Dicembre 2012

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Abruzzo Impresa il mensile del manager • Dicembre 2012 • numero 72 • anno VIII • www.abruzzoimpresa.it • Copia Omaggio

numero

ISSN 1973-5383

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» a cura della redazione | foto di Pietro Ferrante

GLI OPERATORI ECONOMICI PROTAGONISTI DI FARE IMPRESA Grande successo per la seconda edizione di FARE IMPRESA, il meeting degli operatori economici abruzzesi. L’evento, promosso e organizzato dal mensile Abruzzo Impresa e coordinato da Assoimpresa ha visto la partecipazione di 300 imprenditori. Durante la serata si è svolta la quinta edizione del premio “Aquila Reale”

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opo il successo della prima edizione, anche quest’anno gli imprenditori abruzzesi non sono voluti mancare al meeting FARE IMPRESA. Il Gala dell’imprenditoria abruzzese si è svolto a Montesilvano presso il Grand Hotel Adriatico. Promosso dalla redazione del mensile Abruzzo Impresa e coor-

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dinato dall’associazione Assoimpresa, FARE IMPRESA è l’evento annuale dedicato agli imprenditori, ai manager e a tutti i professionisti del tessuto economico, una serata made in Abruzzo che ha visto la presenza di 300 imprenditori e diversi esponenti del mondo bancario, politico, associativo, accademico e sindacale.


L’intervento di Fabio De Vincentiis editore di Gruppo Impresa

Ideatore dell’evento, il vulcanico editore di Gruppo Impresa Fabio De Vincentiis che ha voluto riunire in un’unica serata tutti gli attori economici della nostra regione per farli conoscere, relazione e per fare rete. Anche quest’anno FARE IMPRESA ha ottenuto il patrocinio di: Ministero dello Sviluppo Economico, Regione Abruzzo, Provincia di Pescara, Comune di Montesilvano, Unioncamere Abruzzo, Confindustria Abruzzo, Confesercenti Abruzzo, Confartigianato Abruzzo, Confapi Abruzzo, Cna Abruzzo, Confcommercio Abruzzo e Coldiretti Abruzzo. Il meeting si è svolto in due parti, la prima ha avuto inizio alle ore 15:00 con il pomeriggio dedicato ai B2B aziendali. I partner partecipanti, con degli appuntamenti già prestabiliti, hanno potuto conoscersi, chiacchierare e reperire diverso materiale promozionale messo a disposizione, nella galleria espositiva, in poche parole per usare un termine molto in voga oggi hanno fatto matching. Ad aprire la serata, condotta dal giornalista Rai Nino Germano, è stato il padrone di casa De Vincentiis: «Vedere la sala piena –ha dichiaratoè per me e per il mio gruppo motivo di grande orgoglio. Oggi fare rete fra gli operatori è una concreta soluzione contro la crisi, ed è per questo che tante aziende hanno intrapreso con il meeting Fare Impresa questo percorso, partecipando al matching di questo pomeriggio. Con Attilio Di Mattia sindaco di Montesilvano

questo intento nasce Assoimpresa, il nuovo portale costruito appositamente per fare rete tra le imprese e per dare giorno per giorno nuove opportunità di business». Poi è stata la volta degli interventi istituzionali, hanno portato il loro saluto: il sindaco di Montesilvano Attilio Di Mattia, il presidente del Consiglio Regionale Nazario Pagano, il prefetto di Pescara Vincenzo D’Antuono e il consigliere RAI Rodolfo De Laurentiis. Prima della cena ha avuto luogo un importante dibattito dal titolo: “Banca e Impresa: quale futuro?” al quale hanno preso parte: Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo, Luigi Bettoni, direttore filiale dell’Aquila della Banca D’Italia, il Cav. Giandomenico Di Sante, presidente Banca dell’Adriatico, il prof. Giuseppe Mauro, presidente Banca Caripe e Luciano Ardingo, presidente Gruppo Spee. La parola alle banche. «Le banche sono esse –ha detto Bettoni- stesse un’impresa e questo spesso viene dimenticato, molte volte si sono lanciate agli istituti di credito delle critiche spesso aspre e ottuse che non hanno tenuto conto di numerosi fattori». «La crisi ha prodotto –ha dichiarato Mauro- spaccature profonde nel tessuto economico soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra banche e imprese: un razionamento del credito piuttosto consistente, rialzo dei tassi di interesse e un drastico abbassamento della

Nazario Pagano, presidente del Consiglio Regionale

Vincenzo D’Antuono, prefetto di Pescara

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capacità contrattuale delle associazioni di categoria». Di Sante: «Io mi auguro che la crisi che stiamo vivendo possa avviare un reale processo di cambiamento nel modo di gestirsi di ognuno di noi. Ricordiamoci che oggi attraversiamo tutti un periodo difficile e questo deve darci la spinta di fare qualcosa di meglio e migliore rispetto al passato». Poi è stata la volta dell’impresa con l’intervento di Ardingo: «Uno dei problemi maggiori del nostro tessuto economico è forse la mancanza di una vera cultura dell’innovazione, questo spesso a causa delle ridottissime dimensioni di numerose aziende del territorio. Approfitto dunque della presenza del presidente Chiodi per lanciare una sfida, quella della creazione di un polo dedicato all’innovazione e alla ricerca, che permetta di attingere a questa importante sorgente di rinnovamento anche alle piccole realtà imprenditoriali che per forza di cose non possono dedicarvisi». Alla fine la conlusione del presidente Chiodi: «In questo momento stiamo vivendo un duplice allarme, quello relativo alla crisi inerente il sistema imprenditoriale e quello relativo alla fragilità

del sistema bancario, questo ci porta ad essere estremamente prudenti in tutte le valutazioni e ad effettuare previsioni solo di medio termine. Per quanto riguarda la Regione Abruzzo è normale che risenta fortemente delle dinamiche nazionali ed internazionali, la crisi che ci ha investiti è di dimensioni vaste e profonde, una delle peggiori che si ricordi, ed è una crisi complicata dal fatto che rappresenta una sorta di cambiamento epocale e quindi non può essere affrontata con quelle che sono ormai vecchie logiche e metodologie. Ma uno dei dati più importanti e positivi è che nonostante tutto, il tessuto economico della nostra regione si sta difendendo molto meglio di tanti altri in numerose regioni italiane». Poi si è passati al momento delle copertine, durante il Gala sono state premiate le ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa, le vere protagoniste della serata. A questo punto è salito sul palco il giovane direttore di Abruzzo Impresa Eleonora Lopes che nel porgere il benvenuto a tutti i presenti ha raccontato come nasce il premio “Aquila Reale”. «Il premio, giunto alla V edizione, -ha raccontato il direttore- è nato per valorizzare le eccellenze imprenditoriali che contribuiscono alla crescita economica della nostra regione. Con 71 copertine, Abruzzo Impresa in questi anni ha raccontato le storie di questi capitani d’impresa che con impegno, sacrificio e tanta passione fanno crescere le proprie aziende». Premiati da Gianni Chiodi, Alfredo Castiglione e Rodolfo De Laurentiis sono saliti sul palco i 12 capitani, intervistati uno ad uno dal giornalista Germano. Quest’anno ad essere premiati sono stati: Patrizio Lupinetti e Giuseppe Del Sole della Mec System, Stefania Bosco del-

Il direttore di Abruzzo Impresa Eleonora Lopes

Gianni Chiodi e Giandomenico Di Sante

Il consigliere RAI Rodolfo De Laurentiis

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Da sinistra: Luciano Ardingo, presidente Gruppo Spee, il prof. Giuseppe Mauro, presidente della Banca Caripe, Luigi Bettoni, direttore filiale dell’Aquila della Banca D’Italia, Nino Germano, giornalista RAI, Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo e il cav. Giandomenico Di Sante, presidente di Banca dell’Adriatico

la Cantina Bosco Nestore, Franco Perinetti di Work Group, Cristian Di Nicola dell’Autelcom, Andrea Bonanni Caione dello studio Lablaw, Luciano Sborgia e Gianluca Iarussi della Lifted Ascensori, Mario Tasso della Ing. Tasso&Candeloro, Gilda Di Giulio per la Argon Energia, Orazio Di Gregorio della Probiz, Mariano Monaco del Gruppo Euromobili, Valentina Giuliani di Dada e Daniele Giangiulli della Confartigianato Chieti. Durante la cena Germano ha presentato anche una iniziativa benefica organizzata dalla Onlus “La Piccola Famiglia” con il patrocinio dell’Unicef, dell’Arcidiocesi Aquilana e del Circolo Canottieri Aniene grazie alla quale, con l’acquisto di un cortometraggio sul terremoto aquilano, che è stato proiettato e che ha suscitato la commozione dei presenti, è stato possibile raccogliere fondi per la ristrutturazione di alcune strutture d’accoglienza per i bambini dell’Aquila. A parlare del progetto è salita sul palco proprio la presidente Unicef Abruzzo Anna Maria Cappa Monti. Ma il meeting Fare Impresa, ha accolto una breve, ma intensa parentesi musicale con l’elegante performance del sassofonista Piero Delle Mo-

nache, una chicca che tutti i presenti hanno gradito per l’eccezionale bravura di questo giovane, ma ben noto musicista abruzzese. Al termine della serata, è giunto il momento dei ringraziamenti, sono nuovamente saliti sul palco l’editore e il direttore di Abruzzo Impresa per porgere un caloroso ringraziamento a tutti coloro che sono intervenuti, e un arrivederci all’anno prossimo per la terza edizione di FARE IMPRESA che presenterà certamente novità interessanti rivolte sempre la mondo dell’impresa. Arrivederci all’anno prossimo! I numerosi ospiti presenti

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Premio Aquila Reale 2012

Patrizio Lupinetti e Giuseppe Del Sole premiati da Gianni Chiodi

Stefania Bosco premiata da Alfredo Castiglione

Franco Perinetti premiato da Rodolfo De Laurentiis

Cristian Di Nicola premiato da Gianni Chiodi

Andrea Bonanni Caione premiato da Alfredo Castiglione

Luciano Sborgia e Gianluca Iarussi premiati da Rodolfo De Laurentiis

Mario Tasso premiato da Gianni Chiodi

Gilda Di Giulio premiata da Alfredo Castiglione

Orazio Di Gregorio premiato da Rodolfo De Laurentiis

Mariano Monaco premiato da Gianni Chiodi

Alessio e Valentina Giuliani e Riccardo Polverini premiata da Alfredo Castiglione

Daniele Giangiulli premiato da Rodolfo De Laurentiis

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LE INTERVISTE DI ASSOIMPRESA Luigi Bettoni, direttore Banca d’Italia Filiale dell’Aquila

«Oggi la situazione è abbastanza pesante sia in tutta Italia che in Abruzzo. Ma quello che possiamo dire nello specifico è che il finanziamento all’economia a livello nazionale è calato di un punto e tre, nel meridione è di oltre due punti mentre in Abruzzo solo dello zero e sette, quindi la nostra regione ha un momento meno critico rispetto ad altre parti d’Italia».

Gianluca Iarussi, responsabile marketing di Lifted

«Ritengo che fare rete in un momento così difficile sia indispensabile e iniziative come questa sono molto importanti. Io non vivo la realtà abruzzese ma quella di Milano e mi sento molto fiero che vengano organizzati eventi di questo genere nel nostro territorio».

Franco Perinetti, titolare di Workgroup

«Penso che eventi del genere creino quella sinergia necessaria per risolvere situazioni complesse come quella attuale. Solo grazie all’incontro concreto tra gli imprenditori e future alleanze si può salvare l’Italia».

Calogero Riccardo Marrollo, past president Confindustria Abruzzo

«Il momento è difficile ma ancora più difficile è rimanere positivi, per questo incontrarsi fa bene, bisogna parlare e condividere perché senza lo scambio d’esperienze non c’è crescita».

Ing. Mario Tasso, titolare di Ing. Tasso & Candeloro

«Sì, il momento non è dei migliori ma guardiamo il lato positivo. Possiamo per esempio dire che questo è il miglior momento per acquistare casa, che da sempre rimane il grande sogno di molti italiani. La qualità degli immobili è assolutamente migliorata e i prezzi sono contenuti a causa di un mercato che non permette più determinati numeri».

Valentina Giuliani, amministratore di Da.da. srl

«Per noi donne è sempre molto più difficile affermarsi e farsi valere, c’è bisogno di lavorare tanto di fare il doppio della fatica ma sono certa che le donne possano dare alle imprese una grande forza, struttura e soprattutto un’organizzazione vincente. Questa sera ritirare il premio Aquila Reale è per me un grande onore».

Luciano Ardingo, presidente Gruppo SPEE

«L’impresa che non innova è un impresa che ha i giorni contati, perché di sicuro nel tempo non sarà più competitiva. Ci tengo ad evidenziare che l’innovazione non deve essere identificata solo con le nuove tecnologie ma è più un processo culturale, che ci permette di uscire indenni da una crisi di questa portata».

Daniele Giangiulli, direttore Confartigianato Abruzzo

«Il matching è fondamentale per cambiare il modo di fare impresa, non si può pensare di uscire dalla crisi non modificando il modo in cui si è fatto impresa fino ad oggi. Ci vogliono nuovi modelli organizzativi e di sviluppo e soprattutto le imprese si devono aprire ai nuovi mercati».

Cristian Di Nicola, titolare di Autelcom SpA

«Eventi come questo servono per mettere in rete le realtà imprenditoriali della nostra regione. ll know how e la qualità del proprio operato sono a mio avviso gli elementi vincenti delle nostre azienze».

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ISSN 1973-5383

in copertina Marco Santarelli foto di Denia Di Giacomo

dicembre 2012 n°72 anno VI numero chiuso in redazione il 11 dicembre 2012

direttore responsabile

Eleonora Lopes

redattori Denia Di Giacomo, Laura Tinari, Marcella Pace EDITORIALISTI Mauro Di Pietro, Riccardo Savella hanno collaborato a questo numero Luigi Carunchio, Simone D’Alessandro, Antonio Teti, Filippo Paolini, Martina Luciani, Piergiorgio Greco, Silvia Cicoria, Pietro campanaro, Chiara Strozzieri, Lorenzo Pierfelice, Marco Sciame, Andrea Bonanni Caione, Stefano Cianciotta, Claudia Pelagatti, Isabella Marianacci, Lisa De Leonardis

art director

Marcello Starinieri _ visualadv.it

ufficio grafico

Vincenzo Sulpizio

ufficio fotografico

Pietro Ferrante

Coordinatore web-TV

Gianluigi Tiberi

stampa

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editore

Fabio De Vincentiis _ editore@eccoitalia.it

sito WEB

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indirizzo

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Tel. 085 9508161 e-mail: abbonamenti@abruzzoimpresa.it e-mail: arretrati@abruzzoimpresa.it

Abruzzo Impresa è registrato con il n. 04 del 07/04/2006 presso il Tribunale di Pescara. La 1a pubblicazione mensile è del mese di maggio 2006. GRUPPO Ecco Italia S.r.l. è iscritto al Registro degli Operatori di Comunicazione al numero 17047. Copyright© 2006/2012 tutti i diritti riservati. GRUPPO IMPRESa srl - Pescara - Italia Nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma o rielaborata con uso di sistemi elettronici o diffusa, senza l’autorizzazione scritta da parte dell’editore. Manoscritti e foto inviati al giornale, anche se non pubblicati, non si restituiscono. Gruppo Impresa S.r.l. P. IVA 01996590681 S. P. Lungofino complesso Ibisco B 5/6 - 65013 Città Sant’Angelo - Pescara Gruppo Impresa S.r.l. è iscritta al Registro degli Operatori di Comuncazione al n° 22296 e iscritta in sezione ordinaria del Registro delle Imprese di Pescara in data 13/01/2012 con il numero Repertorio Economico Amministrativo 145381

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capitano d’impresa

Marco Santarelli

Sport

Naturalmente il calcio, gioco da quando ero bambino. Oggi mi capita di praticarlo con gli amici per tenermi in forma, e poi collaboro con l’Ascoli Calcio. Ma questo è un mondo troppo superbo per essere ancora nelle mie corde

Marco Santarelli

«Vi racconto la bellezza della scienza» Descrivere Marco Santarelli con una sola definizione non è facile, il suo è un curriculum ricco, ma soprattutto variegato. Oggi la sua vita si divide tra ricerca, scienza e comunicazione. Partiamo dall’inizio. Marco Santarelli è nato e vive a Teramo, anche se le sue molteplici attività lo portano spesso in giro per il mondo. Dopo il diploma all’Istituto Magistrale, a 18 anni inizia a lavorare in Enel, senza però trascurare la sua grande passione che coltiva dall’età di 10 anni: il calcio. Capace e determinato, nel 2000 Santarelli diventa manager Enel di direzione generale. «L’esperienza in Enel -racconta Santarelli- mi è stata molto utile sia dal punto di vista professionale che umano, avevo a che fare con gli operai e con i manager, e in tutta sincerità devo dire che sono rimasto positivamente colpito dalla semplicità delle persone più modeste». Oltre al calcio, giocato fino a 35 anni ad alti livelli, Marco riscopre un’altra grande passione (per merito di un suo professore delle scuole superiori): la Filosofia, e poiché ritiene che lo studio sia fondamentale per il suo percorso e un viatico ottimale per entrare nel mondo della scienza, mentre lavora e gioca a calcio a livello professionistico, riesce anche ad iscriversi all’Università e a conseguire due lauree, in Lettere e Filosofia (indirizzo filosofico e pedagogico) e in Psicologia del lavoro e del marketing (indirizzo nuove tecnologie e fisica sociale). Grazie a tanto studio, energia e impegno per quello che ama, in pochi anni Santarelli diventa esperto di comunicazione strategica e di progetti speciali scientifici all’interno di Enel. Si occupa di Scienza delle reti e di Fisica sociale ovvero un nuovo filone di ricerca emerso con forza negli ultimi anni, fatto di nuovi concetti e trasversale a molte aree di ricerca. Si dedica anche alle reti intelligenti applicate al comportamento e alle energie rinnovabili. È fellow del Polo “Analisi delle reti” presso Università d’Annunzio di Chieti e Pescara, direttore Scientifico della “Fondazione Panta Rei”, professore presso l’Università di Teramo, associato scientifico con Cnr/Isc, London Institute for Mathematical Sciences e l’IMT di Lucca. Scrive numerosi articoli e saggi scientifici, filosofici, sociologici e soprattutto legati al mondo della scienza. Sperimenta ogni campo per capire la linea di confine tra conoscenza acquisita e novità, tradizione ed innovazione. Tra le sue pubblicazioni, oltre che articoli su riviste nazionali ed internazionali, ricordiamo Penelope. Nuovi sentieri tra scienza, filosofia e comunicazione (2008), NetHum (2009) e con Margherita Hack, Diario di un incontro (2010), L’aquila volta la carta (2011) e Sotto una cupola stellata (2012). È stato più volte ospite nello spazio di approfondimento del TG1 nel corso della trasmissione Rai “UnoMattina” per parlare di reti intelligenti, risparmio energetico ed economia verde. Ospite di Rai 2 e per Euronews con una trasmissione di approfondimento scientifico tradotta in 11 lingue. Numerose inoltre le interviste rilasciate a quotidiani, radio e riviste nazionali come esperto nei settori di sua competenza.

Passione

Suono la chitarra acustica e nel tempo libero scrivo anche i testi per le canzoni; sono poesie e frasi su questa fantastica avventura che è la vita. Un lampo, la vita, che ti da sempre l’idea giusta. C’è molto più senso e creatività in 5 righe di pensiero disordinato che in un trattato di 1000 pagine. Mi affascina anche il mondo degli eventi, infatti in passato ho organizzato delle manifestazioni

Viaggi

Adoro viaggiare, è una cosa che fa parte anche del mio lavoro. La mia città preferita è Salisburgo, sono rimasto incantato dal suo magnifico ponte che attraversa la città… un posto molto suggestivo

Letture

Leggo molto, anche se il tempo libero è sempre così poco. Mi piace tutta la saga di “Sherlock Holmes” e in tv sono rimasto affascinato tanto dalla sua interpretazione del mitico Jeremy Brett

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sommario _ anno VIII n°72 _ dicembre 2012

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Associazione delle imprese italiane

opinioni&rubriche finoaquituttobene

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Tristo Natal...

editoriale

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Gocce d’inchiostro

ctrl s

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Tendenze, fatti e persone

Abruzzo che produce

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60

Il futuro dopo la crisi

il punto

33

La rivoluzione burocratica

lavoro in corso

75

Un cantiere aperto

in primo piano speciale convention

34

Squinzi: «Una ripresa è possibile»

speciale premio green

40

Verso la creazione di una Green Community

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in copertina fondazione panta rei

48

Marco Santarelli la ricerca vince quando fa rete

incarichi&carriere upi/confcommercio/ commercialisti

55

Di Giuseppantonio e Di Primio - Capretti e Savella Davide

commercialisti/gi pescara/coldiretti Aq

57

Di Michele - Di Marcoberardino - Volpone

assonautica Pe/comuni teatini/anap/coldiretti Pe

59

Di Filippo - Rucci - Menzietti - Lucia

storie&persone vincenzo di giacomo

60

New generation

Vincenzo Di Giacomo

tematiche d’impresa fisco

63

Cessione di prodotti agricoli e alimentari, cosa cambia

ict

67

Vuoi il passaporto? Rivolgiti a Facebook

71

La riforma di condominio diventa legge

norme&leggi

79

credito&finan a credito

77

Real Estate: nasce a Teramo il complesso immobiliare Mirante

credito

79

Gruppo Tercas: il progetto di riorganizzazione interna

80

84

141 90 19



sommario _ anno VIII n°72 _ dicembre 2012

territorio

80

Nino Facciolini e le maioliche tra tradizione e modernità

aziende

82

PMI Day 2012: “Industriamoci”

cultura

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Francesco Sabatini: «Lingua italiana debole perché usata con poco affetto»

fondazione aria

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Razza umana all’Aeroporto d’Abruzzo

86

Viaggio nel canile di Lanciano

territorio

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seminari&convegni lavoro

90

Le opportunità della riforma Fornero. Se ne è parlato a Vasto

credoto

93

Il rapporto banca-impresa: il caso delle PMI abruzzesi

politica

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A Caramanico Terme il simposio politico di AgorAbruzzo

imprenditoria femminile

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Imprese rosa in crescita

informatica

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Cyber attack e violenza informatica come prevenire i reati che colpiscono gli utenti

territorio

100

Quale comunicazione per quale crisi?

medicina

103

Quanto illumina il sole dellas solidarietà

eventi economia

105

La sfida del futuro: attrare gli investimenti!

enogastronomia

107

Cantina Sociale Colonnella, qualità che si beve

risorse umane

109

volontariato

111

98

100

Sistemi di valutazione del personale, due esperienze di successo La solidarietà di “Due Ali per Pescara” scende in cucina

storie

113

Un secolo per il Punch d‘Abruzzo

editoria

114

“Tazio Nuvolari e la Coppa Acerbo”

cultura

117

Sulmona, città di “Ars, Eros e Cibus”

segue a pagina

119

la vita è bella

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113

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finoaquituttobene Âť di Lorenzo Pierfelice

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editoriale

/ gocce d’inchiostro

Eleonora Lopes _ direttore

P

ermettetemi di esprimere grande soddisfazione per FARE IMPRESA, il meeting degli operatori economici abruzzesi organizzato dalla nostra rivista. La riuscita di un evento è sempre merito di una squadra capace e grintosa, un ringraziamento va quindi all’editore Fabio De Vincentiis e a tutto il team di Gruppo Impresa che ha lavorato, come di consueto, con grande impegno ed entusiasmo. Ma il mio più grande ringraziamento va a tutti gli ospiti presenti, i veri protagonisti della serata che con loro partecipazione hanno confermato voglia di confronto e capacità di fare rete che sono poi gli obiettivi di questo progetto. Durante il Gala si è svolta la quinta edizione del premio “Aquila Reale” dedicato alle ultime 12 copertine di Abruzzo Impresa, un riconoscimento che nasce per valorizzare tutti quei capitani d’impresa che contribuiscono allo sviluppo del nostro territorio con impegno, passione, ma anche sacrificio visto il momento economico particolarmente delicato. Con l’aupicio che questo meeting possa diventare per attori economici della nostra regione un appuntamento immancabile, non mi resta che darvi l’arrivederci al prossimo anno!

C

ambiamo argomento e veniamo alla drammatica vertenza Micron, la più grande azienda abruzzese dopo la Sevel-Fiat. Pare che la multinazionale, nonostante gli utili per un miliardo di euro, abbia deciso di produrre altrove e a costi più bassi le componenti elettroniche che si realizzano nello stabilimento di Avezzano. Sono a rischio 700 lavoratori, di cui è già stata annunciata la procedura di mobilità e, i sindacati temono anche per i 1600 lavoratori del sito, e per un indotto da migliaia di addetti. Durante la protesta dei lavoratori, avvenuta fuori dal consiglio regionale, il presidente Chiodi ha dichiarato: «Stiamo lavorando con il ministero, anche se so che non sarà sufficiente. La Micron ci ha detto che il problema è di strategia complessiva, alla multinazionale non interessa più la linea produttiva di Avezzano. E’ una partita molto grande, ma noi stiamo facendo il possibile per pressare la proprietà o cercare un nuovo acquirente». La situazione si fa davvero critica. Sintomatiche e attuali le parole di Albert Einstein: “Dobbiamo lavorare duro per evitare l’unica crisi che ci minaccia: la tragedia di non voler lottare per superarla”.

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on si preannuncia un Natale sereno per molti altri lavoratori abruzzesi, mi riferisco a quelli della Sixty, (attendono il prolungamento della cassa integrazione), dell’Atr di Colonnella o della Coca Cola stabilimento di Oricola, solo per citare i casi più noti. La situazione di queste aziende, se pur diversa tra loro, resta preoccupante e soprattutto non ancora definita. Il destino di questi operai è appeso ad un filo. Anche i recenti dati emanati dalla Uil sembrano essere sconfortanti. Messi a confronto il terzo trimestre 2012 con quello dell’anno precedente scende di 2.000 unità il numero degli occupati in Abruzzo, da 510.000 a 508.000, sale invece di 1.000 unità rispetto al II trimestre di quest’anno. Regge dunque, per ora, il muro dei 500.000 occupati. Aumentano però i disoccupati, 9.000 in più rispetto al corrispondente periodo dell’anno scorso, ma il picco di aumento è stato più violento nel confronto tra il II trimestre di quest’anno e quello del 2011. La certezza di un posto di lavoro e l’arresto di questa crisi, sarebbero gli unici regali che molti abruzzesi vorrebbero trovare sotto l’albero. Un sereno Natale a tutti i lettori di Abruzzo Impresa. direttore@abruzzoimpresa.it

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s IL POLO AGIRE FIRMA UN ACCORDO CON LA REGIONE La Regione Abruzzo ha sottoscritto un accordo con il polo Agire, la società consortile che unisce le grandi e piccole imprese abruzzesi del comparto agroalimentare. Obiettivi dell’intesa, rafforzare la presenza delle aziende abruzzesi nei mercati internazionali, unire competenze e dotazioni per far crescere i progetti di ricerca e sviluppo, fornire un supporto tecnico alle aziende agricole. L’intesa, contenuta nel protocollo che l’assessore regionale all’Agricoltura Mauro Febbo e il presidente del Polo Agire Salvatore Di Paolo, alla presenza del vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, hanno sottoscritto a Pescara, prevede una collaborazione stabile allo scopo di potenziare la rete e le sinergie tra l’ente e il consorzio. Proprio per coordinare il progetto, in Regione è stato attivato presso la Direzione Politiche Agricole e di Sviluppo Rurale, il NUSTO (Nucleo di Supporto Tecnico Operativo). Primo passo concreto della collaborazione sarà l’avvio del progetto “Filiera Corta”, nato allo scopo di facilitare per le piccole aziende agricole la presenza sul mercato nazionale ed internazionale eliminando o riducendo gli intermediari necessari per il collegamento con l’utente finale.

A MONTESILVANO, L’XI EDIZIONE DEL PREMIO ZIMEI Si è aperta con un minuto di silenzio dedicato all’ultima vittima del lavoro, la XI edizione del Premio Antonio Zimei, la manifestazione per valorizzare la componente umana nel lavoro che si è svolta venerdì 16 novembre al Grand Hotel Adriatico a Montesilvano. Al centro del dibattito, come sempre i temi dell’occupazione, dissertati nelle relazioni dei dirigenti sindacali della Ugl abruzzese e dalle testimonianze di numerosi lavoratori di aziende in crisi. Durante la giornata sono stati consegnati a cento lavoratori attestati di merito “Dignità del Lavoro” (sono oltre 1.500 i lavoratoti e sindacalisti Ugl che hanno, negli anni, ricevuto l’attestato) e il premio annuale “Moschettiere del Lavoro”, riconoscimento destinato agli abruzzesi, che quest’anno è stato conferito al senatore Marco Conti, politico e giornalista, direttore GR2 dal 1988 al 1992, al parlamentare e presidente Adusbef, Elio Lannutti, al parlamentare Raffaele Delfino, deputato del Movimento sociale dal 1958 al 1979, all’attore Carlo Delle Piane, allo chef Josè Graziosi, al fisarmonicista Achille Pellegrini. Il Premio “alla memoria” è andato ad Antonio Tancredi, Eriberto Mastromattei, Giacinto Auriti e Ulisse Nurzia.

LA D’ORSOGNA DOLCIARIA PRONTA AD ACQUISIRE LA FOODINVEST DI SANT’ATTO La D’Orsogna Dolciaria di San Vito Chietino vuole acquistare la ex Foodinvest Backery di Sant’Atto, azienda teramana, dichiarata fallita nel 2008. La struttura dell’operazione di acquisizione è stata predisposta, anche dal punto di vista finanziario, dai professionisti Walter Strozzieri e Dante D’Elpidio, dello Studio D’Elpidio Strozzieri & Partners e Alessandro Varrenti, dello studio legale tributario Cba di Milano, con l’intento di creare in Abruzzo un grande polo nella produzione dei biscotti. La proposta di concordato fallimentare depositata in tribunale prevede l’acquisizione della Foodinvest Backery attraverso il pagamento ai creditori concorsuali fino a 3 milioni e mezzo di euro, somma che servirà a pagare i creditori privilegiati e in parte anche i creditori chirografari, e nell’arco temporale massimo di 12 mesi la procedura fallimentare sarà chiusa. «Come azienda abbiamo deciso di continuare ad investire in Abruzzoha dichiarato Valerio D’Orsogna, amministratore delegato della D’Orsogna Dolciaria - perché ci sentiamo fortemente radicati in questa regione. Il completamento del management, inoltre, ci ha consentito di concentrarci sulla strategia di ampliamento dell’azienda, e l’acquisizione della ex Foodinvest rientra a pieno titolo in questa nuova fase di espansione».

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tenden e fatti persone LO SCI ABRUZZESE SI PROMUOVE SU STRADA Lo sci abruzzese si spinge tra Lazio, Puglia e Sicilia. Per promuovere la stagione turistica invernale, la Regione Abruzzo, insieme alla società Infiera Srl. ha promosso “Abruzzo Open Ski Tour” una campagna itinerante, a bordo di un pullman messo a disposizione da Sangritana Spa, tra le piazze delle tre regioni. I tre bacini scelti sono particolarmente interessanti per l’Abruzzo montano, poiché ogni anno le tre regioni generano circa 156 mila presenze sulle piste abruzzesi. Il road show articolato in 5 giornate, dal 26 novembre al 1 dicembre, è stato caratterizzato da incontri professionali negli uffici mobili allestiti sul pullman ed iniziative di animazione delle piazze, con degustazioni enogastronomiche offerte grazie alla collaborazione con l’istituto alberghiero di Roccaraso, consegna di materiale promozionale, e presenza di hostess che nelle zone limitrofe alla piazza hanno richiamato l’attenzione per far ricordare la presenza del pullman.

