Abruzzo Impresa il mensile del manager • numero 97 • settembre - ottobre 2015 • anno X • Copia Omaggio
numero
97
Ti dà sempre un’emozione!
DA PIU’ DI 20 ANNI IGIENE E BELLEZZA PER TUTTA LA FAMIGLIA!
www.acquaesapone.it
Quasi 800 negozi in Italia.
Facility management
Il Gruppo Odoardo Zecca opera dal 1905 nella produzione e distribuzione di energia elettrica. Una realtà italiana, con una solida reputazione, ora attiva anche nel facility management Nell’accezione oggi più comunemente utilizzata, per FACILITY MANAGEMENT si intende tutto ciò che afferisce alla gestione di edifici e loro impianti, quali ad esempio gli impianti elettrici, idraulici, d’illuminazione, di condizionamento. Nel corso degli anni di attività, l’azienda ha capitalizzato esperienze sostanziali, sia nella fornitura di nuovi impianti industriali, sia nella gestione e nella manutenzione di impianti già esistenti. La struttura aziendale dedicata al facility managment si occupa della conduzione e manutenzione degli impianti industriali anche con formula “Global Service”.
permettono la diminuzione di rischi di fermo impianto e dei costi di produzione. La comodità del “Global Service” consiste in una gestione a 360° dell’impianto: analisi e verifica delle apparecchiature, eventuali modifiche impiantistiche necessarie volte all’efficientamento energetico e ad adeguamenti normativi, valutazione dei costi gestionali diretti ed indiretti, valutazione delle criticità, manutenzione ordinaria, non solo finalizzata alla riparazione di un guasto, ma anche e soprattutto per evitare il degrado del bene, manutenzione straordinaria h24, costante verifica del corretto funzionamento per ridurre i costi d’esercizio, ed un reporting periodico, costituiscono gli step del servizio globale che offriamo, sostenuto da un’efficiente struttura di assistenza.
UN SERVIZIO SU MISURA La nostra società è focalizzata per capire interamente le vostre necessità, i bisogni che si evolvono con i cambiamenti del mercato e valutare le soluzioni anche in un’ottica di efficientamento energetico dei vostri impianti. Assicuriamo il servizio presso i vostri stabilimenti con proprio personale per la gestione ordinaria e straordinaria; con l’ausilio di un qualificato team di ingegneri e tecnici di settore assicuriamo un’assistenza specializzata nell’affrontare e risolvere tutte le problematiche che potrebbero nascere nel corso della gestione. Un team di lavoro basato sulla professionalità, la cui forza nasce dallo spirito di gruppo, da unità, flessibilità, attenzione, competenza ed esperienza che a voi garantiscono una soluzione rapida ed efficace. PIÙ VANTAGGI PER VOI Siete sicuri di prendervi cura dei vostri impianti nella giusta misura? Siete sicuri di ottimizzare i costi per la manutenzione ed evitare fermo impianti che possono arrecarvi danni? Affidateci la gestione completa dei vostri impianti: scoprite nuove opportunità di guadagno da ciò che per voi è sempre stato un costo. Avere un unico referente a cui affidare la completa responsabilità dei propri impianti è una scelta che ottimizza i rendimenti e che minimizza i costi di gestione ed i rischi. Grazie alla preparazione ed all’esperienza pluriennale siamo in grado di offrire un servizio rapido, efficace e altamente qualificato. Il “Global Service” Odoardo Zecca garantisce una gestione completa degli impianti della vostra azienda. L’affidabilità e la qualità del servizio che ci caratterizzano,
T 085 9064170 www.zeccaenergia.it
adv:strategiagrafica.it
gestione sicura - servizi personalizzati - vantaggio garantito
direttore responsabile
Eleonora Lopes
redattori Marcella Pace, Laura Tinari, Denia Di Giacomo, Paola Lopes hanno collaborato a questo numero Lorenzo Pierfelice, Luigi Carunchio, Antonio Teti, Simone D’Alessandro, Filippo Paolini, Andrea Bonanni Caione, Alfredo de vincentis, romina d’addazio, monica di pillo, elisa antonioni, Maria Orlandi, Francesca Lupone, Chiara Valentini, Massimo Di Cintio, Piergiorgio Greco, Valentina Faricelli, Pietro campanaro, Nicola Boschetti, dante d’alfonso ufficio grafico
Fabio de Vincentiis editore ABRUZZO IMPRESA
Vincenzo Sulpizio
ufficio fotografico
CLIZIA FORCELLA
Coordinatore web-TV
Gianluigi Tiberi
stampa
D’Auria PRINTING Spa
editore
Fabio De Vincentiis
Abruzzo Impresa il mensile del manager
Set. - ott. 2015 n°97
anno X
numero chiuso in redazione 20 ottobre
in copertina Massimo Di Remigio e Roberto Di Camillo foto di Vincenzo Sulpizio
sito WEB
www.abruzzoimpresa.it
e-mail:
redazione@abruzzoimpresa.it grafica@abruzzoimpresa.it commerciale@abruzzoimpresa.it
indirizzo
Abruzzo Impresa SP. Lungofino complesso Ibisco B5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara
telefono e fax
t. 085 9508161 / f. 085 9508157
ABRUZZO IMPRESA è il mensile del manager, nato nel maggio 2006 da un’idea del presidente Fabio de Vincentiis. Servizi, interviste ai protagonisti dell’economia regionale, reportage che documentano le azioni volte a sostenere il mondo dell’imprenditoria sono i principali contenuti della rivista, diretta da Eleonora Lopes. Al corpo redazionale interno si aggiungono collaborazioni di alto profilo, espressione del mondo professionale e accademico abruzzese. Parlare d’impresa e finanza in maniera concreta e diretta, evitando tecnicismi, ha consentito ad ABRUZZO IMPRESA di conseguire negli anni ottimi risultati. Nelle pagine della rivista trovano spazio anche articoli dedicati alla innovazione, al marketing, al lavoro e allo sviluppo locale. Corposa l’area riservata a eventi, convegni e seminari, che offre uno spaccato sulle iniziative organizzate dagli attori economici della nostra regione. Nelle pagine di chiusura si parla di arte, musica, moda, enogastronomia e attrattive turistiche della nostra regione. ABRUZZO IMPRESA tratta temi di strettissima attualità, incorniciati da una veste grafica sempre attenta alla tendenza del design e soprattutto ai contenuti. Il mensile ABRUZZO IMPRESA viene distribuito attraverso la spedizione in Posta Target.
ABRUZZO IMPRESA è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara è iscritta al Registro degli Operatori di Comunicazione al n° 22296 La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. Copyright© 2006/2014 tutti i diritti riservati abruzzO IMPRESa - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte di ABRUZZO IMPRESA. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Servizio spedizioni Per informazioni scrivi a ABRUZZO IMPRESA servizio spedizioni SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 65013 Città Sant’Angelo - Pescara o invia una mail a spedizioni@abruzzoimpresa.it o invia un fax al numero 085.9508157 precisando il proprio recapito postale. Il servizio è aperto da lunedì al venerdì dalle ore 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. La spedizione entrerà in corso dal primo numero raggiungibile e può avere inizio in qualsiasi periodo dell’anno. Il costo della spedizione dei 12 numeri del mensile ABRUZZO IMPRESA per tutto il territorio nazionale è di soli Euro 38,00. L’importo va versato tramite: bonifico bancario sul conto iban IT 12 X 05748 77252 100000002016 con causale “SPEDIZIONE ABRUZZO IMPRESA”. Il cambio dell’indirizzo dell’abbonato è gratuito. Informare almeno 30 giorni prima comunicando i nuovi dati e indirizzo completo. I dati relativi ai lettori sono utilizzati esclusivamente ai fini della spedizione postale, ABRUZZO IMPRESA garantisce riservatezza al trattamento dei dati ai sensi dell’art. 13 del D. leg. 196/2003. Il lettore può richiedere gratuitamente la rettifica dei dati scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Il lettore può richiedere gratuitamente di non voler più ricevere la rivista scrivendo a ABRUZZO IMPRESA, SP. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara
MEETING
Per affrontare insieme un futuro che si prospetta sempre più competitivo il meeting FARE IMPRESA ha il compito di far crescere il tessuto economico, politico e formativo regionale affinché possa finalmente conoscersi, confrontarsi e stringere interessanti rapporti. Il meeting FARE IMPRESA promosso ed organizzato dal mensile ABRUZZO IMPRESA, ha come obiettivo quello di affiancare e favorire la crescità di tutti i protagonisti dell’imprenditoria e della politica abruzzese. Nel corso della serata sarà consegnato il premio “Aquila Reale”, un riconoscimento al valore delle ultime copertine del mensile ABRUZZO IMPRESA.
3
Un nuo vo mo n
mosaicaonline.it
i s do
e r ap
e t a
IL PRIMO BIO-SPUMANTE
METODO CLASSICO D’ABRUZZO
www.chiusagrande.it
sommario _ anno X n°97 _ settembre - ottobre 2015
opinioni&rubriche finoaquituttobene editoriale ctrl s
17
lavoro in corso a tutta formazione
9 11 12 43 45
Italia - Germania Gocce d’Inchiostro Tendenze fatti persone Le relazioni industriali dopo il Jobs Act “Perché formare il personale se poi se ne va?”
primo piano turismo energia
18
17 18
Turismo: D’Alfonso lancia “Abruzzo Open Day” Unica Energia
cover story Gruppo Go Infoteam
20
Gruppo Go Infoteam: «Così creiamo il tuo vantaggio competitivo»
incarichi&carriere incarichi&carriere
28
Nomine, incarichi e promozioni
newgenerationstorie&persone
32
Guido Arista
32
Guido Arista
tematiche d’impresa fisco itc creatività
49
norme&leggi
banche
finanza Expo start - up professionisti imprese
66
Tutto sulle SIIQ ISIS e Cyber Caliphate: la guerra digitale dello Stato Islamico Creatività cibernetica, come funziona? Legge di conversione, come funziona
credito&finanza economia
62
34 36 38 40
professionisti imprese
46 49 focus 51 53 55 57 59 60 62
L’Abruzzo si rimette in moto partendo dall’export La BCC della Valle del Trigno festeggia 30 anni
Il capitale di rischio, quanto conta? La campagna Patch for Future arriva a Expo Con Eldar Lab la vacanza è sospesa sugli alberi Dentalcoop, il network di studi odontoiatrici si estende in Abruzzo “ONDA DI INNOVAZIONE” vol. 2 Del Duchetto Urban Office, il laboratorio della progettazione La genuinità dei salumi Di Mascio all’Expo di Milano
5
Sede di Castiglione M. Raimondo Viale Umberto I 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/9941 Fax. 0861/994215
Filiale di Rosciano Via Roscio da Montechiaro 65020 Rosciano (PE) Tel. 085/8509142 Fax. 085/8509853
Tesoreria di Città S.Angelo C.so Vittorio Emanuele II 65013 Città S.Angelo(TE) Tel. 085/969343 Fax. 085/9699748
Filiale di Pianella Piazza De’ Vestini 65019 Pianella (PE) Tel. 085/972626 Fax. 085/971456
Tesoreria di Villa Bozza Viale Risorgimento 64030 Montefino (TE) Tel . 0861/996300 - Fax. 0861/996273
Filiale di Elice Contrada Sant’Agnello, 193/2 65010 Elice (PE) Tel. 085/9609006 Fax. 085/9609825
Filiale di Piane di Castiglione M. R. Fraz. Piane di Castiglione M. R.. 64034 Castiglione M.R. (TE) Tel. 0861/909150 Fax. 0861/909818
Filiale di Penne Circonvallazione A. Moro 65017 Penne (PE) Tel. 085/8278386 Fax. 085/8210200
Filiale di Marina Città Sant’Angelo Via Tito de Caesaris, 4 65013 Marina Città S. Angelo (PE) Tel. 085/9506431 Fax. 085/9506824
Filiale di Cerratina Via Trieste, 12 - 65010 Cerratina (PE) Tel. 085/9771919 - Fax. 085/9772234 Filiale di Loreto Aprutino Via Mameli - 65014 Loreto Aprutino (PE) Tel. 085/8290611 - Fax. 085/8509853 Filiale di Silvi Marina Via Roma, 285 - 64029 Silvi Marina (TE) Tel. 085/9359724 - Fax. 085/9354798 Filiale di Pineto SS. 16 - C. De Titta 64025 Pineto (TE) Tel. 085/9493471 - Fax. 085/9493374
sommario _ anno X n°97 _ settembre - ottobre 2015 imprese cultura
64 66
Asinomania: la bellezza del somaro Il Festival del Cinema di Venezia premia i cineasti pescaresi
seminari&convegni
72
trasporti professionisti Expo professionisti innovazione
71 72 74 77 79
Il Progetto “Easyconnecting” indica le strategie sull’Adriatico Gli esperti dell’Antitrust insieme per un convegno a Roma Le scienze abruzzesi in vetrina all’Expo Come sarà la Pescara del futuro? A L’Aquila si costruisce il futuro
eventi
82
imprese imprese risorse umane sociale innovazione
87
agroalimentare Expo ristorazione riconoscimenti enologia
89
enologia enologia cultura birre moda sport
95
sport
Walter Tosto: inaugurato l’impianto di fresatura più grande al mondo “Alla Corte di Sacif”, obiettivi centrati! Unicità italiane: l’HR Manager Ferrari ospite di Aidp “Nonno Ascoltami!”: un successo l’edizione numero sei Il primo olio naturalmente nutraceutico è prodotto dalla Ursini Festival delle Terre d’Abruzzo, buona la prima! “Nutrirsi con Stile” incassa il consenso dell’ambasciatrice del Sud Africa Al Metrò cambia veste Arriva dall’Abruzzo il MasterChef Israele Vini Fantini, un brindisi da red carpet Concluso il progetto “VI.NA - Vini naturali” di Chiusa Grande A Città Sant’Angelo la prima rievocazione storica della vendemmia Cinemadivino chiude in bellezza Grande affluenza per la seconda edizione di Spelt Lea & Flo Palace, al via la stagione degli eventi Mediterranean Beach Games Pescara 2015, buona la prima! Giancarlo Fisichella al primo Family Day in pista
buono e bello salus divino&nonsolo arte&co.
99
80 82 85 87 89 91 93 95 97 99 101 103 105 107 109 111 113
tempo rubato traparentesi
115 117 119 121 123
Chi beve birra campa cent’anni! L’estate sta finendo Sfilata di big al Premio Scanno 2015 “La Ricreazione È Finita” di Roger Abravanel e Luca D’Agnese News in pillole
7
fino a qui tutto bene Âť di Lorenzo Pierfelice
9
gocce d’inchiostro editoriale
Eleonora Lopes, direttore
L’
O r c h e s t r a s i n f on i c a abruzzese è salva. Stanziato dal Consiglio regionale d’Abruzzo un contributo di 800mila euro in due anni. Grazie a questa azione la Regione Abruzzo continuerà a percepire i fondi Fus (Fondo unico per lo spettacolo), circa un milione e 430 mila euro l’anno, per le istituzioni orchestrali riconosciute dallo Stato. Fondi che lo Stato eroga alle orchestre a patto che la Regione stanzi almeno il 40% di tale investimento, quindi circa 400 mila euro l’anno. Nello scorso numero avevo parlato del rischio dello scioglimento dell’ISA e della possibile perdita di 50 posti di lavoro. Il contributo straordinario, versato in primis all’ISA, andrà anche ad 11 realtà culturali abruzzesi tra le quali: il Festival Flaiano, il musicale Braga di Teramo, la Giostra cavalleresca di Sulmona, il Mastrogiurato di Lanciano e altre. Certo, questi fondi non sono sufficienti per risollevare un settore praticamente al collasso, ma sicuramente segnano un passo positivo.
Q
uesta è la storia di un articolo pubblicato su Abruzzo Impresa diventato poi una collaborazione lavorativa tra l’azienda e la nostra rivista. Abbiamo raccontato della start up Green Bike Messenger nata dalla passione di alcuni ragazzi per la bici e da un’attenzione all’ecosostenibilità. Jacopo La Rovere ed altri tre giovani chietini, Gianluca Perfetti, Daniele Petrocco, Francesco Colagreco, hanno dato vita ad un’idea imprenditoriale vincente e unica in Abruzzo: si tratta appunto di Green Bike Messenger, il progetto di mobilità sostenibile che si occupa di ritiro e consegna in bicicletta di posta e pacchi a domicilio. E così, a partire da oggi, per le città di Pescara e Chieti e alcuni paesi limitrofi, Abruzzo Impresa arriverà nelle aziende direttamente con la bici di questi intraprendenti ragazzi che hanno fatto del rispetto della mobilità sostenibile il loro business. Noi siamo con loro, in bocca al lupo ragazzi!
E
veniamo all’Expo, l’Esposizione universale sui temi dell’alimentazione e della nutrizione, che a Milano sta ospitando dal 1 maggio al 31 ottobre 145 paesi del mondo. Tema di questa edizione: “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Ci avviciniamo alla chiusura di questo grande e criticato evento e come sappiamo la nostra regione ha scelto di essere presente con “Casa Abruzzo” nel cuore di Brera, con eventi tematici, alcuni ben riusciti, altri meno, stando così lontana dai fasti dell’Expo. Unico simbolo dell’Abruzzo, insieme ai vini presenti nel Padiglione Vino, è il trabocco progettato dallo scenografo 3 volte premio Oscar Dante Ferretti. Anche noi siamo stati all’Expo in compagnia di due giovani imprenditori che con occhi diversi dai nostri hanno più o meno apprezzato questa immensa fiera mondiale. Come si è più volte discusso, pochi padiglioni hanno centrato il tema della nutrizione, ma la nostra Regione, tra presenze e assenze, cosa porterà a casa?
direttore@abruzzoimpresa.it
11
ctrl
s
BUSINESS ENGLISH, NUOVI CORSI DEGLI AGENTI TERAMO SENZA CONFINI
L’associazione Agenti Teramo Senza Confini, in partenariato con l’Università degli Studi di Teramo, organizza corsi di Business English per agenti di commercio e loro familiari. Le lezioni, con inizio a fine ottobre, sono pensate per soddisfare le esigenze formative di professionisti che intendono proporsi sul mercato del lavoro con un profilo professionale coerente con i nuovi scenari competitivi. I corsi sono rivolti anche a coloro che, per necessità professionale, devono condurre trattative, partecipare a riunioni o interloquire per conto dell’azienda, adoperando un linguaggio tecnico, che include sempre più l’utilizzo di termini in lingue inglese. Attraverso esercitazioni pratiche come presentazioni, trattative, telefonate e role-play, i corsi specialistici mirano a raggiungere un alto grado di autonomia e competenza linguistica. «Sono già pronti tre corsi che partiranno ad ottobre – anticipa Franco Damiani, presidente ATSC di cui uno a Roma, dove abbiamo riscontrato un notevole interesse per l’iniziativa. La nostra associazione ha sempre promosso la formazione continua per la crescita culturale e personale della categoria e la lingua inglese si palesa come strumento necessario al fine di allargare i propri orizzonti culturali ed intraprendere nuovi rapporti professionali con mandati di agenzie internazionali». Ogni corso avrà la durata complessiva di 30 ore e le lezioni, a cadenza settimanale, si svolgeranno all’interno dell’Università di Teramo. GAMBERO ROSSO PREMIA I VINI ABRUZZESI
Sono numerose le cantine abruzzesi premiate da Gambero Rosso. Anche quest’anno l’Abruzzo, quarta regione
per produzione di vino, porta a casa un buon risultato. Le cantine valutate salgono a quasi 100. Risultati positivi anche per la qualità che caratterizza i vini delle grandi cantine, ma anche di piccole aziende e cooperative. I vini assaggiati testimoniano una riscoperta delle radici e di tecniche tradizionali, in cui fermentazioni spontanee, biologico e biodinamico diventano sempre più diffusi. Quindici i vini premiati con Tre Bicchieri. Abruzzo Pecorino ’14 Tenuta I Fauri, Montepulciano d’Abruzzo ’13 Tiberio, Montepulciano d’Abruzzo Cerasuolo Le Cince ’14 - Nicoletta De Fermo, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Adrano ’12 Villa Medoro, Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane Pieluni Ris. ’10 Dino Illuminati, Montepulciano d’Abruzzo M Ris. ’11 Cantina Tollo, Montepulciano d’Abruzzo Malandrino ’13 Luigi Cataldi Madonna, Montepulciano d’Abruzzo Marina Cvetic ’13 – Masciarelli, Montepulciano d’Abruzzo Nativae ’14 Tenuta Ulisse, Montepulciano d’Abruzzo Podere Castorani Ris. ’10 Castorani, Montepulciano d’Abruzzo S. Clemente Ris. ’12 Ciccio Zaccagnini, Montepulciano d’Abruzzo Spelt Ris. ’11 - La Valentina Trebbiano d’Abruzzo ’12 Valentini, Trebbiano d’Abruzzo V. di Capestrano ’13 Valle Reale.
FARAONE INDUSTRIE TORTORETO: EVENTO FORMATIVO SULLA SICUREZZA NEL MONDO DEL LAVORO
Un successo che è andato ben oltre le più rosee aspettative l’evento formativo “Condividi la Sicurezza sul Lavoro”, presso la sede di Tortoreto di Faraone Industrie, dedicato al dibattito e all’interscambio culturale con le Istituzioni Polacche sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro. La giornata è stata dedicata essenzialmente a un confronto tra gli Enti Polacchi, gli Enti istituzionali italiani (INAIL ed ASL), i Professionisti operanti nel settore della Salute e Sicurezza sul lavoro, l’Associazione nazionale AIAS (Associazione Professionale Italiana Ambiente e Sicurezza), Ordini e Collegi Professionali, con oltre 180 professionisti presenti, sia locali che appartenenti alla delegazione polacca. Si è trattato di un momento di incontro e di condivisione su una tematica di grande importanza per l’industria, per i professionisti del settore e per il lavoratore. Lavoratore che è stato il perno dell’intera giornata formativa, come nella mission di Faraone Industrie, già insignita per questo di prestigiosi premi internazionali per la ricerca e lo sviluppo di prodotti sempre più sicuri ed efficienti. Numerose personalità sono state presenti all’evento, oltre al fondatore dell’industria Piero Faraone, Nicola Negri direttore regionale Inail Abruzzo e Agnieszka Szczygielska vice capo Centro Promozioni CIOP-PIB, Antonello Maraldo direttore INAIL Teramo e Giuseppe Di Clemente ASL Teramo. Dalla Polonia preziosi gli interventi di Elzbieta Bozejewicz e Andrzej Nowak presidente e vice dell’associazione OSPS-BHP. 12
tendenze fatti persone
I VINI D’ITALIA DE L’ESPRESSO, 46 LE CANTINE ABRUZZESI
Sono in totale 144 i vini e 46 i produttori abruzzesi presenti nella
nuova Guida 2016 “I Vini d’Italia de L’Espresso”, il volume che dà una fotografia dell’attualità vinicola italiana. Nell’edizione 2016 le “stelle” sono state assegnate a 526 produttori, fra i quali 18 classificati con la massima valutazione di “tre stelle”. A conquistare le tre stelle per l’Abruzzo c’è l’azienda di Francesco Valentini di Loreto Aprutino. I vini di eccellenza sono indicati invece con “Cinque bottiglie”, assegnati per l’Abruzzo a Valentini con il Trebbiano d’Abruzzo 2012 e con il Cerasuolo 2014. Cinque bottiglie anche al cerasuolo Tauma di Giuliano Pettinella, al Montepulciano d’Abruzzo Riserva di Praesidium, e al Montepulciano d’Abruzzo Prologo 2013 dell’azienda De Fermo di Loreto Aprutino. Il nucleo centrale della Guida è dedicato alla recensione di vini e aziende, ed è ordinato per regioni, ognuna delle quali è introdotta da una cartina geografica, corredata dall’indicazione delle aree relative alle principali denominazioni di origine. Per ogni regione viene indicata la tabella sui “Migliori acquisti” che segnala i vini dal rapporto qualità-prezzo più favorevoli dell’anno, per poi dare spazio alle schede informative dei produttori selezionati e dei loro vini.
OLTRE LA VITA, FARINETTI RICEVE IL PREMIO MASCIARELLI
È Oscar Farinetti, l’ideatore di Eataly, il vincitore dell’edizione 2015 del premio premio Gianni
Masciarelli “Oltre …la vite”, nato su iniziativa del Comune di San Martino sulla Marrucina luogo di nascita e centro dell’attività del produttore di vino scomparso nel 2008 all’età di 53 anni. Il Premio, giunto alla settima edizione è stato conferito, come ha spiegato Marina Cvetic, moglie di Masciarelli, «all’unanimità a Oscar Farinetti, imprenditore che, al di là degli straordinari successi commerciali e industriali, ha promosso il cibo e la cultura gastronomica italiani come tessuto di valori, storie, progetti. Un talento nell’affermare l’eccellenza di un territorio e dei suoi prodotti che ci ricorda Gianni Masciarelli». Il premio consegnato a Farinetti è stato realizzato dall’orafo Enzo Torrieri di Guardiagrele e consiste nella riproduzione di un tralcio di una vecchia vite proveniente dai 350 ettari di terreno coltivato a vigneto della cantina che produce oltre 2 milioni di bottiglie l’anno. Il tralcio è montato su pietra bianca della Maiella lavorata dallo scalpellino Riccardo Di Ienno, su cui sono montati grappoli e foglie di vite d’oro. Ai piedi del tralcio, un piccolo Panama, un cappello che Gianni Masciarelli indossava per ripararsi dal sole quando frequentava le sue vigne. Durante la cerimonia Farinetti ha elogiato le eccellenze abruzzesi. Nelle precedenti edizioni sono stati premiati l’Associazione Libera nella persona di Don Luigi Ciotti, Gad Lerner, Bruno Vespa, Oliviero Toscani, Francesco Moser e Mimmo Locasciulli.
LA TUTELA DEL CLIENTE NEI VIAGGI. CONVEGNO A PESCARA CON L’AIGA
“La tutela del cliente nei contratti di viaggio e turismo”. Ne hanno discusso a Pescara i giovani avvocati delle sezioni AIGA di Pescara, Avezzano, L’Aquila, Teramo. L’avvocato Edno Gargano del foro di Pescara, esperto nel diritto dei passeggeri e l’avv. Luigi Zannella del foro di Napoli, docente di Diritto dell’Unione Europea, S.S.P.L - Università degli Studi di Napoli “Federico II” hanno illustrato le principali problematiche in cui si può incorrere in caso di viaggi aerei come la cancellazione del volo, il ritardo prolungato, l’overbooking, lo smarrimento del bagaglio, analizzando le normative comunitarie e internazionali a tutela dei viaggiatori. L’avvocato Annamaria Bertucci Bellafante, giudice di Pace a Pescara, ha descritto alcuni casi pratici. L’ avv. Nicola Paolo Rossetti, coordinatore AIGA e cultore della materia, si è soffermato sul contratto col tour operator. A conclusione dei lavori la prof.ssa avv. Lorena Ambrosini, professore Associato, titolare delle Cattedre di Diritto Civile e di Diritto Agrario presso l’Università degli Studi di Teramo, Facoltà di Giurisprudenza, ha illustrato la Disciplina delle “sopravvenienze” nei contratti cosiddetti di “pacchetti turistici”, analizzando le varie ipotesi di penali da pagare in caso di recesso dal contratto di viaggio da parte del turista. Il convegno è stato affiancato da una mostra d’arte con le opere di Anja Kunze. 13
ctrl
s
SVILUPPO DEL CRATERE SISMICO, PARTE “#OPERAZIONE 4% RE-START”
La cosiddetta “area del cratere sismico” comprende i 57 comuni abruzzesi colpiti dal sisma del 6 aprile 2009,
con una popolazione che ammonta complessivamente a circa 140 mila abitanti. La maggior parte è caratterizzata da bassa densità di popolazione e offre un contributo limitato alla produzione regionale. Per questo, lo Stato ha previsto di destinare allo sviluppo delle attività produttive che operano all’interno del cratere fondi pari al 4% delle risorse finanziarie utilizzate per la ricostruzione dell’Aquila. Parliamo di fondi per lo sviluppo delle attività produttive di circa 240mln di euro da impiegare lungo assi di intervento quali: Ricerca e Alta Formazione, Ambiente e Turismo, Cultura. Il vice-presidente della Regione, Giovanni Lolli, ha convocato un tavolo finalizzato a definire il programma di utilizzo di queste risorse. Ad “#OPERAZIONE 4% RE-START” partecipano le componenti economiche, produttive e formative che operano all’interno del cratere, la senatrice Stefania Pezzopane e il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. «Non esiste oggi in Italia un territorio tanto ristretto quanto quello del cratere, sul quale siano ricadute risorse finanziarie così ingenti e tutte in un’unica soluzione: circa il quadruplo di quanto la Regione otterrà dai fondi europei per i prossimi anni», ha detto Lolli.
I GIOVANI COLDIRETTI ASSEGNANO GLI “OSCAR GREEN”
Puntano sul digitale, sul sociale e sull’integrazione con altri settori produttivi i quattro giovani imprenditori agricoli e una associazione risultati vincitori dell’edizione 2015 degli “Oscar Green”, «Il concorso -come ha ricordato Pier Carmine Tilli, delegato regionale di Giovani Impresa Abruzzo- premia l’importante lavoro di rinnovamento e sviluppo che i giovani agricoltori portano avanti ogni giorno per rispondere alle esigenze sempre nuove del mercato». Protagonista assoluta un’agricoltura proiettata nel futuro, ma che non dimentica tradizione e solidarietà. I vincitori. Categoria “We Green”-Riccardo Gentile, titolare dell’azienda vitivinicola Gentile Vini di Ofena, ha proposto le cover per telefonini e tablet tinte con essenze naturali a base di vino. Categoria “Impresa 2.Terra” - Sara Di Martile, collabora nell’azienda di famiglia Golden Rose di Pianella, uno dei pochi birrifici agricoli abruzzesi, che ha creato un innovativo “agripub” dove mangiare e bere wurstel e birra rigorosamente Made in Italy. Categoria “Fare rete” - Gianluca Delle Monache, titolare dell’azienda agricola Allium di Penne nata per produrre aglio rosso e bianco abruzzese ed esportarlo all’estero, si è ora lanciata nell’e-commerce. Sergio Carosella è riuscito a coniugare la passione per l’informatica con quella per l’agricoltura attraverso il sito www.allevaunmaiale.it che dà la possibilità di scegliere un suino appena nato, allevarlo virtualmente seguendone la crescita attraverso apposite web cam e riceverne a domicilio le carni suddivise e impacchettate. Oscar per il Paese Amico - Associazione Senologica Abruzzese, che ha siglato una convenzione con Coldiretti Abruzzo per la diffusione delle tematiche legate alla sana e corretta alimentazione come strumento preventivo delle malattie tumorali. IL BEST ITALIAN WINE AWARDS BEVE BIANCO ABRUZZESE
Il Trebbiano Valentini (2012) e il Pecorino di Terra dei Beati (2013) hanno rappresentato la nostra regione al
Biwa - Best italian wine awards, entrando tra i 50 migliori vini d’Italia (decimo e ventinovesimo posto in classifica); una menzione speciale è stata assegnata al Trebbiano Vigna di Popoli (2013). Nella “terra dei rossi” a vincere sono stati i bianchi, un risultato evidenziato da tutti i produttori premiati, concordi sulla necessità di investire sul bianco e accelerare sulla qualità. Adriana Galasso, presidente dell’associazione “E’ Abruzzo” e alla guida dell’azienda famigliare Torre dei Beati, ha commentato «Bisogna tornare alla qualità, ad una filiera tutta abruzzese di produzione e imbottigliamento. Se pensiamo che il 70% del vino prodotto in Abruzzo viene imbottigliato fuori allora capiamo perché altre regioni ci superano. E con vitigni come il Pecorino, con caratteristiche tecniche eccezionali, si può pensare di cambiare il disciplinare, farlo diventare solo doc e non anche igt in modo che la filiera si accorci, la qualità si esalti e che il Pecorino non faccia la stessa fine del Montepulciano».
