilità dell’immagine di una regione da sempre riconosciuta come legata all’ambiente e al turismo natura».

Opportunità turistiche possono derivare anche dal progetto della Macroregione Adriatica. Come incentivare questa strategia? «La Macroregione Adriatica Ionica è

un’associazione di Regioni e di Stati che affacciano sugli stessi mari. Il senso di questo nuovo strumento operativo è la concreta possibilità di attrarre risorse europee intorno a progetti di crescita in settori strategici: economia, turismo, ambiente, infrastrutture. Le macroregioni, infatti, sono citate come elemento di priorità in diversi articoli del Regolamento della Commissione UE. Chi sarà partecipe di strumenti interregionali sarà premiato per il valore aggiunto “europeo” di cui è portatore, e noi intendiamo avere un ruolo importante in questo senso».

a tu per tu con Dario Colecchi  Presidente Colecchi, tracciamo un bilancio della stagione turistica che si è appena conclusa. «Non disponiamo al momento di dati ufficiali ma credo fortemente che superando i problemi “tecnici” che hanno contraddistinto questa stagione turistica in prospettiva vedo un futuro più roseo per il turismo regionale. Se ci atteniamo ai primi dati informali emerge un calo del 3035% nel mercato balneare e del 20% nelle zone montane. Voglio essere ottimista in quanto è bastato il sole del mese di agosto a rimettere in moto i turisti e a confermare la fidelizzazione per il nostro Abruzzo».  Che ruolo dovrebbe assumere il turismo nel panorama regionale e in che modo il governo D’Alfonso dovrebbe incentivarlo? «Da operatore del settore vedo il turismo come un’industria della enormi potenzialità. Mi piacerebbe che si riconoscesse finalmente al turismo il suo valore economico, imprenditoriale e sociale che lo rende di fatto un pilastro dell’economia nazionale e regionale, per il suo contributo al PIL, attraverso il volume dei posti di lavoro generati e gli effetti positivi indiretti che esercita sugli altri comparti dell’economia

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Dario Colecchi presidente di Federturismo

italiana. Vorrei che la trasversalità intrin-

seca del settore turismo venisse percepita


Primo piano

come il suo stesso valore aggiunto, e che venisse considerato a pieno titolo come settore economico. Credo fortemente nel fare squadra, in un Sistema che può funzionare solo se mondo politico e imprenditoriale hanno la stessa mission, gli stessi obiettivi e comuni priorità e su questi pilastri siamo pronti a dare il meglio per il settore in

sinergia con il nuovo Governo Regionale. Credo che il Governo Regionale possa giocare per il settore su due importanti assi: quello della nuova governance turistica regionale e quello della programmazione comunitaria Europa 2020. Volutamente ho indicato come primo asse quello della governance turistica regionale che vede gli

strumenti quali il Polo del Turismo, DMC e PMC in perfetta linea con la nuova programmazione dei fondi strutturali europei 2014-2020 e pertanto in grado di essere proiettato, con un’idonea programmazione, a cogliere al meglio tutte le opportunità già previste dalla Commissione Europea per il settore».

a tu per tu con Daniele Zunica  Presidente Zunica, in che modo gli operatori di settore dovrebbero reagire alla crisi del turismo? «Non abbiamo ancora dati ufficiali, tuttavia questa stagione è stata complessa. La crisi economica si è fatta sentire e la mancanza di promozione ancora di più. Purtroppo la nostra è una regione che non riesce a decollare. Ritengo che le associazioni di categoria dovrebbero lavorare a braccetto con il governo regionale presentando proposte concrete e dalla fattiva realizzazione, mettendo da parte bandiere, colori politici e campanilismi. Tuttavia, dall’insediamento del nuovo governo regionale ad oggi - abbiamo realizzato questa intervista il 25 agosto, ndr – non è stato convocato alcun tavolo tecnico che abbia coinvolto gli operatori di settore e che abbia consentito un confronto reale».

Daniele Zunica presidente Assoturismo

Cosa si attende Assoturismo dal governo regionale per potenziare il comparto? «Durante ogni tornata elettorale si ripete che il turismo rappresenterà il futuro della regione. Tuttavia puntualmente gli investimenti promessi non divengono concreti. Nello scorso governo regionale ci siamo bloccati nella costituzione delle DMC: vi sono stati addirittura nove rinvii nella loro votazione, e ad oggi ci sono 13

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Primo piano

DMC ferme. Questo si è ripercosso sulla promozione della nostra Regione. A questo punto è di assoluta urgenza realizzare un progetto di rilancio strategico che sia in grado di programmare investimenti nelle infrastrutture, nell’implementazione della qualità dei servizi offerti dagli operatori di settore e in una crescita da un punto di

vista dell’accoglienza. Solo quando imprenditori, associazioni e governo regionale lavoreranno insieme nell’ottica di una competizione con le altre Regioni, allora vorrà dire che saremo riusciti a costruire un brand Abruzzo. È prassi consolidata quella per cui il turista prima sceglie la località nella quale

trascorrere la propria vacanza e solo in un secondo momento inizia la ricerca della struttura più adeguata alle proprie esigenze. Va da sé dunque, che la prima e massima urgenza per il rilancio de settore è costruire un’immagine regionale in grado di attrarre nuovi mercati»

Un’estate segnata dal maltempo Da nord a sud, durante questa estate, il maltempo è stato un indesiderato compagno di viaggio. Proprio quando le condizioni meteorologiche lasciavano ben sperare su una ripresa sul filo di lana della stagione, il vento ha letteralmente rimescolato le carte in tavola. Le calde giornate di fine agosto avevano spinto il mondo dei balneatori e delle imprese turistiche abruzzesi (Assobalneari-Confindustria, Fab-Cna Balneatori, Fiba Confesercenti e Sib-Confcommercio) a chiedere a due centri costieri abruzzesi, Pescara e Montesilvano, il prolungamento della stagione balneare fino al 30 settembre, oltre il limite del 7, termine fissato dalle ordinanze per la stagione 2014. Ma proprio all’indomani di un incontro che sanciva la disponibilità e il sostegno delle due Amministrazioni alla richiesta degli operatori, il ciclone Elettra si è abbattuto sulle coste abruzzesi. Palme completamente divelte, ombrelloni e sdraio volati via e un’accentuata erosione di diversi tratti costieri hanno imposto alla Fab-Cna Balneatori a chiedere alla Regione la proclamazione dello stato di calamità naturale. «Le segnalazioni più serie – ha dichiarato il direttore regionale, Cristiano Tomei - riguardano la costa teramana, e in particolare i comuni di Martinsicuro, Silvi e Pineto. Ma anche il Pescarese, Montesilvano soprattutto, e la costa teatina, dove Francavilla e Vasto sono stati i centri più colpiti, presentano un quadro di danneggiamenti preoccupante. Da una prima stima eseguita a campione, il danno ammonterebbe a circa 2 milioni di euro, ossia circa 5-6 mila euro per concessione. Il problema non riguarda solo le imprese turistiche, già colpite da una stagione estiva con più ombre che luci, ma l’intera economia turistica costiera regionale. Senza dimenticare i problemi provocati a un bene dello Stato, quale la costa, dall’accentuarsi del fenomeno erosivo. Per questo abbiamo inviato alla Regione e ai sindaci di 19 comuni costieri, una richiesta su un duplice piano: quello privato per gli stabilimenti balneari colpiti e quello pubblico, per l’erosione della costa, che solo 5 anni fa fu soggetta a ripascimento. In parallelo invieremo a tutti i titolari di concessione un modulo di autocertificazione, nel quale descriveranno nel dettaglio i danni riscontrati a causa del maltempo, allegando documentazione fotografica, così da permettere una valutazione precisa della situazione».

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Il mal di schiena cronico, uno dei casi più comuni di dolore cronico nemico della produttività

Il dolore cronico è il nemico nascosto della produttività Il 27 settembre in tante piazze d’Italia si è tenuta una giornata organizzata dalla Fondazione Isal per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dolore cronico, un nemico subdolo che ogni anno, solo nel nostro Paese, brucia un miliardo di ore lavorative

M

» di Laura Tinari

al di schiena, mal di testa, artrosi, dolore oncologico, sindrome da “arto fantasma”. Sono solo alcuni esempi di quel dolore cronico che colpisce oltre 12 milioni di italiani, il 20% della popolazione attiva, con inevitabili conseguenze sulla qualità della vita e del lavoro e con ingenti costi sociali e sanitari. Si stima, infatti, che ogni anno, in Italia, a causa del dolore cronico si perda più di un miliardo di ore lavorative e circa due miliardi vengano spesi per farmaci e prestazioni sanitarie, a volte inadeguati. Un esempio per tutti? Il mal di schiena. Nei paesi

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maggiormente industrializzati, il low back pain (LBP) è riconosciuto come uno dei problemi più diffusi di salute pubblica, in quanto colpisce circa il 55-80%, con una prevalenza annuale del 40%, della popolazione adulta, (la fascia di età più interessata è quella da 30 a 45 anni), interferendo con lo svolgimento delle più comuni attività quotidiane e professionali. Secondo diverse ricerche, nel corso di un anno 7 persone su 10 manifestano episodi isolati di lombalgia, mentre tra il 30 e il 40% degli adulti soffre di crisi tanto intense da indurli ad assumere farmaci o a chiedere sospensioni dal lavoro.


Primo piano

Il National Institute of Occupational Safety and Health saranno infine raccolti contributi da destinare interapone tali patologie al secondo posto nella lista dei mente alla ricerca scientifica con l’obiettivo di trovare dieci problemi di salute più rilevanti nei luoghi di launa terapia a quelle patologie per adesso senza cura. voro, tanto che i dati provenienti dai vari paesi come Infatti il motto della Fondazione è “Dar voce e conoUsa, Gran Bretagna, Paesi Scandinavi rivelano siscenza al Dolore come Malattia primaria e non solo tuazioni sempre analoghe, che vedono il low back pain sintomo di altre patologie”. essere la causa più In questa iniziaticomune dell’assenza va saranno coinda lavoro per motivi volte molte realtà Si stima, infatti, che ogni anno, di salute. In Italia, le abruzzesi in primis in Italia, a causa del dolore cronico sindromi artrosiche L’Aquila e Pescara. si perda più di un miliardo sono, secondo ripeUn passo molto imtute indagini Istat portante che allarga di ore lavorative e circa sullo stato di salute signif icativamente due miliardi vengano spesi della popolazione, le la rete delle relaper farmaci e prestazioni sanitarie, affezioni croniche di zioni e degli scambi gran lunga più difdella Fondazione a volte inadeguati fuse e sono al seconIsal dolore cronico, do posto tra le cause denotando sempre di invalidità civile. Secondo stime provenienti dagli più la necessità di fare sistema, sia in termini di caIstituti di Medicina del Lavoro, le patologie cronipillarità e presenza sul territorio che di confronto che dolorose del rachide sono la prima ragione nelle con il maggiore numero possibile di esperienze. Ma richieste di parziale non idoneità al lavoro specifico. rappresenta anche il presupposto concreto per iniMa curare il dolore cronico spesso si può: occorre ziare a imbastire in termini di fattibilità pratica la però sapere come farlo e a chi rivolgersi. realizzazione del primo Istituto Europeo di Ricerca Per informare i cittadini sulle terapie disponibili e sui e Terapia del dolore cronico. Il vicepresidente della centri specialistici presenti sul territorio, diffondere Fondazione, l’abruzzese Gianvincenzo D’Andrea, la conoscenza dei diritti sanciti dalla legge 38/20101 e ha voluto sottolineare un dato particolare, quello che raccogliere fondi a sostegno della ricerca scientifica, riguarda le donne: «La Epidemiologia dimostra che dal 2011, la Fondazione Isal organizza in tutta Italia le donne presentano una maggior esposizione degli la Giornata internazionale contro il dolore. Promossa uomini per dolori acuti e cronici. La differenza tra i con l’adesione della Presidenza della Repubblica e i sessi è maggiormente significativa nella popolazione patrocini di Senato, Camera dei deputati e Ministegiovane (17-44 anni). Quindi le donne accusano sinro della Salute, questa giornata, che dromi dolorose più gravi, più frequenti quest’anno è prevista per il 27 setteme di maggior durata rispetto a quanto bre e avrà come testimonial l’attore e riportato per la popolazione maschile. comico Fabio de Luigi, prevede iniziaLa differenza rilevata nell’incidenza di tive di sensibilizzazione e informazioDolore Cronico per il sesso femminine nelle principali città della Penisola, le non è legata alla sola condizione di con appuntamenti anche all’estero. esperienzialità biologica, ma è evidente Nelle piazze e negli ospedali, volontauna diversa e maggiore neurosensibiliri delle associazioni territoriali “Amici tà al dolore. di Isal” e di numerose onlus partner, Il Cervello femminile sente più dolore! insieme a medici in camice bianco, A questa Epidemia dolorosa sul corpo informano i cittadini su come e dove femminile, si contrappone la quasi tosia possibile curare il dolore cronico, tale assenza di una narrazione scientispiegando cosa fare e cosa pretendere, fica sul tema. a casa, dal medico di famiglia e nelle E questa è una dimensione che la noIl vicepresidente della Fondazione, strutture sanitarie, per non soffrire stra Fondazione vuole assolutamente l’abruzzese Gianvincenzo D’Andrea inutilmente. Nel corso della Giornata affrontare e correggere»

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Una fase di progettazione della ITS

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ITS Italelettronica, passione per la tecnologia L’azienda di San Giovanni Teatino, distribuisce dal 1995 apparecchiature e sistemi professionali hi-tech esclusivamente per i professionisti. A capo di questa dinamica e moderna realtà ci sono Giorgio D’Amario e sua moglie Rosalba Iezzi

» di Eleonora Lopes - foto concesse da ITS Italelettronica

“I

l futuro è meglio costruirlo che immaginarlo!”. Con questo claim si identifica perfettamente la mission aziendale di Giorgio D’Amario e Rosalba Iezzi, rispettivamente general manager e financial manager della ITS Italelettronica. Dal 1995 la ITS Italelettronica distribuisce apparecchiature e sistemi professionali hi-tech per soli professionisti nei settori: Antintrusione, Antincendio, Videosorveglianza, Domotica, Audio Professionale, Cabling, Telefonia, Au-

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ITS Store: la boutique dell’hi-tech

Giorgio D’Amario a lavoro nel suo ufficio

tomazione, Controllo accessi, ecc… Presenti in tutto il Centro Italia, commercializzano da sempre solo prodotti delle maggiori case costruttrici ai migliori prezzi di mercato distinguendosi dagli altri competitor soprattutto per il servizio offerto. Attenta alle esigenze dei suoi clienti e all’evoluzione delle tecnologie, il punto di forza di questa realtà è che in tutti i punti vendita il professionista ha libero accesso al magazzino e alle sale demo; può confrontare la vasta gamma di prodotti a disposizione, testarli, programmarli, consultare i tecnici e confrontarsi con loro prima di scegliere il prodotto più adatto alle proprie necessità. E non è finita qui, per facilitare la progettazione degli impianti e semplificare gli acquisti dei suoi clienti la ITS Italeleltttronica ha ideato il “Planner” un catalogo di informazioni tecniche e commerciali, completo, pratico, essenziale e dettagliato, ma soprattutto utile ed unico nel settore. La ITS Italettronica è una azienda hi-tech con un servi-

zio tecnico pre e post vendita gestito da un team di oltre 25 collaboratori giovani e competenti. Oltre alla sede principale a San Giovanni Teatino ci sono altre quattro filiali: Pesaro, Ancona, Campobasso e Perugia. «La ITS Italelettronica –ci dicono i due titolari che sono soci e compagni nella vita- ha come mission la condivisione completa e trasparente degli obiettivi con i nostri partner e con i nostri collaboratori». La partecipazione diretta alla formazione tecnico culturale ed alla ricerca applicativa (approfondimento delle tecnologie più recenti), l’introduzione di nuovi servizi mirati e studiati appositamente per i propri clienti (supporto specialistico ad alto valore aggiunto), la collaborazione con aziende di settori contigui (network di aziende per la realizzazione di impianti innovativi e soluzioni complesse), l’ampliamento del core-business in nuovi settori sono, secondo Giorgio e Rosalba, azioni fondamentali per ottenere ottimi risultati.

I SERVIZI DELLA ITS ITALELETTRONICA UFFICIO COMMERCIALE Il core business della ITS Italelettronica si focalizza su una ampia gamma di prodotti e su svariate soluzioni che risultano competitive, tecnicamente adeguate e sempre personalizzate in base alle esigenze. UFFICIO VENDITE Specialisti del settore, motivati e consapevoli del loro ruolo diventano collaboratori indispensabili per i clienti e capitale intangibile rilevante per l’azienda. UFFICIO MARKETING Telemarketing, newsletters e promo sono riservate ai clienti per informarli costantemente su offerte, vantaggi, novità e meeting. STRUMENTI DI BUSINESS L’azienda ha sviluppato strumenti di business ad alto valore aggiunto che sono diventati indispensabili per il pro-

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cover story

fessionista. (planner – e-commerce – App) PLANNER Catalogo tecnico e commerciale, essenziale e dettagliato per i soli professionisti del settore; E-COMMERCE Informazioni, promozioni, preventivi, ordini on-line, gestione condivisa di documenti, ricerca articoli per brand, gruppo merci e tipologia prodotto, prezzi, disponibilità di magazzino, customer service, manuali tecnici, ecc. APP App su piattaforma Android e OS permette velocemente all’installatore di gestire da smarphone e tablet tutte le informazioni tecniche commerciali di cui necessita. CUSTOMER CARE Servizio di pre-vendita, possibilità di testare tutti i prodotti e programmare le tecnologie direttamente a banco, verificare le caratteristiche, le funzioni, l’utilizzo con prodotti già installati e configurati in ogni punto vendita. SUPPORTO TECNICO Servizio di post-vendita è gestito da un team tecnico coeso e preparato. L’organizzazione tecnica, di tipo orizzontale, condivide gli obiettivi e si avvale di strumenti informatici avanzati. ITS Italelettronica è in grado di supportare i clienti in progetti e sistemi innovativi con un servizio adeguato. HELP DESK L’utilizzo della tecnologia Voip consente di essere in collegamento con tutti i punti vendita; è diventato in breve tempo uno strumento molto apprezzato dai professionisti del settore che interagiscono con il personale dell’azienda in base alle esigenze. Il servizio call-center si interpone fra cliente, ufficio marketing e ufficio tecnico. Le performance sono registrate e costantemente monitorate e permettono di effettuare offerte mirate e preventivi specifici. SUPPORTO ONLINE L’utilizzo della tecnologia Voip consente di essere in collegamento con tutti i punti vendita; è diventato in breve tempo uno strumento molto apprezzato dai professionisti del settore che interagiscono con il personale dell’azienda in base alle esigenze. Il servizio call-center si interpone fra cliente, ufficio marketing e ufficio tecnico. Le performance sono registrate e costantemente monitorate e permettono di effettuare offerte mirate e preventivi specifici. SEMINARIO TECNICO COMMERCIALE Alla presenza di clienti sempre più informati e con esigenze specifiche sempre più complesse, assume importanza strategica la capacità di offrire soluzioni alternative ed innovative che possano diversificare, qualificare e soddisfare professionalmente richieste e aspettative. Nel corso dell’anno la ITS Italelettronica programma seminari di formazione tecnico commerciale avvalendosi di personale interno qualificato e della collaborazione di product manager partners. Non mancano eventi di ampio respiro a cui partecipano progettisti di sistemi, installatori professionisti, esperti ed autorità. SERVIZI ED INNOVAZIONE Informazione chiara, formazione mirata, progettazione condivisa, supporto in campo, partners specializzati e all’avanguardia rendono la Its Italelettronica un riferimento per produttori ed installatori. SUPPORTO AL PROFESSIONISTA I tempi di risposta sono veloci, la “customizzazione” rende la soluzione unica. Il supporto esperto e qualificato in sistemi professionali, grandi appalti e gare pubbliche permette al professionista di partecipare con sicurezza.

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a tu per tu con Giorgio D’Amario e Rosalba Iezzi

Giorgio D’Amario   Cosa significa per lei essere tecnologici? «Oggi la tecnologia interessa sempre di più le nostre vite, ricordiamo a malapena i primi cellulari, gli smartphone e i tablet oramai fanno parte della quotidianità, così come i sistemi elettronici di sicurezza che ci proteggono dai furti, dalle rapine, dagli incendi, e soprattutto l’automazione e la domotica che ci semplificano la vita. Negli anni la ITS Italelettronica, sempre attenta alle novità, è diventata una delle più importanti aziende nel settore delle nuove tecnologie rivolgendosi ad una clientela di tecnici professionisti e specialisti che installano impianti per la sicurezza e per il comfort delle persone».   Qual è l’elemento che vi contraddistingue rispetto ai vostri competitor? «La passione è certamente l’elemento che ci contraddistingue. Disponibilità nei confronti dei clienti, flessibilità e competenza dei collaboratori e prodotti unici di altissima qualità sono i nostri punti di forza. Sul mercato italiano siamo gli unici ad avere una App per conoscere prezzi e caratteristiche dei prodotti di cui disponiamo, i primi ad aver ideato un catalogo con una gamma di articoli vastissima che si chiama “Planner”. E tra i vari servizi innovativi, c’è anche l’e-commerce che fornisce al cliente l’accesso a tutte le notizie utili on-line con ricerca articoli per brand, per gruppo merceologico, per tipologia, Rosalba Iezzi e Giorgio D’Amario

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cover story

nonchè la disponibilità, le informazioni tecniche, la documentazione, i preventivi, gli ordini, ecc.»   Che ruolo ricopre la formazione nella sua azienda? «Noi lavoriamo con la tecnologia e per stare al passo con i tempi sono necessari aggiornamento e formazione continui, i corsi hanno luogo sia nella nostra sala conferenza che nelle filiali ampiamente attrezzate e ultramoderne. Noi teniamo molto al comfort dei nostri clienti e collaboratori, se l’ambiente è bello e piacevole siamo convinti che si lavori meglio. Ne approfitto per ringraziare tutto il team, la vera forza di questa azienda, un gruppo molto affiatato e competente».   Progetti per il futuro? «Dopo la ristrutturazione della sede di San Giovanni Teatino e delle altre filiali, abbiamo l’obiettivo di espanderci in altre regioni in Italia. Il segreto è investire anche in tempi di crisi, specie in questo settore, è fondamentale, se si vuole essere competitivi bisogna avere i migliori brand del mercato».   Ultimi obiettivi raggiunti?

«Gli investimenti della ITS Itale-

lettronica sulla ricerca dei prodotti e sulla formazione tecnica sono sempre costanti. Ultimo obiettivo raggiunto è stato ampliare il core business con nuovi settori in espansione, abbiamo al contempo ottimizzato la produttività con l’introduzione di un potente gestionale al fine di semplificare la

gestione scorte offrendo un servizio migliore: automatizzare le procedure di approvvigionamento, pianificare delle scorte minime per ogni singolo magazzino in base, alla tipologia e al brand è stato determinante».   Un pregio di sua moglie Rosalba?

«Rosalba è colei che riesce a rea-

lizzare i miei sogni aziendali, è una donna e una manager concreta». Rosalba Iezzi

Come si diventa azienda leader nel vostro settore? «Dopo quasi 20 anni di attività e sacrifici, oggi la ITS Italelettronica è diventata un’azienda leader nella distribuzione con i brand più importanti del settore grazie al nostro impegno, alla fiducia dei nostri clienti e ai nostri validi collaboratori». Lei si occupa del settore amministrativo e finanziario, che momento vivono le aziende?   «Il momento economico mondiale è sempre più critico, gli ostacoli sono aumentati e gestire un’azienda è più difficile che mai. Il controllo è di fondamentale importanza, non bisogna mai abbassare la guardia, è indispensabile tenere tutto sotto controllo. Ogni mese verifichiamo le nostre performance e analizziamo tutto, costi e ricavi per singolo punto vendita, risultati dei singoli venditori, vendite per area, per gruppo merci, rotazioni di magazzino ecc. Con i centri di costo e regole di distribuzione ogni settore del nostro business è

monitorato costantemente».   Quindi nonostante il periodo, voi non rinunciate agli investimenti... «Non sempre i risultati corrispondono alle aspettative, ma rinunciare agli investimenti non è mai la scelta giusta. Non abbiamo mai cambiato la politica aziendale, la nostra passione per il lavoro, la voglia di crescere e la serietà, sono per noi fattori imprescindibili. La pianificazione strategica delle risorse economiche e finanziarie sono alla base di una gestione snella dell’azienda, non si può aspettare che le cose cambino, dobbiamo essere noi a cambiarle, a pianificare piccole correzioni, che a lungo raggio porteranno i risultati prefissati».   Quanto è importante il gioco di squadra nella ITS? «È importantissimo rimboccarsi le maniche, il lavoro di squadra è fondamentale, ogni singolo collaboratore ha una grande responsabilità, non bisogna limitarsi al proprio lavoro, alle proprie competenze o al proprio ruolo, bisogna credere nelle proprie potenzialità e nell’azienda per raggiungere insieme la crescita professionale e i budget prefissati. L’obiettivo non è evitare le perdite, l’obiettivo è crescere! Credo fortemente nella meritocrazia, sarebbe bello premiare tutti perché ciò vorrebbe dire avere una squadra di campioni!»   Un pregio di suo marito Giorgio?