PESCARA, INTITOLATO UN LARGO A GLAUCO TORLONTANO Si trova all’incrocio tra via Fonte Romana e via Monte Faito, nei dintorni dell’Ospedale Civile di Pescara, il largo intitolato all’illustre medico e politico, Glauco Torlontano. Alla cerimonia di intitolazione, oltre alla famiglia Torlontano, erano presenti il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, il consigliere comunale di opposizione Marco Alessandrini e l’ex presidente del Senato on. Franco Marini, tutti legati a Glauco Torlontano da un profondo vincolo di amicizia. «E’ passato poco più di un anno da quel triste giorno in cui Glauco ci ha lasciati. Un grande politico, un grande medico ed uno scienziato illluminato, ma soprattutto un grandissimo uomo, generoso, schivo e riservato, a volte spigoloso» ha ricordato Mascia che ha aggiunto: «E’ doveroso, da parte dell’amministrazione comunale, dedicargli questo largo proprio di fronte all’ospedale». Toccanti anche le parole del senatore Marini: «Provo un gran piacere nel ricordare Glauco, personalità di grande statura prima come medico e poi come politico. In lui si conciliavano le tre principali culture politiche occidentali: il liberalismo con cui si è formato, un grande desiderio di giustizia sociale ed una grande fede».

VIOLENZA DI GENERE, PROTOCOLLO TRA REGIONE E COMUNI ABRUZZESI La prevenzione e l’eliminazione della violenza contro le donne al centro di un Protocollo d’intesa firmato a L’Aquila dall’assessore regionale alle Pari opportunità, Federica Carpineta, e dal presidente dell’ANCI Abruzzo, Antonio Centi. Presentando l’iniziativa, l’assessore ha precisato che «la violenza di genere è una forma di discriminazione contro le donne tanto da violare anche i principi dell’uguaglianza dei diritti e del rispetto della dignità umana, ostacolando la partecipazione delle donne stesse alla vita politica, sociale, economica e culturale del loro paese». Oltre ad esprimere una dura condanna contro la discriminazione sessuale, il documento sottoscritto individua alcune misure atte a perseguire una politica tendente ad eliminare tale discriminazione adottando ogni misura adeguata, in campo politico, sociale, economico e culturale, al fine di promuovere moderni livelli di parità tra i generi, capaci di prevenire o eliminare gli effetti delle discriminazioni. Per Centi invece «È necessario recuperare valori etici e morali propri della nostra società, decisivi per ricostruire situazioni di parità prive di violenza».

PESCARA, NUOVO PUNTO VENDITA DI ACQUA E SAPONE Acqua & Sapone, la più grande catena italiana nel settore dell’igiene personale e della pulizia della casa, continua la sua fase di sviluppo. Un nuovo punto vendita, nel cuore della città di Pescara, in via Roma 144, ha aperto i battenti. Il negozio di 349 metri quadri, seguendo il layout tipico dell’insegna con una disposizione logica dei prodotti e un design accattivante, impiega 8 addetti rimanendo aperto dal lunedì alla domenica dalle 8.30 alle 20.00. Presente sul mercato dal 1992, la catena abruzzese oggi conta oltre 700 punti vendita distribuiti in tutta Italia ed è ormai divenuta riconoscibile come brand che è sinonimo di alta qualità e convenienza. I punti vendita sono caratterizzati da una disposizione metodica e logica dei prodotti beauty (make-up, profumeria e bigiotteria), per la bellezza, la cura del corpo e la pulizia della casa, che sono facilmente accessibili a tutti.

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s A PESCARA, CONVEGNO SUI TUMORI GINECOLOGICI Una donna su due guarisce dal tumore quando viene individuato nella fase iniziale. È questo il dato più importante emerso dal convegno “I tumori ginecologici, approccio multidisciplinare”, tenutosi presso l’ospedale civile di Pescara, e dalla tavola rotonda moderata dal giornalista Rai Tiberio Timperi su “Le nuove strategie in chirurgia oncologica”. «Grazie alla diagnosi precoce, salviamo sempre più donne e inoltre riusciamo a far sopravvivere le pazienti più a lungo e con una migliore qualità della vita», ha dichiarato il prof. Marco Lombardo, direttore del Dipartimento di Oncologia AUSL di Pescara, divenuto col tempo polo di eccellenza, anche grazie all’arrivo a capo dell’Unità Operativa Ginecologica del Prof. Maurizio Rosati, luminare di fama internazionale. Nel corso del congresso sono state analizzate le tecniche chirurgiche mini invasive, laparoscopiche e robotiche, che permettono interventi sempre più sofisticati e precisi, con degenze ospedaliere ridotte, migliori decorsi postoperatori e liste d’attesa sempre più brevi. Importanti anche i dati relativi alla prevenzione dei tumori alla cervice uterina mediante la vaccinazione preventiva contro il papilloma virus sulle pre-adolescenti dai 9 ai 13 anni.

WALTER TOSTO SBARCA IN AUSTRALIA Il Gruppo Walter Tosto, leader nei grandi impianti di caldareria per l’Oil&Gas (ricavi consolidati 2011: 85 milioni; Ebitda: 10 milioni; previsioni 2012: 90 milioni) si è aggiudicato dalla statunitense Bechtel, Inc. – tra le più grandi società private di ingegneria e costruzioni al mondo - una commessa da 15 milioni di dollari per la fornitura di sei apparecchi che faranno parte del progetto Wheatstone LNG (gas naturale liquefatto), nell’Australia occidentale. Una volta terminato, l’impianto sarà il più grande a livello planetario, e potrà fare dell’Australia il principale esportatore mondiale di LNG.

BENI CULTURALI, ACCORDO TRILATERALE PER LA CONSERVAZIONE, IL RESTAURO E LA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO Firmato il protocollo d’intesa tra il MiBAC, la Regione Abruzzo e le quattro Fondazioni di origine bancaria abruzzesi (Tercas, Carispaq, Carichieti e PescarAbruzzo) per il coordinamento degli interventi di conservazione, restauro e valorizzazione del patrimonio culturale regionale. L’intesa è stata siglata dal ministro per i Beni e le Attività culturali, Lorenzo Ornaghi, dal presidente della Regione, Gianni Chiodi, dal direttore regionale per i Beni culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo, Fabrizio Magani, e dai presidenti delle quattro Fondazioni, Roberto Marotta (Carispaq), Nicola Mattoscio (PescarAbruzzo), Francesco Sanvitale (Carichieti) e Mario Nuzzo (Tercas). L’accordo mira al miglioramento della conservazione dei beni culturali, la predisposizione di percorsi di visita e itinerari che ne garantiscano le migliori condizioni di fruibilità, la realizzazione di strumenti innovativi di conoscenza e di educazione al patrimonio culturale. Nel quadro di questo accordo Ministero e Regione si impegnano a garantire la necessaria semplificazione e tempestività delle attività individuate, in stretta sinergia con le Fondazioni. Il direttore regionale Fabrizio Magani ha annunciato l’apertura di un tavolo permanente sulla futura Programmazione, parlando di un metodo innovativo. I rappresentanti delle Fondazioni bancarie hanno poi illustrato alcuni interventi programmati: Teramo il recupero del Teatro romano (10mln di euro); L’Aquila le Mura storiche della città (10mln) e la chiesa di San Silvestro (7mln); Chieti il recupero della chiesa barocca di San Francesco a Chieti e la Torre medievale di Celenza sul Trigno.

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tenden e fatti persone 3MLN PER L’INCLUSIONE DELLE DONNE NEL MERCATO DEL LAVORO Presentata la seconda edizione del progetto “La crescita è donna”, finanziato con 3mln di euro. L’avviso, pubblicato sul Burat e sul sito della Regione Abruzzo, rientra nel programma di inclusione sociale del Piano Operativo 20012/13 del Fondo Sociale Europeo 2007/13 che prevede interventi in favore dell’occupazione e della conciliazione vita-lavoro per le donne. Le linee di intervento si confermano tre, ciascuna finanziata per un importo di un milione di euro. “Più imprenditrici” prevede incentivi per la creazione di nuove imprese con un contributo a fondo perduto fino a un massimo di 25mila euro per le spese di avvio attività e di gestione; le domande potranno essere presentate dalle maggiorenni, residenti in Abruzzo da almeno 6 mesi. “Più professioniste” prevede incentivi alle imprese che attivano rapporti di consulenza in favore di giovani professioniste con età non superiore ai 40 anni e con residenza in Abruzzo. “Voucher Family” prevede un sostegno fino a 2mila euro alle donne con carichi familiari per favorire la conciliazione dei tempi di vita-lavoro finalizzati all’inserimento nel mercato del lavoro. «Puntiamo ancora sulle donne e lo facciamo attraverso un progetto che si è dimostrato un ottimo strumento per includere nel mondo lavorativo professioniste e nuove imprenditrici», ha dichiarato l’assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti. La scorsa edizione ha permesso la nascita di 44 imprese, consentito di attivare 466 consulenze professionali al femminile e dato un supporto alla conciliazione a 500 lavoratrici.

ITALIACAMP, CHIODI, NECESSARIO UN PATTO GENERAZIONALE «C’è bisogno di un patto generazionale, che consenta ai giovani di soddisfare le proprie esigenze. Bisogna ridurre il debito che gravita sulle loro spalle. I nostri conti sono a posto. L’innovazione, che caratterizza ItaliaCamp, è un tema a noi caro. Per il Sole 24 ore l’Abruzzo è la nona regione d’Italia per l’entità delle agevolazioni destinate alle PMI, non dimentichiamo poi lo start up, che consente di creare quelle che io amo definire le multinazionali tascabili. Anche nel welfare si deve realizzare un patto generazionale». Queste le parole del presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, intervenuto a Roma alla conferenza stampa di ItaliaCamp, network di idee e progettualità, per giovani italiani under 35 anni, nato nel 2009 in Italia. L’evento, aperto dal sottosegretario Antonio Catricalà, presidente onorario dell’Associazione, ha illustrato le idee finaliste degli stati Generali del Centro-Nord e nel dettaglio l’idea Abruzzo, Lipobactocromo (Partner la Regione) che ha vinto con altre regioni del Mezzogiorno il concorso “La tua idea per il paese”. Lipobactocromo, presentato da Barbara Altieri, in collaborazione con l’Università dell’Aquila, si propone come un kit a base di liposomi per rivelare la presenza di Streptococcus pnuemoniae responsabile di infezioni nelle vie respiratorie.

A ROCCARASO SI PARLA DI “SPORT SICURO” I recenti casi di giovani sportivi colpiti da morte improvvisa in campo stanno mostrando all’opinione pubblica l’importanza delle tecniche di rianimazione precoce. Fra gli strumenti utilizzati ce n’è uno che, sulla scia dell’emozione provocata dall’ultima di queste morti avvenuta proprio in Abruzzo, oggi è maggiormente al centro dell’attenzione: il defibrillatore automatico esterno (DAE). Pochi mesi fa, infatti, davanti agli occhi degli italiani, moriva nella nostra regione il giovane calciatore Pierdavide Morosini, stroncato da un arresto cardiaco in campo a causa un difetto genetico al cuore manifestatosi mentre giocava. Forse il calciatore sarebbe morto ugualmente, ma i soccorsi sarebbero stati sicuramente più efficaci se i medici avessero usato il DAE presente nello stadio. Morosini non è stato l’unico né l’ultimo di una triste lista di giovani atleti deceduti durante una gara. Morti improvvise a cui la scienza non sa ancora dare una spiegazione, ma prevenzione sì. Con l’organizzazione del convegno “SPORT SICURO – L’importanza della sicurezza nell’attività sportiva” il Comune di Roccaraso ha voluto dare il proprio contributo, poiché la sensibilizzazione su alcune tematiche è la prima forma di prevenzione. Insieme ad importanti attori del mondo dello sport si è voluto sottolineare l’importanza della sicurezza in questo ambito in un luogo vocato al turismo sportivo.

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l’Abru

o che produce

Riccardo Savella Presidente Giovani Imprenditori Confcommercio L’Aquila

Il futuro

dopo la crisi

L

a mancanza di un ambiente favorevole all’imprenditorialità, all’innovazione e alla cultura del rischio d’impresa è, in questo momento, un oggettivo ostacolo per le attività economiche e, di contro, una delle cause del declino che il nostro Paese sta vivendo. La possibilità che abbiamo di ripartire nel cammino verso la stabilità economica e lo sviluppo poggia sul tessuto imprenditoriale: capacità e competenze maturate negli anni sono più che sufficienti per invertire la situazione attuale. Purtroppo, però, le sole potenzialità intrinseche degli operatori non sono sufficienti a perché ciò si concretizzi. Occorre, infatti, che tutte le componenti del sistema economico procedano nella medesima direzione e siano fra loro concordi e coerenti: imprese, istituzioni e sistema bancario hanno il dovere di convergere su obiettivi comuni e concreti. Il solo tessuto imprenditoriale non può respingere lo stato attuale di deriva economica in cui l’Italia continua a cadere senza il paritetico impegno e intervento del mondo politico/istituzionale deputato a creare l’ossatura di regole in grado di sorreggere strutturalmente l’operato delle aziende. E il mondo bancario, parte “costituente” di questo sistema economico, deve porre in essere azioni per permettere al Paese di uscire dalla situazione attuale. Nel comparto commercio quanto avvenuto nel corso dell’ultimo anno ne è chiara esemplificazione: il sistema bancario ha beneficiato dell’aumento delle transazioni di carte di credito e bancomat, derivanti dal maggior utilizzo di moneta elettronica imposto per legge e sulle quali sono prelevate alla fonte delle commissioni. Un sistema bancario orientato allo sviluppo economico del Paese avrebbe potuto cogliere l’occasione data da un inaspet-

tato aumento di redditività per intervenire positivamente sul sistema economico magari con un innalzamento del merito creditizio delle imprese in modo da permettere a più operatori di accedere al credito o riducendo le commissioni sulle transazioni al fine di non gravare le aziende di maggiori costi: nessuna delle due strade è stata perseguita. Inevitabile sottolineare la necessità di un intervento che punti al rilancio dei consumi come volano indispensabile non solo dal punto di vista economico ma anche da quello morale del Paese. Detassazione del lavoro straordinario e della tredicesima mensilità e deduzione/detrazione parziale di spese ordinarie sono esempi di interventi che di certo avrebbero un effetto positivo per il recupero di fiducia nei consumatori e il riavvio del sistema paese. Come imprenditori abbiamo capito che il punto di forza della nostra economia sono le nostre piccole imprese: un tessuto vitale e combattivo, tenuto sù dalla caparbietà e dalla forza delle singole persone che le hanno create. Imprese che a questo delirante periodo di crisi globale, comunque tengono botta, con la qualità e l’originalità del marchio italiano. Al tempo stesso abbiamo anche capito che quelle imprese sono troppo “piccole” per poter da sole sperare di reggere la competizione globale ma anche di far uscire la nostra economia dal pantano in cui si è incagliata; senza quella spinta che derivi da una politica seria di crescita del Paese, nessuna nostra impresa può confidare davvero di farcela. Occorre una politica che favorisca la sinergia e la (ri)costruzione di filiere tra questi nostri campioncini. In Italia occorre puntare davvero sulla crescita e non solo a “salvare il salvabile”

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il punto

Mauro Di Pietro giornalista

La rivoluzione

burocratica I

n tempo di crisi, i meno fortunati si devono accontentare. Inutile chiedere a Babbo Natale cose costosissime perché, oltra a non arrivare, accendono pericolose speranze. Ecco allora che un utile a sobrio Protocollo per la semplificazione amministrativa, siglato tra Confindustria e rappresentanze sindacali della Regione Abruzzo, può essere il più bel regalo che le imprese potessero trovare sotto l’albero. Ora si tratta di vedere se -Abruzzo regione semplice e legale- si tradurrà in una leva funzionante o se rimarrà una scatola vuota, pur se accesa da colori sfavillanti. La certezza nei tempi amministrativi è da sempre elemento di notevole attrattiva per gli investimenti; e assumere impegni certi, sulla trasparenza degli iter burocratici, potrà ridare qualche speranze a chi ancora vuole sfidare l’andamento economico internazionale, per investire proprio in Abruzzo. Ma affinché dai buoni propositi il tutto si tramuti in una realtà operante e imperante sarà necessario avviare una specie di rivoluzione culturale, giacché un ruolo centrale spetta proprio alla politica. E, qui, l’abbrivio è sempre piuttosto fumoso e vago. D’altra parte si tratta di trovare la forza etica e morale di scrollarsi di dosso qualche vecchia incrostazione per puntare su modelli organizzati, presidiati solo dall’efficienza e dalla meritocrazia (vera però). Infatti, se il Protocollo fosse attuato domani, tutti avremmo la sensazione di vivere una specie di cronoalterazione. Signore e signori, ecco l’Abruzzo com’è:

«ridurre gli adempimenti, snellire le procedure e diminuire i costi a carico delle aziende, attivare la formazione del personale dirigente con esperienze formative all’estero, oltre a valorizzare le professionalità dei lavoratori pubblici e a stimolare l’autonomia responsabile di funzionari e dirigenti nella soluzione tempestiva dei problemi». Insomma delle due, l’una: o si tratta di una trasposizione onirica; l’altra, o si tratta di un regalo. Davvero di un bel regalo, a quattro soldi, in aggiunta. Anzi “manovra a costo zero”, come definì il presidente di Confindustria, Squinzi, la semplificazione burocratica che aiuterebbe l’Italia a risalire la china. Però, però. ..Ora che in Abruzzo lo storico accordo è stato siglato sarà difficile trovare scusanti. Proveremo a fare un giro negli uffici pubblici, siamo convinti che non ci scontreremo più tanto facilmente con certi funzionari che si giustificano: «Voi avete ragione, ma io non ho torto. Sono oberato di impegni e non posso garantire tempi certi. Anzi, se lei ha qualche conoscenza in alto, faccia presente la mia posizione di difficoltà, c’è sempre la speranza che arrivi un aiuto e, magari, qualcuno si decida a predisporre del personale in più e fornirmi anche un computer che funzioni!». Nel film di animazione -Le 5 Leggende- se non credi a Babbo Natale, rischi di consegnare il mondo all’Uomo Nero. Se non si materializza questo regalo, in Abruzzo rischieremo di vivere, per sempre, nel nerofumo della buro…fobia. Buon Natale e Felice Anno a tutti…

Per i vostri commenti scrivete pure a: maurodipietro65@gmail.com su Twitter: @maurodipietro

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in primo piano

» a cura della redazione

SQUINZI: «UNA RIPRESA È POSSIBILE!» Questa la dichiarazione del numero uno di Confindustria durante la Convention degli industriali abruzzesi svoltasi a Pescara dal titolo “Orizzonti per la ripresa: le sfide da vincere”

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on un blitz dei rappresentanti della marineria e dei balneatori di Pescara, si è aperta la VI “Convention delle imprese” di Confindustria Abruzzo. Al centro della protesta, il mancato dragaggio del porto, chiuso dal mese di febbraio, nonostante il ministero delle Infrastrutture abbia promosso un bando da circa 14 milioni di euro per duecentomila metri cubi ancora da appaltare. La marineria, che sta osservando un lungo periodo di fermo, ha chiesto ai rappresentan-

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ti di Governo presenti alla Convention indennizzi e una moratoria, per superare questo lungo periodo di inattività e mancati guadagni. Ma torniamo al convegno che in questa edizione, svoltasi al Porto Turistico di Pescara, ha posto al centro del dibattito gli “Orizzonti per la ripresa: le sfide da vincere”. Dopo i saluti di Daniele Becci presidente CCIAA di Pescara, Guerino Testa, presidente Provincia di Pescara e Eleonora Lopes, direttore del mensile Abruzzo Impresa (media partener della


speciale convention

I relatori intervenuti alla tavola rotonda

Mauro Angelucci, presidente Confindustria Abruzzo

L’intervento conclusivo di Giorgio Squinzi, presidente nazionale Confindustria

Convention sin dalla prima edizione), è seguito l’intervento del padrone di casa Mauro Angelucci, numero uno degli industriali abruzzesi, che dopo aver ringraziato gli illustri ospiti presenti ha dichiarato: «In riferimento al titolo credo che sia doveroso affrontare alcune sfide essenziali che penalizzano la nostra regione riducendone la competitività e la coesione sociale e morale. Il primo nodo strategico da inserire nel progetto di riforma è a nostro avviso rendere appetibili gli investimenti nel nostro paese e sviluppare un’adeguata semplificazione amministrativa, poi c’è la competitività, la riforma della pubblica amministrazione, la riduzione della pressione fiscale, la riforma delle legge elettorale, la legalità e il rilancio dell’economia, solo affrontando queste sfide possiamo farcela!». Poi si sono aperti i lavori della tavola rotonda, moderati dal direttore del quotidiano Il Centro, Mauro Tedeschini, ai quali hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, il segretariodell’Udc, Lorenzo Cesa, il ministro dell’Agricoltura, Mario Catania, l’ex sottosgretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, il direttore del dipartimento Economia e Finanza dell’università Luiss di Roma, Giorgio Di Giorgio, il vice presidente Confindustria per l’Education, Ivanhoe Lo Bello,

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in primo piano

e l’economista e docente universitario Nicola Mattoscio. Presenti in platea i vertici di Confindustria Abruzzo al gran completo, oltre a numerosi imprenditori ed esponenti del mondo politico, economico, sindacale ed associazionistico. I relatori durante i loro interventi hanno analizzato l’attuale situazione economica e si sono soffermati, come citava il titolo dell’evento, sulle sfide che vanno affrontate per raggiungere di crescita sociale ed economica. Gianni Letta facendo riferimento anche al terremoto dell’Aquila ha dichiarato: «Lo spirito unitario che ha caratterizzato l’emergenza, i primi giorni ed i primi mesi in seguito al sisma, è lo stesso spirito che serve anche in Italia per uscire dalla crisi». Per il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, «senza l’unità tra le forze politiche e sociali, proprio come quella che si è verificata nei momenti più complessi della storia italiana, il nostro Paese non uscirà da questa situazione di crisi». Il presidente Chiodi ha elencato i risultati raggiunti dalla sua Giunta, dalla riduzione delle tasse ai fondi Fas, dalla riduzione del debito al Patto per lo Svilup-

po dell’Abruzzo. «La nostra Giunta -ha affermato il governatore- di fornte ad uno scenario così complesso tra terremoto e crsi finanziaria ha cominciato a lavorare unita, anticipando le scelte fatte dal Governo nazionale». Poi è stata la volta dell’itervento del numero uno di Viale dell’Astronomia che ha citato i due elementi irrinciabili, a suo avviso, per la crescita:minvestimenti e fisco, richieste giuste rivolte non solo al governo nazionale ma anche all’Europa. Secondo Squinzi una ripresa è possibile, ma per il 2015: «È necessario ripartire dai punti di forza del Paese, -ha dichiarato nel suo intervento- uno per tutti l’industria manifatturiera. Se è vero che l’innovazione tecnologica è il motore della crescita, è anche vero che l’industria manifatturiera è la sala macchine della crescita, essendo il cuore del sistema innovativo. Bisogna liberalizzare, privatizzare e puntare, quindi, alle riforme per migliorare, con una spending review vera e radicale, l’impiego dei soldi dei contribuenti. Dobbiamo ammettere che questo Governo ha avuto la forza e la capacità di iniziare un percorso di riforme da molto tempo attese in Italia»

Guerino Testa, presidente Provincia di Pescara Daniele Becci, presidente CCIAA di Pescara

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Eleonora Lopes, direttore Abruzzo Impresa


speciale convention

LE INTERVISTE DI ASSOIMPRESA Giorgio Squinzi

presidente nazionale Confindustria «L’Abruzzo è un territorio con numerose peculiarità, dall’agroalimentare al manifatturiero, dal turismo alle tradizioni dell’artigianato e del made in Italy più conosciute. Credo quindi che ci siano tutte le condizioni affinché questa regione torni presto a ricoprire un ruolo importante nel panorama nazionale. Quanto alla crescita in termini di pil, credo sia necessario aspettare il 2015».

Mauro Angelucci

presidente Confindustria Abruzzo «Questo appuntamento è divenuto un momento nodale per la nostra regione e ne sono entusiasta. Il pubblico e gli invitati hanno risposto molto bene e gli argomenti trattati sono stati mirati e puntuali. Come rappresentante di Confindustria non ho voluto accendere sterili proteste, ma ho preferito lavorare su sette proposte a costo zero per i cittadini che di sicuro ci aiuteranno a crescere».

Cesare Puccioni

presidente nazionale Federchimica «L’Abruzzo è una bella regione e io punto molto sugli abruzzesi. In fondo, io non sono abruzzese ma l’affezione che ho riscontrato nei miei collaboratori qui, difficilmente l’ho trovata in altre regioni e questo è un dato importante. La riforma meno costosa e più semplice da portare avanti è quella dell’alleggerimento burocratico. Oggi in Italia per qualsiasi cosa ci sono sempre tempi biblici e questo non fa affatto bene alle imprese».

Giuseppe D’Amico

direttore Confindustria Abruzzo «Confindustria Abruzzo chiede da tanto tempo di aggredire i nodi strutturali che impoveriscono e non permettono di crescere. Nodi che in questo momento vanno a presentarsi in modo ancora più grave ed è necessario risolvere con urgenza. Ci riferiamo ad esempio alla riforma della pubblica amministrazione, ai ritardi burocratici, alle infrastrutture mancanti, al credito strozzato, alla pressione fiscale eccessiva, sono questi alcuni punti fondamentali su cui tutte le imprese si riconoscono».

Nerino Di Loreto

direttore commerciale Carispaq «La nostra presenza qui nella Convention delle Imprese insieme alla BLS è per evidenziare che abbiamo dato seguito ad una serie di intenti relativi alla sottoscrizione di una accordo quadro con Confindustria che ha permesso lo stanziamento di un plafond di 40 milioni di euro, altrettanti da BLS e in quota parte anche dalla BIFER, per sostenere le imprese nel territorio abruzzese».

Alfredo Castiglione

vicepresidente della Giunta regionale, con delega allo Sviluppo Economico «Questo è un momento importante dove Confindustria chiama a raccolta sia il mondo che produce che quello delle istituzioni. Sono stati trattati argomenti fondamentali, ma per quanto riguarda l’Abruzzo il nostro presidente ha messo in luce quanto è stato fatto con grande senso di responsabilità all’interno di un momento che ci sta consegnando una realtà completamente diversa dal passato. Sono state approvate riforme forti e magari impopolari ma che hanno portato questa regione al ripiano del debito della sanità e al recupero dei primi 40 milioni di euro di tasse che verranno sgravate sulle famiglie abruzzesi».

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speciale convention

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in primo piano

Da sinistra Mario Amicone, direttore generale ARTA Abruzzo, Angelo Di Matteo, presidente Legambiente Abruzzo, Alfredo Castiglione, vice presidente Regione Abruzzo, Fabio Spinosa Pingue, presidente Confindustria L’Aquila e referente del Progetto Green, Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Antonio Nidoli, presidente e ad MA&D Power Engineering Spa

» di Simone D’Alessandro

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foto Roberto Monasterio

VERSO LA CREAZIONE DI UNA

GREEN COMMUNITY Un excursus sul Premio Confindustria Green che dopo quasi un anno si conclude con diversi vincitori che hanno investito nella green economy

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l Premio Confindustria Abruzzo Green assegna un riconoscimento alle imprese del territorio che sono entrate nella logica della green economy. Un’impresa Green considera l’ambiente un fattore interno all’organizzazione, fondamentale per la riduzione dei costi e la competitività, e applica con ingegno, nei propri processi produttivi, un sistema di recupero, riutilizzo e riduzione di materiali, energia e acqua. Ogni giorno, in numerosi comparti industriali, si investe in ricerca e sviluppo per progettare e realizzare prodotti che impattino il meno possibile sull’ambiente, o per ripensare i processi organizzativi, ovvero per rinnovare tipologie sostenibili di servizio e assistenza post-vendita. In questo importante processo, alcune realtà inventano mentre altre migliaia di piccole e medie imprese, pur non intervenendo nella fase ideativa, costituiscono il tramite applicativo. In altri termini è grazie alla presenza del tessuto industriale nel suo complesso che numerose innovazioni “sostenibili” possono essere introdotte e migliorate in corso d’opera.

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L’innovazione, infatti, non dipende semplicemente da coloro che inventano qualcosa di nuovo, ma anche da coloro che decidono di implementarla, dando suggerimenti di tipo operativo, in alcuni casi declinando l’innovazione in altri settori. Questi ambiti di applicazione e miglioramento vengono spesso ignorati perché sono sommersi. Bisogna cercare di portarli alla luce, valorizzando tutto il tessuto industriale - piccolo, medio e grande - che è in grado di costruire periodicamente, per tentativi ed errori, l’innovazione sostenibile italiana. Per fare questo ci vogliono iniziative che creino le condizioni necessarie perché le imprese green emergano e si conoscano fra loro: il Premio Confindustria Abruzzo Green nasce con tale intento. Da quando è stato lanciato il concorso (il 17 febbraio 2012 in occasione della V Convention di Confindustria Abruzzo) al giorno in cui si sono chiusi i termini per la candidatura (il 1 ottobre 2012, data di scadenza per la presentazione delle domande), sono pervenute 31 schede da parte delle seguenti realtà


speciale premio green

UNA SINTESI DELLE 31 SCHEDE D’IMPRESA • A.M. LEGNO, Pianella (Pe). Presente nel mercato delle costruzioni in legno con una produzione ampia che utilizza materie prime ecologiche e di alta qualità lavorate con macchinari e software all’avanguardia. • BRANMEDIA, San Demetrio nei Vestini (Aq). Specializzata nella produzione e duplicazione di CD/DVD, chiavette USB, gadget tecnologici e progetti multimediali completi. Negli ultimi anni ha lanciato il prodotto Green Digital®, una nuova linea eco-friendly di confezioni in cartotecnica classica e altri prodotti realizzati con materiali da fonti rinnovabili, allo scopo di ridurre l’impatto ambientale del packaging per i dischi e le pen-drive disponibili anche in versione bio-degradabile. • CESARINI COSTRUZIONI IMMOBILIARI, Pescara. È una start-up nata a Pescara nel 2010 da una costola della storica impresa della famiglia Cesarini, costruttori da generazioni. Con il Borgo Sant’Andrea lancia un progetto edilizio innovativo che offre una soluzione abitativa che non ha eguali in Abruzzo: un complesso residenziale interamente realizzato in X-LAM, materiale innovativo ed eco-compatibile. • CHIUSA GRANDE, Nocciano (Pe). Azienda vitivinicola tra le più certificate d’Europa nel settore dei vini biologici, una delle prime in Italia ad aver lanciato i vini senza solfiti e ad aver creato un percorso culturale e filosofico coerente con l’impostazione produttiva, denominato Vinosophia. • CLEA, Sulmona (Aq). Azienda all’avanguardia specializzata nella realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (fo-

tovoltaico, solare termico, eolico, idroelettrico). Impianti chiavi in mano su misura, in grado di rispondere a tutte le richieste del mercato. Opera sia come EPC contractor sia come investitore, affrontando esclusivamente in house ogni processo di lavorazione. È leader nell’attività di O&M per l’esercizio e la manutenzione di impianti fotovoltaici. • COMUNICO, L’Aquila. Dinamica agenzia di comunicazione, coinvolta in numerose iniziative orientate alla green economy. Ha una sede interamente in legno provvista di un impianto fotovoltaico. Nei suoi abituali processi lavorativi ha introdotto un modello di gestione ragionata che prevede la riduzione e il riutilizzo di carta e l’uso di inchiostri a basso impatto ambientale. • DI MUZIO LATERIZI, Alanno (Pe). Presente sin dal 1935 in Abruzzo. Accanto alle innumerevoli certificazioni, vanta notevoli innovazioni di prodotto. Particolare attenzione meritano gli eco-laterizi prodotti in esclusiva nazionale. Aderisce ai protocolli volontari sull’ambiente di Confindustria e di ANDIL-Legambiente. • DOMPÉ, L’Aquila. Grande realtà del settore farmaceutico. Ha introdotto numerose innovazioni di prodotto; è attualmente impegnata nella razionalizzazione del packaging secondario e terziario di Oki granulato per soluzione orale. Tale soluzione prevede la riduzione delle dimensioni dell’astuccio, con conseguente riduzione del numero di cartoni e razionalizzazione del pallet, un incremento del numero di confezioni per pallet con conseguente riduzione del numero di viaggi per la distribuzione che si traduce in diminuzione dell’impatto ambientale nel suo complesso. • ECO REPAIR, Pescara. Si occupa della riparazione di materie plastiche. Ha brevettato un sistema altamente innovativo in grado di effettuare la saldatura, l’assemblaggio, la riparazione e il riempimento a caldo di materiali plastici. • FILMET, L’Aquila. Importante realtà aquilana specializzata nella metallizzazione di film plastici. È stata capace negli anni, in controtendenza rispetto al settore, di rinnovare anche i propri impianti per produrre di più inquinando meno e risparmiando energia.