14
tendenze fatti persone
SM@ARTICKET, SPERIMENTIAMO IL BIGLIETTO ELETTRONICO
La bigliettazione elettronica per il trasporto pubblico locale per ora è attiva, in via sperimentale e
solo per gli abbonamenti mensili nominativi, nell’ambito del servizio urbano di Lanciano, ma con l’adeguamento tecnologico delle apparecchiature presenti sui mezzi di trasporto sarà avviata anche nell’area metropolitana Chieti-Pescara. Il progetto SM@ARTICKET è un’idea di mobilità integrata e sostenibile resa operativa dal Polo INOLTRA, che ha reso il servizio a titolo gratuito, in quanto cofinanziato nell’ambito del POR FESR 2007-2013, e si inserisce nel processo di rivoluzione del sistema dei trasporti in Abruzzo. È stata predisposta una piattaforma telematica di emissione di titoli di viaggio elettronici a sostegno delle finalità di sviluppo strategico di TUA (Azienda Trasporti Abruzzese) e di tutti gli operatori del Trasporto Passeggeri regionali. Con SM@RTICKET viene così avviato un processo di innovazione con effetti incentivanti sul rapporto domanda/ offerta di trasporto pubblico.
Philippe Daverio, ospite d’eccezione a Villa Maiella
Centoventitré è il brand del Gruppo Xenia dedicato alla promozione di eventi per l’arte e
la cultura. Centoventitré ha definito una serie di incontri culturali con una formula nuova: l’evento “A cena con…” che vede la tavola quale elemento di raccolta della community invece che il teatro o gli spazi più tradizionali. Ospite dell’evento “A cena con…” dello scorso 13 ottobre è stato il grande Philippe Daverio. La cena si è svolta presso il ristorante 1 stella Michelin Villa Maiella di Guardiagrele e il tema è stato Cucina, Arte, Economia. Centoventitré e le relative iniziative hanno origine dall’idea di promuovere incontri ed eventi che abbiano come caratteristica la condivisione diretta tra i partecipanti, in antitesi all’offerta di manifestazioni più tradizionalmente massive. Una scelta quella del prof. Daverio dovuta alla sua indiscussa preparazione e capacità comunicativa. L’evento ha riscosso un ottimo successo di partecipazione e di gradimento. Durante la serata i partecipanti hanno interagito con curiosità e interesse riscontrando grande disponibilità da parte del professor Daverio che oltre che per le sue doti professionali è noto e amato anche per le sue qualità umane. Entusiasta dell’evento anche la famiglia Tinari che in una serata speciale ha saputo mixare l’amore per la cucina a quello per l’arte.
BCC SANGRO TEATINA, 500 SOCI A LANCIANO PER LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO
Sono stati oltre cinquecento i soci di Bcc Sangro Teatina che hanno partecipato alla
Giornata del Ringraziamento, l’annuale evento della banca che si è svolto a Lanciano. Una giornata alla scoperta del capoluogo frentano dove, da dicembre scorso, è operativa una nuova e moderna filiale, la diciassettesima del gruppo con sede centrale ad Atessa, e sportelli in Abruzzo e Molise. I soci sono giunti dalle due regioni, per una giornata che si è aperta con visite guidate curate dall’associazione Amici di Lancianovecchia, che ha permesso ai numerosi gruppi partiti a distanza di quindici minuti di scoprire e apprezzare il notevole patrimonio culturale e architettonico della città, tra il quartiere di Lanciano Vecchia, il percorso Diocleziano e le chiese del centro storico, in particolare il santuario del Miracolo Eucaristico. Un gruppo è stato affidato ad un disabile in carrozzella, Pasqualino Di Vito , dell’associazione Vicoli e Miracoli, una start up per guide turistiche attiva in città. La seconda parte della visita guidata è stata a cura dello staff della Caritas, che ha condotto i presenti alla scoperta, tra l’altro, del Museo Diocesano. Al termine delle visite, l’intero gruppo ha raggiunto l’officina storica della Ferrovia Sangritana, pregevole esempio di archeologia industriale situato nel cuore della città, allestita per l’occasione in elegante sala da pranzo, proprio al fianco dei convogli storici della società di trasporto. Prima del pranzo, hanno portato il loro saluto il presidente della Bcc, Pier Giorgio Di Giacomo , e il direttore generale, Fabrizio Di Marco. Tra le autorità presenti, il vicesindaco di Lanciano, Pino Valente. Nel pomeriggio, nella basilica della Madonna del Ponte i partecipanti hanno partecipato alla messa di ringraziamento, presieduta dall’arcivescovo di Lanciano, monsignor Emidio Cipollone.
15
Primo piano
Due immagini della conferenza stampa
Turismo: D’Alfonso lancia “Abruzzo Open Day” Il governatore lancia il progetto per promuovere l’Abruzzo nel Mondo. Durante l’incontro è stata presentata la riforma della legge regionale sulla nuova governance davanti ai rappresentanti di DMC e PMC » a cura della redazione - foto concesse dalla Regione Abruzzo
U
n giorno all’anno per dieci anni sarà dedicato all’Abruzzo Open Day, la prima giornata della gratuità. È un progetto lanciato dal presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, proprio nel giorno della presentazione della nuova legge sulla governance turistica. Secondo i calcoli, Abruzzo Open Day, una “grande piattaforma che dovrà offrire il meglio di sé” potrebbe portare ad un aumento di 2 punti percentuali del Pil regionale. Nove milioni di euro e la cifra che la Regione è pronta a stanziare per quello che il Presidente immagina come un “grande pugno allo stomaco sul piano della conoscibilità dell’Abruzzo”. A cominciare dall’Ente regione che offrirà il proprio sistema trasportistico gratis per i turisti. Il Presidente ha colto l’occasione della nuova legge 15, approvata da maggioranza ed opposizione, in un clima di collaborazione su questo tema”, per fare chiarezza sui punti di forza e sulle maggiori criticità del sistema turistico abruzzese. Ha
messo sul piatto della bilancia i numeri a chiusura della stagione turistica, che segnano più due milioni di presenze in più, “frutto dell’accordo fra Dio e il vostro lavoro”, ha detto D’Alfonso rivolgendosi agli operatori, ma anche l’assenza di norme capaci di rendere “oggettivamente facile, conosciuto e conveniente l’Abruzzo”. E, tuttavia, secondo il Presidente, nella difficoltà della nostra regione ad essere “destinazione” non hanno fatto difetto le risorse finanziarie, quanto piuttosto le norme che sarebbero state necessarie “ad evitare che si distruggessero i fondi. Come nel 1991 quando furono spesi 9 miliardi di lire per fare attrazione turistica con una esaltazione identitaria: il lupo”. Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato oltre al governatore, i rappresentanti di DMC e PMC, i consiglieri regionali firmatari della norma Lorenzo Berardinetti, Camillo D’Alessandro e Mauro Di Dalmazio, e il capo Dipartimento del Settore Trasporti, Turismo e Cultura, Giancarlo Zappacosta
•
17
Da sinistra: Carlo Imperatore e Marco Fracassi
Unica Energia Partire dall’asset energia per aiutare le imprese del sistema confindustriale aquilano ad abbattere i costi delle utilities » di Laura Tinari - foto concesse da Confindustria L’Aquila
D
are servizi alle aziende associate, è questa la mission di un’associazione di categoria ed è per questo che Confindustria L’Aquila ha deciso di sostenere le proprie imprese iscritte nella gestione e nel risparmio dei costi sostenuti per le utilities, uno dei mag-
18
giori oneri di criticità aziendale, partendo dall’asset dell’energia. Nasce così l’idea di creare Unica Energia scrl, poiché soltanto gestendo professionalmente masse consistenti di consumi energetici si riescono ad ottenere le migliori condizioni economiche sul mercato e poter
Primo piano
così consentire anche alle imprese di dimensioni minori la possibilità di accesso ai vantaggi riservati alle grandi. Unica Energia è una società consortile senza scopo di lucro costituita ad aprile di quest’anno su iniziativa di Confindustria L’Aquila e con la partecipazione di Confindustria Teramo e aderisce al Coordinamento Consorzi Energia, la sola del Centro-Sud,
esprimendo anche un membro del Cda l’ing. Stefano Maccallini. Presidente della società è Marco Fracassi, presidente anche di Confindustria L’Aquila, a seguirla dal punto di vista organizzativo è il direttore dell’Associazione Carlo Imperatore, mentre i rapporti di fornitura sono curati dall’ing. Stefano Maccallini. Stefano Maccallini
a tu per tu con Marco Fracassi Tra le diverse materie prime di cui le aziende hanno bisogno, come mai avete scelto di partire dall’aspetto dell’energia? «Come noto ogni azienda manifatturiera presenta nel proprio bilancio e segnatamente tra i costi del conto economico la voce “costi energetici”, quindi è evidente che agire su questa componente riducendone l’impatto genera un miglioramento nei conti e quindi un risultato di bilancio migliore». Come opera Unica Energia?
«Unica Energia nasce con l’intento di
creare un “gruppo d’acquisto” per Energia Elettrica e Gas al cui interno possono trovare benefici le imprese associate con l’obiettivo commerciale di agire sui prezzi delle forniture e sulle condizioni finanziarie; tecnico sulla qualità del servizio di fornitura; politico sulla normativa legata al settore energia».
Quali nel dettaglio i principali servizi che questa società offre? «Le forniture di energia elettrica e gas presentano molte insidie. Unica Energia avvalendosi della professionalità dell’ing. Stefano Maccallini è nella condizioni di svolgere un ruolo di negoziazione della fornitura ma anche e soprattutto un controllo accurato delle bollette, nella fase successiva, verificandone le singole componenti». Quale è stata in questi primi
Marco Fracassi
mesi la risposta delle aziende?
«Il progetto di Confindustria L’Aquila ha riscosso molto successo anche fuori dai
confini regionali e credo di poter senza dubbio sostenere che lo stesso possa diventare una best practice associativa»
•
19
La sede di Pescara del Gruppo Go Infoteam
20
cover story
Gruppo Go Infoteam: «COSì CREIAMO IL TUO VANTAGGIO COMPETITIVO» L’azienda nata a Pescara opera nel panorama nazionale dell’Information Technology. I mondi della tecnologia e del business stanno convergendo, obiettivo di Go Infoteam è guidare le aziende in questo percorso
» di Eleonora Lopes - foto di Vincenzo Sulpizio
G
o Infoteam è un gruppo consulenziale abruzzese nel panorama nazionale dell’Information Technology con competenze e certificazioni di grande rilevanza che esprime il suo forte commitment attraverso le soluzioni per settori manifatturiero, distribuzione, commercio e Pubblica Amministrazione. Grazie ai 16 anni di esperienza, il Gruppo coniuga in modo armonico competenze, creatività e innovazione, sviluppo e sostenibilità, passione ed entusiasmo insieme alle più innovative soluzioni per il business. Al suo timone ci sono Massimo Di Remigio amministratore della società e il suo socio Roberto Di Camillo. «Nel corso degli anni abbiamo realizzato centinaia di iniziative di successo –spiegano i due soci- per alcune tra le più prestigiose aziende locali e internazionali, da Telecom
21
Il front office e il team commerciale
Il team sviluppo e programmazione
a Fastweb, da Fater a Toto, dalla Regione Abruzzo al Ministero dell’Interno fino ai Ministeri di Giustizia di paesi esteri. Collaboriamo inoltre con numerose aziende di medie dimensioni». La forza del Gruppo Go Infoteam è l’attenzione a tutta la catena di valore dell’ICT: consulting, system & business integration, servizi di outsourcing, assistenza, prodotti, soluzioni verticali, web e sviluppo software. La specializzazione delle risorse, gli investimenti in ricerca e l’integrazione del proprio patrimonio di competenze assicurano una visione globale della complessità dell’ICT. Il Gruppo composto da 3 società, impiega 62 risorse umane tra dipendenti e collaboratori attivi sui presidi ed ha più di 1000 clienti su tutti i mercati.
lenza nell’ambito delle normative e Best Practice Internazionali, in particolare fornisce supporto a organizzazioni pubbliche e private nella definizione e progettazione di soluzioni organizzative e tecniche conformi alle direttive per l’adeguamento al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD), schema informativo per le Pubbliche Amministrazioni.
La Divisione Consulting del Gruppo Go Infoteam, dispone di un forte background sia legislativo che tecnico e avvalendosi di sistemi software di propria progettazione, affronta tematiche che spaziano dall’Agenda Digitale, all’applicazione degli adempimenti previsti dal Codice della Privacy, sia da un punto di vista documentale/organizzativo che tecnologico. Inoltre si occupa di consu-
Il Gruppo è continuamente alla ricerca di nuovi standard da raggiungere, per poter fornire ai clienti un servizio migliore e sempre più professionale. Le certificazioni ottenute sono la garanzia della competenza nel progettare, implementare e supportare soluzioni hardware & software. Le partnership commerciali più significative sono colossi mondiali del settore: Fujitsu, VMWARE, NetApp, CISCO, VEEAM, Microsoft, ADOBE. Inoltre il Gruppo Go Infoteam certifica il suo servizio di assistenza verso i clienti seguendo gli elevati standard ISO 20000. Il Gruppo Go Infoteam ha raggiunto il massimo livello di partnership con Fujitsu, che lo ha premiato nel giugno 2014, come prima azienda in Italia nella crea-
Il team di assistenza e manutenzione tecnica
La premiazione di Fujitsu al Gruppo Go Infoteam
Consulenza e Formazione
22
Partnership d’eccellenza e la Qualità come cultura condivisa e certificata
cover story
I NUMERI DEL GRUPPO GO INFOTEAM
62 3 oltre
1.000
Dipendenti e collaboratori
Società del Gruppo
clienti su tutti i mercati
Il team di progettazione e relazioni con le PA
Approccio ai clienti
zione di nuove opportunità di Business.
Partecipazione a progetti complessi e reti di impresa Reti di impresa, Poli di innovazione e Ufficio Progettazione Comunitaria sono riprova dell’investimento del Gruppo Go Infoteam in competitività, innovazione, efficienza. Il Gruppo Go Infoteam da anni sviluppa progetti, tecnologie e ricerca, l’accesso a fonti di finanziamento locali, nazionali ed europei. A fronte della crescita dei settori in cui il Gruppo propone soluzioni ad alto contenuto tecnologico è stato organizzato un ufficio ad hoc per seguire la nuova programmazione comunitaria.
La focalizzazione sui settori di mercato permette all’azienda di realizzare soluzioni innovative su misura per ciascun cliente. Sia che si tratti di aziende private o di enti pubblici, il Gruppo segue diverse fasi di approccio: attento ascolto delle esigenze del cliente, rilevazione dello stato di fatto, analisi, progettazione e proposta. Al cliente viene fornita la migliore soluzione per le proprie esigenze, frutto della continua formazione delle risorse aziendali. Nel Post-Sales il cliente viene seguito nelle fasi di progetto e nelle soluzioni tecniche applicate alla propria infrastruttura IT. Completa il quadro l’assistenza tecnica certificata, con risorse diversificate: tecnico, sistemista junior, sistemista senior.
I MERCATI Il Gruppo Go Infoteam è un partner con solide competenze verticali di business e una visione trasversale della tecnologia e delle soluzioni.
8%
8%
Privati e micro impresa Liberi professionisti Privati
46%
46%
Pubblica amministrazione e sanità Difesa Governo Locale e Centrale Sanità Welfare ed Enti Previdenziali
32% 14% 32%
Industria e servizi Aeronautico Automazione Energia Prodotti di consumo Servizi Manifatturiero Retail Logistica e trasporti
14%
Telecomunicazioni Media Telecomunicazioni
23
L’offerta Estero Tecnologia GSM Geo localizzazione Sicurezza Consulenza al Ministero della Difesa Consulenza al Ministero dell’Agricoltura Soluzioni per la Sanità Gestionali ERP Sistemistica Italia Risk Management Web Design - Mobile Programmazione Software Software web ed App Posizionamento SEO Automazione Processi Formazione Gestionali ERP Sicurezza delle Reti Cloud Assistenza Tecnica Consulenza Pmi - PA
Sviluppo Software Con le competenze acquisite negli anni nella progettazione di sistemi altamente flessibili, accessibili via web, multi-piattaforma (pc, tablet, smatphone), l’azienda è in grado di creare valore, di dare forma a nuovi business e di progettare modelli operativi per il futuro. Il Gruppo Go Infoteam ha partecipato a progetti di ammodernamento dei mercati ittici delle regioni Abruzzo, Calabria e Toscana. Ha operato per il Ministero di Giustizia per il controllo dei braccialetti elettronici, e ancora si occupa di soluzioni gestionali retail e aziendali, fino all’automazione dei processi industriali. Le soluzioni del Gruppo Go Infoteam sono attive oltre che su territorio nazionale anche in Albania, Algeria e presto in Serbia.
Cloud Computing La tecnologia è uno degli asset più innovativi e in continua espansione inserita nell’offerta del Gruppo Go Infoteam. La proposta del cloud computing del Gruppo Go Infoteam combina applicazioni e infrastruttura software con un modello flessibile di erogazione e utilizzo, offrendo tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni di livello Enterprise in modo conveniente ed elastico. Grazie a questa tecnologia oggi il Gruppo Go Infoteam riesce a raggiungere clienti fuori dal territorio locale fornendo soluzioni retail per migliaia di negozi di tutta Italia e soluzione di gestione del patrimonio immobilia-
24
Attività sistemistiche Grazie alle migliori infrastrutture e tecnologie assicurano i più elevati standard di sicurezza, affidabilità ed efficienza.
36 Data Center 2.100 Virtual machine 62.000
ore annue di assistenza erogate
4.200 tera byte gestiti re, già utilizzata da centinaia di Comuni italiani. Sono in progetto per il 2015-2016 l’adeguamento al Cloud delle principali soluzioni vincenti del Gruppo Go Infoteam.
L’importanza del mobile: perchè il Gruppo Go Infoteam propone ai suoi clienti di investire su App e Web Mobile L’80% della popolazione italiana tra gli 11 e i 74 anni, 38 milioni di persone, dichiara di accedere a internet da qualsiasi luogo e strumento. Sono 18 milioni gli Italiani che possono accedere a internet da cellulare e 3,7 milioni da tablet, entro il 2019 ogni italiano avrà tre dispositivi mobili. Il tasso di crescita annuo del traffico dati mobile è a due cifre. «Per noi il mobile –spiega Massimo Di Remigio- non è una tendenza del momento, il Gruppo Go Infoteam fin dal 2012 si occupa di sviluppo di applicazioni mobile, software e web application su misura per le aziende, per qualunque tipo di dispositivo e per qualunque tipo di business». Internet sempre più può esprimere il vero volto dell’azienda, essere il miglior mezzo di marketing e comunicazione. Essere presenti su Internet non è più un segno distintivo, è fondamentale esserci, ma nel modo giusto, con interattività e completezza, ecco perché il Gruppo Go Infoteam ha ampliato il suo ventaglio di servizi web a disposizione delle imprese che vogliono essere presenti su larga scala.
cover story
a tu per tu con Massimo Di Remigio e Roberto Di Camillo
La vostra è un’azienda locale che opera in maniera globale. Quali sono i mercati esteri raggiunti in questi anni? «Abbiamo ritenuto fin dagli inizi del 2000 che fosse importante confrontarsi con altri mercati, culture e capacità. Il confronto e la sfida hanno portato la società alla crescita, all’arricchimento della propria conoscenza e ad acuire la visione nel tempo e nello spazio. L’Albania è stato il primo mercato che abbiamo affrontato non senza difficoltà, ma con soddisfazione e raggiungendo grandi risultati. Ad oggi il gruppo Go Infoteam gestisce da due anni il sistema di controllo dei detenuti ai domiciliari, abbiamo progettato e realizzato il sistema sofMassimo Di Remigio e Roberto Di Camillo
25
cover story
Il team dell’amministrazione
tware e hardware delle centrali e dei braccialetti elettronici. Il Ministero di Giustizia albanese ha ottenuto, grazie alla soluzione, la razionalizzazione delle sue carceri. Il Ministero dell’Agricoltura e quello della Sanità stanno collaborando con la nostra azienda su progetti di ricerca tecnologica. Aziende algerine, serbe e moldave utilizzano le nostre soluzioni software realizzate per le loro specifiche esigenze». Quali progetti avete in campo?
«Sono numerosi i progetti che il
Gruppo sta portando avanti, sia in Italia che all’estero. Dopo il successo di alcuni software di nostra produzione, erogati in modalità SaaS, stiamo procedendo al lancio di nuovi prodotti, non senza prima aver fatto uno studio di mercato e aver preparato adeguati piani di marketing. Siamo in fase di potenziamento delle strutture in Albania per l’erogazione di servizi e progetti. Tra questi i servizi informatici sanitari da erogare su tutto il territorio, software per la tracciabilità alimentare che regolamenteranno le procedure nazionali sullo standard europeo, con l’obiettivo di rendere la produzione interna esportabile. Nell’ambito consulenziale, il progetto software sull’analisi del rischio è in
Il team di soluzioni in Cloud
continua evoluzione, l’obiettivo è quello di rendere questo prodotto/ servizio di uso trasversale su aziende e Pubblica Amministrazione e creare una rete distributiva di concessionari a livello nazionale. La nostra soluzione di automazione per l’asta e la tracciabilità del pescato, è la più innovativa in Europa, perfettamente aderente alla legislazione e nell’ultimo anno abbiamo raddoppiato le installazioni. È in fase di definizione, un accordo con un ente nazionale per la standardizzazione della soluzione sul territorio. Ci sono molti altri progetti pronti per essere proposti a partner internazionali, selezionati dall’ufficio che si occupa di seguire la programmazione comunitaria». Come si articola il vostro team di collaboratori? «Il Gruppo Go Infoteam per noi è un grande progetto, cerchiamo di trasferire ai nostri collaboratori l’entusiasmo che deriva dal raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti di volta in volta. Il movimento sincrono di risorse, progetto e aziende è necessario per il raggiungimento dei risultati in modo armonico senza sovraccaricare le risorse, rispettando i tempi e consolidando l’immagine
aziendale. Crediamo che il clima sia l’indispensabile spinta per una prestazione eccellente. Per questo prevediamo percorsi di crescita rivolti ai dipendenti per motivare, creando condivisione, correttezza e trasparenza. Rafforziamo lo spirito aziendale con eventi interni, utilizzati come una leva per migliorare il clima, la motivazione e le performance dello staff». Quanto è importante per un’azienda del settore ICT investire su ricerca e sviluppo? «Il motore del nostro lavoro è alimentato dall’innovazione, per poterlo manovrare c’è bisogno di avere la conoscenza che si acquisisce solo investendo in ricerca e sviluppo. Durante il nostro percorso, questo aspetto ha subito un’evoluzione, prima solo nella mente di pochi, ora inserita come asset aziendale. Dall’analisi dei processi alle ricerche di mercato, con la capacità di valutare la fattibilità e il piano di marketing per lo sviluppo del progetto. Ora più che mai, le aziende dipendono da investimenti innovativi per essere competitive e il Gruppo Go Infoteam collabora con enti, aziende e centri di ricerca nazionali ed esteri, per lo sviluppo di nuove tecnologie»
•
27
RIMPASTO NELLA GIUNTA REGIONALE
A ndrea Gerosolimo di Abruzzo Civico che si occuperà di lavoro e formazione, aree interne, associazio-
nismo territoriale e grandi eventi, è l’unica novità nella nuova Giunta regionale Abruzzo. Dopo il rimpasto, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso ha conferito le deleghe, che sostanzialmente sono rimaste invariate, ai singoli assessori e al sottosegretario nominati lo scorso 11 settembre. Il presidente a tutte le deleghe conservate ha aggiunto quelle relative al personale, alla digitalizzazione, alle infrastrutture e trasporti e al turismo. Giovanni Lolli, vice presidente, ha ceduto la valorizzazione dei beni culturali e le politiche per la ricostruzione. A Silvio Paolucci è stato affidato l’incarico di impiantistica sportiva, mentre ha ceduto il personale e la digitalizzazione. Le deleghe di Dino Pepe sono rimaste invariate. Marinella Sclocco ha mantenuto tutte le sue tranne per le politiche del lavoro. Mario Mazzocca è stato nominato sottosegretario.
IL COLONNELLO SIRIMARCO È IL NUOVO COMANDANTE REGIONALE DEI CARABINIERI
P
assaggio di consegne nella caserma Infelisi, sede del Comando Legione Carabinieri “Abruzzo” tra il generale di brigata Claudio Quarta e il colonnello Michele Sirimarco. Sirimarco, nato a Roma nel 1960, è sposato e ha tre figli. Laureato in Giurisprudenza, ha comandato le Compagnie di Montecatini Terme e Palermo San Lorenzo, il Reparto territoriale di Monreale e il Comando provinciale di Cagliari. Alla cerimonia, presieduta dal comandante interregionale “Ogaden” di Napoli, generale di Corpo d’armata Franco Mottola, hanno partecipato i comandanti provinciali di Chieti, Teramo, L’Aquila e Pescara, ufficiali e personale dei reparti d’Abruzzo e i rappresentanti dell’Associazione nazionale carabinieri. Il generale Quarta ha invece assunto il comando del Centro nazionale amministrativo carabinieri di Chieti Scalo, cedutogli dal generale di brigata Pietro Barbano. Alla cerimonia ha partecipato il sottocapo di Stato maggiore dell’Arma, generale di divisione Gaetano Maruccia.
UDC, DI GIUSEPPANTONIO COMMISSARIO REGIONALE
Enrico Di Giuseppantonio, componente della direzione nazionale dell’Udc, è stato nominato commis-
sario regionale. La nomina è giunta dal segretario Lorenzo Cesa con «l’obiettivo di riorganizzare il partito nella regione Abruzzo, in prospettiva della ricomposizione dell’area dei popolari». «Impegneremo tutte le nostre forze - ha commentato Di Giuseppantonio - per cominciare a preparare un cantiere popolare e democratico. È evidente che anche nella nostra regione dobbiamo contribuire a costruire rapidamente un soggetto politico più ampio ed aperto, mettendo da parte una volta per tutte le divisioni e le gelosie. L’aspirazione è di mettersi insieme, tutti con la stessa dignità, per costruire qualcosa di completamente nuovo in grado di rappresentare davvero le istanze e le speranze degli abruzzesi».
ANTONELLA ALLEGRINO ENTRA NEL CDA DELLA SAGA
Il nuovo cda della Saga, dopo le dimissioni imposte dal governatore Luciano D’Alfonso, è stato rinno-
vato. Il consiglio di amministrazione, nominato dall’assemblea, vede riconfermato Nicola Mattoscio, presidente della Fondazione Pescarabruzzo, quale presidente e Antonello Ricci, manager del gruppo Maresca, come vicepresidente. La novità deriva dalla nomina dell’ex consigliera provinciale dell’Idv, Antonella Allegrino, imprenditrice, che garantisce all’interno del consiglio di amministrazione le quote rosa, non rispettate nella precedente formazione.
28
incarichi & carriere
NUOVE CARICHE ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI AVVOCATI DI TERAMO
L’Associazione Italiana Giovani Avvocati di Teramo, alla quale possono aderire tutti gli avvocati under
45 ed i praticanti avvocati dell’Ordine di Teramo, ha eletto il nuovo presidente. Si tratta di Luca Scarpantoni. Designati i componenti del Consiglio Direttivo: Martina D’Andrea, Daniela Di Pancrazio, Carla Gatti, Roaldo Lukaj, Eleonora Paglia, Consuelo Prezioso (tesoriere), Nicola Paolo Rossetti (vicepresidente), Massimo Tiberio (segretario). Rivestiranno il ruolo di delegati Nazionali Lucio De Luca, Massimo Di Giacomantonio, Stefano Franchi, Lorenzo Mazzarulli, Vincenzo Strozzieri. L’associazione che costituisce un’occasione di incontro e di confronto professionale e culturale tra colleghi avvocati, studia e approfondisce i problemi della categoria, facilita l’accesso alla professione attraverso un vicendevole aiuto, presta assistenza ai propri iscritti, rappresenta una cassa di risonanza per le esigenze e le aspirazioni dei giovani avvocati.
CONFINDUSTRIA, IVAN PANTALONE ALLA GUIDA DELLA SEZIONE SANITà
Ivan Pantalone è il presidente della sezione sanità di Confindustria Chieti - Pescara. Pantalone, ammi-
nistratore unico di Intermedix sarà affiancato dal vice Presidente, Giovanni Scurti e dai consiglieri: Giovanna D’Innocenzo, Antonio De Marini, Silvia Marinelli, Ana Paula Masaguè, Antonio Monteferrante, Manuel Pantalone, Germana Sorge. «Sono davvero soddisfatto - ha dichiarato il neo presidente - perché la nascita di questa Sezione è frutto dell’impegno di tutti coloro i quali hanno creduto in quello che fino a pochi mesi fa era solamente un progetto. All’interno della Sezione che avrò l’onore di presiedere convivono diverse anime, che vanno dai grandi gruppi di Case di Cura ai fornitori di dispositivi ed apparecchiature medicali, dai centri di riabilitazione alle R.S.A. e ai centri diagnostici e il mio primo e più importante obiettivo sarà senz’altro quello di dare piena rappresentanza ad ognuno di questi comparti».
UN PESCARESE IL NUMERO UNO DELLA SEAT
L’abruzzese Luca De Meo, 48 anni, laureato in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di
Milano, attualmente membro del Consiglio di Amministrazione della Audi Ag per le vendite e il marketing, è stato nominato nuovo presidente del comitato esecutivo della Seat. De Meo sostituirà Jürgen Stackmann, che passerà alla marca Volkswagen in qualità di vicepresidente vendite, marketing e after sales. Entrambi ricopriranno le rispettive posizioni a partire dal 1° novembre 2015. De Meo, che ha oltre 20 anni di esperienza nell’industria automobilistica, ha iniziato la sua carriera professionale in Renault, per poi passare a Toyota Europe e successivamente al Gruppo Fiat, dove ha svolto ruoli dirigenziali per i marchi Lancia, Fiat e Alfa Romeo. De Meo ha rivestito incarichi di responsabilità anche nel Gruppo Volkswagen.
29
incarichi & carriere
ANTONIO D’INTINO PRESIDENTE DEL C.V.A.C. DELL’ANCE NAZIONALE
Incarico nazionale per Antonio D’Intino, eletto presidente del Comitato per la Verifica degli Adempi-
menti Contributivi (C.V.A.C.) dell’Ance Nazionale. «È il risultato di un grande gioco di squadra - ha commentato D’Intino, consigliere nazionale Ance e past president Ance Abruzzo - laddove l’Abruzzo si aggiudica ancora una presidenza pur contando il 2,5% nella scacchiera dello stivale e a fianco di colossi come la Lombardia, che da sola fa il 25% e in accoppiata con il Piemonte e Veneto praticamente la maggioranza assoluta». In 70 anni di storia, l’Abruzzo ha contato solo due figure apicali nell’ambito dei vertici nazionali: Daniele Becci, dal 2007 al 2009 presidente della Commissione Nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali per la sicurezza in edilizia, e Angelo Di Cesare vicepresidente con delega alla Opere Pubbliche nel 2013/2015.
FIDA CONFCOMMERCIO: LIBERATI ELETTO CONSIGLIERE NAZIONALE CON DELEGA AI GRANDI EVENTI Il Presidente provinciale FIDA Confcommercio Angelo Liberati, contitolare con il fratello Gianfranco dello storico supermercato del Torrione Conad, che da oltre 50 anni è nato e frequentato da aquilani, nei giorni scorsi, nel corso dell’Assemblea Nazionale della Fida, che ha scelto quale Presidente la reggiana Donatella Prampolini che è succeduta al compianto Dino Abbascià, è stato eletto Consigliere Nazionale con un larghissimo consenso che lo ha collocato in ambito nazionale al secondo posto in termini di preferenze. Successivamente la Presidente Prampolini, riconoscendo la professionalità e le capacità sindacali dell’esponente aquilano della FIDA, ha affidato ad Angelo Liberati la delega nazionale per i grandi eventi che la FIDA nazionale seguirà come è accaduto recentemente per l’Expo 2015.