«È un uomo brillante, lungimiran-

te, attento al mercato, un vero leader per i suoi collaboratori»

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incarichi & carriere

ASL TERAMO, FAGNANO DIRETTORE GENERALE

È Roberto Fagnano il nuovo manager della Asl di Teramo. L’avvocato molisano di 51 anni ricoprirà

per i prossimi 3 anni il ruolo lasciato vacante dall’ex direttore generale Paolo Rolleri che lo scorso luglio ha rimesso il suo mandato nelle mani del presidente della Regione per riavvicinarsi alla famiglia. Fagnano. Nel 2009 è stato anche nel gruppo tecnico delle regioni che ha redatto il Piano nazionale sanitario. Nel 2010 è stato componente dello Stem, la struttura tecnica di monitoraggio. A presentare il nome del nuovo manager al comitato ristretto dei sindaci (composto dai primi cittadini di Teramo, Maurizio Brucchi, di Atri, Gabriele Astolfi, di Giulianova, Francesco Mastromauro, di Roseto, Enio Pavone e di Sant’Omero, Andrea Luzii) è stato l’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci.

ASL, ALESSANDRINI ELETTO PRESIDENTE DEL COMITATO RISTRETTO DEI SINDACI

Il sindaco di Pescara Marco Alessandrini, in occasione dell’Assemblea del Comitato ristretto dei

sindaci della Asl, che riunisce i primi cittadini di Pescara, Popoli, San Valentino, Penne e Tocco da Casauria, a cui ha preso parte anche il manager della Asl Claudio D’Amario, è stato eletto presidente del Comitato. «La città recupera una centralità e leadership anche nelle decisioni in tema sanitario - ha commentato il sindaco Marco Alessandrini -. Abbiamo un territorio che ha diverse urgenze e di concerto con gli altri Comuni le affronteremo ognuna in modo approfondito e con gli interlocutori necessari a dare risposte risolutive. Abbiamo stabilito un’agenda delle riunioni che si svolgeranno per il Comitato una volta al mese, ogni giovedì mattina e per l’Assemblea due volte l’anno. Per quanto attiene agli impegni - ha aggiunto il sindaco - chiederemo subito un incontro al presidente della V Commissione regionale della Sanità e all’assessore Silvio Paolucci per affrontare diverse questioni sentite e importanti della sanità territoriale».

UNIONE DEI COMUNI VAL VIBRATA, POLLASTRELLI È IL PRESIDENTE

Si è insediato ufficialmente il neo presidente dell’Unione dei Comuni Val Vibrata. Il sindaco di Colon-

nella, affiancato dal vicepresidente Giuliano Di Flavio, sindaco di Nereto succede al sindaco di Corropoli Umberto D’Annuntiis, che per due volte ha ricoperto il ruolo di “sindaco dei sindaci”. Nel corso della seduta di insediamento ufficiale, oltre alla nomina della Segretaria Dott. Piro, si è provveduto anche al conferimento delle deleghe ai Sindaci: Umberto D’Annuntiis (Sindaco di Corropoli) delega “Ambiente e contratti di fiume”; Angelo Panichi (Sindaco di Ancarano) delega “Attività in ambito intercomunale di pianificazione, di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi e informatizzazione”; Cristina Di Pietro (Sindaco di Civitella del Tronto) delega “Affari legali”; Giuliano Di Flavio (Sindaco di Nereto) delega “Lavori pubblici e catasto”; Paolo Camaioni (Sindaco di Martinsicuro) delega “Sicurezza intercomunale e attività produttive”; Andrea Luzii (Sindaco di Sant’Omero) delega “Sanità”; Tonia Piccioni (Sindaco di Alba Adriatica) delega “Sistema turistico locale”; Rando Angelini (Sindaco di Sant’Egidio alla Vibrata) delega “Ciclo integrato rifiuti e pianificazione strategica”; Per Controguerra l’assessore ed ex Sindaco, Mauro Scarpantonio; Alessandra Richi (Sindaco di Tortoreto) delega “Organizzazione e gestione dei servizi scolastici”; Alessandro Di Giacinto (Sindaco di Torano Nuovo) delega “Progettazione e gestione del sistema dei servizi sociali”.

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incarichi & carriere

STEFANIA BOSCO ALLA GUIDA DEI VIGNAIOLI D’ABRUZZO

Domenico Di Camillo della “Tenuta I Fauri”; Enrico Marramiero della “Azienda Marramiero”; Gianlu-

ca Galasso dell’azienda “San Lorenzo Vini”; Marcello Zaccagnini della “Azienda Agricola Ciccio Zaccagnini”; Nestore e Stefania Bosco della “Azienda Vinicola Bosco Nestore”; Nicola D’Auria della “Azienda Agricola Sarchese Dora”; Riccardo De Cerchio della “Azienda Vinicola Torre Zambra”; Rocco Pasetti della “Azienda Agricola Contesa”. Sono questi gli 8 produttori abruzzesi con le loro rispettive aziende, che dal novembre 2003 hanno dato vita ai “Vignaioli in Abruzzo”. Oggi alla guida dell’associazione c’è Stefania Bosco, imprenditrice e mamma, che insieme al fratello Nestore guida la storica cantina di Nocciano fondata nel 1897. Un’associazione dinamica e intraprendente che raccoglie realtà diverse, vitigni e microclimi differenti appartenenti alle quattro province, ma ha un minimo comune denominatore: promuovere il vino abruzzese di qualità.

GIUSEPPE DONNARUMMA È IL NUOVO COMANDANTE PROVINCIALE DEI CARABINIERI DELL’AQUILA

N

ato ad Udine 51 anni fa, il tenente colonnello Giuseppe Donnarumma ha assunto l’incarico di Comandante provinciale dei Carabinieri della Provincia dell’Aquila. Laureato in Ingegneria Industriale all’Università di Udine e presso la facoltà di Giurisprudenza di Roma, ha intrapreso la carriera nell’Arma nel 1986. Dommanrumma ha già vissuto in passato l’esperienza post terremoto in Friuli. Medaglia di bronzo al Valor Civile, per aver contribuito nel 2007, a liberare degli ostaggi, dopo essere rimasto ferito in una sparatoria durante una rapina in Sardegna, ha operato per quasi 12 anni come comandante di Compagnie nelle province di Milano e Varese. Ha ricoprendo anche l’incarico di vice comandante del Ros di Milano e prestato servizio nei Balcani. È stato poi comandante del Nucleo investigativo provinciale di Cagliari e operato per 5 anni alle strette dipendenze della procura distrettuale antimafia, occupandosi di indagini in materia di narcotraffico e traffici di armi, poi la nomina a comandante provinciale a PesaroUrbino ed ora il nuovo incarico a L’Aquila.

COSTA DEI TRABOCCHI, DE DOMINICIS NOMINATO COMMISSARIO

Giuseppe De Dominicis è stato nominato commissario del Parco Nazionale della Costa dei Traboc-

chi. La nomina dell’architetto è stata firmata dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio. Il commissario avrà il compito di predisporre la perimetrazione e di attuare tutti gli interventi necessari per l’istituzione nella nuova area protetta. «Si tratta di un risultato molto importate, dopo 13 anni di inerzia, per il futuro del più lungo e pregevole tratto di costa protetto che va da Ortona a San Salvo – spiega il sottosegretario all’Economia, Giovanni Legnini, che ha seguito tutto l’iter dell’iniziativa -. Adesso il commissario ha tutti i poteri per definire le procedure e i contenuti necessari per la definitiva costituzione di questa area protetta nazionale, completando l’importante lavoro già fatto dai sindaci, dalla Regione e dal ministero dell’Ambiente». Soddisfazione espressa anche dalla FIAB Pescarabici, l’associazione cicloturistica pescarese: «Conosciamo la competenza e la sensibilità di De Dominicis verso i temi ambientali e del cicloturismo - afferma l’associazione in una nota -. Per questo crediamo che la sua attività per la realizzazione del Parco sia in linea con quella che è la finalità e la vocazione di una infrastruttura volta a definire il valore altamente paesaggistico del tratto abruzzese della ciclovia adriatica».

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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

N

ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.


incarichi & carriere

LUCIANO D’AMICO È IL NUOVO PRESIDENTE DELL’ARPA

Luciano D’Amico è il nuovo presidente dell’Arpa, la società di trasporto della quale la Regione detiene

la maggioranza. La candidatura del Rettore dell’Università di Teramo è stata presentata dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso, che ha optato per «Una scelta fuori dalle scuderie politiche». La proposta è stata accolta dall’assemblea che ha anche approvato il bilancio della società. D’Amico succede all’avvocato Massimo Cirulli, dimissionario, in carica dal giugno 2012. 54 anni, originario di Torricella Peligna, professore ordinario di Economia aziendale, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione nella stessa università dal 2010 al 2012, è dal 2012 rettore dell’Università di Teramo, carica che manterrà fino al 2018. «Ringrazio la Giunta per la fiducia accordata – ha commentato il neo presidente- e per l’incarico prestigioso e impegnativo. Cercherò di tradurre in pratica le direttive strategiche che la Regione intenderà adottare per la società che dovrò dirigere».

SCOPPOLA ALLA GUIDA DELLA DIREZIONE REGIONALE BENI CULTURALI

È

l’architetto Francesco Scoppola il nuovo direttore regionale ad interim della Direzione Regionale dei beni culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo. Scoppola subentra a Fabrizio Magani raggiunto da avviso di garanzia per l’inchiesta sulla corruzione di funzionari e imprese a L’Aquila. L’architetto Scoppola è attuale direttore dei beni culturali in Umbria e ricoprirà l’incarico a interim fino alla riforma del Ministero. Avrà anche le funzioni di Soprintendente per i beni archeologici dell’Abruzzo, con sede a Chieti, dove il dirigente manca da 2 anni. La vacatio direzionale aveva lasciato senza indennità gli oltre 500 lavoratori delle Soprintendenze di Chieti e L’Aquila e quelli dei 4 Archivi di Stato, con somme arretrate che in alcuni casi arrivano a oltre 2000 euro. Erano inoltre fermi tutti gli stati di avanzamento dei cantieri della ricostruzione di chiese e palazzi storici a L’Aquila lasciando anche lì imprese e lavoratori in agonia da mesi.

GIOVANNI LEGNINI ELETTO NEL CSM

È

Giovanni Legnini il nuovo vicepresidente del Csm. La sua elezione è avvenuta a larga maggioranza, con 20 voti a favore. «Sono persuaso che sotto la presidenza effettiva di Legnini il Consiglio saprà affrontare con obiettività e concretezza anche le questioni più complesse che gli saranno via via sottoposte, così da pervenire a soluzioni adeguate attraverso un confronto sereno, non viziato da contrapposizioni di sorta» ha commentato il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nella seduta inaugurale del nuovo Csm, e ha proseguito che «è questa la via migliore per accrescere la tempestività e autorevolezza delle decisioni, per rafforzare il profilo di garante dell’autonomia e dell’indipendenza della magistratura che spetta al Consiglio». Avvocato, ex sindaco di Roccamontepiano, esperto in diritto dell’impresa e della pubblica amministrazione, iscritto al Partito democratico, è stato sottosegretario all’Economia dell’esecutivo Renzi. Nel Governo Letta era stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria e all’attuazione del programma di governo. Soddisfatto il mondo politico abruzzese per la nomina.

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incarichi & carriere

AGENZIA ENTRATE, CAMBIO AL VERTICE

Cambio al vertice dell’Amministrazione finanziaria dell’Abruzzo. Il nuovo direttore regionale dell’Agen-

zia delle Entrate è Federico Monaco che subentra alla dottoressa Rossella Rotondo. 54 anni, sposato con due figli, laureato in Giurisprudenza presso l’Università La Sapienza di Roma, Monaco è al Ministero delle Finanze dal 1982, dove ha svolto numerosi incarichi professionali e di servizio presso il Servizio centrale degli ispettori tributari (Se.C.I.T.), il Comitato tecnico per l’attuazione della riforma tributaria nel 1995 e presso il Dipartimento delle Entrate del Ministero, dove è stato responsabile della divisione I. Dal ‘95 al ‘97, ha ricoperto il ruolo di docente stabile e coordinatore del Dipartimento pubblicistico e tributario della Scuola centrale tributaria “Ezio Vanoni”. Dirigente dell’Agenzia delle Entrate dal 2001, ha svolto le funzioni di responsabile dell’ufficio circoscrizionale di Pescara 2, capo settore dei Servizi ai Contribuenti della Direzione centrale Gestione Tributi e capo settore Modulistica della stessa Direzione che lo ha visto, infine, al vertice come direttore aggiunto.

BRANDONI CONFERMATO ALLA GUIDA DEL COMITATO DELLA PICCOLA INDUSTRIA DELLE MARCHE

Luciano Brandoni è stato confermato presidente del Comitato Regionale della Piccola Industria delle

Marche per il biennio 2014-2016. Roberto Cardinali, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Fermo e Gianluca Pesarini, presidente del Comitato Piccola Industria di Confindustria Macerata sono invece i vicepresidenti. Luciano Brandoni, Cavaliere della Repubblica e Presidente di Federexport, è titolare del Gruppo Brandoni che comprende oltre alla Brandoni Srl, specializzata nella produzione di radiatori d’arredo di design, la Brandoni Solare Spa, tra i maggiori produttori di moduli fotovoltaici in Italia, la Brandoni Espana, la Brandoni Argentina, la Brandoni Brasil, aziende che seguono commercialmente i mercati esteri di riferimento. Ringraziando il Comitato Piccola Industria per avergli confermato stima e fiducia, il neopresidente si è detto pronto a proseguire il lavoro già iniziato con l’obiettivo di sostenere le imprese marchigiane, soprattutto in questo momento di difficoltà, soprattutto in questo momento di difficoltà, nei percorsi di sviluppo verso mercati dinamici ed in crescita.

INPS ABRUZZO, BAFUNDI È IL NUOVO DIRETTORE

N

ato il 14 ottobre 1964 a Salerno, laureato in Giurisprudenza, Roberto Bafundi è il nuovo direttore dell’Inps Abruzzo. Ha ricoperto importanti incarichi presso i Ministeri della Difesa e dei Trasporti e, nell’ambito della previdenza pubblica, ha diretto le sedi Inpdap dei compartimenti Abruzzo e Molise, Calabria e Basilicata, nonché la Direzione centrale Comunicazione e la Direzione regionale della Campania. Bafundi, che subentra a Alberto Scuderi, destinato alla Direzione della regione Campania, dovrà ora gestire la fase di consolidamento dell’integrazione in Abruzzo delle strutture Inps e Gestione pubblica (ex Inpdap). Il neo direttore regionale intende impegnarsi al massimo in Abruzzo per far sì che l’Inps, parte integrante e strategica dell’intera Pubblica Amministrazione, consideri sempre di più il cittadino come asse centrale del proprio interesse e della propria azione, crei attenzione ed attese per iniziative innovative volte ad affrontare concretamente i gravi problemi generati dalla situazione socio economica attuale, sviluppi un atteggiamento collaborativo e propositivo nel confronti delle altre PPAA e dei partners istituzionali.

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» di Eleonora Lopes - foto concessa da Massimiliano D’Addario

T Le parole di Massimiliano D’Addario

«Esistono due categorie di uomini nella vita, la prima è composta da chi corre sempre più veloce senza mai voltarsi indietro, la seconda è composta da gente costretta ad inseguire e non arriverà mai a raggiungere chi corre davanti a lui. Io non inseguo mai»

«Per me non esiste il grigio, esiste solo il bianco ed il nero, il tutto e il niente, odio la moderazione. O amo o odio, zero compromessi!»

«Non faccio prodotti per il mercato, faccio prodotti che risaltino i miei olivi, i miei vigneti ed il loro territorio, faccio prodotti totalmente naturali. Ripudio la chimica di sintesi in tute le sue forme, la natura, le cultivar ed il territorio se assecondate con passione danno da secoli ottimi risultati»

«Tutti i miei prodotti sono dei miei figli, in loro troverete sempre e solo cuore, passione ed anima»

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alento, competenza e grinta da vendere, questo è Massimiliano D’Addario, meglio noto come l’Uomo di Ferro (il perchè lo sveleremo alla fine dell’articolo). Massimiliano, rappresenta la quarta generazione dell’azienda Marina Palusci che produce olio e da qualche anno anche vino nelle splendide colline di Pianella. Questo giovane 30enne cura le piante con un rispetto d’altri tempi, gli ingredienti segreti dei suoi prodotti, come egli stesso ci dice, sono: “I frutti della mia terra, il cuore, la passione e l’anima”. In questo contesto, la sapienza e la bravura dei contadini e mastri oleari, che da tempo ripetono faticosamente gli stessi gesti con pazienza e con amore, si fondono con le più moderne tecnologie riuscendo ad ottenere un prodotto eccezionale. Il controllo di tutte le fasi di produzione e trasformazione e un’esasperata e laboriosa ricerca della qualità assoluta sono i valori aziendali della famiglia D’Addario Palusci.

Azienda Agricola Marina Palusci

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0 ettari coltivati e 8 in affitto, di cui 16 di oliveto, 6 di vigneto e 6 di cereali. In queste terre della famiglia D’Addario Palusci ci sono meravigliose sculture secolari che testimoniano l’antica sapienza dei mastri oleari che ripetono la raccolta a mano e la molitura che avviene al massimo entro le 12 ore successive alla raccolta. Questo rituale si associa alle più moderne tecnologie affidandosi ad un frantoio, che si trova a Moscufo, a ciclo continuo a due fasi con estrazione a freddo per tutti gli oli fuorché per l’olio Novello “Novus” che viene ottenuto con un vecchio frantoio a ciclo tradizionale che utilizza ancora macine in pietra di granito seguite da presse che garantiscono un’autentica spremitura a freddo come una volta. L’oro verde che si ricava è il risultato di due monovarietali, “L’Uomo di Ferro” da Dritta e “Alchimia” da Leccio del Corno. Interessante è anche il blend Palusci che l’azienda fornisce in un pratico contenitore Bag in Box,

tra i primi in Italia ad utilizzarlo, ovvero una sacca sottovuoto da 5 litri. Per l’imbottigliamento gli oli sono conservati in serbatoi di acciaio inox a temperatura costante dove l’olio decanta lentamente ed in maniera non forzata; infatti l’azienda non effettua filtrazioni garantendo a pieno le caratteristiche naturali e tipiche nel prodotto finito dando grande personalità ai suoi extravergini e grandi emozioni a chi li gusta. Ma passiamo ai vitigni: 6 ettari in gran parte allevati a Pecorino e Montepulciano dai quali nascono due vini della linea “Plenus”: Montepulciano d’Abruzzo Doc e il Pecorino Colline Pesaresi IGT a fermentazione spontanea con lieviti indigeni, e non filtrati, protagonista assoluta è l’uva. Entrambi i vini sono imbottigliati con capsula a vite. A questi si aggiunge il moscato rosa “Anima” dal sapore delicato e seducente. Da segnalare che questi vini saranno presenti al prossimo Merano Wine Festival, una kermesse dove conta solo la qualità.


New Generation storie&persone

È

cresciuto tra gli ulivi di Pianella insieme al nonno paterno. È testardo, anticonvenzionale, romantico e molto geloso del suo olio. Lui si definisce “contadino e naturalista convinto”. Nato a Pescara 30 anni fa, Massimiliano D’Addario, per tutti Max, insieme al papà Emanuele e alla mamma Marina, è titolare dell’Azienda Agricola Marina Palusci che produce olio extra vergine d’oliva da quattro generazioni. Diplomato all’Istituto Agrario, Massimiliano è sommelier, assaggiatore di olio e maestro di frantoio. Non ha peli sulla lingua il giovane Max e ci dice a chiare lettere: «Io non credo nelle certificazioni, quello che conta è la serietà e la professionalità che mettiamo nel nostro lavoro per ottenete un prodotto naturale e di altissima qualità. Tutto quello che vendo, lo assaggio io per primo, sento fortemente la responsabilità delle persone che scelgono il mio prodotto». I prodotti dell’azienda Palusci vengono commercializzati nel canale dell’alta ristorazione, toccando anche gli stellati, un nome su tutti? Osteria Francescana di Massimo Bottura. Austria, Germania, Belgio, Ungheria, Danimarca e Giappone sono i Paesi dove l’azienda esporta l’olio. Il vino per ora è commercializzato solo in Italia. Per il vino Max si avvale della collaborazione del prof. Leonardo Seghetti, quello che lui definisce: «il mio secondo papà, è lui che mi ha instradato nel mondo del naturale». Sul vino il prof. ha carta bianca, sull’olio no, si fa quello che dice Massimiliano. «Per l’olio sono –continua Max- per la sperimentazione, la ricerca, per il vino mi affido alla tradizione. Sono contro tutto ciò che è chimico. Tutto parte dall’argilla, dal terreno, i nostri oli così come i nostri vini, rappresentano l’autentica espressione della natura e del territorio». Ma sciogliamo il dubbio sul nome di uno degli oli dell’azienda, perchè Uomo di ferro? L’immagine dell’etichetta mostra un uomo che ingurgita una colata olio di oliva. Ebbene quest’uomo è esistito davvero, era un operaio del bis nonno di Max, aveva l’abitudine di bere un litro d’olio ogni giorno ed era l’unico in grado di sostituire il mulo per trainare la macina. E sapete quanto ha campato? 102 anni. Una storia davvero singolare.

Massimiliano D’Addario 45


» di Marcella Pace - foto concessa da Daniela Di Cosmo

C Le parole di Daniela Di Cosmo

«Il Saggio è colui che sa di non sapere»

uriosa e appassionata. Si definisce così Daniela Di Cosmo, fondatrice e direttore creativo della Daniela Di Cosmo Advertising, agenzia di comunicazione di Pescara. Il lavoro per lei è una missione che porta a compimento con un mix di passione e coraggio. «Sono sicuramente una donna determinata e decisa – dice Daniela -, ma sono soprattutto un’ottimista. La vita mi ha convinta che quando si mettono in campo audacia e valori forti allora si raggiungono grandi obiettivi». Una filosofia che sino ad oggi le ha dato ragione. Allo scoccare del quindicesimo anno di attività “l’imprenditrice della creatività” ha collezionato importanti successi, rendendo il suo nome sinonimo di professionalità ed affidabilità. Sono molte le aziende che hanno scelto la Daniela Di Cosmo Adv per curare la loro immagine. Da Acqua&Sapone alla Fater, per il brand Linidor, dall’abruzzese Pacfood alla toscana Nutrifree. Ci sono poi ancora la SGB Humangest Holding, la neo acquisita Mail Express e il Lions Club di Pescara Host per il quale sta seguendo la costruzione e lo sviluppo dell’identità della XVIII° Conferenza Internazionale del Lions del Mediterraneo che si terrà nel 2015 proprio a Pescara. Non c’è settore merceologico per il quale Daniela Di Cosmo e il suo team non riescano ad individuare la giusta “idea” per comunicare nel modo migliore le strategie di marketing.

Daniela Di Cosmo Adv «Per le cose importanti è la vita a chiamarmi»

«Non c’entra nulla avere ragione o torto nella vita, quello che conta veramente è la decisione di che chiave usare»

«Non abbiate paura»

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N

el centro storico di Pescara, il colore acceso dell’arancio dell’insegna di quest’agenzia di comunicazione salta all’occhio. Una volta entrati in questa dinamica azienda, che porta il nome della sua titolare, si viene accolti dalla figura quasi a grandezza naturale di una elegantissima Audrey Hepburn. É questa icona di raffinatezza degli anni ‘50 la testimonial scelta per una delle campagne pubblicitarie che stanno più a cuore a Daniela di Cosmo. «Come la maggior parte delle volte, l’idea è arrivata di notte – racconta la creativa, divenuta imprenditrice nel 2000-. Era il 2007, Refrigiwear, authentic brand della Sixty, era già nel mio portfolio clienti, ma proprio in quegli anni l’azienda stava vivendo un periodo di crescita esponenziale. Per la nuova campagna stampa,

ascoltarono, oltre la mia, anche le proposte di tre agenzie internazionali. Scelsero me». Ma il successo più importante per l’agenzia di comunicazione pescarese sono il rispetto e la fiducia che negli anni è riuscita a conquistare con i propri partner. Quelli che Daniela chiama i suoi fedelissimi mentori. «Amo instaurare un rapporto di fidelizzazione con le aziende con le quali lavoro. Per me non sono solo clienti, ma partner di valore con i quali intraprendo un percorso di crescita continua. Cito tra gli altri Ennio e il figlio Nando Barbarossa della Acqua&Sapone, così come Mario Mascaretti della Pacfood e Bachisio Ledda della Mail Express, oltre alla dott.ssa Garofoli della SGB, vere e proprie “muse ispiratrici” con le quali ho avuto la fortuna di entrare in contatto».