L’intervento di Angelo Di Matteo

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in primo piano

• FIMATEX, Teramo. Ha inventato una tecnica, denominata eco-aging che permette di invecchiare i tessuti senza provocare danni ambientali, né rischi per la salute dell’uomo. La tecnica prevede l’utilizzo, al posto della sabbia, di un mix vegetale composto da scarti del ciclo alimentare che produce l’effetto used sul tessuto e sostituisce il tradizionale sandblasting che provocava la silicosi ai lavoratori del tessuto. Le più grandi e prestigiose firme dell’abbigliamento si rivolgono a Fimatex per invecchiare i loro capi. • GREEN BUSINESS, Vasto (Ch). Realizza impianti fotovoltaici chiavi in mano, micro e mini-eolico. Commercializza, inoltre, oli vegetali e si occupa di co-generazione. • GRUPPO GALENO, Ortona (Ch). Il Gruppo è strutturato in tre Società: Galeno RP per le analisi chimiche, fisiche e microbiologiche rivolte all’industria e alla ricerca applicata; Galeno Engineering specializzata in ingegneria ambientale (progettazione impianti di depurazione e disinquinamento di acqua e aria) e in consulenza direzionale in materia di ambiente, sicurezza, qualità; Galeno Sas operante nel settore sanitario per la

Fabio Spinosa Pingue ed Ermete Realacci

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diagnostica umana. • HOTEL SANTACROCE MEETING GESTIONE INCONTRO, Sulmona (Aq). Un’impresa familiare che gestisce due strutture ricettive: l’Hotel Santacroce Meeting e l’Hotel Ovidius. Da sempre impegnata in iniziative di sensibilizzazione sulle regole della sostenibilità: dal risparmio nell’utilizzo di materie prime, alla gestione oculata di energia, acqua e prodotti. • ICC, Ripateatina (Ch). Realizza pannelli, listelli e pallets a nido d’ape con carte riciclate e riciclabili a loro volta. Utilizza colle viniliche su base acquosa prive di ftalati in modo da avere anche compatibilità alimentari. L’azienda si è dotata di due impianti fotovoltaici, uno da 50 kwp e uno da 100 kwp. A fronte di 100.000 kwh/anno consumati riesce a produrre circa 200.000 kwh/anno: una quantità di energia doppia rispetto al fabbisogno. • ICO, Pianella (Pe). Specializzata nella produzione di imballaggi in cartone ondulato. Ha introdotto numerose innovazioni sostenibili tra cui la pressa a coclea con filtro per ridurre i processi di smaltimento. Reimpiega le acque di lavaggio. Recupera rifiuti prodotti da altre imprese. Recupera scarti di produzione e non conformità. Vanta numerose certificazione tra cui la Sa 8000. • LA CASA ATTIVA, Teramo. Start up in corso di costituzione, vincitrice della Business Plan Competition promossa dall’Università degli Studi di L’Aquila (II edizione 2011/2012). Ha realizzato e depositato il brevetto comunitario della CASA ATTIVA Triplo Zero per edifici, residenziali e non, sia nuovi che riqualificati. Il modello assicura: ZERO fabbisogno di energia primaria da fonte fossile; ZERO emissioni di sostanze inquinanti e gas climalteranti; ZERO spese energetiche nella gestione del sistema “edificio-impianto” delle costruzioni residenziali e non. • LISCIANIGIOCHI, Teramo. Una casa editrice che, da più di quarant’anni, si occupa di ricerca e sperimentazione sulle strategie di apprendimento dei bambini, sviluppando giochi e altri strumenti educativi innovativi. Oltre ad avere una serie di certificazioni che testimoniano l’impegno nella riduzione di impatto ambientale, l’azienda sta sperimentando un nuovo approccio al microcosmo che si cela dietro l’acquisto del gioco: l’intento è di proporre e promuovere l’idea di un world in progress, un mondo in cambiamento centrato sul


speciale premio green

La cena presso il ristorante Parco dei Principi

Un altro momento della premiazione

dialogo tra cultura della sostenibilità e creatività. • LTE, Avezzano (Aq). Progetta e realizza impianti elettrici civili e industriali, sviluppa e realizza impianti tecnologici dell’informazione e della comunicazione; offre un servizio di manutenzione e assistenza totale. • MADE IN BIO, Nocciano (Pe). Progetta e commercializza prodotti biologici, ecologici e ipoallergenici. Nell’ultimo anno ha messo a punto EcoLindo, progetto altamente innovativo nel mercato dei detersivi ecologici e ipoallergenici. EcoLindo ha la forma di una pallina da tennis; grazie a due brevetti italiani, sfrutta le capacità fisiche delle Tormaline che sono minerali naturali. Lava come un detersivo ma senza il detersivo. • MICRON, Avezzano (Aq). Leader mondiale per la produzione di sensori di immagine CMOS, dispositivi in grado di catturare immagini e di convertirle in fotografie o video. Micron Italia è anche uno dei centri di progettazione delle memorie Flash NAND della Società. Vanta un sistema integrato che consente di recuperare scarti, alluminio, rame, acqua e solventi. Possiede tutte le certificazioni che le permettono di accreditarsi come impresa green. Ha lanciato il progetto europeo Silver che mira a ridurre il consumo energetico dell’industria dei semiconduttori del 10%. • MODULSÍ, Montesilvano (Pe). Tipografia ed etichettificio. Specializzata in progettazione, grafica, pre-stampa, stampa litografica (off-set), flessografica, digitale e confezionamento. Primo etichettificio in Abruzzo certificato FSC, ISO 14001 ed EMAS. Nessun apparecchiatura e nessun impianto contengono PCB/PCT. L’impresa utilizza, per tutti i processi di stampa, sostanze chimiche costituite da attivanti a base acquose. Tutti i rifiuti sono raccolti in appositi raccoglitori e conferiti ad aziende autorizzate. Nel 2012, la MO-

DULSI ha inserito nel suo processo di produzione la stampa digitale per piccole e grandi tirature; risultato: a. niente emissioni; b. meno inchiostro; c. meno spreco di carta. L’intera produzione viene realizzata con prodotti certificati FSC. • MONTAGNE TERAMANE E AMBIENTE, Teramo. Consorzio di 21 comuni della provincia di Teramo. Dal 2009 la discarica dismessa di Colledara, di proprietà della società, immette energia nella rete elettrica nazionale attraverso un impianto fotovoltaico di circa 20KW. La stessa energia viene utilizzata nell’adiacente eco-stazione per la movimentazione dei rifiuti differenziati. Questa realtà introduce le migliori tecniche ambientali per la valorizzazione di aree compromesse altrimenti non riutilizzabili. • PASCUCCI PACKAGING, San Vito Chietino (Ch). Specializzata nella produzione di scatole, imballaggi e accessori in cartone ondulato per l’industria. Vanta numerose innovazioni sostenibili e riutilizza le acque reflue per il cambio colore. Ha inventato un progetto per la gestione ecosostenibile dell’imballaggio che coinvolge anche la catena dei clienti e dei fornitori. Dispone di un impianto di depurazione interna. • PINGUE GROUP, Sulmona (Aq). Gruppo impegnato in produzione di salumi e carni fresche, attività di catering e buffet a domicilio, che affiancano le azienda agricole/zootecniche e i supermercati. Le aziende agricole zootecniche del gruppo Pingue sono certificate biologiche dal 1996 dall’organismo ICEA; l’energia elettrica per il laboratorio di produzione salumi e lavorazione carni è fornita da impianto fotovoltaico; nei supermercati Pingue Conad vige una forte politica al rispetto della sostenibilità ambientale che prevede raccolta differenziata e particolare attenzione all’individuazione di contenitori e packaging a minor impatto

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speciale premio green

L’intervento di Ermete Realacci

ambientale per il confezionamento dei prodotti. • PLANET, L’Aquila. Progetta, realizza e gestisce la manutenzione di impianti tecnologici, cabine di trasformazione MT/BT, reti per fonia e trasmissione dati. L’azienda ha installato un impianto fotovoltaico di potenza pari a 6,5 Kwp che copre circa il 40% del proprio fabbisogno energetico; ha, inoltre, installato un impianto solare termico con accumulo per il riscaldamento dell’acqua calda sanitaria. L’impianto copre il 100% del fabbisogno. Ha recentemente sostituito i propri automezzi a gasolio con furgoni alimentati a metano. • PREGYMIX, Sulmona (Aq). Progetta, produce e commercializza prodotti innovativi, brevettati per l’edilizia stradale e ferroviaria. Una realtà “green” che coniuga il pvc riciclato con il calcestruzzo: un connubio mai esistito in precedenza. L’idea vincente del mix di prodotto risiede nell’utilizzo di profili in gomma, risultato di un processo di riciclaggio del pvc. L’azienda vanta tra i suoi brevetti industriali il cordolo stradale di sicurezza, il gradino ergonomico prefabbricato, il cordolo di sicurezza per rotatorie, il cordolo di banchina per marciapiedi, i passaggi pedonali delle linee ferroviarie e gli attraversamenti carrabili delle stesse con i relativi accessori. • ROLLI INDUSTRIE ALIMENTARI, Roseto (Te). Nasce a Parma nel 1950 e arriva a Roseto con nel 1978. Lavora e trasforma materie prime di origine vegetale per la produzione di vegetali surgelati e primi piatti surgelati. Rappresenta il 20% della produzione nazionale di vegetali surgelati. È il secondo produttore italiano di vegetali surgelati dopo CSI (ex Unilever). È un’azienda certificata ISO 50001:2011; è la prima azienda italiana operante nel settore alimentare ad aver realizzato le

condizioni per ottenere questo riconoscimento. Vanta una gestione ambientale integrata e accurata per quanto riguarda parassiti, nitrati, scarti, risparmio di energia e acqua. • SOFFARREDO, Fossa (Aq). Progetta e produce poltrone e sedie per ufficio e comunità. Commercializza e installa tipologie di arredo conference, contract, salotti, materassi, accessori per l’arredamento. Vanta un sistema di gestione ambientale orientato al continuo miglioramento delle performance ambientali. Tra i numerosi obiettivi green raggiunti si segnalano la prevenzione della contaminazione del suolo per mezzo di contenitori di raccolta in caso di sversamento di sostanze inquinanti (olio e colla); la minimizzazione di emissioni in atmosfera attraverso la modifica dell’impianto a GPL in impianto a metano. • VALAGRO, Atessa (Ch). Leader internazionale nella produzione di concimi naturali, fertilizzanti e biostimolanti per l’agricoltura e la nutrizione delle piante. Ha ottimizzato la gestione delle acque reflue di stabilimento e il sistema di abbattimento del vecchio essiccatore chelati; ha fatto installare 4000 m2 di moduli fotovoltaici, con relativo smaltimento di 4000 m2 di tettoie in eternit, e ha fatto realizzare due nuovi sistemi di scarico delle acque meteoriche. • WASH AGENCY, L’Aquila. Specializzata in pulizia e sanificazione ambientale su qualsiasi tipo di superficie e ambiente (dall’industriale al farmaceutico o sanitario). Recentemente ha generato uno spin-off: la EVENTSPACE, società di servizi specializzata in convention, cerimonie, workshop, gala, dinner, presentazioni di prodotto, segreteria organizzativa. Vanta una serie di certificazioni: 9001, 14001, Sa 8000, Ohsas 18001

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speciale premio green

I PREMIATI Le categorie per le quali le aziende hanno presentato, spontaneamente e gratuitamente, la propria candidatura sono state: 1. Processo 2. Prodotto 3. Servizio. Le prime classificate per ogni categoria sono: Processo Fimatex • Per l’introduzione esclusiva dell’innovativa tecnica denominata eco-aging, che sostituisce il sandblasting, evitando il rischio silicosi ai lavoratori del tessuto e per la messa a punto di un sistema che permette un notevole risparmio di acqua. Eco-Repair • Per aver introdotto un processo che permette la termosaldatura della plastica, consentendo di allungare la vita dei manufatti con conseguente riduzione dei rifiuti in plastica. Prodotto Di Muzio Laterizi • Per l’esclusiva innovazione dell’eco-laterizio frutto del recupero ragionato di materiali, energia e acqua. Pregimyx • Per la numerosità dei brevetti che rappresentano un punto di riferimento nel settore della sicurezza stradale e ferroviaria, unita al perseguimento della compatibilità ambientale. Servizio Wash Agency • Per aver introdotto un servizio di sanificazione ambientale che riduce al minimo gli impatti e per aver messo a punto un sistema per la pulizia dei pannelli fotovoltaici. Menzione Speciale “Ciclo integrato processo/prodotto/servizio” Ico • Per aver introdotto un sistema integrato processo/prodotto/ servizio nell’ambito del settore degli imballaggi, basato sul principio di prossimità che agevola lo sviluppo eco-compatibile di un territorio. Menzione “Start-up Green” La Casa Attiva • È un premio assegnato per incoraggiare l’avvio di una start-up green che prevede un sistema brevettato capace di integrare le fasi di progettazione, realizzazione e gestione di un abitato a zero fabbisogno di energia da fonte fossile. La valutazione è stata effettuata tenendo conto di una serie di requisiti che permettono di considerare l’ambiente una variabile interna del processo aziendale. Ciò significa andare al di là del semplice possesso di certificazioni ambientali e/o di brevetti capaci di ridurre/eliminare gli impatti ambientali. La scelta è ricaduta su imprese che hanno introdotto soluzioni capaci di aumentare il ciclo di vita del prodotto oppure di creare le condizioni per la nascita di una nuova filiera produttiva. Perché essere “green” significa agire sul sistema impresa/territorio/innovazione/sostenibilità e sulle relazioni integrate tra processo, prodotto e servizio. Speriamo che il Premio Confindustria Abruzzo Green diventi un appuntamento periodico e che possa costruire le premesse per la nascita di una forte e radicata green community abruzzese.

Fimatex

La Casa Attiva

Wash Agency

ICO

Di Muzio Laterizi

Eco Repair

Pregimyx

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in copertina » di Eleonora Lopes

A vele spiegate verso

Marco Santarelli

La ricerca vince quando fa rete Partendo dalla Fondazione Panta Rei della quale è direttore scientifico, percorriamo la carriera del giovane fisico sociale, il prof. Marco Santarelli, che ci spiega come la scienza e la ricerca si possano applicare nel sociale

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a fatto della scienza, della divulgazione e della comunicazione la sua mission di vita e di lavoro, convinto che la ricerca sia un bene della collettività e non di pochi: “Basta comprendere come utilizzarla”. Parliamo del prof. Marco Santarelli, direttore scientifico della Fondazione Panta Rei, esperto di analisi delle reti, fellow Polo Analisi delle Reti dell’Università di Chieti e Pescara, associato scientifico con Cnr/ Isc, il London Institute for Mathematical Sciences e l’IMT di Lucca.

» foto di Denia Di Giacomo


Nella pagina a fianco il prof. Marco Santarelli

NUOVI SENTIERI DELLA SCIENZA Marco Santarelli è fellow del “Polo Analisi delle Reti”, nato all’interno del Dipartimento di Arti, Lettere e Scienze Sociali dell’Università G. D’Annunzio di Chieti e Pescara (di cui è presidente di giunta il prof. Ezio Sciarra, già preside e decano). Esperto di analisi delle reti e di green economy, Santarelli cura l’attività di ricerca e sviluppo denominata “ReS on Network”. ReS come Rete e Società; ReS, termine latino per cosa, la cosa applicata a quei networks, quelle reti comprese nei due comparti di ricerca emersi con forza negli ultimi anni e densamente popolati di nuovi concetti e trasversali a molte aree di ricerca; parliamo di teoria della complessità e di fisica sociale di cui Santarelli ha fatto il cuore pulsante di tutta la sua attività. L’obiettivo è quello di sviluppare, attraverso la collaborazione con Centri di Ricerca internazionali (CNR-Isc, IMT di Lucca e LIMS - London Institute of mathematical sciences) e professionisti del mondo della cultura e dell’innovazione, nuovi concetti e metodi ispirati alla teoria della complessità che permettano di definire una nuova prospettiva al problema del rischio sistemico nei sistemi sociali. Per questo obiettivo è necessaria la convergenza di competenze diversificate e di elevato profilo scientifico. Un importante aspetto di questo progetto di ricerca sarà anche la formazione di una generazione di giovani scienziati di nuovo tipo con specifico orientamento interdisciplinare. Gestito dal prof. Santarelli, il Polo studia il concetto di “rete”, e come questo si manifesta in tutte le dinamiche sociali e del settore energetico. «Le tecnologie della comunicazione -ci spiega il professore- stanno creando “territori” nei quali le più diverse comunità di persone si incontrano, interagiscono, si conoscono. La rete diventa intelligente, smart, un grande laboratorio di dati che riusciamo a raccogliere e ottimizzare per il benessere della società. Allo stesso tempo siamo oggi in grado di ricevere segnali da una moltitudine, per esempio, di mezzi di trasporto, dall’energia utilizzata dalle famiglie e, in rete, dai dati di internet, dai cellulari del mondo, dalle telecamere in luoghi pubblici: questo ci consente di costruire delle mappe di comportamenti complessi, dove ogni singolo elemento è funzionale all’altro diventando come l’intera mobilità in una grande area metropolitana, o come un formicaio». Da tutto ciò emerge che possiamo studiare le reti fra cose e persone come mai è avvenuto in precedenza. Questo ci fa scoprire come il comportamento del singolo sia un fenomeno difficilmente isolabile. Che ci piaccia o no, molte delle nostre azioni e decisioni sono strettamente derivate da relazioni con quanto ci circonda, relazioni che pensiamo di non avere e che invece si stabiliscono. Questo nuovo settore di ricerca interdisciplinare, che probabilmente si delineerà come nuova scienza, studia quelli che oggi sono definiti “sistemi complessi” applicabili alle nuove emergenze ambientali, umane, sociali ed energetiche. Marco Santarelli sta anche costituendo un osservatorio integrato della scienza, una serie di progetti che coinvolgono adulti e bambini che raccontano questo fantastico mondo. All’interno dell’osservatorio, nel 2013, sarà lanciato un suo CD di brani sulla scienza che ripercorre lo spettacolo teatrale, che sta avendo enorme successo, scritto con Margherita Hack, Lupin&Margot: la scienza per tutti”. www.marcosantarelli.it

Einaudi: “Sotto una cupola stellata” La scienza cerca di scoprire quali sono le leggi che regolano l’universo, il nostro pianeta, il nostro corpo, mediante osservazioni ed esperimenti. La conoscenza scientifica rende liberi, ci sottrae a paure irrazionali, a quel terrore che i nostri antenati provavano davanti a fenomeni naturali inusuali, quali l’apparizione di una cometa, un’eclissi di Luna o peggio ancora di Sole. La curiosità che caratterizza il genere umano l’ha portato, attraverso secoli di osservazioni, a decifrare pian piano il libro dell’universo, la «cupola stellata» a cui accenna il titolo di questo libro. In una conversazione appassionata con Marco Santarelli, Margherita Hack ripercorre nodi essenziali che riguardano lo sviluppo della scienza in sé e i rapporti della scienza con gli altri saperi. In primo luogo dà conto degli sviluppi della cosmologia e della nostra conoscenza dell’universo, ove continuamente si susseguono nuove

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scoperte, tra le più recenti quella relativa al bosone di Higgs. La Hack insieme a Santarelli affronta poi i rapporti, a volte burrascosi, tra scienza e religione, rivendicando con coerenza la possibilità e l’urgenza di un’etica laica. Il volume tratta anche le relazioni più ampie che riguardano la scienza e la società: i rapporti tra ricerca scientifica e democrazia, lo stato dell’università italiana, la «fuga dei cervelli», il problema irrisolto delle due culture. Quelle due culture di cui tanto parlava Sir Charles Percy Snow. La cultura è scissa in due blocchi: da una parte troviamo quella umanistica, dall’altra parte quella scientifica. E ancora oggi sembrano due mondi inconciliabili. Inconciliabili perché non c’è la sintonia, la voglia, l’empatia né della scienza né della letteratura di superare questo problema. Infatti, se da una parte la scienza predilige una visione quasi assoluta del mondo e della natura, le discipline umanistiche tendono, a loro volta, a studiare le teorie attraverso una forma romanzata della realtà. Dentro questo libro-dialogo della Hack con Santarelli si cela uno sforzo di comprensione verso questi fenomeni che rispondono anche a esigenze vicine alla religione, vita quotidiana e ripensamento del nostro sistema politico attraverso un gioco di ruoli che va da un buon sistema educativo a un’attenzione verso un’etica che sia costruttiva, al di là della risposta che fornisce a teorie religiose o meno.

FONDAZIONE PANTA REI

Padre Sertorio Caputo, matematico gesuita, fondatore dell’Accademia dei Velati all’Aquila nel 1598

Franco Eugeni, professore ordinario di Filosofia della Scienza e presidente Fondazione Panta Rei

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La Fondazione Panta Rei nasce raccogliendo l’eredità dell’Accademia Piceno Aprutina dei Velati (APAV) che, a sua volta, nasce come Accademia dei Velati nel 1598, fondata dal matematico gesuita Sertorio Caputo, che opera per circa 300 anni come Accademia Arcadica. Essa rinasce come associazione senza fine lucro nel 1988 ad opera di un gruppo di professori universitari, con lo scopo di promuovere ricerche multi disciplinari in collaborazione con enti ed università. Negli ultimi anni, l’evoluzione verso le nuove tecnologie ha condotto l’APAV a sviluppare programmi di ricerca avanzata e creazione di didattica universitaria on line mediante la realizzazione di una piattaforma telematica dalla quale è in grado di erogare corsi di vario genere. L’APAV fa oggi parte di una realtà più ampia, la Fondazione Panta Rei - Alta scuola di scienza e formazione, nata con lo scopo di perseguire fini di utilità sociale nei settori della ricerca scientifica, dell’istruzione, dell’arte, della valorizzazione dei beni e delle attività culturali, dell’editoria e della comunicazione. A presiedere la Fondazione è il prof. Franco Eugeni. Laureato in Matematica, ha insegnato presso le Università di Modena, Milano, L’Aquila, Pescara, Teramo e Roma. Sposato, 2 figli e 4 nipoti, ha curato circa 400 pubblicazioni ed è stato direttore del dipartimento di Scienze della Comunicazione a Teramo, vice preside di facoltà, delegato rettorale per la didattica. E’ commendatore della Repubblica ed è iscritto all’ordine dei giornalisti.


I SETTORI DELLA FONDAZIONE La Fondazione è divisa in 7 settori: NUOVA APAV - Accademia Piceno Aprutina dei Velati CASA EDITRICE “Multiversum” EDIZIONI TELEMATICHE “Multiversum” SCUOLA PITHAGORICA SOCIAL CLUB “Panta Rei” CSS - Comunicazione, Scienza e Società UPAV - Università Popolare Piceno Aprutina dei Velati www.fondazionepantarei.it I relatori del convegno “Comunicare nell’era tecnologica” all’Unich: (da destra) direttore di Radio Uno e GR1, Antonio Preziosi; prof. Marco Santarelli, coordinatore del Polo di Analisi delle Reti dell’UniCh; il coordinatore del Dottorato in Scienze Sociali, Ezio Sciarra; il professor Franco Eugeni in qualità di moderatore, il conduttore e autore Rai Paolo Notari; il giornalista e autore Rai Daniele Morgera

PROGETTO INTERNAZIONALE GALEF: PANTA REI, FONDAZIONE GREEN Marco Santarelli, come direttore scientifico della Fondazione, si è fatto promotore, per quest’ultima, di una collaborazione di primo piano all’interno di un progetto di ricerca internazionale denominato Galef, di cui Santarelli appunto è coordinatore e responsabile scientifico. Questo progetto nasce da un bando emanato dalla Provincia autonoma di Trento “Promozione di progetti di ricerca inerenti il distretto tecnologico Energia e Ambiente” del Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo. La Fondazione Panta Rei sarà quindi tra i protagonisti del progetto di ricerca Galef - Sistema Ibrido GAsificatore a LEtto Fluido e Ciclo Rankine Organico (ORC) per Cogenerazione. Nello specifico l’obiettivo è quello di indagare le potenzialità effettive (rendimenti, emissioni, capacità di filtraggio, natura delle ceneri in funzione dei bio-combustibili) di una linea di cogenerazione termica ed elettrica basata sulla integrazione di un gassificatore a letto fluido, di una caldaia Marco Santarelli mentre spiega la sua ricerca e di una unità ORC (ciclo di Rankine organico). L’azienda capofila, Creoenergy Srl, intende sviluppare il progetto in collaborazione con partner scientifici e di ricerca (FBK, Ivalsa-Cnr, Fondazione Panta Rei, UniCh) con l’obiettivo di riversare poi i dati di laboratorio ottenuti nella fase di ricerca industriale su un prototipo di gassificatore a letto fluido in scala commerciale, che rappresenterebbe il capostipite di una produzione fabbricata in loco dalle aziende partecipanti. L’obiettivo tecnico-scientifico del progetto è modellizzare, verificare e validare un ciclo di cogenerazione termoelettrica partendo da bio-combustibili nobili (scart legnosi) e meno nobili (pollina, residui secchi di varia origine agricola) trasformare diverse classi di residui di origine biologica, che attualmente rappresentano un problema ambientale potenziale e un costo per le relative aziende nello smaltimento, in una risorsa utilizzabile ai fini energetici. L’obiettivo industriale è produrre un gassificatore di taglia commerciale “piccola e grande” con tecnologie proprietarie protette da brevetti (sia per la parte meccanica che per la parte elettronica e software) volta ad avviare una produzionedi impianti “taylored” per le esigenze del territorio (in senso ampio) in funzione della legislazione vigente in materia di energia e di rispetto dell’ambiente.

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a tu per tu con Marco Santarelli Togliamoci subito una curiosità, cosa l’ha spinta ad intraprendere questo percorso così singolare e variegato, che spazia dalla filosofia alla scienza? «Tutto è cominciato con la passione per la filosofia. Quest’ultima è una materia che se a scuola non sono in grado di fartela amare può diventare molto ostica. Ma grazie alle capacità del mio insegnante Arnaldo Di Tommaso sono rimasto subito affascinato da questa disciplina, poi la curiosità di approfondirla ha fatto il resto. In seguito è arrivato il lavoro, l’Università, le due lauree, una più umanistica l’altra più tecnicoscientifica, e l’esperienza fatta in Enel. Il mio percorso di studi mi ha fatto prendere coscienza di quanto sia distante il mondo della ricerca da quello dell’impresa e da qui è iniziata questa splendida avventura che mi ha portato a scoprire, studiare ed approfondire, con tanta fatica, i mondi della ricerca, della scienza e della comunicazione e a far diventare il connubio tra questi il mio lavoro». Quale dovrebbe essere a suo avviso l’obbiettivo della Ricerca oggi? «Dico sempre che è fondamentale spendere 1 centesimo per la propria attività ed 1 euro per farla conoscere. Parto da questo principio per trasmettere che non bisogna solo portare avanti la propria attività di ricerca, ma anche e soprattutto è necessario divulgarla: comunicare la bellezza del fare scienza e far conoscere meglio la ricchezza di significati della realtà che ci circonda, è questo l’obiettivo della mia attività. Non confondiamoci però: lo scopo primario della scienza rimane quello di scoprire, risolvere i problemi

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Marco Santarelli nel suo intervento durante una conferenza a Brescia


quotidiani degli uomini. I nostri oggetti, i nostri modi di vivere, telefoni, automobili, pc e tante altre cose sono il frutto di ricerca, di impegno di alcune persone che sacrificano la loro esistenza per il bene comune». Professore, cosa sono le reti intelligenti di cui oggi si sente tanto parlare, e in che modo possono essere utili alle nostre aziende? «Una rete è intelligente quando è capace di mettere in relazione elementi diversi, tecnologia e applicazione, mettendoli al servizio della qualità della vita. Con la scienza delle reti è possibile studiare e ottimizzare dalla rete Internet alle reti elettriche a quelle autostradali. Ricordate che internet è solo una rete tra le reti. Il Polo delle Reti di cui io sono fellow, studia il concetto di rete e come questo si manifesta in tutte le dinamiche sociali. Le reti sono la le sinergie che incontriamo ogni singolo giorno. Con il mio gruppo di ricerca di giovani seri, capaci e competenti stiamo lavorando su diversi progetti, tra questi cito lo studio sulle reti intelligenti applicate al comportamento umano e all’energia green, verde. Vado fiero anche di far parte di un progetto sulle reti finanziarie, coordinato dal prof. Guido Caldarelli, il Foc Crisis Project, in collaborazione con l’IMT di Lucca che si occupa di semplificare le dinamiche del sistema creditizio. Poi ancora: un progetto di smart grid, una rete di informazione che affianca la rete di distribuzione elettrica e gestisce la rete elettrica in maniera “smart” sotto vari aspetti. Nelle aziende il mio ruolo è quello di far capire la funzionalità ed individuare, in maniera efficiente, come utilizzare e sfruttare il proprio fabbisogno energetico. La distribuzione di energia elettrica deve ripensarsi soprattutto in ottica di evitare gli sprechi. Cerco, al di là di vuote teorie, di far capire l’energia

Marco Santarelli a casa della nota astrofisica Margherita Hack, della quale è coautore scientifico

rinnovabile studiando i sovraccarichi e le cadute di tensione in un quadro di richiesta singolare e nazionale, ovvero di singola impresa o famiglia, con un occhio al panorama nazionale e a quello che la singola azienda può fare per tutta la nostra nazione e anche per l’Europa intera. Ad esempio, per evitare i black out e le dispersioni, bisogna iniziare a pensare non solo agli incentivi che lo stato dà, ma bisogna avere un’ottica di democratizzazione dell’energia stessa, uguale per tutti e aver un’idea chiara e competente delle forze produttive coinvolte in una sinergia di interventi che ci dia il vero concetto di ecosostenibilità e green economy». Nella sua vita professionale c’è la presenza di una grande donna, che tutti conosciamo... «Sì, la grande astrofisica Margherita Hack, presenza fondamentale non solo nella mia vita professionale ma anche a livello umano. Ho conosciuto la Hack cinque anni fa durante un convegno a Lignano Sabbia D’Oro, è stato un incontro emozionante, non capita tutti i giorni di conoscere una delle figure più prestigiose del panorama scientifico internazionale. Da allora siamo diventati amici e collaboratori e per me questo è un onore. Abbiamo all’attivo quattro libri, di cui l’ultimo edito Einaudi “Sotto una cupola stellata” che sta avendo un grande successo. La Hack è una donna sincera, dalla mente

libera, lontana da ogni schema. Tra i numerosi insegnamenti che mi ha trasmesso, quello di cui ho fatto tesoro è il coraggio di credere in un’idea e la voglia di portarla a compimento. Ed è proprio il filo conduttore di tutto il mio operato». Da una rete, il web, ad un’altra, quella autostradale, fino al traffico aereo...in che modo i suoi studi hanno a che fare con questi temi? «Gli studi sulle reti mi hanno condotto all’interno dei settori più disparati: partendo da internet, da come è composto e come influenza la vita di ognuno di noi, siamo passati ad uno studio sulle reti autostradali, con l’approfondimento della gestione del traffico per una migliore pratica di recupero del tempo libero e dell’abbattimento di C02 nell’aria. Tra questi studi, uno dei più interessanti, è stato quello sul traffico aereo per evitare incidenti, da cui ne è nato anche un’ interessante pubblicazione per una rivista internazionale. Nella gestione di un sistema, non contano i potenziali errori di un singolo, ma la serie di connessioni che si sviluppano tra chi vi opera. Che si tratti di una coppia di fidanzati, del mondo finanziario o della torre di controllo di un aeroporto, studiare la fragilità delle reti di relazioni è la chiave per capire la complessità del mondo contemporaneo»

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incarichi&carriere

CARICHE NAZIONALI PER DI GIUSEPPANTONIO E DI PRIMIO

Il presidente della Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio è stato nominato vice presidente nazionale dell’Unione Province Italiane (Upi), su proposta del neo presidente nazionale Antonio Saitta, nel corso dell’assemblea alla quale hanno preso parte presidenti e amministratori delle Province. «Questa nomina, che mi gratifica molto sul piano personale, - ha commentato Di Giuseppantonio - arriva in un momento difficile e complesso per le Province, soprattutto per il loro futuro così come previsto nel piano di riordino varato dal Governo. Collaborerò con il presidente Saitta nella consapevolezza che ci attendono sfide molto importanti. La nostra sarà dunque un’agenda di lavoro dettata dalle priorità ed è il tracciato su cui ci muoveremo nei prossimi mesi». Il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, in qualità di “Responsabile delle Politiche del Personale e Relazioni Sindacali” dell’ANCI è stato eletto, all’unanimità, presidente nazionale del Comitato di Settore delle Autonomie Locali. «E’ questo un momento di particolare delicatezza per il comparto delle autonomie locali - ha dichiarato il neo eletto -. Proprio per questo ritengo fondamentale un dialogo istituzionale continuo e costruttivo, in un’ottica di fattiva collaborazione e nel rispetto dei ruoli e delle prerogative di ciascuno».