PARCO DEL GRAN SASSO E MONTI DELLA LAGA, NICOLETTI SI INSEDIA
D
omenico Nicoletti è il nuovo direttore del parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Architetto paesaggista, giornalista, primo Direttore del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, docente in “Gestione e Salvaguardia delle Aree Protette” all’Università di Salerno è stato anche membro del nucleo tecnico della “Rete per l’attuazione della Convenzione Europea del Paesaggio” presso il Consiglio d’Europa. Nicoletti, che al suo insediamento ha incontrato Maurizio Pelosi, ha dichiarato di aver «Colto con piacere l’occasione di incontrare il vice presidente, nell’autorevolezza del suo ruolo; un incontro che va nella direzione di iniziare a ricollocare funzioni e responsabilità, al fine di costruire un nuovo scenario e far sì che anche le popolazioni comprendano che si volta pagina». Pelosi dal canto suo si è detto «Certo che, grazie alla grande competenza ed esperienza del prof. Nicoletti, si potrà ben collaborare per un miglioramento ed un rilancio della gestione del Parco».
31
» di Laura Tinari - foto concessa da Elital S.r.l.
S Le parole di Guido Arsita
entir parlare di 007, di spazio, difesa, satelliti non capita tutti i giorni. Sentirne parlare con tanta passione neanche. E sentirne parlare a L’Aquila, e da un’azienda aquilana a tutti gli effetti, è ancora più bello. E si, perché quello aquilano è un territorio su cui insistono importanti realtà dell’Industria aerospaziale (Thales, Selex, Telespazio) che nel corso del tempo hanno saputo creare un indotto capace di sviluppare importanti potenzialità economiche e imprenditoriali locali. Parliamo sicuramente della Elital e della famiglia Arista. Ed è proprio Guido a raccontarci di cosa questa azienda si occupi, cosa significhino le parole “spazio” e “difesa” che nell’immaginario collettivo rimandano ad un qualcosa di lontano, quasi di fantastico. Un campo quello dello Spazio che nell’ultimo anno ci ha fatto sognare con l’impresa di Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana ad essere entrata negli equipaggi dell’ESA.
«Lo spazio è un luogo pieno di cultura e opportunità»
«I sistemi per la difesa servono per affermare e sostenere la propria identità nazionale. Non si può non essere pronti ad affrontare una possibile minaccia»
«Credere nel gruppo, nei collaboratori perché soltanto grazie a loro si riesce a creare qualcosa di grande»
«Innovare sempre costruendo sulle proprie tradizioni»
32
R
Elital S.r.l.
iavvicinarsi alla famiglia che viveva a L’Aquila e “assecondare” l’aspirazione di creare qualcosa di proprio, dopo anni di lavoro in Selenia, poi Alenia, sono state le due spinte che nel 1986 hanno portato Marcello Arista a creare la Elital S.r.l. e a farne prima di tutto un’azienda di famiglia in cui lavorano con lui sua moglie Paola e i suoi figli Guido e Antonella. Oggi quasi 30 anni dopo, Elital è una interessante realtà imprenditoriale della provincia dell’Aquila, sicuramente per i settori in cui opera: Spazio e Difesa. Ma anche perché è cresciuta nel tempo in modo “sano” creando un team di lavoro oggi di 45 unità tra dipendenti e professionisti, specializzati e che l’azienda attrae anche da fuori L’Aquila, e un fatturato di circa 4 milioni di euro. Elital progetta e costruisce sistemi particolari e complessi nei suoi due ambiti operativi: macchine specifiche per il campo spaziale e costruzioni di componenti per satelliti; progettazioni e realizzazioni
per corpi speciali stile “007” nel campo della difesa. Per entrambi i settori l’azienda ha le competenze per trasformare le esigenze di un cliente in un prodotto finito! Altrettanto “particolari” anche i clienti, tra cui NATO, Agenzia Spaziale Europea (ESA), l’Ente Spaziale Argentino, Ministero della Difesa, Aeronautica Militare Italiana, Agenzia Spaziale Italiana (ASI), Protezione Civile, multinazionali che operano nel settore. Negli ultimi anni Elital ha intrapreso un’importante attività commerciale verso i Paesi del Medio Oriente. Ma il più grande successo di questa azienda sta nella filosofia a cui si ispira: lavorare a livello sovranazionale, portando a L’Aquila contributi diretti e indiretti in termini di posti di lavoro, ma anche esportando la cultura che esprime, cooperando con le Università, ospitando dei master, collaborando con le Università, ospitando Master, cooperando a livello nazionale ed europeo, invitando i propri referenti a conoscere da vicino e apprezzare l’azienda e la nostra realtà locale.
New Generation storie&persone
G
uido Arista ha trentotto anni, è responsabile tecnico della Elital S.r.l. dal 2010, azienda di cui è anche socio al 15%. È stato membro della European Business Delegation nella M4G ed è componente del Consiglio Direttivo del Gruppo Giovani Confindustria Gran Sasso. Sposato con Laura, ha festeggiato da poco il terzo compleanno del loro Edoardo. Durante il servizio militare ha avuto l’opportunità di entrare nella Scuola Militare della Cavalleria nel Raggruppamento Addestrativo RISTA che ha come compiti la ricognizione, sorveglianza, intelligence e target acquisition. Un’esperienza che oggi applica nel suo lavoro e che ha reso più forte la passione per questi temi. «Ho sempre lavorato in azienda e così ho scoperto come essere il responsabile tecnico ti permetta di seguire in prima persona i lavori e farli tuoi - ci racconta Guido perché ogni attività che facciamo ha un’anima. Anche una macchina per lo spazio deve essere “bella”, ergonomica e avere un certo carattere, che in questo campo, come in altri, è tutto. La Elital è un’azienda costituita da persone che rendono possibile tutto questo!». In questi anni Guido ha seguito dal punto di vista sistemistico i progetti e contemporaneamente ha gestito i rapporti con i clienti «il mio ruolo è saper interpretare con un prodotto l’esigenza del cliente e poi coniugarla alla strategia commerciale», continua. Le sue passioni? «Viaggio molto per lavoro e questo mi piace. La musica mi accompagna nella vita. È al tempo stesso espressione di forza e di dolcezza a seconda dello stato d’animo, ha il potere di ridare ritmo e concentrazione ad una giornata e di tenerti sveglio una notte intera!». Di Guido esce fuori anche la vena un po’ romantica «Mi piace il fascino dei prodotti “pensati”, quelli frutto di tanto lavoro e passione, che traspare attraverso la loro bellezza. L’arte è più forte della cultura, quando un quadro, una vettura, uno strumento musicale, un qualsiasi prodotto è costruito con passione, diventa arte. In tal caso mi piace interessarmi e capirne di più».
Guido Arista 33
» di Luigi Carunchio
TUTTO SULLE SIIQ Per le Società di Investimento Immobiliare quotate, è stato previsto un particolare regime di tassazione
C nessun socio possieda direttamente o indirettamente più dell’80% delle partecipazioni o dei diritti di voto
34
on la circolare 32/E del 17.09.2015 l’Agenzia delle Entrate interviene nel chiarire i dubbi interpretativi relativi a quanto previsto in tema di SIIQ da parte del Decreto Legge n° 133 del 12.09.2014 c.d Decreto Sblocca Italia, convertito in legge 164 de 11.11.2014. Le SIIQ sono Società di Investimento Immobiliare Quotate per le quali è stato previsto un particolare regime di tassazione nel caso in cui l’attività prevalente sia la locazione immobiliare, congiuntamente ad altri requisiti in seguito indicati. La scelta per il regime agevolato si effettua mediante opzione da esercitare entro la fine del periodo d’imposta precedente a quello dal quale la società intende avvalersene. L’opzione è irrevocabile e comporta per la società l’assunzione della qualifica di “Società di investimento immobiliare quotata” (Siiq), che deve essere indicata nella denominazione sociale e in tutti i documenti della società. Per tali società, le novità introdotte dal Decreto Sblocca Italia, intervengono sia a modificare i requisiti soggettivi previsti per poter accedere all’opzione speciale delle SIIQ, sia a modificare la disciplina delle imposizioni fiscali delle
plusvalenze prodotte dalla vendita degli immobili da parte della SIIQ. Lo speciale regime impositivo applicato alle SIIQ, permette di rendere esente la tassazione ai fini IRES e IRAP degli utili prodotti dalla locazione immobiliare. La tassazione avverrà nel momento in cui gli utili sono distribuiti in capo ai soci, mediante l’applicazione di una ritenuta a titolo di acconto per gli i soci imprenditori e a titolo di imposta per gli altri soggetti. Nel caso in cui il socio sia a sua volta una SIIQ non sconta nessuna tassazione. Attualmente la ritenuta applicata è pari al 26%. In particolare l’articolo 20 comma 1 lettera a) numeri 1 e 2 del Decreto ha riformulato il comma 119 della legge 296/2006 che disciplina le società di investimento immobiliare. Attualmente i requisiti soggettivi che devono essere posseduti da una SIIQ sono: la società sia costituita sotto forma di società per azioni; tali azioni siano negoziate nei mercati regolamentari; la società abbia la residenza nello Stato; nessun socio possieda direttamente o indirettamente più dell’80% delle partecipazioni o dei diritti di voto; almeno
fisco
Lo speciale regime impositivo applicato alle SIIQ, permette di rendere esente la tassazione ai fini IRES e IRAP degli utili prodotti dalla locazione immobiliare
il 25% delle azioni, siano possedute da soci che non abbiano più del 2% delle partecipazioni o dei diritti di voto; (quest’ultimo requisito non si applica alle società giù quotate); Il possesso dei requisiti può essere anche successivo all’esercizio dell’opzione al regime speciale, se comunicata all’Agenzia delle Entrate con specifiche modalità previste, entro i primi 30 giorni dall’inizio del periodo di imposta. In merito alle plusvalenze determinate dalla vendita degli immobili posseduti dalle SIIQ, il Decreto riconduce le plusvalenze nell’ambito della gestione esente, considerando tali operazioni parte integrante delle attività svolte dalle SIIQ. Prima delle modifiche introdotte, le plusvalenze realizzate dalla vendita degli
immobili, rientravano nell’attività diversa dalla locazione immobiliare e davano luogo ad elementi di reddito inclusi nella gestione imponibile. Svolgere prevalentemente l’attività di locazione immobiliare, significa per le SIIQ avere immobili posseduti a titolo di proprietà, o altro diritto reale, per un valore pari ad almeno l’80% del proprio Attivo Patrimoniale e ottenere ricavi da locazione per almeno l’80% dei componenti positivi del Conto Economico. La normativa disciplina anche le SIINQ, ovvero le società di investimento immobiliare non quotate, le quali devono avere le stesse caratteristiche delle SIIQ, sostituendo il requisito della negoziazione in mercati regolamentari con quella di essere controllate da una SIIQ
In merito alle plusvalenze determinate dalla vendita degli immobili posseduti dalle SIIQ, il Decreto riconduce le plusvalenze nell’ambito della gestione esente, considerando tali operazioni parte integrante delle attività svolte dalle SIIQ
•
luigicarunchio@valoreassociati.it
35
» di Antonio Teti
ISIS e Cyber Caliphate: la guerra digitale dello Stato Islamico Il Cyber Caliphate, o Califfato cibernetico, è il “braccio informatico” dell’ISIS. Costituitosi nel 2014, attualmente conduce attività di cyber war, condizionamento psicologico di massa, reclutamento di nuovi combattenti da introdurre nelle file dell’ISIS e raccolta di ingenti somme per il finanziamento delle attività militari
All’inizio crea una “special unit” di esperti informatici, la cui forza si basa su un nucleo iniziale di una ventina di hackers di età compresa tra i 18 e 24 anni, ma nel giro di pochi mesi riesce a strutturare delle “hackers division”, basate su un organico complessivo di circa 3.000 hackers “effettivi”, dislocati in ogni angolo del pianeta ma con una forte presenza in Europa e negli Stati Uniti
36
“I
nternet ha fortemente amplificato la campagna terroristica dello Stato Islamico e di conseguenza ha soffocato i tentativi di diminuire la diffusione delle ideologie del gruppo estremista”, questo è quanto ha affermato durante una recente dichiarazione al Council on Foreign Relations il direttore della Central Intelligence Agency, John Brennan, aggiungendo che “Ciò che rende il terrorismo così difficile da combattere non è solo l’ideologia che lo alimenta, o le tattiche che utilizza. È soprattutto il potere dei moderni sistemi di comunicazioni a svolgere un ruolo determinante”. Il Cyber Caliphate riesce ad ottenere successi maggiori grazie all’utilizzo dei più diffusi strumenti di comunicazione in Rete, come i social media, piuttosto che sui campi di battaglia. È la sua capacità di ottenere una diffusione transnazionale di idee in tempo reale a rendere possibile la sua stessa esistenza. “Le nuove tecnologie possono aiutare i gruppi di operazioni analoghe coordinate ISIL, ottenere nuove reclute, diffondere propaganda e ispirare simpatizzanti in tutto il mondo ad agire in loro nome” ha asserito Brennan. Negli ultimi mesi gli Stati Uniti hanno condotto circa 2.800 attacchi aerei verso obiettivi dell’ISIS, ma che non hanno minima-
mente affievolito le sue capacità mediatiche. “La minaccia globale del terrorismo si è notevolmente amplificata nell’attuale mondo interconnesso, dove un incidente in un angolo del globo può immediatamente innescare una reazione a migliaia di miglia di distanza; e dove un estremista solitario può andare online e imparare a realizzare un attacco senza mai uscire di casa” ha concluso il Direttore della CIA. La forza dell’ISIS risiede in quello che è stato definito come il “braccio tecnologico” del nascente Stato Islamico: il Cyber Caliphate. Il suo ideatore e fondatore è Abu Bakr Al-Bhagdadi, che nel 2014 ha avuto la lungimirante idea di creare una struttura di hackers in grado di condurre una guerra “asimmetrica”, combattuta non solo con le tradizionali armi da fuoco ma anche con armi tecnologiche utili per l’impiego nel più immenso e ambito campo di battaglia: il Cyberspazio. All’inizio crea una “special unit” di esperti informatici, la cui forza si basa su un nucleo iniziale di una ventina di hackers di età compresa tra i 18 e 24 anni, ma nel giro di pochi mesi riesce a strutturare delle “hackers division”, basate su un organico complessivo di circa 3.000 hackers “effettivi”, dislocati in ogni angolo del pianeta ma con una forte presenza in Europa e negli Stati Uniti. I cyber jihadisti
ICT
Sono soprattutto i social network a rappresentare il veicolo di maggiore impatto per le attività di propaganda e persuasione nel Cyberspazio
lavorano ininterrottamente 24 ore al giorno per condurre cyber attacchi indirizzati verso tutti i paesi considerati “nemici” o “infedeli”. Ma la loro attività non si limita alle sole azioni di cyber war. Molto del loro lavoro è dedicato soprattutto alle azioni di proselitismo e propaganda finalizzate al sostenimento della causa dello Stato Islamico. Sono soprattutto i social network (Facebook, Twitter, WhatsApp, Instagram, YouTube, MySpace) a rappresentare il veicolo di maggiore impatto per le attività di propaganda e persuasione nel Cyberspazio. Grazie al loro utilizzo, soprattutto nel corso degli ultimi sei mesi del 2014, gli arruolamenti nelle file dell’ISIS, da parte di giovani occidentali, è addirittura triplicato. Solo in Europa, secondo una stima della CIA (Central Intelligence Agency) elaborata a settembre del 2014, il numero degli arruolati occidentali nelle file dell’ISIS ammonterebbe ad un numero oscillante tra i 20.000 e i 25.000. Foraggiate con finanziamenti pari solo a quelli dedicati all’acquisto di armi e munizioni, le hackers divisions dell’ISIS combattono quotidianamente una guerra reale nel mondo virtuale anche per tentare di introdursi all’interno dei sistemi informatici di tutti i Paesi “nemici” (per
danneggiare i sistemi o per rubare i dati che vi sono conservati). Negli ultimi mesi gli esempi non sono mancati: dal cyber attacco a Twitter che ha consentito la violazione di numerosi account, alla penetrazione dei server dello United States Central Command (CENTCOM) di Tampa, al prelievo di informazioni riservate del personale che lavora al Pentagono, fino all’attacco al sito web della Malaysia Airlines. Secondo un articolo del The Daily Beast1 di settembre scorso, alcuni esperti di intelligence della CIA avrebbero denunciato delle ingerenze da parte del Pentagono per falsificare i dati di alcuni rapporti sullo stato di evoluzione della guerra condotta contro le forze dell’ISIS. Il tutto per dare un’immagine positiva del governo di Obama e offuscare gli insuccessi finora conseguiti nella lotta al terrorismo islamico. Le potenzialità dell’ISIS sono state fortemente sottovalutate e lo stesso governo USA non ancora identificato una strategia che possa risultare vincente. Se il Presidente USA avesse letto “L’arte della guerra” di Sun Tzu, avrebbe compreso la prima regola fondamentale per evitare di soccombere: mai sottovalutare il proprio nemico…
Grazie al loro utilizzo, soprattutto nel corso degli ultimi sei mesi del 2014, gli arruolamenti nelle file dell’ISIS, da parte di giovani occidentali, è addirittura triplicato
•
1. http://www.thedailybeast.com/articles/2015/09/09/exclusive-50-spies-say-isis-intelligence-was-cooked. html?via=mobile&source=email
37
» di Simone D’Alessandro
Creatività cibernetica, come funziona? Da Vasset a Calderoli, la “combinazione automatica” abbatte il “pensiero generativo”
N
Con il racconto di Vasset cambia la soluzione tecnologica: l’algoritmo si sostituisce universalmente e impersonalmente a tutte le altre tecniche sinora sperimentate
38
el 2006 un brevissimo romanzo (appena 96 pagine) di Philippe Vasset, dal titolo Generatore di Storie pubblicato da Voland, descriveva in chiave fanta-tecnologica l’esistenza di un software denominato “script-generator” in grado di creare automaticamente qualsiasi tipo di libro, film, pubblicità o videogioco. Il suo sconfinato database contiene tutte le notizie, le storie, i personaggi, le ambientazioni e le trame, sia reali che fittizie, del passato e del presente. Combinando all’infinito queste materie prime, si ottengono best seller. Il tutto senza l’aiuto dell’uomo. Il software, infatti, inventa anche gli autori di tali opere, costruendo nomi e biografie specifi-
che. L’idea di una scrittura capace di realizzarsi automaticamente non è nuova. Apparteneva ai surrealisti (come non ricordare il manifesto di Breton); ma si potrebbe risalire a Joyce e ancor prima a Cartesio, per poi trovare altri, ancor più vestusi, maestri che hanno pensato alle possibilità tecniche di replicare, incrociare, decostruire e rielaborare pensieri e parole producendo qualcosa che assomigli all’umano. Con il racconto di Vasset cambia la soluzione tecnologica: l’algoritmo si sostituisce universalmente e impersonalmente a tutte le altre tecniche sinora sperimentate: dal collage applicato da Burroughs al Pasto Nudo, alle provocazioni del gruppo ‘63, dal grammelot alle invenzioni dadaiste.
creatività
Nel 2006 un brevissimo romanzo di Philippe Vasset, dal titolo Generatore di Storie pubblicato da Voland, descriveva in chiave fanta-tecnologica l’esistenza di un software denominato “script-generator” in grado di creare automaticamente qualsiasi tipo di libro, film, pubblicità o videogioco
Il software abbatte le soluzioni del passato, ma anche l’uomo che le ha inventate. La combinazione programmata produce opere. La logica combinatoria sostituisce il pensiero umano errabondo, generativo, limitato e cosciente. Oggi la storia di Vasset si avvera in politica, ma nel modo più banale e casuale possibile. Un generatore automatico di emendamenti (prevalentemente incoerenti) rischia di produrre stallo politico o quanto meno “ricatto con richieste”: come in un noir che si rispetti. Il nodo problematico al centro di
questa vicenda giammai surreale, fin troppo reale, è lo scadimento del processo creativo. Combinare automaticamente senza l’errore dell’umano, ci trasporta nel torpore cerebrale. La quadratura del cerchio? Rendere pienamente coerenti ed efficaci tutti i pensieri possibili attraverso un algoritmo. Fortunatamente la realtà tecnologica odierna presenta una serie di limiti rispetto alla distopia di Vasset: non è ancora possibile generare ottime opere (solo “calderonate”) e sarà sempre impossibile contenere tutte le storie umane
La logica combinatoria sostituisce il pensiero umano errabondo, generativo, limitato e cosciente
•
39
» di Filippo Paolini
Legge di conversione, come funziona Le misure urgenti in materia fallimentare, civile e processuale civile e di organizzazione e funzionamento dell’amministrazione giudiziaria
N La prassi ha dimostrato come tale meccanismo, introdotto nel 2012, abbia rappresentato il cavallo di troia per ottenere un più agevole raggiungimento della maggioranza necessaria per l’approvazione della proposta di concordato
40
el precedente numero, avevamo illustrato le novità più rilevanti introdotte in materia fallimentare, soprattutto con riferimento all’istituto del concordato preventivo, dal decreto legge 83/2015 entrato in vigore a fine giugno scorso. A seguito della conversione del suddetto decreto, ad opera della Legge 132/2015 pubblicata il 20 agosto, sono state apportate ulteriori modifiche che è opportuno esaminare. Avevamo detto della assoluta novità delle c.d. “offerte concorrenti” (presentabili da terzi soggetti estranei in caso di concordato così detto chiuso) e delle “proposte concorrenti” (presentabili, invece, dai creditori, che rappresentino almeno il 10% dei crediti). In relazione a queste ultime, la legge di conversione ha precisato che le stesse non sono ammissibili se il professionista attestatore del piano dichiari che la proposta assicura la soddisfazione di almeno il 40% dei crediti chirografari, ovvero del 30% nel caso di concordato con continuità aziendale.
Peraltro, la relazione del commissario giudiziale diventa uno strumento fondamentale nell’ottica delle offerte e delle proposte concorrenti e, nella stessa, devono essere illustrate le utilità che, in caso di fallimento, possono essere apportate dalle azioni risarcitorie, recuperatorie o revocatorie che potrebbero essere promosse nei confronti di terzi. La legge di conversione, inoltre, segna il definitivo addio alla così detto “silenzio assenso”, vale a dire alla finzione giuridica per cui la mancata espressione del voto da parte dei creditori era equiparata ad un voto favorevole. La prassi ha dimostrato come tale meccanismo, introdotto nel 2012, abbia rappresentato il cavallo di troia per ottenere un più agevole raggiungimento della maggioranza necessaria per l’approvazione della proposta di concordato, atteso che, nell’esperienza precedente, la necessità di un voto espresso faceva si che il “non-voto” precludeva molto spesso il raggiungimento dell’obiettivo. Adesso si torna all’antico ed è abbastanza scontata la previsione di un drastico calo delle proposte che saranno approvate ovvero, ancor prima, delle
norme & leggi
La legge di conversione, inoltre, segna il definitivo addio alla così detto “silenzio assenso”, vale a dire alla finzione giuridica per cui la mancata espressione del voto da parte dei creditori era equiparata ad un voto favorevole
domande di concordato che saranno presentate. La novella legislativa ha apportato sostanziali modifiche anche al processo esecutivo. È stato istituito il portale delle vendite pubbliche gestito direttamente dal Ministero della Giustizia ma, come al solito, l’effettiva attivazione è rimandata alla pubblicazione di apposite specifiche tecniche; attraverso questo dovranno essere pubblicizzate tutte le aste a pena di estinzione della procedura. Viene introdotta la possibilità per il debitore di accedere alla conversione del pignoramento “a rate”, richiedendo la sostituzione dei beni o dei crediti pignorati con una somma di denaro, da rimborsare con rate mensili entro il termine di trentasei mesi, maggiorato degli interessi scalari al tasso convenzionale
pattuito o in mancanza al tasso legale. Una forte accelerazione, almeno sulla carta, è stata impressa ai tempi degli atti finalizzati alla fissazione delle aste: dimezzato il termine di efficacia del pignoramento e quello per presentare l’istanza di vendita (da 90 a 45 giorni), nonché per depositare la documentazione ipocatastale (da 120 a 60 giorni). Il Giudice fisserà il numero complessivo degli esperimenti di vendita, in numero non inferiore a tre, oltre ai criteri per determinare i relativi ribassi, le modalità di deposito della somma ricavata dalla vendita e il termine finale, non inferiore a sei mesi e non superiore a un anno, alla cui scadenza il soggetto incaricato della vendita deve restituire gli atti in cancelleria
Viene introdotta la possibilità per il debitore di accedere alla conversione del pignoramento “ a rate”, richiedendo la sostituzione dei beni o dei crediti pignorati con una somma di denaro, da rimborsare con rate mensili entro il termine di trentasei mesi
•
41
lavoro in corso » di Andrea Bonanni Caione (Avvocato - managing partner LabLaw)
LE RELAZIONI INDUSTRIALI DOPO IL JOBS ACT Confindustria ha già dimostrato, in questi anni, di sapersi porre quale interlocutore autorevole sia del Governo che delle altre Parti sociali
L’
approvazione in via definitiva dei testi dei decreti delegati completa il percorso normativo che ha portato alla integrale revisione delle norme in materia di rapporto di lavoro. Il complesso programma di governo, avviato con il famoso tweet mediante il quale il premier introduceva la locuzione “jobs act” nel vocabolario giuridico italiano, è alla fine compiuto. È un percorso che segna la volontà del Legislatore di riprendere le redini del gioco, e che segna un vistoso dietrofront rispetto agli indirizzi di politica del lavoro dei precedenti Governi. L’invito europeo a rivedere il sistema si era, in precedenza, tradotto in un corpus normativo molto timido, che delegava alla contrattazione collettiva (in particolare di secondo livello) l’introduzione di novità significative in materia di flessibilità del rapporto (sia sotto il profilo della disciplina dei licenziamenti che sotto quello dell’utilizzo delle c.d. forme contrattuali flessibili). Il Jobs act si presenta come un compiuto corpus normativo, che disciplina ex novo sia il rapporto di lavoro che le forme contrattuali flessibili, riducendo di molto lo spazio dell’autonomia collettiva. Questa impostazione tradisce la sfiducia dell’esecutivo Renzi nei confronti del Sindacato ed impone una forte riflessione su quale debba essere il ruolo delle relazioni industriali dopo Jobs Act. È evidente che occorre un salto di qualità. Le relazioni sindacali devono necessariamente sorpassare l’ottica della gestione della crisi per concentrare la propria attenzione sulla individuazione di leve che favoriscano la competitività delle aziende. In questa ottica occorre rivedere senza dubbio il ruolo del contratto collettivo nazionale e proseguire nel virtuoso percorso di decentramento delle relazioni industriali. Sotto il primo punto di vista non può più
essere rimandata una importante opera di riduzione del numero dei contratti collettivi, che favorisca la nascita di uno nuovo strumento che, lungi dal tradursi in un mero fattore di aumento dei costi, si ponga quale obiettivo quello di individuare regole di sistema certe ed applicabili a tutti, ed affronti tematiche di interesse generale quali quella del salario minimo e del necessario vincolo tra retribuzioni e produttività aziendale. Sotto il secondo punto di vista occorre aiutare la piccola impresa a crescere ed a dotarsi di un struttura di relazioni negoziali con le controparti sindacali, che sia di supporto ad una crescita condivisa della competitività dell’azienda e, quale conseguenza naturale, delle condizioni normative e retributive dei lavoratori che a tale accresciuta competitività si dedichino. Solo per questa via potrà evitarsi che l’intervento normativo che è nell’aria (numerosi sono i disegni di legge depositati sia in Senato che alla Camera), sulla scorta di una evidente pregiudiziale negativa tra le fila governative, cancelli la pluridecennale storia italiana delle relazioni industriali introducendo strumenti (quale il Sindacato unico) che costituiscono la negazione del percorso e della funzione del sindacalismo italiano. Confindustria ha già dimostrato, in questi anni, di sapersi porre quale interlocutore autorevole sia del Governo che delle altre Parti sociali. È giunto il momento che le altre sigle datoriali ne seguano l’esempio (aderendo, ad esempio, al modello delineato dal TU in materia di rappresentanza) e che i sindacati assumano in pieno la sfida della competitività del Paese e delle sue aziende come unica via per assicurare la corretta redistribuzione della ricchezza tra le parti che di tale competitività siano attrici
È giunto il momento che i sindacati assumano in pieno la sfida della competitività del Paese e delle sue aziende
•
43
Le nostre tecnologie al tuo servizio COMPONENTI ELETTRONICI ED ELETTROMECCANICI PER L’AUTOMAZIONE INDUSTRIALE
DISPONIBILE CATALOGO 2014/2015. RICHIEDILO SU www.ceit.it Ceit srl - Via Custoza 26/a - 66100 Chieti Scalo CH - Italy - Ph. +39 0871 564947 - Fax +39 0871 565034 - ceit@ceit.it - www.ceit.it
A tutta Formazione » di Elisa Antonioni
“Perché formare il personale se poi se ne va?” Una riflessione a questa domanda che molti imprenditori si pongono…
“P
erché dovrei formare il personale se poi se ne va?” Una domanda che alcuni imprenditori si pongono ancora. Eppure sembra evidente che per competere oggi abbiamo una sola possibilità: investire sulle persone, affinché aumenti la loro produttività. Ma quali sono gli indicatori per misurare la produttività? La capacità tecnica? Le ore di presenza in azienda? Se il mondo sta cambiando possiamo pensare di gestire il cambiamento con gli stessi interrogativi e utilizzare gli stessi indicatori per valutare il grado di efficienza delle nostre aziende? Proviamo a cambiare schema. Proviamo a chiederci: quanto sono allineate le persone rispetto agli obiettivi aziendali? Quanto sono disposte ad assumersi la responsabilità del loro lavoro? Quanto riescono a risolvere in modo efficace i problemi? Che con una foto istantanea potrebbe essere: quante pause caffè occorrono per chiudere una riunione portando a casa l’obiettivo prefissato? Quante telefonate occorrono per sapere a che punto si trova una commessa? Quante volte di fronte ad un mancato risultato ci sentiamo rispondere “ma abbiamo sempre fatto così”? Allora chiediamoci quanto costano queste dinamiche, quanto frenano il raggiungimento del risultato e se ci consentono di raggiungere il risultato migliore. Sono numerosi gli studi sulla valutazione delle performance dei team, le Università americane stanno
sviluppando numerosi progetti su questo tema, e tutti concordano sul fatto che un team positivo e coeso porta “inspiegabilmente” a performance nettamente più elevate. E la formazione può fare molto per aumentare l’empowerment dei nostri team, stimolare entusiasmo e motivazione. Negli Usa il riconoscimento dell’importanza del pensiero positivo e della resilienza avviene con gli studi del prof. Martin Seligman nel campo della psicologia positiva. In particolare, la prima teoria viene descritta nel testo Authentic Happiness, del 2002 e prende il nome di Teoria della felicità autentica. Marcial Losada uno psicologo americano specializzato in “psicologia organizzativa”, ha condotto uno studio molto interessante su cosa rende maggiormente performante un team di lavoro. Insieme ai suoi collaboratori ha analizzato le riunioni di 60 team composti da 8 manager all’interno di una grande società. Cosa è emerso? Che i team con prestazioni più elevate erano quelli che avevano un maggior numero di interventi positivi rispetto a quelli negativi. Quindi: non perdiamo occasione di lodare le persone che abbiamo vicino, non soltanto i familiari, anche il commesso o la commessa che ti assiste con professionalità durante i tuoi acquisti, l’addetta delle poste che è gentile con te e così via… Ma torniamo al dilemma iniziale : perché dovrei formare il personale se poi se ne va? Risponderei con una battuta: “E se poi invece resta?”