New Generation storie&persone

L

a comunicazione la appassiona da sempre. L’amore per il giornalismo la accompagna sin dalla adolescenza tanto da spingerla a collezionare i ritagli di giornale dei fatti che la colpiscono profondamente. Dopo il Liceo Scientifico Daniela Di Cosmo si iscrive alla facoltà di Lettere e Filosofia «perché gli studi umanistici potevano dare una risposta a quella sete di conoscenza che mi ha sempre contraddistinto – racconta l’imprenditrice, che è anche mamma di Francesco, bimbo di 3 anni-. Nel frattempo collaboravo con alcune testate locali, ma c’era qualcosa che mi mancava». È così che Daniela sceglie un altro tipo di comunicazione. Quella creativa. Inizia a lavorare in un’agenzia di pubblicità pescarese come copywriter. «La mia fame di crescere, di esplorare e il continuo desiderio di mettermi in gioco mi hanno portato ben presto a fare il grande salto. Sono convinta che quando si crede molto in qualcosa non si può rinunciare». Lei di certo non lo ha fatto e subito dopo ha deciso di creare una realtà tutta sua. «Ho rappresentato una novità nella comunicazione pubblicitaria abruzzese. Avevo idee innovative ed è per questo che mi hanno accolta. Ho studiato tanto, mi sono formata direttamente sul “campo” della comunicazione. In principio ero copywriter, poi anche art director. Oggi mi avvalgo della preziosissima collaborazione del mio team che colgo l’occasione di ringraziare pubblicamente e che quotidianamente mi riempie di soddisfazioni». Ma a darle le più grandi conquiste sono soprattutto i suoi clienti e i progetti che è riuscita a costruire per loro. «Ultimamente ho lavorato a braccetto della SGB Humangest Holding nell’ambito dell’evento Ironman. Ho creato un brand nel brand “Think Iron”, una piattaforma sociale che ha riunito tutti gli atleti/clienti partecipanti all’Iron Man sul web». Ed è proprio il mondo 2.0 uno dei grandi punti di forza di quest’agenzia di comunicazione. «Siamo altamente qualificati nel social media marketing, una risorsa ormai imprescindibile per la comunicazione pubblicitaria. E il fatto di non essermi mai standardizzata ha rappresentato un mio grande valore aggiunto».

Daniela Di Cosmo 47


» di Luigi Carunchio

TASSE, CAMBIA IL MODO DI PAGARLE Al via dal 1 ottobre 2014 i pagamenti degli F24 per importi superiori a 1.000,00 euro obbligatoriamente tramite on line anche per i contribuenti persone fisiche

C Non è ancora stata chiarita dall’AE come verranno effettuati i pagamenti riguardanti la TASI, la TARI e l’IMU di cui non si conoscono ancora con certezza le modalità di pagamento per importi superiori a 1.000,00 Euro

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ambiano le modalità di pagamento delle imposte e delle tasse anche per i contribuenti non titolari di una partita iva, i quali a partire dal 1 ottobre 2014 non potranno più presentarsi fisicamente in banca con i modelli di pagamento F24 , nel caso di pagamenti superiori a Euro 1.000,00 o nel caso di pagamenti che usufruiscono di compensazioni di imposta. A prevederlo è il Decreto Legge 66/2014 entrato in vigore il 24.04.2014 e convertito in legge 89/2014 in tema di risparmi ed efficienza della Pubblica Amministrazione, dove al TITOLO II nell’ottica della razionalizzazione della spesa pubblica per beni e servizi, all’articolo 11 comma 2 prevede la riduzione dei costi di riscossione fiscale tramite l’obbligo anche per i contribuenti persone fisiche, del pagamento dell’F24 esclusivamente: Mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate nel caso in cui per effetto delle compensazioni di imposta effettuate, il saldo sia pari a zero; mediante i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e dagli intermediari della riscossione convenzionati con l’AE , nel caso in cui per effetto della compensazione d’imposta, il valore sia positivo e in tutti quei casi in cui (anche senza compensazione)

l’importo da pagare sia superiore a euro 1.000,00. La normativa vale per tutte le imposte menzionate dall’articolo 17 del Decreto Legge 241/97 e nello specifico: le imposte sui redditi; le ritenute alla fonte; l’IVA; le imposte sostitutive su redditi e IVA; l’IRAP; i contributi previdenziali (comprese le quote associative); i contributi previdenziali dovuti dai datori di lavoro; i premi INAIL e gli interessi sul pagamento rateale delle imposte. Pertanto la normativa si applica già a tutti quei contribuenti che hanno rateizzato le imposte di UNICO 2014, relativamente alle rate con scadenza ottobre e novembre, naturalmente nel caso in cui ci siano state compensazioni di imposta o per importi superiori a euro 1.000,00. Non è ancora stata chiarita dall’AE come verranno effettuati i pagamenti riguardanti la TASI, la TARI e l’IMU di cui non si conoscono ancora con certezza le modalità di pagamento per importi superiori a 1.000,00 Euro. La nuova normativa non permetterà più la possibilità di effettuare i pagamenti in contanti, con assegni bancari o circolari, con vaglia cambiari (Equitalia), bancomat e carta Postmat. Nasce la necessità, per quei contribuenti che fino ad oggi erano abituati ad utilizzare tali modalità di pagamento, di accendere un conto


fisco

Naturalmente le novità introdotte dall’articolo 11 del DL 66/2014 valgono anche per i titolari di partita iva

corrente bancario sul quale addebitare telematicamente i modelli di pagamento F24. Questo comporterà necessariamente un aggravio di costi per il contribuente, sia per i costi di gestione del c/c, del canone di home banking, del canone internet indispensabile per effettuare il pagamento, e sia legati al costo del servizio offerto eventualmente dagli intermediari abilitati, ricordando che la normativa permette al comma 3 dell’articolo 11 DL66/2014 la possibilità per l’intermediario di inviare la delega di pagamento anche di un soggetto terzo, mediante addebito sui propri strumenti di pagamento. Oltre che un aggravio di costi, il nuovo sistema comporterà anche disguidi per tutti quei contribuenti che fino ad oggi non erano abituati ad utilizzare gli strumenti e i servizi informatici offerti dalle banche, i quali necessariamente dovranno rivolgersi a terzi. Naturalmente le novità introdotte dall’articolo 11 del DL 66/2014 valgono anche per i titolari di

partita iva. Infatti il 01.10.2014 è anche la data di entrata in vigore delle novità introdotte in tema di compensazione dei crediti tributari dal comma 574 dell’articolo 1 della L. 147/2013 c.d Legge di Stabilità 2014. Si tratta dell’obbligo di effettuare i pagamenti degli F24 con saldo zero derivante da compensazioni tributarie, esclusivamente tramite i canali messi a disposizione dal Fisco. Con riferimento alle imposte diverse dall’Imposta sul Valore Aggiunto IVA, le novità introdotte permettono di effettuare la compensazione a partire dal primo giorno del periodo d’imposta successivo a quello in cui il credito è maturato. Pertanto non è più necessario né l’utilizzo di particolari software, né la presentazione anticipata della dichiarazione, così come chiarito dalla circolare 10/E/2014 dell’Agenzia delle Entrate. L’obbligo di apposizione del visto di conformità resta per i crediti di imposta maturati nel periodo d’imposta 2013 e superiori al limite di euro 15.000,00

Oltre che un aggravio di costi, il nuovo sistema comporterà anche disguidi per tutti quei contribuenti che fino ad oggi non erano abituati ad utilizzare gli strumenti e i servizi informatici offerti dalle banche, i quali necessariamente dovranno rivolgersi a terzi

luigicarunchio@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

Monitoraggio delle email: Google ci ha già pensato L’idea nasce dall’esigenza di combattere il fenomeno dilagante della pedo-pornografia in Rete, grazie anche all’utilizzo di software creati appositamente per l’identificazione di immagini e filmati contenenti foto oscene. Tuttavia il controllo dei messaggi di posta elettronica pone, ancora una volta, la questione della tutela della privacy. Chi controlla chi?

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David Drummond, legale di Google, ha comunicato che il sistema di scansione delle email è attivo dal 2008 e nel corso di questi anni ha permesso di realizzare un database contenente tutte le immagini di contenuto “dannoso” che circolano nelle mailbox dei circa 400 milioni di utenti di Gmail

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fine luglio scorso viene arrestato, a Huston, un tale di nome John Henry Skillern, con l’accusa di molestie sessuali su minori. Fin qui nulla di strano, la notizia sarebbe etichettabile come un ennesimo brutale episodio di violenza minorile, se non assumesse particolare rilevanza l’ambito in cui opera l’azienda che ha consentito alla polizia texana di individuare il criminale in questione: Google. Grazie alla soffiata dell’azienda di Mountain View, inoltrata al National Center for Missing e Exploitation Children in cui veniva comunicato che alcuni immagini sospette erano presenti all’interno della casella di email del molestatore, che i poliziotti statunitensi hanno potuto rapidamente e inequivocabilmente procedere all’arresto del criminale. Questo evento può farci comprendere, ancora una volta, come la tecnologia possa contribuire a migliorare (è il caso di dirlo!) la sicurezza e la tutela delle nostre esistenze. In realtà, questa notizia lascia anche ampi spazi di riflessione sull’annosa questione della tutela della privacy. Queste considerazioni sono alimentate anche dalla comunicazione di Google, ad aprile dello scorso anno, in

cui si conferma l’aggiornamento dei “termini di servizio” per quanto concerne l’analisi delle email dei propri utenti. In altri termini, il motore di ricerca statunitense ha attivato dei software di controllo della posta elettronica di tutti gli utenti di Gmail, ivi compresi gli eventuali files allegati alle email trasmesse. David Drummond, legale di Google, ha comunicato che il sistema di scansione delle email è attivo dal 2008 e nel corso di questi anni ha permesso di realizzare un database contenente tutte le immagini di contenuto “dannoso” che circolano nelle mailbox dei circa 400 milioni di utenti di Gmail. La tecnologia utilizzata da Google è PhotoDNA di Microsoft, un software che riesce a creare una sorta di firma inequivocabile per un’immagine digitale, come se fosse una impronta digitale in grado di poter essere collegata ad altre firme di immagini presenti in Rete. Questa caratteristica consente di identificare rapidamente sul web le copie della foto incriminata. Va evidenziato che il software della Microsoft è utilizzato anche da altri due big del mondo social: Twitter e Facebook. Inoltre, per quanto concerne i video, Google uti-


ICT

La tecnologia utilizzata da Google è PhotoDNA di Microsoft, un software che riesce a creare una sorta di firma inequivocabile per un’immagine digitale, come se fosse una impronta digitale in grado di poter essere collegata ad altre firme di immagini presenti in Rete

lizza un software realizzato in proprio e capace di individuare i filmati di abusi sessuali su minori, grazie anche al programma di rilevamento Expose F1 della società britannica Friend Mts. Tuttavia questi sistemi di monitoraggio presentano alcuni problemi: innanzitutto possono identificare solo immagini già registrate in appositi database e presentano dei problemi di corretto riconoscimento delle immagini se le stesse sono state oggetto di manipolazioni. Ulteriormente, la questione della scansione degli allegati delle email, solleva nuovamente il problema della tutela della riservatezza delle informazioni personali. Dai vertici di Mountain View fanno sapere che non forniranno alcuna informazione tecnica sia per quanto concerne le attività di scansione condotte, sia sui risultati delle ricerche effettuate, anche se hanno ribadito che il sistema è stato messo in funzione

unicamente per contrastare il problema degli abusi su minori in Rete. Ma i dubbi permangono: e se Google volesse scansionare le email degli utenti per acquisire informazioni preziose per scopi pubblicitari? E se all’interno dei messaggi di posta elettronica fossero rilevate informazioni relative ad altre attività criminose, come si comporterebbe Google? Denuncerebbe allo stesso modo gli autori delle email? Non sono certamente pochi i dubbi e le perplessità che aleggiano su questa ennesima attività di sorveglianza digitale, e i timori riconducibili alla crescita esponenziale di sistemi di monitoraggio e analisi delle informazioni che caratterizzano le nostre vite, sono anch’essi in crescita esponenziale. Un mondo di controllori e controllati? Forse è proprio questo lo scenario che ci attende, ma l’interrogativo maggiore che permane è sempre lo stesso: chi controlla chi?

Questi sistemi di monitoraggio presentano alcuni problemi: innanzitutto possono identificare solo immagini già registrate in appositi database e presentano dei problemi di corretto riconoscimento delle immagini se le stesse sono state oggetto di manipolazioni

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» di Simone D’Alessandro

Alcuni paradossi di una scrittura inevitabilmente creativa Non descrivere: mostra = Non mostrare: descrivi. Capiamone di più

Soltanto chi ha letto “Intimità” di Carver collegherà le suddette frasi al finale del racconto omonimo, riferendo “i miei ragazzi” anche ai “suoi di lei”, perché chi parla fa tornare alla memoria la sua ex moglie che ora sta con un altro, lasciando immaginare al lettore non semplicemente dei giovani con la palla ma la sofferenza, la nostalgia e, forse, la separazione indotta anche da quell’assenza di figli

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olti mestieranti della scrittura o, peggio, pennivendoli (il sottoscritto compreso, s’intende) dispensano verità evangeliche in forma di aforismi. Una frase che va per la maggiore recita il seguente precetto: «Non descrivere, mostra: dettagli, dialoghi, scene, definiscono un carattere o una situazione meglio di tanti astratti aggettivi». Questa definizione è presente in numerosi saggi e manuali di scrittura, non solo italiani. Anche il grande Carver si è lasciato affascinare da questo assioma gnomico che inserisce ne Il mestiere di scrivere. Esercizi, Lezioni, Saggi di scrittura creativa, ristampato da Einaudi nel 2008. Debbo confessare che quando leggo definizioni che pretendono di ridurre un mondo articolato e imprevedibile in una legge dogmatica mi innervosisco: ovviamente anche quando sono io scriverle! Sopratutto quando si tratta della forma letteraria. Cosa significa l’espressione “non descrivere, mostra”? Si può essere descrittivi mostrando e si può mostrare descrivendo. Un’azione può mostrare; una considerazione inserita improvvisamente - quasi fuori luogo - nel bel mezzo di un’azione può mostrare ugualmente, in alcuni casi anche più intensamente. Nessuna proposizione, isolata dal contesto in cui è inserita, può definirsi in sé meramente descrittiva né puramente icastica.

Qualsiasi visione scaturirà da una “concatenazione”. «M’incammino lungo il marciapiede. In fondo alla strada dei ragazzi si lanciano una palla. Ma non sono i miei ragazzi e neanche i suoi». Questi tre periodi, descrittivi quanto basta pur essendo parchi di aggettivazione, mostrano e fanno immaginare molte situazioni. Soltanto chi ha letto “Intimità” di Carver collegherà le suddette frasi al finale del racconto omonimo, riferendo “i miei ragazzi” anche ai “suoi di lei”, perché chi parla fa tornare alla memoria la sua ex moglie che ora sta con un altro, lasciando immaginare al lettore non semplicemente dei giovani con la palla ma la sofferenza, la nostalgia e, forse, la separazione indotta anche da quell’assenza di figli. C’è di più! C’è un modo tutto “carveriano” - in realtà, presente anche in altri autori - di affrontare temi cruciali in modo leggero (si vedano in proposito le note Lezioni Americane di Calvino). Considerazioni buttate lì, senza tanta enfasi e un modo implicito di stimolare l’esplicito nelle teste di ogni lettore. Il testo di Carver offre in pasto poche parole, senza assumersi la responsabilità delle possibili inferenze. Attraverso la retorica dell’insinuazione lascia lavorare la fantasia del lettore. Fa in modo che le immagini evocate si costruiscano in azione. La concatenazione delle molteplici interpretazioni prodotte dai lettori-investigatori,


creatività

La più banale delle frasi potrà godere di interpretazioni inevitabilmente creative. Nessuna frase della letteratura sarà mai di per sé creativa. Le relazioni tra frasi lo saranno sicuramente

si sommano a ciò che ha mostrato l’autore che ha lanciato il sasso nascondendo la mano. Carver non esplicita le sue osservazioni. Le pone quasi distrattamente, sei righe prima del finale. Eppure la sua afasia diviene provvida di visioni. L’autore lavora sui presupposti, permettendo al lettore la chiarificazione soggettiva di una possibile soluzione esplicita. Ora mi chiedo e chiedo ai miei lettori: «questo modo di fare riduce la visualizzazione da parte del lettore o, al contrario, la enfatizza?». Una descrizione ricca di non-detti irrompe nelle menti di ciascuno. Il mostrarsi dipende dagli antefatti che solo chi ha letto il racconto può conoscere. Quelle stesse frasi, prive di contesto, spoglie della concatenazione con il passato e le sue conseguenze, non produrrebbero gli stessi effetti. I particolari danno vita al racconto e stimolano “visioni” soggettive in ogni lettore. Ma i particolari dipendono da altri particolari e dalle azioni a essi collegate prima, durante e dopo. Quindi, nel momento in cui costruiamo frasi che intendono essere vive e ricche di immagini, dovremmo riflettere di più sul rapporto con quanto è stato scritto in precedenza. Non possiamo semplicemente affidarci alla capacità ostensiva e descrittiva delle frasi in sé. Anche per questo l’occhiello di questo articolo è stato costruito in forma di proporzione; “Non descri-

vere: mostra = Non mostrare: descrivi”. Come se volessi dire che “il non essere descrittivi sta al voler più intensamente mostrare come il non voler mostrare sta al voler essere fortemente descrittivi”. Il risultato molto chiaro di questa formula è il seguente: “Dipende”! Essendo quest’ultima considerazione una formula che riporterebbe agli aforismi tanto criticati in precedenza, non posso che “odiare” quanto detto nelle ultime righe, poiché minimizzano una complessità che nessuna frase fatta potrà mai contenere. La morale di quest’articolo consiste in un inevitabile paradosso della scrittura: si persegue una regola credendo di trovarsi in un sentiero e si scopre, come d’incanto, di percorrerne un altro. Il mostrare porta verso il descrivere e viceversa. Per essere credibili bisogna conoscere le regole, ma anche riconoscerne le profonde ambiguità. Inevitabilmente le parole, nel loro susseguirsi, mostreranno una creatività frutto di una relazione tra significato letterale delle frasi, connotazioni secondarie, presupposti, contesto narrativo precedente, lettore coinvolto e intenzioni artistiche, rovesciando gli intenti di qualsiasi regola imposta dall’autore dell’opera. La più banale delle frasi potrà godere di interpretazioni inevitabilmente creative. Nessuna frase della letteratura sarà mai di per sé creativa. Le relazioni tra frasi lo saranno sicuramente

Quelle stesse frasi, prive di contesto, spoglie della concatenazione con il passato e le sue conseguenze, non produrrebbero gli stessi effetti

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» di Filippo Paolini

“DECRETO CRESCITA”, LE NUOVE MISURE Il numero delle società obbligate al controllo societario è stato considerevolmente abbattuto

C L’obbligo di nomina dell’organo di controllo viene meno se, per due esercizi consecutivi, i limiti poc’anzi elencati non vengono superati

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on l’approvazione del così detto “decreto crescita” (Decreto Legge n.91/2014) e la sua definitiva conversione in legge nell’agosto scorso, è stato considerevolmente abbattuto il numero delle società obbligate al controllo societario. Infatti, con l’abrogazione del secondo comma dell’art. 2477 c.c., è stato eliminato l’obbligo di nomina del Collegio sindacale per le società a responsabilità limitata che abbiano un capitale sociale pari a quello minimo per le società per azioni. Pertanto, l’obbligo di nomina dell’organo di controllo nelle società a responsabilità limitata rimane obbligatorio solo nelle seguenti ipotesi: 1) società tenute alla redazione del bilancio consolidato; 2) società che controllino una società obbligata alla revisione legale dei conti; 3) società che, per due esercizi consecutivi, abbiano superato due dei seguenti limiti: totale dell’attivo dello stato patrimoniale: 4.400.000 euro; ricavi delle

vendite e delle prestazioni: 8.800.000 euro; e dipendenti occupati in media durante l’esercizio: 50 unità. L’obbligo di nomina dell’organo di controllo viene meno se, per due esercizi consecutivi, i limiti poc’anzi elencati non vengono superati. Per quanto riguarda i collegi sindacali attualmente in carica presso società che, in base alla nuova normativa, non fossero più obbligate, come previsto con la legge di conversione, si potrà procedere de plano alla revoca degli stessi, costituendo la sopravvenuta insussistenza dell’obbligo di nomina dell’organo di controllo una giusta causa di revoca. La misura, a ben guardare, non tocca solo le SRL ma si estende pure alle cooperative, atteso che queste ultime sono tenute alla nomina del collegio nei casi previsti dalla normativa sulle società a responsabilità limitata. Nella relazione illustrativa al decreto legge in questione, la suddetta abrogazione è stata giu-


norme & leggi

Per quanto riguarda i collegi sindacali attualmente in carica presso società che, in base alla nuova normativa, non fossero più obbligate, come previsto con la legge di conversione, si potrà procedere de plano alla revoca degli stessi, costituendo la sopravvenuta insussistenza dell’obbligo di nomina dell’organo di controllo una giusta causa di revoca

stificata “per motivi sistematici ed in un’ottica di semplificazione e riduzione dei costi per le piccole e medie imprese”; sostanzialmente, dunque, l’intento è quello di agevolare le società consentendo un risparmio di costi amministrativi. Non sono mancate, tuttavia, le critiche, incentrate sui rischi che la diminuzione del controllo societario può portare con sè, soprattutto in un’ottica di tutela dei soci e dei terzi. Il collegio sindacale, infatti, oltre a vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed, in particolare, sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile, veri-

fica che gli amministratori osservino l’obbligo di diligenza. Senza tralasciare, infine, il controllo del bilancio, che, come noto, si conclude con una relazione che serve a rendere i soci specificamente consapevoli ai fini dell’approvazione o meno. Altra novità del decreto crescita, è l’abbassamento del capitale sociale minimo per la costituzione di società per azioni, da centoventimila a cinquantamila euro. Lecito attendersi, dunque, un aumento di questo tipo di società che, come noto, consente anche il reperimento di capitale sul mercato, aspetto assolutamente non trascurabile in un momento economico in cui l’accesso al credito è sempre più ristretto

Non sono mancate, tuttavia, le critiche, incentrate sui rischi che la diminuzione del controllo societario può portare con sè, soprattutto in un’ottica di tutela dei soci e dei terzi

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lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)

Gli ultimi baluardi della causalità: la somministrazione per ragioni sostitutive Anche alla luce della liberalizzazione operata dal Jobs Act in tema di causali, rimane ferma l’esigenza di verificabilità della sussistenza effettiva della ragione sostitutiva apposta al contratto

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l D.L. n. 34/2014 ha eliminato l’obbligo di indicazione delle causali giustificatrici dell’apposizione del termine al contratto di lavoro, anche se concluso nell’ambito di un rapporto di somministrazione di lavoro. Secondo la nuova formulazione della norma indicata “è consentita l’apposizione di un termine alla durata del contratto di lavoro subordinato di durata non superiore a trentasei mesi, comprensiva di eventuali proroghe, concluso fra un datore di lavoro e un lavoratore per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione, sia nella forma del contratto a tempo determinato, sia nell’ambito di un contratto di somministrazione a tempo determinato ai sensi del comma 1 dell’articolo 20 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276”. Tuttavia, anche all’interno nel mutato contesto normativo la sussistenza di specifiche ragioni giustificatrici continua a sortire effetti. Tanto avviene quando il lavoratore, quand’anche somministrato, è assunto a termine “per ragioni di carattere sostitutivo o di stagionalità”; in tal caso l’assunzione è esente dalle limitazioni quantitative ex D.Lgs. n. 368/2001 e il datore di lavoro non è tenuto al versamento del contributo addizionale previsto dalla L. n. 92/2012. Tale previsione impone alla parte datoriale di indicare la causale sostitutiva al fine di non incorrere nelle sanzioni previste dal D.Lgs. n. 276/2003. Sulla questione la Corte Costituzionale ha di recente affermato che, anche se il criterio

primario dell’obbligo di formalizzazione della causale per ragioni sostitutive è costituito dall’indicazione nominativa del lavoratore sostituito, sono ammesse modalità di specificazione alternative, purché in grado di garantire la riconoscibilità e la verificabilità della motivazione addotta, già all’atto della stipula del contratto (Corte Costituzionale 29.5.2013, n. 107). Sulla scorta di tale pronuncia è intervenuta la Corte di Cassazione con la recentissima sentenza n. 18200 del 25 agosto 2014 secondo II D.L. n. 34/2014 cui deve ritenersi che l’apposizione del termine per ha eliminato l’obbligo di indicazione “ragioni sostitutive” è legittima se l’enunciazione delle causali dell’esigenza di sostituire lavoratori assenti risulti giustificatrici integrata dall’indicazioni di elementi ulteriori dell’apposizione del quali, a titolo esemplificativo, l’ambito territoriale termine al contratto di riferimento, il luogo della prestazione lavoradi lavoro, anche se tiva, le mansioni dei lavoratori da sostituire, che concluso nell’ambito consentano la determinazione del numero dei di un rapporto lavoratori da sostituire, ancorché non identificati di somministrazione nominativamente. Anche alla luce della liberalizdi lavoro zazione operata dal Jobs Act in tema di causali, rimane quindi ferma l’esigenza di verificabilità della sussistenza effettiva della ragione sostitutiva apposta al contratto (a termine diretto o in somministrazione); tale presupposto di legittimità può ritenersi formalmente integrato se individuato secondo le indicazioni dei Giudici di legittimità, anche al fine di favorire un eventuale, successivo, controllo giudiziale