CAPRETTI E SAVELLA RICONFERMATI IN CASA CONFCOMMERCIO

Riconferme e novità in casa Confcommercio della provincia de L’Aquila. Lo scorso 5 novembre sono state rinnovate le cariche sociali dell’Associazione Comprensoriale Aquilana, che parte da Montereale e, passando per il Capoluogo, arriva sino a Capestrano e di quella provinciale dei Giovani Imprenditori. Confermati entrambi i presidenti uscenti, Alberto Capretti per il Comprensorio Aquilano e Riccardo Savella quale presidente provinciale dei Giovani Imprenditori. Faranno parte del Consiglio di Confcommercio Comprensoriale Aquilana oltre al presidente, i consiglieri Angelo Liberati, Mario Maccarone, Mara Quaianni, Lucio Marinangeli, Natalia Nurzia, Carlo Frutti, Christian Ceddia, Grazia Colantoni, Concetta de Cesaris, Silvia Galgani, Tiziana Leonardis, Rocco Marotta, Walter Mastrantonio, Michele Morelli, Romina Muzi, Giulio Pimpo, Dino Serpetti. Mentre Savella guiderà una squadra composta dal vice Christian Ceddia e dai consiglieri Fabiano Accatino, Valerio Centofanti, Gabrielle Chelli, Alessia Di Matteo, Antonio Di Marco, Alessia Fasciani, Silvia Galgani, Rocco Marotta, Dino Milani, Natalia Nurzia.

TERAMO, ALBERTO DAVIDE NUOVO PRESIDENTE DEI COMMERCIALISTI

Alberto Davide, commercialista teramano di 54 anni, è il nuovo presidente dell’Ordine provinciale dei Dottori Commercialisti ed Esperti contabili per i prossimi 4 anni. Davide, che succede a Luigi Montironi, che ha guidato l’Ordine per 15 anni consecutivi, sarà affiancato come vicepresidente da Massimo Mancinelli, che aveva già ricoperto questo ruolo nel precedente mandato. Rinnovato anche il Consiglio dell’Ordine, che sarà composto da Marco Fava, Ilaria Valentini, Livia Mirenda, Paolo Di Sabatino, Vincenzo Di Lello, Augusto Valchera, Walter Strozzieri, Franco Benini, Orsola Flagiello. Il neo presidente ha dichiarato: «Ho importanti responsabilità perché succedo ad un presidente che ha segnato in modo significativo la vita dell’Ordine. Nel segno della continuità con il precedente Consiglio dovremo lavorare tutti insieme per garantire alla nostra categoria il giusto rilievo all’esterno, anche attraverso un dialogo costruttivo e propositivo con le istituzioni».

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incarichi&carriere

DOMENICO DI MICHELE ALLA GUIDA DEI COMMERCIALISTI DI PESCARA

Sfida elettorale serrata quella dei rinnovi ai vertici del consiglio provinciale dell’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Pescara. Domenico Di Michele è il nuovo presidente, vincendo sulla lista “Cambiare per crescere” guidata dal candidato presidente Andrea Di Prinzio, con 341 voti su 285 più le preferenze di 97 ragionieri. Vicepresidente del consiglio è stato nominato, invece, Fabrizio Mosca capolista di Uniti per il futuro. «Sono molto soddisfatto del risultato della competizione elettorale - ha dichiarato il neo eletto poiché la vittoria inequivocabile ci sprona a portare avanti con sempre maggior convinzione i progetti e le idee innovative trasfuse nei programmi delle due componenti dei dottori e dei ragionieri commercialisti che uniti hanno avuto un risultato straordinario».

RINNOVATI I VERTICI DEI GIOVANI IMPRENDITORI DI PESCARA

Nicola Di Marcoberardino, 39 anni, ingegnere Aerospaziale, è stato eletto alla carica di presidente del

gruppo Giovani Imprenditori di Pescara, subentrando così a Alessandro Addari, che attualmente fa parte della squadra di Presidenza Nazionale dei Giovani Imprenditori in qualità di direttore dell’House Organ “Qualeimpresa”. Già vice presidente del gruppo, Di Marcoberardino per quindici anni ha svolto attività imprenditoriale nell’ambito della costruzione di sistemi informativi e di performance management. Dal 2012 ricopre il ruolo di Information Systems Director presso la Brioni, azienda del gruppo internazionale PPR, leader del mercato luxury. «Per la crescita del Gruppo e delle aziende associate a Confindustria Pescara, afferma il neo eletto, intendo focalizzare la mia presidenza intorno a tre parole: partecipazione, sostenibilità e futuro». Insieme a lui, per il prossimo biennio, sono stati eletti i vice presidenti Donatello Aspromonte (Ecba Project) Raffaella Di Zio (Deco), Alberto Patriarca (Simatech) e Franco Pietrantonio (Cogepi). Nel Consiglio Direttivo, entrano inoltre Massimiliano Antico (Livella Service), Andrea De Leonibus (Prorec) e Paolo Spinozzi (Gp Tronic).

MASSIMILIANO VOLPONE E’ IL NUOVO DIRETTORE DI COLDIRETTI L’AQUILA

Nominato dal delegato confederale Simone Ciampoli, Massimiliano Volpone è il nuovo direttore della Federazione Provinciale Coldiretti L’Aquila, subentrando a Raffaello Betti. Proveniente dalla direzione provinciale della federazione senese, Volpone, 51 anni, è di origini pescaresi e ha alle spalle una lunga esperienza in Coldiretti, oltre che come amministratore. «La direzione aquilana è un importante incarico che mi permetterà di conoscere una realtà diversa e di confrontarmi con problemi nuovi ma stimolanti - ha sottolineato Volpone che ha individuato - tra i primi impegni da portare a termine, il potenziamento del progetto confederale per la filiera agricola italiana e una nuova progettualità per garantire e implementare il reddito delle imprese agricole di tutto il territorio provinciale con maggiore attenzione alla zona marsicana, realtà economica particolarmente rappresentativa e dinamica».

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incarichi&carriere L’ASSONAUTICA DI PESCARA ENTRA NEL DIRETTIVO NAZIONALE

Ad appena due anni dalla ricostituzione dell’associazione provinciale, dopo venti anni, l’Assonautica di Pescara torna nel Consiglio nazionale dell’Assonautica, tra i quattro posti riservati alle Assonautiche provinciali. Francesco Di Filippo, presidente dell’Assonautica Pescara, è stato infatti eletto nel Consiglio Direttivo dell’Assonautica Italiana. Per Pescara si tratta di un risultato importante che arriva come riconoscimento delle iniziative promosse dalla sezione Pescarese e dai suoi associati in favore dei diportisti e la nautica da diporto, come lo “Sportello del Mare”, qualificato punto di informazione telematico e fisico a disposizione dei diportisti e degli operatori della nautica e della marineria peschereccia e mercantile e la realizzazione della “Guida al Turismo nautico in Abruzzo” nell’ambito del progetto internazionale “Sea to See”, per lo sviluppo del Turismo nautico e delle zone costiere ed interne della regione Abruzzo.

RUCCI PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE DEI COMUNI COLLINE TEATINE

Ignazio Rucci è il nuovo presidente del Consiglio dell’Unione dei Comuni delle Colline Teatine. Durante il Consiglio convocato a Casalincontrada, nel corso del quale è stata anche approvata la variazione di assestamento generale di bilancio, è stata ribadita l’importanza della gestione associata del maggior numero di servizi per enti locali che devono necessariamente confrontarsi con le difficoltà derivanti dalle maggiori funzioni loro attribuite e dalle sempre più stringenti ristrettezze economiche. Il neo eletto Rucci ha sottolineato l’importanza «di fare fronte comune e di muoversi d’ora in avanti concretamente con l’obiettivo di una sempre più ottimale ed efficiente qualità dei servizi erogati ai cittadini».

MAURO MENZIETTI ALLA VICEPRESIDENZA NAZIONALE DELL’ANAP

Mauro Menzietti, classe 1973, pescarese, è il nuovo vicepresidente nazionale dell’ANAP, l’Associazione

nazionale degli Audioprotesisti Professionali. Menzietti, titolare dell’istituto acustico Maico e direttore della rivista l’Audioprotesista, l’organo ufficiale dell’Associazione, è stato eletto in occasione del Congresso della Federazione Italiana, svoltosi a Rimini. Menzietti in Abruzzo si è fatto promotore di una vera a propria rivoluzione culturale nei confronti dei disturbi uditivi, promuovendo anche numerose iniziative sul territorio, come “Nonno Ascoltami”, la giornata di screening dedicata a tutti i nonni, organizzata proprio in occasione della loro festa, o il Forum Abruzzese sulla sordità che a cadenza biennale porta nella nostra regione i maggiori esperti del settore al livello nazionale.

COLDIRETTI PESCARA, DANIELA LUCIA DELEGATA PROVINCIALE DI DONNE IMPRESA

Daniela Lucia è stata eletta delegata provinciale di Donne Impresa Coldiretti Pescara, l’associazione che riunisce le imprenditrici agricole del territorio pescarese. Lucia è amministratrice della società agricola “Fattoria Nora” di Carpineto della Nora, impresa di allevamento e commercio diretto di oltre dieci mila conigli. «La mia nomina mi onora e mi conferma che la passione con cui ho lavorato negli ultimi anni è riconosciuta e apprezzata. Insieme al comitato neoletto ci impegneremo per diffondere i valori di Donne Impresa e la sua finalità di promuovere lo sviluppo dell’imprenditoria femminile in agricoltura e nel mondo rurale». Rinnovato l’intero comitato provinciale ora composto da Antonella Ciarcelluto, Stefania Ricci, Cinzia Brioli, Melania Chiappini, Euriclea Palmucci, Simonetta Vadini, Antonella Trabucco, Antonella Falciatore, Paola Orsini.

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storie&persone » di Piergiorgio Greco

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New gener

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nche se non lo dice chiaramente, è sufficiente chiacchierare un po’ con lui per rendersene conto: Vincenzo Di Giacomo è un cittadino del mondo. E trovarsi a Roma o a Boston o a Londra o a Milano per lavoro è solo un dettaglio. Di quei dettagli che non fanno, poi, la differenza in chi è abituato a pensare in grande, ad analizzare contesti economici, a prefigurare scenari, ad implementare e quindi suggerire strategie a multinazionali, o imprese che vivono e operano nel mondo. In breve: a trentatré anni, Vincenzo Di Giacomo, originario di Atessa, lavora già per Bcg Boston Consulting Group, multinazionale di consulenza di management nonché uno dei leader mondiali nella consulenza strategica di business. Per intenderci: si rivolgono a Bcg prevalentemente società quotate in Borsa, tra le più importanti a livello internazionale, per consulenze su piani industriali, analisi finanziarie, previsione di scenari, posizionamenti nei mercati globali.

Bcg Boston Consulting Group Come si legge sul sito della Bcg: “Il nostro obiettivo non è semplicemente applicare le best practice, quanto inventarle”. E Di Giacomo, da inizio ottobre, è entrato proprio in questo gruppo che in Italia ha sede a Milano e Roma. È stato il suo vertiginoso curriculum a portarlo in Bcg, grazie ad esperienze lavorative di tutto rispetto che lo hanno visto protagonista in varie multinazionali, sin dalla laurea conseguita alla Luiss di Roma, e in forza del conseguimento del prestigioso Master in Business Administration alla London Business School. «Ho maturato esperienza soprattutto nel settore dell’energia – dice Di Giacomo – e attualmente sto seguendo lo sviluppo di un piano industriale proprio nell’ambito petrolifero. Ma in Bcg ho la possibilità di occuparmi di più settori. Del resto, questo particolare tipo di lavoro, e in particolare il gruppo per il quale lavoro, richiedono una grande capacità di adattamento, per poter meglio comprendere ed analizzare, e quindi essere di sostegno reale alle scelte aziendali». È proprio questa la consulenza che Bcg fornisce ai suoi clienti, tutti di fascia molto alta, impegnati in contesti che necessitano di analisi molto accurate, indispensabili per prendere decisioni su dove investire, sulla sostenibilità economica e nel tempo delle proprie strategie. «Sento molto la responsabilità di quello che facciamo – aggiunge Di Giacomo – perché si tratta di collaborare con grandi gruppi in scelte delicate. E i clienti si aspettano anche molto da noi. Aggiungo, però, che il lavoro di ognuno è poi riconducibile ad un lavoro di squadra, fatto di tanto confronto e condivisione. Lavorare in team, dunque, è una grande occasione per crescere ed imparare ad adattarsi». Grazie alla sua esperienza, Di Giacomo ha le idee chiare su cos’è un’impresa di successo: «Senz’altro è una realtà che dimostra una grande capacità di adattamento, che sa guardare al mercato in un’ottica dinamica, investe in nuovi trend e punta sul capitale umano. E, soprattutto, non conosce confini geografici». E le imprese italiane sono pronte a queste sfide? «Rispetto a quelle estere, scontano un deficit di apertura. Ho lavorato diverso tempo negli Stati Uniti, dove ho avuto modo di sperimentare come management e dipendenti abbiano un diverso senso del dovere e, quindi, anche dei diritti. C’è senz’altro più meritocrazia, che qui da noi manca». Ma quali sono, allora, i punti di forza delle nostre imprese? «Non si sono dubbi: all’estero è ancora ben vista la creatività e la qualità dei nostri prodotti, soprattutto nel campo manifatturiero». Di Giacomo, tornerebbe a lavorare all’estero? «Difficile dirlo, ma io non ho mai programmi predefiniti».

le parole di Vincenzo Di Giacomo

«Per vincere nei mercati globali è decisiva la capacità di adattarsi, seguire il trend migliore, puntare sul capitale umano. Una buona consulenza, fatta di analisi e strategia, deve saper far emergere nel cliente queste esigenze»

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«Oggi più che mai è importante pensare globalmente, superare i confini nazionali, concepirsi cittadini del mondo. È questa la sfida da accogliere, anche se l’Italia sotto questo punto di vista è un po’ ferma»


Da Atessa, in provincia di Chieti, a Roma e Milano, passando per Groningen, Boston, Londra, Hong Kong. Ma anche Vietnam, Thailandia, Spagna. Vincenzo Di Giacomo, classe 1979, a trentatré anni il mondo lo conosce già piuttosto bene: per lavoro o per piacere, lo ha girato in lungo e in largo. Prima ancora di laurearsi, infatti, ha fatto la sua prima esperienza di studio all’estero: a Groningen, in Olanda, per un programma di scambio dal 2001 al 2002. L’anno seguente, la laurea con lode in Economia Aziendale, specializzazione contabilità e finanza, alla Luiss di Roma. Nemmeno il tempo di festeggiare, che già il lavoro chiama: Di Giacomo compie i primi, importanti passi nella Ernst & Young, a Roma, dove rimane per tre anni facendo consulenza contabile a importanti aziende. Nel 2006, complice la voglia di cambiare settore, entra nel mondo Enel: è il gruppo energetico a cercarlo, proponendogli di entrare nella divisione internazionale. E qui resterà fino al 2009, anno in cui la sede di lavoro diventa Boston, grazie al passaggio a Enel Green Power, la divisione “verde” di Enel Group, dove Di Giacomo matura un’ulteriore, grande esperienza nel settore energetico. Nel 2010, quello che era un desiderio maturato lentamente nel corso degli anni, diventa realtà: frequentare il Master in Business Administration (Mba) alla prestigiosa London Business School. Vincenzo Di Giacomo è tra i diciotto italiani che vengono ammessi. Nei due anni di frequenza, ha anche la possibilità di partecipare ad un programma di scambio con l’Università di Hong Kong, oltre ad altre esperienze lavorative a Londra. Il resto è storia recente: il conseguimento del Master a luglio 2012, le nozze quest’estate, l’assunzione in Bcg. La consulenza a livello planetario, oggi, parla anche un po’ abruzzese.

Vincenzo Di Giacomo «All’estero il concetto di meritocrazia è molto più diffuso che da noi: dal management ai dipendenti, tutti sanno bene cosa sono i doveri e i diritti conseguenti»

» foto concessa da Vincenzo Di Giacomo

«I punti di forza delle nostre imprese rimangono sempre gli stessi: la creatività e la qualità dei prodotti, per lo meno in alcuni ambiti come quello manifatturiero»

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» di Luigi Carunchio

CESSIONE DI PRODOTTI AGRICOLI E ALIMENTARI, COSA CAMBIA Agricoltura e grande distribuzione organizzata: come l’art 62 regola i pagamenti dei prodotti

È

stato emanato il decreto ministeriale attuativo in materia di contratti cessione di prodotti agricoli ai sensi dell’ art 62 del D.L. 1/12. Lo stesso prevede che dal 24 ottobre scorso nella compravendita di tali prodotti (elencati nell’allegato 1 del decreto) dovranno essere rispettate alcune prescrizioni non derogabili: le cessioni di prodotti agricoli e alimentari dovranno risultare da un contratto in forma scritta; i termini di pagamenti dovranno essere al massimo di 30giormi (60 per i prodotti agricoli e alimentari non deperibili) e le

pratiche commerciali sleali volte ad aggirare quanto prescritto dalla legge saranno fortemente sanzionate. I contratti devono necessariamente essere stipulati in forma scritta ed indicare, a pena di nullità, la durata, la quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo e le modalità di pagamento e di consegna. Quando si fa riferimento alla forma scritta l’art 3 comma 2 della norma dà facoltà di utilizzare anche qualsiasi comunicazione scritta, anche trasmessa a mezzo fax o mail, seppur priva di sottoscrizione, dalla quale si evinca la volontà delle parti a regolare

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fisco

il rapporto giuridico avente ad oggetto la cessione dei prodotti di cui all’art 2 lettere a) e b). I documenti di trasporto e le fatture debbono riportare la seguente dicitura: “assolve agli obblighi di cui all’art. 62 comma 1 del D.L. n 1/12 convertito, con modificazioni, dalla L.24/03/12 n.27”. Il pagamento del corrispettivo per i contratti di cessione nella filiera agroalimentare deve essere effettuato per le merci deteriorabili entro il termine legale di 30 giorni e di 60 per tutte le altre merci. Alla scadenza del termine per il saldo delle forniture è previsto un interesse di mora “automatico” pari ad un tasso del 10%. Il pagamento degli interessi di mora da parte del cliente non sana la sua posizione in merito alle sanzioni che verranno comminate dall’antitrust. Esse vanno 500 a 500.000 euro in ragione del fatturato dell’azienda, della ricorrenza e della misura dei ritardi. Il potere di verifica assegnato all’Antitrust in merito ai controlli può scattare sia d’ufficio, sia su segnalazione del soggetto interessato o delle associazioni di categorie che su segnalazione della Guardia di Finanza che è altresì deputata al controllo.

Nelle relazioni commerciali è vietato imporre direttamente o indirettamente condizioni di acquisto, di vendita o altre condizioni ritenute onerose, applicare condizioni differenziate per prestazioni equivalenti, conseguire indebite prestazioni unilaterali non giustificate o adottare qualsivoglia condotta commerciale che possa risultare sleale nel complesso delle relazioni commerciali. Si configura altresì una pratica commerciale sleale la previsione nel contratto di una clausola che obbligatoriamente imponga al venditore, successivamente alla consegna dei prodotti, un termine minimo prima di poter emettere la fattura, nel qual caso la fattura potrà essere messa solo successivamente all’ultima consegna del mese. Per i contratti in corso l’adeguamento alla forma scritta deve avvenire entro il 31 dicembre 2012. Ciò comporterà di sicuro una criticità finanziaria a decorrere dall’anno nuovo in quanto le imprese clienti si troveranno a dover rispettare il termine dei 30 o 60 giorni per le forniture post 24 ottobre ed il saldo delle forniture pregresse. Il tutto nella speranza di poter ricorrere al sistema bancario per il riequilibrio in base alla nuova legge

e-mail: info@valoreassociati.it

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» di Antonio Teti

VUOI IL PASSAPORTO? RIVOLGITI A FACEBOOK Il governo inglese, per il rilascio di documenti di riconoscimento e la fruizione di servizi pubblici, potrebbe consentire l’utilizzo degli stessi account utilizzati dagli utenti per i social network, come Google+, Paypal o Facebook

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a notizia risale ai primi giorni dell’ottobre scorso, ma sembra non aver causato grandi clamori tra i media. Forse non è sembrato così importante il comunicato pubblicato dal quotidiano inglese Daily Telegraph che annunciava, da parte del governo britannico, l’attivazione di un progetto che dovrebbe partire, in fase sperimentale, sin dai primi mesi del 2013. In sostanza, si tratta di realizzare una procedura che possa consentire lo snellimento, procedurale e temporale, delle richieste inoltrare dai cittadini inglesi alle loro amministrazioni pubbliche. In breve, l’uten-

te potrà accedere ai servizi offerti dai siti web della Pubblica Amministrazione e del Governo (gov.uk) per richiedere servizi o documenti specifici, come la licenza di pesca o il passaporto, con qualsiasi dispositivo informatico o mobile. E per farlo si avvarrà di un processo di autenticazione che si basa sull’utilizzo delle stesse credenziali (username e password) usati per l’accesso ai social network (Facebook in testa!) o ad altri siti autorizzati. Come se non bastasse, all’incauto avventore saranno richiesti altri dati, come il numero di cellulare, la geolocalizzazione GPS, oltre ad una serie di informazioni personali che debbo-

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ict

no essere fornite per accertare e garantire (per motivi di sicurezza) l’identità dell’utente. Successivamente il social network o provider, preventivamente abilitato dal governo, comunicherà ai sistemi informativi delle rispettive organizzazioni pubbliche, l’autorizzazione al rilascio dei documenti o dei servizi richiesti dall’utente. In base a quanto si apprende dall’articolo del quotidiano inglese, sarebbero già avvenuti alcuni incontri tra esponenti di uffici governativi centrali e rappresentanti delle Poste, di alcune banche e di colossi tecnologici come Facebook, Google, Microsoft, PayPal e BT. Le motivazioni che hanno condotto le autorità britanniche ad attivare dei rapporti di collaborazione con aziende commerciali private (e straniere come nel caso di Facebook), per queste tipologie di attività, presentano non poche perplessità, soprattutto dal punto di vista della tutela della privacy e della sicurezza delle informazioni. Nell’era dell’Information Technology, le nostre stesse esistenze e quindi il nostro stile di vita, è fortemente condizionato dalle tecnologie digitali, pertanto l’utilizzo di ogni dispositivo informatico o applicazione fruibile nel Cyberspazio, è sottoposta a processi di autentificazione che si basano sull’utilizzo delle password. Dall’accesso al proprio conto corrente bancario, fino alla disattivazione del sistema di allarme della propria abitazione, “l’individuo digitale” è quotidianamente sottoposto allo stress della memorizzazione di innumerevoli codici e chiavi di accesso. Pertanto l’idea di utilizzare codici di accesso condivisi per velocizzazione buona parte dei processi burocratico-istituzionali, può costituire un valido strumento per l’ottimizzazione dei servizi resi al cittadino e per la conseguente riduzione dei costi della macchina statale. Tuttavia, pur apprezzando lo sforzo del Regno Unito nel percorrere la strada dell’innovazione tecnologica nella Pubblica Amministrazione, il pericolo maggiore che avvolge questa rivoluzionaria decisione, è riconducibile ad un unico termine: sicurezza. Com’è ampiamente noto a tutti i frequentatori del

Cyberspazio, Facebook non garantisce al 100% la privacy degli utenti e non è da escludere che i dati di accesso utilizzati dagli iscritti al social, possano essere compromessi. Proprio per questo motivo, il governo britannico si è già attivato, attraverso la progettazione di un piano di sicurezza e con la collaborazione di alcuni partner come British Telecom e alcune grandi banche, per consentire agli inglesi di utilizzare le loro credenziali in assoluta tranquillità. Ma come ben sappiamo, soprattutto nel Cyberspazio, la sicurezza al 100% è solo una chimera! Personalmente ritengo che una prima riflessione possa essere indirizzata sull’opportunità di affidarsi ad un’azienda privata per l’autenticazione delle credenziali di un cittadino che si rivolge a strutture governative. In altri termini potrebbe essere molto “rischioso” affidare ad organizzazioni commerciali, informazioni personali che dovrebbero essere gelosamente custodite da strutture istituzionali. È inutile varare leggi e regolamenti per la tutela della privacy se poi si affida a privati la gestione della stessa. Ed è altresì evidente che, trattandosi di organizzazioni commerciali, il rischio che all’interno di queste aziende possano circolare individui corrotti e disponibili a “vendere” informazioni riservate, sia da considerare una tragica realtà. Di certo, malviventi e malfattori possono annidarsi anche all’interno di strutture pubbliche (e gli esempi non mancano di certo!), tuttavia la rigorosità delle procedure concorsuali in vigore per gli enti pubblici (soprattutto nel Regno Unito), e una particolare atmosfera di controllo funzionale e procedurale, che aleggia negli ambienti istituzionali, può contribuire non poco a tranquillizzare i cittadini di un paese. A quanto è dato sapere, tra circa sei mesi, il governo di Sua Maestà attiverà un progetto che coinvolgerà il Dipartimento del lavoro e delle pensioni, e che avrà come obiettivo la realizzazione di un sistema di accreditamento delle pensioni a mezzo web. La strada è segnata e sembra orientata alla global digitazion, ma anche alla sicurezza e alla privacy individuale dovrebbe essere garantita un’assicurazione di tipo global

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norme&leggi

» di Filippo Paolini

LA RIFORMA DI CONDOMINIO DIVENTA LEGGE La commissione Giustizia del Senato con voto praticamente unanime ha approvato in sede legislativa il progetto di legge così com’era stato modificato alla Camera. Il testo prevede nuove regole per la figura dell’amministratore

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a visto la luce recentemente ed entrerà in vigore tra sei mesi la riforma del Condominio, un istituto con cui quotidianamente si confrontano molte imprese, sia come compartecipi dello stesso, sia, soprattutto, come fornitori. Tra le tante novità troviamo quelle relative alla figura dell’amministratore, obbligatorio ove i condomini siano più di otto, il quale dovrà avere requisiti di istruzione (diploma di suola secondaria), professionali (formazione iniziale e formazione periodica) e morali (godimento diritti civili, assenza di protesti, assenza di condanne per determinati reati) prefissati normativamente. La carica avrà durata biennale e, se richiesto dall’assemblea, l’amministratore dovrà munirsi di una polizza assicurativa per la tutela dai rischi derivanti dalla professione. Nei casi di gravi violazioni espressamente previste, quali ad esempio gravi irregolarità fiscali o la mancata apertura del conto corrente condominiale (che diviene obbligatorio), i condomini potranno attivarsi anche singolarmente per convocare l’assemblea al fine di far cessare la violazione e revocare l’amministratore. Il compenso dell’amministratore dovrà essere espresso chiaramente al momento della nomina e, su richiesta dell’assemblea, dovrà essere aperto un sito internet del condominio che consenta agli aventi diritto di

consultare ed estrarre copia in formato digitale dei documenti previsti nelle delibere assembleari. Novità anche sul fronte dei così detti “morosi”: l’amministratore dovrà attivarsi per il recupero forzoso, senza attendere nessuna autorizzazione, entro sei mesi dalla chiusura dell’esercizio e, peraltro, potrà sospendere il condomino moroso dalla fruizione dei servizi comuni suscettibili di godimento separato. I creditori del Condominio - e qui le imprese dovranno stare ben attente - che, a fronte di insoluti,

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norme&leggi

Il giovanissimo amministratore Pierluigi Latini

vorranno agire giudizialmente per il recupero delle somme dovute, avranno il diritto di conoscere i dati dei condòmini morosi dall’amministratore e dovranno obbligatoriamente rivalersi prima nei confronti degli stessi condòmini morosi e, solo all’esito di procedure esecutive infruttuose, potranno rivolgersi agli altri condòmini in regola con le quote condominiali. La norma in questione, evidentemente, attenua molto il vincolo di solidarietà passiva, creando di fatto una barriera preliminare a tutela dei condòmini “modello”; d’altro canto, tuttavia, introduce qualche ostacolo al pieno soddisfacimento del diritto di credito delle imprese che avranno rapporti con i Condomini, le quali, di fatto, dopo aver fornito beni e servizi, potrebbero ritrovarsi invischiate in fastidiose procedure giudiziarie contro soggetti presumibilmente poco solvibili, almeno nel breve periodo. Sarà più agevole procedere all’installazione, sulle

parti comuni dell’edificio, di impianti di videosorveglianza: infatti, sarà sufficiente l’approvazione dell’assemblea con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio. Nell’ottica di rendere più semplice l’installazione di impianti per la produzione di energia eolica, solare o comunque rinnovabile, è stato previsto che anche i singoli condòmini potranno procedere per le singole unità immobiliari, utilizzando, oltre ovviamente alle parti di proprietà esclusiva, anche il lastrico solare ovvero ogni altra idonea superficie comune. In questo caso, l’assemblea condominiale, nel rispetto del regolamento di condominio, potrà anche ripartire l’uso del lastrico solare e delle altre superfici comuni. Rimanendo sulle parti comuni, a prescindere dalle eccezioni appena innanzi evidenziate, viene rafforzata la tutela della reale destinazione d’uso: pertanto, in caso di attività che incidano negativamente e in modo sostanziale su di questa, l’amministratore o i condomini, anche singolarmente, potranno diffidare l’esecutore dei lavori e potranno chiedere la convocazione dell’assemblea per far cessare la violazione, anche mediante azioni giudiziarie. Da segnalare, infine, la possibilità di staccarsi dall’impianto di riscaldamento e/o condizionamento centralizzato, nei casi di problemi tecnici che non siano stati risolti dal Condominio nell’arco di una stagione e sempreché ciò non comporti pregiudizi agli altri condomini ovvero aggravi di spesa

La home page del sito web di Studio Latini ad Alba Adriatica

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lavoro in corso

» di Andrea Bonanni Caione*

Un cantiere aperto La Riforma del lavoro ha chiuso un intenso periodo normativo, nel corso del quale si è chiesto al diritto del lavoro di lasciare i consueti lidi della gestione del singolo rapporto interindividuale, per occuparsi della promozione della crescita sociale ed economica del Paese. In questo passaggio deve cogliersi il vero elemento di novità, il nucleo innovativo centrale del “nuovo diritto del lavoro”: le modifiche introdotte dal Legislatore hanno lo scopo di favorire la crescita economica del Paese, perché solo la crescita economica del Paese può comportare un maggior grado di tutela del singolo, e dunque una complessiva crescita sociale. Questa chiave di lettura deve indurre ad escludere ogni interpretazione riduttiva delle singole novità introdotte, ogni artifizio interpretativo mediante il quale minimizzare il portato di quanto di nuovo c’è nel tessuto normativo. Leggere la Riforma per affermare, ad esempio, che la reintegra continui ad essere lo strumento principale di governo delle patologie connesse alla fase espulsiva del rapporto di lavoro, significa misconoscere la ratio del complessivo disegno che ha indotto il Legislatore a muoversi. L’Europa - con la nota lettera BCE del 5 agosto 2011 – ci ha, tra l’altro, chiesto di modificare il nostro approccio al problema della perdita del posto di lavoro, rivedendo le norme che regolano il licenziamento, da un lato, ed introducendo un insieme di politiche attive volte alla riallocazione delle risorse umane coinvolte nei processi espulsivi verso aziende e settori più produttivi, dall’altro. Il messaggio europeo individuava, quale corrispettivo della maggiore flessibilità in uscita, non un ir-

rigidimento della cosiddetta flessibilità in entrata, ma lo sviluppo, da parte del Sistema Italia, di strumenti di tutela del rapporto tra il singolo lavoratore ed il mercato del lavoro nel suo complesso. È ben noto come, purtroppo, la tematica sia stata trattata diversamente, avendo scelto il Legislatore di favorire un compromesso di ben più modesto valore, nel quale come “merce di scambio” della maggiore flessibilità in uscita introdotta, si è promossa una maggiore rigidità sul fronte delle tipologie contrattuali adottabili nella fase genetica del rapporto di lavoro, che ha lasciato sullo sfondo le, pur importanti, innovazioni in tema di flexecurity. Ciò non toglie che la vera scommessa, per il futuro, si giocherà sulle capacità dell’Italia di sviluppare quest’ultima parte della Riforma, e dunque un moderno sistema di promozione della riallocazione dei lavoratori che, fisiologicamente, sempre più spesso saranno coinvolti in processi espulsivi. Solo vincendo questa sfida sarà possibile, nell’ambito di un necessario miglioramento dell’attuale contesto economico, favorire l’uso corretto della “flessibilità buona” e, contestualmente, leggere laicamente le nuove regole che disciplinano la “flessibilità in uscita”, senza contorsionismi interpretativi che hanno il solo scopo di negare cittadinanza ad un diverso approccio al problema della eventuale illiceità di un licenziamento. In questa ottica, è evidente che abbiamo dinanzi un cantiere ancora aperto, e non un processo ben definito, la cui positiva ultimazione richiederà la massima correttezza di intenti ed azione di tutti gli operatori – amministrazione pubblica, aziende, lavoratori, dottrina, magistratura ed avvocatura – coinvolti

*Avvocato - managing partner LabLaw

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Niente rompicapi, afdati alla nostra esperienza.