Un team positivo e coeso porta “inspiegabilmente” a performance nettamente più elevate
•
45
» di Monica Di Pillo
Da sinistra: Carmine Pisano, Daniele Becci, Ottorino La Rocca, Monica Di Pillo e Giovanni Ajassa
L’Abruzzo si rimette in moto partendo dall’export Si punta su export in crescita, reti d’impresa e protezione dai rischi del mercato. Ne hanno parlato in un convegno organizzato al Castello di Semivicoli da BNL, Confindustria Chieti Pescara e Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo
“L’
Abruzzo si rimette in moto, con i settori dei mezzi di trasporto e dell’agroalimentare che spingono l’export, grazie anche al boom verso gli Stati Uniti, cresciuto nel primo semestre del 2015 del 21%. Continuare ad investire, puntare sulla qualità e sull’innovazione e, soprattutto, fare rete fra le imprese sono fattori che costituiscono leve strategiche per affrontare le nuove incertezze dello scenario internazionale”. È quanto ha affermato Giovanni Ajassa, responsabile del Servizio Studi di BNL Gruppo BNP Paribas nel corso del convegno “Cogliere le opportunità e comprendere i rischi in un mondo che cambia: Protezione e Reti d’Impresa”, organizzato al Castello di Semivicoli da BNL, Confindustria Chieti Pescara e Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo. Nel corso dell’affollato convegno è emerso che nel secondo trimestre del 2015 l’export in Abruzzo è cresciuto del 3,5% e la produzione è aumentata del 3,4% rispetto allo stesso trimestre del 2014. Segnali interessanti per gli imprenditori abruzzesi,
46
che possono affidarsi alle reti di impresa, uno strumento di politica industriale utile anche per accedere più facilmente al sistema creditizio. «In Italia - ha spiegato Fulvio D’Alvia, direttore RetImpresa Confindustria - ci sono oltre 2 mila e 300 contratti di rete che coinvolgono quasi 12 mila imprese, inoltre il 27% di queste è costituito da aziende sparse in più regioni. L’Abruzzo attualmente conta 617 aziende che aderiscono a reti d’impresa ed è la sesta regione italiana per reti d’impresa, una leva strategica importante per valorizzare le potenzialità del territorio». Ma per crescere è necessario proteggersi dai rischi del mercato, così come da un sistema macroeconomico che evolve, tema affrontato da Federico Morelli, responsabile Bancassurance BNP Paribas Cardif, che ha consigliato ai numerosi imprenditore presenti a Semivicoli: «Di difendere il proprio business dagli imprevisti, immunizzando l’impresa da eventi che possono mettere in crisi il presente e il futuro, proteggendo le persone che lavorano con l’imprenditore e per l’imprenditore». Particolarmente sentito,
credito & finanza
Monica Di Pillo e Giovanni Ajassa
Il pubblico intervenuto al convegno
dunque, il tema del Secondo Welfare, ossia dell’insieme di benefits e servizi forniti dall’azienda ai propri lavoratori, al fine di migliorare la vita privata e lavorativa. «L’86% delle piccole imprese - ha continuato Morelli - è coperta contro l’incendio, ma solo il 30% contro i furti, responsabilità civile, rischi tecnologici, merci trasportate, business interruption. Bisogna proteggere il reddito di impresa dal fatalismo, tutelare la redditività con la copertura integrata del capitale investito, del capitale umano e della responsabilità civile; oltretutto le imprese con minore rischiosità, quelle che appartengono a Reti d’Impresa e che vantano coperture assicurative dei rischi aziendali, dovrebbero ottenere condizioni migliori sul mercato del credito». Giocava invece in casa Carmine Pisano, direttore territoriale Centro Italia della BNL, di Pescara, orgoglioso di illustrare ad una folta platea di suoi corregionali il sostegno che i centri BNL Creo per le imprese sparsi in Abruzzo, a Pescara, Vasto e Teramo, possono dare. «Portateci una valida idea - ha affermato Pisano - e vi aiuteremo a sostenerla, seguendovi in tutti gli step necessari, già dalla creazione di un business plan. Oltre ai Centri Creo, la BNL, banca attiva sul territorio e su scala nazionale ed internazionale
grazie all’appartenenza al gruppo BNP Paribas, presente in 75 Paesi, è la prima ad inaugurare un nuovo modo per essere vicini alle aziende, è Mestiere Impresa, una piattaforma digitale, uno space business dove far incontrare imprenditori, esperti di economia, finanza e marketing, oltre a specialisti BNL, per sviluppare nuove idee ed occasioni di business, in Italia e sui mercati internazionali». Mestiere Impresa offre anche un focus sull’internazionalizzazione, con analisi sui mercati esteri per identificare il più adatto ed utile ai propri prodotti; informazioni specifiche per individuare le controparti commerciali e valutarne l’affidabilità; approfondimenti su soluzioni, servizi e prodotti dedicati da BNL e da BNP Paribas a quanti vogliano esportare la propria attività. Al convegno di Semivicoli sono intervenuti anche: Ottorino La Rocca, al timone di Valagro e vice presidente Confindustria Chieti Pescara con delega per l’Internazionalizzazione; Daniele Becci, presidente del Centro Estero delle Camere di Commercio d’Abruzzo; Alessandro Addari, vice presidente Confindustria Chieti Pescara e presidente Servizi Innovativi; Paolo Di Marco, Pd For, consulenza direzionale; e Marco Belisario, vice presidente esecutivo Polo Alta Moda
Andrea Taffi e Federico Morelli
Da sinistra: Paolo Di Marco, Fulvio D’Alvia, Nino Germano e Alessandro Addari
•
47
credito & finanza » di Chiara Valentini - foto concesse da Comma
Alcuni baby soci BCC premiati per i primi 10 anni
Alessandro Azzi durante il saluto alla platea al PalaBCC di Vasto
La BCC della Valle del Trigno festeggia 30 anni Sportelli aperti alla cittadinanza e conviviale con 800 soci presenti
L
a BCC della Valle del Trigno è nata a Mafalda nel 1985 con 240 soci, oggi vanta 2100 soci all’attivo, un patrimonio passato da 114.000 euro a oltre 15 milioni di euro, una realtà che conta 38 dipendenti dai 2 iniziali del 1985. Una storia di passione che ha portato tutta la Valle del Trigno ad avere una propria banca locale e cooperativa. In occasione dei 30 anni, la banca ha organizzato alcune importanti iniziative il 26,27,28 Settembre. VienInBcc un’apertura straordinaria di tutte le filiali da Ripalimosani a Vasto: filiali aperte a clienti, soci e cittadinanza come occasione di confronto e conoscenza. Inoltre, presso la Sede legale di San Salvo, un momento dedicato ai baby soci della banca: giochi e divertimenti per bambini soci della BCC (da 0 a 12 anni) ed un momento di riflessione per i loro genitori con un seminario sulla gestione delle emozioni aperto a tutti e gratuito. Nello stesso giorno la Caccia al tesoro della Cooperazione organizzata per i giovani soci BCC (18-35 anni). Fino ad arrivare il 27/09 al grande evento: la Conviviale del socio presso il PalaBCC con 800 soci presenti. Tra questi, oltre 80 baby soci. Durante la grande festa sono stati consegnati numerosi riconoscimenti, tra cui quelli ai baby soci per i primi 10 anni da socio Bcc, ai soci che hanno raggiunto la maggiore età e a coloro che sono stati il fulcro della festa: i soci fondatori. Coloro che 30 anni fa a Mafalda hanno raccolto la sfida ed il progetto ideato dall’attuale presidente e fondatore Nicola Valentini e ne hanno fatto una
realtà. A loro in particolare è stata dedicata tutta la festa e una posizione centrale nella sala con posti riservati. Ad aprire la festa l’intervento di Alessandro Azzi, presidente Nazionale della Federazione del Credito Cooperativo che ha descritto le BCC della Valle del Trigno come un ramo di un grande albero che è quello della cooperazione del credito che nasce nell’800 e che si sviluppata in tutta Italia da oltre un secolo. L’albero è chiaro simbolo di radicamento e attaccamento al territorio: essere banche locali radicate nel proprio territorio ed investire nello sviluppo del territorio stesso è quello che le Banche di Credito Cooperativo fanno da anni e che le rende differenti per natura dalle altre banche. A concludere i festeggiamenti il 28/09 una Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da S.E Cardinale Menichelli
•
Un filiale allestita per l’iniziativa VienInBCC
49
consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti
N
ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro
del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.
focus » di Alfredo De Vincentis
Il capitale di rischio, quanto conta?
S
Alcune riflessioni utili agli imprenditori che intendono investire…
ull’importanza di avere capitale di rischio a disposizione per operazioni di investimento in nuove imprese (venture capital) o per lo sviluppo ulteriore di quelle già esistenti, ormai la letteratura scientifica e i dati a disposizione abbondano da decenni. Evidenziamo, in estrema sintesi, questi aspetti, considerando anche il futuro contesto di Basilea III: la raccolta di risorse per investimenti poco compatibili con le strutture del capitale di debito, pone migliori condizioni per una maggiore redditività degli investimenti; il miglioramento del rapporto debito/equity dell’azienda si riflette su un migliorato rating aziendale e quindi anche nella possibilità di accesso a debito meno oneroso e uno stimolo alla ristrutturazione dei processi decisionali aziendali, verso una maggiore trasparenza, codificazione ed efficienza degli stessi. La Comunità Economica Europea conferma tutto ciò con i Piani Por Fesr, tramite dei quali sono però le istituzioni pubbliche locali, in Italia le nostre regioni. Cosa possono fare queste ultime, per bene impiegare tali risorse? Potrebbero per esempio operare insieme ai privati, istituendo fondi che dispongano pertanto del doppio delle risorse POR FESR ( 50% regione, 50% operatori privati), lasciando però che gli utili futuri rimangano in capo ai privati ( up-side leverage) incentivandoli all’investimento, oppure offrendo loro garanzie sulle potenziali perdite in conto capitale delle operazioni, moral azards permettendo. Perché è importante che i privati ci siano? Ovviamente perché mettono altrettanti soldi nel business, ma anche perché mettono a disposizione del progetto know-how, reti di relazioni, potenziali sbocchi ai mercati, controlli nella gestione degli affari, assistenza agli imprenditori: se vogliamo
che gli investimenti daranno frutti, è necessario che i privati ci mettano del proprio. Disposti a tutto, ma non a perdere soldi. Tutto questo è quanto avvenuto anche in italia, solo in qualche regione però: Lombardia, Piemonte, Friuli, Emilia Romagna, Sicilia (strano ma vero). Senza entrare nel merito delle singole operazioni, è interessante evidenziare i rapporti fra gli impegni di risorse pubbliche e private: Lombardia, fondo Next : 20% pubblico, 80% privato; Sicilia , fondo Cape: 40% pubblico, 60% privato; Friuli, fondo AIAdInn ventures, 52,4% pubblico, 47,6% privato; Emilia Romagna e Sardegna, fondi Ingenium, 30% pubblico, 70% privato e Piemonte, fondo Innogest Capital, 20% pubblico, 80% privato. In queste regioni si è riusciti a creare un effetto leva con le risorse comunitarie, mettendo a disposizione degli imprenditori almeno il doppio delle risorse che avrebbero avuto senza l’intervento dei privati. E inoltre i imprenditori saranno affiancati nella gestione, ricerca di mercati, controlli, valutazione dei rischi, da operatori che sono lì per guadagnare, e che pertanto aumentano le probabilità di successo dei progetti. E in Abruzzo? Nella nostra regione non è stata scelta questa premiante strategia: non ci sono operatori in private equity/venture capial coinvolti nel programma di investimenti. Ci sono progetti imprenditoriali che chiedono soldi comunitari, e la Regione (FIRA) glieli concede, con controlli, assistenza, valutazione dei rischi in capo al soggetto pubblico. Rinunciando al know-how, agli incentivi dei privati a far bene, e alla loro quota parte di capitale. L’auspicio è che con il por fesr 2014-2020, si seguano logiche di maggiore efficienza,dando vita ad un fondo pubblico/privato. Basta guardare alle migliori esperienze italiane
•
51
focus » a cura della redazione - foto concesse da Symbola
Alcune immagini dell’inaugurazione della campagna
La campagna Patch for Future arriva a Expo Il progetto è promosso da Symbola – fondazione per le qualità italiane e KIP International School, con il patrocinio di Expo e Ministero dell’Ambiente. Partner della campagna anche alcune aziende abruzzesi
P
atch for Future, la campagna promossa da Symbola – fondazione per le qualità italiane e KIP International School, con il patrocinio di Expo e Ministero dell’Ambiente, giunge a Expo Milano. Dopo il concorso riservato alle scuole, che ha coinvolto oltre 1.600 ragazzi da tutta Italia, l’iniziativa ispirata agli obiettivi del Millennio delle Nazioni Unite, si prepara a invadere di patch colorate anche l’esposizione universale. Nei Giardini dell’Onu, presso il Padiglione “Territori Attraenti per un Mondo Sostenibile” di KIP International School, è stato inaugurato il corner Patch for Future: una struttura in legno dalla forma avvolgente, colorata e accogliente, progettata da SUMMIT VAI e realizzata dall’azienda teatina GB Grafica. Tra gli sponsor, anche l’azienda di Celano IOV, Italian Organic Vegetables. Qui lo staff di Patch for Future ha invitato tutti i visitatori ad esprimere la propria visione del futuro su quadrati di stoffa made in Italy di 30x30 cm, forniti da Confindustria Prato, partner tecnico dell’iniziativa.
Ognuno ha potuto così lasciare un messaggio, un augurio, una speranza per il domani; tutte le patch raccolte saranno visionate e selezionate dall’artista Howtan Re per la realizzazione della grande opera The Globe, che diverrà il simbolo della campagna e sarà presentata in ottobre, in occasione dell’incontro Verso un Sistema Mondiale per lo Sviluppo dei Territori di KIP International School. All’inaugurazione erano presenti: Franco Pasquali, presidente del Forum di Symbola, Domenico Sturabotti, direttore di Symbola, Luciano Carrino, presidente KIP International School, il presidente della rete mondiale delle agenzie ILS LEDA Giancarlo Canzanelli, l’artista Howtan Re, e molte personalità internazionali di alto profilo come Alfredo Lazarte, co-direttore dell’area strategica “Lavoro decente nell’economia rurale dell’ILO”, Clara Marshall responsabile del programma “Men and Biodiversity” dell’UNESCO, il segretario generale del Ministero “Donne, famiglia e infanzia” Sydi Ghueye, e il rappresentante del governo del Mali Mohamed Sidibe
•
Chi è Symbola Symbola è una fondazione nata nel 2005 con l’obiettivo di promuovere un nuovo modello di sviluppo orientato alla qualità, in cui si fondono tradizione, territorio, ma anche innovazione tecnologica, ricerca, design. In poche parole, la soft economy: un’economia della qualità in grado di coniugare competitività e va-
lorizzazione del capitale umano, crescita economica e rispetto dell’ambiente e dei diritti umani, produttività e coesione sociale. Un modello di economia e società che l’Italia, approfittando della vetrina dell’Expo 2015, può presentare al mondo.
53
» di Marcella Pace – foto concesse da Eldar Lab
Da sinistra: Rinaldo Grifoni e Dimitri Gramenzi, ingegneri e co-founders di Eldar Lab
Con Eldar Lab la vacanza è sospesa sugli alberi La start up, ideata da due ingegneri meccanici di Teramo, ha ideato e progettato ATOMO, la prima tent tree house 100 % made in Italy
C’
è chi da piccolo sogna di vivere su una casa sull’albero e chi invece riesce a progettare addirittura un albergo diffuso sospeso. Dimitri Gramenzi e Rinaldo Grifoni sono due ingegneri meccanici di Teramo. Insieme hanno dato vita a Eldar Lab, una start up dedita alla creazione di applicazioni ed oggetti nel totale rispetto del rapporto uomo – natura. Era il novembre 2013, quando l’allora venticinquenne Dimitri partecipò alla Veneto Smart Competition, il concorso internazionale di idee per start up emergenti, con il progetto “La Stella degli Elfi”. Dimitri idea un vero B&B/ camping realizzato sugli alberi. Un complesso di tende sospese a mezz’aria. Con questo progetto a impatto ambientale zero, si distingue fra 69 competitor, non solo italiani, vincendo il terzo premio del concorso della Regione Veneto. Vola così a Bratislava per una settimana in un campus slovacco dove ha l’occasione di presentare la sua idea super green a molti imprenditori.
54
«Provengo dalla Regione verde d’Europa – racconta questo giovane start upper, appassionato di letteratura fantasy - e così mi sono deciso a riportare il mio progetto in Abruzzo. Tornato a Teramo ho rincontrato il mio professore di meccanica della scuola superiore, che ha creduto immediatamente in questa idea». Il rapporto docente – studente cambia in poco tempo e Dimitri e Rinaldo diventano soci a tutti gli effetti. «In Italia non esistono camping di questo tipo – dice ancora Dimitri -. Qualche esempio possiamo trovarlo a Londra. Necessitavamo di qualcuno che potesse fornirci le tende». Da buoni imprenditori Dimitri e Rinaldo decidono di lanciarsi in questa sfida, colmando il gap nel mercato e ponendosi come unici produttori italiani. «Per realizzare la nostra idea ci servivano delle strutture ben precise. Gli unici produttori più vicini erano londinesi. Così per abbattere i costi abbiamo pensato di farlo noi stessi. Rinaldo con il suo studio di ingegneria aveva tutti i programmi necessari di calcolo e così abbiamo iniziato». Ad ottobre
focus
ATOMO, la prima tent tree house
L’interno di ATOMO
2014, nasce ufficialmente Eldar Lab, dove “Eldar” è il nome con cui vengono identificati gli elfi nei libri di Tolkien e Lab sta ad indicare un laboratorio di idee, una fucina di progetti. Oggi Eldar Lab conta, oltre ai due co-founders, un team di altre 2 persone: Federica D’Agostino, che si occupa di ricerca e sviluppo e Matteo Urbani per l’ufficio tecnico. «L’idea – raccontano Rinaldo e Dimitri, invitati a partecipare alla Maker Faire di Roma, una delle più grandi esposizioni al mondo dedicate al mondo maker, con invenzioni e progetti in mostra, ma anche seminari, conferenze ed eventi dedicati ad adulti e bambini – è quella di mettere l’ingegneria creativa al servizio della sinergia tra uomo e natura. Su questa filosofia, che abbiamo concentrato nel nostro pay off “Natural Creative Engineering” ci impegniamo nella ricerca innovativa e creativa in ambito Outdoor. Sulla base di questi principi abbiamo ideato, brevettato e realizzato ATOMO, la prima Tent Tree House 100% made in Italy ad impatto zero». Atomo è una tenda sospesa sugli alberi, facilmente montabile e smontabile. La struttura è realizzata in alluminio utilizzato nell’industria aeronautica. La tenda è tenuta in sospensione per mezzo di funi che vengono ancorate agli alberi ed agganciate a dei golfari, che garantiscono la sospensione e la stabilità dell’intero modulo. La tenda si presenta con due finestre, un’apertura di ingresso e un piccolo lucernario sul retro. Il piano di calpestio è formato da un pianale rigido in legno multistrato, suddiviso in dodici
spicchi, della superficie di 4,3 metri quadrati. Su richiesta è possibile installare una botola per accedere al vano portaoggetti situato sotto la superficie in legno. «Per realizzare ATOMO ci avvaliamo – specificano - solo di aziende italiane. Ogni parte che costituisce queste speciali tende provengono, a dire il vero, da aziende del teramano, ad eccezione per i tessuti per i quali ci avvaliamo di un fornitore bresciano. In sostanza ordiniamo tutte le componenti, quindi le assembliamo, secondo progetti da noi elaborati utilizzando software di calcolo agli elementi finiti (Algor Multiphysicse) e software di modellazione 3D (Pro Engineer), nel nostro laboratorio a Campovalano, procedendo a tutte le prove di carico e ai test necessari, per immettere sul mercato un prodotto di alta qualità, ma soprattutto di massima sicurezza». Ad oggi Atomo si presenta in un’unica variante di 4 posti, capace di reggere fino a 400 kg, ma testata per sostenerne ben 800. «Il nostro obiettivo è di creare una vera filiera, con tende da uno, due o 4 posti e tante altre soluzioni per dare vita ad un vero e proprio albergo diffuso sospeso sugli alberi. Siamo convinti che la regione verde d’Europa debba puntare sull’eco turismo e i nostri progetti, realizzati ad impatto ambientale 0, con comfort elevati, rientrano proprio in questa direzione. Ora ci stiamo proponendo a parchi avventura, camping e tutte quelle attività del settore outdoor. Stiamo partendo dal mercato italiano – concludono i due imprenditori – così da creare una realtà solida sul nostro territorio, per poi proporci anche all’estero»
Il rendering dell’albergo diffuso sospeso
•
55
focus » a cura della redazione – foto concesse da Dentalcoop
Da Destra: Emanuele De Martinis Terra (direttore sanitario), Raffaella Savini, Roberto Resta (direttore Dentalcoop), Walter Picchiarelli e Pasquale Guerrieri
Dentalcoop, il network di studi odontoiatrici si estende in Abruzzo Lo scorso Settembre ha aperto a Montesilvano una nuova sede, di quasi 500 metri quadri
I
naugurato il nuovo centro Dentalcoop di con tariffe accessibili. Importanza, inoltre, viene data Montesilvano con i suoi muri bianchissimi, all’ambiente di lavoro sereno ed armonioso, possibile, trasparenti vetrate, arredamento accogliente e oltre che attraverso spazi belli ed accoglienti, anche moderno e dove ordine e precisione imperano ed ovviamente con la costruzione di rapporti umani nei suoi quasi 500 metri quadri. Articolata in 8 sale fondati sul rispetto e sulla collaborazione dell’intero operative, una sala raggi dotata di ortopantomograteam». fo e dentalscan, al fine di effettuare tutti gli esami «In questo centro – aggiunge il direttore sanitario radiografici necessari senza doversi appoggiare a De Martinis Terra – sono trattate tutte le branche centri esterni, un’area break per i medici, una sala dell’odontoiatria al fine di soddisfare le esigenze multimediale per i corsi di aggiornamento, una sala di tutti i pazienti. Del resto oggi c’è una maggiore chirurgica dedicata e una sala di sterilizzazione con attenzione e conoscenza di tutto quello che riguarda finestra a vista per garantire la massima trasparenl’aspetto dentalesia da un punto di vista prettamente za, il centro, a pieno regime, conta 12 professionisti estetico sia da quello funzionale, tanto che le richiecon 2 igienisti, 8 assistenti, un direttore sanitario, ste e le attese da parte dei pazienti diventano sempre un vicedirettore e tre persone addette al front office. più consapevoli. Ogni professionista del centro ha La Dentalcoop nasce nel 2004 a San Donà di Piave una specialità ben precisa da mettere a disposiziocome network di studi odontoiatrici e conta 60 centri ne del paziente e attraverso un lavoro di equipe e di in tutta Italia. L’Abruzzo può vantare già due centri confronto riusciamo ad offrire il piano di cura più operativi, quello appunto di Montesilvano e quello di appropriato per ciascun singolo caso». «Siamo molto Martinsicuro e prossimamente anche di un terzo a attenti ai protocolli di sterilizzazione – spiega De Sulmona. Al timone della sede di Montesilvano, lungo Martinis Terra - Abbiamo un turno di due persone la Nazionale Adriatica, ci sono che si occupano esclusivamente come responsabile amministratidelle operazioni di sterilizzazioni, vo Roberto Resta e come direttore giornalmente vengono eseguite sanitario Emanuele De Martinis più verifiche di controllo rispetto Terra. «La nostra mission –spiega a quelle richieste dalla normativa Resta– è garantire la massima vigente». «Dentalcoop – conclude soddisfazione del paziente offrenResta – distingue perfettamente do le migliori cure odontoiatrile fasi amministrative, da quelle che grazie a clinici preparati ed specificatamente mediche, così da esperti, strumentazioni e tecnolodedicare al paziente un’attenziogie all’avanguardia, piani di cura ne adeguata in base alle specifiLo staff di Dentalcoop e preventivi chiari e dettagliati che esigenze»
•
57
focus » a cura della redazione - foto di Viviana De Vecchis
Un momento della prima edizione di ONDA DI INNOVAZIONE ad ottobre dello scorso anno
“ONDA DI INNOVAZIONE” vol. 2 Un autunno aquilano all’insegna dei temi legati alla nuova imprenditorialità e al come realizzare le proprie aspirazioni di “imprenditore” e “imprenditrice”
U
n percorso articolato su più appuntamenti spalmati nell’arco di più mesi, che diano la possibilità di conoscere meglio possibilità, opportunità e strumenti necessari per iniziare a fare impresa in autonomia. Temi a cui se ne aggiungeranno altri relativi alle specificità imprenditoriali e industriali proprie della provincia dell’Aquila. Sarà questo il cuore della seconda edizione di “ONDA DI INNOVAZIONE”, l’iniziativa organizzata dall’associazione L’Aquila che rinasce, nata dopo il sisma del 2009, in collaborazione con il Gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Gran Sasso. Un confronto aperto con istituzioni locali e nazionali, con esponenti del mondo dell’impresa, dell’industria aerospaziale e delle startup, partner fondamentali affinché si vada tutti nella stessa direzione: la ricostruzione e la rivitalizzazione dell’attività sociale ed economica della città. Attori di “ONDA DI INNOVAZIONE” vol. 2 saranno ancora una volta sia i giovani che si affacciano per la prima volta al mondo dell’impresa che coloro che già hanno intrapreso questo percorso, a tutti loro sarà data la possibilità di esprimersi e interagire. “L’Aquila che rinasce” intende sostenere un programma relativo alla creazione e alla crescita di nuove aziende con un
contenuto significativo di tecnologia, innovazione e ritorno al Made in Italy, le Start up, con focus su temi e settori di attività che riflettano le specificità dei luoghi e del contesto in cui si inseriranno: sociale, agroalimentare, turismo e sicurezza del territorio. Innovazione, creatività, idee, responsabilità e merito si confermano anche quest’anno i concetti a cui l’iniziativa si ispira. Concetti a cui corrispondono i valori propri di una nuova cultura di impresa, quella dei giovani che attraverso il modello organizzativo delle Startup stanno dando avvio ad una propria avventura imprenditoriale. Il fil rouge dell’innovazione applicata alla nuova imprenditorialità legherà i diversi momenti che si svilupperanno su questo percorso: dai format dello Startup-Meetup e dello Startup Weekend, che per la prima volta farà tappa a L’Aquila, ai temi della costruzione del Distretto dell’industria aerospaziale nella provincia dell’Aquila, dell’innovazione sociale, della smart-city e dell’edilizia ecosostenibile. La principale novità di questa edizione starà anche nel diverso coinvolgimento del territorio provinciale, poiché quest’anno le iniziative oltre che a L’Aquila, si terranno anche ad Avezzano e Sulmona
•
La prima edizione di ONDA DI INNOVAZIONE
59
» di Denia Di Giacomo - foto concesse da Del Duchetto Urban Office
Da destra: Ivan Bonaccorso, Franco, Rocco e Vittorio Del Duchetto
Del Duchetto Urban Office, il laboratorio della progettazione Si definiscono un “laboratorio artigianale”, e del laboratorio hanno la pragmaticità, ma sono ben proiettati nel futuro e con una forte figura d’esperienza al loro interno, parliamo dei professionisti dello studio di progettazione Del Duchetto Urban Office di Città Sant’Angelo
L
a professionalità nasce dallo studio, dall’approfondimento, ma anche e soprattutto dall’esperienza, ed è proprio la grande esperienza del suo fondatore che contraddistingue lo studio di progettazione Del Duchetto Urban Office di Città Sant’Angelo. Una realtà che nasce dalla lungimiranza del suo fondatore, Rocco Del Duchetto, geometra, sui cantieri da ben 40 anni e ancora in forte crescita grazie alla sua voglia di credere nei giovani, nelle loro potenzialità e nel loro entusiasmo. Ed ecco dunque le carte vincenti di Del Duchetto Urban Office: l’esperienza di chi è cresciuto tra i carteggi di progetti importanti unita ad uno staff di giovani tecnici e architetti che
60
lo affiancano e lo proiettano verso il futuro. «L’edilizia mi anima da sempre – racconta Rocco – mio padre era un semplice muratore, ma molto preparato, ed io sin da piccolo mi divertivo a guardarlo lavorare e da lui ho ereditato questa passione, trasmettendolo anche ai miei figli Vittorio e Franco». Già perché lo studio Del Duchetto Urban Office nel tempo è cresciuto grazie al graduale inserimento di molteplici professionalità, fino ad arrivare all’inserimento della seconda generazione Vittorio e Franco De Duchetto, figli di Rocco e rispettivamente geometra e architetto e quella di Ivan Bonaccorso, altro giovane geometra dalle svariate competenze. «Svolgo questa professione dal 1978 – prosegue Rocco
focus
Progetto per concorso per il riuso Mazzoleni a Seiate (BG)
Il progetto per la Casa di riposo di Taranta Peligna
Del Duchetto – e nel corso della mia vita professionale ho imparato che un bravo tecnico deve saper affrontare e risolvere le esigenze dei propri clienti a 360 gradi, dai più piccoli adempimenti burocratici ai più grandi problemi sul cantiere. Non basta saper fare bene il proprio lavoro, è necessario essere i migliori, infondere piena fiducia, dare al cliente la certezza che può dormire sonni tranquilli». Ma come è cambiato oggi il mercato? Verso quale futuro stiamo andando? «Un futuro dove la tanto sbandierata sburocratizzazione non è mai avvenuta, ma anzi, in alcuni casi i cavilli sono addirittura aumentati, tanto che spesso solo grazie ad una grande esperienza maturata sul campo si possono risolvere certe questioni», commenta amaramente Rocco Del Duchetto, e prosegue: «Inoltre l’abolizione delle tariffe professionali ha reso confuso e selvaggio il mercato. Io ho sempre pensato che le prestazioni di tipo professionale vadano adeguatamente remunerate e questo principio dovrebbe essere uguale per tutti, ma purtroppo in Italia non lo è». E allora quale futuro si prospetta per uno studio che basa la propria attività sulla professionalità? Rocco non ha dubbi: «Il futuro è pensare al nuovo, specializzarsi in quali l’ambiente, l’impatto zero, la tecnologia. Questi argomenti devono diventare il nostro pane
quotidiano, ecco perché investo nelle nuove generazioni, perché il futuro è nella loro testa». «Apportare studio e novità, tecniche all’avanguardia in ambito costruttivo e voglia di andare sempre oltre – questa volta a intervenire è l’architetto Franco Del Duchetto, portavoce dei giovani colleghi dello studio, che hanno in media 30 anni di età – Io sono convinto che l’architettura oggi debba riprendere un ruolo di primo piano nella progettazione urbanistica dei nostri spazi, una progettazione che non può prescindere sia dalla funzionalità che dall’elemento estetico». E prosegue: «L’architettura ed il costruire sono tra le più antiche professioni fin dalla notte dei tempi, da noi lo studio diventa un laboratorio artigianale dove plasmiamo gli oggetti, gli edifici, i territori, e dove giovani menti e professionisti esperti fanno confluire le loro idee. Scommettiamo sulla nostra visione, e preferiamo fare questo piuttosto che semplici disegni». Parole ispirate ma ricche di concretezza, quella concretezza che oggi rende i giovani professionisti ben consapevoli delle difficoltà del mercato, ma non per questo privi di entusiasmo e voglia di fare. La mission? Ovviamente crescere, inserire sempre più professionalità, creare uno staff completo sotto ogni punto di vista e riuscire a fare della progettazione il punto di partenza di molteplici altre sfide
Rocco Del Duchetto a lavoro nel suo studio condiviso
Il geometra Ivan Bonaccorso
•
61
» di Marcella Pace – foto concesse da Di Mascio
L’azienda agrozootecnica Di Mascio, tra le colline di Loreto Aprutino
La genuinità dei salumi Di Mascio all’Expo di Milano L’azienda agrozootecnica di Loreto Aprutino ripercorre i quasi 50 anni della sua storia, nel segno della qualità e dell’eccellenza