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COMUNICAndo » di Chiara Valentini*

LA PROGETTAZIONE DI UN EVENTO Alcune azioni per la corretta pianificazione dell’evento finalizzata ad un risultato soddisfacente

L

a progettazione di un evento è certamente una delle fasi più delicate dell’intero processo di organizzazione. È necessario quindi eseguire questa fase con la massima attenzione. Proviamo a sintetizzare alcune delle azioni/operazioni che fanno si che la pianificazione dell’evento sia corretta e che il risultato finale sia positivo. Innanzitutto c’è la fase di ideazione di un evento che è necessario preveda il coinvolgimento di tutti gli stakeholders. L’event manager in questa fase dovrà essere in grado di raccogliere tutti i contenuti e fare una sintesi produttiva degli stessi con l’accordo (compromesso) di tutti i portatori di interesse. Poiché un evento muove molti interessi pubblici e privati, gli stakeholders saranno moltissimi anche più di quelli che si possono immaginare ad una prima e superficiale analisi. Capire quali sono i portatori di interesse che si muovono intorno ad un evento ne facilita la riuscita. Quasi certamente ci saranno sempre: almeno un soggetto promotore, un soggetto organizzatore, imprenditori, investitori, sponsor, sostenitori, personale, collaboratori, enti pubblici, comunità, mass media, opinion leaders, volontari, etc... Quando le idee rispetto ad un evento sono svariate si possono utilizzare alcuni criteri oggettivi per selezionare l’evento migliore. Una metodologia molto utile per selezionare l’evento che ha la maggiore probabilità di riuscita è quella di fare alcuni screening su tutte tipologie di evento

proposte. Lo screening può essere effettuato in 3 modalità. 1) Screening di marketing (Shone e Parry 2004): si tratta dell’analisi del mercato in cui si terrà l’evento, quindi si andranno a studiare il contesto, il target, la concorrenza, le mode e tendenze del periodo, la situazione in generale. 2) Screening funzionale/operativo: si tratta di un’analisi più interna allo staff che organizzerà l’evento necessaria soprattutto quando questo è “amatoriale” e poco professionale. Si analizzeranno le risorse umane a disposizione, le competenze delle persone coinvolte, la disponibilità, le capacità tecniche, le esperienze dei singoli, etc... 3) Screening finanziario: si tratta di analizzare le capacità finanziarie legate alla realizzazione dell’evento quindi innanzitutto i fondi propri e quelli esterni, poi la modalità di reperimento fondi (fund raising). Bisognerà anche definire se l’evento deve produrre profitti, oppure se è sufficiente coprire i costi (raggiungendo il break even point). Questa ultima analisi, nella vita reale degli organizzatori di eventi, è quella che incide di più sulla scelta della tipologia di evento da realizzare poiché è quella che definisce il capitale totale da dedicare all’evento. Tanto più basso è il budget a disposizione, tanto più complicato sarà realizzare un evento memorabile e di successo, tanto più necessario sarà che l’organizzazione sia affidata a dei professionisti, contrariamente a quello che si crede

Bisognerà anche definire se l’evento deve produrre profitti, oppure se è sufficiente coprire i costi (raggiungendo il break even point)

*event manager della società di comunicazione e organizzazione eventi Comma Srl

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focus » a cura della redazione

Secondo la Cna un ulteriore salasso verrà dalla Tasi che graverà tanto sui proprietari che sugli inquilini

Tasse a Pescara, la Cna lancia un Sos

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Il direttore Salce: «Con la Iuc aumenti esponenziali, annullato il bonus degli 80 euro in busta paga»

ddizionale Irpef pressoché quadruplicata per imprese e famiglie. Aliquote Tasi, la tassa che si aggiunge all’Imu, che crescono di una volta e mezza. Tutto ciò mentre resta ancora da scoprire di quale entità sarà la tassa sullo smaltimento dei rifiuti, la Tari. Sta in queste cifre “da brivido” il senso dell’autentica stangata fiscale decisa i primi di settembre dal Consiglio comunale di Pescara a carico di imprese e famiglie: un trittico che finirà per dare alla nuova Iuc – così si chiama in una jungla di nuove sigle la tasse che le riassume tutte – le dimensioni di un vero e proprio salasso. Sottraendo ai cittadini le poche risorse in circolazione, come i famosi 80 euro nelle buste paga più povere, che avrebbero dovuto invece rilanciare i consumi. All’indomani della decisione assunta dall’assemblea cittadina, nonostante la forte pressione contraria di associazioni d’impresa e sindacati dei lavoratori, è il direttore della Cna provinciale, Carmine Salce, a proporre qualche primo calcolo sommario: «Per quel che riguarda l’addizionale Irpef comunale, che nel 2013 incideva su un reddito di 25mila euro con una quota di 122 euro, pari allo 0,49%, ora dopo gli aumenti si passerà a 432 euro, pari all’1,73%. E ciò inciderà tanto sugli imprenditori che sulle famiglie». I calcoli fatti in via Cetteo Ciglia dicono poi che un ulteriore salasso arriverà attraverso la Tasi, ovvero

la Tassa sui servizi indivisibili, che graverà tanto sui proprietari che sugli inquilini. Ebbene, a fronte di un immobile di 100 metri quadrati adibito ad abitazione principale, dice Salce «si pagheranno adesso 345 euro, contro gli zero euro del 2013 e i soli 183 del 2012». Per quanto attiene ai rifiuti, poi, la confederazione artigiana pescarese non si attende niente di buono neanche dalla rideterminazione delle tariffe a carico di abitazioni, negozi e laboratori: qualcosa, però – avverte la Cna – dirà pure il fatto che a pagare la prima rata del 2014 sono stati davvero in pochi, visto che le stime provenienti dallo stesso Palazzo di città parlano di introiti per appena il 20% dei contribuenti interessati. Insomma, una autentica débacle che avrebbe dovuto mettere sull’avviso gli amministratori della città. A detta della Cna, dunque, la linea scelta dai nuovi amministratori pescaresi rischia di avere una sola conseguenza: entrate effettive largamente inferiori alle attese e largamente insufficienti a far fronte alle spese. «Allora – conclude Salce –- si avrà la prova provata che la sola strada praticabile è il taglio delle spese, come noi abbiamo suggerito e non un aumento delle entrate che rischia di restare solo sulla carta. Immagino che entro la fine dell’anno si dovrà prendere atto di questa necessità, in modo da cambiare le scelte già dai primi mesi del 2015»

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» di Fabrizio Salusest*

L’Eurotower di Francoforte, sede della Banca centrale europea

La velocità la vera sfida per la Regione Abruzzo Alcune riflessioni sulla programmazione 2014 – 2020 dei fondi europei destinati alla nostra regione

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l meccanismo di sviluppo regionale si è inceppato da tempo e la crisi nazionale ha colto l’Abruzzo già debole e provato da anni di recessione e stagnazione. La Regione, nella programmazione appena conclusa, ha utilizzato i fondi europei a disposizione molto meno di quello che poteva e rischia, almeno in due settori, il sociale e l’agricoltura, di restituire a Bruxelles decine di milioni di euro per incapacità a spendere nei termini previsti; i fondi europei disponibili a livello regionale, nella programmazione 2014 – 2020 sono molto meno di quelli della programmazione precedente, in particolare quelli destinati al sociale. In altre parole le risorse pubbliche sono di entità modesta. Questo significa che il pubblico non può fare quasi nulla per invertire le sorti

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dell’economia regionale? No. Può fare molto anzi moltissimo. Se le risorse sono poche bisogna farle girare molto velocemente e la velocità a volte può essere più importante della quantità. Facciamo alcuni esempi. Nella legislatura precedente i soldi messi a bando venivano resi disponibili alle aziende con tempi biblici. Ricordo di un bando su progetti di ricerca dove l’esito dell’istruttoria è stato reso noto dopo oltre un anno, nel frattempo per gran parte delle imprese il mondo era cambiato e quei progetti erano diventati obsoleti. Nominare le commissioni di valutazione almeno un mese dopo la chiusura dei bandi è la norma per non parlare poi dei mitici “acconti” che tra produzione di carte (molto spesso del tutto inutili) e prassi burocratiche, vengono erogati dopo 4/6 mesi


focus

La velocità riguarda anche un altro tema: quello del credito bancario e il contributo che la Regione può dare per favorirlo

dall’approvazione dei progetti. Un esempio concreto? Le imprese che hanno partecipato con successo ai bandi degli avvisi nell’ambito del pacchetto “Lavorare Subito” chiuso nel dicembre 2013, non hanno ancora ricevuto gli acconti promessi ma sono tenute rigorosamente a completare gli investimenti entro 1 anno! Tutto questo incide non solo sulla capacità di rendicontare da parte della Regione alla Comunità Europea i Fondi assegnati ma ritarda occasioni di sviluppo e crescita perché non mette in circolazione denaro fresco, con il quale assumere lavoratori, effettuare investimenti e così via. In generale tutta la strutturazione dei bandi è stata realizzata per tutelare le burocrazie regionali, per facilitare il loro compito di controllo e verifica ma non la realizzazione dei progetti delle imprese che sono i veri generatori di sviluppo. Basti pensare che tutti gli avvisi sono densi di scadenze e adempimenti mancando le quali le imprese perdono le agevolazioni, mentre non vi è un solo termine perentorio per gli Uffici regionali che sono liberi di stilare graduatorie, erogare fondi in acconto e saldo, chiedere le documentazioni più astruse secondo tempi non conoscibili né preventivabili. Per il futuro si dovrebbe: mettere al centro dell’obiettivo dei bandi l’erogazione dei fondi in tempi conosciuti, brevi e certi per favorire lo sviluppo e la realizzazione di progetti; snellire tutte le procedure e le modulistiche; avviare le procedure di valutazione a partire dal giorno successivo la chiusura dei bandi; più in generale ricostruire un rapporto fra burocrazia regionale e richiedenti le agevolazioni passando da quello fra “guardie e ladri” o fra “feudatari e sudditi” ad uno di partnership per comuni obiettivi di sviluppo

e crescita. La velocità riguarda anche un altro tema: quello del credito bancario e il contributo che la Regione può dare per favorirlo. Attualmente la Regione principalmente agisce mediante l’erogazione di fondi ai CONFIDI. L’ultima riforma regionale sul tema, con il suo carico di polemiche, ricorsi, invalidità e ritardi, ha posto al centro la questione della loro dimensione e si è dimostrata già vecchia prima ancora di entrare effettivamente in vigore. Il problema vero si è dimostrato un altro. Attualmente gli istituti di credito danno risposte ai CONFIDI che presentano imprenditori a cui hanno accordato garanzie, anche dopo 4/6 mesi e quando le delibere arrivano molto spesso le imprese hanno desistito dalle iniziative che volevano intraprendere o sono andate in difficoltà. I CONFIDI possono anche deliberare garanzie ma se poi le banche non erogano, le loro garanzie sono inefficaci e ancor più i fondi regionali parcheggiati presso di loro. Il tema centrale è la necessità per la Regione di chiamare gli operatori del credito regionale ad un grande patto alla base del quale vi sia la velocità e tempi certi di erogazione del credito. La Regione può e deve chiedere che i fondi da lei dati a rafforzamento dei CONFIDI vengano utilizzati a garantire le operazioni di credito di quegli Istituti che in 30 giorni si impegnano a deliberare ed eventualmente erogare credito ai richiedenti. Un patto quindi sulla velocità del credito. Credito veloce significa investimenti più rapidi e più rapido avvio di iniziative che diano lavoro e producano ricchezza. Velocità è in altre parole la necessità di rispondere alla scarsezza di risorse con una superiore capacità organizzativa a cui tutti, soggetti privati e pubblici, sono chiamati

* Dottore Commercialista

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» a cura della redazione – foto concesse da Giancola Teti &Associati

Da sinistra: I due soci fondatori dello studio, Stefano Teti e Biagio Giancola

Giancola Teti & Associati, una realtà innovativa nel panorama legale abruzzese Lo studio nasce nel 2005 a Pescara per mano degli avvocati Biagio Giancola e Stefano Teti che, dopo anni di studi e professione condotti in diverse città in Italia e all’estero hanno deciso di tornare

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na concezione moderna della professione di avvocato: questo ciò che contraddistingue Giancola Teti & Associati, innovativa realtà tra gli studi legali abruzzesi. Ma procediamo con ordine per capire come è nato lo studio e come è arrivato, nel giro di qualche anno, ad affermarsi in modo significativo. Lo studio nasce nel 2005 a Pescara, città di origine dei due soci fondatori, gli avvocati Biagio Giancola e Stefano Teti che, dopo anni di studi e professione condotti in diverse città in Italia e all’estero, decidono di tornare in Abruzzo. Oltre alla sede situata in Via Firenze, cuore della città di

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Pescara, Giancola Teti & Associati ha due ulteriori sedi a Milano e a Roma confermando così la propria vocazione nel condurre la professione ad ampio raggio, anche territoriale. L’avvocato Giancola, dopo essersi laureato presso l’Università di Teramo nel 1993 ed essersi perfezionato in diritto civile e societario presso la Scuola Notarile “A. Anselmi” di Roma ed in diritto Tributario presso l’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum”, ha collaborato con prestigiosi studi legali nazionali e internazionali ed attualmente è componente della Commissione per i rapporti con l’Estero, istituita dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Pescara. «Il nostro studio si


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rivolge alle imprese tore, sempre sotto - afferma Biagio la nostra superviGiancola - e offre sione, si senta parte non solo i servizi integrante e attiva classici dell’avvodella squadra, catura ma anche anche rispetto alle valore aggiunto pratiche più rileattraverso servanti». vizi specialistici Lo studio Giancola innovativi, come Teti & Associati si rapporti con i Fonavvale infatti della di per operazioni collaborazione di Da sinistra: Alberto di Giovanni, Biagio Giancola, Stefano Teti, Roberta di capital venture un team di avvoD’Angelo, Anita Esposito e Chiara Michelucci e quotazioni in cati che esercita la borsa». propria attività in ambito nazionale ed internaTra le materie trattate da Giancola Teti & Associazionale, nei settori del diritto societario, tributati, occupa un posto di rilievo la Finanza. «Con la rio, commerciale, immobiliare, bancario, financrisi delle banche – ci spiega l’avv. Giancola – si è ziario e fiscale, del lavoro e previdenziale. Tutti sviluppato un aspetto della Finanza complemengiovani professionisti che, forti di una carriera tare al sistema bancario, utilizzabile dalle aziende accademica di successo e di esperienze professioa determinate condizioni. Parliamo dei Minibond nali maturate in diversi studi legali, tengono lo per i progetti di sviluppo e delle Cambiali Finansguardo proteso al futuro. Un’attività, quindi, che ziarie per l’attivo circolante». L’avvocato Teti, dopo va sicuramente oltre i confini di uno studio legale la laurea presso l’Università di giurisprudenza tradizionale. Gli avvocati Giancola e Teti, infatti, di Pisa nel 1995, si è perfezionato in diritto civile sono molto attenti anche a tutto ciò che riguare societario presso la Scuola Notarile “A. Anselmi” da la dimensione della Comunicazione e della di Roma e ha lavorato in importanti studi legali Relazione della propria professione, sperimenitaliani ed esteri, offrendo la propria consulenza tando canali che in Italia sembrano ancora poco in materia di operazioni societarie nazionali e incomuni nell’ambito degli studi legali. Un modo di ternazionali. «All’estero si ha una visione diversa fare rete, dunque, che passa ad esempio attraverso dello studio legale, - dice l’avvocato Teti -si crede l’organizzazione di convegni di settore, il web e i fermamente nell’importanza di una collaborasocial media, mantenendosi così sempre al passo zione coordinata e ci si adopera moltissimo per con i tempi. Lo studio, sempre pronto ad allargare creare sinergie di gruppo. Questo è uno dei valori i propri orizzonti e a sviluppare nuove opportupiù importanti che ho imparato lavorando fuori nità professionali, si sta imponendo nella scena dall’Italia». pescarese come una delle pochissime strutture che Una concezione moderna della professione di si occupano di Proprietà Intellettuale, campo tanto avvocato, dicevamo. Abbiamo chiesto agli avvocaparticolare ed affascinante, quanto impegnativo. ti Giancola e Teti cosa significhi. “Un approccio Dopo aver instaurato una best friendship con lo diverso alla professione” – ci spiega Stefano Teti studio Trevisan & Cuonzo di Milano, ben noto per – «Concepiamo l’avvocato come una figura che la comprovata esperienza nel settore della profornisca consulenza, non solo a livello nazionale prietà intellettuale, Giancola Teti & Associati ha ma anche internazionale, al fine di assistere la ora inaugurato un proprio dipartimento interno propria clientela prevenendo ogni difficoltà di preposto in modo specifico alla consulenza ed natura legale anziché affrontarla in un ambito, assistenza in materia di Marchi e Brevetti. quello giudiziale, considerato fattore di rischio Il magazine inglese Acquisition International, elevato e disincentivante per gli investitori, soche ogni anno anno celebra l’eccellenza e l’innoprattutto esteri. Un’ottica diversa - continua l’avv. vazione in campo legale e finanziario, ha appeTeti - anche nel modo di organizzare le risorse e na insignito lo studio Giancola Teti & Associati portare avanti lo studio: noi ci impegniamo per dell’ambito premio Legal Awards 2014 Corporate far crescere uno studio in cui ciascun collaboraGovernance Law Firm of the Year per l’area Italy

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» di Marcella Pace - foto di Vincenzo Sulpizio e concesse da Santilli e Breda

La sede della Santilli & Breda a Tocco da Casauria

40 anni di storia per Santilli & Breda Versatilità e innovazione continua, i segreti dell’azienda di manufatti e calcestruzzi di Tocco da Casauria

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ue totem ripercorrono fotograficamente la lunga storia di Santilli & Breda, azienda artigianale che opera nel settore della produzione e commercializzazione dei manufatti in calcestruzzo. Una ricca serie di scatti racconta i principali lavori che hanno segnato il percorso di questa impresa. Dalle banchine del Porto Turistico di Pescara, ad alcuni tratti del lungomare di Montesilvano, allo Stadio del Mare sempre a Pescara, sino all’Italcementi di Genova e ad interventi in Francia. È il 1974 quando Franco Santilli, toccolano doc, crea dal nulla una piccola azienda nel settore edile. «Gli anni ‘70 erano un periodo florido per le costruzioni – ricorda l’imprenditore che ha ricoperto numerosi incarichi dirigenziali nell’ambito delle associazioni di categorie dell’edilizia –. Proprio qui si stava costruendo l’autostrada Roma-Pescara. Io iniziai con una piccola produzione di blocchi di cemento». Solo quattro anni dopo l’azienda si trasferisce e giunge nella nuova sede, a pochi passi dalla splendida Abbazia di San Clemente a Casauria, dove oggi occupa 18.000

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metri quadrati e che nel 2007 ha vissuto un intenso restyling dotandosi di nuovi impianti per il betonaggio, nuovi uffici e un impianto fotovoltaico da 20 kw. Nel 1983 Franco viene affiancato da sua moglie, Antonietta Breda, e l’azienda continua la sua crescita. «Dai soli blocchi di cemento siamo passati alla prefabbricazione e poi negli anni ‘90 abbiamo avviato anche l’attività di costruzione di case. All’inizio, la realizzazione di una casa per me e un’abitazione per una delle mie figlie è stata un’esperienza solo di tipo familiare, poi le richieste aumentavano e così abbiamo intrapreso questa nuova direzione». Nel corso degli anni la Santilli & Breda diversifica notevolmente la sua attività e diventa un azienda ricercata anche dalle amministrazioni pubbliche. «Eseguiamo servizi per conto della Provincia di Pescara, soprattutto in inverno in occasione di frane o per la pulizia delle strade dalla neve. Ci siamo aggiudicati moltissimi lavori per conto dei Comuni della zona. Siamo stati noi – ricorda con orgoglio Santilli – nel 2005 a montare le prime due torri per la centrale eolica di Tocco da Casauria. Ultimamente stiamo eseguendo alcuni interventi per


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le Ferrovie dello Stato, tilli & Breda. I numea Tortoreto e a Rimirosi lavori che questa ni abbiamo installato impresa toccolana ha lungo le banchine di curato dentro e fuori queste stazioni dei rialzi regione lo testimoniaFranco Santilli durante la nostra intervista per il passaggio dei no. Per celebrare i 40 nuovi treni Freccia Rossa. Ed ora stiamo intervenendo anni di attività, infatti, Franco Santilli, affiancato da anche a Torino e Bari». Ma è anche un’altra la grande sua moglie, ma anche dalle sue figlie Monica, che è fonte di soddisfazione per questo imprenditore che è architetto, e Simona commercialista, ha organizzato, stato per 10 anni presidente della Commissione Ioart lo scorso 21 giugno, una grande festa che ha riunito dell’Inps, per 14 anni consigliere nella commissione amministratori locali e mondo edile. Durante la maprovinciale per l’artigianato alla Camera di Commernifestazione è stata ripercorsa la splendida storia di cio di Pescara, poi vicepresidente provinciale della quest’azienda che nonostante la profonda crisi che ha CNA e da due anni è presidente EdilFormas Abruzzo, colpito il settore, soprattutto nel pescarese, è riuscita ente bilaterale attia conquistare un vo nel campo della riconoscimento “Quello che ci ha consentito formazione edile. come impresa ardi rimanere in piedi nonostante «Dopo il disastroso tigiana storica dalterremoto che ha la CNA. «Quello la grave crisi è la capacità colpito l’Abruzzo che ci ha consendi muoverci in molteplici settori e di nel 2009, abbiamo tito di rimanere in costruito a Tocco piedi nonostante seguire il cliente dall’inizio alla fine” da Casauria il la grave crisi è complesso residenla capacità di ziale “Le Piane”, una serie di 10 case in muratura con muoverci in molteplici settori e di seguire il cliente struttura portante antisismica. I lavori sono iniziati dall’inizio alla fine, dalla produzione al montaggio. il 5 agosto del 2009 e sono stati riconsegnati a luglio Oggi ci viene richiesto sempre qualcosa di speciale e 2013 e le case sono state tutte vendute. Per questo, diverso, dunque è necessario investire continuamente. come per altri progetti, è stato fondamentale l’apporto Il supporto delle mie figlie – Franco e Antonietta sono di mia figlia Monica, la parte tecnica della mia realtà i genitori anche di Federica che studia Ingegneria aziendale». Ambientale, ndr – mi dà la spinta ad innovare contiÈ un’attività in continua evoluzione quella della Sannuamente»

L’allestimento per i 4o anni di attività

Un momento della festa per i 40 anni della Santilli & Breda

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» di Marcella Pace – foto concesse da Madama Oliva

Lo stabilimento di Madama Oliva a Carsoli

25 anni a tavola con Madama Oliva Angelo Mancini ripercorre la storia di successi della sua imponente azienda con sede a Carsoli