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credito&finan a » a cura della redazione

È

stato avviato lo scorso 5 ottobre il cantiere per la realizzazione del complesso immobiliare Mirante, Residenze nel verde a Bivio Miano di Teramo, a soli 3 chilometri dall’ingresso della Tangenziale Lotto Zero e a pochi minuti dal centro storico della città. L’intervento, che si compone in questa prima fase di 8 lotti per 18 unità immobiliari, è promosso da Aareal Bank, istituto di credito tedesco, tra i principali players europei nel settore immobiliare, quotato alla Borsa di Francoforte. I lavori per portare a termine le unità immobiliari termineranno entro la fine del 2013. È la prima volta che a Teramo un istituto di credito promuove autonomamente un investimento immobiliare. L’investimento complessivo in questa prima fase si aggira intorno ai 10 milioni di euro. Chi è l’investitore Aareal Bank, infatti, è una delle banche leader nel settore immobiliare internazionale ed è quotata alla Borsa di Francoforte. E` presente in 17 paesi e, grazie alla sua lunga esperienza nel mercato finanziario/ immobiliare, ha stabilito una forte presenza in Europa e nel Nord America, e si sta espandendo in nuovi mercati come la Russia e l’Asia. Per illustrare alla città l’investimento complessivo, Aareal Bank ha organizzato un evento pubblico di presentazione che ha coinvolto l’intera area che sarà edificata, con la visita guidata al cantiere ed alle prime due unità immobiliari già realizzate, una delle quali

REAL ESTATE: NASCE A TERAMO

IL COMPLESSO IMMOBILIARE

MIRANTE

Promotore dell’intervento è l’istituto di credito tedesco Aareal Bank

Il management di Aareal Bank durante la presentazione

Il party di Mirante organizzato all’interno di una delle due ville

è già arredata. Alla iniziativa hanno partecipato il direttore generale di Aareal Bank Italia, Antonio Mazza, Michael Holler, direttore del Dipartimento Real Estate Advisory International di Aareal Estate AG, Alessandra Albani, del board di Aareal Bank Italia, e la progettista dell’intervento Luana Pomponi. Le unità immobiliari Diversificate per dimensioni e concezioni spaziali, le unità

abitative hanno ognuna una loro identità in termini di architetture, stile e forma. Le ville sono bi e trifamiliari, di metrature diverse e composte da ingresso, cucina, pranzo, ampio soggiorno, 3 camere, 3 bagni, studio, lavanderia e ripostiglio. Sistemate su 2 livelli dispongono di grandi terrazze panoramiche, giardino privato, giardini pensili, garage e cantina con possibilità di personalizzare alcune finiture. I prezzi variano dai 270 ai 400mila euro

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consulenti dell’innovazione Un team di professionisti, un modo innovativo di fare consulenza ed un prodotto software vincitore di numerosi premi e riconoscimenti

N

ata dall’aggregazione di professionisti con pluriennale esperienza nella consulenza organizzativa maturata presso le Aziende, gli Enti Pubblici e di Certificazione, SI&T offre una consulenza globale e diversificata nella ricerca della crescita e dell’innovazione dei propri Clienti. Ciascun consulente SI&T è leader in tematiche specifiche, ma tutti condividono l’approccio attraverso la Gestione del Rischio. In tale ottica, il Cliente e i suoi processi organizzativi sono posti al centro

del processo di consulenza: le norme e le prescrizioni oggetto di analisi rappresentano il mezzo per migliorare l’efficienza dell’Organizzazione e, al tempo stesso, per tenere sotto controllo i rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro, per l’ambiente esterno, rispondere alle esigenze del Cliente e gestire i rischi in forma socialmente responsabile. Un servizio supportato da un software gestionale pluripremiato.


credito&finan a » di Marcella Pace

GRUPPO TERCAS:

IL PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE INTERNA

I

Ospite del seminario al Dipartimento di Economia Aziendale, il direttore generale Dario Pilla

l direttore generale di Banca Tercas, Dario Pilla sale in cattedra. E lo fa per gli studenti del Dipartimento di Economia Aziendale dell’Università d’Annunzio di Pescara. Argomento del seminario, organizzato dal dottore commercialista e docente di Macroeconomia, Alfredo D’Incecco, il progetto di riorganizzazione interna del Gruppo Tercas. Augusta Consorti, professore ordinario di Economia Aziendale e direttore del Dipartimento, ha presentato il relatore, includendo l’incontro nel novero di un ciclo di seminari aventi ad oggetto il sistema bancario locale, ospitati nel Dipartimento. Il professor D’Incecco ha invece sviluppato il suo intervento, delineando il sistema bancario dal punto di vista nazionale, caratterizzato sempre più da crediti deteriorati che lasciano spazio al trading finanziario e agli acquisti di Btp. «Rispetto al terzo trimestre del 2011 – ha spiegato D’Incecco – tutte le banche italiane hanno incrementato del 55% i Btp in bilancio, raggiungendo la cifra record di 327 miliardi di euro. Questi titoli sono stati acquistati utilizzando i soldi presi in

prestito a tassi agevolati dalla BCE. In buona sostanza nel trimestre dicembre-febbraio i prestiti alle famiglie sono scesi di 2 miliardi, quelli alle imprese di 16 miliardi, mentre il portafoglio dei titoli di stato delle banche è aumentato di ben 63 miliardi di euro. Insomma se in altri Paesi del mondo, gli Stati hanno salvato le banche – conclude il dottore commercialista - in Italia è sostanzialmente accaduto l’esatto opposto: sono state le banche, comprando Btp, a salvare lo Stato». In seguito il professor D’Incecco ha offerto il suo punto di vista sul contesto del sistema bancario locale, illustrandone i rapidi cambiamenti, dagli assetti proprietari al management. La parola è poi passata al dg di Tercas, Dario Pilla, che è entrato nei dettagli della riorganizzazione interna dell’istituto di credito teramano, commissariato dal maggio 2012. Un progetto che passa innanzitutto dal ridimensionamento delle filiali. «Niente effetti speciali o giochi pirotecnici, vogliamo fare solo cose concrete – ha dichiarato il numero uno della Tercas -. Il commissariamento rappresenta un’opportunità in più rispetto alle altre banche,

Dario Pilla, direttore generale di Banca Tercas

Alfredo D’Incecco, organizzatore del seminario

per accelerare il processo di riorganizzazione stessa. Banca Tercas ha mostrato una capacità di reazione molto forte. Ecco perché ora vogliamo ripartire innanzitutto riscrivendo le relazioni con il territorio al quale consegnare una banca facile, semplice e fruibile»

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» di Marcella Pace

Alcune maioliche realizzate da Nino Facciolini

NINO FACCIOLINI

E LE MAIOLICHE TRA TRADIZIONE E MODERNITÀ Il maestro della ceramica di Castelli racconta i segreti della sua bottega

U

no dei borghi più belli d’Italia. Situato alle pendici del maestoso Gran Sasso. Ma soprattutto culla per eccellenza dell’arte della ceramica abruzzese. Parliamo di Castelli, piccolo comune del teramano, famoso da secoli per la lavorazione della ceramica, ancor oggi uno dei principali motivi di attrazione turistica. Il paese, con

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le sue ceramiche, è meta continua di studiosi, collezionisti e ricercatori stranieri. In questo piccolo borgo, collocato su uno sperone dominato dal Monte Camicia, l’arte della ceramica, dalla produzione al decoro, pervade la vita dei suoi abitanti. Dal semplice ammirare i monumenti di ceramica che abbelliscono la cittadina, alla


lavorazione delle maioliche, tutti i castellani hanno a che fare con questa affascinante arte. Chi solo per passione. Molti per lavoro. Altri per entrambe le cose. Nino Facciolini appartiene a questo terzo gruppo. Fin dai tempi della sua formazione, Facciolini partecipa alla realizzazione di un maestoso progetto, entrato nella storia della ceramica castellana. Si tratta del “Presepe monumentale”, esposto e visitabile presso l’Istituto Statale d’Arte “F.A. Grue” di Castelli, realizzato nel decennio 1965-1975 da allievi e professori e costituito da 54 statue a grandezza naturale. Dopo varie esperienze trascorse tra laboratori di artigiani e di pittori, 35 anni fa questo maestro della ceramica dà vita alla sua bottega. Una piccola impresa che si distingue da subito per l’attenzione e la cura delle sue creazioni. «Le nostre ceramiche sono una perfetta sintesi tra innovazione e tradizione – racconta Facciolini. Nel corso degli anni abbiamo dovuto trovare la chiave per coniugare forme più attuali ai più classici decori. Oggi le richieste dei nostri clienti si collegano strettamente alle architetture e agli arredamenti moderni delle loro abitazioni. Ecco perché è necessario per noi saper adattare i decori tradizionali alle forme più nuove». Ecco che da questa bottega escono oggetti in ceramica che ripercorrono la lunga storia di stili e manualità della tipica arte castellana, come i motivi floreali, i paesaggi o il cosiddetto “Orsini/Colonna”, una tipologia di decoro che rappresenta il punto di massimo sviluppo delle produzioni di lusso di Castelli, accreditata ormai da tutti gli esperti mondiali del settore. Tutti decori che riescono a fondersi perfettamente con arredi e architetture odierne. Il solco della tradizione di questa piccola impresa dell’artigianato è profondo persino nella struttura della bottega stessa. Come negli esempi cinquecentesci, anche la bottega di Nino Facciolini può contare sull’impegno quotidiano della famiglia. Con passo deciso, calca le orme del padre, il figlio Ivo, ventisette anni. Da due a tempo pieno nell’azienda di famiglia, Ivo, che ha mostrato un’innata predisposizione nel decoro delle maioliche, ha deciso di intraprendere la strada artistica molto presto. Prima frequentando l’Istituto Statale d’Arte di Castelli, poi laureandosi presso l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, con una specializzazione nel settore decorativo e pittorico. Oggi imprime il suo stampo alle ceramiche realizzate nella bottega di famiglia. «A Castelli la prevalenza delle botteghe è quasi esclusivamente a conduzione familiare e la produzione rigorosamente fatta a mano. Il panorama variegato di Castelli, connubio perfetto tra arte e bellezza paesaggistica - prosegue ancora il maestro della ceramica – è fonte sempre crescente di attrazione per il turista che desidera ammirare da vicino i monumenti del nostro piccolo borgo e scegliere in prima persona le maioliche da ac-

» foto concesse da Nino Facciolini

La bottega Facciolini a Castelli

Da destra Nino Facciolini e suo figlio Ivo

quistare. Quando entrano nella nostra bottega i clienti possono osservare le nostre esposizioni, guardarle dal vivo e decidere di personalizzarle come meglio credono». Oggetti unici nei decori e innovativi nelle forme. È questa la combinazione vincente delle ceramiche di Nino Facciolini. «Da una produzione destinata inizialmente a soddisfare la richiesta di oggetti di uso quotidiano come stoviglie, piatti e bicchieri, oggi le maioliche si arricchiscono di un’ampia scelta di oggetti, che vanno dalle bomboniere per matrimoni, a motivi natalizi, come le ormai famosissime palline di natale di Castelli, fino a comprendere oggetti d’arredamento più importanti, come le raffinate lampade e tavolini, quadri e lampadari dalle diversissime forme e tipologie di decori, ma anche piatti da collezione riservati ad una fascia di pubblico appassionato. Nelle nostre ceramiche – conclude Nino Facciolini- cerchiamo al massimo di coniugare tradizione e modernità»

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» di Claudia Pelagatti*

Da sinistra verso destra: Cinzia Turli, Prof.ssa Scienze della Formazione dell’Ud’A, Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale di Confindustria Pescara, Sabrina Perticone, Perticone srl Agenzia Doganale, Camillo Volpe, Presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Pescara, Nico Iannamico, Vertice della Industria Dolciaria Abruzzese di Pretoro

PMI DAY 2012: “INDUSTRIAMOCI” Giovani studenti in azienda per un viaggio nell’economia reale. Confindustria Pescara e Confindustria Chieti, hanno organizzato congiuntamente l’edizione locale della terza giornata nazionale della piccola e media impresa

N

Nell’ambito delle iniziative messe in campo da Confindustria per la undicesima edizione della Settimana della Cultura d’Impresa, i Comitati Piccola di Confindustria Pescara e di Confindustria Chieti, guidati dai presidenti Camillo Volpe e Pietro Rosica, hanno organizzato congiuntamente l’edizione locale della terza giornata nazionale della piccola e media impresa all’insegna dello slogan “Industriamoci”. Tre importanti aziende hanno aperto le porte dei loro stabilimenti

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alla visita degli studenti: la I.D.A. Industria Dolciaria Abruzzese di Pretoro che produce biscotti e merendine ha accolto gli studenti delle terze medie dell’Istituto Compresivo n.9 di Pescara; la Casa Italia SpA di Collecorvino che produce le confetture Casa Giulia ha ospitato gli studenti del Comprensivo n. 1 di Vasto e la Cantina Zaccagnini di Bolognano che produce vino ha accolto i ragazzi dell’Omnicomprensivo di Guardiagrele. L’evento ha visto coinvolta tutta l’Italia, oltre 600 le imprese visitate, più di 400 le scuole


medie e superiori aderenti, oltre l’80% delle associazioni su tutto il territorio nazionale hanno realizzato l’iniziativa. Il progetto ha costituito un’occasione unica di approfondimento per spiegare ai giovani, al di là dei loro percorsi formativi, il valore delle imprese, la loro capacità di costruire benessere collettivo e di difendere con il lavoro la dignità delle persone e la libertà del Paese. Lo scopo della giornata è stato quello di aprire ai giovani i portoni degli stabilimenti, dei magazzini, dei laboratori di ricerca di realtà presenti sul territorio, rendere trasparente il funzionamento degli impianti e dei macchinari con parole comprensibili ed esempi pratici, avvicinare i giovani al contesto “fabbrica”, regalando un’esperienza che li aiuterà a scegliere percorsi di studi e percorsi professionali. «E’ stato un bellissimo esempio di fare squadra tra noi imprenditori della Piccola Industria e creare una squadra ancora più grande con la scuola, le istituzioni e con il nostro territorio – commenta il presidente Pietro Rosica - Chi è venuto a trovarci ha ascoltato storie di aziende forti, che non si arrendono alla crisi, toccando con mano la passione e la competenza di imprenditori capaci, scoprendo quanto impegno, sacrificio e coraggio vi sono dietro un prodotto». «Il sistema-impresa è un’entità poco conosciuta nel sistema scolastico secondario di primo grado – continua il presidente Camillo Volpe – con il PMI DAY la fabbrica si è trasformata da concetto teorico a mondo fatto di persone, idee, passione e determinazione. Un insieme di processi e prodotti, conoscenze e competenze, potenzialità ed esigenze, cruciali per lo sviluppo della società e delle nuove generazioni». «L’edizione del 2012 - spiega Luigi Di Giosaffatte, direttore generale di Confindustria Pescara - ha inteso favorire l’interscambio di studenti tra le due province coinvolte e la conoscenza reciproca delle imprese eccellenti presenti sul territorio. Ha inoltre rappresentato una tappa importante nel percorso di condivisione dei servizi avviato da Confindustria Chieti e Confindustria Pescara, che al di là di ogni logica campanilistica, intendono ragionare in un’ottica “metropolitana” di fruttuosa e positiva collaborazione oltre che imprescindibile vicinanza economica e industriale». Il PMI DAY è cultura d’impresa, è l’impresa che si racconta ai giovani accompagnandoli in un percorso di comprensione del passato e di interpretazione dell’economia e della società moderna. L’imprenditore è un’instancabile lavoratore, che con coraggio, creatività, merito, sostenibilità e innovazione, contribuisce ogni giorno allo sviluppo del Paese. Ha voglia di fare, ha una grande capacità di adattamento, di inventarsi, di mettersi in gioco. E’ colui che lavora, divertendosi. L’imprenditore basa la propria attività su una visione di una società aperta, inclusiva e plurale. Un’impresa plurale per una società plurale, orientata al progresso e capace di accogliere il contributo e la partecipazione della grande varietà delle sue componenti. Durante la giornata di visite è emersa la vera essenza delle imprese italiane che hanno contribuito alla crescita del

Paese formando professionalità, creando sviluppo, diffondendo benessere, portando l’Italia nel mondo. Un passato che è sempre fonte di orgoglio, ma ancor più di slancio verso il futuro e motivo per reinvestire su nuove sfide e cogliere nuove opportunità. Il Pmi Day ha rappresentato, dunque, un viaggio nell’economia reale, quell’economia che nonostante tanti vincoli ci proclama il secondo paese manifatturiero d’Europa. Questo risultato lo si deve alla capacità di tante piccole e medie imprese innovatrici e alla forza degli uomini e delle donne che le guidano, persone nate per creare ricchezza, per reagire e non per resistere

Marcello Zaccagnini, Vignaiolo d’Abruzzo

Pietro Rosica, Presidente Comitato Piccola Industria di Confindustria Chieti

* Responsabile Education di Confindustria Pescara

» foto concesse da Confindustria Pescara

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» di Marcella Pace

Da sinistra Francesco Sabatini, Giuseppe Pace e Franco Farias, durante il meeting del Lions Club Pescara Host

Francesco Sabatini:

«Lingua italiana debole perché usata con poco affetto» Incontro con il linguista di origini abruzzesi, presidente onorario dell’Accademia della Crusca

«Q

uando il mio Abruzzo chiama non riesco proprio a dire di no». È affezionatissimo alla sua terra e vi fa ritorno spesso. Sia in visita nel suo paese di origini sia per prendere parte ad incontri, seminari e manifestazioni del suo Abruzzo. Francesco Sabatini, originario di Pescocostanzo, è senz’altro uno tra gli abruzzesi, portatori di eccellenza in Italia e nel mondo. Docente di Storia della lingua italiana e Filologia Romanza in moltissime università italiane, il professore è stato il primo presidente non toscano dell’Accademia della Crusca, l’istituto nazionale per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana, nato nel 1583 a Firenze. Durante la sua presidenza, dal 2000 al 2008, Sabatini ha realizzato una vera e propria rivoluzione nella più antica accademia linguistica del mondo, di cui è oggi presidente onorario, istituendo il sito web, riordi-

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nando e informatizzando il proprio archivio storico. Lo abbiamo incontrato a Pescara, poco prima di una lezione d’eccezione sulla lingua italiana, che ha tenuto in uno dei meeting del Lions Club Pescara Host, nell’ambito di un’annata che il presidente Giuseppe Pace ha deciso di dedicare proprio agli abruzzesi illustri. Il professore ha svolto e svolge anche un’intensa attività di studi e di promozione culturale in Abruzzo. Dal 1965 è Deputato della Deputazione Abruzzese di Storia Patria, della quale è stato anche presidente. Ha condotto ricerche sugli insediamenti medievali, sulla storia culturale e linguistica della regione e in particolare sulle vicende legate alla storica “Via degli Abruzzi”, perché secondo il professore: «La coscienza storica e culturale della propria regione è indispensabile. Se non conosciamo il territorio dove prevalentemente viviamo, commettiamo dei gravissimi errori».


Intervista a Francesco Sabatini ex presidente dell’Accademia della Crusca

 Professor Sabatini, nella società della comunicazione quanto incidono le scritture brevi dettate dal web, dagli sms e dall’uso continuo dei social network sull’evoluzione della lingua italiana? «Il web è senza dubbi un mezzo invasivo e pervasivo che alimenta la comunicazione. Quando ci troviamo ad utilizzare questo sistema di comunicazione, possiamo concederci le abbreviazioni. Di per se le scritture brevi non sono nulla di nuovo e di strano. Nel medioevo si scriveva tutto abbreviato, per risparmiare sulla pergamena e sul lavoro costoso dei copisti. Il danno e l’errore possono derivare dal fatto di pensare che le forme abbreviate siano sufficienti. Bisogna saper leggere e scrivere secondo altre forme. Ampie e caloriche».

 Lei ha ideato il programma della “Settimana della lingua italiana nel mondo”, iniziativa volta alla promozione della nostra lingua, che si svolge ogni anno dal 2001 in tutti gli Istituti Italiani di Cultura, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, divenendo di fatto il promotore di una vera e propria “crociata”, quella contro l’esclusione della lingua italiana dalle conferenze, dai bandi,

» foto concesse dal Lions Club Pescara Host

dagli appalti e dai brevetti dell’Unione Europea. «Questo è un problema che rappresenta un declassamento culturale della nostra lingua oltre che una spesa economica imponente. La lingua italiana è debole perché non usata intensamente o usata con poco affetto. Pensiamo alla proposta del ministro della pubblica istruzione, Francesco Profumo, di rendere obbligatoria dal 2014 la lingua inglese per tutti i corsi delle lauree specialistiche e dei dottorati. L’errore sta nell’obbligatorietà. Nella didattica si crea un pensiero e dunque sono necessarie una scioltezza e una padronanza assolute della lingua. Nessuno nega l’importanza dell’inglese, ma non è possibile vietare l’uso della lingua italiana».

cia, significato e grafia e mostrando invece un estremo provincialismo ed esibizionismo».

 Quando, secondo lei, i termini popolari possono entrare di diritto nella lingua italiana colta? «Quando questi hanno requisiti di funzionalità, di espressività, e via via diventano parole di diffusione maggiore, riempendo un vuoto, possono realmente fondersi nella lingua. Pensiamo alla parola “ciao”. Questo termine, ormai utilizzato in tutto il mondo come forma di saluto, deriva dal dialetto veneziano, dove indicava lo “slavo servo”, per poi divenire “servo tuo” e via via imporsi nella forma e nel significato che conosciamo noi».

 Infine, cos’è secondo Francesco  Complice la globalizzazione, la nostra lingua è continuamente contaminata dai forestierismi, tutti quei termini provenienti da altre lingue che entrano nell’uso comune dell’italiano. Cosa pensa del fatto che la nostra lingua sembra accoglierli in modo più indiscriminato a differenza di altre, come ad esempio il francese? «Le parole straniere giungono perché portatrici di oggetti e concetti nuovi. Bisogna poterle selezionare. A volte tradurle, adattarle o anche confermarle nella loro forma, quando non c’è altro modo di sostituirle. Tuttavia molti spesso pensano di potersi distinguere dalla massa, utilizzando una miriade di termini stranieri, talvolta sbagliandone pronun-

Sabatini la lingua? «Per rispondere a questa domanda preferisco affidarmi alle parole di un altro grande intellettuale italiano. Il poeta Mario Luzi che nei suoi “Pensieri casuali sulla lingua” scriveva: “la lingua è un universo in cui entriamo alla nascita, ci inoltriamo nella puerizia e ci aggiriamo poi durante tutta la vita. La riceviamo e la produciamo, la conserviamo e la trasformiamo più o meno consapevolmente. Ci accomuna come specie, talora è una lingua condivisa, talora un dialetto circoscritto, più molto altro ancora che significa, esprime, comunica; ma fra tutti i codici semiologici, la lingua, la parola è il vertice. La lingua è dentro di te, tu sei tra le sue braccia”»

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» a cura della redazione / In collaborazione con Fondazione ARIA

RAZZA UMANA MIGRA ALL’AEROPORTO D’ABRUZZO

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Nuova location per i giganti di Oliviero Toscani

on RAZZA UMANA Toscani riesce a stabilire un rapporto quasi socratico con le persone di strada, dove allestisce un piccolo set fotografico con panno, come si faceva una volta, ma senza regressione o gioco di estetismo antiquariale, Toscani segue la necessità del momento, dello scatto della fotografia con la quale coglie, ferma, fotografa per costruire questa enciclopedia , la plurale dell’umanità ma per farla coesistere. Non per tratteggiare differenze fisiognomiche ma per dimostrare che queste differenze arricchiscono l’umanità. Allora tornando alla prima domanda: a cosa serve la fotografia, rispondo: la fotografia serve a rendere plurale il soggetto, a portare l’artista fuori dal proprio delirio di onnipotenza, ad indicare la possibilità di convivenza, diciamolo.” Così Achille Bonito Oliva, direttore artistico del Premio Fondazione ARIA, racconta “Razza Umana”, il viaggio fotografico che Oliviero Toscani ha compiuto tra Italia, Israele e Guatemala, per studiare l’uomo, nelle sue sfaccettature socio-politiche, culturali e antropologiche. «Razza Umana di Toscani - spiega Mariantonietta Firmani, presidente del Cts della Fondazione ARIA - esprime nel suo profondo l’origine e sostanza inequivocabilmente unica di tutti gli esseri umani, anima ed esplicita l’unicità irripetibile di ogni singolo individuo, richiamando per contro alla superiorità dell’uomo che sa ergersi oltre il proprio ego, costruendo un mondo di condivisione e socialità dove il noi amplifica e giustifica l’io. Quando l’opera d’arte, è capace di racchiudere e trasmettere valori universali non può stare nei musei, relegata “all’ora di educazione artistica” ma deve stare nella vita quotidiana di ogni singolo individuo, fruibile tutti i giorni in ogni istante, da quello più felice a quello più buio e disperato. Penso alle parole di Cristian Norberg-Schulz in “Genius Loci” del 1979: “l’individuo non può raggiungere la presa esistenziale tramite solo la conoscenza scientifica; per far questo egli ha bisogno di simboli, opere d’arte che rispecchino situazioni esistenziali, opere che conservano e trasmettono significati”». “I giganti” di Oliviero Toscani e la nutrita serie di eventi musicali che hanno caratterizzato ARIA Musica, le performance nate con l’intento di sottolineare con il linguaggio universale della musica il tema della prima edizione del Premio Fondazione ARIA, traducendo in note le molteplici sfaccettature della “Razza Umana” hanno vivacizzato per tutta l’estate, fino a ottobre, il cuore della città di Pescara, piazza Salotto e lo Stadio del mare. Gli stimolanti incontri con gli eccellenti giurati del concorso, tutti autori di rilievo del panorama intellettuale italiano (Achille Bonito Oliva, Oliviero Toscani, Elio Fiorucci, Silvia Evangelisti, Mario Botta, Anna Mattirolo) hanno contribuito ad animare il dibattito. Ora Fondazione ARIA, ponendo un ulteriore tassello al suo primo, intenso anno di attività, ha scelto di spostare i giganti di Toscani, in un altro luogo di socialità. È l’Aeroporto internazionale

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d’Abruzzo a ospitare le 63 gigantografie di Toscani. I ventuno totem allestiti nell’area antistante l’ingresso dell’aerostazione, faranno da cornice al terminal fino al periodo natalizio. Questo luogo di passaggio, di arrivi e di partenze, ben si coniuga con l’anima di questa mostra che si sviluppa attraverso due elementi fondamentali: l’ “Uomo” raccontato da Oliviero Toscani nel progetto Razza Umana, ed il “Luogo” quotidiano in cui egli vive. La mostra si colloca nell’ambito del ciclo “L’angolo dell’arte”, che riveste l’aeroporto d’Abruzzo del ruolo di polo aggregativo - culturale per i visitatori e i passeggeri in transito. «È con estremo piacere che l’aeroporto d’Abruzzo ospita le opere del maestro Oliviero Toscani, nell’ambito dell’ampio progetto dal titolo “Razza umana” - ha dichiarato Lucio Laureti, presidente Saga. La mostra rientra nel programma di diffusione di opere artistiche nel contesto aeroportuale. Ritengo che in tal modo il flusso di passeggeri e accompagnatori provenienti da ogni parte d’Europa abbia la possibilità di intercettare attori/autori per la valorizzazione della cultura. La posizione strategica dell’aeroporto d’Abruzzo all’interno dell’area metropolitana – ha concluso Laureti - va utilizzata per questi scopi». «“Razza Umana” è il frutto di un lavoro di ricerca iniziato alcuni anni fa – ricorda Oliviero Toscani - . Seppur presente in piccola parte, nell’aeroporto d’Abruzzo, la mostra riesce comunque a risaltare l’unicità e la bellezza di ciascuno. Siamo abituati a canoni della bellezza dettati da un sistema televisivo dove regna la volgarità, ma dovremmo capire che non esistono persone brutte e dovremmo riflettere su questo. Un ulteriore elemento importante per questa mostra è che consente di guardare negli occhi questi ritratti, in una società dove non siamo abituati ad guardarci veramente». Così come accade nell’aeroporto abruzzese, altri 160 ritratti realizzati nel viaggio fotografico di Toscani sono esposti presso l’aeroporto del Guatemala, negli spazi destinati agli arrivi e all’accoglienza dei passeggeri. «Con questa ulteriore azione abbiamo voluto mostrare ancora una volta quanto l’arte e la cultura possano calarsi appieno nella vita quotidiana di tutti – ha dichiarato la presidente di Fondazione ARIA, Elena Petruzzi. Tra gli obiettivi primari della nostra fondazione è sempre stata centrale la contaminazione tra produzione culturale, industria e territorio. Individuando l’Aeroporto, luogo di incontro ormai fondamentale nella nostra società, quale sede di una mostra d’arte come quella di Toscani, riteniamo di essere riusciti nel nostro intento primario». Fondazione ARIA, i ragazzi delle scuole d’Abruzzo, Toscani hanno potuto dimostrare che gli uomini con il loro andare, girare, volgersi, tornare si sono evoluti, misurati, differenziati antropologicamente, geneticamente, linguisticamente, sociologicamente e culturalmente, rimanendo parte di quell’ “unica” “Razza Umana”. (Marcella Pace)