T
re generazioni, un’unica grande passione. Loro sono i Di Mascio e da quasi 50 anni si occupano di allevamento suini. Tra le verdi colline tra Loreto Aprutino e Pianella nel 1968 nasce l’azienda AgroZootecnica Di Mascio per volontà del fondatore Ernesto, spinto da un profondo amore per la sua terra. In principio inizia tutto come allevamento. Con il passare del tempo l’azienda amplia i suoi orizzonti e si dedica anche alla trasformazione della carne. «Abbiamo cercato di adattare la nostra azienda familiare – dice Pierluigi, figlio di Ernesto e oggi titolare dell’impresa agrozootecnica ai margini del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga - alle esigenze e alle richieste del mercato. Ci siamo dedicati alla trasformazione della carne,
62
mantenendo sempre costante l’alta qualità». Dall’amore di questa famiglia per gli animali, viene realizzato il primo impianto di allevamento suini, dove da subito si punta a creare un prodotto di eccellente qualità, realizzando direttamente in azienda l’alimentazione per gli animali attraverso la trasformazione dei cereali. «Ciò che caratterizza i nostri prodotti – spiega Di Mascio, oggi affiancato dai figli Luca di 23 anni e Marco di 20, che dal padre hanno ereditato la passione per questo settore – è la loro artigianalità. Per noi non sono essenziali i grandi quantitativi, ma è fondamentale che la carne sia sempre di altissima qualità. D’altra parte possiamo contare su materie prime eccellenti e dunque anche il prodotto finale mantiene elevati quegli standard». Come moltissime
focus
aziende familiari anche la Di Mascio si pone come durante l’ultimo anno di attività, al fine di raccontare target di riferimento il diretto consumatore. La distrie far conoscere tutte le potenzialità e le opportunità buzione di salumi e carni fresche di questa famiglia che una Regione come l’Abruzzo offre alle aziende avviene a livello locale, nel settore della ristorazione che hanno attivato o vogliono attivare azioni legao delle piccole botteghe. Nel 1993 nasce il punto te all’internazionalizzazione delle proprie attività. vendita direttamente all’interno dell’azienda per dare Abruzzo Italy non solo ha supportato le piccole e la possibilità ai propri clienti di assaggiare e approvmedie imprese con specifiche ricerche di settore su vigionarsi delle loro prelibatezze. Oggi i salumi Di diversi mercati esteri al fine di capire la fattibilità delMascio provengono da una lavorazione con attrezle esportazioni di determinati tipi di prodotti in quei zature ultramoderne. «Abbiamo dotato l’azienda di paesi, ma sta anche dotando le aziende di strumenti un impianto fotovoltaico, così da sfruttare le fonti di innovativi in grado di migliorare le loro performance energia rinnovabile, nel rispetto dell’ambiente. Inoltre in termini di esportazioni e penetrazione dei mercati abbiamo creato un centro per la fecondazione artifiesteri. Con l’obiettivo di valorizzare e promuoveciale con produzione e vendita di seme suino. Siamo re le tradizioni e le produzioni regionali, il Polo ha gli unici in Abruzzo e organizzato un cooking commercializziamo in show che ha visto tra i “Per noi non sono essenziali tutta Italia». protagonisti proprio i La famiglia Di Mascio, prodotti di Di Mascio. I i grandi quantitativi, ma è dunque, non si ferma ai salumi e la carne fresca fondamentale che la carne confini regionali. L’altisrealizzati con gli stessi sima qualità ed affidacriteri dei loro antenati, sia sempre di altissima qualità. bilità dei suoi prodotti con tecniche tramandaD’altra parte possiamo contare sono riusciti a portarla te da secoli di storia e su materie prime eccellenti” all’Expo. Lo scorso 3 di tradizione, sono stati settembre, infatti, Casa accompagnati dai vini Abruzzo, lo spazio espodi Chiusa Grande del sitivo dell’Expo, dedicato alla Regione verde d’Europa vinosofo Franco D’Eusanio, affiancati dal Pecorino di ha ospitato una giornata dedicata ad Abruzzo Italy, Farindola, dell’Azienda Agr. Daniele D’Agostino e dal il polo per l’Internazionalizzazione delle imprese pane del Panificio D’Ottavio, un’azienda di maestri abruzzesi. Coinvolta dal coordinatore dei progetti fornai dal 1850, che ha il suo laboratorio alle pendici del Polo, Angelo D’Ottavio, l’azienda Di Mascio ha della Majella, a San Valentino in Abruzzo Citeriore, portato così i suoi prodotti fuori regione, raccontando condito con Olio Extravergine dell’azienda Ursini e attraverso il gusto, l’attenzione alle materie prime e la infine seguiti dai dolci dell’Azienda Buccilli, tipici precisione nei processi di trasformazione che connodell’Abruzzo Interno. tano quest’azienda. Nel corso dell’evento, che ha visto «È stato positivo – commenta Di Mascio – partecipare la partecipazione di numerose imprese abruzzesi, il a questa degustazione, una vetrina per mostrare la Polo ha illustrato i progetti che sono stati realizzati genuinità dei nostri prodotti»
•
Alcuni cuccioli dell’allevamento della famiglia Di Mascio
Uno dei salumi prodotti da questa azienda aprutina
63
» di Paola Lopes - foto concesse da Asinomania
Il dottor Eugenio Milonis con uno degli esemplari più belli
Asinomania: la bellezza del somaro Ad Introdacqua c’è un incantevole struttura che si propone di proteggere, tutelare e far conoscere la specie animale più bistrattata dai pregiudizi popolari. Tra le tante attività svolte c’è quella di onoterapia curata dal dottor Milonis
Q
uesta è la storia di un’idea, declinata in un progetto imprenditoriale privato, senza nessun apporto finanziario esterno. Siamo a pochi chilometri da Sulmona, a Introdacqua, in un’oasi immersa nella natura abruzzese dove si respira un senso di libertà e isolamento. Sono queste le indicazioni per raggiungere Asinomania, incantevole struttura che si propone di proteggere, tutelare e far conoscere la specie animale più bistrattata dai pregiudizi e dalle credenze popolari. Salvaguardare gli asini è l’obiettivo del dottor Eugenio Milonis, psicoterapeuta romano di nascita, ma abruzzese d’adozione, che racconta come il suo sia stato un richiamo istintivo verso questa specie in via d’estinzione, che rischia di sparire dal suolo terrestre. L’obiettivo dell’attività è di riportare il giusto valore e una nuova vita agli asini, apprezzarne le doti
64
estetiche oltre che caratteriali, seguendo una dimensione relazionale olistica. «Ho iniziato 20 anni fa questa attività, -ci spiega Milonis- da ragazzo avevo due asini, un animale che conosco e che amo da sempre. L’asino è più calmo, più rilassante rispetto al cavallo». Presenta così i suoi animali, invitando ad avvicinarsi alle bestie chiamandole per nome e descrivendone ciascun tratto caratteriale. Nella country house oltre agli asini ci sono otto stanze, c’è il ristorante, la fattoria didattica e una struttura per festeggiare compleanni e cerimonie, un maneggio scoperto e uno coperto, il patio coperto, la serra-museo, un forno a legna, l’ecosistema stagno e uno spazio preposto al gioco libero. Tutto animato da più di 20 esemplari di asini di diversa provenienza e incentrato su attività terapeutiche. «La relazione emozionale tra animale e l’uomo
focus
–continua lo psicoteracoloro i quali abbiano peuta- è lo scambio più problemi di intolleranze al interessante che avvielattosio. Alcuni studi hanne nella nostra country no chiaramente dimostrato house. L’asino con le sue che il latte d’asina liofizcaratteristiche etologiche, zato è l’alimento di origine fisiche, comportamentali animale con le caratterie simboliche rappresenta stiche organolettiche più potenzialmente un facilitavicine al latte materno e tore alla relazione e con le può costituire trattamento razze più grandi Asinomad’elezione in bambini con nia svolge anche attività allergie alimentari nei terapeutiche di onoterapia, primi mesi di vita, soggetti Alcuni degli asini presenti nella struttura basate sull’interazione tra che spesso non rispondono il malato e l’animale, che ad altre terapie. Inoltre, sin apporta benefici e supporta la medicina tradizionale dai tempi della splendida Cleopatra d’Egitto, veniva nell’affrontare patologie traumatologiche e psichiatriusato per l’idratazione delle pelli delle più fascinose che di varia natura». donne, le quali si immergevano in lunghi e benefici E ancora attività didattiche per bambini che ospitati bagni. Partendo da questa tradizione, Asinomania ha nella struttura, possono trascorrere una giornata a creato una linea di cosmetici ipo allergenici dericontatto con gli animali, intraprendendo azioni che vanti dagli animali allevati e lavorati con aziende del aiutino a conoscere l’animale, apprezzarne le caratterritorio. teristiche, cancellarne i pregiudizi e le false credenEugenio Milonis esercita la professione di psicoteraze. Non solo i bambini, ma anche gli adulti possono peuta anche in strutture in Sardegna e in Sicilia. utilizzare la location per trascorrere una giornata «A Palermo, per esempio, -ci racconta- ho dato vita all’insegna del relax e del contatto con gli animali e ad un’attività gestita da soggetti down e autistici. Qui la natura. Le attività di mediazione con l’asino sono insieme ad un team di appassionati e professionisti, interventi di educazione e rieducazione alla relazione uno staff competente di psicoterapeutici accogliamo finalizzate a promuovere condizioni di benessere. La chiunque voglia approcciarsi con questi animali doldimensione significativa dell’incontro è la triade utenci, affettuosi e dallo sguardo malinconico». te–asino-operatore che si rivela contenitore affettivo Nel suo organico c’è anche Gloria, ceramista oltre sicuro e accogliente che comunica e ascolta. La chiave che sua compagna. Lei gestisce nella country house di lettura è il beneficio della pet therapy, che per la struttura espositiva e La locanda dell’Asino d’Oro, quanto riguarda gli asini, ha conseguenze anche sul il ristorante con cucina tipica, il Grottino dei colori lato estetico e nutrizionale. e degli aromi, la sala convegni, l’orto da visitare e C’è infatti anche la possibilità di acquistare il latte curare. Il tutto in un ambiente accogliente immerso d’asina, l’oro bianco come lo chiamavo gli antichi. nel verde. Dal quale ci si allontana rigenerati e con la Scarso, prezioso e nutriente, questo tipo di latte è voglia di tornare. particolarmente ricco di calcio, sostitutivo ideale per www.asinomania.com
•
Le attività con i bambini
65
» di Paola Lopes - foto concesse da Lorenzo Berghella
I fratelli Alessandro e Cristiano Di Felice e Gianluca Arcopinto con Lorenzo Berghella premiato a Venezia
Il Festival del Cinema di Venezia premia i cineasti pescaresi Bangland, primo lungometraggio di Lorenzo Berghella vince il Premio Siae 2015. La produzione è dei fratelli Alessandro e Cristiano Di Felice della IFA
O
cchi neri e taglienti, classe 1990, Lorenzo Berghella si iscrive senza completare gli studi al Liceo Artistico Misticoni, per seguire poi l’International Film Academy (IFA), scuola di cinema aperta nel 2008 da Alessandro e Cristiano Di Felice a Pescara. I Di Felice intercettano l’attitudine al disegno di Lorenzo e gli propongono di utilizzare il linguaggio delle graphic novel e dell’animazione per realizzare un video clip in primis, che diventa poi un cortometraggio. Too bad, mini serie animata che prima di rientrare in Italia, passata su “Web notte” di la Repubblica, compie un gran tour in festival internazionali che ne riconosco-
66
no il valore. Da Too bad a Bangland, il passaggio è naturale, oltre che necessario. Lorenzo è un ragazzo umile, ma consapevole della sua capacità espressiva e desideroso di continuare a lavorare con il cinema. I suoi lavori parlano per lui e di lui, i suoi occhi neri ci accompagnano nella lettura del film. E quando la qualità c’è, arrivano anche i riconoscimenti e così Bangland ottiene il Premio Siae 2015 al Festival del Cinema di Venezia, un sogno per il giovane talento Berghella e per i fratelli Di Felice. Come mai il titolo Bangland? «Ho scelto questo titolo –spiega Lorenzo- perché la parola Bangland richiama onomatopeicamente il mondo del fumetto. Desideravo
focus
mantenere un legame col gland nello specifico, è nato genere e intrecciarlo con sotto forma di cinema di altri, diversi e opposti: dalla artigianato e ha mantenuto black comedy, al film di l’unicità di un prodotto creguerra, dal thriller al noir, il ativo indipendente, prodotto tutto inserito in un contesto da noi e Gianluca Arcopinto. comico inizialmente demenÈ il vantaggio di lavorare ziale, che sfocia nel tono in provincia, dove non si drammatico e apocalittico». possono seguire le logiche Quando gli si chiede chi di un sistema tradizionale e sono i suoi punti di riferidove si ha modo di andare Il giovanissimo talento Lorenzo Berghella mento creativi, non esita a in fondo nel nostro lavoro, rispondere: «Tutto Alan Moore –continua- e soprataltrimenti si rimane fuori». tutto Watchman e V per vendetta. Oliver Stone invece, E il rovescio della medaglia? «Il lavoro creativo non è mi ha influenzato molto con l’uso dei linguaggi misti trattato spesso come tale in provincia, - continuano i e mischiati, come per esempio in Assassini nati». Di Felice - manca la giusta attenzione da parte della Non stupisce il fatto che Lorenzo non sia mai stato in comunità e la propensione al rischio imprenditoriale. America, per fobia degli aerei o per scelta di rimaBangland è l’esempio concreto che si può lavorare nere osservatore esterno, questo non lo svela, ma il con le idee e ottenere risultati insieme ad un team di risultato della sua visione è univoco: Bangland è una professionisti, risorse materiali e immateriali». metafora provocatoria di un mondo maldestramente È necessario dunque diffondere e condividere le celato dall’ipocrisia contemporanea. La visione priva informazioni, far circolare le idee. Sapere che esistono di giudizio di una città dispotica proveniente da una disposizioni sul tax credit - credito d’imposta, che cultura americana fagocitante, che attraverso le deprevedono la possibilità di compensare debiti fiscali clinazioni peggiori della globalizzazione, si è diffusa (Ires, Irap, Irpef, Iva, contributi previdenziali e assicome un male in metastasi. curativi) con il credito maturato a seguito di un inLe musiche sono altrettanto estranianti e sono il frutto vestimento. E che i destinatari sono anche le imprese del lavoro di Fabio D’Onofrio, Alessandro Berghella e non appartenenti al settore cineaudiovisivo, associate Marco Palma. Daniele Ciglia invece, è il direttore del in partecipazione agli utili di un film. La logica alla doppiaggio, alleggerito rispetto a quello di Too Bad. base non è quella delle sponsorizzazioni o quella anUn lavoro di squadra che si chiude con la distribuziocor più obsoleta della richiesta di contributi pubblici. ne della Pablo con Kio Film. E con l’invito a vedere il La progettualità di un’idea va condivisa con gli attori film ovviamente. interessati a far parte della filiera delle imprese creaQuale prodotto cinematografico, Bangland richiama tive. Non si condividono solo le quote produttive, ma le buone pratiche del Made in Italy, Made in Abruzzo anche una visione, degli obiettivi e la voglia di esserci. in questo caso specifico. «Nel cinema sta avvenendo Queste le regole da seguire per investire nel cinema un processo di decentramento produttivo - racconin Abruzzo, per fare una U turn – una inversione tano Alessandro e Cristiano Di Felice - i nostri lavori di marcia per dirla alla Oliver Stone, come piace al nascono in casa e crescono e vivono al di fuori. Bannostro Lorenzo
•
Alcuni fotogrammi di Bangland
67
Da sinistra Antonio Marascia, presidente della Cantina Miglianico e l’enologo Carmine De Iure
Cantina Miglianico fa incetta di riconoscimenti Annata positiva per la società cooperativa nata nel 1961 che nel 2015 ha conquistato le giurie dei più importanti concorsi enologici del mondo
È
sempre più corposa la lista di riconoscimenti conquistati dalla Cantina Miglianico. Nata nel 1961, per iniziativa del prete del paese, don Vincenzo Pizzica, la cantina conta oggi circa 300 soci, provenienti da Abruzzo e regioni limitrofe. «Nell’ultimo anno –racconta Antonio Marascia, presidente della Cantina da oltre due anni– abbiamo conquistato nuovi soci provenienti anche dalla Puglia che conferiscono uve di altissima qualità». Numeri in aumento per questa Cantina Cooperativa sotto ogni punto di vista. Nell’ultimo anno, infatti, sono stati prodotti due nuovi vini. Si
68
tratta di due spumanti, realizzati utilizzando i vitigni abruzzesi Pecorino e Passerina. Lo spumante Passerina Brut, dal colore paglierino brillante, proviene da uve raccolte all’inizio di settembre, che vengono pigiate e pressate sofficemente; il mosto fiore viene fatto decantare per 24 ore a 10°C, prima di essere travasato per ottenere la frazione limpida, da avviare in fermentazione. Qualche settimana prima, avviene invece la vendemmia dello spumante Pecorino Brut, che si presenta con un colore paglierino dalle sfumature verdoline. La presa di spuma viene eseguita in serbatoio secondo il metodo Martinotti lungo, con sosta di quattro mesi sui lieviti di fermentazione.
» redazionale in collaborazione con Cantina Miglianico
Una immagine della cantina cooperativa
«La vendemmia di quest’anno lascia intravedere - dice ancora Marascia – una produzione di altissima qualità. Le uve sono di una sanità eccellente con quantità in diminuzione sui rossi. Grazie all’implementazione delle nostre barrique, che abbiamo praticamente raddoppiato, la Cantina Miglianico sta investendo per aumentare la quota del nostro Montepulciano invecchiato, tipo il Montupoli ed il Pietra Majella, che sono sempre più apprezzati sul mercato internazionale». «Le annate climaticamente estreme –aggiunge l’enologo della Cantina Miglianico, Carmine De Iure– portano le uve a dare risposte diverse. Abbiamo riscontrato parametri quali grado zuccherino e acidità molto variabili, da gestire in modo differente a seconda del vitigno e del territorio di provenienza. Il caldo torrido di questa estate, ad esempio, ha paradossalmente ritardato il livello di maturazione dei mosti. Per i vini rossi abbiamo quindi scelto di aspettare qualche settimana in più per arrivare così ad una maturazione più completa della buccia e dei vinaccioli. Ad ogni modo parliamo sempre di vini di una grande corposità, ricchi di sensazioni aromatiche calde e fruttate, di grande piacevolezza ed impatto». Attese elevate per i soci della Cantina Miglianico, ormai abituati a fare incetta di riconoscimenti. Solo l’anno scorso, infatti, il Montepulciano Pietra Majella 2011 ha ottenuto la Medaglia d’oro al Mundus Vini in Germania, e addirittura la “Double Gold Medal”, ossia il più alto riconoscimento, alla “China Wives & Spirits Awards”, la manifestazione enologica più importante della Repubblica Popolare Cinese. Sempre in Cina, un altro vino della gamma Miglianico, ha ottenuto
una medaglia d’oro. Si tratta de “Il Fondatore Montepulciano d’Abruzzo Riserva 2011”, il vino intitolato a don Pizzica, dal colore rosso rubino e dal profumo maturo ed intenso, che esprime note di amarena sotto spirito, di cioccolato fondente, con lievi sfumature di vaniglia e di cuoio. A conquistare il Canada è stato invece il Pecorino Pietra Majella 2014 che ha ottenuto la medaglia d’oro alla Vinofed, la selezione mondiale di vini. «Partecipiamo a questi concorsi –specifica De Iure–, scegliendo spesso quelli più distanti da noi, per confrontarci con vini di tutto il mondo e per sondare il livello di soddisfazione da parte dei più importanti degustatori internazionali. Ottenere questi riconoscimenti ci riempie di orgoglio, ma non ci adagiamo sugli allori. Anzi, cerchiamo di valorizzare costantemente i prodotti del nostro territorio. L’Abruzzo è una terra dalla straordinaria vocazionalità. Il Pecorino svela profumi variegati e gusti di particolare complessità, apprezzati ormai in diverse parti del Mondo. Così come il Montepulciano, vitigno classico abruzzese che ormai conosciamo benissimo, sia noi che i nostri clienti, che però non finisce mai di stupirci». Non sono solo i concorsi all’estero ad attirare l’attenzione della Cantina Miglianico. La società cooperativa della provincia di Chieti, infatti, oltre ad essere presente nella grande distribuzione e nel settore Horeca italiani, esporta anche in Canada, Paesi Nordici, Stati Uniti, Cina e Giappone. «Abbiamo ampliato la nostra rete agenti in Italia –conclude Marascia– e al tempo stesso abbiamo un nuovo responsabile commerciale che gestisce il Nord Europa, gli Stati Uniti ed il Canada per potenziare la nostra presenza in questi mercati».
L’enologo controlla la qualità delle uve di Montepulciano
La bottaia
69
seminari & convegni » a cura della redazione - foto concesse dalla Regione Abruzzo
Due momenti della presentazione del progetto
Il Progetto “Easyconnecting” indica le strategie sull’Adriatico
L
Al seminario promosso dalla Regione Abruzzo il consigliere Camillo D’Alessandro annuncia l’avvio dell’iter di modifica sulla Legge Interporti
a criticità delle reti trasportistiche, l’esigenza di allargare l’orizzonte della logistica nell’area adriatica, l’elaborazione di una strategia comune per la macroregione: sono questi i contenuti del progetto Easyconnecting, illustrato a Pescara nel corso di un seminario presso la Regione Abruzzo. Il progetto rientra nel programma transfrontaliero Ipa Adriatico l’Abruzzo insieme con le Marche e il Veneto rappresenta la partnership istituzionale italiana. Il progetto, partito nel novembre 2013, ha raccolto una serie di dati dai quali si è partiti per elaborare una strategia di miglioramento e espansione della trasportistica del medio adriatico. A Pescara i partner di Easyconnecting, tramite Giancarlo Zappacosta Capo dipartimento Trasporti della Regione, hanno messo sul tavolo qualche numero e indicato le linee strategiche nelle quali muoversi. In Italia la logistica genera un valore
aggiunto di circa 74 miliardi euro e in futuro il movimento merci, se vuole crescere, deve rispondere a quattro direttrici strategiche: i depositi multiproduttore, l’utilizzo dei sistemi It in comune, le alleanze per condividere i network e il back-hauling (riduzione dei ritorni a vuoto). E proprio sulla trasportistica delle merci, che in Abruzzo può contare sugli interporti di Avezzano e Manoppello, il consigliere delegato ai Trasporti della Regione Camillo D’Alessandro ha annunciato: «E’ partito l’iter di modifica della legge regionale sugli interporti. Con queste modifiche vogliamo consentire un migliore utilizzo delle strutture, per poi affrontare il tema dei costi per gli operatori ed infine il tema della quantità dei flussi. Ed è qui che è necessario costruire una nuova logica legata innanzitutto all’aumento della domanda in grado di generare numeri che attualmente l’Abruzzo non garantisce. Per fare questo - conclude
D’Alessandro - dobbiamo incrociare i flussi e conformare una domanda adeguata all’offerta che l’Abruzzo oggi può garantire». Hanno preso parte al seminario anche: Paola Di Salvatore, Andrea Ballarin, Massimiliano Petri, Sorrentino Fatica, Mario Mega, Mosè Renzi, Teodoro Ivano Calabrese ed Evelina D’Avolio. La partnership Easyconnecting è composta da 17 partner di 7 Paesi (Italia, Croazia, Slovenia, Montenegro, Serbia, Bosnia-Herzegovina e Grecia) e da 9 partner associati. Nel partenariato sono incluse le Regioni Abruzzo, Marche, Veneto (capofila) e la Contea di Dubrovnik e 4 autorità portuali (Levante, Ravenna, Venezia e Corfù), 3 camere di commercio (Campobasso, Primorska e Serbia), 2 Istituti di Ricerca (ITL e Università di Sarajevo), Ministeri (Italia e Montenegro) e 2 Agenzie Regionali (Alma Mons e FINEST). (Regflash) US/ COM151015 •
71
» a cura della redazione - foto concesse da Mirus
L’avvocato Francesco Anglani durante la sua relazione
Gli esperti dell’Antitrust insieme per un convegno a Roma Tra gli organizzatori dell’evento promosso dall’Associazione Nazionale Antitrust Italiana, l’avvocato pescarese Francesco Anglani
G
rande successo per il III Convegno dell’Associazione Nazionale Antitrust Italiana che si è tenuto a Roma gli scorsi 24 e 25 Settembre. Da circa 10 anni, l’avvocato Francesco Anglani, segretario generale dell’Associazione e socio del noto studio Bonelli Erede Pappalardo, è impegnato nell’organizzazione di questo atteso e importante evento, che con cadenza biennale,ospita personaggi illustri del mondo dell’Antitrust. “I Principali sviluppi nel diritto della
72
concorrenza nell’Unione Europea e Nazionale”, è stato il titolo, nonché il focus su cui si sono sviluppate le tematiche del convegno. Tenutasi a Roma, presso l’Hotel Aldrovandi, la conference ha richiamato i principali esperti in materia antitrust, comunitari e nazionali. Le relazioni e gli interventi hanno privilegiato un approccio pratico e concreto, suscitando un grande interesse nei partecipanti, avvocati, giuristi di impresa, economisti, funzionari delle autorità di regolazione e vigilanza, giudici e professori di varie facoltà, che hanno
animato le discussioni con interventi, domande e spunti. I lavori sono stati organizzati in due giornate e hanno affrontato quattro grandi tematiche: “I principali sviluppi antitrust in ambito comunitario”; “I principali sviluppi dell’antitrust nazionale”; “I recenti sviluppi in materia di public antitrust enforcement”; “I principali sviluppi in tema di applicazione giudiziale del diritto antitrust”. A questi temi di carattere generale sono state affiancate sessioni tematiche sul settore farmaceutico, telecomunicazioni e sul tema dell’ac-
seminari & convegni
L’avvocato Tesauro, presidente dell’Associazione Antitrust Italiana
quisto delle partecipazioni di minoranza in una prospettiva antitrust. Il Convegno si è aperto con le relazioni di Giovanni Pitruzzella, presidente dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e di Kris Dekeyser della Commisione Europea. Tanti i personaggi illustri intervenuti, tra cui l’autorità dell’Antitrust tedesca e francese e dirigenti dell’autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. La prima giornata si è poi conclusa con una cena di gala. La scelta della location non ha deluso le aspettative degli ospiti, che sono stati accolti presso l’elegante e sofisticata Villa Aurelia, dimora storica romana sita sul Gianicolo. Il meraviglioso panorama insieme a momenti di relax e intrattenimento hanno regalato ai partecipanti una incantevole serata. Francesco Anglani, trentanovenne pescarese, è socio di Bonelli Erede Pappalardo, uno dei principali studi legali italiani, dove si occupa prevalentemente di diritto antitrust nazionale e comunitario. In particolare, segue innanzi alle autorità competenti i procedimenti di autorizzazione delle operazioni di concentrazione, oltre a prestare assistenza alle imprese nei procedimenti in materia d’intese, abuso di posizione dominante e
aiuti di Stato. Svolge, altresì, attività di pareristica in materia di diritto comunitario e di contenzioso dinanzi alle Corti europee e nazionali. «Si è trattata di un’edizione particolarmente significativa –ha dichiarato l’avvocato Anglani- del nostro consueto convegno che, da un lato, ha offerto spunti e approfondimenti interessanti agli addetti ai lavori e, dall’altro, ha confermato la valenza centrale di tutte le tematiche antitrust che, oramai, non sono più appannaggio di grandi realtà industriali, ma possono essere utilizzate in maniera sempre crescente in contenziosi azionati anche da piccole e medie imprese e da consumatori vittime di comportamenti anticon-
correnziali». In conclusione, due giornate ricche di contenuti, un grande successo per l’Associazione Antitrust Italiana, fondata nel 2008 da un gruppo di professionisti con l’obiettivo principale di contribuire a diffondere la conoscenza del Diritto nazionale e comunitario della concorrenza. Degna di nota, peraltro, la partecipazione degli sponsor, che ha visto intervenire come sostenitori dell’iniziativa, accanto a grandi aziende come Telecom Italia e Ferrarelle, alcune importanti aziende abruzzesi come Menozzi de Rosa, Saquella Caffè, e l’azienda vitivinicola Platinum Italia e Futura 14, fondata dall’aquilano Bruno Vespa con i figli Federico e Alessandro •
L’avvocato Anglani, segretario generale dell’Associazione Antitrust Italiana
73
» di Marcella Pace - foto concesse da Si&T e Galeno
La fase del seminario durante la quale è stato presentato Topic, il progetto di Galeno
Le scienze abruzzesi in vetrina all’Expo Durante il convegno del Polo Capitank, “Scienze della vita in Abruzzo: opportunità per un nuovo sviluppo”, sono stati presentati diversi progetti. Scopriamo quelli delle aziende Si&t e Galeno
N
on poteva scegliere vetrina migliore per parlare di “Scienze della vita in Abruzzo: opportunità per un nuovo sviluppo” il Polo di innovazione chimico farmaceutico Capitank. Si è svolto, infatti, all’Expo di Milano, presso l’Auditorium del Padiglione Italia, lo scorso 29 agosto, il semina-
74
rio organizzato dalla “Silicon Valley” abruzzese delle scienze della vita. L’evento è stato l’occasione per presentare i progetti pilota portati avanti dal Polo, nato nel 2012, e che conta 50 soci tra le quali le tre Università della regione, 42 grandi imprese, tra cui le quattro maggiori aziende farmaceutiche, Dompé, Menarini, Sanofi e Alfa
Wassermann, e l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo, oltre ad altri centri di ricerca. «Un’occasione importante - ha affermato il neo presidente di Capitank, Edoardo Alesse, direttore del dipartimento di Scienze cliniche applicate e biotecnologie (Discab) dell’Università dell’Aquila - per ottenere visibilità
seminari & convegni
diretta sul piano italiano ed estero per il Polo Capitank e per le aziende, gli enti di ricerca e gli atenei coinvolti, vista anche la nutrita platea di imprese invitate a partecipare ai lavori, e allo stesso tempo una chance anche per stupire i media specializzati. È evidente che la presenza a Expo è la prova della graduale e progressiva crescita dell’esperienza basata sulla ricerca e l’innovazione». Il seminario ha consentito di analizzare una serie di tematiche, tra cui lo sviluppo di procedure innovative per il trattamento dei tumori, nuovi metodi di controllo per il miglioramento del rischio microbiologico e un
robot per tele diagnostica. Nel corso del convegno è stato illustrato anche il progetto “Abruzzo Regione della vista” che punta a creare un hub di eccellenza e innovazione per la cura delle patologie dell’occhio e della vista. Tra gli altri progetti illustrati, anche la sperimentazione di una piattaforma semplificata di gestione e tracciamento dei rifiuti liquidi e l’automazione dei flussi di prodotti farmaceutici ed alimentari. Scopriamo meglio i due progetti presentati all’Expo dalle aziende Si&t e Galeno•
Il prototipo di Legionellout, il sistema di analisi del rischio legionellosi
Legionellout di Si&t Legionellout è un prototipo, sviluppato dal polo Capitank e realizzato dalla SI&T, società con sede a Pianella, che si occupa di progettazione ed implementazione di sistemi di gestione integrati per la qualità, sicurezza, ambiente, etica e software, e dall’Università dell’Aquila. Si tratta del primo sistema di analisi e controllo del rischio legionellosi negli impianti di distribuzione delle acque.
Topic di Galeno In collaborazione con la Metron Srl di Giulianova e una scuola elementare di Ortona, la Galeno ha ideato TOPIC, un software in grado di misurare la quantità di gas ad effetto serra prodotta dalle attività dell’uomo. Topic, nato con l’obiettivo di studiare sviluppare e diffondere strumenti per l’analisi dell’impronta di carbonio, monitora, calcola e individua strategie di mitigazione di tali emissioni.