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a tradizione agricola di Castel Madama, ancora oggi, Angelo Mancini approda in Abruzzo, alle porte di Roma è di lungo corso. È a Carsoli, dove acquista prima dei terreni, e poi, proprio da lì che arriva Angelo Mancini, nel 1989, rende operativa l’area industriale dove titolare insieme a suo fratello, Michele attualmente sorge l’imponente stabilimento di MaMancini e a Enrico Salvatore, e Francesco Cipriani dama Oliva. 15 mila metri quadri di capannone, di Madama Oliva, azienda leader nel settore delle dei quali 13.500 coperti, dal 2008, da un Impianolive da tavola fresche trasformate e confezionate, to Solare Fotovoltaico Integrato composto da 6.630 con sede a Carsoli. «A Castel Madama l’agricoltumoduli, la cui potenza ha 1.290 kW di picco, per ra è, ancora oggi, un settore fiorente in tutti i suoi una produzione annua di oltre 1,5 milioni di kW, aspetti- racconta Angelo Mancini, amministratore in grado di produrre energia elettrica capace di delegato dell’azienda, nella quale oggi sono entrati coinvolgere tutti i suoi prodotti e servizi, garana pieno ritmo molti dei figli dei soci fondatotendo un minore impatto ambientale. ri-. Già prima della Guerra, ci si dedicava alla «Abbiamo portato le nostre conoscenze in Abruzcoltivazione di frutta nell’estate e di olive nei mesi zo – ricorda Mancini - continuando a vendere sul invernali. Dopo aver affumicato le olive nei camimercato romano. In principio erano solo i frutni delle case, i prodotti raccolti venivano venduti tivendoli della capitale, poi i mercati della città, nei mercati di Roma. Con il tempo ci si dedicò finché non abbiamo deciso di puntare alla grande prevalentemente alla distribuzione. Oggi raccolta di olive, tralasiamo presenti su tutto sciando quella di frutta, il territorio nazionale ma il prodotto nostrano nei grandi nomi delle scarseggiava e così ci si catene di distribuzioiniziò a spostare nelle ne, in parte nel settore zone limitrofe». È per Horeca, e in tutti e 5 i questa ragione che nel continenti. I migliori 1987 insieme ad altri mercati li troviamo in colleghi nel settore delAmerica, Giappone e la lavorazione delle oliRussia, ma abbiamo Lo stoccaggio dei prodotti dell’azienda ve, alcuni dei quali soci clienti sparsi in tutto per metà abruzzese e per metà romana

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“Stiamo crescendo a tutto tondo.

il mondo». Oggi, di non gettare i Abbiamo implementato gli spazi nell’anno del suo risparmi di una a nostra disposizione, miriamo venticinquesimo vita e soprattutto anniversario, una grande forza ad allargare anche i nostri Madama Oliva di volontà ci hanmercati di riferimento e abbiamo confeziona circa no imposto e per400 prodotti, messo di andare riammodernato gli impianti di alcuni dei quali avanti. È proprio produzione così da realizzare messi a punto su nei momenti più prodotti sempre nuovi ed innovativi” specifiche richieduri che bisoste del cliente, nei gna investire quali tradizione, forze e risorse genuinità e qualità coesistono, sicuri dal punto per andare avanti». Una politica che contraddidi vista igienico/sanitario, perché controllati in stingue ancora oggi l’azienda, che proprio negli ogni fase della lavorazione, sani perché privi di ultimi anni, ha investito circa 5 milioni di euro. conservanti, coloranti e additivi di ogni genere e «Stiamo crescendo a tutto tondo. Abbiamo impleattraenti grazie a un packaging sempre diverso e mentato gli spazi a nostra disposizione, miriamo innovativo. «La realizzazione di ogni nuova linea ad allargare anche i nostri mercati di riferimento di prodotti è frutto di un lavoro che coinvolge e abbiamo riammodernato gli impianti di produpersone, competenze, tecnologie e processi. Le zione così da realizzare prodotti sempre nuovi ed nostre specialità nascono dalla profonda conoinnovativi». scenza e dall’amore per il prodotto che trattiamo, É pieno di orgoglio Angelo Mancini per il vero nonché dalla volontà di conservare le tradizioni e proprio impero delle olive che in 25 anni è della nostra terra. Acquistiamo i prodotti semilariuscito a costruire, ma c’è un prodotto al quale vorati in Italia, in Abruzzo, Puglia, Liguria, Sicilia è rimasto particolarmente legato e che ancora orientale e Sicilia occidentale e per una piccola oggi è uno dei fiori all’occhiello della produzione parte anche in Grecia – spiega, con il suo accento di Madama Oliva. «Un artigiano della cucina mi marcatamente romano, Angelo Mancini, che conpresentò l’idea dei battuti di olive. Era una grande tinua – Puntiamo molto sul Made in Italy, quello novità nel panorama. Ricostruii la ricetta ed ebbe vero. Certo, costa tanta fatica, ma le soddisfazioni un grande successo. Oggi, grazie agli apprezzasono moltissime. Gli anni iniziali sono stati i più menti per i nostri prodotti che riceviamo in Italia duri. I primi utili li abbiamo riscontrati nel ‘96, a e all’estero, le soddisfazioni sono moltissime e quasi dieci anni dalla nostra apertura. Il desiderio questo ci porta a proseguire su questa strada»

Una delle fasi di produzione

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» a cura della redazione - foto concesse da ADI

Da sinistra: Piero Iacovanelli e i due figli Paolo e Dario e con Fabio Iacovanelli nella nuova sede

ADI, miele di qualità da cinque generazioni L’azienda di Tornareccio fondata nel 1858 dalla famiglia Iacovanelli, è tra le più importanti a livello nazionale. Oggi esporta miele anche all’estero

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n miele fatto di natura, passione, sapienza antica e imprenditorialità moderna. E niente più. Sta tutto qui il segreto del successo di Adi Apicoltura, l’azienda di Tornareccio tra le più importanti a livello nazionale, che oggi esporta miele in tutto il mondo. Un prodotto che nasce da un’antica alleanza tra api, natura e uomo iniziata dall’antenato Giuseppeantonio Iacovanelli - nato a Tornareccio nel 1858, da cui lo slogan “L’arte del miele dal 1858”, e pioniere dell’apicoltura professionale in Abruzzo - e nel tempo sfociata nella scelta di puntare sul miele biologico, oggi prodotto di punta dell’azienda che nel 1982 Dario Iacovanelli, nipote di Giuseppeantonio, ha fatto evolvere in Adi (iniziali di Apicoltura Dario Iacovanelli). Una lunga e affascinante tradizione, che ai giorni nostri è portata avanti con la stessa passione dalla quarta e dalla quinta generazione Iacovanelli, grazie all’impegno

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dei figli Piero e Fabio e dei loro discendenti. Adi Apicoltura, dunque, interpreta al meglio l’eccellenza del grande miele italiano. Tutto il nettare viene raccolto rigorosamente nei confini nazionali in conformità alle strette normative a garanzia della qualità e a tutela del consumatore. Grazie alla tecnica del nomadismo, che ha avuto proprio nella famiglia Iacovanelli gli iniziatori a livello nazionale, l’azienda va costantemente alla ricerca delle migliori fioriture, dalla Calabria al Piemonte, dalla Puglia al Lazio: in territori incontaminati le api sono lasciate libere di succhiare il nettare dai fiori per trasformarlo in altrettante varietà di miele uniflorali. Appena il miele viene raccolto dalle api, le arnie vengono subito riportate nello stabilimento di Tornareccio dove avviene la smielatura. Freschezza e qualità sono garantite proprio da questa filiera controllata e certificata che si svolge interamente in Italia, da cui sono bandite


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miscelazioni e contasole, ciliegio, eucalipto, minazioni con prodotti lupinella sono solo alcuimportati. ni dei circa venti pregiaNella convinzione che la ti mieli uniflorali di Adi buona natura, capace di Apicoltura, oggi richiesti fare da sola il suo corso, anche da chef di fama deve finire integra nel internazionale per le vasetto, sin dal 1999 loro creazioni culinarie. l’azienda ha scelto di Dalla stessa fantasia e puntare sul miele biopassione nascono anche logico, che prevede una specialità come creme a Api al lavoro rigida selezione di fioribase di miele e nocciole ture spontanee e di piantagioni coltivate su terreni di Piemonte Igp, gianduja, torroni e torroncini, senza pesticidi e trattamenti, arnie costruite con dolci golosità per veri gourmet, anche in versione materiali naturali, e un procedimento di smielatubiologica. ra per centrifugazione che non conosce l’aggiunta Il primato a livello nazionale si basa su numeri di zuccheri, coloranti e conservanti, e tanto meno importanti. Adi Apicoltura dispone di ben milletecniche come la pastorizzazione, l’alterazione seicento alveari di proprietà, in continuo moviusata per mantenere liquido il miele più a lunmento tra le varie regioni italiane dove vengono go, in particolare quei mieli diversi dall’acacia, dislocati e lo stabilimento di Tornareccio, vero dal castagno e dalla melata di bosco (i soli a non concentrato di tecnologia: qui è operativa un’atcristallizzare), che in questo modo però perdono trezzatura per l’invasettamento e confezionamento preziose qualità come vitamine ed enzimi. tra le più grandi d’Italia, capace di produrre ben Il miele biologico, insieme a quello classico 40 mila vasetti al giorno, in un’azienda attenta anche questo raccolto in territori incontaminati all’energia pulita grazie ad un impianto da 92,05 e lontani da sviluppo selvaggio - è garantito da KW, la raccolta differenziata e il sistema di reso autorevoli certificazioni che Adi Apicoltura rindei materiali industriali che consente di produrre nova ogni anno con grande attenzione e impegno: pochissimi rifiuti. Dal 2014, accanto allo storico qualità, salute, sicurezza e ambiente portano il stabilimento è stata realizzata anche lo show room timbro di British Retail Consortium di Bureau Vee la sede direzionale, di nuovissima concezione ritas, International Food Standard e Star-K-Kosher dove convivono bioarchitettura e design. (certificato rilasciato da associazioni ebraiche ma Oltre che nel punto vendita di Tornareccio, il mieormai considerato uno standard internazionale le di Adi lo si può trovare in tutta Italia sugli scafa prescindere dall’origine religiosa), mentre la fali delle più importanti catene di distribuzione e produzione biologica è certificato da Bio Agriin vari negozi di alta gastronomia delle più imporcert, Usda Organic (Stati Uniti) e Canada Organic tanti città italiane. All’estero, è presente in negozi (Canada). specializzati di Germania, Svizzera, Francia, Nord Numerose le varietà di miele uniflorale prodotte Europa, Stati Uniti, Caraibi, Emirati Arabi e Qatar, insieme al millefiori: acacia, castagno, tiglio, giraGiappone, Hong Kong, Cina e Australia

Piero e Fabio al lavoro

Vasetti di miele Adi

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» di Denia Di Giacomo - foto concesse da XX cross concept

Da sinistra: Massimo Ciocca e Francesco Cataldo

Gli architetti della moda XX cross concept, questo il nome di un progetto moda di successo che vede protagonisti due architetti di Francavilla, Francesco Cataldo e Massimo Ciocca. Artigianalità, creatività e materie prime rigorosamente italiane, ecco come vince il made in Abruzzo

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rchitetti prestati alla moda, qualcuno li definirebbe così, parliamo di Francesco Cataldo e Massimo Ciocca, due professionisti di Francavilla, che a partire dal 2011 hanno deciso di investire il loro know how e la loro creatività al mondo del fashion, dove non basta essere fantasiosi per avere successo, ma occorre anche avere metodo, tecnica e lungimiranza. E così alle tavole da disegno hanno accostato borse e accessori in pelle a marchio XX cross concept nel quale racchiudono in ogni creazione tutto il meglio dell’antica arte della selleria, ovviamente rivisitata in chiave moderna e accattivante. Il loro laboratorio è a Francavilla, ed entrarvi è un vero piacere, perché si respira l’aria frizzante di un luogo in mutamento, dove le idee prendono forma grazie alle mani di persone che investono in ciò che credono, creando opportunità e lavoro.

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«La mia passione per l’arte della selleria nasce negli anni ‘70 durante gli studi di architettura a Firenze – ricorda Francesco Cataldo – già allora mi dilettavo per hobby a creare delle borse e mi piaceva molto. Poi l’incontro con Massimo e da lì l’idea di tentare una nuova strada, un’avventura che ci avrebbe messi alla prova in qualcosa di diverso, ma sicuramente di affascinante. In questa nuova attività riusciamo perfettamente a coniugare le nostre attrezzature, le conoscenze e il nostro modo di vedere le cose, incanalando tutto verso creazioni uniche dove siamo noi stessi a esprimerci». Di fondamentale importanza per la nascita di XX cross concept l’incontro nel 2011 con i soci della cooperativa La Primula, di Roccamontepiano, un’azienda che da decenni realizza articoli di pelletteria per conto di prestigiosi marchi italiani. «I soci della cooperativa hanno messo a disposizione la loro professionalità e la loro attrezzatura, così


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nell’estate del 2011 si è ogni passaggio è curato prodotto il primo campiopersonalmente, dalla pronario: due modelli, una gettazione alla realizzaziotracolla da uomo e un baune, niente viene lasciato al letto da donna», racconta caso e ogni singolo pezzo Cataldo. Le borse, esposte è una nostra creatura. Ci nella vetrina del negozio piacciono i disegni razioLolly Shop a Francavilla , nali, niente fronzoli, solo sono state vendute nel giro un uso sapiente di colori di pochi giorni, un riscone sfumature e la valoriztro che ha spinto i due zazione delle imperfezioni architetti a proseguire con della pelle e ovviamente molta più grinta, credendo una grande attenzione per fortemente nel loro progetla praticità». to. E così hanno cominciato Sono questi dunque i comanche ad arricchire il loro ponenti che hanno fatto catalogo, non più solo meritare loro una crescita borse ma anche accessori esponenziale nonostante il e calzature uomo/donna, breve tempo di presenza partecipando anche alle sul mercato. «I nostri propiù importanti rassegne dotti per ora sono venduti del settore moda, come il nel Triveneto, Piemonte, White Show e il Super di Lazio, Marche, Umbria e Pitti Immagine, entrambi a Abruzzo». L’espositore da negozio per la linea “Tuttifrutti” Milano, con riscontri semMa lungi dal voler incatepre maggiori. Gli ingredienti del loro successo? Artinare il loro crosso concept solo in Italia i due architetgianalità, cura dei dettagli, praticità accostata ad un ti sono sbarcati anche in Cina, Russia, Giappone e gusto molto moderno e, ultimo ma non per importanultimamente si prospetta anche l’America. za, rigoroso made in Italy. «Ad esclusione della pelle Corrono veloci dunque, esattamente com’è veloce che viene conciata in Toscana, e dei filati prodotti in anche il mondo della moda, in continuo mutamento Val Vibrata, tutto il resto del progetto si realizza lungo ed evoluzione, ma dove vogliono arrivare? «A noi la Val di Foro: dalla produzione degli accessori in piace camminare non arrivare», questo ci rispondono, acciaio inox alla costruzione dei manufatti e al packaconvinti che il piacere del viaggio, anche se si tratta di ging», questo ci raccontano i due soci, proseguendo: un’avventura imprenditoriale, valga molto di più della «I nostri prodotti sono realizzati con le pelli migliori, meta finale

La shopping bag b/g

La bike bag

Info: xxcrossconcept.com

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focus » a cura della redazione

Il laboratorio del Gran Sasso

L’Aquila, nasce l’Istituto Italiano di Studi Storico Geografici sull’Appennino Questa realtà si aggiunge alle eccellenze indiscusse del nostro territorio, il Gran Sasso Scienze Institute, i Laboratori di Fisica Nucleare, l’Università, con i quali condividerà un percorso di crescita territoriale costituendo, pertanto un nuovo orizzonte di speranza

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l 7 agosto nell’Aula Consiliare del Comune dell’Aquila, è stato presentato l’Istituto Italiano di Studi Storico Geografici sull’Appennino, in una conferenza stampa moderata dal giornalista Salvatore Santangelo cui hanno preso parte oltre al sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, i ‘padri’ dell’Istituto stesso, ovvero l’ex presidente della Società Geografica Italiana, Franco Salvatori, il presidente onorario dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini, e il presidente della Deputazione Storia Patria negli Abruzzi, Walter Capezzali. L’Istituto nasce con la volontà di portare al centro dell’attenzione turistico culturale la montagna, la sua storia e le sue tradizioni

con l’intento non solo di approfondire temi quali il popolamento e lo spopolamento delle montagne o le esigenze delle popolazioni che le abitano ma anche di costruire nell’arco di pochi anni un solido riferimento per lo sviluppo del territorio appenninico, in termini di strategie di marketing territoriale e crescita economica. «Dobbiamo puntare su nuovi modelli di sviluppo ha dichiarato Cialente - modelli che funzionano e che esaltano le caratteristiche del nostro territorio. Il turismo di oggi non vuole la vacanza stanziale all’insegna del non fare nulla. Vuole conoscere la storia, la cultura, le tradizioni, l’enogastronomia di un territorio. Questo Istituto, nasce in un mo-

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mento in cui la città dell’Aquiattribuitoci ed al Miur che ci la è sopita, sta ancora metaboha assicurato presto il giusto lizzando il terribile lutto che riconoscimento». ci ha colpiti». Alla costituzione dell’Istituto «Ho pertanto accolto - ha Italiano di Studi Storico Geoaggiunto - con grande engrafici sull’Appennino, che per tusiasmo l’iniziativa nata il momento ha sede nei locali dall’intuizione di un gruppo della Deputazione di Storia di intellettuali che sta già Patria, ha partecipato anche la lavorando da tempo sulla Fondazione Carispaq con un Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente candidatura della Perdonancontributo di 6 mila euro. za Celestiniana a Patrimonio «Ringrazio la Fondazione Immateriale dell’Umanità. Un’iniziativa solida e di Carispaq - ha dichiarato il professor Capezzali spessore; una quercia piantata oggi che darà i suoi per il suo contributo che ci ha permesso di partire frutti negli anni». con il progetto. L’Istituto dovrà studiare a fondo «L’Istituto - ha commentato il giornalista Salvatore il territorio appenninico e mettere a punto una Santangelo - si aggiunge alle eccellenze indiscusse filosofia d’intervento che operi da moltiplicatore del nostro territorio, il Gran Sasso Scienze Instidei ritorni economici puntando sul turismo della tute, i Laboratori di Fisica Nucleare, l’Università, cultura». con i quali condividerà un percorso di crescita Il sindaco Cialente ha dichiarato, infine, che si imterritoriale costituendo, pertanto un nuovo orizpegnerà a trovare una sede definitiva all’Istituto zonte di speranza». che potrebbe realizzarsi nei locali dell’ex distretto «Ringrazio il Comune dell’Aquila - ha dichiaramilitare. to il professor Salvatori - per aver accolto con «Un’idea forte è feconda - ha concluso il professor sincero entusiasmo questa iniziativa che va ad Sabatini - per un tema che non è solo aquilano. affiancarsi a tutte le altre realtà scientifiche già Parlare di Appennino, infatti, significa parlare esistenti. L’Appennino, è catalizzatore di infinite dell’Italia intera e del valore del nostro territoproprietà non solo naturalistiche ma anche sociario, della sua storia e della sua cultura. L’Istituto li, umanistiche, culturali. Il mio ringraziamento rappresenta pertanto una spinta non solo a livello va anche all’Università dell’Aquila per il sostegno locale ma anche a livello nazionale»

L’ingresso del Gran Sasso Scieze Institute

Uno dei laboratori del Gran Sasso Scieze Institute

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focus » di Laura Tinari

“Lavori da uomo” vs “Lavori da donna” Conoscere la storia aiuta a comprendere il presente e a immaginare un futuro di nuova reciprocità tra donne e uomini nel lavoro così come nella famiglia

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ontane dal focolare domestico le donne sono pericolose per l’ordine pubblico” gridavano durante la Rivoluzione francese, quando ci si rifiutava di riconoscere alle donne i diritti di cittadine. È solo durante l’Illuminismo che l’idea della superiorità maschile inizia a vacillare. Ma prima di parlare di tutela della maternità, di uguali diritti economico-salariali passerà ancora molto tempo, in Francia, in Inghilterra così come in Italia. Nell’epoca preindustriale le donne sono ancora pressoché assenti dal mercato del lavoro, dove la gender segregation esprime un vero e proprio modello di divisione dei compiti legato a caratteristiche fisiche riconducibili ai concetti di forza e fatica: lui operaio siderurgico e lei operaia tessile. È forse da qui che parte anche il cosiddetto gender paygap? Sicuramente da quando le donne impiegate in questo settore diventano numerosissime ma decisamente sottopagate: il loro salario equivale infatti a quello dei bambini dai 5 ai 7 anni. Ma con l’arrivo della prima

guerra mondiale, che porta gli uomini a combattere al fronte, le donne iniziano a guadagnare visibilità nell’industria, andando ad occupare quei posti che venivano lasciati liberi in fabbriche quasi totalmente riconvertite da industrie di pace a industrie belliche. Per ogni passo avanti, però, ce ne è uno indietro: nel ventennio, la campagna fascista sulla maternità porterà all’espulsione delle donne da molti pubblici servizi, come l’insegnamento di materie quali la filosofia e l’economia oppure alle leggi per il disincentivo dell’impiego delle donne nelle fabbriche. Nel ‘40 l’Italia entra nuovamente in guerra e qui si aprirà per le donne un percorso che le riporterà, stavolta senza tornare troppo indietro, a rioccupare posizioni maschili, conducendole a radicarsi in contesti lavorativi extra domestici. Nel nostro Paese per iniziare a vedere piccoli passi verso la tutela delle lavoratrici bisognerà attendere gli inizi del XX secolo, quando sarà vietato alle donne il lavoro nelle miniere e nelle cave. Ma le vere tappe che scandiscono la presenza femminile, così come la intendia-

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focus

mo oggi, nel mondo del lavoro partono dal 1948, quando i padri costituenti scriveranno nell’art. 37 della Costituzione “La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore”. Purtroppo a distanza di quasi settanta anni tale parità non è ancora raggiunta, anche se per tutto questo tempo se ne è continuato a parlare: di parità salariale nel 1968 e poi nel 1991 con la L. 125 sulle Pari Opportunità di “realizzare l’uguaglianza tra uomini e donne nel lavoro” per tentare di garantire le medesime possibilità di sviluppo di carriera e di accesso nelle professioni. Se l’era industriale e quella legata alle contingenze create dalle due guerre hanno sancito l’uscita dalla invisibilità lavorativa delle donne, hanno contemporaneamente creato la condizione della gender segregation, altrettanto penalizzante sia nei profili lavorativi che nell’inferiorità salariale che coinvolge le donne. Una condizione che persiste ancora oggi, rendendo difficile alle donne l’accesso ad ambiti quali la finanza, la politica, l’imprenditoria, i trasporti e l’industria. Ambiti dominati da sempre dagli uomini, situazione per cui se da un lato loro hanno continuato a perpetuare il proprio potere tramandandoselo, dall’altro le donne stesse se ne sono sentite sempre escluse e per questo sempre in bilico tra pregiudizi sulla loro capacità a dirigere e occupare

i vertici delle organizzazioni e la loro difficoltà a sentire legittimate le proprie aspirazioni lavorative e il proprio investimento professionale. Le donne oggi sono solo il 12% dei dirigenti PA, il 16% dei docenti ordinari nelle università (dove soltanto 5 sono rettrici), il 7% dei prefetti e lo 0% degli ambasciatori. Ma ad una tale situazione nella partecipazione al mercato del lavoro, ne corrisponde una quasi contrapposta nel mondo della formazione, dove la partecipazione femminile e la riuscita negli studi disegna una scenario ben diverso. Le donne si iscrivono all’università, studiano e si laureano più velocemente per cui ad un centro punto vogliono veder riconosciuti e premiati i propri sacrifici, la propria preparazione e una motivazione, che soprattutto tra le giovani generazioni, è sempre più spiccata. Certamente va fatta anche un’altra riflessione: oltre agli ostacoli esterni dovuti ad un retaggio storico-culturale, che soprattutto in Italia persiste, ad una legislazione non sempre adeguata e rispettata e all’organizzazione del lavoro, spesso legata ai tempi pensati solo per gli uomini, esistono anche difficoltà nel riconoscere la differenza come valore, come capacità di integrazione e collaborazione tra competenze e professionalità diverse legate al genere. Ma ricordiamoci che il successo è nella specificità del contributo che ognuno può dare all’organizzazione in cui è inserito

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focus » a cura della redazione - foto concessa dal Comune di Città Sant’Angelo

Un panorama di Città Sant’Angelo

Città Sant’Angelo: l’ecologia che fa risparmiare Un accordo con una società privata per risparmiare fino a 125mila euro l’anno sul costo dell’illuminazione pubblica, con enormi vantaggi anche dal punto di vista ambientale. Il comune di Città Sant’Angelo fa da primatista nella tecnica della spending review e abbassa di molto il suo inquinamento luminoso