RISULTATI E PROSPETTIVE Voglio iniziare questa breve riflessione con un pensiero espresso da Enrico Marramiero, all’ultimo degli incontri internazionali organizzato per il primo anno del Premio Fondazione ARIA, e cioè: “non si può produrre nessuna cosa di valore in un territorio che non ha valore.” Questa frase apre un mondo di riflessioni, ma parlando di cultura come luogo di espressione del pensiero dell’uomo, si può certo affermare che ciò che da valore ad un territorio sono gli individui che lo abitano. E proprio con questo pensiero è nata la Fondazione ARIA, dall’incontro di individui preziosi: a partire dagli imprenditori, ai professionisti, alle banche della fondazione, per arrivare agli straordinari personaggi della cultura internazionale coinvolti poi nel Premio Fondazione ARIA. Questi incontri sono serviti per costruire un luogo intermedio tra impresa, cultura e società, nel senso che ciascuno era incuriosito di partecipare a situazioni che non erano del proprio ambito lavorativo. Una volta costituito un gruppo sostanzioso di individui che hanno creduto al potere calmierante della cultura, si è pensato a quale potesse essere un primo grande progetto che fosse adeguato per rappresentare l’autorevolezza sia degli autori coinvolti, sia della somma delle industrie coinvolte. E così è stato varato il Premio Fondazione ARIA con Achille Bonito Oliva come direttore artistico e Oliviero Toscani come autore di riferimento per i giovani. Il Premio è stato rivolto ai giovani, riscontrando la necessità di lavorare proprio sulle persone, sugli individui di domani che possano sempre più sentirsi rispettati ed accolti nella società. Il Premio è stato proposto e progettato strategicamente, quale straordinario strumento di riflessione e di incontro. Infatti è servito da subito per incontrare ed ascoltare diversi attori sociali di straordinaria importanza proprio nella determinazione del clima sociale diffuso; a partire dalla conoscenza degli industriali che hanno aderito alla fondazione, alle scuole, docenti, dirigenti, e studenti, ma anche associazioni di categoria, artisti, riscontrando le rispettive esigenze e problematiche. Sempre strategicamente progettata, la presenza degli autori internazionali, oltre offrire da subito una visibilità internazionale alla Fondazione ARIA e all’Abruzzo, ha voluto essere un elemento do confronto per indurre tutte le realtà culturali e economiche territoriali ad innalzare le singole aspettative, ad intraprendere un percorso di crescita e miglioramento costante. Nelle speranze future quella di avviare luoghi d’incontro costanti, laboratori di riflessione multidisciplinari liberi e democratici che sappiano mettere insieme anche interessi apparentemente contrastanti ma capaci di confluire verso l’urgenza del bene comune. Il bene comune è ora la necessità di innescare una economia florida che sappia rispondere sia ad urgenze economiche dei molti nuovi poveri perché estromessi dal sistema produttivo, sia alle attese di autorealizzazione degli individui, comunque membri di una società evoluta e perciò portatori di valori culturali ad alto potenziale economico. Progetti culturali di ampi respiro realizzati in molte parti del mondo, dimostrano come la cultura può divenire una componente fondamentale di una strategia di sviluppo economico e sociale, ma solo con progetti con lungo termine puntati alla creazione di sinergie reali, con obiettivi chiari e rispettati da tutti, in un processo di innovazione culturale che comprende le componenti Intellettuale, Imprenditoriale e Politica. Qui in Abruzzo vedo l’urgenza di promuovere meccanismi reali di reti anche tra operatori culturali che facciano superare false rivalità e sterili competizioni al ribasso. Necessitano visioni ambiziose, ma su progetti pluriennali, professionali, cantierabili e soprattutto misurabili nei risultati raggiunti. È necessario far crescere l’efficienza progettuale caricando di consenso chi dimostra le capacità progettuali efficaci ed efficienti, è necessario promuovere il merito per innalzare la qualità dell’offerta. C’è bisogno di spazzare via preconcetti di chi si ostina a vedere la cultura come una spesa e non come

» foto concesse da Fondazione ARIA

un investimento, e quindi impiega nei progetti culturali risorse solo residuali e soprattutto persone di basso profilo professionale, che producono progetti privi di riscontri qualitativi calcolabili in termini economici e di crescita sociale. C’è bisogno di una presa di responsabilità forte e limpida che proceda per progetti concreti e valutazione dei risultati. Ciò detto è chiaro che il Premio Fondazione ARIA e la Mostra Razza Umana non sono punti di arrivo di cui essere soddisfatti; ma solo un punto di partenza da cui muovere verso futuribili meccanismi culturali capaci di includere attivamente e proficuamente molteplici attori sociali. (Mariantonietta Firmani)

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» di Martina Luciani

Il canile di Lanciano

VIAGGIO NEL CANILE DI LANCIANO A 3 mesi dal nubifragio di settembre che ha messo a dura prova cani e volontari del Canile di Lanciano, proviamo a scoprire la posizione dell’amministrazione

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anta, tantissima acqua. Tuoni, lampi e cascate di fango che vengono giù dovunque. Le cuccette sono allagate, le coperte bagnate e l’acqua mi arriva fin sopra le zampe. Adele e gli altri amici umani non riescono a venire da noi ad aiutarci. Ci separa una specie di fiumiciattolo, c’è troppo fango. Come facciamo senza di loro? Speriamo che smetta presto.

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E speriamo che questo inverno vada tutto bene. Questa scarpata qui dietro mette paura… oggi la frana c’è stata qui vicino, ma la prossima volta? Ci sarà qualcuno che s’interessa di noi e ci viene a salvare? Se avessimo potuto intervistare uno degli ospiti del canile di Lanciano, forse ci avrebbe detto queste parole all’indomani del nubi-


fragio che il 15 settembre ha colpito la struttura. Nubifragio, che con relativa frana nelle immediate vicinanze, non promette nulla di buono con l’inverno alle porte. Adele, responsabile del canile e dell’associazione Quattrozampelanciano.it che si occupa della gestione della struttura comunale e della cura dei suoi inquilini animali, ci ha aperto i cancelli per mostrarci in quali condizioni si apprestano ad affrontare l’inverno quelli che chiamiamo amici a quattro zampe. Ma poi, li trattiamo davvero come amici? Il canile di Lanciano si trova giù per un fossato, di fianco al depuratore dell’acqua. D’estate si percepisce tutto il caldo torrido, nelle mezze stagioni le forti piogge allagano la piccola stradina e spesso impediscono l’arrivo dei volontari e d’inverno la neve si fa talmente alta da lasciare i poveri cagnolini isolati, senza cibo e assistenza per giorni e giorni. La preoccupazione più grande oggi però è data dalla frana che il 15 settembre ha colpito la zona tra il canile ed il depuratore. È venuto giù di tutto, a pochi metri dalle cucce. Se in futuro dovesse accadere ancora, sarebbero in serio pericolo di vita un centinaio di cani ed anche i volontari che lavorano alacremente affinché tutto sia sempre ben tenuto. L’amministrazione comunale è stata avvisata della pericolosa situazione ma, ad oggi, mancano i fondi per fare qualcosa di concreto. Mancano i soldi o manca l’interesse? Ogni cane, al mese, vive con soli 85 centesimi. In questo budget devono rientrare cibo ed eventuali spese sanitarie, oltre ovviamente ai lavori di manutenzione ordinaria. E viste queste cifre, viene spontaneo chiedersi come mai la ASL continui a dare circa 30 mila euro all’anno alla struttura di Fallo, che poi smista i cani a Lanciano, dal momento che c’è una nuovissima struttura sanitaria con tutti i macchinari necessari, a pochi passi dal canile, di proprietà della stessa. Nell’era della spending review, non sarebbe meglio risparmiarli quei 30 mila euro? Il canile di Lanciano ospita circa 300 cani e la maggior parte di essi supera i 10 anni di età. E ad occuparsi di loro ci sono meno di dieci instancabili volontari. Nonostante la posizione a dir poco sfavorevole, questo canile non è un posto triste come quelli che si vedono spesso in tv. Ed il merito va tutto ai ragazzi che fanno sì che i cani non abbiano lo sguardo malinconico, ma siano docili e pieni di vita. Il veterinario arriva una volta a settimana per le varie visite. Hanno tutti il microchip ed i vaccini. I criteri di entrata e uscita sono molto severi per fare in modo, in entrata che sia tutto sotto controllo al 100%, ed in uscita, che le adozioni siano sicure e ponderate. Tutto quello che si può fare senza l’aiuto, non solo economico, delle istituzioni, viene fatto, ma in alcuni casi, da soli è difficile provvedere a tutto. Un paese civile si misura anche dall’attenzione nei confronti delle minoranze, dell’ambiente, del futuro dei giovani e degli animali… siamo proprio sicuri di esserlo?

La nuovissima struttura sanitaria non utilizzata

Due immagini del canile durante l’allagamento

Info Il canile di Lanciano si trova in Villa Martelli 1 Per info: 331 2363603 e 0872 711262 www.quattrozampelanciano.it l’account su Face Book è Canile di Lanciano

» foto concesse dal Canile di Lanciano

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seminari&convegni » di Marcella Pace

Un momento della tavola rotonda

Le opportunità della Riforma Fornero. Se ne è parlato a Vasto L’agenzia del lavoro, Generazione Vincente, ha riunito un pool di esperti del settore per affrontare i punti chiave della legge sul lavoro

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a discussa Riforma Fornero letta in chiave di opportunità. Con questo intento Gennaro Delli Santi, presidente dell’Agenzia per il Lavoro Generazione Vincente Spa, ha riunito presso il centro meeting del Palace Hotel di Vasto marina, esperti del settore. Al convegno, intitolato “Riforma Fornero: le opportunità della flessibilità” si sono confrontati Raffaele De Luca Tamajo, ordinario di Diritto del Lavoro dell’Università Federico II di Napoli, Raffaele Credidio, Hr Manager di Micron, Domenico Moretti, direttore risorse

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umane dell’azienda De Cecco, Marcello Vinciguerra, Human Resources Manager di Honda, Roberto Minnenna, direttore del personale della Pilkington, Dino Bottari, dello Studio Bottari&Partners, e Luca Peluso, Legal&Public Affairs di Generazione Vincente Spa. «Questa riforma non è decollata fondamentalmente per un motivo: si è sempre capito poco di questa legge - ha esordito il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Silvio Di Lorenzo, in apertura dei lavori del convegno - .Mi sarei aspettato qualcosa in più da questa riforma, tuttavia è indiscuti-

bile che qualcosa è stato fatto e che ora le multinazionali sono più portate ad investire sul personale. Bisognerebbe, adesso, far comprendere alle piccole e medie imprese nel dettaglio le reali opportunità di questa legge, per renderle così più competitive». Prima di passare alla tavola rotonda, moderata dal giornalista Rai, Nino Germano, sulla legge della “buona flessibilità”, la 92/2012, entrata in vigore lo scorso 18 luglio e nata con l’obiettivo di regolamentare i contratti di lavoro, conformandoli ai canoni europei, un plauso è giunto dal presidente


Il pubblico intervenuto al convegno

di Assovasto, Gabriele Tumini che ha salutato con interesse l’incontro, considerata «l’urgenza per le imprese di comprendere come comportarsi di fronte a questa riforma». L’ha definita una «legge ambiziosa con parole d’ordine accattivanti», il professor De Luca Tamajo, ospite d’eccezione dell’incontro vastese. «Questa legge prevedeva una maggiore flessibilità in uscita e minore in entrata, tuttavia non è riuscita pienamente nel raggiungere i suoi obiettivi. Se da una parte non ha permesso grossi passi in avanti – ha spiegato ancora De Luca Tamajo - sul piano della certezza normativa, dall’altra ha introdotto una maggiore liberalizzazione, soprattutto nei primi contratti e al tempo stesso ha rotto un grosso tabù relativo alla pratica del reintegro post licenziamento. La riforma, in-

fatti consente talvolta anche la sanzione risarcitoria e non necessariamente il reintegro. Favorire la flessibilità in uscita, alleggerendo certe pratiche, potrebbe contribuire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro». «Parlare di questa riforma uscendo dal coro, considerando questa legge un’opportunità». Così, Luca Peluso, Legal&Public Affairs di Generazione Vincente Spa, uno dei padroni di casa dell’incontro, ha spiegato le ragioni che hanno spinto l’agenzia interinale ad organizzare l’evento. Peluso ha offerto poi alla platea un intervento di stampo “storico”, ripercorrendo la stagione legislativa relativa al settore dell’occupazione dal 2001 ad oggi, che ha consegnato «veri cambiamenti epocali. La flessibilità prodotta da questa riforma produce competitività, ma soprattutto sopravvivenza per le aziende in questo momento di crisi. Non si può pensare che le aziende possano ripartire

con contratti indeterminati». Tutti d’accordo, insomma. La riforma Fornero è sinonimo di competitività, anche se qualcosa in più poteva essere fatto. Della stessa opinione, il consulente del lavoro Dino Bottari e il direttore del personale della Pilkington Minnenna ritengono che questa legge avrebbe potuto favorire maggiormente la delega alle parti sociali ed aziendali di una fetta delle contrattazioni. L’evento è stato patrocinato da Confindustria e Camera di Commercio di Chieti, API Pescara - Chieti, Confartigianato Chieti, Aidp, Assovasto, Assoimpresa ed è stato accreditato ai fini formativi dall’Ordine dei consulenti del lavoro di Chieti, dall’Ordine degli avvocati di Vasto e dai dottori commercialisti ed esperti contabili di Vasto

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seminari&convegni » a cura della redazione

Il rapporto banca-impresa: il caso delle PMI abruzzesi Un tema sempre centrale nell’operato di Confindustria Abruzzo, oggi fulcro di una ricerca che ha messo sotto la lente d’ingrandimento le PMI

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stato questa volta il Comitato Regionale della Piccola Industria a promuovere uno studio che ponesse l’attenzione sul rapporto tra le aziende di minori dimensioni e il sistema bancario, principale problema che le imprenditrici e gli imprenditori abruzzesi si trovano a fronteggiare. Oggi, infatti, il credito bancario rappresenta la prima fonte di finanziamento per le PMI italiane e la drastica riduzione degli affidamenti registratasi a seguito della crisi globale ha portato la quasi totalità delle aziende a rivedere e annullare i propri piani di sviluppo o a dover addirittura chiudere l’attività. Il Comitato Regionale della PI ha voluto ricordare i gesti estremi di imprenditori che, pur avendo sostenuto ogni sforzo ammissibile, non hanno voluto accettare di veder morire l’azienda che avevano creato o avevano ricevuto dalla generazione precedente. Molto spesso questi imprenditori, tra essi un abruzzese, non hanno ridotto gli organici perché consci del

danno economico che avrebbero generato ai loro collaboratori e alle loro famiglie. Questo rapporto di tipo solidaristico tra imprenditore e dipendenti, proprio delle piccole imprese, è ancora più penalizzato dagli studi di settore che vanno a colpire il rapporto fatturato/n. di dipendenti senza tener conto della reale situazione economica complessiva dell’impresa. Ancora più assurdo appare il caso di coloro che sono stati portati sull’orlo del fallimento dal mancato o ritardato pagamento dei loro crediti da parte della PA. Dall’altro lato, però, anche le

responsabilità dei titolari delle micro, piccole e medie imprese abruzzesi, che devono incrementare gli sforzi per acquisire una maggiore cultura finanziaria e adottare strumenti di gestione più moderni. Il Comitato ha poi rilevato i giudizi che gli imprenditori e le imprenditrici che hanno partecipato alla ricerca hanno espresso sui Confidi: intermediario dal ruolo fondamentale nel rapporto banca-impresa e che dovrebbe costituire uno degli alleati più rilevanti della micro e piccola impresa. Troppo spesso, però, tali organismi risultano inefficaci o inefficienti: la maggioranza degli intervistati lamenta infatti oneri eccessivi e tempi troppo lunghi per la valutazione delle istanze. Si è parlato anche di FIRA, auspicandone una necessaria e profonda revisione in termini di vision e organizzazione, affinché la Finanziaria Regionale possa essere realmente vicina alle esigenze delle PMI e favorire un vero servizio finanziario utile alla loro crescita e capitalizzazione

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seminari&convegni » di Marcella Pace

A Caramanico Terme il simposio politico di AgorAbruzzo Tra gli ospiti del presidente Pagano anche l’ex ministro Fitto

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iversi sono stati gli argomenti trattati nel simposio politico organizzato da AgorAbruzzo a Caramanico Terme, dal titolo “Abruzzesi che non si arrendono mai”. Il 16 e il 17 novembre scorsi, il presidente del consiglio regionale, nonché direttore politico di AgorAbruzzo, Nazario Pagano, il governatore Gianni Chiodi, il coordinatore regionale e senatore del Pdl, Filippo Piccone, il parlamentare del Pdl ed ex ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto, e poi assessori, consiglieri regionali e rappresentanti delle amministrazioni locali si sono riuniti per dibattere del futuro del centrodestra abruzzese. «AgorAbruzzo è diventato un contenitore politico sorprendente – ha commentato Pagano -; in questi mesi abbiamo raccolto idee e stimolato il dibattito interno dell’area di centrodestra; oggi - aggiunge il presidente del consiglio regionale - è necessario continuare a credere nei valori della politica, ma ciò deve avvenire attraverso proposte intelligenti e innovative, in grado di generare una nuova offerta politica». Al simposio ha preso parte tele-

» foto di Mario Marrone

fonicamente anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano, considerato dal padrone di casa, Pagano «il vero leader dell’area di centrodestra. È Angelino Alfano il nostro punto di riferimento, ha le capacità per essere il leader indiscusso. Lo sosterremmo con comitati e iniziative affinché il centrodestra possa tornare competitivo e forte in vista dei prossimi appuntamenti. AgorAbruzzo – ha proseguito ancora Pagano - sarà sostenitore di questo nuovo progetto politico, coinvolgendo sindaci e amministratori locali, veri protagonisti del territorio». L’appuntamento di Caramanico è stato anche l’occasione per Pagano e Chiodi di illustrare i risultati raggiunti in Abruzzo in tema di sanità e tagli ai costi della politica. Risultati per i quali la regione è stata promossa dal governo nazionale una delle tre regioni italiane virtuose, divenendo «un punto di riferimento certo per altre Regioni – come ha commentato l’ex ministro Fitto che ha anche sottolineato come sia - importante lavorare sui costi della politica, in un momento in cui la credibilità della politica e delle istituzioni non è certamente

Un momento del dibattito

L’intervento del presidente Pagano

al massimo». «L’ottimo lavoro svolto - ha concluso Fitto rivolgendosi a Pagano e Chiodi - può essere una buona pratica alla base del lavoro e dell’impegno dei prossimi mesi»

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seminari&convegni

Imprese rosa

» di Isabella Marianacci

in crescita

Si è tenuto a Giulianova il premio per le imprenditrici abruzzesi che si sono distinte in vari settori

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l Premio “Impresa Rosa d’Abruzzo”, alla sua primissima edizione, s’ispira ad una donna moderna, dinamica e brillante, che, sbrigliando fantasia ed estro, è andata a caccia di idee, inventando progetti imprenditoriali originali, innovativi e di successo per lo sviluppo del tessuto economico del proprio territorio. Riconoscere e premiare la spiccata creatività ed il merito di imprenditrici,che in una fase congiunturale problematica, con una fresca ventata d’idee ed inventiva, si sono rivelate in grado di far crescere impresa e fatturato, questa l’essenza del premio. L’iniziativa, ideata da Luisa Ferretti della L&L Comunicazione si è tenuta nella sala Kursaal di Giulianova. Puntuali e selettivi i criteri d’assegnazione, valutata la creatività dell’idea imprenditoriale, l’effettiva validità dell’innovazione introdotta, l’attenzione dedicata alla comunicazione ed alla valorizzazione del brand, al down-shifting ed alle scelte messe in campo nell’organizzazione del lavoro aziendale, inquadrate nell’ottica di un’efficace politica di conciliazione dei tempi di vita-lavoro. Importante la qualità del rapporto tessuto col territorio, l’abilità di valorizzarne le caratteristiche e l’attenzione rivolta alla sostenibilità ambientale.

Per il settore “Creatività dell’idea imprenditoriale e validità delle innovazioni introdotte”, il premio è andato a Giachetti e Branella S.a.s. del Centro Veterinario ZAR di Giulianova; per l’“Efficacia dello stile di conduzione aziendale” è stata premiata Soydan Munire della Confezioni Modis S.A.S. di Bellante; per “Particolare attenzione alla comunicazione del brand”, Stefania Pepe dell’Azienda Agricola Pepe Stefania, Torano Nuovo; per “Dowshifting e metodologie implementate nell’organizzazione di lavoro a vantaggio di una migliore qualità della vita” Maria Iannetti e Angela D Eusanio della Midea S.n.c. di Teramo; per “Qualità del rapporto con il territorio e attenzione alla sostenibilità ambientale” Eugenia Maria Mancini dell’Azienda Le Dame della Rocca di Te-

ramo; per “Valorizzazione della ricerca (eventuale collaborazione con Università, istituti di ricerca, ecc.)”, Valentina Muzii, Studio di Restauro di Teramo, per “Territorialità dell’attività svolta a Giulianova”, Sara Di Silvestre di Korpovivo di Giulianova; per “Età dell’imprenditrice, under 30”, Valeria Di Felice della Di Felice Edizioni di Martinsicuro; per “Qualificazione e valorizzazione del territorio e/o della produzione tipica locale”, Nadia Moscardi del Ristorante Elodia S.n.c. Loc. Camarda de L’Aquila

Un immagine dell’evento

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seminari&convegni » di Lisa De Leonardis

Cyber attack e violenza informatica come prevenire i reati che colpiscono gli utenti Sempre più difficile smascherare i cyber-criminali. Ecco come i computer “scappano” e si “nascondono”. Ne hanno parlato a Pescara in un convegno organizzato dal Siulp in collaborazione con Anf

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i parla di mondo virtuale, di cloud ed assenza di luoghi fisici ma i Cyber Criminali e i loro reati sono reali e puntano ai nostri soldi. Il 99% delle segnalazioni di reato informatico che giunge alla Procura distrettuale dell’Aquila, competente per questo genere di crimine, riguarda infatti furti di denaro da conti correnti, furti effettuati online, certo, ma che fanno sparire contanti e se pensiamo che ad essere colpiti ogni anno sono due utenti su cinque la notizia appare ancora

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più preoccupante. Sono questi alcuni significativi dati emersi durante il convegno “Violenza informatica e Cyber Attack: Di.F.e S.I.?” (acronimo che sta per Digital Forensics e Sicurezza Informatica) che ha visto per la prima volta riuniti attorno ad un tavolo oltre cento tra esponenti di Polizia, magistrati ed avvocati. Un vero allarme sociale, quello del Cyber crimine, che è testimoniato anche dai numeri forniti da Simonetta Ciccarelli, sostituto procuratore il Tribunale de L’Aquila, intervenuta

nel convegno: la percentuale di procedimenti per reati informatici si aggira – negli ultimi tre anni – intorno al 15% sul totale dei reati iscritti, ciò significa che per ogni 10 reati commessi più di uno riguarda una violazione commessa utilizzando la tecnologia informatica e le reti, per un totale di 3125 procedimenti attivati contro noti ed ignoti. I tecno-criminali puntano, nella maggior parte dei casi, a farsi consegnare le proprie referenze e codici di accesso ai conti bancari; il tutto avvie-


ne, più spesso, con una tecnica chiamata phishing: con l’invio di una semplice mail, un sms o un messaggio su Facebook, i phisher puntano a convincere l’utente a fornire informazioni sensibili e i dati del bancomat o della carta di credito, simulando un messaggio (spesso allarmistico) con il logo del proprio istituto di credito e lo invitano a cliccare su un link o a scaricare un allegato: le banche hanno toccato le 1380 segnalazioni di attacchi da parte di Url unici, mentre ad essere contraffatti sono soprattutto gli Url di Poste Italiane. Smascherare gli autori di questi reati non è affatto semplice. Le tecniche criminose sono aggiornate quotidianamente e non sempre gli strumenti della legge riescono ad aggiornarsi in tempo reale: secondo quanto illustrato, infatti, le tecniche di antiforensics possono contare su tecnologie capaci di “scappare”: ci sono infatti server che spostano dati da un Paese all’altro, soprattutto in Stati dove è difficile chiedere la cessione di informazioni, come la Cina o la Nigeria; di “nascondersi o mascherarsi”: molto diffuso è l’utilizzo di macchine virtuali crittografate, che non

Un momento del convegno

lasciano tracce o distolgono l’investigatore dal percorso per il recupero dei dati, o ancora di muoversi su piattaforme che, una volta spento il computer, scompaiono. Sebbene, infatti, siano potenzialmente ovunque (smartphones, gps, fotocamere, computers), una delle prerogative della prova digitale è che, se non trattata adeguatamente dagli investigatori, potrebbe essere irrimediabilmente manomessa o cancellata per sempre. La necessità più stringente è dunque quella di promuovere una cultura del Cyber crimine, incrementando informazione e formazione, sia tra gli addetti ai lavori ma anche e soprattutto tra gli utenti finali, perché imparino a riconoscere ma soprattutto denunciare reati informatici e ogni genere di abuso cibernetico. Al tavolo dei relatori, moderati dalla giornalista Roberta Mancinelli, si sono alternati Orazio

Colantuono segretario generale Provinciale del Siulp Pescara, Antonio Deidda, segretario provinciale Siulp Pescara, Simonetta Ciccarelli, sostituto Procuratore della Procura della Repubblica de L’Aquila, Marcello Pacifico segretario del sindacato Avvocati Pescara, Ivano Gabrielli, commissario Capo del Servizio di Polizia Postale, Giovanni Battista Gallus, avvocato e presidente del Circolo dei Giuristi Telematici, Franco Sivilli, docente di informatica dell’UdA, Giovanni Napoli, manager di Rsa Emc - azienda leader di sistemi di sicurezza, Denis Frati, fondatore di D3lab e ricercatore in digital forensics, Damiano Verzulli, responsabile outsourcing Cineca, l’infrastruttura IT dell’UdA, e Mauro Tedeschini, direttore del quotidiano Il Centro, media partner dell’iniziativa e Felice Romano, segretario generale Nazionale del Siulp

La segreteria organizzativa è stata curata dallo staff di delloiacono marketing & sales, un team di professionisti nel campo della comunicazione, della moda e del lifestyle, dei beni di largo consumo e del settore turistico che applica un metodo di lavoro centrato su obiettivi dinamici e risultati stabili e che offre alle aziende clienti la propria rete di contatti e di competenze in ambito nazionale ed internazionale. www.delloiacono.eu. Simonetta Ciccarelli durante il suo intervento » foto di Denia Di Giacomo

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seminari&convegni » di Laura Tinari

Elvezio Galanti, direttore dell’Ufficio relazioni istituzionali presso il Dipartimento Protezione civile, durante il suo intervento

Quale comunicazione per quale crisi? Studiare le tre istantanee di New Orleans, L’Aquila e Fukushima, i tre disastri naturali più importanti del nostro tempo, per capire come la “comunicazione” sia da un lato un’attitudine professionale, ma dall’altro una caratteristica innata nell’essere umano

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Ita lia  degli  ultim i   m e s i ,   s fe r z at a dall’emergenza  maltempo, ci dà l’immagine di un Paese che ancora oggi deve fare i conti con la sua fragilità, di cui non ha né consapevolezza né memoria. L’obiettivo del convegno tenutosi a L’Aquila “New Orleans, L’Aquila, Fukushima. Quale comunicazione per quale crisi?” e organizzato dall’associa-

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zione di volontariato “L’Aquila che rinasce” in collaborazione con l’Assessorato regionale alla Protezione civile era proprio questo: rimettere al centro il tema della consapevolezza e del rischio perché diventino patrimonio condiviso. Partendo da una comunicazione articolata sia sul ruolo della televisione di Stato che sui moderni social network, si è poi riusciti, grazie al vasto parterre di pro-

fessionisti ospiti, ad allargare il discorso verso i diversi ambiti che ruotano intorno ad una emergenza: dalla funzione del sindaco che, come autorità locale di Protezione civile, è sempre in prima linea al tema delle infrastrutture critiche con la testimonianza di una grande azienda come Poste Italiane sempre coinvolta. Ad entrare nel merito della tipologia di comunicazione che a L’Aquila


va attivata fin da ora è stato Rodolfo De Laurentiis, consigliere di amministrazione Rai, «Dobbiamo saper raccontare una storia, -ha detto- caratterizzando l’informazione con un leitmotiv che accompagni la ricostruzione da un lato con esempi positivi, che comunichino una comunità coesa e forte, dall’altro denunciando le inefficienze». La comunicazione va, infatti, declinata rispetto alla fase della crisi che si sta vivendo, nella prima emergenza il suo tempo è sicuramente un tempo 0: decidere e comunicare devono essere immediati; ma in un secondo momento sarà invece opportuno connettere le parole ad idee e progetti. La parola chiave dell’incontro è stata “resilienza”. A spiegarne bene il significato che ricopre in Protezione civile è stato Elvezio Galanti, direttore dell’Ufficio relazioni istituzionali presso il Dipartimento Protezione civile, «Resilienza vuol dire avere memoria degli avvenimenti del passato, vuol dire avere fiducia nelle istituzioni, ma anche sussidiarietà orizzontale e cittadinanza attiva». Galanti ha sottolineato come la Protezione civile non sia un ministero, ma un servizio che deve essere radicato nel territorio, affinché “l’ultimo miglio” permetta di tradurre le informazioni in buone pratiche direttamente sul luogo dell’emergenza. Di fatto, come ha detto anche l’assessore Gianfranco Giuliante «Nell’emergenza i cittadini diventano protagonisti». A ribadirlo Salvatore Santangelo, tra i promotori dell’evento, «Durante una crisi i cittadini non vanno trattati come bambini, perché comunicazione signi-

Il tavolo dei relatori

Il pubblico

fica considerare l’individuo al centro. Fuorviati dalla psicologia delle folle abbiamo sempre pensato che il cittadino in tali momenti reagisca in maniera irrazionale, al contrario fornire loro informazioni puntuali in un contesto di consapevolezza ed educazione può ancorare la risposta al principio della responsabilità individuale». Il discorso ha naturalmente toccato anche il caldo tema della Commissione Grande Rischi e qui Galanti ha voluto sottolineare come «la Commissione

Grande Rischi non deve informare, ma supportare le decisioni con interpretazioni scientifiche». Accanto ai relatori già citati hanno partecipato anche il sindaco Massimo Cialente, Massimo Alesii, delegato regionale FERPI Abruzzo e Molise, Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo, Antonio Centi, presidente ANCI Abruzzo, Mauro Giammaria, manager Poste Italiane, Ernesto Lombardi, consulente esperto in nuove tecnologie

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seminari&convegni » di Martina Luciani

Quanto illumina

il sole della solidarietà? Presentato a Lanciano il progetto Defibrilla messo in atto dalla Croce Gialla

Il logo del convegno “Defibrilla”

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er un festeggiamento che non si dimentica, la Croce Gialla Lanciano ha deciso di spegnere le sue prime 25 candeline nel modo che più le è congeniale, attraverso solidarietà e prevenzione. In occasione del suo quarto di secolo la Croce Gialla ha infatti deciso di donare un defibrillatore al Liceo Scientifico Galilei di Lanciano attraverso il progetto Defibrilla con l’obiettivo di diffondere la cultura della prevenzione e dell’educazione civica fin da piccoli. L’importanza della prevenzione è, da sempre, infatti tra i temi più cari alla Croce Gialla, che continua ad investire in

» foto concesse da Croce Gialla

Un momento del convegno

formazione tra i suoi collaboratori, e in informazione, soprattutto tra i più giovani. Il progetto ha avuto il suo culmine nel convegno che si è tenuto nel Palazzo degli Studi di Lanciano. Incontro interessante e molto attuale sull’importanza della prevenzione, in special modo nello sport. Dopo la tragica morte del calciatore Morosini, nella primavera scorsa, durante la partita di calcio tra Pescara e Livorno, il dibattito sulla sicurezza nelle competizioni sportive si è fatto sempre più acceso. Testimonial dell’evento è stata la Virtus Lanciano, promossa in serie B nella scorsa stagione calcistica.