Francesco D’Alessandto, titolare di Galeno
Alessandro Pavone, titolare di Si&T, durante la sua relazione all’Expo
75
seminari & convegni » testo e foto di Piergiorgo Greco
Alcuni dei relatori presenti al convegno
Come sarà la Pescara del futuro?
S
Ne hanno parlato in un seminario gli architetti del capoluogo adriatico confrontandosi con istituzioni, costruttori e ambientalisti
erve un modo nuovo di pensare la città, che valorizzi in chiave innovativa le richieste di chi, nella città, vive e lavora. E servono decisioni rapide e trasparenti, che facciano uscire Pescara dall’impasse in cui versa ormai da decenni. È il messaggio degli architetti di Pescara, che all’Urban Center di piazza Colonna lo scorso settembre hanno iniziato un dialogo con istituzioni, costruttori e ambientalisti per la Pescara del futuro, con il seminario “parteciPE/ RiUso 2015”. A fare gli onori di casa Laura Antosa, presidente dell’Ordine degli Architetti, che per l’area dell’ex Fea ha annunciato un concorso di progettazione insieme al Consiglio nazionale dell’Ordine degli Architetti “per colmare un vuoto e permettere una progettazione partecipata di un’area così importante della nostra città”, proposta subito accolta dalla commissione Spazio Pubblico dell’Inu (Istituto nazionale di urbanistica). Tra gli interventi, quello di Leopoldo Freyrie, presidente nazionale dell’Or-
dine degli Architetti che ha detto: «La storia sta cambiando direzione, tutta da decifrare e da governare. Oggi, ad esempio, le scelte urbanistiche devono tenere maggiormente in considerazione gli eventi climatici di quanto non facessero anni addietro, quando sui piani regolatori influivano più le destinazioni d’uso. Bisogna iniziare a scegliere i progetti prima ancora dei soggetti. Progetti di qualità, che tengano insieme esigenze nuove, come ad esempio quelle delle famiglie di migranti, e che rispondano a domande reali del mercato. Per questo, un progetto è di qualità quando propone valuta e propone esperienze di cohousing, coworking, accessibilità universale, efficienza energetica, riuso intelligente, mobilità sostenibile, ciclo di vita dei rifiuti. In una parola: è il tempo dell’innovazione. Se si sapranno proporre progetti di qualità, innovativi e sostenibili, sarà anche possibile intercettare la finanza. Bene allora il coinvolgimento della Facoltà di Architettura, ma senza relazioni con le altre forze vive
della città non si va da nessuna parte. L’Urban Center è il luogo ideale per questa necessaria trasparenza». Di momento favorevole per l’edilizia ha parlato Lorenzo Bellicini, direttore del Centro ricerche economiche sociali di mercato per l’edilizia e il territorio (Cresme). «Ci sono segnali incoraggianti - ha detto - che parlano di un’edilizia che sta ripartendo. Non ancora in Abruzzo, ma nel resto d’Italia l’occupazione sta tornando a crescere. Oggi il 70 per cento del mercato è ristrutturazione, il rimanente 30 sono nuove costruzioni: sarà essenziale saper intercettare questa dinamica» •
Il pubblico intervenuto
77
seminari & convegni » a cura della redazione - foto concesse da NRGSYS
Due momenti della presentazione di ST.AR. in Expò
A L’Aquila si costruisce il futuro Un Robot che valuta lo stato medico di un paziente, nasce per questo “ST.AR.”
L
a software house aquilana NRGSYS, in collaborazione con la Oncoxx, spin-off dell’università di Chieti-Pescara, e in partnership con HRS, azienda all’avanguardia nella realizzazione di biosensori, ha realizzato un Robot in grado di intervenire in situazioni di elevato rischio biochimico: ST. AR: (Strong arm, visto che il progetto ruota attorno a un braccio robotico particolarmente performante). Il progetto, finanziato del Polo d’innovazione farmaceutico Capitank della Regione Abruzzo, è stato presentato nella prestigiosa vetrina dell’Expo prima a Casa Abruzzo e poi nel Paglione Italia. Nico Ciambrone, fondatore di NRGSYS, che negli ultimi anni si è ritagliata un ruolo internazionale nella ricerca e nella applicazione di nuove tecnologie nel campo medico
e dell’immagine radiologica, ha così presentato il progetto: «La funzione del Robot, grazie al complesso di sensori realizzato da noi e da HRS, è valutare velocemente e senza rischio per l’operatore medico lo stato del paziente. L’evoluzione di questa iniziativa sarà un robot in grado anche di ‘intervenire’ sul paziente con terapie di efficacia immediata. Stiamo aprendo una nuova frontiera nella medicina d’urgenza e nell’assistenza domiciliare». Infatti, il robot può essere controllato virtualmente da qualsiasi parte del mondo; uno stesso operatore potrà controllare e/o intervenire su molti pazienti: in questo modo ST.AR. potrà sostituire efficacemente un infermiere che assiste persone anziane o comunque malate, abbattendo sia i costi sociali che i costi che debbono essere sostenuti dalle famiglie •
Un render del Robot
79
» a cura della redazione -- foto concesse da Walter Tosto
Luca Tosto davanti all’impianto di fresatura più grande del mondo
Walter Tosto: inaugurato l’impianto di fresatura più grande al mondo Il macchinario costruito per il colosso teatino da una società tedesca, è stato inaugurato presso la sede dello stabilimento Walter Tosto sul porto di Ortona, con una elegante cerimonia di stampo internazionale
C
i hanno abituati a numeri da record e anche questa volta non si sono smentiti. Il colosso teatino Walter Tosto ha presentato l’impianto di fresatura più grande al mondo, realizzato per la società abruzzese da Waldrich Coburg. La Walter Tosto è un’azienda all’avanguardia nella produzione di componenti industriali nei mercati Oil & Gas, Petrolchimico, Energia, Food & Pharma. Da oltre 55 anni progetta e produce serbatoi ed apparecchi critici di grandi dimensioni, fondata e forgiata dal presidente Walter Tosto che l’ha vista crescere nel tempo e nello spazio, non solo nelle cifre come l’ammontare del fatturato ed il numero di dipendenti, ma soprattutto nella competitività. La società è ad oggi gestita dal figlio Luca, che l’ha portata ad operare in contesti internazionali, grazie anche agli importanti investimenti effettuati. L’ultimo dei quali, pari a circa 20 milioni di euro, ha permesso la realizzazione dell’impianto di fresatura a
80
portale più grande al mondo per il suo grado di precisione. La Milling Machine Powertec 10000 AG-S20/NC è stata costruita appunto dalla società tedesca Waldrich Coburg GmbH; con i suoi 35 metri di lunghezza, 10 in altezza ed un peso di 1.300 tonnellate, il macchinario è in grado di lavorare singoli pezzi fino a 10 x 10 x 32 metri di dimensioni e 400 tonnellate di peso; può effettuare operazioni di lavorazioni di macchina, fresatura, perforatura e tornitura di enormi componenti in acciaio e componenti pregiati di grandissime dimensioni. La macchina è sorretta da 109 pali trivellati di 800 mm di diametro ciascuno; per la sua realizzazione sono state impiegate oltre 674 ton di barre di acciaio, 6.700 mc di calcestruzzo e circa 600 ton di strutture metalliche per la copertura. I lavori presso la Walter Tosto sono stati svolti, oltre che dal personale tecnico e di produzione interno dell’azienda teatina, con l’ausilio di 5 tecnici di impianto della Waldrich Coburg, che hanno gestito in loco tutte le fasi necessarie alla messa in
eventi
Una foto di gruppo davanti all’imponente macchinario
funzione, dall’assemblaggio fino al collaudo. Lo scorso 10 settembre 2015, il macchinario è stato inaugurato presso la sede dello stabilimento Walter Tosto sul porto di Ortona, con una elegante cerimonia di stampo internazionale, che ha visto avvicendarsi sul palco, prima del taglio del nastro, i due Managing Director Luca Tosto e Hubert Becker delle rispettive aziende Walter Tosto e Waldrich Coburg. «Per puntare alla modernità occorre portare a casa la migliore tecnologia sul mercato -ha detto Luca Tosto durante il suo discorso- che abbiamo trovato in Waldrich Coburg, leader per precisione e robustezza nella realizzazione di grandi impianti industriali, il nostro partner strategico». In risposta Hubert Becker ha affermato: «Siamo davvero onorati di aver collaborato con la Walter Tosto in questi anni per la realizzazione di questa speciale milling machine, e ci auguriamo che l’impianto contribuirà all’ulteriore positivo sviluppo dell’azienda». Tra i presenti all’evento, il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, autorità amministrative locali e portuali, grandi aziende italiane ed estere, importanti istituti bancari e testate
Un momento dello spettacolo con il pianista sospeso sull’acqua
Il taglio del nastro, da sinistra: Luca Tosto, Hubert Becker e Walter Tosto
giornalistiche. Durante la serata gli ospiti presenti sono stati intrattenuti da un gruppo di ballerini-acrobati, da una band musicale e dall’elegante musica di un pianista che suonava sospeso nell’acqua in un’atmosfera davvero unica e incantevole. La più grande macchina fresatrice mai realizzata dalla Waldrich consentirà alla Walter Tosto di produrre oggetti sempre più complessi e sofisticati, la cui realizzazione era ritenuta, fino a poco tempo fa, inimmaginabile. Uno strumento che permetterà all’azienda di aggiudicarsi nuove ed importanti opportunità. Un tale impianto potrà infatti aprire nuovi scenari per la realizzazione di prodotti in acciaio di dimensioni oltre gli standard e per eventuali lavorazioni conto terzi per aziende partner o attuali importanti fornitori. Con più di 500 dipendenti specializzati, 8 moderni stabilimenti e le tecnologie di produzione più avanzate, l’azienda ha raggiunto un fatturato di 100 milioni di euro ed una capacità produttiva di oltre 14.000/15.000 tonnellate annue. Una realtà industriale che rappresenta l’Abruzzo che cresce in tutto il mondo
Un momento della serata
81
»a cura della redazione - foto concesse da Sacif
Alcune immagini dell’Open Day organizzato da Sacif
“Alla Corte di Sacif”, obiettivi centrati! In un’atmosfera medievale, l’azienda di Cepagatti ha aperto le sue porte per illustrare a clienti e partner il loro operato
G
rande successo per l’Open Day organizzato da Sacif. Gli scorsi 3 e 4 ottobre la Sacif ha accolto i propri clienti e i partner per illustrare una nuova filosofia di “apertura d’azienda”! La Sacif opera da più di 25 anni nel campo dei nastri per trasportatori e cinghie dentate in poliuretano, nello stabilimento di produzione di Cepagatti. Si avvale di personale qualificato e macchinari con la più alta tecnologia del settore, interamente progettati e realizzati nella propria sede. I titolari Octavio Santalucia ed Enio Fusella hanno fortemente desiderato questo momento per conoscere meglio le persone con le quali condividono ogni giorno il loro impegno professio-
82
nale. «Per crescere è determinante la fiducia, -hanno dichiarato i titolari- questa è la nostra mission per affrontare le sfide in un momento di rinnovamento come quello che stiamo vivendo»! E dagli esiti delle due giornate la fiducia è stata ampiamente ripagata! Gli ospiti hanno visto illustrarsi una rosa delle lavorazioni e dei prodotti delle aziende Sacif, Tecnoabrasivi, Tecnoplast e Metek, in un contesto di relax e divertimento per tutta la famiglia. Maestri della Fitarco hanno istruito i curiosi e gli interessati al gioco del tiro con l’arco, mentre i più piccoli erano impegnanti nelle aree dedicate a loro con le bravissime animatrici. L’ampio show room ospitava una gamma di articoli esposti su paglioni per il tiro con l’arco, tutto il contest richiamava le
eventi
Il team di Sacif
fattezze di una giornata medievale, dove perdersi nel tempo e trovare spazi interessanti per la formazione professionale. Oltre a i prodotti dell’azienda, è stato possibile osservare una mostra di Archi, da quello classico al più innovativo in fibra di carbonio, messi in esposizione dall’associazione “Arceri Vestina”. Un ringraziamento particolare va alla Cantina Roxan che ha partecipato come partner a questa iniziativa offrendo una degustazione dei suoi vini di punta. Ampio spazio all’informazione sulle peculiarità delle lavorazioni delle aziende, con punti d’incontro riservati ad esempi e prove tecniche, qui molti clienti hanno portato i loro semilavorati, per vagliare insieme le migliori soluzioni in termini di prodotti . Inoltre la Sacif è una realtà che affianca le aziende con la messa a punto di vere e proprie metodiche di lavorazione, progetti studiati su misura per ogni esigenza. Per raggiungere questi obiettivi collabora con altre realtà ampiamente strutturate, quali: la Sacif stessa nata nel gennaio 1989 con attività di trasformazione e confezionamento di nastri e cinghie dentate per la movimentazione all’ interno delle industrie ed adesivi 3M, Tecnoabrasivi che commercializza la gamma dei prodotti 3M
nei settori abrasivi e sicurezza; Tecnoplast che si occupa delle lavorazioni plastiche e Metek che opera pezzi meccanici a disegno, pulegge dentate e riporti superficiali tecnici sui materiali metallici. «È stato un week end impegnativo e di grande soddisfazione anche per tutti i gli addetti ai lavori» ha commentato la direzione, ringraziando i dipendenti che per primi hanno risposto con entusiasmo a queste due giornate. «Un ringraziamento –concludono i titolari Octavio Santalucia ed Enio Fusella - va anche alla 3M, Chiorino e Nitty Gritty, che partecipando alle due giornate hanno ampliato le possibilità d’incontro delle nostre realtà lavorative. L’intento è continuare l’incontro con i nostri clienti e con i partner, offrendo occasioni di formazione e tavoli tecnici. La nuova filosofia di “Open House” rispecchia la nostra concezione di azienda nel 2015, un’azienda dinamica, aperta alla comunicazione e al confronto». Tutte le news e le foto del week end saranno on-line sui i siti: sacif.it e tecnoabrasivi.it. L’evento è stato curato dalla Start Solution di D’Addazio Romina
83
eventi » di Elisa Antonioni - foto concesse da AIDP
La foto di gruppo alla fine della serata
Unicità italiane: l’HR Manager Ferrari ospite di Aidp L’incontro è avvenuto durante dell’assemblea estiva dell’Associazione Italiana Direzione del Personale Abruzzo-Molise
È
il cavallino rampante per eccellenza, da sempre sfreccia impavido facendo sobbalzare i cuori. Nella sua scia lascia il tricolore e l’orgoglio nazionale per la “Rossa”. Tra le “Unicità Italiane”, tema scelto da Aidp Abruzzo e Molise per il 2015, non poteva mancare un’intervista ad Alessandro Chiesa, HR Manager Ferrari, della scuderia prima, del settore auto oggi. La prima auto marchiata Ferrari, la 125 S, uscì nel 1947, grazie alla passione di Enzo Ferrari, classe 1898, pilota dell’Alfa Romeo, che dedicò la sua vita alla progettazione di auto sportive e da corsa. Convinto che i suoi motori avessero un’anima, portò al successo la sua azienda con 5.000 vittorie su strada e sui circuiti mondiali. La sua visione aziendale era chiara e carismatica: “Pensa ed agisci da vincente, così molto probabilmente raggiungerai il tuo obiettivo”. Tenacia, forza ed entusiasmo erano già insiti nel simbolo della Ferrari sin dall’inizio, a far rombare quel cavallino ma nei cieli, fu per la prima volta il pilota da caccia Francesco Baracca, medaglia d’oro della prima guerra mondiale, che lo utilizzò come emblema personale sulla fusoliera del suo aereo. Al termine del conflitto i suoi genitori affidarono l’immagine ad Enzo Ferrari, che la appose su uno scudo giallo, colore della città di Modena, sormontato da un tricolore come simbolo della sua scuderia automobilistica. Un segno di riconoscimento quindi espressione di valori identitari precisi.
Valori inossidabili che permeano in azienda anche oggi, a distanza di tanti anni. Valori vissuti e raccontati da Alessandro Chiesa, in occasione dell’assemblea estiva dell’Associazione Italiana Direzione del Personale a Pescara. Valori che non celano l’orgoglio di appartenere ad una famiglia che fa sognare l’auto a milioni di persone, che fa vivere l’ebrezza di guidare un vero mito ai pochiessimi fortunati che possono permettersela, che continua a produrre, come voleva Enzo Ferrari “almeno un’autovettura in meno di quanto ne richieda il mercato”. Durante la piacevolissima serata trascorsa allo stabilimento balneare Tortuga, i direttori del personale che hanno partecipato hanno avuto l’opportunita’ di “toccare con mano” questi valori: una vera e propria Ferrari è stata parcheggiata a bordo piscina e quindi hanno potuto godere di un’atmosfera davvero unica e particolare. Alessandro Chiesa ha descritto cosa vuol dire essere Direttore Risorse Umane in un ambiente molto sfidante, dove per poter scegliere i clienti a cui offrire un lusso superiore a quello percepito bisogna lavorare intensamente, si deve giocare di squadra, con alta specializzazione e tecnologia, dove tempo, precisione e selezione dei materiali migliori fanno la differenza. La serata si è conclusa con un invito a visitare il museo di Maranello, che fa sognare chiunque ami guidare, facendolo sentire parte di una squadra di specialisti, che tra gare, coppe e velodromi ci rendono orgogliosi di un marchio nazionale
Alessandro Chiesa HR manager della Ferrari
85
eventi » di Valentina Faricelli - foto concesse da Maico
La conferenza stampa di presentazione di “Nonno ascoltami”
La giornata svoltasi a Pescara
“Nonno Ascoltami!”: un successo l’edizione numero sei Quest’anno per la Maico anche il patrocinio del Ministero della Salute e il riconoscimento dell’Oms
Q
uattro domeniche di controlli gratuiti dell’udito in 7 regioni e 20 piazze d’Italia. È stata un vero e proprio successo la sesta edizione di “Nonno Ascoltami!”, la campagna di controlli gratuiti dell’udito organizzata dall’omonima associazione e dedicata a tutti i nonni, che quest’anno ha anche ottenuto il patrocinio del Ministero della Salute. Abruzzo, Molise, Puglia, Lazio, Basilicata e per la prima volta anche Veneto e Trentino: è arrivato a sette il numero delle regioni che hanno aderito all’iniziativa di prevenzione e i dati sull’edizione 2015 confermano la validità della manifestazione: già si parla di oltre 3000 controlli, grazie allo sforzo di 50 otorini, 150 volontari, 90 tra logopedisti, audioprotesisti, audiometristi e oltre 400 collaboratori, insieme a Croce Rossa e Misericordia. «Lo scorso anno sono state effettuate 2.891 visite -ha spiegato Mauro Menzietti, vicepresidente ANAP (Associazione Nazionale Audioprotesisti Professionali) e ideatore dell’iniziativa -. Il 36% dei pazienti è risultato essere affetto da problemi uditivi senza esserne a conoscenza, e addirittura il 58% non aveva mai effettuato un controllo audiometrico. La sordità è spesso sottovalutata e viene affrontata solo quando ormai è in uno stadio avanzato. Siamo partiti sei anni fa con la consapevolezza di dover colmare una mancanza di informazione
sull’argomento. Negli anni è stato fondamentale il sostegno dei medici che hanno creduto nella nostra idea: portare in piazza il momento sanitario, trasformando la prevenzione in una festa». Anno dopo anno, dunque la manifestazione continua ad arricchirsi di nuove presenze. A Pescara, accanto ai partner ormai “storici” come il Polo Irene, il Polo dell’Economia Civile, che con il suo direttore, Lucia Todisco, ha confermato l’importanza di un azione sinergica sul versante socio-sanitario, ad animare “Piazza Prevenzione” hanno contribuito il direttore del quotidiano Il Centro, Mauro Tedeschini, il direttore generale della Asl di Pescara, Claudio D’Amario e Claudio Caporale, primario del reparto ORL Ospedale di Pescara che con Sabatino Trotta, primario del CSM di Pescara, ha affrontato il tema “L’Ospedale in piazza”. E ancora, l’Associazione Isa del professor Ettore Cianchetti e l’Associazione Amico Medico. Ma non solo, perché salute è anche sport, arte e creatività e infatti in piazza c’erano gli atleti della Pescara Basket, del Jolly pattinaggio, della Federazione regionale Beach tennis, gli istruttori federali del Golf club di Miglianico e “La compagnia del sorriso”. Le 20 piazze interessate sono state: Giulianova, Lanciano, L’Aquila, Penne, Teramo, Avezzano, Chieti, Pescara, Termoli, Vasto, Altamura, Bari, Ostuni, Matera, Padova, S. Giovanni Rotondo, Sulmona, Albano Laziale, Foggia, Rovereto
Giornata Mondiale per la salute dell’udito Dopo il patrocinio arrivato quest’anno per la prima volta da parte del Ministero della Salute, l’associazione “Nonno Ascoltami!” ha attivato anche un proficuo dialogo con l’Oms, Organizzazione Mondiale della Sanità, che per il 3 marzo ha indetto la Giornata Mondiale per la salute dell’udito. L’Oms, infatti, ha voluto utilizzare l’Associazione come “ambasciatrice” del messaggio di prevenzione dei disturbi uditivi, attraverso la traduzione e la diffusione del proprio materiale istituzionale in Italia.
87
eventi » a cura della redazione - foto concessa da Martina Ursini
Martina Ursini durante la premiazione all’Expò
Il primo olio naturalmente nutraceutico è prodotto dalla Ursini L’amministratore delegato di Eatness Martina Ursini, premiata all’Expo per il concorso “Nuovi talenti imprenditoriali” indetto dal Ministero delle Politiche Agricole
E
atness è il primo olio naturalmente nutraceutico prodotto in Italia con proprietà antiossidanti, il progetto proviene dall’azienda URSINI di Fossacesia, paese vocato da sempre alla coltivazione dell’olivo ed è proprio l’olio, il prodotto che l’ha resa famosa in Italia e nel mondo. Non è un caso che i figli di Peppe Ursini: Martina e Pierpaolo siano stati in grado di studiare e creare EATNESS, un’azienda innovativa dedicata appunto alla produzione di olio nutraceutico (certificato secondo i parametri dell’UE). In particolare, grazie all’esperienza storica originata da Ursini e a tanta intraprendenza, questa giovane azienda abruzzese, interviene nella selezione delle olive, nel metodo di raccolta e in quello di trasformazione, senza addizionare elementi salutistici/benefici. In particolare l’olio Eatness. In occasione di Expo 2015, EATNESS ha vinto il concorso indetto dal Ministero delle Politiche Agricole per i “nuovi talenti imprenditoriali”, finalizzato alla valorizzazione e alla rappresentazione delle migliori esperienze imprenditoriali realizzate nel settore agricolo e alimentare. Martina Ursini ad di Eatness, è stata premiata sul palco di Expo. Inoltre, questa rivoluzionaria azienda abruzzese e il suo speciale olio, avrà visibilità per il resto dell’Expo all’interno del padiglione del Ministero dell’Agricoltura. Il Regolamento UE 432/2012 (in vigore da dicembre 2012) relativo alla compilazione di un elenco di indicazioni sulla salute
consentite sui prodotti alimentari stabilisce che “I polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo”. Questo vanto salutistico può essere impiegato solo per l’olio d’oliva che contiene almeno 5 mg di idrossitirosolo e suoi derivati per 20 g di olio d’oliva. E’ importante sottolineare che l’effetto benefico si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio d’oliva. Inoltre l’extra vergine di oliva EATNESS è fonte di Vitamina E (Regolamento CE n. 1924/2006) La vitamina E contribuisce alla protezione delle cellule dallo stress ossidativo (Reg. 432/2012). Questo nuovo marchio, la cui filosofia produttiva è basata sulla nutraceutica quindi sulla salute, si fonda su tre principi cardine: offrire prodotti che abbiamo con effetti benefici sulla salute, offrire prodotti gourmet e dunque di alto livello qualitativo e offrire prodotti semplici e che possano essere consumati quotidianamente (perché solo assumendo quotidianamente un determinato prodotto si hanno gli effetti benefici). La linea EATNESS in questo momento è composta da un olio ma, tra pochissimo, si aggiungerà una salsa di pomodoro ricca di licopene. Inoltre, entro 2 anni, il catalogo si amplierà con una dozzina di prodotti nutraceutici. Il canale distributivo scelto è quello farmaceutico e salutistico in quanto si vuole evidenziare agli occhi del consumatore la differenza tra un extravergine e un extravergine nutraceutico, così che sia ben chiaro il vantaggio salutistico
89
eventi » di Davide Acerra
Alcuni momenti della prima edizione del Festival
Festival delle Terre d’Abruzzo, buona la prima! A Pescara 4 giorni di mostre, incontri, workshop e laboratori didattici, show gastronomici, eventi...
D
ai presidi Slow Food alle Comunità del Cibo, dagli chef agli studenti, dai fotografi agli scrittori e ai filmaker. Tutti insieme per raccontare il valore dell’identità rurale della nostra regione. Stiamo parlando del Festival delle Terre d’Abruzzo che è andato in scena per la prima volta dall’8 all’11 ottobre negli spazi del Museo delle Genti d’Abruzzo di Pescara. Un Festival fatto di mostre, incontri, workshop e laboratori didattici, show gastronomici, eventi, ma soprattutto di persone che hanno voluto narrare un territorio autentico come l’Abruzzo. Un grande appuntamento, insomma, organizzato dai Gal abruzzesi (Maiella Verde, Gran SassoVelino, Terre Pescaresi, Abruzzo Italico Alto Sangro e Leader Teramano), con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche Agricole della Regione Abruzzo e la collaborazione di un vasto partenariato di associazioni. La manifestazione è stata un momento di divulgazione, formazione e scambio sulle principali tematiche inerenti la biodiversità delle aree rurali, le tecniche di produzione sostenibile e di conservazione delle varietà, ma anche ricerca di possibili sinergie istituzionali e sociali per lo sviluppo agricolo sostenibile nelle zone interne, approfondimento culturale su tradizioni e civiltà contadina e soprattutto incontro con gli agricoltori e gli allevatori, i veri custodi
di questo ricco patrimonio agro-alimentare. Una sfida per far conoscere le aree interne dell’Abruzzo ai turisti, ma anche agli stessi abruzzesi, facendo comprendere a tutti l’enorme potenzialità di sviluppo diffuso sul territorio. Sono state quattro giornate no-stop, dalle 10 del mattino alla mezzanotte, per assaggiare, scoprire, conoscere i sapori autentici dell’Abruzzo rurale. Un programma ricchissimo e variegato di appuntamenti, aperto ogni mattina con i confronti tra gli studenti ed alcuni dei protagonisti della scena agroalimentare abruzzese (Niko Romito, Adriana Galasso, Domenico Pasetti, Giulio Petronio). Poi gli imperdibili show cooking condotti dagli chef più rappresentativi del momento (William Zonfa, Nadia Moscardi, Marcello Spadone e Peppino Tinari per citarne alcuni), le degustazioni tematiche e la mostra mercato con il meglio dell’agroalimentare del territorio: dall’olio al vino, dai salumi allo zafferano, dai formaggi a latte crudo ai dolci tradizionali, passando per gli ortaggi e il miele. Non è finita qui, perchè il racconto collettivo dell’Abruzzo rurale è passato anche attraverso le immagini, i video e le storie del territorio che hanno saputo trasmettere in maniera efficace l’identità della nostra regione. Una terra che proprio nella sua biodiversità agricola, nell’autenticità dei suoi borghi antichi e delle sue vallate, ha trovato il vero valore che oggi la contraddistingue
xxxxxxxxx
91
eventi » di Monica Di Pillo
Da sinistra: Cinzia Turli, Gianfranco Zaccagnini, Alberto Lupini ed Evelina Flachi
“Nutrirsi con Stile” incassa il consenso dell’ambasciatrice del Sud Africa Il progetto è stato presentato a Milano dalla Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo in occasione della Conferenza Mondiale delle donne
H
a suscitato l’interesse dell’ambasciatrice del Sud Africa in Italia Tambo Nomatemba e della professoressa Tandeka Nkiwane, dell’Agenzia per lo sviluppo del Sud Africa, il progetto “Nutrirsi con Stile”, che la Commissione Pari Opportunità della Regione Abruzzo ha presentato a Milano, in occasione della Conferenza Mondiale delle donne vent’anni dopo Pechino. «L’evento della Cpo regionale che abbiamo presentato a Milano e ha attirato l’attenzione dell’ambasciatrice del Sud Africa - spiega la presidente Gemma Andreini - avrà uno step successivo anche a Pescara, per dare seguito agli studi scientifici presentati dagli Atenei consorziati e ai due progetti della Lazzaroni sull’orto bio psico sociale e sulla creazione di un biscotto ad alto contenuto di serotonina, e quello sull’etichettatura e la tracciabilità dei prodotti. Apprezzati dagli ospiti internazionali i diversi interventi scientifici che hanno rimarcato l’importanza della corretta alimentazione, l’adozione di stili di vita sani e il rispetto per l’ambiente, che hanno come presupposto anche la conoscenza delle tradizioni e delle vocazioni dei diversi territori e delle loro biodiversità». Alla convention milanese made in Abruzzo, che ha incassato il sostegno della senatrice Federica Chivaroli e degli assessori regionali Marinella Sclocco e Dino Pepe ed è stata moderata da Alberto Lupini, direttore di Italia a Tavola, hanno partecipato docenti universitari autori di autorevoli pubblicazioni
in materia di cibo e salute: Paola Pittia dell’Ateneo di Teramo, che ha trattato il tema della ricerca e dell’innovazione responsabili per una moderna nutrizione; mentre la tracciabilità del Co2 nella catena alimentare è stata ripercorsa da Angelo Cichelli della d’Annunzio, che ha illustrato l’esito degli studi condotti sulla filiera produttiva di due prodotti vanto del territorio: il vino e l’olio. Particolarmente apprezzati, e non solo dai politici abruzzesi, i due progetti presentati a Milano: quello che Cinzia Turli, già coinvolta in progetti di ricerca alla d’Annunzio, sta portando avanti all’interno della Lazzaroni, dove ricopre il ruolo di umanista d’azienda. Progetto che, di fatto, apre nuovi orizzonti sul fronte della ricerca alimentare e dell’integrazione tra benessere fisico e psichico, attraverso la creazione dell’orto dei saggi, mirato alla creazione di biscotti dove il gusto diventa psico bio sociale. L’endocrinologo Corrado Pierantoni, l’informatico Gianfranco Zaccagnini e lo chef Arcangelo Tinari, dello stellato Villa Maiella di Guardiagrele, guidano invece un progetto sulla tracciabilità e l’identificazione di tutta la filiera produttiva attraverso un microchip che dia anche informazioni nutrizionali e mediche, accompagnate da ricette gourmet. Obiettivo di “Nutrirsi con Stile” coinvolgere il Miur, e non a caso ha partecipato a Milano Evelina Flachi, Presidente Comitato per l’Educazione Alimentare del Miur, per sollecitare l’inserimento dell’Educazione Alimentare come disciplina curricolare in tutte le scuole
93
eventi » a cura della redazione - foto di Stefano Ricciuti
Lo chef Nicola Fossaceca con i colleghi cuochi
I fratelli Nicola e Antonio Fossaceca
Al Metrò cambia veste Il ristorante di San Salvo guidato dai fratelli Nicola e Antonio Fossaceca ha completamente cambiato volto. Il progetto è curato dall’architetto Leonardo De Carlo
D
a pasticceria artigianale a ristorante gourmet. Il ristorante Al Metrò di San Salvo, ha subito diverse evoluzioni in questi anni, l’ultima in ordine di tempo un look che ha completamente trasformato gli spazi. I fratelli Nicola e Antonio Fossaceca questa volta hanno rivoluzionato il locale partendo dall’eliminazione della pasticceria fondata dai genitori Antonietta e Domenico nel 1978. Il progetto è stato ideato e curato dall’architetto Leonardo De Carlo dello Studio Leonardo Project di Montesilvano. Non è la prima volta che De Carlo lavora per la progettazione di un ristorante stellato, infatti insieme allo chef Niko Romito hanno progettato il RealeCasadonna a Castel Di Sangro ma anche i ristoranti-laboratori dello chef 3 stelle Michelin, Spazio Roma e Spazio Milano. Una stella Michelin nel 2012, 16 punti sulla Guida dell’Espresso e due forchette in quella del Gambero Rosso, Al Metrò si trova a San Salvo Marina, a due passi dal mare. Dietro ai fornelli c’è il giovanissimo e talentuoso Nicola, padrone della sala è invece il fratello maggiore Antonio, che con grande maestria consiglia i suoi ospiti.