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uante volte rivolgendo lo sguardo verso il cielo ci siamo accorti di non riuscire a vedere più le stelle? Eppure sono ancora lì, luminose come sempre. Ebbene, quello che spesso nei nostri centri urbani ci impedisce la vista del firmamento è il cosiddetto “inquinamento luminoso”, una eccessiva quantità di luce spesso sovradimensionata rispetto alle reali esigenze. Secondo un rapporto dell’ISTIL, Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso, sullo stato del cielo notturno e inquinamento luminoso in Italia, pare che lo stato del nostro cielo notturno, Abruzzo compreso, sia peggiore di quanto si possa immaginare. Sembra infatti che più di metà della popolazione italiana abbia perso la possibilità di vedere la Via Lattea, e addirittura su più di tre quarti del nostro paese non scende nemmeno una vera e propria notte – definita come “cielo più buio che al crepuscolo in mezzo all’Oceano” - a causa della eccessiva quantità di luce artificiale che illumina l’atmosfera. Se poi, oltre a questi dati, aggiungiamo l’analisi economica, che vede un enorme dispendio dedicato proprio a tale servizio, allora è ben comprensibile la motivazione che ha spinto l’Amministrazione Comunale di Città Sant’Angelo, in ottemperanza ai principi normativi in merito, a dotarsi di piano regolatore dell’illuminazione e a costituire una ESCo, società di servizi energetici, grazie alla partnership con Ceie Power S.p.a.e Philips. Lo scorso maggio è infatti stato stipulato un contratto per la concessione del servizio di gestione e manutenzione del servizio di

pubblica illuminazione, compresi interventi di miglioramento energetico, che vedrà un risparmio energetico ed economico pari a circa 125 mila euro l’anno, questo, grazie all’impiego di tecnologia LED su tutti i punti luce del territorio angolano con miglioramento della visibilità anche in condizioni critiche. Tale risparmio energetico è pari al 76% rispetto al consumo attuale con conseguente riduzione stimata in 336 Tep/annui, ovvero Tonnellate equivalenti di petrolio rilasciate nell’atmosfera. Questo contratto è stato affidato nel rispetto delle linee guida fornite dal D.Lgs. 115/2008 che suggerisce, come metodologia efficace per realizzare gli interventi di efficienza energetica,il Finanziamento Tramite Terzi (FTT). Quest’ultimo è lo strumento finanziario che permettere all’utente finale, in questo caso il comune di Città Sant’Angelo, di effettuare gli interventi di efficienza energetica senza dover anticipare minimamente il capitale, ma ripagando l’intervento tramite il proprio risparmio, e alla fine del periodo di rimborso, l’utente finale diventa titolare dell’intervento e usufruisce in pieno degli ulteriori risparmi derivanti. Il comune di Città Sant’Angelo ha anche aderito al network dei comuni del Progetto Lumière “Soluzioni economico-finanziarie per la riqualificazione della illuminazione pubblica” promosso dall’ENEA proprio con l’obiettivo di incentivare l’efficienza energetica nel settore dell’illuminazione pubblica al fine di favorire la riduzione dei consumi di energia elettrica degli impianti d’illuminazione delle aree di competenza comunale

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Snodo autostradale Mosciano Sant’Angelo il Blu Business Palace

BLU PALACE, PAROLA D’ORDINE: OTTIMIZZAZIONE DEI COSTI Il business center costruito da Beccaceci Group all’uscita dell’A14 di Mosciano Sant’Angelo offre ai suoi clienti, tra i numerosi servizi, anche la possibilità di condividere le risorse

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ai come in questo periodo l’imperativo per un’azienda o un libero professionista è l’ottimizzazione dei costi. Condividere risorse e servizi significa proprio questo: dalla segreteria alla semplice fotocopiatrice, dalle connessione internet alla sicurezza, alle sale riunioni .. ci sono mille risorse che le aziende hanno necessità di avere ma che spesso sottoutilizzano e che

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gravano sui costi di gestione di un’attività. Condividere con altri professionisti facilities e servizi necessari allo svolgimento dell’attività quotidiana è la strada più intelligente per continuare ad avere dei servizi efficienti e professionali abbattendo i costi. Ed è proprio questa la strada che ha intrapreso il business center costruito da Beccaceci Group a Mosciano Sant’Angelo. Il Blu Business Palace nasce con questa filosofia: quella di offrire un luogo che rappresenti l’unione perfetta tra design,


» redazionale in collaborazione con Beccaceci Group

tecnologia, funzionalità, servizi e risparmio, un luogo dove sia possibile concentrare realtà in grado di stimolare sinergie, un luogo per facilitare il lavoro e renderlo più piacevole. L’immobile, sviluppato su 9 piani, dotato di parcheggi riservati, di locali adeguati per archiviare o ospitare oggetti, offre ampi spazi modulabili e rispondenti alle diverse esigenze, nonché uffici temporanei e arredati pronti di

sale riunioni e di tutti i services di una struttura tecnologica e all’avanguardia, con vantaggi non indifferenti: sicurezza, connettività, vicinanza ad importanti snodi viari, supporto di servizio segreteria, sale conferenze, supporto organizzazione eventi. Non solo, ma anche la manutenzione sarà centralizzata, per cui i vari professionisti potranno concentrarsi esclusivamente sulla loro attività senza perdite di tempo.

I SERVIZI DEL BLU PALACE Blu Palace va oltre il concetto tradizionale di ufficio, offrendo soluzioni complete e personalizzabili alla propria clientela, attraverso l’erogazione di una varietà di servizi finalizzati a semplificare e creare sinergie tra le attività, offrendo anche spazi comuni per facilitare e potenziare la comunicazione e l’incontro tra gli operatori economici. Tra questi: 1. Main hall, reception con spazi comuni attrezzati e risto-caffè 2. Massimo risparmio dei consumi energetici. Grazie all’uso del fotovoltaico e ad un’impiantistica particolarmente all’avanguardia saranno quasi completamente abbattuti i costi per l’energia elettrica sia per gli spazi comuni che per i singoli locali privati 3. Possibilità servizio segreteria centralizzata 4. Accesso internet veloce con rete wifi condominiale - fibra ottica 5. Videosorveglianza 6. Servizio di pulizia 7. Meeting con appositi locali, con possibilità di assistenza all’organizzazione

... tra le novità l’affitto TEMPORANEO e la domiciliazione Blu Palace va oltre il concetto tradizionale di ufficio, offrendo soluzioni complete e personalizzabili alla propria clientela. Blu Palace offre uffici monolocali o singole postazioni operative in affitto anche di breve durata (giornalieri, settimanali, mensili, annuali), completamente arredati e cablati, dotati dei più moderni comfort. Compreso la disponibilità di tutte le strutture condominiali e i servizi disponibili nella struttura: reception, caffetteria, spazi per incontri di lavoro, internet veloce, video sorveglianza notturna, servizio di pulizia. Un format ideale per tutti i professionisti che hanno bisogno di uno spazio temporaneo (medici, commercialisti, avvocati ecc). Per quanto riguarda l’aspetto finanziario, sono disponibili diverse soluzioni di acquisto personalizzate, confezionate in base alle specifiche esigenze, compresa la formula di affitto con riscatto, permettendo così soluzioni mirate all’abbattimento dell’investimento iniziale di capitale per impiantare una nuova sede completa di tutte le attrezzature e servizi, che nel Blu Palace sono già disponibili. Ogni piano è proposto ad uffici “open space”, per offrire il massimo della flessibilità nella modulazione degli spazi e nella personalizzazione delle finiture. Le ampie superfici vetrate garantiscono tanta luce naturale e splendidi panorami del Gran Sasso e del Mare Adriatico. Sono disponibili uffici di varie metrature, che vanno da 60 mq. fino a 560 mq.

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seminari & convegni » a cura della redazione - foto concesse da Kprom

Due immagini dell’evento

Più di 100 aziende alla nona edizione di “InOpera” Si sono incontrati per la nona volta i tanti imprenditori profit e no-profit per l’evento organizzato dalla CDO, un momento di dialogo per costruire le reti del futuro

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i è svolto presso il centro espositivo della Camera di Commercio di Chieti “InOpera”, l’evento organizzato dalla Compagnia delle Opere Abruzzo e Molise, che ha come primario obiettivo quello di far incontrare e mettere dunque a confronto più di cento imprese per fare della “rete” uno strumento vincente da utilizzare sui mercati. L’evento si è articolato tra workshop, tavoli di lavoro e presentazione di idee e progetti vincenti ed ha raccolto la partecipazione di aziende che si dedicano sia al profit che al no-profit. «Oggi abbiamo di fronte una sfida ed insieme una grande opportunità – ha detto il direttore della Compagnia delle Opere Abruzzo e Molise, Antonio Dionisio – la sfida è quella di conoscersi, di aprirsi, questa è la priorità. Per InOpera la dinamica è rovesciata rispetto alla vendita classica, dove c’è la solita presentazione per vendere il prodotto, qui attraverso la conoscenza si riesce a dare valore alla relazione». Ed è proprio per dare

valore alla relazione diretta e porre le basi per delle proficue relazioni future che sono intervenuti i moltissimi operatori. «Quello dello stare insieme è ormai un’esigenza dettata dai mercati – ha tenuto a sottolineare ancora Dionisio – solo così è più facile internazionalizzarsi, accedere al credito, innovare, si moltiplicano gli strumenti di azione». Oltre agli incontri tra aziende la giornata si è sviluppata attraverso una serie di workshop specifici su Start-Up ed innovazione, Internazionalizzazione, Reti e Di-

stretti. All’assemblea conclusiva “Fare impresa, farla insieme” ha partecipato anche l’assessore regionale al lavoro ed al sociale Marinella Sclocco che ha evidenziato l’utilità dell’iniziativa, sottolineando anche l’importanza dell’agire in rete per cogliere le opportunità offerte dai fondi sociali europei. Per il prestigioso traguardo della decima edizione, l’obiettivo è ora quello di fare diventare “InOpera” un “evento permanente” che riesca a coinvolgere le imprese durante tutto il corso dell’anno •

Uno dei tavoli di lavoro

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Cuore nobile.

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In ogni bottiglia di vino è racchiuso il cuore più nobile della terra d’Abruzzo, che le sapienti mani dei nostri viticoltori hanno saputo coltivare con tradizione e passione, per arrivare a produrre “Orsetto Oro” una linea di vini dal gusto moderno ed elegante, riconosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.

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seminari & convegni » a cura della redazione - foto di Carlo Collevecchio

Da sinistra: Stefano Traini, Franco Damiani, Antimo Amore e Luciano D’Amico

Il presidente di ATSC aderente ad USARCI Franco Damiani

Formazione, elemento indispensabile per gli agenti di commercio ATSC-Agenti Teramo Senza Confini aderente ad Usarci e Università di Teramo inaugurano il secondo anno del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione per agenti di commercio

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li ingredienti fondamentali per il futuro dell’agente di commercio”, questo il tema del convegno organizzato da ATSC-Agenti Teramo Senza Confini aderente ad Usarci presso la sede dell’Università degli Studi di Teramo. Un incontro nato per inaugurare la seconda edizione del Corso di laurea in Scienze della Comunicazione per gli agenti di commercio, ideato da Usarci Teramo in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo, ma anche per parlare di formazione continua e tecnologia al servizio della professione. «La formazione, infatti, non è il solo pilastro su cui basare la crescita della nostra professione – ha precisato Franco Damiani, presidente di ATSC aderente ad USARCI -, sebbene sia uno degli elementi fondamentali. Oggi l’agente di commercio deve aggiornarsi sulle nuove tecnologie e, per sviluppare il proprio business, deve conoscere gli strumenti che hanno rivoluzionato la nostra attività, come internet, i tablet, gli smartphone e le applicazioni: questi

sono gli ingredienti del futuro». Una precisazione che ha introdotto la presentazione del gruppo Linkedin “Opportunità Agenti”, che conta ad oggi ben 26mila iscritti ed è il primo gruppo Linkedin per numero di iscritti in Italia dedicato esclusivamente agli agenti di commercio. Il gruppo si articola in sottogruppi divisi per aree geografiche e settori merceologici e si propone di essere non solo una piazza virtuale, ma anche un luogo reale di incontro, come nel caso dell’evento realizzato lo scorso anno a Padova, occasione per un vero e proprio matching tra agenti e aziende, che ha visto la partecipazione di 350 agenti e 50 preponenti. Altra novità dedicata agli agenti di commercio e presentata durante il convegno è SELLF, applicazione ideata dalla H-FARM e da Agenti Senza Confini e nata per semplificare la vita lavorativa degli agenti di commercio. Un vero e proprio assistente personale che si integra con tutti gli strumenti principali del telefono e raccoglie in un unico luogo (virtuale) tutti gli

impegni, i contatti e le riunioni di lavoro. In chiusura di incontro Stefano Traini, preside dell’Università degli Studi di Teramo, ha raccontato come sia nato e si sia sviluppato il Corso di laurea in Scienze della Comunicazione per agenti di commercio. Un’esperienza nata circa un anno fa con l’obiettivo di creare un percorso formativo curvato sulle esigenze degli agenti, da un lato orientando in questo senso parte dei programmi di alcune materie, dall’altro pensando a delle materie a scelta mirate, come tecniche di vendita e diritto commerciale. «La sorpresa – ha concluso il preside - è stata trovare dei professionisti, già affermati e con attività ben avviate, che si sono rimessi a studiare, preparare esami e lavorare in gruppo. Una volta, l’Università firmava convenzioni con questi gruppi, oggi noi abbiamo cambiato impostazione, offrendo tutto il nostro supporto, ma chiedendo loro di svolgere il percorso tracciato, studiando e superando gli esami. Una formula che ha funzionato e sta funzionando» •

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» di Laura Tinari - foto concesse da “Strange Office”

Una riunione nel coworking

Tutte le novità sul versante aquilano delle startup Chi non si rassegna a lasciare L’Aquila deve fare i conti con la dura legge evidenziata dall’economista Enrico Moretti: «Nel panorama economico attuale non conta tanto cosa fai o chi conosci, ma dove vivi». Lo scopo delle tante iniziative avviate nel Capoluogo d’Abruzzo è quindi non solo “trattenere” i ragazzi aquilani ma anche attirare talenti

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na città duramente colpita dal terremoto, ma proprio per questo una realtà con un grande potenziale per “ripensare” gli spazi e con essi gli assetti sociali in modo innovativo e funzionale, creando così anche nuove opportunità di sviluppo. Non solo quindi “il più grande cantiere d’Europa”, ma una fucina d’idee e proposte che possano fare dell’Aquila un polo d’attrazione e un centro d’eccellenza. Questa l’ambiziosa cornice che ha fatto da sfondo a un incontro con i mezzi d’informazione che si è tenuto lo scorso 26 agosto nella sala del Consiglio comunale e a cui erano presenti oltre al sindaco Massimo Cialente, Riccardo Cicerone, Angelo D’Ottavio, Stefano Panella, Daniele Proietti e Salvatore Santangelo. Santangelo, segretario generale dell’associazione “L’Aquila che rinasce”, introducendo i lavori, ha affermato: «L’obiettivo

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su cui si sta lavorando è creare un ecosistema sensibile ai temi dell’innovazione e delle start up al fine di renderlo uno dei perni attorno a cui far ruotare la ricostruzione economica e sociale della città». Fin dalla sua nascita questa Associazione ha avuto l’intuizione di come all’Aquila non ci si dovesse occupare solo della ricostruzione materiale, ma fosse necessario piantare il seme di percorsi in grado di influire sulle vite delle persone e soprattutto riuscire a dare una prospettiva ai più giovani, perché solo in questo modo si possono tenere insieme i diversi frammenti in cui è divisa la comunità aquilana. Per questo nello Statuto abbiamo voluto inserire, come tratto qualificante, la creazione di un ‘Incubatore sociale’». In questo senso, l’Associazione ha siglato un protocollo di intesa con l’Amministrazione comunale per dar vita a progetti concreti per sostenere le politiche giovanili, l’economia creativa e il mondo


eventi

credito commerciale nato a giugno dello startup. A questo proposito di quest’anno e al quale hanno sono state presentate diverse iniziagià aderito 50 aziende, «Nel tive: il 2 ottobre verrà inaugurato momento di crisi strutturale che lo spazio di coworking “Strange viviamo, l’unica speranza è investire Office” ideato dall’associazionei giovani e il mio auspicio è che ne “Start up L’Aquila”, mentre il 25 in questo spazio di coworking si ottobre, il Capoluogo sarà la prima Il logo del coworking “Strange Office” respiri più innovazione che aria». tappa europea dello “StartupBus”, Anche le Istituzioni faranno la loro parte, ha detto il sindaco: una delle più importanti competizioni al mondo tra startupper. «In un momento disperante, nel quale in tanti si sono rannicchia“Strange Office” nasce invece dall’intuizione di quattro giovani ti nel loro privato, o sono completamente sbandati nella loro aquilani: oltre a Cicerone, Ilio Del Tosto, Stefano Divizia e solitudine e incertezza, in questa città, stanno spuntando, in Daniele Proietti. Cicerone, presentando il progetto ha detto: tutti i campi - cultura, turismo, imprenditoria - splendidi ragazzi. «Il cuore di questo nuovo stile lavorativo, chiamato coworking, Loro sono il futuro. Parole d’ordine: assecondarli, aiutarli, sta nella possibilità di creare, intorno allo spazio/ufficio, una rete spronarli ma con discrezione e soprattutto rispetto». Per quanto di persone che si trasforma in un laboratorio di idee, dove il riguarda i fondi ha ricordato che i primi 25mila euro sono già confronto tra professionalità diverse e complementari permette stati stanziati in bilancio, mentre risorse più ingenti giungeranno nuove sinergie per fare business». “Strange Office” sarà il primo dalla rimodulazione dei fondi per la ricostruzione sociale. Inoltre “ufficio condiviso” in Abruzzo. Stefano Panella, presente in ha annunciato battaglia per l’utilizzo della quota residuale dei rappresentanza del Gruppo Giovani Confindustria L’Aquila, ha fondi Giovanardi e per la giusta finalizzazione dei fondi Meloricordato che «il primo open space a L’Aquila fu voluto dai GI ni (di cui nel frattempo, si sono perse le tracce). In conclusione, di Confindustria all’indomani del terremoto di fronte alle necesSantangelo ha ricordato come «Nel pensare L’Aquila del futuro sità di tutti quei professionisti che non avevano più una sede, possiamo immaginare una città ricostruita, bella ma povera e ma volevano riprendere il proprio lavoro a L’Aquila. A questo forse vuota. Se attraiamo e tratteniamo giovani talenti e favofu destinata larga parte dei fondi raccolti dal Movimento a livelriamo la nascita e l’insediamento di imprese innovative abbiamo lo nazionale». Per Angelo D’Ottavio (ex coordinatore dei Poli certamente più prospettive» d’Innovazione in Abruzzo) e startupper di Abrex, il Circuito di

L’ingresso del coworking

Un’altra immagine di riunioni nel coworking

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» a cura della redazione - foto concesse dall’Expò

Lo show cooking dello chef Rubio

“Zero Glutine”, buona la prima Organizzato da Confcommercio Chieti, in collaborazione con l’AIC-Associazione Italiana Celiachia sezione Abruzzo, l’Expò è stato un susseguirsi di dibattiti, show cooking stellati, prove di cucina, musica, tour guidati della città di Chieti e, naturalmente, esposizione di prodotti di aziende che operano nel settore del gluten free

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rande successo per Zero Glutine, primo expo gluten free del centro-sud organizzato dalla Confcommercio Chieti in collaborazione con l’Aic Abruzzo. L’evento, svoltosi al foro boario della Camera di Commercio di Chieti, è nato da un’idea del presidente dei giovani imprenditori di Confcommercio Chieti, Gianmarco Pescara subito sostenuta dalla presidente senior Marisa Tiberio. Tre giorni di dibattiti, show cooking stellati, prove di cucina, musica, tour guidati della città di Chieti e, naturalmente,

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esposizione di prodotti di aziende che operano nel settore del gluten free. La celiachia, un’intolleranza alimentare al glutine autoimmune permanente, è una condizione sempre più diffusa: dal confronto dei dati relativi agli anni 2010, 2011 e 2012 emerge un costante incremento del numero di celiaci in tutta Italia. Nel 2012 sono 148.662 le persone affette da celiachia, 12.862 diagnosi in più rispetto all’anno precedente. (Fonte: Relazione annuale 2012 del Ministero della Salute al Parlamento sulla celiachia).


eventi

Il presidente dei g.i. di Confcommercio Chieti, Gianmarco Pescara

«La Celiachia oggi interessa –ha dichiarato Gianmarco Pescarauna persona ogni 80. Io stesso ho mio fratello affetto. L’Expo nasce per sensibilizzare le istituzioni sulle conseguenze anche sociali della malattia, ma sopratutto come Confcommercio, siamo riusciti a convogliare nell’Expo numerosi operatori del settore alimentare/ristorativo che hanno riscontrato in prima persona le possibilità di crescita economica e l’importanza di garantire l’accoglienza ai celiaci». Per l’occasione i vini di Cantina Tollo e Feudo Antico - sponsor unici del mondo enologico – hanno accompagnato le creazioni degli chef Marcello Ferrarini, Giuseppe Tinari e Chef Rubio, protagonista del noto programma televisivo “Unti e bisunti”, che accolto da un bagno di folla, è stato l’ospite d’onore della manifestazione. Tra gli chef anche lo stellato Nicola Fossaceca, Marco Scaglione e il maestro pasticciere Fabrizio Camplone.