Al convegno sono intervenuti il dott. Antonio Falconio, direttore scientifico dell’evento, medico sociale della Virtus Lanciano e consigliere nazionale della Federazione Medico Sportiva Italiana, il dott. Evanio Marchesani, responsabile del sevizio della tutela della salute nelle attività sportive della AUSL di Pescara e medico dell’Associazione Italiana Arbitri e l’Avv. Luigi Toppeta, docente Libera Università Mediterranea-Casamassima Bari. Hanno inoltre partecipato i fratelli Pizzi, sportivi abruzzesi oro e argento nelle ultime Paraolimpiadi di Londra ed il campione di ciclismo Danilo Di Luca

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Le nostre proposte immobiliari residence Panorama - via Della Torre, (Silvi)

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eventi » a cura della redazione

Il tavolo dei relatori

Il pubblico in sala

La sfida del futuro: attrarre investimenti!

Con questo imperativo ad Avezzano si è cercato di trovare le modalità per affrontare le sfide per rendere il nostro un Paese migliore ed un Abruzzo Moderno

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esponsabilità, innovazione, rigore per la semplificazione, apertura internazionale, qualità e capacità creativa sono gli elementi essenziali per affrontare il futuro. Un “cocktail” emerso durante l’incontro “ATTRARRE INVESTIMENTI - Le sfide per un Paese migliore ed un Abruzzo Moderno”. Ad organizzarlo l’associazione Abruzzo Moderno, che si sta facendo conoscere sul territorio attraverso la promozione di dibattiti sui temi più caldi per la nostra regione. «La crescita economica è il vero bene comune di un territorio perché crea ricchezza nell’interesse e a beneficio di tutti. -Ha esordito la presidente Alessandra Rossi- Dagli investimenti, dall’industria e dalle imprese occorre ripartire per dare tono a un progetto vincente di crescita e contenere gli esiti negativi del passaggio recessivo». Un dibattito appassionante, coordinato dal direttore de “Il Centro”, Mauro Tedeschini, e al quale sono intervenuti Cesare Avenia, presidente Ericsson Italia, Innocenzo Cipolletta, presidente UBS Italia SIM S.p.A., Rodolfo De Laurentiis, consigliere d’amministrazione RAI, Fabio Spinosa Pingue, presidente Confindustria L’Aquila, e Gianni di Pangrazio, sindaco di Avezzano. La situazione dell’Abruzzo sta portando all’avvio di una vera “selezione naturale” delle imprese, con ripercussioni disastrose per la tenuta economica e occupazionale regionale, conseguente il difficile contesto finanziario e la competizione del mercato

globale. Infatti, in sala erano presenti i vertici delle altre associazioni di categoria, dei sindacati, di importanti aziende, delle camere di commercio. Un dibattito che ha preso le mosse dalla necessità e volontà di analizzare e cercare soluzioni idonee al perché l’industria abruzzese continui ad essere un sistema in grande difficoltà, incapace di recuperare livelli di produttività e competitività soddisfacenti. Per Avenia «Quando parliamo di un Paese moderno parliamo di un Paese che sfrutta tecnologie avanzate, quindi ICT, che permettono una società interconnessa. L’ostacolo dell’innovazione consiste in chi blocca il cambiamento perché deve difendere posizioni. Io parlerei piuttosto di “Innovation review” per modernizzare la PA: il risparmio parte dalla gestione e dalle idee». Università, ricerca e innovazione al centro anche dell’intervento di Innocenzo Cipolletta «Il mondo delle università è lo strumento per capire dove sta andando l’innovazione. È questa che genera la domanda. Ma non può esserci innovazione senza ricerca». A fare le conclusioni Rodolfo De Laurentiis, che ha sottolineato «Per cogliere le opportunità bisogna preparare il sistema Paese alle innovazioni, nel nostro territorio è necessario accelerare, andiamo troppo lenti. -E ha aggiunto- Oggi esiste una profonda dicotomia tra mondo delle imprese, che vivono la loro vita e le loro difficoltà, e quello delle istituzioni. Hanno velocità troppo diverse»

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COSTRUIAMO IL SUCCESSO DEI NOSTRI CLIENTI

Formazione

Finanza d’Impresa

Qualità e Ambiente

Sicurezza e Igiene nei Luoghi di Lavoro

Direzione d’Impresa

Sistemi Informatici Aziendali

Un’impresa vincente deve produrre qualità per soddisfare i clienti e generare valore per la sua proprietà, controllando i propri impatti ambientali, gestendo l’efficienza e l’efficacia delle sua attività, rispettando i diritti umani, per governare “il rischio imprenditoriale” e proporsi al mercato e al sistema creditizio come un brand impegnato nello sviluppo sostenibile, garanzia di continuità del business. Un modello organizzativo competitivo, ma anche agile e flessibile, deve controllare sistematicamente le proprie prestazioni, nella consapevolezza che il controllo genera attenzione e quindi pone le condizioni per incrementare il coinvolgimento e l’efficienza, in altri termini, garantire il successo della propria azienda. Profili Aziendali, partner delle imprese nel loro sviluppo, assiste i suoi clienti nel raggiungimento di questi obiettivi, mettendo a loro disposizione un gruppo di tecnici altamente qualificati in grado di implementare sistemi di gestione conformi ai più elevati standard internazionali. I numerosi interventi di successo già realizzati, sono la garanzia della nostra professionalità e competenza, che hanno guidato le nostre aziende clienti verso la certificazione, stabilendo precisi obiettivi temporali ed economici. La profonda conoscenza degli standard internazionali da parte dei propri tecnici, permette alla PROFILI AZIENDALI di realizzare sistemi integrati inerenti le diverse normative di riferimento, offrendo l’opportunità alle aziende di raggiungere i più elevati livelli di eccellenza. Servizi Offerti UNI EN ISO 9001:2008

UNI EN ISO 22000:2005

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UNI EN ISO 14001:2004

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Regolamento EMAS

OHSAS 18001

BRC E IFS

UNI 10939:2001

Sede legale e Uffici: via Ungaretti, 4 - 64013 Corropoli (TE) Tel.: +39 0861 855809 - Fax: +39 0861 807035 E-mail: info@profiliaziendali.it Web: www.profiliaziendali.it


eventi » a cura della redazione

Il Clivis, Cerasuolo prodotto dalla Cantina Sociale Colonnella

I soci della Cantina

CANTINA SOCIALE COLONNELLA, QUALITÀ CHE SI BEVE

I

Conosciamo una fiorente realtà vitivinicola in provincia di Teramo, la Cantina Sociale Colonnella

l settore vitivinicolo in Abruzzo è uno dei più floridi, e propone vini noti e apprezzati anche in ambito internazionale, la Cantina Sociale Colonnella rientra tra queste eccellenze. Nata nel 1971 a Colonnella grazie alla tenacia di un piccolo gruppo di coltivatori oggi vanta oltre 150 soci, che ogni anno conferiscono le loro uve provenienti da circa 400 ettari di terreno. Le straordinarie caratteristiche pedo-climatiche, il sottosuolo calcareo-argilloso, la presenza di numerosi corsi d’acqua e la vicinanza al mare, fanno di tutta l’area intorno a Colonnella un posto particolarmente idoneo a diverse forme di coltivazione e uno dei centri agricoli più fiorenti della Val Vibrata. Se poi a queste caratteristiche naturali si aggiunge l’antica esperienza dei vignaioli, fortemente impegnati nel preservare il connubio fra tradizione e modernità, ben si comprende come sia possibile ottenere dei vini di altissima qualità. Le ottime proprietà dei prodotti della Cantina Colonnella sono dimostrate dai numerosi riconoscimenti, fiore all’occhiello è quello dell’unica DOCG in Abruzzo, conseguimento avvenuto nel 2003, che ha incluso a pieno titolo il Montepulciano d’Abruzzo Colline Teramane “Barocco” nel ristretto novero delle DOCG italiane, a questo si accompagna un’altra preziosa riserva, il rosso “Cinque Colli” DOC di Controguerra, un vero gioiellino del gusto. Ma la Cantina Colonnella propone ben 19 etichette, dai classici DOC Montepulciano d’Abruzzo, Trebbiano e Cerasuolo, alle

» foto concesse da Cantina Sociale Colonnella

Malvasia e Passerina, a cui si aggiungono i vigneti a bacca rossa di Merlot, Cabernet Sauvignon e Pinot nero e quelli a bacca bianca di Chardonnay e Riesling per una produzione annua totale di 35 mila ettolitri.

La modernità si fa strada Impegnata da molti anni nella commercializzazione dei propri vini tramite i canali tradizionali, da qualche anno questa dinamica cantina ha deciso di intraprendere anche la strada dell’ e-commerce, per aprirsi a mercati sempre nuovi e internazionali. Ecco quindi la conquista di mercati come Germania, Belgio,Olanda, Lussemburgo, Svizzera, Inghilterra e poi USA, e da poco anche Cina. La continua ricerca della qualità del prodotto e del servizio erogato la conducono, nel settembre di quest’anno, grazie alla consulenza fornita dalla PROFILI AZIENDALI SRL, al conseguimento della Certificazione di Qaulità ISO 9001:2008. Ma com’è possibile raggiungere obiettivi così altisonanti? Ci risponde Livio Consorti, presidente della Società Cooperativa Agricola che gestisce la Cantina Colonnella: «La nostra cantina si propone di fornire ai clienti dei prodotti a prezzi competitivi garantendo un elevato standard qualitativo. Questo risultato viene perseguito attraverso un continuo miglioramento delle prestazioni in termini di efficienza ed efficacia delle attività svolte e nella valorizzazione del cliente finale. Solo mirando a questi obiettivi è possibile conquistare nuovi mercati»

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eventi » a cura della redazione

Sistemi di valutazione del personale,

due esperienze di successo In un incontro organizzazto dall’Aidp, si confrontano i colossi Dompè e Quartiglia

Un momento dell’incontro

A

idp Abruzzo e Molise ha scattato una foto, un’istantanea sul Giano Bifronte dell’organizzazione del personale nelle aziende del territorio. I sistemi di valutazione dei dipendenti diventano specchio dell’anima dell’impresa. Giano presenta le sue facce, raccontandoci due storie: l’una espressione della dottrina manageriale e dell’applicazione di un metodo sistematico di valutazione del personale, Dompè, l’altra con un’operatività spontanea e flessibile ed una valutazione del personale non strutturata, Quartiglia Spa. Narratore d’eccezione della Dompè è il suo HR, Pasquale De Lisa, che con precisione ci presenta la holding farmaceutica, nata a Milano come farmacia nel 1880, presente in 60 paesi grazie a delle joint venture, produttrice di 22 milioni di farmaci all’anno, grazie anche ai 500 dipendenti dello stabilimento di L’Aquila. Gli investimenti nella ricerca e nello studio dei farmaci biotecnologici la rendono un polo di eccellenza farmaceutico, in grado di fatturare 400 milioni di euro annui e di presentarsi sul mercato con una vasta gamma di articoli, primo tra tutti l’OKI. Le performance dei suoi dipendenti professionisti vengono valutate in base ad un rating semestrale sulle capacità manageriali, di business e di working style in virtù del ruolo aziendale occupato. Le matrici di merito, lo sviluppo del piano di carriera, l’incremento del salario e la calibration indicano i criteri di valutazione di questa impresa dai grandi numeri per qualità, ricerca e fatturato. L’altra faccia di Giano è invece introdotta con fantasia e familiarità dall’HR di Quartiglia Spa, Silvia Mattioli. La Quartiglia Spa è un’azienda di distribuzione

» foto concesse da AIDP

I partecipanti al seminario

alimentare nel settore Ho.Re.Ca, nata nel 1983 nel teramano, ha 6 uffici commerciali in Italia, 24 piattaforme distributive, 6 uffici commerciali, 2 cash and carry, 24 piattaforme distributive,140 dipendenti, 200 agenti, 13.000 clienti ed un fatturato annuo di 130 milioni di euro. La valutazione dei loro dipendenti non è strutturata, esplicita e condivisa, ma è emozionale, passionale, empatica. Si valuta il singolo, la sua energia, la sua capacità di fare gruppo, di affrontare le sue responsabilità condividendo dubbi, interrogativi e riflessioni dentro l’azienda. Il fine per un HR, secondo Silvia Mattioli, deve essere conoscere l’individuo e le sue esigenze, non raggiungere il virtuosismo tecnico nei criteri di valutazione, di bonus e di percentuali di perfomance. Emergono quindi due scelte diverse di fare impresa con i propri dipendenti, due modi diversi di concepire l’organizzazione ed il lavoro, ma entrambe sono accomunate da uno stesso identico risultato: crescita costante. Sorge così l’ interrogativo su quale sia la più corretta strategia di gestione di una squadra a fronte delle attuali problematiche economiche: applicare gli schemi organizzativi sul personale o assecondare le peculiari identità delle imprese italiane? Osservando il patrimonio aziendale che il territorio regionale racchiude, si nota come sia aziende strutturate che destrutturate chiudano, come la capacità di adattamento al cambiamento sia presente sia nelle piccole che nelle medie imprese. Qual è quindi la vera ricetta per rendere un’impresa vincente? Questo è l’interrogativo che gli HR di Aidp Abruzzo e Molise si pongono, mantenendo sempre al centro delle proprie riflessioni la persona

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eventi » di Marcella Pace

La solidarietà di “Due Ali per Pescara” scende in “cucina”

Terza edizione di “Alla Scoperta delle ricette del cuore”, il pranzo benefico a favore di due grandi progetti

‘Nduccio e il presidente della onlus Aldo Di Cosmo

L

a travolgente esuberanza di ‘Nduccio, lo spirito di solidarietà di tutti i partecipanti, l’impegno dell’associazione “Due Ali per Pescara”, e due grandi progetti da sostenere. Gli ingredienti per l’ottima riuscita delle “Ricette del cuore” c’erano tutti e il risultato è stato come sempre al di sopra delle aspettative. Per il terzo anno consecutivo, l’associazione benefica “Due Ali per Pescara” ha organizzato presso il Cafè Les Paillotes di Piazza Le Laudi, un pranzo speciale dove la solidarietà è stato il piatto principale. L’evento si è aperto con una vera e propria gara culinaria che ha visto sfidarsi ai fornelli due abruzzesi doc. Si tratta dell’imprenditore Mario Mascaretti, titolare di “Pac Food”, azienda di Elice, leader nel settore della grande ristorazione di tutto il centro sud Italia e un volto noto della nostra regione, il giornalista Rai, Franco Farias. I due “concorrenti”, affiancati da due assistenti e supervisionati dallo chef di casa Paillotes, Davide Pezzuto, hanno mostrato di cavarsela in cucina, proponendo i loro cavalli di battaglia. I piatti serviti da questi cuochi d’eccezione sono stati valutati da una giuria sorteggiata tra i presenti che ha decretato vincitore Mario Mascaretti. Presentatore e animatore di questo “mezzogiorno di cuoco” è stato il comico abruzzese ‘Nduccio, da sempre con la sua sensibilità al fianco di “Due Ali per Pescara”, che ha arricchito l’evento con il suo esilarante umorismo, trasformandosi persino in un eccentrico

» foto concesse da “Due Ali per Pescara”

Alcuni dei partecipanti al pranzo di solidarietà

battitore d’asta. Sì, perché nel corso del pranzo, sono stati venduti alcuni pregiatissimi pezzi di tartufo bianco d’Abruzzo, il cui ricavato si è aggiunto a quello della vendita dei biglietti di partecipazione alla manifestazione. L’intera somma raccolta verrà ora devoluta a favore di due progetti che godono del sostegno di “Due Ali per Pescara”. La onlus aiuta da tempo “La Casa di Cristina”, un’altra associazione pescarese che assiste i bambini disabili nel loro inserimento sociale. Nata per iniziativa di un gruppo di studenti universitari, con disabilità, l’associazione ha costruito una ludoteca, con una Fantastica Biblioteca di Giocattoli e una molteplicità di attività e iniziative dedicate, per garantire ai bambini con disabilità, il loro diritto al gioco, seguendo alla lettera quanto viene stabilito dalla Convenzione ONU che invita tutti i paesi ad attuare politiche ed iniziative tali da orientare le collettività in quella direzione. Al fianco di questo progetto, “Due Ali per Pescara” continua a voler assicurare il suo sostegno anche al reparto di Pediatria, dell’ospedale Spirito Santo di Pescara. Sono tre anni, infatti, che la onlus presieduta da Aldo Di Cosmo riesce grazie alla stretta collaborazione con il reparto dedicato alla cura dei più piccoli, e con il primario Giuliano Lombardi, a finanziare, garantendo lo stipendio ad un medico ed un infermiere, il servizio di pediatria d’urgenza, una corsia preferenziale per i bambini che devono ricorrere al pronto soccorso del nosocomio pescarese

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eventi » di Denia Di Giacomo

U

Un secolo per il Punch d’Abruzzo

n compleanno davvero speciale, al quale brindare con prodotti dal gusto unico, tutti “made in Abruzzo”. Parliamo dei 105 anni compiuti dall’azienda Evangelista Liquori, Importante ricorrenza per l’azienda Evangelista Liquori, leader nella produzione di liquori di stampo soprattutto tradizionale, come con sede a Sambuceto. Nata nel 1907 ha appena compiuto il mitico “Punch Abruzzo”, che occuben 105 anni ed è già pronta la quinta generazione pa un posto speciale, poiché rappresenta un vero e proprio apripista nel ventaglio dei prodotti offerti da questa storica azienda sempre attenta alle richieste di mercato e pronta ad accettare le sfide del momento, infatti già’ produce Lychee, PepperMint e speciali liquori Biologici. La Evangelista Liquori nasce nel 1907 a Borrello, un piccolo centro montano in provincia di Chieti e da allora la sua crescita è stata graduale ma continua. Gestita dalla famiglia Evangelista, Claudio, Ascensina e loro figlio Marco, questa solida realtà tutta abruzzese negli anni ha ottenuto numerosi attestati, riconoscimenti e medaglie d’oro grazie alla indiscussa qualità dei prodotti offerti. Recentemente è stata inoltre inserita nell’albo d’onore nelle aziende ultracentenarie registrate alla camera di commercio. Gestita dalla famiglia Evangelista Ascensina, Claudio e il loro figlio Claudio Cosanni Marco Cosanni Marco il 2013 per Evangelista Liquori promette grandi emozioni, in primis grazie ad un evento per festeggiare questo ambito traguardo che si svolgerà sia nella nostra regione che nella città di Londra dove i prodotti Evangelista sono diventati sinonimo di qualità al punto che Ascensina è appellata con il simpatico epiteto di “Lady Limoncello”. La data di questi eventi per adesso è ancora top secret ma Marco Cosanni ci svela: «L’emozione per aver raggiunto un simile e così grande traguardo è semplicemente indescrivibile e la nascita di mia figlia, Giorgia, che dà inizio alla quinta generazione, proietta “Evangelista Liquori” verso mete sempre più ambite». Ma da dove nasce la lunga storia di Evangelista Liquori? Da Antonio Evangelista, nei primi del ‘900 sindaco di Borrello, uomo di grande tempra con una spiccata passione per l’alchimia. Antonio Evangelista nelle fredde serate invernali soleva prepararsi una “speciale bevanda” che scaldata al fuoco del camino, sprigionava un profumo così intenso ed inebriante da suscitare la curiosità del paese, fino a quando, spinto dalle continue richieste, decise di perfezionarla per farne il “Punch Abruzzo”. E’ così che, per la sua alta qualità, il “Punch Abruzzo” ha negli anni conquistato diversi premi inserendosi con successo anche nei mercati Esteri, diventando uno dei prodotti di punta della Evangelista Liquori. Come si raggiungono questi risultati? «Con passione, dedizione e spirito di sacrificio, questi sono i valori che si sono spontaneamente tramandati di generazione in Ascensina Evangelista generazione», parole del giovane Marco Cosanni

» foto concesse da Evangelista Liquori

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eventi » a cura della redazione

14 agosto 1938, XIV Coppa Acerbo, Tazio Nuvolari su Auto Union D/2985cc n°40 esce dal tornante di Spoltore.

“Tazio Nuvolari e la Coppa Acerbo” Questo il titiolo del libro scritto da Francesco Nuvolari, cugino del grande “Nivola”

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li uccelli nell’aria perdono l’ali quando passa Nuvolari”. Così il mitico Lucio Dalla descriveva Tazio Nuvolari. Da oggi anche un libro celebra questo grande pilota “Tazio Nuvolari e la Coppa Acerbo” di Francesco Nuvolari, cugino del grande Nivola, presentato in occasione dell’ultimo Gran Premio d’Italia di Formula Uno. La Coppa Acerbo per la provincia di Pescara rappresenterà uno dei momenti più felici della sua recente storia. Nuvolari corse numerose volte la Coppa Acerbo. Il 14 agosto 1932 davanti a Maria José del

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Belgio e Umberto di Savoia, Principi di Piemonte, vinse l’VIII edizione. Considerato il successo dell’anno precedente furono raddoppiate le tribune di piazza Duca degli Abruzzi e, alla fine del lungo rettilineo pescarese, all’interno della curva della stazione, fu organizzata un’area per oltre ventimila posti popolari: la vicinanza della stazione la rendeva particolarmente comoda da raggiungere e lasciare terminata la gara. Per la prima volta a Pescara, accompagnata dall’ingegnere Neubauer, era presente la squadra Mercedes, anche se nel 1932 la Casa di Stoccarda non partecipava ancora ufficialmente alle corse. Le vetture


“SSKL” di 7004cc. di cilindrata erano due, alla loro guida Manfred von Brauchitsch e Albert Broschek che si era già distinto alla Mille Miglia e al Gran Premio di Lemberg dove arrivò secondo. Durante la gara Tazio stabilì anche il giro più veloce su l’Alfa Romeo B P3-n°8 alla media di 146,785 Kmh, record che sarà battuto solo nel 1957 da Stirling Moss su Vanwall, che fece registrare l’eccezionale media di 157,507 Kmh. Il 1932 fu per il Mantovano volante un anno indimenticabile: sarà il nuovo campione italiano assoluto e vincerà il Campionato Automobilistico Internazionale, grazie alle vittorie dei G.P. d’Italia, Francia e Germania. Nel 1933 dopo aver vinto con la Maserati a Spa-Francorchamps, il IV Gran Premio del Belgio, il XIII Circuito del Montenero-VII Coppa Ciano e il Gran Premio di Nizza, arrivò secondo alla IX edizione della Coppa Acerbo. Nivola dopo un avvincente duello con Campari, all’undicesimo giro quando era saldamente al comando fu costretto a fermarsi alcuni minuti ai box per un eccessivo riscaldamento dello snodo della trasmissione, il tempo perduto non gli permise malgrado una rabbiosa rimonta di tornare in testa. L’anno seguente, alla X edizione della Coppa Acerbo, furono introdotte lungo il circuito tre varianti per limitare l’eccessiva velocità delle auto in gara. Un’altra novità, che rese la competizione ancora più interessante, fu la creazione, dopo 400 metri circa la “variante fissa B” presso la Chiesa del Carmine di Montesilvano, della base cronometrata del “chilometro lanciato” fra i km 18 e 19 del circuito dove Caracciola ed Henne su Mercedes raggiungeranno durante la corsa i 290,322 km/orari. Alla gara oltre alle vetture italiane erano presenti, infatti, anche le Auto Union Tipo A e le Mercedes Benz W25. Al 17° giro, alla fine della parte mista di Cappelle, Guy Moll su Alfa, dopo aver urtato con una ruota Henne su La copertina del libro Mercedes mentre lo stava superando, perse il

15 agosto 1934, X Coppa Acerbo, Tazio Nuvolari su Maserati 8CM/3000cc-n°30 secondo assoluto alla media di 127,102 km/h

controllo della sua auto e dopo un terribile schianto morirà sul colpo. Tazio alla fine dell’estenuante competizione arriverà secondo. Nelle seguenti edizioni a causa di noie meccaniche o perché alla guida di auto non affidabili non riuscirà più a terminare la corsa. Il libro, pubblicato in una tiratura limitata in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia e per ricordare i 50 anni trascorsi dall’ultima edizione della gara pescare, lega quindi il circuito abruzzese al pilota automobilistico italiano più famoso ed amato, Tazio Nuvolari. Al suo interno sono presenti circa 300 foto, moltissime delle quali inedite, che riprendono i piloti con le loro rispettive auto lungo le strade che ancora oggi seguono l’anello del circuito storico pescarese. Una particolare cura è stata seguita per la stampa del volume e per la sua veste grafica per valorizzare al meglio i contenuti presenti. Questo volume infatti ha la stessa veste grafica di “D’Annunzio & Nuvolari. Il poeta, il pilota e la tartaruga”, dello stesso autore, che ha avuto un notevole successo editoriale

L’AUTORE DEL LIBRO Francesco Nuvolari, architetto e storico dell’arte, ha pubblicato più di venti libri con le case editrici: Arsenale, Byblos, Electa, Mazzotta, Mondadori e Laterza di Bari. Come storico dell’arte ha curato importanti eventi per valorizzare la cultura e il patrimonio storico dell’Italia in Francia e negli USA. Nel 2000, per motivi di famiglia si trasferisce a Pescara. Dopo aver vinto un concorso nazionale bandito dal Comune di Pizzoli è impegnato attualmente alla progettazione del recupero di una parte del territorio comunale rovinato dall’evento sismico del 6 Aprile 2009. Attualmente vive fra London (Dulwich) e Pescara.

» foto concesse e autorizzate da Francesco Nuvolari

Francesco Nuvolari alla guida di un’Alfa Romeo 2300cc del 1932.

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eventi » di Marcella Pace

La locandina dell’evento

Il presidente Anna Berghella

Sulmona, città di “Ars, Eros e Cibus”

L’associazione Fabbricacultura ha promosso nella città Peligna due giornate dedicate al confetto e al poeta latino Ovidio

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uando la letteratura latina si fonde insieme all’arte culinaria, il risultato è un evento dal successo assicurato. Ideatore di questo sorprendente mix è stata l’associazione Fabbricacultura, presieduta da Anna Berghella, nata un anno fa a Sulmona per volontà di un gruppo di imprenditori e professionisti, per la promozione e la valorizzazione del patrimonio storico e culturale della Provincia dell’Aquila e della Regione Abruzzo. Proprio Fabbricacultura ha organizzato per l’8 e il 9 dicembre scorsi una due giorni dedicata alla valorizzazione della città di Sulmona e della Valle Peligna tutta. Ingredienti primari di “Ars, eros, cibus”, evento realizzato su progetto della Camera di Commercio e con il patrocinio del Comune di Sulmona, il confetto, uno dei prodotti simbolo per la regione Abruzzo che da secoli caratterizza la città di Sulmona e la poesia del latino Ovidio, uno dei più grandi poeti dell’antichità, che a Sulmona nacque e le cui opere rappresentano una delle fonti più importanti per l’arte e la letteratura di tutti i tempi. Passeggiando tra le vie del centro storico di Sulmona, i partecipanti hanno potuto ascoltare i versi appassionati declamati da un “Ovidio in carne e ossa”. Letteratura protagonista anche durante la presentazione del libro “Processo di Ovidio”, con la presenza di Ricky Tognazzi e del prof. Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca. In occasione della manifestazione, l’azienda Di Carlo ha aperto le sue porte, dando a tutti la possibilità di scoprire segreti e curiosità della

produzione del confetto in tutte le fasi della sua lavorazione. Porte aperte anche al Museo del Confetto presso l’azienda Pelino. Le imprese sono state coinvolte anche in una sperimentazione artistica innovativa. Sette giovani artisti italiani, abbinati ad altrettante case produttrici di confetti, hanno realizzato opere di vario genere utilizzando come materiale prevalentemente i confetti. Molti anche i giochi proposti da Fabbricacultura. Da “Contailconfetto” per capire quanti confetti erano custoditi all’interno dell’urna posta dentro il Palazzo dell’Annunziata, alla “Caccia al tesoro dell’amore”, organizzata in collaborazione con il Sestiere Japasseri per coppie di innamorati. Spazio anche ai concorsi. “Scatto d’amore” ha visto i fotografi produrre le loro foto sul tema “Sulmona terre d’amore”, ritraendo una coppia di innamorati con lo sfondo della città o del territorio del Centro Abruzzo, mentre “Partecipa anche tu alla frase d’amore più romantica” ha coinvolto circa 25 operatori commerciali impegnati nel progetto “kit dell’amore”, dove sono stati realizzati gadget promo pubblicitari. Fabbricacultura ha inoltre organizzato in collaborazione con Adecco un corso di 104 ore “Destination Manager -Addetto al marketing e allo sviluppo del turismo e del territorio” riservato a 10 giovani disoccupati. Terzo grande protagonista della due giorni, il gusto, grazie ad importanti collaborazioni con l’Associazione Italiana Sommelier, Slow Food e chef d’eccezione come Niko Romito che hanno offerto laboratori del gusto, cene afrodisiache e “matrimoni” d’eccezione tra confetti e montepulciano d’Abruzzo

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hanno collaborato

Riccardo Savella

Andrea Bonanni Caione

ict | pag. 67

lavoro in corso | pag. 75

Laureato in Economia e commercio all’Università Luiss nel 2001, ha conseguito un Master PMI in Bocconi nel 2003. Oggi è presidente provinciale e consigliere nazionale sia per i Giovani Imprenditori Confcommercio L’Aquila che per Federazione Moda Italia, da fine 2011 è anche presidente del Comitato per l’Imprenditoria Giovanile della CCIAA dell’Aquila.

È responsabile del supporto tecnico informatico della Direzione Generale dell’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Laureato in Economia e Management delle Imprese, ha conseguito tre specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration. È Accademico Ordinario della Pontificia Accademia Tiberina, prestigioso Istituto di Cultura Universitaria e di Studi Superiori e Presidente Onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche (SISIT). Ha avuto incarichi di docenza in diverse università italiane e ha collaborato per attività di alta formazione con la facoltà di Informatica dell’Università Politecnica di Valencia e di Madrid.

Andrea Bonanni Caione è avvocato e il Managing Partner dello Studio Legale LABLAW di Pescara. Entra in LABLAW a ottobre 2011 dopo un’esperienza di 3 anni maturata come partner dello studio legale associato Lamparelli Bonanni Caione e dopo un’esperienza di 8 anni come Partner nell’Associazione Professionale “Carboni-Paolucci”. Si occupa in via esclusiva di tutela giudiziale e assistenza stragiudiziale in favore delle imprese, in materia commerciale, civile e del lavoro. In tale ultimo ambito ha maturato significative esperienze in materia di somministrazione di manodopera ex d.lgs. n. 276/2003, profili giuslavoristici connessi al compimento di operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, trasferimenti d’azienda), contrattualistica inerente i rapporti di lavoro subordinato a termine e gestione dei rapporti di agenzia.

Simone D’Alessandro Primo piano | pag. 40 È scrittore, docente universitario, saggista e copywriter. Autore di opere di carattere scientifico. Dal 1997 è sceneggiatore di spot, cortometraggi e documentari. È Copywriter Senior presso CARSA Spa, agenzia leader nella comunicazione ambientale. Segue un dottorato di ricerca presso la facoltà di Scienze Sociali dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti. Vincitore del premio nazionale di letteratura Parco Majella 2007, del premio letterario nazionale Alceste de Lollis e del premio Manzoni.

Luigi Carunchio fisco | pag. 63 Socio fondatore dello studio “Valore” Professionisti Associati in Lanciano, struttura associata tra commercialisti che ha creduto nell’organizzazione dell’attività professionale in gruppo. Si occupa da sempre delle problematiche di categoria e per questo attualmente ricopre, tra le altre, la carica di presidente nazionale dell’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed esperti contabili, principale sindacato di riferimento dei commercialisti italiani. Presidente altresì della Fondazione Nazionale Centro Studi UNGDC il cui comitato scientifico è presieduto dal prof Lupi.