I due fratelli decidono che il concept del ristorante va totalmente cambiato. «Il nostro locale aveva quasi 40 anni - spiega Antonio Fossaceca- e un po’ di anni fa ha subito una prima ristrutturazione. Io e Nicola sentivamo la necessità di rivedere gli spazi e adattarli al percorso gastronomico che abbiamo intrapreso. Il ristorante oggi ha un nuovo volto e in questa versione di Al Metrò c’è anche una cantina dedicata alle nostre migliori etichette». «Ho voluto realizzare un ambiente elegante, - ci spiega De Carlo- contemporaneo, ma tenendo in considerazione che siamo a due passi dal mare. I colori che predominano sono il bianco e il grigio, tutto è essenziale e minimal come concepisce la mia filosofia, ma in chiave metropolitana. Il legno e la luce sono gli elementi che danno calore alle stanze che con le immense vetrate esterne e il terrazzo creano uno spazio unico». «Ora inizia la fase del nuovo Al Metrò - conclude entusiasta lo chef Nicola. L’obiettivo nei prossimi mesi è lavorare sui piatti. Mi attende un grande lavoro con la mia brigata. In autunno presenteremo alcune novità mantenendo sempre salde l’identità della nostra cucina e il rispetto delle materie prime»
Due immagini del nuovo ristorante Al Metrò
95
IL FUTURO NON SI IMMAGINA, SI CREA. IRIS VAN HERPEN - FASHION DESIGNER
Nuova DS 5
NUOVA DS 5 THP 165 S&S EAT6 (CERCHI 18”). CONSUMO SU PERCORSO MISTO: 5,9 L/100 KM. EMISSIONI DI CO2 SU PERCORSO MISTO: 136 G/KM.
CONCESSIONARIA CITROËN AUTOEPI SRL PESCARA - VIA TORRETTA, 12 - VIA TIBURTINA 326 - TEL. 085/49671 WWW.AUTOEPI-CITROEN.IT - AUTOEPI@CITROEN.IT
www.driveDS.it
eventi » di Marcella Pace – foto tratte dalla pagina Facebook di MasterChef Israele
Massimiliano con la mamma Gianna, durante una delle ultime puntate
Il concorrente italiano insieme alle altre due finaliste
Arriva dall’Abruzzo il MasterChef Israele Massimiliano Di Matteo, montesilvanese di 40 anni che ha vinto l’edizione israeliana del talent show culinario, racconta ambizioni e progetti futuri
L
a passione per la cucina lo ha sempre accompagnato. Le prime grandi maestre sono state la nonna Alessandrina e la mamma Gianna. Lui quegli insegnamenti li ha portati in giro per il mondo arrivando a vincere MasterChef, il talent show dedicato alla cucina, in Israele. Stiamo parlando di Massimiliano Di Matteo, quarantenne, nato e cresciuto a Montesilvano. «All’età di 20 anni, dopo che mi ero iscritto alla facoltà di Architettura - racconta Massimiliano, che abbiamo raggiunto telefonicamente in Israele, dove vive da 18 mesi con la moglie e i suoi tre figli, un maschietto di 4 anni e due gemelle di 2 anni e mezzo – ho deciso di trasferirmi in America. Dopo un primo periodo tra Miami, Città del Messico e un rientro in Italia per fare il militare, mi sono fermato a New York, dove ho vissuto per 17 anni. Lì ho fatto diversi lavori, dal cameriere, al gestore di un caffè. Prima di allora, dall’età di 15 anni, d’estate aiutavo la signora Angela nel suo ristorante di Montesilvano. Fu lei la prima persona a consigliarmi di lasciare l’Italia e girare il mondo. Circa 18 mesi fa insieme a mia moglie, che è israeliana, abbiamo deciso di trasferirci vicino alla sua famiglia. Ora viviamo in un meraviglioso paese a metà strada tra Tel Aviv e Gerusalemme». Dopo due corsi per imparare la lingua e lavoretti saltuari, Massimiliano, che nel frattempo ha
sempre coltivato la sua innata passione per la cucina, decide di iscriversi a MasterChef. Mentre parliamo al telefono il vincitore prepara la mugnaia e intanto prosegue il suo racconto: «Ho capito che volevo imparare a cucinare quando vidi mia mamma girare le “crispelle” facendole volare con la padella. Quando mi sono presentato alle selezioni di Masterchef ho portato proprio le crispelle in brodo». Questo talento della cucina riesce così, settimana dopo settimana, a conquistare la giuria con i piatti della tradizione abruzzese, rivisitati in chiave israeliana. In finalissima è sempre l’Abruzzo a portargli fortuna. «Durante il programma studiavo ricette sempre nuove. Mi sono imbattuto in un piatto di Niko Romito, una zuppa di cipolle con bottoni di formaggio e zafferano, che ho riprodotto nell’ultima puntata». Ora Massimiliano, che ha vinto un corso di cucina di sei mesi a Zurigo, vuole realizzare due grandi progetti. «Vorrei aprire a Tel Aviv un ristorantino di cucina tipica abruzzese. Il secondo progetto – conclude – è quello di portare le telecamere israeliane in Italia, per mostrare le bellezze dei nostri piccoli borghi, quelli meno conosciuti. Voglio parlare di cucina, ma soprattutto di storia. E voglio fare lo stesso con l’Israele, per mostrare che è una terra bellissima, un paese meraviglioso, ben lontano da quello di guerra che ci mostrano i media del mondo»
Massimiliano Di Matteo, vincitore di Masterchef Israele
97
eventi » a cura della redazione - foto concesse da Vini Fantini
Il premio Oscar, Tilda Swinton, a tavola con la Cuvée Bianca Fantini
Vini Fantini, un brindisi da red carpet Tutte le star che hanno calcato il red carpet della 72esima edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia hanno brindato con le bollicine e i vini made in Abruzzo della Vini Fantini
D
a Leonardo Di Caprio a Robert De Niro, passando per Johnny Depp, Vincent Cassell, Valeria Golino e Riccardo Scamarcio, le star che hanno sfilato sul red carpet della 72esima Mostra del Cinema di Venezia hanno brindato con le bollicine e i vini made in Abruzzo della Vini Fantini. Il perlage del Cuvée Cococciola e il rosso rubino dell’Edizione Cinque Autoctoni, sono stati scelti per rappresentare l’Abruzzo ad una delle più importanti kermesse del mondo dedicate al cinema. Hanno sedotto una platea internazionale di attori, artisti e personaggi del mondo dello spettacolo che hanno affollato la Celebrity Lounge della Venice Movie Stars e PrimopianoTv, di cui Fantini è partner, le bollicine ottenute dalla Cococciola, medaglia di bronzo al Japan Wine Challenge, e l’inconfondibile sapore dell’Edizione Cinque Autoctoni, negli ultimi anni 6 volte miglior vino rosso d’Italia per la Guida Maroni, premiato 10 volte con i 5 grappoli di Bibenda e insignito di oltre 30 medaglie d’oro in tutte le principali competizioni mondiali. Interviste tutti i giorni, party esclusivi e una Gift Room per i divi del cinema sono solo alcune delle attività che hanno trasformato il giardino del
Alessandro Gassman
prestigioso Hotel Villa Laguna in un set unico, con lo specchio d’acqua, antistante piazza San Marco, a fare da sfondo ai brindisi made in Vini Fantini per deliziare i palati dei personaggi del mondo del cinema. Nella Gift Room, l’ormai prestigiosa stanza dei regali, gli attori e i vip hanno avuto la possibilità di rilassarsi, coccolarsi, prepararsi per le interviste, ma anche di conoscere da vicino le brillanti emozioni dei Vini Fantini. «Siamo molto orgogliosi – ha spiegato Valentino Sciotti, al timone della Vini Fantini - di essere presenti alla Mostra del Cinema di Venezia, una delle più importanti manifestazioni dedicate al mondo della celluloide. Per noi è motivo di vanto rappresentare e tenere alto con i nostri vini il nome l’Abruzzo, una regione che nel panorama enologico sta crescendo molto, in questa prestigiosa vetrina offerta dalla Celebrity Lounge dell’Hotel Villa Laguna, che mira a promuovere le eccellenze italiane e che è anche la sede di molte interviste e approfondimenti giornalistici». E i vini Fantini, Official Provider dei Giochi del Mediterraneo da poco conclusi a Pescara, corrono verso nuovi traguardi e saranno vanto dell’Abruzzo del buon bere anche nel mondo cinematografico
L’attore britannico Rupert Everett
99
Forniamo soluzioni, servizi e competenze per l’implementazione di ERP e di strumenti di Business Analytics
Creiamo valore aiutando i nostri clien a migliorare i processi di business ERP, SAP Business one
Web Applica on Realizzazione di Applicazioni e Portali Web
ARXIVAR
Business Analy cs
Soluzione di Ges one Documentale e Process Management
Data Warehousing, Business intelligence Solu on, Financial Planning
Z3 ENGINEERING SRL Via Barrella, 64 - 66034 Lanciano (CH) - Tel. +39 0872 40832 - Fax. +39 0872 702472 info@z3engineering.it - www.z3engineering.it
eventi » a cura della redazione - foto concesse da Chiusa Grande
Da sinistra:Franco Giandomenico, Beniamino Di Domenica, Franco D’Eusanio, Dino Mastrocola e Maurizio Odoardi
Concluso il progetto “VI.NA - Vini naturali” di Chiusa Grande Si brinda alle vasche rupestri di Pietranico come nuovo attrattore turistico-economico territoriale
L’
azienda agricola biologica Chiusa Grande di Franco D’Eusanio, ubicata a Nocciano, ha presentato i dati riepilogativi del progetto di sperimentazione “VI. NA - Vini naturali”. Presso la Sala Figlia Di Jorio della Provincia di Pescara sono stati riassunti gli incoraggianti esiti della ricerca che rientra nel Programma di Sviluppo Rurale Abruzzo 2007/2013, Misura 1.2.4., e che ha avuto il supporto del Fondo Europeo Agricolo per lo sviluppo rurale. Grazie all’appoggio scientifico del C.Ri. V.E.A. (Centro di Ricerca Viticola ed Enologica d’Abruzzo), dell’Università di Teramo e dell’Università di Pescara-Chieti. Per la prima volta in Abruzzo si sono portati avanti contemporaneamente 3 linee sperimentali in chiave di agricoltura biologica: gli aspetti sensoriali e tecnici legati ai vini senza solfiti aggiunti; i dettagli riguardanti la produzioni di vini spumanti secondo il Metodo Classico; e le particolarità del profilo organolettico delle micro e macro vinificazioni in vasche di pietra di Pietranico. Per quanto concerne questo ultimo innovativo aspetto, proveniente da una tradizione secolare, tutti gli esperti hanno concordato sul fatto che i vini (ben riconoscibili per sapidità e mineralità) e le vasche rupestri (concentrate in numero maggiore a Pietranico rispetto al resto dell’Abruzzo) costituiscono nuovi elementi attrattori in termini di identità territoriali per l’intera regione.
Domenico Francomano, direttore del Gal Terre Pescaresi ha ribadito che la necessità di puntare sulle particolarità delle risorse agro-alimentari dei singoli territori non può prescindere dal legame con le tantissime testimonianze storiche e culturali presenti in Abruzzo. Entusiasti dell’iniziativa il presidente della Provincia Antonio Di Marco insieme ai sindaci Lorenzo Mucci e Francesco Del Biondo, dei Comuni di Nocciano e Pietranico rispettivamente. Dino Mastrocola, professore della Facoltà di Bio-scienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali dell’Università di Teramo, e gli enologi dell’azienda Franco Giandomenico e Beniamino Di Domenica hanno sottolineato l’importanza del rigore scientifico nell’approccio sperimentale per garantire un prodotto finale che rispecchi la filosofia aziendale nel rispetto assoluto del benessere del consumatore. Maurizio Odoardi, direttore del C.Ri. V.E.A. (Centro di Ricerca Viticola ed Enologica d’Abruzzo), ha fornito un quadro complessivo del panorama vitivinicolo regionale: costituito da circa 32.000 ettari e con una produzione nel 2014 di quasi 4 milioni di ettolitri di vino (di cui circa 1.5 milioni sono a Denominazione d’Origine e Indicazione Geografica). Tutti i risultati dello studio “VI.NA - Vini naturali” di Chiusa Grande saranno oggetto di pubblicazione cartacea e saranno anche consultabili sul sito aziendale: www.chiusagrande.com
Da sinistra: Antonio Di Marco, Franco D’Eusanio, Lorenzo Mucci e Francesco D el B iondo
101
eventi » di Denia Di Giacomo – foto concesse da Coldiretti
Alcune immagini della rievocazione storica della vendemmia
A Città Sant’Angelo la prima rievocazione storica della vendemmia Rivivere l’antica tradizione della vendemmia, dalla raccolta manuale alla pigiatura a piedi nudi, un evento organizzato dalle aziende agricole della contrada Gaglierano in collaborazione con la Coldiretti
L
a vita contadina di un tempo era scandita da momenti importanti che si trasformavano in una vera e propria festa. Questo accadeva per la raccolta delle olive, per la trebbiatura del grano, per la lavorazione del maiale, così come per la vendemmia. Ed è stato questo lo spirito con cui è avvenuta la prima edizione della rievocazione storica della vendemmia, a Città Sant’Angelo, nella verdeggiante contrada Gaglierano, ricca di aziende agricole in crescita. Un’iniziativa promossa dai vignaioli della contrada in collaborazione con Coldiretti e con il patrocinio del Comune di Città Sant’Angelo per recuperare l’antica tradizione radice delle eccellenze enologiche abruzzesi e mostrare a grandi e piccini le fasi che, da tempi immemorabili, contraddistinguono la raccolta dell’uva arrivano e la vinificazione. Ed ecco dunque che la giornata si è trasformata in una grande festa, alla quale hanno partecipato in numerosissimi, a partire dalle 16.00, nelle campagne dell’azienda agricola Sciarr
D’Alesio, dove agricoltori in costume d’epoca hanno raccolto manualmente le uve di Montepulciano in canestri di vimini, aiutati da splendidi asini nel trasporto verso la cantina. La fase della pigiatura, è avvenuta invece con due trocche in cui a piedi nudi adulti e bambini si sono avvicendati tra lavoro e divertimento, e infine la torchiatura (torciture) con il conseguente trasporto del mosto in antiche conche di rame portate sulle teste di due donne munite di spara per il versamento in botte. «Un modo per avvicinare i più giovani all’agricoltura e alla storia dei nostri padri – questo ha commentato Coldiretti - e per far scoprire ai più piccoli l’affascinante rito della vendemmia». Una giornata interamente dedicata a rivivere momenti d’altri tempi dunque, nei quali ovviamente non vi erano le tante cognizioni scientifiche e tecniche che oggi permettono ai nostri vignaioli di produrre gli eccellenti prodotti che conosciamo, ma dove si aveva certamente quella genuinità e quella umanità che fa sempre molto piacere ricordare e rivivere, per conoscere le radici della nostra cultura contadina e tentare di non perderle
La raccolta dell’uva presso i vigneti dell’Azienda Agricola D’Alesio
103
eventi » a cura della redazione - foto concesse da Cinemadivino
La cantina di Tenute Lunelli in Umbria
Cinemadivino chiude in bellezza Grande successo per le 22 serate che si sono svolte nelle splendide cantine
S
i è chiusa il 30 Agosto la rassegna Cinemadivino Marche Abruzzo Umbria, nella splendida cornice del Forte Malatesta posta di fianco al campo dei giochi quinta nari. Le cantine della rassegna, assistite dallo staff dell’AIS (Associazione Italiana Sommelier) e della FIS (Fondazione Italiana Sommelier), hanno avuto modo di poter esporre e far degustare i propri prodotti assieme al lavoro degli artigiani della CNA, la possibilità d’ingresso gratuito del Museo Medievale del Forte e mostre fotografiche dei fotografi Domenico Oddi e Alessandro Paddeu. Questo link tra storicità, artigianato artistico e gusto, con il catering curato dallo staff alberghiero che ogni anno promette nuove sorprese, ha arricchito la riuscitissima serata finale dove si è superata ogni soglia di previsione coinvolgendo un pubblico sempre più giovane e appassionato. Cinemadivino Marche Abruzzo Umbria, è la seconda realtà in Italia e punta a crescere di anno in anno coinvolgendo tutte le personalità e aziende legate al vino e al suo mondo, con un totale di oltre 1500 presenze registrate e 22 film proiettati con tecnologia digitale all’avanguardia è stata in grado di soddisfare le esigenze di un pubblico sempre più esigente. Le 22 serate della manifestazione 2015 sono sinonimo di impegno da parte dell’organizzazione, partendo dalle 20 serate del 2014 si è cercato di valorizzare più aziende agricole all’interno del territorio, territorio nel quale la produzione vinicola di qualità rappresenta uno
dei core business e motori del mercato del lavoro. Un ringraziamento da parte degli organizzatori va ai tantissimi partecipanti delle singole serate e ai partner che hanno profuso le loro forze per far si che la manifestazione riuscisse al meglio per la gioia dei presenti. Ogni cantina, per il luogo e la conformazione, ha regalato ai presenti un’esperienza diversa e particolare, e ha costruito, sulla base dei rapporti umani quelli che oggi tutti tornano a cercare, tante nuove collaborazioni certamente da sviluppare ed ampliare per poter garantire su tutte una esperienza turistica di livello sul panorama italiano ed estero, con il vino come volano per le regioni che rappresentano il vero Cuore d’Italia. Ognuna con una idea ben precisa per la valorizzazione del proprio lavoro, idee alle quali l’organizzazione Cinemadivino è stata sempre ben attenta a cercare di amalgamare con il format della rassegna. Giusto il tempo di concludere l’edizione 2015 e già sono a lavoro per l’edizione 2016 nella quale verranno inserite tante novità a partire dalla fondamentale capillarità sul territorio delle cantine e dagli ospiti, registi, attori, che perché no, presenzieranno alla serata arricchendola di quel pizzico di cinefilia che mai guasta. Un occhio di riguardo andrà ai piatti e prodotti proposti che diventeranno sempre più particolari e dedicati ad un esperienza di degustazione idonea alla tipologia di vino con un occhio al mondo Bio. Arrivederci al prossimo anno!
Francesco Cerulli Spinozzi nella sua cantina a Canzano
105
eventi » di Paola Lopes - foto concesse da Ecomood
I relatori che hanno partecipato al convegno di apertura dell’evento
La scuola di cucina Red durante uno show cooking
Grande affluenza per la seconda edizione di Spelt Nonostante il maltempo, in migliaia hanno affollato il centro storico di Spoltore nella tre giorni dedicata alla birra artigianale locale e allo Street Food di qualità
B
ilancio più che positivo per la 2° edizione di SPELT, Spoltore Beer Festival, rassegna dedicata alla valorizzazione della birra artigianale locale e dello Street Food di qualità, promossa dall’Associazione Birrabruzzo, con la compartecipazione del Comune di Spoltore e con Ecomood come partner organizzativo, svoltasi nel centro storico di Spoltore. Nonostante il maltempo, SPELT ha richiamato migliaia di visitatori attratti dalla qualità delle birre artigianali presenti, dall’ampia e interessante proposta di cibi di strada, grazie anche alla presenza dell’Associazione Nazionale Streetfood, e dalla possibilità di partecipare a corsi di degustazione, laboratori e cooking show che si sono susseguiti nelle tre serate. Un successo che dimostra che la formula di SPELT funziona. Una formula che abbina alla somministrazione di birre artigianali e Street Food, anche momenti di intrattenimento e di approfondimento culturale sui temi della valorizzazione della produzione birraria e non solo. Grande protagonista quest’anno, insieme alla birra, la pasta “Verrigni” che ha conferito con la sua presenza qualità ulteriore alla manifestazione, sia in occasione della cena gourmet presso l’Osteria La Corte, sia durante il cooking show a cura di ReD Scuola di Cucina, accompagnato dall’assaggio di piatti insoliti molto interessanti, tra cui lo spiedino di pasta, e dalla degustazione di birre artigianali “raccontate” da Pierluigi Cocchini, curatore per l’Abruzzo della Guida Slow Food ai birrifici d’Italia. Altra importante novità di
quest’anno il contest legato alla votazione da parte del pubblico presente della birra regina di SPELT. Ad aggiudicarsi lo SPELT D’ORO 2015, la birra Pink Ipa di Almond ’22 di Jurij Ferri. «Nonostante il maltempo, lo Spoltore Beer Festival ha portato un gran numero di visitatori nella nostra città, confermandosi come un appuntamento imperdibile di fine estate – ha sottolineato il Sindaco Luciano Di Lorito – L’obiettivo principale di SPELT è quello di promuovere il territorio attraverso la valorizzazione di uno dei prodotti di eccellenza, come la birra artigianale, e i numeri delle prime due edizioni ci dicono che siamo sulla strada giusta». «SPELT è solo un tassello di un progetto più ampio che è appunto quello di stimolare lo sviluppo locale attraverso la promozione di un ragionamento di filiera che, dal rilancio del settore primario e nello specifico la cerealicoltura, muove al manifatturiero con i nostri birrifici artigianali, fino all’impulso al turismo correlato – ha aggiunto l’assessore alle Attività Produttive e al Turismo Chiara Trulli – Ringrazio l’agenzia Ecomood, partner organizzativo dell’evento per l’alta professionalità, l’Associazione Birrabruzzo, reali protagonisti di questa importante manifestazione e gli Enti che l’hanno sostenuta». Appuntamento al 2016, quindi, con l’obiettivo non solo di replicare i risultati raggiunti ma di crescere, affermando SPELT come evento annuale di riferimento sia per gli appassionati di birra artigianale e di buon cibo, sia per residenti, turisti e amanti della nostra regione
Una delle tre serate di Spelt
107
eventi » di Denia Di Giacomo - foto concesse da Lea & Flò
Il Lea & Flò Palace nella sede principale a Città Sant’Angelo
Lea & Flò Palace, al via la stagione degli eventi Presentato il calendario degli eventi 2015/2016 nel grande Lea & Flò Palace di Città Sant’Angelo, il luogo deputato alla moda che accoglie anche la buona solidarietà
I
l grande palazzo della moda si tinge di eventi e solidarietà e lo fa con stile, come si addice ad un luogo deputato alle grandi firme. Parliamo del Lea & Flò Palace di Città Sant’Angelo, lo store multimarca che accoglie le migliori firme della moda, dove si è tenuto l’incontro di presentazione del calendario eventi 2015/2016. La location, nuovissima, inebriante nei colori ha accolto giornalisti e addetti stampa con grande calore, presentando un calendario ricco di eventi, dalla moda alla solidarietà, passando attraverso personaggi di spicco come Enzo Miccio, Wedding Planner, Conduttore Televisivo ma soprattutto esperto di stile, presente presso il Lea & Flò Palace. Un incontro dove ai preziosi consigli del noto conduttore è seguita una sfida all’ultimo capo, ovviamente con la possibilità di indossare gli splendidi abiti presenti nel Lea & Flò Palace. Un incontro inebriante dunque, che ha visto la moda diventare alla portata di tutti grazie agli spunti di Miccio,
che ancora una volta si è dimostrato un grande esperto in grado di trasformare ogni brutto anatroccolo in uno splendido cigno. Ma il tempio della moda non dimentica la solidarietà in precedenza, ovvero il 16 ottobre, sempre nel Lea & Flò Palace si è svolta la cerimonia di consegna dei proventi della raccolta fondi in favore della Lilt, la Lega Italiana per la lotta contro i tumori di Pescara, cerimonia a cui è stato presente il presidente della Lega Marco Lombardo. Non è un caso che questo più che simbolico gesto (sono stati accantonati ben 4 euro per ogni scontrino emesso dallo store in tutto il mese di settembre 2015), cada proprio nel mese di ottobre, mese deputato alla prevenzione contro i tumori al seno e nel quale si svolge la campagna di sensibilizzazione Lilt chiamata Nastro Rosa. Lea & Flò Palace si sta quindi trasformando in un punto di riferimento, che non parla solo il linguaggio delle grandi firme, ma anche quello dei grandi valori
Enzo Miccio ospite al Lea & Flò Palace
109
Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.
Strada Vecchia Fontanelle, 84/6 · 65129 Pescara Uff. Amm.: Tel. 085.4465554 · Fax 085.4409935 Uff. Traff.: Tel. 085.4462666 · Fax 085.4464075 e-mail: amministrazione@mazzocchettitrasporti.it
Via Torretta, 21 · 65128 Pescara Sede Amm.: Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4409074 · Fax 085.4409749 Uff. Trafco: Tel. 085.4465099 www.ctvlogistica.it - info@ctvlogistica.it
Via Aterno, 25 · 66020 San Giovanni Teatino (Ch) Uff. Amm.: Tel. 085.4465650 · Fax 085.4409807 Uff. Traff.: Tel. 085.4464808/4464464 · Fax 085.4409807 www.pierangelotrasporti.it · info@pierangelotrasporti.it
eventi » di Francesca Lupone - foto concesse da Comitato dei Giochi
Lo Stadio del Mare
Il team Italia di beach tennis
Mediterranean Beach Games Pescara 2015, ottimo bilancio! Sono stati circa 30 mila gli spettatori che hanno assistito alle 11 discipline sportive
E
pensare che non si sarebbero dovuti fare, bloccati sul nascere a causa dell’incertezza dei fondi necessari e degli inevitabili ritardi. E invece i Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia Pescara 2015 sono stati un grande successo. Com’era accaduto con i Giochi “classici” del 2009, anche stavolta Pescara ha mostrato il suo lato più bello: la città abbigliata a festa e il lungomare da Pescara a Montesilvano che per dieci giorni si è animata di volti e idiomi dei 24 paesi del Mediterraneo (e di tanti turisti arrivati dal nord Europa) uniti in un melting pot senza barriere, lontani dalle guerre e dalle tragedie che continuano a caratterizzare quest’area geografica. Ancora una volta a vincere è stato lo sport con i suoi valori di amicizia e di pace, ma anche con le sue gesta che hanno regalato più di un motivo di riscatto, come avvenuto con la medaglia d’oro vinta dalla Siria. Lo dimostra la grande affluenza di pubblico che ha riempito ogni giorno le tribune dello Stadio del Mare e dell’Arena del Mare – circa 30 mila spettatori il dato stimato – curiosi di conoscere da vicino 11 discipline sportive – dal Beach Volley al Beach Soccer, dall’Aquathlon al Finswimming, fino al Water Ski – che si sono disputate sulla spiaggia e negli specchi d’acqua antistanti. E lo dimostra l’apprezzamento ufficiale che è arrivato dai comitati olimpici dei paesi partecipanti per l’accoglienza garantita alle delegazioni, non solo nel rispetto dei tempi e degli standard internazionali ma con quel quid di ospitalità che gli abruzzesi sanno offrire. È il giusto riconoscimento al lavoro,
per molti mesi lontano dai riflettori, del Comitato organizzatore Pescara 2015 – composto dai rappresentanti del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), del Comune di Pescara, della Regione Abruzzo, sotto l’egida del Comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo (CIJM) – composto da un gruppo di professionisti e volontari guidati dal direttore generale Guglielmo Petrosino e dai due direttori operativi, Silvano Seca e Saverio Frittella. «Voglio ringraziare – ha detto il sindaco Marco Alessandrini – la Regione, il Coni e il Governo Italiano che hanno creduto nel nostro progetto e l’impegno degli uomini e delle donne che hanno lavorato per arrivare a un risultato straordinario in termini di partecipazione e di visibilità per il territorio sul quale è rimasto oltre il 90% dell’intero investimento». I numeri di Pescara 2015 d’altronde parlano chiaro: oltre 1500 tra atleti e delegati dei Comitati Olimpici, accompagnatori, arbitri e ospiti, circa 100 giornalisti da 12 paesi, 90 ore tra dirette e differite trasmesse da Rai Sport, quasi 600 volontari da 7 paesi e da undici regioni italiane e 400 medaglie assegnate, 70 delle quali all’Italia, 27 alla Francia e 21 alla Grecia. «Siamo molto soddisfatti per questa prima edizione – ha detto il presidente del comitato internazionale dei Giochi del Mediterraneo Amar Addadi – perché il Comitato Organizzatore è riuscito in poco tempo e con poche risorse a realizzare un evento che ha presentato numerose complessità e incognite. Abbiamo scritto una nuova pagina di storia dello sport e siamo felici che questa pagina sia stata scritta a Pescara»
Una delle gare di beach volley
111
30 1866
eventi » a cura della redazione - foto concesse da Start Solution
Una foto di gruppo all’autodromo in Val Vibrata
Giancarlo Fisichella al primo Family Day in pista In Val Vibrata una giornata dedicata alla sicurezza stradale
S
i è svolto in Val Vibrata il Primo Family Day in Pista, ospite d’onore Giancarlo Fisichella su kart Sgm-velox del produttore di Maranello, testimonial di una giornata dedicata alla sicurezza stradale all’insegna del Motorsport, una passione da vivere in famiglia. Il claim “Quando le passioni trasmettono insegnamenti” ha accompagnato per tutta la giornata i giovani a coltivare passioni positive quali il MotorSport, mostrando quante attività siano possibili in pista e soprattutto in sicurezza. La famiglia, culla dell’insegnamento e fucina in cui le giovani generazioni vengono accompagnate a perseguire sogni e talenti è stata al centro dell’attenzione con: corsi guida e corsi appositamente studiati per mamme che trasportano neonati e bimbi; corsi di primo soccorso e gestione panico; corsi scolastici negli istituiti superiori e intrattenimento istruttivo per i piccoli: “Guidare è un gioco da bambini”. Grande cura anche negli spettacoli con campioni del Karting come Spagni e Montagnani; stunt-man di moto da strada: swot gang; drift e taxidrift con Italian Drifting Star in collaborazione
Il pilota Giancarlo Fisichella
con Valvoline Team e Micco Garage; auto Elettriche. E ancora con la vettura Formula Sae progettata, prodotta e guidata dagli studenti del Politecnico delle Marche. L’iniziativa è stata molto apprezzata dalla Regione Abruzzo, in particolare dal consigliere Sandro Mariani che nella conferenza stampa ha dichiarato: «La Regione scende in pista perché le idee utili e brillanti servono a costruire il carattere dei nostri giovani, lavoreremo insieme affinchè progetti di questo genere possano essere un appuntamento costante nella sensibilizzazione alla sicurezza stradale. Queste iniziative inoltre, offrono un’importante vetrina per i tantissimi settori che ruotano attorno al motorsport: produttori, università, centri di ricerca e sviluppo, impianti sportivi ecc.». Grande riscontro dunque per un format nuovo ad opera esclusiva della Start Solution di Romina D’Addazio, che con il suo staff ha saputo dar vita ad un nuovo modo di fare formazione. Il progetto sta già mettendo le basi per la seconda edizione e tutte le scuole interessate che volessero accreditarsi possono contattare la direzione attraverso il sito familydayinpista.it
Un momento delle esibizioni
113
salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro
Chi beve birra campa cent’anni!