Uno dei corsi organizzati all’interno dell’Expo

La presidente di Confcomercio Chieti Marisa Tiberio ai fornelli

30 stand a tema, con espositori provenienti da tutta la penisola; diversi corsi di cucina e 12 cooking show; e ancora convegni con esperti del settore su vari argomenti: “Produzione a filiera corta”, “I semi antichi e le intolleranze alimentari”, “La celiachia vista in un tweet”, “La dieta: aspetti nutrizionali e legislativi”, “Aspetti psicologici della celiachia: il dialogo mente-corpo”, “Verso un turismo esperienziale”. E non è finita qui, ogni giornata si è conclusa con un intrattenimento musicale che allietava gli ospiti presenti. «L’evento è riuscito –ha concluso la presidente Tiberio- ad accompagnare i dibattiti, su un tema così attuale, all’intrattenimento, e allo stesso tempo è stato in grado di valorizzare il territorio attraverso per esempio le visite guidate della città di Chieti. Siamo molto soddisfatti di questa prima edizione». L’appuntamento è per il prossimo anno

Un’immagine dei partecipanti alla Fiera

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eventi » a cura della redazione - foto concesse da Vini Fantini

L’attrice Paola Cortellesi

L’attore Luca Zingaretti

L’attrice Maria Grazia Cucinotta

Le Star del Festival del Cinema di Venezia brindano con i Vini Fantini Nell’esclusiva celebrity room, dove sono passati tutti i nomi illustri del mondo del cinema e del giornalismo, i Vini Fantini sono stati protagonisti assoluti

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rindisi con le celebrities per i Vini Fantini, alla 71a edizione del Festival del Cinema di Venezia. Ad aprire la kermesse lagunare, lo scorso 27 agosto, è stato l’attesissimo “Birdman” (“The Unexpected Virtue of Ignorance”) di Alejandro G. Iñárritu, regista già apprezzato dietro la macchina da presa in opere come “21 grammi”, “Babel” e “Biutiful”. Ma questa data, è stata anche quella di inaugurazione di Club7, l’esclusiva Celebrity Room all’interno del Tennis Club dell’Hotel Excelsior con un Opening Party fatto di grandi ospiti e nomi illustri del mondo del cinema e del giornalismo. Il tutto corredato da un’esclusiva Gift Room, la “camera dei regali” il cui accesso era strettamente riservato alle celebrities. Club7 si è rivelato lo spazio più glamour ed

elegante del Festival, dove artisti e giornalisti hanno vissuto momenti di relax alternati a interviste live e conferenze stampa. I vini Fantini hanno portato l’Abruzzo a Venezia e in un contesto internazionale rappresentando il made in Italy per eccellenza. Infatti, sono stati proprio i vini Fantini i protagonisti dei cocktail party e della cena ufficiale del Club7. Farnese Vini è stata presente alla kermesse cinamatografica con i top di gamma, in particolare sono state degustate le sensazionali bollicine Fantini Cuvèe Cococciola e l’Opi Montepulciano Riserva docg Colline Teramane 2008. Quest’ultima bottiglia è stata anche il cadeau donato alle star nazionali ed internazionali meritevoli delle “chiavi di accesso” per la Gift Room

Il regista sud-coreano Kim Ki-duk

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Gestione Rifiuti Software registro rifiuti Emissioni in atmosfera Scarichi acque reflue Trasporto merci pericolose Servizio tutto compreso Globus si propone sul mercato come la soluzione ideale per assolvere in modo efficace, tempestivo e sicuro i compiti legislativi in riferimento al D.Lgs. 152/06 Norme in Materia Ambientale, nell’ambito della gestione, della raccolta e del trasporto dei rifiuti speciali, pericolosi e non. L’obiettivo primario della Globus è fornire un servizio “all inclusive” in modo da sollevare il produttore da ogni impegno relativo alla gestione dei propri rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. La struttura versatile della Globus permette lo studio della situazione di ogni singola impresa, che si concretizza con consulenze ad hoc ed interventi mirati a seconda delle esigenze. In sintesi, Globus offre un servizio personalizzato di elevata qualità ad ogni cliente nel rispetto dei principi di economia, razionalità ed efficienza. In questi ultimi anni, nell’ambito della gestione dei rifiuti, si è registrata una consistente produzione normativa alla quale la maggior parte delle imprese deve attenersi. Affidarsi alla Globus significa essere giuridicamente aggiornati in modo da evitare sanzioni, riducendo al minimo il tempo da dedicare alla gestione dei propri rifiuti. GLOBUS s.a.s. Via Nazionale Adriatica Nord, 39 - 66023 FRANCAVILLA AL MARE (CH) tel. 085 4916930 - fax 085 4917376 - E-mail: info@globusambiente.it - Web: www.globusambiente.it


eventi » a cura della redazione

Un’immagine della serata conclusiva di Cinemadivino 2014

Successo per la serata finale di Cinema Divino Centotrenta persone hanno partecipato alla serata conclusiva della rassegna 2014 Cinema Divino, degustando gli ottimi i vini delle 18 aziende di Marche, Abruzzo e Umbria e il menù preparato ad hoc. Gradita anche la presenza di regista e attrice di“Piccola patria”. Fabio Panichi si è aggiudicato il contest “Scatti da Film”

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n grande numero di appassionati ha assistito alla serata conclusiva di Cinema Divino 2014 - Marche, Abruzzo e Umbria nel suggestivo Chiostro di San Francesco, ad Ascoli Piceno. I presenti al termine della proiezione hanno potuto intervistare un simpatico e disponibile Alessandro Rossetto, regista del film “Piccola patria” proiettato per l’occasione, accompagnato dall’attrice Lucia Mascino. Durante la serata è stato premiato Fabio Panichi, fotografo, grafico e video maker vincitore del challenge fotografico “Scatti da Film”, realizzato grazie al contributo del BIM Tronto. La sua immagine, visibile sul profilo Instagram iphabio88, è ispirata alla pellicola Storia di una ladra di libri e ai paesaggi della sua terra, l’Abruzzo. La fotografia è stata la più votata per originalità e coerenza con il film prescelto. Il contest, infatti, prevedeva di immortalare (con macchina fotografica o smartphone) momenti unici del proprio quotidiano e del proprio

territorio sfruttando la suggestione di stili, inquadrature e colori di uno dei film proiettato durante le serate. Entusiasta anche il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, presente alla serata insieme ai due organizzatori della rassegna, Luigi Contisciani, presidente del BIM Tronto e Simone Mariani, presidente di Experience Srl, che hanno ricevuto i complimenti del pubblico. Cinema Divino si è confermato anche nell’edizione 2014 un successo: oltre duemilacinquecento persone hanno partecipato complessivamente alle diciotto serate. Sia la rassegna estiva dei film nelle prestigiose cantine vitivinicole delle tre regioni, sia il contest fotografico “Scatti da Film”, hanno contribuito non solo a regalare momenti indimenticabili a turisti ed appassionati, ma soprattutto a promuovere il meraviglioso mosaico dei territori italiani, così diversi e originali per paesaggi, vini e prodotti tipici

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eventi » a cura della redazione

Pioggia di medaglie in Cina per Cantina Tollo e Feudo Antico Le due aziende di Tollo hanno ottenuto un totale di otto medaglie al China Wine and Spirits Award, il più grande e prestigioso concorso cinese legato al vino

C

antina Tollo, ambasciatrice dei vini abruzzesi nel mondo, ha ottenuto quattro medaglie d’oro e una d’argento al China Wine and Spirits Award. Premiati quattro rossi autoctoni: il Valle D’Oro Montepulciano d’Abruzzo Dop 2011, l’Aldiano Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2011, il Cagiòlo Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2009 (doppia medaglia d’oro) e il Rosso 409 Abruzzo Dop 2011 con una medaglia d’argento. Il China Wine and Spirits Award è la competizione più prestigiosa della Cina e quest’anno erano in gara ben 1.132 vini valutati da 100 giudici di tutto il mondo. Un mercato, quello cinese, importante per Cantina Tollo e per il mercato vinicolo italiano in generale, in quanto la Cina con quasi 18 milioni di ettolitri rappresenta oggi il quinto mercato al mondo per consumi di vino, dopo Francia, Stati Uniti, Italia e Germania. «La Cina resta un crocevia importante per tutte le aziende vinicole italiane. È un territorio in continua evoluzione e, sebbene non ci sia un’attenta specializzazione e cultura del vino, nonostante la nuova austerity in atto, resta una area che muove fatturati importanti. Quello del China Wine and Spirits Award è un riconoscimento che ci stimola a proseguire in questo merca-

Tonino Verna presidente Cantina Tollo

to e che ci da sempre maggiore forza nel posizionamento sui mercati tradizionali. – hanno affermato Tonino Verna, presidente Cantina Tollo e Andrea di Fabio, direttore commerciale e marketing di Cantina Tollo». L’export rappresenta per Cantina Tollo un’ importante fetta del fatturato, il 33% nel 2013, in crescita del 7,5% rispetto al 2012. Ma anche Feudo Antico, la dinamica azienda abruzzese ambasciatrice nel mondo dei vini della Dop Tullum, ha portato a casa l’ennesimo riconoscimento internazionale. Al China Wine and Spirits Award, il Tullum Rosso Riserva 2009 si è aggiudicato il premio più importante, la medaglia d’oro, così come il Montepulciano d’Abruzzo Dop. Medaglia di bronzo invece per il Tullum Rosso 2010. Il concorso premia così un Montepulciano classico, un rosso di grande personalità, dall’ampia complessità olfattiva che piace sempre di più ai mercati internazionali. Un risultato che Andrea Di Fabio, direttore generale di Feudo Antico, ha commentato così: «Per il Tullum Rosso un risultato eccellente e per Feudo Antico – che commercializza il 40% delle proprie bottiglie all’estero - la conferma che i mercati internazionali come la Cina rappresentano il futuro»

Andrea Di Fabio, direttore generale di Feudo Antico

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eventi » a cura della redazione - foto concesse da Cantina Frentana

La firma del protocollo da sinistra il presidente della Cantina Freantana Carlo Romanelli e il direttore del Parco Majella Oremo Di Nino

L’incontro presso la Torre Vinaria della Cantina Frentana

Dalla Torre Vinaria di Cantina Frentana parte il progetto Paleovite d’Abruzzo Presentati a Rocca San Giovanni il piano salvaguardia dell’antenato della vite coltivata e i suoi attori

L

a scoperta da parte del naturalista Aurelio Manzi, nella riserva naturale della Lecceta di Torino di Sangro, di una piccola popolazione di Vitis vinifera sylvestris, la vite selvatica antenata della vite coltivata, ormai rara in Italia e la scelta di Cantina Frentana, cantina sociale di Rocca San Giovanni che conta quasi 400 soci, di avviare un progetto di salvaguardia, studio e ripopolamento degli esemplari recentemente scoperti. Grazie al protocollo d’intesa sottoscritto a Rocca San Giovanni, dal presidente di Cantina Frentana Carlo Romanelli, dai direttori della Riserva Naturale della Lecceta di Torino di Sangro, del Parco Nazionale della Majella e della Riserva regionale Bosco di Don Venanzio, rispettivamente Andrea Natale, Oremo Di Nino e Mario Pellegrini, è partito ufficialmente dalla Torre Vinaria di Cantina Frentana il progetto Paleovite d’Abruzzo che si propone: la salvaguardia della specie Vitis vinifera sylvestris, all’interno della Lecceta di Torino di Sangro dove è presente come specie endemica; la conservazione del suo germoplasma; la reintroduzione della specie in habitat idonei, a partire dalla Riserva Regionale Bosco di San Venanzio; lo studio del comportamento della pianta in un sito di coltivazione e della sua genetica per ricavarne eventuali nuove conoscenze utili alla

viticoltura regionale o quanto meno alla conoscenza della sua storia. Il progetto, su base volontaria e autofinanziato dai partecipanti, è stato illustrato a Rocca San Giovanni alla presenza del professor Attilio Scienza, tra i massimi esperti di viticoltura al mondo, e il naturalista Aurelio Manzi, autore della scoperta dell’unica popolazione di vite selvatica sopravvissuta in Abruzzo. All’incontro, insieme a Scienza, Manzi e al presidente di Cantina Frentana, Carlo Romanelli, hanno preso parte, coordinati dall’agronomo e direttore della rivista Mille Vigne, Maurizio Gily, Andrea Natale, ecologo, Direttore della Riserva Naturale della Lecceta di Torino di Sangro, Oremo Di Nino, Luciano Di Martino e Marco Di Santo, rispettivamente direttore, botanico ed agronomo del Parco Majella, e Massimo Pellegrini della Direzione agricoltura della Regione Abruzzo che ha definito il progetto “un prezioso supporto alla conservazione della biodiversità e uno dei rarissimi casi in cui intorno ad uno stesso tavolo si riuniscono una realtà tipicamente produttiva, una realtà gestionale e il mondo della ricerca”. Al Parco Nazionale della Majella spetterà il compito di riprodurre e moltiplicare le viti nel proprio centro specializzato, la banca del germoplasma, per consentirne il ripopolamento e lo studio

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eventi » a cura della redazione - foto concesse da Pastificio Verrigni

Alcuni momenti della premiazione

Premio Aurum, cultura, ma anche gastronomia Organizzato dall’Associazione Culturale San Benedetto, in collaborazione con Illva Saronno e il Pastificio Verrigni Antico Pastificio Rosetano, il Premio Aurum di questa edizione, ha riservato una sezione dedicata al mondo gastronomico

G

rande successo per la terza edizione del Premio Aurum di Pescara per il cinema e la scrittura, ideato e diretto da Arianna Di Tomasso, che da quest’anno e fino a tutto il 2016, entra a far parte delle iniziative culturali abruzzesi emergenti promosse dalla manifestazione culturale internazionale Abruzzo verso EXPO. Organizzato dall’Associazione Culturale San Benedetto, in collaborazione con Illva Saronno e il Pastificio Verrigni Antico Pastificio Rosetano, il Premio Aurum, è patrocinato da Comune, Provincia di Pescara e dalla Regione Abruzzo. Durante la serata di premiazione, che si è svolta all’interno della splendida cornice dell’Aurum, è stato assegnato il Premio Speciale “San Benedetto” a Marco Eugenio Di Giandomenico per il suo libro Tundurundù. Pensieri di Amore e di Bellezza. Un anno di facebook, edito dalla Marcianum Press di Venezia (2014). Il Premio per la Scrittura è andato a Donatella Di Pietrantonio, autrice del libro Bella mia, edito da Elliot Edizioni di Roma (2014). Stefano Schirato ha ritirato il premio per la Fotografia per il suo reportage One Way. Per il Cinema è stato premiato Rocco Papa-

leo con il film Basilicata coast to coast. Novità per questa terza edizione, è stata la sezione enogastronomica del Premio, intitolata L’Oro dell’Aurum, aperta agli chef nazionali ed internazionali, che nel corso della serata hanno proposto ricette a base di uno o più ingredienti tipici del Liquore Aurum e piatti abbinati al liquore da cui il premio prende il nome. Verrigni, Antico Pastificio Rosetano, ha voluto promuovere questo particolare ambito gastronomico manifestando la sua nota attenzione al made in Italy, alla buona cucina e al rapporto privilegiato e prezioso con tanti validissimi chef. Durante la serata c’è stato un momento di commemorazione del grande regista Vittorio De Sica, mostro sacro della storia del cinema italiano e mondiale con quattro Oscar vinti per il miglior film straniero e di cui quest’anno ricorre il quarantenario della scomparsa. Numerose infine le performance artistiche, anche audiovisive, in scaletta per la serata. Tra gli ospiti, oltre a personalità del mondo del cinema e della cultura in genere, anche Adriano Pintaldi, presidente di Roma Film Festival, che ha premiato Marco Eugenio Di Giandomenico e Rocco Papaleo

L’imprenditrice Francesca Petrei Castelli Verrigni con l’attore Rocco Papaleo

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eventi » a cura della redazione - foto concesse da Vinoway Italia

Il presidente della Fiera Ugo Patroni Griffi durante la visita allo stand Vinoway, a sinistra Davide Gangi e a destra Jenny V. Gomez

Lo spazio espositivo dedicato ai vini abruzzesi

Alla Fiera del Levante di Bari anche 7 cantine abruzzesi All’interno del padiglione dedicato all’enogastronomia, presso lo stand dell’associazione Vinoway Italia visitato dal presidente della Fiera Ugo Patroni Griffi, presente anche una selezione di 7 aziende abruzzesi espressione delle 4 province

O

ttimo riscontro per i produttori del comparto vinidonna, Chiusa Grande, Centorame, Cerulli Spinozzi, Tenuta colo partecipanti alla 78 edizione della Fiera del i Fauri, Cantina Sangro e Cantina Wilma. Confermato, ancora Levante inaugurata dal premier Matteo Renzi. La una volta, il crescente successo dei vitigni autoctoni Pecorino, storica manifestazione internazionale multi-settore, Trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo. Ottimo riscontro e che vanta più di 800 espositori e 200.000 visitatori, ha chiumolta curiosità per i vini biologici Natura rosso (senza solfiti) e so i battenti il 21 settembre. All’interno del padiglione dedicaPerla Nera di Chiusa Grande, anche per le etichette Pecorino e to all’enogastronomia, presso lo stand dell’associazione Vinoway Ottobre Rosso di Tenuta i Fauri. Italia diretto da Davide Gangi e visitato dal presidente della Insieme a Vinoway Italia anche un nuovo partner dell’AssoFiera Ugo Patroni Griffi; oltre ai produttori locali, era presente ciazione per i servizi multimediali, con una innovativa app a anche una selezione di 7 supporto delle imprese viniaziende abruzzesi espressione cole. L’efficace applicazione delle 4 province. Attraverso abbina la geolocalizzazione il ciclo di incontri “L’Abruzzo al social media marketing. del vino, tra l’Adriatico e L’associazione Vinoway il Gran Sasso” – illustrato Italia è nata con la mission dall’esperto Enzo Scivetti e di incentivare iniziative che dalla giornalista enogastrovalorizzino il settore agroalinomica Jenny Viant Gomez mentare ed i prodotti tipici autrice e corrispondente di regionali, promuovendone Vinoway, nelle vesti di brand le eccellenze per contribuire ambassador – sono stati alla crescita della cultuapprezzati gli stili produttivi ra enogastronomica e del Incontro “L’Abruzzo del vino, tra l’Adriatico e il Gran Sasso” delle cantine: Cataldi Maturismo di qualità condotto dalla giornalista J enny

Gomez

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eventi » a cura della redazione - foto di Leo Margiotti

I relatori intervenuti alla conferenza

Il Miglianico Golf presenta i grandi eventi Un incontro per presentare gli eventi golfistici di rilevanza internazionale che si terranno nel Circolo negli ultimi mesi dell’anno

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bruzzo Open dal 15 al 19 Ottobre (gara riservata a giocatori professionisti provenienti da tutto il mondo); 14° Open d’Italia per giocatori disabili di golf dal 23 al 25 Ottobre; Pro Am dell’Immacolata del 7-8 Dicembre 2014. Questi gi eventi del Miglianico Golf & Country Club per i prossimi mesi. «Sono estremamente orgoglioso – ha detto il presidente Mario Dragonetti – come presidente di questo circolo di presentare questi importantissimi eventi, in particolare l’Open dei disabili, dove sicuramente oltre alla competizione sportiva vi è anche rilevanza sociale. Inoltre con grande soddisfazione porto a vostra

conoscenza che la Regione Abruzzo nel 2014 risulta la seconda Regione dopo l’Emilia Romagna in termini di crescita di iscritti in questa disciplina, ricevendo i complimenti da parte del Presidente della FIG Franco Chimenti». «Ottenere questi risultati positivi – conclude Dragonetti – in questo periodo di crisi ci dà soddisfazione e nello stesso tempo mi fa ben sperare dandomi ancora più forza per fare meglio ma soprattutto per poter metter in vetrina, attraverso i nostri impianti golfistici, la nostra bellissima regione e sviluppare meglio il turismo abruzzese, perché sono sempre più convinto che il rilancio dell’economia Italiana debba passare attraverso il turismo»

I numeri del Miglianico Golf & Country Club Il Miglianico Golf & Country Club gode di una posizione di privilegio sulle colline di Miglianico, in provincia di Chieti. Situato a circa 125 metri di altezza in una zona strategica, anche dal punto di vista climatico, a 4 km dalle spiagge attrezzate di Francavilla al Mare e Ortona, e a 40 km dalla affascinante montagna della Majella. Il percorso di 18 buche, con par 72 e lunghezza di 5875 metri, che si snoda tra boschi, vigneti e bunker artificiali, con numerosi “fuori limite” e “water azzards”, conferisce al campo del Miglianico Golf & Country Club, progettato da uno dei più famosi architetti americani del golf, Ronald Kirby, una personalità unica. Si tratta di un percorso di notevole interesse, sia dal punto di vista tecnico che per quanto riguarda la godibilità dell’atmosfera, come testimoniano tutti i giocatori che lo frequentano costantemente, professionisti e dilettanti, nonché i campioni, provenienti anche dall’estero, ospitati negli anni durante le stagioni sportive. Buche tecniche, impegnative ma anche divertenti che rendono il campo, già teatro dei Giochi del Mediterraneo nel 2009, perfettamente adatto ad ogni tipo di manifestazione. Il direttivo è costituito da: il presidente Mario Dragonetti, il vicepresidente Marco Tuccella e i consiglieri: Leonardo Gravina, Lucio Campanella, Marco Paolucci, Paola Barone, Fabio Mancinelli. Fanno parte dello staff: il direttore Filippo Di Felice, le segretarie Marianna Giammarino, Francesca Paolucci e il responsabile amministrativo Rossella Marchesani.

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salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

“Acqua azzurra, acqua chiara”

L’

Chi non conosce questa canzone di Lucio Battisti? Parlarne sembra quasi ovvio come ovvio potrebbe sembrare parlare dell’acqua e delle sue proprietà utili al nostro organismo, ma non è così perché spesso non ci si idrata abbastanza e molti malesseri derivano da questa “mal-idratazione”

acqua è l’elemento più importante per la vita insieme all’ossigeno, si può resistere senza mangiare diversi giorni dando fondo alle riserve energetiche come il tessuto adiposo ma due massimo tre giorni senza bere acqua e questo perché per quanto compatto e solido sembri il nostro corpo, esso è formato da circa il 65-70% di acqua che va continuamente introdotta per mantenere la corretta idratazione; il corpo di un neonato ne contiene fino al 75% per cui ancor di più c’è bisogno di idratazione specie quando fa caldo. L’acqua permette alle cellule di lavorare correttamente nella produzione di energia e delle sostanze fondamentali per la vita (ormoni, enzimi, ecc.), mantiene la giusta pressione sanguigna, troppa acqua provocherebbe un aumento della pressione arteriosa, troppo poca un abbassamento, l’acqua regola la temperatura corporea, troppo poca fa aumentare la temperatura specie se fa molto caldo come per esempio l’aumento della temperatura in caso di prolungata esposizione al sole; un metodo naturale per abbassare la temperatura in caso di febbre è bere molta acqua a temperatura ambiente. L’acqua favorisce i processi digestivi attraverso la diluizione egli alimenti che ingeriamo ma bere molto durante i pasti diluisce troppo i succhi gastrici per cui la digestione risulta appesantita, uno massimo due bicchieri di acqua

a pasto possono bastare; bere acqua al mattino a digiuno favorisce l’idratazione e la regolare motilità dell’intestino ed è un ottimo aiuto per chi soffre di stipsi, è sbagliato invece iniziare la giornata solo con un caffè o alimenti secchi che apportano pochi liquidi e frenano la motilità intestinale. L’acqua è un ottimo detossicante che ripulisce il corpo dalle scorie che continuamente si producono e il giusto apporto di acqua favorisce la corretta funzionalità renale che è uno dei principali sistemi di eliminazione delle scorie, inoltre una corretta idratazione mantiene il Ph del sangue nel giusto range evitando l’acidificazione che è alla base di tante infiammazioni e malattie che possono degenerare anche in neoplasie. L’acqua apporta diversi sali minerali come calcio, rame, ferro, fosforo, zolfo, magnesio, ecc. in base alla tipologia e in alcuni casi vengono utilizzate a scopo curativo, pensiamo alle acque sulfuree o a quelle carbonate ma in alcuni casi il contenuto di minerali è abbastanza elevato per cui si potrebbe avere un affaticamento della funzione renale, conviene allora utilizzare un acqua con un basso Residuo Fisso inferiore a 100-150mg/L, valore riportato sulle etichette delle bottiglie di acqua. Ma quanta acqua si deve bere durante il giorno? Il giusto quantitativo è di circa un litro e mezzo al giorno oppure otto bicchieri da acqua ripartiti nell’arco della giornata

Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermo info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro

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divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food

Scelto per voi

Piove governo ladro Le condizioni meteo di questa estate metteranno a dura prova vendemmia e raccolta delle olive…

anche queste estate ci ha regalato un periodo di nubifragi e monsoni da far invidia alle Filippine. Spiagge deserte, vigne e agricoltura in ginocchio che stanno spendendo migliaia di euro in trattamenti chimici per salvare il salvabile. Si parla di oltre il 40% della produzione di vino e olio in meno nel 2014. Che fare? Nulla contro la natura, anche perché lei si riprende ciò che lo stolto uomo pensa di sottrarle, ora bisogna intervenire con finanziamenti mirati e veritieri, non all’italiana, interventi mirati soprattutto a favore del consumatore finale che, se ben a conoscenza dei rincari dovuti alla scarsa produzione, non deve pagare di più. Agli eventi naturali poi, si aggiungono anche quelli politici che avallano la truffa dei disonesti che fanno arrivare alimenti dall’estero spacciandoli per italiani solo perché sono lavorati nel nostro paese. Tutto si può e si deve superare, ma noi lo vogliamo proprio oppure ci fa comodo lamentarci? Piove in tutta Italia e anche in zone dove l’agricoltura è primaria , ma non tutti passano il tempo a lamentarsi aspettando che qualcun’altro li aiuti… Gli inconvenienti succedono e succederanno sempre, dalla grande azienda al singolo lavoratore, ma bisogna sempre investire le proprie forze nel trovare il rimedio, poi si pensa alla causa

Rosato Toscana IGT tenuta Greppo di Jacopo Biondi Santi Montalcino. Pagare un rosato toscano al prezzo di un barolo farebbe gridare allo scandalo, ma se il rosato imputato è prodotto da un certo “Biondi Santi” che porta in eredità la storia della nascita del brunello di Montalcino alla fine dell’ ‘800 forse così folle la questione non é. Sacrificare un pezzo di vigneto destinato a produrre costoso brunello è una pazzia, ma dopo aver assaggiato una di queste poche bottiglie (3.500 nelle grandi annate), ci viene da pensare che i pazzi sono solo

quelli che producono la globalizzazione del gusto. L’annata 2010, ultima in commercio, ha un colore che ricorda la rosa appassita, naso molto speziato e intenso, in bocca esplode tutta l’eleganza della Toscana che subito fa viaggiare la nostra terra in abbinamenti sublimali con cacciagione, tartufi e funghi. Da conservare gelosamente e bere entro il 2020. Rosato Toscana igt tenuta Greppo di Jacopo Biondi Santi Montalcino. Nelle migliori enoteche. Prezzo Euro 35. Da bere sui 12° C in ballon grande.

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Arte & Co. » di Anna Cutilli Di Silvestre - foto concesse da Franca Minnucci

Fine del grande amore Una delle più grandi storie d’amore raccontata in un saggio di Franca Minnucci, che ha minuziosamente raccolto lo scambio epistolare tra Eleonora Duse e Gabriele D’Annnunzio

I

l fascino di Eleonora Duse, attrice teatrale che conquistò d’Annunzio, fu noto in quasi tutto il mondo. «La sua recitazione, anche quella delle mani, è favolosamente fine, sensibile e trascinante; la sua meravigliosa voce è capace di ogni sfumatura e riesce ad essere commoventemente infantile o a far gelare il sangue nelle vene. La sua presenza sul palcoscenico è serrata, flessibile e, in ogni istante, di grande effetto plastico». Così Hermann Hesse, Premio Nobel per la letteratura, definisce la divina Eleonora. Nel 1888 a Roma, al teatro Valle, la Duse ha appena finito di interpretare Violetta ne “La Signora delle camelie” e si avvia nel suo camerino quando un giovane minuto ed elegantissimo, le grida entusiasta: “O grande amatrice!”. E’ Gabriele d’Annunzio. Successivamente, nel 1894, fu un incontro a Venezia a dare inizio al legame che durò una diecina d’anni e che accrebbe la fama di d’Annunzio e donò alla Duse la possibilità di recitare brani scritti per lei. Ma il legame sentimentale e artistico poco dopo comincia a incrinarsi: il suo Gabri passa ad altre conquiste femminili. Eleonora riprende a girare il mondo per le sue tournées ma, ammalata di tisi, a Pittsburg (Pensylvania) muore il 5 aprile del 1924.