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Antonio Teti

Abruzzo che produce | pag. 31

Filippo Paolini norme&leggi | pag. 71 Nello studio legale di cui è titolare, esercita la professione forense prevalentemente nel ramo del diritto commerciale. È consulente giuridico di diverse aziende, abruzzesi e non, in materia di contratti, diritto societario e crisi dell’impresa. È consulente giuridico, dal 2003, dell’Ufficio Legale Federazione Italiana Giuoco Calcio – A.I.A. Laureato in Giurisprudenza a soli 23 anni, è iscritto dal 2001 all’Albo degli Avvocati presso il Tribunale di Avezzano.

Chiara Strozzieri In cornice | pag. 127 Laureata in Tecnica Pubblicitaria presso la Lumsa di Roma, svolge attività di critico d’arte e copywriter. Ha curato significative rassegne nazionali e mostre d’arte contemporanea e redatto saggi critici per cataloghi. Ha tenuto conferenze in luoghi pubblici di prestigio quali l’Istituto Italiano di Cultura a Vienna, il Collegio Raffaello di Urbino, il Lavatoio Contumaciale di Roma. Nel 2010 fa parte della commissione inviti al XXXVII Premio Sulmona insieme a Vittorio Sgarbi, presidente.


A R T E C U LT U R AC I N E M A L E T T ER AT U R A M U S I C A M O DAV I AG G I T U R I S M O G A S T R O N O M I A A R T I G I A N ATO

» a cura di Denia Di Giacomo

121traparentesi News in pillole

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PESCARA SI RINNOVA: IL BELLO E IL BRUTTO 125salus, il cibo per vivere meglio UN “DOLCE” NATALE

127Arte&co. IL MISTERO DI DIO: MAURIZIO ROMANI LO INDAGA A L’AQUILA

134Arte&co. La condivisione della differenza

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traparentesi Eventi

L’Associazione abruzzesi in Romania presenta i progetti del 2013

Forum Abruzzo-Romania il 24 e 25 gennaio, con l’arrivo di imprenditori romeni nella nostra regione, e “ByAbruzzo” a Bucarest dal 7 al 17 mar zo. Son o questi gli eventi 2013 che Claudio Tese o, presidente dell’Associazione Abru zzesi attiva nel paese dell’Est Europa, ha presentato all’Ekk di Città San t’Angelo, nell’ambito di una serata convivial e per celebrare la Festa naziona le della Romania. Il 1 dicembre, ha spiegato il professor Angelo Varrasso nel suo intervento, i romeni celebrano l’unificaz ione con la Transilvania del 1918. scelta nel ‘90, dopo la rivoluzione Festa che ha abbattuto il regime comunis ta di Ceausescu e ripristinata la democrazia. L’Associazione abruzzes i in Romania conta oltre 60 soci perl opiù imprenditori, “tutti residenti nel Paese – precisa Teseo, come prev isto dalla legge regionale sull’emigraz ione – In Romania la maggior parte degli italiani operano sul post o pur mantenendo la residenza in Italia”. Il sodalizio sta per essere iscritto all’Albo delle Associazioni all’e stero del Cram.

EVENTI

Chocofestival: oltre 30 mila presenze Oltre 30 mila presenze, con persone provenienti da ogni parte d’Abruzzo, registrate nei tre giorni della manifestazione, stand presi letteralmente d’assalto con il centro storico di Chieti vivo e pulsante fino a tarda sera. La quarta edizione del Chocofestival, la kermesse dedicata al cioccolato organizzata da Confartigianato, chiude i battenti con numeri davvero importanti. Il Chocofestival, in appena tre giorni, ha riversato in centro giovani e intere famiglie, migliorando il dato dello scorso anno. A quanto pare il cioccolato mette d’accordo tutti!

PREMIAZIONI

“Premi internazionali Dante Alighieri ” di Pescara L’Audito

rium Flaiano, lo scorso 1° dicembr e ha ospitato la dodicesima ediz mi internazionali Dante Alighieri”. ione dei “PreL’evento, come ha sottolineato il pres idente dell’associazione, Cesare Giancola, ha lo scop o di celebrare la promozione della cultura italiana nel mondo. La serata è stata condotta dal giornalista RAI Franco Farias affia ncato da Cristiana Marinucci ed è stata inaugurata dalla suggestiva lectura Dantis della regi niet ta Feruglio. I premiati di questa sta Maria Antoedizione sono l’imprenditore Antonio del Conservatorio di Musica “Luisa Pavone; il direttore D’Annunzio” di Pescara Massimo Magri; l’ammiraglio di Squadra della Militare italiana Cristiano Bettini; il Marina presidente Fondazione Premio Gali leo 2000 Firenze Alfonso De Virgiliis; dente regionale FAI Abruzzo e Mol il presiise e presidente associazione dim ore storiche italiane Massimo Luca manifestazione si è svolta sotto l’alto Dazio. La patrocinio del Presidente della Rep ubblica, della Presidenza del Consigli Ministri, del Ministero dei Beni e le Attività Culturali, Università degli Stud o dei i G. D’annunzio Chieti-Pescara, Pres del Consiglio Regionale, Comune idenza di Pescara e Provincia di Pescara.

TEATRO

PAPA’ A TEATRO CON MAMMA E ma ro e papà”, tradizionale rassegna di teat

Torna “A teatro con mam ro Stabile di Innovazione in colragazzi organizzata da L’Uovo Teat cultura del Comune dell’Aquila. alla rato laborazione con l’Assesso dei quali di compagnie nazionali Nove sono i titoli in cartellone, sei de L’Uovo, che andranno in scetre e lità di comprovata professiona mbre al 24 mar zo, sempre alle na a domeniche alterne dal 18 nove ità di quest’anno la programNov i. zzes ore 17.00 in vari teatri abru di intrattenimento alle festività natalizie come proposta mazione di uno spet tacolo durante mblea Teatro (domeAsse di o” gatt il e ella “La gabbian ternativo per i bimbi e le famiglie con appuntamento con ale izion (domenica 10 febbraio) il trad nica 30 dicembre) e per carnevale bini in maschera. bam dei ta para sa festo luderà con una le “Maschere in scena” che si conc ve.it; TEL: 0862.1960851 INFO: www.teatroluovo.it; luovo@li

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traparentesi

Apre a Colonnella il secondo centro Design Outlet Italiano ndo centro Design Outlet Italiano ideato e sviluppato da

Eventi

Aprirà il 19 dicembre il seco come un concept ilInProgress. Il centro si presenta Mario Esposito presidente di Reta icati all’arredo ded nte ame inter i 00 metri quadrat unico e innovativo sviluppato in 16.0 e al design. pleta: dall’arcato con un’offerta merceologica com Una realtà che si propone sul mer , fino al tessiione ento, dal casalingo all’illuminaz et, capace redo di interni ed esterni al complem Outl le cana del iva ibut all’efficacia distr al granle. Un mix di forte richiamo associato gn desi del nti e in grado di aprire le porte nziali orre di attirare flussi di clientela importa conc zi prez a uove prom Riviera Adriatica at form vo de pubblico. Design Outlet Italiano nuo un . Il centro propone italiano, il tutto scontato dal 30 al 70% ento ign Des dam rati. arre dell’ accu lio izi serv meg il e e ali cità zion l’uni ze emo dedicato all’acquisto con esperien ne di qualità distributivo che arricchisce il tempo ani designer, architetti, alla ristorazio giov ai ilità visib de gran offre atica Adri ra Rivie no Italia et Outl de valore. il ed è coinvolta in partnership di gran re una prestigiosa partnership con rirsi al meglio nel territorio, vanta inolt inse di fine al no, Italia et Outl ign Des Alessandro Preziosi Teatro Stabile d’Abruzzo, diretto da

MUSICA

GRANDE CONCERTO PER I CELEBRAR E I PREMI DANTESCHI Degna conclusione dei Premi Inter nazionali Dante Alighieri 2012 con uno splendido e partecipato concerto che si è tenuto sabato 1 dicembre 2012 al Teatro Flaiano, al quale ha partecipato il sindaco di Pescara, numerose autorità locali oltre al fond atore e presidente dei Premio Flaia no, professor Edoardo Tiboni. Il conc erto è stato eseguito dall’Orchestra del Conservatorio “Luisa D’Annun zio” di Pescara, diretta dal Maestro Roberto Molinelli con la partecip azione del bandoneon solista Mar Stefano Pietrodarchi. Sono state eseg io uite musiche di Nino Rota, Ennio Mor ricone, Nicola Piovani, Luis Bacalov, Roberto Molinelli, con un’a pprezzatissima esecuzione della colonna sonora di “Poi Qualcuno”, su proiezione dell’omonimo cortometraggio di Luciano Dolcini, per il quale la musica è stata scrit ta. Al termine il pubblico, tutto in piedi, ha riser vato ai protagonisti della serata un prolungato e caloroso applauso.

: Leadership & Comunicazione efficace Confindustria docet aci ne efficace - costruire relazioni effic

SEMINARI

Leadership & Comunicazio titolo del seminario organizzato nella vita e nel lavoro, questo è il ia Pescara, in collaborazione ustr find Con dai Giovani Imprenditori di Hotel Alcione di Francavilla al con i Giovani Imprenditori Edili al Park Addari, promotore dell’inidro san Ales Mare. Dopo l’introduzione di acci, Life and Business Coach di ziativa, è inter venuto Angelo Bon biamento, la leadership situacam il i: Prometeo Coaching, tra i tem raggiungere obiettivi “S.M.A.R.T“, zionale, motivarsi e motivare a trato diversi casi e modalità di illus ha i e Temporizzabili. Bonacci listic Rea ili, ssib Acce li, rabi Misu , Specifici ducendo la testimonianza di Franco za di coach a livello nazionale intro approccio, grazie alla sua esperien A, creando un interessante paralserie io con esperienze anche in Calc ara Pesc del e ator allen ex o, Odd insegnante di educazione fisica, ha li. Il professor Oddo, è stato anche lelismo con le dinamiche azienda io e nel saper motivare individualcalc di oltà nel gestire una squadra diffic le e ioni isfaz sodd le to onta racc e le pressioni che scaturiscono con i media, la proprietà, la tifoseria mente i giocatori, il delicato rapporto da questa complessità.

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MOSTRE

COSì LONTANI COSì VICIN I

Dal 30 novembre, fino al 20 gennaio 2013, pre sso lo Spazio Esposizioni Temporan ee di Palazzo de’ Mayo a Chieti si terrà la mostra “Così lontani così vicini” a cura di Ga briele Simongini, un evento che chiude il 2012 della Fondazione CariChieti, sot to il segno dell’arte. La mostra rappresenta un dialogo fra due artisti anagraficamente lontani ma vicini per un a comune visione originaria e cosmogonic a, 31 opere degli artisti (classe 1922), riconosci Vasco Bendini uto dalla critica come uno dei padri dell’infor Matteo Montani (classe male italiano, e 1972), artista di spicco fra gli emergenti italiani, con di età anagrafica dif fer ente. L’ingresso alla mo ben 50 anni stra è gratuito. INFO: ww w.fondazione carichieti.it ; tel: 0871. 359 801

ATTUALITA’

NELLA PROVINCIA DI TERAMO SI VIVE MEGLIO!

La provincia di Teramo prima in Abruzzo per qualità della vita: lo attesta la classifica del Sole 24 Ore 2012, che annualmente misura la vivibilità delle 107 province italiane sulla base di un set di 36 indicatori. «Un risultato – commenta il presidente della Provincia, Valter Catarra – che attesta come il nostro territorio, pur nel momento di generale difficoltà e crisi economica, sia riuscito non solo a tenere ma a risalire di ben sette posizioni rispetto allo scorso anno, attestandosi al 62esimo posto nella classifica nazionale. Tra i risultati più interessanti quelli che riguardano il tenore di vita; servizi, ambiente, sicurezza, infrastrutture per il tempo libero e, sul versante economico, il numero di nuove imprese e il tasso di imprenditorialità giovanile, unito all’elevato numero di giovani laureati».

EVENTI NATALIZI

Stù In piazza a Montorio!

Dal 14 dicembre al 5 gennaio 2013, Montorio al Vomano, ospiterà come di consueto l’ evento “Stù in piazza”, una simpatica ed originalissima manifestazione che vede un antico gioco con le carte il protagonista assoluto. L’evento coinvolge quasi tutta la cittadinanza del paese e si svolge nella piazza principale, in un clima di festa e allegria dove grandi e piccini si divertono in modo genuino. Anche quest’anno si svolgerà il torneo under 16 e numerosi saranno gli intrattenimenti. INFO: www.stuinpiazza.it

EVENTI NATALIZI

Presepe Vivente di Rivisondoli: 62

volte Natale!

Il Presepe vivente di Rivisondoli com pie 62 anni e lo fa all’insegna della tradizione. Dopo il Bambinello anche i due ruoli piú importanti e rappresentativi saranno impersonati da residenti di Pescocostanzo. Sará addirittura il sindaco Pasqualino Del Cimmuto a indossare i panni di San Giuseppe. La vestizione dei figuranti si é tenu ta nella piccola chiesa del Suffragio da dove il picc olo corteo ha sfilato per raggiung rocchiale. «E’ sempre un’emozione ere la chiesa parforte preparare la nostra manifest azione principe», é il commento del sindaco di Rivisondoli Roberto Ciam paglia, «e quest’anno la rafforziam o coinvolgendo il comprensorio con la presenza del sindaco di Pescocos tanzo della figlia che impersonerà la Madonnina. Il tutto nel segno di una collaborazione tra i due Comuni che va avanti ormai da molto tempo. Altre sorprese sono previste per la sacra rappresentazione del 5 gen naio con scenografie particolari che lasceranno tutti senza fiato».

EVENTI NATALIZI

NATALE A L’AQUILA Natale all’Aquila nasce sotto un segno speciale. E’ stato infatti presentato un cartellone degli eventi del Natale aquilano 2012 - 2013 molto ricco, con eventi culturali, manifestazioni, spettacoli teatrali, concerti, mostre, sport, mercatini di artigianato locale e prodotti tipici, e molto ancora, per un totale di oltre 140 appuntamenti che si terranno fino al 13 gennaio 2013. Il programma è stato presentato dall’assessore alla Cultura Stefania Pezzopane alla presenza dell’assessore alle Attività Produttive Marco Fanfani e l’assessore al Turismo Lelio De Santis. INFO: www.comune.laquila.it

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Spesso la vita frenetica e il lavoro sedentario ci inducono verso un’alimentazione del tutto sbagliata, frettolosa e non corretta per il nostro corpo. Seguendo la giornata tipo di un manager, ecco alcuni consigli di un esperto nutrizionista

salus, il cibo per vivere meglio » di Pietro Campanaro

UN “DOLCE” NATALE

La tradizione di preparare dolci per il periodo delle feste natalizie è molto antica ed è nata con il Natale stesso e ogni parte del mondo dove si festeggia questa ricorrenza ha il suo tipico dolce natalizio, scopriamo il modo intelligente per mangiari i sia permessa una premessa da nutrizionista, i dolci sono buoni e sarebbe un peccato non gustarli specie in un periodo come quello delle festività natalizie, ma vanno consumati con “intelligenza”, per esempio mai sostituire un pasto con un dolce, anche se aritmeticamente l’apporto di calorie potrebbe essere lo stesso, in termini di nutrienti non lo è di sicuro, il dolce generalmente è ricco di carboidrati e grassi e povero in fibre per cui andrebbe a stimolare troppo alcuni meccanismi ormonali che favoriscono l’ingrassamento, specie quello addominale. Meglio garantire quello che serve in termini di nutrienti, fibre, minerali e vitamine con un pasto regolare e poi aggiungere il dolce, in questo modo se ne controlla meglio la quantità di assimilazione. Altro modo di consumare i dolci con intelligenza è quello di mangiarli a colazione, in questo caso l’organismo ha tutta la giornata davanti per poterli smaltire. Nella tradizione italiana i dolci natalizi hanno origini diverse e generalmente sono ricchi di ingredienti calorici come uova, burro, strutto, marmellate, cioccolato, frutta secca, ecc., ciò è dovuto al fatto che il Natale dalle nostre parti arriva in pieno inverno e quindi sono dolci corroboranti che in tempi di minor abbondanza avevano anche lo scopo di ricaricare di energie il corpo. Molti dolci provengono dalla tradizione popolare e sono un mix di quello che si poteva avere a disposizione nelle case come conserve di marmellata, noci, mandorle, uvetta, castagne, miele e via dicendo. Molto curiosa è l’origine del panettone inventato a Milano da uno sguattero di nome Toni che aveva messo insieme una pasta per il pane condita con canditi e uvetta avanzati da una precedente preparazione, questa pasta levitata ebbe un gran successo e venne chiamata “pan del Toni” da cui panettone. Più nobile sembra essere l’origine del pandoro, tipico veronese, derivante da un dolce a forma conica ricoperto da foglie

d’oro da cui il nome. Molto più incerta l’origine del torrone (araba, romana o addirittura cinese) in cui miele, zucchero e frutta secca sono miscelati in diverse preparazioni. Anche l’Abruzzo ha la sua ricca e variegata tradizione di dolci natalizi e ogni provincia o addirittura città ha il suo dolce tipico, per esempio a Pescara c’è il Parrozzo (o pan rozzo) antico pane delle mense contadine che un pasticcere pescarese agli inizi del novecento ha arricchito con mandorle tritate e ricoperto di cioccolato, a l’Aquila fin dal 1800 si produce il torrone morbido di cioccolato con le nocciole, tipiche a Chieti e provincia le neole (pizzelle nel pescarese) fatte con pasta da biscotto cotta tra due piastre arroventate e i bocconotti con ripieno a base di cacao e mosto cotto molto diffusi anche nel teramano dove il ripieno è spesso fatto con marmellata d’uva, particolarissimi a Teramo e provincia i calgionetti, sottile pasta sfoglia ripiena di un impasto di ceci o castagne, liquore, frutta secca e cioccolato e poi fritta, ma anche i pepatelli, biscottini secchi e duri tipo cantuccini a base di miele, mandorle e pepe; tipiche di questa zona anche le sfogliatelle, pasta frolla sfogliata ripiena con marmellata e mandorle tritate. Altri tipici dolci natalizi abruzzesi sono gli spumini fatti con l’albume delle uova e mandorle tritate e i torroncini, bastoncini a base di albume, mandorle e zucchero ricoperti da glassa, la croccante di mandorle, zucchero caramellato con mandorle tostate e la nociata, simile alla croccante ma fatta con noci tritate grossolanamente, tipicamente adagiata su foglie di alloro e ancora i libretti di fichi secchi con in mezzo la mandorla e un pezzettino di cioccolato e... potrei veramente continuare per pagine e pagine a parlare dei dolci natalizi caratteristici della nostra regione ma mi fermo qui, nella speranza di non aver fatto torto a nessuno dimenticandone qualcuno ma sono veramente tanti e con diverse varianti da città a città. Auguro a tutti i lettori un “Dolce” Natale e Buone Festività!

info_ Dr. Pietro Campanaro Medico-Chirurgo Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, Fitoterapeuta Giulianova - Teramo - Pescara - Ascoli Piceno - Fermo www.fitomedicina.it - info@fitomedicina.it gruppo su Facebook: Nutraceutica e Fitomedicina

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arte&co.

/ incornice

» di Chiara Strozzieri

IL MISTERO DI DIO: MAURIZIO ROMANI LO INDAGA A L’AQUILA Una mostra nel cuore della città per ripartire dalla bellezza e dalla fede

» foto concesse dall’artista

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arte&co.

el centro storico dell’Aquila, dove la maggior parte delle strade sono chiuse dal sisma del 2009 e sono pochissimi gli esercizi commerciali riaperti, c’è stata la volontà da parte del Gruppo Valentini di destinare il piano terra del palazzo delle ex poste a mostre di arte contemporanea che rappresentassero un auspicio alla ripresa piena delle attività del territorio. Qui si è svolta la personale dell’artista emiliano Maurizio Romani, la cui produzione aderisce da sempre al tema sacro, caro all’autore fin dagli anni di formazione presso l’Ordine dei Cappuccini di Parma. La mostra d’arte sacra è stata allestita in un ambiente raffinato e confortevole, dalle cui ampie vetrate tuttavia era possibile scorgere le macerie che ancora non sono state rimosse e i palazzi tenuti in piedi dai puntellamenti. Il contrasto tra emozioni diverse che il dentro e fuori la mostra suscitavano, è riuscito ad amplificare la forza delle opere di Romani e l’importanza di un tema con cui gli aquilani si sono dovuti necessariamente misurare dopo la tragedia del terremoto. Quale sia il senso dell’esistenza umana è una questione all’ordine del giorno e naturalmente l’artista che decide di esporre in un momento e in un luogo così difficili non ha la pretesa di azzardare una risposta. Semplicemente Maurizio Romani suggerisce che la chiave migliore per leggere la realtà e il destino dell’uomo sia concentrarsi sulla verità fondamentale del credo cristiano: l’incarnazione di Dio. Per questo la grande attenzione per il corpo di Cristo, ritratto in sofferte Crocifissioni immerse in un rosso così denso da richiamare antiche ferite, ma anche il riferimento al corpo dell’uomo, che viene semplicemente evocato da certi elementi simbolici. E sempre il simbolo è al centro di nature morte sui generis, che annunciano la fine della vita e lasciano una risposta aperta alla domanda: cosa c’è oltre? Così gusci di lumachine vuoti, biglie rotolate via, boccioli di rose bian-

/ incornice

che recisi fanno da contorno a scatole di legno chiuse come il mistero di Dio e accessibili solo dal buco della serratura per cui però non c’è ancora una chiave. Questo modo di affrontare il sacro rende davvero unica la ricerca artistica di Maurizio Romani, il cui apice è sicuramente rappresentato dai paesaggi di montagna innevati, che richiamano “quell’orrore delizioso, quella gioia terribile”, come scriveva il critico inglese John Dennis, tipici del sentimento del sublime. La magnificenza dei monti spaventa per la sua vastità, ma allo stesso tempo delizia per la bellezza e avvicina l’uomo a Dio e alle meraviglie del creato. Il disegno divino è incomprensibile alla ragione umana, ma a chiunque di noi resta la capacità di capire e apprezzare il bello nell’arte

In queste pagine alcune opere dell’artista

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arte&co. » di Anna Cutilli Di Silvestre Una visione notturna di Piazza S. Francesco

PESCARA SI RINNOVA: IL BELLO E IL BRUTTO È da più di un decennio che la città di Pescara si va facendo più bella. Le amministrazioni comunali, pur diversamente caratterizzate, hanno avvertito l’impegno di abbellire la città, ma non tutte le opere riescono nell’intento

a Pescara un tempo degradata nei luoghi di d’Annunzio e di Flaiano, da anni è stata rinnovata: le vecchie caserme borboniche affacciate sul fiume sono diventate sede del Museo delle Genti d’Abruzzo e le vecchie botteghe artigiane ora ristoranti tipici, sono sempre affollati. Diversi anni addietro fu restaurato il meraviglioso edificio circolare dell’ex Aurum, una volta Kursaal di Pescara, in prossimità della pineta, “elegante fabbricato a scopo di ritrovo” per le attività di balneazione ai tempi di d’Annunzio, ora sede di prestigiose mostre e convegni. In seguito sono stati risistemati marciapiedi, giardini e parchi. Destinato a diventare il simbolo della nostra città è il nuovo Ponte del Mare. Un ponte unico nella sua struttura che, a somiglianza di navi, è sostenuto da un solo albero strallato da cavi tutt’intorno. Riservato solo a ciclisti e pedoni, si svolge sinuoso a congiungere le due sponde del fiume Pescara offrendo ai passanti un ampio panorama di mare e monti. Via Firenze con la sua nuova pavimentazione a scacchi

» foto di Luca e Daniele Oranges

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arte&co.

La zona di Pescara centrale, dalla specchiante stazione ferroviaria fino al mare, è stata riservata ai pedoni ed attualmente, in via Firenze, è in corso il rifacimento del lastrico stradale con marmi neri e bianchi che, completato da comode panchine, crea l’atmosfera invitante del salotto di casa. Ultimata appena prima dell’estate scorsa, la scenografica ristrutturazione della rotonda sul lungomare nord che fu dedicata alla Medaglia d’oro, Raffaele Paolucci (1892-1958) per aver forzato con Raffaele Rossetti, il porto di Pola e affondato la corazzata austriaca “Viribus unitis” servendosi di un congegno da loro ideato. Il monumento ora è stato spostato indietro. Al centro vi domina un alto e movimentato zampillio d’acque. Davanti, un laghetto dove d’estate sguazzano i bambini e le acque rifluenti che scendono a cascatella completano l’effetto spettacolare della fontana. Intorno alla curva della rotonda, un divano in pietra con spalliera bassa e, a intervalli, i braccioli anch’essi in pietra. Le piccole aiuole regolari e simmetriche che dalla Madonnina al Largo Paolucci fiancheggiano il lungomare, invece da qui verso Montesilvano, acquistano l’aspetto bombé e sinuosa e più attraente diventa la pista ciclabile. La pavimentazione di questo lungomare - appena iniziato – con le sue fasi alterne di segni e colori, simboleggia l’onda del mare secondo i ritmi dannunziani: “Altra onda s’alza/…/ si gonfia, s’incurva,/ s’alluma, protende.// d’iridi/ ferve nella risacca/”. L’effetto è meraviglioso. I progettisti dimostrano di concordare con l’architetto brasiliano Oscar Niemeyer (recentemente scomparso alla veneranda età di 104 anni) che afferma: “Non è l’angolo retto che mi attira. Neppure la linea retta, dura, inflessibile, creata dall’uomo. Quello che mi attira è la linea curva, libera e sensuale. La linea curva che ritrovo nelle montagne del mio paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle nuvole del cielo,

Il maestoso Ponte del Mare

La rinnovata Rotonda Paolucci

nel corpo della donna amata”. Altro bel lavoro in corso è la ristrutturazione del mercato coperto di via Cesare Battisti. La pavimentazione in resistente porfido, è alleggerita da leggiadre strisce in marmo beige. Ma non si possono annoverare, a mio avviso, tra le bellezze di Pescara, il Calice di Toyo-yto in piazza Salotto e la rotonda di piazza S. Francesco. Qui, all’interno, una sovrapposizione di tronchi di cono rovesciati (soluzione certamente non nuova) negativamente connotata da pali bianchi disposti in cerchio e in cima marcati da una quadrettatura nera che più risalta funeraria quando la sera, all’interno di ogni palo, si accende una luce. Vuole essere un memento mori? La società consumistica oggi pur in tempo di crisi anzi di recessione, è bene che pensi spesso alla morte? L’autore, novello Savonarola? Perché non eliminare quei brutti “ceri”, o almeno ridurli a più modesta altezza e senza luci, dal momento che l’interno della rotonda tutto sommato è sereno, forse anche accogliente?

Una delle strade pedonali di Via delle Caserme

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arte&co. » di Marco Sciame

Gli stand espositivi di Artefiera di Padova

Un sabato di musei Racconto di un sabato passato nei musei di Pescara e dintorni. Numerosi spunti, occasioni d’incontro e soprattutto arte…

era una volta un fine settimana. Avere tempo libero forse è difficile e forse no, ma avere del tempo da dedicarsi è di sicuro necessario. La mia avventura nasce un sabato mattina qualunque, con giornale tra le mani e desiderio di esplorare, vedere e vivere la città, i luoghi, le sue fantasie. Con la dama al mio fianco, si parte così nel pomeriggio alle 17, dopo aver messo in mattinata su facebook il post “Giro dei musei..”. E’ l’amo per i pesci... Magari qualcuno si aggrega, magari qualcuno partirà per conto suo. Prima tappa il

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Mediamuseum. Dopo aver superato la barriera dello spazio verde che conduce al portone d’ingresso, e dunque dopo aver resistito a fetori d’ogni tipo, a pover’uomini riuniti tra panchine e vino, si giunge alla prima mostra. Il silenzio ed il vuoto delle stanze si riempie di visione nella ricca esposizione posta tra le pareti. Nuova produzione per un pittore di mia conoscenza, nuove creazione per una pittrice che di arte ed artigianato ne trova una giusta concordanza d’intenti. A questo punto fuga per l’Aurum che come il castello del re, ha sempre da donare


Federico Rosati e, in basso, la locandina della sua personale

qualche nuovo banchetto o incontro. Difatti troviamo due mostre; Sara Pellegrini invade lo spazio della sala come se avesse riportato sulle tele tutti gli elementi della natura, fino a quelli della creazione dell’uomo. Colori, terre, argille e forme, narrano di manualità e tempo. Mi soffermo a parlare con l’artista, madre e moglie di uno scultore. Molisana, parlo confrontandoci sulla cifra pittorica di Burri, Fontana e della nuova rinascita dell’informale materico. Incredibile quante donne creative amino l’informale materico. E tutte queste donne, sono mamme. E Sara sa sorprendermi ancora nella sua ammissione che per la realizzazione di sue 11 opere, ha impiegato un anno. Un anno. Dopo un rapido cammino nelle sale successive, si è fatto il tempo di recarsi al Museo Michetti di Francavilla. L’inaugurazione della mostra “L’immaginario e la forma” presenta una collettiva variegata e ricca di idee. Ben organizzata, si gira tra la gente che si dibatte nell’aperitivo offerto. Trovo un bel dialogo con Paolo De Felice, pittore aquilano, ma di lui ve ne parlerò più ampiamente, magari la prossima volta. La mostra convince e apre un po’ il pensiero. Salgo nella sala di sopra e mi soffermo in un’altra mostra, di quadri e fotografie. Una passeggiata tra paesaggi, visioni pescaresi e nuvole di colore. Va bene, ma il tempo stringe, abbiamo la seconda inaugurazione al Museo light di Città Sant’Angelo. Giunti incolumi da aggressioni motorizzate, trovare dov’è locato il Museo è un’impresa da avventurieri del tempo. Le vie del paese trasudano di secoli passati e la stradina agognata

sembra portare più ad un luogo privato che pubblico...e questo non dispiace.. Il Museo laboratorio si apre in volte bianche e pavimentazione rustica. Senza finestre ci si addentra in un labirinto dove le opere di progetto sperimentale si avventano come animali nelle loro tane. Un disegno di una donna che produce un uovo è dipinto sul muro, una voce riprodotta si fa eco nelle stanze, una tela ricca di cupi alberi invernali è fissata sulla parete con calce come cornice. Si parla con il custode che si rivela nel togliersi la maschera, uno scultore. Il museo laboratorio è lì da anni e i lavori che propongono, segnalano la voglia dirompente di seguire il cammino della modernità. Dell’incomprensibile e della multimedialità come la bandiera della società contemporanea. La sera giunge sul borgo e sulle visite odierne. Mediamuseum, Aurum, Mumi, Museo light. La mano piena di cataloghi come album di fotografie a ricordo della giornata. Il colloquio con gli artisti, la strada fatta e loro, le opere. Vero, si poteva fare shopping, si poteva girare almeno tre centri commerciali. Vero, per fortuna non è andata così. Come stanchi cavalieri, si torna a casa a sfogliare cataloghi e magari soffermandosi a leggere qualche presentazione di catalogo. Nell’aprire l’email, leggo la nuova iniziativa ed invito dell’Aurum, non è male, si potrebbe la prossima settimana. Elaborando i prossimi incontri vengo interrotto dalla mia compagna d’avventura: “Domani c’è un incontro fumetto giapponese e cosplay: si va?” Non mi dite che non c’è niente da vedere in città, non sareste credibili!

Due Opere in mostra ad Artefiera a Padova

» foto concesse da Marco Sciame

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abru

ocool

Alcune immagini della due giorni di AgorAbruzzo 2012

foto concesse da Mario Marrone - Top Dee Jay

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Abruzzo impresa dicembre 2012 n째72 anno VIII in copertina Xxxxxxxxx

SettantaDUE volte abruzzo impresa da maggio 2006 il mensile del manager

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