Q
Basso contenuto di alcol e molteplici effetti benefici. Parliamo di una delle bevande più antiche della storia e di come trarre il meglio dal suo consumo
ualcuno ricorderà una pubblicità degli inizi degli anni ‘80 in cui Renzo Arbore invitava a consumare birra con lo slogan “Chi beve birra campa cent’anni!”. Di tempo ne è passato e il consumo e la cultura di questa spumeggiante bevanda è cresciuto notevolmente in Italia grazie anche alla nascita di numerosi birrifici e micro-birrifici artigianali, anche a livello locale che producono ottime birre, e a tutta una serie di manifestazioni ad essa correlate. Oggi la birra non è più una specialità esclusivamente tedesca o belga da andare a bere magari alla Oktoberfest ma è stata ampiamente “sdoganata” anche dalle nostre parti e insieme all’ottimo vino abruzzese ci permette di avere una vasta scelta e soprattutto una elevata qualità nel settore delle bevande. La birra è una delle più antiche bevande prodotte dall’uomo diffusa in tutto il mondo, circa 7.000 anni fa si produceva la prima birra su quello che era il territorio dell’attuale Iran, una poesia sumera risalente a 3900 anni fa onora Ninkasi, la divinità patrona della produzione della birra e contiene la più antica ricetta esistente di birra, descrivendone la produzione a partire dall’orzo. Conosciuta e consumata nell’antichità in Egitto e in Grecia anche le prime popolazioni dell’antica Roma ne fecero largo uso per poi passare a prediligere il vino considerando la birra una bevanda adatta ai barbari (le popolazioni germani-
che). Nel Medioevo la birra era molto diffusa nel nord-est dell’Europa e una delle prime fabbriche di birra in Europa venne costruita in Baviera nel XIV° secolo, nei secoli successivi la produzione e il consumo di birra si consolidò in tutta l’Europa. Ma bionda, rossa o scura che sia, vediamo quali sono le proprietà che fanno “campare cent’anni”. E’ una bevanda generalmente a basso apporto di alcool, contiene diverse vitamine e minerali tra cui la vitamina B6 (o piridossina) e l’acido folico molto importanti per il corretto funzionamento dell’apparato cardiovascolare, contiene molto potassio e poco sodio e se consumata in quantità moderata, riduce l’ipertensione arteriosa e il diabete e favorisce l’aumento del colesterolo “buono” (HDL); nelle donne in menopausa produce un innalzamento dei livelli di estrogeni perchè contiene luppolo e ciò aiuta a controllare meglio sintomi come caldane e vampate. La birra, grazie ai flavonoidi ad azione antiossidante contenuti sempre nel luppolo, favorisce la digestione e protegge l’intestino da alcuni tipi di tumore, come il cancro al colon, inoltre favorisce il lavoro dei reni, la diuresi e previene la formazione dei calcoli. Forse non ci farà campare cent’anni ma viste le sue ottime proprietà ci aiuterà a campare meglio ma come per tutte le cose senza esagerare nel consumo!
Dottore Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno – Fermo info: 333.6898724; Blog http://nutraceuticafitomedicina.wordpress.com; gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina; Twitter: @nutraceuticafit; canale Youtube: Pietro Campanaro
115
divino & non solo » di Nicola Boschetti - Master Sommelier / giornalista - Consulenze & Servizi Wine & Food
L’estate sta finendo Un’estate splendida ci ha riservato turismo, eventi e un minimo di ripresa. Ora tutto si conclude e ritorna un periodo meno energico, dove forse si dovrebbero programmare dei cambiamenti radicali
ì, purtroppo l’estate sta finendo, e ci rimettiamo in carreggiata per risolvere problemi vecchi e affrontarne dei nuovi. Scuole che riaprono, aziende che non riaprono, lasciando in mezzo alla strada intere famiglie. Ci consoliamo (si fa per dire) con un’ estate fantastica in tutti i sensi, grazie anche al meteo favorevole, l’unica cosa che la nostra politica non riesce ancora a gestire a suo piacimento. Spiagge pienissime per settimane che hanno tenuto impegnati gli operatori balneari che finalmente, forse, non si lamenteranno, borghi interni pieni di turisti che nonostante i nostri continui disservizi, hanno potuto ammirare e gustare il patrimonio artistico-culturale-paesaggistico e gastronomico che solo il nostro Abruzzo può vantare, anche se spesso ce ne dimentichiamo. Dopo anni di crisi un segno di ripresa si vede, e dove non è arrivato l’intervento delle istituzioni competenti, un’opportunità c’e’ l’ha mandata il buon Dio con 3 mesi di bel tempo. Adesso tutto si sta spegnendo, e a mio avviso avremmo dovuto approfittare della prima decade di settembre visto che il clima favorevole si è prolungato, ma noi siamo bravi nell’accontentarci e poco importa se l’anno prossimo sarà una nuova incognita, possiamo sempre tornare alla cara e programmata lamentela, aspettando che qualcuno ci finanzi o altro, senza nemmeno pensare a progettare dei cambiamenti radicali nel nostro modo di fare turismo, magari prendendo spunto dalla riviera romagnola, che accoglie turisti per 11 mesi l’anno (e non hanno le nostre montagne) e dove, quando finisce il sole, cominciano manifestazioni sportive, convegni, mostre e tant’altro con l’unico risultato che la costa nel bene e nel male vive sempre e si aggiorna, e non è ferma agli anni ‘70 come i nostri stabilimenti balneari o i nostri locali di montagna. Siamo noi operatori che viviamo le nostre aziende, che incontriamo i nostri clienti, e come giustamente ci facciamo pagare altrettanto giustamente dovremmo offrire sempre il meglio, sia se vendiamo giornali, sia se gestiamo un 5 stelle lusso: professionalità sempre e per tutti, senza distinzioni sociali. La crescita della domanda va di pari passo con l’aumento dell’offerta e il lavoro si crea solo con il lavoro e quello dipende da ognuno di noi. L’estate sta finendo e purtroppo non solo quella.
Scelto per voi L’Orto degli Aromi Roberto Chiavaroli si è inventato una professione fatta di erbe e passione. Dopo aver vissuto al nord come professionista, ha deciso di mettersi in discussione e tornando nelle sue campagne di Chieti ha creato da zero l’orto degli aromi, un atelier a km 0 che produce personalmente spezie di tutti i tipi, sapientemente coltivate ed essiccate proprio dal bravo Roberto. Mistichella, santoreggia, menta dolce , basilico e tant’altro sono solo alcuni dei profumi e dei sapori che lui ci offre, e a tutto ciò vi sono altri ingredienti da lui selezionati (riso, sale, polente, semi senza glutine ecc) per allargare l’offerta. Un lavoro faticoso, ma quando si sentono profumi ormai dimenticati ognuno di noi torna bambino pensando a quando la nonna faceva il sugo. Bravo Roberto. Prodotti in vendita nei negozi specializzati. L’orto degli Aromi, via per Popoli 215 66100 Chieti 3486509201 Www.lortodegliaromi.com
117
Arte & Co. » di Monica Di Pillo – foto concesse da Premio Scanno
Sfilata di big al Premio Scanno 2015 Gli ex ministri Paola Severino e Fabrizio Saccomanni tra i 14 vincitori della XLII Edizione del Premio Scanno
S
ono tutti personaggi di calibro internazionale i 14 premiati della XLII edizione del Premio Scanno, ideato dal professor Riccardo Tanturri de Horatio e portato avanti dalla Fondazione Tanturri, guidata da Alessandra Shoenburg Tanturri e da Manfredi Tanturri de Horatio. Ad allietare la cerimonia di premiazione, che ha incassato anche sponsorizzazioni importanti, come quella di Vini Fantini, l’esibizione del soprano lirico Aleksandra Lazic, accompagnata dal Maestro Rosario Pignatelli al pianoforte. Nomi illustri sono saliti sul palcoscenico di piazza della Codacchiola: dall’ex Ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, direttore generale della Banca d’Italia, premiato per la sezione Economia dal professor Francesco Testa, all’ex Ministro della Giustizia Paola Severino, che ha ricevuto lo Scanno per la sezione Diritto dal professor Giuseppe Tesauro. «Affinché le aziende vengano ad investire in Italia - ha dichiarato l’ex Guardasigilli - occorre che la giustizia mantenga il suo livello di garantismo, ma dia risposte in tempi rapidi, soprattutto quando si parla di tutela di marchi e brevetti, ecco perché bisogna potenziare i Tribunali delle imprese che funzionano benissimo, e formare magistrati preparati in tema societario». È invece ritenuta una pioniera nello studio delle cellule staminali derivate dalla placenta umana, la professoressa Ornella Parolini, che ha ricevuto il Premio Scanno alla medicina dai professori Guglielmo Ardito e Gennaro Nuzzo. Altro nome e volto noto della medicina a ricevere lo Scanno per la sezione Alimentazione è stato il professor Eugenio Del Toma, premiato da Mimmo
» La professoressa Paola Severino, premiata dal professor Giuseppe Tesauro
» Lo sceneggiatore Biagio Proietti premiato dal Rettore dell’Università di Teramo Luciano D’Amico
» L’onorevole Fabrizio Saccomanni premiato dal professor Francesco Testa
Locasciulli. Fama internazionale anche per la premiata della sezione letteratura, la scrittrice indiana, che vive ormai negli Stati Uniti, Chitra Banerjee Divakaruni, per il libro “La ragazza oleandro”, edito da Einaudi. Il Premio Scanno per l’Ecologia, consegnato dal Procuratore della Repubblica di Civitavecchia Gianfranco Amendola, è andato a Cesare Anselmo Patrone, Capo del Corpo Forestale. Per la sezione Musica lo Scanno è andato per mano del Maestro Carioti al Maestro Giorgio Battistelli. Ha ricevuto il Premio Scanno da Paolo Barletta per la sezione Valori Andrea Crosta, presidente Elephant Action League, che contrasta i crimini contro l’ambiente e la fauna selvatica. Il Premio Scanno sezione Antropologia Culturale e Tradizioni Popolari va alla ricercatrice Katia Ballacchino; mentre quello della sezione Sociologia viene consegnato dal professor Paolo De Nardis alla professoressa Pina Lalli. Si sono aggiudicati in 4 il Premio Speciale Scanno: la fotografa Yvonne Cernò per il libro “Amabiki Click”; il professor Kamal Abdullayev, per il suo ultimo libro “Il manoscritto incompleto”, per cui ha ritirato il premio l’ambasciatore dell’Azerbaijan in Italia Vaquif Sadikov; il professor Francesco D’Episcopo, già docente di Letteratura italiana all’Università Federico II di Napoli, per la sua brillante carriera accademica; e gli sceneggiatori e autori televisivi Biagio Proietti, firma della serie tv “Dov’è Anna” e membro del Consiglio di gestione della Siae, e Maurizio Gianotti, autore di “Unomattina” e della “Vita in diretta”, per il loro libro “Il segno del telecomando: dallo sceneggiato alla fiction”, edito da Rai Eri e distribuito da Mondadori
119
TEMPO RUBATO » a cura di Dante D’Alfonso
“La Ricreazione È Finita” di Roger Abravanel e Luca D’Agnese
“C
osa vuoi fare da grande?”. Quante volte ci hanno posto questa domanda; quante volte l’abbiamo formulata noi. Una domanda come si diceva “da 1.000.000 di dollari”; alla quale fino a qualche anno fa si poteva dare una risposta, una strada da percorrere per il medio e lungo periodo. Oggi il mondo del lavoro è cambiato, il mondo stesso è oggi “più piccolo”, le distanze si sono accorciate grazie al fatto che gli spostamenti sono più brevi e meno costosi, ma
soprattutto dal fatto che si è connessi in tempo reale con il mondo. Per rispondere alla domanda “Cosa vuoi fare da grande?” serve una collaborazione e comunicazione costante tra scuola, famiglia, giovani e mondo del lavoro; mondi che sono in continua evoluzione, trasformazione e innovazione. Un libro, una riflessione che sarà sicuramente utile a chi opera nelle scuole, nel mondo del lavoro, ma soprattutto ai giovani ed alle loro famiglie
La scheda La disoccupazione giovanile nel nostro Paese ha cause ben più profonde e lontane della crisi economica. Il problema è che i ragazzi italiani non sono preparati al lavoro del Ventunesimo secolo. E le famiglie, con i loro pregiudizi, stereotipi e luoghi comuni, sono spesso le prime fabbriche di disoccupati. Quello che i datori di lavoro cercano oggi nei giovani è molto diverso da ciò che volevano cinquant’anni fa: meno “mestiere” e più senso di responsabilità, spirito critico e capacità di comunicare con gli altri. Per questo i genitori non riescono a capirlo. E per questo la scuola e l’università, a parte poche eccezioni, non riescono a insegnarlo. Ma i giovani italiani e le loro famiglie non possono aspettare la riforma epocale di cui l’istruzione italiana avrebbe bisogno. Hanno domande alle quali è urgente dare una risposta. Quale percorso scolastico scegliere? Perché la laurea non basta più? Quali esperienze extrascolastiche sono più utili? Come trovare il lavoro giusto? Come si può correggere il tiro quando il percorso scelto non porta i risultati sperati? Roger Abravanel e Luca D’Agnese, attraverso l’analisi dei dati più significativi sull’istruzione e sull’occupazione, interviste a imprenditori e responsabili delle risorse umane e racconti in presa diretta di tanti ragazzi che “ce l’hanno fatta”, mostrano come questo sia possibile. Si deve provare da soli a costruire il percorso migliore per sé, perché disegnare il proprio futuro si può.
Gli autori Roger Abravanel: è consigliere di amministrazione di aziende italiane e internazionali. È autore di Meritocrazia (2008) e, con Luca D’Agnese, di Regole (2010) e Italia, cresci o esci (2012). – Luca D’Agnese: è stato partner di McKinsey e amministratore delegato di aziende del settore energetico. Attualmente è responsabile di Enel per l’America Latina.
121
TRAPARENTESI
Eventi
La Repubblica delle idee fa tappa a Pescara
Due giorni di dibattiti all’Aurum per “La Repubblica delle idee” con il direttore di Repubblica Ezio Mauro, il direttore del Centro Mauro Tedeschini e vari giornalisti di Repubblica. Filo conduttore della manifestazione promossa da Repubblica è “il prezzo della corruzione”, un’occasione per approfondire uno dei mali che da decenni condiziona la vita del Paese. Tra gli ospiti della manifestazione il presidente dell’Anac Raffaele Cantone, il prefetto di Roma Franco Gabrielli, il fotografo Gianni Berengo Gardin, il procuratore di Torino Armando Spataro. A piazza Salotto, da sempre cuore pulsante della capitale adriatica, è stata allestita la grande “R” di Repubblica che, di sera, si animava con speciali proiezioni. Ma non si è svolta solo all’Aurum “La Repubblica delle idee”. Per tutta la durata del festival sono state aperte le mostre “Prima pagina” in corso Umberto I e “Galassia Repubblica”, Storia dei supplementi e delle testate nate all’ombra di Repubblica, in piazza Salotto. Tanta partecipazione da parte dei cittadini per una tema molto delicato e attualissimo. attualità
Una generazione di donne
Una notizia di costume, quella relativa ad Assunta D’Amico, anziana nonnina, che alla veneranda età di 94 anni, sta per diventare trisavola ed è la capostipite di quattro generazioni di donne primogenite. L’ultimo nipote in arrivo è un maschietto e in famiglia verrà ricordato come il primo ometto che ha interrotto una catena, iniziata nella frazione di Santa Teresa, a Spoltore, nel lontano 1921, anno di nascita di Assunta D’Amico. Dopo la nascita del piccolo Giacomo, Assunta D’Amico sarà accolta a Palazzo di Città dal sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, che le consegnerà una targa da parte dell’amministrazione.
eventi
Villa Santa Maria colleziona un altro successo
Pubblico e tanto entusiasmo per la 37^ edizione della famosa Rassegna dei cuochi di Villa Santa Maria. Show Cooking, dimostrazioni e un importante convegno per parlare di sana alimentazione all’insegna del buon gusto, tutto questo lo scorso 13 ottobre a Villa Santa Maria, in provincia di Chieti, che nonostante il tempo incerto ha collezionato l’ennesimo pienone. Dopo le celebrazioni religiose del venerdì, riservate al Patrono dei cuochi, San Francesco Caracciolo, la Rassegna ha inaugurato l’edizione del 2015 con un importante presso l’IPSSAR Giovanni Marchitelli dal titolo Lo chef nutrizionista. Per l’occasione è stato presentato il volume Lo chef della salute (Nuova Gutemberg-Lanciano) una pubblicazione, tradotta in quattro lingue, nata da un progetto attivo da parecchi anni, creata con lo scopo di offrire, a tutti coloro che soffrono di patologie come diabete, intolleranze e problemi di metabolismo, ricette saporite e gustose, create a supporto della salute. Una pubblicazione realizzata grazie al patrocinio del Comune di Villa Santa Maria e coordinata dal Professor Antonio Di Lello. enologia
Pioggia di premi per Cantina Tollo al Premio Internazionale del Vino Mundus Vini
Dalla Germania arriva una pioggia di medaglie per Cantina Tollo, l’azienda ne ottiene sei cinque oro e un argento al Premio Internazionale del Vino Mundus Vini, la competizione enologica cui partecipano vini provenienti da tutto il mondo, valutati da una giuria internazionale qualificata. Premiati con l’oro cinque rossi autoctoni, tutti espressione dell’antico vitigno Montepulciano d’Abruzzo: Valle d’Oro Montepulciano d’Abruzzo Dop 2012, Cagiòlo Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2011, Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2011, Aldiano Montepulciano d’Abruzzo Dop Riserva 2011 e Colle secco Rubì Montepulciano d’Abruzzo Dop 2011. Medaglia d’argento per il bianco autoctono Valle d’Oro Trebbiano d’Abruzzo Dop 2014. Un periodo molto fortunato per la storica cantina, frutto di duro lavoro e di forte volontà.
123
Arte
Inaugurata la XVIII Biennale d’Arte di Penne - Nocciano
È stata inaugurata in una sala consiliare gremita di spettatori la XVIII Biennale d’Arte contemporanea di Penne-Nocciano alla presenza del Sindaco di Penne Rocco D’Alfonso e del Sindaco di Nocciano Lorenzo Mucci. Le due amministrazioni hanno sostenuto il rilancio della XVIII Biennale d’Arte con l’intento di promuovere le ricchezze artistiche dei propri territori, credendo fortemente nelle loro due realtà con una profonda vocazione all’arte contemporanea e mettendosi in rete grazie a NADART. I due Sindaci hanno quindi presentato i contesti in cui si inserisce la Biennale e raccontato cosa rappresenta l’evento per i loro rispettivi comuni. riconoscimenti
La guida dell’Espresso premia i ristoranti d’Abruzzo
C’è molto Abruzzo nella guida “I ristoranti d’Italia 2016” dell’Espresso presentata nella consueta cornice della Stazione Leopolda di Firenze. Oltre 2.700 locali recensiti, con quasi 400 novità. Della nostra regione sono 34 i ristoranti con “tre cappelli”, 84 con “due cappelli”, 353 con “un cappello”, per un totale di 470 locali con punteggio da 15/20 in su. Al vertice l’ “Osteria Francescana” (Massimo Bottura) con 20/20: per la prima volta nella sua storia la Guida attribuisce a un ristorante il voto di 20/20. Sale a 19,75/20 “Piazza Duomo” (Enrico Crippa). Si confermano a 19,5/20 “La Pergola” (Heinz Beck), Le Calandre (Massimiliano Alajmo). Confermati i tre cappelli per Reale Casadonna dello chef Niko Romito a cui seguono tante conferme regionali mentre salgono di mezzo punto i ristoranti “La bandiera” di Civitella Casanova e “Villa Maiella” di Guardiagrele, ma anche Al “Metrò” di San Salvo dei fratelli Fossaceca che tocca quota 16. “Café Les Paillotes” di Pescara si conferma nella sua posizione. riconoscimenti
Premio Hombres Itinerante, Antonio Farchione premiato per la sezione saggistica
C’è anche l’Abruzzo al Premio Hombres itinerante, nato nell’ottica di una ricerca culturale che consente l’incontro di autori che, attraverso i loro scritti, esprimono l’identità dei loro territori. Nel corso della cerimonia che si è tenuta il 17 ottobre a Predappio, è stato premiato anche Antonio Farchione, docente di Marketing alla facoltà di Economia all’Università G. d’Annunzio di Chieti - Pescara, giornalista e business coach. Farchione è risultato il migliore nella sezione Speciale Saggistica per il libro “Arte e Chiesa”, un testo, edito nel 2011 da “Fede e Cultura”, supportato da una vastissima bibliografia, che consente di comprendere perché la bellezza non “abita” più nelle chiese, nonostante moltissimi siano gli indizi che inducono a ritenere che la Chiesa e l’arte non possono fare a meno l’una dell’altra. L’opera si rivolge ai prelati, agli studiosi di arte contemporanea, ai critici d’arte, ai curatori, agli artisti e comunque a tutti coloro che condividono l’idea che “l’arte, quella vera, la grande arte come la chiamava Ivanov, ha bisogno della possibilità di attingere ai contenuti assoluti, cioè quelli che non dipendono dall’uomo o dall’artista stesso” (dalla Presentazione di Padre Marko Rupnik). Riconoscimenti
Il Gambero Rosso adora Caprice!
Per l’undicesimo anno consecutivo, Caprice, il bar pasticceria di piazza Garibaldi, a Pescara, conquista l’apprezzamento degli esperti del Gambero Rosso e figura, unico in Abruzzo, tra i migliori bar d’Italia recensiti nella guida “Bar d’Italia del Gambero Rosso 2016”. Caprice infatti si è aggiudicato anche quest’anno tre “tazzine” (giudizio “eccellente”) per la valutazione data alla prima colazione, lo spuntino per la pausa pranzo, gli aperitivi, i cocktail, ma anche per il servizio, l’ambiente e la pulizia, e i tre “chicchi” (“eccellente”) per la qualità del caffè servito alla clientela. La premiazione è avvenuta a Milano in occasione della presentazione della Guida Bar d’Italia 2016, una manifestazione che ha visto Caprice anche come unico bar “stellato” in Abruzzo avendo già ottenuto l’ambito riconoscimento nel 2014 per i dieci anni consecutivi sulla guida. A gestire il locale insieme alla moglie Antonella è il maestro pasticcere Fabrizio Camplone.
124
TRAPARENTESI
Una Dompé alla presidenza del Teatro stabile d’Abruzzo
cultura
Si chiama Natalie Dompé, 27 anni, e appartiene alla famiglia che gestisce l’omonimo colosso farmaceutico che ha uno stabilimento attivo all’Aquila da oltre vent’anni. Sarà lei la nuova presidente del Teatro Stabile d’Abruzzo, una nomina ben diversa dalle precedenti e che certamente segnerà una svolta per questa istituzione culturale abruzzese. Tra gli incarichi in seno al gruppo Dompè, guidato dal padre Sergio, rappresentante di Farmindustria nel Consiglio generale di Confindustria, la giovane manager è responsabile corporate social responsibility e si occupa di iniziative sociali. È inoltre laureata in Business administration all’Università Bocconi di Milano, parla tre lingue e ha studiato anche teatro, all’Università delle Arti di Londra Central Saint Martins.
riconoscimenti
La tradizione abruzzese trionfa alla Casa del Gusto 2015
L’Abruzzo trionfa alla decima edizione della Casa del Gusto 2015 di Conad Adriatico conquistando moltissimi premi. La giuria, composta da Daniele Tirelli dell’Università di Milano, Gino Celletti, consulente alimentare di Expo 2015 e tra le massime autorità internazionali nel settore degli olii di oliva, Maria Santarelli, degustatrice internazionale e tecnico del Ministero delle Politiche agricole, Franca Rosso, giornalista bolognese, e Giusy Barbato, esperta di digital marketing e foodblogger ha scelto la cantina Tollo per il premio “The Best in Show” nella categoria bevande per il suo Cerasuolo Edos, miglior prodotto food è stato nominato il pomodoro pera di Verde Abruzzo di Città Sant’Angelo, miglior prodotto freschissimo il pollo ruspante dell’azienda agricola Colangelo di Loreto Aprutino. Tra le nomination di qualità la porchetta di Basciano, il fiadone fresco di Tocco di Casauria e il cinghiale selvatico di Avezzano. I 219 espositori, molti dei quali provenienti proprio dall’Abruzzo, sono i piccoli produttori locali scoperti e valorizzati da Conad Adriatico nell’ottica di tutelare le tradizioni e offrire prodotti di qualità elevata a prezzi contenuti. L’Abruzzo, d’altronde, è la regione che fa registrare il più consistente numero di fornitori scelti dalla società: 252 su un totale di 699, con un fatturato annuale di 59,7 milioni di euro su 212 milioni di euro complessivi; seguono Puglia (208 fornitori), Marche (144), Molise (83) e Basilicata (12).
sport
Il Consorzio Skipass Alto Sangro lancia la stagione invernale 2015/2016
Il Consorzio Skipass Alto Sangro inaugura la stagione invernale 2015/2016 con particolari agevolazioni per “Una campagna promozionale mirata proprio a “Sciare in famiglia” - sostiene il presidente Bonaventura Margadonna - per avvicinare sempre più alle bellezze delle nostre montagne e alle esperienze uniche che lo sci regala anche i più piccoli”. L’iniziativa ha come scopo quello di dare l’opportunità ed avvicinare sempre più ragazzi alla montagna e allo sci, attraverso una promozione che permetterà l’acquisto di uno stagionale a prezzi vantaggiosi per i residenti in Abruzzo da almeno 5 anni: fino all’80% di sconto per gli under 14, ed ulteriori particolari scontistiche sono previste per i ragazzi fino ai 18 anni. Le agevolazioni saranno comunque consistenti anche per gli adulti che pagheranno la loro tessera con uno sconto di oltre il 20% sul prezzo intero. Insomma sull’Alto Sangro si prospetta una grande stagione!
125
Anno 1¡ n. 1 - maggio 2006 - € 3,50 ,50 (o omaggio)
Anno 2° n. 5 _ maggio 2007
(copia omaggio)
- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 2 - giugn no 2006 - (copia om m aggio)
- Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 3 - luglio/a agosto 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Ar t. 2 comma 20/C legge 626/96P
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 5 - ottobre e 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 4 - settemb bre 2006 - (copia oma aggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Ar t. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 6 - novembr re 2006 - (copia omaggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Ar t. 2 comma 20/C legge 626/96P
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Ar t. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 1¡ n. 7 - dicembre 2006 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 2 - febbraio o 2007 - (copia omag ggio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 1 - gennaio 2007 - (copia omagg gio) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2¡ n. 3 - marzo 2007 - (copia omaggio o) - Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Anno 2° n. 4 _ aprile 2007
(copia omaggio)
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Art. 2 comma 20/C legge 626/96P
Registrazione n. 04 del 07/04/2006 Tribunale di Pescara - Sped. in a.p. Ar t. 2 comma 20/C legge 626/96P
€("+ +& +&
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • GENNAIO 2013 • NUMERO 73 • ANNO VIII • www.ABRUZZOIMPRESA.IT • COPIA OMAGGIO
NUMERO
ISSN 1973-5383
73
NUMERO
NUMERO
NUMERO
da maggio 2006 per 97 volte
NUMERO
NUMERO
97
96
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 96 • giugno - luglio 2015 • ANNO X • COPIA OMAGGIO
95
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 95 • aprile - maggio 2015 • ANNO X • COPIA OMAGGIO
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 94 • febbraio - marzo 2015 • ANNO X • COPIA OMAGGIO
94
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 97 • settembre - ottobre 2015 • ANNO X • COPIA OMAGGIO
NUMERO
93
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 92 • dicembre 2014 - gennaio 2015 • ANNO X • COPIA OMAGGIO
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 91 • luglio-agosto 2014 • ANNO IX • COPIA OMAGGIO
NUMERO
92
91
90
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 90 • giugno 2014 • ANNO IX • COPIA OMAGGIO
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 89 • maggio 2014 • ANNO IX • COPIA OMAGGIO
NUMERO
NUMERO
NUMERO
89
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 92 • ottobre - novembre 2014 • ANNO IX • COPIA OMAGGIO
NUMERO
88
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 86 • febbraio 2014 • ANNO IX • COPIA OMAGGIO
ABRUZZO IMPRESA il mensile del manager • NUMERO 86 • febbraio 2014 • ANNO IX • COPIA OMAGGIO
87
Contributors
Antonio Teti ict
Elisa Antonioni A tutta formazione
È Responsabile del Settore Applicativi per le Risorse Umane, Carriere, Personale, Stipendi e Contabilità dell’Ateneo dell’Area Servizi Informatici dell’Università “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara. Lureato in Economia si è specializzato in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È docente di Cyberspace Sciences alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Chieti. Esperto di ICT Governance, ICT Security, ha accumulato un’esperienza trentennale in studi, ricerche e consulenze in aziende pubbliche, private e istituzioni governative. È stato docente di Computer Science presso diverse università italiane tra le quali l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, l’Università di Teramo e l’Università della Calabria. E’ stato invited speaker all’Università Politecnica di Valencia con la quale ha collaborato per la realizzazione di master di Informatica. È Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche e Accademico dell’European Academy of Sciences and Arts e della New York Academy of Sciences. Autore di numerosi libri e pubblicazioni scientifiche, collabora con diversi quotidiani, riviste e periodici del settore, e partecipa a convegni nazionali ed internazionali in qualità di opinion leader.
Elisa Antonioni, 40 anni, imprenditrice nel campo della formazione, ha interpretato in modo originale la sua laurea in Scienze dell’Informazione. Si occupa di progetti di formazione finanziata e di miglioramento continuo per le Aziende, e di piani formativi per la P.A.: in ambito giuslavoristico, amministrativo e organizzativo.
Simone D’Alessandro creatività È Dottore di Ricerca, Docente universitario, Copywriter, Consulente. Coordinatore del progetto di ricerca Turn 2.0 promosso dal Polo d’Innovazione dei Servizi Avanzati della Regione Abruzzo www.polosa.it; Project Manager della Fabbrica della Conoscenza www.fabbricadellaconoscenza.com animatore del Premio Confindustria Abruzzo Green www.confindustria.abruzzo. it. Tra le più recenti pubblicazioni: The relational organisation, Carsa Ed., 2013; Sociology and the 21st Century, in World Future, 2012; Creatività: Normalissima Improbabilità? Per un dialogo Sociologico tra problema e soluzione”, Aracne, Roma, 2010 con pref. di Domenico De Masi. www.simonedalessandro.com.
Luigi Carunchio fisco Socio Fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto sin dall’inizio nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria. È stato Presidente Nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti. Attualmente è componente delle Giunta esecutiva nazionale di Confprofessioni in qualità di rappresentante dell’area economica e lavoro con la delega per il fisco e la giustizia tributaria. Si occupa di consulenza per le aziende private ed enti Pubblici in materia di analisi finanziaria, controllo di gestione, diritto societario e tributario. Tra i soci fondatori di Sistemi Locali, ha creduto sin dall’inizio allo sviluppo di una società tra professionisti in ambito regionale nella convinzione che alla base di tutto debba esserci l’alta qualità del servizio offerto ai propri clienti. Fa parte del consiglio di amministrazione.
Filippo Paolini norme&leggi Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.
Andrea Bonanni Caione lavoro in corso
Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “CarboniPaolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giusalavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.
Nicola Boschetti Di vino e non solo Nicola Boschetti Maitresommelier professionista 4 livello Ais. Dopo 27 anni trascorsi al Villa Maiella di Guardiagrele, ora si occupa di selezione, consulenza e formazione del mondo beverage per gli agenti e clienti della Geldi SPA. Esperto di enogastronomia, giornalista pubblicista, collabora con diverse riviste e guide del settore. Organizza e collabora nella realizzazione di eventi, sportivi,culturali ed enogastronomici. Crea formazione a ragazzi e ragazze che vogliono avviarsi nel servizio di sala /bar e aspiranti sommelier, con corsi su: cibo/vino/olio/caffè e distillati,oltre alle tecniche del servizio. Coinvolto nei progetti scolastici delle scuole elementari alla riscoperta dell’educazione alimentare e del galateo a tavola.
127
abruzzo cool
I Giochi del Mediterraneo sulla Spiaggia
L’inaugurazione del ristorante Al Metrò a San Salvo
Alcuni attori con i vini Fantini al Festival di Venezia
L’inaugurazione dell’impianto di fresatura più grande al mondo realizzato per la Walter Tosto 128