» Alcune immagni di Eleonora Duse

La scrittrice e attrice pescarese Franca Minnucci, studiosa di d’Annunzio, e che ha già pubblicato per la casa editrice Ianieri due libri, “La figlia di Jorio” nel 2004 e “Eleonora Duse La fine di un incantesimo” nel 2012, ora ha pubblicato per la casa editrice Bompiani, le lettere che la Duse scrisse a d’Annunzio, ”ELEONORA DUSE / GABRIELE d’ANNUNZIO Come il mare io ti parlo Lettere 1894-1923 a cura di Franca Minnucci”. Il voluminoso libro ha la prefazione di Annamaria Andreoli e la postfazione di Giorgio Barberi Squarotti. È un saggio ma si legge piacevolmente come un romanzo perché ad ogni lettera della Duse Franca Minnucci ha aggiunto note di commento che finiscono per circostanziare le situazioni. Sicuramente l’opera ha richiesto un lavoro lungo, paziente e minuzioso sulle lettere della Duse, custodite nel Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera. Dalle lettere traspare il grande amore della Duse per il suo Gabri, amore che non si è affievolito nonostante i tradimenti e che è rimasto immutato fino al sopraggiungere della morte dovuta alla tisi. Dinanzi al luttuoso evento, pare che d’Annunzio abbia detto: “È venuta a mancare Chi non meritai”. Egli fece pressione su Mussolini per far rientrare la salma in Italia

Franca Minnucci Franca Minnucci oltre che scrittrice è anche attrice e ha lavorato con noti attori e registi. Collabora anche con la televisione: attualmente ha una rubrica il mercoledì dalle ore 8,00 alle 8,30 su RAI tre.

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Arte & Co. » a cura della redazione - foto concesse dagli organizzatori dell’esposizione

Itinerari - Frammenti di viaggio Portare lo spettatore in giro per il mondo, se pur solo per qualche minuto, questo l’obiettivo di 44 fotografi aquilani riuniti nell’esposizione collettiva di Palazzo Cappa

» Marco Equizi, Esatto Side Gallery, Berlino - Germania

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ilbao, Dublino, Bucarest, Islanda, Tanzania, Asia, San Francisco, Pechino, Gerusalemme, Londra, Pavia, Provenza, Algeria, Marocco, Cordoba, Tibet fino ad Auschwitz queste sono solo alcune delle mete attraverso cui lo spettatore ha viaggiato, evadendo, sognando posti vicini o lontani, ambienti, strade, personaggi e particolari che fanno immaginare come sia la vita in altri luoghi. Obiettivo raggiunto dunque dall’esposizione fotografica col-

» Fabio Baiocco, Ghiacciaio Vatnajökull - Islanda

» Luca Cardarelli, Màrcius 15. Tér, Budapest - Ungheria

lettiva “ITINERARI - FRAMMENTI DI VIAGGIO” che si è tenuta a L’Aquila ad inizio settembre nel prestigioso cortile di Palazzo Cappa e che ha fatto viaggiare più di 600 aquilani e non. Una location particolare, in pieno centro a L’Aquila, un palazzo da poco ristrutturato, da cui il viaggio di ognuno è iniziato e terminato. Viaggi compiuti attraverso l’occhio meccanico dell’obiettivo di 44 fotografi, che con personali interpretazioni hanno

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Arte & Co.

» Giuseppe D’Amico, Ngorongoro Conservation Area, Tanzania - Africa

» Aristeidis Apostolopoulos, Shan State, Myanmar - Asia

» Andrea Del Cotto, Singapore - Asia portato lo spettatore attraverso i cinque continenti. Frammenti di spazi, particolari che identificano luoghi e scatti che catturano scene di vita vissuta in paesi talvolta molto lontani da noi hanno mostrato nuove terre, culture e tradizioni, consentendo a chi guardava di viaggiare con la propria mente. L’esposizione è nata da un’idea di Marco Equizi, portata avanti insieme a Luca Cardarelli e Laura Tinari, che ne ha curato l’organizzazione. Gli espositori: Stefano Alleva, Aristeidis Apostolopoulos, Fabio Baiocco, Mauro Branchi, Alessio Bucaioni, Adriano Bucci, Francesco Cardarelli, Luca Carda-

» Alessandra Colangrande, Lago di Piediluco - Italia

relli, Rodolfo Carnicelli, Daniele Castri, Sara Ciambotti, Piero Cocco, Alessandra Colagrande, Vincenzo D’Alfonso, Giuseppe D’Amico, Andrea Del Cotto, Patrizia Del Sole, Stefano Di Scipio, Marco Equizi, Luca Eleuteri, Marco Esposito, Mauro Fattore, Francesco Fioravanti, Andrea Fiordigiglio, Domenico Gualtieri, Valentina Lolli, Fabrizio Luciano, Andrea Mancini, Simone Michelini, Alfonso Miconi, Patrizio Migliarini, Francesco Moscone, Marcello Narducci, Cristian Nuvolone, Raniera Patavino, Marcello Pezzuti, Pierluigi Pietropaoli, Giulia Pignataro, Ercolino Rainaldi, Mariella Riccobono, Luca Rossi, Angelo Santucci, Mirco Tatananni, Daniele Tessari

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Perso in un labirinto di offerte?

Dagli inizi degli anni 2000 è iniziato un processo, tuttora in corso di liberalizzazioni nel settore delle pubbliche utilità. Le nuove aziende che si sono affacciate su questo mercato per proporre i loro servizi hanno reti di agenti ed agenzie che si occupano della promulgazione del loro marchio e della stipula contrattuale. Ma quali di loro offrono le condizioni più vantaggiose? Come capire quali sono i fornitori di servizi più adatti alle proprie esigenze? Capirlo è come trovare la via di uscita da un labirinto. Noi di Prince Group possiamo rispondere a queste domande per te, siamo in grado, grazie alla nostra esperienza, di studiare la soluzione ottimale per il risparmio di tutte quelle imprese che per mancanza di tempo o per paura di affrontare il cambiamento delle forniture non sanno quanto potrebbero risparmiare su energia, telefonia… con garanzia di assistenza post-vendita. Dalle fatture delle utenze noi possiamo trovare la strada giusta per uscire dal labitinto di offerte e far risparmiare davvero la tua impresa.

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TEMPO RUBATO » a cura di Dante D’Alfonso

“P

Per me… numero 1

er me...numero 1”, più che un semplice libro è stato per me una bella “riscoperta”. Un campanello, che mi ha riportato ad una delle mie passioni di sempre: il basket, ad essere un allenatore di basket, un allenatore di Persone. Già, perché ridurre il libro scritto dal mitico “coach” Dan Peterson e Dino Ruta, ad un semplice manuale di basket, sarebbe un vero errore; ridurre Dan Peterson ad un “semplice allenatore” sarebbe un grandissimo “orrore”...E’ un libro che racconta sì di

basket (come punto di partenza), ma è un libro che parla di gestione di una squadra (team di lavoro); non spiega come “fare” il coach, ma come “Essere” coach. Un libro che estrapola l’essere coach di basket e sviluppa un metodo che può essere applicato sia al mondo sportivo che a quello lavorativo; poiché entrambi hanno un fattore in comune: PERSONE CHE LAVORANO/GIOCANO INSIEME PER UN OBIETTIVO COMUNE. Buona lettura

La scheda “PER ME… NUMERO 1” - Dan Peterson è “IL” Coach per antonomasia. Quello che forse non tutti sanno è che alla carriera sportiva ne ha affiancata una seconda come business coach, in cui da anni mette in gioco le sue grandi capacità comunicative e di motivazione sui temi della leadership e dell’efficacia personale, temi che avvicinano il mondo dello sport alle dinamiche di quello aziendale. Non è necessario essere appassionati di basket, aver seguito le squadre da lui allenate o le partite accompagnate dalle sue vivacissime telecronache: Dan Peterson lo conosciamo tutti. E chi non ricorda le sue frasi ad effetto, su tutte “Per me… numero1!”? Leadership, oggi più che mai, significa essere unici. Per crescere come leader (o far crescere dei leader) basta allenarsi, lavorando innanzitutto sulla capacità di apprendimento e sulla consapevolezza che questo processo richiede. Il libro raccoglie per la prima volta una serie di aneddoti della vita di Dan Peterson. Da ciascuno degli episodi selezionati, e raccontati con tutta la vivacità del personaggio, si evincono gli insegnamenti che Dino Ruta ci aiuta a mettere a fuoco negli “schemi di allenamento” a chiusura di ogni capitolo.

Gli autori Dan Peterson è il protagonista indiscusso di due carriere: la prima nello sport, la seconda nel management. Dall’esordio come coach negli USA all’esperienza in Italia con Bologna e Milano, passando per il Cile come allenatore della nazionale, è stato votato dai colleghi Allenatore dell’anno in serie A nel 1979 e nel 1987, e allenatore dell’anno in Europa nel 1987, quando ha vinto il Gran Slam con l’Olimpia. www.coachdanpeterson.com Dino Ruta è associate professor presso SDA Bocconi School af Management e direttore del master in organizzazione del personale dell’Università Bocconi. Direttore scientifico del FIFA Master in Management, Humanities e Law dello sport, ecc. Svolge attività di ricerca e docenza sul binomio persone e sport. Svolge attività di advisor per FIGC, RCS sport e Vero Volley, ed è consulente d’impresa sui temi di people strategy e leadership. www.dinoruta.com

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TRAPARENTESI

Vacanze

Estate 2014: in vacanza vince lo studio della lingua

Se per molti l’estate è sinonimo di vacanza al mare o in montagna, per un numero considerevole di italiani questa stagione è invece il momento migliore per un soggiorno linguistico all’estero, una divertente e utile esperienza che permette di unire lo studio al relax. La vacanza studio non passa mai di moda e lo dimostrano i dati presentati da ESL – Soggiorni Linguistici, l’agenzia svizzera che ha appena inaugurato la sua quinta sede italiana a Torino. Nessuna grossa novità rispetto al 2013, a cominciare dalle città più richieste per i mesi estivi. Nella top 10 rimangono salde Londra, Brighton, Dublino, Liverpool, St.Julian’s, Berlino, New York, Bournemouth, Boston e Valencia. La prevalenza delle città in cui si può studiare l’inglese è netta (8 nella top 10), sebbene sia alto l’interesse per altre lingue come il tedesco e lo spagnolo. La scelta delle nazioni rispecchia, a grandi linee, questa stessa tendenza: come nel 2013, Gran Bretagna, USA, Irlanda, Malta e Germania sono le più richieste, con un’inversione di posizione tra Irlanda e Malta rispetto all’anno precedente. Scienze

I viaggi del sistema solare

Il 6 Agosto 2014 è una data storica per le Esoscienze. Dopo dieci lunghi anni di viaggio gravitazionale nel Sistema Solare, la sonda automatica Rosetta è finalmente entrata nell’orbita della Cometa 67P/CG Churyumov-Gerasimenko, a 100 Km dal nucleo, centrando un ancestrale corpo di roccia e ghiaccio di appena 4 km di diametro dove oggi lo strumento VIRTIS della sonda misura temperature di meno 70 gradi Celsius. È la prima in assoluto. Una cometa simile, in rotta di collisione, sarebbe in grado di vaporizzare la Terra, liberando trilioni di megatoni di energia. Ora la sonda e la cometa si trovano a circa 405 milioni di km dal pianeta Terra, più o meno a metà strada tra le orbite di Giove e di Marte e viaggiano insieme verso il Sole, lanciate alla velocità di 55mila km orari. L’operazione, è durata ben 7 ore, utilizzando ben 218 chili di carburante. La piccola sonda dell’Agenzia Spaziale Europea si è già conquistata un posto nella Storia. In Rosetta batte infatti un “cuore” italiano che promette incredibili scoperte. Recettività

Gli hotel italiani i più puliti d’Europa

Offrire una camera d’albergo pulita al proprio ospite dovrebbe essere la regola aurea di ogni albergatore, ecco perchè il portale di prenotazione internazionale hotel.info ha analizzato le valutazioni dei suoi oltre sei milioni di clienti per capire le città e gli hotel che fanno della pulizia il proprio segno distintivo. Il risultato è che in generale la pulizia negli hotel italiani è buona, anche se in moltissime città è necessario migliorare. Con i suoi 8,21 punti su 10, l’Italia si attesta davanti alla Spagna (8,14) e ricopre una posizione di tutto rispetto a metà della classifica europea. Decisamente inferiore è il punteggio assegnato dai clienti al settore alberghiero del Regno Unito (7,66) o della Danimarca (soli 7,51).In un confronto tra le dieci città più grandi d’Italia, Bologna (8,42) sembra essere la più attenta alla pulizia, seguita da Genova (8,20) e Bari (8,19) mentre a Napoli (7,84) gli ospiti si mostrano meno soddisfatti, seguita da Roma (7,89) e Palermo (7,93). Enogastronomia

La pizza italiana conquista la Cina

Fino a poco tempo fa, in Cina era conosciuta quasi esclusivamente la pizza alta, di tipo “americano”, mentre ultimamente si stanno diffondendo ristoranti italiani dove si cucina la nostra pizza tradizionale, con base sottile. Che oggi è molto ricercata, ma anche costosa. Da qui l’idea di Roncadin, azienda friulana specializzata nella produzione pizze surgelate di alta qualità, di esportare in Cina a proprio marchio, così da proporre un prodotto tipicamente italiano, ma a un prezzo più abbordabile rispetto al ristorante, da consumare comodamente a casa propria. L’idea ha funzionato, tanto che l’imprenditore italiano Dario Roncadin ha deciso, dopo il successo della vendita online della pizza tradizionale italiana, di aprire anche un punto vendita monomarca in un business center di Shanghai. Questo è il made in Italy che funziona.

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Turismo

Montesilvano e Pescara prolungano la stagione balneare

Destagionalizzazione. È questo il concetto ribadito nel corso dell’incontro con i balneatori, convocato a seguito della richiesta degli operatori di settore del prolungamento della stagione balneare fino al 30 settembre. La riunione ha visto confrontarsi gli amministratori dei comuni di Montesilvano e Pescara con i balneatori e alla fine delle discussioni il tavolo ha sancito da un lato la disponibilità dei balneatori ad allungare la stagione oltre il limite del 7 settembre e dall’altro l’impegno da parte delle due amministrazioni comunali a realizzare nuovi eventi nel mese di settembre per prolungare la stagione, ma soprattutto il desiderio di costruire un cartellone manifestazioni per il prossimo anno collaborativo tra le due città. «È necessario – ha affermato il sindaco Maragno – organizzare una offerta turistica concertata tra i due Comuni, che permetta ai turisti di godere di eventi nelle due città senza essere costretti a scegliere tra una o l’altra manifestazione».

Attualità

Uno studio sulla “mobile incivility”

La vita moderna porta a nuove abitudini e modi di fare, e tra questi porta anche a nuove forme di maleducazione, come ad esempio quelle legate all’uso eccessivo di telefonino e dispositivi tecnologici in genere. Suonerie a tutto volume in ambiti poco adeguati, messaggini inviati a qualsiasi ora del giorno, attenzione distolta da ciò che si sta facendo a causa dello smartphone, e così via, è molto lunga la serie di “mobile incivility”,un termine che nasce dal connubio tra la tecnologia portatile e la maleducazione di chi non considera minimamente il limite della civiltà e del rispetto altrui maneggiando senza razionalità i propri dispositivi mobili. E’ quanto emerge da uno studio condotto da Found!, la prima mood communication agency in Italia, su circa 1500 persone, uomini e donne di eta’ compresa tra i 16 e i 65 anni e le sorprese sono numerose! www.foundcomunicazione.com

Eventi

Riparte il “Viaggio oltre la notte dei ricercatori Abruzzo 2014”

È ripartito 12 settembre, dall’Auditorium Diocleziano a Lanciano, il viaggio verso la Notte dei Ricercatori Abruzzo 2014, organizzato da Rati (Rete di Abruzzesi per il talento e l’innovazione) insieme a numerosi e prestigiosi partner, tra i quali Università di Chieti e di Teramo, il Comune di Lanciano, la Ferrovia Adriatico Sangritana, il Gal Maiella Verde, i Poli di Innovazione tecnologica Automotive ed Agroalimentare, con le Scuole medie superiori del comprensorio, il Governo Regionale e quello Nazionale. Il tema centrale è “IL FUTURO E LA TERRA” è da questo dunque che si sono sviluppati dibattiti ed incontri arricchiti da eventi musicali dell’Orchestra Giovanile ICM – Istituzione civica musicale “Fedele Fenaroli” di Lanciano. Il Viaggio proseguirà con lo svolgimento di una serie di attività preparatorie e culminerà il 7 novembre negli spazi della storica officina della SANGRITANA e vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’on. Maurizio MARTINA ministro per le Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, nonché Delegato del Governo per l’Expo Milano 2015.

Letteratura

Una autrice abruzzese tra i Gialli Mondadori

Nel prossimo mese di ottobre la nota casa editrice Mondadori, all’interno della collana Giallo Mondadori vedrà pubblicato il racconto dell’autrice abruzzese Manuela Costantini, vincitrice con il racconto dal titolo “Le immagini rubate” del prestigioso Premio Alberto Tedeschi 2014, indetto lo scorso gennaio. Manuela Costantini è nata a Giulianova, dove vive e lavora come impiegata in una società di servizi. Ha da sempre la passione per la lettura e la scrittura. Ha pubblicato racconti su antologie, quotidiani e siti letterari. Ha partecipato a numerose antologie edite da Delos Books. Nel 2013 il racconto “Le domande sbagliate” è stato pubblicato nell’antologia Mondadori “Giallo 24” e nello stesso anno il racconto “Fine dei giochi” è stato selezionato per l’antologia “Carabinieri in giallo 6”, sempre per il Giallo Mondadori.

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TRAPARENTESI

Riconoscimenti

Gambero Rosso premia Caprice di Pescara

Grandi riconoscimenti per il maestro pasticcere Fabrizio Camplone che, con Caprice, si posiziona, per il decimo anno consecutivo, tra i migliori bar d’Italia recensiti nella guida “Bar d’Italia del Gambero Rosso 2015”, unico in Abruzzo. Caprice infatti si è aggiudicato il massimo del giudizio in ogni ambito, quindi sia le tre “tazzine” che i tre “chicchi”. Il bar Caprice partecipa quest’anno anche al premio per il “Bar dell’anno giuria popolare” della guida Bar d’Italia 2015. Si tratta del riconoscimento che verrà assegnato al bar che riceverà, tra le 41 attività insignite dei “Tre chicchi” e delle “Tre tazzine”, il maggior numero di voti sul sito del Gambero Rosso. Il vincitore sarà proclamato a Roma, il 30 settembre prossimo in occasione della presentazione della Guida Bar d’Italia 2015. Per votare Caprice, dunque, sarà sufficiente esprimere la propria preferenza sul sito del Gambero Rosso, www.gamberorosso.it entro il 26 settembre. IMPRESE IN ROSA

Premio Impresa Rosa d’Abruzzo

Si sono chiuse le iscrizioni per la 2° edizione del Premio Impresa Rosa d’Abruzzo promosso dall’agenzia L&L Comunicazione, il premio dedicato a 9 casi di eccellenza imprenditoriale al femminile, che valorizza la capacità imprenditoriale delle donne come espressione di creatività nella realizzazione di nuove imprese o nell’innovazione di quelle esistenti. L’iniziativa vanta numerosi patrocini, ovvero: Regione Abruzzo, tutte le Province, Comune di Giulianova, Polo Agire, Comitato Pari Opportunità della Provincia di Teramo, Confindustria Teramo, Confartigianato Abruzzo - Gruppo Donne Impresa, Università degli Studi di Teramo ed Università degli Studi “G. d’Annunzio”.In palio per le 9 vincitrici un corso di leadership femminile (Spirito d’Iniziativa con Maurizio Tucci), un corso di marketing (I-profile Abruzzo & Marche),un buono di 500,00 Euro da spendere su La Città Quotidiano - Il Resto del Carlino. Focus sull’edizione 2014: http://slidesha.re/1onIwY2 Attualità

Un videogioco per dimagrire!

Durante il periodo estivo in media gli italiani prendono dai 4 ai 5 chili di troppo. È dunque arrivato il momento di toglierli ed ecco che arriva una nuova tendenza, Just Dance 2014, il videogioco di ballo più venduto al mondo, con il quale basterà mettersi davanti alla tv e concedersi un po’ di divertimento replicando le coreografie delle hit del momento. Ma non è tutto: è anche possibile personalizzare il proprio workout a seconda delle zone che si vogliono maggiormente tonificare e, per fare questo, gli esperti di fitness consigliano tracce sonore differenti per le donne e per gli uomini. Per lei le note più indicate a rassodare le gambe e le braccia sono quelle della musica latino-americana, della danza moderna e dell’hip hop, per lui invece è necessario un movimento più energico per attivare anche i muscoli della parte superiore e gli addominali: sono perfette quindi le canzoni degli anni ‘80, la dance e i balli di gruppo. Cinema

Andrea Del Castello in Olanda per un convegno sul cinema

Il rapporto tra la musica e il cinema sarà il tema del 20° convegno internazionale organizzato da S.E.R.CI.A., società francese di studi accademici e ricerche sul cinema. L’evento si svolgerà dal 18 al 20 settembre alla Radboud Universiteit di Nimega, nei Paesi Bassi. Tra i relatori provenienti da vari Paesi europei e dagli Stati Uniti c’è anche Andrea Del Castello di Roccaraso, in rappresentanza dell’AT Studio di Sulmona. Unico istituto italiano presente, l’AT Studio è un polo culturale con scuola di musica, sala prove e studio di registrazione musicale. L’intervento di Del Castello prevede analisi interdisciplinari su film di cineasti come Philip Saville, Claude Lelouch e Alfred Hitchcock in rapporto a compositori come Mark Knopfler e Francis Lai. Sarà questa un’occasione di confronto tra i maggiori specialisti del settore a livello internazionale i quali definiranno alcune delle nuove direzioni per gli studi accademici su film e colonne sonore. Del Castello terrà la stessa lezione anche nel corso di un seminario in programma a fine ottobre proprio all’AT Studio di Sulmona.

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Contributors

Antonio Teti ict

Eliodoro D’Orazio Abruzzo che produce

È Responsabile del Settore Applicativi per le Risorse Umane, Carriere, Personale, Stipendi e Contabilità dell’Ateneo dell’Area Servizi Informatici dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.

Classe 1956, appassionato di cibo, Eliodoro D’Orazio, di professione avvocato dal 1988, cassazionista, da anni si occupa di gastronomia. Collaboratore da un decennio di Slow Food Editore per la Guida delle Osterie d’Italia e delle Guida Locande d’Italia, è stato fiduciario della Condotta di Chieti dal 2006 al 2014. Ad aprile del corrente anno è stato eletto presidente regionale.

Simone D’Alessandro creatività È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente.  Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo. it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.

Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio  nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.

Filippo Paolini norme&leggi Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Andrea Bonanni Caione lavoro in corso

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “CarboniPaolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti Maitresommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.

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Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 ,50 (o omaggio)

Anno 2° n. 5 _ maggio 2007

(copia omaggio)

- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

Anno 1¡ n. 2 - giugn no 2006 - (copia om m aggio)

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Anno 1¡ n. 3 - luglio/a agosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 4 - settemb bre 2006 - (copia oma aggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 1¡ n. 5 - ottobre e 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P

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Anno 2° n. 4 _ aprile 2007

(copia omaggio)

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ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO

NUMERO

73

ISSN 1973-5383

numero

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da maggio 2006 per 92 volte

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 86 • febbraio 2014 • anno IX • Copia Omaggio

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 92 • ottobre/novembre 2014 • anno IX • Copia Omaggio

92

Il primo e unico mensile dedicato Al Manager Per i protagonisti dell’economia regionale. Nelle 130 pagine della rivista trovano spazio le storie dei capitani d’impresa, gli articoli di attualità, quelli dedicati a innovazione, marketing, lavoro, enogastronomia, turismo e sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative più rilevanti organizzate dagli attori economici della nostra regione. Le pagine di chiusura ospitano tematiche sul territorio, cultura, tradizioni, arte, musica e moda.

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 Il DayBikeDay a Pescara 

 L’Expò Zero Glutine alla CCIAA di Chieti 

 I vini Farnese al Festival di Venezia  128




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